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Martedì 12 Gennaio 2010 Gazzetta del Sud
Cronaca di Reggio
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Bomba alla Procura Al Cedir l’assemblea dell’Anm nel corso della quale il presidente nazionale ha manifestato solidarietà ai giudici
La magistratura reggina alza la voce
Palamara: «Positiva la risposta del governo, ma guai a toccare intercettazioni e processo breve»
Domenico Malara
L’associazione nazionale magistrati fa quadrato attorno ai colleghi reggini, dopo l’attentato di
domenica scorsa ai danni della
Procura generale.
Lo fa attraverso il suo presidente, il reggino Luca Palamara,
nel corso della manifestazione
pubblica svoltasi ieri pomeriggio
al Cedir. «La situazione calabrese
– sostiene Palamara – è delicata e
complessa e non può essere portata all’attenzione nazionale solo
in presenza di fatti eclatanti come
questo. Quanto accaduto non è
un problema che riguarda solo
Reggio, ma tutta la magistratura
italiana. Indubbiamente vanno
registrate in maniera favorevole
le aperture che ci sono state con
l’aumento degli organici, ma dobbiamo uscire fuori da una logica
emergenziale. Non si possono fare interventi solo in questi casi.
Bisogna affrontare la situazione
degli uffici giudiziari e in particolar modo quella degli uffici calabresi. Dobbiamo tenere delle che
sono le peculiarità dei luoghi. Vi
sono delle situazioni in cui gli uffici della Procura sono al completo e l’ufficio giudicante soffre, ed
altre nelle quali, come a Crotone o
Vibo – soffrono gli uffici di Procura. È giunto il momento di affrontare globalmente la situazione».
Palamara parla anche della riforma della giustizia e avverte:
«Guai a toccare lo strumento investigativo delle intercettazioni,
assolutamente indispensabili per
la lotta al crimine organizzato. Bisogna poi evitare che i processi
vengano vanificati. Stando così le
cose è impossibile ritenere che i
processi possano chiudersi
nell’arco dei due anni. Dall’altra
parte – ha concluso il presidente
dell’Anm – anche noi giudici dobbiamo essere in grado di offrire al
Paese una magistratura professionale e attrezzata».
All’incontro, oltre alla delegazione dell’Anm, hanno preso parte il presidente della Regione
Agazio Loiero, il sindaco Giuseppe Scopelliti, i presidenti dell’Amministrazione provinciale e dalla
Camera di Commercio, Giuseppe
Morabito e Lucio Dattola, organizzazioni sindacali, rappresentanti della magistratura e della
società civile.
Presente anche il procuratore
generale Salvatore Di Landro, secondo cui sembrerebbe che ci sia
un nesso tra l’inizio del suo mandato e la bomba alla Procura generale. «Dall’inizio del mio mandato – afferma Di Landro – l’unica
azione di una certa importanza è
stata la sostituzione, per motivi di
opportunità, di un sostituto procuratore generale in un processo
in cui era impegnato, come avvocato difensore di un imputato, il
suo stesso legale. Quando mi sono insediato come procuratore
generale mi sono trovato dinanzi
a un bivio: svolgere il mio altissimo compito in modo più o meno
Sull’Annunziata
Ordigno
trovato
nel cassonetto
dei rifiuti
I rappresentanti dell’associazione nazionale magistrati ieri pomeriggio al Cedir per manifestare solidarietà ai colleghi reggini
Il documento
Scopelliti, Dattola, Morabito, Loiero, Di Landro
burocratico oppure dare il meglio
di me stesso, facendo capire
espressamente di volere seguire
in maniera approfondita i processi d’appello. Che cosa è avvenuto?
Perchè si è scatenata questa reazione? È come se mi avessero
messo la bomba in casa, un attentato compiuto con feroce determinazione dalla mafia locale, da
mani esperte, sicure e fredde.
Un’altissima determinazione criminale. Ecco perchè è necessario
cercarne le motivazioni e scoprire
chi è che non vuole che possiamo
svolgere il nostro compito serenamente».
«Bisogna decidere da che parte
stare – incalza il procuratore Giuseppe Pignatone –. Questa è la
chiave di lettura che deve ispirare
la nostra condotta. Il pg è stato
colpito perchè ha dimostrato da
quale parte sta lui. Qui si vive una
situazione sempre peggiore che
va di pari passo con il crescere della forza della ’ndrangheta. La
’ndrangheta e la Calabria non sono di solito un problema nazionale ma è il momento che lo diventino. Ecco perchè gli uffici giudiziari reggini devono operare nella
completezza dei loro organici
senza aspettare qualche anno o il
prossimo secolo».
Pignatone ha infine sottolineato positivamente «i segnali sorprendenti che in questi giorni salgono dalla società civile di Reggio. Tutto ciò, insieme alla risposta dello Stato, mi fa pensare che
la bomba alla Procura generale
sarà un autogol clamoroso per la
’ndrangheta».
