Seminario di formazione–informazione sul quadro
europeo, nazionale e regionale delle competenze
18 GIUGNO 2012
Sala Conferenze Servizio Formazione Professionale
Viale Corigliano, 1 - BARI
Il Progetto sperimentale nell’ambito del
“PROTOCOLLO D’INTESA tra Regione Puglia e Regione Toscana per la
collaborazione in materia di standard per il riconoscimento e la
certificazione delle competenze”
Rossana Ercolano – Servizio F.P. Regione Puglia
Le basi regionali
-
L.R. 7 agosto 2002, n. 15
Art. 30 - (Certificazione delle competenze)
Le competenze professionali acquisite sono certificate dalla
Regione o dalle Province,
secondo
le rispettive
competenze,
La capacità di applicare
in modo appropriato
in un
nei modi previsti
da apposite
direttive
da assumere nel
determinato
contesto (istruzione,
lavoro, sviluppo
personale
professionale)
i
risultati dalla normativa
rispetto dei criteri
e deio principi
desumibili
nazionale vigente dell’apprendimento.
per la specifica materia.
La competenza non si limita agli elementi cognitivi
(che implicano l’utilizzo di teorie, concetti o
Art. 31 - (Crediti formativi)
conoscenze tacite), ma comprende anche aspetti
funzionali
(competenze
tecniche),
qualità
Per credito formativo
il valore,
attribuibile a
interpersonali si
(per intende
esempio, competenze
sociali o
organizzative)
e valori etici. e che può essere riconosciuto
competenze comunque
acquisite
GLOSSARIO
CEDEFOP o di formazione
ai fini dell’inserimento in percorsi di
istruzione
professionale, determinandone così la personalizzazione o la
riduzione della durata.
Al riconoscimento del credito formativo e alla relativa
attribuzione del valore provvede l’istituzione educativa e
formativa che accoglie l’individuo.
Le basi regionali - P.O.FSE 2007-2013
“Il Programma operativo regionale sostiene lo sviluppo di un sistema
regionale di standard professionali e formativi e di certificazione delle
competenze, coerente con le linee del tavolo nazionale”…attraverso
• lo sviluppo e la messa a regime del sistema di certificazione delle
competenze e di riconoscimento dei crediti anche tramite lo strumento del
libretto formativo;
• l’istituzione del sistema delle qualifiche professionali regionali quale
elemento di finalizzazione del raccordo tra sistema formativo ed esigenze di
professionalizzazione espresse dall’ambiente socio-economico regionale;
Asse V Transnazionalità e interregionalità
Obiettivo specifico:
Promuovere la realizzazione e lo sviluppo di iniziative
e di reti su base interregionale e transnazionale, con particolare attenzione
allo scambio delle buone pratiche
 progetti di scambio per il confronto e la valorizzazione di modelli, e la
disseminazione di buone prassi attinenti ai campi di intervento del FSE
Il Percorso intrapreso
D.G.R. Puglia n. n.1862 del 6 agosto 2010
Adesione al Progetto Interregionale “Verso la costruzione di un sistema
nazionale di certificazione delle competenze” avviato a livello nazionale
per la definizione di un quadro di riferimento costituito da standard per
il riconoscimento e la certificazione delle competenze.
02/11/2010
Istituzione del Gruppo di Lavoro (Servizio F.P. e Servizio Diritto allo
Studio) per lo studio del sistema regionale di standard
Adozione dello schema di “Protocollo d’Intesa” tra Regione
Puglia e Regione Toscana per la collaborazione in materia
di standard per il riconoscimento e la certificazione delle
competenze”.


