Firmato ad Oppeano da 13 primi cittadini, che rappresentano 70mila abitanti, un Protocollo d’intesa sulla sicurezza
Montagnoli guida la task force di sindaci
«Un patto per avere più controlli contro i furti»
L’
L’ONOREVOLE
ALESSANDRO
MPNTAGNOLI
impiego nel Basso Veronese dell’Esercito per
aiutare carabinieri, polizia
di Stato e polizia municipale a contenere drasticamente i continui furti
nelle case e nelle aziende:
è la richiesta avanzata da
tredici sindaci, in rappresentanza di 70 mila abitanti, al ministro degli Interni e al ministro della
Difesa, tramite il prefetto di Verona, nel Protocollo d’intesa per la Sicurezza firmato il 30
novembre nel municipio di Oppeano.
«La situazione è
diventata insostenibile. Le ruberie
sono quotidiane.
Pretendiamo il
sostegno del
Governo. La caserma di Legnago è vicina,
perciò i costi
di mobilitazione dell’esercito sarebbero alquanto
contenuti.
Gli ulteriori pattugliamenti
dei milit a r i
contribuirebbero
I tredici sindaci del Basso
Veronese con al centro l’onorevole
e primo cittadino di Oppeano,
Alessandro Montagnoli,
mentre firmano il protocollo
d’intesa sulla sicurezza
senz’altro a tenere lontani molti delinquenti», ha
commentato l’onorevole
Alessandro Montagnoli,
sindaco di Oppeano e
promotore dell’iniziativa
appoggiata immediatamente dai Comuni di Albaredo d’Adige, Angiari,
Bovolone, Casaleone,
Concamarise, Isola Rizza,
Palu’, Ronco all’Adige,
Roverchiara, Salizzole,
Sanguinetto e Veronella.
Alla presentazione del
documento hanno partecipato anche il comandante provinciale dei carabinieri Pier Paolo Mason, il comandante della
compagnia di Legnago
Francesco Provvidenza e
il prossimo comandante
del distretto Media Pia-
CAMERA DEI DEPUTATI
IL DOCUMENTO
Interrogazione al ministro
dell’Interno presentata
dall’on. Alessandro Montagnoli
PREMESSO CHE
Negli ultimi mesi, i territori
compresi nell’area dei Comuni veronesi di Albaredo d’Adige, Angiari, Bovolone, Casaleone, Concamarise, Isola Rizza,
Oppeano, Palù, Ronco all’Adige, Roverchiara, Salizzole, Sanguinetto e Veronella, sono stati interessati da continui furti
nelle abitazioni e nelle aziende;
Il dilagare degli episodi, che in
numerosi casi hanno visto
coinvolti persone provenienti
dall’est europeo, ha assunto
un carattere di intensità tale
da costituire motivo di vivissima preoccupazione nei cittadini dei Comuni interessati, anche per via della violenza e della aggressività dimostrata da
alcuni di questi rapinatori;
I Sindaci dei Comuni di Albaredo d’Adige, Angiari, Bovolone, Casaleone, Concamarise, Isola Rizza, Oppeano, Palù, Ronco
all’Adige, Roverchiara, Salizzole, Sanguinetto e Veronella hanno prodotto, in
questi ultimi giorni, un protocollo di intesa finalizzato ad affrontare la problematica in un’ottica di coordinamento
nura Veronese Marco
Cacciolari che hanno raccomandato ai sindaci di
sollecitare la popolazione
a segnalare immediatamente alle forze dell’ordine qualsiasi veicolo,
persona, movimento o
rumore sospetti.
Ma soprattutto, hanno
insistito gli ufficiali, è indispensabile che i cittadini
denuncino per iscritto, e
non soltanto telefonicamente, le razzie, così da
permettere alle forze dell’ordine di coordinare in
modo più puntuale la
Gli altri punti del Protocollo d’intesa
sulla Sicurezza
I tredici sindaci, compatibilmente con le disponibilità dei rispettivi bilanci comunali, provvederanno a:
Installare telecamere e altri sistemi di sorveglianza, tramite
noleggio o acquisto, da posizionare nel territorio a seconda della necessità, con conseguente monitoraggio degli automezzi in transito
Valutare eventuali convenzioni con ditte private per la vigilanza del patrimonio, in particolare nelle ore serali e
notturne
Ministro dell’Interno
Realizzare il progetto denominato “Sicurezza partecipata”,
Anna Maria Cancellieri
stabilendo azioni concrete per fronteggiare l’emergenza
microcriminalità
Attivare un coordinamento tra distretti e comandi di polidelle iniziative da mettere in campo, onde rendere la
zia locale per meglio pattugliare il territorio
relativa azione maggiormente incisiva;
Istituire un’apposita Commissione intercomunale per la
INTERROGA PER SAPERE
Sicurezza, con la partecipazione di tutti i sindaci, per il coSe, alla luce della gravità della situazione sopra destante monitoraggio della situazione e l’assunzione di spescritta e in ragione delle richieste del territorio che
cifiche iniziative di contrasto
a gran voce chiede misure concrete di contrasto del
Creare un Fondo per la Sicurezza, con la partecipazione
fenomeno, non ritenga opportuno assumere iniziative nell’ambito delle proprie competenze, impegnansia dei Comuni sia dei singoli cittadini sia delle aziende, la
do anche l’Esercito, allo scopo di porre fine all’atcui destinazione verrà decisa dalla Commissione intercotuale allarmante situazione.
munale
Approvare una mozione sulla Sicurezza, sottoponendo ai
Informazione sull’attività Parlamentare
rispettivi Consigli comunali anche il Protocollo d’intesa
del gruppo Lega Nord della Camera dei Deputati
1.
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6.
7.
sorveglianza nei Comuni
dopo avere analizzato date, ore, luoghi e modalità
di ogni singola incursione
criminosa.
L’onorevole Montagnoli ha annunciato che a
breve verrà distribuito a
tutti i residenti e imprenditori dei tredici Comuni
un libretto di facile lettura in cui saranno elencati
numeri utili, altre informazioni e suggerimenti
pratici per contrastare la
microcriminalità.
«Ciascuno di noi, all’interno delle propria comunità, conosce, anche
seppure soltanto di vista,
i propri compaesani. Ogni
presenza o attività insolita deve destare allarme»,
ha aggiunto l’onorevole
Montagnoli. I sindaci, inoltre, organizzeranno periodicamente delle assemblee per aggiornare i
cittadini sull’efficacia degli
interventi nel territorio e
sulle altre decisioni concordate dai tredici Comuni relativamente alla
sicurezza pubblica.
«Negli ultimi mesi, noi
sindaci abbiamo dovuto
impiegare tempo ed
energie, distogliendone
dall’attività amministrativa, per difendere la popolazione. Era nostro dovere. La reazione delle amministrazioni comunali
contro la delinquenza è
stata rapida e vigorosa. Il
Protocollo d’intesa sulla
Sicurezza non è comunque a numero chiuso. Altri Comuni della provincia veronese, se vogliono,
possono aggiungersi all’elenco dei firmatari e collaborare con noi».
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