VITA DELLA BANCA
3
editoriale
del Presidente
Pier Maria Baldi
Il consueto appuntamento annuale di approvazione del bilancio
d’esercizio, rappresenta un momento di fondamentale importanza per toccare con mano lo stato
di salute della banca, attraverso
l’analisi di indicatori oggettivi quale i dati di bilancio. Tale occasione
d’incontro è da me particolarmente sentita, non solo per il corretto
adempimento di obblighi imposti
dalla normativa vigente, ma soprattutto perché rappresenta uno
dei preziosi momenti di contatto
con la compagine sociale, con la
quale poter condividere assieme
valori ed ideali che sono a fondamento del nostro essere quotidiano. Non nascondo la soddisfazione che provo nell’apprendere,
ogni anno, con i soci, i risultati
che la nostra BCC persegue, registrando continui tassi di crescita.
Tale sentimento di compiacimento
si rafforza ancor di più se penso
alla produzione normativa e regolamentare che ha investito e che
tuttora sta investendo il mondo
bancario in questi ultimi mesi: mi
riferisco soprattutto all’impatto di
Basilea 2, alla normativa Mifid, alla
Compliance, ed in ultimo, ma non
per importanza, alla terza direttiva
in materia di antiriciclaggio.
Oltre alle forti sollecitazioni
provenienti dall’evoluzione normativa, si sono aggiunte le recenti ispezioni a cui la nostra BCC è
stata sottoposta: quella periodica
della Banca d’Italia, volta alla verifica del rispetto della normativa
bancaria, verificatasi a distanza
di molto tempo dal precedente
accertamento (avvenuto quasi
cinque anni fa), e quella inerente
alla revisione cooperativa, volta ad
appurare che il nostro operato nei
confronti del socio sia in linea con
quanto dichiarato nello Statuto.
Siamo decisamente soddisfatti e
sereni per come si sono svolti i due
accertamenti; in particolare la revisione cooperativa è stata un’ulteriore occasione attraverso la quale
riaffermare il carattere mutualistico
della nostra BCC, grazie alla centralità da noi riservata al socio, per
mezzo di iniziative che consentano “l’elevamento delle condizioni
morali, culturali, ed economiche”
del medesimo, principio ispiratore
riportato nel nostro Statuto ed appieno realizzato nella nostra realtà,
secondo quanto accertato dal revisore e concretamente sperimentato, in prima persona, da ciascun
socio.
Nonostante il contesto normativo in forte evoluzione ed i controlli
a cui la nostra BCC è stata sottoposta, i risultati, anche questo
anno, non si sono fatti attendere,
segno della qualità e della professionalità dimostrata da tutti i collaboratori, ai quali va il mio sentito
ringraziamento, non solo da un
punto di vista professionale, ma
anche e soprattutto umano: il loro
modo di operare ancorato ai valori
del Credito Cooperativo continua
ad essere sempre più un modo di
operare corretto e vincente, al servizio del cliente.
Il risultato economico dell’anno 2007 è stato particolarmente
rilevante, pari a circa 4,1 milioni
di euro, mai registrato in passato,
ottenuto sia grazie all’incremento dei volumi intermediati, che al
contenimento dei costi operativi,
segno di particolare efficienza. La
nostra BCC ha quindi confermato
il melograno
maggio 2008
4
a
beneficio
della comuni4.115
4.500
tà. Mi preme
4.000
s o t t o l i n e a re
3.500
2.854
che il termi2.630
3.000
2.522
ne sviluppo
2.500
2.009
non significa
2.000
abbandono
1.500
della “tradi1.000
zione e delle
500
origini” poiché
2003
2004
2005
2006
2007
il radicamento
territoriale che
ha
sempre
N° soci BCC Masiano
caratterizzato
1.200
1.152
tutte le BCC,
1.069
1.051
1.100
ma in parti1.000
colare quella
1.000
di Masiano,
900
è rimasto as830
solutamente
800
inalterato se
700
non addirittura rafforzato.
600
2003
2004
2005
2006
2007
A conferma
di quanto appena espoN° clienti BCC Masiano
sto, è volontà
10.500
10.159
mia e di tutto
10.000
9.561
il
Consiglio
9.500
9.138
di
Ammini9.000
strazione che
8.688
8.389
rappresento,
8.500
continuare
8.000
a convocare
7.500
l’assemblea
7.000
dei soci nel
2003
2004
2005
2006
2007
nostro contesto di origine:
la crescita sostenuta della raccolta
Masiano. Quest’anno abbiamo
diretta e degli impieghi a clientela
inoltre provveduto a ristrutturare la
ottenuta negli ultimi anni, mantenostra Sala Convegni, dotandola
nendo fede alla propria mission di
di attrezzatura informatica idonea
sostegno allo sviluppo economico
a rendere più agevole, durante la
e sociale nelle aree in cui opera.
seduta, l’ascolto e la partecipazioI risultati raggiunti, in particolare
ne di tutti i presenti.
quello economico, consentono un
significativo consolidamento del
Dai dati illustrati nel nostro strupatrimonio della Banca, dato sicumento di comunicazione del valore
ramente importante poiché, specie
creato in ambito sociale, il bilancio
alla luce delle nuove disposizioni di
sociale e di missione 2007, emervigilanza, rappresenta il principale
ge il superamento di quota 10.000
sintomo dello stato di salute di cui
clienti ed il raggiungimento di una
un istituto gode; inoltre ci consenbase sociale composta da oltre
tono di gettare le basi per prospet1.150 soci, segno del consenso
tare ulteriori strategie di sviluppo
che le persone ci riservano e die, allo stesso tempo, di reinvestimostrano costantemente. Da ciò
re maggiori risorse sul territorio,
deriva la volontà di presidiare i
e /000
il melograno
maggio 2008
Utile netto BCC Masiano
VITA DELLA BANCA
territori sui quali si estende il nostro raggio d’azione con agenzie
operative adeguate in termini di
volumi intermediati e di clientela
servita. Solo per citare l’esempio
più recente, è principalmente da
questa motivazione che è scaturita la decisione di dotare la piazza
di Agliana di una nuova sede operativa più grande, più efficiente, in
modo da poter offrire un servizio
più adeguato e soddisfacente per
la clientela. Coerentemente con lo
spirito fortemente territoriale che ci
caratterizza ma allo stesso tempo
anche innovativo e improntato alla
ricerca di soluzioni organizzative
ottimali, la scelta di una nuova
sede per Agliana non ha comportato un semplice rinnovo dei locali
con ampliamento della superficie
disponibile, ma ha consentito di
sperimentare una nuova filosofia
del fare banca, definendo un nuovo lay-out della struttura interna,
tutta incentrata sul cliente: è stato
quindi possibile rimuovere quelle
“barriere fisiche” spesso interposte
fra operatore e cliente, che di fatto
ostacolano lo sviluppo armonico e
colloquiale della relazione.
Concludo con un caloroso
ringraziamento a tutti i soci, per
la fedeltà e la fiducia accordataci,
con la speranza che il nostro modus operandi, orientato al rispetto
dei canoni della sana e prudente
gestione delle attività bancarie ed
al perseguimento dei valori etici e
sociali tipici del Credito Cooperativo, possa appieno soddisfare le
esigenze manifestate da tutta la
compagine sociale ed, ampliando
il raggio di azione, di tutta la clientela cui ci rivolgiamo.
Pier Maria Baldi
VITA DELLA BANCA
5
Microcredito:
solidarietà e lotta all’usura
di Luca Gori, Direttore della BCC Masiano
E’ a tutti evidente che si stia attraversando un ininterrotto periodo
di incisivi cambiamenti. Le profonde innovazioni, su scala internazionale, mutano (anche questa è
percezione diffusa) lo stesso modo
di concepire il mondo e la vita, da
parte dell’individuo e della società. Ma non mi soffermo, in questa
sede, sui fenomeni evolutivi che ci
coinvolgono sul lato “esistenziale”.
Mi preme, piuttosto, ribadire come
dalla perdurante fase di trasformazione (specie tecnologica, ma non
solo) discenda, anche per il nostro lavoro, la necessità di essere
attuali ed aperti al cambiamento
per sapersi inserire ed adeguare al
“progresso che avanza”.
E’ un’esigenza che riguarda
tutti, ma soprattutto per la nostra
Banca diviene fortemente cogente, in conseguenza dell’assedio competitivo e,
talvolta impudente, sempre più invasivo nei nostri
confronti.
Siamo, peraltro, consapevoli e pronti alla sfida. Non attendiamo di
rincorrere l’evoluzione sistemica, organizzativa e
sociale che si manifesta,
ma, per quanto è possibile, cerchiamo di anticipare i fenomeni mettendo
in campo le migliori idee
e la professionalità, di cui
dispone la Banca di Credito Cooperativo di Masiano.
Ma questo pressante
ed ineludibile impegno,
da noi condotto con
ogni energia, stimola un
rilevante
interrogativo:
l’imperiosa ed iperattiva “rincorsa”
verso il nuovo ed i gravosi oneri di
“legittima difesa”dagli assalti della
concorrenza, possono, in qualche
modo, offuscare, o peggio, modificare la nostra “differenza” che, per
noi, non è solo uno slogan? Con
sicurezza ed oggettività ritengo di
poter rispondere: NO. Possiamo,
quindi, enunciare, con qualche attenuata modestia, che siamo una
realtà fresca e dinamica, contestuale alle più innovative pretese
della “modernità” bancaria, pur rimanendo, nel contempo, ancorati
alle finalità più virtuose del nostro
prestigioso passato.
E’ questa la positiva sintesi di
cultura e di comportamento, che
ci ha permesso di conseguire e di
mantenere un forte radicamento
territoriale e sociale. Ed è la stretta
connessione con la realtà del territorio che ci permette l’attuazione
di iniziative e progetti, capaci di
risposte concrete alle caratteristiche ed alle esigenze socio-economiche, che si manifestano con
maggiore evidenza ed urgenza.
In questa logica operativa, si
pone, per esempio, l’attiva attenzione che riserviamo al cosiddetto
“microcredito”. E’ questo un lodevole strumento di servizio e di
supporto finanziario, pienamente
corrispondente alla nostra mission
più sensibile. Agisce a vantaggio di
quella parte di comunità, in condizioni economiche di grave disagio
e di marginalità. A queste persone, quasi sempre, viene negata dal
freddo ed insensibile contesto del
profitto bancario, perseguito dai
massimi esercenti del credito, la
Il Direttore Luca Gori
il melograno
VITA DELLA BANCA
6
La Banca di Credito Cooperativo di Masiano sta partecipando attivamente alla stesura di un protocollo
d’intesa fra le Bcc con sede nella provincia di Pistoia, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
ed alcuni Centri di ascolto, quali, Misericordia, Fondazione Onlus “Unraggiodiluce” e Caritas, per la definizione di un progetto di Microcredito sociale. Il progetto è finalizzato a favorire l’accesso al credito bancario
alle persone in situazione di difficoltà finanziaria. Queste le principali caratteristiche:
- destinatari del finanziamento microcredito: privati e famiglie residenti nella provincia di Pistoia,
compresi immigrati ed extracomunitari;
- finalità: sostenimento di spese per la salute, l’educazione e la formazione dei figli, l’assistenza di
anziani non autosufficienti o di disabili, l’inserimento abitativo, l’attivazione e cauzione di utenze, supporto
finanziario nel periodo di cassa integrazione, ecc.;
- importo finanziabile: fino ad un massimo di 7.000 euro;
- durata: fino a 60 mesi:
- commissioni: nessuna.
possibilità di adire al prestito, finalizzato ad un possibile sviluppo di
reddito da lavoro e, in alcuni casi,
a superare le soglie attigue alla
povertà. Il benessere, ancorché
diffuso e consistente, non può, né
deve, occultare casi e contingenze
di insostenibile difficoltà esistenziale.
Il “microcredito” si ramifica verso queste difficili e dimenticate situazioni, che sono percepibili intorno a noi per effetto di esasperate
disuguaglianze o per eterogeneità
di status economico-familiare.
Il “microcredito”, tuttavia, non
è presenza di mera attività assistenziale. Anzi, ha regole definite,
prevede modulazioni di intervento
il melograno
maggio 2008
ed è tutelato da forme efficaci di
garanzie alternative. E’ piuttosto
da considerare un autentico strumento etico di sostegno e di fiducia, contro le conseguenze devastanti dell’usura, cui qualcuno, in
angosciose circostanze, potrebbe
vedersi costretto a ricorrere.
Per ravvivare la conoscenza
e per valutarne appieno la valenza etico-sociale, mi permetto
infine di ricordare che, le stesse
Nazioni Unite hanno manifestato
una speciale considerazione per
questo strumento, utilizzato in
molte parti del mondo, dichiarando solennemente il 2005 “Anno
Internazionale del Microcredito”.
