Trento 1 ottobre 2015
Maria Gemma Pompei
La cura dei legami nello sviluppo infantile
Spinta evolutiva e bonifica dei
legami. S.Fraiberg
Un aforisma
Osservare il rapido sviluppo del bambino
è come avere Dio dalla tua parte
Una metafora
I fantasmi nella nursery
Curare i legami attorno ai
legami genitori-bambino
«Per partorire un bambino basta una donna, per
crescerlo ci vuole un villaggio» proverbio africano
Il lavoro ha un altissimo grado di complessità : può
apparire un incubo in espansione.
Ricercatori impegnati sul campo ci hanno aiutato a
individuare le relazioni fulcro (Emde), le strategie
d’ingresso (Stern) le opportunità a rischio
(Brazelton)….
Legami non formali né
superficiali:il cliente è il legame
I legami cui ci riferiamo hanno un nucleo
basico nell’intimità primaria che deve essere
protetta, senza arretrare né arrendersi, con
la cura del legame tra le conoscenze
disponibili e il dialogo tra i vari professionisti
l’organizzazione dei servizi e la politica delle
istituzioni sulla tutela dei minori.
Sistemi interdipendenti
Promuovere e sostenere le
relazioni
La funzione genitoriale non è un ruolo ma un
processo multideterminato ed
evolutivamente aperto, necessario per lo
sviluppo armonico del bambino ed adattivo
rispetto alle necessità ambientali. (Zavattini)
L’ambiente di vita che conta non è tanto
quello oggettivo-osservabile ma l’esperienza
soggettiva che ne fanno i protagonisti.
J.Panksepp,L.Biven,
Archeologia della mente
« Chi può resistere all’incantevole danza di
emozioni tra una madre ed il suo piccolo?
Ognuno di loro è squisitamente sintonizzato
sulle sottili comunicazioni dell’altro»……
All’origine della nostra immagine
del mondo:Il ruolo delle emozioni
Il lavoro di molti autori dell’infant research è giunto
a concludere che, nel suo schema generale, il sistema
delle emozioni
1- è pronto fin dalla nascita
2- fin dalla nascita dirige la coscienza, l’azione e
l’apprendimento
3- ha un impatto continuo sulla persona.
Le emozioni possono avere carattere transitorio o, stabile e
permanente.
Stern(1995)Emde(1995)Sroufe(1995)Greenspan(1997)Tre
varthen(1997)Tronick(1998)Siegel(1999)Fogel(2001)Sho
re(2002)L.Sander(2007)
Emozione e formazione di un
significato
Il tono emotivo dà significato unificante e
coerente all’esperienza che si sta vivendo.
La ricerca di significato è nella natura
relazionale della mente
La genesi del disagio mentale si inserisce in
un’incompetenza del sistema emotivo a
guidare il sentire e l’agire
La tenerezza
Le emozioni di tenerezza, nel rapporto
genitore-figlio, costituiscono il nucleo del Sébambino e del Sé-genitore, ne garantiscono
lo sviluppo adeguato e danno valore al
senso di esistenza personale.
Le emozioni di tenerezza possono essere
tenute nascoste per timore della loro
violazione.
Soppressione tenerezza
Uno stato di particolare prostrazione può
determinare una de-differenziazione spaziotemporale (passato- presente, dentro-fuori)
(S.Fraiberg, i fantasmi nella nursery) e
presentificare-dislocare eventi traumatici..
che, facendo temere una violazione del
fondamento tenero del Sé, comporta una
difesa dalla tenerezza
La paura senza soluzione
Il caregiver spaventato spaventa il bambino
e non riesce ad esercitare il suo ruolo di
cura, rappresentando se stesso come
impotente, incontinente, incontrollato.
Gli spaventati/spaventanti hanno
invischiamento in attuali problemi traumatici
o hanno irrisolti i problemi della loro infanzia
( maltrattamento, abuso)
Importanti meccanismi nella crescita
psicologica del bambino e cura dei legami
Riconoscimento dello stato psicofisico e
imitazione
Riconoscimento e sintonizzazione degli stati
affettivi
Riparazione delle mancate corrispondenze
di affetti e intenzioni
Io sono come te ( Essere mentre si
corrisponde)
Riparazioni
Tronick ritiene che il processo di riparazione sia
l’evento critico che si connette agli esiti
evolutivi del processo di sviluppo infantile
perché, in esso, si apprendono le strategie di
comunicazione, di regolazione, di
trasformazione e controllo degli affetti negativi e
si modella l’immagine di sè e dell’altro.
