Rivista mensile SETTEMBRE 2010 - N. 9- Anno XXXIV - Sped. in abb. post. Art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Padova - ISSN 1127 - 0667
FAMIGLIA FELICE
2010
Scout d’ Europa
1
Scout d’ Europa
SOMMARIO
FAMIGLIA FELICE
Attorno alla Rupe
pag 3
L’angolo di Baloo
pag 5
Associazione Italiana
Guide e Scouts d’Europa Cattolici
Federazione dello Scautismo Europeo
Anno XXXIV - N. 9
Il buon Cacciatore
… di Cuccioli
pag 7
Anno nuovo … Tana nuova
pag 10
Costruiamo un leggio tutto Lupetto per Baloo
pag
Un quadretto per San Francesco
pag 14
Il Lupetto Pitagorico
pag 15
SETTEMBRE 2010
Famiglia Felice
Per Coccinelle e Lupetti
Direttore Responsabile:
Giuseppe Losurdo
13
Direzione, Redazione e Amministrazione:
Via Anicia, 10 - 00153 Roma
Sito Internet: www.fse.it
e-mail: [email protected] e [email protected]
La Posta di Chil
pag 17
Il nostro Tricolore
pag 19
Commissari Nazionali:
Keti Vitillo (Branca Coccinelle)
Fabrizio Cuozzo (Branca Lupetti)
L’Inno d’Italia
pag 20
Issa e ammaina bandiera
pag 21
San Francesco Patrono d’Italia.
pag 22
Redazione a cura di:
Daniela Barbaro e Emanuele Martinez
In Redazione:
Angela Turchiano, Melissa Gammeri, Sabrina Ferrazzin,
Francesca Vona, Enza Borgia, Alice Zanchettin, Beatrice
BorsatoM, Manfredo De Santis, Emanuele Martinez,
Giuseppe Losurdo, Luca Allulli, Federico Ferrari,
Claudio Cavaterra, Francesco Pinto, Federico Vittori,
Massimo Pannuti, Stefano Longhi, Andrea Macco;
DisegnI di Stefano Longhi
Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 17404 del
29.9.1978
Spedizione in a.p. art.2 comma 20/c legge 662/96
Filiale di Padova
Rivista associata all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa: T. ZARAMELLA - REALGRAF snc
Selvazzano (PD) - tel. 049.8713740
Finito di stampare nel mese di LUGLIO 2010
SOMMARIO
Aspettando i passaggi
pag 23
Benvenute!
pag 25
Dal Mughetto in poi, specialità per tutte noi!
pag 26
Un originale biglietto da donare pag 28
a chi arriva nel bosco,
o a chi spicca il volo
Semi nel vento
pag 30
Una ventata di gioia per gli Apostoli
pag 32
La preghiera della Coccinella
pag 35
Sulle ali della notizia: voci da tutti i boschi d’Italia
pag 37
“Babbo Lupo attese finché
i suoi cuccioli potessero
correre un poco e poi,
quando giunse la notte
della riunione del Branco,
li condusse assieme a Mowgli
ed a Mamma Lupa alla Rupe
del Consiglio…
la cima di una collina
cosparsa di pietre e massi,
dove potevano nascondersi
un centinaio di Lupi”
3
Tra pochi giorni nei nostri Branchi risuoneranno le parole che Akela ripeteva alla
presentazione dei Cuccioli “Guardate, guardate bene o Lupi!”;
L’angolo di Baloo
2a puntata
parole che impegnavano ciascun Lupo e che impegneranno ciascuno di noi nel cercare
(Andrea, Giuseppe e Giuliano, tre Capi
Sestiglia incontrano il Baloo del loro Branco
per un’intervista. Nella Prima puntata
avevano dialogato con Baloo su ciò che si
trova in tutte le chiese del mondo: hanno
scoperto che c’è tutto ciò che serve per
amministrare i 7 Sacramenti e grazie ad essi
incontrare Dio).
di fare del proprio meglio aff inché ciascun Cucciolo inizi a conoscere i segreti della Giungla
e le astuzie del cacciatore.
Sarà nostro impegno aiutarli nel conquistare le prime proprie prede:
Ammissione in Branco e Promessa.
Sarà a voi che ciascun cucciolo guarderà per capire come stare in cerchio,
come rispondere ai richiami; sarà a voi che guarderà per capire bene come fare
il Quaderno di Caccia o per imparare una Danza.
A volte non sarà semplice, specie quando ci si presenteranno quelle occasioni in cui dovremo
scegliere tra il tirare verso la porta avversaria o passare la palla al cucciolo ma vedrete,
se saprete fare riferimento alla prima massima, quando arriverà il momento per ciascun
cucciolo dell’ammissione in Branco, proverete la stessa gioia di Mamma Lupa e Babbo Lupo
quando Mowgli venne accettato in Branco grazie alle buone parole di Baloo e al prezzo
di un toro ucciso di fresco da Bagheera.
“Guardate, guardate bene o Lupi!”;
Andrea
Baloo, andando a Messa tutte le domeniche ho osservato che il Sacerdote legge
da diversi libri differenti, come mai?
Giuseppe
Sì, è vero, Andrea ha ragione. La volta scorsa non ci avevi parlato del LEGGIO
ma io ho visto che c’è in tutte le chiese!
Baloo
Ma che bravi Lupetti che hanno imparato a tenere gli occhi davvero aperti!
Le vostre domande sono giuste, perché in tutte le chiese c’è la PAROLA DI DIO,
perché a fianco ai sacramenti Dio incontra l’uomo, da sempre, con la sua Parola!
Giuliano
La Parola? Ma non è il Vangelo la Parola di Dio?
La maestra di catechismo ci ha detto che alla fine del Vangelo il sacerdote dice
“Parola del Signore” e noi dobbiamo rispondere “Lode a te o Cristo” e con i Lupetti
lo facciamo sempre.
