CONSIGLI PER LA PREGHIERA DI GRUPPO Il libretto è un piccolo aiuto per fare 10 minuti al giorno per riscoprire per il perché si è scelto di fare l'animatore. Si può usare questo libretto con gli altri in un momento di preghiera, oppure farlo sbirciare da soli in un momento di pausa. Lascia il segno prende spunto dalla punteggiatura protagonista del sussidio MA CHE STORIA, ma si può utilizzare tranquillamente anche in altri contesti anche non estivi. L’idea di fondo è che l’animatore è “uno che lascia il segno” nella vita dei ragazzi facendoli diventare più protagonisti. È appunto una punteggiatura che mette meglio in risalto il testo della vita dei ragazzi, non aggiunge parole, le fa leggere meglio. Ma la punteggiatura ha regole chiare: ogni segno ha un significato ben preciso. Ecco che allora per ogni segno di punteggiatura un verbo chiave, un’azione dell’animazione educativa. 28 segni per crescere, migliorarsi, confermarsi in 28 azioni fondamentali. il protagonista sei tu! 1. Deve essere un momento a 3D… anzi a 3B: Bello, Breve, Benefico. Bello nel senso di preparato bene, piacevole, con canti adatti, con la giusta ambientazione. Breve perché se è intenso, se è vissuto nel modo giusto, non serve tirarla per le lunghe. Benefico perché deve far bene, deve arrivare in profondità e promuovere il cambiamento. 2. Scegliete un canto d’inizio adatto alla preghiera. Vivetelo già come preghiera. Durante il canto si può portare vicino alla croce o all’altare il segno di punteggiatura stampato (al fondo li trovi singolarmente da ingrandire). 3. Si può leggere poi il brano intero del vangelo che trovi qui sulla guida. 4. A questo punto dicendo due parole che uniscano il brano al senso del segno si apre la strada alla riflessione personale. Un momento in cui si legge la parte della “Analisi Logica” e “Analisi Grammaticale”. 5. Si può poi lasciare un momento di preghiera libera. 6. Si conclude con l’impegno. La guida legge l’impegno e chi decide di viverlo può alzarsi e accendere un lumino alla croce. Oppure a turno un animatore legge l’impegno e va ad accendere un cero alla croce che resterà acceso tutto il giorno, segno di una preghiera che si fa vita. il protagonista sei tu! 1. Slash SCEGLIERE 2. Virgola CONTINUARE Soltanto i Dodici restano con Gesù Gesù lava i piedi ai suoi discepoli Molti discepoli, sentendo Gesù parlare così, dissero: 'Adesso esagera! Chi può ascoltare cose simili?'. Era ormai vicina la festa ebraica della Pasqua. Gesù sapeva che era venuto per lui il momento di lasciare questo mondo e tornare al Padre. Egli aveva sempre amato i suoi discepoli che erano nel mondo, e li amò sino alla fine. Ma Gesù si era accorto che i suoi discepoli protestavano, e disse loro: 'Le mie parole vi scandalizzano? Ma allora, che cosa direte se vedrete il Figlio dell'uomo tornare là dove era prima? Soltanto lo Spirito di Dio dà la vita, l'uomo da solo non può far nulla. Le parole che vi ho detto hanno la vita perché vengono dallo Spirito di Dio. Ma tra voi ci sono alcuni che non credono. Gesù infatti sapeva fin dal principio chi erano quelli che non credevano e chi stava per tradirlo'. Poi aggiunse: 'Per questo vi ho detto che nessuno si avvicina a me se il Padre non gli dà la forza'. All'ora della cena, il diavolo aveva già convinto Giuda (il figlio di Simone Iscariota) a tradire Gesù. Gesù sapeva di aver avuto dal Padre ogni potere; sapeva pure che era venuto da Dio e che a Dio ritornava. Allora si alzò da tavola, si tolse la veste e si legò un asciugamano intorno ai fianchi, versò l'acqua in un catino, e cominciò a lavare i piedi ai suoi discepoli. Poi li asciugava con il panno che aveva intorno ai fianchi. (Gv 13,1-5) Da quel momento, molti discepoli di Gesù si tirarono indietro e non andavano più con lui. Allora Gesù domandò ai Dodici: - Forse volete andarvene anche voi? Simon Pietro gli rispose: - Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole che danno la vita eterna. E ora noi crediamo e sappiamo che tu sei quello che Dio ha mandato. Gesù rispose: - Sono stato io a scegliere voi, i Dodici; eppure, uno di voi è un diavolo - Parlava di Giuda, il figlio di Simone Iscariota. Era uno dei Dodici; proprio lui farà arrestare Gesù. (Gv 6.60-71) il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! 3. Punto ESSERE FERMI 4. Due Punti SAPER SPIEGARE Pietro e Giovanni davanti al tribunale Gesù spiega la parabola del seminatore Pietro e Giovanni stavano ancora parlando al popolo, quando arrivarono i sacerdoti e i sadducei insieme al comandante delle guardie del Tempio. Essi erano molto irritati per il fatto che gli apostoli insegnavano al popolo, e in particolare perché annunziavano che Gesù era risuscitato e che quindi i morti risorgono. 3Perciò li arrestarono e li gettarono in prigione fino al giorno successivo, perché ormai era sera. 