LIBRI ANTICHI
E RARI
lotti 479-899
103
Libri antichi e rari
480
479 Abaco
Libretto d’abaco nuovamente stampato, accresciuto,
e di molti errori emendato. Aggiontovi di nuovo sessanta
casele per facilitare a figliuoli la moltiplicazione
e partizione, con li pesi, misure, secondo l’uso veneto,
e di altri luoghi.
Venezia, da Pietro Marcuzzi, a S. Gio. in Bragora, 1778.
In 8°; XXIV pp.; macchia d’inchiostro alla p. XVI; fioriture; cartonatura. Lo studio delle tabelline nella Venezia del secondo Settecento. Molto interessante e utile l’ultimo capitolo (pp. XXIII-XXIV), con l’elenco delle misure e dei pesi in uso a Venezia e a Padova in quel tempo.
€ 50,00
480 Accademia Veneziana
Le institutioni dell’Imperio contenute nella Bolla d’oro,
nuovamente dalla latina nella volgar lingua tradotte.
(Venezia), nell’Academia Venetiana, 1559.
In 4°; (4)-55-(1b.) cc.; al frontespizio nota di possesso manoscritta;
piena pergamena coeva, tagli in azzurro; ampi margini. L’esemplare è legato con: (frate Valerio Faenzi) I diece circoli dell’Imperio,
Con l’entrate de Prencipi, et de gli Stati della Germania,
Con le contributioni, se della cavalleria come della fanteria,
Con una particolare descrittione della Republica di Norimbergo.
Le Rinuncie de gli Stati patrimoniali fatte da Carlo V imperatore
al Sereniss. suo figliuolo. (Venezia), nell’Academia Venetiana, 1558.
In 4°; (4)-39 cc.
€ 1.500,00
481 Adimari, Alessandro
La Polinnia overo Cinquanta Sonetti fondati sopra sentenze di Tacito con argom: a ciascuno d’essi
ch’uniti insieme formano un breve discorso polit: e morale.
Firenze, Pietro Cecconcelli, 1628.
In 4°; (12)-101-(13) pp.; bel frontespizio (attribuito a Stefano della Bella o Bazzicaluva) inciso su rame, con il titolo su una carta
nautica, un giardino dove un obelisco è usato come meridiana e un cartiglio con il verso dell’Eneide di Virgilio “Signa tibi dicam”;
una carta restaurata all’angolo; piena pergamena coeva. Cat. Vinciana, 2284. Prima edizione della prima collezione di una serie di
opere che l’autore intitolava alle Muse, ma di nove ne furono pubblicate solo sei.
€ 400,00
482 Agrippa ab Nettesheym,
Cornelius Henricus
De incertitudine et vanitate scientiarum declamatio
invectiva, denuo ab autore
recognita et marginalibus
annotationibus aucta.
s.n.t. (1540?).
481
In 8°; (200) cc.; ritratto dell’autore in xilografia al frontespizio,
molte note manoscritte nel
testo; frontespizio restaurato
marginalmente; bella legatura
coeva con fermagli e impressioni
a secco ai piatti che raffigurano
le virtù teologali (dorso restaurato). Opera dell’autore del De
occulta philosophia, in cui si
ispira al tradizionale pensiero
esoterico rinascimentale, inserito
in una visione del mondo più
religiosa. Agrippa tratta qui di
tutte le scienze allora praticate,
compresa la Cabala, l’astrologia,
la magia, e altre pratiche occulte.
Il De incertitudine venne messo
all’Indice.
€ 800,00
482
104
Libri antichi e rari
483 Al-Makin, Jirjis ibn al-Amad
L’Histoire Mahometane ou les quarante-neuf Chalifes du Macine divisez en trois livres, Pierre Vattier (trad).
Paris, Remy Soubret, 1657.
In 4°; 332 pp.; al frontespizio marca tipografica xilografica; restauro alle pp. 65-67. Piena pergamena rigida coeva. Prima edizione. L’esemplare è legato con altre due opere: Ibn Arabshah, L’Histoire du grand Tamerlan divisée en sept livres. Paris Soubret,
1658. In 4°; (24)-248-(4) pp. Portrait du grand Tamerlan avec la suite de son Histoire iusques à l’establissement de l’Empire
du Mogol. Paris, chez l’auteur, Courbè, Huart, 1658. In 4°; (8)-146-(2) pp. Prima edizione. Le tre opere sono dedicate al card.
Mazzarino. Pierre Vattier fu medico del Duca d’Orleans, professore e traduttore dall’arabo di molte opere. La prima opera è una
storia degli Arabi dal tempo di Maometto; le altre due costituiscono la prima e la seconda parte della storia di Tamerlano scritta
da Ibn Arabshah.
€ 1.000,00
483
486
484
484 Alberti, F. Leandro
Descrittione di tutta Italia, nella quale si contiene il sito di essa, l’origine, et le signorie delle città et delle
castella, co i nomi antichi et moderni, i costumi de popoli, le conditioni de paesi.
Vinegia, appresso Pietro de i Nicolini da Sabbio, 1551. (In fine:) per Pietro et Giovan Maria fratelli de i
Niccolini da Sabio.
In 4°; (4)-424 (mal numerate)-(34) cc.; al frontespizio marca tipografica xilografica, al verso della c. (4) ritratto xilografico dell’autore; al frontespizio si legge questa firma di possesso: ‘Claudij Bolognini et Amicorum 1561’; piccolo strappo restaurato alle carte
120 e 424, piccolo strappo marginale alla c. 404, macchie d’umido ad alcune carte; piena pergamena d’epoca. BMSTC, Suppl.,
14; Adams, A472. Seconda edizione di questa opera alla quale è legata la fama del dotto domenicano bolognese: una grande
raccolta di materiale, utile per gli sviluppi della scienza geografica e geopolitica dell’Italia. Anche se non sempre critico e sicuro
nell’utilizzo delle sue fonti, l’Alberti ricercò informazioni e notizie direttamente, e, rispetto all’Italia Illustrata di Flavio Biondo, cui
egli si ispirò, la Descrittione contiene la parte insulare non considerata dal Biondo.
€ 500,00
485 Album fotografico di viaggio
Album fotografico di epoca coloniale (1938) con oltre 150 immagini di diversi formati, con didascalie, riguardanti diverse località:
Angola, Benin, Congo, Costa d’Avorio e Madera.
€ 150,00
486 Algarotti, Francesco
Il Newtonianismo per le dame ovvero Dialoghi sopra la luce, i colori, e l’attrazione. Novella edizione
emendata ed accresciuta.
Napoli, a spese di Giambatista Pasquali, libraio e stampatore di Venezia, 1739.
In 4°; (28)-303-(1b.) pp.; frontespizio stampato in rosso e nero; lievi macchie d’umido marginali ad alcune carte, insignificante
strappo marginale alla p. 231; cartonatura d’epoca. Nell’’Avvertimento a’ lettori’ l’Algarotti ricorda gli errori della prima e della
seconda edizione e dichiara che per questa terza edizione ‘nulla però ho trascurato di quel che ho creduto poter rendere meno
indegno, che per me si potesse,… questo frutto dell’ozio mio’. Il Newtonianismo per le dame, opera di divulgazione scientifica
e di amabile lettura al tempo stesso, divenne subito famoso per il titolo e per il modo con il quale l’autore si rivolgeva alla bella
società. Fu tradotto nelle principali lingue europee e certamente contribuì a divulgare i principi scientifici che erano diventati l’interesse dominante del secolo.
€ 150,00
105
Libri antichi e rari
487
487 Alighieri, Dante
Dante con l’espositioni di Christoforo Landino et d’Alessandro Vellutello.
Sopra la sua Comedia dell’Inferno, del Purgatorio, et del Paradiso.
Venetia, appresso Giovambattista Marchio Sessa, et Fratelli, 1578. (In fine:)
Venetia, appresso gli Heredi di Francesco Rampazetto. Ad instantia di Giovambattista Marchio Sessa, et Fratelli, 1578.
In folio; (28)-163-(4)-164-392 cc.; al frontespizio xilografia con il ritratto di Dante, in fine
marca tipografica xilografica (ripetuta anche alla c. 1r), 96 xilografie nel testo, anche a piena
pagina; al frontespizio nel margine inferiore è stata cancellata una firma di possesso; piccola
macchia alla c. d3; piena pelle antica marmorizzata, dorso ornato a piccoli ferri impressi in
oro (sec. XVIII; qualche danno alle cerniere). Ottimo esemplare. De Batines, I, 97; Mambelli,
49; BMSTC, 210; Adams, D108. Monumentale edizione dei due commenti umanistici a
Dante messi insieme in una delle più importanti edizioni curate da Francesco Sansovino.
L’edizione, che ripete la prima del 1564, è dedicata da Giovan Antonio Rampazetto a
Guglielmo Gonzaga, duca di Mantova, con una dedica datata Venezia, 10 giugno 1578;
seguono un ‘Vocabulario’ delle voci più difficili, il ‘Proemio’ del Landino alla Repubblica di
Firenze, con alcune aggiunte del Sansovino, la ‘Vita di Dante’ e i ‘Discorsi’ del Landino sulla
poesia, una lettera di Marsilio Ficino, il ‘Sito, forma, et misura dell’Inferno’ del Landino, e tre
testi del Vellutello: la dedica a papa Paolo III, l’avviso ai lettori e la ‘Vita, e costumi del poeta’;
l’Inferno è preceduto da una lunga ‘Descrittione’ del Vellutello, mentre le altre due cantiche sono precedute, oltre che dalla ‘Descrittione’ del Vellutello, anche da un ‘Prologo’ del
Landino. Il commento più famoso è certamente quello del Landino, offerto alla Signoria di
Firenze in una cerimonia ufficiale e per il quale fu ricompensato con una torre in Casentino;
nel commento del Landino sono riproposti gli esiti più significativi dell’esegesi trecentesca
(soprattutto Boccaccio, Benvenuto da Imola, Francesco Buti), con una lettura del poema attenta all’aspetto stilistico e retorico e
nello stesso tempo aperta alle idealità del neoplatonismo ficiniano.
€ 3.000,00
488 Alighieri, Dante
La Divina Commedia. Con tavole in rame. Tomo I (- IV).
Firenze, nella Tipografia all’insegna dell’Ancora, 1817-1819.
4 volumi in folio. Vol. I: (5-1b.)-208 pp.; al frontespizio medaglione con il ritratto di Dante inciso su rame, 44 tavv. a piena pagina
fuori testo incise su rame, numerate I-XLIV; lievi aloni ai margini, fioriture ad alcune carte. Vol. II: (2)-210 pp.; al frontespizio
medaglione con il ritratto di Dante inciso su rame, 40 tavv. a piena pagina fuori testo incise su rame, numerate I-XL; lievi aloni
ai margini. Vol. III: (2)-206 pp.; al frontespizio medaglione con il ritratto di Dante inciso su rame, 41 tavv. a piena pagina fuori
testo incise su rame, numerate I-XLI; lievi aloni ai margini. Vol. IV: (1)-XI-251-(1b.) pp.; lievi aloni ai margini, macchie d’umido
alle ultime carte. Mezza pelle coeva, dorso ornato a filetti impressi in oro, due cartigli in marocchino recano, impressi in oro, il
nome dell’autore, il titolo e il numero del volume (lievi danni alle cuffie). Ottimo esemplare. De Batines, I, 141; Mambelli, 113.
Maestosa edizione della Divina Commedia illustrata da 125 splendide tavole disegnate da Luigi Adamollo e da Francesco Nenci
e incise su rame dallo stesso Adamollo (cui si devono la maggior parte dei disegni e delle incisioni), da Giovanni Masselli, A. E.
Lapi, Innocenzo Migliavacca, Lasinio figlio, Vincenzo Benucci. Il De Batines giudicò superlativa l’edizione ‘per la bellezza e splendidezza del lavoro tipografico e per l’eccellenza dei disegni’. Il I volume contiene la lettera di dedica degli editori A. Renzi, G. Marini,
G. Muzzi ad Antonio Canova e la cantica dell’Inferno; il II volume ha il Purgatorio e il III il Paradiso. Nel IV volume sono raccolti
cinque testi: Vita di Dante scritta da Leonardo Aretino, Breve trattato sopra la forma, posizione, e misura dell’Inferno di Giuseppe Del Rosso, Discorso intorno al canto IV dell’Inferno di Gianfrancesco Galeani Napione, Allegoria della Divina Commedia del
Marchetti, Annotazioni alla Divina Commedia tratte dai commenti di Jacopo della Lana, Boccaccio, Piero di Dante, Francesco Buti,
che occupano le pp. 38-fine.
€ 1.000,00
489 Alighieri, Dante
Il Paradiso col commento del p. Pompeo Venturi della Compagnia di Gesù. Cantica terza.
Verona, presso Giuseppe Berno, 1749.
In 8°; 378-(2 bianche che mancano) pp.; piena pergamena d’epoca. In lotto con: La Divina Commedia. Con la vita di Dante
descritta da missier Lodovico Dolce. Senza note tipografiche, s.a. In 24°; 510 pp (mancano il frontespizio e le carte finali); macchie d’umido diffuse, parzialmente sfascicolato; leg. in pelle antica molto rovinata; Flaxman, John La Divina Commedia di Dante
Alighieri in 110 composizioni. Milano, Antica Ditta Pietro e Giuseppe Vallardi, 1865. In 4° oblungo; (6) pp. e 110 tavv. numerate
1-110; brossura editoriale rovinata al piatto anteriore e senza dorso. Opera non altrimenti segnalata dello scultore inglese John
Flaxman, che amò illustrare, oltre a Dante, anche Omero, Esiodo, Eschilo.
€ 100,00
490 Allegranza, Giuseppe
Spiegazione e riflessioni sopra alcuni sacri monumenti antichi di Milano.
Milano, per Beniamino Sirtori, stampatore arcivescovile, 1767.
In 4°; 190 pp.; 8 tavv. incise su rame fuori testo, più volte ripiegate; cartonatura d’epoca (dorso mancante). Cicognara, 3928. Prima edizione. Opera importante per le notizie su alcuni dei più antichi edifici sacri di Milano e sulle opere d’arte in essi conservati:
S. Aquilino, S. Ambrogio, S. Celso, S. Simpliciano. Preziose anche le informazioni sulla simbolistica medievale che si leggono in
alcune delle 10 Disquisizioni. Le illustrazioni sono incise da Girolamo Cattaneo e C. Lepoer.
€ 300,00
106
Araldica
491 Araldi, Lodovico
L’Italia nobile nelle sue città, e ne’ cavalieri figli delle medesime,
i quali d’anno in anno sono stati insigniti della croce di San Giovanni,
e di San Stefano. Venezia, presso Andrea Poleti, 1722.
In 12°; (16)-386-(2 bianche) pp.; piena pergamena antica. Ottimo esemplare.
Prima edizione piuttosto rara. Nella prima parte l’Araldi presenta una breve storia
dei due ordini militari che ha studiato ‘nel corso di molti anni’, come dichiara
nel ‘Proemio’, l’Ordine di San Giovanni (pp. 1-14), il più importante ordine
medioevale in difesa dei pellegrini cristiani in Oriente e dei Luoghi Sacri, e l’Ordine
di S. Stefano (pp. 15-29), fondato nel 1561 da Cosimo de’ Medici, signore di Firenze,
per difendere il Mediterraneo dai pirati barbareschi. Successivamente, dividendo
l’elenco per regioni e, all’interno di ogni regione, per città, elenca i nomi di tutti
i cavalieri che furono iscritti a uno dei due ordini a partire dalla fondazione fino
al 1718; accanto al nome di ciascuno è indicato l’anno di ingresso nell’ordine stesso.
€ 150,00
492
491
492 Imhof (anche: Im-Hoff), Jacob Wilhelm
Regum Pariumque Magnae Britanniae Historia genealogica. Qua
veterum juxta ac recentium in illa familiarum origines, stemmata, et
res memorabiliores…
Norimbergae, sumptibus Johannis Andreae Endteri filiorum, 1690.
In folio; (16)-234 (numerata 254)-(6) pp.; titolo stampato in rosso e nero, bella
antiporta allegorica incisa su rame (‘Joh. Jacob de Sandrart inv. del. et sculp. Norimb.’),
4 tavole a piena pagina incise su rame, la prima nel testo, le altre fuori testo, CXXXVII
tabelle genealogiche, inserite nelle segnature ma con numerazione autonoma in cifre
romane, alcune costituite da più pagine; nella prima parte sottolineature e aggiunte
marginali di mano coeva; timbro di provenienza all’occhiello; piccola macchia di
inchiostro alla p. 35; piena pergamena (piccolo restauro al dorso). Ottimo esemplare.
Prima edizione rara di questa imponente opera storica sulla genealogia delle famiglie
aristocratiche inglesi, divisa in due parti: la prima parte è dedicata alle famiglie reali,
la seconda ai baroni e ai pari d’Inghilterra. L’Imhof studia l’origine di ogni famiglia,
ne presenta la genealogia nelle 137 tavole (molto chiare anche nella impostazione
tipografica) e si sofferma sui rappresentanti più importanti di ogni famiglia. La sua
indagine inizia con il sec. IX; le ultime date indicano l’anno 1686, 4 anni prima della
stampa del volume. L’autore all’inizio, rivolgendosi ‘ad lectorem’ (p. 7), elenca le opere storiche che gli sono servite di base e ringrazia tutti gli amici che in Gran Bretagna
hanno per lui compiuto ricerche negli archivi. L’Imhof fu un grande genealogista, che
si occupò anche della genealogia di famiglie tedesche, francesi e italiane.
€ 150,00
493 Imhof (anche Im-Hoff), Jacob Wilhelm
Notitia S. Rom. Germanici Imperii Procerum tam ecclesiasticorum
quam secularium historico-heraldico Genealogica…
Et in Supplementum operis genealogici Rittershusiani…
Stutgardiae, sumptibus Joh. Georgii Cottae, bibliop. Tubing., typis Melchioris Gerhardi Lorberi, 1699.
In 4°; (16)-676-(31-1b.) pp.; antiporta allegorica incisa su rame (‘I.I. de Sandrart inv. et delineavit, Leonh. Heckenauer sculpsit’), al frontespizio emblema xilografico, testatine, finalini e iniziali xilografici, una carta genealogica a doppia pagina; macchie alle pp. 251-255; mezza pelle
recente. L’opera del grande genealogista tedesco Jacob Wilhelm Imhof prende in esame, relativamente al sec. XVII, la storia e la genealogia delle famiglie i cui membri sono riconosciuti come elettori dell’imperatore del Sacro Romano
Impero della nazione tedesca. La presente edizione appare sicuramente più corretta e arricchita di notizie rispetto alle edizioni precedenti. La Mantissa riguardante i consiglieri imperiali della seconda metà del sec. XVII, occupa le pp. 648-671.
€ 150,00
493
107
Araldica
494
495
494 Notizie d’alcune famiglie popolari della città e regno di
Napoli divenute per le ricchezze o dignità riguardevoli. D’incerto autore. Anno 1693. (Napoli, 1705).
Ms. cartaceo (cm. 19,5 x cm. 27,2) di 65 cc., numerate a penna da mano
coeva (precedono 3 carte n.n., una delle quali porta il titolo sopra indicato),
esemplate al recto e al verso in una corsiva di almeno due mani diverse ma
contemporanee; le prime 4 carte presentano tratti a penna di cancellatura; il
manoscritto appare oggi parzialmente sfascicolato perché il dorso della sua
originaria legatura in pergamena è stato attaccato dai tarli, i piatti presentano
macchie. Ed. in facsimile. Introduzione di N. Orsini De Marzo, Milano 2010.
Manoscritto di grandissimo interesse storico che presenta, senza un preciso
ordine alfabetico, 74 famiglie nobili di Napoli, le quali hanno avuto origine dal
ceto popolare, ma si sono acquistate titoli di nobiltà grazie al commercio, alla
navigazione, ai meriti militari, al lavoro come medici o avvocati o notai o ad
altri sistemi non particolarmente onesti. Il manoscritto è stato esemplato sicuramente nel 1705, perché chi scrive fa riferimento ‘in quest’anno 1705’ (c.
26v), ‘oggi che siamo al 1705’ (c. 42r), ‘hoggi che siamo all’anno 1705’ (c.
51r) ecc. L’ignoto autore (ma qualcuno avanza il nome di Domenico Conforto) parla prima della persona da cui ha avuto inizio l’ascesa della famiglia, poi
si sofferma sugli altri rappresentanti, sui matrimoni fatti, sulle malefatte di qualcuno di loro, sui rapporti stabiliti con la corte reale o con gli ordini monastici o
con i vari tribunali ecc. Mostra di conoscere con sicurezza gli avvenimenti dal
1500 fino ai suoi anni, anche perché ha potuto utilizzare documenti conservati nell’archivio del Tribunale regio napoletano e in altri archivi, in particolare
quelli delle località della costiera amalfitana; ebbe tra le mani anche protocolli
notarili e spesso fa riferimento a scrittori di storia napoletana. La prosa di questo ‘incerto autore’ appare espressiva, vivace, non ripetitiva e priva di particolari
inflessioni dialettali. Veniamo così a sapere che gli Aquino avevano una
bottega di merciai ‘alla strada della Loggia di Genova’, ma divennero ‘smisuratamente ricchi’ grazie ad uno zio gesuita, che ‘rubando grosse somme a’ suoi devoti, n’empiva le borse a’ suoi nepoti’ (c. 3r). I Favilla, invece, devono la loro fortuna a un loro avo
del 1500, che riuscì a diventare giureconsulto (c. 9r), così come i Maffeo, contadini di Benevento, diventati nobili perché Carlo
nel secondo Seicento lasciò la terra, si stabilì a Napoli, divenne avvocato e patrocinò con ottimi risultati le cause di tutti i monasteri dei Certosini del Regno di Napoli (c. 9v). Da Massa Lubrense arrivò Stefano Caputo, che lavorando duramente nell’arte della
lana acquisì una certa ricchezza (c. 15r), anche se sua figlia Bianca sposò tale Francesco Franco che ‘teneva bottega de maccaronaro … nella strada della Selleria’. Gli Ardia, giunti a Napoli dalla costa amalfitana sopra Positano, facevano gli stagnari (c. 17r),
i Fulgore, provenienti da Aversa, iniziarono la loro ascesa con un notaio (c. 23r), i Vernassa facevano gli speziali ‘alla piazza della
Loggia di Genova’ (c. 25r), come i Pisano (c. 25v); i Provenzale si vantano di essere nobili originari di Trapani, ma la famiglia è
di origine napoletana e il suo fondatore faceva il ‘filatoraro o mercante di seta’ e riuscì a comperare alcuni poderi a Posillipo; un
suo nipote divenne medico (c. 28r). Erano speziali provenienti da Afragola gli Iovino (c. 35r), ma uno di loro studiò legge e diede
inizio alla fortuna della famiglia. I Vargas erano ebrei spagnoli giunti a Napoli per sfuggire alle persecuzioni in Spagna; a Napoli si
finsero cristiani e incominciarono la loro ascesa con la professione di avvocato (c. 37v); anche i Pinto y Mendoza, ebrei di origine
portoghese, nascosero la loro vera fede fingendosi cristiani, comperando addirittura cappelle in chiese napoletane mentre si
arricchivano con i commerci e comperavano titoli nobiliari (c. 47r). Di origine portoghese sono anche i Palma, ma il capostipite
Consalvo con ‘illeciti contratti’ fece fortuna nel Seicento (c. 60r). Da Genova arrivarono a Napoli in cerca di fortuna i Rovegno (c. 57v) e dalle Fiandre i Grutter in tempi ‘a noi prossimi’ (c. 58v). I Valletta (c. 44r) cominciarono come sarti, ma Giuseppe Valletta nella prima metà del
Seicento aprì una libreria, facendo venire libri da ogni parte d’Italia e anche dalla Germania;
la libreria divenne famosa non solo a Napoli, tanto da dare origine ad un curioso proverbio
in dialetto napoletano (riportato alla c. 44v), anche se il Valletta si ridusse poi a vivere in ristrettezze economiche per aver voluto ingrandire troppo la libreria. I Cito erano una ‘vilissima’
famiglia di Tramonti, nell’amalfitano, dove facevano i bottai; gli Staivano ora hanno lapidi nella
chiesa di S. Pietro a Maiella, ma sono tutte ‘favole’, perchè la famiglia a Maiori era di bassa
origine e fece fortuna con la professione di avvocato (c. 56v). Ci sono i De Filippo, i Parise, i
Lucarelli, gli Apicella, i Mezzacapo, provenienti dal ‘fango popolaresco’ di Minori, nell’amalfitano (c. 59v). Chiudono l’elenco i Salvo, che fecero fortuna dedicandosi alla medicina già nel
Cinquecento (c. 64v).
€ 500,00
495 Passerini, Luigi
Genealogia e storia della famiglia Rucellai.
Firenze, coi tipi di M. Cellini e C., 1861.
In 4°; (12)-180 pp.; stemma litografico al frontespizio, 1 tav. litografica nel testo, 19 tavole
genealogiche più volte ripiegate, numerate I-XVIII (la prima, con la ‘connessione dei rami
principali dell’albero dei Rucellai con il tronco comune’ non è numerata); fioriture; mezza
pelle d’epoca, dorso decorato a filetti e ferri impressi in oro. Un ottimo esemplare, nonostante le fioriture. Prima edizione di questo poderoso studio storico su una delle più importanti
famiglie fiorentine, per secoli protagonista della storia politica, economica e culturale della città. Lo studio del Passerini, noto storico e genealogista fiorentino, segue la storia della famiglia
Rucellai dalle origini verso la metà del sec. XIII fino alla metà del sec. XIX.
€ 200,00
108
Araldica
497
496
498
496 Pietrasanta, Silvestro
Tesserae gentilitiae ex legibus Fecialium descriptae.
Romae, Typis haered. Francisci Corbelletti, 1638.
In folio; (16)-678-(34) pp.; frontespizio inciso su rame (‘Fr. Romanell.s delin., F. Greuter incid.’), 2 tavv. incise su rame, la prima
con il ritratto di Taddeo Barberini, prefetto della città di Roma (‘M. Natalis F.’), la seconda con un grande stemma della famiglia
Barberini, centinaia di incisioni nel testo; bruniture e piccole macchie d’umido marginali, piccolo strappo marginale alla c. Ssss1;
legatura originale in pergamena alle armi Barberini impresse in oro ai due piatti (leg. abilmente restaurata per forti mancanze
ai piatti e al dorso). Prima edizione. Opera di vastissima erudizione, che presenta gli stemmi di tutte le famiglie nobili francesi,
inglesi, tedesche, italiane; ogni stemma viene spiegato e illustrato con una incisione; a fianco viene indicata la fonte di documentazione. Nei primi 21 capitoli il gesuita Pietrasanta studia l’origine dell’uso dello stemma, partendo dall’esame di questo
uso presso i Romani, poi spiega le parti in cui al suo interno si può dividere uno stemma, infine passa ad esaminare centinaia di
stemmi dividendoli in gruppi a seconda delle loro caratteristiche o ‘tessere’: tessere a strisce, a onde, con monete, con croce, con
costruzioni (torre, castello, colonna…), con animali (leone, pesce, aquila ecc.), con vessilli ecc.
€ 500,00
497 Ricca, Erasmo
La nobiltà del Regno delle Due Sicilie. Parte prima. Volume I (- V).
Napoli, Stamperia di Agostino De Pascale, 1859-1879
5 volumi in 4°. Vol. I: 571 pp. Vol. II: 557-(1b.) pp. Vol. III: 656 pp. Vol. IV: 905-(1b.) pp. Vol. V: 528 pp.; i voll 2-5 cambiano
il titolo in ‘La nobiltà delle Due Sicilie’; mancano alcune decine di pagine nell’ultimo volume, che presenta anche alcune carte
brunite; mezza tela d’epoca (al piatto anteriore impresso in oro il nome Rogadeo). Prima edizione dell’opera fondamentale per
conoscere la storia dei feudi, dai più grandi e famosi ai meno conosciuti e piccoli della Sicilia dal XV al XIX secolo. La storia è
ricostuita dal Ricca attraverso l’utilizzo di fonti documentarie soprattutto d’archivio.
€ 250,00
498 Stemmi del veneto patriziato.
(Venezia, sec. XIX?)
Ms. cartaceo (cm. 17,5 x cm. 23,8) di 88 pagine, numerazione a penna, illustrate al recto e al verso con stemmi eseguiti a penna
e acquerellati d’epoca, al recto della prima pagina n.n. titolo e stemma della città di Venezia in rosso; piena pergamena, al recto
del piatto anteriore titolo e stemma a colori della città di Venezia. Ex libris Henry Chandon de Briailles. Ricco stemmario costituito
da ben 792 stemmi eseguiti con molta perizia e cura e presentati in ordine alfabetico. Lo stemmario non è costituito solo dagli
stemmi propri dell’aristocrazia veneta, perché sono presenti anche quelli di famiglie nobili non venete che a Venezia, a Padova, a
Vicenza per via di matrimonio, di eredità o di acquisto entrarono in relazione di parentela con il patriziato veneto. Particolarmente
preziose e utili sono alcune pagine, come quelle dedicate alla famiglia Contarini con i 18 stemmi dei vari rami della famiglia (pp.
19-21), ai Trevisan con 23 stemmi (pp. 73-75), ai Corner con 12 stemmi (pp. 23-24), ai Cappello con 13 stemmi (pp. 15-17);
14 ne hanno i Querini (pp. 64-65) e 12 i Pisani (pp. 60-61).
€ 1.000,00
109
Libri antichi e rari
499
499 Ariosto, Lodovico
Opere nuovamente raccolte; di scelte e nuove giunte
ad esse spettanti in questa impressione adornate.
Date in luce sotto gli auspicij di S. E. il sig. marchese
Francesco Maria Baldassini Castelli de Goze etc.
Tomo primo (- secondo).
Venezia, Stefano Orlandini, 1731.
2 volumi in folio. Vol. I: (46)-576 pp.; antiporta incisa su rame
con il ritratto dell’Ariosto (‘Carl. Orsolini fec. Ven.’), primo frontespizio
inquadrato figurato inciso su rame, vignetta incisa su rame
al secondo frontespizio, stampato in rosso e nero, 46 tavole a piena
pagina fuori testo incise su rame, numerate originariamente. Vol. II: (4)-108-(2)-109-400 pp.; frontespizio inquadrato figurato inciso
su rame, 4 tavv. a piena pagina fuori testo incise su rame, numerate
originariamente; mezza pelle d’epoca, dorso riccamente decorato
a piccoli ferri impressi in oro, cartonatura marmorizzata.
Ottimo esemplare. Agnelli-Ravegnani, I, 4. La splendida edizione veneziana delle opere dell’Ariosto con le incisioni di Giuseppe Filosi.
€ 600,00
500
499
500 Artaria, Ferdinando
Nuovissima guida dei viaggiatori in Italia arricchita
di carte geografiche generali e postali, di 12 piante
topografiche delle città principali e d’incisioni
rappresentanti alcuni capi lavori di pittura.
Milano, Epimaco e Pasquale Artaria, 1834.
Terza edizione notabilmente accresciuta e corretta.In-8°; XVI-8-480
pp.; bella antiporta incisa su rame, 12 carte topografiche più volte
ripiegate, 8 grandi carte geografiche più volte ripiegate, 9 incisioni
a piena pagina fuori testo; mezza pelle; strappo alla prima carta
geografica e alla carta dopo p. 426.
€ 150,00
501 Astronomia
Idea elementare della sfera celeste e dell’applicazione de’ suoi
fenomeni alla sfera armillare. Trattato diviso in IV parti…
Firenze, per V. Batelli e Compagni, 1844.
In 8°; 99-(1b.-1-1b.2) pp.; 4 tavv. litografiche fuori testo; mezza pelle. Prima
edizione rara di questo trattatello che intende insegnare l’astronomia attraverso
l’uso della sfera armillare, ‘un insieme di cerchi di metallo, di legno o di cartone,
che (gli astronomi) adoperano per rappresentare i moti apparenti del cielo.
Quest’insieme forma una macchina a cui può darsi la dimensione che meglio
piaccia’ (p. 31); questa ‘macchina’ si può trovare ‘presso tutti i meccanici e
cartolai’ ed è ‘di facile acquisto quanto al prezzo’ (ibid.).
€ 100,00
502 Auditorium
Progetti - Roma, Anno XIII
502
Volume in-folio con copertina rigida telata e incisione a secco in rilievo argentata. Con moltissime illustrazioni fuori testo in b/n. Rarissimo studio edito in soli
300 esemplari (il presente è il n. 63). Milano, Rizzoli, 1935. Dopo il progetto
sulla “Mole Littoria”, l’architetto Palanti, che nel contempo apre un nuovo studio
in Milano, via Vincenzo Monti 25, presenta al Governo Mussolini nuovi progetti
per la costruzione dell’”Auditorium” da erigersi nei pressi della Via dei Trionfi a
Roma. Si tratta di ben otto diversi progetti con disegni e relative immagini in b/n
dei relativi plastici, tutti presenti nel volume. In essi si evidenzia l’inconfondibile
stile dell’architetto, principalmente nelle parti interne degli auditorium.
€ 850,00
110
503
504
Arte
505
503 Alberti, Leon Battista
Della Architettura della Pittura e della Statua. Traduzione di Cosimo Bartoli.
Bologna, nell’Instituto delle Scienze, 1782 (= Bologna, Petronio Dalla Volpe).
In folio; XIII-(3)-341-(1b.-1-1b.) pp.; al frontespizio vignetta incisa su rame, finalini e testatine incise su rame, marca tipografica
dei Dalla Volpe incisa su rame a p. 341 (una volpe e sullo sfondo la città di Bologna), 69 tavole a piena pagina fuori testo incise
su rame, 4 delle quali più volte ripiegate, numerate in basso 1-69; la tav. 47 è collocata immediatamente prima della p. 171; i
disegni e le incisioni sono opera del pittore e incisore Pio Panfili; macchie d’umido nella parte superiore destra delle carte; mezza
pelle antica (leg. stanca, con danni al dorso). Splendida edizione bolognese con la traduzione italiana di uno dei più importanti
trattati mai scritti sull’arte: la prima stampata in Italia nel Settecento. Alle pp. III-IV si legge un avviso dell’editore nel quale dichiara
di essersi servito della traduzione italiana di Cosimo Bartoli edita a Venezia nel 1565 e 1568 perché la lingua latina è ‘poco intesa
da’ professori di tali arti’; per quanto riguarda le tavole, affidate per il disegno e l’intaglio a Pio Panfili, si è ispirato all’edizione curata da Giacomo Leoni a Londra nel 1726. Alle pp. V-XI si legge la Vita di Leonbatista Alberti scritta da Raphaël Trichet du Frésne,
seguita da un Indice delle opere ‘stampate’ e ‘non mai stampate’ dell’Alberti (pp. XI-XIII). Le tavole sono di grande efficacia, sia
quelle riguardanti piante e alzati delle costruzioni sia quelle raffiguranti edifici di vario genere, sia quelle in cui la fantasia del Panfili
ha potuto avere più spazio di libertà (ad esempio, nelle tavv. 11-13, 65-66, 69).
€ 1.000,00
504 Grose, Francis
The antiquarian Repertory: a Miscellaneous Assemblage of Topography, History, Biography, Customs,
and Manners. Intended to illustrate and preserve several valuable remains of Old Times…
London, Edward Jeffery, 1807-1809.
4 volumi in IV. Vol. I: (XXII)-1-140-(2)-141-391-(1) pp.; 52 tavv. a piena pagina incise su rame fuori testo, 1 tavv. più volte ripiegata. Vol . II: VIII-(6)-432 pp.; è saltata la numerazione delle pp. 15-16; 56 tavv. a piena pagina incise su rame fuori testo. Vol. III:
VII-VIII-446 pp.; 82 tavv. a piena pagina incise su rame fuori testo. Vol. IV: XV-(1)-744 pp.; 45 tavv. a piena pagina incise su rame
fuori testo, 1 tav. più volte ripiegata. I 4 voll. sono rilegati in piena pelle coeva, dorso ornato a filetti impressi in oro, ma nei voll. I
e III il piatto anteriore è staccato e la seconda cerniera è rovinata; nel II e IV voll. è staccato anche il piatto posteriore. Esemplare
John Warren BA.L.L.B. Opera importante che presenta una straordinaria serie di tavole di documentazione storico-artistica riguardanti l’Inghilterra. Anche il testo appare preciso ed esauriente. Nei volumi le pagine e le tavole sono perfettamente conservate e
prive di difetti, mentre la legatura purtroppo è rovinata.
€ 150,00
05 L’ape italiana delle belle arti. Giornale dedicato ai loro cultori ed amatori. Anno primo. Volume primo
5
(- Anno terzo. Volume terzo).
Roma, a spese degli Editori proprietarj, 1835-1837. (Al verso del frontespizio:) Dalla tipografia Salviucci.
3 volumi (su 5) in folio. Vol. I: (4)-62-(2) pp.; 38 tavv. incise a piena pagina fuori testo, numerate originariamente; alla fine (4)
pp. con l’elenco degli associati. Vol. II: (4)-56-(2) pp.; 36 tavv. a piena pagina fuori testo, numerate originariamente. Vol. III: (4)65-(4) pp.; 36 tavv. a piena pagina fuori testo, numerate originariamente, nella tav. XXVIII è stato ritagliato il muso del leone; alla
fine (2) pp. con il secondo elenco degli associati. Cartonatura parlante originale (al vol. I lievi mancanze al dorso e piccola macchia al piatto anteriore; al vol. III dorso parzialmente rovinato e macchia al piatto posteriore). Ma ottimo esemplare. Tre dei cinque
volumi di questo interessante periodico romano, pubblicato dal 1835 al 1840, contenenti complessivamente 110 acqueforti,
disegnate e incise da vari artisti attivi a Roma nella prima metà del sec. XIX. Le tavole raffigurano opere d’arte (quadri, affreschi,
gemme, medaglie…) sparse in Gallerie pubbliche e case private di tutta Europa, ma particolarmente a Roma. Ogni tavola è
accompagnata da una lunga e dotta spiegazione di carattere storico-artistico dovuta ad illustri studiosi. Gli editori dedicano il I vol.
alla Pontifica Accademia Romana di S. Luca delle Belle arti, il II alla Pontificia Accademia di Belle Arti di Bologna, il III alla Imperiale
Reale Accademia delle Belle Arti di Firenze.
€ 250,00
111
Arte
506
506 D’Azeglio, Roberto
La Reale Galleria di Torino illustrata. Dedicata a S. M.
il Re Carlo Alberto. Volume primo (- quarto).
Torino, Luciano Basadonna, editore, 1836 (vol. I),
Tipografia Chirio e Mina, 1838 (vol. II), Alessandro
Fontana, 1841-1846 (voll. III-IV).
4 volumi in folio imperiale. Vol. I: 292 pp.; antiporta incisa su rame
con il ritratto di Carlo Alberto a cavallo (‘O. Vernet pins., Toschi dis.
e inc.’) e 40 tavv. incise su rame a piena pagina, numerazione da
I a XL. Vol. II: (4)-348 pp.; 40 tavv. incise su rame a piena pagina,
con doppia numerazione, I-XL e 41-80. Vol III: XII-301-(1b.) pp.;
40 tavv., con doppia numerazione, 1-XL e 81-120. Vol IV: 326 pp.;
44 tavv., numerate 121-164 (parte in numeri arabici e parte in
numeri romani), non sempre presente la seconda numerazione.
Tutte le tavv. conservano la velina di protezione; fioriture numerose
specie nei margini (in particolare nel IV vol.); mezzo marocchino
d’epoca (leg. lievemente stanca). Prima edizione. Opera monumentale che Roberto d’Azeglio cominciò a pubblicare nel 1836 in
fascicoli in folio per illustrare le opere d’arte raccolte nella Reale
Galleria di Torino. L’opera riuscì particolarmente gradita al re Carlo
Alberto, che nominò il d’Azeglio direttore effettivo della Galleria. Si
decise allora di procedere alla pubblicazione in volume, ciascuno
dei quali avrebbe dovuto essere costituito da dieci fascicoli; ogni
anno sarebbe dovuto uscire un volume, ma di fatto il lavoro venne
fortemente rallentato sia dalle approfondite ricerche del d’Azeglio
sia da gravi difficoltà finanziarie e potè essere ultimato solo grazie
al mecenatismo del sovrano. Per questo motivo il I volume uscì
nel 1836 e l’ultimo solo dieci anni dopo, per un totale di 164
tavole. Per ogni quadro (ma ci sono anche alcuni bassorilievi)
il d’Azeglio non solo procede ad una accurata analisi artistica,
ma offre un profilo dell’artista, parla degli anni di composizione
dell’opera e dei committenti, di quando e come venne in possesso di casa Savoia. Quando il quadro presenta personaggi storici
o battaglie la digressione diventa un eruditissimo quadro storico, che spesso permette al d’Azeglio di esaltare casa Savoia per
grandezza militare e politica, per mecenatismo e per quella che egli considera una storica posizione di italianità. Nella dedica
iniziale, nel I volume, Roberto D’Azeglio esalta la protezione accordata dal re Carlo Alberto alle belle arti, ma con grande finezza
evita di ricordare che fu lui, dopo essere tornato a Torino nel 1826 (era stato per alcuni anni a Parigi dopo il fallimento dei moti
del 1821) a suggerire a Carlo Alberto l’idea di creare una Galleria aperta al pubblico, dove fossero esposte le opere d’arte raccolte da casa Savoia nel corso di alcuni secoli. L’anno dopo la sua ascesa al trono, Carlo Alberto gli affidò il compito di realizzare
quel progetto (1832). In pochi mesi la Galleria fu aperta nelle sale di Palazzo Madama e il d’Azeglio ne fu direttore fino al 1854.
Nel ‘Prospetto dell’opera’ il D’Azeglio, dopo aver ricordato i meriti di Carlo Alberto per l’apertura della Galleria nel Palazzo Reale,
sottolinea la ricchezza della pinacoteca in campo fiammingo e parla degli incisori che hanno eseguito le tavole: Anderloni, Michele e Samuele Bisi, discepoli del Longhi, Lasinio figlio, Pietro Palmieri, Francesco Rosaspina, Antonio Perfetti, il Ricciani, il Toschi,
direttore dell’Accademia Ducale di Parma e molti altri. L’architetto Migliara curerà l’architettura interna e la collocazione delle opere. Le incisioni saranno eseguite ‘di mezza macchia ed avanzati a bulino e a punta secca’ (ma di fatto, come avvertono gli editori
all’inizio del III vol., l’esecuzione venne ulteriormente perfezionata). Il ‘Prospetto’ si chiude ricordando che ‘in fronte dell’opera’
sarà posto il ritratto equestre del re ‘nell’atto di dare una rassegna’, ‘dipinto dal vero da Orazio Vernet, che ne ha mirabilmente
espressi la somiglianza, le fattezze e il contegno’, e sarà inciso dal Toschi. E’ interessante ricordare che di Horace Vernet il d’Azeglio era diventato amico durante il soggiorno parigino dopo il 1821, quando egli, appassionato cultore di storia dell’arte, aveva
stretto rapporto con gli artisti più rinomati del tempo. Ai nomi degli incisori ricordati dal D’Azeglio si possono aggiungere numerosi
altri nomi di artisti che hanno firmato le tavole: A. Dalcò, C. E. Sonne, Tito Boselli, G. Raimondi, Antonio Costa, Marchesi, Margarotti (questi ultimi sei appartenenti allo ‘studio’ del Toschi), Tommaso Raggio, Della Brua, Sanguinetti, Bargiacchi (questi ultimi tre
appartenenti alla scuola del Perfetti), Ludovico Gruner, Cesare Ferreri, Paul Girardet, A. Lauro, E. Aubert, F. Clerici, E. Chiossone, G.
Balestra, Dhoerty, F. Livy, G. Silvani, G. Ballero ecc.
€ 1.000,00
507 Beltramelli, Giuseppe
Notizie intorno ad un quadro esistente nella cappella del Palazzo della Prefettura in Bergamo e dirette
ad un amatore delle belle arti.
Bergamo, dalla Tipografia Crescini, 1806.
In 8°; 36 pp.; macchia d’umido marginale alle ultime 3 cc.; carta antica. Prima edizione. Raccogliendo una serie di interessanti notizie, il Beltramelli ricostruisce la storia di un quadro che raffigura la grande alluvione che nel 1493 colpì il territorio della
Bergamasca con lo straripamento del Brembo e attribuisce l’opera a Lorenzo Lotto. Conservato per lungo tempo in una soffitta
del palazzo situato entro la Cittadella eretta nel 1379 da Bernabò Visconti e forse per questo salvatosi dalle requisizioni napoleoniche, quando il Casati divenne prefetto di Bergamo il quadro venne trasportato nella cappella del palazzo del prefetto (1804).
Il quadro, ottangolare, dipinto su legno, alto 2 braccia e 8 once e lungo 4 braccia e mezzo, raffigura una grande distesa di acqua
che ha inondato le terre circostanti e Dio con le mani stese sopra le acque nell’atto di porre termine all’inondazione, Sullo sfondo, la città di Bergamo, il fiume Brembo e il ponte di Almenno, distrutto dalle acque del fiume nel 1493. A partire da p. 25 il Beltramelli offre altre notizie su quadri e opere d’arte varie esistenti in chiese e palazzi cittadini. All’esemplare è acclusa in fine una
carta manoscritta che è ‘Copia delll’autografo di Lorenzo Lotto’ e contiene un elenco di quadri dell’artista con accanto il prezzo.
€ 100,00
112
Arte
508 Filostene Oresteo (= Formagliari, Alessandro)
Riflessioni sopra la storia della basilica di S. Stefano di Bologna, ultimamente data in luce in essa città
dal padre d. Celestino Petracci monaco celestino.
Venezia, appresso Pietro Bassaglia, in Merceria di S. Salvatore al segno della Salamandra, 1747.
In 4°; XXXII pp.; lieve macchia d’umido alla p. XXXII; piena pergamena d’epoca. Melzi, I, 415. Prima edizione. Filostene Oresteo
era il nome che Alessandro Formagliari aveva assunto nell’Accademia dell’Arcadia. L’autore polemizza con l’opera Della insigne
abbaziale basilica di S. Stefano di Bologna, scritta da padre Celestino Petracchi, fiorentino, nella quale il Petracchi sosteneva,
trattando della vita di S. Petronio, che Petronio discendeva dall’imperatore Costantino, che era parente di Teodosio II, che ricostruì
la città devastata da Teodosio I e che infine fece erigere la celebre Università cittadina da Teodosio II. Il Formagliari, sulla base di
una dottissima serie di documenti e di scrittori antichi, demolisce ognuna di queste affermazioni. Di particolare interesse
è la parte riguardante la fondazione della università bolognese (pp. XIX-fine).
€ 100,00
509
509 Hoffstadt, Friederich
Principii dello stile gotico cavati dai monumenti del Medio-Evo,
ad uso degli artisti ed operai ed ora dal francese, in cui vennero tradotti
dall’alemanno, volgarizzati dal cav. Francesco Lazzari,
Venezia, presso Giovanni Brizeghel, editore, tipografo, litografo,
calcografo e libraio, 1853.
In folio; 166-(3-1b.) pp.; 2 antiporte litografiche (la prima è firmata ‘M. Moro inc.’),
48 tavv. litografiche a piena pagina fuori testo, numerate I-LVIII (la tav. XIII doppia,
le tavv. XLI e XLII più volte ripiegate); piccoli buchi di tarlo marginali; mezza pelle d’epoca,
dorso ornato a piccoli ferri impressi a freddo. Ottimo esemplare. Prima edizione
della traduzione italiana di questo mirabile studio scientifico sulle costruzioni dell’arte gotica.
Il testo è preceduto da un avviso dell’editore ‘ai benevoli associati’ per sottolineare
la ‘importanza’ e la ‘utilità’ di quest’opera per gli ‘artisti’ e gli ‘operai’ che ‘intendono
applicarsi allo studio dello stile gotico reso ormai quasi indispensabile all’esigenza
della presente coltura’. Segue la ‘Prefazione’ del traduttore francese, Teodoro Aufschlager,
che vede la validità di questo studio soprattutto per i ‘periodi dello stile arco-acuto’
e delle sue varie combinazioni dal sec. XII fino alla metà del sec. XVI. La terza ‘Prefazione’
è quella dell’autore, il quale esalta l’arte gotica che viene finalmente riconosciuta
nel suo valore, dopo essere stata per lungo tempo ‘abbandonata’ e invita i giovani artisti
a non limitarsi a copiare qualche modello, ma a imparare a produrre quelle costruzioni partendo dai ‘principii a cui gli antichi
maestri si sono appoggiati e che danno la chiave dello studio di questo stile’, altrimenti ‘il risorgimento dello stile gotico riescirà
impossibile’. Per questo l’autore non si è limitato alla sola architettura, ma ha esteso il suo studio a tutte quelle ‘industrie’ che
possono servire allo stile gotico. Infatti egli sviluppa, illustrandolo con 48 tavole, uno studio scientifico sulle caratteristiche e sulle
misure dei pilastri, capitelli e loro ornamenti, archi, porte, modanature, volte e loro ornamenti, mensole, colonnette, zoccoli, guglie, torri, architravi, frontoni, atri, gradinate, finestre, cori, cornici, archi rampanti, pinnacoli, tabernacoli, baldacchini, rosoni, stemmi,
piante delle chiese e di edifici civili.
€ 250,00
510
510 Leonardo da Vinci
Trattato della pittura, nuovamente dato in luce, con la vita dell’istesso autore, scritta da Rafaelle du Fresne. Si sono giunti i tre libri della pittura, et il trattato della statua di Leon Battista Alberti, con la vita del
medesimo.
Parigi, appresso Giacomo Langlois, stampatore ordinario del Re christianissimo, al monte S. Genovefa,
dirimpetto alla fontana, all’insegna della Regina della pace, 1651.
In folio; (20)-112-(13-3 bianche-12)-62-(2 bianche) pp. (mal numerate); antiporta incisa
su rame con il ritratto di Leonardo (‘R. Lochon scul.’), al frontespizio vignetta con insegne
nobiliari incisa su rame, testatine, finalini e capilettera incisi su rame, 57 incisioni nel testo
per il trattato di Leonardo, 19 incisioni nel testo per il trattato dell’Alberti; piccoli buchi di tarlo
marginali alle pp. 9- 16 del trattato dell’Alberti; piena pelle marmorizzata antica, ai piatti triplice filetto impresso a freddo, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro (leg. un po’ stanca).
Ottimo esemplare. Prima edizione del celebre Trattato della pittura di Leonardo da Vinci, ‘la
più ampia che fosse fatta di questo trattato, il più prezioso che abbiano le arti del disegno’
(Cicognara, 232). L’edizione si apre con la dedica di Raphaël Trichet du Frésne (1611-1661)
alla regina Cristina di Svezia; segue la seconda dedica, a Pietro Bourdelot, medico della
regina, in cui il du Fresne spiega come sia venuto in possesso dei due manoscritti dei quali si
è servito per pubblicare l’opera. Sempre in questa seconda dedica veniamo a sapere che i disegni che ornano l’edizione sono opera in parte di Poussin e in parte di Errard. Ha poi deciso
di aggiungere il trattato Della pittura e quello Sulla statua, entrambi di Leon Battista Alberti,
perché sono opere che non si trovano più, essendo state stampate solo una volta. Le pagine
successive sono occupate dalla Vita di Leonardo scritta dal du Fresne. A p. 1 incomincia il
Trattato di Leonardo, diviso in 365 brevissimi capitoli. Le incisioni sono opera di René Lochon
(nato intorno al 1630) sui disegni di Nicolas Poussin (1594-1665) ritoccati da Charles Errard
(1606-1689). I tre libri del trattato Della pittura dell’Alberti sono preceduti dalla Vita, sempre
del du Fresne, e proseguono fino a p. 47; a p. 49 inizia l’opera Della statua. Le due opere
dell’Alberti sono state tradotte da Cosimo Bartoli.
€ 2.500,00
113
Arte
512
511
511 Le Panorama - Salon 1896 - Le Nu, n° 9
Paris, Librairie d’Art Ludovic Baschet.
Album rilegato (cm. 34 x 27) con oltre 170 riproduzioni in bianco e nero di dipinti dell’epoca raffiguranti nudi femminili, con
didascalie sull’opera e sull’autore.
€ 100,00
512 Los caprichos de don Francisco Goya y Lucientes (Saragoza 1746-Bordeaux 1828).
Riproduzione in fac-simile dei celebri 80 Capricci di Goya pubblicati nel 1799; in contenitore in tela.
€ 50,00
513
514
513 Souvenir d’une promenade à Versailles.
Paris, Bureau des Galeries historiques de Versailes, s.a., ma post 1848.
In folio; (12) pp.; 52 tavv., alcune delle quali a doppia pagina; buono lo stato delle tavole, solo alcune recano tracce d’umido;
sfascicolate, eccetto le 12 pagine, entro una legatura in mezzo marocchino decorata in oro, recante al centro un fleuron impresso
in oro con il titolo Souvenir d’une promenade à Versailles e al dorso, ornato a piccoli ferri impressi in oro, il titolo Galeries de
Versailles. Tome I (leg. stanca). Delle 52 tavole 32 riguardano gli edifici e gli interni di Versailles e sono state incise da J. Huguenet e Hibon, mentre le ultime 20 sono riproduzioni di quadri di battaglie conservati nelle Galeries historiques de Versailles. La
parte finale del volume, costituita da (12) pagine stampate solo al recto, è intitolata Galeries historiques de Versailles. Tables de
bronze de la Galerie des batailles’.
€ 100,00
514 Uboldo, Ambrogio
Descrizione degli scudi posseduti dal banchiere Ambrogio Uboldo nobile de Villareggio… Precedono
alcune notizie sull’uso, sulla forma, ecc. degli scudi nel Medio Evo e nei tempi anteriori e posteriori ad
esso. Con tavole litografiche.
Milano, coi Tipi A. S. Brambilla e Comp., 1839.
In folio; (8)-27-(18-2 bianche) pp.; 8 tavole litografiche, numerate 1-9 ( manca la tav. 7); cartonatura d’epoca (un po’ stanca).
Prima edizione che presenta una preziosa raccolta di scudi medioevali, raffigurati nelle tavole disegnate da Antonio Dassi, e posseduti da un ricco collezionista milanese, che dedica l’opera a Francesco di Hartig, governatore della Lombardia.
€ 100,00
114
Arte
515
515 Vasari, Giorgio
Ragionamenti sopra le inventioni da lui dipinte in Firenze nel Palazzo
di loro Altezza Serenissime. Con lo Illustriss. et Eccellentiss. signor
don Francesco Medici allora principe di Firenze.
Firenze, appresso Filippo Giunti, 1588.
In 4°; (6; manca la carta con il ritratto)-186-(12; mancano 3 carte) pp.; al frontespizio marca tipografica xilografica; bruniture e fioriture in alcune carte anche alquanto
vistose; piena pergamena antica. Schlosser, 331-332, 345; BMSTC, 712. Manca ad
Adams. Prima edizione postuma, pubblicata per cura di Giorgio Vasari il giovane,
nipote dell’autore. Testo di eccezionale interesse per il tempo del Vasari e per i molti
ammaestramenti sull’iconografia del periodo manieristico che contiene. L’opera comprende 7 Dialoghi, corrispondenti alle 7 sale dipinte dal Vasari nel Palazzo Vecchio di
Firenze, e si svolgono tra Francesco de’ Medici e lo stesso Vasari. Schlosser: ‘Il libro
è in un certo senso una Bibbia di quel periodo del manierismo che si va sempre
più rivelando a noi anche nella forma, e in questo senso è altamente significativo e
notevole’.
€ 2.500,00
516 Zanotti, Giampietro
Storia dell’Accademia Clementina di Bologna aggregata all’Instituto
delle Scienze e dell’Arti. Volume primo contenente il primo e secondo
libro. (- Volume secondo contenente il terzo e quarto libro).
Bologna, per Lelio dalla Volpe, 1739.
2 volumi in 4°. Vol. I: (20)-434 (erroneamente indicata 334)-(1-2 bianche) pp.; al frontespizio
vignetta incisa su rame, testatina, iniziale, finalini incisi su rame, in fine marca tipografica incisa
su rame, 23 tavole a piena pagina incise su rame nel testo; piccolo strappo marginale alla p. 309.
Vol. II: (18)-391-(1) pp.; al frontespizio vignetta incisa su rame, iniziale, finalini incisi su rame, 28 tavole a piena pagina incise su rame nel testo, 4 tavole incise su rame fuori testo più volte
ripiegate; al frontespizio piccolo strappo marginale. Mezza pelle d’epoca, dorso decorato
a piccoli ferri impressi in oro. Ottimo esemplare ma con legatura rovinata al dorso per buchi
di tarlo e ai piatti per abrasioni. Prima edizione di grande importanza perché lo Zanotti
nel primo libro fa la storia dell’Accademia Clementina di Bologna a partire dalla sua fondazione
nel 1705 fino al 1730 e nei libri successivi presenta la storia e la produzione di tutti gli artisti
che furono membri dell’Accademia.
€ 850,00
517 Zanotti, Giampietro
Le pitture di Pellegrino Tibaldi e di Niccolò Abbati esistenti
nell’Instituto di Bologna. Venezia, (presso Giambatista Pasquali
stampatore e libraio all’insegna della Felicità delle Lettere), 1756.
517
In folio imperiale; (6)-45-(1) pp.; antiporta allegorica (‘Jo. Baptista Moretti del.,
Barth. Crivellari inc.’), al frontespizio vignetta incisa su rame (‘A.M. Zanetti q.m Al.
dis., L. Carracci inventò’), ritratto a piena pagina di papa Benedetto XIV (‘Cajetanus
Gandolfi delin., Ioseph Wagner incid.’), testatine, iniziali, finalini incisi su rame,
41 tavv. a piena pagina incise su rame, numerate I-XXXXI; piena pelle marmorizzata coeva, ai piatti cornice a nastro impressa in oro, dorso ornato a piccoli ferri
impressi in oro (cuffia superiore mancante; leg. leggermente stanca). Ma ottimo
esemplare. Prima edizione. L’opera si propone di illustrare i principali affreschi di
Pellegrino Tibaldi e di Niccolò Abbati che da circa 200 anni decorano le sale del
Palazzo dove ha sede l’Accademia Clementina di Bologna, e che erano stati loro commissionati dal cardinale Giovanni Poggi. Sono
state poi aggiunte anche due tavole che raffigurano opere del Tibaldi nella cappella Poggi in S. Giacomo Maggiore. I dipinti dei due
artisti sono illustrati nelle 36 grandi tavole che costituiscono la seconda parte dell’opera (le prime 5 tavole raffigurano alcune parti
del palazzo bolognese dove ha sede l’Accademia Clementina). Il lavoro di ricerca sulla vita e sulle opere dei due artisti è stato affidato allo Zanotti (in quel momento segretario dell’Accademia Clementina), così come la spiegazione delle 21 illustrazioni dell’opera
comprendenti l’antiporta, il ritratto del papa e del Tibaldi, le testatine, i finalini e le iniziali. Lo Zanotti spiega il proprio lavoro all’inizio,
in una ‘Lettera diretta ad un amico suo carissimo’ e datata Bologna, 14 novembre 1755. Alle pp. 11-17 si legge la Vita di Niccolò
Abbati, alle pp. 19-29 la Vita di Pellegrino Tibaldi, preceduta da un suo ritratto inciso su rame a piena pagina e seguita (pp. 31-39)
da una Dissertazione sul suo stile. Importanti sono le pp. 41-45 perché spiegano le 21 illustrazioni della presente edizione (escluse
le 41 tavole finali). Nelle tavv. VI-XXXV e XXXX-XXXXI sono incise le pitture del Tibaldi, nelle tavv. XXXVI-XXXIX quelle di Niccolò Abbati.
Le testatine, le iniziali, i finalini, tutti di grandi dimensioni, sono stati disegnati e incisi da famosi artisti, fra cui G.B. Brustolon, mentre a
Bartolomeo Crivellari e allo stesso Brustolon si deve l’incisione della 41 tavole finali.
€ 1.200,00
518 Lotto arte
Insieme di volumi e pubblicazioni di varie epoche inerenti all’arte.
€ 500,00
115
516
Libri antichi e rari
519
519 Autori vari
Per l’arrivo della Regina. Poesie offerte a Sua Maestà dalla città di Torino.
(Torino), nella Stamperia degli Eredi Botta, 1815.
In folio; 97-(1b.) pp.; al frontespizio incisione calcografica con corona di fiori e iniziali
intrecciate ‘MT’; piccola macchia d’umido nel margine superiore; cartonatura marmorizzata
d’epoca, ai piatti filetto dorato (dorso rovinato nella parte inferiore). Prima edizione di questa
ampia raccolta poetica di sonetti, canzoni, odi, cantate, ditirambi, i cui autori sono elencati
alla p. 97: fra questi Giuseppe Alborghetti, Prospero Balbo, Cesare Saluzzo. La presente edizione fu offerta dalla città di Torino a Maria Teresa d’Austria-Este, moglie di Vittorio Emanuele
I di Savoia, re di Sardegna, in occasione del rientro dei sovrani a Torino dopo il Congresso di
Vienna (i Francesi avevano occupato il Piemonte dal 25 giugno 1800 al 20 maggio 1814).
€ 200,00
520
520 Autori vari
Napoli e i luoghi celebri delle sue vicinanze.
Volume I (- secondo). Napoli, (Stabilimento
tipografico di Gaetano Nobile), 1845.
2 volumi in 4°. Vol. I: (10)-542 pp.; 15 tavv. litografiche
fuori testo; manca la carta topografica di Napoli in fine.
Vol II: 602-XXII-(1-1b.) pp.; 12 tavv. litografiche fuori testo,
in fine ‘Carta de’ contorni di Napoli’ più volte ripiegata.
Legatura in mezza pelle antica, cartonatura marmorizzata.
Buon esemplare. Prima edizione, dedicata ‘al settimo
Congresso scientifico degl’Italiani nel settembre 1845’:
una documentazione preziosa e molto ricca sulla storia
e sull’arte di Napoli e delle più celebri località dei suoi dintorni. I due volumi contengono una serie di studi sulla storia antica,
medievale e moderna di Napoli, sulla sua produzione artistica (chiese, monasteri, catacombe, palazzi privati, palazzi e ville reali,
musei, biblioteche, cimiteri), topografia, agricoltura, industria e commercio, esercito, istituti di pubblica beneficenza, istituti scientifici, artistici e letterari, archivi. Il II volume nella seconda parte è dedicato al Vesuvio, ai Campi Flegrei, Pozzuoli, Portici, Ercolano,
Pompei, Sorrento e la costiera amalfitana, Caserta.
€ 1.000,00
521 Autori vari
Venezia e le sue lagune. Volume primo (- secondo).
Venezia, nell’I.R. Privil. Stabilimento Antonelli, 1847.
4 volumi (entrambi in 2 parti) in 4°. Vol. I, parte I: (6)-367-(1b.) pp.; strappo malamente restaurato al frontespizio, piccola
macchia alla p. (1). Vol. I, parte II: (2)-500-107-(1b.) pp.; 5 tavv. litografiche, una delle quali più volte ripiegata; manca la carta
topografica di Venezia. Vol II, parte II: (2)-594 pp. Vol. II, parte II: (2)-516-158-(2) pp.; le pp. 481-482 posposte alla p. 504,
le pp. 489-504 seguono alla p. 480; 15 tavv. litografiche; mancano la tav. dopo p. 92 e la pianta delle lagune in fine.
Cartonatura originale decorata, titoli al dorso (legature molto stanche; in particolare per i voll. I, parte prima, e II, parte I).
Prima edizione offerta dal Comune di Venezia al nono Congresso degli Scienziati svoltosi in città.
La più ampia documentazine sulla storia, le istituzioni, l’arte, le feste, i costumi, i commerci
di Venezia mai pubblicata fino a quel momento e ancora oggi di grande importanza
per le notizie riguardanti i capolavori d’arte conservati all’epoca nelle chiese
e nei palazzi della città. Nella parte II di entrambi i volumi si trovano anche le Appendici.
€ 400,00
522 Babbage, Charles
A comparative view of the various institutions for the assurance of lives.
London, Mawman, 1826.
In 8°; XXXI-170-(15) pp.; cartonatura coeva editoriale. Prima edizione rara del primo libro
pubblicato di Babbage e del primo trattato sulla teoria attuariale che servì per il calcolo
delle assicurazioni sulla vita. Babbage redasse questo studio sperimentale e innovativo
di scienza statistica per colmare una lacuna in questo campo nell’occasione in cui venne
contattato da un’agenzia per verificare la possibilità di business nelle assicurazioni sulla vita.
Babbage, matematico e filosofo britannico, fu noto nel campo dell’informatica per aver
progettato il primo calcolatore. L’edizione contiene l’appendice con le tavole di riferimento
in cui si calcolano il premio per un anno, per sette anni, per l’intera vita ecc.; e con
una grande tavola ripiegata che in una tabella mette a confronto le diverse agenzie.
€ 1.000,00
522
116
Libri antichi e rari
523 Baccarino, Pietro da Orta
Antiquarum Novocomensium familiarum, quae Praecipuae et nobiliores extiterunt, monimenta quaedam olim reperta…
Comi, Typis Io. Baptistae Arzioni, 1671.
In 8°; 30-(2 bianche) pp.; tela (macchie ai piatti). Prima edizione rara di un’operetta che raccoglie due scritti di Pietro Baccarino
da Orta dedicati alle famiglie più antiche di Como e risalenti al 1383: Paravicini, Vitani, Bossio ecc.
€ 150,00
524 Baldasseroni, Pompeo
Leggi e costumi del cambio che si osservano nelle principali piazze d’Europa e singolarmente in quella
di Livorno.
Pescia, nella Stamperia di Gio. Tommaso Masi e compagni, 1784.
In 4°; XXIII-(1b.)-471-(1b.) pp.; al frontespizio vignetta incisa su rame (‘G.M. Terreni inv., Bart. Nerici Luc. sc.’); lievi bruniture per
qualità della carta; piena pergamena coeva. Ottimo esemplare. Prima edizione di questa documentatissima opera giuridico-amministrativa divisa in tre parti e scritta per la città di Livorno. Convinto che la ‘lettera di cambio’ o ‘cambiale’ costituisca, in campo
commerciale, ‘sicuramente uno de i più ingegnosi, de i più benefici, e de i più utili’ usi, l’autore presenta nella ‘Prefazione’ un
breve ma pregevole excursus storico sull’uso della lettera di cambio a partire dai Romani (ma egli nega che essi la conoscessero). Non è d’accordo con il celebre Savary sul fatto che ad inventare la lettera di cambio siano stati gli Ebrei espulsi dalla Francia
in tre momenti diversi del Medioevo (640, 1181, 1316), mentre condivide l’opinione del De Rossi che ad inventarla siano stati i
Fiorentini della fazione dei Guelfi quando, cacciati da Firenze ad opera di Ghibellini, si rifugiarono in Francia. Successivamente la
lettera di cambio si diffuse in tutta Europa, ma poiché essa contiene anche una serie di pericoli ‘nel corso della sua negoziazione’, è necessario che si stabiliscano delle leggi ben precise e di fatto tutte le piazze commerciali hanno provveduto a realizzare
un codice di comportamento. Questo codice manca, però, per la piazza di Livorno, dove finora sono stati applicati alcuni capitoli
varati nel 1674, e confermati nel 1681, 1682, 1718, ma di fatto incerti nella loro applicazione e soprattutto superati dalla attuale
contrattazione internazionale. Da qui la sua decisione di proporre la presente opera, in ciò seguendo una affermazione del diritto
giustinianeo (Novelle 46, Tit. 1): volendo trattare ‘materie legali’ si devono preferire quelle che possono essere ‘opportune a
beneficare la Repubblica’.
€ 350,00
525
525 Bandi, motus propri, bolle e decreti papali del sec. XVI
Roma, Antonio Blado impressore camerale, Eredi di Antonio Blado, datazione
varia ma sec. XVI.
In 4°; bandi, motus propri, bolle, decreti di numero vario di pagine, spesso recanti al frontespizio
in xilografia lo stemma dei vari pontefici o quello dei Blado; numerazione recente a matita in alto a
destra da 1 a 88; ; tutti i documenti sono completi, ad eccezione del n. 61, doppi quelli numerati
14-15, i nn. 63 e 65 recano tracce di sigillo in ceralacca con firma manoscritta; molti i documenti
con macchie d’umido e bruniture anche vistose, ma senza danno per il testo; tutti i documenti
legati in un volume in pergamena (leg. molto stanca). Ricca raccolta di grande interesse storico,
costituita da 88 tra bandi, motus propri, bolle, decreti e Costituzioni (tutti in prima edizione) emanati da vari pontefici a Roma dall’inizio del 1500 al 1574; c’è un solo documento che appartiene
al sec. XV ed è la bolla emanata da Pio II nel 1463 (n. 4). I documenti qui raccolti riguardano in
particolare l’amministrazione della città di Roma e l’organizzazione degli uffici della Curia romana.
Il testo, salvo alcune eccezioni, è in latino. Emergono da questi documenti molti aspetti e problemi
della Roma rinascimentale. Ad esempio, si interviene a favore di carcerati e di poveri (n. 5, 4 luglio
1548), per sistemare, ampliare e tenere pulite le strade, eliminando canneti, orti troppo estesi,
scale esterne di legno, essicatoi, piccole cloache ‘volgarmente dette clavichette’ (n. 17, 23 agosto
1565). Sempre il 23 agosto 1565 viene emanata una bolla di grande importanza (n. 23), perché
riguarda la sistemazione urbanistica di Roma intorno al Vaticano e in particolare in tutta la zona
circostante Castel S. Angelo con una serie di concessioni edilizie. Ci sono poi il bando contro
gli usurai (n. 21, 17 febbraio 1564), quello che stabilisce le tariffe dei notai (n. 22), quello che regolamenta il lavoro degli ‘aromatari’ romani, i compiti del loro Collegio e i prezzi delle ‘spetiarie’ nel 1558 (n. 3; un elenco di 5 pagine di spezie ed erbe officinali). La bolla n. 18 è quella che indice il Concilio di Trento (2 dicembre 1560). Ai compiti della Inquisizione è riservata la bolla
di Pio IV del 1564 (n. 54); del principale ospedale romano, quello di S. Spirito in Saxia, si parla in modo interessante nella bolla
del 13 giugno 1562 (n. 69); con la bolla del 6 agosto 1573 papa Gregorio XIII istituisce il famoso Collegio Germanico di Roma
(n. 80), mentre il 20 febbraio dello stesso anno aveva deciso di confermare un precedente decreto che vietava l’aumento degli
affitti a Roma e lo sfratto di inquilini morosi (n. 84). L’ultima bolla (n. 88, 13 settembre 1572) rafforza ulteriormente il controllo
sull’Indice dei libri proibiti. Il documento iniziale (Contra Hebreos retinentes libros in quibus aliquid contra fidem catholicam
notetur vel scribatur; n. 1, 29 maggio 1554) riguarda tutti gli Ebrei residenti ‘in universa Republica Christiana’: già era stato loro
vietato di tenere un libro chiamato ‘Ghemarot Thalmud’ e ne era stato ordinato il rogo, ma poiché risulta che spesso si trovano
presso di loro altri libri contrari alla fede cristiana, si ordina che entro quattro mesi vengano ricercati nelle case e nelle sinagoghe
degli Ebrei residenti nello Stato della Chiesa tutti i libri in cui il nome di Gesù sia profanato con l’indicazione di ‘Ieseuí Hanozrí’; i
libri e i beni saranno confiscati e si potrà giungere fino alla pena capitale dei colpevoli, a meno che non decidano di convertirsi. Il
23 luglio 1555 (n. 6) si ribadisce che gli Ebrei maschi devono portare una ‘berretta di color giallo’ e le donne ‘un panno quadro
di un palmo et mezzo similmente giallo in testa sopra tutti gli altri panni’; non possono tenere al loro servizio lavoranti cristiani
né servirsi di balie cristiane né mangiare o giocare o conversare ‘familiarmente’ con cristiani; non potranno lavorare o vendere di
domenica, dovranno tenere i loro libri di conto solo in lingua italiana; non potranno far commercio di biade, grani, orzo, vino, olio
e altri tipi di alimenti; i medici ebrei, anche se ‘chiamati et pregati’, non potranno curare o medicare cristiani ecc. Infine gli Ebrei
dovranno abitare a Roma solo nei luoghi che saranno loro assegnati.
€ 300,00
117
Libri antichi e rari
526
526 Barberino, Francesco
Documenti d’amore.
Roma, Mascardi, 1640.
In 4°; (48)-376-(140) pp.; marca tipografica incisa su legno all’ultima pagina, una vignetta incisa su rame nel testo sotto la voce “Levar le mani
bestemmiando”, raffigura una lapide antica; antiporta calcografica incisa
da Bloemaert da disegno di Camassei; nel testo 15 eleganti incisioni su
rame, compreso il ritratto dell’autore, finemente incise da Bloemaert,
Greuter, Fabio della Corna, da disegni di Magalotti, Camassei, Pucci, Muti,
Federico Zuccaro, Albani, Crescenti, e quelle firmate da Massimi come il
ritratto sono invece da attribuirsi a Poussin. Gamba 97: “raro”; Razzolini
39: “raro”; Cicognara 1985: “elegantissimo libro”; Hollstein II, p. 216-223;
Praz pp. 83-84 e 265; BMSTC (sec. XVII), 73. Prima edizione di quello
che viene considerato uno dei più bei libri illustrati del Seicento Italiano. Il
repertorio iconografico è estremamente raffinato e esprime perfettamente lo stile del tempo. Il maggiore poema didascalico di Francesco Neri da
Barberino notaio e poeta toscano, contemporaneo di Dante; i Documenti
d’amore sono un trattato morale e rappresentano in effetti uno dei primo
testi sulla “cortesia”: contiene precetti morali, descrizioni di virtù, norme di
comportamento sociale, usi e consuetudini per le donne e per gli uomini,
riflessioni filosofiche. Dedica del curatore Federico Ubaldini a Carlo Maffei
e Niccolò Barberini.
€ 1.400,00
527 Baretti, Giuseppe
Opere scritte in lingua italiana. Tomo I (-terzo).
Milano, Luigi Mussi, 1813.
3 volumi in 4°; completi in una bella legatura moderna in mezza pelle, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro, tagli azzurri.
Nei 3 volumi è pubblicata la Frusta letteraria. Del lotto fanno parte: Metastasio, Pietro, Opere, Milano, Giovanni Silvestri, 1815, in
12 volumi in 8°, in una bella legatura moderna in mezza pelle, omogenea a quella del Baretti; Caesar, Caius Julius - Hirtius, Aulus,
Quae extant omnia recensita et illustrata cura et studio Joannis Baptistae Giani, Mediolani, Typis Nicolai Bettoni, 1820, (‘Classicorum latinorum nova editio cum notis et commentariis’, V-VII), in 3 volumi in 4°, in una bella legatura moderna in mezza pelle,
omogena a quella delle due opere precedenti; Tasso, Torquato, Aminta. Favola boschereccia, Milano, Andrea Mainardi, 1803, in
8°, in mezza pelle antica, fioriture; Monti, Vincenzo, Poesie (Parte prima-terza), Verona, Pietro Bisesti, 1801, fra la II e la III parte è
inserita un’altra ed. del Monti, Versi, Verona, Stamperia Giuliari, a spese di Pietro Bisesti, 1801, in 8°, in mezza pelle antica, dorso
decorato a piccoli ferri impressi in oro; Monti, Vincenzo, In morte di Ugo Bass-ville…, Mantova, senza tipografo, 1798, in 8°, in
mezza pelle antica; Porta, Carlo, Poesie in dialetto milanese…, Milano, Vincenzo Ferrario, 1821, 2 parti in un vol. in 8°, antiporta
incisa con il ritratto del Porta; segue nello stesso volume l’ed. delle Poesie in dialetto milanese di Tommaso Grossi, Milano, Vincenzo Ferrario, 1822, in mezza pelle antica; Porta, Carlo, Raccolta di poesie inedite in dialetto milanese…, Italia 1826, in 8°,
in legatura in mezza pelle antica, omogenea
a quella dell’opera precedente, lievissime
fioriture; Alamanni, Luigi, Opere toscane al
christianissimo re Francesco primo, (in fine:)
Firenze, (Giunta), 1532, in 8°, in mezza
pelle antica (dorso parzialmente rovinato);
Homerus, Ilias. Nova recognitione castigata,
Venetiis, (Sessa), (1551), ma probabilmente
stampato da Pietro Nicolini, testo solo in greco, a cura di Bernardino Feliciano, il cui nome
appare nella prefazione, in 8°, cartonatura
(piatto posteriore staccato).
€ 200,00
527
118
Libri antichi e rari
528
529
530
528 Belotti, Bortolo
La vita di Bartolomeo Colleoni. Con 600 illustrazioni e 5 tavole.
Bergamo, Istituto d’arti grafiche, s.a. (ma ante 1929).
In 4°; (6)-XXVI-(2)-652-(1-1b.) pp.; illustrazioni come denunciato nel titolo; dedica manoscritta datata 24 marzo 1929; copertina
editoriale riccamente illustrata. Ottimo esemplare. Poderosa opera storica che esamina la vita del celebre condottiero bergamasco
Bartolomeo Colleoni e nello stesso tempo la storia italiana dal 1400 al 1475, sulla base di una documentazione storico- archivistica di prim’ordine. Molto importante, in questo esemplare ottimamente conservato, anche la ricca iconografia con illustrazioni
molto rare.
€ 100,00
529 Bembo, Pietro
Della Historia vinitiana volgarmente scritta. Libri XII.
Vinegia, (in fine:) appresso Gualtero Scotto, 1552.
In 4°; (12)-179-(1) cc.; mancano 2 carte del fascicolo**; al frontespizio e in fine marca tipografica xilografica; al recto della carta
di risguardo si legge una nota di possesso più volte ripetuta: ‘Sum Antonij Campani J(uris) u(triusque) d(octor) 1593. Antoine du
Champ Dolanois. Antonio del Campo bourgugnon. 1594. Antonius Campanus Burgundio Dolanus’; al frontespizio altra nota di
possesso datata 1767; macchie d’umido, particolarmente evidenti in alcune carte; piena pergamena d’epoca (qualche macchia
al dorso). BMSTC, 80; Adams, B599. Prima edizione della traduzione italiana di Historiae Venetae libri XII, fatta dallo stesso
Bembo, che l’anno prima aveva pubblicato a Venezia il testo latino. Nominato nel 1530 storiografo e bibliotecario della Serenissima Repubblica di Venezia, il Bembo scrisse in latino la storia contemporanea di Venezia a partire dal 1487, dove si era arrestato il
Sabellico, per arrivare fino all’elezione di papa Leone X (1513). Vi lavorò per lunghi anni, durante i quali un amico di vecchia data
e grande umanista, Giovan Battista Ramusio, lo sollevò in gran parte dalla responsabilità della biblioteca, mentre per ordine della
Signoria Marin Sanudo doveva man mano portargli i suoi Diari, che il Bembo utilizzò proficuamente insieme a molti documenti
ufficiali. Terminata l’opera nel 1543, procedette al suo volgarizzamento dal 1544 al 1547, durante un soggiorno a Roma.
€ 600,00
530 Béramger, Pier Jean de
Oeuvres complètes. Nouvelle édition revue par l’auteur contenant cinquante-trois gravures sur acier
d’après Charlet, A. De Lemud, Johannot, Grenier, Jacques, Pauquet, Penguilly, De Rudder, Raffet, Sandoz… Tome premier (- second).
Paris, Perrotin, éditeur, de la méthode Wilhem et de l’Orphéon, 1857.
