Il Presidente riprende la trattazione dell’argomento in oggetto, la cui discussione è iniziata nella seduta
del 21 aprile 2009.
(Durante la discussione entrano in aula gli assessori Carnevali, Fusi, Macario e i consiglieri Belotti, Ceci,
Crescini, D’Aloia, Frosio Roncalli, Lanzani, Maggioni, Moro, Paparo, Turconi ed escono i consiglieri
Gargano, Veneziani; sono presenti n. 36 consiglieri).
CONSIGLIERE RAG. REDONDI:
Signor Presidente, c'è un po' aria di vacanze, di smobilitazione generale, però cerchiamo di dare il
contributo anche sul bilancio consuntivo.
Nella relazione, al punto “Bilancio e tributi”, si mette particolarmente in evidenza la diminuzione
dell'autonomia finanziaria ed il perdurare di una situazione di iniqua distribuzione delle risorse finanziarie; è
un tema, come si sa, a noi molto caro perché riguarda la questione dell'autonomia finanziaria: vuol dire che
sono aggiunte imposte, tasse, eccetera, rispetto a quelle che noi versiamo allo Stato centrale. Si è perciò
d'accordo su quanto scritto perché è dal 1977, in base alla famosa spesa storica, che i comuni virtuosi, come
è Bergamo, sono discriminati rispetto a chi ha scialacquato e continua a farlo anche ora.
E finché non si raggiungerà il federalismo fiscale, auspicato anche dall'assessore Guerini ieri sera e che
mi auguro venga votato in aula al Senato settimana prossima, i comuni come Bergamo non sapranno mai
quali risorse certe avranno e dovranno arrivare all'ultimo momento con introiti non definiti. Questo è un
problema che abbiamo sempre rimarcato; ci vorranno ancora anni per arrivare a questo federalismo fiscale
perché c'è tutta una burocrazia di mezzo, le leggi attuative e così via, però effettivamente il sentiero è stato
tracciato ed evidentemente bisogna aspettare che si arrivi alla conclusione, sperando sia nel più breve
tempo possibile e senza intoppi di parte.
Per quanto riguarda il bilancio consuntivo, le entrate che risultano maggiorate di 1.400.000 euro derivano
praticamente da alcuni trasferimenti dovuti che sono venuti dallo Stato, come l'ICI; dalla Regione si è avuta
invece una diminuzione però sul totale fra Stato e Regione, come si evince dalla relazione, ci sono stati
285.000 euro in meno compensati da un maggiore trasferimento da parte di altri enti per un totale di 597.000
euro.
I contributi da parte di organizzazioni comunitarie e internazionali sono sempre pari a zero. Questo è un
problema di sempre, Bergamo non è mai riuscita ad avere questi contributi internazionali, o eventualmente
comunitari, e noi siamo sempre qui a chiedere come mai città anche del nord, città come la nostra virtuose
dal lato del bilancio, riescono ad ottenere, appunto, su alcuni progetti questi contributi internazionali e da noi
non si riesce.
L'organo dei revisori dei conti mette in evidenza che la situazione economica si va progressivamente
deteriorando nel corso degli esercizi, tanto è vero che si passa dal 2006 con un più 3.824.000 euro a meno
3.758.000 euro per quanto riguarda il 2008.
Inizialmente, però, il deficit dell'esercizio come previsione era di 6.800.000 euro e ad oggi si è arrivati a
oltre 7 milioni di deficit, perciò una cifra piuttosto elevata che è stata ripianata, come ha detto l'Assessore ieri
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sera, dal buon andamento delle entrate extratributarie, dal gettito ICI che si doveva avere per i mancati
introiti delle case rurali e da altre soluzioni strane che lo Stato aveva organizzato per quanto riguardava l'ICI,
mentre la gestione finanziaria segna un più 2.800.000 euro.
Riguardo alle spese correnti nella previsione era attesa una diminuzione di spesa di 2 milioni di euro, che
avrebbe dovuto compensare le minori entrate per la diminuzione dell'addizionale IRPEF, diminuzione
soprattutto prevista nel settore sociale per contributi ad enti o associazioni.
Quando è stato presentato il bilancio preventivo, noi avevamo detto che era un po' un libro dei sogni,
perché la diminuzione di 2 milioni di euro per le spese correnti era impossibile, e difatti così è stato, perché
rispetto al consuntivo 2007 c'è stato un aumento di ben 3 milioni di euro nel consuntivo 2008.
Era prevedibile, è stata una questione solo d’immagine, ma in effetti le spese sono aumentate e di molto,
perciò la rigidità della spesa corrente è ancora aumentata, dal 35,70% del 2007 al 37,05% e questa rigidità
della spesa corrente preclude, logicamente, interventi nei servizi perché effettivamente le possibilità non ci
sono. Nel settore sociale la dotazione dei servizi evidenzia la stessa cifra di 7.500.000 euro come quella del
2005; forse qui ci sono dei dati che non si possono eventualmente avere perché sono andati in altri settori,
però sentiamo eventualmente l'assessore se alcune cifre sono passate in altri settori o meno, mentre la
funzione del settore sociale, cioè tutto il settore sociale, diminuisce di 2 milioni di euro. Anche qui aspetto
lumi eventualmente dall'assessore, se questi dati della diminuzione di 2 milioni sono dovuti a trasferimenti in
altri settori per altre iniziative.
La spesa per l’Agenzia Comunicazione ammonta a quasi 411.000 euro, rispetto al 2007 c'è stato un
incremento di 100.000 euro, ma questo è dovuto, penso, alla questione elezioni, al libretto che è stato
mandato nelle case e iniziative di questo genere; comunque il settore comunicazione costa più di 400.000
euro: è una cifra, direi, piuttosto consistente.
I proventi derivanti dalle sanzioni amministrative sono diminuiti di 232.000 euro - totale 5.300.000 euro mentre è aumentata la spesa della Polizia municipale; perciò ci sono più agenti in servizio all'esterno però,
effettivamente, con il caos del traffico che c'è, si è avuta una diminuzione delle entrate dovute a questi fattori.
E qui arriviamo alla nota dolente - manca come al solito l'assessore – le spese relative al campo turistico
sono aumentate, rispetto al 2007, di ben 14.000 euro, cifre ridicole perché siamo passati a 176.000 euro, più
le spese per l'Agenzia a carattere provinciale del turismo della media pianura che sono spese che entrano in
altre iniziative, però effettivamente i risultati sono piuttosto scarsi; va bene che l'Assessore ci dice tutte le
volte che ci sono altri eventi che possono eventualmente portare maggiori turisti però il turismo, è calato
anche per la crisi, ma effettivamente - a detta, appunto, di persone che ne parlano con articoli sul giornale manca un progetto, sia a carattere comunale che a carattere provinciale, nonostante abbiamo la fortuna - o
sfortuna dipende dai punti di vista - di avere l'aeroporto.
Gli interessi passivi ed oneri finanziari sono 7.200.000 euro, pari a circa il 7% delle entrate correnti,
mentre nel 2007 erano del 4,90%, perciò anche qui si è avuto un aumento di spesa non indifferente.
Gli oneri straordinari, che sono i debiti fuori bilancio, sono aumentati di 1.600.000 euro soprattutto per la
questione del debito fuori bilancio della tangenziale est che come sappiamo ci è costata, oltre a questo
debito fuori bilancio, praticamente anche la perdita di somme di denaro da parte della Regione, Camera di
Commercio e così via.
E qui veniamo alla nota dolente delle spese in conto capitale. Dalle previsioni iniziali pari ad 83 milioni di
euro, si è arrivati a somme impegnate per soli 39.500.000 euro, di cui per le vere opere pubbliche dagli
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iniziali 73.900.000 euro a soli 30.112.000, dei quali 8 milioni e mezzo traslati dal 2007. Ora, lo scostamento
fra le previsioni definitive e le somme impegnate è solo del 35,68%, pari a 21.800.000 euro contro i
61.349.000 del definitivo, cioè c'è uno scostamento molto elevato che, effettivamente, lascia pensare che le
cose non siano andate per il verso giusto.