E’ stata indubbiamente per tutti
un’autorevole iniziativa per sollecitare un generale impegno di
solidarietà umana e sociale. E’ un
richiamo che la Banca di Credito
Cooperativo di Masiano accoglie
con slancio, perché quegli stessi
principi e valori, esaltati dall’ONU
per il microcredito, sono stati parte
integrate e costituente della genesi
della nostra Banca.
Sono concetti e canoni di
comportamento, cui si ispira il nostro agire quotidiano. Seguendoli
fedelmente siamo cresciuti ed è
nostra comune e ferma volontà
continuare sulle stesse direttrici
valoriali, in attuazione coerente
della nostra tipica mission di “Banca in prima persona”.
VITA DELLA BANCA
7
Intervista a Lorena Paganelli,
Presidente Unione Cooperative
A Febbraio scorso si è svolta l’Assemblea della Unione
Provinciale di Pistoia della Confcooperative. Come è andata ?
È stato un momento molto
importante che ha visto la partecipazione di tante cooperatrici e
cooperatori, rappresentanti delle
Istituzioni, del mondo economico
e sindacale e amici del nostro territorio.
L’appuntamento era del rinnovo degli organismi, abbiamo però
scelto che non fosse un’occasione
formale. Abbiamo voluto che questo incontro rappresentasse una
Lorena Paganelli,
Presidente Unione
Cooperative di Pistoia
tappa conclusiva, anche se intermedia, del nostro percorso che
si è sforzato di coinvolgere tutte
le nostre cooperative e le Banche
di Credito Cooperativo, facendo
il punto su quanto è stato fatto,
guardando alle difficoltà e ai problemi e cercando di tracciare linee
di lavoro e priorità per il prossimo
quadriennio.
Quale è la situazione della Confcooperative di Pistoia
oggi?
L’Unione di Pistoia si misura
oggi senza complessi, con tutti i
suoi limiti di una piccola associazione di categoria, ma si è presentata all’Assemblea di Febbraio
forte di una scelta fatta ormai tre
anni fa (quella di ricostituire l’Unione Provinciale) e
confortata dai numeri che la danno
come associazione
in crescita, come
punto di riferimento sul territorio e
come soggetto attivo dello sviluppo
della nostra comunità.
Siamo in crescita sia per rappresentatività
ed anche per la
consistenza
imprenditoriale delle
aderenti, in questi
ultimi tempi hanno
aderito alla nostra
organizzazione
cooperative
importanti nel nostro
territorio.
Siamo in crescita anche negli aspetti organizzativi e nella capacità di individuare
percorsi di innovazione e di sviluppo che coinvolgono le nostre imprese.
il melograno
maggio 2008
VITA DELLA BANCA
8
Ma la missione di Confcooperative sicuramente deve ancora
evolversi ed espandersi, c’è ancora molto da fare per accompagnare e sostenere le cooperative
associate verso un maggiore sviluppo imprenditoriale di qualità sia
in termini di fatturato che di contenuti.
In che senso?
Dobbiamo cercare nuove strade per cogliere il senso moderno
della “funzione sociale” della realtà
cooperativa, per riscoprire ed attualizzare il valore di interesse generale del suo operare sul mercato
e nella società, per ribadire, non
solo a parole ma nei fatti, la permanente validità dell’art. 45 della
Costituzione.
Oggi c’è certamente un grave
rischio per la cooperazione. A livello nazionale le imprese cooperative producono circa il 7% del Prodotto interno lordo e costituiscono
una grande forza a vantaggio non
solo dei soci ma dell’intera collettività.
Ma c’è un rischio sia a livello nazionale ma anche locale. Si
rischia cioè che la irrinunciabile
vocazione imprenditoriale delle
cooperative, in un mercato sempre più difficile, appanni il senso
della specificità cooperativa, la sua
funzione etica, sociale e civile che
la caratterizza e che più di cento
anni di storia stanno a confermare.
Per spiegare meglio: sicuramente
il rigore imprenditoriale, il mercato,
l’accettazione della concorrenza
rappresentano per le cooperative
una condizione necessaria, ma
non una condizione sufficiente.
Quale è il rapporto con le
Banche di Credito Cooperativo
del nostro territorio?
Le BCC fanno parte del mondo Confcooperative e l’impegno di
questi anni è volto a costruire un
rapporto di reciproca considerazione, valorizzazione e collaborazione con le sette Banche di Credito Cooperativo. Il nostro impegno
è quello di coinvolgere le BCC in
progettualità di sistema, favorendo
l’incontro e la collaborazione con
le imprese cooperative.
E devo dire, anche se naturalmente con intensità diversa, le
BCC sono molto interessate alla
collaborazione e al costruire progettualità comuni.
Quali sono le “mission” prin-
cipali della cooperazione oggi?
La cooperazione deve sicuramente e prioritariamente produrre
ricchezza, come tutti i protagonisti
del mercato, ma oltre a ciò deve
produrre “funzione sociale”. Infatti la cooperazione deve produrre
risultati di interesse generale per
tutta la comunità che vadano al di
là del legittimo interesse dei soci
cooperatori, deve avere un’etica,
dei comportamenti, e dei modi
di operare capaci di costruire lo
sviluppo del territorio e capaci di
tradurre in termini moderni i valori
di una lunga tradizione storica che
affondano le sue radici nel pensiero della Dottrina Sociale della
Chiesa. Questa è la missione della cooperazione, questa è la sua
vera specificità, a cui non si deve
mai per nessun motivo rinunciare.
Cosa chiedono le nostre
cooperative all’Unione di Pistoia?
Anche la nostra Unione Territoriale deve essere all’altezza delle
domande delle cooperative, deve
essere in grado di mettere in campo azioni specifiche che io riassumerei in quattro punti:
a) è necessario realizzare
una nuova sintesi tra funzione sociale e dimensione
d’impresa, tra solidarietà
ed efficienza, tra mutualità
e sviluppo;
b) è necessario elaborare
un nuovo modello valoriale, che non può essere
il mero ripristino di quello
antico. Deve comprendere una nuova maturità
imprenditoriale, che sappia cogliere ciò che rende
ugualmente cooperatori
persone svantaggiate e
imprenditori;
c) è necessario rilanciare
il significato di funzione
sociale della cooperazione nel nostro territorio in
modo convincente, riconoscibile, con una forte
identità e motivazione;
d) è necessario realizzare
il melograno
maggio 2008
VITA DELLA BANCA
la conciliazione fra competitività
delle imprese cooperative e autenticità della gestione mutualistica e
della governance.
Quali sono gli impegni che
l’Unione dovrà portare avanti
nel prossimo quadriennio?
Gli impegni che ci dovranno
vedere mobilitati sono diversi:
• l’impegno per favorire l’aggre-
9
gazione delle cooperative esistenti e la promozione di nuove
imprese, magari in campi innovativi e non tradizionali;
• l’impegno per la realizzazione
del Centro Servizi,
• l’impegno verso la realizzazione
di un polo della cooperazione,
che possa essere sede per le
cooperative che ne sono sprovviste, e nell’ottica del rafforza-
mento dell’immagine dell’Unione e delle singole imprese;
• l’impegno per facilitare percorsi di collaborazione anche tra
cooperative di settori diversi,
favorendo così la reciproca
“esaltazione” delle rispettive
vocazioni (e penso a percorsi pilota tra cooperative B e di
produzione e lavoro).
Luigi Miele
Le nuove norme
Antiriciclaggio
Gino Spagnesi
Il 30 aprile sono entrate in vigore alcune nuove disposizioni in
materia di antiriciclaggio, introdotte dal D.Lgs. 231/2007, destinate
a cambiare i rapporti tra banche
e clienti. Tra le novità di maggior
rilievo si segnala la riduzione da
12.500 a 5.000 euro del limite
per il trasferimento di somme in
contanti, di libretti e di assegni al
portatore. Inoltre, i libretti di deposito bancari o postali al portatore
non potranno avere saldi pari o
superiori a 5.000 euro, tuttavia per
adeguarsi al
nuovo limite c’è tempo fino al
30 giugno
2009. I libretti di assegni ed anche gli assegni circolari
verranno rilasciati dalle
banche con
la
clausola di “non trasferibilità”, anche se
è possibile, per importi inferiori
a 5.000 euro, richiedere assegni
trasferibili pagando un’imposta di
bollo di 1,5 euro. In quest’ultimo
caso, ciascuna girata dovrà recare, a pena di nullità, il codice fiscale del girante. Sarà vietata la libera
circolazione degli assegni emessi
all’ordine del traente (mio proprio),
i quali potranno pur sempre essere
emessi ma dovranno essere girati
unicamente per l’incasso (senza
indicazione del codice fiscale) e,
come precisato con apposita circolare del Ministero dell’Economia, anche per importi superiori
a 5.000 euro. I carnet di assegni
rilasciati dalla banca prima del 30
aprile potranno essere utilizzati
senza necessità di pagare il bollo
di 1,50 euro, rispettando tuttavia i
nuovi limiti: libera trasferibilità per
importi inferiori a 5.000 euro ed inserimento del codice fiscale nella
girata. Occorrerà invece inserire la
clausola “non trasferibile” per assegni pari o superiori a 5.000 euro,
annullando anche l’indicazione del
vecchio limite di 12.500 stampata
sul modulo. Gli assegni emessi
dai clienti con data precedente il
30 aprile, quindi trasferibili fino a
12.500 euro, potranno essere regolarmente incassati anche da tale
data in poi.
Gino Spagnesi
Sindaco Revisore della Banca
il melograno
maggio 2008
VITA DELLA BANCA
10
La parola all’avvocato sull’antiriciclaggio:
le norme e le sanzioni
Il 30 aprile 2008 sono entrate
in vigore le nuove disposizioni relative alla “limitazione dell’uso del
contante e dei titoli al portatore”
introdotte dall’art. 49, D.Lgs. 21
novembre 2007, n. 231 (intitolato
“attuazione della direttiva 2005/60/
CE concernente la prevenzione
dell’utilizzo del sistema finanziario
a scopo di riciclaggio dei proventi
di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della
direttiva 2006/70/CE che ne reca
misure di attuazione”).
Le norme in questione, finalizzate – come tutto l’impianto del
suddetto decreto legislativo – ad
un più incisivo contrasto dei pericolosi fenomeni del riciclaggio e
del finanziamento del terrorismo,
prevedono importanti novità rela-
il melograno
maggio 2008
tive all’uso del contante e dei titoli
al portatore, destinate ad avere un
notevole impatto non solo su banche e Poste Italiane S.p.A. (che,
come è noto, rilasciano i moduli
degli assegni) e sugli altri soggetti destinatari degli obblighi previsti
dalla nuova normativa, ma anche
su tutti i cittadini italiani.
Tali novità sono, in particolare,
costituite dalle seguenti disposizioni:
a) divieto di trasferimento di denaro contante o di libretti di
deposito bancari o
postali al portatore
o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo
tra soggetti diversi,
quando il valore
dell’operazione,
anche frazionata, è
complessivamente pari o superiore
a €5.000,00 (si
ricorda che il precedente limite era
di €12.500,00) Il
trasferimento per
contanti può, tuttavia, essere eseguito tramite banche,
istituti di moneta
elettronica e Poste
Italiane S.p.A., mediante disposizioni accettate per iscritto
da tali soggetti;
b) obbligo di rilasciare i moduli
degli assegni (bancari e postali)
già muniti della clausola di non
trasferibilità. È, tuttavia, previ-
VITA DELLA BANCA
sto che il cliente possa richiedere il rilascio
di assegni bancari e postali in
forma libera. In
tal caso, si badi
bene, la richiesta dovrà essere presentata
per iscritto ed
il cliente dovrà
pagare la somma di €1,50, a
titolo di imposta di bollo, per
ciascun modulo di assegno
bancario o postale richiesto
in forma libera
(la stessa imposta è dovuta per ciascun
assegno circolare o vaglia postale o cambiario rilasciato in
forma libera: anche in questo
caso la richiesta dovrà essere
scritta e potrà riguardare solo
assegni circolari, vaglia postali
e cambiari di importo inferiore
a €5.000,00. Si tenga presente che, in ogni caso, gli assegni bancari o postali emessi
per importi pari o superiori a
€5.000,00 devono obbligatoriamente recare la clausola
di non trasferibilità, oltre che
l’indicazione del nome o della
ragione sociale del beneficiario
(stessa regola è stabilita per gli
assegni circolari e i vaglia postali e cambiari);
c) gli assegni bancari e postali
emessi all’ordine del traente (si tratta della nota formula
“a me stesso”, “mio proprio”,
“me medesimo”, ed altre equipollenti) possono essere girati
unicamente per l’incasso a
una banca o a Poste Italiane
S.p.A.;
d) gli assegni bancari e postali emessi in forma libera (così
come gli assegni circolari e i
vaglia postali o cambiari rilasciati in forma libera) possono essere girati, ma ciascuna
girata deve recare, a pena di
11
nullità, il codice fiscale del girante;
e) quanto ai libretti di deposito
bancari o postali al portatore,
la nuova normativa prevede
che il saldo non possa essere
pari o superiore a €5.000,00.
