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a n n o V I I I - n u m e r o 7 7 - G e n n a i o 2 0 1 0 - p o s t e i t a l i a n e . s p e d i z i o n e i n a . p . 7 0 % d . c . / d . c . i . To r i n o - t a s s a p a g a t a / t a x e p e r ç u e / o r d i n a r i o
la rivista
77 del cinema
GENNAIO 2010
Paesaggi con figure Il cinema di Michelangelo Antonioni
Magnifiche visioni Festival Permanente del Film Restaurato
Puzzle America Il cinema di Emile de Antonio
Tra Palermo e Brooklyn Omaggio a John Turturro
L’ultimo spettacolo /Schermi americani
Il cinema USA degli ultimi 40 anni
Crossroads Sotto il cielo di Fred
La voce segreta delle parole Il grande cinema in lingua originale
Gli anni della Dolce Vita Mostra fotografica alla Mole Antonelliana
Zabriskie Point (1970)
Paesaggi con figure
L’Avventura e più mi rendo conto
che il linguaggio visivo di Antonioni ci faceva concentrare sul
ritmo del mondo: i ritmi visivi
della luce e del buio, delle forme
architettoniche, di personaggi
collocati come figure in un paesaggio che appare sempre terribilmente ampio - scrive Michael
Scorsese – E c’era anche il ritmo, inteso in senso musicale, che
sembrava essere in sincrono con il ritmo del tempo, nel suo
muoversi lento e inesorabile, rendendo possibile quelli che ho
identificato come i difetti emotivi dei personaggi, che lentamente li confondono e li spingono verso un’altra ‘avventura’ e
poi ancora un’altra e così via. Proprio come il tema di apertura
che accresce la tensione e la disperde, la accresce e la disperde.
Senza fine”.
Con il suo cinema Antonioni rovescia il mondo perché
decostruisce il rapporto tra spazio e tempo e sperimenta un
realismo nuovo, immerso nel caos aggiungendo al racconto la
frammentazione e l’ellissi. “Ha messo in scena un uomo e una
donna, la guerra dei sessi e un’eventuale soluzione di questa
guerra. Bisognava barattare il cinema dell’ideale, dunque un
cinema maschile, perché solo gli uomini hanno degli ideali, con un
cinema che lasciasse apparire le donne. Il problema è stato la
coppia, prima eterosessuale, poi, dopo il ‘68, le coppie mal
assortite, disperate, deleuziane”, scriveva ancora Serge Daney.
Il cinema di Michelangelo Antonioni
di Grazia Paganelli
M
ichelangelo Antonioni appartiene alla generazione immediatamente successiva a quella
“neorealista” e, infatti, a quel cinema guarda
quando dirige il suo primo film, il cortometraggio Gente del Po,
girato nel ’43 ma portato a termine solo nel ’47, subito dopo la
guerra e dopo l’esperienza parigina di aiuto regista per Marcel
Carné. “La mia sola presunzione è di aver imboccato da solo la
via del neorealismo” dice Antonioni che, però, compie subito
un passo in avanti verso un cinema di introspezione e di disincantata rappresentazione della realtà umana. Si sente l’urgenza
del cambiamento che, però, descrive attraverso la forma della
crisi, nel confronto tra i personaggi e nel rapporto tra questi e
la società. In pochi anni realizza i documentari N.U. – Nettezza
urbana, L’Amorosa menzogna e il suo primo lungometraggio Cronaca di un amore, in cui prende corpo la struttura narrativa che
sarà poi adottata anche nei film successivi. Al centro ci sono
sempre storie d’amore malate e destinate a tragica fine, intrecci
rarefatti dove l’attesa e il disorientamento prevalgono, dove
tutto porta alla definizione di una esistenza vuota, quasi sospesa
nel nulla. Lo stesso percorso seguono Il grido e i tre episodi de
I vinti, e ritorna più spigoloso e “astratto” nei film della trilogia
dei primi anni Sessanta. L’avventura, La notte e L’eclisse che si
assomigliano per il progressivo acuirsi del disagio che investe i
personaggi, quasi all’improvviso consapevoli della illusoria vanità dei legami. È cinema che scuote la visione e la coscienza,
denso e contraddittorio, moderno e tormentato. “Più vedo
La retrospettiva dedicata a Michelangelo Antonioni è un progetto del
Museo Nazionale del Cinema e del Centro Sperimentale di
Cinematografia – Cineteca Nazionale realizzato con la collaborazione
di Cineteca del Comune di Bologna, The Film Foundation, Rai Teche,
Cineteca del Friuli, Centro Nazionale del Cortometraggio, British
Film Institute, Cooper Films e Sony Classics.
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la rivista
del cinema
ø i protagonisti
13 gennaio - 2 febbraio
Paesaggi con figure.
Il cinema di
Michelangelo Antonioni
L e
R a s s e g n e
d e l
Nell’episodio italiano il giovane Giulio, pratica
il contrabbando. Una notte, sorpreso dalla polizia,
fugge dopo aver ucciso un guardiano e cade da
un’impalcatura. Nell’episodio inglese Aubrey Allan
comunica ad un giornale di aver scoperto il cadavere
di una donna. Viene avvertita la polizia e Aubrey scrive
per il giornale un articolo sul rinvenimento del
cadavere.
M a s s i m o
3
p r o g r a m m a
la festa arriva la notizia della morte di Tommaso e l’alba
sorprende Lidia e Giovanni l’uno accanto all’altra, ancor
più tristi e disillusi ma, forse, con una nuova speranza.
Sc.: M. Antonioni, Ennio Flaiano, Tonino Guerra;
Fot.: Gianni Di Venanzo; Int.: Marcello Mastroianni,
Jeanne Moreau, Monica Vitti.
DOM 16, h. 21.15, LUN 18, h. 18.00
Sc.: Suso Cecchi d’Amico, Diego Fabbri, M. Antonioni,
Turi Vasile, Giorgio Bassani, Roger Nimier; Fot.: Enzo
Serafin; Int.: Jean-Pierre Mocky, Franco Interlenghi,
Peter Reynolds.
VEN 15, h. 16.30, DOM 17, h. 22.30
G e n n a i o
Copia restaurata digitalmente a partire dal negativo
originale che è stato trasformato in 2K e quindi
ripulito in modo da rimuovere lo sporco, le righe
e la polvere e stabilizzare l’immagine. Anche l’audio
è stato restaurato digitalmente usando l’audio originale
del negativo. È stato creato, così, un internegativo da
cui è stato ricavato un interpositivo master in bianco
e nero che, a sua volta, ha generato una copia di prova.
Dopo aver controllato la pellicola, è stato stampato
il 35mm bianco e nero definitivo.
Sc.: Suso Cecchi d’Amico, M. Antonioni; Fot.: Gianni Di
Venanzo; Int.: Eleonora Rossi Drago, Gabriele Ferzetti,
Valentina Cortese.
LUN 18, h. 16.00, MER 20, h. 20.30
Michelangelo Antonioni
Chung Kuo Cina
Michelangelo Antonioni
L’eclisse
Michelangelo Antonioni
Italia/Francia 1962, 125’, b/n
Copia conservata da Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Poco dopo la rottura di una relazione, Vittoria si
lega ad un giovane procuratore di borsa, Piero. Gli
appuntamenti tra i due si succedono, fornendo alla
ragazza fugaci evasioni dalla noia di una vita
monotona. Quando un ubriaco ruba l’auto di Piero e
muore accidentalmente, Vittoria ha modo di constatare
il cinico comportamento del giovane procuratore, che
si preoccupa soltanto della carrozzeria danneggiata.
Dopo uno dei loro soliti incontri, Vittoria riceve da
Piero l‘invito per un ulteriore appuntamento, al quale
nessuno dei due si recherà perché in essi, e soprattutto
in Vittoria, si va affermando un’amara certezza:
quella della insormontabile solitudine degli uomini.
La signora senza camelie
Michelangelo Antonioni
Italia 1953, 105’, b/n
Copia conservata da Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Clara Manni, commessa in un negozio di tessuti, viene
scelta per interpretare un film che ha molto successo.
Le vengono subito offerti altri ruoli ma il produttore
Gianni Granchi, con cui si sposa, le impedisce di girare
film commerciali. Lui vuole che sua moglie si faccia
notare per le doti di attrice ma il film Giovanna d’Arco,
che ha realizzato per lei, risulta un fiasco. La rovina
economica spinge Gianni a tentare il suicidio e Clara,
per salvarlo, riprende a recitare nei film che il marito
aveva scartato. Anche il matrimonio la delude e Clara
finisce per accettare la corte di un giovane diplomatico
col quale fugge. Si tratta però di una nuova delusione:
la donna scopre ben presto che il suo spasimante non
l’ama veramente. Alla fine, sentendosi vinta, si rassegna
ad accettare le parti insulse che le offrono e a vivere
una vita senza amore.
Italia 1957, 92’, b/n
Copia conservata da Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Aldo lavora come operaio in uno zuccherificio della
Val Padana e convive da sette anni con Irma, a sua
volta sposata con un uomo che è emigrato sparendo
nel nulla. Quando giunge la notizia della sua morte,
Aldo vorrebbe sposare la donna ma Irma gli confessa
di non amarlo più. Aldo lascia la fabbrica e inizia a
vagabondare con la bambina per i paesi della regione.
Ritorna al paese dopo molto tempo e giunge
inosservato alla casa di Irma. Attraverso la finestra,
la scorge mentre prodiga le sue cure al bimbo avuto
dall’uomo che ha sposato. Aldo comprende di non
essere per lei che un ricordo del passato e, salito in
cima alla torre dello zuccherificio, si lancia nel vuoto.
Sc.: M. Antonioni, Suso Cecchi d’Amico, Francesco
Maselli, Pier Maria Pasinetti; Fot.: Enzo Serafin;
Int.: Lucia Bosé, Gino Cervi, Andrea Checchi.
MER 13, h. 16.30, DOM 17, h. 20.30
Sc.: M. Antonioni, Elio Bartolini, Ennio De Concini;
Fot.: Gianni Di Venanzo; Int.: Alida Valli, Steve Cochran,
Betsy Blair.
SAB 16, h. 16.30, MAR 19, h. 20.30
Il grido
Sc.: M. Antonioni, Tonino Guerra; Fot.: Gianni Di
Venanzo; Int.: Monica Vitti, Alain Delon, Lilla Brignone.
DOM 17, h. 16.00, MAR 19, h. 18.15
Michelangelo Antonioni
I cortometraggi # 1
Italia 1943-1953, 81’, b/n
Il programma comprende i cortometraggi realizzati da
Antonioni tra il 1943 e il 1953. Gente del Po (1947, 9’),
(N.U.) - Nettezza urbana (1948, 11’), Superstizione
(1949, 9’), L’amorosa menzogna (1949, 10’), La villa dei
mostri (1950, 10’), Tentato suicidio (1953, 22’), Sette
canne, un vestito (1949, 10’, copia conservata dalla
Cineteca del Friuli).
Michelangelo Antonioni
Deserto Rosso
Italia/Francia 1964, 116’, col.
Copia conservata da Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Un incidente d’auto provoca in Giuliana uno choc
che si tramuta in uno stato di nevrosi depressiva,
aggravato dall’ambiente particolare in cui la
professione del marito, ingegnere elettronico,
la costringe a vivere. Corrado, amico del marito,
è attratto dalla donna e tenta di aiutarla ad uscire
dalla sua solitudine piena di incubi, intrecciando con
lei una fuggevole e amara relazione. Tale esperienza
non fa che peggiorare lo stato depressivo della donna
al punto da indurla a tentare il suicidio, ma fallisce.
Ora a Giuliana non resta che continuare la sua vita
in precario equilibrio tra rassegnazione e pazzia.
MER 13, h. 18.30, MER 20, h. 22.30
Michelangelo Antonioni
L’avventura
Michelangelo Antonioni
Cronaca di un amore
Italia 1950, 110’, b/n
Copia conservata da Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Un ricco industriale concepisce qualche sospetto sul
conto della sua giovane e bella moglie, Paola, che ha
sposato e ama appassionatamente. Vuole conoscere
meglio i precedenti della donna e incarica delle
ricerche un’agenzia d’investigazioni. Paola è di
Ravenna e da studentessa ha avuto una passione per un
compagno di studi, Guido, che era fidanzato con una
sua amica, morta in seguito a un terribile incidente.
Guido sospetta delle indagini che vengono condotte
sulla sua ex amante e l’avverte. I due, che si sentono
ancora responsabili della morte della fidanzata di
Giulio, nel rivedersi, sentono rinascere la loro passione
e lei, che vuole a ogni costo liberarsi del marito, riesce
a persuadere l’amante ad assassinarlo.