Qui direi che ciò è dovuto al finanziamento delle previsioni iniziali delle opere pubbliche che era stato
previsto per 19.600.000 euro attraverso la vendita delle azioni dell'autostrada Serenissima e per 32.800.000
euro mediante altre alienazioni da individuare. Ora, queste altre alienazioni da individuare bisogna ancora
individuarle, perché data la situazione in cui si è trovato l'assessore Fornoni effettivamente mancavano
queste possibilità di fare opere pubbliche, mentre nel consuntivo le alienazioni sono solo pari a 24.100.000
euro con uno scostamento notevolissimo.
In conclusione, per quanto riguarda le entrate da trasferimenti in conto capitale, sono diminuite della
bellezza del 40% e le entrate da prestiti, praticamente, non ci sono state perché non ci sono state neanche
le opere pubbliche. Le spese in conto capitale di conseguenza sono diminuite del 36% e il rimborso prestiti
del 53%, perciò direi che è stato un anno particolarmente negativo per quanto riguarda le opere pubbliche,
come in effetti si vede dai dati.
Però un investimento il Comune l'ha fatto: ha comprato quattro macchine, tre Audi 60 e una Mercedes di
prestigio, per un valore esattamente di 121.662 euro. Io non sto a dire se è stato un affare o meno, però
effettivamente queste macchine arrivano a fine mandato e siccome a fine mandato ci sono anche dei
consiglieri che possono diventare sindaci o magari presidente, il Sindaco poteva invitare i candidati sindaci a
vedere, eventualmente, se era di loro gradimento questo marchio, per esempio Anghileri, poteva
eventualmente volere il Mercedes con il portabiciclette perché effettivamente, siccome va tanto in bicicletta,
poteva essere utile anche a questo; comunque è stata fatta questa spesa, quattro macchine di
rappresentanza mi sembrano eccessive, però insomma ci dica perché erano necessarie quattro macchine:
non lo dirà.
I residui attivi, crediti accertati e non riscossi, ammontano alla bellezza di 53.323.000 euro e se si va a
vedere nel rendiconto del consuntivo 2008 si vedono, appunto, delle cifre che sono elevatissime. Così anche
riguardo ai residui passivi, perché le somme impegnate e non pagate ammontano a 70.429.000 euro; anche
queste sono cifre piuttosto elevate per quanto riguarda il 2008, che sono evidenziate nel rendiconto e che
lasciano abbastanza perplessi.
Per quanto riguarda la gestione straordinaria, il risultato è un netto negativo di 70 milioni di euro dovuto al
valore di mercato delle azioni A2A, che è diminuito di questo valore, pari a 78.700.000 euro; forse non
abbiamo bisogno di vendere, logicamente è un capitale che deve rimanere lì però in un anno è sceso di una
cifra piuttosto consistente, anche se bisogna dire che i dividendi di questa società hanno permesso al
comune di Bergamo, come è successo anche nel passato, di avere 10 milioni di euro di cui 4 una tantum e
perciò non ripetibili, per cui difficilmente si potranno avere queste entrate negli anni prossimi.
Poi nel rendiconto si vede che, praticamente, le circoscrizioni non erano così una “casta” che doveva
essere portata a tre circoscrizioni dalle sette che erano prima, perché effettivamente era un costo
elevatissimo; se era un costo elevatissimo in altre città la nostra, che è sempre stata virtuosa, aveva un
bilancio sulle circoscrizioni molto basso e molto contenuto e praticamente - lo ripetiamo per l'ennesima volta
- questa differenza che noi andiamo a risparmiare per queste quattro circoscrizioni in meno, viene impiegata
per un bilancio partecipato che, effettivamente, costerà di più di questo tipo di soluzione.
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La mobilità con l'assessore Cattaneo devo dire che è stata un po' un disastro, perché effettivamente non
c'è stato alcun miglioramento per quanto riguarda la viabilità, sono state fatte alcune zone 30 che,
effettivamente, hanno lasciato perplessi i cittadini per come sono stati spesi i soldi e alcune ZTL che
potevano benissimo essere diminuite come orari a certe fasce, soprattutto per non creare disagio in altre
zone della città.
In ogni caso anche quello delle piste ciclabili è un altro risultato direi negativo per quanto riguarda le piste
ciclabili nella zona centrale, perché se andiamo a vedere sono piccoli pezzi di pista che vengono realizzati
con notevoli spese e che non servono a niente, anzi hanno fatto ridere moltissima gente praticamente;
effettivamente queste erano spese che potevano benissimo essere evitate, o magari utilizzate per il
miglioramento dei servizi delle piste ciclabili all’esterno, nella fascia periferica dove effettivamente c’erano
maggiori possibilità.
Ecco io ho concluso, ringrazio l’assessore Guerini e la dottoressa Pasini per la pazienza che hanno avuto
in questi anni nel sentire noi consiglieri. Ringrazio il Presidente, il Sindaco lo ringrazierò dopo quando
entrerà, gli altri consiglieri, l’assessore Guerini, con il suo stile inglese che contrasta con altri stili della sua
maggioranza, lo saluto perché è una persona corretta e gli auguro di vederci al Balzer a bere il caffè.
CONSIGLIERE RAG. CORRÀ:
Sentito di nuovo il consigliere Redondi sul bilancio, gli voglio rendere un plauso perché vedo che per
quanto riguarda l’esame analitico delle voci forse è uno dei più attenti, è uno di quelli che sicuramente ci
spende più tempo; sono meno d’accordo con lui per quanto riguarda le considerazioni che trae alla fine che,
peraltro, non c’entrano molto col bilancio se non indirettamente.
Diceva adesso, per esempio, che sul discorso delle zone 30 la popolazione è perplessa; allora le zone
30, tanto per ricordarlo, sono state discusse con le circoscrizioni, con i comitati creati apposta per discutere
le zone 30 quartiere per quartiere, in quasi tutti i casi è stata svolta una fase sperimentale a cui poi seguiva
una fase definitiva per il posizionamento dei segnali e quant’altro, quindi non so cosa si poteva fare di più
per renderle più perfette.
Dopodiché nulla è perfetto e tutto si può perfezionare, ma dare un giudizio negativo su questa cosa, lo
ripeto, mi lascia un po’ perplesso; però devo riconoscere che per quanto riguarda l’analisi sul bilancio è
puntuale e attento, io sarò molto più breve.
Allora, questo è l’ultimo bilancio consuntivo del mandato, quindi quello che suggella gran parte del lavoro
svolto in questi cinque anni. Personalmente devo avere schiacciato la tastiera per votare circa o più di 1.400
volte, non lo sapevo, ma la notizia mi viene fornita dal collega Paganoni, quindi mi sono chiesto se l’ho
schiacciata dalla parte giusta: mi sembra di sì.
Approdato in quest’aula, ho sentito per mesi le opposizioni che accusavano questa maggioranza di non
essere in grado - data la cosiddetta variegata composizione - di affrontare i grandi temi della città. Il cavallo
di battaglia era che non saremmo durati nel tempo; a parte il peccato originale della tangenziale est, non
avevamo la capacità di affrontare temi come Astino, Gleno, Donizetti, Teatro Sociale eccetera, tutti temi sui
quali loro erano stati bravi, cioè li avevano lasciati lì esattamente dove stavano.
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La variegata composizione della maggioranza ha retto benissimo, lo dicono i numeri. A parte la
tangenziale est, Astino, Gleno, Donizetti, Teatro, eccetera, segnati dai bilanci consuntivi di ogni anno
tassello dopo tassello, oggi questa maggioranza può presentarsi ai cittadini bergamaschi presentando un
rendiconto generale che dimostra di avere ottemperato al programma elettorale fatto, essenzialmente, non di
grandi opere ma di tanti diffusi interventi sulla città, di ascolto dei problemi dei cittadini, di rivitalizzazione
delle periferie.
Tra interventi portati a termine, compresi quelli ovviamente avviati da amministrazioni precedenti,
interventi in corso ed in fase di avviamento, ne viene fuori non solo il fatto di avere rispettato il programma di
mandato, ma di avere avviato, questa sì, una grande opera, quella di avere fatto e posto basi per dare un
volto più moderno a questa città.
Per verificare questo basta scorrere l’indice sui provvedimenti approvati, ne cito i principali: le opere per il
verde, i programmi d’intervento per le aree dismesse, la perimetrazione del PLIS fatta l’altro giorno, l’accordo
di programma per Astino, il nuovo Gleno, la portata alla realizzazione, dopo lustri di precedenti discussioni,
dell’apertura dello spazio nuovo Polaresco, il reperimento delle risorse per avviare il risanamento della zona
del Carmine e l’ex carcere di Sant’Agata, area dimenticata da decenni e che da sola pare sia il 25% di città
alta.
