Don Tonino Bello

«Io sono serbo e mia moglie è croata, queste mie cognate
sono musulmane, viviamo insieme da tanto tempo senza
problemi: ma chi la vuole questa guerra?» A vedere quella
estrazione etnica così diversa seduta alla stessa mensa mi è
venuta in mente una definizione di pace che uso spesso:
«Convivialità delle differenze!»…Da nove mesi quando
giungono le quattro pomeridiane in città non entrano
neppure le camionette del Unproform dell’ONU. Ma stasera
c’è un’altra ONU: quella dei popoli, della base. A quest’ONU
dei poveri che scivola in silenzio nel cuore della guerra,
sembra che il cielo voglia affidare un messaggio:
LA PACE VA OSATA!!!
L’azione per la pace non è mai disgiunta dall’annuncio del
vangelo, che è appunto la buona novella della pace indirizzata a
tutti gli uomini. Al centro del vangelo della pace resta il mistero
della croce, perché la pace è insita nel sacrificio di Cristo: Gesù
crocifisso ha annullato la divisione, instaurando la pace e la
riconciliazione proprio per mezzo della croce, distruggendo in
sé stesso l’inimicizia e donando agli uomini la salvezza della
Risurrezione. C 493
EUROPA OGGI

 USCIRE DALL’EURO
 COMANDA LA Germania
…
Ma più dell’ateismo, oggi abbiamo di fronte la sfida di
rispondere adeguatamente alla sete di Dio di molta gente,
perché non cerchino di spegnerla con proposte alienanti o
con un Gesù Cristo senza carne e senza impegno con
l’altro. Se non trovano nella Chiesa una spiritualità che li
sani, li liberi, li ricolmi di vita e di pace e che nel
medesimo tempo li chiami alla comunione solidale e alla
fecondità missionaria, finiranno ingannati da proposte che
non umanizzano né danno gloria a Dio. EG89
STORIA DELLA CHIESA

TRE APPROCCI
GUERRA
SANTA
PACIFISMO
ASSOLUTO
GUERRA
GIUSTA
PACIFISMO ASSOLUTO

 Primi secoli
 Escatologia immediata
 L’unico vero combattimento è il combattimento spirituale
contro i falsi dei e i demoni.
 Non si pensa all’uso delle armi per difendere le comunità.
 Senza essere ricercato, il martirio resta l’ideale della
testimonianza della fede.
 Il servizio militare è vietato. C502-503
Il cristiano non deve “tirare la spada ne per fare la guerra, ne per difendere i suoi diritti, ne
per nessun altro motivo, perché questo precetto del Vangelo non soffre nessuna eccezione”.
Può difendere le cause giuste soltanto con la sua preghiera, anche se si tratta di una guerra
condotta dal imperatore contro un nemico: soltanto i pagani possono farsi soldati, e saranno
aiutati dalla preghiera dei cristiani.
Origene (III Sec.)
PACIFISMO ASSOLUTO

Soltanto in un secondo tempo, verso la fine del secolo
terzo, troviamo dei soldati e degli ufficiali cristiani, ai
quali si pone la questione di rendere un culto
all’imperatore, con martiri di massa: per esempio attorno al
300, san Maurizio e i 6000 soldati della legione tebana
uccisi nell’attuale cantone del Valais in Svizzera, o nel 320
san Viviano e 40 soldati della legione Fulminata nella
regione della Cappadocia (Turchia attuale) condannati a
morire di freddo su un lago gelato. Nei due casi i soldati
hanno accettato la loro sorte senza opporre nessuna
resistenza con le loro proprie armi.
PACIFISMO
ASSOLUTO
PACIFISMO ASSOLUTO

