"*r
BOSCHERINO
9HiO
D'AZEGLIO
MASSIMO
•
.
héros
sane
sans
etnphase pairiote
,
fanatistne
liberal
,
comédie
....
E.
GENOVA
Tipografiadi Oio.
Yk
XX
Batta
S«tt«mtot
Carlini
Bendi;
sans
Ì3Z4
-
MAIN
0"
U
IHflSSIlHOD'AZEGLIO.
B'
mo
Milano
fa
e
;
Una
Azeglio nel
questa
1860
l' ultima
sua
scrittrice Francese
nominato
era
Oolet
scopi artistici
freBche
ritratto
:
l'àme
"
remuent
4
dea
«
jenne ;
bianchi
et
ammaliata
dì EUore
autore
la taiUe
neee
la
sua
mantello
anche
....
Di
Ini "ceva
les
capo
di
•
altère
ont
l'inspirent
droìte
ammirazione
smagliante
passions qui
traits ; mais
ses
la
n'à
les gran-
phÌBÌonomìe est
rien
de
perdu
il Governatore
per
le rammentava
Alessandro
«
n
il est
né
est
né
sa
restée
grftce
che
séduisant
femminili
anche
che la fisionomia
L'
».
"
era
:
ecco
noi
ohe
le
L'
d' Àhnaviva.
rispondeva,
Azeglio
ohe
Milanesi
suo
esprimeva
alludendo
al
altro per
aveva
il
piuttostoiniaslidìto.
l' eapressione che
possiamo
,
che della
,
psichica quale
sua
figura
si delinea
nelle
non
sue
,
I vecchi
col
,
il conte
Manzoni
séduisant
sinco'amente
ripetere
un
pure
L'
quegli elo^
«
nobles
,
,
,
cora
an-
ohe
Fieramosea
poi questo
cheveuz
ses
eleganteet
ardente
corto
ad
genero
fattezze
appassionata
signora, che era piuttostoattemdissimnlava
nei salottà più elegantidella società MUa-
non
,
dalle
,
de
lignessubsistent; l'expresaion
[H«mière
pata
d^'
piacenti
l'àge a
"
,
rimaneva
passata la sessantina.
aveva
«
e
tante.
politicamiliallora viaggiava
che
,
r Italia per
di
nella
comp"rsa
Luisa
Governatore
potevano però compiacersid'
: quello
originale
migliore
di
trent' anni
aver
prima ,
sciamo
cono-
opere.
sciuto
cono-
ed
il
sindaco
ragione, a
con
«
Qui
ad
nei
amarlo
fuggir
successi letterari
anni
Trent'
la noia
prima
avrebbe
rapido
nelle
rampollo
più
Si
Ricardi
di
cambiamento
un
pittura.Si
collana
queUa
Alessandro
che
che
vorando
la-
stava
,
storico,
tere
bat-
si
di
sapeva
quel
vita
sua
birichino
varia,
tunque
quan-
perchè di quegli anni
autobiografia.
sua
ufficiale
di
cavalleria
che
,
il
dalle
diventa
belle
Giorgio Bidone
maestro
e
appassionato
un
lungo soggiorno
suo
più
di briosi
zoni
Man-
presto doveva
1' Azeglio nella
impetuoso
conosce
oltre
D'
però quanto
presto però , grazie ai consiglidell' amico
con
che
,
il
quindi
conosce
giovanili».
romanzo
nulla
sanno
stata
imparato
"mìglia Piemontese.
la
s' è trattenuto
amore
Allora
di nobile
già
,
un
,
Gloria?
Miei
ad
nuovo
po'capriccioso
un
fosse
oscura
cav.
primogenita d'
la
tutto
po' scapato
I lettori dei
con
e
,
regioni della
un
Massimo
:
Azeglio per
a
Torinese, piantava casa
il
monotona
ardimento
un
il cammino
artistici degli anni
ed
moglie
ha
predetto a quel pittorebizzarro
f
con
in
stazione,poteva
ciascuno
nome,
quando
,
vita
della
Milano, prendendovi
chi
il vostro
nuovo
alla
cittadinanza,dire al Governatore
della
nome
è
nessuno
a
di ricevimento
Beretta,nel discorso
cav.
pagine
dei
Miei
lui
da
Roma,
a
,
studente
lustrat
il-
Bicordi
da
j
bozzetti^ pubblicatinel 58
sul Cronista ài
Torelli.
anni
Gli
vita
intima
passatia
dell'
hanno
Azeglio. È
preso
indeboliti
hanno
il
là dove
minacciati
in
facilmente
esser
L'
anzi
per
Di
1' artifizio di
sole
sue
1' avevano
che
«
più
tenace
il
il
come
suo
d'
la cui
con
dini
abitu-
potevano
non
,
uno
zioni
aspira-
vecchie
Ricordi
Miei
e
il far
e
ricorda
i suoi eccessivi
a
s' afiacia
cui
egli
affezione.
immeritata
egli dà giudizi diversi.
occupazioni,
capriccio
,
e
,
vero
il
per
figura velata
^
nei
volta
una
dipinger dal
ridotto
bruscamente
quella donna
quanto
quel tempo
che
,
Boma
Azeglio abbandona
una
,
ziocinio
ra-
suo
nobili
e
nella
sradicate.
misteriosamente
portò
vivace
temperamento
un
severe
risorgeredelle
dal
il
e
maturati,
sono
da
,
che
importanza
carattere
suo
si
portati avanti
e
forte
una
consistenza, e
sviluppo irregolare;ora
ora
Soma
con
Ora
confessa
all' amore
disgusto
sentimenti
mente
amara-
torpore in
il
le
state
erano
cui
riconoscendo
erotici
,
,
probabilmente
un
mese
dopo
l' altro
la
sua
vita
si
sarebbe
quell'awìlimento
in
oonstiinata
incondizionata
riconoscenza
Bomana
tasia
l'intera
credono
lo doveva
nelle
A
dal
non
dalla
via
retta
nella
di
casta
per
anni
vita
Rinunziando
ai
venne
legi
privi-
potuto godere vivendo
vieti
pregiudizi
di
,
schiava
era
quelle meditazioni
gli
dai
suo
».
che
avrebbe
1' animo
fatto
aveva
,
conduceva.
agli agi che
e
,
lo
dispose ad accoglierecon
"cilità
liberali.
Inoltre
,
i
e
che
«
sua
da
trarre
sicuro
vantaggio
che
vita
e
tanti
doveva
che
il
famiglia egli spazzò
le idee
vano
tro-
cui dichiara
; per
»
libero, indipendente, solo
trascurato
regime
la Nobiltà
tutto
,
deviare
campagne
va
sua
di
causa
,
cui
la ".n-
e
,
,
colla
l' intelletto
«
la
sistemi
leggi e
mai
non
nelle
e
modesto
della
per
cercano
parte il profittomentale
,
peregrinazioniartistiche
che
quei lunghi soggiorni,
a
selve
creazione,
trovare
potuto
aveva
se
di
nno
,
corrono
o
sue
slancio
cui solitudine
nella
la campagna
le
per
ha
invece
Ora
».
praticando
bisogni e
fece tesoro
di
le
studiò
ne
ne
,
tipi
,
prese
ap-
figure originali
e
,
che
osservazioni,
infondere
l' indole
,
conobbe
tendenze
feconde
dovevano
popolo
col
quella
elaborate
vivacità
cace,
perspi-
arte
con
realistica ai suoi romanzi.
4t
4b 4b
scrittore si
Lo
quando
diede
già
era
risvegliò piuttosto tardi
sulla
fa V Ettore
gli nacque
il
e
;
E
Fieramosea.
,
romanzo
trentina
rigoglioso
cioè
che
,
che
dipingeva
mentre
firutto
primo
noto
nell'Azeglio,
l'idea
di scrivere
del
quadro
un
questo
medesimo
argomento.
Si
più
può
tardi
,
scrittore
dire,
con
quella elegante versalità
Consiglio.Già
prima
letteraria.
che
avanti
,
A
però
sembra
uno
d' allora
da
gli si
la Storia
stile
della
suoi
compassato,
proprio impossibile
che
scrìtte in
artificioso
abbia
.
piano
scorrevole
,
e
limpido quant'
S.
una
e
dei
mai.
un
leità
velmetto,
poe-
primi vagiti
un
più
passo
Michele
pesante,
poche
:
lingua
potuto poi mutarlo
altro
del
qualche
fece
cU
dallo
,
il Presidente
valore
Torino
Sagra
e
propria
era
tragedia e
una
più
avere
ginnasio.A
disegni
gU
manifestata
era
abbozzato
aveva
di
che
pittore,come
dal
politichespuntò
cose
dovevano
non
pubblicando
con
di
Boma
studente
uno
pagine illustrate
e
che
improvvisato
poeticid'
sbocciò
il romanziere
ben
mica
accade-
tanto
in
che
uno
6
via
Nella
ooU' Ettore
la sia stata
anche
breve
In
si
legge nei
,
delle
donne
prime
domicilio
dei
,
cUità
anni
il
ed
gioia delle educande, prese
delle
una
«
critica
La
bisogno ;
dal
r azione
avveduta
più
che
ne
va
a
che
,
Che
nelle mani
avere
del
scellerato
col processo
romanzo
senza
giorno
,
s' aggiusta la
incontri
questo
ma
/^
per
,
ha
una
tutto
,
il quale cominciò
poi giorno
completamente
,
mente
mirabil-
e
istrada
per
«
che
,
Don
corbellare
banda
il sapore
di
ha
dei
,
la
ad
notte
e
a
capo
certo
un
pregi mirabili
cosi
scena
dimenti
tra,
,
in
di podestà "
quel gaglioffo
con
assassini
bizzarri
l' Azeglio stesso
quella
Michele
di malandrini
e
strane
,
sia stanco
ne
ricordare
in cui
di avventure
tessuto
,
Boscherino, quegli strani esorcismi,interrotti
d'
lo si intravede
non
che compose
,
,
diroccata
da
ramente
ragione si spiega invece chia-
Michele
tanto
il lettore
svolgimento.Basterà
comico
nevra,
Gi-
potrebbe forse
pratica il proverbio
in
,
ecc....
che
da
impadronirsidi
per
riconoscimenti
inaspettati
,
catture
teme
necessità.
».
,
punto
del
disgraziatamentecapita
eglidice
l' intrigodi Don
Ma
quali:
soma
simo
mede-
po' irregolarenel-
seguitodall' autore
come
noi
aggiungiamo
,
».
la fa V autore
un
preparata la tela
mettendo
,
,
simboUco,
o
mentale
averne
vita
persecutore? Ciò
quanto s' indaghi.La
per
,
ispirazionilo
complica senza
fallire,e questa
suo
felici
esempio quel lungo intrigo ordito
per
morale
significato
un
si
dopo parecchi
sua
condotta
una
fe-
con
parecchipersonaggi più
creato
aver
e
frastagli
deve
poi
belle della
factotum del Valentino
il
,
se
d'
e
che
più
che
; tanto
febbrili
il ascino
dimostra
scrisse
e
al Fieramosca
deriva
ragione ha
Michele
di
epoche più
quando confessa
,
cademisti
e
collegiali,
degliac-
dei
saccone
voluttà
quel tempo
a
mecum
,
quasi con
,
risalendo
chiamò
per
varcò
ne
il vade
divenne
Ricardi
Mìei
Questa rapida diffusione
».
effusione
con
,
il
e
,
quel racconto, che l'Azeglioconcepì
se
l'Italia
tutta
tenori,l' ascosa
fra il materazzo
militari
Don
io credo
i confini.
€
di
Corse
V autore.
per
fece
1833
oggi, per tutti,e
,
anche
1' Azeglio
porsi
pubblicatonel
romanzo
si direbbe
rivelazione
una
doveva
ingegno
suo
Questo
Fieramosca.
chiasso ; fu
al
più aperta
di
calda
di
mento
senti-
chiesetta
una
coli'aiuto
di
,
rivo
dall'ar-
malamente
Pietraccio
lepidezzadei nostri novellieri.
:
scena
che
E
dabbio, questa
lui,che
di
numerosi
di
conoscenza
la
smarrire
ha
non
si
folla dei
nella
contrasto
cui
il
€
visi al
due
aveva
che
allampanata
per
quelliche
bel
dono
L' ultima
del
la
del
protagonista: tutto
felice
mai
come
I
s' accresce
,
tensa,
in-
quel spietatocontrasto
armi
delle
lutto
il
è
sa
commozione
Italiane
e
il lutto
gli piomba
cui
egli
che
gli
nega
l' amore
parve
troppo
dita
ar-
descritta
la
,
si
sul
in
,
stato
era
angoli
».
una
da
momento
:
loro
co-
per
di
ognuno
che
atroce, irreparabile,
lo
non
produce
Don
tracciato
pieno
e
come
,
di
giuUvo
gli sciocconi
la vittoria
proprio nel
,
,
argutamente
arricciato
la
Schvarzenbach
umilmente
questo
e
romanzo
gioia generale per
tra
e
uno
tutti
a
quasi
che
improvviso
;
Cielo
parte
commozione
capo
meno
dal
concesso
:
di lui ; l' altro
da
eran
popolano
citrulla persona
cosi
è
comando
suo
dappiù
eran
ci
che
alla
quando
e
panciuto Martino
al
profilomorale
,
di lui
tipi
fistr
a
Barletta.
