C A R L O M A RT I G L I
RIGE
I L L U S T R A Z I O N I D I R O B E RT O L A U C I E L L O
Tutte le formiche erano in grande agitazione: quelle che stavano di vedetta al
formicaio avevano annunciato il ritorno di Rige, il grande esploratore. Era
partito su incarico della Regina per il Mondo delle Fiabe e doveva scoprire
come vivevano i suoi abitanti, così avrebbe potuto offrire ai suoi sudditi una
vita più serena. A quell’annuncio anche la Regina, con il suo enorme pancione
sorretto da sei formiche che sudavano sotto tutto quel peso, si avviò per
riceverlo. E Rige apparve, salutato dalle grida festose delle compagne.
Corse veloce sul tappeto rosso preparato in suo onore e si ritrovò davanti alla
Regina: si levò il cappello e con uno svolazzo le fece un gran saluto.
“Mia Regina” le disse “per te ho attraversato valli, fiumi e monti prima di
giungere nel Mondo delle Fiabe. Qui ho incontrato i personaggi più
straordinari che siano mai esistiti, e tutti ti porgono i loro più sentiti omaggi!”
“Grazie, caro Rige” rispose la Regina “sapevo di potevo fidarmi di te. Ora voglio
che mi racconti tutto. Ma prima prendi fiato e saziati con questo mezzo chicco
d’uva che ho tenuto da parte per il tuo ritorno”.
Rige non se lo fece dire due volte e si gettò a capofitto dentro quel chicco di
uva dolcissima, fra le occhiate un po’ scandalizzate dei nobili di corte. Dopo
essersi lisciato le antenne, a un cenno della Regina, iniziò il suo racconto.
Le forme più primitive di commercio dell'uomo si basavano sul BARATTO.
Il passaggio dal baratto alle MONETE ha origini antichissime, risalenti all'epoca mesopotamica.
Nel 1400 nacquero i moderni BANCHIERI, che iniziarono a prestare le somme di denaro a persone che
si impegnavano a restituirle.
“Avevo passato da poco il Bosco delle Nebbie, da cui si entra nel Mondo delle
Fiabe, e subito mi viene incontro Pinocchio. Vi ricordate di lui, Maestà? Quello
che da burattino di legno è diventato un ragazzino? Bene, come mi vede, mi fa:
“Oh, formica, che ci fai qui?”
“Sono venuto a vedere il vostro mondo” gli ho risposto.
“Oh, brava, brava davvero! E cosa hai visto finora?”
“Finora nulla”.
“Allora guarda, se per caso incontri il Gatto e la Volpe non ti fidare! Una volta gli
ho dato dei soldi e me li hanno portati via tutti! Quanto abbiamo pianto io e il mio
babbo!”
“Grazie del consiglio, Pinocchio” gli risposi “ma questo lo sapevo già! Guai a dare
i soldi al primo venuto, i denari vanno messi in Banca, al sicuro!”
“Spero che Pinocchio abbia imparato la lezione” lo interruppe la Regina, “ma vai
avanti, Rige, sono curiosa”.
“Ero lì che stavo facendo il bagno in una goccia d’acqua
fresca, quando mi sento sollevare da una gigantessa!”
“Per il Grande Formichiere! E chi era costei?”
Sbiancaneve, maestà! Così ho subito approfittato per farle
“S
qualche domanda: “Sbiancaneve, che piacere vederti!
Come sta il Principe tuo marito?”
“Ah formica non me ne parlare! Mio marito è un gran
spendaccione e la reggia dove viviamo è così grande che
ha bisogno continuamente di riparazioni! I soldi purtroppo
non bastano mai. Come possiamo fare?”
“Veramente ero io a voler sapere qualcosa sul vostro
mondo…; ma se ci tieni al mio parere perché non chiedete
un prestito al tesoriere del Re? Tu e il Principe siete persone
serie e oneste. Sicuramente ve lo concederà”.
“E’ vero formica, è un ottimo consiglio!
