Soli Deo
Gloria
Rassegna di musica sacra
(Quinta edizione)
HÄNDEL E NAPOLI
(OVVERO I PERCORSI DEL CARO SASSONE)
Organizzazione:
Fondazione Giovanni Chelli
Ente ecclesiastico della Diocesi di Grosseto
Via Ferrucci, 11 – 58100 Grosseto
Tel. 0564/449200 – Fax 0564/449229
[email protected] - www.fondazionechelli.org
per la cultura e l’educazione cattolica in Maremma
ACCORDONE
Giovedì 3 febbraio
2011, ore 18:30
Seminario Vescovile
Via Ferrucci 11, Grosseto
(Ingresso libero)
HÄNDEL E NAPOLI
(OVVERO I PERCORSI DEL CARO SASSONE)
ACCORDONE
GUIDO MORINI
MARCO BEASLEY
cembalo e
direzione musicale
Enrico Gatti - violino
Rossella Croce - violino
Joanna Huszcza - viola
Marco Frezzato -violoncello
Franco Pavan - tiorba
voce
GUIDO MORINI Nato a Milano nel 1959, organista, clavicembalista e compositore, si dedica
da sempre alla musica antica, in particolare alle pratiche del basso continuo e
dell’improvvisazione. Un’intensa attività concertistica lo ha portato a collaborare fin da
giovanissimo con alcuni fra i migliori musicisti europei e ad incidere oltre settanta dischi,
molti dei quali premiati dalla critica internazionale (Diapason d'Or, 10Repertoire,
5Goldberg, Choc de la Musique) per le più importanti etichette: ECM, Opus 111, Arcana,
Glossa, Astrèe, Alia Vox, Naive. Nel 1984 fonda con Beasley Accordone, ensemble con cui
sperimenta nuove strade interpretative per la musica italiana del XVII secolo. Accordone è
presente regolarmente nei cartelloni dei maggiori festival e delle più prestigiose sale da
concerto. Guido cura tutte le revisioni e le elaborazioni musicali di Accordone, a cui ha
dedicato anche alcune composizioni - brani strumentali, cantate e opere integrali - creando
un nuovo repertorio destinato alla attività concertistica del gruppo, coniugando così
l'eredità culturale del Rinascimento e del Barocco con il presente. Eclettico di natura,
persegue l'allargamento delle competenze sul modello dei musicisti antichi, mai rinchiusi in
un unico ruolo. “Una Odissea” (2002) è un'opera in un atto per soli, coro e orchestra su
libretto di Beasley; “Vivifice Spiritus Vitae Vis” (2005), è una composizione sacra per soli,
coro e organo. Nel gennaio 2009 la sua opera “Una Iliade”- che vede coinvolti Accordone,
Netherland Blazers Ensemble e Hilliard Ensemble - è stata eseguita in prima mondiale al
Muziekgebouw 'Aant di Amsterdam, cui è seguito un tour nelle principali città olandesi. Nel
Giugno 2009 al Festival di Salisburgo, in prima assoluta, è stato eseguito il suo lavoro “Solve
et Coagula” - sempre su libretto di Beasley - incentrato sulla figura di Raimondo di Sangro
Principe di San Severo, filosofo, scienziato, inventore e alchimista vissuto a Napoli nel XVIII
secolo. Ancora nel 2009 l'Orchestra Città di Grosseto gli ha commissionato il brano
“Elementa”, eseguito poi nella Stagione concertistica del Teatro degli Industri.
MARCO BEASLEY Nella sua personalità convergono la scanzonata anima napoletana, la
gioia di vivere e di fare musica e il desiderio di confronto con il mondo della poesia e della
letteratura. In lui convivono qualità molto diverse: la purezza chiara e inconfondibile del
timbro; la tecnica particolarissima, frutto di lunghi studi personali e ricerche storiche; il
gusto per la parola sia colta che dialettale; la predisposizione naturale alla comunicazione e
all'espressività partecipe. Tutte si traducono in una varietà di toni e di registri, in un
approccio musicale trascinante dove la gioia, l'irriverenza burlesca, sanno cedere il posto
ad uno stile elegiaco e solitario, intimo e toccante. Dal canto gregoriano alla polifonia, dalle
frottole cinquecentesche ai mottetti, dal recitar cantando alle grandi canzoni napoletane,
fino alla reinvenzione dei generi in chiave moderna: l'eccezionalità della voce e
dell'espressività, la sensibilità e l'estro personali, rendono sempre nuova la sua
interpretazione, permettendogli di coprire di una gamma vastissima di generi musicali.
