1962 - 2007 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO Questa pubblicazione è stata realizzata grazie al contributo di: ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO SOMMARIO ORGANIGRAMMA AVIS COMUNALE DI SORBOLO 2 IL SALUTO DEL PRESIDENTE AVIS SEZIONE DI SORBOLO 3 IL SALUTO DEL PRESIDENTE AVIS PROVINCIALE DI PARMA 4 IL SALUTO DEL SINDACO DI SORBOLO 5 IL SALUTO DELL’ ASSESSORE ALLA SANITÀ DEL COMUNE DI SORBOLO 5 IL SALUTO DEL PARROCO DI SORBOLO 6 IL SALUTO DELLA C.R.I. DI SORBOLO 6 IL SALUTO DELL’ AIDO GRUPPO COMUNALE DI SORBOLO 7 LA NOSTRA STORIA 8 PER RICORDARE E SORRIDERE 9 L’AVIS E I SERVIZI SOCIOSANITARI A SORBOLO 11 STRUTTURA ED ORGANIZZAZIONE DELLA SEZIONE 12 IL DIRETTORE SANITARIO DELL’AVIS DI SORBOLO 16 STUDIO E CARATTERIZZAZIONE DEGLI ANTICORPI ANTI-HLA NEL SIERO DEI PAZIENTI IN LISTA DI ATTESA PER TRAPIANTO RENALE – PROF. MARIO SAVI 19 AVIS DI SORBOLO E AUGUSTO SARTORI 22 I DONATORI DI SANGUE NON SONO UGUALI MA DI GRUPPO SANGUIGNO A, B, AB, 0 LE ALTRE DIFFERENZE NON CONTANO! 25 PROPAGANDA AVIS 28 PREGHIERA DONATORE 31 STRAPPA E DONA 32 1 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO ORGANIGRAMMA AVIS COMUNALE DI SORBOLO Presidente Ilaria Soncini Vice Presidente Vicario Davide Verona Vice Presidente Umberto Verona Direttore Sanitario Arianna Arisi Addetto Sanitario Umberto Verona Segretario Francesca Vacondio Tesoriere Davide Folli Incaricato Organizzazzione e sviluppo Augusto Sartori Incaricato Stampa e Propaganda Davide Verona Incaricato Scuola Davide Pappani CONSIGLIERI Arisi Antonio, Barani Adele, Berciga Francesca, Bergnoli Sara, Ferrari Davide, Ferrari Gabriele, Folli Davide, Mordacci Renzo, Pappani Davide, Saccani Paolo, Sartori Augusto, Soncini Ilaria, Vacondio Francesca, Verona Davide, Verona Umberto, Zanichelli Dante, Zibana Cristian. Sede AVIS Sorbolo 2 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO IL SALUTO DEL PRESIDENTE AVIS SEZIONE DI SORBOLO Sono passati 45 anni da quando questa storia è iniziata…io non c’ero, ma i protagonisti che l’hanno vissuta dall’inizio sono riusciti a trasmettere i loro ricordi con tanto entusiasmo e dovizia di particolari che mi sembra quasi di esserci stata! Tante cose sono cambiate da allora sia all’interno che all’esterno dell’AVIS; tante delle persone che hanno iniziato questa avventura non ci sono più ed ora la raccolta del sangue è più organizzata e causa meno disagi ai donatori; il paese è più ricco e più grande, ma anche il bisogno di sangue è aumentato. L’AVIS di Sorbolo mantiene ormai da tanti anni risultati di raccolta tra i migliori della provincia di Parma, segno che ha saputo assecondare i cambiamenti della società e far fronte alle crescenti esigenze di sangue. In realtà è difficile riuscire a determinare quali fattori abbiano realmente influenzato la cittadinanza, spingendola ad avvicinarsi alla donazione. Diverse sono state negli ultimi anni le iniziative sia locali, che provinciali e regionali di propaganda, ma non è semplice effettuare una correlazione diretta tra strumento e risultato. Forse, molto semplicemente, senza cercare complicate spiegazioni sociologiche e psicologiche, possiamo affermare che a Sorbolo, nel corso di questi lunghi 45 anni, le persone che hanno fatto l’associazione sono riuscite, con il loro entusiasmo e la loro serietà a renderla parte “viva” della realtà del paese, al di sopra di ogni idea politica o simpatia personale. Con poca modestia penso si possa affermare che a Sorbolo AVIS non è solo un’insegna sulla facciata di un palazzo, ma è parte integrante della comunità, perché chi ha fatto la scelta di donare il sangue sente che il proprio gesto è speciale, senza essere eclatante, e l’entusiasmo che prova lo trasmette all’esterno. La grande disponibilità dei volontari ha permesso, nel corso degli anni, di dare ospitalità dapprima ad altre associazioni, poi ad enti pubblici, per garantire numerosi servizi legati alla salute. Da qui sono scaturiti diversi ambulatori gratuiti quali Lega Italiana Lotta Tumori, servizi di prenotazione CUP e Prelievi per analisi di laboratorio in convenzione con Comune di Sorbolo e ASL, ambulatorio per elettrocardiogrammi, centro inalazioni e prelievi per pazienti anticoagulati. Inoltre da sempre la nostra sede è condivisa con la locale Croce Rossa e tutte le sue attività tra le quali il servizio di guardia medica. Ed oggi la gestione di 809 donatori e più in generale di tutte le attività della casa del donatore è sempre più complessa per le nostre forze! L’informatizzazione che avanza, un continuo miglioramento della raccolta, l’aggiornamento legislativo portano ad un impegno sempre crescente da parte di chi ha in mano la sezione. E le colonne portanti dell’associazione sono proprio quelle persone che trascorrono le proprie giornate nel portare avanti la vita quotidiana di una struttura così complessa e che non è percepita minimamente dalla maggior parte delle persone che passano da lì, le quali percepiscono soltanto i propri diritti e non i propri doveri… Ma i nostri volontari non ci tengono ad apparire “eroi” del quotidiano e continuano nel loro lavoro silenzioso e fondamentale senza nessuna pretesa di riconoscimento…anzi!!! Il vero motore che li spinge ad andare avanti è semplicemente l’amore per la vita, nel senso più ampio del termine. Il volontariato di qualsiasi natura, ma in particolare il dono del sangue, ci permette di manifestare questo amore al prossimo e di non adeguarci alla routine della vita quotidiana, molto spesso arida di buoni sentimenti. E con questo spirito la nostra AVIS andrà avanti per altri 45-50-100 anni…finché ci sarà bisogno del nostro sangue. Ilaria Soncini Presidente AVIS Sezione Comunale di Sorbolo “Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi chi non cambia la marcia alla propria vita chi non rischia e non cambia colore dei vestiti chi non parla e chi non conosce. ………………………… lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo chi non fa domande sugli argomenti che non conosce chi non risponde quando gli viene chiesto qualcosa che non conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi ricordando che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità”. 3 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO IL SALUTO DEL PRESIDENTE AVIS PROVINCIALE DI PARMA E’ con grande piacere che rivolgo un caloroso saluto ed un vivo ringraziamento ai Dirigenti e a tutti i donatori della Sezione di Sorbolo, in occasione di questo 45° anniversario di Fondazione. L’AVIS Provinciale, in questi ultimi anni, ha raggiunto dei risultati lusinghieri, e tutto questo grazie ai Donatori di tutte le sezioni della Provincia, che come quelli di Sorbolo hanno sempre accolto i nostri inviti a donare, anche nei periodi, come quelli estivi, che presentavano e presentano svariati problemi di reperimento. L’AVIS Provinciale non può quindi che essere riconoscente e grata a tutti i Donatori, delle sezioni che come quelli di Sorbolo, continuano a testimoniare il loro altruismo. Ma un ringraziamento particolare va a tutti quei dirigenti che in questi quarantacinque anni, hanno reso possibile il raggiungimento di prestigiosi traguardi. La figura del dirigente è importante, perché in tutto il volontariato c’è sempre più bisogno di chi s’impegni in prima persona a portare avanti le singole strutture. Il volontariato è una delle grandi ricchezze del nostro Paese, ma perché continui a prosperare, nonostante i tempi, è necessario un continuo ricambio dirigenziale. C’è bisogno di persone sensibili al dono, ma anche sensibili all’impegno organizzativo. Le nostre sedi sono aperte, non solo ai Donatori ma anche a tutti coloro che vogliono, pur non potendo donare per tanti motivi, impegnare parte del loro tempo nella vita associativa. Ringrazio quindi tutta l’AVIS di Sorbolo per quanto ha fatto in questi anni per testimoniare la donazione di sangue e lo spirito solidaristico. . In