Attività proposte
dalla Ripartizione
125
BPI Claudia Augusta
Incremento notevole di prestiti e consultazioni nel 2006
Il presidente della Biblioteca provinciale italiana “Claudia Augusta”,
Luigi Cigolla, assessore provinciale
alla cultura italiana, facendo un bilancio dei dati emersi nel 2006 sottolinea l’incremento dell’attività della
biblioteca e del gradimento da parte
del pubblico che ha fatto segnare un
più 125 per cento per i prestiti e le
consultazioni in loco rispetto all’anno
precedente.
Nel corso del 2006 alla BPI “Claudia Augusta” si sono rivolte oltre 4.000 persone ed
i prestiti e le consultazioni in loco sono aumentati del 125 per cento rispetto al 2005; a
disposizione del pubblico vi sono circa 25.000
volumi. Come pone in evidenza il presidente
della biblioteca, ass. Cigolla, sono dati di un
certo rilievo per una raccolta specialistica incentrata sulla documentazione della vita locale
e del territorio, che incontra l’interesse e l’attenzione dei cittadini di estrazione eterogenea.
Inoltre, i numerosi appuntamenti settimanali
offerti presso la BPI con serate di presentazione di libri in presenza degli autori o con “testi-
Scripta manent 06
126
moni” del recente passato hanno fatto registrare un buon successo di pubblico.
L’intensa attività della biblioteca, con
un’apertura di oltre 40 ore settimanali, è gestita da solo cinque addette.
Accanto alla raccolta di materiale tradizionale la BPI si è dedicata con grande impegno
alla costruzione di una sezione digitale e multimediale; già dal 2002 la biblioteca provvede
annualmente a digitalizzare i periodici chiusi
legati al territorio e di materiale iconografico.
Nel 2006 sono state consegnate alla biblioteca
circa 30 tesi di laurea di argomento locale. Dal
2003 ha avviato il progetto “Memoria ed Identità” con l’intento di dar vita ad un archivio orale attraverso le testimonianze di persone che
hanno contribuito alla crescita della società
locale in vari settori.
Di recente istituzione la sezione della “Me-
morialistica” volta alla raccolta e diffusione di materiale autobiografico e storico.
I circa 25.000 titoli di cui dispone la BPI
“Claudia Augusta” sono reperibili direttamente dal catalogo online all’indirizzo internet
www.bpi.claudiaugusta.it
Silvana Amistadi
Alcuni dati relativi all’anno 2006
3100 media acquistati
5500 ricevuti in dono, deposito
4000 media catalogati
cresciuti del 125% i prestiti
cresciute del 22 % le iscrizioni
4000 visitatori in un anno
15.0 ripartizione
127
Alto Adige Cultura
Il servizio di podcast della ripartizione cultura italiana
Il mercato delle radio in internet è in continua evoluzione. Se fino ad un anno fa, l’unica
valida alternativa alla radio tradizionale era la
web radio (che in molti casi era – ed è – la sua
versione internet), da un anno a questa parte
lo standard si chiama podcasting: una tecnologia economica e di facile utilizzo, approdata
in Italia circa due anni fa (con almeno un altro
anno di ritardo rispetto agli Stati Uniti) che ha
portato persone lontane dal mondo della radio,
in molti casi appassionati delle tematiche più
disparate, a fare radio. A differenza della web
radio, non è più necessario rispettare un orario
preciso per ascoltare una trasmissione davanti
al proprio PC: con il podcasting i file (prevalentemente in formato mp3) vengono resi facilmente scaricabili e di conseguenza trasportabili su tutti i supporti digitali.
Da quando il popolare software iTunes ha
introdotto la funzione podcast – consentendo
ai podcaster di tutto il mondo di rendere i propri podcast abbonabili – il settore ha ricevuto
uno sprone determinante. Certo iTunes non è
l’unico software podcatcher (per individuare ed
abbonare i podcast) in circolazione, ma è pur
sempre il software di riferimento per i milioni di
Scripta manent 06
possessori di iPod (anche qui
va sottolineato che non serve
necessariamente un iPod per
ascoltare i contenuti audio in
differita).
128
È stato così che nel 2006 la
Ripartizione Cultura italiana,
in collaborazione con Informatica Alto Adige (che gestisce
la Rete Civica dell’Alto Adige,
ovvero il portale internet della Pubblica Amministrazione
– http://www.provincia.bz.it),
ha lanciato un nuovo servizio
per aumentare la fruibilità di
diversi contenuti emersi nel corso delle manifestazioni organizzate dagli uffici della ripartizione come ad esempio presentazioni di libri,
corsi di formazione, convegni.
Recentemente il servizio è stato esteso anche ad iniziative esterne all’amministrazione
provinciale, purché ci fosse il nulla osta da parte degli autori per una pubblicazione dei contenuti audio.
Ad oltre un anno dalla sua istituzione, grazie al podcast “Alto Adige Cultura” è possibile
rivivere l’atmosfera che ha caratterizzato molte
manifestazioni del 2006 (ad esempio “Le cinque giornate del jazz” e “Saudade”).
Podcasting in pillole
Il nome
Il nome è un neologismo basato sulla fusione di due parole: iPod (il popolare riproduttore di file mp3 della Apple) e broadcasting. Nel
dicembre 2005 il dizionario americano New
Oxford ha dichiarato Podcasting “parola dell’anno”, definendo il termine come “registrazione digitale di una trasmissione radiofonica o
simili, resa disponibile su internet con lo scopo
di permettere il download su riproduttori audio
personali”.
Il termine è stato spesso criticato poiché
darebbe meriti ingiustificati alla Apple nello sviluppo della tecnologia; per questo motivo si è
cercato di renderlo “neutro” utilizzandolo come
acronimo di “Personal Option Digital casting”.
Cos’è e come funziona
Per ricevere un podcast sono necessari:
- un qualsiasi supporto connesso ad internet
(ad esempio un PC);
- un programma client apposito;
- un abbonamento presso un fornitore di
podcast (spesso gratuito).
Un podcast funziona come un abbonamento ad una pubblicazione periodica, utilizzando
una metafora:
- il supporto connesso ad internet è la cassetta postale;
- il client è il postino;
- il fornitore di podcast è la casa editrice.
L’abbonato riceve regolarmente le pubblicazioni e può ascoltarle nelle modalità e nei
tempi che gli sono più congeniali.
15.0 ripartizione
Il podcasting funziona grazie ad un semplice software gratuito che, ad intervalli regolari, si collega ad internet e controlla quali
file audio (o video) sono stati pubblicati dai
siti a cui si è abbonati: se ne trova di nuovi,
li scarica.
Till Antonio Mola
Qualche definizione
Broadcast indica una trasmissione radio tradizionale, ascoltabile ad una determinata ora
decisa dall’emittente.
Streaming indica una risorsa ascoltabile in qualsiasi momento tramite un collegamento
internet al sito dell’emittente.
Podcasting indica una risorsa ascoltabile in qualsiasi momento, scaricata automaticamente in formato mp3 (o altro) dal sito dell’emittente.
Iscriversi ad un podcast permette all’utente di ottenere file che possono essere riprodotti
anche off-line, e di disporre di una grande quantità di fonti da cui attingere. Al contrario il
broadcast offre una sola trasmissione alla volta, e obbliga ad essere sintonizzati ad una determinata ora.
(fonte: wikipedia.com)
129
Scripta manent 06
Compra un quadro
Il piacere crea conoscenza? Nell’ambito delle iniziative che annualmente l’Assessorato alla
Cultura italiana propone per stimolare le attività culturali, dopo le innumerevoli campagne
per l’invito alla lettura, nel 2006 lancia “Compra un quadro”, una promozione per stimolare
la cittadinanza all’acquisto di opere d’arte.
130
“Compra un quadro” è partita dal presupposto che le opere d’arte oltre ad essere oggetti di piacere siano veicoli di conoscenza. Come
una strada pulita o una bella piazza, la contemplazione di un “testo per immagini” contribuisce alla crescita degli interessi culturali e sociali dei cittadini e all’abbellimento dell’ambiente
di vita quotidiana.
La campagna ha incontrato i cittadini nei
loro percorsi di audience abituali (radio, quotidiani, affissioni) con un messaggio semplice e
diretto, inteso a stimolare una prima riflessione sul rapporto fra ambiente, benessere personale e cultura.
Attraverso un invito a rivolgersi alle gallerie
d’arte, alle associazioni degli artisti o a visitare
la fiera dell’arte di Bolzano, allora imminente,
la campagna intendeva inoltre sostenere la co-
lonna commerciale dell’offerta di arte e cultura
affinché si possa creare un sistema virtuoso
di sviluppo che porterà benefici sia alla causa
pubblica che a quella privata.
Denis Isaia
15.0 ripartizione
131
Scripta manent 06
132
Spettacoli, mostre
ed eventi espositivi
133
Premio internazionale per giovani curatori
Best Art Practices
Da oltre un decennio tra gli obiettivi dell’Ufficio Cultura particolare rilievo rivestono la
promozione di attività culturali in linea con le
migliori sperimentazioni in campo internazionale, che siano in grado di creare un approccio
innovativo con il pubblico.
Per queste ragioni si è deciso di organizzare
un Premio internazionale che possa conoscere,
approfondire e sostenere ricerche simili nell’ambito dell’arte contemporanea. Per chi parteciperà al Premio ci sarà un primo contatto con le
proposte di questa terra e per i nostri operatori
del mondo dell’arte la possibilità di nuove relazioni con candidati e premiati che passeranno di
qui. Best Art Practices vuole dunque essere la
testimonianza di un presente in fermento fatto
di innovazione, passione e lucidità.
Il premio ha due caratteristiche principali. La prima individua alcune specificità legate
alle pratica della cura di un progetto artistico:
il senso critico del progetto, il rapporto con lo
spettatore, la capacità di mantenere un equilibrio fra le risorse utilizzate e le finalità preposte
ed infine la volontà di creare interesse attorno al
progetto stesso.
La seconda caratteristica è legata alla dimensione tematica del premio, che intende esplorare di anno in anno settori specifici del linguaggio
contemporaneo, con una attenzione particolare
verso quelle forme che si distinguono per la sperimentazione e per la capacità di fornire indicazioni su possibili evoluzioni della disciplina.
Per la definizione del tema di questa prima
edizione, che si svolgerà nel 2007, progetti in
spazi non convenzionali, si è preso spunto dalle
molte istituzioni che escono dagli spazi convenzionali per allargare i confini della propria ricerca e dalle capacità di molti curatori che riescono
a realizzare le proprie idee usando in maniera
attiva gli spazi alternativi.
Denis Isaia
Scripta manent 06
foto: Paolo Quartana
134
Arte sul territorio/1
Inaugurata l’opera di Luigi Mainolfi
Il sole di Brunico (sole scarabocchio)
Il sole oltre a rappresentare la vita, qui indica la luce
del futuro, è il sorgere, la nascita e l’avvenire e rappresenta
la conoscenza ed il sapere.
Vuole essere una massa vivente con i suoi tentacoli ingarbugliati,
fili e capelli in movimento che diventano raggi.
I raggi sono segni, principi (inizi) di lettere di un
alfabeto ancestrale, un alfabeto per nuove possibilità, forse
accenni di simboli interplanetari della comunicazione o
soltanto semplici segni primordiali, i primi tentativi
dello scrivere, i primissimi segni, i primi scarabocchi.
Luigi Mainolfi
Con queste parole Luigi Mainolfi descrive la
scultura da lui creata per Brunico, nell’ambito
del progetto arte sul territorio.
Organizzato dalla Ripartizione Cultura Italiana e curato da Letizia Ragaglia e Marisa Vescovo, arte sul territorio è un progetto pluriennale,
Spettacoli, mostre ed eventi espositivi
che ha previsto l’installazione di una serie d’interventi artistici permanenti negli spazi pubblici
della provincia di Bolzano: dopo la scultura di
Giò Pomodoro a Laives, Alberto Garutti e il suo
museo in miniatura in via Sassari a Bolzano, nel
maggio 2006 si è inaugurata l’opera di Mainolfi
a Brunico, nel cortile dell’Istituto pluricomprensivo in lingua italiana, sottolineando con questa
scelta l’attenzione e l’impegno verso i giovani
e con il progetto di Mainolfi, curato da Marisa
Vescovo, l’arte contemporanea va ad “abitare”
proprio nel cortile scolastico, luogo principale
della quotidianità dei giovani.
La scultura dell’artista, originario di Rotondi
ma d’adozione torinese, diventa didattica dell’immagine e del pensiero: il sole è quella stella
che emana la luce del sapere.
Il sole di Mainolfi ci riconduce al “ricordo”
archetipico della forza vitale, del principio divino, del dio stesso che è chiuso negli artisti
chiamati dal destino a creare. Con il sole di Brunico l’artista, già affascinato in passato dallo
stesso tema (basti citare “Sole nero” progetto
installato in una sala interamente personale
alla Biennale di Venezia del 1990), si rivolge soprattutto alla superficie turbolenta della stella,
alle sue tempeste di fuoco che creano fascinosi
svolazzanti pennacchi di gas attorno alla corona solare.
L’intera iniziativa, oltre ad essere naturalmente un arricchimento del territorio, vuole
cercare prima di tutto il dialogo con nuovi spettatori e coinvolgere un pubblico che non sia
quello selezionato dal sistema dell’arte. Ambientare e radicare un progetto d’arte contemporanea in una zona periferica comporta impli-
citamente un momento di studio per gli artisti,
invitati ad appositi approfondimenti sul luogo,
a partecipare ad incontri con gli abitanti dell’area prescelta, per prendere in esame il contesto socio culturale della zona d’intervento, oltre
che quello architettonico e paesaggistico. Così
si scopre anche un nuovo risvolto del sole di
Mainolfi per Brunico: installato in quella piazza
resa ombrosa dal retrostante monte Spalliera,
sembra quasi essere un invito alla luce perché
ogni mattina si possa insediare il prima possibile nel cortile della scuola.
Il progetto, coordinato dall’architetto Fulvio
Giorgi, si è realizzato in collaborazione con il Comune di Brunico e con l’Associazione Culturale
il Telaio e grazie alla disponibilità del prof. Tullio
Lott, dirigente dell’istituto Pluricomprensivo in
lingua italiana.
Arte sul territorio, che si conclude con il lavoro di Luigi Mainolfi a Brunico, ha ottenuto lo
scopo di sensibilizzare le istituzioni verso l’arte
pubblica nelle sue espressioni più partecipate
ed avanzate. Su proposta dell’assessore alla
cultura italiana e all’edilizia abitativa agevolata
Luigi Cigolla si approva di prevedere accanto ai
consueti interventi sull’edificio anche i più apprezzati interventi di area, utili in special modo
nei nuovi insediamenti edilizi, in linea con l’attuale concezione del ruolo pubblico per l’arte. Le opere così pensate, in genere affidate a
giovani artisti, si inseriscono in piazze o luoghi
di passaggio e non stanno in diretta pertinenza con l’edificio. La norma consente inoltre di
ampliare le risorse a sostegno degli artisti con
costi quasi irrilevanti per i programmi edilizi.
135
Scripta manent 06
Arte sul territorio/2
Documentazione del progetto
Mainolfi
136
…Il “Sole scarabocchio” di Brunico, sembra
essere scivolato dalle alte e romantiche cime
delle Dolomiti per piombare sul piedestallo,
che esce dalla vasca d’acqua, in pietra del locale, per poi sorgere ogni mattina a cantare la sua
lode alla bellezza della natura che lo circonda,
e il suo calore rivolto agli occhi di quei giovinetti che cercheranno in lui dei “segni” propizi per
la loro giornata…
Marisa Vescovo
Il percorso del progetto di Luigi Mainolfi è
documentato nel catalogo, curato da Marisa
Vescovo, nota critica e storica dell’arte, che ne
ha seguito tutte le fasi ed altra significativa documentazione è costituita dal video, realizzato
da Paolo Quartana.
Catalogo e video ripercorrono tutte le fasi
del progetto, da quelle ideative fino all’inaugurazione dell’opera: per questa ragione sono
usciti a distanza di tempo da quell’evento, nel
tentativo di consegnare al pubblico ed in particolare agli studenti di Brunico, che sono i
fruitori privilegiati della scultura di Mainolfi, la
traccia di una memoria completa.
Lo scorso dicembre, nell’Aula Magna dell’Istituto Pluricomprensivo di Brunico e grazie alla collaborazione del prof. Tullio Lott e
dell’Associazione Culturale il Telaio, ha avuto
luogo un ulteriore incontro degli studenti con
l’artista Luigi Mainolfi, in occasione della presentazione di catalogo e video.
La copertina del catalogo
Dal dialogo degli studenti con l’artista è
emerso come il rapporto dei ragazzi con l’arte
in generale, oltre che con quest’opera nel caso
particolare, si radichi positivamente nel vissuto
quotidiano solo quando è esperienza “personale”, concreta e significativa e non una teorizzazione astratta o libresca, lontana dal proprio
sentire e magari imposta dall’alto.
Si è parlato di episodi di vandalismo verso
l’opera, di come la stessa sia stata ribattezzata
“mina vagante” un po’ per la sua forma, un po’
per dileggio ed un po’ per affettuosa confidenza, ma se ne è parlato, si è riflettuto, traspariva
dai discorsi che quell’“oggetto” infondo era per
tutti un “soggetto” ed a tutti apparteneva.
Accompagnare, soprattutto i ragazzi, in un
percorso di “appropriazione” dell’arte è stato
forse l’obiettivo più ambizioso di “Arte sul territorio”, un obiettivo dai tempi lunghissimi, di cui
si è voluto porre le basi, suggerire gli stimoli.
Laura Kob
Spettacoli, mostre ed eventi espositivi
Arte sul territorio/3
Prosegue la collaborazione
con Museion
Ed in quest’ottica si inserisce anche “Arte & Ragazzi”, la manifestazione svolta nel giugno 2006 con la
collaborazione di Museion, museo
di arte moderna e contemporanea,
e VKE, associazione campi gioco e
ricreazione, che ha permesso di accoppiare due progetti: una parte
delle attività della settima edizione
di “Arte & Ragazzi” si è mossa nella
stessa direzione del progetto “Arte
sul territorio” con l’obiettivo di creare una serie di percorsi artistici grazie alle opere che hanno prodotto i
ragazzi nelle due settimane di attività, percorsi che hanno avuto al loro
Un momento dell’iniziativa “Arte ragazzi”; da sinistra:
centro il Piccolo Museion di Garutti
Giorgio Storti, presidente centro giovanile Pierino Valer,
in via Sassari a Bolzano.
Michael Giacomozzi, responsabile didattica Museion,
Enrico Lillo, presidente circoscrizione Don Bosco, Roberto
Nel corso di “Arte & Ragazzi
Pompermaier, responsabile VKE
2006” erano in funzione laboratori
di assemblaggio (metallo), ceramica,
nente appendendole agli alberi, ai segnali, alle
cucina creativa, creazioni di carta, encausting,
insegne e dappertutto dove esse hanno trovato
fotografia, legno (intaglio), lana cotta, ogget“ospitalità” nello spazio pubblico e privato.
tistica (souvenir), pittura, scultura (ytong),
L’allestimento aveva una struttura “tentastrumenti musicali, teatro burattini, tessitura,
video.
colare”, nel senso che dalla testa, rappresentata dal “Cubo” di Garutti, si sono dipartiti a
Tutti gli oggetti artistici e le opere che sono
state prodotte sono state utilizzate per un alleraggiera i “tentacoli” artistici, che rappresentastimento che ha interessato le strade intorno al
vano anche una sorta di percorso guidato per
sito del Piccolo Museion.
facilitare ed incrementare l’accesso al Cubo
Le opere sono state esposte in modo permastesso.
Pietro Tomas
137
Scripta manent 06
138
Spettacoli, mostre ed eventi espositivi
India: le radici antiche del futuro
Ciclo di incontri nell’ambito del progetto “Verso nuove culture”
All’India, Paese vasto quanto un continente
e che di un continente possiede tutta la varietà,
e alle sue suggestioni geografiche ed intellettuali è stata dedicata la manifestazione con cui
dal 20 ottobre al 17 novembre 2006 è ripreso il
progetto “Verso nuove culture” curato dall’Ufficio Cultura.
In questa fase il percorso progettuale si rivolge all’approfondimento delle tematiche inerenti quei Paesi emergenti, che si vanno profilando quali sostanziali interlocutori culturali ed
economici dell’Occidente.
La storia, la cultura, l’eredità spirituale dell’India ed il suo proiettarsi nella contemporaneità sono gli aspetti che, attraverso il linguaggio cinematografico e gli incontri con esperti,
sono stati affrontati durante gli appuntamenti
di questa iniziativa.
Come ha evidenziato Mario Nordio, autore
del programma e responsabile scientifico di
“Verso nuove culture”, nella propria introduzione, “il sub-continente indiano, sin dall’epoca del bronzo, ha trasformato le culture che vi
si sono stanziate, compresa quella persiana,
ed è stato una delle fonti dei grandi sistemi culturali e religiosi dell’Eurasia. Affrontando senza
superficialità anche le immagini che l’India (un
sistema non riducibile all’hindutva – indianità) proietta nell’immaginario dei nostri giorni
si scoprono mondi estremamente articolati,
profondi e per nulla esotici. Dopo l’indipendenza, quest’area ha subìto trasformazioni anche
drammatiche che hanno interessato molti ambiti. Oggi si presenta come un bacino in cui si
confrontano tradizioni culturali, religiose, politiche ed economiche determinanti per le prospettive del terzo millennio”.
La caleidoscopica vastità delI’India non
consente, quindi, semplificazioni, ma impone
una lettura attenta di tutte le differenze che
compongono la sua fisionomia e se nel suo
passato possiamo cogliere origini significative
anche della nostra cultura, nel suo futuro non
possiamo non vedere riflesso il nostro stesso
domani.
L’iniziativa, ospitata presso il Centro Trevi di
Bolzano, si è aperta con una serata introduttiva in cui oltre ad illustrare i contenuti del ciclo,
è stato presentato il libro “Sguardo a Oriente.
Asia centrale, Pakistan, Afghanistan, Turchia”
edito da Marsilio, sulle manifestazioni di “Verso nuove culture” svoltesi nel 2005.
Nell’arco di quasi un mese sono stati proposti incontri di approfondimento, con l’intervento di accademici delle università di Torino,
Venezia, di due università di Roma ed altri
esperti, che hanno spaziato da “L’India delle
tradizioni”, alla “Danza dell’India e i colori dell’essere”, all’ “India coloniale e indipendente”,
Mario Nordio e Gabriella Presta
139
Scripta manent 06
140
alle “Espressioni dell’arte indiana” fino a “India oggi: nuova economia e nuova potenza”, abbinati ad una rassegna
su una delle cinematografie
più celebri.
