BE I _ I N F 0 _ 0 4 _ 1
987_054_ITH
BEI Information
Année : 1987
Numéro : 054
Langue : IT
Den Europaeiske Investeringsbank
Europäische Investitionsbank
Ευρωπαϊκή Τράπεζα Επενδύσεων
European Investment Bank
Banco Europeo de Inversiones
Banque européenne d'investissement
Banca europea per gli investimenti
Europese Investeringsbank
Banco Europeu de Investimento
wirmmmm
Novembre 1987 · i^. 54
ISSN 0250-3905
I meeeaoDismi daeisQûODalB dl(
«Chi decide della destinazione dei fondi?»; è questa una domanda che viene
posta spesso quando si parla dell'attività della BEI. Con riferimento all'esercizio 1986 (volume di attività pari a 7,5 miliardi di ECU, lo stesso che si prevede di
raggiungere quest'anno), l'articolo vuole illustrare soprattutto il processo
decisionale in seno alla BEI.
In base all'articolo 8 del proprio Statuto''), «la Banca è amministrata e gestita
da un Consiglio dei governatori, un Consiglio di amministrazione e un Comitato
direttivo». Lo Statuto precisa inoltre la
composizione e i poteri di questi vari
organi: -al Consiglio dei governatori
spetta fissare le direttive generali relative alla politica creditizia, al Consiglio di
amministrazione e al Comitato direttivo
competono le decisioni circa le operazioni della Banca, sulla base di una
valutazione professionale. Questo meccanismo decisionale permette alla BEI
di operare senza intoppi ed efficacemente per promuovere l'integrazione
della Comunità europea, raccogliendo
sui mercati dei capitali dei fondi che
vengono poi utilizzati per finanziare investimenti che rispondano alle priorità
economiche della Comunità.
Attività di finanziamento e capitale
Per quanto riguarda l'attività della BEI
va fatta una distinzione tra finanziamenti
su risorse proprie, costituite essenzialmente dai proventi dei prestiti emessi
sui mercati dei capitali, e operazioni su
mandato, effettuate per conto ed a rischio di terzi. I finanziamenti su risorse
proprie, che vengono contabilizzati nel
bilancio, si sono elevati nel 1986 al 94%
circa del totale (7,1 miliardi di ECU); i
restanti 485 milioni sono stati oggetto di
operazioni su mandato, che sono contabilizzate fuori bilancio nella cosiddetta
«Sezione speciale».
I finanziamenti BEI non sono accordati
sulla base di quote prestabilite per Pae''· Secondo l'articolo 129 del Trattato CEE, la Banca
è dotata di personalità giuridica e il suo Statuto
torma oggetto di un Protocollo allegato allo stesso
Trattato.
ìm
La Banca europea per gli investimenti è
stata creata per favorire l'integrazione
europea. Essa è un istituto autonomo in
se ο settore economico, ma sono in seno alla Comunità ed ha i propri organi
relazione con le domande di finanzia­ decisionali che tuttavia - nell'adottare le
mento pervenute. Secondo l'articolo 18 decisioni e nel fissare gli orientamenti dello Statuto, il totale dei mutui e delle tengono conto dei punti di vista e delle
garanzie in essere non può però supera- deliberazioni di altri organismi comunire ir 250% del capitale sottoscritto. Ele- tari in particolare del Consiglio europeo,
vandosi quest'ultimo attualmente a 28,8 del Pariamento europeo nonché del
miliardi di ECU, le operazioni in essere Consiglio e della Commissione delle
della BEI possono raggiungere 1 72 mi- Comunità europee (V. articolo qui acliardi di ECU; a fine 1986, esse ammon- canto).
tavano a quasi 37 miliardi di ECU.
1 finanziamenti della BEI in Spagna tra il
II capitale sottoscritto della BEI è stato
1981 ed il 1985 sono stati concessi nel
più volte aumentato per consentire lo
quadro degli accordi preadesione, che
sviluppo delle operazioni. In occasione
avevano previsto interventi a concorrendell'ultimo aumento i governatori hanno
za di 550 milioni di ECU. Con l'adesione
deliberato che, salvo imprevisti, il voludel Paese alla Comunità, e di conseme del capitale sottoscritto dovrebbe
guenza alla BEI, non esiste più alcun
coprire il periodo 1986-1991, il che corlimite al volume di finanziamenti: nel
risponde ad una crescita annua media,
1986 sono stati accordati 409 milioni di
in termini nominali, di oltre il 10%.
ECU, per il 1987 si raggiungerà un
importo sensibilmente più elevato (V.
articolo a pag. 4).
Direttive generali e orientamenti
La BEI contribuirà alla costruzione del
tunnel sotto la Manica con £ un miliardo/
L'attività di finanziamento nella ComuniFF 10 miliardi (circa 1,4 miliardi di ECU);
tà si basa sull'articolo 130 del Trattato di
si tratterà del più cospicuo finanziamenRoma, secondo il quale la BEI «ha il
to accordato da un singolo istituto a
compito di contribuire allo sviluppo
favore del progetto. II «montaggio» fiequilibrato e senza scosse del mercato
nanziario, che presenta caratteristiche
comune». In pratica, il Consiglio dei
poco comuni, potrebbe servire da mogovernatori fissa le priorità e le linee
dello per la realizzazione di altre grandi
direttrici ed il Comitato direttivo, sotto il
infrastrutture europee (V. articolo a
controllo del Consiglio di amministraziopag. 7).
ne, ne assicura la messa in atto. I
governatori, beninteso, nel fissare gli
A prima vista, la salvaguardia del patriorientamenti tengono conto degli obietmonio architettonico sembra non rientivi generali formulati da altri organismi
trare tra i settori di finanziamento della
comunitari quali il Consiglio europeo, il
BEI; un esame più approfondito mostra
Pariamento europeo nonché il Consiglio
tuttavia che essa può anche intervenire
e la Commissione delle Comunità europer progetti di tale tipo (V. articolo a
pee che, tutti, mirano allo stesso scopo,
pag. 8).
cioè un'Europa più prospera.
Pur continuando a dare la priorità allo
sviluppo regionale, la BEI è intervenuta
II Coosiigiiio del govematon
È composto di un ministro per ciascuno degli Stati membri, in generale
il Ministro delle Finanze (per l'Italia il
Ministro del Tesoro). 1 governatori,
che rappresentano i rispettivi governi, rimangono in carica per la durata
del loro mandato politico.
II Consiglio dei governatori fissa le
direttive generali di politica creditizia,
approva la relazione annuale e il
bilancio, delibera sugli aumenti di
capitale e nomina i membri del Consiglio di amministrazione, del Comitato direttivo e del Comitato di verifica. La presidenza del Consiglio dei
governatori viene ricoperta a turno
da ciascun governatore, secondo
l'ordine alfabetico degli Stati membri, per un anno (da una seduta
annuale fino a quella successiva).
