Mercoledì 3 luglio 1991
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Commissione IV
IV COMMISSIONE PERMANENTE
(Difesa)
Mercoledì 3 luglio 1991, ore 15,25. —
Presidenza del Presidente Raffaele COSTA. —
Interviene il Sottosegretario di Stato per la
difesa Mario Clemente Mastella.
Svolgimento di interrogazioni.
Il Sottosegretario di Stato per la difesa
Mario Clemente MASTELLA, rispondendo
alla interrogazione Strada 5-02792, concernente l'istanza di concessione della licenza
illimitata senza assegni in attesa di congedo presentata dal militare Zagheno Matteo, rileva che il giovane Matteo Zagheno
presentò il 3 settembre 1990 al Comando
del 26° battaglione fanteria « Bergamo » in
Diano Castello istanza di concessione della
licenza illimitata senza assegni in attesa di
congedo (LISAAC), per grave situazione di
famiglia.
L'acquisizione dei documenti comprovanti lo stato di necessità richiesti all'interessato e l'assunzione delle prescritte
informazioni al distretto militare e all'ufficio leva di appartenenza, hanno consentito di trasmettere il 18 ottobre la domanda al 15° Gruppo squadroni carri
« Cavalleggeri di Lodi » in Lenta, ente
d'impiego a cui sotto la stessa data era
stato trasferito nel frattempo l'interessato.
Detto reparto riceveva la domanda il 30
ottobre e, completata l'istruttoria, la inoltrava alla direzione generale competente il
23 novembre 1990.
Il Ministero, che aveva ricevuto l 'istanza il 4 dicembre 1990, il 17 gennaio
1991 ha accolto la domanda di concessione
della licenza illimitata senza assegni in
attesa di congedo, a titolo di provvedimento eccezionale.
Il provvedimento di non idoneità
espresso il 31 gennaio 1991 consegue a un
ricovero presso l'ospedale militare di Torino, ricovero che non poteva essere evitato, provenendo il militare da un ospedale
civile con diagnosi ben definita.
L 'amministrazione non poteva esimersi
dal definire la posizione sanitaria del giovane per l'ovvia considerazione che detta
posizione, riflettendosi sull'idoneità al servizio e, quindi, sullo stato stesso di militare, ha assunto, nell'accavallarsi ravvicinato delle situazioni, rilievo assorbente
rispetto al provvedimento di LISAAC intervenuto dopo il ricovero presso ospedali
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civili ; provvedimento quest'ultimo che, comunque, giova ricordarlo, non tocca –
come il congedo – lo status militare.
Così chiarita la vicenda, si soggiunge
che il giovane può chiedere al distretto
militare di appartenenza di essere sottoposto a nuovi accertamenti sanitari per
ottenere l'eventuale revisione del provvedimento di riforma.
Si soggiunge che, in ogni caso, ai sensi
della legge 22 novembre 1977, n . 890, il
foglio di congedo, le copie di fogli matricolari e di stato di servizio rilasciati dall ' amministrazione militare e ogni altro
documento rilasciato dalla stessa amministrazione sono redatti in modo da non fare
alcun riferimento alla causa della inidoneità al servizio militare (articolo 1).
Inoltre le comunicazioni degli specifici
motivi della inidoneità al servizio militare,
per cause fisiche o psichiche, sono fatte
esclusivamente ai diretti interessati, dietro
loro richiesta, e alle pubbliche strutture
mediche e sanitarie (articolo 2).
Il deputato Renato STRADA (gruppo
comunista-PDS), dichiarandosi insoddisfatto, rileva che il militare in questione ha
presentato istanza il 3 settembre 1990 e
che l 'amministrazione della difesa ha
espresso il proprio avviso il 31 gennaio
scorso, facendo trascorrere, in questo
modo, un periodo di tempo nel corso del
quale il militare ha dovuto prestare servizio non dovuto in quanto vantava un
diritto di esonero per motivi di famiglia.
Rileva, inoltre, che il lungo iter procedurale non ha fatto altro che aggravare una
condizione psicologica del giovane già gravissima ed ancora oggi non superata.
Il Presidente Raffaele COSTA avverte
che l ' interrogazione Lusetti ed altri n . 500714, al successivo punto dell'ordine del
giorno, è stata altresì sottoscritta dal deputato Giuseppe Andreoli.
Il sottosegretario di Stato per la difesa
Mario Clemente MASTELLA, rispondendo
all ' interrogazione
Lusetti
ed
altri
n . 5-00714, concernente il comportamento
di taluni obiettori di coscienza, rileva che
Commissione IV
essi, definitisi « autoriduttori », abbandonavano il posto al compimento del dodicesimo mese di servizio, concretando, fino
a quando non intervenne la nota sentenza
della Corte costituzionale, una fattispecie
omissiva che doveva essere sanzionata con
l'applicazioine della decadenza e segnalata
all'autorità giudiziaria ordinaria quale ipotesi di reato.
Il deputato Giuseppe ANDREOLI (gruppo DC), anche a nome dei cofirmatari, si
dichiara soddisfatto.
Il sottosegretario di Stato per la difesa
Mario Clemente MASTELLA, rispondendo
poi all'interrogazione Geremicca ed altri
n . 5-01433, in materia di provvedimenti
relativi al Projet PRONTO rileva che è
stata autorizzata l'esecuzione delle opere
finalizzate al miglioramento dell'organizzazione funzionale e delle condizioni di
vita dell'attuale insediamento USA nell'area di Capodichino . I progetti riguardano,
in particolare, i lavori di adeguamento dei
servizi primari (strade e reti idrica, elettrica e fognaria) e la realizzazione delle
infrastrutture alloggi per il personale non
ammogliato ; la costruzione della stazione
antincendio, del posto di polizia militare e
del parcheggio automezzi (completamente
interrato) . L ' autorizzazione è conseguente
alla delibera della giunta comunale di
Napoli del 6 marzo 1990 e al parere
espresso dal comitato misto paritetico
competente per territorio in data 30 marzo
e 28 giugno 1990.