La sezione dedicata al cinema indiano, ai suoi contenuti
ed al suo linguaggio estetico,
curata da Cecilia Cossio, una
tra i massimi esperti europei
del settore, con il coordinamento operativo di Filmwork,
Un momento della serata introduttiva alla manifestazione
si è aperta con la proiezione di
un DVD di introduzione alla filmografia indiana, realizzato dalla stessa Cecilia
sulle nuove culture che si vanno delineando
Cossio, con scene tratte da una trentina di film.
dalle reciproche interazioni: anche l’iniziativa
La rassegna è proseguita con tre film in lingua
dedicata all’India ha condiviso lo spirito del
hindi: Devdas (2002) di Sanjay Lila Bhansali,
progetto pluriennale “Verso nuove culture”,
avviato nel luglio 2001 con il patrocinio della
Nasim (1995) di Said Akhtar Mirza e Hazaron
Commissione Europea.
khvahishen aisi (Twist with Destiny, 2003) di
Come per i cicli precedenti, anche i materiali
Sudhir Mishra.
di “India: le radici antiche del futuro” andranno
Positiva la risposta del pubblico: ben oltre il
a comporre un volume che verrà presentato in
migliaio le persone partecipanti.
occasione dei prossimi appuntamenti di “Verso
Raccontare al pubblico culture che vengono
nuove culture”, che per il 2007 riguarderanno
da lontano, ma sempre più presenti sul nostro
la Cina.
territorio, e gettare al contempo uno sguardo
Spettacoli, mostre ed eventi espositivi
Presentato il volume
“Sguardo a Oriente”
Lo scorso ottobre è stato presentato al pubblico, in occasione dell’inaugurazione dell’iniziativa “India: le radici antiche del futuro”, il
libro “Sguardo a Oriente”, curato da Mario Nordio, con il coordinamento e la cura editoriale
di Paola Bernardi ed edito da
Marsilio.
Nell’ambito del progetto
“Verso nuove culture” questo
volume documenta l’iniziativa “Transiti tra spazio e tempo”, svoltasi a Bolzano nel
febbraio e nell’ottobre 2005,
la cui prima sezione era dedicata al Centro Asia, luogo di
transiti per eccellenza, territorio su cui si sono innervate le
reti di comunicazione tra Asia
ed Europa, che nei millenni
hanno veicolato e prodotto
idee ed economie, culture ed
imperi e che attualmente rappresenta uno degli
snodi cruciali nel panorama geopolitico internazionale.
Questa prima sezione ha rivolto un’attenzione particolare al Pakistan, motivata anche
dalla presenza di una numerosa comunità pakistana che vive in Alto Adige.
Con la seconda sezione di “Transiti tra spa-
zio e tempo” si è inteso, invece, offrire uno
spunto di riflessione sulla Turchia, il cui nome
discende dalle migrazioni di popoli e culture
turcichi dell’Asia centrale, ma che è anche civiltà ittita, cultura ellenistica, Cristianesimo,
Bisanzio e quindi Costantinopoli, infine Istanbul: forse
il Paese che più di altri esprime l’intreccio dei fili della
storia e delle culture. Un
approfondimento certo non
esaustivo della complessità
della Turchia, del suo immenso patrimonio culturale e della sua influenza sulla storia
mondiale, ma auspichiamo
comunque utile mentre l’Europa si interroga su se stessa
e la propria identità.
Il libro propone “un approccio a più voci, una sorta
di viaggio ideale tra spazio e tempo, realizzato
attraverso lo sguardo del fotografo, l’orecchio
del musicista, le considerazioni del giornalista,
l’analisi del politologo, la sensibilità della narratrice di fiabe e lo studio dello storico, dove incontrare, confrontarsi e cercare di comprendere altre culture e altre esperienze di vita” (dalla
quarta di copertina).
141
Scripta manent 06
Foto dell’articolo: Andrea Pozza
142
Le cinque giornate del jazz
Cinque incontri, o meglio cinque lezioniconcerto durante le quali è stata raccontata la
storia del jazz attraverso il suono della tromba,
uno degli strumenti principe di questo affascinante mondo musicale. Il ciclo, dal titolo “Le
cinque giornate del jazz” è stato organizzato
dall’Ufficio Cultura, nell’ambito della propria
attività volta a promuovere la musica con lo
scopo di fornire efficaci strumenti affinché la si
possa apprezzare mediante la sua comprensione. Questa attività negli anni precedenti aveva
portato alla realizzazione di iniziative volte alla
comprensione della musica operistica (“OPERAzione”) e della musica classica e di quella
elettronica di matrice dance (“On & On – viaggi
organizzati nei mondi della musica”).
Ospite fisso degli incontri – svoltisi tutti nella sala Benedetti Michelangeli del Conservatorio di Bolzano – è stato il trombettista Paolo
Fresu, uno dei jazzisti italiani maggiormente
conosciuti a livello internazionale. Fresu, che
insieme a Vittorio Albani ha sviluppato il tema
della manifestazione, si è esibito ogni sera
alla testa del suo quintetto, che ha da poco festeggiato i vent’anni di vita e che comprende il
Spettacoli, mostre ed eventi espositivi
sassofonista Tino Tracanna,
il pianista Roberto Cipelli, il
contrabbassista Attilio Zanchi e il batterista Ettore Fioravanti.
Iniziato nel dicembre
2005, il ciclo di incontri è
proseguito fino al 16 febbraio
2006. Considerato il forte interesse per la rassegna, l’Ufficio Cultura ha organizzato
nel mese di aprile presso il
Centro Trevi un sesto incontro con gli operatori musicali del jazz per fotografare
lo stato di salute di questa
scena musicale in provincia
di Bolzano. Oltre a proporre mini-documentari
con il meglio de “Le cinque giornate del jazz”
e un trailer del documentario del regista loca-
le Andreas Pichler su Franco
D’Andrea (“Jazz Pianist”
– pellicola che è stata presentata al pubblico qualche
settimana più tardi), esperti
e promotori del settore in
Alto Adige si sono confrontati sui temi emersi nel corso
della rassegna. Sono intervenuti Nicola
Ciardi (Jazz & other, Bolzano), Luca Sticcotti (Festival
Jazz di Laives), Ewald Kontschieder (Merano Jazz Festival), Gabi Veit (Piccolo Teatro Carambolage, Bolzano),
Laura Weber (All that jazz/
Parkhotel Laurin), Norbert Dalsass (Gruppe
Dekadenz, Bressanone) e Vittorio Albani (curatore, insieme a Paolo Fresu, della rassegna).
Till Antonio Mola
Sul podcast le “Cinque giornate del jazz”
Alcuni filmati sulle “cinque giornate del jazz” sono stati pubblicati sul podcast Alto Adige
Cultura: possono quindi essere abbonati e scaricati gratuitamente.
Tutti i filmati su “Le cinque giornate del jazz”, le lezioni-concerto con la band di Paolo Fresu che hanno registrato un grandissimo successo di pubblico, sono a disposizione sul podcast
Alto Adige Cultura, possono cioè essere abbonati e scaricati gratuitamente attraverso software come iTunes – inserendo il feed http://podcasting.provincia.bz.it/cultura/podcast.php
nella funzione “iscriviti al podcast” o cercando “Alto Adige Cultura” nella maschera di
ricerca – o visionate attraverso il proprio programma di navigazione internet all’indirizzo
http://podcasting.provincia.bz.it/cultura Per maggiori informazioni su “Le cinque giornate del jazz” è ancora online il sito web www.provincia.bz.it/5 che offre anche le foto relative alle singole serate.
143
Scripta manent 06
Il Centro Trevi rinnovato
144
Al termine di un’intera
estate di chiusura al pubblico, il Centro Culturale Trevi
il 2 ottobre 2006 ha ripreso
l’attività, dopo ulteriori e
accurati interventi di ristrutturazione, che quest’anno
hanno riguardato in particolare il foyer, la vetrata e la
scala di accesso alle sale.
Obiettivo della Ripartizione Cultura Italiana è quello di
offrire all’utenza un ambiente rinnovato e rimodernato,
luogo di incontro di un pubblico ampio e diversificato e
adatto ad ospitare manifestazioni culturali di
generi diversi.
Punto di riferimento e di aggregazione per
le associazioni culturali italiane della Provincia, il Centro Trevi in questi anni ha registrato
un costante aumento di visitatori, ma anche
di cosiddetti “supporter”, riunitisi nel gruppo “Amici del Trevi”. Per questo gran numero
di appassionati che, in maniera spontanea e
propositiva, partecipano con entusiasmo alle
attività del Centro, nel corso dell’anno 2006
è stata sottoscritta dalla Ripartizione Cultura
Italiana una convenzione con il MART, Museo
d’arte moderna e contemporanea di Trento e
Rovereto, estendibile in futuro anche ad altre
strutture museali.
Secondo quanto concordato, agli “Amici
del Trevi”, muniti di apposita tessera di riconoscimento, sarà riconosciuto l’accesso a tariffa ridotta alle sedi del Mart e la possibilità di
partecipare ad alcune visite guidate riservate
e ad alcuni progetti didattici a tariffa scontata
e gratuita; sarà inoltre garantito lo sconto del
10% su oggettistica e volumi del Mart e sulle
consumazioni all’annessa caffetteria.
Analogamente, agli “Amici del Mart”, tramite la convenzione, sarà riservato un trattamento di favore presso il Centro Trevi.
Aderire al gruppo di supporter “Amici del
Trevi” è sempre possibile recandosi presso la segreteria del Centro Culturale (via Cappuccini, 28
– tel. 0471/300989 - 0471/303824) e compilando la relativa scheda di adesione al progetto.
Carla Spiller
Spettacoli, mostre ed eventi espositivi
Presentazione del volume
Città satellite? Le Laives d’Europa
Nella sala consiliare del Comune di Laives
il 13 dicembre 2006 è stato presentato il libro
“Città satellite? Le Laives d’Europa quale sviluppo attraverso la cultura”.
Il volume, curato dal professor Giorgio Tavano Blessi, riprende argomenti trattati nel convegno organizzato a Laives nel maggio 2004,
che si prefiggeva di approfondire il tema dello
sviluppo economico e sociale di città satellite
attraverso la spesa in cultura, esaminando casi
di successi italiani ed europei.
Il tema specifico affrontato a Laives è quello
del ruolo della cultura nei centri abitati di piccole dimensioni, che oggi rappresentano un
nuovo modello di sviluppo legato al benessere
economico, ma che spesso vivono il rischio di
essere vissuti dagli abitanti come anonime “città dormitorio”.
Un obiettivo della politica culturale è anche
quello di rafforzare il senso di appartenenza e
inclusione sociale di quelle aree urbane o suburbane, che vivono vicino o all’ombra di una
metropoli o di grandi centri.
Il libro intende delineare una panoramica
dei modelli di sviluppo locale prodotti dalla
cultura.
Attraverso contributi teorici di diversi studiosi italiani, testimonianze di amministratori
locali e manager del settore culturale, viene
fornito un percorso in grado di sottolineare
l’importanza della cultura quale risorsa per la
crescita sociale, economica ed ambientale del
territorio.
Prossimamente
Verso nuove culture: CINA – West of California?
Nell’ambito del progetto “Verso nuove culture”, dopo aver indagato le realtà del Vicino e Medio Oriente,
del Centro Asia e dell’India, l’Ufficio Cultura propone al Centro Trevi “Cina – West of California?”: ampia
iniziativa dedicata all’approfondimento di storia, cultura, arte cinesi e dell’attuale condizione di potenza
economica emergente, che già condiziona i mercati ed i rapporti internazionali.
L’evento, che avrà luogo dal 19 ottobre al 24 novembre, in sinergia con l’Ufficio Bilinguismo e Lingue
straniere, si articola in una serie di mostre fotografiche, proiezioni di video, approfondimenti e workshops,
7jdcVccdYV/
con la partecipazione di intellettuali, artisti ed accademici.
1SPWJODJB"VUPOPNB
EJ#PM[BOP"MUP"EJHF
$VMUVSBJUBMJBOB
VG¹DJPCJMJOHVJTNP
FMJOHVFTUSBOJFSF
145
Scripta manent 06
146
Iniziative di educazione
permanente
147
Albo Docenti
di Educazione Permanente
Il 17 maggio 2006 presso il Centro Cristallo,
in occasione di un seminario di aggiornamento
per gli operatori delle agenzie educative, sono
stati consegnati i primi attestati ai docenti di
educazione permanente inseriti nell’Albo Docenti. Ad un anno dall’istituzione, sono presenti nell’Albo 44 docenti, appartenenti a tutte le
aree tematiche e attivi in 8 agenzie educative e
di educazione permanente.
Al seminario sono intervenuti con brevi interventi Antonio Lampis, direttore della Ripartizione Cultura, che ha parlato del ruolo della
cultura e della formazione per la comunità locale; Lucia Piva, direttrice dell’Ufficio educazione permanente, ha trattato il tema della qualità
nel longlife learning; Alessandro Baccin, dell’agenzia di educazione permanente Tangram,
ha posto l’attenzione sulla didattica per gli
adulti, mentre Marco Lovera, docente di educazione degli adulti, ha ripercorso la storia dell’educazione permanente nella nostra provincia. Tutti i relatori hanno ribadito l’importanza
di un profilo di qualità della figura dei docenti
e della necessità di momenti costanti di formazione ed aggiornamento. Infatti, uno dei requisiti necessari per essere ammessi all’Albo è un
minimo di 4 ore annue di aggiornamento e per
tale scopo la Ripartizione Cultura italiana mette a disposizione dei docenti inseriti nell’Albo
di ciascuna agenzia di educazione permanente
3 buoni formativi per un massimo di 1500 euro
e per ciascuna agenzia educativa 2 buoni formativi per un massimo di 1000 Euro. Nel corso
del 2006, 12 docenti hanno usufruito dei buoni
per la formazione.
Adriana Pedrazza
���������������
��������������
��������������������������������
�������������������������������������
148
���������������������������������
�����������������������������������������������������������
������������������������������������������������������������������������������������������������
������������������������������������������
����������������
��������������������������������������������������������������
Scripta manent 06
Iniziative di educazione permanente
La nuova campagna di promozione
dell’educazione permanente
����������������������
��������������
�����������������������������������������������������������
������������������������������������������������������������������������������������������������
��������������������������������������������������������������
La nuova campagna di promozione deldell’anedottica è compreso da molti e fa parte
l’educazione permanente riprende le immagini
delle conoscenze della persona, indipendene gli slogan proposti dall’Università popolare
temente dal suo livello di istruzione: melius
abundare quam deficere (meglio abbondare
di Roma e messi a disposizione gratuitamente
dall’Unieda (Unione nazionale italiana di eduche scarseggiare, per il bassotto), primum vicazione degli adulti). La campagna si basa sulle
vere deinde philosophari (prima vivere, poi fiimmagini di animali, che per
losofare, per la volpe), ignole loro caratteristiche fisiche
rantia legis non excusat (la
o per il fatto di essere assolegge non ammette ignoranciati a determinate capacità
za, per l’asino) mens sana in
o incapacità richiamano sucorpore sano (mente sana
��������������������������������
bito concetti di abbondanin corpo sano, per il gatto),
����������������������������������
za, perseveranza, furbizia,
educazione
permanente:
intelligenza, simpatia, o, al
modus vivendi (educazione
�������������������������������������
contrario, testardaggine e
permanente: modo di vivefrivolezza: gatto, asino, oca,
re, per la tartaruga) quo vabassotto, tartaruga e volpe
dis? (dove vai? per l’oca).
sono testimonial speciali.
Le immagini sono state
Senza nulla togliere ai volti
riprese in manifesti, borse
noti e ai personaggi famosi
di carta e cartelloni affissi
che, pur concedendo molto
sugli autobus di Bolzano,
spesso la propria immagine
Laives e Merano.
gratis, sono lontani dalla
Con queste immagini si
realtà della gente, abbiamo
è cercato di attirare l’attenpreferito gli animali che da sempre hanno con
zione dei cittadini sull’importanza dell’aggiorl’uomo un rapporto intenso, di identificazione,
namento continuo durante tutta la vita e di inma anche di difesa ai fini della sopravvivenza.
vogliare le persone a partecipare alle iniziative
Le immagini sono accompagnate da sloproposte dalle diverse agenzie di educazione
gan in latino che nella forma della citazione e
permanente.
������������������������������������������
����������������
Adriana Pedrazza
149
Scripta manent 06
150
Gea* Educazione allo sviluppo
sostenibile
Il 19 maggio 2006 presso il Centro Ambientale Colle si è svolta la prima Festa gea* nell’ambito delle iniziative promosse dalla Commissione nazionale dell’Unesco per il Decennio
2005-2014 dedicato all’educazione allo sviluppo sostenibile. Il termine sostenibilità indica
le linee guida da seguire per un agire umano e
sociale orientato al futuro. La sostenibilità può
essere intesa come l’insieme di relazioni tra le
attività umane e la biosfera con le sue dinamiche generalmente più lente, relazioni che devono essere tali da permettere alla vita umana
di continuare, agli individui di soddisfare i loro
bisogni senza compromettere la possibilità per
le future generazioni di avere almeno la stesse opportunità che ha avuto la nostra generazione. La terrà si potrà pertanto sviluppare in
modo sostenibile solo se i quattro ambiti Am-
biente, Economia, Società, Crescita personale
sapranno interagire fra loro. Nella proposta
dell’Unesco l’educazione allo sviluppo sostenibile include l’educazione ambientale, non solo
come educazione al rispetto della natura, ma
come educazione ad un futuro diverso, ecologicamente, economicamente e socialmente
sostenibile.
L’obiettivo del progetto gea*, iniziato nel
gennaio del 2005, è quello di raccogliere e
far conoscere l’offerta formativa riconducibile
alle quattro aree tematiche della sostenibilità tramite diversi strumenti: una homepage,
www.provincia.bz.it/gea, gli angoli gea* distribuiti a tutte le biblioteche e ai centri giovanili della provincia, i bollettini informativi gea*,
oltre naturalmente ai bollettini delle singole
Iniziative di educazione permanente
agenzie e degli enti e uffici pubblici che promuovono il progetto. Quest’ultimo prevede un
percorso formativo di partecipazione ad attività sia teoriche che pratiche nei quattro ambiti e
per le quali si ottengono dei punteggi, diversi
a seconda della durata dell’iniziativa; al raggiungimento dei 30 punti viene rilasciato un
attestato.
E proprio per fare il punto sulla situazione
e per festeggiare il primo anno di attività si è
svolta al Centro Ambientale la prima festa gea*.
Nel corso del 2005, 198 cittadini altoatesini
hanno iniziato il percorso frequentando attività
nei diversi settori, 35 sono state le agenzie e
le organizzazioni che hanno proposto attività,
288 gli angoli gea* distribuiti sul territorio provinciale e 9 gli uffici provinciali che hanno aderito al progetto. Nel corso della festa, oltre alla
testimonianza degli operatori delle agenzie,
sono stati presentati alcuni progetti del percorso come ad esempio le attività organizzate
dall’Ufficio parchi naturali, i laboratori “Manu”,
il progetto “buon lavoro per una società soste-
151
nibile” dell’organizzazione ecolnet e altri.
È stata ribadita l’importanza della campagna di sensibilizzazione alla tematica dello
sviluppo sostenibile ed è stata presentata la
campagna di promozione tramite manifesti e
locandine affissi sui treni regionali nei mesi di
settembre ed ottobre 2006.
Adriana Pedrazza
Scripta manent 06
L’offerta di attività di educazione
permanente in Alto Adige
152
Ogni anno l’ASTAT, l’Istituto provinciale di
statistica, rileva le iniziative di educazione permanente promosse direttamente dalle agenzie
educative o sostenute con il contributo finanziario della Provincia. L’indagine prende in
esame le iniziative con una
durata minima di 10 ore, ne
sono esclusi i convegni, i
seminari, i corsi di aggiornamento aziendale e i corsi per
conseguire un titolo scolastico o professionale.
Nell’indagine Astat pubblicata nel 2006 e relativa ai
dati 2005, le organizzazioni
di educazione permanente
prese in esame sono state
60 e 5.181 le iniziative attivate con una partecipazione di
69.132 persone. Le iniziative
educative erano promosse
direttamente o sostenute
finanziariamente dalla Provincia di Bolzano. Nel corso del 2005 la Giunta
provinciale ha erogato oltre 9,5 milioni di Euro
in favore delle organizzazioni di educazione
permanente: il 51,4% dei contributi proviene
dalla Ripartizione cultura tedesca e famiglia, il
22,5% dalla Ripartizione Cultura italiana ed il
12,1% dalla Ripartizione Turismo.
Rispetto al 2004, nel 2005 tutte le categorie
riportano tassi di crescita positivi sia in termini di offerta di corsi, che per quanto attiene il
numero di partecipanti. La variazione più indicativa per quanto attiene l’offerta di corsi si
è verificata nella categoria “lingue straniere”
con un incremento pari al 47,8%. I corsi relativi
ad “arti e discipline varie per il tempo libero”
invece hanno fatto registrare l’aumento maggiore di rappresentanti rispetto al 2004, con
un incremento pari al 79,3%.
L’indice di offerta dei corsi è
passato da 10,7 a 10,8 ogni
mille residenti. Il comune di
Bolzano con 21,3 corsi ogni
1000 residenti è quello con
indice di offerta più elevato.
Le donne sono state
generalmente più partecipi rispetto agli uomini nei
riguardi delle iniziative di
educazione permanente; nel
2005 tale partecipazione si è
attestata al 65,3% per cento
al femminile contro il 34,7%
al maschile. La partecipazione delle donne è risultata superiore a quella degli uomini
per tutte le tematiche con una particolarità: la
massima adesione si è registrata alle iniziative
sulla salute e lo sport, mentre quella minima
ai corsi di aggiornamento professionale. Per
quanto attiene l’età dei partecipanti alle iniziative di educazione permanente nel corso del
2005, sono state soprattutto le persone con
età compresa nella fascia tra i 30 ed i 39 anni
a seguire i vari corsi proposti (con una percentuale del 21,9 per cento) seguiti dalla persone
tra i 40 e i 49 anni (con una percentuale del
20,9 per cento).
Adriana Pedrazza
Iniziative di educazione permanente
Prossimamente
13 e 14 settembre 2007, Bolzano Centro Pastorale
Convegno internazionale “Radici nel futuro. Educazione alla sostenibilità”
22-24 novembre 2007, Fiera di Bolzano
1a Fiera della formazione/Bildungsmesse
153
Scripta manent 06
154
Iniziative editoriali
155
Alto Adige Cultura e Territorio
Da anni l’Ufficio Educazione permanente,
biblioteche e audiovisivi svolge un’intensa attività editoriale, con l’obiettivo di favorire la
conoscenza del territorio, attraverso la raccolta
di documentazione e la divulgazione di studi e
ricerche, nella convinzione che dalla comprensione delle radici degli abitanti di una comunità possa nascere il senso di appartenenza e la
partecipazione alla sua crescita culturale. Per il
raggiungimento di queste finalità esso è impegnato in iniziative di diversa natura.
Una di queste è costituita dall’attività di documentazione, che avviene attraverso l’acquisto e la distribuzione alle biblioteche altoatesine di pubblicazioni sugli aspetti storici, artistici
e culturali dell’Alto Adige o scritte da autori
altoatesini. Tale attività nel tempo ha favorito
la costituzione di ricche sezioni locali a disposizione gratuita di tutti i cittadini e non, interessati alle tematiche concernenti il territorio.
