MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE
DELLE QUALIFICHE DEI
piloti marittimi in base
all’ecvet e all’eqf
CSEL srl.
Lista degli acronimi
ARPA – Automatic Radar Plotting Aid – Supporto per Tracciamenti Radar Automatici
BRM – Bridge Resource Management – Gestione delle Risorse del Ponte di Comando
ECDIS – Electronic Chart Display and Informazioni System – Sistema di Visualizzazione Elettronica di Carte Nautiche
ECV – Europass Curriculum Vitae
ECVET – European Credit System for Vocational Educational Training – Sistema Europeo di Crediti per l’Istruzione e la
Formazione Professionale
ECTS – Education Training and Certification Standard for Maritime Pilots – Formazione Professionale e Standard di
Certificazione per Piloti Marittimi
EMPA – European Maritime Pilots Association – Associazione Europea dei Piloti Marittimi
EQF – European Qualification Framework – Quadro Europeo delle Qualifiche
EU – European Union – Unione Europea
IAMSAR – International Aeronautical and Maritime Search and Rescue
IMO – International Maritime Organisation – Organizzazione Marittima Internazionale
ISPS – International Ship and Port Facility Security Code
MMP – Malta Maritime Pilots Coop – Cooperativa Maltese dei Piloti Marittimi
MSC – Maritime Safety Committee – Comitato per la Sicurezza Marittima
NARAS – Navigation Radar and ARPA Simulator – Navigazione Radar e Simulatore ARPA
PPNS – Portable Piloting Navigation Systems – Sistemi di Navigazione e Pilotaggio Portatili
SAR – Search and Rescue – RES – Servizi di Ricerca e Salvataggio
SOLAS – International Convention for the Safety of Life at Sea – Convenzione Internazionale per la Salvaguardia della
Vita Umana in Mare
STCW – Standards of Training Certification and Watchkeeping
TUMPA – Turkish Maritime Pilots Association
VET – Vocational Educational Training – Istruzione e Formazione Professionale
VTS - Vessel Traffic Services – Sistema di Gestione del Traffico Marittimo
VTSC - Vessel Traffic Services Centre – Centro dei Servizi di Gestione del Traffico Marittimo
Liberatoria
Il presente Manuale è stato redatto in base ai risultati di una ricerca condotta sul campo, in consultazione diretta con le parti
interessate e i partner. Pur sforzandosi di tenere dati accurati, Malta Maritime Pilots non fornisce garanzie di nessun tipo, esplicite o
implicite, sulla completezza, accuratezza, affidabilità o disponibilità delle informazioni fornite da tutte le organizzazioni partecipanti.
CSEL Srl ha svolto l’analisi e la valutazione dei dati con i partner nel progetto e con la valutazione esterna di un esperto
del settore. L’utilizzo del Manuale è limitato esclusivamente al progetto. Malta Maritime Pilots si riserva i diritti del presente
Manuale. Nessuna parte della presente pubblicazione potrà essere copiata e presentata come versione ufficiale o come prodotta
in collaborazione o con l’approvazione di Malta Maritime Pilots.
La professione di pilota marittimo è svolta sia da uomini che da donne. Il pronome maschile ‘egli’ è stato usato al posto di
‘egli/ella’ in tutto il manuale unicamente per motivi di stile e non implica in alcun modo che tale lavoro sia appannaggio esclusivo
di professionisti maschi.
Il presente progetto è stato finanziato con il sostegno della Commissione Europea. La presente pubblicazione riflette
esclusivamente le opinioni dell’autore e la Commissione non può essere ritenuta responsabile dell’uso che può essere fatto delle
informazioni in essa contenute.
This project has been funded with support from the European Commission. This publication
reflects the views only of the author, and the Commission cannot be held responsible for any use
which may be made of the information contained therein.
Sommario esecutivo
Il presente manuale è stato redatto al fine di avere un riconoscimento trasparente
delle qualifiche dei piloti marittimi in base all’ECVET e all’’EQF, qualifica finalizzata alla
prevenzione dei rischi e alla protezione ambientale.
Il primo capitolo illustra il progetto CERTIPILOT e la professione di pilota marittimo.
Include inoltre una parte sull’utilizzo delle competenze nell’UE – ECVET e nell’EQF, una
sezione sull’importanza delle competenze per la qualifica dei piloti marittimi e il relativo
portfolio nel CV Europass.
Il secondo capitolo delinea la legislazione internazionale relativa alla formazione dei
piloti con indicazione dei principali corsi di formazione. Contiene inoltre le legislazioni
nazionali maltese, spagnola e turca sull’argomento. Per concludere, il capitolo include
la formazione consigliata ai piloti marittimi.
Il terzo e ultimo capitolo illustra la qualifica basata sugli standard occupazionali
dei piloti marittimi. Il capitolo spiega come l’elaborazione degli standard occupazionali
proposti sia stata posta come base della qualifica. L’ultima parte del capitolo entra nel
dettaglio della qualifica d’aggiornamento continuo per piloti marittimi, della prevenzione
dei rischi e della protezione ambientale. La qualifica si basa su un approccio fondato
sui risultati dell’apprendimento secondo il sistema ECVET.
Un grafico allegato al presente documento riassume la qualifica e delinea i risultati
dell’apprendimento, la metodologia di formazione, la valutazione e i testi consigliati.
Sommario
Parte 1..................................................................5
CERTIPILOT e la professione del pilota marittimo.....5
1.1 La professione del pilota marittimo.............6
1.2.L’importanza del ruolo di pilota marittimo.........8
1.3. Il Progetto CERTIPILOT.............................10
1.4. Riconoscimento delle competenze
nell’UE – ECVET e nell’EQF.......................10
Definizione e utilizzo degli standard
occupazionali per la qualifica................................40
Standard occupazionali per competenze
comuni come base................................................41
L’importanza di utilizzare standard occupazionali
per la prevenzione dei rischi e la protezione
ambientale.............................................................42
Formulazione delle competenze chiave................43
Background sull’utilizzo delle competenze
nell’UE – ECVET e nell’EQF.......................10
Formulazione di una panoramica per ciascuna
area di competenza...............................................45
L’importanza delle competenze per la
qualifica dei piloti marittimi........................10
Formulazione dei criteri delle prestazioni
per ciascuna area di competenza.........................45
1.5. Portafoglio delle capacità
nel CV Europass........................................11
Conoscenze e capacità per le tre aree
di competenza.......................................................46
Parte 2................................................................13
Utilizzo degli standard occupazionali
per sviluppare la qualifica......................................47
Legislazione Internazionale relativa alla
formazione dei piloti e principali corsi
di formazione disponibili.......................................13
2.1. Legislazione Internazionale.......................13
2.2. Legislazioni Nazionali: Maltese,
Spagnola e Turca.......................................16
2.2.1. La legislazione nazionale maltese............16
2.2.2. La legislazione nazionale spagnola..........20
2.2.3 La legislazione nazionale turca.................22
2.3. Formazione raccomandata ai piloti
marittimi.....................................................26
2.3.1. Simulazione..............................................29
2.3.2. Comunicazione........................................33
2.3.3. Quadro giuridico......................................33
2.3.4. Supporti di navigazione elettronici...........35
2.3.5. Corsi STCW.............................................37
2.3.6 Formazione specialistica...........................38
Parte 3................................................................40
Qualifica basata sugli standard occupazionali
dei piloti marittimi..................................................40
Creazione di standard occupazionali
quale base per la qualifica.....................................40
Qualifica CPD per piloti marittimi su prevenzione
dei rischi e protezione ambientale.........................47
Utilizzo dell’approccio in base ai risultati
dell’apprendimento...............................................47
1. Manovra e governo di navi in condizioni e
circostanze eccezionali..........................................49
2. Evitare, prevenire e minimizzare
l’inquinamento.......................................................49
3. Assistenza in operazioni di Search
and Rescue (ricerca e soccorso)...........................49
Risultati dell’apprendimento
per ciascun modulo...............................................49
Letture consigliate.................................................50
Insegnamento dei moduli......................................50
Valutazione............................................................62
Unità......................................................................62
Trasferibilità e riconoscimento della qualifica........62
Competenze dei piloti marittimi
nel sistema Europass............................................68
Allegato 1.........................................................71
Grafico delle Qualifiche.........................................71
Parte 1
CERTIPILOT e la professione
del pilota marittimo
1.1 La professione
del pilota marittimo
Il pilota marittimo è un consulente altamente
qualificato dell’industria navale con una specifica
conoscenza locale e regionale. Consiglia il capitano
e/o la squadra sul ponte di comando nel governo
in navigazione sicura di ogni genere di vascello in
acque confinate con pilotaggio limitato nei pressi
della costa e in porti, estuari e canali.
Il pilota marittimo opera in un ambiente difficile
dove i vascelli assumono dimensioni sempre
maggiori e canali e corsi d’acqua sono di giorno in
giorno sempre più affollati.
I piloti marittimi rivestono un ruolo importante
nella promozione della sicurezza in mare,
dell’efficienza
portuale
e
dell’accessibilità/
praticabilità dei canali, garantendo il minimo rischio
per le navi e l’infrastruttura portuale, proteggendo
al contempo la proprietà e le vite umane. Il pilota
marittimo deve sempre avere questi obiettivi in
mente nel processo decisionale e rispettare le
disposizioni di legge nel segnalare alle Autorità
Portuali eventuali navi non conformi agli standard,
salvaguardando così l’interesse pubblico.
Il pilota marittimo è un membro importante della
squadra sul ponte di comando e, nella maggior
parte delle situazioni, gestisce e governa la nave al
posto del capitano.
Il pilota marittimo, che opera insieme al capitano,
deve avere il suo stesso grado di conoscenza sul
governo della nave (a seguito della sua formazione
negli Standard di Certificazione Formativa e
Controllo delle Navigazione a livello gestionale),
con ulteriore specializzazione su determinati aspetti
in cui deve essere in grado di applicare le sue
conoscenze teoriche alla pratica.
Il pilota marittimo deve avere:
§ Una conoscenza dettagliata della situazione
locale dal punto di vista geografico,
meteorologico e idrologico;
§ Una conoscenza dettagliata dei relativi
regolamenti locali, nazionali e internazionali;
§ Una conoscenza dettagliata dell’organizzazione
delle normative locali sul traffico marittimo;
§ La capacità di valutare e giudicare la posizione
di una nave nel canale e in situazioni di traffico
utilizzando conoscenze tattiche e strategiche,
con o senza l’utilizzo di mappe e strumenti di
navigazione elettronici; e
§ Un’approfondita conoscenza e una completa
gamma di competenze nel manovrare e
governare navi di qualsiasi tipo e dimensione
nelle zone di pilotaggio.
Il pilota marittimo è un professionista nel
governare navi in spazi ristretti. Nella sua qualità
di responsabile in situazioni ad alto rischio, è vitale
che mantenga un adeguato rapporto di lavoro con
il capitano e l’ufficiale responsabile del controllo del
traffico marittimo al fine di garantire la sicurezza
delle vie di navigazione1.
Descrizione del lavoro del pilota marittimo
Il pilota è un consulente dell’industria navale
1
www.empa-pilots.org
6 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
internazionale e il suo ruolo è essenziale nel sistema
di sicurezza locale del traffico marittimo.
Il pilota è un consulente professionista del
capitano, con un’estesa conoscenza sul governo di
una nave e conoscenze ed esperienze specializzate
in un’area specifica.
Il compito del pilota è garantire un flusso del
traffico marittimo efficiente e sicuro, minimizzare
i rischi per navi e infrastrutture e salvaguardare
ambiente.
Il pilota deve essere in grado di garantire un
transito sicuro della nave in tutte le condizioni e di
ormeggiare e disormeggiare tutti i tipi di nave.
Il pilota deve essere in grado di lavorare con la
squadra del ponte di comando in piena fiducia e
sicurezza.
Il pilota deve guidare la squadra sul ponte di
comando quando governa la nave in acque ristrette,
nella gestione di situazioni ad alto rischio, di crisi e
di incidenti.
Il pilota deve essere in grado di prendere
decisioni rapide sotto pressione.
Il pilota deve avere accesso a tutte le fonti di
informazione a bordo della nave e godere della
collaborazione della squadra del ponte di comando
e di altri servizi pubblici ed autorità competenti (ad
es. VTS2, guardia costiera, Autorità Portuali)
Il pilota è il coordinatore di altri servizi correlati
(ad es. rimorchiatori, ormeggiatori)
Il pilota deve essere in grado di salire a bordo
e scendere dalle navi in modo sicuro ed efficiente.
Il pilota deve agire secondo la filosofia e le
regole dell’Organizzazione Piloti.
Il pilota ha il dovere di segnalare alle autorità
competenti eventuali mancanze in questioni
marittime e di sicurezza rilevate durante
l’adempimento dei suoi doveri3.
1.2. L’importanza del ruolo
di pilota marittimo
“Tutti gli ufficiali che si trovano sul ponte di comando
durante una manovra possono vedere cosa c’è
sopra il mare, ma solo uno può vedere cosa c’è
2
VTS – Vessel Traffic Service – Servizio di Controllo del
Traffico Marittimo (N.d.T.)
3
ECTS, EMPA 2005
sotto, e questi è il pilota marittimo.” (CERTIPILOT
Consultation Event, Malta, luglio 2012 – Intervento
del Presidente dell’Associazione Rumena dei Piloti
Marittimi).
Dato che ogni anno più di 400 milioni di
passeggeri usano i porti europei, possiamo
affermare che il trasporto marittimo ha un impatto
diretto sulla qualità della vita dei cittadini europei.
Inoltre i porti gestiscono il 90% del commercio
internazionale europeo. Trasporto marittimo ed
efficienza dei porti sono essenziali per la sicurezza
di passeggeri, marinai e merci.
La globalizzazione ha comportato un
incremento del numero di navi che utilizzano vie
di trasporto marittimo e porti, che a sua volta ha
reso imperativo assicurarsi che i marinai abbiano
elevati standard professionali al fine di accrescere
la sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente. Molti
fattori hanno messo il sistema marittimo europeo
sotto pressione, tra questi l’espansione del Canale
di Suez che influenzerà il Mare Mediterraneo con
la crescita in popolarità del trasporto marittimo
rispetto ad altri metodi di trasporto sia di merci sia
di passeggeri, alla luce del fatto che questa sta
rapidamente diventando l’opzione più economica.
Inoltre la continua crescita delle dimensioni delle
navi aumenta la complessità delle manovre,
specialmente nei porti.
Il ruolo del pilota marittimo nei porti è cruciale
per il trasporto sicuro di persone e cose e per la
protezione dell’ambiente. Il percorso per diventare
pilota marittimo è differente in ogni paese ma le
caratteristiche della professione sono le stesse in
tutta Europa. Ciò è dovuto all’alta sensibilità della
professione e al suo contributo cruciale all’economia
e alla sicurezza dei porti e delle vie d’acqua di
un paese. Inoltre, la conoscenza locale è un
requisito fondamentale della professione che fa
di un pilota marittimo un esperto strettamente
legato alla sua area operativa.
Il compito di un pilota marittimo è facilitare
l’ingresso e l’uscita di navi e strutture galleggianti
nei e dai porti e di consigliare i loro capitani
nell’esecuzione delle manovre all’interno dei porti e
dei limiti geografici dell’area di pilotaggio, al fine di
garantire il rispetto delle condizioni di sicurezza per
persone, cose e strutture secondo i termini stabiliti
CERTIPILOT e la professione del pilota marittimo | 7
dalla Legge sui Porti Nazionali, il Regolamento
Generale della Marina Mercantile e altre disposizioni
simili, statutarie o contrattuali.
La manovra più difficile che una nave deve
affrontare è il suo avvicinamento al porto, in cui
deve oltrepassare ostacoli e restrizioni sia a livello
del mare che sotto di esso, e coordinarsi con altre
imbarcazioni che entrano ed escono dal porto.
La navigazione della nave è soggetta alle
condizioni meteorologiche locali, come correnti e
venti, con cui l’equipaggio non ha familiarità.
L’inquinamento da luce della costa impedisce la
corretta localizzazione e identificazione delle luci e
dei punti di riferimento necessari a una navigazione
sicura.
Questo servizio è fornito dal pilota, che prima
dà istruzioni dal momento della partenza dalla
stazione e poi assiste il capitano della nave dal
ponte di comando durante la manovra. Questo
servizio garantisce una navigazione sicura per navi,
equipaggi, strutture portuali e fruitori dei servizi.
Il pilota è un Master Mariner che consiglia i
capitani di navi e strutture galleggianti su come
entrare e uscire con facilità da porti, fiumi, estuari o
barre, ancoraggi e boe, banchine di carico/scarico
e nelle manovre, sia esterne che esterne alle navi, di
ormeggio, ancoraggio e disancoraggio in porti e in
altre aree, indica la rotta più pratica per la nave e le
manovre necessarie a una navigazione sicura.
Nonostante la presenza del pilota sulla nave, il
capitano resta responsabile del suo governo e della
navigazione sotto ogni aspetto.
Il capitano è al comando della nave e il pilota ne
governa le manovre.
Oltre a consigliare il Capitano, il pilota svolge
anche le seguenti funzioni:
§ Controllo della navigazione.
§ Controllo dello stato di commutazione di
ciascun vascello.
§ Segnalazione di eventuali carenze e difetti. A
tale riguardo si noti che il 52% dei vascelli che
arrivano nelle acque europee ha qualche tipo
di carenza4.
§ Coordinamento con i servizi portuali di
rimorchio e ormeggio.
§ Segnalazione alle Autorità Portuali e Marittime
di eventuali incidenti rilevati durante la
navigazione nelle acque del porto.
§ Segnalazione di eventuali fonti di inquinamento
scoperte nelle acque del porto.
§ Segnalazioni di guasti o malfunzionamenti
dei segnali dei radiofari dal porto e dalle sue
vicinanze.
4
www. parismou.org – Rapporto Annuale 2010
8 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
§ Contatti con le autorità in caso di emergenze
marittime.
§ Partecipazione a consultazioni, riunioni e
discussioni con la comunità marittima.
Il personale del servizio di pilotaggio è il primo
a salire a bordo della nave e di conseguenza è nella
posizione di informare l’autorità competente su
eventuali carenze del vascello al fine di garantire
che il suo ingresso in porto avvenga in adeguate
condizioni di sicurezza per persone e cose.
Secondo le disposizioni della Direttiva 95/21,
i vascelli segnalati all’Autorità hanno priorità
d’ispezione da parte delle Autorità Statali di
Controllo del Porto5.
Lo sviluppo della professione di pilota marittimo
dipende moltissimo dalla sua esperienza e da una
continua formazione specifica. Sia l’IMO che l’UE
concordano che le principali priorità del settore
sono: formazione continua d’alto livello; necessità di
riconoscimento delle qualifiche acquisite mediante
vari metodi d’apprendimento; supporto per elevati
standard di formazione con l’ausilio di simulatori.
Tuttavia le opportunità di formazione per piloti
marittimi sono scarse. Sebbene i piloti marittimi
condividano le medesime necessità di formazione
con altri professionisti del mare, essi richiedono
una formazione specifica in competenze che sono
peculiari della loro professione.
Le
competenze
altamente
specializzate
necessarie per diventare pilota marittimo unite alla
necessità di avere una conoscenza specifica rende
difficile trovare opportunità di formazione. A parte
la formazione fornita dall’Associazione Nazionale
dei Piloti Marittimi e dalle Autorità Locali, ci sono
pochissimi centri in Europa che possono soddisfare
il bisogno di formazione dei piloti marittimi. Inoltre
la formazione disponibile non è collegata al sistema
di formazione professionale europeo. Le qualifiche
e le certificazioni di formazione professionale per
i servizi di pilotaggio non godono di un comune
quadro normativo europeo o anche nazionale di
riferimento. Questa situazione non consente alle
Autorità Nazionali di Certificazione di valutare un
livello di formazione professionale conseguito
5
Ibidem.
all’estero né le qualifiche acquisite mediante
formazione non formale e informale. Inoltre ciò
preclude ai piloti marittimi il sostegno dei fondi
pubblici di cofinanziamento per la loro formazione
malgrado ne abbiano diritto.
Inoltre le competenze dei piloti marittimi sono
strettamente collegate a un’istruzione non formale
e informale che attualmente non sono considerate
parte della loro storia formativa, causando così una
distorsione delle informazioni contenute nei loro CV.
Le summenzionate mancanze hanno anche un
effetto negativo sull’organizzazione del pilotaggio,
che incontra difficoltà nel pianificare percorsi di
formazione comuni e individuali per i piloti marittimi
al fine di affrontare i loro punti deboli e migliorare le
loro competenze e le loro prestazioni.
1.3. Il Progetto CERTIPILOT
CERTIPILOT è una struttura volontaria focalizzata
sul riconoscimento delle qualifiche dei piloti
acquisite mediante una formazione professionale, e
specificamente attraverso l’applicazione del sistema
europeo di crediti per l’istruzione e la formazione
professionale (ECVET) e del Quadro Europeo delle
Qualifiche (QEQ-EQF) alla formazione professionale
intrapresa dai piloti marittimi. Cominciando dalla
Raccomandazione A960 dell’IMO, CERTIPILOT
collega la formazione ricevuta dai piloti nel corso
della loro carriera al sistema d’istruzione europeo,
senza introdurre nuovi standard o nuovi corsi.
CERTIPILOT considera il bisogno di formazione
dei piloti marittimi e tenta di andare oltre i confini
delle Autorità Marittime e di Trasporto, dando
alla formazione dei piloti marittimi la dignità e
l’importanza che le competono, anche in relazione
al sistema d’istruzione europeo.
I destinatari del progetto sono i piloti marittimi,
assunti e autorizzati sulla base della legislazione
nazionale dei vari Paesi. CERTIPILOT non fa
riferimento alla formazione intrapresa dai singoli
individui prima di diventare piloti marittimi; non
stabilisce obblighi comuni né impone nuovi corsi o
standard. Il progetto consente il riconoscimento del
valore e degli attributi della formazione professionale
dei piloti marittimi in base ai sistemi d’istruzione e in
linea con le direttive di legge dell’UE per il settore.
CERTIPILOT e la professione del pilota marittimo | 9
Più specificamente, CERTIPILOT fornisce
una qualifica per i piloti marittimi che desiderano
specializzarsi nelle manovre d’emergenza e nella
prevenzione dei rischi nei porti. La qualifica si basa
sulle competenze che i piloti marittimi devono
migliorare e le collega all’attuale formazione
disponibile.
Dopo aver seguito il percorso di sviluppo
della carriera comune al capitano e agli ufficiali, la
formazione dei piloti deve essere più specificamente
collegata ai loro compiti di manovra dei vascelli nei
porti, ma non esiste un sistema che renda possibile
valutare quali sono le competenze e il relativo livello.
CERTIPILOT colma questa lacuna, in particolare in
relazione all’utilizzo della tecnologia nel VET e nella
protezione ambientale.
Il progetto crea un quadro completo che
consente alle Associazioni Piloti e alle Autorità di
Formazione Nazionali di valutare i livelli qualifica dei
piloti così come i livelli di formazione raggiunti, sia in
patria che all’estero, e di facilitare il riconoscimento
delle qualifiche. Grazie a CERTIPILOT per la prima
volta sarà possibile prendere in considerazione
un’istruzione formale, informale e non formale
nella valutazione della documentazione relativa alla
formazione di un pilota. Questo aspetto innovativo
è importante per la professione, poiché le qualifiche
dei piloti sono strettamente legate sia all’esperienza
guadagnata attraverso il lavoro sia ai test eseguiti
utilizzando la tecnologia disponibile. La soluzione
è stata proposta dagli utenti finali del servizio in
un approccio dal basso. Inoltre la questione del
riconoscimento delle qualifiche è affrontata in
modo olistico, ossia nel non focalizzarsi su un solo
specifico programma di formazione. In termini di
confronto con le soluzioni esistenti va notato che
CERTIPILOT si focalizza per la primissima volta sui
piloti marittimi. Per la prima volta l’EUROPASS è
applicato alla professione del pilota.
Lo scopo di questo progetto è creare un sistema
per il riconoscimento delle qualifiche dei piloti
marittimi con particolare riguardo alla formazione
relativa alle manovre di emergenza nei porti, alla
prevenzione dei rischi e alla formazione con l’utilizzo
di simulazioni.
