CON IL PATROCINIO DI
Teatro Dal Verme - Via San Giovanni sul Muro, 2 – Milano
Martedì 15 marzo 2016 - ore 21.00
SERIE «Festival Omaggio a Milano» 2016
«Il Genio è Donna»
DIMITRI ASHKENAZY
Violista ADA MEINICH
Pianista VLADIMIR ASHKENAZY
Clarinettista
ROBERT SCHUMANN (1810 - 1856)
TRE ROMANZE OP. 94 PER CLARINETTO E PIANOFORTE
Nicht schnell; Einfach, innig; Nicht schnell
REBECCA CLARKE (1886 - 1979)
PRELUDE, ALLEGRO AND PASTORALE, PER CLARINETTO E VIOLA
Andantino con moto; Allegro vivace; Ballade, moderato
NIELS WILHELM GADE (1817 - 1890)
FANTASISTYKKER OP. 43 PER CLARINETTO E PIANOFORTE
DMITRI SHOSTAKOVICH (1906 - 1975)
SONATA PER VIOLA E PIANOFORTE OP. 147
Aria (o Novello): Moderato; Scherzo: Allegretto; In ricordo del grande Beethoven: Adagio
DIMITRI ASHKENAZY
Nato nel 1969 a New York, ha intrapreso lo studio del pianoforte a sei anni per poi
dedicarsi al clarinetto con Giambattista Sisini, con il quale ha continuato a studiare anche
dopo esser entrato al Conservatorio di Lucerna nel 1989. Completati gli studi, ha
intrapreso un'intensa attività di solista e musicista da camera. Ha suonato alla Royal
Festival Hall di Londra con la Royal Philharmonic Orchestra, all'Hollywood Bowl con
Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, alla Sydney Opera House con la SBS Youth
Orchestra, al Festival Casals di Puerto Rico con l'Orchestra Filarmonica Ceca e in
Giappone con la Japan Philharmonic, Tokyo Metropolitan Symphony e Mito Chamber
Orchestra. Oltre ai grandi concerti per clarinetto, il suo repertorio si estende fino alla
musica contemporanea includendo opere di Peter Maxwell Davies e Krzysztof
Penderecki di cui ha eseguito la trascrizione del Concerto per viola alla sua presenza. Ha
inoltre eseguito in “Prima assoluta” Concerti di Marco Tutino (con i Filarmonici della
Scala, Milano), di Filippo del Corno (con l'Orchestra I Pomeriggi Musicali) e di Peter
Maxwell Davies “Clarinet Quintet Inno ad Artemide Locheia” (con il Brodsky Quartet al
Festival di Lucerna). Ha inoltre collaborato con i Quartetti Kodaly e Faust e con Barbara
Bonney, David Golub, Edita Gruberova, Ariane Haering, Antonio Meneses, Cristina
Ortiz, Maria Joao Pires, Vovka Ashkenazy, Vladimir Ashkenazy. Oltre all'attività
concertistica ha realizzato numerosi CD per importanti etichette ed emittenti
radiofoniche. É stato invitato a tenere corsi di perfezionamento in Australia, Spagna,
Romania, Nuova Zelanda, Singapore, Islanda, Svizzera e Stati Uniti. Nella stagione 201314 ha collaborato con: Thuringer Philharmonie Gotha, Camerata Bohemica di Praga,
Orchestra di Istanbul, Thailand Philharmonic, Gottinger Symphonie-Orchester,
Orchestra Staatstheater Giessen, Orquesta de Camara Baetica di Siviglia, Plzeň
Philharmonic, London Concert Orchestra. In ambito cameristico è apparso in Germania,
Svizzera, Austria, Russia, Francia, Norvegia, Giappone e Italia. Nel corso delle stagioni
'14/'15 e '15/'16 ha ulteriormente intensificato l'attività cameristica apparendo in
formazione di Trio con Vladimir Ashkenazy e Ada Meinich, collaborazione che
continuerà nel corso della stagione 16/17. Nel prossimo maggio Dimitri suonerà con il
Quartetto Endellion (Quartetto in residenza presso l'Università di Cambridge),
nell'ambito del Festival “W.A. MOZART” di Rovereto.
È ospite di Serate Musicali dal 1991.
SI RACCOMANDA VIVAMENTE DI SPEGNERE: TELEFONI CELLULARI, PC, TABLET e QUALSIASI
DISPOSITIVO ELETTRONICO CHE POSSA CREARE DISTURBO O INTERFERENZA!!!