Per Loiero, «non c’è più spazio
per l’indifferenza perché è in gio-
Ha lasciato il reparto di terapia intensiva
niera abbastanza regolare e la
conferma è arrivata ieri dal bollettino medico: «Il paziente si è
alzato – riferiscono i sanitari –
sta meglio e si alimenta in maniera regolare».
Sin dal suo ricovero nella clinica “Sant’Anna”, Alverto sarra
viene assistito dalla moglie Danila e dagli altri familiari più
stretti. Alla consorte, l’esponente del Pdl al Consiglio regionale, ha consegnato un pensiero
di gratitudine verso quanti si
wsono prodigati per superare e
risolvere l’emergenza provocata dall’aneurisma. «Ringrazio
indistintamente – ha detto sarra – tutti coloro i quali sin dal
primo giorno, dal momento
della prima visita al pronto soccorso di Reggio, mi hanno prestato le loro cure».(p.t.)
Alberto Sarra sta meglio
e ringrazia tutti i sanitari
Alberto Sarra sulla via del pieno recupero. Il consigliere regionale del Tdl ha lasciato sin
dal pomeriggio di domenica il
reparto di terapia intensiva della casa di cura “Sant’Anna” di
Catanzaro, dove giovedì era
stato ricoverato e sottoposto a
intervento chirurgico per un
aneurisma dissecante dell’aorta. Un intervento particolarmente complesso e delicato che
si era protratto per oltre otto
ore.
La degenza post-operatoria
di Sarra sta procedendo in ma-
Alberto Sarra
Luca Palamara
co il futuro delle giovani generazioni. Siamo stati troppo indifferenti in passato, anche il silenzio a
volte è nocivo. Sono convinto che
la cosa più importante è sapere,
fare vedere e fare conoscere da
che parte si sta».
Infine Scopelliti, secondo cui
«la risposta tempestiva del Governo è importante ma non basta. Oltre a un nuovo percorso nazionale
è necessario avviarne un altro locale. In città si sono registrati in
questi mesi importanti fattori di
crescita e dobbiamo fare gioco di
squadra magistratura, forze
dell’ordine e società civile. Occorre lavorare alacremente sulle zone grigie, sulla borghesia mafiosa, sugli intrecci perversi. Noi – ha
concluso il sindaco di Reggio – abbiamo deciso da tanto tempo da
che parte stare».
La Giunta dell’Anm reggina
teme «che la sfrontatezza
della criminalità nell’alzare
il livello dello scontro, possa trovare incoraggiamento
dalla campagna di delegittimazione della magistratura che da troppo tempo si
dispiega nel Paese. Individuare nei magistrati i responsabili della difficile situazione in cui versa la giustizia, addebitare loro una
generalizzata propensione
al protagonismo e all’invasione di campo nei confronti della politica e metterli
all’indice per la fruizione di
privilegi, è operazione il cui
carattere mistificatorio e le
cui inconfessate finalità costituiscono terreno fertile
ove può germogliare un
senso di sfiducia del cittadino. Conforta che i rappresentanti del Governo abbiano annunciato di volere
rimpinguare la dotazione
di uomini e mezzi. Ma se è
giusto rafforzare strutture
investigative e Procura, è
imprescindibile garantire il
rapporto uffici requirenti-uffici giudicanti, aumentando anche la dotazione
degli organi di giurisdizione. All’apprezzamento per
le iniziative dei rappresentanti del Governo fa da contraltare la preoccupazione
per la crescente e inarrestabile desertificazione delle
Procure calabresi».
Un altro episodio della strategia della tensione? Se lo chiedono gli inquirenti dopo il rinvenimento di un ordigno rudimentale all’interno di un
cassonetto della spazzatura
sull’Argine destro dell’Annunziata.
La scoperta è stata fatta
nella mattinata di ieri da personale della Guardia di Finanza. L’ordigno era stato
collocato dentro un cassonetto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, di fronte all’agenzia della Carime.
Non sono stati forniti particolari sulla natura dell’ordigno e sul suo potenziale.
Sull’episodio c’è il massimo
riserbo.
L’intervento delle Fiamme
Gialle è stato particolarmente
discreto ma non è passato
inosservato. D’altronde, dalla
prima domenica dell’anno,
da quando è esplosa la bomba
davanti agli uffici giudiziari
di via Cimino, in città c’è un livello di attenzione maggiore
non appena si nota qualche
movimento di uomini in divisa.
Così è stato ieri quando sul
cassonetto che si trova nella
parte finale dell’Argine destro
dell’Annunziata si è concentrato l’interesse degli appartenenti alle Fiamme Gialle.