'Ascoltate il significato della parabola del seminatore: Il giorno dopo a Gerusalemme si radunarono i capi degli Ebrei e del popolo e i maestri della Legge. I membri del tribunale ebraico erano davvero stupiti dalla franchezza con la quale Pietro e Giovanni parlavano, tanto più che si trattava di persone molto semplici e senza cultura, e avevano dovuto riconoscere che erano stati seguaci di Gesù. In presenza di quell'uomo guarito, che stava accanto a loro, non sapevano che cosa dire. Allora comandarono a Pietro e Giovanni di uscire dalla sala del tribunale e si misero a discutere tra di loro: ‘dobbiamo proibire loro in modo assoluto di parlare nel nome di Gesù, così la notizia di questo miracolo non si diffonderà ancora di più fra la gente'. Li fecero chiamare di nuovo e comandarono loro di non parlare assolutamente di Gesù e di non insegnare più nel suo nome. Il seme caduto sulla strada indica chi sente parlare del regno di Dio, ma non capisce. Viene il maligno e ruba quel che è stato seminato nel suo cuore. 'Il seme caduto dove c'erano molte pietre indica chi ascolta la parola di Dio e l'accoglie con entusiasmo, ma non ha radici e non è costante; appena incontra difficoltà o persecuzione, subito si lascia andare. 'Il seme caduto tra le spine indica chi ascolta la parola, ma poi si lascia prendere dalle preoccupazioni di questo mondo e dai piaceri della ricchezza; tutto questo soffoca la parola di Dio ed essa rimane senza frutto. 'Infine, il seme caduto nel buon terreno indica chi ascolta la parola di Dio e la capisce. Egli la fa fruttificare ed essa produce cento o sessanta o trenta volte di più'. (Mt 13,18-23) Ma Pietro e Giovanni risposero: 'Giudicate voi stessi che cosa è giusto davanti a Dio: dobbiamo ascoltare voi oppure dobbiamo ubbidire a Dio? Quanto a noi, non possiamo fare a meno di parlare di quelle cose che abbiamo visto e udito'. (At 4 ,1-3.5. 13-15. 17-20) il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! 5. Punto Esclamativo ENTUSIASMARE 6. E Commerciale ALLEARSI Gesù ringrazia il Padre Gesù e i futuri credenti In quella stessa ora Gesù fu pieno di gioia per opera dello Spirito Santo e disse: 'Io non prego soltanto per questi miei discepoli, ma prego anche per altri, per quelli che crederanno in me dopo aver ascoltato la loro parola. Fa' che siano tutti una cosa sola: come tu, Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi. Così il mondo crederà che tu mi hai mandato. 'Ti ringrazio, o Padre, Signore del cielo e della terra; perché tu hai nascosto queste cose ai grandi e ai sapienti e le hai fatte conoscere ai piccoli. Sì, Padre, così tu hai voluto'. E disse ancora: 'Il Padre mio ha messo tutto nelle mie mani. Nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre; così pure nessuno sa chi è il Padre se non il Figlio e quelli ai quali il Figlio lo vuoi rivelare. Poi Gesù si voltò verso i discepoli, in disparte, e disse loro: 'Beati voi che potete vedere queste cose perché vi assicuro che molti profeti e molti re avrebbero voluto vedere quel che voi vedete ma non l'hanno visto. Molti avrebbero voluto udire quel che voi udite ma non l'hanno udito'. (Lc 10,21-24) 'Io ho dato loro la stessa gloria che tu avevi dato a me, perché anch'essi siano una cosa sola come noi: io unito a loro e tu unito a me. Così potranno essere perfetti nell'unità, e il mondo potrà capire che tu mi hai mandato, e che li hai amati come hai amato me. Padre, voglio che dove sono io siano anche quelli che tu mi hai dato, perché vedano la gloria che tu mi hai dato: infatti tu mi hai amato ancora prima della creazione del mondo. 'Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto ed essi sanno che tu mi hai mandato. Io ti ho fatto conoscere a loro e ti farò conoscere ancora; così l'amore che hai per me sarà in loro, e anch'io sarò in loro'. (Gv 17, 20-26) il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! 7. Caporali DIALOGARE 8. Euro DIALOGARE Gesù e Zaccheo Marta e Maria Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando. Mentre era in cammino con i suoi discepoli Gesù entrò in un villaggio e una donna che si chiamava Marta lo ospitò in casa sua. Marta si mise subito a preparare per loro, ed era molto affaccendata. Sua sorella invece, che si chiamava Maria, si era seduta ai piedi del Signore e stava ad ascoltare quel che diceva. Qui viveva un certo Zaccheo. Era un capo degli agenti delle tasse ed era molto ricco. Desiderava però vedere chi fosse Gesù, ma non ci riusciva: c'era molta gente attorno a Gesù e lui era troppo piccolo. Allora corse un po' avanti e si arrampicò sopra un albero in un punto dove Gesù doveva passare: sperava così di poterlo vedere. Quando arrivò in quel punto, Gesù guardò in alto e gli disse: 'Zaccheo, scendi in fretta, perché oggi devo fermarmi a casa tua!'