REGNO DEI PROTISTI
Prof.ssa Elena Truffo
Anno scolastico 2004/05
Caratteristiche
 Eucarioti
 Per la maggior parte sono unicellulari, alcune alghe
(in particolare rosse e brune) sono pluricellulari
 Alcuni sono cenocitici (polinucleati); un es. è il
Paramecium
 Alcuni sono autotrofi (alghe); altri sono eterotrofi
(protozoi); altri ancora sono decompositori
 La maggior parte sono acquatici; alcuni si trovano in
acque dolci, altri in acque marine
 Alcuni costituiscono il plancton (microrganismi
fluttuanti che sono alla base delle catene alimentari
acquatiche)
 Alcuni sono mobili, altri no
 Alcuni sono parassiti, altri conducono vita libera
 La maggior parte si riproduce per via asessuata;
alcuni possono riprodursi sessualmente
Classificazione dei protisti
I protisti simili alle piante sono
organismi fotosintetici di solito immobili;
in questo gruppo ci sono le alghe
I protisti simili agli animali sono
organismi eterotrofi di solito mobili; sono
detti protozoi
Le alghe: protisti
fotosintetici
 Sono classificate in base al colore dovuto ai
pigmenti che contengono:




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Alghe verdi: Spirogyra, Volvox, desmidiali
Alghe bruno-dorate (chrysophyta) e diatomee
Alghe rosse: Polysiphonia
Alghe brune: Fucus
Dinoflagellati
Alghe verdi (Chlorophyta)
 Il colore verde è dovuto alla presenza di clorofilla
 Sono simili alle piante; fotosintetiche, hanno le pareti
cellulari costituite di cellulosa
 Alcune sono alghe marine, molte si trovano nelle acque dolci
 Spirogyra è filamentosa e ha un unico cloroplasto a forma
di spirale
 Volvox forma caratteristiche colonie a forma di sfera cava;
le cellule hanno flagelli che si muovono così che l’intera
colonia ruota nell’acqua
Volvox; Caulerpa
Alghe bruno-dorate e diatomee
(Chrysophyta e
Bacillariophyta)
 Il colore è dovuto alla presenza di
pigmenti, carotenoidi, in aggiunta alla
clorofilla
 Per lo più marine
 Le diatomee hanno gusci formati da 2
metà incastrate l’una nell’altra e sono
costituiti da pareti cellulari impregnate di
silice
 Fanno parte del plancton
 I gusci delle diatomee fossili formano
spessi depositi sul fondo dell’oceano detti
diatomite (o farina fossile); questo
materiale è estratto e usato come
abrasivo nei detergenti; è anche usato per
aggiungere brillantezza alla vernice che è
usata sulle strade
Alghe rosse (Rhodophyta)
 Il colore è dovuto alla presenza di
pigmenti (ficoeritrina e ficocianina)in
aggiunta alla clorofilla
 Per lo più sono marine e
pluricellulari
 Le alghe rosse consumate come
alimenti in alcuni luoghi dell’Asia
 Alcune sostanze presenti nella
parete delle alghe rosse, ad es. la
carragenina, sono usate
nell’industria dei cosmetici, delle
vernici e dei gelati
 I terreni per la crescita di batteri e
altri organismi sono costituiti da
agar-agar, una sostanza estratta
dalle alghe rosse
Alghe brune (Phaeophyta)
 Il colore è dovuto ad altri pigmenti
(xantofilla e fucoxantina) in
aggiunta alla clorofilla
 Per lo più sono marine e
pluricellulari
 Includono i protisti più grandi, le
alghe kelp, che possono
raggiungere i 100 m di altezza
(vedi figura)
 Costituiscono la maggior parte dei
protisti; molte sono ancorate alle
rocce sui fondali oceanici
 Anche le alghe brune sono
mangiate in alcuni luoghi dell’Asia
Dinoflagellati
(Dinoflagellata)
 Ogni cellula ha 2 flagelli
 La maggior parte sono marine
 La maggior parte sono di colore
bruno-dorato
 Alcune sono bioluminescenti
(risplendono nell’oscurità) e
brillano sotto la superficie
dell’oceano
 Alcune vivono dentro barriere
coralline
 Alcune producono sostanze che
sono tossiche per i pesci e altri
animali acquatici causando le
cosiddette “maree rosse”
I protozoi: protisti eterotrofi
 Sono classificati in base alle strutture usate
per muoversi
 I sarcodici come le amebe si muovono
mediante pseudopodi, o “falsi piedi”
 I ciliati come I parameci si muovono per
mezzo di cilia
 I flagellati come le euglene si muovono per
mezzo di flagelli
 Gli sporozoi, immobili, comprendono forme
parassite che formano spore
Amebe (Rhizopoda)
 Non hanno forma definita; cambiano
forma mentre si muovono per mezzo di
correnti citoplasmatiche e pseudopodi