Baloo
Molto bene Giuliano, molto bene! Tuttavia non solo il Vangelo è Parola di Dio!
Dio ha parlato fin da tempi antichissimi, ben prima di Gesù, all’uomo!
L’uomo ha imparato a conoscere Dio con il tempo, un po’ come voi imparate
a conoscere la Giungla con le storie di Mowgli a poco a poco…
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5
Giuseppe
Baloo
Ma Baloo, parli della storie narrate nella Bibbia e dell’Antico Testamento?
Chiedendo tutti i giorni a Gesù: “Che cosa vuoi da
me oggi? Che mi insegna oggi la tua Parola?” E questo
può iniziare dal stare molto attenti durante la Messa (non a
caso i Lupetti si mettono in posizione del nostro meglio nel
momento in cui parla Gesù, ovvero al Vangelo!).
E poi, voi dovete sforzarvi di usare al meglio la vostra
intelligenza…
Baloo
Esatto, ma la Bibbia non contiene solo storie, o racconti, o fatti storici Ma anche
preghiere, invocazioni, componimenti poetici, a volte omicidi, vendette, o anche
solo ingiustizie o dispetti, e storie di uomini che si pentono e di altri che cercano
Dio… Ma non solo chi fa cattive azioni,
ma anche storie di chi fa delle Buone Azioni perché segue la Legge di Dio.
Giuseppe
Andrea
…ho capito! E non fare come quello che ha
ricevuto un solo talento e l’ha sotterrato a terra.
Ce lo ha detto Akela!
Un po’ come capita a volte a noi…!
Baloo
Esatto! La Bibbia contiene tutte le esperienze che possiamo fare anche a noi. Per
questo la leggiamo tutti i giorni e tutte le domeniche durante la Messa!
Baloo
Ma a volte le letture sono difficili…
Vedo seconde stelle in arrivo per questi lupi che iniziano ad avere familiarità
con le Parabole di Gesù! Il nostro Giuseppe ha capito proprio bene.
Baloo
Andrea
Giuliano
Hai ragione, a volte il linguaggio
è difficile. Per questo c’è l’omelia
(o predica) del sacerdote. Per fare
capire meglio le cose difficili!
Andrea
Baloo, vieni sempre tu a spiegarcele!
Baloo
Chi si ricorda di Baloo? Presto,
già lo fate, camminerete con le
vostre gambe… sarete un giorno
Esploratori e poi Rover e Capi
Baloo ci sarà sempre per voi, ma voi
dovrete sempre impegnarvi a fare
del vostro meglio per accogliere e
capire la parola di Dio.
Giuliano
E come possiamo fare?
Ma allora i libri che usa il sacerdote in chiesa sono tutte Bibbie?
Baloo
Non proprio, ma di questo parleremo la prossima volta, dopo che avrete
fatto caso a come sono fatti questi libri che usa il sacerdote. Ma intanto ora,
tutte le volte che entrerete in chiesa, potrete ricordarvi che Gesù è presente,
oltre che nel tabernacolo come Eucarestia, anche nella Parola di Dio.
E dove è messo il leggio – o AMBONE – nelle chiese?
Andrea
Al centro!
Baloo
Proprio così, e nelle vecchie chiese era addirittura posta in una posizione
sopraelevata, sul PULPITO, perché tutti l’ascoltassero meglio!
Giuliano
Un po’ come Akela sulla Rupe del Consiglio, che è bello in alto!
Baloo
Molto bene davvero! Se ascolterete Akela, i Vecchi Lupi e Gesù, il primo
Vecchio Lupo, sono sicuro che farete molta strada Lupetti miei!
Buona caccia!
6
(A cura di Andrea Macco – Akela FSE Genova 1.
Si ringrazia don Franco Pedemonte– Baloo FSE Genova 3)
7
il buon
cacciatore
D
opo la salita al Riparto dei Lupetti
più anziani del Branco, quelli
che rimangono si lanciano con
entusiasmo nella prima Caccia del nuovo
anno: la Caccia al Cucciolo.
Il Branco ogni anno fa entrare nuovi Cuccioli
per aumentare di numero e per essere
sempre pronto a cacciare nuove e succulente
prede. I Vecchi Lupi vengono aiutati in questa ricerca dei Cuccioli da un
Lupetto esperto:
Il Cacciatore di Cuccioli. Per essere un buon Cacciatore
di Cuccioli si devono avere delle caratteristiche davvero eccezionali. Si deve
avere sicuramente una vista acuta come quella di Chil, per scovare i
Cuccioli anche a distanze considerevoli. Infatti è bene cercare i nuovi Cuccioli
non solo tra i propri amici e tra i propri compagni di classe, ma anche nelle
altre classi della nostra scuola o tra gli amici che incontriamo ai giardini o al
parco. Il Cacciatore di Cuccioli deve
avere un passo leggero
e silenzioso per non spaventare
i cuccioli quando si avvicina loro
e la sua voce deve essere come
quella di Bagheera, dolce e
nella fase di avvicinamento.
Una volta invitato il nuovo Cucciolo
in Tana sarà bene organizzare, insieme
ai Vecchi Lupi e a tutto il Branco, una
festa di accoglienza
in cui ogni Lupetto porterà dei dolci o
delle bibite da condividere con i nuovi
arrivati e con gli altri fratellini.
Terminata la presentazione al Branco,
i nuovi Cuccioli verranno coinvolti in
giochi, danze e canti
realizzati insieme a
tutti i Lupetti.
Per avere un successo sicuro nei confronti dei Cuccioli, l’esperto Cacciatore di
Cuccioli dovrà ben ricordare come lui è stato accolto in Branco la prima volta.
Nello stesso modo dovrà proporre ai Cuccioli le emozioni e la
gioia di partecipare alla vita di Branco.