questo è unita a tutte le Sezioni della Provincia, ma anche a tutte le Associazioni di volontariato presenti sul territorio. L’augurio è che tanti altri anni la vedano impegnata in questa nobile gara di generosità. Riccardo Bertoli Presidente AVIS Provinciale di Parma 4 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO IL SALUTO DEL SINDACO DI SORBOLO Già dagli anni ’50 erano numerosi i donatori sorbolesi che aderivano all’AVIS. Un movimento, già allora trasversale alle varie ideologie, che si mobilitava con passione e concretezza grazie alla costante presenza dei parroci e dei medici di base. Il 17 dicembre 1961 nella sala del Consiglio Comunale di Sorbolo alla presenza del Sindaco Otello Gerbella, del Parroco don Felice Cavalli e del dott. Mimmi Fochi si costituì ufficialmente la sezione AVIS di Sorbolo. Dal coordinamento parrocchiale si passò alla disponibilità di un locale di proprietà Comunale, poi ad una sede provvisoria in via Martiri ed infine nel settembre del 1972 l’AVIS di Sorbolo aveva la sua sede. Da allora questa straordinaria testimonianza di solidarietà ha accompagnato, impegnato e caratterizzato la comunità sorbolese e tuttora ne costituisce uno dei più solidi pilastri. E’ motivo di grande forza e segno di contrasto all’indifferenza dilagante, vedere qui il rinnovarsi delle generazioni ed il crescere delle donazioni: sono la prova di una cultura della solidarietà e di una partecipazione alla vita del paese che si traduce poi, con insostituibile concretezza, in una serie di servizi e di attenzioni essenziali. Questi anni di vero dono, nel senso più profondo del termine, sono stati e saranno il terreno della riconoscenza a coloro che già hanno donato, del valore quotidiano della gratuità, della speranza che sostiene coloro che oggi continuano questa autentica missione. Grazie, a tutti. Franco Picelli Sindaco di Sorbolo IL SALUTO DELL’ ASSESSORE ALLA SANITÀ DEL COMUNE DI SORBOLO Accingendomi a scrivere questa breve riflessione, mi sono ricordata di un vecchio numero di Voce Amica che conservavo in un cassetto: un numero con la copertina scherzosa e colorata, pubblicato nel 1965, in occasione del primo decennale di Parrocchialità di Don Felice Cavalli . Lì ho ritrovato alcune foto dell’AVIS dei primi anni , insieme a un bell’articolo in cui Arialdo Malpeli (anche lui figura cara ai sorbolesi e ai numerosi alunni che l’hanno avuto come maestro) ricordava l’inizio dell’associazione, la prima riunione in Municipio (era allora Sindaco Otello Gerbella), la designazione del Consiglio Direttivo provvisorio e del Direttore Sanitario (il dottor Mimmi Fochi, anche lui molto amato in paese). Dall’articolo emergono la tenacia, la generosità e lo spirito di collaborazione con cui i primi volontari, sostenuti dalla Parrocchia e dal Comune, riuscirono a porre le basi di quella che, oggi, è una realtà forte e consolidata. Uno spirito che ritroviamo ancora oggi, nei tanti sorbolesi che, in modo anonimo e gratuito, fanno dono di una cosa intima e preziosa: il proprio sangue, ridando così la salute, ma spesso anche la vita, a persone del tutto sconosciute. E’ un gesto grande, che lo diviene ancora di più se fatto con la semplicità e la naturalezza che contraddistinguono i nostri donatori, che non chiedono lodi né riconoscimenti pubblici: gli avisini sono così, e la gente lo sa; gli avisini sono così, e la gente li stima e li porta nel cuore.... E’ dunque del tutto naturale, oltre che assolutamente doveroso, che noi, come privati cittadini e come Amministratori pubblici, ci uniamo a loro in questa bella ricorrenza, confermando il nostro affetto e la nostra gratitudine, insieme alla ferma volontà di sostenere con ogni mezzo questo importante sodalizio sorbolese. Angela Zanichelli Assessore Sanità, Servizi Sociali, Volontariato e Pari opportunità 5 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO IL SALUTO DEL PARROCO DI SORBOLO Quarantacinque anni dalla fondazione: è un anniversario da ricordare, da parte degli attuali donatori e da parte anche della comunità parrocchiale, che trova nell’impegno del donatore una propria manifestazione: è infatti nella direzione evangelica che si muove ogni esperienza di dono, di condivisione, di partecipazione alla condizione di chi ha bisogno (…anche di sangue). È un anniversario del quale mi sento anche personalmente partecipe per essere stato per anni socio-donatore. A nome della comunità tutta, dunque, dico grazie a tutti i donatori e in particolare a chi ha svolto e svolge tutt’ora ruoli di responsabilità nella guida dell’associazione. Auguri per il cammino che continua. Don Giuseppe Montali IL SALUTO DELLA C.R.I. DI SORBOLO CRI Sorbolo luglio 2007 Il saluto del Consiglio e dei Volontari della Croce Rossa del Comitato Locale di Sorbolo arriva con queste poche righe all’AVIS di Sorbolo ed ai suoi Donatori in occasione di questo importante traguardo. Associazione Viva piu che mai, attiva e di riferimento anche per noi Volontari CRI. Ne è passata acqua sotto i ponti da quel lontano 1973 quando alcuni Donatori AVIS concretizzarono l’apertura di una Delegazione di Croce Rossa a Sorbolo e da allora se ne è percorsa di strada assieme. Percorsi a volte colorati da animate discussioni ma sempre tese al miglioramento dei servizi verso chi ne ha più bisogno e chi è meno fortunato. Un grazie accorato va anche ai Sorbolesi che da sempre sostengono le nostre associazioni e ci permettono di continuare ad offrire servizi con mezzi ed attrezzature sempre più moderne ed al passo con i tempi. Sarebbe auspicabile maggiore partecipazione attiva da parte della popolazione per far fronte alle richieste di servizi che giungono giornalmente alla casa del Donatore di via Gruppini, i campi e le attività dove operano ed intervengono le nostre associazioni sono tantissime e non pongono limitazioni di età, sesso, religione, fede politica, calcistica……non ci sono scuse….. DONARE!!! …1 po’ di SANGUE…1 po’ di TEMPO…..1 po’ di AMORE per gli altri….fa bene….. credetemi. Graziano Gennari Il Presidente CRI Sorbolo 6 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO IL SALUTO DELL’ AIDO GRUPPO COMUNALE DI SORBOLO L’AVIS di Sorbolo compie 45 anni… L’AIDO di Sorbolo ha compiuto 20 anni pochi mesi fa… 25 anni di “differenza”, come tra un genitore e un figlio… Noi dell’AIDO ci sentiamo un po’ “figli”, un po’ “creature” dell’AVIS Sorbolo, perché è grazie all’intraprendenza e alla sensibilità di alcuni “avisini” che è nata la nostra Associazione, voluta fortemente soprattutto dall’indimenticato Dismo Rovelli. I volontari dell’AVIS ci hanno accolto nella loro sede, ci hanno messo a disposizione i loro spazi, le loro attrezzature da ufficio e soprattutto la loro pluriennale esperienza riguardante il mondo del volontariato. Non ci hanno mai fatto sentire “di troppo”, anzi ci hanno coinvolto in diverse iniziative e collaborazioni che tuttora proseguono positivamente. Dopo circa 10 anni dalla nascita della nostra Associazione, abbiamo avuto la soddisfazione di inaugurare un piccolo ufficio tutto nostro: questo sempre grazie alla generosità dell’AVIS, che ci ha concesso l’uso di questo spazio, per noi importantissimo. È inutile quindi dire che l’AIDO deve molto all’AVIS, ma in occasione di questo “compleanno” importante è giusto ribadirlo: la stima e l’affetto che proviamo nei confronti di questa Associazione sono illimitati e con questo pensiamo di esprimere il pensiero di tutti gli abitanti di Sorbolo. Quindi, per concludere, ci permettiamo di dare un consiglio ai volontari dell’AVIS, giovani e meno giovani: andate avanti così perché siete grandi!! Gruppo AIDO Sorbolo 7 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO LA NOSTRA STORIA Tutto è iniziato il 31 marzo 1962… in una stanza al primo piano del municipio, gentilmente concessa dall’amministrazione comunale come sede provvisoria dell’associazione, dove si riunì il primo Consiglio direttivo