Una forma indiretta di sostegno ai progetti
editoriali, quindi, che seppur svolta in una fase
finale, cioè a volume pubblicato, spesso non si
limita a un numero esiguo di esemplari (si tenga presente che le biblioteche italiane in Alto
Adige sono circa un centinaio), ma raggiunge
anche le 200 copie per volumi che possono essere utilizzati anche in occasioni istituzionali
di scambi con altre regioni, istituti culturali all’estero, premiazioni, ecc.
Un numero non decisivo, quindi, ma certamente significativo in termini economici per le
case editrici che di questo sostegno hanno potuto beneficiare con regolarità. Per l’acquisto di
opere sull’Alto Adige (180 titoli) sono stati infatti stanziati dal 2001 al 2006 circa 200.000,00 €
di cui oltre il 60%, e cioè circa 130.000,00 €,
destinati agli editori locali.
Tutti questi volumi trovano spazio nel catalogo on-line Alto Adige cultura e territorio
(www.provincia.bz.it/altoadigelibri), che racco-
Scripta manent 06
156
glie i numerosi volumi editi,
o sostenuti a vario titolo, nel
corso degli anni dall’Ufficio
Educazione permanente. Il
catalogo fornisce quindi una
prima bibliografia a chi per
motivi di studio o per passione desideri approfondire la
conoscenza dell’Alto Adige
e costituisce al tempo stesso uno strumento che documenta l’attività svolta per arricchire il patrimonio librario
delle biblioteche. Le opere
sono raggruppate in cinque
sezioni (storia, arte, letteratura, territorio, autori locali) e sono presentate attraverso singole
schede consultabili anche in rete all’indirizzo.
Nel corso del 2006 sono state acquistate
numerose opere. Tra quelle a carattere storico
ricordiamo: Alcide De Gasperi, di Giampaolo
Bonini (Ed. Reverdito), Rai Bolzano. Dalla stazione Eiar alla radiotelevisione trilingue, di
Alessandra Zendron (Ed. Rai-Eri), interessantissima opera che documenta la trasformazione
di questa istituzione dal ruolo così determinante per la realtà locale. Tra le opere a carattere geografico-naturalistico troviamo le guide
Trentino-Alto Adige e Bolzano (Ed. Mondadori),
L’anima segreta della natura, di Michael Wachtler (Ed. Athesia) e Brunico in tasca, di Nina
Schröder (Ed. Folio).
Pensate per i più piccoli: In Trentino–Alto
Adige con Valentina (Ed. Mondadori) e Alberi
incantati. Fiabe dal mondo, di M. Paola Asson e
Sonia Tubaro (Ed. Praxis 3).
Particolarmente utili per insegnanti e geni-
tori: Il gioco d’azzardo patologico (Ed. Campomarzo) e Le nuove dipendenze (Ed. San Paolo)
entrambe opere di Cesare Guerreschi, Lettera
ad una stella di Elena Mora (Ed. Curcu & Genovese), toccante e personale esperienza di una
madre che ha perso il figlio in una delle numerose stragi del sabato sera.
Tra i volumi sull’Alto Adige, in cui il legame
con il territorio è rappresentato prevalentemente dalle origini dell’autore, troviamo numerosi
titoli tra cui: La città sul confine, di Paolo Valente (Ed. OGE Oleandri), Impiccate il traditore, di
Claus Gatterer (Ed. Praxis 3), Un anno di corsa,
di Giovanni Accardo (Ed. Sironi), Rotellando per
il mondo, di Vittori Cavini (Ed. Raetia), Di-versi,
di Maria Mazzotta Spitaler (Ed. Nicolodi), La vita
finisce a cinquant’anni, di Reinhard Christanell,
Lettere d’amore a me stesso, di Marco Aliprandini, Dell’amore e di altri aneurismi, di Laura
Mautone, È questo l’amore per noi, di Alessandro Banda, Su Sirio i bambini non piangono, di
Nietta Saltuari Dondio, La vergine e i filosofi, di
Valentino Braitenberg (tutte Ed. Traven Books).
Michela Sicilia
Iniziative editoriali
SULLOSCAFFALE
!LTO!DIGECULTURAETERRITORIO
Sullo scaffale
Sullo scaffale è denominato l’opuscolo informativo che presenta tutte le opere edite
direttamente dalla Provincia autonoma di Bolzano.
L’Ufficio Educazione permanente, Biblioteche e Audiovisivi, oltre a finanziare attraverso
l’acquisto opere dedicate alla storia, cultura,
geografia dell’Alto Adige, ne realizza alcune
direttamente.
Dapprima ha approfondito temi importanti,
ma poco conosciuti o trattati solamente da autori di lingua tedesca, poi con il tempo, essendo notevolmente aumentata la produzione da
parte di editori in questo ambito, si è concentrata sulla realizzazione di alcune collane di ca-
rattere divulgativo destinate rispettivamente a
bambini ed adulti, individuando un editore nazionale con una lunga ed accreditata esperienza con altri enti pubblici in progetti analoghi.
Un’azione svolta quindi sulla base di un preciso obiettivo di politica culturale, e cioè quello
di creare strumenti che possano rivelarsi utili
agli abitanti dell’Alto Adige, ma anche risultare
attraenti per coloro che in Alto Adige si trovano
per ragioni diverse.
Proprio per consentire ad un cospicuo numero di interessati di accedere a queste opere,
è stato scelto di realizzarle in collaborazione a
case editrici in grado di garantirne la presenza
e la vendita su tutto il circuito nazionale.
Michela Sicilia
L’elenco e le schede di tutte le produzioni sono disponibili alla pagina
www.provincia.bz.it/cultura/educazionepermanente/editoriale/produzioni.
157
Scripta manent 06
nonsololibri
Già da alcuni anni nonsololibri è l’appuntamento che fa da cornice abituale all’attività editoriale. L’appuntamento è stato ideato
per presentare in un’unica occasione i volumi
pubblicati, il tutto arricchito da intrattenimenti teatrali, dibattiti, approfondimenti e letture
riconducibili di volta in volta alle tematiche
affrontate dall’opera. L’edizione 2006 ha visto
protagonisti i seguenti volumi:
158
Alto Adige. Val
Pusteria e Val Venosta. Un oriente e un
occidente a confronto è un’opera che
mette idealmente a
confronto due valli
splendide,
diverse
tra loro con caratteristiche, come morfologia e abitanti, talvolta contrastanti. La novità
del volume sta proprio nel diverso punto di vista dal quale si osserva il territorio. S’intende
infatti mettere a confronto l’est e l’ovest dell’Alto Adige invece del solito nord/sud, ovvero
italiani/tedeschi, prospettiva già ampiamente
trattata.
Alto Adige. Terra di arti e mestieri
è un volume che va
ad arricchire la collana destinata ai
più piccini, avviata
tre anni fa con la
guida Monti, magie
e storie per giovani
viaggiatori, che offriva una panoramica generale sulla nostra provincia. La serie è proseguita poi con piccole monografie. La prima Terra
di feste, riti e tradizioni, è stata dedicata ad
alcuni aspetti della tradizione contadina e alle
celebrazioni ad essa legate. La successiva, Terra di masi, monti e acque, ha trattato invece gli
aspetti geografici e naturalistici e in particolare
il profondo legame esistente tra uomo e natura
che ancora oggi caratterizza questa terra. Alto
Adige terra di uomini ed eroi racconta invece
le vicende di alcuni personaggi che per le loro
gesta o per le loro opere sono rappresentativi
di uno spaccato di storia dell’Alto Adige. Quest’ultimo viaggio attraverso l’Alto Adige vuole
raccontare il lavoro paziente e quotidiano, i ritmi, la cultura e la sapienza legata alle professioni tradizionali di questa terra.
Spauracchi è un
romanzo giallo scritto
a più mani e ambientato nell’Alto Adige
dell’800. Il libro è il
risultato finale dell’iniziativa “Romanzototale.it”, progetto
di scrittura realizzato
nell’ambito delle iniziative editoriali nel
corso del 2005, che ha consentito a diversi
autori, attraverso l’utilizzo di un apposito sito
internet, di prendere parte alla stesura di una
storia. (Il progetto rientra tra le iniziative di approccio alla scrittura organizzate allo scopo di
favorire una scrittura di qualità. Maggiori informazioni al sito www.romanzototale.it)
In questo caso le fila sono state tenute dall’ensemble narrativo Kai Zen che ha realizzato
tre dei dieci capitoli previsti, selezionato quelli
più idonei a proseguire la storia e fornito agli
scrittori molteplici strumenti per facilitare il
loro compito, quali un servizio di consulenza
Iniziative editoriali
personalizzata e numerose notizie storiche,
geografiche e di costume. Si tratta pertanto
di un’esperienza formativa con una grande attenzione alla pratica, secondo la tradizione del
learning by doing.
Michela Sicilia
159
777$/#":
Scripta manent 06
,)"2/-%2#!4/
!,4/!$)'%#5,452!%4%22)4/2)/#%.42/42%6)"/,:!./
160
0ROVINCIA!UTONOMADI"OLZANO
!LTO!DIGE#ULTURAITALIANA
5FlCIO%DUCAZIONEPERMANENTE
"IBLIOTECHEE!UDIOVISIVI
)NFO)NIZIATIVEEDITORIALI
WWWPROVINCIABZITLIBROMERCATO
Iniziative di promozione
Tutta l’attività nel suo complesso viene periodicamente resa visibile attraverso iniziative
di promozione destinate alla collettività.
Il più recente esempio in ordine di tempo è
rappresentato da Libromercato!, la prima mostra-mercato delle pubblicazioni sull’Alto Adige, un momento di grosso spessore culturale,
un’occasione d’incontro, di dibattito, di approfondimento e scambio di idee. Presso il Centro
Trevi in via Cappuccini 28, in un ideale, quanto
informale, “salotto letterario”, è stato possibile
nell’arco di tre giornate (giovedì 23, venerdì 24
e sabato 25 novembre) consultare liberamente
i ca. 200 libri in esposizione, acquistarli a prezzo speciale, partecipare a presentazioni di novità letterarie, incontrare autori ed editori.
Partner dell’iniziativa sono state le case
editrici altoatesine che, accanto alle opere sostenute dall’ente pubblico, hanno potuto presentare le proprie produzioni, favorendo così
una visione completa del panorama editoriale
altoatesino.
Tra gli intenti della manifestazione vi è
quello di stabilire una rete di collegamento tra i
soggetti che operano nel mondo editoriale, ovvero scrittori, editori e ovviamente lettori, nonché di creare un’occasione per rendere visibile
l’attività svolta dall’ente pubblico a sostegno
dell’editoria locale.
La manifestazione era strutturata secondo i
seguenti spazi:
Spazio espositivo
Sulle bancarelle di Libromercato, suddivisi
in sezioni (Arti, Letteratura, Storia, Territorio,
Autori locali), sono stati esposti i libri sostenuti
e editi dall’Ufficio, nonché le ultime novità sull’Alto Adige e altre proposte degli editori partner dell’iniziativa.
Iniziative editoriali
Spazio libreria
Per consentire ai visitatori l’acquisto dei volumi in esposizione, è stato previsto uno spazio
libreria, affidato per l’occasione alla cooperativa libraria “Kolibri”.
In sede di mostra gli acquirenti hanno potuto beneficiare di prezzi scontati.
Spazio incontri
Nella rinnovata struttura del Centro Trevi, è
stato creato nei tre giorni della manifestazione
il salotto letterario “Spazio incontri”, cardine
dell’iniziativa e luogo importante di aggregazione e di conoscenza, che ha visto svolgersi
numerose presentazioni di nuovi libri centrati
sul territorio altoatesino, su storia e personaggi locali.
Ad aprire la manifestazione è stata una tavola rotonda, destinata agli operatori del settore, sul tema “Intervento pubblico ed editoria
locale”, che si sono confrontati allo scopo di
individuare linee comuni di intervento anche in
un’ ottica di future collaborazioni. Tra gli invitati: i funzionari di alcune delle regioni italiane
attive nel settore, gli editori altoatesini e il direttore dell’Associazione Italiana Editori.
Il secondo giorno è stato interamente dedicato alla presentazione delle produzioni dell’ufficio.
Gioco Alto Adige.
Gioca e scopri la terra
delle montagne.
Cultura non significa solo studio o approfondimento ma anche
svago e divertimento, ecco quindi un’originale
iniziativa pensata per i più piccoli.
Si tratta di un gioco che riprende la struttura del Gioco dell’Oca. Riprodotto per l’occasione in un formato gigante, è stato presentato grazie alla partecipazione di quattro classi
delle elementari che, rispondendo a domande sul territorio, si sono sfidate allo scopo di
conseguire il titolo di “Guida turistica onoraria
dell’Alto Adige”. Il gioco completa la collana di
opere didattiche realizzate in collaborazione
con la casa editrice “Giunti Progetti Educativi”.
Il formato gigante è stato donato alla Biblioteca per ragazzi Sandro Amadori di Bolzano.
Un anno alle semirurali,
di Sandro Ottoni
Edito da Provincia Autonoma di Bolzano e Fernandel Editore di Ravenna, il
romanzo è risultato vincitore della terza edizione del
premio letterario “autori da
scoprire-ambientazione Alto Adige”.
Le «Semirurali», lo ricordiamo, sono edifici
popolari su due piani, costruiti tra la campagna e l’abitato di Bolzano nel periodo fascista,
con l’obiettivo di convincere i contadini italiani
a ripopolare l’Alto Adige, allora abitato prevalentemente dai tedeschi. Il volume di Ottoni ci
offre uno spaccato interessante e colorito delle esperienze di un bambino – l’autore stesso
– che ha abitato nelle «Semirurali» negli anni
Sessanta. Durante la presentazione del libro,
con intervista all’autore, è stato proiettato il filmato “Per chi vien su dalla campagna” di Emanuele Vernillo (Zelig).
161
Scripta manent 06
Il premio, giunto ormai alla sua terza edizione, è stato indetto dall’ufficio allo scopo di sostenere le produzioni letterarie di singoli autori
e costituisce, per quelle persone che hanno prodotto un’opera sull’Alto Adige, un’occasione di
vederla pubblicata, a spese della Provincia, con
un editore di livello nazionale. L’iniziativa viene
largamente pubblicizzata attraverso i mezzi di
comunicazione. Tutti possono accedervi e, a
garanzia dell’imparzialità nella valutazione, la
selezione è affidata ad una giuria di scrittori
ed esperti del settore. (Maggiori informazioni
www.provincia.bz.it/autoridascoprire).
162
Alto Adige. Il paesaggio
abitato. Città e borghi nel
tempo, di Ivan Dughera
Edito da Provincia Autonoma di Bolzano e Giunti
Progetti Educativi di Bologna l’opera affronta, grazie
a immagini d’epoca, racconti appassionati e
grandi fotografie a colori, la storia e il passato delle città, da quelle più importanti ai piccoli centri. Mura medioevali e portici ricchi di
botteghe, palazzi barocchi e avveniristiche
architetture contemporanee
sono i protagonisti di questo
percorso nei luoghi abitati
dell’Alto Adige.
Il volume è il terzo della serie dedicata agli adulti
per conoscere meglio e più
da vicino il nostro territorio
nata con Il paesaggio fortificato. Castelli e residenze e
proseguita con Val Pusteria e
Val Venosta. Un oriente e un
occidente a confronto.
La terza giornata è stata
riservata alle case editrici altoatesine partner dell’inizia-
tiva. Ciascuna di loro ha avuto a disposizione
un’ora per presentare la propria attività e le
novità editoriali.
Per Arunda Gianni Bodini ha presentato 30
anni di Arunda.
Curcu & Genovese ha presentato due libri
Tante grazie e così sia di Alberto Folgheraiter e
Cavae. Miniere e canopi tra storia e leggenda di
Fiorenzo De Gasperi.
Raetia ha presentato Alto Adige/Südtirol.
XX secolo, di Carlo Romeo.
Traven-books ha presentato Hexe Gudrun e
l’ingrediente di troppo, di Simona Zammarchi.
Folio ha presentato, accompagnandolo ad
una proiezione di immagini, il libro di Susanne Waiz Costruire sul costruito. Interventi sugli
edifici storici in Alto Adige.
Per Praxis 3 Mauro Fattor è intervento sul
tema Claus Gatterer: ovvero la cultura di un territorio di confine.
Athesia Spectrum ha presentato L’anima segreta della natura, di Michael Wachtler e, arricchito da un singolare intrattenimento musicale,
il volume La medicina del pensiero – come usare
la mente senza farsi male, di Toni Pizzecco.
Athesia ha presentato La nostra cucina ita-
Iniziative editoriali
liana di Heinrich Gasteiger, Gerhard Wieser ed
Helmuth Bachmann. L’appuntamento è stato
arricchito da una degustazione di specialità
italiane.
Tutte le informazioni, nonché un video
che documenta i momenti più rappresentativi della manifestazione, sono disponibili al
sito www.provincia.bz.it/libromercato.
Michela Sicilia
Prossimamente
Guida per ragazzi Alto Adige in tutti i sensi
La guida si rivolge ai giovani “viaggiatori”ed è strutturata in itinerari che tengono particolarmente conto sia
degli interessi dei ragazzi che della loro mobilità spesso legata ai mezzi di trasporto. Lo scopo è quello di offrire
degli itinerari originali ed inediti da percorrere attraverso l’uso dei sensi.
Volume Alto Adige. Le vie di comunicazione
Dopo Castelli e residenze, Val Venosta e Val Pusteria, Città e borghi nel tempo, questo quarto volume della
collana sull’Alto Adige dedicata agli adulti intende prendere in esame le vie di comunicazione. L’argomento
verrà trattato sia in chiave storico-geografica, sia in chiave sociologica, dando un significato astratto al concetto di vie di comunicazione al fine di affrontare l’Alto Adige, che geograficamente si configura come una terra
di confine e quindi di collegamenti, come un luogo di incontro tra lingue e culture diverse.
Premio “autori da scoprire – ambientazione alto adige”
In vista della prossima edizione del premio è prevista una revisione del bando al fine di adeguare l’iniziativa,
ormai giunta alla sua quarta edizione, alle rinnovate esigenze emerse nel corso degli ultimi anni.
Diffusione degli atti della tavola rotonda dal titolo “Intervento pubblico ed editoria locale”
È in programma la realizzazione e la diffusione degli atti relativi alla tavola rotonda dal titolo “Intervento
pubblico ed editoria locale” tenutasi alla presenza degli operatori del settore in apertura della manifestazione
Libromercato.
163
Scripta manent 06
164
Iniziative del settore
biblioteche
165
Catalogo collettivo bis
Aumenta il patrimonio bibliografico in rete
Il percorso di innovazione tecnologica intrapreso dal sistema bibliotecario nel 2005 si è
consolidato e ampliato nel 2006 con l’adesione
al Catalogo collettivo BIS di ulteriori 18 biblioteche per un totale di 23 servizi sia pubblici che
scolastici.
Lo scenario informativo disponibile all’utente comprende un database di circa 190.000 documenti ricercabili in rete tramite web OPAC
(Online Public Access Catalogue) all’indirizzo
http://ALEPH-OPAC.provincia.bz.it/F.
Il Catalogo collettivo BIS è in linea e viene
quindi aggiornato in tempo reale ogni qualvolta una novità bibliografica entra nel patrimonio
delle biblioteche che vi aderiscono, permettendo ricerche molto ampie attraverso un gran numero di accessi (autore, titolo, soggetto classificazione Dewey, ...) nonché di combinare più
ricerche, di operare troncamenti, di restringere
e raffinare la ricerca con gli operatori booleani
(and, or, not).
La varietà dei record presenti è tale da
soddisfare non solo le esigenze informative
di base e di divulgazione che sono alla base
della mission di una biblioteca pubblica, ma
anche quelle, per esempio, degli appassionati di musica che possono conoscere quanto
posseduto dalla Biblioteca del Conservatorio o
dell’Istituto musicale in lingua italiana, nonché
dei docenti che navigano tra le risorse didattiche della rispettiva scuola. Il sistema è aperto
a tutti gli interessati: è sufficiente attivare Internet e scegliere tra i due accessi consentiti
come ospite oppure come utente iscritto, che
deve autenticarsi con il proprio codice fiscale.
L’iscrizione viene effettuata presso una biblio-
Scripta manent 06
teca del sistema ed è valida
automaticamente per tutti gli
altri servizi che vi fanno parte; l’utente viene in questo
modo registrato in una banca
dati globale gestita in modo
partecipato dagli operatori e
può conoscere via web la sua
situazione prestiti, effettuare
prenotazioni, ecc…
166
La biblioteca diventa così
a misura di lettore e con gli
strumenti offerti dalla tecnologia informatica migliora il
proprio servizio di reference,
inteso come attività di front
office per fornire risposte a
quesiti posti dagli utenti che vanno dall’orientamento fino alle ricerche bibliografiche. A tale
riguardo non bisogna dimenticare che ci muoviamo in un contesto di cooperazione e che
ogni cittadino è fruitore di un’unica grande biblioteca, costituita dalla somma di tante singole realtà, meglio identificata con il nome di Catalogo collettivo BIS. Nel contempo possiamo
affermare che il mondo dei lettori altoatesini
conta circa 10.000 unità, un numero destinato
ad aumentare di giorno in giorno.
Alla base del sistema bibliotecario ci sono
sicuramente delle fondamenta informatiche
solide e robuste, sulle quali è stato avviato il
processo di costruzione che è ancora in fase di
attuazione per arrivare ad una piena funzionalità del Catalogo nonché alla libera circolazione dei documenti a livello territoriale tramite
il prestito interbibliotecario (interlibrary loan).
L’obiettivo condiviso dai bibliotecari nella realizzazione del progetto trova espressione nelle
leggi fondamentali della biblioteconomia “Ad
ogni lettore il suo libro” e “Ad ogni libro il suo
lettore”.
Le biblioteche pubbliche presenti nel web
opac di Aleph 500 sono:
• Biblioteca Don Bosco di Laives con i punti di
prestito di S. Giacomo e di Pineta di Laives
• Mediateca del Centro Audiovisivi di Bolzano
• Biblioteca Comunale di Salorno
• Biblioteca professionale dell’Ufficio Educazio-
ne permanente, Biblioteche e Audiovisivi
• Biblioteca Endidae di Egna con il punto di pre-
stito di Laghetti
• Biblioteca del CAI
• Biblioteca dell’Istituto promozione dei lavora-
tori
• Biblioteca del Conservatorio Monteverdi
• Biblioteca dell’Istituto musicale in lingua ita-
liana
• Biblioteca comunale di Vadena
• Biblioteca della Formazione professionale
• Biblioteca del Centro Multilingue
• Mediateca di Merano
Iniziative di educazione permanente
167
• Biblioteca Piani
• Biblioteca scolastica di Merano
• Biblioteca Amadori
• Biblioteca del liceo scientifico Torricelli
Le biblioteche scolastiche sono:
• Biblioteca dell’Istituto comprensivo Bolzano IV
• Biblioteca dell’Istituto pluricomprensivo di
Vipiteno
• Biblioteca dell’Istituto comprensivo Bolzano VI
• Biblioteca interscolastica di Laives
• Biblioteca dell’Istituto comprensivo di Egna
• Biblioteca interscolastica di Brunico
Patrizia Caleffi
Scripta manent 06
Come le novità entrano in biblioteca
168
A tre anni dall’avvio della sperimentazione sugli acquisti coordinati delle
biblioteche è possibile trarre un bilancio
per gettare le basi dell’attività futura.