. Zaccheo scese subito dall'albero e con grande gioia accolse Gesù in casa sua. I presenti vedendo queste cose si misero a mormorare contro Gesù. Dicevano: 'È andato ad alloggiare da uno strozzino'. Zaccheo invece, stando davanti al Signore, gli disse: - Signore, do ai poveri la metà dei miei beni e se ho rubato a qualcuno gli restituisco quattro volte tanto'. Allora Marta si fece avanti e disse: - Signore, non vedi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille di aiutarmi! Ma il Signore le rispose: - Marta, Marta, tu ti affanni e ti preoccupi di troppe cose! Una sola cosa è necessaria. Maria ha scelto la parte migliore e nessuno gliela porterà via. (Lc 10,38-42) Allora Gesù disse a Zaccheo: - Oggi la salvezza è entrata in questa casa. Anche tu sei un discendente di Abramo. Ora il Figlio dell'uomo è venuto proprio a cercare e a salvare quelli che erano perduti -. (Lc 19, 1-10) il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! 9. Percentuale PROGETTARE 10. Punto Interrogativo FARE DOMANDE Progettare Gesù e la Samaritana Gesù narra la parabola del ricco stolto Gesù arrivò alla città di Sicàr in Samaria. Lì vicino c'era il campo che anticamente Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe, e c'era anche il pozzo di Giacobbe. Gesù era stanco di camminare e si fermò, seduto sul pozzo. Era circa mezzogiorno. Un tale che stava in mezzo alla folla disse a Gesù: - Maestro, di' a mio fratello di spartire con me l'eredità. Ma Gesù gli rispose: - Amico, non sono qui per fare da giudice nei vostri affari o da mediatore nella spartizione dei vostri beni. I discepoli entrarono in città per comprare qualcosa da mangiare. Intanto una donna della Samaria viene al pozzo a prendere acqua. Gesù le dice: - Dammi un po' d'acqua da bere. Poi disse agli altri: - Badate di tenervi lontani dall'ansia delle ricchezze, perché la vita di un uomo non dipende dai suoi beni, anche se è molto ricco. Poi raccontò loro questa parabola: 'Un ricco aveva dei terreni che gli davano abbondanti raccolti. Tra sé e sé faceva questi ragionamenti: 'Ora che non ho più posto dove mettere i nuovi raccolti cosa farò?'. E disse: 'Ecco, farò così: demolirò i vecchi magazzini e ne costruirò altri più grandi. Così potrò metterci tutto il mio grano e i miei beni. Poi finalmente potrò dire a me stesso: Bene! Ora hai fatto molte provviste per molti anni. Ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!'. Ma Dio gli disse: 'Stolto! Proprio questa notte dovrai morire, e a chi andranno le ricchezze che hai accumulato?''. Risponde la donna: - Perché tu che vieni dalla Giudea chiedi da bere a me che sono Samaritana? (Si sa che i Giudei non hanno buoni rapporti con i Samaritani). Alla fine Gesù disse: 'Questa è la situazione di quelli che accumulano ricchezze solo per se stessi e non si preoccupano di arricchire davanti a Dio'. Gesù risponde alla donna: - Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete. Invece, se uno beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete: l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente che dà la vita eterna. (Lc 12,13-21) La donna dice a Gesù: - Signore, dammi quest'acqua, così non avrò più sete e non dovrò più venir qui a prendere acqua. Gesù le dice: - Tu non sai chi è che ti ha chiesto da bere e non sai che cosa Dio può darti per mezzo di lui. Se tu lo sapessi, saresti tu a chiederglielo, ed egli ti darebbe acqua viva. La donna osserva: - Signore, tu non hai un secchio, e il pozzo è profondo. Dove la prendi l'acqua viva? Non sei mica più grande di Giacobbe, nostro padre, che usò questo pozzo per sé, per i figli e per le sue bestie, e poi lo lasciò a noi! (Gv 4, 5-15) il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! 11. Punto e Virgola RIFLETTERE 12. Puntini di sospensione LASCIARE SPAZIO Gli angeli portano l'annunzio ai pastori Gesù incontra un uomo ricco In quella stessa regione c'erano anche alcuni pastori. Essi passavano la notte all'aperto per fare la guardia al loro gregge. Gesù stava per riprendere il cammino, quando un tale gli venne incontro, si gettò in ginocchio davanti a lui e gli domandò: - Maestro buono, che cosa devo fare per ottenere la vita eterna? Un angelo del Signore si presentò a loro, la gloria del Signore li avvolse di luce ed essi ebbero una grande paura. L'angelo disse: 'Non temete! Io vi porto una bella notizia che procurerà una grande gioia a tutto il popolo: oggi per voi, nella città di Davide, è nato il Salvatore, il Cristo, il Signore. Lo riconoscerete così: troverete un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia'. Subito apparvero con lui molti altri angeli. Essi lodavano Dio con questo canto: 'Gloria a Dio in cieloe sulla terra pace per quelli che egli ama'. Poi gli angeli si allontanarono dai pastori e se ne tornarono in cielo. Intanto i pastori