L’obiettivo è facilitare il riconoscimento delle
competenze acquisite attraverso una formazione
formale, informale e non formale.
Attualmente, sebbene vi sia un certo numero di
opportunità di formazione in linea con gli standard
internazionali stabiliti dall’IMO o riconosciuti entro
specifiche reti, il sistema ECVET/EQF non è applicato,
creando così inefficienze e discriminazione poiché
alcuni corsi certificati possono essere validi in un
paese ma non lo sono per le autorità di formazione
in altri paesi. CERTIPILOT affronta la situazione
esistente e facilita il mutuo riconoscimento della
formazione professionale dei piloti marittimi.
CERTIPILOT si basa sulle esperienze
complementari delle parti coinvolte nel progetto. La
Cooperativa dei Piloti Marittimi di Malta, nella sua
qualità di partner principale, è l’organizzazione che
fornisce i servizi di pilotaggio nei porti maltesi e ha
sviluppato un certo numero di iniziative nel settore
della formazione, specialmente con l’utilizzo del
simulatore di manovra, così come altri tipi di corsi in
linea con gli standard IMO.
L’Associazione Turca dei Piloti Marittimi è
l’organizzazione che rappresenta gli interessi
di tutti i piloti marittimi turchi. L’Associazione
organizza anche sessioni di formazione e corsi
CPD per i suoi membri. Lo spagnolo Colegio Oficial
Nacional de Practicos de Puerto (Collegio Ufficiale
Nazionale delle Pratiche Portuali) è costituito in
base alla Legislazione Nazionale per operare come
supervisore di tutti i piloti spagnoli. Rappresenta
gli interessi dei piloti marittimi e svolge attività
di interesse generale come le trattative con le
autorità competenti e la formazione e selezione dei
piloti marittimi. Il Colegio collabora con il Governo
spagnolo nella salvaguardia del settore marittimo e
dell’ambiente.
Il quarto partner è CSEL s.r.l., un fornitore di
corsi di formazione professionale certificato che
opera in Italia. L’esperienza dell’organizzazione
e la conoscenza del sistema europeo VET sono
state preziosissime quando si è trattato di integrare
l’esperienza tecnica e le competenze dei piloti
marittimi in un quadro che armonizza le necessità
della professione con i requisiti ECVET e EQF.
CERTIPILOT si basa su un approccio
partecipativo dal basso con gli utenti finali (piloti
marittimi) nello sviluppo del nuovo modello, in
collaborazione con VET quale partner dotato
10 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
d’esperienza e con un ampio coinvolgimento delle
parti interessate nazionali ed europee.
1.4. Riconoscimento delle
competenze nell’UE – ECVET
e nell’EQF
Background sull’utilizzo delle competenze
nell’UE – ECVET e nell’EQF
Conoscenza, Capacità e Competenze costituiscono
gli elementi chiave dei livelli di riferimento. Nella
Proposta per una Raccomandazione del Parlamento
e del Consiglio Europei fatta dalla Commissione,
la competenza è definita come ‘la capacità
comprovata di utilizzare conoscenza [e] abilità.
È anche descritta ‘in termini di responsabilità e
autonomia’ (Commissione Europea, 2006, pag. 16)6.
Capacità ‘significa l’abilità di applicare
conoscenza e utilizzare know-how nell’eseguire
compiti e risolvere problemi’. Viene fatta una
distinzione tra capacità teoriche e pratiche.
Conoscenza ‘significa il risultato dell’assimilazione
di informazioni attraverso lo studio. Conoscenza è
l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relativo a
un settore di studio o lavoro. Nell’EQF, la conoscenza
è descritta come teoretica e/o fattuale.
La focalizzazione su un approccio basato sulla
competenza allo sviluppo dell’EQF si basa su
un’accresciuta attenzione ai concetti di processi
d’apprendimento adattivi e orientati al posto di
lavoro, di apprendimento continuo, informale e non
formale, e delle capacità e conoscenze necessarie
a conseguire un impiego in una società che muta
6 European Commission. Implementing the Community
Lisbon Programme: Proposal for a Recommendation
of the European Parliament and of the Council on the
Establishment of the European Qualifications Framework
for Lifelong Learning. COM(2006) 479 final. Brussels, 2006.
(Commissione Europea. Attuare il programma comunitario
di Lisbona Proposta di Raccomandazione del Parlamento
Europeo e del Consiglio sulla costituzione del Quadro
europeo delle Qualifiche e dei Titoli per l’apprendimento
permanente – N.d.T.)
rapidamente (López Baigorri et al., 20067; Rigby
and Sanchis, 20068). Viene data una fondamentale
importanza alla considerazione e alla certificazione
dei risultati dell’apprendimento conseguiti in modi
diversi da quelli formali e della conoscenza implicita.
Pertanto il principio alla base della terminologia da
sviluppare per Conoscenza, Capacità e Competenze
professionali nell’EQF è stato quello di ‘stabilire una
tipologia di risultati qualitativi del VET in termini di
conoscenza, capacità e competenze che serviranno
da supporto concettuale per una dimensione
orizzontale nello sviluppo di un Sistema di Credito
Europeo per il VET’ (Cedefop; Winterton and
Delamare-Le Deist, 2004, p. 19). Questo concetto,
ideato all’origine per il sistema ECVET, è stato
anche utilizzato più tardi dall’Expert Group come
base per la definizione di Conoscenza, Capacità e
Competenze nell’EQF.
L’importanza delle competenze per la qualifica
dei piloti marittimi
Come descritto dal Cedfop,10 i paesi che introducono
un quadro delle qualifiche cercano in tal modo
di rendere i loro sistemi nazionali di formazione
più trasparenti, più innovativi e più competitivi.
Cercano anche di migliorare il coordinamento tra
sistema dell’istruzione e mercato del lavoro. Perciò
i quadri delle qualifiche sono visti come motori
7
López Baigorri, Javier; Martinez Cia, Patxi; Monterrubio
Ariznabarreta, Esther. Official recognition of professional
knowledge acquired through experience: Towards
the convergence of social policy in Europe. European
journal of vocational training, 2006, No 37, 1, pp. 34-51.
(Riconoscimento ufficiale della conoscenza professionale
acquisita mediante l’esperienza: verso la convergenza della
politica sociale in Europa – N.d.T.).
8
Rigby, Mike; Sanchis, Enric. D. The concept of skill and its
social construction. European journal of vocational training,
2006, No 37, 1, pp. 22-33. (Concetto di capacità e sua
costruzione sociale – N.d.T.)
9 Cedefop; Winterton, Jonathan; Delamare-Le Deist,
Françoise. Extended outline of the study on the developing
typology for knowledge, skills and competences (Cedefop
project). Working document, Thessaloniki, 21 giugno 2004.
(Ampio profilo dello studio sulla tipologia in sviluppo per
la conoscenza, le capacità e le competenze (Progetto
Cedefop) - N.d.T.)
10 Cedfop. European journal of vocational training No 42/43
2007/3 • 2008/1
CERTIPILOT e la professione del pilota marittimo | 11
dell’innovazione: lo scopo della loro introduzione
è promuovere un certo numero di riforme basilari a
lungo termine come, ad esempio, accesso più ampio
alle opportunità di formazione, più modi di acquisire
le qualifiche (e non solo la partecipazione a corsi
istituzionalizzati) e certificazione dell’apprendimento
non formale e informale, e incoraggiamento ai
novizi ad acquisire competenze attinenti al mercato
del lavoro, impiegando persone coinvolte nella
descrizione e valutazione di tali competenze.
Competenze, quando usato come base degli
standard occupazionali, definisce effettivamente
ciò che significa essere competente in un lavoro
specifico come quello del pilota marittimo.
Competenza significa acquisire capacità e
conoscenza e applicarle per dimostrare la
comprensione e l’abilità necessarie a svolgere una
funzione, nel nostro caso quella di pilota marittimo,
e più specificamente in relazione alla prevenzione
dei rischi e alla protezione ambientale.
I piloti marittimi sono esposti alle sfide crescenti
della loro professione, dovute principalmente
al crescente traffico marittimo e allo sviluppo
tecnologico delle navi’. Tali sfide possono essere
affrontate in modo positivo se i professionisti
responsabili della manovra delle navi sono
adeguatamente formati e aggiornati così da avere
le giuste competenze per affrontare circostanze
specifiche.
1.5. Portafoglio delle capacità
nel CV Europass
Nel 1998 la Commissione Europea e il Cedefop
hanno organizzato il Foro Europeo sulla trasparenza
delle qualifiche professionali per riunire partner
sociali e rappresentanti delle autorità di formazione
nazionali sulla questione della trasparenza. Il lavoro
del forum ha prodotto Il CV europeo e il Supplemento
al Certificato.
L’Europass include altri tre documenti, elaborati
a livello europeo alla fine degli anni novanta:
§ Il Supplemento al Diploma da utilizzare da
parte degli istituti di studi superiori in tutta
Europa e altrove a complemento dei diplomi
che conferiscono.
§ Il Passaporto Linguistico Europass in cui i
cittadini possono riportare le loro capacità
linguistiche sulla base del Common European
Framework of Reference for Languages Quadro Comune Europeo di Riferimento per la
Conoscenza delle Lingue (CEFR - QCER).
§ La Europass Mobility, che ha sostituito lo
Europass Training, un documento che riporta le
esperienze lavorative all’estero come parte di
un’iniziativa formativa o d’istruzione. Europass
Mobility copre un ambito più ampio poiché può
anche riportare esperienze diverse dal lavoro,
come periodi accademici all’estero.
L’obiettivo dell’Europass è di:
§ aiutare i cittadini a illustrare le loro capacità
e qualifiche in maniera efficace quando sono
alla ricerca di un lavoro o di una formazione
professionale;
§ aiutare i datori di lavoro a capire le capacità e
le qualifiche della forza lavoro; e
§ aiutare le autorità preposte all’istruzione e alla
formazione a definire e comunicare il contenuto
dei curricula.
§ Nel dicembre 2012 è stato lanciato un nuovo
CV Europass (modello e editor on line).
I miglioramenti apportati includono:
§ un’interfaccia on line più facile da usare con
anteprima diretta del documento finale;
§ nuovi titoli: sito web personale, Instant
Messaging, eventuali certificati linguistici;
§ migliori esercitazioni per fornire informazioni
più strutturate: descrizione di progetti,
conferenze, pubblicazioni, ecc.; e
§ una nuova veste grafica per una migliore
leggibilità del CV Europass generato: nuovo
font, uso dei colori, titoli semplificati, ecc.
Inoltre con il nuovo CV è stato lanciato
il Passaporto Europeo delle Competenze. Il
PEC è una cartella elettronica facile da usare per
aiutare studenti, lavoratori o le persone in cerca
d’occupazione a costruire un inventario personale
modulare delle competenze e qualifiche acquisite
nel corso della loro vita.
Può contenere un certo numero di documenti
(Passaporto Linguistico, copie dei diplomi, lettere
12 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
d’impiego, etc.). Quando è allegato al CV Europass,
il Passaporto Europeo delle Competenze rafforza
il CV fornendo prova delle competenze e delle
qualifiche elencate.
Il Passaporto Europeo delle Competenze aiuta
le persone a documentare le loro competenze
e qualifiche per trovare un lavoro o ulteriore
formazione, e a convalidare le loro capacità.
Il Passaporto Europeo delle Competenze è un
portafoglio elettronico che offre un quadro completo
delle proprie competenze e qualifiche.
L’Europass include cinque documenti che fanno
sì che le proprie competenze e qualifiche possano
essere comprese in modo chiaro e facile in Europa:
§ Due documenti scaricabili gratis e da
completare da parte dei cittadini europei:
§ il Curriculum Vitae che consente di
presentare in modo chiaro ed efficace le
proprie competenze e qualifiche. Si può
compilare il proprio CV on line utilizzando i
tutorial o scaricando il modello con esempi
e istruzioni.
§
§
§
§
§ il Passaporto Linguistico, uno strumento
di autovalutazione delle proprie capacità
e qualifiche in campo linguistico. Si può
compilare il proprio Passaporto Linguistico
on line utilizzando i tutorial o scaricando il
modello con esempi e istruzioni.
Tre documenti rilasciati dalle autorità preposte
all’istruzione e alla formazione:
la Europass Mobility che riporta le conoscenze
e le capacità acquisite in un altro paese
europeo.
il Supplemento al Certificato che descrive
le conoscenze e le capacità acquisite dai
detentori di certificati d’istruzione e formazione
professionale.
il Supplemento al Diploma che descrive
le conoscenze e le capacità acquisite dai
detentori di diplomi e/o lauree d’istruzione
superiore.
Fonte: europass.cedefop.europa.eu
Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 13
PartE 2
Legislazione Internazionale relativa
alla formazione dei piloti e principali
corsi di formazione disponibili
2.1. Legislazione Internazionale
Ciascun paese mantiene piena giurisdizione sul
pilotaggio, mentre l’Organizzazione Marittima
Internazionale (IMO) ha disciplinato vari aspetti
della professione attraverso una serie di Delibere,
Convenzioni e Raccomandazioni relative alle
caratteristiche del servizio da offrire, la sua
sicurezza, il rapporto tra pilota marittimo e capitano,
oltre a una Raccomandazione di riferimento sulla
formazione.
Nell’ambito del pilotaggio occorre tenere
presente la seguente Legislazione Internazionale:
§ Delibera IMO A.159 (ES.IV), Raccomandazione
sul Pilotaggio, 27 Novembre 1968.
§ Delibera IMO A.1045 (27) Disposizioni sui
trasferimenti dei piloti.
§ IMO. Convenzione Internazionale per la
Salvaguardia della Vita Umana in Mare
(SOLAS), 1974 (SOLAS) Capitolo 23/ V.
§ Comitato per la Sicurezza Marittima IMO.
MSC/Circ. 1156, 23 maggio 2005. La Guida
all’accesso delle Pubbliche Autorità, dei servizi
di pronto intervento e dei piloti a bordo di navi,
per i quali sono validi il capitolo Xl-2 SOLAS e il
Codice ISPS.
§ Delibera IMO A. 601 (15). Fornitura e
dimostrazione di informazioni sulle manovre a
bordo delle navi.
§ Delibera IMO A.960 (23) Raccomandazioni
sulla formazione, la Certificazione e le
Procedure Operative per piloti marittimi
diversi dai Piloti d’Altomare, che include la
Raccomandazione sulla Formazione e la
Certificazione di piloti marittimi diversi dai
Piloti d’Altomare e la Raccomandazione sulle
Procedure Operative per piloti marittimi diversi
dai Piloti d’Altomare.
§ Delibera IMO A.159 (ES.IV), Raccomandazione
sul Pilotaggio, 27 novembre 1968.
Questa Delibera è un pilastro del pilotaggio
marittimo poiché raccomanda agli stati di organizzare
il servizio in maniera più efficace, spianando così la
strada al moderno servizio di pilotaggio. A partire da
questa data, i paesi hanno cominciato a organizzare
e fornire servizi di pilotaggio in modo più efficace
e professionale, creando così una nicchia specifica
nel Settore Marittimo. La delibera dichiara:
“L’Assemblea raccomanda ai governi di
organizzare il pilotaggio in quelle zone in cui
tale servizio può contribuire alla sicurezza della
navigazione in maniera più efficace di qualsiasi altra
misura possibile e definire, ove lecito, le navi o classi
di navi per cui è obbligatorio l’impiego del pilota”.
L’altro elemento importante da evidenziare
in questa Delibera è l’indicazione delle navi che
richiedono il servizio di pilotaggio. Gli Stati sono
invitati a stabilire tipi e classi di navi per le quali il
pilotaggio deve diventare obbligatorio. Pertanto il
pilotaggio non è visto come un servizio ausiliario del
settore marittimo ma inizia a essere considerato un
servizio essenziale, specialmente per tipi specifici di
vascelli.
Il Capitolo V, Regola 23 del SOLAS IMO sugli
Accorgimenti per il Trasferimento dei Piloti affronta il
principale fattore di rischio per i piloti professionisti,
ossia il loro passaggio dal battello pilota alla nave.
14 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
Questa regola stabilisce gli standard di sicurezza e
le caratteristiche tecniche che le navi devono avere
per garantire un trasferimento sicuro. Affronta anche
altri elementi relativi all’esecuzione sicura del lavoro
di un pilota marittimo quali l’accessibilità al ponte,
i sistemi d’illuminazione, il paranco meccanico e le
relative attrezzature.
La regola V/23 del SOLAS IMO è integrata da una
regola recente, la Delibera IMO A.1045 (27) adottata
il 30 novembre 2011, che contiene raccomandazioni
più dettagliate e precise sugli Accorgimenti per
il Trasferimento dei Piloti. In particolare, questa
Delibera riguarda la scala del pilota installata su
tutte le navi, indicandone i requisiti in termini di:
§ Posizione e costruzione
§ Cime
§ Scale secondarie utilizzate insieme alle scale
pilota
§ Paranco meccanico per il pilota
§ Accesso al ponte
§ Approccio sicuro del battello pilota
§ Installazione dei verricelli della scala pilota
§ Punto d’accesso
§ Posizionamento fisico dei verricelli della scala
pilota
§ Corrimano e impugnature
§ Fissaggio sicuro della scala pilota
§ Ancoraggio meccanico del verricello della
scala pilota.
C’è un gran bisogno di specificare ulteriormente
certe caratteristiche che devono avere gli strumenti
usati dai piloti marittimi perché per loro gli incidenti
durante il trasferimento sono la prima causa di
morte. Infatti questa Regola entra in dettagli tecnici
molto specifici relativi alle attrezzature che le navi
devono avere per ridurre il rischio di cadute e
incidenti durante il trasferimento del pilota. I piloti
marittimi svolgono un lavoro essenziale ma molto
rischioso, sia per se stessi che per gli altri.
La Delibera IMO A.601(15), adottata il 19
novembre 1987 disciplina le Disposizioni e
l’esposizione delle informazioni di manovra a
bordo delle navi e in particolare stabilisce che le
informazioni di manovra devono essere presentate
come segue:
1. Libretto del pilota;
2. Cartello della timoneria;
3. Manuale di manovra.
L’Amministrazione deve raccomandare che le
informazioni di manovra, nella forma dei modelli
contenuti nelle appendici, siano fornite come segue:
1. Per tutte le navi nuove per le quali è valido
il requisito della Convenzione SOLAS 1974,
e successive modifiche e integrazioni, deve
essere fornito il libretto del pilota; e
2. Per tutte le navi nuove di 100 metri di
lunghezza e oltre, e tutte le navi cisterna per
prodotti chimici e gas indipendentemente
dalle dimensioni, occorre fornire il libretto del
pilota, il cartello della timoneria e il manuale di
manovra.
L’Amministrazione deve incoraggiare la fornitura
delle informazioni di manovra sulle navi esistenti e
navi che possono rappresentare un rischio a causa
delle loro dimensioni o caratteristiche insolite.
Dopo una modifica o una conversione della nave
che può alterare le sue caratteristiche di manovra
o dimensioni estreme, le informazioni di manovra
devono essere riviste.
Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 15
Informazioni di Manovra (Allegato 1)
Il libretto del pilota, che deve essere compilato
dal capitano, è un mezzo per fornire informazioni
al pilota al suo arrivo a bordo della nave. Queste
informazioni devono descrivere le condizioni attuali
riguardanti il carico, la propulsione e le attrezzature
di manovra e altre attrezzature rilevanti della nave.
I contenuti del libretto del pilota sono disponibili
all’uso senza la necessità di condurre particolari
prove di manovra.
Cartello della timoneria (Allegato 2)
Il cartello della timoneria deve essere sempre
esposto nella timoneria. Deve contenere informazioni
generali, particolari e dettagliate che descrivono
le caratteristiche di manovra della nave e avere
dimensioni tali da poter essere usato facilmente.
L’efficienza di manovra della nave può essere
diversa da quella mostrata nel cartello secondo le
condizioni ambientali, dello scafo e del carico.
Libretto di manovra (Allegato 3)
Il libretto di manovra deve essere disponibile a bordo
e contenere dettagli esaurienti sulle caratteristiche
di manovra della nave e altri dati importanti. Deve
inoltre includere le informazioni riportate sul cartello
della timoneria e ogni altra informazione disponibile
sulla manovra. La maggior parte delle informazioni
nel libretto può essere stimata, ma alcune vanno
testate. Le informazioni possono essere aggiornate
nel corso della vita della nave.
La Circolare 1156 del 23 maggio 2005 del
Comitato per la Sicurezza Marittima dell’IMO
fornisce una Guida all’accesso delle Pubbliche
Autorità, dei servizi di pronto intervento e dei piloti
a bordo di navi per i quali sono validi il capitolo Xl-2
del SOLAS e il Codice ISPS.
Le misure speciali per migliorare la sicurezza
marittima contenute nel capitolo XI -2 del SOLAS
e nel Codice ISPS sono state elaborate allo
scopo di migliorare la sicurezza nel settore del
trasporto marittimo internazionale e non devono
essere utilizzate per causare un ritardo superfluo
o immotivato né impedire l’accesso a bordo delle
autorità pubbliche e dei servizi di pronto intervento.
Ritardare senza motivo l’arrivo del pilota sul
ponte di comando, specialmente quando la nave
è in movimento, va a danno della sicurezza della
navigazione e può portare a situazioni in cui la
sicurezza della nave e di altre navi o persone nelle
vicinanze può essere messa a rischio.
Impedire l’accesso delle pubbliche autorità
a bordo quando queste chiedono il permesso di
salire sulla nave può essere interpretato come
impedire loro di svolgere il loro compito od
ostacolare procedimenti giudiziari o legali e opporsi
all’applicazione della legge. In tal caso, l’autorità
pubblica deve informare il capitano della nave
sulle leggi, regole, decreti od ordini che danno
all’autorità pubblica il diritto legale di salire a bordo
della nave in accordo con la legge internazionale o
nazionale. Quando chiede di salire a bordo di una
nave, l’autorità pubblica deve fornire un documento
d’identità e la nave deve verificarne l’autenticità.
Ciascun paese, oltre ad adottare tali disposizioni
internazionali, ha sviluppato quadri nazionali
sull’accesso e il funzionamento del pilotaggio. In
tutto il mondo troviamo un mix di soluzioni adottate
in merito alla fornitura del servizio di pilotaggio in
porti, aree di passaggio e fiumi. In alcuni paesi i
piloti sono funzionari della pubblica amministrazione
mentre in altri sono liberi professionisti; alcuni paesi
hanno incoraggiato la creazione di società private
o cooperative per offrire il servizio. Tuttavia le
differenti soluzioni adottate non cambiano la natura
e l’importanza della professione. I piloti marittimi
sono cruciali per la sicurezza di persone e cose nel
trasporto marittimo in tutto il mondo; svolgono un
lavoro rischioso con un forte impatto sulle società
locali.
La formazione non è solo un presupposto
necessario per intraprendere la professione, ma
è anche parte integrante del lavoro del pilota
marittimo. Il suo lavoro quotidiano costituisce la
formazione in sé poiché ogni manovra presenta
condizioni e fattori differenti e va affrontata e risolta
singolarmente. Questo è un lavoro che non può
essere automatizzato; la tecnologia può integrare
ma mai sostituire l’esperienza, la conoscenza e la
competenza di un pilota marittimo. L’importanza
della formazione per i piloti marittimi si riflette
nella legislazione internazionale dove, oltre alle
summenzionate
regole
e
raccomandazioni,
possiamo trovare una disposizione specifica sulla
16 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
formazione per piloti.
Le organizzazioni internazionali come l’IMO
discutono e presentano provvedimenti che
affrontano questioni incrociate che riguardano
il settore a livello globale. Fornitura del servizio,
accessibilità delle navi e riduzione del numero di
vittime, accessibilità al ponte e ispezioni sono gli
aspetti disciplinati dall’IMO. Poi ciascun paese
è responsabile dell’effettivo espletamento della
professione, della sua organizzazione e del suo
sviluppo e funzionamento.
Tuttavia, mediante la Delibera A960, l’IMO
fornisce specifiche raccomandazioni relative alla
formazione dei piloti marittimi. Attraverso questo
Atto, l’IMO stabilisce specifici criteri internazionali
di formazione necessari per poter accedere alla
professione, così come le competenze che devono
essere valutate dalle Autorità Nazionali. L’IMO va
anche oltre ciò e si addentra nei tipi di formazione
professionale e corsi d’aggiornamento che i piloti
marittimi devono intraprendere nel corso della loro
carriera.