2 voll. in 4°. Vol. I: (4)-XL-411-(1) pp.; antiporta con inciso il ritratto dell’autore, fac-simile di una lettera autografa, 25 tavv. incise
fuori testo, 49 tavv. litografiche fuori testo; al recto della carta precedente l’occhiello nota di possesso datata 1884, con il nome
eraso e l’indicazione ‘è all’indice’; fioriture; mezzo marocchino bordeaux. Vol. II: (4)-401-(1) pp.; antiporta allegorica con inciso il
frontespizio, 25 tavv. incise fuori testo (manca la tav. che in base all’indice finale dovrebbe trovarsi dopo p. 319), 27 tavv. litografiche fuori testo; fioriture; mezzo marocchino bordeaux. Buon esemplare. La presente edizione si raccomanda in modo particolare
per le decine di pregevoli illustrazioni che la accompagnano e che rappresentano un documento interessante della incisione
francese della prima metà del sec. XIX. Come è noto, Jean Pierre de Béranger (1780-1857), nato e vissuto a Parigi, godette di
grande notorietà ai suoi tempi e con la sua poesia, attenta ai problemi politici del tempo e della generazione cresciuta, politicamente, sulle barricate della rivoluzione di luglio, influenzò anche alcuni poeti italiani, come il Giusti, lo Stecchetti e il Mercantini.
€ 100,00
119
Bibliografia
531
531 Bibliografia
Van Praet, J., Catalogues des livres imprimés sur vélin
de la Bibliothèque du Roi, Voll. 1-6,. Paris 1822-1828.
Complessivi 5 volumi (i voll. 2-3 rilegati in 1 solo
volume). Van Praet, J., Catalogue des livres imprimés
sur vélin, qui se trouvent dans des bibliothèques
tant publiques que particulières, pour servi de suite
au Catalogue des livres imprimés sur vélin de la
Bibliothèque du Roi, voll. 1-4, Paris 1824-1828. Dalla
Bibliografia di Carlo Alberto Chiesa.
€ 1.000,00
532 Bibliografia
Bulletin mensuel de la Librairie Morgand et Fatout Répertoire méthodique - Nouvelle Série. Voll. 1-10,
Paris 1876-1904 - Paris 1893 - Voll. 1-4, Paris 19041920. Complessivi 15 volumi rilegati in mezza pelle in
ottimo stato (solo cerniere parzialmente rovinate in alcuni volumi). Dalla Bibliografia di Carlo Alberto Chiesa.
€ 2.000,00
533 Bibliografia
Catalogue d’une Collection d’anciens livres à figures
italiens appartenant à Tammaro de Marinis, Milano
1925 - De Marinis, T., Appunti e ricerce bibliografiche,
Milano 1940 - Livres rares, autographes et manuscrits
mis en vente à la Librairie Ancienne T. De Marinis &
C. Précédent les additions à la bibliographie de M.H.
Vaganay: “Le sonnet en Italie et en France au XVIe
siècle, Florence 1905 - Vendita all’asta della preziosa Collezione proveniente dalla cessata Libreria De
Marinis. Prima parte: manoscritti miniati, autografati,
incunabuli con figure …, Milano, 3 voll. (1925-26).
Dalla Bibliografia di Carlo Alberto Chiesa.
€ 400,00
534 Bibliografia
Gli anni di plastica, Milano 1983 - The art and influence of Japan. A loan exhibition arranged by the British Antique Dealers’
Association at the Grosvenor House Antiques Fair, the Antique Dealers’ Fair, 12th, 22nd June 1991, London 1991 - L’art italien des XIXe et XXe siècles. Catalogue, Paris 1935 - La mostra d’arte italiana dell’800 e 900 al ‘Jeu de Paume’ nella stampa
francese, Paris 1935 - Asian artists in crystal. Designs by contemporary asian artists engraved on Steuben Crystal. Exhibited at
National Gallery of Art, Washington; The Metropolitan Museum of Art, New York, 1945, New York 1956 - Banca Toscana. Storia
e collezioni, Firenze 1982 - La Biennale di Venezia. Settori Arti Visive. Catalogo generale 1980, Venezia 1980 - Capolavori di
arte decorativa nel Castello Sforzesco [di Milano], Milano 1975 - Carucci, A., Gli avori salernitani del sec. XII. Iconografia, Salerno
1965 - Chateau de Chantilly. Cent tableaux du Musée Condé et du duc d’Aumale, Paris, s.a. - Cina a Venezia. Dalla Dinastia
Han a Marco Polo, Milano 1986 - Cinque secoli d’arredamento d’arte, Milano 1960 - Classici e romantici tedeschi in Italia.
Opere d’arte dei Musei della Repubblica Democratica Tedesca. Catalogo, Venezia 1977 - A commemorative catalogne of the
exhibition of Italian Art held in the Galleries of the Royal Academy, Burlington Bouse, London, January-March 1930, Oxford-London 1931 - Consulat, Empire, Restauration. Art in early XIX century France. An exhibition made possible by the kind cooperation
of the Musée Marmottan, Paris, London, s.a. - Conti, R., Il Tesoro. Guida alla conoscenza del Tesoro del Duomo di Monza, Monza
1983. Dalla Bibliografia di Carlo Alberto Chiesa.
€ 500,00
120
Bibliografia
535
535 Autografi e manoscritti - Biblioteca Filografica
Importante raccolta composta di oltre 100 volumi e 800 cataloghi di antiquari e case d’asta con più di 100.000 riproduzioni
e facsimili. La raccolta è eccezionale, come davvero di rado si ha modo di apprezzare, tanto per quantità che per qualità: si
tratta infatti di uno straordinario insieme di libri, cataloghi e documenti, in cui la varietà e la rarità delle opere che lo compongono riflettono la sensibilità da vero conoscitore del suo creatore. Un Corpus che ricostruisce con la massima ampiezza
la storia europea e nordamericana del collezionismo di autografi e manoscritti, dalla seconda metà dell’Ottocento ai giorni
nostri. Tra i volumi che la compongono citiamo una bella copia della Autographen Sammlung von K. Geigy-Hagelbach del
1929 con dedica dell’autore; il Catalogue de lettres autographes composant la Collection de Feu M. Alfred Sensier del
1878; il Catalogue of the Collection of A. Donnadieu del 1851; The handwriting of the Kings and Queens of England di
Hardy stampato nel 1893; i due volumi del British Autography; il volume di Berkeley su Autographs and manuscript, New
York, 1978; Rambles in autograph Land di Joline del 1913; 2 copie dei Collecting autographs and manuscripts di Charles
Hamilton con oltre 800 riproduzioni e facsimili; le celebri Chats on autographs di Broadley stampate a Londra nel 1910;
Autographs: a key to collecting di Mary Benjamin; il raro Amatore di Autografi del Conte Emilio Budan dato alle stampe da
Hoepli nel 1900; l’edizione originale delle Raccolte e raccoglitori di autografi in Italia del Vanbianchi; i cataloghi della Mostra
tenutasi nella Regia Biblioteca Universitaria di Bologna nel 1922 e dei Trois cents autographes de la donation Henri de
Rothschild. Catalogue de l’exposition del 1933, la classica Grafologia di Cesare Lumbroso e per finire gli Scientific aids for
the study of manuscripts di R.B.Haselden. Interessante inoltre la sezione dedicata ai falsi, con opere quali Forgin history di
Kenneth Rendell o Fake and frauds. Varieties of deception in print and manuscript edito da Myers e Harris. Di rilievo infine
la sezione che riguarda la musica con il catalogo della Mostra di autografi musicali della scuola napoletana del settembre
del 1936 e gli Autografi di musicisti di Alberto Basso del 1962. Su richiesta è disponibile una lista dettagliata delle opere.
€ 8.000,00
121
Libri antichi e rari
536
537
538
536 Blasis, Carlo
Trattato elementare sull’arte del ballo.
Forlì, Bordandini, 1830.
In 8°; 90 pp.; 14 tavv. fuori testo in fine, incise su rame al tratto; mezza pelle coeva. Prima edizione italiana. Importante e raro
trattato sulla danza. Carlo Blasis, ballerino e coreografo napoletano (1795-1878), fu il primo a parlare di danza sulle punte, stabilì
tutti gli elementi degli esercizi alla sbarra e sul palcoscenico, fissò le regole dell’attitude, dell’arabesque e degli enchaînements
(Carrieri, La danza in Italia, pp. 8 e 34).
€ 400,00
537 (Bombognini, Francesco)
Antiquario della diocesi di Milano contenente diverse notizie storiche sacre e profane di tutte le parrocchie forensi distribuite in sei regioni con un elenco delle chiese plebane e figliali e loro rispettiva popolazione.
Milano, nella Stamperia di Luigi Veladini in Istrada nuova, 1790.
In 8°; (8)-280 pp.; timbro della collezione Mario Cermenati; mancanza al margine di p. 49 (fallo originario della carta?), fioriture; mezza pelle. Lozzi, I, 2606. Prima edizione di quest’opera che fornisce preziose notizie sulle chiese e sulle località nei dintorni di
Milano e sulle rive del lago di Como e del lago Maggiore. Tutte le località esaminate sono divise in sei regioni (l’elenco si trova
nella parte iniziale alla p. 7) e di ogni località viene dato il numero della popolazione e vengono elencate le chiese, con l’anno
della loro fondazione e con la trascrizione di epigrafi importanti.
€ 200,00
38 (Federico Borromeo, governatore generale dello Stato pontificio, nomina il conte Giovan Battista
5
Borromeo colonnello della milizia di una parte dello Stato della Chiesa)
‘Federicus Borromeo, conte di Arona, marchese di Romagnano et governatore generale
de Santa Chiesa etc.
Roma, 1° aprile 1561.
Un foglio cartaceo (cm. 33,6 x cm. 47,2) di una facciata di 29 righe, in una bella umanistica corsiva della cancelleria pontificia;
firma autografa del cardinale Federico Borromeo; controfirma del segretario di cancelleria, Niccolò Daneo; sigillo in ceralacca
con l’insegna del liocorno, propria dei conti di Arona; un buco restaurato tra la riga 14 e la riga 16 lede alcune parole del testo.
Per mantenere la ‘quiete’ nelle città e nei paesi dello Stato pontificio, si giudica necessario creare in ogni provincia una milizia
militare, costituita da ‘sudditi et vassalli di Santa Chiesa’, ciascuna conun proprio capo. Giovan Battista Borromeo viene nominato
‘colonello della militia della provintia del Patrimonio’ [corrispondente alla parte del Lazio a nord di Roma, con centro a Viterbo],
avendo dimostrato verso il papa e la Santa Sede, come gli altri membri della famiglia, ‘generosità di animo, valore, vigilanza ed
esperienza’, oltre che ‘molta inclinatione alle cose militari’. Avrà ogni autorità militare, la totale ubbidienza delle altre cariche, i
privilegi consueti, e lo stipendio che sarà stabilito e che dovrà essergli pagato dalla comunità locale. Federico Borromeo (15351562), conte di Arona e marchese di Romagnano, fu il fratello maggiore di S. Carlo Borromeo. Nipote prediletto dello zio, papa
Pio IV, che per lui aveva addirittura pensato ad uno Stato nell’Italia centrale, fu nominato nel 1561 capitano generale dello Stato
pontificio e quindi governatore generale dello Stato della Chiesa. In base a questa carica procede alla nomina del cugino Giovan
Battista, di cui si parla nel presente documento. Federico Borromeo si qualifica conte di Arona, perché aveva ricevuto la contea
di Arona nel 1558, e marchese di Romagnano perché il duca Emanuele Filiberto di Savoia gli aveva ceduto questo marchesato
negli anni in cui il Borromeo era particolarmente corteggiato da signori e principi italiani. Tuttavia il Borromeo fu più amante della
vita gaudente e della caccia che non degli esercizi militari, benchè avesse fatto apprendistato con lo zio Gian Giacomo de’ Medici,
marchese di Marignano. Giovan Battista Borromeo, appartenente ad un ramo cadetto di quella famiglia da cui provennero S.
Carlo e il cardinale Federico, fu feudatario di alcune località del lago Maggiore (Cannobio, Omegna, Valle Anzasca) e soprattutto
ebbe in mano la rocca di Angera. Soldato di professione (militò anche al servizio di Filippo II di Spagna), provocò grave scandalo
in famiglia quando uccise la moglie, Giulia Sanseverino (lettera parzialmente edita in ‘ Verbanus’, 25, 2004, pp. 546-548).
€ 400,00
122
Libri antichi e rari
539 Bossi, Luigi
Dei basilischi, dragoni, ed altri animali creduti favolosi.
Dissertazione epistolare…
Milano, dai Torchi di Luigi Veladini in contrada Nuova, 1792.
In 8°; 144 pp.; 3 tavv. a piena pagina fuori testo incise su rame, a p. 142 è incollato
un cartiglio manoscritto, segni a matita e piccole aggiunte da parte di un attento lettore
moderno; mezza pelle antica (Ennio Torri, Milano). Prima edizione rara. Il cartiglio manoscritto
riporta dalla ‘Gazzetta di Milano’ del 3 marzo 1833 la notizia della scoperta ‘della spoglia
di un liocorno’ morto in un serraglio del Nepal; dell’esistenza di questo animale parla la Bibbia,
ma Voltaire nel suo ‘Dizionario filosofico’ ne aveva messo in dubbio l’esistenza, che ora viene
‘confermata dalle ricerche fatte da Cuvier’. Il Bossi, pur riferendosi all’opera scientifica del Buffon,
dà lo spazio maggiore alla storia, peraltro molto interessante, della presenza delle figure
di basilischi e draghi vari nella mitologia, nelle leggende, nelle imprese. Luigi Bossi, il principale
redattore del ‘Giornale letterario di Milano e del ‘Giornale enciclopedico’, poi collaboratore
della ‘Biblioteca italiana’ e degli ‘Annali di statistica’, fu una figura importante in campo culturale
e politico, anche se le sue posizioni suscitarono subito molte discussioni (a Venezia,
ad esempio, fu membro della Commissione delle arti e delle scienze dell’Armata d’Italia,
incaricata di selezionare quadri e manoscritti da inviare in Francia e di fatto egli scelse
i pezzi migliori). La presente opera appartiene al periodo in cui il Bossi lavorava ancora
a Milano, traducendo, tra l’altro, le opere di scienziati francesi come Buffon e Cuvier. Ottimo esemplare in una bella legatura.
€ 500,00
540 Branca, Giovanni
Manuale d’architettura corretto ed accresciuto. Quarta edizione.
Roma, presso il Monaldini, 1783. (In fine:) Roma, per Paolo Giunchi, 1781. A spese di Venanzio Monaldini.
In 16°; XXXI-(1b.)-271-(1) pp.; frontespizio inciso su rame, 28 tavole incise su rame, numerate I-XXVIII; qualche fioritura alle carte,
restauro all’angolo superiore destro delle pp. 137-139; mezza pelle moderna; in custodia cartonata. Le correzioni e le aggiunte
apportate in questa quarta edizione del piccolo ma rigoroso manuale architettonico del Branca sono opera di Leonardo de’ Vagni,
il quale nella interessante lettera all’editore Venanzo Monaldini, datata Bagni di S. Filippo, 15 dicembre 1769, analizza i difetti delle
tre edizioni precedenti, chiede che le sue aggiunte, corrispondenti a circa la metà del testo, siano stampate in corsivo e le correzioni segnalate con una ‘crux’; le nuove tavole, molto migliori e più chiare delle precedenti (le prime due edizioni avevano tavv.
xilografiche, la terza tavole in rame) sono state preparate dallo stesso Vagni, il quale polemicamente nota che questo manuale
potrà insegnare molto ai ‘vignolisti’, perché ‘col solo disegnare ed acquarellare con pazienza da monache, o per dir meglio, col
perdere il tempo in far questo, col solo aver copiato, senza intenderlo, il Vignola, non si può essere architetto’ (pp. XII-XIII).
€ 400,00
542
541 Caballo, Ernesto
Cavalcata torinese 1748-1960
Alpignano, A. Tallone Stampatore, 1960.
In-4°, 294 pp. Con tre fac-simili fuori testo di autografi inediti
di Madama Cristina, di Eugenio di Savoia e di Emanuele Filiberto
Carignano. In lotto con la seconda edizione della stessa opera
(Nicola Milano Editore, 1961) e con: Torino 1961 - Ritratto della città
e della regione, a cura di E. Caballo (Piemonte Artistico
e Culturale, 1960).
€ 100,00
42 Cabreo dei beni della chiesa di S. Daniele di Treville
5
a Castelfranco Veneto
‘L.D.B.M. 1699. 18 Settembre. Li beni dissegnati
contenuti nel presente Libro sono di ragione e posessi
dalla chiesa di San Daniele di Treville e sono statti perticati e delineati da me Bortolamio Mantoan
(Castelfranco Veneto?, 1699)
Ms. cartaceo (cm. 15,9 x cm. 21,2) di 24 carte; 3 pagine di testo (compresa quella dell’incipit sopra citato) e 11 tavole a doppia
pagina con cabrei acquerellati; bella legatura coeva in pelle, ai piatti cornice a duplice filetto dorato e piccoli ferri impressi in oro
agli angoli, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro, al centro del piatto anteriore impresso il titolo ‘Dissegno de beni di San Daniel di Treville’ e più sotto è applicata una incisione raffigurante S. Daniele fra due leoni; in custodia cartonata. Documento inedito
di grande interesse perché testimonia l’importanza dei ‘cabrei’, eseguiti con estrema cura e perizia, per la conoscenza della storia
locale e di molti toponimi. Qui, in particolare, si parla della località di Treville nel comune di Castelfranco Veneto: il pievano della
chiesa di San Daniele ha incaricato un perito pubblico di eseguire la planimetria delle varie proprietà della chiesa, per ciascuna
delle quali sono indicate la forma, le misure in ‘pertiche trevisane’ e le proprietà confinanti. Le proprietà sono terreni agricoli
generalmente coltivati a vigneti (‘terra arrativa piantà videgà’), confinanti con beni di grandi famiglie venete, come i Zorzi Priuli (a
Treville sono ancora visibili i resti delle grandi ville cinquecentesche dei Priuli, una delle quali opera dello Scamozzi), i Corner, i Pesaro, i Soranzo, con la strada comunale, con il torrente Muson, con beni della chiesa di San Liberale di Castelfranco, con quelli del
Pio Ospedale di Castelfranco. In particolare è da rilevare la curiosa figura disegnata al verso del frontespizio, che con una mano
indica la tramontana e con l’altra tiene il compasso per misurare le pertiche di terra. Ottimo cabreo finemente eseguito.
€ 800,00
123
539
Libri antichi e rari
543 Campionario di tessuti
Campionario di tessuti per il mercato francese relativi alla primavera del 1936 sistemato in un album in dotazione ai rappresentanti commerciali dell’epoca. Curioso documento contenente alcuni figurini femminili colorati a mano. Macchie di umidità.
€ 200,00
544 Cantù, Cesare
Storia universale.
Torino, presso gli Editori Giuseppe Pomba e C., 1838-1846.
544
35 volumi in-4°. Numerose tavole calcografiche, anche ripiegate, nell’ultimo volume; legatura coeva in mezza pelle nocciola
con decorazioni a secco e titolo in oro sui dorsi. L’opera è composta delle seguenti sezioni: Racconto (18 volumi), Schiarimenti
e note (6 volumi), Della Letteratura (2 volumi), Dei monumenti di archeologia e belle arti (1 volume), Biografie (1 volume),
Sulla filosofia (1 volume), Delle legislazioni (1 volume), Sulla guerra (1 volume), Geografia politica (1 volume), Sulle religioni
(1 volume), Cronologia (1 volume) ed infine Tavole illustrate ed indici (1 volume). Uniti nel lotto i 15 volumi della Enciclopedia
italiana e dizionario della conversazione stampata a Venezia da Girolamo Tasso nel 1838-1853 con due volumi di tavole incise
in rame.
€ 400,00
545
545 (Carcani, Pasquale)
De’ bronzi di Ercolano e contorni incisi con qualche spiegazione. Tomo
primo. Busti.
Napoli, nella Regia Stamperia, 1767.
In folio; (4)-XXXVI-(10)-280-(12)-32-(2) pp.; frontespizio stampato in rosso e nero; tav. incisa su rame con il ritratto di Carlo III, re di Spagna, cui è dedicata l’opera (‘Camillo Paderni
Rom. Regius delin. Inv. delineavit, Philippus Morghen Florenti. Reg. Incisor sculp.’), alcune
decine di testatine, finalini, iniziali incisi su rame, 82 (2 mancanti?) tavv. incise su rame
nel testo; buchi di tarlo marginali alle pp. (129)-145 e alle ultime 5 carte, lieve macchia
d’umido alle prime carte, sporadiche fioriture; piena pelle marmorizzata d’epoca, dorso
ornato a piccoli ferri impressi in oro (leg. stanca). Buon esemplare. Prima edizione di una
delle opere che incominciarono a rivelare al pubblico i grandi tesori d’arte scoperti durante
i primi scavi di Ercolano. All’occhiello si legge: Delle antichità di Ercolano. Tomo quinto o
sia primo de’ bronzi. Dopo i 4 tomi delle Pitture antiche di Ercolano, viene pubblicata la
raccolta dei Bronzi, ‘spettacolo dell’oscura, dispersa, lacera antichità, che… risorge a nuova
vita’, così dichiarano gli Accademici Ercolanesi che firmano la dedica a Carlo III, il quale ha
voluto la presente pubblicazione. Nella lunghissima ‘Prefazione’, di grande interesse storicoarcheologico, non firmata, ma a cura di Pasquale Carcani (1721-1783), antiquario, grecista
e archeologo, viene sottolineato il fatto che i ‘bronzi antichi saranno forse meno ricercati de’
lavori del pennello, ma sogliono in contracambio essere e più finiti e di gusto migliore; e la
scarsezza de’ mediocri… fa che sieno anche più cari e più stimati de’ marmi’ (p. IV)
Sono stati scelti per ora i ‘busti, che saranno compresi in questo tomo primo de bronzi’, ma poiché sono solo 50 contenuti in 76
rami, nel volume sono stati aggiunti in fondo alcuni bassorilievi di argento e una ‘laminetta di rame’ intarsiata d’argento. Del Carcani sono anche le dettagliate spiegazioni delle tavole dei busti. Alle pp. 257-265 si legge la parte riservata ai Bassirililevi, seguita,
alle pp. 273-280, da Alcune osservazioni che spiegano le riproduzioni delle testatine e dei finalini, e alle pp. (1)-32 da uno studio
intitolato Modello di una nave a tre ordini di remi ispirato ad alcune immagini ‘prese da’ marmi e dalle pitture del Museo Reale’
(p. 5). Le tavole sono state disegnate da Filippo Morghen, Paderni, Vanni, Casanova, La Vega, e incise dallo stesso Morghen, da
Sesone, De Grado, Nolli, Strina, Aloja, Orazi, Mangini, Fiorillo, Campana, Cepparoli, Frezza, De Angelis, Pozzi.
€ 300,00
546 Carletti, Arnoldo
Il volo a vela in 14 lezioni. Nozioni utili e necessarie per il conseguimento dei brevetti A e B di pilotaggio
areovelieri…
Pistoia, Stabilimento tipog. Guido Grazzini, 1934, XII.
In 4°; 150 pp.; numerose illustrazioni e fotografie nel testo; al recto della carta di risguardo dedica autografa dell’autore; copertina
editoriale parlante. Prima edizione rara. Il testo presenta nei primi capitoli (pp. 7-19) un veloce ma interessante excursus storico
sul volo a vela, le cui sezioni ‘si vengono moltiplicando di giorno in giorno’ (p. 19) in Italia.
€ 100,00
124
Libri antichi e rari
547 Caro, Annibale
Apologia de gli Academici di Banchi di Roma contra m. Lodovico Castelvetro da Modena. In forma d’uno
Spaccio di Maestro Pasquino con alcune operette del Predella, del Buratto, di ser Fedocco.
(In fine:) Parma, in casa di Seth Viotto, 1558.
In 4°; 268-(16) pp.; al frontespizio emblema xilografico di Annibal Caro, in fine marca tipografica xilografica; qualche fioritura alle
carte; piena pergamena antica. BMSTC, 563; Vaccaro, 155-156 Prima edizione di questa raccolta di scritti in prosa e in versi composti e pubblicati da Annibal Caro nell’ambito della polemica generata da un commento di Lodovico Castelvetro alla sua canzone
in lode della monarchia francese ‘Venite all’ombra de’ gran Gigli d’oro’. L’Apologia si finge come architettata e presentata da Pasquino (sostenitore del Castelvetro in quanto maestro di maldicenza) e comprende tre scritti composti da sedicenti amici romani,
ma sicuramente opera dello stesso Caro: Risentimento del Predella (pp. 23-150), Rimenata del Buratto (pp. 151-202), Sogno di
ser Fedocco (pp. 203-225). Nella prima prosa, la più importante delle tre, il Caro respinge le accuse rivoltegli per aver male usato
la ‘traslazione’. Nella seconda impartisce al Castelvetro un’aperta lezione di conformismo ideologico, alludendo, in maniera molto
esplicita, ad una posizione eterodossa del Castelvetro, il quale, come è noto, sarà costretto a fuggire dall’Italia per l’accusa di
eresia. Nella terza il Caro traccia un’allegoria sul nome del Castelvetro. L’edizione comprende inoltre una raccolta di componimenti in rima detti Mattaccini (pp. 226-232) ed una Corona di nove sonetti ingiuriosi (pp. 237-241), in cui, tra l’altro, il Caro accusa
il Castelvetro di aver provocato la morte di Alberico Longo, un oscuro letterato che nella polemica si era fatto partigiano del Caro.
In fine si leggono alcune lettere al Caro e relative risposte. Annibal Caro acquisì con questa polemica una grandissima notorietà,
riuscendo a conquistare l’appoggio degl ambienti accademici, degli uomini della curia romana e della quasi totalità dei letterati
fiorentini, fra i quali Benedetto Varchi.
€ 300,00
48 Cartoline
5
Album di cartoline. Sulla legatura è impresso “Raccolta di cartoline illustrate”. Circa 150 cartoline di Ischia, Capri, Napoli e località vicine.
€ 300,00
49 Cartoline
5
Album di cartoline. Sulla legatura è impresso “Cartes postales”. Circa 450 cartoline postali di Napoli, Ischia, Barcellona ecc.
€ 500,00
550 Casaregi, Giuseppe Maria
Il cambista instruito per ogni caso de’ fallimenti per le piazze mercantili colla quale si può giugnere facilmente alla decisione di tutti i dubbj…
Firenze, nella Stamperia di Bernardo Paperini, stampatore dell’A. R. della Serenissima Gran Principessa
vedova di Toscana, 1729.
In folio; CLVII-(3) pp.; testo a due colonne; macchia di inchiostro al verso dell’ultima carta; cartonatura recente, dorso in tela. Ottimo esemplare. Edizione con correzioni e aggiunte rispetto alla prima edizione del 1720 e di rilevante interesse nella storia della
dottrina commercialistica. Nato a Genova nel 1670, per 26 anni il Casaregi esercitò nella sua città la professione di avvocato,
consulente, arbitro e giudice, acquisendo grande fama anche fuori dei confini dello Stato genovese, tanto che Cosimo II, granduca
di Toscana, nel 1617 lo chiamò prima alla Rota di Siena e poi a quella di Firenze, dove rimase per 20 anni, entrando anche a far
parte del Consiglio di giustizia granducale. Del commercio il Casaregi incominciò ad occuparsi, ovviamente, nel corso della sua
attività a Genova, ma proseguì anche a Firenze, come dimostra la sua opera più importante, i Discursus legales de commercio
(Genova 1707, Firenze 1719, Venezia 1740), ma Il cambista può essere considerato la conclusione del suo decennale lavoro,
importante per il futuro sviluppo della dottrina commercialistica, soprattutto in materia di cambi, assicurazioni, fallimenti, cambiali.
€ 200,00
551 Castel, Louis
Le vrai systéme de physique generale de Isaac Newton
exposé et analysé en parallele avec celui de Descartes, à la
portée du commun des Physiciens.
Paris, Simon, 1743.
In 4°; (4)-520 pp.; frontespizio stampato in rosso e nero; 3 tavole ripiegate
incise su rame; una vignetta incisa su rame; piena pelle coeva con tassello
e fregi in oro al dorso, tagli in rosso. Prima edizione. La fisica di Newton
comparata a quella di Cartesio nel commento del gesuita Castel. Le filosofie meccanicistiche dei due grandi pensatori, che fusero nel loro pensiero
scienza e filosofia, generarono un conflitto sull’ottica che dominò il XVIII
secolo.
€ 500,00
551
125
Libri antichi e rari
552 Castrucci, Raffaello
Trattato del sacramento dell’eucarestia.
Venezia, Zaltieri, 1570 (al colophon 1569).
552
In 4°; (8)-88-(8) pp.; marca tipografica al frontespizio, 1 tavola incisa
su rame che raffigura l’Ultima cena; piena pergamena coeva con tagli in
azzurro. Timbri ex-libris V. Engelshofen.
Prima edizione. L’esemplare è rilegato con altre due opere: Castrucci,
Raffaello, Armonia del vecchio col novo testamento. Venezia, Zaltieri,
1570 (al colophon 1569). In 4°; (12)-411-(29) pp.; al frontespizio marca tipografica, una tavola incisa su rame che raffigura la Crocifissione.
Prima edizione. Barbieri, La guerra d’Atila flagello di Dio. Ferrara, Rossi
da Valenza, 1568. In 4°; (3)-127-(1) cc. Prima edizione rara.
Si tratta della prima traduzione in prosa della prima parte del poema
epico cavalleresco di Niccolò da Casola, redatta a partire da un celebre
manoscritto databile nei primi decenni della seconda metà del Trecento.
L’Attila di Barbieri è al contempo una grande opera filologica di studio
della lingua provenzale, un affresco storico dell’Italia contemporanea
riletto attraverso la leggenda delle invasioni barbariche, un quadro della
vita cortigiana del tempo e, soprattutto, la celebrazione della famiglia
estense.
€ 1.500,00
553
553 Catalogo campionario
Raro album campionario degli Anni Venti
del Novecento con 117 splendide illustrazioni dipinte a mano (pochoir) di cui circa
la metà sono di grandi dimensioni e di grande pregio estetico e decorativo, delle quali un
discreto numero sono riconducibili alla mano
del famoso e apprezzato disegnatore Brunelleschi. Per la notevole valenza artistica, l’album (cm. 41 x 30) è senz’altro riconducibile
direttamente a una Maison d’Artisti dell’epoca
che eseguiva lavori su commissione.
€ 2.800,00
554
554 Cavalca, Domenico
Libro molto devoto e spirituale de fructi della lingua.
(al colophon:) Impresso in Firenze appresso a sancta Maria Maggiore per ser Lorenzo Morgiani & Giovanni di Piero
tedesco da Maganza 1493. al di quatro di septembre.
In 4°; (89) cc.; manca la prima carta; testo su due colonne; note di possesso manoscritte; bella legatura in marocchino con ricchi fregi dorati ai
piatti (dorso restaurato). Edizione originale di quest’opera sulla lingua di
uno tra i primi scrittori in volgare, il predicatore domenicano Domenico
Cavalca.
€ 3.000,00
555 Cavalieri, Giovanni Battista
Romanorum imperatorum effigies. Elogijs ex diversis
scriptoribus per Thomam Treterum S. Mariae Transtyberim
canonicum collectis, illustratae. Opera et studio Io. Bap.tae
de Cavallerijs aeneis tabulis incisae.
Romae, (in fine:) apud Vincentium Accoltum, 1583.
In 8°; (3-2 bianche)-157 cc. (mal numerate); frontespizio inquadrato
figurato inciso su rame, la c. A1r reca inciso lo stemma di Stefano, re
d’Ungheria, cui l’opera è dedicata, 151 tavv. a piena pagina nel testo incise su rame (le tavv. 87-88, 98-99, 100-101, 111-112, 116-117, 118119 raffigurano insieme due imperatori in un’unica tavola); frontespizio
restaurato nel margine interno, qualche fioritura; carta. Manca a BMSTC
e ad Adams. Prima edizione. Dedicata a Stefano, re di Polonia (con dedica datata Roma 29 agosto 1584), l’opera è un grande
repertorio documentaristico con il quale il Cavalieri, incisore, disegnatore ed editore fra i più famosi attivi e Roma nel Rinascimento, accompagnò il suo grande lavoro di recupero delle raccolte antiquarie romane. Il testo, che stampato sulla pagina di sinistra
accompagna ogni tavola, è del polacco Tomasz Treter (1550-1610), canonico di S. Maria in Trastevere.
€ 250,00
126
Cavalli
556 Gazzola, Giovanni Antonio Maria
Ippologia ossia Trattato universale de’ cavalli.
Firenze, Tipografia e calcografia Batelli et Figli, 1837.
556
In 4°; (2)-576 pp.; al frontespizio vignetta litografica acquerellata
d’epoca (‘G. Gazzola dis., C. Castellini inc.’), 37 tavole litografiche
acquerellate d’epoca, fuori testo, due delle quali più volte ripiegate, numerazione originaria; è in bianco e nero solo la tav. n. XXV;
piccola mancanza al bordo inferiore delle prime carte; mezza
pelle d’epoca, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro. Prima
edizione di questo esteso trattato sui cavalli, che il torinese
Gazzola, ‘antico uffiziale di cavalleria in ritiro’ (così si presenta nel titolo) nella ‘Prefazione’ dichiara di aver scritto affinchè anche
l’equitazione italiana possa raggiungere il livello di quella inglese e francese. L’opera è divisa in quattro parti: la prima dedicata alla
descrizione fisica, la seconda alle malattie e alle cure necessarie, la terza all’equitazione, comprendente anche una parte dedicata
all’equitazione per le signore, e l’ultima ad una breve presentazione del cavallo nella storia e nella poesia. Di particolare effetto
sono le tavole illustrate, tutte disegnate dal Gazzola e incise dal Verico, dal Castellini, dal Migliavacca.
€ 650,00
557 Grisone, Federico
Ordini di cavalcare et modo di conoscere le nature de’ cavalli, emendare i vitij loro et ammaestrarli per
l’uso della guerra. Con le figure di diverse sorti di morsi… Aggiuntovi di nuovo le infermità, che ad essi
sogliono venire, con li suoi rimedij…
Vinegia, presso Altobello Salicato, 1582.
2 parti in 1 volume in 8°; 109-(26)-(1b.-8) cc.; al frontespizio marca tipografica xilografica e firma di possesso di mano antica,
altre firme sono state cancellate con tratti a penna; xilografie a piena pagina nel testo alle cc. 49r, 74v e al recto e al verso delle
25 carte dopo la c. 109; la seconda parte (Varie infirmitadi…) ha un proprio frontespizio; buchi di tarlo marginali alle ultime
carte, leggermente slabbrata l’ultima carta; piena pergamena antica. Benchè Federico Grisone, napoletano, concluda la sua
opera affermando che ‘per essere compito cavaliero’ è necessario che ‘la natura vi habbia prodotto in quella costellazione, la
quale quasi vi sforzi et induca’ a pensare continuamente a questa arte (cc. 108v-109r), il suo lavoro, diviso in 4 libri, spiega con
straordinaria attenzione nei primi due libri e nel quarto come trattare il cavallo nelle varie situazioni, cercando di conoscere tutte
le sue possibili reazioni. Il terzo libro è dedicato ai morsi e alle briglie, con riferimento alle numerose xilografie, mentre utilissima è
l’aggiunta finale, perché riguarda le malattie che possono colpire il cavallo e le cure da apprestargli.
€ 220,00
558 Mazzuchelli, Federigo
Scuola equestre. Elementi di cavallerizza. Lezioni equestri. Il cavallo ammalato. Catechismo ed avvertimenti sulle razze de’ cavalli, sul nutrimento, ed istruzione de’ poledri, sul cavallo militare...
Milano, presso, Gio. Pietro Giegler, librajo, sulla Corsia de’ Servi, 1805.
2 volumi in 4°. Vol I: 166-(1-1b.) pp.; antiporta incisa su rame (‘Cap. no Lasinio del., F.li Bordiga inc.’); macchia d’inchiostro al
foglio di risguardo. Vol. II: (1-1b.)-numerazione continua da 167 a 361-(1) pp.; 8 tavv. incise su rame, 6 delle quali numerata !-VI,
più volte ripiegate, tutte disegnate dal Lasinio, ad eccezione dell’ultima, disegnata dal Mazzuchelli e incisa da G. Cagnoni, 1 tav.
con gli Indici più volte ripiegata; piccoli strappi restaurati alla tavola con gli Indici; mezzo marocchino antico, dorso ornato a piccoli
ferri impressi in oro. Ottimo esemplare. Edizione rara, aperta da una bella antiporta nella quale Federigo Mazzuchelli è ritratto
con il suo cavallo; al centro, in basso, si legge il cartiglio: ‘Stornello pomato razza Chigi Romano 1802’. Di particolare interesse e
finezza anche le tavole, disegnate, come l’antiporta ed eccetto l’ultima, dal Lasinio.
€ 500,00
559 Santapaulina, Nicola e Luigi
L’arte del cavallo, divisa in tre libri. Ne primi due, che son di Nicola, si tratta l’arte di ridurre a tutta perfettione il cavallo. Nel terzo, che è di Luigi… vi si aggiunge il modo di usarlo in guerra et in festa.
Padova, nella Stamperia del Seminario, 1696.
In 4°; (12)-208 pp.; antiporta allegorica incisa su rame (‘L. Dorigny in., I. Iuster sc.’), tav. a piena pagina nel testo incisa su rame
con il ritratto di Nicola Santapaulina (‘Ioseph Iuster sc.’), disegni xilografici nel testo; cartonatura coeva. Ottimo esemplare. Prima
edizione, dedicata a Cosimo III de’ Medici, granduca di Toscana (lo stemma mediceo domina l’antiporta allegorica). Opera
preziosa per conoscere, attraverso il III libro, le modalità con le quali venivano allenati i cavalli che erano poi protagonisti delle
grandiose feste del Seicento europeo e della corte medicea di Firenze in particolare: caroselli, battaglie finte, scontri in campo
aperto, giostra, corse all’anello, ‘giochi di teste’, balletti. Nella dedica Luigi Santapaulina ricorda che suo padre, Nicola, è stato per
lunghi anni maestro di equitazione alla corte medicea e ha insegnato l’arte di cavalcare allo stesso duca Cosimo. Aggiunge che i
primi due libri erano già stati preparati da suo padre e che egli ha solo steso il terzo libro, ma nell’avviso all’’amico e cortese lettore’ polemizza con Giovanni Battista Persa (autore de Il cavallo ammaestrato, Padova 1688), accusandolo di aver copiato dagli
appunti del padre, di cui era stato allievo; ricorda i meriti della scuola napoletana nell’’arte del cavalcare’, arte che ‘sarà sempre
nobile, né sarà mai o degnamente esercitata o con fondamento insegnata che da persona nobile’. I primi due libri presentano un
carattere tecnico: allevamento del puledro nella stalla, primi insegnamenti, primi utilizzi, ‘natura’ del cavallo, cioè i vari caratteri dei
cavalli, che il Santapaulina divide in 16 tipologie (capp. 14-20 del libro I), modalità di passo, trotto, galoppo, reazioni del cavallo,
comportamento del cavaliere ecc.
€ 400,00
127
Libri antichi e rari
560 Cervantes Saavedra, Miguel de
Don Chisciotte della Mancia. Illustrato con 120 quadri
grandi e 250 disegni di Gustavo Doré. Volume primo
(- secondo).
Milano, Tipografia Editrice Lombarda di F. Menozzi
e Comp., (1880-1881).
2 voll. in folio, completi di tutte le pagine e illustrazioni; qualche fioritura
alle carte; tela editoriale, al piatto anteriore figurazione incisa e decorazioni in oro, dorso decorato in oro (leg. un po’ stanca). Un buon esemplare delle celebri illustrazioni preparate da Gustavo Doré per il Don
Chisciotte e incise da H. Pisan. Edizione non particolarmente comune
nelle biblioteche italiane.
€ 50,00
560
561 Cervio, Vincenzo
Il trinciante, ampliato et a perfettione ridotto dal Cavalier Reale Fusoritto da Narni, già trinciante dell’illustrissimo et reverendissimo signor
cardinal Farnese, et al presente dell’illustriss. Signor cardinal Montalto.
Roma, nella stampa del Gabbia, ad istanza di Giulio Burchioni, 1593.
561
In 4°; (8)-138-(2 bianche) pp.; ai due frontespizi marca tipografica xilografica, 4 tavv.
xilografiche a piena pagina nel testo e due tavv. xilografiche ripiegate fuori testo; dal
frontespizio alla c. B8 restauro nel margine esterno delle carte, bruniture e macchie
d’umido ad alcune carte; cartonatura. Mancano le ultime 12 carte contenenti il Mastro
di casa indicato nel titolo. BMSTC, 166; Adams, C1288. Seconda edizione con ampie
aggiunte rispetto alla prima edizione uscita postuma a Venezia nel 1581 a cura di un
altro trinciante, il ‘cavalier reale’ Fusoritto (o Fusorito) da Narni, al servizio allora del
cardinale Alessandro Farnese ed ora, nel 1593, del cardinale Alessandro Peretti da
Montalto.
Il trinciante, che il Cervio scrisse in età molto avanzata, è un trattatello didascalico in
forma di ‘ragionamento’ che l’autore rivolge ad un suo apprendista per
ammaestrarlo in tutti i segreti dell’arte: quali sono i coltelli, sempre affilatissimi, e i
forchettoni, sempre perfettamente lucidi, più adatti per smembrare, affettare e spartire
le vivande più disparate, da quali parti incominciare per tagliare qualsiasi tipo di carne,
quali posture assumere, quali gesti compiere nel momento in cui si deve ‘trinciare’
ecc. Il Cervio trasforma il suo servizio in spettacolo, in gioco di destrezza, in una sorta di
balletto, perché bisogna lavorare sempre ‘con grazia’ (è l’espressione ricorrente in tutto
il manuale) e ‘trinciare in aria’, per cui i ferri dovranno avere un manico lungo, senza
appoggio di sorta, tenendo levata sul forchettone la vivanda e affettandola così con destrezza, per fare ‘più bel veder’, senza ‘imbrattare cosa alcuna’. Quindi il trinciante dovrà
possedere colpo d’occhio sicuro per ‘imbroccar giusto’ e polso ferreo per reggere
a lungo pesi gravosi come quelli d’una coscia di cinghiale o d’un tacchino ripieno senza mostrare stanchezza.
Però non bisogna esagerare: non si pretenda di sostenere un’intera porchetta o sbucciare e affettare un melone sano senza
farne cadere un seme o una goccia di succo. Per questo se la massa di carne è troppo pesante, potrà ogni tanto riadagiarla
nel piatto di portata, simulando di doversi pulire le mani o spostare piatti. Se però la vivanda mal smembrata o troppo frolla gli
cadesse involontariamente dalla forcina, allora sarebbe una ‘vergogna grande’. Per il suo vitto giornaliero dovrà spartire gli avanzi
del banchetto signorile, ma dovrà pretendere di prepararsi ‘il suo piatto’ con le vivande già trinciate che restano in tavola, senza
soggiacere più tardi alla ‘lordezza’ dei valletti che tolgono le mense e gettano alla rinfusa i residui in catini unti per distribuirli
poi alla servitù. Nella presente edizione l’Aggiunta, che inizia a p. (83) e che Fusoritto immagina di rivolgere a Giovan Battista
Fusoritto, ‘suo scolare et nipote’, è costituita dai seguenti testi, che descrivono centinaia di portate di grandi banchetti rinascimentali italiani e stranieri: Banchetto del maggio 1581 per le nozze di Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova, con Margherita Farnese
(pp. 88-95), con la descrizione di una peschiera e di un giardino sotto la tavola del banchetto (illustrati dalle 2 xilografie a piena
pagina alle pp. 96-97); il ‘modo’ per ricevere papi, re, principi e cardinali (pp. 98- 102), Banchetto fatto in Spagna in occasione
delle nozze di Filippo II di Spagna con Elisabetta, figlia di Enrico II di Francia (pp. 102-104); Banchetto bellissimo fatto nel palazzo
Capranica a Roma dall’ambasciatore del Portogallo (pp. 104-109); modo di trinciare il cardo, il carciofo, la pera, il gambero ecc.
(pp. 109-114); una curiosa filastrocca in terzine sulle qualità, soprattutto dietetiche, di varie specie di carni e selvaggina (pp.
114-117); altri avvertimenti su carni e pesci (pp. 117-118); Banchetto del novembre 1589 preparato a Roma in occasione delle
nozze fra Marc’Antonio Colonna e Orsina Peretti, sorella del cardinale di Montalto (pp. 119-123); Splendidissimo banchetto fatto
a Roma per i figli di Guglielmo, duca di Baviera (pp. 123-132); Banchetto del 2 agosto 1593 a Roma per le nozze di Solderio
Patrizi (pp. 132-136); altri avvertimenti si leggono alle pp. 136-138 e fra questi c’è la descrizione dei coltelli e delle ‘forcine’
illustrati nelle due tavole ripiegate che chiudono il presente esemplare. Del Cervio sappiamo solo quanto egli dice nel suo
manuale. Probabilmente emiliano, lavorò in gioventù presso Guidobaldo II, duca di Urbino; intorno al 1540 passò al servizio del
cardinale Alessandro Farnese, nipote di papa Paolo III, seguendolo nelle sue legazioni presso l’imperatore Carlo V e Francesco I,
per cui ebbe occasione di conoscere la Francia, i Paesi Bassi e la Germania, così come Venezia, Bologna e Firenze, senza, però,
trarre particolare giovamento per la sua arte. Gran parte della sua vita passò al servizio del Farnese nella curia romana. Ancora più
ridotte sono le notizie sul curatore dell’opera del Cervio, Fusoritto da Narni, trinciante prima presso il cardinale Alessandro Farnese
e poi presso il cardinale Alessandro Peretti da Montalto.
€ 2.500,00
128
Libri antichi e rari
562
562 Chiabrera, Gabriello
Firenze. Poema.
Firenze, Zanobi Pignoni, 1615.
In 8°; 139-(1) pp.; stemma mediceo al frontespizio; piena pergamena coeva. Autori it. del ‘600, 2751; Gamba, 1860; Graesse II, p. 133.
Prima edizione di questo poema eroico, dedicato a Cosimo II de’
Medici, e scritto in esaltazione della famiglia Medici, che dal 1600 aveva
assegnato un cospicuo vitalizio all’autore. La poesia di Chiabrera è caratterizzata dalla ricerca di un equilibrio tra cultura classicheggiante di tipo
rinascimentale, eleganze stilistiche e indugi musicali.
€ 500,00
563
563 Chronologia Romanorum Imperatorum ab Octav. Augusto
ad Iosephum II.
Senza luogo (ma Roma), (presso Carlo Losi, 1773).
In folio imperiale; frontespizio inciso su rame (‘R. Ghelli delin., F. Marcucci inc.
Sup. Facultate’) e 12 tavv. a piena pagina incise su rame, numerate 1-12;
qualche lieve macchia; mezza pergamena (cartiglio con titolo al centro
del piatto anteriore). Le 12 tavole raffigurano Caio Giulio Cesare, Ottaviano,
Tiberio, Caligola, Claudio, Nerone, Galba, Ottone, Vitellio, Vespasiano, Tito,
Domiziano. Ogni tavola reca incisa l’indicazione ‘Antonius Temp. figuravit 1596’; solo la seconda e terza tavola non recano l’indicazione dell’anno. Molto originale il frontespizio inciso, recante in latino, su una serie di foglie che costituiscono la parte finale
di uno scettro, i nomi di tutti i sovrani che hanno regnato dal IV sec. fino all’avvento dell’imperatore Giuseppe II, ‘felicemente
regnante dal 1765’; il suo ritratto è al centro dell’intreccio di foglie, circondato dalla scritta (in latino): ‘migliore di Teodosio, più
santo di Costantino, più felice di Augusto, più forte di Carlo’. Nella parte inferiore del frontespizio una lunga scritta latina avverte
che il sacerdote romano Giuseppe Carletti dedica l’opera ad Antonio Serbelloni, cultore delle arti e suo protettore.
€ 1.000,00
564
564 Cimarelli, Vincenzo Maria
Istorie dello stato di Urbino da Senoni detta Umbria
Senonia e de lor gran fatti in Italia Delle città e luoghi che
in essa al presente si trovano di quelle che distrutte già
furono famose et di Corinalto che dalle ceneri di Suasa
hebbe l’origine.
Brescia, Fontana, 1642. (In fine:) Brescia per gli Sabbi,
1643.
In-4°; 16-(24)-184 pp.; frontespizio illustrato inciso su rame alle armi
del card. Francesco Barberini, nipote di Urbano VIII, dedicatario dell’opera; molti capilettera incisi su legno nel testo; leggermente brunito,
restauro integrativo all’angolo di p. 41, che non comprende testo; piena
pergamena con titolo manoscritto al dorso. Lozzi II, 5729: “opera curiosa e rara”; Platneriana 402: “raro”; Graesse II, 187; Brunet II 69 (non
vide l’opera). Opera che contiene, nel primo e secondo libro, la storia
del territorio urbinate, e degli antichi popoli che vi abitavano e le storie
particolari di Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia, Fossombrone, Urbino,
Cagli, Macerata e località minori. Di grande interesse storico e artistico
le numerose notizie che si ricavano su città, chiese, palazzi, abbazie ecc.
oggi magari andati distrutti e informazioni utili per ricerche archeologiche del territorio. Il terzo libro è dedicato alla storia di Corinaldo.
€ 1.200,00
129
Libri antichi e rari
565
565 Società tipografica de’ Classici italiani
250 volumi in 8°; mezza pergamena coeva, cartonatura marmorizzata. Esemplari intonsi. La raccolta completa, ottimamente conservata, dei 250 volumi stampati dalla Società tipografica de’ Classici Italiani a Milano negli anni 1802-1814: una delle
imprese tipografico-editoriali più importanti mai tentate in Italia fino al sec. XIX, ma soprattutto una iniziativa culturale e politica
di fondamentale importanza. In ognuno dei volumi è stampato all’occhiello sotto l’indicazione della Società: ‘All’associato Sig.
Avvoc. Vincenzo Vittadini’; sempre nella stessa pagina è stampato il numero di questo associato: ‘N.° 373’; Vincenzo Vittadini fu
un avvocato di notevole notorietà nella Milano del primo Ottocento, tanto che molte delle cause da lui discusse furono edite
soprattuto negli anni 1811-1814. Ideatore e coordinatore di questa iniziativa editoriale fu Giulio Ferrario, raffinato uomo di cultura
ed editore dinamico e appassionato, nato a Milano nel 1717, il quale perseguì un progetto culturalmente di rilievo, nato per
diffondere la conoscenza dei classici italiani dalle origini al 1700 e per contribuire a promuovere una lingua unitaria. Egli riuscì ad
ottenere l’appoggio del vicepresidente della Repubblica Italiana Francesco Melzi d’Eril (l’intera edizione è dedicata a lui), grazie
al quale fu possibile raggiungere l’obiettivo della pubblicazione dei 250 volumi in 12 anni. Fu la prima volta che un’iniziativa a
carattere culturale ricevette il pieno consenso governativo. Il Ferrario non fu solo coordinatore e sovrintendente ai lavori: all’interno della Società ricoprì anche il ruolo di editor, di curatore della pubblicazione di opere altrui. La Società tipografica de’ Classici
italiani si costituì nel 1802, all’interno di un quadro politico che confermò lo stabilizzarsi della dominazione francese in Italia con
la Repubblica Italiana (1802-1805) che ben presto si trasformò in Regno d’Italia (1805-1814): a difesa della propria lingua e
delle proprie tradizioni minacciate dalla presenza francese prese vigore il culto dei classici della letteratura italiana, considerati il
simbolo più significativo di una cultura dalle solide radici. Quattro furono i soci fondatori, ma solo Giulio Ferrario era uomo di cultura, mentre gli altri tre provenivano dal mondo della finanza: il ragionier Giuseppe Merli, che abbandonò quasi subito l’impresa, il
banchiere Giovanni Angelo Borsa e l’ingegnere Innocenzo Domenico Giusti; questi si ritirò nel 1804 e la sua quota venne rilevata
da Francesco Fusi, il quale a partire dal 1807 assunse la rappresentanza sociale della Società. La Società si propose di realizzare
volumi in ottavo e con carta cilindrata, a costi accessibili ad una larga fascia di pubblico. I ritmi di produzione furono frenetici: i
250 volumi della Collezione vennero pubblicati in 12 anni, con una media di un volume ogni 18-19 giorni; l’ultimo volume uscì
con la pubblicazione del V volume dell’Ariosto. Un ritmo incredibile per l’epoca, in cui i sistemi di stampa erano ancora manuali
e collezioni di questo genere costituivano una novità. La fretta talvolta causò danni alla qualità (da qui i numerosi errata a vari
volumi e le critiche ricevute da alcuni intellettuali del tempo). L’impresa fu impegnativa anche dal punto di vista economico:
fondamentali furono la protezione e i finanziamenti del governo, ma necessari anche i proventi degli Associati invitati a sottoscrivere l’opera da un opuscolo programmatico di 13 pagine a stampa uscito il 1° luglio 1802. La lista degli associati fu subito molto
ampia, a partire dallo stesso Melzi d’Eril, che prenotò 80 copie; anche Napoleone figura fra gli associati. Ci sono esemplari della
Tipografia de’ Classici italiani numerati fino a 700. E’ chiaro che accanto agli obiettivi culturali e politici c’erano anche obiettivi
economici, ma non furono quelli preponderanti, anche se Ferrario e soci vennero spesso accusati di operare mossi solo da un
desiderio di arricchimento. Certamente una tale impresa non avrebbe mai potuto mettersi in moto solo per amor patrio, ma è
doveroso sottolineare che se intorno ad essa non avessero gravitato studiosi competenti e appassionati, molti dei quali patrioti,
probabilmente la collezione dei Classici italiani non avrebbe mai visto la luce o sarebbe rimasta incompleta. E’ lo stesso Ferrario
a spiegare nell’opuscolo programmatico del 1802 cosa si intende per ‘Classici’, prendendo a prestito la definizione dal Parini
(Principi di belle lettere): coloro che ‘coll’importanza delle materie e colla purità della lingua servirono a propagare la cognizione, e l’uso della toscana favella’. Per le edizioni il Ferrario, capace di muoversi con una certa facilità in ambienti culturalmente
elevati, scelse studiosi preparati: la trascuratezza di certe edizioni non è forse imputabile a scarsa preparazione quanto al ritmo
frenetico della pubblicazione. Infatti fra i collaboratori il Ferrario ebbe Francesco Soave, Carlo Amoretti, Ottavio Morali, Robustiano
Gironi, Luigi Lamberti, Luigi Portirelli, Francesco Reina, Giovanni Palamede Carpani, Giorgio Richi, e infine Giovanni Silvestri, che
fu direttore della tipografia dei Classici fin dalla sua fondazione. E’ interessante sottolineare che l’iniziativa della Società tipografica, che realizzò la prima collezione dei classici, ebbe una ‘forza di rottura’ notevole, che determinò una svolta significativa e aprì
la fase della grande espansione dell’editoria milanese: essa, infatti, diede avvio ad una fioritura di imprese editoriali affini, più o
meno fortunate (la collezione degli Scrittori classici italiani di economia politica curata da Pietro Custodi, la Biblioteca universale
di scelta letteratura antica e moderna, la Libreria economica e il Teatro portatile economico della tipografia di Nicolò Bettoni per
citare solo alcuni esempi).
Su questa collezione si veda in particolare: Edizione de’ Classici Italiani CCL. Bibliografia ed elenco ragionato delle opere, Milano,
dalla società tipografica de’ Classici italiani, 1814; reprint Cisalpino - Goliardica, Milano 1979, introd. di E. A. Albertazzi.
€ 3.000,00
130
Libri antichi e rari
566 Codice di Napoleone il Grande pel Regno d’Italia. Edizione originale e la sola ufficiale.
Milano, dalla Reale Stamperia, 1806.
In 4°; XXXVI-633-(1) pp.; mancano 2 pp. in fine; testo a due colonne; antiporta incisa su rame con il ritratto di Napoleone (‘J.
ph. Longhi delin; et sculp. 1806’); legatura in piena pelle d’epoca, ai piatti leggera cornice floreale impressa in oro, dorso ornato
a piccoli ferri impressi in oro (qualche abrasione ai piatti). Ottimo esemplare. Nel testo a due colonne la versione italiana è
stampata a sinistra e quella francese a destra; le note sono in latino; in italiano, latino e francese anche l’Indice iniziale. Con la
data di Monaco, 16 gennaio 1806, vengono dichiarati decaduti tutti gli statuti e le leggi fino a qual momento vigenti: d’ora in poi
avrà vigore per tutto il Regno d’Italia solo il ‘codice Napoleone’. In lotto con: Codice di commercio di terra e di mare pel regno
d’Italia. Milano, Dalla Stamperia Reale, 1808. (Al colophon:) Corretto e stampato per cura di R. Nardini, ispettore della Stamperia
Reale. In 8°; 239-(8-1b.) pp.; pieno marocchino bordeaux coevo, ai piatti cornice impressa in oro, al centro dei due piatti fleuron
con stemma nobiliare, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro, tagli dorati (dorso danneggiato nella parte inferiore). Ma ottimo
esemplare. Il Codice di commercio è tradotto da quello francese con una serie di ‘modificazioni’; andrà in vigore per tutto il Regno d’Italia dal 1° settembre 1808, data a partire dalla quale saranno considerati decaduti leggi, ordinanze, consuetudini, statuti
fino a qual momento in vigore.
€ 700,00
567 Corelli, Arcangelo
Parte prima sonate a violino e violone o cimbalo
dedicate all’altezza serenissima elettorale di Sofia
Carlotta elettrice di Brandeburgo… Opera Quinta - e
Parte Seconda, Preludii allemande correnti gighe
sarabande gavotte e follia.
Si vendono a Roma da Innocenzo Massimini Cartolaro
alli Cesarini, Incisa da Gasparo Pietra Santa.
In 4° oblungo; 2 cc.-3-68 pp.; antiporta incisa da Girolamo Frezza
(1659-1741), disegnata da Antonio Meloni; a p. 40 titolo inciso
da Pietro Cervini per “Parte seconda”; mezza pergamena. Prima
edizione delle dodici partiture per Sonate (la dodicesima è la
celebre Follia) di Corelli, uno dei più raffinati esempi di musica a
stampa italiana del tempo.
€ 900,00
68 Coronelli, Vincenzo
5
Biblioteca universale sacro-profana, antico-moderna, in cui si spiega con ordine alfabetico ogni voce,
anco straniera, che può avere significato nel nostro idioma italiano, appartenente a qualunque materia.
Venezia, a spese di Antonio Tivani, 1701-1707.
568
8 volumi in folio. Vol. I: (30; manca 1 carta?)-44 pp.-1628 coll.-(1-1b.) pp.; titolo stampato in rosso e nero, bella antiporta con
la raffigurazione dell’autore in atto di presentare la propria opera a papa Clemente XI in uno studio pieno di libri e di strumenti
scientifici (‘Aless.o Dalla Via sculp.’). Vol. II: (12) -36 pp. -1246 coll.-(1b.) pp.; titolo stampato in rosso e nero. Vol. III: (12)-32
pp.-1444 coll.; titolo stampato in rosso e nero. Vol. IV: (16)-48 pp.-1830 coll.; titolo stampato in rosso e nero. Vol. V: (12)-36 pp.1432 coll.-(22) coll.; titolo stampato in rosso e nero. Vol. VI: (12)-28 pp.-96 coll.-95-111 pp.-(4) pp.-112 p.-113-756 coll.-756760 cc.-761-1638 coll. (numerosi errori nella numerazione, con passaggio da pagine a carte e a colonne); titolo stampato in
rosso e nero; antiporta incisa su rame con la raffigurazione allegorica della Accademia degli
Argonauti e occhiello inciso su rame; manca tra le carte Vv1 e Vv2 la tavola genealogica con
la continuazione della genealogia dei reali di Francia. Vol. VII: (8)-1408 coll.; all’inizio 2 tavv. a
piena pagina incise su rame, la prima con il ritratto del dedicatario, F. Raymundus de Perellos et
Rocafull, gran maestro dell’Ordine gerosolimitano e la seconda con il ritratto dell’autore (mancano le ultime 4 pp. e 3 tavv.?). Vol. VIII (= Prodromo): (12)-68-531-(1b.) pp.; frontespizio inciso
su rame, tavola a piena pagina incisa su rame con il ritratto di Vincenzo Maria Orsini, arcivescovo di Benevento, 22 tavv. incise su rame, anche più volte ripiegate; in alcuni volumi note
marginali di mano coeva; nei volumi, numerose macchie d’umido e fioriture, molte macchie
di inchiostro e alcuni strappi marginali, ma senza danni per il testo; cartonatura originale (ma
particolarmente rovinata nei voll. I e VII). Esemplare che dimostra con particolare evidenza di
essere stato continuamente usato e consultato. L’originale e impegnativa Enciclopedia di padre
Vincenzo Coronelli rimase interrotta la settimo volume (anche se alla fine di questo volume il
Coronelli dichiara che il Prodromo è parte integrante dell’opera, tanto da considerare VIII il vol.
VII). Nel volume IV numerata come colonne 1713-1714 si trova una grande tavola più volte
ripiegata con l’albero genealogico della casa d’Austria dal 604 alla fine del 1600. Nel volume VI
è raffigurata simbolicamente la veneziana Accademia degli Argonauti, fondata dal Coronelli, la
prima società geografica del mondo; numerata come colonne 671-672 c’è una grande tavola
più volte ripiegata con l’’Albero delle tre discendenze de’ reali di Francia’ e numerata come
colonna 1317 si trova un’altra tavola
ripiegata con l’’Albero genealogico de’ duchi di Brunsuic’. All’inizio del Prodromo (stampato non
prima del 10 maggio 1707, data della dedica) il Coronelli dichiara che il volume è uno dei 45
tomi della Biblioteca universale, della quale può anche essere considerato un ‘compendio’;
tuttavia si può vendere separatamente, perché si tratta di un’opera in sé completa; agli associati
per la pubblicazione della Biblioteca è venduto a 16 lire, costando più degli altri volumi per via
dei numerosi rami in esso contenuti, mentre ai non associati costerà 20 lire.
€ 2.000,00
131
567
Libri antichi e rari
569 Crispolti, Cesare
Perugia Augusta.
Perugia, Tomassi e Zecchini, 1648.
In 4°; (16), 384, (4) pp.; stemma del dedicatario, cardinale Gasparo Mattei, inciso su rame al frontespizio; timbro ex libris all’occhiello; rari fori di tarlo al dorso e alle prime carte; piena pergamena coeva e titolo manoscritto al dorso. Prima edizione. Guida e
trattato sull’origine di Perugia fino al 1600, e sui suoi uomini illustri.
€ 500,00
570 Di Crollalanza, Giovanni Battista
Storia del contado di Chiavenna. Seconda edizione illustrata con nuove note, aggiunte, ed un’appendice.
Chiavenna, Giovanni Ogna, tipografo-editore, 1898.
In 4°; 797-(1b.) pp.; 16 tavv. incise fuori testo; bella legatura in mezza pelle editoriale, al piatto anteriore nome dell’autore e titolo
impressi in oro, dorso decorato a filetti e piccoli ferri impressi in oro. Ottimo esemplare. Studioso di araldica e docente di storia,
il Di Crollalanza dedicò alla terra d’origine della sua famiglia questa straordinaria ricostruzione storica del contado e della valle di
Chiavenna e dei dintorni dalla preistoria fino al 1860, ‘quando io penetrava in qualche chiesa per iscoprirvi un marmo scritto od
un oggetto d’arte, o quando frugava nei disordinati e poveri archivi municipali e parrocchiali’ o quando si imbatteva ‘in una iscrizione lapidea corrosa dal tempo o guasta dall’insipienza e dal malvolere degli uomini’ (pp. 5-6). L’analisi storica del Di Crollalanza
comprende numerose località della zona, spingendosi fino allo Spluga e ai Grigioni. Giovanni Ogna aggiunge alcune appendici
riguardanti le località di Verceja, i crotti di Pratogiano, la Valcondria, il termine ‘caurga’ (pp. 719-fine).
€ 100,00
571
572
573
571 De Joio, Andrea
La mimica degli antichi investigata nel gestire napoletano.
Napoli, Fibreno, 1832.
In 4°; (2)-XXXVI-380-(4) pp.; 21 tavv.; mezza pelle con angoli, tassello e titolo in oro al dorso, tagli in giallo. Prima edizione.
€ 1.000,00
572 Delamarche, F.
Les usages de la sphère, des globes céleste et terrestre, précédés d’un abrégé sur les différents systèmes du monde; suivi de la description et des usages de la géo-cyclique, etc. Sixième edition.
Paris, chez F. Delamarche, ingénieur-mécanicien pour les globes et sphères, 1837.
Imprimerie de Bourgogne et Martinet.
In 8°; (4)-VIII-236 pp.; 8 tavv. incise fuori testo, alcune ripiegate; strappo alla p. (I), fioriture alle carte; mezza pelle, dorso ornato
a piccoli ferri impressi in oro. Il Delamarche indirizza la propria opera ai giovani, affinchè, divertendosi con ‘l’uso della sfera e dei
globi’ possano imparare i movimenti dei pianeti e delle costellazioni, osservare con stupore ‘l’armonia che regna fra tutti i corpi
celesti’, capire l’alternarsi del giorno e della notte, la successione delle stagioni e infine i rapporti che ‘il cielo può avere con la
varie parti della terra’. Per questo le tavole che accompagnano l’opera sono eseguite con grande cura e chiarezza. Si veda, in particolare, il cap. VII (p. 207) con la relativa tavola, dedicato alla cosiddetta ‘Géo- cyclique’, macchina che simula la rivoluzione della
Terra intorno al Sole e della Luna intorno alla Terra.
€ 200,00
573 Della Casa, Giovanni
Opere. Edizione veneta novissima. Con giunte di opere dello stesso autore, e di scritture sovra le medesime, oltre a quelle che si hanno nell’edizione Fiorentina del 1707. Tomo primo (- Terzo)
Venezia, Angiolo Pasinello in Merceria all’Insegna della Scienza, 1728
3 volumi in-4° piccolo. Volume I: (12)-477-(1 b.), al frontespizio marca tipografica incisa su rame, testatina incisa, antiporta con il
ritratto dell’autore inciso su rame (‘Antonio Zuliani sculpì’). Volume II: XXIV-487-(1 b.) pp., al frontespizio marca tipografica incisa
su rame, testatina incisa. Volume III: (2 bianche-6)-412-51-(1 b.)-19-(1 b.) pp., al frontespizio marca tipografica incisa su rame,
testatina incisa; piena legatura d’epoca, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro, titolo in oro (leg. stanca, con qualche restauro
ai piatti); bruniture ad alcune pagine. Esemplare con i primi 3 dei 5 volumi stampati dal Pasinello nel 1728-1729. Alla fine del III
volume appare la seguente opera del Della Casa: Due orazioni per muovere i Veneziani a collegarsi col papa, col re di Francia e
con gli Svizzeri, contro l’imperador Carlo quinto, Lione, Bartolommeo Martin, s.a., ma luogo ed editore sono falsi.
€ 250,00
132
Libri antichi e rari
574
574 Della Porta, Giovan Battista
Della celeste fisonomia libri sei. Nei quali ributtata la vanità dell’astrologia giudiciaria, si dà maniera di essattamente conoscere per via
delle cause naturali tutto quello che l’aspetto, la presenza et le fattezze de gl’huomini possono fisicamente significare, e promettere.
Padova, per Pietro Paolo Tozzi, 1616.
In 4°; (12)-144-(4) pp.; titolo stampato in rosso e nero, al frontespizio vignetta xilografica, alla p. (12) ritratto xilografico dell’autore, numerose xilografie nel testo; piccolo
strappo marginale alla terza carta, macchie d’umido alle carte; piena pergamena antica
(qualche danno al dorso). BMSTC (sec. XVII), 700. Stampata in latino per la prima volta
a Napoli nel 1603 (è introvabile la precedente edizione stampata sempre a Napoli
nel 1601), l’opera qualche anno dopo venne tradotta in italiano. Divisa in sei libri,
può essere considerata quasi un trattato di astrologia, come, peraltro, evidenziano le
xilografie che la illustrano. Il Della Porta prende avvio da una profonda contraddizione:
nel ‘Proemio’ dichiara di voler dimostrare l’inutilità di questa scienza (‘l’astrologia non
è se non una finta et imaginaria scienza’), ma di fatto la confuta solo apparentemente, inserendo una serie di estratti e di citazioni tratte da testi astrologici in quel tempo
vietati. Infatti egli è convinto che si possa effettuare una previsione astrologica attraverso
l’esame delle caratteristiche dei corpi, poiché il destino dell’uomo è determinato dagli
elementi e dagli umori di cui è composto il corpo umano. Così nel ‘Proemio’ del libro
IV, forse quello più dominato dalle sue convinzioni astrologiche, il Della Porta afferma
che ‘niuno può nascere, che qualche segno non ascenda, e che qualche pianeta non lo
domini’ (p. 76).
€ 400,00
575 De Rosmini, Carlo
Dell’istoria intorno alle militari imprese e alla vita di Gian-Jacopo Trivulzio detto il Magno tratta in gran
parte da’ monumenti inediti che conferiscono eziandio ad illustrar le vicende di Milano e d’Italia di que’
tempi. Libri XV.
Milano, dalla tipografia di Gio. Giuseppe Destefanis, 1815.
2 volumi in 4°. Vol. I: XXI-(1b.)-692 pp.; al frontespizio ritratto del Trivulzio inciso su rame, 31 incisioni nel testo; aloni ai bordi. Vol.
II: 380 pp.; al frontespizio ritratto tradizionalmente identificato con il Trivulzio ma forse ritratto di Luigi XII di Francia, inciso su rame, 2
incisioni su rame nel testo, 4 tavv. incise su rame fuori testo poste in fondo al volume; al frontespizio timbro della collezione Mario
Cermenati; buco di tarlo alle prime carte con danno per qualche lettera del testo, macchie al frontespizio e alle 2 carte successive.
Mezza pelle moderna, dorso decorato in oro (nel I vol. staccata la seconda cerniera e abrasioni al dorso, nel II vol. staccate entrambe le ceniere). Prima edizione di una importante opera storica, che non riguarda solo uno dei protagonisti della storia milanese tra
la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, il celebre condottiero Gian Giacomo Trivulzio (1441-1518), ma anche la storia
italiana del tempo. Il II volume è costituito da documenti inediti. Preziosa è la documentazione iconografica (bassorilievi, medaglie,
monete) che accompagna l’opera e che viene illustrata alle pp. 345-380 e 381-385 da Pietro Mazzucchelli, dottore della Biblioteca
Ambrosiana di Milano. Nell’ultima parte del I volume (pp. 543-fine) il Rosmini parla diffusamente dei giudizi che sul Trivulzio diedero
gli storici del tempo e dei secoli successivi e della biblioteca da lui raccolta.
€ 100,00
576 De Rossi, Domenico
Raccolta di statue antiche e moderne data in luce sotto i gloriosi auspicj della santità di N.S.
papa Clemente XI. Illustrata colle sposizioni a ciascheduna immagine di Pavolo Alessandro Maffei…
Roma, nella Stamperia alla Pace, 1704. (Al colophon del II vol.) Roma, Nella Stamperia
di Antonio de’ Rossi, nella Strada del Seminario Romano, 1742.
576
2 volumi in folio. Vol. I: frontespizio inciso su rame, dedica incisa su rame
(‘F. Aquila delin. et sculp.’), 152 coll. di testo; testatina incisa su rame, 79 tavv. incise
su rame, numerate I-LXXIX. Vol. II: (2)-XII-(2)-153-170 coll. di testo (con numerazione
delle colonne continuata dal I vol.)-(1b.)-13-(1b.) pp.; testatina, 2 finalini, iniziale incisi
su rame, 86 tavv. incise su rame, numerate LXXX-CLXIII (le ultime 2 tavv. non recano
numerazione). L’esemplare è perfettamente conservato, anche se la legatura
in pergamena coeva appare rovinata ai tagli e con il dorso malamente restaurato.
Una splendida documentazione riguardante le statue che ornavano Roma antica e che,
variamente ritrovate, hanno continuato ad adornare la Roma dei secoli XVI-XVIII
o sono state trasportate altrove (ad esempio, a Firenze). Solo 12 delle 165 tavole
(ad esempio, nel I vol. le tav. XLVI-XLVII, nel II vol. le tavv. nn. CLII-CLXIII) si riferiscono
a sculture successive (Michelangelo, Bernini, Giambologna…).
Per questo Domenico De Rossi può giustamente affermare nella dedica incisa
nel I volume: ‘Mirasi in queste carte, d’inusitato splendore vestita, ed accresciuta
anche l’antica Roma’. Le tavole sono statte incise dai principali artisti attivi a Roma
nei primi anni del Settecento: N. Dorigny, F. Handriot, J. B. De Poilly, C. Randon,
R. V. Auden, F. Aquila. E’ altresì da sottolineare l’importanza del testo esplicativo
di Paolo Alessandro Maffei e delle brevi didascalie che accompagnano ogni statua
indicando il luogo di ritrovamento e la loro nuova collocazione.
€ 500,00
133
Libri antichi e rari
578
77 Diego De Saabreda/Saavreda Fajardo
5
Joseph De Salinas
Republica literaria.
Alcalà, Maria Fernandez, 1670.
In-8°; (64)-159-(1) pp.; cartonatura moderna. Palau p. 362.
Prima edizione. Testo in lingua spagnola. La Republica literaria
di De Saavreda, scrittore e diplomatico, è una satira in cui
si vagheggia uno stato immaginario fondato da artisti e scrittori.
€ 200,00
578 Dilich, Johan Wilhelm
Peribologiae. Pars prima De loci qualitate.
Primae partis Liber secundus De loci
commoditatibus. Peribologiae. Pars secunda
De munimentorum constructione.
In 4°; 69-(1b.) pp.; 299 tavv. incise su rame secondo
la numerazione originale da I-CCXCIX; mancano il frontespizio e alcune carte all’inizio, rinforzo ai margini interni delle prime
e ultime carte, restauro marginale alla prima e ultima carta, macchie d’umido alle prime carte; cartonatura recente.
La caratteristica della presente edizione, benchè l’esemplare si presenti mutilo di alcune carte, è la ricchissima documentazione
iconografica (ben conservata) che presenta (con indicazioni precise delle misure riferite alla scala quasi sempre presente
in ogni tavola) piante di città, di fortificazioni, abitazioni signorili e rurali, cortili, finestre, porte, tetti, giardini. Le tavole, tutte firmate
dal Dilich nella sua qualità di matematico, architetto e ingegnere, provengono dall’edizione tedesca di Francoforte 1640.
€ 2.000,00
579 Diodoro Siculo
Historia avero Libraria Historica delle memorie antiche (solo il I vol.), non pur de’ Barbari inanzi, et dopo
la guerra troiana, ma ancora de’ Greci et de’ Romani ….
Vinegia, Gabr. Giolito de’ Ferrari, 1574.
In-4°, pp. (80), 1000, legatura coeva p. perg., tass. in pelle con tit. oro al dorso. Impresa tipogr. Sul tit., una vignetta raffg. il
Creatore all’inizio del I libro, testatine e grandi iniziali istoriate in silografia. Dedica del traduttore Fr. Baldelli al cortonese Lorenzo
Pucci, altra di Tommaso Porcacchi al veneziano Aless. Capilupim, seguita dal “Breve discorso d’intorno alla vita, et a gli scritti di
Diodoro Siciliano”. Prima traduzione in volgare, anche se parziale, dell’opera di Diodoro. Questo primo volume abbraccia i libri I-V
(storia degli Egizi, Assiri, Medi, Sciti, Etiopi, Libi; mitologia greca e descrizione delle isole) e XI-XVI (con gli eventi dopo il 480 a.C.);
per colpare la lacuna fra i libri V e Xi, andati perduti, è aggiunta l’opera di Ditte e Darete sulla guerra troiana. Esemplare in ottimo
stato.
€ 700,00
580 Du Hamel, Giovanni Battista
Biblia Sacra vulgatae editionis.
Bassani, apud Remondini, 1794.
2 volumi in folio. Tomo I: XLIV-518 pp., antiporta calcografica incisa da Bortolozzi da originale di Giovanni Battista Tiepolo. Tomo
II: 597 pp.; legatura moderna in pelle bordeaux. Fanno parte del lotto anche una copia leggermente rifilata alle prime carte del
Compendio dell’arte essorcistica et possibilita delle mirabili, et stupende operationi delli demoni, et de i malefici del Menghi,
Bologna, Rossi, 1584 e altri 4 volumi.
€ 200,00
581 Lotto di 5 opere in lingua ebraica
581
Edizione veneziana in 5 volumi In 8° del Pentateuco; bella legatura d’epoca in pelle marmorizzata, ai piatti duplice cornice impressa in oro e a freddo con decorazione argentata, tagli dorati. Slaughter, Edwardo (1655-1728), Grammatica hebraica brevi
et nova methodo concinnata qua cito facile solide Linguae Sanctae rudimenta addisci possunt, Romae, excudebat
Crispinus Puccinelli, 1823; in 8°; 126-(1-1b.) pp.; macchie d’umido; mezza pergamena (leg. stanca).
Edizione con commento ai libri sacri nei giorni solenni; in 8°; mezza pegamena (dorso parzialmente
rovinato). Edizione dei primi tre ordini della Mišna, Sabbioneta 1561-1563; in 8°; note di possesso di
mani coeve; strappi ad alcune carte con lesioni del testo, macchie d’umido numerose; piena pergamena d’epoca (molto rovinata). Edizione del quinto ordine della Mišna con un Calendario facil et curiozo
em Hebraico et Portuguez… Disposto em esta ordem por industria de H.R. Jeudah Piza, Amsterdam,
em Officina Typographice de G.J. Janson, 5529; in 8°; buchi di tarlo, macchie d’umido anche vistose
che in alcuni casi hanno danneggiato alcune parole del testo; cartonatura antica. Vetus Testamentum graecum ex versione Septuaginta interpretum una cum libris apocryphis secundum exemplar
Vaticanum Romae editum… et potiores quasdam Cod. Alexandrini et aliorm lectiones variants adjecit
M. Christianus Reineccius, Lipsiae, apud Bernhardum Christoph., 1730; in 8°; (24)-1312 pp.; macchie
d’umido; mezza pergamena. Manoscritto pergamenaceo (cm. 14,3 x cm. 11) in carattere amarico
esemplato in rosso e nero; prove a penna e a matita in alcune carte, tracce d’uso, macchie d’umido;
bella legatura cinquecentesca (?) in piena pelle, ai piatti elaborata cornice impressa a freddo, molto
ben conservata; entro custodia in pelle coeva, a sua volta entro altra custodia in pelle coeva con bretella in corda da viaggio. L’amarico è oggi la lingua ufficiale dello Stato etiope. Originaria della regione di
Amara, divenne dal XII al XVI secolo la lingua di scambio di tutto l’altopiano etiope in campo commerciale, diplomatico e nell’insegnamento, ma rimase esclusa dall’ambito letterario.
€ 1.500,00
134
Libri antichi e rari
582
583
584
582 Engelgrave, Henricus
Caeleste Pantheon, sive coelum novum in festa et gesta Sanctorum totius anni, morali doctrina varie
illustratum. Pars prima - pars posterior.
Colonia Agrippina, J. Busaeum, 1658.
3 parti in un volume in 4°; (8, compresa l’antiporta incisa su rame)-339-(37)-(8)-348-59-(85) pp.; stemma cardinalizio a piena
pagina al verso del frontespizio; nel testo 57 emblemi incisi all’acquaforte che raffigurano, entro cornici di volta in volta diverse,
le ricorrenze liturgiche e le feste dei santi principali; piena pergamena coeva con titolo manoscritto al dorso e tagli in rosso. De
Graaf, List 30 (1963), n.1; M. Praz 1975, p. 328.
