SETTORE SERVIZIO SOCIALE E SOCIO SANITARIO
Ufficio di Piano per l’integrazione Socio Sanitaria
PIANO DI ZONA
PER LA SALUTE ED IL BENESSERE SOCIALE
PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE
2011
PIANO DI ZONA PER LA SALUTE ED IL BENESSERE SOCIALE
2009/2011
PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011
CAP. 1
1.1 Dati Demografici
Pag. 1
1.2 Accreditamento dei servizi socio sanitari
Pag. 7
1.3 Priorita’ di intervento per la concessione di contributi residui degli interventi
destinati a strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie,ai sensi dell'art. 48,
L.R. n. 2/2003 e art. 10, comma 2, L.R. n. 5/2004
Pag. 15
CAP. 2
GLI INTERVENTI PER L’ANNO DI RIFERIMENTO
1.
2.
SVILUPPO E CONSOLIDAMENTO DELL’UFFICIO DI PIANO
SVILUPPO E QUALIFICAZIONE SPORTELLI SOCIALI
OPERATORI
Pag. 18
E
FORMAZIONE
Pag. 20
2.1 FAMIGLIA E MINORI
Pag. 23
Famiglia e minori - Stato dell’attuazione dei progetti e degli interventi
previsti dal programma attuativo 2010
Pag. 24
Programma regionale per la promozione e la tutela dei diritti, la protezione
e lo sviluppo dei soggetti in eta' evolutiva ed il sostegno alla genitorialita'
ai sensi della L.R. 14/08 - Norme in materia di politiche per le giovani generazioni
Pag. 30
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
CENTRO PER LE FAMIGLIE DELL’UNIONE DEI COMUNI DELLA BASSA
ROMAGNA
I PROGETTI A SOSTEGNO DELLA MATERNITA’ E DELLE GENITORIALITA’
INSERITI NELL’ACCORDO CENTRO PER LE FAMIGLIE-CONSULTORIO
FAMILIARE
CON I GENITORI – DALLA NASCITA ALL’ADOLESCENZA
INTERVENTI DI SOSTEGNO AI MINORI E ALLE LORO FAMIGLIE
BUONI SPESA PER GENERI DI PRIMA NECESSITA’
LA TUTELA DEI MINORI: INTERVENTI TERRITORIALI, EDUCATIVI E I PROCESSI
DI INTEGRAZIONE CON I SERVIZI SANITARI.
INTERVENTI EDUCATIVI DOMICILIARI A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA E DEL
MINORE
OSPITALITA’ TEMPORANEA IN EMERGENZA
MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI – ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
(Piano territoriale provinciale per azioni di integrazione sociale a favore dei cittadini
stranieri immigrati)
L’AFFIDO FAMILIARE: PROMUOVERE L’ACCOGLIENZA ATTRAVERSO UN
LAVORO CON LA COMUNITÀ
(Programma Provinciale per la promozione delle politiche di tutela e accoglienza
dell’infanzia e dell’adolescenza)
INTEGRAZIONE SCOLASTICA E NEI SERVIZI EDUCATIVI DEI MINORI DISABILI:
QUALIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI EDUCATIVI E “DIARIO DI BORDO”
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
IL PASSAGGIO DALLA MINORE ALLA MAGGIORE ETÀ DEI RAGAZZI IN CARICO
AL CENTRO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
MODELLI OPERATIVI INTEGRATI PER LA SALUTE DELL’INFANZIA: “IL BAMBINO
E IL VILLAGGIO”
IL CASE MANAGEMENT: MODELLI E STRUMENTI OPERATIVI NELL’AREA
DELL’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA – II ANNUALITA’
PERCORSO PER LA PIENA APPLICAZIONE DELLA LEGGE 194/78 E PER LA
TUTELA SOCIALE DELLA MATERNITA’
MEDIAZIONE LINGUISTICA – CULTURALE NELLE SCUOLE
DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA: CITTA’ DEI BAMBINI E
CONSULTA DEI RAGAZZI
TEMPI EXTRASCOLASTICI – SERVIZI RICREATIVI ED EDUCATIVI
“NATI PER LEGGERE”
PROMOZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA
SICUREZZA: PERCORSI DIDATTICI NELLE SCUOLE
EDUCAZIONE ALLA SANA ALIMENTAZIONE
PROMOZIONE DELL’ALLATTAMENTO AL SENO
SOSTEGNO ALLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA: DEMETRA
2.2 GIOVANI
Pag. 95
Giovani - Stato dell’attuazione dei progetti e degli interventi previsti dal
programma attuativo 2010
Pag. 96
27.
28.
29.
30.
31.
32.
33.
34.
35.
36.