Attualmente il Presidente in carica è
Gerhard STOLTENBERG, Ministro
delle Finanze delle Repubblica federale di Germania.
di volta in volta nel finanziamento di
investimenti che si rendevano necessari
a seguito delle mutate condizioni economiche: negli anni '70 essa ha reagito
prontamente alla crisi energetica
aumentando gli interventi a favore di
progetti volti a ridurre la dipendenza
della Comunità dalle importazioni di petrolio; negli anni '80 sono aumentati, in
particolare, i finanziamenti per la protezione dell'ambiente'^ì e per la promozione delle tecnologie avanzate. Come già
detto in altre occasioni, l'importo accordato nel 1986 dalla BEI in questi due
settori è più che raddoppiato rispetto
all'anno precedente: da 324 a 700 milioni di ECU per la difesa ambientale, da
335 a 744 milioni per le tecnologie
avanzate e l'ammodernamento industriale.
La tabella qui a lato mostra la ripartizione delle operazioni per obiettivo economico.
Le sedute annuali offrono ai governatori
l'occasione di dare orientamenti nel
campo della politica creditizia; nella seduta annuale del 1987, per esempio, è
stato rilevato che la BEI è in grado di
apportare un notevole contributo alla
messa in opera dell'Atto unico europeo,
i cui obiettivi principali sono una maggiore coesione economica e sociale e la
creazione di un vasto mercato interno.
Di particolare interesse europeo è stato
nel 1986 il finanziamento accordato all'EUTELSAT per l'acquisto, il lancio e la
gestione di satelliti della nuova generazione che permetteranno delle trasmis-
sioni a tecnologia digitale tra Paesi
membri. Questo finanziamento è stato
concesso in conformità dell'art. 18 dello
Statuto secondo il quale il Consiglio dei
governatori, deliberando all'unanimità
su proposta del Consiglio di amministrazione, può autorizzare la concessione di mutui per investimenti non situati
nei territori europei degli Stati membri.
Operazioni fuori della Comunità
È anche in base all'art. 18 dello Statuto
che la BEI interviene, con finanziamenti
su risorse proprie, nel quadro dell'aiuto'
comunitario allo sviluppo. Queste operazioni vengono effettuate a titolo ο dei
protocolli finanziari negoziati tra la Co­
munità e 12 Paesi mediterranei oppure
della terza Convenzione di Lomé'^', in 66
Paesi d'Africa, dei Caraibi e del Pacifico.
I governatori accordano un'autorizzazione globale per i massimali fissati in
ciascun accordo, tenendo conto della
domanda presentata dal Consiglio delle
Comunità europee alla BEI di partecipare alla politica comunitaria di aiuto allo
sviluppo. Nel 1986 tali operazioni sono
Finanziamenti su risorse proprie accordati nella Comunità nel 1986 (Totale: 6 678,1 milioni di ECU*)
Ripartizione per obiettivo
di politica economica
Milion 1 di ECU \
Sviluppo regionale
3 596,8
Energia
2 479.1
Valorizzazione di risorse
interne
1 400,9
Utilizzazione più razionale
724,0
Diversificazione delle importazioni
354,2
Tecnologie avanzate e
ammodernamento industriale
Tecnologie avanzate
Ammodernamento
e nconversione
Cooperazione industriale
744,0
573,9
52.7
117.3
Ambiente - Patrimonio culturale
Inquinamento atmosfenco
Inquinamento delle acque
e del suolo
Altri inter\,'enti
Salvaguardia pati, cultural»
701,7
250,1
310.1
Infrastrutture d'interesse
comunitario
Trasporti
Telecomunicazioni
Altre
561,5
138,1
3,4
468.3
75,0
18.2
' Poiché oleum fin;in.'ianitriti -ΐοπο conformi, rifi­
lo stiiSìO tempo, a più obiottivi questo ìot.ile non
Cürnsponde alla so.Tima dsgli imponi relativi allr
(JivcrS'j voci di cui in jpp'esi-ü
ammontate a 382 milioni di ECU, di cui
231 nei Paesi del Bacino mediterraneo e
151 milioni nei Paesi ACP.
I massimali autorizzati per ciascun accordo rientrano nel quadro più ampio
del volume totale di finanziamenti su
risorse proprie che può essere accordato fuori della CEE. Per il periodo 19851991 i governatori hanno fissato detto
totale a 3 miliardi di ECU, da impegnare
nel quadro di convenzioni, protocolli
finanziari ο decisioni comportanti una
II Consiglio di
ammireistrazione
Il Consiglio di amministrazione ha
competenza esclusiva per decidere
sulla concessione di mutui e garan­
zie, sulla fissazione dei tassi di inte­
resse"' e sull'emissione di prestiti.
Esso assicura che la Banca sia gesti­
ta conformemente alle disposizioni
del Trattato di Roma e del suo Statu-,
to nonché alle direttive del Consiglio
dei governatori. II Consiglio di amministrazione sottopone la relazione
annuale all'approvazione del Consiglio dei governatori.
122 amministratori e i 12 sostituti che
compongono il Consiglio di amministrazione sono scelti tra personalità
che offrano garanzie di competenza
e di indipendenza; essi sono responsabili solo verso la BEI. II Consiglio di
amministrazione si riunisce una decina di volte all'anno.
La Germania, la Francia, l'Italia e il
Regno Unito designano ciascuno tre
amministratori; la Spagna ne designa due; il Belgio, la Danimarca, la
Grecia, l'Irianda, il Lussemburgo, i
Paesi Bassi e il Portogallo, nonché la
Commissione delle Comunità europee, ne designano uno ciascuno. Per
quanto riguarda i sostituti, la Germania, la Francia, l'Italia e il Regno Unito
ne designano due ciascuno; tre vengono designati di comune accordo
da più Paesi: uno da quelli del Benelux, uno da Danimarca, Grecia e
Irianda e uno da Spagna e Portogallo; un sostituto è designato dalla
Commissione. Gli amministratori e i
sostituti sono nominati dal Consiglio
dei governatori e restano in carica
per cinque anni; il loro mandato è
rinnovabile.
(1) Per le modalità seguite nella fissazione dei
tassi d'interesse, v. BEI-lnformazioni n. 47 del
gennaio 1986.
ßi v. BEI-lnformazioni η. 53 del luglio 1987.
™ V. BEI-lnformazioni n. 47 (gennaio 1986) e n. 50
(ottobre 1986).
cooperazione finanziaria con Paesi fuori
della Comunità,
Finanziamenti BEI nel 1986
Ripartizione secondo l'origine delle
risorse e la localizzazione dei progetti
II Comiltato diirettivo
È composto di un Presidente e di sei
Vicepresidenti, che vengono nominati dal Consiglio del governatori, su
proposta del Consiglio di amministrazione, per un periodo di sei anni;
anche il loro mandato è rinnovabile. II
Comitato direttivo, il vero «motore»
della BEI, provvede alla gestione degli affari di ordinaria amministrazione. I dipendenti della Banca sono
posti sotto l'autorità del Presidente;
essi sono da lui assunti e licenziati.