€ 400,00
583 Erotica
[Vespignani, Renzo] 16 gravures en bois par Adolphe
[Roma: Documento Libraio, 1975]
Cartella editoriale floscia con copertina illustrata contenente 16 tavole sciolte con illustrazioni erotiche stampate in linoleografia.
Sulla cartellina la giustificazione della tiratura riporta: “Imprimé a Stamboul sous le manteau du Calife Mahomet (qu’Allah lui
donne la santé et la gloire!) l’année de l’Hegire 1327 par les soins de l’eunuque Salin Agà cette edition originale a eté tirée à
trois-cent exemplaires numerotés. Exemplaire n. 0033”.
€ 250,00
584 L’eternale mole littoria
Raro volume, il primo edito da Rizzoli nel 1926, inerente il progetto dell’architetto originario di Torino Mario Palanti (1885-1979).
Volume in-8° con copertina telata e incisione a secco dorata. Pagine 139, con moltissime illustrazioni b/n fuori testo del grandioso edificio atto a molteplici usi, simbolo e monumento dell’Era Fascista.
€ 250,00
585 Euclides
Degli elementi libri quindici. Con gli scholii antichi.
Volgarizzati già d’ordine del famosissimo matematico
Federigo Commandino da Urbino… Et hora
con diligenza revisti, et ristampati.
Pesaro, Flaminio Concordia. Ad instanza di Gio. Antonio
Ingegnieri da Fossombrone, 1619.
In 4°; (8)-278 cc.; al frontespizio stemma nobiliare xilografico, in fine
marca tipografica xilografica acquerellati d’epoca, così come i capilettera
dei libri, centinaia di disegni xilografici nel testo; piccole macchie
d’inchiostro alle carte 16r, 18r, 25-26, 33-34, 64, 93, 134, leggere
macchie alle carte 122r, 152r, 214r, 215-216, insignificanti buchi
di tarlo marginali nelle carte centrali e finali, lievemente danneggiato
l’angolo inferiore destro delle carte 217-223, lievi macchie d’umido
marginali alle prime e ultime carte, bruniture; pergamena d’epoca.
Seconda edizione. La seconda carta iniziale, contenente la dedica
dell’Ingegneri a Federico Della Rovere, si trova dopo le 6 carte
dei ‘Prolegomeni’ e immediatamente prima del testo euclideo.
Nella dedica l’Ingegneri dichiara di aver deciso di ristampare
la traduzione italiana degli ‘Elementi’ di Euclide fatta da Federico Commandino
perché gli esemplari della stampa precedente (si riferisce certamente alla prima edizione
della traduzione italiana, uscita a Urbino nel 1575 per i tipi di Domenico Frisolino ‘in casa
di Federico Commandini’ nel 1575) sono ‘in vano… hoggi ricercati presso i librari’
e le poche copie rimaste sono custodite come se fossero preziosi gioielli.
€ 600,00
135
585
Libri antichi e rari
586 Lotto di 3 manoscritti
Libro primo degli elementi di Geometria secondo l’ordine di Euclide.
Italia, secolo XVIII.
Manoscritto cartaceo (236 x 180mm.) 58 carte esemplate in corsiva al recto e al verso, 34 tavole disegnate solo recto, ciascuna
con 6 disegni geometrici, legatura moderna in mezza pergamena (lente le cerniere). Il lotto è arricchito da altri due manoscritti,
gli Elementi di Storia Universale del Signor Professore D. Gianbatta De Cristoforis, manoscritto cartaceo del secolo XIX di 356
pagine e un Tractatum de Divinitate, et canonicitate Sacrorum Bibliorum sive communi, sive in particulari. Unito un volume a
stampa con le Tavole dei logaritmi dei numeri naturali da 1. fino a 20000. stampato a Modena nel 1772. Bell’insieme.
€ 300,00
587 La femme - Confidence intimes……
Raro album campionario degli anni Venti del Novecento con quattro illustrazioni di soggetto erotico-femminile eseguite a punta
secca e colorate a mano su cartoncino (cm. 28,5 x 23).
€ 150,00
588 Ferguson, James
Astronomy explained upon sir Isaac Newton’s principles, and made easy to those who have not studied
mathematics. The second edition.
London, printed for, and fold by the Author, at the Globe, opposite Cecil-Street in the Strand, 1757.
In 4°; (8)-283-(9) pp.; antiporta incisa si rame, 13 tavv. incise su rame fuori testo, più volte ripiegate, numerazione originale I-XIII;
carte leggermente brunite; legatura d’epoca in piena pelle, ai piatti duplice filetto dorato, filetti dorati al dorso (cerniere restaurate); in custodia cartonata. Ferguson, James (1710-1776) Astronomie des demoiselles ou entretiens entre un frère e sa soeur
sur la mécanique céleste… Traduite de l’anglais, revue et augmentée par M. Quétrin. Paris, Raynal, libraire-éditeur, 1827. (Al
colophon:) A. Pihan Delaforests, imprimeur de Monsieur le Dauphin. In 8°; (8)-232 pp.; 6 tavv. incise fuori testo, due delle quali
con sistema mobile ottimamente conservato; fioriture; piena pelle coeva, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro. Due opere
dell’astronomo inglese James Ferguson, molto diverse fra loro. La prima opera è in seconda edizione ed è particolarmente rara
nelle biblioteche italiane; ottimamente incise, ben conservate e di grande interesse scientifico sono le 13 tavole incise su rame,
tutte su disegno dello stesso Ferguson e incise da G. Child e J. Mynde; in particolare è suggestiva l’antiporta, intitolat ‘The Orrery,
made by James Ferguson’. La seconda opera è, sotto forma di un dialogo, un curioso tentativo di spiegare i movimenti e le caratteristiche dei corpi celesti ai giovani che non conoscono né la geometria né la matematica. Nell’opera originale inglese il testo
era rivolto ai giovani in generale, ma il traduttore avverte di aver cambiato il titolo, rivolgendosi alle ‘demoiselles’, perché il libro ‘a
réellement été fait pour une demoiselle’: infatti le conversazioni ‘furent dictés par Ferguson lui-même à un jeune seigneur anglais
qui donnait des leçons à sa soeur’.
€ 350,00
589 Ferretti, Giulio
De re et disciplina militari aureus tractatus … Antiquorum exemplis, nec non et recentium gestis munitus: ad commune omnium Principum, Iurisconsultorum, Militumque utilitatem nunc primum in lucem
aeditus…
Venetiis, apud Bologninum Zalterium, 1575.
590
In 4°; (108)-426-(1-1b.) pp.; al frontespizio marca tipografica xilografica e firma di possesso di mano coeva: ‘Sp. Io. Baptista
Bottinus’; macchie d’umido e fioriture nelle prime e ultime carte, piccoli buchi di tarlo intaccano qualche lettera del testo; piena
pergamena antica. BMSTC, 248; Adams, F307. Prima edizione, pubblicata postuma, di questa ponderosa opera del giurista ravennate Giulio Ferretti, membro del Collegio dei giureconsulti di Roma, nonché cavaliere e conte palatino su nomina di papa
Clemente VII. Alcune notizie biografiche sono offerte dalla vita del Ferretti scritta da Girolamo Rossi che si legge alle pp. (4-5). Trattato di grande interesse storico, perché il Ferretti
ricostruisce ogni aspetto dell’organizzazione militare dell’antica Roma: arruolamento dei
soldati, giuramento di fedeltà, disciplina, diserzione, pene, insegne, accampamenti, assedi,
scelte del luogo dove attaccare battaglia e modalità di attacco, costruzione di fortificazioni,
guado dei fiumi ecc.; un capitolo è dedicato alla ricerca dell’acqua potabile e alla costruzione di cisterne (p. 233), un altro (p. 224) all’allevamento e addestramento dei cavalli da
utilizzare in battaglia e alla fine si parla anche di prede, feste, tregue e ‘otium militare’.
€ 1.000,00
590 Ficino, Marsilio
Opera… una cum Gnomologia… (Tomus primus) (- secundus).
Basileae, ex Officina Henricpetrina, 1576.
2 volumi in folio. Vol. I: (30-2 bianche)-1012 pp.; al frontespizio marca tipografica xilografica. Vol. II: (6-2 bianche)-1013-1979-(41) pp.; al frontespizio marca tipografica xilografica; alcuni quaderni bruniti; piena pergamena rigida coeva. L’opera contiene tra l’altro De
christiana religione, De immortalitate animorum, In epistolas D. Pauli, Praedicationes,
Commentaria in omnia Platonis opera, In Plotinum ecc. Adams F413.
€ 1.000,00
136
Libri antichi e rari
591
591 Filangieri, Gaetano (1752-1788)
La scienza della legislazione. Tomo I (- VIII). Genova, presso Jvone
Gravier librajo, 1798. 8 volumi in 8°
592
Al I vol. antiporta con il ritratto del Filangieri inciso su rame; mezza tela moderna. L’opera principale di questo grande giurista napoletano, che fu tradotta subito in più lingue e
procurò al suo autore stima e riconoscimenti internazionali da parte del mondo politico,
giuridico e anche finanziario. Divisa in cinque libri, l’opera nasce sotto l’influenza dal
pensiero illuministico e delle teorie fisiocratiche. Da una parte sostiene la riforma della
procedura penale, la libertà del commercio, l’esigenza di un sistema di educazione
pubblica, dall’altra condanna con fermezza ogni sperequazione economica e sociale,
affermando la necessità di porre fine alle disuguaglianze civili e agli abusi feudali. In
lotto con: Montesquieu, Charles-Louis de Secondat, baron de Spirito delle leggi con
le note dell’abate Antonio Genovesi. Tomo primo (- quarto). Napoli, Domenico Terres
negoziante di libri, s.a. (ma 1777). 4 volumi in 8°. Al I vol. due belle antiporte incise su
rame: la prima con il ritratto di Antonio Genovesi (‘M. Seb. Gampiccoli sc.’), la seconda
con il ritratto del Montesquieu all’interno di una composizione allegorica (‘MS. Giampiccoli inc.’); sui frontespizi dei 4 voll. il nome dell’editore appare all’interno di una vignetta
calcografica incìsa da C. Pignatari; mezza tela moderna. Nell’interessante ‘Prefazione
dell’editore’ (datata Napoli, 4 agosto 1777) si dà conto dei vari scritti che accompagnano la traduzione, con l’avvertenza che egli ha voluto rivedere la traduzione italiana,
appena apparsa in Italia perché in molti passi il traduttore non aveva ben compreso il
pensiero del Montesquieu. Inoltre appare per la prima volta tradotto in italiano, accanto
al solito Elogio del d’Alembert, l’Elogio del Maupertuis. In corsivo l’editore ha voluto
pubblicare le note del Genovesi, ‘il cui originale conservo nel mio studio privato’ (p. V).
Alla fine dei 31 libri dello Spirito delle leggi si leggeranno la Difesa che ne fece
lo stesso Montesquieu (vol. IV, pp. 81-139), il Ringraziamento sincero ad un uomo caritatevole attribuito a Mons. De Voltaire
(pp. 140-144) e il breve dialogo fra Lisimaco e Callistene (pp. 145-148). Sono estremamente interessanti le note del Genovesi
(1713-1769), pensatore di chiara coscienza riformatrice, ma decisamente antiroussoniano, perché convinto che responsabile del
degrado dei valori naturali sia non la civiltà ma una cattiva legislazione. Del lotto fa anche parte: Rousseau, Jean Iacques
Du contrat social ou principes du droit politique. Edition sans cartons, à laquelle on a ajoûté une Lettre de l’Auteur au seul
Ami qui lui reste dans le monde. Amsterdam, chez Marc-Michel Rey, 1772. In 8°; VIII-283-(1b.) pp.; piena pergamena d’epoca.
Ottimo esemplare.
€ 200,00
92 Filangieri, Gaetano (1752-1788)
5
La scienza della legislazione. Tomo primo (- quinto).
Filadelfia (= Livorno), nella Stamperia delle Provincie
Unite, 1819.
5 volumi in 8°; completi; nel I vol. antiporta con inciso il ritratto dell’autore (‘Ang. Emilio Lapi del. et sculp., Raph. Morghen
direxit’); bruniture per qualità della carta, lieve macchia marginale
all’antiporta, piccoli buchi di tarlo restaurati alle ultime carte del V
vol.; mezza pelle moderna, dorso decorato a piccoli ferri impressi
in oro, nome dell’autore, titolo e numero progressivo del volume
impressi in oro. Nell’’Avviso degli editori’ si legge che ‘il favorevole
accoglimento, e le replicate richieste che vengon fatte continuamente delle edizioni di Filadelfia della “Scienza della legislazione” ne ha determinati ad eseguirne la quarta, nella quale si
riuniscano tutti i pregj delle altre, con aggiugnervene dei nuovi’;
l’edizione è stata corretta ‘nel testo e nelle note, ed impressa con
un’eleganza tipografica di gran lunga superiore alle suddette, non
che ad ogni altra edizione di quest’opera, finor pubblicata’. Nella
presente edizione è importante la lunga biografia che con il titolo
Elogio storico Donato Tommasi pubblica all’inizio del I volume
(pp. I-CI). Il Tommasi fu l’amico che assistette negli ultimi giorni
di vita il Filangieri e subito dopo la morte ne riordinò le carte. Sia
pure attraverso una certa retorica, legata allo stile del tempo, ma
comunque ricca di intensa commozione, il Tommasi ricostruisce
la formazione e lo sviluppo del pensiero del Filangieri e soprattutto la tormentata gestione dell’ultimo libro, il quinto, dedicato
alla religione, e rimasto interrotto dalla morte dell’autore. E’
interessante rilevare che, a differenza, ad esempio, dell’edizione
genovese del 1798, gli editori livornesi pubblicano a p. 155 del
vol. V l’Avviso della prima edizione napoletana, in cui il Filangieri
si raccomanda di pubblicare in calce al quinto libro sotto il titolo
Note giustificative de’ fatti le note da lui preparate e indispensabili per dare ‘appoggio’ alle ‘teorie in questo volume comprese’.
Per quello che il Filangieri avrebbe voluto dire in questo quinto
libro si leggano le illuminanti pagine LXI-LXII del Tommasi.
€ 1.000,00
137
Libri antichi e rari
593 Lotto di 5 opere
Flamm, Pierre, Guide pratique du constructeur d’appareils économiques de chauffage pour les combustibles solides et gazeux,
Paris, Eugène Lacroix, 1864. Ardenni, F., Manuale del fabbricante di stufe e del togli-fumo ossia trattato semplice e compito di
quest’arte… Opera adorna di stampe. Prima versione italiana, Torino, Editori dell’Enciclopedia scelta, 1830 (4 interessanti tavole
incise fuori testo, più volte ripiegate). Andreini, Angelo L., Sfere cosmografiche e loro applicazione alla risoluzione di problemi
di geografia matematica. Parte prima (- seconda), Milano, Ulrico Hoepli 1907 (Manuali Hoepli. Serie scientifica, 376-377), con
illustrazioni. Lockyer, J. Norman, Astronomia… Settima edizione aumentata e in parte rinnovata da Luigi Volta, Milano, Ulrico
Hoepli 1925 (Manuali Hoepli), con illustrazioni. La Leta, Biagio M., Cosmografia. Uno sguardo all’universo, Milano, Ulrico Hoepli
1895 (Manuali Hoepli, CXCI), con illustrazioni.
€ 200,00
594 Lotto di 2 opere
594
595
Flaubert, Gustave The temptation of Saint Anthony. Translation by
Lafcadio Hearn. Decorated with wood cuts by Harry Cimino. New
York and London, Harper and Brothers, (1932). In 4°; (4)-VIII-217(1b.) pp.; numerose tavv. a colori fuori testo di grande originalità
e numerosissime illustrazioni nel testo; tela editoriale. In lotto con:
Vite de’ Santi scritte di nuovo da letterati francesi e italiani. Edizione
illustrata da magnifiche incisioni in legno e in acciajo. Prato, Tipografia F. Alberghetti e C., 1850. In 4°; la numerazione ricomincia per
ognuna delle 52 Vite; le numerosissime illustrazioni sono elencate
nell’Indice descrittivo posto subito dopo il frontespizio; piena pelle,
ai piatti cornice impressa a freddo, al centro del primo piatto titolo
impresso in oro, dorso decorato in oro. Due libri che rappresentano
due stili illustrativi completamente diversi: il primo con una illustrazione che cerca nella ripetizione dei nudi e nell’uso particolare del
colore la propria originalità, il secondo che interpreta alla perfezione
l’illustrazione del libro romantico italiano alla metà dell’Ottocento.
€ 150,00
95 Fludd, Robert
5
Utriusque cosmi maioris scilicet et minoris metaphysica, physica atque technica historia in duo volumina
secundum cosmi differentiam divisa. Tomus primus: de macrocosmi historia in duos tractatus divisa.
Oppenhemii, aere Johan-Theodori De Bry, typys Hieronymi Galleri, 1617.
In 4° grande; front. e pp. 1-2, 1 carta bianca, 7-206-(6) pp.; mancano le cc. A2 e A3; note manoscritte nel testo e sottolineature; leggermente rifilato il margine esterno, gora di umidità alle ultime carte; cartonatura moderna. Pima edizione. Trattato I del
tomo I diviso in 7 libri. Opera ampiamente illustrata con suggestive incisioni in rame, forse disegnate dallo stesso Fludd e incise
da Matthias Merian. La complessa opera filosofica sottende il pensiero di Fludd che si potessero coniugare le scienze esatte e la
medicina con la religione e l’occultismo, la cabala e le arti magiche; questo è uno studio sul macrocosmo, sul sistema planetario,
sull’universo e l’uomo, ma anche sulla musica, basato sulla riscoperta del neoplatonismo di Ficino e Pico, sulla lettura del libro del
Genesi e sull’anticopernicanesimo.
€ 1.500,00
596 Della fortificazione.
(Italia, sec. XVIII, prima metà).
Ms. cartaceo (cm. 18,6 x cm. 25,2) di 195-(39) pp., numerazione originale a penna da 1 a 195, numerazione recente a matita
per le restanti 39 pagine, l’ultima delle quali sembra un abbozzo di cabreo; esemplato da una sola mano (eccetto 8 delle pagine
numerate a matita) in una corsiva regolare della prima metà del sec. XVIII; molte correzioni apportate dalla stessa mano; 87
figure disegnate a china, alcune delle quali acquerellate d’epoca, raccolte in 67 tavole più volte ripiegate (in alcune tavole sono
presenti più figure); all’inizio è inserito anche un foglio ripiegato con la raffigurazione, acquerellata d’epoca, di una fortezza, alla
fine, prima della p. (3) è inserito un foglio con il disegno della ‘tavoletta’, numerosi disegni geometrici alle pp. 35 e 37; leg. in
mezza pergamena coeva. Testo di autore ignoto, apparentemente inedito, di grande interesse storico-architettonico-militare, che
si presenta come un manuale per ingegneri che devono costruire fortificazioni moderne, ‘circondate da buone mura, baluardi,
fossi, rivelini, mezze-lune, controguardie, opere a corno, tenaglie, corone, terrapieni e strade coperte ed altre opere esteriori tutte
neccessarie ad una buona fortificazione’, tenendo sempre presente che lo scopo principale dell’arte della fortificazione è quello
‘di ritardare con poca gente i vantaggi dell’inimico e di far svanire le sue speranze’. Divisa in cinque parti, l’opera analizza vari tipi
di fortificazioni: antica e moderna, naturale e artificiale, composta, regolare ed irregolare, offensiva e difensiva. Di ognuna sono
indicate le caratteristiche strutturali, le misure, le qualità positive e gli eventuali svantaggi, sempre con riferimento alle tavole
che accompagnano il manoscritto. Ad esempio, l’autore discute le fortificazioni proposte dal celebre ingegnere militare francese
Vauban (morto nel 1707), descrive le fortificazioni piemontesi (pp. 46 sgg.), quelle spagnole (pp. 54 sgg.), analizza i metodi
di costruzione delle fortificazioni ‘esterne’, cioè quelle al di là del fossato, ‘dalla parte della campagna’ (pp. 93 sgg.), dà ampio
spazio alle fortificazioni di ‘piazze irregolari’, cioè con ‘lati, baluardi ed angoli disuguali e dissimili’, e a quelle che sono situate su
alture o in riva a un fiume o in riva al mare; spiega, nella sezione dedicata alla ‘fortificazione offensiva’, i modi di conquistare una
fortificazione, o per fame o per forza d’armi (pp. 147 sgg.); esamina come si può fortificare ‘un quartiere d’armata’ (pp. 154
sgg.), l’uso dell’artiglieria per difendere una fortificazione (pp. 164 sgg.), le tipologie degli attacchi, l’uso delle gallerie dove far
scoppiare le mine ecc. Il testo delle pp. 11-33 è in francese. Le tavole sono eseguite con grande perizia e sono di straordinario
interesse come documento delle costruzioni militari della prima metà del sec. XVIII.
€ 800,000
138
Libri antichi e rari
597
597 Francesconi, Daniele
Illustrazione di un’urnetta lavorata d’oro e di varj altri metalli all’agemina
coll’iscrizione ‘Paulus Ageminius faciebat’.
Venezia, dalla Stamperia Palese, 1800.
In 4°; (50)-CII pp.; 3 tavv. incise su rame fuori testo, più volte ripiegate (‘Joseph Mezzani delin., Ant.
Sandi inc.’); mezza pergamena d’epoca. Prima edizione di una certa rarità. Questo scritto dell’abate
Francesconi venne da lui letto il 5 aprile 1800 in una sessione dell’Imperiale Regia Accademia di
Padova, della quale l’abate era pensionario. L’opera prende avvio dall’esame di una ‘urnetta’ o ‘cassettina geografica’, ritrovata presso un negoziante veneziano in ‘ruga a Rialto’, lunga 11 pollici, larga
7 e alta 5, ornata all’interno e all’esterno con un lavoro di ageminatura in oro e argento riproducente una serie di carte geografiche e recante la scritta ‘Paulus Ageminius faciebat’. La ‘cassettina’
fu ammirata anche da Antonio Canova, che la giudicò un lavoro eccellente, dichiarando che solo a
Roma ne aveva veduto una simile, la quale era considerata ‘come cosa unica tra le preziose rarità
dell’arte’. Il Francesconi entra in polemica con lo scritto di un altro abate, Mauro Boni, Notizia di una
cassettina geografica, opera di commesso d’oro e d’argento all’agemina, Venezia 1800, pubblicata tra le Memorie per servire alla Storia letteraria ec., per l’anno 1799, semestre II, parte I, art. XVII.
Il Boni l’aveva giudicata arte milanese del sec. XVI inoltrato, mentre il Francesconi le ritiene eseguita
da un artista veneziano della prima metà del secolo; la discussione riguarda anche l’interpretazione
della scritta con il nome dell’artista. Ma la parte forse più importante e interessante dello scritto
del Francesconi è quella in cui egli, portando una ricca serie di fonti e di documentazioni, discute
dell’origine della parola ‘agemina’ e dell’arte dell’ageminatura, anche presso i Persiani e gli Arabi
(pp. I-XXXVI). A giudizio del Francesconi l’urnetta risale a un periodo posteriore al 1492, perché
viene indicato nella grande carta geografica il Nuovo Mondo con il nome di ‘Terra di Santa
Croce’ (la parola ‘croce’ è indicata nella tav. 1 con il segno relativo), ma anteriore alla circumnavigazione dell’Africa da parte di Magellano e quindi anteriore al 1519/1520; interessante la sua descrizione di un planisfero ‘turchesco’ del 1559. Sono numerosissime
le citazioni bibliografiche fatte dal Francesconi, sia nella sezione dedicata all’ageminatura sia in quella dedicata ai problemi geografici
sollevati dall’analisi delle regioni ageminate sull’urnetta: da Benvenuto Cellini e dal Vasari ai viaggi di Pietro Della Valle, dalle opere del
Lomazzo e dalla ‘Piazza universale’ del Garzoni agli scritti dell’Assemani, del Félibien, del Finé.
€ 350,00
598 Frangipani, Antigono
Istoria dell’antichissima città di Civitavecchia…,
Roma, Stamperia di Pallade, per Niccolò e Marco Pagliarini, 1761.
598
In 4° (vignetta incisa su rame al frontespizio e interessante tavola a piena
pagina incisa su rame raffigurante il porto di Civitavecchia; la pubblicazione
presenta 32 pp. numerate I-XXXII e le rimanenti numerate 33-279; piena
pelle marmorizzata d’epoca, al dorso piccoli ferri impressi in oro).
Ottimo esemplare completo. Altra copia priva della tavola. In lotto con:
Annovazzi, Vincenzo, Storia di Civitavecchia dalla sua origine fino all’anno 1848,
Roma, Tipografia Ferretti, 1853, in 4° grande (7 tavv. litografiche, le ultime 2
più volte ripiegate; tela editoriale). L’esemplare presenta alla fine
con numerazione I-CXXII lo Statuto antico di Civitavecchia volgarizzato
nel 1451. Ottimo esemplare completo. Due testi in prima edizione,
molto documentati, sulla storia della città di Civitavecchia. Particolarmente
preziosa la testimonianza della tavola settecentesca, che mostra il porto
della città utilizzato dalle navi dello Stato della Chiesa. Infatti il Frangipani era
un nobile romano con il titolo di ‘capitano col comando in capite della truppa
pontificia di sbarco sopra li bastimenti da guerra papalini’. Molto bella anche
la grandissima tavola n. 6 (dopo p. 448) del libro dell’Annovazzi,
con la ‘Veduta generale della città e porto di Civitavecchia’, perfettamente
conservata. La tav. n. 7 (dopo p. 462) raffigura l’’Antimurale del porto
di Civitavecchia veduto dalla parte interna’.
€ 600,00
599 Galeani Napione, Gianfranco
Storia metallica della real casa di Savoia.
(In fine:) Torino, dalla Stamperia Reale, 1828.
In folio; (4)-VIII-(55-1b.) pp.; frontespizio inciso su rame (‘Boucheron del.t, Palmieri sculp.’), dedica al re Carlo Felice di Sardegna
incisa su rame, 27 tavv. incise su rame, numerate I-XXVII; mezza pelle d’epoca, dorso ornato a filetto impressi in oro, cartonatura marmorizzata. Legatura un po’ stanca, ma ottimo esemplare. Nella prefazione il Galeani Napione elogia l’iniziativa del re
Carlo Felice, il quale, realizzando un progetto del suo predecessore, Carlo Emanuele III, ha deciso di ‘perpetuare, mediante le
arti figurative’, il nome di tutti i principi sabaudi, scegliendo la modalità della ‘storia metallica’, cioè attraverso il conio di medaglie.
Naturalmente, sottolinea il Galeani Napione, le fattezze raffigurate, a parte quelle documentate dalle monete e dai ritratti a partire
dal sec. XV, sono tutte ‘ideali’. Di grande interesse è la trattazione che segue questa prima parte, nella quale il Galeani Napione
espone la documentazione da lui trovata sui ritratti effettivi dei sovrani, la testimonianza dei tentativi già fatti in precedenza per
coniare le medaglie, la decisione di Carlo Felice di procedere al conio in rame, i dubbi storici riguardanti alcuni principi sabaudi a
partire dal fondatore, il mitico Beroldo originario della Sassonia. Il lavoro di conio fu affidato al ‘valente artista’ Pietro Palmieri; per
gli ‘emblemi dei rovesci’ e per le leggende intervennero lo stesso Galeani Napione e l’archivista di corte Pietro Datta. Da rilevare
la grande finezza delle incisioni di questa opera ‘ufficiale’.
€ 300,00
139
Libri antichi e rari
600 Galvani, Giacomo
Il Flagello delli vitii, Satira.
Ms. cartaceo in folio piccolo di (54-2 bianche) pp., esemplato da un’unica mano in una chiara scrittura corsiva; legatura in pergamena coeva. Ex libris J.T. Dortmond. Opera apparentemente inedita, indirizzata a un Signor Antonio. L’autore fu forse un predicatore domenicano.
€ 400,00
600
601
602
601 Gargano, Francesco
Italiani e stranieri alla Mostra della Rivoluzione Fascista.
Roma, Società Anonima Imprese Editoriali, 1934.
pp. 733, copia numerata n. 2507 con copertina rigida lievemente sciupata recante un vistoso fascio littorio in metallo applicato al
fronte. Volume edito in occasione della Mostra della Rivoluzione Fascista con numerose fotografie in bianco e nero e intercalari a
colori monocromatici.
€ 500,00
602 Gastaldi, Giacomo
Pedemontanae vicinorumque Regionum.
Carta geografica incisa in rame con coloritura antica del Piemonte, tratta da atlante stampato da Abraham Ortelius ad Amsterdam
(395 x 560 mm.). Qualche piccolo restauro.
€ 200,00
603 Gatteri, Giuseppe
Storia veneta espressa in centocinquanta tavole inventate e disegnate
da Giuseppe Gatteri sulla scorta
delle cronache e delle storie
e secondo i vari costumi del tempo.
Venezia, Giuseppe Grimaldo tip. calc.
lit. editore, 1864.
603
Seconda edizione. Vol. I. In 4° oblungo; pp.
n.n.; antiporta litografica allegorica, 150 tavv.
incise, numerate 1-150, ognuna delle quali è
spiegata da 1 o più pagine a stampa; brunita
la tav. 150; mezzo marocchino bordeaux,
decorazioni in oro ai due piatti, titolo impresso
in oro al centro del piatto anteriore, dorso
ornato a piccoli ferri impressi in oro, tagli
dorati. Ottimo esemplare completo. Nonostante l’indicazione del titolo, ‘vol. I’, l’opera è
completa. Le sue 150 tavole costituiscono il
lavoro principale di Giuseppe Gatteri, pittore,
litografo e illustratore triestino. Le illustrazioni,
di grande finezza e di notevole fantasia, sono
caratterizzate da un tipico gusto romantico. la ricostruzione della storia di Venezia parte dalla sua fondazione e arriva al 1797. Le
incisioni sono opera di Antonio Viviani, nato nel 1797 e morto nel 1854, poco dopo la prima edizione dell’opera (1852).
150,00
140
Geografia
605
604 Cacciatore, Leonardo
Nuovo Atlante istorico.
Quarta edizione.
Volume I (- quarto).
Firenze, Tipografia all’insegna
di Dante, 1831-1833.
4 volumi in 4° oblungo. Vol. I: (4)-36815-(1b.) pp. Vol. II: 384-19-(1b.) pp. Vol.
III: 481-(3)-18-(2 bianche) pp. Vol. IV:
143 tavv. incise a colori, numerate I-CXXX
perché alcune carte sono numerate con
le lettere alfabetiche; manca il frontespizio. Macchie d’umido diffuse nei primi 3
volumi, piccolo strappo marginale alle pp.
221-226 del I volume; mezza pelle, cartonatura marmorizzata (abrasioni ai dorsi,
in particolare al vol. III). Di particolare
importanza sono le notizie e le tavole
illustrate riguardanti l’Africa e l’Asia. Nella
presente edizione tutte le tavole sono
state raccolte in un solo volume, il IV,
intitolato al dorso Atlante storico.
€ 400,00
605 Carte geografiche
Insieme di 32 carte geografiche colorate a mano tratte dal volume: Tindal, N. The continuation of Mr. Rapin’s History of England,
London, 1744. Le carte (di dimensioni cm. 56 x 44 circa) riguardano principalmente località delle Fiandre, della Francia, della
Spagna e piani di battaglie avvenute durante la Guerra di successione spagnola.
€ 1.200,00
606 Expilly, Jean-Joseph de
Le Géographe manuel, contenant la description de tous les pays du monde… le caractère de leurs habitants… les changes et les monnaies des principales places de l’Europe, en correspondance avec Paris
... Nouvelle édition avec des cartes géographiques
Paris, chez Le Jay, libraire, 1777.
In 12°; (4)-396 pp.; 6 tavv. fuori testo incise su rame, più volte ripiegate; al verso del piatto anteriore si legge la seguente nota
manoscritta: ‘Comprato in Napoli per me da D. Giacinto Petroni nel 1790 per carlini cinque’; alcune carte brunite, macchie
d’umido alle prime e ultime carte; piena pelle marmorizzata d’epoca, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro. L’abate geografo
Jean-Joseph d’Expilly con questo Manuel ottenne un grande successo nella seconda metà del sec. XVIII, grazie soprattutto alle
notizie pratiche in esso contenute: si vedano, ad esempio, le pp. 174-272, contenenti le indicazioni delle strade e delle distanze
fra Parigi e le principali città del mondo; è invece un interessante trattato commerciale la sezione che occupa le pp. 273-fine con
indicazioni su lettere di cambio e monete.
€ 200,00
607 Formiggini, Luigi Raffaele
Nuovo dizionario geografico, topografico, storico, statistico e commerciale. Compilato e portato a molto
maggior estensione di qualunque altro simile dizionario italiano. In quattro volumi distribuito. Tomo I (- IV).
Milano, dai tipi di Giovanni Bernardoni, 1813-1814.
4 volumi in 4°; il nome dell’autore, indicato con le sole iniziali al frontespizio dei primi 2 volumi, è sciolto nel frontespizio dei voll.
III-IV; lievi macchie alle prime carte del II vol.; mezza pelle antica, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro. Ottimo esemplare
completo. In lotto con le altre seguenti opere: Nuovo dizionario geografico universale statistico-storico-commerciale compilato sulle grandi opere di Arrovvsmith, Besching, Balbi… conforme alle ultime politiche transazioni e alle più recenti scoperte.
Ridotto a maggior estensione di qualunque altro dizionario italiano… Opera originale italiana di una Società di dotti. Tomo I
(-IV). Venezia, dai tipi di Giuseppe Antonelli ed., 1826-1835. 11 volumi in 4° ( i 4 tomi divisi in più parti); bella legatura d’epoca
in mezza pelle, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro, titolo dell’opera e indicazione progressiva dei volumi da I a XI in oro.
Scompleto; Nuovissima guida dei viaggiatori in Italia. Arricchita di carte geografiche generali e postali, di 12 piante topografiche
delle città principali e d’incisioni rappresentanti alcuni capi lavori di pittura. Terza edizione notabilmente accresciuta e corretta.
Milano, Epimaco e Pasquale Artaria editori, 1834. In 4°; (2)-XV-(1)-480 pp.; 12 carte topografiche delle principali città italiane
incise su rame fuori testo, più volte ripiegate, 9 incisioni di pitture a piena pagina fuori testo, 8 grandi carte geografiche riguardanti
l’Italia incise su rame fuori testo, più volte ripiegate; leggeri danni alla carta geografica dopo p. 56; piena pelle d’epoca, dorso ornato a filetti e piccoli ferri impressi in oro; in custodia cartonata. Ottimo esemplare completo; Moore, John A View of Society and
manners in Italy: with anecdotes relating to some eminent characters. In two volumes. The third edition, corrected. Vol I (- II).
London, W. Strahan and T. Cadell, 1783. 2 volumi in 4°. Vol. I: XV-(1b.)-520 pp. Vol. II: XII-508 pp.; lievi bruniture per qualità della
carta; bella legatura d’epoca, ai piatti filetto impresso in oro, dorso decorato a piccoli ferri impressi in oro. Ottimo esemplare.
€ 350,00
141
Geografia
608 Guthrie, William
Compendio di geografia universale ragionata, storica, e commerciale… colla geografia antica, rifusa
nella moderna. Seconda edizione italiana nella quale sono accennati i cangiamenti politici sino al trattato di Vienna…
Milano, dalla Stamperia e Fonderia di G. G. Destefanis, 1810.
In 4°; (16)-724-XCIII-(1b.-2) pp., la numerazione si interrompe dopo p. 416, per lasciare il posto alle pp. con numerazione romana, per poi riprendere normalmente da p. 417 fino alla fine; 7 grandi carte geografiche incise su rame a colori fuori testo, più
volte ripiegate, 2 tabelle cronologiche e di monete, anch’esse più volte ripiegate; al verso del piatto anteriore interessante nota di
possesso datata 1813; piccoli strappi marginali, il più delle volte per fallo originario della carta; piena pelle marmorizzata d’epoca,
ai piatti leggera cornice impressa in oro, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro (lievi danni alle cerniere); in custodia cartonata. Seconda edizione corretta ed accresciuta (la prima uscì a Milano nel 1809 sempre presso lo stesso editore) in un ottimo
esemplare con belle carte geografiche incise su rame e a colori da Marco Di Pietro, raffiguranti la carta generale del mondo,
l’Europa, la carta generale e politica dell’Italia, l’Asia, l’Africa, il nord America e il sud America. Interessanti le due grandi tabelle più
volte ripiegate, la prima con la ‘Tabella dell’antica divisione geografica dell’Alemagna’ (dopo p. 288) e la seconda con il ‘Quadro dei dipartimenti, distretti, cantoni, comuni, popolazione e superficie quadrata del Regno d’Italia’ (dopo p. 416). Le aggiunte
in questa seconda edizione riguardano soprattutto l’Italia: le pagine a lei dedicate sono passate da 48 a 174, grazie anche alle
informazioni chieste dall’editore a tutti i prefetti del Regno e riguardanti i rispettivi dipartimenti.
€ 300,00
608
609
609 Marmocchi, Francesco Costantino
Atlante di geografia universale preceduto da un vocabolario de’ nomi tecnici della geografia, corredato
di specchi statistici delle divisioni politiche della Terra…
Firenze, per Vincenzo Batelli e Figli, 1838.
In folio; (7-1b.)-19-(1b-14)-(38-8-38-2) pp.; 67 tavv. a colori incise su rame, molte delle quali doppie e più volte ripiegate,
numerate I-LVIII (le tavv. XVIII, XXIV, LVI costituite da 2 tavv., le tavv. XXI, XXII, XXVI da 3 tavv.); macchia solo al verso della carta LIII;
mezza pelle d’epoca, dorso decorato a piccoli ferri impressi in oro e a freddo (leg. lievemente stanca). Ottimo esemplare. Prima
edizione di una certa rarità, illustrata da una serie di belle tavole, molto ben conservate, di grande interesse sia dal punto di vista
geografico sia dal punto di vista storico.
€ 400,00
610 Nicolosi, Giovan Battista
Teorica del globo terrestre et esplicatione della carta da navigare…
Roma, per Manelfo Manelfi, 1642.
In 12°; (24)-235-(5) pp.; antiporta incisa su rame; qualche lieve macchia d’umido ad alcune carte, bruniture alle prime carte;
piena pergamena d’epoca. Manca a BMSTC (sec. XVII). Prima edizione, dedicata al cardinale Francesco Montalto da parte di
questo geografo palermitano, docente all’università di Roma, il quale si propone di spiegare, in modo pratico i principali problemi
geografici del suo tempo. Curiosa l’antiporta, con il globo terrestre dominato dallo stemma del cardinal Montalto.
€ 800,00
611 (Sepp, Christian)
Atlas des enfans ou Méthode nouvelle, courte, facile et demonstrative pour apprendre la géographie…
Nouvelle édition corrigée et fort augmentée.
Amsterdam, chez J. H. Schneider, 1773.
In 8°; (6)-VIII-252 (mal numerate) pp.; mancano le ultime 2 carte bianche?; antiporta incisa su rame (‘C.F.F. sc.’), al frontespizio vignetta incisa su rame, 24 tavv. incise su rame, acquerellate d’epoca, fuori testo, più volte ripiegate, numerate I-XXIV (‘C.
Sepp omnes fecit’); numerose macchie d’umido; piena pergamena antica, impressioni a freddo ai piatti e al dorso; in custodia
cartonata. Edizione di grande rarità. Documento prezioso per la storia dell’insegnamento della geografia nel secolo XVIII. L’autore
parte dal presupposto che per aiutare i giovani a viaggiare, dal momento che ‘il genere umano è come una grande famiglia i cui
membri comunicano fra di loro’ (p. II), bisogna insegnare la geografia, scegliendo però un metodo che privilegi la brevità e la
facilità a ricordare, senza insistere sulla storia naturale o politica (ibid.). La seconda parte (pp. 215-fine), illustrata da due tavole,
ha come titolo ‘Nouveau traité de la sphere’, per dare una serie di utili nozioni di astronomia, soprattutto per calcolare le distanze
fra i vari paesi.
€ 200,00
142
Libri antichi e rari
612 Geometria pratica
c. 1r: ‘Figure’. - c. 2r: ‘Geometria pratica’.
(Italia, Roma?, ultimi anni sec. XVIII)
Ms. cartaceo su carta azzurra (cm. 10,5 x cm. 14,7) di 89 carte (bianche le prime 14 e le ultime 5 carte); 72 tavole acquerellate
d’epoca (solo al recto), 8 delle quali sono frontespizi che aprono le varie sezioni, numerazione originale I-XXII, I-XXIV, I-XI (n.n. le
ultime 7 tavv.); lievissime macchie ad alcune carte; mezza pelle coeva, dorso decorato a piccoli ferri impressi in oro; in custodia
in mezza pelle. Elegante manoscritto inedito costituito da sette sezioni scientifiche (geometria pratica, fisica divisa in meccanica
dinamica e statica, idrostatica idraulica, astronomia, gnomonica, fisica sperimentale), prive di testo, illustrate da 64 tavole finemente disegnate e colorate. Le tavole presentano spesso visioni paesaggistiche o urbane che richiamano la città di Roma.
€ 1.500,00
613 Gerdil, Giacinto Sigismondo
Introduzione allo studio della religione.
Torino, Stamperia Reale, 1755.
In 4°; (24)-429-(1) pp.; frontespizio stampato in rosso e nero, stemma del pontefice Benedetto XIV; bella legatura coeva in piena pelle, con cornice e fregi dorati ai piatti, fregi e titolo in oro al dorso, tagli dorati. L’esemplare è legato con: Dissertazioni sopra
l’origine del senso morale e sopra l’esistenza di Dio, in dichiarazione di alquanti punti del primo volume della Introduzione allo
studio della religione. Torino, Stamperia Reale, 1755. In 4°; (2)-XCVI pp.; un legno al frontespizio, testatine e capilettera incisi su
legno. Prima edizione della Introduzione allo studio della religione, la principale opera del teologo e filosofo cardinal Gerdil. L’autore introduce l’opera con un excursus sulla natura e esistenza di Dio presso gli antichi filosofi; prosegue con la trattazione delle
sette Ionica e Italiana. Nelle Dissertazioni si tratta della percezione, immaginazione e facoltà intellettive, del concetto di bellezza,
della simmetria, della filosofia morale. Gerdil si dimostra seguace di Locke e Newton.
€ 400,00
614 Gerli, Carlo Giuseppe
Disegni di Leonardo da Vinci incisi sugli originali. Riprodotti con note illustrative da Giuseppe Vallardi.
Milano, presso gli editori Pietro e Giuseppe Vallardi, 1830.
612
In folio imperiale; (8)-20 pp.; al frontespizio marca tipografica, 60 tavv. incise su rame, le tavv. sono numerate da 1 a 45; manca
la tav. numerata 10, piccola macchia alla tav. 24; cartonatura editoriale parlante (stanca; mancanze al dorso nella parte superiore
e inferiore).
€ 200,00
613
614
615 Gilio, G. Andrea
Topica poetica, nella quale con bell’ordine si dimostrano le parti principali che debbono havere tutti
quelli che poetar disegnano.
Venezia, de’ Gobbi, 1580.
In 4°; (4)-77 pp.; al frontespizio bella xilografia che raffigura il Tempo, con le iniziali CZ; timbro a inchiostro al frontespizio; piena
pergamena coeva con titolo manoscritto al dorso. Ex libris Pollack-Parnau e Wurzbach. Opera dedicata a Giacomo Buoncompagni.
Coltissimo trattato sulla poesia, con ampio apparato antologico tra cui spiccano i versi del Petrarca, articolato in argomenti e figure
retoriche.
€ 400,00
616 Gioco della tombola
Raro insieme di 24 carte per il gioco della tombola colorate a mano e databili con probabilità alla seconda metà del secolo XIX.
Le carte riproducono fedelmente vari tipi di fiori e presentano didascalie in francese. Tracce di umidità e segni d’uso.
€ 1.250,00
143
Libri antichi e rari
617
617 Giovio, Paolo
Elogia Veris Clarorum Virorum Imaginibus Apposita.
Venezia, Tramezzini, 1546.
In folio; (4)-102-(4) cc.; marca tipografica incisa su legno al frontespizio, ripetuta
all’ultima carta, nota di possesso manoscritta al frontespizio e leggero timbro;
ininfluenti piccoli fori di tarlo; piena pergamena. Esemplare con ampi margini. Prima edizione rara di questo catalogo della più importante e nota galleria di ritratti
del Rinascimento. Questo bel catalogo a stampa di Giovio dei ritratti di studiosi
e scrittori, morti e vivi, non descrive i quadri stessi ma riproduce le iscrizioni che
egli aveva progettato per accompagnare i quadri. Questi elogia erano scritti a
inchiostro su cartigli di pergamena da apporsi sotto ogni ritratto. L’edizione non
è illustrata perché, Giovio spiega nella sua dedica a Ottavio Farnese, copiare i
ritratti sarebbe stato difficile e molto di più per contro si sarebbe potuto guadagnare dalla semplice lettura degli elogia (un precoce esempio di storia dell’arte
basata sui testi). Questi elogia diventavano inoltre per chi leggeva degli exempla,
modelli di condotta eccellente. Giovio collezionò i suoi ritratti raccogliendoli da
svariate fonti, non soltanto sollecitandone l’invio tramite lettere, ma anche copiando degli originali in altre collezioni, da monete e medaglie, o commissionandoli direttamente. Alcuni gli furono donati, per esempio Giulio Romano gli lasciò
le copie degli allievi di Raffaello dei ritratti di Bramantino nella Stanza di Eliodoro
al Vaticano prese prima che venissero cancellati dai nuovi affreschi. In questi vari
modi Giovio fu in grado di mettere insieme una straordinaria e incomparabile
galleria, forse la più grande di questo genere mai costituita, e diede nuovo impulso alla tradizione che vedeva la serie di uomini illustri adornare palazzi pubblici
italiani fin dal primo Rinascimento. E’ ancora oggi la fonte originale per conoscere
le fattezze di molti uomini famosi, inclusi Cristoforo Colombo e Cesare Borgia.
€ 2.000,00
618
618 Giovio, Paolo
De vita Leonis decimi Pont. Max. libri IIII. His ordine temporum accesserunt
Hadriani sexti Pont. Max. et Pompeii Columnae cardinalis vitae.
Florentiae, ex Officina Laurentii Torrentini, 1548.
In folio; (8)-116-(97-3 bianche) pp.; numerazione di mano coeva nella parte non numerata da c. 117 a c. 164; al frontespizio xilografia con lo stemma Medici-Toledo sormontato da corona entro cornice figurata e il motto ‘Videbunt iusti et laetabuntur’; sottolineature e rubriche marginali
di mani coeve; qualche macchia di inchiostro e bruniture in alcune carte, piccolo strappo marginale alle cc. O3-O4; piena pergamena antica (piccole macchie ai due piatti). Ma ottimo esemplare. Moreni, 12, n. 6; Adams, G689. Manca a BMSTC. Prima edizione. I 4 libri della Vita di papa
Leone X si concludono alla p. 116. Seguono la Vita di papa Adriano VI (pp. 117-155) e quella
del cardinale Pompeo Colonna (pp. 158-fine). Precedono tre dediche: la prima di Pier Vettori a
Cosimo de’ Medici, la seconda dell’autore ad Alessandro de’ Medici, signore di Firenze, e la terza,
sempre del Giovio, al suo grande protettore, il cardinale Ippolito de’ Medici; seguono quattro
distici del letterato napoletano Angelo Costanzo. La Vita di papa Leone X si chiude con il distico
scolpito sul suo sepolcro. Costruite secondo il gusto umanistico del ritratto storico e psicologico, le
tre biografie non solo rivelano la grande fedeltà del Giovio alla casa Medici (fu al servizio dei due
pontefici Medici, Leone X e Clemente VII, e per anni seguì il cardinale Ippolito de’ Medici nelle
sue missioni diplomatiche), ma costituiscono un prezioso affresco della Roma rinascimentale del
primo Cinquecento.
€ 800,00
619
619 Giovio, Paolo
Illustrium virorum Vitae.
Florentiae, in officina Laurentii Torrentini, 1549.
In folio; (8)-440(= 438, perchè omesse nella numerazione le pp. 177-178)-(1-1b.) pp.; al
frontespizio marca tipografica xilografica con lo stemma mediceo; rinforzo al margine interno del
frontespizio, leggero strappo marginale alle c. Bb3, Ff3, strappi marginali restaurati alle c. Hh1,
I3, Kk2-Kk3, bruniture in alcune carte per la qualità della carta; piena pergamena antica (dorso e
piatto anteriore parzialmente rovinati da tarli). Ma un buon esemplare. Moreni, 80, n. 28; Adams,
G663. Manca a BMSTC. Prima edizione di questa imponente raccolta di biografie di uomini
illustri, i cui nomi si leggono nell’indice al verso del frontespizio: 12 libri con le biografie dei 12
Visconti signori di Milano, un libro con la biografia di Francesco Sforza, duca di Milano, tre con
la vita di Consalvo Fernández de Cordoba (spagnolo, 1453-1515, chiamato Gran Capitano, che
assicurò alla Spagna il possesso completo del napoletano), infine sette libri con la biografia di
Francesco Ferdinando d’Avalos, marchese di Pescara. Queste biografie, insieme con gli Elogia e,
naturalmente, con gli Historiarum sui temporis libri, rappresentano una delle fonti più importanti
per la ricostruzione delle vicende storiche e politiche dei secoli XV e XVI. Il Giovio, attento osservatore della realtà del suo tempo, potè dedicarsi a questa ricostruzione grazie anche alla fitta
trama di rapporti di amicizia e di contatti diplomatici che riuscì a tessere durante il suo soggiorno
romano e fiorentino e durante i suoi numerosi viaggi al seguito del cardinale Ippolito de’ Medici.
€ 300,00
144
Libri antichi e rari
620
622
621
620 Giovio, Paolo
Elogia virorum bellica virtute illustrium veris imaginibus supposita, quae apud Musaeum spectantur.
Volumen digestum est in septem libros.
Florentiae, in officina Laurentii Torrentini, 1551.
In folio; 340-(3-1b.) pp.; al frontespizio marca tipografica xilografica con lo stemma mediceo e note di possesso di mano antica
cancellate con tratti a penna; sempre al frontespizio timbro di possesso reso illeggibile; al recto del primo foglio di risguardo,
firma di possesso di mano antica ‘Io. Iacobi Bettani’; piena pergamena antica. Legatura molto stanca ma per il resto un ottimo
esemplare. Moreni, 181, n. 33; BMSTC, 305; Adams, G639. Prima edizione. Opera ricchissima di biografie (ben 143) di personaggi illustri in campo militare: i loro nomi sono elencati nelle 2 pagine finali non numerate, mentre nella terza pagina non numerata oltra all’errata si leggono i nomi dei poeti autori dei versi che si leggono sotto i ritratti dei vari condottieri raccolti dal Giovio
nel suo celebre ‘Museo’ di Como. E’ interessante rilevare che, pur essendo presenti alcuni nomi di condottieri antichi (Alessandro
Magno, Annibale, Scipione, Pirro ecc.), la maggior parte dei personaggi appartiene al tempo contemporaneo o di poco precedente al Giovio. Notevole è anche l’attenzione riservata dal Giovio ai condottieri turchi, dal momento che egli si occupò dell’impero
ottomano e dei suoi rapporti con l’Europa in un suo importante scritto. Curioso è il capitolo dedicato a Davide, re degli Abissini e
degli Etiopi (p. 310), mitica figura legata ad una ancora più mitica e misteriosa, il famoso Prete Gianni.
€ 300,00
621 Giovio, Paolo
Le iscrittioni poste sotto le vere imagini de gli huomini famosi; le quali a Como nel Museo del Giovio si
veggiono. Tradotte di latino in volgare da Hippolito Orio ferrarese.
Fiorenza, appresso Lorenzo Torrentino (in fine), 1552 (al colophon: dicembre 1551).
In 4°; (12)-245-(2 bianche) pp.; frontespizio inquadrato figurato xilografico; lievi macchie d’uso alle prime carte, macchie d’umido a partire da p. 153; mezza pelle antica, dorso ornato a filetti impressi in oro. In cofanetto cartonato. Moreni, 202, n. 9; BMSTC,
304; Adams, G669.
Prima edizione di questo volgarizzamento. Ippolito Orio nella dedica al conte Bonifacio Bevilacqua (datata Ferrara, 16 gennaio
1550) si augura che questa sua ‘difficile impresa’ di tradurre l’opera del Giovio ‘nel nostro moderno idioma italiano’ non tolga al
testo l’’ornamento et dolcezza’ che prima esso aveva.
€ 350,00
622 Lotto di 2 opere edite da Piero Gobetti
Mar Nicolosi, Vito Guido Gozzano. Torino, Piero Gobetti editore, 1925. In 8°; 79-(1b.)
pp.; copertina parlante originale. Ottimo esemplare. Riva, Ubaldo Passatismi. Torino, Piero
Gobetti editore, 1925. In 8°; 135-(1b.) pp.; copertina parlante originale. Ottimo esemplare intonso. Due prime edizioni che la casa editrice fondata da Piero Gobetti pubblicò nel
1925, lo stesso anno in cui, in novembre, soppressa ogni libertà di stampa, Gobetti dovette
chiudere la sua rivista ‘Il Baretti’; aggredito e ferito gravemente da squadristi fascisti, si
trasferì a Parigi dove morì pochi mesi dopo.
€ 200,00
623 Goldoni, Carlo
Opere teatrali. Con rami allusivi. Tomo primo
(- quadragesimo). [Seguono i 3 volumi di:] Memorie.
Venezia, dalle Stampe di Antonio Zatta e Figli, 1788-1795.
47 volumi in 8°; in ogni volume vignetta incisa su rame al frontespizio e vignetta incisa su
rame in testa a ciascuna opera contenuta nei volumi; piena pergamena d’epoca, al dorso
filetti impressi in oro e cartiglio con nome dell’autore, titolo generale e numero progressivo
del volume; i 3 volumi di Memorie numerati 1-3. La bella e completa edizione veneziana
degli Zatta di tutte le opere teatrali di Carlo Goldoni. Gli ultimi 3 volumi sono costituiti dalle
sue Memorie (edite nel 1788). Ogni volume rappresenta, inoltre, una deliziosa testimonianza della illustrazione veneziana dei libri del Settecento.
€ 3.000,00
623
145
Libri antichi e rari
624
624 Grandi, Ascanio
La Vergine desponsata. Poema sacro a’ divoti lettori. Con gli Argomenti del
sig. Giulio Cesare Grandi, fratello dell’Autore.
Lecce, appresso Pietro Micheli, 1639.
In 8°; (8)-457-(1b.-2; mancano 4 pp. alla fine) pp.; antiporta incisa su rame con il ritratto
dell’autore, frontespizio figurato inciso su rame; restauro marginale al frontespizio alquanto rovinato, macchie d’umido anche vistose soprattutto nella prima parte; piena pergamena d’epoca.
Manca a BMSTC (sec. XVII). Prima edizione alquanto rara. Il testo è preceduto da un epigramma
di Lucrezio Tafuri sul monumento che la città di Lecce ha eretto in onore di Ascanio Grandi e
da un avviso dell’editore ai ‘divoti leggitori’, datato Lecce, 13 agosto 1639. Il poema, dedicato a
vari episodi (alcuni anche frutto della fantasia del Grandi) della vita della Vergine, si svolge in 10
canti in ottave.
€ 200,00
625
625 Grandville (Jean-Ignace-Isidore Gérard, dit)
Les fleurs animées. Texte par Alph. Karr, Taxile Delord et le C.te Foelix. Nouvelle édition avec planches très soigneusement retouchées pour la gravure et le
coloris par M. Maubert. Tome premier (- second).
Paris, Garnier Frères, libraires-éditeurs, 1867
2 volumi in 4°. Vol. I: (4)-339-(5) pp.; primo frontespizio inciso su legno e colorato ad acquerello, 28 tavv. a piena pagina fuori testo incise su legno e colorate ad acquerello, tutte firmate
da Grandville, decine di finalini litografici. Vol. II: (4)-321-(5) pp.; primo frontespizio inciso su
legno e colorato ad acquerello, 22 tavv. a piena pagina fuori testo incise su legno e colorate ad
acquerello, tutte firmate da Grandville, 2 tavv. litografiche a piena pagina fuori testo in bianco e
nero raffiguranti elementi di botanica, non opera del Grandville, dopo p. 240, decine di finalini
litografici; mezzo marocchino bordeaux, al centro del piatto anteriore il nome ‘Alice’ in lettere
maiuscole impresse in oro, dorso ornato a riquadri impressi in oro, tagli dorati. Ottimo esemplare. Les fleurs animées, che il Grandville eseguì nel 1846, un anno prima della sua morte, ebbero
lo stesso successo delle Métamorphoses du jour per l’originalità della concezione e l’abilità
dell’esecuzione, anche se qui l’autore delle celebri illustrazioni delle Favole di La Fontaine, dei
Viaggi di Gulliver e del Robinson Crusoe, sceglie solo personaggi femminili e non caricaturali
per rappresentare i fiori. Nel II volume si leggono la Botanique des dames e l’Horticulture des
dames con introduzione di Alphonse Karr (pp. 153-fine).
€ 200,00
626
626 Grandville (Jean-Ignace-Isidore Gérard, dit)
Les métamorphoses du jour par Grandville. Accompagnées d’un texte par
MM. Albéric Second, Louis Lurine, Clément Caraguel… Précédées d’une Notice sur Grandville par M. Charles Blanc.
Paris, Garnier Frères, libraires-éditeurs, (1869).
In 4°; (4)-LXIII-(1b.)-480 pp.; primo frontespizio inciso su legno e colorato ad acquerello, 70
tavv. a piena pagina fuori testo incise su legno e colorate ad acquerello, tutte firmate da Grandville, decine di testatine e finalini litografici molto originali; mezzo marocchino bordeaux, dorso
ornato a riquadri impressi in oro, tagli dorati. Ottimo esemplare. Edizione mirabile per le illustrazioni di Grandville, non comune nelle biblioteche italiane. Il Blanc così nella sua Notice definisce
quest’opera realizzata nel 1828 dal celebre artista francese, nato nel 1803: ‘la plus remarquable,
la plus originale… L’idée était neuve, par une face, du moins, et piquante: elle fit fureur dès
le début’ (p. XIV); molto significative sono anche le pagine successive che il Blanc dedica alle
Métamorphoses du jour.
€ 200,00
627 Gravesande, G.J.:’s
Philosophiae Newtonianae institutions, in usus academicos.
Editio tertia auctior.
Leidae, apud Joh. Arn. Langerak, Joh. et Herm. Verbeek, 1744.
In 8°; (28)-571-(21-4 bianche) pp.; al frontespizio vignetta allegorica incisa
su rame e 18 tavv. incise fuori testo, più volte ripiegate; al frontespizio
timbro di possesso reso illeggibile; lievi fioriture; piena pergamena d’epoca
(dorso leggermente danneggiato). Terza edizione aumentata di questo imponente studio sul pensiero scientifico e sulle scoperte di Newton. L’editore
nell’avviso ai lettori, dopo aver dichiarato che l’autore è morto prima che
l’opera fosse messa in stampa, afferma che egli aveva già preparato tutte
le aggiunte e che spesso ne avevano discusso insieme; delle aggiunte dà
conto dettagliatamente nelle pp. (6-12). Di particolare interesse è il cap.
XI della seconda parte del libro VI (pp. 490-501) dedicato alla gravitazione
universale.
€ 150,00
146
627
Libri antichi e rari
628 Gualengo, Galeazzo
Sonetti sacri…
(In fine:) Ferrara, per Francesco Suzzi, s.a. (ma 1620).
In 4°; (19-1b.)-100-(10) pp.; frontespizio inquadrato figurato inciso su rame, testo riccamente decorato con iniziali e fregi tipografici xilografici; al recto della carta di risguardo firma di possesso di mano coeva; macchie d’umido alle prime carte; piena pergamena d’epoca, ai piatti cornice impressa in oro, agli angoli piccoli ferri impressi in oro, al centro dei due piatti fleuron impresso
in oro, dorso decorato in oro (i piatti danneggiati in alcuni punti). Manca a BMSTC (sec. XVII). Prima edizione rara. Il frontespizio
reca in alto l’emblema della famosa Accademia ferrarese degli Intrepidi e in basso quello del marchese Galeazzo Gualengo, che
nell’Accademia aveva il nome di Avvinto. L’opera è dedicata al cardinale Bonifacio Bevilacqua a al cardinale Pio di Savoia con
una dedica datata Ferrara, 1° febbraio 1620; seguono alle pp. (7-19) alcuni sonetti di vari autori, fra cui Claudio Achillini, in lode
dell’autore. I cento Sonetti sacri sono nella maggior parte dedicati a santi e a martiri della Chiesa cattolica; l’ultimo sonetto è in
onore di S. Carlo Borromeo (‘né vaghi più, né più lodati fiori’). L’esemplare è legato con un’altra opera dello stesso autore: Epigrammatum sacrorum liber… (In fine:) Ferrariae, apud Franciscum Sucium, s.a. (ma 1620). In 4°; (21-1b.)-100-(10-2 bianche)
pp.; frontespizio inquadrato figurato inciso su rame (uguale a quello dei Sonetti sacri), testo riccamente decorato con iniziali e
fregi tipografici xilografici. Prima edizione rara. Anche la raccolta dei cento epigrammi, tutti in latino, è dedicata al cardinale Bonifacio Bevilacqua a al cardinale Pio di Savoia con una dedica datata Ferrara, 1° febbraio 1620; seguono alle pp. (9-21) sonetti ed
epigrammi di vari autori, fra cui Claudio Achillini, in lode dell’autore. Anche gli epigrammi (costituiti da tre o più distici) si ispirano
a figure di santi e di martiri, ma in questo caso vengono scelti episodi particolari della loro vita, e tale scelta rende particolarmente
interessante la composizione; talvolta, però, l’argomento riguarda l’amore (‘De puro et impuro amore’, p. 56; ‘De se ipso. Cum
flamma impudici amoris inflammaretur’, p. 64). Anche in questa raccolta si legge una composizione in onore di S. Carlo (p. 96).
€ 200,00
628
630
631
629 Guareschi, Icilio
Nuova Enciclopedia di chimica scientifica, tecnologica e industriale colle applicazioni a tutte le industrie
chimiche e manifatturiere, alla medicina, farmacia, fisica, igiene, mineralogia e geologia, agricoltura, alla
bromatologia, biologia ecc.
Torino, Unione tipografico-editrice, 1906-1927.
18 volumi in 4° (i voll. VI e XII in 3 tomi, il vol. XIII in 2 tomi); mezza pelle editoriale, dorso decorato a piccoli ferri impressi in
oro, titolo dell’opera, numero del volume e titolo del singolo volume impresso in oro (leg. leggermente stanche). Opera di
grande impegno scientifico, per la quale il Guareschi, docente universitario di chimica, ebbe la collaborazione di illustri scienziati
del tempo.
offerta
630 Guérolt, G.
Figures de la bible, Illustrees de Huictains Francoys pour l’interpretation et l’intelligence d’Icelles.
Lione, Rouille, 1565.
In 8°; (147) cc.; marca tipografica al frontespizio, 269 xilografie nel testo, alcune note manoscritte; mezza pelle con angoli e tassello al dorso. Seconda edizione identica alla prima del 1564. L’esemplare è legato con: De Pontoux, Claude Figures du Nouveau
Testament. Lion, Rouille, 1570. 159 xilografie a mezza pagina. Prima edizione. Corposo repertorio iconografico delle immagini
neo e veterotestamentarie. In entrambi i volumi le incisioni su legno sono attribuite allo stesso incisore, P. Eskrich (dai legni di
Bernard Salomon per De Tournes) secondo Thieme-Becker o a J. Moni de Lyon secondo Brunet.
€ 800,00
631 Guicciardini, Francesco
La Historia d’Italia nuovamente con somma diligenza ristampata et da molti errori ricorretta. Con l’aggiunta de’ sommarij a libro per libro et con le annotationi in margine delle cose più notabili fatte dal
reverendo padre Remigio Fiorentino.
Venetia, appresso Nicolò Bevilacqua, 1563.
In 4°; (24)-470 cc.; al frontespizio marca tipografica xilografica a al verso del frontespizio ritratto xilografico del Guicciardini;
mancanco 4 carte all’inizio e 2 carte in fine, macchie d’uso e d’umido in particolare alle prime carte; mezza pelle antica, cartonatura marmorizzata. La presente edizione fu curata da Francesco Sansovino e da Agnolo Guicciardini, che firmano le due dediche
iniziali. I sommari di ognuno dei 16 libri e le annotazioni marginali sono opera del fioretino Remigio Nannini (1521?-1581?).
€ 500,00
147
Libri antichi e rari
632
632 Hero Alexandrinus
Gli artificiosi e curiosi moti spiritali tradotti
da m. Gio. Battista Aleotti d’Argenta.
Aggiontovi dal medesimo quattro theoremi
non men belli et curiosi de gli altri.
Bologna, per Carlo Zenero, 1647.
In 8°; (7-1b.)-103-(1b.-7-1b.) pp.; al frontespizio
stemma xilografico del dedicatario, Scipione Gonzaga,
signore di Bozolo, numerosissime xilografie nel testo;
cartonatura antica. Ottimo esemplare. BMSTC (sec.
XVII), 434. I ‘Quattro theoremi’ aggiunti dal grande architetto Giovan Battista Aleotti, detto l’Argenta dal luogo
di nascita (1546-1636), si leggono a partire da p. (87),
accompagnati da una serie di interessanti xilografie.
€ 800,00
633 Iamblichus (e Proclus, Porphyrius, Psellus, Hermes Trismegistus)
De Mysteriis Aegyptiorum, Chaldaeorum, Assyriorum…
Lugduni, apud Ioan. Tornaesium, 1577.
In 24°; 543-(1) pp.; al frontespizio e in fine marca tipografica xilografica, al frontespizio firme di possesso cancellate con tratti a
penna e timbro di provenienza; bruniture per qualità della carta, lievi macchie d’umido alle prime carte, al margine inferiore di
alcune carte buco di tarlo che in qualche caso lede alcune lettere dei richiami e delle segnature; piena pergamena antica (dorso
rifatto, cerniera superiore danneggiata). Bibliotheca magica, 92-93, n. 629; BMSTC (France), 235; Adams, I5 Singolare silloge in
quarta edizione di testi ermetici tradotti e commentati da Marsilio Ficino (1433-1499). Il De Mysteriis di Giamblico (filosofo siriano allievo di Porfirio) occupa le pp. 5-178; seguono i due testi di Proclo De anima atque daemone e il De Sacrificio et magia
(pp. 179-280), il De Occasionibus sive causis ad intelligibilia nos ducentibus di Porfirio (pp. 281-335), il De Daemonibus (pp.
336-361) di Psello (filosofo bizantino del sec. XII), il Pimander (pp. 367-473) e l’Asclepius (pp. 473-543) di Hermes Trismegisto.
Questi testi costituiscono un vero e proprio manuale iniziatico dell’anima ai misteri delle connessioni fra uomo e mondo divino,
alla rete di corrispondenze e simpatie tra l’anima individuale e l’anima del mondo. Sono testi facenti parte del cosiddetto Corpus
hermeticum, che permettono di invocare ‘boni daemones’ quali guide all’ascensione dell’anima alla fonte della luce divina; presentano una mescolanza di elementi riconducibili alla tradizione filosofica greca, specialmente alle correnti di ispirazione platonica
e di elementi tipici della eterogenea cultura della tarda anticità; non contengono un sistema di conoscenze, ma un insieme di
regole pratiche, morali, basati sulla convinzione che gli astri proiettano influssi o energie sul mondo e su ciascun uomo e che tutte le parti dell’universo sono intimamente collegate fra di loro; analogamente il corpo umano è contrassegnato da corrispondenze: la testa corrisponde al cielo, gli occhi al Sole e alla Luna, il petto all’aria, il ventre alla terra; il cuore è come un santuario ove
hanno sede l’intelligenza e la sapienza. Su tale unità e interdipendenza sono fondate le leggi astrologiche della simpatia e della
antipatia, leggi che non si possono scoprire solo per mezzo della ragione e dell’esperienza umana, ma che richiedono il ricorso
alla rivelazione, raggiungibile solo dopo un lungo percorso di iniziazione. Comune in tutti questi testi è una generale atmosfera di
intensa devozione e di pietà religiosa. Il primo e più famoso di questi testi è il Pimander, che rivela l’influsso del giudaismo ellenistico. L’Asclepius descrive le esperienze di iniziazione di un discepolo di Ermete, e presenta temi caratteristici dello gnosticismo
inseriti in un contesto magico-astrologico. Le due opere sono qui attribuite a Ermes Trismegisto (nome greco di Thot, dio egiziano
della scrittura e del sapere; con questo nome fu falsamente indicato un autore di un gruppo di opere composte nei primi tre secoli dell’era cristiana, in cui Ermete assume il ruolo di datore di saggezza e di legislatore; dai cultori rinascimentali della tradizione
ermetica, Ermete venne considerato anche un grande mago).
€ 200,00
634 Indagine, Ioannes
Introductiones Apotelesmaticae in Physiognomiam, Complexiones hominum, Astrologia naturalem,
Naturas Planetarum… accessit G. Gratioli de Memoria reparanda…, et Pomponi Gaurici de symmetriis,
lineamentiis et physiognomia.
Augusta Trebecorum (Strasbourg), Pauli, 1672.
In 8°; 384 pp.; frontespizio stampato in rosso e nero; piccolo timbro a inchiostro al frontespizio; 83 xilografie nel testo; cartonatura con titolo manoscritto al dorso; esemplare in barbe. Biblioteca magica, 636; Caillet, II, 300; Graesse III, 421. Importante opera
rinascimentale, messa all’Indice, sulle scienze occulte della chiromanzia, fisiognomica e astrologia.
€ 500,00
635 Libri all’Indice
Due interessanti documenti cartacei che riguardano i cosiddetti libri proibiti. Una lettera di supplica presentata dal Barone Basaglia
di Otranto a Gregorio XVII e la risposta positiva data in nome del Papa e firmata dal potente Padre Tommaso Antonino Degola
dell’Ordine dei Predicatori, Segretario della Sacra Congregazione dell’Indice. I due documenti, in latino con trascrizione italiana,
permettevano al Basalà di poter accedere ‘egli solo e finchè vivrà’ a testi altrimenti considerati blasfemi con l’eccezione ‘però delle Opere di Dupery, Valney, M. Reghellini, Pigault-le-Brun, Potter, Bentham, S.A. Dulaure, Fetes et Courtisanes de la Grece, Novelle
del Casti (Conti?) e le altre opere, che ex professo trattano di cose oscene, e contro la Religione’.
€ 750,00
148
Libri antichi e rari
636 Juvellus, Chrisostomus
In Sphaeram epitome. Nunc primum in lucem edita…
Venetiis, apud Haeredem Hieronymi Scoti, 1577.
In 8°; 77-(2 bianche) pp.; al frontespizio marca tipografica xilografica, numerosissime xilografie nel testo; legatura in pergamena
utilizzando un frammento di foglio di Antifonario. Manca a BMSTC e ad Adams. Prima edizione di questa Epitome preparata dal
filosofo domenicano Crisostomo Iavelli, grande commentatore della fisica e della logica di Aristotele.
€ 400,00
637
638
637 Joannes de Sacro Bosco
Sphera volgare novamente tradotta con molte notande additioni di geometria, cosmographia, arte navigatoria et stereometria… Autore M.Mauro Fiorentino Phonasco et Philopanareto.
(In fine:) Venetia, per Batholomeo Zanetti ad instantia et requisitione di m. Giovann’Orthega de Carion
Burgense Hyspano comorante (sic) in Firenze, 1537.
In 4° piccolo; (56) cc.; antiporta xilografica figurata con stemma nobiliare e imprese, frontespizio inquadrato figurato xilografico,
stemma e impresa xilografica in fine, al verso del frontespizio tavola xilografica a piena pagina raffigurante l’autore mentre scrive
circondato da strumenti matematici e astronomici e sullo sfondo due navi solcano il mare sotto il Sole, la Luna e le stelle, numerosissime xilografie, anche a piena pagina, e disegni nel testo; frontespizio con margini rinforzati, insignificante strappo marginale
alla c. M3 e piccolo strappo marginale restaurato alla c. M4; piena pergamena antica. BMSTC, 624; Adams, H738. Prima edizione
del volgarizzamento eseguito da fra Mauro del convento della S. Annunziata di Firenze, della Sphaera mundi di Joannes de Sacro
Bosco, il testo base dell’insegnamento dell’astronomia per tutto il Medioevo, ma utilizzato fino al sec. XVII. Fra Mauro non si
accontentò del testo della Sphaera mundi (di fatto un compendio in quattro capitoli dell’Almagesto e dei suoi commenti arabi),
ma, come dichiara nella dedica iniziale, inserì numerose e ‘notande’ aggiunte riguardanti la cosmografia, l’arte navigatoria e la
stereometria. Particolarmente bella è la tavola xilografica al verso del frontespizio, nella quale fra Mauro è raffigurato mentre scrive
appoggiato a un mappamondo. Ottimo esemplare.
€ 1.500,00
638 Joannes de Sacro Bosco
Sphaera. Addita sunt quaedam ad explanationem eorum quae in Spaera dicuntur facientia.
Venetiis, apud haeredes Melchioris Sessae, 1580.
In 8°; 32 cc.; numerosissime xilografie nel testo e strumento mobile alla c. 28r; al frontespizio, firma di possesso di mano coeva:
‘Raphael Riccius’; cartonatura antica. Manca a BMSTC e ad Adams. L’esemplare, raro in questa edizione nelle biblioteche italiane, è di grande interesse perché presenta alla c. 28 r una xilografia costituita da uno strumento mobile per individuare la frigida
zona: è molto raro che tali strumenti mobili si conservino ancora ben funzionanti, come in questo caso, in una edizione del sec.
XVI.
€ 600,00
639 Juvenalis, Decimus Iunius
Opus. Interprete Joanne Britannico viro eruditissimo. Una cum Jodoci Badii Ascensii familiaribus explanationibus. Cum figuris apte appositis…
(in fine:) Venetiis, ex Aedibus Ioannis Tacuini de Tridino, 1522.
In 4°; (6)-CLXII cc.; frontespizio inquadrato decorato xilografico stampato in rosso e nero, con al centro la marca tipografica, 16
vignette xilografiche nel testo; mezza riga tagliata alla c. (2), vistose macchie d’umido ad alcune carte; piena pergamena antica.
Adams, J758. Manca a BMSTC. Ciascuna delle 14 Satire di Giovenale è preceduta da una bella vignetta xilografica. Il poderoso
commento, che circonda il testo di Giovenale, è di Josse Bade (1462-1536) e di Giovanni Britannico (1462-1518).
€ 500,00
149
Libri antichi e rari
640 Keill, Joannis
Introductiones ad veram physicam et veram astronomiam quibus accedunt trigonometria. De viribus
centralibus. De legibus attractionis.
Mediolani, Franciscus Agnelli, 1742.
In 4°; (4)-636-(10-2 bianche) pp.; frontespizio stampato in rosso e nero; 47 tavv. incise fuori testo, più volte ripiegate, numerazione originale da I a XLVII (anteposta alla XLVI); al recto del foglio di risguardo, nota manoscritta di provenienza (‘Colleg. Urbin.
Soc. Jesu)’, ripetuta anche al verso, timbro di provenienza al frontespizio; leggermente danneggiata la tav. I, piccolo strappo marginale alle tavv. II e XVI, buchi nella parte bianca della tav. VIII per fallo originario della carta, piccola macchia di inchiostro alla p. 202, piccolo strappo marginale alla p. 395 per fallo originario della carta, qualche fioritura e leggera macchia d’umido alle carte; piena pergamena d’epoca (piccolo buco al piatto anteriore). Unica edizione italiana conosciuta di questa imponente raccolta
delle lezioni di astronomia tenute dal famoso scienziato inglese John Keill all’università di Oxford nel 1700, alla quale seguono
(pp. 515-581) due parti riguardanti la trigonometria e i logaritmi. Molto interessanti le due sezioni finali sulle forze centripete, De
viribus centralibus (pp. 583-620), e sulle leggi di attrazione dei corpi, De legibus attractionis (pp. 621-636).
€ 200,00
641
641 Krcihing, Joannes
Emblemata ethico-politica carmine explicata ...
Antverpiae, apud Iacobum Meursium, 1661
In 8°; (24)-262-(12) pp.; antiporta allegorica incisa su rame, 1 tav. incisa su rame a piena pagina nel
testo, 160 emblemi incisi nel testo e 2 emblemi incisi nelle carte iniziali, in apertura della dedica in
prosa e di quella in versi; piccolo strappo marginale all’antiporta e alle pagine 37 e 39, insignificante
macchia alla p. 227; mezzo marocchino antico, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro; in custodia
cartonata. Prima edizione. Dedicata a Leopoldo Guglielmo, arciduca d’Austria, vescovo di Strasburgo ,
gran maestro dell’Ordine Teutonico, l’opera in versi di questo dotto gesuita tedesco spiega 160 emblemi, ciascuno preceduto e seguito da un motto o da un epigramma latino. Il pregio principale di questa
edizione è nelle 160 illustrazioni, la maggior parte delle quali presenta vivaci scenette di vita quotidiana
dell’Olanda del tempo. Ottimo esemplare.
€ 400,00
642 La Fontaine
Contes avec illustrations de Fragonard. Réimpression de l’édition de Didot, 1795.
Revue et augmentée d’une Notice par M. Anatole de Montaiglon. Tome premier
(- second).
Paris, chez J. Lemonnyer, libraire-éditeur, 1883. (Al colophon del II vol.:) Achevé d’imprimer à Evreux
le 31 octobre 1882 per Charles Hérissey.
2 volumi in folio (entrambi i voll. divisi in 2 parti). Vol. I: (6)-LXIX-(1b.-1-1b.)-288 pp.; antiporta con il ritratto di La Fontaine
inciso da Martial, decine di tavv. a piena pagina fuori testo su illustrazione di Fragonard. Vol. II: (4)-418-(1-1b.) pp.; antiporta
con il ritratto di Fragonard inciso da Martial, decine di tavv. a piena pagina fuori testo su illustrazione di Fragonard. Mezzo
marocchino d’epoca (piatti staccati dal dorso).
€ 80,00
643 Landi, Ortensio
Sette libri de cataloghi a varie cose appartenenti, non solo antiche, ma anche moderne; opera utile
molto alla historia, et da cui prender si pò materia di favellare d’ogni proposito che ci occorra
Vinegia, appresso Gabriel Giolito de’ Ferrari e Fratelli, 1552
In-8°; 562 pp., al frontespizio marca tipografica xilografica; piena pergamena rigida antica (macchie ai due piatti); manca metà
delle pp. 395-396, mancano le pp. finali 563-567, macchie ad alcune carte, particolarmente vistosa la macchia alle pp. 311-314.
Edizione originale.
€ 750,00
644 Latini, Latino
Bibliotheca sacra e profana, Sive Observationes, Correctiones,
Conjecturae, & Variae Lectiones in Sacros, Et Profanos Scriptores
E Marginalibus Notis Codicum Ejusdem a Domenico Macro Melitensi...
Collectae.
Roma, Ponzi, (al colophon Typis Bernabò), 1677.
In folio;
(16)-213-(1)-(2)-79-(1) pp.; frontespizio stampato in rosso e nero; leggermente
brunito; esemplare in barbe; cartonatura rustica. La Bibliotheca profana ha un proprio
occhiello. Prima edizione curata da Domenico Magri dell’opera filologica sugli scrittori
classici di Latino Latini (Viterbo 1513-1593). I manoscritti di Latini conservati nell’Archivio
capitolare di Viterbo, furono riscoperti dal bibliotecario maltese Magri, che si accorse
dell’enorme valore erudito che avevano le note critiche filologiche apposte dal Latini
sui suoi testi classici, sulla Sacra Scrittura e sui testi dei Padri della Chiesa. Si trovano
in quest’opera gli emendamenti fatti su 45 autori classici e 42 profani.