CREATIVITA’ E IMPRESA
YOUNETWORK
DISCOVERYBUS – ALLA SCOPERTA DEL DIVERTIMENTO SANO E SICURO
RADIO WEB-SONORA
SAFESTYLE E “SE GUIDO NON BEVO”: INTERVENTI DI STRADA PER LA
PROMOZIONE DI UNO STILE DI VITA ATTENTO ALLA SICUREZZA E ALLA
SALUTE DEI GIOVANI E PER LA GUIDA SICURA SENZA ALCOL
SPAZIO GIOVANI - CENTRO D’ ASCOLTO ADOLESCENZA
CENTRO “VOLO A VELA” RIVOLTO A GIOVANI CONSUMATORI DI SOSTANZE E
AI LORO FAMIGLIARI
PROGETTO DI RICERCA: “I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO PER GENITORI DI
ADOLESCENTI CON PROBLEMI DI DROGA E ALCOL E CORRELATI”
SCUOLE LIBERE DAL FUMO: PREVENZIONE DELL'ABITUDINE AL FUMO TRA I
GIOVANI
PREVENZIONE DELL’INFERTILITA’ MASCHILE
2.3 ANZIANI DISABILI E NON AUTOSUFFICIENTI
Pag. 123
Anziani, disabili e non autosufficienti - Stato dell’attuazione dei progetti
e degli interventi previsti dal programma attuativo 2010
Pag. 124
37.
38.
RAFFORZAMENTO E POTENZIAMENTO DEI PUNTI UNICI DI ACCESSO ALLE
PRESTAZIONI ED AI SERVIZI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE NON
AUTOSUFFICIENZE E AL PERCORSO DI PRESA IN CARICO
AZIONI PROATTIVE DI INFORMAZIONE A FAVORE DELLA POPOLAZIONE
ANZIANA
Domiciliarità
39.
40.
CENTRI DIURNI PER ANZIANI: CONSOLIDAMENTO, AMPLIAMENTO E
FLESSIBILIZZAZIONE DELL’OFFERTA
CENTRI DIURNI SOCIO-OCCUPAZIONALI PER ADULTI E PERCORSI DI
MIGLIORAMENTO
41.
42.
43.
44.
45.
46.
47.
48.
49.
50.
51.
52.
53.
54.
55.
CENTRI SOCIO RIABILITATIVI SEMIRESIDENZIALI PER DISABILI “GALASSIA” E
“GIRANDOLA”:
PROGETTI
FLESSIBILI
CASA
DELLA
CARITÀ:
CONSOLIDAMENTO DELL’OFFERTA
ACCOGLIENZA TEMPORANEA DI SOLLIEVO DI PERSONE DISABILI IN
STRUTTURE RESIDENZIALI E/O SEMI-RESIDENZIALI
ASSISTENZA DOMICILIARE E TERRITORIALE CON FINALITÀ SOCIOEDUCATIVA - INTERVENTI SOCIO-ASSISTENZIALI A SOSTEGNO DELLA
DOMICILIARITÀ
ASSEGNO DI CURA PER ANZIANI E DISABILI E QUOTA AGGIUNTIVA PER LE
ASSISTENTI
FAMILIARI
FINALIZZATA
ANCHE
ALL’EMERSIONE
E
QUALIFICAZIONE DEL LAVORO DELLE ASSISTENTI FAMILIARI
CONSOLIDAMENTO E QUALIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ CONNESSE ALLE
DIMISSIONI PROTETTE
SOSTEGNO AL DOMICILIO E CONSOLIDAMENTO DELL’ASSISTENZA
DOMICILIARE INTEGRATA E DELL’ASSISTENZA DOMICILIARE LEGGERA
PALESTRA DELLA MENTE E SPAZIO INCONTRO
QUALIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI DI ASSISTENZA DOMICILIARE RIVOLTI
ALLE PERSONE AFFETTE DA DEMENZA E AI LORO FAMIGLIARI-CAREGIVER
ATTRAVERSO PERCORSI DI FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI
DEDICATI E ACCOGLIENZA TEMPORANEA IN STRUTTURE RESIDENZIALI
AZIONI E PROGETTI PER IL CONTRASTO DELL’ISOLAMENTO E DELLA
SOLITUDINE DEI SOGGETTI FRAGILI
CENTRO ADATTAMENTO AMBIENTE DOMESTICO (C.A.A.D.)
CONTRIBUTI PER L’ADATTAMENTO DELL’AMBIENTE DOMESTICO (DGR E.R.
1206/2007) E LA MOBILITA’ (ART. 10 LR 29/97)
ABITARE IN SICUREZZA: PORTIERATO SOCIALE, ALLOGGI CON SERVIZI E
COMUNITA’ ALLOGGIO
LO SPORT AL SERVIZIO DI TUTTE LE ABILITÀ
IL LAVORO DI RETE E DI COMUNITÀ IN INTEGRAZIONE CON
L’ASSOCIAZIONISMO E IL VOLONTARIATO
FORMAZIONE VOLONTARI (PENSO)
Residenzialità
56.
57.
58.
L’OFFERTA DI RESIDENZIALITA’ DELLA RETE DISTRETTUALE DEI SERVIZI
PER ANZIANI: CASE PROTETTE/RSA
STRUTTURE RESIDENZIALI DI LIVELLO ALTO E MEDIO PER PERSONE
DISABILI: CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO DELL’OFFERTA RESIDENZIALE
SPERIMENTAZIONE
E
INNOVAZIONE:
NUOVI
PERCORSI
TERAPEUTICO/ASSISTENZIALI RIVOLTI A PERSONE CON DISTURBI COGNITIVI
NELLE STRUTTURE PER ANZIANI
2.4 VULNERABILITA’ ED INCLUSIONE SOCIALE
Pag. 187
Vulnerabilita’ ed inclusione sociale - Stato dell’attuazione dei progetti
e degli interventi previsti dal programma attuativo 2010
Pag. 188
59.