II Comitato direttivo prepara le decisioni da sottoporre al Consiglio di
ammininistrazione, in particolare
quelle relative alle operazioni di prestito e di finanziamento, e ne assicura l'attuazione. II Presidente, ο in sua
assenza uno dei Vicepresidenti,
esercita anche le funzioni di presi­
dente del Consiglio di amministrazio­
ne. 11 Comitato direttivo è ora così
composto: Presidente: Ernst-Günther Broder; Vicepresidenti: C. Richard Ross, Arie Pais, Lucio Izzo,
Noel Whelan, Alain Prate, Miguel A.
Arnedo Orbananos.
Milioni
%
di ECU
7 059,9
93,6
6 678,1
381.8
88,5
5,1
Finanziamenti
su mandato
(contabilizzati nella
Sezione Speciale)
484,9
6.4
nella Comunità
(su risorse del Nuovo
strumento comunitario
di prestiti e mutui-NSC";
fuon della Comunità
(su fondi di bilancio
degli Stati membn ο
della Comunità)
393,0
5.2
91,9
1,2
Totale
7 544,8
100,0
nella Comunità
fuon della Comunità
7071.1
473.7
93,7·"
6.3'·'
Finanziamenti su
nsorse proprie
nella Comunità
fuori della Comunità
• ν nota 4 a pie di pagina
Risptsttiviimentri 91.-'-°·ι a 8,6'V pei il periodo
198C-8D e 89.4= ο e ÌO.É":., dall'inizio dell'attività in
Paesi extracomuiiitaii.
II Consiglio di amministrazione
e il Comitato direttivo
Finanziamenti su mandato
Nel 1986 la BEI ha concluso operazioni
per 485 milioni di ECU su mandato, per
conto ed a rischio della Comunità economica europea ο degli Stati membri.
Dette operazioni sono contabilizzate
nella cosiddetta «Sezione speciale», isti­
tuita dal Consiglio dei governatori nel
1963 per le operazioni sui fondi di bilan­
cio messi a disposizione dagli Stati
membri ο dalla Comunità per l'esecuzione di accordi di cooperazione finanziaria. Nel 1977 il Consiglio dei governatori
ha ridefinito lo scopo della Sezione speciale, che è ora di contabilizzare tutte le
operazioni realizzate dalla BEI su mandato, per conto e a rischio di terzi.
Mentre i governatori fissano le direttive
generali per i finanziamenti su risorse
proprie e per quelli su mandato, è il
Consiglio di amministrazione ad avere,
secondo l'art. 11 dello Statuto, «competenza esclusiva per decidere della concessione di crediti e di garanzie». Gli
amministratori prendono le decisioni di
finanziamento sulla base delle proposte
presentate dal Comitato direttivo, che a
sua volta si basa sull'istruttoria dei progetti effettuata dal personale della Banca. È significativo che le raccomandazioni circa le decisioni di finanziamento
siano presentate al Consiglio di amministrazione sulla base di valutazioni professionali, senza che influiscano considerazioni di carattere politico.
I finanziamenti su mandato possono
essere suddivisi in due categorie: quelli
accordati nella Comunità nel quadro del
Nuovo strumento comunitario!"' - 393
milioni di ECU nel 1986 - e quelli a
condizioni agevolate per progetti fuori
ddla CEE: 92 milioni di ECU nel 1986
(59 su risorse del Fondo europeo dl
sviluppo a titolo della terza Convenzione
di LoméP' e 33 milioni su risorse del
bilancio comunitario nei Paesi mediterranei).
Nell'approvare le operazioni di finanziamento e di garanzia, gli amministratori
(art. 20 dello Statuto) vigilano a che i
fondi «siano impiegati nel modo più
razionale nell'interesse della Comunità».
I progetti devono contribuire «all'incremento della produttività economica in
generale» e favorire «l'attuazione del
mercato comune» Quando le domande
di finanziamento sono presentate direttamente da un'impresa, esse vengono
sottoposte al parere dello Stato membro
li Comiltalto di verìfica
È composto di tre membri nominati
per la loro competenza (si tratta in
genere di alti funzionari responsabili
del controllo della contabilità nazionale). II Comitato, che risponde direttamente al Consiglio dei governatori,
verifica che le operazioni della Banca
siano effettuate conformemente alle
formalità e alle procedure prescritte
dallo Statuto e che il bilancio, il conto
profitti e perdite e la situazione della
Sezione speciale rispecchino esattamente la situazione della Banca sia
all'attivo che al passivo.
I membri del Comitato di verifica
sono nominati per un periodo di tre
anni; ogni anno ha luogo il rinnovo
parziale del Comitato, che comporta
il rinnovo del mandato ο la sostituzio­
ne di uno dei membri. La presidenza
è ricoperta a turno per un anno dal
membro il cui mandato scade con
l'esercizio in corso. Dopo la recente
nomina di un nuovo membro, il Comitato risulta ora così composto:
Presidente, Jörgen Bredsdorff, fhv.
rigsrevisor all'Ufficio generale del
controllo dei conti a Copenaghen;
membri: Albert Hansen, Segretario
generale del Consiglio dei Ministri a
Lussemburgo, e Joâo Pinto Ribeiro,
juiz conseilheiro alla Corte dei Conti
del Portogallo.
sul cui territorio sarà attuato il progetto e
della Commissione (art. 21). Detti pareri
riguardano la conformità alle politiche
nazionali ο alle priorità comunitarie e
non la validità economica del progetto
stesso.
Nel caso di progetti fuori della Comunità, le domande di finanziamento vengono presentate dalle autorità del Paese
interessato ο con il loro accordo. Per le
operazioni su fondi di bilancio nel qua­
dro della Convenzione di Lomé, un parere su ciascuna operazione, ivi compresi i mutui su risorse proprie che
fruiscono di un abbuono d'interesse a
carico del FES, è dato da un Comitato
consultivo (detto «Comitato dell'articolo
22»<6)) composto di rappresentanti dei
governi degli Stati membri nonché della
'•" Nuovo strumento comunitario: La Commissione
delle Comunità europee è stata autorizzata dal
Consiglio delle Comunità europee ad emettere
prestiti a nome della CEE, sino a concorrenza
dell'importo massimo fissato dal Consiglio, per
promuovere gli investimenti nella Comunità. La
Commissione decide sull'ammissibilità dei progetti
al finanziamento sulla base delle direttive adottate
dal Consiglio; la BEI istruisce le domande di finanziamento secondo i criteri da essi abitualmente
applicati, delibera sulla concessione dei finanziamenti e sulle condizioni e ne assicura la gestione (V.
