PARROCCHIA IMMACOLATA CONCEZIONE CHIESA MADRE – ARCIPRETURA DI SAN CATALDO 93017 San Cataldo CL – Tel. 0934.587018 – www.madrice.it – [email protected] SOLENNITÀ DI PENTECOSTE VEGLIA E CELEBRAZIONE EUCARISTICA DELLA COMUNITÀ ECCLESIALE DI SAN CATALDO C H I E S A M A D R E, 23 MAGGIO 2015 Con le sette parrocchie, le famiglie, i giovani, i movimenti ecclesiali, le associazioni e le aggregazioni laicali PREPARIAMOCI ALLA CELEBRAZIONE «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!» (Lc 12, 49). Queste parole trovano la loro più evidente realizzazione cinquanta giorni dopo la risurrezione, nella Pentecoste, antica festa ebraica che nella Chiesa è diventata la festa per eccellenza dello Spirito Santo: «Apparvero loro lingue come di fuoco... e tutti furono colmati di Spirito Santo » (At 2, 3-4). Il vero fuoco, lo Spirito Santo, è stato portato sulla terra da Cristo. Egli non lo ha strappato agli dèi, come fece Prometeo, secondo il mito greco, ma si è fatto mediatore del «dono di Dio» ottenendolo per noi con il più grande atto d'amore della storia: la sua morte in croce. Dio vuole continuare a donare questo « fuoco » ad ogni generazione umana, e naturalmente è libero di farlo come e quando vuole. Egli è spirito, e lo spirito « soffia dove vuole » (cfr Gv 3, 8). C’è però una « via normale » che Dio stesso ha scelto per « gettare il fuoco sulla terra »: questa via è Gesù, il suo Figlio Unigenito incarnato, morto e risorto. A sua volta, Gesù Cristo ha costituito la Chiesa quale suo Corpo mistico, perché ne prolunghi la missione nella storia. «Ricevete lo Spirito Santo » — disse il Signore agli Apostoli la sera della risurrezione, accompagnando quelle parole con un gesto espressivo: « soffiò » su di loro (cfr Gv 20, 22). Manifestò così che trasmetteva ad essi il suo Spirito, lo Spirito del Padre e del Figlio. Ora, cari fratelli e sorelle, nell’odierna solennità la Scrittura ci dice ancora una volta come dev'essere la comunità, come dobbiamo essere noi per ricevere il dono dello Spirito Santo. Nel racconto, che descrive l'evento di Pentecoste, l'Autore sacro ricorda che i discepoli « si trovavano tutti insieme nello stesso luogo ». Questo «luogo » è il Cenacolo, la « stanza al piano superiore » dove Gesù aveva fatto con i suoi Apostoli l'Ultima Cena, dove era apparso loro risorto; quella stanza che era diventata per così dire la « sede » della Chiesa nascente (cfr At 1, 13). Gli Atti degli Apostoli tuttavia, più che insistere sul luogo fisico, intendono rimarcare l'atteggiamento interiore dei discepoli: « Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera » (At 1, 14). Dunque, la concordia dei discepoli è la condizione perché venga lo Spirito Santo; e presupposto della concordia è la preghiera. 2 PREPARE FOR CELEBRATION «I came to cast fire upon the earth; and would that it were already kindled!» (Lk 12.49). These words were most visibly brought about 50 days after the Resurrection, at Pentecost, the ancient Jewish feast which in the Church has become the feast par excellence of the Holy Spirit: “There appeared to them tongues as of fire... and they were all filled with the Holy Spirit” (Acts 2:3-4). The real fire, the Holy Spirit, was brought to the earth by Christ. He did not steal it from the gods like Prometheus, according to the Greek myth, but rather made himself the mediator of the “gift of God”, obtaining it for us with the greatest act of love in history: his death on the Cross. God wants to continue giving this “fire” to every human generation and he is of course free to do so as and when he wishes. He is spirit, and the Spirit “blows where he wills” (cf. Jn 3:8). However, there is a “normal way” which God himself chose “to cast fire upon the earth”: this way is Jesus, his Only-Begotten Son, incarnate, dead and risen. In his turn Jesus Christ constituted the Church as his Mystical Body so that she might extend his mission in history. "Receive the Holy Spirit", the Lord said to the Apostles on the evening of the Resurrection, accompanying these words with an expressive gesture: "he breathed" on them (cf. Jn 20:22). In this way he showed that he was communicating his Spirit to them, the Spirit of the Father and of the Son. Now, dear brothers and sisters, in today's Solemnity Scripture tells us once again how the community should be, how we should be in order to receive the gift of the Holy Spirit. In the account which describes the event of Pentecost, the sacred Author recalls that the disciples “were all together in one place”. This “place” was the Cenacle, the “Upper Room” where Jesus had eaten the Last Supper with his Apostles, where he had appeared to them risen; that room which had become, so to speak, the “headquarters” of the nascent Church (cf. Acts 1:13). The Acts of the Apostles, however, rather than insisting on the physical place, intend to emphasize the inner attitude of the disciples: “All these with one accord devoted themselves to prayer” (Acts 1:14). Harmony among the disciples is thus the condition for the coming of the Holy Spirit; and the premise of harmony is prayer. 