Cosa significa acquistare in modo coordinato? Tenuto conto della tipologia del
rispettivo servizio, la cosiddetta mission,
i bibliotecari hanno avuto l’opportunità
di incontrarsi mensilmente per visionare
una selezione di 250/300 novità bibliografiche presentate dalla ditta Leggere
S.r.l di Bergamo. Alla presentazione dei
documenti, effettuata da un esperto
della ditta, faceva seguito la riflessione
sull’acquisto in considerazione dell’area di cooperazione di appartenenza. A tale riguardo le
biblioteche sono state accorpate a seconda del
rispettivo bacino di utenza nelle seguenti aree
di cooperazione: Bassa Atesina, Burgraviato,
Bolzano, Val Pusteria e Val d’Isarco.
hanno colto tali occasioni per costruire le proprie collezioni in modo partecipato e coordinato. Gli effetti di questa nuova modalità di fare
acquisti si riflettono sulla crescita del Catalogo
collettivo e sull’offerta ampia e variegata disponibile in tempo reale al cittadino.
Nel 2006 il sistema biblioteche/BIS ha acquistato un totale di 3.808 novità di libri/media
per una spesa complessiva di circa 40.000,00 €
con particolare riferimento allo sconto del 25%
praticato dal fornitore. Si tratta perlopiù di libri di saggistica per adulti, di divulgazione per
bambini e ragazzi nonché una minima selezione
di narrativa di qualità.
Il progetto ha avuto un ottimo riscontro, vista
la partecipazione costante dei responsabili delle biblioteche centro di sistema e delle maggiori
biblioteche pubbliche in lingua italiana nonché
delle biblioteche scolastiche riconosciute, che
Alla fine del 2006 è stata realizzata una trattativa privata previa gara ufficiosa per la presentazione e l’acquisto di libri/media per le biblioteche italiane dell’Alto Adige con sistema di
ordinazione online per agevolare il flusso degli
ordini dei singoli servizi.
Alla gara sono state invitate n. 11 librerie/
ditte fornitrici a livello locale e nazionale nell’ambito di un capitolato speciale nel quale
sono stati descritti puntualmente i servizi richiesti. La ditta che si aggiudicherà l’appalto
diventerà il principale partner di riferimento dei
bibliotecari per i prossimi tre anni.
Patrizia Caleffi
Iniziative del settore biblioteche
Dall’organizzazione dei servizi
alla “information literacy”
La pianificazione e la realizzazione dei corsi di aggiornamento per i bibliotecari viene effettuata dall’Associazione italiana biblioteche,
Sezione Trentino - Alto Adige, con il sostegno
del Settore Biblioteche sulla base delle esigenze formative del personale in servizio e tenuto
conto anche dei mutamenti imposti dalla moderna società dell’informazione.
La centralità e la relazione con l’utente come
strumento di governo della biblioteca sono stati al centro delle proposte di aggiornamento
attuate nel 2005, offrendo spunti operativi per
migliorare l’organizzazione dei servizi a livello
qualitativo. In linea con l’itinerario tracciato
sono stati organizzati nel 2006 un seminario
dedicato al tema del reference con particolare
riferimento alle risorse economiche, giuridiche
e statistiche disponibili in rete nonché un vero
e proprio Convegno sull’ “Information literacy
in biblioteca”, realizzato anche grazie alla collaborazione con il Bibliotheksverband e l’EURAC.
L’alfabetizzazione informativa gioca un ruolo di
fondamentale importanza per i servizi bibliotecari e considerata l’attualità dell’argomento è
opportuno fornire occasioni di approfondimento per gli operatori del settore. Dal confronto
con realtà a livello nazionale e internazionale
che hanno già avviato e realizzato progetti di
digital reference, è possibile trarre riflessioni
e suggerimenti per poter pensare a proposte
operative in ambito territoriale.
Accanto alla formazione tradizionale di impronta sia pratica che teorica, è stata sperimentata in questi anni la formula del viaggio studio
con l’obiettivo di una conoscenza diretta di altri sistemi bibliotecari allo scopo di acquisire
maggiore consapevolezza sullo stato dei propri
servizi. Nel 2006 sono stati realizzati due viaggi
studio:
• Visita alle le biblioteche della zona del lago di
Costanza;
• Visita al sistema di Genova, con particolare
riguardo alla Biblioteca internazionale per ragazzi De Amicis, la Biblioteca Berio e la Biblioteca Lercari.
Patrizia Caleffi
169
Scripta manent 06
Nuovi Percorsi di Lettura
Suggestioni tra parole e immagini
170
La promozione della lettura e la diffusione
del libro sono da sempre al centro delle attività
dalla Ripartizione Cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano e l’iniziativa “Percorsi
di lettura”, avviata nel 1998, è un’espressione
di questo vivace interesse.
Dopo quasi un decennio di
consigli di buone letture, si è
deciso di dare ai Percorsi una
nuova veste grafica, nuovi
contenuti e una nuova forma
per suscitare curiosità verso
il libro, la lettura e creare affezione alla frequentazione
delle biblioteche.
Nasce quindi un notiziario bibliografico, una guida strutturata per percorsi
tematici che vuole essere
soprattutto un invito a considerare i testi dai quali siamo
circondati (letterari, filmici,
fumettistici,
iconografici,
musicali), non come una congerie di segmenti
separati, ma come una rete di relazioni e rimandi capaci di costruire infinite concatenazioni.
Il tema prescelto per la bibliografia viene
presentato da diversi punti di vista: abbiamo
dunque una visione tutta al femminile con i libri
suggeriti dalla Biblioteca della Donna, oppure
multietnica con quelli della Biblioteca Culture
del mondo; abbiamo anche una visione sociale
con i libri suggeriti dalla Biblioteca Handicap,
oppure storica con quelli della Biblioteca Archeoart; abbiamo libri destinati ai lettori più
giovani con le proposte della Biblioteca Sandro
Amadori, oppure libri destinati ai lettori più raf-
finati, amanti dell’arte, con le proposte della Biblioteca di Museion; libri che affrontano il tema
da un punto di vista teologico e pastorale per la
biblioteca San Girolamo e libri che indirizzano
alla conoscenza ed alla valorizzazione di figure
professionali per la biblioteca della Formazione professionale. E poi ci sono anche
i film selezionati dal Centro
Audiovisivi ed il materiale
multimediale per l’apprendimento delle lingue proposto
dal Centro Multilingue.
Le bibliografie che appaiono sul notiziario non
hanno pretesa di completezza, ma selezionano i titoli più
interessanti o più recenti relativi ad uno specifico tema,
con lo scopo di suscitare
interesse, incuriosire, stimolare e diffondere l’abitudine a leggere. Chi desiderasse bibliografie più
esaurienti, può rivolgersi presso la specifica
biblioteca, dove saranno lieti di fornire tutte le
informazioni richieste.
Il primo numero ha affrontato il tema della
famiglia e degli affetti. L’idea è quella di offrire
Iniziative del settore biblioteche
uno spunto di riflessione sul ruolo della famiglia nella società contemporanea, ma soprattutto suggerire opere che affrontano e raccontano questo tema in modo diversificato, ma
anche insolito ed originale: la famiglia nell’arte, famiglie sottosopra, la famiglia “rete sociale” e culla delle relazioni affettive, i sentimenti
nei libri per bambini e ragazzi, amore non amore, la famiglia… di una volta, ritratti di famiglia,
la famiglia multilingue, la famiglia e il lavoro di
cura, affetti… forti come la roccia. Sono questi
i titoli delle sezioni in cui il notiziario bibliografico è stato suddiviso e ad ognuna di esse
corrispondono libri (saggi, manuali e romanzi ),
ma anche curiosità, commenti, considerazioni
sulle dinamiche dei rapporti familiari e affettivi,
oppure sulle stesse opere e sui loro autori.
Il magazine può essere consultato in rete
all’indirizzo www.provincia.bz.it/cultura/educazionepermanente/biblioteche, oppure richiesto direttamente all’ufficio, al numero telefonico 0471 411246.
171
Alessandra Sorsoli
Scripta manent 06
172
Servizio civile volontario
in biblioteca scolastica
Il progetto “Biblioscuola” nasce e si sviluppa nell’ambito del programma nazionale
concernente il Servizio Civile Volontario con il
Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei
Ministri (Legge n. 64/2001).
Nell’ottobre 2005 sono stati assunti 7 giovani volontari che per un anno hanno condiviso
l’esperienza di lavoro in una biblioteca scolastica della nostra provincia.
Il compito dei volontari è stato quello di sostenere e coadiuvare il lavoro del bibliotecario
scolastico a livello gestionale, organizzativo e
promozionale nelle attività di didattica e funzionamento quotidiano della biblioteca, trattamento, acquisto ed eventuale scarto.
Oltre alla possibilità di esperienza diretta in
biblioteca, i ragazzi del Servizio Civile Volontario hanno seguito un percorso formativo teori-
co-pratico di 50 ore complessive, suddivise in
ambiti afferenti tematiche generali relative al
mondo del lavoro e argomenti specifici riferiti
alla biblioteconomia e alla promozione della
lettura.
I giovani coinvolti che hanno portato a termine il progetto sono stati 5 e precisamente
4 in biblioteche scolastiche (Consorzio Liceo
Classico e Liceo Pedagogico di Bolzano, Istituto Comprensivo Europa 1, Istituto Comprensivo
e Pluricomprensivo di Laives, Istituto Comprensivo Bassa Atesina) e 1 presso l’Ufficio Educazione Permanente, Biblioteche e Audiovisivi
– Rip. 15.
Considerato il riscontro positivo che il progetto ha ottenuto si è ritenuto doveroso raccogliere e diffondere il prezioso contributo dei
giovani volontari in un opuscolo: “Biblioscuola.
Iniziative del settore biblioteche
Un progetto di servizio civile volontario” che illustra le tappe più salienti di questa esperienza
e presenta le opportunità offerte a coloro che
vogliano provarla.
L’anno di servizio civile volontario si è concluso con esiti positivi il 2 ottobre 2006 presso
la sede della Ripartizione Cultura Italiana in via
del Ronco, 2 – Bolzano, dove si è tenuta la giornata conclusiva.
È stata l’occasione per raccogliere impressioni, suggerimenti e proposte dei giovani
volontari e dei bibliotecari, operatori locali di
progetto.
Le biblioteche sono risultate strutture che
possono offrire occasioni professionali interessanti per ampliare le proprie attitudini e
capacità.
La valutazione dell’esperienza di un anno è
stata positiva sia per i giovani e bibliotecari sia
per l’ente pubblico, che ha avuto modo di ottenere anche nuovi stimoli e proposte.
Mila Delli Pizzi
173
Scripta manent 06
174
Cinema
e multimedialità
175
Terza edizione dei CAB Days
Presentazione di 5 documentari sull’Alto Adige
Appuntamento con il cinema dal 23 al 27
maggio al Palazzo Mercantile di Bolzano: cinque giorni dedicati alla presentazione di cortometraggi inediti su temi
attinenti l’Alto Adige. Tra le
attività del Centro Audiovisivi di Bolzano della Ripartizione Cultura italiana rientrano
infatti anche la produzione e
la co-produzione, in collaborazione con altri enti, di film
documentari e video sulla
storia, la cultura, la società,
la geografia della nostra Provincia.
Oltre 1000 gli spettatori che hanno seguito
la manifestazione dei CAB Days, giunti alla terza edizione. Un bilancio lusinghiero che confer-
ma il successo delle precedenti edizioni e che
premia l’impegno culturale della Ripartizione
provinciale di lingua italiana. L’iniziativa viene proposta ogni due anni
con lo scopo di presentare al pubblico le novità nel
settore della produzione
audiovisiva, diffondere la
conoscenza e stimolare l’approfondimento di tematiche
legate al territorio tramite
l’utilizzo del mezzo audiovisivo e promuovere l’accesso
alla Mediateca, dove è possibile prendere in prestito
gratuitamente questi ed altri
audiovisivi dedicati all’Alto Adige, insieme a
molte altre produzioni cinematografiche dedicate a tutti i generi.
Scripta manent 06
176
Claudia de’ Medici. Arciduchessa del Tirolo (1604-1648)
Prima proiezione: martedì 23 maggio 2006
durata: 43 min
Presenti: il regista Luciano Stoffella
l’autrice e storica Sabine Weiss
il ricercatore e settecentista Andrea Bonoldi
Attraverso il colloquio con esperti, storici
e biografi, emerge e si delinea il personaggio
di Claudia de’ Medici, arciduchessa del Tirolo
a capo di una zona di confine di straordinaria
importanza per i contatti tra due mondi distinti,
ma quanto mai vicini.
Un’italiana che guidò con saggezza e lungimiranza una terra “straniera” in un periodo di
fuoco come il ‘600 della guerra dei trent’anni e
dei conflitti religiosi.
Nella storia di Bolzano Claudia de’ Medici
occupa un posto di
primo piano e a lei
la città deve molte
delle sue fortune.
Donna di grandi
vedute, più di ogni
altra persona comprese e interpretò
la vocazione della
CLAUDIA DE’ MEDICI
città all’interscamARCIDUCHESSA DEL TIROLO (1604-1648)
bio sia commerciale
che culturale, punto d’incontro fra Mediterraneo e Nord Europa.
Grazie al Privilegio che porta il suo nome, il 15
settembre 1635 nacque il Magistrato Mercantile, che diede un impulso determinante alla vita
economica della città.
Regia: Luciano Stoffella
Cinema e multimedialità
Luis Trenker: figliol prodigo
Prima proiezione: mercoledì 24 maggio 2006
durata: 50 min
Presenti: il regista Andreas Perugini
il figlio del regista Ferdinand Trenker
il vicepresidente del Cineforum Ferruccio Cumer
Personaggio poliedrico, Trenker ha vissuto
97 anni intensissimi, durante i quali si è fatto
conoscere e apprezzare come guida alpina,
maestro di sci, scalatore, architetto, attore, regista, scrittore, ma anche faccendiere, violinista, pittore. Non eccelse in tutti gli ambiti dove
la sua veemente passione lo portò ad operare,
ma sicuramente i risultati furono sempre apprezzabili. Nato a Ortisei in Val Gardena nel
1892, era figlio di una terra diventata italiana
dopo la guerra del
1915-18 e dovette
destreggiarsi tra la
Berlino nazista e la
Roma fascista, ma
non allentò mai i
profondi legami che
lo univano alla valle
natia. Questo docuLUIS TRENKER:
mentario si propone
FIGLIOL PRODIGO
di indagare sull’impatto di Trenker sulla settima arte ma, soprattutto, sul perché un
personaggio di tale levatura artistica sia oggi
quasi marginale nell’immaginario collettivo,
anche per la gente della sua terra: l’Alto Adige.
Regia: Andreas Perugini
Aperitivo al Bristol. Merano negli anni ’50 e ‘60
Prima proiezione: giovedì 25 maggio 2006
durata: 24 min
Presenti: il regista Gottfried Deghenghi
l’autrice Rosanna Pruccoli
l’ex direttore dell’Hotel Bristol Peter Castelforte
L’apertura del nuovo Hotel Bristol nel dopoguerra fu un evento storico. Fatto costruire
da un imprenditore veneziano nell’anno 1954,
fu inaugurato il 10 agosto dello stesso anno
dall’allora patriarca di Venezia e poi papa Roncalli, con la presenza di Sofia Scicolone fresca
dal concorso di miss Italia, che poi diventò
l’attrice che tutti noi conosciamo come Sofia
Loren.
L’Hotel Bristol era in quel periodo il miglior
albergo d’Europa e rappresentava non solo un
importante punto
di riferimento per la
rinascita e lo sviluppo del turismo nella
città di Merano, ma
anche un nuovo
punto di incontro
per la popolazione
di lingua italiana
APERITIVO AL BRISTOL
locale.
Merano,
MERANO NEGLI ANNI ’50 E ’60
vent’anni di storia,
di cultura, turismo,
sport, cinema e avvenimenti del tutto italiani.
Personaggi meranesi e non meranesi come il
senatore Giulio Andreotti svelano curiosità e
ricordi della Merano degli anni cinquanta e
sessanta.
Regia: Gottfried Deghenghi
177
Scripta manent 06
Markus Vallazza e la Divina Commedia
Prima proiezione: venerdì 26 maggio 2006
durata: 42 min
Presenti: il regista Fulvio Vicentini
l’artista Markus Vallazza
la psicoanalista junghiana Adriana Mazzarella
178
La portata del messaggio di Dante è enorme
per l’umanità futura. Riuscirà l’umanità, attraverso un processo di conoscenza anticipato da
Dante nel 1300 e ripreso più scientificamente
da Carl Gustav Jung ad uscire dalle strettoie
dell’egoismo luciferico per aprirsi ad un mondo
più armonico? La risposta non c’è, la speranza
sì, e l’arte di Markus Vallazza la esprime con la
visione finale: l’amor che move il sole e l’altre
stelle (Adriana Mazzarella).
Il filmato documenta la nascita e
l’evoluzione di questo lavoro davvero
monumentale, la trasposizione artistica
del ciclo dantesco,
sapientemente commentato da critici ed
MARKUS VALLAZZA
esperti, e permette di
E LA DIVINA COMMEDIA
entrare nell’Atelier e
osservare il volto e i
gesti dell’Artista nell’atto di creazione dell’opera.
Raccoglie tre cortometraggi dedicati ad un’inedita esplorazione dell’Inferno (1998), del Purgatorio (1999) e del Paradiso Dantesco (2000).
Regia: Fulvio Vicentini
La nascita delle Dolomiti. Il Reef del Catinaccio
Prima proiezione: sabato 27 maggio 2006
durata: 17 min
Presenti: il geologo Benno Baumgarten
il regista Alexander Werth
il direttore del Museo di Scienze naturali Vito
Zingerle
Il gruppo del Catinaccio/Rosengarten rappresenta una scogliera fossile che si è formata
circa 235 milioni di anni fa, durante il Triassico. Un tempo, l’area in cui attualmente si erge
questo gruppo montagnoso era occupata da
un mare poco profondo, articolato in soglie e
bacini. Il clima era caldo, poiché la zona era ancora situata a latitudini tropicali. Il documentario mostra il lungo cammino che intercorre tra
la scogliera vivente e la montagna così com’è
oggi, che colpisce
per la stranezza delle formazioni rocciose e le vertiginose
pareti verticali. Per
gli alpinisti, un paradiso roccioso. Per
quanto possa sembrare sorprendente, gran parte della
Catinaccio non è
formata da un Reef
vero e proprio, ma dai suoi detriti. Stupefacenti
riprese subacquee, animazioni grafiche e riprese in esterni accelerate rendono comprensibile
la complessità della dinamica di un Reef che in
natura richiede milioni di anni.
Romy Vallazza
Cinema e multimedialità
Le Proposte del mese
Film d’autore “in tourné”
L’iniziativa avviata nel 2004 dal Centro Audiovisivi della Ripartizione Cultura italiana, con
l’obiettivo di proporre mensilmente una serie
di itinerari tematici volti a promuovere il patrimonio filmico della Mediateca, è stata porta-
ta a termine nel mese di giugno del 2006. Le
Proposte del mese realizzate nell’arco di due
anni sono ora disponibili non solo nella sede
del CAB, ma anche nelle principali biblioteche
della provincia.
gennaio
Giovani e (ri)belli
Il cinema negli anni ‘60
Dedicato alla Nouvelle Vague e agli straordinari fermenti nel cinema inteso
come arte sviluppatesi nei paesi europei negli anni ’60, in particolare in
Francia. Alle innovazioni degli autori già affermati si aggiunge una varietà
di nuove tendenze impegnate ad affrontare il cinema con spirito critico e
innovatore. Il nuovo cinema è un disordinato assortimento di cineasti molto diversi, che tuttavia condividono alcuni elementi, come il senso della
storia del cinema e un amore incondizionato per l’arte dei padri: Renoir,
Lang, Dovzenko.
L’arte ci attrae solo per ciò che rivela del nostro io più intimo
Jean Luc Godard
febbraio
Traguardi
Il cinema e lo sport
Il cinema ha scelto spesso la competizione, la gara, il gioco di squadra
come metafore di vita, pretesti ideali per raccontare l’uomo e i suoi modi
di confrontarsi con il mondo e con i suoi simili. Il pugilato, ad esempio,
è il protagonista indiscusso di innumerevoli pellicole d’autore; una rappresentazione ideale e archetipica della fatica di vivere. E poi la corsa, il
biliardo, la danza, il football, la pallacanestro, il surf. Dietro ad ogni sport
storie di amicizia, di legami indissolubili che si creano tirandosi un pallone
o cavalcando un’onda.
Fare dello jogging non significa guadagnare anni di vita.
Infatti da quando corro dimostro dieci anni in più
Jean Luc Godard
179
Scripta manent 06
marzo
Farfallone amoroso
Il cinema e l’opera
I drammi, gli amori impossibili, le tragedie storiche che rappresentano il
fulcro dell’opera hanno attratto il cinema da sempre. La rassegna evidenzia le relazioni che intercorrono tra il cinema e l’opera: dalle biografie di
straordinari compositori, alle raffigurazioni di personaggi immortali come
Carmen; dai segreti dell’allestimento di uno spettacolo alle forti emozioni
che la messa in scena provoca nello spettatore. E per saperne di più un
invito alla lettura del DVD “Madamina! Il catalogo è questo”, un’attenta selezione di brani di film in cui l’opera è protagonista.
L’opera lirica è quella rappresentazione in cui il tenore cerca sempre di portarsi a letto
il soprano, ma c’è sempre un baritono che glielo vuole impedire
Gorge Bernard Shaw
180
aprile
Silenzio in sala
Il cinema e la biblioteca
Siamo sicuri che la biblioteca sia solo “una raccolta di libri per lettura o
studio, e anche il luogo – sala o edificio – dove si conservano, si consultano o si leggono”? E il bibliotecario? Bruttino, occhialuto e un po’ pedante,
oppure con il fascino intellettuale di Robert Redford? E allora cerchiamo di
renderle omaggio con una scelta di film che vi faranno entrare nella “sala
dei desideri”, quella in cui per viaggiare, diventare eroi, vincere battagli
o trovare il grande amore è sufficiente sfogliare un po’ di pagine.. ma in
silenzio per favore!