Il deputato Gianfranco NAPPI (gruppo
misto), dichiarandosi insoddisfatto, chiede
se il Governo abbia esaminato in modo
approfondito il progetto che prevede il
trasferimento del comando NATO.
Dopo che il Presidente Raffaele COSTA
precisa che tale questione potrà essere
posta mediante un diverso strumento di
sindacato ispettivo, avverte che l'interrogazione Ferrandi ed altri n . 5-00760, al
successivo punto dell'ordine del giorno, è
stata altresì sottoscritta dal deputato Gianfranco Nappi.
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Il sottosegretario di Stato per la difesa
Mario Clemente MASTELLA, rispondendo
all'interrogazione Ferrandi ed altri n . 500760, in ordine alla caserma Vittorio
Veneto, rileva che essa, pur essendo una
infrastruttura realizzata circa 50 anni addietro, grazie ai continui interventi di
miglioramento e adeguamento, offre sicuramente condizioni di vita più che soddisfacenti ai militari che vi sono alloggiati . A
seguito di esame dei singoli aspetti che
concorrono a determinare la qualità e la
funzionalità dell'infrastruttura, si evidenziano i seguenti dati : le camerate pur non
avendo la struttura a cellula, propria delle
realizzazioni più recenti, sono luminose ed
ampie . La superficie e la cubatura d'aria
pro-capite sono adeguate . Gli effetti letterecci in distribuzione sono in ottime condizioni e tutto il personale ha in dotazione
il relativo armadietto metallico di tipo
largo . Non sono mai esistiti problemi di
sovraffollamento anche perché l'alimentazione del battaglione esclude la sovrapposizione degli scaglioni ; i servizi igienici
sono stati ristrutturati di recente in 5
complessi di camerate su un totale di 8 ; i
rimanenti 3 gruppi di servizio saranno
ristrutturati a breve termine (i lavori sono
stati appaltati) . La situazione, già soddisfacente allo stato attuale, sarà di ottimo
livello al termine dei lavori in corso . La
caserma dispone, inoltre, di servizi diurni
nuovi e di un servizio docce centralizzato
avente potenzialità esuberante rispetto alle
esigenze ; lo spaccio truppa per qualità e
quantità dei locali, livello e funzionalità
delle attrezzature, ha pochi riscontri nell'ambito di altre caserme . E dotato di
edicola, sala TV, pizzeria, sala lettura, sala
musica, bouvette con veranda, servizi e 5
cabine telefoniche . Tutto il complesso è di
recente ristrutturazione, gli arredi e gli
impianti sono praticamente nuovi . Per il
tempo libero e l'addestramento, vi sono
una sala cinematografica di 250 posti e
una palestra rinnovata nel 1987 con annessi spogliatoio e servizi igienici ; la cucina e refettorio completamente ristrutturati negli anni 1985-1986, sono dotati di
tutte le attrezzature necessarie per una
ottima funzionalità e sicura igiene del
Commissione IV
complesso . In conclusione, si può senz'altro affermare che la caserma Vittorio
Veneto è sicuramente adeguata alle esigenze dei militari di leva che vi prestano
il loro servizio.
Per quanto riguarda le condizioni igienico-sanitarie rileva che esse hanno sempre
costituito oggetto di continuo controllo e
cura soprattutto a scopo preventivo ; non si
sono mai verificate, in alcuna forma, epidemie, benché esse siano abbastanza facili
a manifestarsi in comunità eterogenee,
quali sono i reparti militari . In particolare,
l'igiene dei locali a più alto rischio (cucine,
refettorio, infermeria) viene assicurata con
maggiore assiduità, anche se non motivata
da situazioni oggettive e contingenti ; la
disinfestazione di detti locali viene richiesta ed effettuata periodicamente a cura
della squadra specializzata della direzione
di sanità di Verona . A titolo esemplificativo, la squadra sopra accennata è intervenuta, su richiesta del battaglione, tre
volte nel 1987, ed una volta nel 1988 . In
particolare non è mai stata segnalata la
presenza di scarafaggi cui sembra far riferimento l'opuscolo « Lo Scarafo » . L'attività addestrativa del battaglione è esattamente quella prevista dalle norme vigenti per l'assolvimento dei compiti istituzionali . Oltre alle attività di cooperazione
e supporto nei confronti dei reparti del 4°
corpo di armata alpino e di concorso a
favore di enti civili, il battaglione svolge,
in proprio, l'addestramento per gli incarichi conduttori e operatori e macchine
stradali, l'addestramento al 1° e 2° ciclo
per gli incarichi guastatori e l'addestramento dei graduati e del personale di
guardia . Questi ultimi addestramenti, in
particolare, vengono svolti presso l'area
addestrativa di Prato Cavalli (Caldaro) ed
hanno la durata complessiva di 12 settimane . L 'attività è sicuramente impegnativa dal punto di vista fisico, soprattutto in
relazione alla desuetudine alla fatica, evidente nella maggioranza dei giovani . L'impiego richiesto è, comunque, alla portata
di giovani dotati di normale costituzione
fisica . I rapporti gerarchici fra i quadri e
fra comandanti e subalterni sono improntati alla più assoluta correttezza nel ri-
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spetto della disciplina e dei regolamenti.
Intensa è anche l'azione dei comandanti a
tutti i livelli, del cappellano militare e
dell'ufficiale medico, tendente, tramite frequenti ed informali colloqui, specie nei
primi mesi di leva, a conoscere ogni elemento di disagio ad ogni problematica dei
singoli, allo scopo di studiare ed individuare soluzioni adeguate e tempestive.