D.G.R. Puglia n. 1604 del 12 luglio 2011
D.G.R. Toscana n. N 778 del 12 settembre 2011
Il Protocollo d’Intesa
Obiettivo generale
Adottare politiche di lifelong learning che garantiscano a tutti i cittadini migliori condizioni di
accesso alle opportunità formative e di apprendimento in qualsiasi momento della vita, di
accesso e integrazione nel mercato del lavoro, di occupabilità e mobilità professionale, anche
attraverso il miglioramento dei sistemi di formazione professionale, istruzione, orientamento,
incontro domanda-offerta di lavoro ed di rafforzamento della integrazione tra i diversi servizi.
collaborare attraverso lo scambio di
esperienze e di materiali tecnici per la
definizione dei rispettivi sistemi per il
governo regionale delle politiche di
lifelong learning,
dare un contributo per la definizione di
un quadro nazionale di riferimento
costituito da standard per il
riconoscimento e la certificazione delle
competenze
mettere a disposizione l’una dell’altra gli
ulteriori materiali che ciascuna svilupperà
attraverso le specifiche azioni di sistema
Il Protocollo d’Intesa
Durata
Sino alla chiusura della programmazione FSE 2007-2013.
Budget € 600.000,00.
Asse
V “ Transnazionalità
Interregionalita’”
CAT SPESA 72
ed
 Attività di scambio di informazioni, materiali,
prodotti e strumenti a distanza (e-mail; mailing
list; videoconferenze, ecc);
 attività seminariali di informazione-formazione;
 focus-group e incontri tecnici di approfondimento;
 iniziative di informazione, sensibilizzazione e
promozione dell’iniziativa;
 elaborazione e pubblicazione di materiali tecnici e
informativi.
Il Progetto di sperimentazione
Progettato e concordato tra le parti, con il supporto di Tecnostruttura delle Regioni
per il FSE (Atto Dirigente Servizio F.P. n. 91 del 09/02/2012)
Durata : 24 mesi …………..
AdG
PO FSE Puglia
2007 – 2013
ORGANISMI DI
FORMAZIONE
ATTORI REGIONALI
PROVINCE
Regione Puglia
F.P. – LavoroDiritto allo Studio
ESPERTI PARTI
SOCIALI/DATORIALI
C.T.I.
UNIVERSITA’
SCUOLA
Il Progetto sperimentale
OBIETTIVO SPECIFICO 1
Trasferimento e adattamento
della Struttura metodologica del
sistema regionale di
riconoscimento e certificazione
delle competenze della Regione
Toscana.
PRODOTTO
Identificazione delle principali
esigenze di riforma del sistema
DGR che disegni il percorso di
costruzione del Sistema Regionale
delle Competenze in Regione Puglia
in un documento di Indirizzi
regionali
ATTIVITA’
Analizzare del contesto di partenza
Stabilire i presupposti per
l’innovazione del sistema regionale
Gli atti che costruiranno il Sistema
Regionale, dovranno essere
preventivamente VALIDATI in
Commissione Regionale per il
Lavoro, già istituita con Legge
Regionale 19/1999, alla quale
potranno essere assegnati ulteriori
competenze finalizzate alla
adozione del sistema regionale
delle competenze.
Insieme di caratteristiche legate ad
una professione che devono costituire
la
OBIETTIVO SPECIFICO 2
ATTIVITA’per i
base minima di riferimento
sistemi del lavoro, dell’istruzione e
Trasferimento e adattamento del
della
2.1 processo
di confronto e condivisione
Repertorio
con gliformazione.
attori coinvolti (istituzioni, parti
 standard professionali
sociali, PRODOTTO
operatori
)
si
giungerà
Il Progetto sperimentale
 standard di percorso e standard
di processi
e sperimentazione del Repertorio
stesso.
all’adattamento,
che
costituirà
lo
DGR repertorio
standard
di
riferimento
per
la
sperimentale
certificazione.
Insu
particolare.
 la- figure
sperimentazione
del settore socio del Repertorio su
ambito sanitario
settoriale
socio-sanitario,
scegliendo alcune figure professionali
PRODOTTO