La mia biblioteca era per me un ducato grande abbastanza
William Shakespeare
maggio
Senza frontiere
Il cinema e l’Europa
Il 9 maggio si celebra il compleanno dell’Europa. In questa data, 56 anni fa Robert Schumann con la sua dichiarazione compì il primo decisivo atto per la creazione di un’Europa unita, animata da spirito pacifico e cooperativo. Il cinema
spesso è un punto di osservazione privilegiato sulla realtà, utile per osservare
più da vicino o con maggiore distacco il mondo che ci circonda. La proposta di
maggio è dedicata a questo tema che si ricollega alla rassegna cinematografica
promossa in collaborazione con Antenna Europe Direct e con il Filmclub.
“Eh, che cosa vuoi. Le frontiere non si vedono mica. Sono un’invenzione dell’uomo:
la natura se ne fotte!
Jean Gabin in “La grande illusione”
Cinema e multimedialità
giugno
Impercettibili sfumature
La pittura al cinema
Più di un cineasta ha rivendicato il diritto di inscrivere il cinema tra le arti
figurative e di farne una “prosecuzione della pittura”. Per Jean Luc Godard
“Lumière potrebbe essere considerato non solo il primo cineasta, ma anche l’ultimo pittore impressionista”. Per questo il CAB ha deciso di dedicare la proposta del mese di giugno al rapporto tra cinema e pittura. L’uso del
colore e della luce ha valenze espressive di grande impatto. Luce e colore
creano la realtà cinematografica e il riferimento pittorico è sempre presente nelle opere dei grandi registi.
Il cinema non deve esprimersi per immagini, ma attraverso rapporti di immagini.
Così come un pittore non si esprime per colori ma attraverso rapporti di colore
Robert Bresson
181
Le 26 Proposte del mese suggeriscono complessivamente circa 500 titoli di film d’autore
che tutti gli interessati possono prendere in prestito, che si intende gratuito, nella Mediateca
del Centro Audiovisivi di Bolzano. Il patrimonio
complessivo di film d’autore nella sezione “cinema” della mediateca, comprende 4.000 titoli,
una raccolta in costante crescita a partire dalle
origini del cinema fino ad oggi, a disposizione
del pubblico degli appassionati e di chi intende avvicinarsi a questa forma d’arte seguendo
i suggerimenti e i percorsi tematici offerti dalle
Proposte del mese. Le rassegne cinematografiche verranno ulteriormente diffuse tramite il
prestito interbibliotecario che consentirà agli
utenti delle biblioteche che collaborano a questa iniziativa di fruire di pacchetti di film correlati a temi prescelti nelle varie Proposte.
Romy Vallazza
Scripta manent 06
Prossimamente
Giugno - ottobre 2007
Terza edizione di Mediatime
Mediatime 0.3 è un evento dedicato alla conoscenza delle nuove frontiere dei linguaggi espressivi mediati
dalle tecnologie, in particolare attraverso l’esplorazione della produzione in ambito artistico.
Il programma di quest’anno si articola in un ciclo di incontri, lectures, performance, workshop che hanno
l’obiettivo di far avvicinare il pubblico di Bolzano – studiosi, professionisti, studenti – alla scena dell’arte contemporanea attraverso la voce di artisti della scena digitale e attraverso l’esperienza diretta e interattiva con
le loro opere.
La formula di Mediatime 0.3 punta sulla esperienza diretta tra gli artisti e teorici della scena internazionale
e il pubblico e sviluppa importanti collaborazioni come quella con la scuola Zelig di Bolzano. Tra gli ospiti della
manifestazione: Alain Escalle, Tamas Waliczky, Ennio Bertrand, Claudio Prati e Ariella Vidach.
182
Cinema e multimedialità
183
Scripta manent 06
184
Attività di promozione
linguistica
185
Certificazioni linguistiche
internazionali
In collaborazione con prestigiosi
enti internazionali l’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere della Provincia Autonoma di Bolzano cura
l’organizzazione degli esami per il
rilascio dei diplomi, riconosciuti a livello internazionale, di conoscenza
delle lingue ai diversi livelli.
Le lingue certificate sono il tedesco (in collaborazione con il Goethe
Institut), il francese per gli studenti
delle scuole superiori e per gli adulti
(in collaborazione con il Centre Culturel Français di Milano), lo spagnolo (in colla-
borazione con l’Instituto Cervantes
di Milano) e l’inglese per gli studenti
della scuola dell’obbligo e delle superiori (in collaborazione con l’University of Cambridge ESOL Examinations e Alpha Beta Piccadilly).
Nel 2006 i candidati per la lingua
tedesca sono stati 101, quelli per la
lingua francese 107 e quelli per la
lingua spagnola 39.
Nell’autunno 2006 sono state
proposte per la prima volta le certificazioni per l’inglese che hanno
avuto complessivamente 108 iscritti.
Donatella Ricchetto
Scripta manent 06
English: The language
of Contemporary Art
186
Nel corso dei mesi di novembre e dicembre
2006 il Centro Multilingue di Bolzano, in collaborazione con Museion – Museo di Arte moderna e contemporanea di Bolzano, ha organizzato una conferenza e un laboratorio di inglese e
arte contemporanea tenuti dalla dott.ssa LisaMarie Guida, docente americana di lingua, traduttrice e laureata in storia dell’arte.
La presenza sempre più marcata della lingua inglese nelle opere d’arte contemporanea
apre infatti interessanti prospettive per realizzare nuovi approcci integrativi tra arte e assimilazione linguistica a vari livelli. L’aspetto visivo
e soprattutto interattivo dell’arte contemporanea, laddove è legato alla lingua straniera,
può trasformarsi in uno spunto interessante
per molteplici analisi, esercizi e tematiche di
discussione e confronto.
Il primo appuntamento, intitolato “L’arte di
insegnare le lingue attraverso l’arte” e dedica-
to principalmente agli insegnanti di lingua della
città, si è tenuto presso il Centro Multilingue ed
è stato incentrato su metodologie e tecniche di
insegnamento linguistico attraverso l’arte, con
una dimostrazione pratica di come utilizzare
opere pittoriche e scultoree per i diversi livelli
di apprendimento.
Presso il Museion sono stati invece organizzati due approfondimenti serali rivolti a tutti
gli interessati: nell’ambito della mostra “Group
Therapy”, la dott.ssa Guida ha svolto una visita
guidata in lingua inglese, illustrando concretamente come avvalersi di un’ambientazione peculiare che stimola positivamente il processo di
apprendimento.
Un’intervista all’ideatrice del progetto è disponibile sul podcast della Ripartizione Cultura
Italiana, all’indirizzo:
http://podcasting.provinz.bz.it/cultura/
index.php?cat=lingue
Daniela Zambaldi
Attività di promozione linguistica
Un’estate al Cristallo Multilingue
Chiuso per lavori di ristrutturazione nei mesi
estivi del 2006, il Centro Multilingue ha trasferito parte dei suoi servizi nel foyer del Teatro Cristallo di via Dalmazia 30 a Bolzano.
Tra il 19 giugno e il 1° settembre 2006, l’iniziativa congiunta dell’Ufficio Bilinguismo e
Lingue Straniere e dell’Associazione Cristallo
ha proposto a tutte le persone interessate alle
lingue e alle culture straniere l’iscrizione gratuita alla biblioteca specialistica del Centro Multilingue che dà diritto alla fruizione, anch’essa
gratuita, dei numerosi servizi offerti per l’apprendimento delle lingue straniere: dal prestito
di materiali cartacei e multimediali alle consulenze individuali per la preparazione agli esami
di bilinguismo e per lo studio autonomo delle
lingue straniere, dalla visione di film in lingua
originale alla lettura di riviste linguistiche.
Il “Cristallo Multilingue”, gestito dalla
dott.ssa Daniela Zambaldi con orari di apertura
vicini alle esigenze del pubblico, ha presentato
alcuni materiali della biblioteca in varie lingue:
corsi cartacei e su cd-rom, letteratura, letture
facilitate, fumetti, audiolibri e dvd, che grazie
alla presenza di una postazione computer e una
televisione hanno potuto essere consultati anche in loco. Attivo presso il Cristallo Multilingue
pure il servizio di consulenza individuale per la
preparazione all’esame di bilinguismo.
Per i più piccoli è stata creata un’area apposita, dove si sono svolte attività mirate all’apprendimento linguistico: la tutor, dott.ssa Cristina
Bonvicini Dotti, ha proposto la visione di cartoni
animati, in tedesco e inglese, oltre ad attività
interattive con giochi didattici, cd-rom, letture e
laboratori creativi. I bambini assieme ai genitori
hanno potuto prendere in prestito libri, cd mu-
187
sicali, cd-rom e cartoni animati per avvicinarsi
alle lingue in maniera ludica. L’animazione del
kids corner si è conclusa con un coinvolgente
spettacolo di marionette in lingua spagnola (“El
día que los animales encontraron sus colas”) ad
opera dell’argentina Cecilia Muñoz.
Un pubblico curioso, che ha permesso di
registrare nel corso dei due mesi e mezzo di
apertura un’affluenza complessiva di oltre 1500
persone, non ha mancato di assistere agli eventi collaterali proposti, confermando il successo
complessivo riscosso dall’iniziativa.
Dal 28 giugno al 7 luglio si sono tenute le
Giornate di Lingua e Cultura Polacca, organizzate con la collaborazione di Biblioteca Culture
del Mondo e dell’Istituto Polacco di Roma. Oltre
all’esposizione di libri e poesia di autori polacchi e corsi di lingua, è stata offerta la visione, in
lingua polacca con sottotitoli italiani, di quattro
film del regista Andrzej Wajda.
Il 4 luglio, dalle ore 18.00 alle 20.00, è stato
ospitato presso il Café Culture del Teatro il “Caffè delle Lingue”, organizzato dall’associazione
giovanile “Papperlapapp” con il sostegno di AlphaBeta Piccadilly, che si è rivelato una piacevole occasione d’incontro all’insegna delle lingue.
Scripta manent 06
188
Convegno
Tra immigrazione e integrazione,
la mediazione linguistica
Il convegno, organizzato da quattro uffici
provinciali (Amt für Weiterbildung, Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere, Deutsche und
ladinische Berufsbildung, Formazione professionale) si poneva l’obiettivo di riflettere e far
riflettere sulla situazione dei corsi di lingua in
Alto Adige, con attenzione particolare alla presenza degli immigrati e alle conseguenti sfide
che gli insegnanti si trovano ad affrontare. Ulteriore obiettivo quello di creare una rete di
relazioni e scambio di materiali, per facilitare il
lavoro dei docenti e allo stesso tempo riuscire
a coordinare meglio le molte iniziative presenti
sul territorio.
La giornata, pensata come un tempo di
confronto fra docenti attivi in istituzioni di
educazione permanente, in scuole pubbliche
e in scuole professionali, prevedeva un format
aperto e collaborativo, con alcune relazioni e
spazio per la discussione.
Le relazioni erano strutturate secondo due
tipologie: alcune seguivano la tipologia del racconto esperienziale, rivolto sia al cammino di
apprendimento linguistico personale delle relatrici, sia delle loro attività in qualità di mediatrici culturali ed insegnanti. Altre invece descrivevano progetti o situazioni legate al contesto
dell’immigrazione in Alto Adige.
Dalle relazioni e dalle discussioni in sala
è emersa presto la complessità del problema,
Attività di promozione linguistica
che pone al centro la questione della diversità e l’unicità di tutte le persone, che come tali
vanno educate e formate, seguendo percorsi
individualizzati. La diversità come situazione di
normalità, che produce spesso frustrazione e
senso di impotenza nei docenti, alle prese con
classi numerose ed esigenze differenziate degli
apprendenti. A questa complessità si devono
offrire sì indicazioni di percorsi, concretizzati
magari in centri formativi, ma anche la possibilità di pensare in una dimensione di tempi
lunghi, di flessibilità e di pazienza. Apprendere
è un percorso lungo e continuo.
Su queste riflessioni si basa la richiesta di
una formazione strutturata, che preveda forte
collaborazione fra insegnanti e mediatori/mediatrici con l’intento di creare una rete relazionale che faciliti i rapporti con gli studenti e le
loro famiglie. La preparazione dei docenti e
dei mediatori risulta tanto più valida quanto
più essi stessi hanno alle spalle un percorso di
plurilinguismo e pluriculturalismo. Questa preparazione, come è stato sottolineato più volte,
non può essere limitata ai docenti di lingua,
per altro già molto ben formati in ambito didat-
tico, ma deve estendersi al consiglio di classe.
L’educazione linguistica degli apprendenti, migranti e non, è veicolata da tutte le discipline.
Il consiglio di classe, o il gruppo di docenti che
segue il corso, può e deve poi stabilire quale
sia la lingua e le sue varianti da considerare
nel percorso di apprendimento. Ciò è particolarmente valido per la situazione di diglossia
rispetto alla lingua tedesca in Alto Adige.
Il coinvolgimento delle famiglie, già citato
sopra, nasce come forte richiesta delle mediatrici culturali; il legame con la scuola e con i
corsi di lingua sembra essere inoltre un buon
tramite per raggiungere le donne e le mamme,
che spesso, in situazione di immigrazione, assumono un ruolo limitato.
La giornata si è chiusa con la formulazione della richiesta della creazione di un tavolo
di confronto per la costituzione di una rete di
comunicazione, una modalità per far circolare
documentazione di buone prassi, indirizzi utili, supporti di materiale e centri, nell’ottica di
una sempre maggiore razionalizzazione delle
iniziative.
Stefania Cavagnoli
189
Scripta manent 06
Nuova Russia e nuova Europa
Realizzato con il sostegno dell’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere
il primo “Campus internazionale di lingua russa per turismo e affari”
190
Positivo il bilancio della prima edizione del
Campus internazionale di lingua russa per turismo e affari tenutasi a Merano dal 3 al 10 settembre 2006 e realizzata, con il fattivo sostegno dell’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere,
dall’Associazione culturale Rus’ di Bolzano.
L’idea di creare un campus di questo tipo
è nata dalla constatazione che il mercato russo sta diventando sempre più interessante per
l’Italia, ed in particolare per l’Alto Adige, sia per
quel che riguarda gli investimenti da parte di
imprese italiane, che per la presenza in costante aumento dei turisti russi nel nostro Paese.
Nel contesto della nuova Europa anche la lingua russa assume un nuovo significato: di qui
l’esigenza di prepararsi ad affrontare questi
potenziali clienti anche dal punto di vista linguistico.
L’iniziativa, che si è avvalsa della preziosa
collaborazione dell’Università Statale di San
Pietroburgo e dell’Associazione delle Comunità russe in Italia (ACRI), ha ricevuto inoltre il
patrocinio del Consolato generale della Federazione russa di Milano.
Alla presidente dell’Associazione culturale
Rus’, Bianca Marabini Zoeggeler, è toccato il
ruolo di responsabile culturale, mentre il programma scientifico-didattico è stato elaborato
in collaborazione con Natalia Fefelova dell’Università per Stranieri di Siena e presidente dell’ACRI.
Il Campus, che portava il significativo nome
di “Nuova Russia e nuova Europa”, ha avuto
come cornice le sale del Palazzo Esplanade/
Mediateca Multilingue di Merano (BZ).
La scelta della città del Passirio non è stata
casuale: non solo essa vanta una lunga tradizione di centro turistico, ma qui a fine Ottocento era stato creato un “Russkij Dom”, la casa
russa, un complesso di cui faceva parte anche
una piccola chiesa ortodossa, oggi la più antica d’Italia,
che nell’ultimo decennio è
tornata ad essere un punto
centrale per la rifiorita comunità russa locale.
Assolutamente
soddisfatti dei loro insegnanti
i corsisti – 38 in totale gli
iscritti – provenienti non
solo dall’Alto Adige e dal
Trentino, ma anche da altre
regioni italiane. Tra di loro
operatori turistici ed economici, studenti universitari ed
anche docenti di lingua rus-
Attività di promozione linguistica
sa, a cui è stato proposto uno specifico corso
di metodologia dell’insegnamento della lingua
russa agli stranieri. Olga Lazareva, Evgenij Gordeev e Yana Akulova hanno
saputo guidarli con mano
leggera e grande competenza didattica tra le particolarità della microlingua del
turismo e degli affari e le peculiarità dell’insegnamento
del russo.
Dell’iniziativa faceva parte anche un nutrito programma culturale aperto a tutta la
popolazione con l’intervento
di docenti universitari, giornalisti ed esperti italiani e
russi. Alle conferenze legate
alle tematiche del campus,
che spaziavano dall’economia, all’attualità, agli aspetti turistici del mondo russo, si sono affiancate proposte di tipo
più prettamente culturale – una recente produzione cinematografica, una serata letteraria
sui russi e le Alpi con citazioni “di viaggio” di
grandi autori e un concerto nella suggestiva
cornice della chiesa ortodossa meranese di
San Nicola Taumaturgo. Molto graditi l’incontro
sulla “banja”, la versione russa della sauna, e
la tavola rotonda dove tre imprenditori locali,
un promotore commerciale dell’Emilia Romagna e un esponente del Comitato per l’industria, l’edilizia e le tecnologie avanzate della
Duma russa hanno parlato della “loro” Russia,
moderati da Theo Dipoli, consulente bancario e
socio dell’associazione Rus’.
Interessante e “saporito” il workshop dedicato alla cucina russa con assaggio finale di antipasti tipici, organizzato in collaborazione con
la scuola alberghiera provinciale “Kaiserhof ”.
Attivamente presente nella manifestazione
anche la Comunità russa dell’Alto Adige.
Inoltre sono stati proposti una mostra fotografica
(RIA-Novosti), un angolo
editoria (EDEST, Genova) in
un comodo salottino (Selva
International), un menù russo in chiave moderna (Ristorante Sissi) e delle vetrine a
tema (librerie Alte Mühle e
Poetzelberger).
A consegnare gli attestati ai partecipanti al Campus
sono intervenute anche le
professoresse Natalia Fefelova, presidente dell’ACRI e
responsabile del programma
didattico, e Tatiana Nesterova dell’Università Statale di San Pietroburgo,
che in quest’occasione ha letto una lettera
della Rettrice del prestigioso ateneo russo, in
cui si complimentava con le responsabili dell’Ufficio Bilinguismo e Lingue Straniere, dell’Associazione culturale Rus’ e dell’ACRI per il
successo dell’iniziativa e rinnovava il sostegno
dell’Università pietroburghese per analoghe
iniziative comuni.
Il campus si è chiuso domenica 10 settembre con una mattinata meranese: ad un giro
guidato nel centro storico ha fatto seguito una
visita al Touriseum (Museo provinciale del Turismo).
Visti i lusinghieri risultati conseguiti si sta
già pensando all’organizzazione dell’edizione
2007 del Campus e l’ambizione è quella di farlo
diventare un appuntamento annuale che guardi anche al di là dei confini nazionali.
Marina Mascher
191
Scripta manent 06
192
I dinocroc Hocus & Lotus
in biblioteca
Lo studio delle lingue riveste sempre maggiore importanza e in questa direzione si orientano da anni le scelte dell’Ufficio Bilinguismo e
Lingue straniere, per il quale il plurilinguismo
precoce rappresenta un obiettivo strategico e
primario. La qualità delle proposte didattiche e
la costante ricerca di strumenti innovativi hanno sempre contraddistinto le scelte dell’Ufficio,
soprattutto nell’ambito dell’apprendimento
precoce delle lingue non materne.
Da ciò ha preso avvio nel 2001 il progetto
“Hocus & Lotus”, realizzato assieme a Rai Fiction e alla Comunità Europea, con la produzione
di questi cartoni animati del tutto particolari,
che si distinguono dagli altri in commercio per
le loro caratteristiche glottodidattiche e psicolinguistiche all’avanguardia, ideate e sviluppa-
te dalla Facoltà di Sociologia 2 dell’Università
La Sapienza di Roma.
Con soddisfazione in questi anni l’Ufficio Bilinguismo ha assistito al crescente entusiasmo
suscitato dai cartoni, e tale successo ha confermato che l’obiettivo era stato centrato, in quanto Hocus e Lotus si sono rivelati uno strumento
piacevole e divertente per l’accostamento precoce alle lingue da vivere nel contesto familiare. È da sottolineare infatti l’importanza della
condivisione con i genitori e del loro coinvolgimento in questo processo di apprendimento
linguistico, in modo tale da avviare una nuova
cultura dello studio delle lingue, fin dalla più
tenera età, che entri anche nelle case e che si
sviluppi con l’apporto attivo delle famiglie.
Attività di promozione linguistica
Per questo motivo è stato deciso di portare
avanti il progetto, e dopo aver contribuito alla
diffusione del tedesco e dell’inglese tramite le
trasmissioni TV e la distribuzione delle videocassette, si è voluta dare l’opportunità a tutti
i bambini di accostarsi anche ad altre lingue.
Dal mese di dicembre 2006 in numerose biblioteche della provincia è possibile prendere
in prestito i materiali che vedono protagonisti i
“dinocroc”. L’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere infatti ha acquistato e ceduto in uso ad
una trentina di biblioteche, sia pubbliche che
scolastiche nei maggiori centri in territorio provinciale, dei coloratissimi espositori contenenti le videocassette con i cartoni animati, i CD
“Sing along” e i materiali per gli insegnanti. Il
tutto in cinque lingue diverse: oltre al tedesco
e all’inglese i giovani utenti possono disporre
anche dell’italiano (ad esempio come seconda
lingua o per gli immigrati), del francese e dello
spagnolo per cinque livelli diversi di preparazione. I medesimi materiali di Hocus & Lotus sono
presenti anche presso il Centro Multilingue in
via Cappuccini a Bolzano e presso la Mediateca
Multilingue in piazza della Rena 10 a Merano.
Per festeggiare l’arrivo di Hocus & Lotus
in biblioteca sono stati organizzati due simpatici appuntamenti per bambini e genitori. Il
7 dicembre 2006 i clown Karamela e Schoko-
la hanno accompagnato la presentazione dei
materiali nell’ambito di una festicciola presso la Biblioteca “Sandro Amadori” a Bolzano.
Analoga iniziativa si è svolta a Merano presso
la sede della Mediateca Multilingue, venerdì 15
dicembre. Tutti i bambini hanno gradito questi appuntamenti e partecipato attivamente al
programma di animazione proposto dai clown
e hanno ricevuto in omaggio la “maglietta magica” dei “dinocroc”.
Quindi, grazie all’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere, Hocus e Lotus ora dispongono di
un angolo tutto per loro nelle biblioteche, negli
espositori progettati e realizzati appositamente, e in versione più che mai “plurilingue”.
Michela Tasca
193
Scripta manent 06
Podcast a language:
l’iPod insegna le lingue
Interessante iniziativa della Mediateca multilingue di Merano per migliorare
l’apprendimento linguistico. 3 giorni alla scoperta del podcast.
194
Le potenzialità dei nuovi strumenti digitali iniziano ad essere apprezzate e sviluppate
anche a livello istituzionale e culturale. Per
promuovere alcune di queste nuove opportunità, l’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere ha
organizzato l’iniziativa “Podcast a language”,
una presentazione del podcasting per scopi
linguistici che si è svolta presso la Mediateca
Multilingue di Merano nelle giornate del 18, 19
e 20 dicembre 2006.
