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PAROLE
VENERDÌ 14 DICEMBRE
Imola. LETTERATURA: «Contare
le stelle: 1987/2007 venti anni di letteratura per ragazzi». Casa Piani, via
Emilia 88, fino al 2 febbraio, da martedì a venerdì ore 9.30-12.30 e 15-18,
sabato 9.30-12.30.
Faenza. FASCISMO: Saturno Carnoli e Elio Andreini presentano il libro
«Camicie nere di Ravenna e Romagna». Luogocomune, via Strocca di
San Biagio 47, ore 21.30.
Fontanelice. VOCI: presentazione
del libro «in Concerto. Voci–prosa e
poesia» scritto dai soci dell’associazione culturale «Giugnola nel cuore». In biblioteca, ore 20.30.
Russi. MAI VISTI: mostra «Libri
mai mai visti». Ex Chiesa in Albis,
piazza Farini, fino al 13 gennaio, dal
mercoledì al venerdì, ore 15-19, sabato e domenica ore 10-12.30 e 15-19.
Info 0544/587641.
Bagnacavallo. DIPINTI D’ALTA
RE: presentazione del libro «Docere
Delectare Movere. I dipinti d’altare
a Bagnacavallo tra XVI e XVIII secolo» di Alessandro Martoni. Ore 21,
sala Oriani convento San Francesco.
SABATO 15 DICEMBRE
Imola. CAMPANA: letture campaniane e recital musicale con Francesco Bejor Gaiani alla chitarra e con
Mirna Gentilini e Maurizio Brunetti
che leggono brani tratti da «Diario
della Verna» e «Canti orfici». Sala
Annunziata, via Fratelli Bandiera
17/a, ore 16.30.
Imola. FINE ANNO: saluto di fine
anno con «sabato sera», con Ivano
Marescotti. Sala Mariele Ventre, palazzo Monsignani, via Emilia 69, ore
20.30, ingresso libero.
Imola. FRUSTRATA: aperitivo per
presentare «Commessa frustrata»
(anche le commesse hanno un’anima,
ovvero tutto quello che il cliente non
deve sapere!). Caffeina, via Appia 72,
ore 18.45.
Lugo. EST: inaugurazione della mostra bibliografica «Le mille e una storia: Voci dall’Est Europa». Biblioteca
Trisi, piazza Trisi 19, ore 16.
DOMENICA 16 DICEMBRE
Bagnacavallo. SPIRITO E MATE
RIA: incontro culturale nel convento
di San Francesco, con premiazione
dei soci onorari benemeriti della Pro
Loco, intermezzo musicale del duo
12 corde e «il piacere dell’assaggio»
con degustazioni proposte dal ristorante-pizzeria Gemelli e vini del
Podere Morini di San Biagio-Faenza
e dell’azienda agricola Spinetta di
Santa Lucia-Faenza. Ore 15.
LUNEDÌ 17 DICEMBRE
Faenza. CONTEMPORANEA: per il
ciclo di conferenze sull’arte contemporanea «I lunedì del contemporaneo», incontro con gli storici dell’arte
Luciano Caramel e Claudio Spadoni,
che presentano il catalogo generale
dell’opera di Carlo Zauli pubblicato in occasione della retrospettiva
itinerante inaugurata in Giappone.
Museo Zauli, via della Croce 6, ore
19, a seguire aperitivo e dj set.
MARTEDÌ 18 DICEMBRE
Solarolo. EBREI: «Testimonianze
storiche ed archeologiche della presenza ebraica in Italia meridionale»
con Ines Miriam Marach. Oratorio dell’Annunziata, via Foschi, ore
20.30.
GIOVEDÌ 20 DICEMBRE
Mordano. LETTURA: «Un colore
tutto mio», lettura animata per bambini da 0 a 8 anni. In biblioteca, ore
17.30.
