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ADUNANZA
DEL
10
NOVEMBRE
anzi con danno ; perchè scaricando i mucchi di rizomi nel vicino torrente essa si propagò lungo il torrente stesso e nei campi a valle.
In quella località essa è diventata veramente infestante. Con la sua vigoria impoverisce il terreno ed obbliga ad un imprevisto aumento di lavoro imponendo sfalciature
per evitare il soffocamento delle colture. E meno dannosa al Granturco ed al Frumento
grazie ai soliti lavori primaverili, i quali ostacolano lo sviluppo delle sue parti aeree.
Invece è dannosissima alla M e d i c a ed al Trifoglio, che di regola seguono il Frumento.
U n medicaio non resiste più di due o tre anni : 1' Artemisia
come Io divorerebbe la Cuscuta.
lo distrugge rapidamente
F r a i cespugli del torrente, dove può svilupparsi
in tutta libertà, spesso è folta ed esuberante.
V i osservai esemplari alti due metri e
più, con una parte fiorifera ricchissima e lunga fino 8 0 u n .
Infine, a Firenze — dove fu scoperta dapprima dal Prof. A . Fiori nel 1 9 0 8 alle
«Cascine»
nei campi della R . Scuola di Pomologia e nel 1921
presso il vicino
Ponte Sospeso sul greto dell' A r n o — quest' anno la osservai nella parte opposta della
città, presso il Campo di Marte, e precisamente negli incolti lungo le vie « A n d r e a del-Castagno » e « Iacopo Nardi » .
Indi è presentato il lavoro seguente :
L a c a i t a C . - Piante
S i b i l i a C . - Ricerche
italiane
critiche
floristiche
sul
o
rare.
territorio
di
Anagni.
e la nota :
C H I O V E N D A E . — G I U S E P P E RADDI E C. H. P E R SOON.
Il compianto Dott. Martino Savelli comunicò il 20 gennaio 1918
alla nostra Società, la notizia di alcuni documenti relativi all' acquisto fatto dal Governo Toscano nel 1830, per I" Orto Botanico di
Pisa, dagli eredi di Giuseppe Raddi, dell' erbario personale di
questi ( ' ) , rinfrescando così la memoria di questo grande studioso.
Il Prof. Gino Bargagli-Petrucci non è guari, ci ha estesamente
esposte ( 2 ) le svariate e poco liete vicende della sua vita laboriosa,
facendocelo conoscere nel suo vero carattere; cosa che non era
stata fatta prima d' ora. Mi si permetta di esumare ora una piccolissima parte della sua corrispondenza privata, eh' è in mio possesso, per mostrare il Raddi micologo in relazione con uno dei
luminari di quella scienza, il Persoon, e di trascrivere il giudizio,
che uno dei più celebri botanici del secolo passato, ebbe a pubblicare su una parte dell' attività scientifica del Raddi, nella ristampa che egli fece del più famoso degli opuscoli crittogamici
di Lui.
( 1 ) M . Savelli, La
Vendita
dell'Erbario
di Giuseppe
Raddi.
— Bullettino della
Società Botanica Italiana ( 1 9 1 8 ) p . 3 - 8 .
( 2 ) G. Bargagli-Petrucci, Giuseppe Raddi
—
Naturalista
e
Viaggiatore
R . Istituto Botanico di Firenze n. 2 ( 1 9 2 2 ) pag. 3 3 e tavola.
fiorentino.
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CHIOVENDA E. — GIUSEPPE RADDI E C. H. PER