Rassegna Stampa
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LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI
ANTONIO CANDREVA: “PER UN PIENO DI DIVERTIMENTO NON SERVE UBRIACARSI”
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Roma, 1 aprile 2014
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INTERMEDIA
APRILE 2014
RILEVAZIONI
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REDAZIONE
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01/04/14
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12.10
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REDAZIONE
01-04-2014
Lettori: 342.000
01-04-2014
Lettori: 342.000
Alcol:
consumo
eccessivo
adolescenti del Lazio
per
70%
Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro
rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia
Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella
Regione Lazio è superiore alla media nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni,
il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto
d’Italia. Sono dati allarmanti perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età:
l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più rapidamente fenomeni di
intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non
fare autogol' è l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom.
L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi.
Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta
edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio
Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è
sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi.
"È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto
agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove
spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita
sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso
abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi".
"Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato
Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori
Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è
ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti,
è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili".
"La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi –
afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile
la quarta edizione del progetto – L’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta
Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute".
http://www.adnkronos.com/IGN/Daily_Life/Benessere/Alcol‐consumo‐eccessivo‐per‐70‐adolescenti‐del‐
Lazio_321391666362.html 01-04-2014
LETTORI
86.000
TUMORI: AIOM, NEL LAZIO GIOVANI BEVONO PIU' ALCOL, ALLARME FEGATO (AGI) - Roma, 1 apr. - Gli adolescenti e i ragazzi residenti nella regione Lazio consumano
quantita' di alcol superiori rispetto alla media nazionale dei loro coetanei: lo consuma il
73% dei 15enni, il 30% dei 13enni e il 14% degli 11enni, contro, rispettivamente, il 65%,
25% e 12%. Dati allarmanti perche', sottolinea l'Associazione italiana di oncologia medica
(Aiom), il consumo di alcol in giovane eta' puo' provocare numerosi effetti avversi dovuti al
fatto che gli organismi ancora in sviluppo non sono in grado di assimilare l'alcol. Inoltre, un
forte consumo di questa sostanza puo' provocare danni al fegato conducendo al tumore.
Quello del consumo di alcol e' solo uno degli aspetti della prevenzione dei tumori e
dell'educazione a uno stile di vita sano e consapevole, i due pilastri della campagna di
Aiom "Non fare autogol. Gioca d'attacco contro il cancro", giunta alla sua quarta edizione
che oggi, per la tredicesima tappa, ha visto protagonisti il direttore del dipartimento di
Oncologia medica dell'Istituto nazionale tumori Regina tele a di Aroma, Francesco
Cognetti; il centrocampista della Lazio, Antonio Candreva, e i ragazzi del liceo scientifico
Farnesina di Roma. "Vogliamo far capire ai nostri giovani che la prevenzione del tumore
inizia da adolescenti - ha sottolineato Cognetti - perche' l'importanza di un corretto stile di
vita, fin da ragazzi, e' ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica. Il 40% dei
decessi per tumore, infatti, e' causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". Nel
tentativo di raggiungere quanto piu' possibile il "cuore" dei ragazzi, Aiom ha deciso di
realizzare per il quarto anno consecutivo la campagna "Non fare autogol", organizzando
quindici incontri in altrettante citta' italiane, con il sostegno di tutte e venti le squadre del
campionato di calcio di serie A, attraverso la FGCI, insieme alla Presidenza del Consiglio
dei Ministri e il CONI. In ogni incontro, che coinvolgera' sempre gruppi di ragazzi, un
campione di serie A "salira' in cattedra" per parlare della propria esperienza sportiva e
delle buone abitudini che sostengono la sua attivita'. Oggi, e' toccato al centrocampista
della Lazio Antonio Candreva, assediato dagli studenti al termine dell'incontro. "E' con
grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto cosi' importante - ha
affermato Il calciatore - La scuola e' il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini,
ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro eta' compromette la loro
salute da adulti". Nel corso dell'incontro, Cognetti ha elencato agli studenti presenti in aula
alcuni piccoli accorgimenti da adottare per condurre uno stile di vita sano, senza
rinunciare al divertimento: corretta alimentazione secondo quanto consigliato dalla dieta
mediterranea, niente fumo e alcol, rapporti sessuali protetti, utilizzo dell'auricolare quando
si telefona con il cellulare, esposizione al sole nelle ore meno calde e niente lampade
abbronzanti. Oltre agli incontri diretti, la campagna Aiom conta anche su un ampio fronte
online, attraverso la pagine Facebook e il sito internet dell'iniziativa, sul quale e' possibile
scaricare un opuscolo informativo e partecipare al "Quiz della salute", rispondendo a 21
domande sui sette autogol che si possono fare contro la propria salute. In occasione di
ogni tappa, infine, verra' selezionato uno studente tra quelli che, in ciascun istituto
coinvolto, ha totalizzato il punteggio piu' alto nel quiz e sara' premiato con un tablet
consegnato dal calciatore protagonista della tappa. Tra tutti i ragazzi che parteciperanno
al quiz, infine, sara' sorteggiato un vincitore finale che sara' anch'egli premiato. (AGI)
01-04-2014
NEL LAZIO CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER 70% DEGLI ADOLESCENTI
Roma, 1 apr. (TMNews) - Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni,
confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli
adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73%
dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d'Italia. Sono dati
allarmanti e preoccupanti, perché l'alcol è particolarmente dannoso in giovane età:
l'organismo, infatti, non è in grado di "assimilarlo" e si producono più rapidamente
fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che
diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la
collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto "Non
fare autogol", la campagna promossa da Aiom (Associazione Italiana di Oncologia
Medica) e Fondazione Aiom per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da
malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la
tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo "Farnesina" di Roma, dove il
centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo
stile di vita dei campioni. "È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un
progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi - ha dichiarato -. La
scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire
che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L'alcol?
Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…". "Vogliamo far capire
che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti - ha sottolineato il prof. Francesco
Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell'Istituto Nazionale Tumori Regina
Elena di Roma -. L'importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente
dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato
da fattori di rischio potenzialmente modificabili".
01-04-2014
Tumori: Aiom, nel Lazio giovani bevono piu' alcol, allarme fegato
(AGI) - Roma, 1 apr. - Gli adolescenti e i ragazzi residenti nella regione Lazio consumano quantita' di alcol
superiori rispetto alla media nazionale dei loro coetanei: lo consuma il 73% dei 15enni, il 30% dei 13enni e
il 14% degli 11enni, contro, rispettivamente, il 65%, 25% e 12%. Dati allarmanti perche', sottolinea
l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), il consumo di alcol in giovane eta' puo' provocare
numerosi effetti avversi dovuti al fatto che gli organismi ancora in sviluppo non sono in grado di assimilare
l'alcol. Inoltre, un forte consumo di questa sostanza puo' provocare danni al fegato conducendo al tumore.
Quello del consumo di alcol e' solo uno degli aspetti della prevenzione dei tumori e dell'educazione a uno
stile di vita sano e consapevole, i due pilastri della campagna di Aiom "Non fare autogol. Gioca d'attacco
contro il cancro", giunta alla sua quarta edizione che oggi, per la tredicesima tappa, ha visto protagonisti il
direttore del dipartimento di Oncologia medica dell'Istituto nazionale tumori Regina tele a di Aroma,
Francesco Cognetti; il centrocampista della Lazio, Antonio Candreva, e i ragazzi del liceo scientifico
Farnesina di Roma. "Vogliamo far capire ai nostri giovani che la prevenzione del tumore inizia da
adolescenti - ha sottolineato Cognetti - perche' l'importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, e'
ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica. Il 40% dei decessi per tumore, infatti, e' causato da
fattori di rischio potenzialmente modificabili". Nel tentativo di raggiungere quanto piu' possibile il "cuore" dei
ragazzi, Aiom ha deciso di realizzare per il quarto anno consecutivo la campagna "Non fare autogol",
organizzando quindici incontri in altrettante citta' italiane, con il sostegno di tutte e venti le squadre del
campionato di calcio di serie A, attraverso la FGCI, insieme alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e il
CONI. In ogni incontro, che coinvolgera' sempre gruppi di ragazzi, un campione di serie A "salira' in
cattedra" per parlare della propria esperienza sportiva e delle buone abitudini che sostengono la sua
attivita'. Oggi, e' toccato al centrocampista della Lazio Antonio Candreva, assediato dagli studenti al
termine dell'incontro. "E' con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto cosi' importante
- ha affermato Il calciatore - La scuola e' il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi
devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro eta' compromette la loro salute da adulti". Nel corso
dell'incontro, Cognetti ha elencato agli studenti presenti in aula alcuni piccoli accorgimenti da adottare per
condurre uno stile di vita sano, senza rinunciare al divertimento: corretta alimentazione secondo quanto
consigliato dalla dieta mediterranea, niente fumo e alcol, rapporti sessuali protetti, utilizzo dell'auricolare
quando si telefona con il cellulare, esposizione al sole nelle ore meno calde e niente lampade abbronzanti.
Oltre agli incontri diretti, la campagna Aiom conta anche su un ampio fronte online, attraverso la pagine
Facebook e il sito internet dell'iniziativa, sul quale e' possibile scaricare un opuscolo informativo e
partecipare al "Quiz della salute", rispondendo a 21 domande sui sette autogol che si possono fare contro
la propria salute. In occasione di ogni tappa, infine, verra' selezionato uno studente tra quelli che, in
ciascun istituto coinvolto, ha totalizzato il punteggio piu' alto nel quiz e sara' premiato con un tablet
consegnato dal calciatore protagonista della tappa. Tra tutti i ragazzi che parteciperanno al quiz, infine,
sara' sorteggiato un vincitore finale che sara' anch'egli premiato. (AGI) .
http://www.agi.it/research‐e‐sviluppo/notizie/201404011406‐eco‐rt10135‐
tumori_aiom_nel_lazio_giovani_bevono_piu_alcol_allarme_fegato 01-04-2014
Salute, nel Lazio consumo eccessivo alcol
per 70% adolescenti
Percentuali di “sbronze” più alte d’Italia. Un’abitudine quotidiana per 73% dei
15enni. I calciatori in classe per insegnare la prevenzione
Tra gli adolescenti laziali il consumo eccesivo di alcol è una brutta abitudine che cresce
con il passare degli anni, confermandosi superiore alle medie nazionali. Un vizio
quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro
rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Dati allarmanti e preoccupanti,
perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado
di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione. Da qui
l’importanza di sensibilizzare i ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei
campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del progetto “Non fare autogol”, la
campagna promossa da AIOM (Associazione italiana di oncologia medica) e Fondazione
AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il
successo delle prime tre stagioni, la 13esima tappa della quarta edizione va in scena al
liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in
cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “Con grande piacere ho
accettato di partecipare a un progetto così importante – ha dichiarato –. La scuola è il luogo
dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di
vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che
senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi”.
“Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha
sottolineato Francesco Cognetti, direttore Dipartimento Oncologia medica dell’Istituto
nazionale tumori del Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin
da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per
tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. A fianco di AIOM
si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Coni e la Federazione italiana
giuoco calcio (FIGC). Il progetto coinvolge tutte le 20 squadre del campionato di calcio di
Serie A. Un vero e proprio “tour della prevenzione” in 15 città, che può contare su un
media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky
Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi
dedicati e sul sito www.skysporthd.it.
Il progetto “Non fare autogol” può contare anche su importanti risorse online per
raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che possono incontrare dal vivo i più
importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook
(www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al
seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove è possibile scaricare l’opuscolo
informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle
21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i
giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno
totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet
direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz
della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un
premio finale.
http://www.ilvelino.it/it/article/2014/04/01/salute-nel-lazio-consumo-eccessivo-alcol-per-70-adolescenti/54b2a879-fc58-4ce7-9055f1490d8cc560/
01-04-2014
LAZIO: AIOM, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70%
DEGLI ADOLESCENTI
(AGENPARL) - Roma, 1 apr - Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni,
confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti
laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro
rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché
l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di
“assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze
importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei
ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i
concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione
Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla
larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la
tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il
centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di
vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così
importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove
spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato
alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino
a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da
adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia
Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di
vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi
per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale
obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per
veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono
schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio
(FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre
del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può
contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da
Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi
dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove
diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i
nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da
una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e
il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta
adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio
iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione,
come Non fare autogol”. “La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al
fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb,
che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di
studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute.
Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo
importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il
progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per raggiungere
tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti
calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter
(twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli
studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto
partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio
benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i
ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un
vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti
d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna
itinerante, il vincitore di un premio finale.
http://www.agenparl.it/articoli/news/cronaca/20140401‐lazio‐aiom‐consumo‐eccessivo‐di‐alcol‐per‐il‐
70‐degli‐adolescenti 01-04-2014
LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLOSCENTI
(AIS) Roma, 1 apr 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni,
confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli
adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei
15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e
preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti,
non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione,
con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la
sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni
dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna
promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per
spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo
delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il
Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in
cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho
accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi
tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i
ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute
da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”.
“Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il
prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale
Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è
ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti,
è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della
campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare
importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono
schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco
Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20
le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in
15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti,
vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive
all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state
registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel
2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le
persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali
di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il
merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di
individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle
campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol” (Segue).
http://www.ais‐sanita.it/ricerca‐sviluppo‐e‐tecnologia/17220‐lazio‐consumo‐eccessivo‐di‐alcol‐per‐il‐70‐
degli‐adoloscenti.html 01-04-2014
LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI -2
(AIS) Roma, 1 apr 2014 – (Segue) “La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente
in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di BristolMyers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di
sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di
grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni
del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad
abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto Non fare autogol può contare anche
su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che
hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina
facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol)
al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono
scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”,
rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi
più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che
hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un
tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al
“Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un
premio finale.
http://www.ais‐sanita.it/ricerca‐sviluppo‐e‐tecnologia/17221‐lazio‐consumo‐eccessivo‐di‐alcol‐per‐il‐70‐
degli‐adolescenti‐2.html 01-04-2014
LAZIO, CANDREVA IN PRIMA FILA CONTRO I TUMORI Il centrocampista laziale sarà presente all'incontro del progetto "Non fare autogol"
SERIE A LAZIO CANDREVA - Un grande professionista, sia in campo che fuori. Questa
l'immagine di Antonio Candreva, confermata ancora una volta per il suo impegno nel sociale, in
questo caso nella sensibilizzazione alla lotta contro i tumori. Il centrocampista della Lazio e
della Nazionale, domani sarà presente al liceo "La Farnesina" di Roma dove incontrerà gli
studenti, in merito al progetto "Non fare autogol", e li inviterà a combattere alcol, fumo,
sedentarietà e alimentazione scorretta. Candreva, insieme ad altri campioni della serie A, ha aderito
al progetto promosso da AIOM con la Presidenza del Consiglio, il CONI, laFIGC e la FMSI,
per sensibilizzare i giovani e informarli riguardo alla possibilità di prevenire e combattere i fattori
responsabili del cancro.
CALCIO E SALUTE - Ancora una volta si tratta della felice collaborazione tra ambito sanitario e
sportivo, con i calciatori a fare da mediatori e da cassa di risonanza della voce medica. In questo
incontro, il tredicesimo della quarta edizione, Antonio Candreva parlerà insieme al prof.
Francesco Cognetti, Direttore del Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori
Regina Elena di Roma e il prof. Giuseppe Tonini, Direttore dell’Oncologia Medica Università
Campus Bio-Medico di Roma.
http://www.calcionews24.com/lazio-candreva-in-prima-fila-contro-i-tumori-376176.html
01-04-2014
LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI
Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni,
confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli
adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73%
dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati
allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età:
l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente
fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi
che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la
collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non
fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia
Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da
malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la
tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il
centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo
stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un
progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La
scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire
che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol?
Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire
che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco
Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina
Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente
dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato
da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della
campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per
veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM
si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione
Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato
coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio
‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione:
tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda
contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul
sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di
cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi
casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato
da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63%
delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da
ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di
individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle
campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”.
01-04-2014
Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70% degli adolescenti.
Antonio Candreva: “Per un pieno di divertimento non serve
ubriacarsi”
Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni,
confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra
gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei
13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto
d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente
dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si
producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze
importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la
sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei
campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare
autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia
Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga
da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi
la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma,
dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per
insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho
accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i
nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano
le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla
loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso
abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera
sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco
Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori
Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è
ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per
tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il
principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio
universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per
renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio
dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto
innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del
campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15
città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli
Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video
e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul
sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000
nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010
sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano
201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese
migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini
è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta
adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in
uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di
sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”.
“La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli
oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers
Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di
sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e
valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con
gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad
assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il
progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online
per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di
incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook
(www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter
(twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito
internetwww.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono
scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz
della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i
comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i
ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene
estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal
calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della
salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un
premio finale.
http://www.ilritrattodellasalute.org/news.php?ID=3065&ID_CAT=5 01-04-2014
RIVIVI IL LIVE - In campo contro i tumori,
Candreva al Liceo Farnesina: "Faremo il
massimo per l'Europa League!" - FOTO&VIDEO
01.04.2014 10:05 di Lalaziosiamonoi Redazione articolo letto 5669 volte
Fonte: Dal nostro inviato Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
AGGIORNAMENTO ORE 11.10 - Al termine del botta e risposta con Candreva, un ragazzo sorteggiato ha
vinto un tablet, consegnato dallo stesso centrocampista laziale. Quindi spazio alle foto e agli autografi:
grande entusiasmo, molti studenti avevano con sé anche la maglia da far firmare all'esterno di Tor de' Cenci.
AGGIORNAMENTO ORE 10.50 - Tante le domande che gli studenti curiosi rivolgono a Candreva. A partire
dalla Lazio: "Siamo ancora in corsa per l'Europa League, faremo il massimo per raggiungerla", assicura il
numero 87 biancoceleste. "Doping nel calcio? Credo ce ne sia poco, perché comunque ci sono molti controlli
e sappiamo che non dobbiamo e possiamo fare uso di sostanze dopanti - afferma Candreva -. Non
servirebbero a nulla, non sono determinanti alla prestazione". E poi ancora: "Il ruolo del mister è
importantissimo, ha a che fare con 25 persone che la pensano in modo diverso l'una dall'altra". Grande
attenzione anche alla Nazionale e al Mondiale ormai alle porte: "Speriamo di fare un Campionato del Mondo
all'altezza dell'Italia, le altre nazionali hanno comunque paura di noi. Abbiamo fatto una grande
Confederations Cup, siamo stati sfortunati uscendo ai rigori. Sappiamo che il Mondiale è più difficile, c'è un
girone difficile da passare prima con squadre forti". Antonio rivela infine un retroscena proprio dell'ultima
Confederations Cup: "Il cucchiaio a Casillas? Prima di farlo sono andato a chiederlo ai big della Nazionale,
tra cui Buffon e Pirlo, se fosse giusto farlo. Mi hanno risposto 'Fai quello che ti senti', così è andata bene.
Ero partito con quella idea e l'ho fatto".
Il Liceo “Farnesina” ospita il tredicesimo incontro della quarta edizione del progetto “Non fare
autogol”: Antonio Candreva scende in campo contro i tumori, il centrocampista laziale incontra gli
studenti per metterli in guardia da fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione scorretta. Il progetto è
promosso da AIOM con Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC, FMSI e i campioni di serie
A. L'appuntamento è fissato per martedì 1 aprile presso il Liceo “Farnesina” di Roma (sede di Via Giochi
Istmici). Davanti a oltre 200 studenti, interverranno il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento
Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, il prof. Giuseppe Tonini, Direttore
dell’Oncologia Medica Università Campus Bio-Medico di Roma e Antonio Candreva, centrocampista della
Lazio e della Nazionale Italiana.
http://www.lalaziosiamonoi.it/in‐evidenza/rivivi‐il‐live‐in‐campo‐contro‐i‐tumori‐candreva‐al‐liceo‐
farnesina‐faremo‐il‐massimo‐per‐l‐europa‐league‐fotovideo‐42722 01-04-2014
Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70% degli
adolescenti
Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli
anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di
alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il
30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e
65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è
particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di
“assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con
conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa
fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la
collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del
Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione
Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti
come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre
stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il
Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio
Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni.
“È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così
importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La
scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi
devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro
salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi
per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia
da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore
Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di
Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente
dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore,
infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il
principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il
linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di
salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la
Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco
Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato
coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e
proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media
partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da
Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive
all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in
Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge
Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di
tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in
passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di
guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni
dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne
di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale,
alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e
prevenzione, come Non fare autogol”.
http://www.tumorepancreas.org/news‐leggi.php?ID=116 01-04-2014
Allarme alcol per i giovani laziali.
Arriva la campagna Aiom "Non
fare autogol"
MARTEDÌ 1 APRILE 2014, 11:40
I giovani laziali bevono molto di più rispetto alla media nazionale dei loro
coetanei. Un vizio quotidiano, quello di attaccarsi alla bottiglia, per il 14 per
cento degli 11enni, il 30 per cento dei 13enni e il 73 per cento dei 15enni,
contro rispettivamente il 12 per cento, 25 per cento e 65 per cento del resto
d’Italia. Sono dati che preoccupano, secondo l’Associazione italiana di
oncologia medica (Aiom), perché l’alcol è particolarmente dannoso in
giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si
producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze
importanti per tutto il corpo, soprattutto per il fegato.
Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili
di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono
questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol. Gioca d’attacco
contro il cancro”, la campagna promossa da Aiom e Fondazione Aiom per
spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga dalle malattie. Giunta alla
sua quarta edizione, oggi, per la tredicesima tappa, la campagna ha visto
protagonisti il direttore del dipartimento di Oncologia medica dell'Istituto
nazionale tumori Regina Elena di Roma, Francesco Cognetti, il
centrocampista della Lazio, Antonio Candreva e i ragazzi del liceo
scientifico Farnesina di Roma. «Vogliamo far capire che la vera sfida
contro il cancro inizia da adolescenti», spiega Francesco Cognetti, direttore
del Dipartimento di Oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori
Regina Elena di Roma, «l’importanza di un corretto stile di vita, fin da
ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40 per
cento dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio
potenzialmente modificabili». Ecco il principale obiettivo della campagna
“Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per
veicolare importanti valori e messaggi di salute.
Un progetto che fino al termine del campionato coinvolgerà tutte e 20 le
squadre del campionato di calcio di Serie A, in un vero e proprio ‘Tour della
prevenzione’ in 15 città, con il sostegno di Coni, Fgci e Presidenza del
consiglio dei ministri. Tutti gli incontri negli Istituti, inoltre, vengono
ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste
esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it.
http://www.healthdesk.it/daily/allarme_alcol_per_i_giovani_laziali_arriva_la_campagna_aiom_non_fare_
autogol/1396345216 01-04-2014
Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70% degli adolescenti.
Antonio Candreva: "Per un pieno di divertimento non serve
ubriacarsi"
Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi
comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un
vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro
rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti,
perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di
“assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze
importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei
ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i
concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione
Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla
larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la
tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il
centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di
vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così
importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo
dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita
sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso
abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il
cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore
Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –.
L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella
prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio
potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”,
che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di
salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio
dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che
fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di
Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media
partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che
manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul
sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di
cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di
tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una
neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il
57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta
adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio
iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e
prevenzione, come Non fare autogol”.
“La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi –
afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la
quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta
Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti
che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante
ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto
Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli
studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti
calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo
twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it,
dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e
soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del
proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa,
tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto
un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli
studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della
campagna itinerante, il vincitore di un premio finale.
http://www.nonfareautogol.it/news.php?ID=807 01-04-2014
CANDREVA scende in campo contro i
tumori per il progetto “Non fare
autogol”
NOTIZIE SS LAZIO - Antonio CANDREVA scende in campo contro i tumori. Il
centrocampista romano presenzierà domani al Liceo “Farnesina” per il tredicesimo
incontro della quarta edizione del progetto “Non fare autogol”: un’iniziativa nella
quale incontrerà gli studenti per metterli in guardia da fumo, alcol,
sedentarietà, alimentazione scorretta. Il progetto è promosso da AIOM con
Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC, FMSI e i campioni di serie A. L’appuntamento
è fissato per martedì 1 aprile dalle 10 alle 11 presso il Liceo “Farnesina” di Roma
(sede di Via Giochi Istmici). Davanti a oltre 200 studenti, interverranno il prof.
Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale
Tumori Regina Elena di Roma, il prof. Giuseppe Tonini, Direttore dell’Oncologia
Medica Università Campus Bio-Medico di Roma e Antonio Candreva, centrocampista
della Lazio e della Nazionale Italiana.
http://www.lazionews.eu/2014/03/31/candreva‐scende‐in‐campo‐contro‐i‐tumori‐per‐il‐progetto‐non‐
fare‐autogol/ 01-04-2014
LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI
ANTONIO CANDREVA: “PER UN PIENO DI DIVERTIMENTO NON SERVE UBRIACARSI”
Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni,
confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli
adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73%
dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati
allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età:
l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente
fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che
diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la
collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare
autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e
Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e
disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della
quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio
Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È
con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli
adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso
cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla
loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino
a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia
da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento
Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di
un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione
oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio
potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare
autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e
messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la
Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio
(FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le
squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in
15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti,
infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste
esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia
sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra
Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano
201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le
percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni
dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening,
che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle
terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”.
“La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi –
afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende
possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di
studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute.
Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo
importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il
progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per
raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i
più
importanti
calciatori
di
Serie
A:
dalla
pagina
facebook
(www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al
seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono
scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”,
rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più
diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno
totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet
direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della
salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale.
01-04-2014
In campo contro i tumori, Candreva al Liceo
Farnesina: "Faremo il massimo per l'Europa League!"
AGGIORNAMENTO ORE 11.10 - Al termine del botta e risposta con Candreva, un ragazzo sorteggiato ha vinto un
tablet, consegnato dallo stesso centrocampista laziale. Quindi spazio alle foto e agli autografi: grande entusiasmo, molti
studenti avevano con sé anche la maglia da far firmare all'esterno di Tor de' Cenci.
AGGIORNAMENTO ORE 10.50 - Tante le domande che gli studenti curiosi rivolgono a Candreva. A partire dalla Lazio:
"Siamo ancora in corsa per l'Europa League, faremo il massimo per raggiungerla", assicura il numero 87 biancoceleste.