Lo scopo della 3 giorni è stato quello di presentare al pubblico i vantaggi di una tecnologia
versatile e utile come il podcast e di illustrare
le sue modalità d’uso e di interazione, soprattutto da un punto di vista linguistico-didattico,
nel tentativo di favorire l’apprendimento di una
lingua straniera.
La manifestazione, organizzata in forma di
workshop teorico e pratico, ha visto la parte-
cipazione entusiasta di studenti e professori
delle scuole superiori la mattina, mentre al pomeriggio è stato il turno degli adulti.
Nel corso della manifestazione sono stati
messi a disposizione gratuitamente dalla Mediateca di Merano degli iPod caricati con una
selezione accurata di corsi di lingue in formato
podcast, in maniera da poter meglio far comprendere agli utenti le potenzialità concrete
offerte da questo giovane strumento e la flessibilità dei dispositivi portatili quali gli iPod.
La manifestazione ha dato inoltre inizio ad
un nuovo servizio a tutti gli utenti della Mediateca di Merano: il prestito gratuito degli iPod
per 15 giorni.
Occasioni come questa fanno ben sperare
verso una maggiore diffusione nella nostra società di mezzi tecnologici al servizio della cultura e dell’istruzione.
Enrico Cioccoloni
Attività di promozione linguistica
Key to Europe
Per celebrare la diversità e promuovere l’apprendimento linguistico,
il Consiglio d’Europa ha
istituito nel 2001, anno
europeo delle lingue, il 26
settembre quale “Giornata
Europea delle Lingue”.
Proprio questa giornata, il 26 settembre, è stata scelta nel 2006 dalle
tre Intendenze scolastiche per organizzare presso l’EURAC una giornata di sensibilizzazione
con l’obiettivo di stimolare i giovani a conoscere, capire e scegliere le occasioni europee, per
aggiungere un plusvalore al proprio progetto
di vita. La manifestazione era rivolta infatti agli
studenti delle scuole superiori, ai genitori, ai dirigenti, ai docenti di tutte le
scuole della provincia e a
tutti coloro che desiderano aprire la porta per l’Europa, per arricchire l’offerta formativa a scuola o
per studiare, per lavorare,
per fare volontariato, ecc.
All’organizzazione della giornata hanno collaborato attivamente Europe Direct della Ripartizione Affari Comunitari e l’IPIA “Galilei” di Bolzano,
con la partecipazione di vari uffici comunali e
provinciali fra cui l’Ufficio Bilinguismo e Lingue
Straniere, e con il contributo finanziario della
Regione Trentino - Alto Adige e della Rappresentanza Italiana della Commissione Europea.
Il programma prevedeva stand informativi (soggiorni-studio, stages, lavoro in Europa
e altro), seminari di formazione per docenti,
workshop, seminari informativi per studenti e
genitori, nonché un gioco didattico. È stato inoltre proiettato un cortometraggio realizzato dagli
studenti di una scuola superiore di Ortisei in collaborazione con la sede RAI di Bolzano: la storia
dell’Europa attraverso i grandi personaggi che
l’hanno ideata e realizzata.
A fine giornata è stata offerta la possibilità
al pubblico di assistere a un spettacolo di danza
dal titolo “Il flauto d’amor perduto”, presentato
dalla compagnia Bric-à-Brac.
L’Ufficio Bilinguismo ha partecipato alla manifestazione con un proprio stand dove sono
stati esposti vari materiali informativi e ha tenuto due workshop dal titolo “Le lingue aprono le
porte”, destinati a studenti, insegnanti e genitori, nel
corso dei quali sono state
illustrate le varie offerte
dell’Ufficio: soggiorni-studio e stages all’estero, certificazioni internazionali,
InnCampus, Centro Multilingue, Mediateca Multilingue e molto altro.
La manifestazione ha
avuto successo e sia gli
stand sia i workshop sono stati visitati da numerosi studenti e insegnanti di tutte le scuole
superiori della Provincia, che hanno dimostrato
un notevole interesse nei confronti delle tematiche europee e delle possibilità offerte dai vari
enti partecipanti. Cogliere le opportunità che
l’Europa offre permette infatti di diventare un
po’ più cittadini europei e di partecipare al raggiungimento degli obiettivi fissati a Lisbona e
considerati indispensabili alla crescita culturale
ed economica dell’Europa di domani.
Michela Tasca
195
Scripta manent 06
196
Saudade, emozionante incontro
con la Lusofonia
Un piccolo giro del mondo alla scoperta di culture diverse
unite da una sola lingua, il portoghese
La primavera 2006 è stata contrassegnata
da un nuovo grande evento dedicato alla presentazione di una nuova lingua e alle culture
ad essa legate, organizzato dall’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere della Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige: “Saudade: a
língua é minha pátria”. Il plurale “culture” questa volta è quanto mai d’obbligo, perché protagonista è stata la lingua portoghese, annoverata tra le dieci lingue più parlate al mondo,
con oltre 200 milioni di parlanti nativi e lingua
ufficiale di otto Paesi, dal Portogallo al Brasile
alle terre lusofone – ovvero di idioma portoghese – d’Africa ed Asia.
Il titolo dell’iniziativa, realizzata con la consulenza scientifico-culturale dell’Istituto Brasile-Italia di Milano (IBRIT), riprende una frase
del grande poeta Fernando Pessoa che definiva
la lingua portoghese come propria patria. L’intraducibile parola saudade voleva esprimere in
questo caso emozione d’incontro, sentimenti
aperti alla modernità, insieme di patrimoni di
conoscenze e di sensibilità. Un passato storicamente e culturalmente ricco da cui il futuro
Attività di promozione linguistica
attinge la propria forza.
Tantissime ed entusiaste le persone che dal
5 all’8 aprile si sono ritrovate al Centro Trevi di
Bolzano per seguire le molte manifestazioni
proposte in questo viaggio attraverso quattro
continenti all’interno della Lusofonia, inaugurato dall’Assessore provinciale alla Cultura
italiana Luigi Cigolla alla presenza dei consoli
generali del Portogallo e del Brasile a Milano,
Dinah Azevedo Neves e Antonio A. Dayrell de
Lima. “Saudade” ha infatti ricevuto il patrocinio dell’Ambasciata portoghese e del Consolato generale del Brasile di Milano.
La giornata d’apertura è stata all’insegna
del Portogallo, con un incontro dedicato a due
grandi figure della letteratura di questo paese,
il premio Nobel José Saramago e la poetessa
Sofia de Mello Breyner Andresen, lirica voce
meno nota al vasto pubblico, ma meritevole
di grande attenzione. A parlarne due docenti
dell’Università Roma3, Giulia Lanciani e Fátima
Taborda.
A seguire, il sapore della chitarra e dei cibi
lusitani: l’occasione per fare la conoscenza
con uno strumento che si incontra quasi solo
in Portogallo: la “guitarra portuguesa”, legata
essenzialmente al fado e magistralmente suonata da Marco Poeta, riconosciuto maestro di
questo strumento, considerato un vero fadista
anche dai portoghesi. Con lui Paolo Galassi,
membro come Poeta dell’Accademia do fado di
Recanati. Tra le specialità gastronomiche, immancabile il bacalhau, il baccalà, per cui si dice
che i portoghesi abbiano una ricetta per ogni
giorno dell’anno.
La giornata successiva si è spostata verso
le terre d’Africa e d’Asia. Due scrittori, il timorense Luís Cardoso e l’angolano José Eduardo
Agualusa hanno raccontato il loro rapporto
con la terra d’origine e lo stato dell’editoria nei
loro Paesi. Ad accompagnarli i loro traduttori
in italiano, Livia Apa dell’“Orientale” di Napoli
e Giorgio De Marchis dell’Università di Salerno. Per la parte musicale i chitarristi angolani
197
Scripta manent 06
198
Carlos Martins e Nelson Oliveira hanno saputo
coinvolgere il pubblico nelle loro toccanti canzoni. In conclusione assaggi di cucina angolana
dai nomi esotici.
È stata quindi la volta del Brasile. La traduttrice Patrizia di Malta e la poetessa e docente
universitaria Vera Lúcia de Oliveira (Università
di Lecce) hanno testimoniato il loro rapporto
con la letteratura brasiliana, l’una come tramite e l’altra come autrice, con ampie letture di
testi. Non solo chitarra ma anche cavaquinho,
caratteristico strumento a quattro corde per
presentare al pubblico le ricche sonorità della
musica brasiliana: Roberto Taufic ha saputo
accendere l’entusiasmo del pubblico. A lui si è
unito per una performance fuori programma il
direttore dell’IBRIT Marco Antonio Ribeiro.
Ricco e coinvolgente il programma della
giornata conclusiva, sabato 8 aprile. Una performance al femminile ha aperto la giornata,
con letture, danza ed immagini per raccontare
in modo suggestivo le voci femminili del Bra-
sile, proposta da In Compagnia-danza contemporanea.
È seguito uno dei momenti clou della manifestazione, una tavola rotonda “Voci di speranza: uno sguardo al futuro”. Il giornalista Paolo
Manzo, l’antropologa Silvia Zaccaria, lo psicologo Fernando Biague, originario della GuineaBissau, e l’esperto di cooperazione Alberto
Tridente, moderati dal giornalista Paolo Mazzucato hanno affrontato il non facile argomento di
quali siano oggi i segnali positivi che vengono
dal Brasile e dai territori africani di lingua portoghese, al di là delle facili generalizzazione e
dei luoghi comuni, e nonostante situazioni che
permangono spesso critiche. Un significativo
aneddoto quello riportato da Silvia Zaccaria,
che ha raccontato come oggi in Angola molte
siano le madri che decidono di dare alle proprie
figlie il nome di Esperanza.
Il pomeriggio si è aperto con uno spettacolo che riprendeva una tradizione antica e
radicata in Brasile, quella del mamulengo,
teatro di burattini imparentato
anche con la Commedia dell’arte. Il bravissimo Chico Simões,
del Grupo de teatro mamulengo
presepada di Brasilia, ha divertito ed incantato i tantissimi bambini presenti – e naturalmente
anche gli adulti – con la storia
di Benedito Bento, parente brasiliano del nostro Pulcinella. Nei
giorni precedenti, assieme alla
moglie Jane, Chico ha tenuto i
workshop mattutini per le scuole, in cui i ragazzi imparavano a
costruire e muovere dei pupazzi,
“bonecos”, apprendendo contemporaneamente qualche semplice espressione in portoghese.
La conclusione, vivace e festosa, ha portato “Saudade” nelle strade del centro di Bolzano,
Attività di promozione linguistica
Ma tante altre sono state le “emozioni” da
vivere in queste giornate, dai workshop linguistici di Monica Paes con le canzoni che hanno
preso il posto dei libri di testo e dal laboratorio
in cui creare poemi oggetto affidato a Emilia Ramos, alle tante immagini dal mondo lusofono
(anche di artisti locali, come Othmar Seehauser e Paula Prugger), alle emozioni in scatola
dalle città di lingua portoghese, all’angolo dei
libri, ai documentari ed ai cortometraggi…
attirando un vasto seguito di pubblico e concludendosi in piazza Walther con un’applaudita
esibizione della scuola di Capoeira Sul da Bahia
di Laives e dell’orchestra di percussioni Mitoka
Samba, giunta per l’occasione da Milano.
Sono andati subito esauriti i posti nei mini
corsi gratuiti di lingua portoghese proposti dall’Ufficio Bilinguismo e lingue straniere in collaborazione con la Biblioteca Culture del Mondo
di Bolzano. Brillante e coinvolgente l’insegnante Cristina Ribeiro, sotto la cui guida i partecipanti hanno piacevolmente ed efficacemente
appreso le conoscenze di base.
Marina Mascher
L’audio degli incontri musicali è stato registrato ed è ascoltabile (e scaricabile) dal podcast
Alto Adige Cultura (http://podcasting.provincia.bz.it/cultura) nella sezione dedicata alle lingue.
Le pagine internet relative alla manifestazione “Saudade” sono ancora online all’indirizzo:
http://www.provincia.bz.it/saudade
199
Scripta manent 06
Un abito tutto nuovo
per la biblioteca delle lingue
200
Jorge Luis Borges raccontava di essersi
sempre immaginato il paradiso come una sorta
di biblioteca, e certo il grande scrittore argentino avrebbe apprezzato anche la veste tutta
nuova della biblioteca del Centro Multilingue
di via Cappuccini 28 a Bolzano, che dopo la ristrutturazione, il temporaneo trasferimento al
Teatro Cristallo e la riapertura al pubblico nell’ottobre 2006, si è ripresentato ufficialmente
ai frequentatori abituali e a nuovi utenti il 14
dicembre 2006 con un momento di festa, molto
apprezzato dai numerosi intervenuti.
Un piccolo omaggio floreale, una gerbera
colorata, ha salutato in questa occasione chi
entrava attraverso l’entrata nuova e spaziosa.
I presenti hanno inoltre ricevuto un utile frasario per viaggiare, da scegliere tra le versioni
spagnola, inglese o francese. A creare un’atmosfera speciale la musica etnica suonata dal
vivo e gli assaggi di specialità da tanti paesi,
dai pirozhki russi alle panadas brasiliane, dai
deliziosi dolcetti arabi alle più diverse bevande, a rappresentare le tante lingue presenti in
quella che si conferma essere ora più che mai
LA biblioteca delle lingue di Bolzano.
Il progetto di ristrutturazione del Centro
Multilingue, che fa capo all’Ufficio Bilinguismo
e Lingue straniere, è nato dall’esigenza di rivedere completamente gli spazi in cui il Centro è
ospitato dal 1998, secondo un concetto di razionalizzazione e modernità, per creare un punto di incontro in linea con le strutture bibliotecarie europee ed è stato elaborato dallo studio
DOC Office for Communication and Design di
Bolzano.
Il risultato è una biblioteca moderna, luminosa e accogliente: dalla nuova spaziosa en-
trata trasparente si accede a un vasto spazio
unitario creato eliminando le divisioni esistenti, un open space pensato per avere un colpo
d’occhio sull’intero patrimonio, suddiviso per
isole linguistiche, e per consentire agli utenti
una più facile fruizione del materiale.
La nuova sistemazione ha reso più facilmente accessibile anche la “sala colonna”, originariamente nascosta e che ora trova la sua
giusta collocazione: uno spazio “aperto” dedicato al materiale di glottodidattica e “cultural
studies” della sezione scientifica, ma anche
all’autoapprendimento, dove è possibile avvicinarsi ai nuovi media, utilizzando le postazioni
multimediali e la tv satellitare.
L’arredo è essenziale e interamente di colore bianco, come gli scaffali e i piani delle postazioni multimediali, al fine di creare una luce
particolare dove il materiale d’apprendimento
diventa protagonista.
Una parete illuminata a led colorati cambia
lentamente tonalità durante tutto il giorno e localizza il punto informativo, unico blocco di le-
Attività di promozione linguistica
gno scuro. Le poltrone dello spazio emeroteca,
un vero e proprio “salotto” di lettura, invitano
a una sosta; si può inoltre approfittare anche
dell’offerta on-line dell’edicola virtuale, attraverso cui consultare giornali e riviste di tutto
il mondo.
Riservato ai bambini il “kids corner” con
elementi di altezza e struttura adeguata. La
nuova sistemazione, razionale e di facile utilizzo, invita a tornare più e più volte.
Ora più che mai la biblioteca del Centro
Multilingue si conferma un prezioso punto di
riferimento per tutti coloro che si interessano
alle lingue e alle culture straniere, per motivi
diversi e a diversi livelli, dagli insegnanti, ai
giovanissimi, a chi viaggia… qualunque siano
le esigenze e l’età, qui è possibile trovare materiali, suggerimenti, indicazioni.
Un’attenzione particolare è riservata ai prodotti innovativi: il Centro Multilingue intende
essere una vetrina di materiali e supporti appena usciti sul mercato, ma anche di lingue lontane ed esotiche.
L’offerta e i servizi all’utenza che caratterizzano il Centro Multilingue ne fanno un luogo
d’elezione per chi sceglie l’autoapprendimento
linguistico.
Il patrimonio sia cartaceo che multimediale, attualmente di oltre 15.000 titoli, si accresce
costantemente di nuovi titoli. Molte le lingue
proposte, ormai più di 10, da quelle parlate
nella nostra provincia, all’inglese, francese,
spagnolo, portoghese, fino al russo, all’arabo,
al polacco e al cinese. Proprio quest’ultima lingua, la prima al mondo per numero di parlanti
nativi, sarà protagonista, assieme alla cultura
a essa legata, di una grande manifestazione
organizzata dall’Ufficio Bilinguismo e Lingue
straniere e dall’Ufficio Cultura nell’autunno del
2007.
I numeri raccontano di un successo in costante crescita, sia per quanto riguarda le presenze, che per i media prestati gratuitamente: gli utenti giornalieri sono oltre 200, con
un’affluenza media mensile di 4.600 persone;
rispetto allo stesso periodo del 2005 l’incremento si attesta negli ultimi due mesi ad oltre
il 50%; per quanto riguarda i prestiti, che si
aggirano attualmente sui 3.000 media mensili,
ottobre ha segnato un +32%. Ad essere richiesti sono soprattutto i libri (oltre il 45%), seguiti
dal materiale digitale (attorno al 30%) e quindi
da audio, video, riviste e giochi. Le lingue al primo posto sono tedesco e inglese.
La biblioteca rappresenta solo uno dei servizi del Centro Multilingue, che offre alla propria
utenza anche altre iniziative molto apprezzate.
La consulenza patentino, ovvero il sostegno alla preparazione dell’esame di bilinguismo per ogni livello, con incontri individuali
gratuiti curati da una consulente madrelingua:
nel corso del 2006 sono stati circa 350 le consulenze offerte.
A sostegno dell’autoapprendimento sono
inoltre offerte consulenze linguistiche gratuite
individuali per le seguenti lingue: tedesco, italiano, inglese, francese, spagnolo e russo. Oltre
200 le consulenze offerte nel 2006.
Per orientarsi tra le proposte del Centro è
201
Scripta manent 06
202
stato attivato il servizio reference, disponibile
tutti i pomeriggi senza bisogno di prenotazioni:
è un primo approccio per sapere cosa si trova in
biblioteca, cosa scegliere, quali i servizi disponibili; anche in questo caso
le maggiori richieste riguardano la lingua tedesca.
Al fine di poter contare su
un patrimonio il più possibile
vasto e vario, è utile ricordarsi del prestito interbibliotecario: avviato già da tempo
con la Mediateca Multilingue
di Merano, è ora garantito
con tutte le biblioteche della
provincia, e, in seguito all’attivazione del nuovo software
di gestione interbibliotecaria
Aleph 500, ha registrato un
sensibile incremento grazie
alla possibilità di consultare on-line il catalogo
unico di tutte le biblioteche provinciali.
Una proposta molto apprezzata dal pubblico è la combinazione di lingue e cinema, in
occasione dell’apertura prolungata del giovedì,
che permette di esercitare le conoscenze linguistiche attraverso la visione di film con audio
e sottotitoli in lingua originale. Il linguaggio
vivo e attuale, insieme con le immagini, offrono
un riscontro genuino della cultura straniera. I
film sono introdotti da un docente madrelingua
e commentati al termine con
il pubblico, ovviamente sempre nella lingua della pellicola. Visto il successo del primo ciclo con i film francesi,
la proposta è stata ampliata
allo spagnolo, all’inglese e al
tedesco.
Ma il Centro Multilingue
è molto più di un luogo in cui
si prendono a prestito libri
e materiali multimediali e si
usufruisce delle consulenze
e dei servizi. Nel tempo è
diventato sempre più punto
di incontro di diverse culture, sia per quanto
riguarda le manifestazioni e gli appuntamenti
serali che per la composizione stessa dell’utenza, ma anche grazie alle iniziative di ampio respiro dedicate a specifiche aree linguistiche e
culturali che sono ormai un tratto caratteristico
dell’attività del Centro.
Rosaria Cembran
Attività di promozione linguistica
Sottotitolatura in lingua italiana
del film “Verkaufte Heimat”
“Verkaufte Heimat” è forse l’unico film che
tratti delle vicende storiche sudtirolesi dal 1938
alla metà degli anni Sessanta. Il delicato periodo viene percorso attraverso la storia di tre famiglie: i Rabensteiner, i Tschurtschenthaler e gli
Oberhollenzer. Ambientato in Val Venosta, con
una mirabile fotografia e riprese efficaci effettuate anche a Glorenza e con espliciti riferimenti
alla realtà di Lasa, presenta vicende e conflitti
familiari intrecciati con la storia locale, nazionale ed europea. Nell’epoca in cui fu presentato,
il film ha generato anche qualche polemica, ma
aldilà dei diversi punti di vista si può a ragione
ritenere che non conoscere questa importante
opera sia una lacuna per chi voglia veramente
affacciarsi sulla affascinante, anche se a volte
controversa, storia dell’Alto Adige.
Proprio al fine di favorire la conoscenza della
storia locale da parte della popolazione di lingua italiana, rendendola così più accessibile e
fruibile ad un vasto pubblico, l’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere ha previsto la realizzazione della sottotitolatura in lingua italiana e la
produzione di 300 copie su DVD della prima parte del film, basato sul copione di Felix Mitterer.
Nella prima puntata si assiste ad una serie di
avvenimenti compresi tra il marzo del 1938 ed il
dicembre del 1939.
A quell’epoca il regime fascista operava
nel tentativo di snazionalizzare i sudtirolesi, i
quali reagivano con una resistenza egemonizzata dalle parrocchie in un primo momento e
dal nazismo a partire dalla seconda metà degli
anni Trenta. Nel film si vedono le vicende legate al cambiamento dei cognomi sudtirolesi, alle
scuole clandestine, alle difficoltà economiche,
all’entusiasmo della popolazione sudtirolese
203
per l’annessione dell’Austria da parte del Reich.
Inoltre vengono rappresentati il conflitto del nascente nazismo – alleato con il fascismo – con la
cultura cattolica, e la propaganda per le opzioni
con i contrasti tra gli optanti ed i “Dableiber”.
Il progetto verrà portato avanti nel 2007 con
la sottotitolatura della seconda e terza parte del
film e nel 2008 con la quarta e ultima parte.
Questa edizione con sottotitoli in lingua italiana vuole essere quindi un contributo sia alla
conoscenza della lingua tedesca nella sua variante locale, sia una finestra sulla storia locale
contemporanea.
Michela Tasca
Scripta manent 06
Merci
Con l’“Ordre des Palmes Académiques” il
Ministero all’istruzione francese ha inteso riconoscere l’impegno profuso dall’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere della Provincia per
diffondere la lingua e la cultura francese.
