Nell’ambito dei festeggiamenti
del 150° anniversario dell’Unità d’Italia
un messaggio di speranza
per l’unità e il futuro del Paese
Lettura di
Lettere di condannati a morte
della Resistenza italiana
Venerdì 29 aprile 2011, ore 21
Sala Don Ticozzi (via Ongania) - Lecco
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con
Interventi di:
Virginio Brivo, sindaco di Lecco
Giancarla Riva Pessina, presidente ANPI provinciale Lecco
Bruno Biagi, Punto Einaudi Lecco
Lettori
———————————————————————————————— – -——-—Francesco di Gaetano, segretario UST CISL Lecco
Nives Rota, consigliere comunale Lecco
Giovanna Picariello, artigiana, vice presidente CNA Lecco
Emanuele Fusi, studente universitario lecchese
Giuseppe Silvano, Maresciallo del Comando Provinciale Lecco
Marco Deriu, giornalista e docente universitario a contratto
Lorena Airoldi, operaia delegata Fiom CGIL Lecco
Giovanni Pasquini, consigliere provinciale Lecco
Agnese Mascellani, docente ITIS
“ A . Badoni”
L ecco
Cinzia Cogliati, presidente Comitato Piccola Industria Confindustria Lecco
Don Carlo Luoni, sacerdote
Peppino Ciresa, presidente Confcommercio Lecco
Cosetta Panunzio, dipendente del Comune di Lecco - Servizio edilizia privata
Giacomo Arrigoni, segretario generale UIL Lecco
Gianfranco Scotti, attore
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Accompagnamento musicale di Elisa Biagi ( violino ) e Luca Pedeferri ( fisarmonica )
Coordinamento audio-video: Antonio Bongarzone, Luca Dozio
Presentazioni: Liliana Pozzi, Gianfranco Scotti
Autori
———————————————————————————————————Renato Magi, muratore
Guido Galimberti, operaio
Pietro Benedetti, ebanista
Achille Barilatti, studente
Fortunato Caccamo, carabiniere
Leone Ginzburg, docente universitario
Paola Garelli, pettinatrice
Mario Batà, studente di ingegneria
Paolo Vasario, medico condotto
Alfonso Gindro, meccanico
Aldo Mei, sacerdote
Carletto Besana, operaio tessile
Bruno Cibrario, disegnatore
Arturo Gatto, impiegato
Giordano Cavestro, studente
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Comune di Lecco - Rete dei servizi di comunicazione e partecipazione
tel. 0341 481.412-243-397
E-mail: [email protected]
Inno di Mameli
1
Fratelli d'Italia
L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Noi siamo da secoli
Calpesti,
derisi,
2
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Dall'Alpi a Sicilia
4 Dovunque è Legnano,
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
3 Uniamoci, amiamoci,
l'Unione, e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
5 Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
(fonte: www.quirinale.it)
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