Inoltre fa una distinzione tra la formazione da
intraprendere e la costanza dell’efficacia, ossia
la validazione e la conferma delle competenze
necessarie all’esecuzione del loro dovere.
2.2. Legislazioni Nazionali:
Maltese, Spagnola e Turca
Le disposizioni stabilite dalla legislazione
internazionale sul pilotaggio sono incorporate
nella legislazione di ciascun paese che disciplina
la professione e il servizio. Tali regole sono inserite
nelle specifiche normative nazionali che disciplinano
la fornitura del servizio di pilotaggio in ciascun paese
e non necessariamente sono valide in vari paesi.
L’accessibilità
alla
professione
dipende
dalla legislazione nazionale ed è disciplinata in
modi diversi. Il progetto CERTIPILOT coinvolge
attivamente piloti maltesi, turchi e spagnoli e
l’analisi delle leggi dei loro rispettivi paesi è utile a
identificare le principali differenze e similitudini.
In questo contesto è particolarmente importante
il modo in cui la formazione è gestita dai vari sistemi
nazionali.
Esistono vari percorsi per diventare pilota
marittimo e la determinazione dei relativi criteri
è competenza di ciascuna Autorità Nazionale.
Il progetto CERTIPILOT non vuole interferire in
questo aspetto né direttamente né indirettamente.
I destinatari del progetto sono i piloti marittimi
autorizzati e il suo scopo è fornire la base per un quadro
comune che consenta il mutuo riconoscimento delle
competenze acquisite attraverso un programma di
Formazione Professionale. Ciò porterà a un sistema
di formazione professionale più omogeneo e può
facilitare la crescita professionale dei piloti marittimi.
2.2.1. La legislazione nazionale maltese
Il presente capitolo offre una panoramica delle
principali caratteristiche della legislazione maltese
sul pilotaggio marittimo a Malta.
Il pilotaggio marittimo a Malta è governato
dalle Maritime Pilotage Regulations (Subsidiary
Legislation 499.26) – 1 marzo 2003.
Nei porti maltesi il pilotaggio è obbligatorio per
tutte le navi e la navigazione entro i confini di un
porto con pilotaggio obbligatorio, sia in uscita che
in entrata, durante l’ancoraggio o uno spostamento,
deve essere diretta da un pilota.
Sono esenti dal pilotaggio le seguenti navi:
§ navi proprie del, o gestite dal governo di Malta;
§ navi da guerra di una potenza straniera;
§ navi inferiori a 500 tonnellate lorde;
§ pescherecci;
§ yacht;
§ navi, inclusi rimorchiatori, chiatte e altri tipi di
vascello, la cui normale rotta di navigazione e
commercio non va oltre i confini delle acque
territoriali maltesi; e
§ aliscafi che arrivano a Malta con uno specifico
orario di servizio e il cui capitano possiede
le qualifiche e soddisfa gli standard stabiliti
dall’Autorità.
La funzione del pilota a bordo nave è fornire
informazioni e consigli al capitano della nave e
assistere lui e gli ufficiali di navigazione nel seguire
una rotta sicura attraverso l’area o le aree di
pilotaggio a cui il pilota è adibito.
La presenza del pilota sulla nave non esime il
capitano dalle sue responsabilità nella condotta e
Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 17
nella navigazione della nave sotto tutti gli aspetti.
Nel fornire i servizi di pilotaggio il pilota
collabora con l’Autorità Portuale al fine di registrare
l’andamento di detto servizio.
Ogni volta che un pilota in servizio percepisce
o incontra eventuali difficoltà nel fornire il servizio,
deve avvisare immediatamente il Capo Pilota che,
se necessario, farà da tramite o richiederà istruzioni
all’Autorità Portuale.
È dovere del pilota richiamare l’attenzione
del Capo Pilota su qualsiasi difetto presente sulle
navi pilotate o qualsiasi altra evenienza che può
ripercuotersi sulla manovra sicura della nave o
sulla sicurezza del personale, che a sua volta deve
informare l’Autorità Portuale.
I piloti devono immediatamente segnalare
eventuali preoccupazioni ambientali, rischi per la
navigazione o difetti nelle relative apparecchiature
e attrezzature al Capo Pilota e all’Autorità Portuale.
È dovere delle autorità garantire l’utilizzo sicuro
ed efficiente dei porti, dei loro approdi e delle
banchine assegnate.
Il pilota è tenuto a seguire le istruzioni scritte
dell’Autorità Portuale ricevute prima di salire a
bordo della nave, anche se tali istruzioni sembrano
contrastare con dati stampati già esistenti, tranne
che in situazioni d’emergenza In cui possono essere
ignorate.
Il pilota deve immediatamente segnalare al Capo
Pilota e all’Autorità Portuale qualsiasi incidente
che coinvolge la nave su cui presta servizio e in
particolare incidenti che possono aver causato
danni alle strutture portuali e/o a terzi.
Inoltre deve anche immediatamente segnalare
al Capo Pilota e all’Autorità Portuale qualsiasi
incidente mancato o preoccupazione riguardante
la navigazione espressa dal capitano o dal pilota
durante il pilotaggio.
Tale notifica deve essere seguita da un rapporto
formale scritto da consegnare al Capo Pilota e
all’Autorità Portuale non oltre 24 ore dall’accaduto.
Nonostante eventuali provvedimenti che
possono essere presi in base alla legge, l’Autorità
Portuale può avviare un’azione disciplinare contro
qualsiasi pilota che non segua le istruzioni o i
regolamenti di detta autorità.
Il pilota deve imbarcarsi sulla nave alla stazione
d’imbarco dei piloti come stabilito dall’Autorità
18 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
e sbarcare in un punto concordato tra il pilota e il
capitano della nave o in quello indicato dall’Autorità
Portuale.
L’Autorità Portuale può autorizzare il pilota a
imbarcarsi o disimbarcare da una nave in porto se
le condizioni meteorologiche sono tali da precludere
alla pilotina il trasferimento sicuro di quest’ultimo
fuori da tale porto.
Il pilota che non rispetta tale regolamento deve
giustificare il suo operato all’Autorità Portuale entro
2 giorni lavorativi. Se quest’ultima non è soddisfatta
delle sue spiegazioni, può avviare un’azione
disciplinare nei suoi confronti.
Ogni capitano deve assicurarsi che la procedura
per l’imbarco e lo sbarco dalle navi sia conforme alla
Regola SOLAS V/23 (Pilot Transfer Arrangements)
Il pilota può richiedere al capitano della nave che
sta pilotando di fornirgli particolari sul pescaggio
della nave, sullo stato di preparazione dei suoi
motori e dei supporti alla navigazione, così come
altre informazioni relative alla nave che, secondo le
sue indicazioni, siano ragionevolmente necessarie
a permettergli di svolgere il suo dovere quale pilota
della nave stessa.
Il capitano deve inoltre segnalare al pilota
eventuali difetti relativi alla nave, alle sue macchine
e alle sue attrezzature di cui sia a conoscenza e che
possono avere un effetto materiale sulla navigazione
della nave stessa.
Ogni capitano dovrà fornire spazio e ridurre a
sufficienza la velocità della nave all’avvicinarsi della
pilotina.
Al termine di ogni manovra il pilota compila un
certificato di servizio di pilotaggio che delinea il
servizio reso e deve essere firmato dal capitano della
nave per ogni servizio che il pilota fornisce; escluse
circostanze eccezionali, se tale certificato non è
disponibile per qualsiasi ragionevole motivo, il Capo
Pilota o il suo vice possono firmare il Certificato di
Pilotaggio.
Il formato del certificato sarà concordato tra
l’Autorità Portuale e il fornitore del servizio.
L’Autorità Nazionale garantisce la fornitura dei
servizi di pilotaggio nei porti stipulando un contratto
con un fornitore di tale servizio.
Se un fornitore non fornisce il servizio di
pilotaggio secondo il regolamento e il contratto di
pilotaggio, in casi di emergenza l’Autorità Portuale
può cercare di ingaggiare persone competenti in
modo da garantire il normale funzionamento del
servizio di pilotaggio.
Il contratto di pilotaggio contiene disposizioni
sulla fornitura dei servizi di pilotaggio nei porti e nei
loro approdi e sulla gestione e l’impiego delle lance
pilota in questi porti.
Allegato al contratto di pilotaggio c’è un Codice
di Condotta che ne è parte integrante e delinea gli
standard che i piloti devono adottare e le procedure
che devono seguire nello svolgimento dei servizi di
pilotaggio.
L’Autorità Portuale stabilisce il numero di piloti
autorizzati necessario in ogni momento prendendo
in considerazione la situazione del mercato e
l’efficienza del servizio da fornire.
Nessuno è autorizzato a fare il pilota a meno che
abbia:
§ superati gli esami di qualificazione previsti;
§ la licenza di apprendista pilota secondo il
regolamento;
§ conseguito una notevole esperienza pratica
nel pilotaggio di navi nel periodo menzionato al
paragrafo (b);
§ la licenza rinnovata dall’Autorità Portuale; e
§ soddisfatto altre condizioni che possono
essere prescritte di volta in volta.
I piloti marittimi sono suddivisi nelle seguenti classi:
§ Piloti di Classe 1 - Piloti con licenza di pilotare
qualsiasi nave
§ Piloti di Classe 2 - Piloti con licenza di pilotare
navi fino a 300 m di LOA11
§ Piloti di Classe 3 - Piloti con licenza di pilotare
navi fino a 250 m di LOA
§ Piloti di Classe 4 - Piloti con licenza di pilotare
navi fino a 200 m di LOA
§ Piloti di Classe 5 - Piloti con licenza di pilotare
navi fino a 170 m di LOA
§ Piloti di Classe 6 - Piloti con licenza di pilotare
navi fino a 140 m di LOA
Condizioni per passare dalla Classe 6 alla Classe 5
§ Servizio di almeno 10 mesi come Pilota di
11
Length Over All – Lunghezza fuori tutto (NdT)
Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 19
Classe 6; e
§ Aver accompagnato un pilota in almeno 100
spostamenti (25 dei quali devono essere
notturni) su navi di oltre 140 m di LOA.
Condizioni per passare dalla Classe 5 alla Classe 4
§ Servizio di almeno 10 mesi come Pilota di
Classe 5; e
§ Aver accompagnato un pilota in almeno 50
spostamenti (13 dei quali devono essere
notturni) su navi di oltre 170 m di LOA.
Condizioni per passare dalla Classe 4 alla Classe 3
§ Servizio di almeno 10 mesi come Pilota di
Classe 4;
§ Aver accompagnato un pilota in almeno 30
spostamenti (10 dei quali devono essere
notturni) su navi di oltre 200 m di LOA.
Condizioni per passare dalla Classe 3 alla Classe 2
§ Servizio di almeno 10 mesi come Pilota di
Classe 3; e
§ Aver accompagnato un pilota in almeno
15 spostamenti (5 dei quali devono essere
notturni) su navi di oltre 250 m di LOA.
Condizioni per passare dalla Classe 2 alla Classe 1
§ Servizio di almeno 10 mesi come Pilota di
Classe 2.
Il pilota che vuole passare di categoria deve
presentare prova della sua formazione entro il nono
mese così che la sua richiesta possa essere evasa
dall’Autorità Portuale in tempo per passare di livello
al momento dovuto.
Copia degli spostamenti registrati dovrà essere
presentata all’Autorità Portuale al momento della
richiesta di passaggio di categoria.
A meno che il pilota sia stato trovato negligente
nell’adempimento dei suoi doveri dalla Commissione
Disciplinare designata dal Consiglio durante i 10
mesi precedenti, l’Autorità Portuale rilascia la
licenza con il passaggio di categoria.
Nei casi in cui una Commissione Disciplinare
trova un pilota negligente nell’adempimento dei
suoi doveri, l’Autorità determina il periodo di tempo,
che non deve superare altri 10 mesi, durante il quale
il pilota interessato deve continuare a lavorare nella
Classe in cui si trova prima che possa fare una
nuova richiesta di passaggio di categoria.
Se un pilota non riesce a passare da una
categoria a un’altra superiore entro e non oltre 18
mesi, la sua licenza può essere revocata.
In nessuna circostanza un pilota può pilotare
una nave oltre i limiti riportati nella sua licenza.
Nonostante le restrizioni l’Autorità può, a sua
discrezione e considerando le circostanze e la
specificità di ciascuna nave, su richiesta del Capo
Pilota e con il consenso del pilota, autorizzarlo a
pilotare navi oltre i parametri della sua licenza.
La richiesta di uno o più piloti deve essere fatta
dal capitano o agente della nave all’Autorità Portuale
secondo le direttive pubblicate dall’Autorità Portuale
e il contratto di pilotaggio.
Se una nave richiede un pilota o un altro servizio
ad esso relativo con breve preavviso, deve fare
i segnali appropriati come prescritto nel Codice
Internazionale dei Segnali dell’IMO.
Quando gli viene assegnato un lavoro, il
pilota è considerato avere il pieno controllo degli
ormeggiatori e dell’equipaggio della lancia pilota
assegnati con lui all’operazione.
Il fornitore del servizio deve essere il proprietario
delle lance pilota ed è responsabile della gestione
e del funzionamento delle lance stesse come da
contratto di pilotaggio.
20 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
Quando gli viene assegnato un lavoro, il pilota
è considerato avere il pieno controllo della lancia
pilota.
Nessuna nave può issare o mostrare una
bandiera pilota indicante che c’è un pilota a bordo a
meno che tale nave sia una lancia pilota in servizio o
pilotata da un pilota autorizzato.
Nessun pilota può ormeggiare o spostare
nessuna nave dal suo ormeggio senza l’approvazione
dell’Autorità Portuale.
Nel fornire servizi di pilotaggio, ciascun pilota
deve applicare un alto standard di attenzione e
capacità come stabilito dal Codice di Condotta.
L’Autorità può fornire pilotaggio dalla riva a
patto che:
§ Il servizio di pilotaggio da riva sia fornito solo
nelle aree stabilite dall’Autorità;
§ Il servizio di pilotaggio da riva sia reso dal
fornitore del servizio mediante i suoi piloti
autorizzati allo scopo di;
1. Pilotare le navi fino alla lancia pilota e/o
2. Pilotare le navi quando i piloti non
possono imbarcarsi o sbarcare in mare.
Il servizio di pilotaggio da riva deve essere
fornito solo quando:
§ È richiesto e accettato dal capitano della nave
e consentito dall’Autorità Portuale; e
§ Il pilota che rende il servizio di pilotaggio da
riva lo ritiene possibile.
I capitani di navi che utilizzano il servizio di
pilotaggio da riva hanno l’obbligo di accettare un
pilota non appena è possibile imbarcarlo.
L’Autorità Portuale, consultandosi con il fornitore
del servizio, deve stabilire le norme in base alle quali
tale servizio va reso.
2.2.2. La legislazione nazionale spagnola
Il pilotaggio spagnolo è governato da una varietà
di standard stabiliti nel quadro della relativa
legislazione internazionale che include gli Standard
Nazionali e le Regole del Colegio Oficial Nacional de
Prácticos de Puerto.
Ai sensi delle disposizioni di legge, l’Autorità
Marittima può garantire licenze per operare come
piloti se le persone coinvolte soddisfano i criteri
seguenti:
§ devono possedere il titolo professionale di
Capitano della Marina Mercantile e certificare
almeno due anni di comando su vascelli
superiori a 1.000 tonnellate lorde entro gli
ultimi dieci anni d’attività professionale
immediatamente precedenti gli esami; e
§ avere meno di 65 anni12.
I capitani devono superare:
§ la visita medica;
§ una prova fisica;
§ due prove: una alla Direzione Generale della
Marina Mercantile (Madrid) sulla Legislazione
Marittima (nazionale e internazionale) e sulla
lingua inglese; l’altra al porto sulle regole e le
manovre locali; e
§ un periodo di formazione di massimo 6 mesi,
valutato dall’Amministrazione Marittima con
il rapporto della Corporazione dei Piloti e
dell’Autorità Portuale.
Ci sono due tipi di esami medici obbligatori per
i piloti marittimi:
§ Iniziale: per valutare lo stato fisico e
psicologico dell’aspirante pilota; e
§ Periodico: per controllare il livello di idoneità
medica.
La validità di questi test è di 2 anni per i piloti
fino a 55 anni e di 1 anno dai 55 in avanti. Tra i 65 e i
70 anni i test sono obbligatori ogni 6 mesi13.
I piloti devono inoltre superare le seguenti prove
fisiche:
§ Nuoto: 50 metri stile libero in un massimo di
due minuti;
§ Corsa su pista di 1.000 metri in un massimo di
6 minuti; e
§ Arrampicata di 5 metri su scala verticale stile
libero.
Il Certificato di Miglioramento, valido tre mesi,
deve essere firmato da un Dottore in Educazione
Fisica.
12
Ordine FOM 2417/2007
13
La pensione è obbligatoria a 70 anni.
Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 21
Quando i candidati superano il periodo di
formazione, l’Amministrazione Marittima rilascia
un Certificato di Pilota. Anche l’Autorità Portuale
autorizza il pilota a fornire servizi di pilotaggio in
porto.
I piloti spagnoli devono superare un corso di
formazione ogni 5 anni per conservare la licenza.
Il corso è stato principalmente sviluppato sulla
base di:
§ Delibera IMO A. 960 (27) Raccomandazioni
sulla Formazione e la Certificazione e Modelli
delle Procedure Operative per piloti marittimi
diversi dai piloti d’altomare.
§ Formazione, Istruzione e Certificazione
Standard per piloti marittimi dell’Associazione
Europea dei Piloti Marittimi.
Il corso include i seguenti moduli
§ Modulo 1 – Evoluzione del pilotaggio
§ Fattore umano e pilotaggio
§ Modifiche legislative
§ Innovazione tecnologica
§ Organizzazione del pilotaggio
§ Modulo 2 - Sicurezza nelle acque del porto
§ Organizzazione e gestione dei porti
§ Sicurezza in porto per persone e cose
§ Pilotaggio
§ Comunicazione
§ Modulo 3 - BRM, Emergenze e incidenti
§ Gestione delle risorse del ponte di
comando
§ Manovre d’emergenza
§ Analisi degli incidenti
Ai corsi non si fa riferimento nel Quadro Europeo
di Qualifica e corsi simili tenuti in centri di formazione
di altri paesi non possono essere riconosciuti.
L’Autorità cancella la licenza rilasciata al pilota
quando questi cambia porto, va in pensione all’età
prestabilita o non supera i test medici.
L’Autorità può inoltre sospendere o revocare la
licenza rilasciata al pilota come conseguenza della
decisione della Commissione Disciplinare di punire
il pilota con la sospensione o la revoca della licenza.
Nessuna persona è autorizzata a lavorare come
pilota se ritenuta colpevole di un reato penale che
secondo l’Autorità rischia di andare a detrimento
dell’offerta dei servizi di pilotaggio nel loro
complesso.
Ai sensi delle disposizioni della Legge 27/92
e del Regio Decreto 393/96, l’Autorità Marittima
è competente per il pilotaggio e responsabile dei
seguenti standard:
§ Regolamento Specifico (Atto Piloti - Regio
Decreto 393/96 Regolamento Generale di
Praticantato).
§ Specifiche degli esami (Ordine FOM 2417).
§ Visite mediche (Delibera del Direttore Generale
della Marina Mercantile).
§ Certificato d’Esenzione dal Pilotaggio – PEC (Regola Ministeriale 1621/2002).
L’Autorità Marittima è responsabile delle
seguenti funzioni:
§ Stabilire se il servizio pilota in un porto è
necessario/obbligatorio;
§ Assicurarsi che i candidati piloti soddisfino i
requisiti professionali;
§ Formazione; e
§ Arbitraggio in caso di disaccordo tra pilota e
Autorità Portuale su una manovra.
Ai sensi delle disposizioni della Legge 27/92
e del Regio Decreto 393/96, l’Autorità Portuale
stabilisce:
§ le condizioni specifiche del servizio per ciascun
porto;
§ il numero di piloti necessari per fornire il servizio;
§ i candidati che devono far pratica nel porto
secondo i principi di egual merito e capacità;
§ l’autorizzazione a fornire il servizio;
§ le tariffe; e
§ il controllo del servizio.
La responsabilità in cui possono incorrere i piloti
o le Autorità Portuali nella gestione del servizio di
pilotaggio non dovrà superare, in caso di incidente,
la somma di €20 per unità di tonnellaggio lordo della
nave che fornisce il servizio, con un limite massimo
di € 1.000.000.
A tale scopo, il significato del termine
tonnellaggio lordo è quello definito nelle Convenzioni
Internazionali firmate dalla Spagna e nella normativa
nazionale di riferimento.
22 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
Restando ferma la responsabilità del capitano o
del proprietario della nave, l’Articolo 618 del Codice
del Commercio stabilisce che il pilota è responsabile
dei danni alla nave stessa o ad altri vascelli, entro i
limiti stabiliti nel paragrafo precedente, causati da
imprecisione, errori od omissioni.
Se il capitano rifiuta di seguire i consigli del
pilota e, di conseguenza, causa danni alla nave o a
terzi, ne sarà completamente responsabile.
Quando un pilota giudica una manovra rischiosa
a causa di correnti, maltempo o per qualsiasi altra
causa, può esprimere il suo parere contrario a tale
manovra, giustificando la sua decisione davanti
all’Autorità Portuale, lasciando la ripresa della
manovra e la continuazione dei servizi di pilotaggio
alla discrezione dell’Autorità.
Se per motivi di sicurezza marittima il pilota è
in disaccordo con la decisione presa dall’Autorità
Portuale, la disputa è risolta dal Capitano del Porto
ai sensi dell’Articolo 21 del RD 393/96.
I piloti devono immediatamente notificare al
Capitano Marittimo e all’Autorità Portuale qualsiasi
evento relativo alla fornitura del pilotaggio che
incide o potrebbe incidere sulla sicurezza marittima,
su quella della vita umana in mare o dell’ambiente
marino, inclusi eventuali difetti nelle navi durante le
manovre d’ingresso e uscita dal porto o manovre di
navigazione al suo interno.
I servizi di pilotaggio saranno a disposizione dei
rispettivi Capitani Marittimi per ragioni d’emergenza
o di sicurezza marittima in aree dove la Spagna
esercita la propria sovranità e giurisdizione o i propri
diritti sovrani.
In termini di riferimento legislativo, il pilotaggio
è sotto la supervisione e il controllo delle Autorità
Marittime e Portuali.
§ Il pilotaggio in Spagna è fornito in base ai
seguenti regolamenti:
§ Regio Decreto (RD) 2/2011 che approva il testo
emendato della Legge 27/92 sui Porti Nazionali
e la Marina Mercantile14.
§ Regio Decreto 393/96 del 1 marzo che approva
le Regole Generali sul Pilotaggio15.
§ Delibera del 29 luglio 1998 che stabilisce i test
medici per verificare l’idoneità dei piloti e quelli
fisici per l’ammissione al servizio di pilotaggio16.
§ Ordine FOM 1621/2002 del 20 giugno
che disciplina le condizioni per concedere
l’esenzione dai servizi portuali di pilotaggio17.
§ Ordine FOM 2417/2007 del 25 luglio che
disciplina il riconoscimento delle qualifiche
professionali per la fornitura dei servizi portuali
di pilotaggio18.
§ Delibera del 20 Novembre 2007 della
Direzione Generale della Marina Mercantile
per l’approvazione dell’adattamento del
materiale del programma al test da sforzo per
il riconoscimento delle qualifiche professionali
per la fornitura dei servizi portuali di pilotaggio
19.
§ Delibera del 14 marzo 2008 della Direzione
Generale della Marina Mercantile e dei
Trasporti Navali che stabilisce la formazione
permanente dei piloti20.
§ A parte la legislazione nazionale sopraelencata,
il pilotaggio in Spagna è inoltre soggetto
alle regole del Colegio Oficial Nacional de
Practicos de Puerto, e specificamente:
§ La Legge 42/2003 di fondazione del Colegio
Oficial Nacional de Prácticos de Puerto.
§ Il Regio Decreto 797/2005 del 1 luglio che ha
approvato lo Statuto Generale del Colegio
Oficial Nacional de Prácticos de Puerto.
