Il Presidente propone la trattazione dell’ordine del giorno n. 36 avente per oggetto: approvazione della
convenzione per l’affidamento ad ATB Mobilità S.p.A. del sistema di videosorveglianza del Comune di
Bergamo, nel periodo maggio 2009 – aprile 2014 per una spesa complessiva di € 1.800.000,00 (IVA
compresa).
(Durante la discussione escono dall’aula i consiglieri Cappuccio, Ceci, D’Aloia, Lanzani, Personeni; sono
presenti n. 30 consiglieri).
ASSESSORE PROF. GUERINI:
La convenzione è relativa, appunto, all’affidamento ad ATB Mobilità del sistema di videosorveglianza che
già esiste in città. La situazione attuale sappiamo che prevede 66 telecamere, oggi la gestione è affidata a
Fidelitas alla quale paghiamo un canone, a questo canone ne va aggiunto un altro speso per l’utilizzo delle
fibre ottiche di collegamento tra le videocamere e le centrali operative e di questo è beneficiaria Bas.com che
detiene la proprietà delle fibre. Le convenzioni con entrambi questi fornitori sono state prorogate fino al 30
aprile prossimo al fine di poter avviare questa fase nuova di affidamento del sistema ad ATB. Che cosa
contempla l’affidamento? Contempla le sole attività di natura progettuale e tecnica del servizio, in quanto le
attività connesse alla videosorveglianza ed alla gestione della sicurezza rimangono di esclusiva competenza
dell’amministrazione comunale, e quindi l’oggetto della convenzione si riferisce all’adeguamento,
all’aggiornamento ed alla manutenzione del sistema.
È un’operazione che noi valutiamo molto importante sul piano dell’efficacia, ma è anche un’operazione
utile sul piano dei costi perché permette di modernizzare l’intero apparato hardware e software, che la
tecnologia in questi anni ha reso obsoleto, e di risparmiare 114.000 euro di canone complessivo annuo,
obiettivo di non poco conto visti i tempi che corrono; insomma il sistema sarà totalmente nuovo, molto più
potente e flessibile dell’attuale e meno costoso.
Anche sul fronte organizzativo l’operazione contempla elementi di novità e di recupero di efficienza. La
gestione e l’archiviazione delle immagini passano direttamente alla centrale operativa del comando di via
Coghetti, che raddoppia gli operatori dedicati alle immagini senza costi aggiuntivi, ma in virtù di una
semplificazione delle procedure resa possibile dalla gestione diretta e non più affidata a terzi.
Perché abbiamo scelto ATB Mobilità come società affidataria? Per il fatto che ATB ha già in corso la
realizzazione di un sistema di videosorveglianza delle zone a traffico limitato, che presenta caratteristiche
tecnologicamente simili al sistema di videosorveglianza per la sicurezza; verranno sostituite tutte le 66
telecamere analogiche con impianti di tipo digitale e saranno riconvertiti i sistemi di trasmissione in fibra
ottica rendendo i collegamenti meno vincolanti rispetto agli attuali.
La Polizia locale, inoltre, avrà in dotazione anche tre postazioni mobili con connettività wireless...
PRESIDENTE:
Silenzio, per favore. Veramente se io dovessi parlare in queste condizioni sarebbe impossibile.
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ASSESSORE PROF. GUERINI:
Dicevo che ci saranno anche tre postazioni mobili ad uso della Polizia locale con connettività wireless per
l’accesso alle immagini.
La mappa delle zone viene modificata. Alle 14 zone esistenti se ne aggiungono altre 15 attraverso la
rimozione di impianti da localizzazioni ritenute meno utili rispetto a nuovi punti che nel frattempo si sono
ritenuti più esposti al rischio sicurezza in città; inoltre, sottolineo i due nuovi impianti in via Baioni e in Piazza
Vecchia. L’aggiornamento della mappa è stato redatto attraverso un gruppo congiunto di lavoro con la
Questura e con la Polizia locale nell’ambito del comitato per la sicurezza urbana.
Nella convenzione è anche prevista la ristrutturazione delle centrali operative presso la Polizia di Stato e
presso il Comando dell’Arma dei Carabinieri di Bergamo; è prevista la riqualificazione delle colonnine SOS
installate in città; infine è prevista la sostituzione del software di gestione delle immagini che diventerà un
software intelligente, in grado di monitorare autonomamente situazioni insolite, situazioni a rischio,
agevolando l’attività di controllo e di intervento degli agenti preposti alla gestione delle immagini. Ovviamente
tutte le norme a tutela della privacy saranno rispettate.
La durata della convenzione è di cinque anni, quindi scadenza 2014, il canone annuo è di 300.000 euro
più IVA, e questo canone comprende tutti i costi di gestione, di manutenzione e le quote di ammortamento.
Al termine dell’affidamento impianti ed attrezzature resteranno di proprietà esclusiva del Comune di
Bergamo senza alcun onere di riscatto.
Concludo con un paio di considerazioni finali che vogliono far chiarezza sul tema delle telecamere, anche
a fronte di una serie di luoghi comuni e di affermazioni inesatte che ogni tanto si leggono sulla stampa,
dichiarate da esponenti vari della minoranza o poco informati oppure in vena di qualche polemica
estemporanea. Allora, si tratta di una precisazione: sulla questione telecamere noi non abbiamo mai opposto
una posizione di tipo ideologico come a volte...
(Un consigliere interviene fuori microfono)
ASSESSORE PROF. GUERINI:
Se state ad ascoltare...
PRESIDENTE:
Silenzio.
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ASSESSORE PROF. GUERINI:
Allora, questa è sempre stata la posizione dichiarata e riportata anche in verbali che voi potrete leggere
quando ne avrete tempo. Noi abbiamo invece dichiarato e portato argomentazioni riguardo al fatto che era
necessario valutare rispetto al costo, all’investimento fatto in videocamere, valutare alternative in funzione
del grado di efficacia, insomma, dell’investimento stesso.
Tenuto conto che la funzione di deterrenza o di sicurezza preventiva che stava alla base, credo,
dell’investimento fatto a suo tempo non ha certamente avuto un esito positivo nei bilanci effettuati, che voi
ben conoscete, e quindi alcune modifiche che abbiamo fatto anche con questo affidamento vanno in questa
direzione, vale a dire gestione diretta delle immagini in centrale operativa e comunque, parallelamente, più
agenti sul territorio, più agenti destinati a fare pronto intervento. Se si controllano le immagini, ci devono
essere anche agenti in grado di fare degli interventi veloci, perché se non si visionano le immagini gli
interventi non ci sono, ma se si controllano e poi non si interviene non servono a nulla ugualmente e quindi
diciamo che il sistema deve essere completo. Abbiamo anche detto, però, che probabilmente è utile investire
i fondi dedicati a videocamere, quindi a soluzioni tecnologiche, sempre a fronte di un problema di sicurezza
in senso lato sostenendo una serie di disagi di tipo sociale, cercando di alleggerire problemi che possono
veramente avere nature diverse, ma che alla fine sfociano nell’insicurezza sentita in certi luoghi della città,
come il miglioramento del tessuto sociale, il controllo di vicinato, eccetera.
