Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
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Registrazione N. 259 Tribunale di Roma – anno 1999
1° anno di pubblicazione: 1999
Periodicità 12 numeri
Organo mensile di informazione tecnica – fiscale – normativa – amministrativa del lavoro
Pubblicazione specifica di tematiche di certificazione CE, Direttive di Nuovo Approccio e Notifiche – Abilitazioni e altre
autorizzazioni Organismi Notificati, Autorizzati e Soggetti Abilitati – Accreditamento Organismi di valutazione della conformità
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SPECIAL Notified & Authorized Bodies
Il numero attuale si compone di NN. 83 pagine
Editore: UNION e Direttore Responsabile: Iginio S. Lentini
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Aggiornamento on-line:
Linda Rodica Mihaela Baranciuc
In questo Numero:
Pag. 2 – Editoriale
Pag. 4 – Risp. su Nando – Elevatori al Presidente UNION
Pag. 6 – FIABA al Presidente UNION
Pag. 7 – FIABA invito a UNION
Pag. 8 – Estrapolati ACCREDIA
Pag. 13 – Invito alla Div. XIV MSE - Workshop Union BZ
Pag. 18 – Newsletter FINCO – alcune notizie
Pag. 21 – Risp. Ing.Varisco sull’assenza libretto ascensore
Pag. 22 – Regime sulla responsabilità solidale
Pag. 24 – Accredia – inf.va Union sui nuovi Regol.ti RG-1e3
Pag. 29 – Accredia – inf.va sulla polizza
Pag. 31 – Legale: risp.a spese decreti autorizzazione
Pag. 32 – Legale: risp.a validità dell'autorizzazione MSE
Pag. 33 – Segnalazioni a MSE di 2 OONN non irregolari
Pag. 35 – Patrocinio UNION a MECSPE Fiera Meccanica
Pag. 37 – Considerazioni - Convegno Union a Made Expo
Pag. 38 – La spinta verso la partecipazione ai Corsi
Pag. 43 – Nuovo Approccio e Interpr. CEN/TC10/WG1
Pag. 45 – Telex Anie – giugno 2012
Pag. 58 – D.Lgs 231/01 – Aggiornamento e informativa
Pag. 64 – Censimento ISTAT per Non Profit (UNION)
Pag. 67 – Trenta anni di BOREAS
Pag. 68 – Articolistica sulla situazione italiana
Pag. 81 – Comunicazione nuova adesione a UNION
Pag. 83 – UNION Elenco Organismi Associati
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Articoli, foto, disegni e manoscritti inviati alla redazione, non si
restituiscono.
Gli articoli, anche se non firmati, impegnano, comunque, il Direttore
Responsabile.
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Per la natura stessa dell’operatività degli Organismi Notificati/Abilitati
e degli Soggetti parimenti autorizzati dalla P.A., il presente organo di
stampa fa riferimento all’UN.I.O.N. – Unione Italiana Organismi
Notificati e Abilitati da cui attinge notizie, fatti e situazioni di mercato,
attività associativa, proposte e comunicazioni ai Ministeri di
riferimento,
pubblicando
quant’altro
pervenuto
da
altri
all’associazione o al Direttore responsabile del periodico stesso.
Tematiche e problematiche di:
 Direttive UE di nuovo approccio e di approccio globale –
Certificazione CE – Accreditamento
 Legislazione nazionale ed europea
 Ministeri: circolari – quesiti – risposte – proposte
 Attività MiSE – Direzione Generale Vigilanza e
Normazione Tecnica
 Attività MLPS – Direzione Generale Tutela Condizioni
Lavoro
 Legislativo, Consiglio di Stato – Corte Costituzionale –
Leggi e Giurisprudenza
 Pareri legali e Pareri tecnici
 Comportamento dei non iscritti
 Comportamento Organismi Notificati e/o Abilitati iscritti
 Comportamento imprese di manutenzione
 Comportamento amministratori condominiali
 Conflittualità tra Organismi
 Prodotti in attesa di regolamentazione
 Lift & Machinery Notified Bodies Group – Bruxelles
 Uni – Cei: norme e informativa di aggiornamento
 Attività dell’associazione
 Forum ed altre Associazioni
 Comitato di Controllo Codice Deontologico Union
 Accredia – Ente Unico Italiano di Accreditamento
 Lettere e segnalazioni pervenute: risposte
 Assemblee – convegni – riunioni – Workshop
 DPR 462/01 – operatività e problematiche
 DM Art. 71 – operatività e problematiche – Attività GdL
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L’Editoriale
Ci avviciniamo alla fine di questo tribolato 2012 al quale non bastava il peso della
crisi (e degli annessi e connessi), se non, facendolo coincidere pure con l’anno
bisestile!: credere o meno, il suolo dell’Italia, infatti, non è stato certamente
risparmiato da catastrofi terremotali, alluvioni, esondazioni di fiumi (persino
Roma, posta in sicurezza dal Tevere, di cui pure si è temuto, non è stata tuttavia
risparmiata dal fratello Aniene che, straripando, ha allagato tutta la parte Nord
della città), tuttavia la forza dell’uomo sta in….Dante (‘’non ti curar di loro ma
guarda e passa’’), ma sempre meno la resistenza umana consente di …non guardare, quindi senza
passare. Troppi i carichi ai quali è soggetta una azienda, specie se piccola, per sopravvivere! Il
riferimento non è solo alle tasse o all’impossibile ricorso al credito o alle Banche che pure
riducendolo ne innalzano il costo o alle conseguenze che tutto ciò comporta sui ritardi di
pagamento delle fatture o a come barcamenarsi della volontà del rispetto degli impegni economici
da onorare verso gli altri, tuttavia, v’è ancora dell’altro. Così come la tassazione è, in sordina,
aumentata (differenza tra quella pseudo-reale e quella percepita), in questo non confortante
insieme, occorre peraltro aggiungervi l’altra della trattenuta del 4% sulle fatture, infatti, ogni mese
di novembre di ogni anno da quando fu istituita, arriva inevitabilmente la ‘’mazzatina’’ dell’Agenzia
delle Entrate la quale, attenendosi al risultato, puro-semplice-freddo, che sta nell’equazione dell’
‘’x’’ di fatture emesse ma alle quali entro marzo non ha corrisposto il versamento degli amm.ri
condom.li di restituzione del 4%, la (non) beneamata Agenzia applica il detto romanesco del ‘’non
gliene puo’ fregare di meno’’ e, quindi, ‘’se tanto mi ‘’dovrebbe’’ dare tanto’’ , non considerando il
ritardo (ad aprile, maggio e seguenti…) intima (con l’odioso invio dell’F-24), tout-court, di pagare la
differenza (nel caso ultimo sono stato aziendalmente obbligato a quasi 3 mila euro), pur non
avendo commesso atti impuri di alcun falso, dichiarando la verità sul reale incassato di tale 4%. Si
dirà che la rivalsa è possibile su chi dei clienti ne ha causato, ma sarebbe come sperare di ottenere
il premio di una vincita al lotto, senza aver giocato! Con riferimento alle nostre aziende che vivono
nella qualità, e dovrebbero anche ‘’della’’ qualità, delle attestazioni di conformità di cui alle
certificazioni ed ispezioni sugli impianti, il….bisestile continua, anche per effetto delle scadenze
delle autorizzazioni, particolarmente massive tra la fine di quest’anno e l’oltre metà del 2013 e qui (
lo dico apertamente in prima persona..) interagiscono cause e concause, negative, di cui all’Ente di
Accreditamento non se ne puo’ peraltro addebitare. Le cause stanno a monte, cioè, tutti o quasi i
piccoli OONN (i quali vivono di questa sola attività) non avevano valutato appieno cio’ che
incombeva loro sulla ‘’preparazione dell’esame’’ di ottenimento del sospirato certificato; quanto
alle concause, ci si è trovati, all’ultimo momento, a dover fare i conti con il patos che è seguito al
‘’tempus fugit’’ ed al ritardo aggiuntivo di quanto processi, procedure, manuale di qualità e del suo
sistema di gestione, figure professionali del mosaico di domanda ed analisi documentale ad
Accredia, necessitavano per la corretta dimostrazione di continuazione di tale attività: se
l’editoriale dovesse parlare di questa historia, non basterebbero 6 numeri specifici! Occorre
tuttavia aggiungere, e ne va dato atto, quanto la disponibilità di comprensione, il garbo degli
auditors dimostrati dall’ente unico in queste molteplici, variegate, circostanze di audit, ne abbia,
nel corso dei chiarimenti ed alla fine dell’analisi, tranquillizzato, pervenendo alla fine al risultato.
D’altronde, parlandoci chiaramente, l’Ente Unico non fa altro che il lavoro al quale è stato
preposto: possiamo vederlo come il lupo di cui prima si sapeva, ma se ne ignorava, l’esatta
esistenza, tuttavia, oggi che lo si conosce e si è fatto pure accarezzare, la convivenza sarà piu’ facile,
ciascuno, essendo erudito dell’altro. Più complicato è stato il discorso sulla richiesta di rinnovo
temporaneo della scaduta o prossima alla scadenza autorizzazione, alla Div.XIV del MiSE,
vedendosi qualche Organismo costretto a piu’ di qualche problema con gli impegni assunti verso i
clienti; eppure sarebbe bastato comprendere che si trattava del….jus primae noctis in fatto di
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accreditamento, riconoscendo al colposo ritardo dell’ON una valenza piu’ umana, peraltro senza
scalfire quanto di cui alla complessiva correttezza! Ora, tuttavia, ben piu’ difficile sarà combattere
con il mercato con il quale questi dovrà misurarsi con obblighi che il ricorso alla domanda di
ottenimento dei servizi comporterà, e se fino a ieri, diciamocelo pure, l’assenza del….lupo ne
poteva tollerare, l’inculcazione della nuova loro cultura (almeno a giudicare dalle prime avvisaglie)
potrà sembrare quella di un ON troppo rigido: il tempo ne aggiusterà anche di questo preconcetto,
essendo tutti sulla stessa barca.
Parlando d’altro, avremo a fine mese l’importante duplice appuntamento con l’ultima assemblea
annuale ed il successivo workshop. Preliminarmente sgombrato il campo da alcuni pregiudizi
conseguenti all’assenza di Accredia, va chiarito che il contemporaneo impegno dell’Ente Unico
dovuto all’audit di EA in quegli stessi giorni, ha impedito che il Diret.Gen.le, peraltro presente in
altre stesse occasioni (l’ultima delle quali a fine 2011 a Torino in occasione del decennale…),
potesse aderire all’invito. Ne’, per altri versi preconcetti, puo’ trovare giustezza la parziale,
presunta, equidistanza da Union, solo a considerare i contatti, seppure telefonici, con il vertice
dell’Ente Unico, improntati ad un ravvicinato spirito di collaborazione che potrà essere foriero della
sua verifica già a partire da questo dicembre, per meglio dimostrarne dal primo mese del nuovo
anno. Al workshop, è attesa – tra le altre – la relazione del Presidente FIABA con cui sono
proseguiti, dopo il Fiaba Day, contatti attraverso il Comitato di Rappresentanza Union ai fini della
condivisione delle iniziative della nostra associazione nel merito di questioni di cui interessare i
politici. Peraltro, oltre alla preziosa presenza dei due Ministeri, di riferimento della nostra attività,
era stata invitata, nella qualità di Dirigente della Div.XIV quella, cioè, piu’ vicina agli OONN, la
dr.ssa D’Alessandro, tuttavia, anche questa volta, deludendoci: la sua mancata presenza, infatti,
dispiace, e puo’ essere interpretata (soprattutto da chi tace) nei modi più svariati. Riteniamo
tuttavia che gli ultimi, recenti, contatti facciano sperare verso l’inizio di una collaborazione con
Union, magari esplicata, affidandone a persona appositamente delegata, tuttavia apprezzata e già
conosciuta dal Ministero stesso. Se son rose….gli iscritti ne vedranno non solo i…petali!
Prepariamoci infine al S.Natale, augurandoci tutti di trascorrerlo serenamente, anche se non
potremo come vorremmo ma, come si dice? Basta accontentarsi…,!
Iginio S. Lentini
Direttore Responsabile
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Roma, 11.11.2012
Spett. Ministero Sviluppo Economico
Dipartimento Impresa ed Internaz.ne
Direz. Gen.le MCCVNT
Div. XIV - Dirigente Dr.ssa A. D'ALESSANDRO
Via Sallustiana, 53
00187 Roma
ASSEMBLEA E WORKSHOP UNION
29-30 novembre 2012
Hotel Four Points by Sheraton Bolzano Via Bruno Buozzi, 35 - Bolzano, 39100
Ore 10.00 – 17.30
**********
In occasione dei lavori di cui all'oggetto i quali, quest'anno, avranno luogo a
Bolzano, in coincidenza con l'apertura dei famosi ''mercatini di Natale'' noti in tutta Europa,
sarebbe particolarmente gradita la Sua presenza, se non per ambedue, almeno per la giornata di
Workshop di cui al programma allegato, durante la quale saranno affrontati, fra gli altri,
chiarimenti di cui alle problematiche di autorizzazione/accreditamento.
Poter avere il Suo autorevole contributo nell'insieme di tali questioni, è
ritenuto dagli OONN di fondamentale importanza per il corretto loro adempimento in una alle
aspettative sulle ispezioni, di cui alla 17020.
Nel ringraziarLa della sicura attenzione che il valore del presente invito ha
ritenuto di sottolineare, informiamo, peraltro, che tutte le spese connesse e conseguenti a tale
trasferta saranno a carico dell'Associazione, ponendosi la Segreteria a Sua disposizione ai fini
organizzativi per stabilirne anche in relazione al singolo o duplice pernottamento.
Cordiali saluti.
Dr. Iginio S. Lentini
Presidente UN.I.O.N.
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Da: Presidente Union
Inviato: martedì 20 novembre 2012 20:16
A: Antonella D’Alessandro
Oggetto: Workshop
Gentilissima Dr.ssa D'Alessandro,
il dr. Iacuzio mi ha informato stasera della Sua mancata presenza a Bolzano. E me ne dispiace, sinceramente.
L'occasione sarebbe stata non solo piacevole, rivedendoLa, quanto, anche, sicuramente produttiva per tutti gli
iscritti.
Quanto alla presenza dell'Ing.Correggia, ho ritenuto che, essendo egli dirigente della XVIII che tratta questioni
d'ufficio/responsabilità diverse da quella della Sua Divisione, ho pensato - anche perché presente, non sempre
ma quasi alle ''adunanze Union'' per le problematiche degli Abilitati (anch'essi massivamente presenti nella
compagine associativa) - non rilevasse della complessiva duplicità.
Augurandomi tuttavia che nel corso del Convegno europeo che avrà luogo alla Fiera della Meccanica a Parma,
fine marzo, laddove Union, nel contesto del patrocinio concesso a MECSPE, disporrà oltre che di tale spazio e,
nel contesto del patrocinio concesso a MECSPE, anche di uno stand per la promozione dell'opus degli OONN
ed OOAA, di poterLa avere come preziosa relatrice.
Cordiali saluti.
===================
Dott. Iginio Lentini
Presidente UNION
From: Antonella D'Alessandro
Sent: Wednesday, November 21, 2012 10:37 AM
To: Presidente Union
Subject: R: Workshop
Ringrazio Lei ed il dr Iacuzio per avere pensato alla mia persona, nel ruolo di dirigente di questo ministero
responsabile della gestione dell’accreditamnento e dei rapporti con gli OONN.
L’iniziativa di marzo mi interessa e quindi sin da ora faccio mente locale sull’iniziativa.
Rinnovo l’interesse a potere avere copia degli atti del Convegno di Bolzano.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Antonella d’Alessandro
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XXVIII Assemblea Ordinaria e Straordinaria UNION
seconda ed ultima convocazione
29 novembre 2012 presso Hotel Four Points by Sheraton Bolzano
Via Bruno Buozzi, 35 - Bolzano, 39100 Italy - Tel: 0471-1950000 -e-mail: [email protected]
Ordine del Giorno
Assemblea Straordinaria
ORE 09.45
ORE 10.00
Adempimenti della Segreteria-Controllo e Registrazione partecipanti-consegna cartella
assemblea;
Proposta ed eventuale approvazione di modifiche statutarie.
Assemblea Ordinaria
ORE 10.30
ORE 10.40
ORE 11.15
ORE 11.40
ORE 12.00
ORE 12.30
ORE 13.15
ORE 14.30
ORE 14.40
ORE 15.40
ORE 16.00
ORE 16.30
ORE 17.00
ORE 20.00
ORE 20.30
Preliminari:
A) Il benvenuto del Presidente;
B) Nomina del presidente dell’assemblea e del segretario verbalizzante;
INIZIO LAVORI – Presidente Union:

Il programma del Workshop di domani;

L’attività UNION del 2012 – Organigramma e GdL/aggiornamenti;

Il programma operativo del 2013;

Il bilancio preventivo del 2013;

La proposta di integrazione di altra carica nello Statuto e impegno del Presidente;

L’attività, la struttura ed il Regolamento D.I.C.A. Dipartimento Istruzione Certificazione
Accreditamento: cosa è stato fatto per gli iscritti – Ispezioni – La nuova 17020;

Il prossimo impegno MECSPE a Parma – Convegno e/o Assemblea?;

L’adesione degli iscritti alle proposte dei corsi di formazione/aggiornamento;

Il CONSORZIO Union: dove eravamo rimasti…;

Il Disegno Legge sulle semplificazioni e l’art. 71;