§ Il Regolamento interno
§ Il Codice di Buona Pratica
2.2.3 La legislazione nazionale turca
Il principale regolamento turco copre qualifiche,
formazione, certificazione e metodi di lavoro dei
16 BOE Num.194. 14 ago. 1998
17 BOE 155. Num. 29 giu. 2002
18 BOE Num. 188. 7 ago. 2007
14 BOE Num. 253. 20 ott. 2011
19 BOE Num. 301. 17 dic. 2007
15 BOE Num. 66. 16 mar. 1996
20 BOE Num. 103. 29 apr. 2008
Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 23
piloti marittimi21.
Il pilotaggio in Turchia è fornito alle navi in
navigazione, ancorate, provenienti dall’ancoraggio,
ormeggiate o in partenza verso e da un sistema di
boe, naviganti lungo strutture o disormeggianti da
strutture a riva o al largo nelle aree di pilotaggio
stabilite dall’amministrazione al fine di garantire la
navigazione e la manovra sicura dei vascelli e la
salvaguardia di vite umane, merci e ambiente.
Il regolamento definisce il pilota marittimo come
la “persona che possiede una delle licenze da pilota
marittimo menzionate nel presente regolamento,
che agisce da consulente del capitano della nave su
questioni attinenti alla navigazione e alla manovra
sicura del suo vascello in linea con le pratiche
marittime internazionali entro l’area di pilotaggio
autorizzata dalla licenza di pilota marittimo in suo
possesso, e che pilota il vascello limitando i suoi
servizi alla navigazione e alla manovra mentre di
fatto la responsabilità resta del capitano”.
21Regulation Regarding The Qualifications, Training,
Certification And Working Methods Of Maritime Pilots as
amended by the Complementary Regulation (Regolamento
su Qualifiche, Addestramento, Certificazione e Metodi
di Lavoro dei Piloti Marittimi modificato dal Regolamento
Complemetare, pubblicato sul 27793 Edition of Official
Journal, 22 dicembre 2010 – N.d.T.)
La seconda parte del regolamento affronta i
livelli di qualifica e i principi riguardanti la formazione
e l’accesso alla professione.
La qualifica di pilota marittimo è divisa in due
categorie: “Pilota Marittimo del Bacino” e “Pilota
Marittimo degli Stretti Turchi”.
Queste qualifiche sono assegnate con due
differenti gradi: “Pilota Marittimo” e “Pilota Marittimo
Anziano”.
Il pilota marittimo serve vascelli di ogni tipo fino
a 20,000 tonnellate lorde mentre il pilota marittimo
anziano serve vascelli di ogni tipo e dimensione
entro il distretto di pilotaggio autorizzato.
Il distretto di pilotaggio in cui i piloti marittimi
sono autorizzati a servire è riportato nelle loro
licenze.
Al fine di conseguire la licenza di pilota marittimo
per qualsiasi distretto di pilotaggio per la prima
volta, il candidato deve:
§ essere cittadino turco;
§ avere titolo ai diritti civili;
§ avere un diploma di licenza rilasciato dalle
facoltà marittime delle università;
§ possedere una “Licenza di Capitano Oceanico
Illimitata” e dimostrare con una lettera di
servizio che ha rivestito il ruolo di capitano per
24 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
almeno un anno;
§ provare di essere adatto da un punto di vista
medico al servizio in mare secondo gli articoli
relativi a questa regola;
§ fornire un certificato medico che dichiari la
sua capacità di parlare in modo fluente e
intelligibile;
§ aver completato con successo la “Formazione
Base per Piloti Marittimi” secondo gli articoli
relativi a questa regola;
§ non avere 50 anni o più;
§ possedere una licenza valida di “Operatore
del Traffico Marittimo” o “Capo Operatore del
Traffico Marittimo” che copra il distretto per
cui richiede la candidatura al ruolo di pilota
marittimo, se la qualifica di pilota marittimo è
richiesta per la prima volta;
§ fare “Formazione sul Campo” e ottenere una
lettera di raccomandazione;
§ ottenere un certificato di conoscenza della
lingua inglese; e
§ aver superato l’“Esame di Pilota Marittimo”.
Una volta approvato, il candidato diventa
apprendista pilota marittimo e partecipa a un certo
numero di manovre secondo il tipo di porto o area
di passaggio. Questa è la “formazione sul campo”
richiesta prima che il candidato possa ottenere la
licenza piena.
Al fine di completare la “formazione sul campo”
per diventare un Pilota Marittimo degli Stretti a
Istanbul e negli Stretti di Çanakkale, i tirocinanti
devono presenziare giorno e notte alla manovra
di almeno 160 navi di 5000 GT o più, su e giù in
entrambe le direzioni dello Stretto di Istanbul (in
numero più o meno uguale) entro minimo quattro
mesi. Almeno la metà di queste manovre deve essere
eseguita su vascelli di 150 metri di lunghezza o più.
La “formazione sul campo” deve essere condotta
in modo tale da includere il passaggio completo
dello Stretto di Istanbul. I tirocinanti devono inoltre
presenziare giorno e notte alla manovra di almeno
100 navi di 5000 GT o più, su e giù in entrambe
le direzioni dello Stretto di Çanakkale (in numero
più o meno uguale) entro minimo quattro mesi. La
“formazione sul campo” deve essere condotta in
modo tale da includere il passaggio completo dello
Stretto di Çanakkale.
L’organizzazione di pilotaggio autorizzata rilascia
una lettera di raccomandazione all’apprendista pilota
marittimo valutando le dichiarazioni scritte ottenute
da tutti i piloti marittimi con i quali è stato imbarcato.
Gli apprendisti piloti marittimi che non ottengono
una simile raccomandazione non possono essere
ammessi all’esame di pilota marittimo e devono
ripetere di nuovo la “formazione sul campo”. Tuttavia
tale formazione non può essere ripetuta più di una
volta. I tirocinanti che non passano per due volte la
formazione non possono fare una nuova richiesta di
qualifica come pilota marittimo.
Gli apprendisti piloti marittimi che integrano la
“formazione sul campo” hanno diritto alla licenza
di pilota marittimo se soddisfano le altre condizioni
elencate nelle disposizioni del regolamento e
integrano la formazione supplementare. I piloti
marittimi di bacino così certificati possono fornire
i servizi di pilotaggio a tutti i vascelli entro i loro
rispettivi distretti di servizio, autorizzati dall’avere,
secondo l’amministrazione, licenze valide “per tutti
i vascelli”.
In circostanze in cui l’apprendista pilota non
è stato a bordo del numero di vascelli richiesto
nel periodo stabilito dal presente regolamento, la
durata della “formazione sul campo” è estesa fino al
raggiungimento di tale numero. Se il numero minimo
di vascelli richiesto è stato pilotato in un periodo più
breve di quello stabilito, il periodo di tempo minimo
per la “formazione sul campo” va in ogni caso
completato.
Tutti gli apprendisti piloti marittimi devono seguire
il corso sui Servizi di Traffico Marittimo relativi alla
formazione e alla funzione del VTSC per 10 giorni
lavorativi, per non più di 6 ore al giorno incluso un
totale di 30 ore al giorno di formazione attiva per 5
giorni se il distretto del servizio di pilotaggio per cui
lavoreranno è parzialmente o completamente sotto
il controllo dei VTS.
I resoconti di questa formazione sono approvati
dall’organizzazione che gestisce i VTS e inviati al
Capitano di Porto competente.
Durante la loro “formazione sul campo”
tutti gli apprendisti piloti marittimi svolgono
formazione attiva su rimorchiatori appartenenti
all’organizzazione rimorchiatori autorizzata per
Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 25
almeno 15 giorni entro il distretto di pilotaggio della
“formazione sul campo” che stanno svolgendo.
I resoconti di questa formazione sono approvati
dall’organizzazione rimorchiatori autorizzata e
inviati al Capitano di Porto competente.
L’esame di pilota marittimo
L’esame di pilota marittimo consiste in due prove,
orale e scritta.
Gli esami pratici si svolgono durante la manovra
d’ormeggio di un vascello nel relativo porto per
la qualifica alla “Licenza di Pilota Marittimo del
Bacino” e durante il relativo passaggio dello stretto
per la qualifica alla “Licenza di Pilota Marittimo
degli Stretti Turchi”.
I piloti marittimi in servizio in un’organizzazione
di pilotaggio devono partecipare ai “seminari di
formazione in servizio” obbligatori almeno una
volta ogni due anni.
Ciascuna
organizzazione
di
pilotaggio
deve provvedere affinché i suoi piloti marittimi
partecipino ai “seminari di formazione in servizio”
obbligatori e presentare il suo “piano annuale di
formazione” all’amministrazione.
Per ottenere la Qualifica di Pilota Marittimo
Anziano, un pilota marittimo deve avere almeno
quattro anni di servizio come tale, aver seguito
la “formazione per passare di livello” presso un
istituto autorizzato dall’amministrazione e avere
una raccomandazione da parte dell’organizzazione
di pilotaggio autorizzata.
La Legislazione Turca propone due tipi diversi
di formazione che i piloti marittimi devono svolgere.
Il primo tipo di formazione è chiamata formazione
base ed è svolta da quei candidati che desiderano
conseguire la Licenza di Pilota Marittimo. Il secondo
tipo si rivolge a tutti i piloti in servizio e si chiama
appunto “formazione in servizio”.
La formazione base è composta da 70 ore di
corsi divisi come segue:
§ 49 ore di teoria
§ 21 ore di simulazioni condotte su modelli in
scala in centri di formazione debitamente
autorizzati. Le simulazioni devono coprire una
vasta gamma di modelli di manovra.
Al fine di fornire un servizio con la licenza di pilota
marittimo senza limiti di tonnellaggio in base alle
condizioni stabilite al quarto capoverso dell’Articolo
8 del Regolamento, occorre svolgere un minimo di
altre 40 ore di formazione in ambiente simulatore
o su un modello in scala in un istituto autorizzato
dall’amministrazione.
Tale formazione, rivolta alle manovre di vascelli
di grosso tonnellaggio, deve includere il controllo a
velocità ridotta e quello del movimento trasversale,
il controllo dell’accostamento ai parabordi del molo,
il posizionamento della nave in base agli impianti
di carico/scarico del porto, incontri in spazi ristretti
e controllo dell’interazione durante il sorpasso,
tecniche d’ormeggio a strutture off-shore con
l’utilizzo di ancore o del Med-Mooring, direzioni
di tiro e spinta dei rimorchiatori e controllo della
potenza. Tutti i moduli di formazione vanno svolti
nella pratica.
26 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
Temi della formazione in servizio e di quella per
passaggio di livello
I “seminari di formazione in servizio” e quelli di
“formazione per passaggio di livello” affrontano
temi quali, a titolo d’esempio, le questioni attuali
su manovra e pilotaggio delle navi, incidenti ed
esempi che si verificano in differenti distretti di
pilotaggio relativi alla sicurezza della navigazione e
alla manovra delle navi, migliorie nella legislazione
marittima nazionale e internazionale; sviluppi delle
apparecchiature e delle tecnologie di navigazione,
utilizzo di nuovi strumenti di navigazione, gestione
del rischio in mare e gestione della fatica.
La formazione mescola pratica e teoria
supportata da simulazione e offre un’atmosfera
professionale e partecipativa.
Ulteriori temi affrontati nella formazione per il
passaggio di livello sono decisi dall’amministrazione.
I piloti marittimi possono rifiutare di prestare
i loro servizi se scoprono che il vascello che
stanno pilotando può costituire una minaccia per
la sicurezza della navigazione o dell’ambiente se
continua a navigare, si ancora nel porto od ormeggia
e disormeggia nel distretto di pilotaggio.
Inoltre i piloti marittimi hanno il diritto di rifiutare
di prestare i loro servizi se la scala del pilota che
devono usare per salire e scendere dalla nave,
l’illuminazione o altre attrezzature necessarie non
sono sicure e conformi alle norme.
2.3. Formazione raccomandata ai
piloti marittimi
Il primo articolo della Raccomandazione IMO
A960 sottolinea che un pilota marittimo necessita
di vaste conoscenze ed esperienza e sulla base di
tale requisito incoraggia i governi ad garantire la
presenza di un’autorità di pilotaggio competente
all’interno della loro amministrazione: “È noto che
il pilotaggio richiede conoscenze ed esperienza
profonda di un’area specifica e che gli Stati con
molti corsi d’acqua e porti hanno trovato opportuno
amministrare il pilotaggio su base regionale o
locale”.
“I Governi devono incoraggiare la creazione o il
mantenimento di autorità di pilotaggio competenti
per amministrare i loro servizi di pilotaggio in modo
sicuro ed efficiente”.
Nell’Articolo 2, l’IMO A960 assegna all’Autorità
di Pilotaggio, indipendentemente dalla sua
forma organizzativa, un certo numero di doveri
e responsabilità, incluso il collegamento tra
valutazione degli standard e offerta di formazione,
che deve anche tener conto dei rapporti su incidenti
e contrattempi.
Nell’Articolo 7, l’IMO indica il programma di
studio per la certificazione o licenza di pilotaggio che
deve essere seguito dalle Autorità Nazionali e dalle
Organizzazioni dei Piloti. Tuttavia il Regolamento
indica solo i minimi requisiti tecnici in termini di
contenuti di tale programma senza interferire con
le regole d’accesso alla professione e con la sua
descrizione specifica, che è competenza dello stato.
L’Articolo 5 della Raccomandazione IMO A 960
stabilisce che l’autorità di pilotaggio è responsabile
della formazione, assegnando quindi la competenza
e la responsabilità in quest’area cruciale a queste
organizzazioni. L’articolo entra nel merito della
formazione da fornire elencando una serie di aree
in cui le competenze dei piloti vanno arricchite.
Definisce inoltre alcuni dei metodi di formazione
da utilizzare, come simulazioni, modelli in scala e
acquisizione di know-how da piloti più esperti.
“L’autorità di pilotaggio competente è
responsabile della formazione e della certificazione
o standard di licenza. Gli standard devono essere
sufficienti a consentire ai piloti di eseguire il loro
compito con efficienza e in sicurezza. Lo standard
di formazione iniziale deve essere strutturato per
sviluppare nell’apprendista pilota le capacità e la
conoscenza determinate dall’autorità di pilotaggio
competente come necessari per conseguire un
certificato o una licenza da pilota. La formazione
deve includere esperienza pratica acquisita sotto
l’attenta supervisione di piloti esperti. Questa
esperienza pratica acquisita su vascelli in effettive
condizioni di pilotaggio può essere integrata dalla
simulazione, con modelli in scala e computerizzati,
lezioni in classe o altri metodi di formazione”.
La Raccomandazione stabilisce che la
formazione iniziale dei piloti così come la loro
continua crescita professionale deve coprire
requisiti normativi, comunicazioni efficaci e migliori
pratiche nel settore del pilotaggio.
Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 27
In termini di apprendimento continuo dei piloti
marittimi, l’A960 elenca una serie di soggetti e aree
che devono essere affrontate e supportate dalle
Organizzazioni dei Piloti, e in particolare:
§ Inglese marittimo
§ Comunicazione con le Autorità e con altri
vascelli
§ Situazioni d’emergenza e piani d’intervento
con le autorità locali
§ Gestione delle risorse del ponte di comando
per piloti
§ Simulazioni in emergenze
§ Governo della nave con modelli in scala
§ Nuove apparecchiature del ponte di comando
e strumenti di supporto alla navigazione
§ Legislazione e Normativa
§ Formazione sulla sicurezza personale
§ Sopravvivenza personale in mare
§ Pronto soccorso d’emergenza
L’Articolo 6 della Raccomandazione distingue
tra formazione e crescita professionale continua. Lo
standard minimo stabilito dalla Raccomandazione è
che i piloti marittimi devono sottostare a una serie di
test d’idoneità continuata almeno ogni cinque anni
e le Autorità di Pilotaggio devono essere competenti
in materia.
La Raccomandazione stabilisce gli obiettivi
generali di tale formazione, laddove al pilota
marittimo viene richiesto di:
§ Continuare a possedere conoscenze di
navigazione recenti e aggiornate relative alla
sua area di competenza;
§ Continuare a soddisfare gli standard d’idoneità
medica; e
§ Conoscere l’attuale legislazione.
I fornitori di corsi di formazione pubblici e privati
hanno sviluppato la formazione specifica per piloti nel
corso degli ultimi anni basandosi sull’A960. Inoltre i
piloti così come altri marinai sono stati influenzati
dagli sviluppi tecnologici della loro professione e
possono quindi beneficiare di specifici corsi creati
per aiutarli ad affrontare meglio le nuove sfide del
settore marittimo. Infine ci sono nuovi requisiti
e standard che influenzano tutte le professioni
marine e per i quali sono stati creati specifici corsi
di formazione, specialmente in base agli STCW.
Nell’ambito del progetto CERTIPILOT e al fine di
comprendere meglio la formazione disponibile
per i piloti marittimi, è stato condotto uno studio
sulle varie opzioni e sui vari temi che riguardano
la professione. CERTIPILOT non stabilisce criteri
o corsi di formazione obbligatori e non interferisce
nella giurisdizione di ciascuna Autorità Nazionale
nell’indicare la formazione necessaria per diventare
pilota marittimo.
Al contrario, CERTIPILOT vuole essere uno
strumento per meglio collegare la formazione
disponibile alle competenze e capacità specifiche
che servono ai piloti marittimi per migliorare e
crescere nella loro professione. CERTIPILOT è uno
strumento per i piloti e per la loro organizzazione
che può facilitare l’identificazione dei bisogni di
formazione e le capacità o conoscenze specifiche
da considerare, collegandole alla formazione
disponibile. Questo esercizio si basa sull’approccio
in base ai risultati dell’apprendimento così che sia
possibile riferire la formazione ai sistemi ECVET e
EQF.
I piloti marittimi svolgono la formazione
professionale sulla base della Raccomandazione
IMO A960 e dei criteri stabiliti dalle competenti
Autorità Nazionali. Nell’Unione Europea la
formazione professionale è disciplinata inoltre da una
legislazione specifica comune ai 28 Stati Membri. Gli
elementi chiave della legislazione sulla formazione
professionale sono inclusi nei sistemi ECVET e EQF,
che tengono conto dell’armonizzazione del settore
e facilitano la trasparenza e il riconoscimento delle
qualifiche.
Il pilotaggio è una professione molto dinamica,
perciò se un pilota vuole continuare a sviluppare e
migliorare le sue capacità per raggiungere elevati
standard d’efficienza deve aggiornare le sue
conoscenze su vari aspetti della professione.
In questa sezione la formazione del pilota è
divisa in 6 diverse categorie:
§ Simulazione
§ Comunicazione efficace
§ Quadro giuridico
§ Supporti elettronici alla navigazione
§ Corso STCW
28 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
§ Corsi specialistici
1. Simulazione
Simulazione computerizzata (virtuale)
Modelli in scala
Tecniche di governo della nave
Tecniche di governo della nave
Tecniche Azipod
Tecniche avanzate di governo della nave
Gestione della nave nelle emergenze
Gestione della nave nelle emergenze
Tecniche di spiaggiamento
Corso Azipod
Simulazione per formazione radar
Corso d’aggiornamento per piloti professionisti
Simulazione per formazione ECDIS
Ricerca e soccorso
Gestione delle risorse del ponte di comando per piloti
Uso/limiti dei vari rimorchiatori
Tractor Tug (rimorchiatore trattore)
Formazione rimorchiatore di scorta
Operazioni di rimorchio d’emergenza
Corso d’aggiornamento per piloti professionisti
2. Comunicazione efficace
5. Corsi STCW
Gestione delle risorse del ponte di comando per
piloti
Tecniche di sopravvivenza personale (STCW 95
A-Vl/1-1)
Formazione di istruttori per piloti
Corso antincendio avanzato (STCW 95 A-Vl/3)
Workshop sulla risposta ai media
Corso sulla gestione dello stress
Sicurezza personale e responsabilità sociale
(STCW 95 A-Vl/1-4)
3. Quadro giuridico
Pronto soccorso (STCW 95 A-Vl/4-1)
Regolamenti avanzati sulle collisioni per piloti
Fatica, sonno e farmaci
Pericoli marittimi globali e sistemi di sicurezza
(STCW’95 – A-IV/2)
Corso di prevenzione dell’inquinamento
6. Corsi specializzati
Normativa di pilotaggio
Conoscenza delle navi cisterna (STCW 95 A-V/1)
4. Supporti elettronici di navigazione
Conoscenza del GNL
Sistemi d’identificazione automatici e formazione
ECDIS
Programma di formazione specialistica su
petroliere (STCW 95 A-V/1)
Navigazione elettronica per piloti e sistemi PPNS
di navigazione pilotata portabili
Programma di formazione specialistica su navi
cisterna di gas liquefatto (STCW 95 A-V/1)
NARAS –Livello gestione
Programma di formazione specialistica su navi
cisterna di prodotti chimici (STCW 95 A-V/1)
Uso del radar con visibilità ridotta
Formazione generica ECDIS Modulo 1.27
Gestione delle crisi e formazione sul
comportamento umano (STCW 95 A-V/2)
Ufficiale addetto alla sicurezza (STCW 95 A-Vl/5)
Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 29
2.3.1. Simulazione
2.3.1.1. Simulazioni computerizzate
Simulazione - Tecniche di governo della nave
(Virtuale)
Il corso utilizza il peculiare abbinamento sia di modelli
in scala che di simulatori del ponte di comando
per fornire ai piloti un continuo aggiornamento
professionale. Questi sono in grado di ampliare le
loro conoscenze e la loro esperienza, specialmente
in situazioni particolari incontrate nel loro ambito
operativo. Il corso massimizza le opportunità offerte
da questi due mezzi di formazione complementari.
Può essere personalizzato nei tempi e nei contenuti
per soddisfare requisiti particolari.
Tecniche di manovra AziPod & Kamewa
Il corso include una ricca formazione pratica al
simulatore nella modalità “transit” (timoni attivi),
in quella “indipendente” e in quella “joystick” dei
sistemi AziPod. Gli istruttori lavorano direttamente
con i rappresentanti o gli agenti della società
per sviluppare scenari realistici che riflettano
accuratamente i bisogni e i requisiti di formazione.
Contenuto del programma di formazione
§ Teoria e utilizzo dei Tug Tractor nel ruolo di
scorta.
§ Teoria, utilizzo e funzionamento delle unità di
propulsione AziPod.
§ Teoria, utilizzo e funzionamento delle unità di
governo Kamewa Joystick.
§ Gestione della nave nelle emergenze Tecniche di spiaggiamento
Corso che permette ai partecipanti di sviluppare
le loro capacità e la loro comprensione dei principi
e delle pratiche di governo della nave con accento
sulle procedure e le manovre d’emergenza che
includono guasto al timone, guasto ai motori e
guasto dell’elica prodiera di manovra. Il corso sarà
personalizzato sui singoli candidati e può anche
comprendere l’interazione e i principi del rimorchio
di scorta utilizzando se necessario rimorchiatori
radiocomandati.
Lo scopo è raggiunto attraverso un intenso
periodo di esercizi pratici su navi in scala e una serie
di lezioni teoriche.
Simulazione per formazione radar
Ai candidati si insegna a sviluppare le capacità
necessarie ad utilizzare un radar in sicurezza,
incluso l’ARPA, durante lo svolgimento dei compiti
di pilotaggio. Il corso mira a rendere familiari ai piloti
gli aspetti tecnici di un radar, la sua sintonizzazione
e l’ottimizzazione della ricezione di rilevazione di
target, caratteristiche generali di un radar moderno,
prove di verifica della rilevazione, navigazione in
condizioni di visibilità ridotta, pioggia e mare grosso,
evitare una collisione utilizzando sia il carteggio
manuale che gli strumenti ARPA e monitoraggio
della posizione utilizzando la portata e la capacità
del radar.
Simulazione per formazione ECDIS
]Il corso si rivolge a candidati per la certificazione
di ufficiali assegnati al controllo della navigazione
e ad esperti ufficiali nautici e altri soggetti con
responsabilità di navigazione come i piloti
marittimi. Il corso è destinato a coprire gli elementi
base dell’ECDIS in conformità alla normativa
internazionale e includerà lezioni in classe e
dimostrazioni con l’utilizzo della Visual Desktop
Simulation, lo schermo ECDIS e il monitoraggio
della posizione con apparecchiature radar. I
candidati dovranno dimostrare profitto nei compiti
ECDIS selezionati inclusa l’integrazione con l’ARPA
e l’osservazione dell’andamento del vascello.