dicevano gli uni agli altri: 'Andiamo fino a Betlemme per vedere quel che è accaduto e che il Signore ci ha fatto sapere'. Giunsero in fretta a Betlemme e là trovarono Maria, Giuseppe e il bambino che giaceva nella mangiatoia. Dopo averlo visto, fecero sapere ciò che avevano sentito di questo bambino. Tutti quelli che ascoltarono i pastori si meravigliarono di quello che essi raccontavano. Maria, da parte sua, custodiva il ricordo di tutti questi fatti e li meditava dentro di sé. I pastori, sulla via del ritorno, lodavano Dio e lo ringraziavano per quel che avevano sentito e visto, perché tutto era avvenuto come l'angelo aveva loro detto. Passati otto giorni, venne il tempo di compiere il rito della circoncisione del bambino. Gli fu messo nome Gesù, come aveva detto l'angelo ancor prima che fosse concepito nel grembo di sua madre. Gesù gli disse: - Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne Dio! I comandamenti li conosci: non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire il falso contro nessuno, non imbrogliare, rispetta tuo padre e tua madre. E quello rispose: - Maestro, fin da giovane ho ubbidito a tutti questi comandamenti. Gesù lo guardò con amore e gli disse: - Ti manca soltanto una cosa: va', vendi tutto quel che possiedi, e i soldi che ricavi dalli ai poveri. Allora avrai un tesoro in cielo. Poi, vieni e seguimi! A queste parole l'uomo si trovò a disagio e se ne andò via triste perché era molto ricco. Gesù, guardando i discepoli che stavano attorno a lui, disse: 'Com'è difficile per quelli che sono ricchi entrare nel regno di Dio!'. I discepoli si meravigliarono che Gesù dicesse queste cose, ma egli aggiunse: 'Figli miei, non è facile entrare nel regno di Dio! Se è difficile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago, è ancor più difficile che un ricco possa entrare nel regno di Dio'. I discepoli si meravigliarono più di prima e cominciarono a domandarsi l'un l'altro: - Ma allora chi potrà mai salvarsi? Gesù li guardò e disse: - Per gli uomini è una cosa impossibile, ma per Dio no! infatti tutto è possibile a Dio. (Mc 10,17-27) (Lc 2,8-21) il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! 13. Uguale RAPPORTARSI La parabola del padre misericordioso Gesù raccontò anche questa parabola: 'Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse a suo padre: 'Padre, dammi la mia parte d'eredità'. Allora il padre divise il patrimonio tra i due figli. 'Pochi giorni dopo, il figlio più giovane vendette tutti i suoi beni e con i soldi ricavati se ne andò in un paese lontano. Là, si abbandonò a una vita disordinata e così spese tutti i suoi soldi. 'Ci fu poi in quella regione una grande carestia, e quel giovane non avendo più nulla si trovò in grave difficoltà. Andò da uno degli abitanti di quel paese e si mise alle sue dipendenze. Costui lo mandò nei campi a fare il guardiano dei maiali. Era talmente affamato che avrebbe voluto sfamarsi con le ghiande che si davano ai maiali, ma nessuno gliene dava. 'Allora si mise a riflettere sulla sua condizione e disse: 'Tutti i dipendenti di mio padre hanno cibo in abbondanza. Io, invece, sto qui a morire di fame. Ritornerò da mio padre e gli dirò: Padre ho peccato contro Dio e contro di te. Non sono più degno di essere considerato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi dipendenti'. era perduto e ora l'ho ritrovato'. E cominciarono a far festa. 'Il figlio maggiore, intanto, si trovava nei campi. Al suo ritorno, quando fu vicino alla casa, sentì un suono di musiche e di danze. Chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa stava succedendo. Il servo gli rispose: 'È ritornato tuo fratello, e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello, quello che abbiamo ingrassato, perché ha potuto riavere suo figlio sano e salvo'. 'Allora il fratello maggiore si sentì offeso e non voleva neppure entrare in casa. Suo padre usci e cercò di convincerlo a entrare. 'Ma il figlio maggiore gli disse: 'Da tanti anni io lavoro con te e non ho mai disubbidito a un tuo comando. Eppure tu non mi hai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici. Adesso, invece, torna a casa questo tuo figlio che ha sprecato i tuoi beni con le prostitute, e per lui tu fai ammazzare il vitello grasso. 'Il padre gli rispose: 'Figlio mio, tu stai sempre con me e tutto ciò che è mio è anche tuo. Non potevo non essere contento e non far festa, perché questo tuo fratello era per me come morto e ora è tornato in vita, era perduto e ora l'ho ritrovato''. (Lc 15,11-32) 'Si mise subito in cammino e ritornò da suo padre. 'Era ancora lontano dalla casa paterna, quando suo padre lo vide e, commosso, gli corse incontro. Lo abbracciò e lo baciò. Ma il figlio gli disse: 'Padre, ho peccato contro Dio e contro di te. Non sono più degno di essere considerato tuo figlio'. 