Pon Sicurezza
Il volume, realizzato grazie alle risorse del PON Sicurezza, è stato
presentato oggi presso la residenza dell’ambasciatore inglese.
Da oggi la Guida per il consumatore critico antiracket parla
anche inglese
Italia e Gran Bretagna unite
nel contrasto alla criminalità e nella lotta contro il racket. E’ con questo spirito che si è svolta
oggi a Villa Wolkonsky, presso la residenza dell’ambasciatore britannico Christopher Prentice,
la presentazione della Guida per il consumatore critico antiracket “Pago chi non paga” tradotta
nella versione inglese.
“A guide for the critical anti-racket consumer” è stata fortemente voluta proprio
dall’ambasciatore Prentice e dalla Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane
(Fai), il cui volume originale è frutto del finanziamento del PON Sicurezza.
All’evento hanno partecipato il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, il commissario per il
coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura prefetto Elisabetta Belgiorno, il presidente
onorario della Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane Tano Grasso, il
procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. Presente anche il capo della Polizia - direttore
generale della Pubblica Sicurezza, prefetto Alessandro Pansa. Per il PON Sicurezza era
presente il direttore della Segreteria tecnica, dottoressa Maria Lodovica De Caro.
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Il volume, finanziato dal PON
Sicurezza nell’ambito del progetto rete di consumo critico “Pago chi non paga”, era stato
presentato a Napoli lo scorso giugno. In quell’occasione, l’elenco degli oltre mille operatori
economici e commerciali che hanno avuto il coraggio di ribellarsi al pizzo, aveva riscosso
l’attenzione anche del Times. Il quotidiano britannico aveva dedicato un articolo all’iniziativa,
definendo l’elenco “una perfetta guida per una vacanza libera dalle mafie nel Sud Italia”.
Da lì l’idea dell’ambasciata britannica in Italia di tradurre la Guida anche in inglese, così da
diffondere ulteriormente la visibilità e il sostegno agli imprenditori delle quattro regioni Obiettivo
Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) che hanno detto no al racket delle
estorsioni e dell’usura. Sono oltre mille e in continua crescita, fra artigiani, commercianti,
imprenditori, professionisti: 472 in Sicilia, 429 in Campania, 155 in Calabria, 85 in Puglia.
L’elenco è pubblicato anche sul sito della Fai e aggiornato mensilmente.
“Questo catalogo di mille imprenditori e commercianti onesti e responsabili che hanno
denunciato i loro estorsori o non si sono mai piegati al racket – ha detto l’ambasciatore
Prentice - é un incoraggiamento importante per i consumatori. Scegliendoli possiamo sostenere
operatori sani che hanno deciso di esporsi pubblicamente, ponendosi in prima linea per
costruire una società diversa. Il governo britannico, così come l’ambasciata ed i consolati di cui
guido il lavoro, sono impegnati con l’Italia nella lotta comune contro il crimine organizzato
transnazionale. La legislatura antimafia vigente in Italia, prodotto di anni di esperienze amare
nella lotta contro la mafia ed altre organizzazioni criminali, è stata esaminata con attenzione dai
politici e dagli esperti degli altri Paesi con l’obiettivo di implementare molte delle lezioni che
l’Italia ha dovuto imparare in questo contesto”.
“La lotta alla criminalità organizzata è diventata una priorità nella difesa dello spazio comune
europeo – ha detto il viceministro Bubbico - Tutti siamo impegnati perché la comunità risulti
compatta nel contrastare questa forza che vuole dettare regole e limitare gli spazi di democrazia
e libertà. Le storie degli imprenditori coraggiosi che abbiamo ricordato oggi mettono in evidenza
la volontà di un paese di affermare le proprie ragioni secondo i principi di legalità.
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L’intuizione di questa guida
è illuminante – ha aggiunto il viceministro - perché ha colto un fattore di ulteriore debolezza che
rende forti i criminali: quello della solitudine. Quando un imprenditore o un operatore economico
affronta la violenza della criminalità organizzata da solo, vive quelle circostanze con grande
sofferenza e la sua solitudine enfatizza le componenti di paura e impotenza, facendolo cedere
alla subordinazione. Con la costruzione di comunità di auto-aiuto e di condivisione, invece, tutto
cambia”.
Un grazie all’ambasciatore Prentice è venuto dal commissario Belgiorno: “Perché ha
fortemente voluto questa iniziativa immediatamente condivisa dal ministro Alfano. Iniziativa
importante, perché coglie nel consumo critico antiracket non un modello di nicchia o per addetti
ai lavori, ma un modello italiano di contrasto alla criminalità organizzata. L’intuizione - ha
aggiunto Belgiorno - è quella dell’antimafia del turismo, l’antimafia della cultura, promuovendo
così un brand italiano che non solo fa parlare inglese una serie di imprenditori liberi, ma che
individua anche una pratica molto semplice, quella dell’acquisto responsabile quotidiano. Ed in
questo periodo natalizio è particolarmente significativo individuare, per i nostri acquisti, quegli
esercizi che non si sono piegati al racket”.
“Non potevo mancare – ha affermato il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti Questo libretto è una tappa importante di una lunghissima cooperazione tra le autorità italiane e
quelle britanniche, cooperazione iniziata a Napoli ma che ha poi avuto il suo sbocco effettivo in
tante attività giudiziarie”.
Una delegazione di imprenditori che hanno detto no al pizzo era presente a Villa Wolkonsky. Gli
operatori economici hanno portato i loro prodotti agroalimentari di qualità e raccontato le loro
storie che insegnano come ribellarsi ai condizionamenti mafiosi e liberarsi dalla paura sia
possibile, grazie al coraggio dei singoli e alla rete di sostegno creata da istituzioni e Forze
dell’ordine.
Il progetto Rete di consumo critico “Pago chi non paga” si propone di sostenere una serie di
azioni di comunicazione e sensibilizzazione rivolte sia ai consumatori che ai commercianti per
creare una rete che rafforzi e sostenga chi si ribella al racket e all’usura.
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Il progetto, finanziato con 2,7 milioni di euro, rientra nell’Obiettivo Operativo 2.4 e ha come
beneficiario l’Ufficio del commissario straordinario del governo per il coordinamento delle
iniziative antiracket e antiusura che si avvale, come partner per l’attuazione, della Federazione
delle associazioni antiracket e antiusura italiane. La guida vuole essere uno strumento di
sensibilizzazione e di promozione, capace di spingere i consumatori, attraverso i loro acquisti, a
sostenere gli imprenditori antiracket. Per questo, soprattutto durante le festività natalizie, si
moltiplicano in tutte le regioni Obiettivo Convergenza, eventi ed iniziative dirette a far conoscere
l’importanza di un acquisto nel segno della legalità.
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