Alla luce dei dati oggettivi e verificabili,
esposti nei paragrafi precedenti, si può
sicuramente ribadire che le affermazioni,
sia di carattere generale che particolare,
contenute nell 'opuscolo in parola, non trovano alcun riscontro nella realtà delle
situazioni e dei fatti.
Il deputato Gianfranco NAPPI (gruppo
misto), dichiarandosi insoddisfatto, rileva
che comunque la risposta del rappresentante del Governo non dà alcun conto in
ordine agli ordini di comparizione emanati
per concorso in attività sediziosa in relazione alla pubblicazione di alcuni scritti su
un opuscolo.
Il sottosegretario di Stato per la difesa
Mario Clemente MASTELLA, rispondendo
all'interrogazione Bellocchio e Mannino
Antonino n . 5-00658, concernente le indagini sugli ufficiali delle forze armate
iscritti alla P2 condotte dalla commissione
Monastra, rileva che eventuali vicende disciplinari nelle quali è rimasto coinvolto il
dipendente rivestono, ovviamente, carattere di riservatezza.
Si ritiene, pertanto, che non siano da
divulgare dati nominativi o dai quali si
possa risalire alla persona . A tale criterio
questo Ministero considera doveroso attenersi anche quando i provvedimenti si
siano conclusi favorevolmente.
Il deputato Antonino MANNINO (gruppo comunista-PDS), dichiarandosi insoddisfatto, afferma che la Commissione parlamentare ha il diritto-dovere di conoscere
se il paese possa o meno fare affidamento
sugli ufficiali della proprie forze armate.
Rileva, inoltre, che la normativa di cui alla
legge n . 801 del 1977 non prevede un
controllo sull'attività dei servizi di sicu-
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rezza o di informazione delle Forze armate, in quanto ritenuti organi di natura
tecnica . Poiché a suo avviso essi invece
svolgono un importante attività di selezione per l'arruolamento degli organici,
osserva che la risposta fornita dal rappresentante del Governo risulta essere spregiativa delle prerogative della Commissione . In conclusione, pur rilevando la non
attualità dell'interrogazione in esame, osserva come sia tuttora vivo il problema di
sottoporre anche questi organi al controllo
previsto dalle procedure di cui alla legge
n . 801 . In tal senso auspica che la Commissione affari costituzionali esamini
quanto prima la proposta di legge n . 1778,
di cui è primo firmatario, recante modificazioni e integrazioni alla legge n . 801 del
1977.
Il sottosegretario di Stato per la difesa
Mario Clemente MASTELLA, rispondendo
infine all'interrogazione Bellocchio ed altri
n . 5-01066, concernente l ' incarico di sottocapo di stato maggiore della marina conferito all'ammiraglio Geraci, coinvolto
nella loggia P2, rileva che i periodi di
comando richiesti per l'avanzamento degli
ufficiali debbono essere effettuati entro
determinate scadenze ; sussiste, quindi, la
necessità di disporre tempestivamente i
movimenti occorrenti . La stessa esigenza
non ricorre per gli ufficiali del grado
massimo (generali di corpo d ' armata, ammiragli di squadra e generali di squadra
aerea), per i quali ovviamente non si è
vincolati a esigenze determinate dal meccanismo di avanzamento.
Con sentenza passata in giudicato la
punizione irrogata all ' ammiraglio Geraci,
a seguito dell'inchiesta Monastra, è stata
annullata e il giudice ha affermato che non
sussiste alcuna prova dell'appartenenza
dell'ufficiale alla P2 . E venuto, quindi, a
cadere ogni motivo per non attribuire
all ' ammiraglio Geraci un incarico fra
quelli previsti per il suo grado, tra i quali
quello di sottocapo di stato maggiore della
marina.
Sugli atti delle inchieste formali disciplinari, così come in genere su quelli
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attinenti a questioni personali, l'amministrazione ha un dovere di riservatezza.
Il deputato Antonino MANNINO (gruppo comunista-PDS), dichiarandosi insoddisfatto, si limita a rilevare la non corrispondenza della risposta fornita dal sottosegretario Mastella rispetto al testo dell'interrogazione.
Il Presidente Raffaele COSTA rinvia
quindi ad altra seduta lo svolgimento
dell'interrogazione Bellocchio e Ferrara
n . 5-01035.
La seduta termina alle 16.
Mercoledì 3 luglio 1991, ore 16 . — Presidenza del Presidente Raffaele COSTA . —
Interviene il Sottosegretario di Stato per la
difesa Mario Clemente Mastella.
Discussione di risoluzioni.
Il Presidente Raffaele COSTA avverte
che l'ordine del giorno reca la seguente
risoluzione:
La IV Commissione,
valutato il crescente interesse dello
Stato alla materia della meteorologia applicata con particolare riferimento alla
tempestiva ed attendibile conoscenza delle
variazioni climatiche, alla tutela dell'ambiente dagli effetti negativi delle diverse
cause di inquinamento, allo sviluppo delle
attività economiche e produttive, al funzionamento ottimale dei grandi servizi
pubblici di trasporto, di comunicazione, di
qualità della vita;
considerata, ai fini dell'efficace funzionamento dei sistemi di protezione civile
e di sicurezza ambientale, l'essenzialità
della funzione di « presagio » (e quindi di
osservazione e di allenamento) propria dei
servizi meteorologici ;
Commissione IV
tenuta presente la rilevanza internazionale della struttura italiana del predetto
servizio in vista della unificazione europea
del mercato e nel quadro della crescita
delle relazioni di interdipendenza per la
gestione mondiale dei problemi della difesa dell'ambiente e dello sviluppo equilibrato delle regioni del sud rispetto a quelle
del nord della terra;
avvertito che la meteorologia applicata costituisce ormai da tempo un « valore d'uso » e pertanto un prodotto essenziale al funzionamento dei sistemi tecnologici e civili che stanno caratterizzando,
nella fase attuale, l'evoluzione della società
moderna;
accertato, a riprova di quanto sopra,
il numero sicuramente rilevante degli
utenti del servizio appartenenti nella maggior parte alla pubblica amministrazione
(Ministeri della difesa, dell'ambiente, dell'agricoltura e delle foreste, dei trasporti,
Dipartimento della protezione civile, etc .)