30 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
Ricerca e soccorso
Il corso è personalizzato per far familiarizzare i
candidati all’uso di IAMSAR Vol. lll.
Il corso è diviso in 2 moduli, il modulo teorico
con preparazioni a bordo durante la partecipazione
a una ricerca, procedure alla ricezione di un SOS,
piano d’azione e messaggi da inviare, rotte di ricerca
differenti, ricerca coordinata con un velivolo o altri
vascelli, scia di una lancia d’emergenza, visibilità
di una lancia d’emergenza, cura dei superstiti,
interventi in caso di ammaraggio di un velivolo,
seguito da un secondo modulo basato su una
simulazione in tempo reale in cui i candidati devono
dimostrare la loro abilità nel gestire un segnale
di SOS e coordinare uno schema di ricerca alla
presenza di tutta la squadra del ponte di comando.
Gestione delle risorse del ponte di comando per
piloti
Il corso fornisce i principi e le pratiche per la
gestione delle risorse del ponte di comando. Gli
argomenti trattati includono una panoramica della
Consapevolezza della Situazione della Gestione
delle Risorse del Ponte di Comando, Comunicazioni
e Gestione del Rischio. Mentre il corso è
principalmente diretto alla BRM dal punto di vista
del pilota, i piloti devono interagire con i capitani
e gli ufficiali di guardia che lavorano secondo
le regole e le disposizioni stabilite da organismi
internazionali, amministrazioni nazionali e politiche
societarie. I piloti devono essere resi coscienti delle
esigenze incombenti sul personale del ponte di
comando attraverso l’esame dei requisiti BRM per
navi nel commercio internazionale, comprendendo
anche che le migliori pratiche locali possono essere
diverse da tali indicazioni generali dirette ai capitani
e agli ufficiali di guardia.
Gli obiettivi del corso sono i seguenti:
§ Organizzazione
§ Pianificazione dei transiti
§ Catena di errori
§ Liste di controllo
§ Scambio capitano/pilota
§ Elemento umano
§ Fatica
§ Requisiti normativi
§ Comunicazioni
§
§
§
§
§
Migliori pratiche in aree specifiche
Esame dei principi BRM
Esame di incidenti recenti
Nuove pratiche e tecnologie
Studi relativi al BRM
Uso/limiti dei vari rimorchiatori
Questo programma di formazione è concepito per
far prendere dimestichezza ai piloti con i vari tipi di
rimorchiatori, il loro design, il loro scopo e utilizzo
nel governo della nave.
§ Il corso include i seguenti argomenti:
§ Rimorchiatori di porto
§ Metodi d’assistenza
§ Centri di rotazione, punti di rimorchio e aspetti
della stabilità
§ Capacità e limiti dei rimorchiatori
§ Requisiti del tiro a bitta
§ Interazione e sicurezza del rimorchiatore
§ Sicurezza del rimorchiatore
§ Attrezzature di rimorchio
§ Sistemi di rilascio rapido
§ Simulazione
Tractor Tug (rimorchiatore trattore)
Il corso di tre giorni sui trattori fornisce conoscenze
e formazione pratica sulla teoria, il funzionamento e
l’applicazione di trattori Voith Schneider e Z-Drive
o trattori “Reverse”. Il corso copre un certo numero
di aspetti sia in classe che con il simulatore per
mostrare le capacità e i limiti dei trattori.
Il corso include i seguenti argomenti:
§ Comprensione di come i trattori potrebbero
cambiare le operazioni portuali gestendo navi
più grandi, riducendo le restrizioni ambientali
o il numero di rimorchiatori necessari a gestire
navi di determinate dimensioni
§ Fornitura delle conoscenze necessarie a
definire lo scopo delle manovre del porto per
selezionare il trattore più adatto a soddisfare
tale standard
§ Controlli del trattore e definizioni standard
§ Confronto tra le prestazioni del trattore e quelle
dei rimorchiatori convenzionali
§ Fasi del design e delle prestazioni del trattore
incluse le tre fasi significative nel design Voith
e le quattro dei design Z-Drive sviluppate negli
Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 31
§
§
§
§
ultimi dieci anni
Vantaggi delle manovre eseguite con un Tug
Tractor più veloce e quando eseguirle
Ciò che funziona e ciò che non funziona
nell’assistenza o nella scorta alle navi
Questioni relative alla resistenza di bitte e
passacavi
Esame delle tecniche di trattore più recenti
come la Tandem Tractors o “T2”.
Corso di formazione sui rimorchiatori di scorta
L’obiettivo primario di questo corso è migliorare
il lavoro di squadra e la comunicazione tra piloti,
capitani di vascello ed equipaggio dei rimorchiatori
impegnati in operazioni di scorta. Gli scenari del
corso usano al massimo la simulazione interattiva
multipla con navi proprie.
§ Gli argomenti trattati includono:
§ Regole e linee guida sulla scorta
§ Inventario e capacità di rimorchio inclusi i
verricelli
§ Resistenza di bitte e passacavi
§ Tecniche di scorta del rimorchiatore
§
§
§
§
§
Comunicazioni e terminologia
Scambio capitano/pilota
Procedure operative
Migliori pratiche
Prove pratiche di scorta
Rimorchio d’emergenza
Lo scopo del corso è permettere agli operatori
sul ponte di sviluppare le loro attuali capacità,
conoscenza e comprensione del comportamento
della nave e del governo di vascelli progettati
per servizi di risposta in operazioni di rimorchio
d’emergenza.
Lo scopo è raggiunto mediante un periodo
intensivo di esercitazioni su un simulatore a
grandezza naturale del ponte di comando integrato
da un programma di lezioni e istruzioni.
La teoria copre i principi base e le regole sul
rimorchio di vascelli e strutture, le operazioni di
rimorchio, le manovre di rimorchio dei vascelli e
i regolamenti nazionali/internazionali su questo
genere di operazioni.
Sono inclusi scenari operativi in mare aperto /
32 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
approccio alla costa / porto sicuro.
I corsi possono essere personalizzati secondo
le esigenze specifiche di una società, che può
utilizzare specifiche “navi proprie” e scenari /
procedure selezionati in aree particolari.
Obiettivi del corso:
Il corso permetterà ai partecipanti di:
§ Capire e gestire operazioni di rimorchio
d’emergenza in maniera sicura, secondo i
regolamenti nazionali e internazionali.
§ Sarà inoltre inclusa una parte pratica in
operazioni di rimorchio in varie condizioni /
scenari meteorologici.
Corso d’aggiornamento per piloti professionisti
Questo
corso
personalizzato
si
rivolge
principalmente a piloti esperti che desiderano
ulteriormente ampliare le proprie conoscenze
sulle tecniche di governo della nave o studiare e
sperimentare scenari differenti. Le opzioni possono
includere lavoro con vascelli a doppia elica con
motori per virata interna o esterna o l’utilizzazione di
rimorchiatori con configurazioni differenti.
2.3.1.2. Simulazione - Formazione su Modelli in
scala
Tecniche di governo della nave
Questo corso si rivolge a piloti, capitani e ufficiali
navali che non sono mai stati prima su modelli in
scala.
Include insegnamento e formazione sul governo
della nave.
Ciascun giorno della settimana è dedicato a un
soggetto particolare:
§ Studio delle virate in acque basse e in acque
profonde.
§ Studio del ruolo del centro di rotazione nelle
manovre della nave.
§ Ormeggio con o senza corrente.
§ Ormeggio a un SPM / FPSO con onde e
corrente.
§ Manovra con ancore (dragaggio e ormeggio).
§ Incontro e sorpasso in un canale.
Tecniche avanzate di governo della nave
Per coloro che sono già stati su modelli in scala,
questo corso include una formazione mirata ad
accrescere la loro abilità di anticipare le emergenze.
I partecipanti possono stilare il proprio
programma con gli istruttori al fine di esaminare più
dettagliatamente determinati aspetti delle operazioni
specifiche del proprio distretto di pilotaggio.
Governo della nave in emergenza
Il corso è condotto per parte del tempo sul lago
con rimorchiatori di scorta telecomandati (due
rimorchiatori Voith Schneider e un rimorchiatore
Z-peller, tutti intorno alle 60 t di trazione statica). Gli
argomenti del corso includono:
§ Deriva e manovra in mare lungo e/o corrente
§ Guasto al timone in un canale
§ Arresto d’emergenza in un canale con ancore
§ Attracco e disancoraggio in bacino con ancora
di dragaggio
§ Manovra a zigzag con rimorchiatore a poppa e
guasto al timone/motore
§ Navigazione in canali con guasto al timone/
motore, utilizzando il rimorchiatore di scorta
per restare nel canale
Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 33
Corso Azi Pod
Il corso è concentrato sull’uso dei pod e include
esercizi come:
§ Seguire un allineamento di prora e di poppa
§ Entrare di prora e di poppa in uno scalo
§ Passare attraverso un blocco con il propulsore
di prora e un pod guasto
§ Utilizzo delle ancore con un pod guasto
§ Arresto da collisione con e senza ancore
2.3.2. Comunicazione
Gestione delle risorse del ponte
di comando per piloti
(Vedi la sezione Simulazione)
Formazione di istruttori piloti
Questo seminario di un giorno fornisce ai piloti
anziani le conoscenze base e la comprensione del
loro ruolo quali istruttori a bordo di apprendisti piloti.
I partecipanti apprenderanno la teoria base
dell’insegnamento per adulti e come applicare
tecniche di istruzione a situazioni di formazione
a bordo. Le discussioni in classe sono seguite
da esercizi pratici al simulatore e sottolineano
l’importanza di una comunicazione efficace, della
motivazione, della risoluzione di conflitti e dello
sviluppo di chiari obiettivi d’apprendimento.
Workshop sulla risposta ai media
Questo workshop è disegnato per fornire ai partecipanti
le conoscenze, le capacità e le competenze base per
interagire con i media durante e dopo un evento critico, ed
è organizzato come uno workshop pratico. I partecipanti
dovranno partecipare a finte interviste registrate su nastro.
Obiettivi del corso:
§ Descrizione di un modello di comunicazione
§ Lista degli obiettivi delle comunicazioni
durante e dopo un evento critico
§ Descrizione di tecniche di comunicazione
efficaci per i media
§ Dimostrazione delle tecniche di comunicazione
efficaci per rispondere ai media
Questo workshop è disegnato per fornire una
conoscenza base e migliorare le capacità personali
necessarie a interagire efficacemente con vari media
e notiziari durante e dopo un evento critico.
Certificato di gestione dello stress
Questo utile corso informativo offre molte
conoscenze pratiche sullo stress; ciò che lo causa,
come superarlo e come evitarlo.
Lo stress è esaminato da un punto di vista
psicologico, sociale e occupazionale. Vengono
presentate strategie efficaci e si svolgono esercizi
che possono essere adattati per soddisfare una
vasta gamma di necessità.
Obiettivi del corso:
§ Definizione di stress, sue cause ed effetti
§ Spiegazione dei metodi di identificazione dei
fattori di stress
§ Identificazione delle modalità per gestire e
ridurre la pressione ed evitare l’esaurimento
psicofisico.
§ Fornitura della conoscenza sui moderni
approcci alla gestione dello stress
Contenuti del corso:
§ Introduzione allo stress
§ Stress decisionale ed esaurimento psicofisico
§ Riconoscere lo stress
§ Stress e personalità
§ Fasi della vita e fattori di stress personali
§ Fattori di stress in famiglia
§ Conflitti e gestione dei conflitti
§ Stress e posto di lavoro
§ Gestione del tempo
2.3.3. Quadro giuridico
Regole avanzate sulle collisioni per piloti
Questo corso è focalizzato su aree dove
l’applicazione delle Regole può generare
fraintendimenti o confusione. Aiuta piloti e capitani
a riconoscere situazioni al limite e determinare il
miglior tipo d’intervento da un punto di vista legale
e della sicurezza.
Questo corso di formazione beneficia della
simulazione di una missione completa. I partecipanti
utilizzeranno il simulatore per ricreare quattro
differenti scenari basati su sinistri passati. Al termine
di ciascun scenario, ci sarà un resoconto e una
sessione di discussione. Anche se verranno spiegate
le implicazioni legali dei vari tipi d’intervento, questo
non è un corso di legge marittima. È un corso
pratico con informazioni utili per chiunque diriga il
34 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
movimento di vascelli (Piloti, capitani, e operatori
del traffico marittimo).
Fatica, sonno e farmaci
Questo seminario aiuterà i partecipanti a capire come
farmaci e schemi / disturbi del sonno diminuiscono
la consapevolezza della situazione. Saranno
discusse informazioni base sul sonno e la fatica. I
partecipanti esamineranno gli effetti di medicinali
da banco e da ricetta sull’efficienza del pilotaggio
e sulla fatica. Si discuterà inoltre sull’uso positivo e
negativo di caffeina e bevande energetiche.
Obiettivi del corso:
§ Come utilizzare farmaci “generici” e prodotti
fitoterapici.
§ Comprensione dei ritmi circadiani e rapporto
con i turni di lavoro.
§ Lista dei cinque stadi normali del sonno.
§ Comprendere il concetto di debito di sonno.
§ Lista di almeno tre tipi di disturbi del sonno e
loro possibili effetti sulla sicurezza.
§ Comprensione della necessità di comunicare
efficacemente con medico e/o farmacista.
§ Discussione con il medico o farmacista sui
possibili effetti dei farmaci sulla capacità di
pilotare un vascello.
§ Utilizzo delle informazioni standard al paziente,
dei foglietti illustrativi o altro materiale di
riferimento. Discussione con il medico o
farmacista sui possibili effetti di farmaci su
ricetta (diversi dalle Sostanze Controllate) e
generici, o prodotti fitoterapici sulla capacità di
pilotare un vascello.
§ Comprensione di almeno tre effetti potenziali
di farmaci e prodotti fitoterapici su sonno e
riflessi.
§ Sviluppo di almeno quattro contromisure
personali alla fatica.
§ Valutazione sull’utilizzo di caffeina / bevande
energetiche come strumento per migliorare i
riflessi.
Corso sulla prevenzione dell’inquinamento
Corso che include vari attori tra i quali le Autorità
Portuali, gli appaltatori per la bonifica di sostanze
inquinanti, i rimorchiatori, i piloti e le guardie costiere.
Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 35
Gli argomenti del corso includono:
Introduzione.
Centro di Risposta Costiero.
Problemi di risposta a fuoriuscite di petrolio.
Metodi di risposta – Barriera galleggiante di
contenimento.
§ Metodi di risposta – Recupero costiero.
§ Metodi di risposta – Pulizia della costa.
§ Salute e Sicurezza.
§ Gestione dei rifiuti delle fuoriuscite in mare.
§ Abbreviazioni e link della rete utili.
§ Esempio di orario.
§
§
§
§
Regole di pilotaggio
Questo corso di formazione va personalizzato
secondo i singoli paesi. È principalmente focalizzato
sulle regole di pilotaggio che possono includere i
seguenti aspetti:
§ Funzioni del pilota.
§ Licenza di pilota.
§ Sospensione e revoca della licenza di pilota.
§ Classi dei piloti.
§ Reclutamento di piloti.
§ Responsabilità dei piloti.
§ Doveri del fornitore del servizio.
§ Doveri del Capo Pilota.
§ Codice di Condotta e comitato-penalità
disciplinari.
§ Rapporti sugli incidenti.
§ Pilotaggio dalla riva e certificato d’esenzione
da pilota.
Lo scopo di questo corso di formazione è di far
familiarizzare i piloti marittimi con la loro legislazione
locale sui porti ed evidenziare le implicazioni legali
che possono sorgere all’indomani di un incidente.
2.3.4. Supporti di navigazione elettronici
Sistemi automatici d’identificazione &
formazione ECDIS
Lo scopo di questo corso di formazione è fornire
ai partecipanti le conoscenze, la comprensione
e le competenze di base su come l’Electronic
Chart Display (visualizzazione elettronica delle
carte), Sistemi Informativi (ECDIS) e Sistemi di
Identificazione Automatica (AIS) si relazionano
all’utilizzo da parte dei piloti marittimi.
Il programma è stato organizzato utilizzando
le linee guida fornite nel Modello di Corso 7.03
dell’Organizzazione
Marittima
Internazionale
(IMO) per l’ECDIS. La parte AIS del corso è stata
sviluppata utilizzando dati tecnici forniti da governi
e produttori. Vengono fornite anche applicazioni
pratiche (formazione “hands-on”).
Obiettivi del corso:
§ Lista delle limitazioni dell’ECDIS.
§ Descrizione degli aspetti legali e delle
responsabilità nell’utilizzo dell’ECDIS.
§ Dimostrazione delle funzioni base dell’ECDIS.
§ Determinazione di allarmi critici e non critici
sull’ECDIS.
§ Spiegazione di potenziali errori
d’interpretazione delle informazioni sul display
AIS e come evitarli.
§ Riassunto del funzionamento dell’AIS.
§ Rilevazione di informazioni AIS non corrette se
confrontate con le informazioni ARPA.
§ Gestione del display delle informazioni AIS su
un ECDIS.
Il programma del corso completo copre
l’Electronic Chart Display e i Sistemi d’Informazione,
i Sistemi di Carteggio Elettronico incluso l’uso di
Unità Pilota Portatili, i Sistemi d’Identificazione
Automatica (AIS), tipi di AIS, informazioni fornite
dall’AIS, e l’applicazione dell’AIS al COLREGS
nell’evitare collisioni e nel pilotaggio.
36 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
E-Navigation per piloti e sistemi portatili di
pilotaggio della navigazione PPNS
Questo corso intende offrire a piloti e ufficiali superiori
l’opportunità di una conoscenza più approfondita
sui recenti progressi dei sistemi elettronici di
navigazione, con particolare riferimento a come le
tecnologie vengono “integrate” a bordo dei moderni
vascelli e alle relative conseguenze.
Il seminario può essere accoppiato al seminario
AIS di un giorno e/o servire come parte teorica di un
corso PPNS personalizzato.
Obiettivi del corso:
§ Comprensione delle limitazioni e delle
avvertenze del sistema.
§ Inizializzazione e aggiornamento dei dati di
vascello e di viaggio.
§ Riconoscimento dei vari allarmi.
§ Visualizzazione di informazioni target su un
MKD/ECS/ECDIS.
§ Utilizzazione delle informazioni target per
mantenere una rotta sicura.
§ Visualizzazione dei messaggi ricevuti.
§ Controllo dello stato operativo delle
apparecchiature.
§ Familiarizzazione con le apparecchiature del
proprio vascello prima di salpare.
NARAS –Livello gestionale
Lo scopo della formazione a questo livello è offrire
all’operatore le conoscenze e le capacità base
necessarie a mantenere una sorveglianza sicura
della navigazione e usare radar, ARPA e altri supporti
elettronici per garantire una navigazione sicura.
A completamento e nel contesto dei principi da
osservare nello svolgere il servizio di guardia alla
navigazione, l’apprendista deve essere in grado di:
§ Capire e utilizzare le informazioni fornite dai
sistemi elettronici di navigazione, inclusi radar
e ARPA.
§ Determinare la posizione della nave e
mantenere la navigazione sicura.
§ Comprendere l’importanza delle procedure
per un lavoro di squadra efficace sul ponte di
comando e applicare i principi da osservare nel
mantenere la sorveglianza per una navigazione
sicura.
Gli obiettivi di questo corso di formazione sono:
§ Prendere decisioni corrette (e ragionevoli) in
conformità con i Regolamenti Internazionali per
la Prevenzione di Collisioni in Mare.
§ Comprendere i pericoli insiti nel permettere
a una situazione di svilupparsi a causa di
mancata preventiva attuazione di contromisure
efficaci.
§ Motivare le azioni implementate e imparare
dalle proprie azioni e da quelle di altri.
§ Utilizzare i dati di navigazione per evitare
collisioni in modo coordinato e interconnesso
per una navigazione sicura del vascello.
§ Ottenere e applicare correttamente i dati forniti
dagli strumenti di navigazione disponibili.
§ Prendersi efficacemente carico della “propria
nave”.
Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 37
§ Reagire con efficacia in situazioni d’emergenza.
§ Comprendere quei fattori ambientali e operativi
che potrebbero limitare la manovrabilità della
“propria nave” o di altre navi.
§ Applicare i principi per un lavoro di squadra
efficace sul ponte di comando.
mediante l’ARPA.
§ Navigazione radar.
§ Evitare le collisioni.
Utilizzo del radar in condizioni di visibilità
limitata
Un corso esaustivo per rinfrescare la comprensione
dei piloti sull’utilizzo sicuro di un radar in condizioni
di visibilità limitata allo scopo di consentire un
utilizzo competente del radar come supporto alla
navigazione e per evitare collisioni.
Gli argomenti trattati in questo programma
includono:
§ Principi del radar, sintonizzazione per la
massima rilevazione dei target.
§ Controlli.
§ Differenti display.
§ Topografia dei target, manuale e automatica,
2.3.5. Corsi STCW
Tecniche di sopravvivenza personale (STCW 95
A-Vl/1-1)
Questo corso di un giorno è pensato per essere
parte della formazione base obbligatoria sulla
sicurezza per marinai.
Affronta le azioni da intraprendere dai singoli
per proteggere se stessi in situazioni d’emergenza e
include una formazione pratica nell’uso di giubbotti
di salvataggio e gommoni gonfiabili.
Gli esercizi si svolgono sotto l’attenta
supervisione di personale qualificato e possono
essere intrapresi anche da chi non sa nuotare.
Modulo di formazione generale ECDIS 1.27
(Vedere la sezione Simulazione)
38 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
Corso antincendio avanzato (STCW 95 A-Vl/3)
Il corso fa parte dei requisiti formativi degli
ufficiali di coperta e di macchina che desiderano
acquisire il Certificato di Competenza. Soddisfa
inoltre le necessità di altri marinai assegnati a
guidare operazioni antincendio.
Le lezioni teoriche sono seguite da esercitazioni
pratiche sul luogo dell’incendio e nella squadra
antincendio.
Il programma affronta le procedure antincendio
sia in mare che in porto con particolare riferimento
all’organizzazione, alle tattiche e a un efficace
comando delle operazioni, incluso il collegamento
con i pompieri a riva. Copre inoltre argomenti
quali il controllo della ventilazione, i rischi causati
da sostanze pericolose e gli effetti dell’acqua
antincendio sulla stabilità della nave.
Include inoltre una varietà di esercitazioni
pratiche che includono combattere incendi di vario
tipo e intensità in cui i partecipanti sono valutati per
la loro abilità nel guidare le operazioni antincendio.
Sicurezza personale e responsabilità sociale
(STCW 95 A-Vl/1-4)
Il corso fa parte della formazione base obbligatoria
sulla sicurezza per tutti i marinai assegnati a compiti
di sicurezza o prevenzione dell’inquinamento.
I suoi obiettivi sono fornire una formazione base
d’introduzione alle procedure di sicurezza e alla
prevenzione di incidenti e far prendere dimestichezza
al personale con le condizioni d’impiego e l’ambiente
di lavoro a bordo dei vascelli.
Pronto soccorso (STCW 95 A-Vl/4-1)
Questo corso è per marinai assegnati a compiti di
pronto soccorso a bordo della nave e a coloro che
necessitano di certificati di competenza. Il livello
di conoscenza acquisito è sufficiente a consentire
al marinaio di agire immediatamente in caso di
malattie o infortuni.
Pericoli marittimi globali e sistemi di sicurezza
(STCW’95 – A-IV/2)
Il corso copre tre aree principali:
§ Regolamenti e procedure.
§ Dimostrazione e manutenzione delle
attrezzature.
§ ‘Sicurezza della vita umana in mare’ ed
esercitazioni pratiche.
Il certificato abilita chi lo possiede a utilizzare
radiotelefonia marina, radio telex o stazione terrestre
mobile satellitare adeguatamente brevettate.
Il corso consente al candidato di acquisire una
conoscenza pratica dettagliata delle apparecchiature
di una stazione marittima, del Digital Selective
Calling (DSC), dei principi di Narrow Band Direct
Printing, di Telex su Sistemi Radio e verso sistemi
INMARSAT.
Il programma include inoltre procedure e
pratiche operative e lo scambio soddisfacente
di comunicazioni relative alla sicurezza della vita
umana in mare.