Nel lanciarvi il mio Buona Caccia … al Cucciolo, vi invito ad inviarmi, tramite
Chil, le foto delle vostre Cacce al Cucciolo e delle prime riunioni fatte con i
nuovi arrivati.
Bagheera
convincente.
Sicuramente la lucentezza del pelo
del Cacciatore di Cuccioli lo aiuterà
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9
por ta totem
10
sg abel l in i
Al ritorno dalle vacanze estive, rientrando in tana, tutti noi iniziamo a fare dei
progetti, a scambiare delle idee con i Vecchi Lupi circa la sistemazione degli
angoli di sestiglia. Sicuramente abbiamo avuto un’idea sensazionale per
realizzare un porta quaderni di caccia o un appendi abiti nuovo.
Eccoti alcune idee per realizzare abbellimenti o nuovi arredi per la Tana del
Branco o per il tuo angolo di Sestiglia.
p rese n ze
Anno nu ov o
Tana nu ov a.
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po rt a p red e
Costruiamo un leggio tutto
Lu pet t o per l’alt are d i Baloo.
1. Disegnate questa sagoma su 2 pezzi di compensato e tagliatela
con un archetto da traforo.
2.Tagliate poi due strisce di compensato larghe cm. 10 e lunghe cm. 25.
3.Raschiate poi tutti i pezzo con la carta vetrata n. 0.
4.Armatevi di colla (vinavil), martello e chiodini.
e dopo aver unito i pezzi di legno seguendo
le istruzioni del disegno AVRETE UN LEGGIO.
5. Poi con dei pennarelli e colori, guardate la vostra uniforme e …
pitturate le figure.
m ens o le
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Un q ua dre t t o di S a n F r a n c e s co .
Il 4 ottobre noi Lupetti ricordiamo San Francesco nel giorno della sua morte.
San Francesco, oltre ad essere uno dei Patroni d’Italia, è anche patrono dei
Lupetti. Quest’anno vi propongo di realizzare un lavoretto da regalare al
vostro Branco.
Il materiale è semplice da reperire e per la realizzazione basta seguire le
istruzioni qui di seguito riportate:
il Lupetto pitagorico
La lettera puzza
Leggi queste frasi: ognuna contiene una lettera puzza. Scusa, volevo dire: una lettera
pazza! Trova le lettere pazze e correggile, scrivendo le lettere giuste nelle caselle gialle.
Alla fine potrai leggere nelle caselle gialle, in verticale, come è il fiore rosso.
1.Procuratevi un pezzo
di compensato con uno
spessore da 2 mm.
2.Ritagliate un rettangolo
(fig. 1), che utilizzeremo
per il fondo.
3.Disegnate i vari pezzi che
compongono il quadro e
ritagliateli nel compensato.
Fate attenzione nel tagliare
i pezzi delle fig. 2 e 3
perché devono avere la
larghezza uguale a quella
del rettangolo della fig. 1.
4.Colorate i vari pezzi
del quadro.
5.Incollate sul rettangolo,
seguendo la numerazione, i
pezzi che avete ritagliato e
colorato in precedenza.
Per questo lavoretto, se non
trovate il compensato, potete
usare anche un cartone per il
rettangolo e la carta lucida per
le figure. Al termine realizzerete
un bel collage
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KAA MISURA DIECI VETRI
SHERE-KHAN È ZUPPA
AKELA HA FALLITO IL CORPO
ALLE SCIMMIE PIACCIONO LE RANE FREDDE
MOWGLI FU RISCATTATO GRAZIE A UN TIRO
scrivi qui la
correzione
della lettera
pazza
LA BATTAGLIA DEI NANI ROSSI
MOWGLI È A CUCCIA
CHIL APRE LE API
LE SCIMMIE SONO RISPETTOSE
BAGHEERA HA RETTO LA SERRATURA
Mossa dopo mossa
Sapevi che c’è un’importante preda che i Lupetti portano con sé anche
al Riparto, fino a quando non conquistano la Seconda Classe?
Qual è questa preda? Per scoprirlo dovrai orientarti dentro questo
schema. Parti dalla freccia, e muoviti di casella in casella, in
orizzontale, verticale o diagonale. Potrai passare sulle caselle
anche più di una volta. Le lettere che attraverserai ti
diranno il nome di questa grossa preda.
P
U
N
Z
L
O
A
I
15
Unisci i puntini
Unisci i puntini dal n. 1 al n. 15, e scoprirai un’avventura del Riparto.
Dal Consiglio d’Akela del Branco Fiore Rosso del Gruppo Treviso 7
ci arriva un invito a realizzare un oggetto sacro che deve essere presente in
ogni Tana di Branco. L’oggetto è il Crocifisso di Gesù realizzato in un modo
davvero originale. Il materiale occorrente è il seguente: una tavola di legno,
dei chiodi e del filo di lana marrone. Una volta terminato il lavoro, non
dimenticatevi di portarlo da Baloo per la benedizione.
soluzioni
La preda è il LUPO ANZIANO:
Mossa dopo mossa
O
BAGHEERA HA ROTTO LA SERRATURA
D
LE SCIMMIE SONO DISPETTOSE
L
CHIL APRE LE ALI
A
MOWGLI È A CACCIA
C
LA BATTAGLIA DEI CANI ROSSI
O
MOWGLI FU RISCATTATO GRAZIE A UN TORO
T
ALLE SCIMMIE PIACCIONO LE TANE FREDDE
L
AKELA HA FALLITO IL COLPO
O
SHERE-KHAN È ZOPPA
M
KAA MISURA DIECI METRI
O
L
U
P
A
N
I
Z
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Il Consiglio d’Akela del
Branco ‘Frate Sole’ del
Gruppo Cerignola 3
ha percorso in bicicletta 9
km. da Cerignola al Santuario
della Madonna di Ripalta, che
è la Patrona della Cittadina.