Nella primavera 2006 la direttrice dell’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere, dott.ssa
Rosa Rita Pezzei, è stata nominata “Chevalier de l’Ordre des Palmes Académiques” dal
Ministre de l’Education nationale, de l’enseignement supérieur et de la recherche de France; si tratta di un riconoscimento istituito nel
1955 che viene accordato a francesi residenti
all’estero e a stranieri che contribuiscono attivamente alla diffusione della cultura e lingua
francesi nel mondo. E questo è proprio quello
che la dottoressa Pezzei ha fatto alla guida del
suo ufficio. Partita con l’inserimento di una
piccola sezione di materiali in lingua francese
all’interno della biblioteca dell’allora Centro Ricerca Bilinguismo, l’attività attorno alla lingua
e cultura francesi ha registrato un vero e pro-
Foto: Arno Pertl
204
prio clou e, conseguentemente, una forte spinta in avanti, con la manifestazione di tre giorni
organizzata nella primavera 2001 presso quello
che nel frattempo era divenuto il Centro Multilingue, al Centro Trevi a Bolzano. L’evento, dal
titolo “Rendez-vous avec la France”, si rivelò
una vera e propria immersione a tutto tondo
nella lingua francese con approfondimenti nei
vari settori, dalla letteratura alla musica, dal cinema al giornalismo.
Un’ulteriore crescita nell’interesse del pubblico è stata consolidata con l’iniziativa del cinema in lingua originale, in francese con sottotitoli in francese; visto il successo riscosso
dopo il primo anno di proiezioni, la proposta
è stata estesa anche ai film in lingua spagnola, inglese e tedesca con la serata del giovedì
dedicata alla cinematografia e alle lingue. Attualmente, le serate del cinema in francese,
presso il Centro Multilingue di Bolzano, sono
seguite da una trentina di persone a serata
con una costante conferma del successo dell’iniziativa, che fa registrare esiti positivi anche
alla Mediateca Multilingue
di Merano. L’iniziativa è caratterizzata da un’attenta
scelta dei film e da una forte impronta linguistica: la
proiezione è preceduta da
un’introduzione in lingua
francese, accompagnata da
un sunto stampato e seguita
da un dibattito in lingua. Una
novità prevista per il 2007 è
l’attivazione della piattaforma on-line “Cine France”
dove consultare i glossari e
i materiali linguistici preparati dal tutor, trovare link e
approfondimenti linguistico-
Attività di promozione linguistica
culturali e confrontarsi sui film in programma.
Scopo dell’iniziativa è consentire a sempre più
persone di seguire le proposte cinematografiche in lingua francese, prendendo a prestito i
DVD presso la biblioteca e intervenendo nel dibattito attraverso il forum di discussione dedicato, esercitando così la lingua anche in forma
scritta.
La biblioteca del Centro Multilingue ha registrato negli ultimi anni un incremento costante
dei prestiti riferiti ai materiali in lingua francese
e del numero di persone che hanno usufruito
delle consulenze gratuite prestate dal tutor
madrelingua, per scegliere i materiali e indirizzare l’utenza nell’autoapprendimento della
lingua francese. Avvalendosi della collabora-
zione del Centre Culturel Français di Milano, la
biblioteca di Bolzano e la Mediateca di Merano
si sono dotate di materiali innovativi autentici
appositamente studiati per la didattica e l’autoapprendimento del francese, dai cd-rom ai
fumetti, dai cd musicali ai DVD e ai cortometraggi che propongono la lingua francese nelle sue sfaccettature, ovvero nelle parlate delle
varie zone della Francia e dei Paesi francofoni.
A questi materiali si aggiungono quelli tradizionali, quali libri, audiolibri, riviste.
Dal 2003 il Centro Multilingue dell’Ufficio
bilinguismo e lingue straniere della Provincia è
sede d’esame per i diplomi di lingua francese
rilasciati dal Ministère de l’Éducation de France
e riconosciuti a livello internazionale.
Silvana Amistadi
Prossimamente
19 ottobre - 24 novembre 2007
Manifestazione sulla lingua e cultura Cinese dal titolo Cina - West of California?
presso il Centro Trevi in via Cappuccini, 28 a Bolzano
Organizzazione: Ufficio Cultura e Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere
205
Scripta manent 06
206
Attività rivolte
ai giovani
207
15_per_il_teatro
Un titolo insolito per un progetto altrettanto insolito
del servizio giovani
L’occasione è stata l’apertura di un nuovo
teatro in un quartiere molto popoloso e privo
di riferimenti culturali importanti, che si pone
l’obiettivo di raggiungere un’ampia fetta di
pubblico in modo partecipativo.
Il progetto 15_per_il_teatro rientrava nella
fase inaugurale del Teatro Cristallo. Per coinvolgere anche i giovani nell’operazione culturale di maggior rilievo degli ultimi anni, in un
quartiere periferico di Bolzano, l’Ufficio Giovani in collaborazione con il centro giovani Corto
Circuito e sotto l’attenta guida di Gaia Carroli e
Denis Isaia ha lavorato ad una proposta di comunicazione “attiva”. La domanda che ci si poneva era semplice. Come poter rendere il teatro
più presente nel quartiere senza spendere ingenti capitali in promozione? E ancora: è possibile raggiungere l’obiettivo avvicinando al con-
Scripta manent 06
208
tempo, in maniera cosciente,
un gruppo di giovanissimi alla
disciplina teatrale?
La risposta alle domande
veniva dalla strategia comunicativa messa in atto per la
campagna di comunicazione
delle mostra di Raffaello al
Centro Trevi nel 2005. Proprio nel catalogo stampato in
quell’occasione veniva definita questa modalità di promozione “comunicazione didattica”, cioè un modo nuovo per educare e fare
pubblicità allo stesso tempo, fra formazione
e comunicazione pubblica. Uno sforzo di concretezza, che allontana la didattica dalla pura
speculazione o dalla prova di laboratorio e rende fresca la comunicazione. Nel caso citato di
Raffaello si era costruito un sistema di visite
guidate condotte da un gruppo molto ampio
di giovanissimi che, per orgoglio personale e
motivato compiacimento, hanno costruito una
rete di comunicazione in grado di trasformare
l’arrivo bolzanino del grande artista del rinascimento in un evento dal sapore unico. Nel caso
del teatro è stata rispettata la stessa regola
“virale”, adattando la strategia alla natura del
nuovo lavoro. È stato chiesto al centro giovani di indicare un gruppo di ragazzi motivato a
partecipare ad un micro corso di formazione
sulla storia del teatro, sul mestiere dell’attore
e sull’uso della telecamera ed infine sono state
organizzate alcune azioni nel quartiere con la
chiara finalità di sorprendere i cittadini con situazioni che potessero essere a loro volta raccontate e raccontabili.
Ad esempio, fra le azioni – o perfomance
– più riuscite, quella di tre ragazzi che salgono sull’autobus fingendo di non conoscersi.
Il primo munito di telecamera, il secondo carico di borse, zaini, buste ed un grande pacco
di volantini del teatro Cristallo, il terzo invece
rappresenta un comune passeggero. Ad un
certo punto il ragazzo con molte borse cerca
di estrarre dalla tasca il biglietto dell’autobus.
Ovviamente fa una grande fatica ed impiega
parecchio tempo attirando su di sè l’attenzione
dei viaggiatori. Mentre con una mano tenta di
tenere i sacchetti e lo zaino con l’altra prova ad
afferrare il biglietto; inevitabilmente i volantini barcollano rischiando di cadere a terra. Così
lo sventurato prende uno zaino con i denti e si
avvicina alla macchinetta obliteratrice mentre
tutti si voltano aspettando ognuno in cuor proprio una fine buffa. Quando l’atmosfera è abbastanza tesa ecco la svolta. Il biglietto finalmente compare ma tutti i volantini finiscono sul
pavimento del pullman con il pubblico ignaro
della gag che non sa se compiangere la sventura o ridere per la comicità della scena. A quel
Attività rivolte ai giovani
punto interviene un altro ragazzo che con un
po’ di stupore collettivo incomincia a distribuire i volantini, ora caricati di un ricordo in più.
I pubblicitari lo sanno bene, quando le cose
ci sorprendono aumentiamo la concentrazione
e lasciamo che le informazioni si depositino più
facilmente nella memoria. Chi non conosceva il
teatro da quel giorno sicuramente alla parola
teatro Cristallo avrà associato qualcosa. Futuri
spettatori? Nessuno lo sa e non possiamo valutarlo, di certo è stato un buon inizio per far
circolare il nome del teatro con un’immagine
giovane e innovativa.
Un’altra categoria interessante da coinvolgere nel progetto era quella composta dalle persone che, malgrado conoscano il teatro, non lo
frequentano, vuoi per abitudine, vuoi per disinteresse, pigrizia o altro. Come stimolarli? Quali
strategie usare? Si è provato a ribaltare le parti. Normalmente è la pubblicità che ci informa
su qualcosa, ad esempio come agisce un tale
prodotto oppure dove si trova quel negozio e
che cosa propone ai suoi consumatori. I ragazzi
invece hanno provato ad interrogare il pubblico e a chiedergli se sapevano dov’era il teatro,
quanto costava il biglietto d’ingresso e quale
programmazione proponeva.
L’azione è piuttosto semplice: due giovani fingono di non
conoscere il teatro e chiedono
indicazioni a dei passanti per
raggiungerlo. “Scusi sa dov’è
il teatro?”. Ad approccio effettuato i giovani non si limitano
a ricevere le informazioni stradali, ma intavolano una sorta
di intervista spontanea sulla
qualità degli spettacoli, sul valore del teatro all’interno del
quartiere, sul costo del biglietto: “noi non ci
siamo mai stati, ma tutti ci dicono essere molto
bello”, “lei ci è mai stato?”, “è vero che quest’anno è possibile entrare gratis?”, e via dicendo. Si crea in breve tempo un approfondimento
dell’informazione che le “vittime” sviluppano
in totale autonomia, quasi come se si trattasse
di un passaparola fra conoscenti.
Quando si è presentata l’occasione e magari ad inganno svelato o scoperto, anche a
causa dell’intrusione delle telecamere, durante
le performance i ragazzi hanno approfondito
con il nuovo pubblico alcuni temi specifici della disciplina teatrale. Questo è stato possibile
perché unitamente alla prova pubblica di promozione del teatro, il gruppo ha seguito parte
della programmazione del Cristallo ed a turni
i giovani hanno scritto delle vere e proprie recensioni che sono pubblicate sul sito del teatro
Cristallo all’indirizzo www.teatrocristallo.it.
Infine un cenno all’uso del mezzo audiovisivo. Durante le azioni uno dei partecipanti seguiva lo svolgimento con una telecamera, con
il materiale è stato in seguito montato un video
che rimane a testimonianza del progetto.
Denis Isaia
209
Scripta manent 06
210
Giovani Critici
Chi sono i Giovani Critici?
Molti adolescenti hanno la possibilità di
avvicinarsi ad un evento culturale attraverso il
sistema scolastico. Teatro nella scuola, visite
ai musei e gite culturali sono parte integrante
dei percorsi formativi. Viceversa esiste un certo numero di giovani che, vuoi per abbandono
precoce della scuola, vuoi per una carriera scolastica frammentata, non hanno avuto la possibilità di entrare in contatto con la proposta
culturale della città. Proprio questi ultimi sono
stati coloro che il progetto “Giovani Critici” ha
tentato di coinvolgere. Una sfida che è stata
portata avanti grazie al lavoro quotidiano sui
micro-territori urbani dei Centri Giovani.
Ma come coinvolgere un numero sempre
più ampio di ragazzi?
Moltiplicatori di cultura
Il progetto Giovani Critici si basa su di una
ricetta tanto semplice quanto efficace. L’Ufficio
Giovani della Provincia, con la collaborazione
del Centro Giovani Charlie Brown, invita circa
una quindicina di ragazzi a vivere un evento culturale. Ad appuntamento concluso rinnova l’invito e chiede ai giovani di ripartecipare anche
in compagnia di uno o più amici. Dei quindici
una parte non torna più, altri invece accettano
l’invito e portano nuovi Giovani Critici. Così facendo, alla fine di un percorso di otto eventi,
circa ottanta ragazzi hanno partecipato almeno una volta ad un evento culturale, lasciando
traccia della loro esperienza in un questionario
che servirà per una ricerca sui giovani e la cultura a Bolzano.
Nuovi Consumatori
Fra gli ottanta partecipanti (alcuni fra i ragazzi per loro stessa ammissione non avevano
mai messo piede in un teatro) è emerso un nucleo solido di circa venti affezionati che hanno
seguito almeno quattro appuntamenti. Questi
Giovani Critici rientrano nella categoria di coloro che con tutta probabilità continueranno
Attività rivolte ai giovani
a seguire in proprio il cartellone di un teatro,
piuttosto che la programmazione di un museo
o un festival musicale, anche se nessuno pagherà loro il biglietto. Se poi si considera che
gli eventi culturali si fruiscono spesso in compagnia, allora questi nuovi consumatori non
sono solo biglietti futuri per gli operatori del
settore, ma sono anche veri e propri promotori
naturali di cultura che chiederanno ad amici e
partner di seguirli nelle future frequentazioni. A
testimonianza di questo sta una anomalia sorta in questa terza edizione. Ci si è accorti strada
facendo che qualche ragazzo, ormai al secondo
o al terzo anno di partecipazione, aveva un’eccessiva confidenza con il consumo culturale
e che probabilmente stava approfittando del
progetto per vedere gratuitamente solo quello che gli interessava. Cadeva così “la prova”
di consumo culturale e lo sforzo di avvicinare
nuovo pubblico che dall’inizio è la priorità del
progetto. Cosa fare? Subito si è pensato di raffreddare l’invito, ma quando ci si è accorti che
comunque questi ragazzi portavano di volta in
volta nuovi partecipanti, allora non si è lesinato
sul prezzo di un biglietto (le tariffe della cultura
locale sono assolutamente abbordabili) e si è
proceduto.
I Giovani Critici sull’ “Alto Adige” e in rete
Un’ultima novità: i lettori dell’Alto Adige
hanno avuto modo di incontrare nel corso della
primavera 2006 alcune recensioni dei Giovani
Critici. Infatti per promuovere degli approfondimenti ed aumentare la visibilità pubblica del
progetto, grazie ad una collaborazione con il
maggiore quotidiano locale, la critica richiesta
ai giovani non si è esaurita con il questionario,
ma ha avuto un seguito in una breve recensione pubblica.
La novità è stata preceduta da un breve corso di quattro appuntamenti con i tutor
del progetto Gaia Carroli e Denis Isaia ed il
caporedattore della pagina degli spettacoli
dell’Alto Adige Fabio Zamboni. Le recensioni
sono oggi consultabili all’indirizzo internet:
www.provincia.bz.it/cultura/1504
Denis Isaia
211
Scripta manent 06
Rinnovata la Consulta Giovani
È stata insediata dall’Assessore provinciale
alla cultura italiana Luigi Cigolla la nuova Consulta giovani per il gruppo linguistico italiano,
come previsto dalla legge provinciale n. 13 del
1.6.1983, istitutiva del Servizio Giovani della
nostra provincia.
La legge prevede che vengano nominate
dalla Giunta Provinciale di Bolzano tre Consulte
provinciali del Servizio Giovani:
• Una per il gruppo linguistico italiano
• Una per il gruppo linguistico tedesco
212
• Una per il gruppo linguistico ladino
Le consulte sono costituite da rappresentanti di associazioni giovanili, di centri giovani,
di Comuni e della scuola ed hanno prevalentemente compiti di consulenza
ed elaborazione di pareri sulle questioni e sui programmi
che interessano i giovani.
Rimangono in carica per un
periodo di tre anni.
Nel suo intervento l’Assessore Luigi Cigolla ha ricordato il lavoro svolto dalla
Consulta uscente: un lavoro
fruttuoso, che ha prodotto su tutto il territorio
provinciale la realizzazione e l’ammodernamento di diverse strutture, sedi, centri e punti
di incontro, strutture all’aperto, campeggi per
i giovani, nonché l’incentivazione della promozione di molteplici iniziative culturali, formative
e ricreative rivolte specificatamente ai giovani
per il miglior impiego del loro tempo al di fuori
della scuola e del lavoro.
Un vivo ringraziamento è stato, dunque, rivolto dall’Assessore alla Consulta uscente per
il prezioso lavoro svolto.
Ai componenti della nuova Consulta ha
chiesto di operare con entusiasmo, competenza e senso di responsabilità per rispondere alle
esigenze dei giovani, esigenze che si rivelano
sempre più nuove ed imprevedibili.
I giovani chiedono di essere partecipi, diretti ed indiretti, di momenti di aggregazione, di
confronto, di comportamento, di cultura, di poter cogliere occasioni di impegno nel sociale,
nell’associazionismo e altro.
La Consulta del Servizio Giovani è chiamata, dunque, a raccogliere le aspettative e le
esigenze dei giovani ed a divenire, così, loro
portavoce nell’ambito dell’Amministrazione
provinciale.
Questo per quanto riguarda tutti i giovani
della provincia con particolare attenzione ai
giovani che vivono nelle località periferiche.
La stessa composizione della Consulta è rappresentativa della realtà
provinciale. Infatti, oltre ai
rappresentanti dei Comuni
di Bressanone, Merano e
Laives ed al rappresentante
della scuola, vi fanno parte
ben nove rappresentanti proposti da associazioni e centri giovani che operano su tutto il
territorio provinciale.
Dopo l’insediamento, i membri della consulta hanno provveduto all’elezione del Presidente e del Vicepresidente, rispettivamente
nelle persone del dott. Marco Lazzarini e della
dott.ssa Astrid Sibilla.
Gli altri membri della Consulta sono Diego
Valentini (ass. La Vispa Teresa, Bolzano), Flora
Sarubbo (Ascolto giovani, Bolzano), Paolo Bra-
Attività rivolte ai giovani
sola (Artist Club, Bolzano), Irvin Daves (Gruppo
giovani Flowers, Bronzolo), Bruno Festini (Circolo culturale ricreativo Don Bosco e Gruppo
giovani Circolo Acli, Bressanone), Lucia Rizzieri (Associazione La Strada, Bolzano), Dario
Volani, (Centro giovani Don Bosco-Beehive
e Arcoop – Centro giovani No Logo, Laives),
Alessandro Amaduzzi (Centro giovani Cristo
Re, Centro giovani Il Melograno, Associazione
Cattolici Popolari, Bolzano e Punto d’incontro
Cilla, Merano), Eugenia Fera Blumtritt (Comune di Merano), Vittoria Altini Gitzl (Comune di
Bressanone), Andrea Mastroianni (Comune di
Laives) e Andrea Felis (Consiglio scolastico).
Ida Zancanella
213
Scripta manent 06
CHERYL PORTER in concerto
214
“Potente”, “commovente”, “ispirata”, “elegante” sono le parole più usate quando si parla della cantante Cheryl Porter ed è stato vero
anche per tutti coloro che hanno vissuto l’indimenticabile serata del 18 dicembre al teatro
Rainerum.
Potente la sua voce, ma non da meno la sua
simpatia e la sua cordialità che ha saputo fin
dal primo momento coinvolgere in un vortice di
emozioni coloro che erano venuti per assistere
allo spettacolo.
Commovente poi il suo modo di pensare alla
vita come un dono di Dio.
Cheryl ha saputo comunicare e trasmettere
la gioia, quella vera, che nasce dalle cose più
semplici, come il cogliere anche i più piccoli gesti come un dono di Dio.
Ha raccontato il testo delle canzoni come se
fossero delle storie, “ti prende con sé per un
viaggio fatto di emozioni… ti rivela l’essenza
della sua anima… ti racconta i suoi segreti.”
Accompagnata da un coro con più di 45 ele-
menti ha reso lo spettacolo coinvolgente.
Una voce unica, che arriva al cuore di chi
ascolta lasciando un’emozione difficile da dimenticare.
Il motto di Cheryl Porter recita: “Canterò
ogni volta che il Signore mi dirà di cantare, obbedendo alla volontà di Dio”.
Ed è proprio così... da dieci anni Cheryl ha
dedicato la sua carriera ad una missione in musica: quella di portare un
messaggio di unità ad un mondo diviso, di fraternità ai popoli in guerra,
e di pace interiore a chi ascolta la sua
musica.
Un suo messaggio: “Ho capito che
la musica può costituire un “ponte”
per andare “oltre” la routine di ogni
giorno, per ampliare la nostra spiritualità, per avvicinarci alla nostra anima e scoprire il Dio che abita dentro
ognuno di noi”.
Giovanni Ferrari
Attività rivolte ai giovani
Quando gli dei hanno sete
Anche nel 2006 l’Associazione Ascolto Giovani ha realizzato grazie al sostegno del Servizio
Giovani della Provincia di Bolzano uno spettacolo dal titolo “Quando gli dei hanno sete”, tratto
da “Le troiane” di Euripide. Lo spettacolo è stato
realizzato dalla compagnia “La Brigata”, messo
in scena presso il Teatro Comunale di Gries a
Bolzano nei giorni 20 e 21 maggio 2006.
Lo spettacolo ha avuto il
tutto esaurito nei due giorni
di rappresentazione con 900
spettatori presenti. Ventidue
ragazzi di un’età compresa tra i tredici e i venti anni
hanno lavorato per 8 mesi
sul difficile tema delle testimonianze delle donne di
Srebrenica, grazie alla guida di Flora Sarrubbo
che ne ha firmato la regia.
I giovani hanno avuto la possibilità di stare insieme e di impegnarsi per un progetto
comune che con molta serietà hanno portato
a termine. Lo scopo è di creare un momento
215
di aggregazione e anche di divertimento unito anche alla
discussione su temi importanti
come la guerra e la pace. Il progetto laboratorio teatrale proseguirà anche nel
corso dei prossimi anni con nuove e stimolanti
iniziative. Tutti i giovani interessati sono invitati
a rivolgersi all’associazione Ascolto giovani al
n. 0471 505326 per poter partecipare a questo
interessante progetto.
Beppe Mora
Scripta manent 06
216
Attività rivolte ai giovani
Musical
“West Side Story”
Puntuale, come ormai da 7 anni a questa
parte, venerdì 17, sabato 18, domenica 19, sabato 25 e domenica 26 febbraio 2006 presso il
Teatro Rainerum è stato rappresentato il musical “WEST SIDE STORY”. Spettacolo messo in
scena dall’Associazione Juvenes, con sostegno
dell’Ufficio Servizio Giovani della Provincia, segno di un’attenzione speciale per tutto ciò che
vede protagonisti i giovani.
A questo progetto hanno lavorato fin da
giugno 2005 quattro giovani, aspiranti registi, Andrea Bernard, Federica Lorenzi, Sophia
Matteucci e Christian Balzamà, coinvolgendo
ragazzi e giovani di un’età compresa tra i 16 e
i 20 anni. Un cast giovane composto da ragazzi e ragazze che hanno esperienza nel campo
teatrale da diversi anni, ma anche di altri che
calcano per la prima volta un palcoscenico.
Un gruppo che nei sei mesi di preparazione si è cimentato nella recitazione (curata da
Andrea Bernard) e nella preparazione delle coreografie (a cura di Federica Lorenzi e Christian
Balzamà).
217
Quarantacinque sono state le persone,
impegnate nel retro palco, per il trucco, per
la regia audio e luci. Queste ultime vedono la
presenza di giovani che si dedicano nel tempo libero a questa attività a servizio del teatro
Rainerum. Uno spettacolo che ha saputo dare
a tutti coloro che lo hanno visto una freschezza di recitazione, di canto e di corpo di ballo in
scene davvero entusiasmanti.