BEI-lnformazioni n. 53 del luglio 1987).
'=' Operazioni sotto forma di capitali di rischio (è
stato stanziato un importo di 600 milioni di ECU).
Commissione. Un Comitato analogo
(«Comitato dell'articolo 9»''') dà il proprio
parere sulle domande implicanti l'erogazione di fondi di bilancio per progetti
situati nei Paesi mediterranei. II segretariato di detti Comitati è assicurato dalla
Banca.
Inoltre il Consiglio di amministrazione
presenta al Consiglio dei governatori,
per approvazione, la Relazione annuale
sull'attività dell'istituto, con il bilancio ed
i conti economici. I governatori - la
massima autorità della BEI - rappresentano i dodici Stati membri «azionisti» e
sono responsabili verso 1 rispettivi paria-
menti; essi approvano la Relazione annuale solo dopo aver sentito il rapporto
del Comitato di verifica (organo previsto
dall'art. 14 dello Statuto) che certifichi la
regolarità delle operazioni e dei libri
contabili. Nello svolgimento dei suoi
compiti, il Comitato si basa sulle relazioni preparate dalla Divisione «Revisione
contabile interna» della BEI e dalla società internazionale di revisione contabile «Price Waterhouse».
Le decisioni circa la destinazione dei
fondi sono, come si è visto, il risultato di
un'interazione: nel quadro della politica
creditizia e degli orientamenti fissati dai
Finanziamerìti della
Contesto economico
(6) II Comitato dell'articolo 22 è stato costituito in
virtù dell'Accordo interno sul finanziamento e sulla
gestione dell'aiuto comunitario per i Paesi ACP.
(7) II Comitato dell'articolo 9 è stato costituito in
virtù del Regolamento del Consiglio delle Comunità
europee sull'applicazione dei Protocolli finanziari
mediterranei.
ili spagna
Con l'adesione alla Comunità europea (1° gennaio 1986), la Spagna diveniva
automaticamente Paese membro della Banca europea per gli investimenti e
poteva così beneficiare di finanziamenti senza limiti di importo per la
realizzazione di progetti volti a favorire il suo sviluppo economico. Le
operazioni di finanziamento della BEI in Spagna risalivano però già a cinque
anni prima: nel quadro degli accordi preadesione conclusi tra la Spagna e la
Comunità - operativi tra il 1981 e il 1985 - la Banca aveva infatti già accordato
complessivamente 550 milioni di ECU per investimenti diretti a facilitare
l'integrazione dell'economia spagnola in quella comunitaria.
Nel periodo preadesione i finanziamenti
della BEI sono stati destinati a progetti
di sviluppo regionale, interessando principalmente il potenziamento delle infrastrutture e l'ammodernamento delle piccole e medie imprese, il miglioramento
delle comunicazioni tra la penisola iberica e la Comunità, il risparmio energetico
e la diversificazione delle fonti di energia; erano questi infatti i settori per 1
quali era stato previsto l'intervento della
BEI a sostegno degli sforzi del governo
spagnolo volti a creare le condizioni
necessarie per lo sviluppo economico a
lungo termine del Paese.
)
governatori, il personale della Banca, il
Comitato direttivo e il Consiglio di amministrazione apportano ciascuno il proprio contributo nel processo decisionale, mirando alla realizzazione degli
obiettivi economici della Comunità.
estera, alla crescita della produzione si
era accompagnato un alto tasso d'investimento.
Nel vivace contesto internazionale degli
anni '60 la Spagna aveva registrato il più
alto tasso di crescita in Europa, crescita
che doveva essere poi all'origine, in
alcuni settori dell'economia, di taluni
squilibri e debolezze trasformatisi in gravi vincoli per lo sviluppo dopo le crisi
petrolifere degli anni '70 quando è subentrata la recessione mondiale e le
ragioni di scambio si sono modificate.
Gli aumenti dei prezzi petroliferi hanno
messo in luce l'elevata dipendenza
dell'economia spagnola dalle importazioni di energia. La mutata struttura dei
prezzi relativi ha anche evidenziato
un'elevata concentrazione degli investimenti, della produzione e delle esportazioni nei settori industriali tradizionali
(tessile, alimentare, siderurgico, chimica
pesante) che venivano a trovarsi in crisi
perché dei Paesi concorrenti riuscivano
a produrre a costi inferiori e/o a causa
della caduta della domanda mondiale.
Nel corso degli anni '50 e '60 il ritmo di
sviluppo economico della Spagna era
stato comparabile a quello di altri Paesi
dell'Europa meridionale nei quali era in
atto un sostenuto processo di industrializzazione. Gli investimenti fissi lordi in
impianti erano aumentati in questo periodo di oltre il 10% l'anno, grazie anche
ad un rilevante · contributo del settore
pubblico, specialmente per l'industria
pesante e le infrastrutture. Gli investiSquilibri regionali
menti nel settore della costruzione erano cresciuti ad un ritmo ancora più
rapido, per far fronte al sensibile aumen- II «miracolo economico» degli anni '60
to della domanda di abitazioni a seguito aveva provocato nelle varie regioni amdel fenomeno dell'urbanesimo e dello pie trasformazioni per quanto riguarda
sviluppo turistico. Nel settore industria- la popolazione e le attività economiche,
le, altamente protetto dalla concorrènza. allargando gli squilibri regionali. Intanto i
movimenti migratori all'interno del Paese 0 verso l'estero avevano portato ad
un elevato spopolamento dell'Estremadura, delle due Castiglie, dell'Andalusia
e della Galizia e ad una concentrazione
della popolazione a Madrid e nellèprovince mediterranee, soprattutto in quelle
di Barcellona, Valencia e Alicante. Secondo i dati figuranti nel Programma di
sviluppo regionale 1986 per la Spagna,
Madrid e il nord-est del Paese (Province
basche. Catalogna e Valencia) sono le
zone più ricche, con un PIL pro capite
superiore del 40% alla media nazionale,
mentre l'Andalusia, le due Castiglie,
l'Estremadura e la Galizia hanno un PIL
pro capite che non supera il 90% della
media nazionale. Un altro problema è
quello della disoccupazione: secondo i
dati dell'Eurostat, tra il 1974 e il 1985 la
Spagna ha perduto 2,5 milioni di posti di
lavoro (contro 1,4 milioni per la Comunità dei dieci) e, con la cessazione quasi
completa dell'emigrazione ed il notevole
incremento demografico, la disoccupazione - in particolare quella giovanile - è
fortemente aumentata.
