Sono un operatore economico. Nel 1962 ho creato a Merano “lacasadiGretter, con uffici a Bolzano ed a
Trento, un’attività commerciale nel campo dell’arredamento di design. Dispongo pertanto di una lunga
esperienza acquisita nella conduzione della mia azienda e caratterizzata dall’aver sempre privilegiato gli
strumenti più innovativi del marketing e della comunicazione. Nel 1996 ho scritto “L’operatore economico
manager” ed in seguito sono stato spesso ospite,con i miei articoli, su alcune testate della stampa di settore.
Nel 2006 ho scritto “Una vita vissuta intensamente”, ottanta pagine corredate da fotografie in cui racconto
la mia vita professionale e privata, a cui ha fatto seguito “Sensazioni, gioie e dolori di una vita vissuta
intensamente”. Sempre nel 2006 ho lasciato la direzione dell’azienda ai miei figli. Nel corso della mia attività
professionale ho sempre curato personalmente, al termine di ogni arredamento realizzato, la disposizione
dei quadri. Questo ha permesso a dare un tocco particolare ad ogni spazio abitativo, capace in qualche caso,
di mettere in secondo piano gli arredi. Tra i molti i risultati ottenuti in questo campo ce n’è uno che considero
tra i più riusciti. Quindici anni fa circa, una mia amica, libera professionista e proprietaria di un appartamento
di circa 350 mq al primo piano di una villa in stile liberty e del seminterrato sottostante, mi chiese di
arredarglielo. Incominciai subito a pensare alla disposizione volumetrica degli arredi, partendo da una idea
progettuale che privilegiasse la funzionalità. Per prima cosa assegnai ad ogni spazio una precisa funzione,
modificando alcune partizioni interne e dando a tutto l’insieme una divisione che ancor oggi risulta ottimale,
pur essendo soltanto tre le persone che la abitano. Allora c’era ancora la mamma della mia amica e - pur
augurandole di vivere a lungo - nella progettazione avrei dovuto tenere in considerazione il fatto che, col
tempo, sarebbe venuta a mancare. Assieme all’appartamento era stato acquistato anche un salone adiacente,
con le pareti ed il soffitto rivestiti da una boiserie in legno intagliato, mentre le finestre risalivano ai primi
anni del 1900. Questo spazio, dallo stile fortemente caratterizzato, andava necessariamente integrato con
il resto della casa che -nelle previsioni - sarebbe stata arredata con mobili moderni di design. Devo premettere
che quando mi appresto a disporre i quadri non mi faccio condizionare né dalle cornici, né dagli autori dei
dipinti e nemmeno dal loro valore. Alle volte seguo la regola dell’allineamento
superiore o inferiore tra le cornici e quella della distanza più opportuna
tra i quadri sia in verticale che in orizzontale. Generalmente, però, non
seguo delle precise regole compositive, quanto un mio istinto di accostamento.
Tale sensibilità deriva probabilmente dall’aver osservato il modo in cui
una mia amica architetto, per un lungo periodo mia collaboratrice, riusciva
a disporre i quadri, unendo la sua professionalità al suo senso estetico. A
questo, ovviamente aggiungo la mia personale creatività. Questa dote è
particolarmente importante per ottenere un risultato esteticamente valido,
che catturi l’interesse e l’ammirazione di chi osserva.
L ’ A R T E D I
A R R E D A R E
CON il DESIGN
A cura di Renzo Gretter
con il patrocinio dell'assessorato all'amministrazione del patrimonio, cultura italiana e edilizia abitativa.
Q
Valorizzare il proprio spazio
abitativo con una intelligente e
creativa disposizione dei quadri.
INDICAZIONI ED ESEMPI CHIARI E SIGNIFICATIVI SULLA SISTEMAZIONE
E LA SCELTA DEI QUADRI IN UN PERCORSO D’ARREDAMENTO.
renzo gretter_design
architettura d’interni & management - Tel. 335 6522407 - [email protected]
renzo gretter_design
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PERCORSO
Q
Vorrei illustrare l’itinerario che idealmente percorreremo all’interno di questa
casa e che proseguirà poi nel seminterrato dove si trovano lo studio professionale e
la sala di attesa. Questo percorso ha lo scopo di evidenziare l’importanza della
disposizione e dell’accostamento dei quadri nelle varie zone della casa.