Poi, seconda valutazione, noi abbiamo comunque protetto e valorizzato il sistema ereditato dalla
precedente amministrazione e non abbiamo mai lesinato né mezzi, né impegno operativo; abbiamo ritenuto
necessario, da buoni amministratori, difendere investimenti già fatti e portarli alla massima efficienza.
Ricordo che in questi anni abbiamo sostenuto costi molto elevati di manutenzione e di riparazione ogni volta
che si rendeva necessario intervenire, ed erano onestamente delle balle le notizie ripetute spesso - devo
dire con scarso senso di responsabilità - che funzionassero solo metà telecamere o che lasciassimo marcire
le telecamere.
Al di là del flop registrato sul piano della deterrenza, come dicevo prima, è pur vero che l’installazione di
videocamere può ridurre il senso di paura di alcune parti della città e di alcune delle categorie più colpite da
questo fenomeno – donne ed anziani in primis – specialmente nelle fasce orarie serali e notturne. Ribadisco,
però, che nostro dovere è sempre quello di applicare il sacrosanto principio di valutazione dei costi e dei
benefici analizzando, laddove ci sono, soluzioni più efficaci sul piano della prevenzione e della repressione.
Qualche risultato – e chiudo – il sistema l’ha garantito negli ultimi mesi anche perché sta finalmente
diffondendosi l’utilità dell’uso delle immagini come elemento di prova per reati contro le persone e contro il
patrimonio.
Chiudo facendo un’affermazione che mi sembra importante, perché spesso non c’è una conoscenza
precisa di questi strumenti e di un loro utilizzo preciso; ci impegneremo, con l’aiuto della stampa, a dare
maggiore informazione sui sistemi e sulla nuova mappa di collocazione dei sistemi di videosorveglianza
perché riteniamo – visto che ci sono, che le abbiamo rinnovate e considerata la flessibilità e la modernità di
queste telecamere – che possano veramente essere utili a chi sente il disagio, in certi quartieri della città, di
una città insicura o percepisce una città insicura.
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CONSIGLIERE RAG. REDONDI:
Signor Presidente, il grande Gaber diceva: “Fare il bagno è di destra, fare la doccia è di sinistra”. In
questo caso è la stessa cosa perché, in effetti, le vecchie telecamere, fatte dalla destra, erano
completamente inutili, non servivano assolutamente a niente, anzi, erano antidemocratiche, non proletarie,
tutte quelle bambanate lì. Adesso si mettono delle telecamere che giustamente sono nuove, dalla nuova
tecnologia avanzata, allora essendo fatte dalla sinistra sono necessarie, magnifiche, perfette, servono alla
città, servono alla sicurezza, dice l’assessore Guerini; quando lo dicevamo noi l'insicurezza era solo
percepita.
Adesso, siccome mancano due mesi alle elezioni il termine percepita non si mette più, si mette solo
sicurezza, perché logicamente i cittadini che votavano lei Assessore, o il suo partito, si erano molto arrabbiati
ultimamente perché la sicurezza effettivamente era venuta meno e allora adesso queste telecamere sembra
che siano praticamente delle cose eccezionali perché effettivamente copriranno la città e ci sarà maggiore
sicurezza. La conversione è facile, anche in punto di morte uno si converte, e così anche voi, a soli due mesi
dalle elezioni vi convertite alla sicurezza, e questo fa molto piacere a noi che avevamo sempre detto queste
cose e ci avete detto di tutto, soprattutto che era percepita, che era inutile, che facevamo solamente un gran
can.
Tra parentesi poi c’è qui anche qualche consigliere di maggioranza che era là in prima fila a sfilare con
quei ragazzotti simpaticoni che volevano togliere le telecamere; qui c’è stata una conversione a 360 gradi,
effettivamente, uno cambia idea, siamo d’accordo, però a due mesi dalle elezioni uno se cambia idea lascia
leggermente dei sospetti.
Questa convenzione effettivamente è la stessa convenzione fatta con la Fidelitas, perché se andiamo ad
confrontare la vecchia convenzione con questa non ci sono molte differenze, la differenza è solo di un costo
inferiore perché usufruiamo di nostro personale come quello della Polizia locale. Certo, Polizia locale che
effettivamente costa anche lei, anche se mi ha detto in commissione che saranno agenti che sono preposti
già ad un certo tipo di sorveglianza, ma anziché uno saranno due ed effettivamente questa seconda persona
può costare qualcosina, e allora diciamo che il costo in sé si equilibra.
Effettivamente fa piacere anche che oltre a questa convenzione ci saranno due nuove telecamere
modernissime in altre zone della città ed evidentemente anche voi siete arrivati all’idea che, praticamente, la
cosa è sicuramente necessaria.
La convenzione pone in rilievo il fatto della sostituzione, della riconversione, della realizzazione della
centrale operativa, della ristrutturazione della centrale operativa della Polizia di Stato, della dotazione alla
Polizia locale, dello spostamento dei 14 impianti, della realizzazione dei nuovi impianti, eccetera;
praticamente sono tutte cose che effettivamente potevano essere fatte dalla stessa amministrazione
attraverso la Polizia locale, anche perché l’ATB Mobilità S.p.A. si obbliga ad affidare ad una ditta qualificata
le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti.
Ora, siccome la Polizia locale serve, appunto, per il controllo del territorio anche attraverso le telecamere,
non mi risulta tanto difficile pensare che l’addetto possa individuare l’impianto che funziona male o non
funziona, perciò effettivamente non riesco a capire perché si debba affidare il servizio all’ATB Mobilità quando questa non ha ancora installato telecamere per il servizio delle ZTL, se le metteranno - perciò
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sarebbe necessario invece che il servizio completo del controllo della zona della città e del controllo,
eventualmente, della manutenzione venisse fatto dalla stessa Polizia locale.
Non ci sarebbe nessuna convenzione con l’ATB Mobilità, forse risparmieremmo anche qualcosa, perché
effettivamente non daremmo subito ad ATB Mobilità i 360.000 euro IVA compresa, ma effettivamente
valuteremmo i costi in base a quello che eventualmente si potrà spendere.
Dopo questa chiacchierata, mi fa piacere che la sostituzione di queste attrezzature avvenga anche dietro
una nostra sollecitazione, tant’è vero che avevamo fatto un ordine del giorno, appunto, sul cambio e sulla
possibilità che queste telecamere venissero spostate in modo che anche altre parti della città venissero
controllate.
Benissimo, d’accordo Assessore, anche voi avete capito che finalmente la sicurezza non è solo
percepita, ma effettivamente è una necessità che il cittadino deve avere.
PRESIDENTE:
Una battuta prima di dare la parola al consigliere Tentorio, me lo permettete ogni tanto.
Mi ha un po’ preoccupato, consigliere Redondi, destra, sinistra, il bagno a destra, la doccia a sinistra;
generalmente faccio la doccia però, grazie a Dio, ho il soffione della doccia al centro, quindi è tutto lì.
CONSIGLIERE DOTT. TENTORIO
Se interessa faccio il bagno. Io sono felice che l’Assessore sia uno dei nostri e mi fa piacere questa sua
esposizione sull’utilità del sistema migliorato, condividiamo totalmente la delibera e la voteremo con
convinzione ed entusiasmo.