Sc.: M. Antonioni, Daniele D’Anza, Piero Tellini,
Silvio Giovaninetti, Francesco Maselli; Fot.: E. Serafin,
Aldo Scavarda; Int.: Lucia Bosé, Massimo Girotti,
Enrico Fontana.
MER 13, h. 20.30 (ingr. euro 4), VEN 15, h. 18.30
Michelangelo Antonioni
I vinti
Italia 1950, 110’, b/n
Copia conservata da Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Film in tre episodi ambientati rispettivamente in
Francia, Italia e Inghilterra. Nell’episodio francese
Pierre, studente di liceo, è uno spaccone che vuole
far credere ai compagni di guadagnare molti soldi.
I compagni decidono di ucciderlo per derubarlo.
Italia/Francia 1960, 143’, b/n
Copia conservata da Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Anna, figlia di un ambasciatore a riposo e fidanzata
del giovane architetto Sandro, viene invitata con
l’amica Claudia a una gita sullo yacht di un ricco
costruttore. La crociera si svolge nella zona delle isole
Eolie, nell’incanto di superbe vedute marine delle quali
però nessuno dei partecipanti sembra accorgersi.
Ad un certo punto i gitanti sbarcano su un piccolo
scoglio e tra Anna e Sandro ha luogo un’accanita
discussione. La minaccia di un improvviso temporale
spinge tutti a tornare alla nave ma, al momento di
imbarcarsi, si accorgono che Anna è sparita. Lo yacht
deve ripartire per evitare la tempesta, ma Sandro
e Claudia rimangono sullo scoglio per cercarla.
Italia 1972, 240’, col.
Copia cortesemente concessa da Rai Teche
Documentario sulla Cina diviso in tre parti. La prima
è stata girata nella zona vecchia della città di Pechino.
La seconda in una fabbrica dell’Henan e nella parte
vecchia della città di Suzhou. L’ultima parte mostra
il porto e le industrie di Shanghai.
Sc.: M. Antonioni; Fot.: Luciano Tovoli.
MER 20, h. 16.00
Michelangelo Antonioni
Zabriskie Point
Italia/Usa 1970, 111’, col., v.o. sott.it.
Copia conservata da British Film Institute
A Los Angeles, durante uno scontro tra la polizia
e un gruppo di contestatori, viene ucciso un agente.
Il giovane Mark viene ritenuto colpevole dell’omicidio
ma riesce a fuggire a bordo di un aereo da turismo
rubato. Arriva a Zabriskie Point, la zona più bassa
e desolata del deserto californiano dove incontra
Daria con cui intreccia una relazione sentimentale.
Dopo qualche tempo Mark fa ritorno a Los Angeles
per restituire l’aereo rubato, ma trova ad accoglierlo
la polizia che gli spara uccidendolo. Daria, che ha
appreso per radio la notizia della morte di Mark,
nella sua impotente disperazione non può far altro
che immaginare la distruzione di tutti i simboli
della spietata società nella quale è costretta a vivere.
Sc.: Fred Gardner, Sam Shepard, Tonino Guerra,
M. Antonioni, Clare Peploe; Fot.: Alfio Contini;
Int.: Mark Frechette, Daria Halprin, Paul Fix.
MER 27, h. 15.30, SAB 30, h. 20.30
Michelangelo Antonioni
I cortometraggi # 2
Italia 1983-2004, 50’, col.
Secondo programma di cortometraggi realizzati tra il
1983 e il 2004: Ritorno a Lisca Bianca (Italia 1983, 8’);
India Kumbha Mela (Italia 1989, 18’); Roma (episodio
del film collettivo 12 registi per 12 città, Italia 1989,
10’); Lo sguardo di Michelangelo (Italia 2004, 15’).
MER 27, h. 17.20, SAB 30, h. 22.15
Sc.: M. Antonioni, Tonino Guerra; Fot.: Carlo Di Palma;
Int.: Monica Vitti, Richard Harris, Carlo Chionetti.
DOM 17, h. 18.15, MAR 19, h. 22.30
Sc.: M. Antonioni, Elio Bartolini, Tonino Guerra;
Fot.: Aldo Scavarda; Int.: Gabriele Ferzetti, Monica Vitti,
Lea Massari.
SAB 16, h. 18.30, MAR 19, h. 15.30
Michelangelo Antonioni
Blow-Up
Michelangelo Antonioni
Le amiche
Italia 1955, 106’, b/n
Copia restaurata dalla Cineteca del Comune di Bologna
presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata con il
sostegno di GUCCI e The Film Foundation
Clelia viene inviata a Torino con l’incarico di aprire una
filiale della casa di mode romana per cui lavora. Nel suo
albergo alloggia anche Rosetta, una ragazza di famiglia
agiata che tenta di avvelenarsi per amore, essendosi
innamorata di un uomo sposato. Il drammatico episodio
offre a Clelia l’occasione di conoscere, oltre a Rosetta,
anche Momina, che è sposata ma separata dal marito,
e Nene. Rosetta, ormai ristabilita, rivede Lorenzo e gli
rivela il suo amore. Nene, venuta a conoscenza della
relazione tra il marito e la ragazza, decide di lasciare
libero Lorenzo e di partire per New York, dov’è stata
invitata ad allestire una mostra personale delle sue opere.
Ma Lorenzo non accetta di essere lasciato dalla moglie.
Anche Clelia vive una tortuosa vicenda d’amore,
ma poi abbandona tutto e fa ritorno a Roma.
Michelangelo Antonioni
La notte
Italia/Francia 1961, 122’, b/n
Copia conservata da Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Dopo pochi anni di matrimonio lo scrittore Giovanni
Pontano e sua moglie Lidia si accorgono che il loro
amore è finito nel grigiore della noia. I due vanno a far
visita a Tommaso, loro caro amico che trascorre le ultime
ore della sua vita in una lussuosa clinica, e poi insieme
raggiungono la fastosa villa di un industriale che sta
proponendo a Giovanni un lavoro redditizio. Durante
2
Italia/Gran Bretagna 1966, 110’, col., v.o. sott.it.
Thomas, un fotografo annoiato dalle modelle che
passano nel suo studio e nella sua vita, per reazione
si propone di realizzare un fotolibro che vuol essere
uno studio della vita di Londra in tutta la sua realtà.
Attratto dalla calma che vi regna, si sofferma in un
parco dell’East End e qui riprende le effusioni
sentimentali di un uomo e di un donna; quest’ultima
se ne accorge e lo insegue fino a casa per chiedergli
la consegna della pellicola: è così disperata da offrirsi
a lui, pur di riaverla. Con un trucco Thomas sostituisce
il negativo, quindi comincia a sviluppare e ad
ingrandire le fotografie. Vengono in tal modo alla luce
alcuni particolari, come la mano di un uomo che tiene
una pistola ed una strana ombra sull’erba che potrebbe
essere un cadavere. Non sapendo se è stato testimone
di un delitto o se lo ha evitato, Thomas ritorna di notte
nel parco e trova veramente un cadavere, che il giorno
dopo non c’è più. Palma d’oro a Cannes nel 1967.
Sc.: M. Antonioni, Tonino Guerra; Fot.: Carlo Di Palma;
Int.: David Hammings, Vanessa Redgrave, Peter Bowles.
MER 27, h. 18.30, DOM 31, h. 16.00
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la rivista
del cinema
L e
R a s s e g n e
d e l
M a s s i m o
3
p r o g r a m m a
G e n n a i o
Puzzle America
Il cinema di Emile de Antonio
Michelangelo Antonioni
Professione reporter
“P
a mia vita è l’inversione del sogno americano, che è ‘ti spacchi il culo per fare un sacco
di soldi e quando hai quarant’anni vai in pensione’. Ho scherzato con la mia vita. Ho
passato tutto il mio tempo a fare tutte le cose che la gente che vuole andare in pensione
spera di fare una volta in pensione, ma che non ha le energie per fare. Ho conosciuto molte donne,
bevuto molto, giocato molto pesante. Questo è quello che facevo quando ero giovane. Quando ho
raggiunto la mezza età ho iniziato a lavorare duramente, senza fermarmi”. […].
“Faccio film politici fin dal 1961, quando Dan Talbot e io progettammo Point of Order. La mia vita
politica attiva era iniziata molto prima – nei tardi anni trenta, quando ero uno studente a Harvard.
La fine della seconda guerra mondiale fece completamente a pezzi il mio marxismo. La prassi fece
marcia indietro. Senza un partito, senza una macchina per l’azione, ho enormemente assaporato con
autoindulgenza le contraddizioni del capitalismo della guerra fredda, la sua pietà e ipocrisia,
l’opulenza ostentata della Casa Bianca. [...] Il mio edonismo ed egoismo erano aberranti.
Un marxista negli Stati Uniti durante gli anni cinquanta era come un marxiano; nessuna base,
nessun luogo solido. Il vero cambiamento e la rivoluzione sembravano lontani un anno luce. [...]
Nel 1960, la mia politica si rianimò e rinacque gemella, fusa con il mio lavoro nel cinema.
Una serie di film, analitici e critici, ne fu il risultato”. […].
“Sono sopravvissuto come regista di film indipendenti perché sono una tartaruga. Faccio
accuratamente le mie uova e spero che sopravvivano. Oggi è più difficile di qualsiasi altro momento
degli ultimi venticinque anni. Viviamo in uno Stato di polizia”.
Emile De Antonio nasce nel 1919 a Scranton, in Pennsylvania. Dopo gli studi ad Harvard, dove
conosce John F. Kennedy, presta servizio militare durante la seconda Guerra mondiale. Quindi
inizia frequentare gli ambienti dell’arte, lavorando spesso con alcuni dei più famosi esponenti della
Pop Art come Jasper Johns, Robert Rauschenberg e Andy Warhol. Nel 1959 si avvicina al mondo
del cinema creando una casa di produzione (la G-String Productions), con il preciso intento di
distribuire i film dell’avanguardia. Quando passa dietro la macchina da presa lo fa seguendo un
punto di vista rigidamente politico, che lo porterà a realizzare documentari di grande impatto,
ma anche ad essere tenuto sotto stretta osservazione da parte dell’FBI. Muore il 16 dicembre 1989.
Michelangelo Antonioni/Wim Wenders
Al di là delle nuvole
Italia/Spagna/Francia 1975, 125’, col., v.o. sott.it.
Copia conservata da Sony Classics
David Locke è un reporter nato in Inghilterra e cresciuto
in America, apprezzato nei suoi servizi televisivi perché
dotato di uno straordinario spirito di osservazione, come
dichiara il suo produttore Martin Knight. Mentre si trova
in uno sperduto e sinistro alberghetto sahariano scopre
casualmente il cadavere di un certo Robertson al quale,
approfittando di certe somiglianze somatiche, si
sostituisce. Entrato in questo giuoco per fuggire dal
passato e dal presente che l’hanno nauseato, seguendo le
indicazioni di un libretto d’appunti dello scomparso, vaga
da Monaco a Ginevra a Barcellona. Sua moglie, decisa a
rintracciare Robertson per saperne di più sulla scomparsa
del marito, involontariamente muove attorno al marito il
meccanismo della polizia e della diplomazia.
Italia/Francia/Germania 1995, 119’, col.
Un regista, pensando ad una storia da lui immaginata,
rivive a Ferrara l’incontro di un giovane tecnico,
Silvano, con una graziosa insegnante, Carmen. I due
si ritrovano nella stessa pensione e si innamorano e si
separano. Si incontrano dopo tre anni ma nulla accade
tra loro. Una cartolina di Portofino ricorda al regista la
giovane donna di una boutique, che gli raccontò di aver
ucciso il padre con dodici coltellate. Successivamente
a Parigi il regista osserva la giovane Olga che avvicina
Roberto, marito di Patrizia, che lo supplica di lasciare
l’amante. Letto un annuncio immobiliare, Patrizia
si reca nell’appartamento e trova Carlo. Tra Carlo
e Patrizia nasce una storia d’amore. Poi una sera
ad Aix en Provence il regista nota un giovane che
segue per strada una donna bruna.
Sc.: Mark Peploe, Peter Wollen, M. Antonioni; Fot.:
Luciano Tovoli; Int.: Jack Nicholson, Maria Schneider,
Jenny Runacre.
SAB 30, h. 16.00, DOM 31, h. 21.00
Sc.: M. Antonioni, W. Wenders, Tonino Guerra; Fot.:
Alfio Contini, Robby Müller; Int.: Kim Rossi Stuart,
Inés Sastre, John Malkovich, Sophie Marceau,
Peter Weller, Jean Reno, Fanny Ardant, Chiara Caselli.