Non vado avanti con l’elenco perché basta guardare le relazioni che si trovano, ma persino realizzazioni
piccole stanno a significare la nostra attenzione; a titolo d’esempio abbiamo aperto il sottopasso della
stazione ferroviaria che si attendeva da millenni, piazza Aquilea, tanto per citare i quartieri periferici su cui
non si faceva nulla, è stata risanata anche grazie al fatidico intervento previsto per la Guardia di Finanza.
Questo, dicevo, è solo un elenco messo giù in fretta, ma una cosa voglio dire: a fronte delle difficoltà
economiche che si vedono chiare non solo nella relazione dell’assessore Guerini ed esposte chiaramente in
bilancio, prima ancora dei numeri emerge la capacità di questa amministrazione di dialogare con le forze
vive e con le risorse che ha questa città. Lo è per l’urbanistica dove si è saputo, attraverso la contrattazione,
trovare risorse per la soluzione di problemi che riguardano la città. Lo stesso ragionamento, su un piano
diverso, riguarda servizi sociali e servizi educativi, in questi settori sono certo importanti le cifre erogate, che
non sono mancate, ma qui si è posta una grande attenzione ad organizzare la rete della sussidiarietà per
coinvolgere la rete delle associazioni, del volontariato, di tutti coloro che sul territorio danno una mano a
risolvere i problemi.
Tutto questo, per tornare ai conti del bilancio, dentro un sistema creato da diverse leggi finanziarie che
restringe le risorse agli enti locali, senza distinzione fra enti virtuosi e non, com’è stato detto molte volte da
tutti, con il cambiamento continuo della valutazione, dei patti di stabilità che crea problemi tra la stesura di
bilanci preventivi e quelli consuntivi e con tutti i problemi che ne derivano per quanto riguarda la
programmazione, come giustamente ha ricordato nella sua relazione l’assessore Guerini.
A fronte di tutto questo, occorre dare atto del buon lavoro dei tecnici dei servizi finanziari; ne danno
testimonianza i parametri obiettivi dove si vede, se si vuol guardare a pagina 116 del rendiconto, che gli otto
parametri richiesti per certificare la condizione di non deficitarietà dell’ente sono centrati tutti, mentre si vede
che calano sia i residui attivi e passivi che, assieme ai parametri che dimostrano maggiore velocità nella
gestione sia delle entrate che delle spese, dimostrano a mio avviso incrementata efficienza amministrativa.
Le forze di Governo continuano a sbandierare il federalismo, ma qui in bottega i comuni hanno possibilità
impositive ed autonomia quasi nulla, vedere la voce ICI su cui non è il caso di insistere perché ne abbiamo
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parlato a lungo, o se si vuole guardare dentro appena meglio nelle cifre, si vede che l’autonomia finanziaria
del nostro Comune si è ridotta da 63% a 57% nel giro di un anno. A fronte delle sempre minori entrate da
parte di Stato e Regione, per questo bilancio 2008 si è potuto non fare ricorso a mutui, creando debiti che
poi i cittadini devono pagare, solo per due fattori, tra virgolette, fortunati. Per la parte corrente del bilancio 4,2
milioni di euro derivanti dall’operazione A2A, operazione che non si ripete, e per le spese in conto capitale
con i circa complessivamente 34 milioni di euro derivanti dall’alienazione delle azioni società autostrada e
dai proventi delle concessioni edilizie. Senza queste sopravvenienze il bilancio si poteva fare solo con
l’indebitamento o con il taglio drastico dei servizi.
Un’osservazione sulle spese in conto capitale, forse qualcuno – l’ha già fatto Redondi – potrà obiettare
che la cifra di circa 40 milioni di euro non è altissima, ma a parte quanto detto sulle possibilità di bilancio,
l’elenco delle opere fatte in questo mandato fa giustizia di tutto.
Per quanto riguarda il conto del patrimonio c’è una riduzione di 70 milioni di euro dovuta essenzialmente
al calo delle quotazioni di A2A, riduzione frutto in buona parte della crisi finanziaria in atto. Questo non
cambia di alcunché il giudizio da dare sull’originaria operazione BAS; sul mercato dell’energia, delle risorse
primarie come l’acqua e quindi per le utility ad esse collegate è in corso un’autentica guerra di mercato
giocata sui tavoli, che non sono quelli dell’amato paesino di campagna.
Ritenendo quindi di aver pigiato la tastiera dalla parte giusta, Sinistra Democratica dichiara il proprio voto
favorevole.
Essendo l’ultima riunione ed avendo la parola voglio salutare tutti i consiglieri con una sorta di auspicio o
considerazione anche; io nel mio piccolo vengo dal mondo dell’industria e più volte ho considerato che quelli
che siedono in quest’aula, che siedono onorevolmente, principalmente sono insegnanti, avvocati, architetti;
del mondo produttivo, salvo qualcuno che li rappresenta indirettamente, non c’è nessuno. D’altra parte mi
chiedo come farebbe l’imprenditore di una piccola industria, che ha venti, trenta persone da guidare, a
sedere in questo Consiglio.
Certo c’è una parte della città che in questo Consiglio secondo me non è rappresentata e che
occorrerebbe che tutte le forze politiche, da una parte e dall’altra, facessero uno sforzo per far sì che ci sia
qualcuno di questo mondo, mondo manifatturiero, commerciale, artigianale, settori che sono l’asse portante
della città dal punto di vista economico e che purtroppo qua non si vedono.
CONSIGLIERE AVV. RICCARDI:
Io voglio rassicurare i due o tre colleghi che seguiranno il mio intervento, che cercherò di essere breve o
di contenermi nel massimo di cinque minuti. Non parlerò quindi del bilancio, anche perché in questi anni
penso che i nostri bilanci siano stati difficilmente attaccabili, sia perché sono aumentate le entrate e sia
perché sono aumentate le spese, soprattutto in alcuni settori.
Se, infatti, prendiamo solamente il prospetto dell’andamento storico della dotazione dei servizi, notiamo
come dal 2004 al consuntivo 2008 ci sia stato un incremento di più del 20% e quindi di molto superiore
all’inflazione, ma a questo, secondo me, correttamente bisogna aggiungere i 13 milioni dell’istituzione per i
servizi alla persona, che non si trovano nei bilanci precedenti al 2007, e 1.500.000 euro della BOF.
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A tal proposito, anche se parlare della BOF magari non è sicuramente augurale, vorrei sapere se per
esempio Forza Italia, che in alcuni convegni ha cercato di attaccare la nostra società dicendo che toglie
clienti ai privati, e dal momento che la BOF nel 2008 ha avuto un aumento di ricavi di oltre il 30% rispetto al
2007, se l’opposizione, il candidato sindaco Tentorio intende proseguire nel tenere sul mercato questa
società.
Io poi voglio fare una sola considerazione ed è quella un po’ ricorrente della BAS, della fusione, perché si
continua a distanza di cinque anni ancora a parlarne. Io ho visto addirittura su YouTube, c’è un’intervista
online di un esponente di Alleanza Nazionale, non so se si chiama ancora così o Partito della Libertà, il
quale continua a dire che il comune di Bergamo ha svenduto la BAS, a distanza di cinque anni, e che i
cittadini di Bergamo avrebbero perso 4.000 euro a persona per il fatto che le azioni si sono ridotte.
Ebbene, questo è un ragionamento che assolutamente non sta in piedi perché le azioni, lo sappiamo, non
le vendiamo, non le abbiamo comprate né le vendiamo, ma se si dovesse seguire questo discorso
dovremmo dire che nel momento in cui le azioni erano a 190 milioni ogni cittadino aveva guadagnato 8.000
euro e che adesso ha perduto 4.000 euro, quindi bisognerebbe fare questo discorso in modo completo, cioè
abbiamo guadagnato 8.000 euro e ne abbiamo perso 4.000, però le azioni, il discorso borsistico – secondo
me – è un discorso che non ci compete, è un problema che riguarda la crisi finanziaria, le azioni stanno lì,
nel momento in cui il comune di Bergamo penserà di venderle farà una scelta e in quel momento si avrà il
prezzo effettivo delle azioni.