Ricordo con un po’ di nostalgia i tempi in cui la pensavamo in maniera diversa rispetto a tutta la sinistra;
quando abbiamo installato le telecamere le critiche sono state tante perché si riteneva che ledessero la
privacy ed in generale ledessero la libertà del singolo cittadino, che è vero che va assolutamente rispettata,
ma va resa compatibile con l’obbligo che ha la pubblica amministrazione di difendere gli altri cittadini rispetto
a coloro che violano la legge.
Per tanto tempo, anche all’inizio di questa amministrazione, con il suo predecessore ci era stato più volte
detto che non riteneva di smantellare il sistema precedente - “Meno male” dicevamo noi - ma che non
intendeva assolutamente introdurre alcun miglioramento nel sistema, né numerico né qualitativo, e questo
obiettivamente è stato il leitmotiv per tre anni. E’ vero che eravamo molto lontani dalle elezioni, però la
memoria di questi fatti è nella mente di tutti noi.
Al di là di questa prima parte con qualche spunto polemico, nel merito e con più serietà rinnovo il voto
favorevole su questa delibera perché noi riteniamo che le telecamere svolgano una buona – non dico ottima
– funzione di deterrenza ed abbiano una discreta efficacia nel perseguire i casi di violazione della legge;
ricordo ad esempio l’arresto della banda degli orologi che è stata fatta grazie ad una telecamera proprio
pochi mesi or sono.
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È sicuramente uno dei metodi, non certo l’unico, per difendere la sicurezza della città, che è giusto che
sia una sicurezza integrata, quindi attraverso la prevenzione e la persecuzione, ma anche con l’eliminazione
per quanto possibile delle sacche di disagio. D’altro canto sulle telecamere anche autorevoli esponenti delle
forze dell’ordine hanno espresso un giudizio di utilità; noi non possiamo che accodarci in modo convinto a
questi professionisti e dire che la delibera, così com’è fatta, va bene.
Noi non siamo affatto dispiaciuti se la maggioranza condivide un giudizio storico sulle telecamere che noi
abbiamo sempre dato e cioè che hanno una funzione utile, da sole non determinante, ma comunque è un
sicuro passo avanti assieme ad altri strumenti di prevenzione e di persecuzione, ripeto anche assieme ad
altri sforzi per la sicurezza integrata che derivano dalla lotta alle sacche di povertà e di degrado.
CONSIGLIERE SIG. MORGANO:
Io non volevo intervenire, ma siccome mi hanno un po’ stimolato i colleghi del centrodestra, intervengo
proprio perché ancora una volta il centrodestra provoca ma poi gli tocca beccarsi il boomerang, nel senso
che anche l’Assessore è stato molto cortese, come l’altra volta il Sindaco, nel non affondare il coltello nella
piaga, ma allora lo faccio io, nel senso – dico al consigliere candidato Tentorio – che no, quello che è stato
fatto dalla precedente amministrazione non erano delle telecamere di destra rispetto a delle telecamere di
sinistra, erano una vaccata nel senso che era un grande spreco di soldi ed una specie di grida manzoniana,
perché oltre ad essere costate, appunto, mezzo milione di euro all’anno occorre, come ha detto bene
l’Assessore, valutare anche costi e benefici.
Questo mezzo milione di euro come funzionava e quali benefici ha portato? Ricordo, c’erano 66
telecamere fisse, collocate non in 66 punti ma in 14 punti cosiddetti “sensibili”; queste 66 telecamere
venivano monitorate da una persona della Fidelitas che doveva in teoria guardare otto monitor
contemporaneamente - l’abbiamo già spiegato, otto monitor contemporaneamente – in cui le immagini di
volta in volta giravano.
Ed in effetti questo sistema totalmente inutile, dal punto di vista di qualunque dato sia la Questura che la
Procura della Repubblica hanno portato, non ha prodotto nulla, nel senso che non ha prodotto nessun tipo di
risultato; intanto quel sistema era stato creato semplicemente con l’idea della sicurezza contro la
microcriminalità - e poi dirò anche su questo - e quindi, come ha detto bene l’assessore Guerini, nei
cosiddetti punti caldi non c’è stato alcun tipo di diminuzione sensibile di fenomeni devianti, diciamo così,
dovuto alla presenza della telecamera. Perciò in primo luogo le telecamere non hanno avuto alcun tipo di
effetto deterrente, secondo non si sono praticamente mai verificati casi per i quali grazie alle telecamere si
sia risaliti al responsabile di un reato, forse uno o due non di più.
In una città che in teoria veniva monitorata 365 giorni all’anno per cinque anni, l’aver contribuito grazie a
quest’enorme spesa all’individuazione di qualche piccolo caso mi sembra, appunto, un avere investito
vagonate di soldi per nulla, sostanzialmente nulla, tra l’altro con un appalto appunto dato all’esterno, un
appalto dato ad una società privata che poi cos’ha rendicontato? Qual è stato il prodotto in termini di
sicurezza legato alle telecamere? Nessuno tant’è, cari colleghi, che se ne aveste avuto anche solo mezzo da
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rivendicare lo avreste fatto nella precedente tornata elettorale e anche adesso non avete i numeri, non avete
nulla di concreto da dire.
La prima questione, quindi, è questa cioè l’efficacia, siete voi che come sempre fate grandi battaglie
ideologiche. La questione della sicurezza l’abbiamo sempre sostenuta tutti, non è che noi siamo contrari alla
sicurezza: il problema è che cosa si intende per sicurezza e quanti soldi investiamo per che cosa. Quel
sistema di videosorveglianza è stato un grandissimo spot, un grandissimo spot elettorale che si è risolto –
come tutti gli spot – nel nulla. No, nel nulla no: in un grandissimo spreco di risorse pubbliche della collettività.
La seconda questione che voglio affrontare è - perché il centrodestra tanto per cantar vittoria, diciamo
così, fa finta di non vedere quello che è, cari colleghi - che il fatto che questo servizio venga affidato all’ATB
ha un senso molto preciso che voi forse omettete di dire, nel senso che non c’è solo una sicurezza - quella
alla Belotti - contro i negri, gli extracomunitari, i terroni, gli zingari, i comunisti, eccetera, ma è l’idea vera
della sicurezza cioè quella, per esempio, della sicurezza stradale, che comporta morti, feriti che avvengono
ogni anno.
Questa amministrazione nella politica integrata della sicurezza ha portato avanti, per esempio, le zone
30, che voi non avete fatto, e che hanno garantito la sicurezza molto più che 66 telecamere ed inoltre –
arrivo al punto, Belotti stai attento che così poi mi replichi ancora meglio – sulla questione dell’ATB è
evidente che la sicurezza urbana significa anche il rispetto delle regole, delle zone a traffico limitato, delle
zone 30, dei divieti; queste telecamere, Belotti, verranno utilizzate anche per questo scopo e questo non
solo avrà una funzione di deterrenza e di colpire questi atti illegali, ma soprattutto di sanzionarli con delle
multe.
Ecco che poi vediamo se questi strumenti tecnologici, che costano mezzo milione di euro, magari, anzi
certamente, avranno un ritorno economico, che probabilmente garantirà che queste telecamere saranno a
costo zero: svelato il mistero del perché la sinistra appoggia questi strumenti.