60.
61.
62.
63.
64.
65.
66.
67.
INTERVENTI DI SOSTEGNO ECONOMICO PER LE PERSONE IN SITUAZIONE DI
INDIGENZA E/O DISAGIO
PASTO SOLIDALE
POSTO LETTO IN EMERGENZA
MICROCREDITO ETICO
INTERVENTI VOLTI ALL’INSERIMENTO O AL REINSERIMENTO SOCIALE E
LAVORATIVO
PROMOZIONE DEL LAVORO
LA RETE DI SUPPORTO E DI ACCOMPAGNAMENTO PER IL CONTRASTO ALLE
POVERTÀ ESTREME: COLLOBORAZIONE CON IL VOLONTARIATO
SUPPORTED HOUSING: VERSO UNO SPAZIO VISSUTO CONSAPEVOLE
IL DISAGIO PSICHICO TRA COLLOCAMENTO E OCCUPABILITÀ
68.
69.
70.
71.
72.
73.
74.
SISTEMA DI SERVIZI A SUPPORTO DELL’INTEGRAZIONE PER I CITTADINI
STRANIERI: CENTRO SERVIZI PER STRANIERI E SPAZI DONNA
SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE IN SITUAZIONI DI GRAVI MARGINALITÀ
ATTRAVERSO LA FORNITURA DI VIVERI E BENI PER LA PRIMA INFANZIA
OPERATORE SUL TERRITORIO
SPORTELLO ANTIDISCRIMINAZIONE: ORIENTAMENTO, CONSULENZA E
ASSISTENZA IMMIGRATI
(Piano territoriale provinciale per azioni di integrazione sociale a favore dei cittadini
stranieri immigrati)
CURA DEI DISTURBI DA USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE
AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
SOSTEGNO ECONOMICO STRAORDINARIO PER NUCLEI FAMILIARI IN
SITUAZIONE DI DIFFICOLTA’ SOCIO-ECONOMICA
CAP. 3
PREVISIONI DI SPESA PER L’ANNO DI RIFERIMENTO
1.
2.
3.
QUADRO RIEPILOGATIVO DEL FINANZIAMENTO DELLA SPESA PREVISTA PER
IL PROGRAMMA ATTUATIVO 2011
FONDO SOCIALE LOCALE - PREVISIONE DI SPESA 2011
PIANO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – PREVENTIVO 2011
Pag. 238
Pag. 239
Pag. 241
CAP. 1
1.1 DATI DEMOGRAFICI
Popolazione totale residente nel Distretto di Lugo al 31/12/2010
Comune di residenza
Maschi
Femmine
Totale
Alfonsine
5.952
6.459
12.411
Bagnacavallo
8.053
8.612
16.665
Bagnara
1.178
1.152
2.330
Conselice
4.921
5.108
10.029
Cotignola
3.576
3.838
7.414
Fusignano
4.167
4.277
8.444
15.632
17.145
32.777
5.238
5.462
10.700
1.402
50.119
1.447
53.500
2.849
103.619
Lugo
Massa Lombarda
Sant'Agata sul Santerno
TOTALE
Percentuale della popolazione anziana (> = 65 anni) residente nei Comuni del Distretto di
Lugo – Serie storica
Comune di residenza
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Pop.
Anziana
%
27,38
Pop.
Anziana
%
27,27
Pop.
Anziana
%
26,7
Pop.
Anziana
%
26,41
Pop.
Anziana
%
26,35
Pop.
Anziana
%
26,36
Bagnacavallo
27,26
27,12
26,85
26,60
26,29
26,02
Bagnara
23,79
22,04
21,23
20,62
20,22
19,70
Conselice
25,32
25,28
25,04
24,55
24,34
23,98
Cotignola
24,86
24,7
24,19
23,75
23,43
23,20
Fusignano
25,92
25,93
25,36
25,28
25,40
25,19
27,3
27,26
26,79
26,52
26,37
26,18
Massa Lombarda
25,93
25,24
24,41
23,71
23,43
23,15
Sant'Agata sul
Santerno
23,75
22,93
22,84
21,59
21,06
20,74
Alfonsine
Lugo
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
1
Popolazione anziana residente nei Comuni del Distretto di Lugo per fasce d’età (over 65, over
75 e over 85)
Comune di residenza
Over 65
Over 75
Over 85
N.
%
N.
%
N.