,
,
litterio
di
podestà
su
dalla
e
congiurano
,
accanto
rafiftgura
bizzarro
con
tutti
che
anche
rimane
V
scu-
di fissarsi
di altri avvenimenti
,
"ntasia,
lo
cintola
la
sotto
tempo
ancora
dell'infelice
cosa
il libro
si chiude
fine
fin
stomaco
personaggi,
qualche
Tuttavia
disgrazia,
,
memoria
sacra
forse la
altre,ha
le
dall' incalzare
è distratta
ne
dello
lettore
del
1' attenzione
delle
una
Pietraccio
misericordia,
senza
,
bocca
cisce col coltello dalla
siochò
che
troppo presto ;
morir
di
senza
profuso smagliantipennellate
tutte
litterio,oltre
Don
d' umorismo.
è
maestra,
mano
con
lia
AzegUo
in cui V
meglio colorite,e
Ldtterio
Don
,
figura ritratta
una
di
cioè
podestà
proposito del
a
credeva
e
gU toglie la vita.
0' è
(e
si
non
può
,
ben
dire,
che
le anime
anche
laidezza
fa
Confortato
primo
secondo
a
abbia
pagina
tutti
,
più
che
e
sensuale
su
dal
lieto
che
il racconto
e
Ma
si
può
scandalizzato,
d'
in
compiacimento
del
successo
si
dire
può
Ginevra.
commosso,
mai
è
una
una
simile
mente
lagrime accomuna
nelle
i lettori.
vasto
è lavoro
sia):quella dove
semplicemente piangere
disegno più
romanzo
lo
il Valentino
esegui
spento ogni
impressionedi
cimentò
che
più ingenue
abbia
volgare. Essa
r
tale
puritani dispiacquee
negare
che
vendetta
brutale
ai
che
pagina
una
,
una
più maturo,
Fieramasca
,
e
scrisse il Niccolò
squisitaopera
più concettoso,
l' Azeglio
si
Se
il
De
Lapi.
d'imaginazione,
e,
come
disse
il
il
8
Grossi, più maschio.
che
p,^
anche
rughe
quella fresca
«
inferiore
scrìsse
prìmo
al Fieramosca
clamoroso,
e
romanzo
che
quale fa
ha
già
contrasto
a
(^) lo giudica
Altri
:»
e
lieto.
men
1' autore
un' arìa fosca la
del
viva
e
fatto viso
vi si vede
che
€
rapido
meno
gli abbia
vi domina
che
e
,
fìi
siiccesso
la crìtica
Il De-Sanctis
le
H
composizione nell' arte
nell' abilità della
,
della
condotta
efficacia della narrazione.
nella
»
,
Ora
quella dei
e
tinta
tetra
armonia
dotti
col mesto
sentenza
collocato
anzi
dire
Oso
che
è
r intonazione
là la
e
sul
una
per
potuto
libro
essere
a
scappa
,
che
essendo
offrirà
Fieramosca^
rimproverarvimolte
più
e
secondo
nel
affetto,che
chi ben
protagonistaha
di concezione.
che
le tinte. Marco
io
sotto
,
nel
senso,
linea
dell' amore
del
la
non
primo
lo consideri
,
secondo
Si
Tabarrini
di
non
lo chiama
aspetto
dava
a
Bemezio.
,
lo direi
è
troppo
in
Ma
più organico,
elaborata
vi
;
maturo.
e
difetto radicale
un
ha fitttouno
T autore
saperloben
«
lisce
quasi isteri-
o
patria rivolto.
più
ohe
popolo ,
un
soffoca
lettura
rendere
:
poca
sforzo
ha caricato
figuraMichelangiolesca»\
piuttosto« figuraAlfierana
questa espressionel'Azeglio medesimo.
artistica di Niccolò
(l) Vittorio
me
capisceche
,
che
d'
una
l' intreccio
più provetto
a
può ritenere
romanzo
sciagura
sia alla
avrà
le feUci descrizioni
1' indagine storica
temendo
certo
un
mentre
,
,
1' artista
insomma
crearlo,e
temperare
a
si
,
,
sincerità
; perchè
cupa
più complessa
questo lo
,
si rivela
si
cui
la quale
critica,
la difesa della libertà
pensieropiù profondo
n
alla
per
la malia
nel
per
altro
non
giostreformano
abbiamo
compenso
il
di
soccombe
ogni
in
Fanfulla
di struttura
lavoro
lati deboli
Ma
Certo
; mentre
amena
lotta
e
più
cose.
pregioinferiore.
di banchetti
mesta
degli esempii più
uno
,
di
la
più
ancora
citare
che
sonora
tazioni
ci-
di
pompa
dell' Azeglio s' affaccia
per
piena
funebre.
messa
Riconoscerò
del
in
e
una
sapienHa regitur mun-
parva
,
serve
Non
abbia
riguardo all'ambiente
come,
espressiviin quella risata
naturale
frontispiziodel
avuto
comica
gravità del racconto,
che
tratta.
quam
avrebbe
vena
il Niccolò
,
,
qua
più
che
,
svolge
la
persuade.Che
ma
mi,
VidebiSj fili
«
».
mi
non
argomento
ha
tra l'opinionepopolare
verità,quest'accordo
solo è vero,
non
V autore
dii8
dir la
devo
se
,
aspra
e
dura.
Certo
la
»
La
sua
virtù
la
e
austerità
sua
non
Lucia
medesimo
quel
autore
di
naturalezza
e' è di
d'
da
vinta
in
meglio
Filippino
di modi
trovare
espressionepiù
mi
Non
la
come
fermo
della
battaglia navale
1' evoluzione
dei
galera Spagnuola
colorita
figlidi Niccolò
precisa;
e
e
navigli
lo
potrebbero
non
l'ultimo
come
Fiorentini
dai
battimento
com-
incontrano
dove
la
,
anelito
l'ultimo
s' esala
dove
e
,
certe
su
,
disperatosostenuto
due
dì
»
piani agevoli....
romanzo.
dove
l' incendio
per
mancanza
,
atroce
e
Manzoni
al
,
questo
D' Oria
fa
egU
,
potenza meravigliosa,
una
scontro
morte
eh'
,
incessante,quale
sforzo
semplicitàvera
,
descrizioni
rimprovero
ma
,
l'
più ragione rivolgereal-
potrebbe con
fatica.!che
Che
«
—
Ma
Si
convincono.
sempre
rispettoed ammirazione
impongono
,
della
libertà.
tipo ritratto
Un
lano
certe
Benedetto
Nobili
De'
la mia
attrae
1' autore
nel
in
dottor
ingegnoso
ha
raffigurareuna
voluto
dalla
delle
papa
e
,
milizie
è
degno
,
ingordo
il nobile
simulatore
,
,
lui l'Azeglio
In
di
ancor
Baccio
Malatesta,
Valori,
più
si
che
Pallesco
,
però
Malatesta
ambizione
da
e
Baccio
politica
Troilo
e
che
da
animo
perverso
,
(dò che
basso
Niccolò
eh'
,
egli
centellinando
in"me
L'
,
oh'
e
fosca
una
compiacenza fin
l'ultima
scopo
di
dell'oro
sete
egli perseguiterà fino
scioperaguno
,
ributtante): la
più
da
a
alla
morte
,
goccia della
vendetta.
origine di
ebbe
noto
era
una
«
tale
odio è d'
Esercitando
di
voce
,
cittadino
odia
con
l' Azeglio.
in
lo rende
indotti
sono
più
:
la rovina
per
Nobili ha
il De'
pitano
ca-
finge Piagnone
Valori
,
il
commissario
il
congiuranti in biechi conciliaboli
Mentre
gine giovanile
quale
di
compagno
Fiorentine, di
di Troilo
ribalderie
queste
sua
vile
natura
abbietta,abbrutita
persona
Nobili
De'
nere,
Firenze.
più
È questi
,
».
e grandissimoipocrita
cavilli,
,
anime
tutte
di
:
di
«
zioni
crea-
bacchettoneria.
Benedetto
del
delle
una
attenzione.
legge
malefica
e
presentarcelo,
in trovar
è
brìi-
cui
,
,
cosi
in
efficace,
ma
psicologichesquisite,e che
movenze
più fìdgidedell' Azeglio
messer
sobria,
arte
con
non
non
esser
aver
nel
serbato
le mani
quest' accusa
medesimo
antica.
Benedetto
messer
con
pratica scagliarsi
caduto
origine
sospetto,
so
nette.
che
conta
rac-
strato
magi-
Niccolò
al
dolo
uden,
aspre
lo
non
la
ce
fondamento
senza
troppo
Cosi
parole
contro
ripresedicendogli:
un
—
10
Che
esser
puro.
la
se
far tanto
seppe
Appena
Troilo
coi
chi
gli
il narratore
Un
tal
si vesti
capitano
fece lo
con
sposalizio
del
prete
a
gli fa
che
scosse
,
di trotto
il
apprende
in
che
di
i baffi
sotto
In
».
grossa.... Una
La
uno
dei
più
che
che
Sul
a
è
segnali
della
che
sua
deve
cienda
e
e
dedica
a
è
casa
disgusto in
qualche sogghigno
che
è
«
po'
un
dice il proverbio,
produce alcuna
non
le
se
sente
non
di
cose
sue
tendenze
rimorsi
,
Buca
da
biascicar
ogni
chiesa,
molestia
vagie
mal-
sono
che
egli
è
,
di S. Girolamo
può
dere,
cre-
preghiere
macchia.
impiantata la stazione
viva
tener
la
sincero
di
La
e
sua
ogni scrupolo.
il traditore
tutta
naturale
ce' furfanti
passate genuflessoa
da
s' andava
senso
le
rispettando
di Dio
Egli
però
quando
«
,
vallo
ca-
»
gli importa
,
assedianti
andato
,
dal far
taverna
confiratelli della
quindi libera
tetto
riso
d'un
«
chiesa
confessare
a
pur
,
azioni ?
ore
di
suo
€
lo assolvine
quattro colpidi disciplina
anima
traggio
l'ol-
offende
sacre
Un
il
,
devoti
ride
,
timor
suo
sue
quattro
!....In
i santi
però
perfidia
vili le
e
si limita
stare
Che
religiosità.
sua
e
cose
».
segnate...
in-
»
fosse
cose
quindi
cessa
pro"nazione
sua
—
state
godimento. In"tti
dissimulare
ultimo
negazione del
è la
alla
il
colla testa
a
non
lasciamo
ma
stola
e
soddisfazione
come
entravano
no
però
Malatesta,e
a
sozzo
,
scontorcendo, diceva
"ccia
il
gli erano
Niccolò,
Quella pro"nazione di
induce
ganno
in-
mondo.
risa
in rocchetto
saltellare il ventre
quest'inganno
ipocrisialo
del
,
che
di
infame
—
dalla
sinistra
con
bigottismoe gli amareggia
suo
udì
».
la
simulate
che pazzi !
pazzi!...
figliadell'odiato
alla
toccato
cose
subito
nozze
Niccolò
le cerimonie
tutte
Benedetto
le
sbellicandosi
He'... he'.... he', che
Messer
sesto
più gentilburla
la
,
E
stargli
pre-
a
alle
ci rivela
Nobili
figliadi
diceva
coli' abito
era,
»
raccontando
sta
riteneva
Michele,
dar
ma
,
,
«
lo persuase
,
il De
scena
,
che
tacque ;
,
Niccolò
l'accusava.
la seconda
—
esserlo
non
quali potè
^
in
Malatesta
lisa
con
scudi
a
compare
indole.
sua
,
la bocca
turar
di
sapeva
seco
rappacificato
che
conveniva
quel simulatore grandissimoch'egli
migliaiadi
molte
e
che
,
da
dito, e
a
altrui
accusatore
,
Il Nobili
—
legò
sue,
sicaramente
volersi far tanto
a
sua
la
tra
corrispondenza
Malatesta.
astuzia
Ed
ad
di
telegrafia
il campo
egli macchina
gli
de-
si affac,
affirettare la caduta
della
11
città,e quando questa
il frutto delle
Niccolò
salir
che
sue
la
,
V
Per
«
ricorderete
E
allo
possono
giorno e
«
e
e
dire
siam
piene di
il
sacco
caro
fiorini
e
il nostro
»
agliocchi
vi
!... Già
dacché
e
:»
misera
fine
finita davvero
De
Nobili,
fantasmi
come
dice
ducati
di
Baccio
rammentarvelo.
tripudiaresulla
sospirando« Ora è
innanzi
a
d' accordo....
padronidi Firenze
si vedeva
notte
di Niccolò
casse
siam
fiorini si sente
,
caldamente
succeda
non
ho
stringere,
i traditori
quando
del tutto !
e
le
si venga
Fiorentina
repubblica
della
che
,
sul fatto di Niccolò
,
piene di
come
raccomanda
e
di Dio
amor
che
sembra
che
pubblicadava
voce
alla bocca,
l'acquolina
Valori
ora
imminente, ed eglista per raooogliere
di
ribalderìe,
pensando alle cantine della casa
è
allora
con
,
cert' occhietti tutti
vogliaed impazienza guardando ora
di Dio, facciamo presto, che
per amor
Baccio
,
Troilo: Oh!
ora
ci
non
sfrigga!»