€ 200,00
644
150
Libri antichi e rari
645
645 Lavori di ampliamento del convento
dei Cappuccini a Pallanza, sul Lago Maggiore
‘Carlo Emanuele per grazia di Dio re di Sardegna… duca di
Savoja…
Da Padri Cappuccini di Pallanza ci è stato rappresentato che
trovandosi la parte del loro convento ultimamente fabbricata …
Torino, 11 gennaio 1760.
1 foglio cartaceo (cm. 34,5 x cm. 47,6) di 1 facciata di 23 righe; firma
autografa di Carlo Emanuele di Savoia; seguono le firme dei vari funzionari
e il visto ufficiale della cancelleria; più sotto un lungo regesto e altre note
di cancelleria riguardanti la registrazione del documento; a tergo è unito un
foglio (cm. 27,7 x cm. 38) raffigurante la pianta del convento e delle zone
limitrofe, acquerellato d’epoca; in cartelletta. Ottimo lo stato di conservazione del documento. Interessante documento originale, con firma autografa
di Carlo Emanuele di Savoia, con il quale il re concede ai frati cappuccini
di Pallanza, sul lago Maggiore, quanto essi avevano richiesto. I frati si erano
lamentati per i ‘continui disturbi e motivi di distrazione’ causati dalla vista
della campagna e dalla vicinanza alla strada pubblica della nuova costruzione da loro eretta per la biblioteca e per le loro abitazioni. Avevano perciò
chiesto di poter inglobare nel recinto del convento sia i terreni sia la strada:
i primi erano stati loro caritatevolmente ceduti dai rispettivi proprietari,
mentre per la strada Giuseppe Moriggia si impegnava a costruirne una
nuova, altrettanto comoda come la precedente, e a curarne in perpetuo
la manutenzione. Alla lettera reale è unita la pianta del convento e del
terreno limitrofo con l’indicazione delle zone da inglobare: poco più di 2
pertiche e 14 tavole secondo la ‘misura milanese’. La pianta è stata eseguita (e sottoscritta) dal capomastro Giovanni Antonio Pallino e autenticata
dal notaio agrimensore Giovanni Maria Scala (edito in ‘Verbanus’, 17, 1996,
pp. 457-459).
300,00
646 Legatura
Volume in caratteri ebraici, mancante delle prime e ultime pagine, con tagli dorati. In elegante legatura del sec. XVIII in velluto
bordeaux, ai piatti e al dorso ricami floreali e a volute, anche in filo d’oro e d’argento e applicazioni di perline, fermaglio in metallo
probabilmente originale. Ottimamente conservata; in custodia coeva in pelle, ai piatti cornice impressa in oro, al centro del primo
piatto le iniziali impressse in oro ‘E.E.’, al centro del secondo piatto le iniziali ‘A.F.’
€ 500,00
646
647 Legatura
Strenna italiana per l’anno 1865. [All’occhiello:] Anno XXXI.
Milano e Venezia, dal Regio Stabilimento Nazionale Ant. Ripamonti Carcano, s.a. (ma 1864). In 4°; (10)-VIII-212-(2 bianche)
pp.; antiporta litografica (‘Santamario inc.’), frontespizio inquadrato litografico, 1 tav. litografica fuori testo (‘Santamario inc.’);
restauro marginale alle pp. 59-63, lievissime macchie ad alcune
carte; bella legatura originale in velluto blu con ricca cornice in
oro ai due piatti, stemma nobiliare al centro del piatto anteriore
e sotto, sempre incisa in oro, la iniziale ‘V’. Prima edizione. I
collaboratori della presente Strenna sono Arrigo Boito, Emilio
Praga, Luigi Capranica, Michele Sartorio, Felice Uda, Michele
Uda. Strenna italiana pel 1868. [All’occhiello:] Anno XXXIV. Milano, R.o Stabilimento Naz.e di Ant.o Ripamonti-Carcano; Venezia,
Carlo Bianchi, s.a. (ma 1867). In 4°; (4)-XVI-160 pp.; antiporta
con fotografia, frontespizio con decorazioni e figure a colori e in
oro, 3 tavv. con fotografie; fioriture alle pp. 71-78; bella legatura
originale in velluto bordeaux con ricca cornice in oro ai due
piatti, stemma nobiliare al centro del piatto anteriore e sotto,
sempre incisa in oro, la iniziale ‘V’. Prima edizione. I collaboratori
della presente Strenna sono Emilio Praga, Arrigo Boito, Paolo
Ferrari, Luigi Capranica, Felice Uda, Iginio-Ugo Tarchetti, Michele
Uda. La tavola dopo p. XIV è la fotografia della ‘Collocazione
della prima pietra della Galleria V.E. in Milano avvenuta il giorno
7 marzo 1865’.
€ 100,00
151
Libri antichi e rari
648 Lemercier De Neuville, Louis
Théatre des pupazzi.
Lyon, N. Scheuring, éditeur, 1876. (Al verso dell’occhiello:) Vienne, Imp. Savigné.
In 8°; XXVI-(1-1b.)-411-(3) pp.; antiporta con inciso il ritratto dell’autore; all’inizio di ogni composizione scenetta litografica illustrativa; mezzo marocchino. Ottimo esemplare. Bella edizione che contiene 18 composizioni teatrali del celebre teatro delle marionette di Louis Lemercier, ciascuna delle quali porta l’indicazione del luogo e del tempo in cui per la prima volta è stata rappresentata, ed è preceduta da una vivace scenetta illustrativa. Merita di essere letta, come piccolo capolavoro letterario, la Notice alle
pp. I-XXVI, dove il Lemercier prima riporta un giudizio critico su di lui (‘La troupe des Pupazzi forme un personnel dramatique,
comme on n’en vit sur les planches d’aucun théâtre… Impresario, auteur, acteur, souffleur, machiniste, décorateur et sculpteur,
Lemercier de Neuville est l’âme de ce microcosme merveilleux…’), poi racconta come è diventato creatore dei Pupazzi e infine
conclude con un gustoso aneddoto su un episodio nell’atélier di Gustavo Doré.
€ 100,00
649 Leopardi, Giacomo
Due testi in legatura omogenea importanti nella storia editoriale delle opere leopardiane. Le poesie con postille inedite di Francesco Ambrosoli ai Paralipomeni
della Batracomiomachia. Edizione accresciuta e corretta da G. Chiarini. Livorno,
pei tipi di Franc. Vigo, editore, 1869. In 12°; XXXXVIII-558-(1-1b.) pp.; antiporta con il ritratto del Leopardi; tela editoriale (piccoli buchi al piatto anteriore).
Nell’’Avviso’ iniziale Francesco Vigo spiega di aver scelto di pubblicare ‘edizioni
di piccolo formato, ma di carattri non troppo minuti’, per cui ha utilizzato ‘il sesto
degli Elzeviri, comodo a maneggiare’, anche se, a suo giudizio, ‘a torto quasi
obliato dagli editori moderni’. Ritiene inoltre di poter chiamare ‘completa’ questa
edizione, perchè rispetto alle edizioni precedenti, ha inserito ‘parecchi componimenti parte inediti, parte rarissimi’ oltre alle Postille dell’Ambrosoli. Il Chiarini
nella sua lunga ‘Prefazione’ (datata Livorno, 14 giugno 1869) dichiara di aver
diviso il volume in tre parti: i Canti, secondo l’ordine che fu loro dato dallo stesso poeta, i Paralipomeni, le Poesie giovanili e traduzioni, che presentano testi
inediti; ha voluto anche aggiungere una Appendice, contenente ‘lavori, più
che giovanili, fanciulleschi’, perchè tutto può servire per capire un poeta come Leopardi. Le operette morali. Con la prefazione di Pietro Giordani. Edizione accresciuta e corretta da G. Chiarini. Livorno, pei tipi di Francesco Vigo, editore, 1870. In 12°;
XXXXVII-520 pp.; tela editoriale. Nella Appendice vengono pubblicati con qualche correzione le Note o ricordi giovanili tratti dalle
carte Leopardi un tempo in possesso del De Sinner e ora conservate nella Biblioteca Nazionale di Firenze (pp. 503-517).
€ 300,00
649
650 Le Petit, Jean François
La grande Chronique ancienne et moderne de Hollande, Zelande,
VVest-Frise, Utrecht, Frise, Overyssel et Groeningen, jusques à la fin de
l’an 1600.
Dordrecht, de l’Impression de Iacob Canin, pour l’Auteur, 1601 (vol. I).
e l’impression de Guillaume Guillemot, 1601 (vol. II).
650
2 volumi in 4°. Vol. I: (22)-247-(1)-248-650-240-(18) pp.; all’interno del fascicolo R8
si trovano 2 carte segnate R2, la prima non paginata al recto e paginata 248 al verso, la
seconda paginata 249-250, ripetute le pp. 165-167, 247; testo a due colonne; frontespizio inquadrato figurato inciso su rame (‘Christoffel von Sichem sculp.’), al recto della
carta successiva tavola a piena pagina incisa su rame con il ritratto dell’autore, 40 tavole
con ritratti incise su rame nel testo firmate dal Sichem, parzialmente numerate da 1 a 33,
manca la tav. 29 (?); al frontespizio nota di possesso cancellata con tratti a penna; bruniture e qualche fioritura in alcune carte; piena pelle d’epoca, ai piatti cornice con filetto dorato e filetti impressi a freddo, al centro dei piatti fleuron impresso in oro, dorso decorato
a piccoli ferri impressi in oro (prima cerniera parzialmente staccata). Vol. II: (16)-779-(151b.) pp.; ripetute le pp. 267, 426, 526, 541; testo a due colonne; frontespizio inquadrato
figurato inciso su rame (‘Christoffel von Sichem sculp.’), uguale a quello del vol. I, 14 tavv.
incise su rame nel testo; nelle prime carte alcune parti o righe sono cancellaate con tratti
a penna per intervento di censura ma perfettamente leggibili; bruniture e qualche fioritura
in alcune carte, macchia di inchiostro alla p. 552; piena pelle d’epoca, ai piatti cornice
con filetto dorato e filetti impressi a freddo, al centro dei piatti fleuron impresso in oro,
dorso decorato a piccoli ferri impressi in oro (prima cerniera completamente staccata).
Ma nel complesso un buon esemplare. Prima edizione, assai rara nelle biblioteche italiane, di questa imponente e documentata storia del Belgio e dell’Olanda a partire dal
periodo romano fino al 1600. Il II volume è interamente dedicato al Cinquecento e alla lunga guerra contro la Spagna. Fondamentali sono, accanto alla ricostruzione della storia politica e militare della regione, le informazioni sui costumi, sulla economia,
in particolare sulla navigazione e sul commercio marittimo. Da rilevare l’interesse iconografico delle numerose incisioni del
Sichem che accompagnano i due volumi.
€ 150,00
152
Libri d’artista
651
651 Almanach du Masque d’Or 1921. Première Année.
Paris, à l’Enseigne du Masque d’Or chez Devambez, (1920).
In 12°; (4)-223-(1) pp.; 4 tavv. incise a colori fuori testo, testine a colori e in
bianco e nero, in fine 16 tavole incise a colori nel testo; cartonatura editoriale illustrata. Prima edizione. Edizione tirata a 1.000 esemplari: esemplare
n. 780. Deliziosa edizione parigina illustrata con tavole di grande originalità.
Particolarmente piacevoli, anche per le didascalie che le accompagnano, le
tavole finali con il titolo La journée d’un vrai Parisien. L’edizione contiene, tra
gli altri, testi di Henri de Régnier, Marcel Prévost, Raymond Bernard. Alle pp.
121-124 c’è il testo musicale di una ‘barcarolle’ di Gabriel Fauré e alle pp.
190-194 si legge il testo di ‘une recette inédite: “Poulard Masque d’Or”’ di
E. Nignon, ‘directeur du Restaurant Larue’.
€ 150,00
652 Chagall, Marc
Couleur Amour. 13 Aquarelles,
Gouaches, Lavis.
Paris, Vent D’Arles, 1958.
652
Album in folio; (12) 13 tavole con litografie
in bianco e nero e a colori sciolte realizzate
da Daniel Jacomet su carta Cuve du Moulin
Richard de Bas con filigrana che riporta
Ceci est une reprodution Marc Chagall;
cartella editoriale in mezza tela beige
con bindelle, sul piatto superiore composizione
litografica di una della tavole a colori contenuta
nell’opera. Magnifica raccolta di tavole
del grande maestro russo tra il 1935 e il 1957,
sontuosamente tirato, tra cui si segnalano
la Danseuse aux oiseaux, Les amants
de la Tour Eiffel e una bellissima Aube. Il testo
della prefazione è affidato a Jean Cassou.
Esemplare 201/300.
€ 800,00
653 Ernst, Max
Lieux communs. Onze poèmes et douze collages édités par
Alexandre Iolas et réalisés par Sergio Tosi.
Milan, le 21 juin 1971.
In folio; 9 bifogli sciolti con 12 tavole a colori; in contenitore in tela grigia.
Edizione tirata a 1.000 esemplari numerati: esemplare n. 333. Una bella
edizione pubblicata in occasione di una mostra tenuta a Parigi delle opere
del grande pittore e scultore tedesco, fondatore del gruppo dada a Colonia,
precursore e co-fondatore a Parigi del surrealismo, ricercatore di nuove
tecniche (frottage, grattage, dripping). Edizione molto rara nelle biblioteche
italiane.
€ 150,00
653
153
Libri d’artista
654
655
654 Modigliani, Amedeo
Quinze Dessins et Aquarelles précédes d’un Portrait a la Plume d’Amedeo Modigliani par Jean Cocteau
de l’Académie Française.
Paris, Léda, 1960.
Album in folio; (12) 15 tavole con litografie sciolte con riproduzioni, anche a colori, di disegni dell’artista su carta Vélin d’Arches;
cartella editoriale in mezza tela blu con bindelle e titolo in rosso sul piatto superiore. Bella raccolta di disegni del maestro livornese. Esemplare 73/300.
€ 200,00
655 Picasso, Pablo
Femmes et faunes 12 Dessins, Lavis, Acquarelles.
Paris, Vent D’Arles, 1956.
Album in folio; (12 su carta rossa) 13 (di 12!) tavole con litografie sciolte su carta Cuve du Moulin Richard de Bas con filigrana
che riporta Ceci est une reprodution Picasso, di cui 5 a colori; cartella editoriale in mezza tela beige con bindelle, con titolo sul
piatto superiore. Contrariamente a quanto dichiarato nel titolo, le belle litografie di Picasso sono 13, la prefazione è di Antonia
Vallentin. Esemplare 62/200.
€ 800,00
656 Réage, Pauline
Histoire d’O, illustré par Léonor Fini.
Paris, Société Nouvelle des Editions Jean-Jacques Pauvert, 1975.
XXIII - 185 pp. non rilegate, n. 150 di 762 copie numerate in sontuosa confezione
editoriale (macchia di umidità sulla tela) con allegata una litografia originale
numerata e firmata da Léonor Fini.
€ 500,00
657
656
657 Verve, Revue artistique et littéraire, n° 8
Paris, 1940.
In-folio - 76 pp. Raro numero della rivista d’arte consacrato alla natura francese contenente diverse riproduzioni di opere d’arte stampate in litografia da
Mourlot.
€ 400,00
154
Linguistica
658 Agapitus
Flores grammaticales arabici idiomatis.
Padova, Tip. Seminario, 1687. Opera Augustini Candiani.
In 4°; (24)-344-32 pp., fregi tipografici al front. e nel testo; in latino e arabo. Contiene il De Arte metrica arabum e Rudimenta
linguae arabicae iuxta vernaculi idiomatis usum. In fine un piccolo manoscritto in arabo.
€ 400,00
659 Andrés, Juan - Le Fevre de La Boderie, Guy
Confusion de la secte de Muhamed. Livre premierement composé en langue Espagnole par Jehan
André, iadis More & Alfaqui, natif de la Cité de Sciativia, & depuis faict Chrestien & Prestre : & tourné
d’Italien en François.
Paris, Martin Le Jeune, 1574.
In 8°; (8)-99-(4) pp., mancano le 2 carte bianche; al frontespizio marca tipografica xilografica; cartonatura. L’autore ripercorre
la vita di Maometto con un paragone con quella di Gesù Cristo, mettendo a confronto le due religioni. Alcune parole sono in
ebraico.
€ 200,00
658
662
660 Castiglione, Carlo Ottavio
Ulphilae Gothica versio Epistolae Divi Pauli ad Corinthios Secundae quam ex Ambrosianae Bibliothecae
Palimpsestis depromptam cum interpretatione adnotationibus glossario
Mediolani, Regii Typis, 1829
In folio; XII-84 pp.; senza legatura ma con copertina floscia alla rustica, sovracoperta e astuccio moderni. Il presente lotto e il
successivo sono dedicati opere del noto filologo, glottologo e numismatico milanese. Molte delle sue opere riguardano le lingue
arabe e orientali ma il Castiglione è principalmente noto per la sua edizione, iniziata nel 1819, di alcuni frammenti della traduzione gotica della celebre Bibbia di Ulfia, la prima vulgata europea. Nel 1817 Angelo Mai scoprì tra i manoscritti provenienti da Bobbio e conservati nella Biblioteca Ambrosiana un gruppo di 5 palinsesti contenenti parte di tale Bibbia e si mise subito a trascriverli
ma, dovendo partire per Roma, lasciò l’opera nelle dotte mani del Castiglione che ci lavorò dal 1819 al 1829 quando diede alle
stampe un buon numero di frammenti nella Gothica Versionis Epistolarum Divi Pauli, di cui il presente lotto comprende anche le
edizioni del 1834 e del 1835 insieme a Dell’uso cui erano destinati i vetri con epigrafi cufiche del 1847 con tre tavole.
€ 300,00
661 Castiglione, Carlo Ottavio
Ulphilae Gothica versio Epistolae Divi Pauli ad Corinthios Secundae quam ex Ambrosianae Bibliothecae
Palimpsestis depromptam cum interpretatione adnotationibus glossario
Mediolani, Regii Typis, 1829
In folio; XII-84 pp.; legatura moderna in piena pergamena. Insieme al volume e nello stesso astuccio anche due edizioni della
Gothica Versionis Epistolarum Divi Pauli, stampati a Milano dalla Tipografia Regia negli anni 1835 e 1839.
€ 200,00
662 Crispinus, Johannis
Lexicon graecolatinum.
Crispino, Genève, 1566.
In 4°; frontespizio entro cornice incisa su legno e marca tipografica; piena pelle con fregi e tassello con titolo in oro al dorso, tagli
in rosso (sec. XVII). Prima edizione rara. L’opera è preceduta da un capitolo sull’alfabeto greco e sulla pronuncia.
€ 500,00
155
Linguistica
663
664
665
663 Ferrari, G.B.
Nomenclator Syriacus.
Roma, Paulino, 1622.
In 4°; con note manoscritte, stemma cardinalizio inciso su legno al frontespizio, piccolo timbro e nota di possesso manoscritta al
frontespizio; cartonatura rustica.
€ 1.000,00
664 Franciosini, Lorenzo
Vocabulario español, e italiano. En ésta tercéra impression corregido, y anadido por su verdadero Auctor. [Segunda parte].
Roma, en la Emprenta dela Rev. Camera Apostolica, 1638.
In 4°; (4)-834-(1-1b.) pp.; al frontespizio e in fine marca tipografica xilografica; la scritta ‘Segunda parte’ è stata tagliata e abilmente restaurata; macchie d’umido particolarmente evidenti nella prima parte; piena pergamena d’epoca (testo staccato dal
dorso nella parte posteriore). In lotto con De Gubernatis, Angelo Dictionnaire international des écrivains du jour. Florence, Louis
Niccolai, éditeur-imprimeur, 1888 (1891 al secondo frontespizio). 3 volumi in 4°; numerazione continua: (4)-2088 pp.; bruniture per qualità della carta; mezza pelle d’epoca, dorso ornato a filetti impressi in oro, cartonatura marmorizzata. Buon esemplare. L’opera uscì a dispense. Nel presente esemplare il primo frontespizio reca la data del 1888 e il secondo quella del 1891; a partire da p. 1965 c’è il Supplément. Nella prima introduzione (datata Firenze, 31 dicembre 1890) il De Gubernatis, grande glottologo e italianista, dopo aver dichiarato che questo è ‘un livre international, qui manquait absolument’ e che, grazie alle collaborazioni stabilite, potrà ‘se prefectionner à l’infini’, ringrazia i colleghi stranieri che hanno risposto alle sue richieste di informazioni. Ha
scelto di utilizzare la lingua francese perché ‘demeure encore le meilleur instrument de la civilisation européenne’. La seconda
introduzione (datata Firenze, 15 marzo 1888) è molto polemica nei confronti di chi in Italia, soprattutto giornalisti, ha attaccato
il suo lavoro, laddove all’estero (enumera i seguenti paesi: Francia, Svizzera, Belgio, Olanda, Portogallo, Spagna, Scandinavia,
Ungheria, Serbia, Romania, Grecia, Russia, America) ha trovato l’aiuto spontaneo di famosi scrittori che lo hanno aiutato nelle
ricerche e gli hanno fornito materiale prezioso. Ma ‘chaque pays a ses idiots, qui font un peu de tapage dans les journaux’.
€ 100,00
665 Girolamo da Palermo
Directorium sacerdotorum - direttorio per i sacerdoti. Ispovjedaonik, sabran iz pravoslavnjeh naucitelja
po P. O. Mestru Ieronimu Panormitanu reda pripovjedalaca S. Dominika.
Roma, Propaganda Fide, 1630.
In 8°; 102 pp.; xilografia al frontespizio; piena pergamena. BAV Stamp. Chigi V 671. Traduzione in slavo-bosniaco di S. Matijevic,
testo in caratteri cirillici, scrittura detta “bosancica”.
€ 600,00
666 Leontiev, Afanasii Larionovich
Lettres sur la littérature Mandchou, traduites du Russe
Paris, de l’Imprimerie de Fain, 1815.
In 8°. IV-75 pp. sulle ultime 2 carte esempi di scritture Mandchou; legatura moderna in cartoncino rigido. Raro libello con la
traduzione in francese di Julius von Klaproth. Nel lotto anche un esemplare in bella legatura in mezzo marocchino verde dei 5 volumi della Grammaire comparée des langues indo-européennes comprenant le sanscrit, le zend, l’arménien, le grec, le latin... di
Bopp, stampata a Parigi negli anni 1866-1874, l’Iscrizione romana di Lodovico Baille stampata a Torino nel 1820 e altri 6 volumi.
€ 200,00
667 Obicini-Obizzino, Tommaso
Thesaurus Arabico-Syro-latinus.
Roma, Typ. Prop. Fide, 1636.
In 8°; (6)-447- (44) pp.; 2 carte bianche; xilografia al frontespizio; piena pergamena. Prima edizione di questo dizionario in latino
con traduzione in siriaco e arabo, dove le voci sono suddivise per soggetto.
€ 400,00
156
Libri antichi e rari
668 (Lippi, Lorenzo)
Il Malmantile racquistato di Perlone Zipoli colle note di Puccio Lamoni [Paolo Minucci] e d’altri.
Firenze, nella Stamperia di Michele Nestenus e Francesco Moücke, 1731.
2 volumi in 4°, con numerazione continua. Vol. I: XXXXVIII-413-(3 bianche) pp.; vignetta al frontespizio, testatine e iniziali figurate
incise su rame, 4 tavv. a piena pagina fuori testo incise su rame, le prime 2 con il ritratto di Lorenzo Lippi (‘Phil. Baldinuccius del.,
Franc. Zuccherellius inc.’, ‘L.L.P., F.Z.S.’), la terza, ripiegata, con il ritratto di Paolo Minucci (‘Petrus Dandini ad vivum pinx., Petrus
Masini del. et scul.’), la quarta con il ritratto dell’autore mentre scrive ispirato da una Musa (‘Laur. Lippi inv., Fr. Zuc. sculp.’), 1
tav. genealogica fuori testo; piccolo strappo marginale alle p. 39, 59, carte in gran parte brunite o con fioriture o con macchie
d’umido. Vol. II: (417)-864; bruniture e fioriture alle carte. Al verso del piatto anteriore di entrambi i volumi firma di possesso:
‘Alb. Bacchi Della Lega. Ediz. Crus(ca) 1880’, al frontespizio del I vol. e a p. 419 del II vol., timbro di provenienza ripetuto anche in
altre pagine; piena pergamena d’epoca. Bella edizione settecentesca del bizzarro poema eroicomico in ottava rima del pittore e
poeta Lorenzo Lippi, qui indicato con lo pseudonimo anagrammatico di Perlone Zipoli. Particolarmente curiosa, nella sua studiata
ricercatezza, la tavola che fa da antiporta al poema, immediatamente prima della p. 1, disegnata dallo stesso Lippi e incisa dallo
Zucchi.
€ 400,00
669 Livius, Titus
Le Deche dell’Istorie Romane, divise in due parti. Tradotte in lingua toscana da m. Iacopo Nardi cittadino
fiorentino… Dove sono aggiunti li sommarii a ciascun libro… Con le postille che dichiarano, secondo i
nomi moderni…
Vinegia, (Giovanni Antonio Bertano), 1581.
[Solo la prima parte]. In 4°; (67-1b.)-522 cc.; al frontespizio marca tipografica xilografica; bruniture e macchie d’umido diffuse; mezza pelle antica, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro (leg. stanca). Manca a BMSTC e ad Adams.
€ 100,00
668
671
670 Lombardi, Giovanni Francesco
Synopsis eorum quae de balneis, aliisq; miraculis Puteolanis scripta sunt, Adiectis balneis Aenariarum,
necnon locis obscurioribus non inutilibus scholiis.
Venezia Saniuti, Napoli Baccolum, 1566.
In 4°; (8)-128 (i.e. 120)-(16) pp.; note di possesso manoscritte al frontespizio; piena pergamena coeva. Seconda edizione
corretta e ampliata. Erudita e approfondita relazione della regione dei bagni termali di Pozzuoli e Ischia, con molte note mediche
accanto agli studi archeologici.
€ 500,00
671 Lucretius Caro, Titus
De rerum natura.
(In fine:) Venetiis, in aedibus Aldi, et Andreae soceri, 1515.
In 8°; (7-1b.)-125-(1-1b.-1) cc.; al frontespizio e al verso dell’ultima carta l’ancora aldina; lievi macchie d’umido marginali alle
ultime carte, insignificante fioritura al verso del frontespizio; piena pergamena antica. Renouard, 74, n. 11; BMSTC, 397; Adams,
L1651. Bella edizione aldina, della quale il Renouard scrive che è ‘bien supérieure à la très rare édition de 1500’. Il nome del
curatore, Andrea Navagero, compare nella dedica iniziale alla c. *2r.
€ 500,00
672 Maffei, Scipione
Verona illustrata. Parte prima. Contiene l’istoria della città e insieme dell’antica Venezia dall’origine fino
alla venuta in Italia di Carlo Magno.
Verona, per Jacopo Vallarsi e Pierantonio Berno, 1731-1732.
4 parti in 1 volume in-folio. Testo a due colonne. Part I: XI-(1)-198 pp. Parte II: X-147-(1 b.) pp. Parte III: IV-150 pp. Parte IV:
(4)-110 pp.; ai quattro frontespizi vignetta allegorica incisa su rame (‘A. Balestra del., M. Heylbrouck sculp.’), testate, iniziali, finalini
incisi su rame e numerose incisioni su rame nel testo; piena pelle marmorizzata d’epoca (dorso rifatto). La monumentale opera
di Scipione Maffei dedicata alla storia, agli scrittori e ai monumenti di Verona e del suo territorio.
€ 1.000,00
157
Libri antichi e rari
673
673 Magazzari, Giovanni
Trattato della composizione e dell’ornamento de’
giardini con N. 112 tavole rappresentanti piante
di giardini francese ed inglese, giardini d’inverno,
serre… macchine per innalzare le acque ec. Opera
tradotta dal francese.
Bologna, a spese dell’editore Giovanni Zecchi, 1841.
In 4° oblungo; frontespizio inciso e 111 tavv. (manca la tav. 86)
incise all’acquatinta in inchiostro nero e bruno a piena pagina;
lievissime fioriture al frontespizio; cartonatura moderna. Ottimo
esemplare. Prima edizione. Opera pregevole sia per l’importanza
della tematica affrontata, la creazione e l’ornamentazione di giardini in pieno Romanticismo, sia per la ricchezza delle illustrazioni,
disegnate e incise dal Magazzari. Vengono così raffigurati giardini
con templi greci, giardini d’inverno, serre, cancellate, staccionate,
giardini con piccoli ponti o con fontane, con tende o padiglioni
alla cinese o alla turca, con cappelline, uccelliere, con inserimenti
di monumenti antichi (colonne, obelischi, sarcofagi) o addirittura
di lanterne, belvederi, pagode, pozzi. Le ultime tavole (dal n. 103)
sono dedicate alle ‘macchine’ per sollevare l’acqua, compreso un
‘ariete idraulico’.
€ 800,00
674 Maggio, Pietro
Le guerre festive nelle reali nozze de re di Spagna
Carlo secondo e Maria Luisa di Borbone celebrate
nella città di Palermo.
Palermo, Giuseppe La Barbera
e Tommaso Rummulo et Orlando, 1680.
In 4°; (6)-80-(24) pp.; antiporta incisa
da G. B. Mansella, 11 tavv. incise nel testo,
mancano le 3 ripiegate; legatura in piena pelle
alle armi della famiglia Mc Mahon. Prima edizione
di grande rarità. Le bellissime tavole calcografiche
a piena pagina raffigurano i cavalieri con le loro
armature per la giostra, i cavalli e gli scudieri.
€ 2.200,00
675
674
675 Manzoni, Alessandro
I Promessi sposi. Storia milanese del secolo XVII scoperta e rifatta. Edizione riveduta dall’autore. Storia della Colonna infame
inedita.
Milano, dalla Tipografia Guglielmini e Redaelli, 1840.
In 4°; 864 pp.; primo frontespizio, vignetta al secondo frontespizio e tutte le
illustrazioni litografiche nel testo opera di Francesco Gonin; lievissime macchie
alle ultime pagine; tela coeva, ai piatti duplice cornice impressa in oro, dorso
decorato a piccoli ferri impressi in oro. Ottimo esemplare. La celebre edizione
‘quarantana’ dei Promessi sposi, pubblicata dopo la revisione linguistica seguita al soggiorno fiorentino, e illustrata da Francesco Gonin. Alle pp. 747-fine la
Storia della colonna infame.
€ 500,00
158
Libri antichi e rari
676
676 Martin, Benjamin
Grammatica delle scienze filosofiche o breve analisi della filosofia
moderna appoggiata alle sperienze.
Tradotta dall’inglese in francese, e
dal francese in italiano
Bassano, a spese Remondini di Venezia, 1769.
In 8°; (8)-326-(2 bianche) pp.; titolo stampato in rosso e nero, antiporta incisa su rame
con il ritratto dell’autore (‘Fran.co Cattini
scp.’), al frontespizio vignetta incisa su rame,
22 tavv. incise su rame fuori testo, più volte
ripiegate, numerate I-XXII, 2 carte fuori testo
più volte ripiegate contenenti tabelle;
tracce d’uso alle prime carte e macchie
d’umido; cartonatura d’epoca; in custodia
cartonata. Un pregevole manuale scolastico in uso nelle scuole universitarie inglesi,
francesi e italiane per tutto il secolo XVIII,
dal significativo intitolato ‘filosofia moderna
appoggiata alle sperienze’, perché in questo
libro la scienza tradizionale è ormai diventata
essenzialmente osservazione del dato concreto e ripetizione delle esperienze in laboratorio. In particolare il Martin qui si occupa
di astronomia, fisica, metereologia, geologia,
idrografia. Particolarmente interessanti le due
grandi tabelle: la prima (dopo p. 132)
presenta la ‘tavola delle differenti affezioni de’ pianeti’ (Saturno, Giove, Marte, Terra, Venere, Mercurio) con il calcolo del diametro, circonferenza, superficie, proporzione del peso sulla loro superficie, proporzione e densità delle masse, quantità di materia
di ciascun pianeta, circonferenza e diametro delle loro orbite intorno al Sole ecc.; la seconda tabella (dopo p. 226) è dedicata
alla ‘estimazione della gravità specifica de’ solidi’ e alla ‘estimazione della gravità specifica de’ fluidi’. Altrettanto interessanti,
oltre che ben eseguite, sono le tavole, dove vengono raffigurati numerosi esperimenti e molti strumenti scientifici del tempo.
€ 350,00
677
677 Marulic, Marko
Dialogo delle eccellenti virtù et maravigliosi fatti
di Hercole, di latino in volgare nuovamente tradotto
per Bernardino Chrisolpho.
Vinegia, appresso Battista et Stephano (Bertacagno)
cugnati, al segno di S. Moise, 1549.
In 12°; 27-(1b.) cc.; al frontespizio e in fine marca tipografica
xilografica; lieve macchia d’umido alla terza e quarta carta; cartonatura antica. BMSTC, 421; Adams, M806. Prima edizione del
volgarizzamento di questo curioso dialogo fra un poeta ‘dalle
Muse notrito’ e un teologo ‘contemplator delli misterij’. I due
discutono intorno alla figura dell’eroe, che è quella più celebrata dai poeti. Il poeta, raccontando le varie imprese di Ercole, si
propone di dimostrare la grandezza assoluta del suo eroismo,
ma il teologo di volta in volta (e con acuta interpretazione eticostorico-psicologica dei vari miti) ne svela gli aspetti più negativi;
alla fine il poeta ammette il proprio errore. Il Crisolfo dedica
la sua traduzione ad una ‘saggia e dottissima donna’, Marzia
Crisogona, gentildonna di Zara, affinchè possa dilettarsi della
‘virtù’ antica, visto che ‘hora… la vedete da ciascuno disprezzata, vestita d’una stracciata vesta’.
€ 500,00
159
Medicina
678
678 Acosta, Cristobàl
Trattato della historia, natura, et virtù delle Droghe Medicinali, et altri Semplici rarissimi, che vengono portati
dalle Indie Orientali in Europa… Nuovamente recato
dalla spagnuola nella nostra lingua. Con due Indici…
Venetia, presso a Francescco Ziletti, 1585.
In 4°; (50-2 bianche)-342 (ma 340 per errori nella numerazione); le pp. 289-290 posposte alle pp. 291-292, le pp. 293-294 posposte alle pp. 295-296, omesse nella numerazione le pp. 297-298; al
frontespizio marca tipografica xilografica, firme di possesso di mano
coeva (‘Ex libris Joannis Baptistae Varelli, ‘Simoncello di Monte Simoncello’) e prove a penna, 46 tavv. xilografiche a piena pagina nel
testo; piccolo strappo marginale alla p. 267, piccolo buco restaurato
alle pp. 293-294 con danno per due lettere del testo, insignificante
restauro marginale all’ultima carta, bruniture e macchie d’umido ad
alcune carte; piena pergamena antica BMSTC, 5. Manca ad Adams.
L’Acosta, che nel titolo si dichiara ‘africano medico et chirurgo’ (si
veda anche la sua dedica al Senato della città di Burgos a p. 9), esamina 68 piante officinali provenienti dall’Estremo Oriente; di queste ben 46 sono raffigurate in xilografie ‘disegnate dal vivo’, ‘dal
naturale’, come dichiarato al frontespizio e all’indice di p. (15). L’Acosta nella presentazione ‘al lettore’ assicura di aver conosciuto
di persona durante i suoi numerosi viaggi le piante di cui parla, per cui nulla di ciò che scrive è frutto di fantasia. Quasi sempre
di ogni pianta, oltre ad una dettagliata descrizione, alle modalità di coltivazione e agli usi medici, offre l’indicazione del nome con
cui viene designata presso Arabi, Persiani, Turchi, Cinesi ecc. (si veda, ad esempio, la china, p. 62, l’aloe, p. 145, l’iaca, p. 200,
l’oppio, p. 314).
€ 2.000,00
679
679 Acquapendente, Girolamo Fabrizi d’
Le opere chirurgiche divise in due Parti. Nella prima si tratta delli
tumori, ferite, ulceri, roture, e slocature. Nella seconda delle operationi
principali di chirurgia, tradotte in lingua italiana.
Padova, per Giacomo Cadorino, 1686.
In folio; (8)-268-(23, numerate 265=165-288) pp.; al frontespizio marca tipografica
xilografica, 9 tavole a piena pagina incise su rame (‘Angeus Carlescus Pordononeus
inventor Patavii, Jo.Georg. delin. et sculpsit’); testi a penna al verso del piatto anteriore
e al recto di un foglio incollato prima del frontespizio; piccolo strappo marginale alla p.
41, piccoli buchi di tarlo marginali ad alcune carte, macchia d’inchiostro alla p. 1 e alla
p. 137 con danno per una parola del testo, lieve strappo marginale alla quinta tavola,
piccola mancanza all’angolo inferiore destro della penultima tavola, bruniture e qualche
macchia d’umido ad alcune carte. Seconda edizione della traduzione italiana dell’opera
fondamentale in campo chirurgico di Girolamo Fabrizi d’Acquapendente, contenente
l’ideazione e il perfezionamento di speciali processi di chirurgia, di cura e di strumentazione medica. Prima edizione del Compendio di Marco Aurelio Severino. Anatomista e
chirurgo, allievo di G Falloppio a Padova, cui successe nell’insegnamento della chirurgia
e dell’anatomia, amico e collega di Galileo, maestro di W. Harvey, l’Acquapendente
è soprattutto uno studioso di fondamentale importanza nella storia delle scienze
biologiche; a lui si deve la costruzione del Teatro anatomico a Padova, tuttora esistente
(con il suo nome), con il quale pose l’anatomia e il suo studio su nuove basi anche dal
punto di vista istituzionale-didattico. L’Opera chirurgica in duas partes divisa fu edita
solo nel 1617, ma la prima parte, nota con il titolo di Pentateuchos chirurgicum, venne
pubblicata da Hartmann Beyer nel 1592; la traduzione italiana apparve solo nel 1678 a
Bologna. A Padova Giacomo Cadorino curò la seconda edizione, uscita nel 1684, di cui
il presente esemplare è la copia perfetta (anche nell’errata numerazione finale),
mentre diversa nella numerazione delle pagine è l’edizione del Cadorino che porta al frontespizio la data 1685 o, in molti esemplari, 1686. La prima parte dell’opera è divisa in cinque libri in base agli argomenti già indicati nel titolo (tumori, ferite, ulceri,
fratture e slogature), invece la seconda parte descrive tutta una serie di operazioni riguardanti la testa, gli organi genitali, il seno,
le ossa ecc., con indicazioni per la legatura delle arterie, la tracheotomia, la toracocentesi e nozioni di chirurgia uretrale, oltre alla
illustrazione accurata degli strumenti chirurgici. Le tavole che dividono le due parti, incise da Giovanni Giorgi, sono un documento
prezioso sugli strumenti che la chirurgia del sec. XVII utilizzava nelle più diverse operazioni; è da rilevare che le prime due tavole
recano l’indicazione ‘Apud Mattheum Cadorinum Patavii An. 1672’. Il trattatello di Marco Aurelio Severino (chirurgo e docente di
medicina, nato a Tarsia, in provincia di Cosenza, nel 1580 e morto a Napoli nel 1656) ricalca più o meno la divisione dell’opera
dell’Acquapendente, ma intende essere una sintesi scolastica delle conoscenze basilari di un buon chirurgo.
€ 800,00
160
Medicina
680 Aldrovandi, Ulisse
Monstrorum Historia cum paralipomenis historiae omnium animalium Batholomaeus Ambrosinus…
labore et studo volumen composuit. Marcus Antonius Bernia in lucem edidit proprijs sumptibus…
Bononiae, Typis Nicolai Tebaldini, 1642; Bononiae, Typis Io. Baptistae Ferronij, 1657. (Al colophon:) 1658.
[Segue:] Paralipomena accuratissima historiae omnium animalium, quae in voluminibus Aldrovandi desiderantur. Bartholomaeus Ambrosinus.. summo labore collegit. Marcus Antonius Bernia bibliopola Bonon. proprijs sumptibus in lucem edidit. 2 parti in
un volume in folio. Parte I: (6)-748-(28) pp., 1 carta mancante all’inizio; frontespizio figurato inciso recante in alto il ritratto di Ferdinando II de’ Medici, granduca di Toscana, cui l’edizione è dedicata (‘Io. Bapt.a Coriolanus F. Bonon.’), numerosissime xilografie
nel testo, la maggior parte delle quali a piena pagina. Parte II: 159-(1b.-6-2 bianche) pp.; lievissima smarginatura al frontespizio
della prima Parte, fioriture; piena pergamena antica. Ottimo esemplare. BMSTC (sec. XVII), 15. Prima edizione di una delle opere
più curiose e interessanti dell’indirizzo naturalistico enciclopedico che si sviluppò nei secoli XVI-XVII. Grande naturalista, studioso di botanica e di geologia, fondatore del primo Giardino Botanico d’Europa a Bologna, Ulisse Aldrovandi, per anni docente
all’università della sua città, raccolse nel suo Museo una impressionante quantità di materiali e molti li studiò dal vero, ma nello
stesso tempo egli continuò a credere, con molta ingenuità, all’esistenza di mostri favolosi, come draghi e basilischi, e di persone
afflitte da mostruosità incredibili, raccogliendo superstizioni, credenze desunte dall’antichità classica soprattutto attraverso Plinio,
e leggende orientali. La presente opera, nella quale sono raffigurati uomini, donne, bambini con le più varie deformità fino ad arrivare a veri e propri mostri (e ciò vale anche per gli animali) fu edita, con aggiunte e rimaneggiamenti, da Bartolomeo Ambrosino,
suo allievo e successore alla cattedra dei semplici di Bologna e alla direzione del Giardino botanico. Nelle pp. 663-715 l’opera è
dedicata al De monstris plantarum, mentre i Paralipomena riguardano solo gli animali.
€ 1.000,00
680
681
682
681 Ammon, Friederich August von - Baumgarten, Maurizio
La chirurgia plastica criticamente esposta giusta le prestazioni sue fino al dì d’oggi. Versione italiana dal
tedesco con un’appendice del d.r Luigi Chiminelli. Volume unico.
Venezia, co’ tipi Cecchini e Naratovich, editori, 1845.
In 4°; 556 pp.; 1 tabella più volte ripiegata in fine; mezza pelle d’epoca, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro (leggeri danni al
dorso). Prima edizione di grande rarità di questo trattato che il suo traduttore in italiano, Luigi Chiminelli, presenta come ‘il miglior
trattato di chirurgia plastica che finor si possegga’ (p. 11). L’opera è divisa in dieci sezioni. La sezione prima è dedicata alla rinoplastica
(pp. 75-172), la sezione seconda alla cheiloplastica (pp. 173-221) , la terza alla blefaroplastica (pp. 223-298), la quarta alla cantoplastica (pp. 299-305), la quinta alla meloplastica (pp. 307-324), la sesta alla otoplastica (pp. 325-331), la settima alla oscheoplastica
(pp. 333-340), l’ottava alla postioplastica (pp. 341-347), la nona alla utilizzazione del derma per la cura delle fistole e delle ulcere
(pp. 349-391), e la decima (pp. 393-402) contiene alcune preziose considerazioni sia sui pericoli e sugli abusi della chirurgia plastica
sia sulle speranze per il futuro. Quasi sempre le sezioni sono precedute da una parte storica di straordinario interesse. L’Appendice del
Chiminelli occupa le pp. 403-fine e, in polemica con le dichiarazioni del De Ammon, che giudicava molto arretrata, se non inesistente,
la chirurgia plastica in Italia, descrive una numerosissima serie di interventi plastici eseguiti in Italia nel corso della prima metà del sec.
XIX, per cui questa Appendice può essere considerata a buon diritto una storia della chirurgia plastica italiana del tempo.
€ 150,00
82 Anatomia - Illustrazioni
6
24 belle tavole in folio incise su rame, sciolte, che illustrano l’articolo Anatomie nel tomo I dell’Encyclopedie française. Le tavole
sono precedute da 20 fogli a stampa di spiegazione. Le tavole sono firmate da Fambrini, A. Gregori e Guidotti. Buona la conservazione delle tavole.
€ 500,00
683 Baronio, Giuseppe
Degli innesti animali.
Milano, dalla Stamperia e Fonderia del Genio, 1804.
In 4°; 78-(1-1b.) pp.; antiporta incisa su rame con il ritratto di Carlo Anguissola cui è dedicata l’opera, 2 tavv. incise su rame,
numerate I-II, la seconda delle quali ripiegata; cartonatura d’epoca; in custodia cartonata. Ottimo esemplare su carta forte. Prima
edizione di grande rarità di questa opera particolarmente importante nella storia dei trapianti e della chirurgia plastica. All’esemplare è unita l’edizione anastatica, Bologna, Arnaldo Forni, 1992.
€ 250,00
161
Medicina
684 Celsus, Aulus Cornelius
De re medica libro octo. Q. Sereni medicinale Poëma. Rhemnii Poëma de ponderibus et mensuris. Cum
adnotationibus et correctionibus R. Constantini.
Lugduni, apud Guliel. Rovillium sub Scuto Veneto, 1566.
In 8; (8; mancano 2 cc.?)-499-(15) pp.; al frontespizio marca tipografica xilografica; bruniture per qualità della carta, macchie
d’umido marginali nella parte finale, una bruciatura ha danneggiato il margine superiore di alcune carte, buchi di tarlo in numerose carte (in alcuni casi con danno per qualche parola del testo); cartonatura. Edizione alquanto rara nelle biblioteche italiane. Il testo di Celso termina alla p. 447 e anche il bel poemetto di Quinto Sereno Sammonico, la cui tragica morte è narrata alla p. 448,
intitolato De medicina praecepta saluberrima (pp. 449-490), segue l’impostazione originale con cui Celso (I sec. d.C.) concepì
la medicina, includendovi sia la dietetica e la patologia, sia la terapia e la chirurgia. Il poemetto De ponderibus et mensuris (pp.
491-496), qui attribuito a Quintus Rhemnius Palaemon, è però di autore ignoto; il Vindicianum Carmen (pp. 497-499) è opera
del medico Marcellus Empiricus.
€ 200,00
685 Chirurgia - Lotto di 3 opere
La chirurgia completa secondo il sistema de’ moderni. Tomo primo (- secondo). Traduzione prima dal
francese…
Venezia, Stamperia Remondini, 1758.
2 tomi in un volume in 12° (tavv. incise su rame a piena pagina, ripiegate; mezza pelle, leg. rovinata al dorso).
Repossi, Angelo, La fisiognomonia, Milano, Fratelli Simonetti, 1874, in 8° (tavv. litografiche a piena pagina; mezza pelle, dorso
ornato a piccoli ferri impressi in oro). Calori, Luigi, Tavole anatomiche rappresentanti la struttura del corpo umano e loro spiegazione a fronte. Volume I (- II), Bologna, Tipografia Sassi nelle Spaderie, 1850-1853, 2 volumi in 4° (200 tavv. litografiche a piena
pagina, ben conservate; mezza pelle d’epoca).
€ 150,00
684
685
687
686 Corradi, Alfonso
Dell’antica autoplastica italiana. Memoria letta nell’adunanza del Real Istituto Lombardo del 2 luglio 1874.
Milano, Tip. Bernardoni di C. Rebuschini e C., 1877?.
[Estr. da “Memorie del R. Istituto lombardo di scienze e lettere. Classe di scienze matematiche e naturali”, s. III, vol. XIII, 1874].
In folio; pp. (225)-273 pp.; carta antica; in cartelletta in mezza pelle entro custodia cartonata. Prima edizione di questo studio
storico di grande interesse sulla chirurgia plastica in Italia a partire dal sec. XV, per soffermarsi in particolare sulla figura di Gaspare
Tagliacozzi e sulla sua opera De Curtorum Chirurgia per insitionem… Venezia 1597.
€ 150,00
687 Della Porta, Giovan Battista
De humana physiognomonia libri IIII. Ad Aloysium card. Estensem.
Vici Aequensis, apud Iosephum Cacchium, 1586.
In 4°; (4)-272(numerata 265; molti errori nella numerazione) pp.; frontespizio inciso con bordura figurata e al centro il ritratto
dell’autore, alla p. (4) ritratto a piena pagina del cardinale Luigi d’Este, numerose xilografie nel testo, anche a piena pagina; restauri al frontespizio, rinforzo al margine interno delle 3 carte successive e all’ultima carta, piccolo buco di tarlo restaurato alla p. 1 con danno per due lettere del testo, macchie d’umido ad alcune carte, l’esemplare ha subìto una lieve refilatura al momento della legatura; piena pergamena antica (lievi danni al dorso); in custodia cartonata. A Catalogue of printed books in the
Wellcome Historical Medical Library, I, London 1962, 5196; Morton’s Medical Bibliography. An annotated check-list…, edited
by G. M. Norman, Cambridge 1991, 150; Tipografia napoletana nel ‘500, 116; BMSTC, 536. Manca ad Adams. Prima edizione
di una delle opere più originali e interessanti dell’ultimo Rinascimento italiano, illustrata da una serie di xilografie mirabili per la
finezza del tratto e dell’esecuzione. L’opera venne terminata dal Della Porta nel 1584, ma venne pubblicata solo due anni dopo
a causa del ritardo del permesso di stampa da parte dell’autorità ecclesiastica. Divisa in quattro libri, l’opera intende studiare i
diversi caratteri umani attraverso l’analisi dei tratti somatici. Pur convinto della sua teoria circa la perfetta rispondenza tra interiorità
e forma esterna (e in ciò è la sua novità rispetto alla disciplina fisiognomica tradizionale), il Della Porta dichiara, subito dopo la
dedica al cardinale estense, che la fisiognomica è una scienza coniecturalis, che non può arrivare a certezze assolute, poichè ‘i
segni esterni possono indicare solo delle propensioni naturali, non le scelte della nostra libera volontà o ciò che di vizioso o di virtuoso dipende dal nostro comportamento: infatti la virtù e il vizio consistono nelle buone e nelle cattive azioni che sono in nostro
potere, e non nelle propensioni naturali, che non dipendono dalla nostra volontà’.
€ 1.500,00
162
Medicina
688
689
690
688 Della Porta, Giovan Battista
De humana physiognomonia libri IV… Editio postrema priori correctior…
Francofurti, apud Nicolaum Hoffmannum, impensis heredum Iacobi Fischeri, 1618.
In 8°; (12)-402(mal numerate)-42-(2 bianche) pp.; numerose xilografie nel testo, anche a piena pagina; esemplare brunito, ad
eccezione di alcune carte, frontespizio staccato e restaurato nel margine inferiore, restauro al margine inferiore di molte carte;
piena pergamena antica. Edizione molto rara nelle biblioteche italiane, la quale riprende tutte le illustrazioni della prima edizione
di questa celebre opera del Della Porta, pubblicata a Vico Equense nel 1586.
€ 200,00
689 Du Laurens, André
Oeuvres anatomiques. [Seguono:] Le premier livre des crises… Discours des escrovelles divisé en deux
livres… Discours de la conservation de la veve…
In folio; (9)-385-(9)-53-(3)-43-(3)-57-(3)-30 cc.; ritratto xilografico dell’autore al verso della c. (9) della prima numerazione;
mancano il frontespizio e alcune carte all’inizio, macchie d’umido a numerose carte, malamente restaurata la c. ã6, restauri
marginali alle ultime carte, buchi di tarlo marginali ad alcune carte che danneggiano qualche lettera del testo; cartonatura recente.
L’Opera omnia del celebre medico francese André Du Laurens, medico di Enico IV, re di Francia, e cancelliere dell’università di
Montpellier. Il traduttore è un altro medico francese, Théophile Gelée (1566?-1650), come si legge nella sua dedica iniziale a
François de Monceaux, datata Dieppe, 20 maggio 1613; il Gelée, infatti, esercitava la professione di medico a Dieppe. Di particolare efficacia le 26 tavole a piena pagina che illustrano il libro V delle Oeuvres anatomiques.
€ 2.000,00
690 Guaineri, Antonio
Opus praeclarum.
Lione, de Sabiano, 1534.
Una raccolta di opere del medico italiano, in cui si occupa di numerose
patologie, tra cui malattie degli occhi, delle orecchie, del naso, del cuore, del
polmone, dei calcoli. Tratta inoltre della peste, dei veleni ecc.
€ 400,00
691 Helmont, Ioan. Baptista van
Ortus medicinae id est initia physicae inaudita. Progressus
medicinae novus.
Venezia, Giunti, Hertz, 1651.
In folio; (52)-507-(3)- 508-700 pp.; frontespizio stampato in rosso e nero,
con grande marca tipografica incisa su legno, testatine, finalini e capilettera
incisi su legno; piccolo timbro ex libris all’occhiello; il Doctrina inaudita de
causis, modo fiendi, contentis, radice, et resolutione Lithiasis ha un proprio
frontespizio con marca tipografica; foro di tarlo al margine interno bianco su
alcune carte; mezza pergamena con tassello e titolo manoscritto al dorso.
Esemplare in barbe. Seconda edizione rara, pubblicata postuma dal figlio
come la prima del ‘48. Jan Baptiste van Helmont (1579-1644) fu medico
e chimico fiammingo; in questa, che è la sua opera principale, in particolare
avanza le sue prime idee e studi sulla digestione.
€ 1.000,00
691
163
Medicina
692
692 Lavater, Johann Kaspar
Essai sur la physiognomonie destiné à faire connoître l’Homme
et à le faire aimer. Première partie (- troisième).
La Haye, (in fine:) chez Jaques van Karnebeek, imprimeur de la
Ville et du petit Sceau de la Province d’Hollande, (1781)-1786.
3 volumi (su 4) in folio. Tutti i volumi presentano vignette al frontespizio, numerosissimi finalini e incisioni su rame nel testo e decine di tavole incise su rame
fuori testo; piena pelle d’epoca alle armi impresse in oro al centro dei due piatti,
dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro (lievissime abrasioni). Ottimo esemplare purtroppo mancante dell’ultimo volume uscito come Supplemento solo nel
1803. Splendida prima edizione della traduzione francese. La traduzione francese
di quest’opera fu di fondamentale importanza per lo sviluppo anche in Francia
della dottrina fisionomica, sviluppo cui l’opera del Lavater, scritta in tedesco
(Physiognomische Fragmente…, 1775-1778), aveva già dato avvio in Germania.
Certamente influenzato da Giovan Battista Della Porta riguardo alla possibilità di
trarre dalla fisionomia una serie di dati sicuri intorno al carattere di un individuo, il
Lavater analizza in questa opera la fisionomia di personaggi celebri per giungere
attraverso attente e ingegnose osservazioni psicologiche ad una sorta di diagnosi
fisionomica. Nato a Zurigo, teologo, seguace di Zwingli, impegnato nel dibattito
fra ragione e religione, il Lavater, che forse in alcune di queste pagine ebbe anche
l’aiuto di Goethe, sviluppa la sua convinzione che il corpo sia una realtà a pari
diritto dell’anima e che con l’indagine fisionomica si possa cogliere intuitivamente
non solo il carattere, ma soprattutto il palpito dell’anima, il rapporto dell’uomo
con Dio e un frammento della bellezza eterna. Il Lavater giudica la propria opera
non un Traité complet sur la science des physionomies, ma una raccolta
di ‘frammenti’ con i quali egli non pretende di ‘donner en entier l’immense alphabet qui serviroit à déchiffrer le langage original de la
nature, écrit sur le visage de l’homme et dans tout son extérieur’, ma ritiene ‘d’avoir au moins tracé quelques-uns des caractères de
cet alphabet divin’, affinchè un occhio sano li possa riconoscere dovunque li potrà trovare (p. VII). Di grande bellezza e raffinatezza sono le centinaia di illustrazioni che accompagnano i tre volumi. Esemplare John Ynyr Burges Esq.re.
€ 700,00
693
693 Medicina - Lotto di 4 opere
Le Blanc, Louis Oeuvres chirurgicales contenant précis d’opérations de chirurgie, avec figures. Paris, chez Segaud, libraire; Colombier, libraire, 1779. In 4° piccolo; XVI (manca la p. con
l’occhiello)-608 pp.; testatina incisa su rame alla p. 1 (‘H. Gravelot inv., L. le Grand sculp.’),
4 tavv. incise su rame fuori testo, più volte ripiegate; piena pelle marmorizzata d’epoca,
dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro (cerniere danneggiate). Le Blanc, Louis Oeuvres
chirurgicales contenant method d’opérer les hernies, avec figures. Paris, chez Segaud,
libraire; Colombier, libraire, 1779. In 4° piccolo; (4)-LXXXXIX-(1)-(2)-XVI(mancano 2 pp.)481-(1b.) pp.; 2 tavv. incise su rame fuori testo, più volte ripiegate; piena pelle marmorizzata d’epoca, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro. I due testi di Louis Le Blanc, docente
di chirurgia alle Écoles Royales de chirurgie di Orléans, sono rari nelle biblioteche italiane.
Particolarmente interessante il secondo testo, dedicato alle operazioni di ernia, che dovette
suscitare molte discussioni in campo medico, delle quali il Le Blanc dà conto nelle pagine
con numerazione romana. Nelle pp. 235-fine si legge un Essai sur différentes hernies di
Jean-Jacques Louis Hoin (1722-1772), che propone anche un ano artificiale. Preziose le 6
tavole incise su rame nei due testi del Le Blanc per la storia della strumentazione chirurgica
nel sec. XVIII. Gorter, Johannes de (1689-1762) Chirurgia repurgata ab auctore recensita, emendata, multisque in locis aucta… Editio altera italica accuratissima. Patavii, Typis
Seminarii, apud Joannem Manfré, 1750. In 4° piccolo; (16)-517-(1b.) pp.; al recto dl foglio
di risguardo, firma di possesso di mano coeva (‘Luigi Turri’); macchia d’umido alle ultime 2
carte; cartonatura d’epoca. Biringucci, Carlo (morto nel 1648) Istruttione importantissima
ed Avvisi generali per qualunque persona, che ha cura di governare infermi… Milano, per
Gio. Battista e Giulio Cesare fratelli Malatesta, 1645. In 8°; (12)-36 pp.; antiporta allegorica
incisa su rame; al frontespizio timbro di provenienza; mezza pergamena. Prima edizione;
sono indicate 56 pp., ma anche l’unico esemplare segnalato, quello conservato nella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, è
mutilo; probabilmente si tratta di errore nell’indicazione delle pagine, perché il nostro esemplare appare completo. Bella l’antiporta e interessante questo libello destinato con le sue 112 regole agli infermieri.
€ 250,00
694 Fernel, Jean
Medicina.
Venezia, Bosello, 1555.
In 8°; (20)-191 cc.; manca l’ultima bianca, marca tipografica al frontespizio; qualche carta leggermente brunita; piena pergamena
con tassello e titolo in oro al dorso, tagli marmorizzati. L’esemplare è legato con altre due opere el Fernel: Pathologiae libri septem. Venezia, Bosello, 1555. In 8°; (16)-191- (1 b.) cc. Therapeutice seu medendi ratio. Venezia, Bosello, 1555. In 8°; (8)-64
cc. La prima opera è in seconda edizione. Il secondo e il terzo titolo sono in prima edizione. Fernel, che fu professore di medicina
all’Università di Parigi e maestro di Vesalio, spostò la sua attenzione sullo studio diretto del corpo umano. La Medicina è considerato il primo trattato sistematico di patologia e uno dei maggiori testi di medicina del periodo.
€ 600,00
164
695
Medicina
695 Mémoires de l’Académie royale de chirurgie. Tome premier (- second).
Genève, chez Henri-Albert Gosse, et Comp. libraires et imprimeurs, 1743
(I tomo); Paris, chez Delaguette, libr. imprimeur de l’Académie Royale et du
Collége de Chirurgie, 1753 (II tomo).
2 volumi in 4°. Vol. I: XL-778-XLI-XLIV-(2) pp.; antiporta allegorica incisa su rame (‘C. N. Cochin
filius inv. et sculp.’), vignetta incisa su rame al frontespizio, 2 testatine incise su rame (A. Humblot Inv., P. Aveline sculp.’; ‘A. Humblot inv., J. Guélard sculp.’), 2 iniziali incise su rame, 19 tavv.
a piena pagina fuori testo, alcune più volte ripiegate, incise su rame, indicate A-V (mancano le
tavv. D e U?); bruniture ad alcune carte; mezza pelle, dorso ornato a filetti e piccoli ferri impressi in oro (leg. un po’ stanca). Vol. II: (4)-XCVIII-(6)-613-(1b.) pp.; ripetute l’antiporta allegorica
e la vignetta del frontespizio incise su rame al I vol., 2 testatine incise su rame, la seconda delle
quali ripetuta dal I vol. (‘A. Humblot inv., P. Aveline sculp.’; ‘A. Humblot inv., J. Guélard sculp.’), 2
iniziali incise su rame, la seconda delle quali ripetuta dal I vol., 22 tavv. incise su rame, numerate I-XXII; 2 buchi marginali restaurati a p. 501; mezza pelle, dorso ornato a filetti e piccoli
ferri impressi in oro (cuffia inferiore mancante). Due prime edizioni di grande importanza nella
storia della chirurgia, perché rappresentano i due primi volumi stampati dalla famosa Académie
Royale de Chirurgie. Fondata a Parigi nel 1731, essa raccolse i principali esponenti della grande
tradizione chirurgica francese, e sotto la presidenza di François De La Peyronie, primo medico e primo chirurgo di corte, si decise
di pubblicare i lavori più importanti e di illustrarli con una serie di tavole. Il primo volume uscì nel 1743, curato dal De La Peyronie, che lo dedicò al re Luigi XV. Negli anni successivi si decise poi di impostare il secondo volume, ma in modo diverso, seguendo il modello di quelli dell’Académie Royale des Sciences. Il secondo volume uscì nel 1753. Queste sono anche le notizie che
si leggono nel ‘Plan de l’ouvrage’ che apre il II volume (pp. II-III). Di grandissimo valore documentario per la storia della chirurgia
sono le 41 tavole incise su rame e perfettamente conservate nei presenti esemplari.
€ 150,00
696 N.I. Ottin
Précis analytique et raisonné du système de Lavater sur les signes physiognomoniques ou moyen de
pénétrer les dispositions des hommes…
Bruxelles, Société Typographique Belge, ad. Wahlen et Comp.e, 1839.
In 8°; 426 pp.; antiporta litografica con il ritratto del Lavater, 23 tavv. litografiche fuori testo; mezza pelle d’epoca, dorso ornato
a piccoli ferri impressi in oro. Prima edizione di un’opera di grande interesse culturale, perché l’Ottin, proponendosi di riordinare
l’ampia ma a suo giudizio disordinata opera del Lavater sulla scienza fisionomica (Physiognomische Fragmente…, 1775-1778;
Essai sur la physiognomonie…, 1781-1786), finisce col dare un nuovo trattato su questa scienza, diverso da quello del Lavater. Infatti l’Ottin, che si dichiara materialista, nel lungo ‘Discours préliminaire’ afferma di voler eliminare ogni parte ‘ascetica’ e
‘metafisica’ del testo del Lavater, per dare spazio alla anatomia, ‘che fa conoscere i pezzi di cui si compone la macchina umana’, alla fisiologia, ‘che spiega il gioco di questi pezzi’, e alla geometria, ‘che fornisce un mezzo semplice sicuro per conoscere e fissare
la situazione delle varie parti, il loro volume e la loro conformazione’ (p. 16). Sulla base di queste tre scienze si potrà creare
una scienza fisionomica, che egli poi sviluppa in cinque lunghe parti, spesso entrando in forte polemica con il Lavater. Curiose
e degne di lettura sono le pagine in cui l’Ottin riporta una serie di aneddoti, da lui verificati personalmente a Zurigo, sulla folla
di persone che da tutte le parti d’Europa si recavano dal Lavater per sollecitare il suo giudizio sulla loro fisionomia (pp. 8-12). In
lotto con Il Lavater portatile o sia compendio dell’arte di conoscere gli uomini dai lineamenti del volto. Traduzione dal francese
con trentatrè tavole incise in rame. Seconda edizione. Tomo I (- II). Milano, presso Pietro e Giuseppe Vallardi (co’ Tipi di Gio.
Pirotta), s.a. (1811?). 2 tomi rilegati in un volume in mezza pelle; fioriture. Un curioso dizionario nel quale viene trasferita a livello
di cultura popolare la dottrina fisionomica che con il Lavater aveva avuto in tutta Europa una immensa diffusione.
€ 100,00
697 Padovani, Giovanni
De singularum humani corporis partium significationibus.
Verona, Discepolo, 1589.
In 4°; (6)-58 pp.; marca tipografica al frontespizio; piena pergamena rigida.
Durling, 3430. Manuale del corpo umano suddiviso per le sue singole parti,
dalla testa ai piedi.
€ 500,00
698 Pascoli, Alessandro e Baglivi, Giorgio
Il corpo umano o breve storia dove con nuovo metodo si descrivono in compendio tutti li organi suoi, e i loro principali uffizj, per
istruire a bene intendere, secondo il nuovo sistema, la teorica e
pratica medicinale.
Venezia, appresso Girolamo Dorigoni, 1772.
In 4°; (8)-181-(1b.) pp.; antiporta allegorica incisa su rame (‘Ioseph Laudati Perusinus inven. et del., Ier. Frezza sculp.’), xilografia al frontespizio, 20 tavole a piena
pagina fuori testo incise su rame (‘P. Garnoud scul.’), rilegate dopo l’opera del
Baglivi; vistoso restauro all’antiporta, macchie d’umido, più evidenti nelle tavole,
e fioriture; tela. L’opera è pubblicata con: Baglivi, Giorgio De fibra motrice et morbosa, nec non de experimentis ac morbis salivae, bilis et sanguinis… Epistola ad
Alexandrum Pascoli. Senza note tipografiche, s.a. In 4°; (2)-46 pp.; manca l’ultima
carta (bianca?); macchie d’umido ad alcune carte.
€ 150,00
165
697
Medicina
699 Pasta, Andrea
Consulti medici.
Bergamo, Vincenzo Antoine, 1791.
In 4° grande; VIII-200 pp.; esemplare in barbe; cartonatura rustica. Prima edizione di questa raccolta di consulti medici curata
da Giuseppe Pasta; tra gli argomenti oggetto di studio uno sulla qualità dell’aria a Bergamo, alcuni riguardanti la ginecologia, altri
l’ipocondria, l’emicrania, l’epilessia, tumori ecc.
€ 200,00
700 Paulus Aeginetus
Opus De re medica nunc primum integrum, latinitate donatum per Ioannem Guinterium…, Adiectis in
eundem doctissimis et quàm utilissimis annotationibus ab eodem Andernaco elucubratis.
Venezia, Arrivabene, 1542.
In 8°, (82)-395-(1) cc.; capilettera xilografici; note di possesso manoscritte al frontespizio, glosse manoscritte nel testo; leggera
gora di umidità, uno strappo su due carte; piena pergamena coeva con titolo manoscritto al dorso, tagli spruzzati. Seconda edizione della traduzione latina di Guinterius. Il De re medica tratta oltre che di chirurgia, per cui questo testo rappresentò un manuale
pratico di riferimento, di salute, lebbra e malattie della pelle, veleni, farmacia.
€ 500,00
701 Piens, Francesco
Tractatus de febribus in genere et specie, ex veterum ac recentiorum scriptis perpensus ... Editio novissima
notis, observationibus, opuscolis integris .. a loh. Iacobo Mangeto, M.D. adiectis milto Auctior
Genevae, apud Samvelem de Tournes, 1689
702
In-4°; (32)-824 (=814, perchè dopo la p. 568 la paginazione prosegue con p. 579)
(2 bianche) pp.; frontespizio stampato in nero e rosso, al frontespizio marca tipografica
xilografica e nota di possesso di mano coeva: ‘Ex familia De Paulis’; interessante nota
manoscritta della metà del sec. XVIII al recto del I foglio di guardia; piena pergamena
rigida d’epoca; numerose gore e buchi di tarlo marginali (malamente restaurati
in alcune carte), che in alcuni casi ledono lettere del testo.
€ 200,00
702 Ponzetto, Ferdinando
Libellus de venenis.
Roma, Mazzocchi, 1521.
In 4°; (54-1b.) cc.; manca il frontespizio; con note manoscritte; pelle con impressioni
a secco. Prima edizione. Trattato del medico di Innocenzo VIII sui veleni, sulle piante
e sulle parti velenose degli animali, sugli effetti e le cure. Ferdinando Ponzetto, filosofo,
teologo e medico, appartenente al clero fiorentino, nel 1485 fu medico
di Innocenzo VIII e svolse vari incarichi anche sotto i pontificati di Alessandro VI,
Giulio II, Adriano VI e Clemente VII. Nel 1513 fu nominato tesoriere generale
e presidente della camera apostolica, nel 1517 vescovo di Molfetta. Nato a Firenze,
morì a Roma nel 1528. Si tratta di uno dei primi testi che danno descrizione
dell’uso di droghe. Rarissimo.
€ 1.000,00
703
703 Saint-Hilaire
Trattato de’ rimedj per le malattie del corpo umano tradotto dal franzese, con due Lettere in fine, l’una di Ragguaglio di varie osservazioni
nuove ne’ vermini del corpo umano… L’altra sopra gl’insetti dentro
gl’insetti.
Padova, nella Stamperia del Seminario, appresso Gio. Manfrè, 1709.
In 4°; (2 bianche-14)-376 pp.; mancano 20 pagine finali, anche se i tre testi sono completi; al frontespizio marca tipografica xilografica, 7 tavv. xilografiche fuori testo; le indicazioni tipografiche vengono ripetute anche per le due Lettere finali; bruniture ad alcune
carte; cartonatura d’epoca (dorso rifatto). Melzi, III, p. 162. Prima edizione della traduzione italiana di questo ampio trattato di farmacopea, anonimo anche in francese, anche se
il Melzi lo attribuisce al Saint-Hilaire; sempre il Melzi dichiara che autore della traduzione
è Antonio Maria Del Chiaro. Molto raro nelle biblioteche italiane. Diviso in cinque libri. Il
libro primo espone i rimedi per le malattie della testa, il secondo per quelle del collo e
del petto, il terzo per quelle del ‘ventre inferiore’, il quarto per quelle delle gambe. Molto
interessante è il quinto libro, che contiene l’elenco delle ‘erbe, radici, frutti, legni, sughi,
gomme, animali, pietre, minerali e metalli’ più usati nella preparazione delle medicine,
concluso alle pp. 309-319 dalla esposizione dei vari metodi di distillazione. La prima
delle due Lettere di cui parla il titolo è scritta da Rocco Domenico Mastagni al celebre
medico Antonio Vallisnieri per proporgli alcuni rimedi contro quei ‘vermi’ del corpo umano che il Vallisnieri aveva individuato (pp. 327-358). La seconda Lettera è scritta ancora
al Vallisnieri da Diacinto Cestoni (noto scienziato livornese), per confermare l’origine di ‘molti animalucci su le foglie de’ cavoli’ e di molti insetti che usano come
‘utero e pascolo’ altri insetti (pp. 359-fine).
€ 600,00
166
Medicina
704 Tagliacozzi, Gaspare
De Curtorum Chirurgia per insitionem. Libri duo… Additis cutis traducis instrumentorum omnium,
atque deligationum Iconibus, et Tabulis. Cum Indice quadruplici…
Venetiis, apud Gasparem Bindonum iuniorem, 1597.
In folio; (28)-94-(2 bianche)-95-(1b.)-47-(1b.-32) pp.; primo frontespizio xilografico inquadrato figurato, al secondo frontespizio
marca tipografica xilografica, 22 tavole xilografiche a piena pagina nel testo; al primo frontespizio lievemente rifilato il margine
superiore e più fortemente danneggiato dalla rifilatura il margine inferiore,
restauro al margine interno delle prime carte; pieno marocchino bordeaux,
merletto dorato interno, tagli dorati; in custodia cartonata (Cav. R. Gozzi. Modena).
Ottimo esemplare. Adams, T59. Manca a BMSTC. Prima edizione di uno
dei più importanti trattati medici del secolo XVI, perché è il primo in cui vengono
descritti metodi di chirurgia plastica che consentono di ricostruire alcune parti
del corpo. Benchè non si possa chiamare l’inventore della chirurgia plastica,
Gaspare Tagliacozzi fu il primo a studiare il metodo con criteri scientifici.
L’opera è divisa in due libri. Il primo libro è dedicato alla parte teorica:
è convinto che non si possa usare il muscolo del braccio per la parte
da ‘riparare’, perché solo la pelle è l’unica materia adatta per l’innesto;
esclude anche che l’innesto possa essere preso da altra persona.
Nel secondo libro, dedicato soprattutto alla rinoplastica, descrive dettagliatamente
la procedura dell’operazione e i numerosi passaggi necessari per completarla.
L’operazione per rifare il naso incomincia con la sezione di una porzione
della pelle dell’avambraccio che, con vari passaggi, si attacca al naso,
mentre il braccio è tenuto stretto al corpo per mezzo di un corsetto speciale.
Dopo dodici giorni il lembo è tagliato e il naso viene modellato, più tardi viene
rimodellato ancora con tubi e modelli speciali. L’intero processo richiede
circa tre-quattro mesi. Il gruppo delle 22 tavole xilografiche finali illustra
gli strumenti utilizzati e le varie fasi delle operazioni. Gaspare Tagliacozzi,
nato a Bologna nel 1546, si laureò in medicina nell’università della sua città
nel 1570, ottenne la cattedra di anatomia e medicina teorica all’università
bolognese nel 1589 dopo la morte di G.C. Aranzio e la tenne fino alla morte
nel 1599. E’ noto che dopo la sua morte il metodo del Tagliacozzi cadde
in disuso fino all’inizio del sec. XIX, quando fu ripreso da chirurghi tedeschi
e inglesi, tanto che ancora oggi è conosciuto come ‘metodo tagliacozziano’.
All’esemplare è unita l’edizione anastatica, Bologna, Arnaldo Forni, 1992.
€ 10.000,00
167
Medicina
705
705 Valverde e Amusco, Juan de
Anatomia del corpo humano… da luy con molte
figure di rame, et eruditi discorsi in luce mandata.
Roma, per Antonio Salamanca et Antonio Lafrerj,
1560. (Al colophon:) Vinegia, appresso Nicolò Bevilacqua Trentino
In 4°; (18)-154 cc.; frontespizio figurato inciso su rame, 41 tavv.
a piena pagina incise su rame nel testo; al recto del frontespizio firme di possesso cancellate con tratti a penna e timbro di
provenienza; prove a penna in alcune carte, e qualche macchia
d’umido, macchia di cera alla tav. a p. 27, macchia alla p. 57;
cartonatura. BMSTC, 711; Adams, V230; Mortimer, ‘Italian 16th.
Centuries books’, Cambridge (Mass.), 1974, 709-711. Seconda
edizione della traduzione italiana, uscita un anno dopo la prima,
illustrata da un originale frontespizio e da 41 splendide tavole
incise su rame. Il Valverde spiega nelle due dedicatorie iniziali di
aver scelto l’italiano e non il latino per tradurre la sua Historia de
la composicion del cuerpo humano, scritta e pubblicata a Roma,
sia perché già il Vesalio ha scritto in latino sullo stesso argomento e non sempre il suo testo è di facile comprensione sia come
omaggio all’Italia dove è più facile eseguire l’anatomia sui cadaveri rispetto alla Spagna, dal momento che ‘questo mio libro non
sarà altro ch’una semplice relatione in modo di comentario di
quel che ho veduto io ne corpi’ (c. a3r). Nel primo libro il Valverde tratta delle ossa e delle cartilagini, nel secondo dei tendini
e dei muscoli, nel terzo dell’apparato digerente e genitale, nel
quarto dell’apparato respiratorio e del cuore, nel quinto dell’apparato motorio e del cervello, nel sesto delle vene e delle arterie,
nel settimo dei nervi. Per le tavole il Valverde dichiara di aver
utilizzato quelle del Vesalio, ma che le sue sono state giudicate
‘più leggiadre et accomodate’.
€ 2.000,00
706
706 Verheyen, Philippe
Anatomiae corporis humani liber primus… Editio
novissima non solum ab authore recognita, et novis
observationibus, atque inventis, pluribusque figuris
aeneis aucta. (- Supplementum anatomicum…
Liber secundus…).
Coloniae, apud Balthazarem ab Egmond et Socios,
1713 (1712 al frontespizio del vol. II).
2 volumi in 4°. Vol. I: (32)-400 pp.; antiporta allegorica incisa
su rame (‘J. G. Seiller Shashurianus sculpsit’), 40 tavv. a piena
pagina fuori testo incise su rame, numerate I-XXXX; al verso del
piatto anteriore nota di possesso datata Torino, 29 luglio 1723;
rare piccole macchie ad alcune carte; piena pelle d’epoca,
dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro. Tomo II: XVI-426 (=
424)-(8)-36-57-(1b.-1-1b.) pp., ripetute nella numerazione le
pp. 319-320; 6 tavv. a piena pagina fuori testo incise su rame,
numerate I-VI (la tav. V è posposta alla tav. VI); piena pelle
d’epoca, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro. Leg. un po’
stanca ma ottimo esemplare. Edizione postuma con l’aggiunta di
numerose parti, il cui l’elenco si legge nell’avviso iniziale dell’editore al lettore. Nel primo libro l’obiettivo del Verheyen, professore
di anatomia e chirurgia all’università di Lovanio, è quello di analizzare dettagliatamente tutte le parti del corpo umano, interne
ed esterne, utilizzando con continui riferimenti le 40 tavole che
accompagnano il testo, mentre il secondo libro è dedicato alle
parti ‘umide’ (sangue, latte, seme maschile e ‘semen muliebre’,
entrambi osservati al microscopio, bile, succo pancreatico, liquido
del pericardio, liquido oculare, urina, sudore…) e alle funzioni di
alcuni organi; si sofferma in particolare sulle sensazioni e sulla
circolazione del sangue. Molto chiare e bene incise le 46 tavole
che illustrano i due volumi. Nel primo volume alle pp. (9-12) si
legge una breve vita dell’autore.
€ 200,00
168
Peste
707 Corte, Bartolomeo
Lettera apologetica intorno agli effluvj, se organici, o inorganici cagioni della peste scritta al Reverendiss.
Sig. Preposto Pomposiano sig. dottor Lodovico Antonio Muratori…
Milano, per Francesco Vigone e fratelli, (1721).
In 8°; 112 pp.; al frontespizio, dedica autografa dell’autore: ‘All’Ill.mo Sig.r D.r Giuseppe del Papa in segno di stima ed ossequio.
L’Autore’; sempre al frontespizio firma di possesso: ‘Nicolai Gualtierio’ (il suo ex libris è incollato al verso del piatto anteriore);
macchie alle ultime carte; cartonatura d’epoca. Prima edizione rara di una delle prime opere in cui si discute della possibilità
di una trasmissione della peste e in genere delle malattie infettive ad opera di esseri viventi microscopici. Il Corte, medico che
per lunghi anni aveva lavorato all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, sostiene che il contagio della peste si diffonde ad opera di
‘vermiccioli’ o piccolissimi insetti o ‘atomi animati’ portati spesso in Europa dall’Africa e in particolare dall’Egitto, per mezzo di oggetti o negli abiti. Difendendosi da alcuni attacchi del Muratori e del Ricca, afferma che questi ‘vermiccioli’ non sono stati ancora
individuati per la loro estrema piccolezza, ma potrebbero esserlo in seguito con l’uso del microscopio, e che essi sono causa e
non effetto della peste: sono corpi organici e infettano il sangue. Il Corte per questa opera ricevette l’imprimatur ecclesiastico,
mentre anni prima (1702) era stato aspramente osteggiato perché sostenitore della tesi preformista, secondo cui l’anima si
infonde nell’embrione all’atto stesso del concepimento e il feto è già formato prima del quarantesimo giorno, in contrasto con la
posizione ufficiale della Chiesa. Anche per questa Lettera apologetica, tuttavia, non mancarono le polemiche.