Per i libretti già esistenti alla
data di entrata in vigore del
suddetto decreto legislativo e
che presentino un saldo pari o
superiore a €5.000,00, il legislatore ha previsto che entro il
30 giugno 2009 debbano essere estinti ovvero ridotti nel
loro saldo a una somma non
eccedente il predetto limite di
€4.999,99. Quanto agli atti di
trasferimento di libretti di deposito bancari o postali al portatore è, inoltre, previsto che
il cedente debba comunicare,
entro 30 giorni, alla banca o
a Poste Italiane S.p.A. i dati
identificativi del cessionario e
la data del trasferimento.
Queste le principali disposizioni introdotte dall’art. 49 D.Lgs.
231/07.
Si ricorda, peraltro, che l’art.
50 dello stesso decreto legislativo
prevede anche il divieto dell’apertura in qualunque forma di conti o
libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia (vietando anche l’utilizzo in qualunque
forma di conti o libretti di risparmio
di tal genere anche se aperti presso stati esteri).
Merita, infine, di essere segnalato che con circolare del 20 marzo 2008 il Ministero dell’Economia
e delle Finanze (Dipartimento del
Tesoro – Direzione Valutario, Antiriciclaggio e Antiusura) ha opportunamente ritenuto di fornire importanti chiarimenti sulle norme fin qui
considerate, onde fugare possibili
dubbi interpretativi prima della loro
entrata in vigore. Si è così chiarito,
fra l’altro, che:
1) Gli assegni liberi emessi,
per importi inferiori a 12.500
euro, ante 30 aprile 2008 ed
incassati a decorrere da tale
data saranno considerati regolari.
2) Gli assegni emessi, a decorrere dal 30 aprile 2008,
per importi pari o superiori
a 5.000 euro senza l’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e/o
la clausola di non trasferibilità,
saranno pagati da banche e
Poste Italiane S.p.A. con obbligo per queste ultime di
comunicare l’irregolarità
dell’assegno al Ministero
dell’economia e delle finanze
ai sensi dell’art. 51, comma 1.
3) Le scorte di carnet di assegni attualmente in giacenza presso banche e
il melograno
maggio 2008
VITA DELLA BANCA
12
4)
5)
6)
7)
8)
Poste Italiane S.p.A. potranno essere da queste ultime
utilizzate anche successivamente al 29 aprile 2008,
fino a esaurimento delle
stesse, previa apposizione
su ogni modulo di assegno
di barratura sull’indicazione del limite di 12.500 euro
nonché della clausola di non
trasferibilità.
I carnet di assegni già in
possesso della clientela potranno essere utilizzati dalla
stessa anche successivamente al 29 aprile 2008 ma
il loro utilizzo sarà consentito
nei limiti indicati dall’articolo 49 ovvero: in forma libera
per importi inferiori a 5.000
euro; mediante l’apposizione della clausola di
non trasferibilità e dell’indicazione del nome o della
ragione sociale del beneficiario
per importi pari o superiori a
5.000 euro.
I nuovi carnet di assegni liberi
potranno essere stampati recando su ogni modulo di assegno la dicitura “Gli assegni possono essere emessi
in forma libera solo nei limiti
previsti dalla normativa vigente” o altra equivalente.
Gli assegni emessi all’ordine
del traente non sono sottoposti alla disciplina degli
assegni liberi, per cui non è
richiesta l’indicazione del codice fiscale del traente che
gira per l’incasso il titolo.
Tali assegni potranno essere
emessi anche per importi superiori a 5.000 euro.
L’irregolarità degli assegni
emessi all’ordine del traente
e girati ad altro soggetto saranno segnalati da banche e
Poste Italiane S.p.A. al Ministero dell’economia e delle
finanze ai sensi dell’articolo
51, comma 1. Tali assegni – se
il melograno
maggio 2008
le girate sono correttamente
apposte – saranno comunque
pagati da banche e Poste Italiane S.p.A.
9) Per i moduli di assegni consegnati alla clientela precedentemente all’entrata in
vigore dell’articolo 49 ed utilizzati successivamente al 29
aprile 2008 non è dovuta l’imposta di bollo ma l’utilizzo di
tali moduli sarà consentito
nei limiti in vigore a decorrere da tale data (assegno libero se di importo inferiore
a 5.000 euro, apposizione
della clausola di non trasferibilità e dell’indicazione del
nome o della ragione sociale
del beneficiario per importi pari
o superiori a 5.000 euro).
10) A partire dal 30 aprile 2008,
l’indicazione del codice fiscale del girante è sempre
dovuta (anche se si utilizzano
moduli di assegno rilasciati
prima di tale data). La mancata indicazione del codice
fiscale del girante rende la girata nulla e, pertanto, banche
e Poste Italiane S.p.A. non
dovranno effettuare il pagamento dell’assegno. Tale
disposizione sarà operativa
anche qualora il girante sia
sprovvisto del codice fiscale.
11) La girata sarà considerata
nulla anche qualora il codice fiscale del girante sia
manifestamente errato.
12) Nell’ipotesi in cui la girata
venga effettuata per conto di un diverso soggetto
titolare della convenzione di
assegno (ad es. una persona
giuridica) il codice fiscale da
indicare è quello del soggetto titolare del medesimo rapporto (nell’esempio la persona giuridica).
13) Non è necessaria l’apposizione del codice fiscale da
parte del giratario che pone
all’incasso l’assegno emesso
in forma libera o non trasferibile qualora egli sia stato
già identificato quale cliente della banca o di Poste
Italiane S.p.A. presso cui
l’assegno è girato per l’incasso ovvero qualora venga
identificato al momento dell’incasso medesimo
14) Il controllo da parte della
banca o di Poste Italiane
S.p.A. circa la regolarità delle girate dovrà essere esercitato tenuto conto della firma
di girata, della regolarità formale del codice fiscale nonché della sua compatibilità
con la firma di girata (a meno
che tale ultimo controllo risulti impossibile come nel
caso, ad esempio, di firma
illeggibile ovvero di firma
apposta dal giratario per
conto di un altro soggetto).
15) Per i libretti di deposito al portatore emessi ante 30 aprile 2008
e presentati per l’incasso a decorrere da tale data se il concessionario rilascia autocertificazione relativa al trasferimento
(data e nome del cedente) non
c’è infrazione né obbligo, per
banche e Poste Italiane S.p.A.,
di procedere alla comunicazione
al Ministero economia e finanze
ai sensi dell’art. 51 comma 1. In
assenza dell’autocertificazione
del cessionario, deve pervenire, da parte del cedente, nei 30
giorni successivi alla presentazione del libretto per l’incasso,
la dichiarazione di avvenuta cessione del libretto. In mancanza
di tale dichiarazione banche e
Poste Italiane S.p.A., effettuano
la comunicazione al Ministero
dell’economia e delle finanze.
Antonio D’Avirro
Avvocato del Foro di Firenze
VITA DELLA BANCA
13
Bilancio
Sociale e
di Missione 2007
Quest’anno le Banche di Credito Cooperativo raggiungeranno
un importante traguardo.
Il 20 giugno 2008 ricorderemo
la costituzione, 125 anni fa, della prima Cassa Rurale italiana, in
provincia di Padova, a Loreggia ad
opera di un lungimirante proprietario terriero, Leone Wollemborg,
che con appena duemila lire costituì il capitale sociale della banca e con trentadue soci tracciò il
cammino delle Banche di Credito
Cooperativo.
Un anniversario che rende orgogliosi del proprio passato, che
ricorda le nostre origini, i valori da
sempre permeanti la cultura cooperativa e che, soprattutto, ci induce a riflettere sul presente.
Churchill diceva spesso “più
sei capace di guardare nel passato, più potrai spingerti nel futuro e
fare bene nel presente”…
Il presente vede la Banca di
Credito Cooperativo di Masiano
sottoporre, come di consueto,
ai propri portatori d’interesse (in
primis i nostri Soci e la Comunità
locale) l’ultimo Bilancio Sociale e
di Missione relativo all’anno 2007
– edizione 2008.
Attraverso lo “strumento” Bilancio Sociale e di Missione la
nostra Azienda intende proporsi
quale banca vitale, in crescita, efficiente ma attenta alla solidarietà,
alla partecipazione ed al coinvolgimento del proprio territorio.
Una banca che mette in circolo
la fiducia (non per niente la Carta
dei Valori ci ricorda di “fabbricarla”)
riconoscendo il primato della persona (non a caso siamo la Banca
in prima persona).
La Banca di Credito Cooperativo di Masiano ricerca l’interesse
ed il benessere della propria Comunità.
Interesse il cui significato originale (dal latino inter–esse, essere
in mezzo) è molto lontano dalla
concezione
che abbiamo di questo
termine.
Per lo più
viene
percepito, sotto il profilo
morale, con
connotazioni
negative.
so tempo, del ben essere (lo stare
bene di tutti, il “bene comune” del
nostro Statuto Sociale), mettendosi al servizio dell’intera Comunità
locale.
Perché noi siamo e vogliamo
essere Banca della Comunità,
con attenzione alla competitività
ed all’efficienza, nel rispetto della
mutualità.
Simona Giuliani
Ci
piace
poterlo
“adottare”
nel suo significato più
nobile
ed
ampio, ovvero il voler
porsi al centro della vita
economica
del proprio
territorio di
competenza,
ricercando la
produzione
del profitto
ma, allo stes-
il melograno
maggio 2008
VITA DELLA BANCA
14
Un ponte
tra
Case Nuove
e Masiano
UN PONTE PEDONALE e CICLABILE, che consenta di superare, in sicurezza, la separazione
territoriale che di recente si è venuta a creare tra la frazione di Case
Nuove e quella di Masiano, nella
zona sud del territorio comunale
pistoiese, a seguito della realizzazione della variante alla strada provinciale del Montalbano.
È un’opera che la Banca di
Credito Cooperativo di Masiano
intende promuovere, mettendo a
disposizione della comunità locale
un contributo alle risorse economiche necessarie, facendosi parte
attiva per individuare le soluzioni
più idonee, attraverso un apposito concorso di progettazione che
sarà bandito nelle prossime settimane.
Case Nuove e Masiano sono
due frazioni storicamente collegate tra loro. Non sono soltanto,
da sempre, la stessa Parrocchia,
ma vivono anche di richiami costanti tra di loro per le realtà che
vi si trovano, sia sotto il profilo
della vita sociale che di quella
economico-imprenditoriale, in un
rapporto di complementarietà e
di integrazione. Il passaggio della
variante alla provinciale ha troncato di netto proprio quella viabilità
storica di via Vergine de’ Mei, che
buona parte dei residenti di Case
Nuove tradizionalmente utilizzava
– in bicicletta o anche a piedi – per
andare in banca, in parrocchia,
alla scuola materna, al cimitero; o
anche per raggiungere le strutture
il melograno
maggio 2008
sportive ed a verde che la Cooperativa Emilio Bianchi ha realizzato
a Masiano e messo a disposizione
della popolazione del luogo e che
in alcuni periodi dell’anno ospitano
manifestazioni di grande richiamo
e partecipazione. Oggi, là dove
passava la Via Vergine de’ Mei, è
stato mantenuto unicamente un
passaggio pedonale a raso, che,
pur ineccepibile sotto il profilo del
codice della strada, rappresenta
obbiettivamente un rilevante rischio, data la velocità dei veicoli in
transito in quel punto della variante
Montalbano.
L’obbiettivo che la Banca si
propone, quindi, è quello di favorire il mantenimento del rapporto
storico tra i due luoghi, a vantaggio innanzitutto di quella parte di
residenti abituata a spostarsi con
mezzi “ecologici” e che desidera
continuare a farlo in condizioni di
maggiore sicurezza. È nata così
l’idea della realizzazione di un ponte ciclo-pedonale sulla variante, in
corrispondenza dell’attuale attraversamento a raso;
idea che è
stata anche
accolta nel
contesto del
“Laboratorio
di urbanistica partecipata” per le
periferie sud
di
Pistoia,
promosso
dall’Amministrazione
comunale e seguito dall’Assessore Silvua Ginanni, in vista della
elaborazione del Regolamento Urbanistico (cfr. INSIEME PER PROGETTARE LA CITTÀ, a cura di
Camilla Perrone, Ed. Aida Firenze
2007, 115).
L’opera potrà costituire un segno permanente del servizio alla
comunità ed al territorio che la
Banca di Credito Cooperativo di
Masiano da sempre svolge ed il
relativo progetto, nell’intendimento
della stessa Banca, dovrà nascere
da un Bando pubblico di progettazione per architetti ed ingegneri,
che dovrà privilegiare, fra l’altro,
oltre alle caratteristiche innovative
ed ecocompatibili dell’intervento, il
suo migliore inserimento nel contesto ambientale.
