CAMPIONATO DI GIORNALISMO
MARTEDÌ 17 APRILE 2012
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SCUOLA MEDIA DI LENDINARA DAL 1979 L’ATTIVITA’ E’ RICCHISSIMA DI INIZIATIVE
Semplicità e ricchezza, ecco gli scout
Esistono dieci gruppi divisi in tre unità e dal 2007 c’è anche una sezione adulti
LA CURIOSITA’
Uno sport speciale
che viene
dalla Svizzera
Il Tchoukball (letto ciukbol) è uno sport di
squadra sorto in Svizzera negli anni sessanta creato
dal biologo svizzero Hermann Brandt. A lui si deve
la diffusione nel suo paese
della pallavolo e pallacanestro femminile, nonché la
fondazione del controllo
medico
sportivo.
Nel 1971 Brandt presentò
il suo lavoro che conduceva
all’invenzione del Tchoukball come “Studio critico e
scientifico degli sport di
squadra” al Congresso della
Federazione Internazionale
di Educazione Fisica. Per
praticare il tchoukball servono due squadre da 7 giocatori, un pallone simile a
quello di pallamano e due
pannelli collocati alle estremità del campo. Il gioco inizia con la rimessa da un pannello e la squadra in possesso di palla ha a disposizione
tre passaggi per costruire
un’azione, prima di attaccare, lanciandola contro il
pannello. Avendo questo
una rete elastica la fa tornare indietro. Se la palla cade
a terra nel campo, ma non
nell’area di fronte al pannello, la squadra in attacco ha
segnato un punto, se invece
viene presa al volo dagli avversari il gioco riprende subito e la squadra che ha difeso (prendendo la palla) passa all’attacco. La particolarità di questo gioco è che si
può attaccare indifferentemente su tutti e due i pannelli, che sono a disposizione di entrambe le squadre.
Durante i passaggi la palla
non può essere intercettata
dagli avversari.
Semplicità materiale e ricchezza
spirituale; sono questi gli scout. Il
loro simbolo di riconoscimento è
una croce rossa con un giglio giallo al centro. Essa rappresenta le
otto beatitudini. Ogni scout ha
sulla sua uniforme un distintivo
che gli ricorda la promessa, la legge dello scout e lo spirito del movimento. Robert Baden-Powell è loro fondatore. Esso nasce il 22 febbraio 1857 a Londra. Nel 1899
sperimenta l’idea primordiale del
movimento scout. Nel 1907 avviene il primo campo all’isola di
Browsea. Nel 1910 fonda il movimento delle guide con l’aiuto della sorella Agnese che nel 1922 ottiene il riconoscimento regale.
Dal primo campo ne susseguirono molti altri. La vita al campo
non è per improvvisati campeggiatori i “visi pallidi” come chiamati da B-P ma per gli “uomini
del bosco” che sapranno: eseguire
nodi, collaborare con la squadriglia, governare il fuoco sviluppare
le tecniche di osservazione e far
sparire tutto a fine campo; cioè saper mettere in pratica ciò di cui si
è appreso durante l’anno. Al campo, poi, non mancherà occasione
Scout in azione
per dimostrare concretamente di
servire il prossimo. Infine ogni
giornata darà ai ragazzi, l’opportunità di vivere concretamente il
motto degli scout: Estote Parati
(cioè siate pronti). Dall’ Inghilterra gli scout si sono divulgati in tut-
to il mondo sino ad arrivare a Lendinara. Nel 1979 un gruppo di ragazzi, sotto la guida di Don Rodolfo, iniziò l’attività a Lendinara dove, attualmente, esistono dieci
gruppi a loro volta divisi in tre
unità: coccinelle e lupetti ( da 8 a
10 anni); guide ed esploratori ( da
11 a 15 anni ); scolte e rover (dai
16 anni in su). Le coccinelle sono
divise in “eco del bosco“ e “goccia
di rugiada”. I lupetti in “seeonee”
e “waingunga”. Le guide in
“browsea” e “aquilegia”.
Esploratori in “marco polo” e
“aquile randagie”.
Dal 2007 un gruppo di adulti,
molti dei quali già scout in passato, ha deciso di intraprendere un
cammin o per mantenere vivi i valori dello scoutismo dando vita alla “compagnia nuove frontiere”.
Durante l’anno impariamo per
mezzo di attività all’aperto e dei
giochi, tutto quello che sarà a noi
utile nella vita ed il modo in cui
possiamo mostrare il cammino
agli altri e che farà di noi un gruppo di allegri amici sempre pronti
a darsi una mano.
Federica Cestarollo, Mattia
Folchino, Chiara Sicchiero,
Daniel Pomaro, Balan Catalin,
Matos Zaldivar Dijork
Scuola media di Lendinara
Vado sicuro, anche quest’anno partecipiamo al concorso
Un poliziotto della Stradale alle
prese con un automobilista
“Vado sicuro”, è questo il titolo del concorso al
quale, annualmente, da 8 anni, la Scuola Media A.
Mario di Lendinara aderisce. Si tratta di un
progetto di sensibilizzazione basato sulla
collaborazione degli alunni delle varie scuole nel
rispettare e diffondere le regole sulla strada.
L’obiettivo di “Vado Sicuro” è quello di spingere i
giovani (con elaborati quali plastici, cartelloni…) a
segnalare i punti stradali critici del proprio
territorio. Quest’anno il progetto si compone in
due sezioni: “Le regole secondo me” e “La strada
che vorrei”. Nella prima sezione i giovani, con un
qualsiasi elaborato, esprimono le loro idee sulle
regole stradali, il loro parere. Nella seconda
sezione, invece, gli studenti rappresentano con un
plastico o con un cartellone, un tragitto che
quotidianamente compiono e ne segnalano i punti
critici. Noi, classe II c, abbiamo sviluppato due
plastici, un libretto e ancora, due cartelloni. Il
primo plastico rappresenta un incidente accaduto
ad un nostro compagno di classe in un incrocio
cittadino. L’altro, riguarda un paesaggio nato
dall’invenzione dei suoi creatori, in cui la
macchina coinvolta non ha rispettato i cartelli
stradali, e ha causato un incidente. Il libretto,
invece, è più incentrato sul tema “Le regole
secondo me”. Infatti due dei nostri compagni
hanno pubblicato le loro idee sulle regole stradali,
esprimendole in un libretto. I due cartelloni,
sempre incentrati nelle regole, sono stati
rappresentati da uno slogan, una frase che
riassume il contenuto e l’argomento dell’elaborato
stesso. La giuria terrà conto dell’impegno delle
scuole (qualità delle segnalazioni e delle soluzioni
suggerite, precisione).
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E’ stata sviluppata l’interazione tra carta
stampata e internet. In una sezione
apposita di
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consultabili le notizie dal campionato di
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