€ 150,00
708
708 Dardana, Gioseffantonio
Memoria intorno ai mezzi di togliere agli appartamenti il fetore comunicato dai luoghi segreti; di migliorare le condizioni degli ospedali riguardo la salubrità di essi.
Vercelli, presso Giuseppe Panialis stampatore di S. Eminenza e
dell’ill. città, 1790.
In 8°; 111-(1) pp.; cartonatura. Prima edizione molto rara. Opera di grande interesse che affronta con chiarezza uno dei problemi dominanti nel secondo Settecento,
legato all’aumento della popolazione e all’affollamento delle città. Convinto che
molte epidemie derivino dal fetore emanato nelle case, nelle carceri e negli ospedali dai ‘luoghi segreti’, ‘volgarmente anche comodi, luoghi comuni, gabinetti segreti,
cessi e simili; in francese, les lieux privés, o semplicemente les privés’ (p. 7, nota),
il Dardana propone di trattare questi luoghi come se fossero camini, costruendo
una sorta di canna che dal basso porti i fumi verso l’alto. A partire da p. 12 non solo
spiega come tradurre in pratica questo suggerimento, ma propone tutta una serie di
nuove latrine e per gli ospedali parla addirittura di ‘ventilatori’ e ne spiega la costruzione. Egli utilizza sia tecniche di costruzione sia principi di fisica. Da p. 66 incomincia a parlare delle cloache e suggerisce un ingenioso sistema di pulizia mediante
lo scavo di una seconda cloaca, dimostrando, conti alla mano, che questo sistema
non è per nulla dispendioso. Particolarmente pregevole anche l’Appendice intorno
alla conservazion del pollame, (pp. 93-fine), nella quale il Dardana, preoccupato
della salute di ‘questa amica util repubblica di uccelli gallinacei’, propone di costruire
pollai molto più ampi e ben aerati rispetto alla ‘piccola, stretta, e quasi cieca celletta’
nella quale le galline sono costrette a entrare per la notte, a deporre le uova e a
covare i pulcini. Anche in questo caso al suo suggerimento seguono i consigli pratici
per le nuove costruzioni. L’esemplare è legato con: Mérat, François Victor Sopra le
nuove latrine inodorifere e sull’uso dell’orina come ingrasso. Memorie tradotte dal
francese e pubblicate per ordine del governo. Milano, dall’Imperiale Regia Stamperia, 1820. In 8°; 26 pp.; 1 tav. a piena pagina incisa fuori testo. Il testo è estratto dal
‘Giornale complementario del Dizionario delle scienze mediche’, gennaio 1819
e descrive le ‘nuove latrine conosciute sotto il nome di latrine mobili inodorifere’. La loro caratteristica consiste nel creare ‘una
rapida corrente ascendente d’aria nello sfogatojo, corrente provocata dal calore d’un camino, da un tubo da stufa o da una lampada’; il calore, dilatando l’aria del condotto, fa salire l’aria stessa dagli strati inferiori a quelli superiori.
€ 200,00
709 Della peste di Costantinopoli del 1778. Osservazioni sulla medesima e riflessioni dell’autore.
Yverdun (ma luogo di pubblicazione probabilmente falso), senza tipografo, 1779.
In 12°; V-(1b.)-117-(3 bianche) pp.; l’esemplare è stato rifilato nella parte superiore con danno, in alcuni casi, del numero
indicante la pagina; cartonatura. Prima edizione molto rara. Gli ‘editori’ nell’avviso iniziale dichiarano che l’autore fu presente a
Costantinopoli durante il periodo della peste del 1778 e che ha voluto mettere per iscritto quanto ha osservato in quei mesi. La
prima cosa a colpirlo, quando giunse in città nel mese di marzo, fu la mancanza di ogni misura da parte delle autorità e della
gente comune per evitare il contagio, visto che già c’erano stati i primi morti; l’epidemia raggiunse il culmine nel mese di luglio,
colpendo anche gli Europei presenti in città o perché commercianti o perché rappresentanti degli Stati europei. In novembre
l’epidemia cessò e la vita potè riprendere come prima. Il capitolo forse più curioso è il IV (pp. 41-58), in cui l’anonimo autore
descrive la reazione dei diversi gruppi di popolazione di Costantinopoli: Turchi (con enorme stupore l’autore annota che essi
portano addirittura al mercato da vendere i vestiti dei morti per peste), Greci, Armeni scismatici, Armeni cattolici, Ebrei, ‘Franchi’
(termine usato per indicare i ‘sudditi delle potenze cristiane’ presenti in Oriente).
€ 200,00
169
Peste
710 Mead, Richard
Breve ragionamento sopra il contagio pestilenziale e sopra i metodi da mettersi in uso per prevenirlo e
tradotto dal linguaggio inglese nel toscano dal dott. Giovanni Gentili fiorentino, medico del Magistrato di
sanità in Livorno.
Firenze, nella Stamperia di Gaetano Albizzini, 1744.
In 4°; XVI-92 pp.; frontespizio stampato in rosso e nero; senza legatura. Prima edizione? A Firenze uscì nello stesso anno presso
Gaetano Cambiagi una edizione perfettamente uguale e un’altra stampa, sempre nel 1744, uscì a Lucca. Il Gentili all’inizio, nel suo
avviso al ‘benigno lettore’, dichiara che la presenza della peste in Toscana lo ha spinto a tradurre l’utilissima opera del Mead e che ha
voluto aggiungere alla fine altri due testi. Il primo è intitolato Saggio filosofico intorno all’origine della peste ed è tratto dal Dizionario
del Chambers (pp. 47-58), il secondo è opera sua e ne spiega l’origine. Alcuni mercanti inglesi che trasportavano in Inghilterra olio
proveniente dalla Calabria, in quel momento colpita dalla peste, volevano sapere se l’olio potesse ‘comunicare’ la peste e, poiché
c’era l’ordine di bruciare tutte le merci provenienti da luoghi infetti, se il fuoco o il fumo derivati dall’olio bruciato potessero essere
pericolosi. Il Gentili nella sua qualità di medico e pubblico ufficiale aveva dato una risposta negativa, scritta in latino (pp. XI-XII).
Alcune polemiche suscitate da questa sua lettera lo hanno spinto a scrivere il trattatello Lettera filosofica sopra il commercio degli
olii navigati procedenti da’ luoghi appestati e sopra i fuochi ed incendii in tempo di peste (pp. 59-fine), indirizzata a Pietro Diharce,
docente all’università di Pisa e contrario alle sue tesi. Il Mead imposta il suo Breve ragionamento sulla convinzione che il contagio
avvenga attraverso l’aria, i corpi e le merci, per cui bisogna trovare ‘metodi convenevoli’ per impedire il contagio.
€ 150,00
711
711 Muratori, Ludovico Antonio
Del governo della peste e delle maniere di guardarsene. Diviso in politico, medico, et ecclesiastico, da conservarsi et aversi pronto per le occasioni, che Dio tenga sempre lontane.
Modena, per Bartolomeo Soliani, 1714. (In fine:) In Roma et in Modena,
per Bartolomeo Soliani, 1714.
In 8°; XXXII-437-(4-1b.) pp.; lievissime macchie ad alcune carte, piccolo strappo all’ultima carta; piena
pergamena d’epoca (dorso parzialmente rovinato nella parte inferiore). Edizione che si apre con una
prefazione ai conservatori della città e sanità di Modena, nella quale il Muratori ricorda la paura che l’anno
precedente (1713) si era diffusa nel ducato di Modena e Reggio alla notizia della peste che aveva colpito
Praga, Ratisbona, Amburgo, l’Austria e l’Ungheria. Poiché conviene non aspettare che il nemico sia giunto,
ma studiare il modo per meglio difendersi e preparare le armi adatte, egli ha deciso di scrivere il presente
trattato, raccogliendo tutto ciò che finora è stato scritto sulla peste, con l’intenzione ‘di fare un trattato popolare, cioè utile e intelligibile a i più del popolo’ (p. XVI), per cui eviterà discorsi difficili e parole astruse.
A chi gli chiederà come mai lui, che non è medico di professione, può pensare di parlare con competenza di questo problema, ‘risponderò, che se non ne posso io parlar di vista, ho ben potuto parlarne con
tanti morti, che furono spettatori delle pestilenze, e che ce le hanno lasciate in tanti libri descritte’ (p. XIX). Il primo libro è dedicato alle decisioni che le autorità devono prendere, in particolare per quanto riguarda i Lazzaretti, il secondo libro, forse il più
interessante, discute sulle medicine e sui rimedi cui si può ricorrere, il terzo è una esortazione alla carità e all’assistenza che la
Chiesa deve portare agli ammalati.
€ 350,00
712 Ordini, e Avvertimenti ne’ sospetti di peste, stabiliti nella Congregazione della Sanità, con participazione
dell’Illustriss. e Reverendissimo sig. card. Serra, legato di Ferrara, ecc. Di 10 di giugno 1623.
Ferrara, presso Francesco Suzzi, stampatore camerale, 1624.
In 4°; 38-(2 bianche) pp.; al recto del frontespizio stemma xilografico della città di Ferrara, al verso altro stemma xilografico; lievi macchie d’umido ad alcune carte; carta. Prima edizione di grande rarità. Premesso che il compito principale della Congregazione della Sanità di Ferrara è quello di occuparsi della salute pubblica, essa dovrà provvedere a tenere in Comune grandi quantità di ‘oglio o composito
contra peste’, senza divulgare assolutamente il segreto della sua composizione. Il Comune di Ferrara possiede anche ‘alcune ricette di
certe palle contra peste’, le quali però non conservano a lungo ‘la loro virtù’. Bisogna poi conservare ‘alcune botticelle di perfettissimo
aceto’ da usare in tempo di peste. I capitoli XVII-XXXII si occupano, invece, del controllo da effettuarsi alle porte della città e ai confini
del ducato in caso di sospetto prima e di diffusione poi della peste. Il controllo dovrà essere particolarmente severo lungo il Po e gli altri
fiumi, come il Reno, alle foci del Po e nei porti di mare. Molto interessanti sono gli elenchi dei ‘passi’ del Po, degli altri fiumi e dei canali
alle pp. 19-20. Nell’ultimo capitolo, il XXXV, si torna a parlare del ‘composito tanto maraviglioso’ portato a Ferrara dal medico spagnolo
Pietro Castagni e si offre una lunga serie di rimedi contro la peste, intitolandoli ‘Reggimento contra peste del già mastro Pietro Castagni
spagnuolo…’ (pp. 30-fine): il testo non è che una copia con lievi varianti di quello medioevale di Taddeo da Bologna.
€ 100,00
713 Pestalozzi, Jérome Jean
Avis de precaution contre la maladie contagieûse de Marseille, qui contient une idée complette de la
peste et de ses accidens. Seconde édition revûë, et beaucoup augmentée.
Turin, chez Pierre Joseph Zappate, 1721.
In 8°; (8)-181-(3) pp.; bruniture diffuse per qualità della carta, leggere macchie d’umido; piena pelle marmorizzata d’epoca,
dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro. Seconda edizione rara e più ampia della prima, uscita nello stesso anno in cui l’autore,
membro del Collegio dei medici di Lione, l’aveva data alle stampe nella stessa Lione. Il nome dell’autore si legge nell’’Avis du
libraire au lecteur’ alla p. (7)r. Composta per il timore che la peste si potesse diffondere da Marsiglia al resto della Francia, e il
Pestalozzi ne ha la certezza, l’opera presenta nei primi capitoli in modo molto preciso la diffusione del contagio dopo l’arrivo nel
porto di Marsiglia di una nave carica di merci provenienti da carovane orientali. Passando alle cause di questa malattia il Pestalozzi parla di ‘un agent très actif, aussi réel qu’invisible’ a questo punto le sue pagine diventano di un interesse straordinario per
chiarezza e metodo espositivo (pp. 27 sgg.). La seconda parte (pp. 72-fine) è occupata dall’esposizione dei mezzi ‘preservativi’ e
‘curativi’: per questi ultimi, si veda l’elenco delle erbe officinali e di vari tipi di sciroppi alle pp. 130-153.
€ 150,00
170
Peste
714
714 Pona, Francesco
Il gran contagio di Verona nel milleseicento e trenta…
Verona, per li Fratelli Merli, stampatori camerali, 1727.
In 4°; 120 pp.; qualche macchia d’umido; cartonatura antica (leg.
restaurata al dorso). Seconda edizione di una certa rarità. Divisa in
quattro libri, l’opera del Pona, membro del Collegio dei medici di
Verona, descrive con grande realismo e con toni di alta drammaticità, la grande peste che colpì la città di Verona e il suo contado nel
1630. Egli afferma di scrivere la sua opera nel febbraio 1631 (p.
51). La descrizione incomincia con l’espandersi del contagio portato
dalle truppe imperiali impegnate nella guerra per la successione
al ducato di Mantova, che nell’ottobre 1629 posero l’assedio alla
città di Mantova. Nell’aprile dell’anno successivo la peste a Verona
è già diffusa, ma la città teme anche l’arrivo dell’esercito imperiale;
tuttavia si avvicinarono solo alcune ‘truppe di Crovati’ che imperversarono nei dintorni ‘con rapine, stupri, violenze, uccisioni così
barbare’ da non rispettare sesso o età. Così la città si riempì ulteriormente di gente. Il Lazzaretto, dove lavoravano i frati cappuccini
e molti medici, non poteva più contenere gli ammalati, che erano
oltre 4.000, e non c’era più posto per sotterrare i morti, per cui si
discusse se buttarli nel fiume o bruciare i cadaveri in un prato isolato; poichè mancava anche la legna necessaria e i mucchi di corpi
ormai erano in decomposizione, si decise di lasciarli ‘in preda alla
corrente’ dell’Adige, pur sapendo che molti cadaveri poi sarebbero
stati ributtati verso riva. Le autorità cercano di correre ai ripari, Alvise
Vallaresso, provveditore della città sopra la Sanità in nome della
Repubblica di Venezia, fece venire medici anche da Venezia, ma in
pochi giorni morirono. Nel 1627 a Verona e nei sobborghi vivevano
53.533 persone, nel febbraio 1631 di queste erano morte 32.895.
In luglio morivano 350 persone al giorno, ma a partire dalla metà
dello stesso mese i morti diminuirono a 200, in agosto
a 60, in settembre a 20. Palazzi e povere case, monasteri e chiese si svuotarono, la povertà divenne insopportabile e molti
palazzi vennero saccheggiati. Finalmente in ottobre la peste cessò. Buona parte del quarto libro è dedicato alla narrazione di molti
casi isolati di peste che continuarono anche nell’anno successivo. L’esemplare è legato con: Pona, Francesco (1594-c. 1655)
La remora overo de’ mezi naturali, per curare, e fermare la pestilenza. Breve trattato… Verona, per li Fratelli Merli, stampatori
camerali, 1727. In 4°; 56 pp.; macchie d’umido. Seconda edizione di questa curiosa opera scritta dal Pona, il quale fu presente a
Verona come medico durante la pestilenza del 1630, vide spettacoli terribili, assistette a migliaia di morti, ma prescrive in questa
sua opera i più assurdi medicamenti contro la peste. L’opera è dedicata ad Alvise Vallaresso, provveditore sopra la sanità in nome
della Repubblica di Venezia. Il Pona, dopo aver dichiarato che la peste è un castigo di Dio, che si propaga per l’aria e che subisce
gli influssi astrali, ne descrive accuratamente i segni, e dedica gran parte del suo scritto (pp. 17-fine) ai possibili rimedi cui si può
ricorrere, dal salasso alle erbe officinali, ai decotti, agli sciroppi, alle ‘balle’ da tenere in mano, fatte con molte sostanze, fra cui
chiodi di garofano, noce moscata, canfora, storace, muschio, sandalo; c’è anche un ‘cordiale’ fatto con ‘perle crude e preparate,
corali bianchi e rossi, rose secche’, zafferano e altre sostanze. Importante è anche una ‘polvere particolare’, che si beve con acqua
di melissa e che è preparata con 2 dramme di polvere di unicorno, di rinoceronte, perle, pietra bezoar, smeraldo orientale, zaffiro,
avorio, 15 foglie d’oro, corallo bianco e rosso e altre sostanze. Ci sono le acque speciali (p. 32), una bevanda a base di ‘coagulo
del cervo et limatura del corno di esso’ (p. 33), l’uovo privato dell’albume, riempito di zafferano, messo nella brace e poi pestato
fino a trasformarlo in polvere e tutta una serie di altri preparati fra cui quelli suggeriti nel Medioevo da Arnaldo di Villanova (p. 41).
€ 300,00
15 Taddeo da Bologna
7
Regole da osservarsi nelle occorenze di peste, per conservar i sani, et curar gl’infermi, col modo di usar
il composito maggiore et le Tavolette contro detto morbo. Dato in luce da Honorato Tiranti…
Torino, appresso Pietro Guerra, 1630.
In 12°; (14-2 bianche) cc.; errori nella indicazione dei fascicoli; senza legatura. Prima edizione molto rara di questa curiosa operetta medioevale pubblicata proprio durante l’anno della grande peste che colpì non solo l’Italia ma tutta l’Europa e che Onorato
Tiranti, segretario di Vittorio Amedeo I di Savoia, dedica a Pietro Ludovico Boursier, medico di camera e vice-protomedico del re.
Di fatto Taddeo da Bologna, ‘medico professore della metodica e spagirica medicina’, nulla rivela circa la composizione del ‘composito maggiore’ e delle ‘tavolette’ (o ‘pillole’) di cui parla il titolo, poiché sono di grande ‘spesa’ e di grande ‘fatica’, per cui dopo
aver consigliato una serie di purghe per alcuni giorni, suggerisce decotti e sciroppi a base di erbe e piante varie (genziana, ruta,
tormentilla, aloe, macis, bacche di lauro, mirra, sandalo…), ma anche di ‘corno di cervo arso’. Dichiara che questi decotti e questi
sciroppi combattono anche altre malattie, fra cui le coliche, le emicranie, la palpitazione di cuore e le malattie veneree.
€ 100,00
171
Libri antichi e rari
716
716 Mercator, Nicolaus
Institutionum astronomicarum libri duo, de motu astrorum communi et
proprio secundum hypotheses veterum et recentiorum praecipuas; deque hypotheseon ex observatis constructione cum tabulis Tychonianis…
Quibus accedit Appendix…
Patavii, ex Typogr. Seminarij, opera Augustini Candiani, 1685.
In 4°; 16-223-(1b.)-64-(3-1b.) pp.; 7 tavv. incise fuori testo, più volte ripiegate; vistosamente danneggiato il margine inferiore delle pp. 183-184, 191-192 (con danno per una
lettera del testo), 199-200, 207-208, 215-216, e, nella seconda parte, 7-8, 15-16, 23-24,
31-32, 39-40, 47-48; piena pergamena antica (dorso rifatto in pergamena). L’opera in
cui il Mercatore (nome latinizzato di Kaufmann), matematico, cosmografo e astronomo,
in quegli anni impegnato nella costruzione delle fontane di Versailles, espone le proprie
teorie astronomiche, illustrandole con una serie di 7 tavole divise in più figure. Nella
seconda parte del libro (pp. 64-fine) il Mercatore pubblica le Tabulae solares et lunares,
le Tabulae lunae-solares e le Tabulae Rudolphinae del celebre astronomo danese Tycho
Brahe (1546-1601), il quale elaborò le sue tavole astronomiche sulla base di osservazioni condotte con grande perfezione, tanto che esse, come è noto, permisero a Keplero
di confermare definitivamente la validità del sistema copernicano di contro a quello
tolemaico.
€ 300,00
717
717 Messina e Reggio prima e dopo il terremoto del 28 dicembre 1908
Firenze. Società Fotografica Italiana, senza data. Album in-4° oblungo con numerose tavole fotografiche, di cui molte ripiegate. Legatura editoriale in tela marrone con titolo in oro sul piatto superiore e al dorso. Testi e drammatiche testimonianze della tragedia
che segnò il Sud d’Italia di D’Annunzio, Ugo Ojetti, Guido Alfani, Vittorio Spinazzola, Corrado Ricci, Pasquale Villari.
€ 300,00
718 Metius, Adriaan Adriaansz
Praxis nova geometrica per usum circini et regulae proportionalis.
Franekere (Frisia, Paesi Bassi), Balck- Janssonius, 1623.
718
In 8°; (8)-47-(1) pp.; 1 tavola ripiegata, molte xilografie nel testo; piena pergamena coeva. DSB IX, 335-337. Prima edizione.
Adriaan Metius fu professore di matematica, navigazione, ingegneria militare; descrive qui, prima che nella Geometria practica, il
suo metodo per la triangolazione usando un compasso, del tutto simile a quello inventato da Galileo.
€ 2.000,00
172
Milano
719
719 Argelati, Filippo
Bibliotheca Scriptorum Mediolanensium,
seu acta et elogia… Praemittitur clarissimi
viri Josephi Antonii Saxii… Historia literariotypographica Mediolanensis… Tomus primus
(- secundus).
Mediolani, in Aedibus Palatinis, 1745.
4 volumi in folio (ogni volume diviso in due parti), in
mezza pergamena d’epoca. Prima edizione. Ottimo
esemplare completo, perfettamente conservato, di
un’opera ancora oggi fondamentale per la consultazione
bibliografica del catalogo delle opere edite e inedite degli
scrittori milanesi fino al sec. XVIII con brevi notizie biografiche. Se è utile ricordare che l’Argelati - esperto bibliografo e ricercatore di codici, nel 1721 costituì una società di
11 membri, la Società Palatina, per la pubblicazione dei
Rerum Italicarum Scriptores del Muratori, prendendone
la direzione tipografica, e che Giuseppe Antonio Sassi,
prefetto della Biblioteca Ambrosiana di Milano, ne ebbe
la direzione scientifica - è interessante sottolineare che la
Bibliotheca Scriptorum Mediolanensium ebbe negli ‘Acta
eruditorum’ di Lipsia del 1748 una amplissima recensione (pp. 241-272), con grandi elogi per l’autore.
€ 600,00
720 Balestrieri, Domenico
La Gerusalemme liberata travestita in lingua
milanese. A Sua Eccellenza Carlo conte,
e signore de Firmian…
Milano, appresso Gio. Batista Bianchi
regio stampatore, 1772.
2 volumi (ciascuno in 2 parti) in folio.
Vol. I: (16)-192 pp.; fregi tipografici xilografici.
Vol. II: (193-194)-195-404 pp.; fregi tipografici xilografici. Splendida legatura coeva in marocchino rosso,
ai piatti duplice ricca cornice impressa in oro,
al centro dei piatti fleuron impresso in oro,
dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro, tagli dorati
(cerniere leggermente stanche).
Ottimo esemplare a pieni margini su carta forte.
Serassi, 563; Biblioteca Tassiana, 721. Edizione
di grande rarità, stampata in pochissimi esemplari
lo stesso anno di quella in 8°. Il testo del Tasso
si trova a fronte, sulla pagina di sinistra.
‘Galantissima e piacevole’ come la definisce il Serassi,
la traduzione in dialetto milanese della Gerusalemme
liberata fatta dal Balestrieri riscosse subito
un grande successo. Mentre nella canzone
dedicatoria in ottave al Firmian il Balestrieri ricorda,
in dialetto, l’inizio del suo lavoro (1743),
nel ‘Cicalamento’, in italiano, sottolinea che
il suo lavoro è stato ‘lungo e faticoso’ e spiega
la scelta tipografica per rendere agevole la lettura
e il rifiuto di una edizione ‘economica’, perché
‘il carattere assai minuto mette spesso in necessità
anche i letterati non impostori di far uso intempestivo
de’ vetri ottici senza parlar di coloro “che con la vista
non passan gli occhiali”’. Il lavoro, ‘per non lasciare
il linguaggio milanese al di sotto di tanti altri d’Italia,
ne’ quali vedesi trasportato questo mirabil poema’,
gli è costato ‘la fatica di tre lustri, e dopo la dilazione
quasi di tre altri prima di consegnarla al torchio’.
Ora che si è deciso, ‘mi sarà lecito conchiudere
col Berni: “E voi, che n’avevate tanta frega / andatevi
per esso alla bottega”’.
€ 5.000,00
720
173
Milano
721
721 Benaglio, Giuseppe
Relazione istorica del Magistrato delle ducali entrate
straordinarie nello Stato di Milano.
Milano, dal ducal Palazzo per Marc’Antonio Pandolfo Malatesta stampatore regio camerale, 1711.
In 4°; (20)-242-(1-1b.) pp.; al frontespizio il nome dell’autore è stato
corretto a penna in Benaglia; mezza pelle antica (leg. un po’ stanca).
Prima edizione di questa opera che parla di una magistratura (‘magistrato’) fondamentale nell’amministrazione dello Stato milanese
dalla signora viscontea fino alla dominazione spagnola, dei fiumi e dei
canali utilizzate per l’irrigazione e per il trasporto delle merci, i feudi, i
beni confiscati o vacanti, che aveva il compito di esigere il pagamento
delle pene pecuniarie, di provvedere alla manutenzione di tutti i corsi
d’acqua, per citare solo i compiti più importanti. Rivolgendosi al lettore
(p. 5) il Benaglio ricorda di aver lavorato nella magistratura delle entrate
straordinarie dello Stato di Milano per la maggior parte della sua vita
e di aver quindi potuto consultare, per questa opera, ‘infiniti registri,
privilegi e scritture indubitate’, per cui nella presente Relazione si potrà
trovare solo la ‘sincera verità’. Avrebbe potuto citare un maggior numero
di documenti, ma il grande incendio del 5 gennaio 1708 che distrusse il
Teatro del Palazzo Ducale, la Cancelleria segreta e le Cancellerie di Stato
e di guerra, costrinse a gettare nelle strade ‘in tempo di pioggia’ le carte
dell’Archivio di questa magistratura, per cui tutti i documenti rimasero
‘stracciati, lordi, e perduti’ oppure così confusi da non poter più essere
utilizzati (p. 199). Il Benaglio, pur essendo consapevole che un ufficio di
questo genere
sicuramente era presente da secoli nella città, ricostruisce la storia della
magistratura (o magistrato) delle entrate straordinarie a partire dal primo
documento di cui può disporre, che risale al 1402, mentre era duca
di Milano Gian Galeazzo Visconti, e prosegue, pubblicando il testo di
successivi documenti, fino al 1708. A partire dal capitolo III (p. 55) il
Benaglio parla della organizzazione interna di questa magistratura, con
un presidente, un cancelliere, un ‘ragionato’, un tesoriere, un esecutore, un archivista e alcuni coadiutori; fondamentale è l’assistenza degli
ingegneri. I capitoli X-XVII (pp. 78 sgg.) sono dedicati a ciò che viene
amministrato dalla magistratura. Il primo bene patrimoniale amministrato è il giardino del Castello, che con successivi acquisti e ampliamenti
è arrivato a circa 5.161 pertiche ‘di terra prativa, arativa, vignata ed ortiva’ (p. 80). Segue il parco che Galeazzo Visconti, morto
nel 1378, creò vicino a Pavia, circondandolo con un muro lungo ‘più miglia’ e destinandolo ‘ad ogni sorte di caccia’; Francesco
II Sforza nel 1525 ne alienò una parte, ma ne restano ancora circa 1150, occupate da quattro boschi e un palazzo con case intorno. Il magistrato deve occuparsi della manutenzione del canale Muzza, che prende l’acqua dall’Adda per l’irrigazione e i mulini del
Lodigiano (di grande interesse è la descrizione del tipo di manutenzione alle pp. 92-93); il denaro viene trovato con i dazi pagati
da chi utilizza le acque; anche nelle pagine successive a più riprese si parla della manutenzione del canale. A partire dal cap. XIII
(p. 115) l’attenzione del Benaglio è tutta rivolta ai Navigli di Milano: Naviglio Grande, Naviglio di Bereguardo, Naviglio Pavese,
Martesana, con una serie di preziose notizie sul loro sfruttamento sia per l’irrigazione sia per il trasporto delle merci. Ad esempio, vengono elencate (pp. 123-125) le ‘bocche’ del Naviglio Grande, partendo da quella di Turbigo, e il nome di chi ha l’appalto
delle tasse da pagare per l’utilizzo di quelle bocche (con la quantità d’acqua che si può prelevare). Il Benaglio accenna più volte
alla ‘spazzatura’, cioè pulitura, del letto ordinata dalle autorità per evitare danni e inondazioni, e ai danni e alle inondazioni dedica
varie pagine, parlando anche di quella disastrosa del Naviglio Grande, legata a quella del Ticino, nel 1705. Sul problema dei
Navigli il Benaglio ritorna anche nella aggiunta intitolata Titolo del magistrato straordinario (pp. 201 sgg.), in particolare alle pp.
206-219, di notevolissimo interesse storico-urbanistico-idrografico.
€ 250,00
722 Bertarelli, Achille - Monti, Antonio
Tre secoli di vita milanese nei documenti iconografici, 1630-1875. 610 fotoincisioni,
19 facsimili, 9 riproduzioni a colori.
Milano, Ulrico Hoepli editore, 1927.
In 4°; XV-(1)-868-(4) pp.; le illustrazioni sono denunciate nel titolo; legatura editoriale figurata (dorso completamente staccato).
Una splendida documentazione iconografica in prima edizione su Milano dal 1630 al 1875 (anche su luoghi, chiese, palazzi
oggi scomparsi), purtroppo in un esemplare dalla legatura rovinata.
€ 70,00
174
Milano
723
724
723 Biffius, Hieronimus
Gloriosa nobilitas illustrissimae familiae Vicecomitum, quam testatam fecit iudicium Nobilissimi Collegi Iurisperitorum inclytae Ciuitatis Mediolani ...
Mediolani, ex. typ. Lud. Montiae (Monza), 1671.
In-4°, pp. (16, compr. antip.), 216; ff. (5) di appendice, con front. proprio: “Ad Hieronymi Biffii librum ... paraenetica appendix.
Mediolani”, ex Typ. L. Montiae, 1673; leg. ‘800. m. tela con tit. oro al dorso. Testo in car. rom., numerose iniz. silogr. Con antiporta raffig. il magnifico stemma di Teobaldo Visconti a p. pag. inc. su rame e grande albero genealogico a stampa del march.
Ercole Visconti figlio di Teobaldo, più volte ripieg. f.t. Le pagine preliminari contengono dedica al lettore, errata e “Litterae plures
indices meritorum march. Theobaldi”. Prima ed unica edizione, di questa storia dei Visconti, nella quale l’autore dimostra che il
capostipite della famiglia è Desiderio, ultimo re dei Longobardi. Raro, specie completo dell’appendice pubblicata a sè due anni
dopo. Esempl. privo dell’albero genealogico a stampa (e senza i 5 ff. di “Appendix” presenti solo in rari esempl.); il f. di errata ed
i 3 ff. delle “Litterae plures” sono in fine; leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso. Manca alla British Library, a Michel-Michel ed al Cat.
Milano di Hoepli. Spreti 444. Colaneri 197. Predari 124. Cat. Meneghina 1189.
€ 700,00
724 Bugati, Gasparo
L’Aggiunta dell’Historia Universale et delle cose di Milano dal 1566 fin’al 1581 ... Nel qual si leggono i
più memorabili fatti ... occorsi Milano, Franc. & eredi di Simon Tini, MDLXXXVII (1587)
In-4°, pp. 194 (ma in effetti 196 perchè è ripetuta la numeraz. delle pp. 95-96), (4), leg. coeva in cartone, titolo manoscritto al
dorso. Marca tipografica sul titolo, iniz. silogr., carattere corsivo. Dedica dell’a. al marchese di Cassine Cesare Cottica. Prima edizione, molto rara, di quest’aggiunta del Bugati (vissuto dal 1524 al 1601) alla Historia Universale pubblicata a Venezia da Giolito nel
1570, censurata quando ormai era stampata per oltre la metà, poichè contiene passi che il Governo milanese e la Curia avrebbero voluto eliminare “perchè odoravano di ugonottismo e contenevano giudizi, o come oggi si direbbe piuttosto, insinuazioni
contro l’operato dell’arcivescovo Carlo Borromeo” (cfr. Bongi II, p. 299). Alcuni di tali passi si possono leggere a pag. 9 (sull’Inquisizione), a pag. 67 (azioni del Borromeo contro i monasteri), a pag. 68 (sull’abolizione degli Umiliati), a pag. 122 (contro la
buona fama si S. Carlo), ecc. “Quest’aggiunta è più rara e narra particolarm. i fatti interessanti la città di Milano” (Meneghin).
Ottimo esempl. STC 129. Adams B-3157 e 3158. Bongi, Annali del Giolito II, 298-300. Predari 125 (errando la data. Bologna,
Cinquec. Trivulziana, 92. Cat. Meneghina 942).
€ 700,00
175
Milano
725
725 Calco, Tristano
Historia Patriae libri viginti Mediolani,
apud heredes M. Malatestae, 1627
Vol. in-4°, bella leg. moderna m. pergamena e ang., fregi oro e tass. al dorso per il
titolo. - I) ff. (27, compr. antip.), pp. 471,
(9). Magnifico antiporta con fig. allegoriche e, sul tit., grande stemma di Milano,
entrambi dis. da G.B. Crespi, detto il
Cerano, ed inc. in rame da Ces. Bassano;
fregi ed iniz. silogr. Prima edizione. La “Historia” va dalle origini di Milano al 1313.
Bell’esemplare completo del magnifico
antiporta inciso, ma mancante di 4 fogli
all’inizio: titolo a stampa, approvazione e
dedica. Fondamentale opera storica che,
rimasta interrotta per la morte dell’autore
nel 1515, venne in seguito continuata da
Giuseppe Ripamonti, il quale, riprendendo
la narrazione dal 1313, la condusse fino al
1558. L’autore (nato a Milano intorno alla
metà del XV sec. ed ivi morto nel 1515)
fu grande storico e filologo, facilitato nel
suo lavoro dal fatto di aver lavorato per
anni nella cancelleria segreta milanese e
per aver assolto all’incarico di riordinare i
fondi documentari e librari della biblioteca
ducale del castello di Pavia. D.B. It., 16,
pp. 537-541. STC., XVII sec., 220. Argelati
I, p. II, 426. Predari 126. Cat. Meneghina
943. Cat. Hoepli 580. Lozzi 2610, note.
€ 700,00
726 Calvi, Felice
Il patriziato milanese secondo nuovi documenti deposti
negli archivi pubblici e privati. Seconda edizione, completa e riveduta.
Milano, presso Andrea Mosconi libraio, s.a. (ma c. 1865).
In 4°; 520-LXVIII pp.; lievissime fioriture ad alcune carte; mezza pergamena recente. Buon esemplare. Storico, appartenente ad una
famiglia nobile milanese e presidente della Società storica lombarda, Felice Calvi ricostruisce attraverso la storia di Milano a partire
dal Medioevo la storia delle famiglie più importanti della città, che, nel bene e nel male, di quella storia furono protagoniste. I documenti, compresa la genealogia di molte famiglie, sono pubblicati alle pp. 353-520. L’appendice finale, che ha una numerazione in
numeri romani, è intitolata Il maresciallo Annibale Visconti e un episodio diplomatico feudale del secolo decimottavo.
€ 150,00
727 Calzolari, Icilio
Rara veduta panoramica composta da tre tirature all’albumina che mostra il Duomo di Milano con il Rebecchino in fase di demolizione, Milano, circa 1875, timbro a secco del fotografo sul passe-partout (200 x 760 mm.) in cornice dorata d’epoca. L’isolato
del Rebecchino venne raro al suolo in occasione della visita dell’Imperatore Guglielmo a Milano il 18 ottobre 1875 per fare posto
ad una nuova e più ampia piazza. Nella panoramica di Icilio Calzolari si intravede dietro l’edificio in demolizione il Palazzo dei
Portici Meridionali, sostanzialmente ormai completato, e un insieme di strutture che sembrano provvisorie.
€ 650,00
727
176
Milano
728
728 Cavitelli, Ludovico
Annales.
Cremona, Dracone, 1588.
In 4°; (36)-(1b.)-431 cc., manca l’ultima carta bianca; al
frontespizio marca tipografica incisa su legno, capilettera
xilografici; il testo è entro cornice a filetto; rare bruniture,
marginale foro di tarlo passante; piena pergamena. Lozzi I,
1379; Platneriana 119; Adams C1192 (blank hhh8). Prima
edizione. Importante storia di Cremona, l’unica opera ricordata del nobile cittadino cremonese.
€ 1.000,00
729 Milano - Lotto di 7 opere
I 3 volumi di Orazio Carpani si presentano in belle legature
omogenee in mezza pergamena antica con dorso decorato a piccoli ferri impressi in oro e cartigli in pelle con nome
dell’autore, titolo e data impressi in oro. Carpani, Orazio
(1496-1549) Lucubrationes in ius municipale quae
appellant Statuta Mediolani. In quibus quaestiones, quae
passim in foro emergunt foeliciter explicantur… [Liber
primus] (In alteram partem iuris municipalis Mediolanensis quae novissima dicitur absolutissima commentaria).
Mediolani, apud Paulum Gottardum Pontium, 1583-1585.
2 volumi in 4°. Vol. I: (26)-510 cc.; al frontespizio ritratto
xilografico del Carpani e firma di possesso cancellata con
tratti a penna. Vol. II: (7)-249 cc.; al frontespizio ritratto
xilografico del Carpani e firma di possesso cancellata
con tratti a penna. Prima edizione di questo imponente
commento giuridico a due diversi Statuti di Milano: nel
primo volume il Carpani commenta gli Statuti emanati da
Ludovico il Moro il 20 ottobre 1498; nel secondo volume
prende in esame quelli che vanno sotto il nome di Novissima Mediolani Statuta e che vennero emanati da Luigi
XII, re di Francia (in quel momento padrone del ducato di
Milano), il 23 aprile 1502 dopo la revisione fatta da alcuni
giuristi del Senato milanese sotto il controllo del cardinale
d’Amboise, governatore del ducato in nome del re. Le
Lucubrationes sono l’opera più importante del grande
giurista milanese. Il I volume è legato con un’altra
opera: Rerum omnium et vocum memorabilium quae in commentariis ill. I.C.D. HoratiiCarpani ad prius volumen Statutorum
Mediolanentium continetur. Index locuplectissimus del senese Marziale Roglerio, Mediolani, ex Officina Typographica Jo. Baptistae
Colonij, 1588 (95 cc.; mancano la carta bianca in fine e probabilmente 2 carte dopo il frontespizio; al frontespizio ritratto xilografico
del Carpani; rinforzo al margine esterno delle ultime carte). Il II volume è legato con un’altra opera: Index lucupletissimus rerum omnium scitu dignarum quae continentur secundo volumine Commentariorum in Statuta Mediolani… del medico e notaio milanese
Giovanni Battista Cerronetto (Mediolani, apud Ioannem Baptistam Colonium, 1586 (73 cc.; macchie d’umido alle ultime carte).
Carpani, Orazio (1496-1549) In quatuor insigniores novarum Mediolani Constitutionum §§. Nempe §. Homicida. §. Quicunque.
§. Collegijs. de paenis et §. Omnium de iur. et privil. fisci, Doctissimi Commentarij, cum novis adnotationibus. His accesserunt
diversorum I. C. Comment. tract. et allegat. … Homicidiorum omnium, ac auxilij ad ea. Prohibitae alienationis in forensem….
Mediolani, apud Hieronymum Bordonium, 1608. In 4° grande; (36)-292 pp.; frontespizio stampato in rosso e nero; testo su due
colonne; al frontespizio marca tipografica xilografica; macchie d’umido marginali alle prime carte. L’opera di Orazio Carpani, non
segnalata nelle biblioteche italiane nell’edizione di Girolamo Bordone, contiene quattro interessanti commenti ad alcuni fra i più
importanti capitoli di quegli Statuti di Milano che sono noti con il nome di Costituzioni nuove: (Statuta Mediolani cum appostillis
clarissimi viri iureconsulti Mediolanensis domini Catelliani Cottae in meliorem formam, quam antehac typis excusa… an (sic)
egregio iureconsulto d. Antonio Rubeo nunc primum in lucem aeditus). [Segue:] Novissima Mediolani Statuta. 1552. (Mediolani,
apud Io. Antonium Castellionaeum impensis. D. Io. Baptistae et fratrum de Serono, 1552). 2 parti in un volume in folio; (74)-162
(erroneamente numerata 161)-(2)-164 cc.; nella prima parte mancano il frontespizio (la carta con l’indicazione Statuta Mediolani 1498 è stata aggiunta in un secondo momento) e alcune carte; nella seconda parte è caduta l’ultima carta, e il testo è stato
completato a penna da mano antica; numerose note marginali di mani coeve; rinforzo ai margini interni delle carte iniziali, vistose
macchie d’umido, piccoli restauri marginali ad alcune carte; mezza pergamena moderna. La prima parte contiene il testo degli
Statuti della città e ducato di Milano riformati per ordine di Ludovico il Moro e approvati il 20 ottobre 1498, un anno prima che il
Moro fosse deposto dopo la sconfitta ad opera dei Francesi. Il giurista Catelliano Cotta ha aggiunto nella presente edizione le lunghe e dotte postille marginali. Nella seconda parte sono stampati con il titolo di Novissima Mediolani Statuta 1552 (l’indicazione
‘MDLII’ sotto il titolo è un evidente errore di stampa al posto di ‘MDII’ e di fatto la data porta una correzione a penna) gli Statuti
milanesi che il Senato cittadino riformò attraverso l’opera di alcuni suoi giuristi e sotto il controllo del cardinale d’Amboise. Verri,
Gabriele Constitutiones dominii Mediolanensis decretis et senatus-consultis nunc primum illustratae… Editio undecima caeteris
uberior, atque utilior. Accessit Prodromus de origine et progressu juris Mediolanensis. Mediolani, in Regia Curia sumptibus Joseph Richini Malatestae, 1747. 2 parti in un volume in 4°; (18)-CLXVII-(1) pp.; (20)-202-(4)-208-(68) pp.; i 2 frontespizi stampati
in rosso e nero; ai 2 frontespizi incisione su rame, testatine e iniziali incise su rame; piena pergamena coeva. In questa edizione il
Prodromus de origine et progressu juris Mediolanensis precede le Constitutiones.
€ 800,00
177
Milano
730
730 Constitutiones dominii Mediolanensis. Venduntur Mediolani per
Bernardum Caluschum ad signum
Crucis aureae.
Mediolani, apud Valerium et Hieronymum Metios fratres calcographos,
1552.
In 4°; (2)-116-(ma mal numerate 114,
l’ultima carta mancante facsimilata, presente
in fotocopia) cc.; in fine sono aggiunte 10+10
carte provenienti da altra edizione; frontespizio entro bordura figurata xilografica, al
recto del quale si legge la seguente firma di
possesso di mano coeva o di poco successiva: ‘I.(uris) C.(onsulti) Jo. Stephani Scanardoni’; numerose note marginali di riassunto e
di commento di mano coeva in una regolare
umanistica corsiva; macchie d’umido nel
margine superiore, che hanno leggermente
slabbrato le prime carte, alcune macchie
marginali anche alle ultime carte; mezza pelle
antica. Cat. Bibl. Senato, IV, 309; Manzoni, I,
272, n. XVIII; Fontana II, 194. Manca a BMSTC
e ad Adams. Seconda edizione, del tutto
uguale alla prima, delle Constitutiones dominii
Mediolanensis, normalmente conosciute
con il nome di Nuove Costituzioni, destinate
a durare fino alla seconda metà del Settecento, all’età delle riforme di Maria Teresa e
di Giuseppe II, e a costituire per più di due
secoli il fondamento dello Stato milanese.
Vennero emanate dall’imperatore Carlo V,
quando, dopo la morte dell’ultimo duca di
Milano, Francesco II Sforza (1535), il ducato
fu devoluto all’impero. Nel proemio ‘De
constitutionibus’ l’imperatore ricorda che già
Francesco II Sforza aveva dato avvio ad una
revisione generale di tutte le leggi fino a quel
momento emanate a Milano, al fine di evitare
le confusioni e gli errori causati dal numero
troppo elevato delle leggi, dalle incongruenze
e addirittura dai contrasti fra le varie disposizioni. Morto il duca, il presidente del Senato,
Giacomo Filippo Sacco, e altri giureconsulti
del Collegio senatorio avevano continuato il lavoro, per cui in data 27 agosto 1541 l’imperatore potè procedere alla emanazione
ufficiale. Le Constitutiones, quindi, raccolgono tutta la tradizione giuridico-amministrativa e politica propriamente milanese (in
particolare visconteo e sforzesca), cui Carlo V non fece che apporre il proprio sigillo. Il testo, che riguarda non solo Milano e il suo
contado, ma tutto il dominio, è diviso in cinque libri, riguardanti, senza una effettiva e precisa divisione dei vari campi, le magistrature, i processi, i testamenti, l’acquisto e la vendita di beni e di feudi, i crimini, l’università di Pavia, la gestione delle acque, in particolare i Navigli, la Martesana, il fiume Olona ecc. Il libro V è particolarmente dedicato alla città di Milano. La prima disposizione
dopo il proemio riguarda gli Ebrei, i quali non possono risiedere a Milano e nel suo territorio a meno che sia stato loro concesso
dalle autorità. Comunque non potranno abitare nella stessa casa o sotto lo stesso tetto dei cristiani e dovranno portare come segno di riconoscimento un ‘cappuccio giallo’ gli uomini e un colletto dello stesso colore le donne, ampio in modo tale che possa
coprire le spalle e il petto. E’ tuttavia permesso agli Ebrei di essere ospitati per tre giorni, senza bisogno di chiedere permesso,
‘in hospicijs publicis’ di Milano e del suo territorio. Il presente esemplare fu sicuramente un testo utilizzato da un giureconsulto o
da un giudice milanese, che lo annotò fittamente e aggiunse in fine 20 carte, per lui importanti, prendendole dal De origine juris
Mediolanensis libellus di Francesco Grasso, edito a Milano sempre da Valerio e Girolamo Meda nel 1556 (cfr. Cat. Bibl. Senato,
IV, 310). Le prime 10 carte contengono parte di un indice, le seconde 10 contengono un commento all’amnistia concessa il
13 ottobre 1544 da Alfonso d’Avalos, marchese del Vasto, governatore della città in nome dell’imperatore, il testo di alcune sue
disposizioni, e due brevi ma interessanti sezioni: la prima (cc. D3r-D4v) presenta, mese per mese, l’elenco dei giorni in cui il
Senato milanese non svolge alcuna attività, la seconda (cc. D5r-D6v) fissa i prezzi che i cittadini devono pagare alla Cancelleria di
Stato per i documenti richiesti, dal momento che si è scoperto che molti funzionari fanno pagare più del dovuto ed intascano il
denaro così guadagnato.
€ 400,00
178
Milano
731
731 Corio, Bernardino
L’historia di Milano volgarmente scritta .... Con le vite insieme di tutti gli imperatori ... Di nuovo ristampata, et in molti luoghi ... riformata, & ristaurata, con belle
postille nel margine ...
Vinegia, Giov. Maria Bonelli, 1554
In-4°, ff. (36), 557, (1 b. mancante), leg. settec. p. pelle zigrino con riquadro oro sui piatti, dorso
a nervi con tit. e ricchi fregi oro. Marca tip. sul tit. ed altra in fine, emblema silogr. al verso dell’ult.
f. prelim., grandi iniz. inc. Impresso in minuscolo ma nitidissimo car. corsivo, in corsivo ancora più
piccolo le utili note marginali. nei ff. prelim. si leggono avviso dello stampatore ai lettori, tre dediche
al Card. Ascanio Sforza Visconti (la seconda e la terza contengono rispettivamente “delle lodi della
historia” e “l’ordine di questa historia”) e la vastissima “tavola di tutte le cose notabili”. Seconda
edizione (la prima apparve a Milano nel 1503 ed altra, curata dal Porcacchi, apparve nello stesso
anno 1554) della più importante storia di Milano, divisa in sette parti, dalle origini alla fuga del
Moro in Germania. Esempl. bello (con qualche lieve ingiallitura, ultimo f. restaurato). STC 198 Predari p. 136: “La prima ediz. veneta fu fatta uguale all’autografo tranne alcuni cambiamenti in voci
di dialetto milanese”. Cat. Hoepli n. 648.
732
€ 1.200,00
732 Frisi, Antonio Francesco
Memorie storiche di Monza e sua Corte.
Raccolte ed esaminate dal canonico A.F. Frisi, teologo
di S. Stefano Maggiore ... Opera divisa in tre volumi,
ed ornata di tavole incise in rame
Milano, Stamperia di Gaetano Motta, 1794
3 vol. in-4° (mm. 290 x 228), pp. (4), VI, 318; (2), V, (3), 316; (2),
VIII, 358; ottima legatura posteriore m. pergamena e ang., tit. ms.
ai dorsi, carta marmorizz. sui piatti, conservate le copertine edit.
di tutti i vol. Prima ed unica edizione, magnificamente illustrata
da 3 incisioni sui titoli, stemma araldico del Principe di Barbiano
e Belgioioso Alberigo XII d’Este-Visconti-Trivulzio cui è dedicata,
bellissime iniz. inc., alcuni rami n.t. e 19 tavole f.t., molte delle quali
ripieg.m, magistralmente inc. da Giulio Cesare Bianchi (notevole quella
raffigurante il castello di Monza). E’ la più importante e ricercata opera
su Monza e territorio vicino, di cui indaga ogni aspetto della storia civile, religiosa ed artistica, basandosi sui documenti inediti
raccolti in abbondanza dagli Archivi della città. Splendido esempl. su carta grande e forte, a pieni margini, freschissimo. Predari
147. Lozzi 2945, note. Platner 224. Graesse III, 63.
€ 1.800,00
733 Fumagalli, Angelo
Le vicende di Milano durante la guerra con Federico
I Imperatore, illustrate colle pergamente di que’ tempi e con note. Aggiuntavi la topografia antica della
stessa città. Opera critico-diplomatica ...
Milano, Imper. Monistero di S. Ambrogio Maggiore,
per Antonio Agnelli, 1778.
733
In-4°, ff. (3: occhietto, antiporta, tit. inc.), pp. XI XL, 300, cartoncino edit. Dedica al conte Carlo di Firmian, Ministro plenipotenziario austriaco. Edizione originale, magnificamente impressa
su carta azzurrina, ristampata nel 1854. Illustrata da bellissimo
antiporta raffig. veduta di Milano ed in primo piano l’imperatore
Federico che ordina la distruzione delle mura, tit. inc. racchiuso
in bordura riproducente il portale marmoreo della Cappella di S.
Aquilino in S. Lorenzo, 1 tav. f.t. riprod. un diploma di Federico, 8
testatine (con chiese, luoghi ed antichità milanesi), 5 iniz. inc., 4
eleganti finaletti, il tutto magistralmente inc. in rame da Aspar.
Questo primo lavoro della Tipografia del Monastero di S. Ambrogio fu inizialmente ostacolato, ma poi, avuto il riconoscimento
e l’elogio del conte di Firmian, incaricato dalla Corte Imperiale di esaminarlo, fu finalmente impresso su carta azzurrina, con
molta cura ed eleganza. Buon esemplare, purtroppo mancante della carta topografica di Milano ripiegata f.t. in fine. Manca al
Cat. Meneghina. Predari 148. Cat. Hoepli 696. Lozzi 2632: “Opera critico-diplomatica per servir di saggio a quella de’ Monaci
Cisterciensi”.
€ 700,00
734 Gazzetta Enciclopedica di Milano. Parte letteraria, anno 1781, volume II.
Milano, Motta.
In 4°; (4)-240 pp.; cartonatura. Contiene 52 numeri della Gazzetta. Esemplare appartenuto a Gian Battista Giovio, che in una
lunga nota manoscritta si dichiara sorpreso della lunga recensione che la Gazzetta dedica ai suoi Pensieri Vari stampati a Como
nel 1781 (a p. 109) e che contengono svariate riflessioni sulla vita economica e filosofica della Lombardia del periodo e osservazioni sulle recenti scoperte scientifiche.
€ 200,00
179
Milano
735 Giovio, Paolo
Le vite di dicenove huomini illustri, descritte da P.G. et in diversi tempi et luoghi stampate; cioè, di dodici
Visconti, & di Sforza, Duchi di Milano ... Ora nuovamente raccolte & ordinate tutte insieme ...
Venetia, Giov. Maria Bonelli, 1561.
In-4°, ff. (24, ult. b.), 352, (28), solida leg. settec. p. perg., tass. in pelle con tit. oro al dorso, tagli rossi. Marca tip. al tit., iniziali
ornate, testo in car. corsivo. Prima edizione di questa raccolta che riunisce svariate opere biografiche del Giovio già pubblicate,
volgarizzate da L. Domenichi e G.B. Gellli; oltre le biografie dei dodici Visconti e di Franc. Sforza, vi si leggono quelle dei Papi
Leone X e Adriano VI, del card. Pompeo Colonna, del marchese di Pescara Ferrante Davalo, di Consalvo Ferrando di Cordova
detto il Gran Capitano e di Alfonso d’Este. Ottimo esempl. (lievi ingialliture marginali al tit. e piccola macchia nell’angolo bianco
alto degli ultimi 30 ff.). STC 304. Adams G-668.
€ 1.000,00
736 Giovio, Paolo
Le Vite de i Dodeci Visconti che signoreggiarono Milano. Tradotte da Lodovico Domenichi. Et in quest’ultima impressione accresciute de gl’Argomenti a ciascuna d’esse vite, con le annotazioni nel margine, &
Tavola copiosissima.
Milano, G.B. Bidelli, 1645
In-4°, ff. (10), pp. 132, legatura coeva piena pergamena rigida, titolo manoscritto al dorso. Capilettera ornati e fregi di pagina in
silografia. Bellissima antiporta allegorica con armi araldiche dei Visconti, dis. dal Crespi detto il Cerano ed inc. da Blanc, 14 ritratti
nel testo (compreso quello del dedicatario Mons. Honorato Visconti, arcivescovo di Larissa) in medaglione, quasi a grandezza di
pagina, contornati da elaborata bordura con aquila e draghi (l’ultimo ripete il precedente, ma senza la didascalia in basso). Bella
edizione seicentesca dell’importante opera del grande storico comasco (1483-1552), apparsa in latino nel 1549, tradotta in italiano e pubblicata nello stesso anno da Lodovico Domenichi. Autorevole narrazione storica della vita e dei fatti dei dodici Visconti
che ressero Milano nel XV e XVI secolo. Ottimo esemplare. STC., XVII sec. 400. Michel-Michel IV, 55. Cat. Hoepli 706. Predari p.
150.
€ 800,00
737
737 Giulini, Giorgio
Memorie spettanti alla storia, al governo, ed alla descrizione della
città e della campagna di Milano ne’ secoli bassi… Parte I (- IX).
Milano, nella Stamperia di Giambattista Bianchi, 1760-1765; 1771-1774
9 volumi in 4° + 3 volumi di Continuazione; frontespizi stampati in rosso e nero,
ad ogni frontespizio vignetta incisa su rame, al I volume antiporta con ritratto
dell’arciduca Pietro Leopoldo d’Austria inciso su rame (‘Inc. Mercorus sc. Mediol.’),
testatine, iniziali, tavole a piena pagina fuori testo, quasi tutte più volte ripiegate
incise su rame; manca nel vol. IX la carta corografica dei dintorni di Milano, lievi
macchie d’umido alle prime carte del vol VIII, nel vol. III della Continuazione
(= vol. XII) alcune carte brunite per qualità della carta; mezza pelle moderna; al
dorso i volumi numerati I-XII. A parte la mancanza di una tavola, esemplare in ottime condizioni. Prima edizione dell’opera che permette sulla base di una precisa
documentazione, al di là di inevitabili errori, la ricostruzione della storia più antica
di Milano, dalla fine dell’VIII secolo all’inizio del sec. XIV; la Continuazione arriva
fino al 1447. Analisi di edifici, chiese, resti archeologici, iscrizioni, mosaici, affreschi,
monete, vie e piazze della Milano più antica costituiscono le pagine più preziose
della storia del Giulini, accompagnata dalle decine di tavole disegnate e incise
quasi tutte da Giulio Cesare Bianchi. La sua indagine si estende con la stessa curae attenzione anche ai dintorni di Milano.
Di grande utilità è l’Indice che occupa gran parte del vol. IX.
€ 2.000,00
738 Latuada, Serviliano - Irico, Andrea Serviliano
Milano, Stamperia Ghisolfi, 1738
I) Descrizione di Milano ornata con molti disegni in rame delle fabbriche più cospicue, (con:) II) Irico A. Tre Dialoghi sopra la
descrizione della città di Milano di S. Latuada. Milano, Regio-Ducal Corte, 1737 Opera in 6 volumi in-8°, legatura ottoncentesca,
assai elegante, in mezzo vitello biondo, dorsi a nervi con fregi e titoli in oro. I) Volumi I-V, Latuada, pp. (28), L, 336; XX, 548; XII,
338; XVI, 459; XVI, 448. Dedica al conte Ottone Ferdinando Gonfaloniere d’Austria. Illustrati da complessive 48 incisioni in rame
ripiegate fuori testo, di J.G. Schiller dai disegni di Ferroni, compreso il frontespizio allegorico e la grande pianta della città. Prima
edizione di opera iportante e fondamentale per la consocenza approfondita della storia civile, religiosa ed artistica di Milano, “il
libro è il più pregevole del 18.mo secolo per la copiosità delle notizie, l’esattezza, i buoni riferimenti estetici e lo stile ... (Villa)”.
II) Vol. VI Irico. Tre dialoghi d’Idrenia Anacoringio sopra la Descrizione della città di Milano di S. Latuada. Intorno la Battaglia dei
Cattolici contro gli Ariani ... Milano 1738; pp. (14), 200. Antiporta allegorico inc. da Dal Re, 5 incisioni n.t. e 1 tav. f.t. Sotto l’anagramma di Idrenia Anacroningio si cela il nome di Irico (storico e letterato piemontese, 1704-1784, di Trino Vercellese). Prima
edizione, delle due rare opere, complementari. esemplare assai bello. Cicognara 4242. Schlosser, 572. Predari 13. Hoepli, 1273.
Predari p.5. Villa, Bibliogr. Guide di Milano, n. 36.I.
€ 1.200,00
180
Milano
739
739 Latuada, Serviliano
Descrizione di Milano ornata con molti disegni in rame delle fabbriche più cospicue che si trovano in questa metropoli. Tomo primo
(- quinto).
Milano, nella regio-ducal Corte, a spese di Giuseppe Cairoli mercante di libri, 1737-1738.
5 volumi in 8°. Vol. I: (28)-L-336 pp. (ma ripetute nella numerazione le pp. 121128, e 2 pp. numerate 180 fra 279 e 281); antiporta allegorica incisa su rame e 9
tavv. fuori testo incise su rame, più volte ripiegate (fra cui una grandissima pianta
topografica di Milano); piccolo strappo marginale alle p. (24) e 257, lievi bruniture
e fioriture ad alcune carte. Vol. II: XX-348 pp.; 10 tavv. fuori testo incise su rame,
più volte ripiegate; piccolo strappo marginale alla p. 123, leggere macchie alla
p. 255, piccolo strappo alla tav. dopo p. 250 senza danno per la illustrazione, lievi
fioriture ad alcune carte. Vol. III: XII (manca la carta dell’occhiello)-338 pp.; .; 7 tavv.
fuori testo incise su rame, più volte ripiegate; leggere macchie d’umido alle
pp. 28-34, macchia di inchiostro alla p. 331. Vol. IV: XVI (manca 1 carta all’inizio?)459-(1b.) pp.; 8 tavv. fuori testo incise su rame, più volte ripiegate e 1 tabella più
volte ripiegata; insignificante strappo marginale alla p. 329, lievi bruniture ad alcune
carte, strappo restaurato alle tavv. dopo p. 94 e dopo p. 352, leggero strappo nella parte inferiore della tav. dopo p. 174 senza
danno per la illustrazione. Vol. V: XVI-448 pp.; 12 tavv. fuori testo incise su rame, più volte ripiegate e 1 tabella più volte ripiegata;
lievi bruniture ad alcune carte, strappo restaurato alla seconda tav. dopo p. 400; ; piena pergamena d’epoca, ai piatti filetto e piccoli
ferri impressi a freddo agli angoli e al centro fleuron impresso a freddo, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro. I 5 voll. distribuiti
in 2 cofanetti cartonati. Schlosser, 572; Predari, 13; Cicognara, 4242; Hoepli, 1237 (numera solo 42 tavole). Prima edizione della
più pregevole guida-descrizione di Milano apparsa nel sec. XVIII, ricca di informazioni anche per le guide successive, opera di un
dotto ecclesiastico milanese che fu anche collaboratore dei Rerum Italicarum Scriptores. Di rilevante importanza le 46 tavole (oltre
all’antiporta), disegnate da Ferroni e incise su rame da Sciller, che spesso illustrano edifici scomparsi o cambiati nel tempo.
€ 1.000,00
740 Maspoli, Carlo
Stemmario Trivulziano
(Milano), Niccolò Orsini de Marzo, 2000 (in fine)
In 4°; 564-(3 bianche-1) pp.; le pp. 61-311 occupate dalla riproduzione dello stemmario; tela editoriale decorata e figurata. In
una ricca veste tipografica il volume presenta alle pp. 27-44 un capitolo riguardante gli stemmi e le imprese dei Visconti e degli
Sforza, per passare poi alla storia e all’esame dello stemmario conservato nel codice Trivulziano 1390 (Milano, Biblioteca Trivulziana), che raccoglie in ordine alfabetico oltre duemila stemmi di famiglie e comunità del ducato di Milano.
offerta
741 Milano e il suo territorio
Milano, Pirola, 1844.
2 vol. in-8° gr., pp. (16), 391, (5); (4), 506, (2); leg. cart.
edit. Prima ed unica edizione di quest’importantissima
e rara opera sulla storia civile e politica e su ogni aspetto
di quella socio-economica della Milano di metà Ottocento.
E’ adorna di due frontesp. fig., 14 tavole f.t. all’acquatinta
tratte da daguerrotipi inc. dal Cherubini; 48 testatine, finalini
ed iniziali silogr. raffig. vedute locali; 1 grande pianta
di Milano dis. da D. manzoni ed inc. da Gius. Cattaneo,
ed 1 grande carta geogr. dei dintorni inc. da Allodi.
L’opera fu stampata in 1500 esemplari ad uso esclusivo
del Municipio; leg. m. perg. ed ang., duplice tass. in pelle
con tit. oro ai dorsi. Uno dei pochi posti in vendita senza
le due carte ripieg., con un solo front. e con le 14 tav.
sostituite dall’editore con le 13 della serie edita da Vallardi
nel 1819 e da una veduta dell’Arco della Pace. (Per le tav. del Vallardi cfr. Arrigoni 143). Cat. Hoepli 787. Predari 164. Arrigoni
207. Lozzi I, 2650.
€ 1.100,00
742 Milano e il suo territorio. Tomo I (-II).
Milano, coi tipi di Luigi di Giacomo Pirola, 1844.
2 volumi in 4°. Vol. I: (16)-391-(9) pp.; frontespizio figurato litografico, 21 figure litografiche nel testo, 7 tavv. all’acquatinta
fuori testo; nota manoscritta al recto del foglio di risguardo; timbro della collezione Mario Cermenati. Vol. II: (4)-506-(1-1b.)
pp.; frontespizio figurato litografico, 27 figure litografiche nel testo, 7 tavv. all’acquatinta fuori testo, grande carta geografica della
Lombardia a colori, più volte ripiegata in fine al volume. Mezza pergamena moderna. Ottimo esemplare, nonostante lievi fioriture
ad alcune carte e ad alcune tavole. Prima edizione di questa opera offerta dalla municipalità di Milano agli scienziati nel loro
sesto congresso del 1844. Il I volume reca la seguente scritta: ‘Esemplare N°. 209. Offerto al Signor Ingegnere Filippo Crivellari di
Vicenza. Nella Sesta Riunione degli Scienziati Italiani. Milano, 11 settembre 1844. Il Podesta Casati’ (autografa la firma di Gabrio
Casati). Gli articoli dei 2 volumi sono opera di vari storici, tra cui Pompeo Litta, Giovanni Labus, Cesare Cantù, e di altri esperti. Gli
argomenti trattati offrono un quadro di grande interesse a livello storico e artistico su Milano e sul suo territorio soprattutto per
quanto riguarda gli aspetti dell’istruzione, igiene, beneficenza, feste, teatri, passatempi, acque, strade, palazzi, collezioni, musei.
€ 250,00
181
741
Milano
743 Morigia, Paolo
Historia dell’antichità di Milano, divisa in quattro libri. Nella quale si racconta brevemente, et con bell’ordine da quante nationi questa città è stata signoreggiata…
Venetia, appresso i Guerra, 1592
In 4°; (92)-710-(2 bianche)-64 pp.; al frontespizio marca tipografica xilografica e due timbri di provenienza, uno dei timbri è
ripetuto anche al recto della carta successiva, ritratto xilografico dell’autore alla carta a6v e alla carta k6v; infenestrate le pp. 37-40
della seconda parte, piccolo strappo marginale alla carta f1, bruniture ad alcune carte, piccoli buchi di tarlo marginali ad alcune
carte; mezza pergamena antica, cartonatura marmorizzata. Buon esemplare. Prima edizione di quest’opera, divisa in quattro libri,
nella quale il Morigia, erudito ecclesiastico milanese, impegnato in ricerche d’archivio, ricostruisce la storia di Milano dalla sua fondazione all’anno 1591. Di particolare interesse nel libro secondo le pagine dedicate alle chiese e ai luoghi pii di Milano, mentre il
terzo e quarto libro raccolgono numerose notizie sull’origine delle famiglie più importanti della città. Su questo argomento il Morigia ritorna anche nello scritto Nobiltà e progenie de gli ill. sig. Sessanta del Consiglio generale della città di Milano che vivono al
presente, che chiude il libro con una propria numerazione (pp. 1-fine).
744
€ 220,00
Raccolta di tutti gli avvisi, editti e proclami pubblicati
nella Lombardia dal giorno 10 maggio in avanti tanto in nome
della Repubblica francese, quanto della Municipalità
e Congregazione dello Stato di Milano. (Tomo I) (- V).
Si vende dalli Fratelli Pirola stampatori della municipalità,
da Francesco Bolzani nella contrada di Santa Margherita,
e dal Pulini, s.a. (1796-1797).
44
7
5 volumi in 8°; mezza pergamena. Collezione di proclami, avvisi, editti, ordini ec.,
sì civili che militari, pubblicati dal giorno 13 Pratile anno VIII (2 giugno 1800)
in avanti, epoca memorabile del fausto ingresso fatto in Milano dalle vittoriose armate francesi. Tomo primo (- decimo). Milano, presso Pirotta e Maspero,
stampatori-librai, s.a. 9 volumi (il IX vol. raccoglie i tomi IX e X) in 8°; mezza
pergamena. Collezione di proclami, avvisi, editti, ordini ec., sì civili che militari,
pubblicati dal giorno 28 aprile 1799 in avanti, epoca memorabile del fausto
ingresso fatto in Milano dalla vittoriosa armata di Sua Maestà l’imperatore
Francesco II. Tomo primo (- quinto). Milano, presso Pirotta e Maspero, stampatorilibrai, 1799-1800. 5 volumi in 8°; mezza pergamena. Raccolta fondamentale
in ottimi esemplari per ricostruire la storia di Milano e della Lombardia dal maggio
1796 al febbraio 1802.
€ 2.200,00
745 Rosmini, Carlo de’
Dell’istoria di Milano
Ivi, Tip. Manini e Rivolta, 1820.
4 vol. in-4°, pp. XII, 428, (2); 534, (2); 594, (2); 528; Leg. coeva in m. pelle, titoli
in oro su doppio tassello al dorso. Esemplare fresco e a pieni margini. Complessivamente illustrata da 25 magnifiche tavole f.t. (per lo più di ritratti, oltre una carta
geogr. del Ducato ed una pianta topogr. di Milano ripieg.) e 35 figure di medaglie,
monete e monumenti antichi (compresa quella a pag. 420 del IV vol.): il tutto
finemente inciso in rame e accuratamente spiegato da Giovanni Labus alle pp. 399-470 dell’ultimo vol. Dedica al conte Giacomo
Mellerio. Prima edizione di questa poderosa opera che “offre il quadro della storia milanese dai primordi della città sino alla
metà del secolo XII, cioè sino alla incoronazione di Federico I. A tale epoca comincia il corso della storia che termina al 1535 ...”
(Predari 184). La continuazione della storia fino al 1740, scritta dall’autore stesso, è rimasta inedita. Il quarto volume è interamente dedicato alla raccolta dei “documenti inediti”. Carlo de’ Rosmini (rovereto 1758- 1827), fu noto letterato e storico. Predari
184. Cat. Hoepli 889. Cat. Meneghina 1001. Zannoni, Antologia, t. XXVIII, p. 140 e segg.: “ebbe questa storia lode di esattezza,
d’imparzialità, di sana critica e di essere scritta in stile rapido, chiaro ed elegante ....”.
€ 1.800,00
746 Sesti, Giovanni Battista
Piante delle città, piazze, e castelli fortificati in questo Stato di Milano. Con le loro Dichiarazioni…
Milano, per gl’Agnelli scultore e stampatore, 1707.
In 4°; (4)-23 (numerate 2-23)-(1) cc.; vignetta incisa su rame al frontespizio, 24 tavv. incise su rame, acquerellate d’epoca, fuori
testo, 2 delle quali ripiegate; il testo è generalmente scritto solo al recto delle carte, al verso è stampata la legenda (‘dichiarazione’) entro finissime cornici incise su rame; macchie d’umido al frontespizio e alle 2 carte successive, insignificanti macchie
alle carte H2r e P1v-P2r, lievi macchie marginali alle ultime 3 carte; cartonatura d’epoca con carta decorata (leg. restaurata); in
custodia cartonata. Prima edizione rara e di grande interesse storico-artistico. Il Sesti, ingegnere militare, dedica la propria opera a
Eugenio di Savoia, con una dedica datata Milano, 8 maggio 1707. Dopo la carta geografica dello Stato di Milano nel 1707, vengono raffigurate con grande cura e spiegate con precise legende le piante topografiche della città di Milano, del Castello di Milano,
di Pavia, Tortona, Serravalle, Alessandria, Valenza, Mortara, Novara, Arona, Domodossola, Como, Lecco, Trezzo, Forte di Fuentes,
Vigevano, Bobbio, Lodi, Pizzighettone e Gera d’Adda, Cremona, Sabbioneta, Finale Ligure, Castel Govone (quest’ultimo è privo
della breve presentazione al recto della carta della ‘dichiarazione’). Tutte le carte sono basate su una scala di ‘braza milanesi’ di
volta in volta indicata.
€ 2.000,00
182
Milano
747
747 Settala, Giovanni Battista
Relationi del Navilio Grande, et di quello di Martesana della città di Milano.
Milano, per Pandolfo Malatesta, 1603.
In 4°; (4)-99-(1b.)-(1-3 bianche) pp.; restauro al frontespizio e alla carta successiva, macchie
ad alcune carte; mezza pergamena antica, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro. Prima
edizione rara. Nella sua qualità di cancelliere del Magistrato delle entrate ducali straordinarie
e dei beni patrimoniali dello Stato di Milano, al quale competeva la gestione delle acque dei
fiumi e dei canali dello Stato, il Settala ben conosceva tutte le caratteristiche del corso del
Naviglio Grande, con i suoi ponti (Castano, Buffalora, Castelletto, Gaggiano, Corsico…), con
le sue ‘bocche’ per la irrigazione dei campi e per i mulini, per non parlare del trasporto delle
merci. Ma i dazi erano gestiti solo dai privati, ai quali erano stati ceduti, dietro pagamento,
dalla Camera ducale. Il Settala indica i nomi di chi ha in appalto la riscossione delle tasse e
l’entità delle stesse (a partire dal sec. XV) e trascrive alcune delle disposizioni emanate dalle
autorità governative per la manutenzione delle rive del Naviglio, per le palificazioni necessarie, per la pulizia del letto ecc. (si veda, ad esempio, la disposizione del luglio 1570, pp. 37
sgg.). Del naviglio Martesana il Settala parla alle pp. 59-fine, soffermandosi in particolare sulle
caratteristiche della sua costruzione, sulle conche, sulle ‘bocche’ (elencate alle pp. 67-70) e,
naturalmente, sulla sua manutenzione. L’edizione del Settala è legata con un lungo manoscritto che raccoglie testi di cause giuridiche della fine del sec. XVII-inizio sec. XVIII, seguito da
un testo a stampa, anch’esso riguardante cause giuridiche del sec. XVII.
€ 400,00
48 Statuta Mediolani cum appostillis clarissimi viri iureconsulti Mediolanensis domini Catelliani Cottae
7
in meliorem formam, quam antehac typis excusa… an (sic) egregio iureconsulto d. Antonio Rubeo nunc
primum in lucem aeditus.
Mediolani, apud Io. Antonium Castellionaeum impensis.
D. Io. Baptistae et fratrum de Serono, 1552.
(Al colophon della seconda parte:) 1550.
2 parti in un volume in folio; (78)-162 (erroneamente numerata 161)-(2)-164 cc.;
frontespizio inquadrato figurato xilografico, al centro marca tipografica xilografica,
in fine altra marca tipografica xilografica; macchia d’umido alle ultime 3 carte;
piena pergamena recente. Ottimo esemplare. Testimonianza importante
della legislazione milanese in due tormentatissimi momenti della storia cittadina.
Infatti la prima parte contiene il testo degli Statuti della città e ducato
di Milano riformati per ordine di Ludovico il Moro e approvati il 20 ottobre 1498,
un anno prima che il Moro fosse deposto dopo la sconfitta ad opera dei Francesi.
Il giurista Catelliano Cotta ha aggiunto nella presente edizione le lunghe e dotte postille
marginali. Durante gli anni della dominazione francese gli Statuti vennero rivisti
da alcuni giuristi del Senato milanese sotto il controllo del cardinale d’Amboise,
rappresentante di Luigi XII, re di Francia, e poi approvati dal re il 23 aprile 1502.
Sono gli Statuti pubblicati nella seconda parte con il titolo di Novissima Mediolani Statuta
(l’indicazione ‘MDLII’ sotto il titolo è un evidente errore di stampa al posto di ‘MDII’).
€ 600,00
748
749
749 Storia di Milano
Due opere sulla storia di Milano: quella di Pietro Verri, continuata nell’ultima
parte da Pietro Custodi (questa parte è qui in prima edizione), fondata su una
precisa documentazine storica, quella del Bonfadini più discorsiva e più sensibile
a qualche suggestione romantica nei primi due volumi, attenta a testimonianze
e documentazioni nel terzo volume. Verri, Pietro (1728-1797) Storia di Milano.
Tomo primo (- quarto). Milano, presso gli editori, 1824-1825 (al verso del frontespizio:) Coi Tipi di Gio. Giuseppe Destefanis. 4 volumi in 4°; completi; nel I vol. 2
tavv. incise a piena pagina fuori testo, nel II vol. 1 tav. incisa a piena pagina fuori
testo e una tabella più volte ripiegata, nel III vol. 1 tav. incisa a piena pagina fuori
testo e in fine incisione con la pianta topografica di Milano e legenda accanto, più
volte ripiegata, nel IV vol. 1 tav. incisa a piena pagina fuori testo; macchie ad alcune carte; mezza pelle d’epoca, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro, nome
dell’autore, titolo, numero del volume impresso in oro (dorso un po’ stanco).
Bonfadini, Romualdo (1831-1899) Milano nei suoi momenti storici. Volume
primo (- secondo). Milano, Fratelli Treves editori, 1883. 2 volumi in 4°; completi;
bella legatura coeva in pergamena, dorso decorato a piccoli ferri impressi in oro.
Bonfadini, Romualdo (1831-1899) Mezzo secolo di patriottismo. Saggi storici.
Milano, Fratelli Treves editori, 1886. In 4°; completo; al verso dell’occhiello una
nota dell’editore avverte che il presente volume è il terzo della serie Milano nei
suoi momenti storici; legatura identica a quella dei 2 volumi precedenti, tanto da
portare al dorso l’indicazione ‘3’. Le due opere del Bonfadini in prima edizione.
€ 300,00
183
Milano
750 Il 22 marzo. Primo giorno dell’indipendenza lombarda. Giornale officiale. Anno I, numeri I-127, 25 marzo
1848-2 agosto 1848.
Milano, Tipografia Guglielmini, (1848).
La raccolta presenta al’inizio un numero della Gazzetta privilegiata di Milano (N. 1, 18 marzo 1848) e alla fine un numero della
Gazzetta di Milano (N. 1, 8 agosto 1848). Tutti i numeri rilegati in cartonatura marmorizzata d’epoca. Ottimo esemplare.
€ 200,00
751 Copia autentica di sei documenti ufficiali e privati riguardanti il feudo di Busto Arsizio ...di cui era
investito il conte Galeazzo Visconti, e il matrimonio fra Veronica, figlia di Galeazzo, e Federico Borromeo con le relative clausole dotali (24 febbraio 1511)
‘In nomine Domini anno a nativitate eiusdem millesimo quingentesimo undecimo, indictione quartadecima, die lune vigesimo quarto mensis februarij.
Cum sit quod alias spectabiles viri domini Satirinus et fratres et alij consortes sui, omnes de Villanis, fecerunt venditionem et
dationem ad proprium liberam, francam et absolutam magnifico domino Galeaz Vicecomitti, comitti et equiti aureato ac ducali
senatori, filio quondam magnifici domini Guidonis etiam olim ducalis senatoris Porte Romane parochiae Sancti Satari (sic)
Mediolani tunc praesenti et stippulanti… Actum in domo habitationis prefati illustrissimi domini Galeaz sita ut supra… Ego
Franciscus de Fraganescho de Cremona filius quondam domini Bissiani, civitatis Mediolani, Porte Nove parochiae Sancti Fidelis,
publicus imperiali auctoritate notarius, rogatus tradidi et subscripsi in caputis sex praesenti computato’.
Documento membranaceo (cm. 34,5 x cm. 265), composto di 6 pezzi, scritti solo al recto in una bella e regolare corsiva cancelleresca da una stessa mano, e cuciti originariamente insieme; in fine sottoscrizione autografa del notaio Francesco di Fraganesco
da Cremona, che accanto appone il suo ‘signum notarii’; al verso del primo foglio regesti scritti in tempi diversi da mani diverse;
in custodia cartonata (ex libris Borromeo). Documento notarile, rogato a Milano il 24 febbraio 1511, di grande interesse sia a
livello giuridico sia a livello genealogico, perché riguarda due grandi famiglie milanesi, i Visconti e i Borromeo (Veronica, figlia di
Galeazzo Visconti, viene concessa in sposa a Federico Borromeo), un feudo di notevole ricchezza, quello di Busto Arsizio, che
avrebbe dovuto passare dai Visconti ai Borromeo, e un difficile problema riguardante la riscossione di una dote matrimoniale.
