Comune di Sappada
Plodar gemande
n. 9 documento informativo giugno 2009
sappada
Comune di Sappada
Borgata Bach, 11
Orario Uffici Comunali
dal lunedì al venerdì
Mattina
dalle 9.00 alle 13.00
lunedì e venerdì
Pomeriggio
dalle 16.00 alle 17.00
Chi volesse collaborare con
suggerimenti o scrivere un articolo sul presente periodico
può rivolgersi a Marcella Benedetti o agli Uffici Comunali
(sig.na Natascia oppure sig. Marino)
tel. 0435 469126
0435 466063
fax 0435 469107
e-mail: [email protected]
www.sappada.org
Progettazione e realizzazione grafica a cura di:
Piazza Mazzini, 15 - 32100 Belluno
Tel. 0437 30103
[email protected]
ISCRIZIONE AL ROC N. 11912 DEL 10.04.2004
FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI LUGLIO 2008 PRESSO LA TIPOGRAFIA NERO SU BIANCO (PIEVE D’ALPAGO - BL)
2
plodn
A TUTTI I MIEI CONCITTADINI
G
iunto al termine di due mandati amministrativi, sento il dovere di esprimere a
tutti la gratitudine per avermi consentito di vivere un’importante esperienza umana che
resterà per sempre nel mio bagaglio di vita.
Anzitutto devo ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto e incoraggiato la realizzazione degli
obiettivi che insieme alla mia squadra mi ero prefissato di raggiungere.
Ringrazio anche coloro che mi hanno contrastato,
opponendosi in modo democratico ai progetti che
andavo proponendo, perché sì, anche loro hanno
contribuito alla mia crescita e allo sviluppo di
Sappada / Plodn.
Un particolare e caloroso pensiero di riconoscenza va alle tante persone anziane, che, grazie alla
loro saggezza, mi hanno spesso rincuorato nei
momenti di sconforto, ricordandomi quanto è ingrato il compito di accontentare tutti.
Non è possibile trovare la soluzione ai problemi
di ognuno, quindi chiedo venia a chi non ha potuto ottenere adeguate risposte durante i miei mandati; purtroppo burocrazia e vincoli economicoambientali limitano notevolmente l’operato degli
Amministratori.
In ogni caso, credo che un’attenta e vigile partecipazione ai problemi gestionali di un Comune sia
un dovere di ogni cittadino, ma è anche il miglior
sostegno dato al proprio Sindaco.
Auguro un proficuo lavoro a chi andrà a governare Sappada / Plodn nel prossimo futuro, e rivolgo
un appello ai giovani perché si impegnino, con
la presenza ai Consigli comunali, a conoscere da
vicino, e non per sentito dire, le questioni del proprio paese.
Gianluca Piller Roner
Sindaco dal 1999 al 2009
É possibile visionare i titoli dei verbali delle riunioni del Consiglio comunale e della Giunta sia in Municipio, all’albo
affisso al piano terra, sia in internet al sito del Comune www.sappada.org alla voce “delibere di giunta”.
3
sappada
Amministrare Sappada
D
i solito nell’analisi consuntiva di dieci anni di amministrazione ci si dovrebbe adoperare nell’elencare opere portate a
termine o iniziative intraprese e prossime alla realizzazione
così da raccogliere lodi e compiacimenti par il lavoro compiuto.
Credo però che tutto questo sia perfettamente inutile perché chiunque,
senza bisogno di sollecitazioni e stimoli, è in grado autonomamente di
valutare se un’amministrazione comunale ha lavorato proficuamente o
meno. L’unica cosa che mi preme sottolineare con assoluta determinazione è che in queste due legislature delle quali ho fatto parte, prima
come assessore e poi come vice sindaco, l’atteggiamento è sempre stato
improntato, per quanto possibile, alla massima disponibilità e sensibilità nei confronti delle esigenze tutti i cittadini per una crescita globale
del paese.
Le scelte politico-strategiche possono, a seconda dei punti di vista, essere
state giuste o sbagliate ma l’intendimento di garantire uno sviluppo equilibrato alla collettività non può essere messo in discussione.
Ecco perché, partendo da questo presupposto che credo accomuni negli
intendimenti tutti coloro che si propongono nell’amministrare una località, ritengo sia doveroso rispettare chiunque si impegna nel complicato
impegno di dirigere un paese peraltro complesso e articolato come il nostro. Il mio, si badi bene, vuole essere soprattutto un monito per il futuro,
non certo un richiamo bensì un invito che consenta a chi amministrerà
Sappada nei prossimi cinque anni e nell’avvenire di farlo con serenità
ed equilibrio senza quelle pressioni e maldicenze che, mi sia consentito,
hanno purtroppo talvolta caratterizzato i nostri dieci anni.
La nostra località, voglio ricordarlo, ha una struttura amministrativa dei
centri sotto i tremila abitanti ma, non va dimenticato, i problemi che
si incontrano nell’amministrarla sono quelli di una cittadina che raggiunge anche picchi di oltre 20.000 presenze con le evidenti difficoltà
che da ciò conseguono. Insomma una piccola realtà con i problemi e
le esigenze di una grande, con l’inevitabile conseguenza di un impegno
maggiore per chi è chiamato ad amministrare. Ritengo assolutamente
giusto che esista il controllo e la critica ma è altrettanto giusto che chi
mette a disposizione il proprio tempo ed impegno venga rispettato e che
qualsiasi valutazione negativa, civilmente e correttamente manifestata,
sia accompagnata da proposte costruttive e sensate. Questo vuole essere
soprattutto il mio augurio alla prossima amministrazione nella consapevolezza che tali presupposti comunque non incideranno su un impegno
che resterà gravoso e vincolante. Voglio infine ringraziare tutti i sappadini indistintamente, perché aver avuto la possibilità di amministrare
Sappada è stato non solo un importante momento formativo, ma anche
un onore e un grande motivo di orgoglio.
Alessandro De Zordo
Vicesindaco
4
plodn
LA BATTAGLIA DECISIVA
C
ari Sappadini,
dopo 14 anni mi accingo a concludere, fra
pochi giorni, il mio mandato da amministratore. Voglio ringraziarVi della fiducia che mi avere
dato dal 1995 ad oggi e degli stimoli che mi avete offerto, dai quali sono scaturite iniziative che ho portato
avanti, collaborando con i Sindaci Luciano Coassin e
soprattutto Gian Luca Piller Roner.
Ho agito sempre al meglio delle mie possibilità,
nell’interesse del nostro Paese. Spero che abbiate apprezzato lo sforzo compiuto: saranno poi le generazioni future a giudicare la bontà delle scelte operate.
Avrete appreso che ho deciso di non candidarmi alle
prossime elezioni, né in Comune, né in Provincia,
dove pure mi erano state formulate allettanti proposte. Non per questo rimarrò estraneo alla vita sociale
ed amministrativa della nostra terra. Ho infatti maturato la convinzione che sia giunta l’ora di combattere
una battaglia decisiva, ma fuori dalle Istituzioni, per
esercitare senza vincoli di mandato o di funzione i diritti di proposta, critica e protesta, coltivando iniziative indispensabili a difesa dei piccoli Comuni, della
montagna e, in definitiva, della nostra stessa Identità.
Nel giro di pochi anni siamo infatti passati da una
straordinaria autonomia di gestione, programmazione e finanziaria (basti pensare ai benefici derivanti
dall’introduzione dell’ICI - al di là della demagogia
di chi mira ad eliminarla -, o alle riforme Bassanini
sulla semplificazione amministrativa), ad un ampio
disegno politico, condiviso da gran parte dei partiti,
teso da un lato ad eliminare “per asfissia” i comuni
montani e dall’altro a sottrarre ai montanari ogni diritto sul loro territorio.
Purtroppo la strategia che “ la Casta ” sta attuando è
raffinata: alla genti si fa credere una cosa, ma poi, di
fatto, le decisioni sono dirette in senso opposto.
Così, sono anni che sentiamo parlare di federalismo
fiscale e di decentramento, ma poi lo Stato impone ai
Comuni tali e tanti vincoli di bilancio da condizionare
l’impiego delle poche risorse a disposizione. Per citare
alcuni esempi, basti considerare che un Comune non
può liberamente decidere di assumere uno stradino
in più, perché c’è il blocco delle assunzioni; non può
finanziare un’opera pubblica pur ritenuta indispensabile se non nei limiti del famigerato “patto di stabilità”, che condiziona ogni spesa ai dati di bilancio degli
anni precedenti, come se il mondo non si evolvesse.
Similmente il Governo compie la scelta populista di
togliere l’ICI sulla prima casa, ma contestualmente
taglia drasticamente i servizi pubblici, anche primari,
come sanità, scuola e trasporti, tanto che le famiglie
spendono ben più di quanto hanno risparmiato. Non
va meglio sul fronte delle risorse e del territorio.Noi
siamo costretti a chiedere il permesso a Venezia per
costruire una torretta di un camino, ma per potenti
imprenditori i Governi degli ultimi anni, di qualsiasi
colore, hanno escogitato procedure straordinarie che
passano come un rullo sui diritti e gli interessi delle
popolazioni, senza dare loro alcun serio ristoro per i
danni sofferti (la protesta della Val di Susa per la TAV
5
sappada
deve far riflettere).Ancora. Ci hanno calato dall’alto le
oramai famigerate aree SIC e ZPS, a tutela dell’ambiente e degli uccelli, così in gran parte del nostro territorio non sarà più possibile alcuna attività umana
che possa in qualche modo non dico danneggiare, ma
anche solo disturbare il picchio, la pernice o l’ontano nero; non si potranno falciare i prati prima della
nidificazione del Re di quaglie e non sarà permesso
pascolare gli animali alle Sorgenti del Piave perché
si tratta di “zona umida”. Per ristrutturare le baite o
rifare un sentiero occorrerà poi la “Valutazione d’Incidenza Ambientale”, con nuove spese a carico di noi
montanari. E tutto ciò a fronte di quali benefici ? nulla, se non 250 Euro ad ettaro di superficie coltivata.