Si ricorda che è vietato registrare senza l’autorizzazione dell’Artista e dell’organizzazione
ADA MEINICH
Nata a Oslo, intraprende gli studi musicali nella sua città natale, perfezionandosi a
Stoccolma, Francoforte, Berlino e Salisburgo come allieva di Bjørn Sjøgren, Tabea
Zimmermann, Veronika Hagen. Il suo desiderio di esplorare le molteplici risorse del suo
strumento l'ha condotta a esperienze musicali di ambiti diversi, incluse le collaborazioni
con Ensembles di musica contemporanea e di tango, gruppi folk, gruppi di musica antica
su strumenti originali e improvvisazioni. Nell'ambito della musica classica tradizionale, ha
suonato con: Berliner Philharmoniker, Spiramirabilis, Orchestra Mozart, Camerata di
Ginevra. Ada ritiene che la musica da camera rappresenti la miglior ricerca espressiva
delle più profonde emozioni umane. Particolare è la collaborazione con il Quartetto
Faust, del quale è elemento costituente sin dal 2008. Ulteriori collaborazioni con Bernd
Glemser, Laurence Power, Antoine Tamestit, Dimitri Ashkenazy, Eric Lamb e Vladimir
Ashkenazy.
VLADIMIR ASHKENAZY
Direttore Musicale della European Union Music Youth Orchestra
Direttore Laureato della Philharmonia Orchestra London
Direttore Laureato della NHK Symphony Orchestra
Direttore Laureato della Iceland Symphony Orchestra
La direzione d'orchestra ha rappresentato l’attività preponderante di Vladimir Ashkenazy
nel corso degli ultimi trent'anni. In qualità di Direttore Laureato della Philharmonia
Orchestra di Londra, ha guidato una delle più importanti tourneés dell'America Latina nel
settembre 2014. Ricopre inoltre la stessa prestigiosa carica presso la Iceland Symphony
Orchestra e presso la NHK Symphony Orchestra ed è Direttore Musicale della European
Union Youth Orchestra, con la quale ha collaborato per innumerevoli progetti di
registrazione e importanti tourneés internazionali. Dirige regolarmente le più importanti
orchestre: Cleveland Orchestra, San Francisco Symphony, Deutsches Symphonie
Orchester Berlin, oltre a essere Direttore Ospite di altre prestigiose formazioni. Come
pianista, Vladimir Ashkenazy continua a effettuare incisioni. La primavera del 2013 ha
visto la nascita di un'opera di grandissimo valore: “Ashkenazy: 50 Years on Decca”, un
cofanetto contenente 50 CD in cui l'artista celebra la sua lunga collaborazione con la
Decca Classics. Nel 2014 è stata pubblicata una vera pietra miliare della sua attività
pianistica: una raccolta di composizioni di Rachmaninov sia per pianoforte ch per
orchestra.
Vladimir Ashkenazy è stato ospite di Serate Musicali per la prima volta il 9 giugno del
1983, ritornando per ogni stagione in qualità sia di pianista che di direttore, alla testa di
quasi tutte le orchestre che lo hanno visto Direttore Principale; da ultimo della European
Union Youth Orchestra.
Eventi storici: il 5 maggio del 1994 alla Scala in Trio con Itzhak Perlman e Lynn Harrel; il
20 settembre del 1994 in Conservatorio con RSO Berlin, solista Sviatoslav Richter.
ROBERT SCHUMANN
TRE ROMANZE OP. 94 PER CLARINETTO E PIANOFORTE
Le Tre Romanze op. 94 per clarinetto e pianoforte furono un dono di Natale per Clara,
mentre si chiudeva il 1849, anno grande per il compositore e si apriva, dopo il fallimento
dei moti del 1848, un nuovo periodo per la Germania: l'eroismo romantico avrebbe
ceduto il passo a una più confortevole Gomütlickeit, e quella machtgeschütze Innerlichkeit
(intimità protetta dal potere) non sgradita al cancelliere Bismarck. A differenza di Wagner,
Schumann non era mai salito sulle barricate: «Odio tutto ciò che non nasce da un intimo
impulso di vita» aveva scritto nel diario, confermando la propria estraneità alle utopie dei
giovani universitari tedeschi, da lui frequentati durante gli studi, mai completati, alla
facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Lipsia. Si tratta di tre piccole composizioni
dalla forma tripartita (A-B-A) e dal carattere delicato e quasi salottiero; dalla malinconia
della prima si passa alla serenità e all'incanto melodico della seconda per finire col mistero
quasi magico della terza. Ad libitum, suggerisce Schumann, l’oboe può essere sostituito
dal violino o dal clarinetto. Essenziali le indicazioni per i tre movimenti: Nicht schnell (Non
veloce) per il primo e il terzo, Einfach, innig (Semplice, intimo) per il secondo. L'unità
dell'opera si costituisce nell'intensità del dialogo tra i due solisti; un colloquio che conosce
un fitto, continuo lavorio di variazioni, sommesse ma percepibili; mutano, all'interno delle
frasi diatoniche, gli intervalli, i rapporti tra le voci, i loro colori, ma non si allenta la
seduzione del racconto, che non avverte la necessità di un cammino, di una meta per
persuadere. «Non sono certo un pensatore - aveva scritto da ragazzo - non riesco mai a
proseguire logicamente il filo di un buon pensiero... Fantasia, credo di averne».