3 RITI DI INTRODUZIONE “LUCERNARIO”, per invocare lo Spirito del Risorto. Accoglienza dell’icona di Maria, Regina degli Apostoli nel Cenacolo. Il celebrante, i ministri con il popolo santo, si recano sul sagrato dell’Oratorio del Santissimo Sacramento per dare inizio alla veglia Il Celebrante: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. R. Amen. Il Celebrante: La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. R. E con il tuo spirito. 4 … introduce la celebrazione Fratelli e sorelle, in questa notte vigiliare di Pentecoste, lasciamoci avvolgere dal soffio dello Spirito Santo che rende la nostra preghiera aperta all’intera umanità, come quella di Maria e degli Apostoli nel Cenacolo. Secondo le parole di Gesù risorto, il vento dello Spirito Santo ci spinga sulle vie del mondo a diffondere l’annuncio del Vangelo e a testimoniare la speranza che portiamo nel cuore nella diversità dei carismi e dei ministeri. Lasciamoci purificare da questo soffio vitale, che dal giorno del nostro Battesimo, ci rende nuovi e liberi. Il Celebrante: Ricevete la luce di Cristo. Con la vostra vita e la vostra testimonianza siate luce nella Chiesa, luce nella nostra città, luce nei luoghi di vita e di lavoro. Il celebrante, dal cero pasquale accende la sua candela, quella dei concelebranti, sette fiaccole e i ceri di tutto il popolo santo radunato Il Diacono canta: Avviamoci in pace L’assemblea: Nel nome di Cristo. Amen. 5 ♫ LUCE DI VERITÀ (G. Becchimanzi - S. Puri - C. Giordano) Luce di verità,fiamma di carità, vincolo di unità, Spirito Santo Amore. Dona la libertà, dona la santità, fa’ dell’umanità il tuo canto di lode. 1. Vergine del silenzio e della fede l’Eterno ha posto in te la sua dimora. Il tuo “sì” risuonerà per sempre: l’Eterno ha posto in te la sua dimora. Spirito, vieni! 2. Tu nella Santa Casa accogli il dono, sei tu la porta che ci apre il Cielo Con te la Chiesa canta la sua lode, sei tu la porta che ci apre il Cielo. Spirito, vieni! 3. Tu nella brezza parli al nostro cuore: ascolteremo, Dio, la tua parola; ci chiami a condividere il tuo amore: ascolteremo, Dio, la tua parola. Spirito, vieni! 4. Ci poni come luce sopra un monte: in noi l’umanità vedrà il tuo volto Ti testimonieremo fra le genti: in noi l’umanità vedrà il tuo volto. Spirito, vieni! 5. Cammini accanto a noi lungo la strada, si realizzi in noi la tua missione. Attingeremo forza dal tuo cuore, si realizzi in noi la tua missione. Spirito, vieni! 6 6. Come sigillo posto sul tuo cuore, ci custodisci, Dio, nel tuo amore. Hai dato la tua vita per salvarci, ci custodisci, Dio, nel tuo amore. Spirito, vieni! 7. Dissiperai le tenebre del male, esulterà in te la creazione. Vivremo al tuo cospetto in eterno, esulterà in te la creazione. Spirito, vieni! Giunto il cero pasquale in chiesa, vengono accese le luci. Il cero pasquale viene sistemato nel posto di onore e incensato. Il Celebrante: Preghiamo. O Dio onnipotente ed eterno, che hai racchiuso la celebrazione della Pasqua nel tempo sacro dei cinquanta giorni, rinnova il prodigio della Pentecoste: fa che i popoli dispersi si raccolgano insieme e le diverse lingue si uniscano a proclamare la gloria del tuo nome. Per Cristo, nostro Signore. R. Amen. 7 ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO Prima Lettura Gn 11,1-9 La si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra. Dal libro della Gènesi Tutta la terra aveva un’unica lingua e uniche parole. Emigrando dall’oriente, gli uomini capitarono in una pianura nella regione di Sinar e vi si stabilirono. Si dissero l’un l’altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da malta. Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo, e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che i figli degli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: «Ecco, essi sono un unico popolo e hanno tutti un’unica lingua; questo è l’inizio della loro opera, e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro». Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra. Parola di Dio R. Rendiamo grazie a Dio Salmo Responsoriale Dal Salmo 32 ♫ Su tutti i popoli regna il Signore. 1. Il Signore annulla i disegni delle nazioni, rende vani i progetti dei popoli. Ma il disegno del Signore sussiste per sempre, i progetti del suo cuore per tutte le generazioni. 8 2. Beata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che egli ha scelto come sua eredità. Il Signore guarda dal cielo: egli vede tutti gli uomini. 3. Dal trono dove siede scruta tutti gli abitanti della terra, lui, che di ognuno ha plasmato il cuore e ne comprende tutte le opere. Il Celebrante: Preghiamo. Scenda su di noi, o Padre, il tuo Santo Spirito, perché tutti gli uomini cerchino sempre l'unità nell'armonia e, abbattuti gli orgogli di razza e di cultura, la terra diventi una sola famiglia, e ogni lingua proclami che Gesù è il Signore. Egli è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. R. Amen. Seconda Lettura Es 19,3-8a,16-20b Il Signore scese sul monte monte Sinai davanti a tutto il popolo. Dal libro dell'Esodo In quei giorni, Mosè salì verso Dio, e il Signore lo chiamò dal monte, dicendo: «Questo dirai alla casa di Giacobbe e annuncerai agli Israeliti: "Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all'Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatto venire fino a me. Ora, se darete ascolto alla mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me una proprietà particolare tra tutti i popoli; mia infatti è tutta la terra! Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa". Queste parole dirai agli Israeliti». Mosè 9 andò, convocò gli anziani del popolo e riferì loro tutte queste parole, come gli aveva ordinato il Signore. Tutto il popolo rispose insieme e disse: «Quanto il Signore ha detto, noi lo faremo!». Il terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni e lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di corno: tutto il popolo che era nell'accampamento fu scosso da tremore. Allora Mosè fece uscire il popolo dall'accampamento incontro a Dio. Essi stettero in piedi alle falde del monte. Il monte Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco, e ne saliva il fumo come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava molto. Il suono del corno diventava sempre più intenso: Mosè parlava e Dio gli rispondeva con una voce. Il Signore scese dunque sul monte Sinai, sulla vetta del monte, e il Signore chiamò Mosè sulla vetta del monte. Parola di Dio R. Rendiamo grazie a Dio Salmo Responsoriale Dal Salmo 102 ♫ La grazia del Signore è su quanti lo temono. 1. Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici. 2. Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia. 3. Il Signore compie cose giuste, difende i diritti di tutti gli oppressi. Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie, le sue opere ai figli d'Israele. 10 4. Ma l'amore del Signore è da sempre, per sempre su quelli che lo temono, e la sua giustizia per i figli dei figli, per quelli che custodiscono la sua alleanza e ricordano i suoi precetti per osservarli. Il Celebrante: Preghiamo. O Dio dell'alleanza antica e nuova, che ti sei rivelato nel fuoco della santa montagna e nella Pentecoste del tuo Spirito, fa' un rogo solo dei nostri orgogli, e distruggi gli odi e le armi di morte; accendi in noi la fiamma della tua carità, perché il nuovo Israele radunato da tutti i popoli accolga con gioia la legge eterna del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. R. Amen. Terza Lettura Ez 37,1-14 Ossa inaridite, infonderò in voi il mio spirito e rivìvrete. Dal libro del profeta Ezechiele In quei giorni, la mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; mi fece passare accanto ad esse da ogni parte. Vidi che erano in grandissima quantità nella distesa della valle e tutte inaridite. Mi disse: «Figlio dell'uomo, potranno queste ossa rivi vere?». Io risposi: «Signore Dio, tu lo sai». Egli mi replicò: «Profetizza su queste ossa e annuncia loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Così dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi 11 stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete. Saprete che io sono il Signore». Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l'uno all'altro, ciascuno al suo corrispondente. Guardai, ed ecco apparire sopra di esse i nervi; la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c'era spirito in loro. Egli aggiunse: «Profetizza allo spirito, profetizza, figlio dell'uomo, e annuncia allo spirito: Così dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano». Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato. Mi disse: «Figlio dell'uomo, queste ossa sono tutta la casa d'Israele. Ecco, essi vanno dicendo: Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti. Perciò profetizza e annuncia loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d'Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò». Oracolo del Signore Dio. Parola di Dio R. Rendiamo grazie a Dio Salmo Responsoriale Dal Salmo 50 ♫ Rinnovami, Signore, con la tua grazia. 1. Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. 12 2. Tu gradisci la sincerità nel mio intimo, nel segreto del cuore m'insegni la sapienza. Aspergimi con rami d'issòpo e sarò puro; lavami e sarò più bianco della neve. 3. Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito. 4. Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode. Il Celebrante: Preghiamo. O Dio, creatore e Padre, infondi in noi il tuo alito di vita: lo Spirito che si librava sugli abissi delle origini torni a spirare nelle nostre menti e nei nostri cuori, come spirerà alla fine dei tempi per ridestare i nostri corpi alla vita senza fine. Per Cristo nostro Signore. R. Amen. 13 Gloria Il Celebrante intona il “Gloria” Suonano le campane, poi la schola e l’assemblea continuano: (Gen Rosso) Gloria, gloria, gloria a Dio nell'alto dei cieli. Gloria, gloria! E pace in terra agli uomini di buona volontà. Gloria, gloria. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa. Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore Dio, Signore Figlio unigenito, Gesù Cristo. Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre. Gloria, gloria, gloria a Dio nell'alto dei cieli. Gloria, gloria! Tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica. Tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Gloria, gloria, gloria a Dio nell'alto dei cieli. Gloria, gloria! 14 Il Celebrante: Preghiamo. Rifulga su di noi, Padre onnipotente, Cristo, luce da luce, splendore della tua gloria, e il dono del tuo Santo Spirito confermi nell'amore i tuoi fedeli, rigenerati a vita nuova. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. R. Amen. LITURGIA DELLA PAROLA EPISTOLA Rm 8,22-27 Lo Spirito intercede con gemiti inesprimibili. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Fratelli, sappiamo che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza. Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio. Parola di Dio R. Rendiamo grazie a Dio 15 Acclamazione al Vangelo Il Diacono porta solennemente il Libro dei Vangeli all’ambone La schola e l’assemblea: Alleluia, alleluia, alleluia. Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli, e accendi in essi il fuoco del tuo amore. La schola e l’assemblea: Alleluia, alleluia, alleluia. Vangelo Gv 7,37-39 Sgorgheranno fiumi di acqua viva. V. Il Signore sia con voi. con il tuo spirito. Dal vangelo secondo Giovanni. R. Gloria a te, o Signore. R. E Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: «Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva». Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato. Parola del Si-gnore. R. Lode a te, o Cristo. La schola e l’assemblea: Alleluia, alleluia, alleluia. Omelia. Vengono riaccese le candele dei fedeli al cero pasquale. 16 MEMORIA DEL BATTESIMO E DELLA CRESIMA Il Celebrante: Fratelli e sorelle, nella partecipazione all’unico Sacrificio Eucaristico si rinnova, si fortifica e si realizza pienamente la vita donataci nel Battesimo e confermata dal Vescovo nella Cresima: formare, pur essendo molti, un solo corpo in Cristo, nel vincolo dello Spirito. Ora, lavati e impastati nell’acqua del fonte, segnati dal Crisma divino, protesi verso l’unico Corpo di Cristo, facciamo la nostra bella professione di fede, come suoi veri testimoni. V. R. V. R. V. R. Rinunziate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio? Rinunzio. Rinunziate alle seduzioni del male, per non lasciarvi dominare dal peccato? Rinunzio. Rinunzi a satana, origine del male e causa di ogni peccato? Rinunzio. Poi il Celebrante prosegue. L’assemblea risponde cantando. V. Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra? Schola e assemblea: Credo, credo, amen! V. Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre? 17 Schola e assemblea: Credo, credo, amen! V. Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna? Schola e assemblea: Credo, credo, amen! Il Celebrante: Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla, in Cristo Gesù nostro Signore. R. Amen. Il Diacono porta al Celebrante il secchiello con l’acqua, benedetta la Notte di Pasqua. Il Celebrante: Ecco l’acqua, che sgorga dal tempio santo di Dio, alleluia; e a quanti giungerà quest’acqua porterà salvezza, ed essi canteranno: alleluia, alleluia. ♫ L’ACQUA VIVA (M. Frisina) 1. Chi berrà la mia acqua non avrà più sete in eterno e quest’acqua sarà per lui fonte di vita per l’eternità. 2. Affannati e stanchi voi oppressi e poveri venite attingete con gioia a Lui alla sorgente di felicità. 18 3. Fiumi di acqua viva sgorgheranno in colui che crederà nel Signore che dona a noi l’acqua di vita e di verità. 4. Percuotendo una roccia dissetasti il popolo in cammino fa che sempre noi camminiam nel tuo timore e nella fedeltà. 5. Fonte inesauribile pace eterna, carità perfetta noi a mensa con te sediam dolce, immensa, santa Trinità. Amen. PREGHIERA DEI FEDELI Il Celebrante: Fratelli e sorelle, apriamoci all’azione dello Spirito Santo, per annunziare e testimoniare a tutti la potenza liberatrice della Pasqua di risurrezione. Il cantore: Veni Sancte Spiritus, tui amoris ignem accende. Veni Sancte Spiritus, veni Sancte Spiritus. L’assemblea: Veni Sancte Spiritus, tui amoris ignem accende. Veni Sancte Spiritus, veni Sancte Spiritus. 19 1. Vieni o Spirito, Padre dei poveri: dona al Santo Padre Francesco riposo nella fatica; sostieni la fede e il coraggio dei vescovi in comunione con lui; insegna ai sacerdoti a nascondersi in Cristo e rendi eroica la loro carità. 2. Vieni o Spirito, Datore dei doni: rafforza la fiducia di noi battezzati; rinvigorisci la testimonianza dei cresimati; custodisci la fedeltà degli sposi; santifica la vita dei consacrati e delle consacrate; benedici e custodisci nel tuo amore la nostra comunità ecclesiale di San Cataldo. 3. Vieni o Spirito, Consolatore perfetto: accresci la perseveranza dei perseguitati a motivo della fede; piega la durezza dei cuori; drizza le menti dei sviati. 4. Vieni o Spirito, Ospite dolce dell’anima: purifica la nostra vita; conserva la speranza dei sofferenti; 5. Vieni o Spirito, Luce beatissima: illumina le parole dei predicatori della fede; rendi fruttuosa e misericordiosa l’opera degli evangelizzatori; dona morte santa e gioia eterna ai nostri fratelli defunti. (5) Come, Holy Spirit, most blessed Light: enlighten the preachers of faith; make the evangelizers’ work fruitful and merciful; grant a holy death and eternal joy to our deceased brothers. Il Celebrante: Esaudisci, o Signore, le nostre preghiere e, per la potenza del tuo Santo Spirito, trasforma i nostri desideri nel compimento della tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. R. Amen. 20 LITURGIA EUCARISTICA ♫ CON QUESTO PANE CON QUESTO VINO (RnS) 1. In questo pane noi riceviamo il vero corpo del Salvatore che si fa cibo per tutti noi. Con questo pane, con questo vino, Gesù Signore dimora in mezzo a noi. È la salvezza offerta ad ogni uomo. 2. In questo vino noi riceviamo il vero sangue dell'alleanza che è bevanda per tutti noi. 3. Su questa mensa noi celebriamo il sacrificio del Redentore che ci consacra nel suo amore. Il Celebrante: Pregate, fratelli e sorelle, perché questa nostra famiglia, radunata nel nome di Cristo, possa offrire il sacrificio gradito a Dio Padre onnipotente. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa. R. Sulle offerte Il Celebrante: Scenda, o Padre, il tuo Santo Spirito sui doni che ti offriamo e susciti nella tua Chiesa la carità ardente, che rivela a tutti gli uomini il mistero della salvezza. Per Cristo nostro Signore. R. Amen. 21 Prefazio La Pentecoste epifania della Chiesa Il Celebrante: Il Signore sia con voi. R. E con il tuo spirito. In alto i nostri cuori. R. Sono rivolti al Signore. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio. R. É cosa buona e giusta. È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Oggi hai portato a compimento il mistero pasquale e su coloro che hai reso figli di adozione in Cristo tuo Figlio hai effuso lo Spirito Santo, che agli albori della Chiesa nascente ha rivelato a tutti i popoli il mistero nascosto nei secoli, e ha riunito i linguaggi della famiglia umana nella professione dell’unica fede. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria: 22 Santo (Gen Rosso) Santo, Santo, Santo il Signore, Dio dell'universo. Santo, Santo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Osanna nell'alto dei cieli. Santo, Santo, Santo il Signore, Dio dell'universo. Santo, Santo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli. Osanna nell'alto dei cieli. Santo, Santo, Santo. Preghiera eucaristica III CP Padre veramente santo, a te la lode da ogni creatura. Per mezzo di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, nella potenza dello Spirito Santo fai vivere e santifichi l'universo, e continui a radunare intorno a te un popolo, che da un confine all'altro della terra offra al tuo nome il sacrificio perfetto. 23 CC Ora ti preghiamo umilmente: manda il tuo Spirito a santificare i doni che ti offriamo, perché diventino il corpo e il sangue di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, che ci ha comandato di celebrare questi misteri. Nella notte in cui fu tradito, egli prese il pane, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo spezzo, lo diede ai suoi discepoli, e disse: PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI: QUESTO É IL MIO CORPO OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI. Dopo cena, allo stesso modo, prese il calice, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo diede ai suoi discepoli, e disse: PRENDETE E BEVETENE TUTTI: QUESTO É IL CALICE DEL MIO SANGUE PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA, VERSATO PER VOI E PER TUTTI IN REMISSIONE DEI PECCATI. FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME. Il Celebrante: Mistero della fede. La schola e l’assemblea: Annunziamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell'attesa della tua venuta. 24 CC Celebrando il memoriale del tuo Figlio, morto per la nostra salvezza, gloriosamente risorto e asceso al cielo, nell'attesa della sua venuta ti offriamo, Padre, in rendimento di grazie questo sacrificio vivo e santo. Guarda con amore e riconosci nell'offerta della tua Chiesa, la vittima immolata per la nostra redenzione; e a noi che ci nutriamo del corpo e sangue del tuo Figlio, dona la pienezza dello Spirito Santo perché diventiamo, in Cristo, un solo corpo e un solo spirito. 1C Egli faccia di noi un sacrificio perenne a te gradito, perché possiamo ottenere il regno promesso insieme con i tuoi eletti con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con i tuoi santi apostoli, i gloriosi martiri, san Giuseppe, san Cataldo, e tutti i santi, nostri intercessori presso di te. 2C Per questo sacrificio di riconciliazione, dona, Padre, pace e salvezza al mondo intero. Conferma nella fede e nell'amore la tua Chiesa pellegrina sulla terra: il tuo servo e nostro Papa Francesco, il nostro Vescovo Mario, il collegio episcopale, tutto il clero e il popolo che tu hai redento. † 25 Ascolta la preghiera di questa famiglia, † che hai convocato alla tua presenza, nel giorno in cui l’effusione del tuo Spirito, l’ha costituita sacramento di unità per tutti i popoli. Ricongiungi a te, padre misericordioso, tutti i tuoi figli ovunque dispersi. Accogli nel tuo regno i nostri fratelli defunti e tutti i giusti che, in pace con te, hanno lasciato questo mondo; concedi anche a noi di ritrovarci insieme a godere per sempre della tua gloria, Congiunge le mani: in Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale tu, o Dio, doni al mondo ogni bene. CP o CC Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te, Dio Padre onnipotente nell'unità dello Spirito Santo ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. 26 RITI DI COMUNIONE Il Celebrante: Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli diciamo insieme: Il Celebrante e l’assemblea: Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni; e con l'aiuto della tua misericordia, vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell'attesa che si compia la beata speranza, e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo. Il Celebrante: Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni; e con l'aiuto della tua misericordia, vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell'attesa che si compia la beata speranza, e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo. 27 Il