Nessun risarcimento per il vincolo imposto, né una
garanzia di promozione del territorio.
Questi Signori, luminari delle Scienze e detentori del
Sapere e del Bene, non hanno nemmeno considerato che se la nostra Valle e quelle vicine sono rimaste
belle come sono è merito nostro, dei nostri genitori
e di chi ci ha preceduto nei secoli; siamo noi i detentori del giusto rapporto dell’uomo con l’ambiente, affinché sia il secondo a servizio del primo e non
già il contrario. Oramai, purtroppo, noi stessi, gente
di montagna, stiamo diventando una specie in via di
estinzione, come tale oggetto di studio e di “protezione” all’interno del Parco. Ma il meglio ci sarà imposto
entro i prossimi tre – cinque anni, così l’opera di annientamento potrà dirsi completata: in questo arco
di tempo verrà probabilmente approvata la riforma
degli Enti locali, additati, ora, di essere la principale
fonte di spreco e di inefficienza, ma in realtà ultimo
baluardo a tutela delle popolazioni e dei territori marginali e, in definitiva, fondamentale espressione di democrazia ed autonomia. L’Italia, oramai incapace di
mantenere con i cittadini il “patto sociale” sul quale si
fonda ogni Stato moderno (ovverosia la delega del cittadino alle Istituzioni di funzioni che vengono svolte
nel suo interesse a fronte del pagamento delle imposte per coprirne i costi) è allo sfascio. Non c’è campo
della Pubblica Amministrazione dove non vi siano
stati drastici tagli a personale e servizi, ed in questo
contesto a soffrirne di più sono le realtà periferiche,
dove è più facile eliminare perché sono meno quelli
che protesteranno.
Per poi operare indisturbati, è meglio ridurre al silenzio anche gli amministratori pubblici.
6
E qui veniamo al punto. La riforma degli Enti locali
prevede, per la nostra realtà, che i consiglieri comunali siano ridotti a sei e che la Giunta sia composta dal
Sindaco e da non più di due assessori, non retribuiti
(naturalmente tutti compresi nei sei di cui sopra); è
poi prevista l’eliminazione dei consorzi dei Comuni e
delle Comunità Montane (già ora di fatto inoperanti,
stante il taglio ai finanziamenti). Tutto questo facendo credere alla gente che così si risparmieranno un
sacco di soldi, ma non è così. Un consigliere comunale percepisce un gettone di presenza di circa 25 Euro
ed un assessore percepisce meno di 200 euro al mese.
Il taglio alla spesa pubblica sarà dunque irrilevante; “
La Casta ”, per converso, si è ben guardata dal ridurre
il numero dei parlamentari o il loro compenso, o ad
evitare che vengano realizzate strade ed ospedali “fantasma”, come si vedono ancora in certe parti d’Italia.
Così, l’operatività degli enti Comuni dipenderà pressoché esclusivamente dai finanziamenti dello Stato e
della Regione, e, di taglio in taglio ai finanziamenti, in
pochi anni i comuni saranno costretti ad aggregarsi
per sopravvivere, e, per la destinazione delle poche
risorse a disposizione, prevarrà inevitabilmente la
volontà della Comunità che potrà contare su qualche cittadino in più; certamente nessuno provvederà
a sistemare l’argine sul rio Puiche o la strada per il
passo Siera, trattandosi di interventi non strategici.
Io non voglio che si arrivi a questo punto. Sono sappadino e sono orgoglioso di esserlo. Ho una cultura
ed un’identità che non ammettono omologazione. La
mia “Heimat” è Sappada ed intendo difenderla perché la sua morte sarebbe anche la mia morte; mi verrebbe strappata una parte di me stesso. Quando ero
bambino girava a Sappada un adesivo con la scritta
“mai herze is in Plodn”: il messaggio è chiarissimo e
sarà bene provvedere rapidamente alla ristampa.
Per queste ragioni ho scritto sopra che si tratta di
combattere la “battaglia decisiva”. Non ho esagerato,
non si tratta di un eccesso di enfasi, perché è veramente l’ultima occasione che ci rimane per far sentire la nostra voce. Poi, se le Istituzioni non sapranno
ascoltare l’eco che si diffonde di valle in valle o se le
nostre grida saranno troppo deboli, occorrerà attendere molti decenni perché le cose cambino al lento
ritmo della Storia, e né io né molti di Voi saremo più
qui per vedere il sole sorgere dopo il diluvio che spazzerà via il perverso sistema che sta nascendo.
plodn
Vi prego, aiutatemi affinché ciò non accada. Ecco
come. Certo non possiamo immaginare di riuscire da
soli nell’impresa di far cambiare a Roma e Venezia (e
forse anche a Belluno, - vedremo dopo il 7 giugno -),
la loro strategia, tesa a sfruttare indisturbati le fondamentali risorse che la montagna può offrire, riducendo al silenzio i suoi abitanti (basti pensare all’acqua
ed all’energia, beni primari fondamentali che troppi
sottovalutano). Bisogna allora prima di tutto far comprendere a tutti che il problema c’è e non può più essere ignorato; nessuno può dire “ah, io non mi occupo
di politica e non mi riguarda”; ciò che sta accadendo
inciderà profondamente sulla vita di tutti. Occorre
dunque scegliere tra subire silenti le decisioni altrui o
far sentire la propria voce e far valere i propri diritti.
Dunque una seria e diffusa informazione che vada
ben al di là dell’ambito paesano, ma si estenda su
un’area vasta e significativa, quantomeno in Cadore
e fino a Cortina, ma auspicabilmente anche oltre, via
via lungo tutto l’arco alpino, di qua e di là del confine (i nostri vicini dell’Ost-Tirol non stanno meglio di
noi). Per fare ciò ho in mente un ambizioso progetto,
editoriale prima di tutto ma non solo, che consenta
di raggiungere facilmente le famiglie. Occorrerà poi
darvi contenuto, poiché non ho certo la presunzione
di saper fare tutto da solo o di essere l’unico a poter
informare, proporre soluzioni o svolgere critiche.
Ecco dunque la mia prima richiesta: chi ritiene di
condividere l’iniziativa, mi contatti pure senza scrupolo per un primo confronto. Ogni battaglia ha poi
inevitabilmente bisogno di risorse; io ho già destinato una parte del mio reddito all’iniziativa. Anche alcuni amici, cui ho esposto in anteprima la strategia,
mi hanno garantito il loro apporto, stimolandomi
alquanto nell’affrontare questa nuova ed inconsueta
sfida. Poi, chi sa di poter dare il suo apporto e di avere
una buona confidenza con me non si meravigli se nei
prossimi mesi busserò alla sua porta. Chiedere finanziamenti non è gradevole per nessuno e lo è ancor
meno se lo scopo non è caritatevole o di immediata
percezione e riscontro. La situazione è tuttavia di tale
gravità ed emergenza che occorre uno sforzo di comprensione ed un sacrificio economico. Certamente
non avrò modo di contattare direttamente la maggior
parte di Voi; non per questo non ho bisogno del Vostro aiuto; dunque, se ritenete che quanto ho esposto
in qualche modo riguardi anche Voi, fatemi un cenno
e Vi fornirò ogni opportuno chiarimento. Questa è la
mia sfida per i prossimi mesi: confido di poterla condividere con Voi tutti.
Poi, a tempo debito, mi auguro di poter di nuovo scrivere su questo giornale, da Consigliere comunale o,
forse, chissà… Grazie di cuore a Voi tutti.
Valerio Piller Roner
NUMERI CIVICI
Sono stati realizzati i numeri civici mancanti in forma di piastrella in ceramica decorata per quanti ne
hanno fatto richiesta in questi mesi. Le piastrelle si
possono ritirare in Comune presso l’Ufficio Tecnico – Edilizia privata, versando un contributo spese
di e 20,00.
Gli interessati che rientrano nelle seguenti categorie
e desiderano una ulteriore consegna / sostituzione
della piastrella possono presentare domanda all’Ufficio Tecnico – Edilizia Privata:
• chi è sprovvisto di piastrella perché questa si è rotta
staccandosi o sia stata danneggiata può comunicare i dati all’ufficio e ottenerne una nuova in sostituzione (le domande verranno incluse in un’apposita
lista e, raggiunto il numero minimo, inoltrate alla ditta
fornitrice);
• chi avesse operato variazioni al proprio numero (es.
entrata A e B) può comunicarle all’ufficio e richiedere
la fornitura di una ulteriore piastrella;
• ogni edificio costruito dopo l’anno 1991 e sprovvisto della suddetta piastrella deve farne obbligatoriamente richiesta, indicando il numero civico;
• chi sia in possesso di un numero civico diverso dal
formato prescritto dal Comune deve provvedere alla
sostituzione dello stesso richiedendolo;
• chiunque costruisca un nuovo edificio deve includere alla richiesta di abitabilità e numero civico la fornitura della piastrella.