DGR su
2.2
parametri
e
dei filiera
riferimenti
che
- standard nella
IFTS Trasferimento
-
standard
di
Insieme dei
percorso e di certificazione delle
devono essere rispettati competenze.
nella
PRODOTTO
Saranno
DGR su
programmazione,
progettazione
e disciplinate, nello specifico,
le modalità di certificazione della
referenziazione
delle
realizzazione
da
ogni attività filiera
formativa
dei percorsi IFTS.
qualificazioni regionali all’EQF
finalizzato
al rilascio
standard regionali
minimi dei diversi tipi di
2.3
Trasferimento
standard
attestazione
di
certificazione nell’ambito del sistema
formativi e di certificazione delle
standard
minimi figura
regionale
didel
formazione.
competenze, per arrivare ad una
“valutatore delle competenze”
base condivisa tra i diversi sistemi
istruzione, formazione e lavoro.
Il Progetto sperimentale
OBIETTIVO SPECIFICO 3
Adozione di strumenti condivisi di
progettazione e valutazione (di
progetti) basati
sull’apprendimento per
competenze.
ATTIVITA’
3.1 Adozione di strumenti condivisi di
progettazione
L’attività è finalizzata a condividere
criteri
per
trasferire
l’approccio
competence based nella metodologia
di progettazione.
 un nuovo formulario
PRODOTTO
DGR su metodologia progettazione e
strumenti di valutazione dei progetti
3.2 Adozione di strumenti condivisi
di valutazione
 metodologia di valutazione dei
progetti presentati in risposta agli
Avvisi
Il Progetto sperimentale
OBIETTIVO SPECIFICO 4
Sperimentazione dello strumento
del libretto formativo del
cittadino
PRODOTTO
DGR su
-sperimentazione del libretto formativo
del cittadino
-adozione ECVET ed EUROPASS
ATTIVITA’
Sperimentazione dello strumento
del libretto formativo del cittadino
su una o più figure facenti parte
del
Repertorio
sperimentale
adottato precedentemente.
 Valorizzazione dei risultati della
sperimentazione
dello
stesso
strumento in corso in Toscana
 supporto metodologico della
sperimentazione ISFOL.
Il Progetto sperimentale: METODOLOGIA
operatori “istituzionali” di:
Regione Puglia/Regione Toscana,
Tecnostruttura/Esperti, Province
Incontri tecnici di
approfondimento
Operatori Organismi di
Formazione/Istruzione/C.T.I.
Interventi di informazione e
formazione
Giunta Regione Puglia su
proposta Assessorato
F.P. e Diritto allo studio
esperti del sistema degli apprendimenti
(Istruzione, formazione, lavoro), esperti
di settore ed esperti metodologici
Workshop tecnici per la
concertazione e la
formalizzazione del sistema
Esperti in materia del partenariato
sociale
Adozione degli atti e
pubblicazione degli
stessi
Validazione in
Commissione Regionale
Lavoro (Tripartita)
Dal Progetto sperimentale al
SISTEMA REGIONALE DELLE COMPETENZE
Operazioni “a regime”
Ufficio Osservatorio e
Qualità S.F.

conseguentemente allo sviluppo del progetto
Sperimentale
adattamento del Repertorio ai
diversi settori economici e
alle diverse filiere formative
Repertorio regionale figure
professionali e sua alimentazione

Adattamento dell’intero impianto
metodologico del sistema
regionale di riconoscimento e
certificazione delle
competenze
Omogenizzazione delle qualificazioni
sul territorio e validazione delle
competenze

Applicazione dello strumento del
libretto formativo del
cittadino
Messa in trasparenza delle
competenze comunque acquisite
Formazione dei valutatori
delle competenze
Competenza e qualità dei servizi
formativi

Seminario di formazione–informazione sul quadro
europeo, nazionale e regionale delle competenze
18 GIUGNO 2012
Sala Conferenze Servizio Formazione Professionale
Viale Corigliano, 1 - BARI
FINE
Grazie per l’attenzione
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