E’ importante ricordare che Galeazzo Visconti fu uno dei protagonisti della tormentata storia di Milano fra gli ultimi anni del Quattrocento e il primo ventennio del Cinquecento: fedele sostenitore di Ludovico il Moro, duca di Milano, che lo incaricò di delicate
missioni diplomatiche, e poi della nomina del figlio di Ludovico, Francesco, a duca di Milano, si oppose alla conquista francese;
diventato vicario imperiale, nel 1516 ebbe le sue case di Milano distrutte dai Francesi e dovette andare in esilio, da dove venne
richiamato l’anno successivo per condono reale; negli anni successivi tentò sempre di appoggiare il ritorno degli Sforza. Il presente documento è costituito dalla trascrizione di sei documenti originali, in parte ufficiali e in parte privati, eseguita e autenticata
dal notaio Francesco di Fraganesco da Cremona su richiesta di Federico Borromeo, ma con l’accordo anche di Galeazzo Visconti,
dal momento che è stato rogato nella casa di quest’ultimo. La trascrizione di questi documenti ha l’obiettivo di chiarire i diritti di
Federico Borromeo circa la dote di Veronica Visconti, in particolare per quanto riguarda il feudo di Busto Arsizio. E’ interessante ricordare che da questo matrimonio nascerà Giberto II Borromeo, padre di S. Carlo Borromeo. I fratelli Villani vendono a più riprese
porzioni di dazio per pane, vino, imbottato e carni nel borgo di Busto Arsizio (Burgi Busti Arsitij), situato nella pieve di Olgiate Olona, al conte Galeazzo Visconti, figlio di Guido, cavaliere aurato e senatore ducale. Alla prima vendita è presente lo stesso Galeazzo
Visconti, mentre ad una vendita successiva, datata 19 aprile 1491, si fa rappresentare dal prete Pietro di Carcano; un’altra vendita
è datata 11 maggio 1491. Galeazzo Visconti è feudatario del borgo di Busto Arsizio (de terra Busti Magni) e delle sue pertinenze: la sua investitura si legge in un documento sottoscritto dal segretario ducale Bartolomeo Calco e datato Vigevano, 16 maggio
1488, e confermata successivamente da Luigi XII, re di Francia [che nel frattempo aveva conquistato il ducato di Milano], con un
documento datato Lione, 3 luglio 1500, il quale definisce Galeazzo Visconti ‘nostro diletto consanguineo’, che gli ha giurato fedeltà, e ancora una volta Busto Arsizio è indicato come terra Busti Magni. Nel giugno 1506 il re concede al suo ‘consigliere e ciambellano’ la facoltà di lasciare il feudo di Busto Arsizio, di Castelnovetto e di Valle Lomellina (Busti Magni, Castri Noveti et Vallis)
alle figlie femmine, non avendo Galeazzo figli maschi e la lettera reale è presentata al Senato di Milano dallo stesso Galeazzo l’8
agosto. L’approvazione del Senato milanese, con la clausola che le figlie femmine non sposino persone sgradite al re né possano
trasferire ad estranei i feudi, viene recepita nella successiva lettera reale, datata Milano, 11 agosto 1506. Il 21 gennaio 1509 viene firmato un documento nel quale Galeazzo Visconti e il senatore e conte Federico Borromeo, figlio del defunto conte e senatore Giberto, dichiarano la loro volontà di stringere ‘parentado’. Il Visconti concede la figlia legittima Veronica, che ‘de presente… sta
de anni undeci et mesi cinque et giorni et proxima ala pubertà’, in sposa al Borromeo. La dote pattuita è di 8.000 ducati ‘extimati
ad rasone de libris 4 per ducato’: 2.000 ducati saranno pagati subito dopo la consumazione del matrimonio, 1.000 ducati l’anno
successivo e così ogni anno fino al pagamento totale; viene aggiunta una ulteriore dote di 4.000 ducati, che saranno pagati solo
dopo la morte del Visconti: come pagamento di questa seconda parte della dote viene dato il feudo di ‘Busto grande’ con tutte
le sue entrate, ma Galeazzo ne manterrà l’usufrutto vita natural durante e, in caso di figli maschi, questi potranno riscattare il
feudo dietro il rimborso di 4.000 ducati [di fatto a Galeazzo nascerà dopo il 1509 un figlio, Ludovico, che riscattò dal Borromeo il
feudo di Busto Arsizio, ma morì nel 1564 senza successori]. I due promessi sposi, alla presenza di numerosi testimoni i cui nomi
sono regolarmente riportati, accettano matrimonio e clausole. Due anni dopo il matrimonio viene consumato, prima ancora che
Veronica sia condotta in casa Borromeo a Porta Vercellina, parrocchia di S. Maria Pedone. Galeazzo Visconti paga subito gli 8.000
ducati di dote, ma nasce un problema per la somma legata al feudo di Busto Arsizio, perchè Federico Borromeo al momento
del contratto di nozze aveva solo diciannove anni e, secondo gli Statuti di Milano, prima di raggiungere i vent’anni non avrebbe
potuto concludere il contratto con quella clausola dotale se non alla presenza di un curatore o di altro rappresentante legale. Il re,
però (con un documento datato Milano, 5 febbraio 1511), concede il proprio assenso agli accordi dotali. Ma per evitare dubbi ed
eventuali contestazioni per il futuro, viene rogato il presente documento in copia autentica. Pergamena in ottime condizioni.
€ 2.500,00
184
Milano
752
Nomina imperiale del conte Giuseppe Oppizzoni, giureconsulto pavese,
a membro del Senato di Milano
‘Carolus divina favente clamentia Romanorum imperator, semper Augustus,
ac rex Germaniae…dux Mediolani etc. Recognoscimus et notum facimus tenore
praesentium universis… per obitum domini Erculis Menochij
Vienna, 24 marzo 1722.
Ms. pergamenaceo (cm. 18,7 x cm. 29,2) di 12 carte, esemplate al recto e al verso in una regolare corsiva della cancelleria imperiale di Vienna; al recto della prima carta impresso il sigillo imperiale, al recto della penultima carta firma autografa dell’imperatore d’Austria Carlo VI, firme dei responsabili della cancelleria imperiale e firme di ricezione da parte della cancelleria milanese; al
verso della penultima carta, al recto e al verso dell’ultima carta lunghe note manoscritte, datate 11 giugno, 21 giugno, 30 giugno
e 3 luglio 1732; sigillo in ceralacca del Senato di Milano e sigillo imperiale in piombo; coperta in seta; entro cartella in percallina
rossa, al centro del piatto anteriore fleuron impresso in oro. Ottimo esemplare. Documento manoscritto inedito con la quale in
data 24 marzo 1722 l’imperatore d’Austria Carlo VI nomina a membro del Senato di Milano il conte Giuseppe Oppizzoni, che
occuperà il posto rimasto vacante in
seguito alla morte di Ercole Menochio,
decurione e membro del Collegio dei
giureconsulti di Pavia. Dell’Oppizzoni,
anch’egli decurione e membro del Collegio dei giureconsulti di Pavia, sono esaltati
la nobiltà e l’antichità della famiglia, la
cultura e l’onestà. Vengono altresì ricordate
le sue benemerenze al servizio dello Stato,
soprattutto dopo essere stato nominato
questore della magistratura del Fisco
ordinario, dove non solo curò la regolarità
delle entrate, ma, nonostante la difficoltà
dei tempi, riuscì anche a farle aumentare. Il documento reca la firma autografa
di Carlo VI: ‘Ejo el Rey’. Le lunghe note
manoscritte, datate 11 giugno, 21 giugno,
30 giugno e 3 luglio 1732 (verso della
penultima carta, recto e verso dell’ultima
carta) attestano il gradimento del Senato
milanese per la nomina dell’Oppizzoni e
il suo ingresso a pieno titolo nel Senato di
Milano. Sono però trascorsi dieci anni dalla
nomina imperiale e per il sigillo l’Oppizzoni aveva pagato ‘sexaginta quatuor
florennos’.
€ 300,00
752
185
Milano
753
753I rapporti fra il famoso Collegio Elvetico di
Milano e i Cantoni svizzeri di Lucerna, Glarona,
Zug, Sion in 7 lettere manoscritte apparentemente inedite inviate all’arcivescovo di Milano,
cardinale Carlo Gaetano Stampa
Lucerna, Glarona, Zug, Sion, 4 gennaio 174131 agosto 1742.
Lettere su fogli cartacei di vario formato, esemplate da mani
diverse e firmate da personaggi diversi. Destinatario di sei delle
sette lettere è l’arcivescovo di Milano. Le lettere sono tutte datate, ad eccezione della quinta (che è una minuta, scritta probabilmente nell’ottobre 1741), e il testo è in latino, eccetto che nella
prima e settima lettera, in italiano; sigillo in ceralacca nella seconda, terza, sesta lettera; indirizzo a tergo, ad eccezione della prima,
quarta e quinta lettera. Ottimo lo stato di conservazione delle
lettere. Nella prima lettera (4 gennaio 1741) il Senato di Lucerna
raccomanda un ‘nostro caro cittadino’ di ‘buone qualità’ per uno
dei due posti rimasto vacante nel Collegio Elvetico di Milano. Si
tratta dell’’honesto giovine’ Bernardo Luigi Saverio Göldi. Latore
della seconda lettera (4 maggio 1741), presentata direttamente
all’arcivescovo di Milano, è Giuseppe Anselmo Steinach, ‘nostro
concittadino’, per il quale il Senato del cantone di Glarona avanza
la richiesta di coprire un posto rimasto vacante nel Collegio Elvetico, posto che spetta di diritto al detto cantone. La terza lettera
(11 ottobre 1741) è del cantone di Zug, che sceglie ‘un giovane
di grandissime speranze’, Felice Damiano Hegglin, per coprire il
posto rimasto vacante nel Collegio. Il 18 ottobre 1741 (quarta
lettera) il vescovo di Sion (la località è indicata con il nome latino
di Sedunus) supplica che venga riammesso al collegio, facendo
eccezione alle regole, il giovane Giorgio Lovy, benchè già ci
siano due altri allievi della sua diocesi. La quinta lettera è una
minuta, dettata dall’arcivescovo Stampa e indirizzata al vescovo
di Sion, per comunicargli che, nonostante l’’angustia dei tempi
e dei luoghi’, ha deciso di accogliere Giorgio Lovy nel Collegio
Elvetico. Il Senato del cantone di Glarona in data 26 ottobre
1741 (sesta lettera) nomina di diritto, su posto rimasto vacante,
il ‘dottissimo nostro concittadino’ Giuseppe Ludovico Tschudi.
La settima lettera (31 agosto 1742) proviene ancora dal Senato
di Lucerna, che nomina per il posto rimasto vuoto l’’honesto e
nobile giovine’ Saverio Ranuzio Studer. Le lettere sono tutte
indirizzate al cardinale Carlo Gaetano Stampa, che fu arcivescovo di Milano dal 1737 al 1742. Il Collegio Elvetico di Milano fu per
quasi due secoli una delle istituzioni scolastiche più importanti della città. Fondato da S. Carlo Borromeo per la formazione del
clero svizzero che doveva combattere la riforma protestante nelle valli della regione, fu compiuto e organizzato dal cugino, il
cardinale Federico, che nel 1622 gli diede norme particolari, immettendovi anche nobili non destinati alla vita ecclesiastica, come
esterni paganti. Il palazzo, uno dei più belli della città, fu eretto su disegno del Mangone da Giuseppe Meda. Il Collegio Elvetico
cessò la propria attività alla fine del sec. XVIII. Le autorità svizzere mittenti di queste lettere sono quelle di Lucerna, Glarona, Zug e
Sion e appare particolarmente interessante la loro preoccupazione, rivolta al campo culturale più che a quello religioso, affinchè i
loro giovani possano frequentare il Collegio Elvetico di Milano.
€ 200,00
186
Libri antichi e rari
754
754 Numismatica - Lotto di 5 opere
Milani, Luigi Adriano Studi e materiali di archeologia e numismatica. Volume II con III tavole e 500
figure, parte nel testo e parte in 12 pagine soprannumerarie. Firenze, Tipografia di G. Barbèra, 1902.
In 4°; pp. (4)-222 pp.; illlustrazioni già indicate nel titolo; mezza tela. Trésor de numismatique et de
glyptique, ou recueil général de Médailles, Monnaies, Pierres gravées, Bas-reliefs, etc. tant anciens
que modernes… gravés par les procédés de m. Achille Collas… Sceaux des rois et reines d’Angleterre. Paris, au Bureau du Trésor de numismatique et de glyptique. Chez Rittner et Goupil, éditeurs
marchands d’estampes, 1835. In folio; (6)-16-(1-1b.) pp.; 37 tavv. incise su rame, numerate I-XXXVII;
lievi fioriture alle pagine a stampa; perfetta la conservazine delle tavole; mezza tela moderna. Trésor
de numismatique et de glyptique, ou recueil général de Médailles, Monnaies, Pierres gravées, Basreliefs, etc. tant anciens que modernes… gravés par les procédés de m. Achille Collas… Choix de
Médailles exécutées en Allemagne aux XVIe et XVIIe siècles. Paris, au Bureau du Trésor de numismatique et de glyptique. Chez Rittner et Goupil, éditeurs marchands d’estampes, 1841. In folio; (6)-102
pp.; 48 tavv. incise su rame, numerate I-XLVIII; fioriture alle pagine a stampa, le tavole presentano
lievi aloni marginali, le ultime 4 anche qualche brunitura e fioritura; mezza pelle coeva, dorso decorato in oro. Trésor de numismatique et de glyptique, ou recueil général de Médailles, Monnaies,
Pierres gravées, Bas-reliefs, etc. tant anciens que modernes… gravés par les procédés de m. Achille
Collas… Numismatique des rois grecs. Paris, Didier e C.ie, libraires-éditeurs, 1858. In folio; (4)-188
(4) pp.; 93 tavv. incise su rame, numerate I-XCIII; fioriture alle pagine a stampa, che toccano, ma in
misura molto minore, anche le tavole, macchia d’umido nella parte inferiore destra di tutte le carte; mezzo marocchino, dorso decorato in
oro (leg. stanca). Rentzmann, Wilhelm Numismatisches Wappen-Lexicon des Mittelaters und der Neuzeit. Taate-und Stadtewappen. Halle
(Saale), A. Riechmann et Co., 1924; anastatischer Neudruck. In folio; 35 tavv. doppie; una mano moderna scrive in rosso sotto decine di
emblemi il nome delle città italiane alle quali si riferiscono; mezza pelle, copertina originale conservata (manca il dorso, leg. stanca).
€ 250,00
755 Montanari, Geminiano
L’astrologia convinta di falso… o’ sia la caccia del frugnuolo…
Venezia, Francesco Nicolini, 1685.
In 4°; XIV-158 pp.; pergamena con titolo manoscritto al dorso. Gamba 2019; Riccardi II, 175; Offenbach, 1. Prima edizione
€ 500,00
756 La società Montecatini e il suo gruppo industriale
Milano, 1936.
In-folio cm. 32 x 24, pagine 615 con 293 ill. n.t. e 2 f.t.; tutta tela editoriale. Rara e completa opera celebrativa fuori commercio,
edita in occasione del venticinquesimo anno di amministrazione dell’Onorevole Guido Donegani, Presidente della Società. Il volume illustra con dovizia di particolari le varie industrie ubicate in tutta Italia e le rispettive lavorazioni, “secondo le direttive di marcia
del Duce e del Regime”.
€ 300,00
757 Monti, Vincenzo
Aristodemo. Tragedia.
Milano, presso Pirotta e Maspero stampatori-librai, s.a. (post 1786)
In 8°; 84 pp.; cartonatura d’epoca marmorizzata. Buon esemplare. In lotto con Soardi, Lorenzo Institutio naturalis ad honestatem. Patavii, Josephus Cominus, 1755. In 8°; 140-(1-3 bianche) pp.; cartonatura d’epoca. Ottimo esemplare; Poesie di Ossian
figlio di Fingal, antico poeta celtico, ultimamente scoperte e tradotte in prosa inglese da Jacopo Macpherson, e da quella
trasportate in verso italiano dall’ab. Melchior Cesarotti con varie Annotazioni de’ due traduttori. Tomo I (-II). Padova, appresso
Giuseppe Comino, 1763. 2 volumi in 4°. Vol.I: XLVI-(1-1b.)-CCCXXV-(1) pp.; antiporta incisa su rame (‘Ant. Baratti s.’), al frontespizio marca tipografica incisa su rame; lievi macchie al frontespizio. Vol. II: CCCLXXXVI-(6) pp.; mezza pelle d’epoca, dorso ornato a
piccoli ferri impressi in oro, titolo impresso in oro (macchia d’inchiostro al piatto anteriore del I vol.). Buon esemplare.
€ 200,00
758 Moschetti, Alessandro
Nuova raccolta delle vedute di Roma antica e moderna disegnate sul vero da varj Artisti l’anno 1843.
Senza note tipografiche (ma Roma, 1843).
In 4° oblungo; 42 tavv.; mezza pelle coeva (una cerniera parzialmente rovinata). Ottimo esemplare. Negli esemplari, peraltro
alquanto rari, è variabile il numero delle tavole. Il nome dell’autore, Alessandro Moschetti, si legge nella seconda tavola e viene
poi ripetuto su tutte le altre tavole, ad eccezione della prima, costituita da una pianta
topografica di Roma nel 1843, con una legenda in francese e una in italiano,
delle tavv. 19-20, raffiguranti rispettivamente l’antico Foro romano e la sua pianta,
disegnate e incise da Giacomo Rocruè, e dell’ultima, recante la dicitura:
‘In Roma presso Agapito Franzetti al Corso’ (ripetuta anche in francese).
Alcune tavole presentano anche il nome del disegnatore: A. Zolla, V. Marchi,
F. Cicconetti. Le tavole raffiguranti monumenti di Roma antica incominciano
dalla tav. 19 e alcune di esse rappresentano anche vivaci scenette popolari,
come la tav. 30, con il tempio di Antonino e Faustina e un gruppo di fanciulli
che giocano a boccia, la tav. 31, con il tempio della Pace e una ‘comitiva
di oziosi giocando alla zecchinetta’, la tav. 32 con il tempio di Venere e Roma
e una ‘famiglia di pecorari’, la tav. 33 con gli avanzi del Foro di Nerva
e il ‘giuoco di morra’, la tav. 39 con l’arco di Druso e una ‘famiglia di ciociari’.
€ 500,00
187
757
Libri antichi e rari
759
759 Muratori, Ludovico Antonio
Rerum Italicarum Scriptores… Tomus primus (- vigesimusquintus).
Mediolani, ex Typographia Societatis Palatinae
in Regia Curia, 1723-1751.
28 volumi in folio (i tomi I-III in 2 parti); si segnalano solo alcune carte brunite nei
voll. I, II, parte I, III, parte II, IV, X (solo 1 carta), XI, XII, XV, XVI, XVII, XX; i voll. XIII, XXI,
XXIII presentano un maggior numero di carte brunite; il vol. XVIII presenta fioriture
e un piccolo strappo marginale alle coll. 938-939, e il vol. XIX ha qualche fioritura e
lievi macchie d’umido; piena pergamena d’epoca ben conservata. Prima edizione.
Ottimo esemplare completo. L’ultimo volume uscì postumo.
€ 2.500,00
760 Muratori, Ludovico Antonio
Antiquitates Italicae Medii Aevi sive Dissertationes…
Tomus primus (- sextus).
Mediolani, ex Typographia Societatis Palatinae in Regia Curia,
1738-1742.
6 volumi in folio; ottimo lo stato dell’esemplare; si segnalano solo insignificanti
macchie d’umido marginali ad alcune carte nel IV tomo; piena pergamena d’epoca
ben conservata. Prima edizione. Ottimo esemplare completo delle 75 dissertazioni
su vari e disparati aspetti della civiltà medioevale (giochi pubblici e privati, ordalie,
rappresaglie, eresie, mercati, etimologie…), uno dei contributi più originali della
medioevalistica moderna. Nelle Antiquitates il Muratori pone le basi di quella rivalutazione dell’età di mezzo che sarà poi il fondamento dei suoi Annali d’Italia.
€ 600,00
761
761 Muratori, Ludovico Antonio
Dissertazioni sopra le antichità italiane già composte
e pubblicate in latino e da esso poscia compendiate
e trasportate nella italiana favella.
Monaco, nella Stamperia di Agostino Olzati, 1765-1766.
3 volumi in 4°. Tomo I: XXVIII-512 pp.; titolo stampato in rosso e nero,
antiporta con il ritratto del Muratori inciso su rame (‘Giuseppe Benedetti f.’).
Tomo II: XII-526 pp. Tomo III: XIV-538 pp.; bruniture dovute alla qualità
della carta; piena pergamena d’epoca. Opera interessante come
documento delle polemiche e delle accese reazioni suscitate dalle
posizioni aperte e coraggiose assunte dal Muratori nei confronti
di molti temi in campo ecclesiastico. Nella prefazione del II tomo
il Cenni polemizza con il Muratori a proposito della XXXIV dissertazione,
De’ diplomi e carte antiche o dubbiose o false, nella quale, come è noto,
il Muratori dimostra la falsità dei documenti riguardanti molte donazioni fatte alla Chiesa da vari imperatori e sovrani, in particolare
quella di Ludovico il Pio. Il Cenni dopo una serie di argomentazioni conclude dichiarando che ‘tra le memorie sincere e intere
rimaste a noi di quegli antichi tempi, una si è il diploma di Lodovico Pio’. Nella prefazione del III tomo la polemica del Cenni si
abbatte su altre dissertazioni, sia riguardanti i sacri riti sia ancora riguardanti le rendite e i beni ecclesiastici, contro i quali da anni il
Muratori aveva preso posizione e, secondo il Cenni, ‘non sempre ha colpito nel segno’.
€ 300,00
762 Muratori, Ludovico Antonio
Annali d’Italia dal principio dell’era volgare sino all’anno 1750. Tomo primo (- duodecimo). [Seguono:]
Indice generale delle cose notabili contenute ne’ XII tomi degli Annali d’Italia [= tomo XIII] e Annali d’Italia dal principio dell’era volgare fino all’anno 1750 e continuati da … dall’anno 1750 fino all’anno 1764
Napoli, nella Stamperia di Giovanni Gravier, 1773-1778. Ed in Genova da Ivone Gravier.
14 volumi in 4°; fioriture e macchie d’umido in alcuni casi anche vistose, leggero strappo marginale all’antiporta del vol. I con il
ritratto del Muratori; piena pergamena d’epoca, il vol. XIV reca nel cartiglio al dorso l’indicazione di ‘XIII’, mentre il vol. con l’Indice
generale non reca alcuna indicazione di numero né al frontespizio né al cartiglio esterno (alcune macchie ai piatti di qualche
volume). In questa quinta edizione degli Annali, che raccontano la storia d’Italia dal 410 al 1750, concludendo il grande discorso
storiografico del Muratori e offrendo un quadro complessivo della storia d’Italia che sarà la traccia di gran parte della storiografia
successiva, il Gravier ha ristampato la continuazione fino al 1764, già edita a Lucca, e per la quale egli ha inoltrato richiesta di
permesso di stampa in data 27 agosto 1776, ottenendo l’assenso reale il 3 marzo 1778.
€ 400,00
763 Le Musée Galant
Album oblungo “Le Musée Galant du Dix-Huitième Siècle” edito a Parigi negli anni Venti del Novecento dall’editore Charpentier e
Pasquelle. Raccolta di 10 album rilegati inerenti i migliori disegni e illustrazioni del XVIII secolo sul tema galante.
€ 200,00
188
Navigazioni e viaggi
764
765
764 Alberti, Girolamo
Introduzione all’arte nautica per instruzione, ed esercizio de’ piloti, capitani, e comandanti di vascelli sopra il mare, e l’uso, che debbe farsi degl’istrumenti a ciò necessarj. Edizione seconda riveduta, e diligentemente corretta.
Venezia, appresso Giambatista Albrizzi q. Girolamo, 1737.
In 4°; (16)-295-(1b.) pp.; 2 antiporte allegoriche fuori testo incise su rame (‘Luca Carlevarijs Inve., Ioseph Baronus Incid. Venetijs), al frontespizio vignetta incisa su rame, 2 tavv. a piena pagina fuori testo, una delle quali con misurazioni dell’alta marea, 4
tavv. a piena pagina nel testo, in fine 24 tavole incise fuori testo, più volte ripiegate; all’occhiello nota di possesso di mano coeva;
macchie di umido in particolare alle ultime carte, piccolo restauro all’angolo superiore destro delle cc. a3-a4; piena pergamena
d’epoca (macchia al piatto anteriore); in custodia cartonata. Edizione rara. Particolarmente belle le due antiporte allegoriche
disegnate da Luca Carlevaris (1663-1730) e molto interessante la grande tav. 17, che raffigura un veliero con tre serie di legende
indicanti con estrema precisione tutte le sue parti. Nell’avviso ‘a chi legge’ l’autore spiega la sua scelta di restare anonimo: egli ha
voluto - con questo trattato pratico rivolto ai comandanti e ai marinai veneziani che non possono più accontentarsi di raggiungere
Costantinopoli e la Siria navigando lungo la costa, ma devono abituarsi ad affrontare il mare aperto degli oceani - lavorare solo
per il ‘commodo publico’ e per erigere un monumento ‘alle glorie ed alle grandezze della Serenissima Republica’ di Venezia.
€ 1.200,00
765 Aldini, Giovanni
Saggio di osservazioni sui mezzi atti a migliorare la costruzione e l’illuminazione dei fari con appendice
sull’illuminazione dei fari col gas.
Milano, dall’Imperiale Regia Stamperia, 1823.
In 4°; VIII-208-(2) pp.; 7 tavv. fuori testo incise su rame, acquerellate d’epoca, 1 carta geografica incisa nel testo; macchie d’umido, che però non hanno toccato le tavole; mezza pergamena; in custodia cartonata. Prima edizione di questo importante trattato
che il fisico milanese Giovanni Aldini volle dedicare ai fari negli anni in cui la marina europea acquisiva, in questo campo, ‘fasti’ e
‘perfezionamenti’ mai prima raggiunti, soprattutto in Gran Bretagna e in Francia, essendo ormai tutti persuasi della loro assoluta
necessità per evitare ‘sventure troppo frequenti che sopravvengono al commercio ed alla navigazione’ (p. VIII). Ma fu il governo
imperiale austriaco che aprì una nuova strada, costruendo il ‘grandioso fanale di Salvore’ (a Pirano, a sud di Trieste; indicato nella
piccola carta geografica incisa a p. III) e introducendo per la prima volta l’illuminazione a gas.
€ 800,00
766 Almagià, Roberto
I primi esploratori dell’America. Volume unico.
(Roma), La Libreria dello Stato, 1937, XV E.F.
In 4°; XVI-515-(7) pp.; LVII tavv. litografiche fuori testo, numerazione originale, numerose figure e carte geografiche nel testo e
fuori testo, 12 allegati indicati A-N; legatura originale in pergamena, ai piatti cornice a filetti impressi in oro, dorso ornato a filetti
impressi in oro. Edizione tirata a 550 esemplari numerati, 50 dei quali su carta Giappone numerati da I a L: esemplare n. X.
€ 150,00
767 d’Apres de Mannevillette, Jean Baptiste Nicolas Denis
Description et usage d’un nouvel instrument pour observer la latitude sur mer, appellé le nouveau quartier anglois. Nouvelle édition, augmentée de la methode pour observer par-derrière…
Paris, chez Hippolyte-Louis Guerin, 1751.
In 8°; (8)-VIII-118 pp.; 2 tavv. fuori testo incise su rame, più volte ripiegate; bruniture ad alcune carte; piena pelle marmorizzata
d’epoca, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro (una cerniera leggermente danneggiata nella parte inferiore). Prima edizione
di grande rarità nelle biblioteche italiane. Il nome dell’autore risulta dall’estratto dei Registri dell’Académie Royale des Sciences
del 26 giugno 1751 (p. 3). Nell’’Avertissement sur cette nouvelle édition’, scritto dal Bory, si ricorda che lo strumento di cui parla
l’opera, un sestante a doppia riflessione, deve la sua invenzione e il suo nome all’inglese Hadley (1731), che a sua volta si ispirò
a Newton, ma il d’Apres de Mannevillette, capitano di vascello della Compagnia delle Indie, lo corresse e lo semplificò. Le due
tavole illustrano lo strumento con chiarezza.
€ 200,00
189
Navigazioni e viaggi
768 Argensola, Bartolomé Leonardo
Histoire de la conquête des isles Moluques par les Espagnols, par les Portugais, et par les Hollandois.
Traduite de l’espagnol… Tome premier (- second).
Amsterdam, chez Jaques Desbordes, libraire, 1706.
2 voll. in 12°. Vol. I: (12)-405-(3) pp.; frontespizio stampato in rosso e nero, antiporta allegorica incisa su rame, alla p. (4) ritratto
inciso su rame del conte Giorgio Guglielmo di Kniphuisen, al quale il Desbordes dedica la sua edizione, 11 tavv. incise su rame
fuori testo, più volte ripiegate; carte brunite. Vol. II: (4)-402-(30) pp.; frontespizio stampato in rosso e nero, antiporta allegorica
incisa su rame, uguale a quella del I vol., 10 tavv. incise su rame fuori testo, più volte ripiegate; carte brunite; piena pelle marmorizzata d’epoca, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro (leg. restaurata); in custodia cartonata. Manca il III volume. Prima
edizione della traduzione francese dell’opera edita a Madrid in 2 volumi all’inizio del Seicento, assai ricca di notizie sulle prime
conquiste portoghesi e sui successivi interventi spagnoli e olandesi. Molto interessanti sono le tavole che accompagnano i testi,
costituite da carte geografiche e da raffigurazioni di usi e costumi delle popolazioni locali. L’Argensola non solo fu un importante
esponente della scuola poetica aragonese con le sue Rimas (edite postume dal fratello Lupercio nel 1634), ma fu anche un
attento storico e cronista ufficiale della corona aragonese: oltre alla Conquista de las islas Molucas, pubblicò nel 1630 gli Annali
d’Aragona, 1616-1620.
769
€ 400,00
769 Bandiere di tutte le nazioni.
Venezia, (Tipografia Armena di S. Lazzaro), 1813.
In 12°; (16) pp.; frontespizio e 15 tavv. litografiche acquerellate d’epoca;
piccole tracce d’uso al frontespizio e alle carte 2 e 4; piena pelle;
in bella custodia in pelle. Delizioso esemplare di grande rarità, stampato
in armeno e raffigurante bandiere di varie nazioni e città marinare
e stendardi di vario tipo (le indicazioni in lingua armena accanto
alle varie bandiere presentano spesso una traduzione italiana
vergata a matita).
€ 350,00
770
770 Bartoli, Daniello
Dell’Historia della Compagnia di Giesù. Il Giappone.
Seconda parte dell’Asia.
Roma, nella Stamperia d’Ignatio de’ Lazzeri, 1660. (In fine:) Nella Stamperia del Varese.
In folio; (4)-839-(1b.)-508 (= 510)-(16-2 bianche) pp.; bruniture per qualità della carta; piena pergamena antica, ai piatti filetto impresso in oro, dorso ornato a filetti impressi
in oro. BMSTC (sec. XVII), 79. Dell’Historia della Compagnia di Giesù. La Cina. Terza
parte dell’Asia. Roma, nella stamperia del Varese, 1663. In folio; (8)-1152-(7-1b.) pp.;
bruniture per qualità della carta, piccolo strappo marginale alla p. 3 e all’ultima carta;
piena pergamena antica, ai piatti filetto impresso in oro, dorso ornato a filetti impressi
in oro. BMSTC (sec. XVII), 79. Dell’Istoria della Compagnia di Giesù. L’Inghilterra. Parte
dell’Europa. Roma, nella Stamperia del Varese, 1667. In folio; (8)-620-(9-3 bianche)
pp.; bruniture per qualità della carta; piena pergamena antica, ai piatti filetto impresso in
oro, dorso ornato a filetti impressi in oro. BMSTC (sec. XVII), 79. Dell’Istoria della Compagnia di Giesù. L’Asia. Parte prima. Edizione terza accresciuta Della missione al Mogor
e Della Vita e Morte del p. Ridolfo Aquaviva. Roma, nella Stamperia del Varese, 1667.
In folio; (4)-663-(9) pp.; bruniture per qualità della carta, piccole macchie d’umido alle
ultime carte; piena pergamena antica, ai piatti filetto impresso in oro, dorso ornato a
filetti impressi in oro. BMSTC (sec. XVII), 79. Quattro dei 5 volumi in cui Daniello Bartoli
divise la sua monumentale opera Dell’Istoria della Compagnia di Giesù, alla quale
lavorò per lunghissimi anni, completandola nel 1673. Egli si propose di narrare la storia
della Compagnia di Gesù seguendo la partizione dei quattro continenti in cui essa aveva
operato, Europa, Asia, Africa, America. L’opera fu pubblicata man mano che il Bartoli
l’andava componendo: nel 1653 apparve l’Asia (ristampata nel 1656 e nel 1667), nel
1660 il Giappone, nel 1663 la Cina, nel 1667 l’Inghilterra, nel 1673 l’Italia.
Qui sono in prima edizione i volumi dedicati al Giappone, alla Cina e all’Inghilterra. Della terza edizione dell’Asia venne pubblicato
solo il I volume, che contiene, rispetto alle due edizioni precedenti, il testo del Bartoli intitolato Missione al Gran Mogor del
p. Ridolfo Aquaviva della Compagnia di Giesù. Sua vita, e morte d’altri quattro compagni (pp. 605-663). I volumi dedicati all’Asia,
al Giappone e alla Cina costituiscono il primo sistematico approccio dell’Occidente cristiano alle antiche civiltà orientali. Il Bartoli potè
utilizzare il materiale inviatogli dai confratelli e quindi disporre di una grande ampiezza di documentazione, che sfruttò con minuzia e
scrupolo nell’indagine storica. Abile conoscitore delle possibilità espressive del linguaggio senza cadere nel barocchismo del tempo,
il Bartoli fu giudicato da Leopardi giovane nel suo Zibaldone ‘il Dante della prosa italiana’ e non pochi studiosi di fatto ritengono che
con lui cominci la storia della prosa moderna italiana. Particolarmente sensibile alle bellezze della natura e sempre curioso per lo
spettacolo della vita (il secentesco ‘gran teatro del mondo’), il Bartoli dedica capitoli giustamente famosi alla geografia e all’antropologia della Cina. Nel volume dedicato all’Inghilterra il Bartoli prende naturalmente le mosse dal regno di Enrico VIII e dal suo distacco
dalla Chiesa di Roma con l’atto di supremazia del 1534 per giungere fino al 1610, narrando i tentativi fatti dai Gesuiti in Inghilterra
per contrastare la diffusione del Protestantesimo, le persecuzioni subìte, i processi cui molti di loro furono sottoposti, le condanne
a morte, ma anche i loro rapporti con la popolazione locale, con la nobiltà inglese, con gli intellettuali del tempo; molto interessanti
anche le informazioni sugli studi dei cattolici inglesi a Roma nel Collegio della Compagnia di Gesù.
€ 4.000,00
190
Navigazioni e viaggi
771
771 Bouguer, Pierre
Nouveau traité de navigation contenant la théorie
et la pratique du pilotage. Revu et abrégé par M.
l’Abbé De La Caille. Nouvelle edition. Avec figures
en taille douce.
Paris, chez Desaint, libraire, 1769. (In fine:) De
l’Imprimerie de L. F. Delatour.
In 4°; XXXII-376-(98-2 bianche) pp.; 13 tavole incise fuori
testo, più volte ripiegate, numerazione originale; restauro marginale all’ultima carta bianca, piccolo buco alla p. 85 che lede un
numero, piccole fioriture e bruniture ad alcune carte; piena pelle marmorizzata d’epoca, dorso ornato a piccoli ferri impressi
in oro. In lotto con Brunacci, Vincenzo, Trattato di navigazione
contenente la teorica e la pratica del piloto ricavato dai migliori scrittori d’idrografia. Quinta edizione. Tomo I (- terzo).
[Il terzo tomo con il titolo:] Raccolta di tavole nautiche per uso del trattato di navigazione.Livorno, presso Glauco Masi, 1819. 3
voll. in 4°. Vol. I: (4)-204 pp. Vol II: 212 pp., 8 tavv. incise fuori testo, più volte ripiegate, numerazione originale. Vol. III: (6)-284(2) pp.; macchie d’umido; mezza pergamena d’epoca. Due opere di grande importanza, soprattutto quella di Pierre Bouguer,
per la storia della navigazione negli anni del suo grande sviluppo. Particolarmente belle le tavole 7-8 del volume del Brunacci,
acquerellate d’epoca, raffiguranti rispettivamente l’emisfero australe e quello settentrionale.
€ 500,00
772
772 Boureau Deslandes, André François
Essai sur la marine des anciens
et particulierement sur leurs vaisseaux
de guerre.
Paris, chez David, l’aîné, libraire; Ganeau,
libraire, 1768. (In fine:) De l’Imprimerie
de Jacques Guerin, 1747.
In 8°; XXXI-(1)-297-(3) pp.; bella antiporta incisa
su rame più volte ripiegata (‘C. Mathey Sculpsit’),
9 tavv. fuori testo incise su rame, più volte ripiegate;
al frontespizio timbro di provenienza ricoperto
con cartiglio; mezza pergamena antica. Esemplare
ex New York, Public Library. Prima edizione
di quest’opera di grande interesse storico
e di pregevole valore documentario, nella quale
la prima parte è dedicata alla presentazione di ciò
che si intende per una ‘perfetta’ nave da guerra nell’antichità classica e la seconda alla storia della marina da guerra presso i
Greci e presso i Romani, avvertendo che scarse sono le fonti documentarie, perché ‘gli autori antichi hanno parlato della marina
quasi come gli autori moderni, cioè senza conoscerla che di nome, senza aver approfondito il suo vero carattere e i suoi dettagli
così numerosi e così variati’ (pp. VIII-IX). Nelle pp. 169-176 il Deslandes descrive minutamente le varie fasi di una delle più famose battaglie navali dell’antichità, quella di Azio, che segnò la vittoria di Ottaviano e la sconfitta di Antonio.
€ 200,00
773 Codice commerciale de’ segnali ad uso dei bastimenti di tutte le nazioni. Edizione italiana pubblicata per
cura del Ministero della Marina.
Firenze, Cotta e C.a tipografi del Senato del Regno d’Italia, 1869.
In 4°; XXI-(1-1b.)-585-(1b.)-18 pp.; 3 tavv. litografiche a colori nel testo, 6 tavv. litografiche a colori fuori testo e 1 tabella; bella legatura in piena pelle d’epoca, ai piatti duplice filetto dorato, dorso ornato a filetti e ferri impressi in oro. Prima edizione di grande
importanza per la storia della marina italiana.
€ 80,00
774 Collina, Abbondio
Considerazioni istoriche sopra l’origine della bussola nautica nell’Europa, e nell’Asia.
Faenza, presso l’Archi, impress. vescovile, camerale e del S. Ufficio, 1748.
In 4° piccolo; XVI-145-(1b.) pp.; insignificanti macchie al frontespizio, alla p. 75-76 leggere fioriture e margine interno rinforzato;
piena pergamena d’epoca. In lotto con Venanson, Flaminius, De l’invention de la boussole nautique. Naples, chez Ange Trani,
1808. In 4° piccolo; 172 pp.; cartonatura d’epoca. Due brevi ma interessanti trattati storici in prima edizione sulla bussola nautica,
editi a distanza di più di mezzo secolo uno dall’altro. Con il primo il Collina si propone di dimostrare che gli antichi (Fenici, Greci,
Romani) già conoscevano l’uso della bussola o comunque dei ‘ferri calamitati’, mentre dubita, ma non esclude la possibilità, che
la conoscessero i Cinesi; invece gli Arabi ne conobbero l’uso solo dagli Europei ed è assodato, dopo i viaggi dei Portoghesi, che
nessun navigante in Oriente abbia mai conosciuto l’uso dei ‘ferri calamitati’. Con il suo studio, particolarmente raro nelle biblioteche italiane, il Venanson esclude che gli antichi potessero conoscere la bussola e nel secondo capitolo è molto polemico nei
confronti di chi afferma che furono i Cinesi ad inventare la bussola, così come esclude che l’invenzione possa essere fatta risalire
agli Svedesi, ai Normanni, agli Inglesi; nel quinto capitolo polemizza con i molti che vorrebbero attribuire l’invenzione ai Francesi.
La sua conclusione è che l’inventore della bussola fu solo l’amalfitano Flavio Gioia.
€ 200,00
191
Navigazioni e viaggi
775
775 Colombo, Fernando
Historie del signor D. Fernando Colombo. Nelle quali s’ha particolare et vera relatione della vita e de’ fatti dell’ammiraglio D. Cristoforo Colombo suo padre…Nuovamente di lingua spagnuola tradotto nell’italiana dal sign. Alfonso Ulloa.
Venetia, appresso Iseppo Prodocimo, 1678.
In 12°; (48)-489-(11) pp. (mancano le ultime 2 carte bianche); bruniture e macchie d’umido continue, anche vistose, alcuni buchi di tarlo nel margine interno ledono in qualche carta alcune lettere
del testo; pelle antica, dorso decorato a filetti impressi in oro (leg. restaurata). E’ noto che l’opera,
ancor oggi discussa e messa a confronto con la Historia de las Indias di Bartolomeo las Casas, ma pur
sempre considerata fonte fondamentale per la vita e i viaggi di Cristoforo Colombo, fu scritta dal figlio
naturale Fernando Colombo in lingua spagnola, ma fu pubblicata per la prima volta nella traduzione
italiana dell’Ulloa. A pp. 250-287, senza titolo particolare, si legge l’opera di Pane Ramon sulle Antichità
degli Indiani; a p. 287 essa è così indicata: ‘Il fine dell’opera del povero eremita Roman Pane’.
€ 400,00
776 Crespel, Emanuel
Voyages dans le Canada et son naufrage en revenant en France. Mis au jour par
le Sr. Louis Crespel son frère.
Francfort sur le Meyn, chez Henry Louis Broenner, 1752.
In 8°; (8)-135-(1b.) pp.; al recto della carta di risguardo, firma di possesso (‘Francesco Bal… Borgnis,
Magonza 14 febbraio 1786’), in parte ripetuta al verso della stessa carta, dove si legge anche una nota
di mano coeva: ‘Louis Crespel marchand bijouties, rue Fridberg à Francfort’; piccola macchia marginale
alle pp. 93-94 e 110, altra piccola macchia alla p. 29; cartonatura antica ricoperta di carta decorata a
mano (dorso lievemente danneggiato). Prima edizione di un’opera di notevole interesse perché documenta come un gruppo
di europei riuscì a svernare sui ghiacci del Labrador fra il novembre 1736 e l’aprile 1737. L’opera è costituita da 8 lettere inviate
da padre Emanuel Crespel, missionario parigino, a sua fratello Louis da Paderborn tra il 10 gennaio e il 18 giugno 1742 per
accontentare la sua richiesta di avere notizie dei paesi lontani da lui visitati. Nella prefazione Louis Crespel spiega che il fratello
non aveva alcuna intenzione di procedere alla loro pubblicazione, ma lui ha deciso di farlo ugualmente dato il grande interesse
di quei testi. Padre Emanuel Crespel fu mandato in missione nella Nuova Francia, cioè in Canada, nel 1724. Negli anni successivi
fece alcuni viaggi nel territorio dei laghi canadesi, al seguito delle truppe francesi, venendo a contatto, non sempre pacifico, con le
popolazioni locali, fra cui gli Irochesi. Nel novembre 1736 si imbarcò a Quebec su un veliero con altri 54 uomini per fare ritorno
in Francia. Dopo alcuni giorni di navigazione una tempesta gettò la nave sugli scogli di un’isola disabitata. Incominciò per i naufraghi una terribile lotta per la sopravvivenza sui ghiacci del Labrador (dove di fatto erano finiti): 48 di loro morirono per la fame
(alcuni si erano ridotti a mangiare le scarpe e gli abiti di cuoio dei compagni morti) e il freddo (la narrazione di padre Crespel
non tralascia alcun particolare sulle morti per congelamento e per cancrena progressiva dei suoi compagni), finchè un ‘sauvage’
non li portò in un villaggio dove poterono riprendersi (era la fine di aprile del 1737), salpare di nuovo a bordo di una scialuppa e
raggiungere l’8 giugno Quebec. Nell’ottobre 1738 padre Crespel ritornò in Europa. Le sue otto lettere ispirarono a Emilio Salgari il
romanzo Le avventure di padre Crespel nel Labrador.
€ 300,00
777 De Filippi, Filippo
Il Ruwenzori. Viaggio di esplorazione e prime ascensioni delle più alte vette nella catena nevosa situata
fra i grandi laghi equatoriali dell’Africa centrale. Illustrata da Vittorio Sella, membro della spedizione.
Milano, Ulrico Hoepli, editore libraio della Real Casa, 1908.
In 4°; XI-(1)-358 pp.; 29 tavv. fuori testo in eliotipia, 1 tav. in tricromia, 7 carte geografiche e topografiche più volte ripiegate, 168
illustrazioni nel testo; tela editoriale (piccola macchia al piatto posteriore). Ottimo esemplare. In capo al frontespizio l’opera reca
il nome di Luigi Amedeo di Savoia, duca degli Abruzzi. L’edizione, straordinaria per contenuto e illustrazioni, è dedicata alla regina
Margherita di Savoia e Luigi Amedeo di Savoia, nell’introduzione, datata Roma aprile 1908, dichiara che il libro è
‘il racconto particolareggiato della campagna esplorativa che ho diretta dall’aprile a settembre del 1906 alla catena nevosa del
Ruwenzori’, ma che, non potendo disporre del tempo necessario, ha incaricato il De Filippi di stendere la presente relazione.
€ 150,00
778 De Fréville, Anne François Joachim
Histoire des nouvelles découvertes faites dans la mer du sud en 1767,
1768, 1769 et 1770. Rédigée d’après les derniers relations. Accompagnée
d’une Carte dressée par M. de Vaugondy. Tome premier (- second).
Paris, chez De Hansy le jeune, 1774. (In fine:)
De l’Imprimerie de Ph. D. Pierres.
2 voll. in 4° piccolo. Vol. I: XLVIII-522-(1b.-1) pp.; grande carta geografica fuori testo incisa
su rame, più volte ripiegata; piccolo strappo alla carta geografica, piccolo buco marginale
alla p. 493, fioriture ad alcune carte. Vol. II: (4)-572-(4) pp.; fioriture ad alcune carte;
piena pelle marmorizzata d’epoca, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro
(lievissimo danno alla cuffia del II vol.). Prima edizione rara. Il primo volume è aperto
da una lunga prefazione nella quale il Fréville con notevole precisione ripercorre la storia
dei grandi viaggi di esplorazione nell’Oceano Indiano e nell’Oceano Pacifico partendo
dal viaggio di Paulmier de Gonneville nel 1503 per arrivare a quello del Roggewin
nel 1721 con la scoperta dell’isola di Pasqua dopo aver doppiato Capo Horn.
La maggior parte del secondo volume è dedicato alla esplorazione della Nuova Zelanda.
€ 500,00
192
778
Navigazioni e viaggi
779 Editto politico di navigazione mercantile austriaca in data di Vienna, il dì 25 aprile 1774.
Trieste, nella ces. reg. privilegiata Stamperia governiale, 1802.
In 8°; 204 pp.; antiporta incisa e acquerellata d’epoca con il vessillo della marina austriaca; mezza pelle. L’editto, raro nelle biblioteche italiane anche nella prima edizione, riguarda essenzialmente l’attività del porto franco di Trieste e rimase in vigore fino alla
metà del sec. XIX. Le pp. 123-fine contengono le aggiunte successive al 1774, comprese le circolari emanate nel 1802.
€ 80,00
780 Evans, Frederick John Owen
Manuale elementare per le deviazioni della bussola su navi di ferro compilato in serie di domande e
risposte ad uso dei marinari, dei rettificatori di bussole e delle scuole di navigazione… Versione di Giovanni Guida.
Roma, Tipografia di G. Barbèra, 1881.
In 4°; 150 pp.; antiporta litografica con sistema mobile, 6 tavv. litografiche a colori fuori testo, numerate I-VI e 1 tav. fuori testo
n.n. divisa in 6 parti; fioriture; mezza pelle d’epoca, dorso ornato a filetti e piccoli ferri impressi in oro. Di grande interesse, in questa edizione assai rara nelle biblioteche italiane, è il sistema mobile dell’antiporta, perfettamente conservato e intitolato ‘Sistema
della rosa fissa e mobile per determinare ed applicare la deviazione della bussola’.
€ 50,00
781 Fénelon, François de Salignac de La Mothe
Les avantures de Télémaque, fils d’Ulysse. Nouvelle édition corrigée et enrichie de belles remarques
allemandes par Joseph Antoine d’Ehrenreich.
Senza luogo (ma Francoforte), Aux dépens de Jean Conrad Wohler, 1736.
2 tomi in un volume in 8°. Tomo I: (10)-344 pp., titolo stampato in rosso e nero, antiporta incisa su rame (‘I. A. Fridrich fecit A.
V.’), 1 grande carta geografica incisa su rame fuori testo, più volte ripiegata. Tomo II: 296-(46) pp.; nei due tomi complessive 24
tavv. a piena pagina incise su rame fuori testo, numerate 1-24; al verso del piatto anteriore, firma di possesso di mano coeva:
‘Cet Telemaque di me Giuditta Bart[…]’; bruniture anche particolarmente vistose in molte carte; piena pelle d’epoca, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro. In questa edizione ognuno dei 24 libri in cui è diviso il romanzo è preceduto da un sommario
ed è accompagnato da una serie di dotte note esplicative di carattere storico-mitologico-geografico-linguistico di Joseph Antoine
d’Ehrenreich, professore a Stuttgardt. La grande carta geografica all’inizio del tomo I rappresenta le coste del Mediterraneo toccate
da Telemaco nel suo lungo viaggio. La caratteristica della presente edizione, anche se l’esemplare è parzialmente rovinato dalle
bruniture, è la varietà e la vivacità delle 24 belle tavole che la illustrano. Les avantures de Télémaque fu un testo classico di
lettura durante tutto il sec. XVIII, ed espressione degli intenti pedagogici del Fénelon e della sua critica all’assolutismo monarchico.
Infatti la narrazione ‘fiabesca’ ( il viaggio immaginario di Telemaco alla ricerca del padre Ulisse sotto la guida di Mentore) offre al
Fénelon l’occasione per la divagazione su vari temi, in particolare quello del governante ideale, rispettoso della giustizia, amante
della pace, spregiatore del lusso e del fasto, pronto ad agire solo per il bene dei suoi cittadini.
€ 150,00
782
782 Lettere annue d’Etiopia, Malabar, Brasil, e Goa dall’anno 1620, fin’al
1624. Al molto rever. in Christo p. Mutio Vitelleschi Preposito Generale
della Compagnia di Giesù.
Roma, per Francesco Corbelletti, 1627.
In 8°; 343-(1) pp.; al frontespizio firma di possesso parzialmente cancellata con tratti a
penna (‘Franc.o Manara’); bruniture per qualità della carta; piena pergamena d’epoca.
BMSTC (sec. XVII), 456. Prima edizione di un gruppo di lunghe lettere inviate negli anni
1620-1624 alla Compagnia di Gesù a Roma da alcuni gesuiti missionari in tutti e tre i continenti, Africa, Asia, America, in cui la Compagnia di Gesù aveva fondato missioni. Le lettere
sono una ricca fonte di informazioni non solo per la storia della Compagnia ma soprattutto
per le notizie sulle popolazioni locali, sui loro riti e costumi, sugli ambienti naturali che i
missionari venivano man mano scoprendo, sui commerci che le popolazioni locali avevano
fra di loro, ma soprattutto sulle attività commerciali che i mercanti europei, in questo caso
i Portoghesi, avevano impiantato in quelle regioni. In tutte le loro missioni i Gesuiti per
prima cosa apprendono la lingua locale, costruiscono una cappella o una piccola chiesa, un
collegio per i giovani e un ospedale per tutta la popolazione. La prima lettera qui pubblicata (27 luglio 1622) riguarda l’Etiopia con importanti notizie sulla corte, sulle guerre locali,
sull’atteggiamento dei Portoghesi, che spingono le loro esplorazioni nel distretto di Ancaxa
fino agli ‘ultimi confini’, dove vivono ‘popoli barbari’, che ‘vanno nudi et si cuoprono le parti
vergognose con un poco di corame, gli servono per companatico d’ordinario i sorci et i serpi’ (p. 33). Nella zona circola un ‘celebre maestro’ che porta un idolo mostruoso (accuratamente descritto a p. 36); a lui vengono sacrificati non solo bovini ma anche fanciulli, finchè
il vicerè non riesce ad ucciderlo. Nel Malabar (lettera del 27 settembre 1621) i padri gesuiti
riescono, nel loro collegio di Coccino, ad organizzare una grandiosa processione con alcuni
carri allegorici (anche questi minuziosamente descritti) e a far recitare ai loro allievi una tragicommedia (pp. 54-58). Bella è la lettera
del 17 dicembre 1621 dedicata alla Birmania, con una serie di episodi riguardanti anche i rapporti con la corte. Affrontano un viaggio in
Tibet (p. 162) e c’è la descrizione di un eremita indiano (p. 164) fatta con grande attenzione anche se con scarso rispetto. Realistica e
drammatica è la descrizione della terribile esplosione avvenuta a Goa, quando saltò un deposito di munizioni dei Portoghesi (lettera del
2 dicembre 1621) e i padri gesuiti dovettero raccogliere membra sparse ovunque (pp. 181-183) e sempre in India, a Mascaté, i Gesuiti
notano che ‘vivono mescolati Arabi, Indiani, e Portoghesi’ e che ‘la sinagoga de’ Giudei in queste parti è publica’ (p. 320).
€ 1.200,00
193
Navigazioni e viaggi
783 Laffi, Domenico
Viaggio in Ponente a S. Giacomo di Galitia e Finis Terrae per Francia e Spagna. Principiando da Bologna
mia patria fin’al ritorno in essa.
Bologna, presso Gio. Batt. Ferroni, 1673.
In 12°; (8)-484 pp.; qualche macchia ad alcune carte, in particolare all’ultima carta; cartonatura antica. Manca a BMSTC (sec. XVII).
Prima edizione. Se le carte nautiche servono per navigare sicuri nei mari, i libri sono ‘carte da pellegrinare per terra’, perché ‘ci
descrivono i viaggi del mondo’, che si possono fare con sicurezza grazie ai racconti di chi ha già percorso le strade del mondo. Il
pellegrinaggio che il Laffi, sacerdote bolognese amante dei pellegrinaggi (si recò anche a Gerusalemme), descrive in questo libro è il
secondo da lui effettuato a Santiago di Compostella, ed è stato compiuto nel 1670 insieme a tre compagni. Il Laffi descrive attentamente sia le città italiane attraversate nella prima parte del suo viaggio sia quelle straniere (si vedano, ad esempio, Avignone, pp. 64
sgg., e Roncisvalle, pp. 133 sgg.), dando notizia degli alberghi e delle osterie sperimentate, raccontando aneddoti ed episodi curiosi,
parlando delle persone, le più varie, che ha avuto modo di incontrare. Nelle pp. 256-290 egli narra la vita di S. Giacomo apostolo.
€ 150,00
784 Loir, Maurice
Gloires et souvenirs maritimes d’après les mémoires ou les récits de Baudin, de Bonaparte, de l’admiral P.
Bouvet… d’Alphonse Daudet… du prince de Joinville… de La Pérouse de Las Casas… de Pierre Loti… etc.
Deuxième edition.
Paris, Librairie Hachette et C.ie, 1899.
In 4°; VIII-323-(1b.) pp.; 24 tavv. litografiche a colori fuori testo, numerose illustrazioni nel testo; tela editoriale decorata in oro ai
piatti e al dorso, tagli dorati. Pacini, Eugène, La marine. Arsenaux, navires, équipages, navigation, atterrages, combats. Illustrations
de M. Morel-Fatio. Paris, L. Curmer, éditeur, 1844. In 4°; (4)-240 pp.; antiporta litografica, 30 tavv. litografiche fuori testo, alcune acquerellate d’epoca, numerosissime illustrazioni nel testo; completamente brunite per qualità della carta le pp. 161-232; mezza pelle
editoriale, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro, tagli dorati. Due opere di notevole interesse per la storia della marina, soprattutto quella francese. Il testo del Loir, in una edizione rara, è una ricca antologia di brani di vari autori riguardanti la storia della marina
militare francese attraverso battaglie, scontri, conquiste di porti e di coste, tempeste, naufragi in tutti i mari del mondo dal 1778 al
1893. Il testo del Pacini, invece, si raccomanda soprattutto per le sue 30 tavole, suggestive e assai ben conservate, ciascuna firmata
con il nome del disegnatore e dell’incisore, e per la sua curiosa antiporta.
€ 250,00
785 Malo, Charles
Voyage pittoresque de Paris au Havre sur les rives de la Seine.
Paris, Louis Janet, libraire, (1828). Imprimerie de Jules Didot ainé.
In 16°; VI-(1-1b.)-207-(1b.) pp.; frontespizio e 10 tavv. litografiche a colori a piena pagina, fuori testo; bruniture per qualità della
carta, ma tavole perfettamente conservate; cartonatura editoriale decorata ai piatti e al dorso in custodia originale decorata, tagli
dorati; in una seconda custodia cartonata. Delizioso libretto da viaggio illustrato con dieci raffinate litografie francesi di gusto
romantico. ‘Vogando sulla Senna, da Parigi a Le Havre, io ho passeggiato, per così dire, sulle sue onde sinuose e tranquille, imbarcando il mio lettore con me’. Di fatto il viaggio avviene con il battello raffigurato al frontespizio, ma i luoghi non sono semplicemente osservati dal fiume, perché l’autore ama descrivere l’ambiente naturale e sviluppare ricordi storico-artistici e di costume
riguardanti soprattutto la ricca società del tempo.
€ 100,00
786 Martinez de la Puente, José
Compendio de las historias de los descubrimientos, conquistas y guerras de la India Oriental y sus islas,
desde los tiempos del Infante don Enrique de Portugal su inventor… hasta los del rey D.Felipe II
de Portugal y III de Castilla.
Madrid, en la Imprenta Imperial, por la Viuda de Ioseph Fernandez de Buendia, 1681.
In 4°; (16)-380 (= 382 perché la p. 287 è doppia)-(34) pp.; frontespizio stampato
in rosso e nero; bruniture e macchie d’umido in molte pagine, piccolo strappo marginale alla p. 25; piena pergamena d’epoca. Prima edizione dell’opera che può essere
considerata la storia della formazione e dello sviluppo dal grande impero coloniale
portoghese e della conquista del monopolio del commercio delle spezie in India tra
la fine sec. XV e la seconda metà del sec. XVI. Martinez de la Puente, che nel ‘Prologo’ elenca dettagliatamente tutte le opere da lui lette come base documentaria, parla
dapprima dei tentativi portoghesi di raggiungere l’India via terra attraverso l’Africa, dove
aprirono rapporti con il Congo e il Benin; molto interessante nel secondo libro è il cap.
V, nel quale si accenna alle due missioni esplorative inviate dal re Giovanni II in Etiopia
tra il 1485 e il 1489 per scoprire le misteriose terre di Prete Gianni. Poi inizia la storia
dei grandi viaggi via mare, da Bartolomeo Dias, che doppiò il Capo di Buona Speranza, a Vasco da Gama (1497-1498), che aprì alla monarchia portoghese le immense
ricchezze dell’Oriente. Martinez de la Puente si sofferma non solo sulle conquiste di
Goa (1510), Malacca (1511), Hormuz (1513), delle Molucche (1529), Borneo ecc.
ma anche sui rapporti con i potentati locali e sugli scontri che i Portoghesi dovettero affrontare con i mercanti arabi. Intanto nel 1500 si era aggiunto anche il Brasile, scoperto
dal Cabral. Nella seconda metà del sec. XVI l’impero portoghese è già in crisi e di fatto
il Compendio, dopo aver ricordato la morte del re Sebastiano nel 1578 durante una
disastrosa spedizione contro il Marocco, si ferma al 1580, quando il Portogallo passò
sotto il controllo della Spagna.
€ 1.000,00
786
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Navigazioni e viaggi
788
789
790
787 Michelot, Henri
Le Portulan de la mer Méditerranée, ou le vrai guide des pilotes côtiers…
Marseille, chez Joseph Rebecq; chez Étienne Buisson, 1775.
In 8°; XVI-397-(3 bianche)-46 pp.; frontespizio macchiato e con un piccolo buco restaurato e danno per una parola del testo,
macchie d’umido soprattutto nelle ultime carte, macchie d’inchiostro ad alcune carte; piena pelle d’epoca, dorso ornato a piccoli
ferri impressi in oro. Interessante testimonianza delle modalità di navigazione nel mar Mediterraneo nel sec. XVIII. ‘Pilote hauturier
sur les galeres du Roi’, il Michelot, dopo aver dichiarato nella prefazione che non ci sono navi migliori delle galere per osservare
la situazione delle coste e i vari pericoli che si possono incontrare, passa a descrivere in modo molto dettagliato le coste della
Spagna, dell’Italia, della Provenza, delle isole di Maiorca, Minorca, Corsica, Sicilia, mentre le coste della Sardegna, dell’Africa (in
particolare la Tunisia) e del mar Adriatico sono descritte nell’appendice finale.
€ 250,00
788 Niebuhr, Carsten
Description de l’Arabie faite sur des observations propres et des avis recueillis dans les lieux mêmes.
Amsterdam, chez S. J. Baalde; Utrecht, chez J. van Schoonhoven et Comp., 1774.
In 4°; (2 bianche)-XLII-372-(13-1b.) pp.; manca l’ultima carta bianca; al frontespizio è incisa una bella vignetta allegorica, 25 tavv.
incise su rame fuori testo, numerate I-XXIV (alcune inversioni nell’ordine numerico; l’ultima non reca numero), anche più volte
ripiegate, alcune a colori, 1 tav. genealogica più volte ripiegata (p. 170); piccolo strappo alla tav. XVI, rarissime piccole fioriture
ad alcune carte; piena pelle marmorizzata d’epoca, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro (qualche danno alle cerniere). Ma
ottimo esemplare. Opera di fondamentale importanza per la conoscenza dell’Arabia nel sec. XVIII, ma importante ancora ai nostri
giorni per la precisione e la minuziosità delle indicazioni geografiche e per le acute osservazioni su costumi e sui comportamenti
delle popolazioni locali. Nella prefazione il Niebuhr spiega che furono due sovrani danesi, il re Federico V e il suo successore,
Cristiano VII, a ordinare a un gruppo di cinque studiosi, ciascuno dei quali esperto in un campo specifico, il viaggio nella penisola
arabica; al Niebuhr toccò la sezione geografica, ma la morte di alcuni membri della spedizione lo costrinse ad occuparsi anche di
questioni riguardanti i costumi, la filologia, la storia naturale e la medicina. Il viaggio ebbe inizio nel 1761 e durò alcuni anni. Le
belle incisioni che ornano la Description (iscrizioni, carte geografiche, costumi, edifici, personaggi vari) sono opera di tre artisti:
Noach van der Meer, Carl Jacob de Huyser e Caspar Jacobsz Philips. Molto importante è la grande carta geografica n. XX, che
presenta il Mar Rosso con tutte le località delle sue coste osservate dall’autore negli anni 1762-1763, come egli stesso dichiara
nel cartiglio della tavola; altrettanto importante è la carta successiva che raffigura lo Yemen, regione della quale il Niebuhr offre
informazioni di straordinaria importanza in tutti i campi.
€ 800,00
789 Pagnini, Giovanni
Trattato della sfera e introduzione alla navigazione per uso de’ piloti.
Venezia, presso Gio. Battista Recurti, l’anno del Giubileo 1750.
In 4°; XII-240 pp.; 27 tavv. incise su rame, l’ultima delle quali firmata da Giuseppe Filosi; lievissime macchie d’umido ad alcune
carte, più forti alle pp. 148-149, 232-233, piccoli buchi di tarlo marginali ad alcune carte; cartonatura d’epoca (un po’ stanca);
in custodia cartonata. Prima ed unica edizione data alle stampe da questo studioso lucchese, professore di idrografia a Malta ‘nel
servigio della sacra Religione Gerosolimitana’, come egli stesso si presenta nel frontespizio. Sulla base delle necessarie conoscenze astronomiche, matematiche e trigonometriche, il Pagnini si propone di insegnare le ‘diverse strade’ che può percorrere in
mare una nave ‘per qualsivoglia vento’ e la ‘costruzione ed uso delle carte da navigare piane e ridotte’, il modo di tenere il diario
di bordo e la ‘maniera di disegnare in un foglio la figura d’una rada, porto, spiaggia ec.’
€ 800,00
790 Passi, Carlo - Martire, Pietro
Relationi del S. Pietro Martire Milanese delle cose notabili della provincia dell’Egitto scritte in lingua latina….
Venezia, Cavalli, 1564.
In 8°; (7-1b.)-71-(8) cc.; l’ultima carta bianca; grande marca tipografica incisa su legno al frontespizio, capilettera e testatine nel
testo. Si narra un viaggio compiuto nel 1501-1502, articolato in tre relazioni e chiuso da una tavola dei capitoli. L’opera è dedicata
a Fernando d’Aragona e Isabella di Castiglia, che avevano incaricato Pietro Martire (Arona 1457 - Granada 1526) d’una missione
diplomatica in Egitto. Vi si descrivono Venezia e le sue istituzioni; il viaggio per mare attraverso l’Adriatico, Pola, Zara, Dalmazia,
Corfù. Pietro Martire annota molte iscrizioni latine; parla del palazzo del Sultano al Cairo, degli eunuchi, delle piramidi ecc.
€ 1.500,00
195
Navigazioni e viaggi
791 Ramusio, Giovanni Battista
Primo volume et quarta editione. Delle
Navigationi et viaggi raccolto da m.
Gio. Batt. Ramusio et con molti vaghi
discorsi da lui in molti luoghi dichiarato
et illustrato. Nel quale si contengono la
descrittine dell’Africa… Con la Relatione
dell’isola Giapan, scoperta nella parte
del settentrione… Et due indici…
Venetia, nella Stamperia de’ Giunti, 1588
(al colophon: 1587).
In folio; (4)-34-394 (mal numerate)-(1 bianca
che manca) cc.; il numero 161 ripetuto due
volte; al frontespizio e in fine marca tipografica
xilografica, 3 carte geografiche incise a doppia
pagina fuori testo, 1 carta geografica xilografica
nel testo (c. 261r), xilografie nel testo, 5 delle
quali sono piante di chiese a piena pagina nel
testo; bruniture alle cc. 47, 67, 70, 111, 137,
139-142, 144-145, 188, 191, 203, 208, 255, a
partire dalla c. 372 piccola macchia d’umido che
diventa più vistosa alle ultime carte; bella legatura
moderna in piena pelle, impressioni a freddo ai
piatti e al dorso; in custodia cartonata. Il primo
volume di questa quarta edizione ha lo stesso
contenuto del primo volume della terza edizione,
stampata sempre dai Giunti nel 1563. E’ in gran
parte dedicato all’Africa e all’Asia fino al Giappone. Anche le tre carte geografiche (che seguono
immediatamente l’indice iniziale) illustrano le
regioni delle quali parlano i numerosi scritti
raccolti in questo volume. Di particolare interesse
è la traduzione dal portoghese, fatta dallo stesso
Ramusio, del Viaggio nella Ethiopia al Prete Ianni
del portoghese Francesco Alvarez, che nel 1520
partecipò ad una spedizione (l’ultima) voluta dal
re del Portogallo per trovare il misterioso regno
di Prete Gianni, del quale si parlava in Europa fin
dalla seconda metà del sec. XII. Il testo si legge
alle cc. 189v-260v ed è accompagnato da cinque
piante di chiese a piena pagina nel testo: ‘chiesa
di Golgota’, ‘chiesa di San Salvatore’, ‘chiesa della
Madonna’, ‘chiesa di Emanuel’, ‘chiesa di San
Giorgio’ (c. 211v, 212v, 213v, 214v, 215v). La
traduzione del Ramusio si basa sull’opera dell’Alvarez intitolata Verdadera Informaçam das
terras do Preste Joam, edita nel 1540. Di grande interesse è la carta geografica alla c. 261r, che vuole rappresentare le ‘fonti del
Nilo’, seguita da uno scritto dello stesso Ramusio, Discorso sopra il crescer del fiume Nilo.
Ramusio, Giovanni Battista Secondo volume delle Navigationi et viaggi raccolto già da m. Gio. Battista Ramusio, et hora in
questa nuova editione accresciuto: nella quale si contengono l’Historia delle cose de Tartari… descritta da m. Marco Polo
gentil’huomo venetiano et da Hayton armeno. Varie descrittioni di diversi auttori…Et il viaggio alla Tana… Aggiuntovi in questa
ultima editione la Descrittione dell’una e dell’altra Sarmatia… Con l’Indice… Venetia, appresso i Giunti, 1583. In folio; 18 (ma
16 perché sono stati omessi i numeri 7-8)-(10)-256 (mal numerate: sono stati omessi nella numerazione delle carte i numeri
23-24, 37-38, 43-44, dopo c. 65 la numerazione riprende da 58)-90 cc.; al frontespizio e in fine marca tipografica xilografica;
macchie d’umido marginali a numerose carte, in alcuni casi più vistose, insignificanti buchi di tarlo marginali ad alcune carte,
restauro all’angolo superiore destro delle cc. 251-256 e 1-2, piccolo restauro marginale all’ultima carta; bella legatura moderna in
piena pelle, impressioni a freddo ai piatti e al dorso; in custodia cartonata. Sono 3 i testi che si trovano stampati per la prima volta
nel secondo volume (quasi interamente dedicato all’Oriente) di questa terza edizione: probabilmente il più importante è quello
intitolato Navigatione di Sebastiano Cabota nelle parte settentrionali (cc.211v-219r); molto interessante è anche il secondo
testo, la Descrittione della Sarmatia europea, che inizia nella seconda parte del volume con una nuova numerazione, opera del
veronese Alessandro Guagnino, tradotta dal latino in volgare dal reverendo Bartolomeo Dionigi da Fano. In questo secondo volume si legge il testo di Marco Polo, forse l’esempio migliore dell’atteggiamento critico con il quale il Ramusio si accostava ai testi
che intendeva pubblicare, confrontando fonti e lezioni diverse, perché la redazione del Milione da lui edita contiene frammenti di
codici oggi perduti.
Ramusio, Giovanni Battista Delle Navigationi et viaggi raccolte da m. Gio. Battista Ramusio. Volume terzo. Nel quale si contiene
le navigationi al Mondo Nuovo, agli antichi incognito, fatte da don Christoforo Colombo genovese… Lo scoprimento della gran
città di Temistitan nel Mexico, dove hora è detto la Nuova Spagna, et della gran provincia del Perù… Le navigationi fatte dipoi
alle dette Indie… tradotte dal Ramusio di lingua spagnuola et francese nella nostra italiana… et aggiontovi il viaggio fatto da
m. Cesare de’ Federici nell’India orientale et oltre l’India… et le tre navigationi fatte da gli Olandesi et Zelandesi al settentrione… Venetia, appresso i Giunti, 1606. In folio; (6)-36-430 (mal numerate: sono stati omessi nella numerazione i numeri 351,
196
Navigazioni e viaggi
359-368 ) cc.; le carte 75 e 78 si trovano inserite 2 volte; al frontespizio e in fine marca tipografica xilografica; 7 carte geografiche incise a doppia pagina e 3 a piena pagina nel testo, numerose xilografie di piante e animali nel testo; leggero strappo marginale alla c. 127 e 244 forse per fallo originario della carta, piccolo buco restaurato alla c. 155, restauro al margine interno delle
cc. 68-69, macchie di inchiostro marginali alla c. 318, macchie d’umido marginali ad alcune carte, in alcuni casi un po’ vistose;
bella legatura moderna in piena pelle, impressioni a freddo ai piatti e al dorso; in custodia cartonata. Nel terzo volume di questa
terza edizione, nel quale il Ramusio ha in pratica raccolto tutti i testi allora conosciuti sui viaggi e sulle scoperte del Nuovo Mondo,
si trovano stampati per la prima volta il Viaggio di m. Cesare de’ Federici nell’India Orientale et oltra l’India, per via di Soria (cc.
386r-398r), viaggio iniziato nel 1563 e una delle più valide narrazioni del sec. XVI, e le Tre navigationi fatte da gli Olandesi et Zelandesi al settentrione…’ (cc. 398v-430r), compiute tra il 1594 e il 1597, dove sono descritti i celebri viaggi di Barents e De Veer
alla ricerca del passaggio di nord- est. Nel terzo volume si possono leggere, ad esempio, La naturale e generale Historia dell’Indie Occidentali di Pietro Martire d’Anghiera, la Naturale et generale Historia dell’Indie e la Navigatione del grandissimo fiume
Maragnon di Gonzalo Fernando de Oviedo, le varie Relationi di Fernando Cortes, la Relatione di Cabeca de Vaca, la Conquista
del Perù et provincia del Cusco chiamata la Nuova Castiglia di Francesco Xeres e molte altre opere; è di grandissima importanza
la parte dedicata al Canada, perchè vi si trovano la relazione di un capitano francese di Dieppe circa il suo viaggio verso la Nuova
Francia (cc. 351v-369r) e la prima e seconda relazione di Jacques Cartier (cc. 370vr-385v). Le carte geografiche, preparate dal
piemontese Giacomo Gastaldi, raffigurano, in doppia pagina, il piano della città di Cusco (dopo c. 344), la Nuova Francia, cioè
il Canada (dopo c. 350), il Brasil (dopo c. 355) , una parte dell’Africa (dopo c. 369), Sumatra (dopo c. 372), il piano di una
fortezza della Nuova Francia, chiamata Hochelaga (dopo c. 380), che doveva poi diventare la città di Montreal, e ‘Universale della
parte del mondo nuovamente ritrovata’ (dopo c. 384). All’inizio del volume (c. 36v) si trova a piena pagina l’interessante carta
geografica dell’isola Spagnuola e a p. 258r, sempre a piena pagina, c’è la topografia della città di Temistitan nel Messico e del
territorio circostante, preceduta a c. 256v dalla raffigurazione a piena pagina d un tempio della zona.
€ 12.000,00
197
Navigazioni e viaggi
792
793
792 Robertson, William
Tre opere storiche di fondamentale importanza in belle legature in piena pelle e in mezza pelle (omogenee le legature delle opere
del Botta e del Bartoli). Robertson, William (1721-1793) The History of America. The fourth edition. Vol I (- III). London, W. Strahan,
T. Cadell and J. Balfour, 1783. 3 volumi in 4°; nel II vol. 3 tavv. fuori testo, più volte ripiegate, 2 delle quali carte geografiche di parte
dell’America centro-settentrionale; completo; bruniture per qualità della carta; piena pelle avana d’epoca. Nel II e III volume lieve
danno alla seconda cerniera ma nel complesso ottimo esemplare. Botta, Carlo (1766-1837) Storia della guerra della indipendenza
degli Stati Uniti d’America. Volume primo (- quarto). Milano, per Antonio Fontana, 1827. 4 volumi in 4°; nel IV vol. 2 grandi carte
geografiche degli Stati Uniti incise fuori testo, più volte ripiegate; lievi macchie ad alcune carte del II vol.; mezza pelle moderna, dorso
ornato a piccoli ferri impressi in oro. La legatura è omogenea a quella dell’opera seguente: Bartoli, Daniello (1608-1685) Dell’istoria
della Compagnia di Gesù. L’Asia. Volume I (-terzo). Milano, coi tipi di Alessandro Dozio, 1831. 3 volumi in 4°; mezza pelle moderna,
dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro. La legatura è omogenea a quella dell’opera precedente.
€ 200,00
793 Roux, Joseph
Nouveau recueil des plans des ports, et rades de la Mer Méditerranée publiés nouvellemente par les
meilleur Auteurs.
Gênes chez Yves Gravier, 1848
Album in 4° oblungo con il frontespizio e 181 carte geografiche, numerate originariamente, incise in rame di cui 1 ripiegata; legatura
in pergamena coeva con tassello moderno per il titolo al dorso. Interessante ristampa di un’importante opera che ebbe grande
successo a cavallo dei secoli XVIII e XIX, curata di cartografi francesi Roux. Poco è ancora noto di Joseph Roux: idrografo e cartografo, aveva una tipografia a Marsiglia insieme con il figlio Joseph junior. Nel 1764 Roux pubblicò un album intitolato Recueil des
principaux plans des ports et rades de la Mer Méditerranée... con di 121 tavole di rade e porti, senza testo esplicativo né didascalie. L’opera incontrò largo favore per la sua utilità e per il formato maneggevole, e fu ristampata varie volte da Yves Gravier, Libraire
derrière la Loge de Banchi: prima nel 1799, poi nel 1804, ampliata fino a 163 tavole, infine nel 1848, come Nouveau Recueil con
179 tavole e l’aggiunta di una carta ripiegata di Odessa e di una carta con le bandiere mercantili di tredici Paesi in fine volume.
€ 2.000,00
794 Salmon, Thomas
Lo stato presente di tutti i paesi, e popoli del mondo naturale, politico, e morale, con nuove osservazioni,
e correzioni degli antichi, e moderni viaggiatori. Volume I. Della China.
Venezia, presso Giambatista Albrizzi q. Gir., 1738-1748.
17 (su 26) volumi in 8°. Ogni volume presenta, oltre alle tavole fuori testo, un’antiporta allegorica incisa su rame; il volume II ha gravi strappi alle pp. 327-336, 350-351
con forti danni per il testo; talvolta le carte geografiche presentano piccoli strappi, ma
nel vol. XIV la prima carta geografica è parzialmente strappata; molte le bruniture nei
singoli volumi. La legatura è in piena pelle d’epoca, dorso ornato a piccoli ferri impressi
in oro (nel vol. II manca il piatto anteriore e gran parte del dorso, leggere abrasioni alle
legature dei voll. III, IV, V, IX, XIV, XV, XVII, qualche danno più rilevante ai piatti dei voll.
VI, VII, VIII, X, XI, XII, XIII, XVI). L’importanza di questa opera è costituita in modo particolare dalle oltre 200 tavole incise su rame che ornano i 17 volumi. Molto numerose e
di grande interesse per la loro precisione e per la documentazione storica che offrono
sono le carte geografiche e topografiche più volte ripiegate. Le altre tavole presentano
vedute di città e di edifici, costumi, animali, piante. Giovan Battista Albrizzi spiega nel lungo ‘Disegno dell’opera’ che apre il primo volume le caratteristiche del lavoro del Salmon: descrizione geografica dei singoli stati, città, fortificazioni, edifici pubblici, costumi
della popolazione, fabbriche, navigazione, agricoltura, minerali, storia, legislazione, religione, matrimoni, funerali, sepolture. L’Albrizzi passa poi a presentare il piano dell’opera
che egli sta man mano pubblicando con il contenuto dei singoli volumi, i primi dei
quali sono dedicati all’Oriente, e avverte che le carte geografiche sono state ‘intagliate
sopra gli originali di Amsterdam formati su le ultime osservazioni del più accreditato fra
geografi moderni, il signor de La Isle’. Le incisioni sono opera di Giuseppe Filosi.
€ 1.000,00
794
198
Navigazioni e viaggi
796
795 Schück, A.
Alte Schiffskompasse und Kompassteile im Besitz Hamburger
Staatsanstalten…
Hamburg, J. Heinrich Lührs, 1910.
In 4°; 47-(1b-)-IV pp.; 11 tavole fuori testo, parte delle quali a colori, 3 illustrazioni nel
testo; copertina parlante originale. Dotta illustrazione in prima edizione di una splendida
bussola nautica del sec. XVIII e del suo contenitore conservata nello Staaatsanstalten
della città di Amburgo; particolarmente belle le tavole che raffigurano la bussola e le
sue varie parti.
€ 150,00
796 Spagna. Consolato del mare
Il Consolato del mare, nel quale non solo si comprendono tutti gli
Ordini, Statuti per ogni caso di mercantia e di naviganti… Così a beneficio di marinari, come di mercanti et patroni di nave et navilij. Con il
Portolano del mare.
Venetia, appresso Francesco Brogiollo, 1668.
In 8°; (18)-236-64 pp.; piccola macchia d’inchiostro alla p. 54, sporadiche bruniture;
cartonatura. Edizione rara, che presenta la legislazione riguardante il commercio marittimo della Spagna. E’ una legislazione che raccoglie tutta la tradizione giuridico-marittima
a partire dal 1075 fino all’8 ottobre 1481, desumendola dalle leggi delle repubbliche
marinare italiane e da altre leggi varate in Francia, Germania, Spagna. Di particolare interesse le Ordinationi sopra le assicurazioni per i viaggi marittimi (pp. 210-221).
Nella seconda parte, intitolata Il Portolano del mare (pp. 1-fine), sono minuziosamente descritti, con le relative distanze e difficoltà, tutti i porti e gli attracchi che le navi, partendo da Venezia, possono raggiungere lungo l’Adriatico, le coste africane e quelle del
Medio Oriente.