"Doping nel calcio? Credo ce ne sia poco, perché comunque ci sono molti controlli e sappiamo che non dobbiamo e
possiamo fare uso di sostanze dopanti - afferma Candreva -. Non servirebbero a nulla, non sono determinanti alla
prestazione". E poi ancora: "Il ruolo del mister è importantissimo, ha a che fare con 25 persone che la pensano in modo
diverso l'una dall'altra". Grande attenzione anche alla Nazionale e al Mondiale ormai alle porte: "Speriamo di fare un
Campionato del Mondo all'altezza dell'Italia, le altre nazionali hanno comunque paura di noi. Abbiamo fatto una grande
Confederations Cup, siamo stati sfortunati uscendo ai rigori. Sappiamo che il Mondiale è più difficile, c'è un girone
difficile da passare prima con squadre forti". Antonio rivela infine un retroscena proprio dell'ultima Confederations
Cup: "Il cucchiaio a Casillas? Prima di farlo sono andato a chiederlo ai big della Nazionale, tra cui Buffon e Pirlo, se
fosse giusto farlo. Mi hanno risposto 'Fai quello che ti senti', così è andata bene. Ero partito con quella idea e l'ho fatto".
Il Liceo “Farnesina” ospita il tredicesimo incontro della quarta edizione del progetto “Non fare autogol”: Antonio
Candreva scende in campo contro i tumori, il centrocampista laziale incontra gli studenti per metterli in guardia
da fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione scorretta. Il progetto è promosso da AIOM con Presidenza del Consiglio,
CONI, FIGC, FMSI e i campioni di serie A. L'appuntamento è fissato per martedì 1 aprile presso il Liceo “Farnesina” di
Roma (sede di Via Giochi Istmici). Davanti a oltre 200 studenti, interverranno il prof. Francesco Cognetti, Direttore
Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, il prof. Giuseppe Tonini, Direttore
dell’Oncologia Medica Università Campus Bio-Medico di Roma e Antonio Candreva, centrocampista della Lazio e della
Nazionale Italiana.
http://www.lalaziosiamonoi.it/in-evidenza/rivivi-il-live-in-campo-contro-i-tumori-candreva-al-liceofarnesina-faremo-il-massimo-per-l-europa-league-fotovideo-42722
01-04-2014
Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70%
degli adolescenti
Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli
anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di
alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il
30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e
65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è
particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di
“assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con
conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa
fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la
collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del
Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione
Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti
come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre
stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il
Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio
Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni.
“È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così
importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La
scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi
devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro
salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi
per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia
da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore
Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di
Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente
dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore,
infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il
principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il
linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di
salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la
Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco
Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato
coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e
proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media
partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da
Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive
all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in
Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge
Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di
tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in
passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di
guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni
dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne
di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale,
alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e
prevenzione, come Non fare autogol”.
http://www.innovareinoncologia.net/news.php?ID=90 01-04-2014
LAZIO, CONSUMO
ADOLESCENTI
ECCESSIVO
DI
ALCOL
PER
IL
70%
DEGLI
Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli
anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di
alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il
30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e
65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è
particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di
“assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con
conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa
fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la
collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del
Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione
Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti
come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre
stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il
Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio
Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni.
“È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così
importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La
scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi
devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro
salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi
per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia
da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore
Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di
Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente
dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore,
infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il
principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il
linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di
salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la
Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco
Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato
coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e
proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media
partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da
Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive
all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in
Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge
Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di
tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in
passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di
guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni
dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne
di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale,
alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e
prevenzione, come Non fare autogol”.
01-04-2014
Salute, nel Lazio consumo
eccessivo alcol per 70%
adolescenti
Percentuali di “sbronze” più alte d’Italia.
Un’abitudine quotidiana per 73% dei 15enni. I
calciatori in classe per insegnare la prevenzione
Tra gli adolescenti laziali il consumo eccesivo di alcol è una brutta abitudine che cresce con il
passare degli anni, confermandosi superiore alle medie nazionali. Un vizio quotidiano per il
14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e
65% del resto d’Italia. Dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente
dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più
rapidamente fenomeni di intossicazione. Da qui l’importanza di sensibilizzare i ragazzi a stili
di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti
chiave del progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione
italiana di oncologia medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi
alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, la 13esima tappa
della quarta edizione va in scena al liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della
Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni.
“Con grande piacere ho accettato di partecipare a un progetto così importante – ha dichiarato
–. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire
che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non
capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi”.
“Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato
Francesco Cognetti, direttore Dipartimento Oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori
del Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è
ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti,
è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. A fianco di AIOM si sono schierati
la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Coni e la Federazione italiana giuoco calcio (FIGC).
Il progetto coinvolge tutte le 20 squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio
“tour della prevenzione” in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli
incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video
e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it.
Il progetto “Non fare autogol” può contare anche su importanti risorse online per raggiungere
tutti gli studenti italiani, non solo quelli che possono incontrare dal vivo i più importanti
calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo
twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove
è possibile scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz
della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i
comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi
dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore
che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti
d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna
itinerante, il vincitore di un premio finale.
http://247.libero.it/rfocus/20157072/0/salute‐nel‐lazio‐consumo‐eccessivo‐alcol‐per‐70‐adolescenti/ 01-04-2014
Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70% degli
adolescenti
Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli
anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di
alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il
30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e
65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è
particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di
“assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con
conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa
fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la
collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del
Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione
Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti
come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre
stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il
Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio
Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni.
“È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così
importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La
scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi
devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro
salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi
per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia
da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore
Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di
Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente
dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore,
infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il
principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il
linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di
salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la
Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco
Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato
coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e
proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media
partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da
Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive
all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in
Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge
Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di
tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in
passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di
guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni
dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne
di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale,
alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e
prevenzione, come Non fare autogol”.
“La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco
degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di BristolMyers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –:
l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia,
trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute.
Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa
rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad
abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto Non fare autogol può
contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli
studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i
più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook
(www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter
(twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito
internetwww.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono
scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz
della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio
benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di
ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il
miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un
tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che
hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della
campagna itinerante, il vincitore di un premio finale.
http://www.immunoncologiatarget.it/news.php?ID=77 01-04-2014
Nel Lazio 3 adolescenti su 4 bevono
troppo alcol
I giovani del Lazio bevono troppo alcol. Più dei loro coetanei di altre
regioni. Sono i dati diffusi dalla AIOM (Associazione italiana di oncologia
medica), in occasione della campagna di prevenzione “Non fare
autogol”. Emerge così che il consumo di alcol è un vizio quotidianoper
il 14% degli 11enni laziali, il 30% dei 13enni e addirittura il 73% dei
15enni – praticamente 3 su 4. A livello nazionale, le percentuali si
fermano al 12%, 25% e 65%. Dati allarmanti, visto l’alto livello di
tossicità dell’alcol, particolarmente per i più giovani. Il cui organismo non
è in grado di assimilare le bevande alcoliche, andando incontro più
rapidamente a fenomeni diintossicazione. La sensibilizzazione dei
ragazzi a stili di vita sani è proprio il concetto chiave della campagna,
promossa da AIOM e giunta alla sua quarta edizione. “Vogliamo far
capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha
sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia
Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma.
L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente
dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore,
infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”.
http://www.west‐info.eu/it/nel‐lazio‐3‐adolescenti‐su‐4‐bevono‐troppo‐alcol/ 01-04-2014
Lazio, consumo eccessivo di alcol per il
70% degli adolescenti. Antonio Candreva:
“Per un pieno di divertimento non serve
ubriacarsi”
Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni,
confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli
adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei
15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e
preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti,
non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione,
con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la
sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello
sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa
da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli
adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre
stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo
“Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per
insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di
partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha
dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi
devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti.
L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far
capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof.
Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori
Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è
ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti,
è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della
campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare
importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono
schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco
Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20
le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in
15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti,
infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste
esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia
sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra
Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano
201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le
percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla
diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che
consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle
terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”.
“La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi –
afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile
la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in
tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo
convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo
importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma
il progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per
raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal
vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook
(www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al
seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono
scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”,
rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi
più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che
hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un
tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al
“Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un
premio finale.
http://www.insiemecontroilcancro.net/notizia.php?ID=326 01-04-2014
Lazio, Candreva: «Vogliamo
raggiungere l'Europa League»
SERIE A LAZIO CANDREVA - Intervistato a margine dell'evento «Non fare autogol»,
giunto al tredicesimo incontro,Antonio Candreva, centrocampista della Lazio, ha parlato
di svariati temi, a partire dal momento che i biancocelesti stanno vivendo: «Siamo ancora
in corsa per l'Europa League, nonostante qualche passo falso di troppo, e faremo il
massimo per provare a raggiungerla».
MONDIALE - Per poi parlare di doping, un nome che, a suo parere, è estraneo al mondo
del calcio: «Ci sono molti controlli e sappiamo che non dobbiamo fare uso di queste
sostanze. Non servirebbero a nulla, non sono determinanti per la prestazione. Mondiale?
Speriamo di essere al top, le altre nazionali ci temono. Siamo reduci da una buona
Confederations Cup, ma siamo anche consapevoli che il Mondiale è più difficile. Abbiamo
un girone tosto, ma siamo fiduciosi. Il cucchiaio a Casillas? Prima di farlo ho chiesto a
Pirlo e Buffon cosa ne pensassero...».
http://www.calcionews24.com/lazio‐candreva‐vogliamo‐raggiungere‐l‐europa‐league‐376283.html 01-04-2014
Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70% degli adolescenti.
Antonio Candreva: “Per un pieno di divertimento non serve ubriacarsi”
Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni,
confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra
gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei
13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto
d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente
dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si
producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze
importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la
sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei
campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare
autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia
Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga
da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi
la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma,
dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per
insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho
accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i
nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano
le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla
loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso
abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera
sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco
Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori
Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è
ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per
tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il
principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio
universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per
renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio
dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto
innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del
campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15
città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli
Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video
e
interviste
esclusive
all’interno
di
programmi
dedicati
e
sul
sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove
diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono
stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le
persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le
percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a
cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle
campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio
iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione
e prevenzione, come Non fare autogol”.
http://www.healthyfoundation.org/news‐leggi.php?ID=528 01-04-2014
Salute: nel Lazio consumo eccessivo di alcol per il 70% degli adolescenti Tra gli adolescenti laziali il consumo eccessivo di
alcol e’ una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi superiore alle
medie nazionali. Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni,
contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Dati allarmanti e preoccupanti,
perche’ l’alcol e’ particolarmente dannoso in giovane eta’: l’organismo, infatti, non e’ in grado di
“assimilarlo” e si producono piu’ rapidamente fenomeni di intossicazione. Da qui l’importanza di
sensibilizzare i ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport.
Sono questi i concetti chiave del progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM
(Associazione italiana di oncologia medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti
come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, la 13esima
tappa della quarta edizione va in scena al liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della
Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “Con
grande piacere ho accettato di partecipare a un progetto cosi’ importante – ha dichiarato -. La
scuola e’ il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno
stile di vita sbagliato alla loro eta’ compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che
senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi”. ”Vogliamo far capire che la vera sfida contro il
cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore Dipartimento
Oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori del Regina Elena di Roma -. L’importanza di un
corretto stile di vita, fin da ragazzi, e’ ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il
40% dei decessi per tumore, infatti, e’ causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. A
fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Coni e la Federazione
italiana giuoco calcio (FIGC). Il progetto coinvolge tutte le 20 squadre del campionato di calcio di
Serie A. Un vero e proprio “tour della prevenzione” in 15 citta’, che puo’ contare su un media
partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che
manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito
www.skysporthd.it. Il progetto “Non fare autogol” puo’ contare anche su importanti risorse online
per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che possono incontrare dal vivo i piu’
importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al
profilo
twitter
(twitter.com/NonFareAutogol)
al
seguitissimo
sito
internet
www.nonfareautogol.it, dove e’ possibile scaricare l’opuscolo informativo del progetto e
soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del
proprio benessere, i comportamenti dannosi piu’ diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa,
tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un
vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli
studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verra’ sorteggiato, al termine della
campagna itinerante, il vincitore di un premio finale.
http://www.meteoweb.eu/2014/04/salute‐nel‐lazio‐consumo‐eccessivo‐di‐alcol‐per‐il‐70‐degli‐
adolescenti/273199/ 01-04-2014
LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER
IL 70% DEGLI ADOLESCENTI Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli
anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di
alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il
30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e
65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è
particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di
“assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con
conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa
fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la
collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del
Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione
Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti
come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre
stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il
Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio
Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni.
“È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così
importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La
scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi
devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro
salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi
per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia
da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore
Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di
Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente
dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore,
infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il
principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il
linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di
salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la
Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco
Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato
coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e
proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media
partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da
Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive
all’interno di programmi dedicati e sul sitowww.skysporthd.it. “Nel 2013 in
Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge
Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di
tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in
passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di
guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni
dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne
di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale,
alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e
prevenzione, come Non fare autogol”.
http://www.tumorigenitourinari.net/news‐leggi.php?ID=14 01-04-2014
LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI
ADOLESCENTI.ANTONIO CANDREVA: “PER UN PIENO DI
DIVERTIMENTO NON SERVE UBRIACARSI”
Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni,
confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli
adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il
73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono
dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane
età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più
rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il
corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di
vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i
concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM
(Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli
adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle
prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso
il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva
sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande
piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli
adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso
cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita
sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che
senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera
sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco
Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori
Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è
ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore,
infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale
obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale
dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più
incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il
CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino
al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di
Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un
media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da
Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di
programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state
registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra
Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi,
mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro
Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli
uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta
adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in
uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di
sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”.