della sezione AVIS di Sorbolo. In realtà il cuore di quella che sarebbe diventata un’associazione vera e propria pulsava già da diversi anni in paese, senza nessuna ufficialità, soltanto per il grande altruismo di tante persone. A testimonianza di questo basta citare alcuni numeri: il 21 dicembre 1959 i donatori di Sorbolo avevano già effettuato 654 donazioni, pari a 160kg di sangue raccolto! La decisione ufficiale di costituire l’associazione arrivò “solamente” nel 1961, quando, il 17 dicembre, nella sala consigliare i donatori, il sindaco Otello Gerbella ed il parroco Don Felice Cavalli decisero di dare valore legale all’associazione. I membri del primo consiglio direttivo provvisorio furono: don Felice Cavalli (presidente), Otello Gerbella (vice presidente), Arialdo Malpeli (segretario), Lino Bercini (cassiere), Lelio Berselli, Giannetto Bertani, Luisa Cantoni Saccardi, Egidio Zoni, Giuseppe Borghi, Modesto Soliani; il dottor Mimmi Fochi fu designato all’unanimità medico della sezione. Come già detto la sede provvisoria fu un locale nel palazzo municipale; poi nel 1964 fu inaugurata la prima sede ufficiale in via Martiri, nel palazzo ex caserma dei carabinieri. Vista la crescente attività della sezione, si sentì presto l’esigenza di avere una sede più grande; così grazie alla generosità di tanti cittadini furono iniziati i lavori per la costruzione di un edificio che potesse ospitare al meglio le attività dell’associazione. La “Casa del donatore”, così chiamata, fu inaugurata nel 1972, decennale di fondazione e da allora è in paese il simbolo dell’amore che scorre da sempre tra l’AVIS e la popolazione di Sorbolo. L’incremento della popolazione e la maggiore consapevolezza tra le persone hanno fatto sì che l’AVIS si radicasse ogni giorno di più nella realtà del paese, ottenendo risultati sempre crescenti. Con l’aiuto dei cittadini e delle aziende principali di Sorbolo siamo stati in grado di migliorare le nostre strutture, dotando la sala prelievi di tutti i mezzi necessari ad incrementare il benessere del donatore e la funzionalità delle operazioni durante le donazioni. La “Casa del donatore” è stata fin da subito condivisa con la Croce Rossa, che presta numerosi servizi sul territorio, tra i quali il servizio emergenza 24 ore su 24 e la guardia medica notturna e festiva. Poi, nel corso degli anni, la “Casa” è stata aperta a numerose altre attività di utilità sociale, non strettamente legate al dono del sangue; attualmente i servizi per la cittadinanza ospitati qui sono: • ambulatori della lega tumori: senologico, dermatologico, urologico • centro prenotazioni CUP (in convenzione con il comune e l’azienda USL) • centro prelievi per analisi ematologiche (in convenzione con l’azienda USL) • servizio prelievi per pazienti anticoagulati (in collaborazione con azienda USL, AIPA e CRI) • elettrocardiogramma • servizio di cure termali (inalazioni e humage) con acqua di Tabiano. È importante sottolineare che la maggior parte di questi servizi è svolta grazie alla collaborazione di ex-donatori o semplici cittadini che dedicano il loro tempo gratuitamente! 8 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO PER RICORDARE E SORRIDERE 9 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO PER RICORDARE E SORRIDERE 10 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO L’AVIS E I SERVIZI SOCIOSANITARI A SORBOLO Quest’anno si celebra il quarantacinquesimo anniversario di fondazione della sezione AVIS di Sorbolo, una realtà profondamente radicata nel territorio, una risorsa importante per la cittadinanza del Paese. Con il tempo, l’Associazione si è inserita sempre più nella vita sociale di Sorbolo e, grazie alla collaborazione con l’Amministrazione comunale e i medici locali, ha saputo attivare numerosi servizi a favore della cittadinanza, come la possibilità di effettuare elettrocardiogrammi, il servizio inalazioni, i prelievi per le analisi ematologiche, il servizio CUP per le prenotazioni delle visite, i prelievi per i pazienti anticoagulati; inoltre, insieme alla Lega Tumori, sono stati attivati l’ambulatorio senologico, quello urologico e quello dermatologico per la prevenzione e la diagnosi dei tumori e, infine, in collaborazione con la CRI, AVIS ha aderito ad una iniziativa promossa dall’ASL regionale, che offre l’opportunità ai cittadini che lo desiderano di effettuare uno screening per il tumore al colon retto. L’AVIS è presente sul territorio anche nell’organizzazione di manifestazioni di carattere sociale. La più importante fra tutte queste iniziative, sicuramente è proprio la Festa Sociale, che si tiene ogni anno regolarmente la prima domenica di settembre. È costante la partecipazione dell’ AVIS anche alle iniziative proposte dall’Amministrazione Comunale o dalle altre associazioni e circoli del territorio. Tra tutte, ricordiamo il Carnevale nel mese di febbraio, il Gemellaggio con il paese francese Viriat, la Festa del Volontariato in giugno, l’iniziativa di Telefono Azzurro, che prevede annualmente la vendita di ortensie e infine la tradizionale Fiera d’Ottobre. Ecco allora che l’AVIS assume un ruolo fondamentale nell’organizzazione dei servizi sociosanitari del Paese. Una collaborazione che nasce però nel tempo e col tempo… Negli anni ’70, a Sorbolo non era ancora diffusa la cultura dei servizi sociosanitari, se non sotto forma esclusivamente di assistenzialismo, rivolto a chi manifestava un forte bisogno, soprattutto economico. La popolazione sostanzialmente si divideva in due fasce: una composta da coloro che si mostravano autosufficienti e in apparenza non bisognosi di alcun sostegno e che quindi non facevano alcuna richiesta di intervento, per lo più costituita da lavoratori impiegati nelle due grandi fabbriche del paese (Sovrana e Oti) e l’altra composta da cittadini indigenti. Il servizio sociale era in quel periodo concepito e percepito come intervento di soccorso ai “peggiori” della società: era diffusa anche una sorta di pregiudizio nei confronti di coloro che erano assistiti. Non c’erano però molti mezzi e materiali d’aiuto, chi doveva accudire un anziano bisognoso incontrava spesso molte difficoltà. Erano diffuse le IPAB: Istituti pubblici di assistenza e beneficenza, costituite qui a Sorbolo da suore, che gestivano la scuola materna. In quegli anni l’Amministrazione Comunale stessa non aveva un’idea precisa della realtà del paese, una fotografia di quali potessero essere i bisogni della cittadinanza: la dimensione di disagio rientrava solo nell’ambito igenico-sanitario, legata soprattutto alla cura della persona. Non erano contemplati bisogni sociali: era infatti diffuso un forte senso di comunità, di familiarità e spontaneismo nei confronti del “vicino di casa”. Conseguentemente, poi, all’approvazione della legge di riforma sanitaria (L. n. 833/78), che, rifacendosi ad un modello di welfare state di tipo universalistico, consegnò agli anni ’80 un Servizio sanitario nazionale che doveva offrire uguali prestazioni a tutti i cittadini, venne istituito il Consorzio Sociosanitario della Bassa Est, il quale comprendeva i distretti di Colorno, Parma, Sorbolo, Mezzani e Torrile. La politica da assistenziale si fece progressivamente sociale, al centro venne posto sempre più il mantenimento della salute fisica e psichica e il benessere sociale dei cittadini. Nei Consorzi infatti, vennero fatte confluire le frammentate competenze in materia sanitaria, sociale, a volte educativa dei diversi Enti locali, furono organizzati servizi innovativi caratterizzati da una nuova integrazione tra interventi sociali e interventi sanitari. Cominciò poi, in quegli anni, a svilupparsi a Sorbolo una buona collaborazione tra le Associazioni di volontariato presenti in paese (AVIS e CRI), i medici di base e l’Amministrazione Comunale. Venne creato un Comitato di gestione per individuare casi problematici da seguire. Questa collaborazione venne resa ufficiale nel 1995 con la stipula della convenzione tra AVIS e Amministrazione comunale tuttora in atto. Da quell’ormai lontano 1962, data ufficiale di fondazione della sezione AVIS di Sorbolo, è stata fatta molta strada, costellata a volte da difficoltà, ma soprattutto dalla dedizione, dall’impegno e dall’amore che tanti volontari nel corso del tempo hanno profuso verso le altre persone e, grazie ai quali, l’AVIS ha assunto sempre più un ruolo di primo piano nella vita del Paese. 