'Ma il padre ordinò subito ai suoi servi: 'Presto, andate a prendere il vestito più bello e fateglielo indossare. Mettetegli l'anello al dito e dategli un paio di sandali. Poi prendete il vitello, quello che abbiamo ingrassato, e ammazzatelo. Dobbiamo festeggiare con un banchetto il suo ritorno, perché questo mio figlio era per me come morto e ora è tornato in vita, il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! 14. Asterisco APPROFONDIRE I primi discepoli I due discepoli lo udirono parlare così e si misero a seguire Gesù. Gesù si voltò e vide che lo seguivano. Allora disse: - Che cosa volete? Essi gli dissero: - Dove abiti, rabbì? (rabbì vuol dire: maestro). Gesù rispose: - Venite e vedrete. Natanaèle disse a Gesù: - Come fai a conoscermi? Gesù gli rispose: - Io ti ho visto prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto l'albero di fico. Natanaèle esclamò: - Maestro, tu sei il Figlio di Dio! Tu sei il re d'Israele! Gesù replicò: - Io ho detto che ti ho visto sotto il fico e per questo tu credi in me? Vedrai cose ben più grandi! Disse ancora Gesù: - Io vi assicuro che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere verso il Figlio dell'uomo. (Gv 1,37-51) Quei due andarono, videro dove Gesù abitava e rimasero con lui il resto della giornata. Erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che udirono Giovanni e andarono con Gesù si chiamava Andrea. Era il fratello di Simon Pietro. La prima persona che Andrea incontrò fu appunto suo fratello Simone. Gli dice: - 'Abbiamo trovato il Messia' (Messia o Cristo vuol dire: Salvatore inviato da Dio). Andrea accompagnò Simone da Gesù. Appena Gesù lo vide gli disse: 'Tu sei Simone, il figlio di Giovanni. Ora il tuo nome sarà Cefa (in ebraico 'Cefa' è lo stesso che 'Pietro', e vuol dire: Pietra). Il giorno dopo, Gesù decise di andare in Galilea. Incontrò Filippo e gli disse: 'Vieni con me'. Filippo, Andrea e Pietro erano tutti e tre della città di Betsàida. Filippo trovò Natanaèle e gli disse: - Il Messia promesso nella Bibbia da Mosè e dai profeti, l'abbiamo trovato: è Gesù di Nàzaret, il figlio di Giuseppe. Natanaèle disse a Filippo: - Di Nàzaret? Da quel paese non può venire nulla di buono. Rispose Filippo: - Vieni e vedrai. Gesù vide venire Natanaèle e disse: - Questo è un vero israelita, un uomo senza inganno. il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! 15. Paragrafo RICOMINCIARE 16. Cancelletto COMMENTARE Pietro nega di conoscere Gesù Gli apostoli vengono perseguitati dalle autorità Pietro intanto era ancora giù nel cortile a scaldarsi. A un certo punto passò di là una serva del sommo sacerdote, lo vide, lo osservò bene e disse: - Anche tu stavi con quell'uomo di Nàzaret, con Gesù. Ma Pietro negò e disse: - Non so proprio che cosa vuoi dire, non ti capisco. Poi se ne andò fuori del cortile, nell'ingresso; e intanto il gallo cantò. Quella serva lo vide e di nuovo cominciò a dire alle persone vicine: - Anche lui è uno di quelli! I giudici del tribunale ebraico, sentendo queste cose, furibondi volevano eliminare gli apostoli. Ma tra di loro vi era un fariseo, un certo Gamalièle: egli era un maestro della Legge, molto stimato dal popolo. Si alzò in mezzo al tribunale e chiese che gli apostoli fossero condotti momentaneamente fuori della sala. Poi disse: 'Voi, Israeliti, pensate bene a quello che avete intenzione di fare con questi uomini. Non molto tempo fa, ricordate, fece gran chiasso un certo Tèuda il quale diceva di essere un uomo importante, e aveva circa quattrocento seguaci. Ma poi egli fu ucciso e quelli che lo avevano seguito si dispersero fino a scomparire del tutto. Dopo di lui, all'epoca del censimento, si presentò un certo Giuda, oriundo della Galilea. Egli persuase un gran numero di persone a seguirlo, ma anche lui fu ucciso, e tutti quelli che lo avevano seguito si dispersero. Ma Pietro negò di nuovo. Poco dopo, alcuni dei presenti gli dissero ancora: - Certamente tu sei uno di quelli, perché vieni dalla Galilea. Ma Pietro cominciò a giurare e a spergiurare che non era vero: - Io neppure lo conosco quell'uomo che voi dite! Subito dopo un gallo cantò per la seconda volta. In quel momento Pietro si ricordò di ciò che gli aveva detto Gesù: 'Prima che il gallo abbia cantato due volte, già tre volte tu avrai dichiarato che non mi conosci'. Allora scappò via e si mise a piangere. (Mc 14,66-72) Per quanto riguarda il caso di oggi, ecco quello che vi dico: non occupatevi più di questi uomini, lasciateli andare: perché se la loro pretesa e la loro attività sono cose solamente umane scompariranno da sé; se invece Dio è dalla loro parte, non sarete certamente voi a mandarli in rovina. Non correte il rischio di dover combattere contro Dio'. Quelli del tribunale ebraico seguirono il parere di Gamalièle. Fecero richiamare gli apostoli e li punirono facendoli frustare; poi comandarono loro di non parlare più nel nome di Gesù e finalmente li lasciarono liberi. Gli apostoli uscirono dal tribunale e se ne andarono contenti, perché avevano avuto l'onore di essere maltrattati a causa del nome di Gesù. Ogni giorno, nel Tempio o nelle case, continuavano a insegnare e ad annunziare che Gesù è il Messia. (At 5,33-42) il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! 