Il progetto vincitore – insieme
ad un significativo budget di contribuzione economica alla realizzazione dell’opera – sarà messo immediatamente a disposizione delle
Amministrazioni locali, con l’auspicio che esso trovi quanto prima la
sua attuazione.
Maurizio Gori
VITA DELLA BANCA
15
Don Paolo
Palazzi
Don Paolo Palazzi
Incontro con
il VICARIO
GENERALE della
Diocesi di Pistoia
Don Paolo Palazzi
Un augurio di buon
lavoro da parte di
tutta la Banca di
Masiano
Don Paolo Palazzi il 18 Dicembre 2007 ha accettato l’incarico
di Vicario generale del Vescovo
mons. Mansueto Bianchi per la
diocesi di Pistoia.
Don Paolo è nato a Vernio (PO)
il 14/01/1944, ed ha vissuto la sua
infanzia nella parrocchia di San
Michele a Sasseta (Vernio). I suoi
genitori, Italo e Romelia, gli hanno
trasmesso la fede fino a condurlo
nel Seminario Vescovile di Pistoia
nell’anno 1956, dove è stato guidato da diversi educatori, mons.
Leopoldo Antonini, mons. Mario
Leporatti, mons. Giordano Frosini.
Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il giorno 29 Giugno 1969
nella Chiesa Cattedrale di Pistoia
da sua ecc.za mons. Mario Longo
Dorni.
I primi tre anni di sacerdozio, li
ha trascorsi come Cappellano nella parrocchia di Vicofaro a Pistoia.
Una primo momento forte per
la sua vita è stato l’anno intero
trascorso a Treppio con altri tre
confratelli con il programma dello
studio e della preghiera.
La prima esperienza di parroco l’ha vissuta per sette anni nella
parrocchia di Castra, nel comune
di Capraia e Limite. Qui ha conosciuto l’esperienza delle Comunità
Neocatecumenali, nelle quali ha
ritrovato l’amore a Cristo e alla sua
Chiesa, vista davvero come Madre
e come sposa.
Il suo cammino spirituale e
esistenziale comincia da questa
esperienza che è un dono dello
Spirito Santo alla sua Chiesa.
Nel Marzo 1982 mons. Simone
Scatizzi gli dette l’incarico di parroco della importante comunità parrocchiale della Vergine a Pistoia.
Come il Vicario stesso ha avuto occasione di dirci: “Sono stati
26 anni dove il Signore mi ha
fatto sperimentare la verità esistenziale del mistero pasquale
che ha segnato in positivo la
mia vita sacerdotale. Il presbitero trova la sua realizzazione
autentica e libera nel servizio di
Cristo e nel servizio dei fratelli,
questa è la vera gioia che nessuno ti può portare via.”
Tra le varie esperienze importanti nel suo cammino, oltre alla
continuazione del cammino neocatecumenale, merita ricordare il
servizio ecclesiale assai complesso e importante verso gli immigrati, prima con sede presso la parrocchia stessa e poi al Centro diocesano “San Martino de’ Porres”
e come direttore della Fondazione
diocesana della “Migrantes”.
Altro momento di grande valore è stato l’incontro con la spiritualità di San Pio da Pietrelcina, attraverso la costituzione del gruppo di
preghiera.
“Padre Pio – dice Don Palazzi
– mi ha ricordato con forza che
il presbitero vive di Cristo, per
Cristo e con Cristo e la santità
come vera espressione di libertà, la bellezza della preghiera e
la croce come segno dell’infinito amore del Padre verso la sua
creatura.
Il mio desiderio più grande
è stato quello di una comunità,
secondo lo spirito del Concilio
Ecumenico Vaticano II, di persone che vivono della Parola di
Dio dei sacramenti che traducono nelle opere di misericordia, secondo il comandamento
nuovo dell’amore – Amatevi gli
uni gli altri come io ho amato
voi –”.
Benedetta Rosi
il melograno
maggio 2008
TERRITORIO
16
Intervista a
Don Paolo Tofani
Don Paolo Tofani:
un parroco tra
impegno sociale
e religioso
il melograno
maggio 2008
Don Paolo, lei svolge la sua
attività in due parrocchie, una
ad Agliana, l’altra a Santomato;
c’è qualche differenza nella gestione dei servizi?
«Certamente si. Qui a San Piero Agliana la parrocchia a 6300
abitanti e siamo in una cittadina
che ancora oggi punta sull’artigianato tessile come forza lavoro.
Negli ultimi anni la crisi del settore ha creato problemi nel campo
occupazionale, facendo mancare
a diversi abitanti la certezza di un
lavoro che per molto tempo aveva
favorito il benessere e la stabilità di
tante famiglie. Poi c’è la situazione
di disagio che vivono i molti immigrati dovuta ad un non facile inserimento nella comunità, unita alla
difficoltà di trovare un’abitazione
degna a prezzi contenuti. Le diversità culturali inoltre, non facilitano
l’integrazione, anche se molti passi
avanti sono stati compiuti. Ci sono
gli anziani – precisa Don Paolo che se hanno la pensione minima,
cominciano ad avere difficoltà ad
essere autosufficienti anche da un
punto di vista alimentare: noi abbiamo un centro di ascolto che va
incontro a queste esigenze. Per
concludere c’è il problema del
disagio giovanile che purtroppo
produce casi di dipendenza dalle
droghe come un po’ dappertutto.
La realtà di Santomato invece è
quella di un piccolo paese di 1300
abitanti dove non esiste praticamente nessuna struttura lavorativa
(qualche artigiano e basta), con
una comunità non molto aggregata dove però non ci sono problemi
grossi a livello sociale, di povertà,
di solitudini marcate, come invece
sono presenti ad Agliana.»
In questi contesti come si inserisce l’attività della Caritas?
«Premetto che per me il Primato dell’evangelizzazione va coniugato con la carità: un’evangelizzazione fatta solo di culto e rito
a me non piace; c’è bisogno di
comprendere e intervenire anche
sui problemi reali delle persone
che si trovano a vivere delle difficoltà. Quando arrivai ad Agliana
quindici anni fa, oltre alla messa in
opera di un gruppo Caritas, pensai che mancava soprattutto un
ascolto adeguato per tutti coloro
che vivono momenti di disagio
personale di varia natura. Allora
nel 2000 istituii, dopo un corso di
formazione, un centro di ascolto
che è stato il primo che è sorto
a livello diocesano; un centro di
ascolto Caritas che si chiama Don
Tonino Bello. Nel gruppo ci sono
volontari che tre volte a settimana,
dalle 16 alle 19, sono al servizio
della gente dando udienza alle loro
esigenze. Dopo qualche tempo
ci accorgemmo che l’ascolto esigeva anche una disponibilità su
alcune primarie necessità quali il
pacco alimentare e i vestiti. Si rese
necessaria così la creazione di un
centro di accoglienza che svolgesse queste funzioni, soltanto però,
dopo il passaggio dei richiedenti
dal centro di ascolto.
Poi ci rendemmo conto – aggiunge il Parroco – che c’era bisogno di aiutare tutti quei ragazzi
che per motivi molteplici presentavano disagi scolastici, difficoltà
di apprendimento e integrazione.
Nacque allora un’associazione di
volontariato, di cui sono Presidente, che si chiama Porta Aperta; ora
questa associazione è cresciuta e
TERRITORIO
offre servizi alla comunità essendo
anche riconosciuta dall’assistenza
sociale del Comune. Cinque volte a settimana, dalle 15 alle 19,
quattro ragazze con contratto a
progetto, assieme ai volontari, aiutano i ragazzi (circa una trentina
attualmente), a superare tutti i loro
problemi scolastici. Questo ci ha
permesso di fare un lavoro interculturale in quanto sono presenti
tutte le realtà culturali esistenti sul
territorio: in particolare albanesi,
rumeni, indiani, marocchini.
È presente anche un centro
di aggregazione chiamato Centro
Madre Teresa di Calcutta, pensato
per gli anziani; inoltre viene effettuato da volontari, anche un corso
di italiano per stranieri, sempre in
forma completamente gratuita.
Infine, la parrocchia di Agliana
cerca di portare concretamente
avanti ideali di pace e giustizia: abbiamo organizzato un negozio del
mercato equo e solidale che vende prodotti di cooperative del sud
del mondo. Questa attività ci consente di sensibilizzare le persone
su determinati problemi e condizioni di degrado di civiltà solo in
apparenza lontane da noi. A Santomato invece, è molto “spinta” la
solidarietà al sud del mondo con il
circolo Oscar Romero che da vita
ad una pizzeria gestita da volontari
nel fine settimana. Grazie a loro è
possibile raccogliere fondi per ben
quattro progetti di solidarietà: due
in Brasile e due in Africa.»
I parrocchiani come rispondono alle molte iniziative da lei
promosse? Sono coinvolti oppure no?
«All’inizio si incontrano sempre
difficoltà: si fa fatica a farsi capire e coinvolgere le persone non
è facile. Devo dire però, che col
trascorrere del tempo, la risposta della comunità è stata sempre soddisfacente. Soprattutto
sul piano dell’integrazione non è
sempre facile farsi ascoltare. Passi
avanti però sono stati fatti anche
in questo senso grazie anche alla
festa che organizziamo, in collaborazione con l’amministrazione
17
comunale, durante il Giugno aglianese. In questa occasione le varie
realtà straniere presenti sul territorio, possono farsi conoscere attraverso la presentazione dei propri
prodotti tipici ed eno-gastronomici
che vengono offerti ai paesani. È
un pretesto quindi, per conoscersi
meglio e socializzare divertendosi.»
Ci sono in “cantiere” progetti per il futuro?
«Stiamo lavorando, avendo
avuto un’eredità, per mettere in
piedi una struttura che vada incon-
tro alle persone che non possono
pagare un affitto, o a mamme con
bambini lasciati soli a seguito di
divisioni familiari. Naturalmente c’è
bisogno di una forte preparazione,
stiamo ristrutturando questa casa
avuta in eredità proprio per questo servizio. Ci occupiamo anche
di un progetto di solidarietà con
Don Francesco Saverio: grazie alla
cospicua offerta di una famiglia
stiamo costruendo una struttura
di accoglienza per i giovani in una
diocesi in Camerun.»
Marco Gasperini
Meridiana della Chiesa di S. Michele ad Agliana
il melograno
maggio 2008
TERRITORIO
18
Il sogno infranto di
Don Ferruccio
Don Ferruccio Bianchi è stato
uno dei parroci ispirati dalla dottrina sociale cattolica della “Rerum
novarum”.
In coerenza con questi assunti
è stato l’ispiratore e l’organizzatore
di alcuni punti cari alla dottrina sociale cattolica con la creazione di
una serie di opere sociali: dall’asilo
per i bambini al teatro con la sua
brava filodrammatica, alla Cassa
Rurale ed Artigiana.
Era parroco di San Michele,
ad Agliana, in un periodo in cui le
questioni campanilistiche avevano
un peso enorme nella vita sociale.
Mentre le parrocchie di S. Piero
e S. Niccolò potevano vantare di
essere: la prima di essere una prepositura, cioè la prima della zona,
la seconda era una pievania, cioè
la prima ad essere fondata, ambedue vantavano di avere due bande
musicali.
La Chiesa di S. Michele era
Chiesa “curata”, aveva, sì, da vantare una bella corale però… aveva
un campanile troppo basso che
non poteva e non può competere coi campanili alti e svettanti nel
cielo di S. Piero e di S. Niccolò.
Ricordo che quando ero al-
Veduta di Agliana
il melograno
maggio 2008
l’asilo ed alle elementari i bambini
ci rimproveravano sempre, anzi ci
deridevano perché il nostro campanile non si vedeva e poi… non si
sentiva il suono nei paesi vicini.
Era come si può capire un’offesa grave all’orgoglio paesano di
cui poi ci si vergognava. Come se
questo non bastasse S. Michele è
ubicato nella parte più bassa del
comune ed aveva il torto di finire
sott’acqua ogni volta che l’acqua
di un torrente della zona rompeva
o tracimava gli argini.
Il buon parroco che aveva al
suo attivo le realizzazioni di cui ho
parlato voleva allontanare quest’
“onta” paesana. Dopo averci pensato ben bene decise che si doveva costruire un nuovo campanile.
Ma questo era il problema perché
quello esistente si trova sul retro
della Chiesa. Da un lato della Chiesa parrocchiale c’è la strada, dall’altro la canonica. Alla fine la soluzione ottimale fu presa. Il campanile doveva essere costruito davanti
alla Chiesa perché… si ampliava lo
spazio sia pur di poco!
La decisione, purtroppo, fu presa nel momento meno opportuno
cioè quando stava per scoppiare
la II Guerra
Mondiale.