Però io mi sono documentato perché in questi anni ho sentito vari slogan, perché ogni tanto si viene fuori
con degli slogan, soprattutto sulla BAS, dicendo: “Sì, anche la BAS negli anni precedenti aveva distribuito
dividendi”. Sono andato a consultare i vari bilanci, ebbene la BAS negli anni precedenti ha distribuito zero
dividenti, quindi non ha distribuito alcun dividendo. Ci sono i dati qua, ci sono i dati che adesso distribuirò; il
primo dividendo distribuito è stato nel 2004 ed è stato un dividendo post fusione di 2 milioni e mezzo, da
allora questo matrimonio di cui si è parlato come di una svendita ha...
(Il consigliere Baraldi interviene fuori microfono)
PRESIDENTE:
Per favore, consigliere Baraldi.
CONSIGLIERE AVV. RICCARDI:
I soldi veri, non quelli della borsa che vanno e vengono, ma quelli che sono lì, sono un patrimonio di
80/90 milioni di euro allo stato attuale (poi dirò anche quanto ci avrebbe fruttato l’accordo con ACSM di
Como). Ebbene, in questi cinque anni invece questo matrimonio, che è stato attaccato pesantemente in
quest’aula con slogan, ha fruttato dividendi, quindi soldi veri ai cittadini della nostra città, per 31 milioni di
euro, dico 31 milioni di euro, sono più di 60 miliardi di lire. E’ questo secondo me l’atto più grande di
saggezza di questa amministrazione, aver fatto un matrimonio che ha portato ricavi, che ha portato dei ricavi
nelle casse del Comune.
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Io mi auguro che quest’anno a questi 31 milioni probabilmente fra qualche giorno si aggiungeranno
ancora altri 5 milioni, mi auguro che negli anni futuri ci siano ancora dividendi, però questa è stata la linfa
vitale di questa amministrazione, i soldi dei dividendi, mentre se confrontiamo le due amministrazioni,
l’amministrazione Tentorio-Veneziani e quella Bruni, abbiamo che i dividendi nei cinque anni
dell’amministrazione Tentorio sono stati di 1.364.480,94 euro questi sono i dividendi della vecchia
amministrazione.
Poi il consigliere Tentorio, Corriere della Sera del 22 maggio 2003, diceva: “Abbiamo diverse possibilità,
alla fine abbiamo optato per aggregare la BAS – quindi il matrimonio si voleva fare – ad un’azienda quotata
in borsa, che consentisse di gestire a livello paritario le società frutto della fusione. L’ACSM di Como è stata
la risposta idonea alle nostre esigenze”. Allora, vediamo l’ACSM di Como quanto vale oggi. L’ACSM di
Como vale, a proposito di soldi, di quanto è il valore dei capitali, vale come capitale 46 milioni; se ci fosse
stata la BAS si sarebbe raddoppiato, quindi noi avremmo avuto un capitale in borsa di 23 milioni di euro, e
sapete cos’ha distribuito l’ACSM di Como? Avrebbe distribuito, secondo il 50% delle nostre azioni, 1.287.000
euro, voglio dire questa è la differenza fra il matrimonio con Brescia - Milano ed il matrimonio con Como.
Quest’operazione ha portato ad avere ricavi, dividendi per 31 milioni di euro, la fusione con ACSM di
Como ci avrebbe portato in cinque anni al massimo 5/6 milioni di euro, queste sono le differenze, se questa
non è stata una scelta fatta con saggezza ditemi voi. Io voglio concludere, non vado oltre, comunque sono
dei documenti che metterò a disposizione anche del consigliere Tentorio.
Ne approfitto anch’io per salutare tutti i colleghi e voglio fare un saluto particolare al nostro capogruppo
Eugenio Aversa. Quando l’abbiamo eletto, l’abbiamo eletto perché era il più esperto di noi, adesso a
distanza di 5 anni, posso dire che era il migliore di noi.
CONSIGLIERE SIG.RA VARINELLI:
Noi esprimiamo parere favorevole alla delibera, anticipando così la dichiarazione di voto, perché
ravvisiamo nella relazione della Giunta al rendiconto della gestione 2008, coerenza rispetto agli obiettivi
programmatici dichiarati, che vedono sostanzialmente perseguiti gli obiettivi, in particolare quelli relativi ai
servizi alla persona, sia in termini di tutela dal punto di vista sociale e della sicurezza, sia in termini di
potenziamento dei servizi culturali ed educativi.
L’Assessore nella sua relazione ci ha ricordato come il 2008 sia stato, in sintesi, caratterizzato da
mancata certezza sulle risorse, confusione, contraddittorietà, discontinuità negli interventi legislativi, con la
conseguente difficoltà a redigere i bilanci.
Una situazione simile pone dei pesanti interrogativi sulla coerenza tra il dichiarato politico di questo
Governo ed i fatti concreti che, come già avevo avuto modo di dire in sede di bilancio di previsione, se da un
lato sventola la bandiera del federalismo fiscale, dall’altro mortifica le autonome locali soffocandone la
capacità di spesa. Emblematiche al riguardo mi sono sembrate le dichiarazioni del sindaco di L’Aquila, che
in un’intervista televisiva a chi lo interpellava sull’utilizzo dei fondi per le manutenzioni degli edifici scolastici
dichiarava di non avere avuto a disposizione il necessario neppure per tinteggiare le aule, dando così l’idea
di come sono conciati i comuni.
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Non c’è molto da stare allegri in una situazione in cui calano le entrate di natura tributaria, si riducono i
contributi dei trasferimenti di Stato e Regioni, aumentano le spese correnti e dove l’amministrazione
comunale riesce a compensare grazie all’aumento una tantum delle entrate extra tributarie della A2A, alle
alienazioni ed ai proventi per le concessioni edilizie.
Ho lasciato e lascio alle minoranze, se decideranno di intervenire, l’esercizio del proprio ruolo nel fare le
pulci a questo o a quel capitolo della relazione, potrei fare altrettanto nel valorizzare quanto di positivo
ciascun assessorato è riuscito a fare nonostante – e dico nonostante – la difficile situazione in cui si è dovuto
operare.
Ciò che conta è il risultato finale e cioè l’essere comunque riusciti a rispettare nel 2008 il patto di stabilità,
l’aver mantenuto gli equilibri di bilancio, l’aver mantenuto un ottimo livello nei servizi alla persona, l’avere
completato o impostato opere di manutenzione su importanti contenitori storici, l’aver portato avanti quella
che noi del PD definiamo la grande opera di questa amministrazione e cioè l’aver dato il giusto peso alle
manutenzioni ordinarie e spazio a quelle che, a torto, si definiscono opere pubbliche minori dentro i quartieri,
penso, ad esempio, i lavori di sistemazione di alcuni centri per la terza età, di alcuni impianti sportivi o l’avvio
dei lavori per nuovi edifici scolastici.
All’Assessore al bilancio, ai funzionari suoi collaboratori va il nostro più sentito ringraziamento per il
lavoro svolto, dimostrando grande professionalità e rigore nell’amministrare le risorse pubbliche.
CONSIGLIERE DOTT. TENTORIO:
Questo è l’ultimo giorno di scuola e quindi normalmente si è un po’ meno preparati. Penso che questo sia
il settantottesimo bilancio del Comune che commento, è una malattia grave da cui non sono ancora guarito.
Voglio fare solo due brevi osservazioni.
Riguardo alle spese correnti quello che mi preoccupa anche in vista dei bilanci futuri, compreso quello
dell’anno 2009, è che il bilancio dell’anno 2008 trova un suo equilibrio in dividendi straordinari per 4,2 milioni
di euro, che riescono a coprire la diminuzione dell’addizionale IRPEF di 3 milioni di euro; la preoccupazione
è quello che può succedere nel 2009 qualora questi dividendi straordinari non ci fossero più.
Ho notato ad esempio che l’attribuzione di somme all’istituzione per i servizi alla persona è stata fatta in
misura inferiore rispetto ai fabbisogni stimati, con un impegno generico ad un rimpinguamento in base ai
residui, ma comunque con una problematica che oggi non ha soluzione.