%
Alfonsine
3.272
26,36
1.826
14,71
547
4,41
Bagnacavallo
4.336
26,02
2.492
14,94
799
4,79
459
19,70
256
10,99
86
3,69
Conselice
2.405
23,98
1.317
13,13
435
4,34
Cotignola
1.720
23,20
973
13,12
286
3,86
Fusignano
2.127
25,19
1.136
13,45
403
4,77
Lugo
8.581
26,18
4.891
14,92
1.534
4,68
Massa Lombarda
2.477
23,15
1.459
13,64
428
4,00
591
20,74
304
10,67
95
3,33
25.968
25,06
14.654
14,14
4.613
4,45
Bagnara
Sant'Agata sul
Santerno
Totale
Incidenza popolazione straniera sul totale della popolazione residente del Distretto – serie
storica
2002
Distretto di Lugo
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
%
%
%
%
%
%
%
%
%
3,12
4,13
5,12
6
6,75
8,31
9,7
10,6
11,22
Popolazione straniera residente nei Comuni del Distretto di Lugo al 31/12/2010
Comune di residenza
Stranieri
residenti
% su pop.
totale
Alfonsine
1.200
9,67
Bagnacavallo
1.495
8,97
198
8,50
1.540
15,36
Bagnara
Conselice
Cotignola
598
8,07
Fusignano
1.073
12,71
Lugo
3.471
10,59
Massa Lombarda
1.723
16,10
326
11,44
11.624
11,22
Sant'Agata sul Santerno
Totale
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
2
Popolazione straniera residente nei Comuni del Distretto di Lugo al 31/12/2010 per sesso e
Comune di residenza
Comune di residenza
Maschi
Femmine
Totale
% maschi
% femmine
Alfonsine
572
628
1.200
47,67
52,33
Bagnacavallo
722
773
1.495
48,29
51,71
Bagnara
111
87
198
56,06
43,94
Conselice
821
719
1.540
53,31
46,69
Cotignola
300
298
598
50,17
49,83
Fusignano
572
501
1.073
53,31
46,69
Lugo
1.596
1.875
3.471
45,98
54,02
Massa Lombarda
883
840
1.723
51,25
48,75
Sant'Agata
150
176
326
46,01
53,99
5.727
5.897
11.624
49,27
50,73
Totale
Popolazione straniera residente nei Comuni del Distretto di Lugo - serie storica
Comune di
residenza
Alfonsine
Bagnacavallo
Bagnara
Conselice
Cotignola
Fusignano
Lugo
Massa Lombarda
Sant'Agata
TOTALE
Comune di
residenza
Alfonsine
Bagnacavallo
Bagnara
Conselice
Cotignola
Fusignano
Lugo
Massa Lombarda
Sant'Agata
TOTALE
31/12/2002
31/12/2003
Stranieri
residenti
%
Stranieri
residenti
275
2,3
353
3
303
1,6
411
2,6
%
31/12/2004
Stranieri
residenti
31/12/2005
%
Stranieri
residenti
%
403
3,4
487
4,1
575
3,5
681
4,2
29
1,9
63
3,5
87
4,7
84
4,5
448
5
632
6,9
756
8,2
889
9,4
171
2,5
251
3,6
284
4,1
319
4,5
373
4,9
494
6,4
596
7,5
682
8,4
881
2,8
1.117
3,5
1.455
4,5
1.754
5,4
430
4,9
544
6,1
681
7,5
835
8,9
70
3,2
111
4,9
131
5,7
152
6,4
2.980
3,1
3.976
4,1
4.968
5,1
5.883
6
31/12/2006
31/12/2007
31/12/2008
31/12/2009
31/12/2010
Stranieri
residenti
%
Stranieri
residenti
%
Stranieri
residenti
%
Stranieri
residenti
%
Stranieri
residenti
%
595
4,9
816
6,67
955
7,71
1.090
8,81
1.200
9,67
738
4,5
999
6,11
1.248
7,52
1.383
8,29
1.495
8,97
101
5,2
126
6,23
151
7,04
189
8,40
198
8,50
962
10,1
1.097
11,42
1.292
13,22
1.433
14,44
1.540
15,36
370
5,2
445
6,18
523
7,14
585
7,87
598
8,07
757
9,3
905
10,97
999
11,94
1.056
12,53
1.073
12,71
1.936
6
2.492
7,70
2.996
9,17
3.281
10,02
3.471
10,59
1.013
10,4
1.263
12,53
1.483
14,34
1600
15,24
1.723
16,10
207
8,2
228
8,87
277
10,17
313
11,19
326
11,44
6.679
6,7
8.371
8,31
9.924
9,7
10.930
10,6
11.624
11,22
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
3
Nuovi nati nei Comuni del Distretto di Lugo al 01/01/2011
Di cui stranieri
Alfonsine
Nuovi nati
(< 1 anno)
112
Bagnacavallo
125
26
25
Bagnara
29
2
Conselice
86
30
Cotignola
57
11
Fusignano
95
23
Lugo
288
95
Massa Lombarda
122
51
Sant'Agata sul Santerno
30
6
TOTALE
944
269
Minori di 18 anni residenti nei Comuni del Distretto di Lugo al 31/12/2010
Minori
Alfonsine
1.744
% su tot
popolazione
14,05
Bagnacavallo
2.334
14,01
Bagnara
416
17,85
Conselice
1.614
16,09
Cotignola
1.166
15,73
Fusignano
1.275
15,10
Lugo
4.684
14,29
Massa Lombarda
1.749
16,34
Sant'Agata sul Santerno
488
17,13
TOTALE
15.470
14,93
Minori stranieri residenti nei Comuni del Distretto di Lugo al 31/12/2010
Minori
Di cui stranieri
Alfonsine
1.744
260
% stranieri su tot
minori
14,91
Bagnacavallo
2.334
322
13,80
Bagnara
416
40
9,62
Conselice
1.614
404
25,03
Cotignola
1.166
173
14,84
Fusignano
1.275
253
19,84
Lugo
4.684
770
16,44
Massa Lombarda
1.749
445
25,44
Sant'Agata sul Santerno
TOTALE
488
15.470
70
2.737
14,34
17,69
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
4
Popolazione residente nei Comuni del Distretto di Lugo divisa per fasce d’età e percentuale
sul totale della popolazione al 31/12/2010
Comune di residenza
0 - 14
15 - 64
Over 65
N.