LUN 1 febbraio, h. 19.30, MER 3 febbraio, h. 16.30
La retrospettiva dedicata ad Emile de Antonio, a cura di Silvano Cavatorta, Giorgia Brianzoli, Daniela
Persico, Federico Rossin, è un progetto del festival Filmmaker/doc 14 di Milano realizzato con il sostegno di
Comune di Milano, Provincia di Milano, Regione Lombardia e Ministero per i Beni e le Attività Culturali –
Direzione Generale per il Cinema e con la collaborazione di Museo Nazionale del Cinema, Cineteca del
Comune di Bologna, Sulmonacinema.
* il testo compare nel volume: American Collage. Il cinema di Emile de Antonio, a cura di Federico
Rossin, che Filmmaker ha pubblicato per i tipi di Agenzia X in occasione della retrospettiva.
ø non fiction
Puzzle America.
Il cinema di
Emile de Antonio
Michelangelo Antonioni
Il mistero di Oberwald
Italia/Germania 1981, 128’, col.
Copia conservata da Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale
La giovane regina di un paese di lingua tedesca, rimasta
vedova il giorno stesso delle nozze per l’assassinio
del giovanissimo re, vive appartata, cambiando
continuamente dimora e mostrandosi abitualmente col
volto coperto da un velo nero. Sebastian, giovane poeta
anarchico, riesce a introdursi nell’appartamento della
regina, con l’intenzione di ucciderla. La somiglianza
fra l’attentatore e il giovane re assassinato è
impressionante. Fra la regina e l’anarchico nasce
l’amore. Il capo della polizia, il Conte di Foehn cerca
di strumentalizzare questa passione. Sebastian, per non
nuocere alla regina, che è ormai decisa a tornare a corte
e ad assumere il potere, si avvelena. La regina vede
nell’inevitabile morte di Sebastian la possibilità
di realizzare il desiderio di morte che l’ha sempre
ossessionata. Insulta e deride il giovane morente
fino a spingerlo ad ucciderla.
Sc.: Tonino Guerra, M. Antonioni; Fot.: Luciano Tovoli;
Int.: Monica Vitti, Franco Branciaroli, Luigi Diberti.
SAB 30, h. 18.15, MAR 2 febbraio, h. 21.45
8-12 gennaio
Emile de Antonio
In the Year of the Pig
Usa 1968, 101’, b/n, v.o. sott.it.
Controstoria della guerra in Vietnam realizzata a conflitto
ancora in corso: un’opera concettualmente complessa, di
grande rigore storiografico e dalla struttura sinfonica
raffinatissima: un film che scova nelle radici profonde
dell’imperialismo occidentale in Indocina il male storico
che ha portato a un lungo e sanguinoso conflitto.
SAB 9, h. 16.30, MAR 12, h. 20.30
Emile de Antonio
AA.VV.
Point of Order
Eros
Usa 1963, 97’, b/n
Film di montaggio basato sulla registrazione
audiovisiva delle udienze processuali tra l’esercito e
Joseph McCarthy, senatore repubblicano a capo della
celebre commissione sulle attività antiamericane.
Impietosa e divertente decostruzione del linguaggio
televisivo ai suoi albori e irrisione di ogni retorica
demagogica.
Italia/Usa/Francia 2004, 104’, col.
Film in tre episodi diretti rispettivamente da
Antonioni, Steven Soderbergh e Wong Kar-wai.
Ne Il filo pericoloso delle cose un uomo, dopo la fine
del suo matrimonio, incontra per caso una donna di
cui, in passato, era stato a lungo innamorato. L’uomo
trascorre con lei alcuni giorni di intensa passione senza
immaginare che questa, poco dopo, incontrerà sua
moglie. Equilibrium è il racconto di un’ossessione
amorosa, quella di due uomini, uno psicanalista e un
suo paziente, mentre in La mano un apprendista sarto
e una prostituta d’alto bordo si innamorano tra le stoffe
e i vestiti che lui realizza.
VEN 8, h. 16.30, DOM 10, h. 20.30
Emile de Antonio
Millhouse: A White Comedy
Usa 1971, 93’, b/n, v.o. sott.it.
Biografia sarcastica, impietoso atto d’accusa, feroce
sberleffo e quadro di un’epoca: protagonista è Richard
Milhous Nixon, l’unico uomo politico americano
capace restare sulla cresta dell’onda per quasi un
trentennio di agone pubblico. De Antonio preconizza
con geniale impudenza quello che sarebbe venuto
di lì a poco, lo scandalo Watergate: la fine di un’era.
SAB 9, h. 18.30, MAR 12, h. 22.30
Emile de Antonio
America is Hard to See
Sc.: M. Antonioni, Tonino Guerra, S. Soderbergh,
Wong Kar-wai; Fot.: Marco Pontecorvo, S. Soderbergh,
Wong Kar-wai Int.: Christopher Buchholz, Luisa Ranieri,
Robert Downey jr., Gong Li.
LUN 1 febbraio, h. 21.45, MAR 2 febbraio, 18.30
Usa 1970, 101’, b/n, v.o. sott.it.
Racconto della fallimentare campagna per la
presidenza del senatore democratico Eugene
McCarthy nel 1968. Le alleanze sbagliate, il ruolo dei
media, le oscure trame della politica costituiscono gli
ingredienti principali di un potente film di denuncia
che mette in scena con efficacia la tragedia politica dei
partiti americani.
VEN 8, h. 18.30, LUN 11, h. 16.15
Emile de Antonio
Underground
Usa 1976, 88’, col., v.o. sott.it.
Confronto con un gruppo di militanti della Weather
Underground Organization, allora ricercati numero
uno dall’Fbi in quanto considerati pericolosi terroristi.
De Antonio realizza un film collettivo, coinvolgendo
nel progetto gli stessi intervistati e firmando l’opera
con tutti i suoi collaboratori: un atto di precisa scelta
politica e di grande coraggio e impegno civile.
SAB 9, h. 20.30, DOM 10, h. 18.15
Emile de Antonio
Rush to Judgement
Usa 1966, 95’, b/n, v.o. sott.it.
Mark Lane e de Antonio, per la prima volta nella storia
degli Stati Uniti, mettono sotto processo il loro paese
con un film. Costruiscono la loro opera come una
controinchiesta che smaschera tutti gli errori, i
depistaggi, le inadeguatezze che la commissione
Warren commise durante le indagini sull’omicidio
di John F. Kennedy.
Michelangelo Antonioni
Identificazione di una donna
Italia 1982, 155’, col.
Niccolò è un regista alla ricerca di una protagonista
femminile. Quando incontra Mavi, giovane
aristocratica, piuttosto bizzarra e, a suo modo,
attraente Niccolò ne resta conquistato fino a
dimenticare il suo film. Ma subito iniziano ad
accadere strane cose: telefonate di minaccia, incontri
inquietanti, Niccolò che si sente seguito. Mavi, sfugge
ad ogni spiegazione e alla fine scompare. Intanto è
venuta in aiuto di Niccolò un’altra donna, Ida, questa
volta borghese, non più velata, lunare come Mavi,
ma solare e schietta. Anche con Ida, Niccolò cerca
di rivivere la situazione ambigua vissuta con Mavi,
nella quale, cercando una donna per il suo film,
ha trovato una donna per se stesso.
Sc.: M. Antonioni, Gérard Brach, Tonino Guerra; Fot.:
Carlo Di Palma; Int.: Thomas Milian, Daniela Silverio,
Christine Boisson.
DOM 31, h. 18.00, LUN 1 febbraio, h. 16.30
Carlo Di Carlo
Antonioni su Antonioni
VEN 8, h. 20.30, DOM 10, h. 22.30
Emile de Antonio
Painters Painting
Usa 1972, 116’, b/n e col., v.o. sott.it.
Affresco di una generazione di pittori, di critici, di
mercanti d’arte che hanno cambiato il volto dell’arte
contemporanea americana. La macchina da presa di de
Antonio percorre con sublime eleganza quadri e volti,
e raccontandoci l’evoluzione storica di una forma
espressiva ci parla anche di economia, di società,
di denaro e passioni, di politica ed estetica.
SAB 9, h. 22.15, LUN 11, 18.15
Italia 2008, 55’, col.
Copia proveniente da Cineteca del Comune di Bologna
Il regista Carlo di Carlo, che con Antonioni ha in
comune un passato da critico e una manciata di film
che li ha visti collaborare (Il deserto rosso, Zabriskie Point,
Chung Kuo. Cina, Professione: reporter, Al di là delle nuvole),
ritaglia dalle interviste fatte negli anni aneddoti,
impressioni e descrizioni per cucirle nel documentario
che racconta il grande cineasta attraverso la sua voce.
Partendo dal Leone d’oro ricevuto nel 1964 alla
Mostra del cinema di Venezia per Il deserto rosso,
di Carlo compie un viaggio in avanti e indietro nel
tempo seguendo un filo narrativo biografico ma
non necessariamente cronologico.
Usa 1982, 92’, col., v.o. sott.it.
De Antonio ricostruisce con giusto distacco
il processo intentato contro otto uomini
e donne, i Ploughshares 8, un gruppo di attivisti
cattolici pacifisti guidati dal reverendo gesuita
Daniel Berrigan, che nel 1980 sabotarono a
colpi di martello alcune testate nucleari e sparsero
sangue su documenti segreti: i veri protagonisti
rievocano l’evento recitando quanto appena
vissuto in tribunale.
Usa/Gb 1989, 90’, b/n e col., v.o. sott.it.
Perseguitato, schedato e considerato sin dalla sua
giovinezza un potenziale “sovversivo” dal FBI – e dal
suo inossidabile capo J. Edgar Hoover – Emile de
Antonio, pochi mesi prima di morire, racconta, con
elegante autoironia, la sua vita e la sua epoca proprio
a partire dagli enormi faldoni di documenti raccolti
contro di lui: a cucire il tutto la presenza magica
di John Cage, suo amico e maestro da sempre.
MAR 2 febbraio, h. 20.30, MER 3 febbraio, h. 18.45
VEN 8, h. 22.30, MAR 12, h. 16.30
DOM 10, h. 16.30, MAR 12, h. 18.30
Emile de Antonio
In the King of Prussia
3
Emile de Antonio
Mr. Hoover and I
77:gennaio 18/12/09 15:29 Pagina 4
la rivista
del cinema
ø percorsi
L e
R a s s e g n e
27 gennaio
di Alberto Barbera
Un nuovo festival? Si, ma diverso da tutti gli altri.
Per diverse, buone ragioni. La prima è che non si esaurisce
nell’arco di otto-dieci giorni, non farcisce il suo
programma con un numero debordante di film, non
costringe gli spettatori a scelte dolorose, né a maratone
spossanti o code faticose.
Non insinua il dubbio che per un certo titolo non valga
la pena di scomodarsi. In linea di massima, non promette
sorprese inattese e non offre il pretesto per delusioni
cocenti. Non serve a promuovere l’uscita di un film
o a rivelare un cineasta di domani.
Invece. Dura tutto l’anno, al ritmo più che sopportabile
d e l
M a s s i m o
3
di due appuntamenti al mese (che, in futuro, potrebbero
diventare quattro, se la formula dovesse piacere ed
attecchire). Ogni volta, il festival propone un capolavoro o qualcosa che gli si avvicina parecchio - selezionato fra
gli innumerevoli titoli che hanno fatto la storia del cinema.
La sua peculiarità maggiore consiste nell’offrire solo film
in copie restaurate dalle principali Cineteche di tutto il
mondo, o dalle (poche) società di produzione che hanno
cura di conservare nel modo migliore il proprio
inestimabile patrimonio. Garantisce al pubblico
un’esperienza unica e irripetibile, perché quel film e quella
copia potranno essere difficilmente recuperati in un’altra
occasione (se si salta l’appuntamento), visto che né la tv né
internet ci penseranno mai a riproporli. E vederseli in
DVD non è affatto la stessa cosa, almeno fino a quando gli
schermi domestici non raggiungeranno le stesse dimensioni
di quelli cinematografici.
Ancora. Tutte le serate saranno presentate da cineasti,
critici o personalità del mondo della cultura, che
accetteranno di spiegare in pubblico le ragioni del loro
amore per quel titolo o quell’autore, l’importanza del film
in rapporto al suo contesto storico o all’evoluzione della
settima arte. Consentirà di vedere o rivedere film che
appartengono all’età d’oro del cinema classico, spaziando
dal muto alle nouvelles vagues degli anni ’60 e oltre.