Ingresso
L’ingresso è diviso in due parti: sulla parte sinistra, vicino al salone, ho sistemato dei quadri con cornici
lavorate, mentre nello spazio rimanente se ne alternano altri. Anche qui, più che la qualità dei quadri,
vorrei far notare l’accostamento tra i diversi stili e le più disparate misure.
La stanza della figlia
Troviamo poi la stanza della figlia di tredici anni, arredata in un modo che riflette la sua età. Il risultato
è stato raggiunto anche giocando con lo stile e i soggetti dei quadri e completato con l’inserimento
di qualche elemento importante.
Salone
Entriamo poi nel salone in cui non c’è spazio per i quadri, ma nel quale una libreria di design fa da
elemento divisorio dello spazio arredato da un grande divano. A soffitto una Taraxacum, elemento
illuminante disegnato da Castiglioni, con sessanta lampade globolux. L’accostamento tra l’ambiente
in stile e i pezzi dal design moderno risulta di grande effetto.
Q
La camera da letto
La zona pranzo
Arriviamo poi in camera da letto dove, assieme ad un letto, un cassettone ed un armadio prodotti di B&B
Italia, ho inserito due meravigliose icone assieme ad altri quadri che formano un insieme veramente
piacevole, valorizzato anche da un mobile antico. Anche qui,come in tutta la casa, l’illuminazione riveste
un ruolo determinante per la valorizzazione degli ambienti, dell’arredamento e di conseguenza dei quadri.
La leggerezza dei quadri che arredano la zona cucina è quasi in contrapposizione con la compostezza
di quelli appesi alle pareti dello spazio riservato al pranzo, arredato con un tavolo prodotto da Bernini
e disegnato da Franco Poli, al quale sono state abbinate sedie disegnate da Carlo Scarpa. Sul tavolo
una sospensione composta da dodici lampade - la Fuxia prodotta da Flos e disegnata da Castiglioni completa ed illumina la zona del pranzo.
Il giardino
Da questo locale un balconcino si affaccia sul giardino sottostante al quale si accede mediante alcuni
gradini. Il verde molto curato e lo spazio intimo in cui è ricavato, conferiscono a questa parte della
casa una dimensione di tranquillità e di pace.
La cucina
Proseguendo, entriamo in cucina. Potendo disporre di un locale molto spazioso è stato possibile realizzare
una grande cucina, un’ampia zona pranzo resa più preziosa dall’inserimento di due mobili antichi.
Il salottino privato
Attraverso una porta a soffietto si accede poi ad un salottino privato con cucinino e pranzo riservato
agli amici. Qui ha trovato posto anche un pianoforte. Anche in questo locale la disposizione e la scelta
dei quadri non è stata facile. E’ difficile,quando si vede il risultato finale, rendersi conto della difficoltà
insita nell’accostamento e nella scelta dei quadri da inserire in ogni locale proprio, perché mancano
dei parametri a cui attenersi ed il tutto è affidato alla sensibilità di chi opera.
Q
Lo studio
Lo studio professionale
Arriviamo poi nello studio, arredato con una scrivania di MDF Italia e con un divano letto di B&B Italia. Qui,
la scelta dei quadri è stata ancora più problematica, poiché l’obiettivo era quello di valorizzare lo spazio
di lavoro, senza peraltro privarlo della “sensazione di casa” che si percepisce in tutti gli ambienti.
Nello studio professionale sono andato alla ricerca di elementi che valorizzassero l’attività
e la professionalità della padrona di casa.
Il secondo ingresso
Il percorso termina nella seconda parte dell’ingresso,dove ho sistemato diversi quadri importanti per
valorizzare questo spazio un po’ nascosto.
La sala d’attesa
Nel seminterrato infine, trovano posto la sala d’attesa e lo studio professionale. Nella prima,
arredata con poltrone di design, sono stati sistemati quadri coerenti con la funzione del locale.