Le indagini puntano a stabilire il movente del gesto, capire se si è trattato di un atto
dimostrativo o di una intimidazione. Se così fosse bisognerebbe cercare di individuare l’eventuale destinatario del messaggio.
L’attentato alla Procura generale ha scosso la città e ha
provocato un moto di indignazione che ha fatto emergere la voglia della stragrande maggioranza dei reggini di
prendere le distanze dalle logiche criminali che rovinano
l’immagine
di
Reggio.(p.t.)
Brevi
PALAZZO SAN GIORGIO
Bomba alla Procura
all’odg del Consiglio
A SEGUITO della grave in-
timidazione con la bomba
esplosa davanti agli uffici
giudiziari di via Cimino, il
presidente Aurelio Chizzoniti ha disposto la convocazione del Consiglio comunale, con procedura
straordinaria e urgente,
per oggi alle 17,30. L’argomento all’odg è “Dibattito politico afferente la
gravissima intimidazione
perpetrata ai danni della
magistratura reggina”.
TEATRO CILEA
Di presenta domani
“Maria di Nazareth”
SI TERRÀ DOMANI mattina al
Teatro “Francesco Cilea” la
presentazione del musical
“Maria di Nazareth-Una
storia che continua...”, in
programma il 14 e 15 (ore
21) e 16 gennaio (ore
17.30 al teatro comunale.
Presenti, tra gli altri, all’incontro con i giornalistila
protagonista dell’opera, Alma Manera (nella foto), insieme alla regista e autrice
del libretto Maria Pia Liotta.
UNIONE SINDACALE FORENSE
“Avvocato amico”
nuovo sportello
IN PROGRAMMA stamattina
alle 11, nella sede della prima circoscrizione, la cerimonia di inaugurazione dello sportello “Avvocato amico”. L’iniziativa vede impegnata l’Unione sindacale forense in collaborazione con
l’Amministrazione di Palazzo San Giorgio. Lo sportello
“Avvocato amico” assicura
un aiuto legale alle classi
più disagiate ed è già attivo
nelle sedi della II, X e XV
circoscrizione.
SAN GREGORIO
Ordinanza a tutela
di affetto da favismo
PER TUTELARE la salute di
un cittadino domiciliato in
via Trapezzoli Sud a San
Gregorio, il sindaco Giuseppe Scopelliti ha emesso ordinanza con divieto di coltivazione di fave e piselli
per un raggio di 500 metri
dall’abitazione dell’interessato. La piantagioni eventualmente esistenti nelle
adiacenze dovranno essere
distrutte.
La bomba era in un cassonetto
Preso di mira il “Lidl” a Gallico: 2100 euro il bottino. Due auto in fiamme ad Arghillà
Commando di 7 persone rapina un supermarket
In sette per compiere una rapina. Tutti col volto travisato,
uno impugnava una pistola,
un altro un bastone.
Hanno preso di mira il supermercato “Lidl” in via Nazionale a Gallico. La rapina
ha fruttato un bottino di 2100
euro. É accaduto domenica.
Dell’episodio si sta occupando il personale delle volanti e
della sezione furti e rapine
della squadra mobile della
Questura.
La ricostruzione dell’accaduto è stata fatta attraverso le
testimonianze delle persone
che, con una punta d’incredu-
lità, hanno assistito alla rapina
compiuta da un numero particolarmente alto di banditi.
Quando il commando ha fatto
irruzione nel supermercato, i
dipendenti hanno avuto l’impressione di assistere a una
mezza invasione. Non capita
tutti i giorni di vedere un commando composto da sette persone dare l’assalto all’incasso
di un supermercato. In genere
i banditi agiscono in coppia
ma non disdegnano l’azione
solitaria. La sorpresa è durata
solo un attimo perché i volti
travisati e l’utilizzo di una pistola e un bastone non hanno
lasciato dubbi sulle intenzioni
del gruppo.
L’azione è stata rapida. I
banditi hanno ripulito le casse
e si sono allontanati. A meno
che non avessero da qualche
parte un pullmino, è verosimile che per la fuga siano state
usate almento due auto.
Le ricerche sono state orientate verso gli ambienti della
criminalità comune.
La Polizia indaga su un’altra rapina, messa a segno,
sempre domenica, in via Cusmano. Ad agire due malviventi, uno con il volto incappucciato. Secondo quanto ac-
certato dal personale di una
volante i rapinatori hanno aggredito M.P., 65 anni, e gli
hanno sottratto il portafogli
contenente i documenti e 60
euro. È stata la vittima a denunciare l’accaduto. Sono in
corso indagini per risalire ai
responsabili.
Da segnalare, infine, l’incendio di due auto nel quartiere di Argillà Nord. Per cause in
corso di accertamento, le
fiamme hanno interessato una
Fiat di proprietà di S.D., 51
anni, pasticcere, e un’altra
Fiat di proprietà di M.M., 47
anni, casalinga.(p.t.)
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