La formazione di un gruppo di supporto tra pari in polizia municipale a Firenze: il “cerchio blu"
Gabriele Prati Luca Pietrantoni
Graziano Lori 6° CONVEGNO NAZIONALE
LA PREVENZIONE
NELLA SCUOLA E NELLA COMUNITÀ
il “cerchio blu"
• Progetto costituzione peer support service
• Eventi critici di servizio (sparatoria, rilevazione incidente stradale con mortale, aggressione, ecc.)
• Peer support come fattore protettivo (Lucchetti, 2003; Paton, 2006; Pietrantoni, Prati e Morelli, 2003)
• Cambiamento culturale nell’organizzazione e delle abilità di aiuto dei pari
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Obiettivi progetto
• creazione di un gruppo di sostegno tra pari all’interno del corpo di Polizia Municipale di Firenze
• attivare un sistema di aiuto psicologico e di gestione della crisi
• prevenire malessere e migliorare il benessere lavorativo degli operatori
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Metodologia
1)Predisposizione e coinvolgimento 2)Raccolta ed analisi delle adesioni dei candidati
3)Selezione dei candidati
4)Formazione dei candidati
5)Produzione di materiali
6)Presentazione del sistema di supporto psicologico
7)Attivazione del punto d’ascolto
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Selezione candidati
• 73 domande su circa 800 operatori
• Selezione scritta – Abilità di aiuto • Colloqui (40 persone)
– Incidenti critici
– Potenzialità e limiti personali
• Selezione finale 30 persone suddivise in 2 gruppi con formazione parallela
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Programma formativo
1. Stress e stress management
2. Eventi critici di servizio
3. Reazioni a traumi: da PTSD a resilienza a crescita posttraumatica
4. Comunicazione verbale e non verbale
5. Abilita di aiuto
6. Esperienze di altri gruppi tra pari
7. Produzione materiali
8. Avvio del gruppo e definizione etica e procedure di intervento gruppo
9. Incontri periodici di aggiornamento e supervisione
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Norme deontologiche e modalità di intervento del pari
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Definizione evento critico
Attivazione su chiamata ed offerta di aiuto
Autodeterminazione persona e libertà
Accettazione limiti del pari
"norma di confidenzialità“
Il pari non fa diagnosi ma valuta le risorse
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Produzione materiali
Aiuto a colleghi e cambio norme organizzative
• Libretto di self‐help per colleghi in difficoltà
con descrizioni ed esperienze:
– Eventi critici
– Reazioni ad eventi critici (normalizzare)
– Strategie gestione stress
• Volantini sensibilizzazione eventi critici e servizio supporto tra pari 6° CONVEGNO NAZIONALE
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Abilita di aiuto: esempi inappropriati
Es. • “tu devi fare….”
• “io ti capisco perché anch’io….”
• “il tuo problema è che devi capire…”
Schemi di pensiero giudicanti sottostanti alla risposta:
“quello è grullo…”
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Abilità di aiuto
Schema teorico di Robert Carkhuff (1987)
1. Risposte al contenuto (riformulazione): “in altre parole…” “Se ho ben capito, tu non riesci a smettere di bere, pur avendoci provato a più
riprese”
2. Risposte al sentimento (empatia): “devi sentirti proprio distrutta…”
3. Risposte al significato (riformulazione + empatia): “ti senti distrutta perché non riesci a smettere di bere…”
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Valutazione progetto
• Monitoraggio al termine di ogni giornata su:
– Giudizio globale giornata formativa
– Corrispondenza aspettative
– Utilità competenze sul lavoro
• Valutazione pre‐post abilità di aiuto
• Monitoraggio numero di interventi eseguiti
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Valutazione media gruppo 1
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Valutazione media gruppo 2
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Valutazione pre‐post abilità di aiuto
• Vignetta su persona in difficoltà che esprimeva disagio e richiesta di aiuto
• Consegna: che cosa risponderesti?
• Codifica risposte:
– Punteggio 1: risposta al contenuto
– Punteggio 2: risposta al sentimento
– Punteggio 3: risposta al significato
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tempo 1 < tempo 2 (Mdn = 1), T = 0, p < ,001, r = ‐,72
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Limiti e conclusioni • Difficoltà nel lavorare con operatori
• Difficoltà legate alla materia connotata da giudizi e preconcetti (PSY=SPY)
• Cambiamenti:
– Di gruppo – Culturali a livello organizzativo
• Risposta a disagio lavorativo legato ad eventi critici di servizio
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Grazie per l’attenzione
Email: [email protected]
Gruppo di psicologi dell’emergenza
dell’Università di Bologna
http://emergenze.psice.unibo.it
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