11 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO STRUTTURA ED ORGANIZZAZIONE DELLA SEZIONE L’Avis Sorbolo è inserita in un panorama provinciale composto da 49 sezioni comunali. Il coordinamento di tutte le sezioni, sia per quanto riguarda l’attività delle sedute di prelievo e sia per altre funzioni consulenziali, viene svolto dall’Avis Provinciale. L’Avis Sorbolo si configura, con oltre 800 donatori e 1333 prelievi effettuati (dati anno 2006), come una delle sezioni più attive della provincia. Inoltre la pronta risposta dei nostri donatori alle richieste urgenti da parte del Centro Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera testimonia una volta di più la vitalità del nostro gruppo. Tornando ai numeri, negli ultimi 7 anni vi è stato un costante aumento del numero di donazioni che viene sostenuto da un altrettanto costante incremento dei donatori. Per quanto riguarda i nuovi donatori, tralasciando il dato relativo all’anno 2000, ogni anno si sono aggiunti al nostro gruppo sempre più di 60 unità, un dato che, in relazione al territorio, si ritiene molto soddisfacente. Sono diverse le motivazioni che avvicinano nuove forze al dono del sangue; senza dubbio le più convincenti sono i coinvolgimenti da parte della famiglia e da parte di un amico che già dona; anche in ambiente lavorativo spesso si crea un clima favorevole verso il volontariato. Non dimentichiamo infine che l’Avis a Sorbolo è ormai una consolidata realtà e che in più occasioni ha propagandato la sua attività. Inoltre i numerosi servizi che si svolgono nella Casa del Donatore sono anch’essi di per se veicolo di propaganda. 12 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO 100 90 80 80 70 60 65 78 67 63 65 50 40 41 NUOVI DONATORI 30 20 10 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Nonostante i numeri diano testimonianza di una pronta risposta da parte dei cittadini, ci sono ancora margini di miglioramento. La popolazione del comune è in aumento e ciò presumibilmente porterà ancora nuovi donatori auspicando anche un incremento del rapporto donatori/popolazione. Con queste dimensioni e con questo numero elevato di donatori, cosa significa gestire la raccolta e l’organizzazione delle sedute di prelievo? Per rendere tutte le attività legate alla raccolta del sangue efficienti, ogni anno, in collaborazione con l’Avis Provinciale viene stilato un calendario di tutte le sedute, sia di prelievo che di esami. Negli ultimi tre anni questo calendario è stato ottimizzato, aumentando il numero di sedute e dedicando alcune giornate solo ed esclusivamente all’effettuazione degli esami. Ciò ha contribuito a diminuire il numero di donatori per ogni seduta, riducendo anche i tempi di attesa. Mentre le mattine di soli esami, mettono a disposizione del donatore (o aspirante tale) e del medico più tempo per approfondire le tematiche sanitarie. 13 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO Una volta definite le date, è necessario garantire per ognuno dei giorni in programma la presenza puntuale e costante di volontari a supporto del personale sanitario inviato dall’Avis Provinciale. Sono presenti sempre almeno 7-8 persone che si occupano di gestire la parte informatica, di indirizzare ed ottimizzare l’afflusso dei donatori alla sala prelievi e infine garantire loro un meritato momento di relax. Non dimentichiamo anche l’importanza della presenza di una figura che metta a proprio agio il donatore (specialmente in caso di prima donazione) e se necessario esaudisca tutte le sue curiosità. Accettazione donatori Sala emoglobina Sala prelievi Prima e dopo ogni seduta di prelievo sono fondamentali alcune attività. Antecedentemente al prelievo vengono controllate le cartoline di chiamata per verificare che non sussistano discrepanze tra i dati già inseriti a sistema ed eventuali segnalazioni, da parte del donatore, di modifiche di dati anagrafici o di preferenze sulle date di convocazione; questo permette di far in modo che la chiamata abbia la maggior risposta possibile. Si consideri che per garantire una presenza media di 60-70 donatori per seduta vengono inoltrate circa 150 convocazioni… Il naturale completamento di ogni prelievo si ha quando si ricevono in sezione gli esiti degli esami effettuati nella seduta stessa. Questa documentazione, già corredata dalle indicazioni del responsabile medico del centro mobile, deve essere archiviata e data informazione ai donatori ai quali vengono segnalate eventuali problematiche. 14 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO L’immediato futuro del panorama trasfusionale richiede un aumento dei prelievi in aferesi ed in particolare di donazioni di piastrine. Questa esigenza nasce da un costante incremento delle richieste di tali componenti da parte del Centro Trasfusionale. Quindi è necessario coinvolgere i donatori motivandoli dell’importanza di questo tipo di donazione ed in particolare verso quei donatori aventi gruppi sanguigni non particolarmente utilizzati per il sangue intero.Nonostante le sedute di aferesi si svolgano, per ora, solo ed esclusivamente in ambito ospedaliero, i donatori dell’Avis di Sorbolo hanno risposto con entusiasmo alle richieste pervenute dall’Avis Provinciale. Nell’anno 2006 si è verificato un notevole aumento, appunto, delle donazioni di piastrine. Per quanto riguarda la nostra sezione un ulteriore passo in avanti per migliorare l’efficienza della raccolta si avrà quando saranno rese attive e disponibili le cartelle sanitarie informatizzate. Questo porterà ad una drastica diminuzione del materiale cartaceo, eviterà trasferimenti di cartelle da un ambulatorio all’altro, velocizzerà il loro aggiornamento; tutto questo a vantaggio sia degli operatori sanitari ma soprattutto dei donatori in quanto si ridurranno i tempi di accesso agli ambulatori delle visite. A questo progetto sta attivamente lavorando l’Avis Provinciale. Inoltre entro la fine del 2007 la sala prelievi sarà dotata di bilance elettroniche che verranno fornite dalla Regione Emilia Romagna. Con queste poche righe si è voluto raccontare in modo un po’ tecnico e con l’aiuto di qualche numero quale dimensione abbia ormai raggiunto l’Avis Sorbolo e soprattutto quali importanti attività di sostegno sono necessarie perché tutto funzioni al meglio. I risultati raggiunti nascono da una esemplare disponibilità di tutti i donatori e da un lodevole sforzo di chi, tutto l’anno, lavora nella Casa del Donatore per organizzare le giornate di prelievo. 15 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO IL DIRETTORE SANITARIO DELL’AVIS DI SORBOLO Oggi è festa ! Già, di compleanno! E’ un compleanno un po’ strano però. Innanzi tutto facciamo fatica a vedere il festeggiato perchè ha volti, storie ed età così diverse! Occorrerebbe una torta mai vista per contenere le candeline di tutti. E come per ogni festa c’è stato qualcuno che ne ha curato la regia, da dietro le quinte, nel silenzio. E poi un lungo elenco di invitati, che, ma che cosa strana, alla fine coincidevano proprio con i festeggiati! Una sera mi arriva una telefonata, era Umberto, “ehi Arianna ho una proposta per te: che ne dici di venire a prendere il testimone del dott. Contento come responsabile sanitario all’AVIS ?”