Ed
porsia
di
egliuomo
della
capo
toga
si
non
peritaa
pattuglia,
speditaalla
prender
le
armi
e
di Niccolò.
cattura
guardarsiil meglio, che poteva, dai rischi che avrebbe
forse incontrati in quest'impresa s* era tutto inferrucciato di maglia
di pezzi d' armatura
che
schenale
e
con
un
petto ed uno
sulle spallee sotto l'ascella,
virtù
di
buone
eran
corregge,
per
venuti bene o male a congiungersi
ai fianchi
e stare
a dovere; ma
stati scherzi a votre braccia in giro di pancia eran
con
lerli
far entrare nell'incastro
e rimanevano
aperti lontani un
V
dall'
altro
un
»
palmo
€
Per
,
,
,
,
,
,
E
,
aveva
compiuta l'ignobileimpresa,in cui non
ai
nascondendosi
dietro
gridare friggiaschi,
far altro che
dei suoi militi
la
viso
sua
€
voi
compunto. Poi
Nobili
De
di
con
un
con
una
! Ed
di gran
sospiro«
il servire ad
Ah
essa
! la
,
sua
con
ragion
di
servire alle
sacrifici».
che opportunamente
ferocia,
la
prire
co-
scellerata opera.
Baccio Valori al
«
nefistndo
E
non
sa
si
scherare
magogna
ver-
tuito
tribunale,sta-
giudicare ma a mandar aUa morte i nemici de] nuovo
aggiuntovilo scherno d' un giudizio Egli legge l'accusa
Niccolò
imputato d' aver tradito la patria.Per estorcere
non
contro
,
cosa
costa
pietà,continua
di sedere
,
mandando
,
la terribil
leggied all'ordine
Stato
spalle
siete prigioni
del papa " , egli vorrebbe
malvagità.« Queste scene mi fstnno male » , dice
Stato è pur
n
saputo
le
a
,
»
,
12
confessione
una
tura
il De
e
,
di reità al venerando
Nobili
stesso
con
lo mettono
uomo
cinismo
un
^IV
,
inaudito
tor*
s' incarica
di
ordinarla.
Mettendo
«
disse:
umanità,
il
popolo
n
confessi
rispose e
gli occhi
abbassando
dall'
appare
non
d'aver
tu
accusa
sedotto
viato
tra-
e
dai testimoni ?
e
il versetto
cominciò
lare
simu-
per
Domine^
«
»
...
Il Nobili
fune
Niccolò,
come
,
vecchio
adjutormeus
sospiro,ed
un
ai
accennò
alle mani
,
ministri,e questi, ravvoltasi
lasciandosi
piegarono le ginocchia
la
meglio
andar
di tutto
,
peso....»
la condanna
Dopo
nella
vorrebbe
ribaldi
Tu
giudici
ti
che
voglion veder
sei ricco
il
presso
nemici
so
Poggio
hai
cerca,
io
l'idea
in
di
corrompere
il farteli amici....
te
tua...
tesoro
forse ai tuoi
o
in
deri
po-
Insegnami
nascosto...
£ure
saprò
i fiorini,
nascosti
son
Vedi, gli dice, questi
casa
«
par
suo
vecchio
e
il De
modo
che
quei
sua
rabbia, di
ebbe
il
«
,
dice:
quel
chiavi
poi
a
ribaldo
ogni parte
ohe
e dare
perquisire
a
un
cumulo
dei
quali egli
lo vediamo
ancora
vegliare
sor-
masserie
di
,
,
in
Queste
un
»
moglie...
non
e
,
figliad'
«
ed
mano,
delle cantine
gnando
consenando
accen-
le
terrò
miglioragio....»
che
esaminando
,
,
la
menti
mo-
fosco diletto
noi
teneva
ci £91 assistere al
non
ultimi
e
uno
a
altre,che serbava,
L'autore
ricchezze
mezzo
che
vedremo
in
,
di molte
alcune
di Troilo
Niccolò
quelleladronerie
con
sposar
glirimane
esasperato
e
gli
cui racconta
a
pensierodi
disegno,non
suo
deluso
avvelenare
fìi concubina
impartir ordini, in
agli agenti di
ad
il
pur
legaleal palazzo di
e
che
,
intemerato
che Lisa
Fallito
sacco
lentisce
proposta e, indignato,inso-
Nobili
,
Pallesco
»,
la firaudolenta
,
quel
mai
che
e
in
molto
tesoro
si merita
sfogo della
per
di
,
questo
comprende
come
,
io
tu
,
che
Nobili,che
»
Niccolò
il
dove
,
«
sta
morto,
Niccolò... io
con
e
luogo....
libertà.
ridarglila
e
,
il
luogo
Il De
chiuso
rin-
è
questi
,
facendoglibalenar
chiederglielo,
a
essi i
con
il
esattezza
con
Niccolò
a
dell'esecuzione.
cella in attesa
sua
conoscere
va
inflitta
al capo
non
sospirate,che
vi avrà
Niccolò
disinganno
che
doveva
gliere
co-
,
con
trovato
anziché
ansiosa
diligenzale
traccia alcuna
custodire
di
presso
tine
can-
quelle
di
se
13
come
un
d'
Europa.
organico
e
interessanti i
secondo
suo
più
Gli pare
fina
hanno
si
egli
ordinario
non
i romanzi.
E
figure
venuto
tere
carat-
un
«
un
accadono
cognata
,
nella
,
caratteri
o
strani, né
vero
coli' andamento
e
lo
quale l'esperienza
,
che
cose
alla
scriveva
»
artistica
condotta
complicitàdel
umana
di far effetto
smania
fatti
con
colla
vita
della
troppo,
pur
ritiene
che
una
sforzarmi
produrre effetto
a
glisia
Fanfìilla
proponeva
semplice.« Vorrei
e
che
po' troppo della
un
intrighiavviluppati,ma
mostra
espressione
,
l' avvenire
Gostanza,
con
tipo
un
1' Azegliodà di alcune
gli piace Selvaggia
non
quelliche
Per
giudizi,che
romanzo.
po' grottesco,e
di
un'
hanno
Banche
vigorosa.
Sono
del
loschi lineamenti
prime
riesce
personaggio secondario,ma
ì suoi
e
,
artistica
circolare opportunamente nelle
Nobili è
Il De'
vivo
"ceva
avaro,
più
commuovono
che
tutti
La
Lega
»
tali intendimenti
con
concepìun
terzo
romanzo
:
m
Lombarda.
grande
con
poi
,
suoi
,
scritti
dell'
genero
La
di
fiducioso che
ardore
la troncò
,
nei
Bicci
indaginistoriche
dopo diligenti
migliore poi
sua
pera
scrisse
Ne
dice le
,
dei romanzi
moda
rimase
come
1' o-
essere
fa
pitoli
ca-
pubblicata
cui rimase
ragioniper
storici tramontava
rotta.
inter-
spuntavano giorni
;
sconvolgimentipolitici.
Si
nel 46.
era
poi segid
,
già
ma
liberale. Gioberti
poteva presentirequel fermento
Nessuno
si vedevano
penisolaportando ovunque
augurio di tempi*migliori
,
dava
timidi
L'
lui, che
Fieramosca
ma
non
Azeglio non
era
dubbi
e
Carlo
cenni
suo
Primato
,
Alberto
estraneo
per
d'
un
esser
fini
riavegHo
un
gioiaquasi, come
nelle
a
che
,
che percorreva
di voler rinverdire
la visione d'
proposito€
d'
indizi
firemitodi
romanziere
espresso
fiotto solenne
un
poteva rimanere
diventato
aveva
dubbi
non
fìioriil
dato
aveva
la
aveva
quelladovesse
primi
dei qualiil marchese
prefSeusione
postumi. Nella
Azeglio
cosi
e
,
i
un
esitazioni
sue
le
idee
vanili.
gio-
questo movimento,
che
patriottici,
Italia Unita
disposto
,
e
nel
nel Niccolò
insin
che
gli
14
durin
che
le forze
Le
idee
sue
sette
non
,
sia dedicato
non
dalle
là vita
e
alla
patria
in
erano
avere
Giovine
mai
imnùscliiato
Italia. In
ma
,
incontrato
chi
di
in cui i tristi
da
e
1* esilio
,
XYI
Gregorio
viene
di molti
offerto
di molte
il
dice
cadente.
che
doveva
aveva
in
ed
mai
un
un
porgli
pro-
tume,
segre-
ribalderie,erano
sommosse
dannose
erano
degliAustriaci
per
peggioramento
nelle
generazio
ri-
acquistarsicolla
"tta
congiura
una
incarico
un
alla
Dottore,
un
fiducia
ispirasse
Dottor
uomo
delle
di
tanti
volontà
bisogno tante
,
Questi,
rispondere
ragioni
varie
che
la vita
per
forse
nomina
a
tempo
per
nei
enumera
egli stesso
non
neU' Umbria
nella
nelle
tastando
«
le
esercito ben
contrasto
che doveste
e
e
voi
esser
generalissimodeUe
U
»
Ricardi
d' azione
;
non
sa
accetta
cui
tra
».
(più o
li
per
,
riflettere. Infine
Miei
per
pel
suo
ragione quest'ultima
risoluzione
sua
in
Marche
,
gliumori
propaganda
dannose
al
maggior
peso
che
,
sospettasse.
,
,
raffirenare
,
gli impegni assunti intraprende un
Secondo
che
uomo
^
d' avventure
avuto
aveva
gli
parrebbe loro (cioèa quelli
,
gusto
un
in
idee
tante
signorAzeglio
caro
chiede
e
,
vorrebbe
rannodare, dirigeree
desideri
nome
a
,
ex) società segrete dello Stato Pontificio
meno
Ci
«
posta
pro-
,
della
sorpreso
Cesena,
logoro,
non
e
,
egliparlava)
di
Bomagne.
uomo
prived' ogni disciplina
; e quest'
cui
chiando
apparec-
All'Az"3glio
morte.
sua
Filippo Amadori
nuovo
cercasse
e
si stava
Romagna
singolare,quello d'impedirlo.La
influenti
persone
In
scoppiarealla
,
gli è £Bktta dal
paese
loro
la comparsa
nazionale, con
era
moto
un
che
non
«
s'era
del sole.
luce
che
le
lui le
«
non
da
cospiratore
L'indipendenza doveva
del carattere
per
di
allora
era
solo
congiure ordite
colorire
cha
egli non
,
».
quelle professate
con
viso
lui le
potevano
la morte
e
di tutti
condizioni
Per
altro frutto
recavano
domarle
abbastanza
».
,
argutamente
i ferri vecchi ; per
relegarsitra
non
diceva
come
farne parte
contrasto
società
codeste
gli trovasse
pensiero
un
rappresentante più diffusa
,
La
non
,
».
aperto
di cui la
segrete
affetto
un
sommosse
del
suo
,
con
per
visitando
Bomagna
,
accorgimento
programma,
oercando
paese
per
di fiurun' attiva
,
fondato
cacciar V Austria
ordinato, del quale solo
pellegrinaggio
sul concetto:
esser
il Piemonte
esser
necessario
un
poteva disporre;
16
doversi combattere
intanto
mezzi
oon
legaliper
riforme
ottenere
liberali.
Pochi
46,
benedire
e
gramma
sarebbe
e
Quanto
«
al
a
48,
nella
che
me,
non
L' esito del
in
follia credere
stata
non
fii soM
generalità e
ristretto
un
dopo esegui il
poco
parte
,
r aiuto del Piemonte
H
per la
€
condotta
sia
posteriore
anche
Si
può imaginare
Torino
di cui
animo
Carlo
quellenobili
»
quei signorieco
tito dire
al Be
Alberto
Alberlo
Carlo
L'Azeglio,
,
per
non
V
rimescolato
tutto
Uscito
sul
ad
quale volava
comunica
ancor
ma
ali tese
la
in fine della lettera:
Iddio
»•
Binfooolato
di scrivere
Bomagna
,
Espone
il
grande
una
il Be
quindi a scrivere
mese
è
pronto.
«
Erano
bei
rimpianto.
—
con
Cesare
a
Italiana.
credeva
tumulto
la
di
nel cuore,
»
rispostaSovrana
detta
parole; il
opera,
la
;
verità
e
giorniquelli!
non
il
l'idea
concepisce
argomento
sua
di
politica
Balbo
che
so
che
i
moti
zione.
modera-
1' approva.
che in
libretto,
dice nei Mìei
vede
lo
cuore
ad
,
ardore
Si sentiva
sen^
splendidasperanza
e
potuto divulgarela
pone
si
e
,
sua
disegno a
a
sapere
causa
quasi
abbia
dal lieto esito della
«
dunque
un
Bomagna
le
suo
sua
risultato di
colloquiosi sia
aUa
con
«
Queste
avrebbe
la
,
"ccia
opuscolo, in cui prendendo
un
quanto
incaricato
aveva
sorpresa,
reggia
che
capacitarsi
sa
per
il
esporgli
aiuto
suo
per
dalla
scrive
di
il
subito ai suoi accoliti di
non
e
sul-
sperare
sicuro di Carlo
era
fina del
parole e
prometteva
inteso male.
aver
firanche
e
a
la
trepidanteegli, recatosi
quale gioia alla
con
non
mistero;
un
,
può imaginare
indotto
,
; rimaneva
metà
a
aveva
,
un' inchiesta
"tto
p
chiesto udienza
abbia
entrarono
rimarrà forse in parte mistero
esplicita,
che
con
».
d' incorreggibili
,
numero
Italiana
causa
stata
la storia,
per
che
,
egliscrive,era
Alberto.
re,
però
era
perchè lui
sicura
meno
morire
di Bimini.
moto
dell' Azeglio
compito
n
cina.
vi-
ludendo
Azeglio, al-
V
idee
sue
,
ohe
nel
era
risurrezione tanto
una
fu discreto ; le
armeggio
suo
si
Ma
profeta,scrive
vedere prima di
son
lo credevo
me
prò-
,
cinque giornatedi Milano.
le
il suo
mutilare
ricredersi
dopo eglidoveva
anni
Ricardi
ìiéll'aria
meno
con
che
Si
d'
un
tuoso
affetannun-
16
ziava
un'
che
migliore
era
ispiravasperanze
,
dei
ma
,
sbattuta
quali il cuore
T
aveva
,
CclA
a
«
a
me
Piemontese
in
corre
e
libretto ebbe
Toscana
,
quell'opuscoloprodusse egli scrive
in otto
Soberto.
giorni
il favore
ricevette
il prezzo
e
che
Quel
anche
più lo sorprendevaera
della
diplomazia. A
e
generali,
Chi
medesimo
avrebbe
gli
faceva
da
in
tutti i
partiti
dove
altrettanto
eglivenir
di
contro
espulso
da
lui,e
chiasso
in
un
Livorno
a
dopo
anno
onor
veva
do-
suo
,
gie,
bruciarlo in effi-
dallo
presieduto
governo
lui
si trovava,
qualche
,
fame
tello
fra-
al
gli fri organizzato
che
tanto
alle stelle.
le idee
banchetto
detto
5 lire per
a
che
Firenze,
,
che
popolo
un
zione
1' edi,
scriveva
»
simpatia e approvazione
acclamazioni
Montanelli.
ed
non
,
ruba
a
sali fino
fatto fiirore
ho
modestamente
trovavano
propugnate
andò
fragoroso;
successo
un
d'Azeglio già popolare ta portato
Dunque
"K
la
permette
non
parlare».
copia.Massimo
[
virilità.
bella
perde tempo
,
quel
scenza
dell' adole-
,
fu smaltita
da
,
stamparli.