Servirà anche a correggere giudizi consolidati e gerarchie
di vecchia data, riscoprendo il piacere del grande cinema
e rivalutando opere ingiustamente trascurate o
colpevolmente dimenticate. Infine – e non è l’ultima delle
ragioni che fanno di questo appuntamento un evento speciale
– tutti i film saranno presentati in versione originale con
sottotitoli italiani, per rispettarne l’integrale compiutezza
e consentire allo spettatore di godere delle autentiche voci
degli attori, troppo spesso alterate (quando non
mortificate) dalla deprecabile abitudine del doppiaggio.
Ecco perché l’abbiamo definito un festival. Ed ecco perché
l’abbiamo chiamato Magnifiche visioni. Siamo sicuri che
gli spettatori del Cinema Massimo – sempre più numerosi
col passare degli anni – apprezzeranno e ci ringrazieranno.
p r o g r a m m a
G e n n a i o
Vincente Minnelli
Brigadoon
Usa 1954, 108’, col., v.o. sott.it.
Copia ristampata da Swashbuckler Films.
La proiezione è organizzata per gentile concessione di Hollywood Classics.
Un misterioso villaggio scozzese compare per un solo giorno ogni
cento anni. In questo villaggio capitano per sbaglio due turisti
americani, Tommy Albright e Jeff Douglas, nel momento in cui sta
per essere celebrato un matrimonio e uno di loro, Tommy, si innamora
di una ragazza del villaggio, la bella Fiona. Primo film di Minnelli
girato in CinemaScope, basato su una storia del tedesco Friedrich
Gerstäcker (da cui fu tratto un musical di grande successo),
venne ambientato in Scozia, perché si reputava che la fine della
Seconda Guerra Mondiale fosse ancora troppo vicina per portare
sulle scene una storia ambientata in Germania.
Sc.: Alan Jay Lerner; Fot.: Joseph Ruttenberg; Int.: Gene Kelly,
Cyd Charisse, Van Johnson.
MER 27, h. 20.45
I prossimi appuntamenti
Martedì 9 febbraio, h. 20.45
Io sono un campione
(The Sporting Life) di Lindsay Anderson
(Gb 1963, 134’, b/n)
Mercoledì 24 febbraio, h. 20.45
Lola Montès di Max Ophüls
(Francia/Germania 1955, 115’, col.)
Martedì 2 marzo, h. 20.45
Playtime di Jacques Tati
(Francia 1967, 126’, col.)
ø i protagonisti
23-26 gennaio
Tra Palermo
e Brooklyn.
Omaggio a
John Turturro
In occasione dello spettacolo teatrale Fiabe
italiane che va in scena al teatro Carignano
all’interno della stagione del Teatro Stabile
di Torino (dal 19 al 31 gennaio) per la regia di
John Turturro, il Museo Nazionale del Cinema
organizza un omaggio all’attore newyorkese con
una rassegna di film da lui interpretati e diretti,
scegliendo tra la lunga filmografia che ne ha fatto
uno dei protagonisti di Hollywood.
La rassegna è realizzata in collaborazione con il Teatro
Stabile e il Dams dell’Università degli Studi di Torino.
Joel Coen
Barton Fink
È successo a Hollywood
Usa 1991, 116’, col.
Nel 1941 Barton Fink, giovane commediografo di New
York, idealista ed impegnato, che si è conquistato il successo
della critica e del pubblico a Broadway, si trasferisce ad
Hollywood per scrivere una sceneggiatura per il produttore
cinematografico Jack Lipnick. Qui Barton prende alloggio
in una squallida camera di un sinistro albergo. Per risolvere
la propria crisi, chiede consigli a W.P. Mayhew, noto
sceneggiatore alcolizzato, salvo poi ricorrere all’aiuto della
segretaria di questi Audrey Taylor, che da tempo scrive i
soggetti firmati da Mayhew, e promette di raggiungerlo la
notte per lavorare. Il mattino dopo, però, Barton trova al
suo risveglio la giovane assassinata.
Sc.: J. e Ethan Coen; Fot.: Roger Deakins; Int.: John
Turturro, John Goodman, Judy Davis.
SAB 23, h. 16.15, DOM 24, h. 20.15
John Turturro
Mac
Usa 1992, 109’, col.
Ambientata negli anni ‘50, nel quartiere Queens
di New York, la storia di una famiglia di origine italiana
Mercoledì 24 marzo, h. 20.45
Martedì 11 maggio, h. 20.45
Martedì 15 giugno, h. 20.30
Ispettore Callaghan:
Il caso Scorpio è tuo! (Dirty Harry)
Margherita fra i tre
di Ivo Perilli (Italia 1942, 66’, b/n)
Touki Bouki
Il viaggio della iena
Uno tra la folla
di Djibril Diop Mambéty
(Senegal 1973, 110’, col.)
Sciacalli nell’ombra (The Prowler)
di Ennio Cerlesi e Piero Tellini
(Italia 1946, 86’, b/n)
Come Back, Africa
di Joseph Losey (Usa 1951, 92’, b/n)
Mercoledì 26 maggio, h. 20.30
di Lionel Rogosin (Usa 1959, 81’, b/n)
Mercoledì 28 aprile, h. 20.45
Lawrence d’Arabia
Mercoledì 30 giugno, h. 20.45
Rotaie di Mario Camerini
(Lawrence of Arabia)
Senso di Luchino Visconti
(Italia 1954, 123’, col.)
di Don Siegel (Usa 1071, 102’, col.)
Martedì 13 aprile, h. 20.45
di David Lean (Gran Bretagna 1962, 222’, col.)
(Italia/Germania 1929, 74’, b/n)
composta da tre fratelli. La loro vita di operai immigrati,
è durissima: ma alla morte del padre, spronati da Mac,
il maggiore, che identifica la libertà con il costruire
qualcosa di proprio, i tre fratelli si ribellano al capo
cantiere polacco che specula su materiali di scarto e
pensa solo al guadagno. Rischiando tutti i loro averi,
riescono a comprare un lotto e a mettersi in proprio.
Ma il patto non regge alle prove della vita, delle rivalità,
delle insofferenze. E la separazione, per Mac sinonimo
di tradimento, è inevitabile.
Peter Weir
Fearless - Senza paura
Usa 1994, 123’, col.
Quando Max, un architetto di successo, ed il suo socio
Jeff salgono sull’aereo diretto a Huston, sperano di
tornare a casa con in mano un contratto che frutterà
loro un grosso guadagno. Quando Carla e il suo
bambino salgono sullo stesso aereo, sono pronti a
godersi una splendida vacanza. L’aereo però, ha un
problema al motore ed in breve comincia a perdere
quota, mentre i suoi passeggeri si troveranno faccia a
faccia con la morte. Tre mesi dopo, né Carla né Max
sono ancora capaci di dar voce all’orrore che si portano
dentro da quell’infausto giorno in cui il bambino di lei
ed il miglior amico di lui hanno perso la vita.
Sc.: Brandon Cole, J. Turturro; Fot.: Ron Fortunato;
Int.: J. Turturro, Michael Badalucco, Carl Capotorto.
SAB 23, h. 18.30, DOM 24, h. 22.30
John Turturro
Romance & Cigarettes
Sc.: Rafael Yglesias; Fot.: Allen Daviau; Int.: Jeff Bridges,
Rosie Perez, J. Turturro.
LUN 25, h. 16.00, MAR 26, h. 18.20
Usa 2005, 105’, col.
Nick, un operaio newyorkese, è sposato da molti anni
con Kitty, madre dei suoi tre figli. Lei, una donna in
apparenza tenace e forte, nell'intimità lascia trasparire
tutta la sua fragilità. Nick la ama ancora ma ha anche
una relazione clandestina molto appassionata con Tula,
una donna affascinante di cui non riesce a fare a meno.
Un giorno però Kitty scopre l'infedeltà di Nick al quale,
proprio nello stesso momento, Tula chiede di operare una
scelta e di impegnarsi completamente nella loro storia.
Nick, prigioniero dei propri istinti, si trova a dover
scegliere tra tradimento e redenzione ma capisce anche di
dover riuscire a riconquistare Kitty prima che sia troppo
tardi se non vuole che sfumino le sue ultime possibilità.
Roman Paska, John Turturro
Prove per una tragedia siciliana
Italia 2009, 77’, col., v.o. sott.it.
Un film che è una dichiarazione d’amore alla Sicilia.
L’isola è vista attraverso lo sguardo lucido e affettuoso
di un italo-americano che torna nella sua antica terra
(i nonni materni di Turturro erano di Palermo e di
Aragona, in provincia di Agrigento) per ritrovare le
proprie radici e scoprirne tradizione e modernità.
La Sicilia e l’America, la storia di una relazione viva e
nascosta. Una memoria ritrovata attraverso un viaggio
nello spazio e nel tempo, compiuto a ritroso rispetto a
quello dei tanti siciliani emigrati nel Novecento. Turturro
è in Sicilia per fare i sopralluoghi per un film che ha in
mente da tempo, e che alla fine si realizzerà in questo,
che è il diario della sua ricerca.
Sc.: R. Paska, J. Turturro; Fot.: Marco Pontecorvo;
Int.: J. Turturro, Mimmo Cuticchio, Donatella Finocchiaro.
LUN 25, h. 20.45 – ingresso euro 4
Sc.: J. Turturro; Fot.: John Stern; Int.: James Gandolfini,
Susan Sarandon, Kate Winslet.
SAB 23, h.20.30, DOM 24, h.16.00
Francesco Rosi
La tregua
Michael Cimino
Il siciliano / The Sicilian
Italia/Francia 1996, 125’, col.
Subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale,
un gruppo di deportati viene liberato dai russi dal lager
di Auschwitz. Ci sono polacchi, cechi, francesi e anche
italiani. Per un po’ tutti rimangono uniti, poi gli italiani
si affidano a un connazionale e cercano di trovare il modo
per tornare a casa. Comincia così un viaggio pieno di
difficoltà. Nel gruppo c’è Primo, che continua a rivivere
dentro di sé gli orrori del lager, ci sono Cesare, Daniele,
Ferrari, Unverdorben, D’Agata. Insieme attraversano
l’Europa centrale, ora a piedi ora sui treni di fortuna,
talvolta pensando di aver trovato la strada giusta, altre
in preda allo sconforto. In rapidi flashback riaffiorano i
ricordi del lager e Primo a contatto con una realtà che si
riapre alla vita, sente quasi la colpa di essere sopravvissuto.
Usa 1987, 117’, col.
In Sicilia nel 1940, trasportando in una bara grano rubato
per sfamare i poveri, Salvatore Giuliano e Aspasio
Pisciotta incappano nei carabinieri: Salvatore spara, ne
uccide uno e fugge insieme a Pisciotta. Nella fuga rubano
i cavalli dell’americana Camilla, duchessa di Crotone.
Ma Salvatore è ferito e si rifugia in fin di vita in un
convento di frati. Dopo molti giorni Giuliano si riprende,
contro ogni logica, e ritorna al suo sogno di dare la terra
ai contadini, e di annettere infine la Sicilia agli Stati Uniti
d’America. Salvatore Giuliano si avventura così in ogni
sorta di impresa, in aperta rivolta contro quelli che ritiene
i tre poteri che impediscono il suo sogno: mafia,
aristocrazia e chiesa.
Sc.: F. Rosi, Sandro Petraglia, Stefano Rulli, dal libro di
Primo Levi; Fot.: Pasqualino De Santis, Marco Pontecorvo;
Int.: John Turturro, Massimo Ghini, Stefano Dionisi.
LUN 25, h, 18.15, MAR 26, h. 16.00
Sc.: Steve Shagan; Fot.: Alex Thompson;
Int.: Joss Ackland, Richard Bauer, J. Turturro.
SAB 23, h. 22.30, DOM 24, h. 18.00
4
Prima del film incontro con John Turturro
Robert De Niro
L’ombra del potere
The Good Shepherd
Usa 2006, 167’, col.
Nel 1939 Edward Wilson, giovane e promettente
studente di Yale, grazie alle sue doti intellettive, la sua
reputazione e ai suoi ideali patriottici, viene scelto per
entrare nell’esclusiva società segreta degli Skull and
Bones, l’associazione da cui proviene la maggior parte
dei leader nazionali ed internazionali, per essere
destinato a far carriera nel mondo dei servizi segreti.
Dai primi passi mossi presso l’Ufficio Servizi Strategici
(OSS), alla partecipazione alla fondazione della CIA,
alle sfide con il KGB durante gli anni della Guerra
Fredda, Wilson diventerà una figura chiave nel
panorama dello spionaggio mondiale.
Sc.: Eric Roth, Fot.: Robert Richardson; Int.: Matt Damon,
Angelina Jolie, Alec Baldwin.