7
sappada
Bonus sulla bolletta elettrica
Che cos’è il bonus sulla bolletta elettrica?
E’ uno strumento introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità per l’energia con la collaborazione
dei Comuni per garantire alle famiglie in condizione di
disagio economico e alle famiglie numerose un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica. Il bonus elettrico
è previsto anche per i casi di disagio fisico, cioè per i
casi in cui una grave malattia costringa all’utilizzo di
apparecchiature elettromedicali indispensabili per il
mantenimento in vita.
Chi ha diritto al bonus elettrico?
Possono accedere al bonus tutti i clienti domestici, intestatari di un contratto di fornitura elettrica, per la
sola abitazione di residenza, con potenza impegnata
fino a 3 kW (per un numero di familiari, con la stessa
residenza, fino a 4) o fino a 4 kW (per un numero di
familiari, con la stessa residenza, superiore a 4) e:
• appartenenti ad un nucleo familiare con indicatore
ISEE non superiore a 7.500,00 euro;
• appartenenti ad un nucleo familiare con più di 3 figli a carico e ISEE non superiore a 20.000,00
euro;
• presso i quali viva un malato grave che debba usare macchine elettromedicali per il mantenimento in vita; in questo caso senza limitazioni di residenza o potenza impegnata.
Quanto vale il bonus elettrico?
Nel caso di famiglie in condizioni di disagio economico e per le famiglie numerose, il bonus consente un risparmio pari a circa il 20 % della spesa annua
presunta (al netto delle imposte) per una famiglia tipo.
Il valore è differenziato a seconda del numero di componenti della famiglia. Per l’anno 2009 è di:
• 58 euro per una famiglia di 1 o 2 persone;
• 75 euro per 3 o 4 persone;
• 130 euro per più di quattro persone.
Per i soggetti in gravi condizioni di salute il valore
del bonus per l’anno 2009 è di 144 euro.
I due bonus sono cumulabili qualora ricorrano i rispettivi requisiti di ammissibilità.
Come richiedere il bonus elettrico?
Per richiedere il bonus occorre compilare l’apposita
modulistica e consegnarla al proprio Comune di residenza o presso altro istituto eventualmente designato
dallo stesso Comune (ad esempio i Centri di Assistenza Fiscale CAF). I moduli sono reperibili sia presso i
Comuni, sia sui siti internet dell’Autorità per l’energia
elettrica e il gas (www.autorita.energia.it) o del Ministero dello Sviluppo Economico (www.sviluppoeconomico.gov.it).
Che durata ha il bonus elettrico?
Il bonus è valido per 12 mesi. Entro due mesi dalla scadenza di tale termine annuale sarà necessario inoltrare
una richiesta di rinnovo, anche per evidenziare eventuali variazioni della situazione familiare o dell’ISEE
nel frattempo intervenute.
Per i malati gravi, che necessitano di apparecchiature
elettriche salvavita, il bonus sarà attivo senza interruzione e senza necessità di domande annuali di rinnovo;
ciò fino a quando sussista la necessità di utilizzare tali
apparecchiature.
PER SAPERNE DI PIù
informarsi presso il proprio Comune
oppure
telefonare al 800 166 654
(attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 18)
www.sviluppoeconomico.gov.it
www.autorita.energia.it
www.sgate.anci.it
Che cos’è l’ISEE e come ottenere la certificazione?
L’ISEE è l’Indicatore di Situazione Economica Equi-
prio nucleo familiare, sui redditi e sul patrimonio del nucleo
valente che permette di misurare la condizione economi-
stesso. Tale dichiarazione va così presentata ai Comuni, ai
ca delle famiglie, tenendo conto del reddito, del patrimonio
CAF oppure alle Sedi ed Agenzie INPS presenti sul territorio.
mobiliare – immobiliare e della numerosità delle famiglie
Alla presentazione della dichiarazione si otterrà da parte dei
a carico. Per ottenere l’attestazione ISEE è necessario re-
soggetti a cui è stata presentata un’attestazione contenente
digere una dichiarazione sostitutiva unica (DSU) sulla
le informazioni della dichiarazione stessa, gli elementi ne-
base di un modulo fac-simile reperibile presso i Comuni, i
cessari per il calcolo dell’ISEE, nonché l’indicazione del va-
CAF (Centri Assistenza Fiscale) convenzionati o presso le
lore ISEE. Tale attestazione è il documento ISEE da allegare
sedi dell’INPS, inserendo le informazioni richieste sul pro-
alla domanda per il riconoscimento del bonus.
8
plodn
TURISMO
I miei cinque anni di Assessorato al Turismo
C
ari Sappadini,
diventa interessante ripercorrere i miei
cinque anni di Amministrazione Comunale, dove mi è stata data la possibilità di occuparmi
di un settore importante come il turismo nel quale
opero per professione. è stata una bella esperienza
e ho cercato di impegnarmi più possibile per fare in
modo che Sappada prendesse maggiore coscienza di
come va fatto turismo oggi, cercando di migliorarne
l’immagine e l’organizzazione, mettendo in evidenza
la cultura e l’identità uniche che possono realmente
essere ciò che ci distingue dalle numerose località
di montagna concorrenti ed è motivo di vacanza per
molti ospiti.
Divido in cinque temi le attività principali di cui mi
sono occupato in cinque anni di amministrazione:
EVENTI, MANIFESTAZIONI, INIZIATIVE TURISTICHE, IMMAGINE
In questi anni, oltre a mantenere il sostegno economico, logistico e organizzativo di quelle manifestazioni
avviate in precedenza e ben organizzate da Associazioni Locali come Borgate in Festa, Festival del Folklore,
Serate dell’Ospite, Ex Tempore di Scultura, Vacanze
Musicali, Concerti di cori e orchestre, etc. ho cercato
di inserire manifestazioni e animazioni che potessero
soddisfare le esigenze degli ospiti, oltre a collaborare
con nuove iniziative come: Il Festival Bandistico con
le sfilate della domenica lungo il centro; gli Artisti di
Strada nel periodo estivo; spettacolo di Luci e Suoni; mostre fotografiche e artistiche in sala mostre a
Cima; mostra mercato del collezionismo e delle cose
vecchie; Sappada Hobby; durante l’estate 2005 eventi e attività per promuovere la partecipazione di due
atleti sappadini (Pietro Piller Cottrer e Giacomo Kratter) alle Olimpiadi di Torino 2006 con poster, cartoline e evento collegato, il concorso vetrina sui Giochi
Olimpici durante l’inverno 2006 con la partecipazione di 60 attività commerciali del paese, oltre alla festa
c/o il Palazzetto dello Sport in occasione del rientro
di Pietro con più medaglie olimpiche; nell’estate 2006
il ritiro del Torino Calcio, insieme al Vicesindaco
Alessandro De Zordo, dove ho gestito e coordinato
gli eventi collaterali, poster, striscioni, pass, tribune
spettatori, gazebo e collegamento wi-fi per giornalisti,
conferenze stampa a Cima, etc.; nell’inverno 2008, in-
9
sappada
sieme al Gruppo Folkloristico Holzhockar, ho condiviso il successo dell’assemblea annuale U.F.I. (Unione
Folklorica italiana); la scorsa estate l’avvio dei corsi
dell’Università Ca’ Foscari di Venezia in coordinamento con il Vicesindaco Alessandro De Zordo. Ho
cercato, in questi anni, di collaborare più possibile
con le Associazioni locali e con i privati per ogni proposta di attività e iniziativa turistica a Sappada.
ALLESTIMENTO ARREDO URBANO ISOLA
PEDONALE
Dall’estate 2005 l’Amministrazione Comunale ha deciso di modificare la viabilità lungo Borgata Bach con
un unico senso di marcia dei veicoli e una corsia dedicata ai pedoni. Dopo il primo anno, in cui sono state posizionate aiuole rettangolari in pietra, si è reso
necessario migliorare l’arredo urbano del centro. E’
stata perciò ideata insieme al Sindaco la possibilità
di predisporre aiuole in legno con l’inserimento di
tappeto erboso, fiori e il posizionamento di statue in
bronzo che attirasse l’attenzione e l’interesse dei passanti insieme a panchine, portafiori in pietra, cestini,
etc., il tutto sviluppato insieme alla ditta Bullstones
di Belluno. Questa scelta, oltre ad essere molto apprezzata dagli ospiti, ha migliorato l’arredo urbano e
la sicurezza per i pedoni a passeggio, lo svolgimento
di sfilate e manifestazioni in centro ed è stata una delle iniziative più apprezzate dal Touring Club Italiano,
che ci ha assegnato la Bandiera Arancione. Ricordo
inoltre l’acquisto del palco coperto in piazza Palù, che
ha migliorato l’immagine e garantito una più comoda organizzazione e gestione di manifestazioni turistiche.
COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA
Vista la difficoltà di comunicazione interna ho ideato e predisposto il carnet turistico di Sappada che,
dall’inverno 2004/2005, ci ha accompagnato durante
tutte le diverse stagioni estive ed invernali con numeri di telefono, informazioni, manifestazioni, mobilità,
etc. in un comodo formato tascabile. Dall’estate 2005
si è aggiunta anche la locandina settimanale delle
manifestazioni turistiche per permettere una migliore e più capillare informazione all’ospite. Nell’ambito
della legge a tutela e valorizzazione delle Minoranze
Linguistiche è stato predisposto un depliant tradotto
in tre lingue ed in carta opaca che presentasse Sap10
pada e una cartina con il paese da un lato e le passeggiate e sentieri naturalistici dall’altra. Da diversi
anni, insieme all’ufficio IAT, viene predisposta una
cartina generale del paese, distribuita come gesto di
benvenuto agli ospiti, con l’indicazione delle borgate,
delle attività presenti e dei luoghi di attrazione. Diverse le trasmissioni televisive che si sono occupate
di Sappada negli ultimi anni e dove ho coordinato la
pianificazione degli interventi e della comunicazione,
coinvolgendo persone e associazioni locali che hanno
sempre partecipato con la loro disponibilità, come
in occasione della recente registrazione di “Sabato &
Domenica”, trasmissione della RAI, che ha visto Vissani a Sappada per parlare di Nevelandia, impianti, di
scultura del legno, di gastronomia ma soprattutto di
identità, tradizioni, folklore, Carnevale e unicità della
nostra gente, la quale ha attirato molti nuovi ospiti
che, dopo la messa in onda, sono venuti per trascorrere alcuni giorni di vacanza.
ORGANIZZAZIONE TURISTICA , FORMAZIONE E PIANIFICAZIONE MARKETING
Un aspetto legato all’organizzazione turistica, che già
in campagna elettorale era stato più volte evidenziato, riguardava l’ufficio turistico IAT: è stato affrontato e risolto insieme alla Provincia di Belluno con un
miglior dialogo tra le parti e con il trasferimento di
risorse umane competenti e sappadine presso l’ufficio turistico locale. Vista la difficoltà riscontrata nel
dialogo, coinvolgimento e pianificazione della attività
con le diverse categorie economiche del paese, e ai diversi tentativi per conoscere la pianificazione di aperture e chiusure attività per turno e ferie necessaria
per garantire il servizio a residenti e ospiti, dal 2006 si
è deciso di avviare un corso di Marketing destinato a
operatori e abitanti di Sappada per discutere e prendere coscienza dell’importanza di fare sistema e per
garantire uno sviluppo turistico coerente.
Il corso ha dato vita al gruppo di interesse Sappada
Go, che ha chiesto di procedere con lo sviluppo del
progetto e dei corsi di marketing anche per il 2007 e,
a seguire, di implementare il progetto nel 2008 con lo
sviluppo di iniziative e attività sul campo. Va chiarito che già dal gennaio 2007, con l’avvio del progetto,
l’Amministrazione ha messo intorno al tavolo il Consorzio di Promozione Turistica Comelico Sappada, i
Sappada GO e Time Project, chiedendo esplicitamen-
plodn
te al Consorzio con nota scritta del 09.01.2007 prot.
197 incontro in municipio il 30.01.2007 e con nota
successiva del 05.02.2007 prot. 841 che favorisse in
concreto la compartecipazione del gruppo di lavoro
Sappada GO, affinché l’attività intrapresa si confermasse utile per il coinvolgimento delle diverse categorie, attività, cittadini di Sappada e allo sviluppo
turistico della nostra località in sinergia con la struttura del Consorzio. E’ evidente perciò che c’è sempre
stata la volontà di mettere insieme le forze e che la
nascita dell’Associazione Turistica della Comunità di
Sappada non è mai stata finalizzata a contrapporsi
alla struttura del Consorzio, bensì a sviluppare attività e iniziative mirate alla tutela dell’identità, della
sostenibilità, dello sviluppo di attività di accoglienza
dell’ospite e manifestazioni locali coerenti con il nostro prodotto turistico, migliorando la qualità del prodotto offerto e il coinvolgimento di quegli operatori
che credono nello sviluppo di nuovi e sempre migliori
servizi all’ospite. Il progetto è importante, ambizioso,
innovativo e necessita di tempo per generare i giusti
frutti; nella pianificazione dello stesso, era previsto
che ne venisse compreso il senso e l’importanza entro
il termine di questa amministrazione comunale e mi
auguro che venga sostenuto e appoggiato sempre più
dal pubblico e dal privato affinché generi quel cambio di mentalità necessario per il futuro turistico del
paese.
è stato ufficializzato l’ottenimento, come unico nuovo
Comune della Regione Veneto, della Bandiera Arancione. Il marchio è molto importante, la certificazione è temporanea (due anni) ed è subordinato al mantenimento dei requisiti con obbiettivi quali lo stimolo
ad una crescita sociale ed economica attraverso lo
sviluppo sostenibile del turismo mediante la valorizzazione delle risorse locali, lo sviluppo della cultura,
lo stimolo dell'artigianato e delle produzioni tipiche,
l’impulso all'imprenditorialità locale e il rafforzamento dell'identità.
A conclusione di questo mio intervento saluto e ringrazio tutti coloro che, in questi anni, hanno collaborato attivamente allo sviluppo turistico del paese
appoggiando iniziative, proponendone nuove, comprendendo la necessità di essere dinamici, attenti alle
esigenze degli ospiti e uniti per affrontare con decisione le scelte necessarie per lo sviluppo dell’economica turistica del paese.
Adriano Casciaro
Assessore al Turismo
BANDIERA ARANCIONE TOURING CLUB
L’ultimo punto che vado a trattare riguarda l’importante riconoscimento ottenuto dal Touring Club
Italiano a seguito candidatura di Sappada, che ho
predisposto e inviato nel maggio 2007, con la verifica di oltre 135 criteri di analisi, raggruppati in cinque macroaree relative agli aspetti più rilevanti del
sistema di offerta di una località quali: l’accoglienza
(informazioni turistiche, segnaletica, area pedonale,
etc), la ricettività ed i servizi (alberghi, appartamenti,
ristorazione, etc.), fattori di attrazione turistica (ambiente, storia-cultura, produzioni tipiche locali, eventi, etc.), qualità ambientale (raccolta differenziata,
educazione ambientale, elementi di impatto, gestione
del verde e del territorio, etc.), valutazione qualitativa
(impianto e classificazione urbanistica, arredo urbano, vivibilità, atmosfera, etc.). Dopo la visita in forma
anonima da parte di esperti del Touring Club Italiano
11
sappada
MODULI PER LE DOMANDE
DI CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI
Presso l’Ufficio anagrafe sono a disposizione i moduli con cui effettuare la richiesta di contributo al Comune. Le associazioni e gli enti di qualsiasi natura del nostro paese che vogliano fare tale richiesta dovranno obbligatoriamente compilare il
modulo specifico che può essere uno dei seguenti:
- Domanda di concessione di un contributo per persone ed enti pubblici e privati.
- Domanda di concessione ed erogazione di un contributo per l’attività ordinaria.
- Domanda di concessione di un contributo per attività e manifestazioni straordinarie.
Verranno prese in considerazione solo le domande presentate su questi appositi moduli e non in carta semplice.
Segnaletica, pubblicità e affissioni pubbliche
Come sicuramente già avranno avuto modo di cogliere gli operatori economici, il Comune di Sappada ha dato in gestione
ad una ditta specializzata del settore la riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità e la gestione delle
pubbliche affissioni. L’azienda è l’AIPA spa di Milano con sede operativa locale a San Michele al Tagliamento (VE). Questa ditta è pure incaricata della non facile riorganizzazione ed adeguamento degli impianti pubblicitari in essere.
L’AIPA, a sua volta, ha inteso attivare uno sportello locale, individuato presso l’Agenzia Immobiliare DORF di Giampietro
Benedetti di b.ta Palù 8.
L’Amministrazione comunale, nell’ottica di sistemazione e riassetto del territorio in generale, con delibera di Consiglio
Comunale ha approvato il Regolamento Comunale concernente le norme tecniche per la regolamentazione degli impianti
pubblicitari sul territorio del Comune.
In estrema sintesi, detto provvedimento disciplina dettagliatamente:
1. l’adeguamento alla vigente normativa nazionale di tutti gli impianti pubblicitari già collocati sul territorio. Sono pertanto
comprese le insegne d’esercizio e tutti gli altri cartelli collocati in forma permanente sul territorio;
2. le modalità di collocazione dei nuovi impianti pubblicitari;
3. l’adeguamento e l’armonizzazione delle indicazioni di direzione delle attività produttive, turistiche e commerciali previa
realizzazione ed installazione di impianti unitari da ubicare in posizioni significative del paese (incroci in genere). Questa
operazione, di conseguenza, prevederà la rimozione e/o lo spostamento di tutti gli impianti in essere non conformi al
piano. Tali impianti sono in avanzata fase di collocazione e se ne prevede l’ultimazione entro fine anno. Coloro che sono
intenzionati ad avvalersene sono quindi invitati a prendere contatto con gli uffici comunali.
4. la collocazione di impianti per le pubbliche affissioni in via esclusiva per tutti i messaggi pubblicitari e per i servizi di
interesse sociale e turistico del territorio. Essi sono già stati posizionati la scorsa estate in tutto il paese e rappresentano
adeguata risposta alla cronica carenza di spazi per le locandine ed ogni altro messaggio economico e non. A tal proposito,
proprio in virtù delle ragioni d’ordine e pulizia che caratterizzano Sappada, le locandine e tutti gli altri messaggi pubblicitari cartacei dovranno trovare in detti impianti l’esclusiva collocazione.