Dell' effetto che
n
e
ringiovanita
promesse
,
Censura
di
Italiana cosi
causa
pareva
le
grazia
^gorosae
una
Romagna la
L' Azeglio non
pubblicazione.
riesce
la
,
annunzia
ohe
tocca
miserie
le
ingenuità
,
dove
La
,
rinnovata
Dei
fra
cosi invecchiata
,
dubitava.
non
finiti
indepresentimenti
,
stesso
Montanelli?
Nei
Casi
di
le idee del
espone
Romagna V Azeglio,con logicaserrata
partitomoderato
progressista idee
potente,
che
doveva
,
poi più ampiamente svilupparein
però
non
sinonimo
era
,
Difatti nei
Bimini
Cari
le magagne
agliuomini
Né
in
di
del
scrive,ai BomagnoU
meriterei?
rilassatezza
Romagna dopo aver
inopportuno e dannoso, svela
come
dicessi
scritti. La
inerzia ;
aperta
esigeva
ranea
contempo-
e
voi
di Boma
biasimato
senza
papale.« Dopo
governo
—
e
zione
modera-
sua
estremi.
i due
lotta contro
di
altri
perchè lo poneva
doppio coraggio
invece
non
:
voi
riguardi
—
iniquicon
di
mori
ti-
né
detto, egli
aver
potuto soffiire;
avete
foste
il moto
essi
se
che
,
non
nome
»
l'Austria
v'è
risparmiata;che
anzi
v'è
espresso
un
caduta:
vedete
«
quasiminaccioso pronostico della sua
i giornidi vita che
le rimangono spaventata
Austria contare
vago
r
e
e
18
dice
r autore
r
del gran
Lombardia
che
all'intera civiltà uno
di
austriaci
sembrano
e
quei poveri popolani
nelle
scrìtto
stragidi
ultime
col
singhiozzo
e
,
deU' intonazione
la solennità
per
soldati
pagine
,
memoria
come
,
secoli fira 1' Austria
s' agita da
all'onoiata
dai
ha
»
che
processo
tradimento
a
all' Europa ed
conoscere
dedicato
Italia,e
morti
far
a
,
degli atti
Questo scritto « destinato
/ lutti di Lombardia.
opuscolo:
un
la nobiltà
e
dei concetti
io la
,
credo
misteriosa
; vi
di vendetta
minaccia
Sanctis
disse il De
Ben
dell' Azeglio.Vi
miglioricose
delle
una
che
trapela quasi
si fiuta 1' odore
della rivolta.
/ lutti di Lombardia
furono
,
primo squilloa
dalla
loro
cinque giornate.Difatti dopo
delle
stormo
pubblicazione,Milano
si
una
un
il
mese
si libera del dominio
solleva,e
Austriaco.
Q-iovanni
Faldella
che
dell' Azeglio
patriottico
Mazzini
Gioberti
insolita
è
vero
,
vi riconosceva
dopo
anno
solo
dal
«
Scoppiatala
parto. Non
che
m'ha
Italiana
Gli
!
ore
come
i
fanno
ho
n
buon
tetto
fare ai
veder
la
il comando
della
sia benedetto,
denza
dell'Indipen-
guerra
mi
lo
Evviva
non
«
principiniper
delle
di
a
fatiche
sono
della guerra
Sono
moglie.
sua
dieci
stato
Mi
sento
in
mai, e gli colora
rosa
generale,scrive,pranzo,
col
Sono
divertirli.
palle,ma
gna
campa-
d' Italia !
si annuvola
certo.
la
colonnello,del generale
ringiovanisce.«
1' unione
Stando
mancano
eglireputa
civica,ma
"r
e
preferisce
capacità,
sua
lavorare, scrive
le difficoltà.
non
di
terra, scrive. Dio
Le
truppe pontificie.
umore
aggravante
della
da
vent' anni.
suo
sotto
l' entusiasmo
avessi
e
pericoli
e
le
comandante
e
di prendervi
commozione.
maggiore, col grado
aiutante
cavallo
a
giudicarsi
da
e
»
gli pesano,
non
qualche
1' Azeglio risolve
andar
degno
tale ufficio superiorealla
Durando,
in sé dalla
vogliono affidare
come
che
autore
».
esitazioni
o
fatto
aT
Lutti
ma
Fiam-
,
del 48
i barbari
fuori
0
«
più
sta
anche
»
senza
guerra,
egli nei
paragone.
violenti,
espressioni
«
di vista
punto
anch'
qualunque
regge
tale parve
e
sentirà
di
eloquenza
,
che
fiamma,
una
della febbrile
Balbo
e
,
Lombardia
di
in confronto
,
Cavour
,
piuttostotiepidoil linguaggio
trova
le
Capisco
che
campagne,
che
c'è
glia
pa-
la
si
stanza
circo-
quei piccoliinconvenienti
vita,ai quali bisogna sapersirassegnare.
»
E
uno
di
questi
19
picooU inconvenienti
cogliealla difesa
lo
producendogliuna
ferita
ferita che, sebbene
curata
e
piuttosto
grave
di Vicenza
lo
diligenza,
con
il
sotto
il 10
ginocchiodestro;
tormentò
per anni
poi
anni.
CapitolataVicenza, egli vien trasportatoprima
poi
la
ha
la sorte
Assiste
quindi
alla
e
peggio.L'
glio
Aze-
il Ministero
comporre
baraonda
in vari
al
volgeva
di
ma
,
Montanelli-Guerrazzi,
articoli
risentito di
Il Governo
Patria.
armi
Granduca
critiche
cui fa mordaci
La
delle nostre
dal
proposta
accetta.
non
Ferrara
a
Firenze.
a
Intanto
a
Giugno^
pubblicatinel giornale
acre
quell'
tima
opposizionegli in-
lo sfratto.
Alla
si possa
Ai
la
ripigliare
fa
in cui
in
che
dis"tta
La
Toscana,
di
profondamente
dice
con
di
,che non
movimento
quel
Torino
a
pure
da
lui
cratico
demo-
dominava.
preveduta,
incominciar
Bisogna
«
—
mare
for-
da
tutto
lo addo*
capo
:"
—
amarezza.
Dopo
di
e
Novara, quantunque
lora
per
lettera ai suoi elettori di Strambino
una
Roma
a
Torino
fortuna.
con
smagliante satira
una
,
a
eglisi schermisce,dicendo
guerra
scrive
del 49
primi
lo chiama
Alberto
gabinetto^ma
nuovo
un
crede
Carlo
fine del 48
un
infelice ministero
invoca
vita, Vittorio Emanuele
Questi, che prima
ora
ufficio,
,
che
Laimay
ha
,
poco
tempo
d'
Azeglie.
di Massimo
l'opera
dimostrato
s' era
dopo
De
ritroso ad accettar
sempre
quasi obbligatodalle
poche esitazioni,
non
tale
stenti
insi-
preghieredegli amici, acconsente.
ministro
per
forza
quel capitolodella
vita
dell'
n
«
Governo.
voglia,con
studi
un'
logoro ed
Fu
potere, se
nelle
di tre
! ) si
raro
in
Azeglio
cui
anni
rimase
a
potrebbe intitolare
egli fri
quel posto
abnegazione esemplare,sacrificando
sofirendo
artistici,
l'ora
(caso
,
più
Per
»
d'esser
per
liberato
la
da
salute
sua
i
a
capo
contro
suoi
sua
diletti
cagionevole,non
quel servizio,cui
doveva
del
dendo
ve-
lasciare,
estenuato.
certo
un
si pensa
quidi anche
difficile,
per
non
atto
generoso,
alle
condizioni
la mente
dire
che
acuta
in
e
egli compiè,
cui
1' assunse
di
perspicace
impossibilefare
accettando
il bene.
»
Cavour
;
il
condizioni
«
riteneva
20
Il momento
fosco.
e
sconfìtto
Piemonte
Stato, cui
uno
dispostaad
e
,
anche
reazionari
Le
;
di rettitudine
ed
vanità
del
potere, e
trattative
per
la pace
animo
una
pace
virile
patti diversi
C!on
illibato di
nome
ripresala
sarebbe
fosse anche
guerra,
dimesso.
patriotae,
che
individui
onore
;
lo
ci
e
Finalmente
L'
Quel
Europa
animo
dal
—
Son
note
medicano;
le
«
gli
come
disonorarsi.
che
»
circostanze,
speranzoso
la
mata.
fir-
è
pace
avendo
salvo
salvato
1'amnistia.
ottenuto
ha
fatto
avrò
un
sarebbe
dichiarato
fatto
l'ho
dall' altra metà.
guaio :
altro
Il
ostile al governo
il 16
si
popoli
scoramento:
persuade che
Francia
abbandonato
procrastinarela
tosto
piut-
la
follìa
stata
che
solo
»
mi
non
contro
steneva.
so-
metà
,
Parlamento.
fissata per
lo
e
La
«
si
oppure
,
,
territorio ed
che
poco
veniva
Ora
pace
e
i
,
ciò lo soddisfa
pretenderdi più.
il
negoziatie
guerra
ferite di borsa
è certamente
,
bandiera, lo Statuto, il
Tutto
dette
plenipotenziari
la
dove
zionalità
na-
»
scrive
onore
dei
Agosto può annunciare
il 6
i
dispera,e soggiunge
non
ma
usciremo.
ne
po' di
ottenere
di macchiare
troncato
piuttostoche
prende un
»;
Le
pratiche
principio della
accetteremo
occasioni
sono
le dolorose
uno
a
cate
compli-
e
penose
sicura sconfitta
una
«
ammazzare
diaboliche
che
«
Dabormida
farsi
tanto
scrive,sono
credo
no
devono
Ogni
stata
l'Azeglio.
creduto
avrebbe
o
stipulare1' amnistia.
non
le ferite d'
avrebbe
le
tisse
sen-
insorti delle cosi
gli
infatti scriveva
Cosi
Piemontesi,il general
dell'
fosse riconosciuto il
per
non
proposito di
fermo
suo
garantital'amnistia
e
Provincieunite.
«
lunghe,
tazioni
agi-
stimato
e
che
certamente
era
furono
Era
accorto.
e
dignitosa,dove
,
suo
tale
le
vincere
e
energia,e
L' Azeglio diresse
interrotte,poi riprese.
con
piccolo
restaurare
onorato
uomo
un
,
alcuna
sul
mano
Bisognava
gli intrighidei
fornito
trattare
e
quasiabbattuto,dominare
diplomazia.Occorreva
all' estero
Novara,
la
temuto.
aveva
popolari,sventare
contrarietà della
di
aggravare
sempre
pur
bufera
una
i conti
saldare
Bisognava
coli' Austria,
la pace
naccioso
mi-
lo sconforto generale,1' avvenire
triste,
era
quale
,
e
aveva
trovava
discussione
del
»
l' approvazione della
ottenere
già
dato
volte
segno
di
qualche pretesto per
sempre
trattato.
più
Questa
fu
finalmente
Novembre.
le vicende
di
quella tornata,
in cui
la Camera
do-
21
al
fermo
i due
si
non
degli articoli del
discussione
sgomentò
del
fuori 1'ordine
venne
degli abitanti
di cittadinanza
Gli
le
tutte
delle
di
pericolose
conseguenze
di
sua
voti
72
sconfitta
La
ebbe
Camera
del Ministero
reazionaria ; fiirono
E
Moncalieri
più
fa
rimedio
scrive
nel
Camera
ad
fìi
uno
stato
1849, il Proclama
Forse
alle
nella
fu approvato
H
20
sioni,
dimis-
sue
decreto
un
reale
con
Novembre
Emanuele
chiasso,parve
fede
:
Stato
fece il Proclama.
la
nava
ema-
a
cui
ne
va
chi
e
una
che
,
parlava
d' altri
Certo
mena
per
data
curando
che avrebbero
di
lamentare
par-
responsabilità,
autorevoli
dei
opposizioni
dovuto
,
intimorirlo.
fu anche
strappo al Diritto Costituzionale,
doloroso
di
nelle
cosi detto
cose.