VENERDÌ 21 DICEMBRE
Imola. SOGNI: presentazione del libro
«Un pugno di sogni - Dieci racconti
anni Settanta» di Roberta Giacometti.
L’autrice sarà intervistata da Alen Loreti. Al Cidra, via dei Mille, ore 18.
Parole
Due | 15 dicembre 2007 | Numero 48
Angela Marcheselli
Parte da epoche lontane e arriva
ai giorni nostri la storia imbastita
da Giovanna Passigato nel libro Il
paese infinito (Bacchilega editore), una serie di racconti autonomi eppure legati fra loro dalla trama tessuta da un barbiere attraverso i secoli seguendo le vicende
di tre famiglie, una di contadini,
una di nobili e una di artigiani. Il
tutto immerso nei paesaggi della
Bassa bolognese dove personaggi
inventati e storia si mescolano in
maniera magistrale.
E’ molto interessante la scelta
del barbiere come trait-d’union
delle sue storie. Perché proprio
un barbiere?
«In primo luogo perché è un mestiere dei più antichi, che ha attraversato il tempo senza grandi
varianti, sempre più o meno con
gli stessi attrezzi, la stessa tecnica;
poi perché la figura del barbiere
itinerante, comune nella Bassa
fino agli anni 50-60 del Novecento, mi è risultata particolarmente suggestiva. Il barbiere entrava
in tutte le case, conosceva tutti e
tutti lo conoscevano. Mi è parso
necessario – sì, è la parola giusta
– farne la voce narrante, un testimone, talora anche un protagonista. Commenta ma non giudica;
precisa “io sono soltanto un barbiere”. In questo suo non giudicare sta una forma di pietas che
tutti dovremmo perseguire».
Le atmosfere dei suoi racconti
sono spesso sospese tra sogno
e realtà. Quanto c’è di vero e
quanto è frutto della fantasia?
«Questo continuo sconfinare tra
eventi e soggetti reali, e storie e
personaggi fantastici è un po’ la
mia cifra. Io penso che la realtà – o perlomeno quello che noi
percepiamo come realtà – nasconda, anche nelle sue apparenze più placide o banali, anfratti
e territori sconosciuti, che TUTTO possono essere o diventare.
MEDICINA | Presentazione del libro di Giovanna Passigato
Storie della Bassa
Un barbiere, che attraversa i secoli, lega i racconti sospesi tra realtà e immaginazione.
I nostri sensi sono limitati, non
riescono a penetrare l’essenza
delle cose: quindi perché stupirsi se cerchiamo di immaginare
che cosa ci può essere oltre? E’
questa dimensione magica che io
percepisco, che amo e che voglio
raccontare. In piena felicità. Questione diversa è il far intervenire
negli avvenimenti storicamente
consolidati dei personaggi immaginari (non “fantastici”), che
spesso si accompagnano a figure
realmente esistite. Si tratta di un
procedimento comune a molti
scrittori! Però mi diverte sempre
quando mi sento chiedere: ma i
Calcavillani come li hai conosciuti? Hai potuto fare ricerche nel
loro archivio famigliare? E il violino di quel famoso liutaio dove
è esposto? ecc. Insomma, molti
sono convinti che tutta questa
gente sia vera. E che chissà quante cartacce e documenti abbia
dovuto consultare. Oddio, questo
l’ho fatto, ma solo per conoscere
il periodo storico, l’ambiente, il
climax dove far muovere la mia
gente. Certo, la
chiamo così: non
perché appartiene al paese dove
vivo, ma perché appartiene
alla mia penna.
Sono tutti miei
figli: la contessa
irrisolta, il giovane partigiano,
il malinconico ufficiale tedesco, la danzatrice venuta
dall’oceano, la piccola fata,
il duca Valentino, lo scienziato tessitore di sogni, ecc. E li
ho amati tutti, anche i più sgradevoli».
Molto suggestive le citazioni da
«Il libro degli Assenti». Esiste
davvero o è un’invenzione?