“La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli
oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb,
che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare
altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande
importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni
del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita
corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto Non fare autogol
può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli
studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più
importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook
(www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol)
al seguitissimo sito internetwww.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia
possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al
“Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio
benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni
tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio,
viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal
calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della
salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un
premio finale.
http://www.fondazionemelanoma.org/leggi.php?ID=541 01-04-2014
SALUTE
Alcol: consumo eccessivo per 70% adolescenti
del Lazio
Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella
Regione Lazio è superiore alla media nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il
30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto
d’Italia. Sono dati allarmanti perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età:
l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più rapidamente fenomeni di
intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non
fare autogol' è l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom.
L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi.
Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta
edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio
Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è
sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi. "È con grande piacere che ho
accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi
tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive
abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette
la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per
divertirsi". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha
sottolineato Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia medica dell’Istituto
nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da
ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per
tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". "La nostra azienda
è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer
Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta
edizione del progetto – L’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia,
trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute".
http://www.west‐info.eu/it/nel‐lazio‐3‐adolescenti‐su‐4‐bevono‐troppo‐alcol/ 01-04-2014
LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI
ADOLESCENTI.ANTONIO CANDREVA: “PER UN PIENO DI
DIVERTIMENTO NON SERVE UBRIACARSI
Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli
anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di
alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il
30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e
65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è
particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di
“assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con
conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa
fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la
collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del
Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione
Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti
come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre
stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il
Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva
sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con
grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante,
rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il
luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire
che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti.
L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”.
“Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha
sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia
Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di
un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella
prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da
fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della
campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport
per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al
fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI
e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino
al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di
calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può
contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti,
vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste
esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel
2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro –
aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi
casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in
passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di
guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla
diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di
screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla
maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e
prevenzione, come Non fare autogol”.
“La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco
degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di BristolMyers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo
è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo
messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il
contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo
importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva
abitudine”. Ma il progetto Non fare autogol può contare anche su un
importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo
quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di
Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo
twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito
internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono
scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz
della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio
benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di
ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior
punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet
direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno
risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna
itinerante, il vincitore di un premio finale.
http://www.fondazioneaiom.it/default2.asp?active_page_id=2250 01-04-2014
Candreva: 'Spero in un gran
Mondiale e l'Europa con la
Lazio'
01 aprile alle 10:53
Il Liceo 'Farnesina' fa da scenario al tredicesimo incontro della quarta edizione del progetto 'Non fare
autogol' :Antonio Candreva scende in campo contro i tumori ed incontra gli studenti per metterli in guardia
da fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione scorretta: scorretta: 'Di doping nel calcio credo ce ne sia
poco, ci sono molti controlli e sappiamo che non dobbiamo e possiamo fare uso di sostanze dopanti. Non
servirebbero a nulla, non sono determinanti per la prestazione'. Poi Candreva risponde anche a due
domande sul campo, la prima sulla nazionale e la seconda sulla Lazio: 'Speriamo di fare un mondiale
all'altezza dell'Italia, le altre nazionali hanno comunque paura di noi. Sappiamo che il questa è la
competizione più difficile, ed è altrettanto difficile il nostro girone ma cercheremo di passare come primi del
girone anche se ci sono avversarie forti. Con la Lazio invece siamo ancora in corsa per l'Europa
League e da qui alla fine della stagione faremo il massimo per raggiungerla'.
I ragazzi presenti gli chiedono poi del pallonetto a Casillas: 'Prima di farlo sono andato a chiederlo ai big
come Buffon e Pirlo se fosse giusto farlo. Mi hanno risposto di fare quello che sentivo ed è andata bene'.
http://www.calciomercato.com/news/parla‐candreva‐spero‐in‐un‐grande‐mondiale‐e‐l‐europa‐con‐la‐
laz‐648501 01-04-2014
Lettori: 29.000
LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI
Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”.
http://community.donnamoderna.com/blog/blog‐di‐fbzfiorelli85/lazio‐consumo‐eccessivo‐di‐alcol‐per‐il‐
70‐degli‐adolescenti 01-04-2014
LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI
Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi
comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio
quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente
il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è
particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si
producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il
corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani,
magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto
“Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia
Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e
disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della
quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio
Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande
piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i
nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive
abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la
loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”.
“Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il
prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale
Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è
ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è
causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della
campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare
importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati
la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC).
Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del
campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può
contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da
Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi
dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove
diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi
casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una
neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il
57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta
adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio
iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione,
come Non fare autogol”.
01-04-2014
CANDREVA SCENDE IN CAMPO CONTRO IL CANCRO
ROMA - Domani sarà una giornata molto importante per Antonio Candreva che, dopo il goal liberatorio
contro il Parma, sarà ospite del Liceo Farnesina, in via dei Giochi Istmici, dove, dalle ore 10 alle ore 11, si
terrà un convegno per la prevenzione dei tumori promosso dall'AIOM con Presidenza del Consiglio, CONI,
FIGC, FMSI e i campioni di serie A. Il centrocampista metterà in guardia gli studenti dai problemi derivati da
una scorretta alimentazione, dal fumo, alcol e vita sedentaria.
http://www.cittaceleste.it/notizie/notizia/21188-candreva-scende-in-campo-contro-i-tumori/21188-candreva-scende-in-campo-contro-itumori
01-04-2014
Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70% degli adolescenti.
Antonio Candreva: “Per un pieno di divertimento non serve
ubriacarsi”
Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi
comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio
quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%,
25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso
in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni
di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la
sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono
questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione
Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da
malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della
quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva
sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho
accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha
dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire
che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che
senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro
inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica
dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da
ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è
causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non
fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di
salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il
CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del
campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour
della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli
Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive
all’interno di programmi dedicati e sul sitowww.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate
366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i
nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una
neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli
uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di
screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle
terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”.
http://www.biodrugsnews.net/news‐leggi.php?ID=419 01-04-2014
Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70% degli adolescenti. Antonio Candreva:
“Per un pieno di divertimento non serve ubriacarsi”
Roma, 1 aprile 2014 - Una brutta abitudine che cresce con il passare degli
anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di
alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il
30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e
65% del resto d'Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l'alcol è
particolarmente dannoso in giovane età: l'organismo, infatti, non è in grado di
"assimilarlo" e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con
conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa
fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la
collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del
Progetto "Non fare autogol", la campagna promossa da AIOM (Associazione
Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti
come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre
stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il
Liceo "Farnesina" di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio
Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni.
"È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così
importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi - ha dichiarato -. La
scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi
devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro
salute da adulti. L'alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per
divertirsi...". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da
adolescenti - ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento
Oncologia Medica dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma -.
L'importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente
dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore,
infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". Ecco il
principale obiettivo della campagna "Non fare autogol", che utilizza il
linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di
salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza
del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio
(FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge
tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio
'Tour della prevenzione' in 15 città, che può contare su un media partner
d'eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport,
che manda in onda contributi video e interviste esclusive all'interno di
programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. "Nel 2013 in Italia sono state
registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro - aggiunge Cognetti -. Nella
nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393
decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia.
Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne
e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da
ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di
individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle
terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare
autogol".
"La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco
degli oncologi - afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di BristolMyers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto -: l'obiettivo
è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo
messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il
contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo
importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva
abitudine". Ma il progetto Non fare autogol può contare anche su un
importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo
quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di
Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo
twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet
www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare
l'opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al "Quiz della
salute", rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i
comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra
i ragazzi dell'Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio,
viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal
calciatore, mentre tra tutti gli studenti d'Italia che hanno risposto al "Quiz della
salute" verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di
un premio finale.
http://www.aiom.it/area+pubblica/area+medica/aiom+informa/notiziario/Lazio%2C+consumo+eccessivo+
di+alcol+per+il+70%25+degli+adolescenti.+Antonio+Candreva%3A+%E2%80%9CPer+un+pieno+di+divertim
ento+non+serve+ubriacarsi%E2%80%9D/1,3716,0, 01-04-2014
Nel Lazio consumo eccessivo di alcol per
70% degli adolescenti
Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle
medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli
11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto
d'Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l'alcol è particolarmente dannoso in giovane
età: l'organismo, infatti, non è in grado di "assimilarlo" e si producono più rapidamente fenomeni di
intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa
fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei
campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto "Non fare autogol", la campagna
promossa da Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione Aiom per spiegare
agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre
stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo "Farnesina" di
Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai
giovani lo stile di vita dei campioni. "È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un
progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi - ha dichiarato -. La scuola è il
luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita
sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L'alcol? Non capisco che senso abbia
bere fino a ubriacarsi per divertirsi…". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia
da adolescenti - ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia
Medica dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma -. L'importanza di un corretto stile di
vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per
tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili".
https://it.notizie.yahoo.com/nel-lazio-consumo-eccessivo-di-alcol-per-70-085723005.html
01-04-2014
01/04/2014 19:49
"EUROPA LEAGUE? FAREMO DI TUTTO"
"EUROPA LEAGUE? FAREMO DI TUTTO"
Parlando agli studenti del liceo Farnesina di Roma, all'interno della campagna di prevenzione oncologica 'Non fare
autogol', Antonio Candreva torna sulle
speranze di rimonta internazionale della sua Lazio: "Siamo ancora in corsa
per l'Europa League, faremo il massimo
per raggiungerla". In vista del match
di domenica con la Sampdoria, non c'è
stiramento per Novaretti, ma semplicemente un'infiammazione al tendine che
non comporterà un lungo stop. Migliora
Biglia (problema al costato).
"Pace tra la Nord e Lotito, che comprerà Astori, Morata e Lampard": ma è un
pesce d'aprile radiofonico della curva.
http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=961834&pagina=214&sottopagina=1 02-04-2014
CANDREVA: "EUROPA?
LAZIO, DEVI CREDERCI"
di Enrico Sarzanini
ROMA – Adesso la Lazio crede veramente nella qualificazione in Europa. A ravvivare le speranze dei
biancocelesti l'incredibile pareggio dell'Inter a Livorno. Scongiurata la fuga nerrazzurra, il quinto posto dista
appena quattro punti.
«Siamo ancora in corsa per l'Europa e faremo il massimo per raggiungerla» ha sottolineato ieri Candreva,
insegnante per un giorno al Liceo Farnesina, nell'ambito dell'iniziativa contro i tumori «Non fare autogol». Il
primo a crederci è Reja, che da settimane sprona la squadra a non mollare, chi ci spera è Lotito, che con la
Lazio in Europa potrebbe fare cassa (almeno 5 milioni di euro i soldi garantiti tra diritti tv e i premi Uefa).
L'ideale sarebbe arrivare quinti e scongiurare dunque i fastidiosi preliminari estivi ai quali sarebbe costretta
la Lazio in caso di sesto posto, anche se Reja su questo punto è stato chiaro: «Un mese di vacanza
sarebbe sufficiente, magari iniziassimo in anticipo pur di giocare l'Europa League». Occhio all'Inter, ma
anche al Parma: gli emiliani questa sera dovranno recuperare la gara contro la Roma e il tecnico
biancoceleste, domenica sera, aveva messo in guardia i giallorossi: «Spero che la Roma faccia la Roma –
aveva detto -. Non sarà semplice per loro, il Parma è una squadra organizzata e difficile da battere».
Ma nella lunga lista delle pretendenti per l'Europa, per sfortuna della Lazio non ci sono solo Inter e Parma:
si sono infatti inserite Atalanta, che al momento ha un punto in più della squadra biancoceleste, Verona,
Torino e Milan.Calendario alla mano, la truppa di Reja sembra essere al momento la favorita: delle sette
gare che restano ne potrà giocare quattro in casa contro Samp, Torino, Verona e Bologna, tutte sfide sulla
carta alla portata. Più difficili le trasferte, prima a Napoli, poi a Livorno ed infine quella che potrebbe essere
decisiva contro l'Inter alla penultima giornata, ma lontano dall'Olimpico Reja ha dimostrato di poter fare
male.Da temere soprattutto il Milan, apparso in netta ripresa: i rossoneri domenica andranno a Marassi
contro il Genoa, poi ospiteranno Catania e Livorno. Ma il calendario li metterà di fronte sia a Roma che ad
Inter, un altro bel vantaggio per la Lazio.
http://www.leggo.it/SPORT/CALCIO/candreva_lazio_europa_obiettivo_possibile/notizie/606144.shtml 01-04-2014
Lazio, Candreva: "Faremo di tutto per entrare in Europa"
Il Liceo 'Farnesina' fa da scenario al tredicesimo incontro della quarta edizione del progetto 'Non fare
autogol' : Antonio Candreva scende in campo contro i tumori ed incontra gli studenti per metterli in guardia
da fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione scorretta: scorretta: 'Di doping nel calcio credo ce ne sia poco,
ci sono molti controlli e sappiamo che non dobbiamo e possiamo fare uso di sostanze dopanti. Non
servirebbero a nulla, non sono determinanti per la prestazione'. Poi Candreva risponde anche a due
domande sul campo, la prima sulla nazionale e la seconda sulla Lazio: 'Speriamo di fare un mondiale
all'altezza dell'Italia, le altre nazionali hanno comunque paura di noi. Sappiamo che il questa è la
competizione più difficile, ed è altrettanto difficile il nostro girone ma cercheremo di passare come primi del
girone anche se ci sono avversarie forti. Con la Lazio invece siamo ancora in corsa per l'Europa League e
da qui alla fine della stagione faremo il massimo per raggiungerla'.