Il Lupetti appena arrivati
hanno pregato davanti alla
statua della Madonna. Subito
dopo hanno iniziato la loro
caccia alla ricerca di prede.
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L’ inno d’ Italia
Una storia lunga oltre due secoli
“Buona caccia
sono Federico Evangelisti
del Branco del Dhak del
gruppo Paliano 1°
in provincia di Frosinone.
Desideravo molto prendere il
brevetto di fotografo, così……
quale occasione migliore della
caccia sulla neve?
Ecco tutto il mio branco
(chiaramente io non ci sono!!!) a
Prati di Mezzo una località situata
nel comune di Picinisco, proprio nel cuore del Parco Nazionale D’Abruzzo.
Nella prossima foto potete vedere la mia sestiglia, i mitici “Pezzati”, al lavoro
mentre costruiscono un pinguino di neve, lo abbiamo realizzato talmente
bene che ci siamo aggiudicati il Totem della Caccia.
E’ stata una giornata
indimenticabile, ricca di
emozioni soprattutto quando
è arrivato il momento di fare
la guerra di palle di neve
contro i Vecchi Lupi!! Molto….
divertente!!! ….quasi come
mandare questi articoli
all’Associazione ed ora che
sto per prendere il brevetto
di fotografo continuerò a
mandarvi le foto delle mie cacce
e delle Vacanze di Branco!!!
1797
La Repubblica cispadana vota
l’adozione della bandiera verde,
bianca e rossa
1831
Mazzini fonda la Giovine Italia, la
cui bandiera sarà il Tricolore
1848
Il Tricolore viene adottato da Carlo
Alberto di Savoia come nuova
bandiera del Regno di Sardegna
1860
Un Regio decreto stabilisce le
esatte dimensioni delle bandiere
militari
1861
Il Tricolore diventa la bandiera del
Regno d’Italia
1948
La Costituzione della Repubblica
Italiana stabilisce all’articolo 12
che il vessillo nazionale è il Tricolore italiano verde, bianco e rosso
Buona caccia da Federico!!!!
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L’ inno d’ Italia
Issa e ammaina bandiera
La storia de “Il Canto degli Italiani”,
meglio conosciuto come “Inno di
Mameli”, inizia nella città di Genova, in un clima di fervore patriottico e risorgimentale. Era l’autunno
del 1847, quando il giovanissimo,
aveva appena vent’anni, studente
e patriota, Goffredo Mameli scrisse
le parole de “Il Canto degli Italiani”.
La musica venne realizzata poco
dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro. In brevissimo
tempo divenne il canto più amato e
conosciuto da tutti gli italiani. Terminate le guerre risorgimentali e
Durante le Vacanze di Branco ogni giornata di attività inizia con l’Issa
Bandiera e si conclude con l’Ammainabandiera…È una cerimonia con
la quale sottolineiamo la nostra presenza, il nostro essere italiani, europei e scout. Come tutte le cerimonie anche questa deve essere svolta
dignitosamente, con rispetto e seguendo alcune semplici regole.
divenuta l’Italia, una nazione unita il 17 marzo 1861, “Il Canto degli
Italiani” continuò ad essere suonato e soprattutto cantato in tutte le
cerimonie, nonostante la “Marcia
Reale” fosse l’inno ufficiale. Ma è
il 12 ottobre del 1946 che l’Inno di
Mameli diviene ufficialmente l’inno
nazionale della Repubblica Italiana. L’intero Inno è formato da cinque strofe, e anche se durante la
cerimonia dell’Issa Bandiera cantiamo solo la prima, è giusto conoscerlo per intero.
ISSA BANDIERA
Le Bandiere salgono contemporaneamente ed abbastanza speditamente
perché non vedono l’ora di sventolare. Una volta giunte alla sommità del
pennone, si lancia il “triplice jau” e si intona l’inno nazionale.
AMMAINA BANDIERA
Le Bandiere scendono contemporaneamente e lentamente perché hanno concluso la loro giornata.
GOFFREDO MAMELI, nasce a ma l’infezione non si ferma, e il 6
Genova il 5 settembre 1827. Poeta sin da giovanissimo, partecipa
alle manifestazioni risorgimentali, nel 1847 compone il Canto degli Italiani. D’ora in poi la vita del
poeta-soldato sarà dedicata interamente alla causa italiana: nel
marzo del 1848, a capo di 300 volontari, raggiunge Milano insorta,
per poi combattere contro l’esercito austriaco sul Mincio col grado
di capitano dei bersaglieri. Tornerà
poi a Genova e si metterà al fianco
di Giuseppe Garibaldi, insieme al
quale raggiunge Roma proclamata,
il 9 febbraio 1849, Repubblica. È
sempre in prima linea nella difesa
della città assediata dai Francesi:
il 3 giugno, durante una battaglia
sul Gianicolo, è ferito alla gamba
sinistra, che dovrà essere amputata per la sopraggiunta cancrena,
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luglio, alle sette e mezza del mattino, a soli ventidue anni, muore.
Sepolto prima nel cimitero del Verano, oggi riposa, insieme ad altri
giovani eroi che combatterono per
l’Unità d’Italia, sul colle del Gianicolo.
MICHELE NOVARO; nacque
il 23 ottobre 1818 a Genova, dove
studiò composizione e canto. Nel
1847 è a Torino come maestro del
coro del Teatro Regio. Offrì alla
causa dell’indipendenza il suo talento compositivo, musicando decine i canti patriottici, tra i quali
“Il Canto degli Italiani” di Mameli,
dal quale non trasse alcun vantaggio neanche dopo l’Unità d’Italia.
Morì povero, il 21 ottobre 1885.
Oggi riposa nel cimitero di Staglieno, vicino alla tomba di Giuseppe
Mazzini.