17. At (chiocciola) STARE 18. Tratto d’unione FORMARSI Maria Maddalena vede Gesù Gesù dodicenne a Gerusalemme Maria era rimasta a piangere vicino alla tomba. A un tratto, chinandosi verso il sepolcro, vide due angeli vestiti di bianco. Stavano seduti dove prima c'era il corpo di Gesù, uno dalla parte della testa e uno dalla parte dei piedi. Gli angeli le dissero: - Donna, perché piangi? I genitori di Gesù ogni anno andavano in pellegrinaggio a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando Gesù ebbe dodici anni, lo portarono per la prima volta con loro secondo l'usanza. Finita la festa, ripresero il viaggio di ritorno. Ma Gesù rimase in Gerusalemme senza che i genitori se ne accorgessero. Credevano che anche lui fosse in viaggio con la comitiva. Dopo un giorno di cammino, si misero a cercarlo tra parenti e conoscenti. Non riuscendo a trovarlo, ritornarono a cercarlo in Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel Tempio: era là, seduto in mezzo ai maestri della Legge: li ascoltava e discuteva con loro. Tutti quelli che lo udivano erano meravigliati per l'intelligenza che dimostrava con le sue risposte. Anche i suoi genitori, appena lo videro, rimasero stupiti, e sua madre gli disse: - Figlio, che cosa ci hai combinato? Vedi, tuo padre e io ti abbiamo tanto cercato e siamo stati molto preoccupati per causa tua. Maria rispose: - Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno messo. Mentre parlava si voltò e vide Gesù in piedi, ma non sapeva che era lui. Gesù le disse: - Perché piangi? Chi cerchi? Maria pensò che fosse il giardiniere e gli disse: - Signore, se tu l'hai portato via dimmi dove l'hai messo, e io andrò a prenderlo. Gesù le disse: - Maria! Lei subito si voltò e gli disse: - Rabbunì! (che in ebraico vuoi dire: Maestro!). Gesù le disse: - Lasciami, perché io non sono ancora tornato al Padre. Va' e di' ai miei fratelli che io torno al Padre mio e vostro, al Dio mio e vostro. Allora Maria di Màgdala andò dai discepoli e disse: 'Ho visto il Signore!'. Poi riferì tutto quel che Gesù le aveva detto. (Gv 20,11-18) Egli rispose loro: - Perché cercarmi tanto? Non sapevate che io devo stare nella casa del Padre mio? Ma essi non capirono il significato di quelle parole. Gesù poi ritornò a Nàzaret con i genitori e ubbidiva loro volentieri. Sua madre custodiva dentro di sé il ricordo di tutti questi fatti. Gesù intanto cresceva, progrediva in sapienza e godeva il favore di Dio e degli uomini. (Lc 2,41-52) il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! 19. Cediglia ADDOLCIRE 20. Apostrofo MEDIARE L’adultera Il primo segno miracoloso Gesù invece andò al monte degli Ulivi. La mattina presto tornò al Tempio, e il popolo si affollò attorno a lui. Gesù si mise seduto, e cominciò a insegnare. I maestri della Legge e i farisei portarono davanti a Gesù una donna sorpresa in adulterio e gli dissero: - Maestro, questa donna è stata sorpresa mentre tradiva suo marito. Nella sua legge Mosè ci ha ordinato di uccidere queste donne infedeli a colpi di pietra. Tu, che cosa ne dici? Parlavano così per metterlo alla prova: volevano avere pretesti per accusarlo. Ma Gesù guardava in terra, e scriveva col dito nella polvere. Quelli però insistevano con le domande. Due giorni dopo ci fu un matrimonio a Cana, una città della Galilea. C'era anche la madre di Gesù, e Gesù fu invitato alle nozze con i suoi discepoli. A un certo punto mancò il vino. Allora la madre di Gesù gli dice: - Non hanno più vino. Allora Gesù alzò la testa e disse: - Chi tra voi è senza peccati, scagli per primo una pietra contro di lei. Poi si chinò di nuovo a scrivere in terra. Udite queste parole, quelli se ne andarono uno dopo l'altro, cominciando dai più anziani. Rimase soltanto Gesù, e la donna che era là in mezzo. Gesù si alzò e le disse: - Dove sono andati? Nessuno ti ha condannata? La donna rispose: - Nessuno, Signore. Gesù disse: - Neppure io ti condanno. Va', ma d'ora in poi non peccare più! (Gv 8,10-11) Risponde Gesù: - Donna, che vuoi da me? L'ora mia non è ancora giunta. La madre di lui dice ai servi: 'Fate tutto quel che vi dirà'. C'erano lì sei recipienti di pietra di circa cento litri ciascuno. Servivano per i riti di purificazione degli Ebrei. Gesù disse ai servi: - Riempiteli d'acqua! Essi li riempirono fino all'orlo. Poi Gesù disse loro: - Adesso prendetene un po' e