I ragazzi presenti gli chiedono poi del pallonetto a Casillas: 'Prima di farlo sono andato a chiederlo ai big
come Buffon e Pirlo se fosse giusto farlo. Mi hanno risposto di fare quello che sentivo ed è andata bene'.
http://www.laziofamily.com/det‐news.php?id_news=37811 02-04-2014
Tweet – twitter lazio
SS Lazio @officialsslazio 1 apr
'Non fare autogol', #Candreva incontra i ragazzi del Liceo Farnesina di Roma nella
prevenzione contro i tumori #live pic.twitter.com/RHyZm8iZi1
https://twitter.com/officialsslazio 02-04-2014
Candreva, verso il rinnovo
Candreva, verso il rinnovoAntonio CANDREVA, che ieri ha partecipato all’evento ‘Non fare autogol’ al
liceo Farnesina, torna oggi in campo ad allenarsi. Il centrocampista della LAZIO sarà fondamentale per la
partita contro la SAMPDORIA, per centrare l’Europa League ma anche una convocazione per il Mondiale
ma prima vuole risolvere la sua situazione contrattuale. Secondo quanto riportato da Il Tempo (D.
Palizzotto), LOTITO ha preso già un accordo con POZZO per il riscatto della seconda metà del cartellino (7
milioni) ma Candreva, viste le buone prestazioni che ha dimostrato finora e l’interesse di club italiani ed
europei (JUVE, NAPOLI, MANCHESTER UNITED e LIVERPOOL), vorrebbe un adeguamento di ingaggio.
Ora percepisce 900 mila euro a stagione, solo la metà di giocatori non titolari come Ederson e Cana.
http://www.sslazionews.it/candreva‐verso‐il‐rinnovo/31338 02-04-2014
Alcolici: aumenta la dipendenza giovanile (e il rischio tumori) nel Lazio
L’allarme non lo lanciano i pediatri, nè i medici di famiglia ma gli oncologi. Ed è tutto dire! L’aumento
smisurato di consumo di alcolici tra gli adolescenti italiani non è più un problema di dipendenza ma un
problema che conduce dritto alle peggiori malattie del mondo: cancro al fegato e cancro allo stomaco. E la
regione che rischia di più, da questo punto di vista, è il Lazio dove il 70% dei giovanissimi beve troppo.
Considerato che il panorama nazionale non è confortante, con il 65% dei quindicenni sull’orlo dell’alcolismo
e anche un 12% di ragazzini di 11 anni che li segue a ruota, se si paragonano queste cifre a livello locale e
se si punta sul Lazio si vede che qui il numero raddoppia. Un allarme che deve essere preso sul serio
immediatamente perchè la dipendenza giovanile da alcolici causa danni immediati (incidenti stradali, coma
etilico) e a lungo termine (cirrosi, tumore) contro i quali dovranno combattere sia i ragazzi, man mano che
diventano adulti, sia i loro familiari e amici. Per non parlare del rischio che corriamo un po’ tutti quando in
giro c’è un guidatore ubriaco.
A Roma hanno subito recepito il grido di allarme e stanno correndo ai ripari. Si parla di ordinanze comunali
e regionali, di divieti del consumo di alcolici e del divieto di vendita al di sotto di una certa età. Ma si parla
anche di campagne informative perchè spesso i ragazzi ignorano proprio il risvolto più grave della
“sbronza”, che non è il mal di testa ma il rischio di tumore. Il 40% delle morti giovanili avviene a causa di
tumori nati dalla trascuratezza dello stile di vita, da notti insonni, cibi sbagliati ed eccessi di alcol e droghe.
Si impegna in prima persona, nel diffondere il messaggio tra i ragazzi, anche il calciatore Candreva,
testimonial della campagna preventiva, sperando che altri seguano il suo esempio.
http://benessere.guidone.it/2014/04/02/alcolici‐aumenta‐la‐dipendenza‐giovanile‐e‐il‐rischio‐tumori‐nel‐
lazio/ 02-04-2014
Alcol: consumo eccessivo per 70% adolescenti del Lazio
Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella Regione Lazio è
superiore alla media nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei
15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti perché l’alcol è
particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono
più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con il
progetto 'Non fare autogol' è l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom.
L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il
successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il liceo
Farnesina di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai
giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi.
"È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli
adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove spesso cominciano le
cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro
salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi". "Vogliamo far
capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore
del Dipartimento oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di
un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei
decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". "La nostra azienda è
orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore
Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto – L’obiettivo è di
sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza
per la loro salute".
http://it.newshub.org/consumo_eccessivo_per_70_adolescenti_del_lazio_565794.html 02-04-2014
Salute adolescenti, è allarme alcol e fumo: 7 giovani su 10 si ubriaca nel fine settimana
02-04-2014 - Pier Luigi Crivelli
I dati dell'Associazione italiana oncologi sull'abuso di alcol e sigarette sono a dir poco impressionanti
Adolescenti, è allarme alcol e fumo Adolescenti, è allarme alcol e fumo
Cosa sta succedendo ai nostri giovani? I dati che provengono dall'Associazione oncologi italiani sono
assolutamente devastanti, sia per quanto riguarda l'abuso di alcol che di sigarette.
Adolescenti e abuso di alcol, dati impressionanti in Italia
Purtroppo, gli adolescenti italiani fanno sempre più ricorso agli alcolici con picchi nel weekend che fanno
rabbrividire: nel nostro Paese il 12% dei ragazzini di 11 anni si ubriaca, il 25% a 13 anni, per poi salire sino
al 65% a 15. Entrando più nei particolari, è nel Lazio che troviamo le percentuali più alte in assoluto: nella
zona di Roma, il 14% degli undicenni si ubriaca, almeno una volta alla settimana: fanno la stessa cosa il
30% dei tredicenni sino ad arrivare all'assurda percentuale del 73% dei quindicenni (in pratica quasi tre
giovani su quattro).Al Nord la situazione è leggermente migliori, ma non c'è da stare allegri, mentre al Sud
le percentuali calano solo per i più grandicelli, mentre si registra il picco dei giovanissimi (gli undicenni) che
si sbronzano, ben il 16%. Adolescenti e consumo di sigarette, altra piaga da combattere
Anche i dati relativi al consumo di sigarette sono impressionanti: in Lombardia fuma regolarmente il 3%
degli 11enni, il 13% dei 13enni e il 45% dei 15enni, contro rispettivamente l’1, l’8 e il 39% del resto delle
regioni italiane. Nel Lazio, i dati sono molto simili alla media nazionale, con un leggero aumento dei 15enni
che comprano
le sigarette (il 41%), mentre a Napoli e dintorni la percentuale diminuisce fino al 29 per cento.
Genitori, riflettete: è questo l'invito che viene fatto dall'Aiom (Associazione italiana oncologia medica), in
collaborazione con Presidenza del Consiglio, Coni, e FIGC che stanno portando avanti una campagna di
sensibilizzazione nelle scuole italiane denominata 'Non fare autogol'. Per esempio, nel liceo Farnesina di
Roma, ha parlato Antonio Candreva, centrocampista della Lazio, che ha illustrato qual'è lo stile di vita degli
sportivi.L'alcol, così come il fumo, è uno dei principali responsabili dell'insorgenza di tumori ed essere
giovani non significa pensare di essere 'immuni' a questa piaga, perchè proprio le cattive abitudini
adolescenziali si potrebbero pagare a caro prezzo dopo qualche anno.
01-04-2014
Alcol: consumo eccessivo per
70% adolescenti del Lazio
Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73%
dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia
Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella
Regione Lazio è superiore alla media nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il
30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto
d’Italia. Sono dati allarmanti perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età:
l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più rapidamente fenomeni di
intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non
fare autogol' è l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom.
L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi.
Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta
edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio
Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è
sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi. "È con grande piacere che ho
accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi
tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive
abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette
la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per
divertirsi". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha
sottolineato Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia medica dell’Istituto
nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da
ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per
tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". "La nostra azienda
è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer
Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione
del progetto – L’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia,
trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute".
http://www.wallstreetitalia.com/articolo‐stampa.aspx?IdPage=1682755 01-04-2014
“EUROPA LEAGUE? FAREMO DI TUTTO”
Parlando agli studenti del liceo Farnesina di Roma, all’interno della campagna di prevenzione oncologica
‘Non fare autogol’, Antonio Candreva torna sulle speranze di rimonta internazionale della sua Lazio:
“Siamo ancora in corsa per l’Europa League, faremo il massimo per raggiungerla”. In vista del match di
domenica con la Sampdoria, non c’è stiramento per Novaretti, ma semplicemente un’infiammazione al
tendine che non comporterà un lungo stop.
http://www.studioconsulenzaromano.net/news‐online/notizie‐calcio/europa‐league‐faremo‐di‐
tutto/149586/ 01-04-2014
Candreva discute l’aumento di ingaggio
Decisivo da oltre un anno per la Lazio e in prima linea anche nella lotta ai tumori. Ieri mattina il
centrocampista romano...
Antonio Candreva a tutto campo. Decisivo da oltre un anno per la Lazio e in prima linea anche nella lotta ai
tumori. Ieri mattina il centrocampista romano ha partecipato alla quarta edizione del progetto «Non fare
autogol», incontrando gli studenti del Liceo «Farnesina» di Roma per metterli in guardia sui pericoli portati
da fumo, alcol, sedentarietà e alimentazione scorretta. «Per diventare campioni serve sacrificio - ha
spiegato Candreva agli oltre 200 ragazzi durante l'incontro promosso dall'Associazione italiana di
oncologia medica - bisogna lavorare tanto e sempre con il sorriso, naturalmente evitando fumo e alcol: ci si
può divertire in altri modi, ve lo assicuro. Cosa mi manca di più nella vita da atleta? Mangiare in un fast
food, non lo faccio da anni».
http://www.sportit24.com/notizie/candreva‐discute‐l‐aumento‐di‐ingaggio 02-04-2014
Giovani e alcol, nel Lazio un consumo eccessivo
Candreva intervenuto al Liceo Farnesina di Roma per l'iniziativa
AIOM 'Non fare autogol': "Per divertirsi non serve ubriacarsi"
Francesco Cognetti, Antonio Candreva e Mauro Boldrini
Alcol, fumo, sedentarietà. Continuano a crescere le cattive abitudini tra i più giovani. Soprattutto
tra gli adolescenti che vivono nel Lazio. L’alcol ad esempio è un vizio quotidiano per
il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni. Una percentuale addirittura più
alta rispetto al resto d’Italia che conta rispettivamente il 12%, 25% e 65%. Sono dati allarmanti
e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non
è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con
conseguenze importanti per tutto il corpo. A parlarne ieri tra gli studenti delLiceo scientifico
Farnesina di Roma, il centrocampista della Lazio Antonio Candreva e il Presidente della
Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Francesco Cognetti, in occasione, della
tredicesima tappa del Progetto “Non fare autogol” la campagna promossa dalla stessa AIOM
e Fondazione AIOM, per sensibilizzare gli adolescenti insieme ai calciatori di serie A su
prevenzione e cattive abitudini.
“Per divertirsi non serve ubriacarsi basta avere solo la giusta compagnia – ha detto alla platea
degli studentiAntonio Candreva -. I ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla
loro età compromette la loro salute da adulti”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il
cancro inizia da adolescenti – ha spiegato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento
Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un
corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il
40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”.
“Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge
Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393
decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia – ha continuato
Cognetti.
Anche i dati sul fumo non sono rassicuranti: il 46% dei giovani comincia a fumare in età scolare
per motivi futili e già a 15 anni il 23% delle femmine e il 18% dei maschi che vivono nel Lazio
fuma almeno una sigaretta alla settimana. Un vizio che se accompagnato anche a sedentarietà,
poca attività fisica e cattiva alimentazione può causare nel tempo danni anche gravi. Parola
d’ordine quindi educazione a corretti stili di vita e prevenzione. Quella grazie alla quale oggi,
afferma il Presidente AIOM Cognetti, “migliorano le percentuali di guarigione dal cancro (il 63%
delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi). Il merito è da ricondurre
alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in
uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e
prevenzione, come Non fare autogol”.
NON FARE AUTOGOL
“Non fare autogol” è la campagna di sensibilizzazione promossa da AIOM (Associazione Italiana
di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM, per insegnare ai giovani cosa significa un corretto stile
di vita e trasmettere loro, attraverso il linguaggio universale dello sport, importanti valori e
messaggi di salute. Per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del
Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un
progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del
campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può
contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi
da Sky Sport, e mandati in onda all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. Il
progetto “Non fare autogol” può contare anche su un importante versante online per raggiungere
tutti gli studenti italiani e non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più
importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al
profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it,
dove i ragazzi di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto
partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio
benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i
ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un
vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli
studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della
campagna itinerante, il vincitore di un premio finale.
http://www.romadaleggere.it/giovani‐e‐alcol‐nel‐lazio‐un‐consumo‐eccessivo/ 01-04-2014
Alcol consumo eccessivo per 70 adolescenti del Lazio
Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il
12%, 25% e 65% del resto d'Italia
Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella Regione Lazio e'
superiore alla media nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei
15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d'Italia. Sono dati allarmanti perche' l'alcol e'
particolarmente dannoso in giovane eta': l'organismo, infatti, non e' in grado di assimilarlo e si producono
piu' rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con
il progetto 'Non fare autogol' e' l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom.
L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi.Dopo il
successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il liceo
Farnesina di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai
giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa e' sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi.