Infine, il posizionamento di striscioni pubblicitari e quant’altro presso gli impianti sportivi e le piste da sci possono essere effettuati in modalità temporanea per un periodo di mesi 3, dopo apposita comunicazione di inizio attività secondo
la modulistica disponibile presso il Comune di Sappada e lo sportello DORF di cui sopra, con contestuale versamento
dell’imposta sulla pubblicità.
12
plodn
CULTURA, SPORT E AMBIENTE
Impegno per il nostro paese!
C
inque anni di attività e cinque anni di esperienza lavorando per il mio paese: un’opportunità che molti hanno avuto prima di
me e che auguro di fare a molti. Perché amministrare o contribuire a far funzionare uno dei vari campi
della vita di una comunità non è solo dedicare del
tempo e le proprie conoscenze al paese, significa
innanzi tutto guardarlo con occhi diversi, gli occhi
di chi può e desidera fare qualcosa per migliorare
la situazione. Osservare e saper ascoltare la gente:
essere in grado di capire ciò di cui c’è bisogno, distinguere i suggerimenti e consigli propositivi dalle
critiche gratuite, cogliere dalle critiche costruttive
ciò che non va e si potrebbe cambiare.
Quando il Sindaco mi ha affidato il campo della
cultura in collaborazione con Manuel Piller Hoffer
ho cominciato a destreggiarmi tra leggi di tutela,
regolamenti, consuetudini e un certo immobilismo.
Perché la cultura è un aspetto che spesso non viene
considerato primario, primario è per molti il buco
nell’asfalto davanti a casa e spesso principalmente
per tali mancanze ci si adopera.
Avendo la fortuna di vivere di economia turistica,
Sappada è privilegiata rispetto ad altre località perché gode di un certo benessere: comunque c’è sempre molto da fare in ogni campo.
In questi anni ho constatato che spesso manca
nella comunità la voglia e la costanza nel provare
a migliorare o ad intraprendere nuove strade. Se
tuttavia si è persuasi della bontà di un’idea e ci si
impegna con la dovuta accortezza e rispetto per chi
ha già fatto o sta facendo qualcosa, se le risorse ci
sono, perché non farlo?
Con il tempo ho trovato anche in molte persone
con cui ho collaborato disponibilità e buona volontà, che doveva solo essere incoraggiata e affiancata.
Soprattutto ho trovato sempre l’appoggio del Sindaco, a cui senza tanti giri di parole va il mio grazie
per il sostegno. Insieme a lui ai colleghi di lavoro,
che ho imparato a conoscere ed apprezzare, e al
13
sappada
personale degli uffici con cui ho lavorato.
Pur essendo consigliere ho potuto fare molto e conoscere il mio paese da una prospettiva particolare:
sperimentare che molte iniziative non proseguono
non per mancanza di volontà ma a causa di eccessiva burocrazia o lentezza, provare che per ogni
piccola attività ci sono tanti cavilli e tanto tempo
da dedicare. Perché se si vuole fare qualcosa occorre tempo e pazienza, a volte anche perdendo la
speranza di riuscire a portare a termine il proprio
proposito.
Senza dimenticare una visione più ampia della cultura in questi cinque anni ho capito il valore dello
specifico patrimonio culturale di Sappada, unico
nel suo genere, seppur con caratteristiche simili a
paesi dei territori di montagna limitrofi.
Ciò che cambia è la mentalità degli abitanti di un
luogo, i modi e le consuetudini di vita.
La nostra cultura, conservatasi per secoli, rischia
quotidianamente l’omologazione con un modo di
vita “moderno” ma estremamente incolore, dai valori non ben definiti. Abbiamo la fortuna di non
aver avuto finora grossi problemi sociali al pari dei
centri più grossi ma piano piano la società cambia e anche il nostro paese può vivere difficoltà, da
fronteggiare con valori definiti, che spesso trovo
ancora nella nostra gente.
I valori e le caratteristiche positive dei sappadini però illanguidiscono e con esse la loro prima
espressione: il sappadino.
Non si cura e si promuove la propria cultura solo
scrivendo libri o facendo pubblicità: lo si fa solamente conoscendola e vivendola ogni giorno, parlando sappadino (chi può e sa) tra la gente e soprattutto con i bambini. Perché i nostri bambini
rischiano di non sapere nulla di Sappada / Plodn
e non è solo compito della scuola, è compito della
comunità insegnare loro dove vivono e cosa li circonda. Insieme ad altre persone ed in collaborazione con varie associazioni sono state intraprese in
questi cinque anni azioni per tutelare e conservare
il nostro patrimonio, promuoverlo, sia tra i bambini e ragazzi, sia nelle fasce adulte.
Grazie ai finanziamenti derivanti dalla Legge nazionale 482/99 che tutela le minoranze storiche d’Italia
sono state realizzate molte attività tra cui la pubblicazione di volumi, anche con la predisposizione
14
di una nuova ortografia per il sappadino, la realizzazione di un sito sulla cultura di Sappada (www.
plodn.info) e del primo dvd di cartoni animati in
sappadino (Pimpa). Non abbiamo certo dimenticato la presenza importante dell’Istituto scolastico,
delle sue necessità per una corretta ed adeguata
formazione dei nostri bambini e ragazzi, e della biblioteca, spesso a supporto della didattica.
Attraverso le borse di studio abbiamo premiato
economicamente l’impegno dei nostri studenti più
meritevoli. Collaborando con i docenti dell’Istituto
scolastico abbiamo anche svolto diverse iniziative
per far conoscere Sappada ai ragazzi: gli incontri
alle scuole medie, il diario in sappadino.
E’ stato sostenuto l’insegnamento del dialetto alle
Scuole Primarie, aspetto delicato ed importante,
una bella possibilità che i bambini di oggi hanno.
Sono stati riorganizzati i musei locali, con il trasferimento del Museo etnografico nella nuova sede
di Cima Sappada. Invito tutti a visitare sia la Casa
Museo in borgata Cretta, sia il rinnovato Museo G.
Fontana perché sono di tutti, della nostra comunità. Uno sguardo al territorio circostante è stato
offerto dalla partecipazione alla Magnifica Comunità di Cadore, che ha intrapreso un progetto di sistemazione degli archivi di ogni Comune cadorino,
tra cui Sappada.
La cultura sappadina è un tesoro per la sua gente
sotto due punti di vista: è una ricchezza culturale,
del cuore, con cui affrontare la quotidianità, e non
dimentichiamo che rappresenta anche una risorsa
economica, del portafoglio, perché è un aspetto che
caratterizza in modo unico una località turistica
che può e deve valorizzare le sue peculiarità.
Per promuovere turisticamente anche aspetti culturali questi devono essere presenti, conosciuti e
vissuti dalla gente, altrimenti rischiano di essere
ridotti a mera facciata.
In questi anni l’Amministrazione ha cercato di rafforzare la consapevolezza e la coscienza di tale valore, per poter guardare al futuro senza dimenticare il proprio passato e con tale forza instaurare le
relazioni con gli altri.
Marcella Benedetti
Consigliere alla Cultura
plodn
È FINALMENTE ATTIVO IL SITO SU SAPPADA ISOLA LINGUISTICA GERMANOFONA WWW.PLODN.INFO, REALIZZATO CON
IL CONTRIBUTO DERIVANTE DALLA LEGGE NAZIONALE 482/99
“NORME IN MATERIA DI TUTELA DELLE MINORANZE LINGUISTICHE STORICHE” - INIZIATIVE ANNO 2002. ESSO CONTIENE DESCRIZIONI DI SAPPADA, TESTI IN SAPPADINO, IL FRASARIO CON
UNA GRAMMATICA ESSENZIALE DEL SAPPADINO E ALCUNE ATTIVITÁ REALIZZATE NEGLI ULTIMI ANNI A TUTELA DELLA NOSTRA
LINGUA E CULTURA GRAZIE AI FINANZIAMENTI DI TALE LEGGE
ED IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE PLODAR. BUONA
CONSULTAZIONE!
CHI DESIDERASSE
UNA COPIA DEL DVD DI
CARTONI ANIMATI DELLA PIMPA
“UNA GIORNATA SPECIALE”
PUÒ RICHIEDERLA ALL’UFFICIO
ANAGRAFE / SPORTELLO
LINGUISTICO DEL COMUNE.
15
sappada
Plodar Pleiter
A guits lebm praucht schtòrka lait.