LA POSIZIONE DELLE BANDIERE
La sestiglia di servizio, incaricata della cerimonia, dispone le Bandiere
e le issa secondo un ordine ben preciso: guardando i pennoni, quella
associativa va collocata a sinistra, quella italiana al centro e quella europea a destra. Se non fosse possibile preparare tre pennoni, è possibile
issare solamente la Bandiera italiana.
COME SI PIEGA LA BANDIERA:
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S. Francesco
Francesco di Bernardone, questo
era il suo nome, prima di divenire Santo fu un ragazzo come tanti
altri. Suo Padre si chiamava Pietro
Bernardone e sua Madre donna
Pica. Da giovane studiò e arrivato
all’età di 14 anni iniziò ad aiutare il
Padre nel negozio seguendo gli affari commerciali. Come tutti i giovani crebbe spensierato nell’agio
della propria famiglia, infatti il Padre era un ricco commerciante di
stoffe e Francesco, unico figlio, era
molto viziato da Lui. Nel 1202 ci
fu una guerra tra Perugia ed Assisi. Francesco pieno di orgoglio ed
energia vi partecipò sognando di
divenire un cavaliere. I soldati della città di Perugia sconfissero quelli di Assisi a Ponte San Giovanni
e Francesco fu preso prigioniero.
Durante la prigionia si ammalò e
tornato a casa dopo essere stato
liberato dovette rimanere a letto
in convalescenza per molto tempo.
In questo periodo Francesco inizia
a leggere e a riflettere molto sulla
propria vita. Nel 1205 si prepara a
partire per la Crociata, ma giunto
a Spoleto si ammala e deve tornare
ad Assisi. Nella notte ha un sogno
durante il quale sente una voce
che gli chiede se gli fosse stato «più
utile seguire il servo o il padrone»:
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patrono d’ Italia
alla risposta: «Il padrone», la voce
rispose: « Allora perché hai abbandonato il padrone, per seguire il
servo? ». Da quel momento Francesco iniziò una nuova vita dedita
ad aiutare i poveri, gli ammalati e
tutte le persone bisognose del suo
aiuto. Due anni dopo la sua morte,
avvenuta il 3 ottobre 1226, il 16 luglio 1228, papa Gregorio IX a meno
di due anni dalla morte, proclamò
santo il Poverello d’Assisi, alla presenza della madre madonna Pica,
del fratello Angelo e altri parenti,
del vescovo Guido di Assisi, di numerosi cardinali e vescovi e di una
folla di popolo mai vista, fissandone la festa al 4 ottobre. Nel 1939
viene nominato Patrono d’Italia da
Papa Pio XII
Aspettando i passaggi
Cara coccinella, bentornata!!!
Allora come è andata l’estate?? E il Volo Estivo?? Immagino sia stata
un’esperienza fantastica!!! Ora che sei tornata e l’anno ricomincia, ti
aspettano molte altre avventure da vivere insieme al tuo Cerchio, prime
tra tutte l’Uscita dei Passaggi!!! Sarà un giorno molto importante, infatti le
Coccinelle ormai più esperte, che hanno raggiunto la cima della Montagna si
preparano a spiccare il volo per mete ancor più lontane e a vivere l’avventura
del Riparto!! Sei una tra queste coccinelle??
Unisci i puntini e scopri due simboli della vita di Riparto!!!
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6
9
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1
5
2
3
4
6
5
3
7
4
1
2 8
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Ripensando al tuo percorso sicuramente ti verranno in mente i bei momenti
che dal sentiero del Prato ti hanno portata fin qui, sulla vetta della Montagna!!
Ma dopo aver colto la Genziana sei una Coccinella che sa donare agli altri la
sua Gioia e sono sicura che la porterai anche in Riparto, dove ti aspettano
le tue sorelle più grandi che un tempo erano con te in Cerchio e tante cose
nuove da scoprire!!!
Come si svolgera’ la cerimonia dei Passaggi???
Dopo che la tua Capo Cerchio ti avrà chiamata per nome, rinnoverai la tua
Promessa e saluterai tutte le tue sorelline! Non devi essere triste, le ritroverai
tutte quando anche loro saliranno al Riparto!!!
Dopo la benedizione dell’Assistente, toglierai lo zucchetto e brucerai davanti
a tutto il Cerchio un fiore di carta preparato da te, proprio per non portare
con te nessun rimpianto, ma solo la Gioia, la curiosità e l’entusiasmo di
cominciare questa nuova esperienza!!!
Quando sarai diventata Guì, dovrai staccare tutti i distintivi da Coccinella
eccetto la Promessa, ma non ti preoccupare, avrai modo di attaccarne molti
altri da Guida!!!
O coccinelle ci dobbiam lasciar
E’ stato bello stare insiem
Hai giocato bene qui con noi
Hai saputo la gioia donar
Per tutto quello che hai scoperto
Per tutto quello che hai saputo dar
Un grazie ancora ti vogliamo dare
Di Buon Volo a te.
Al termine della Cerimonia canterete tutte insieme il “Canto dei Passaggi”:
Quindi, non esitare, il Riparto ti aspetta!!!
Porta sempre con te la tua Gioia e fatti sempre accompagnare dal tuo
meraviglioso sorriso!!!
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benvenute!!!
Carissime coccinelle, immagino che saranno arrivate nel cerchio delle nuove
sorelline, curiose, simpatiche...con tanta voglia di giocare!
Ecco allora un giochino che voi coccinelle più grandi potete proporre alle
nuove entrate per fare assaporare loro quello spirito di
famiglia felice
che si respira nel vostro bellissimo cerchio!
la cocci svolazzante
Una capo sparge per il campo un centinaio di fogli di giornale, distanti non più
di un metro e mezzo uno dall’altro. Le coccinelle vengono divise in squadre di
sette. All’interno di ogni squadra una coccinella rappresenta il corpo e le altre
sei le zampe di una coccinella svolazzante, animale noto per la sua strepitosa
gioia, che non la fa star ferma un attimo.