MAR 26, h. 20.45
77:gennaio 18/12/09 15:30 Pagina 5
la rivista
del cinema
ø percorsi
L e
R a s s e g n e
d e l
M a s s i m o
3
p r o g r a m m a
G e n n a i o
15 e 29 gennaio
L’ultimo spettacolo /
Schermi americani
Immagini degli Stati Uniti dal
cinema degli ultimi quarant’anni
Michael Cimino
Il cacciatore / The Deer Hunter
di Giulia Carluccio
Usa 1978, 183’, col., v.o. sott.it.
Copia proveniente da Carlotta Films
Tre amici, Michael, Stan e Steven, lavorano nella stessa acciaieria a Clayton, in Pennsylvania e hanno la passione
di andare insieme a cacciare i cervi. Richiamati alle armi, partono per il Vietnam, all’indomani del matrimonio
di Steven con Angela (in attesa di un figlio). In Indocina sono catturati dai vietcong e sottoposti a brutali torture.
L’esperienza della guerra segna per sempre l’esistenza dei tre amici: Steven resta paralizzato e Nick fa la roulette
russa a Saigon. Michael decide di tornare in Vietnam per riportare a casa il vecchio amico, ma non riuscirà a salvarlo.
La retrospettiva, nata dalla collaborazione tra il Dams e il Museo Nazionale del Cinema, e in
particolare da un collettivo universitario, “Gli Ultracorpi”, in collegamento con il Corso di Storia
del cinema Nordamericano e il Laboratorio Multimediale “G. Quazza”, fa riferimento a una serie
di iniziative e incontri che intendono riflettere sul cinema, ma anche sulla storia, sulla cultura e
sulla società americana, attraverso una serie di film chiave, compresi tra il 1971 de L’ultimo spettacolo
(The Last Picture Show) di Peter Bogdanovich, al 2008 di The Wrestler, di Darren Aronofsky.
Attraverso opere d’autore (da Altman a Scorsese, da Spielberg a Tarantino e ai Coen) e cult di genere
(da L’esorcista, The Exorcist, di William Friedkin, 1973, a Zombi, Down of the Dead, di George A. Romero,
1978), insieme a titoli più recenti (da Matrix, di Larry e Andy Wachoski, 1999, in poi), l’idea è quella
di cogliere la dimensione storica dei film in questione, non soltanto in riferimento alla storia del cinema,
ma più in generale al valore di testimonianza, documento, fonte, oltreché agente di storia, che questi
possiedono. In questo senso, la selezione dei titoli non coincide esattamente con l’obiettivo di mostrare
i “migliori film” del periodo preso in esame, quanto piuttosto di proporre quelli più rappresentativi
e rivelatori di determinate configurazioni storico-sociali, anche nel funzionamento complessivo della
mappa, nelle reciprocità, e anche nelle contraddizioni, che la rassegna nel suo insieme vuole mettere
in luce. È in quest’ottica che ai film scelti si accompagneranno incontri con studiosi di cinema, registi,
storici, scrittori, che di volta in volta proporranno un’angolazione, uno sguardo specifico, magari anche
tendenzioso, con cui guardare, o riguardare, queste possibili immagini degli Stati Uniti contemporanei.
Gli incontri, già avviati dal mese di ottobre al Laboratorio “G. Quazza” del DAMS di Torino,
proseguiranno fino al mese di maggio 2010, mentre le proiezioni al Cinema Massimo (ingresso euro 4,00;
studenti universitari euro 3,00) verranno inaugurate il 15 gennaio con il mitico Il cacciatore (The Deer
Hunter), di Michael Cimino (1978), presentato dallo sguardo di un regista come Daniele Gaglianone e da
uno storico e critico del cinema come Gianni Volpi. La rassegna proseguirà nei mesi successivi, dopo un
secondo, ghiotto appuntamento il 29 gennaio con Toro scatenato (Raging Bull), di Martin Scorsese
(1980), presentato dallo storico dei media Peppino Ortoleva e dal documentarista Enrico Verra.
Il programma degli incontri, delle proiezioni e in generale dell’iniziativa, curato dal collettivo
“Gli Ultracorpi” (Riccardo Fassone, Andrea Mattacheo, Attilio Palmieri e Hamilton Santià),
è coordinato dalla sottoscritta e, per le attività al Laboratorio “G. Quazza”, da Nello Rassu.
ø in breve
Sc.: Deric Washburn; Fot.: Vilmos Zsigmond; Int.: Robert De Niro, John Cazale, John Savage, Christopher Walken,
Meryl Streep.
VEN 15, h. 20.45, ingresso: euro 4,00, studenti universitari: euro: 3,00
Presentazione a cura di Gianni Volpi e Daniele Gaglianone
Martin Scorsese
Toro Scatenato / Raging Bull
Copia proveniente da Park Circus
Usa 1980, 129’, b/n, v.o. sott.it.
Jake La Motta, proveniente dall’ambiente italo-americano e dalla miseria, è cosciente e orgoglioso della propria
forza taurina. Infatti, con il nomignolo di “Toro del Bronx”, nel 1941, inizia la sua carriera trionfale nella boxe.
Ribelle a qualsiasi condizionamento, rifiuta le protezioni mafiose di Tommy Comoe e famiglia; praticamente
gestisce se stesso con il solo aiuto del fratello Joey nelle vesti di manager. Nel frattempo, di carattere duro
e primitivo, abbandona la moglie ebrea e sposa Vickie, una ragazza che, a causa della sua bellezza, lo renderà
sempre più geloso e tirannico. Le sue vittorie lo portano di diritto ad essere il candidato per la corona mondiale
dei pesi medi; ma la mancanza di una organizzazione potente gli sbarra la strada.
Sc.: Paul Schrader, Mardik Martin; Fot.: Michael Chapman; Int.: Robert De Niro, Joe Pesci, Cathy Moriarthy.
VEN 29, h. 16.30, ingresso: euro 4,00, studenti universitari: euro: 3,00
Presentazione a cura di Peppino Ortoleva e Enrico Verra
ø crossroads
11 gennaio
Corti d’autore.
La seduzione
di Lubitsch
di Gianni Volpi
Il Lubitsch touch, il tocco alla Lubitsch ha
segnato un’epoca del cinema americano.
È stato il maestro inarrivabile di un’arte della
commedia come arte immorale del “saper vivere”
e arte sofisticata del saper alludere. Alla sua
scuola si sono formate schiere di collaboratori,
Billy Wilder su tutti. Lubitsch era emigrato a
Hollywood nel 1923. Era già assai famoso.
Ebreo berlinese, era stato attore e collaboratore
in teatro di Max Reinhardt, e in cinema, tra
farse monacensi e supercolossi “all’italiana”,
aveva mostrato una disinvoltura di messa in
scena fuori dal comune. Nel 1919 Lubitsch ha
appena ventisette anni quando realizza piccoli
capolavori come Die Puppe e Die
Austerprinzessin, ma ha alle spalle un’opera già
vasta di 23 film, per lo più brevi e scritti in un
paio di giorni nei caffè della Friedrichstrasse
(lo dice il suo collaboratore del periodo
Hans Kräly) e oggi quasi tutti invisibili.
La principessa delle ostriche e La bambola
di carne sono entrambi interpretati da Ossi
Oswalda, la “Mary Pickford tedesca”, e sono
entrambi storie da operetta degli equivoci a
proposito di matrimoni combinati. Jean
Domarchi, in un celebre numero Lubitsch
dei Cahiers du Cinéma, febbraio ‘68, ne parla
come di una sorta di “ars poetica lubitschiana”.
La bambola di carne inizia addirittura con
Lubitsch, gran burattinaio, intento a costruire
sotto i nostri occhi, pezzo a pezzo, la sua scena
che poi animerà con le vicissitudini di un
rampollo di nobile casata alle prese con una
sposa-bambola. Nutrito, per un verso di lazzi,
malizie, doppi sensi osceni, crapule di frati da
farsa, per l’altro, di gag, inseguimenti, gusto del
filmare alla lettera da gran cinema muto, il film
è un raro esempio di “espressionismo comico”
in cui ci sono i miti del doppio e dell’automa
umano, ma tradotti in leggerezza, in arabesco.
Scene dipinte, stilizzazione dei gesti, Lubitsch
si rivela da subito artista dell’astrazione.
Ancor più in quella cultura, così weimeriana,
affonda le sue radici il raffinatissimo
La principessa delle ostriche in cui, a ragione,
lo scrittore Claude Ollier vede la mise en place di
uno stile da “Murnau del burlesque“. Incentrato
sulla figlia di un magnate americano delle
ostriche in fregola di nobiltà, il film è giocato su
un’ossessiva moltiplicazione di tutto (segretarie,
valletti, invitati, camerieri, ballerini e musicisti
di fox-trot, cavalli, bottiglie, ecc.), è una sfrenata
caricatura dei personaggi e delle loro ossessioni
tra eros e denaro, un sogno jarriano di
un’America di pacchiana opulenza. Il denaro si
ritrova al centro di Se avessi un milione (1932)
che, in una serie di episodi girati da più registi
coordinati da Lubitsch, racconta come il casuale
regalo di un milione di dollari da parte di un
capitalista eccentrico muti la vita delle persone
che possono così realizzare i più diversi sogni.
Brevi e bellissimi sono i due episodi girati
direttamente da Lubitsch, quello, di struggente
malinconia, della giovane prostituta e quello
fulmineo dell’impiegato Charles Laughton, che
propone un efficace modo di usare il sonoro
nascente.
Per il ciclo “W l’Italia”, sarà presentato
Notturno stenopeico di Carlo Michele Schirinzi,
premiato come miglior cortometraggio al
Torino Film Festival 2009. La Giuria nella sua
motivazione scrive che “interrogandosi in
profondità e con originalità sulla sostanza fisica
delle immagini, il film si fa carico di uno dei più
urgenti drammi contemporanei, suscitando la
partecipazione diretta dello spettatore”.
Schirinzi è uno degli esponenti di punta di un
cinema che sa unire ricerca e attualità e radici
culturali (è salentino e viene dall’Accademia e
dalla videoart), trovando la chiave tecnica - una
tecnica che si fa stile, si fa visione, si fa persino
etica dei media - per raccontare, anzi
letteralmente per avvicinare a noi i protagonisti
dei medioevali affreschi di Galatina e quelli
delle nuove “arche” degli albanesi che
attraversano l’Adriatico.
22 gennaio
Anteprima di Sotto il cielo di Fred
Con la proiezione e la sonorizzazione dal vivo di The Way of the Strong
(1928) di Frank Capra, si inaugura il 22 Gennaio 2010, nella sala Uno
del Cinema Massimo, la manifestazione Sotto il cielo di Fred. Il film
veniva presentato dalla Columbia come la storia «dell’uomo più brutto
del mondo, capace di sopportare tutto tranne la propria faccia in uno
specchio». È una commedia drammatica che introduce gli spettatori
nell’atmosfera del film gangster americano tanto amato da Fred
Buscaglione. A sonorizzare la pellicola sarà il trio diretto da Stefano
Maccagno al pianoforte, Dino Contenti al contrabbasso e Nicola
Stranieri alla batteria. L’evento – promosso dall’Associazione culturale
F.E.A. in collaborazione con l’Associazione Piemonte Movie e il Museo
Nazionale del Cinema – si inserisce nel ricco calendario di
appuntamenti di Sotto il cielo di Fred, la kermesse multidisciplinare
indetta per celebrare il cinquantesimo anniversario della scomparsa di
Fred Buscaglione. Dal 3 al 12 febbraio sono in programma le fasi finali
del Premio Buscaglione - la prima edizione del concorso musicale per
cantautori emergenti - con l’esibizione dal vivo dei dieci semifinalisti
e la Notte Rossa che, a imitazione della celebre Notte Bianca, propone
un percorso enogastronomico fra le piole e i ritrovi conviviali torinesi che culminerà nella serata di sabato
6 febbraio. Il fulcro della manifestazione sarà però il Cineporto di via Cagliari 42 che ospiterà la mostra
fotografica La dolce vita torinese (1945-1960) e il ciclo di incontri su Fred Buscaglione, sulle origini del
jazz a Torino e sulla vita notturna della città negli anni Cinquanta. Sempre al Cineporto, la retrospettiva
cinematografica I re della malavita curata da
Gabriele Diverio e Vittorio Sclaverani
dell’Associazione Piemonte Movie. Non è difficile
immaginare quanto piacessero a Fred Buscaglione
personaggi come quelli dei film in programma.
Diventare il re nella propria città dopo essere stato
per anni uno dei tanti ragazzi di periferia.
Il suo amore per Clark Gable e per gli attori
americani di genere è riscontrabile
nell’abbigliamento – doppiopetto gessato e cappello
a larghe falde - e negli atteggiamenti da duro che
Buscaglione adottò nel corso dei suoi spettacoli.