Domande e risposte;
Intervento sul tema “L’assicurazione RC Professionale” - Dr. Coen e Dr. Nocolosi;
Coffee-breack;
Il DPR 462 e l’attività del GdL (Coordinatore: Ing. Sciancalepore);
A ruota libera (la parola agli associati);
Colazione di lavoro;
Ripresa lavori;
La quota associativa del 2013 e la somma delle attività dell’associazione. L’impegno full-time
del Presidente, la segreteria e la co-segreteria.
L’organizzazione UNION vincolante se con impegno di sostegno degli organi di cui
all’Organigramma (Presidente);
Domande e risposte;
La parola ai singoli componenti del CD;
Conclusione dei lavori assembleari;
Inizio Riunione del GdL Art. 71 presieduta dal Coordinatore Ing. Cianotti;
Termine Riunione
Cena libera
N.B. Per gli argomenti trattati il programma potrà subire delle variazioni di orario e di argomenti, anche in relazione
alle assicurazioni di presenza certa di tutti gli invitati/oratori.
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PROGRAMMA WORKSHOP UNION
Il futuro degli Organismi Italiani di valutazione della conformità, tra opportunità e minacce, luci ed ombre
30 novembre 2012 presso Hotel Four Points by Sheraton Bolzano
Via Bruno Buozzi, 35 - Bolzano, 39100 Italy - Tel: 0471-1950000 -e-mail: [email protected]
ORE 09.45
ORE 10.00
ORE 10.15
ORE 10.45
ORE 11.00
ORE 11.30
ORE 12.00
ORE 12.30
ORE 13.00
ORE 14.15
ORE 15.00
ORE 15.30
ORE 15.45
ORE 16.15
ORE 16.30
ORE 16.45
ORE 17.00
Adempimenti della Segreteria-Registrazione partecipanti-consegna cartella congressuale;
Apertura lavori – Presidente Union
Intervento sul tema “Il Sistema Italiano di valutazione della conformità schiacciato fra la
recessione economica del paese e una regolamentazione spesso inadeguata e priva di
controlli: cosa possono fare le Associazioni degli Organismi?” – Ing. Lorenzo Thione
(Presidente D.I.C.A. “Dipartimento Istruzione, Certificazione e Accreditamento” di UNION);
Intervento sul tema “Contributi alle attività ed azioni UNION” – Dott. Giuseppe Magliacane
(già Dirigente Ministero Sviluppo Economico);
Intervento sul tema “Proposte sulle modifiche del DPR 162/99” – Sig. Giovanni Recchia (V.
Pres. Confartigianato Ascensori);
Pausa Coffee-break
Intervento sul tema “La certificazione Total Quality, per un mondo di qualità” – Comm.
Giuseppe Trieste (Presidente FIABA);
Intervento sul tema “Le fasi dell’accreditamento ai fini della notifica” – Dott. Vincenzo
Iacuzio (DG D.I.C.A. – UNION);
Colazione di lavoro
Intervento sul tema “Aggiornamento normativo e l’evoluzione tecnica nel settore delle
verifiche degli apparecchi di sollevamento” – Ing. Roberto Cianotti (Presidente Commissione
UNI Apparecchi di Sollevamento);
Intervento sul tema “La Divisione XVIII di cui alla vigilanza e normativa tecnica in rapporto
agli adempimenti degli OONN/OOAA: comunicazioni e dibattito (ispezioni – deroghe – 17020
nel 2013 in rapporto con il 462 – apparecchi di sollevamento senza verifica periodica)” – Ing.
Vincenzo Correggia (Dirigente Responsabile della Vigilanza e Normativa Tecnica della
Divisione XVIII del Dipartimento per l’Impresa e l’Internazionalizzazione del Ministero dello
Sviluppo Economico);
Risposte a domande
Intervento sul tema “Il DM 11.04.2012 – Accordo del 22.02.2012 – lo stato dell’arte” – Ing.
Michele Candreva (Direzione Generale delle relazioni industriali e dei rapporti di lavoro –
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Coordinatore della Commissione Opere
Provvisionali e Presidente delle Commissioni DM 11.04.2011, Accordo 22.02.2012 e DM
04.02.2011);
Considerazioni e suggestioni conclusive – Ing. Lorenzo Thione (Presidente D.I.C.A.
“Dipartimento Istruzione, Certificazione e Accreditamento” di UNION)
Risposte a domande
Conclusione lavori - Dr. Iginio Lentini (Presidente UNION)
Termine Workshop
N.B. Per gli argomenti trattati il programma potrà subire delle variazioni di orario e di argomenti, anche in relazione
alle assicurazioni di presenza certa di tutti gli invitati/oratori.
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Riunione Gruppo di Lavoro Art. 71 UNION
29 novembre 2012 ore 17.00 presso Hotel Four Points by Sheraton Bolzano
Via Bruno Buozzi, 35 - Bolzano, 39100 Italy - Tel: 0471-1950000 - e-mail: [email protected]
Ordine del Giorno
1) approvazione verbale riunione precedente;
2) stato di avanzamento dei lavori dei sottogruppi "istruzioni per compilazione schede-verbali" (definizione
documenti inviati: scale, idroestrattori, carrelli a braccio telescopico, gru mobili, gru trasferibili e gru in
postazione fissa);
3) predisposizione del documento procedurale sulla base dei quesiti definiti nella riunione precedente e
proposta per verifiche in due tempi;
4) varie ed eventuali;
5) data e luogo prossima riunione;
Il Coordinatore GdL Art. 71
Ing. R. Cianotti
Documenti allegati:
schede: scale, idroestrattori, carrelli a braccio telescopico, gru mobili, gru trasferibili e gru in
postazione fissa
quesiti: proposta per verifiche in due tempi
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From: Varisco Giovanni
Sent: Tuesday, October 09, 2012 9:55 AM
To: Iginio Lentini
Subject: Assenza del libretto
Carissimo Iginio,
ho letto con attenzione la tua comunicazione relativa ai doveri dei verificatori nel caso di assenza del libretto di
impianto.
La trovo a dir poco perfetta e non mi sento di aggiungere alcunché.
Io ho sempre sostenuto (e lo potresti aggiungere) che l'assenza del libretto non è solo una violazione delle
norme ma nasconde un rischio di non poco conto.
E' solo tale documento che mi dice quali sono le caratteristiche dell'impianto e che ne contiene le eventuali
modifiche che avrebbero > richiesto da sempre una verifica straordinaria.
Se l'impianto è stato modificato ma non è stata richiesta ed eseguita la straordinaria, come se ne può garantire
l sicurezza?
Purtroppo ti devo dire che dal 27 al 30 novembre dovrò essere a Parigi per il CEN dove sono direttamente
coinvolto per la revisione delle norme EN 81-1&2.
Vi sarò vicino affettivamente nella certezza che la vostra assemblea sia fruttuosa.
Un abbraccio grande.
Giovanni
*******
From: STUDIO FILISTI
Sent: Friday, November 02, 2012 7:16 PM
To: Studio Filisti
Subject: nuovo servizio online per la verifica delle partite IVA nazionali
Buonasera
Con la presente comunicazione riteniamo utile dare la seguente informativa:
L’Agenzia delle Entrate ha aperto un nuovo servizio online per la verifica delle Partite IVA nazionali.
Il nuovo servizio, libero ed accessibile dalla sezione “servizi online del sito dell’Agenzia (link
https://telematici.agenziaentrate.gov.it/VerificaPIVA/Scegli.jsp) permette di verificare la validità di una
partita IVA e di conoscere le informazioni registrate in Anagrafe tributaria sul suo stato di attività e sulla
denominazione del titolare.
Tale consultazione, prevista dall'articolo 35-quater del DPR 633 del 1972 con la finalità di contrastare le frodi in
materia di IVA, si va ad aggiungere a quello già attivo di controllo delle partite IVA comunitarie (VIES) e a quello
che consente di verificare i codici fiscali.
Lo studio nel rimanere a disposizione per ogni eventuale necessità porge cordiali saluti.
Consulenza Tributaria, Fiscale e del Lavoro
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
PROT. 0010 del 02/11/2012
A TUTTI I CLIENTI
LORO SEDI
OGGETTO: il regime della responsabilità solidale (ex art. 29, co. 2, D. Lgs. n. 276/2003).
La disciplina della responsabilità solidale, già rivista con il Decreto Bersani, è stata ulteriormente
modificata dall’art. 13-ter del “Decreto Crescita” (D.L. 83/2012, L. conv.134/2012), comportando la
responsabilità solidale dell’appaltatore con il subappaltatore ed il rischio di una pesante sanzione per il
committente in caso di omesso versamento dell’Iva e delle ritenute fiscali.
Premessa - responsabilità solidale ex art. 29 D. Lgs. 276/2003: in caso di appalto di opere o di
servizi il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido con l’appaltatore, entro il limite
di due anni dalla cessazione dell’appalto, a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi, incluso il
Tfr, nonché i contributi previdenziali ed i premi assicurativi dovuti in relazione al periodo di durata del
contratto di appalto.
*
*
*
Dopo aver premesso il concetto di responsabilità solidale, sintetizziamo le principali novità in vigore
dal 12 agosto 2012.
Soggetti coinvolti nell’appalto: l’appaltatore ed il committente.
Per quanto riguarda l'appaltatore, viene prevista la sua responsabilità solidale con il
subappaltatore in riferimento «al versamento all'erario delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente
e del versamento dell'imposta sul valore aggiunto dovuta dal subappaltatore all'erario in relazione alle
prestazioni effettuate nell'ambito del rapporto di subappalto». Dunque l’appaltatore risponde in solido con
il subappaltatore del versamento:
 delle ritenute sul lavoro dipendente e
 dell’Iva sulle prestazioni di sub-appalto.
Tale responsabilità è limitata all'ammontare del corrispettivo dovuto e, contrariamente alla
precedente versione della disposizione, non ha più il limite temporale dei due anni dalla cessazione
dell'appalto.
L’appaltatore può svincolarsi dalla responsabilità solidale e tale possibilità è legata ora a criteri
oggettivi, non più ad una generica ed indefinita dimostrazione “di aver messo in atto tutte le cautele
possibili per evitare l'inadempimento” (versione precedente del comma 28, modificato dal D.L. 16/2012).
Ora l’appaltatore deve ottenere, prima di procedere al pagamento del corrispettivo, la documentazione
attestante che i versamenti di ritenute e Iva scaduti siano stati correttamente eseguiti. Vi è la possibilità
(e non l’obbligo) che tale documentazione consista nell'asseverazione rilasciata da uno dei soggetti abilitati
previsti dalla norma (commercialisti, consulenti del lavoro, responsabili Caf, ecc.). Nell'attesa della
documentazione, l'appaltatore può sospendere il pagamento delle prestazioni. In caso di pagamento senza
verifica opera la responsabilità solidale verso l'Erario.
Per il committente, d’altro canto, è prevista la medesima solidarietà, nel caso procedesse a pagare
l'appaltatore senza aver prima preteso l'esibizione della documentazione (relativa sia all'appaltatore che a
tutti i subappaltatori), ma tale rischio non si esplica nella responsabilità solidale con le altre parti, quanto
nella sanzione amministrativa da 5.000 a 200.000 Euro, che gli verrà applicata qualora un soggetto legato
all’appalto non abbia correttamente effettuato i versamenti con F24 relativi alle ritenute e all’Iva.
Esclusione per gli appalti pubblici
Il legislatore ha precisato che queste regole si applicano agli appalti conclusi da:
 soggetti Iva
 soggetti Ires (es. società)
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
 Stato ed Enti pubblici
Sono invece escluse:
 le amministrazioni aggiudicatrici pubbliche, vale a dire le amministrazioni dello Stato, gli enti
pubblici territoriali, gli altri enti pubblici non economici, gli organismi di diritto pubblico, le
associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti;
In sostanza, grazie alla nuova norma il committente può ritardare i pagamenti in attesa che
appaltatori e subappaltatori consegnino alla propria controparte la documentazione contabile e fiscale
che permetta lo “scarico della responsabilità” del destinatario della prestazione.
Il professionista, dal canto suo, chiamato a rilasciare un’asseverazione, troverà enormi difficoltà, se
non è in grado di:
1) sapere quali verifiche effettuare per poter apporre il "visto" (check-list o simili),
2) quali circostanze possono determinare un visto rilasciato "infedelmente”
3) quali sanzioni sono applicabili, senza dimenticare che tali attestazioni possono essere coperte da
un’assicurazione.
Tipologia contrattuali per l’applicabilità del regime di responsabilità solidale.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la circolare n. 17 del 11/7/2012 ha analizzato le
diverse tipologie contrattuali del settore dei trasporti, chiarendo che non esiste alcuna solidarietà
contributiva nei contratti di trasporto (es. trasporto merci), in quanto tale contratto non è inquadrabile
come un vero e proprio contratto di appalto.
Al contrario il regime solidale si applica nei seguenti casi:
1) Appalto di servizi di trasporto (qualora la prestazione consista in una serie di trasporti collegati al
raggiungimento di un risultato complessivo);
2) Appalto di servizi (finalizzato a produrre un servizio quale risultato di un’attività di lavoro);
3) Appalti di servizi legati alla logistica (finalizzato alla produzione di più servizi come il trasporto, il
magazzinaggio, l’imballaggio, il carico e lo scarico, ecc....).
Chiarimenti circolare n. 40/E dell’8 ottobre 2012.
In attesa di ulteriori chiarimenti in merito, l’Agenzia delle Entrate ha emanato la circolare 40/E che
fornisce i seguenti chiarimenti:
1) Entrata in vigore: le nuove disposizioni trovano applicazione solo per i contratti di
appalto/subappalto stipulati a decorrere dalla data di entrata in vigore della norma, ossia dal 12
agosto 2012;
2) Rilascio certificazione: considerato che a carico dell’appaltatore e del subappaltatore è stato
introdotto un adempimento di natura tributaria, si deve ritenere che, essendo tali adempimenti
esigibili a partire dal 60^ giorno successivo a quello di entrata in vigore della norma (Statuto del
contribuente), tale certificazione deve essere richiesta solamente in relazione ai pagamenti effettuati
a partire dall’11 ottobre 2012, in relazione ai contratti stipulati a partire dal 12 agosto 2012.
3) Acquisizione della documentazione: si ritiene valida, in alternativa alle asseverazioni prestate dai CAF
e dai professionisti abilitati, una dichiarazione sostitutiva (resa ai sensi del DPR n. 445 del 2000) con
cui l’appaltatore/subappaltatore attesta l’avvenuto adempimento degli obblighi richiesti. Nello
specifico, la dichiarazione sostitutiva deve indicare i seguenti elementi:
 il periodo nel quale l’IVA relativa alle fatture concernenti i lavori eseguiti è stata liquidata,
specificando se dalla suddetta liquidazione è scaturito un versamento di imposta, ovvero se in
relazione alle fatture oggetto del contratto è stato applicato il regime dell’IVA per cassa (articolo 7
del DL n. 185 del 2008) oppure la disciplina del reverse charge;
 il periodo nel quale le ritenute sui redditi di lavoro dipendente sono state versate,
mediante scomputo totale o parziale;
 gli estremi del modello F24 con il quale i versamenti dell’IVA e delle ritenute non
scomputate, totalmente o parzialmente, sono stati effettuati.
Lo studio rimane a Vostra disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordiali saluti.
Roma, 02/11/2012
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
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Roma, 19/09/2012
Oggetto:
AGLI OONN ISCRITTI, DI PROSSIMO ACCREDITAMENTO
E P.C. AGLI ACCREDITATI
ACCREDIA - LE PRINCIPALI MODIFICHE DELLA REVISIONE AI REGOLAMENTI ''RG-03''
ISPEZIONI E RG-01 CERTIFICAZIONI-
Ai fini dell'indispensabile conoscenza si informa di quanto in oggetto, a valere dal 1° novembre 2012.
Gli OONN che, peraltro, desiderassero leggersi le 99 pagine dei due Regolamenti nel loro complesso,
possono provvedere direttamente, scaricandoli dal sito ACCREDIA.
Cap.2 - Il rapporto di dipendenza dall'OdI (organismo di ispezione) del Responsab.Tecnico e
dell'(eventuale) suo Sostituto, E' STATO ELIMINATO.
'' Quanto alle strutture ed attrezzature dell'OdI, tutte le apparecchiature devono essere sottoposte a
manutenzione, assicurando che le stesse siano tarate prima di essere messe in servizio e in seguito,
secondo un programma stabilito in relazione che la misurazione applicabile, sia riferibile a campioni naz.li
ed internaz.li (ove disponibili), diversamente deve comunque fornire evidenza della correlazione o
accuratezza della loro utilizzazione in relazione all'ISPEZIONE. E' auspicabile che sul punto vi sia confronto
da Laboratori di Taratura e OdI.
'' MANIPOLAZIONE DEI CAMPIONI E DEGLI OGGETTI SOTTOPOSTI AD ISPEZIONE: l'identificazione,
gestione e conservazione rileva di quanto oggi prescritto dal punto 11 della norma Uni Cei En ISO/IEC
17020: si raccomanda di acquistare l'ultima edizione (2012)
'' SUBAPPALTO - LABORATORI NON ACCREDITATI. Nei casi specifici, l'OdI deve provvedere ad una serie di
adempimenti, pertanto, invitandoVi a leggerne del suo insieme, è comunque preferibile utilizzare
LABORATORI ACCREDITATI.
'' O -TERMINI E DEFINIZIONI. Sono state modificate le definizioni di ''NON CONFORMITA'',
''OSSERVAZIONE'' e ''COMMENTO'' ai fini dell'uniformità con le definizioni utilizzate dagli altri
Dipartimenti; quanto ai ''COMMENTI'', si possono gestire con un'azione preventiva/di miglioramento;
ove non dovessero essere recepiti, le ragioni devono essere registrate; per ''SORVEGLIANZA
INTENSIFICATA'' si intendono le verifiche ispettive supplementari eseguite in anticipo rispetto alle
sorveglianze periodiche.
'' 1 - CRITERI ED INFORMAZIONI PER L'ACCREDITAMENTO.
Accredia può imporre eventuali limitazioni allo scopo di accreditamento anche a seguito delle verifiche
ispettive.
Accredia ha precisato che, in fase di richiesta di accreditamento, non si applica agli OdI (già accreditati in
altri schemi) la clausola dell'operatività di 12 mesi.
GLI ORGANISMI CHE RICHIEDONO L'ACCREDITAMENTO PER LA SUCCESSIVA AUTORIZZAZIONE AI FINI
DELLA NOTIFICA PER LE DIRETTIVE COMUNITARIE DEL NUOVO APPROCCIO (O ALTRE NORME CHE
VINCOLANO AL POSSESSO DELL'ACCREDITAMENTO I PROVVEDIMENTI AUTORIZZATIVI), DEVONO
COMPILARE UNA DOMANDA SPECIFICA (''DA-04'') (scaricabile dal sito Accredia).
TALE STESSA DOMANDA DEVE ESSERE COMPILATA NEI CASI DI RICHIESTA DI ESTENSIONE
DELL'ACCREDITAMENTO, DI CUI ALLE MOTIVAZIONI E PRINCIPI DI CUI SOPRA,
Nel caso di DOMANDE DI ACCREDITAMENTO RIGUARDANTI ATTIVITA'DI ISPEZIONE SVOLTE DAGLI OdI IN
SEDI ESTERE, ACCREDIA HA DEFINITO LE MODALITA' SPECIFICHE, APPLICANDO QUANTO DI CUI AI
REQUISITI DEL REGOLAMENTO N.765/2008, pg-12 E DOCUMENTI EA/IAF APPLICABILI) TRASFERIMENTO
DELL'ACCREDITAMENTO. Le nuove modalità prevedono che alle domande specifiche, in aggiunta alla
documentazione richiesta, occorre allegare L'ULTIMO RAPPORTO DI VERIFICA DELL'OdI CEDENTE.
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
RINNOVO E SORVEGLIANZA DELL'ACCREDITAMENTO:
A)Il termine entro il quale Accredia deve inviare l'offerta tecnico-economica (che ricordiamo segue la
domanda di accreditamento in precedenza inoltrata) E' STATO FISSATO ENTRO LA FINE DI GENNAIO.
B)PRIMA SORVEGLIANZA: è PREVISTA UNA DEROGA A 12 MESI NEL CASO DI OdI CHE OPERINO SOLO NEL
''COGENTE'' E PURCHE' NON ABBIANO ACQUISITO
NUOVE COMMESSE (QUALE, AD ES., LA VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE AI FINI DELLA VALIDAZIONE);
C) Accredia prevede SORVEGLIANZA SPECIFICA PER SETTORI CRITICI (es: attività ispettive in settori
regolamentati e/o cogenti) . inoltre, informando che nei casi di effettuazione delle verifiche ENTRO
L'ANNO, L'ENTE UNICO STESSO provvederà a verifiche aggiuntive presso l'OdI, posto che la mancata
effettuazione non sia imputabile ad ACCREDIA ovvero all'annullamento da parte delle organizzazioni.
D) VERIFICHE ispettive STRAORDINARIE : il nuovo preavviso minimo passa da 5 a 7 gg. lavorativi;
E) C'e' UNA VARIAZIONE DEL CAMPO DI ACCREDITAMENTO, PERTANTO E' STATO INSERITO UN
PARAGRAFO SPECIFICO;
F) SCADENZA DELLA VALIDITA' TEMPORALE DELL'ACCREDITAMENTO: rimane di quattro anni;
G) PERMANENZA DELLA VALIDITA' DELL'ACCREDITAMENTO: la procedura di RINNOVO è attivata da
ACCREDIA ''almeno'' 6 mesi prima della scadenza;
Quanto ai provvedimenti SANZIONATORI, partiamo da quelli MINORI:
H) In caso di mancato completamento di tutte le attività di verifica previste per l'anno precedente (fatti
salvi gli audit già pianificati e fatte salve le condizioni di cui al p. 1.5.1.2 del Regolamento), si ha
l'INTERRUZIONE AUTOMATICA DI TUTTE LE VERIFICHE DI ESTENSIONE/NUOVI ACCREDITAMENTI IN TUTTI
GLI SCHEMI, COME PURE DELL'ACCETTAZIONE DI NUOVE DOMANDE DI ACCREDITAMENTO/ESTENSIONE.
Quanto ai provvedimenti sanzionatori MAGGIORI:
H1) E' stato previsto che nel caso le Autorità competenti (Ministeri) comunichino ad ACCREDIA
L'ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI A CARICO DEGLI OdI ACCREDITATI, la direzione dell'Ente Unico ne
informerà il pertinente CSA per le relative delibere, fermi restando, peraltro, GLI OBBLIGHI
CONTRATTUALI (VALIDI ANCHE IN CASO DI RINUNCIA: s.v. 1.8.4.4.) AI QUALI SONO TUTTAVIA TENUTI GLI
OdI CHE INCAPPASSERO IN TALI SITUAZIONI.
Sono stati inseriti da ACCREDIA due nuovi paragrafi:
I) (s.v. 1.10) OBBLIGAZIONI A CARICO DELL'ODi, mentre per quelle A CARICO ACCREDIA (s.v. 1.11)
quest'ultima ha precisato i suoi obblighi nei confronti degli ORGANISMI DI CERTIFICAZIONE NEI CASI DI
VARIAZIONE DELLE CONDIZIONI DI ACCREDITAMENTO E DI VARIAZIONE DELLE TARIFFE.
*************************************************************************************
VALUTAZIONI E CONSIDERAZIONI DI CUI ALLA CONCLUSIONE, ESTREMAMENTE SINTETICA, DI QUANTO
PORTATO ALLA VOSTRA ATTENZIONE.
L'associazione ritiene non si possa eludere l'importanza per il comunque ON verso comprensibilità e,
quindi, applicabilità dei nuovi contenuti di riferimento dell'accreditamento.
Il significato di tali modifiche/revisioni va pertanto analizzato, in primis attraverso gli opportuni chiarimenti
stante alcuni Accredia/ipse dixit che possono essere interpretati e, pertanto, attraverso casi pratici seguenti
a ''domande e risposte'', perfettamente compresi dopo l'opportuna didattica/analisi CHE TRATTERA'
OVVIAMENTE ANCHE DELLE NOVITA' DI CUI ALLA 17020/2012.
Chiediamo, da subito, infine, CHI FOSSE INTERESSATO VERSO L'ORGANIZZAZIONE DI UNA GIORNATA DI
CORSO, ORGANIZZATO DAL D.I.C.A.-UNION, DI COMUNICARCELO.
Cordiali saluti.
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Dr. Iginio S. Lentini
Presidente UN.I.O.N.
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
NewsLiftLetter
Roma, 20/09/2012
Oggetto:
AGLI OONN ISCRITTI, ACCREDITATI
E PROSSIMI ACCREDITANDI - LL.SS.
E P.C. REDAZIONE NEWSLIFTLETTER
(X APPOSIZIONE DI AMBEDUE LE REVISIONI:
ISPEZIONI E CERTIFICAZIONI)
ACCREDIA- REGOLAMENTO ''RG-01'' - 2^ PARTE DELLA INFORMATIVA DELLE REVISIONI DEL
REGOLAMENTO
Preliminarmente chiarito che le novità contenute nella norma 17020/2012, così come quelle della
altrettanto, ancora piu' recente, 17065 che sostituisce la 45011, si potranno spiegare NON APPENA LA
SEGRETERIA AVRA' PROVVEDUTO AL LORO ACQUISTO, GIA' PERALTRO SOLLECITATO E DI CUI ATTENDO
NOTIZIE, le stesse peraltro troveranno collocazione informativa nell'ipotizzato corso/workshop di cui
attendiamo le adesioni degli iscritti.
Facendo oggi seguito alla precedente che riguardava gli OdI -Organismi di Ispezione, l'informativa attuale
attiene agli ODC di cui al Regolamento in oggetto.
CHIARITO che nei motivi di tale revisione vi sono quelli di cui alle ''proposte di modifica presentate dalle
Associazioni dei soggetti accreditati'' e ferma restando l'invariabilità delle modifiche delle ''ispezioni''
(RG-03) che sono le stesse anche per questa RG-O1, pertanto non ripetute in quanto già trattate in
precedenza, TRASCRIVIAMO QUINDI SOLO QUELLE SPECIFICHE (non riferibili di quanto a Voi scritto
prima)
* Control Visit
* Market Surveillance Audit
le quali, inserite in ''TERMINI E DEFINIZIONI'', prevedono ALTRE TIPOLOGIE DI VERIFICA che ACCREDIA
puo' effettuare PRESSO LA SEDE DELL'ODC, NEL CASO DI SORVEGLIANZA DELL'ACCREDITAMENTO, sia
questa PROGRAMMATA O MENO.
Quanto di cui al seguito, pertanto, rappresenta la REVISIONE SPECIFICA PER I SOLI ODC:
1.5- RINNOVO E SORVEGLIANZA DELL'ACCREDITAMENTO
Nel caso di eventi straordinari che impediscano l'effettuazione delle verifiche, si applicano le prescrizioni
del doc.to IAF ID3.
Riguardo all'ESTENSIONE E DURATA DELLE VERIFICHE, quanto alle caratteristiche, queste sono stabilite in
funzione dei criteri definiti nella GUIDA IAF ID4/2012 e, inoltre, di una ''analisi di rischio''condotta da
Accredia periodicamente.
Quanto ai PROVVEDIMENTI SANZIONATORI MINORI, come per il resto qui non trattato, valgono le revisioni
stesse di cui al RG-03- Ispezioni, mentre per I PROVVEDIMENTI SANZIONATORI MAGGIORI, si chiarisce nel
seguito quanto di aggiuntivo:
* ampliate le condizioni per l'adozione dei provvedimenti sanzionatori secondo quanto previsto dal
doc.to IAF MD 7, come, ad es., LA MANCATA RISOLUZIONE DELLE NON CONFORMITA', LA MANCATA
GESTIONE DEI RECLAMI);
* IL PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE PUO' AVERE UNA DURATA MASSIMA DI SEI MESI (SALVO
DIVERSE DISPOSIZIONI NORMATIVE);
* AUMENTATO A DUE ANNI IL PERIODO DI INATTIVITA' DELL'ODC IN RELAZIONE ALLA CERTIFICAZIONE O
SORVEGLIANZA IN UN DETERMINATO SETTORE, PRIMA DELLA PRESENTAZIONE DA PARTE DI ACCREDIA DI
UN PROVVEDIMENTO AL CSA DI ''RIDUZIONE DI SCOPO''.
Inoltre, nelle obbligazioni a carico dell'ODC:
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
PREVISTO L'OBBLIGO PER GLI ODC ACCREDITATI PER GLI SCHEMI DI SISTEMI DI GESTIONE DI PRODOTTO
(alias: 45011), come pure, peraltro, per il PERSONALE, DI INVIO AD ACCREDIA DEI DATI RELATIVI AI
SOGGETTI IN POSSESSO DI CERTIFICAZIONE E CHE TALI DATI STESSI POTRANNO ESSERE TRASMESSI DA
ACCREDIA A SOGGETTI TERZI.
CAP. 2 - PRESCRIZIONI A CARICO DELL'ODC: Accredia precisa che le interpretazioni EA/IAF hanno
carattere rilevante di applicabilità;
COLLABORAZIONE ODC-ACCREDIA : è richiesto l'invio della programmazione aggiornata e completa delle
ATTIVITA' ISPETTIVE
ISO/IEC 17021 : NE FA FEDE AI FINI DELLA COMPOSIZIONE E CARATTERISTICHE DEGLI ORGANI/FUNZIONI
DI ATTIVITA' DELL'ODC E DEL RILASCIO.
2.2.1.1 COMITATO PER L'IMPARZIALITA': provvedete a sostituire in tale Regolamento la frase ''devono
comprendere'' con ''SI RACCOMANDA CHE COMPRENDONO'' (riferimento alle parti interessate del
Comitato stesso)
2.2.1.5 FUNZIONE TECNICA DI DELIBERA DELLE CERTIFICAZIONI : è stata eliminata la richiesta per cui la
competenza tecnica specialistica (relativa allo specifico settore) DEBBA DERIVARE DA ESPERIENZA
LAVORATIVA ALMENO TRIENNALE NELL'AREA TECNICA NEL SETTORE IN OGGETTO INFORMA DI ATTIVITA'
CONNESSE CON LA R&S, LA PROGETTAZIONE, FABBRICAZIONE, COLLAUDO, FORNITURA DI SERVIZI,
NONCHE' DI ATTIVITA' ISPETTIVE 2.7 PERSONALE DELL'ORGANISMO. E' stato precisato che tale personale
- incluso il PERSONALE ISPETTIVO (dipendente o collaboratore) così come eventuali esperti) - deve essere
chiaramente descritto in opportuni documenti, quanto a:
* autorità
* responsabilità
* compiti e mansioni .
2.9 RAPPORTI TRA ODC E CONSULENTI , O SOCIETA' DI CONSULENZA: nei sistemi di gestione aziendale,
dovendo essere separata l'attività di certificazione da quella di consulenza, tali rapporti devono essere
gestiti in conformità IAF (24-25/10/2010), nonchè ai disposti di legge applicabili.
ACCREDIA HA INOLTRE PRECISATO CHE, IN RELAZIONE ALLA VALUTAZIONE DELLA GESTIONE DI QUESTE
SITUAZIONI, PUO' INCREMENTARE SIA I TEMPI DELLE VERIFICHE IN SEDE, SIA IL NUMERO DELLE
VERIFICHE IN ACCOMPAGNAMENTO.
ALL.''A'' CRITERI DI ADOZIONE DEI PROVVEDIMENTI SANZIONATORI.
In via generale: eliminato il procedimento della gradazione dei provvedimenti che teneva conto del
numero di violazioni(prima,seconda,terza)
A.1 CRITERI DI IMPARZIALITA' SULL'EROGAZIONE DEI CORSI DI FORMAZIONE TENUTI DAGLI ODC E SULLE
MODALITA' DI EROGAZIONE :
* e' ammesso erogare corsi di formazione (a catalogo o meno), solo quando questa attività non è
riconducibile ad attività di consulenza;
* la formazione puo' essere rivolta sia a persone fisiche riconducibili a differenti persone giuridiche, sia
ad un'unica persona giuridica: in quest'ultimo caso, a nulla rilevando la sede fisica di erogazione del corso
(es: presso azienda certificata; presso la sede dell'ODC o in una diversa sede), sarà comunque cura dello
stesso ODC analizzare approfonditamente i rischi derivanti da eccessiva familiarità;
* sono sempre ammessi interventi di semplice orientamento/divulgazione della norma, se rimangono di
carattere generale e di limitata durata temporale;
* non è ammesso che per le attività di verifica presso un'organizzazione sia incaricato personale che vi
abbia già svolto attività formativa, tenutasi direttamente presso l'azienda o o comunque rivolta in
esclusiva al personale della stessa organizzazione (anche nel caso in cui l'oggetto del corso non sia
strettamente pertinente con l'oggetto dell'attività per la quale il personale ispettivo sia stato incaricato
dall'ODC)
A.2 TEMPI DI AUDIT: eliminato il vincolo di UN giorno per l'effettuazione delle attività di sorveglianza; se
effettuata in un tempo inferiore ad 1 giorno-uomo (s.v. documento IAF MD 5), ACCREDIA porrà
particolare attenzione nel valutare la correttezza delle motivazioni addotte dall'ODC per applicare tale
regola.
A.3 COMPETENZA GRUPPO DI AUDIT E PERSONALE ISPETTIVO IN GENERE: precisato che gli ODC devono
supportare, con evidenze oggettive chiare, la qualifica dei propri auditor/ispettori CON SPECIALE
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
RIGUARDO ALLE AREE TECNICHE (X i sistemi di gestione) e ALLE FAMIGLIE DI PRODOTTI (X lo schema
PRD).
Nel rammentarVi - in relazione all'ipotizzato complessivo corso (17020/2012 + 17065, ex 45011, +
revisione regolamento RG-03 e RG-01) - di far pervenire ad UNION – Segreteria la scheda di iscrizione qui
sotto, ad ogni buon bisogno, riportata, porgiamo cordiali saluti.
Dr. Iginio S. Lentini
Presidente UN.I.O.N.
CORSO/WORKSHOP SULLE REVISIONI NORMATIVE E DEI REGOLAMENTI ACCREDIA
L'ON iscritto:
_______________________________________________________________________________________
trasmette con la presente adesione di massima della partecipazione al suddetto corso
x SEDE ROMA ( )
x SEDE MILANO ( )
per nn._________persona/e.
In attesa di conoscenza della fissazione della data (durata 1 giorno di 8 ore), porgo cordiali saluti
( ) via fax
( ) via mail
Data_______________________
(timbro e firma)___________________________
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
NewsLiftLetter
Roma, 21/09/2012
AGLI OONN ISCRITTI, ACCREDITATI
E PROSSIMI AGLI OONN iscritti - LL.SS.
e p.c. Organismi e Soggetti Abilitati
ad altre autorizzazioni
Alla Redazione della NewsliftLetter
Oggetto:
ACCREDIA - accreditamento e polizza di assicurazione (a valere anche per altre attività di
OOAA)
In relazione all'oggetto, di cui se ne trasmette ai complessivi NOTIFICATI, tuttavia interessando non già gli
accreditati (presumendo che dopo l'audit le loro polizze siano state ''sistemate'' così come Accredia
richiede ), quanto, quindi, chi di noi sarà valutato nei prossimi due anni (completamento delle scadenze di
autorizzazione MSE), ho ritenuto di dare un definitivo chiarimento su tale spinosa questione, al fine di
consentire – eventualmente – sin d'ora o successivamente, di attivarsi con la propria Compagna per
eliminare quanto fosse carente di tale polizza.
Al di là, comunico comunque che in occasione della prossima assemblea, ho invitato la C.A. Broker di Bo
(Dr. Coen e sig. Nicolosi) al fine di un intervento in tale occasione, consentendo, al ...colto ed all'inclita,
quella maggiore certezza di sicurezza in materia.
Al fine di ottenere dal suddetto le migliori condizioni economiche di polizza attraverso la stipula di una
convenzione con Union (prima esistente, tuttavia perdutasi nei mille rivoli incomprensionali), tale
convenzione sarà ripristinata, pertanto meglio impostata sulle fasce di fatturato, ciascuno tuttavia,
valutando se accedervi o meno.
Parto da alcune osservazioni inerenti la polizza di un nostro associato che ha avuto l'audit di Accredia, per
inoltrarmi nel quantum.
La prima osservazione di ACCREDIA è emersa dal fatto che la polizza non riportasse espressamente il titolo
''RC PROFESSIONALE ORGANISMO NOTIFICATO'', banalità, se vogliamo, alla quale la Compagnia ha poi
provveduto, così specificando che si tratta di una RC Professionale a tutti gli effetti.
OSSERVAZIONI INERENTI LE CARATTERISTICHE DELLA POLIZZA.
a) Copertura Responsabile Tecnico e (non ''o'') del suo sostituto e degli Ispettori (Verificatori) esterni.
La polizza deve prevedere la copertura per i danni a ''terzi'' sia per il Responsabile Tecnico, il suo sostituto,
gli Ispettori esterni sia che operino in qualità di dipendenti diretti, ovvero come professionisti autonomi (in
tal caso la garanzia opera, ovviamente, solo per le attività svolte per conto del chicchessia Organismo)
Questa condizione, peraltro, dovrebbe essere prevista automaticamente per qualunque contratto di
interesse della nostra attività, tuttavia, avendo accertato che non tutte le Compagnie di assicurazione, così
come la stessa che in ambito nazionale non si comporta in maniera uniforme, non adottano le stesse
condizioni normative(clausole) ed economiche (premi) le quali si riflettono in limiti di risarcimento non
conformi anche per chi, peraltro, esercita attività di ''462/01''. massimo scoperto superiore al capitale
sociale, etc...
b) Efficacia della polizza nel corso dello svolgimento dell'attività.
Premesso che la polizza non è legata alla validità dell'accreditamento (quinquennale), in quanto essendo
annuale ogni ON ha facoltà di recesso di anno in anno, e' da aggiungere che la polizza stessa accoglie le
richieste di risarcimento presentate dal danneggiato all'ON anche nel caso in cui l'accreditamento fosse
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
scaduto o sospeso. Va da sé che se l'ON, nel caso dell'accreditamento come peraltro per le altre
autorizzazioni (OA), continua ad esercitare l'attività senza averne titolo, la Compagnia – in caso di sinistro –
non sarà tutelato.
Sarà bene, in proposito, fare qualche esemplificazione:
1) RICHIESTA DANNI RICEVUTA DURANTE IL PERIODO DI ACCREDITAMENTO E DURANTE IL PERIODO DI
ASSICURAZIONE: nulla quaestio (nessuna eccezione: sinistro in garanzia)
2) RICHIESTA DANNI RICEVUTA OLTRE IL PERIODO DI ACCREDITAMENTO E DURANTE IL PERIODO DI
ASSICURAZIONE: qui esiste eccezione: il sinistro è in garanzia a condizione che la richiesta danni si riferisca
ad una attività (ispezione, certificazione, prova, ecc.) effettuata durante il periodo di accreditamento; se
invece tale attività è stata svolta dopo la scadenza dell'accreditamento, il sinistro è fuori garanzia in quanto
l'ON/OA/SOGGETTO non risulta essere più accreditato o abilitato o autorizzato.
3) RICHIESTA DANNI RICEVUTA OLTRE IL PERIODO DI ACCREDITAMENTO OLTRE IL PERIODO DI
ASSICURAZIONE: ovviamente, e maggiormente, il sinistro è fuori garanzia.
n.b. nei casi di sospensione o cessata attività può essere richiesto alla Compagnia di Assic.ne un periodo
di prolungamento (che va pagato a sé stante), al fine di coprire eventuali richieste di risarcimento per
probabili o cautelativi errori pregressi.
Nulla toglie, infine, evidentemente, al proponente di assicurarsi attraverso polizze qualitativamente migliori
in rapporto a quella in essere ma ciò e' solo, o quasi, possibile se non si e' legati a ''quella'', sola, Compagnia
di cui l'assicuratore dispone, essendo del tutto evidente, come nel caso del ''BROKER, che, rappresentando
questi diverse Società di assicurazione, le sue possibilità ed, ovviamente il suo giusto fine, consente,
attraverso le varie offerte, di poter formulare un contratto ad hoc e alle condizioni migliori.
Cordiali saluti.
Dr. Iginio S. Lentini
Presidente UN.I.O.N.
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
From: Avv. Pietro De Santis
Sent: Friday, October 26, 2012 6:44 PM
To: UNION
Subject: MSE: spese per decreti di autorizzazione
Gent. mo Dott. Lentini,
Con riferimento al Suo messaggio del 24 c.m., credo che in questo caso la P.A. abbia agito legittimamente. Mi
spiego:
- con il D.M. del 13 febbraio 2004 il MAP stabiliva le ben note tariffe, successivamente riesumate dall'art. 11,
comma 2 del D.P.R. n. 214/2010 (il cui testo, per migliore comprensione, allego in calce). Il predetto Decreto
del 2004, con gli oneri che prevedeva a carico degli O.N., veniva definitivamente annullato a seguito del nostro
ricorso straordinario al Capo dello Stato (che dopo il parere del Consiglio di Stato nel 2006 si concludeva con il
decreto presidenziale di accoglimento del 18 maggio 2012) e dinanzi al TAR Lazio (sentenza 3285/2012);
- proprio nel rispetto delle citate decisioni, i decreti autorizzativi da Lei inviatimi dispongono, all'art. 4 di
entrambi, che l'organismo dovrà versare le spese, nella misura fissata dall'emanando decreto previsto dal
D.P.R. 214/2010, art. 2 (1-bis). Se i D.M. di autorizzazione in parola avessero fatto riferimento al D.P.R.
214/2010, art. 2 (1-quater) avrebbero agito in violazione del giudicato, in quanto si sarebbero richiamati al
Decreto Ministeriale del 2004, ormai non più in vigore. Ma, l'art. 2 (1-bis) citato dai D.M. di nomina, ha
riguardo ad un futuro provvedimento che rideterminerà le tariffe di cui al D.M. 13 febbraio 2004, rispettando il
limite del costo effettivo del servizio (da notare che il testo dei D.M. di nomina, forse non a caso, non parla di
"rideterminazione" come la legge 210, ma di "determinazione", vocabolo che suggerisce l'adozione di una
nuova tariffa, non un semplice aggiornamento della precedente);
- in sostanza, l'art. 47 della legge n. 52/1996 stabilisce che le spese relative alle procedure finalizzate
all'autorizzazione degli organismi sono a carico dei richiedenti sulla base dei costi effettivi dei servizi resi. Le
nostre iniziative legali contro il D.M. 13 febbraio 2004 prendevano le mosse dal fatto che lo stesso non
rispettava il principio di legge, fissando una tariffa unica. Il MSE, proprio in virtù dell'annullamento del D.M. del
2004, non dispone che l'O.N. versi le somme da esso previste, ma quelle che verranno fissate dal nuovo
decreto.
S'intende che, laddove il futuro decreto di fissazione delle tariffe incorresse nello stesso vizio riscontrato in
quello del 2004 o in altri, gli O.N. potrebbero e dovrebbero impugnarlo di fronte al TAR con un nuovo ricorso.
Cordiali saluti
Avv. Pietro De Santis
2. All'articolo 18 del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162, dopo il comma 1, sono
aggiunti i seguenti:
«1-bis. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro del lavoro e delle
politiche sociali e con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottarsi entro novanta giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto, sono rideterminate, fino a concorrenza del costo effettivo del servizio,
le tariffe di cui al decreto del Ministro delle attività produttive in data 13 febbraio 2004, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 84 del 9 aprile 2004, e le relative modalità di versamento. Le predette tariffe sono
aggiornate, sulla base del costo effettivo del servizio e con le stesse modalità, almeno ogni due anni.
1-ter. Le somme derivanti dalle tariffe di cui al comma 1-bis sono riattribuite agli stati di previsione del
Ministero dello sviluppo economico e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, quest'ultimo per la
parte di competenza relativa all'attività di sorveglianza di cui all'articolo 8, secondo quanto previsto
dall'articolo 2, commi da 615 a 617, della legge 24 dicembre 2007, n. 244- legge finanziaria 2008.
1-quater. Il decreto del Ministro delle attività produttive in data 13 febbraio 2004, concernente determinazione
delle tariffe per i servizi resi dal Ministero delle attività produttive e relative modalità di pagamento, ai sensi
del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162 e dell'articolo 47 della legge 6 febbraio 1996,
n. 52, resta in vigore fino alla data di entrata in vigore del decreto di rideterminazione delle tariffe previsto dal
comma 1-bis del presente articolo.».
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
From: Avv. Pietro De Santis
Sent: Wednesday, October 24, 2012 7:42 PM
To: UNION
Subject: Validità dell'autorizzazione ministeriale
Gent. mo Dott. Lentini,
Con riferimento al Suo messaggio del 19 c.m., ritengo si possa sintetizzare la questione come segue:
- con il comunicato dell'1 dicembre 2011 da Lei inviatomi per estratto, il MSE, in considerazione del termine
del 31 dicembre 2011 assegnato all'Italia dalla Commissione Europea per il mantenimento sul NANDO degli
organismi non accreditati a tale data, invitava gli O.N. a presentare la domanda di accredito entro il 15
dicembre 2011, prevedendo la proroga dell'autorizzazione al 30 giugno 2012 per gli organismi con
autorizzazione in scadenza non oltre il 31 dicembre 2011 e la vigenza, fino alla scadenza naturale, delle
autorizzazioni scadenti dal 1 gennaio 2012 in poi;
- un precedente comunicato di Accredia del 14 novembre 2011, annunciava che l'ente avrebbe rilasciato una
dichiarazione di "accreditamento in corso" agli O.N. che avessero presentato la domanda entro il 31 dicembre
2011 e che avessero vista accettata tale domanda;
- non era quindi neppure chiaro entro quale data andasse richiesto l'accreditamento, se entro il 15 o entro il 31
dicembre 2011;
- detti termini non dovrebbero però essere considerati perentori per quanto attiene il diritto a svolgere
l'attività sul territorio nazionale. E' lo stesso comunicato MSE sopra citato, a tenere distinta l'operatività in
Italia dell'O.N. dal suo inserimento nella banca dati comunitaria, concedendo la proroga al 30 giugno 2012 e la
prosecuzione dell'attività fino alla scadenza naturale agli O.N. (con scadenza dell'autorizzazione
rispettivamente entro e dopo il 31 dicembre 2011) nonostante la cancellazione dal NANDO. Peraltro, nel
prevedere la proroga, il MSE non specifica entro quale data essa debba essere richiesta.
- sul piano pratico credo che, indipendentemente dalla scadenza dell'autorizzazione (prima o dopo il 31
dicembre 2011) e dal fatto che la domanda di accreditamento sia stata presentata prima o dopo rispetto a tale
data (o rispetto al 15 dicembre 2011) Accredia debba evadere l'istanza ed il Ministero non possa negare
l'operatività limitata all'Italia, per gli articoli 13 e 14 del D.P.R. 162/99, all'O.N. la cui domanda sia pendente.
Cordiali saluti
Avv. Pietro De Santis
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Roma, 02.10.2012
Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
Al Ministero dello Sviluppo Economico
Dip.to Impresa ed Internazionalizzazione
Direz. Gen.le Mercato, Concorrenza,
Consumatori, Vigilanza, Normativa Tecnica
Dirigente Div. XIV
Via Sallustiana, 53
00187 Roma
Oggetto: Organismi Notificati XXXXXXXXXX e XXXXXXXXXXXX
In relazione alle segnalazioni pervenute allo scrivente di cui all'oggetto, si ritiene indifferibile
chiedere:
 quali le valutazioni e gli eventuali provvedimenti Codesta Div. XIV ritiene di assumere sulla permanenza
dell'autorizzazione degli Organismi in oggetto;
 in alternativa eventuale, quale controllo-Vigilanza gli uffici della Sua Divisione intendano esperire,
attesa la consistenza dell'allegato.
Si informa infine, relativamente a XXXXXXXX (emanazione di XXXXXXXXXX), di essere stati informati
dell'avvenuta revoca di ogni attività che la succitata sede tedesca del XXXXXX ha trasmesso a quella italiana,
finalizzatasi di recente attraverso le immediate dimissioni dell'A.D.
Si ritiene peraltro non siano estranei alla decisione alcuni dei comportamenti di cui si è resa
responsabile XXXXXXXXXX, quali:
1. 47 certificazioni di collaudo effettuate in soli due giorni in quel di Verona
2. 15/18 ispezioni (verifiche periodiche) effettuate in un solo giorno ma con verbali retrodatati ai fini della
parvenza di diluizione delle stesse.
Si rimane in attesa, porgendo distinti saluti.
Dr. Iginio S. Lentini
Presidente UN.I.O.N.
Allegato: comunicato CNIM.
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
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Roma, 25.10.2012
Oggetto:
e-mail
Gent.ma Sig.a
Maruska Sabato
Project Manager
Fiere di Parma
Control Italy
riconoscimento di patrocinio MECSPE Meccanica Specializzata – Parma 21-23/03/2013
Sono lieto di confermare a nome dell’Associazione che rappresento, il patrocinio per l’edizione 2013.
Augurando all’importante evento nazionale il più ampio successo, l’occasione è lieta per inviare cordiali
saluti.
Dr. Iginio S. Lentini
Presidente UN.I.O.N.
PS Per il Convegno, volendo allargare l’interesse anche ad altri operatori, provvederò in seguito.
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
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Roma, 20.10.2012
Oggetto:
A TUTTI GLI ISCRITTI UNION – ll.ss.
XXVIII Assemblea ordinaria e Workshop UNION 29-30.11.2012, Hotel Alpi - Bolzano
Quanto di cui la presente intende di propedeutico della Vostra partecipazione, va rilevato della
preminente constatazione dello scoraggiante risultato di presenza degli iscritti (appena otto che comunque
ringrazio) al recente Convegno MADE EXPO – Fiera Mi a Rho.
In tale manifestazione, internazionale, si sono tenuti numerosi, ed importanti, eventi, e noi di UNION unica associazione di categoria a disporre di uno stand - ne eravamo stati inclusi, seppure, in tale circostanza,
ritenendo che il tema incardinato nel rapporto con gli amm.ri condom.li, di cui a CONVALIDO, fosse tale da
stimolare il Vostro interesse. Per questo, ero riuscito, peraltro, a far intervenire l'Ing. Correggia, oltre a
scomodare altri noti professionisti che collaborano con la nostra associazione.
Ciò premesso, significando che anche nella precedente manifestazione di luglio, a Roma, con FIABA, si
era ''ottenuto'' analogo risultato, non posso non interrogarmi sulla validità di tali sforzi, anche economici,
valutando per il 2013 nell'ambito della presentazione del bilancio preventivo, una attenta revisione di tale
voce.
La prossima ultima assemblea del 2012, sarà peraltro l'occasione per analizzare, nel profondo, l'attività del
sottoscritto in una a quella complessiva dell'UNION, sin d'ora pre-informandoVi di alcune importanti revisioni.
Mi vorrei attendere, quindi, la Vostra massiva partecipazione nei due gg. di lavori che ricordo essere il
29 (assemblea) e 30 Seminario/Workshop su tematiche importanti quali, ad es., terzietà/17020/dpr 462
(implicazioni di costituzione di Consorzio per i microscopici OOAA) di cui all'intervento, fra gli altri, dell'Ing.
Correggia; l'ottenuto, anche se ad oggi non finalizzato (DDL sulle ''Semplificazioni'') risultato di esclusività del
Soggetto abilitato a partire dalla verifica successiva alla prima, cui all'altro Ministero, Ing. Candreva; la futura
collaborazione con FIABA (presente il presidente) ai fini dell'apporto politico alle nostre iniziative a sostegno
dell'attività degli Organismi; l'intervento dell'Ing. Cianotti e degli altri Coordinatori dei GdL (i quali, autonomi,
nell'ambito del riordino operativo/funzionale interno, avranno responsabilità ed indipendenza); il D.I.C.A.,
l'accreditamento, l'assistenza agli iscritti nell'insieme delle altre attività di cui all'Ing. Thione; il peculiare, altro
prezioso apporto del Dr. Magliacane nelle questioni giuristiche; quello del Dr. Iacuzio nel quadro normativo e
del supporto agli associati; l'indispensabilità dei corsi di formazione ed aggiornamento affidati agli attuali
docenti, come a nuovi trainers; l'esigenza di valutazione di promuovere un efficace coagulo di nuovi associati
attraverso una associazione a latere, di sola rappresentanza, a sé stante, con minori servizi; il patrocinio
concesso a MECSPE- Fiera della Meccanica con convegno da programmare a fine marzo 2013; la costituzione di
una CO.Segreteria (p.time iniziale) nel quadro della revisione della Segreteria attuale di cui ai numerosi compiti
e servizi svolti dall'Associazione: tutto ciò è solo una parte di quanto si discuterà ( e di alcuni punti si chiederà
specifica approvazione).
Infine, dopo averVi offerto il quadro della prossima nostra assise, sin d'ora - mancando appena un
mese ormai alla sua data - chiedo di trasmettere le Vostre eventuali adesioni in relazione all'organizzazione,
agli aspetti logistici connessi e quant'altro, evitando quindi il ricorso last-minute dell'iscrizione ed
informandoVi che la nostra sede sarà quella dell'HOTEL ALPI (fronte staz. ferrov. di Bolzano).
In attesa, porgo cordiali saluti.
Dr. Iginio S. Lentini
Presidente UN.I.O.N.
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Roma, 03.11.2012
Oggetto:
AGLI OONN ed agli OOAA ASSOCIATI - LL.SS.
Risultanze delle proposte di Corsi
Va preliminarmente ricordato che a tutti Voi sono state inviate nei mesi scorsi a cura della Segreteria
informative di cui all'oggetto, i cui risultati di risposta sono stati quasi del tutto nulli, si deve pertanto osservare
che:

tali corsi – in relazione ed obbligo di cui alla notifica e/o autorizzazione-abilitazione – sono attenzionati
non solo dal MSE ma, oggi, anche dall'ente unico di accreditamento;

le proposte riguardavano sia il 462 e le sue aree, l'aggiornamento normativo e le peculiarità di
conoscenza delle norme stesse (quindi del funzionamento dell'Organismo) e con riferimento ai Notificati, sia
accreditati (superato l'esame, non si rimane esenti dall'aggiornamento continuo che peraltro è funzionale alla
verifica annuale di mantenimento del certificato!), sia accreditanti: a maggior ragione, dovendo misurarsi con
le 45011 e 17020.
Riguardo a queste ultime, si fa notare come a partire dal ° gennaio 2013 entrerà in vigore la nuova ed
aggiornata edizione ''2012'' che contiene non poche novità rispetto alla precedente; cosi come la prossima
revisione delle EN 81-1 & 2 che l'Ing. Varisco è disposto ad anticiparvene, aggiornandovi tuttavia anche in
relazione alla riunione ultima a Bruxelles, di fine mese.
Riepilogando, vorremmo prendere nota del Vostro eventuale interesse e, quindi, dandoVi un quadro di
riferimento, segnando a fianco la/e specificazione/i di partecipazione, significando che ormai la/e data/e non
potranno che essere previste tra gennaio/febbraio del prossimo anno:

Corso Ing. Varisco

Corso di 45011 e 17020: la prima con anticipazione (la nuova 17065 non è stata ad oggi editata)
mentre la seconda esiste già;
In tale/i Corso/i che, a seconda dell'indirizzo del docente, potranno prevedere due gg., si parlerà di Accredia
e dei nuovi Regolamenti RG 1 ed RG3 che il sottoscritto vi ha trasmesso quale informativa di contenuto
anche di novità rispetto alle precedenti.

Corso di Dpr 462 allargato ai locali con pericolo di esplosione (che avrebbe dovuto tenere il p.i.
Silingardi), nonché sulle nuove norme