Le sei coccinelle-zampa vengono legate alla compagna-corpo (caviglia con
caviglia), usando pezzi di filo da cucire rosso lunghi un paio di metri. Al “Via!”
le coccinelle-zampa della prima squadra devono attraversare per intero il
campo saltellando da un giornale all’altro, senza spezzare il filo che le unisce
alla compagna-corpo, l’unica che può muoversi al di fuori dei giornali. Una
penalità per ogni zampa che tocca terra e dieci penalità per ogni filo che si
spezza. Le coccinelle- zampa devono attraversare per intero il campo anche se
si spezza il filo che li unisce alla compagna-corpo. Quando la prima squadra ha
raggiunto il traguardo, la capo mette a posto i giornali eventualmente spostati
dal passaggio dei giocatori, fa partire la seconda squadra e così via. Vince la
squadra che conclude il gioco con il minor numero di penalità. In caso di parità
(e solo in questo caso) vince, tra le squadre prime a pari merito, quella che ha
impiegato meno tempo ad attraversare il campo.
Allora forza, tutte a svolazz..
ehm,giocare e...... buon volo!!!
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• C ucite adesso la tracolla in base alla vostra altezza
DAL MUGHETTO IN POI,
SPECIALITA’ PER TUTTE NOI!!!
Carissime Coccinelle!
Come state? Mi presento a tutte voi: sono Magno il Ragno!
Vivo in una fantastica ragnatela a tre piani su un ramo della Grande Quercia, mi avete
mai visto? Forse no, perché sono molto piccolo, ma io ho visto voi e siccome so che
vi state preparando per il nuovo anno, vorrei insegnarvi a costruire una bellissima e
comodissima bisaccia da portare sempre con voi! Come?! Semplice!
Con ago e filo!!!!!
Ecco cosa vi occorre:
• U n pezzo di panno lench , misura: 50x25cm
•
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•
(facile da trovare, poco costoso e molto colorato)
Filo (anche dello stesso colore)
Il nostro amico “AGO” e qualche spilla
Perline, bottoni colorati, ritagli di stoffa, fili colorati, toppe (per decorare)
Un cordino per fare la tracolla di circa 120 cm ( li trovate in tutte le mercerie)
Tanta fantasia! (e attenzione a non pungervi!)
Ecco come fare:
• P iegate in 2 il panno lench e bloccate con qualche spilla i lati laterali
• O ra, uniteli cucendoli insieme con l’ago, ad 1 cm dal bordo esterno,
facendo dei punti piccoli e vicini tra loro fino a chiudere entrambi i lati.
Ricordate il nodino prima di cominciare e quello alla chiusura!
Ora la vostra bisaccia ha preso forma ma è al rovescio!
Quindi, per nascondere le cuciture, levate le spille e rigiratela
•
26
(poiché potrebbe essere dura da cucire potete chiedere un aiuto a una
persona adulta, come la nonna!)
PER LE DECORAZIONI:
Libero spazio alla vostra fantasia per personalizzare la vostra cocci-bisaccia!
Potete decorarla con bottoni colorati (li sapete cucire vero?!), perline, toppe
e ritagli di stoffa avanzata, così ricicliamo anche quei pezzetti di stoffa che
sembravano inutili.
Sarebbe bello “cucire” il vostro nome con un bel filo colorato di lana grossa!
PS:
ricordate che le decorazioni
sono piu’facili da cucire
quando la bisaccia non e’
ancora chiusa ai lati, quindi se
volete fare delle decorazioni
anche “impegnative”, vi
consiglio di farle prima di
tutto!
Vi piace questa idea?
Bella vero?
Spero di vedervi passare nel
bosco con tante belle bisacce
colorate a tracollo!
Saluti Ragnatelosi
e Buon Volo!
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UN ORIGINALE BIGLIETTO
DA DONARE A CHI ARRIVA NEL BOSCO,
O A CHI SPICCA IL VOLO.
3 Una volta asciutto, fate due fori sul cartoncino ricamato nella parte alta e
infilate il nastrino di raso realizzando un fiocchetto.
Il vostro biglietto è ultimato.
Sta per iniziare un nuovo anno pieno di attività e di nuove amicizie.
Quindi ho pensato di proporti qualcosa di originale da donare alle nuove cocci
o da regalare a quelle ormai pronte per salire al riparto. Il lavoro non è semplice
ma con un po’ di concentrazione e buona volontà vedrai che ti riuscirà.
OCCORRENTE
4 Potrete usarlo per augurare buon volo alle coccinelle che diventeranno guì,
o per dare il benvenuto alle nuove sorelline che stanno per entrare nella vostra
Famiglia Felice!
ecco le misure per ritagliare
correttamente il cartoncino
• 1 rettangolo di cartoncino colorato di cm 30x 15h
• Forbici
• Matita
• 1 rettangolo di tessuto da ricamo
• di cm 20x 15h
• Ago per il punto croce
• Filo da ricamo
• Forbici a zig-zag
• 1 nastro di raso a piacere
PROCEDIMENTO
1 Ritagliate il cartoncino del vostro biglietto della misura indicata.
Dividetelo in tre parti con una matita in modo che ogni parte misuri cm 10x
15h. Nella parte centrale con delle forbici fate una finestra di 1cm più piccola
su tre lati, mentre sul lato superiore lasciate 3cm di spazio.
2 Ricamate la coccinella e ritagliate la tela con le forbici a zig-zag. Non
oltrepassate con la tela il segno fatto con la matita sul cartoncino.
Incollate sul rovescio del cartoncino la tela precedentemente ricamata in
corrispondenza della finestra ritagliata. Incollate poi la parte sinistra del
cartoncino sul rovescio del ricamo e fate aderire il tutto (la nostra coccinella
ricamata dovrebbe essere a questo punto “incorniciata”).