Un whisky, un gruppo di pupe ai suoi piedi e Fred
raccontava con il suo swing di duri alle prese con
la vita di strada nelle grandi città americane.
Impreziosendo le proprie canzoni con un elemento
Frank Capra
in più: quell’ironia che gli era propria e che gli
permetteva di ottenere un immediato feeling con
il suo pubblico. Il talento lo portò ad imbracciare
Usa 1928, 61’, b/n, v.o. did.it.
contrabbasso, violino e tromba, ma siamo certi che
Copia restaurata proveniente da Sony Pictures/Park Circus
ha sognato per tutta la vita di trovarsi in uno di quei
Handsome Williams è un gangster dal volto sfigurato
film che amava tanto a sparare con un mitra dal
e dal carattere violento che s’innamora di Alice, una
finestrino di un’auto in corsa.
ragazza cieca che chiede l’elemosina suonando il
Il programma
La seduzione di Lubitsch
+ W l’Italia
Lunedì 11 gennaio,
h. 20.30 (sala Tre), ingresso euro 3
The Way of the Strong
La bambola di carne
(Die Puppe, Germania 1919, 44’),
con Ossi Oswalda, Victor Janson
La principessa delle ostriche
(Die austerprinzessin, Germania 1919,
59’ e non 45’ come nelle edizioni italiane),
con Ossi Oswalda, Herman Thimig
Info e programma su: www.sottoilcielodifred.it
www.piemontemovie.com
Associazione F.E.A.: www.sottoilcielodifred.it,
[email protected].
Se avessi un milione
(If I had a Million, Usa 1932, 5’ + 3’),
con Richard Bennett, Wynne Gibson,
Charles Laughton
La proiezione sarà introdotta da Francesca Lonardelli,
direttore di Sotto il cielo di Fred, Alessandro Gaido,
direttore di Piemonte Movie – gLocal Film Festival,
Alberto Barbera e Maurizio Ternavasio, autore della
biografia su Fred Buscaglione.
Notturno stenopeico
di Carlo Michele Schirinzi (Italia 2009, 8’)
5
violino vicino al suo locale. Vergognandosi della
propria condizione, l’uomo fa in modo che ogni volta
che la ragazza tenta di toccargli il viso, ella si trovi
in realtà a sfiorare il volto di uno dei suoi uomini.
Contemporaneamente, un gangster rivale tenta di
chiudere una volta per tutte i conti con Williams,
e decide di rapire Alice.
Sc.: William Counselman, Peter Milne; Int: Mitchell
Lewis, Alice Day, Margaret Livingston.
VEN 22, h. 21.00 – Sala Uno
ingresso 7,00 euro, ridotto 5,00 euro
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18 gennaio
Colpi di genio.
Scienziati e inventori nel cinema
Questo mese prende il via la rassegna cinematografica Colpi di genio. Scienziati e inventori nel
cinema. Il ciclo di proiezioni, nato dalla collaborazione tra il Museo Nazionale del Cinema, il Dams
e il corso di Laurea di Scienze della Comunicazione dell’Università di Torino, fa parte di una più
ampia serie di eventi (conferenze, seminari, spettacoli, attività per le scuole) dedicati al rapporto tra
scienza e cinema: le iniziative si succederanno fino a luglio, quando Torino, in occasione dell’Esof
(European Science Open Forum, 2-7 luglio 2010), sarà la capitale internazionale della ricerca e della
sperimentazione scientifica.
La rassegna cinematografica proporrà tra gennaio e luglio una quindicina di film, proiettati al Cinema
Massimo o nella Sala Incontri della Bibliomediateca “Mario Gromo”.
Vite geniali e diaboliche invenzioni. Senso di una rassegna
di Peppino Ortoleva
In un secolo condizionato in tutti i suoi aspetti dalle scoperte scientifiche e dalle invenzioni,
nel quale come scrisse una volta uno straordinario scienziato-narratore, Isaac Asimov, sappiamo che
l’innovazione tecnologica, oltre a forgiare il nostro passato, segnerà le svolte del nostro futuro, il
cinema, arte tecnologica ma anche arte popolare per eccellenza, si è trovato di continuo nel corso
della sua storia a rispondere a una varietà di richieste. Ad esempio, aiutarci a capire, se non l’astruso
sapere tecnico-scientifico in quanto tale, quanto meno le persone che quel sapere hanno prodotto;
ad esempio, sforzarsi di immaginare il futuro, oggetto di paure spesso più che speranze, che la scienza
e la tecnica ci stanno preparando; ad esempio, farsi portatore di una diffidenza diffusa verso lo
scienziato percepito come personalità instabile e proclive alla follia.
Ne sono derivati, così, tra amplificazione degli stereotipi e tentativi di pedagogia di massa, alcuni dei
generi che, in modo spesso ricorrente, hanno accompagnato il secolo del cinema. Tra questi, il film
biografico centrato sulle “belle menti” dei grandi del passato (Louis Pasteur e Maria Sklodowska Curie,
Edison e Galileo) corrispondente a un genere letterario di grande fortuna, la biografia per aneddoti dei
geni e delle loro lotte. O la fantascienza, che nella sua espressione letteraria è relativamente di nicchia
mentre al cinema ha prodotto alcuni dei blockbuster di tutti i tempi. La fantascienza cinematografica ha
forse ancor più di quella scritta le sue radici nella narrativa anticipatrice dei Verne di Viaggio al centro
della terra, dei Wells della Macchina del tempo e dell’Uomo invisibile (il cui linguaggio venne insieme
celebrato e insieme stravolto un film fuori da tutti i canoni come il cèco La diabolica invenzione)
ma è anche, non casualmente, un’occasione che si offre al cinema per esplorare, con effetti speciali
e sperimentazioni di tutti i generi (ad esempio il 3D), il suo futuro tecnico e non solo.
Sullo sfondo, il tema forse più ricorrente di tutti: quello dello scienziato apprendista stregone,
impegnato in esperimenti terrificanti, o a volte buffi, sui suoi simili o su se stesso, impasto di lucidità
e di follia, di scienza e di magia. Come il cinema stesso.
Ron Howard
A Beautiful Mind
Usa 2001, 134’, col.
Nel 1947, John Forbes Nash Jr. viene ammesso a Princeton per la specializzazione post lauream in matematica.
A differenza di quasi tutti i suoi colleghi, tuttavia, non appartiene a famiglie prestigiose che, da generazioni, si
susseguono nell’Università né ha frequentato le loro scuole esclusive. La situazione non è facile né per Nash né
per l’Università anche perché John non frequenta le lezioni ed è ossessionato da un solo pensiero: trovare un’idea
veramente originale. Ai suoi occhi, infatti, questa è l’unica cosa che avrà mai valore nella vita...
Sc.: Akiva Goldsman; Fot.: Roger Deakins; Int.: Russell Crowe, Ed Harris, Jennifer Connelly.
LUN 18, h. 20.30 – ingresso euro 3,00
Prima del film, presentazione del volume di Paolo Perrone Quando il cinema dà i numeri. Dal mathematics movie
all’ossessione numerologica (Ed. Le Mani). Saranno presenti il matematico Michele Emmer (Università di Roma
La Sapienza) e l’autore Paolo Perrone. Coordina Gian Paolo Caprettini (Università di Torino).
ø cult! 29 gennaio
Gli anni della Dolce Vita
Lombroso e La Neuropatologia
Fotografie di Marcello Geppetti
e Arturo Zavattini
Il 17 febbraio 1908 Camillo Negro, neuropsichiatra all’Ospedale Cottolengo, presentò all’Ambrosio
Biograph i filmati realizzati con Roberto Omegna: registrazioni pionieristiche di “tipi” e “casi”
di soggetti affetti da disturbi neuropatologici. Tra il selezionato pubblico in sala sedeva anche
Lombroso, autore di “L’uomo delinquente” e scienziato di fama mondiale.
In occasione del recente riallestimento del Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso”,
il Museo Nazionale del Cinema in collaborazione
con il Museo dell’Uomo ripropone al pubblico il
restauro del documentario La neuropatologia (1908,
prod. Ambrosio; 35mm, bn, 633 m, 31’ a 18ft/s, did.
it.). La serata, ad ingresso libero, avrà luogo al
Cinema Massimo venerdì 29 gennaio alle ore 21.
di Alberto Barbera
Quella della Dolce vita è una storia che è stata scritta e riscritta un’infinità di volte. E allora, come
annota il compianto Tullio Kezich in uno dei suoi ultimi scritti, “come ricordare (il film) con
qualcosa che non sia già stato detto, visto e stampato?”.
Noi ci proviamo, perché a 40 anni dalla “prima”, tenutasi a Milano il 5 febbraio 1960 - non senza
contestazioni, anche violente - di quel film non ci si può proprio dimenticare. E non soltanto perché
è uno dei film più giustamente celebrati del suo autore, ma anche perché è uno dei pochi lavori per il
cinema che siano assurti a metafora di un determinato momento storico, cartina di tornasole di una
condizione etica prima ancora che epocale, rappresentazione insuperata dell’Italia e degli italiani alla
vigilia del grande boom, del quale seppe non solo pronosticare l’avvento ma la fine stessa, inscritta nel
dna di una società malata, in quanto priva di anticorpi e moralmente fragile.
Lo facciamo in virtù del riemergere contestuale di due serie di immagini fotografiche: le une
praticamente inedite, mentre le altre è come se lo fossero, perché all’epoca vennero prevalentemente
pubblicate su riviste e giornali stranieri. Le prime, realizzate da Arturo Zavattini (figlio del grande
Cesare e operatore alla macchina del film di Fellini) sono poche, ma estremamente significative. Le
seconde, assai più numerose, appartengono a Marcello Geppetti, uno dei tanti, mitici paparazzi che
animarono le notti romane di Via Veneto e dintorni, negli anni gloriosi che dal film presero il nome.
Zavattini rubò pudicamente alcune immagini nelle pause del set e il risultato - nella sua voluta e,
vorrei dire, ricercata semplicità - è tanto più straordinario in quanto ci rivela istanti insospettati di
una lavorazione che molti di noi avrebbero probabilmente immaginato diversa. Geppetti fece
invece al meglio il suo lavoro di ladro di privacy, documentando la dolce vita vera che si svolgeva
sotto gli occhi di tanti comprimari, testimoni e comparse, in quel grande circo Barnum in cui si
era trasformata Roma alla fine degli anni ‘50, invasa da star e starlette provenienti un po’ da ogni
parte, ma soprattutto da Hollywood.
Le une e le altre, richiamandosi a vicenda e magari contrapponendosi involontariamente,
crediamo possano contribuire a restituirci un ritratto singolare di un film e di un epoca per molti
versi assolutamente memorabili.
La proiezione è accompagnata al pianoforte dal M°
Stefano Maccagno e seguita da un incontro con Adriano
Chiò (Università Torino, Dipartimento Neuroscienze),
Giacomo Giacobini (Coordinatore Museo dell’Uomo,
Università Torino), Claudia Gianetto (Museo Nazionale
del Cinema), Silvano Montaldo (Direttore Museo
Antropologia Criminale). Introduce Alberto Barbera.
Marlene Kuntz
vs La signorina Else
La mostra fotografica dedicata alla Dolce Vita, a cura di Alberto Barbera e realizzata in collaborazione
con la Fondazione Solares di Parma, sarà ospitata dal Museo Nazionale del Cinema alla Mole
Antonelliana dal 20 gennaio al 21 marzo compreso.
È finalmente disponibile in tutti i negozi il dvd
del film La signorina Else sonorizzato dai
Marlene Kuntz, con la partecipazione di Gianni
Maroccolo e Ivana Gatti. Il progetto, concepito
dal Museo Nazionale del Cinema e presentato in
prima assoluta a Torino il 13 aprile 2007, trova
finalmente il suo sbocco editoriale grazie alla
partnership nata con Minerva – RaroVideo
e alla collaborazione della Cineteca del Comune
di Bologna, che aveva restaurato il capolavoro
di Paul Czinner.
Il dvd, curato da Stefano Boni e Grazia Paganelli,
contiene un booklet bilingue con testi e saggi di
approfondimento sia sul film che sulla band, e una
ricca sezione di extra realizzati in occasione della
replica dello spettacolo al Festival di Trento 2008.
Il risultato delle improvvisazioni della band potrà
essere apprezzato grazie alla presenza di tre
diverse registrazioni live tra cui lo spettatore
potrà scegliere.