Corso di solo aggiornamento (passato, presente e futuro) sull'art.71.
A seconda delle risposte, si provvederà alla pre-organizzazione che richiede il coagulo di non poche
situazioni ai fini della loro effettuazione.
Cordiali saluti.
Dr. Iginio S. Lentini
Presidente UN.I.O.N.
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Roma, 17.11.2012
A tutti gli Associati UNION
Oggetto:
D.Lgs 231/01 & s.m.i.
Come è noto, sono stati inaspriti di recente (legge anticorruzione) gli aspetti punitivi che interessano
il Dlgs in oggetto, prevedendone, aggiuntivamente e specificamente, di quelli ''tra i privati''.
Cio' premesso, il sottoscritto ha inteso adeguarsi e cautelarsi, pertanto, trasmettendoVi i tre facsimile di documentazione che ciascuno di Voi potrà eventualmente adattare alle proprie necessità,
evitandoVi - se del caso - altri impieghi di tempo che la nostra attività non ci concede.
Cordiali saluti.
I.Lentini
Presidente Union
p.s. non appaia inutile ricordare come lo stesso Manuale del Sistema di Gestione per la Qualità, in
specie per gli OONN di cui all'accreditamento, possa essere interessato della previsione di avervi
provveduto.
Roma, 17.011.2012
D.LGS 231/01 - AGGIORNAMENTO
IL PRESENTE DOCUMENTO E’ STATO REDATTO, SIA IN RELAZIONE ALLE OBBLIGAZIONI RESE ANCORA PIU’
STRINGENTI DAGLI ADEGUAMENTI DEI MOD.231 INTRODOTTI DALLA RECENTE LEGGE ‘’ANTICORRUZIONE’’,
SIA DAL NUOVO ART. DEL CODICE CIVILE CHE PREVEDE LA CORRUZIONE TRA PRIVATI.
RAPPRESENTA, PERALTRO, UN AGGIORNAMENTO DEL PRECEDENTE INOLTRATO PER RACC.TA IL 26.01.2010PROT.00369/il A TUTTO IL PERSONALE, INTERNO ED ESTERNO, ED AI CONSULENTI E COLLABORATORI TUTTI I
QUALI OPERANO A QUALSIASI TITOLO E SPECIFICITA’ CONTRATTUALE, CON I.N.C.S.A. SRL.
AI FINI DELLA MAGGIORE, PIU’ APERTA, CHIAREZZA INFORMATIVA SE NE INDIRIZZA AL RGQ – RESPONSABILE
GESTIONE QUALITA’, AI FINI DELLA INDIVIDUAZIONE DI UFFICIALE REGISTRAZIONE A VALERE ANCHE DEI
COMITATI RAPPRESENTATIVI DELLE PARTI, DI CERTIFICAZIONE E SALVAGUARDIA DELL’IMPARZIALITA’.
_____________________________________________
Oggetto: D.Lgs 231/01-Organismo di Vigilanza- Disciplina della responsabilità delle persone giuridiche, delle
società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’art.11 della Legge 29 settembre
2000, n. 300.
Premessa.
L’adozione di modelli organizzativi da parte delle Imprese per evitare l’applicazione del D.LGS 231/2008 a
seguito di comportamenti penalmente rilevanti posti in essere dai dipendenti o da altri Organi, apicali o meno,
è passata oggi dall’originaria facoltà, ad obbligo, alla luce di aggiuntive responsabilità in capo all’Azienda.
Con riferimento al nuovo art. 2635 del cc., va esplicato come la corruzione tra privati rileva dell’induzione
indebita a dare o promettere utilità, in quanto identificativa di nuovi delitti, puo’ pertanto far scattare la
responsabilità amministrativa della società in assenza di idonei strumenti organizzativi di cui il presente
documento intende pertanto dimostrare. Il modello attuale, rispetto al precedente, ne identifica della
revisione, uniformandolo alle nuove previsioni.
L’attenzione pertanto dovrà concentrarsi con chiunque possa avere rapporti con Pubblici ufficiali o incaricati di
pubblico servizio, rilevando il comportamento per chi, non solo promettesse denaro, ma altra comunque
utilità.
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
Tra le modifiche/ritocchi rispetto a quanto previsto in precedenza dal D.Lgs 231, si ritiene di sottolineare:
- La corruzione per l’esercizio della funzione di cui all’art.318 del c.p.
- La corruzione di persona incaricata di pubblico servizio (art.320 del c.p.)
- L’istigazione alla corruzione (art.322 del c.p.)
- La corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio (art.319 del c.p.)
oltre alla corruzione in atti giudiziari (art.3197ter del c.p.)
Vale soffermarsi, in particolare, sulla corruzione tra i privati (delitto punito da 1 a tre anni di reclusione), i cui
soggetti attivi sono gli amministratori e altri soggetti apicali preposti alla redazione di documenti contabili
societari.
Quanto invece alla condotta illecita, essa concerne il compimento o l’omissione di atti in violazione degli
obblighi inerenti all’ufficio dei singoli soggetti o degli obblighi di fedeltà, cagionando nocumento all’Azienda.
Alla società peraltro cui appartiene tale persona (che ha dato o promesso denaro o altra utilità) si applica la
sanzione pecuniaria da 200 a 400 quote.
RILEVANZA DELL’INFORMATIVA.
Il presente documento è stato predisposto ai sensi dell’art.6 del D.Lgs 231/01 in relazione a quanto da
quest’ultimo globalmente definito ed ha pertanto lo scopo di informare tutto il personale interno ed
esterno, quindi trasmesso ai consulenti esterni dell’I.N.C.S.A.-Istituto Nazionale Controllo Sicurezza
Ascensori- s.r.l., sui modelli preventivi di organizzazione aziendale, individuando le aree di attività ove
potenzialmente possono essere commessi reati nonché indicare le linee preventive da seguire.
Tali informazioni risultano indispensabili per prevenire reati, volontari o involontari, commessi da
persone fisiche nell’interesse o a vantaggio di I.N.C.S.A. (art.5-comma 1).
Si precisa pertanto che, ai sensi dell’art.5, comma 2) del citato D.Lgs 231/01, I.N.C.S.A. non risponde di
eventuali reati commessi da persone nell’esclusivo interesse proprio o di terzi, con particolare riferimento ai
comportamenti di elusione fraudolenta del modello di organizzazione e di gestione previsto dall’art.5,
comma 1), lettera d) D.Lgs 231/01.
L’elusione del modello di organizzazione preventiva sarà conseguentemente soggetta ad un regime
disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle linee generali sotto indicate, così come statuite
dall’art.6, comma 2, lettera e) del richiamato D.Lgs 231/01.
INDIVIDUAZIONE DEI PRINCIPATI REATI POTENZIALI
 Reati a carattere societario
 Reati nei rapporti con la Pubblica Amministrazione
 Reati di corruzione
 Reati di concussione
 Reati sulla Sicurezza sul Lavoro
INDIVIDUAZIONE AREE DI ATTIVITA’ (art.6, comma 2, lettera a)-D.Lgs 231/01)
 Area Tecnica
 Area Amministrativa
 Area Finanziaria
PERSONALE INTERESSATO ALLA PRESENTE COMUNICAZIONE
 Personale addetto a mansioni manageriali e dirigenziali
 Personale addetto alla gestione amministrativa
 Personale addetto alla gestione clienti
 Personale addetto alla gestione della certificazione
 Personale tecnico-ispettivo
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
INDICAZIONE DELL’ATTIVITA’ PREVENTIVA.
Il personale interno ed esterno è invitato al rispetto dei sotto elencati principi eticocomportamentali, nell’ambito delle mansioni e delle conseguenti assunzioni di responsabilità
specificamente assegnate al singolo individuo dall’organo direttivo-manageriale sulla base degli specifici
livelli di professionalità e formazione:
a) Rispetto del principio di riservatezza e delle vigenti disposizioni di legge nel merito del trattamento
dei dati sensibili e di altri dati esclusivi di I.N.C.S.A., con particolare riferimento a:
 Dati relativi ai fornitori
 Dati relativi ai clienti
 Dati relativi agli specifici impianti soggetti alla attività di I.N.C.S.A. srl
 Dati relativi al personale interno ed esterno
b) Rispetto dei principi di estraneità, indipendenza professionale e finanziaria in relazione alle attività
di consulenza, progettazione, fornitura e manutenzione degli impianti soggetti alla attività di
I.N.C.S.A. srl, con particolare riferimento a quanto definito dalle seguenti disposizioni legislative e
normative:
 Direttiva Ascensori 95/16/CE - Direttiva Macchine 2006/42/CE – D.P.R. 462/01 – D.M. 11.4.2011
art.71
 D.P.R. 162/99 All. VII
 Norma Uni Cei En Iso/Iec 17020
 Uni Cei En 45011
 Regolamento n.765/2008
 Regolamenti Accredia RG-01 – RG-03
c) Rispetto dei principi di estraneità, indipendenza professionale e finanziaria rispetto ai committenti di
attività di certificazione, sorveglianza periodica - straordinaria e di attività conseguente ad analisi
dei rischi, svolta da I.N.C.S.A.;
d) Rispetto del principio di compatibilità dell’attività svolta per conto di I.N.C.S.A. con eventuali attività
svolte all’esterno di tale ambito, sia dal punto di vista professionale quanto da quello finanziario;
e) Rispetto delle vigenti disposizioni di legge in materia fiscale e di gestione finanziaria, compreso il
controllo da parte di un Revisore dei Conti indipendente dalle attività di I.N.C.S.A. srl
f) Rispetto delle vigenti disposizioni di legge relativamente ai contratti di lavoro finalizzati alla
rispettiva regolarità fiscale, contributiva ed assicurativa, alla correttezza della remunerazione in
base alle competenze assegnate ed al rispetto della dignità professionale del personale;
g) Rispetto dei principi di lealtà, correttezza professionale e diligenza nei riguardi di I.N.C.S.A. con
conseguente divieto delle seguenti attività:






Attività ove esiste la possibilità di tornaconto personale a scapito professionale e finanziario di
I.N.C.S.A.
Accettazione di incarichi senza la preventiva valutazione del possesso delle specifiche necessarie
competenze;
Esecuzione delle mansioni assegnate, deviando dalle previste procedure e dal manuale del sistema di
gestione per la qualità e previste inoltre dalle specifiche normative e leggi in vigore;
Attività personali e professionali che possano arrecare danno e/ pregiudizio nei riguardi di I.N.C.S.A.
o che possano ledere, senza giusta ragione, l’altrui operato;
Attività di divulgazione informativa relativa ad I.N.C.S.A. che possa risultare fuorviante, mendace o
denigratoria per terzi, ivi compresa l’attività pubblicitaria;
Attività svolte per conto di I.N.C.S.A. che possano apparire non corrette, aggressive o vessatorie e
comunque non conformi al Codice del Consumo;
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
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Utilizzo illecito di strumentazioni, mezzi e risorse di proprietà di I.N.C.S.A. in uso temporaneo,
affidato a titolo di benefit, anche nel caso sia concesso l’uso personale.
h) Rispetto del principio di competenza specifica nonché di costante aggiornamento personale e
professionale nei riguardi delle mansioni assegnate;
i) Rispetto di tutte le procedure di sistema descritte nel Manuale del Sistema di Gestione per la Qualità
predisposto da I.N.C.S.A. con particolare riferimento a:
 Gestione delle domande
 Gestione delle Certificazioni
 Gestione delle Registrazioni
 Gestione della documentazione relativa alla conformità delle certificazioni, verifiche periodiche,
verifiche straordinarie di cui al D.P.R. 162/99 e Direttive 95/16/CE, 2000/42/CE, DPR 462/01 e,
analogamente, per l’adozione di analisi dei rischi laddove ritenuta necessaria e di valutazione in
relazione cui alle Uni En 81-80 previste dal DM 23.07.2009 sugli impianti ante 1999;
 Gestione della documentazione relativa alle verifiche biennali e/o quinquennali del D.P.R. 462/01;
 Gestione delle procedure da attuare per la certificazione di impianti ascensore, delle verifiche
periodiche e verifiche straordinarie di cui al D.P.R. 162/99 e Regol. 17/2010 e, analogamente, per
quelle di analisi dei rischi di cui al punto sopra riportato;
 Gestione delle procedure relative alle verifiche biennali e/o quinquennali del D.P.R. 462/01
l) Rispetto delle procedure di sicurezza e prevenzione dei rischi previste dal Documento di Valutazione
apposito predisposto da I.N.C.S.A. in relazione alle disposizioni legislative e normative in essere ove
peraltro dettate dal buon senso che la situazione specifica e/o precauzionalità dovesse richiedere
PER QUANTO DI PROPRIA SPECIFICA COMPETENZA, LE LINEE COMPORTAMENTALI SOPRA INDICATE,
UNITAMENTE A QUANTO DEFINITO DALLE PROCEDURE DI SISTEMA, DAL MANUALE DELLA QUALITA’ E
DALLE DISPOSIZIONI NORMATIVE E LEGISLATIVE VIGENTI DI CUI AL D.P.R. 162/99, d.p.r. 459/97, d.p.r.
462/01, NORMA 45011, NORMA 17020, DIRETTIVE MINISTERIALI, DISPOSIZIONI SPECIFICHE DI
GESTIONE DEI DATI, DI SICUREZZA SUL LAVORO, DI GESTIONE AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA,
CONTRATTI DI LAVORO, GLI STESSI COSTITUISCONO IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE DA SEGUIRE ALLO
SCOPO DI PREVENIRE I REATI DI CUI ALLA PRESENTE INFORMATIVA (D.L.S. 231/01- ART. 6, COMMA 1,
LETTERA A)
ORGANO DI VIGILANZA
L’ORGANO DI VIGILANZA PREPOSTO AL CONTROLLO DEL RISPETTO DI QUANTO IN PRECEDENZA
PRECISATO (lettera b) del comma 1 dell’art.6 del più volte citato D.Lgs 231/01) e DENOMINATO
‘’COMITATO DI VIGILANZA’’, E’ INDIVIDUATO NELLE PERSONE DEL DIRETTORE AMMINISTRATIVO E DEL
PRESIDENTE-LEGALE RAPPRESENTANTE DELL’I.N.C.S.A. SRL,CHE FIRMA LA PRESENTE.
TALE COMITATO OPERA CON POTERI FINANZIARI, DI INIZIATIVA E DI CONTROLLO CHIARAMENTE
AUTONOMI SU TUTTO IL PERSONALE INTERNO ED ESTERNO DI I.N.C.S.A. SRL.
EVENTUALI SEGNALAZIONI DI ELUSIONE EFFETTIVA O POTENZIALE DEL PRESENTE MODELLO DI
ORGANIZZAZIONE VANNO SEGNALATE ALL’ORGANO DI VIGILANZA CHE PROVVEDE PERTANTO
ALL’ESAMEDI TALI SEGNALAZIONI ED INTRAPRENDE LE OPPORTUNE MISURE PREVENTIVE, CORRETTIVE
O REPRESSIVE PREVIA COMUNICAZIONE SCRITTA AGLI INTERESSATI.
L’ORGANO DI VIGILANZA ATTUERA’ QUINDI TUTTE LE MISURE PROCEDURALI NECESSARIE A SVOLGERE
L’ATTIVITA’ DI PREVENZIONE, CONTROLLO, PIANIFICAZIONE E REPRESSIONE PREVISTE DALLA LEGGE DI
CUI AL D.LGS 231/01.
QUALSIASI PERSONA, NEL CORSO DI TALE ATTIVITA’ DI CONTROLLO, E’ TENUTA A FORNIRE OGNI
CHIARIMENTO ED INFORMAZIONE ALL’ORGANO DI VIGILANZA.
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N.B. Tutta la documentazione menzionata nella presente, qualora non fosse a Vostra disposizione, è
richiedibile presso l’Ufficio Segreteria Tecnico-Amministrativa di I.N.C.S.A. srl che vi provvederà.
Nel confermare infine la nostra completa disponibilità per qualsiasi chiarimento, verbale o scritto,
nel merito della presente informativa, si porgono a tutti cordiali saluti.
Dr.Iginio S.Lentini
Presidente
Legale rappresentante
I.N.C.S.A. Srl
I.N.C.S.A Srl
Via M.Peroglio, 15 – 00144 Roma
Roma,_________________
Prot. __________________
Oggetto: conformità con il D.Lgs 231/2001 & s.m.i. – informativa (lettera per parti terze: Fornitori –
Consulenti – altri Operatori)
Il nostro Ente, Organismo Notificato in ambito UE ed Abilitato inoltre alle verifiche di impianti ricadenti da
provvedimenti legislativi nazionali, sensibile all’esigenza di assicurare condizioni di correttezza e trasparenza
nella conduzione delle proprie attività ha ritenuto imprescindibile dotarsi di un Modello di Organizzazione,
Gestione e di Controllo a norma del Decreto in oggetto, quindi richiede a:
_________________________________(Parte terza) di conformare i propri comportamenti alla suddetta
normativa.
_______________________ (Parte terza) si obbliga, di conseguenza, nell’espletamento dell’attività di cui ai
rapporti (
) al contratto (
) di uniformarsi alle prescrizioni normative di cui al D.Lgs in oggetto e delle
altre leggi applicabili, la cui violazione potrà costituire interruzione del rapporto e/o dell’eventuale
contratto.
_______________________ (Parte terza) si impegna inoltre ad informare I.N.C.S.A. Srl qualora dovesse
essere coinvolto in procedimenti giudiziari relativi ai reati contemplati nel richiamato Decreto, sia che abbia
sentenza definitiva o non definitiva per tali reati o si trovi in situazioni di particolare conflitto di interesse.
_______________________ (Parte terza) si impegna a rispettare i diritti della personalità individuale, in
particolare in tema di lavoro minorile, di salute, di sicurezza e di eventuale rappresentanza sindacale.
Pertanto si conviene espressamente che l’inadempimento di____________________(Parte terza) agli
impegni di cui sopra potrà dare facoltà a I.N.C.S.A. Srl di invio di lettera Racc.A/R di contenuto motivato di
avvalersi di clausola risolutiva nel caso di contratto in essere, ovvero di comunicazione di chiusura del
diverso rapporto.
Per I.N.C.S.A. Srl
_______________________________
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Letto e sottoscritto per accettazione
_____________________________________________
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I.N.C.S.A. Srl
Via M.Peroglio,15 -00144 Roma
Roma, 18.11.2012
Prot._______________
Oggetto: conformità con il D.Lgs 231/2001 – Conflitto di interessi e/o reati
Autodichiarazione.
I.n.c.s.a. srl, sensibile all’esigenza di assicurare condizioni di correttezza e di trasparenza nella
conduzione economica e delle attività dell’Ente, quale Organismo Notificato in ambito europeo, come pure
Abilitato all’espletamento di ispezioni di impianti ricadenti da provvedimenti legislativi nazionali, ha
ritenuto di dotarsi di un Modello di Organizzazione, Gestione e di Controllo a norma del D.Lgs 231/2001 &
s.m.i.
Al fine di dare una piena ed efficace attuazione al Modello, Le chiediamo pertanto di compilare la
seguente dichiarazione:
Io sottoscritto………………………………………………………………………………………..
Nato a ……………………………………………………( ) il…………………………………...
1. dichiaro di non trovarmi in situazioni che potrebbero causare un conflitto di interessi effettivo o
presunto nello svolgimento della mia attività per I.N.C.S.A. Srl.
(solo se si trova in una situazione di conflitto di interessi)
Definire
la
situazione
di
conflitto
di
:________________________________________________________________________
interessi
2. dichiaro di non avere sentenza non definitiva ( ) o definitiva ( ) (barrare la casistica) per uno
dei reati previsti dal D.Lgs 231/2001 ovvero da Leggi speciali collegate a tale Decreto.
3.
(solo se ha sentenza definitiva o non definitiva)
Definire
per
quale
reato:_____________________________________________________________________________________
Qualora intercorressero dei cambiamenti in riferimento alle dichiarazioni fatte, mi impegno di informare il
Legale Rappresentante I.N.C.S.A. Srl.
_______________________________________________________
NOTA: i dati ricevuti saranno considerati sensibili e trattati in conformità al D.Lgs 196/2003.
FIRMA___________________________________________________________
La presente è stata trasmessa via mail (
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) via pec (
) via fax (
) il__________________________
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From: Ing. Guido Torretta
Sent: Wednesday, November 14, 2012 6:02 PM
To: 'vivian vindas'
Subject: venerdì 14 dicembre 30 anni di attività BOREAS e cena di Natale
Buona sera a tutti,
il giorno venerdì 14 dicembre alle ore 19:30 avremo la cena di Natale
e dei 30 anni di attività della BOREAS.
Sito internet del ristorante:
http://www.casacasellae.it/
Ristorante Casa Casellae
Piazza V. Caselli, 4
10023 Chieri Torino
telefono: 011 9415856
Vi chiedo gentilmente di farci avere la vostra conferma di partecipazione in maniera
tale di poterci organizzare in tempo.
Per chi viene da fuori, vi preghiamo di farci sapere se desiderate prenotare le camere
(due sono nella zona del ristorante) oppure possiamo cercare nella zona di Torino (che
non è molto lontano).
ASPETTIAMO LE VOSTRE ADESIONI!!!!!!! Potete portare anche i vostri bambini
(fatecelo sapere per organizzarci)!!!
***** PASSATE L’INVITO AI VOSTRI COLLEGHI
CHE PER UNA MIA SVISTA NON LI SIA ARRIVATO L’INVITO **********
Vivian Vindas
BOREAS S.R.L.
30 anni lavorando insieme per la vostra sicurezza
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SCANDALOSO E VERGOGNOSO È "VERAMENTE DIRE POCO !!!
La scelta della data del 13 aprile 2013, per il voto in alternativa a quella del 6 aprile 2013 può apparire
casuale ma non lo è affatto: votando il 6 di aprile, infatti, i parlamentari alla prima legislatura non rieletti
non avrebbero maturato la pensione. Votando invece come stabilito dalConsiglio dei ministri il 13 aprile,
ovvero una settimana dopo, acquisiranno la pensione….in barba alla spending review…………
"E poi parlano di voler fare l'election day per ridurre i costi della politica! Ben altri saranno i costi di queste
pensioni, non solo in termini quantitativi, ma anche per il messaggio dato al paese, perchè questo è il tipico
esempio di come fatta la legge viene subito trovato l'inganno".
MORALE DELLA FAVOLA 300.000.000 (se avete letto bene: TRECENTOMILIONI, chiaramente di Euro) DI
COSTI PER QUESTA GENTACCIA CHE DOPO POCHISSIMI MESI SENZA FAR NULLA HANNO GIA' LA PENSIONE
CHE E' DI PLATINO (ALLA FACCIA DEI PENSIONATI CHE DOPO UNA VITA DI LAVORO PER MANGIARE
RACCATTANO LA VERDURA RIMASTA A TERRA NEI MERCATI).
I TELEGIORNALI CORROTTI E PREZZOLATI NON LO DICONO, I GIORNALI NEMMENO, SOLO INTERNET
PERMETTE DI CONOSCERE QUESTA SCHIFEZZA
FATE GIRARE QUESTE INFORMAZIONI, TUTTI DEVONO SAPERE !!!
XXXXXXXXXXXX
Dottore Commercialista
Revisore Contabile
Comunicazioni solidali del mese :
@Acqua del sindaco..cos'è ? vai su ..... http://it.finance.yahoo.com/notizie/bicchiere-d-acqua-al-bargratis.html
@Se vuoi stare in forma ...pratica il NORDIC WALKING. Vai sul sito http://www.nordicwalking.it/ e scopri i
benefici di questa attività. Per informazioni sono a disposizione.
@Se vuoi essere di aiuto ai malati di DIABETE....e vuoi essere informato sulla malattia…….scegli di destinare
il 5 x 1000 all’ ATD ASSOCIAZIONE PER LA TUTELA DEL DIABETICO – ONLUS ANCONA. apponi la tua FIRMA nel
modello UNICO e il nostro CODICE FISCALE 93092150429. Inoltre puoi iscriverTi all’associazione con i vantaggi
che la stessa potrà darTi aiutandoTi a capire ed a gestire le problematiche legate alla malattia. Per l’iscrizione
puoi rivolgerti all’associazione andando sul sito invaindo una e-mail all’indirizzo [email protected] oppure
telefonando al numero 071 - 800 33 38.
@Dona il sangue..recati in un centro AVIS.. e starai meglio tu,… ma…soprattutto farai del bene gli altri…..!!!!!
@Vai su GOOGLE e cerca alla voce LAOGAI –HARRY WU…..succede in CINA.
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DUE PESI, DUE MISURE. LE INCONGRUENZE DELL’OCCIDENTE IN MEDIO ORIENTE
È facile per gli Stati occidentali condannare le
azioni repressive di un dittatore quando ciò
coincide con gli obiettivi politici nazionali. Non
si può dire lo stesso quando, per calarsi nella
parte dei paladini dei diritti umani, questi paesi
sono costretti a far passare in secondo piano i
loro interessi, di qualsiasi natura essi siano.
Le primavere arabe hanno messo in luce una
volta di più le grandi
contraddizioni
che
caratterizzano
l’azione
politica dell’Occidente a
livello
internazionale.
Nonostante in apparenza le cancellerie occidentali
abbiano dato l’impressione
di essere pronte a schierarsi in prima linea per difendere i
diritti delle popolazioni
oppresse, alla prova dei fatti non tutto è andato secondo
copione, come dimostra il
caso del Bahrain.
Nelle ultime settimane si è svolta a Ginevra la 21° seduta del Consiglio delle Nazioni Unite sui diritti umani. Il
Bahrain era chiamato a rispondere alle raccomandazioni formulate dal Consiglio il 21 maggio 2012 in
relazione alle violazioni dei diritti della popolazione che si sono susseguiti dall’inizio degli scontri, nel
febbraio 2011, e che continuano ancora oggi.
Lorenzo Baldi
Il Consiglio sui diritti umani è stato molto critico nei confronti di Manama sull’effettiva attuazione delle
misure richieste. A sostenere la tesi dell’organizzazione con sede a Ginevra ci hanno pensato anche alcune
organizzazioni non governative. Secondo ciò che è emerso durante il meeting, il governo del Bahrain è
venuto meno a gran parte delle raccomandazioni contenute nel rapporto Bassiouni (dal nome del capo della
Commissione di inchiesta indipendente che aveva avuto l’incarico dall’UNHRC di indagare sul Bahrain).
Da Manama, però, hanno fatto sapere di aver accettato il 90% delle osservazioni che gli sono state fatte e di
aver cominciato a metterle in pratica.
La notizia delle accuse mosse dal Comitato al piccolo regno del Golfo è passata però piuttosto in sordina
sulla stampa internazionale. Nessuno si è curato troppo delle considerazioni venute fuori dal summit di
Ginevra. D’altronde anche le rivolte che lo scorso anno avevano investito il Bahrain non avevano ricevuto
troppa attenzione da parte dei mass media. Fatta eccezione per parte qualche piccolo specchietto
informativo durante lo svolgimento del gran premio di Formula1, le violenze nel paese sono rimaste per
buona parte in ombra.
Nessuno Stato si è preoccupato di sostenere chi contestava l’operato di Manama, né attraverso
dichiarazioni di solidarietà (come invece sta avvenendo frequentemente nell’ultimo periodo, specialmente
nei casi in cui i governi non hanno la minima intenzione ad agire), né tanto meno tramite l’invio di armi e/o
denaro. Le autorità del Bahrain hanno dunque avuto vita semplice nel sedare le rivolte di persone prive di
qualsiasi sostegno esterno e molto poco attrezzate dal punto di vista militare.
A differenza di altri paesi arabi, la situazione nel Regno del Bahrain non è degenerata perché nessuno gli ha
dato la possibilità di farlo. Senza armi ed aiuti provenienti dall’estero, i ribelli si sono dovuti rassegnare
all’impossibilità di competere contro l’apparato militare del governo, costruito con i dollari ricavati dalla
vendita di petrolio e sostenuto da Washington, che nelle acque del regno tiene gelosamente ancorata la V
flotta della sua marina. Gli scontri sono rimasti limitati, il numero di morti e percossi pure e l’Occidente ha
potuto continuare a fingere che a Manama la situazione fosse sotto controllo.
Ancora oggi la posizione dei paesi occidentali sul caso Bahrain continua ad essere imbarazzante. A maggior
ragione se confrontata con l’atteggiamento tenuto da alcuni di questi Stati in Libia e in Siria.
Nel piccolo arcipelago del Golfo la comunità maggioritaria sciita è sottomessa al volere della minoranza
sunnita. Il regno è una monarchia costituzionale. Il potere è concentrato nelle mani della famiglia sunnita Al
Khalifa, che poco si cura degli interessi della popolazione sciita. Hamad bin Isa al Khalifa è l’attuale re,
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nomina ricevuta per discendenza, mentre suo zio Khalifa bin Salman Ali Khalifa è il capo del governo di
Manama.
Con la caduta della famiglia reale e la presa del potere della maggioranza sciita, ci sarebbe il rischio per
l’Occidente che il paese venga inglobato nell’area di influenza iraniana. Teheran infatti in più di un’occasione
ha provato ad estendere la sua longa manus sul Bahrain con la speranza di mettere in difficoltà il governo
sunnita del paese.
Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti hanno già mostrato con chiarezza le loro intenzioni di non permettere
uno spostamento del genere negli equilibri regionali. Appena scoppiate le prime manifestazioni, infatti, le
due monarchie arabe hanno inviato i loro eserciti per assistere la famiglia al Khalifa nel sedare le rivolte.
Oltre alla minaccia iraniana, ad aggiungere motivi al laissez-faire dei paesi occidentali ci ha pensato il
condizionante scenario regionale. Aiutare il popolo del Bahrain ad ottenere maggiori diritti avrebbe
sicuramente rovinato le relazioni con le altre monarchie del Golfo.
Che dietro l’azione degli Stati occidentali impegnati a far cascare Mu’ammar Gheddafi ci fossero più interessi
economici e politici che sentimenti di solidarietà verso il popolo libico è cosa appurata. Così come non si
scopre l’acqua calda quando si dice che l’attenzione delle cancellerie occidentali alla causa dei ribelli siriani
non sia dovuta a meri sentimenti di simpatia verso il popolo oppresso, ma piuttosto a calcoli politici. Il fatto
però che nessuno di questi Stati si sia pronunciato con forza in difesa dei diritti del popolo del Bahrein sta a
significare che la scelta di quale fazione appoggiare nelle primavere arabe da parte dei governi occidentali
ha ben poco a che fare con la tutela dei diritti dell’uomo.
Se l’obiettivo è quello di indebolire l’Iran ben vengano le richieste del popolo siriano di destituire Assad,
fedele alleato degli ayatollah. Per lo stesso motivo però è meglio evitare che la maggioranza sciita presente
in Bahrain prenda il sopravvento sulla famiglia sunnita al potere. In questo caso è preferibile sorvolare sulla
violenze commesse da Manama contro le dimostrazioni degli oppositori (molto più pacifiche di quelle che da
mesi avvengono in Siria) e fare orecchie da mercante alle richieste di aiuto della popolazione oppressa.
Così facendo il mondo occidentale perde credibilità come garante di quei valori universali sanciti nelle sue
Costituzioni e spesso usati per giustificare le ingerenze in altri paesi.
Alla luce di ciò che è successo nell’ultimo anno e mezzo in Medio Oriente e date le risposte differenti fornite
alle simili situazioni di crisi, è facile constatare come la credibilità dei paesi occidentali sia definitivamente
venuta meno all’interno della comunità internazionale.
Se i primi a derogare a certi principi sono proprio quei paesi che ne dovrebbero essere i garanti, con che
diritto essi possono biasimare i capi di Stato che non hanno la minima intenzione di ergersi a paladini dei
diritti dell’uomo e mirano soltanto a portare avanti gli interessi del loro paese?
29 settembre 2012
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MONOLOGHI ALL’ONU, DI THIERRY MEYSSAN
(dal sito di Megachip) - Domenica, 30 Settembre 2012
di Thierry Meyssan.
Ogni anno, per una settimana, i capi di Stato e di governo si ritrovano a
New York per assistere all'apertura dell'Assemblea generale delle Nazioni
Unite.
Tuttavia, questo incontro ha progressivamente perso il suo aspetto
costruttivo per trasformarsi invece in uno show televisivo i cui momenti
forti sono superati in audience solo dalle Olimpiadi e dal campionato del
mondo di calcio. Il discorso più atteso era quello del presidente degli Stati Uniti, invitato a parlare dopo che
la presidente brasiliana aveva scaldato l'aula. Sempre cordiale, "Barack" ha fatto la sua entrata in scena
tendendo la mano al Segretario Generale Ban Ki-moon, seduto alla tribuna superiore, che si è alzato e
piegato in due per stringergli la mano. È l'unico capo di Stato a essersi permesso questo gesto. Il suo
discorso, compilato come una sceneggiatura hollywoodiana, ha ripercorso la vita dell'ambasciatore Chris
Stevens, ucciso due settimane prima a Bengasi.
Ha raccontato che l'America non è un impero, ma un insieme di uomini e donne liberi che lavorano e si
battono affinché il resto dell'umanità possa godere della stessa libertà. Questa «sequenza emozionale» si è
conclusa con un "lieto fine": «La storia è dalla nostra parte e una marea crescente di libertà non potrà mai
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far retromarcia.» Questo slogan voleva essere una risposta adeguata a un articolo del ministro russo Sergej
Lavrov, che non vede la storia e la libertà dalla parte di coloro che hanno distrutto la Libia e attaccano la
Siria.
Il dibattito che ha fatto seguito allo show è stato intitolato «la composizione o la soluzione delle
controversie internazionali con mezzi pacifici.» Contrariamente a quanto tale titolo poteva suggerire, si è
parlato soprattutto della guerra che la NATO e il Consiglio di Cooperazione del Golfo negano di condurre in
Siria, di quella che la Francia vuole fare al Mali, e di quella che Israele vuole fare con gli Stati Uniti contro
l'Iran.
Le dichiarazioni a favore di un intervento militare in Siria si sono fondate sulla teoria della «primavera
araba»: tutti gli eventi accaduti da due anni nel mondo arabo avrebbero le stesse cause, risponderebbero
alle stesse aspirazioni, e dovrebbero portare al trionfo della democrazia e dell'economia di mercato.
Tuttavia, i sostenitori di questa teoria non sembrano disinteressati. Il primo ministro britannico David