Il pacifismo si perpetua nella tradizione della
Chiesa con
 san Francesco di Assisi
 il beato Charles de Foucauld.
Ma cosa diventa il pacifismo nel Novecento, al
tempo delle grandi persecuzioni di massa, e fino
ad oggi, quando i cristiani conoscono in tanti
paesi la persecuzione fino al martirio?
La questione resta di una grande attualità.
"Nel nome di Dio vi imploro di portare tutti i soldati
fedeli a Cristo [...] Se verrete, riceverete il giusto
guiderdone nell'alto dei cieli; se non verrete, ricadrà su di
voi il castigo di Dio. Quando andrete all’assalto dei
bellicosi nemici, sia questo l’unanime grido di tutti i
soldati di Dio: “Dio lo vuole! Dio lo vuole!”".
Papa Urbano II, Clermont 27 novembre 1095
GUERRA SANTA

 L’idea di guerra santa nasce nel medioevo nel
confronto/scontro con l’islam.
 CROCIATE: Una decina di spedizioni militari
tra 1095 e 1291.
 RECONQUISTA: La Rinconquista della
Spagna prende fine nel 1492 con la presa di
Granada.
 ANTITESI DEL DISCORSO SUL PACIFISMO:
l’uso delle armi non è più vietato, ma
raccomandato, versare il sangue non è più
peccato, ma dovere, quasi un atto religioso.
GUERRA SANTA

 LA GUERRA SANTA SI NUTRE DI DUE CONVINZIONI:
1. la certitudine di fare la guerra a nome di Dio, su ordine
di Dio, non per difendersi, ma per distruggere i nemici di
Dio. Il soldato è miles Christi, fa parte dell’esercito del
Signore;
2. la certitudine di ricevere in caso di morte nel
combattimento, il compenso supremo, cioè la remissione
dei peccati, la gloria eterna nel Regno dei Cieli.
GUERRA SANTA

 COSÌ SONO TOLTI DUE FRENI POTENTI
ALL’AZIONE DI GUERRA:
1. IL DIVIETO DI UCCIDERE (SESTO
COMANDAMENTO)
2. LA PAURA DELLA MORTE.
 Il concetto di guerra santa è sparita della tradizione
cristiana.
«Fare la guerra è una felicità per i malvagi, ma per i buoni
una necessità […] è ingiusta la guerra fatta contro popoli
inoffensivi, per desiderio di nuocere, per sete di potere,
per ingrandire un impero, per ottenere ricchezze e
acquistare gloria. In tutti questi casi la guerra va
considerata un “brigantaggio in grande stile”»
Agostino vescovo d’Ippona, De Civitate Dei, IV, 6.
GUERRA GIUSTA

QUATTRO AUTORI
AGOSTINO
TOMMASO
LUIGI
TAPPARELLI
D’AZEGLIO
FRANCISCO
DE VITORIA
AGOSTINO
I TEMPI SONO CAMBIATI:

 il cristianesimo non è più perseguitato,
l’impero è diventato cristiano,
i cristiani sono ammessi nell’esercito,
il paganesimo è vietato.
Onorio 408 dice che i cristiani esclusivamente possono essere
soldati.
 Vengono le invasioni dei popoli cosidetti barbari: la presa di
Roma da Alarico nel 410 è uno choc per Agostino, un mondo
sembra dover crollare. Agostino è allora di tradizione pacifista,
ma vede che l’arma della preghiera raccomandata da Origene
non è stata sufficiente per diffendere la “giusta causa” de
l’impero romano contro i barbari.




AGOSTINO
I TEMPI SONO CAMBIATI:

 il cristianesimo non è più perseguitato,
l’impero è diventato cristiano,
i cristiani sono ammessi nell’esercito,
il paganesimo è vietato.
Onorio 408 dice che i cristiani esclusivamente possono essere
soldati.
 Vengono le invasioni dei popoli cosidetti barbari: la presa di
Roma da Alarico nel 410 è uno choc per Agostino, un mondo
sembra dover crollare. Agostino è allora di tradizione pacifista,
ma vede che l’arma della preghiera raccomandata da Origene
non è stata sufficiente per diffendere la “giusta causa” de
l’impero romano contro i barbari.




