SCALE PORTATILI :
CONFORMI ALLE NORME UNI EN 131-1 e 2 (1)
Dal 24 Marzo 2000 le scale portatili devono essere dotate di certificato
fornito dal costruttore e da un foglio o libretto con l’indicazione degli
elementi costituenti.
di Salvatore Esposito e Giuseppe Greco*
Il D.M. 23 Marzo 2000 “ Riconoscimento di conformità alle vigenti norme di mezzi e
sistemi di sicurezza relativi alla costruzione ed all’impiego di scale portatili” è entrato a far
parte della nuova normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro.
Con l’entrata in vigore di detto D.M. viene riconosciuta la conformità delle scale portatili
che rispondono alla norma tecnica UNI EN 131 parte 1° e 2°, grazie all’art. 28 del D.L.vo
626/94 mod. dal D.L.vo 242/96 che così recita :
“1.Con Decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i
Ministri della sanità e dell’industria, del commercio e all’artigianato, sentita la
commissione consultiva permanente:
a) è riconosciuta la conformità alle vigenti norme per la sicurezza e la salute dei lavoratori
sul luogo di lavoro di mezzi e sistemi di sicurezza;
b) si dà attuazione alle direttive in materia di sicurezza e salute dei lavoratori sul luogo di
lavoro della Comunità europea per le parti in cui modificano modalità esecutive e
caratteristiche di ordine tecnico di altre direttive già recepite nell’ordinamento
nazionale;
c) si provvede all’adeguamento della normativa di natura strettamente tecnica e degli
allegati al presente decreto in relazione al progresso tecnologico.”
A questo punto il lettore non addentro alla normativa antinfortunistica si chiederà:
Fino ad oggi qual’era la normativa che regolamentava l’idoneità di dette scale?
Era necessario emanare un nuovo decreto quando già esistevano altri decreti che normavano
dette scale ?
Le scale utilizzate fino ad oggi, che fine faranno?
Prima di rispondere a queste domande è necessario precisare che ci sono diversi tipi di scale
e tra quelle più conosciute ricordiamo:
1) Scale portatili ( o scale a mano )
2) Scale aeree
3) Scale fisse a gradino
4) Scale fisse a pioli
Le scale di cui tratteremo in questo articolo sono le scale portatili che a loro volta si
dividono in :
a) Scale semplici ( a pioli o a gradini )
b) Scale allungabili di appoggio che possono essere ad innesti o a sfilo .Quelle a innesto
possono a loro volta “a due tronchi” o ” a più tronchi “, mentre quelli a sfilo possono
essere “ a mano “ o “ con meccanismo “.
c) Scale doppie ( a pioli o a gradini );
d) Scale trasformabili ( con tronco a sbalzo ).
SCALE
Portatili
Aeree
Fisse a gradino
Fisse a pioli
SCALE PORTATILI
Semplici
Allungabili
A innesti
A pioli
Doppie
A sfilo
A gradini
Trasformabili
Tronco a
sbalzo
A pioli
A gradini
Normativa antecedente al 23 Marzo 2000
Fino al 23 Marzo 2000 la normativa che regolamentava l’utilizzo e i requisiti delle scale
portatili era ed è costituita dai DD.PP.RR. 547/55 e 164/56 che fino ad oggi non sono
stati abrogati. Il D.P.R. 27 Aprile 55 n° 547 al Capo III e precisamente agli artt. 18; 20;
21; sancisce quelle che devono essere le caratteristiche e le modalità d’uso di dette scale.
Successivamente il D.P.R. 7 Gennaio 1956 n°164 - Capo II - all’art. 8, nel ribadire che le
scale portatili devono avere le caratteristiche di resistenza stabilite dal D.P.R. 547/55 ,
precisa quale sono le modalità d’uso delle stesse , in circostanze diverse da quelle di cui al
succitato DPR. 547/55.
Il nuovo D.M.
In realtà, il D.M. 23 Marzo 2000 non fa altro, attraverso la norma UNI EN 131-1 e 2 , che
apportare un miglioramento tecnico alle scale portatili
ai fini della sicurezza
dell’utilizzatore.Infatti la norma succitata nella prima parte descrive la terminologia, i tipi di
scale e le dimensioni funzionali delle stesse. Nella seconda parte descrive i requisiti che
devono possedere le scale portatili, le prove tecnologiche che devono superare i prototipo, la
marcatura da apporre sulle scale ed il relativo contenuto, nonché la certificazione di
conformità di cui ogni scala portatile deve essere dotata..