Celebrante: Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace", non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa, e donale unita e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. R. Amen. Il Celebrante: La pace del Signore sia sempre con voi. L’assemblea: E con il tuo spirito. Il Diacono: Nello Spirito del Cristo risorto datevi un segno di pace. Agnello di Dio (Gen Rosso) Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace. 28 Il Celebrante: Beati gli invitati alla Cena del Signore. Ecco l'Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo. Il Celebrante e l’assemblea: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di' soltanto una parola e io sarò salvato. ♫ VERO CIBO E’ IL TUO CORPO (RnS) 1. Vero cibo è il tuo corpo e bevanda il sangue tuo. Se mangiamo questo pane sempre in noi dimorerai. 2. Tu sei il pane degli Angeli, cibo d'immortalità. Tu sei il pane dell'amore, sacramento di pietà. Pane sei disceso a noi dal cielo Pane che ha in sé ogni dolcezza. Pane della vita vieni ancora in noi e saremo uniti per l'eternità. Dacci sempre questo pane, Dacci sempre questo pane. 3. Pane che dai vita al mondo, dona forza e santità. Ci sostieni nel cammino, ti adoriamo in verità. 29 3. O Signore, non siam degni di venire alla tua mensa. Di' soltanto una parola, la salvezza ci darai. rit. 4. Tu sei il pane degli Angeli, cibo d'immortalità. Tu sei il pane dell'amore, sacramento di bontà. rit. ♫ SONO QUI A LODARTI (RnS) 1. Luce del mondo, nel buio del cuore Vieni ed illuminami Tu mia sola speranza di vita Resta per sempre con me Sono qui a lodarti, qui per adorarti Qui per dirti che Tu sei il mio Dio E solo Tu sei santo, sei meraviglioso Degno e glorioso sei per me. 2. Re della storia e Re nella gloria Sei sceso in terra fra noi Con umiltà il Tuo trono hai lasciato Per dimostrarci il Tuo amor. rit. 3. Non so quanto è costato a Te Morire in croce, lì per me. Silenzio per la riflessione personale. 30 Dopo la Comunione Il Celebrante: Preghiamo. Ci santifichi, o Padre, la partecipazione a questo sacrificio, e accenda in noi il fuoco dello Spirito Santo, che hai effuso sugli apostoli nel giorno della Pentecoste. Per Cristo nostro Signore. R. Amen. RITI DI CONCLUSIONE Il Celebrante: Il Signore sia con voi. L’assemblea: E con il tuo spirito. Il Diacono: Inchinatevi per la benedizione. Il Celebrante: Dio, sorgente di ogni luce, che oggi ha mandato sui discepoli lo Spirito Consolatore, vi benedica e vi colmi dei suoi doni. R. Amen. Il Signore risorto vi comunichi il fuoco dello Spirito e vi illumini con la sua sapienza. R. Amen. 31 Lo Spirito Santo, che riunito i popoli diversi nell'unica Chiesa, vi renda perseveranti nella fede e gioiosi nella speranza fino alla visione beata nel cielo. R. Amen. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen. Il Diacono: Andate e portate a tutti la gioia del Signore risorto. Alleluia, alleluia. L’assemblea: Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia. ♫ REGINA CAELI 32 ♫ AVE MARIA (Balduzzi/Casucci) Ave Maria, Ave. Ave Maria, Ave. Donna dell’attesa e madre di speranza Ora pro nobis. Donna del sorriso e madre del silenzio Ora pro nobis. Donna di frontiera e madre dell’ardore Ora pro nobis. Donna del riposo e madre del sentiero Ora pro nobis. Ave Maria, Ave. Ave Maria, Ave. Donna del deserto e madre del respiro Ora pro nobis. Donna della sera e madre del ricordo Ora pro nobis. Donna del presente e madre del ritorno Ora pro nobis. Donna della terra e madre dell’amore Ora pro nobis. Ave Maria, Ave. Ave Maria, Ave. 33 Papa Francesco, Pentecoste 8 giungo 2014 «Tutti furono colmati di Spirito Santo» (At 2,4). Parlando agli Apostoli nell’Ultima Cena, Gesù disse che, dopo la sua partenza da questo mondo, avrebbe inviato loro il dono del Padre, cioè lo Spirito Santo (cfr Gv 15,26). Questa promessa si realizza con potenza nel giorno di Pentecoste, quando lo Spirito Santo discende sui discepoli riuniti nel Cenacolo. Quella effusione, benché straordinaria, non è rimasta unica e limitata a quel momento, ma è un evento che si è rinnovato e si rinnova ancora. Cristo glorificato alla destra del Padre continua a realizzare la sua promessa, inviando sulla Chiesa lo Spirito vivificante, che ci insegna e ci ricorda e ci fa parlare. Lo Spirito Santo ci insegna: è il Maestro interiore. Ci guida per il giusto cammino, attraverso le situazioni della vita. Lui ci insegna la strada, la via. Nei primi tempi della Chiesa, il Cristianesimo era chiamato “la