AGOSTINO

Teologia agostiniana sulla guerra:
 AGOSTINO NON AMMETTE L’AUTODIFESA
PERSONALE: il cristiano deve accettare di morire, e non
uccidere il suo nemico che l’attacca. C496.
 FONDA TUTTO SULLA LA DIFESA DELL’ALTRO: in
particolare del debole (la vedova, l’orfano, l’anziano). Il
non combattere è la non assistenza a una persona in
pericolo. C 504-506
 LA BASE DELLA DOTTRINA DELLA GUERRA GIUSTA SI TROVA NON
NELL’AUTODIFESA PERSONALE, MA NELLA RESPONSABILITÀ DI OGNUNO
NEI CONFRONTI DELL’ALTRO. C492
AGOSTINO

Teologia agostiniana sulla pace
 COSA È PRECISAMENTE LA PACE, LA VERA PACE?
 La pace non è soltanto l’assenza di guerra. Famosa è la sua definizione
della pace come “tranquillità dell’ordine”, cioè l’ingiustizia, il
disordine, non sono pace. La guerra è purtroppo a volte necessaria o
per mantenere o per restaurare la vera pace. C489.494
 Ciò aiuta a capire perché per difendere la pace, bisogna a volte fare la
guerra: allora elenca le condizioni che debbono essere riunite per
giustificare la guerra e i limiti da rispettare nella condotta delle
operazioni di guerra. C494.
AGOSTINO

Tre condizioni per giustificare un’azione di guerra:
 Non tutte le guerre sono legittime:
1. la guerra deve venire dall’iniziativa dell’altro, del nemico che
vuole conquistare, distruggere, allora soltanto la guerra di
difesa è possibile, anche per impedire il nemico di fare del
male; C500
2. la guerra deve essere decisa esclusivamente dall’autorità
politica legittima, il principe, per evitare le iniziative private;
3. ma prima di decidere l’azione degli eserciti, bisogna provare di
evitare la guerra con altri mezzi: negoziato per esempio. C498
AGOSTINO

Se lo avessero tenuto presente dopo la prima guerra
mondiale
 Però se la guerra è decisa, anche se è giusta, non autorizza
i belligeranti ogni tipo di azione. Nessuno deve
dimenticare che l’obbiettivo della guerra è la pace. Quindi
il vincitore deve trattare bene il vinto, per evitare la
volontà di rivincita, l’odio che porta a preparare sempre
une nuova guerra, l’odio che si trasmette da una
generazione all’altra.
Post AGOSTINO

Problema nuovo: La guerra tra cristiani
 la Chiesa cerca di introdurre dei limiti: limiti per le vittime dei
conflitti, limiti per i tempi durante i quali le azioni di guerra sarebbero
vietate.
 concilio di Charroux(989 ): getta l’anatema su quelli che si attaccano
alle persone senza difesa: i poveri, le donne, i bambini, il clero, i
mercanti: è la definizione dei non combattenti che vanno rispettati.
 la “tregua di Dio” 1027: vieta ogni ostilità il sabato sera e la
domenica; poi il periodo è allargato su quasi la metà della settimana,
sono vietati certi periodi liturgici come l’Avvento, Natale, il tempo di
Pasqua.
TOMMASO

 Pace naturale: La pace è dapprima l’espressione della concordia

1.
2.
3.
tra gli uomini, della vita in comunità. Tale concordia viene
dall’amore di Dio, fonte dell’amore tra gli uomini.
la guerra è peccato: La guerra come peccato è la legge generale,
la guerra giusta, che è necessariamente una guerra di difesa
deve essere eccezionale, e soltanto quando tre condizioni
vengono riunite:
l’autorità del principe: per evitare le guerre private tra signori;
la causa giusta: per riparare un ingiustizia;
l’intenzione retta: è giusta la guerra che serve a restaurare la
giustizia, la pace. Ogni altra intenzione (conquista di territori, gloria
personale, potenza, ricerca di ricchezze) è per definizione esclusa.
FRANSISCO DE VITORIA