REBECCA CLARKE
PRELUDE, ALLEGRO AND PASTORALE, PER CLARINETTO E VIOLA
Rebecca Clarke è stata una tra i più importanti compositori britannici nel periodo tra
la prima e la seconda guerra mondiale. La sua musica, dimenticata per un lungo periodo, è
tornata al centro dell’attenzione nel 1976, a seguito di una trasmissione radiofonica
dedicata al suo novantesimo compleanno. Oltre metà delle sue composizioni non è stata
pubblicata ed è rimasta in possesso dei suoi eredi, come la maggior parte dei suoi scritti,
fino all'inizio degli anni duemila, quando molte sue composizioni sono state pubblicate e
registrate, tra i quali Morpheus e due dei suoi Quartetti per archi (2002). Buona parte della
musica di Rebecca Clarke ha in organico la viola, il suo strumento. Prelude, Allegro, and
Pastorale, del 1941, è una composizione di influenza neoclassica per clarinetto e viola,
scritta originariamente per suo fratello e sua cognata
NIELS WILHELM GADE
FANTASISTYKKER OP.43 PER CLARINETTO E PIANOFORTE
Niels Gade nacque a Copenhagen e iniziò la carriera come violinista nella Royal Danish
Orchestra, oltre a comporre. Mendelssohn, molto colpito dalla sua prima Sinfonia, lo
invitò a insegnare al Conservatorio di Lipsia, di cui nel 1847 divenne direttore, come
anche del Gewandhaus, dopo la morte di Mendelssohn. Nel 1848, allo scoppio della
guerra tra Prussia e Danimarca, tornò a Copenhagen, dove divenne il direttore della
Società musicale della città e fondò una nuova orchestra con un nuovo coro. É
considerato il maggior compositore scandinavo del periodo romantico, influenzandone
alcuni come Grieg, Nielsen e Malling. La sua musica mostra l’influenza esercitata su di lui
sia da Mendelssohn che da Schumann. I Pezzi fantastici furono composti nel 1864,
prendendo a modello Schumann; infatti tre dei quattro richiamano proprio il suo stile. Il
quarto invece, l’unico con un titolo, cioè “Ballata”, è una versione stilizzata di un brano
popolare nordico. La composizione fu molto popolare ai tempi di Gade ed ebbe molte
trascrizioni, benché originariamente fosse stata trascritta per clarinetto o violino.
DMITRI SHOSTAKOVICH
SONATA PER VIOLA E PIANOFORTE OP. 147
La Sonata per viola op. 147 è l'ultima composizione di Dmitri Shostakovich, completata
nell'estate del 1975, poco prima della morte del compositore. È dedicata a Fyodor
Druzhinin, uno dei più significativi violisti sovietici dell'epoca e membro del Quartetto
Beethoven. Lavoro dell'estremo periodo compositivo, la Sonata è espressione dello stile
cupo della sua tarda produzione. Shostakovich consultò Druzhinin durante la stesura
dell'opera: in una telefonata del 25 giugno 1975 gli aveva chiesto indicazioni tecniche sulle
quarte parallele, mentre il 4 agosto il compositore, ricoverato in ospedale quello stesso
giorno, riferiva di avere completato i primi due movimenti, chiamandoli "Novella" e
"Scherzo", sostenendo anche di essere preoccupato dal timore di non riuscire a
completare la Sonata per via delle sue condizioni di salute. Due giorni dopo il violista
venne a sapere per telefono dal compositore che anche il terzo movimento era completo.
Il 6 agosto Druzhinin ricevette l'autografo della Sonata dai familiari di Shostakovich,
insieme a un biglietto nel quale questi lo informava del peggioramento della sua malattia e
del ricovero in isolamento. Shostakovich è morto il 9 agosto, non facendo in tempo a
sentire la sua ultima composizione eseguita. La prima esecuzione è stata tenuta
privatamente da Druzhinin con il pianista Mikhail Muntian il 25 settembre, anniversario
della nascita del compositore ed eseguita in pubblico il 1º ottobre successivo. La Sonata
sfrutta tutte le risorse tecniche e dinamiche della viola e ha una notevole carica spirituale.