via” (cfr At 9,2), e Gesù stesso è la Via. Lo Spirito Santo ci insegna a seguirlo, a camminare sulle sue orme. Più che un maestro di dottrina, lo Spirito Santo è un maestro di vita. E della vita fa parte certamente anche il sapere, il conoscere, ma dentro l’orizzonte più ampio e armonico dell’esistenza cristiana. Lo Spirito Santo ci ricorda, ci ricorda tutto quello che Gesù ha detto. E’ la memoria vivente della Chiesa. E mentre ci fa ricordare, ci fa capire le parole del Signore. Questo ricordare nello Spirito e grazie allo Spirito non si riduce a un fatto mnemonico, è un aspetto essenziale della presenza di Cristo in noi e nella sua Chiesa. Lo Spirito di verità e di carità ci ricorda tutto ciò che Cristo ha detto, ci fa entrare sempre più pienamente nel senso delle sue parole. Noi tutti abbiamo questa esperienza: un momento, in qualsiasi situazione, c’è un’idea e poi un’altra si collega con un brano della Scrittura... E’ lo Spirito che ci fa fare questa strada: la strada della memoria vivente della Chiesa. E questo chiede da noi una risposta: più la nostra risposta è generosa, più le parole di Gesù diventano in noi vita, diventano atteggiamenti, scelte, gesti, testimonianza. In sostanza lo Spirito ci ricorda il comandamento dell’amore, e ci chiama a viverlo. Un cristiano senza memoria non è un vero cristiano: è un cristiano a metà strada, è un uomo o una donna prigioniero del momento, che non sa fare tesoro della sua storia, non sa leggerla e viverla come storia di salvezza. Invece, con l’aiuto dello Spirito Santo, possiamo interpretare le ispirazioni interiori e gli avvenimenti della vita alla luce delle parole di Gesù. E così cresce in noi la sapienza della memoria, la sapienza del cuore, che è un dono dello Spirito. Che lo Spirito Santo ravvivi in tutti noi 34 la memoria cristiana! E quel giorno, con gli Apostoli, c’era la Donna della memoria, quella che dall’inizio meditava tutte quelle cose nel suo cuore. C’era Maria, nostra Madre. Che Lei ci aiuti in questa strada della memoria. Lo Spirito Santo ci insegna, ci ricorda, e – un altro tratto – ci fa parlare, con Dio e con gli uomini. Non ci sono cristiani muti, muti di anima; no, non c’è posto per questo. Ci fa parlare con Dio nella preghiera. La preghiera è un dono che riceviamo gratuitamente; è dialogo con Lui nello Spirito Santo, che prega in noi e ci permette di rivolgerci a Dio chiamandolo Padre, Papà, Abbà (cfr Rm 8,15; Gal 4,4); e questo non è solo un “modo di dire”, ma è la realtà, noi siamo realmente figli di Dio. «Infatti, tutti coloro che sono guidati dallo Spirito Santo di Dio, costoro sono figli di Dio» (Rm 8,14). Ci fa parlare nell’atto di fede. Nessuno di noi può dire: “Gesù è il Signore” – lo abbiamo sentito oggi – senza lo Spirito Santo. E lo Spirito ci fa parlare con gli uomini nel dialogo fraterno. Ci aiuta a parlare con gli altri riconoscendo in loro dei fratelli e delle sorelle; a parlare con amicizia, con tenerezza, con mitezza, comprendendo le angosce e le speranze, le tristezze e le gioie degli altri. Ma c’è di più: lo Spirito Santo ci fa parlare anche agli uomini nella profezia, cioè facendoci “canali” umili e docili della Parola di Dio. La profezia è fatta con franchezza, per mostrare apertamente le contraddizioni e le ingiustizie, ma sempre con mitezza e intento costruttivo. Penetrati dallo Spirito di amore, possiamo essere segni e strumenti di Dio che ama, che serve, che dona la vita. Ricapitolando: lo Spirito Santo ci insegna la via; ci ricorda e ci spiega le parole di Gesù; ci fa pregare e dire Padre a Dio, ci fa parlare agli uomini nel dialogo fraterno e ci fa parlare nella profezia. Il giorno di Pentecoste, quando i discepoli «furono colmati di Spirito Santo», fu il battesimo della Chiesa, che nacque “in uscita”, in “partenza” per annunciare a tutti la Buona Notizia. La Madre Chiesa, che parte per servire. Ricordiamo l’altra Madre, la nostra Madre che partì con prontezza, per servire. La Madre Chiesa e la Madre Maria: tutte e due vergini, tutte e due madri, tutte e due donne. Gesù era stato perentorio con gli Apostoli: non dovevano allontanarsi da Gerusalemme prima di aver ricevuto dall’alto la forza dello Spirito Santo (cfr At 1,4.8). Senza di Lui non c’è missione, non c’è evangelizzazione. Per questo con tutta la Chiesa, con la nostra Madre Chiesa cattolica invochiamo: Vieni, Santo Spirito! 35 CELEBRAZIONI LITURGICHE IN CHIESA MADRE Stampato in proprio il 15.04.2015 36