Le esperienze di riparazioni efficaci predispongono
ad una fluidità- creatività delle performance
adattive; la carenza di riparazioni le limita e
irrigidisce.
Io sono come te (Meltzoff)
Il bambino rappresenta a livello operatorio,
(pre-rappresentazionale) ciò che vedesente-prova e traduce, il comportamento
osservato nel partner, nei propri schemi
visuo-motori-affettivi, come se tutte le
modalità espressive comunicassero nello
stesso linguaggio e fossero ugualmente
parlabili nelle diverse tecniche abbordabili
per età..
La cura dei legami: essere
corrispondendo
L’esperienza di essere-corrispondendo è un
momento-incontro speciale : è fonte di
piacere e crea la relazionalità fondamentale:
il Sé e l’Altro sono sperimentati come
direttamente accessibili (cfr. anche Rizzolatti e i
neuroni specchio)
Le menti sono reciprocamente sensibili
(Trevarthen ), specializzate per la
regolazione reciproca dell’azione congiunta
Gli universali costituenti del
dialogo (Habermas)
Nel neonato opera un’intelligenza e una
motivazione interpersonale che lo porta a
relazionarsi e a dialogare prima dell’avvento
della parola.(Il legame e espansione della
coscienza).Nell’esperienza dialogica si
costruiscono implicitamente le procedure di
come si fanno le cose e di come si sta con
gli altri (MOI) Identità,esplorazione,socialità
I legami e la coscienza di Sé
La partecipazione del genitore all’incontro è
interpretativa(significa), selettiva(sceglie),
creativa(trasforma) : questo costituisce
l’impalcatura delle cure genitoriali .
Ciò che è compreso nella comunicazione
spontanea, emoziona, avvicina, lega, ciò
che non è compreso, esclude, aliena,
mortifica un Sé non esperibile, inavvicinatoinavvicinabile, irrelazionato-irrelazionabile
Conoscenza relazionale
implicita
Il modo di stare insieme (regolazione reciproca su
obbiettivi intersoggettivi) si organizza
implicitamente nella ripetizione di sequenze di
esperienze temporali tra caregiver e bambino e
originano aspettative.
Questo legame ri-crea costantemente nuovi modi
di stare insieme e lo fa avanzare su nuovi
significati, espansione della coscienza e proprietà
emergenti.
Momenti d’incontro e spazio di
cambiamento relazionale
Nell’avanzamento della regolazione reciproca
(azioni complementari adeguate) può
improvvisamente emergere (da precedenti
approssimazioni) un particolare momento
d’incontro intersoggettivo con una specificità di
riconoscimento reciproco. Questa espansione
modifica la conoscenza relazionale implicita
(sintonizzazioni,errori, rotture, riparazioni)
disgiunge la situazione precedente, crea uno
spazio aperto a nuove implicazioni.
La sintonizzazione affettiva e i
legami
E’ un tipo particolare di intersoggetività
(Stern) che permette di dedurre lo stato
interiore che sta dietro il comportamento
dell’altro e condividerlo e/o cambiare con
l’altro. La sintonizzazione affettiva è una
condivisione di esperienza, contribuisce
all’attaccamento, al senso di sicurezza, allo
sviluppo dell’intimità, al pensiero simbolico,
alla coerenza del Sé e alla socialità.
Incompetenza emotiva nelle cure al
bambino
Il disconoscimento o il riconoscimento inadeguato
dell’esperienza emotiva del bambino è da lui
vissuta in tutto il corpo e nella relazione con
l’altro, come stato caotico e paralisi delle
strategie (cfr Still Face, viso immobile)
I rispecchiamenti traumatici delle emozioni
(Fraiberg, Cicchetti) e il presente ricordato
(Edelman)
Incuria maltrattamento e l’abuso
Saper pensare al significato dei comportamenti
aiuta a curare i legami
Ricerche sperimentali
Il modello dello Still Face.(Tronick et al. 1978)
La madre immobile non risponde ai segnali del
figlio.
