Associazione per Agenda 21 Locale Capriasca
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Capriasca, 21 maggio 2007
Linee guida per una trasformazione sostenibile dello stabile
ex-caserma a nuovo centro scolastico della Capriasca (NCS)
Punto della situazione
Con un primo messaggio municipale (MM) si annuncia che la caserma è stata acquistata all’inizio di
quest’anno dal Municipio per sfr. 3’850'000.- con la chiara indicazione che questo stabile venga
destinato a sede scolastica. E’ ora di proprietà del Comune Capriasca.
In questo momento è al vaglio della commissione della gestione il secondo messaggio municipale per
finanziare (sfr.120'000.-) l’allestimento di un bando di concorso ad invito per architetti per la
trasformazione dell’ex-caserma a NCS. Il rapporto della commissione della gestione è appena stato
licenziato e verrà sottoposto al prossimo consiglio comunale (previsto per la fine del corrente mese).
Le discussioni sul contenuto del NCS sono state spostate a questo secondo MM sul credito di
progettazione per il bando di concorso che non è ancora stato elaborato.
Il Municipio ha dato mandato diretto all’arch./SIA Domenico Cattaneo per l’allestimento del suddetto
bando di concorso.
Premessa
Il presente testo concernente le linee guida per una trasformazione sostenibile dello stabile ex-caserma
a NCS della Capriasca vuole considerare una pianificazione ad ampio raggio.
La trasformazione a NCS dello stabile ex-caserma deve essere basata sui principi di sostenibilità
presenti nel nuovo regolamento comunale. Lo sviluppo sostenibile tiene in considerazione e valorizza in
egual modo l’aspetto ambientale, l’aspetto sociale e quello economico presenti in ogni progetto si voglia
intraprendere. Un metodo d’approccio che tende a considerare come prioritarie la questione finanziaria
oppure quella legata al discorso architettonico a scapito della sostenibilità e del discorso pedagogico,
risulterebbe infatti scorretto. La scuola non è soltanto una questione di struttura e di dimensione, non si
tratta unicamente di un “contenitore”, bensì rappresenta la base dell’educazione e della formazione della
società del domani; e di questo dobbiamo essere ben consapevoli.
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Proposta di procedura
Riteniamo importante attirare l’attenzione del Municipio sul fatto che, per la progettazione di un’opera
pubblica quale la trasformazione di un edificio esistente a NCS, l’architetto progettista possa essere
affiancato da un pool interdisciplinare di specialisti (pedagogista, architetto d’interni, fisico della
costruzione, architetto paesaggista, ingegnere ambientale, pianificatore, sociologo…), che possano
mettere a punto delle proposte avvincenti.
Con questo scritto chiediamo apertamente al Municipio di poter dare un contributo alla stesura del bando
di concorso da una parte e dall’altra di poter inserire un nostro rappresentante nella giuria, per la scelta
del concorrente vincitore. I membri dei nostri gruppi sono infatti disposti a dare un valido sostegno alla
giuria per quanto riguarda il monitoraggio degli aspetti legati alla sostenibilità. All’interno dei nostri gruppi
sono presenti professionisti competenti per tutte le tematiche indicate in questo scritto.
Siamo consapevoli del fatto che per la costituzione di una giuria esistono delle normative SIA da
rispettare. Riteniamo ad ogni modo importante che nella giuria non ci siano solamente architetti,
municipali (rappresentanti della committenza) e ispettori cantonali, bensì anche un architetto
paesaggista e/o un architetto d’interni, più orientati alla valorizzazione dei fattori microambientali quali
luce, suono, energia e ambiente, e che per questo motivo riteniamo più competenti nell’ambito di progetti
di trasformazione e di sistemazione esterna rispetto agli architetti generalisti.
Argomenti da considerare
1. Centralizzazione
Prima di decidere per l’acquisto dell’ex-caserma, una delegazione municipale aveva visitato in due
sopralluoghi lo stabile in compagnia dell’arch. Roncoroni (responsabile cantonale per l’edilizia
scolastica), il quale aveva espresso il suo parere positivo all’insediamento della scuola elementare,
senza però entrare nel merito del numero di classi.