La seconda osservazione che faccio e sottolineo fortemente è che, probabilmente, le spese in conto
capitale dell’anno 2008 - di soli 39 milioni di euro, tra cui le opere pubbliche sono solo 30 milioni di euro ritengo che a memoria siano il peggior risultato degli ultimi dieci anni o, se non è il peggiore, è il secondo in
classifica, ma penso proprio il peggiore; e questa è un’osservazione politicamente rilevante, cioè mai
abbiamo fatto così poche opere pubbliche, né questa amministrazione né la precedente, rispetto all’anno
2008.
La visione del futuro degli investimenti del comune di Bergamo, esaurito l’utilizzo dei soldi non utilizzati
per la tangenziale est, secondo la nostra visione poteva attingere significativamente, venduta ormai la
Serenissima, alle azioni della A2A. Infatti quest’operazione A2A è un’operazione di natura prevalentemente
finanziaria; noi non è che abbiamo fatto un matrimonio, siamo stati comprati da un padrone arabo il quale ci
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dà il 2%, è bravo però, sa fare il suo mestiere, dà i migliori servizi d’Italia, ma noi non siamo più
sostanzialmente soci, siamo dei clienti e quindi l’operazione ha un senso solo per quanto finanziariamente
può valere.
Ecco il motivo per cui se i 190 milioni di euro, a cui più o meno è arrivata la valutazione del nostro scarso
2%, potevano rappresentare un aspetto finanziario positivo di un’operazione che peraltro ci aveva portato a
non essere più padroni ma solo clienti, il crollo della borsa, ovviamente non responsabilità di questa
amministrazione comunale ma diffuso in tutto il paese, che ha portato ad una valutazione della nostra quota
a 60 milioni di euro, fa sì che anche l’operazione da un punto di vista finanziario sia giudicabile molto meno
valida rispetto alla sua originaria quantificazione.
Il paragonare – come fa il collega, amico e presidente mio, Riccardi – l’operazione Como con
l’operazione Brescia-Milano, secondo il mio soggettivo ma convinto parere, è confrontare due operazioni
concettualmente distinte, perché l’operazione Como non era un’operazione per far soldi, era un’operazione
per avere un partner di pari dignità e di pari dimensioni, assieme a lui fare i matrimoni, matrimoni multipli con
altri partner di similari dimensioni affinché l’interesse di una realtà medio piccola come quella di Bergamo,
potesse essere unita ad analoghi interessi di analoghe imprese e costituire un tutt’uno con cui magari
confrontarsi, in sede di fusione, con Milano o con Brescia o magari con tutte e due.
Sono due operazioni concettualmente distinte, ma se la prima operazione poteva essere giudicata
positivamente almeno da un punto di vista finanziario, perché ci avrebbe consentito di realizzare opere
pubbliche per diversi anni senza accendere dei mutui, il crollo di borsa rende ora obiettivamente la
situazione molto meno interessante; non sarà colpa di nessuno, io probabilmente non ci sarei arrivato su,
come si dice a Bergamo, ma vista a posteriori la cosa da fare era tradurre immediatamente le azioni in titoli
non soggetti a deperimento, quali i titoli dello Stato, per potere preservare per i futuri investimenti
l’operazione.
In conclusione, da un punto di vista delle spese correnti la preoccupazione è che se non ci sono
quest’anno dei dividendi straordinari, il pareggio del bilancio diventa molto difficile anche perché abbiamo
visto che certi impegni nei confronti, ad esempio, dell’istituzione per i servizi alla persona non sono stati al
momento adempiuti completamente. La seconda osservazione è che quest’anno come investimenti, a
differenza per la verità di alcuni anni passati, penso che abbiamo raggiunto dei livelli assolutamente non
soddisfacenti.
Anch’io chiudo ringraziando l’Assessore e ringraziando tutto il suo staff, a partire dalla dottoressa Pasini,
perché hanno – al di là delle diverse visioni politiche – sempre risposto con disponibilità ai quesiti che
abbiamo formulato.
CONSIGLIERE RAG. ANGHILERI:
Signor Presidente, signor Assessore, leggendo attentamente questo bilancio consuntivo ci si chiede chi
avrà il coraggio di fare l’assessore al bilancio nella prossima legislatura, perché le nubi che si addensano sul
bilancio sono veramente preoccupanti.
Cominceremo col deficit del tram veloce che è un deficit che, sappiamo tutti, ci sarà anche se valeva la
pena di farlo; avremo l’IRPEF in meno, naturalmente per minori redditi; avremo sicuramente una diminuzione
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di contributi statali e regionali perché sapete che questi contributi non ragionano in termini di svalutazione,
perché c’è sempre una tendenza a fare in modo che gli enti locali ricevano o tardi o meno; poi ci sarà una
richiesta di maggiori contributi ad personam per l’avanzare della povertà. Tutto questo in presenza di un
bilancio consuntivo che presenta un deficit di bilancio ordinario non indifferente.
Allora, Assessore, nessuno chiede agli assessori ai tributi di fare i miracoli perché altrimenti non
sarebbero qui, probabilmente andrebbero meglio in un bilancio statale, ma certamente, siccome tutti
vogliamo fare discorsi per il futuro o per lasciare in eredità qualche proposta di buon senso o qualche cosa di
simile, non si può domandare ad un bilancio consuntivo di fine legislatura di fare cose drastiche, perché
altrimenti il martirio politico è dietro l’angolo e questo la dice lunga sulla questione democratica.
C’è una necessità di fare in modo che le spese necessarie siano rigorosamente accertate. Io faccio
solamente un esempio banalissimo ma emblematico; è un mese che si sono delle buche enormi dove ci
sono i vialetti del cimitero ed il direttore mi dice: “Seguito a dirlo all’impresa, lo farà”. Per carità, siccome
l’impresa è pagata per farlo e prende i soldi per farlo, ecco che il rigore dovrebbe essere: “Tu non la fai
questa cosa qui? Benissimo, paghi la penale e vai a casa”. No, bisogna insistere, mandare le lettere,
perché? Sempre perché i soldi del Comune sono di tutti e di nessuno.
Faccio un altro riferimento, Assessore, le spese per il trasporto scolastico, a pagina 6, sono aumentate in
due anni del 26%. Non so, io domando: a fronte del fatto che non mi sembra siano aumentati gli scolari del
20% anche questo significa qualche cosa, perché essendo anche questi servizi a domanda individuale, io lo
dico, lo ripeterò, lo dirò in tutti i modi anche pubblicamente, almeno i costi li devono pagare coloro ai quali si
fa il trasporto, che è in molti casi una comodità. Dobbiamo ripristinare il concetto che l’utilità pubblica è un
conto e la comodità pubblica è un altro: ora non possiamo seguitare, in tutta Italia non solo a Bergamo, ad
aumentare i deficit in nome della comodità, perché fa comodo a tutti che la comodità la paghi qualcun altro.
Poi, Assessore, c’è la necessità di aumentare le entrate: ora io vedo a pagina 4 che le sanzioni
amministrative in due anni sono diminuite di 220.000 euro, circa mezzo miliardo. Io non lo so, aumenta il
traffico, aumenta purtroppo l’inciviltà diffusa - vedi per esempio gli escrementi dei vari animali che non
vengono raccolti dai proprietari - cioè tutta una serie di situazioni e le sanzioni diminuiscono. Per carità –
ripeto ancora – sotto le elezioni qualsiasi amministrazione deve essere molto soft onde evitare che i
sanzionati non votino per chi l’ha sanzionato, ma anche questo è un errore se vogliamo dire che la legalità
non riguarda le elezioni, ma è erga omnes in qualsiasi tempo; questo poi si riflette anche sulle entrate
complessive.
Dirò di più, Assessore, io ho la fortuna di ricordarmi bene quando un vigile urbano con la bicicletta e con
l’occhio teneva sotto controllo e in scacco moltissimo spazio nel raggio della sua vista, ma era disseminato
nei gangli del traffico cittadino, mi viene in mente piazzale Oberdan, piazzale Tironi, il piazzale della
Malpensata, l’incrocio di viale Pirovano con Borgo Palazzo. Oggi queste figure sono sparite dal territorio. Per
di più mi diceva ieri, senza fare nomi, un vigile urbano che conosco da tempo che a forza di fare i poliziotti e
non i vigili, i poliziotti si sono permessi di dire: “Bravi i vigili urbani, fate il nostro lavoro, intanto noi siamo qui
tranquilli”. Per cui assistiamo al fatto che la Posta fa il banchiere, il vigile fa il poliziotto, il militare deve fare il
poliziotto e la Polizia si gratta il pancizio.