 Eterotrofi; assorbono il cibo per fagocitosi
e lo immagazzinano in vacuoli
alimentari; rilasciano gli scarti per
esocitosi
 I vacuoli contrattili eliminano l’acqua in
eccesso e mantengono l’equilibrio idrico
 Alcuni membri del gruppo sono parassiti
e causano la dissenteria amebica; questi
protozoi possono essere tramessi alle
persone attraverso acqua o cibo
contaminati; questa malattia è
abbastanza comune in alcune aree
tropicali
Altri sarcodici
 I radiolari vivono in
acque ricche di
silice che
sottraggono per
costruire il loro
guscio
 I foraminiferi sono
ricoperti di un guscio
calcareo con fori da
cui escono
pseudopodi
Ciliati: parameci
 Hanno un rivestimento resistente e flessibile detto
pellicola che li aiuta a mantenere la forma
 Si muovono velocemente usando le cilia che coprono
la superficie della cellula
 Hanno due nuclei, uno grande macronucleo e uno
piccolo micronucleo; il macronucleo controlla le
normali attività cellulari, e il micronucleo è implicato
nella riproduzione
 La riproduzione è per lo più asessuata, ma
occasionalmente si riproducono sessualmente con un
processo detto coniugazione
 Sono eterotrofi; le cilia
spingono le particelle di
cibo verso il citostoma;
poi il cibo è immgazzinato
nei vacuoli alimentari e i
residui della digestione
vengono emessi dal
citopigio
 I vacuoli contrattili
eliminano l’acqua in
eccesso e mantengono
l’equilibrio idrico
Stentor; Paramecium
Coniugazione nei ciliati
 Quando il paramecio si
trova in condizioni
favorevoli si riproduce
rapidamente per scissione.
Dopo un certo tempo i
parameci possono
accostarsi a 2 a 2 e si
verifica uno scambio di
DNA. Gli individui che si
accoppiano appartengono
a tipi di accoppiamento
(mating types) di segno
opposto: a coniugazione
ultimata si staccano e
riprendono a riprodursi per
scissione
Euglenofite (Euglenophyta)
 Hanno una pellicola che le aiuta a
mentenere la forma
 Si muovono mediante flagelli
 Vivono per la maggior parte in
acque dolci
 Unici ad essere simili sia alle piante
che agli animali; hanno la clorofilla
all’interno dei cloroplasti, pertanto
sono autotrofi; ma possono anche
muoversi e nutrirsi come gli
eterotrofi
 Hanno particolari macchie oculari,
organi sensibili alla luce per
compiere la fotosintesi
 I vacuoli contrattile eliminano
l’acqua in eccesso e mantengono
l’equilibrio idrico
Il ciclo vitale del
Clamydomonas: alternanza di
generazioni
 Il gametofito aploide
produce i gameti per mitosi
e la fusione dei gameti dà
inizio alla generazione
sporofitica; a loro volta le
cellule dello sporofito
producono per meiosi le
spore aploidi flagellate. Il
ciclo si completa quando
una spora si attacca sul
fondo dell’oceano e dà
origine al gametofito
Protisti parassiti
 Flagellati
(Zoomastigyna)
Trypanosoma—ha
flagelli; causa la
malattia del sonno in
Africa e altre aree
tropicali del mondo; è
trasmessa dalla mosca
tsetse; si trova nel
sangue di individui
infetti
 Sporozoi (Sporozoa)
Plasmodium—
immobile; produce
piccole spore infettive
che causano la malaria,
un’altra malattia
prevalentemente
tropicale; è trasmesso
dalla zanzara
Anopheles; si ritrova
nel sangue degli
individui infetti
Ciclo della zanzara
 Una femmina di zanzara Anopheles (ospite definitivo)
punge un uomo (ospite intermedio) iniettando nel
sangue, insieme alla saliva, alcuni sporozoiti del
genere Plasmodium.
Gli sporozoiti raggiungono il fegato dove maturano e si dividono
più volte per mitosi producendo merozoiti.
Person
I merozoiti si insediano nei globuli rossi e si
dividono rapidamente finchè I globuli rossi
scoppiano.
(Causando i sintomi della malaria –
anemia, dolori e febbre)
Dopo diverse generazioni di riproduzione
asessuale, alcuni merozoiti si trasformano in
gametociti maschili e femminili che sono
ingeriti dalla zanzara quando succhia il sangue
da una persona infetta
I gametociti vanno nello stomaco della zanzara
dove producono i gameti.
Con la fecondazione si forma lo zigote che
matura all’interno di un’oociste
L’ooociste produce centinaia di sporozoiti
mobili che giungono alle ghiandole salivari della
zanzara pronti per dare inizio a un nuovo ciclo di
sviluppo.
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