CONSIGLIERE RAG. BELOTTI:
Dopo il mistero dello 052 almeno adesso abbiamo svelato anche il mistero del perché Rifondazione
appoggia quello che era stato definito uno spot elettorale dell’allora giunta Veneziani. Però, mi scusi, io ho in
mano questo bellissimo e costoso libretto, vedo a pagina 34 che lo spot elettorale che era del centrodestra
diventa lo spot elettorale del sindaco Bruni. Le 66...
(Un consigliere interviene fuori microfono)
CONSIGLIERE RAG. BELOTTI:
Infatti, avete sbagliato una cosa, dovevate brevettare il marchio o qualcosa del genere.
Le 66 telecamere - che fanno di Bergamo la sesta città italiana più videosorvegliata, quindi immagino in
senso positivo, però fino a ieri era in senso negativo perché le manifestazioni e le dichiarazioni dall’estrema
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sinistra, alla sinistra moderata, al centro erano in tutt’altro senso - sono state mantenute, rimodernate,
ridistribuite in funzione delle nuove esigenze di controllo della città.
Morgano, scusa, lo spot elettorale è questo; quindi se vogliamo dircela tutta senza poi arrampicarci
troppo sui vetri, la motivazione dell’opposizione fortissima, con tanto di manifestazioni che le hanno
danneggiate, (sono stati 90.000 euro tra i danni costosi e le riparazioni costose, si ricordi di considerare
anche i 90.000 euro della manifestazione del Pacì Paciana “Riprendiamoci la città”), non era solo per la
gestione affidata alla Fidelitas, era principalmente ideologica: non possiamo permetterci di avere una città in
cui viene violata la privacy. Allora, non ho ancora raggiunto l’arteriosclerosi, probabilmente tra qualche
giorno andrò in quel senso, però la memoria ce l’ho ed anzi l’assist che ci avete dato sicuramente verrà
utilizzato per ricordare ai cittadini che non devono essere presi in giro.
Sarebbe stato molto più corretto, da parte dell’Assessore ed ancora di più di Rifondazione comunista,
dire “Va bene, siamo a due mesi delle elezioni, abbiamo capito che la questione della sicurezza è piuttosto
sentita, abbiamo capito che finora abbiamo sbagliato e quindi adesso cavalchiamo la questione delle
telecamere”, perché questo è il senso: cavalcare la questione delle videotelecamere. Perciò se è stato detto
che non hanno assolutamente ottenuto alcun risultato, non c’è stata diminuzione dei reati – parole di
Morgano – non hanno avuto un effetto deterrente perché i reati lì dove c’erano – secondo voi – ci sono stati
comunque, (poi si dimentica magari la banda del Rolex, si dimenticano altri episodi), sono state una
vagonata di soldi spesi per nulla, (è la stessa frase che forse dovrebbe rivolgere a se stesso per l’Ufficio del
Bilancio Partecipato), allora, se tutto questo è uno spreco, se non servono a niente, allora vuol dire che
adesso Rifondazione dovrebbe votare contro, perché è l’esatto contrario di quello che ha detto l’assessore
Guerini. Quindi possiamo capire che siamo in fase elettorale, dopo vi faremmo i manifesti come avete fatto
voi,. possiamo capire che a Rifondazione Comunista avete già tirato le orecchie perché ha portato quelli che
hanno disfato le telecamere in Comune, possiamo capire che gli avete raddoppiato il Bilancio Partecipato e
quindi se ne stanno buoni ... Oh, Sindaco, ha fatto 64 pagine, che palle!, ma “che palle!” lo diciamo noi
quando vediamo queste robe qua.
Sono cose che quando ve le dicevamo noi - e avevamo anche proposto proprio il discorso delle camere
wireless - niente da fare; ve l’abbiamo proposto non so quante volte di aumentare la dotazione, di
ammodernare le telecamere, dato che queste risalgono al 2001 e da allora la tecnologia ha fatto passi avanti
(non c’erano quelle ad onde elettromagnetiche, c’erano quelle con i cavi a fibra ottica, quindi sono rimaste
antiquate, sono obsolete, come tutta la tecnologia informatica di sette/otto anni a questa parte).
L’Assessore non ci ha detto che queste telecamere verranno utilizzate anche per la mobilità, perché non
mi risulta che telecamere di questo tipo possano essere usate per controllare gli accessi nelle ZTL, gli
accessi nelle corsie preferenziali, quelli che passano col rosso; quelle sono altra roba, a meno che vogliate
fare la fine di quelli del T-Red e far venir fuori un casino bestiale.
Anche qui, Assessore, non serve molto, basta un bigliettino con due indicazioni ai consiglieri di
Rifondazione comunista che magari evitano di spararle grosse come è già successo all’ultimo Consiglio su
Casa Amica, che hanno detto l’esatto contrario di quello che aveva detto l’Assessore.
Perciò noi siamo contenti di essere la sesta città più videosorvegliata, ma a questo punto siamo anche
convinti che, come si dice sulla settimana enigmistica “Il settimanale più copiato, ma l’originale è unico”,
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meglio stare sull’originale che siamo noi, che siamo più credibili almeno in questa materia, perdonatecelo,
che quelli che fanno i copioni come voi, che però di credibilità non ne avete assolutamente.
CONSIGLIERE DOTT. AMATI:
Esprimo intanto voto favorevole a questa delibera che, appunto, va nella direzione che noi abbiamo
sempre cercato di seguire ed auspicato, non per una particolare fissazione nei confronti della sicurezza, ma
proprio per un bisogno che riscontriamo da parte della cittadinanza.
Io volevo rilevare, però, alcune contraddizioni che mi sembrano in questo momento troppo forti per
essere sottaciute; in particolare, appunto, io di tutto mi aspetterei come voto a questa delibera fuorché
l’unanimità della maggioranza, garantito che noi la sosteniamo, perché altrimenti non è più credibile
qualunque cosa verrà detta, cioè la politica questa sera è morta. Io sono curiosissimo di capire quale sarà la
politica della sicurezza che viene rappresentata da queste forze, o forse l’abbiamo intuito dall’intervento che
ha fatto prima il consigliere Morgano,cioè il rispetto assoluto del Codice della strada e delle regole, quindi il
cittadino che infrange queste regole è un cittadino che chiaramente è di centrodestra o che comunque va
perseguito a qualunque costo.
Questa la riterrei una visione della politica ed una visione dello stesso strumento delle telecamere che è
molto più vessatoria, è molto più persecutoria rispetto a quella che siano utilizzate – se mi permettete – per
tentare di colpire, di impedire dei reati che abbiano una finalità che è quella di creare veramente un danno
alle persone; quindi sulla gravità delle due condizioni credo che non vi possa essere dubbio.
Perciò se questa sera da quest’aula verrà fuori un voto unanime da parte delle forze che hanno fatto di
questa lotta alle telecamere una vera e propria bandiera, ripeto, mi sembra che il senso del fare politica, di
venire anche in Consiglio e di dare un voto nel quale uno crede perlomeno, portando avanti delle battaglie in
cui crede, sia finito.