nonché agli enti pubblici di rilievo nazionale (ENEL, SIP, ENEA, ENI, etc .) ed
altresì delle regioni, delle province e dei
comuni d'Italia (senza considerare quelli di
carattere europeo e mondiale);
richiamato che i protocolli d'intesa
stipulati nel giugno del 1987 dai Ministeri
della difesa e dell'ambiente, hanno ribadito che la salvaguardia dell'ambiente costituisce un interesse pubblico preminente
ed esige la consapevole partecipazione di
tutti i cittadini e la più stretta cooperazione fra le diverse pubbliche amministrazioni ;
richiamato altresì che il Ministero
della difesa, essendo titolare di vaste competenze, investito della responsabilità di
concorrere alla sicurezza ed alla protezione
delle popolazioni dalle minacce di calamità e di catastrofi, sia naturali che procurate dall'uomo, è fornito di mezzi tecnici
e di sistemi di servizio di grande esperienza e di accertata idoneità funzionale
nel campo dei servizi meteorologici, cartografici, idrologici, etc .;
richiamate infine le specifiche delle
collaborazioni che hanno formato l'oggetto
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del citato protocollo d'intesa che riguarda
l'istituto geografico militare, l'istituto idrografico della marina, il centro di informazioni geo-topografiche dell'aeronautica, il
servizio meteorologico dell'aeronautica, il
servizio meteomont, i servizi di sanità e di
commissariato;
attese le difficoltà di funzionamento,
la mancanza di piani e di mezzi per il
potenziamento delle strutture, la sostanziale non attuazione del citato protocollo
d ' intesa,
impegna il Governo
1) a formare un Comitato interministeriale di coordinamento sotto la presidenza del Presidente del Consiglio dei
ministri e con la partecipazione della organizzazione della cultura, della scienza e
della impresa nazionali nonché delle forze
dello Stato allo scopo di programmare e
dirigere l'applicazione del protocollo d'intesa difesa-ambiente e più in generale la
molteplicità delle cooperazioni poste in
essere dai citati servizi tecnici delle Forze
armate ;
2) a selezionare la spesa dello Stato
in modo da dedicare una quota funzionalmente sufficiente di essa nei settori di
interesse al potenziamento dei predetti
servizi in ragione del conseguimento degli
obiettivi definiti nelle convenzioni di servizio ;
3) a valutare il prodotto dei servizi
tecnici delle Forze armate in termini di
costi-ricavi ed a modulare le tariffe convenzionali in modo da tenere conto dell'effettivo valore tecnico-commerciale dei servizi resi procedendo, per intanto, alla immediata e congrua rivalutazione di tutte le
convenzioni in atto;
4) a disporre che il Ministro della
difesa, d'intesa con quello dell'ambiente
rimettano alle Camere una relazione periodica (la prima entro l'anno corrente)
sullo stato, l'attività, i risultati dei servizi
Commissione IV
citati con particolare riferimento all'attuazione del protocollo d'intesa.
(7-00353) « Tassone, Alberini, Galante,
Botta, Sapio, Manfredi, Caccia, Mannino Antonino, Stegagnini, Gasparotto, Capecchi ».
Il Sottosegretario di Stato per la difesa
Mario Clemente MASTELLA, in relazione
alla risoluzione Tassone ed altri 7-00353,
rileva che con tale documento si auspica la
formulazione di un comitato interministeriale di coordinamento sotto la presidenza
del Presidente del Consiglio dei ministri
allo scopo di programmare e dirigere l'applicazione del protocollo d'intesa difesaambiente e le altre cooperazioni poste in
essere dai servizi tecnici delle Forze armate nel campo della meteorologia ; la
destinazione di una sufficiente quota della
spesa dello Stato al potenziamento dei
predetti servizi ; la valutazione del prodotto dei servizi in parola in termini di
costi-ricavi e l'opportuna modulazione
delle tariffe ; l'invio di una relazione periodica al Parlamento sullo stato, l ' attività, i
risultati dei ripetuti servizi . Con riferimento al punto 1) il Governo concorda in
linea di massima sulle valutazioni dei
presentatori della risoluzione e sulla rilevanza della materia e, quindi, sulla necessità che essa sia attentamente seguita anche da parte della stessa Presidenza del
Consiglio . Tale azione, peraltro, può svilupparsi, almeno per ora, sul piano informale verificando nel prosieguo l'opportunità di costituire in materia un apposito
comitato interministeriale . I punti 2), 3) e
4) non pongono problemi.
Conclusivamente ritiene che la risoluzione possa essere nel suo complesso accolta, con la precisazione suesposta a proposito del punto 1) . Conseguentemente dovrebbe essere superfluo farla mettere in
votazione.
Il deputato Mario TASSONE (gruppo
DC) rileva come la risoluzione in esame
non sia uno strumento di routine, in
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quanto è stata firmata da molti rappresentanti di gruppo . Da più parti, infatti, è
auspicata una convenzione per unificare i
servizi indispensabili per la salvaguardia
dell'ambiente, per la sicurezza e la protezione delle popolazioni minacciate da calamità e catastrofi, nonché di quei servizi
prestati ad esempio dall'istituto geografico
militare, dall'istituto idrografico della marina e da altri centri per la ricerca meteorologica . Per questi motivi chiede l ' approvazione della risoluzione n . 7-00353.
Il deputato Nino SOSPIRI (gruppo MSIdestra nazionale), pur rilevando che il
documento in esame non reca la firma di
alcun deputato del suo gruppo, dichiara di
essere favorevole alla risoluzione auspicando una maggiore determinazione e previsione da parte del Governo in ordine alla
stipula dei protocolli d'intesa . Infine
preannuncia la presentazione di un emendamento volto ad anticipare la prima
relazione annuale del Governo sul problema.