Marco è nato a Napoli nel 1957. Durante il periodo dei suoi studi musicali all'Università di
Bologna, comincia una intensa attività concertistica che lo porta presto a esibirsi nelle sedi
più prestigiose, dal Mozarteum di Salisburgo al Concertgebouw di Amsterdam,
all'Accademia di Santa Cecilia in Roma o al Lincoln Center di New York. Le sue personali
ricerche sull'emissione vocale e sulla comprensibilità del testo cantato gli sono valsi
apprezzamenti sempre più vasti e grande seguito di pubblico. Nel 2009, il VSCD olandese lo
ha candidato come miglior performer dell'anno. Dal 2000, Marco scrive i testi per le nuove
produzioni di Accordone, il gruppo da lui fondato nel 1984 insieme a Morini che ne è il
direttore musicale.
ACCORDONE www.accordone.it
Guido Morini e Marco Beasley fondano Accordone nel 1984, mossi da una grande
passione per la letteratura musicale precedente a Bach, per gli strumenti originali e per il
nuovo approccio musicologico ai problemi dell’interpretazione. Al centro del loro lavoro
la musica italiana a voce e basso continuo dal XVI al XVIII secolo.
Il connubio tra la voce di Marco Beasley - immediatamente riconoscibile per la bellezza
del timbro, in perfetto equilibrio stilistico con gli strumenti che l’accompagnano - e la
profonda conoscenza degli aspetti strumentali, improvvisativi e compositivi sviluppata da
Guido Morini, rendono Accordone un gruppo unico nel panorama europeo.
Ispirandosi ai valori, alla poetica e alle capacità dei musicisti antichi, Accordone traccia
una nuova strada interpretativa presentando al grande pubblico, con vitalità e
competenza, brani ritenuti godibili solo da specialisti e musicologi. Una particolare
attenzione è riservata all'aspetto teatrale: il concerto si trasforma da semplice
contenitore di brani musicali ad evento musicale e drammatico, basandosi spesso su un
tema o una storia.
Inoltre il gruppo affianca l’interpretazione della letteratura del passato alla composizione
di nuove musiche, creando un nuovo repertorio destinato alla propria attività
concertistica e coniugando così l'eredità culturale del Rinascimento e del Barocco con il
presente.
Nel 1998, grazie all’interesse della Radio Austriaca (ORF), comincia l’attività discografica
di Accordone, caratterizzata da incisioni rigorosamente “live”. Nel 2001 una svolta
importante con la prima commissione dei Nederlands Blazers Ensemble: nasce“Una
Odissea”, opera integralmente concepita da Guido Morini (musica) e Marco Beasley
(libretto).
Nel 2003 “La Bella Noeva” viene pubblicato dalla casa discografica francese Alpha.
Seguiranno poi “Frottole”, “Recitar cantando” e “Settecento napoletano” pubblicati da
Cypres e dedicati rispettivamente a musiche del Cinquecento, Seicento e Settecento. A
queste registrazioni si aggiunge nel 2008 “Vivifice Spiritus Vitae Vis”, primo capitolo di un
progetto sacro in lingua latina dedicato alle figure della Trinità, composto da Guido
Morini.
Dal 2007 al 2009 Accordone è ospite fisso al Festival di Pentecoste di Salisburgo, con tre
programmi dedicati a Napoli tra cui, nel 2009, la nuova opera di Guido Morini su libretto
di Marco Beasley“Solve et Coagula”, dedicata alla figura di Raimondo di Sangro principe
di Sansevero. Sempre nel 2009 Accordone riceve una nuova commissione:“Una Iliade”
debutta con una lunga tournée olandese. Nel giugno 2010 una nuova versione di “Una
Odissea” è programmata allo Schwetzingen Festspiele e alla fine del 2010 esce il nuovo
CD “Frà Diavolo” - dedicato alla musica popolare del Sud Italia - a testimonianza di un
eclettismo e un entusiasmo che non si affievoliscono col passare degli anni.
