21/08/2015
Firmare o no il PATTO DI
CORRESPONSABILITA'?
News Blog Raffaele cavaliere Patto di corresponsabilità
La riflessione di Raffaele Cavaliere
to
disable
lazy
loading,
remove
data-src
and
data-src-retina
fallback for no javascript browsers <img src="" alt="">
All’inizio della scuola i genitori saranno invitati dai dirigenti a
firmare il cosiddetto “patto
di corresponsabilità”, non siete
obbligati a firmarlo e se volete bene ai vs figli e desiderate che
crescano serenamente senza turbamenti NON FIRMATE IL
“PATTO
DI
CORRESPONSABILITA’”,
perché
se
il
nuovo
insegnamento sessuale nelle scuole, camuffato sotto le spoglie di
“progetti per le pari opportunità”, “contro il bullismo” ecc., vi
chiede di assumervi la vs responsabilità
allora qualcosa di
pericoloso ci deve essere, qualcosa che potrebbe turbare la
sensibilità dei vs figli, creare qualche trauma psicologico...
Tutti i genitori che desiderano che i loro figli non vengano
indottrinati con “ideologia Gender” possono rifiutare la firma,
perché gli articoli della Costituzione garantiscono ai genitori la
scelta prioritaria sui contenuti degli insegnamenti. Ecco gli articoli
della Costituzione Italiana: nr. 30:” E` dovere e diritto dei genitori
mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del
matrimonio”, nr. 31: “Protegge la maternità, l'infanzia e la
gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.”, nr. 32 :
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure
gratuite agli indigenti.”.
Mi
permetto
di
fare
un
parallelo
con
le
vaccinazioni
“obbligatorie” dei bambini. Quando un genitore porta i figli dal
medico per farli vaccinare, il sanitario chiede al genitore di
firmare una “liberatoria”, così tutti gli effetti del vaccino sulla
salute dell’infante sono responsabilità del genitore e non dello
Stato. Sappiamo che quando il bambino deve essere iscritto
all’asilo comunale o alla scuola elementare (primaria) ad egli gli
viene
chiesto
il
libretto
sanitario
che
deve
attestare
gli
avvenuti vaccinii, altrimenti non viene preso a scuola. E’ stato
scientificamente dimostrato che vi è una correlazione significativa
tra il vaccino e il successivo sviluppo dell’autismo….altri effetti
devastanti possono manifestarsi durante la vita perché il sistema
immunitario del bambino fino a tre anni non è ancora ben
sviluppato. L’iniezione di mercurio e di virus patogeni possono
creare problemi di salute…Lo Stato sa tutto questo e per tanto fa
firmare ai genitori la “liberatoria”….
Allora perché i genitori dovrebbero firmare il cosiddetto “patto di
corresponsabilità” se esiste una legge che introduce un certo tipo
di educazione? Perché non si firma una “liberatoria” per italiano,
storia, matematica?
Certo per chi non vuole l’insegnamento della religione può
dichiararlo e così chi vuole evitare che al figlio vengono impartiti
insegnamenti sulla sessualità ascientifici può dire tranquillamente
NO!
La legge, chiamata dal Governo Renzi “La Buona Scuola”, nr.107 il
13.7. 2015 e pubblicata sulla G.U. n.162 del 15.7.2015 è entrata
in vigore e l’articolo n. 16, che rimanda al DL n.93 del 14.8.13 e
n. 119 del 15.10.13, in pratica ha introdotto nelle scuole di ogni
grado e genere
l’educazione sessuale, secondo le direttive
OMS/UE. (vedi: http://www.corrispondenzaromana.it/il-governorenzi-promuove-lideologia-gender-nella-scuola/),
un
veicolo
ideale per diffondere “l’ideologia gender” (sulla questione gender
rimando agli articoli pubblicati in precedenza).
La legge del 2013 prevede: «Piano d’azione straordinario contro
la violenza sessuale e di genere: 1. Il Ministro delegato per le pari
opportunità, (…), elabora (…) un “Piano d’azione straordinario
contro la violenza sessuale e di genere“, di seguito denominato
“Piano”, che deve essere predisposto in sinergia con la nuova
programmazione dell’Unione europea per il periodo 20142020.”
In esso si legge al punto 5.2 “Educazione”: «Obiettivo
prioritario deve essere quello di educare alla parità e al rispetto
delle differenze, in particolare per superare gli stereotipiche
riguardano il ruolo sociale, la rappresentazione e il significato
dell’essere donne e uomini, ragazze e ragazzi, bambine e
bambini nel rispetto dell’identità di genere, culturale, religiosa,
dell’orientamento
sessuale,
delle
opinioni
e
dello
status
economico e sociale, sia attraverso la formazione del personale
della scuola della scuola e dei docenti sia mediante l’inserimento
di un approccio di genere nella pratica educativa e didattica…”.
