Vita diocesana
12 Sabato, 15 marzo 2011
Agenda
del Vescovo
Da venerdì 18
a domenica 20 marzo
ministri eucaristia
La riunione generale dei ministri
straordinari della Comunione per
i quali parroci e superiori delle case
religiose hanno inviato all’Ordinario
Diocesano domanda di rinnovo per il
triennio 2010/ 2013 si terrà:
- a Sondrio, presso l’Oratorio Sacro
Cuore, via Gianoli, domenica 20
marzo dalle ore 9.30 alle ore 12.30
(non è prevista la partecipazione
150 anni
di italia unita
Visita pastorale alla Zona Bassa
Valtellina: parrocchie di Campovico,
Desco, Paniga, Piantedo.
Ecumenismo:
viaggio
in Ucraina
dal 27 aprile
al 1° maggio
■ Famiglie
Disponibile il libretto
per la benedizione 2011
È possibile prenotare il libretto per la
benedizione delle famiglie, intitolato
“Famiglia, testimone di vita”. Il testo
offre riflessioni e approfondimenti a
partire dal documento sull’educare
pubblicato dalla Cei per il decennio
2010-2020. Oltre al testo introduttivo
del Vescovo, ci sono le preghiere scritte
dalle monache della Visitazione in
Como e immagini di santità familiare.
Telefonare da lunedì a venerdì,
dalle ore 9.00 alle ore 18.00, allo
031-263533.
■ Clero diocesano
Incontro di aggiornamento
a Morbegno il 22 marzo
Ci sarà un incontro unico di tutto il
clero diocesano martedì 22 marzo
a Morbegno presso il Centro San
Giuseppe. Ecco il programma:
- ore 9.45: arrivi e prenotazioni per il
pranzo;
- ore 10.00: ora media;
- ore 10.10: relazione di monsignor
Franco Giulio Brambilla: “Formazione
dei fedeli laici. Educazione della
coscienza cristiana e abilitazione
pastorale”;
- ore 11.15: pausa;
- ore 11.30: discussione a gruppi;
- ore 13.00: pranzo;
- ore 14.30: assemblea: relazioni dei
gruppi e risposte del relatore;
- ore 16.00: conclusioni del vescovo
monsignor Diego Coletti.
■ Quaresima
Incontri sulla Parola al
monastero di Grandate
In Quaresima al Monastero benedettino
di Grandate (Co) è possibile partecipare
a incontri serali sulla Parola di Dio.
Appuntamento, alle ore 20.30, venerdì
11, 18, 25 marzo; 1, 8, 15 aprile.
insieme alla Celebrazione Eucaristica);
- a Como, presso l’Istituto
Canossiano, via Balestra 10, domenica
27 marzo dalle ore 14.00 alle ore
17.00.
Chi non avesse ancora inviato domanda
di rinnovo è invitato a farlo al più
presto. Si ricorda che è necessario
inoltrare domanda di rinnovo per tutti i
ministri, anche per coloro che avessero
ricevuto il mandato nell’ ultima parte
del triennio appena trascorso.
In occasione del centocinquantesimo
anniversario dell’Unità d’Italia, la Fondazione
diocesana Cardinal Ferrari, propone un ciclo
di conferenze dedicate a “Unità d’Italia e
coscienza cattolica”. Il prossimo incontro,
presso l’aula magna della Biblioteca
comunale di Como, in piazzetta Venosto
Lucati 1, si svolgerà venerdì 11 marzo,
alle ore 20.45, su “Alessandro Manzoni, la
letteratura del Risorgimento, l’Unità d’Italia”,
con il professor Giuseppe Langella, docente
di Letteratura italiana in Cattolica a Milano.
L’Ufficio diocesano per
l’ecumenismo, in collaborazione con
Azione cattolica diocesana di Como,
organizza un pellegrinaggio a Kiev,
Pochayev e Leopoli alla scoperta
della vita e della spiritualità della
Chiesa ortodossa Ucraina, che ha
una significativa presenza a Como.