L'attività concertistica vede Accordone presente nelle più importanti istituzioni musicali:
Concertgebouw Amsterdam, Wiener Konzerthaus, Auditorio Nacional Madrid,
Accademia di S.Cecilia, Mozarteum Salzburg, Bozar Bruxelles, Tokyo Summer Festival,
Israel Festival, Festival van Vlaanderen, Utrecht Oude Muziek, Bruges, Innsbruck, de
Bijloke Gand, DeSingel Antwerpen.
Giuseppe Porsile (1680-1750)
Cantata sopra l’arcicalascione
Version by Guido Morini
Cantata a voce sola con strumenti e b.c, s. d.
Giulio Cesare Rubino
(early XVIII)
Version by Guido Morini
Georg Frideric Händel (1685-1759)
Lena
Cantata per voce e b.c., Conservatorio di
Napoli, ms. 244
How vain is man
from: Judas Maccabaeus HWV 63, London
1746
Georg Frideric Händel (1685-1759)
Sonata II
from: six sonatas for two violins, London 1739
Georg Frideric Händel (1685-1759)
La speme ti consoli
from: Partenope HWV 27 London, 1730
Georg Frideric Händel (1685-1759)
While Kedron's brook
from: Joshua, A Sacred Drama, HWV 64,
London, 1748
Nicola Matteis (1650-1720)
Sonata (Adagio - Eco)
from: Other Ayres (...) for the Violin, The IV Part,
London, 1687
Corrente alla maniera Francese
from: Ayres for the Violin, The III Part, London,
1685
Gigg (prestissimo)
from: Ayres for the Violin, The III Part,
London, 1685
Diverse bizzarrie su Sarabanda ò
Ciaccona
from: Ayres for the Violin, The I Part, London,
1676
Guido Morini (1959)
L’Arfeo annammurato
Cantata per voce, tre violini e b.c., su testo di
Marco Beasley
Non fan più varco.
Cantata sopra l’arcicalascione
Recitativo:
Sfogandose ‘nu juorno
Co’ n’arcicalascione,
Ambruosolo chiagneva;
Accurdato ch’avette lu cordone,
Cossì strellanno a gualejà se mese:
Aria:
Schiaresce l’arba ‘nzino de lo maro
E ll’acqua ch’è salata scumma argiento.
S’encrespa l’onda e s’auza lo viento
Che porta a galla a nuie ‘no calamaro.
Lo calamaro ‘a aniello:
“Chi vo’ ‘o purpo addiruso e muscariello?”
Qui si sona la Romanella (strumentale)
All’aria de lo maro e alla marina,
Me chiamma l’aucelluzzo ‘nnammurato,
Che ‘ncoppa canta a la rosamarina:
Porta lo core ‘mmocca ch’è cecato
Aje, ch’è cecato e bello.
“Aje, marenaro mio, foretanella!”
Recitativo:
E scomputo ch’avette chistu lotano,
A chella sgrata soja che le stea accanto
Reprecaje chistu canto.
Aria:
Mannaggia Ammore
E chi lo secota
Ca ‘nce persecota
E fa arraggià!
Pe’ chistu sbaria,
Vace pe’ ll’aria,
St’affrittu core
Senza pietà.
Aria:
Schiatta, schiatta, 'nzunnacchiato Ammore
Non portare con te chistu core
Solo vento sarà la pietà.
E si ppoi tu pe' cchesta faccella,
Me fai perdere pure 'a favella,
Sei tu l’alma dell'infamità
Recitativo:
Lasso, lasso, malaguriuso Ammore,
Non è cu tte ca perdo chisto onore.
Aria:
Tanti ppene se porta ‘sto core,
Comm’a pioggia ch’è ‘o chianto d’’o sole.
Chesta Cetra mai cchiù sonarrà
Pecché io canto sultanto ‘a pietà.
Finale: Alato Signore,
Ve lasso st'ammore
Che 'mpietto mi sta.
Che sento, che saccio,
Che tengo, che faccio,
Cu tanta pietà.
Patisco mill’anne
Sbattuto fra ll'onne
Me sento affucà.
Mò chiagno e perché?
Sta gioia è nu trummiento.
Patisco mill’anne
Sbattuto fra ll'onne
Me sento affucà.