Ci andremo subito! Tornami a trovare quando vuoi!”
Il PRESTITO è una somma di denaro che la Banca presta a una persona o ad una azienda per un certo
periodo di tempo.
“Bravo Rige” disse la Regina, “sei saggio oltre ad essere
coraggioso”.
“Ti ringrazio Regina, ma sapessi che spavento ho provato
il giorno dopo! Mi tremano ancora le zampe...”
La Regina sgranò gli occhi.
“Che cosa è successo? Racconta!”
“Avevo da poco salutato il gruppo dei Bussolotti;
purtroppo andavano di fretta perché avevano dei sacchi di
denaro da portare in Banca. Così mi hanno detto ma io
non ci ho creduto molto. Quand’ecco venirmi incontro un
Orco orripilante!”
Per lo spavento, le formiche che reggevano la pancia della
Regina, si portarono le mani agli occhi e la Sovrana
ruzzolò per terra. “Ahi!” fece la Regina.
Rige provò a sollevarla, ma era troppo pesante.
“Non ti preoccupare” gli disse lei, ”forse devo un po’
dimagrire…”
La parola “BANCA” deriva dall’italiano medioevale “Banco”. Infatti le operazioni di prestito venivano
effettuate su un banco di legno.
“Questo orco era tutto verde, con una pancia enorme e due
orecchie a sventola. Mi guarda e apre la bocca come per
mangiarmi…”
Oooooooooooh!” fecero tutte le formiche in coro, terrorizzate.
“O
“Invece si mette a parlarmi”
“Aaaaaaaaaaaah” fecero tutte le formiche in coro, sollevate.
“Ke kosa fai tu, pikkolo formiko in mezzo a bosko?”
“Mi chiamo Rige” dissi “e cerco notizie sul vostro mondo”.
“Io zerco invece mio Kucino e suo azino, defo komprare da
lui grande palude. Mio nome Shruk, piacere!”
“Piacere mio, Shruk, e complimenti, devi essere molto rikko!
Voglio dire, ricco…”
“Oh, no! Io kiesto soldi a mio amiko, Krande Papero, lui sì
molto rikko. Ekko ke viene!”
La BANCA non solo conserva il tuo denaro in cassaforte, ma si impegna ad aumentarlo e a restituirlo
quando ne hai necessità, con tutti gli interessi dovuti.
“Avresti dovuto vedere l’orco Shruk”, continuò Rige,
“quando è arrivato il Grande Papero: lui, così grande e
grosso, gli ha fatto un inchino…!”
“Davvero?”
“Beh, il Grande Papero è un banchiere importante e
anche molto serio: senti che cosa gli ha detto”.
“Squek! Caro Shruk! Eccomi qua qua qua! Queste sono le
cento monete d’oro che mi avevi detto di custodire. E
queste sono altre venti monete d’oro, il tuo guadagno”.
“Krande Papero! - disse abbracciandolo e saltando come
un matto - tu hai fatto mia fortuna!”
“Mettimi giù Shruk, mi stai stritolando qui qui e qua qua!
Ah, le mie povere penne!”
“Oh, skusa! Kuindi ora ho tutte monete per komprare
palude… ma io - aggiunse con aria triste - non ho asino!
Defo komprare asino per portare a spasso mia bella
Orka… o è meglio automobile?”
“No, nella foresta è meglio un asino” gli suggerì
saggiamente il Grande Papero “e vuol dire che i soldi per
comprarlo te li presterò io…”
La BANCA può prestarti i soldi per acquistare i libri o un computer per i tuoi studi, l’automobile o la
casa per i tuoi genitori o per qualsiasi altra esigenza.
“Sai Regina” continuò Rige “sembrava che tutto andasse
per il meglio, quando all’improvviso è apparso una specie
di grosso topo, tutto rosso, che si è messo a sparare
fulmini e lampi dalla coda! Un Kokolòn!” ha urlato il
Grande Papero “Attenti, è una rapina!”