Il Presidente Raffaele COSTA, dopo
aver espresso la necessità di un impegno
da parte del Governo affinché il dispositivo
della risoluzione in esame, che anch'egli
considera non di routine, venga ottemperato quanto prima, avverte che è stato
presentato il seguente emendamento:
Al punto 4), dopo le parole: relazione
periodica, sostituire le parole : (la prima
entro l'anno corrente), con le seguenti : (la
prima entro tre mesi) .
Sospiri.
La Commissione, favorevole il relatore,
dopo aver approvato l 'emendamento Sospiri, approva all'unanimità la risoluzione
che risulta, pertanto, del seguente tenore:
La IV Commissione,
valutato il crescente interesse dello
Stato alla materia della meteorologia applicata con particolare riferimento alla
tempestiva ed attendibile conoscenza delle
Commissione IV
variazioni climatiche, alla tutela dell'ambiente dagli effetti negativi delle diverse
cause di inquinamento, allo sviluppo delle
attività economiche e produttive, al funzionamento ottimale dei grandi servizi
pubblici di trasporto, di comunicazione, di
qualità della vita;
considerata, ai fini dell'efficace funzionamento dei sistemi di protezione civile
e di sicurezza ambientale, l'essenzialità
della funzione di « presagio » (e quindi di
osservazione e di allertamento) propria dei
servizi meteorologici;
tenuta presente la rilevanza internazionale della struttura italiana del predetto
servizio in vista della unificazione europea
del mercato e nel quadro della crescita
delle relazioni di interdipendenza per la
gestione mondiale dei problemi della difesa dell'ambiente e dello sviluppo equilibrato delle regioni del sud rispetto a quelle
del nord della terra;
avvertito che la meteorologia applicata costituisce ormai da tempo un « valore d'uso » e pertanto un prodotto essenziale al funzionamento dei sistemi tecnologici e civili che stanno caratterizzando,
nella fase attuale, l'evoluzione della società
moderna;
accertato, a riprova di quanto sopra,
il numero sicuramente rilevante degli
utenti del servizio appartenenti nella maggior parte alla pubblica amministrazione
(Ministeri della difesa, dell'ambiente, dell'agricoltura e delle foreste, dei trasporti,
Dipartimento della protezione civile, etc .)
nonché agli enti pubblici di rilievo nazionale (ENEL, SIP, ENEA, ENI, etc .) ed
altresì delle regioni, delle province e dei
comuni d'Italia (senza considerare quelli di
carattere europeo e mondiale);
richiamato che i protocolli d'intesa
stipulati nel giugno del 1987 dai Ministeri
della difesa e dell'ambiente, hanno ribadito che la salvaguardia dell'ambiente costituisce un interesse pubblico preminente
ed esige la consapevole partecipazione di
tutti i cittadini e la più stretta cooperazione fra le diverse pubbliche amministrazioni ;
Mercoledì 3 luglio 1991
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richiamato altresì che il Ministero
della difesa, essendo titolare di vaste competenze, investito della responsabilità di
concorrere alla sicurezza ed alla protezione
delle popolazioni dalle minacce di calamità e di catastrofi, sia naturali che procurate dall'uomo, è fornito di mezzi tecnici
e di sistemi di servizio di grande esperienza e di accertata idoneità funzionale
nel campo dei servizi meteorologici, cartografici, idrologici, etc .;
richiamate infine le specifiche delle
collaborazioni che hanno formato l'oggetto
del citato protocollo d'intesa che riguarda
l'istituto geografico militare, l'istituto idrografico della marina, il centro di informazioni geo-topografiche dell 'aeronautica, il
servizio meteorologico dell'aeronautica, il
servizio meteomont, i servizi di sanità e di
commissariato;
attese le difficoltà di funzionamento,
la mancanza di piani e di mezzi per il
potenziamento delle strutture, la sostanziale non attuazione del citato protocollo
d'intesa,
impegna il Governo
costi-ricavi ed a modulare le tariffe convenzionali in modo da tenere conto dell'effettivo valore tecnico-commerciale dei servizi resi procedendo, per intanto, alla immediata e congrua rivalutazione di tutte le
convenzioni in atto;
4) a disporre che il Ministro della
difesa, d'intesa con quello dell'ambiente
rimettano alle Camere una relazione periodica (la prima entro tre mesi) sullo stato,
l'attività, i risultati dei servizi citati con
particolare riferimento all'attuazione del
protocollo d'intesa.
(7-00353) « Tassone, Alberini, Galante,
Botta, Sapio, Manfredi, Caccia, Mannino Antonino, Stegagnini, Gasparotto, Capecchi ».
Il Presidente Raffaele COSTA avverte
che l'ordine del giorno reca la seguente
risoluzione:
La IV Commissione,
premesso:
1) a formare un Comitato interministeriale di coordinamento sotto la presidenza del Presidente del Consiglio dei
ministri e con la partecipazione della organizzazione della cultura, della scienza e
della impresa nazionali nonché delle forze
dello Stato allo scopo di programmare e
dirigere l'applicazione del protocollo d'intesa difesa-ambiente e più in generale la
molteplicità delle cooperazioni poste in
essere dai citati servizi tecnici delle Forze
armate ;
2) a selezionare la spesa dello Stato
in modo da dedicare una quota funzionalmente sufficiente di essa nei settori di
interesse al potenziamento dei predetti
servizi in ragione del conseguimento degli
obiettivi definiti nelle convenzioni di servizio ;
3) a valutare il prodotto dei servizi
tecnici delle Forze armate in termini di
che la legge 27 dicembre 1990, n.