Per vivere bene bisogna essere forti
(per condurre una buona vita è necessaria gente forte)
Bi man s’hai mòcht
Zearscht tuit man mahn, nochar tuit man ze- dourt] [...]. Benn schea bètter is, tuit man
velln, nochar geat man ham ze marendn unt
de scheiber zevelln unt lòt s’hai dourn; no-
lòt s’gròs an tòk (asou) dourn. In tòk dernoch, char tuit man’s kearn. Pòlt’s nor gònz rècht
asou ma zeina, benn schea bètter is, tuit man
reasch unt dure is, nèmnt man de posslploo
s’gròs kearn. Nor lòt man’s a zba schtundn
oder s’pòlnsaal unt mòcht ana ploo oder an
dourn; derbaile geat man ham plènte kochn. pòle unt trok’s in de dille. An pòle mòcht man
Nor tuit man plènte unt kase èssn unt ge- asou: man tuit in klonke in de earde schtèckn,
schtockta milch. Pòlt man gèssn òt, (nor)
nor tuit man s’saal vanònder draissich – vier-
nèmnt man an pusch ròckl in d’òcsl unt geat
zich zentimèter ver de gònze lenge, a bi dr
scheiber mòchn. Do nèmnt man in rèche unt
pòle beart. Nor tuit man groassa pflòschter
mòcht pflòschter; in der baile, benn mea- mòchn unt trok se drauf ins saal pa me klonrara lait saint, tuit ander de ròckl schtèckn. ke onzeheivn. Pòlt genui drinn is, bèrft man
De ròckl schlok man dabege pit òln zbean
s’saal iber in pòle unt ander henk’s drinn in
erme, souvl verte, pis se vescht schteant. No- klonke unt hop sèbm nider, bail der òndechar nèmnt man pflòschter ver pflòschter
re bider s’saal nimp unt ziek in pòle vescht
unt tuit se drauf in de schpritzlan. Pòlt de
zòmme, pis er hop. Nor schlok man s’ibrige
scheiber gemòcht saint, tuit man nochrèchn
saal ummar in klonke, nor keart man in pòle
unt s’nochrèchach tuit man vouze drauf in(s)
umme unt mòcht in der mitte a loch, in kopf
schpitz(l) va me schouber. Òber, benn man
drinn ze tuin. Unt asou nèmnt man in pòle
siit [seht], as s’bètter hòltit, tuit man modn
auf unt der òndere tuit vescht heivn. De ploo
mòchn. Dei mòcht man asou: man rècht
praucht icht pasunders: man pratit se auf
s’hai links unt rèchts zòmme iber de gònze
unt bèrft s’hai drinn, nor pintit man se pit de
lenge va me schtucke, af ana baite va vinf
schtrickn unt nèmnt se auf a bi in pòle. Der,
mèter, pis s’gònze hai zòmme is. Nochar geat
bo me vèlde plaip, tuit vouze, bail der ònde-
man bider ham unt lòt de scheiber schtean
re trok, nochrèchn unt bider [...] pflòschtern
pis in tòk dernoch, benn schea bètter is. Ofte, richtn oder s’hai zòmme ver an òndra ploo.
benn s’bètter letze is [benn bildis bètter is], Unt asou, pis s’vertich is. Nor nèmnt man de
tuit man profitiern van ame momènt, as de
ròckl unt de ròschpaploo unt geat ham ze rò-
sunne schait, unt tuit de scheiber bider va- schtn.
nònder, as a mèkkile pessar bearnt [as s’hai
16
Come si fa fieno
Prima si falcia, poi si sparge l’erba, quindi si va a casa
a fare merenda e si lascia (così) l’erba per un giorno a
seccare. Il giorno seguente, verso le dieci, se è bel tempo, si rivolta l’erba. Quindi la si lascia seccare due ore
circa; nel frattempo si va a casa a cuocere la polenta.
Poi si mangia polenta, formaggio e latte cagliato. Finito di mangiare si prende un fascio di pali da fieno in
spalla e si va a fare pali/covoni. Si prende un rastrello
e si fanno piccoli mucchi; nel frattempo, se ci sono
più persone, un altro pianta i pali del fieno. Si pianta
il palo con entrambe le braccia tante volte finché sta
saldo. Quindi si prende fascio per fascio e lo si pone
sui paletti laterali. Quando i covoni sono pronti, si
rastrella ancora una volta e si pone il rimasuglio man
mano sulla punta del covone. Se il tempo regge si fanno però mucchietti di fieno. Questi si fanno così: si
rastrella insieme il fieno a destra e a sinistra per tutta
la lunghezza del campo, ad una distanza di cinque
metri circa, finché tutto il fieno è ammucchiato. Poi
si va di nuovo a casa e si lasciano i covoni fino al
giorno seguente, se fa bel tempo. Spesso, se il tempo
è brutto, si approfitta di un momento in cui splende
il sole e si disfano i covoni perché diventino migliori
(più asciutti) […]. Se fa bel tempo, si spargono i covoni e si lascia seccare il fieno; poi lo si volta. Quando
è del tutto asciutto e secco si prende un lenzuolo da
fieno o una corda per balle di fieno e si fa un lenzuolo
o una balla di fieno e li si porta in fienile. La balla si
fa così: si pianta in terra il gancio di legno (che serve
per saldare la corda) e si stende la corda per circa
trenta – cinquanta centimetri, a seconda della grandezza della balla. Poi si fanno grossi fasci e li si portano sopra la corda a cominciare dal gancio di legno.
Quando ce ne è a sufficienza, si getta la corda sopra
la balla e un'altra persona fissa il gancio e preme in
giù, mentre l’altro prende di nuovo la corda e stringe
forte la balla, finché tiene. Poi si attorciglia la corda
rimanente intorno al gancio, si volta la balla e si fa nel
mezzo un foro per mettervi dentro la testa. E così ci si
carica la balla mentre l’altro la solleva con forza. Per
il lenzuolo di fieno non c’è bisogno di niente di particolare: si distende e vi si getta dentro il fieno, quindi
lo si lega con le corde e lo si carica come la balla. Chi
rimane sul campo continua man mano a rastrellare
mentre l’altro porta via e […] di nuovo a far mucchi
o a radunare il fieno per un lenzuolo. E così finché è
finito. Quindi si prendono i pali e il lenzuolo con il
fieno rimanente e si va a casa a riposare.
Foto di Piller Cottrer Adelia - (Archivio Museo Etnografico)
plodn
(testo tratto da Maria Bruniera, Il dialetto tedesco dell’isola alloglotta di Sappada, tesi di laurea di Maria Bruniera,
relatore Prof. Carlo Tagliavini, Università degli Studi di Padova a.a. 1937/38, Udine, Forum, 2005, riveduto)
17
sappada
Museo Etnografico
"Giuseppe Fontana"
Chi volesse ancora contribuire e donare qualche oggetto per arricchire
le collezioni del museo può rivolgersi
a Marcella Benedetti, al signor Luigi
Kratter o al signor Marino Piller Hoffer
(tel. 0435 466063 - Ufficio Anagrafe).
Di seguito si trova una lista approssimativa - tuttavia sono ben accetti
anche altri oggetti non nominati:
- un erpice (eigate) per sminuzzare il
letame;
- biancheria di ogni genere in buono
stato di conservazione (lenzuola, federe, tovaglie, asciugamani);
- articoli di vestiario di qualunque tipo,
in particolare da uomo e bambini, dalle scarpe e calze ai vestiti, sottogonne,
camicie da uomo e donna, fazzoletti
da naso e testa, cappelli, biancheria
intima, vestiti per bambini;
- vasi e recipienti per la cantina in
cui si conservavano i cibi (ad es.
burro, crauti), una zangola verticale
(schlackar);
- una coperta (hile) per coprire le bestie (mucche / vitelli) e una gabbia per
galline;
- strumenti da lavoro di qualsiasi mestiere;
- libri e scritti in buono stato (ad esempio quaderni di scuola, ecc.), risalenti
ai primi del Novecento e Ottocento.
- giocattoli di bambini.
Il nome dei donatori verrà come sempre registrato nell’archivio del museo.
18
plodn
TERRITORIO
LA rACCOLTA DIFFErENZIATA
Raccolta differenziata Rifiuti Solidi Urbani
ed Assimilabili
I
l Comune di Sappada, a decorrere
dell’estate 2006, ha avviato la raccolta
differenziata spinta dei rifiuti secondo le
disposizioni di legge al riguardo, che impongono,
tra l’altro, il raggiungimento di percentuali sostanziali di rifiuti da avviare al riciclaggio.
L’Amministrazione comunale, pur conscia delle
difficoltà che la cittadinanza incontra nell’adempimento delle nuove regole avviate, rimarca l’importanza di una ottimale separazione dei rifiuti,
principalmente per contenere i costi di smaltimento. Tali costi si possono abbattere unicamente
mediate la separazione e il corretto conferimento
negli appositi cassonetti.
Al fine di fornire una ulteriore ed approfondita informazione, si segnala quanto segue:
e le imposte sui rifiuti aumentano di conseguenza
(oltre a scoraggiare chi con buona volontà si attiene
alle regole).
Dal 1 gennaio 2007 le violazioni al regolamento sono inoltre punite con una sanzione
pecuniaria: il conferimento dei rifiuti indifferenziati in sacchetti diversi da quelli rosa distribuiti dal
Comune, contrassegnati con codice identificativo a
barre, prevede una multa dai 25,00 ai 154,00 euro
e il conferimento dei rifiuti indifferenziati in sacchetti diversi da quelli distribuiti dal Comune non
contrassegnati con codice identificativo a barre una
multa dai 52,00 ai 516,00 euro.
SI RICORDA CHE LA CONSEGNA DEI SACCHETTI ROSA PER IL RIFIUTO INDIFFERENZIATO E DEI SACCHETTI BIODEGRADABILI
PER IL RIFIUTO UMIDO AVVIENE ORA SU
RICHIESTA DEGLI UTENTI, NEL MOMENTO
IN CUI LA SCORTA INDIVIDUALE SIA ESAUAttività di alloggio a turisti
RITA. A tal fine ci si può rivolgere agli Uffici
Incombenze degli affittacamere ed affitta apparta- comunali preposti.
menti. Informazione agli ospiti:
Si sottolinea l’obbligo di informazione agli Lungo tutto il paese sono disposti contenitori e camospiti delle case date in alloggio ai fini turisti- pane di vario colore per agevolare ed incrementare
ci circa le modalità del corretto smaltimento la raccolta differenziata:
dei rifiuti. Le percentuali di raccolta differenziata
registrate durante i periodi turistici rilevano infatti
Campana di colore verde
un forte calo dovuto alla disinformazione degli ospiVETRO e ALLUMINIO
ti (vedi lo scorso periodo di Natale – Capodanno!).