"E' con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto cosi' importante, rivolto agli
adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola e' il luogo dove spesso cominciano le
cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro eta' compromette la loro
salute da adulti. L'alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi". "Vogliamo far
capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore
del Dipartimento oncologia medica dell'Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L'importanza di
un corretto stile di vita, fin da ragazzi, e' ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei
decessi per tumore, infatti, e' causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". "La nostra azienda
e' orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea,
Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –
L'obiettivo e' di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di
grande importanza per la loro salute".
http://padovanews.it/speciali/salute/266415‐alcol‐consumo‐eccessivo‐per‐70‐adolescenti‐del‐lazio.html 01-04-2014
Candreva al Liceo Farnesina: "Europa? Faremo il massimo"
Tredicesimo incontro della quarta edizione del progetto "Non fare autogol", avuto luogo al al Il Liceo
"Farnesina" oggi alle ore 11. Il progetto è promosso da AIOM con Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC,
FMSI e i campioni di serie A. A parlare con gli studenti del liceo dei problemi di fumo, alcol e alimentazione
scorretta, Antonio Candreva. "Doping nel calcio? Credo ce ne sia poco, perché comunque ci sono molti
controlli e sappiamo che non dobbiamo e possiamo fare uso di sostanze dopanti - afferma -. Non
servirebbero a nulla, non sono determinanti alla prestazione". Ovviamente, non poteva mancare una
domanda sulla Lazio: "Siamo ancora in corsa per l'Europa League, faremo il massimo per raggiungerla",
promette. E poi: "Il ruolo del mister è importantissimo, ha a che fare con 25 persone che la pensano in
modo diverso l'una dall'altra". Si parla anche del Mondiale alle porte: "Speriamo di fare un Campionato del
Mondo all'altezza dell'Italia, le altre nazionali hanno comunque paura di noi. Abbiamo fatto una grande
Confederations Cup, siamo stati sfortunati uscendo ai rigori. Sappiamo che il Mondiale è più difficile, c'è un
girone difficile da passare prima con squadre forti". Infine un retroscena proprio dell'ultima Confederations
Cup: "Il cucchiaio a Casillas? Prima di farlo sono andato a chiederlo ai big della Nazionale, tra cui Buffon e
Pirlo, se fosse giusto farlo. Mi hanno risposto 'Fai quello che ti senti', così è andata bene. Ero partito con
quella idea e l'ho fatto". Al termine dell'incontro, sorteggiato un ragazzo che ha vinto un tablet, consegnato
dallo stesso Candreva. Poi il via alle foto e agli autografi di rito. Momenti di entusiasmo, tanti ragazzi
avevano con sé la maglia da far firmare al numero 87 biancoceleste.
http://www.laziopolis.it/candreva‐al‐liceo‐farnesina‐europa‐faremo‐il‐massimo.aspx 02-04-2014
Candreva si è ripreso la Lazio con i gol da attaccante vero (Gazzetta
dello Sport)
STEFANO CIERI
Un guizzo all’ultimo respiro per riprendersi la Lazio e rilanciare il sogno europeo. Antonio
Candreva è tornato. Lo ha fatto nel momento del bisogno per la sua squadra, come fanno i
campioni veri. Che, anche quando sono in difficoltà, sanno sempre come tirare fuori dai guai la
propria formazione. Candreva non stava attraversando un periodo felicissimo. Forse solo una
piccola e fisiologica flessione dopo mesi vissuti al massimo. Fatto sta che domenica, quando la
partita col Parma volgeva al termine e, con essa, anche le speranze della Lazio di agganciare
l’ultimo treno per l’Europa, ci ha pensato lui a rimettere tutto a posto.
Cannoniere
Un gol da attaccante. Lui che attaccante non lo è, ma che quest’anno lo sta diventando. Con
quello di domenica scorsa è arrivato a quota 8 reti in questo campionato. Ha già superato il
primato personale (che era di 6 gol) e «rischia » di finire in doppia cifra. Anche perché nel
frattempo è pure diventato rigorista della squadra (sono stati 4 finora i centri dal dischetto).
«Rischia », Candreva, pure di essere il capocannoniere della squadra a fine stagione. Per il
momento lo è, ma Klose lo minaccia con 7 reti. Gol e prestazioni d’autore (6,22 la media voto
Gazzetta) che ne fanno il classico giocatore da Magic.
Il riscatto
La Lazio se lo coccola. Nella volata per l’Europa League il suo apporto sarà fondamentale.
«Daremo il massimo per farcela», ha detto ieri il giocatore in una scuola romana dove ha fatto da
testimonial a «Non fare autogol», l’iniziativa di Coni e Figc per sensibilizzare i ragazzi alla lotta
contro i tumori. Candreva giocatore imprescindibile per il club di Lotito, ma il patron dovrà
riscattarlo dall’Udinese entro maggio, visto che è in comproprietà con i friulani. Per la seconda
metà del cartellino servono 78 milioni. Col club di Pozzo il discorso è stato già avviato e potrebbe
coinvolgere altri giocatori. Come Felipe Anderson o Perea, che la Lazio vorrebbe girare in
prestito. Idee per la stagione che verrà (come, in entrata, quella del parmense Parolo). Per il
presente la certezza si chiama sempre Candreva.
http://www.lazio.net/news/2014/04/02/candreva‐si‐e‐ripreso‐la‐lazio‐con‐gol‐da‐attaccante‐vero‐
gazzetta‐dello‐sport/ 01-04-2014
Il centrocampista della Lazio Antonio Candreva ha siglato il
goal decisivo contro il Parma, che rilancia la squadra in ottica
Europa League: "Siamo ancora in corsa".
La Lazio vince all'ultimo respiro contro il Parma ed ora crede in un piazzamento in
Europa League, complici anche i passi falsi delle squadre davanti. Antonio Candreva,
autore del goal decisivo con tanto di esultanza polemica a smorzare le voci di un suo
ipotetico addio, ha ribadito l'obiettivo del club. Intervenuto a margine della campagna
'Non fare autogol - gioca d'attacco contro il cancro' nel liceo 'Farnesina' di Roma,
Candreva suona la carica al popolo biancoceleste: "Siamo ancora in corsa per l'Europa
League, faremo il massimo per raggiungerla". Il Mondiale si avvicina e Candreva pensa
alla spedizione azzurra con ottimismo: "Speriamo di fare una Coppa del Mondo
all'altezza dell'Italia, comunque le altre nazionali hanno paura di noi. Abbiamo fatto una
grande Confederations Cup, siamo stati sfortunati uscendo ai rigori. Sappiamo che il
Mondiale è piu' difficile, anche il nostro girone è duro".
http://www.goal.com/it/news/2/serie‐a/2014/04/01/4724219/candreva‐candida‐la‐lazio‐daremo‐il‐
massimo‐per‐raggiungere 01-04-2014
Lazio. “Sbronze” in eccesso per il 70% degli
adolescenti, riparte la campagna "Non fare
autogol"
Le percentuali tra i giovanissimi sono superiori al resto d’Italia. Oncologi e
calciatori vanno nelle scuole per insegnare la prevenzione nell’ambito
della IV campagna “Non fare autogol” promossa da Aiom. Il
centrocampista Antonio Candreva: “Per un pieno di divertimento non
serve ubriacarsi”.
Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore
alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il
14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e
65% del resto d’Italia.
Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età:
l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di
intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa
fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione
dei campioni dello sport.
Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da Aiom
(Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione Aiom per spiegare agli adolescenti
come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in
scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma,
dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani
lo stile di vita dei campioni.
“La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini – ha dichiarato – ma i ragazzi
devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti.
L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”.
“Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha
sottolineato Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto
Nazionale Tumori Regina Elena di Roma – l’importanza di un corretto stile di vita, fin da
ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per
tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”.
Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio
universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più
incisivi, al fianco di AiomI si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Coni e la
Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del
campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e
proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su media partner: tutti gli incontri
negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e
interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it.
“Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti
–. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi,
mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese
migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a
cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di
screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore
efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare
autogol”.
“La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi –
afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile
la quarta edizione del progetto – l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta
Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti
che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante
ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”.
http://www.ilfarmacistaonline.it/stampa_articolo.php?articolo_id=20703&&cat_1=3&&cat_2=0&&tipo=ar
ticolo 01-04-2014
Candreva si racconta: “A 13 anni ho lasciato casa per fare il calciatore. A Livorno la svolta. Mi
mancano i fast food”
A margine del convegno “Non fare autogol”, organizzato da AIOM con Presidenza del Consiglio, CONI,
FIGC, FMSI, e tenutosi questa mattina al Liceo Farnesina di Roma, Antonio Candreva ha incontrato gli
studenti, mettendoli in guardia dai rischi del fumo, dell’alcol e della cattiva alimentazione. Ecco quanto
detto dal giocatore: “Per diventare degli atleti bisogna fare tanti sacrifici, evitando fumo e alcol. In discoteca
si può sempre andare e divertirsi anche senza bere, anch’io l’ho fatto quand’ero giovane. Il rispetto per gli
avversari è fondamentale: nel corso della stagione può capitare il fallo o la parolaccia, ma il rispetto deve
esserci sempre. Per diventare dei campioni bisogna avere la voglia di arrivare col sacrificio ma anche col
sorriso, con la voglia di mettersi in gioco. Sono partito da casa a 13 anni per andare a Terni e iniziare la
mia esperienza da calciatore. Inizialmente non è stato facile, mi mancavano famiglia e amici, ma poi col
tempo le cose si sono sistemate. Pian piano ho capito che volevo e potevo fare il calciatore. Ho esordito in
serie B con la Ternana, poi sono andato all’Udinese, in cui però ho giocato poco. L’esperienza più
importante l’ho fatta a Livorno, dove ho vinto il campionato di serie B e giocato in serie A. Il resto lo
conoscete”. Poi, Candreva affronta diverse tematiche: “Che sensazione si prova a fare un gol? E’ sempre
emozionante, specie quando sono gol importanti. E’ difficile da descrivere la sensazione, ma è un
momento bellissimo che condividi con i tuoi compagni e con i tifosi che ti vengono a sostenere. Cosa mi
manca della gioventù? Mangiare in un fast food, non lo faccio da anni. Doping? Ci sono molti controlli e
questo ci rende consapevoli che non dobbiamo e non possiamo farne uso. Inoltre, non sono determinanti
per la prestazione”. Oggi, 1 aprile, è tempo di tirare le somme, ma per Candreva la stagione si può ancora
raddrizzare: “Il campionato deve ancora terminare, siamo in corsa per l’Europa League. Mancano 7 partite
al termine e faremo il massimo per raggiungere questo obiettivo. Per il mondiale spero che saremo
all’altezza della maglia che vestiamo, anche le altre nazionali hanno paura di noi. Abbiamo fatto una
grande Confederation cup in cui siamo stati sfortunati a uscire ai rigori. Il mondiale sarà più difficile perché
c’è un girone intero da superare in cui ci sono squadre molto forti. Il cucchiaio a Casillas? Prima ho chiesto
un consiglio a Buffon e a Pirlo, loro mi hanno detto “fa quello che ti senti” e io l’ho fatto”.
http://www.eaglesmania.it/2014/04/candreva‐si‐racconta‐a‐13‐anni‐ho‐lasciato‐casa‐per‐fare‐il‐
calciatore‐a‐livorno‐la‐svolta‐mi‐mancano‐i‐fast‐food/ 31-03-2014
Iniziativa contro i tumori, Candreva domani ospite del liceo Farnesina
Antonio Candreva sarà ospite domani al liceo Farnesina di Roma in occasione del tredicesimo
incontro della quarta edizione del progetto contro i tumori “Non fare autogol”. Il centrocampista
biancoceleste darà il suo contributo all'iniziativa e interverrà davanti a tanti studenti insieme al
prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori
Regina Elena di Roma, il prof. Giuseppe Tonini, Direttore dell’Oncologia Medica Università Campus
Bio-Medico di Roma.
http://www.lazionews24.com/iniziativa‐contro‐i‐tumori‐candreva‐domani‐ospite‐del‐liceo‐farnesina‐
10211.html 01-04-2014
CANDREVA: “SUL CUCCHIAIO A CASILLAS CHIESI CONSIGLIO A PIRLO E BUFFON”
Uno degli obiettivi per il prossimo calciomercato estivo è il centrocampista laziale Antonio Cnadreva. La
situazione nel club capitolino è tutt’altro che serena ed i continui scontri tra il presidente Lotito ed i tifosi,
non fanno altro che destabilizzare l’intera società. Tra i possibili partenti, oltre a Marchetti, Lulic e Klose c’è
anche Candreva che già in passato ha vestito la maglia bianconera. Per ora sono solo voci non
confermate, ma Antonio Conte qualche settimana fa avrebbe chiesto alla società di sondare la
disponibilità del ragazzo in merito ad un eventuale ritorno e di avviare i contatti con la Lazio per valutare i
possibili margini di trattativa.
Lo stesso giocatore, a margine dell’evento ”Non fare autogol”, ha parlato della situazione della sua
squadra, con un occhio ai prossimi mondiali in Brasile. “Siamo ancora in lotta per un posto in Europa
League, stiamo facendo bene, ma ci serve un po’ più di continuità”. Sui prossimi Mondiali commenta così:
“Speriamo di arrivare al meglio, lo scorso anno abbiamo giocato una splendida Confederations Cup, ma
sappiamo che il Mondiale è molto più difficile“.
