Novara 13 VENERDÌ 25 MARZO 2016 NovaraOggi NOVITA’ Casting interpreti al Coccia dal 26 al 29 aprile e debutto nella prossima stagione. I personaggi e i profili richiesti American idiot, il nuovo musical di Stm Su musiche dei Green Day, liriche del frontman Billie Joe Armstrong, regia del novarese Marco Iacomelli NOVARA (bec) Una nuova sfida per la Scuola del teatro musicale che dopo il successo di «Next to normal» si appresta a produrre un altro lavoro particolare «American Idiot» su musiche dei Green Day, liriche del frontman Billie Joe Armstrong che ha scritto anche il libretto con Michael Mayer; regia di Marco Iacomelli. Da Broadway (ha debuttato al Berkeley Repertory Theatre nel settembre 2009, diventando uno spettacolo di successo acclamato dal pubblico di Broadway nell'aprile 2010) in Italia, l’esplosiva rock opera dei Green Day vincitrice di due Tony Award e del Grammy come Best musical show album nel 2010. Si tratta della storia di tre amici d'infanzia, ognuno alla ricerca di un senso e di un posto nel mondo dopo gli eventi dell'11 settembre. Alcune delle canzoni di successo dello spettacolo sono Boulevard of Broken Dreams, 21 Guns, Wake Me Up When September Ends, Holiday e il titolo campione d'incassi American Idiot, brani tratti dall'album di platino dei Green Day vincitore del Grammy Award nel 2004. Sono inclusi anche brani da 21st Century Breakdown uscito nel 2009 e una canzone d'amore inedita When It's Time. Una scelta non scontata dunque che vede ancora una volta Novara protagonista, anche con La locandina del casting di «American idio» e il regista Iacomelli i casting che si terranno al teatro Coccia da martedì 26 a giovedì 29 aprile. Si cercano interpreti per i seguenti ruoli e le loro sostituzioni: Johnny, l'auto-proclamato “Jesus of Suburbia". Annoiato dall’inedia di un’esistenza che non lo conduce da nessuna parte, scappa dal paese natale di Jingletown per la città, alla ricerca di nuove prospettiva di vita. Vive una guerra interiore, diviso tra l’amore nascente per Whatsername e la crescente dipendenza verso le droghe e nei confronti di St. Jimmy (maschio, 20-30 anni di età, estensione: B2 - Bb4). Tunny: amico di Johnny, lo segue in città e si arruola infine nell'esercito. Viaggia per il Medio Oriente. Sognatore, è facilmente influenzabil:, prima dalle idee di Johnny, poi dal patriottismo e dal Sogno Americano (maschio, 20-30 anni di età, estensione: D3 - Bb4). Will: amico di Johnny. Rimane a Jingletown per prendersi cura della sua ragazza incinta. Più rimane seduto sul suo divano più si distacca dal mondo e dalle sue relazioni (maschio, 20-30 anni, estensione: C#3 A4) St. Jimmy: alter ego di Johnny. Un intermediario enigmatico e carismatico che avvia Johnny alla sua dipendenza dalle droghe, sempre più geloso della sua relazione con Whatsername (maschio, 30-40 anni, estensione: C3 - B4 F#5 rock falsetto). Heather: una ragazza di Jingletown, fidanzata di Will. Scopre di essere incinta ma ha difficoltà a dare la notizia al fidanzato. Da quando vivono insieme, lotta per mantenere il loro rapporto vivo nonostante la depressione di lui. Alla fine lo lascia (femmina, 20-30 anni, estensione: A3 - E5). Whatsername: una ragazza di città che si innamora di Johnny. Un’attivista ribelle, è disposta a seguirlo fino agli estremi confini della terra, e si batte perché lui si renda conto del loro rapporto autentico, invece di perseguire e perdersi nella dipendenza dalle droghe (femmina, 20-30 anni di età, estensione: F#3 - E#5). Extraordinary Girl: in Medio Oriente appare come un’allucinazione a Tunny ferito. Attraente e misteriosa, compare poi come la sua infermiera e lo accompagna a casa dopo la guerra (femmina, 20-35 anni di età, estensione: Bb3 - E5). Il musical dovrebbe debuttare nella stagione 2016/2017 del teatro Coccia. Si preparano grandi emozioni. COCCIA Anteprima Ranieri firma la regia della Carmen NOVARA (bec) Massimo Ranieri (nella foto) è al cinema nei panni di Pier Paolo Pasolini dal 24 marzo, ma in un’intervista a «La repubblica» svela già i prossimi progetti teatrali e la firma già avvenuta per la stagione 2017-2018 (quindi non la prossima, ma quella successiva ancora) di un contratto importante con la Fondazione teatro Coccia, per la regia della «Carmen» che poi andrà a New York. «Ci tengo perché mio padre, operaio dell'Italsider, canticchiava la marcia in continuazione - dichiara l’artista - Lo spettacolo lo dedicherò a lui, è stato l'unico ad aver creduto nel mio talento, faceva i debiti per darmi le cento lire al giorno e non lasciarmi senza un soldo in tasca». Per Ranieri si tratta di un ritorno al Coccia, che lo ha visto più volte sul palco, in una veste nuova. Il Coccia, con la direzione di Renata Rapetti sta sempre più scommettendo sulle regie e gli allestimenti capaci di essere sfida e innovazione di qualità. Masterclass con il coreografo Michele Merola per i danzatori NOVARA (bec) La Scuola del teatro musicale è lieta di presentare la Masterclass con Michele Merola per danzatori e danzatrici, domenica 10 aprile alle 11. Un incontro che permetterà ai danzatori di apprendere, conoscere e vivere un’esperienza affrontando a tutto tondo i codici della danza contemporanea. Merola, fondatore della MM Contemporary Dance Company (nel 2010 ha vinto il prestigioso premio Danza & Danza come migliore compagnia emergente) presenterà il 9 e 10 aprile al teatro Coccia lo spettacolo «La sagra di primavera - Bolero» di cui ne è coreografo insieme a Enrico Morelli. Con la coreografia La metà dell’ombra ha vinto il premio Anita Bucchi nel 2010. Dal 2000 numerose sono le sue creazioni per altre compagnie, tra cui l’Aterballetto, il Teatro San Carlo di Napoli, la Dominic Walsh Dance Theatre, il Teatro Massimo di Palermo, lo Junior Balletto di Toscana, il Teatro Nazionale di Belgrado. Nel 2008 riceve il Premio Positano Leonide Massine per l’Arte della Danza. Dal 2010 Merola è, con Enrico Morelli, direttore artistico di Agorà Coaching Project. CONCERTO Il 20 maggio «La musica è pericolosa». Racconto musicale, narrato dagli strumenti Nicola Piovani al Coccia, fuoriprogramma da Oscar NOVARA (bec) Un appuntamento “da Oscar ” si inserisce nel cartellone 2015/2016 del teatro Cocci. Arriva, fuori stagione, venerdì 20 maggio alle 21 Nicola Piovani con «La musica è pericolosa – Concertato». Un racconto musicale, narrato dagli strumenti che agiscono in scena – pianoforte, contrabbasso, percussioni, sassofono, clarinetto, chitarra, violoncello, fisarmonica. A scandire le stazioni di questo viaggio musicale in libertà, Nicola Piovani racconta al pubblico il senso di questi frastagliati percorsi che l’hanno portato a fiancheggiare il lavoro di De André, di Fellini, di Magni, di registi spagnoli, francesi, olandesi, per teatro, cinema, televisione, cantanti strumentisti, alternando l’esecuzione di brani teatralmente inediti a nuove versioni di brani più noti, riarrangiati per l’occasione. Nel racconto teatrale la parola arriva dove la musica non può arrivare, ma, soprattutto, la musica la fa da padrona là dove la parola non sa e non può arrivare. I video di scena integrano il racconto con immagini di film, di spettacoli e, soprattutto, immagini che artisti come Luzzati e Manara hanno dedicato all’opera musicale di Piovani. Con il grande compositore, che sarà sul palco al pianoforte, ci saranno Ma- rina Cesari al sax e