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NOVITÀ DALLE AZIENDE
INNO-TECH
L’HI-TECH FINLANDESE
AL SERVIZIO DEI PAZIENTI
PAOLO INNOCENTI
Tecnico Informatico specializzato in
Gestione dei Processi Aziendali
per l’Innovazione Tecnologica
e.mail: [email protected]
www.telespro.fi
a necessità di individuare soluzioni
che possano essere impiegate su
ogni mezzo di
soccorso, dall’ambulanza agli aeromobili, è
quanto si auspica di trovare
ogni Unità Operativa impegnata quotidianamente nell’emergenza sanitaria.
Il concetto di produrre
sistemi sanitari hi-tech che
siano dotati anche di praticità d’uso per i soccorritori
e confort per i pazienti è
tipico di molte Aziende finlandesi tra cui Telespro.
Telespro è una società che
sviluppa prodotti innovativi
di alta qualità nel settore
del pronto soccorso e dell’emergenza medica. Ha
sede a Kuopio, una cittadi-
L
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na moderna che si trova a
400 chilometri a nord di
Helsinki e, nonostante produca con rigorosa tecnica
artigianale, vanta una vasta
rete di distribuzione in
diversi Paesi, in particolare
del nord Europa.
In azienda ci sono esperti in
operazioni di soccorso,
supportati da partner nel
campo della ricerca medica, per la progettazione e la
produzione di tessuti specifici, permettendo alla
società finlandese di sviluppare prodotti di elevato
standard qualitativo per
soddisfare i requisiti e le
specifiche esigenze dei
clienti.
Ogni giorno è dedicato alla
ricerca ed allo sviluppo tecnologico, al fine di migliorare la qualità e la fruibilità
dei loro prodotti. Telespro
si concentra su una buona
collaborazione con i partner ed investe nello sviluppo di nuove tecnologie, per
migliorare il risultato del
prodotto finale.
Uniscono esperienza, tec-
nologia avanzata ed innovazione, per offrire prodotti e servizi che facilitano la
pratica del personale medico e para-medico, permettendo a tutti i pazienti di
ricevere le migliori cure
pre-ospedaliere. I tecnici,
molto esperti, eseguono
costantemente test per il
controllo delle prestazioni
dei prodotti e dei servizi,
attraverso una serie di ispezioni con la preziosa raccolta di feedback provenienti dai responsabili di
tutti i reparti interessati alla
realizzazione del prodotto
finale.
Il loro controllo “maniaca-
le” è insito
nell’uomo finlandese abitante di Kuopio. D’altronde se in una
città di 90 mila
abitanti, ben
44 mila persone lavorano in
4100 aziende che si occupano di Sanità, producendo
il 56% del Pil della Sanità
finlandese, nulla può essere
lasciato al caso e tutto deve
essere scrupolosamente
controllato con collaudi
molto severi.
Sviluppo, Innovazione e
Ricerca vanno di pari passo
a Kuopio, collocando la
fredda città finnica ai primi
posti nel Mondo per la cura
della salute, tanto che essa
viene definita “la città del
benessere”.
Per questo motivo i dirigenti di un’azienda abituata a lavorare a temperature
polari, si sono messi a produrre articoli per il trasporto dei malati, con materiali
che mantengono il corpo ad
una temperatura ottimale
riposto in un telo che assicura il massimo confort
pre-ospedaliero.
Questo progetto, denomi-
nato Rescue Covering è
stato testato sul campo anche anche in Italia con risultati estremamente positivi. Tale sistema è in grado
di offrire confort e comodità al paziente come agli
operatori sia su un’evacuazione dal sesto piano che
durante le operazioni di trasbordo dai velivoli.
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STRATEGIE DEL SOCCORSO
IL CONTROLLO DELL’IPOTERMIA
NEI TELI “MADE” IN FINLANDIA
Protection from Hypothermia with Rescue Covering from Finland
Rescue Covering is an innovative product developed for patient transportation and protection from hypothermia by the Finnish company TelesPro. It consists of
a sturdy Gore-tex outer shell with 12 handles which allows for efficient maneuvering of the patient in areas where access with the traditional gurney would be
difficult and also insulates the patient from adverse atmospheric conditions. The inner cloth lining provides increased patient comfort and protection from pressure sores. A system of zippers and velcro allow easy access to the patient’s chest and airway; the covering is expandable to accommodate larger patients or
patients with splints or braces and built-in pouches allow for active re-warming of the hypothermic patient. The Rescue Covering is easy to clean and folds into
a convenient carrying bag for easy storage and transportation.
Keywords: Rescue Covering, Hypothermia, Re-warming.
FEDERICO EMILIANO
GHIO*
SIMONE DELLA TORRE**
* Inferniere Busnago Soccorso
Onlus.
** Istruttore Regionale del 118
Busnago Soccorso Onlus.