“Davvero bello”, questo è il commento che si
sentiva ripetere, aggiungendo “davvero bravi” a
questi ragazzi.
Giovanni Ferrari
Scripta manent 06
Antonella Bellutti
“Alti sui pedali”
218
Si intitola “Alti sui pedali” la pubblicazione
promossa dal Servizio Giovani dell’Ufficio Cultura Italiana della Provincia di Bolzano ed edito da Curcu & Genovese per lanciare messaggi
positivi ai giovani, fissando il racconto di una
carriera esemplare all’insegna dello sport pulito (ecco spiegato il colore
bianco del candore come
sfondo della copertina con
l’immagine del trionfo olimpico a Sydney).
Un libro di 200 pagine
con un ricco inserto fotografico, scritto dal giornalista Daniele Magagnin
per raccontare la favolosa
storia di Antonella Bellutti,
nata a Bolzano il 7 novembre 1968, prima donna nella storia dello sport italiano
ad aver vinto due medaglie
d’oro olimpiche in due Olimpiadi consecutive (Atlanta
’96 e Sydney 2000), unica
donna ad averlo fatto in
due specialità diverse della stessa disciplina, il
ciclismo: inseguimento individuale in America,
corsa a punti in Australia.
La storia di Antonella non è legata solo al
ciclismo, ma anche ad altre discipline sportive,
che l’anno vista protagonista. E poi un inedito
“dietro le quinte” di cinque lustri di vita dedicata allo sport dispensando messaggi positivi a
cominciare dalla costante lotta al doping.
“Alti sui pedali” è un libro che ha il difficile
compito di sintetizzare 25 anni di “carriera sportiva”: da quando, nel 1978, a soli dieci anni, una
ragazzina si faceva onore sulle piste dell’atletica
leggera ad oggi, passando per due ori olimpici
(Atlanta e Sydney) nel ciclismo su pista e da
un’Olimpiade invernale nel bob. Una vita che si è
intrecciata allo sport – anche non agonistico – in
maniera sempre più “fatale”. Queste particolari
“nozze d’argento” racchiudono tanti momenti
meravigliosi ed infinite emozioni – come sempre nella vita succede – alternati ad altrettanti periodi
cupi e cocenti delusioni. Lo
sport, per Antonella Bellutti
è sempre stato compagno
fedele ed irreprensibile galantuomo, nonostante gli
infiniti attacchi di chi, non
riuscendo a capirne l’essenza, gli ha inflitto e continua
a infliggergli colpi mortali.
Ci sono poche esperienze
cosi coinvolgenti, entusiasmanti, significative e totalizzanti come quella della
bicampionessa
olimpica,
che considera lo sport un
bene prezioso. Bisogna però
distinguerne l’essenza dagli
infiniti limiti degli uomini.
La storia di Antonella Bellutti si sviluppa
sotto forma di lunga intervista rilasciata a Daniele Magagnin. Emerge l’immagine di una
campionessa vera, anche e soprattutto in una
serie di inediti “dietro le quinte”. La storia parte
da scuola, dove una ragazzina alle elementari
impressiona il maestro non solo per il rendimento scolastico, ma per le capacità atletiche.
Quel maestro invita la mamma a farle fare dello
sport. Si avvicina all’atletica e, per farla breve,
quella ragazzina dello scorpione, dal 1980 al
1992 si distingue in tre discipline (100 e 400 m
ostacoli, eptathlon) conquistando: 7 titoli ita-
Attività rivolte ai giovani
liani, 7 record nazionali, 16 presenze in azzurro,
3 convocazioni in Coppa Europa (’85, ’86, ‘87).
Dal 1985 al 1999, per 14 anni, detiene il record
nazionale juniores dei 100 m ostacoli col tempo
di 13”46. Vanta una partecipazione al campionato europeo Juniores (9ª) nel 1985 a Cottbus
nell’ex Germania Est, una partecipazione al
Campionato mondiale Juniores (5ª) nel 1986 ad
Atene, vincendo la semifinale.
Antonella consegue la maturità magistrale
a Bolzano nel 1986. Termina l’Isef a Firenze nel
1993 e inizia ad insegnare e ad occuparsi di preparazione atletica. Chiude con l’atletica per via
di un infortunio, che le pregiudica la carriera.
Nel ciclismo tutto comincia per caso. Viene
vista mentre prova una bici da triathlon e sfreccia sotto gli occhi di due dirigenti del ciclismo
che poi la contattano, la invitano a provare e
nel 1992 a Bassano debutta in pista, così, tanto per provare e conquista l’argento agli italiani
nell’inseguimento su pista impressionando gli
addetti ai lavori.
Nel Ciclismo dal 1992 al 2000 conquista:
2 medaglie d’oro alle Olimpiadi (1996, Atlanta
nell’inseguimento individuale, 2000, Sydney
nell’individuale a punti), 1 coppa del mondo
assoluta nel 1997, 4 coppe del mondo di specialità nel 1995, 1996, 1999 e 2000, 1 medaglia
d’oro ai campionati europei di Berlino 1997, 1
medaglia d’argento ai campionati mondiali di
Bogotà 1995, 1 medaglia di bronzo ai campionati mondiali di Manchester 1996, 13 vittorie in
prove di coppa del mondo, 2 record del mondo:
3 km, inseguimento Bogotà 1995, 3 km, inseguimento Calì 1996, 1 record olimpico: record
olimpico Atlanta 1996, 16 titoli italiani, 3 edizioni della “sei giorni” di Milano: 1996, 1997, 1998,
14 vittorie su strada, 2 edizioni del Chilometro
del corso: 1999 e 2000.
Nel 2000, dopo l’oro di Sydney lascia l’attività ciclistica, ma non è ancora ora di lasciare lo
sport. C’è una nuova sfida. Contribuisce a lanciare una nuova disciplina olimpica invernale, il
bob a due, insieme alla campionessa olimpica
di slittino di Lillehammer ’94, l’altoatesina Gerda Weissensteiner. Nell’arco di una stagione
iniziano l’attività, si qualificano per le Olimpiadi
attraverso l’11° posto nel circuito di Coppa del
mondo, si qualificano per i Giochi Olimpici che
aprono per la prima volta al bob donne e si classificano settime a Salt Lake City. Antonella chiude con l’agonismo dopo i Giochi invernali 2002.
Inizia ad insegnare a Bolzano al Liceo della Comunicazione ad indirizzo sportivo “G. Toniolo”.
Nel 2000 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi le ha conferito l’onorificenza
di Commendatore della Repubblica. Antonella è
giornalista per la carta stampata e la tv.
Fa parte dal 2000 al 2004 della Giunta nazionale del Coni e della Commissione ministeriale
per le pari opportunità. Si occupa di preparazione atletica per alcuni atleti e squadre di spicco.
Nel 2002 viene nominata direttore tecnico del
settore pista, maschile e femminile, della Federazione ciclistica, ma lascia perché mancano i
presupposti per lavorare in un certo modo. È
rappresentante degli atleti nella Commissione
ministeriale antidoping. Segue progetti importanti a livello nazionale. Si occupa, in silenzio,
di iniziative a favore di chi sta peggio e, da
sempre, della diffusione di messaggi positivi a
cominciare da una battaglia forte, spesso condotta con tanta fatica, ma a denti stretti, contro
il doping.
Il libro “Alti sui pedali” può essere richiesto
gratuitamente all’Ufficio Servizio Giovani della
Provincia.
Daniele Magagnin
219
Scripta manent 06
220
Quando non puoi attaccare
il ragionamento,
devi attaccare il ragionatore...
Il ragionatore in questione è il giornalista Oliviero Beha, presente a Bolzano il 25 novembre
per presentare il suo ultimo libro “Indagine sul
Calcio”, ospite delle Associazioni “La Strada Der
Weg” e “DDT” e del Servizio Giovani della Provincia di Bolzano. Non si tratta sicuramente di un
giornalista qualunque, scrittore di libri denuncia
sul pubblico malcostume e autore radiofonico e
televisivo di successo; basti pensare a programmi
come “Radiozorro”, poi diventata “Radioacolori”
e alla trasmissione tv “Va Pensiero”. Trasmissioni chiuse dalla Rai da un giorno all’altro, senza
preavviso, programmi di servizio al cittadino con
ascolti altissimi, se consideriamo che solo pochi
anni fa “Radioacolori” faceva registrare gli stessi o più ascolti di “Viva Radiodue” di Fiorello, la
trasmissione cult del momento.
Chiudere una trasmissione nonostante gli
altissimi indici di ascolto è un controsenso nell’odierno sistema comunicativo subordinato
alle regole del mercato, eppure se un programma è scomodo, se disturba troppo gli interessi
di qualcuno, si chiude! Beha stesso si definisce
un giornalista “anomalo”, “sbagliato” più che
scomodo, semmai estraneo ad un sistema che
non prevede più che il ruolo dell’informatore sia
quello di fare un servizio al cittadino per tentare
di migliorare lo stato generale delle cose. L’informazione oggi è chiamata a schierarsi dichiaratamente per uno dei due poli, centrodestra o
centrosinistra, e a vendere le notizie come merci
confezionate ad hoc, notizie che vengono usate
come munizioni comunicative per colpire e denigrare l’uno o l’altro schieramento. Ma la deonto-
Attività rivolte ai giovani
logia professionale dov’è? Secondo Beha ormai
è latitante in quanto anche nel giornalismo vale
la regola del profitto e della merce; eppure l’informazione è una merce speciale che dovrebbe
obbligare a responsabilità speciali. Purtroppo
non è più così e alcuni segnali ce lo mostrano
in modo evidente: le indagini non le fanno più i
giornali ma “Striscia la Notizia” e la RAI usa l’ottimo programma “Report”
come foglia di fico per coprire ore e ore di tv spazzatura.
Ma allora il cittadino che
deve fare? Beha lo spiega
con una convincente metafora.
La realtà andrebbe intesa come un grande mosaico,
una realtà complicata, mai
semplice perché composta
da infinite tessere, che prese
insieme danno una visione
globale e completa. L’informazione odierna invece ci
somministra singole tessere di questo mosaico
facendoci credere che quell’unica tessera sia
tutto il mosaico. Una truffa informativa che ha
anche un pessimo effetto collaterale: estingue
la nostra voglia di sapere, perché ci illudiamo
di conoscere tutta la realtà e non sentiamo il
bisogno di approfondirla… Nel mare quotidiano
di notizie pensiamo di sapere tutto, invece non
sappiamo nulla. Beha stesso definisce questa
situazione una palude, ma non perde la speranza che questa palude possa lentamente essere
bonificata da un nuovo senso critico dei cittadini stessi. Non è un percorso facile: per muoversi autonomamente nel mondo della comunicazione non basta più leggere un paio di giornali
di destra e un paio di sinistra per farsi un po’
un’idea. Prima di tutto bisogna dedicarsi alla
comunicazione interiore, con sé stessi; andare
cioè a conoscersi meglio, darsi quella che Beha
chiama una “sfregatina alla coscienza”. Questo
è il primo passo per diventare più critici e meno
dipendenti nei confronti dell’informazione. Non
bisogna sottovalutare né se stessi né la forza
che viene dall’unione tra più persone critiche
nei confronti di un sistema. Nessuno ci pensa
più, ma basta una cinquantina di telefonate di
protesta al centralino di un
giornale o di un’emittente radio/tv per preoccupare le rispettive dirigenze e generare
dei dubbi sulla bontà di certi
programmi.
La giornata di Beha a
Bolzano è stata piena e ricca di attività: nella mattinata docente al corso di formazione e aggiornamento
per gli animatori dei Centri
Giovani dell’Alto Adige, nel
pomeriggio supervisore del
progetto sportivo/educativo
“Excelsior” dell’Associazione “La Strada - Der
Weg”, la sera conferenziere alla presentazione
del libro e al seguente dibattito pubblico sull’informazione. Tre momenti attraversati da un
unico filo rosso: un invito ai presenti a non subire passivamente le regole dell’attuale sistema
dell’informazione, un sistema che sembra aver
abbandonato tutti i criteri morali ed etici per
rivolgersi al mondo degli affari, un invito alla
legittima difesa e al riappropriarsi della voglia
di sapere.
Lo scrittore Paul Valèry diceva: quando non
si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore. Nel caso di Oliviero Beha si va oltre,
all’attacco al ragionatore che costringerebbe
comunque a rendere pubbliche le sue opinioni,
si preferisce il silenzio, cioè non parlarne per
niente.
Massimo Antonino
221
Scripta manent 06
222
Attività rivolte ai giovani
Mixer
La competizione, la voglia di divertirsi assieme, ma soprattutto la musica.
Sono questi gli ingredienti di Mixer, il concorso diventato ormai un classico del Servizio
Giovani della Ripartizione Cultura italiana.
Giovani che suonano e cantano per i giovani: formula semplice che però da anni è sinonimo di successo garantito.
Quattro le serate di selezione organizzate
quest’anno prima del gran finale che si è svolto
al teatro Rainerum a Bolzano il 18 novembre.
Le selezioni si sono svolte a ottobre con
quattro concerti nelle città principali della provincia, in modo da garantire una partecipazione più ampia possibile. Alla fine, dopo le serate
musicali che si sono tenute nei centri giovani
Strike Up di Merano, Beehive di Laives, Giovani
Connection di Bressanone e Villa delle Rose di
Bolzano, la giuria ha scelto gli 8 gruppi che si
sono assicurati il privilegio di partecipare alla
serata finale.
Grazie anche alla consulenza artistica di
Mario Punzi, le loro performance sono state
apprezzatissime dal numerosissimo pubblico:
l’esibizione di ogni gruppo non poteva superare i venti minuti, durante i quali i brani da
presentare erano quattro. La giuria di esperti
presieduta dal direttore dell’ufficio servizio
giovani non ha avuto compito facile nell’individuare la band vincitrice; l’hanno spuntata i Sea
of Faces.
Per loro un premio particolare, la possibilità
di incidere un demo personalizzato
da utilizzare per l’autopromozione.
Per il Servizio Giovani anche
l’edizione 2006 di Mixer si è conclusa ancora una volta con un bilancio
più che positivo. Tante le band che
hanno partecipato, tanti i giovani
che sono venuti ad ascoltarle e che
con il loro sostegno hanno garantito un’atmosfera particolare oltre
che un palcoscenico importante
per le band che si sono esibite.
Stefano Santoro
223
Scripta manent 06
Percorsi di formazione 2006
Un interesse sempre acceso
224
La formazione è una indispensabile, preziosa e riconosciuta opportunità che il Servizio
Giovani mette a disposizione degli animatori
dei Centri e delle associazioni giovanili. Esprime un’attenzione alla persona e alla professionalità ed è capace di creare stimoli per pensare
meglio, per relazionarsi agli altri con più libertà
e positività, per lavorare con meno stress e più
efficacia. Si è consapevoli che l’apprendimento
avviene in molteplici luoghi e in varie forme ed
è per questo che al primo posto viene ormai da
anni collocata la valorizzazione della concreta
esperienza del quotidiano e l’apprendimento
cooperativo. I Percorsi di Formazione sono anche stati una spinta all’innovazione continua,
attraverso la ricerca e la sperimentazione. Confrontarsi con esperti e con altri animatori ha
permesso di sviluppare scambi di buone prassi
e incentivato a vivere da protagonisti i cambiamenti culturali e sociali. Per lavorare con e
per i giovani è infatti importante essere in una
continua tensione a voler comprendere i loro
linguaggi, contesti, ecc.
La parola “teoria” suscita spesso perplessità in chi è molto legato alla pratica. Viene di
solito vista come esercizio sterile di sapere,
una perdita di tempo insomma. Ma una buona teoria è molto pratica, soprattutto perché
è stata convalidata da decine di esperimenti
nelle condizioni più diverse. Dunque, per imparare senza dover rifare tutti gli errori possibili
ci vuole anche la teoria. Proprio per questo si
è scelto per i “Percorsi di formazione 2006” un
approccio:
• partecipativo, ovvero basato sull’intera-
zione tra partecipanti e docente, il quale
ha agito come facilitatore del dialogo tra
i partecipanti stessi, cosicché essi hanno
potuto sentirsi direttamente e pienamente
coinvolti;
• ludico, perché nel gioco si impara diverten-
dosi, stimolando la nostra parte più ricettiva, il giovane che è in noi;
• finalizzato, dato che pochi chiari messaggi
da assimilare razionalmente ed emotivamente sono stati più utili della trattazione di tanti temi che potevano dare magari
soddisfazione al formatore, ma avrebbero
lasciato poche tracce in chi ha partecipato
al corso.
La formazione è stata anche un potente
strumento di motivazione perché percepita dagli animatori come un investimento della propria associazione e della committenza nei loro
confronti. Inoltre ha costituito un’eccellente
occasione di confronto con persone che coprono ruoli simili in realtà diverse, rafforzando lo
spirito di gruppo e la condivisione di obiettivi
strategici.
Dopo un periodo in cui la formazione serviva principalmente a creare occasioni di conoscenza e confronto, si è passati ad una formazione più mirata ai diversi desideri formativi
degli animatori. Nel 2006 le aree di approfondimento sono state le seguenti:
• Area della comunicazione – in continuazio-
ne con quanto iniziato negli scorsi anni si è
proposto un secondo modulo sulla comunicazione interpersonale con l’approfondimento del tema dell’intelligenza emotiva. La
docente è stata la dott.ssa Chiara Sevesi.
• Area delle tecniche di animazione – si è pro-
posto un percorso base sul clown inteso
Attività rivolte ai giovani
225
non tanto come insieme di tecniche di giocoleria, ma come personaggio che ha una
sua particolare visione della vita. La docente è stata Michela Balestra.
• Area delle competenze tecniche – una for-
mazione mirata ad offrire conoscenze base
come tecnico audio-luci per gestire impianti
ed attrezzature in dotazione nelle varie sale
prova o necessarie in occasione di piccoli
concerti e spettacoli. Docente è stato un
esperto dello Studio Zem.
• Area delle tecnologie multimediali – si è
proposto un percorso mirato a creare attenzione attorno alla figura del web graphic
designer. Questo ha consentito di dare ai
partecipanti competenze tali da saper costruire un sito internet e gestirlo. Questo
strumento diventa sempre più importante
ed è risultato quindi utile dare agli animatori competenze in questa direzione. Docente
Davide Burattin di Cactus Studio.
Gli animatori hanno potuto iscriversi gratuitamente scegliendo una o più tra le offerte
attivate.
Dario Volani
Scripta manent 06
Scegli il tuo percorso!
226
La Ripartizione Cultura
italiana promuove e sostiene, anche economicamente,
la presenza in tutti i centri
dell’Alto Adige di biblioteche pubbliche, dove è possibile prendere in prestito
libri, riviste e materiale
multimediale per approfondire le proprie competenze.
Allo stesso modo, sia nel
capoluogo che in numerose località altoatesine sono
presenti i Centri giovani, grazie ai quali si vuole favorire
l’aggregazione ed il confronto tra i ragazzi, nonché promuovere un’offerta culturale
e ricreativa di spessore, che aiuti i giovani ad
impiegare costruttivamente il loro tempo libero, con il sostegno e l’appoggio di animatori ed
operatori competenti.
Perché questi luoghi si possano frequentare, tuttavia, è necessario conoscerne l’esistenza. Proprio per questo motivo il Settore biblioteche dell’Ufficio Educazione permanente,
Biblioteche e Audiovisivi e il Servizio Giovani
hanno lanciato una campagna contraddistinta
da informazioni molto chiare: chiunque, guardando le cartine del materiale informativo, può
capire immediatamente se vicino casa, magari
proprio dietro l’angolo, c’è un luogo di cultura
e di incontro.
Per far sì che il messaggio arrivasse ai diretti destinatari, identificati in questo caso
nelle famiglie e nei giovani,
si è quindi scelto di veicolarlo attraverso due supporti quanto meno inconsueti,
vale a dire le tovagliette per
la mensa ed i cartoni della
pizza. L’obiettivo era quello
di legare il messaggio ad un
momento di benessere e di
incontro.
È stato inoltre distribuito un pieghevole in formato tessera, che in modo più
dettagliato riproduceva la
mappa di Bolzano e del territorio provinciale con la segnalazione dei Centri giovani
e delle biblioteche. Per avere sempre con sé,
a portata di tasca, questa sorta di indirizzario
della cultura e del tempo libero.
Naturalmente non è mancata la comunicazione tradizionale tramite manifesti, spot
e informazione sui media. Perché sempre più
persone siano consapevoli della presenza di
una biblioteca o di un Centro giovani, magari
sotto casa.
Per la realizzazione di questa campagna
informativa la Ripartizione cultura italiana ha
trovato grande collaborazione sul territorio
provinciale da parte di alcune pizzerie e mense
aziendali.
Per ulteriori informazioni si possono contattare telefonicamente gli uffici ai numeri
0471/411244 oppure 0471/411280.
Stefano Santoro
Attività rivolte ai giovani
Viaggio studio nel Voralberg
Quando collaborare e scambiarsi le proprie
esperienze diventa un arricchimento oltre che
un modo di crescere umanamente e professionalmente.
Il viaggio studio vissuto da animatori ed
educatori dei centri giovani e delle associazioni
giovanili è stata un’esperienza importante. E
non solo perché ha permesso agli oltre quaranta partecipanti di conoscere realtà molto
diverse da quelle altoatesine, ma anche perché
è stato uno dei progetti che ha visto la partecipazione congiunta di Ufficio Servizio giovani,
dell’Amt für Jugendarbeit della provincia e Ufficio giovani del Comune di Bolzano, che hanno
sostenuto interamente dal punto di vista organizzativo e finanziario il progetto. Un progetto
pensato, proposto e vissuto assieme: operatori di Bolzano e della
periferia, di lingua italiana e di lingua tedesca: partiti da Bolzano il 5
ottobre alla volta di Dornbirn e Bregenz nel Voralberg (Austria). Viaggio in pullman, anche per favorire
gli scambi di idee e il confronto su
problematiche comuni ai vari centri giovanili.
Nel pomeriggio è iniziata la visita alle diverse strutture. A Dornbirn
gli animatori altoatesini hanno visitato due strutture molto organizzate come i centri giovani “Arena” e
“Vismut” (Info: www.ojad.at). Poi,
il giorno successivo il viaggio è proseguito verso Bregenz, dove la mattina è trascorsa presso
un centro di cultura giovanile interamente dedicato alle ragazze dal nome “Amazone” (Info:
www.amazone.or.at) e il pomeriggio è stato dedicato alla visita del centro giovani “Between”
(Info: www.between.at).
Tutti gli incontri si sono svolti con una presentazione dei vari centri giovani da parte dei
loro responsabili e sono poi continuati con una
discussione comune sui diversi temi del mondo giovanile, affrontati con metodi non sempre
uguali.
Infine il ritorno a Bolzano, con una certezza:
la “due-giorni” vissuta insieme è un’esperienza
da ripetere assolutamente.
Stefano Santoro
227
Scripta manent 06
Scarica

Scripta Manent 2006 - Autonome Provinz Bozen