“Ma che topo volgare!” disse la Regina “E come è andata
a finire?”
“Per fortuna è arrivato il Commissario Biscottoni, ma
mentre stava per arrestare il Kokolòn, sono stato colpito
da un fulmine!”
“Oooooooooooh!” fecero tutte le formiche in coro più
terrorizzate di prima.
“La forza di quel fulmine fu spaventosa: fui lanciato in aria
e volai, volai, volai…”
Si fece un grande silenzio: tutti gli occhi delle formiche
erano puntati su Rige.
“Dove volasti, insomma?” disse la Regina spazientita.
“Un momento, mia Regina…
Volai, volai, volai…,
fino a che
non caddi in mare!”
“Svenni, e quando mi svegliai mi ritrovai dentro una bolla
d’aria, circondato da un branco di pesci che mi
guardavano con curiosità come fossi in un acquario. Per
fortuna sembravano amichevoli, soprattutto i due che si
presentarono subito, uno rosa e l’altro azzurro”
Salve” mi disse quello rosa “io sono Demo, e questa è
Kori. Tu chi sei? Che ci fai nell’acqua? Non mi sembri un
pesce”.
“Io sono Rige, la formica, e mi trovo in questa situazione
un po’ strana…”
“Hai proprio ragione” lo interruppe Kori “pensa che io non
sono sposata, e lo sai perché? Perché spesso dormo e chi
dorme non piglia pesci. Ah, ah, hai capito la battuta?
Buonanotte” disse, e si addormentò.
“Non badarle” disse Demo “sembra matta, ma è buona e
brava. E adesso, dimmi, come ti possiamo aiutare? Sei
anche tu alla ricerca del tuo babbo?”
“No, no” risposi “sono venuto nel Mondo delle Fiabe in
missione per conto della mia Regina ma se qui mi
scoppia la bolla sono guai seri…“
L'ASSEGNO BANCARIO sembra un pezzo di carta. In realtà è una forma di pagamento che ti permette,
attraverso il tuo conto corrente, di pagare una somma ad un’altra persona o a te stesso.
“Io ti posso aiutare! Ho un amico, un grosso Pescecane. E’
specializzato in azioni, in buone azioni. Se glielo chiedo io
ti porterà fino a riva senza nemmeno farsi pagare!”
“E tu hai accettato?” chiese la Regina a Rige “Non hai
avuto paura?”
“Beh, Regina, paura ne avevo. Soprattutto quando è
arrivato il pescecane e mi ha sorriso mostrandomi la sua
bocca gigantesca piena di denti affilatissimi. Però ho
deciso di fidarmi e di accettare il rischio”.
“Hai fatto molto bene: infatti sei qui, sano e salvo!”
“Non solo, ho anche qualcosa per te mia Regina!”
esclamò Rige soddisfatto.
“Mi hai portato un regalo?” chiese la Regina incuriosita.
“Sì, un ricordo del Mondo delle Fiabe: questa preziosa
moneta d’oro, dono del Grande Papero. Me l’ha data
prima che il fulmine del Kokolòn mi facesse volare in aria.
E’ magica, e permette di realizzare tutti i desideri, ma solo
quelli buoni. Vorrei che la custodissi tu, che sei la più brava
e la più giusta delle regine”.
“No Rige, grazie, è tua e te la meriti, so che ne farai buon
uso. Anzi, a proposito di giustizia…, visto che hai
dimostrato coraggio e saggezza, e hai girato il mondo più
di tutti noi, vorrei il tuo parere su un grave problema. Fate
entrare la cicala!” ordinò ai servitori.
Dal 1° gennaio 2002, Italia, Francia, Spagna, Finlandia, Grecia, Paesi Bassi, Irlanda, Lussemburgo,
Portogallo, Austria, Germania e Belgio hanno sostituito la propria moneta locale con una moneta
comune: l’Euro, il cui simbolo è €.