IN QUESTO NUMERO TROVATE UNA PAGINA FINALE CHE CONTIENE IN SINTESI LE
ISTRUZIONI PER UNA CORRETTA RACCOLTA DIFFERENZIATA: SI PUO’ RITAGLIARE,
FOTOCOPIARE E DISTRIBUIRE NEGLI APPARTAMENTI E/O CAMERE IN AFFITTO.
Preghiamo tutta la popolazione di effettuare
la raccolta ed utilizzare i sacchetti predisposti dal Comune, anche perché non operando la
differenziazione dei rifiuti e gettando tutto nei cassettoni verdi il materiale da trasportare è maggiore
• Materiali di vetro (bottiglie e cocci sia
trasparenti che colorati);
• lattine in alluminio, latta stagna, banda stagnata,
contenitori e piccoli oggetti di metallo (pelati, carne in scatola), chiusure in metallo e tappi corona,
coperchi dello yogurt.
• Contenitori etichettati con “T” e “F” (infiammabili ed esplosivi come bombolette spray,
contenitori di vernici, acetone, penne, correttori
ecc.).
Tutte queste confezioni, prima di esser immesse nelle campane, dovrebbero venire
risciacquate.
19
sappada
Campana di colore blu
PLASTICA
CAMPANE DELLA CARTA O GETTARLI NEI
CASSETTONI DI COLORE VERDE (SECCO INDIFFERENZIATO) anche perché non è certo
decoroso per un paese turistico!
• Materiali di plastica (bottiglie,
flaconi, contenitori per detersivi, shampoo ed
igiene personale, per lo yogurt e per le creme di forContenitori per medicinali
maggio, confezioni rigide per dolciumi, confezioni
PRESSO LA FARMACIA
per uova, per pile e articoli da ferramenta);
ZANDONÀ E L’AMBULATORIO MEDICO
• vaschette per gli alimenti (anche di polistirolo);
• qualsiasi involucro di plastica o cellophane (meren• Farmaci e medicinali scaduti (privi delle loro
dine, sacchetti della spesa, imballaggi vari di nylon),
scatole);
polistirolo.
• siringhe e fiale.
• Contenitori e materiali di plastica SPORCHI
(ad es. piatti e posate sporche, confezioni non riToner, cartucce e nastri di stampanti
sciacquate);
• contenitori etichettati “T” e “F” (infiammabili ed PRESSO IL COMUNE DI SAPPADA:
esplosivi come bombolette spray, contenitori di ver• Toner e cartucce di stampanti, nastri di calnici, acetone, penne, correttori ecc.).
colatrici.
Tutte queste confezioni, prima di esser immesse nelle campane, dovrebbero venire risciacquate. Le cassette per la frutta vanno conferiCASSONETTI e COMPOSTER
te nei cassonetti blu aperti.
per uso domestico
Campana di colore giallo
CARTA
UMIDO
Il rifiuto umido può essere conferito negli appositi cassonetti verdi di piccole dimensioni nei sacchetti biodegradabili distribuiti dal Comune o nel
composter per uso domestico (chi ne è provvisto).
• Tutti i tipi di carta (giornali, opuscoli, libri, fotocopie, fogli vari – togliendo le
parti in plastica e metallo) e confezioni in tetrapack.
CASSONETTI per l’UMIDO
Per il conferimento di questi rifiuti dovranno
• Nylon, sacchetti e cellophane;
essere utilizzati i SACCHETTI BIODEGRADA• carta o copertine plastificate;
BILI distribuiti dal comune
• carta oleata, carta carbone.
Si raccomanda di togliere prima tutti gli im• Scarti e avanzi di cucina anche avariati (sia
ballaggi di nylon.
cotti che crudi, purché freddi);
• bucce e resti di frutta (anche noccioli), scarti di
verdura;
CARTONE
• avanzi di carne e di pesce (anche lische e piccole
PRESSO I MAGAZZINI COMUNALI
ossa);
• fi ltri di the, camomilla, tisane e fondi di caffè;
• I cartoni di qualsiasi genere vanno adegua- • gusci di uova, pane vecchio;
tamente spezzettati o compressi e confe- • fiori recisi;
riti NELL’APPOSITO CONTAINER PRESSO I • fazzoletti e salviette di carta.
MAGAZZINI COMUNALI.
É VIETATO:
É SEVERAMENTE VIETATO ABBAN• utilizzare sacchi non conformi (l’inademDONARE I CARTONI FUORI DALLE
pienza verrà segnalata all’Ufficio di Polizia
20
plodn
Municipale per l’applicazione delle sanzioni);
• utilizzare i sacchetti rosa forniti dal Comune, i
sacchetti della spesa, i sacchi neri opachi;
• il conferimento dei rifiuti a bordo strada e prima
e dopo l’orario stabilito;
• l’abbandono di rifiuti di qualsiasi natura al di fuori dei contenitori posizionati sul suolo pubblico.
ferenziato sia indurre il cittadino a domandarsi se
ha effettuato una attenta suddivisione degli scarti
anche quando esce di casa e si appresta ad abbandonare il sacchetto.
La Comunità Montana ne ha acquistato un certo
numero e poi distribuiti ai singoli Comuni. Chi volesse averne uno può rivolgersi al Comune: il contenitore per il riciclaggio domestico è gratuito.
Alla sottoscrizione del modulo verranno inoltre
consegnate le istruzioni per un corretto uso del
composter.
É severamente vietato introdurre vetro, terra,
sassi, fiori, segatura, cassette e cartoni e abbandonare i rifiuti all’esterno delle strutture
di raccolta: i trasgressori saranno puniti con
una sanzione pecuniaria.
• Esclusivamente nei sacchetti rosa
possono essere inseriti tutti i rifiuti che non
vanno depositati nella raccolta differenziata e
COMPOSTER PER USO DOMESTICO
sono quindi destinati allo smaltimento in discarica
di prima categoria con notevoli costi da parte del
• Nei composter si depositano scarti di cucina servizio (carta assorbente, carta da forno, carta olee avanzi di cibo (crudi e cotti);
ata e plastificata, gomme e guanti in gomma, penne
• fondi di caffè, fi ltri di the, verdure e frutti avariati, e pennarelli, giocattoli, lampadine, cotone idrofi lo,
derivati da farina e latte;
nastro adesivo, pannolini, assorbenti igienici, co• fiori recisi, piante domestiche (non infestati o ma- smetici e tubetti di dentifricio, pelle, cassette audio
lati), sfalci d’erba, ramaglie, potature, residui da pu- e video, lettiera per animali domestici, polveri di
lizia dell’orto;
aspirapolvere).
• salviette di carta, carta da cucina;
• Nei sacchetti rosa NON possono essere in• ceneri spente di stufe e caminetti, piccoli ossi e
seriti tutti i rifiuti che vanno depositati nella
gusci.
raccolta differenziata e i materiali riciclabili, peri• Stracci bagnati;
colosi, tossici e infiammabili;
• carta plastificata, materiali secchi;
• CARTA, CARTONE, SASSI E SFALCI D’ERBA.
• polvere dell’aspirapolvere, ceneri da grill o barbecue, scarti di legno trattato con vernici;
Si prega di utilizzare gli appositi sacchetti
• nylon, pannolini e assorbenti;
rosa predisposti dal Comune e non altri sac• vasi in plastica o terracotta, metalli, sassi.
chetti (della spesa, sacchi neri o colorati).
Cassettoni di colore verde
SECCO INDIFFERENZIATO - R.S.U. (Rifiuti
Solidi Urbani)
Sacchetti rosa ed etichette
Motivazione ed importanza dell’uso
L’uso esclusivo dei sacchi rosa rilasciati dal Comune e delle etichette a codice barre vuole essere un
modo per responsabilizzare l’utente ad una ottimale separazione dei rifiuti. É vero che ognuno può
differenziare adeguatamente anche senza l’uso di
tali modalità: riteniamo tuttavia che il modo migliore per accrescere la percentuale di prodotto dif-
Isole ecologiche
MAGAZZINI COMUNALI E DISCARICA
Sul territorio del Comune sono attive DUE isole:
una in località Cleva e l’altra presso i magazzini comunali. Sono aperte in giorni stabiliti (vedi sotto).
Va precisato che la legge prevede nel caso di sostituzione di elettrodomestici, gomme dei veicoli ed
altro l’obbligo del ritiro dell’usato da parte del commerciante, che ovviamente li avvierà a rottamazione o smaltimento.
Questi materiali di rifiuto non sono propriamente
assimilabili ai rifiuti urbani per cui è attivo il servizio di raccolta.
