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MONTEZERO E PIAZZA PULITA
CONTRO IL CAPORALATO
Wiva la Cina
Sì, la CINA,
pare che i prodotti cinesi costano meno,
perché gli stipendi Cinesi costano meno,
perché il cibo cinese costa meno,
perché i lavoratori cinesi si riposano di meno,
perché i lavoratori cinesi occupano meno spazio,
quindi producono di più,
perché nello stesso capannone ci vanno più lavoratori,
perché hanno gli occhi a mandorla, quindi quando dormono,
dormono di meno perché gli occhi sono già chiusi,
perché hanno i capelli lisci
e non perdono tempo al mattino a farsi il capo,
perché non votano o meglio dovrebbero votare a sinistra
ma a Montenero la sinistra sennascost,
perché hanno valori diversi dai nostri
quindi possono lavorare senza alzare le recchie,
perché mo' tocca a loro,
perché sono trasparenti e nessuno li vede mentre lavorano anche di notte,
perché sono tutti uguali, quindi basta assumerne uno per tutti,
perché mo' fanno comodo
perché nessuno li difende
e perché non vogliono farsi difendere sennò che si mangiano,
perché mo' è na prova,
e fra un po’ però sarà difficile ricordare che era solo na prova.
(Costantino Manes)
Rivista non periodica del movimento Piazza Pulita | anno ø n° ø | ottobre 2010
Chi va piano è libero.
Iniziamo il secondo numero di Montezero porgendoci, da soli, una
domanda: perché, in
alcuni periodi, sembriamo scomparire? Bhe,
partiamo dicendo che,
noi di Piazza Pulita, noi
di Montezero, facciamo
politica guadagnandoci
zero.
A dirla tutta, ci rimettiamo: tempo, soldi e fegato.
Un poeta romantico come Foscolo ci avrebbe
definito “cani randagi”.
Non abbiamo il tozzo di
pane assicurato da questo o da quel partito, ma
perlomeno non abbiamo
la catena al collo.
Facciamo politica perché
vogliamo rendere concreto un sogno, quello di
vivere in una Montenero
migliore, da lasciare in
eredità ai nostri figli.
E siamo convinti che ciò
non si possa realizzare
con le sagre nelle masserie, invadendo le stra-
de di bandiere e manifesti, e le nostre case di
penne e calendari, o pagando ragazzini e ragazzine per distribuire volantini e per fare le hostess ai convegni.
Siamo distanti anni luce
dalla
logica
seguita
dall’Italia d€i valori e
dalla galassia riconducibile al Popolo d€lla Libertà.
Ma, soprattutto, noi
non possiamo fare
politica a tempo pieno, perché (per fortuna)
non siamo politici di professione, non campiamo
con i soldi pubblici.
Siamo studenti, lavoratori, e passiamo
buona parte del nostro tempo in azienda, o a preparare un
esame, o in fabbrica.
Nel tempo libero, ci mettiamo a costruire qualcosa di bello per Montenero, tra l’indifferenza del
panorama politico locale
e gli insulti di molti com-
paesani perché (al contrario di loro) noi non ci
vendiamo, non ci facciamo comprare, né
dall’Italia d€i valori né
dal Popolo d€lla Libertà
né da altri e simili compratori.
Ecco perché siamo
incostanti, ecco perché scompariamo per
alcuni periodi di tempo.
Siamo come cani, come
randagi. Non abbiamo
il tozzo di pane assicurato da questo o
quel partito, ma perlomeno non abbiamo
la catena al collo.
Lorenzo Di Stefano
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[EPPUR SI MUOVE] Novità sul referendum comunale
Dal profilo facebook di
Giuseppe
Chiappini
(Progresso e Libertà):
“In qualità di consigliere
comunale ho presentato
al Presidente del Consi-
glio Comunale nonché
Presidente della Commissione Statuto e Regolamenti la richiesta della
rivisitazione dello Statuto
della Consulta Giovanile
nonché
l’attuazione
dell’art.37 del vigente
Statuto Comunale in merito al regolamento dei
Referendum Cittadini”.