. “Umberto grazie ! “ è stata la mia risposta ”ma come faccio? Conosci i miei orari in Ospedale!” “Beh dai, ne ho già parlato anche con il dott. Riccardi e siamo tutti contenti che tu accetti! “Umberto veramente.. “ “Bene dai tu pensaci intanto la prima riunione sarà..” Sapevo che l’impresa di resistere ad Umberto era dura già in partenza ma affrontarlo con gli alleati… era impossibile! Tutte le volte che visito un castello mi piace conoscere “di persona “ chi lo ha abitato . E così mi perdo a guardare i volti degli antenati appesi in lunghe file sui muri ed immagino che siano lì per raccontarmi le loro storie. Così un paio di anni fa quando sono entrata in una veste nuova dentro la sede dell’AVIS ho notato una piccola cornice subito a sinistra dell’ ingresso principale, di fianco all’ambulatorio a piano terra. E’ il documento storico dell’AVIS scritto dai soci fondatori, era il 17 Dicembre 1961 e loro si trovavano nella Sala Consiliare del Comune. Chissà, mi sono chiesta, chissà cosa aveva spinto quelle persone a ritrovarsi quella sera a redigere quel documento. E così sono andata a cercare una delle memorie storiche del nostro paese. Mi sono ricordata di un bel libro che avevo in casa “ Parliamo un po’ di Sorbolo”. di Emilio Cocconi e Mario Clivio. A proposito dell’AVIS gli autori ci raccontano cosi: “I donatori di sangue iniziarono a Sorbolo la loro battaglia contro la morte nel 1954. L’occasione venne fornita da un appello lanciato alla popolazione dal parroco don Ernesto Mazzoli per avere sangue nel disperato tentativo di salvare un giovane affetto da un terribile morbo. Da una Voce Amica di quei tempi troviamo: “E’ sorta in parrocchia una provvidenziale iniziativa allo scopo di venire in aiuto di tutti i nostri ammalati bisognosi di sangue . Qualsiasi persona sana può essere donatrice di sangue ...” Aderirono immediatamente i vari medici e cioè il Dr. Mimmi Fochi , il Dr. Riccardi, il Dr. Bergamini. 16 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO La risposta del paese fu pronta, immediata, generosa, ma la lotta si dimostrò impari e la morte ebbe il sopravvento. Mancò il tempo per gli scoraggiamenti perchè di lì a poco si presentò un altro caso simile: una bimba in tenera età , Mariella Berselli, era in preda ad un male che di solito non perdona ma che si voleva contrastare con le trasfusioni. Purtroppo anche per la piccola Lella tutto fu inutile. Le due sconfitte lasciarono il segno , ma nel senso inverso di quello che si potrebbe credere: generarono nei donatori non già una resa fatalistica bensì una straordinaria e tenace volontà di rivincita. Le occasioni furono tante così come le vittorie. Dalla canonica partivano le direttive, gli appelli, era il centro di smistamento straordinario per uomini e donne straordinari, sempre pronti a correre in un ospedale o in una casa di cura per donazioni nell’anonimato o per trasfusioni dirette. Frattanto l’AVIS si stava organizzando in scala provinciale e così anche i donatori sorbolesi aderirono alla grande famiglia avisina e il 17 Dicembre 1961 nella sala Conciliare del Municipio di Sorbolo, presenti fra gli altri il Dr. Mimmi Fochi, il Parroco Don Felice Cavalli, il Sindaco sig. Otello Gerbella, venne deciso di costituire la sezione AVIS-Sorbolo con tutti i crismi della legalità e ufficialità”. E così , quando, l’altro giorno per caso, mi è capitato lo sguardo sulla cornice che conteneva il documento costitutivo della sezione, ho avuto la stessa emozione che mi capita di provare dentro un castello incrociando lo sguardo dipinto di uno degli antenati che mi vuole raccontare la sua storia, parte integrante di quelle mura e di chi lo abita. Quindi volendone sapere ancora qualcosa di più ho telefonato alla “memoria storica” dell’AVIS : Augusto Sartori. “Ciao Augusto , se mi dovessi dire una cosa, una sola di chi ha fondato questa sezione, cosa mi diresti? “ Andavamo dal Dr. Fochi , ha incominciato Augusto, al mattino alle 5.30 e con l’aiuto della moglie, la sig.ra Luciana, si facevano i prelievi a tutti coloro che avevano accettato di donare il sangue, prima che l’ambulatorio si affollasse di pazienti. Il Dr. Mimmi era innamorato dell’AVIS che era una sua creatura , aveva l’AVISITE come gli dicevamo scherzando. Lui, più di tutti ha sempre voluto e cercato una casa per l’AVIS . Ha visto le fondamenta , ma non l’ha mai vista terminata. Del Maestro Bercini ricordo la disponibilità, infinita, senza limiti di spazio e di tempo. Pensa che se qualche famiglia aveva necessità di sangue , si doveva rivolgere a lui per avere il “buono” con cui riscuotere il sangue all’AVIS provinciale. E se lo raggiungevano mentre era a scuola,lui faceva stare in classe la bidella e usciva a prendere quel buono tanto prezioso ! ” “Don Cavalli è stato il primo presidente ed è stato quello che per primo ha capito che non si poteva lavorare da soli ma bisognava essere un’orchestra sola con l’AVIS provinciale. Quante battaglie per il bene comune!” E poi i presidenti di sezione che via via si sono succeduti : Augusto Sartori, Guglielmo Montanini, 17 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO Enrico Vescovini, Umberto Verona, Ilaria Soncini. Infine c’è stata una persona speciale che non ha mai fatto parte dell’AVIS ma che ne ha anticipato i tempi : Don Ernesto Mazzoli che , come racconta Cocconi nel libro, aveva chiamato a raccolta un gruppetto di 15-18 “vecchiette” della parrocchia che ben una volta al mese donavano il sangue. Anche Augusto confessa di aver fatto parte di questo gruppo,assolutamente clandestino, anche per la promessa, non nascosta, di licenze militari, di cui confessa, in realtà non ne ha mai visto neanche l’ombra!! Era il 1954 , sette anni prima che l’AVIS fosse ufficialmente fondato. Per festeggiare questo compleanno credo non ci sia quindi un modo migliore di lasciare che il nostro cuore si faccia interrogare dai bisogni di persone sconosciute. Quali sono i bisogni dell’AVIS oggi ? La casa? Quella c’è! Le donazioni di sangue intero hanno raggiunto nel 2006 quota 1333 con 65 nuovi donatori. Cosa di più? A Parma all’Ospedale lo scorso anno non c’erano sufficienti piastrine per fare fronte alle necessità di malati, tanti di questi dall’Ematologia, e così si è dovuto chiedere ad altri Ospedali. Ecco c’è bisogno di donatori di piastrine! Beh, lo so, è una donazione più noiosa, occorre quasi 1 ora , poi bisogna andare a Parma e poi i panini che ti danno dopo, come mio fratello Antonio ha subito notato, non sono niente di paragonabile a quelli di Gabriele !!! Già, ma se pensiamo che qualcuno prima di noi si alzava alle 5 del mattino per donare nell’ ambulatorio del Dr. Fochi una volta al mese… beh lo sforzo non ci sembrerà poi così grande! E poi l’altro progetto a cui la nostra sezione aderisce è quello promosso dall’Ist. Genetica del prof. Savi per individuare gli anticorpi responsabili del rigetto nei trapianti renali. Forse anche noi, potremmo aderire a questo progetto che consiste in un prelievo di sangue, e lo potremmo dedicare a Mariella Berselli, quella bambina per cui don Ernesto Mazzoli aveva fatto il suo accorato appello. Erano proprio le primissime donazioni di sangue qui a Sorbolo. Bene , prendiamo in mano il testimone che queste belle persone ci hanno lasciato con la promessa che continueremo noi la corsa, ognuno con i propri tempi di reazione e la propria velocità. Ma con la gioia di poter poi raccontare “ Ehi , sai , ho corso anch’io ! Arianna Arisi Direttore Sanitario AVIS Sezione Comunale di Sorbolo 18 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO STUDIO E CARATTERIZZAZIONE DEGLI ANTICORPI ANTI-HLA NEL SIERO DEI PAZIENTI IN LISTA DI ATTESA PER TRAPIANTO RENALE Un esempio di attività integrata tra volontariato AVIS e programmi di eccellenza sanitaria. Mario Savi - Direttore UO Genetica Medica, Laboratorio Immunogenetica. Azienda Ospedaliero-Unversitaria di Parma Premessa Il trapianto renale rappresenta oggi la forma più avanzata di terapia per l’insufficienza renale cronica e l’unica valida alternativa all’emodialisi. Un ostacolo alla sua esecuzione è però rappresentato dallo