portatelo ad assaggiare al capotavola. Glielo portarono. Il capotavola assaggiò l'acqua che era diventata vino. Ma egli non sapeva da dove veniva quel vino. Lo sapevano solo i servi che avevano portato l'acqua. Quando lo ebbe assaggiato, il capotavola chiamò lo sposo e gli disse: 'Tutti servono prima il vino buono e poi, quando si è già bevuto molto, servono il vino meno buono. Tu invece hai conservato il vino buono fino a questo momento'. Così Gesù fece il primo dei suoi segni miracolosi nella città di Cana, in Galilea, e manifestò la sua grandezza, e i suoi discepoli credettero in lui. Dopo questo fatto andarono tutti a Cafàrnao, Gesù, sua madre, i fratelli e i suoi discepoli, e ci rimasero qualche giorno. (Gv 2,1-12) il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! 21. Dieresi SCANDIRE 22. Copyright CREARE La trasfigurazione: Gesù manifesta la sua gloria a tre discepoli Gesù guarisce e può perdonare i peccati Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé tre discepoli, Pietro, Giovanni e Giacomo e salì su un monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e il suo vestito diventò candido e sfolgorante. Poi si videro due uomini avvolti di uno splendore celeste: erano Mosè ed Elia. Parlavano con Gesù del suo destino che doveva compiersi a Gerusalemme. Un giorno Gesù stava insegnando. Da molti villaggi della Galilea e della Giudea e da Gerusalemme erano venuti alcuni farisei e maestri della Legge, i quali si erano messi a sedere attorno a Gesù: Dio gli aveva dato il potere di guarire i malati. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno, ma riuscirono a restare svegli; videro la gloria di Gesù e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da Gesù, Pietro gli disse: 'Maestro, è bello per noi stare qui. Prepareremo tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia'. Egli non sapeva quel che diceva. Mentre parlava, alcune persone portarono verso Gesù un uomo: era paralitico e giaceva sopra un letto. Volevano farlo passare e metterlo davanti a Gesù, ma non riuscivano a causa della folla. Allora salirono sul tetto di quella casa, levarono delle tegole e fecero scendere il letto con dentro il paralitico proprio nel mezzo dove si trovava Gesù. Vedendo la fede di quelle persone, Gesù disse a quell'uomo: 'I tuoi peccati ti sono perdonati'. Mentre diceva queste cose venne una nube e li avvolse con la sua ombra. Vedendosi avvolti dalla nube, i discepoli ebbero paura. Allora dalla nube si fece sentire una voce: 'Questi è il mio Figlio, che io ho scelto: ascoltatelo!'. I maestri della Legge e i farisei cominciarono a domandarsi: 'Perché quest'uomo bestemmia? Chi può perdonare i peccati? Dio solo può farlo!'. Appena la voce risuonò, i discepoli si accorsero che Gesù era solo. Essi rimasero senza parola e in quei giorni non raccontarono a nessuno quello che avevano visto. Ma Gesù indovinò i loro pensieri e disse: 'Perché ragionate così dentro di voi? È più facile dire: 'I tuoi peccati ti sono perdonati', oppure dire: 'Àlzati e cammina!'? Ebbene, io vi farò vedere che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati'. E disse al paralitico: 'Àlzati, prendi la tua barella e torna a casa tua'. (Lc 9,28-36) Immediatamente quell'uomo si alzò davanti a tutti, prese la barella sulla quale era sdraiato e se ne andò a casa sua ringraziando Dio. Tutti furono pieni di stupore e lodavano Dio. Pieni di timore dicevano: 'Oggi abbiamo visto cose straordinarie'. (Lc 5,17-26) il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! 23. Tilde ADATTARSI 24. Più LAVORARE INSIEME Condizioni per seguire Gesù Una madre chiede i primi posti per i figli Poi a tutti diceva: 'Se qualcuno vuol venire con me, smetta di pensare a se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua. Chi pensa soltanto a salvare la propria vita la perderà; chi invece è pronto a sacrificare la propria vita per me la salverà. Allora la moglie di Zebedèo insieme con i suoi due figli si avvicinò a Gesù e si gettò ai suoi piedi per chiedergli qualcosa. Se un uomo riesce a guadagnare anche il mondo intero, ma perde la sua vita o rovina se stesso, che vantaggio ne ricava? Se uno si vergognerà di me o delle mie parole, il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui quando ritornerà glorioso come Dio Padre, circondato dagli angeli santi. Vi assicuro che certamente alcuni tra quelli che sono qui presenti non moriranno prima di aver visto il regno di Dio'. (Lc 9,23-27) Gesù le disse: - Che cosa vuoi? E la donna: - Promettimi che questi miei figli staranno uno alla tua destra e uno alla tua sinistra quando tu sarai nel tuo regno. Gesù rispose: - Voi non sapete quel che chiedete! Siete pronti a bere quel calice di dolore che io sto per bere? I due fratelli risposero: - Siamo pronti! E Gesù: - Sì, certamente anche voi berrete il mio calice. Ma non posso decidere io chi sarà seduto alla mia destra e alla mia sinistra. Quei posti sono per quelli ai quali il Padre mio li ha preparati. Gli altri dieci discepoli avevano sentito tutto e si indignarono contro i due fratelli. Ma Gesù li chiamò vicino a sé e disse: 'Come voi sapete, i capi dei popoli comandano come duri padroni; le persone potenti fanno sentire con la forza il peso della loro autorità. Ma tra voi non deve essere così! Anzi, se uno tra voi vuole essere grande, si faccia servitore degli altri. Se uno vuole essere il primo, si faccia servo degli altri. 