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1 cm
3 cm
1 cm
15 cm
10 cm
10 cm
10 cm
1 cm
ecco lo schema per
ricamare la coccinellA
Buon lavoro!
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semi nel vento
Cara coccinella,
in questi giorni alcune cose stanno cambiando: il sole tramonta prima, le
giornate sono più fredde ed è per questo che molti insetti, tra cui i nostri amici
coleotteri, volano a ripararsi sotto le foglie cadute, sotto i sassi o i tronchi
degli alberi. Per poter sopravvivere la loro corazza è estremamente robusta,
altrimenti rischierebbero di essere schiacciati! Il vento autunnale non fa
cadere solo le foglie degli alberi, ma anche i frutti, disperdendo così i semi e
permettendo a nuove piante di crescere. Così succede, ad esempio, per alberi
come gli Aceri, i Tigli e i Pioppi, ma anche per erbe come il Tarassaco.
Per essere trasportati dal vento tutti questi frutti devono essere molto leggeri,
devono avere una forma che li aiuti a “galleggiare” nell’aria, e il seme, che è la
parte più pesante di questi frutti, si appoggia per primo alla terra.
conosciamoli meglio
Aceri?
Ma come sono fatti e come volano i frutti degli
Immagina di vedere due lunghe ali simili a piccole eliche marroni unite da
una parte più dura e resistente (il seme); i frutti di cui parliamo si chiamano
disamare. A seconda del tipo di Acero le disamare (doppia samara) sono
leggermente diverse, ma tutte, quando sono mature, si spezzano in due, si
staccano e cadono, vorticano nell’aria come le pale di un elicottero, rimanendo
sospese per allontanarsi dalla pianta madre.
Tarassaco
Il frutto del
invece, se lo
osservi bene da vicino, assomiglia a una freccia
con tanti filini bianchi sulla fine. Se provi a soffiare
forte vedrai come i semi si staccheranno con
grande facilità e voleranno a lungo nell’aria
?
Come fanno altri alberi
a disperdere i loro semi?
COME E COSA FARE
Se ti capita di passeggiare in un parco o in un bosco raccogli
qualche disamara secca, dividila a metà,
lanciala in alto, e osservala mentre scende verso terra girando
vorticosamente su se stessa.
Se vuoi puoi costruire anche tu un piccolo
elicottero:
Ritaglia un rettangolo di carta di 5cm per 15cm.
Taglia poi il foglio in corrispondenza delle linee tratteggiate
del disegno.
Ripiega verso l’interno i due lati inferiori, come indicato dalle
frecce “A”, quindi piega verso l’alto un pezzo di coda, freccia “B”.
Infine i due pezzi di carta superiori vanno piegati verso l’esterno,
uno da una parte e uno dall’altra, formeranno così le eliche.
Ora lancia in aria il tuo elicottero ed osservalo
cadere, sembra davvero un frutto di Acero!
CURIOSITa’
Acero Campestre Acero Negundo
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Tra i tanti nomi dialettali del Tarassaco ce n’è uno che ricorda proprio i suoi
semi che si fanno portar via dal vento: da molti, soprattutto in Toscana e in
Emilia, questo fiore viene detto “Soffione”.
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Una “ventata” di gioia
per gli Apostoli
Care coccinelle,
vi ricordate le parole, che Gesù disse agli apostoli durante l’ultima cena?
Proviamo a ricordarle insieme:
“e io preghero’ il Padre
ed egli vi dara’ un altro Consolatore,
perche’ stia con voi in perpetuo...”
(Giovanni 14,16)
Gesù è salito al cielo dopo la resurrezione, ma non ha dimenticato i suoi
discepoli, anzi! Manda loro un Consolatore come aveva promesso
nell’ultima cena: ma di CHI si tratta?
Vediamo di scoprirlo insieme!
I discepoli di Gesù erano riuniti nel Cenacolo, insieme a Maria.
Vivevano nascosti, impauriti.
Erano trascorsi ben 50 giorni dopo la Pasqua e Gesù li aveva mandati per il
mondo ad annunziare il Vangelo, ma loro non sapevano cosa fare.
Ecco all’improvviso
“un rombo come di vento che
si abbatte gagliardo”
(Atti 2,1-4)
Quel “rombo del vento” mise gli Apostoli in attesa: sapevano bene che era
arrivato quel segno che annunciava il CONSOLATORE che aspettavano,e di
cui Gesù aveva loro parlato.
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Si sentì un
rumore dal cielo,
come quando tira
un forte vento...
videro lingue
di fuoco, che si
posavano sopra
ognuno di loro.
Tutti furono
riempiti di
Spirito Santo
Il Consolatore era proprio lo Spirito Santo che da quel momento in
poi sarebbe entrato nella vita di questi uomini comuni ed essi, da paurosi, si
trasformano in coraggiosi.
Lo Spirito Santo, che li ha riempiti di coraggio, li porta ad uscire fuori dal
luogo dove si erano rifugiati e ad incontrare persone molto diverse da loro. Gli
apostoli, semplici e umili, si mettono addirittura a parlare lingue straniere per
farsi capire da tutti…
Da tristi si trasformano in uomini
portatori di Gioia.
Lo Spirito Santo ha investito la vita di ciascuno di loro e gli ha dato un cuore
nuovo. Questo giorno importantissimo per gli apostoli, prende il nome di
Pentecoste, ed ancor oggi lo ricordiamo proprio 50 giorni dopo la
Pasqua. Lo Spirito Santo, tuttavia, continua ogni giorno a purificare i
nostri cuori.
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Quindi, possiamo anche noi essere piene di Spirito Santo?