sue
di
«
Non
esito
Memorie,
Moncalieri
a
dirlo
come
lo
ha
forse
il
ora,
stampava
salvato
»
1' Azeglio
pensò
alla
storiella
prediletta
"^
imminenti.
pericoli
il Proclama
la
tutta
la
d' aboli-
più felice dell' opera
anche
e
del Ministero
uno
fece
colpo di
un
MichelangioloCastelli
l' ItaUa.
di condurre
giro gravissimedicerie
compierlo non
colleghistessi
esso
tria
pa-
insistette
giorno Vittorio
ardito
più
Azeglio,
perchè egli volle
Se
d'
chiasso
V atto
dell'
mandò
racco-
della
giorno Cadorna
Novembre.
trovavano
Statuto,chi
ancor
Brofferio
1'esistenza
giorno dopo
al 29
in
messe
del momento
dello
zione
Cavour
di Moncalieri.
scioglimentodella
commozione
Perfino
maggioranza
invece
il
la sessione
il Proclama
Lo
al Governo
prodotto sia all'interno
1' ordine del
sciolta,e il medesimo
era
veduto
prov-
66.
contro
conseguenza
per
cui si prorogava
suoi
La
e
insipiente
cocciutaggine,
con
insieme
coli'Austria
invano.
spensiva
so-
i diritti
deliberazione.
avrebbe
cimento
a
porre
non
della libertà. Ma
e
tale
gravissimiinconvenienti.
all' estemo
la
provincieunite.
una
dichiarò,che la proposta Cadorna
che
dello Stato
all' onore
e
,
posito,
pro-
si fos^e
non
appassionatividero
spiritimeno
in
giorno Cadorna, proponente
conforme
regolare in modo
avanti
messa
Torelli
e
dell' approvazione del trattato,finché
a
rirnsise
e
provincìeunite
delle
Mellana
presentatida
emendamenti
f\x
trattato
degliesuli
cittadinanza
della
qnìsfcione
dopo
però
posto.
suo
Nella
la
Ministero, che
il
battere
veva
del
ciambellano
22
•
lasciò abbruciare
che
Spagnolo,
di
toccarlo ;
non
animo
prese
parola di Vittorio
La
completa vittoria
diedero
Sostenuto
attuare
da
una
in
troppo
non
rieducar
per
riordinar
render
poi
tutto
più rigorosaV
mantenere
lo Statuto
ho
destituiti tre
verìficazione
una
Camera
Alla
ufficio
energia a
con
delle
leggi
giorno
andava,
dimesso
e
qualche volta
pensieropoi era
Con
sciplina
di-
e
abusi
al
sempre
a
,
che
questipoi
preferìvainvece
e
gli
gidissim
rì-
era
Pantaleoni,
rata
trascu-
rìmanere
forse per
Fu
un
Egli
un
si trovava
frutto
ima
d'essermi
di
male
di
in
;
d'
garbo
disse
ame
son
il
tutto
e
una
suo
versazione
con-
Chiala
Luigi
,
».
rimproveratodi
che fu
e
svolazzo
nessun
semplice autorità
un'
e
tribuire
at-
il modesto
opposizione mordace
giudicava
di debolezza
grande
de
parola;
municipio.
di fronte
lo
col
ben
modi,
la
in
cortese
sempre
l'interìeur
nazionale
Pallavicino
il marchese
divagava mai
porgere,
tale umiltà
consesso
autorevole,che
suo
reflet de
all'assemblea
uffizio d'
non
la
raramente
esposto colla semplicitàe
apercevaitun
Massimo
vigore
negligenza avendo
per
arguto,
era
Nel
famigliare.
come
revole
ono-
impedire
a
,
eloquente,prendeva
poco
facile
dire
,
/
sia
».
poco
natura
retorìco
on
mio
far il possibile
e
togliergli
ministero,scrìveva
un
Il
sbrigaregli affarì.
a
Di
suo
in
pace
il
già provveduto saggiamente.
osservanza
mio
Nel
«
ad
rale.
libe-
senso
«
mettere
e
il proprio dovere.
impiegatitrasgredissero
—
bolenta
tur-
formulato
l'inevitabile
aveva
si dedicò
in
che
tutto
suffragi
pace.
Panta!eoni:
Dottor
riordinar
alla pace
Quanto
».
«
sua
1' Azeglio cominciò
cosi chiaramente
aveva
di tutto
grave,
e
meno
approvazione della
lettera al
tutti
dalla Camera
riforme
esitazioni,
senza
prima
i
maggioranza
potere
una
è di ricercare
e
forte
salito al
programma
piano
il
scriveva
pre-
la
ascoltata, e
che
Ministero,
al
prudenza, ma
con
Appena
ne
in opera
metter
a
fìi
Emanuele
l'incondizionata
potè avere
Per
Be, perchè l'etichetta
suo
idea.
audace
suo
e
il
e
dappocaggine.
al Gioberti
mediocrità
ingannato nel
interpretavala
e
:
«
Ho
in fatto
mio
Cosi
sempre
di
sua
scriveva
creduto
politica
;
giudizio.H
e
povero
ora
anche
lealtà
di luì
il
m'
cav.
vedo
av-
cavaliere
23
mediocre,ma nullo ». E il Gioberti
d' Azeglioè un' oca
confermando il giudizio
: « Massimo
rispondeva
come
di Stato
uomo
str uzzolo
uno
è
non
,
,
».
vogliamo tuttavia censurare
queste acerbe espressioni;
quando parlano
perchètale sembra lo stile degliuomii^i politici,
Non
dei loro awersarii.
per benino
Massimo
staffilato
d'Azeglio(1) aveva
a
aveva
potere. Gioberti,
Gioberti,quando questiera
scritto in
e
Anche
caduto
è
lettera,
una
per la vanita
«
nell' opinioneper la
che
ridicola,
tutti i
gliesce da
l'incapacità
politica praticadel
e
Ma
era
l'Azeglio
se
si
pel Gioberti^non
paese,
può
che
negare
Abate
abbia
il
,
Si
ricordare che
perchèè bene
,
vicende
e in
forte,
della guerra
solo
un
Certo
anno
aveva
stabile.
e
dalle
un
nose
fortu-
ministero
gabinetti.
sonò l'ora della
d'Azeglio
stata
intempestivae dannosa
scossa,
ri-
non
sarebbe
del resto
le sorti del
ordinato
avuto
sette
un'oca
e
canita
diplomaziae l'acprimo saggiodopo
travolto
ancora
mutato
aveva
il governo
sotto
che
non
il Piemonte
dibile
cre-
».
rialzato
dei reazionari
abbia dato
opposizione
dello
Statuto
d'
un
promulgazione
governo
la
è
pel Pallavicino
nullo
uomo
pori.Non
sommo
sagacemente gliintoppidella
vincendo
e
un
malafede
saa
sendo
es-
,
troppo fresca la disfatta di Novara.
soldato
l'Azeglio
Ma
ora
quell'
ne
racconta
come
fede
coli'Austria
lavorava
con
colloquio
Tommaso
fiducia
a
che
,
se
fervore
con
Grossi
in
,
all'autore
espose
il Piemonte
aveva
avrebbe
corbellerie,
commetteva
non
un
ferito del 48
Giuseppe Torelli
(2)la ferma
Visconti
e
e
,
"
col tempo
del
per
cui,
Marco
giudizio
la guerra
ripresa
».
indulgente nel giudicare uomini
e
(1)L' Azeglio,quasi sempre
cose,
Nelle lettere intime
tira ogni
tutti,un pò* di stizza in politica.
provò, come
tanto qualche frecciata agli arversari.
«
Dicono, per esempio scrive, che
e' è pericolo». E di MonMazzini sia a Ginevra. Può darsi, perchè là non
tanelli:
«È passato stamattina
a
per Spezia.Era democraticamente
quattro
due servitori e una
donna
lo povero aristocratico non
cavalli,
posso viaggiare
cosi
».
Perfino per Carlo Alberto usa espressioni,
devoto
certo irrispettose
per un
ritiene che t sia seippre stato un gelui. Tra l'altro,
era
monarchico, come
roglifico
ambulante
».
del Grossi,di cui
(2)L* Azeglio era amicissimo
Miei Ricordi,e a cui dedicò il Niccolò Be' Zapi.
lo introdusse scherzosamente
Lamberto
ecc.
.
•
.
:
«
JEffoThomas
rogatus scripsi.
a
rogar
il contratto
Grossi^quondam
scrisse
Anzi
nuziale
con
in
amore
questo
tra
nei
romanzo
Landomia
Francisci,de pago Bellanensi
e
24
riaoossa doveva
La
dal
genio di Cavour,
in cui
feoondata
essere
intanto
ma
lungamente
l' Azeglio
potesse germogliare.
quellerelative
postale,la
la tassa
commerciali
che
essi
parte
non
data
va
aiuto
clesiastico,
ec-
convenzioni
gli atti più importanti
ma
colleghi,
lui,
a
è sotto
la
si
capisce;
direzione,
sua
il
a
ingegno battagliero
suo
cooperando
grandemente
,
foro
ecclesiastico,
per
per
la morte
Questi,
Cavour.
in Camillo
egli1'ebbe
dedicato
ministero
legge sul
foro
compiuti.
essere
semplicedeputato, aveva
del
varie
e
l'iniziativa
tutta
i suoi
validissimo
Un
del
Azeglio.
D'
v' ebbero
poterono
del^a
dirette
coglialtri Stati,costituiscono
dell' amministrazione
molta
successioni
sulle
agli ospizidei
e
abolizione
clamorosa
assistenza
pubblica
dei mentecatti
alla custodia
riforma
la
trovatelli)
Di
reno,
preparato il ter-
aveva
Leggi finanziarie,amministrative,sulla
(come
maturata
e
cui
all' approvazione
pronunciatoun
aveva
stegno
so-
deroso
po-
discorso.
Nel
1860
si faceva
preghieredel
n
che
e
La
contatto
offii
tura,
agricolvive
l' Azeglio per
che
Cavour.
a
D'Azeglio produsse quest'effetto,
e
primo
del
la moderazione
accrebbe
secondo, il quale,sembrandogli
finché,come
troppo, lo seguiva firenandolo,
la
di
ministro
,
risoluta
e
Rosa,
gabinetto
Cavour
tra
del
prudenza
nel
Marmerà
vibrata
l' opera
la
posto
un
di Santa
che
disse
resse
queglicor-
poi Cavour,
corda, che li univa, si strappò.
Da
tale contrasto
da
cui
,
che
Cavour
aveva
uomini
accordarsi.
Cavour
indotto forse
far
arte
L'
frequentiassenze,
sicché
gabinetto,su cui
più
tempre troppo diverse perchè potessero
erano
audace,rotto
dalla
e
di
alle
parlamentari
del
suo
genio
che
volontà; l'Azeglioinvece
sua
polemiche,accorto
ripugnante per
lotte
astuto
,
,
prepotenza
prevalere la
delle
del potere
ogni
fisico a
la direzione del
di rado
non
dell'Azeglio.
S'aggiunga
la volontà
male
zione
quell'esita-
preponderanza decisa.
una
I due
schivo
dal
costretto
s' assumeva
a
in ultimo
ò presa
questiera
quell'indolenzae
venne
ne
è vero,
natura
e
ma
aperto
,
dall' ambizione
temperato,
poco
amante
inflessibilità di carattere
ad
strategiaparlamentare.
antagonismo
dei due
sistemi
di governo
s' era
e
rivelato,
26
Battazzi
il
difatti nella
progetto
in
entrava
provava
anzi
sarebbe
stato
quellalotta
dolore
il ministero
ai
Ancor
Cavour
se
per
cui
colpida
desta
Mi
che
inoltre
corre
"x
eglivolle
da
aflSnchè
Affermava
poi che
incolumi
rendere
e
sintomatica
fu la
dichiarazione,che
«
Sarei
le
dargli
a
il
Camera,
usò
oratore
se
il ministero
cui
ieri
tener
parve
in questa lotta armi
più
sinistra
e
il
a
sola del
ji
delle
che
destra) promessa
che
consentono
noi
effetto,
sessione
vista
io
revole
l'ono-
nel
qui
derci
ve-
ingegno,
la via
nel
che
j
difendere
dico, di
spiegatonel combatterlo, noi possiamo riprometterci,
molto
i
possiamo ripromet-
egli impiegherà
molto
i
appoggio,promessa
suo
le circostanze
ad
in
sessione
ventura
il paese,
versa
cui fece promessa
fin
appianata di
|
talmente
opposizione(bisbiglio).
sua
discorso,con
suo
nella
ventura
parte
una
;
della dichiarazione,
l'obbligodi ringraziarlo
mandarla
possa
nella
quale
alla
amarezza
(stùsurro a
atto
fece
colpevole d'ingratitudine,disse,
l' oratore
altamente, poiché se
torci,che
ne
,
consenzienti
ministero
al
prendo
apprezzo
guisa
forte
più
e
tutti
precedereal
gravi circostanze,in
cui
lentieri
vo-
contingenze attuali
trovato
della
togliereogni
di accordare
a
mal
che
«
ministero, che
minacciato.
era
rando
censu-
pur,
»
r attenzione
cortesi da
al
solido
più
in
operato
avesse
che
riconoscessi,
non
62
che tutti si fossero uniti per
opportuno,
più aperta
giorno dopo.
il
opporsi
renderlo
l^gi fondamentali,avrebbe
appoggio.
ad
grandissimo,perchè nelle
sommamente
potesse resistere
Febbraio
dichiarava:
legge ministeriale,
il governo,
sostenere
se
di
del 4
tornata
ha
parlamentare arringo (moci-
menti).»