'Perché anche il Figlio dell'uomo è venuto non per farsi servire, ma per servire e per dare la sua vita come riscatto per la liberazione degli uomini'. (Mc 20,20-28) il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! 25. Più o meno SOTTOLINEARE (IL POSITIVO) 26. Segno di Spunto PRENDERE SPUNTO Vendetta e perdono La vita e le vere preoccupazioni 'Sapete che nella Bibbia è stato detto: Occhio per occhio, dente per dente. Ma io vi dico: non vendicatevi contro chi vi fa del male. Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu presentagli anche l'altra. Se uno vuol farti un processo per prenderti la camicia, tu lasciagli anche il mantello. 'Perciò io vi dico: non preoccupatevi troppo del mangiare e del bere che vi servono per vivere, o dei vestiti che vi servono per coprirvi. Non è forse vero che la vita è più importante del cibo e il corpo è più importante del vestito? 'Guardate gli uccelli del cielo: essi non seminano, non raccolgono e non mettono il raccolto nei granai. Eppure il Padre vostro che è in cielo li nutre! Ebbene, voi non valete forse più di loro? 'Se uno ti costringe ad accompagnarlo per un chilometro, tu va' con lui per due chilometri. Se qualcuno ti chiede qualcosa, dagliela. 'E chi di voi con tutte le sue preoccupazioni può vivere un giorno più di quel che è stabilito? Non voltare le spalle a chi ti chiede un prestito. (Mt 5,1-12) 'Anche per i vestiti, perché vi preoccupate tanto? Guardate come crescono i fiori dei campi: non lavorano, non si fanno vestiti. Eppure vi assicuro che nemmeno Salomone, con tutta la sua ricchezza, ha mai avuto un vestito così bello! Se dunque Dio rende così belli i fiori dei campi che oggi ci sono e il giorno dopo vengono bruciati, a maggior ragione procurerà un vestito a voi, gente di poca fede! 'Dunque, non state a preoccuparvi troppo, dicendo: 'Che cosa mangeremo?, che cosa berremo?, come ci vestiremo?'. Sono gli altri, quelli che non conoscono Dio, a cercare sempre tutte queste cose. Il Padre vostro che è in cielo sa che avete bisogno di tutte queste cose. 'Voi invece cercate prima il regno di Dio e fate la sua volontà: tutto il resto Dio ve lo darà in più. Perciò, non preoccupatevi troppo per il domani: ci pensa lui, il domani, a portare altre pene. Per ogni giorno basta la sua pena. (Mt 6,25-34) il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! 27. Diverso RIFIUTARE 28. Grado ORDINARE Il giuramento L'inno all'amore 'Voi sapete pure che nella Bibbia è stato detto ai nostri padri: Non giurare il falso, ma fa' quel che hai promesso con giuramento di fronte a Dio. Ora vi insegno qual è la via migliore: Se parlo le lingue degli uomini e anche quelle degli angeli, ma non ho amore, sono un metallo che rimbomba, uno strumento che suona a vuoto. Se ho il dono d'essere profeta e di conoscere tutti i misteri, se possiedo tutta la scienza e ho tanta fede da smuovere i monti, ma non ho amore, io non sono niente. Se do ai poveri tutti i miei averi, se offro il mio corpo alle fiamme, ma non ho amore, non mi serve a nulla. Chi ama è paziente e generoso. Chi ama non è invidioso non si vanta, non si gonfia di orgoglio. Chi ama è rispettoso non cerca il proprio interesse non cede alla collera, dimentica i torti. Chi ama non gode dell'ingiustizia, la verità è la sua gioia. Chi ama è sempre comprensivo, sempre fiducioso, sempre paziente, sempre aperto alla speranza. L'amore non tramonta mai: cesserà il dono delle lingue, la profezia passerà, finirà il dono della scienza. La scienza è imperfetta, la profezia è limitata, ma quando verrà ciò che è perfetto, esse svaniranno. Ora dunque ci sono tre cose che non svaniranno: fede, speranza, amore. Ma più grande di tutte è l'amore. (1Cor 13,1-9.13) Ma io vi dico: non giurate mai né per il cielo, che è il trono di Dio; né per la terra, che è lo sgabello dei suoi piedi; né per Gerusalemme, che è la città del Signore. Non giurare nemmeno sulla tua testa, perché tu non hai neppure il potere di far diventare bianco o nero uno dei tuoi capelli. 'Semplicemente, dite 'sì' quando è 'sì' e 'no' quando è 'no': tutto il resto viene dal diavolo. (Mt 5,33-37) il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! il protagonista sei tu! il protagonista sei tu!