L’iniziativa nasce dall’invito dei
rappresentanti della comunità
Ortodossa Ucraina nella nostra
Diocesi. Il viaggio sarà preparato
da due incontri di approfondimento
sull’Ortodossia (a Como: il 17
aprile, alle ore 20.30, presso il
Centro Pastorale; a Morbegno: il
7 aprile, alle ore 20.45, presso
il Centro Giuseppe). Il viaggio
prevede la partenza da Milano
il 27 aprile (alle ore 13.30) e il
rientro il 1 maggio (alle ore 12.30).
Necessario passaporto (no visto).
Iscrizioni presso l’Azione cattolica
diocesana, telefono 031.265181,
[email protected]. Quota: 550 euro
(da versare all’iscrizione: 200 euro).
■ Guanella
Pellegrinaggio a Roma
per la canonizzazione
Il segretariato diocesano pellegrinaggi,
in collaborazione con l’Opera
don Guanella, in occasione della
canonizzazione del beato il prossimo 23
ottobre, propone un pellegrinaggio a
Roma, guidato dal vescovo monsignor
Diego Coletti, con tre possibilità:
- dal 19 al 24 ottobre (in pullman):
sono previsti, il primo giorno, la sosta,
la visita e il pernottamento ad Assisi;
dopo la celebrazione della Santa Messa
nella basilica dedicata a san Francesco
e la visita della cittadina umbra, nel
pomeriggio si prosegue per Roma. Il
pellegrinaggio prevede un articolato
programma di visita (con la Messa,
venerdì 21, nella basilica di san Paolo
fuori le mura) e la veglia di preghiera
nella serata del 22, la canonizzazione
il 23, la Santa Messa di ringraziamento
in San Pietro la mattina del 24, con la
visita alla basilica, l’omaggio alle tombe
di Giovanni Paolo II e di Innocenzo XI,
pontefice comasco di cui quest’anno
ricorrono i 400 anni dalla nascita;
- dal 21 al 24 ottobre (in pullman):
vedi il programma di Roma;
- dal 22 al 24 ottobre (in treno): vedi
gli ultimi tre giorni a Roma.
Info: Ufficio Segretariato Pellegrinaggi,
aperto tutti i mercoledì non festivi dalle
9.30 alle 12.00 - telefono: 031-3312232,
segretariatopellegrinaggidiocesano@
diocesidicomo.it; I Viaggi di Oscar,
telefono: 031-304524.
■ Benedetto XVI all’Angelus di domenica 6 marzo
Attenzione e apprensione del Papa
L
e vittime, i morti, ma soprattutto la crescente crisi umanitaria, nelle parole del
Papa all’Angelus di domenica scorsa. La
preoccupazione dei nuovi scontri in terra libica, i rivolgimenti che toccano alcune nazioni
del nord Africa e il problema dei profughi che
si affollano ai confini della Libia, hanno spinto
Benedetto XVI a levare la sua voce per chiedere un impegno dei governi per trovare una
soluzione alla difficile crisi. Così il Papa, nel
dopo Angelus, dice di seguire “continuamente e con grande apprensione le tensioni che,
in questi giorni, si registrano in diversi Paesi
dell’Africa e dell’Asia”. Nelle parole del Papa
anche un pensiero al ministro per le minoranze del governo pakistano, Shahbaz Bhatti, cattolico, ucciso il 3 marzo scorso. Bhatti,
nella sua lotta per la libertà religiosa contro il
fanatismo violento, si opponeva alla legge sulla blasfemia. Per questo è stato ucciso; e per
questo la Conferenza episcopale pakistana
avanzerà la proposta di chiedere al Vaticano che venga riconosciuto ufficialmente il suo martirio, in pratica, l’avvio della
causa di beatificazione. Papa Benedetto lo
ricorda chiedendo al Signore che “il commovente sacrificio” della sua vita “svegli
nelle coscienze il coraggio e l’impegno a
tutelare la libertà religiosa di tutti gli uomini e, in tal modo, a promuovere la loro
uguale dignità”.