clarinetto, Pasquale Filastò violoncello, chitarra e mandoloncello, Ivan Gambini alla batteria e alle percussioni, Marco Loddo al contrabbasso e Rossano Baldini alle tastiere e alla fisarmonica. Piovani è nato il 26 maggio 1946 a Roma. Gran parte della sua attività è dedicata al cinema e al teatro, fra i quali si divide con passione: i primi tempi il cinema occupava lo spazio principale del suo lavoro, ma con gli anni si è preso sempre di più il lusso – come lo definisce lui - di dedicarsi alla musica teatrale, al punto che lo spettacolo dal vivo impegna ormai la mag- «Da Lotto a Caravaggio», la mostra al Broletto Un percorso visto attraverso lo sguardo di un conoscitore e collezionista come Roberto Longhi NOVARA (bec) Il 10 aprile sarà aperta al Broletto la nuova mostra promossa dal Comune dedicata al Cinquecento italiano e intitolata «Da Lotto a Caravaggio. La collezione e le ricerche di Roberto Longhi», visitabile fino al 24 luglio. La mostra è idealmente guidata da Roberto Longhi (nella foto), dal suo sguardo di conoscitore e dalla sua passione di collezionista. Con lui la mostra attraversa due secoli di pittura e si sofferma sui periodi e sulle scuole dell’arte italiana più studiate e spesso riscoperte proprio dal grande critico. Il per- corso espositivo, organizzato in maniera cronologica e tematica, inizia con le opere del Cinquecento che sono riconducibili all’”Officina ferrarese” e prosegue con quelle di Lorenzo Lotto a cui sono accostati alcuni protagonisti del manierismo e della scuola veneta, per arrivare all’area prediletta – sia per gli studi di Longhi che per le opere della sua collezione presentate – quella del Caravaggio, dei suoi predecessori e dei suoi seguaci, per terminare infine con un gruppo di ritratti e mezze figure del Seicento tra le quali si nota una bellissima serie di Jusepe de Ribera. La scelta dei dipinti caravaggeschi mette in particolare evidenza l’importanza dei suoi precursori lombardi e veneti, tra i quali spicca la figura di Lorenzo Lotto. Oltre a Lotto, Caravaggio e Ribera saranno in mostra, tra le altre, opere di Dosso Dossi, Amico Aspertini, El Greco, Lambert Sustris, Romanino, Saraceni, Borgianni, Fetti, Battistello Caracciolo, Valentin de Boulogne, Stom, Van Honthorst, Lanfranco, Mattia Preti, il Morazzone e il Cerano, con la Deposizione di Cristo del Museo civico di Novara. Oltre ad alcuni prestigiosi prestiti esterni, il nucleo portante è rappresentato da quasi 50 dipinti appartenuti al grande storico dell’arte. L’esposizione è curata da Mina Gregori e da Maria Cristina Bandera, presidente e direttore scientifico della fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi; è promossa dal comune di Novara, da regione Piemonte, con il sostegno di Compagnia di San Paolo, con il patrocinio della provincia di Novara, del ministero dei Beni e delle attività culturali e dell'Istruzione. gior parte del suo tempo. Risale al 1968 la sua prima colonna sonora: per i cinegiornali sul movimento studentesco della facoltà di Filosofia che frequentava. L’anno dopo comincia una carriera che lo porta a lavorare con i più grandi registi italiani e stranieri. Con la colonna sonora de «La vita è bella» di Roberto Benigni, vince il premio Oscar. Riceve inoltre nel corso degli anni tre David di Donatello, quattro premi Colonna Sonora, tre Nastri d’argento, due Ciak d’or, il Globo d’Oro della stampa estera e il Premio Elsa Morante. In Francia, ottiene per due volte la nomination al César, il premio del pubblico e la menzione speciale della giuria al festival Musique et Cinéma di Auxerre. Nel 2008 è stato nominato Chevalier dans l’ordre des arts et des lettres dal ministro francese della Cultura.