Referenze scientifiche
e Cases Study ad opera
di Paolo Innocenti,
Tecnico Informatico
specialista in G.P.A.
l Rescue Covering è
un prodotto tecnico
costituito da una
base in Gore-Tex ad
alta resistenza dotata di 12 maniglie ideate per
la movimentazione del paziente e da un “sacco” in
pile munito di un’ampia
apertura con cerniere in
grado di assicurare il posizionamento dello stesso in
modo agevole, per esempio
utilizzando una barella a
cucchiaio. L’accesso al
paziente è sempre garantito da un’apertura in velcro
che dallo sterno arriva sino
al collo, consentendo quindi il passaggio agevole dei
cavi per il monitoraggio o
delle linee infusionali.
Appena sotto l’apertura in
velcro, il sistema presenta
degli alloggiamenti per tecnologie di riscaldamento
attivo del paziente o più
semplicemente uno spazio
I
dove riporre fleboclisi, cavi
di monitoraggio o saturimetri durante le manovre di
evacuazione più impegnative. La base in Gore-Tex è
inoltre arricchita da un’interfaccia in materiale tessile (completamente rimuovibile) che ammorbidisce
sensibilmente il piano di
appoggio per il paziente,
aumentando il confort e
diminuendo l’incidenza di
lesioni da pressione quando il Rescue Covering viene - ad esempio- utilizzato
in associazione alla tavola
spinale.
Oltre a garantire un’efficace riduzione della dispersione termica il sacco in
pile consente un’efficace
azione contenitiva del
paziente, utile per esempio
per evitare che il paziente
possa aggrapparsi alla ringhiera durante la discesa
di scale. Particolarmente
utili si sono dimostrati gli
inserti a soffietto presenti
all’altezza del tronco che,
una volta aperti, consentono di ospitare soggetti obesi o con circonferenza toracica particolarmente elevata. Le cerniere di apertura
laterali rappresentano poi
la possibilità di accedere
velocemente al paziente,
sia per manovre avanzate
(drenaggio toracico in II
spazio) che per manovre di
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base (posizionamento elettrodi defibrillazione). Non
da meno, i materiali di cui
è costituito l’intero presidio
garantiscono l’isolamento
elettrico.
Altro aspetto importante
che si è preso in considerazione riguarda la pulizia e
lo stivaggio: il Rescue Covering è completamente
sfoderabile e lavabile in
lavatrice fino a 70 gradi e
quando non è impiegato
viene arrotolato su sé stesso e riposto con minimo
ingombro.
In tre mesi di sperimentazione lo strumento è stato
impiegato in vari contesti
operativi: nell’ambito del-
l’emergenza-urgenza, sul
trasporto secondario di
pazienti critici in ambulanza e nel trasferimento con
aeromobili ad ala fissa e
rotante di pazienti pediatrici. A lato pratico, è stato
possibile conseguire un
miglior controllo della temperatura del paziente e di
ottenere con maggior semplicità - grazie alla presenza delle numerose maniglie
- la posizione semiseduta in
passaggi logistici difficili
(scale a chiocciola, spazi
angusti); in questi casi, è
stato apprezzato il contenimento sulla parte anteriore
del paziente eseguito dal
sacco in pile con riduzione
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STRATEGIE DEL SOCCORSO
La non omologazione alle
operazioni con verricello
limita tuttavia l’applicazione di questo strumento a
bordo di elicotteri in configurazione “search &
rescue”, circostanza aggirabile o non influente nel
caso in cui vengano impiegate barelle verricellabili,
su cui il Rescue Covering
può essere fissato”.
Ref erenz e
scientif iche
del rischio di caduta in
avanti durante le manovre
di verticalizzazione del
tronco.
La contenzione degli arti
plegici durante il trasporto di pazienti affetti da
patologie cerebrali è risultata essere un ulteriore
punto di forza del Rescue
Covering.
Risultati inattesi si sono
ottenuti impiegando lo
strumento -previa copertura con materiale sterile- in
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occasione del trasporto di
pazienti gravemente ustionati, con contestuale scomparsa del brivido (in questo
caso il Rescue Covering
era utilizzato in associazione a un sistema per il riscaldamento attivo del
paziente -termocoperta-).
Ancora, il poter posizionare la bombola dell’ossigeno portatile all’interno del
sacco, così come i cavi del
monitoraggio o le fleboclisi senza aggrovigliamenti
ed in maniera ordinata e
veloce, hanno rappresentato un punto di sicuro interesse durante l’attività di
emergenza-urgenza.
Incontrovertibile l’utilità
della protezione in pile da
parte di pioggia, neve e
vento.
In ambito aeronautico, il
Rescue Covering si è rivelato di particolare comodità nelle operazioni di
caricamento su aereomobili sia piccoli che grandi .
Nella analisi bibliografica
si è evidenziato che in
aggiunta a ciò, essendo stato progettato e prodotto in
Finlandia, il sistema allevia
il disagio e le sofferenze
causate da freddo, umidità
e vento, che possono contribuire allo sviluppo di
ipotermia.
Inoltre migliora il livello di
igiene nel trattamento di
emergenza. La funzione di
barriera batterica aiuta a
mantenere pulita l’ambulanza e riduce i tempi
necessari per la manutenzione essendo più volte
lavabile.
Può essere modificato per
accogliere i pazienti più
alti o quelli con stecco bende, collari ed altro ancora.