L’allegato B dopo aver richiamato vari passi della convenzione di
Istanbul e l’art. 5 citato, indica gli “obiettivi da perseguire” che
“dovranno prevedere la rivalutazione dei saperi di genere per
combattere
differenze
stereotipi
per
e
prevenire
pregiudizi;
fenomeni
la
di
valorizzazione
violenza
delle
sessuale,
aggressività e bullismo; il riconoscimento del valore dell’identità
di genere per rafforzare l’autostima (…) Nel contesto delle azioni
riferite al sistema educativo e scolastico, sarà avviata una
apposita riflessione sull’uso del linguaggio nei libri di testo e sui
possibili stereotipi discriminatori che ne possono derivare”. Va
annotato
che
ovunque
compare
la
dizione “superare” o “combattere” “stereotipi e pregiudizi” in
relazione all’identità di genere, che è la chiave per aprire la porta
all’ingresso
delle
teorie
sulla
necessità
di “decostruire” le
nozioni di genere, che tanto preoccupano i genitori.” Per un
approfondimento
si
rimanda
all’articolo
dell’avv.
Monica
Boccardi:http://www.notizieprovita.it/legislazione/la-teoriagender-nella-buona-scuola-bisogna-vigilare/.
A cosa andranno incontro i vs figli se firmerete il “patto di
corresponsabilità”?
In un articolo di Giulia Boffa, che fa una sintesi delle 85 pagine
del
documento
OMS,
pubblicato
nel
sito
http://www.orizzontescuola.it/news/loms-prescrive-educazionealla-sessualit-gi-dai-0-ai-4-anni-insorge-mondo-cattolico
descrive
le
direttive
OMS/UE
sull’educazione
sessuale:
che
“,
estrapoliamo una piccola parte per farvi rendere conto a cosa
andranno incontro i vostri figli:
“Da 0 a 4 anni, l’OMS prescrive l’apprendimento del “godimento
e
piacere
quando
giochiamo
con
il
nostro
corpo:
la
masturbazione della prima infanzia”.
Da 0 a 4 anni è l’ età ideale per “la scoperta del corpo e dei
genitali”.
A 4 anni, l’OMS afferma che i bambini sono in grado di
“esprimere i bisogni, i desideri e i limiti, ad esempio nel gioco del
dottore”.
Secondo
l'organizzazione,
infatti,
"gli
educatori
dovranno
trasmettere informazioni su masturbazione infantile precoce e
scoperta del corpo e dei genitali" ai bambini, "mettendoli in
grado di esprimere i propri bisogni e desideri, ad esempio nel
'gioco del dottore'".
Dopo di che, fino ai sei anni, i piccoli dovranno essere istruiti
"sull'amore e sulle relazioni con persone dello stesso sesso",
affrontando "argomenti inerenti la sessualità con competenza
comunicativa".
Da 4 a 6 anni è l’età ideale, secondo l’Organizzazione Mondiale
della Sanità, per “parlare di questioni sessuali”, esplorare “le
relazioni omosessuali” e “consolidare l’identità di genere”.
Per chi fosse interessato ad avere una visione più approfondita,
giuridica,
psicologica
e
antropologica
sull’argomento
può
leggere l’articolo: http://www.orticaweb.it/la-giusta-educazionesessuale-garantisce-una-personalita-equilibrata-altro-che-teoriagender/.
Se avete a cuore la crescita sana e lo sviluppo della
personalità corretta dei vostri figli non siete obbligati a
firmare!
Genitori non firmate il “Patto di corresponsabilità”!
Attualmente, nei Comuni di residenza si può firmare per il
referendum contro il DL “buona scuola”….
Vi prego di ricordarvi che la Costituzione Italiana all’articolo 29
recita:” La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come
società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei
coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità
familiare.”
L’ideologia gender, così come proposto attualmente, distrugge
l’identità di genere naturale, impedisce all’individuo di trovare un
suo equilibrio psicologico, distrugge la coppia, nonché la visione
ontologica della famiglia-convivenza sociale.
Tornerò sull’argomento documentandovi come la presunta lotta
alla discriminazione (che tutti condividiamo quando vi sono gli
elementi per sostenerla e non la demagogia e la manipolazione
dell’opinione pubblica)
di pochi ora rischia di pregiudicare
l’equilibrio psicologico, sociale della maggioranza.
Raffaele Cavaliere
7 giorni fa

Scarica

Articolo dott. Raffaele Cavaliere - informazione politica e culturale