Mancavano i
soldi perché
S. Michele
era un paese agricolo
che
allora
non raggiungeva i mille
abitanti, ma
sursum corda! In alto i
cuori perché
la fede muove le montagne! Così
fu. I paesani si misero al lavoro
pieni di entusiasmo. Le domeniche mattine venivano dedicate a
scavare le fondazioni, portare via
la terra, infilare i piloni di pino donati dai conti Cellesi della Magia, a
raccogliere i sassi nei torrenti vicini
(Calice, Bure e Agna), a impastare la calce. Questa era un’opera
che pareva dovesse essere finita
in un battibaleno. Invece il duce
trascinò l’Italia in guerra! I giovani
furono chiamati alle armi, presto ci
furono i funerali dei primi caduti in
Grecia, Africa e Russia… L’entusiasmo cessò e con esso i lavori.
Poi venne la caduta del regime,
l’armistizio, la tremenda occupazione tedesca.
Dopo la liberazione e la fine
della guerra molti giovani non tornarono. Altri tornarono ammalati
nel fisico e nell’anima.
I lavori del campanile affidati
alla ditta edile Guglielmo Nesti riuscirono a stento a giungere al tetto
della Chiesa. E lì si arrestarono anche perché in seguito alla scissione della comunità parrocchiale per
motivi politici ed alla età avanzata
del parroco, nessuno se la sentì di
continuare l’opera intrapresa. Fu
così che nel 1954 Don Ferruccio
Bianchi morì senza aver realizzato
il sogno di dare alla parrocchia di
S. Michele un nuovo campanile
capace di gareggiare coi campanili
dei paesi vicini.
L’ultimo sogno di Don Ferruccio attende ancora chi lo realizzi.
Renato Risaliti
Docente dell’Università
degli Studi di Firenze
TERRITORIO
19
Casalguidi-Serravalle:
Storia e microstoria di due comunità
tra Medioevo e Risorgimento
Da sempre attenta, per statuto
e per vocazione, alla realtà locale
in cui opera, la Banca di Credito
Cooperativo di Masiano non poteva far mancare il proprio sostegno
ad una iniziativa che, come dice
il suo autore, Roberto Daghini,
“…illustra attraverso i secoli il patrimonio storico, artistico, sociale e
religioso di un territorio e delle sue
frazioni, e in particolare del capoluogo Serravalle e della sua maggiore frazione di Casalguidi”.
Spinto da un profondo senso
d’appartenenza e d’affetto per il
Gianni Boccardi
luogo che gli ha dato i natali, Daghini ha voluto riempire quel vuoto
d’informazioni sulle vicende storiche e sociali che, nel corso dei secoli, hanno interessato il territorio
dell’attuale comune di Serravalle
ROBERTO DAGHINI
Pistoiese,
così
particolare nella
netta dicotomia
CASALGUIDI - SERRAVALLE
tra il suo capoluoSTORIA E MICROSTORIA DI DUE COMUNITA’ TRA MEDIOEVO E RISORGIMENTO
go e la sua frazione di Casalguidi,
che negli anni lo
ha addirittura superato per numero di abitanti.
Inizialmente
spinto da pura
curiosità personale, Daghini ha
svolto una lunga
e completa opera
di ricerca di quei
documenti ufficiali, statuti e regolamenti delle varie
autorità succeduPISTOIA 2007
tesi nel tempo, dispute su confini,
atti di compravendita, feste locali
e quant’altro documentasse quelle spicciole vicende quotidiane che
successivamente, legate assieme
in ordine cronologico, hanno contribuito a creare un quadro d’insieme di facile lettura e ricco d’aneddoti e curiosità, per non dimenticare quegli stili di vita passati che
sono all’origine della nostra attuale
identità.
Partendo dalla storia del castello di Serravalle, che per la sua
posizione a guardia dei percorsi
naturali verso il mare ha sempre
avuto una fondamentale importanza strategica e per questo è stato
più volte fortificato e conteso da
Pistoia, Lucca e Firenze, Daghini
ha ripercorso radici ed epoche di
costruzione dei vari monumenti ed
infrastrutture che sono state via via
realizzate, arricchendo il tutto con
un’apprezzabile iconografia nella
quale, mappe, disegni e vecchie
foto illustrano i cambiamenti d’un
territorio “…incantevole nei nostri
riguardi, ma incantato nei suoi, per
quella specie di sorpresa meraviglia, che suscita il suo paesaggio,
dove la vita, la storia e l’arte sembra che siano, non fermate, ma
placate, in una visione quasi contemplativa. La vita, infatti s’è aggirata e s’aggira tuttora, fra le colline
schiumanti di verde e dove i borghi
formano la mignola degli uliveti,
con un andamento circolare ed un
ritmo ondulato, che non conosce
né fratture né dilacerazioni. Nella stessa maniera gli avvenimenti
storici sono passati quasi adagiandosi nelle sue dolci vallate”.
Gianni Boccardi
il melograno
maggio 2008
TERRITORIO
20
Agliana e la
poesia in ottava rima
Realdo Tonti
(improvvisatore in ottava rima)
I tornei degli
improvvisatori
di poesie in
ottava rima
Nella tradizione locale è rimasta
una memoria assai vivace dell’esistenza di donne improvvisatrici di
poesie: da Maria Maddalena Morelli a Beatrice degli Ontani. Tutto
questo, pare, perché erano donne
e l’improvvisazione poetica nei secoli antichi era un settore (come
molti altri) riservato quasi esclusivamente ai maschi.
Nell’antichità si ricordano i nomi
di pochissime poetesse: da Saffo
a Lesbia. Nel rinascimento appare
Gaspara Stampa e pochissime altre donne (almeno in Italia).
Eppure l’improvvisazione poetica
è un fenomeno assai diffuso del
passato, quando il popolino, oltre
alle manifestazioni religiose, non
aveva molte altre possibilità per
esprimere i suoi sentimenti più autentici. I tornei di poesia in ottava
rima erano un pò il contraltare delle manifestazioni compendiate nei
tornei cavallereschi della classe
dirigente.
Le improvvisazioni poetiche non
avevano bisogno, come nei tor-
il melograno
maggio 2008
nei cavallereschi, né di cavallo,
né delle armi, né di molto tempo
a disposizione per gli esercizi fisici come avevano i benestanti. Per
le improvvisazioni poetiche c’era
bisogno solo di doti naturali e di
prontezza di riflessi. Va da sé che il
popolo si doveva contentare delle
piazze durante le sagre paesane
o dei pubblici esercizi o le case
contadine durante le lunghe veglie
invernali.
È questa una storia che è stata
poco indagata ad eccezione della
ricerca di A. Vitagliano, Storia della
poesia estemporanea nella letteratura italiana, e pochi altri perché i
dotti se ne sono occupati sempre
poco e le esercitazioni poetiche
estemporanee di solito non erano
trascritte sulla carta.
Anche ad Agliana e nel pistoiese
è esistita questa tradizione di cui
si hanno vaghe tracce. Nel periodo che va dalla fine dell’Ottocento
al Novecento si è distinto nell’improvvisazione poetica Idalberto
Targioni di Lamporecchio, diventato tanto famoso da essere eletto
nel 1914 primo sindaco socialista
del circondario di Pistoia e in seguito uno dei capi del fascismo
pistoiese.
Ma veniamo al Novecento. Nei
primi decenni è un continuo stornellare nelle piazze, nelle botteghe
e case contadine. È l’unico momento di vita spirituale autonoma
del popolo rispetto agli intellettuali
liberali o cattolici.
Come e su quali temi avvenivano
queste singolari sfide polemiche?
A secondo dei luoghi in cui ci si
riuniva si predisponeva un bel fiasco di vino e qui assieme a delle
libagioni si poneva il tema ai duel-
lanti che poteva essere ad esempio “il cacciatore e la lepre”, “la
moglie e il marito”, “la nuora e la
suocera” etc.
I duellanti dopo una breve concentrazione sul tema proposto
iniziavano. Il duello durava fino
a che uno dei concorrenti, non
avendo più argomenti o inventiva,
rinunciava alla gara che a volte si
protraeva a lungo, con sommo
gaudio dell’auditorio che poteva
essere grande o piccolo, a seconda del luogo in cui si svolgeva la
gara (una piazza durante una festa
paesana o la “fama” raggiunta dai
due duellanti).
Se i duellanti erano bravi e smaliziati la gara poteva durare a lungo.
E ora c’è da chiedersi chi erano gli
improvvisatori più famosi in ottava
rima del territorio aglianese nel Novecento.
Si ricordano soprattutto tre nomi:
Roberto Cipriani, detto “Grandinino” di S. Niccolò e gerente di un
negozio di sali e tabacchi; Adebaldo Seghieri del Casone, semplice
operaio; il Baronti della Ferruccia,
che stava in una casa sotto l’Ombrone. E poi avevano una certa
fama Marino Baroncelli che pubblicò anche alcuni opuscoli; il Baldi
che stava al di là del Calice, cioè
in territorio pratese, ma gravitava
su Agliana e Costantino Bonacchi
che gestiva l’appalto di Piazza S.
Michele.
Una volta Costantino organizzò
una due giorni nel teatrino di S.
Michele che ebbe un notevole
successo.
Renato Risaliti
Docente dell’Università
degli Studi di Firenze
ECONOMIA LOCALE
21
Intervista al presidente della
C.C.I.A.A. di Pistoia
Rinaldo Incerpi
Con questa terza intervista
prosegue l’inchiesta della rivista
della Banca di credito cooperativo
di Masiano sullo stato dell’ economia della provincia di Pistoia.
Dopo l’indagine incentrata sulla realtà del settore del mobile di
Quarrata a cui è seguita l’intervista
ai presidenti di CNA e Confartigianato sulla situazione del settore artigiano, poniamo alcune domande
al presidente della CCIAA.
Dal suo osservatorio privilegiato può dirci qual è allo stato
attuale la condizione dell’economia pistoiese?
Partendo dai dati, la Provincia
di Pistoia si caratterizza per la presenza di 34.636 imprese registrate
nel Registro Imprese della Camera
Rinaldo Incerpi
di commercio al 31.12.2007, di
queste 29.767 sono attive.
La densità imprenditoriale, misurata dai 10,5 imprenditori ogni
100 abitanti, si colloca al di sopra
sia della media nazionale che regionale, consentendo a Pistoia di
occupare la 19-esima posizione
tra le province italiane.
A livello territoriale la distribuzione delle imprese assume le
caratteristiche dell’organizzazione
distrettuale.
La presenza di attività artigianali nel nostro territorio è molto
elevata con 11.019 imprese registrate (di cui 10.978 attive), che
costituiscono circa un terzo del
totale superando, di gran lunga,
sia la media toscana che la media
nazionale.
La dimensione media
in merito agli addetti è pari
a circa tre addetti per impresa
L’andamento del saldo
nati-morti nelle imprese
manifesta negli ultimi cinque anni un incremento
costantemente
positivo
anche se contenuto. La
crescita modesta del tessuto imprenditoriale pistoiese è caratterizzata da
un elevato indice di natalità, accompagnato tuttavia
da un altrettanto importante indice di mortalità delle
imprese.
Nella distribuzione settoriale della crescita provinciale, quasi tutti i settori
riportano tassi negativi ad
eccezione
dell’edilizia,
che, con un saldo di oltre
200 nuove imprese (quasi
il melograno
maggio 2008
ECONOMIA LOCALE
22
principalmente
verso l’Europa.
Circa il 37% del
totale export del
2007 è stato assorbito dai tre
paesi che costituiscono i nostri
partner commerciali
privilegiati:
Francia, Germania e Regno Unito.
Nel 2007 si
è registrato un
aumento
delle
esportazioni pari
a 12,4%. L’export
di Pistoia costituisce il 6,3% del
totale toscano.
La Camera di Commercio
tutte artigiane), mantiene un tasso
di crescita discretamente positivo.
Leggermente positivo il valore di
crescita anche nelle attività immobiliari e nell’informatica.
Ancora in calo l’agricoltura, il
commercio, i settori legati al turismo che riportano un valore altamente negativo (-3,2%).
In flessione l’intero settore dell’industria manifatturiera (-2,9%).
Analizzando i dati, posso dire
che l’economia pistoiese è caratterizzata da imprese che operano in
settori cosiddetti “maturi” e quindi
soggetti a forte concorrenza.
Può tracciare il trend di sviluppo degli ultimi tre anni dei
principali settori che compongono l’economia provinciale?
La provincia di Pistoia con oltre 800 operatori con l’estero, ha
esportato nel 2007 merci per un
valore pari a oltre 1,6 miliardi di
euro.
Le esportazioni si sono dirette
il melograno
maggio 2008
C’è qualche
settore in ripresa e altri in sofferenza?