Si articola in tre movimenti dalla successione di andamenti lento-veloce-lento. L'Andante
iniziale, in cui si intravede una forma-sonata non rigorosa, si apre con una figurazione di
pizzicati della viola, accompagnati da una parte ugualmente contenuta del pianoforte, cui
segue un primo soggetto esposto e sviluppato da entrambi gli strumenti, con la parte di
viola che impiega spesso effetti particolari quali pizzicato, glissando e tremolo sul ponte.
Dopo la ripresa si intravede un secondo tema cromatico. Dopo una Cadenza della viola, il
movimento termina nella tonalità prevalente di do maggiore. Il secondo movimento è
caratterizzato dal contrasto fra le figurazioni puntate e i passi legati, in tonalità prevalente
di si bemolle maggiore. Mentre il pianoforte inizia con una figurazione staccata, la viola
propone una melodia cantabile di gusto russo. Si alternano momenti brillanti e
virtuosistici con passi cantabili e parte del materiale proviene direttamente dall'incompleta
opera I giocatori (1942). L'ultimo movimento porta una carica emozionale significativa,
permeata dalle tematiche del trascorrere del tempo e della morte. Si apre con una frase
cantabile in 5⁄4 della viola, i cui pizzicati accompagnano poi il pianoforte nel ritorno al
3⁄2. Con alcuni elementi come gli arpeggi del pianoforte, il movimento richiama, con uno
stile citazionale comune nella tarda produzione (1969–1975) di Shostakovich, i motivi
ritmici della Sonata op. 27 n. 2 (1801) di Beethoven, sovrapposti al materiale tematico già
sentito nei movimenti precedenti; il compositore ha infatti indicato questo movimento
come «in memoria del grande Beethoven». La prima registrazione, eseguita dagli interpreti
della prima, è stata pubblicata due mesi dopo; nei primi quindici anni dalla composizione
sono state pubblicate ventidue registrazioni in tredici Paesi, ben più rispetto alla Sonata
per violino dello stesso autore.
PROSSIMI CONCERTI
Mercoledì 16 marzo 2016 - ore 18.00 (GAM - Galleria d’Arte Moderna - via Palestro, 16)
(FUORI ABBONAMENTO)
Vibrafonista SERGIO CALÌ
Composizione per vibrafono vincitrice del VII Concorso europeo ‘Galleria d’Arte Moderna di Milano’ (I esecuzione
assoluta) - D. FRIEDMAN Looking Back; Mirror From Another - R. WIENER Little Love Song S. CALÌ Timbri (I assoluta) - G. RANDAZZO Waterfall (I assoluta)
INGRESSO LIBERO - PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA - tel. 335 1257347
Venerdì 18 marzo 2016 – ore 21.00 (Teatro Dal Verme)
(CONCERTO STRAORDINARIO FUORI ABBONAMENTO)
«Il Genio è Donna»
Violoncellista MISCHA MAISKY - Pianista MARTHA ARGERICH
F. SCHUBERT Sonata in la minore per cello e pianoforte D 821 “Arpeggione” - L. v. BEETHOVEN
Sonata in sol minore per cello e pianoforte op. 5 n. 2 - C. FRANCK Sonata in la maggiore per cello e pianoforte
Biglietti: I Settore € 50,00| II e III Settore: Intero € 35,00 - Ridotto € 30,00
IV Settore: Intero € 25,00 - Ridotto € 20,00 | Balconate: Intero € 35,00 - Ridotto € 30,00
Lunedì 21 marzo 2016 – ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio)
(Valido per A+F; F; Combinata 1; Orfeo1; F1)
Ciclo «Le ultime Sonate» (III)
Pianista Sir ANDRAS SCHIFF
F. J. HAYDN Sonata n. 62 in mi bem. magg. Hob XVI.52 - L. v. BEETHOVEN Sonata n. 32 in do
min. op. 111 - W. A. MOZART Sonata in re magg. KV 576 - F. SCHUBERT Sonata n. 23 in si bem.