sviluppo, nei possibili riceventi, di anticorpi rivolti contro gli antigeni controllati dal sistema HLA, il sistema genetico che svolge un ruolo cruciale nelle reazioni di rigetto. Circa un terzo dei candidati al trapianto renale possiede anticorpi preformati contro questi antigeni e tale condizione spesso preclude nei pazienti immunizzati, specie se iperimmuni (cioè con anticorpi ad ampio spettro), sia il trapianto per XM positivo o, a trapianto eventualmente avvenuto, la sua riuscita per rigetto acuto. Per aggirare questo ostacolo, causa dell’accumulo di pazienti ad alto rischio immunologico nelle liste di attesa, è necessario mettere in atto strategie immunogenetiche che coprano sia il versante della compatibilità per questi antigeni tra donatore e ricevente che, soprattutto, quello di una puntuale analisi delle caratteristiche anticorpali nel siero dei riceventi. A questo proposito, nel nostro Laboratorio, che è centro di riferimento per l’immunogenetica del trapianto renale per tutta la regione Emilia Romagna, abbiamo messo a punto una strategia per l’analisi dei sieri, incentrata sull’impiego integrato di diverse metodiche, che consente di costruire un profilo immunitario specifico per ogni ricevente. Questa consiste nella determinazione della reattività anticorpale contro un pannello linfocitario (PRA),nell’analisi della classe immunoglobulinica (IgG-IgM) degli anticorpi e nella loro approfondita caratterizzazione per quanto riguarda la specificità. Cellule del donatore con antigeni HLA Antigeni HLA del donatore Anticorpi anti-HLA del ricevente Rigetto 19 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO Attività svolta Nel corso degli anni, grazie alla preziosa collaborazione dell’AVIS provinciale (e in particolare della Sezione di Sorbolo) abbiamo potuto ulteriormente consolidare la fase della identificazione dei pazienti sensibilizzati agli antigeni di trapianto mediante screening contro pannello (PRA) in citotossicità complemento dipendente(CDC) e analisi della classe immunoglobulinica degli anticorpi (studio dei sieri dopo trattamento con ditiotreitolo-DTT). Il pannello di controllo è costituito da un gruppo di volontari AVIS precedentemente tipizzati per gli antigeni HLA, che periodicamente si sottopongono ad un prelievo di sangue presso il nostro Laboratorio. Tale prelievo è di essenziale importanza per poter valutare i sieri dei pazienti in attesa di trapianto renale contro gli antigeni HLA presenti sui linfociti del sangue periferico dei componenti il pannello. La presenza di anticorpi anti-HLA di classe IgG correla infatti con la positività del cross-match e quindi esclude il trapianto, mentre la presenza di anticorpi di classe IgM non controindica il trapianto ed è pertanto di assoluta importanza conoscere prima dell’intervento quale tipo di anticorpi sia presente nel siero dei pazienti scelti per il trapianto. Per questo motivo il siero di tutti i potenziali riceventi (1800 in lista attualmente nella nostra regione) vengono ogni tre mesi cimentati contro un pannello selezionato di 30 donatori AVIS in modo da accertare sia la presenza di anticorpi che la loro specificità e la classe immunoglobulinica. A questo proposito, i sieri dei pazienti in lista di attesa risultati positivi per la presenza di anticorpi, vengono poi sottoposti a trattamento con DTT(per discriminare la classe immunoglobulinica) e rivalutati in CDC: in quelli risultati negativi, quindi con anticorpi IgM, viene valutata la presenza di autoanticorpi, mediante auto-cross-match. La predeterminazione della classe immunoglobulinica degli anticorpi consente di identificare quei riceventi che possono essere avviati al trapianto anche in presenza di un iniziale cross-match positivo mediato da IgM (negatività dopo DTT). Lo studio dei sieri dei pazienti con elevato PRA (iperimmuni) anche con DTT consente di identificare i pazienti effettivamente ad elevato rischio di rigetto (anticorpi IgG) rispetto a quelli a basso 20 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO rischio (anticorpi IgM) e favorisce la trapiantabilità di una parte di questi pazienti particolarmente penalizzati in lista d’attesa. Nell’anno 2006 hanno usufruito di questi risultati, giungendo al trapianto, 13 pazienti altrimenti difficilmente trapiantabili. La caratterizzazione per quanto riguarda la specificità degli anticorpi nel siero dei pazienti in lista di attesa viene effettuata con la metodica di riferimento prevista dagli Standard internazionali (EFI-ASHI): la citotossicità complemento dipendente (CDC) e altre metodiche in fase solida (citometria a flusso-CFL). Lo studio combinato CDC+CFL ha consentito di meglio caratterizzare i pazienti immunizzati (cioè quelli con almeno due determinazioni del PRA in CDC uguali o superiori al 50%) e tutti i sieri successivi ad un evento eventualmente immunizzante (trasfusioni gravidanze, trapianti, ecc.). I risultati ottenuti dimostrano che l’impiego di metodiche diverse permette di costruire un profilo anticorpale personalizzato in base al quale selezionare il donatore ottimale ed assicurare così, anche a pazienti ad elevato rischio di rigetto, un’esito sovrapponibile a quello dei pazienti non immunizzati. Conclusione Senza questa costante attività di studio e caratterizzazione degli anticorpi anti-HLA nel siero dei pazienti in lista di attesa non sarebbe possibile eseguire trapianti in condizioni di sicurezza e pertanto ne rappresenta la premessa indispensabile. Ma senza la collaborazione dei volontari AVIS che trimestralmente, da anni, donano un po’ del loro sangue non sarebbe possibile assicurare la continuità delle indagini e quindi è anche grazie a loro che il programma di trapianto renale nella nostra regione può avanzare con risultati in linea con le migliori casistiche internazionali. 21 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO L’ AVIS DI SORBOLO E AUGUSTO SARTORI Durante l’ultima seduta di prelievi eseguita a Sorbolo, ho avuto il grande onore di eseguire il prelievo ad Augusto, giunto alla sua ultima donazione. In sala prelievi gli ho chiesto quante donazioni avesse fatto e lui sottovoce, con massimo riserbo, mi ha confidato il grande numero raggiunto. Augusto, rappresenta per me il vero spirito del volontario, in cui la discrezione e la generosità sono animate da un puro altruismo disinteressato. La sua presenza instancabile a tutte le sedute di prelievi, ha colorato d’allegria il mio lavoro e quello dell’intera equipe. Sono convinto che anche i donatori abbiano beneficiato in questi anni della sua presenza, perché ha saputo rendere familiare il clima della sezione di Sorbolo. Il prezioso lavoro d’Augusto, con quello degli altri volontari, ha reso grande questa Sezione sia per l’organizzazione che per gli obiettivi raggiunti. Complimenti Augusto, per me rappresenti un esempio da seguire. Con affetto e simpatia Federico Rosselli Coordinatore tecnico AVIS Provinciale Parma Augusto: Instancabile trascinatore, l’AVIS di Sorbolo ha ancora bisogno di te. Il mio rammarico è di non averti conosciuto prima quando le forza erano più fresche. Renzo Mordacci Consigliere AVIS Sorbolo Augusto, sei un esempio per tutti i giovani donatori di sangue, per la passione e la dedizione che hai dimostrato, che stai dimostrando e che dimostrerai, in quanto abbiamo ancora bisogno di Te. Ricordo una tua celebra frase in dialetto parmigiano, di seguito tradotta in italiano “… non si dovrebbe dire, ho sempre messo l’AVIS davanti alla famiglia “. Un abbraccio e Grazie Paolo Saccani Donatore e Consigliere AVIS Sorbolo 22 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO Augusto Sartori è mio amico da tutta una vita. Pensando a lui la mia mente corre subito a quando eravamo ragazzi, quando ci divertivamo facendo lunghe gite in vespa. Negli anni seguenti, la passione per il calcio e la scuola di musica, che frequentavano entrambi i nostri figli, contribuirono