Abbiamo di
fronte una provincia che mantiene nel tempo
i suoi connotati
principali: alta densità demografica, alto numero di imprese, forte
presenza di aziende artigiane di
piccola dimensione, alta vocazione all’export, forti specializzazioni
nei settori tradizionali del manifatturiero.
Per questo si sono manifestati
negli ultimi anno forti segnali di crisi prevalentemente legate alla difficoltà del superamento dei vincoli
di natura strutturale quali quelli relativi alla dimensione, e all’esigenza di rimodulare il mix produttivo
ancora troppo sbilanciato verso le
produzioni tradizionali e connotate
da uno scarso apporto di innovazione tecnologica.
La scarsa propensione all’innovazione tecnologica è l’altro
punto debole del sistema.
I dati ISTAT mostrano l’esiguo
impegno delle imprese nella ricerca.
In Toscana, nel 2006, la spesa
per l’innovazione, che costituisce
l’1,2% del reddito, è stata soste-
nuta solo dal 31% dalle imprese.
In Italia la quota sale al 48%
circa, con il picco del nord ovest
dove si arriva al 71% del totale.
Per limitarci alla nostra provincia, anni fa c’erano alcune aziende
di grandi dimensioni che trainavano anche le piccole dell’indotto.
Oggi, con l’eccezione del settore
vivaistico, nel quale sono presenti
7-8 grandi aziende, sono scomparse. I settori in sofferenza sono
quelli legati al manifatturiero tradizionale: sistema moda, mobile
imbottito, calzaturiero.
Sono ancora vincenti i settori
legati all’ortovivaismo, all’industria
alimentare, all’industria delle costruzioni
Negli ultimi anni ci sono segnali
di ripresa dell’industria meccanica
mentre per quanto riguarda i
Servizi è importante il ruolo
delle imprese legate al turismo,
anche se c’è il bisogno di un rilancio del settore, a partire da quello
termale.
Quali progetti sono stati
adottati per il 2008 dalla Giunta
camerale a sostegno delle imprese?
Innanzitutto ho cercato di recuperare dal bilancio regionale più
risorse disponibili attraverso un
processo interno di razionalizzazione. Successivamente ho cercato di promuovere molte iniziative a
costi contenuti per creare relazioni
commerciali, dare visibilità alle imprese, metterle in contatto fra loro.
Sono particolarmente orgoglioso
di Immagine Italia, un palcoscenico per le aziende toscane ed in
particolare pistoiesi, che producono biancheria per la casa, lingerie
e tessile per arredamento. Si è
tenuta la prima edizione alla Fortezza Da Basso nel febbraio scorso a Firenze ed è stato un grande
successo con oltre 300 marchi
presenti e 9000 visitatori.
Altre iniziative sono state
FoodDesign che ha visto la collaborazione fra studenti della facoltà di architettura industriale e
imprenditori per rinnovare il settore
alimentare tipico pistoiese ridise-
ECONOMIA LOCALE
gnando prodotti e confezioni. Seguirà DaciaDesign per i casalinghi,
altra attività tradizionale pistoiese
e FlowerDesign per il settore vivaistico.
Si tratta per la maggior parte
di sostegni economici o di servizi? In particolare quali?
Dal 2005, anno del mio insediamento come presidente della
CCIAA ho abolito i finanziamenti a
pioggia: vengono finanziati soltanto i progetti importanti. Inoltre, ho
istituito il bilancio sociale con la duplice funzione di controllo interno
per il raggiungimento degli obiettivi
prefissati e di comunicazione delle
scelte compiute dalla CCIAA per
promuovere il benessere economico e sociale della provincia.
Qual è attualmente il rapporto fra imprese e mondo del credito? La CCIAA ha allo studio o
in atto “intese” con il sistema
bancario?
Non ci sono rapporti con il
mondo del credito se non in casi
sporadici o contesti particolari
come ad esempio nel progetto del
Comitato Imprenditoria Femminile
della CCIAA di Pistoia dedicato
proprio al rapporto tra le imprenditrici pistoiesi ed il mondo del sistema bancario locale.
23
Sta al sistema bancario dare
segnali positivi di trasparenza ed
etica nella loro azione.
Ritiene siano presenti eccessive rigidità, quali interventi
correttivi auspica?
La CCIAA ha allo studio servizi di assistenza e supporto alle
imprese? Se sì, in collaborazione con altri EE.LL. o Enti terzi
oppure da sola?
La collaborazione con gli Enti
locali della provincia è sempre
stata ottimale ma abbiamo rafforzato le collaborazioni con i territori
limitrofi, sia nel contesto dell’area
metropolitana FI PO PT sia con
l’estensione ad un’area più vasta
che ricomprende anche i territori
della costa attraverso la sottoscrizione di protocolli di intesa con la
CCIAA di Lucca.
Ciò è fondamentale e strategico poiché in questo modo, allungando l’asse di azione e la collaborazione, il territorio pistoiese
non si pone più al margine dell’asse metropolitana ma si sposta al
centro divenendo “cerniera”, punto di collegamento di un’area che
con la sua economia rappresenta
oltre il 60% dell’economia regionale e come tale può “pesare” di
più e condizionare le scelte della
Regione. Altri strumenti sono stati
messi a punto insieme a Union-
camere, l’Unione delle CCIAA toscane che insieme alle Fondazioni
bancarie ha dato vita ad un fondo
di rotazione per le imprese. Dal
2005 è attivo un Osservatorio per
la programmazione strategica con
l’obiettivo di rafforzare i processi
di concertazione tra enti pubblici,
associazioni di categoria, organizzazioni sindacali ed altri soggetti
protagonisti dello sviluppo locale:
• mettendo a sistema gli osservatori esistenti in materia economica e sociale;
• promuovendo attività di analisi
al fine di determinare scenari a
livello territoriale e/o settoriale;
• individuando progetti prioritari
e le relative modalità per la loro
realizzazione, proponendo le
collaborazioni necessarie.
L’Osservatorio Provinciale per
la Programmazione Strategica costituisce inoltre lo strumento mirato
a sostenere il territorio provinciale
nello sforzo di adeguamento ai
nuovi indirizzi della programmazione regionale ed alle nuove modalità
di accesso alle risorse comunitarie
che sempre più pongono al centro
la concertazione e la progettazione integrata in relazione agli obiettivi da perseguire.
Susanna Daniele
Un interno della Camera di Commercio
il melograno
maggio 2008
ATTIVITÀ SOCIALE
24
Ricordo di
Mario Chiti
Uomo di fede, impegnato nel
sociale, è stato a lungo socio della
Banca di Credito Cooperativo di
Masiano.
La recente scomparsa dell’amico Mario ha rattristato tutta la
comunità di Masiano e tutti quanti
lo hanno conosciuto.
Cresciuto alla scuola del Circo-
lo Cattolico Giovanile, guidato da Emilio
Bianchi e Vittorio
Magni, Delio Chiti,
diventò in seguito un
dirigente, preparato e fortemente
impegnato, di Azione Cattolica e
del Circolo ACLI paesano.
Faceva l’insegnante alle scuole elementari di Casalguidi, era stimato e benvoluto per la sua lealtà
ed i suoi modi garbati, umili la decisi da uomo libero davanti ad ogni
condizionamento e tenace quando
c’era da lottare per la giustizia e il
lavoro.
Appassionato di ricerca storica, ha pubblicato alcuni libri di
storia locale, ha collaborato con la
Cooperativa di Cultura e Sport di
Masiano per la stesura di un libro
“Masiano 1900-2000, cento anni
di storia per non dimenticare”,
sponsorizzato dalla nostra Banca,
dove è stata ricostruita la storia del
paese nel secolo scorso.
Ci rimangono in eredità la sua
testimonianza di vita, il suo attaccamento al paese, la sua onestà
intellettuale, la sua “amicizia”.
Iliano Galardini
Premio
il Rastrello
XXIII Edizione
del Premio
Nazionale
Il Rastrello
Anche quest’anno
si svolgerà il premio
nazionale di poesia “Il
rastrello” indetto e organizzato dalla Cooperativa di Cultura e
Sport, “E. Bianchi”,
patrocinato dalla Provincia e dal
Comune di Pistoia e dall’Agenzia
per il turismo Abetone – Pistoia
il melograno
maggio 2008
– Montagna Pistoiese.
La Banca di Credito
Cooperativo di Masiano, in qualità di sponsor unico della manifestazione, offre ancora una volta il
suo apporto determinante a questa iniziativa di evidente significato
culturale, a cui partecipano poeti
da tutte le regioni italiane.
La premiazione delle liriche selezionate dalla commissione giudicatrice formata da esperti
verrà effettuata sabato 30 agosto
alle ore 18.30 nella Sala del Circolo A.C.L.I. di Masiano, nell’ambito
della manifestazione di “Masiano
in Festa”.
Iliano Galardini
ATTIVITÀ SOCIALE
25
Ciclismo
uno sport radicato nel territorio
La gloriosa storia
del Gruppo Sportivo
“BOTTEGONE”
Ciclismo
È una vecchia ed appassionante storia quella del Gruppo
Sportivo Ciclistico “BOTTEGONE”,
iniziata nell’immediato dopoguerra grazie alla passione per le due
ruote di due personaggi storici:
Brunero BOCCARDI ed Alessandro FEDI credettero fin da allora
in questo progetto e nei locali del
vecchio Circolo ricreativo diedero
vita alla loro idea.
La prima dotazione di maglie
fu acquistata col ricavato ottenuto
dalla vendita della carta straccia,
una delle poche fonti di guadagno
lasciate dalla sciagura del secondo conflitto mondiale.
La prima maglia da corsa del
“G.S. BOTTEGONE” fu quella color celestino e bianco (con la scritta BOTTEGONE in nero) indossata dal grande Fausto COPPI. Nel
1953, grazie all’epocale ingresso
degli sponsor nel mondo sportivo, i colori divennero il marrone
scuro con striscia bianca con la
scritta G.S. BOTTEGONE-FAEMA, famosa ditta di macchine da
caffè che affiancò il famoso team
fino al 1965, epoca in cui si passò
ai definitivi rosso e bianco, colori
che abbiamo trovato sulle gloriose
maglie di corridori di fama internazionale ed addirittura mondiale
come Francesco MOSER, Fedor
Den Hertog, Marcello SOLDI, Frabrizio FABBRI, Walter RICCOMI,
Stefano GIRALDI, Mario CIPOLLINI, Michele BARTOLI, Alessandro
BARONTI, Luca SCINTO, Paolo
FORNACIARI, Alessandro PETACCHI, ecc.
Nel 1953 nacque anche la
prima “ammiraglia”, una giardi-
netta messa a disposizione da un
dirigente del gruppo, il sig. Mario
MATI. La vettura riusciva ad ospitare fino a 6 corridori con le bici
ancoràte sul tetto.
Nella sua gloriosa storia, la società ha concentrato i propri sforzi
nell’allestire squadre soprattutto rivolte alla categoria dilettanti e, negli ultimi tempi, l’attenzione si è rivolta verso le categorie esordienti,
allievi e juniores. Nell’anno in corso
l’organico è composto da 23 atleti:
11 allievi e 12 juniores.
Il Gruppo Sportivo BOTTEGONE è stato fondato nel 1947.
Vittorie su strada 1183, su pista 158, ciclocross 7.
Corridori tesserati 1796; coppe e trofei 2389.
Gli atleti più vittoriosi (prime 3
posizioni):
Francesco MOSER: 48 vittorie
Marcello CHITI: 43 vittorie
Marcello SOLDI: 42 vittorie
Le vittorie:
8 giri a tappe internazionali (fra i
quali il Giro d’Italia per dilettanti del
1971 vinto da MOSER ed il Tour
de France per dilettanti del 1972
vinto da Fedor Ivan Den Hertog).
1 Campionato del Mondo; Medaglia di Bronzo Olimpiadi 1972
a Monaco di Baviera; 3 Medaglie
d’argento Giochi del Mediterraneo; 6 Campionati italiani; 21
Campionati Regionali su strada;
13 Campionati regionali su pista; 1
Campionato regionale ciclocross.
Giacomo Capecchi
Presidente G.S. Bottegone
G.S. Bottegone Ciclismo
il melograno
maggio 2008
ATTIVITÀ SOCIALE
26
Le donne al Bottegone
si danno alla
pallavolo
Il Direttore Tecnico Athos Querci
La squadra di pallavolo femminile Progetto Volley Bottegone è al
quarto anno di attività.
Ideata e costituita da Athos
Querci, uno dei tecnici più rappresentativi della nostra provincia, la
giovane società sta facendo passi
da gigante sotto l’aspetto dell’organizzazione e anche sotto quello
tecnico (quest’anno ha partecipato a ben 7 campionati).