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Fotogrammi
Visioni del cielo, dalla lanterna magica alle proiezioni digitali
A partire da gennaio è disponibile presso il Museo
il laboratorio didattico destinato alle scuole
secondarie di secondo grado Visioni del cielo, dalla
lanterna magica alle proiezioni digitali, realizzato in
collaborazione con Infini.To – Parco Astronomico
di Pino Torinese. Il percorso, a carattere scientificodivulgativo, è dedicato al confronto tra i metodi di
rappresentazione del cielo e dei corpi celesti del
1800 e le più moderne tecnologie.
Notiziario Associazione
Museo Nazionale del Cinema
Programma:
Niente meglio del catalogo del Festival Piemonte Movie può riassumere il rapporto di collaborazione
e sinergia che lega l’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) e l’Associazione
Piemonte Movie. Quando la piccola associazione moncalierese nel 2000 muoveva i suoi primi passi,
il sodalizio fondato da Maria Adriana Prolo
aveva già un curriculum invidiabile, a partire
dalla fondazione del Museo Nazionale del
Cinema di Torino. Eppure, grazie alla fiducia
di uno dei suoi soci, Franco Prono, Piemonte
Movie incominciò ad affiancare l’AMNC nel
Da dicembre sono in vendita le tessere di
lavoro di riscoperta e promozione della
abbonamento per la Multisala Massimo. Gli
cinematografia piemontese. Un lungo percorso
abbonamenti, validi tutti i giorni e in tutte le fasce
in provincia per approdare nel 2008 a Torino,
orarie dal 1 gennaio al 31 dicembre 2010, consentono
grazie alla fiducia dell’allora presidente Steve
al pubblico di seguire la programmazione del cinema
Della Casa, al sostegno del Museo del Cinema
Massimo ad una tariffa ancor più vantaggiosa rispetto
a quella dei biglietti ridotti. Le tessere, inoltre,
e del Torino Film Festival. Nasceva il Festival
costituiscono un’ottima idea regalo per i vostri amici e
Piemonte Movie - evoluzione della Rassegna
parenti cinefili. Le tipologie sono le seguenti:
annuale della cinematografia regionale - che dava
vita alla prima edizione del Concorso Spazio
Abbonamento sale Uno e Due
Piemonte, erede della storica Anteprima Spazio
(5 spettacoli)
euro 20
Torino. E così torniamo al catalogo, il vero
Abbonamento sala Tre
“hardware” del Festival. Un’edizione speciale
(10 spettacoli)
euro 30
di Mondo Niovo, storica rivista dell’AMNC,
Per informazioni:
che per l’occasione si trasforma non solo in
Cinema Massimo, via Verdi 18, Torino
catalogo ma in un annuario del cinema
Tel. 011/81.38.574 regionale. Ecco la sinergia, ecco un esempio
[email protected]
del sistema cinema: l’apporto scientifico
dell’AMNC ed il lavoro organizzativo
di Piemonte Movie, fusi in un testo di
memorialistica del cinema locale. Un volume
da collezione diffuso all’interno di Piemonte
Movie gLocal Film Festival, nuova e definitiva
definizione per una manifestazione che tra
il 4 e il 12 marzo 2010 porterà il meglio della
produzione annuale del cinema nella nostra
regione e premierà il miglior cortometraggio
piemontese del 2009. Le iscrizioni sono aperte
fino al 15 gennaio. Per il bando consultare
il sito www.piemontemovie.com.
Cinema Massimo Abbonamenti 2010
Museo Nazionale del Cinema (2 ore): la
divulgazione scientifica dell’astronomia nell’800,
e in particolare l’uso della lanterna magica per
mostrare rappresentazioni dei fenomeni celesti.
Proiezione, con una lanterna magica originale,
di vetri astronomici dalla collezione del Museo.
Infini.To - Parco Astronomico (2 ore): la visita
al Museo aiuta a scoprire le informazioni che ci
arrivano dal cielo, le scienze che consentono di
sistematizzarle e gli strumenti attraverso i quali
riusciamo a rivelarle. All’interno del Planetario
si assiste a uno spettacolo con la proiezione di
immagini del cielo visibile a occhio nudo e immagini
inviate dai satelliti nello spazio.
Per informazioni e prenotazioni:
Infini.To tel. 011/8118640.
Programma dettagliato su:
www.museocinema.it/educa
LA
VOCE
SEGRE
TADEL
LEPA
ROLE I film di gennaio
Per chi volesse essere inserito
nella mailing list dell’Associazione
Museo Nazionale del Cinema: [email protected]
Per maggiori informazioni: www.amnc.it
Prosegue nella Sala Tre del Cinema Massimo la rassegna La voce
segreta delle parole – Il grande cinema in lingua originale.
Come sempre in programma quattro grandi film in versione
originale con sottotitoli in italiano.
Come sempre è possibile organizzare proiezioni mattutine per le scuole.
Per informazioni: 011/8138516-517, e-mail: [email protected].
Le proiezioni in lingua francese sono organizzate in
collaborazione con Délégation Culturelle de Turin
(Ambassade de France en Italie).
Ingresso
Intero € 7,00 / Ridotto Aiace, militari, under18 e studenti universitari € 5,00
Ridotto over60 € 3,50 / Abbonamento 10 ingressi € 30,00
Ricky - Una storia d’amore e libertà
di François Ozon
(Francia 2009, 90’) v.o. francese, sott. it.
Giovedì 7 gennaio h. 16.30/18.15/20.30/22.15
Divisa tra la figlia Lisa e il lavoro in fabbrica, la vita di Katie cambia
all’improvviso quando conosce Paco, un collega con cui inizia una relazione
piena di passione. Il frutto del loro amore, Ricky, è un bambino con un
dono inaspettato: due piccole ali, che crescono giorno dopo giorno.
Bastardi senza gloria / Inglorious Basterds
di Quentin Tarantino
(Usa 2009, 160’) v.o. inglese, sott. it.
Giovedì 14 gennaio, h. 15.00/18.00/21.00
Nella Francia occupata dai nazisti, Shosanna Dreyfus assiste all’uccisione
della sua famiglia ma riesce a fuggire rifugiandosi a Parigi. Nel frattempo il
tenente Aldo Raine mette assieme una squadra speciale di soldati ebrei noti
come “The Basterds”, incaricati di uccidere ogni soldato tedesco che
incontrano.
Julie & Julia
di Nora Ephron
(Usa 2009, 123’) v.o. inglese, sott. it.
Giovedì 21 gennaio, h. 16.00/18.10/20.20/22.30
Julie Powell, una giovane trentenne, ha bisogno di qualcosa che spezzi
la monotonia della sua esistenza e così decide di cucinare, nell’arco di un
anno, tutte le 524 ricette del libro “Mastering the Art of French Cooking”,
scritto da Julia Child.
Nel paese delle Creature Selvagge
Where the Wild Things Are
di Spike Jonze
(Usa 2009, 99’) v.o. inglese, sott. it.
Giovedì 28 gennaio, h. 16.30/18.30/20.30/22.30
Vestito con un costume da lupo, il piccolo Max gioca gettando lo
scompiglio in casa: stremata, la madre decide di punirlo mandandolo
a letto senza cena. Nella sua stanzetta, la fantasia di Max esplode creando
un mondo fatto di misteriose foreste e strane creature. In quel mondo
immaginario Max diventa un eroe.
la rivista
del cinema
Hanno collaborato a questo numero
Alessandra Aimar, Giulia Carluccio,
Claudia Gianetto, Peppino Ortoleva,
Serena Santoro, Vittorio Sclaverani
e Gianni Volpi
Mensile del Museo Nazionale del Cinema
Anno VIII - Numero 77 - Gennaio 2010
Reg. Trib. Torino n. 5560 del 17/12/2001
Comunicazione e promozione
Maria Grazia Girotto
Direttore Responsabile
Alberto Barbera
Resp. Programmazione e Coord. Redazionale
Stefano Boni
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Ricerche Iconografiche
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Layout esecutivi
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Stampa
Editrice La Stampa S.p.A.
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Redazione
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Tel. 011.81.38.520 - Fax 011.81.38.530
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La pubblicazione è realizzata con il contributo del Ministero per i Beni
e le Attività Culturali - Direzione Generale per il Cinema
(Promozione per la Cultura Cinematografica)
Ringraziamenti
Museo Nazionale del Cinema
Fondazione Maria Adriana Prolo
Archivi di cinema, fotografia ed immagine
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Presidente
Alessandro Casazza
Direttore
Alberto Barbera
Alessandro Baricco, Roma • Bruno Boschetto, Torino • Lucia Bosè, Madrid • British Film
Institute, London • Gian Paolo Caprettini, Torino • Carlotta Films, Paris • Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Roma • Cinecittà Luce, Roma • Cineteca del Comune
di Bologna • Cineteca del Friuli, Gemona (UD) • CNC – Centro Nazionale del Cortometraggio,
Torino • Cooper Films, Madrid • DAMS – Università degli Studi di Torino • Délégation
Culturelle de Turin (Ambassade de France en Italie) • Ditta Amerigo Cadeddu, Torino • Michele
Emmer, Roma • Esperia Film, Roma • The Film Foundation, New York • Filmmaker Film
Festival – doc14, Milano • Daniele Gaglianone, Torino • Hollywood Classics, London • Stefano
Maccagno, Torino • MultiServizi, Torino • Museo di Antropologia Criminale “Cesare
Lombroso”, Torino • NeonVideo, Borgo d’Ale (VC) • N.I.P., Torino • Park Circus, Glasgow •
Paolo Perrone, Torino • RAI Teche, Roma • Mauro Regis, Torino • Sony Pictures Releasing Italia,
Roma • Sony Pictures Releasing Usa, Culver City, CA • Swashbuckler Films, Paris • Teatro
Stabile Torino • John Turturro, New York • Universal Pictures, Milano • Enrico Verra, Torino •
Warner Bros. Italia, Milano
Cineteca del Museo Nazionale del Cinema / Personale della Multisala Massimo
Un ringraziamento particolare a La Stampa – Torino Sette per il contributo alla diffusione della rivista.
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DA MARTEDÌ 22 DICEMBRE
A MERCOLEDÌ 6 GENNAIO 2010 COMPRESO
h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Il canto delle spose
di K. Albou (F 2008, 100’)§
SABATO 16 GENNAIO
h. 16.30 Il grido di M. Antonioni (I 1957, 102’)
h. 18.30 L’avventura di M. Antonioni (I/F 1960, 143’)
h. 21.15 La notte di M. Antonioni (I/F 1961, 122’)
GIOVEDÌ 7 GENNAIO
h. 16.30/18.15/20.30/22.15 Ricky – Una storia d’amore e libertà
di F. Ozon (F 2009, 90’, v.o. sott.it.)§
DOMENICA 17 GENNAIO
h. 16.00 L’eclisse di M. Antonioni (I/F 1962, 125’)
h. 18.15 Deserto rosso di M. Antonioni (I/F 1964, 116’)
h. 20.30 La signora senza camelie di M. Antonioni (I 1953, 105’)
h. 22.30 I vinti di M. Antonioni (I/F 1953, 98’)
VENERDÌ 8 GENNAIO
h. 16.30 Point of Order di E. de Antonio (Usa 1964, 97’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 America Is Hard to See di E. de Antonio
(Usa 1970, 101’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Rush to Judgement di E. de Antonio (Usa 1967, 95’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 In the King of Prussia di E. de Antonio
(Usa 1982, 92’, v.o. sott.it.)
SABATO 9 GENNAIO
h. 16.30 In the Year of the Pig di E. de Antonio
(Usa 1968, 101’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Millhouse: A White Comedy di E. de Antonio
(Usa 1971, 93’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Underground di E. de Antonio (Usa 1976, 88’, v.o. sott.it.)
h. 22.15 Painters Painting di E. de Antonio
(Usa 1972, 116’, v.o. sott.it.)
DOMENICA 10 GENNAIO
h. 16.30 Mr. Hoover and I di E. de Antonio (Usa 1989, 90’, v.o. sott.it.)
h. 18.15 Underground di E. de Antonio (Usa 1976, 88’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Point of Order di E. de Antonio (Usa 1964, 97’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 Rush to Judgement di E. de Antonio (Usa 1967, 95’, v.o. sott.it.)
LUNEDÌ 11 GENNAIO
h. 16.15 America Is Hard to See di E. de Antonio
(Usa 1970, 101’, v.o. sott.it.)
h. 18.15 Painters Painting di E. de Antonio
(Usa 1972, 116’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Corti d’autore. La seduzione di Lubitsch*
MARTEDÌ 12 GENNAIO
h. 16.30 In the King of Prussia di E. de Antonio
(Usa 1982, 92’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Mr. Hoover and I di E. de Antonio (Usa 1989, 90’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 In the Year of the Pig di E. de Antonio
(Usa 1968, 101’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 Millhouse: A White Comedy di E. de Antonio
(Usa 1971, 93’, v.o. sott.it.)