[CONOSCERE PER DELIBERARE]
Chiediamo:
anagrafe pubblica degli eletti e delibere integrali online
Sul sito internet del nostro Comune chiediamo che siano pubblicati di ciascuno eletto al Consiglio Comunale, del Sindaco e di ciascun membro di
giunta, i seguenti dati:
•
•
•
Nome e cognome, luogo e data di nascita Professione Lo stipendio, i rimborsi e/o i gettoni di presenza, percepiti a qualsiasi titolo dal Comune ● Il quadro delle presenze e delle assenze ai lavori dell’istituzione di cui fa
parte Dovrebbero essere pubblicate, inoltre, le delibere integrali, mentre adesso è
possibile consultare soltanto l’ “oggetto” delle stesse.
[SCIACALLI]
A Montenero, dopo aver ricostruito in Via San Giovanni le reti idriche e fognarie
“danneggiate dal sisma del 31/10/2002” (è incredibile, ma c’è scritto proprio
così nel cartello dei lavori), viene aperto un nuovo cantiere in Via Carabba, sempre
con i fondi post-sisma. Vogliamo soltanto ricordare che quel giorno, a causa di quel
terremoto, a San Giuliano di Puglia sono morti dei bambini. E che ci sono persone
che dopo nove anni vivono ancora nelle casette di legno. Nient’altro. Auto-definitevi.
[AMARCORD] Munnezza1
Intervista all’assessore Angelo D’Amario
(Fonte: Il Quotidiano del Molise, 18 giugno 2008)
“Questa nuova ditta cosa vuole fare per riciclare più rifiuti?
Nuovi servizi, come la raccolta porta a porta, con cassonetti più piccoli, tipo
per singolo condominio e con un diverso modo di gestire il servizio.
Ma accanto alla già presente raccolta di plastica, vetro ecc. l’intenzione
è di introdurre anche quella dell’umido, cioè dei rifiuti organici che possono diventare concime agricolo?
Certo. Credo che avremo dei buoni risultati perché le premesse ci sono tutte.
La nuova azienda ha intenzione di sensibilizzare e informare i cittadini, con
incontri, opuscoli, lettere a tutte le famiglie.”
[AMARCORD] Munnezza2
In un articolo pubblicato su Il Quotidiano del Molise il 25 ottobre 2008, l’ex gruppo
di minoranza “Alternativa e sviluppo” (che vedeva nelle proprie file l’attuale sindaco Nicola Travaglini) scriveva:
“Non si ha traccia dei servizi porta a porta per carta, plastica e lattine, così
come non è iniziata la raccolta dei rifiuti pericolosi (pile esaurite, medicinali
ecc.). “L’isola ecologica comunale non è stata attrezzata” e “i cestini (n. 30) e
cestoni (n. 10) gettacarte nuovi di fabbrica che la ditta si obbligava a fornire
non sono stati installati”. Vi sarebbero poi inadempienze anche nella pulizia del
mercato rionale e delle fontanine pubbliche, oltre che nella “rimozione delle
deiezioni canine”, per le quali “non sono stati collocati i distributori automatici
dei set per tale rimozione da effettuarsi direttamente dai proprietari degli animali”. L’interrogazione termina elencando i mezzi utilizzati dalla Si.Eco, che
sono cinque anziché i dieci previsti nell’appalto.”
L’articolo continua così:
“La minoranza già un mese fa era intervenuta sul tema, attraverso un comunicato in seguito al quale la ditta privata replicava con una diffida. A questo
punto si attende la risposta del sindaco Giuseppe D’Ascenzo e dell’assessore
Angelo D’Amario, i chiamati in causa, poiché spetta all’amministrazione
comunale il compito della vigilanza.”
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