(Un consigliere interviene fuori microfono).
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CONSIGLIERE RAG. ANGHILERI:
Il “pancizio” è un modo di dire molto soft e vezzeggiativo di pancia. Mi duole dire che un avvocato di tal
grido non sappia simili vocaboli, ma fa niente.
Allora, caro Assessore, io capisco che lei dopo questa serata sicuramente si sgraverà di una
preoccupazione, spero vivamente che la sua esperienza venga messa a buon frutto, anche se lei siederà
ancora lì o dal suo successore, ma certamente se vogliamo essere cittadini seri in quest’aula bisognerà
essere rigorosi con tutti. A questo proposito io volevo ricordare una frase di Stewart Mill “La più grande
iettatura di un popolo è essere schiavo delle abitudini”. Ecco un’amministrazione comunale che deve fare in
modo che le abitudini inveterate dei cittadini, per esempio quella di parcheggiare dove vogliono, quanto
vogliono e in qualsiasi orario che vogliono, abbiano fine in questa città, in nome della civiltà, in nome della
legalità. Io lo ripeto sempre e sfido chiunque, se mi dà il potere le faccio vedere che molte entrate vengono
tranquillamente, non c’è bisogno di fare tante cose. A questo proposito, per esempio, ho visto in altre realtà i
vigili urbani con la possibilità di dare le contravvenzioni manualmente con degli apparati elettronici, senza
star lì a scrivere tutta una serie di codicilli, in modo che rendono più rapida, attraverso il mezzo elettronico,
l’identificazione della targa, del proprietario e tutta una serie di cose e che velocizza anche la
somministrazione delle contravvenzioni e quant’altro.
Poi, signor Assessore, dobbiamo ricordarci che anche le spese, per esempio, relative a tanti enti cui
partecipiamo da tanti anni, ma anche quelli in cui siamo entrati recentemente, dobbiamo cominciare a dire
se è proprio il caso di esserci; anche qui diamo 100.000 euro, ma sono tutte gocce che fanno un fiume.
E allora, e ho finito perché capisco benissimo che dopo tanti anni repetita iuvant non vale più, nel senso
che a forza di ascoltare alcune cose non è così agevole continuare ad ascoltarle, però se abbiamo un
dovere qua dentro è che al cittadino dobbiamo dire: “Abbiamo speso bene, sempre bene, quanto abbiamo
faticosamente incassato dalle imposte, sopratasse e quant’altro”. Su questo aspetto io per primo dico: “Ho
qualche serio dubbio”. Non per motivi politici o partitici, ma è perché una serie di situazioni fa in modo che ci
sia qualche spreco; mi viene in mente, per esempio, la cartellonistica, abbiamo riempito le strade di
cartelloni, di divieti, di passaggi pedonali, riempiamo le strade magari a distanza di 20 metri di passaggi
pedonali - potrei fare mille esempi - tutto magari a fin di bene, dopo è il rispetto che invece va a farsi friggere
e su questo aspetto lei capisce che andiamo a spendere probabilmente così per il gusto di spendere.
Poi abbiamo la questione, mi permetto, un po’ più seria: l’altro giorno chiedo ad un funzionario del
Comune (esentatemi dal fare nome e cognome) un dato che pensavo fosse tranquillamente raccoglibile e
cioè in dieci anni quanti sono gli appartamenti cittadini che abbiamo riconvertito da abitazioni in terziario.
Ebbene, con mia somma difficoltà nel capirlo, mi è stato detto: “Noi questi dati li abbiamo ma sono un po’
disaggregati, avremmo bisogno di due settimane per andare a vederli”. Pensavo fosse un dato urbanistico,
che fosse il minimo da avere per avere il polso di come la città si è trasformata, soprattutto nella parte
centrale. Perciò anche la cosiddetta implementazione elettronica o informatica ha bisogno – secondo me –
che qualcuno ci metta dentro pesantemente la mano nel senso chirurgico, ma soprattutto pretenda da chi
manovra o da chi dirige che ci “si entri su”, mi permetto di dire in bergamasco, che vuol dire cercare
quantomeno di fare mente locale e capire quali potrebbero essere alcuni dati statistici meno normali, meno
usuali, meno facilmente reperibili, ma di grande possibilità: su questo aspetto c’è molto da lavorare.
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Da ultimo, caro Assessore, c’è la questione della maggiore oculatezza, lo dico per il futuro e ne abbiamo
parlato in commissione, per quanto riguarda tutti i contratti in cui il Comune cede proprie proprietà; non mi
riferisco solo all’Atalanta anche se è un fatto doloroso, mi riferisco a tutto, perché quando il Comune
pretende da qualcuno l’elemosina in quel momento la sua dignità va sotto le scarpe; dalla palestrina, al
campo da tennis, a tutto dobbiamo far capire che il Comune non vive di elemosina, non vuole guadagnarci,
magari farà dei prezzi particolari, ma non può per due o tre anni non avere nessuna entrata maggiore
rispetto anche alla stessa svalutazione, che viene fatta valere per gli affitti e le locazioni magari di gente
indigente.
Tutto ciò premesso, carissimo Assessore, vedo che lei è anche un docente universitario disce ut doceas,
io spero che queste nostre modeste espressioni frutto anche di buon senso, diciamo così, pluriennale per
non dire lustrale, possano entrare nella discussione con chi ci succederà, giovane, che ha bisogno di tuffarsi
in questi scogli amministrativi, che non sono agevoli ma sono comunque da affrontare se vogliamo che la
città cresca in educazione civica, in rispetto della convivenza pacifica e con il vanto di avere istituzioni
sempre in grado di migliorarsi, al di là delle competizioni elettorali.
CONSIGLIERE SIG. PAGANONI:
Non sono un esperto del settore, hanno parlato molto bene e per la maggioranza sia il consigliere
Riccardi che la consigliera Varinelli, però mi aveva colpito il dato citato dal consigliere Tentorio, mi ha fatto
riflettere. Per lui è il settantesimo bilancio, fra preventivi e consuntivi, che ha approvato o comunque
discusso, approvati forse pochissimi, dieci approvati su settanta e quindi siamo pari su quello anch’io sono a
dieci. Io sono soltanto al ventesimo bilancio che discuto, che ascolto e per il quale intervengo, però... Anzi,
permettetemi una battuta, tu sei a settanta e sicuramente arriverai a ottanta perché, comunque vadano le
cose, il sindaco Bruni ed il consigliere Tentorio sono gli unici due che saranno sicuramente rieletti nel
prossimo mandato, quindi tu a ottanta ci arrivi comunque, questo potrebbe essere invece per me l’ultimo.
Indipendentemente dagli anni, settanta o venti, in tutti questi anni si è potuto notare un qualcosa che
forse è poco risaltato nei discorsi che sono stati fatti poc’anzi: Bergamo è un’isola felice. Non tanto per
quanto riguarda i problemi finanziari che anche noi abbiamo come altre città hanno, i problemi a far tornare i
conti, a trovare i fondi per far sì che ogni assessorato possa portare a termine il proprio lavoro. Siamo
un’isola felice perché da sempre Bergamo è una città che non ha mai avuto grossi problemi sia nel settore
del bilancio e quindi finanziari, ma anche negli altri settori, rispetto ad altre città in Italia, potrei citare il caso
Catania che è il più eclatante sicuramente ma non solo; Bergamo in tutti questi anni - credo che Tentorio
possa confermare questo - è stata un’isola felice perché qualsiasi Giunta, qualsiasi assessorato che abbia
amministrato Bergamo ha bene amministrato Bergamo in questi anni e quindi Bergamo sotto questo aspetto
io la considero un’isola felice, perché è sempre stata bene amministrata.
Io quindi non voglio tenerla lunga, voglio soltanto fare i miei ringraziamenti alle precedenti
amministrazioni, abbiamo qui l’Assessore al Bilancio della precedente, all’assessore Guerini che ha davvero
bene amministrato in questi anni, ma la parte politica è sempre coadiuvata dai settori tecnici che lavorano
qui in Comune, per cui in questo caso la dirigenza del settore ed in particolare la dottoressa Pasini, un
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ringraziamento personale mio, e penso a nome di tutti, per il buon lavoro che ha portato Bergamo ad essere
davvero questa isola felice per come è sempre stata bene amministrata.