Cameron ha affermato la compatibilità dell'Islam con la democrazia e l'economia di mercato, citando il buon
esempio turco (più di cento giornalisti e centinaia di alti ufficiali detenuti, le minoranze armena e curda
oppresse, ma «un'economia aperta e un atteggiamento responsabile di sostegno al cambiamento in Libia e
in Siria»). Dopo aver paragonato le convulsioni del mondo arabo alle epiche lotte delle Americhe e
dell'Europa per la loro libertà e unità, l'emiro del Qatar ha perorato il rovesciamento delle dittature e
l'instaurazione della libertà di espressione, proprio lui, Sheikh Hamad, il golpista che ha imbavagliato tutti gli
oppositori e i media nel suo paese. Con questo, implicitamente prendendo lezioni da 18 mesi di sconfitte dei
suoi mercenari, ha invitato gli altri stati arabi ad aiutarlo militarmente per finirla con la Siria. Quanto al
presidente francese, François Hollande, ha chiesto che l'ONU stabilisca un mandato sulle «zone liberate»,
così come in altri tempi la Società delle Nazioni (SDN) aveva dato un mandato alla Francia su tutta la Siria e il
Libano.
La questione del Mali era meno caricaturale. Il primo ministro Modibo Diarra ha ricordato che il terrore
imposto dagli islamisti e la secessione del nord del paese sono il diretto risultato dell'intervento militare in
Libia, legalizzato dal Consiglio di Sicurezza. Egli ha quindi chiesto che l'Onu legalizzi anche un intervento
militare internazionale che aiuti il suo piccolo esercito a riconquistare i territori perduti. La Francia, che
trepida d'impazienza dal suo intervento in Costa d'Avorio, si è offerta volontariamente nella speranza di
ripristinare la sua area di influenza in Africa occidentale. Quindi dobbiamo fare la guerra a dei fanatici che
Parigi aveva armato e inquadrato per rovesciare la Jamahiriya libica.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha descritto un Iran oscurantista e aggressivo che
rappresenta già ora un pericolo reale e diventerebbe una minaccia globale, se disponesse della bomba
atomica. Per sostenere il suo discorso, ha moltiplicato i riferimenti ad accuse discutibili, che vanno dagli
attentati compiuti in Thailandia e in Bulgaria fino a un complotto contro l'ambasciatore saudita a
Washington, per non parlare dell'amalgama tra Al-Qa'ida e la Repubblica islamica dell'Iran. «Bibi» ha inoltre
sostenuto che il mondo doveva scegliere tra la modernità incarnata dal popolo ebraico e dai suoi scienziati
premi Nobel, o l'oscurantismo medievale, rappresentato dall'Iran (salvo ammettere che questo paese è sulla
cresta dell'onda in materia di tecnologia nucleare). La cosa più grottesca è stato il suo ricorso a un
diagramma tendente a creare confusione presso il grande pubblico. Ha assicurato che l'Iran ha completato il
70% di un programma nucleare militare. Ma Teheran dispone solo di uranio arricchito al 20% per scopi civili,
laddove un programma militare, per iniziare, avrebbe bisogno di uranio arricchito all'85%.
Alcuni oratori hanno suscitato stupore. Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha sconcertato
l'Assemblea affrontando a sorpresa il tema del dibattito che tutti avevano dimenticato: «La composizione o
la soluzione delle controversie internazionali con mezzi pacifici.»
La delegazione statunitense ha abbandonato rumorosamente l'aula al momento in cui, costellando il suo
discorso con versi del poeta classico Saadi, ha sottolineato che la pace non si ottiene né con il Diritto né con
la Forza, bensì tramite la compassione per gli altri e il sacrificio di sé.
Provocazione suprema, ha ribadito la sua fede in un avvenire perfetto, governato dai profeti e non da coloro
che vi si richiamano.
Un altro esempio, il presidente statunitense dell'Afghanistan, Hamid Karzai ha chiesto la revoca delle
sanzioni che riguardano i leader talebani, non perché costoro siano cambiati né diventati modelli di
tolleranza, ma perché vorrebbe farli entrare nel suo governo. Perché mai dunque gli si è fatta la guerra?
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O ancora, il primo ministro giapponese, Yoshihiko Noda, si è permesso di criticare il dogma sacrosanto della
superiorità dei regimi democratici. Analizzando il disastro di Fukushima, ha osservato che le istituzioni
rappresentative di un popolo oggi possono risultare illegittime quando impropriamente privano le
generazioni future dei loro diritti fondamentali. Sono forse più legittime quando impropriamente privano gli
altri popoli dei loro diritti fondamentali?
Al momento in cui scrivo questo articolo, i capi di Stato e di governo continuano la loro passerella in tribuna.
Si attendono con impazienza le dichiarazioni russe e cinesi, previste troppo tardi per poterle commentare in
questa rubrica.
Traduzione a cura di Matzu Yagi.
Questa "cronaca settimanale di politica estera", tratta dal sito di Megachip, appare simultaneamente in
versione araba sul quotidiano "Tichreen" (Siria), in versione tedesca sulla "Neue Reinische Zeitung", in
lingua russa sulla "Komsomolskaja Pravda
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MONTI RESTA, NOI CHE FACCIAMO?
(contropiano.org) - Domenica, 30 Settembre 2012
di Claudio Conti - Contropiano.È presto per dire "ormai è fatta", ma le
premesse sono state poste tutte. La sortita newyorkese del "Professore"
ha tolto il velo di incertezza che circondava la prossima legislatura: il
"governo tecnico" proseguirà anche dopo le elezioni, qualsiasi sia il loro
risultato, perché così voglio, pretendono e impongono "i mercati", Wall
Street, la Casa Bianca, la Germania e l'Europa.
«Non penso ci sarà una seconda occasione, ma se dovesse servire io ci
sarò». La decodifica diventa quasi inutile, ma per quel poco che serve va
fatta. La crisi è lunga (l'ha detto lui stesso all'Assemblea dell'Onu), non ci sono soluzioni alle viste, la barca
italiana è tra le più fragili nel mare in tempesta; i partiti "locali" esprimono una classe politica inadeguata e
rissosa, non hanno ancora ben compreso il mutamento di realtà che la crisi economica sta producendo. Ma
bisogna rispettare le scadenze formali della democrazia, anche se è chiaro quanto questa sia per "il potere"
ormai un impiccio, più che uno strumento di costruzione del consenso.
Ad aprile ci saranno perciò le elezioni politiche (anzi: un election day per rinnovare anche alcuni consigli
regionali già in crisi o che lo saranno presto, il Comune di Roma che diventa "area metropolitana"
cancellando la Provincia, ecc), anche se ancora non si sa con quale legge andremo alle urne.
La sortita del Professore risolve anche questo problema: ci andremo con una legge elettorale proporzionale
(con o senza premio di maggioranza per il primo partito), perché in tal modo è assolutamente certo che non
ci sarà alcuna maggioranza politica sufficientemente coesa e stabile. Quindi si creeranno quelle "circostanze
particolari" per cui sarà indispensabile "richiamare in servizio permanente effettivo" (l'espressione militare
è stata pronunciata da Pierferdy Casini, ed è tutta un programma) Monti ed almeno una parte della sua
squadra di governo.
Monti ha scelto con cura il luogo della sua esternazione. Ha parlato al Council on foreign relations di New
York, una sorta di istituzione non formalizzata che ha tra i suoi direttori ex segretari di Stato come
Madeleine Albright e Colin Powell. Insomma, uno di quei centri – al pari del Bilderberg o la Trilateral – che
hanno da qualche decennio sostituito i "salotti buoni" e i "circoli del golf" nazionali, come luogo di
formazione delle principali scelte politiche; perlomeno di quelle "condivise". Tra coloro che gli rivolgevano la
domanda "resti o no?", per capirci, c'è gente come David M. Rubinstein, cofondatore del gruppo Carlyle,
"che gestisce oltre 150 miliardi di dollari in almeno tre continenti" e ha vantato tra i suoi dirigenti George
Bush padre, Frank Carlucci, John Major, nonché – in Italia - Chicco Testa, Letizia Moratti e Marco De
Benedetti (mica il proprietario di Repubblica, solo il figlio). Soldi da sposstare a seconda della risposta.
In questo tempio del capitale multinazionale Monti ha messo sul piatto la sua "disponibilità fornendo una
spiegazione assolutamente tecnico-finanziaria, inconfutabile: "dato che mi trovo in un contesto in cui
quotidianamente tutti nei mercati manifestano preoccupazione e incertezze su cosa succederà dopo le
elezioni, offro solo elementi di rassicurazione oggettiva". Sono insomma io il garante dell'affidabilità
dell'Italia come fedele esecutore di quanto altrove viene deciso. Detto altrimenti: resta, Rubinstein, ti
faremo guadagnare...
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
Naturalmente questo distrugge la credibilità delle elezioni di aprile. E diventa un problema serio per i partiti
che devono "motivare" l'elettorato. Che senso ha andare a votare se si sa già che andremo avanti con Monti
qualsiasi partito scegliamo? L'unico senso possibile sarebbe tra un voto allo schieramento pro-Monti e uno a
quelli contrari. Una sorta di bipolarismo "forzoso" che prosegue il ventennio berlusconiano alle nostre spalle
senza però più il pathos dell'antiberlusconismo d'accatto.
Per il Pd è una notizia mortale, che lo ha immediatamente spaccato al suo interno. I democristiani come
Fioroni i e Letta gongolano nel sapersi blindati anche in futuro; Bersani starà cominciando a pensare alla
pensione, e persino Renzi intuisce di esser stato "rottamato" prima ancora di partire col camper.
Diventa un problema anche per il "partito di repubblica", costretto ormai ad arrampicarsi sugli specchi:
"Obama e Wall Street tifano Monti, è lui il vero anti-Berlusconi"; o anche "La Casa Bianca confida nel
premier italiano per proseguire il dialogo con la Germania. I timori degli Stati Uniti: Silvio può tornare?".
Silvio? Come ricorda giustamente Monti, "mi ha scoperto lui, nel '94. nominandomi commissario europeo".
Ma quale " vero anti-Berlusconi"...
Ma è un problema anche per l'opposizione sociale, che deve dare immediatamente segni di vita (prima e
dopo il No Monti Day" del 27 ottobre). Segni di vita sul piano politico, perché "lottare" nelle singole
situazioni non basta. Si dovrebbe puntare a vincere, qualche volta...
Fonte: http://www.contropiano.org/it/news-politica/item/11475-monti-resta-noi-che-facciamo?.
LUI SI AMMALA, IL MINISTERO GLI SCRIVE: "IL CELLULARE PUÒ CAUSARE TUMORI"
Giovedì, 11 ottobre 2012
"Il telefono cellulare comporta possibili rischi". Qualche ricercatore o
esperto lo dice da tempo. Ora va in questa direzione anche una missiva del
ministero della Salute.
Tutto nasce da un cittadino residente in Basilicata, malato di tumore al
cervello. La sua storia, raccontata da Massimo Brancati su la Gazzetta del
Mezzogiorno è particolarmente importante.
Subito dopo la drammatica diagnosi, l'uomo, un avvocato di Potenza,
decide di limitare le esposizioni del suo corpo alle onde del telefonino e
comincia a rispondere solo con il "viva voce". Ma si tiene lontano anche
dalle onde magnetiche delle reti wi-fi. Sì, perché il suo sospetto è che le ore passate al telefonino possano
essere state la causa della sua malattia.
L'INCHIESTA/ Cellulari e tumori, tutti gli studi svelati in un libro. "Siamo le
cavie dell'industria telefonica"
L'uomo ha scritto direttamente al ministero della Salute, segnalando che
alcuni medici avevano messo in relazione l'utilizzo dell'apparecchio cellulare
con il cancro. L'avvocato, infatti, ne faceva a suo stesso dire un uso eccessivo.
Alla prima lettera non ha ricevuto risposta, ma alla seconda sì. Ed ecco la
missiva del ministero riportatata dalla Gazzetta del Mezzogiorno: "Il tema di
possibili rischi per la salute conseguenti all’utilizzo del telefono cellulare è
alla costante attenzione anche a seguito della classificazione stabilita
dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro di agente possibilmente
cancerogeno per l’uomo a causa dei campi elettromagnetici in
radiofrequenza". Che poi aggiunge: "Attraverso studi epidemiologici la stessa
Agenzia ha evidenziato limitata cancerogenicità tra gli utilizzatori del
telefonino in relazione al tumore maligno del cervello e del nervo acustico,
mentre l’evidenza è stata giudicata inadeguata per altri tipi di cancro o esposizione".
Di sicuro c'è che la possibile correlazione tra esposizione al cellulare e lo sviluppo di tumori sia sotto esame e
che comunque esista una sorta di associazione positiva. A conclusione della lettera, il Ministero suggerisce
l’avvio di una campagna di informazione al pubblico "al fine di promuovere e incoraggiare un utilizzo
responsabile del telefono, soprattutto in relazione all’uso da parte dei bambini".
Riccardo Staglianò, in un'intervista ad Affari di qualche mese fa, aveva parlato del suo libro "Toglietevelo
dalla testa", che parlava delle numerose ricerche a sostegno della tesi che vede una relazione tra cellulare e
malattie tumorali.
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Come chiede l’avvocato potentino: "Ci dicono che il telefonino è cancerogeno seppur a cangerogenità
limitata. Qualcosa, insomma, c’è. D’altra parte in molti libretti di istruzione dei cellulari viene consigliato di
tenere l’apparecchio a qualche centimetro di distanza dall'orecchio. Se le ditte costruttrici scrivono questo,
forse sarebbe opportuno dare un'informazione più completa e più chiara. Ne va della salute dei cittadini".
JOSEPH STIGLITZ: FUORI DALLA CRISI SENZA L'EURO
La ricetta del premio Nobel
L'Huffington Post | Pubblicato: 19/09/2012 18:00 CEST
Joseph Stiglitz economista americano e Premio Nobel
Grande appello al passato … e alla cara vecchia lira. “Uscire
dall’euro è meglio che seguire politiche suicide”.
Così l’economista americano Joseph Stiglits. Il Premio Nobel
rompe le righe e va controcorrente, in una fase tutta
europeista. Stiglitz condanna i piani rigidi di austerità, critica la
flessibilità senza protezioni nel mercato del lavoro. E trova nel
ritorno al passato la ricetta per uscire dalla crisi. Dalle monete
nazionali alla riduzione del potere bancario che ha preso il
sopravvento sul quello politico.
Il premio Nobel risponde alle domande dei lettori del
settimanale francese Le Nouvel Observateur http://www.rue89.com/rue89-politique/2012/09/13/josephstiglitz-la-fin-de-leuro-ne-serait-pas-la-fin-du-monde-235315 in un’intervista fiume. “Diventa urgente che
l’Europa e gli Stati Uniti cambino la loro struttura economica”. “Nel diciannovesimo secolo siamo passati”,
spiega Stiglitz, “dall’agricoltura all’industria. I lavoratori agricoli erano più del necessario e hanno dovuto
fare le fabbriche. Ora siamo nella stessa situazione. L’industria è molto produttiva ma fornisce molti meno
posti di lavoro.”.
Lo spazio da occupare è il settore dei servizi che, secondo Stiglitz, manca. Ed è qui che i Governi possono
trovare spazio. Entrano così in gioco i piani di austerità messi a punto dai Paesi membri. “La rigidità delle
politiche non sono la soluzione. Non permette ai governi di aiutare le imprese a passare dalla vecchia alla
nuova economia. Tutt’altro: limita le possibilità di sostegno”.
Puntare tutto dunque sui servizi: istruzione, sanità, cultura, turismo ecc.. Molti di questi settori sono
pubblici e il settore pubblico deve sostenerli e rafforzarli.
Eppure gli Stati Europei insistono nella direzione di una unione. Secondo l’economista americano sbagliano:
“credono che la crisi derivi da un atteggiamento troppo spendaccione. Ma l’Irlanda e la Spagna prima della
crisi erano in surplus. Non sono state le spese a mandarle a fondo. E’ la crisi che ha creato il deficit. Non il
contrario”.
Dunque una ricetta che fa eco al passato con quattro ingredienti ben distinti: mettere in comune i debiti,
implementare un sistema finanziario comune, armonizzare le imposte e, infine, modificare il mandato della
Banca Centrale Europea, che si concentri non solo sull’inflazione, ma anche sull’occupazione, la crescita e la
stabilità finanziaria. Il tutto senza la Germania.” I tedeschi devono prendere in mano l’eurozona oppure
uscirne. Ne gioverebbe l’Europa, che con una moneta indebolita aumenterebbe le esportazioni diventando
più competitivi”.
L’esempio pratico per Stiglitz è la Spagna. E avverte: “la Spagna è in depressione, la metà dei giovani sono
disoccupati. E cosa offre l’Europa? Aiuto, ma a certe condizioni. E queste condizioni sono basate proprio
sugli stessi principi che hanno portato la Spagna alla depressione. Questa è la cura che uccide il paziente!
Dire: ‘vi aiuterò, ma prima dovete suicidarvi’, non dà molte speranze.
Poi c’è un altro grande scoglio, e cioè il potere delle banche. Che oggi è anche politico. “E i politici sono
guidati dal denaro”. Risponde l’economista al tema sui poteri. “Negli Stati Uniti, in particolare, devono
trovare il modo di finanziare la loro campagna presidenziale. Poi devono ricambiare”. La ricetta di Stiglitz
ricorda la proposta di Giulio Tremonti, ex ministro del Tesoro nel Governo Berlusconi: “Le banche devono
separare le attività commerciali da quelle di investimento. Gli Stati Uniti non lo prendono in considerazione,
ma è una buona idea”.
Non servono quindi massimi sistemi ingegneristici o algoritmi per trovare la formula. Basta un po di storia …
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PERCHÈ L’EUROPA SALTERÀ IN ARIA.
GRECIA, SPAGNA, ITALIA E FRANCIA DOVRANNO LASCIARE L’EURO
Oggi entra in vigore l’European Stability Mechanism, detto volgarmente Fondo Salva Stati, che era stato
deciso a Giugno . Per ora non ha ancora salvato nessuno stato e c’è anche una sorpresa.
La Federal Reserve USA ha invece deciso il 12 settembre ed è già intervenuta con i 40 miliardi mensili che
spenderà ” fino a che sarà necessario”.
Oltre ad essere deficitari coi tempi, i tedeschi, gli Olandesi e i finlandesi, sono anche dei furbacchioni: se da
una parte i paesi mediterranei non vogliono e non possono subire altre regole e restrizioni, i nordici dicono
che in attesa delle regole da fissare, i fondi devono essere ben investiti.
Ossia con bonds di tripla A.
In Eurolandia i soli paesi con la tripla A sono i citati tre.
Se ne deduce che i denari dovranno essere investiti in bond Olandesi, tedeschi e Finlandesi.
Immaginatevi cosa succederebbe se servissero cinquecento miliardi : di colpo si toglierebbero 500 miliardi ai
tre ricchi della UE, per darli a un paese povero: uno sbilancio di mille miliardi in pochi giorni, o un intervento
tanto graduato da rivelarsi inutile?
La Francia ha superato in agosto i 3 milioni e centomila disoccupati, Hollande ha perso 19% dei consensi in
un mese, la Spagna è al limite dell’ordine pubblico, con riduzioni obbligate per 45 miliardi per il 2013, senza
parlare dei greci che vanno in cerca degli arsenali della guerra civile ( un deposito di bombe a mano – 400trovate vicino un asilo).
Noi dobbiamo per il prossimo anno ridurre di 43 miliardi il bilancio e abbiamo la legge Monti che ci obbliga
ad avere i conti in pareggio ( ossia niente più finanziamenti) .
Alla cerimonia di celebrazione dell’anniversario della intesa Adenauer – De Gaulle a Ludwigshaven, tra tante
ipocrisie di circostanza l’ex cancelliere Helmuth Shmidt ha tuonato “contro l’egoismo tedesco che
distruggerà l’Europa.”
Se non lo ascolteranno, lo scontro sarà inevitabile. Altro che vender loro l’Alfa Romeo.
Su questo tema: ” Lo dice il FMI: se tutto va bene, siamo rovinati” del 13 luglio scorso su questo blog. E nulla
è cambiato se non il numero dei disoccupati.
LA CINA SNOBBA IL DOLLARO E PAGA IN YUAN:
QUESTA GUERRA È L'INIZIO DI UN NUOVO ORDINE MONDIALE
Il biglietto verde, si sa, è la valuta di riferimento per lo scambio delle
materie prime nel mondo. Ed è anche grazie a questo motivo che dal
1971 - da quando l'allora presidente Richard Nixon decise di
interrompere la convertibilità del dollaro in oro mandando in una notte
d'agosto in pensione gli accordi di Bretton Woods del 1944 - gli Stati Uniti
continuano ad essere la prima superpotenza del pianeta, questo
nonostante un debito pubblico e un deficit elevatissimi.
Ma cosa succederebbe se il petrolio - la materia prima che fa girare il
mondo - non fosse più scambiato in dollari, ovvero nella più grande riserva valutaria mondiale?
La domanda è tornata prepotentemente alla ribalta nelle ultime 24 ore, da quando la Cina ha comunicato
che dal 6 settembre ha iniziato a compravendere petrolio in yuan (senza passare dal dollaro) per le forniture
provenienti dalla Russia. È un duro affronto agli Stati Uniti e a quell' "equilibrio del terrore" su cui si reggono
le relazioni internazionali tra i due Paesi (la Cina è il maggiore creditore degli Stati Uniti) o semplicemente un
tentativo per stimolare la domanda interna in una fase di rallentamento dell'economia cinese?
«La decisione della Cina di pagare in yuan le forniture di petrolio provenienti dalla Russia, che ha accettato
di buon grado, rispondendo che le risorse a di oro nero a favore del partner asiatico saranno illimitate,
benché poco reclamizzata dai media, potrebbe essere l'alba di un nuovo ordine valutario mondiale dove il
dollaro potrebbe progressivamente perdere il proprio ruolo centrale - spiega Gabriele Vedani, managing
director di Fxcm Italia -.
Non dimentichiamo infatti che il bene di gran lunga più scambiato oggi al mondo è proprio il petrolio.
Potenzialmente devastante per il biglietto verde con effetti difficilmente reversibili nel medio/lungo
termine».
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
Secondo Vincenzo Longo di Ig «è da diverso tempo che la Cina "minaccia" di voler incrementare gli scambi
commerciali con i propri partner in yuan e la decisione dello scorso giugno di utilizzare lo yuan negli scambi
con il Giappone e con l'Iran, a maggio, non sono certo un caso (a cui si aggiunta la novità delle forniture della
Russia da settembre, ndr). Gli effetti potrebbero essere destabilizzanti sugli equilibri internazionali. La
diffusione dello yuan come moneta di scambio incrementerebbe la sua forza e potrebbe minacciare presto il
ruolo di predominio del dollaro statunitense. Le materie prime - continua Longo -potrebbero essere il primo
comparto che potrebbero vedere la sostituzione del biglietto verde con lo yuan. Di fatto la Cina è il
principale importatore al mondo di metalli e potrebbe decidere di imporre ai Paesi esportatori la necessità
di accettare yuan come corrispettivo delle merci. I Paesi esportatori non avrebbero altra via che accettare
yuan, come accaduta per l'Iran a maggio dopo l'embargo imposto dalla Ue. La crescente quantità di yuan
che i principali partner commerciali potrebbero trovarsi nelle proprie casse ne incrementerebbero il ruolo di
riserva di valore. Il dollaro statunitense perderebbe il ruolo di bene rifugio. Probabilmente quando accadrà