Anche perché quando mi sento dire che la giustificazione del senso delle telecamere è il ritorno
economico, a questo punto non c’è più difesa, cioè non abbiamo più la possibilità di portare avanti nulla,
perché se diciamo che i servizi sociali li facciamo perché abbiamo un ritorno economico o che il bisogno di
sicurezza - in questo caso dei cittadini – viene portato avanti perché il Comune riesce ad averne un ritorno
economico, vuol dire che la vessazione nei confronti di talune fasce di cittadini viene portata alle estreme
conseguenze anche da questo punto di vista e la cosa ci preoccupa tantissimo.
Inoltre, per sottolineare la contraddizione dell’intervento dell’Assessore, precisissimo su tutti gli altri
aspetti, però ci sono degli elementi che sono veramente anche qui contraddittori; cioè presentare questa
delibera che ha come priorità e come titolo quello di un intervento a sostegno o a favore della mobilità - e qui
la trovata anche di coinvolgere su questo l’ATB – e che ciò venga totalmente sottaciuto durante l’intervento è
quantomeno curioso, perlomeno è indice di un peso diverso che questa delibera in realtà vuole avere per la
stessa amministrazione che sta governando la città; il che vuol dire che la realtà è che in questo modo –
come dicevano i colleghi di minoranza – si vuole tentare di porre un limite, un freno a questa sensazione che
è più di una sensazione da parte dei cittadini.
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A questo proposito colpiscono veramente le frasi che ha ripetuto Guerini, cioè che quest’idea di
prevenzione per cui l’amministrazione di centrodestra ha installato questo sistema non ha dato dei risultati
utili e mancano dei riscontri, mancherebbero dei dati a sostegno di questo; nello stesso tempo si dice però
che, appunto, correttamente l’amministrazione ha difeso quelli che sono gli investimenti della precedente
amministrazione e quindi che le telecamere sono state salvaguardate. Poi però, durante l’intervento, ha
detto che “Può ridurre il senso di paura di donne ed anziani, in primis”, ha detto che “Qualche risultato –
precisando negli ultimi mesi - si è avuto per reati contro i beni della persona” e poi che “Ci impegneremo con
la stampa a divulgare i luoghi dove verranno collocate”.
Allora, tutto questo porta a capire che l’utilità o meno di un sistema come quello delle telecamere, come
qualunque altra iniziativa umana, è legato a quanto chi lo utilizza ci crede, quindi quanto mette di capacità, di
intelligenza per cercare di sviluppare queste possibilità che gli strumenti tecnici ci danno. Evidentemente se
prima degli ultimi mesi non c’è stato alcun risultato, evidentemente questo risultato potremmo dire che non
interessava molto, salvo negli ultimi tempi comprendere, purtroppo per l’amministrazione, che invece i
cittadini effettivamente hanno questa esigenza.
In più vogliamo capire questo aspetto, cioè l’Assessore ci diceva che attraverso questo piano operativo
verranno archiviate le immagini; ecco, io voglio capire davvero come possono alcune forze politiche questa
sera dare il voto favorevole. Pensate, prima per otto video c’era un operatore che doveva fare la fatica di
selezionare quale video guardare, perché la tecnologia offriva quello ed era il sistema più avanzato in Italia,
quindi otto video, uno doveva selezionare e dire: “Quale guardo per vedere un possibile reato?”
Oggi è il sistema che automaticamente riconosce e mette a disposizione le immagini laddove c’è una
presunzione di reato, cioè dovrebbe essere qualcosa che chi ha fatto cinque anni fa quello che ha fatto
dovrebbe come minimo riempire la città di mani rosse e imbrattare tutto quello che c’è in questa città di
rosso, se il senso della politica fosse quello che mi auguro ancora che sia.
Però concludo solo con quest’osservazione perché vorrei capire effettivamente a cosa serve; cioè si dice
che il risparmio della Fidelitas consentirà il raddoppio degli operatori della Polizia e quindi questo consentirà
un maggiore controllo; vorrei capire come le due cose sono collegate, cioè quale collegamento c’è tra la
Fidelitas e gli operatori della Polizia locale.
CONSIGLIERE AVV. GARGANO:
Sarò velocissimo perché condivido completamente l’intervento che ha fatto Morgano a proposito di
questa delibera, ma intervengo per dichiarare soprattutto l’apprezzamento per l’intervento del consigliere
Amati perché ha fatto emergere gli spiriti animali del centrodestra nel suo intervento; cioè nel momento in cui
dice che se queste telecamere venissero utilizzate anche per il controllo della mobilità e quindi
l’amministrazione comunale si permettesse di sanzionare chi viola il Codice della strada, questo avrebbe
carattere vessatorio nei confronti di chi viola la legge, allora fa emergere quella che era stata l’idea perdente
della precedente amministrazione e che era contenuta in quell’infelice volantino “A cosa ti serve la macchina
se poi non te la fanno utilizzare?”
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Perciò vorrei sapere - in particolare dal consigliere e candidato Tentorio - se è questa l’idea di città che
hanno, cioè una città in cui sostanzialmente bisogna lasciar fare, consentire la violazione della legge a chi
viene ritenuto non pericoloso perché, diciamo, in alcuni casi è consentita la violazione della legge in altri casi
non è consentita, e se ritiene che sia vessatorio il fatto di perseguire chi viola il Codice della strada.
Peraltro dovreste mettervi d’accordo con l’amministrazione comunale di Milano dove ci sono parecchie
telecamere che controllano il traffico, penso che qualcuno di noi possa anche esserne stato vittima.
(Un consigliere interviene fuori microfono)
CONSIGLIERE AVV. GARGANO:
No, controllano anche l’accesso alle zone...
(il consigliere Belotti interviene fuori microfono)
PRESIDENTE:
Consigliere Belotti, lasciamo fare gli interventi per favore, lasciamogli dire quello che sta dicendo, ha
parlato anche lei, quindi stia tranquillo. Consigliere Amati, non si iscriva, ha già parlato non può...
(il consigliere Amati interviene fuori microfono)
PRESIDENTE:
No, nessun fatto personale, è un discorso politico non c’è stata alcuna offesa. Scusi, sto ascoltando, non
c’è alcun fatto personale. Prosegua.
CONSIGLIERE DOTT. AMATI:
Scusi, Presidente, mi ha attribuito una dichiarazione che non ho fatto.
PRESIDENTE:
Lo dirà in dichiarazione di voto. Prosegua consigliere Gargano, prego.
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CONSIGLIERE AVV. GARGANO:
Dicevo quindi che nel comune di Milano le telecamere le utilizzano per il controllo del traffico, delle
violazioni al Codice della strada, quindi non si capisce perché qua, invece, le cose debbano andare
diversamente, se non per solleticare i peggiori istinti dei cittadini bergamaschi consentendo loro di fare quello
che hanno voglia in macchina in maniera tale da poterne prendere il voto.
In sostanza, quindi, non posso che concordare con quanto detto da Morgano, che poi è molto semplice, il
sistema precedente era eccessivamente costoso ed inutile; che era inutile l’ha detto il Procuratore della
Repubblica, una persona che Belotti mi sembra conosca. E visto che, fino a prova contraria, il Procuratore
della Repubblica qualche percezione sui reati e su come si perseguono i reati a Bergamo dovrebbe
avercela, direi che ci si può fidare della parola del Procuratore della Repubblica che aveva affermato in
un’intervista alla stampa la totale inutilità, perché non sono servite per perseguire i reati, di questo sistema di
videosorveglianza.