a mantenere salda e sempre più profonda la nostra amicizia che ancora oggi è una delle più care che ho. I pregi di Augusto sono tantissimi ma ciò che ho sempre ammirato in lui, più di ogni altra cosa, è l’impegno e la disponibilità verso il prossimo, dote che non è facile riscontrare nelle persone. La dedizione che ha mostrato verso la Sezione Avis di Sorbolo ne è un grande esempio. Ha lavorato con grande assiduità e passione per garantire il funzionamento della sezione, impegno che è stato premiato quando è stato investito della carica di Presidente della sezione stessa. A questo ruolo ha sempre dedicato anima e corpo, impegnandosi costantemente per portare nuovi donatori a far parte della famiglia avisina. Non ha mai abbandonato il suo impegno; anche nei momenti più difficili della sua vita si è sempre dimostrato forte e determinato a svolgere le proprie mansioni. Augusto è, a mio avviso, un esempio da seguire con le sue 150 donazioni, con l’altruismo e l’attaccamento sempre dimostrato nei confronti della sezione. In conclusione, Augusto, colgo l’occasione per ringraziarti per tutte le cose che hai fatto e che continuerai a fare e per ribadire la stima e l’affetto che provo per te. Romano Chiussi Donatore emerito AVIS Sorbolo Augusto Sartori è una delle figure simbolo dell’Avis di Sorbolo, in quanto da anni presta il suo servizio con dedizione ed entusiasmo. Io sono uno dei donatori più anziani e Augusto me lo ricordo fin dalle prime mie donazioni. In questi anni di volontariato ha ricoperto numerosi incarichi, dimostrando capacità organizzativa, voglia di migliorare sempre più i servizi offerti e apertura ai progetti nuovi. La sua disponibilità, la sua attenzione ai bisogni degli altri e il suo modo di fare coinvolgente, lo hanno reso un punto di riferimento per tutti. Fausto Campana Donatore AVIS Sorbolo Che dire di Augusto che tutti non sanno, parlarne male è impossibile e parlarne bene si rischia di cadere nella retorica di una qualsiasi frase fatta e un aggettivo sarebbe riduttivo per identificare la persona. Perciò ho deciso di raccontarvi il perché sono diventato donatore di sangue. Dunque, ritorno alla mia adolescenza, quando noi ragazzi di Sorbolo pur divisi dagli anni (si parla di ragazzi dal ’47 al ’51) ci trovavamo in piazza per giocare al pallone (sapeste che divertimento…era incredibile!). Un giorno un mio calcio maldestro spedì il pallone in mezzo alla strada proprio mentre sopraggiungeva un signore un po’ smilzo che spingeva adagio la sua bicicletta, questi si fermò, diede un calcio al pallone e in modo un po’ burbero disse: “Ragas sti pu atenti”. Io il più piccolo in mezzo ai grandi chiesi chi era quell’uomo; mi risposero: “E’ Augusto Sartori clè dre ander a lavorer in Focherini e cle anca von di donador ed sangov”. “Von di donador ed sangov” (uno dei donatori di sangue)… Furono quelle parole rivolte ad identificare quell’uomo un po’ smilzo, con un incedere lento e quel modo a volte un po’ burbero ma solo all’apparenza, ad accendere in me la fiammella del dono. Ai miei occhi mi sembrava importante, grandioso, una persona semplice che voleva appartenere a tutti. Quell’incontro fu una folgorazione, ho cominciato ad interessarmi al dono del sangue e com23 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO piuti i 18 anni sono diventato AVISINO. In questo tempo ogni sua parola e gesto sono stati un esempio donandomi coraggio e forza fino al punto di prenderlo come punto di riferimento e per ringraziarlo di tutto quello che mi ha dato ho sempre voluto condividere con lui tutti i riconoscimenti che ho ricevuto in questi anni da donatore. Per me Augusto è stato vitale, ecco chi è Augusto… è VITA! Credo che questo non sia solo il mio pensiero, ma di tutti noi donatori perché lui è come il sangue che periodicamente doniamo. Parafrasando una frase di una nota scrittrice in cui si chiedeva: “Chi è o cos’è un uomo?” Beh, senza ombra di dubbio per me…UN UOMO SEI TU, AUGUSTO. Mario Cocconi Donatore AVIS Sorbolo Credo che Augusto debba tanto all’AVIS. La nostra grande famiglia l’ha aiutato a superare momenti drammatici, si è stretta a lui e alla sua Signora. L’AVIS, e non solo la sezione di Sorbolo, deve ancora di più ad Augusto. Fin dai momenti magici di Don Felice il suo apporto, il suo entusiasmo, sono stati trascinanti. In quelle riunioni nella scuola con tutto il paese, con quei magnifici medici di Sorbolo, con tutto il Consiglio nell’organizzazione di tutti i servizi sanitari per gli abitanti di Sorbolo, in tutte le feste con tanta gente. Ed anch’io devo tanto ad Augusto, ho copiato le sue idee per la mia sezione di Vigatto, poi per Ferrara. Ma più di tutto devo tantissimo ad Augusto per la sua vera amicizia. Grazie Augusto, un abbraccio a Te ed alla Tua Signora. Grazie, Florio Dr. Florio Ghinelli Responsabile Area Sanitaria AVIS Regionale Venerdì 8 giugno 2007, la sala prelievi dell’AVIS di Sorbolo accoglie per la sua ultima donazione il “Sarto”. E’ trascorso mezzo secolo da quel 10 novembre 1957 che scandiva il suo primo prelievo di sangue presso l’ospedale di Parma. La sua attività di donatore, in quel periodo, spazia tra Parma, Brescello, Viadana, Torino e naturalmente Sorbolo. E’ praticamente impossibile tradurre in quegli anni il numero delle donazioni effettuate, ed è uno dei pochi donatori che ancora oggi possono raccontare e descrivere la donazione braccio a braccio. E’ uno dei fondatori della sezione Sorbolese di cui è stato anche per diversi anni Presidente. Ebbene, quello che impressiona ancora oggi del Sarto e desta ammirazione, è il suo immutato ed incondizionato spirito volontaristico. La sua forza di volontà, tradotta come dice lui “avisite”, è ancora ai massimi livelli. Grande Sarto, la mia segreta speranza è che i nostri giovani avisini acquisiscano da te, anche solo in parte, la tua forza trascinatrice. Umberto Verona Vice Presidente AVIS Sorbolo Queste poche ma sentite espressioni dicono chi è Augusto Sartori: 150 donazioni, 50 anni e più di Avis! E non è ancora finita… 24 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO I DONATORI DI SANGUE NON SONO UGUALI, MA DI GRUPPO SANGUIGNO A, B, AB, 0. LE ALTRE DIFFERENZE NON CONTANO! Nome: Dieng Madicke. Età: 39. Nazionalità: Senegal. Professione: operaio metalmeccanico. Da quanto tempo sei in Italia, da quanto tempo vivi a Sorbolo? Sono in Italia dal 1992 e vivo a Sorbolo a Levante dal 2005. Da quanto tempo sei donatore? Sono appena venuto in sezione a Sorbolo per effettuare i primi esami di idoneità Cosa ti ha spinto a iniziare a donare? Grazie alla propaganda nell’azienda in cui lavoro e alle motivazioni che mi hanno trasmesso i miei colleghi che già sono donatori. Cosa significa per te essere donatore di sangue? Significa poter aiutare chi ha bisogno. Donare è molto impegnativo? Assolutamente no. Che consiglio daresti a chi ancora non dona? A chi ancora non dona direi che è molto bello poterlo fare e ripeto: poter aiutare chi ha bisogno. 25 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO Nome: Yao Yao Benjamin Età: 37. Nazionalità: Costa d’Avorio. Professione: operaio addetto alla produzione mobili. Hobbies: calcio, musica, cinema, lettura. Da quanto tempo sei in Italia? Sono in Italia dal 2000; ho vissuto a Parma, e da poco tempo abito a Viadana. Da quanto tempo sei donatore? Oggi mi sottopongo agli esami di idoneità, ma in Costa d’Avorio ho donato per 16 anni. Quante donazioni hai effettuato? 32. Cosa ti ha spinto a iniziare a donare? Sono stato coinvolto in un incidente stradale e chi è stato meno fortunato di me ha avuto la necessità di una trasfusione di sangue; è stata quella situazione che mi ha spinto a diventare donatore. E poi non solo i continui appelli, ma anche il bisogno che aveva il mio vicino di casa sicuramente hanno rafforzato in me questa convinzione. Cosa ricordi della tua prima donazione? Che stavo salvando una vita. Come ti senti dopo aver donato? Penso di aver fatto almeno qualcosa per salvare una vita. Cosa significa per te essere donatore di sangue? Aiutare il prossimo. Donare è molto impegnativo? No, anzi è un dovere! Che consiglio daresti a chi ancora non dona? Donare costa veramente poco e c’è molto bisogno. 