L'
r
seppe
Tuttavia
scrìveva
Azeglio,che
importante fatto
cercò
allora ad
E
Camera
dei
a
1' appoggio di
deputati
perdere taluni
non
cambierà
del
certo
conte
Camera,
la crisi.
«
fece
Il ministero
«
quelliche
di
la
disaccordo
lo
sua
linea
Gallina
»
politica.
sui
dissensi
suoi
E
soldati,si
»
dichiarazione
e
alla
potrebbe"rne
non
1' appoggiavano
quelliche
sdegnato.
*
sostenere
vorranno
appena
la sedizione.
questa
accetterà
,
quel generale,
come
dai
al nemico
nascondere
rimase
ne
Io feci
amico, che, disobbedito
un
coprire il
per
presente, perchè ammalato
seguitoalla
di accomodar
alla loro testa, per
mette
meno
era
non
se
ne
in Senato
ministeriali
e
se
vesse
do-
dorrà,ma
a
terpellanza
un' in-
rispose:
I
27
«
Posso
perfettamented'
qualunque
Ma
il ministero
costo.
nel
accordo
nel
indirizzi
due
gabinettoc'erano
mesi
nistri,che
i ministri
caldamente
Galvagno
furono
indusse
Cavour,
e
riuLci
agli altri
mi*
vivo
un
della crisi,
le conseguenze
temendo
quest'ultimo
la
cosa
per
mento
mo-
un
diverbio
scoppiato tra
le
che
dimissioni,
dar
a
gabinetto.
il mandato
riconfermò
Emanuele
Farini
"
seguiteda quelledell'intero
Vittorio
il Pi-
Buoncompagni.
rappacificarsi
; e
a
parve
ap-
morto
troppo palese,perchè si potee;.
era
Ma
possibile.
ancora
parve
di
Battazzì, contrariamente
Emanuele,
genti,
diver-
impedita
essendo
coli'aiuto
Cavour
ministeriale
Vittorio
crisi allora
La
la candidatura
propugnavano
nascondere.
esortò
il
successore
discordia
La
come
indipendenza a
politici
troppo
dopo, quando
nelli,presidentedella Camera,
per
in
accordo
»
più gigantescadue
dargli
la nostra
sostenere
perchè potessero conciliarsi.
a
perfettamented'
è
bisogna attenersi scrupolosamenteallo Statuto,
che
questo:
è
che
accertare
all' Azeglio
che
,
a
malincuore
Di
costituzione
minacciava
litica
solo per
e
di
che
ormai
Tutti
al governo,
sostituire.
dal
46
ferita
(1) che ogni
dalle fatiche
non
della
sua
tanto
opera
pò*
requie,egli si sentiva
gli dava
comprendevano,
ma
Mais
«
—
longtemps
Era
encore
sua
l'occasione
favorevole.
Camera,
sua
(1)Venne
della
non
di
gamba.
Poi
non
in cui
i medici
altri,che
era
! scriveva
nuovo
più
poteva
Je
all' amico
ne
puis
foroes s'y refasent.
il
il
nascondeva
momenti,
e'
ritirarsi,
appena
Formato
rassegnazionedi
un
non
tourbillon?
métier, mes
intenzione
non
Dieu
gran
tirer du
ce
che
il momento
per
pourrai-jeme
la
robusta',colla
poco
,
1' accettò.
logora e bisognosadi tranquillità.
la fibra
alla
al sovrano,
accasciato
riaprirsi,
multiforme,
Quand
obbedienza
si
nere
rimalo
pas
»
fosse
presentata
presentimentoed insieme
poter durar a lungo. « Ove
fosse
faìre
Gabinetto,nel presentarlo
suo
pareva
tesse
po-
Bendu.
necessario
che
an-
le
fargliY amputazione
si ricredettero.
giorno, negli ultimi tempi, che rimase al potere,dovendo egliprender la
facendosi
in
Parlamento, il Presidente della Camera
interprete del
parola
di star seduto t atteso il suo
di
desiderio di tutti,gli proponeva
stato
lute.
saresistendo
deferenza
nobilmente
a
"
rispondeva: Io
L'Azeglio
questa
della sua
cortesia, ma se il desiderio,che ho, di moringrazio la Camera
dovesse
lo sosterrei volenrecarmi
stnirle la mia riverenza
tieri.
qualche disu^^io,
Tuttavia
ove
non
potessi reggere, profitteròdella sua gentilezza.»
Un
28
previsioni,
Dio,
diceva,fallissero,
nostre
saprà affidare
il conforto
si
quanto
giunto
la
dopo
ogni
con
mezzo
di lui. Fa
«
£givorablement.
E
allora
Il
scherzosamente
bramato
Cavour),
vicina
in
lettera
da
sono
che
A
più posto
des
hommes
que
lui.
Per
abdicare,e
con
nessuno
(2)Cosi
ne
uscire
jugé
che
an-
très-
che
anzi
pare,
cerchi
ed
il Fischieiio
previsioni su
richiedeva
alludendo
precisi
che
fossi
,
volentieri
ritirato
costituire
potrà
»
lo tengono
la
l'
riputazione del-
al
che
Castelli,«r
connaissent
ci sia
non
le
96
%
absolument
informato
di tutte
le
riazioni,
va-
politico.
che
l'Azegliodimetta
di consolidarsi.
di me,
V altro si
;
le
e
in allora si
rassegnazione,
risponde «
godrà più
siderando,
con-
(cosiAzeglio chiamava
sarebbe
scriveva
il barometro
momento
direzione
desideri
troppo profonde,e teme,
intanto
Torino
in
Azeglio
maturo
ohe
accorgersi,
lui; perchè, come
segna
amara
a
metà.
sua
la
dei suoi
estera
politica
deve
radici
messo
Da
un
scopo
été
assumere
ancor
de l'Angleterre
ne
politiques
che
adopra
contro
esposte in questi termini
liberale.
tuttavia
per
»
poco
presenta
dell'
e
crisi ministeriale
Azeglio dovrà
Azeglio ha
a
soppiantarlo.
Azeglio,credo, si
—
Londra
è
non
doveva
La
«
gabinettofrancamento
un
Cavour
1' ardenza
Cavour
privata:
io il sacrificato.
volta
si
raggiungere la
a
dell' empio rivede
dell'ultima
vicende
quella
sua
cui
Cavour, généralement a
modera
le mire
di "vorire
Le
le cose,
il medesimo
primo, impaziente di
il frutto
che
una
là
potere
s' avevano
Napoleone, a
singolareV atteggiamento di
Piemontese,
politica
studia
ajSrettare
per
deva
ve-
»
queste circostanze.
A
da
al
dove
Inghilterra,
comparsa
un' udieiiza
ottiene
Rattazzi, scriveva
della
ima
non
voluziona
sospetto d' idee ri-
nome,
in
sposino(2) Kattazzi, recatosi
lo
suo
salire
che
distruggerele ostilità^
per
quindi pure
Parigi,dove
il
successore,
di
opportuno
ministero,va
dal
uscita
sua
suo
diplomazia.Per
dalla
godeva
marrà
ri-
difficili adempiuto per
V unico
benevolenza, che
della poca
causa
il momento
noi
A
sna.
»
già designatocome
,
ancor
dovere.
il Piemonte,
salvo
l' opera
momenti
in
avere
al nostro
poteva
Cavour
miglioriistromenti
a
di
vuole
che
e
al
certo
non
Connubio,
Cavour
Se
riesce
"rò
il
a
a
nulla
pensierodi
questa
zia,
noti-
raffermarsi,
per
indebo-
29
lirlo.
Però
»
alternative
di
mese
un
la vittoria
può affermare, che
dubbie
e
oscure
circa
dopo
rimane
L'Azeglio è spacciato;non
Non
«
grazia col migliorgarbo possibile.
Cavour
scriveva
più
credo
che
nocivo
utile; ma
Se
bene
D'
Azeglio dal
canto
solo
non
un
le
non
nel
il
del tiro per
che
r ultima
ed
nella
scena
in
quale
Camillo
Be,
in
dando
cher
ami,
s'est
Per
merita
di
esser
lieto
venne
la
non
essere
gio
viag-
Torelli:
«
Vorrei
i fuochi
di
,
gala;
Ben-
e
dare
sipario,
potrei an-
perche nell'Ottobre
,
le
matrimonio
sul
—
Cosi
di
succedergli.
pennelli.E
Bendu
Quella che
tutto
le
pousse
potè finalmente,
:
cri
«
Eh
! oui
d'
homme
un
fosse
Signor Azeglio
più ministro,e
varie
voci
leggeva
verso
ritorno
qni
,
da
sul modo
sulla
per
Voce
con
dH
mezzogiorno
»
arte
cui
Deserto
videro
erroneo
appunto
riprenderela
dalla
saa
il
,
crisi ministeriale
essa
del
il Presidente
Stupinigi giudicarono al
ricomposto.Fu
nasceva
sua
1* ultima
Durante
particolare.
ieri
mon
,
poitrineétait chargée;ouf!
sa
si
civile,
indicando
dimissioni,
sue
quale piacere riprendessela
con
62
?
all'amico
poids dont
riferito un
aspetto,che
ruminando
e venisse
possibile,
e
il
legge
suoi
ai
scrivere
Consigliodi
l' ilarità c^el
di
«
nuele,
nipoteEma-
suo
precipitatonegli abissi
me
solo capace
giornaliportavano
Ottobre:
del
du
risolta.
si sarebbe
e
,
utile questo
e
fra le nubi
per
libre,et je
dimostrare
i
26
voilà
débarassé
Cavour
di
sensibile all' uso
,
me
egli se
se
Vado
«
capace
si calerebbe
come
gioia
con
sospirone
un
brighe
Giuseppe
a
si vedesse
sorte
Cavour,
ritornò
biamo
dob-
non
ancora
renderlo
diventato
fondo
che
compiace. A
E
»
*
E
le
irrevocabilmente
1' Azeglio rassegnava
al
meglio
o
poliedroe
sospiratascena
e
difKcoltà
seguitoa
lo
spogliarmi.»
a
V ultima
fermo
cosi scriveva:
finalmente
di che
in camerino
E
il
elevarsi
il Pansciotd
dopo
anzi
»
ne
se
dello Stato.
carro
cade
conosce
ma
(Cavour) fosse
il 63
per
Martino
rendergli(a Cavour)
per
di domare
senso
di
Azeglio indispensabile,
S.
per
pae"e.
suo
Londra,
a
potrebbe fare
si
come
pel
combatte,
ambasciatore
tengo
Azeglio
g^an
sarà
va,
dargliil colpo
a
,
rovesciarlo
ne
manovre
glisfugge più.
non
credo
di
Ponza
al conte
ohe
di
e
suo
giudizio:
soddis£skzione
vita
d' artista
30
già
fa veduto
nel
negozio
espostiin vendita
sono
Massimo
poco
costretto
di tutti
i
quegli agi, che
in paro.
a
ziare
finan-
sbilanciarlo.
potevano
fti
ministro
varsi
pri-
a
fatto
Ho
«
mettermi
onde
striglie
»
Vittorio Emanuele
gli office una
venuto
pensione di
finche
«
,
e
appassionatissimo
era
moglie,fino dalle
sua
dove
Po
condizioni
in
stipendio di
lo
meno
porticidi
quadri. »
allora
trovava
cavalli,di cui
pulita,scriveva
casa
si
i
sotto
bellissimi
Venendogli
vendere
a
i suoi
d'AzegUo
floride.
Bacciarini
può
uno
8
cognizionedelle
a
mila
lire,ma
obbligatoa
esser
strettezze
sue
egli non
l'accetta,perchè
del pranzo
sé
mi
non
par
i'
bene
che
lo debba
E
si mette
Presidente
che
nome
discreto
Difatti
fatto colà
Kiesce
vendere
a
far
per
che
Allora
di adunar
Londra, dove
a
quattro
o
E
»
in
e
aiutante
medesimo
Nel
di Torino
con
che in
La
cosa
»
Nei
che
è
anno
passò
in
dove
Signore
si
che
dettero
succe-
tranquilleoccupazioni
nel
solo
Vittorio
accompagno
nominato
«
Cavour
lo
della
direttore
stipendiodi 50(X)
uno
si crede
momenti
nelle intenzioni del
in Italia. Gli anni
batteva
però
anche
lo
non
a
i
B.
di
55
nuele,
Ema-
teca
Pinaco-
ciò che
firanchi,
premunisce contro
òongegno tenebroso,e di lui giunge
sola
che
di campo.
quell'anno
poUticadi
però
abbandonar
rassegnazione,all' idea
interrotto
riposopolitico,
un
e
po' il portafoglio
un
facile
sembra
viaggio a Parigi e Londra,
come
al
accoglienzacordialissima.
trova
con
ritorna
l'Azeglioli
di lettere
un
inabile
e
cinque quadri. Comprende
rinunzierò,scrive
ornato.
pitturae
un
vecchio
d'
gli garba.
non
fino al 69
Spera
esteri.
provvedersi cosi
e
poco,
degli
»
sfiruttarvi
Inghilterraper
fosse diventato
tesori,dei quali non
di vedermi
da
un
li faccio che io.
non
ministro
come
oc
di
quadri d'un
quattrinibisognerebbe piantarvi studio, e
Italia,cosa
«
va
globo
di recarsi in
capitaleper quando
lavoro.
il
commissioni
Cerca
ragione che
la
Consiglioin tutto
s' era
,
ardore.
con
cari per
quel viaggio di arricchirsi
con
V
anche
si affaccia Y idea
Gli
il
del
»
dipinger
a
fa pagar
quadri, che
ex
altri.
ad
sana
ri-
la crisi commerciale,
pittori.