Dopo il 1975, una maggiore consapevolezza dei fabbisogni e delle esigenze
regionali ha dato il via al progressivo
trasferimento alle «Comunidades Autonomas», che erano state da poco costituite, di taluni poteri esecutivi e legislativi, con un impatto diretto sullo sviluppo
economico e sociale. II trasferimento di
competenze ha riguardato, tra l'altro, le
infrastrutture di base (strade, ferrovie,·
porti, aeroporti, infrastrutture idrauliche), l'agricoltura, le foreste, la pesca e
la protezione ambientale. Uno dei principali obiettivi della decentralizzazione
era un'equa distribuzione delle risorse
tra le regioni; a tale scopo sono stati
messi a punto diversi meccanismi finanziari come p.es. il «Fondo de Compensación Interterritoriale» (FCl) che accorda alle diverse regioni, per la realizzazio-
ne di investimenti, delle sovvenzioni la
cui entità è fissata tenendo conto del
numero di abitanti, della superficie, del
reddito pro capite, dell'emigrazione e
del tasso di disoccupazione.
A causa degli scarsi investimenti nel
settore delle reti stradali e ferroviarie
negli anni '50, il ràpido ritmo di crescita
e i notevoli mutamenti demografici hanno prodotto delle tensioni sulle infrastrutture già inadeguate, dando luogo a
delle strozzature. Nel frattempo notevoli
sforzi sono stati compiuti per migliorare
la situazione, ma le infrastrutture di trasporto restano adeguatamente sviluppate solo a Madrid e dintorni, nelle
Province basche e nelle regioni di Barcellona e Valencia; nelle regioni più
montagnose e in quelle a più basso
reddito, esse sono insufficienti e l'accesso è difficile. Anche i collegamenti
internazionali, specialmente con il Portogallo, sono ostacolati da infrastrutture
inadeguate. Secondo il Programma di
sviluppo regionale, la difficoltà di accesso costituisce un ostacolo allo sviluppo
dell'Estremadura, della Galizia e delle
zone montagnose della Castiglia-León e
dell'Aragona nonché della Navarra, della
Catalogna, della Cantabria, delle Asturie
e della Rioja; le «Comunidades Autonomas» danno perciò la priorità alla costruzione ed al potenziamento della rete
stradale e ferroviaria regionale. Le strade statali restano di competenza del
Ministero delle opere pubbliche e dell'urbanistica, che ha intrapreso la messa
a punto di un piano integrato per gli
investimenti nel settore stradale.
Anche le infrastrutture idrauliche sono
nettamente insufficienti rispetto allo sviluppo; la necessità di reti idriche e
fognarie adeguate è stata resa più acuta
non solo dai movimenti migratori dalla
campagna verso le città ma anche dal
rapido sviluppo del turismo nei primi
anni '70. II disinquinamento delle coste
e delle spiagge costituisce inoltre una
priorità nella maggior parte delle zone
turistiche e l'inquinamento ambientale è
motivo di grande preoccupazione nelle
«comunidades» delle Province basche,
Madrid, Valencia, Galizia, Catalogna e
Navarra.
\
PRIMA DELL'ADESIONE
\
Finanziamenti per lo sviluppo
regionale
È sulla base di questa situazione economica che è stato delineato il contesto
nel quale la BEI sarebbe intervenuta in
Spagna tra il 1981 e il 1985. Per investimenti diretti a migliorare le comunicazioni tanto a livello nazionale quanto
regionale è stato accordato in detto
periodo un importo pari al 30% circa del
totale. Tra i progetti finanziati si ricorda-
no: il potenziamento della linea ferroviaria Valencia-frontiera francese, in particolare degli 87 km tra Mollet e San
Vincente con una variante del tratto di
attraversamento del centro urbano di
Barcellona per migliorare le condizioni
del traffico lungo la costa mediterranea;
l'ammodernamento di un tratto di 90 l<m
della linea ferroviaria che collega il porto
carboniero di Gijon alla rete nazionale,
passando per León (detta linea serve
anche le Asturie, dove viene estratto il
70% del carbone spagnolo); il miglioramento dei collegamenti stradali tra il
nord-ovest della Spagna e la Francia ed
il Portogallo nonché tra le coste mediterranee ed il sud della Francia; la circonvallazione di Cordova.
Sempre nel settore delle infrastrutture,
la Banca ha anche finanziato l'estensione della zona portuale di Cadice, con la
costruzione di un nuovo molo per merci
alla rinfusa e le installazioni annesse,
nonché dighe di protezione e lavori di
sistemazione in un bacino del porto di
Santa Cruz de Tenerife. Dei prestiti globali (linee di credito) al Banco de Crédito
Locai de Esparia hanno permesso di
finanziare piccole e medie infrastrutture
realizzate da enti locali nelle zone meno
sviluppate, mentre un prestito globale
alla Junta de Andalucia ha consentito in
questa regione la realizzazione di 250
piccole infrastrutture (miglioramento di
reti stradali regionali e rurali, elettrificazione rurale, opere per lo smaltimento
dei rifiuti solidi, infrastrutture turistiche).
Investimenti industriali
Dopo un lungo periodo nel quale aveva
cercato di raggiungere l'autosufficienza,
e le cui conseguenze erano state un
lento ritmo di crescita ed una bassa
produttività, l'industria spagnola ha in-
cominciato ad adottare una nuova strategia aprendosi verso l'esterno negli
anni '60 e nei primi anni '70. Le circostanze erano allora favorevoli alla crescita industriale per diversi motivi: un
contesto economico internazionale appropriato, lo spopolamento delle campagne che forniva un'abtiondante manodopera, il fenomeno dell'urbanesimo
che creava un mercato interno per beni
più sofisticati nonché gli incentivi fiscali
che favorivano l'ammodernamento industriale e le esportazioni.
La combinazione di questi fattori ha
dato luogo ad una rapida espansione
della produzione industriale e ad un alto
tasso d'investimento sino alle crisi petrolifere degli anni '70. Successivamente
molti dei fattori prima favorevoli non lo
sono più stati, e la crescita industriale è
scesa a livelli minimi. Gli investimenti nel
settore industriale sono crollati, mentre
l'aumento del costo del lavoro e la
maggiore competitività internazionale
(specialmente in taluni settori che precedentemente avevano molto contribuito all'espansione industriale) hanno provocato pesanti tensioni sull'industria
spagnola.
Gli anni di rapida crescita industriale
avevano modellato la struttura dell'industria spagnola e, a prescindere dalla
forte concentrazione in settori che devono ora far fronte alla diminuzione della
domanda mondiale ο alla maggiore
competitività internazionale, le avevano
dato delle caratteristiche che avrebbero
poi influenzato il suo sviluppo. Imprese
di grandi dimensioni sono sorte solamente in pochi settori (principalmente
quelli con partecipazioni estere), mentre
la grande maggioranza è rimasta di
dimensioni modeste; meno di 25 addetti
in oltre il 90% delle imprese industriali.