PRESIDENTE:
Esaurita la discussione, do la parola prima all’assessore Guerini e poi, per una breve replica,
all’assessore Fornoni. Chiedo a tutti di contenere i tempi, scusate ma purtroppo devo, questa è giustamente
la serata finale per cui abbiamo una scaletta un po’ stretta.
ASSESSORE PROF. GUERINI:
Il clima in cui si è svolta questa discussione è un clima molto sereno, probabilmente per il recente periodo
post pasquale e antivacanziero, però alcuni interventi meritano una replica di precisazione.
Allora, al consigliere Redondi semplicemente una precisazione legata al suo appunto per quanto riguarda
i 2 milioni in meno del settore sociale: sono fondi passati all’istituzione, per cui non li troviamo lì, in pratica si
riferiscono al centro diurno disabili e al fondo delle politiche sociali, che sono le funzioni delegate dalle
Regioni, quindi proprio hanno cambiato classificazione.
Una battuta sul gossip delle quattro auto acquistate: il noleggio era scaduto, una era di proprietà e tre
erano a noleggio. Quella di proprietà mancava di freni, quasi il Sindaco ha un incidente, avremmo dovuto
sostituirla perché l’auto era senza freni, le abbiamo prese anche usate, quindi non credo che si possano fare
particolari polemiche al riguardo.
Il consigliere Riccardi...
CONSIGLIERE SIG. MORGANO:
Comprate usate, so che sono state comprate usate.
ASSESSORE PROF. GUERINI:
Ho detto “comprate...”
PRESIDENTE:
Scusi consigliere Morgano, grazie.
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(Il consigliere Morgano interviene fuori microfono)
PRESIDENTE:
No, non mi interessa, anche se è l’ultima seduta.
(Il consigliere Morgano interviene fuori microfono)
PRESIDENTE:
Ecco, chieda prima di accendere il microfono ed intervenire, prego.
ASSESSORE PROF. GUERINI:
Allora, il consigliere Riccardi ha buttato uno sguardo sulle partecipate, ha parlato di BOF e di BAS, ha
parlato di dividendi, ma non voglio entrare sulla questione perché è già stata trattata; certo che la vecchia
amministrazione non ha brillato e non c’ha azzeccato molto per quanto riguarda le società partecipate e non
solo per quanto riguarda l’operazione BAS ed ASM. E’ una posizione che è rimasta ferma, un po’ come un
fossile, su delle critiche ormai consunte.
Ricordo soltanto che noi abbiamo effettuato l’operazione di fusione con un valore della nostra quota pari
a 80 milioni, è passata a 190, ma nonostante le difficoltà di borsa che hanno toccato anche la nostra
partecipazione, il valore attuale in borsa non è calato rispetto al valore iniziale; quindi abbiamo toccato,
rispetto ai 190 milioni che era il picco raggiunto, di nuovo quel valore, ma recupereremo. Devo dire però che
se c’è stata una svalutazione, specialmente in questi ultimi mesi, è anche colpa della cattiva politica dei due
maggiori soci che attualmente detengono la maggioranza di A2A; questo purtroppo devo sottolinearlo
perché la fame di poltrone ha superato l’attenzione alla qualità della gestione, stiamo buttando via manager
che hanno fatto grande l’ASM. Era stato azzerato il comitato di sorveglianza, e questo è anche dovuto a un
certo analfabetismo per quanto riguarda il diritto commerciale, ci saranno probabilmente problemi e vedremo
sulle cronache economiche nei prossimi giorni; la cattiva politica dovrebbe veramente evitare di interferire
sulle buone gestioni, specialmente su società quotate in borsa.
Il consigliere Tentorio ha sottolineato le giuste preoccupazioni per quanto riguarda in particolare la parte
corrente del bilancio, capisco la sua preoccupazione anche quale candidato Sindaco, i problemi per il 2009,
per il 2010 sono problemi veri che noi subiamo, noi comune di Bergamo, ma anche altri comuni per le mille
ragioni che più volte abbiamo ricordato.
Certo che per quanto riguarda gli investimenti ha un po’ calcato la mano, 40 milioni di investimenti non
sono pochi coi tempi che corrono, sono superiori rispetto alla media, sono superiori rispetto anche alle
disponibilità finanziarie che ci erano proprie, ricordo che anche su indirizzi delle vecchie finanziarie noi
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abbiamo tenuto duro e non abbiamo fatto debiti, abbiamo ceduto quel che si poteva cedere, di più non si può
fare. A parole si può dichiarare tutto, ma quando si amministra una città e si dispone dei fondi di questa città
bisogna essere molto seri ed evitare la propaganda.
Ancora a Tentorio, che insiste sul concetto che non siamo più padroni della società municipalizzata o ex
municipalizzata ma siamo soltanto clienti, debbo dire che nel settore energetico forse un discorso così non si
può fare. In economia è una posizione un po’ retrò, serve ma sacrifica, non si può pensare a municipalità
che hanno la loro specifica società energetica: non lo dico io, lo dicono tutti.
Il fatto è che l'operazione è stata un'operazione vincente - poi non ci torneremo sopra più, lo ricordo per
l'ultima volta - e questo lo hanno capito anche i cittadini, perché è aumentata la qualità e la continuità dei
servizi che era l'obiettivo più importante. Dobbiamo guardare anche alla capacità di investimento che società
in questo settore devono garantire, investimento sul fronte dell'innovazione energetica e, onestamente, la
vecchia BAS non era in grado di affrontare questi problemi molto più grandi di lei. Problemi occupazionali,
certamente A2A garantisce l'occupazione e l'incremento di occupazione nei tempi in cui viviamo; e poi le
soddisfazioni finanziarie che tutti gli anni noi vediamo nel nostro bilancio, che credetemi sono una certezza
necessaria con le incertezze che ci piovono addosso.
Da ultimo, Anghileri insiste giustamente sul tema del controllo delle spese. Certo, la struttura rigida dei
nostri bilanci, sempre più rigida, pone delle grandi di difficoltà di miglioramento per quanto riguarda i livelli di
spesa: i risparmi ci sono e quando ci sono incidono però sempre relativamente. È vero, come diceva quel
taccagno di Paperon de’ Paperoni, anche un nichelino risparmiato fa brodo quindi non bisogna dimenticare i
dettagli, però onestamente la battaglia è molto dura, si può fare di più.
Ultima battuta. I vigili urbani fanno tante cose, fanno anche troppe cose è vero, ma non perché lo
vogliono fare, perché ci sono delle leggi che ormai glielo impongono, perché le civiltà urbane si fanno
sempre più complesse, perché la dispersione in termini di attenzione ed in termini di operatività è veramente
tanta.
ASSESSORE ARCH. FORNONI:
Intervengo perché chiamato in causa dal consigliere Anghileri, del quale sono sicuramente apprezzabili la
passione, l'amore per la città, che però ogni tanto, come stasera credo, forse anche perché il clima è quello
di una campagna elettorale incipiente, lo fanno essere poco obiettivo e un po’ ingeneroso.
Sto parlando del tema dei cimiteri; non se n'è quasi mai parlato pubblicamente in questa sala, in chiusura
del mio mandato mi permetto di dare qualche numero. Allora, indipendentemente dal fatto che questo
mandato amministrativo ha concluso il restauro del famedio e avviato, finanziato e fatto in proprio il restauro
del cosiddetto avancorpo est, o avanmattino che dir si voglia; oggi come oggi nei cimiteri civici cittadini sono
aperti sette cantieri. Il problema che hanno i funzionari del cimitero è di avere troppi cantieri e troppe cose in
ballo paradossalmente, ma invece è una cosa positiva, che dimostra il fatto che i cimiteri non sono per
niente l'ultimo pensiero dell'amministrazione.