%
N.
%
N.
%
Alfonsine
1.485
11,97
7.654
61,67
3.272
26,36
Bagnacavallo
1.969
11,82
10.360
62,17
4.336
26,02
374
16,05
1.497
64,25
459
19,70
Bagnara
Conselice
1.392
13,88
6.232
62,14
2.405
23,98
Cotignola
995
13,42
4.699
63,38
1.720
23,20
Fusignano
1.086
12,86
5.231
61,95
2.127
25,19
Lugo
3.962
12,09
20.234
61,73
8.581
26,18
Massalombarda
1.533
14,33
6.690
62,52
2.477
23,15
429
13.225
15,06
12,76
1.829
64.426
64,20
62,18
591
25.968
20,74
25,06
Sant'Agata sul Santerno
Totale
Popolazione residente nei Comuni del Distretto di Lugo al 31/12/2010 per fasce d’età
(under 14, 15/64 e over 65)
Comune di residenza
0 - 14
15 - 64
Over 65
N.
Di cui
stranieri
N.
Di cui
stranieri
N.
Di cui
stranieri
Alfonsine
1.485
228
7.654
959
3.272
13
Bagnacavallo
1.969
274
10.360
1.186
4.336
35
374
35
1.497
163
459
0
1.392
361
6.232
1.128
2.405
51
Cotignola
995
147
4.699
439
1.720
12
Fusignano
1.086
213
5.231
834
2.127
26
Lugo
3.962
670
20.234
2.714
8.581
87
Massalombarda
1.533
405
6.690
1.271
2.477
47
429
13.225
65
2.398
1.829
64.426
251
8.945
591
25.968
10
281
Bagnara
Conselice
Sant'Agata sul Santerno
Totale
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
5
Indice di vecchiaia della popolazione residente nei Comuni del Distretto di Lugo – anno 2010
Comune di residenza
Indice di vecchiaia
Alfonsine
220
Bagnacavallo
220
Bagnara
123
Conselice
173
Cotignola
173
Fusignano
196
Lugo
217
Massalombarda
162
Sant'Agata sul Santerno
138
Totale
196
Indice di vecchiaia = (numero over 65/ numero under 14) * 100
Indice di vecchiaia della popolazione residente nel Distretto di Lugo – serie storica
Distretto di Lugo
2001
2003
2007
2009
2010
265
246
216
202
196
Fonte:Provincia di Ravenna – Servizio Statistica
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
6
ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI SOCIO SANITARI
Premessa
L’accreditamento dei servizi socio-sanitari è finalizzato ad individuare i servizi e le strutture
necessari per la copertura del fabbisogno espresso nella programmazione territoriale e
consente, a seguito dell’espletamento di procedure nelle quali devono essere dimostrati da
parte dei soggetti gestori i requisiti di qualità nella conduzione e nell’erogazione del servizio
(DGR 514/2009), l’instaurazione di rapporti di servizio pubblico tra i soggetti titolari della
committenza dei servizi sociosanitari ed i soggetti gestori/erogatori di tali servizi, le cui
relazioni vengono disciplinate attraverso un apposito contratto di servizio.
Pertanto la programmazione territoriale, esplicitata attraverso il Piano per la salute e il
benessere sociale ed i rispettivi Piani Attuativi, è il presupposto dell’accreditamento e ne
condiziona le procedure di rilascio e lo svolgimento delle attività conseguenti.
L’accreditamento ha valenza “distrettuale” e si muove nel rispetto dei presupposti e dei
vincoli adottati dalla programmazione esercitata e valevole in tale ambito.
L’accreditamento è concesso dai soggetti istituzionali competenti per l’ambito distrettuale
(art. 23 l.r. 4/2008), individuati e a ciò delegati dai Comuni referenti.
I Comuni del Distretto di Lugo, con Delibera di Consiglio dell’Unione n. 46
dell’11.11.2009 hanno individuato l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna quale
soggetto istituzionale competente per il rilascio dell’accreditamento e indicato quale
responsabile del procedimento il Dirigente del Settore Servizio Sociale e Sociosanitario
dell’Unione.