Le imprese straniere sono state attratte
1
Finanziamenti in Spagna su risorse BEI e NSC (1981 - ottobre 1987)
in milioni di ECU
Voci
Energia
Produzione
Trasmissione,
stoccaggio, distribuzione
Risorse BEI
Risorse NSC
Totale
122,3
100,0
-
122,3
100,0
22,3
22,3
Infrastrutture
Trasporto
Altre infrastrutture
Prestiti globali
566,6
418,0
40,3
108,3
-
Industria
li/lutui individuali
Prestiti globali
393,4
66,7
326,7
124,9
124,9
518,3
66,7
451,6
1082,3
124,9
1 207,2
Totale
-
566,6
418,0
40,3
108,3
da un mercato interno protetto dalla
concorrenza estera e da diversi vantaggi
fiscali; esse hanno introdotto delle tecnologie moderne, ma le attività di ricerca
e sviluppo sono state alquanto limitate
in Spagna, con il risultato di un'elevata
dipendenza da tecnologie importate e di
un basso livello di R&S a livello nazionale.
Nel periodo 1981-1985 i finanziamenti
della BEI nei settori dell'industria e dei
servizi hanno interessato principalmente
le piccole e medie imprese, in particolare quelle situate nelle zone meno sviluppate. A tale scopo prestiti globali per un
totale di 185 milioni di ECU sono stati
accordati al Banco de Crédito Industrial
e al Banco Hipotecario de Espana.
Energia
Le risorse energetiche interne comprendono il carbone, diverse centrali idroelettriche, qualche giacimento di idrocarburi e importanti giacimenti di uranio;
nel 1983 esse coprivano il 35% della
domanda totale di energia primaria e la
sola energia rappresentava il 40% del
totale delle importazioni. La quota del
petrolio nel consumo totale di energia
aveva raggiunto nel 1980 il 67%; era
quindi necessario; specie a seguito delle
crisi petrolifere degli anni '70, un nuovo
approccio verso il settore energetico. II
Piano energetico nazionale del 1983
mirava a rendere il settore più rispondente alla domanda, a mettere in atto
una struttura organizzativa più efficace e
a favorire la razionalizzazione del consumo di energia.
Dal lato della domanda, gli incentivi
finanziari sono diretti ad incoraggiare
un'utilizzazione più razionale ed efficiente dell'energia nell'industria; dal lato
dell'offerta, lo scopo è di diversificare le
fonti energetiche e di valorizzare le risorse interne in modo che la produzione
nazionale possa coprire il 46% del consumo totale entro il 1992.
to di gas naturale di Serrablo, nei Pirenei
(Huesca), e Saragozza, per raccordarlo
alla coridotta principale Barcellona-Vascongades. Inoltre un prestito globale
accordato al Banco de Crédito Industrial
è stato utilizzato per il finanziamento di
progetti di piccola e media dimensione
volti a promuovere un'utilizzazione più
razionale dell'energia nel settore industriale.
1 finanziamenti della BEI nel settore
energetico sono stati conformi agli
obiettivi fissati nel Piano energetico nazionale. Una delle prime operazioni della
BEI in Spagna, nel 1981, è stato un
prestito globale per contribuire a finanziare la conversione di un cementificio
dall'alimentazione ad olio combustibile
a quella a carbone. Nel 1982 sono stati
accordati dei finanziamenti per favorire il
risparmio energetico tramite l'ammodernamento di una raffineria vicino a
Cartagena (Escombreras) e la sostituzione di un forno nella vetreria di Llodio,
a sud di Bilbao. Nel periodo preadesione la BEI è anche intervenuta nel finanziamento della costruzione di centrali
idroelettriche di accumulazione mediante pompaggio a Moralets (sul. Noguera
Ribagorzana, nei Pirenei orientali) e a
Cortes-La-Muela (sul fiume Jucàr, a
sud-ovest di Valencia), della valorizzazione del giacimento sottomarino di gas
di Gaviota (al largo di Capo Machichaco, vicino a Bilbao) e della costruzione
di un gasdotto di 130 km tra il giadmen-
Finanziamenti nel 1986-1987
istituto UrìÌversÌtario Europeo:
Sa BEI assegna due borse d
Le borse di studio «Campilli e Formentini» per l'anno accademico 1987/88 sono
state assegnate a Luigi Bosco e Friedrich Schneider. Queste borse di studio intitolate a Pietro Campilli e Paride Formentini, rispettivamente primo (1958-1959) e
secondo (1959-1970) Presidente della BEI - vengono assegnate ogni anno, dal
1978, a studenti dell'Istituto Universitario Europeo di Firenze che, in vista del
conseguimento del dottorato di ricerca, abbiano scelto per la loro tesi un argomento
attinente ai settori di attività della Banca.
Nella sua tesi Luigi Bosco esaminerà le interdipendenze macroeconomiche e il
problema della coordinazione delle politiche, economiche, con riferimento alle
relazioni fra l'Europa e gli Stati Uniti; Friedrich Schneider analizzerà invece la
regolamentazione del settore bancario, raffrontando in particolare il sistema
bancario della Germania e quello degli Stati Uniti.
Le borse di studio, il cui importo è ora di FB 476 000 (circa 11 000 ECU), sono
destinate a coprire le spese di studio e di vitto e alloggio per l'anno accademico;
della loro amministrazione si occupa l'Istituto Universitario Europeo al quale gli
interessati possono rivolgersi per ulteriori informazioni:
Istituto Universitario Europeo
Badia Fiesolana
Via dei Roccettini, 5
I - 50016 San Domenico di Fiesole (Fl)
Telefono: (055) 47 79 31
DOPO L'ADESIONE
Con l'adesione alla Comunità la Spagna
ha potuto ottenere dalla BEI finanziamenti senza limiti d'importo, cosicché
tra il gennaio 1986 e l'ottobre 1987 sono
stati accordati complessivamente 658
milioni di ECU (cioè un importo superiore a quello concesso nei cinque anni
precedenti l'adesione) che hanno contribuito al finanziamento di investimenti
nei settori dell'infrastruttura, dell'industria e dell'energia.
Un'importante caratteristica delle operazioni della BEI in Spagna nel 19861987 è stata la diversificazione dei mutuatari.· Nel periodo preadesione i principali clienti della Banca erano stati gli
organismi statali; in seguito la gamma
dei mutuatari si è ampliata e comprende
ora anche società e banche private
nonché le «comunidades autonomas».