Il D.M. 23 Marzo 200 è costituito da due articoli. All’articolo 1.1 viene riconosciuta la
conformità delle scale portatili a condizione che :
a) le scale portatili siano costruite conformemente alla norma tecnica UNI EN 131
parte prima e seconda;
b) il costruttore fornisca le certificazioni, previste dalla norma UNI EN 131- 1 e 2
emesse dal laboratorio dell’ISPES; laboratorio delle università e dei politecnici
dello stato; laboratori degli istituti tecnici dello Stato riconosciuti ai sensi della
legge 5.11.1971 , n°!086; laboratori autorizzati con decreto dei Ministri del lavoro e
della previdenza sociale, dell’industria, del commercio
e dell’artigianato e della sanità; laboratori dei Paesi
membri dell’Unione europea o dei paesi aderenti
all’Accordo sullo spazio economico europeo
riconosciuti dai rispettivi Stati:
c) le scale portatili siano accompagnate da un foglio o
libretto recante:
una breve descrizione con l’indicazione degli elementi
costituenti;
le indicazioni utili per un corretto impiego;
le istruzioni per la manutenzione e conservazione;
gli estremi ( istituto che ha effettuato le prove, numeri
di identificazione dei certificati, date del rilascio ) dei
certificati delle prove previste dalla norma tecnica
UNI EN 131 – 1 e 2 ;
una dichiarazione del costruttore di conformità alla
norma tecnica UNI EN 131 –1 e 2.
NO
Scala “primitiva”
comunemente usata nei
cantieri edili
Art. 2 .
1.L’attrezzatura di cui all’articolo 1 legalmente fabbricata o commercializzata in altro
Paese dell’Unione europea o in un altro Paese aderente all’Accordo sullo spazio
economico europeo, può essere commercializzata in Italia purchè il livello di sicurezza sia
equivalente a quello garantito dalle disposizioni, specifiche tecniche e standard previsti
dalla normativa italiana in materia.
E’ palese a questo punto che il D.M. 23 Marzo 2000 , con le migliorie apportate, va ad
aggiungersi ai DD.PP.RR 547/55 e 164/56 per cui , in tutti gli ambienti di lavoro tali norme
devono essere rispettate.
Le scale antecedenti al 23 Marzo 2000 che fine faranno?
Per quanto attiene alle scale immesse sul mercato prima dell’entrata in vigore del succitato
D.M., a parere degli scriventi, le stesse devono rispondere solo ai requisiti dei DD.PP.RR.
547/55 e 164/56, poiché la norma UNI EN 131 – 1 e 2 non ha effetto retroattivo.
Responsabilità dei datori di lavoro e dirigenti
I datori di lavoro e i dirigenti , in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, sono responsabili
se violano i sottoelencati articoli :
Art.18 D.P.R. 27 Aprile 55 n° 547 :
Le scale semplici portatili (a mano) devono essere costruite con materiale adatto alle
condizioni di impiego, devono essere sufficientemente resistenti nell'insieme e nei singoli
elementi e devono avere dimensioni appropriate al loro uso.
Dette scale, se di legno, devono avere i pioli fissati ai montanti mediante incastro.
Esse devono inoltre essere provviste di:
a) dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti;
b) lanci di trattenuta o appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori, quando sia
necessario per assicurare la stabilità della scala.
Per le scale provviste alle estremità superiori di dispositivi di trattenuta, anche scorrevoli
su guide, non sono richieste le misure di sicurezza indicate nelle lettere a) e b).
( arresto fino a 3 mesi o ammenda da € 258,23 a € 1.032,91 )
Art. 20 D.P.R. 27 Aprile 55 n° 547
Per l'uso delle scale portatili composte di due o più elementi innestati (tipo all'italiana o
simili), oltre quanto è prescritto nel punto a) dell'art. 18, si devono osservare le seguenti
disposizioni:
a) la lunghezza della scala in opera non deve superare i 15 metri, salvo particolari
esigenze, nel quale caso le estremità superiori dei montanti devono essere assicurate a parti
fisse;
b) le scale in opera lunghe più di 8 metri devono essere munite di rompitratta per ridurre la
freccia di inflessione;
c) nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala quando se ne effettua lo spostamento laterale;
d) durante l'esecuzione dei lavori, una persona deve esercitare da terra una continua
vigilanza della scala.