2.3.6 Formazione specialistica
Corso di formazione sulle navi cisterna (STCW
95 A-V/1)
Il corso si basa sul programma fornito nei paragrafi
da 2 a 7, Sezioni A-V/1 del Codice STCW. Al termine
del corso lo studente avrà le conoscenze tecniche
per lavorare su una nave cisterna ed essere
assegnato a compiti e responsabilità specifiche
relative al carico o alle sue attrezzature.
Gli argomenti trattati includono:
§ Caratteristiche dei carichi.
§ Infiammabilità e volatilità.
§ Tossicità base.
§ Fonti d’accensione.
§ Reattività.
§ Design della nave cisterna.
§ Ingresso in spazi pericolosi.
§ Strumentazione.
§ Controllo dell’inquinamento e legislazione.
§ Ciclo del carico.
Conoscenza del GNL
Questo corso si rivolge a personale di base a terra
o a chiunque sia coinvolto nel GNL stesso, nei
vascelli e nelle operazioni senza dettagli specifici
delle stesse. Il corso può essere svolto nella sede
del cliente e personalizzato secondo le necessità
delle singole società (previo accordo).
Gli argomenti del corso includono:
§ Background sul GNL.
Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 39
§
§
§
§
§
§
§
Caratteristiche del GNL.
Pericoli con I GNL.
Panoramica di una nave cisterna di GNL.
Sistemi di sicurezza della nave.
Regole per le navi di trasporto gas.
Operazioni di carico del GNL.
Emergenze GNL.
Programma di formazione specialistica su
petroliere (STCW 95 A-V/1)
Questo corso di quattro giorni e mezzo offre una
formazione specialistica su argomenti relativi ai
compiti degli ufficiali superiori e di qualsiasi persona
con responsabilità immediate relative al carico,
scarico, cura in transito o movimentazione di grossi
carichi di petrolio.
Il personale assegnato alla gestione del terminal
e della nave accrescerà la propria esperienza e
acquisirà una conoscenza dettagliata degli aspetti
sulla sicurezza relativi alla movimentazione e al
trasporto di carichi di petrolio.
Programma di formazione specialistica su navi
cisterna di gas liquefatto (STCW 95 A-V/1)
Il corso offre una formazione specialistica su
argomenti relativi ai compiti degli ufficiali superiori
e di qualsiasi persona con responsabilità immediate
relative al carico, scarico, cura in transito o
movimentazione di grossi carichi di gas liquefatto.
Il personale assegnato alla gestione del terminal
e della nave accrescerà la propria esperienza e
acquisirà una conoscenza dettagliata degli aspetti
sulla sicurezza relativi alla movimentazione e al
trasporto di carichi di gas liquefatto.
Programma di formazione specialistica su navi
cisterna di prodotti chimici (STCW 95 A-V/1)
Il corso offre una formazione specialistica su
argomenti relativi ai compiti degli ufficiali superiori
e di qualsiasi persona con responsabilità immediate
relative al carico, scarico, cura in transito o
movimentazione di grossi carichi di prodotti chimici.
Il personale assegnato alla gestione del terminal
e della nave accrescerà la propria esperienza e
acquisirà una conoscenza dettagliata degli aspetti
sulla sicurezza relativi alla movimentazione e al
trasporto di carichi di prodotti chimici.
Gestione delle crisi e formazione sul
comportamento umano (STCW 95 A-V/2)
Questo corso è rivolto a capitani, primi ufficiali,
direttori di macchina, direttori di macchina in
seconda e a qualsiasi altro soggetto responsabile
della sicurezza dei passeggeri in caso d’emergenza
Il corso copre piani e procedure d’emergenza,
identificazione dello stress, metodi di comunicazione
e controllo in situazioni che coinvolgono passeggeri
e membri dell’equipaggio.
Ufficiale addetto alla sicurezza (STCW 95 A-Vl/5)
Il corso copre aspetti della sicurezza sia a bordo
della nave che nell’interfaccia tra la nave, la società
operante e le strutture portuali.
Il corso inizia con un’introduzione sul
background del Codice ISPS e della relativa
legislazione. Durante il primo giorno il corso tratterà
dell’organizzazione della sicurezza societaria, i ruoli
del CSO e del SSO, requisiti e amministrazione della
sicurezza. Dopo una spiegazione delle esercitazioni
e delle simulazioni di sicurezza e delle tecniche di
gestione della folla, il corso considera la protezione
della sicurezza e la preparazione alle emergenze.
Nel secondo giorno, il corso si concentra sulla
valutazione della sicurezza della nave, sui suoi
piani di sicurezza, sui metodi di conduzione delle
ispezioni e sulle misure di sicurezza della nave e
delle strutture portuali. Il pomeriggio è dedicato ai
metodi di ricerca fisica e al come gestire informazioni
e comunicazioni sensibili relative alla sicurezza.
La terza mattinata si completa con descrizioni
dei modelli comportamentali di persone che
possono rappresentare una minaccia alla sicurezza,
il riconoscimento e il rilevamento di armi e il collaudo
e la calibrazione dei sistemi e delle apparecchiature
di sicurezza. Il corso termina nel pomeriggio con un
esame scritto finale.
40 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
PartE 3
Qualifica basata sugli standard
occupazionali dei piloti marittimi
Creazione di standard
occupazionali quale base per la
qualifica
Il primo passo nello sviluppo della qualifica nella
prevenzione dei rischi e nella protezione ambientale
è stato lo sviluppo di standard occupazionali in linea
con il sistema adottato dalla Commissione Nazionale
Maltese per l’Istruzione Superiore, un sistema già
utilizzato in vari stati membri dell’UE, direttamente
collegato al Quadro Europeo di Qualifica.
Prima di sviluppare gli specifici standard
occupazionali per la qualifica, è stato creato
uno standard occupazionale relativo ai compiti
dei piloti marittimi, al fine di consentire al team
di progetto di individuare le mancanze nelle
conoscenze necessarie al lavoro di pilota marittimo,
e in particolare nella prevenzione dei rischi e nella
protezione ambientale in porti e aree di transito.
Definizione e utilizzo degli
standard occupazionali per la
qualifica
Gli standard basati sul lavoro hanno risvegliato
l’interesse dei paesi desiderosi di migliorare le
loro prestazioni economiche. Il possesso di tali
standard consente ai paesi di costruire una fornitura
VET da una piattaforma sicura e concordata di
comprensione condivisa sulle prestazioni in ruoli di
lavoro chiave in vari settori importanti. Gli standard
occupazionali sono utilizzati per supportare la
fornitura VET e aiutano ad assicurare l’importanza
professionale e occupazionale delle qualifiche e
fornire un livello di coerenza ai quadri di qualifica
nazionali aiutando a ridurre la duplicazione e
proliferazione delle qualifiche.
Le stime hanno stabilito il numero di standard
pubblicati a livello globale a oltre mezzo milione
e questi sono solo quelli prodotti da oltre 1.000
organizzazioni riconosciute nello sviluppo degli
standard a livello mondiale.22
Paesi distanti come gli USA, l’Australia e la
Nuova Zelanda hanno investito importanti somme
di denaro e capitale intellettuale nello sviluppo
di tali standard. Anche nelI’Unione Europea un
certo numero di stati membri ha dedicato sforzi
significativi a tale scopo, consentendo ad alcuni
paesi di creare quadri di standard ampi e dettagliati.
Gli standard occupazionali sono dichiarazioni
che specificano lo standard delle prestazioni che
un individuo deve raggiungere nello svolgimento
di una funzione sul posto di lavoro. Lo standard
è visto come un punto di riferimento per coloro
che svolgono la medesima funzione lavorativa
in qualsiasi posto di lavoro perché rappresenta il
modo più consono di svolgere tale compito ed è
supportato dalla conoscenza e dalla comprensione
necessarie per soddisfare lo standard
in modo costante.
22 Australia History of Standards (Storia degli Standard
–
N.d.T.)
[Online]
http://www.standards.org.au/
DevelopingStandards/HistoryofStandards.aspx [Accessed:
26 June 2011]
Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 41
Spesso gli standard occupazionali uniscono
prospettive procedurali e di risultato, descrivendo
cosa va fatto e cosa deve essere ottenuto. Essi
godono di credibilità perché rappresentano una
comprensione condivisa da datori di lavoro,
associazioni commerciali e professionali e altri
importanti attori di ciò che costituisce la buona
pratica. Il loro valore consiste nel fatto che essi
rappresentano una comprensione condivisa e sono
regolarmente rivisti e aggiornati per assicurare la
loro importanza per l’industria. I settori d’impiego
e l’industria si evolvono e i loro bisogni cambiano.
Così devono evolversi anche gli standard che
supportano tali settori.
Quando compilati come serie appropriate
di standard occupazionali, essi definiscono ciò
che significa essere competenti in una specifica
funzione lavorativa. La competenza è acquisire
capacità e conoscenza e applicarle per mostrare la
comprensione e l’abilità necessarie a svolgere una
funzione lavorativa.
Uno standard occupazionale deve incorporare
le qualità di portata e trasferibilità. È una descrizione
di lavoro specificata in modo generico a garantire
una vasta applicabilità a tutte le organizzazioni e a
tutti i contesti in cui tale funzione è svolta.
Tutte le professioni devono avere dichiarazioni
pubbliche riguardanti le competenze dei loro membri
qualificati e cosa il pubblico può ragionevolmente
aspettarsi da loro.23
Una volta stabiliti e concordati, gli standard
possono essere utilizzati per una varietà di
scopi differenti, particolarmente nell’istruzione
e formazione future, nella gestione delle risorse
umane e nello sviluppo del personale. Ad esempio
gli standard possono essere usati come segue:
§ Come punto di riferimento con cui le società
(incluse associazioni, società e cooperative
di piloti marittimi) possono confrontare le loro
pratiche e procedure interne;
§ Per sviluppare o affinare sistemi di valutazione
delle prestazioni;
§ Per comunicare autovalutazioni;
§ Per stabilire criteri di categorizzazione e
23
Eraut, M. (1994) Developing Professional Knowledge and
Competence p 211 (Sviluppo della conoscenza e della
competenza professionale – N.d.T.)
promozione del personale;
§ Come strumento di sviluppo organizzativo;
§ Come supporto nella pianificazione della forza
lavoro;
§ Per facilitare insegnamento e pratica sul posto
di lavoro;
§ Per offrire un continuo sviluppo professionale,
e
§ Per sviluppare qualifiche e programmi di
formazione.
Coloro che sono responsabili dello sviluppo
delle qualifiche e dei programmi di formazione, in
particolare nell’istruzione e formazione professionale
(VET),
possono
assicurarsi
dell’importanza
professionale delle loro qualifiche e della loro
formazione riferendosi agli standard occupazionali
nel disegnarle. Ciò aiuta a garantire che le qualifiche
e la formazione VET rimangano professionalmente
importanti e che alla fine gli studenti sviluppino le
capacità, le conoscenze e la comprensione richieste
dai datori di lavoro. A sua volta ciò aiuterà gli
studenti a progredire nel loro impiego e contribuire
attivamente ed efficacemente al successo della loro
organizzazione.
Standard occupazionali per competenze
comuni come base
Gli standard occupazionali, incluse le competenze
comuni (quelle solitamente necessarie a svolgere il
lavoro di pilota marittimo) e quelle specifiche (quelle
particolarmente importanti per i piloti marittimi
riguardanti la prevenzione dei rischi e la protezione
42 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
ambientale), sono stati elaborati mediante
discussioni di gruppo e ampie consultazioni tra i
partner del progetto. Lo scopo di tale esercizio era
individuare le conoscenze, capacità e competenze
dei piloti marittimi incluse le specifiche conoscenze,
capacità e competenze relative alla prevenzione
dei rischi e alla protezione ambientale. Il quadro è
stato elaborato dagli stessi utenti finali e aperto a
pubblica consultazione, ciò che fa di CERTIPILOT
un buon esempio pratico di approccio dal basso per
lo sviluppo di qualifiche innovative.
Il primo passo è stato identificare ed elaborare gli
standard occupazionali per le competenze comuni
quale base per standard occupazionali specialistici
relativi alla prevenzione dei rischi e alla protezione
ambientale.
Esempio di uno standard occupazionale
proposto per le competenze comuni:
Competenze comuni
MPMSEPCC 501
Capacità di stabilire un buon rapporto e comunicare in modo chiaro con il Capitano della nave, la squadra del
ponte di comando, i Servizi Tecnici Nautici, le Autorità, e il Controllo Portuale.
Panoramica:
Questa competenza consiste nello stabilire un buon rapporto e comunicare in modo chiaro con il Capitano della nave, la squadra
del ponte di comando, i Servizi Tecnici Nautici, le Autorità, e il Controllo Portuale. Riguarda la comunicazione non verbale e la buona
comunicazione verbale utilizzando un linguaggio comune e l’inglese.
Criteri d’efficienza
• Buona comunicazione verbale e non verbale con il Capitano della nave.
• Buona comunicazione verbale e non verbale con la squadra del ponte di comando.
• Buona comunicazione verbale e non verbale con i Servizi Tecnici Nautici e le Autorità.
• Buona comunicazione con il Servizio di Controllo del Porto.
Conoscenze richieste
Capacità richieste
Conoscenze:
• Invio di comunicazioni al Capitano della nave.
• Invio di comunicazioni alla squadra del ponte di comando.
• Invio di comunicazioni ai Servizi Tecnici Nautici e alle Autorità.
• IMO SMCP (Organizzazione Marittima Internazionale – Frasi
Standard di Comunicazione Marittima).
• Come comunicare con il Servizio di Controllo del Porto.
Capacità di:
• Comunicare verbalmente in inglese.
• Comunicare verbalmente in un linguaggio comune.
• Comunicare non verbalmente.
• Usare IMO SMCP (Organizzazione Marittima Internazionale
– Frasi Standard di Comunicazione Marittima).
• Comunicare con i Servizi Tecnici Nautici e il Servizio di
Controllo del Porto.
L’importanza di utilizzare standard
occupazionali per la prevenzione dei rischi e la
protezione ambientale
Nel caso dei piloti marittimi, lo sviluppo degli
standard occupazionali, e più specificamente
di quelli relativi alla prevenzione dei rischi e alla
protezione ambientale, possono essere utilizzati
per i motivi sopraelencati e oltre, dato che
possono anche essere usati come strumento per
contribuire all’aggiornamento delle procedure e
della legislazione relative a tali aspetti mediante
commenti registrati sull’importanza degli standard.
I piloti marittimi sono esposti alle sfide crescenti
della loro professione, che è principalmente
influenzata dal crescente traffico marittimo e dallo
sviluppo tecnologico delle navi. Tali sfide possono
essere affrontate in maniera positiva se quei
professionisti che si occupano della manovra delle
navi sono adeguatamente formati e aggiornati su
come comportarsi in circostanze specifiche.
I vantaggi di CERTIPILOT includono:
§ Il fatto che i fondi UE siano accessibili per
la formazione intrapresa dai piloti marittimi
Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 43
§
§
§
§
§
poiché le Autorità Nazionali per l’Istruzione
sarebbero in grado di valutare la formazione in
base all’ECVET e all’EQF
Il fatto che può essere utilizzato come
strumento decisionale per capire le necessità
di formazione di un professionista o gruppo di
professionisti specifico a fronte di un punto di
riferimento stabilito.
Il fatto che può essere utilizzato dalle Autorità
Nazionali e dalle Associazioni di Pilotaggio
per elaborare percorsi per il continuo
aggiornamento professionale dei piloti
marittimi.
Il fatto che tiene conto della formazione
informale e non formale come parte del
portafoglio di competenze dei piloti marittimi.
Il fatto che tiene conto dell’uso di simulazioni
per migliorare le capacità dei piloti.
Il fatto che facilita il riconoscimento da parte
delle Autorità Nazionali per l’Istruzione della
formazione intrapresa dai piloti marittimi in un
altro Paese.
Formulazione delle competenze chiave
§ Come descritto sopra, prima di elaborare la
qualifica il team di progetto ha innanzitutto
stabilito lo standard occupazionale per
la prevenzione dei rischi e la protezione
ambientale.
§ Il primo passo verso lo sviluppo dello standard
è stata l’individuazione delle competenze
chiave, le quali stabiliscono che un pilota
marittimo deve:
§ Essere in grado di consigliare il Capitano sulla
manovra e il governo della nave in situazioni
d’emergenza nel proprio porto di destinazione.
§ Essere in grado di consigliare il Capitano
della nave al fine di evitare o minimizzare
l’inquinamento in situazioni d’emergenza nel
proprio porto di destinazione.
§ Essere in grado di partecipare alle operazioni di
soccorso in situazioni d’emergenza nel proprio
porto di destinazione.
Gli Standard Occupazionali proposti per piloti
marittimi nei campi della Sicurezza Marittima e
della Protezione ambientale Cap
Competenze tecniche
MPMSEPTC 501
Essere
in
grado
di
consigliare il Capitano sulla manovra e il governo
della nave in situazioni d’emergenza nel proprio
porto di destinazione.
MPMSEPTC 502
Essere
in
grado
di
consigliare il Capitano della nave al fine di
evitare o minimizzare l’inquinamento in situazioni
d’emergenza nel proprio porto di destinazione.
MPMSEPTC 503 Essere
in
grado
di
partecipare alle operazioni di soccorso in situazioni
d’emergenza nel proprio porto di destinazione.
44 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
Competenza Tecnica
MPMSEPTC 501
Essere in grado di consigliare il Capitano sulla manovra e il governo della nave in situazioni d’emergenza
Panoramica:
Questa competenza riguarda la capacità dei piloti di consigliare il Capitano sulla manovra e il governo della nave in situazioni
d’emergenza.
Per emergenza si intende incidenti dovuti a fattori interni o esterni che possono causare infortuni o perdita di vite umane,
inquinamento e/o danni alla proprietà.
Criteri delle prestazioni:
1. Mantenere una buona comunicazione con il Capitano, le Autorità e tutte le parti coinvolte nella gestione di un’emergenza.
2. Utilizzare e trasmettere le informazioni visualizzate sugli strumenti del ponte di comando o fornite dall’equipaggio.
3. Coordinarsi con il Capitano e le Autorità sulle azioni più appropriate da intraprendere in una data emergenza.
4. Supportare il Capitano in differenti tipi di emergenze.
5. Prendere in considerazione gli effetti delle condizioni atmosferiche su una data emergenza.
Conoscenze richieste
Capacità richieste
Conoscere:
1. Come informare le Autorità competenti e richiedere
l’assistenza necessaria.
2. Ciò che va comunicato alle parti coinvolte nella gestione
dell’emergenza (Capitano, squadra del ponte di comando,
Autorità, ecc.).
3. Come predire gli effetti di una data emergenza.
4. Come interpretare le informazioni visualizzate sugli strumenti
del ponte di comando o fornite dall’equipaggio.
5. Come si gestiscono diversi tipi di emergenze.
6. Come le condizioni atmosferiche possono influenzare una
data emergenza.
Essere in grado di:
1. Mantenere una buona comunicazione con il Capitano, le Autorità
e tutte le parti coinvolte nella gestione di un’emergenza.
2. Utilizzare e trasmettere le informazioni visualizzate sugli
strumenti del ponte di comando o fornite dall’equipaggio.
3. Coordinarsi con il Capitano e le Autorità sulle azioni più
appropriate da intraprendere in una data emergenza.
4. Supportare il Capitano in differenti tipi di emergenze.
5. Interpretare gli effetti delle condizioni atmosferiche alla luce
dell’emergenza.
MPMSEPTC 502
Utilizzo di conoscenze e capacità per evitare o minimizzare l’inquinamento
Panoramica:
Questa competenza riguarda l’evitare, il prevenire e il minimizzare l’inquinamento.
Criteri delle prestazioni:
Conoscenza e applicazione dei piani d’emergenza locali per prevenire o contenere l’inquinamento.
Conoscenze richieste
Capacità richieste
Conoscere:
Essere in grado di:
1. I piani locali d’emergenza anti-inquinamento.
1. Applicare i piani locali d’emergenza per prevenire o contenere
2. Le caratteristiche dei carichi pericolosi.
l’inquinamento.
3. L’effetto della fuoriuscita di un carico pericoloso 2. Riconoscere e prevenire situazioni che possono condurre a
nell’ambiente.
possibile inquinamento.
4. L’effetto della fuoriuscita dei serbatoi di carburante/petrolio
nell’ambiente.
5. Come la fuoriuscita di altre sostanze pericolose trasportate
a bordo influenzi l’ambiente.
MPMSEPTC 503
Partecipazione in operazioni di soccorso
Panoramica:
Questa competenza riguarda l’assistenza alle Autorità in operazioni di soccorso.
Criteri delle prestazioni:
1. Partecipare alla SAR (Search And Rescue) secondo le linee guida internazionali, nazionali e locali e le procedure standard.
Conoscenze richieste
Capacità richieste
Conoscere:
1. Le procedure SAR (Search And Rescue) internazionali,
nazionali e locali.
2. Piani di risposta all’emergenza.
3. Tecniche di sopravvivenza individuale.
Essere in grado di:
1. Applicare le procedure internazionali, nazionali e locali alla SAR
(Search and Rescue).
2. Utilizzare procedure per il recupero delle persone soccorse.
3. Riconoscere e prevenire situazioni rischiose/pericolose.
Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 45
Formulazione di una panoramica per ciascuna
area di competenza
Una volta individuate le competenze dei piloti
marittimi sulla prevenzione dei rischi e la protezione
ambientale, è stata elaborata una panoramica per
definire in breve la competenza in questione. La
panoramica per la prima area di competenza ‘Essere
in grado di consigliare il Capitano sulla manovra
e il governo della nave in situazioni d’emergenza
nel proprio porto di destinazione’ è stata formulata
come segue:
Questa competenza riguarda la capacità dei
piloti di consigliare il Capitano sulla manovra e il
governo della nave in situazioni d’emergenza. Per
emergenza si intende incidenti dovuti a fattori interni
o esterni che possono causare infortuni o perdita di
vite umane, inquinamento e/o danni alla proprietà.
stabiliti i criteri per ciascuna competenza.
Ad esempio, i criteri delle prestazioni per la prima
area di competenza (Essere in grado di consigliare
il Capitano sulla manovra e il governo della nave
in situazioni d’emergenza nel proprio porto di
destinazione) sono stati definiti come segue:
§ Mantenere una buona comunicazione con il
Capitano, le Autorità e tutte le parti coinvolte
nella gestione di un’emergenza.
§ Utilizzare e trasmettere le informazioni
visualizzate sugli strumenti del ponte di
comando o fornite dall’equipaggio.
§ Coordinarsi con il Capitano e le Autorità sulle
azioni più appropriate da intraprendere in una
data emergenza.
§ Supportare il Capitano in differenti tipi di
emergenze.
Formulazione dei criteri delle prestazioni per
ciascuna area di competenza
Dopo aver formulato una panoramica delle tre
competenze individuate, sono stati individuati e
§ Prendere in considerazione gli effetti
delle condizioni atmosferiche in una data
emergenza.
§ I criteri delle prestazioni forniscono la base per
individuare le relative conoscenze e capacità.
46 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
Conoscenze e capacità per le tre aree di
competenza
Area competenza chiave 1: Essere in grado
di consigliare il Capitano sulla manovra e il
governo della nave in situazioni d’emergenza
nel proprio porto di destinazione
Ad esempio le conoscenze e le capacità elencate
per la prima area di competenza (Essere in grado
di consigliare il Capitano sulla manovra e il governo
della nave in situazioni d’emergenza nel proprio
porto di destinazione) sono come segue:
Conoscenze richieste:
§ Come informare le Autorità competenti e
richiedere l’assistenza necessaria.
§ Ciò che va comunicato alle parti coinvolte nella
gestione dell’emergenza (Capitano, squadra
del ponte di comando, Autorità, ecc.).
§ Come predire gli effetti di una data emergenza.
§ Come interpretare le informazioni visualizzate
sugli strumenti del ponte di comando o fornite
dall’equipaggio.
§ Come gestire diversi tipi di emergenze.
§ Come le condizioni atmosferiche possono
influenzare una data emergenza.
Capacità richieste. Essere in grado di:
§ Mantenere una buona comunicazione con il
Capitano, le Autorità e tutte le parti coinvolte
nella gestione di un’emergenza.