Dal MM del 5.03.2007 sembra invece che la scelta a favore della centralizzazione di tutta la scuola
elementare (15 classi per un totale di ca. 300 allievi) sia già stata fatta, e che questa scelta sia a prima
vista dettata da fattori economici, benchè non vi sia certezza alcuna che la centralizzazione totale costi
effettivamente meno rispetto ad una parziale decentralizzazione. E’ importante domandarsi se questo
tipo di scelta potrebbe andare a scapito dell’offerta didattica. Si tratterebbe ad ogni modo di uno dei
centri scolastici più grandi del Canton Ticino (gli attuali centri scolastici cantonali sono mediamente
pensati per 200 allievi). L’elevato numero di bambini in età tra i 6 e gli 11 anni tenuti a dividere la stessa
infrastruttura può portare a dei costi sociali imprevedibili (sostegni pedagogici, sicurezza,…). Infine nel
Piano finanziario 2006-2010 del Comune Capriasca non sono stati previsti i costi di gestione di tale
struttura, che non sono necessariamente inferiori in una sede unica. Per la previsione verosimile di tali
costi vale forse la pena rivolgersi a studi specializzati.
La centralizzazione di tutta la S.E. nello stabile ex-caserma non deve essere data per scontata, e di
conseguenza inserita nel bando di concorso, soltanto perché proposta dal Municipio nel MM del
5.03.2007. E’ un aspetto didattico e sociale molto importante che va analizzato approfonditamente prima
della decisione definitiva. Studi dettagliati con valide proposte alternative di decentralizzazione parziale
sono già stati elaborati e sottoposti all’attenzione del Municipio.
Si rende inoltre attenti all’impatto sociale conseguente allo svuotamento dei quartieri, che inevitabilmente
si presenterà, togliendo le sedi scolastiche ora dislocate su tutto il territorio di Capriasca. Altri importanti
fattori a favore di una decentralizzazione parziale, ad esempio con il mantenimento di una sede
scolastica per l’alta Capriasca (Bidogno), sono il fatto che in questo modo la maggior parte degli allievi
sarebbe in grado di recarsi a scuola a piedi, la possibilità di integrare nel gruppo i casi più difficili, di
avere un miglior rapporto docente-allievo e di destinare parzialmente ad altri scopi didattico-ricreativi il
NCS, approfittando della sua vicinanza al centro sportivo e balneare.
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2. Linguaggio architettonico
La cultura dei rapporti sociali e la gestione non violenta dei conflitti devono cominciare a scuola.
Il dialogo è molto importante, soprattutto quando c’è una grande concentrazione di persone (in questo
caso bambini) all’interno di un’unica struttura.
Esistono strutture che favoriscono più di altre un atteggiamento conflittuale piuttosto che pacifico; ci sono
architetture femminili e architetture maschili, che inducono più di altre ad un malessere, che si esprime in
atti di violenza. L’architettura dell’ex-caserma è un’architettura maschile, rigida, severa, che può quindi
indurre alla violenza.
Sono questi degli aspetti sottili che devono essere considerati nella progettazione: in che misura la
geometria degli spazi induce a un malessere piuttosto che a un benessere?
Altro aspetto da considerare è lo spazio che circonda la futura scuola. Per il momento c’è solo un grande
spazio aperto, estremamente aperto, e poi c’è l’edificio di quattro piani, solido, massiccio, estremamente
chiuso e isolato. E’ molto importante analizzare correttamente la relazione tra questo spazio molto
aperto e lo spazio interno molto chiuso.
3. Gestione sostenibile delle risorse energetiche
Nel caso dovesse venir sostituito l’attuale impianto di riscaldamento, è doverosa l’introduzione di un
sistema di teleriscaldamento a legna e della produzione di acqua calda sanitaria mediante pannelli
solari. Potrebbe poi essere allestito un laboratorio di energie rinnovabili funzionante ad esempio con un
generatore eolico dimostrativo e/o altre forme di energie alternative, ciò che rappresenterebbe per gli
allievi un esempio pratico e una sensibilizzazione verso un consumo energetico rispettoso dell’ambiente.
4. Sistemazione esterna
La sistemazione esterna è da considerarsi un punto focale nella pianificazione di tutto il comprensorio.
L’ampio spazio “vuoto” che circonda lo stabile ex-caserma ha il compito di permettere il collegamento
armonioso con le altre strutture pubbliche presenti (centro sportivo e balneare della Capriasca), il bosco
adiacente, nonché con tutti i quartieri costituenti il Comune Capriasca e con gli altri Comuni incorporati
nell’ISU Capriasca. La pianificazione di quest’area va affidata ad un architetto paesaggista, responsabile
di armonizzare lo spazio pubblico circostante lo stabile ex-caserma con la rete di percorsi pedonali ed
escursionistici esistenti, nonché con gli accessi indispensabili.