Si riportano di seguito le schede relative alla programmazione del fabbisogno di servizi
soggetti ad accreditamento nonché la scheda di sintesi dei provvedimenti di accreditamento
transitorio rilasciati al 31.12.2010 con individuazione dei soggetti gestori.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
7
ATTUAZIONE DGR 514/2009 - ACCREDITAMENTO SERVIZI SOCIOSANITARI :
PROGRAMMAZIONE DEL FABBISOGNO DI SERVIZI DEL DISTRETTO DI LUGO
Fabbisogno di servizi/posti nell'ambito della RETE ESISTENTE dei servizi
soggetti ad accreditamento
n° servizi di Casa Residenza per anziani
accreditati transitoriamente nell'ambito della rete
esistente
10
499 di cui:
- n. 4 posti nel Distretto di Faenza
n° posti di Casa Residenza per anziani
- n. 12 posti dedicati per nucleo 2068/2004
accreditati transitoriamente nell'ambito della rete - n. 4 posti dedicati a progetti
esistente
individualizzati disabili
- n. 33 posti accreditati per il Distretto di
Ravenna
n° servizi di Centro Diurno per anziani
6
accreditati transitoriamente nell'ambito della rete
esistente
n° posti di Centro Diurno per anziani
68
accreditati transitoriamente nell'ambito della
rete esistente
n° servizi di CSRR per Disabili
1
accreditati transitoriamente nell'ambito della rete nel Distretto di Lugo
esistente
10
nell'ambito del Distretto di Lugo
n° posti di CSRR per Disabili accreditati
transitoriamente nell'ambito della rete esistente
29
n° servizi di CSRD per Disabili
accreditati transitoriamente nell'ambito della rete
esistente
in altri Distretti della Regione
3
36
nell'ambito del Distretto di Lugo
n° posti di CSRD per Disabili accreditati
transitoriamente nell'ambito della rete esistente
n° servizi di Assistenza domiciliare socio
assistenziale accreditati transitoriamente
nell'ambito della rete esistente
n° servizi di Assistenza domiciliare socio
educativa accreditati transitoriamente
nell'ambito della rete esistente
n° servizi di Centro Socio Occupazionali
per Disabili da accreditare nell'ambito della rete
esistente
n° posti di Centro Socio Occupazionale
per Disabili da accreditare nell'ambito della rete
esistente
4
in altri distretti della provincia di Ravenna
2
per un totale di 82.000 ore
1
per un totale di 4.600 ore
4
59
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
8
Indicazioni per l'avvio di NUOVI servizi oggetto di accreditamento anno
2011
n° nuovi servizi di Casa
Residenza per anziani
n° nuovi posti di Casa Residenza
per anziani da accreditare
n° nuovi servizi di CSRR per
Disabili da accreditare
n° nuovi posti di CSRR per
Disabili da accreditare
n° nuovi servizi di CSRD per
Disabili da accreditare
n° nuovi posti di CSRD per
Disabili da accreditare
n° nuovi servizi di Centro Diurno
per anziani da accreditare
n° nuovi posti di Centro Diurno
per anziani da accreditare
n° nuovi servizi residenziali per
persone con gravissime disabilità
acquisite (DGR 2068/04) da
accreditare
n° nuovi posti residenziali per
persone con gravissime disabilità
acquisite (DGR 2068/04) da
accreditare
n° servizi di Centro Socio
Occupazionali per Disabili da
accreditare nell'ambito della rete
esistente
n° posti di Centro Socio
Occupazionale per Disabili da
accreditare nell'ambito della rete
esistente
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
5
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
9
Condizioni particolari che motivano l'invito diretto (punto 7.3.2 allegato 1 dgr
514/2009)
n° servizi di Centro Socio
Occupazionali per Disabili da accreditare
nell'ambito della rete esistente
1
n° posti di Centro Socio
Occupazionale per Disabili da accreditare
nell'ambito della rete esistente
5
Nell'ambito della
definizione delle
priorità di intervento
per i contributi in
conto capitale art.
48 L.R. 2/85 e art.
10 L.R. 5/2005
(DGR 485/2008) il
Comitato di
Distretto ha
segnalato il
progetto di
realizzazione di un
Centro sociooccupazionale per
disabili presentato
dalla Coop. Sociale
"Isola" di Lugo
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
10
ACCREDITAMENTI TRANSITORI RILASCIATI al 31.12.2010 NEL DISTRETTO DI LUGO
Tipologia
servizio Denominazione
Distretto
codifica
del servizio
regionale
Posti accreditati
(tranne AD)
Ipotesi di
subcommittenza
Stato del contratto
di servizio
29, di cui 12 per
nucleo dedicato
all’accoglienza di
disabili gravissimi
acquisiti ex L.
2068/2004;
ad
accreditamento
definitivo Asp
in corso di stesura
32
ad
accreditamento
definitivo Asp
in corso di stesura
40
ad
accreditamento
definitivo Asp
in corso di stesura
ad
accreditamento
definitivo Asp
in corso di stesura
Giovanardi e
Vecchi
ASP della Bassa
Romagna e ATI
(cooperative Sociali: In
Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il
Solco, Zerocento)
ATI (cooperative
Sociali: In Cammino,
Ancora Servizi, Il
Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
Fusignano
(RA)
Tarlazzi e
Zarabini
ASP della Bassa
Romagna e ATI
(cooperative Sociali: In
Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il
Solco, Zerocento)
ATI (cooperative
Sociali: In Cammino,
Ancora Servizi, Il
Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
Cotignola
(RA)
Casa Protetta
Attilio Boari
ASP della Bassa
Romagna e ATI
(cooperative Sociali: In
Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il
Solco, Zerocento)
ATI (cooperative
Sociali: In Cammino,
Ancora Servizi, Il
Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
Alfonsine
(RA)
Transitorio
42
F.lli Bedeschi
ASP della Bassa
Romagna e ATI
(cooperative Sociali: In
Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il
Solco, Zerocento)
ASP della Bassa
Romagna
Bagnacavall
o (RA)
Transitorio
85
CRA
Lugo
Tipo di
Accreditamento
(Transitorio o
Provvisorio)
Lugo (RA)
CRA
Lugo
Comune di
ubicazione
San Domenico
CRA
Lugo
Gestioni
particolari
(pubbliche,
ANFFASS,
AIAS,ecc.)