PRESIDENTE:
Esaurita la discussione. Do la parola prima al Sindaco e poi all’assessore Guerini.
SINDACO:
Un minuto soltanto per dire che non c’è stata alcuna conversione, tantomeno in punto di morte - lei
consigliere Redondi ogni tanto è anche un po’ iettatorio. Nel programma elettorale si era detto chiaramente
che avremmo mantenuto il servizio di videosorveglianza senza incrementarlo, rendendolo più rispettoso
della privacy; questo è stato ripetuto nelle linee programmatiche, leggo testualmente a pagina 51 il punto 6.1
“La sorveglianza del territorio dovrà essere integrata con una serie di cose, tra l’altro con il sistema di
videosorveglianza comunque rispettoso della privacy”. Quindi nessun...
(Il consigliere Belotti interviene fuori microfono)
SINDACO:
Belotti dice di aver buona memoria invece ce l’ha molto cattiva, soprattutto quando gli fa comodo. No,
non sto neanche più ad ascoltarlo.
Abbiamo reso più efficiente, meno costoso e più rispettoso della privacy il sistema, perché una delle
prime cose che è stata fatta d’intesa con la Procura della Repubblica, con la Prefettura, col Comando dei
Carabinieri e con il Questore di allora, è stata di diminuire il tempo di conservazione della videoregistrazione
rispetto alla durata che era stata prevista dalla precedente amministrazione, che era un tempo
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assolutamente in violazione della privacy, tant’è vero che il Comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica in
una delle prime riunioni svoltasi in mia presenza ha deciso di accorciare questa durata.
ASSESSORE PROF. GUERINI:
Io devo dire che trovo veramente imbarazzante come in Consiglio comunale si affrontano questi
problemi; ho cercato di fare una relazione il più possibile precisa, cercando di dare delle ragioni oggettive e
ho sentito soltanto da parte della Lega un comizio di Belotti e delle barzellette di Redondi, delle fanfaluche di
Redondi e sono veramente un po’ seccato perché tanto vale dire: “Leggetevi...”
Io non riesco a parlare con un disco rotto; scusi Redondi, io probabilmente faccio la doccia e lei fa il
bagno, ma lei ha un tappo di cerume nelle orecchie perché non sa ascoltare. Mi sta ascoltando, Redondi?
(Il consigliere Redondi interviene fuori microfono)
ASSESSORE PROF. GUERINI:
Io le chiedo di ascoltare e non solo di parlare, perché altrimenti veramente risulta inutile questo dibattito in
aula e stiamo perdendo veramente tempo. Allora, io mi aspettavo degli interventi mirati e volti anche a
migliorare, se vogliamo, gli aspetti procedurali di tutto questo.
No, l’intervento che fa Redondi – è maniacale in questo – è quello di dare ai vigili non so se cacciavite e
martello per fare la manutenzione. La manutenzione certo che non la fa il dottor Scarfone amministratore
delegato dell’ATB Mobilità, ma la fa una squadra di artigiani che già ATB utilizza per l’altro impianto…
(Un consigliere intervenie fuori microfono)
ASSESSORE PROF. GUERINI:
Ma perché avrà dei rapporti contrattuali migliori, avrà...
(Un consigliere interviene fuori microfono)
ASSESSORE PROF. GUERINI:
Ma questo non lascia...
PRESIDENTE:
Non parlate in contraddittorio, per favore. Interviene dopo.
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ASSESSORE PROF. GUERINI:
Sono fortemente deluso. L’ha già detto il Sindaco, noi abbiamo già dichiarato sin dal nostro programma di
mandato che non avremmo abolito le telecamere, le avremmo mantenute, però devo anche dire che se io
dovessi spendere, pur senza telecamere in città, 360.000 euro all’anno li spenderei in modo diverso, non
perché sono ideologicamente contrario alle telecamere, ma perché ritengo che ci siano delle soluzioni più
efficienti per dare la sicurezza ai cittadini, sicurezza di cui voi vi riempite la bocca.
Faccio un esempio, voi col discorso delle telecamere, tre ne avete messe in via Quarenghi e non avete
fatto altro pensando stancamente di aver risolto – non so chi l’abbia fatto – i problemi in via Quarenghi; le
telecamere non sono servite assolutamente a nulla, chi gestiva la città allora via Quarenghi non sapeva
nemmeno dove fosse: noi abbiamo dimostrato come si interviene. Senza telecamere la via Quarenghi
sarebbe esattamente quella c’è adesso. Non rida Belotti.
(Il consigliere Belotti interviene fuori microfono)
ASSESSORE PROF. GUERINI:
La smetta lei, Belotti, perché tutte le volte che parliamo di questo argomento lei dovrebbe essere
imbarazzato, perché la sicurezza non è uno slogan da gestire solo in campagna elettorale, è una cosa seria
e finalmente i cittadini hanno capito che è una cosa seria. La sicurezza la si fa e non la si proclama, si
ricordi, e noi lo abbiamo dimostrato coi numeri e coi fatti...
(Il consigliere Belotti interviene fuori microfono)
ASSESSORE PROF. GUERINI:
…che la sicurezza l’abbiamo portata a casa e questo l’hanno capito finalmente ed è ora di finirla di fare
carosello sulla sicurezza, caro Belotti. La sicurezza è una cosa molto seria e molto impegnativa e noi ci
siamo impegnati in questo; Tentorio ha detto le stesse cose con uno stile diverso, però mi spiace, su questo
fronte anche Tentorio ha sbagliato le sue valutazioni.
Volevo dire qualcosa di più anche per quanto riguarda l’intervento di Amati. Amati ascolta sempre ad
intermittenza, questo è il problema consigliere Amati, per cui anch’io faccio fatica a connettere le sue
valutazioni; non ha mai detto nessuno che le telecamere non hanno alcuna utilità, abbiamo detto che ci sono
soluzioni diverse per dare più sicurezza ai cittadini, soluzioni più efficaci; ho fatto degli esempi ma non
ascolta, quindi è inutile che io faccia dei dibattiti o prepari delle relazioni. Ecco, in questo senso sono
dispiaciuto.
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CONSIGLIERE DOTT. AMATI, per dichiarazione di voto:
Ribadendo il voto favorevole, io ho ascoltato dalla prima all’ultima parola l’intervento dell’Assessore e cito
proprio letteralmente le frasi che lui ha espresso, che ho già detto prima e quindi non ripeto.
Per quanto riguarda l’intervento, volevo precisare che non ho mai detto che è più corretto l’uso delle
telecamere per la sicurezza piuttosto che per verificare il traffico, ho detto che sono dei reati decisamente
diversi, cioè il fatto che un cittadino rischi la vita perché viene aggredito da qualcuno è molto diverso dal fatto
di perseguire il cittadino che viola una regola, che può essere di qualunque tipo e natura. Certamente ci
sono degli aspetti diversi, ma stiamo parlando non dell’attraversamento col rosso del semaforo perché è
evidente, ma stiamo parlando di possibilità di sorprendere dei reati.