E proprio durante la scorsa Confederatios Cup il centrocampista laziale si è esibì in un cucchiaio ai danni
del povero Casillas. Ecco un piccolo particolare a riguardo: “Prima di fare lo scavetto a Casillas andai da
Pirlo e Buffon per chiedere un loro parere e loro mi risposero di fare ciò che ritenevo giusto. Menomale
andò tutto bene…”
http://www.canalejuve.it/news/candreva‐sul‐cucchiaio‐a‐casillas‐chiesi‐consiglio‐a‐pirlo‐e‐buffon‐118554
01-04-2014
Lazio, Candreva: "Daremo tutto per arrivare in Europa"
Il centrocampista sogna la qualificazione
In casa Lazio la vittoria con il Parma tiene vive le speranze di raggiungere un piazzamento che permetta di
partecipare alla prossima Europa League. E Antonio Candreva, autore del gol decisivo contro i ducali con
tanto di esultanza polemica per smorzare le voci su un suo possibile addio, garantisce il massimo impegno
agli studenti del liceo Farnesina di Roma, a cui ha fatto visita nell'ambito della campagna 'Non fare
autogol - Gioca d'attacco contro il cancro'. ''Siamo ancora in corsa per l'Europa League, faremo il
massimo per raggiungerla'', assicura il centrocampista biancoceleste che pensa anche all'impegno di
giugno con la Nazionale di Prandelli: ''speriamo di fare un Campionato del Mondo all'altezza dell'Italia,
comunque le altre nazionali hanno paura di noi. Abbiamo fatto una grande Confederations Cup, siamo stati
sfortunati uscendo ai rigori. Sappiamo che il Mondiale e' piu' difficile, e anche il nostro girone e' difficile''.
http://www.calcissimo.com/serie‐a/lazio‐candreva‐daremo‐tutto‐per‐arrivare‐in‐europa‐32607 01-04-2014
Lazio, Candreva ammette: ”Cucchiaio a Casillas? Chiesi a Pirlo e Buffon”
Antonio Candreva, dopo il gol che è valso i tre punti contro il Parma, ha
parlato a margine dell’evento ”Non fare autogol”.
‘‘Siamo ancora in corsa per l’Europa League, nonostante qualche passo
falso di troppo, e faremo il massimo per provare a raggiungerla. Ci sono
molti controlli e sappiamo che non dobbiamo fare uso di queste sostanze.
Non servirebbero a nulla, non sono determinanti per la prestazione.
Il Mondiale? Speriamo di essere al top, le altre nazionali ci temono. Siamo
reduci da una buona Confederations Cup, ma siamo anche consapevoli che
il Mondiale è più difficile. Abbiamo un girone tosto, ma siamo fiduciosi.
http://www.soccermagazine.it/serie‐a/lazio‐candreva‐ammette‐cucchiaio‐casillas‐chiesi‐pirlo‐e‐buffon‐
182975/ 01-04-2014
Alcol: consumo eccessivo per 70% adolescenti del Lazio
24 Ore Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli
adolescenti che vivono nella Regione Lazio è superiore alla media
nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il
73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia.
Sono dati allarmanti perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età:
l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più
rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per
tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non fare autogol' è l'Associazione
italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom. L'iniziativa nata
per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi.
Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima
tappa della quarta edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il
centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare
ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è sostenuta da Presidenza
del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi. "È con grande piacere che ho accettato di
partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri
primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove spesso
cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di
vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non
capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi". "Vogliamo far
capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha
sottolineato Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia
medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza
di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella
prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da
fattori di rischio potenzialmente modificabili". "La nostra azienda è
orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi –
afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb,
che rende possibile la quarta edizione del progetto – L’obiettivo è di
sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi
e valori di grande importanza per la loro salute".
http://www.sassarinotizie.com/24ore‐articolo‐250487‐
alcol_consumo_eccessivo_per_70_adolescenti_del_lazio.aspx 02-04-2014
Alcol: consumo eccessivo per 70%
adolescenti del Lazio
02-04-2014 | SALUTE E ALIMENTAZIONE
Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella Regione Lazio è superiore
alla media nazionale. Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei
13enni e il 73% dei 15enni, contro il 12%, 25% e 65% del resto d'Italia.
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/TV/index.php?id_categoria=18&id_ansalive=65608 01-04-2014
ALCOL: CONSUMO ECCESSIVO PER 70% ADOLESCENTI DEL LAZIO
Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei
15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia
Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che
vivono nella Regione Lazio è superiore alla media nazionale: un vizio
quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni,
contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati
allarmanti perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età:
l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più
rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per
tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non fare autogol' è l'Associazione
italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom. L'iniziativa nata
per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi.
Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima
tappa della quarta edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il
centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per
insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è sostenuta da
Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi.
"È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così
importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato
Candreva - La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini,
ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età
compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia
bere fino a ubriacarsi per divertirsi".
"Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti –
ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia
medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza
di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella
prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da
fattori di rischio potenzialmente modificabili".
"La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco
degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di BristolMyers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –
L’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia,
trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute".
http://www.ecoseven.net/adnkronos/lavoro‐e‐salute/alcol‐consumo‐eccessivo‐per‐70‐adolescenti‐del‐
lazio in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi
dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate
366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra
Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393
decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una
neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il
63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il
merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening,
che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla
maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e
prevenzione, come Non fare autogol” (Segue).
http://www.ais‐sanita.it/ricerca‐sviluppo‐e‐tecnologia/17220‐lazio‐consumo‐eccessivo‐di‐alcol‐per‐il‐70‐
degli‐adoloscenti.html 01-04-2014
Candreva: “Europa League? Ci crediamo. Il cucchiaio in Confederations? 1 aprile 2014 by Fabrizio
Piepoli
A margine del convegno “Non fare autogol”, organizzato da AIOM con Presidenza del Consiglio, CONI,
FIGC, FMSI, e tenutosi questa mattina al Liceo Farnesina di Roma, Antonio Candreva ha incontrato gli
studenti, mettendoli in guardia dai rischi del fumo, dell’alcol e della cattiva alimentazione. Ecco quanto
detto dal giocatore e ripreso da lazionews.eu: ”Per diventare degli atleti bisogna fare tanti sacrifici, evitando
fumo e alcol. In discoteca si può sempre andare e divertirsi anche senza bere, anch’io l’ho fatto quand’ero
giovane. Il rispetto per gli avversari è fondamentale: nel corso della stagione può capitare il fallo o la
parolaccia, ma il rispetto deve esserci sempre. Per diventare dei campioni bisogna avere la voglia di
arrivare col sacrificio ma anche col sorriso, con la voglia di mettersi in gioco. Sono partito da casa a 13
anni per andare a Terni e iniziare la mia esperienza da calciatore. Inizialmente non è stato facile, mi
mancavano famiglia e amici, ma poi col tempo le cose si sono sistemate. Pian piano ho capito che volevo
e potevo fare il calciatore. Ho esordito in serie B con la Ternana, poi sono andato all’Udinese, in cui però
ho giocato poco. L’esperienza più importante l’ho fatta a Livorno, dove ho vinto il campionato di serie B e
giocato in serie A. Il resto lo conoscete”. Poi, Candreva affronta diverse tematiche: ”Che sensazione si
prova a fare un gol? E’ sempre emozionante, specie quando sono gol importanti. E’ difficile da descrivere
la sensazione, ma è un momento bellissimo che condividi con i tuoi compagni e con i tifosi che ti vengono
a sostenere. Cosa mi manca della gioventù? Mangiare in un fast food, non lo faccio da anni. Doping? Ci
sono molti controlli e questo ci rende consapevoli che non dobbiamo e non possiamo farne uso. Inoltre,
non sono determinanti per la prestazione”. Oggi, 1 aprile, è tempo di tirare le somme, ma per Candreva la
stagione è ancora salvabile: “Il campionato deve ancora terminare, siamo in corsa per l’Europa League.
Mancano 7 partite al termine e faremo il massimo per raggiungere questo obiettivo. Per il mondiale spero
che saremo all’altezza della maglia che vestiamo, anche le altre nazionali hanno paura di noi. Abbiamo
fatto una grande Confederation cup in cui siamo stati sfortunati a uscire ai rigori. Il mondiale sarà più
difficile perché c’è un girone intero da superare in cui ci sono squadre molto forti. Il cucchiaio a Casillas?
Prima ho chiesto un consiglio a Buffon e a Pirlo, loro mi hanno detto “fa quello che ti senti” e io l’ho fatto”.
http://www.noibiancocelesti.com/47346/interviste‐2/candreva‐europa‐league‐ci‐crediamo‐cucchiaio‐in‐
confederations‐ero‐partito‐lidea‐farlo/ 01-04-2014
Alcol: consumo eccessivo per 70% adolescenti
del Lazio
Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei
15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia
TAG: ADNKRONOS
di ADNKRONOS
Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella
Regione Lazio è superiore alla media nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il
30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto
d’Italia. Sono dati allarmanti perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età:
l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più rapidamente fenomeni di
intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non
fare autogol' è l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom.
L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi.
Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta
edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio
Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è
sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi.
"È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto
agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove
spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita
sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso
abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi".
"Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato
Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori
Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente
dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da
fattori di rischio potenzialmente modificabili".
"La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi –
afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile
la quarta edizione del progetto – L’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta
Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute".
http://scienza.panorama.it/salute/Alcol‐consumo‐eccessivo‐per‐70‐adolescenti‐del‐Lazio 02-04-2014
Candreva discute l’aumento di ingaggio
Antonio Candreva a tutto campo. Decisivo da oltre un anno per la Lazio e in prima linea
anche nella lotta ai tumori. Ieri mattina il centrocampista romano ha partecipato alla quarta
edizione del progetto «Non fare autogol», incontrando gli studenti del Liceo «Farnesina» di
Roma per metterli in guardia sui pericoli portati da fumo, alcol, sedentarietà e alimentazione
scorretta. «Per diventare campioni serve sacrificio - ha spiegato Candreva agli oltre 200
ragazzi durante l'incontro promosso dall'Associazione italiana di oncologia medica - bisogna
lavorare tanto e sempre con il sorriso, naturalmente evitando fumo e alcol: ci si può divertire
in altri modi, ve lo assicuro. Cosa mi manca di più nella vita da atleta? Mangiare in un fast
food, non lo faccio da anni».
Dalla scuola al campo, oggi Candreva torna ad allenarsi con i compagni. La sfida alla
Sampdoria si avvicina, la Lazio non può fallirla se vuole sperare nell'Europa League («Siamo
ancora in corsa - ha dichiarato il romano - mancano sette partite, daremo il massimo per
raggiungere il nostro obiettivo»). Il centrocampista biancoceleste è concentrato sulla volata
finale, poi potrà gustarsi il Mondiale, ma prima vuole chiarire la situazione contrattuale con la
Lazio. Lotito ha un accordo col collega Pozzo per riscattare la seconda metà del cartellino di
Candreva: la cifra dovrebbe aggirarsi attorno ai 7 milioni anche se diverse squadre (Juventus
e Napoli, Manchester United e Liverpool) seguono con attenzione le ottime prestazioni del
romano e potrebbero «infastidire» la trattativa. «Lotito e Pozzo ne stanno parlando - ha
spiegato il ds dell'Udinese Giaretta a Lalaziosiamonoi.it - io non posso confermare l'accordo
sui 7 milioni». Candreva sta bene alla Lazio, ha rinnovato di recente fino al 2017 ma - visto il
rendimento in campo - vorrebbe un adeguamento dell'ingaggio perché ora percepisce «solo»
900 mila euro a stagione, la metà di giocatori non titolari come Ederson e Cana: una richiesta
da esaudire per trattenerlo a Formello.
Daniele Palizzotto
http://www.iltempo.it/sport/calcio/2014/04/02/candreva‐discute‐l‐aumento‐di‐ingaggio‐1.1236073 01-04-2014
Alcol: consumo eccessivo per 70% adolescenti del Lazio
Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che
vivono nella Regione Lazio è superiore alla media nazionale: un vizio
quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni,
contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati
allarmanti perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età:
l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più
rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per
tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non fare autogol' è l'Associazione
italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom. L'iniziativa nata
per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi.
Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima
tappa della quarta edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il
centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare
ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è sostenuta da Presidenza
del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi."È con grande piacere che ho accettato di
partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri
primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove spesso
cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di
vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non
capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi"."Vogliamo far
capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha
sottolineato Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia
medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza
di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella
prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da
fattori di rischio potenzialmente modificabili"."La nostra azienda è orgogliosa
di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma
Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende
possibile la quarta edizione del progetto – L’obiettivo è di sensibilizzare altre
migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande
importanza per la loro salute".
http://www.focus.it/ADNKronos/alcol‐consumo‐eccessivo‐per‐70‐adolescenti‐del‐lazio‐‐‐_C65.aspx 02-04-2014
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01-04-2014
Alcol: consumo eccessivo per 70%
adolescenti del Lazio
Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei
15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia
Roma, 1 apr. (Adnkronos
Salute) - Il consumo di alcol tra
gli adolescenti che vivono nella
Regione Lazio è superiore alla
media nazionale: un vizio
quotidiano per il 14% degli
11enni, il 30% dei 13enni e il
73% dei 15enni, contro
rispettivamente il 12%, 25% e
65% del resto d’Italia. Sono
dati allarmanti perché l’alcol è
particolarmente dannoso in
giovane età: l’organismo,
infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più rapidamente fenomeni di
intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto
'Non fare autogol' è l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione
Aiom. L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e
disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa
della quarta edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il centrocampista della
Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei
campioni. L'iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi. "È
con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto
agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove
spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita
sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che
senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi". "Vogliamo far capire che la vera sfida
contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore del
Dipartimento oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma –.
L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella
prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di
rischio potenzialmente modificabili". "La nostra azienda è orgogliosa di scendere
nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore
Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del
progetto – L’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia,
trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute".
http://corrierenazionale.it/salute/news-2014-04-01-12-44-00alcol__consumo_eccessivo_per_70_adolescenti_del_lazio-26956/
27-03-2014
LAZIO. “SBRONZE” IN ECCESSO PER IL 70% DEGLI
ADOLESCENTI
Le percentuali tra i giovanissimi sono superiori al resto d’Italia. Oncologi e calciatori vanno in
classe per insegnare la prevenzione nell’ambito della campagna “Non fare autogol” promossa da
Aiom. Il centrocampista Antonio Candreva: “Per un pieno di divertimento non serve ubriacarsi”.
Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle
medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14%
degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del
resto d’Italia.
Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età:
l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di
intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa
fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei
campioni dello sport.
Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da Aiom
(Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione Aiom per spiegare agli adolescenti
come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena
oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il
centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di
vita dei campioni.
“La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini – ha dichiarato – ma i ragazzi
devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti.
L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”.
“Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato
Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori
Regina Elena di Roma – l’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente
dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori
di rischio potenzialmente modificabili”.
Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio
universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi,
al fianco di AiomI si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Coni e la
Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del
campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio
‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su media partner: tutti gli incontri negli
Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste
esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it.
“Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –.
Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre
erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le
percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla
diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che
consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e
alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”.
“La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi –
afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la
quarta edizione del progetto – l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia,
trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il
contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad
assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”.
http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=20703
01-04-2014
Nel Lazio il 70% degli adolescenti consuma alcol. Rischio tumori in crescita
In Italia beve il 65% dei 15enni, il 25% dei 13enni e il 12% degli 11enni
ma nel Lazio le percentuali crescono. L'Aiom avverte: il consumo in età
adolescenziale aumenta il rischio di tumori. L'assessorato alla Roma
produttiva della capitale: "Intervenire sulla vendita nelle frutterie e nei
mini-market"
Roma01 aprile 2014Dati allarmanti quelli del
consumo di alcol tra gli adolescenti, ancora più se si pensa che il rischio di sviluppare un tumore
aumenta tra i giovani bevitori. La denuncia arriva dall'Associazione italiana di oncologia medica e
fa riferimento ai dati sull'uso di alcolici, che vedono nel Lazio in testa sulla media nazionale con il
73% tra i 15enni. Non si fa attendere la risposta dell'assessorato alla Roma produttiva che
annuncia provvedimenti: "Stiamo lavorando a un'ordinanza che punta da una parte, a evitare il
consumo di alcolici su suolo pubblico, dall'altra a intervenire sulla vendita di alcolici da parte dei
minimarket e frutterie".
Lazio: numeri sopra la media
Gli adolescenti e i ragazzi residenti nella regione Lazio consumano quantità di alcol superiori
rispetto alla media nazionale dei loro coetanei: lo consuma il 73% dei 15enni, il 30% dei 13enni e
il 14% degli 11enni, contro, rispettivamente, il 65%, 25% e 12%.
L'avvertimento dell'Aiom: rischio tumori in crescita
Dati allarmanti perchè, sottolinea l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), il consumo
di alcol in giovane età può provocare numerosi effetti avversi dovuti al fatto che gli organismi
ancora in sviluppo non sono in grado di assimilare l'alcol. Inoltre, un forte consumo di alcolici può
provocare danni al fegato conducendo al tumore.
La prevenzione: testimonial il centrocampista della Lazio Candreva
L'Aiom organizza da quattro anni una campagna per la prevenzione. Quest'anno il testimonial è
il centrocampista della Lazio Antonio Candreva."Vogliamo far capire ai nostri giovani che la
prevenzione del tumore inizia da adolescenti - ha sottolineato Cognetti direttore del dipartimento
di Oncologia medica dell'Istituto nazionale tumori - perchè l'importanza di un corretto stile di vita,
fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica. Il 40% dei decessi per
tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili".
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/alcol‐lazio‐regione‐dove‐si‐beve‐di‐piu‐rischio‐tumori‐in‐
crescita‐1f01c297‐4d02‐470c‐9fa5‐020b81d71e57.html 01-04-2014
Candreva alla carica tra Lazio e
Mondiali
«L'Europa in 7 giornate e poi grande
Italia»
di Alberto Abbate
CALCIO
Da “muto” a sibillino: «Siamo ancora in corsa per l'Europa League, faremo il massimo
per raggiungerla». Lo sprint di Candreva riparte dalla fine della sfida col Parma, da
quel guizzo del destino, da quell'esultanza rabbiosa di chi si sente ingiustamente
criticato e vuole allontanare le voci d'addio. Ora la testa d'Antonio è solo alla Lazio e
al Brasile: «Speriamo di fare un mondiale all'altezza dell'Italia. E' una competizione
difficile, il nostro girone è tosto e sarà complicato passare come primi contro squadre
così forti. Le altre nazionali hanno comunque paura di noi. Abbiamo disputato una
grande Confederations, siamo stati solo sfortunati ai rigori».
Lo scavetto di Candreva è ancora nelle menti e nello sguardo di tutti: «Il cucchiaio a
Casillas? Prima di farlo sono andato a chiederlo ai big della Nazionale, tra cui Buffon e
Pirlo, se fosse giusto farlo. Mi hanno risposto 'Fai quello che ti senti', così è andata
bene. Ero partito con quell'idea e l'ho realizzata».
S'illuminano gli occhi degli studenti del Liceo “Farnesina”, oggi Candreva si batteva
nella lotta ai tumori per l'iniziativa “Non fare autogol”. Professore d'etica nel calcio per
un giorno: «Doping? Credo ce ne sia poco, perché comunque ci sono parecchi
controlli. Sappiamo che non possiamo fare uso di sostanze dopanti, che non
servirebbero a nulla. Non sono determinanti per le prestazioni». Conta lo spirito,
l'anima e il cervello. Un bravo mister è anche psicologo nello spogliatoio. Parola
d'Antonio: «Il ruolo dell'allenatore è importantissimo, ha a che fare con 25 persone che
la pensano in modo diverso l'una dall'altra». Alla Lazio, merito di Reja convogliare le
idee in un unico pensiero-obiettivo: l'Europa in sette giornate.
http://sport.ilmessaggero.it/calcio/serie_a/candreva‐lazio‐mondiali/605384.shtml Ilritrattodella
©
IL
ritratto
DELLA
sa ute
SALUTE
Il quotidiano della prevenzione dal tuo medico di famiglia
ANNO III, NUMERO 63
Consulenza
scientifica
HEALTHY FOUNDATION
Con il patrocinio di
SOCIETÀ ITALIANA
DI MEDICINA GENERALE
NEWS
Presidenza
del Consiglio
dei Ministri
CERCACI SU
02
MERCOLEDÌ
APRILE 2014
HEALTHY FOUNDATION
IL CENTROCAMPISTA DELLA LAZIO È TESTIMONIAL DEL RITRATTO CON “NON FARE AUTOGOL”
Antonio Candreva: “Ragazzi, con l’alcol non si scherza…
e da sobri vi divertite di più!”
Ha deciso la gara di campionato di domenica scorsa contro il
Parma con un gol negli istanti
finali del match, ma sa benissimo che fare le cose “all’ultimo”
quando si parla di salute non è
abbastanza. Lui è Antonio Can-
OCCHI E COMPUTER
Ecco la strategia
“20-20-20” contro
lo stress da schermo
Per combattere la “sindrome da
computer” il segreto è sbattere
frequentemente gli occhi. Ma
per quanto tempo? Basta seguire un semplice ‘algoritmo’:
ogni 20 minuti, per 20 secondi,
posizionandosi a circa 20 piedi
(6 metri) dallo schermo. L’hanno già ribattezzata la “20-20-20
strategy”. Questo movimento degli occhi, infatti, ha una
particolare utilità: inumidisce
la superficie oculare, elimina
il pulviscolo dalla superficie
dell’occhio e aiuta il drenaggio delle lacrime. Gli inglesi lo
chiamano blinking e pare funzionare. I sintomi più comuni
e fastidiosi della sindrome da
computer verrebbero così leniti
con un semplice trucco che può
tornare utile a molti di noi: i
ricercatori della Southwestern
Medical Center del Texas, infatti, sottolineano come questa
sindrome possa colpire tutti
quelli che trascorrono tre o più
ore al giorno davanti allo schermo del PC: un esercito di milioni di persone.
dreva, centrocampista della Lazio e della Nazionale Italiana,
salito in cattedra al Liceo “Farnesina” di Roma per la tredicesima tappa del progetto “Non fare
autogol”, promosso da AIOM
(Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione
AIOM. La campagna itinerante, patrocinata da Presidenza del
Consiglio dei Ministri, CONI,
FIGC e FMSI, spiega agli adolescenti come adottare lo stile
di vita dei campioni per stare
alla larga dalle malattie. “È con
grande piacere che ho accettato
di partecipare a questo progetto,
rivolto agli adolescenti, i nostri
primi tifosi – ha dichiarato –: è
essenziale trasmettere messaggi
utili per la salute e il benessere”.
“Vogliamo far capire che la vera
sfida contro il cancro inizia da
giovani - ha sottolineato il prof.
Francesco Cognetti, Direttore
Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori
Regina Elena di Roma –. L’im-
portanza di un corretto stile di
vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione
oncologica. Purtroppo, il 70%
degli adolescenti del Lazio consuma alcol in maniera eccessiva:
fino a 16 anni l’organismo non
è nemmeno in grado di metabolizzare questa sostanza”. ‘Non
fare autogol’, reso possibile da
una collaborazione con BristolMyers Squibb, coinvolge tutte le
squadre del campionato di calcio di Serie A, per un vero e proprio “Tour della Prevenzione”
in 15 città. Gli incontri vengono
TUTTE LE VIRTÙ DI UN CONDIMENTO ANTICO
L’aceto, amico del benessere in poche gocce
Antibatterico, sgrassante, utile per eliminare il calcare: e se l’aceto abbassasse anche la glicemia? Il suo utilizzo ‘popolare’ per
combattere lievi malesseri è antico, ma ora un team di ricercatori
dell’Università di Atene ha misurato in maniera scientifica gli effetti
dell’aceto su pazienti diabetici. Gli studiosi hanno notato che l’efficacia di abbattere i livelli di zucchero nel sangue si manifesta soprattutto con alimenti ad alto indice glicemico
(pane bianco, patate). Un’indagine svedese ha
invece mostrato come l’aceto aumenti il senso
di sazietà. Ovviamente, si tratta di primi risultati e non significa assolutamente che questo
condimento faccia dimagrire. Il modo migliore
per perdere peso è bruciare calorie con l’esercizio fisico, consumando pasti equilibrati. Però,
questo liquido acidulo contiene solo 19 calorie
per 100ml e può servire in cucina per ridurre
burro, olio e sale, abbassando anche il rischio
di sviluppare ipertensione e ritenzione idrica.
Meglio però non abusarne: non andate mai oltre
i due cucchiai al giorno!
Editore: Intermedia srl
Direttore responsabile: Mauro Boldrini. Amministratore unico: Sabrina Smerrieri
Consulenza Scientifica: Healthy Foundation
Registrazione presso il tribunale di Brescia n. 9/2012 del 26.04.2012
ripresi da Sky Sport, media partner del progetto: le interviste e le
immagini delle tappe si possono
riguardare all’indirizzo http://
video.sky.it/sport/calcio-italiano/non_fare_autogol/p1890.
pls
DISTURBI DI STAGIONE
Test allergici,
no al ‘fai da te’
I segni delle allergie sono evidenti:
pelle arrossata, occhi lacrimanti,
naso che cola. È invece più difficile capire cosa realmente provochi
queste reazioni al corpo. Sono disponibili test in grado di rilevare le
sostanze che scatenano la reazione
immunitaria, ma quali sono affidabili e quali no? È un argomento
serio, che va trattato da personale
medico competente, seguendo specifici criteri. Innanzitutto, no al ‘fai
da te’: evitate quindi test da realizzare in casa e non cercate di curarvi da soli: circa un paziente con
rinite allergica su 3 va dal medico
solo quando i sintomi sono ormai
insopportabili, gli altri 2 provano in
autonomia a trattare il disturbo. Il
risultato? Stessi problemi e portafoglio più leggero. Il colloquio con
lo specialista è fondamentale: le allergie respiratorie, tipiche di questo
periodo, sono anche le più facili da
individuare, seguendo il calendario
dei pollini delle piante e utilizzando semplici test (Prick e RAST) per
ricercare le immunoglobuline E. In
seguito, il medico vi prescriverà una
terapia adeguata.
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02-04-2014
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01-04-2014
Candreva: La Lazio vuole andare in EuropaIl centrocampista: «Il Mondiale? Abbiamo fatto
una grande Confederations Cup, siamo stati sfortunati uscendo ai rigori»
ROMA - In casa Lazio la vittoria con il Parma tiene vive le speranze di raggiungere un
piazzamento che permetta di partecipare alla prossima Europa League. E Antonio Candreva,
autore del gol decisivo contro i ducali con tanto di esultanza polemica per smorzare le voci
su un suo possibile addio, garantisce il massimo impegno agli studenti del liceo Farnesina di
Roma, a cui ha fatto visita nell'ambito della campagna "Non PER APPROFONDIREFOTO
Candreva a scuola Tutto sulla Lazio Serie A Lazio, per Novaretti sospetto stiramento Serie A
Lazio, Reja: «Tifosi allo stadio? Erano pochi ma buoni» Serie A Lazio, Mauri trequartista.
Klose e Marchetti titolari Antonio Candreva ospite a "Non fare autogol" fare autogol - Gioca
d'attacco contro il cancro". "Siamo ancora in corsa per l'Europa League, faremo il massimo
per raggiungerla", assicura il centrocampista biancoceleste che pensa anche all'impegno di
giugno con la Nazionale di Prandelli: "speriamo di fare un Campionato del Mondo all'altezza
dell'Italia, comunque le altre nazionali hanno paura di noi. Abbiamo fatto una grande
Confederations Cup, siamo stati sfortunati uscendo ai rigori. Sappiamo che il Mondiale è più
difficile, e anche il nostro girone è difficile".
Antonio Candreva ospite a "Non fare autogol"
http://www.corrieredellosport.it/serie_a/lazio/2014/04/01‐
356072/Candreva%3A+La+Lazio+vuole+andare+in+Europa 02-04-2014
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