Questo spazio esterno avrà la funzione prioritaria di svago e ricreazione legata non solo al NCS.
Chiediamo che questa destinazione d’uso sia vincolata per tutta l’area circostante. Per la sua corretta
pianificazione e realizzazione si consiglia di consultare l’opuscolo redatto dalla commissione federale per
l’infanzia e la gioventù sull’allestimento degli spazi adibiti a ricreazione e tempo libero dal titolo: “... e poi
la giornata è finita. Tempo libero, spazio libero, e movimento per bambini e giovani”.
A tal proposito si auspica la realizzazione di un parco giochi debitamente dimensionato sulla base del
numero di allievi in legno indigeno (castagno).
Inoltre, si rende noto che l’associazione Capriasca Ambiente, congiuntamente al gruppo “Pro frutteti”, ha
mostrato l’interesse per la realizzazione e la gestione a scopi didattici di un frutteto di antiche varietà di
meli della Capriasca sui terreni confinanti. Questo progetto, unitamente alla realizzazione di un orto
biologico, potrà avvalorare lo studio dell’ambiente e sostenere l’educazione ambientale.
I fabbricati circostanti potranno invece fungere da sede per un centro giovanile sorvegliato, dal momento
che nel Comune manca uno spazio che permetta svago e incontro.
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5. Mobilità e trasporti
Attualmente si spendono sfr. 400'000.- annui per il solo trasporto scolastico, di cui la metà a carico del
Cantone: è veramente troppo! La centralizzazione anche solo parziale della S.E. nello stabile excaserma deve essere l’occasione da non perdere per rendere finalmente possibile lo sviluppo di una
mobilità lenta da e per la scuola, che ovviamente deve essere accompagnata da importanti criteri
ambientali, salutistici, educativi e soprattutto di sicurezza.
In primo luogo è necessario introdurre il divieto di accesso al sedime del NCS per tutti i veicoli, sia
privati che pubblici, che scolastici. In tal senso si vuole intendere che la scuola inizia alla fermata del
bus. La chiusura totale dell’area della scuola ai mezzi pubblici e privati (sarà necessaria
un’autorizzazione per forniture e trasporti speciali) è necessaria per garantire un accesso pedonale
sicuro.
In secondo luogo bisognerà realizzare una rete di percorsi pedonali sicuri per il tragitto casa-scuola,
possibilmente lontani dalle strade, sfruttando la possibilità di finanziamento destinata dal Piano
finanziario 2006-2010 del Comune Capriasca alle misure di moderazione del traffico che non sono
ancora state messe a punto, ed è importante che questi costi siano preventivati già sin d’ora, onde
evitare il verosimile manco di fondi verso la conclusione dei lavori di trasformazione. Ci vorrebbe ad
esempio un ponte pedonale o passerella tra Cagiallo e Tesserete sul fiume Capriasca, che
permetterebbe di rendere il collegamento del nucleo di Cagiallo con il NCS molto più diretto, senza
dover camminare lungo i principali assi stradali che alle nostre latitudini si presentano ancora per lo più
senza marciapiede, nonostante il considerevole traffico di transito. Il percorso pedonale da Lugaggia è
attualmente uno dei più sicuri. Al momento sono allo studio due percorsi pedonali nuovi verso il NCS,
uno dai palazzoni di Sala e l’altro all’attuale S.E. di Tesserete, che collegherà anche il nucleo di
Tesserete al NCS.
In terzo luogo una volta realizzate le misure necessarie a rendere la rete pedonale sicura, si potrà
imporre il divieto di beneficiare dei mezzi di trasporto scolastici a tutti quegli allievi che abitano a
meno di 1 km dal NCS. Andare a scuola a piedi sta infatti diventando a livello cantonale un importante
obiettivo educativo da introdurre nella S.E., oltre al fatto che rappresenta un’importante occasione di
moto quotidiano, che fa bene alla salute del bambino. In questo modo si potranno inoltre ridurre
considerevolmente i costi legati al trasporto scolastico.
Se poi si volessero mantenere alcune sedi dislocate, si potrà dare l’opportunità alla stragrande
maggioranza dei bambini iscritti all’ISU di recarsi a scuola a piedi, dal momento che le sedi non
risulterebbero quasi mai più discoste di 1 km dal domicilio, ad eccezione forse di coloro che abitano in
zona Lelgio.