Il figlio la scruta, si discosta, la sollecita di nuovo e
di fronte al fallimento nell’ingaggio, ha
un’espressione tetra,distoglie l’attenzione, perde
il controllo posturale,cade in profonda tristezza e
prova ad autoconfortarsi. La condizione
permane per qualche tempo anche dopo che la
madre ha ripreso uno scambio normale
La costruzione del Legame Sicuro
Un fattore causale importante è costituito dalla
Sensibilità Materna nel percepire i segnali del
figlio e rispondervi in maniera pronta; anche il
temperamento del figlio ha un impatto
importante.
L’interazione normale Madre-figlio è caratterizzata
da livelli medi di sensibilità materna. Il livello
medio è associato all’attaccamento sicuro
(Beebe)
Il legame non sicuro
Non è una malattia ma un fattore di
vulnerabilità le cui conseguenze sullo
sviluppo, a breve e lungo termine,possono
essere cumulative e pervasive
Ci sono evidenze empiriche sulla difficoltà di
molte mamme depresse a fornire cure
adeguate ai loro bambini
Non avere, non offrire strategie
di conforto
Una strategia comportamentale organizzata
di conforto è la ricerca di prossimità al
caregiver
Ma se il caregiver non fornisce né
protezione né assistenza, ma è egli stesso
fonte di paura, il bambino rimane senza
protezione, è esposto all’ansia e non ha
accesso a strategie organizzate per sottrarsi
alla situazione con rischio di esiti patologici.
Un attaccamento disorganizzato
Come proteggere la propria mente ed
evitare di essere sopraffatti?
Le soluzioni più frequenti sono controllare
l’ambiente divenendo aggressivi/punitivi o
protettivi/compiacenti, evitando di essere
vittime. Così l’immagine che il bambino ha di
se e degli altri continua a mutare lasciandolo
confuso e ansioso, senza strategie o con
soluzioni contraddittorie : non sa cosa fare.
Maltrattamento e relazioni
disorganizzate
L’attaccamentto disorganizzato è presente
più frequentemente nei bambini maltrattati .
E’ presente anche nei bambini di genitori
con traumi irrisolti.
I bambini disorganizzati hanno un rischio
psicopatologico più alto : l’incoerenza
vissuta e il dolore insopportabile patito,
rende loro difficile «pensare» e superare
modi adattivi disfunzionali(dissociazione)
La cura delle relazioni
disadattive
Il presente ricordato(Edelman) :cio che si
ricorda è nel presente, è integrato nel
presente come influenza esercitata fuori
dalla coscienza
Ricordi regolatori impliciti(Fogel) che
gestiscono il campo intersoggettivo : c’è
un’agenda implicita. Ogni individuo ripete su
diversa scala un modello come vincolo che
regola il suo grado di libertà
Cosa occorre a questo
bambino?
Un caregiver terapeutico, vigile nell’ascolto dei
segnali, disponibile nei fatti e nelle parole, capace
di riflettere e agire con flessibilità, paziente nel
mantenere l’obbiettivo di creare una base sicura
da cui ripartire.
Un caregiver che deve anche saper pensare alle
esperienze vissute dal bambino, a come esse
sopravvivono nell’attualità del suo comportamento
ed accettare che ha bisogno di aiuto specialistico.
L’amore è necessario ma non sufficiente
G.Scofield, M. Beek
• Ogni bambino ha bisogno di un approccio
individualizzato, sulla base delle sue
precedenti esperienze e di ciò che riesce a
tollerare senza disagio
Risorse e pratiche
Senza supporto di ricerche rigorose (e
meticolosa formazione) si rischia di trattare
come elementi di conoscenza, gli elementi
di fantasia e far guidare da questi l’azione
sociale
Le restrizioni economiche devono imporre di
documentare in modo scientifico l’efficacia
dell’attività per giustificare i costi dei servizi
Futuro
La mancanza di risultati positivi può far
destinare altrove le risorse destinate alla
risoluzione di questi problemi, dovrebbe
invece spingere a modificare le pratiche
inefficaci
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Cura dei legami – Dott.ssa Maria Gemma Pompei