MERCOLEDÌ 13 GENNAIO
h. 16.30 La signora senza camelie di M. Antonioni (I 1953, 105’)
h. 18.30 I cortometraggi #1 di M. Antonioni (I 1947-53, 81’)
h. 20.30 Cronaca di un amore di M. Antonioni (I 1950, 110’)#
GIOVEDÌ 14 GENNAIO
h. 15.00/18.00/21.00 Bastardi senza gloria di Q. Tarantino
(Usa 2009, 160’, v.o. sott.it.)§
VENERDÌ 15 GENNAIO
h. 16.30 I vinti di M. Antonioni (I/F 1953, 98’)
h. 18.30 Cronaca di un amore di M. Antonioni (I 1950, 110’)
h. 20.45 Il cacciatore di M. Cimino (Usa 1978, 183’, v.o. sott.it.)#
Il film sarà presentato da Daniele Gaglianone e Gianni Volpi
LUNEDÌ 18 GENNAIO
h. 16.00 Le amiche di M. Antonioni (I 1955, 106’)
h. 18.00 La notte di M. Antonioni (I/F 1961, 122’)
h. 20.30 A Beautiful Mind di R. Howard (Usa 2001, 134’)*
Il film sarà presentato da Michele Emmer e Paolo Perrone
MARTEDÌ 19 GENNAIO
h. 15.30 L’avventura di M. Antonioni (I/F 1960, 143’)
h. 18.15 L’eclisse di M. Antonioni (I/F 1962, 125’)
h. 20.30 Il grido di M. Antonioni (I 1957, 102’)
h. 22.30 Deserto rosso di M. Antonioni (I/F 1964, 116’)
MERCOLEDÌ 20 GENNAIO
h. 16.00 Chung Kuo Cina di M. Antonioni (I 1972, 240’)
h. 20.30 Le amiche di M. Antonioni (I 1955, 106’)
h. 22.30 I cortometraggi #1 di M. Antonioni (I 1947-53, 81’)
h. 17.30/22.30 – Sala Uno Gran Torino di C. Eastwood
(Usa 2008, 116’)°
GIOVEDÌ 21 GENNAIO
h. 16.00/18.10/20.20/22.30 Julie & Julia di N. Ephron
(Usa 2009, 123’, v.o. sott.it.)§
VENERDÌ 22 GENNAIO
h. 21.00 – Sala Uno The Way of the Strong di F. Capra
(Usa 1928, 65’, did.or. sott.it.)§
Accompagnamento musicale dal vivo di Stefano Maccagno,
Dino Contenti e Nicola Stranieri
SABATO 23 GENNAIO
h. 16.15 Barton Fink – È successo a Hollywood
di J. Coen (Usa 1991, 115’)
h. 18.30 Mac di J. Turturro (Usa 1992, 109’)
h. 20.30 Romance & Cigarettes di J. Turturro (Usa 2005, 105’)
h. 22.30 Il siciliano di M. Cimino (Usa 1987, 117’)
DOMENICA 24 GENNAIO
h. 16.00 Romance & Cigarettes di J. Turturro (Usa 2005, 105’)
h. 18.00 Il siciliano di M. Cimino (Usa 1987, 117’)
h. 20.15 Barton Fink – È successo a Hollywood
di J. Coen (Usa 1991, 115’)
h. 22.30 Mac di J. Turturro (Usa 1992, 109’)
LUNEDÌ 25 GENNAIO
h. 16.00 Fearless – Senza paura di P. Weir (Usa 1994, 123’)
h. 18.15 La tregua di F. Rosi (I/F 1996, 125’)
h. 20.45 Prove per una tragedia siciliana
di R. Paska (I 2009, 77’, v.o. sott.it.)#
Il film sarà presentato da John Turturro
Gli Eventi del Mese
Info
CORTI D’AUTORE.
LA SEDUZIONE DI LUBITSCH
Lunedì 11 gennaio, h. 20.30
Sala Tre – Ingresso euro 3,00
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
INAUGURAZIONE
RETROSPETTIVA ANTONIONI
Mercoledì 13 gennaio, h. 20.30
Sala Tre – Ingresso euro 4,00
DANIELE GAGLIANONE E
GIANNI VOLPI PRESENTANO
IL CACCIATORE
Venerdì 15 gennaio, h. 20.45
Sala Tre – Ingresso euro 4,00/3,00
MICHELE EMMER E
PAOLO PERRONE PRESENTANO
A BEAUTIFUL MIND
Lunedì 18 gennaio, h. 20.30
Sala Tre – Ingresso euro 3,00
IL RESTAURO DI
THE WAY OF THE STRONG
Venerdì 22 gennaio, h. 21.00
Sala Uno
Ingresso euro 7,00/5,00
JOHN TURTURRO PRESENTA
PROVE PER UNA
TRAGEDIA SICILIANA
Lunedì 25 gennaio, h. 20.45
Sala Tre – Ingresso euro 4,00
MAGNIFICHE VISIONI
IL RESTAURO DI BRIGADOON
Mercoledì 27 gennaio, h. 20.45
Sala Tre
Ingresso euro 5,50/4,00/3,00
Mole Antonelliana
Via Montebello, 20 - Torino
www.museocinema.it
Infoline 27 ore su 24
Tel. +39 011 2178 540
Info orari e biglietteria
Tel. +39 011 8138 560/561
Orari
Da martedì a venerdì e domenica: 9.00-20.00
sabato: 9.00-23.00 / lunedì chiuso
TARIFFE
PEPPINO ORTOLEVA ED
ENRICO VERRA PRESENTANO
TORO SCATENATO
Venerdì 29 gennaio, h. 16.30
Sala Tre – Ingresso euro 4,00/3,00
CULT!
LOMBROSO
E LA NEUROPATOLOGIA
Venerdì 29 gennaio, h. 21.00
Sala Tre – Ingresso libero
MUSEO
Intero, euro 7,00
Ridotto, euro 5,00
studenti universitari fino a 26 anni;
over 65; gruppi min. 15 persone
Giovani e scuole, euro 2,00
da 6 a 18 anni; gruppi scolastici
Gratuito, fino a 5 anni;
disabili e accompagnatore
MUSEO + ASCENSORE PANORAMICO
Intero, euro 9,00
Ridotto, euro 7,00
studenti universitari fino a 26 anni;
over 65; gruppi min. 15 persone
Giovani e scuole, euro 4,50
da 11 a 18 anni; gruppi scolastici
Gratuito, fino a 5 anni;
disabili e accompagnatore
ASCENSORE PANORAMICO
Intero, euro 5,00
Ridotto, euro 3,50
da 11 a 18 anni;
studenti universitari fino a 26 anni;
over 65; gruppi min. 15 persone
Gratuito, fino a 10 anni;
disabili e accompagnatore
VISITE GUIDATE
Visite guidate gruppi scolastici
Prenotazione obbligatoria,
max 25 persone / gruppo
In italiano
euro 60,00 / gruppo + biglietto ridotto
In inglese, francese, tedesco, spagnolo
euro 60,00 / gruppo + biglietto ridotto
Tel. +39 011 8138 564 / 565
(da lunedì a venerdì 9.00 – 16.00)
Visite guidate gruppi
Prenotazione obbligatoria,
max 25 persone / gruppo,
diritto di prenotazione € 1,50 / biglietto
In italiano
euro 80,00 / gruppo + biglietto ridotto
3
p r o g r a m m a
G e n n a i o
MARTEDÌ 26 GENNAIO
h. 16.00 La tregua di F. Rosi (I/F 1996, 125’)
h. 18.20 Fearless – Senza paura di P. Weir (Usa 1994, 123’)
h. 20.45 L’ombra del potere – The Good Shepherd
di R. De Niro (Usa 2006, 167’)
MERCOLEDÌ 27 GENNAIO
h. 15.30 Zabriskie Point di M. Antonioni (I/Usa 1970, 111’, v.o. sott.it.)
segue I cortometraggi #2 di M. Antonioni (I 1983-2004, 51’)
h. 18.30 Blow-Up di M. Antonioni (Gb/I 1966, 110’, v.o. sott.it.)
h. 20.45 Brigadoon di V. Minnelli (Usa 1954, 108’, v.o. sott.it.)
GIOVEDÌ 28 GENNAIO
h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Nel paese delle Creature Selvagge
di S. Jonze (Usa 2009, 99’, v.o. sott.it.)§
VENERDÌ 29 GENNAIO
h. 16.30 Toro scatenato di M. Scorsese (Usa 1980, 129’, v.o. sott.it.)#
Il film sarà presentato da Peppino Ortoleva ed Enrico Verra
h. 21.00 La Neuropatologia di C. Negro (I 1908, 31’)°
Accompagnamento dal vivo al pianoforte del M° Stefano Maccagno
SABATO 30 GENNAIO
h. 16.00 Professione: reporter di M. Antonioni
(I/E/F 1975, 125’, v.o. sott.it.)
h. 18.15 Il mistero di Oberwald di M. Antonioni (I/G 1981, 121’)
h. 20.30 Zabriskie Point di M. Antonioni
(I/Usa 1970, 111’, v.o. sott.it.)
segue I cortometraggi #2 di M. Antonioni (I 1983-2004, 51’)
DOMENICA 31 GENNAIO
h. 16.00 Blow-Up di M. Antonioni (Gb/I 1966, 110’, v.o. sott.it.)
h. 18.00 Identificazione di una donna di M. Antonioni (I 1982, 155’)
h. 21.00 Professione: reporter di M. Antonioni
(I/E/F 1975, 125’, v.o. sott.it.)
LUNEDÌ 1 FEBBRAIO
h. 16.30 Identificazione di una donna di M. Antonioni (I 1982, 155’)
h. 19.30 Al di là delle nuvole di M. Antonioni/W. Wenders
(I/F/G 1995, 119’)
h. 21.45 Eros di AA.VV. (I/F/Usa 2004, 104’)
MARTEDÌ 2 FEBBRAIO
h. 18.30 Eros di AA.VV. (I/F/Usa 2004, 104’)
h. 20.30 Antonioni su Antonioni di C. Di Carlo (I 2008, 55’)
h. 21.45 Il mistero di Oberwald di M. Antonioni (I/G 1981, 121’)
MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO
h. 16.30 Al di là delle nuvole di M. Antonioni/W. Wenders
(I/F/G 1995, 119’)
h. 18.45 Antonioni su Antonioni di C. Di Carlo (I 2008, 55’)
°
*
ingresso libero
ingresso euro 3,00
# ingresso euro 4,00
§ ingresso euro 7,00/5,00/3,50
In inglese, francese, tedesco, spagnolo
euro 90,00 / gruppo + biglietto ridotto
Tel. +39 011 2178 540,
[email protected]
(da lunedì a venerdì 10.00 - 17.00)
Visite guidate con interprete LIS
Ogni primo venerdì del mese
alle 18.00 su prenotazione
Tel. +39 011 8138 517,
[email protected]
CINEMA MASSIMO
Via Verdi, 18 - Torino - Tel. +39 011 8138 574
Sala 1 e 2
Intero, euro 7,00
Ridotto:
- Aiace, militari, under18
e studenti universitari, euro 5,00
- Over 60, euro 3,50
BIBLIOMEDIATECA “Mario Gromo”
Via Matilde Serao, 8/A - Torino
Tel. +39 011 8138 599 - Fax +39 011 8138 595
[email protected]
Biblioteca e videoteca
lun. e ven. 9.00 - 13.00
mar. e gio. 9.00 - 13.00, 13.30 - 17.30
mer., sab. e dom. chiuso
Per vedere in sede i film della videoteca
è necessaria la prenotazione
Archivio
mar. 9.30 - 13.00, 13.30 - 17.30
(previo appuntamento)
L’archivio è consultabile su prenotazione:
[email protected]
Tel. +39 011 8138 596 (solo martedì)
Abbonamento sale 1 e 2 (5 ingr.), euro 20,00
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
Al mercoledì (esclusi festivi e pre-festivi)
biglietto ridotto per tutti, euro 3,50
Fondazione Maria Adriana Prolo
Archivi di cinema, fotografia ed immagine
Uffici: Via Montebello, 22 - 10124 Torino
Tel. +39 011 8138 511
Fax +39 011 8138 506
[email protected]
www.museocinema.it
Sala 3
Intero, euro 5,50
Ridotto:
- Aiace, militari, under18 e studenti
universitari (spett. serali), euro 4,00
- Over 60 e studenti universitari
(spett. pomeridiani), euro 3,00
Abbonamento sala 3 (10 ingr.), euro 30,00
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