La BEI ha intensificato la sua attività
principalmente nel settore produttivo:
mutui per 310 milioni di ECU hanno
contribuito a finanziare piccoli e medi
investimenti industriali (e agro-industriali) in tutto il Paese; altri 52,7 milioni di
ECU hanno interessato l'industria automobilistica (costruzione di uno stabilimento per la produzione di vetri per
automobili a Sagunto, vicino a Valencia,
e ammodernamento di due fabbriche di
automobili, di cui una a Vigo e l'altra nei
dintorni di Madrid); inoltre 10 milioni di
ECU hanno contribuito all'ammodernamento ed al miglioramento di fabbriche
di impianti per telecomunicazioni a Algeciras (Andalusia), La Coruna (Galizia)
e Madrid.
Gli investimenti di piccole e medie imprese industriali e agro-industriali sono
stati finanziati tramite prestiti globali accordati tanto su risorse della BEI quanto
su quelle del Nuovo strumento comunitario. Detti investimenti hanno interessato l'ammodernamento industriale ed il
turismo nelle zone meno sviluppate,
imprese agro-industriali in tutto il Paese
nonché investimenti industriali e i servizi
annessi nelle zone già industrializzate.
Per la prima volta in Spagna sono stati
messi a disposizione dei fondi, tramite
istituti di credito intermediari facenti capo a grandi gruppi bancari, per il leasing
di macchinari, impianti e altre attrezza-
ture al fine di favorire l'espansione e
l'ammodernamento di piccole e medie
imprese industriali ο dei servizi annessi
in tutto il Paese (possono beneficiare di
detti fondi anche le imprese turistiche
nelle zone meno sviluppate).
Finanziamenti per 251,1 milioni di ECU
sono stati destinati al miglioramento di
collegamenti stradali e ferroviari: lavori
sulla linea ferroviaria che collega l'Anda­
lusia a Madrid (raddoppio della linea tra
Lora e Cordova, potenziamento del trat­
to Madrid-Linares ed elettrificazione
della linea Hueneja-Almeria); migliora­
mento delle linee ferroviarie verso il
Portogallo e la Francia (da Fuentes de
Onoro, via Burgos, a Irun e da Valencia
de Alcantara, via Madrid e Barcellona, a
Port Bou); lavori sulla linea ferroviaria tra
la Galizia e la Catalogna (potenziamento
di un tratto di 118 km e installazione di
impianti di segnalazione con comandi
centralizzati su 191 km, tra Miraflores e
Mora la Nova); allargamento di strade e
costruzione di circonvallazioni su diversi
tratti (per un totale di 216 km) delle
strade di grande comunicazione Ma­
drid-Burgos, Madrid-Saragozza e Bur­
gos-Fuentes de Onoro nonché su 120
km della N-IV che collega Madrid con le
principali città (Cadice, Siviglia, Cordova) dell'Andalusia; la costruzione di un
ponte sul fiume Guadiana, che migliora i
collegamenti tra il sud-ovest del Paese
ed il Portogallo. Altri 23,3 milioni di ECU
sono destinati alla costruzione di cinque
dighe nel bacino dello stesso fiume
Guadiana. La Banca ha inoltre contribuito al finanziamento di piccole infrastrutture realizzate da enti locali nelle regioni
meno sviluppate tramite un prestito globale al Banco de Crédito Locai de
Esparia.
Altri due mutui hanno contribuito alla
costruzione della centrale idroelettrica
di pompaggio di Cortes-La-Muela e di
opere portuali a Cadice e a Santa Cruz
de Tenerife. Nel settore energetico è
stata anche finanziata una rete di gasdotti nelle Province basche.
La rispondenza tra i fabbisogni d'investimento dell'economia spagnola e gli
obiettivi della BEI si è tradotta in un
flusso di finanziamenti tra il 1981 e
l'ottobre del 1987 per un totale di
1 207,2 milioni di ECU. La BEI è stata
creata per contribuire allo sviluppo equilibrato e senza scosse della Comunità e
le sue operazioni in Spagna sono state
conformi a quest'obiettivo; essa ha cominciato con l'accordare finanziamenti
diretti a facilitare l'integrazione dell'economia spagnola in quella comunitaria ed
ha continuato apportando il proprio
contributo alla realizzazione di investimenti atti a porre le basi per la crescita
economica a lungo termine del Paese
nell'ambito della Comunità.
iyirût(U][n]OTi@ll° m p e o t a la totaDotà deo foondJi
Dopo la sottoscrizione del credito consorziale internazionale di £ 5 miliardi e
dell'ultima emissione di azioni per circa £ 750 milioni, gli accordi finanziari per
la realizzazione del tunnel sotto la iVianica possono considerarsi conclusi. Per
la copertura del proprio fabbisogno finanziario Eurotunnel doveva raccogliere
il controvalore di un miliardo di sterline tramite l'emissione di azioni e il
controvalore di £ 5 miliardi tramite crediti bancari. Per quanto riguarda il
collocamento azionario, già prima della sottoscrizione del credito consorziale
Eurotunnel aveva raccolto circa £ 250 milioni con le cosiddette emissioni
«Equity 1» e «Equity 2».
Nel quadro della recente operazione
consorziale messa a punto da Eurotunnel e dalle banche capofila (Crédit Lyonnais, National Westnriinster Bank, Banque Nationale de Paris, Midland Bank e
Banque Indosuez), altre 150 banche
hanno accettato di sottoscrivere finanziamenti per il controvalore di E 2 miliardi. Nello scorso agosto 50 banche internazionali avevano accettato di garantire
la totalità del credito e di finanziarne
esse stesse £ 2 miliardi. A questa operazione aveva fatto seguito in settembre la
firma di una Convenzione di credito tra
la BEI ed Eurotunnel per la concessione
di un altro miliardo di steriine. Risulta
così praticamente reperita la totalità dei
fondi che Eurotunnel avrebbe dovuto
raccogliere.
La concessione dei fondi da parte della
BEI e delle banche del consorzio era
subordinata al successo del collocamento di un'altra emissione pubblica di
azioni per il controvalore di £ 750 milioni
circa. Quest'emissione, chiamata «Equity 3», è stata assunta a fermo da un
gruppo di istituti finanziari e di banche
prima di essere offerta in sottoscrizione
al pubblico. I lavori per la costruzione
del tunnel sono già iniziati tanto in Francia (a Sangatte) quanto nel Regno Unito
(Shakespeare Cliff e Isle of Grain).
Insieme alla Convenzione di credito, la
BEI e le banche capofila avevano anche
firmato una convenzione sulle condizioni degli accordi di cofinanziamento circa
la partecipazione della BEI al credito
consorziale. Nel quadro di tali accordi,
la BEI erogherà in linea di massima
mutui a tasso d'interesse fisso e con
scadenze fino a 25 anni (superiori quindi
alla durata massima di 18 anni prevista
per i crediti consorziali). I mutui della BEI
saranno garantiti da lettere di credito del
Consorzio bancario sino al completamento del progetto; in seguito essi saranno assistiti da garanzie identiche a
quelle dei crediti consorziali.