Il fatto che oggi questa amministrazione proponga questo positivamente e che una parte della
maggioranza, che è sempre stata decisamente contraria, politicamente contraria, non utilitaristicamente
contraria, vuol dire qualche cosa di grave.
CONSIGLIERE DOTT. TENTORIO, per dichiarazione di voto:
L’Assessore non ci ha trattato bene, ci ha riempito di mini improperi ed insufficienze.
A me no, per qualcuno, io mi sono preso solo l’insufficienza.
(Il consigliere Riccardi interviene fuori microfono)
CONSIGLIERE DOTT. TENTORIO:
No, nessuno se lo merita, Luigi.
Noi ribadiamo il voto favorevole alla delibera perché fa funzionare meglio un sistema che, con i suoi limiti,
è una delle componenti positive del sistema di sicurezza della città. Se questa amministrazione fa delle cose
che migliorano quelle della precedente noi non possiamo che esserne lieti e rivendichiamo con moderato
orgoglio una primogenitura che però può essere sempre migliorata. Non possiamo non ricordare, in un
confronto politico-dialettico che è anche giusto che ci sia, la posizione storicamente contraria dell’ala sinistra
più radicale della maggioranza.
Al collega Gargano, parlare di macchine in questo momento mi sembra un pochino fuori tema, sono però
assolutamente d’accordo nel non sottoscrivere quel manifesto, cosa che non avevamo fatto neanche allora,
ma è uscito male.
CONSIGLIERE RAG. REDONDI, per dichiarazione di voto:
Mi dispiace moltissimo che l’Assessore si sia arrabbiato, evidentemente non era in serata e ha offeso
parecchio il sottoscritto ed anche gli altri, e questo mi dispiace perché l’ho sempre considerato un assessore
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col quale effettivamente si poteva colloquiare, ma forse abbiamo toccato nel segno ed allora ecco il perché
di una reazione così violenta. È sempre così, quando si dicono frasi che effettivamente colpiscono perché
dicono la verità, allora l’altro logicamente reagisce in malo modo offendendo o alzando la voce, ma questa è
una prassi normale che si fa in tutti i luoghi e in tutti i posti.
In ogni caso io non ho detto che eventualmente la Polizia locale doveva andar là col cacciavite a
cambiare la lampadina o a mettere a posto la telecamera, semmai ho detto che si poteva delegare tutto alla
Polizia locale, anche la possibilità di andare a chiamare le persone preposte a questo tipo di lavoro.
CONSIGLIERE SIG. MORGANO, per dichiarazione di voto:
Lo so, lo so che c’è noia, cerco di metterci 120 secondi.
Intanto facevo notare che veramente voi vi siete messi ad urlare e quindi Guerini ha dovuto urlare per
superarvi, quindi forse aveva toccato lui nel segno e quindi voi avete gridato, ma rispetto alla dichiarazione di
Amati, intanto ricordo ad Amati che le infrazioni del Codice della strada non sono reati, sono infrazioni e
quindi sono indubbiamente minori, sono reati amministrativi, inoltre il consigliere Gargano le ha ricordato
un’altra cosa che ha detto, che è a verbale perché è stato registrato, cioè che se le telecamere dovessero
essere, come saranno, utilizzate per il controllo della sicurezza stradale – e quindi per garantire le zone a
traffico limitato piuttosto che perseguire altre infrazioni del Codice della strada – queste sarebbero delle
vessazioni nei confronti... Lo ha detto, se lo ritira non c’è problema, non è una cosa grave, ma manifesta
effettivamente che lei, invece, considera che colpire le infrazioni sia una vessazione. Faccio presente che
proprio ieri il Governo - il vostro Governo, cioè il Governo della vostra maggioranza - ha aumentato le pene e
ha dato un giro di vite proprio su questi aspetti, cioè sui reati al Codice della strada.
Due altre questioni che ribadisco. Il consigliere Tentorio – che non vedo, che è lì al telefono – ma anche i
consiglieri della Lega hanno ribadito una cosa rispetto al fatto che la sinistra si sarebbe convertita. Non è
vero, nel senso che vi ha detto anche Bruni quando vi ha letto le linee di mandato. Le linee di mandato, cari
consiglieri della Lega, le abbiamo votate. Prima erano nel programma elettorale del 2004 e poi le abbiamo
votate nelle linee di mandato passate in Consiglio comunale nel 2004; ve le ha lette, non ci siamo convertiti
adesso, abbiamo sottoscritto quell’impegno nel 2004 e questo impegno lo abbiamo portato a termine, perché
si è detto di non aumentarle, di modificarne la funzione e di garantire la privacy e questo è quello che noi
abbiamo fatto. Tanto sappiamo che si grida, si grida, e poi nella confusione tutto fa brodo, però non è onesto
intellettualmente dire così, perché ve lo ha dimostrato Bruni leggendovi i verbali del 2004, quindi di cinque
anni fa.
L’ultima questione, che io però volevo dire a Tentorio e che ribadisco ai colleghi della Lega, che facevano
finta di essere all’opposizione nel 2004, perché se vi ricordate eravate l’opposizione non eravate in
maggioranza, è che ancora una volta in cinque anni voi comunque non avete mai affrontato il tema dei temi,
cioè il bilancio di questi cinque anni di videosorveglianza; perché va bene dire che le tecnologie non erano il
massimo, ma allora voi dovreste fare un bilancio e dire: “In effetti – come ha detto il Procuratore della
Repubblica – in questi cinque anni le telecamere non sono servite assolutamente a nulla”.
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Questo nessuno di voi ha avuto il coraggio di ammetterlo, ma neanche di dire il contrario perché sapete
che i fatti dicono esattamente così, cioè che quelle telecamere, quel sistema di videosorveglianza sarà
anche stato pionieristico, ma magari i pionieri lo potevamo far fare ad altri e risparmiarci quasi 3 milioni di
euro in cinque anni, visto che non sono servite a nulla.
CONSIGLIERE RAG. BELOTTI, per dichiarazione di voto:
Io continuo a non capire, cioè se non servono a niente allora perché le tenete?
Anzi, scusate, voi dovete capire che io purtroppo – come Riccardi sa bene – ho...
(Il consigliere Riccardi interviene fuori microfono)
CONSIGLIERE RAG. BELOTTI:
Io, è vero, prendo un sacco di soldi però sono veramente ignorante, quindi è veramente una cosa che...
(Il consigliere Riccardi interviene fuori microfono)
CONSIGLIERE RAG. BELOTTI:
Lo so, purtroppo! Infatti, lo dico io, purtroppo ho un limite, però nel mio limite non riesco a capire, anzi,
qualcosina però la riesco a capire. Se questa delibera, Assessore, fosse stata fatta nel 2005, ovvero una
spesa di un milione e otto per rimodernare le telecamere...
(Il consigliere Riccardi interviene fuori microfono)
CONSIGLIERE RAG. BELOTTI:
Quanto è?
PRESIDENTE:
Consigliere Riccardi, non ci si metta pure lei.
CONSIGLIERE RAG. BELOTTI:
No, perché così come lui raddoppia il mio stipendio ovviamente io mi adeguo...