ciò gli Stati Uniti potrebbero essere scavalcati nel ruolo di potenza mondiale proprio dal gigante asiatico».
Il dollaro è destinato a rimanere sotto pressione anche per altri due motivi. «Il primo riguarda le elezioni
presidenziali - sottolinea Vedani -. La conferma di Obama, al momento probabile, potrebbe significare
nessuna modifica della politica economica fiscale e quindi nessuna necessità di rivedere la estremamente
generosa politica monetaria di cui ho detto sopra. Quindi dollaro nel breve medio termine sotto pressione
perchè valuta di indebitamento». Il secondo? « Qe3, twist e l'acquisto di asset backed securities: tre parole
per ribadire che il "rubinetto" da cui oggi sgorgano generosamente dollari rimarrà aperto per almeno un
biennio; per la legge della relazione inversa tra offerta di un bene e prezzo dello stesso, dollaro ancora sotto
pressione».
E l'euro, come si inserisce in questo duello Usa-Cina ? «Al momento - conclude Longo - l'euro non possiede la
stabilità e la forza necessaria per poter essere inserito nella lotta come valuta di riferimento».
di Vito Lopa
LA FEBBRE DELL’ORO DIVENTA EPIDEMICA. DOPO IL VENEZUELA, IL MESSICO E ADESSO PERFINO LA
GERMANIA: NON SI FIDANO PIÙ DELLA BANCA D’INGHILTERRA E VOGLIONO CONTROLLARE QUANTITÀ E
QUALITÀ. LO ZAMPINO CINESE.
di Antonio de Martini
Sta nascendo un nuovo business: il trasporto dell’oro e il suo accertamento di autenticità.
Sta nascendo una nuova prospettiva: il ritorno alla conservazione in casa propria delle riserve auree. Dopo le
banche commerciali che non si fanno più crediti a vicenda, anche le banche centrali smetteranno di fidarsi
tra loro?
Certo, Goldfinger, il personaggio del film, era un chierichetto rispetto agli banchieri di oggi: negli anni
settanta aveva in animo di fare scoppiare un ordigno nucleare su Fort Knox per ottenere una crescita del
prezzo di dieci volte.
Senza tanti drammi – lo abbiamo visto nello scorso post su questo argomento – l’oro è salito di prezzo di ben
cinquanta volte rispetto al 1971.
La febbre dell’oro sta contagiando un po’ tutti i governi e inizia a provocare sfiducia tra partners.
Il mondo della finanza non può non reggersi sulla fiducia ( almeno tra banchieri centrali) e se questa viene a
mancare, gli effetti saranno ben più devastanti di quelli di una semplice bomba nucleare.
A giugno ho informato i lettori che il Venezuela di Chávez aveva deciso il rientro a casa del proprio oro
depositato in altri paesi anche a garanzia dei prestiti ottenuti e restituiti.
Oggi il Venezuela chiede il rimpatrio delle sue 211 tonnellate d’oro che erano state inviate in Inghilterra e in
altre banche di tutto il mondo, come garanzia per i prestiti erogati dal Fondo Monetario Internazionale ai
governi di Jaime Lusinchi nel 1988 e di Carlos Andrés Pérez nel 1989.
Il Venezuela ha infatti cancellato tutti i suoi debiti da vari anni, ma l’oro dato in garanzia rimane nei forzieri
delle banche di vari paesi: il 17,9% in Inghilterra, il 59,9% in Svizzera , l’11,3% negli Stati Uniti, il 6,4% in
Francia e lo l 0,8% a Panamá; mentre solo il 3,7% delle sue riserve d’oro si trovano nelle casseforti del Banco
Central de Venezuela.
Quando Chávez ha richiesto il rimpatrio del suo oro è risultato che la Banca di Inghilterra, pur percependo
un compenso per custodire l’oro venezuelano, nella realtà l’aveva venduto.
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
Questa notizia di giugno, ha eccitato la fantasia del signor Barba , blogger messicano, che ha chiesto dove
fosse l’oro del Messico, visto che ne aveva comprato da poco ben 93 tonnellate entrando nel club dei paesi
monitorato dal World Gold Council, ma ricevendo un diniego dalla Banxico, la Banca Centrale.
Per far breve una lunga storia, , dopo un sentenza della Corte Suprema messicana, Barba ha scoperto che ad
Aprile 2012, Banco de Mexico aveva 4,034,802 once di oro, di cui soltanto 194,539 once posizionate in
territorio messicano.
Dopo ulteriori insistenze e polemiche il signor Barba è riuscito a farsi dire dove erano custoditi i preziosi
lingotti: 94,23% in Inghilterra ” city of London”, 1% negli Stati Uniti e il resto, 4,82% in territorio messicano,
Olé!
Ma il diavolo sta nel dettaglio. Banxico, per la parola del governatore Augustin Carstens, ha ammesso di non
sapere esattamente QUANTI LINGOTTI ERANO STATI COMPRATI.
Il nostro blogger si è chiesto come mai fosse possibile non conoscere questo dato e si è dato anche la
risposta: invece della proprietà fisica dei lingotti, Banxico deve essere in possesso di un certificato di carta
che riconosce il diritto a una certa quantità di oro, ma non identifica QUALI LINGOTTI GLI APPARTENGANO
DAVVERO.
Nella “city of London ” esistono due possibili venditori: una ” Bullion Bank” privata , oppure la Banca
d’Inghilterra.
Qui sta il bello e ve lo racconto domani. NON MANCATE!
LA FEBBRE DELL’ORO DIVENTA EPIDEMICA ( seconda e ultima parte)
IN CUI LA CORTE DEI CONTI TIRA LE ORECCHIE ALLA BUNDESBANK.
di Antonio de Martini
Dunque, dicevamo che a Londra ( unica certezza circa l’ubicazione dell’oro dei messicani) esistono due entità
che possono vendere e comprare oro: le ” Bullion Bank” ( che possono vendere e comprare anche allo
scoperto) e la Banca d’Inghilterra , che se facesse altrettanto, provocherebbe una catastrofe di dimensioni
planetarie, per il crollo del Tempio della finanza mondiale.
Immagino che un governatore della Banca Centrale che avesse l’ardire di negoziare 93 miliardi di dollari in
cambio di un certificato cartaceo di ” avente diritto a…” lo avrebbero già impiccato in effigie.
Se il depositario fosse la Banca d’Inghilterra e se questa avesse rilasciato ” Oro carta” a Venezuela, Messico e
Dio sa chi altro, saremmo di fronte a una truffa di dimensioni planetarie dalle conseguenze imprevedibili.
Lasciamo il blogger messicano Barba e passiamo in Canada, dove Eric Prott esercita il mestiere di ” trader”
da quaranta anni ed amministra un fondo con dieci miliardi di dollari .
Prott sostiene che l’oro passato di mano in questo ultimo decennio, rappresenta un quantitativo tale che è
impossibile determinarne la provenienza.
Di qui al sospetto che l’oro sia stato venduto da Banche Centrali per sostenere il dollaro, il passo da
compiere è facile.
Le Banche Centrali che posseggono riserve adeguate di metalli preziosi, le conosciamo ( ci siamo anche noi)
e tra queste la seconda al mondo è la Germania , che tiene la propria riserva al sicuro a Francoforte, New
York, Parigi e Londra.
Quando il sospetto passa da latino americani emotivi ai ” tedeschi di Germania” l’atmosfera si arroventa.
Infatti, la Corte Federale dei conti ha notato che non essendo mai stato effettuato alcun controllo sulle
riserve di proprietà tedesca depositate presso terzi all’estero, sarebbe corretto instaurare opportune
procedure in materia ed ha ordinato alla Bundesbank di effettuare ” ispezioni periodiche sulla quantità ed
autenticità” delle riserve di proprietà tedesca, prassi che deve trovare riscontro come con ogni altro bene di
proprietà della Repubblica Federale.
Non solo, ma non giustificandosi il deposito presso terzi, è stato stabilito che 150 delle tonnellate depositate
presso la FED di New York , saranno rimpatriate – al ritmo di cinquanta tonnellate l’anno – nel prossimo
triennio ed è previsto che siano sottoposte a vaglio di autenticità.
La ragione ufficiale a queste inedite disposizioni logistiche è anche che tra gli acquirenti nuovi, figurano ”
paesi dell’Asia ” che trovano naturale portarsi a casa l’acquisito e stanno rivoluzionando le tecniche di
acquisto che , fino ad ieri, consistevano nel tenere l’oro fermo in un sito protetto e mettere sui vari mucchi
di lingotti un cartellino col nome del proprietario come è ancora possibile vedere alla Federal Reserve di
New York.
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
Il problema è sorto anche perché il deputato CDU Philipp Missfelder quando si è visto rifiutare il diritto di
visita all’oro tedesco depositato nei caveau della Banca di Francia, ha rilasciato una dichiarazione al DIE
WELT del tipo ” sarebbe preferibile averlo in Germania” subito appoggiato da economisti e studiosi e dal
collega Marco Wanderwitz anch’egli del gruppo parlamentare CDU.
La notizia del rapporto della Corte dei conti, effettuato per conto del Bundestag, è stata ripresa anche da
Der Spiegel del 22 ottobre.
A gettare benzina sul fuoco, una maldestra lettera di un membro del Consiglio della Bundesbank – Carl
Ludwig Thiele – che ha dichiarato che sia la Banca di Francia che quella di Inghilterra non hanno locali adatti
per ricevere visite.
Il governatore della Banca di Francia , Christian Noyer, dopo aver dichiarato che la Banca di Francia era
aperta per ricevere ogni visita e dopo che gli avevano contestato il caso Missfelder, ha corretto il tiro
chiarendo che si riferiva a istituzioni, ma non a singoli parlamentari, ma ormai il danno era fatto.
Al comunicato pubblicato da Bundesbank oggi su internet che ribadiva la piena fiducia nelle Banche Centrali
Partners, non ha creduto che la Reuters.
Per chi conosce il tedesco e volesse il documento originale, ecco il link del rapporto della Corte, pubblicata
da gata.org ( Gold anti trust action Committee )
http://www.gata.org/files/GermanGoldAuditorsReport-10-22-2012.pdf
Ps: non sapendo costruire il link senza l’aiuto di un collega esperto, vi tocca ribatterlo, credo…
PUTIN MANDA UN SEGNALE A WASHINGTON. MOLTO SERIO
Maurizio Blondet - 24 Ottobre 2012
Il 19 ottobre le forze armate russe hanno condotto una grande esercitazione che non ha precedenti dalla
fine dell’URSS. Lo scenario, simulazione di una guerra nucleare strategica (ossia non limitata), con prove dal
vivo: il lancio di un missile intercontinentale a testata multipla (ICBM) dalla zona di Plesetsk nel nord della
Russia, il lancio di un missile simile ad un sommergibile nucleare immerso nel mare di Okhotsk, e il
contemporaneo levarsi di bombardieri strategici Tu-95 e Tu-160 – quelli che nei tempi della guerra fredda
stavano perennemente in volo, onde rispondere in ogni momento ad un attacco americano portando la
morte atomica sul territorio nemico secondo il concetto di Mutua Distruzione Assicurata (MAD) – che hanno
sparato quattro missili guidati che hanno colpito i bersagli previsti nella regione di Komi.
Insomma la famosa «triade strategica» (lanci intercontinentali simultanei da terra, aria ed acqua) degli anni
in cui le due superpotenze si affrontavano nella prospettiva dell’olocausto nucleare reciproco: se mi attacchi
prima tu, io comunque ti incenerisco. Esercitazioni del genere non si tenevano più dagli anni ‘90. Questa, è
stato comunicato dai comandi di Mosca, è servita a testare nuove procedure ed algoritmi di comandocontrollo e comunicazione.
Ma il fatto senza precedenti è che Vladimir Putin ha diretto personalmente le grandi manovre atomiche in
veste di comandante supremo, e la sua presenza nel quartiere operativo è stata pubblicizzata.
«Vladimir Putin ha dato un voto alto alle unità di combattimento (…) e allo Stato Maggiore delle forze
armate, che ha confermato l’affidabilità e l’efficacia delle forze nucleari russe», secondo il comunicato
ufficiale.
L’evento ne segue altri non meno importanti. È stata espulsa dalla Russia l’agenzia del governo americano
per lo sviluppo (US Agency for International Development o USAID) in quanto riconosciuto «agente
straniero che influenza i processi politici in Russia» (non è un segreto che l’USAID è una longa manus della
CIA); è stato chiesto di sloggiare entro metà dicembre anche all’UNICEF, l’agenzia ONU per l’Infanzia, con la
spiegazione che la Russia non ha più bisogno di aiuti, essendo diventato un Paese donatore (secondo i media
occidentali, «si teme che i bambini soffriranno per questa uscita di UNICEF e USAID dal Paese»: teneri cuori,
i media).
Ma soprattutto – ed è una vera notizia-bomba, anche se nascosta nelle pagine interne dei giornali – Mosca
ha reso noto che metterà fine alla collaborazione con Washington, durata un ventennio, per la «ripulitura» e
«messa in sicurezza» degli arsenali atomici, chimici e batteriologici dell’ex-URSS, che erano rimasti
vulnerabili, senza sorveglianza e (secondo gli americani) esposti alle voglie di eventuali terroristi atomici
dopo il crollo dell’impero sovietico.
«L’America perde lo strumento più efficace e di basso costo per ridurre i pericoli nucleari», ha strillato un
furente New York Times. (Mr. Putin’s Gift to Terrorists)
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Anno XIV n. 11 – NOVEMBRE 2012
Spira dunque quel trattato che diplomazie occidentali conoscono come «Nunn-Lugar Cooperative Threat
Reduction Partnership», dal nome dei due senatori Sam Nunn (democratico) e Richard Lugar (repubblicano,
ebreo) che – dopo colloqui con Michail Gorbacev – convinsero la Casa Bianca a finanziare un vasto
programma per smantellare e distruggere l’enorme armamento sovietico atomico, chimico e batteriologico.
Lo smembramento del territorio sovietico aveva creato tre inopinate e involontarie potenze nucleari:
Ucraina, Bielorussia e Kazakstan avevano ereditato testate lasciate sul loro territorio dalll’Armata Rossa. A
corto di mezzi, desiderosi di ingraziarsi gli occidentali, questi nuovi Sati avevano ben volentieri accettato di
consegnare gli arsenali ad esperti occidentali. Più tardi anche la Russia di Eltsin aveva acceduto al
programma. Da allora, il la «partnership» ha condotto esperti occidentali ed americani in lungo e in largo
sulle un tempo segretissime basi sovietiche, che hanno disattivato 7.659 testate nucleari, distrutto 902
missili balistici intercontinentali e 498 silos missilistici, 191 lanciamissili mobili, 684 missili lanciabili da
sottomarini, 155 bombardieri strategici, 906 missili aria-terra a testata atomica, 194 sotterranei di prova
delle armi nucleari, e neutralizzato oltre 3 mila tonnellate di armi chimiche. Il plutonio delle testate è stato
trasformato, con opportune mescole, in uranio meno ricco usabile nelle centrali energetiche. Tutta la vasta
operazione è costata al contribuente americano, in 20 anni, 15 miliardi di dollari: molto conveniente, per
un’azione di disarmo del nemico di ieri e per avere una precisa mappa della ubicazione delle forze nucleari
russe rimanenti.
Oggi il Cremlino ha annunciato che non rinnoverà il trattato Nunn-Lugar, che scade a giugno dell’anno
prossimo ed è stato rinnovato per 20 anni. Putin pensa che oggi la Russia può far da sé questo genere di
pulizia, senza il concorso di contractors americani, e senza occhi stranieri indiscreti a curiosare dove i
generali russi non vogliono.
«Un regalo di Putin ai terroristi», ha titolato un editoriale non firmato del New York Times; s’intende, i
famosi «terroristi di Al Qaeda» che – secondo la vulgata propagandistica – ardono dal desiderio di
impossessarsi di una testata atomica ex-sovietica, per farla esplodere magari a New York. Anzitutto,
l’arsenale atomico russo non è più così mal sorvegliato, Mosca avendo ripreso il pieno controllo. E poi ci si
può chiedere come potrebbe, Al Qaeda, detonare una testata atomica rubata: con quali conoscenze delle
chiavi multiple di sicurezza che di solito rendono ermetiche tali armi ai primi venuti; e con quali vettori le
lanciano? Basterà nasconderle in un container, come si vede in certi film di Hollywood? Ma ogni scetticismo
smuore di fronte ai fatti: Al Qaeda è riuscita a far pilotare quattro Boeing passeggeri a 17 giovanotti arabi
che a malapena stavano imparando a guidare un Cessna, fino a distruggere le Twin Tower e colpire il
Pentagono, senza essere intercettati dalla più potente caccia aerea della storia umana. Al Qaeda può far
questo e ben altro.
Fuor di ironia, è bene valutare la serietà del segnale che Putin ha voluto mandare agli USA e alla NATO. Il
Cremlino interpreta tutto quel che accade ed è accaduto in Medio Oriente – la guerra in Libia e la caduta di
Gheddafi, la «liberazione» della Siria in corso da parte di «forze d’opposizione» finanziate ed armate dai
sauditi e dagli occidentali (1), la stretta sempre più feroce che le sanzioni occidentali fanno subire al regime
di Teheran, destabilizzandolo con lo scopo di «cambiare il regime», come atti coerenti di aggressione contro
gli interessi russi nella vasta area euro-asiatica. Alla stregua del posizionamento di missili a ridosso del
territorio russo, nonostante le proteste di Mosca. Alla stregua delle sovversioni e provocazioni di
«oppositori russi» o «attivisti dei diritti umani» finanziate dall’ambasciata USA a Mosca e dalle ONG
occidentali, con un successo modesto (se ci si deve accontentare di piangere mediaticamente sulla «libertà
di espressione» delle Pussy Riots repressa da Putin, si vede proprio che non c’è nulla di più serio da
imputare al nuovo Zar): tutte manifestazioni di una «soft agression», con lo scopo di delegittimare il
governo, accerchiare e indebolire, e negare alla Russia il suo posto come potenza mondiale, e provocare un
«regime change». L’Occidente (gli Stati Uniti e i suoi servitori europei) ha preso sottogamba i segni
dell’irritazione e dell’inquietudine russa, considerandola ormai una entità di poco peso strategico e politico,
pretenziosa ma trascurabile.
Il 18 maggio scorso, poco prima della riunione del G-8 a Camp David, dove ci si aspettava che l’Occidente
decidesse l’intervento armato «per la democrazia» in Siria come già in Libia, il primo ministro Medvedev
aveva detto esplicitamente che: «affrettate operazioni militari in Paesi esteri di solito portano al potere
degli estremisti fanatici... accade che azioni del genere, che minano la sovranità dello Stato, possano portare
a una guerra regionale in piena regola anche – non voglio spaventare nessuno – con l’uso di armi nucleari»
(2). (Russia says action on Syria, Iran may go nuclear)
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Ancora una volta, l’avvertimento di Mosca è stato tenuto in non cale dalla presunta unica superpotenza
rimasta e dai suoi servitorelli in Europa. Di fronte a tanta presuntuosa noncuranza dei legittimi interessi
russi, il Cremlino ha dovuto per forza mostrare la serietà delle sue intenzioni. Il 17 ottobre ha fatto sapere
che sta per posizionare i suoi temuti missili supersonici terra-aria S-400 (gittata 400 chilometri) alla frontiera
con la Turchia, divenuta un bersaglio dopo l’intromissione aggressiva di Ankara nella guerra civile in Siria
contro il regime di Assad, e ovvia contromisura dopo lo spiegamento in territorio turco della rete di radar
antimissile della NATO; nè si dimentichi che lo scorso 10 ottobre il governo turco ha fermato un aereo russo
diretto in Siria accusandolo di portare carichi di munizioni, cosa poi comprovata falsa. (Russia installing S400 anti-aircraft missiles to target Turkey)
Solo il sito israeliano DEBKA File (organo non ufficiale del Mossad) ha interpretato l’evento come il segno
«che ogni altra intercezione di un aereo russo diretto in Siria porterà una risposta militare dalla Russia; e che
Mosca non tollererà alcuna intrusione aerea nel conflitto siriano da parte della Turchia o di ogni membro
della NATO. Si tratta di un avvertimento contro la ventilata creazione di una no-fly zone che la Turchia
vorrebbe imporre sulla Siria». (Russian S-400s relocated near Turkey. Hizballah shifts units, rockets into
Syria)
A precipitare la decisione russa di mostrare i muscoli nucleari è probabilmente un altro dato: la previsione
che Barak Obama perderà le elezioni presidenziali. Obama ha ripetutamente fatto giungere a Putin
l’esortazione a pazientare, perché dopo la vittoria elettorale il presidente, all’ultimo mandato, avrebbe
avuto le mani libere per una politica estera più conciliante – quale Obama ha sempre abbozzato e mai
condotto a termine, verso Mosca come verso l’Iran. Adesso, i sondaggi (e probabilmente altre informazioni
d’intelligence) hanno fatto capire a Putin che, da novembre, quasi certamente si troverà davanti Mitt
Romney: uno che ha già definito la Russia «il nostro primo nemico strategico» (3). È come reazione a tale
asserzione che le ONG americane sono state espulse dalla Russia. Le manovre atomiche ne sono una ovvia
conseguenza.
Note
1) Come noto, la Russia mantiene una parte della Flotta del Mar Nero nel porto siriano di Tartous;
posizionamento indispensabile, per scongiurare che in caso di conflitto la flotta venga bloccata a
Sebastopoli, nel chiuso Mar Nero, per un semplice blocco dello stretto del Bosforo da parte della Turchia.
Nel giugno scorso il Dipartimento di Stato, ossia Hillary Clinton, ha falsamente gettato l’allarme secondo cui
una grossa nave da sbarco russa, la Nikolay Filchenko, era diretta verso la base di Tartous carica di
armamenti e di un gruppo di commandos anfibi. La notizia era falsa; i giornalisti di RIA Novosti hanno potuto
constatare e documentare al mondo che la ‘Filchenko stava nel porto di Sebastopoli, persino priva di carico.
Sempre il Dipartimento di Stato aveva suonato l’allarme a proposito di una spedizione di elicotteri russi da
combattimento in Siria, a sostegno del dittatore Assad, smentita nel giorno stesso... al Pentagono. Come a
Mosca devono essere state interpretate queste confuse falsificazioni e l’evidente conflitto tra Esteri e Difesa
americani?
2) Un mese dopo, al G-20 in Messico, Obama e Putin si sono incontrati faccia a faccia in un colloquio durato
due ore, a porte chiuse. S’è saputo che Obama ha cercato di convincere Putin a togliere il suo appoggio al
regime siriano di Assad, senza riuscirci. Alla fine, il comunicato ufficiale sosteneva che i due leader «si sono
detti d’accordo» nel volere «la cessazione della violenza» in Siria.
3) Ciò, in istruttiva coincidenza con lo sceicco Al Qaradawi che, dagli schermi di Al Jazeera, ha ululato: «La
Russia è il nemico numero uno dell’Islam e dei musulmani», incitando alla rivolta dei musulmani interni. È lo
stesso shayk che gridò: «Gheddafi deve essere ucciso», cosa che non dispiacque a Sarkozy. E che ha invitato i
pellegrini alla Mecca a pregare «contro l’Iran» per il sostegno che dà al regime siriano. Un certo tipo di
religioso sobrio e moderato, al servizio dei wahabiti miliardari dell’Arabia Saudita, satelliti degli USA, che
vogliono incancrenire la «fitna» (frattura fra sunniti e sciiti) per mutarla in conflitto sanguinoso; ciò che
certo non dispiace a Netanyahu.
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Oggetto: comunicazione nuova adesione all’UNION.
Si comunica che un nuovo associato ha aderito all’Associazione. L’organismo di cui trattasi è:
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Cordiali saluti.
Dr. Iginio S. Lentini
Presidente UN.I.O.N.
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