ATI (cooperative
Sociali: In Cammino,
Ancora Servizi, Il
Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
CRA
Lugo
Solo gestione mista:
previsione gestione fine
del triennio
ASP della Bassa
Romagna e ATI
(cooperative Sociali: In
Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il
Solco, Zerocento)
CRA
Lugo
Soggetto gestore
accreditato per il
servizio
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
Transitorio
Transitorio
Transitorio
in corso di stesura
11
Tipologia
servizio Denominazione
Distretto
codifica
del servizio
regionale
Comune di
ubicazione
Tipo di
Accreditamento
(Transitorio o
Provvisorio)
Posti accreditati
(tranne AD)
Transitorio
92
in corso di stesura
Jus Pascendi
ASP della Bassa
Romagna e ATI
(cooperative Sociali: In
Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il
Solco, Zerocento)
ASP della Bassa
Romagna
Conselice
(RA)
Transitorio
38
in corso di stesura
Manuela
Geminiani
ASP della Bassa
Romagna e ATI
(cooperative Sociali: In
Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il
Solco, Zerocento)
ATI (cooperative
Sociali: In Cammino,
Ancora Servizi, Il
Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
Massa
Lombarda
(RA)
San Rocco
Consorzio Sociale San
Rocco Soc. coop.
Fusignano
(RA)
Reale
Cooperativa Sociale Il
Cerchio Soc. Coop.va
Alfonsine
(RA)
Transitorio
60
42 di cui 24
convenzionati con
il Distretto di Lugo
e 18 posti
convenzionati con
il Distretto di
Ravenna.
35 di cui 20 posti
convenzionati con
il Distretto di Lugo
e 15 posti
convenzionati con
il Distretto di
Ravenna
Casa della
Carità San
Francesco
d'Assisi
Ente religioso
Santuario B.V. del
Molino
Lugo (RA)
Transitorio
4
Transitorio
Transitorio
CRA
Lugo
CSRD
Lugo
Stato del contratto
di servizio
Lugo (RA)
CRA
Lugo
Ipotesi di
subcommittenza
ASP della Bassa
Romagna
CRA
Lugo
Gestioni
particolari
(pubbliche,
ANFFASS,
AIAS,ecc.)
Sassoli
CRA
Lugo
Solo gestione mista:
previsione gestione fine
del triennio
ASP della Bassa
Romagna e ATI
(cooperative Sociali: In
Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il
Solco, Zerocento)
CRA
Lugo
Soggetto gestore
accreditato per il
servizio
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
ad
accreditamento
definitivo Asp
in corso di stesura
ad
accreditamento
definitivo Asp
in corso di stesura
ad
accreditamento
definitivo Asp
in corso di stesura
in corso di stesura
12
Tipologia
servizio Denominazione
Distretto
codifica
del servizio
regionale
CSRD
Lugo
La Girandola
CSRD
Lugo
CSRR
Lugo
Galassia
Casa della
Carità San
Francesco
d'Assisi
Tipo di
Accreditamento
(Transitorio o
Provvisorio)
Posti accreditati
(tranne AD)
Ipotesi di
subcommittenza
Stato del contratto
di servizio
20
ad
accreditamento
definitivo Asp
in corso di stesura
ad
accreditamento
definitivo Asp
in corso di stesura
Coop sociale Il Cerchio
Bagnacavall
o (RA)
Coop sociale Il Cerchio
Fusignano
(RA)
Transitorio
12
Lugo (RA)
Transitorio
10
Ente religioso
Santuario B.V. del
Molino
Fusignano
(RA)
Tarlazzi e
Zarabini
ASP della Bassa
Romagna e ATI
(cooperative Sociali: In
Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il
Solco, Zerocento)
ATI (cooperative
Sociali: In Cammino,
Ancora Servizi, Il
Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
Cotignola
(RA)
F.Verlicchi
ASP della Bassa
Romagna e ATI
(cooperative Sociali: In
Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il
Solco, Zerocento)
ATI (cooperative
Sociali: In Cammino,
Ancora Servizi, Il
Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
Alfonsine
(RA)
F.lli Bedeschi
ASP della Bassa
Romagna e ATI
(cooperative Sociali: In
Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il
Solco, Zerocento)
ASP della Bassa
Romagna
Bagnacavall
o (RA)
CD
Lugo
Comune di
ubicazione
Giovanardi e
Vecchi
CD
Lugo
ASP della Bassa
Romagna e Coop.va il
Cerchio
Gestioni
particolari
(pubbliche,
ANFFASS,
AIAS,ecc.)