26 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO Nome: Lemgaddar Mohamed. Età: 38. Nazionalità: marocchina. Professione: commerciante. Hobbies: sport ed in particolare calcio. Da quanto tempo sei in Italia? Sono in Italia da 18 anni e vivo a Sorbolo da 2 anni. Da quanto tempo sei donatore? Dono da 12 anni. Ho iniziato in Marocco, dove ho donato per 5 anni per poi continuare qui in Italia. Quante donazioni hai effettuato? 35. Cosa ti ha spinto a iniziare a donare? Le necessità di sangue e la consapevolezza di far del bene agli ammalati. Cosa ricordi della tua prima donazione? Mi ricordo della felicità che ho provato; in quel periodo in Marocco vi era una forte richiesta di sangue in ospedale. E poi un fatto curioso: l’aver donato mi ha permesso di sottopormi a particolari esami senza doverli pagare. Come ti senti dopo aver donato? Sento di aver fatto un gesto importante e significativo per i tanti ammalati e bisognosi di trasfusione. Cosa significa per te essere donatore di sangue? Significa essere una persona importante per i tanti sofferenti. Donare è molto impegnativo? Assolutamente no! Che consiglio daresti a chi ancora non dona? Che è necessario ed inoltre è molto bello stare insieme in sezione, dopo la donazione, con tante persone generose che condividono gli stessi ideali. 27 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO PROPAGANDA AVIS All’interno del Consiglio Direttivo dell’AVIS di Sorbolo, il gruppo dei più “giovani” si riunisce più o meno regolarmente, a seconda delle necessità, per elaborare progetti e manifestazioni che abbiano lo scopo di dare visibilità all’Associazione e di avvicinare sempre più persone al gesto del dono. Non è un compito facile avere idee innovative per sensibilizzare le persone verso il volontariato. Questo è dimostrato infatti dai risultati di un sondaggio che abbiamo condotto fra i donatori di Sorbolo: chiedendo quale fosse lo stimolo che li avesse spinti a diventare donatori, la risposta con più consensi è stata: “grazie ad un amico”, poi a seguire “grazie alla famiglia” ad infine “tramite la propaganda”. Nonostante il sondaggio releghi la propaganda al terzo posto, questa attività non deve essere dimenticata, perché ci sono categorie di potenziali donatori che possono essere raggiunti solo tramite questo strumento; all’AVIS poi non servono solo donatori: considerato il gran numero di attività svolte presso la sede, oltre ai prelievi, sono necessarie persone anche per la gestione dei numerosi servizi per i cittadini. Con l’attività propagandistica cerchiamo di colpire tutte le fasce di età. Infatti gli alunni delle scuole medie sono il primo obiettivo; con loro, in collaborazione con CRI, nel 2003 abbiamo realizzato il “Progetto Solidarietà” che ha portato alla realizzazione di un giornalino del Volontariato. In questi ultimi tempi però risulta sempre più difficile entrare nelle scuole. Ci si concentra allora sui 18enni: è il primo momento in cui si può diventare donatori! E per non farci sfuggire questa occasione, tutti gli anni invitiamo i nuovi maggiorenni di Sorbolo alla festa dell’AVIS, in settembre, per cenare insieme e fare due chiacchiere… Arriviamo infine a dover propagandare la nostra associazione a tutte le persone dai 18 anni in su! Questo è fra tutti, il compito più difficile perché serve tanta fantasia e, come dicevo prima, idee nuove. Per raggiungere questo obiettivo, ci siamo mossi utilizzando diversi mezzi. Primo fra tutti la pubblicazione e l’affissione per le vie del paese di manifesti con messaggi concisi ma intensi; fra tutti ricordiamo quello che diceva: “A Sorbolo c’è bisogno di sangue”. 28 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO Per dare visibilità all’Associazione, inoltre, tutti gli anni, insieme alle altre associazioni, partecipiamo a manifestazioni quali il Carnevale, la Festa del Volontariato, la Fiera d’ Ottobre ed altre ancora e distribuiamo un calendario in collaborazione con CRI e AIDO. La dimostrazione, poi, che AVIS è al passo con i tempi, in questa era multimediale, è stata la creazione e l’attivazione di un sito Internet (www.avissorbolo.it), presentato ufficialmente durante l’Assemblea Annuale dei Soci, nel quale i cittadini possono reperire in ogni momento utili informazioni sulle attività e servizi dell’Associazione. 29 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO Per ultimo, ma non per importanza, nella propaganda abbiamo coinvolto anche i nostri donatori: quale miglior mezzo della capacità di persuasione di un donatore per coinvolgere un amico che ancora non dona? Nel 2004 abbiamo infatti stimolato i nostri avisini, tramite un volantino, a convincere un amico a donare sangue. E ora, da questa idea, tutti gli anni nel periodo natalizio, alleghiamo, alla lettera di auguri per i donatori, un biglietto di propaganda AVIS che può essere utilizzato per fare gli auguri ad un amico. Questi in sintesi sono i progetti che sono stati portati avanti in questi ultimi anni dal gruppo dei più “giovani” del consiglio. Serviranno sempre nuove idee e sempre più incisive perchè la ricerca di nuovi donatori deve rimanere il nostro obiettivo principale. 30 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO PREGHIERA DONATORE Preghiera del donatore di Papa Giovanni XXIII Papa Giovanni XXIII O Gesù Salvatore, che hai detto: “Tutto ciò che avete fatto a uno dei più piccoli tra i miei fratelli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40), guarda propizio all’offerta che Ti facciamo. Le angosce dei sofferenti, Tuoi fratelli e nostri, ci spingono a dare un po’ del nostro sangue, perché ad essi ritorni il vigore della vita; ma vogliamo che tale dono sia diretto a Te, che hai sparso il Tuo sangue prezioso per noi. Rendi, o Signore, la nostra vita feconda di bene per noi, per i nostri cari, per gli ammalati; sostienici nel sacrificio, perché sia sempre generoso, umile e silenzioso. Fa che con fede sappiamo scoprire il Tuo volto nei miseri per prontamente soccorrerli; ispira e guida le nostre azioni con la pura fiamma della carità, affinché esse, compiute in unione con Te, raggiungano la perfezione, e siano sempre gradite al Padre Celeste. Così sia. 31 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO STRAPPA E DONA Vi ricordate la propaganda che è stata fatta agli inizi del 2000? L’appello era: “A SORBOLO C’È BISOGNO DI SANGUE!” L’emergenza sangue, anche oggi, è sempre viva; non tutte le regioni italiane sono autosufficienti e per evitare di importare sangue da altre nazioni è necessario contare su maggiori forze. Quindi se non sei ancora un donatore di sangue cogli questa occasione, compila il tagliando sottostante e imbucalo nella cassetta “Strappa e dona” che troverai all’ingresso della sede Avis di Sorbolo in Via Gruppini. Ti contatteremo per fornirti tutte le informazioni necessarie. Coraggio!!! ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE Sezione Comunale di Sorbolo NOME: …………………………………………………. COGNOME: …………………………………………… INDIRIZZO: …………………………………………… TELEFONO: …………………………………………… E-MAIL: ………………………………………………… Puoi anche contattarci telefonicamente al numero 0521 698928, lasciando eventualmente un messaggio in segreteria. I dati trasmessi e che Lei, hai sensi della legge 675/96, ci autorizza a trattare, saranno utilizzati ai soli fini associativi e promozionali della nostra attività. Aggiornamenti o cancellazioni dovranno essere richiesti all’AVIS. 32 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO Questa pubblicazione è stata realizzata grazie al contributo di: ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE 4 SEZIONE COMUNALE DI SORBOLO