404, recante « Nuove norme in materia di
avanzamento degli ufficiali e sottufficiali
delle Forze Armate e del Corpo della
Guardia di Finanza » è stata approvata il
20 dicembre 1990 dopo un iter durato vari
anni ;
che, come previsto dalla vigente normativa, agli ufficiali, ivi compresi quelli
dei territori inaccessibilli, trattenuti per
lunghi periodi, devono essere applicate le
norme stabilite per gli ufficiali in servizio
permanente;
che ad oltre due mesi dalla sua
entrata in vigore non risultano ancora
avviati i dovuti provvedimenti amministrativi necessari per la sistemazione della
posizione di alcuni ufficiali che attendono
da anni la fine delle sperequazioni causate
dall 'Amministrazione Difesa fra le singole
Forze Armate .
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I riferimenti sono in particolare:
all ' articolo 2, comma 4, punto 9-sexies ;
all ' articolo 2, comma 4, punto 9-quater ;
all'articolo 10,
impegna il Governo
a vigilare sull'applicazione della legge
n . 404 del 27 dicembre 1990, in specie per
gli articoli surrichiamati, affinché l'applicazione concreta sia in aderenza alla volontà del legislatore volta ad eliminare
sperequazioni ed ingiustizie ed avvenga
non oltre 90 giorni dalla data della presente risoluzione.
Si ricorda che:
con l 'articolo 2, comma 4, punto
9-sexies della legge in argomento il Parlamento ha voluto sanare una grave documentata ingiustizia, subita da alcuni ufficiali dell'Esercito, provenienti dai territori
inaccessibili stabilendo in sintesi, che:
a) gli ufficiali, trattenuti ai sensi
della legge n . 808 del 1965, in servizio al
9 ottobre 1980, dovevano essere promossi
al grado superiore con anzianità e decorrenza assegni dalla data di entrata in
vigore della legge n . 574 del 190 (9 ottobre
1980) ;
b) i tenenti colonnelli già trattenuti
o richiamati ai sensi della legge n . 808 del
1965, cessati dal servizio a domanda, che
alla data di entrata in vigore della legge n.
574 del 1980, non avevano superato i limiti
di età per la cessazione dal servizio previsti dalla predetta legge n . 808 del 1965,
devono essere promossi al grado superiore
con anzianità riferita al giorno precedente
la cessazione dal servizio ma, logicamente,
con decorrenza assegni dalla data di entrata in vigore della più volte citata legge
n . 574 del 1980, coll'estensione delle norme
di cui al decreto-legge 23 dicembre 1978,
n . 814, convertito, con modificazioni, dalla
legge 19 febbraio 1979, n . 52 . Torna utile
ricordare al Governo come – per la resistenza dell'Amministrazione Difesa agli
oneri previsti dalla legge n . 52 del 1979,
Commissione IV
l'Erario ha anche dovuto far fronte alle
spese legali, interessi, rivalutazione monetaria ecc . e che il legislatore, anche con
norme derogate, ha inteso sempre premiare e non punire gli ufficiali dei territori
inaccessibili;
con l ' articolo 2, comma 4, punto
9-quater, si è voluta sanare altra situazione
penalizzante nei confronti degli ufficiali
della Marina proveniente dai sottufficiali
(cosiddetti CEMM).
Si è resa necessaria l 'approvazione
della normativa in parola, in deroga, allo
scopo di promuovere per un periodo transitorio, oltre ai cinque Tenenti di Vascello
già previsti altri 20 Tenenti di Vascello per
ogni anno del periodo transitorio, aventi
12 anni di anzianità da Sottotenente di
Vascello secondo il criterio dell'avanzamento ad anzianità;
con l'articolo 10 si è voluta sanare
altra ingiustizia nei confronti di alcuni
ufficiali dell'Esercito ; ingiustizia rilevata
anche dalla Corte dei conti che l'ha segnalata al Parlamento attraverso la sua relazione sul rendiconto generale dello Stato
per l ' esercizio 1987 . Con l 'approvazione
dell'articolo 10 si è definito l'ambito di
applicazione dell ' articolo 24, comma 4,
legge 19 maggio 1986, n . 224 . Si è stabilito
che i benefici, ivi previsti, si applicano a
tutti gli ufficiali con esclusione degli appartenenti all'Arma dei carabinieri;
si intende ribadire che l'articolo 24,
comma 4, va applicato d'ufficio anche nei
confronti degli ufficiali dei Corpi logistici
dell'Esercito quali previsti dal sesto
comma dell'articolo 6 della legge 20 settembre 1980, n . 574, che siano stati sopravvanzati nelle promozioni ai vari gradi
dagli ufficiali dei ruoli ad esaurimento, di
pari anzianità di servizio da ufficiale, apparententi al ruolo ed alle specialità corrispondenti, in applicazione delle leggi 12
novembre 1955, n . 1137, e successive modificazioni ed integrazioni, e 20 settembre
1980, n . 574.
(7-00432) « Savio, Perrone, Caccia, Ferrari
Bruno, Piredda » .
Mercoledì 3 luglio 1991
— 50 —
Il Sottosegretario di Stato Mario Clemente MASTELLA, in relazione alla risoluzione Savio ed altri n . 7-00432, rileva
che ai fini della promozione prevista dall'articolo 2, comma 4, punto sexies, della
legge 27 dicembre 1990, n . 404, è già stata
inoltrata alla commissione superiore d'avanzamento la documentazione occorrente
per la valutazione degli ufficiali interessati.
Per quanto riguarda l'applicazione dell ' articolo 2, comma 4, punto 9-quater, poiché la norma si prestava a seri dubbi
interpretativi, è stato richiesto il parere del
Consiglio di Stato . Tale parere è pervenuto
pochi giorni fa e si stanno studiando con
carattere di urgenza le misure da adottare.
L ' articolo 24, comma 4, della legge 19
maggio 1986, n . 224, richiamato dall ' articolo 10 della legge n . 404, è stato già
applicato nei confronti dei corpi logistici
dell'esercito, allorquando se ne sono verificate le condizioni.