Da un ingresso laterale Rige vide arrivare una Cicala dalla faccia triste che
si trascinava sulle lunghe zampe. Fece pochi passi e poi si accasciò a terra.
“Dopo aver ballato e cantato tutta l’estate e aver scialacquato tutti i suoi
beni, è venuta da noi chiedendo ospitalità - disse la Regina con aria severa
-. Secondo te, Rige, noi che abbiamo risparmiato le nostre forze e
accumulato le riserve per l’inverno che si avvicina, che cosa dobbiamo
fare di lei? Cacciarla o darle da mangiare? Rifiutarle il nostro aiuto o
accoglierla tra di noi?
Che cosa è più giusto?”
Rige rifletté a lungo, lisciandosi le antenne. E alla fine dette la sua risposta.
“Il comportamento della cicala è da condannare: non ha pensato che a
godersi la vita, ha gettato via la sua fortuna e ora che ha bisogno, non ha
nemmeno un filo d’erba cui attaccarsi. Mentre noi, che abbiamo fatto
qualche sacrificio, ora possiamo affrontare il futuro con serenità, e non è
giusto dividere con lei i nostri beni. Tuttavia c’è qualcosa di più giusto della
giustizia: è l’amore verso il nostro prossimo. Diamole rifugio, ma solo per
quest’inverno: la cicala ci ripagherà lavorando insieme a noi. Se la
prossima estate si comporterà nello stesso modo, allora dovrà andarsene
via, e nemmeno nel Mondo delle Fiabe riuscirà a trovare quell’aiuto che
oggi noi le doneremo”.
La cicala gli rivolse uno sguardo pieno di gratitudine e, quando la
Regina sorrise, tutto il popolo delle formiche esplose in grida festose,
acclamando a gran voce Rige, il grande esploratore.
Nel 1846, con il Decreto di Re Carlo Alberto, nasce la Cassa di Risparmio di Genova. Nel 1967 prende il
nome di Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, nel 1991 diventa Banca Carige e si trasforma in S.p.A.
Rige
Libretto di risparmio
E’ una formica esploratore, forte e
generoso, ha attraversato il bosco delle
nebbie e si è avventurato nel mondo delle
favole, dove ha incontrato personaggi e
luoghi fantastici raccontati nel suo libro,
“Il sentiero delle fiabe”.
Betti
Il libretto di risparmio è un libricino dove è
scritto quanto denaro abbiamo risparmiato.
Sul libretto vengono annotate tutte le
operazioni (versamenti e prelievi). Ogni
anno la Banca calcola quanto abbiamo
guadagnato in interessi e li versa sul libretto.
E’ la formica libretti. Accompagna le
formiche fin da piccole e le segue giorno
dopo giorno; è molto disponibile, e
insieme a Tito le aiuta a realizzare i loro
piccoli e grandi desideri, come comprare
un computer o i libri per la scuola.
L’agenzia è il posto dove possiamo aprire
un conto corrente o un libretto di risparmio
e fare le operazioni di versamento e
prelievo. Ogni agenzia ha una cassaforte
robusta dove poter mettere al sicuro il
denaro che versiamo.
E’ la formica agenzia, sempre pronta e
disponibile ad offrire consigli ed
informazioni agli abitanti del formicaio.
Zia ha molte sorelle, sparse un po’
dappertutto nel formicaio, vicine alle
tane, alle scuole e alle formiche.
Il mutuo è un accordo che facciamo con la
Banca quando vogliamo comprare una
casa. La Banca ci presta il denaro
necessario e noi ci impegnamo a restituirlo
con gli interessi, in tempi più o meno lunghi.
E’ la formica mutuo, la sua funzione nel
formicaio è quella di aiutare le formiche
che vogliono comprare una nuova tana,
prestando loro del denaro che dovranno
restituire a poco a poco nel tempo.
Agenzia
Mutuo
Zia
Mutty
© 2007 Edicolors e Gruppo Banca Carige S.p.A.
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Il sentiero delle Fiabe