€ 500,00
797 Tournefort, Joseph Pitton de
Relation d’un voyage du Levant, fait par ordre du roi des côtes de la Mer Noire, de l’Armenie, de la Georgie, des frontiers de Perse et de l’Asie Mineure… Tome premier (- troisième). Contenant l’histoire ancienne et moderne de plusieurs isles de l’archipel, de Constantinople.
Lyon, ches les Freres Bruyset, 1727.
3 voll. in 8°. Vol. I: (26)-379-(1b.) pp.; 51 tavv. incise su rame fuori testo, 3 delle quali più volte ripiegate; bruniture. Vol. II: (4)448 pp.; 41 tavv. (su 40 solitamente denunciate) incise su rame fuori testo, 2 delle quali più volte ripiegate; bruniture e qualche
fioritura alle carte. Vol. III: (4)-404-(59-1b.) pp.; 62 tavv. incise su rame fuori testo, 1 delle quali più volte ripiegata; macchie
d’umido ad alcune carte; mezza pergamena antica. Grande opera geografica, storica, naturalistica e di costume, che è il risultato
di un viaggio compiuto negli anni 1700-1702 dall’autore in Grecia, a Candia, nelle isole del Mediterraneo orientale, in Armenia,
Georgia, Persia, Asia Minore. Il testo è illustrato da 154 tavole di straordinario interesse, parte delle quali riguardano piante, fiori,
frutti, animali delle regioni visitate e parte sono costituite da carte geografiche, vedute di città, resti archeologici, costumi dei luoghi. Ne fu autore Claude Aubriet, il disegnatore che accompagnò Il Tournefort nel suo viaggio.
L’opera è uno dei più importanti documenti del sec. XVIII sul vicino Oriente non solo
dal punto di vista botanico, ma anche per le preziose notizie sulla topografia,
sui monumenti antichi, sulle iscrizioni, sul folklore ecc. Il primo volume è preceduto
da un lungo ‘Eloge’ del Tournefort, scritto dal Fontenelle, segretario perpetuo
dell’Accademia Reale delle Scienze e membro dell’Accademia di Francia, che
è una sorta di biografia del grande scienziato. Joseph Pitton de Tournefort (1658-1708),
celebre studioso francese di botanica, legò il proprio nome ad un sistema
di classificazione dei vegetali parzialmente basato sull’esame della corolla.
Per anni fu il responsabile dei giardini reali francesi. Luigi XIV lo incaricò
di compiere un grande viaggio di esplorazione botanica in Oriente (1700-1702),
che il Tournefort compì con il suo disegnatore, Claude Aubriet, e nel corso
del quale egli raccolse
ed esaminò 1.356 specie
di piante, molte delle quali fino
a qual momento non registrate.
€ 1.000,00
797
199
Navigazioni e viaggi
798
798 Veer, Gerrit, de
Tre navigationi fatte dagli Olandesi e Zelandesi al
settentrione nella Norvegia, Moscovia e Tartaria verso il
Catai e regno de’ Sini, dover scopersero il mare di Veygarz, la Nuova Zembla, et un paese nell’ottantesimo
grado creduto la Groenlandia.
Venetia, appresso Gio. Battista Ciotti, 1599.
In 4° piccolo; (4)-79-(1b.) cc.; vignetta incisa su rame al frontespizio,
tavola incisa a piena pagina alla c. (4)v e 31 vignette incise su rame
nel testo, al verso del piatto anteriore è incollata una carta geografica
a piena pagina incisa su rame raffigurante il mappamondo (‘V.M.
inc.’), in sanguigna la tav. di c. 41r; piccola macchia al frontespizio,
insignificante buco di tarlo alle prime 2 carte, piccole macchie di
inchiostro alle cc. 28v-29; piena pergamena d’epoca (due piccoli
restauri al dorso); in custodia cartonata. Prima edizione della prima
traduzione italiana. Opera di straordinaria importanza nella storia
delle scoperte geografiche, perché essa è il resoconto fatto dal navigatore olandese Gerrit de Veer dei tre viaggi polari di Willem Barents
nel 1594, 1595, 1596-1597 alla ricerca del passaggio a nord-est
attraverso le regioni artiche. L’opera venne pubblicata per la prima
volta in lingua olandese ad Amsterdam nel 1598 e conquistò un
tale successo da essere subito tradotta, nello stesso anno, in latino,
in francese e in tedesco. L’anno dopo uscì a Venezia in italiano con
illustrazioni di grande suggestione, raffiguranti le navi degli esploratori, le loro capanne, le lotte con gli orsi polari, le barche trascinate sui
ghiacci, figure di indigeni, ecc. Particolarmente interessanti le carte
geografiche alle tavole 4r, 17r, 61v, 75r, 77r; in sanguigna la bella
illustrazione della c. 41r che rappresenta le ‘trappolle fatte per pigliar
le volpi’. Sebbene il de Veer abbia accompagnato Barents solo nel
secondo e terzo viaggio (probabilmente come secondo ufficiale), il
suo lavoro fornisce il resoconto anche della prima spedizione. Dei
tre viaggi il più significativo fu il terzo, che è considerato una delle
più grandi imprese fra tutte le spedizioni polari. Barents iniziò tentando di navigare direttamente attraverso il polo, sebbene finisse
bloccato dalla banchisa; durante questo viaggio fu il primo europeo a raggiungere le isole Spitzbergen. Tornando indietro verso
la Nuova Zembla, Barents superò il punto più lontano raggiunto durante il primo viaggio nel 1594 e circumnavigò le coste
settentrionali dell’isola. Qui la loro nave fu bloccata dal ghiaccio e l’equipaggio fu costretto ad aspettare nell’inverno artico (fu
forse la prima volta nella storia che un gruppo di europei attraversò questa esperienza). Fu un inverno durissimo e molti membri
dell’equipaggio morirono di freddo, di malattia o sbranati dagli orsi polari. Poiché la sua nave non riuscì a liberarsi dai ghiacci,
Barents guidò l’equipaggio in un difficile e drammatico viaggio su due barche scoperte, che procedettero parte per mare e parte
trascinate sui ghiacci. Barents morì prima di raggiungere la salvezza in territorio russo. Ottimo esemplare.
€ 1.500,00
799
799 Regia Marina Italiana
Quattordici cromografie raffiguranti navi della Regia Marina
Italiana, stampate
da Salomone e Michetti a
Roma nel 1892 da acquarelli di
Eduardo De Martino. Dimensioni
stampa 22x37 cm.
€ 400,00
200
Libri antichi e rari
800
802
804
800 Oldoini, Agostino
Athenaeum Augustum in quo Perusinorum scripta publice exponuntur.
Perugia, Ciani, Desideri, 1678.
In 4°; 48-355 pp.; stemma cardinalizio inciso su legno al frontespizio; piena pergamena coeva con tassello al dorso, tagli spruzzati. Repertorio di autori perugini.
€ 500,00
801 Die Olympischen Spiele 1936 in Berlin und Garmisch-Partenkirchen. Band 1 (-2).
Altona-Bahrenfeld, Cigaretten-Bilderdienst, (1936) (Band 1); Hamburg-Bahrenfeld, Cigaretten-Bilderdienst, (1936) (Band 2).
2 volumi In 4°. Vol I: 127 pp.; numerosissime fotografie direttamente incollate sulle pagine. Vol II: 165-(3) pp.; numerosissime
fotografie direttamente incollate sulle pagine; tela editoriale. Ampia documentazione fotografica ed espositiva della famosa Olimpiade organizzata a Berlino nel 1936. Edizione non comune nelle biblioteche italiane.
€ 150,00
802 Ovidius Naso, Publius
Heroides. Commentantibus Ant. Volsco. Ubertino Cres. A.J. Parrhasio… In Ibin Domitio Cald. Christ.
Zaroto. Cum doctiss. annotationibus Joan. B. Egnatii. Ang. Politiani… Additis quamplurimis carminibus et
graecis, quae ubique in aliis deerant…
(In fine:) Venetiis, mira diligentia Ioannis Tacuini de Tridino, 1525.
In 4°; (24)-CXIII cc. (mal numerate), manca l’ultima carta bianca; frontespizio inquadrato decorato xilografico stampato in rosso e nero,
22 grandi vignette xilografiche nel testo e uno schema xilografico; frontespizio vistosamente rovinato e restaurato, restauro marginale
alla carta successiva, forti macchie d’umido soprattuto nelle carte iniziali, piccolo strappo marginale alle carte XXVIII e LXXXIII; piena
pergamena antica. BMSTC, 480. Manca ad Adams. In un esemplare piuttosto rovinato dal tempo una edizione deliziosamente illustrata
di questo grande commento alle Heroides ovidiane, quindici epistole in metro elegiaco di eroine famose (Penelope, Briseide, Fedra, Didone, Medea ecc.) ai loro mariti o agli eroi amati, compresa la lettera di Saffo a Faone, seguite dalle tre coppie di lettere con le rispettive
risposte (di Paride a Elena, di Leandro a Ero, di Aconzio a Cidippe).
€ 400,00
803 Paget, J. Otho
Hunting.
London, J. M. Dent et Co., Aldine House, 1900.
In 8°; (4)-287-(1b.) pp.; 12 tavv. fuori testo, al verso del piatto anteriore dedica manoscritta; tela editoriale decorata in oro ai
piatti e al dorso. Piantanida, Sandro, La caccia a cavallo nel Milanese. Milano, Società milanese per la caccia a cavallo, 1957. In
4°; (4)-183-(6-1b.) pp.; 15 tavv. fuori testo; brossura editoriale. Edizione tirata a 2.000 esemplari, di cui 500, numerati da uno a
cinquecento, riservati ai soci della Società milanese per la caccia a cavallo: esemplare n. 179. Due testi di piacevole lettura sulla
caccia a cavallo fra Otto e Novecento: più approfondito e ampio quello inglese, con interessanti riferimenti storici quello italiano,
intonso e in prima edizione.
€ 150,00
804 Pallavicino, Sforza
Istoria del concilio di Trento ove insieme rifiutasi con autorevoli testimonianze un’Istoria falsa divolgata
nello stesso argomento sotto nome di Pietro Soave Polano. Parte prima (- seconda).
Roma, nella Stamperia d’Angelo Bernabò dal Verme erede del M[anelfi]. Per Giovanni Casoni libraro all’insegna di San Paolo, 1656.
2 volumi in folio. Vol. I: (8)-1138 pp., ma 1038 per un errore nella numerazione delle pagine da p. 1010 si passa a p. 1111; titolo in rosso e nero, al frontespizio stemma xilografico di papa Alessandro VII, al frontespizio e a p. 1 timbro di provenienza; vistoso
strappo al frontespizio e all’ultima carta con danno per il testo, bruniture. Vol. II: (6)-1066-(60) pp.; mancano 2 p. all’inizio e 4
alla fine, timbro di provenienza a p. 3; fioriture, bruniture e macchie d’umido anche vistose, strappo marginale alla p. 143; piena
pergamena antica. BMSTC (sec. XVII), 648. L’opera è divisa in 24 libri.
€ 300,00
201
Libri antichi e rari
805 Paoli, Paolo Antonio
Avanzi delle antichità esistenti a Pozzuoli, Cuma e Baja.
(Firenze), 1768.
In-folio, legatura coeva piena pergamena, dorso a nervi con titolo
su tassello. Splendida monografia, dedicata a Ferdinando IV, testo latino
e italiano, illustrato da 69 bellissime tavole di vedute delle località della
“via Campana”, compresa la stupenda grandissima veduta della Costa
di Pozzuoli (m. 910 x 330 e margini). Tutte disegnate e incise in rame
da ottimi artisti. Superba opera di esemplare perfetto.
€ 6.000,00
805
806 Parini, Giuseppe e (Mutinelli, Giovanni Battista)
Il Mattino, il Mezzogiorno, e la Sera. Poemetti tre.
Venezia, presso Pietro Savioni sul ponte de’ Baretteri all’insegna della Nave, 1774.
In 8°; 120 pp.; tracce d’uso; carta rovinata al dorso (al recto del piatto anteriore la scritta: ‘Di Alberto Robiati.
Legato il giorno 23 giugno 1835’). Melzi, III, 53. Il terzo poemetto, che chiude la presente edizione veneziana alle pp. 79-119,
è opera di Giovanni Battista Mutinelli (1747?-1823), che in endecasillabi sciolti si propone di ‘dipinger cantando i bei costumi / e
le notturne cure in queste carte’. La sera è dedicata all’uscita del
giovin signore per recarsi ad una festa dove incontrerà la sua dama,
al suo rientro a palazzo e al sonno che arriverà a liberarlo da ogni
cura.
€ 150,00
807 Parini, Giuseppe
Opere. Pubblicate ed illustrate da Francesco Reina.
Volume primo (- sesto).
Milano, presso la Stamperia e fonderia del Genio tipografico, 1. Vendemmiatore anno X. 1801-1804. Anno III
della Repubblica Italiana.
6 volumi in 4° piccolo; al I vol. antiporta incisa con il ritratto del
Parini (‘A.A. dis., F. Rosaspina inc.’); mezza pelle coeva, dorso ornato
a piccoli ferri impressi in oro. Ottimo esemplare. La prima grande
edizione delle Opere del Parini, del quale Francesco Reina (17721826) era stato scolaro e amico; fondamentale anche l’apparato
filologico. Il Reina dedica a Napoleone, primo console della Repubblica francese e ‘il più grande de’ moderni politici’, le ‘opere del
più gran letterato italiano de’ tempi nostri… nemico acerrimo della
tirannide ed altissimo maestro di libertà’.
€ 300,00
807
202
Libri antichi e rari
808
810
812
808 Paroletti, Modesto
Iconografia sabauda ovvero Raccolta di ritratti de’ principi dell’augusta famiglia dei reali di Sardegna
con tavole sinottiche di storia e cronologia.
Torino, Alessandro Fontana e Pietro Marietti editori, 1832.
In folio imperiale; (85) cc., frontespizio e 39 tavole litografiche; macchie d’umido; mezzo marocchino, dorso decorato in oro.
In lotto con Predari, Francesco Storia politica, civile e militare della dinastia di Savoja da Beroldo primo conte di Savoja e Moriana a Vittorio Emanuele II primo re d’Italia. Opera illustrata dalle effigie disegnate dal gran medagliere dinastico. Pubblicato
per cura del Ministero d’agricoltura, industria e commercio. Milano, Tipografia di Giuseppe Bernardoni di Giovanni, 1865. In
folio; VIII-576 pp.; numerosissime illustrazioni nel testo; leg. recente in pelle, copertina originale parlante conservata. Passano,
Dizionario di opere anonime, 324. Due opere in prima edizione riguardanti la iconografia e la storia della famiglia Savoia a partire
dalle sue lontane origini. Nell’opera del Paroletti le tavole raffiguranti i vari sovrani sabaudi sono state eseguite, firmate e datate da
Francesco Gonin. Nell’opera del Predari la prefazione è di Luigi Torelli, che all’inizio appone una dedica autografa al Rebaudengo,
datata Firenze, 24 novembre 1865.
€ 100,00
809 Pedrazzini, Carlo
La farmacia storica ed artistica italiana.
Milano, Edizioni Vittoria di Guido Ciarrocca, 1934, XII E. F.
In folio; 592-(1-1b.) pp.; 32 tavv. litografiche fuori testo, alcune a più colori, centinaia di illustrazioni nel testo; piccolo strappo
marginale alla p. 81; legatura editoriale con decorazioni ai due piatti (lievissimi danni al dorso). Esemplare n. 3863. Opera monumentale, in prima edizione, caratterizzata da una straordinaria ricchezza di documentazione e di informazioni e accompagnata da
centinaia di illustrazioni, nella maggior parte del tutto inedite, in un bellissimo esemplare, ottimamente conservato.
€ 300,00
810 Peri, Giovanni Domenico
Fiesole distrutta.
Firenze, Zanobi Pignoni, 1621.
In 4°; (6)-197-(1) pp.; frontespizio e ritratto dell’autore entrambi incisi da Callot; nel testo capilettera e finalini incisi su legno,
marca tipografica all’ultima pagina; note di possesso manoscritte cancellate al frontespizio e all’ultima pagina; piena pergamena
coeva con titolo in oro al dorso, tagli spruzzati. Rossi 603, raro; Brunet IV, 498; Graesse V, 203; Moreni, 2, 175. Seconda edizione
corretta di questo poema in ottava rima del poeta e agricoltore Domenico Peri.
€ 400,00
11 Periodico
8
Scelta di opuscoli interessanti tradotti da varie lingue. Volume II (- XIV, XVI, XVIII-XIX, XXI-XXV, XXVII, XXIXXXX, XXXII, XXXV)
Milano, nella Stamperia di Giuseppe Marelli, 1775-1777 (dal vol. XXV: Stamperia di Giuseppe Galeazzi).
6 volumi in 4° in cui sono raccolti 26 dei 33 volumi degli Opuscoli, spesso accompagnati da tavole incise su rame più volte
ripiegate; nel vol. recante al dorso l’indicazione di II, una bruciatura alla p. 81 del vol. undecimo lede alcune parole del testo e
danneggia alcune pagine precedenti e successive ma senza danno per il testo; mezza pelle antica, dorso ornato a piccoli ferri
impressi in oro, il titolo Opuscoli interessanti e il numero dei volumi da I a VI impressi in oro. La maggior parte degli articoli
stampati in questa bella edizione milanese degli Opuscoli interessanti riguarda il campo tecnico scientifico-economico, secondo
gli interessi del pensiero illuministico del tempo.
€ 250,00
812 Petrarca, Francesco
Il Petrarca.
(In fine:) Vinegia, nelle case delli eredi d’Aldo Romano, e d’Andrea Asolano, 1533.
In 12°; 183-(43) cc.; al frontespizio e in fine marca tipografica xilografica; note di mano antica al penultimo foglio di guardia;
piena pergamena antica. Ottimo esemplare. Al verso del penultimo foglio di guardia si legge, di mano antica: ‘Sonetti tre proibiti e
sono: Dell’empia Babilonia etc., Fiamma del ciel etc., Fontana di dolore etc.’
€ 1.500,00
203
Libri antichi e rari
814
813 Pezenas, Esprit
Astronomie des marins, ou nouveaux élémens d’astronomie à la
portée des marins, tant pour un Observatoire fixe, que pour un
Observatoire mobile…
Avignon, chez la Veuve Girard, imprimeur-libraire, 1766.
In 4°; (4)-XX-366-(1-1b.)-35-(1b.) pp.; 8 tavv. a piena pagina incise su rame
fuori testo, più volte ripiegate (‘Faure sculp.’); insignificanti e rare piccole
macchie; cartonatura antica. Prima edizione dell’opera astronomica riguardante
soprattutto la navigazione marittima di questo dottissimo gesuita, matematico e
astronomo, attivo a Marsiglia. Di grande interesse i numerosissimi problemi ed
esempi da lui proposti nel corso dell’opera.
€ 200,00
814 Piccolomini, Alessandro
De la sfera libri quattro, novamente da lui emendati, et di molte
aggiunte in diversi luoghi largamente ampliati. De le stelle fisse
del medesimo autore libro uno…
Venetia, per Giovanni Varisco et compagni, 1561.
In 4°; (3-1b.-4)-189-(7) cc.; al frontespizio marca tipografica xilografica, numerose xilografie nel testo; al frontespizio firma di possesso di mano coeva: ‘Vinc.o
Conestabile’; piccola macchia d’inchiostro alla c. 10r, insignificanti macchie
d’umido alle c. 30-32, 155v-156r, vistose alle cc. 161r-164v; piena pergamena d’epoca (macchie ai due piatti). Manca a BMSTC e ad Adams. (Legato
con un’altra opera dello stesso autore:) La prima parte delle theoriche overo
speculationi de’ pianeti. Vinegia, appresso Giordan Ziletti, al segno della Stella,
1563 (colophon: Vinegia, appresso Giovanni Varisco et Compagni, 1563). In 4°;
(10)-63-(1b.) cc.; al frontespizio marca tipografica xilografica, numerosissime
xilografie nel testo; macchie d’umido alle carte. BMSTC, 514. Manca ad Adams.
Due rare edizioni (in particolare La prima parte delle theoriche) delle più
importanti opere scientifiche scritte dal grande umanista senese dopo i suoi studi matematici e astronomici all’università di Padova (1538-1543), studi ripresi successivamente durante il soggiorno romano.
€ 1.000,00
815
815 Piccolomini, Enea Silvio
Historia Bohemica notabilis et jucunda. A principio
gentis usque ad Georgium Poggiebratium. Ladislai Rege
successorem porrecta. Ad illustrium dominum Alfonsum
Regem Aragonum conscripta.
Basileae, Michael Furter?, circa 1489.
In 4°; (60) cc., l’ultima bianca; nel frontespizio e nel testo, i capilettera
sono grandi a inchiostro rosso, e i titoli dei capitoli sono sottolineati
in rosso; il testo è su due colonne; piccolo foro di tarlo; legatura in
pelle con cornici a filetto ai piatti, e titolo impresso in oro al dorso;
tagli in rosso. Goff P-729; IGI 7793. Seconda edizione (la prima uscita
a Roma nel 1475) dell’ultima opera storico-geografica di rilievo di
Enea Silvio Piccolomini, prima di diventare papa Pio II; fu pubblicata
postuma. L’Historia è dedicata nella prefazione ad Alfonso d’Aragona;
seguono 72 capitoli in cui è molto ben suddivisa la materia, che inizia
con una descrizione della terra di Boemia, delle origini del popolo,
per poi snodarsi in una successione storica attraverso i vari re che
governarono la regione. Si dipinge in questo puntuale trattato la storia
dell’Europa cristiana, scossa da incertezze politiche e attraversata da
correnti eretiche, in cui il Piccolomini rivendica il ruolo cruciale della
Chiesa. L’analisi di questa nuova realtà dell’Europa orientale fa da sfondo ai racconti della guerra contro gli eretici di Boemia organizzata da
papa Martino V (capitolo 48), all’incoronazione di Ladislao, alla guerra
contro i Turchi. La Boemia viene storicamente considerata la terra della
dissidenza politica e religiosa, punto di riferimento di Lutero durante
l’espansione della riforma protestante. In fine, prima dell’indice, si scrive che l’opera fu compilata da Enea Silvio, “poeta laureatus”, circa nel
1457, cioè proprio l’anno prima della sua elezione al soglio pontificio,
quando in Boemia regnava Giorgio Poggiebracius, contro cui si scagliò
il successore Paolo II.
€ 3.000,00
204
Libri antichi e rari
816
817
818
816 Picinelli, Filippo
Mondo simbolico formato d’imprese scelte, spiegate, ed illustrate… In questa impressione da mille, e
mille parti ampliato. Studiosi diporti… Seconda impressione veneta, corretta, et arricchita di molte imprese.
Venezia, Paolo Baglioni, 1678
In folio piccolo; (28)-650 (ma 648, essendo state saltate nella numerazione le pp. 507-508)- (179-1b.) pp.; errato il richiamo alla fine
di p. (8); antiporta allegorica incisa su rame e numerosissime incisioni di imprese nel testo; nota di possesso di mano coeva all’occhiello (‘De Capucini d’Ivrea’), ripetuta al frontespizio; lievi macchie alle p. 323 e 475, piccolo strappo marginale alle p. 447, 485, 489, 521
e (96) (probabilmente per fallo originario della carta), strappo marginale alla p. 633, bruniture ad alcune carte; pergamena d’epoca
(dorso rifatto in pergamena). Edizione ampliata di una delle opere più importanti del barocco italiano sulla simbologia delle immagini.
Opera di ampia erudizione, predisposta per ‘oratori, predicatori, accademici e poeti’, come dichiarato nel titolo, questa iconologia delle
imprese può essere considerata una summa delle conoscenze simboliche del Seicento. Diviso in 25 libri, Il mondo simbolico analizza
nei primi 13 libri tutti i possibili segni che si possono desumere dal mondo naturale (corpi celesti, fuoco, aria, acqua, terra, uccelli, pesci
ecc.), comprese le divinità pagane; a partire dal libro XIV la simbologia si ispira al mondo ‘artificiale’, quello costruito dall’uomo (strumenti domestici, edifici, strumenti marinareschi, matematici, musicali, militari, rurali ecc.). Ottimo esemplare.
€ 800,00
817 Pico della Mirandola, Giovanni
Omnia opera.
Venezia, Fontaneto, 1519.
In folio; (257) cc.; grandi capilettera, un diagramma astrologico nel testo, alcune note manoscritte in margine al testo; mezza
pergamena moderna con tassello e titolo dorato al dorso. Seconda edizione, la più apprezzata tra le edizioni cinquecentesche
dell’opera completa di Pico della Mirandola (1463-1494), dedicata a Ludovico Maria Sforza.
€ 1.800,00
818 Piemonte
Costituzioni di Sua Maestà per l’Università di Torino
Torino, Stamperia Reale, 1772
In-4°. Frontespizio con grande marca tipografica alle armi sabaude. Legatura coeva in bazzana marrone, dorso a 5 nervi, tagli
verdi a spruzzo. Le Costituzioni, il cui testo è su due colonne in italiano e francese, comprendono anche una sezione dedicata ai
Regolamenti del Magistrato della riforma per l’Università di Torino.
€ 200,00
19 Piemonte
8
Patenti di Sua Maestà de’ giugno 1775. Di approvazione del regolamento per le amministrazioni de’
pubblici nelle città, borghi, e luoghi de’ Regi Stati in terra ferma di qua da’ monti.
Torino, Stamperia Reale, 1775.
In 4°; (8)-154.(6); al frontespizio marca tipografica con lo stemma sabaudo; legatura coeva alla rustica (piuttosto sciupata,
mancanze al dorso). Nel lotto anche un esemplare delle Illustrazioni storiche ed artistiche sulla R. Casa di Savoia di Carlo Valle
- purtroppo mancante delle tavole - e un volume in folio contenente una miscellanea di circa 50 tra libelli e placchette in vari
formati perlopiù di argomento religioso.
€ 200,00
820 (Pinali, Gaetano)
Notizie del cenotafio denominato Arco de’ Gavi demolito in Verona nel mese di agosto 1805.
Brescia, per Nicolò Bettoni, tipografo dipartimentale, 1805.
In 4° piccolo; 45-(1b.) pp.; piena pelle d’epoca, ai piatti cornice a triplice filetto dorato, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro.
Prima edizione molto rara di questo studio sull’arco che la famiglia Gavi si era fatta innalzare come cenotafio a Verona sulla via
Emilia e che recava sotto il fornice occidentale il nome dell’architetto: ‘L. Vitruvius L.L. Cerdo architectus’. Il monumento, che era
stato oggetto di ammirazione da parte di Andrea Palladio, del Serlio e dello Scamozzi, ‘giace da pochi giorni prosteso al suolo’
(p. 9) , probabilmente per liberare la strada da questa ‘vieta anticaglia’. Anche Teodorico lo aveva rispettato e inserito nelle nuove
mura da lui erette per la difesa della città, e così avevano fatto Carlo Magno e Cangrande II della Scala.
€ 200,00
205
Libri antichi e rari
822
821Pisanelli, Baldassarre
Trattato della natura de’ cibi et del bere.
Venezia, Alberti, 1586.
In 8°; (4)-152 pp.; stemma xilografico al frontespizio, capilettera incisi su legno e testo incorniciato; piena pergamena coeva.
Adams P1280; Vicaire, 682; Westburg, p. 174. L’opera è dedicata
a Guglielmo Gonzaga. Fondamentale trattato di dietetica e
gastronomia del medico bolognese Pisanelli, in cui descrive uso
e qualità di verdura e frutta, la natura di carni, selvaggina, pesci;
un’ampia parte dello studio è dedicata al vino. Accanto alla scheda più sintetica dell’alimento, una parte più storica ne descrive
le proprietà mediche, e consigli di cottura. Sono presenti anche
molte spezie, tra cui cannella e zenzero, e i formaggi.
€ 1.000,00
822 P.N.F. Federazione dei Fasci di Combattimento
Opere costruite dal maggio XIII al XVII - Torino
Bellissimo volume di grande formato (cm. 33,5 x 40), conosciuto come la più decorativa e nel contempo rara opera editoriale
creata nel Ventennio. Di grande pregio estetico e stampata
in soli 600 esemplari numerati, venne realizzata in occasione
della visita del Duce a Torino nel 1939. L’impegno profuso si
denota nel gran numero di stupende fotografie in b/n (n. 44),
tutte a piena pagina e fuori testo, le tavole a colori e i numerosi
intercalari a colori o monocromatici su lucidi trasparenti eseguiti
espressamente per il libro, di grande effetto decorativo. L’opera
contempla tutte le realizzazioni architettoniche eseguite dal 1935
in Torino e provincia: insieme ai palazzi istituzionali e a quelli dei
Gruppi Rionali, vi sono le numerosissime Case Littorie dislocate
nelle cittadine di provincia e le famose colonie tra cui quella “Tre
Gennaio”, oggi Villa Gualino e quella di Massa e Bardonecchia.
Copia n. 287 in perfette condizioni, carta pesante, rilegatura con laccio di cuoio, copertina doppia cartonata spessa e impressioni
a sbalzo dorate. Copertina ed intercalari firmati dall’artista Nico Edel. Le tavole a colori firmate sono opera di Deabate, Gros, Ressa
e Stampini.
€ 1.250,00
823 P.N.F. Annuario Sportivo Generale della G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio).
Bergamo, Istituto Italiano di Arti Grafiche, 1942.
pp. 218, copertina cartonata illustrata. L’opera è un’imponente documentazione sulle attività sportive tenute nell’anno XIX (1941)
e riguardanti tutte le discipline agonistiche (sci, nuoto, ciclismo, tennis, scherma, ecc.). Oltre al testo, riportante tutte le gare tenutesi con i nomi dei partecipanti, i tempi e i piazzamenti sono presenti numerosissime fotografie in bianco e nero e alcune tavole
fuori testo degli illustratori Araca, Bazzi, Boccasile, Guazzoni, Mancioli, Molino, Santambrogio, Sinopico.
€ 600,00
824 Popma, Ausonio
De differentiis verborum libri quatuor auctiores et emendatiores cum additamentis et notis Jo. Friderici
Hekelii. Item de usu antiquae locutionis libri duo. Editio novissima ...
Torino, sumptibus Societatis, 1730
In-4°; (8)-468-(34-2 bianche) pp.; piena pergamena coeva (leg. con macchie e qualche buco); molte bruniture.
€ 50,00
825 Potere operaio
Prime edizioni del giornale politico mensile, organo di informazione dell’omonimo gruppo della sinistra extraparlamentare italiana:
n. 1, aprile 1970, n. 2-3, maggio-giugno 1970.
€ 300,00
826 Prevost, Pierre
Essais de philosophie ou étude de l’esprit humain… Suivis de quelques opuscules de feu G.L. Le Sage…
Tome premier (- second).
Genève, chez J.J. Paschoud, libraire. An XIII (= 1804/1805).
2 volumi in 8°. Vol. I: (4)-XXVII-(1)-334-6 pp. Vol. II: (4)-335-(1b.)-5-(1) pp.; cartonatura d’epoca. Ottimo esemplare. Prima
edizione rara. Nel I volume il Prevost analizza le facoltà dello spirito umano, ma si sofferma in modo particolare sull’elemento che
egli considera inizio di tutto: le sensazioni. Invece il II volume è interamente dedicato alla logica e alle modalità del ragionamento
umano; capitoli interessanti riguardano il concetto di analisi, sintesi e invenzione, i metodi di insegnamento e la necessità della
lettura. Alle pp. 258-fine il Prevost pubblica alcuni scritti del pensatore ginevrino G.L. Le Sage, morto l’anno prima, facendoli precedere da una sua breve introduzione (pp. 255- 257), nella quale spiega il motivo di questa pubblicazione, sottolineando anche
le diversità di posizione fra lui e il Le Sage.
€ 300,00
206
Libri antichi e rari
827 Riccioli, Giovanni Battista
Chronologiae reformatae et ad certas conclusiones redactae. Tomus primus continens doctrinam temporum...
Tomus secundus aetates mundi et tria chronica continens ...
Tomus tertius continens catalogos plurimos personarum rerumque insigniorum ...
827 Tomus quartus in quo continentur tres indices alphabetici, et chronici ...
Bononiae, ex Typographia Haeredis Dominici Barberij, 1669
4 tomi in un volume in folio. Tomo I: XV-(1b.)-(4)-404-(4) pp.; antiporta allegorica incisa su rame,
al frontespizio sono incollati due stemmi nobiliari; piccoli buchi di tarlo nel margine superiore e
in quello interno con lesione di qualche lettera del testo, piccolo strappo alla p. 189 senza danno
per il testo. Tomo II: (4)-235-(1) pp.; insignificante buco di tarlo nel margine superiore e in quello
interno con lesione di qualche lettera del testo, piccolo strappo alla p. 189 senza danno per il testo.
Tomo II: (4)-235-(1) pp.; insignificante buco di tarlo nel margine interno, piccoli buchi marginali
alla p. 93. Tomi III-IV: 326-(2-4 bianche, 2 delle quali mancanti) pp.; insignificante macchia alla p.
127, piccoli buchi di tarlo nel margine interno, in quello superiore e inferiore; cartonatura d’epoca.
Prima edizione di questa imponente opera sulla cronologia universale scritta dall’astronomo e geografo ferrarese Giovanni Battista Riccioli (o Ricciolio), gesuita. Il IV tomo segue nella numerazione
il III. Di particolare rilievo i libri quinto e sesto del I tomo, che riconvertono all’anno della nascita di
Cristo la cronologia della storia asiatica, egiziana, ebraica e l’ottavo libro, nel quale il Riccioli discute a
lungo sull’anno di nascita e di morte di Cristo e della Vergine Maria. Interessante l’antiporta allegorica dedicata al Collegio dei Nobili di Ferrara, in quel momento al massimo della sua fioritura come
numero e come cultura, secondo l’affermazione incisa nella parte inferiore.
€ 800,00
828 Riccoboni, Marie Jeanne
Istoria di Miss Jenny scritta, e addirizzata dalla medesima a Miledy contessa di Roscomond, ambasciatrice della corte di Francia a quella di Danimarca… Traduzione arbitraria del sig. avvocato Carlo Goldoni.
Tomo primo (- secondo).
Venezia, da Antonio Curti q. Giacomo, 1793.
In 4°; (8)-237-(3 bianche) pp.; cartonatura antica. Qualche lieve danno al dorso, ma ottimo esemplare. Quello che nel titolo è
indicato come ‘tomo’ diventa nel volume ‘parte’: la prima parte termina a p. 96 e la seconda inizia a p. 97. Interessante l’introduzione del Goldoni diretta all’abbate G.M.M. (Gian Maria Manenti) e datata Parigi, 20 maggio 1791, per spiegare il motivo di
questo suo ultimo lavoro: si è ‘invaghito di quest’opera’ della celebre scrittrice francese, ‘che fu dall’Europa tutta ammirata, ed in
tutte le lingue tradotta’, però ha preferito ridurre i due volumi del romanzo ‘in due tometti’, abbreviando certi ‘fatti’, ‘immagini’ e
‘riflessioni’ in modo da ‘aumentare il piacere della lettura’.
€ 400,00
829 Richard, Jules
En campagne. (Nouvelle Série). Tableaux et dessins de Meissonier, E. Detaille, A. De Neuville etc., etc.
Paris, Boussod, Valadon et C.ie; L’univers illustré, s.a. (ma 1885?).
(4)-100-(3-1b.) pp.; 85 illustrazioni litografiche, molte delle quali a piena pagina e 5 a doppia pagina; tela editoriale decorata ai
due piatti, ma parzialmente scomparse le decorazioni in oro al piatto anteriore e dorso scollato (Engel relieur. Paris). Edizione
molto rara nelle biblioteche italiane. Ricca documentazione pittorica delle battaglie e delle sconfitte dell’esercito francese nel
corso del sec. XIX attraverso i quadri di A. De Neuville (pp. 1-20), Éd. Detaille (pp. 21-60), Meissonier, Horace Vernet, J. Girardet,
A, Morot, P. Jazet e altri (pp. 61-fine).
€ 150,00
830 Ristoro d’Arezzo
Della composizione del mondo. Testo italiano del 1282…
Milano, G. Daelli e Comp. Editori, 1864 (‘Biblioteca rara pubblicata da G. Daelli’, vol. LIV).
In 12°; XXXII-334 pp.; mezza pergamena. Edizione curata da Enrico Narducci, il primo ad aver edito l’opera nel 1859. Nelle pp.
XVIII-XX viene dato conto dei cinque codici più antichi del primo trattato astronomico-geografico scritto in volgare, già compiuto
nel 1282 probabilmente nell’ambito dello Studio di Arezzo da Restoro (Ristoro è la forma fiorentina del nome), forse orefice e
disegnatore e non monaco, come solitamente designato. Come è noto, alcune idee di Ristoro d’Arezzo (che pure dimostra di
ben conoscere Aristotele e Tolomeo, Avicenna, Averroè e Alfragano) furono oggetto di critica da parte di Dante nella ‘Quaestio
de aqua et terra’, dove Ristoro è nel gruppo dei ‘vulgares et physicorum documentorum ignari’. Il cap. IV del libro VIII (p. 255) è
il celebre capitolo in cui Ristoro parla del ritrovamento di alcuni vasi antichi presso Arezzo.
€ 200,00
831 Rocca, Bernardino
Imprese, stratagemi, et errori militari divise in tre libri… E’ questa, secondo l’ordine da noi posto, la quarta gioia, congiunta all’anella della nostra Collana historica.
Vinegia, appresso Gabriel Giolito d[e’] Ferrari, 1566.
In 4°; (60)-477-(3-2 bianche) pp.; al frontespizio marca tipografica xilografica; macchie d’umido marginali alle prime 5 carte,
piccolo restauro marginale alla terza carta, fioriture ad alcune carte, in fine alcune carte brunite; pergamena d’epoca; in custodia
cartonata. Prima edizione. Il nome del curatore della ‘Collana historica’ è Tommaso Porcacchi, come appare alla c. d1r.
€ 300,00
207
Libri antichi e rari
832 (Vedute fotografiche di Roma).
(Roma, fine sec. XIX?).
833
832
834
In 8° oblungo; 49 tavole; piena pelle bianca, ai piatti cornice impressa in oro e a colori, piccoli ferri impressi in oro agli angoli, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro, al centro del piatto anteriore il titolo Roma, al centro del piatto posteriore le iniziali ‘W.D’
impresse in oro. Molte le fotografie che presentano un grande interesse documentario perché testimoniano la situazione degli
scavi archeologici e la sistemazione urbanistica di alcune piazze di Roma alla fine dell’Ottocento.
€ 400,00
33 Rubetti, Guido.
8
La pubblicità nei prestiti italiani di guerra
Milano, Risorgimento Grafico, 1918.
In-folio. Numerose tavole fuori testo in forma di inserti che riproducono fedelmente cartoline, opuscoli, pieghevoli e pubblicità
dell’epoca.
€ 100,00
834 Sand, Maurice
Le monde des papillons. Promenade à travers champs. Orné de 62 dessins par l’auteur. Avec une
préface de George Sand. Suivi de l’histoire naturelle des lépidoptères d’Europe par A. Depuiset. Avec 50
planches coloriées.
Paris, J. Rothschild, éditeur, 1867.
2 parti in 1 volume in 4°. Parte I: (8)-222 pp.; 1 tavv. litografica e 62 illustrazioni nel testo. Parte II: (6)-156 pp.; 50 tavv. litografiche a colori a piena pagina fuori testo; qualche fioritura alle carte; mezzo marocchino, dorso ornato a piccoli ferri impressi
in oro. Prima edizione di questa opera che nella prima parte ‘sous forme de conversation et sous prétexte de promenade’ è un
perfetto manuale con il quale è possibile entrare ‘en deux heures de lecture, dans le plus joli des mondes animés, le monde des
papillons’. Maurice Sand approfittò della madre, la celebre scrittrice George Sand (1804-1876), per la prefazione; erano quelli gli
anni in cui la Sand viveva ormai ritirata a Nohant, scrivendo romanzi sentimentali ambientati in campagna, per cui la prefazione
è una deliziosa pagina, poco conosciuta, dell’ultimo periodo della produzione letteraria della Sand. La seconda parte, opera del
Depuiset, è invece un elenco rigorosamente scientifico e ampiamente descrittivo di tutte le farfalle, diurne e notturne, che si
possono trovare nei vari paesi d’Europa.
€ 400,00
835
835 Sanfelice, Antonio
Campania notis illustrata.
Napoli, Paci, 1726.
In 4°; (14)-258-(1) pp.; frontespizio stampato in rosso e
nero; 1 tav. ripiegata con la cartina geografica della Campania; leggere fioriture; ampi margini; piena pergamena coeva
con titolo in oro al dorso, tagli in rosso. Trattato storico-geografico sulla Campania, con ampio apparato di fonti classiche. In fine il componimento poetico dell’autore ‘Clio divina’.
€ 600,00
836 Sansovino, Francesco
Della origine et de’ fatti delle famiglie illustri
d’Italia. Libro primo…
Vinegia, presso Altobello Salicato, 1609.
In 4° piccolo; (6)-405-(1) cc.; al frontespizio marca tipografica
xilografica e firma di possesso: ‘Del conte Rezzonico Secco Suardo’; leggera macchia d’umido alle ultime 6 carte; piena pergamena antica. Ottimo esemplare. Prima edizione di questo imponente lavoro di erudizione e di storia al quale il Sansovino non dette
seguito dopo il Libro primo, dove esamina la storia di ben 82 famiglie nobili italiane (si veda l’elenco alla c. †6v) e che, secondo
alcuni, sarebbe il rifacimento di un’opera del bassanese Giuseppe Betussi, che fu come lui consulente editoriale del Giolito.
€ 300,00
208
Libri antichi e rari
37 Santi
8
Cinque scatole rosse contenenti immagini votive, alcune di particolare pregio.
€ 1.000,00
838 Sarnelli, Pompeo
Nuova guida de’ forestieri e dell’Istoria di
Napoli, con cui si vede, e si spiegano le cose
più notabili della medesima, e del suo amenissimo distretto…con una distinta descrizione
di tutte l’eruzioni da volta in volta fatte dal
monte Vesuvio.
Napoli, a spese di Saverio Rossi librajo, e dal
medesimo si vendono nella sua libreria accanto al campanile di S. Chiara, 1772.
838
In 8°; (4)-302 pp.; antiporta incisa su rame e 13 tavv.
incise su rame, alcune delle quali più volte ripiegate;
fioriture; pergamena d’epoca (dorso mancante). Edizione
ampliata di una settecentesca guida della città di Napoli,
dove sono attentamente descritte le sue chiese con tutte
le opere d’arte in esse conservate, i suoi conventi, le più
importanti località dei dintorni, come Posillipo, Mergellina,
Montagnola (pp. 219 sgg.). Al Vesuvio e alle sue eruzioni
sono dedicate le pp. 256-270, con una descrizione particolareggiata di quella del 1702. Preziose le pagine dedicate alle biblioteche pubbliche e private di Napoli (pp. 270-277). I monumenti più importanti sono illustrati dalle tavole, ben conservate; la prima,
più volte ripiegata, raffigurante la ‘Veduta di prospetto delle antiche città di Napoli e Palepoli’, è firmata ‘B. Cimarelli diseng. (sic)
ed Incise’.
€ 300,00
839
839 Savino, Edoardo
La nazione operante. Albo d’oro del Fascismo.
Profili e figure. 3000 illustrazioni.
Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1937.
In-folio, 784 pp., copertina cartonata pesante telata con sovrascritte
dorate impresse. Rara opera con illustrazioni di numerose personalità
distintesi in vari settori durante il ventennio fascista.
€ 350,00
840 Scherma
Lotto coposto da 2 volumi a stampa con dediche autografe degli
autori - il Duello in generale di Francesco Lorenzini stampato a
Torino nel 1852; la Scherma di Spada del cav. Barbasetti stampato a Milano nel 1902 - e da altri due volumi sullo stesso argomento: la Scherma di Sciabola di Bruno Nicolò e un bellissimo
Tractatus de Duello di Alessandro Peregrino stampato a Venezia
nel 1614 con la sua legatura coeva in piena pergamena.
€ 300,00
840
209
Libri antichi e rari
841
841 Sarpi, Paolo
Opere varie divise in due tomi. Tomo primo
(- secondo).
Helmstat, per Jacopo Mulleri, 1750.
2 volumi in folio. Vol. I: (4)-143-(1b.)-406 pp.; frontespizio stampato in rosso e nero; antiporta incisa su rame
con il ritratto dell’autore in età ancora giovane, 2 testatine
e 2 iniziali incise su rame; la prima testatina presenta il
ritratto dell’autore ormai anziano (‘Ex Musaeo V. Nob.,
Petri Gradonici Jac. F.’); piccoli buchi di tarlo marginali ad
alcune pagine; piena pergamena d’epoca (leg. un po’
stanca; qualche macchia ai due piatti). Vol. II: (4)-1-235(2)-234-416 pp.; piccola macchia d’umido marginale
alle prime carte, piccoli buchi di tarlo marginali ad alcune
pagine; piena pergamena d’epoca (lieve macchia al piatto anteriore). Ottimo esemplare. I due volumi sarebbero
stati stampati a Venezia (cfr. Parenti, Dizionario dei luoghi
di stampa falsi…, 103), ma secondo altri sarebbero
stati pubblicati a Verona da Marco Moroni. Il I volume
contiene la prima biografia di fra Paolo Sarpi, scritta da
Fulgenzio Micanzio (pp. 1-143) e 8 scritti (non tutti del
Sarpi) che ricostruiscono i rapporti fra lo Stato veneziano
e la Chiesa durante gli anni del duro scontro fra Venezia
e la Santa Sede che diede poi origine all’Interdetto del
dicembre 1605. Sono di fra Paolo Sarpi le opere intitolate Considerazioni sopra le censure della Santità di papa
Paolo V contra la Serenissima Repubblica di Venezia
(pp. 182-224), Apologia (pp. 240-329) e Discorso della
origine, forma, leggi, ed uso dell’Uffizio della Inquisizione
nella città e dominio di Venezia (pp. 330-396): tre scritti
nei quali il Sarpi, convinto sostenitore della necessità di
una riforma della Chiesa, prende una decisa posizione
contro l’Inquisizione e le sue pretese di controllo. Il II
volume pubblica sei opere del Sarpi, fra le quali tre sono
particolarmente importanti: Trattato delle materie beneficiarie (pp. 1-108), De jure asylorum (pp. 109-136),
tradotto dall’italiano in latino dal Frikelburger affinchè,
data la sua grande importanza, tutti lo possano leggere,
dal momento che pochi conoscono l’italiano, e Storia degli Uscocchi scritta da Minuccio Minucci e continuata dal
Sarpi (pp. 137-271); l’Aggiunta del Sarpi copre gli anni
1603-1613 (pp. 187-230) ed è seguita da un Supplemento della storia degli Uscocchi, sempre del Sarpi (pp.
231-271). Il Trattato, ispirato ad un senso altissimo
dell’autorità dello Stato contro i soprusi del potere pontificio, e il De jure sono fortemente polemici nei confronti della Chiesa,
mentre il terzo testo contiene informazioni fondamentali sugli Uscocchi. Il volume alla fine presenta l’Indice dei libri proibiti
aggiornato al 1595 con l’insieme delle ‘regole’ perché un libro debba essere condannato all’Indice (pp. 369-411); alle pp.
411-412 è pubblicato il testo delle ‘regole’ emanate da papa Clemente VIII il 24 agosto 1596 per la Serenissima Repubblica di
Venezia e riguardanti l’Indice dei libri proibiti. Per quanto riguarda la Storia degli Uscocchi si deve ricordare che dopo la conquista
dei Balcani da parte dell’impero turco e la caduta definitiva dell’Ungheria nel 1526, gruppi di profughi, detti Uscocchi (la parola,
serbocroata, significa fuggiasco), si stabilirono lungo i confini austro-ungheresi e, qualche anno dopo, si trasferirono lungo la
costa dalmata, dedicandosi alla pirateria, sotto la protezione degli Asburgo. La loro attività divenne a tal punto pericolosa non solo
per i Turchi ma anche per i Veneziani, che questi furono costretti a dure repressioni. Ne nacque anche una guerra fra Venezia
e l’Austria (1615-1617), chiusa dalla pace di Madrid, in seguito alla quale l’Austria trasferì gli Uscocchi superstiti in due località
della Croazia, dove si confusero con la popolazione locale. Nei suoi due scritti sugli Uscocchi il Sarpi rivendica alla Serenissima il
dominio sull’Adriatico e conduce una dura polemica antiasburgica e antipontificia. Minuccio Minucci, nato nel Trevigiano nel 1551,
studiò a Padova. Dottissimo, fu impiegato da vari papi e dal duca di Baviera in delicate missioni. Diventato sacerdote nel 1588, fu
nominato protonotario apostolico e nel 1596 arcivescovo di Zara; negli anni anni successivi fu impegnato anche nella lotta contro
gli Uscocchi. Morì nel 1604.
€ 300,00
210
842
Scienze naturali
842 Audebert, Jean Baptiste - Vieillot, L.P.
Storia naturale generale dei colibrì, degli uccelli
mosca, delle galbule e dei promeropi.
Prima traduzione italiana con note
di Giuseppe de Ceresa.
Milano, (Antonio Locatelli), 1830.
In folio; XCVIII tavv. incise a colori, numerazione originale; la tav. XCV comprende anche la tav. XCVI; mancano il
frontespizio, supplito da titolo moderno, e l’introduzione
di complessive 88 pp.; piccola macchia alle tavv. XL-XLI,
strappo marginale alla tav. LXXVI; mezza pelle. Prima
edizione della traduzione italiana della celebre opera di
Jean Baptiste Audebert sui colibrì. In altri esemplari della
traduzione italiana, stampata dalla tipografia di Fr. Sonzogno
e C. di Milano, le tavole segnalate sono 94 e non 98 come
in questo esemplare; il nome degli uccelli è indicato in
italiano, francese, tedesco e, quasi sempre, in latino. E’ noto che l’Audebert, finissimo illustratore, perfezionò la tecnica della
riproduzione delle incisioni colorate, usando una sola lastra per i vari colori, e che l’opera sui colibrì venne pubblicata a Parigi nel
1802, dopo la sua morte, in edizione di gran lusso a cura di L.P. Vieillot. Disegnatore e pittore, abilissimo nella miniatura, l’Audebert fu nel 1786 incaricato da un ricco collezionista, Gigot d’Orcy, ricevitore generale delle finanze francesi, di disegnare animali e
piante e per questo viaggiò anche in Olanda e Inghilterra, corredando i suoi lavori con un testo scritto da lui stesso.
€ 2.500,00
43 Audouit, Edmond
8
L’Herbier des demoiselles ou Traité complet de la botanique présentée sous une forme nouvelle et spéciale…
Paris, A. Allouard, libraire-éditeur-commissionaire, successeur de P. Dufart et de G. Warée, 1847. Imprimé
par Plon Frères.
In 4°; (6)-448 pp.; bella antiporta litografica (‘Ch. Vernier del., Darodes sc.’), 171 figure litografiche a colori, nel testo, numerate
originariamente; qualche lieve fioritura; elegante legatura in tela editoriale, ai piatti cornice impressa in oro e a colori, dorso ornato
a piccoli ferri impressi in oro e a colori, tagli dorati. Prima edizione, di grande rarità. Chirurgo della marina reale, l’Audouit dedica
l’opera alla principessa di Joinville e spiega nella prefazione l’origine particolarissima del suo trattato, nato dalla passione per la
botanica di una bella fanciulla, alla quale lui stesso aveva insegnato i primi rudimenti di questa scienza e che si era talmente
appassionata da incominciare lei stessa a coltivare fiori e a prendere nota di tutto ciò che osservava durante il loro sviluppo.
€ 300,00
844 Bonito, Marcello
Terra Tremante overo continuatione de’ terremoti dalla creatione del mondo fino al tempo presente.
Napoli, Parrino e Mutii,1691.
In 4°; (24)-822 pp.; ritratto inciso su rame del dedicatario Carlo Maria Carafa; testatine e finalini incisi su legno; marca tipografica
incisa su legno all’ultima pagina; piena pergamena coeva con titolo manoscritto al dorso, pochi fori di tarlo alla legatura.
€ 600,00
45 Buffon, Georges Louis Leclerc, comte de
8
Natural History general and particular. Illustrated with above six hundred copper plates. Translated, with
notes and observations by William Smellie.
London, T. Cadell and W. Davies, 1812.
Vol. I (-20). 20 volumi in 8°; al I vol. antiporta con il ritratto delll’autore inciso su rame (‘Drovais pinx., Audinet sculp.’); fioriture ad
alcune pagine nei volumi; bella legatura coeva in piena pelle, ai piatti filetto e dentelle incise in oro, dorso riccamente decorato a
piccoli ferri impressi in oro; cerniere parzialmente danneggiate ai voll. II, IV, XI, XVII, XX, piccola mancanza al dorso dei voll. X, XIX.
Pregevole edizione londinese, arricchita di note e di aggiunte, con belle incisioni su rame in un ottimo esemplare elegantemente
rilegato in epoca coeva. Edizione molto rara nelle biblioteche italiane.
€ 1.600,00
46 Castiglioni, Luigi
8
Storia delle piante forastiere le più importanti nell’uso medico, od economico colle loro figure in rame
incise da Benedetto Bordiga.
Milano, nella Stamperia di Giuseppe Marelli, 1791-1794.
In-4°. Tomo I: (4)-204 pp.; 24 tavv. calcografiche con coloritura coeva, numerate originariamente. Tomo II: (4)-204 pp.; 24
tavv. con coloritura coeva, numerate originariamente. Tomo III: (4)-196 pp.; 24 con coloritura coeva, numerate originariamente.
Tomo IV: (4)-205 pp.; 24 con coloritura coeva, numerate originariamente; legatura coeva in bazzana marrone, dorso liscio con
decorazioni dorate, titolo e numerazione dei volumi su tasselli verdi, tagli gialli (qualche piccola spellatura). Rara prima edizione
di questa importante testo di botanica dove il Castiglioni descrive le piante “forastiere” più utili ed importanti illustrandole con 96
bellissime tavole incise in rame.
€ 300,00
211
Scienze naturali
847
847 Chaptal, Jean e Paoletti Ferdinando - Enologia
Chaptal, Jean Antoine Claude (1756-1832)-Rozier, Jean Baptiste François
(1734-1793)-Parmentier, Antoine Augustin-Dussieux, Louis d’ (1744-1805)
Traité théorique et pratique sur la culture de la vigne avec l’art de faire le vin, les
eaux-de-vie, esprit de vin, vinaigres simples et composés. Seconde édition. Tome
premier. Paris, chez Delalain fils, libraire. De l’Imprimerie de Marchant, an X - 1801.
In 4°; XVI-408 pp.; 12 tavv. incise su rame fuori testo (‘Hulk Sculp.’); carta d’epoca.
Manca il II volume. In lotto con Paoletti, Ferdinando (sec. XVIII) L’arte di fare il vino
perfetto e durevole da poter servire all’esterno commercio. Firenze, nella Stamperia
Stecchi e Pagani, 1774. In 8°; 176 pp.; 22 pp. numerate I-XXII, le rimanenti 23-176;
frontespiizo in cornice xilografica, testatina incisa su rame (‘Ago Rosi inv., Tom. Piroli
Scul.’), 1 tav. incisa nel testo; mezza pergamena d’epoca, cartonatura marmorizzata. Ottimo esemplare. Prima edizione di quest’opera di grande interesse per la
conoscenza della produzione vinicola in Toscana nella seconda metà del Settecento. Dedicata dal pievano di Villamagna, Ferdinando Paoletti, agronomo e membro
dell’Accademia dei Georgofili, al granduca Pietro Leopoldo di Toscana, con una
dedica datata Villamagna, 30 luglio 1774, l’opera in 15 capitoli affronta il problema
di avviare l’esportazione del vino toscano fuori dei confini del granducato. Si tratta
quindi di aumentare la quantità e di migliorare la qualità attraverso sei sistemi: lo
studio delle piante, la scelta delle uve, la tipologia della vendemmia, la modalità di
fermentazione, la ‘svinatura’, la conservazione in botti. E’ poi necessario conoscere
a fondo le modalità di conservazione del vino e i sistemi di trasporto, specie quelli
via mare. Infine il sovrano deve concedere libertà di commercio, migliorare le srade
e assegnare premi e riconoscimenti a chi si impegna in questo tipo di commercio.
Allegati anche: Atti della solenne distribuzione de’ premi d’agricoltura e d’industria
fatta in Venezia il 16 ottobre 1838 in presenza delle Loro Maestà II. e RR. da sua
eccellenza il sig. conte Giovanni Battista di Spaur… Con relativo Discorso del sig.
professore Valeriano-Luigi Brera…. Venezia, coi tipi di Giuseppe Antonelli, 1839.
In 4°; 136 pp.; cartonatura d’epoca, al centro del piatto anteriore una etichetta coeva con la seguente scritta: ‘Menzione onorevole sul telegrafo elitto-magnetico
immaginato dal Magrini. Dalla pagina 127 alla pag. 128’. Ottimo esemplare. Prima edizione rara di questa opera ufficiale che
documenta l’attenzione del governo del Lombardo-Veneto all’economia agricola, artigianale e industriale. Infatti una commissione
formata da membri dell’Istituto Lombardo-Veneto di Scienze, lettere e arti era stata incaricata di scegliere coloro che nell’abito dell’’industria nazionale’ si erano particolarmente distinti. La premiazione avvenne nella sala dei Pregadi del Palazzo Ducale di Venezia alla
presenza dell’imperatore d’Austria Ferdinando I, del governatore del Lombardo-Veneto conte di Spaur e di tutte le più alte cariche.
Alle pp. 9-29 si legge l’elenco dei premiati, segue (pp. 31-38) il Discorso del Brera (1772-1840, insigne medico, docente nelle
università di Pavia, Padova, Bologna), l’elenco dei membri della commissione giudicante (pp. 39-40) e alle pp. 41-126 la spiegazione dei lavori premiati. La medaglia d’oro fu assegnata ai fratelli Aronne e Girolamo Lattis di Venezia per la bonifica effettuata
nelle zone di Altino, a Bartolomeo Avesani di Verona per una ‘macchina per formare tubi di rame’, a V. De Blangy per la fabbrica di
candele steariche. Ci sono premi per chi si è occupato di smalti per mosaici, di un nuovo modo per coniare medaglie, per costruire
un aratro-seminatore, per fabbriche di ombrelli, di pianoforti, di stoviglie, di saponi profumati, di bilance, di stoffe stampate, per nielli
in argento, per distacco di mosaici, per allevamento di bachi da seta, per legature di libri, ecc.
€ 800,00
848 D’Amico, Bernardino
Trattato delle piante e immagini de sacri
edifizi di terra santa disegnate in Gerusalemme
secondo le regole della prospettiva e vera
misura della lor grandezza.
Firenze, Cecconcelli, 1620.
In folio piccolo; (10)-65-(1) pp.; 34 tavv. a doppia pagina
incise da Jacques Callot da disegni di D’Amico stesso;
piena pergamena coeva con titolo manoscritto al dorso.
Bernardino D’Amico nel 1596 in qualità di presidente del
SS. Sepolcro in Gerusalemme, per cinque anni disegnò e descrisse tutti quei luoghi sacri; ritornato in Italia,
pubblicò in Roma il Trattato delle piante… ombreggiate
e intagliate da Antonio Tempesta (1609). L’edizione di
quest’opera si rese ben rara. Se ne fece una seconda più
copiosa stampata a Firenze nel 1620, con gli intagli in
rame del celebre Callot (N. Morelli Di Gregorio, ‘Biografia
degli uomini illustri del Regno di Napoli’, 1822).
€ 2.000,00
848
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Scienze naturali
849
850
851
849 Del Borro, Alessandro
Dimostrazioni e prove sopra l’attività, ed uso vantaggioso del gran coltro. In riparo delle forze necessarie
alle maggiori fatiche dell’agricoltura l’anno 1713.
Milano, nella Regia Ducal Corte, per Marc’Antonio Pandolfo Malatesta, 1718.
In 4°; (6)-80-(2)-56-(1-1b.) pp.; antiporta allegorica incisa su rame (‘Mediol. Apud Caietanum Blancum, 1718’), 7 tavv. incise
su rame fuori testo, più volte ripiegate, numerate I-VII (‘Gaetano Bianchi Fece in Milano’); mezza pelle antica, dorso ornato a
piccoli ferri impressi in oro. Prima edizione di quest’opera che il marchese Del Borro ha scritto per alleviare le fatiche dell’uomo
in campo agricolo e per far rendere in modo ottimale il suo lavoro, anche perché negli ultimi tempi c’è stata una forte mortalità bovina. La prima parte è dedicata alla ‘macchina’ da lui studiata e sperimentata per sei anni, il ‘gran coltro’ (o ‘macchina’ o
‘treno’ o ‘carretto’), che permette ad un solo contadino, in breve tempo e con minore fatica di vangare una estensione di terreno
maggiore rispetto a quello che farebbero, nello stesso tempo, ‘più vanghe’. La descrizione è molto particolareggiata, anche perché
la costruzione della ‘macchina’ e le sue varie parti sono complesse, ma le tavole finali servono per chiarire tutte le spiegazioni.
Particolarmente curiosa è la seconda parte dell’opera, indicata con una nuova numerazione, perché il Del Borro pubblica tutte
le ‘relazioni’ e i ‘giudizi’ ricevuti da persone diverse, in luoghi e tempi diversi, a partire dal 1714, che hanno sperimentato la sua
‘macchina’. Alcune relazioni sono autenticate addirittura da un notaio, come, ad esempio, quella di Marco Antonio Ravetta (11
febbraio 1716; pp. 15-16), che ha visto l’’ordegno’ all’opera nei campi del Lazzaretto di Milano, e ha potuto constatare che è
in grado di ‘rompere la terra per mezzo d’un sol’uomo senza nessun altro aiuto’, per cui potrebbe essere utilmente adoperato
nelle ‘terre dell’Oltrepò fangose e dure’. Nel cap. III (pp. 20-24) si leggono, invece, le dichiarazioni dei falegnami, dei maestri di
carri e di carrozze e dei fabbri di Milano che hanno costruito il ‘gran coltro’. Dopo una serie di relazioni ufficiali ricevute da Milano,
l’imperatore Carlo VI in data 1° maggio 1716 emana una grida a favore del suo utilizzo con un brevetto della durata di dieci anni.
Molto belle e di grande suggestione sono le tavole fuori testo incise da Gaetano Bianchi. Alessandro Del Borro, grande amico e
ammiratore di Lodovico Antonio Muratori, al quale inviò un esemplare della presente edizione, fu a Milano uno dei promotori
della Società Palatina (1720) per la pubblicazione dei Rerum Italicarum Scriptores.
€ 800,00
850 Dezallier D’Argenville, Antoine-Joseph
L’historie naturelle eclaircie dans une de ses parties principales, la conchyliologie qui traite des coquillages, L’oryctologie divisée en trois parties.
Paris, De Bure, 1757.
In 4°; (4), XVI, 560, (4) pp.; frontespizio stampato in rosso e nero, antiporta calcografica incisa da Chedel da invenzione di Boucher, numerata ‘plan 1’, in fine le tavv. numerate 2- 26; cartonatura (dorso usurato). Le tavole raffigurano minerali, cristalli, fossili,
coralli, pesci, legno pietrificato, uccelli rari del continente americano. Due incisioni nel testo sul taglio del diamante.
€ 400,00
851 Estienne, Charles
L’agricoltura e casa di villa. Nuovamente tradotta dal francese dal cavaliere Hercole Cato ferrarese. Dove
s’apprende il modo non solo di ben essercitarsi nelle attioni pertinenti all’agricoltura, ma anco importantissimi segreti di medicina…
Venetia, presso Gio. Pietro Brigonci, 1668.
In 4°; (36)-427-(1b.) pp.; al frontespizio vignetta xilografica; insignificante strappo marginale al frontespizio; piena legatura d’epoca (alcuni piccoli buchi ai due piatti). Ottimo esemplare. Nella traduzione del letterato e uomo politico ferrarese Ercole Cati (o
Cato, morto intorno al 1606) viene riproposto una dei più famosi manuali sull’agricoltura e sulla caccia scritti nel sec. XVI, diviso
in sei libri. Nel primo libro è ampiamente trattato l’allevamento degli animali nella fattoria, nel secondo la scelta e la coltivazione
di orti e giardini, nel terzo gli alberi da frutta, nel quarto le caratteristiche dei prati, nel quinto la coltivazione della terra con particolare riferimento al grano, ai legumi, alla vite, nel sesto l’Estienne parla soprattutto della caccia (cervo, cinghiale, lepre, volpe, tasso)
e dell’utilizzo dei falconi. Le ultime pagine (pp. 407-fine) sono occupate dal trattatello sulla Caccia del lupo, anch’esso scritto
originariamente in francese, con i due modi di cacciare i lupi, con le trappole e con in cani (bracchi e levrieri).
€ 300,00
213
Scienze naturali
852 Gallo, Agostino
Le vinti giornate dell’agricoltura e de’ piaceri della villa. Nuovamente ristampate.
Con le figure de gl’instromenti pertinenti; et con due tavole…
Venetia, appresso Camillo Borgominerio, al segno di S. Giorgio, 1584.
In 4° piccolo; (24)-447-(1b.) pp.; al frontespizio marca tipografica xilografica, 19 tavv. xilografiche a piena pagina nel testo;
macchia d’umido non particolarmente evidente alle carte centrali (pp. 97-128), piccolo strappo marginale alla p. 317 e alla p.
379 (per fallo originario della carta); cartonatura antica; in custodia cartonata. BMSTC, 288. Manca ad Adams. Bell’esemplare
di un’opera che ebbe notevole fortuna editoriale e che fu tradotta anche in francese, nell’ambito di quella letteratura dedicata
all’agricoltura e alla vita dei campi che caratterizzò il ritorno alla terra proprio del Cinquecento. Illustrata da 19 tavole di grande
interesse documentario, l’opera si sviluppa sotto forma di dialogo fra due nobili, Giovan Battista Avogadro e Vincenzo Maggio, ed
è divisa in 20 ‘giornate’ o capitoli, ciascuno dei quali affronta un aspetto del mondo agricolo: la qualità dei terreni, la tipologia di
alcune coltivazioni, la coltivazione della vite in relazione ai vari tipi di terreno e quindi la produzione di diversi tipi di vino, l’impostazione di un ‘bel giardino’, quella di un orto che sia bello ma anche utile, la coltivazione di cedri, limoni, aranci, riso, l’estrazione
dell’olio da vari tipi di semi, come, ad esempio, quelli di lino, l’allevamento e la cura degli animali (con capitoli interamente dedicati ai buoi, alle pecore e capre, ai cavalli, agli asini e muli, alle api, ai bachi da seta). L’ultima parte è dedicata all’esaltazione della
vita in campagna, serena rispetto alla vita in città e all’attività mercantile, ricca del divertimento e dell’utilità della caccia: ‘O quanto
certamente sono ciechi quei mercanti, che travagliosamente vanno d’ogni tempo per terra, per mare, per monti et per boschi con
infiniti pericoli della vita… bramosi di guadagnare i vinti o trenta per cento’ (p. 391).
€ 600,00
852
853
854
853 Lowe, Edward Joseph (e Howard, W.)
Beautiful leaved Plants; being a description of the most beautiful leaved plants in cultivation in this
country; to which is added an extended catalogue…
London, Groombridge and Sons, 1861.
In 4°; (6)-2-144 pp.; 60 tavv. litografiche fuori testo a colori (la tav. 1 funge da antiporta); tela editoriale lavorata, al centro del
piatto anteriore una pianta dorata. Splendido esemplare, nel quale sono raffigurate con colori particolarmente brillanti sessanta
piante a ‘foglie colorate’ e quindi particolarmente adatte per giardini, parchi, serre e appartamenti (di fatto nelle tavole viene quasi
sempre rappresentata a piena pagina una sola foglia); in molti casi la pianta è anche illustrata in bianco e nero nel testo.
€ 350,00
854 Magazzini, Vitale
Coltivazione toscana nella quale s’insegna quanto deve farsi per coltivare perfettamente le possessioni,
e per governare diligentemente una casa di villa secondo l’uso di Toscana.
Venetia, appresso Evangelista Duchino, 1625.
In 4° piccolo; (15-1b.)-136(mal numerate)-(15-1b.) pp.; la c. A1 del fascicolo A4 erroneamente segnata B; originale frontespizio
inciso su rame con in alto lo stemma mediceo (‘F. Valesio’), 1 tav. a piena pagina xilografica nel testo, slabbrata la c. P1 (fallo
originario della carta?), leggera macchia d’umido ad alcune carte centrali e alle ultime carte; mezza pergamena antica. Manca a
BMSTC (sec. XVII). Prima edizione. L’autore morì poco prima che l’opera vedesse la luce, ma fece in tempo a scrivere la bella
introduzione ai ‘benigni e discreti lettori’, nella quale dichiara di aver letto tutti gli autori antichi e moderni che hanno trattato di
agricoltura (da Virgilio, Plinio e Columella, a Pier de’ Crescenzi, Luigi Alamanni, Giovanni Tatti, Bernardo Davanzati, Pier Vettori e
altri), ma di aver imparato molto di più nei quaranta e più anni in cui per una ‘particolare inclinatione’ e ‘con diletto’ (p. 12) si è
dedicato alla pratica dell’agricoltura. Ha poi voluto aggiungere, in ciò seguendo gli autori più famosi, una serie di consigli su come
si governa una casa e su quella ‘arte (per nomarla così) economica’ (p. 13). Mese per mese il Magazzini insegna cosa bisogna
coltivare nei giardini e negli orti, come bisogna trattare la terra, quale è la migliore tipologia di aratura, come si devono allevare
gli animali in una fattoria, in modo particolare nella Maremma toscana, come si possono conservare le derrate alimentari. Nella
seconda parte (pp. 73-117), di grande interesse sia a livello economico sia a livello sociale, espone doveri e diritti dei padroni,
servitori, contadini, fattori, amministratori pubblici (‘governatori o camalinghi’).
€ 400,00
214
Scienze naturali
855
856
859
855 Mostra Nazionale dell’Agricoltura
I mostra corporativa dell’agricoltura in Bologna.
Genova, 1935.
Bellissimo e decorativo volume edito in occasione della mostra. Copertina in brossura con impressioni a secco e grande ed elegante fascetta edit. in oro con figure e scritte in verde e rosso, originalissimo fiocco-rilegatura in filamenti erbacei. All’interno, nove
tavole a colori delle vedute esterne dei padiglioni (riproduzioni di acquerelli di A. Raimondi), applicate e protette da veline oltre a
una grande tavola planimetrica a colori, fuori testo. Edizione numerata fuori commercio (la presente è la n. 36).
€ 400,00
856 Piccioli, Antonio
L’Antotrofia ossia la coltivazione de fiori.
Firenze, Batelli, 1840.
2 volumi in 4°. Vol. I: 424 pp. (gennaio-giugno 1840); 36 tavole. Vol. II: 425-798-(1) pp. (secondo semestre luglio-dicembre);
36 tavole. Completo delle tavole calcografiche tutte colorate a mano e incise da Bernieri. Legatura in mezza pergamena coeva
con angoli, tasselli con titolo in oro al dorso. Ottimo esemplare. Seconda edizione. L’opera segue la successione dei mesi, quindi
la stagionalità delle piante, per avere fiori tutto l’anno. Antonio Piccioli, che fu direttore dell’Orto botanico di Firenze, fornisce in
questo manuale descrizioni scientifiche, trattazioni sull’habitat delle piante, aneddoti, poesie relative a un determinato fiore.
€ 1.500,00
857 Rhind, William
A History of the vegetable Kingdom; embracing the physiology of plants, with their uses to man and the
lower animals, and their application in the arts, manifactures and domestic economy.
Glasgow-Edinburgh-London, Blackie and Son, 1860.
In 4°; XII-720 pp.; antiporta litografica con il ritratto del Linneo (‘S. Freeman’), frontespizio litografico (‘J. Stewart, W. Warwick’),
19 tavv. fuori testo in bianco e nero, 22 tavv. fuori testo a colori, 239 figure in bianco e nero nel testo, numerazione originale;
qualche fioritura, che tocca alcune tavole; pieno marocchino rosso, ai piatti ricca cornice impressa in oro, dorso decorato a piccoli
ferri impressi in oro (una cerniera rovinata); in custodia cartonata. Studio di grande ricchezza documentaria sulla botanica del
Regno Unito. Il Rhind dallo studio delle piante e delle loro caratteristiche amplia il suo discorso all’utilizzo che delle piante fanno
gli animali e l’uomo; interessanti le sue osservazioni per quanto riguarda l’uso di piante e fiori in campo artistico e industriale. Le
tavole che accompagnano il testo sono opera di diversi artisti; quelle in bianco e nero raffigurano vari ambienti naturali, mentre
quelle a colori contengono più figure di piante, fiori, frutti.
€ 200,00
858 Stampe botaniche
Insieme di 10 stampe botaniche cromolitografiche dal trattato “Familiar wild flowers” di Edward Hulme pubblicato in Inghilterra
fra il 1878 e il 1905. Dimensioni cm. 13 x 19 ciascuna montate su passe-partout (cm. 24 x 33).
€ 50,00
859 Vettori, Pietro
Trattato delle lodi et della coltivatione degl’ulivi.
Firenze, Giunti, 1569.
In-4°; (8)-89 pp.; ritratto dell’autore inciso su rame da Cornelius Cort nel 1574; al frontespizio marca tipografica incisa su legno,
un capolettera figurato inciso su legno; alcune glosse manoscritte; piena pergamena molle. Gamba 1024 (per la seconda ed.).
Prima edizione. Dedica al duca di Firenze e di Siena. Trattato sulla nobiltà dell’ulivo, e del “liquore” che se ne ricava (così Vettori
nella dedica), e manuale di agricoltura specifico per la coltivazione di questa pianta. Vi si loda la gran quantità di uliveti presenti
in Toscana, tanto che, si legge, le olive raccolte qui in abbondanza venivano anche esportate nelle regioni vicine. Nel Trattato il
Vettori affronta in modo squisitamente tecnico la coltivazione dell’ulivo, arte in cui egli stesso amava cimentarsi, sostenendo, sulla
scorta degli antichi, che il lavoro dei campi era un’arte che nobilitava l’uomo.
€ 1.500,00
215
Libri antichi e rari
860
860 Serlio, Sebastiano
Tre dei sei Libri d’architettura pubblicati in vita dal Serlio, l’opera
che avrebbe avuto una indiscussa influenza sull’architettura del
Rinascimento europeo. I 6 libri con le figure xilografiche disegnate dallo stesso Serlio uscirono in ordine non sistematico: il
IV (Venezia 1537), il III (Venezia 1540), il I-II (Parigi 1545), il V
(Parigi 1547), l’extraordinario (Lione 1551); successivamente
uscì il VII (Francoforte 1575), mentre il VI e l’VIII apparvero solo
nella seconda metà del sec. XX. Il secondo libro di perspettiva… Venetia, per Gio. Battista et Marchion Sessa fratelli, 1560.
Il secondo libro tratta della prospettiva e contiene sei capitoletti
dedicati alla scenografia teatrale. Sebbene si sappia, per sua
stessa testimonianza, che il Serlio collaborò più volte all’allestimento di feste teatrali, l’unico avvenimento di cui ci resti notizia
precisa è la costruzione di un teatro provvisorio nel cortile di Ca’
Porto a Vicenza avvenuta presumibilmente nel 1539. A questo
teatro, alle scene, ai dispositivi in esso utilizzati si riferiscono per
la maggior parte i sei capitoli sull’allestimento scenico di questo
libro, al quale è legata la nostra conoscenza della messa in scena
rinascimentale e la fama del Serlio quale architetto teatrale, perché con esso pose le basi per la Tipologia del teatro all’italiana.
La trattazione è corredata dalle raffigurazioni della scena comica,
tragica e satirica (cc. 26r-27r), nonché dalla pianta e dal profilo
di un teatro tipo. Durante il suo soggiorno a Roma (1514-1527)
il Serlio era diventato molto amico di Baldassarre Peruzzi, al
punto da ereditare parte dei suoi disegni, tra cui quelli schizzati
dal maestro per un’edizione illustrata del trattato di Vitruvio: ne
è testimonianza proprio l’incisione serliana della scena comica,
che il Serlio senza dubbio derivò dal disegno del Peruzzi, oggi
conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze. Il terzo libro, nel
qual si figurano, e descrivono le antiquità di Roma, e le altre
che sono in Italia, e fuori d’Italia. Con nuove additioni, come ne
la Tavola appare. (In fine: Venetia, appresso Francesco Rampazzetto. Ad instantia di Marchione Sessa, 1562). In folio; 150 pp.
(mal numerate), le prime 4 pp. numerate con numeri romani;
mutilo dell’ultima carta; frontespizio figurato xilografico stampato
in rosso e nero; numerosissime tavole xilografiche nel testo, la maggior parte delle quali a piena pagina; frontespizio un po’
smarginato e macchie d’umido; non legato. Altra copia del III libro, mutila del frontespizio ma con la carta finale mancante
all’esemplare precedente; sfascicolata ma in buone condizioni. Il Terzo libro, dedicato agli edifici antichi di Roma, che il Serlio
incominciò a studiare sotto la guida del Peruzzi, gli valse l’invito di Francesco I, re di Francia, a trasferirsi a Fontainebleau, dove divenne responsabile dei ‘bâtiments royaux’. Quinto libro d’architettura, nel quale si tratta di diverse forme di tempii sacri secondo
il costume christiano, et al modo antico. Con nuova aggiunta delle misure che servono a tutti gli ordini de componimenti, che
vi si contengono… Venetia, appresso Gio. Battista et Marchio Sessa Fratelli, (in fine:) 1559. In folio; 18 cc.; frontespizio inquadrato figurato xilografico, numerose tavole xilografiche nel testo anche a piena pagina; buchi di tarlo marginali e macchie d’umido
ad alcune carte; non legato. Nel Quinto libro, il Serlio tratta dell’architettura delle chiese, sia a pianta centrale che longitudinale,
reinterpretando gli schemi classici senza timore di contaminarli con elementi moderni desunti dalle architetture di Roma, Venezia,
Bologna ed elaborando quei nuovi modelli architettonici che saranno realizzati più tardi soprattutto dal Palladio, da Giulio Romano
e dagli architetti francesi. Tutti i 4 fascicoli entro coperta in pergamena antica (un po’ stanca).
€ 500,00
61 Shakespeare, William
8
Tragedie tradotte da Michele Leoni. Volume I (- XIV).
Verona, dalla Società Tipografica, 1819-1822.
14 volumi raccolti in 7 tomi in 8°; al I vol. incisione con il ritratto del Leoni (‘Francesco Nenci dis., Lasinio Figlio inc.’), altra incisione del Lasinio con il ritratto di Shakespeare dopo la p. XVI; ogni volume ha un proprio frontespizio con la marca tipografica
xilografica; piccolo strappo marginale alla p. 3 del vol. V e alla p. 97 del vol. XIII; mezza pelle recente, al dorso indicazione dell’autore, del traduttore, dei drammi e del numero del tomo impressi in oro. Ottimo esemplare. Tutte le traduzioni sono in seconda
edizione, eccetto La morte di Giulio Cesare in terza edizione.
Il tomo I, che raccoglie 2 volumi, contiene la dedica a Ferdinando I, re delle Due Sicilie, un avviso degli editori, che sottolineano il
successo delle traduzioni del Leoni, uno del traduttore, che confessa i propri dubbi iniziali sul tentativo così temerario di tradurre
in versi italiani le opere del grande drammaturgo inglese e la sua felicità di fronte alla positiva accoglienza dei lettori, la Vita di
Shakespeare scritta dal Rowe (pp. 1-30), la Prefazione di Samuel Johnson stampata per la prima volta in inglese nel 1765 (pp.