C’è molta assonanza tra la testimonianza
del ministro pakistano e il messaggio che
troviamo nella liturgia domenicale, che
proponeva la conclusione del discorso
della montagna, e la parabola delle due case, costruite una sulla roccia e l’altra sulla
sabbia. È il tema della coerenza, dell’uomo
che cerca di dare prosecuzione pratica ai
valori che professa, alla fede che lo ispira.
Valori quali onestà, giustizia, libertà, fedel-
tà esistono incarnati nelle esistenze di uomini
e donne che accettano di servirli fino a pagarne le conseguenze, anche quelle estreme.
L’aver dimenticato questa verità elementare
è uno dei motivi della crisi morale che si vive in molti ambienti della nostra società. Nel
Vangelo c’è l’invito “ad ascoltare le sue parole
e a metterle in pratica”. È proprio attraverso il
dono della Parola che Dio entra in comunicazione con l’uomo. Commenta il Papa: “Ogni
uomo appare come il destinatario della Parola
di Dio, interpellato e chiamato ad entrare in
tale dialogo d’amore con una risposta libera.
Gesù è la Parola vivente di Dio”. Quella Parola
affascina, ed è la base solida su cui edificare
la vita. Quella Parola è eterna e definitiva e
“non fa temere ogni sorta di avversità, ogni
difficoltà, ogni disagio”. Quella Parola è ciò che
ci chiede di essere coerenti con i valori proclamati e professati.
FABIO ZAVATTARO
Parola fra noi
Domenica 13 marzo
I
l Figlio rimane tale anche davanti alle tentazioni, anzi proprio
perché resta Figlio può respingere e scacciare il tentatore. E figli
lo siamo anche noi. Le tentazioni provate da Gesù sono quelle di
Israele verso la terra promessa e sono le tentazioni per noi oggi. A
differenza di Israele, Gesù esce vincitore, rimanendo fedele a Dio.
La figura di Giobbe mostra la
tentazione come un momento
Gn 2, 7-9; 3, 1-7;
delicato, rischioso, ma non solo
negativo perché l’uomo, con
Rm 5, 12-19;
tutte le sue debolezze e fragilità,
non si trova solamente davanti
al nemico, ma in certo senso
Mt 4, 1-11
anche davanti a Dio. Anche per
di Dio vive della Parola. Dio è il
Gesù, fu lo Spirito a condurlo
suo cibo. La povertà in spirito
nel deserto. Siamo sempre nella
vuol dire essere niente e avere
relazione tra Padre e Figlio.
niente, ma anche non volere
Nel superamento delle
altro che la Parola nella quale
tentazioni Gesù svela alcune
è tutto. La seconda è l’umiltà.
perle del suo rapporto filiale
L’uomo non può tentare Dio,
che valgono anche per noi. La
non può metterlo alla prova. La
prima è la povertà, essenziale
fede chiede abbandono totale
nella vita secondo Dio. Il Figlio
e infinita fiducia nel Dio che ci
viene incontro e che accogliamo
con umile abbandono. La
seconda tentazione si svolge
sul cornicione del tempio,
luogo dove si pensava sarebbe
avvenuta la manifestazione
del Messia. Gesù annuncia
che non ci si può servire di
Dio, strumentalizzandolo per i
propri fini, allo scopo di rendere
sicura la propria vita. La terza
è la beatitudine dei puri di
cuore, è lo splendore del nostro
rapporto – in povertà e umiltà
– con lo Sposo, unico Signore.
Tutto questo sempre a partire
da quel “se sei figlio di Dio”.
Nella scena conclusiva Gesù è
nutrito dagli angeli, ricevendo
come dono di Dio e in risposta
alla sua fedeltà, quel pane che
aveva rifiutato di ottenere col
potere messianico. Anche noi
siamo condotti in quaresima a
rinnovare la scelta di fondo, Dio
come unico Signore, ricordando
che la tentazione fa parte della
nostra vita di uomini.
ANGELO SCEPPACERCA
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