Con la descrizione di questa casa, spero di essere riuscito a dare indicazioni
sufficientemente chiare a tutti coloro che volessero - anche coadiuvati dai suggerimenti
pratici di un professionista - valorizzare e personalizzare i propri spazi abitativi e
di lavoro attraverso i quadri di cui dispongono.
Renzo Gretter
Sono un operatore economico. Nel 1962 ho creato a Merano “lacasadiGretter, con uffici a Bolzano ed a
Trento, un’attività commerciale nel campo dell’arredamento di design. Dispongo pertanto di una lunga
esperienza acquisita nella conduzione della mia azienda e caratterizzata dall’aver sempre privilegiato gli
strumenti più innovativi del marketing e della comunicazione. Nel 1996 ho scritto “L’operatore economico
manager” ed in seguito sono stato spesso ospite,con i miei articoli, su alcune testate della stampa di settore.
Nel 2006 ho scritto “Una vita vissuta intensamente”, ottanta pagine corredate da fotografie in cui racconto
la mia vita professionale e privata, a cui ha fatto seguito “Sensazioni, gioie e dolori di una vita vissuta
intensamente”. Sempre nel 2006 ho lasciato la direzione dell’azienda ai miei figli. Nel corso della mia attività
professionale ho sempre curato personalmente, al termine di ogni arredamento realizzato, la disposizione
dei quadri. Questo ha permesso a dare un tocco particolare ad ogni spazio abitativo, capace in qualche caso,
di mettere in secondo piano gli arredi. Tra i molti i risultati ottenuti in questo campo ce n’è uno che considero
tra i più riusciti. Quindici anni fa circa, una mia amica, libera professionista e proprietaria di un appartamento
di circa 350 mq al primo piano di una villa in stile liberty e del seminterrato sottostante, mi chiese di
arredarglielo. Incominciai subito a pensare alla disposizione volumetrica degli arredi, partendo da una idea
progettuale che privilegiasse la funzionalità. Per prima cosa assegnai ad ogni spazio una precisa funzione,
modificando alcune partizioni interne e dando a tutto l’insieme una divisione che ancor oggi risulta ottimale,
pur essendo soltanto tre le persone che la abitano. Allora c’era ancora la mamma della mia amica e - pur
augurandole di vivere a lungo - nella progettazione avrei dovuto tenere in considerazione il fatto che, col
tempo, sarebbe venuta a mancare. Assieme all’appartamento era stato acquistato anche un salone adiacente,
con le pareti ed il soffitto rivestiti da una boiserie in legno intagliato, mentre le finestre risalivano ai primi
anni del 1900. Questo spazio, dallo stile fortemente caratterizzato, andava necessariamente integrato con
il resto della casa che -nelle previsioni - sarebbe stata arredata con mobili moderni di design. Devo premettere
che quando mi appresto a disporre i quadri non mi faccio condizionare né dalle cornici, né dagli autori dei
dipinti e nemmeno dal loro valore. Alle volte seguo la regola dell’allineamento
superiore o inferiore tra le cornici e quella della distanza più opportuna
tra i quadri sia in verticale che in orizzontale. Generalmente, però, non
seguo delle precise regole compositive, quanto un mio istinto di accostamento.
Tale sensibilità deriva probabilmente dall’aver osservato il modo in cui
una mia amica architetto, per un lungo periodo mia collaboratrice, riusciva
a disporre i quadri, unendo la sua professionalità al suo senso estetico. A
questo, ovviamente aggiungo la mia personale creatività. Questa dote è
particolarmente importante per ottenere un risultato esteticamente valido,
che catturi l’interesse e l’ammirazione di chi osserva.
L ’ A R T E D I
A R R E D A R E
CON il DESIGN
A cura di Renzo Gretter
con il patrocinio dell'assessorato all'amministrazione del patrimonio, cultura italiana e edilizia abitativa.
Q
Valorizzare il proprio spazio
abitativo con una intelligente e
creativa disposizione dei quadri.
INDICAZIONI ED ESEMPI CHIARI E SIGNIFICATIVI SULLA SISTEMAZIONE
E LA SCELTA DEI QUADRI IN UN PERCORSO D’ARREDAMENTO.
renzo gretter_design
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