Rendiamo infine attenti sulla volontà,da parte delle ARL, di centralizzare tutti i bus ARL (anche i bus di
linea) in Capriasca, e proprio sul sedime di loro proprietà adiacente al centro sportivo, la cui collocazione
non è assolutamente compatibile con la destinazione didattica e ricreativa dell’area.
6. Servizio mensa
Dal MM del 5.03.2007 sembrerebbe che il Municipio abbia già scelto di far usufruire della mensa del
NCS per la S.I. ed ev. anche per chi della S.E. ne avesse bisogno.
E’ importante sottolineare che il momento della pausa pranzo è per la S.I. uno strumento educativo
fondamentale, nonché un‘indispensabile opportunità di socializzazione per i più piccoli. Si tratta di uno
degli obiettivi didattici fissati dal DECS e non deve assolutamente essere considerato come
sostituzione delle famiglie occupate professionalmente. Per affrontare al meglio il momento di
convivialità a tavola è indispensabile che questo avvenga all’interno dello spazio (sede) conosciuto
dal bambino e condiviso dal gruppo ristretto di bambini presenti nella propria sezione. Sarà possibile
concretizzare questo obiettivo didattico anche in Capriasca, dal momento che molte delle attuali sedi
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disporranno, dopo lo spostamento parziale o completo delle sezioni di S.E. al NCS, di più locali a
disposizione della refezione, con un efficiente servizio catering proveniente dalla cucina del NCS.
Riteniamo infatti più sostenibile ed educativo spostare il cibo e non i bambini. Per questo motivo non
condividiamo, sapendo che è allo studio un percorso pedonale dall’attuale sede di scuola elementare
di Tesserete (puntualizziamo che si tratta di due prefabbricati provvisori da più di 30 anni, costruiti con
materiali non idonei per una scuola d’infanzia e che sono oltre tutto in uno stato di conservazione
molto discutibile), l’intenzione del Municipio di alloggiare, seppur provvisoriamente, alcune (4 per
l’esattezza) delle sezioni della S.I. in questa sede, soltanto perché permetterebbe una trasferta
agevolata dei bambini verso la mensa del NCS.
Un altro aspetto da considerare è la fornitura (o la produzione, secondo una precedente proposta
didattica per la realizzazione di un orto biologico nei pressi del NCS) della mensa con prodotti
biologici e possibilmente indigeni. A questo proposito sarà possibile stipulare, ad esempio, un
contratto di fornitura con la fattoria La Fonte di Vaglio o con altre aziende agricole che operano nelle
vicinanze.
Didatticamente dovrebbe venir proposto un corso di igiene alimentare, per riuscire a spiegare
l’importanza di una sana alimentazione. Sarà auspicabile dunque rinunciare all’installazione di
distributori automatici per bevande zuccherate e patatine,ecc…
Conclusioni
Oltre alla stesura delle presenti linee guida per una trasformazione sostenibile dello stabile ex-caserma a
NCS della Capriasca, l’allestimento del bando di concorso ci sembra l’occasione più importante per dare
il nostro contributo a tale scopo. Riteniamo indispensabile che il mandatario arch. Domenico Cattaneo
sia appoggiato (specialmente per le questioni riguardanti il concetto didattico di scuola, ma anche la
mobilità, l’impatto ambientale,ecc…) da un gruppo di lavoro nel quale dovrebbe esserci un
rappresentante di ogni gruppo d’interesse locale (la commissione intercomunale in primo luogo, dal
momento che nell’ISU sono coinvolti anche alcuni Comuni limitrofi, la commissione scolastica, i gruppi
scuola, l’ispettorato circondariale, l’associazione Agenda 21 locale di Capriasca, l’associazione
Capriasca Ambiente, il GCTC, il gruppo docenti, il gruppo genitori, le varie associazioni sportive, di
quartiere, ecc …), affinché il processo di partecipazione attiva della popolazione “Io conto in Capriasca”
sia concretizzato anche in questo progetto che ha valenza pubblica. Per la stesura del bando di
concorso invitiamo quindi il Municipio a tener conto degli interessi e dei punti di vista di tutti gli operatori
in campo e di fare in modo che i gruppi d’interesse siano presenti negli ambiti decisionali.
Continueremo in ogni caso a seguire con interesse le singole fasi procedurali che porteranno, entro
settembre 2009, alla realizzazione nel nostro Comune del NCS.
Per l’associazione Agenda 21 locale di Capriasca:
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Per il GCTC:
Per Capriasca Ambiente:
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linee guida per una scuola sostenibile