Perché Bottegone? “Dopo aver
girato per quasi 30 anni la Toscana
ad allenare (ha allenato da l’ultima
categoria fino alla serie B compresa, n.d.r.), ad un certo punto ho
deciso di fermarmi a fare qualcosa
di mio e a mettere la mia esperienza al servizio di tutto un movimento. Bottegone è una frazione
di Pistoia che conta circa 7.000
abitanti e sapevo che gli sport praticati erano solamente del settore
maschile (calcio, ciclismo, basket),
dunque pensai che poteva essere
una buona idea lanciare la pallavolo femminile: in questo modo non
si sarebbero tolti atleti alle altre discipline e si sarebbe colmata una
grossa lacuna del territorio.
La pallavolo femminile, su
scala nazionale, è lo sport, dopo il
calcio, che ha il più alto numero di
praticanti ed è lo sport femminile
di gruppo per eccellenza; perché
non farlo al bottegone?”
E Bottegone ha risposto alla
il melograno
maggio 2008
grande, infatti ora sono circa 80
le giovani tesserate che hanno iniziato a giocare, grazie anche alla
Banca di Credito Cooperativo di
Masiano che fin dall’inizio ha aiutato la società.
Le maglie e le tute delle pallavoliste riportano il logo della Banca di Masiano, che mostrano sul
petto ogni volta che scendono in
campo.
La società sta diventando sempre più adulta e importante perché
la pallavolo a Bottegone è già una
realtà e anche i risultati tecnici si
cominciano a vedere.
La squadra di promozione ha
sfiorato i play-off, l’under 13 e l’under 12 si sono classificate seconde nei rispettivi campionati: l’urlo
per una gioia è solo rimandato
perché il P.V. Bottegone è destinato a crescere. Il lavoro paga, la serietà anche e la Banca di Masiano,
sensibile anche allo sport del gentil
sesso, sarà sicuramente al fianco
di questa nuova grande realtà dello sport del Bottegone.
Antonella Nannetti
Nella foto alcune atlete
del P.V. Bottegone
ATTIVITÀ SOCIALE
27
Junior
aglianese
Stagione Sportiva 2007-2008
Allievi “A”
Accordo nel segno
dei giovani tra la
BCC Masiano e
Junior Aglianese
La
nostra
Banca, da sempre attenta alle
esigenze del territorio e dei giovani, ha inteso agevolare le famiglie
dei ragazzi nell’ambito sportivo
– formativo.
A tale proposito ha stipulato
un accordo con l’Unione Sportiva
JUNIOR Aglianese, associazione
dilettantistica che, attraverso la
disciplina del calcio, si prefigge la
valorizzazione e la formazione culturale, sportiva e comportamentale dei ragazzi.
L’accordo, riguardante i giovani
di età sino a 15 anni, prevede l’intervento diretto della nostra Banca
nel pagamento di una quota-parte
dell’onere di iscrizione.
L’iniziativa è attualmente valida
per la prossima stagione sportiva
2008/2009 ma, confidando nell’apprezzamento dell’iniziativa, si
presume di poterla estendere anche successivamente.
Buon divertimento a tutti i nostri ragazzi.
G.A. Stradella
L’utilizzo del
defibrillatore
La formazione di
operatori per l’utilizzo
del defibrillatore
con l’impegno della
BCC Masiano
La Bcc Masiano sta acquistando alcuni defibrillatori cardiaci per
metterli a disposizione nel proprio
territorio, affinché, si possa intervenire positivamente, nei casi in
cui alcune persone subiscano un
arresto cardiaco.
I defibrillatori cardiaci saranno
presenti sulle piazze in cui la Bcc
opera, in particolare, nelle strutture
di riferimento per la popolazione.
La Bcc Masiano ha deciso di
offrire ai propri soci, clienti e dipendenti, in collaborazione con il
118 di Pistoia e Cuoriamoci Onlus,
la partecipazione gratuita ad alcuni corsi tecnici per imparare le
tecniche di rianimazione tra cui il
massaggio cardiopolmonare e la
ventilazione, nonché l’utilizzo del
defibrillatore cardiaco portatile.
I partecipanti ai corsi organizzati dalla Banca potranno ottenere
l’attestato e la conseguente abilitazione all’utilizzo del defibrillatore
in qualsiasi luogo.
Tutti coloro che sono interessati per informazioni e iscrizioni
possono contattare l’Ufficio Soci
della Bcc Masiano al numero
0573/984102 o scrivere a [email protected].
Simona Giuliani
il melograno
maggio 2008
ATTIVITÀ SOCIALE
28
Testimonianza
di una vita
salvata dalle
tecniche di
rianimazione
e dal
defibrillatore
Parlare con Sergio Nenciarini di volontariato, in particolare di
tecniche di rianimazione in caso di
arresto cardiaco, è assolutamente
coinvolgente ed emozionante.
Durante la nostra chiacchierata, per sua stessa ammissione, ha
più volte ribadito scherzando che
stavo parlando con un “miracolato”.
L’assoluta leggerezza con cui
descrive molteplici situazioni che
ha affrontato nella sua lunga attività di volontario della Misericordia,
ed in particolare la singolare esperienza da lui vissuta l’anno scorso, si coniuga perfettamente alla
serietà con cui affronta l’impegno
del volontariato e con la profondità
delle sue convinzioni morali.
Veniamo ai fatti.
L’estate scorsa, in un caldo
pomeriggio di luglio, Sergio stava lavorando nella sua azienda
ed insieme alla moglie ed alcuni
dipendenti stava scherzosamente esponendo cosa fare in caso
di arresto cardiaco, ovvero quali
tecniche adottare per un soccorso
immediato.
Già da qualche giorno non stava bene: sentiva una pesantezza
alla cassa toracica ed un dolore
diffuso all’avambraccio sinistro.
Però quel giorno aveva giustificato tale malessere per aver
bevuto dell’acqua fredda subito
dopo pranzo e, visto il caldo del
periodo, aveva pensato ad una
congestione.
Purtroppo si trattava di un “infarto acuto del miocardio inferiore”
ed all’improvviso perse conoscenza.
il melograno
maggio 2008
Intervista a
Sergio Nenciarini
Ma, l’aver descritto così bene
fino a quel momento, ai suoi collaboratori, cosa fare in caso di infarto…gli aveva salvato la vita.
Infatti, i dipendenti dopo aver
allertato il 118 ed aver iniziato il
massaggio cardiopolmonare nonchè la ventilazione, erano stati
prontamente sostituiti dai volontari
della Misericordia di Casalguidi sopraggiunti tempestivamente con il
defibrillatore cardiaco semi-automatico (Sergio ci tiene a sottolineare “in 4 minuti”).
Nel frattempo era arrivata anche l’ambulanza medicalizzata del
118 di Pistoia con a bordo personale qualificato che ha cercato di
stabilizzare il cuore di Sergio, che
quel pomeriggio non ne voleva sapere di “calmarsi”…
I volontari della Misericordia di
Casalguidi (il fatto che si trattasse
di personale laico ci induce tutti a
riflettere sull’importanza di poter
effettuare corsi specifici…) hanno
applicato il defibrillatore a Sergio e
sono state
necessarie ben 3
scariche
per permettergli
di
giungere, con
l’elicottero
Pegaso,
all’Ospedale
di
Careggi
di Firenze,
dove ha
subito un
intervento
di angioplastica per occlusione al
98% dell’arteria coronaria destra.
Sergio Nenciarini si è ristabilito
molto bene ed è entusiasta del defibrillatore cardiaco.
Ha manifestato grande apprezzamento per la sensibilità
che la nostra Banca ha dimostrato verso il proprio territorio (stiamo acquistando n. 7 defibrillatori
cardiaci da posizionare in tutte le
zone operative di competenza ed
organizzando corsi aperti a tutti i
Soci, clienti e dipendenti).
Ha mantenuto intatta la sua
passione per il volontariato, semmai la voglia di aiutare il prossimo
è cresciuta “nonostante”, con il
massaggio cardiopolmonare, gli
abbiano lasciato qualche “inevitabile livido”… ormai solo un ricordo…
Ma, ascoltando il suo racconto
viene da pensare che ne sia stato
immensamente felice.
Simona Giuliani
Sergio Nenciarini
ATTIVITÀ SOCIALE
29
Intervista a
Eugenio Capone
Socio della Bcc Masiano
Eugenio Capone nasce a
Roma il 14.08.1966. Ha iniziato a
giocare a basket nel 1980 presso
la Società Salesiana “Don Bosco”
di Cinecittà. È alto 2,14 mt. Ruolo:
pivot (centro). Nel 1982 si trasferisce a Bologna per intraprendere
la carriera da professionista. Gioca
nella Fortitudo “Latte e Sale” in serie A2.
Nel frattempo si dedica anche allo studio, infatti frequenta la
scuola per geometri di Bologna.
Rimane a Bologna fino al 1985,
poi si trasferisce a Montegranaro
(AP) per giocare in B1 da titolare.
A Fermo conclude positivamente
il suo ciclo di studi, diplomandosi
geometra.
Nel 1986 arriva a Pistoia per
giocare in B1 nella “Maltinti”. Ottiene subito la promozione in A2.
L’anno successivo lascia Pistoia,
anche se non con il “cuore”, per
trasferirsi nuovamente a Bologna e
giocare nella Fortitudo in A2. Ottiene la promozione in A1 ed è testimone dello storico sorpasso della
Fortitudo nei confronti della rivale
Virtus Bologna.
Nel 1988 ritorna a Pistoia per
giocare nella “Kleenex”. In quell’anno la città vede l’inaugurazione
del nuovo Palazzetto dello Sport
di S.Agostino. Eugenio Capone
gioca a Pistoia in serie A2 fino al
1992. Successivamente, fino al
1994, gioca a Marsala (TP) in serie B1, ottenendo la promozione in
A2. Ritorna ancora a Pistoia per
giocare nella “Kleenex” in serie A1
e ci resta 3 anni. Gioca la Coppa
Korac nell’anno 1996/1997. Successivamente viene ingaggiato da
Teramo in B1 e da Pavia in B1. Nel
1999 ritorna a Pistoia per giocare
a Massa e Cozzile in B2. Nuovamente ottiene la promozione in B1.
Ritorna a giocare nella squadra di
Pistoia, serie B2, l’anno seguente,
ottenendo la promozione in B1.
Nel 2003 decide di ritirarsi dalla
pallacanestro ma, nel 2004 a causa di un grave infortunio accaduto
all’americano dell’Agricola Gloria,
squadra di Montecatini Terme militante in serie A2, decide di riprendere l’attività professionistica per
un breve periodo. Infatti, sempre
nel 2004 cessa definitivamente di
giocare, dopo aver giocato i play
off per accedere alla serie A1.
il mutuo concessomi dalla banca
e nonostante le numerose offerte
bancarie ricevute negli anni della
carriera trascorsi in giro per l’Italia,
sono sempre rimasto fedele alla
Bcc Masiano”.
Che tipo di rapporto hai con
il nostro Istituto?
“Posso affermare che considero Masiano la banca di riferimento
per la mia famiglia e per le mie attività professionali.
Sono cresciuto con la Bcc Masiano avendo il supporto di tutto il
personale dipendente (con cui mi
sono rapportato nel tempo); rivolgo loro un plauso per la professionalità, la disponibilità ed elasticità
nell’aiutarmi a gestire negli anni
ogni tipo di situazione”.
Simona Giuliani
Capone come ti sei avvicinato alla Banca di Masiano?
“Sono cliente dal 1991 della
Bcc Masiano, grazie all’invito di un
collega tifoso di pallacanestro, e sono divenuto socio dal 2001. Io
sono cresciuto con la
Banca di Masiano”.
Vuoi dire che la
Banca ha avuto una
spazio nella tua vita
familiare e professionale?
“In qualche modo,
certamente. Sono sposato con una pistoiese
doc, ho una ragazza di
14 anni ed abito nella
provincia di Pistoia.
Nel 2000, ho iniziato a dedicarmi ad
un’altra grande passione oltre alla pallacanestro: il settore
immobiliare ed a questa attività mi dedico
tuttora. Ho acquistato la prima casa con Eugenio Capone
il melograno
maggio 2008
ATTIVITÀ SOCIALE
30
Giugno
aglianese
Anche questo anno la nostra BCC non poteva mancare al
consueto appuntamento che, nel
mese di giugno, vede diventare
protagonista la città di Agliana.
Molte sono le occasioni d’incontro
che vengono organizzate dall’Amministrazione Comunale nel mese,
culminanti con la Mostra Mercato
che chiude, volendo usare un termine legato alla tradizione, la “fiera
paesana”. Da quando la Banca di
Credito Cooperativo di Masiano
ha localizzato una propria agenzia operativa sul
territorio aglianese,
ha sempre partecipato con interesse ed orgoglio a
questa manifestazione, sponsorizzando ogni anno
diverse iniziative.
