:::PR OMOR AMA:::PR I OR I T À:::
Etichetta
Formato
A/ R ivist a Anar chica
2cd
Artista
AA.VV.
T itolo
mille papaver i r ossi
Data di uscita 10 maggio 2004
AA.VV.
mille papaver i r ossi
Quello che state per ascoltare è il quarto
“prodotto” dedicato da A/Rivista Anarchica
a Fabrizio De André, dopo il dossier
“Signora libertà, signorina anarchia”
(2000), il cd “ed avevamo gli occhi troppo
belli” (2001) e il dvd “ma la divisa di un
altro colore” (2003).
Un doppio cd, una raccolta di cover ad
scalet t a cd1
opera di musicisti più o meno conosciuti,
1. le nuvole–j udit h malina
che vorremmo arrivasse a voi non solo
2. creuza de mâ–mar maj a
come un tributo struggente e profondo alla
3. ho visto nina volare–gat t o ciliegia f eat .
fragilità e al contempo alla resistenza di un
st ef ano giaccone
uomo e di un artista di fronte al potere, ma
4. morire per delle idee–paolo capodacqua
anche come un documento, dolce e
5. disamistade–t he w alkabout s
disincantato al tempo stesso, su ciò che
6. il pescatore–st ef ano m. r icat t i ensemble
siamo.
7. geordie–eir e nua
8. hotel supramonte–f r anco f abbr i
Perché la musica di Fabrizio de André
9. ave maria–lalli
annulla le distanze. L’onestà estrema che
10. se ti tagliassero a pezzetti–r ober t o bar t oli
l’ha sempre caratterizzata le ha permesso
11. inverno–sniper
di raggiungere con egual forza ambiti e
12. un malato di cuore–paolo capodacqua
ambienti molto diversi tra loro; e, cosa
13. amico fragile–bonif ica emiliana venet a
ancora più rara, tutto questo è avvenuto
14. suzanne–andr ea par odi
senza che la bellezza, la dignità e il valore
15. nella mia ora di libertà–f r ont ier a
16. la ballata dell’eroe–st ef ano giaccone
di queste canzoni senza tempo siano stati
17. la guerra di piero–kur kuma
scalfiti. Dice Maurizio Pandin nel booklet
18. canzone del maggio–ensemble labor int us
che accompagna il cd: “fabrizio cantava per
tutti. le canzoni di fabrizio si cantano nelle
scalet t a cd2
‘nostre’ riunioni così come in molte sezioni
1. verranno a chiederti del nostro amore–lino
di partito, e in chiesa, sotto la doccia, a
st r aulino
scuola, nelle scuole occupate, sulle
2. bocca di rosa–mer cant i di liquor i
panchine, nei salotti buoni…in tutti questi
3. un giudice–mideando st r ing quar t et
4. canto del servo pastore–alessio lega
posti si è fatta festa con fabrizio e per
5. khorakhané–f lk
fabrizio, segno esplicito che le sue parole
6. khorakhané–alexian gr oup
sono arrivate dritte in fondo al cuore senza
7. sidùn–bevano est
fermarsi a galleggiare in superficie.”
8. jamin-a–ser gio pugnalin
9. fiume sand creek–f r at elli di soledad
10. fila la lana–compagnia angeli del non
dove
11. â pittima–j udas 2
12. girotondo–spoon r iver band
13. la ballata dell’eroe–gior gio cor dini
14. giovanna d’arco–gang
15. rimini–la r osa t at uat a
16. maria nella bottega d’un falegname–ar be
gar be
17. il suonatore jones–l’est or io dr olo
18. canzone di maggio–cant ovivo
19. il pescatore–st ef ano sant angelo
Forse è questo il motivo per cui non esiste
a tutt’oggi un artista italiano che abbia
avuto l’attenzione che ha avuto Fabrizio De
André dopo la sua morte, quasi si cercasse
di mantenere vivo il legame che la sua
musica è riuscita a creare tra realtà tanto
diverse.
Un’attenzione che ha dato origine a
situazioni come il concerto di Genova del
12 marzo 2000, poi diventato il cd
“Faber/Amico
fragile”,
nel
quale
famosissimi
artisti
italiani
hanno
interpretato le canzoni di De André.
Un’attenzione, ancora, che ha portato la
Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università
di Siena a proporre di realizzare l'archivio
storico e la digitalizzazione di tutta l'opera
di Fabrizio De Andrè con l’intento di creare
un Centro Studi De André e divenire così il
primo vero e proprio punto di riferimento
per
tutti
coloro
che
intendono
intraprendere uno studio approfondito
sull’artista.
“mille papaveri rossi”, che come le
precedenti iniziative esce con l’affettuoso
incoraggiamento di Dori Ghezzi, la
compagna di una vita nonché presidente
della Fondazione Fabrizio De André, vede
la partecipazione di numerosissimi artisti
italiani e stranieri certo meno conosciuti di
quelli
che
hanno
partecipato
a
“Faber/Amico fragile”, ma che hanno
voluto a loro volta raccontare ed
interpretare queste storie che abbattono
barriere stilistiche e di lingua. “queste voci”
– dice ancora Pandin – “sono i mille
papaveri rossi che abbiamo da offrire.”
I l libretto di ben 70 pagine contiene, oltre
alle note introduttive a cura della redazione
di “A” e alla storia dei gruppi coinvolti,
alcuni scritti di Marco Pandin, Gabriele
Bramante, Marco Sommariva, Alfonso Failla
e Luce Fabbri; scritti che intendono portare
l’attenzione (ed è questo poi il senso
dell’intera operazione) sulla “rilevanza del
contributo intellettuale di Fabrizio De André
e l’imprescindibilità del suo sguardo
anarchico”.
La copertina di Andrea Pazienza è un
ultimo, commovente, omaggio.
“mille papaveri rossi” è un’iniziativa a
sostegno della rivista anarchica “A”, che tra
l’altro lo stesso De André ha sempre
sostenuto e di cui spesso teneva una copia,
ben visibile, in tasca, durante alcuni suoi
concerti. “A” si sta distinguendo per il
sorprendente successo delle sue attività
editoriali, come è accaduto per i citati “ma
la divisa di un altro colore” e “ed avevamo
gli occhi troppo belli”, che ha addirittura
raggiunto le 18.000 copie vendute.
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