CONTENSTO STORICO
 la scoperta dell’America con l’espansione europea,
 lo sviluppo economico,
 un armamento nuovo fondato sull’artiglieria,
 la fine della cristianità medievale e la nascita di un sistema
internazionale basato su alcuni grandi Stati-nazione che hanno una
politica di potenza: così il re di Francia Francesco I° fa alleanza con il
Grande Turco, l’impero ottomano, contro Carlo quinto, imperatore e
re di Spagna, sovrano cattolico.
 JUS PACIS ET BELLI: Il diritto di guerra si secolarizza in qualche
modo, la guerra è un modo normale per trovare soluzioni alle crisi, e
nasce l’idea che le due parti possono avere la convinzione di avere
ragione, di fare la guerra per una causa giusta. Nasce la coscienza
della necessità di un diritto internazionale, di jus pacis et belli.
FRANSISCO DE VITORIA

GUERRA QUESTIONE DI DIRITTO NATURALE
 diritto naturale: vale per tutti gli uomini, senza distinzione di
religione. Tutti, cristiani, musulmani, indiani, hanno in quanto
esseri umani, gli stessi diritti e gli stessi doveri. La differenza di
religione non basta per giustificare una guerra.
 Criterio della proporzionalità: Vitoria dice che i mali provocati
inevitabilmente da un conflitto armato non debbono essere
superiori ai mali che pretende correggere. Le guerre debbono
essere fatte per un bene generale, quindi se provoca delle
distruzioni molto ampie, la morte di un grande numero di
uomini, se nutre l’odio e il desiderio di vendetta, allora meglio
rinunciare. (atomica) C501 necessarietà e proporzionalità
FRANSISCO DE VITORIA

GUERRA QUESTIONE DI DIRITTO NATURALE
 Non uccidere innocenti con l’intento di ucciderli: Vitoria sa
perfettamente che in ogni guerra, dei non combattenti sono
uccisi, ma ciò deve succedere soltanto per caso, come un
incidente. Bambini, donne, contadini, non debbono essere
attaccati, anche se appartengono a una religione diversa.
 La probabilità di vittoria: Alcuni anni dopo, il gesuita spagnolo
Francisco Suarez aggiunge tra le condizioni della guerra giusta,
la probabilità della vittoria. Difatti, una guerra non può essere
legittima che come mezzo di restaurare la giustizia e la pace; se
sembra o se è probabile che l’azione bellica non riuscirà a
restaurare la giustizia e la pace, allora bisogna rinunciarci.
LUIGI TAPARELLI D’AZEGLIO
1793 -1862

GUERRA QUESTIONE DI DIRITTO NATURALE
 Contesto: armi sempre più potenti e micidiali
 Guerra come ultima soluzione: quando tutte le altre, cioè
essenzialmente la diplomazia, sono fallite.
 precursore della Società delle Nazioni: Propone di regolare la
società internazionale con un sistema di arbitrato internazionale
capace di imporre alle nazioni soluzioni negoziate. C499
Ius ad bellum

 Sei condizioni debbono essere riunite.
1. Una causa giusta: la difesa. Rifiuto dell’offensiva, della
guerra preventiva.
2. Soltanto un’autorità competente può decidere
l’operazione di guerra.
3. L’intento dritto: la giustizia, la riconciliazione dopo il
conflitto.
4. La guerra come ultima soluzione, quando non c’è più
posto per una soluzione negoziata. .
5. La proporzionalità: non fare delle distruzioni
sproporzionate.
6. La probabilità di successo.
Ius in bellum

1. Il rispetto dei non combattenti. Una frontiera, un
muro tra i combattenti e i civili. Ma difficile da
tracciare nelle guerre moderne (bombardamenti,
guerillas). C513-515
2. Il rispetto dei feriti e dei prigionieri.
3. Il rispetto dei luoghi di culto, particolarmente e
volontariamente colpiti nelle guerre contemporanee.
È necessario pertanto ancora una volta dichiarare: la corsa agli
armamenti è una delle piaghe più gravi dell'umanità e danneggia in
modo intollerabile i poveri; e c'è molto da temere che, se tale corsa
continuerà, produrrà un giorno tutte le stragi, delle quali va già
preparando i mezzi. Ammoniti dalle calamità che il genere umano ha
rese possibili, cerchiamo di approfittare della tregua di cui ora
godiamo[…] per comporre in maniera più degna dell'uomo le nostre
controversie. La Provvidenza divina esige da noi con insistenza che
liberiamo noi stessi dall'antica schiavitù della guerra. GS 81
GAUDIUM ET SPES