«E’ una mia invenzione. Un espediente per poter narrare sinteticamente la storia di altri personaggi (inventati), che avrebbero
potuto essere soggetti di racconti
autonomi. A dire il vero, ne ho
nel cassetto un’altra serie, che
per ragioni di equilibrio strutturale non ho voluto inserire nel
libro. Non nascondo l’ispirazione
alla “Antologia di Spoon River”,
tant’è che quando mi è capitato
di leggere in qualche reading di
poesia quegli epitaffi (perché altro non sono), come titolo uso:
“Cimitero di famiglia nella Bassa
Padana”».
Perché ha scelto la Bassa per
ambientare le sue storie?
«Io racconto la Bassa, e precisamente quella che si dipana attorno al territorio medicinese, non
perché mi compiaccia della sua
“medicinesità”, ma perché (oltre
a ricordarmi la Bassa dove sono
nata, quella veronese) penso che
assomigli a tante altre terre dove
la storia della gente che le abita è
lunga, complessa e dolorosa; ha
visto sangue e miracoli (qualunque cosa si intenda per miracoli),
gioie, lacrime, orrori: questo ho
voluto rendere, nelle mie pagine,
rendendo di ogni dolore, di ogni
lacrima, di ogni riso, la scintilla
che li avvicina a quelli di tutti gli
altri uomini. Non è quindi un
“amarcord”, né un compendio
di piccole storie a sapore strettamente locale. Diciamo piuttosto
una trasfigurazione; non consolatoria, ma che comunque – alla
fine - reca omaggio alla pietas».
E in questo libro l’amore per la
Bassa traspare veramente in ogni
riga. Giovanna Passigato, che
è nata e cresciuta nel veronese,
ha studiato e lavorato per lungo
tempo a Bologna, ora vive a Medicina, nella Bassa emiliana. Dal
2002 ha iniziato a pubblicare racconti e una «Rappresentazione
per le feste di Natale in una città
della pianura padana». Ha vinto
diversi premi letterari e nel 2006,
per la Bononia University Press, è
uscito il suo primo romanzo, «Il
viaggio del Re Morto», vincitore
del premio Arcangela Todaro-Faranda 2006.
Mercoledì 19 dicembre, nella Sala del
Suffragio, in via Libertà 60 a Medicina, alle ore 21, Gianfranco Fabbri presenta il libro di Giovanna Passigato, Il
paese infinito (Bacchilega editore, 12
euro). Letture di Pina Randi, Francesco Landi e Giuseppe Martelli.
IMOLA
«CONTARE LE STELLE», UNA MOSTRA PER I 20 ANNI DI CASA PIANI
Casa Piani, la Sezione ragazzi della biblioteca comunale di Imola, festeggia i 20 anni di
attività con la mostra iconografica e bibliografica «Contare le stelle: 1987-2007 venti
anni di letteratura per ragazzi». La mostra
ripercorre venti anni di storia dell’editoria
italiana per ragazzi, anni che hanno visto
una trasformazione rapidissima e radicale
del mondo dei libri per ragazzi, sia per le
particolari tematiche affrontate, sia per l’intensa produzione editoriale che ha visto nascere nuove e importanti collane. Promossa
da alcune tra le più significative biblioteche
per ragazzi italiane il progetto «Contare le
stelle» nasce da una collaborazione tra Roberto Denti e Gianna Vitali della Libreria dei
ragazzi di Milano, la prima storica libreria
per ragazzi aperta in Italia nel 1972, e Hamelin Associazione Culturale di Bologna che
da più di 10 anni si occupa di pedagogia della lettura. La mostra è costituita da pannelli
con immagini, testi ragionati e cronologie,
ciascuno dei quali propone un tema e porta
il nome di un libro che è diventato, nel corso
del tempo, «un classico». Autori come Bianca Pitzorno con Speciale Violante, Ascolta il
mio cuore, Robero Piumini e Beatrice Masini