In relazione a quanto sopra, si ritiene
che la risoluzione possa essere accolta,
assicurando che l 'amministrazione provvederà ad adottare sollecitamente in necessari adempimenti . Conseguentemente dovrebbe essere superfluo farla mettere in
votazione.
Il deputato Gastone SAVIO (gruppo DC)
rileva come le disposizioni di cui all'articolo 24, comma 4, della legge n . 404 del
1990, devono essere applicate d 'ufficio evitando in qualsiasi modo valutazioni discriminanti che a volte si sono rilevate dalle
conclusioni degli uffici in ordine agli avanzamenti.
Il deputato Paolo Pietro CACCIA (gruppo DC) osserva che, se pur ben compreso lo
spirito della legge n . 404 del 1990, gli
uffici ne effettuano un'attuazione estremamente dilatata nel tempo che rischia di
vanificare la stessa funzionalità del provvedimento legislativo . Vi sono stati, infatti,
ufficiali, ormai in congedo, che pur avendo
ottenuto sentenze a loro favorevoli, non
hanno sino ad oggi ancora beneficiato
della normativa di cui alla legge n . 404 . In
conclusione, auspica energicamente che gli
Commissione IV
uffici si astengano da qualunque particolare valutazione delle disposizioni legislative e ne diano una rapida attuazione entro
i novanta giorni previsti dalla riforma del
procedimento amministrativo di cui alla
legge n . 241 del 1990.
Su proposta del deputato Antonino
MANNINO (gruppo comunista-PDS), che
chiede una pausa di riflessione, la Commissione rinvia il seguito della discussione
della risoluzione a domani, giovedì 4 luglio.
La seduta termina alle 16,20.
Mercoledì 3 luglio 1991, ore 16,20 . —
Presidenza del Presidente Raffaele COSTA.
Parere ex articolo 143, comma 4, del
regolamento, sul programma di acquisizione di due cacciamine classe Lerici
(SMN 005/91-1).
Il relatore Paolo Pietro CACCIA (gruppo
DC), illustrando il programma in esame,
rileva come l'unità navale abbia già svolto
in più occasioni un ottimo lavoro e che
ancora oggi è impegnato nel Golfo Persico
per le operazioni di sminamento . Entrando
nel merito delle scelte operate dallo stato
maggiore, desidera porre al Governo un
quesito in ordine alla scelta del sistema di
propulsione, rilevando come quello proposto dalla società GMT, indicata quale aggiudicataria della fornitura, sia definito
« parzialmente amagnetico » . Si chiede per
quale motivo non sia stato adottato, ad
esempio, il motore di altra società che, per
quanto è a sua conoscenza, è « completamente amagnetico » . Inoltre chiede chiarimenti al Governo in ordine al costo di
ciascuna unità, in quanto la documentazione fornita dallo stato maggiore risulta
carente di alcune pagine fondamentali del
contratto con l'Italmarine, dalle quali si
dovrebbe evincere il sistema di calcolo
della revizione dei costi relativi alle due
unità in opzione . Il costo dei cacciamine
Mercoledì 3 luglio 1991
—
della precedente serie fu di circa settanta
miliardi di lire, mentre la spesa prevista
per ciascuna unità dell'attuale serie sarebbe di circa 103 miliardi di lire . Vorrebbe comprendere le ragioni che hanno
portato a tale incremento.
51 —
Commissione IV
Proposta di legge:
CACCIA ed altri : Norme in materia di compensazioni industriali (4960).
(Parere della I, della III, della V, della X e della XI
Commissione).
(Esame e rinvio).
Il deputato Antonino MANNINO (gruppo comunista-PDS), condividendo le considerazioni del deputato Caccia, rileva che a
fronte di un'inflazione di circa il 20 per
cento dal 1988 ad oggi, l'incremento del
prezzo di ciascun cacciamine, ammonta a
circa il 50 per cento . Se poi si analizzano
gli elementi di costo di ciascuna unità, si
può notare che non vi è traccia degli oneri
aggiuntivi relativi, ad esempio, all'armamento o ad altre infrastrutture necessarie
per la navigazione . Ciò significa che il
costo ipotizzato potrebbe non essere quello
reale complessivo . Per tali ragioni chiede
che il Governo fornisca i necessari chiarimenti affinché la Commissione possa esprimere un documentato parere.
Dopo che il Presidente Raffaele COSTA,
concorde il relatore Paolo Pietro CACCIA
(gruppo DC), ha assicurato che nei tempi
più solleciti farà giungere al Governo le
richieste di chiarimenti testé avanzate, il
deputato Antonino MANNINO (gruppo comunista-PDS) sottolinea l ' opportunità che
avrebbe rivestito la presenza del rappresentante del Governo in Commissione . Al
fine di consentire l'acquisizione dei chiarimenti richiesti, su proposta del Presidente Raffaele COSTA, cui si associa il
deputato Nino SOSPIRI (gruppo MSI-destra nazionale), la Commissione rinvia il
seguito dell'esame del parere ad altra
seduta.
La seduta termina alle 16,40.
IN SEDE REFERENTE
Mercoledì 3 luglio 1991, ore 16,40. —
Presidenza del Presidente Raffaele COSTA .
Il relatore Gastone SAVIO (gruppo DC),
illustrando la proposta di legge in esame
rileva che con il termine « compensazioni
industriali » Si indicano quegli accordi
commerciali concernenti l'acquisto di beni
e servizi stipulati quale contropartita di
esportazioni di natura militare . Siffatta
denominazione rappresenta la trasposizione in lingua italiana dell'inglese offsets,
vocabolo di uso comune in ambito internazionale per indicare gli accordi commerciali suddetti.
La previsione di compensazioni è frequente anche in materia di compravendita
di aerei civili, ed è ormai divenuta la
norma per quanto riguarda gli scambi
internazionali relativi al settore aerospaziale della difesa.
