122 ADUNANZA DEL 10 NOVEMBRE anzi con danno ; perchè scaricando i mucchi di rizomi nel vicino torrente essa si propagò lungo il torrente stesso e nei campi a valle. In quella località essa è diventata veramente infestante. Con la sua vigoria impoverisce il terreno ed obbliga ad un imprevisto aumento di lavoro imponendo sfalciature per evitare il soffocamento delle colture. E meno dannosa al Granturco ed al Frumento grazie ai soliti lavori primaverili, i quali ostacolano lo sviluppo delle sue parti aeree. Invece è dannosissima alla M e d i c a ed al Trifoglio, che di regola seguono il Frumento. U n medicaio non resiste più di due o tre anni : 1' Artemisia come Io divorerebbe la Cuscuta. lo distrugge rapidamente F r a i cespugli del torrente, dove può svilupparsi in tutta libertà, spesso è folta ed esuberante. V i osservai esemplari alti due metri e più, con una parte fiorifera ricchissima e lunga fino 8 0 u n . Infine, a Firenze — dove fu scoperta dapprima dal Prof. A . Fiori nel 1 9 0 8 alle «Cascine» nei campi della R . Scuola di Pomologia e nel 1921 presso il vicino Ponte Sospeso sul greto dell' A r n o — quest' anno la osservai nella parte opposta della città, presso il Campo di Marte, e precisamente negli incolti lungo le vie « A n d r e a del-Castagno » e « Iacopo Nardi » . Indi è presentato il lavoro seguente : L a c a i t a C . - Piante S i b i l i a C . - Ricerche italiane critiche floristiche sul o rare. territorio di Anagni. e la nota : C H I O V E N D A E . — G I U S E P P E RADDI E C. H. P E R SOON. Il compianto Dott. Martino Savelli comunicò il 20 gennaio 1918 alla nostra Società, la notizia di alcuni documenti relativi all' acquisto fatto dal Governo Toscano nel 1830, per I" Orto Botanico di Pisa, dagli eredi di Giuseppe Raddi, dell' erbario personale di questi ( ' ) , rinfrescando così la memoria di questo grande studioso. Il Prof. Gino Bargagli-Petrucci non è guari, ci ha estesamente esposte ( 2 ) le svariate e poco liete vicende della sua vita laboriosa, facendocelo conoscere nel suo vero carattere; cosa che non era stata fatta prima d' ora. Mi si permetta di esumare ora una piccolissima parte della sua corrispondenza privata, eh' è in mio possesso, per mostrare il Raddi micologo in relazione con uno dei luminari di quella scienza, il Persoon, e di trascrivere il giudizio, che uno dei più celebri botanici del secolo passato, ebbe a pubblicare su una parte dell' attività scientifica del Raddi, nella ristampa che egli fece del più famoso degli opuscoli crittogamici di Lui. ( 1 ) M . Savelli, La Vendita dell'Erbario di Giuseppe Raddi. — Bullettino della Società Botanica Italiana ( 1 9 1 8 ) p . 3 - 8 . ( 2 ) G. Bargagli-Petrucci, Giuseppe Raddi — Naturalista e Viaggiatore R . Istituto Botanico di Firenze n. 2 ( 1 9 2 2 ) pag. 3 3 e tavola. fiorentino.