Anche se non impariamo a parlare tante lingue straniere, con la forza dello
Spirito possiamo diventare vere portatrici di
, capaci di amicizia vera
come Gesù, perché possiamo imparare a capire il cuore di chi ci è accanto.
gioia
Lo Spirito Santo può aiutarci a comprendere gli altri, specialmente le persone
con cui andiamo meno d’accordo, quelli che ci sembrano tanto diversi da noi,
quelli con cui ci viene più facile arrabbiarci e perdere la pazienza.
Accettiamo quindi “l’avventura” che
lo Spirito Santo vuole fare con noi
e rispondiamo con il nostro “Eccomi”!!!
Colora i tre simboli dello Spirito Santo e scrivi quale forma rappresentano
Scopri quali sono i sette doni dello Spirito Santo, mettendo nel giusto
ordine le lettere (la prima di ogni parole è nella posizione esatta)
szaepina ……………………
cgoilsnio ……….……………
itlnlteeot ……………………
pàtei ………………………
fztreoaz ………………….
trmoie id oiD ……………
snziaec ………
34
Le origini del Coccinellismo:
la Preghiera della Coccinella
Ciao Coccinelle!
Come va la vostra ricerca sulle origini del Coccinellismo?
Io sto girando l’Italia in lungo e in largo per raccogliere più
informazioni possibili.
Oggi, voglio raccontarvi due delle ultime scoperte che ho fatto
parlando con alcune capo che sono state coccinelle molto, ma
molto tempo fa!
Mi hanno spiegato che il vostro fondatore,
Lord Baden Powell, già nel lontano 1914 voleva
far vivere l’esperienza dello scoutismo anche alle
bambine dai 7 ai 10 anni. Così, chiese alla sorella
più giovane, Agnes, di fare qualcosa. Le bambine
che iniziarono a partecipare alle prime attività furono
chiamate Brownies.
Probabilmente, ora, vi starete chiedendo che cosa
voglia dire questa strana parola…di sicuro non si
tratta dei dolcetti al cioccolato che spesso si vedono
nei cartoni e film americani!
Infatti, questo nome è tratto dalla storia “The
Brownies”, scritta da Juliana Horatia Ewing, nel
1870, che raccontava le avventure di due bambini, Tommy e Betty,
e dei folletti benefici, i Brownies appunto, che erano di aiuto agli
uomini. Per essere come i folletti, i due bambini avevano imparato
ad essere pronti ad aiutare quelli che erano intorno a loro, ad
essere amici di tutti e a scoprire qualcosa di nuovo ogni giorno!
Vi ricorda qualcosa tutto questo?
Avete indovinato: l’impegno quotidiano di ogni Coccinella!
Non a caso, le prime Capo Cerchio italiane, che hanno viaggiato in
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Europa per conoscere le varie proposte scout rivolte alle bambine
della vostra età, hanno preso spunto anche dall’esperienza inglese,
per poi adattarla alla realtà italiana. Piano piano, grazie alla
volontà, all’impegno e alla disponibilità di alcune Capo dell’A.G.I.
sono stati stabiliti tutti gli aspetti del metodo che ora care
Coccinelle potete vivere in Cerchio, come la Legge e l’uniforme di
cui abbiamo già parlato nell’ultimo numero di FF.
E veniamo, dunque, alla mia seconda scoperta!! Frugando nei ricordi
delle prime coccinelle ho scoperto che anche la preghiera delle
Coccinelle del 1945 era ben diversa da
quella d’oggi!
Qui, ne trovate il testo con alcune
parole mancanti: provate a inserirle
scegliendole tra quelle che trovate sotto.
Poi, confrontatela con quanto scritto dalle
vostre sorelline e dalla vostra Capo
Cerchio, per scoprire se avete fatto giusto
e se ci sono delle differenze e delle
somiglianze con la vostra preghiera!
Sulle ali della notizia…
voci da tutti i boschi d’Italia!!!
Buon ___________ fa’ che io ti ami veramente e ___________.
Sii la luce del mio ___________ la gioia del mio ___________
sii la mia forza, la mia ___________ , o mio ___________
Così sia.”
parole da inserire:
spirito - Bambin Gesù – cuore - Salvatore - sinceramente – felicità -
Dopo aver ricomposto la preghiera potreste scrivere con una penna
colorata tutte le parole che oggi non compaiono più nella vostra
preghiera e confrontarvi con le altre coccinelle.
Ora scappo a cercare altre informazioni…al prossimo numero!
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Buon Volo!
Il Favore Speciale del Cerchio “LA GENZIANA”, del gruppo Casteldaccia 1°.
Le Coccinelle hanno scelto di dedicare una riunione agli altri, recandosi in
una casa-famiglia per anziani per donare la loro Gioia.
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Lara Casagrande, coccinella del “CERCHIO ARCOBALENO” del gruppo
Pergine 1, ci ha inviato una foto della loro ultima uscita a Passo Cimirlo
vicino a Pergine Valsugana. Nonostante la camminata… guardate che
faccette gioiose!!
Le Coccinelle del Cerchio “FIORE CHE SBOCCIA” del Gruppo Spoltore 1
(Pescara) sono in compagnia della farfalla che ha insegnato loro come stare
attente ai minimi particolari, tenendo sempre le antennine ben dritte!
Silvia, del Cerchio “SOLE RADIOSO” del Gruppo Busnago 1°, ci manda
alcune foto per la sua specialità di Fotografa, mostrandoci alcuni momenti
di un’uscita di Cerchio svoltasi presso la Caserma dei Vigili del Fuoco di
Gorgonzola, dove le Coccinelle hanno sostituito i loro zucchetti con dei
caschetti, per imparare il mestiere del pompiere!
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Aspettiamo anche notizie e foto
della tua Famiglia Felice!!!
Raccontaci quello che vivi nel tuo bosco, parlaci della gioia che lega te,
Coccinella, alle tue sorelline…scatta tante tante foto delle tue attività
più belle e invia tutto a
!!!
[email protected]
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FAMIGLIA FELICE - Gruppo scout Roma 65 FSE