»
soddis", gli sembra
dire che:
«
gli
un
quando parla la
impossibileè quellaprecisamenteche
più importantinon
gli
nega
però
ma.
afferil
suo
31
aiuto
ed
i
è tra
validi
più
sostenitori
dsl^a
spedizione
stata
contra
di Crimea.
ormai
Ma
di servizio.
Preferisce
economie.
sue
martello
0
finirsi
mezzo
fontana.
una
tanti
a
il
i manovali
voltafaccia
sono
della
è finita
»
taria
soli-
sua
disegno
,
adopera
colle
e
cazzuola
e
piantar fagiuoli
a
,
fedeli
sempre
bagnarli;
fuori
di teatro.
suo
e
si diverte
E
metterli in terra, dice,e
Basta
presto
secondo
costrutta
lui aiuta
anche
E
per
in
che
Cannerò,
recita
la fabbrica
compimento
a
considera
Boberto, la
uscir
spogliarmiper
a
condurre
villetta di
politica
; si
alla
scrive al fratello
me,
in camerino
sono
e
Per
«
parte prende
poca
a
nascono
stessi
se
.
di parola.
son
e
»
i turbinosi
Ma
in
Scrive
scena.
di
del 69
Cavour,
a
lo
che
ora
i suoi
di accettare
ci rincora.
prima
principedi Galles,
al
colla
che
autorità
sua
poi
lo
impiega
che
«
molto
Azeglio,scriveva
cosi
un
la
ha
da
in
IH
quel
punto
1' autorità
che
scemata
il
padre
invocato
il
per
all' ambasciatore
citato
Romani,
l' Italia ;
verso
tramenio
e
tico,
diploma-
dell' Azeglio presso
Piemontese
volte
volte
politica.
Londra
a
,
questioneitaliana. Il
della
è,
suo
per
nome
l'imperatoreNapoleone,
brani di libri di
alcune
ritiro dalla
suo
Lo
Azeg^^'o.
stesso
a
conte
1' autorità di lui per sostenere
opinione.»
sua
dalla
Bitomato
Commissario
Pochi
acclamazioni.
(1)Cavour
in
una
a
missione
sua
Begio
a
all' estero
Bologna,
giornidopo
lettera diretta
si
dove
,
1' Azeglio è
è accolto
ali* Azeglio scriveva
in
Rem
a
tra
nato
nomi-
frenetiche
da
di
stipv^U l' armistizio
corrispondenza quando eri
rìprenderlu nel 59. Lo scopo d sempre
ricordi della nostra
r avere
manda
dei liberali
Napoleone
Più
grande prestigio.
ha
persuadermi,
Walewski
forta
ricon-
perchè impedisse
effetto
,
ed
dire,1' autore
esercita
di
gueira.
infatti
è
non
di
opportunamente
conosce
Stati
in
ma
sconsiderato
moto
benevolo
precedettela
Cavour
gli altri
qualche
1' animo
mutasse
ci
lo
e
della
contento
concorso
»;
scuter
di-
di
caso
il bene
servigi.Cavour,
certamente
varremo
ne
il
propria per
il tuo
trare
rien-
può
nunziata
(1) coli'incarico palesedi portare il collare dell'An-
Roma
a
Ce
più
è
non
quella preziosaofferta gli risponde: «
e
che
persuadono,
di prestar 1' opera
ma
politica,
lo prega
patriae
eventi
1* altro:
nel 49 7
È
Villa*
«
Ti
strano
,
lo stesso, i mezzi
divera*
?
32
franca
ed
,
si
egli
al
pari di
,
Cavour
rimane
ne
,
sdegnato
ma
non
le
forze
,
scoraggia.
In
quellagli giunge V
Ciò
piemontesi.
le
lo pone
in balia
Homagne
in
di
di ritirarsicon
ordine
doloroso
un
che
teme
se
imbarazzo
tutte
perchè lasciando
;
gravi disordini.
nascano
,
Convinto
l'
di ritirare le truppe, disobbedisoe aldell'impossibilità
ordine governativo e
di questo
la responsabilità
assumendosi
,
atto
solo per
parte
,
sottopostoad
gliordini
che
e
le dimissioni
Conosciute
si
e
,
Consigliodi
un
fatto benissimo
,
Torino
presenta al
Il Re
guerra.
non
Cavour
servire
volendo
al
dopo
poco
governatore
stati
erano
V
ritorna
dei
È
Sicilia.
la
navigasse allora
a
1' amministrazione
Battazzi.
la
Ritornato
lui
galla anche
nibilità,
dispo-
ed
è
viato
in-
in
noto
quali ambiguità
zioni
simula-
e
indotto
Cavour
,
proibirel'impresa e
a
si preparava
,
ministero
politicadel
trattati
cioè del 60
,
dall' opportunità
favorirla.
Lo
ha
,
assiste alla
Dalle
veniva
ne
di
gli impedivano
si conveniva
Seccato
al
continua
spedirea
propositod'
a
istruzioni
decisa
condotta
sequestro
un
della Nazione
e
segreti
indefinite,
leale, come
e
risolse di chiedere
da
lui
un
eseguito di
dispaccioa
un
,
è
Insomma
Panni
ministro
,
di finirla
dite
si
,
in
di Cavour
cui 1' assenza
ora
12
Crispirichiesti
da
armata
,
manda
Genova
Farini
E
quel momento
o
rendeva
,
più circospettorisponde
ancora
«
vogliamo
Non
,
si,né
che
,
,
«
».
Quarto
gli atti pubblici
spiacevoleposizione
sua
fiicilidel Comitato
».
di
mi
,
bendati.
che 1' Azeglioriceveva
degli interni,cosi concepito:
no
tra
Torino
carattere.
suo
della
Difatti ,
mila
sulla marina
cogli occhi
seguireuna
di
schiarimento.
ultimo
per
dei mille
contraddizioni
,
giornaleumoristico
un
figurandoCavour
partenza
del governo
che
bene
espresso
il Fischietto
pare
no
a
,
dati.
opportunamente
Azeglio chiede
primavera di queir anno
l' impresa di
dall' osservanza
ha
che
Milano.
a
nella
Intanto
esser
,
di Cavour
potere
d'
glirisponde
,
non
chiedendo
Re
E
no,
(1) Ho
dal
1' Azeglio di rimando
non
tolto
so
vivere,e
queste
marchese
notizie
Ricci.
«
ne
me
da
una
Con
gente
vado.
»
conferenza
che
(1)E
tenuta
dire
non
né
si
,
vuol
dire
ne
né
si dimétte davvero.
al
Filoloijicodi
renze
Fi-
34
Il presente lo
disgustava,ed eglisi
poeticadelle memorie
1' opera,
compose
Miei
della
fin dal
vita.
sua
scriveva:
il
accompagnerà
in
metter
verrà
Storia
nella
nome
suo
/
:
il
opera
Cronista,nei qualicon
d.ella
Nei
vita
sua
suoi
eglie' infuse
fervore
della
della
il frutto
un'
delle
insomma
fece un' opera
considerare. Le
discussioni
in
la
potentemente
Non
spontaneità.
aurea
questo
sue
tutta
che l'autore medesimo
qualitàletterarie,
sue
sua
1' amarezza
,
,
artistica,
colorita,nutrita,vivificata da
non
vittorie
mente, ci mise
sua
Bomana.
1' esperienza della
fede
sua
illibata,
fresca,gioviale
; e
disciitiamo sulle
doto
qualcheaned-
racconta
sue
a
pubblicatinel
,
tutta
fortunosa,la gioia delle
tere
quelle let-
cominciava
poi
68
tune
delle for-
che
artistica nella campagna
Ricardi
dubbi
idea
bozzetti
lepidezzainarrivabile
disinganni,il
anima
sua
Nel
»
quei
vita
e
meditazioni,i
in
nomade
Miei
svariata
posto.
ricordarmi
cerchi
qualche pagina, ho
disegno
suo
le
lettere
certe
,
giorno, ove
il loro
trovare
di mandarle
mogUe
memorie
le
raccogliere
di
l'idea
nata
la
un
scriverne
e
potranno
gli era
52
Pregando
Se
«
passate
di
conoezioni,ed egli
nuove
giovanili,
gliispirò
che
passato. L'onda
Ricordi.
Già
dei
volse al
d'
sono
caso
prega
impaccio
alla verità.
la morte
Certo, se
gli avesse
non
potuto rimaneggiarlo,ripulirlo
o,
Ma
io temo,
elaborato
più
e
eglidiceva, passarloal
come
il lambicco
e
avrebbero
scritto,
quellamirabile
suo
reso
cato.
bu-
più
trasparenza
di
intorbidata.
lìmpida prosa
sua
della concezione
mentale
la lima
se
il
puro
stile si sarebbe
Nella
che
il lavoro,avrebbe
troncato
delle
riflesso nitidamente
e
idee,di
cui
quasi
si
il processo
il
intravede
germoglio e lo sviluppo.La sua penna traccia lo scheletro del pensiero
indirizzo.
cui
curarsi
del
suo
senza
vagabondo,
segue obbediente,
scrive
Egli stesso s' era proposto un tale metodo : "" penso
dei soggetti» ; e
di lasciarmi portare,a seconda
nella prefazione,
nel quale ha
lavoro è un
altrove dice, che il suo
portafògli,
tate
getche gli sono
le idee,a misura
E difatti in più di un
venute.
,
luogo
esso
ha
(1} Vedasi
Verona
vidi due
e
l'apparenza
per
e?,
disadorna
questo passo:
Padova
si andò
cannoni
tedeschi
a
in
Venezia.
batteria
«
A
di
Da
(1).
per Brescelio, Mantova,
vidi Pindemonte.
A Venezia
Modena
Verona
...»
diario
un
86
•
•
questa semplicitànon
Oertamente
voler
egli per
ÌSa
e
bisogna ben
discorre
alto
disse
Ben
dalle
scrì2doni,
comiche
scene
il salto è
che
logici,
Racconta
i due
di
chi
è
umili
de-
la
dello
/ Mm
specialmentediretta
vente
so-
losofiche
fi-
vita
provarcianche
a
assai
a
efficace,
per
che
sincerità,
Pochi
suoi
è virtù
è
,
il
un
questo
osservazioni
acute
dell'
progresso
che
si
gode
storia
sulla
d'
nità.
uma-
da Bocca
di
Boma
lirica ?
una
intenti
con
morali
,
il
trovare
si
compiaceva
e
c'è
nei
floscio,
si
autorità
sermoni
che
morale
morire
s' arroga
non
,
dicatore
pre-
tore
predica-
un
e
volle
il
Ricardi
nobile ;
veramente
la
grande
ispirati.
dell' elemento
consiste
rale
mo-
in sterili
rimpiattatalvolta qualche ampolloso
lui la morale
culto
di
Miei
ma
tito
conver-
di essersi dedicato
professioni
prima
sistema
suo
Massimo
cav.
1' Azeglio la necessità
daclamazioni,dietro a cui
di partito.
Per
programma
,
da
e
ancor
,
anche
la poca
come
socielà. Ma
nella
sul
egli
pedagogiche. La
ad
composta
che
le
volte
fluisce dai
videro
idee
sue
reverie
questa (2).Difatti
,
cosi
giovani.
ai
mondano
le
1'altezza
e
quasi tutte
in
cui
giuochi
stupendo panorama,
predicatore.
Egli
un
nodi
leggendo quel capitolo ventesimo,
meravigliaronodi
si
Alcuni
:
s' alza
considerazioni
a
,
fede
sua
è un' opera
Ricordi
di
I lo conduce
commosso
il movimento
tutto
sua
più
discorso
incredibile
esporre
Papa gli ispiraquella toccante
uomo
il concetto
dalle
che
«
carrozzetta, di
una
Napoleone
s' è
non
la descrizione
nella
:
compagno
per
cui ricava
da
sociologia,
E
un
a
argomento
critica dell' opera
in
quel modo,
argomenti disparaticon
d'
esempio
per
fatterello trae
ha
volgare.
agevole.
fatto dono
ha
bambino
che
in
suo
sempre
più bizzarre,il
scioltezza
rapiditàe
l'Azegliounisce
E
di
nel
le più gravi.»
politiche
e
dove
non
figliaAlessandrina
sua
una
con
di
famigliarmente,se
e
espressioneforbita.
r
e
chi ci apre l'animo
perdonare a
noi
con
nel sciatto
troppo naturale,cade
esser
efficace.Talvolta
è sempre
penetra
privatodell' anima
e
le
viscere
poggia
sul
l'
delcrificio.
sa-
scriveva a sua
figlia,quando era Presidente del Consìglio:
betta
colla principessa Elisadi Genova
del Duca
il matrimonio
Presto
avremo
«
Grossi ed ho fatto il notaio »
di Sassonia. Ieri ho rubato il mestiere
a
mestiere
Anche
avrò
questo
rogando Tatto del contratto matrimoniale.
che di fare il rabbino. »
che ormai
mi manca,
fatto in vita mia. Credo
non
(2) Cosi
—
36
.