Può essere dotato di una
comoda Cappa di protezione per il viso e la testa
(Cloak) mentre l’accesso
delle vie aeree resta protetto. Un accessorio molto
utile è il materasso a vuoto
(Vacuum Mattress) che è
utilizzato per stabilizzare il
paziente per il trasporto nei
casi in cui si presume abbia
fratture o lesioni interne.
Infatti, per i pazienti che
lamentano un forte dolore,
l’uso di un materasso ad
aria allevia le sofferenze.
Un altro optional interessante è un mantello adatto
per un uso quotidiano nel
trasporto dei pazienti che,
seduti su una sedia, possono essere facilmente ed
efficacemente protetti con
questo pratico accessorio.
Così in gravi incidenti stradali la protezione del
paziente da condizioni meteo avverse, può essere fatta in modo efficiente.
L’intero sistema viene custodito in una borsa apposita, (Carry Bag) che, appoggiata su qualsiasi terreno ed
anche in condizioni meteorologiche proibitive mantiene l’attrezzatura asciutta,
pulita e facilmente trasportabile.
Il sistema possiede altre
caratteristiche da non sottovalutare così da risultare:
• durevole;
• acqua e suolo non impregnano il tessuto idrorepellente;
• idoneo ad essere collegato a motoslitte e zaini;
• con alta visibilità con le
strisce riflettenti, maniglie robuste, tracolla
regolabile, fanno di
questo prodotto uno
strumento più che utile
anzi indispensabile, con
un ottimo rapporto qualità/ prezzo.
Forze della difesa finlandesi – Army Medical Corps –
in un ospedale da campo
hanno testato la coperta di
salvataggio ed è stato accertato che la perdita di
calore del corpo può essere
efficacemente impedita
aprendo la copertura solo
dove è richiesto un trattamento.
Cases Study
Prima di immettere sul
mercato i propri teli
(Rescue Covering) Telespro ha impiegato anni di
ricerca al “Technology
Centre Teknia” tanto che
nel 2006 ha ricevuto
l’“Incubator Business of
the Year” un premio riservato solo a chi lavora ai
massimi livelli qualitativi.
Il lavoro di sviluppo è condotto anche in collaborazione con istituti di ricerca,
ospedali e professionisti
dell’emergenza medica.
Ci sono voluti due anni
(2001-2003) di ricerche
all’interno del Dipartimento di Fisiologia dell’Università di Kuopio, per
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sono stati raccolti i seguenti dati:
• temperatura della pelle
da 5 posizioni;
• frequenza cardiaca e
saturazione di ossigeno
(SpO2);
• temperatura della membrana timpanica;
• EMG (attività dei muscoli pettorali);
• valutazione soggettiva
della percezione di freddo.
Lo studio ha dimostrato che
il prototipo Telespro Rescue Covering, ha una
migliore protezione dal
freddo di una coperta ed i
pazienti trattati con Rescue
Covering non hanno avvertito differenze di temperatura nemmeno dopo 30 minuti. Il prototipo è stato sviluppato ulteriormente nel
modello in distribuzione. ∆
immettere sul mercato il
primo telo di soccorso e, da
quella data, è stato un susseguirsi continuo di sviluppo tecnologico.
L’obiettivo del progetto era
quello di sviluppare un
rivestimento protettivo per
l’assistenza dei feriti in
situazioni di emergenza. Il
progetto ha richiesto la
conoscenza di abbigliamento termico, della fisiologia umana, nonché delle
tecniche per l’assistenza
nell’emergenza sanitaria.
Gli studi sono stati portati
avanti grazie alla collaborazione dell’Università di
Kuopio
I risultati delle misurazioni
di isolamento termico
emesse da un manichino
con biosensori, richiedevano continue modifiche tecniche, per ottenere un sempre migliore isolamento
termico.
Un altro progetto per un
prototipo di un telo di salvataggio, è stato portato
avanti anche con il Finnish
Institute of Occupational
Health di Oulu e i risultati
sono stati pubblicati in un
opuscolo: “Patient Covering in Cold” - dalla teoria
alla pratica.
I prototipi sono stati sottoposti ad un test di usabilità
in situazioni simulate di
lavoro e diversi esercizi
eseguiti direttamente sul
“campo”.
Un altro progetto, in parte
finanziato dalla Comunità
Europea, ha riguardato l’utilizzo dei teli Telespro in
condizioni meteorologiche
estreme (EWCP).
Le misurazioni dell’isolamento termico – equipe
diretta dal professor Osmo
Hänninen del Department
Of Phisiology dell’Università di Kuopio – si sono
svolte in una camera la cui
temperatura ambiente era
al di sotto dello zero (-5
gradi centigradi).
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L’esposizione a questa
temperatura è durata 30
minuti, utilizzando un
regolare Rescue Covering
a confronto con una normale coperta di quelle utilizzate di norma nelle ambulanze.
Alla prova si sono sottoposti 6 uomini e 6 donne e
Per chi volesse approfondire
la conoscenza, i risultati della
ricerca sono descritti in modo
analitico sul sito del Prehospital
and Disaster Medicine al
seguente link:
http://pdm.medicine.wisc.edu
volume 21 numero 5
capitoli 316-320.
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