§ Utilizzare e trasmettere le informazioni
visualizzate sugli strumenti del ponte di
comando o fornite dall’equipaggio.
§ Coordinarsi con il Capitano e le Autorità sulle
azioni più appropriate da intraprendere in una
data emergenza.
§ Supportare il Capitano in differenti tipi di
emergenze.
§ Interpretare gli effetti delle condizioni
atmosferiche alla luce dell’emergenza.
Quanto sopra mostra che un pilota marittimo
deve possedere le capacità e le conoscenze
necessarie per essere considerato in grado di
consigliare il Capitano sulla manovra e il governo
della nave in circostanze d’emergenza nel proprio
porto di destinazione. Lo stesso principio è valido
per le altre due aree di competenza: il pilota marittimo
deve avere tutte le capacità e le conoscenze
necessarie per consigliare il Capitano della nave
al fine di evitare e/o minimizzare l’inquinamento
in situazioni d’emergenza nel proprio porto di
destinazione ed essere in grado di partecipare alle
operazioni di soccorso in situazioni d’emergenza
nel proprio porto di destinazione.
Area competenza chiave 2: Essere in grado
di consigliare il Capitano della nave al fine
di evitare o minimizzare l’inquinamento in
situazioni d’emergenza nel proprio porto di
destinazione
Le conoscenze e le capacità elencate per la seconda
area di competenza (Utilizzare conoscenze e
capacità per evitare e/o minimizzare l’inquinamento)
sono come segue:
Conoscenze richieste:
§ I piani d’emergenza locali anti-inquinamento.
§ Le caratteristiche dei carichi pericolosi.
§ L’effetto della fuoriuscita di un carico
pericoloso sull’ambiente.
§ L’effetto della fuoriuscita dei serbatoi di
carburante/petrolio della nave sull’ambiente.
§ Come la fuoriuscita di altre sostanze pericolose
a bordo influenza l’ambiente.
§ Capacità richieste
Essere in grado di:
§ Applicare i piani locali d’emergenza per
prevenire o contenere l’inquinamento.
§ Riconoscere e prevenire situazioni che
possono condurre a possibile inquinamento.
§ Area competenza chiave 3: Essere in grado
di partecipare alle operazioni di soccorso in
situazioni d’emergenza nel proprio porto di
destinazione
§ Le conoscenze e le capacità elencate per la
terza area di competenza (Partecipare alle
operazioni di soccorso) sono come segue:
Conoscenze richieste. Conoscere:
§ Le procedure SAR (Search And Rescue)
internazionali, nazionali e locali.
§ Piani di risposta all’emergenza.
§ Tecniche di sopravvivenza individuale.
Capacità richieste. Essere in grado di:
Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 47
§ Applicare le procedure internazionali, nazionali
e locali alla SAR (Search and Rescue).
§ Utilizzare procedure per il recupero delle
persone soccorse.
§ Riconoscere e prevenire situazioni rischiose/
pericolose.
Utilizzo degli standard occupazionali per
sviluppare la qualifica
In molti stati membri dell’UE la prima fase di sviluppo
e riforma del curriculum è la produzione di standard
occupazionali. Ciò codifica le necessità del datore
di lavoro che possono poi servire da base per la
seconda fase del processo: tradurre gli standard
in qualifiche e curricula. Questo passo richiede
l’utilizzo di vari metodi secondo la struttura e il
contenuto dei curricula e in base al paese specifico.
Ciò normalmente comporterebbe la definizione
dei risultati dell’apprendimento prefissati e anche,
a volte, standard di valutazione o indicatori/criteri
delle prestazioni, specifiche dei contenuti, unità e
programmi cronologici.
Qualifica CPD per piloti marittimi
su prevenzione dei rischi e
protezione ambientale
Utilizzo dell’approccio in base ai risultati
dell’apprendimento
La strategia della Commissione Europea per
l’iniziativa New Skills for New Jobs affronta la
necessità di risolvere le carenze di competenza
dell’Europa e le richieste per un’apertura dei settori
dell’istruzione e della formazione, rendendo le
istituzioni che operano in quest’area più attente ai
bisogni di studenti e datori di lavoro. Parallelamente
incoraggia lo sviluppo di relative qualifiche centrate
sui risultati concreti dell’apprendimento.
I risultati dell’apprendimento sono dichiarazioni
di ciò che uno studente conosce, capisce
ed è in grado di fare al termine del processo
d’apprendimento. Essi sono definiti in termini di
conoscenza, capacità e competenza.
1. Conoscenza: significa l’insieme di fatti, principi,
teorie e pratiche relativo a un settore di lavoro
48 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
o studio. Descritta come conoscenza teorica
e/o pratica.
2. Capacità: significa la capacità di applicare
la conoscenza e utilizzare know-how per
completare incarichi e risolvere problemi.
Descritte come cognitive (pensiero logico,
intuitivo e creativo) o pratiche (abilità manuale
e utilizzo di metodi, materiali, utensili e
strumenti).
3. Competenza: significa la capacità comprovata
di utilizzare conoscenza, capacità e abilità
personali, sociali e metodologiche in
situazioni di lavoro o studio e nello sviluppo
professionale e personale. Descritta in termini
di responsabilità e autonomia.
I risultati dell’apprendimento possono essere
utilizzati per stabilire descrittori di quadri di
qualifica, definire qualifiche, elaborare curricula,
effettuare una valutazione basata su conoscenza,
capacità e competenza, ecc. Per ciascun livello
del Quadro di Qualifica Europeo (EQF), i risultati
dell’apprendimento sono stabiliti in linea con il
rispettivo livello secondo i descrittori di livello
per ciascun livello dell’EQF. Una serie di risultati
dell’apprendimento compone una unità di studio,
e un insieme di unità di studio forma una qualifica
completa. Per implementare l’ECVET è necessario
che le qualifiche siano descritte utilizzando le unità
dei risultati dell’apprendimento, così da poter
riportare i risultati di esperienze di apprendimento
valutate o validate con un metodo comune.
La conoscenza, le capacità e le competenze
identificate nello standard occupazionale sono
state impostate come capacità, conoscenze e
competenze dei risultati dell’apprendimento delle
qualifiche in prevenzione dei rischi e protezione
ambientale per piloti marittimi.
La qualifica in prevenzione dei rischi e protezione
ambientale per piloti marittimi intitolata ‘CPD Award
in Risk Prevention and Environmental Protection’
è stata stabilita come premio per lo Sviluppo
Professionale Continuo (CPD) al livello 5 del Quadro
Europeo delle Qualifiche (EQF). È stata divisa in tre
moduli che riflettono le tre competenze stabilite nei
relativi Standard Occupazionali. I moduli si basano
Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 49
sui risultati dell’apprendimento individuati dal team.
Dopo la valutazione dei risultati dell’apprendimento
vengono concessi e registrati nella trascrizione dei
risultati (Transcript of Records) i crediti ECVET. Il
valore dei punti ECVET è stabilito come segue:
§ 25 ore di formazione = 1 punto ECVET
§ 1 punto ECVET = 1 punto ECTS
I titoli dei moduli sono i seguenti:
§ Manovra e governo di navi in condizioni e
circostanze eccezionali.
§ Evitare, prevenire e minimizzare l’inquinamento.
§ Assistenza in operazioni di Search and Rescue
(ricerca e soccorso).
La qualifica è per i piloti marittimi che necessitano
di una licenza di pilota come requisito d’impiego.
Lo scopo della qualifica CPD è offrire ai
Piloti Marittimi Portuali le conoscenze e le
capacità relative alla prevenzione dei rischi e alla
protezione ambientale mediante un riconoscimento
personalizzato a livello 5 offerto in un periodo da
uno a due anni.
Le ore totali necessarie a completare la qualifica
sono divise come segue:
§ Ore di contatto: 276
§ Pratica/Hands on: 50
§ Studio personale: 8
§ Valutazione: 16
§ Totale ore: 350 equivalenti a 14 punti ECVET
Risultati dell’apprendimento per ciascun
modulo
I risultati dell’apprendimento stabiliti per ciascun
modulo rispecchiano gli standard occupazionali
proposti. I risultati dell’apprendimento includono
una lista delle relative conoscenze e capacità, oltre
ad abilità d’apprendimento e comunicazione.
Ad esempio i risultati dell’apprendimento stabiliti
per il Modulo 1 ‘Manovra e governo delle navi in
condizioni e circostanze eccezionali’ e includono
quanto segue:
Conoscenza:
§ Conoscenza su come informare le Autorità
competenti e richiedere assistenza.
§ Conoscenza di ciò che va comunicato alle
parti coinvolte nella gestione di un’emergenza
(Capitano, squadra del ponte di comando,
Autorità, ecc.).
§ Conoscenza su come prevedere gli effetti di
tale emergenza.
§ Manovre d’emergenza con differenti tipi
di vascelli come navi da carico, cisterne
di gas e petrolio, navi container, navi
trasporto veicoli, traghetti RORO e navi
passeggeri.
§ Utilizzo di ancore per evitare la deriva.
§ Utilizzo di rimorchiatori per evitare la
deriva.
§ Conoscenza su come interpretare le
informazioni visualizzate sugli strumenti di
navigazione del ponte di comando o fornite
dall’equipaggio.
§ Conoscenza su come gestire differenti tipi di
emergenze.
§ Gestione di emergenza con rottura del
timone.
§ Gestione della nave dopo un mancato
tentativo di rimorchio.
§ Gestione di emergenza con perdita di
potenza.
§ Gestione di emergenza con spiaggiamento
del vascello.
§ Gestione di emergenza con collisione con
altri oggetti.
§ Conoscenza di come le condizioni
meteorologiche possono influenzare
un’emergenza.
§ Gestione di emergenza con correnti
superiori a 1 nodo.
§ Gestione di emergenza con vento ad
almeno 24 nodi in porto.
§ Gestione di emergenza con visibilità
limitata.
50 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
Capacità:
§ Capacità di mantenere una buona
comunicazione con il Capitano, le Autorità
e tutte le parti coinvolte nella gestione di
un’emergenza.
§ Capacità di utilizzare e trasmettere le
informazioni visualizzate sugli strumenti del
ponte di comando o fornite dall’equipaggio.
§ Capacità di coordinarsi con il Capitano e
le Autorità sulle azioni più appropriate da
intraprendere in una data emergenza.
§ Richiedere assistenza da riva.
§ Cooperare con le autorità competenti
coinvolte nell’emergenza.
§ Capacità di supportare il Capitano in differenti
tipi di emergenze.
§ Gestione di emergenza con rottura del
timone.
§ Gestione della nave dopo un mancato
tentativo di rimorchio.
§ Gestione di emergenza con perdita di
potenza.
§ Gestione di emergenza con spiaggiamento
del vascello.
§ Gestione di emergenza con collisione con
altri oggetti.
§ Capacità di interpretare gli effetti
delle condizioni atmosferiche alla luce
dell’emergenza.
§ Gestione di emergenza con correnti
superiori a 1 nodo.
§ Gestione di emergenza con vento ad
almeno 24 nodi in porto.
§ Gestione di emergenza con visibilità
limitata.
Capacità di comunicazione:
§ Partecipare mediante l’uso del linguaggio, del
comportamento e della comunicazione non
verbale. Partecipazione attiva al processo
d’apprendimento.
§ Sviluppo di capacità di giudizio relative a
decisioni che possono essere necessarie
durante la manovra e il governo di navi in
condizioni e circostanze eccezionali.
Capacità di apprendimento
§ Riflettere sui livelli delle prestazioni personali
confrontati con i criteri di apprendimento e
valutazione delle qualifiche.
§ Ricercare e impegnarsi per acquisire maggior
conoscenza su aspetti relativi alla manovra e
al governo di navi in condizioni e circostanze
eccezionali.
§ Autodisciplina unita a un apprendimento vario
e personalizzato.
Letture consigliate
È stata redatta una lista delle letture consigliate
per ciascun modulo per accrescere l’aspetto della
qualifica relativo allo studio autonomo.
Ad esempio le letture consigliate per il modulo 1
includono materiale di lettura come:
§ International Aeronautical and Maritime Search
and Rescue (IAMSAR) Manual Volume 3.
§ Port Emergency Response Plan relativo all’area
d’operazioni riportata sulla licenza del pilota.
§ Studi di casi di incidenti occorsi.
§ Manuale e note generiche sulla pratica di
sopravvivenza in mare.
Insegnamento dei moduli
L’insegnamento dei moduli sarà impartito mediante
lezioni, discussioni, pratica ed esperienza diretta,
simulazione e modelli in scala.
La formazione sarà in linea con gli sviluppi
del sistema educativo in Europa, che riconosce la
necessità per la formazione di essere più focalizzata
sui risultati al fine di preparare gli studenti alle
sfide che devono affrontare lavorando nel settore
marittimo. Ciò emerge dall’approccio basato sui
risultati che si concentra sulle competenze che lo
studente ha bisogno di sviluppare al termine del
processo d’apprendimento. Per ciascun modulo del
programma di formazione ogni lezione, seminario e
simulazione si focalizza su cosa lo studente:
Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 51
§ Conosce
§ È capace di fare
§ È capace di fare senza supervisione,
autonomamente e con senso di responsabilità
Questo approccio è pensato per assicurarsi
che gli studenti non siano solo esposti al contenuto
del corso, ma che assimilino anche la conoscenza,
mettano in pratica ciò che hanno imparato e
lavorino per un utilizzo di queste capacità senza
supervisione, autonomamente e con senso di
responsabilità. Questo focalizzare l’attenzione sulle
competenze fa sì che i tirocinanti sviluppino le
capacità che servono loro per operare nel modo più
autonomo possibile nell’ambiente di lavoro.
La formazione incentrata sui risultati richiede da
parte degli istruttori l’utilizzo di un vasto repertorio
di tecniche di formazione al fine di soddisfare le
specifiche modalità e capacità di apprendimento
dei tirocinanti.
I metodi d’insegnamento includeranno una
miscela di lavoro di gruppo, lezioni, studi di casi,
simulazione, utilizzo di navi in scala e sessioni
interattive.
I corsi saranno in inglese o nella lingua del paese
che adotta questa qualifica.
Ad esempio, la formazione del modulo uno
comprenderà quanto segue:
§ GMDSS24 Restricted Operator’s Certificate.
§ Corso IMO Standard Marine Communication
Phrases.
Simulazione computerizzata personalizzata o
su modelli in scala di emergenze relative al timone,
ai motori, allo spiaggiamento e alla collisione, più
altre eventuali emergenze specifiche che si possono
verificare.
§ Gestione delle risorse del ponte di comando
per il Corso Formazione Piloti.
§ ECDIS generico.
§ Corso ARPA e RADAR Observer - livello Mana
IMO Model corso 1.08).
§ Formazione sulle informazioni AIS.
La tabella che segue illustra come ciascun
risultato dell’apprendimento per il Modulo 1 sia
collegato al tipo di formazione.
Per dettagli simili sui Moduli 2 e 3 vedere
l’Allegato 2 “Tabella delle Qualifiche”.
24
Global Maritime Distress Safety System, in italiano Sistema
mondiale di soccorso e sicurezza in mare (SMSSM) – N.d.T.
Conoscenza 108 Un candidato deve avere la conoscenza necessaria per prevedere Manovre d’emergenza con diversi tipi di vascello come Cargo, Navi Cisterna di Gas e Petrolio, Navi Container, Navi per gli effetti che il vascello può avere a causa dell’emergenza in Trasporto Auto, Traghetti RORO e Navi Passeggeri corso Alla fine di questo modulo, un candidato deve conoscere le frasi standard di comunicazione in mare 2. Ciò ch va comunicato alle parti coinvolte nella gestione dell’emergenza (Capitano, squadra del Ponte di Comando, Autorità, ecc.). 3. Come prevenire gli effetti di un’emergenza Conoscenza di come le comunicazioni d’emergenza vanno trasmesse alle autorità competenti Risultati dell’apprendimento 1. Come informare le Autorità competenti e richiedere l’assistenza necessaria. Capacità di consigliare il Capitano nella manovra e nel governo della nave in situazioni d’emergenza nel suo porto/area designata COMPETENZA 52 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
5. Come gestire diversi tipi d’emergenza. 4. Come interpretare le informazioni visualizzate sugli strumenti di supporto del ponte o fornite dall’equipaggio. Capacità di gestiione di differenti tipi d’emergenza e conoscenza dell’effetto delle condizioni meteorologiche sulle emergenze Governo della nave dopo guasto al rimorchiatore Gestire un’emergenza con guasto al timone 109 Il candidato deve avere una buona comprensione di come interpretare le informazioni ricavate dagli strumenti di navigazione d el ponte e dall’equipaggio Utilizzo dei rimorchiatori per evitare la deriva Utilizzo delle ancore della nave per evitare la deriva Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 53
Capacità 1. Mantenere una buona comunicazione con Al termine di questo addestramento, il candidato avrà ottenuto le capacità necessarie per comunicare in modo chiaro con tutte il Capitano,le Autorità e tutte le parti le parti coinvolte in caso d’emergenza coinvolte nella gestione di un’emergenza. 6. Come le condizioni meteorologiche possono influenzare un’ emergenza. Gestire un’emergenza con visibilità ristretta 110 Gestire un’emergenza con forza del vento di almeno 24 nodi in porto Gestire un’emergenza con correnti superiori a 1 nodo Gestire un’emergenza con collisione con altri oggetti Gestire un’emergenza con spiaggiamento del vascello Gestire un’emergenza con perdita di potenza 54 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
5. Interpretare gli effetti delle condizioni meteorologiche alla luce di una specifica emergenza. 4. Supportare il Capitano nei diversi tipi d’emergenza. 3. Coordinarsi con il Capitano sulle azioni più opportune da intraprendere in caso d’emergenza. 2. Utilizzare e trasmettere le informazioni visualizzate sugli strumenti di supporto del ponte o fornite dall’equipaggio. Il candidato deve essere in grado di prevedere gli effetti che il vascello può avere a causa dell’emergenza in corso 111 Gestire un’emergenza con forza del vento di almeno 24 nodi in porto Gestire un’emergenza con correnti superiori a 1 nodo Gestire un’emergenza con collisione con altri oggetti Gestire un’emergenza con spiaggiamento del vascello Gestire un’emergenza con perdita di potenza Governo della nave dopo guasto al rimorchiatore Gestire un’emergenza con guasto al timone Collaborare con le autorità competenti interessate dall’emergenza Richiedere assistenza da terra Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 55
COMPETENZA 2. Caratteristiche ed effetti di carichi pericolosi 1. Piano locale d’emergenza antinquinamento In grado di consigliare il Comandante al fine di evitare e/o minimizzare l’inquinamento in situazioni d’emergenza nel porto/area designata Conoscenza Caratteristiche ed effetti di carichi pericolosi trasportati per mare 112 Un pilota conosce il suo ruolo nell’emergenza e come il piano di emergenza viene attuato in quanto rappresenta il legame tra le autorità e l’imbarcazione oggetto dell’incidente Risultati dell’apprendimento Gestire un’emergenza con visibilità ristretta 56 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
Il candidato sarà in grado di supportare il comandante per evitare cattive pratiche che possono causare inquinamento 2. Riconoscere e prevenire situazioni di possibile inquinamento 1. Conoscenza delle Comunicazione da fare prima di cominciare procedure SAR (Search un’operazione di ricerca e soccorso; tipo di ricerca e And Rescue) soccorso; Procedure di Pronto Soccorso internazionali, nazionali Participates in Rescue operations Capacità Conoscenza Stabilire il modello di ricerca applicabile alle specifiche circostanze Stabilire un dato Risultati dell’apprendimento Un Pilota deve essere in grado di svolgere il suo ruolo nel piano d’emergenza di collegamento tra le autorità e la nave che h a causato l’incidente 1. Applicazione dei piani locali d’emergenza per prevenire o contenere l’inquinamento COMPETENZA Comprensione dell’impatto di incidenti inquinanti sul mare e sull’ambiente, così come dei loro effetti economici 3. Effetto dello sversamento di altri inquinanti nell’ambiente. 113 Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 57
Capacità 1. Applicazione delle procedure SAR (Search Corretta applicazione delle relative procedure SAR And Rescue) internazionali, nazionali Stabilire il modello di ricerca applicabile alle specifiche circostanze Stabilire un dato 114 Descrivere esempi di comunicazione errata nella Squadra del Ponte di Comando che porta a incidenti Descrivere incidenti causati da fatica dell’equipaggio della nave Descrivere esempi di interpretazione errata delle informazioni fornite dagli strumenti elettronici di supporto alla navigazione che porta a incidenti Riconoscere i differenti modelli di SAR Riconoscere le varie parti coinvolte nella SAR Descrivere il ruolo del pilota nella SAR Delinear gli aspetti principali del piano locale (SAR) Applicare le procedure di Pronto Soccorso Riconoscere e eseguire le istruzioni ricevute dal centro di coordinamento SAR Collegamento con il centro di coordinamento SAR Principi base di sopravvivenza in mare, utilizzo dei mezzi di salvataggio come giubbotti, gommoni, tute da immersione, ecc. Comprensione delle situazioni che possono portare a un incidente 3. Riconoscere e prevenire situazioni di rischio/pericolo 4. Tecniche di sopravvivenza individuale Tipi d’emergenza e ruolo del pilota nel piano di risposta (SAR) 2. Conoscenza dei piani di risposta all’emergenza e locali 58 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
3. Come prevenire gli effetti di tale
115 spiaggiamento e alla collisione, più altre eventuali
petrolio, navi container, navi trasporto veicoli,
emergenze specifiche che si possono verificare.
in scala di emergenze relative al timone, ai motori, allo
vascelli come navi da carico, cisterne di gas e
traghetti RORO e navi passeggeri.
Simulazione computerizzata personalizzata o su modelli
Phrases
squadra del ponte di comando, Autorità, ecc.).
Manovre d’emergenza con differenti tipi di
Formazione IMO Standard Marine Communication
2. Informazioni da comunicare alle parti coinvolte nella gestione dell’emergenza (Capitano,
Limitato di Operatore)
GMDSS Restricted Operator's Certificate (Certificato
1. Come informare le Autorità competenti e richiedere assistenza.
Coordinamento con l’equipaggio della pilotina per recuperare un sopravvisuto Recupero di un sopravvisuto privo di conoscenza dall’acqua Tipo di formazione
Utilizzo dei sistemi e delle procedure di recupero utilizzati a bordo della pilotina Utilizzo dei sistemi di recupero a bordo delle pilotine Riconoscere e eseguire le istruzioni ricevute dal centro di coordinamento SAR Collegamento con il centro di coordinamento SAR Risultato dell’apprendimento
2. Utilizzo di procedure per il recupero delle persone soccorse e locali Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 59
Utilizzo di rimorchiatori per evitare la deriva
Utilizzo di ancore per evitare la deriva
5. Gestione di differenti tipi di emergenze.
fornite dall’equipaggio.
oggetti
Gestione di emergenza con collisione con altri
vascello
Gestione di emergenza con spiaggiamento del
Gestione di emergenza con perdita di potenza
rimorchio
Governo della nave dopo un mancato tentativo di
Gestione di emergenza con guasto al timone
4. Come interpretare le informazioni visualizzate sugli strumenti del ponte di comando o
emergenza
emergenze specifiche che si possono verificare.
116 spiaggiamento e alla collisione, più altre eventuali
in scala di emergenze relative al timone, ai motori, allo
Simulazione computerizzata personalizzata o su modelli
Formazione sulle informazioni AIS
Model corso 1.08)
Corso ARPA e RADAR Observer - livello Mana IMO
ECDIS generico
Formazione Piloti
Gestione delle risorse del ponte di comando per il Corso
60 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
nodo
possono influenzare tale emergenza.
Gestione di emergenza con visibilità limitata
nodi in porto
Gestione di emergenza con vento ad almeno 24
Gestione di emergenza con correnti superiori a 1
6. Come le condizioni meteorologiche
117 Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 61
62 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
Valutazione
I moduli saranno soggetti a valutazioni continue,
prove scritte e resoconti. I dati, inclusi i risultati di
tutti gli esercizi di simulazione, saranno conservati.