Abbiamo due cantieri aperti al cimitero di Colognola, uno con l'ampliamento del campo per le
mineralizzazioni e le recinzioni, e uno per la formazione di nuovi colombari. Per quanto riguarda invece il
cimitero diciamo monumentale, noi abbiamo aperto un cantiere ordinario, che è quello dei campi di
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mineralizzazione e di estumulazione, abbiamo in corso il cantiere per il rinnovo dell'impianto di cremazione
delle salme, al quale però si accompagna anche la sala del commiato civico (un cantiere importante per
un'opera importante), abbiamo in corso due appalti di manutenzione del verde, quello ordinario che segue la
sua strada e quello delle manutenzioni straordinarie e mirate sul cimitero, che è un’iniziativa di questa
amministrazione, che credo che sia al secondo o al terzo anno di vita, e che sta obiettivamente cambiando
la qualità del verde nel cimitero.
Infine, abbiamo in corso l’appalto cui lei si riferisce, che è l’appalto delle manutenzioni del cimitero in
senso stretto, quelle più edilizie; le ricordo che nel solo 2008/2009 con questo appalto abbiamo sistemato
degli annosissimi problemi di infiltrazioni ipogee in un punto che non mi ricordo, ma che lei probabilmente
conosce; abbiamo sistemato dei problemi di infiltrazione dalle coperture dell’avancorpo ovest; stiamo
sistemando le cosiddette edicole, che a loro volta hanno dei problemi di infiltrazione, e poi facciamo delle
sistemazioni più ordinarie, tra queste rientra il riempimento delle buche. Le buche non nascono dall’incuria,
nascono quasi tutte dal fatto che c’è una movimentazione di mezzi che fanno gli scavi, che fanno le
estumulazioni, che fanno i servizi tipicamente cimiteriali e le buche non si riempiono il giorno dopo, si devono
riempire con una programmazione che consegue la loro formazione.
Può anche darsi che su alcune di queste ci sia stato un ritardo di qualche giorno, di una settimana o due,
perché le maestranze erano impegnate da altre parti, ma ripeto il cimitero non è assolutamente la
cenerentola di questa amministrazione.
La ringrazio certamente perché all’inizio del mandato ci ha dato dei consigli preziosi su come intervenire
e migliorare questo servizio, però ancora una volta, ripeto, occorre essere un pochettino più obiettivi e saper
riconoscere anche quando gli impegni ci sono e vengono messi campo.
CONSIGLIERE RAG. ANGHILERI, per dichiarazione di voto:
Scusi, Assessore, probabilmente nel mio modo di dire lei avrà recepito un’accusa, tutt’altro; comunque se
lei domani mattina viene con me alle otto, io prendo la carriola con la sabbia e copro le ventidue buche che
ho contato stamattina: se lei viene con me io prendo l’appuntamento.
Glielo dico non per scherzo, perché quando il direttore del cimitero mi dice che è da un mese che dice di
coprire delle buche, le ricordo che siccome anche il cimitero ha tante entrate di macchine di gente che
probabilmente si fa dare dal medico il certificato che, ohibò, ha le gambe che non funzionano, molto spesso
la gente che si ritrae perché passano queste macchine, come mi è capitato di vedere, è andata dentro ad
una buca nell’indietreggiare, perché sono buchette non di un centimetro.
Questo non voleva essere da parte mia un dire “Non si fa niente, non si è fatto nulla”, però sulla
manutenzione ordinaria… mi consenta, per riempire con la sabbia normale alcune buche che – domandi al
direttore, io ogni settimana ci vado tranquillamente per altri motivi - è da un mese e più che ci sono, non
credo che costi molto all’impresa che ha l’appalto fare questo lavoro.
Però se l’impresa non ce la fa, le ripeto, se lei domani mattina viene con me io prendo l’appuntamento.
Grazie, comunque.
17
Poiché nessun altro chiede la parola, il Presidente mette in votazione palese la proposta di
deliberazione presentata dalla Giunta comunale.
Eseguita la votazione, attraverso espressione elettronica del voto, si ha il seguente risultato: n. 2
consiglieri astenuti (Anghileri, Girola), n. 22 voti favorevoli, n. 12 voti contrari (Baraldi, Belotti, Cappuccio,
Ceci, D’Aloia, Frosio Roncalli, Lanzani, Moro, Personeni, Redondi, Tentorio, Turconi).
Il Presidente proclama l’esito della suddetta votazione, riconosciuto dai presenti, e dichiara che la
preindicata proposta di deliberazione è stata approvata a maggioranza dei votanti nel testo allegato.
18
“”
IL CONSIGLIO COMUNALE
Vista l’allegata proposta, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
Riscontrato che il Tesoriere si è dato carico delle entrate riscosse per un importo di euro 191.431.993,11
ed inoltre si è discaricato di tutti i mandati regolarmente emessi e pagati nell’importo complessivo di euro
175.378.413,33.
Dato atto che:
il riaccertamento dei residui attivi e passivi effettuato con i criteri di cui all’art. 228 del D.Lgs.
n.267/2000 ha determinato una sopravvenienza di euro 2.780.770,19 di cui euro 2.536.055,61 in
parte corrente e euro 244.714,58 in parte capitale.
Dato atto che:
- il Conto Consuntivo si chiude con un avanzo di amministrazione di euro 2.781.541,40, dei quali euro
244.714,58 destinati al finanziamento di spese in conto capitale ed euro 2.536.826,82 disponibili.
Vista la relazione del collegio dei Revisori dei Conti.
Visti i pareri favorevoli espressi sulla suddetta proposta di deliberazione rispettivamente dal responsabile
del servizio interessato in data 9/4/2009 in ordine alla sola regolarità tecnica e dal responsabile di ragioneria
in data 9/4/2009 in ordine alla sola regolarità contabile, ai sensi dell’art. 49, c.1, del D. Lgs. 267/2000.
Visto il parere favorevole espresso dal segretario generale sotto il profilo di legittimità, ai sensi dell'articolo
27, c. 2, dello statuto comunale.
Visto il parere della I Commissione consiliare permanente.
Riscontrato che la Giunta comunale, con deliberazione n. 88 Reg. in data 26.3.2009 ha approvato il
bilancio della Istituzione per i servizi alla Persona ai sensi del vigente Regolamento.
Ritenuto di accogliere tale proposta per i motivi ivi indicati, ai quali si fa integrale rinvio
DELIBERA
1) di approvare in ogni sua parte il Rendiconto della gestione 2008 allegato, che presenta le seguenti
risultanze finali:
CONTO DEL BILANCIO
-
fondo di cassa alla chiusura dell’esercizio finanziario 2007
riscossioni effettuate
pagamenti eseguiti
fondo di cassa alla chiusura dell’esercizio finanziario 2008
residui attivi
residui passivi
Avanzo di amministrazione
di cui:
Fondo per il finanziamento di spese in conto capitale
euro
“
“
euro
“
“
euro
AVANZO DISPONIBILE
euro
“
+
+
+
+
-
52.020.155,60
191.431.993,11
175.378.413,33
68.073.735,38
93.254.176,35
158.546.370,33
2.781.541,40
244.714,58
2.536.826,82
======================
19
CONTO ECONOMICO
Proventi della gestione
Costi della gestione
RISULTATO DELLA GESTIONE
euro
“
euro
116.095.133
123.177.928
(7.082.795)
Proventi da Aziende partecipate
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
“
euro
10.942.108
3.859.313
Proventi ed oneri finanziari
Proventi straordinari
Oneri straordinari
RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO
“
“
“
euro
======
(5.280.270)
16.239.610
(86.480.770)
(71.662.117)
================
CONTO DEL PATRIMONIO
ATTIVO
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni finanziarie
Attivo circolante
Ratei e risconti
euro
“
“
“
“
TOTALE ATTIVO
euro
======
1.822.579
480.583.720
162.988.803
161.327.911
445.750
807.168.763
================
PASSIVO
Patrimonio netto
Conferimenti
Debiti
Ratei e risconti
euro
“
“
“
TOTALE PASSIVO
487.240.020
144.324.906
175.480.797
123.040
euro
807.168.763
========================
2) di dare atto che il Comune non si trova in situazione strutturalmente deficitaria ai sensi dell’art.242 del
decreto legislativo n. 267/2000 sulla base dei parametri stabiliti dal Ministero dell’Interno con decreto in
data 10 giugno 2003 n. 217, come risulta dall’allegato del rendiconto.
“”
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1 Il Presidente riprende la trattazione dell`argomento in oggetto, la