In particolare, per
l’edizione 2008, la
banca promuoverà
la proiezione delle partite di calcio
degli Europei: due
incontri di quarti
di finale e le due
semifinali saranno
proiettati in piazza
Gramsci, mentre
la finale sarà visibile su un mega
schermo allestito
nel Parco Pertini.
il melograno
maggio 2008
Fra le altre iniziative che verranno
da noi sponsorizzate rientra il particolare appuntamento dedicato
alla musica Jazz, dal titolo “Cosimo Marchese, Nico Vernuccio &
Jazzfreehands Community” che
si svolgerà nel suggestivo sfondo
del Parco Pertini, cornice perfetta
per questo genere musicale. L’appuntamento è previsto per venerdì
27 giugno e parteciperanno come
ospiti Nico Gori (clarinetti) e Claudia Tellini (voce). Infine, anche quest’anno non mancherà lo stand
della BCC che sarà allestito sempre presso il Parco Pertini dal 26
al 29 giugno. La Mostra Mercato
rappresenta infatti un importante
momento di contatto fra la banca
e tutta la comunità che partecipa alla manifestazione aglianese,
poiché ci consente di dimostrare
il nostro modo di essere e di fare
banca, in prima persona. A conferma dell’interesse e della sensibilità che la nostra BCC ogni anno
riserva alle famiglie e ai giovani,
sarà presente, in alcune serate, un
clown per allietare il pubblico dei
“piccoli” (e non solo) che, immancabilmente, come nelle passate
edizioni, divertiti dalla sua estrosità
ed abilità nel modellare palloncini
gonfiabili, faranno cerchio attorno
al nostro stand.
Ringraziando le autorità locali per l’organizzazione di questa
serie di eventi volti a dare il giusto
risalto ad Agliana, vi aspettiamo
numerosi per farvi conoscere il
mondo BCC Masiano!
Cristiano Verniani
ATTIVITÀ SOCIALE
31
“Agliana”
di Donatella Lami
In occasione
del trasferimento della filiale di
Agliana, la nostra
BCC è stata ben
lieta di sponsorizzare la ristampa
del volume “Agliana” di Donatella
Lami, frutto di
un lavoro tanto
attento
quanto
scrupoloso, teso
ad evidenziare lo
spessore culturale, economico,
produttivo e demografico della comunità Aglianese.
La volontà di sponsorizzare
la ristampa del volume sancisce
simbolicamente lo stretto legame
che col tempo si è creato con il
territorio di riferimento e la naturale empatia che si è generata fra la
Banca e la comunità residente ad
Agliana.
Vi aspettiamo pertanto presso la nuova sede dell’agenzia, in
via Mallemort angolo via Bellini,
per poter constatare di persona il
nuovo lay-out della struttura dettato da una nuova filosofia del fare
banca e celebrare assieme l’inaugurazione dei nuovi locali.
Cristiano Verniani
Le gite sociali
della BCC Masiano
Gite
Sociali
2008
Venezia e minicrociera
13 SETTEMBRE: Ritrovo e partenza da Masiano alla volta di Venezia in pullman G.T. Arrivo al Tronchetto e trasferimento con battello privato fino a San Marco. Sbarco e trasferimento in ristorante
prenotato per il pranzo. Nel pomeriggio, incontro con guida locale per la visita (della durata di 4 ore
circa) di una delle città più belle. Al termine, trasferimento in hotel 4 Stelle in zona S. Marco per cena
e pernottamento.
14 SETTEMBRE: Colazione in hotel e imbarco sul battello (biglietto incluso) per la visita delle isole di
Murano, Torcello e Burano. Al termine della navigazione, pranzo in ristorante prenotato e ritorno al
Tronchetto. Rientro a Masiano previsto in serata.
il melograno
maggio 2008
ATTIVITÀ SOCIALE
32
Cappella Sistina e
Musei Vaticani
La BCC Masiano effettuerà anche una visita riservata
e guidata, a porte chiuse, della Cappella Sistina e dei
Musei Vaticani.
La Crociera
delle Meraviglie
Dalla “Costa Atlantica”
la Crociera Soci 2008
Sabato 6 Settembre dalle ore 20.00
“L’Albero della Solidarietà”
manifestazione a carattere sociale.
A Masiano cena a prenotazione.
Per informazioni e
adesioni alla serata
è possibile contattare
l’Uffico Soci 0573 984102
[email protected]
il melograno
maggio 2008
MARKETING
33
Banca Agrileasing
sostiene la
realizzazione
dell’energia da
fonti rinnovabili
Già da tempo Banca Agrileasing è impegnata nella tutela dell’ambiente e nella conservazione
delle risorse: per queste ragioni ha
scelto di sviluppare una formula
leasing dedicata alle energie rinnovabili dando maggiori opportunità
alle imprese che scelgono di dare
valore all’ambiente e nello stesso
tempo hanno la necessità prestare
attenzione ai propri costi fissi.
Infatti la diffusione degli impianti fotovoltaici in Italia è incentivata
dal Conto Energia, un sistema che
consente agli imprenditori e privati
che producono autonomamente
energia verde di immetterla nel
mercato a fronte di una remunerazione vantaggiosa (che va da un
minimo di 36 a un massimo di 49
centesimi per kilowattora) e con
tariffe garantite per 20 anni. Un
modo, quindi, per far diventare
Un leasing
fotovoltaico
l’energia pulita un buon investimento finanziario, con ritorni e redditività certa, e che ha come risultato finale quello di far risparmiare
soldi in bolletta ed essere un valido
aiuto alla salute del pianeta.
L’obiettivo di produrre elettricità nel rispetto dell’ambiente è dunque in linea con le nuove esigenze
del mercato.
Nel 2007 sono stati messi in funzione 4896 impianti pari
a 55,87 Mw con una crescita di
oltre 5 volte rispetto al 2006, ma
soprattutto in soli 365 giorni si è
installata una potenza fotovoltaica
maggiore di quanto non fosse il totale cumulativo presente in Italia in
quasi 30 anni.
Per finanziare tali impianti, in
particolare quelli che hanno una
potenza di generazione compresa tra i 20 Kw e i 1000 Kw, sono
Finalmente
posso!!
state pensate tre differenti formule
in base al livello di integrazione architettonica che prevedono il posizionamento o l’integrazione totale
su superfici esterne degli immobili
o l’ubicazione di tali impianti sul
terreno. A garanzia di queste tipologie di operazioni verrà semplicemente richiesto alla clientela di cedere il credito derivante dal Conto
Energia.
Il tutto con tempi veloci e processi trasparenti e ben definiti. Insomma un ventaglio di disponibilità che ha un unico obiettivo: fornire energia alle attività industriali
e civili in un modo più etico e con
l’attenzione massima al rispetto
dell’ambiente.
Per saperne di più contatta gli
sportelli della nostra Banca.
Andrea Dani
Lavoratori atipici
e Credito Bancario
La nostra Banca di Credito
Cooperativo di Masiano ha aderito
al Nuovo Protocollo di Intesa Regione Toscana, finalizzato ad agevolare l’accesso al credito da parte
di soggetti (principalmente privati
e famiglie) che vivono ed operano
nel nostro territorio.
L’iniziativa mira a consentire
l’accesso al credito anche a quei
lavoratori che non sono in possesso degli ordinari requisiti standard
di certezza retributiva richiesti dal
sistema bancario.
È pertanto rivolta ai soggetti
del nostro territorio che siano titolari di un rapporto di lavoro NON a
tempo indeterminato in condizioni
di vigenza (tipicamente i cosiddetti lavoratori atipici) o disoccupati
purchè nei 6 mesi antecedenti la
richiesta abbiano avuto in corso
un contratto di tale tipologia.
La BCC Masiano effettua pertanto alle persone del nostro territorio, che si trovino nella condizione sopra detta, concessione
di finanziamento con le seguenti
caratteristiche:
- importo massimo Euro 15.000;
- durata da 18 a massimo 60
mesi;
- tasso fisso;
- finalità previste: interventi relativi
a condizione familiare, alloggiativa, scolastica, formativa, lavorativa e di salute nonché acquisto
di beni strumentali che aumentino la possibilità di assunzione in
pianta stabile.
Per la particolarità dell’intervento il nostro istituto non richie-
de il rilascio di garanzie personali
o reali da parte di altri soggetti o
familiari.
Saremo noi infatti che, in armonia con il soggetto richiedente
e la Regione Toscana, attiveremo
gratuitamente le iniziative collaterali con l’Agenzia regionale Artea.
L’attenzione verso il territorio di
appartenenza e delle sue famiglie
passa, per la Banca in prima persona, anche attraverso le iniziative
descritte.
I prestiti in questione sono subordinati ai limiti globali di plafond
annui.
Gli interessati possono recarsi
presso le nostre Agenzie per maggiori informazioni.
G.A. Stradella
il melograno
maggio 2008
MARKETING
34
Alla Banca di Credito
Cooperativo di
Masiano stanno
molto a cuore i
giovani!
Per i nostri giovani Clienti abbiamo i c/c specifici 14-18 e 1828: vieni a scoprirne le caratteristiche presso le nostre agenzie.
Per i nostri giovani Soci abbiamo uno speciale “pacchetto
socio”, ovvero la possibilità di diventare socio della banca con soltanto n. 50 quote (poco più di €
250,00).
Inoltre, tutti i figli dei soci che
compiranno 18 anni di età…potranno diventare soci della banca
Spazio ai
Giovani
con solo 50 quote, ed in più, ricevere uno splendido premio a scelta
tra un telefono cellulare, un I-Pod,
una macchina fotografica, ecc.
In più, la possibilità di ottenere
uno sconto del 20% sull’acquisto
dei Libri di Testo per le Scuole Medie Inferiori e Superiori.
E per i “giovanissimi” figli e nipoti dei soci , entro i 12 mesi dalla
nascita, la Banca riserva la possibilità di aprire uno speciale deposito a risparmio con particolari con-
dizioni…ed il primo versamento lo
facciamo noi!!
Maggiori informazioni presso
le agenzie della Banca o rivolgendosi all’Ufficio Soci 0573/984102,
[email protected].
Ed i vantaggi non sono terminati…sono allo studio nuove
iniziative per i giovani Soci della
Banca di Credito Cooperativo di
Masiano.
S.G.
Giovani:
diamogli credito
È con vero interesse che la
Banca di Masiano ha accolto l’iniziativa avviata dal Dipartimento per
le Politiche Giovanili e le Attività
Sportive, l’importanza dell’iniziativa è anche sottolineata dal fatto di
essere inserita nel Documento di
Programmazione Economica e Finanziaria per gli anni 2007-2011.
La nostra Banca, in considerazione dell’interesse che l’iniziativa
riveste per le politiche in favore
dei giovani, in particolare degli
studenti più meritevoli e delle loro
famiglie, ha approntato in maniera
rapida, efficiente e competitiva forme di finanziamento agevolato per
i nostri giovani.
Per la Banca di Masiano, sempre attenta alla crescita ed al futuro
del suo territorio e delle sue risorse, anche umane, la sottoscrizione
e la creazione di prodotti specifici
per i giovani meritevoli, rappresenta una iniziativa, alla quale ci
prefiggiamo di farne seguire altre,
finalizzata a promuovere il diritto
dei giovani alla formazione cultu-
il melograno
maggio 2008
rale e professionale, al loro inserimento nella vita sociale, attraverso
interventi volti ad agevolare forme
di incentivazione all’autoimpiego e
all’autoimprenditorialità, mediante
il sostegno economico e finanziario.
L’incentivo, erogato sotto forma di finanziamento a condizioni
vantaggiose (tasso fisso – parametro IRS +0,50) è rivolto a studenti
residenti in Italia di età compresa
tra i 18 ed i 35 anni.
Vengono finanziate (entro limiti
che variano da tipologia a tipologia) i contributi per corsi universitari e di alta formazione artistica,
le spese per la partecipazione al
programma comunitario Erasmus,
spese per iscrizioni ai corsi post
laurea e master, spese per l’acquisto di personal computer portatili
dotati di connettività WiFi, spese
connesse alla stipula di contratti di
locazione da parte di studenti fuori
sede.
VENTO (garanzia) DA PARTE
DELLA FAMIGLIA, NÉ LA BUSTA PAGA.
NON È RICHIESTO L’INTER-
G.A. Stradella
Accedere al finanziamento è
semplicissimo…
Devi recarti presso la Segreteria dell’Università o altra Istituzione
alla quale sei iscritto e richiedere di
essere ammesso a partecipare all’inizitiva “DIAMOGLI CREDITO”.
La Segreteria studenti accerterà le tue generalità e la presenza
dei requisiti di merito studentesco
(i buoni “credito” conquistati nell’anno precedente, la quantità dei
crediti varia a seconda degli interventi richiesti) e ti rilascia uno specifico codice PIN.
A questo punto non devi fare
altro che recarti da una delle nostre Agenzie. Al resto pensiamo
tutto NOI.
Ti invitiamo a recarti presso le
nostre Agenzie per maggiori informazioni o ritirare le brochures.
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Maggio 2008 - BCC Masiano