Unità
Un’Unità /Unità di Studio è una componente della
qualifica consistente in un insieme coerente di
conoscenza, capacità e competenza dei risultati
dell’apprendimento stabiliti che può essere
valutato, validato e riconosciuto. La valutazione
deve verificare e registrare che lo studente abbia
o non abbia raggiunto i risultati sperati. Una volta
che un’Unità è valutata e provi che lo studente ha
raggiunto i risultati previsti per essa, lo studente
acquisisce un credito per quanto ottenuto. Il
credito ottenuto per ciascuna Unità può poi essere
trasferito. Perciò una volta che un’Unità è valutata,
validata, accreditata e riconosciuta, contribuisce
all’accumulo di crediti e può formare una qualifica
completa. In tal modo le Unità consentono un
conseguimento progressivo delle qualifiche
mediante il riconoscimento, il trasferimento e
l’accumulo di risultati. Il riconoscimento delle
unità consente inoltre agli studenti di ottenere il
riconoscimento dei risultati raggiunti in differenti
contatti senza necessità di una nuova valutazione.
Trasferibilità e riconoscimento della qualifica
Punti ECVET
I punti ECVET forniscono ulteriori informazioni in
forma numerica sulle unità e le qualifiche. I punti
ECVET sono una rappresentazione numerica del
peso generale dei risultati dell’apprendimento in una
qualifica e del peso relativo delle unità in relazione
alla qualifica. Il numero di punti ECVET assegnati
a una qualifica, insieme ad altre specifiche come
le descrizioni delle unità di studio nei risultati
dell’apprendimento e a informazioni sul livello delle
qualifiche, può indicare l’ambito della qualifica.
Dal numero totale di punti ECVET assegnati a
una qualifica, ciascuna Unità ha un peso relativo
entro quella qualifica. Questo è quindi riflesso
nel numero di punti ECVET assegnati a ciascuna
unità al fine di contribuire al raggiungimento della
qualifica. Quando uno studente soddisfa i criteri
di un’Unità o di una qualifica, il che significa che
ha raggiunto i risultati previsti e che questi sono
Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 63
valutati e validati, gli vengono assegnati i punti
ECVET corrispondenti che sono registrati insieme
ai risultati dell’apprendimento di ciascuna unità di
studio nel suo libretto personale. I punti ECVET
sono collegati alla struttura e alla descrizione della
qualifica indipendentemente dal fatto che uno abbia
ottenuto la qualifica o no. Ciò implica che i punti
ECVET assegnati a un’unità di studio descrivono
il peso di quell’unità in forma numerica. Pertanto
c’è un riconoscimento dei punti ECVET ottenuti
dalle unità completate anche se lo studente non ha
completato con successo tutte le unità necessarie a
ottenere la piena qualifica.
L’ECVET dipende da 8 caratteristiche chiave che
devono essere a posto per il processo di conversione
e includono: risultati dell’apprendimento, unità,
punti ECVET, trasferimento e accumulo di crediti,
validazione di apprendimenti non formali e informali,
protocollo d’intesa (Memorandum of Understanding
- MoU), accordo di studio e libretto personale.25
Quanto segue include la struttura del corso di
qualifica per piloti marittimi sulla prevenzione dei
rischi e la protezione ambientale preparato in linea
con i requisiti ECVET:
§ Nome della Qualifica
§ Titolo della Qualifica ottenuta al termine del
corso
§ Stato dell’indice del livello
§ Tipo di corso
§ Requisiti di partecipazione
§ Obiettivi generali del corso
§ Numero di Unità di Studio della Qualifica
§ Durata dell’intera Qualifica in ore totali di studio
§ Trasferimento e accumulo dei crediti
Il credito si riferisce al fatto che lo studente ha
raggiunto i risultati dell’apprendimento previsti, che
sono stati valutati e che possono essere accumulati
per una qualifica o trasferiti ad altri programmi di
formazione o ad altre qualifiche. Il credito non va
confuso con i punti ECVET. Il credito non esiste se
25
Malta Qualifications Council (2011) Implementing ECVET
in Malta: A New European Tool for Promoting, Facilitating
and Enhancing Lifelong Learning and Mobility (Attuazione
dell’ECVET a Malta: un nuovo strumento europeo
per la promozione, la facilitazione e il miglioramento
dell’apprendimento continuo e della mobilità – N.d.T.)
qualcuno non l’ha ottenuto. In altre parole, mentre il
credito è collegato a una persona e ai suoi risultati
personali, i punti ECVET sono collegati alla struttura
e alla descrizione della qualifica indipendentemente
dal fatto che uno abbia ottenuto la qualifica o
no. I punti ECVET forniscono informazioni sulla
qualifica e sulle unità. In breve, quando una persona
dimostra di aver raggiunto la serie di risultati previsti
per una specifica unità di studio, tale persona
guadagna i punti ECVET assegnati a quell’unità di
studio e ottiene dei crediti. Pertanto i punti ECVET
sono rappresentazioni numeriche del peso di una
particolare unità nel quadro di una qualifica. Il credito
è ciò che uno studente ottiene per i risultati che
dimostra di aver conseguito. Quindi il trasferimento
dei crediti si riferisce al processo mediante il
quale i risultati dell’apprendimento conseguiti in
un contesto possono essere trasferiti a un altro
contesto. Al fine del trasferimento, tali risultati
devono essere valutati. L’esito della valutazione
è registrato nel libretto personale dello studente e
costituisce credito. Quindi, sulla base dei risultati
valutati, il credito può essere validato e riconosciuto
da un’altra istituzione competente. L’accumulo di
credito è un processo mediante il quale gli studenti
possono acquisire progressivamente qualifiche
per successive valutazioni e validazioni dei risultati
dell’apprendimento. Nel quadro del partenariato
ECVET il trasferimento di credito è previsto
nell’accordo di studio. Questo accordo di studio
specifica quali risultati occorre raggiungere durante
la mobilità e come saranno valutati.
Il trasferimento di credito nel corso di Qualifica
sulla Prevenzione dei Rischi e la Protezione
Ambientale per piloti marittimi può essere molto
utile per facilitare la mobilità dell’apprendimento.
Per esempio un modulo per l’assegnazione del CPD
può essere completato in un paese e gli altri moduli
in un altro, secondo il materiale di formazione
disponibile, come navi in scala e simulatori.
Il calcolo dei crediti si basa sul metodo seguente:
§ 25 ore di formazione = 1 punto ECVET
§ 1 punto ECVET = 1 punto ECTS
Stabilire un Accordo di Studio
Un Accordo di Studio è un documento individuale
che stabilisce le condizioni per uno specifico periodo
64 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
di mobilità. Specifica per uno studente particolare i
risultati dell’apprendimento e le unità da conseguire,
con i relativi punti ECVET. L’accordo di studio
stabilisce inoltre che se lo studente raggiunge i
risultati previsti e questi sono valutati positivamente
dall’istituzione “ospite”, l’istituzione “madre” li
validerà e riconoscerà come parte dei requisiti per
una qualifica. Perciò l’accordo di studio costituisce
un impegno verso lo studente che i suoi risultati,
se in linea con le aspettative, saranno riconosciuti
in ritorno. Ciò viene fatto senza ulteriori esami o
valutazioni di quanto appreso durante il periodo
di mobilità. L’accordo di studio è firmato dalle tre
parti seguenti: l’istituzione madre che validerà e
riconoscerà i risultati dell’apprendimento ottenuti
dallo studente; l’istituzione ospite che fornisce la
formazione per ottenere i risultati interessati e valuta
tali risultati; e lo studente che si dichiara cosciente
dell’imminente processo d’apprendimento e si
impegna a rispettare l’accordo. L’accordo di studio
deve perciò contenere informazioni sull’identità
dello studente, la durata del periodo di mobilità,
informazioni sui risultati che lo studente deve
conseguire e i punti ECVET che corrispondono
al peso relativo dell’unità nel sistema del proprio
paese. L’accordo di studio non va confuso con il
MoU. Il MoU è un documento quadro che definisce
le condizioni in base alle quali il credito guadagnato
in sistemi associati può essere riconosciuto. Può
riguardare un gruppo o anche un ampio numero di
qualifiche. L’Accordo di Studio è un documento più
specifico, redatto per un caso specifico di mobilità
e descrive i risultati dell’apprendimento interessati e
come saranno valutati.
Protocollo d’intesa (Memorandum of
Understanding - MoU)
Al fine di facilitare quanto sopra, il trasferimento di
credito deve essere supportato da fiducia reciproca
tra le istituzioni competenti coinvolte. Il MoU è un
accordo tra le istituzioni competenti che stabiliscono
il quadro per il trasferimento crediti. Formalizza
la partnership ECVET dichiarando la mutua
accettazione dello stato e delle procedure delle
Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 65
istituzioni competenti coinvolte. Stabilisce inoltre
le procedure di partnership per la cooperazione.
I MoU sono condotti da istituzioni competenti,
ciascuna delle quali ha il potere, in base ai propri
criteri, di assegnare qualifiche o unità o concedere
credito per il trasferimento e la validazione dei
risultati ottenuti. Nello stabilire un MoU, le istituzioni
competenti devono riconoscere gli approcci dei
loro partner nell’elaborare unità, valutazione,
validazione e riconoscimento, oltre all’certificazione
di qualità. Mediante questo processo si forma un
giudizio supportato da informazioni sulle condizioni
in base alle quali può essere riconosciuto il credito
conseguito in sistemi associati. Perciò il MoU
contiene dichiarazioni attraverso le quali le parti
interessate accettano lo stato altrui come istituzione
competente; ne accetta la certificazione di qualità,
i criteri e le procedure di valutazione, validazione e
riconoscimento come idonei ai fini del trasferimento
del credito. Il MoU esprime inoltre l’accordo sulle
condizioni dell’attività di partnership, come gli
obiettivi, la durata e le disposizioni per la revisione
del MoU, così come l’accordo sulla comparabilità
delle qualifiche interessate ai fini del trasferimento
del credito, utilizzando i livelli di riferimento stabiliti
dall’EQF. Individua inoltre altri attori e istituzioni
competenti che potrebbero essere coinvolte nel
relativo processo con le loro funzioni.
Esempio di Modello MOU:26
Identificazione delle Organizzazioni firmatarie del
Protocollo d’Intesa
Paese (A)
Istituzione
Tipologia
Indirizzo
Telefono
Fax
E-mail
Sito web
Rappresentata da (Nome e funzione)
Telefono
Fax
E-mail
Paese (B)
Istituzione
Tipologia
Indirizzo
Telefono
Fax
E-mail
Sito web
Rappresentata da (Nome e funzione)
Telefono
Fax
E-mail
26
Fonte del modello MOU: http://www.ecvet-projects.eu/
toolbox/ToolBoxList.aspx?id=16&type=1
66 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
Organizzazioni in grado di operare nel quadro del
Protocollo d’Intesa
Nel caso in cui il MoU possa essere stabilito per un contesto
più ampio (accordi che includono organizzazioni di settore,
autorità regionali o nazionali), la tabella sottostante va
completata con le istituzioni in grado di operare nel quadro
del MoU
Istituzione
Tipologia
Indirizzo
Telefono
Fax
E-mail
Sito web
Rappresentata da (Nome e funzione)
Istituzione
Tipologia
Indirizzo
Telefono
Fax
E-mail
Sito web
Rappresentata da (Nome e funzione)
Informazioni sulla Qualificazione coperta dal Protocollo d’Intesa
Qualificazione nel Paese (A)
Titolo della qualifica
Livello EQF/NQF (se applicabile)
Unità comuni dei risultati dell’apprendimento
• ...
• ...
• ...
• ...
Documenti allegati
• Qualificazione
• Documento per una panoramica più dettagliata degli LO
associati alla qualificazione
• Supplemento certificato Europass
• Altro
Qualificazione nel Paese (B)
Titolo della qualifica
Livello EQF/NQF (se applicabile)
Unità comuni dei risultati dell’apprendimento
• ...
• ...
• ...
• ...
Documenti allegati
• Qualificazione
• Documento per una panoramica più dettagliata degli LO
associati alla qualificazione
• Supplemento certificato Europass
• Altro
Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 67
Istituzioni competenti nelle Specifiche Tecniche ECVET
I partner indicano le funzioni e le responsabilità delle istituzioni competententi nel loro contesto
Funzioni – Chi è responsabile di
Paese (A)
Identificazione delle unità dei risultati
d’apprendimento adatte alla valutazione
Fornitura dei programmi di istruzione e
addestramento/attività d’apprendimento in
preparazione dei risultati d’apprendimento
mancanti
Valutazione del fatto che il candidato ha
ottenuto i risultati d’apprendimento sperati
Validazione dei crediti del candidato
Riconoscimento dei crediti del candidato
Altro
Libretto personale
Il libretto personale è un documento di proprietà
dello studente. Mentre l’accordo di studio descrive
ciò che lo studente deve conseguire, il libretto
personale documenta ciò che ha conseguito.
È un registro dei risultati ottenuti che contiene
informazioni sui risultati valutati, sullo studente, sulle
unità e sui punti ECVET concessi. Specifica inoltre
l’identità dello studente e le istituzioni competenti
che hanno valutato, validato e riconosciuto il suo
credito27.
27
Malta Qualifications Council (2011) ECVET in Europe A New
European Tool for Promoting, Facilitating and Enhancing
Lifelong Learning and Mobility. Pgs 3 – 7 (ECVET in
Europa. Un nuovo strumento europeo per la promozione, la
facilitazione e il miglioramento dell’apprendimento continuo
e della mobilità –N.d.T.)
Paese (B)
Paese (...)
68 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
Esempio di libretto personale28
Studente
Nome
Cognome
Data di nascita
Luogo di nascita
C.I./Passaporto/N. previdenza
sociale*
Indirizzo
Titolo del programma
d’addestramento
Qualificazione in preparazione
* Selezionare la voce appropriata
Unità (titolo)
Risultato della valutazione
Punti ECVET
Altro (se applicabile)
Istituzione ospite – Titolo
Indirizzo
Persona di contatto
Firma dell’Istituzione ospite
data/luogotimbro
Competenze dei piloti marittimi
nel sistema Europass
Come illustrato nella Parte 1 del presente Manuale,
il Curriculum Vitae Europass è un modello standard
che consente di descrivere le proprie competenze,
conoscenze e capacità grazie a un formato
paneuropeo. Questo strumento è utilizzato o per
far domanda di lavoro nel proprio Paese o nell’UE
oppure per la domanda a corsi di sviluppo della
propria carriera. L’ECV è uno strumento personale
che il singolo compila da solo o con l’aiuto di
personale specializzato.
L’ECV adotta opzioni e caratteristiche innovative
che hanno più probabilità di rispondere ai requisiti
del mercato del lavoro e allo sviluppo dell’istruzione
formale, non formale e informale.
Primo, l’ECV non è solo focalizzato sul percorso
che l’individuo ha compiuto ma anche sulle
28 http://www.decvet.net/files.php?dl_mg_id=451&file=dl_
mg_1259230457.pdf
competenze che questi ha acquisito attraverso vari
tipi d’esperienza e che possono avere un valore sul
mercato del lavoro. Pertanto l’elemento chiave è il
bagaglio di risorse che ciascun individuo possiede
e può offrire, mentre le occasioni e le esperienze
attraverso le quali tali risorse sono state sviluppate
sono incluse come informazioni di supporto per
definire meglio la qualità e il livello della competenza
dichiarata.
Secondo, l’ECV consente di includere e
migliorare tutti i tipi di apprendimento, specialmente
attraverso l’esperienza in contesti non formali e
informali, che integrano le competenze acquisite
con l’istruzione formale. Ciò è anche conseguenza di
un approccio basato sulla competenza, focalizzato
sulle capacità e le abilità dell’individuo piuttosto che
sul tipo di carriera intrapresa.
Grazie alla compilazione dell’ECV è possibile
avere un linguaggio comune europeo per datori di
lavoro, centri di sviluppo professionale, gente in
Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 69
cerca d’impiego e professionisti incentrato sulle
caratteristiche e le capacità dell’individuo.
Nel contesto del progetto CERTIPILOT, l’ECV è
particolarmente importante per l’identificazione delle
competenze dei piloti marittimi e il riconoscimento
di quelle capacità e conoscenze acquisite
mediante varie forme di formazione. Inoltre l’ECV
e l’applicazione del quadro CERTIPILOT possono
essere utili alle Organizzazioni di Piloti per fare il
bilancio della gamma di competenze disponibili
all’interno della squadra e possibilmente pianificare
percorsi di formazione individuali.
L’utilizzo dell’ECV per piloti in relazione allo
sviluppo delle loro risorse individuali rende più facile:
§ Fare il bilancio delle competenze e delle
capacità individuali e dar loro rilevanza per
ulteriore istruzione, formazione o sviluppo della
carriera;
Capacità relative al lavoro
§ Collegare la formazione intrapresa e
l’esperienza acquisita alle relative competenze;
e
§ Individuare meglio il portafoglio di competenze
di un individuo o di un gruppo per scopi sia
interni che esterni.
Competenze dei piloti marittimi formati nella
prevenzione dei rischi e nella protezione
ambientale riflesse nel CV Europass
Di seguito forniamo un esempio di come le
competenze dei piloti marittimi formati nella
prevenzione dei rischi e nella protezione ambientale
possono essere riflesse nel CV Europass:
Competenza tecnica nella prevenzione dei rischi e nella protezione ambientale:
• Essere in grado di consigliare il Capitano sulla manovra e il governo della nave in situazioni
d’emergenza nel proprio porto di destinazione
• Essere in grado di consigliare il Capitano della nave al fine di evitare o minimizzare l’inquinamento
in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione
• Essere in grado di partecipare alle operazioni di soccorso in situazioni d’emergenza nel proprio
porto di destinazione
Allegato 1
ALLEGATO
Grafico delle Qualifiche
COMPETENZA In grado di consigliare il Capitano nella manovra e nel governo della nave in situazioni d’emergenza nle suo porto/area designata Conoscenza 1. Come informare le Autorità competenti e richiedere l’assistenza necessaria Risultati dell’apprendimento Conoscenza di come le comunicazioni d’emergenza vanno trasmesse alle autorità competenti 2. Cosa bisogna comunicare alle parti coinvolte Alla fine di questo nella modulo, il candidato gestion di deve conoscere le frasi un’emerge
standard di nza comunicazione in mare (Capitano, Squadra del Ponte di Comando, Autorità, ecc.). Il candidato deve avere la 3. Come conoscenza prevedere necessaria gli effetti di a prevedere un’emerge
gli effetti nza che il vascello può avere a causa Tipo di addestrame
nto Certificato Operatore Limitato GMDSS Addestrame
nto sulle frasi standard di comunicazio
ne in mare IMO Manovra d’emergen
za con diversi tipi di vascello quali Cargo, Navi Cisterna di Gas e Petrolio, Metodo Metodo di valutazi
one Ore Letture Lezioni Esame scritto Lezioni 4 ore di teoria Esame scritto e 1 ora di valutazione orale frasi standard di comunicazione in mare, Risoluzione IMO A.918 (22) 10 teoriche Manuale GMDSS 130 Allegato | 71
dell’emerge Navi nza in corso Container, Navi trasporto auto, Traghetti RORO e Navi Passeggeri Utilizzo delle ancore della nave per prevenire la deriva Utilizzo di rimorchiat
ori per prevenire la deriva 4. Come interpretare le informazioni visualizzate sugli strumenti di supporto del ponte o fornite dall’equipaggio Simulazione computerizz
ata personalizzat
a o addestramen
to su modelli con equipaggio Simulazioni di emergenze relative al timone, perdita di potenza, spiaggiament
o, collisione e altre emergenze specifiche che possono capitare Simulazion
e computeriz
zata personalizz Resocon
to ata o addestram
ento su modelli con equipaggio Corso d’Addestram
Il candidato deve avere ento sulla Gestione una buona Lezioni: comprensione di come delle Risorse del Ponte di interpretare le informazioni ricavate Comando per Piloti dagli strumenti di navigazione del ponte e dall’equipaggio Generico Lezioni: ECDIS Esame scritto Esame scritto Simulazione/M
odelli con equipaggio: 21 ore di addestramento e 3 ore di resoconto e valutazione Modelli con equipaggio/Simul
azione Computerizzata manuale relativa a situazioni d’emergenza – Almeno guasto al timone, al motore e all’elica di prora BRMP 22 ore di insegnamento e 2 ore di valutazione Manuali sulla Gestione della Squadra del Ponte di Comando per Piloti ECDIS, 38 hours insegnamento 2 hours ECDIS and Positioning (Vol. 1 and 2) – Nautical 131 72 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
valutazione Corso ARPA e Osservatore RADAR -­‐ Lezioni: livello mana corso Modello IMO 1.08), Addestrame
nto sulle Lezioni: informazioni AIS Esame scritto Esame scritto Osservatore Radar, 22 ore di insegnamento 2 ore di valutazione, Addestramento interpretazione AIS 2 ore di insegnamento, 1 ora di valutazione Institute, Radar e AIS Vol 1 e 2 dell’Istituto Nautico o equivalente Gestire un’emerge
nza con guasto al timone Simulazione computerizz
ata personalizzat
a o addestramen
Capacità di to su modelli gestione di Gestire con differenti 5. Come un’emerge equipaggio tipi gestire Simulazioni d’emergenz nza con diversi tipi perdita di di a e d’emergenz
emergenze conoscenza potenza a relative al dell’effetto Gestire timone, delle condizioni un’emerge perdita di potenza, meteorolog nza con spiaggiam spiaggiament
iche sulle o, collisione emergenze ento del vascello e altre emergenze Gestire specifiche un’emerge che possono nza con capitare collisione con altri oggetti Governo della nave dopo guasto al rimorchiat
ore 6. Come le condizioni meteorolog
Simulazion
e computeriz
zata personalizz
ata o addestram
ento su modelli con equipaggio Simulazione/M
odelli con Sessione equipaggio: 21 ore di di resocont addestramento e 3 ore di o resoconto e valutazione Modelli con equipaggio/Simul
azione Computerizzata manuale relativa a situazioni d’emergenza Gestire un’emerge
nza con 132 Allegato | 73
iche possono influenzare un’ emergenza correnti superiori a 1 nodo Gestire un’emerge
nza con forza del vento di almeno 24 nodi in porto Gestire un’emerge
nza con visibilità ristretta capacità 1. Mantenere una buona comunicazi
one con il Comandant
e,le Autorità e tutte le parti coinvolte nella gestione di un’emerge
nza 2. Utilizzo e trasmission
e delle informazio
ni visualizzate sugli strumenti di supporto alla navigazion
e del Ponte di Comando o fornite dall’equipa
ggio Al termine di questo addestrame
nto, il candidato avrà ottenuto le capacità necessarie per comunicare in modo chiaro con tutte le parti coinvolte in caso d’emergenz a Certificato Operatore Limitato GMDSS Pratica Esame 14 ore di Manuale GMDSS pratica GMDSS 133 74 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf
3. Coordinarsi con il Comandant
e sulle azioni più opportune da intraprende
re in caso d’emergenz
a Richiesta di assistenza da terra Collegame
nto con le autorità competent
i iteressate all’emerge
nza Gestire un’emerge
nza con guasto al timone 4. Supportare il Comandant
e nei diversi tipi d’emergenz
a Simulazione computerizz
ata personalizzat
a o addestramen
Governo Il candidato della nave to su modelli con deve essere dopo in grado di guasto al equipaggio prevedere rimorchiat Simulazioni di gli effetti ore emergenze che il relative al vascello Gestire può avere a un’emerge timone, perdita di causa nza con dell’emerge perdita di potenza, spiaggiament
nza in corso potenza o, collisione e altre Gestire un’emerge emergenze specifiche nza con spiaggiam che possono capitare ento del vascello Simulazion
e computeriz
zata personalizz Resocon
to ata o addestram
ento su modelli con equipaggio Simulazione/M
odelli con equipaggio: 21 ore di addestramento e 3 ore di resoconto e valutazione Modelli con equipaggio/Simul
azione Computerizzata manuale relativa a situazioni d’emergenza – Almeno guasto al timone, al motore e all’elica di prora Gestire un’emerge
nza con collisione con altri oggetti 5. Interpretar
e gli effetti delle condizioni meteorolog
Gestire un’emerge
nza con correnti superiori a 1 nodo 134 Allegato | 75
iche alla luce di una specifica emergenza Gestire un’emerge
nza con forza del vento di almeno 24 nodi in porto Gestire un’emerge
nza con visibilità ristretta 135 NOTE
NOTE
NOTE
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piloti marittimi in base all`ECvET e all`EQF