»
Egli
convien
dichiara
cercarle
hanno
da
Era
alunno.
cioè nel
41, quando
che
de'
uno
il
morale.
studiato
assalti dell'
di
di poco
essere
da
vita, scrive
Tutti
aver
i suoi
di
meriti
d'
Non
scrive
un' oncia
più
si
da
colonnello,che
egli si
della
guerra,
che
al
cupo,
meritati
Le
salute
che
ho
poi
forte
prima.
dopo
,
mi
non
:
vedere
se
regio a
sincera
mondani
e
dà
destia.
mo-
della
suole
dorato
«
il trionfo dell' EHore
conferivano
Non
Fie-
Bologna
con
venne
si
militare
diritto al
nessun
giunga
promosso
il
lettera
una
se
polosamente
scru-
degno. Quando
era
ne
la carriera
«
gato
casti-
"
grado
nuovo
potesse
tranquillo.
e
sione
occa-
»
una
scintillanti
più
egli stesso
di
son
in cui questo fantasma
è conveniente
servizi.
ufficio,
suo
al
breve
grado
ministro
rotta,
inter-
ed
che
oc-
dopo lunghi
non
»
dimissioni
che
,
mi
ingranditida
erano
ogni
ci
crudele.
gli
contro
azioni
cattivo,e
di
bene
aver
in
avere
mie
nelle
fu spesso
sorrìsi
diceva
quale non
si dimettesse
vedendo
dal
corsa,
si dimise
riuscir
non
e
d'
maggior generale.Compiuto
era,
in cui
vanità),d'
che
che
commissario
nel 59
dimetteva
dirò
tere
combat-
a
fatto la sentinella
della
esaminava, per
inviato
Ti
ogni giorno
so
gli onori, e quando glieli
mai
fu
lui
acclamato
è 1' aver
Ricordi
rimescolò,rimase
si
pesare,
ambi
in
«
bruttissimi
Mìei
leggiero,o
dei
uno
inebbrìare,egli non
ramosca,
studio
sempre
sentirmi
tormento
sempre
gloria,proprioin quell'età
stimai
bene. Lo
scrittore
,
maniera,
una
Favorito
mi
nei
sorprendereciò
nobile,o
in
me
»
ma
debolezze,
ebbero
quellodi
è
dell' anima
orgoglio(o meglio
tentato
non
nulla.
a
fratello -Roberto:
al
dolorosi
moti
stesso ; di
me
zione
na-
,
sapessiche
con
serve
molte
e
ogni
»
mia
Nella
«
Se
giorno
domarli!
a
sempre
d'.anni
maturo
non
ebbe
d'
gli individui
aspirazioneal
un'
cosi scriveva
pensieripiù
peggiorareil
tutto
già
vita
se
il resto
errori ed
queste zampilla spesso
fedele
libertà,
l'indipendenza
che
la ginnasticamorale
correggersii difetti,
un
e
«
però
proprio,tutto
egli commise
la
essenziali della
dimenticare
morale
anch'
Certo
di
condizioni
come
valore
un
anche
senza
bisogna non
ma
;
che
reticenze,
da
poi
erano
nella
sua
di Torino
comunale
consigliere
anche
le sedute
da
senatore.
dell' alta Camera
abitudine.
Il
Per
e
poco
ragionidi
ci mancò
del
vice-presidente
erano
poco
Senato
frequentatedi-
.
87
lettera
una
resse
motivi
per
:
che
«
passata
Azeglio
ufficio
suo
allora
era
canze
va-
si sentiva
logoratala salute
mandava
quindi
lo seppe,
si
tanto
vita
una
inetto ad
dimissioni.
le
Federico
Senato
del
ed
spose
ri-
e
,
robustezza,la vecchiaia
Presidente
appena
chieder
a
sul serio 1' ammonimento
prese
poca
e
o
prestar l'opera loro parlamentare
a
in laboriose vicende
amicissimo,che
a
L'
avendoglila
adempiere il
fortuna
senatori,invitandoli
o
speciali,
assiduità.
più
con
tutti i
a
Per
»
Sclopis,suo
adoperò,che
lo indusse
ritirarle.
D'
Massimo
ad
paragonato
Azeglio
cui la storia d' Italia
Rimarrebbe
della
mente
s\ia
è forse in
sia stata
,
che
io credo
avrebbe
non
rimane
Sarebbe
più
più
sua
poter
conosciute
questo
facoltà
nale
cardi-
caso
alcun
la metta
non
perchè
pulso,
im-
trova
non
fiorire.
ed
difficile
indagare quante
,
esercitate le
vera
e
il Manzoni
ritiene,che
primissimo ordine;
scoprirein
a
il
,
Che
loro
abitudini
sincere.
storico di
zacchi
hanno
illustre critico
Un
uno
per
il campo
ci dà
non
embrionale
interessante,
per quanto
e
nostra
,
gli uomini
feconde
La
strano.
allo stato
s' arresta
professione
orma.
abbondanza.
finché
silenziosa,
oscuramente
favorevoli
le condizioni
sembrar
di
abbia coltivato
più
con
labile
più
più eloquente.Talora
è la
in luce ; talora
volte
deve
non
sempre
e
mietere
potuto
avvenire
lasciato
egli non
,
di
,
moltepliciinclinazioni
le
tra
più vigorosa.Pittore
ha
attività
ogni
esempi luminosi.
,
,
possa
la
dove
quest'arte
Orbene
dove
offinre
può
meravigliosa fu
aperti ad
sapersi quale
a
versatilità
sua
quegli uomini
di
uno
la
per
più
forte. E
che
e
mi
forse
pare
poteva
era
questa
sia stato
che
riuscire
la
zione
voca-
il Pan-
,
un' eccellente fibra per ministro della
Flaubert
guerra.
buon
nome
esporre
certo
non
commedia.
nella
gli elementi,che
Prima
che
io credo,
all'Azeglio
Venendo
di
tutto
miravano
Tale
la
è
la
potuto farsi
avrebbe
mia
opinione, e
un
voglio
sostengono.
egli fa
gli strali
un
temperamento
satirici del G-iusti
comico.
che
,
cantava
lui
A
:
38
.
bestia
a
.
i mali
della vita
di barbarie
sentono
Azeglio medesimo
L'
che
nella
natura
uno
contrarietà
che
sua
Le
riconosce
volte
,
Chisciotte e' è.
addolciva
gli capitavano,eglile
facile
compiacenza
con
un
con
rassegnazione.L' arguzia
lo
,
fiorivano naturalmente
sul
labbro
suo
si rivelavano
e
quasi
istinto nei suoi atti.
per
Di
questa
le
ha
umore
felice indole
sua
intime
più
un
più
di Don
spruzzo
sorriso,che rispecchiavauna
scherzo
incarognita
più spontanee
discorrendo
critico^
coi
e
che
in
i
di
Goldoni, sa
poi,vecchio,descrisse
nelle
e
,
in
ebbe
Memorie
sue
ragione
a
luce
trarre
costanze
cir-
il nostro
che
esse
commediografo Veneziano
il
saggi nelle
limpide manifestazioni
e
dell' arte
ladri,che
vita. E
piccoledella
e
ricercarne
è bene
contro
dall'in-
vinezza,
gio-
sua
tanta
con
ingenua giocondità.
vita
Nella
dell' AzegUo
Osserviamone
Nel
46
si trovava
Appena
mia
in
la scossa,
lettera per
terra
in faccia ch'era
la
è morto.
Ma
a
me
reale e,
Emanuele
altro, lo
Presidente
del
ma
anche
che
solo per
per
vivo.
del
un
sono
gli ultimi
la
fa
d'
dopo
è
ha
sta
un
la
mento
mo-
neUa
uno
buttata
in
gridando che
conto
forse
per
dava
va
lazzo
Pa-
a
da Vittorio
udienza
qualche
a
seccarsi di
non
dugio
quell'in-
tra
gustosissimoparallelo
un
lui
che
Ferrari,la prima ballerina,
di
teatro
leggerliper
pubblicatinei
anni
introdotto
essere
pubblicodel
da
ferita,
altri maU.
figlia.
sua
mattina
Consigliouna
Amalia
mette
che
paura,
Egli
poco.
il
gli
Azeglio
»
Il re, che
Torino
ma
tanta
a
seguito.C
e
L'
Literrompo
«
E
»
il terremoto
e
avuto
Consiglioe
a
passata
solito,chiede
li sfiora. Essi
È noto,
è
poesia,dove
una
bruttini è vero;
non
pranzo
le firme.
allora deliziava
che
a
al
attendere
scrive
Ora
pare
come
per
"
«
Presidente
Quand'era
scrivendo
stava
e
scomporsi scrive:
senza
lui ha
tavola,e
Lucca
a
la Toscana.
scosserella di terremoto.
una
riprendecosi:
casa
funestò
terremoto
quel tempo
sente
mici.
gli atteggiamenti co-
qualcuno.
potente
un
rari
sono
non
suoi
Begio. I
una
non
sono
leggera
tira,
sa-
Scritti Postumi.
l'Azeglioli passò
cui
versi
molto
rente
soffe-
guari mai completamente,
39
Nel
Teva:
col mio
«
che Carlo
con
prende la gotta,ma
67 lo
Y
Oltre la
della
sua
un
soffia
un
Grazie
questo.
«
quellamedesima
dà
Che
«
il
mente
sua
Delle
cose
praticasi
Ho
dispera
per
»
Non
pare
«
Son
cieco
la natura
della
un' altro.
dice:
»
considera
«
?
concetti
Ora
è
bisticci,
appunto in questi
che
disparati,
il comico
trova
una
sorgentipiù copiose.
sue
comicità
sua
FanfuUa
al
espone
si
non
Goldoni,che
il lato ridicolo...»
rapporto di due
La
tra
ho
E
piccoloincommodo
un
vita
sua
ne
"
,
la descrive :
come
ecco
polmonare
meglio.
temperamento comico ci si delinea ancor
vente
serie,scrive nei Miei Ricordi^mi vien fatto assai so-
di vedere
cioè nel
delle
questo è
oltre la
se
Ed
po' malamente.
di
rassegnazione
occhio,ma
un
morte.
Dio, prosegue,
a
dico altresì
»
un' affezione cronica
anche
che Al
poi causa
polmone,che
V America.
scoprire
per
gotta aveva
conforta,
perchè,acrì-
gotta,e anche Colombo,che pare parti
la
anni
si
consolazioni per tutta
di trovar
aveva
i 60
dopo
essa
sistema
egU
palesaanche
nei suoi scritti.Il
colloquio
il primo
Lapi^dove
fender
prenderle armi per disvolgimentod' un motivo comico pia-
Benedetto
Fra'
e
si
nel Niccolò De'
Superiorela risoluzione di
suo
contiene
Firenze
lo
,
cevolissimo.
E
ricca di
senso
De' Nobili
comico
è
squisito
di S.
alla Buca
la
scena
fra Troilo
Girolamo, dove
il finto
e
nedetto
Begnone,
Pia-
frusta colla
nelle pratiche
religiose,
inesperienza
£ cosi pure,
le spalle
nude del bigottoDottor in leggi.
disciplina
di grottesco nel Fieramoaca
quella
quantunque ci sia un pizzico
del banchetto,sorvegliati
da Diego Garda,
dei preparativi
che,
si
per affi:«ttarli stizzito dalla lungagginedeglisguatteri, prende
sulle spalle
gliasini carichi di legna,e li rimette in terra colle
simulando
,
,
,
gambe
all'aria.
pagine dei Mìei Ricordi^dalla frase
in un
vivace,snella,spezzata,come
linguaggioscenico;e in cui
in quel
E
il comico ha una
delle sue
più fresche espressioni.
dove è ritratta
la principessaIVois étoiles
quadro smagliante,
colle figlie,
i suoi,i figli,
gliamici di casa,
gliamanti delle figlie,
Non
parlopoi di
molte
«
i
piqueur d' assiettes »
commedia
non
e' è
d'una
e saporito,
quasi il nocciòlo,
di costumi?
Senonchè
le mìe
congetture potrebberosembrare
argomenti
40
magri,
troppo
autorevole
dell'
pel
feu'e
tutx)
in
mondo
E
italiano
non
un
e
anche
zione
voca-
sua
anni
vent'
!
questo
l'
) ebbe
all' attore
presentare
Azeglio,
in
cattivo
avrei
forse
che
Ricordi^
po-
genere.
»
ingenuità
e
(un
capocomico
fece
Questi, naturalmente,
mi
€
gettò
occhiata
un'
che
commedie;
pretesto
è
e
mi
d'impresario
scrittore
al
lattarino
Povero
rifiuto
di
voltò
le
venir
di
spalle,
lasciarmi
per
commedie.
Vestri,
di
finisci
al
adducen-
in
libertà.
»
che
si
deve
la
nanza
lonta-
sua
teatro.
Nei
a
che
non
dal
Miei
Ricordi,
essendovi
non
a
pensare
1'
direbbe:
diventai
non
Italia
Miei
commedia.
una
scriver
di
so
Certo
in
scrive
prima
cosi
questa
appoggio
,
in
tradotta
intravide
affatto
non
lui) di
d'
come
e,
nei
appena
dice
manoscritto
il
sordo,
domi
(aveva
arcadico,
Vestri
di
cosa
giorno
candore
1'
avessero
non
che
medesimo,
scrive
mente,
qualche
Un
il
Azeglio
se
teatro.
Ho
«
convincere,
poter
per
scrivere
di
cumulo
egli l'attribuisce
né
lingua,
commedie.
circostanze,
»
la
all'ottima
attori, nò
né
Tale
cui
«
ragione
indagine
pubblico,
bisogna
sarebbe
che
ragione,
è inutile
annodarla
troppo
lunga
difficile.
Che
credere,
Italiana.
se
che
V
Azeglio
forse
avremmo
fosse
in
vissuto
avuto
in
tempi
lui,
un
più favorevoli,
principe
della
si
può
scena
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