Va in tal modo affermandosi il principio per cui il compratore deve essere in
qualche modo tutelato dalle conseguenze,
economiche e politiche, derivanti dall'acquisto di un bene o di un servizio estero.
La politica delle compensazioni industriali è stata inaugurata a livello internazionale dagli Stati Uniti che, a partire dal
secondo dopoguerra, la diffuse in Occidente attraverso la NATO . Allo stesso
modo, l'Unione Sovietica e l'Europa dell'est hanno maturato una lunga esperienza
di compensazioni industriali tramite il
Consiglio per la mutua assistenza economica (CMEA).
Come è noto, il commercio di armamenti ha assunto una crescente importanza negli ultimi quindici anni, anche a
causa dell'entrata in scena di una un
numero ingente di nuovi protagonsiti, sia
dal lato della domanda sia dal lato dell'offerta . Ciò che caratterizza la produzione
nel settore della difesa è il suo alto contenuto tecnologico . Una strategia fondata
sulle compensazioni industriali appare specificamente finalizzata ad attenuare il di-
Mercoledì 3 luglio 1991
— 52 —
Commissione IV
vario esistente tra i beni scambiati in Proposta di legge:
termini di know how tecnologico, evitando ANDREOLI ed altri : Ordinamento delle scuole miche per un determinato paese la difesa litari (5260).
(Parere della I, della V e della VII Commissione).
nazionale venga a dipendere esclusivamente dalle importazioni dall'estero.
(Seguito dell'esame e rinvio).
D'altro canto, le stesse imprese operanti
Il Presidente Raffaele COSTA ricorda
nel settore della difesa sono evidentemente
che
nella seduta del 18 giugno 1991 è
interessate a scongiurare una crescente
proseguito
l 'esame.
dipendenza del paese in cui operano dalle
importazioni . Nel caso tale dipendenza
Dopo un breve intervento del deputato
aumentasse, dette imprese vedrebbero in- Luigi MOMBELLI (gruppo comunistafatti progressivamente accresciuto il loro PDS), che rileva come la Commissione sia
gap tecnologico, con la prospettiva di es- in attesa dei chiarimenti richiesti al Gosere relegate ai margini del commercio verno in ordine alle scuole militari, il
internazionale.
deputato Giuseppe ANDREOLI (gruppo
In via più generale, va rilevato come la DC) osserva che le scuole militari hanno
letteratura economica abbia evidenziato una lunga tradizione, che affonda le protaluni vantaggi derivanti dal ricorso alle prie radici sino al 1700, e lo scopo di
compensazioni industriali . Si è innanzi- formare gli ufficiali superiori delle forze
tutto osservato che l'azione di una tale armate . Anche se il giudizio su tali istitupolitica risulta vantaggiosa per quei sog- zioni deve restare affidato alla storia, rigetti che operano in mercati animati da tiene comunque necessario inserire tali
una effettiva competizione, dove l'offerta scuole nell'ambito dell'evoluzione della sodi compensazioni si dimostra in grado di cietà, del decentramento e degli elementi
di novità che provengono dalla sperimenfavorire le esportazioni dei soggetti dispo. Sono questi degli elenibili ad un bilanciamento degli scambi . Si tazione didattica
menti fondamentali che configurano la
rileva inoltre come l'attuazione del princiscelta politica che è alla base della propopio del « giusto ritorno » consenta di
sta di legge n . 5260, una scelta che ha
creare occupazione, acquisire tencologie ed portato le Forze armate a regolamentare le
incrementare il volume degli scambi com- scuole militari individuando un punto di
merciali di un paese.
riferimento negli istituti di istruzione seNon è mancato tuttavia chi ha ritenuto condaria di secondo grado . Naturalmente
di ravvisare nelle compensazioni indu- .il provvedimento in esame non ha alcuna
striali una forma strisciante di protezioni- pretesa di riforma, ma prevede soltanto
smo economico, con effetti restrittivi sul una nuova ed agile disciplina legislativa
commercio internazionale.
che si evidenzia, ad esempio, nel consiglio
Premesso quanto sopra, rileva in con- di amministrazione di cui all'articolo 3 e
clusione che appare evidente come la pro- nel comitato tecnico-scientifico di cui alposta di legge n . 4960 sia diretta a colmare l'articolo 7, comma 3 preposto alla sorveun vuoto esistente nel nostro ordinamento, glianza delle scuole militari, alla elaboradove non si rinviene una normativa volta zione di proposte e suggerimenti al Goa disciplinare in modo organico la materia verno e, soprattutto, alla cura della redazione di una relazione annuale sullo stato
delle compensazioni industriali.
delle scuole militari che il Governo provvederà a far conoscere al Parlamento . In
Dopo brevi interventi dei deputati An- conclusione, auspica una rapida approvatonino MANNINO (gruppo comunista-PDS) zione della proposta di legge.
e Ambrogio VIVIANI (gruppo misto), il
Presidente Raffaele COSTA rinvia il seIl deputato Luigi MOMBELLI (gruppo
guito dell'esame ad altra seduta .
comunista-PDS), non discutendo della fun-
Mercoledì 3 luglio 1991
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zione di razionalizzazione nell'organizzazione alle scuole militari, che potrà avere
il provvedimento in esame, chiede nuovamente maggiori elementi di conoscenza su
di esse e rileva come, in relazione alla
disposizione di cui all'articolo 1, comma 1,
a suo avviso la questione debba essere
posta in altri termini e cioè favorire la
frequenza di scuole civili anche da parte
dei militari, lasciando alle scuole militari
Commissione IV
soltanto una funzione di formazione specifica.
In attesa degli elementi di chiarimento
richiesti dal Governo, su proposta del
Presidente Raffaele COSTA, il seguito dell'esame è rinviato ad altra seduta.
La seduta termina alle 17,15 .
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