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PRESIDENTE:
Ho capito. Lei faccia il suo intervento e gli altri ascoltino, altrimenti premano il pulsante e facciano il loro
intervento.
CONSIGLIERE RAG. BELOTTI:
In ogni caso se fossero stati spesi tot centinaia di migliaia di euro (va bene detta così?) o anche solo
10,00 euro per le telecamere nel 2005 o nel 2006, sicuramente il voto di Rifondazione comunista,
dell’assente consigliere Bertoli che non c’è oggi e di altri della sinistra radicale sarebbe stato sicuramente
diverso, non sarebbe passata così tranquilla perché ovviamente c’era una posizione ideologica, perché
ricordo – e le andremo a vedere – le dichiarazioni della passata legislatura, le dichiarazioni sui giornali,
riguardo alle videocamere e chi c’era alla manifestazione quando le hanno oscurate; quindi non era solo una
questione di quanti soldi costavano, ma era una questione ideologica contraria alle telecamere.
Ci fa piacere che ci sia stata questa conversione, non in punto di morte, ma ci sia stata nell’imminenza
delle elezioni.
Poi anche il Procuratore della Repubblica dice una cosa, poi una settimana dopo o poco dopo capita
proprio il caso risolto della banda del Rolex, o era un altro caso, quindi sfortuna volle.
Però, ripeto, noi siamo contenti che sia stata fatta questa scelta, siamo contenti che sia stata smentita
una politica fatta, delle dichiarazioni fatte, una linea tenuta finora.
Però, Assessore, allora la sicurezza, lo dice a noi, non deve essere fatta a slogan come ha detto; la
situazione di via Quarenghi non può essere portata come esempio, perché se qui si fa un discorso di costi e
benefici sulle telecamere, via Quarenghi ha avuto, come le è stato detto più volte - poi lei ha la sfiga o la
fortuna di abitarci in quella via - il comando dei vigili proprio messo lì, allora con questa logica dovremmo
metterlo da tutte le parti, però è stato messo solo lì, quindi per forza che magari la situazione è lievemente
migliorata, ma gli investimenti che sono stati fatti in via Quarenghi non sono da poco. Cosa c’entra? Scusi,
allora metta un comando dei vigili ovunque, al piazzale degli Alpini, al piazzale della Malpensata, in via
Moroni, in via San Bernardino, dove ci sono i parcheggiatori ai quali avete strizzato l’occhio il giorno dopo in
cui avete fatto l’azione eclatante.
Allora portiamoli lì, noi siamo ben contenti se lo fate. Non lo farete più perché oramai è finita, ma siamo
ben contenti se viene adottata una politica così; però attenzione, dopo non si parli di militarizzazione del
territorio, non si parli di tutto quello che è sempre stato detto contro le politiche eccessivamente rigide sulla
sicurezza da parte della Lega. Perciò, Assessore, quelli che sono dispiaciuti sono i cittadini per come li
prendete in giro sulla sicurezza.
(Il consigliere Riccardi interviene fuori microfono)
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CONSIGLIERE AVV. RICCARDI, per dichiarazione di voto:
Solo un minuto e senza alcuna polemica, voglio dire che l’Assessore probabilmente non è stato ascoltato
a sufficienza da parte dei commissari della prima commissione, non è stato sentito a sufficienza quello che è
venuto a dirci sia il direttore generale Scarfone che il comandante dei vigili, i quali ci hanno spiegato che
questo sistema a parte l’efficienza, a parte la tecnologia nuova, costa di meno; non sono soldi in più come
dice Belotti, perché poi ognuno dice degli slogan che restano degli slogan. Abbiamo detto, e l’ha detto anche
l’assessore Guerini, che c’è un risparmio sulle spese di gestione annuali con questo sistema, che si passa
dai 475.000 euro a 360.000 IVA compresa - che poi l’IVA si scarica pure - quindi dal punto di vista
economico è un risparmio, poi dal punto di vista tecnologico è stato spiegato da tutti, io non voglio entrare
nel merito perché l’hanno fatto già gli altri colleghi, volevo solo evidenziare questo fatto.
PRESIDENTE:
Prima di votare faccio una comunicazione, perché poi scappate tutti. Lunedì prossimo alle diciotto sarà
convocata la seconda commissione consiliare, la convocazione verrà fatta domani in quanto sono delibere
approvate oggi dalla Giunta.
Il presidente della seconda commissione Paganoni mi ha chiesto di anticiparlo ai commissari, comunque
poi domani vi giunge la convocazione.
(Esce dall’aula il Sindaco; sono presenti n. 29 consiglieri).
Poiché nessun altro chiede la parola, il Presidente mette in votazione palese la proposta di
deliberazione presentata dalla Giunta comunale.
Eseguita la votazione, attraverso espressione elettronica del voto, si ha il seguente risultato: n. 29 voti
favorevoli.
Il Presidente proclama l’esito della suddetta votazione, riconosciuto dai presenti, e dichiara che la
preindicata proposta di deliberazione è stata approvata all’unanimità dei votanti nel testo allegato.
19
“”
IL CONSIGLIO COMUNALE
Vista l’allegata proposta, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
Visti i pareri favorevoli espressi sulla suddetta proposta di deliberazione rispettivamente dal responsabile
del servizio interessato in data 24 febbraio 2009 in ordine alla sola regolarità tecnica e dal responsabile di
ragioneria in data 24 febbraio 2009 in ordine alla sola regolarità contabile, ai sensi dell’art. 49, c.1, del D.
Lgs. 267/2000.
Visto il parere favorevole espresso dal segretario generale sotto il profilo di legittimità, ai sensi dell'articolo
27, c. 2, dello statuto comunale.
Visto il parere favorevole espresso dalla I Commissione consiliare permanente nella seduta del
20/03/2009.
Ritenuto di accogliere tale proposta per i motivi ivi indicati, ai quali si fa integrale rinvio
DELIBERA
1 - Di affidare alla società ATB Mobilità S.p.A. la gestione del sistema di videosorveglianza del Comune di
Bergamo, per i motivi in proposta indicati, e di approvare l’allegato schema di convenzione che forma
parte integrante e sostanziale del presente provvedimento (all.1).
2 - Di corrispondere annualmente alla società ATB Mobilità S.p.A., per il periodo 1.5.2009 - 30.4.2014, il
canone forfetario annuo omnicomprensivo di € 360.000,00 (IVA compresa), dando atto che al relativo
pagamento si procederà in quote semestrali, previa verifica delle prestazioni effettuate.
3 - Di approvare la spesa complessiva di € 1.800.000,00 per il periodo dall'1.5.2009 al 30.4.2014.
4 - Di imputare la spesa di € 240.000,00 all'intervento 1.03.01.03 "funzioni di Polizia locale – spese diverse
sicurezza dei cittadini" del progetto di bilancio di previsione 2009.
5 - Di dare atto che la spesa di € 720.000,00, relativa agli esercizi 2010 e 2011, è prevista ad analogo
intervento del progetto di bilancio triennale 2009-2011.
6 - Di inserire la restante spesa di € 840.000,00 nei successivi strumenti programmatori.
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1 Il Presidente propone la trattazione dell`ordine del giorno n. 36