Sbattuto fra ll'onne
Me sento affucà.
Arfeo annammurato (testo di Marco Beasley, musica di Guido Morini)
Aria:
Alato Signore,
Ve lasso st'ammore
Che 'mpietto mi sta.
Che sento, che saccio,
Che tengo, che faccio,
Cu tanta pietà.
Patisco mill’anne
Sbattuto fra ll'onne
Me sento affucà.
Mò chiagno e perché?
Sta gioia è nu trummiento.
Patisco mill’anne
Sbattuto fra ll'onne
Me sento affucà.
Sbattuto fra ll'onne
Me sento affucà.
Recitativo:
Ecco, scurnuso Ammore,
Nun preparà sti ffrecce 'ncontracore;
Cu chess'ali dorate,
Vola da chella e nun me fà dispietto,
O farfariello.
Me fa sulo nu sguardo
E se ferma stu core e lu respiro.
Songo sperso, deliro...
Mi sento tutto un duolo.
E cado 'nterra e volo.
Vola, muove sti scelle!
E si tu me vuo' muorto
Pe' stu dulore,
Co' 'na freccia de ghiaccio
Astuta chist'ardore.
Guarda, ch'aggio perduto
L'onore e la mia vita
Languendo, ah pietade!
No cchiù llagreme amare
Ma con spada d’orgoglio,
Te faccio guerra Ammore:
Le frecce del tuo arco
Lena
Recitativo:
Lena, mò si ca propeto,
Me sento comm’a scigna commenato
Pe’ sto fatto che m’aje desgraziato.
T’he fatto juocà n’ommo,
P’amarte e vuolé bbene,
Che trummiente e che ppene
E d’amice e pariente
N’aggio suffruto:
E quanno t’aspettave
D’avere, ne’, da te ‘na recombenzia
Comme a lo ben servire,
N’ammancato pe’ ttene,
Juocà de vannaria
Co’ tanta crepantiglia
Che m’haje fatto disperato
Pe’ fareme morire!
Mo’ si ca te prometto:
‘Nnante me schiatto, vuotto,
Me scenn‘a lengua ‘ncanna
E li diente me cadeno,
E je me moro…
Si te sguardo te dico sti pparole.
Aria:
Va’ scortese, ‘nfedele tiranna,
Va’ te trova chi t’ama e t’adora,
Ca pe’ mmene nun faje cchiù, no!
Po’ cca pienze pigliamme ppe’ ccanna
Co’ sta grazia ch’attraje e nnamora?
Ma sì pazza, scordartelo puo’!
Recitativo:
Ma no, chianno poco:
Nigro te, scuro te, me - ah scasato! Putrarraje campare
Senza lo core tujo,
Che te ne pare?
Marammé sventurato,
Mo’ si è sparuta
Chellu poc’ ‘e speranza
Che nc’era rommanuta…
Ah! Ca me fosse dato
Pepitola alla lengua
Nnante d’avere ditto ‘sti pparole:
Ppo’ che tocca e ‘ra bocca ascutanzia
Sti schiattiglia che sento, Lena mia…
Ma no, gioja mia cara,
Sì éccome addenucchiato
Nnante a li piedi tuoje:
E tienete pe’ ccierto
Che maje me portarraggio,
‘Nzi tanto sentarraggio
Da sta vocca affatata
Che perdonato m’aje,
E ca mò dà lo trunco a tanta guaje.
Aria:
Bellezza cara mia,
T’aggio offiso e lo ve’
Ma co la vocca si,
No co lo core.
Chesta non è boscia,
Aggie credito a mme
Ca ne vorria morire,
Pe’ lo dolore.
How vain is man
How vain is man, who boasts in fight
The valour of gigantic might!
And dreams not that a hand unseen
Directs and guides this weak machine.
La speme ti consoli
La speme ti consoli,
Ti rasserena il cor,
Da te il timor sen'voli,
ti chiama un bell'onor.
E' nobile conforto,
Se ci schernisce amor,
In petto aver risorto
A nostro prò il valor,
nel petto aver risorto a nostro prò il valor.
While Kedron's brook
While Kedron's brook to Jordan's stream
Its silver tribute pays,
Or while the glorious sun shall beam
On Canaan golden rays,
So long the memory shall last
Of all the tender mercies past.
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