con Ciao tu, Donatella Ziliotto con Un chilo
di piume, un chilo di piombo, Roald Dahl
con Le streghe, Il GGG, Christine Nöstlinger con Il bambino sottovuoto, Robert Westall con La grande avventura, Jerry Spinelli
con Guerre in famiglia, Stargirl, per citarne
solo alcuni, sono stati e sono tuttora punti
di riferimento per i ragazzi di questi anni. I
libri segnalati ed esposti saranno disponibili per il prestito finita la mostra, che girerà
per le altre biblioteche italiane promotrici
dell’iniziativa e fa parte
di un progetto che prevede anche la pubblicazione
dell’opera di approfondimento critico: «Contare
le stelle» (Clueb) dove si
traccia un profi lo di questi
anni. Sui temi della letteratura per ragazzi si
è tenuta anche una tavola rotonda, martedì
11, con Roberto Denti (Libreria dei ragazzi
di Milano), Beatrice Masini (scrittrice di libri per ragazzi e traduttrice in Italia di Harry
Potter), Nicola Galli Laforest (Hamelin Associazione Culturale), l’assessore alla cultura di Imola Valter Galavotti e la dirigente del
settore Cultura Marina Baruzzi.
Fino al 2 febbraio, da martedì a venerdì ore 9.30 -12.30
e 15-18, sabato 9.30-12.30. Casa Piani, via Emilia 88,
Imola, tel. 0542/602630.
IL LETTORE
DIALOGHI CON I CLIENTI
Fabrizio Pasi
«Commessa frustrata» è stato una specie di piccolo caso letterario nell’estate faentina. E non solo, a
giudicare dal successo riscosso nella presentazione
a Bologna. È un libretto breve, felice da ogni punto
di vista, edito dalla faentina Tempoallibro, che raccoglie i dialoghi coi clienti e i pensati di una commessa travolta dalla loro maleducazione e ignoranza. Si suddivide in alcune parti a seconda dei clienti, chiamati «il genio», «lo stronzo», «l’ignorante»,
«l’inclassificabile», «il simpatico» ma con pesantissima ironia. Sono dialoghetti a tre, a volte pochissime battute, dove il terzo incomodo è il subconscio
della povera ragazza che, non udito dal cliente, può
evitare i freni inibitori. Seguono sfoghi e pensieri
della commessa, dalle «scene di ordinaria follia»
IMOLA
con clienti mentalmente deformati al di là degli «inclassificabili», il
«si chiama» con cibi impossibili
da dire (stracchino, bresaola...) e
altro. «Commessa frustrata» assicura al lettore il divertimento, ma
è un’opera più profonda di quel che «COMMESSA
sembra. Nel suo variopinto bestia- FRUSTRATA»
rio di clienti, con la loro ignoranza presentazione
nel senso di «non conoscenza», con aperitivo
sabato 15
la talvolta assoluta mancanza di ri- dicembre,
spetto per la commessa, arroganti ore 18.45,
e stupidi, si compone una specie di «Caffeina»
modernissimo studio sul livello di via Appia 72,
educazione, se vogliamo anche di Imola.
umanità, dell’italiano medio. Il libro è un estratto del suo blog, dunque capostipite o
tra i capostipiti di una letteratura istintiva e semplice, però molto accessibile, di facile lettura.
Incontro con Rigosi
Incontro con Giampiero Rigosi, martedì 18 dicembre
(ore 20.30) alla Biblioteca comunale di Imola (via Emilia
80). Partendo dal suo nuovo
libro «L’ora dell’incontro»
(Einaudi) l’autore racconta
al pubblico la sua esperienza, un’introduzione alle tecniche e ai meccanismi con
cui gli artigiani della parola
lavorano per dare forma alle
proprie fantasie e immagini.
Una chiacchierata con Àlen
Loreti, introdotta da Paolo
Bernardi, giornalista e curatore di corsi di scrittura per
Università Aperta.
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Storie della Bassa