21
sappada
MAGAZZINI COMUNALI
il cimitero: tale area ospita i diversi contenitori per la raccolta differenziata, deve rimanere
• cartoni e imballaggi;
pulita e ordinata anche perché visibile a tutti,
• batterie usate (autoveicoli) e pile per uso dome- residenti e ospiti, e non è una discarica!!!
stico;
• ramaglie e sfalci d’erba
SI PREGA DI SVUOTARE I SACCHI DI PLA- PONTE DELLA LASTA
STICA nell’apposito contenitore e NON AB- presso GALLERIA COMELICO
BANDONARLI ALL'ESTERNO E DI NON
• conferimento di elettrodomestici vecchi.
ACCUMULARE FERRI E MATERIALE DA DISCARICA INSIEME ALLE RAMAGLIE per non
ostacolarne lo smaltimento differenziato!!! I cittadini che intendono cambiare il proprio
frigorifero o televisore, telecamera o altro,
devono consegnare la merce usata nell’apposita piazzola oppure al punto vendita prima
DISCARICA IN LOCALITÀ CLEVA
dell’acquisto del nuovo apparecchio.
I consumatori pagano infatti ora l’eco-contri• materiali ferrosi (anche padelle vecchie) e ma- buto sull’acquisto di nuovi prodotti: una quoteriali provenienti da demolizioni, costruzioni e ta che serve a finanziare la raccolta e lo smalscavi, esclusa plastica, amianto, ecc.;
timento dei vecchi apparecchi.
• materiali di ceramica cotta;
ORARI DI APERTURA:
• vetri di tutti i tipi;
martedì, giovedì e sabato
• rocce e materiali da costruzione;
è vietato lo scarico di materiali in polvere o fini, dalle ore 8.00 alle ore 12.00
soggetti a trasporto del vento.
Il costo dei rifiuti inerti al m3 è di e 6,20 in confor- Si prega di rispettare gli orari di apertura e non demità del G.M. n°5 del 06/02/2004.
positare niente davanti al cancello d’ingresso!!!
Per la raccolta di materiale ferroso e rifiuti urbani ingombranti non pericolosi (mobilia, ma- Indugiare dinanzi ad un contenitore differente rubeterassi, specchi, pneumatici, ecc.) sono a disposizio- rà un tempo limitato di cinque o dieci minuti nell’arne 2 containers.
co della giornata, ma ci permetterà di guadagnare
anni di vita in un ambiente sano, pulito ed accoglienÈ severamente vietato lo scarico di tali mate- te. Grazie a tutti per la Vostra collaborazione!
riali nella piazzola ecologica in Granvilla sotto
ORARIO APERTURA
DISCARICA
1 ottobre - 15 novembre
martedì 9.00 - 12.00 • venerdì 13.00 - 15.30
16 novembre - 31 marzo
venerdì 13.00 - 15.30
1 aprile - 30 settembre
martedì 9.00 - 12.00 • venerdì 16.00 - 18.00
22
ISTRUZIONI PER UNA CORRETTA
RACCOLTA DIFFERENZIATA
?????
Campana Verde ???????
VETRO E ALLUMINIO
• Materiali di vetro (bottiglie e cocci sia
trasparenti che colorati);
• lattine in alluminio, latta stagna, banda stagnata, contenitori e piccoli oggetti di metallo
(pelati, carne in scatola), chiusure in metallo
e tappi corona, coperchi dello yogurt.
• Contenitori etichettati con “T” e “F”
(infiammabili ed esplosivi come bombolette
spray, contenitori di vernici, acetone, penne,
correttori ecc.).
Campana gialla
CARTA
• Tutti i tipi di carta (giornali, opuscoli,
libri, fotocopie, fogli vari, togliendo le parti in
plastica e metallo) e confezioni in tetrapack.
• Nylon, sacchetti e cellophane;
• carta o copertine plastificate;
• carta oleata, carta carbone.
Si raccomanda di togliere prima tutti gli imballaggi di nylon.
Tutte queste confezioni, prima di esser
immesse nelle campane, dovrebbero venire risciacquate.
Campana blu
PLASTICA
• Materiali di plastica (bottiglie, flaconi,
contenitori per detersivi, shampoo ed igiene
personale, per lo yogurt e per le creme di formaggio, confezioni rigide per dolciumi, confezioni per uova, per pile e articoli da ferramenta);
• vaschette per gli alimenti (anche di polistirolo);
• qualsiasi involucro di plastica o cellophane
(merendine, sacchetti della spesa, imballaggi
vari di nylon), polistirolo.

• Contenitori e materiali di plastica
SPORCHI (ad es. piatti e posate sporche,
confezioni non risciacquate);
• contenitori etichettati “T” e “F” (infiammabili
ed esplosivi come bombolette spray, contenitori di vernici, acetone, penne, correttori ecc.).
Tutte queste confezioni, prima di esser
immesse nelle campane, dovrebbero venire risciacquate.
Le cassette per la frutta vanno conferite
nei cassonetti blu aperti.
Presso i magazzini comunali
CARTONE
• I cartoni di qualsiasi genere vanno
adeguatamente spezzettati o compressi
e conferiti ALL’APPOSITO CONTAINER
PRESSO I MAGAZZINI COMUNALI.
É SEVERAMENTE VIETATO ABBANDONARE I CARTONI FUORI DALLE CAMPANE DELLA CARTA O GETTARLI NEI
CASSETTONI DI COLORE VERDE (SECCO INDIFFERENZIATO).
Farmacia Zandonà e
ambulatorio medico
CONTENITORI PER MEDICINALI
• Farmaci e medicinali scaduti (privi delle loro scatole;
• siringhe e fiale.
Cassonetti e Composter per
uso domestico UMIDO
?????
• Esclusivamente nei sacchetti rosa
consegnati dal locatore possono essere inseriti tutti i rifiuti che non vanno depositati
nella raccolta differenziata (carta assorbente, carta da forno, carta oleata e plastificata,
gomme e guanti in gomma, penne e pennarelli, giocattoli, lampadine, cotone idrofi lo,
nastro adesivo, pannolini, assorbenti igienici,
cosmetici e tubetti di dentifricio, pelle, cassette audio e video, lettiera per animali domestici, polveri di aspirapolvere).
???????
Cassonetti per l’umido
Per il conferimento di questi rifiuti dovranno essere utilizzati i SACCHETTI BIODEGRADABILI distribuiti dal Comune.
• Scarti e avanzi di cucina anche avariati
(sia cotti che crudi, purché freddi);
• bucce e resti di frutta (anche noccioli), scarti
di verdura;
• avanzi di carne e di pesce (anche lische e
piccole ossa);
• fi ltri di the, camomilla, tisane e fondi di
caffè;
• gusci di uova, pane vecchio;
• fiori recisi;
• fazzoletti e salviette di carta.
• Utilizzare sacchi non conformi (l’inadempienza verrà segnalata all’Ufficio di Polizia Municipale per l’applicazione delle sanzioni);
• utilizzare i sacchetti rosa forniti dal Comune, i sacchetti della spesa, i sacchi neri opachi;
• il conferimento dei rifiuti a bordo strada
prima e dopo l’orario stabilito;
• l’abbandono di rifiuti di qualsiasi natura al
di fuori dei contenitori posizionati sul suolo
pubblico.
Composter per uso domestico
• Nei composter si depositano scarti di cucina e avanzi di cibo (crudi e cotti);
• fondi di caffè, fi ltri di the, verdure e frutti avariati, derivati da farina e latte;
• fiori recisi, piante domestiche (non infestati o
malati), sfalci d’erba, ramaglie, potature, residui
da pulizia dell’orto;
• salviette di carta, carta da cucina;
• Nei sacchetti rosa NON possono essere
inseriti tutti i rifiuti che vanno depositati nella raccolta differenziata e i materiali riciclabili, pericolosi, tossici e infiammabili;
• CARTA, CARTONE, SASSI E SFALCI D’ERBA.
• Si prega di utilizzare gli appositi sacchetti rosa predisposti dal Comune e
non altri sacchetti (della spesa, sacchi
neri o colorati).
• É severamente vietato introdurre vetro,
terra, sassi, fiori, segatura, cassette e
cartoni e abbandonare i rifiuti all’esterno delle strutture di raccolta: i trasgressori saranno puniti con una sanzione
pecuniaria.
• Dal 1 gennaio 2007 le violazioni al regolamento sono inoltre punite con una
sanzione pecuniaria: il conferimento dei
rifiuti indifferenziati in sacchetti diversi da
quelli distribuiti dal Comune, contrassegnati
con codice identificativo a barre, prevede una
multa dai 25,00 ai 154,00 euro e il conferimento dei rifiuti indifferenziati in sacchetti
diversi da quelli distribuiti dal Comune non
contrassegnati con codice identificativo a
barre una multa dai 52,00 ai 516,00 euro.
• ceneri spente di stufe e caminetti, piccoli ossi e gusci.
• Stracci bagnati;
• carta plastificata, materiali secchi;
• polvere dell’aspirapolvere, ceneri da grill o barbecue, scarti di legno trattato con vernici;
• nylon, pannolini e assorbenti;
• vasi in plastica o terracotta, metalli, sassi.

Il rifiuto umido può essere conferito o negli appositi cassonetti verdi di piccole dimensioni nei sacchetti biodegradabili distribuiti dagli incaricati del Comune (vedi
riquadro sotto) o nel composter per uso
domestico (chi ne è provvisto).
Cassonetti Verdi
SACCO INDIFFERENZIATO-R.S.U.
Scarica

Comune di Sappada Plodar gemande