31-78), i drammi La Tempesta e Vita e morte del re Giovanni. Il tomo II (= III-IV voll.) contiene Sogno d’una notte di mezza
estate e Otello. Il tomo III (= voll. V-VI) il Macbetto e La morte di Giulio Cesare. Il tomo IV (= voll. VII-VIII) Romeo e Giulietta e
Vita e morte di Riccardo III. Il tomo V (= voll. IX-X) Cimbelino e Amleto. Il tomo VI (= voll. XI-XII) Il re Lear e Vita e morte di Riccardo II. Il tomo VII (= voll. XIII-XIV) Il re Arrigo IV. Parte I e Il re Arrigo IV. Parte II. Edizione non comune nelle biblioteche italiane.
Il Leoni (1776-1858), docente di letteratura italiana a Parma, fu più noto come traduttore di classici greci e latini.
€ 350,00
216
Libri antichi e rari
862 Sinistra italiana
Insieme di documenti e giornali di argomento politico, fra cui: Quaderni piacentini (numeri 33, 4, 41), 1968 e 1970; Tutti in campo
per l’insurrezione nazionale liberatrice, Casa Editrice “L’Unità”, Milano, 1945, 86 pp.; alcuni numeri di Lotta Continua e Quotidiano
dei lavoratori, tessera relativa all’anno 1932 della sezione di Antibes del Partito Socialista Italiano. Allegato Omaggio alla Resistenza,
Edizioni d’Arte Circolo di Cultura Colonna Antonina, con riproduzioni di litografie di Attardi, Guttuso, Mafai, Manzù e altri.
€ 100,00
863
863 Siri, Vittorio
Bollo
Modona, per Bartolomeo Soliani, 1653
In 4°; (8)-232 pp.; antiporta allegorica incisa su rame; buchi restaurati al frontespizio, piccolo
buco di tarlo nel margine interno delle prime carte, bruniture e fioriture numerose; cartonatura antica. BMSTC (sec. XVII), 854, Prima edizione di uno dei testi più significativi prodotti
dal barocco letterario italiano in campo polemico-satirico. Il Bollo vede coinvolti due storici di
notevole importanza nella prima metà del Seicento: il Siri, autore del Mercurio politico, accusa
Giovan Battista Birago, autore del Mercurio veridico, di aver copiato il Mercurio veridico dal suo
Mercurio e scrive ben 232 pagine di feroce polemica, attraversata da un sarcasmo che si nutre
di espressioni desunte da decine di autori classici, bizantini, medioevali e moderni (fra questi,
il Marino, il Bartoli, il Tassoni, il Montaigne). Tutta la polemica è condotta sull’analisi del titolo e
della lettera ai lettori del Birago; l’ultima parte (pp. 201-fine) presenta, invece, numerosi confronti fra i due testi come esempio del plagio fatto dal Birago. Per questo il Siri intende ‘bollare’
con un bollo (da qui il titolo di Bollo) di furto, falsità e plagio il Birago. Molte sono le pagine di
piacevolissima lettura, anche perché il Siri è dotato di uno stile vivace, brillante, abilissimo nel
gioco dei paragoni e delle metafore. Sul concetto di plagio, furto e imitazione in campo letterario si vedano le pagine 7-15, 17-21; belle le due pagine 23-24 dedicate a come si sceglie il
titolo di un libro, mentre alle pagine 3-4 il Siri spiega chiaramente che cosa il suo tempo intendeva per Mercurio in campo storico-letterario. La bizzarra antiporta, evidentemente suggerita
dal Siri stesso, è il vespaio di cui parla l’autore a p. 6. E’ interessante sottolineare che la violenza polemica del Siri non risparmia neppure i tipografi che hanno stampato il Mercurio veridico (p. 197). Nato a Parma nel 1608, benedettino, il Siri insegnò matematica a
Ferrara e a Venezia. Compose opere politiche di ispirazione favorevole alla Francia: i 15 volumi del Mercurio politico, cronaca degli
avvenimenti dal 1635 al 1655 e Memorie recondite dall’anno 1601 fino al 1640. Il governo di Parigi gli accordò una pensione con i
titoli di consigliere, cappellano e storiografo regio. Divenuto sospetto alla Repubblica veneta, si ritirò a Modena e poi in Francia, dove
entrò in rapporto con il Mazzarino e con Luigi XIV. Morì a Parigi nel 1685. Giovan Battista Birago (sec. XVII), genovese di nascita, si
trasferì a Venezia ancora fanciullo, compiendovi gli studi filosofici e giuridici e acquistando la cittadinanza veneziana. Compì numerosi
viaggi in Italia, Spagna, Francia e Portogallo. Si dedicò agli studi storici, attento ad una esatta informazione e a una precisa valutazione
dei fatti politici. Le sue opere, perciò, rappresentano un documento molto interessante e importante per conoscere le situazioni e
l’opinione pubblica del tempo. Si ricordano, fra le sue varie opere, Istoria della disunione del Regno di Portogallo dalla corona di
Castiglia (Amsterdam 1647), Mercurio veridico ovvero Annali universali d’Europa (Venezia, M. Leni, 1648), Historia africana della
divisione dell’imperio degli Arabi… (Venezia 1650), Turbolenze d’Europa dall’anno 1640 fino al 1650 (Venezia 1654).
€ 350,00
864 Scriptores Historiae Romanae latini veteres, qui extant omnes, notis variis illustrati a Carolo Henrico De
Klettenberg et Wildeck, e Bibliotheca perillustris et generosi domini Bernardi Francisci S.R.I. Liberi Baronis
De Hallberg…
Heidelbergae, ex Typographeio Academico per Joannem Jacobum Haenr, 1743-1748.
3 volumi in folio. Vol. I: (52)-764 pp. (mancano le ultime 4 carte); antiporta allegorica incisa su rame (‘P. Egell inv., M. Fyroff
sculp. Norim.,’), testatine, finalini, iniziali incisi su rame, 62 tavv. fuori testo incise su rame, numerate originariamente; restauro
marginale all’antiporta e all’ultima carta, macchie d’umido alle prime carte e ultime carte. Vol II: (46)-769-(1b.) pp.; antiporta allegorica (‘P. Egell inv. Mannhemii, C. N. Cochin filius delin., N. Tardieu sculp. 1743’), testatine, finalini, iniziali incisi su rame, 70 tavv.
fuori testo incise su rame, numerate originariamente; piccole macchie d’umido marginali alle ultime carte. Vol. III: (70)-673-(1b.)305-(1b.) pp.; antiporta allegorica, testatine, finalini, iniziali incisi su rame, 63 tavv. fuori testo incise su rame; macchie d’umido
marginali alle prime e ultime carte; piena pelle d’epoca, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro (cerniere restaurate, cuffie
mancanti). Monumentale opera che raccoglie i testi di tutti gli storici romani, stampata ad Heidelberg, curata da Carl Heinrich von
Klettenberg und Wildeck e da Benno Caspar Haurisius, accompagnata da belle tavole illustrative incise su rame.
€ 800,00
865 Svetonius, Caius Tranquillus
Ex recensione Joannis Georgii Graevii cum eiusdem animadversionibus ut et Commentario integro
Laevini Torrentii, Isaaci Casauboni, Theodori Marcilii, et cun notis ac numismatibus, quibus illustratus est
a Carolo Patino…
Trajecti ad Rhenum, apud Guilielmum a Poolsum, 1708.
In 4°; (18)-829-(1b.)-79-(4-1b.)-110-(151-1b.) pp.; antiporta allegorica incisa su rame, numerose xilografie nel testo, 1 carta. più
volte ripiegata dopo p. 774; manca 1 tav. genealogica?; macchie d’umido alle prime carte e nell’ultima parte; piena pelle coeva,
dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro. Buon esemplare. La grande impresa filologica di Johan Georg Graevius (1633-1693)
in questa edizione di Svetonio stampata a Utrecht, rara nelle biblioteche italiane. Mentre il frontespizio reca la data 1708, la bella
antiporta allegorica presenta in basso la scritta: ‘Trajectj ad Rhenum. Ex Officina Anthonii Schouten 1703’. Nell’ultima parte, con
nuova numerazione (pp. 1-79) si leggono le note di Charles Patin (1633-1693) e sempre con nuova numerazione (pp. 1-110)
le note di Theodorus Marcilius (1548-1617) e di altri eruditi al libro VIII di Svetonio.
€ 100,00
217
Strumenti scientifici
866
867
868
866 Boffito, Giuseppe
Gli strumenti della scienza e la scienza degli strumenti con l’illustrazione della tribuna di Galileo. Facsimili di Primo Benaglia.
Firenze, Libreria Internazionale Seeber, 1929.
In 4°; XVI-217-(1b.-1-1b.) pp.; 136 tavole litografiche fuori testo, numerosissime litografie nel testo; mezza pelle editoriale. Prima
edizione. Edizione tirata a 300 esemplari numerati: esemplare n. 194; una aggiunta a matita avverte: ‘di cui solo 160 in vendita’.
€ 200,00
867 Boyle, Robert
Experimenta et considerationes de coloribus...initium historiae experimentalis de coloribus. Contiene:
Brevis enarratio quarundam observationum de Adamante.
Amsterdam, Schagen, 1667.
In 8°; (24)-371-(21) pp.; leggera gora di umidità alle ultime carte; bruniture; piena pergamena coeva con titolo manoscritto al
dorso. Seconda edizione del Trattato sui colori di Robert Boyle (1627-1691), considerato il padre della chimica moderna, che
in quest’opera descrive fenomeni di ottica che verranno ripresi anche da Newton. Tra i molti esperimenti descritti, applicazioni
pratiche di stesura dei differenti colori su materiali diversi per studiarne le mutazioni in ambienti acidi o alcalini, l’uso della “cartina
tornasole”, ecc., studi di riflessione, di tintura, note su tecniche quali l’encausto, la pittura su metallo, la lacca. In fine il trattato sul
diamante.
€ 400,00
868 Ceneri, Angelo Maria
L’uso dello strumento geometrico detto la tavoletta pretoriana proposto ed ampliato. Opera postuma…
in cui s’insegna il modo di misurare con questo strumento linee, angoli e piani.
Bologna, nella Stamperia di Lelio dalla Volpe, 1728.
In 4°; 72-(4) pp.; 12 tavv. incise fuori testo, numerate originariamente, eccetto l’ultima, più volte ripiegata; macchie d’umido
marginali alle prime carte; mezza pelle antica. Prima edizione. Il Ceneri alle pp. 6-7 spiega le caratteristiche della ‘tavoletta pretoriana’ che i Francesi chiamano ‘planchette’, e che è ‘una tavola di figura quadrilonga, di grandezza arbitraria (la più costumata però non eccede di molto l’estensione di un foglio di carta); nella parte inferiore di detta tavola sono rapportati due incastri,
quali servono per investire l’altra tavola più piccola, che viene poi congiunta al corpo del piede, che n’è il comune sostentamento, per mezzo d’una coclea o vite, e tutto ciò per comodo di girarla e moverla sopra del medesimo…’. La tavoletta serve
per misurare linee, angoli, piani, può essere usata per misure di altimetria, per misure nel campo agrimensorio e per preparare
carte geografiche. La tavola finale, più volte ripiegata, illustra lo strumento ed è accompagnata dalla relativa spiegazione.
€ 450,00
218
Strumenti scientifici
869
869 Conti, Giovanni Antonio
Breve compendio di varij essercizij di
compasso fondati su gli elementi di
Euclide… E modo di misurar terreni, e
levare in pianta con instromenti e senza, et uso della tavoletta…
Bologna, per Giulio Borzaghi, 1702.
In 8°; (2 bianche-14)-246 (errori nella numerazione delle pagine corretti da mano antica)-(2)
pp.; 6 tavv. fuori testo, più volte ripiegate (5
xilografiche e 1 incisa su rame), molte le xilografie
nel testo; brunite le pp. 81-112; cartonatura
d’epoca. Prima edizione rara di questo trattato
pratico scritto da un perito bolognese, la cui preoccupazione principale era quella di insegnare a
fare planimetrie di edifici e di terreni. Interessante
la raffigurazione della ‘bussola morta’ tra p. 222
e p. 223.
€ 200,00
870 Sarti, Cristofano
L’ottica della natura e dell’educazione indirizzata a risolvere il famoso problema di Molineux.
Lucca, presso Francesco Bonsignori, 1792.
In 8°; XVI-227-(1b.) pp.; antiporta nel testo con vignetta incisa su rame; pagine brunite per qualità della carta, lievi fioriture ad
alcune carte; pieno marocchino rosso, ai piatti cornice impressa in oro e piccoli ferri impressi in oro agli angoli, dorso ornato a
piccoli ferri impressi in oro. In questo esemplare non è presente, come in altri esemplari, l’appendice di 48 pagine, né il Sarti la
annuncia nella sua lunga prefazione. L’opera è divisa in quattro parti. Nella prima parte l’autore esamina l’’associazione’ dei sensi,
sostenendo la preminenza del tatto per ‘istruire’ tutti gli altri, nella seconda descrive come si possono educare attraverso il tatto i
bambini nati ciechi, in modo da dare loro il senso dello spazio, della distanza, della profondità, delle caratteristiche dei vari oggetti,
discute le tesi di Cheseldeno, Janin, Berkeley, parla di operazioni agli occhi che possono ridare la vista, come le operazioni
di cataratta o quelle di ‘perforazione dell’iride’. Ma soprattutto affronta il problema se la conoscenza delle cose in un individuo
nasce solo dall’esperienza o è un fatto innato e quindi indipendente dall’esperienza. La terza e quarta parte sono dedicate alla
soluzione del problema di Molineux, un gentiluomo ‘molto abile e dotto, che vivea a’ tempi di Giovanni Loke’ (p. 116): se a un
cieco nato si insegna a distinguere al tatto un cubo e una sfera di metallo più o meno della stessa grandezza, posti su un tavolo e
se, ad un certo punto, questo cieco riacquistasse la vista, vedendo questi corpi senza toccarli, potrebbe distinguere qual è la sfera
e qual è il cubo e indicarli con il loro nome? La risposta del Sarti, dopo ampia analisi, è che ‘il cieco di Molineux, vedendo
i due corpi senza toccarli, non potrebbe né
distinguer l’uno dall’altro, né nominarli col proprio
nome’ (p. 123). Il Sarti è convinto che sia il tatto
il vero occhio dei ciechi e porta tutta una serie
di interessanti esempi (pp. 148-163), italiani e
stranieri, a sostegno di questa affermazione, a
cominciare dal tipo di scrittura inventato dal matematico inglese Saunderson per compiere i suoi
studi algebrici e che si chiama ‘spinetta aritmetica
di Saunderson’. Condillac, D’Alembert, Voltaire, Diderot sono i nomi che più ricorrono in queste due
sezioni. Molto bella è la vignetta dell’antiporta che
raffigura un giovane cieco che al tatto esamina un
cubo e una sfera collocati sopra un tavolo.
€ 500,00
870
219
Libri antichi e rari
871 Temple-Leader, Giovanni
Libro dei nobili veneti ora per la prima volta messo in luce.
Firenze, Tipografia di G. Barbèra, 1884.
In 4°; X-(1-1b.)-118 pp.; fioriture; tela editoriale, al centro del piatto anteriore impresso in oro il leone di Venezia. Il testo proviene
da un manoscritto dalla nobile famiglia veneta degli Arnaldi, compilato nel 1704 e postillato fino al 1722. Il Temple-Leader dichiara nella ‘Avvertenza’ iniziale di averlo voluto pubblicare per ‘far vedere come fosse conosciuta la storia della nobiltà veneta in seno
alla stessa nobiltà nel principio del secolo passato’ (p. VI). Il Libro riferisce l’origine di ciascuna famiglia, offrendo spesso indicazioni araldiche e rivelando come molte di esse provenissero dal popolo e, dopo aver accumulato ricchezze, avessero comperato il
titolo nobiliare. Il curatore, dopo aver rilevato che la compilazione ‘risponde al carattere intimo e alle circostanze esterne della vita
pubblica di Venezia in quel tempo’ (p. VII), osserva che il Libro nel 1722 registrava 250 famiglie patrizie, mentre nel 1787 erano
ridotte a 189 e nel 1847 a 121 e altre 10 si sarebbero estinte a partire dal 1848: la stesura del Libro dei nobili veneti coincide
coll’’irrevocabile decadenza della repubblica’ e ciò rende ancora più preziose le sue informazioni.
€ 100,00
72 Torniello, Francesco
8
L’Alfabeto di Francesco Torniello da Novara [1517] seguito da un confronto coll’Alfabeto di Luca Pacioli.
Verona: Officine Bodoni, 1972.
Legatura editoriale in mezzo marocchino rosso, taglio superiore dorato, astuccio. Pregiata edizione con illustrazioni per la compa razione dei due alfabeti con l’introduzione sui trattati italiani di calligrafia dal 1640 al 1527 curata da Giovanni Mardersteig. Esemplare non numerato di edizione fuori commercio limitata a soli 300 esemplari per il centenario della Banca Popolare di Novara.
€ 600,00
873 Trissino, Giangiorgio
La Italia liberata da Gotthi
Roma, per Valerio e Luigi Dorici a petizione di Antonio Macro Vicentino, 1547.
Prima edizione dei primi nove libri del laborioso poema epico che il Trissino, sulla base del resoconto di Procopio di Cesarea, dedicò
alla riconquista dell’Italia da parte dei generali bizantini Giustiniano, Belisario e Narsete negli anni 535-539; i rimanenti libri (X-XXVII)
furono pubblicati a Venezia da Tolomeo Gianicolo nel 1548. Edizione interessante perché in essa i due tipografi romani accolsero
la riforma ortografica sostenuta dal Trissino. La tavola xilografica rappresenta la ‘castrametazione di Belisario’ con indicazione dei
particolari al verso. In lotto con Cecco d’Ascoli (1269-1327) Lo illustre poeta Ceco Dascoli con commento (= L’Acerba). (In fine:)
Venetia, per Giovanni Andrea Vavassore ditto Guadagnino, 1532. In 8°; CXVI (mancano le cc. I-IX, XVI-XVII, XXIV-XLVIII, LVII, LXIV-LXV,
LXXII-LXXIII, LXXV, LXXX-LXXXI, LXXXVII-XCVI)-(3) cc.; la c. LXXV è erroneamente numerata LXV; numerose vignette xilografiche nel
testo; il colophon entro bordura decorata xilografica; macchia d’inchiostro alla c. X, macchie d’umido ad alcune carte, prove a penna
in 2 carte, restauri all’ultima carta; piena pergamena antica. Esemplare purtroppo mutilo, ma caratterizzato dalla presenza di numerose vignette di gusto popolaresco, dell’opera (una sorta di enciclopedia della scienza medioevale centrata sulla dottrina astrologica)
per la quale Cecco d’Ascoli venne bruciato sul rogo con i suoi libri a Firenze sotto l’accusa di eresia. Alla c. CXIIIr-v si legge la celebre
invettiva contro le ‘favole’ di Dante, ma tutto il poema è percorso da una vena di polemica antidantesca.
€ 150,00
874
874 Valerianus, Ioannis Pierius
(= Bolzani delle Fosse, Giovanni Pietro)
Hieroglyphica sive de sacris Aegyptiorum, aliarumque gentium literis
Commentarij. A Caelio Augustino Curione duobus libris aucti et multis
imaginibus illustrati… [Tomus I-II].
Basileae, per Thomam Guarinum, 1575.
In folio; (20)-12 pp.-cc. 13-441-(50) pp.; a partire dalla p. 12 la numerazione continua per carte e non per pagine; al frontespizio e in fine marca tipografica xilografica;
al verso del frontespizio xilografia a piena pagina con il ritratto dell’autore disegnato e
inciso da Tobias Stimmer entro bordura figurata, 273 incisioni xilografiche nel testo con
raffigurazione di emblemi; al frontespizio nota di provenienza datata 1702; restauro
all’ultima carta dell’indice con perdita di una parte delle indicazioni delle carte; piena
pelle antica, ai piatti filetto dorato e al centro di entrambi i piatti fleuron impresso in oro
(leg. ben restaurata). BMSTC (German), 882; Adams, V52. Composti da Pierio Valeriano
(nome umanistico di Giovanni Pietro Bolzani delle o dalle Fosse) durante il suo primo
soggiorno romano sotto la protezione dei Medici, gli Hieroglyphica di questa splendida
edizione di Basilea (dove uscì nel 1556, contemporanemente a Firenze, la prima edizione dell’opera completa in 58 libri) costituiscono non solo ‘il manuale dell’Egittologia
rinascimentale’, ma il testo fondamentale di tutta la simbologia rinascimentale. Il Valeriano, che fu allievo del Sabellico a Venezia e che scrisse l’importante studio filologico
sulla tradizione testuale di Virgilio (Castigationes et varietates virgilianae lectionis, Roma
1521), unì alle sue grandi conoscenze storico-filologiche dell’antichità classica e alle sue
letture dei lapidari e dei bestiari medioevali con tutta la loro simbolistica, una notevole
fantasia nell’interpretazione dei geroglifici egiziani. Ne uscì un’opera bizzarra ma di straordinario interesse peer l’interpretazione simbolica di animali, segni celesti, astri, figure
umane. Il tomo II inizia alla c. 223 e termina alla c. 424v. Successivamente si leggono i
due libri (cc. 425r-441r) di commento di Celio Agostino Curione (1538-1567) indicati
come libri LIX-LX.
€ 850,00
220
Libri antichi e rari
876
75
8
Vaticano
La guardia nobile del corpo di Sua Santità
nella sua storia e nella sua missione.
Numero unico pubblicato per munificenza
della Santità di Nostro Signore Pio papa XI…
Roma, Tipografia Poliglotta Vaticana, 1922.
In folio; 64-(3-1b.) pp.; antiporta litografica con il ritrato di Pio
XI, numerose illustrazioni nel testo, 2 tavv. a colori fuori testo;
copertina figurata e colorata originale. Edizione tirata a 750
esemplari numerati: esemplare n. 262 per monsignor Domenico Spada. La storia della Guardia nobile fondata l’11 maggio 1801 con il compito di provvedere non solo alla difesa
personale del pontefice ma anche al ‘decoro del Principato’.
Le illustrazioni raffigurano anche i vari costumi della Guardia.
€ 100,00
876 Vegetius Renatus, Flavius
De l’arte militare ne la commune lingua
novamente tradotto per messer
Tizzone di Pofi Gaetano.
Vinegia, per Comin de Tridino de Monferrato
(in fine), 1540.
In 8°; (7-1b.)-87-(1b.) cc.; frontespizio inquadrato figurato
xilografico; lieve macchia alla c. 51r, piccolo strappo marginale
alla c. 84, bruniture e lievi fioriture ad alcune carte; mezza
pergamena antica. BMSTC, 713. Manca ad Adams. Prima
edizione rara di questo volgarizzamento eseguito da Gaetano
Tizzone di Pofi.
€ 600,00
877 Venezia - Lotto di 5 opere
Bardi, Girolamo, Vittoria navale ottenuta dalla Repubblica Venetiana contro Federigo I imperadore per la restitutione di Alessandro III pontefice massimo, venuto a Venetia. Venetia, Appresso Antonio Pinelli, 1619. In 4°; (12)-155-(1b.) pp.; al frontespizio
marca tipografica xilografica e firma di possesso di mano coeva: ‘Ex libris Petri Beltrame […] Juris Doctor’; signum tabellionis di
Federicus Wolfangus alla p. 82 e monogramma dell’imperatore Federico I Hohenstaufen alla p. 151; lievisssima macchia d’umido
alle ultime carte; piena pergamena d’epoca. Lieve macchia ai piatti ma ottimo esemplare. Antonio Pinelli dedica la presente
edizione, alquanto rara nelle biblioteche italiane, al doge Antonio Priuli con una dedica datata Venezia, ‘dalla mia Stamparia, 22
giugno 1619, nella quale dichiara di voler ricordare in questo modo ‘quella gloriosa impresa’ ottenuta ‘con tanta disparità di forze’.
Arnoud, François Thomas Marie de Baculard de (1718-1805), Clary. Istoria inglese. Tradotta in italiano. Venezia, per Luigi
Pavini, 1768. In 8°; (4)-67-(1b.) pp.; antiporta incisa su rame e frontespizio inquadrato figurato inciso su rame; carta decorata
d’epoca. Ottimo esemplare. Deliziosa prima edizione di grande rarità, stampata a Venezia e illustrata con una bella antiporta. Proverbi popolari turchi scritti con lettere armene e tradotti in italiano. Venezia, Premiata tipografia armena di S. Lazzaro, 1879. In 8°;
60 pp.; copertina parlante originale. Ottimo esemplare. Prima edizione di grande interesse e di grande rarità, uscita dalla famosa
tipografia dei padri mechitaristi armeni dell’isola di S. Lazzaro a Venezia. I 333 proverbi turchi (molti dei quali glossati a matita da
due burloni lettori del tempo) dimostrano che l’interesse per la cultura e le tradizioni ‘turchesche’ a Venezia, documentato nelle
edizioni a stampa fin dal sec. XVI, resta vivo ancora nella seconda metà dell’Ottocento. Vero, Giovanni Battista (morto nel 1684)
Rerum Venetarum libri quatuor ad illustrissimum virum Petrum Cantarenum, Francisci filium. Amstelodami, apud Ludovicum
Elzevirium, 1644. In 8°; (14)-458-(2 bianche) pp.; all’inizio manca l’antiporta incisa, al frontespizio marca tipografica xilografica;
cartonatura antica (dorso rifatto in carta moderna). Rahir, Catalogue de livres imprimés par les Elzevier, 111, n. 1016; Willems, Les
Elzevier, 258, n. 1017. Probabilmente la sottoscrizione è falsa, perchè il libro è stato pubblicato a Leida da Franciscus Hegerus. Divisa in quattro lunghi libri, l’opera del Vero narra diffusamente la storia di Venezia dalle origini al 1615, quando a causa delle dure
repressioni contro gli Uscocchi che, protetti dagli Asburgo, infestavano con la pirateria il mar Adriatico, Venezia entrò in guerra con
l’Austria. Bartoli, Daniello (1608-1685) La povertà contenta descritta, e dedicata a’ ricchi non mai contenti. Venetia, per li Baba,
1658. In 8°; 358-(2) pp.; antiporta incisa su rame (molto rovinata); esemplare completamente rovinato dall’umidità; non legato.
Scarselli, Flaminio (1705-1776) Nella elezione a doge di Venezia del serenissimo principe Marco Foscarini, patrizio veneto
e nobile bolognese. Orazione composta e pubblicata per decreto del Senato di Bologna… Senza note tipografiche, s.a. (ma
Bologna, 1762). In folio; XXVII-(1-2 bianche) pp.; antiporta allegorica (‘C. Cignanus delin., M. Desbois sculp.’), testatina, finalino e
iniziale incise su rame; l’imprimatur delle autorità ecclesiastiche, datato 25 ottobre 1726, contiene un evidente errore: non 1726,
ma 1762; non legato. Raffinata edizione bolognese, alla quale è stata premessa una tavola preparata molti anni prima da due
famosi artisti, Carlo Cignani (1628-1719), disegnatore, e Martial Desbois (1630-1700), incisore. Lo Scarselli, docente all’università di Bologna, poeta, commediografo e oratore ufficiale del Senato di Bologna, dopo aver dichiarato che a questa orazione ‘con
giubilo insieme e con coraggio mi accingo’ perchè ‘i Senatori della mia patria’ così ‘intendono e bramano’, ricorda la nobiltà delle
origini del Foscarini, i suoi studi a Bologna, le sue legazioni all’estero, prima presso la corte imperiale, poi presso quella pontificia
e infine presso quella sabauda. Marco Foscarini fu eletto doge di Venezia il 31 maggio 1762 e morì il 31 marzo 1763.
€ 450,00
221
Libri antichi e rari
878 Vertot, René Aubert de
Histoire des chevaliers Hospitaliers de S. Jean de Jérusalem, appellés depuis chevaliers de Rhodes, et
aujourd’hui chevaliers de Malthe. Nouvelle édition augmentée des Statuts de l’Ordre et des noms des
chevaliers. Tome premier (- septième).
Paris, chez Delalain, 1772.
880
7 voll. in 8° in una bella legatura in marocchino rosso alle armi di Savoia e di Francia impresse in oro ai due piatti, ai piatti triplice
filetto dorato, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro, merletto dorato interno, tagli dorati. Ottimo esemplare, nonostante qualche rara fioritura ad alcune carte e lievissimi danni al piatto anteriore della legatura dei volumi I, III, IV, VII. L’opera, fondamentale per conoscere la storia di questo celebre Ordine nato per curare e difendere i pellegrini cristiani e i Luoghi Santi, è divisa in 15 libri: i primi 13 contengono la storia dell’Ordine gerosolimitano dalle origini al 1568, anno della morte del gran maestro
Jean de la Vallette, il quattordicesimo presenta una sorta di Annali dell’Ordine dal 1568 al 1725, e il quindicesimo libro è un
Traité du gouvernement ancien et moderne de l’Ordre. Questi due ultimi libri si trovano nel volume V, che alle pp. 333-395
presenta alcuni scritti dell’abate Vertot su problemi riguardanti l’Ordine. Il volume VI è interamente occupato dagli amplissimi
Statuti dell’Ordine, mentre il volume VII presenta alle pp. 3-99 l’elenco alfabetico dei nomi dei cavalieri di Malta ‘de la vénérable
langue de Provence’ con l’indicazione delle loro insegne, così come si trovano nei registri dei due grandi priorati di S. Gilles e di
Tolosa; seguono, alle pp. 100-187, la lista cronologica dei cavalieri ‘de la vénérable langue d’Auvergne’, alle pp. 188-406 quella
dei cavalieri della ‘langue de France’ che si trovano nei registri dei tre grandi priorati di Francia, Aquitania e Champagne, alle pp. 407-417 quella dei cavalieri dei priorati di Germania, alle pp. 418-420 quella dei cavalieri di nome Spinola, Cellesi e Rosselmini della ‘vénérable langue d’Italie’, alle pp. 421-422 quella dei cavalieri castigliani di nome Spinola, Mirabal, Gusman,
Novella; altri due brevi cataloghi chiudono il volume.
€ 400,00
879 Villa Alberico Cacciari
Volume con disegni originali del progetto della villa eseguita dall’architetto
Adriano marabini (1897-1975).
L’architetto, nato a Imola nel 1897, dopo aver conseguito con il massimo dei voti la laurea, riuscì
in breve ad ottenere ambiti progetti e a vincere diversi concorsi, per la sua riconosciuta bravura.
Tra le sue più valide realizzazioni ricordiamo: la Casa del Fascio di Imola (1933), la ricostruzione
di Pavullo e quella di Solarolo (RA) dove nel 1949 realizzerà il palazzo comunale, la chiesa e la
scuola. Negli stessi anni portò a compimento la cupola del Santuario Santa Gemma Galgani di
Lucca. Dal 1946 l’attività si divide tra gli studi di Imola, Bologna e Macerata, continuando anche
nell’attività di pittore. I disegni della sontuosa e raffinata villa eseguiti sul volume, si riferiscono al
suo proprietario, il pilota automobilistico Alberico Cacciari, che partecipò a diverse gare, tra cui la
Targa Florio e la Mille Miglia.
€ 300,00
880 Vincenzo da Filicaia
Canzoni in occasione dell’Assedio e Liberazione di Vienna.
Firenze, Matini, 1684.
In 4°; (8)-87-(1) pp.; stemma mediceo al frontespizio; piena pergamena. Vinciana 2427; Gamba 443. Prima edizione di questo poema sulla sconfitta dei Turchi dopo la liberazione di Vienna,
la più importante opera dell’autore e l’unica pubblicata in vita.
€ 500,00
81 Giulio Visconti Borromeo Arese, conte di Brebbia, Grande di Spagna, cavaliere dell’Ordine
8
del Toson d’oro e vicerè di Napoli, affida al notaio Oronzo Antonio Crusi il compito di rogare
gli atti nel tribunale militare di Gallipoli
‘Carolus divina favente clementia Romanorum imperator semper Augustus et Hispaniarum rex.
Dominus Iulius Visconti Borromeo Arese comes Pievae Breb[biae], Hispaniarum magnatus… et in presenti Regno vicerex…
Napoli, 14 ottobre 1733.
Dovendosi provedere di Mastro d’atto, che possa accudire presso del magnifico D.D. Donato Tafuro sostituto di questa regia
generale Udienza dell’esercito ed attitare le cause così civili come criminali e miste dell’artiglieria… di cotesta città di Galli[po]li, ha
lo magnifico capitano dell’artiglieria sudetta D. Crispino Tomito nominata la persona di voi, notare Oronzio Antonio Crusi… Datum
Neapoli… die 14 mensis octobris 1733. Carolus Gaeta’. 1 foglio pergamenaceo (cm. 35 x cm. 29,8) di 1 facciata di 19 righe,
in corsiva cancelleresca; in alto, tre stemmi miniati a vari colori, al centro lo stemma reale e a sinistra lo stemma del conte Giulio
Visconti Borromeo Arese, contorni colorati su tre lati; sigillo in ceralacca della cancelleria reale; in fondo note di cancelleria; scrittura
sbiadita nelle prime righe, 3 piccoli buchi alle piegature, due dei quali ledono due lettere del testo. Poiché il sostituto del Tribunale di
Napoli ha bisogno di un notaio per rogare gli atti relativi alle cause criminali, civili e miste che possono coinvolgere le truppe di stanza
a Gallipoli, viene affidato questo incarico al notaio Oronzio Antonio Crusi. Il vicerè ordina che tutti, sia ufficiali sia civili, riconoscano la
nomina, le incombenze e l’autorità del Crusi, aiutandolo in caso di necessità, pena la multa di 1.000 ducati da pagarsi al Fisco regio.
€ 250,00
882 Vittorini, Elio
Uomini e no
Milano, Bompiani, 1945
In-8°; 281-(1) pp.; brossura editoriale. Edizione originale.
€ 50,00
222
Libri antichi e rari
884
883 Ward, Setho
Astronomia geometrica. Metodus proponitur qua primariorum planetarum
astronomia sive elliptica sive circularis possit geometrice absolvi. [Seguono:]
Liber secundus de astronomia coelesti… Liber tertius. Astronomia circularis…
Londini, Typis Jacobi Flesher, 1656.
3 parti in un vol. in 8°; (30)-74 pp.; 68 pp.; 57-(3 bianche) pp., manca 1 carta all’inizio (?);
frontespizio stampato in rosso e nero, numerose xilografie nel testo; al frontespizio firma di
possesso di mano antica cancellata con tratti a penna, alcune note marginali in latino di mano
coeva; macchie alle carte; piena pergamena d’epoca. Prima edizione di grande rarità.
€ 400,00
884 Wecker, Johannes Jacobus
De secretis libri XVII. Ex variis authoribus collecti, methodiceque digesti, et
tertium iam aucti…
Basileae, ex Officina Pernea, 1587.
In 8°; (8)-902-(31-1b.) pp.; al frontespizio marca tipografica xilografica, numerose xilografie
nel testo; al frontespizio firma di possesso di mano antica; restauri marginali al frontespizio, alle
3 carte successive (alla seconda carta con danno per due lettere del testo) e ad alcune carte
finali, macchie d’umido; piena pergamena coeva, un legaccio in pelle conservato (macchie ai
due piatti). Adams, W38. Manca a BMSTC (German). Testo di grande interesse, che si propone di raccogliere ogni campo dello scibile umano in uno schema ben definitio ed esposto
subito dopo il frontespizio (‘Operis totius universalis dispositio’). Il Wecker dimostra una grande
cultura nell’affontare i campi più diversi (astronomia, medicina, botanica, mineralogia, gastronomia, costruzioni, allevamento del bestiame, composizione dei colori, ecc.), ma spesso,
dominato da interessi astrologici e da superstizioni, appare più legato alle posizioni del Medioevo che a quelle del Rinascimento.
Fra le xilografie sono particolarmente interessanti quelle che illustrano il libro XII, come la ‘machina ctesibica’ (p. 633) la ‘machina Brambilica’ (p. 635), la ‘machina Heronis’ (p. 640), la ‘cochlea Archimedis’ (p. 641), la ‘machina Augustana’ (p. 644).
€ 300,00
885
886
885 Weirotter, Franz Edmund
Oeuvre contenant près de deux cent Paysages et Ruines, dessinés, d’après nature, tant en France qu’en
Italie, et gravés à l’eau-forte avec beaucoup de gout, par lui-meme.
Paris, chez Basan Frères, marchands d’estampes, s.a. (ma post 1771)
In-folio; (1-91) cc.; mezza pelle, dorso ornato a piccolo ferri impressi in oro (leg. un po’ stanca); fioriture. La raccolta completa, in
ottimo stato di conservazione, delle 187 incisioni del famoso artista austriaco Franz Edmund Weirotter, che fu pittore di paesaggi,
disegnatore e incisore di grande personalità e di grande gusto. Ogni carta contiene da una a più incisioni; le ultime 8 carte sono
ripiegate.
€ 3.500,00
886 Yriarte, Charles
Florence. Its history. The Medici. The humanists. Letters. Arts. Illustrated with 500 engravings. Translated
by C. B. Pitman.
New York, Scribner and Welford, 1882.
In folio; XVI-(2)-350 pp.; tavole a piena pagina fuori testo e illustrazioni nel testo per un totale di 500 incisioni come denunciato
nel titolo; bella legatura originale in tela lavorata e decorata in oro, tagli dorati (dorso restaurato). Ottimo esemplare. Prima edizione della traduzione inglese (pubblicata l’anno dopo l’edizione parigina) di questa monumentale storia di Firenze al tempo dei
Medici, dal suo autore dedicata al barone Adolphe Rothschild. Non schedato in biblioteche italiane.
€ 50,00
223
Libri antichi e rari
887 Zagata, Piero
Cronica della città di Verona ampliata e supplita da Giambatista Biancolini. Annessovi un Trattato della
moneta antica veronese ec. …. Parte prima [Vol. II, parte I].
Verona, Dionisio Ramanzini, 1745-1749
Colla continuazione di Jacopo Rizzoni, ampliata e supplita da Giambatista Biancolini. [Vol. II, parte II]. Supplementi alla Cronica di
Pier Zagata. 3 volumi in-4°. Vol. I: XXIV-324 pp., 4 tavv. Incise su rame a piena pagina fuori testo (3 delle quali ripiegate), xilografie
nel testo. Vol. II, parte I: XX-352 pp.; al verso del frontespizio timbro di provenienza. Vol. II, parte II: (8)-388 pp., 1 tav. incisa su
rame fuori testo più volte ripiegata (‘A. Cristofali del., Urbani sculp.’), xilografie nel testo. I 3 volumi rilegati in piena pergamena
d’epoca, al dorso cartiglio con titolo in oro, tagli colorati. Ottimo esemplare. La ‘Cronica’ di Pier Zagata, compresi i ‘Supplementi’,
espone la storia della città di Verona dalle origini al 1749. Di particolare interesse nel volume I la parte dedicata alle monete di
Verona (pp. 269 sgg.) e nel vol. III (=vol. II, parte II) la sezione dedicata ai pittori, scultori e incisori veronesi (pp. 191 sgg.), la
riproduzione xilografica di antichissime iscrizioni (pp. 238-242) e la bella tavola con il “Disegno che dimostra le reliquie e struttura del teatro antico de’ Veronesi”. Del lotto fanno parte altre due opere riguardanti Verona: Pubbliche deliberationi in materia
d’alloggi et ordine di banca, Verona, s.a. (ma 1716), con 4 carte manoscritte datate 1723 e 1728 in fine. Decreto dell’eccell.mo
Senato seguito a favor del rever.do clero per la preservazione de’ livelli delle chiese, Verona, s.a. (ma 1716).
€ 700,00
888 Lotto di tre documenti
Cartellina porta documenti in piena pelle marrone, ai piatti cornice a filetti impressi in oro e piccoli ferri impressi in oro agli
angoli, al centro del piatto anteriore stemma sabaudo impresso in oro (sec. XIX). Cm. 18,3 x cm. 20,1; in custodia cartonata.
In lotto con Zaccaria, Josephus Dominicus, Theses critico-scholastico-dogmaticae quas juxta mentem divi Thomae Aquinatis
ipsius recurrentibus annuis translationis solemniis more academico propugn. exhibet. Fani, ex Typographia Cajetani Fanelli, 1738.
In 4°; (6) cc.; copertina in carta goffrata; in custodia cartonata. Allegata anche laurea in diritto civile e canonico di Claudio Pio
Simonetti, nobile di Osimo, conseguita presso l’università di Macerata il 10 novembre 1694. Ms. pergamenaceo (cm. 18 x cm.
26, 5) di 3 fogli, esemplati al recto e al verso in una scrittura che riprende l’umanistica corsiva; ogni foglio presenta la parte scritta
entro duplice cornice in oro e rosso, grande stemma miniato a colori e in rosso alla c. (1)r, 3 iniziali in oro su fondo colorato e
rabescato, alcune righe scritte in oro, in fine firme autografe e sigillo in ceralacca; cartonatura. In questo inedito attestato in latino
si certifica che il Simonetti, dopo aver studiato per anni diritto civile e canonico nell’università di Macerata (università sotto lo stretto controllo dello Stato della Chiesa) ha sostenuto l’esame davanti alle autorità competenti e all’unanimità è stato dichiarato ‘iuris
utriusque doctor’, con facoltà di insegnare diritto o di praticare la professione. Secondo la tradizione il ‘reverendissimus dominus
Vicarius’ gli ha consegnato i due libri chiusi di diritto, gli ha offerto l’anello e il collare d’oro e gli ha posto sul capo il ‘berretto di
dottore come corona’; infine lo ha abbracciato e gli ha dato il ‘bacio della pace’.
€ 350,00
889
889 Lotto di quattro opere ottocentesche
Sulla fabbricazione dell’acciajo. Operette tradotte dal francese con note
ad uso de’ fabbri e fucinieri.
Bergamo, dalla Stamperia di Luigi Sonzogni, 1807.
In 8°; (6)-IX-(1b.-3-1b.)-149-(3 bianche) pp.; mancano 3 tavole, macchie d’umido e
qualche fioritura; copertina muta decorata originale (dorso mancante). Prima edizione di
alcuni testi sull’acciaio tradotti dal francese e dall’inglese ad opera di Giovanni Maironi da
Ponte (1748-1833, letterato e naturalista bergamasco) che la dedica ad Arborio di Breme,
ministro degli interni del Regno Lombardo-Veneto, con una dedica datata Bergamo, 10
gennaio 1807. Il motivo di questo lavoro è da cercarsi nel fatto che il governo ha approvato la costruzione nel Dipartimento di una fabbrica di falci, in modo da non dover più
importare dall’estero ‘questo indispensabile stromento d’agricoltura’. E’ quindi necessario
che gli artigiani locali vengano preparati ad utilizzare tutte le nuove tecniche che si stanno
affermando fuori d’Italia. Il primo testo (pp. 1-58) è un Avviso ossia istruzioni sulla fabbricazione dell’acciajo ad uso degli operai nel ferro pubblicato da Alexandre-Théophile Vandermonde, Gaspard Monge (1746-1818), Claude Louis Berthollet per ordine del Comitato
di Salute pubblica nel 1794. Il secondo scritto (pp. 59-102), di Louis Bernard Guyton de
Morveau (1737-1816) e Jean de Darcet, è il loro Rapporto all’Istituto Nazionale sui risultati
delle sperienze eseguite dal signor Clovet sopra i diversi stati del ferro e sulla conversione
del medesimo in acciajo fuso. Il terzo (pp. 103-111) è una breve trattazione del Muschet
intitolata Esposizione del nuovo metodo per la fabbricazione di diverse qualità di acciajo,
pubblicata nel vol. XIX della Biblioteca Britannica stampata a Ginevra nel 1801, e riguarda
una interessante scoperta sulla rifusione dell’acciajo. Alle pp. (113)-144 si legge un testo
intitolato Sulla tempra e ricotta dell’acciajo. Articoli scelti dal trattato “Del ferro e dell’acciajo” stampato in Parigi nel 1804. Chiude la raccolta un altro breve scritto firmato W.N., preso
dal tomo XIV della Biblioteca Britannica e intitolato Rapporto sopra l’arte della coltelleria fina (pp. 145-149). In lotto con Algarotti, Francesco (1712-1764) Lettere filologiche. Venezia, Tipografia di Alvisopoli, 1826. In 8°; XIII-(1b.-1-1b.)-224; antiporta con
il ritratto inciso (‘Comirato inc.’) dell’Algarotti; mezza pelle d’epoca, dorso ornato a piccoli ferri impressi in oro, nome degli autori
impresso in oro, cartonatura marmorizzata. L’esemplare è legato con altre due opere: Baldinucci, Filippo La vita di Salvatore
Rosa con varie aggiunte. Venezia, Tipografia di Alvisopoli, 1830. In 8°; 230-(2) pp.; antiporta con il ritratto inciso (‘Fr. Bosa inc.’)
del Rosa. Bartoli, Daniello (1608-1685) Prose scelte. Venezia, Tipografia di Alvisopoli, 1830. In 8°; X-(1-1b.)-200 pp.; antiporta
con il ritratto inciso (‘Comirato inc.’) del Bartoli. L’edizione delle tre opere è stata curata da Bartolomeo Gamba nella collezione
‘Operette di instruzione e di piacere scritte in prosa da celebri italiani antichi e moderni’. Ottimo esemplare.
€ 200,00
224
Libri antichi e rari
890
892
890 Due incisioni inglesi
Lotto di due incisioni inglesi del XIX secolo di soggetto venatorio-satirico acquerellate a mano (dimensioni in cornice cm. 93 x 69
ciascuna).
€ 300,00
891 Tre incisioni
Lotto di tre incisioni in cornice di vario soggetto: Piramo e Tisbe (da Guido Reni) (cm. 39 x 48), La Halte (cm. 34 x 47),
Satisfaction (cm. 63 x 46). Lotto da esaminare.
€ 100,00
892 Stampe francesi
Lotto di 27 riproduzioni (di cui due in cornice) di litografie francesi di vario soggetto della fine del XIX secolo tutte a firma
“M. Stéphane” (dimensioni cm. 36 x 27 ciascuna).
€ 150,00
893
893 Cinque stampe di soggetto espressionista
Lotto di tre stampe (Dresda, 1958) tratte da lavori di Otto Dix (1891-1969) (in unica cornice, dimensioni complessive cm 42 x
22) e di due stampe (Vienna, 1960) tratte da litografie di Oskar Kokoschka (1886-1980) (in unica cornice, dimensioni complessive cm. 29 x 17).
€ 150,00
894 Tre stampe su Genova
Lotto di tre stampe allegoriche (cm. 29 x 12 ciascuna) riguardanti la città di Genova (La grandezza di Genova in terra, La
grandezza di Genova in mare, L’Italia plaude a Genova per le sue doti preclare) incollate su cartoncino con firma autografa del
pittore Luigi De Servi (1863-1945). Alcune lievi tracce di umidità.
€ 100,00
225
Libri antichi e rari
895 Libri in lingua francese
Insieme di volumi e pubblicazioni di varie epoche in lingua francese o relative ad autori francesi.
€ 250,00
896 Letteratura
Insieme di edizioni di opere letterarie di varie epoche con alcune presenze di discreto interesse.
€ 500,00
897 Letteratura per ragazzi
Insieme di volumi e pubblicazioni di letteratura per ragazzi di varie epoche.
€ 100,00
898 Miscellanea
Insieme di volumi e pubblicazioni di varie epoche e inerenti a diverse tematiche (manuali, hobbies, curiosità, fotografia, equitazione, ecc.). Lotto vario e di grande interesse.
€ 500,00
899 Cataloghi d’asta
Insieme di circa 40 cataloghi d’asta e di vendita relativi ad arte e libri antichi.
Offerta
Fine della vendita
226
PAG 227 A 231 CAT ASTA AUTOGRAFI 3-2012_PAG 001-004 12_2006 01/03/12 16.47 Pagina 227
Indice dei nomi (autografi e disegni)
Agnelli, G. 217
Aldini, A. 241
Aleardi, A. 340
Aldrovandi, P. 179
Amici, G. B. 201
Andreoli, P. 216
Annigoni, P. 157-158
Apollo 11 3
Apollo 12 4
Apollo 13 5
Apollo 14 6
Apollo 15 7
Apollo 16 8
Apollo 17 9
Arena, M. 1
Armellini, C. 219
Asburgo, Maria Elisabetta Francesca 222
Asburgo, Francesco Giuseppe I 223
Azeglio (d’), M. 159
Barbera, J. 25
Barks, C. 20
Barnard, C. 202
Barrili, A. G. 341
Bartali, G. 12
Battisti, C. 225
Bellini, E. 13
Ben Gurion, D. 226-227
Benedetto XV, Papa 194
Benedetto XVI, Papa 200
Benelli, S. 342
Bianchi, G. 228
Bismarck, O. (von) 229
Bistolfi, L. 162
Boilly, L. L. 472
Boito, A. 122
Bonaparte, Napoleone 230-233
Bonaparte, Napoleone III 235
Bonaparte, Napoleone Eugenio 236
Bonaparte, Paolina 234
Boni, C. 14
Bosco, G. (San) 180
Boscovich, R. 203
Bovio, G. 242
Braun, W. (von) 204-205
Brazzi, R. 15-16
Brigate Rosse 243
Brocchi, V. 343
Brunel, R. 152
Buonaiuti, E. 344
Calamai, C. 17
Callas, M. 18
Campanile, A. 19
Canova, A. 163
Cantù, C. 345
Capuana, L. 409
Carducci, G. 346-349
Carlyle, T. 350
Casals, P. 123
Cassin, R. 34
Catinat, N. 244
Cavalleri, G. 124
Cavour, C. 245
Celentano, A. 35
Cervetto, G. 465
Cervi, G. 36-37
Chagall, M. 165
Chiari, W. 38
Christie, A. 351
Christoff, B. 39
Cilea, F. 125
Claviligne 40
Cocteau, J. 352
Compagnia Napolitana di Commercio 246
Compagnie des Mines de Cruvino 247
Conrad von Hötzendorf, F. 248
Coppi, F. 41
Cornet, H. 42
Cosmonauti russi 10
Cosmonauti USA 2
Croce, B. 353-354
D’Annunzio, G. 355-359
Dapporto, C. 43
David, F. 126
De Amicis, E. 360-361
Debito Governo Pontificio 303
De Curtis, E. 44
De Giusti, A. 469
Deledda, G. 362
Delleani, L. 161
De Maria, S. ( o J.) 475
Demasles, A. 474
De Pinedo, F. 249
De Roberto, F. 409
De Sica, V. 45-46
Di Giacomo, S. 47
D’Inzeo, P. 48
Di Stefano, G. 18, 49
Du Barry-Cérès, J. B. 250
Dumas, A. (figlio) 363
Duse, E. 50-52
Dvorak, A. 127
Einstein, A. 206
Este, Maria Eleonora 251
Fairbanks, D. 83
Farassino, G. 53
Farina, S. 364
Fellini, F. 54
Ferrari, E. 415-417, 424, 430, 448
Ferrovia Tornavento- Sesto Calende 252
Fittipaldi, E. 422
Fogazzaro, A. 365-367
Fontanesi, A. 166
Fossati, M. 182
Fougez, A. 55
Fregoli, L. 56-57
Freleng, I. 21
Gambetta, L. 254
Garibaldi, G. 255-261
Gassman, V. 58
Geisel, T. 22
Gemelli, A. 207
Gentile, G. 368
Giacosa, G. 369, 409
Giandante X 476-478
Gigli, B. 59-60
Gioja, M. 262
Giorgini, G. B. 263
Giovanni XXIII, Papa 198
Giusti, G. 370
Godowskij, L. 61
Gotta, S. 371-372
Gould, C. 23
Gozzi, G. 373
Gramatica, E. 62
Gregorio XVI, Papa 190
Greppi, G. 264
Grisi, G. 63
Groening, M. 24
Guerrazzi, F. D. 374
Guitry, S. 64
Hanna, W. 25
Hanover, Vittoria (di) 265
Hergé 26-27
Heyse, P. (von) 375
Hiller, F. 128
Hitler, A. 266
Hugo, V. 376
Hulme, D. 422
Hussein, S. 267
Kane, B. 28
Kekulé von Stradonitz, F. 208
Kennedy, J. F. 269
227
Kipling, R. 377
Kuliscioff, A. 270
La Pira, G. 271
Latilla, G. 14
Lauda, N. 422
Leopardi, Giacomo 378
Leopardi, Monaldo 379
Leopardi, Paolina 380
Lewis, J. 65
Lichtenstein, R. 174
Litta Biumi, P. 381
Longo, B. 183
Lopez, S. 382
Loyson, H. 184
Macario, E. 66-69
Machiavelli, N. 383
Madre Teresa di Calcutta 185
Mameli, G. 273
Mandela, N. 274
Manin, D. 275
Manzoni, A. 384-385
Marchi, (V.) 473
Marconi, G. 209-211
Marochetti, M. 168
Martini, F. M. 70
Mascagni, P. 129-132
Massenet, J. 133
Massoneria 277-279
Mastroianni, U. 169
Mazarino, G. R. 280
Mazzini, G. 281-282
Medici, Cosimo III (de’) 283
Medici, Ferdinando II (de’) 284
Melzi d’Eril, F. 285
Mennea, P. 71
Menotti, G. C. 134
Mercury, F. 72
Metastasio, P. 386
Metternich, K. (von) 286
Mickiewicz, A. 387
Milano – Banco di S. Ambrogio 287
Milano – Ducale Camera 288
Miranda, I. 73-74
Mirò, J. 170
Monaldi, G. 75
Monte Redimibile Secondo 289
Monte di San Pietro 290
Morelli, G. 388
Murri, A. 212
Mussolini, B. 291
Nadar 171
Napoli 389
Nascimbene, M. 135-137
Nazionale brasiliana 1990 77
Nazionale italiana 1966 76
Nazzari, A. 78
Negri, A. 390-391
Nigra, C. 292
Nobile, U. 293-294
Novelli, E. 79
Obama, B. 295
Obbligazione Lombardo-Veneto 272
Ojetti, U. 392
Osiris, W. 80
Paganini, N. 138
Paolo VI, Papa 199
Pascoli, G. 393
Pasolini, P. P. 394
Pastonchi, F. 395
Pecori Giraldi, G. 296
Pederzini, G. 81
Pellico, S. 297-299
Pepe, G. 300
Peragallo, M. 139
Perosi, L. 140
Petrolini, E. 82
PAG 227 A 231 CAT ASTA AUTOGRAFI 3-2012_PAG 001-004 12_2006 01/03/12 16.47 Pagina 228
Peynet, R. 172
Peyo 29
Picasso, P. 173
Pickford, M. 83
Piemonte 301-302
Piloti italiani 84
Pindemonte, I. 396
Pio VII, Papa 189
Pio IX, Papa 191
Pio X, Papa 192-193
Pio XII, Papa 195-197
Pirandello, L. 397
Pitigrilli 398
Pontecorvo, B. 215
Prokof’ev, S. 141
Prosciugamento Meccanico Cavarzere 304
Proust, M. 399
Puccini, G. 142-148
Rascel, R. 85-86
Regazzoni, C. 422
Respighi, O. 149
Ricasoli, B. 305-306
Ricciardi, G. 400
Richelieu du Plessis, A. J. 307
Rosini, G. 401
Rosmini, A. 402
Rossini, G. 150
Rousseau, J. J. 403
Rubinstein, A. 151
Ruffini, P. 213
Ruffo, T. 87
Sabatelli, L. 470
Sagendorf, F. 30
Salandra, A. 309
Salvini, T. 88
Sand, G. 404
Savoia, Carlo Alberto di 311
Savoia, Cristina di 301
Savoia, Maria Francesca di 315
Savoia, Umberto II di 314-315
Savoia, Vittorio Emanuele II di 312-313
Savoia, Casa 316-318
Savoia-Genova, Ferdinando di 319
Scarpa, A. 214
Scarpetta, E. 89
Schipa, T. 90
Schmitt, F. 152
Schulz, C. 31
Schumacher, M. 467
Segrè, E. 215
Sella, Q. 320
Serao, M. 405
Serpieri, A. 321
Sforza, M. 322
Sgambati, G. 153
Shuster, J. 32
Siegel, J. 32
Simoni, R. 91
Sinopoli, G. 96
Smythe, R. 33
Società Miniere Valsassina 323
Società Segnalatore Automatico 324
228
Sordi, A. 92
Strada ferrata Torino-Novara 253
Survage, L. 176
Tamagno, F. 97
Taylor, J. 93
Tebaldi, R. 94-95
Tenca, C. 406
Tereshkova, V. 11
Testoni, A. 98
Tito, J. B. 325
Tognazzi, U. 99
Torelli Viollier, E. 407
Torino 326
Totò 100-102
Trivulzio Belgiojoso, C. 327
Turati, A. 328
Vaccarella, N. 429
Verdi, G. 154
Verga, G. 408-409
Verlaine, P. 410
Vigevano 329
Villa, C. 103
Villemain, A. 254
Voltaire 411
Warhol, A. 175
Zambeccari, F. 216
Zancanaro, A. 177
Zandonai, R. 155
Zola, E. 412
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Indice degli autori (libri)
Acosta, C. 678
Acquapendente, G. 679
Adimari, A. 481
Agapitus 658
Agrippa ab Nettesheym, C. H. 482
Alamanni, L. 527
Alberti, F. Leandro 484
Alberti, Girolamo 764
Alberti, Leon Battista 503
Aldini, G. 765
Aldrovandi, U. 680
Algarotti, F. 486, 889
Alighieri, D. 487-489
Allegranza, G. 490
Almagià, R. 766
Al-Makin, J. 483
Ammon (von), F. A. 681
Andreini, A. L. 593
Andrés, J. 659
Annovazzi, V. 598
Apres de Mannevillette, J. B. 767
Araldi, L. 491
Ardenni, F. 593
Argelati, F. 719
Argensola, B. L. 768
Ariosto, L. 499
Arnoud, F. T. 877
Artaria, F. 500
Artom, G. 444
Audebert, J. B. 842
Audouit, E. 843
Azeglio (d’), R. 506
Babbage, C. 522
Baccarino, P. 523
Baglivi, G. 698
Baldasseroni, P. 524
Baldinucci, F. 889
Balestrieri, D. 720
Barbasetti, L. 840
Barberino, F. 526
Barbieri, G. M. 552
Bardi, G. 877
Baretti, G. 527
Baronio, G. 683
Bartoli, D. 770, 792, 877, 889
Baumgarten, M. 681
Belotti, B. 528
Beltramelli, G. 507
Bembo, P. 529
Benaglio, G. 721
Béranger, P. J. (de) 530
Bertarelli, A. 722
Biffius, H. 723
Biringucci, C. 693
Blasis, C. 536
Boffito, G. 866
Bombognini, F. 537
Bonafini, U. 444
Bonfadini, R. 749
Bonito, M. 844
Borromeo, F. 538
Bossi, L. 539
Botta, C. 792
Bouguer, P. 771
Boureau Deslandes, A. F. 772
Boyle, R. 867
Branca, G. 540
Brunacci, V. 771
Buffon, G. L. 845
Bugati, G. 724
Caballo, E. 541
Cacciatore, L. 604
Calco, T. 725
Calori, L. 685
Calvi, F. 726
Calzolari, I. 727
Cantù, C. 544
Caprile, L. 444
Carcani, P. 545
Carletti, A. 546
Caro, A. 547
Carpani, O. 729
Casaregi, G. M. 550
Castel, L. 551
Castiglione, C. O. 660-661
Castiglioni, L. 846
Castrucci, R. 552
Cavalca, D. 554
Cavalieri, G. B. 555
Cavitelli, L. 728
Celsus, A. C. 684
Ceneri, A. M. 868
Cervantes Saavedra (de), M. 560
Cervio, V. 561
Chagall, M. 652
Chaptal, J. A. C. 847
Chiabrera, G. 562
Cimarelli, V. M. 564
Classici Italiani 565
Collina, A. 774
Colombo, F. 775
Conti, G. A. 869
Corelli, A. 567
Corio, B. 731
Coronelli, V. 568
Corradi, A. 686
Corte, B. 707
Crespel, E. 776
Crispinus, J. 662
Crispolti, C. 569
D’Amico, B. 848
Dardana, G. 708
De Filippi, F. 777
De Fréville, A. F. J. 778
De Gubernatis, A. 664
De Joio, A. 571
Delamarche, F. 572
Del Borro, A. 849
Della Casa, G. 573
Della Porta, G. B. 574, 687-688
De Rosmini, C. 575
De Rossi, D. 576
De Saabreda, D. 577
De Servi, L. 894
Dezallier d’Argenville, A. J. 850
Di Crollalanza, G. B. 570
Dilich, J. W. 578
Diodoro Siculo 579
Dix, O. 893
Du Hamel, G. B. 580
Du Laurens, A. 689
Engelgrave, H. 582
Ernst, M. 653
Escobar, R. 444
Estienne, C. 851
Euclide 585
Evans, F. J. O. 780
Expilly (de), J. J.
Fénelon, F. 781
Ferguson, J. 588
Fernel, J. 694
Ferrari, Enzo 440-442
Ferrari, Giovanni Battista 663
Ferretti, G. 589
Ficino, M. 590
Filangieri, G. 591-592
Filostene Oresteo 508
Flamm, P. 593
Flaubert, G. 594
Fludd, R. 595
Formiggini, L. R. 607
Francesconi, D. 597
Franciosini, L. 664
Frangipani, A. 598
229
Frisi, A. F. 732
Fumagalli, A. 733
Galeani Napione, G. 599
Gallo, A. 852
Galvani, G. 600
Gargano, F. 601
Gastaldi, G. 602
Gatteri, G. 603
Gazzola, G. A. M. 556
Gerdil, G. S. 613
Gerli, C. G. 614
Gilio, G. A. 615
Giovio, P. 617-621, 735-736
Girolamo da Palermo 665
Giulini, G. 737
Giulio Cesare, C. 527
Goldoni, C. 623
Gorter, J. 693
Goya, F. 512
Grandi, A. 624
Grandville 625-626
Gravesande, G. J. 627
Grisone, F. 557
Grose, F. 504
Grossi, T. 527
Guaineri, A. 690
Gualengo, G. 628
Guareschi, I. 629
Guérolt, G. 630
Guicciardini, F. 631
Guthrie, W. 608
Helmont (van), I. B. 691
Hero Alexandrinus 632
Hoffstadt, F. 509
Howard, W. 853
Iamblichus 633
Imhof, J. W. 492-493
Indagine, I. 634
Indice 635
Irico, A. S. 738
Joannes de Sacro Bosco 637-638
Juvellus, C. 636
Juvenalis, D. I. 639
Keill, J. 640
Kokoschka, O. 893
Kreihing, I. 641
Laffi, D. 783
La Fontaine (de), J. 642
La Leta, B. M. 593
Landi, O. 643
Latini, L. 644
Latuada, S. 738-739
Lavater, J. K. 692
Le Blanc, L. 693
Le Fevre de La Boderie, G. 659
Lemercier De Neuville, L. 648
Leontiev, A. L. 666
Leopardi, G. 649
Le Petit, J. F. 650
Lippi, L. 668
Livius, T. 669
Lockyer, J. N. 593
Loir, M. 784
Lombardi, G. F. 670
Lorenzini, F. 840
Lowe, E. J. 853
Lucretius Caro, T. 671
Maffei, S. 672
Magazzari, G. 673
Magazzini, V. 854
Maggio, P. 674
Malo, C. 785
Manzoni, A. 675
Mar Nicolosi, V. 622
Mariani, C. 439
Marmocchi, F. C. 609
Martin, B. 676
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Martinez de la Puente, J. 786
Martire, P. 790
Marulic, M. 677
Maspoli, C. 740
Mazzuchelli, F. 558
Mead, R. 710
Mérat, F. V. 708
Mercator, N. 716
Metastasio, P. 527
Metius, A. A. 718
Michelot, H. 787
Milani, L. A. 754
Modigliani, A. 654
Montanari, G. 755
Montesquieu (de), C. L. 591
Monti, Antonio 722
Monti, Vincenzo 527, 757
Moore, J. 607
Morigia, P. 743
Moschetti, A. 758
Muratori, L. A. 711, 759-762
Mutinelli, G. B. 806
Nicolò, B. 840
Nicolosi, G. B. 610
Niebuhr, C. 788
Obicini-Obizzino, T. 667
Oldoini, A. 800
Omero 527
Oppizzoni, G. 752
Ottin, N. I. 696
Ovidius Naso, P. 802
Pacini, E. 784
Padovani, G. 697
Paget, J. O. 803
Pagnini, G. 789
Pallavicino, S. 804
Paoletti, F. 847
Paoli, P. A. 805
Parini, G. 806-807
Parmentier, A. A. 847
Paroletti, M. 808
Pascoli, A. 698
Passerini, L. 495
Passi, C. 790
Pasta, A. 699
Paulus Aeginetus 700
Pedrazzini, C. 809
Peregrino, A. 840
Peri, G. D. 810
Pestalozzi, J. J. 713
Petrarca, F. 812
Pezenas, E. 813
Piantanida, S. 803
Picasso, P. 655
Piccioli, A. 856
Piccolomini, Alessandro 814
Piccolomini, Enea Silvio 815
Picinelli, F. 816
Pico della Mirandola, G. 817
Piens, F. 701
Pietrasanta, S. 496
Pinali, G. 820
Pisanelli, B. 821
Pona, F. 714
Ponzetto, F. 702
Popma, A. 824
Porta, C. 527
Potere operaio 825
Predari, F. 808
Prevost, P. 826
Ramusio, G. B. 791
Réage, P. 656
Rentzmann, W. 754
Repossi, A. 685
Rhind, W. 857
Ricca, E. 497
Riccioli, G. B. 827
Riccoboni, M. J. 828
Richard, J. 829
Ristoro d’Arezzo 830
Riva, U. 622
Robertson, W. 792
Rocca, B. 831
Rosmini (de’), C. 745
Rousseau, J. J. 591
Roux, J. 793
Rozier, J. B. F. 847
Rubetti, G. 833
Saint – Hilaire 703
Salmon, T. 794
Sand, M. 834
Sanfelice, A. 835
Sansovino, F. 836
Santapaulina, N. e L. 559
Sarnelli, P. 838
Sarpi, P. 841
Sarti, C. 870
Savino, E. 839
230
Scarselli, F. 877
Schück, A. 795
Sepp, C. 611
Serlio, S. 860
Sesti, G. B. 746
Settala, G. B. 747
Shakespeare, W. 861
Sinistra italiana 862
Siri, Vittorio 863
Slaughter, E. 581
Soardi, L. 757
Stéphane, M. 892
Svetonius, C. T. 865
Taddeo da Bologna 715
Tagliacozzi, G. 704
Tasso, T. 527
Temple-Leader, G. 871
Tindal, N. 605
Torniello, F. 872
Tournefort (de), J. 797
Trissino, G. 873
Uboldo, A. 514
Valerianus, I. P. 874
Valverde e Amusco (de), J. 705
Van Praet, J. 531
Vasari, G. 515
Veer (de), G. 798
Vegetius Renatus, F. 876
Verheyen, P. 706
Vero, G. B. 877
Verri, Gabriele 729
Verri, Pietro 749
Vertot, R. 878
Vespignani, R. 583
Vettori, P. 859
Vieillot, L. P. 842
Vincenzo da Filicaia 880
Vinci (da), L. 510
Visconti, Galeazzo 751
Visconti, Veronica 751
Visconti Borromeo Arese, G. 881
Vittorini, E. 882
Ward, S. 883
Wecker, J. J. 884
Weirotter, F. E. 885
Yriarte, C. 886
Zaccaria, J. D. 888
Zagata, P. 887
Zanotti, G. 516-517
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Condizioni di vendita
Conditions of sale
1 - Dati tecnici
I lotti posti all'asta sono di proprietà dei conferenti i quali ne hanno garantito la piena e libera
disponibilità e la legittima e lecita provenienza. Aste Bolaffi Ambassador - Archaion s.r.l. agisce
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I - Descriptions and Illustrations
Lots put up for auction are the property of the consignors, who have guaranteed the complete availability and legitimate and legal provenance of the lot. Aste Bolaffi Ambassador Archaion s.r.l. acts exclusively as a representative and in the name of each individual consignor.
The sale is contracted and effected only between the consignor and the purchaser of the lot.”
2 - Offerte
I lotti verranno aggiudicati al miglior offerente. Aste Bolaffi Ambassador - Archaion s.r.l. si
riserva il diritto di annullare l’aggiudicazione in caso di eventuali contestazioni.
Non si accettano offerte inferiori al prezzo di base.
Offerte «al meglio», «salvo visione» o che comprendono lotti in alternativa a quello indicato, non sono accettate. Il prezzo di partenza sarà quello indicato come base, salvo quando
non siano pervenute offerte diverse e più alte, nel qual caso il prezzo di partenza sarà quello della penultima offerta più alta maggiorata al massimo del 10%. In caso di uguali offerte per corrispondenza avrà la precedenza quella giunta per prima e in ogni caso esse hanno
priorità su offerte uguali in sala.
Contestazioni dovute a negligenza o errore nella compilazione di offerte scritte non saranno accettate. Gli scatti delle offerte saranno regolati a discrezione del banditore. Lo
scatto minimo sarà di 25 €.
Il banditore si riserva il diritto di ritirare, aggiungere, raggruppare o dividere i lotti, nonché
il diritto di rifiutare un’offerta in sala o inviata per iscritto.
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2 - Bidding
The present catalogue provides the auction starting price, expressed in euro, at the end
of each description. No bids will be accepted for any lot below its starting price. No
«without limit» bids, or «upon examination» bids or bids which combine two or more lots
will be accepted.
In case of higher absentee bids, the starting price will be calculated on the last but one
bid, plus 10%.
In case of equal absentee bids, the lot will be knocked down to the first bid received. Aste
Bolaffi Ambassador - Archaion s.r.l. is not responsible for mistakes in filling written bids.
The auctioneer shall have the right at his absolute discretion to refuse any bid, to
advance the bidding as he thinks fit (minimum advance 25 €), to withdraw or divide any lot and to combine any two or more lots.
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3 - Purchase price
The Buyer shall pay the following premium of the Hammer Price:
lots hammered from € 10,00 to € 50.000,00
25%
lots hammered from € 50.001,00 a € 200.000,00 22%
lots hammered from € 200.001,00 e oltre
20%
3 - Prezzo d’acquisto
L’acquirente corrisponderà su ogni lotto oltre al prezzo di aggiudicazione
i seguenti diritti d’asta:
lotti aggiudicati da € 10,00 a € 50.000,00
25%
lotti aggiudicati da € 50.001,00 a € 200.000,00
22%
lotti aggiudicati da € 200.001,00 e oltre
20%
4 - Payment
Upon sale of a lot, the Buyer shall at once pay to Aste Bolaffi Ambassador - Archaion
s.r.l. the Purchase Price, if present in the sale-room, and within seven days from receipt
of the invoice, if bidder is absent.
Aste Bolaffi Ambassador - Archaion s.r.l. reserves the right to impose a late charge of 0,5% per
month of the total Purchase Price if payment is not made in accordance with these conditions.
If the Buyer fails to pay for any purchased lot within 30 days after receipt of the invoice,
Aste Bolaffi Ambassador - Archaion s.r.l. shall, without further notice to the Buyer and at
its absolute discretion, be entitled to rescind the sale of that or any other lot sold to the
Buyer at the same or at any other auction, in addition to other remedies available by law.
Any delay in payment must be agreed and granted, at Aste Bolaffi Ambassador Archaion s.r.l. absolute discretion, prior to the sale.
4 - Pagamento
Il pagamento dovrà essere effettuato, per i presenti in sala, alla consegna dei lotti e per
gli acquirenti per corrispondenza entro 7 giorni dal ricevimento della fattura. Verranno conteggiati interessi di mora, salvo variazioni, del 0,5% mensile su tutti gli importi non pagati nei termini regolari. Qualora l’acquirente dopo 30 giorni dal ricevimento della fattura non
abbia ancora provveduto al saldo dell’importo dovuto, la casa d’asta avrà espressa facoltà
di risolvere il contratto, salvo il diritto di risarcimento del danno causato per l’inadempienza. Aste Bolaffi Ambassador - Archaion s.r.l. potrà concedere eventuali dilazioni di pagamento, in base ad eventuali accordi, che dovranno comunque essere formalizzati prima
dell’asta.
5 - Forwarding of lots
Upon request and when payment has been made in full by the Buyer, Aste Bolaffi
Ambassador - Archaion s.r.l. shall have the lots packed and forwarded to the Buyer at his
risk and expense. Buyers from abroad have also to pay duty and export taxes.
The Auction Houses will undertake to formulate the possible applications for export to
the competent State Authority. The Buyer shall pay at the moment of the receipt of the
invoice. The necessary authorisations will be obtained within 6 and 8 weeks.
5 - Spedizione
A richiesta e a pagamento avvenuto i lotti potranno essere spediti per assicurata a rischio
e a spese dell’acquirente. Sono pure a carico dell’acquirente le spese doganali e di esportazione. Le eventuali domande di esportazione saranno formulate dalla casa d’aste per
conto dell’acquirente ai competenti Organi dello Stato. L’acquirente sarà tenuto a pagare
il corrispettivo al momento del ricevimento della fattura. Per ottenere le necessarie autorizzazioni sono necessarie generalmente dalle 6 alle 8 settimane.
6 - Reclami
"Aste Bolaffi Ambassador - Archaion s.r.l. prenderà in considerazione reclami solo con
riguardo a contestazioni sulla autenticità dei lotti, sulla esistenza di gravi vizi o difetti occulti e/o sulla non conformità tra i lotti acquistati e quelli descritti in catalogo d'asta. Eventuali
reclami dovranno essere comunicati a mezzo lettera raccomandata A.R. entro 15 (quindici) giorni di calendario decorrenti:
(i) per le vendite effettuate nei confronti di partecipanti presenti in sala, anche se tramite
agenti, commissionari o intermediari, dalla data di consegna del lotto all'esito dell'asta;
(ii) per le vendite effettuate tramite offerte per corrispondenza o offerte telefoniche, dalla
data di ricezione del lotto a mezzo corriere.
Non si accettano in alcun caso reclami:
(a) per vizi o difetti espressamente citati in catalogo o facilmente riscontrabili dalla
fotografia del lotto;
(b) inerenti a lotti multipli quali collezioni o accumulazioni di qualsiasi tipo;
(c) inerenti a lotti eterogenei di francobolli non singolarmente descritti;
(d) inerenti a lotti esplicitamente richiamati in catalogo d'asta con la clausola "da
esaminare";
(e) inerenti allo stato di conservazione dei lotti essendo la valutazione di tale elemento del tutto soggettiva ed essendo la vendita soggetto alla clausola "come visto
e piaciuto";
(f) per vizi o difetti imputabili a condotta dell'acquirente successiva alla
consegna del lotto.
Aste Bolaffi Ambassador - Archaion s.r.l. darà un riscontro scritto ai reclami entro
60 giorni dalla ricezione degli stessi.
Aste Bolaffi Ambassador - Archaion s.r.l. accetterà i reclami solo nel caso in cui a giudizio
dei due periti nominati da ciascuna parte il lotto risultasse non autentico, affetto da gravi
vizi o difetti occulti e/o sulla non conforme a quello descritti in catalogo d'asta. In tal caso
sarà dovuta all'acquirente solo la restituzione delle somme corrisposte per l'acquisto e la
consegna del lotto essendo espressamente escluso, fatto salvo il caso di dolo o colpa
grave, ogni risarcimento o rimborso."
9 - Codice Beni Culturali
Per i lotti che dovessero essere oggetto della comunicazione di avvio del procedimento
per la dichiarazione di interesse culturale di cui all'articolo 14 e ss. del D. Lgs. 42/2004,
i conferenti e gli acquirenti sono soggetti all’osservanza delle relative disposizioni vigenti
e, in tal caso, Aste Bolaffi Ambassador - Archaion s.r.l., a sua esclusiva discrezione, potrà
procedere ad un'aggiudicazione temporanea del lotto.
6 - Claims
Aste Bolaffi Ambassador - Archaion s.r.l. will consider only those claims regarding disputes over authenticity of lots, the existence of serious flaws or concealed defects and/or
the non-conformity of the lot purchased to that described in the auction catalogue.
Possible claims should be sent by registered post within 15 calendar days:
(i) from the date of the consignment of the lot following the auction, in the case of
purchases effected by those present in the auction hall, including those represented by agents, commission agents or intermediaries;
(ii) from the date of the receipt of the lot delivered by courier, in the case of purchases effected by offers via correspondence or by telephone;
No claims will be considered in cases:
(a) pertaining to flaws or defects expressly described in the catalogue and easily
discernable in photographs of the lot;
(b) pertaining to multiple lots such as collections or accumulations of any kind;
(c) pertaining to assorted lots of stamps not described individually;
(d) pertaining to lots explicitly described in the auction catalogue as “to be examined”;
(e) pertaining to the state of conservation of lots, the evaluation of such state being
subjective and sales subject to the clause “as seen and found acceptable”;
(f) pertaining to flaws and defects attributable to the purchaser’s actions successive to consignment of the lot.
Aste Bolaffi Ambassador - Archaion s.r.l.r will respond in writing to the claim within 60
days of receipt.
Aste Bolaffi Ambassador - Archaion s.r.l. will honour claims only in cases in which the lot
is judged by two experts named by each party to be not authentic; to be affected by
serious flaws or hidden defects; and/or to not conform to that described in the auction
catalogue. In such cases the purchaser will be refunded only the amount of money corresponding to the purchase, refund or reimbursement of the cost of delivery of the lot
being expressly excluded, except in case of fraud or serious negligence.
7 – Cultural Interest
For lots for which notice has been given that the procedure to declare said lot of cultural interest has commenced, in accordance with art. 14 forward of D. Lgs. 42/2004, the
consignors and purchasers are subject to the relative ordinances in vigour, and in such
cases the Auction House Bolaffi Ambassador, at is exclusive discretion, can proceed to a
temporary assessment of the lot.
By bidding at auction, whether present in person or through an agent, by written bid,
telephone or other means, the Buyer agrees to be bound by these Conditions of Sale.
In case of dispute, the Law Courts of Milano shall have exclusive jurisdiction.
Con l’invio del proprio ordine d’acquisto, o l’offerta in sala,
l’acquirente accetta integralmente tutte le condizioni di vendita sopraelencate.
Per ogni controversia è competente il Foro di Milano.
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cravatta
“Unità d’Italia”
cravatte bolaffi
cravatte da collezione
COP CAT ASTA AUTOGRAFI 3-2012_Layout 1 02/03/12 08.41 Pagina 2
ASTE BOLAFFI AMBASSADOR
Una collaborazione Umberto Allemandi & C. e Giulio Bolaffi Editore
Elogio della
I SEMESTRE 2012
PAROLA SCRITTA
Invito alla filografia
LIBRI ANTICHI E AUTOGRAFI
MILANO 29 MARZO 2012
Che cos’è la filografia?
È la ricerca e la raccolta di ogni traccia
che documenti la storia della scrittura
e della comunicazione umana, dalle tavolette assiro babilonesi
00
alla
corrispondenza
viaggiata nello Spazio, passando per i papiri egizi,
euro
le pergamene medievali, le lettere commerciali, che hanno solcato gli oceani e,
ovvia
ovviamente
amente per il francobollo,
ollo, vero “motore” della
la parola scritta.
Dall’intrecciarsi di questi elementi nasce l’ordito del nuovo elegante volume
edito da Umber
to Allemandi & C. in collaborazione con la Giulio Bolaffi Editore.
Umberto
1
156
56 pag
pagine
ine di g
grande
rande formato, a colori, con la prefazione del professor Guido Davico Bonino.
35,
FILATELIA
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TORINO
18/19 MAGGIO 2012
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ASTA BOLAFFI AMBASSADOR LIBRI ANTICHI E AUTOGRAFI 29 MARZO 2012
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Lotto 704
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