Le due convenzioni erano state firmate il
7 settembre a Lussemburgo da ErnstGünther Broder, Presidente della BEI,
André Bénard e Alastair Morton, Copresidenti di Eurotunnel, Bernard Thiolon,
Direttore generale del Crédit Lyonnais,
Lord Boardman, Presidente della Natio-
Operazioiii BED fuori deDla CEE
Fuori della Comunità europea la BEI finanzia progetti in 66 Paesi d'Africa, dei Caraibi
e del Pacifico a titolo della terza Convenzione di Lomé nonché in 12 Paesi
mediterranei a titolo di Protocolli finanziari conclusi nel quadro più generale di
accordi bilaterali di cooperazione tra questi Paesi e la CEE. L'esperienza della BEI
nel finanziamento di progetti è messa così al servizio della politica comunitaria di
aiuto allo sviluppo.
Ampie informazioni circa le modalità di intervento della Banca nei Paesi mediterranei
e nei Paesi ACP sono riportate in due opuscoli: «Possibilità di finanziamento nel
quadro degli Accordi mediterranei», di recente pubblicazione, e «Possibilità di
finanziamento nel quadro della terza Convenzione di Lomé», pubblicato l'anno
scorso.
I due opuscoli possono essere ottenuti gratuitamente richiedendoli alla sede della
Banca a Lussemburgo ο a uno degli indirizzi riportati nell'ultima pagina di questo
bollettino.
nal Westminster Bank, J.H. Whal, Direttore generale della Barique Nationale de
Paris, Sir Kit McMahon, Presidente e
Direttore generale della Midland Bank, e
Antoine Jeancourt-Galignani, Vicepresidente e Direttore generale della Banque
Indosuez.
In un cortiunicato congiunto Lord
Boardman, a nome delle banche capofila, e il Presidente Broder avevano
espresso il loro compiacimento per i
risultati raggiunti da Eurotunnel. II miliardo di sterline della BEI - avevano affermato - contribuirà notevolmente alla
riuscita del collocamento del credito
consorziale Eurotunnel di £ 5 miliardi.
Gli accordi di cofinanziamento messi a
punto dalla BEI e dalle banche capofila
per Eurotunnel potranno costituire un
esempio per il cofinanziamento di altri
importanti progetti di infrastruttura che
promuovano lo sviluppo e la prosperità
economica della Comunità europea.
La decisione del Consiglio di amministrazione della BEI di contribuire al finanziamento del tunnel è stata presa
dopo che i servizi della Banca avevano
portato a termine l'istruttoria sugli
aspetti tecnici, economici e finanziari del
progetto. L'intervento della BEI per Eurotunnel, che è il finanziamento di maggior importo sottoscritto da un singolo
istituto a favore del progetto, rispecchia
l'importanza annessa al tunnel sotto la
Manica per il potenziamento delle infrastrutture di trasporto comunitarie.
Quest'operazione rappresenta il più cospicuo credito consorziale internazionale a favore di un progetto per il quale
non sia possibile un'azione di regresso
sul promotore; è da notare, inoltre, che
non si era mai costituito finora un consorzio bancario di queste dimensioni
per un predito destinato ad un mutuatario non appartenente al settore pubblico.
La salvaguardia dei patrimonio
La Comunità possiede un patrimonio
culturale ed architettonico eccezionale,
costituito da siti unici e da palazzi e
monumenti di grande valore storico ο
artistico. A prima vista, la salvaguardia
di questo patrimonio sembra non rien­
trare nel quadro dell'attività di finanziamento della BEI, la cui missione è di
«contribuire allo sviluppo equilibrato e
senza scosse della Comunità... mediante la concessione di prestiti e garanzie...
per il finanziamento di progetti in tutti i
settori dell'economia.» Un più attento
esame mostra però che i finanziamenti
della Banca (che devono favorire
l'aumento della produttività oppure contribuire allo sviluppo regionale ο alla
realizzazione di progetti che presentino
un interesse comune a più Stati membri
ο alla Comunità nel suo insieme) possono essere accordati anche per la protezione del patrimonio culturale europeo;
infatti, poiché la perdita del patrimonio
culturale costituirebbe un grave pregiudizio per tutta la Comunità, i progetti
volti a salvaguardarlo possono rientrare
fra quelli di interesse comunitario. La
BEI è così intervenuta, in Italia, nel
finanziamento dei lavori di restauro del
Palazzo Ducale di Venezia (oltre che
delle opere artistiche ivi conservate) e
della salvaguardia dei siti archeologici di
Pompei, Ercolano e Stabia.
Vi è poi l'aspetto dello sviluppo regionale, che è uno degli obiettivi prioritari
8
della BEI. Nella Comunità vi sono delle
regioni il cui sviluppo economico può
essere favorito sfruttando il loro potenziale turistico. La salvaguardia del patrimonio culturale rientra in questo caso
nel quadro più ampio di un programma
di sviluppo regionale. A tale titolo la BEI
ha finanziato p.es. la creazione di un
museo sull'isola di Milo (Cicladi), un
investimento che non solo è stato di
sostegno agli sforzi delle autorità greche
per preservare i tesori archeologici ma
ha anche contribuito allo sviluppo del
turismo, uno dei pilastri dell'economia
locale (lo stesso vale per la salvaguardia
dei siti archeologici di Pompei, Ercolano
e Stabia). Altri esempi di progetti «a
duplice obiettivo» che la Banca ha contribuito a finanziare sono il restauro di
una parte del centro storico di Bari e il
ripristino, a Liverpool, dell'Albert Dock
Warehouse che accoglierà varie sezioni
del Merseyside Maritime Museum.
L'ultimo finanziamento che la BEI ha
accordato per questo tipo di progetti
riguarda i lavori di restauro al Castello di
Dublino e l'allestimento di nuove sale
per conferenze; esso contribuisce alla
salvaguardia di uno dei più importanti
monumenti storici del Paese (le origini
del castello risalgono al periodo dei
Vichinghi) e ad una migliore valorizzazione del potenziale turistico.
L'ECU
Si riportano qui appresso i controvalori
in moneta nazionale, al 30 settembre
1987, dell'ECU; la Banca applica questi
tassi di conversione nel quarto trimestre
1987 per l'elaborazione dei prospetti
finanziari e dei dati statistici:
DM
2,07800
£
0,693890
FF
6,91686
LIT 1499,05
HFL
2,33827
P.TAS 137,874
FB
43,1259
FLUX 43,1259
DKR
7,98495
DR
158,818
IRE
0,774106
ESC 163,619
$USA
1,12965
1
i
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periodica della Banca europea per gli
investimenti che esce contemporaneamente in 9 lingue (danese, francese, greco, inglese, italiano, olandese, portoghese, spagnolo e tedesco).
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