 Ribadisce la condanna assoluta della guerra: la necessaria solidarietà
internazionale [giustizia sociale internazionale] e il ruolo delle
organizzazioni internazionali. La guerra è per definizioni inumana e il
Concilio intende condannare « l’inumanità della guerra ».
 Pace = no assenza di guerra ma costruzione di un ordine giusto.
 Le armi di distruzione di massa: armamento ABC, Atomico-BiologicoChimico, All’inizio degli anni 1950, Pio XII, in un discorso a Pax Christi, il
13 settembre 1952, pensava che l’arma nucleare in certe situazioni,
potrebbe riempire I criteri di una Guerra giusta a condizione di non
essere utilizzata contro le popolazioni civili e le città. Ma l’impossibilità
di rendere selettiva o proporzionata le armi ABC l’ha spinto a dichiarare
tali armi inaccettabili in un discorso all’Associazione medicale mondiale,
il 30 settembre 1954). Il papa richiedeva allora il disarmamento generale,
il rinuncio alle esperienze di armi nucleari e al loro uso (radiomessaggio
di Natale 1954). C508-512
GAUDIUM ET SPES

« i vescovi di tutto il mondo, ora riuniti, scongiurano
tutti, in modo particolare i governanti e i supremi
comandanti militari, a voler continuamente
considerare, davanti a Dio e davanti all’umanità intera,
l’enorme peso della loro responsabilità »
(GS 80).
PAOLO VI

Questione sociale = questione antropologica
Chiesa per sua natura dialoga
Inutilità della violenza C496
Pace = sviluppo
Civiltà dell’amore
Necessità di profeti non armati C496
Chiesa strumento di pace per il mondo e nel
mondo C516-518
EUROPA E PACE

 Nasce come strumento di pace per gli stessi motivi
della seconda guerra mondiale da politici cattolici
 L’europeismo di Don Sturzo: invertire il processo di
unificazione degli stata nazionale, con una maggiore
autonomia locale e una maggiore centralizzazione
dell’unione europea.
BIBLIOGRAFIA

 FRANCESCO, Esortazione apostolica Evangelii
gaudium, 2013.
 BENEDETTO XVI, Enciclica Caritas in Veritate, 2009.
 PAOLO VI, Enciclica Populorum progressio, 1967.
 CONCILIO VATICANO II, Costituzione pastorale
Gaudium et spes, 1965
 GIOVANNI XXIII, Enciclica Pacem in terris, 1963.
 PONTIFICIO CONSIGLIO GIUSTIZIA E PACE, Compendio
DSC, 2005, capitolo 11 e capitolo 12 (534-537).
BIBLIOGRAFIA

 MAURIZIO ORMAS, La libertà e le sue radici. L'affermarsi dei diritti
della persona nella pastorale della Chiesa dalle origini al XVI secolo,
Effatà 2010.
 ANTONIO BELLO, Diari e scritti pastorali, Mezzina Molfetta 1993.
 DANIELE MENOZZI, Chiesa, pace e guerra nel Novecento. Verso una
delegittimazione religiosa dei conflitti, Il Mulino, Bologna, 2008.
 MIMMO FRANZINELLI E RICCARDO BOTTONI, Chiesa e guerra.
Dalla “benedizione delle armi” alla “Pacem in terris”, Il Mulino,
Bologna, 2005.
 GEORGE WEIGEL, La cattedrale e il cubo, Europa, America e politica
senza Dio, Rubbettino Editore, 2006.
Scarica

PACE E GUERRA NEL MAGISERO