magg. D 960
Biglietti: Intero € 30,00 - Ridotto € 25,00
Giovedì 24 marzo 2016 - ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio)
(Valido per A+F; F; Combinata 2; F2)
Violinista UTO UGHI - Pianista BRUNO CANINO
A. VITALI Ciaccona in sol minore per violino e pianoforte - L. v. BEETHOVEN Sonata n. 7 per violino e
pianoforte in do minore op. 30 n. 2 - J. BRAHMS Sonata n.3 in fa minore op. 5 - H. WIENIAWSKI
Fantasia su temi del Faust di Gounod op. 20
Biglietti: Intero € 35,00 - Ridotto € 30,00
PER INFO E PRENOTAZIONI: SERATE MUSICALI
tel. 02 29409724 | e.mail: [email protected] |sito: www.seratemusicali.it
ASSOCIAZIONE «AMICI DELLE SERATE MUSICALI»
2014/2015201 2022001122013/2014ICALI»
Presidente Onorario
Roberto Fedi
Ugo Friedmann
***
Camilla Guarneri
Soci Fondatori
Miriam Lanzani
Carla Biancardi
Mario Lodigiani
Franco Cesa Bianchi
Paolo Lodigiani
Giuseppe Ferreri
Amelia Mazzeo
Emilia Lodigiani
Maria Candida Morosini
Enrico Lodigiani
Rainera e Mario Morpurgo
Luisa Longhi
Ede Palmieri
Stefania Montani
Tinetta Piontelli
Gianfelice Rocca
Adriana Ragazzi Ferrari
Luca Valtolina
Giovanna e Antonio Riva
Amici Benemeriti
Elisabetta Riva
Alvise Braga Illa
Luisa Robba
Pepi Cima
Alessandro Silva
Fondazione Rocca
Maria Giacinta Talluto
Thierry le Tourneur d’Ison Roberto Tremi
Società del Giardino
Maria Luisa Vaccari
Amici
Marco Valtolina
Giovanni Astrua Testori Beatrice Wehrlin
Maria Enrica Bonatti
Soci
Luigi Bordoni
Antonio Belloni
Luigi Crosti
Beatrice Bergamasco
Hans Fazzari
Eugenio Bergamasco
Umberto e Giovanna
Bertelè
Elisabetta Biancardi
Mimma Bianchi
Valeria Bonfante
Isabella Bossi Fedrigotti
Maria Brambilla Marmont
Giuliana Carabelli
Giancarlo Cason
Piera Cattaneo
Maya Eisner
Federico ed Elisabetta
Falck
Carlo e Anna Ferrari
Luisa Ferrario
Anna Ferrelli
Maria Teresa Fontana
Matilde Garelli
Felicia Giagnotti
Giuseppe Gislon
Maria Clotilde Gislon
Fernanda Giulini
Marcello e Michela
Gustapane
Ferruccio Hurle
Vincenzo Jorio
Giuliana e Vittorio Leoni
Giuseppe Lipari
Maria Giovanna Lodigiani
Eva Malchiodi
Lucia ed Enrico Morbelli
Luisa Consuelo Motolese
Josef Oskar
Denise Petriccione
Rosemarie Pfaffli
Raffaella Quadri
Anna Maria Ravagnan
Giustiniana Schweinberger
Paola e Angelo Sganzerla
Franca Soavi
Andrea Susmel
Giuseppe Tedone
Adelia Torti
Graziella Villa
«SERATE MUSICALI» AMICI STORICI
Fedele Confalonieri
Mediaset
Giuseppe Barbiano di
Belgiojoso
Ugo Carnevali
Roberto De Silva
Roberto Formigoni
Gaetano Galeone
Società del Giardino
Gianni Letta
Mario Lodigiani
Roberto Mazzotta
Francesco Micheli
Arnoldo Mosca
Mondadori
Silvio Garattini
Robert Parienti
Paolo Pillitteri
Fulvio Pravadelli
Quirino Principe
Gianfelice Rocca
Fondazione Rocca
Carlo Sangalli
Fondazione Cariplo
Luigi Venegoni
Giuseppe Ferreri
Banca Popolare di Milano
Camera di Commercio di
Milano
Publitalia
*****
Diana Bracco
Martha Argerich
Marina Berlusconi
Cecilia Falck
Vera e Fernanda Giulini
Emilia Lodigiani
Maria Grazia Mazzocchi
Conservatorio G. Verdi Milano
Francesca Colombo
Stefania Montani
Cristina Muti
Simonetta Puccini
Rosanna Sangalli
Elisso Virsaladze
Juana Zayas
Flavia De Zigno
Bianca Hoepli
*****
Carlo Maria Badini
Alberto Falck
Oscar Luigi Scalfaro
Giovanni Spadolini
Leonardo Mondadori
Giuseppe Lodigiani
Giancarlo Dal Verme
Tino Buazzelli
Peter Ustinov
Franco Ferrara
Franco Mannino
Carlo Zecchi
Shura Cherkassky
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