( arresto fino a 3 mesi o ammenda da € 258,23 a € 1.032,91 )
Art. 21 D.P.R. 27 Aprile 55 n° 547
Le scale doppie non devono superare l'altezza di m 5 e devono essere provviste di catena di
adeguata resistenza o di altro dispositivo che impedisca la apertura della scala oltre il
limite prestabilito di sicurezza.
( arresto fino a 3 mesi o ammenda da € 258,23 a € 1.032,91 )
Art. 8 D.P.R. 7 Gennaio 56 n° 164
Le scale a mano devono avere le caratteristiche di resistenza stabilite dal decreto del
Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547 .
I pioli devono essere privi di nodi ed incastrati nei montanti, i quali devono essere trattenuti
con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; nelle scale lunghe più di 4 metri deve
essere applicato anche un tirante intermedio.
È vietato l'uso di scale che presentino listelli di legno chiodati sui montanti al posto dei
pioli rotti.
Durante l'uso le scale devono essere sistemate e vincolate. All'uopo, secondo i casi, devono
essere adoperati chiodi, graffe in ferro, listelli, tasselli, legature, saettoni, in modo che
siano evitati sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, oscillazioni od inflessioni accentuate.
Quando non sia attuabile l'adozione delle misure di cui al precedente comma, le scale
devono essere trattenute al piede da altra persona.
La lunghezza delle scale a mano deve essere tale che i montanti sporgano di almeno un
metro oltre il piano di accesso, anche ricorrendo al prolungamento di un solo montante,
purché fissato con legatura di reggetta o sistemi equivalenti.
Le scale a mano usate per l'accesso ai vari piani dei ponteggi e delle impalcature non
devono essere poste l'una in prosecuzione dell'altra.
Le scale che servono a collegare stabilmente due ponti, quando sono sistemate verso la
parte esterna del ponte, devono essere provviste sul lato esterno di un corrimano-parapetto.
( arresto fino a 3 mesi o ammenda da € 258,23 a € 1.032,91 )
Art. 4 comma 5 lett.b D.Lvo 626/94 mod. D.L.vo 242/96
aggiorna le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che
hanno rilevanza ai fini della salute e della sicurezza del lavoro, ovvero in relazione al
grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione;
( arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da € 1.549,37 a € 4.131,65 )
Art. 35 comma 5 D.Lvo 626/94 mod. D.L.vo 242/96
Qualora le attrezzature richiedano per il loro impiego conoscenze o responsabilità
particolari in relazione ai loro rischi specifici, il datore di lavoro si assicura che:
a) l'uso dell'attrezzatura di lavoro è riservato a lavoratori all'uopo incaricati;
b) in caso di riparazione, di trasformazione o manutenzione, il lavoratore interessato è
qualificato in maniera specifica per svolgere tali compiti.
( arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da € 1.549,37 a € 4.131,65 )
Art. 38 D.Lvo 626/94 mod. D.L.vo 242/96
Il datore di lavoro si assicura che:
a) i lavoratori incaricati di usare le attrezzature di lavoro ricevono una formazione
adeguata sull'uso delle attrezzature di lavoro;
b) i lavoratori incaricati dell'uso delle attrezzature che richiedono conoscenze e
responsabilità particolari di cui all'art. 35, comma 5, ricevono un addestramento adeguato
e specifico che li metta in grado di usare tali attrezzature in modo idoneo e sicuro anche in
relazione ai rischi causati ad altre persone.
( arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da € 1.549,37 a € 4.131,65 )
Conclusioni
Da quanto innanzi esposto possiamo dire che, al momento, le scale portatili già esistenti
prima del 23 Marzo 2000 devono rispondere ai requisiti di cui ai DD.PP.RR. 547/55 e
164/56, mentre quelle immesse sul mercato dopo tale data, devono essere conformi a quanto
nel D.M.23 Marzo 200 e precisamente alle norme UNI EN 131-1 e 2 .
Facciamo infine rilevare che il D.M. 23 Marzo 2000 si applica per tutte le scale portatili,
anche per quelle che comunemente vengono utilizzate per uso domestico.
* Esperti in materia di sicurezza sul lavoro
(1) Norma europea implementata dall’UNI
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