ATI (cooperative
Sociali: In Cammino,
Ancora Servizi, Il
Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
CD
Lugo
ASP della Bassa
Romagna e Coop.va il
Cerchio
Solo gestione mista:
previsione gestione fine
del triennio
ASP della Bassa
Romagna e ATI
(cooperative Sociali: In
Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il
Solco, Zerocento)
CD
Lugo
Soggetto gestore
accreditato per il
servizio
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
Transitorio
in corso di stesura
10
ad
accreditamento
definitivo Asp
in corso di stesura
5
ad
accreditamento
definitivo Asp
in corso di stesura
Transitorio
10
ad
accreditamento
definitivo Asp
in corso di stesura
Transitorio
15
Transitorio
Transitorio
in corso di stesura
13
Tipologia
servizio Denominazione
Distretto
codifica
del servizio
regionale
CD
Manuela
Geminiani
Lugo
CD
Lugo
Lugo
AD
Lugo
AD
San Domenico
assistenza ad
anziani ed adulti
non
autosufficienti ,
assistenza
domiciliare
socioassistenziale ed
educativa a
disabili
assistenza ad
anziani ed adulti
non
autosufficienti ,
assistenza
domiciliare
socioassistenziale a
disabili
Soggetto gestore
accreditato per il
servizio
Solo gestione mista:
previsione gestione fine
del triennio
ASP della Bassa
Romagna e ATI
(cooperative Sociali: In
Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il
Solco, Zerocento)
ATI (cooperative
Sociali: In Cammino,
Ancora Servizi, Il
Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
ASP della Bassa
Romagna e ATI
(cooperative Sociali: In
Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il
Solco, Zerocento)
ATI (cooperative
Sociali: In Cammino,
Ancora Servizi, Il
Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
Gestioni
particolari
(pubbliche,
ANFFASS,
AIAS,ecc.)
Comune di
ubicazione
Massa
Lombarda
(RA)
Tipo di
Accreditamento
(Transitorio o
Provvisorio)
Transitorio
Posti accreditati
(tranne AD)
Ipotesi di
subcommittenza
Stato del contratto
di servizio
10
ad
accreditamento
definitivo Asp
in corso di stesura
18
ad
accreditamento
definitivo Asp
in corso di stesura
Lugo (RA)
Transitorio
Il Cerchio Soc.
Coop.va
Lugo (RA)
Transitorio
in corso di stesura
Zerocento Soc.
Coop.va
Lugo (RA)
Transitorio
in corso di stesura
gestore
pubblico
gestore
privato
gestione
mista
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
14
PRIORITA’ DI INTERVENTO
PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI
RESIDUI DEGLI INTERVENTI DESTINATI A STRUTTURE
SOCIO-ASSISTENZIALI E SOCIO-SANITARIE,
AI SENSI DELL'ART. 48, L.R. N. 2/2003 E ART. 10, COMMA 2, L.R. N. 5/2004.
In conformità con gli indirizzi e le valutazioni emerse nell’ambito dei gruppi di lavoro del
Piano Sociale di Zona e delle determinazioni assunte dal Comitato di Distretto di Lugo
relativamente all’utilizzo di contributi regionali residui per gli interventi destinati a strutture
socio-assistenziali e sociosanitarie in ordine ai bisogni prevalenti, si individua la priorità di
intervento di seguito indicata:
AREA ANZIANI
- adeguamento di strutture esistenti alle normative tecniche statali e regionali finalizzato
anche a garantire il risparmio energetico e la eco sostenibilità.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
15
CAP. 2
GLI INTERVENTI PER L’ANNO DI RIFERIMENTO
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
17
SVILUPPO E CONSOLIDAMENTO DELL’ UFFICIO DI PIANO
1
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
□
□
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□ d’èquipe
□
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Progetto di sviluppo e consolidamento
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
vedi Tabella Obiettivi triennali 2009-2011 n. 3 “rafforzare i legami e favorire la partecipazione”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito territoriale Distrettuale
di realizzazione
Carla Golfieri – Resp. Ufficio di Piano
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento:
Via Amendola, 68 – Lugo
nominativo e recapiti Tel. 0545 38415 Fax 054539368
[email protected]
Comitato di Distretto, CTSS e relativo Ufficio di Supporto, Comuni della
4. Destinatari
Zona Sociale
Lo sviluppo e il consolidamento dell’Ufficio di Piano si inserisce nel contesto
5. Eventuali
generale del processo di rafforzamento delle competenze dell’Unione dei
Comuni della Bassa Romagna e più in particolare nella riorganizzazione del
interventi/politiche
Servizio Sociale Associato che dal 2009, superando la delega all’Azienda
integrate collegate
Usl e il frazionamento di alcune competenze in capo a singoli Comuni, è
stato istituito nell’ambito dell’Unione della Bassa Romagna.
Oltre a quanto già posto in atto dal punto organizzativo per adempiere alle
6. Azioni previste
funzioni assegnate dalla DGR 1004 /2007, occorre:
- Rafforzare le competenze e ampliare gli interventi di programmazione,
3. Referente
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
18
7. Istituzioni/attori
regolazione, gestione della committenza e più complessivamente di
pianificazione territoriale dell’offerta dei servizi sociali e socio-sanitari
- Ampliare gli strumenti per il presidio dei sistemi informativi favorendo il
raccordo con il sistema informativo dell’Azienda Usl e dei Comuni del
territorio. L’Ufficio opererà in raccordo con gli altri Uffici di Piano che fanno
capo all’Ausl di Ravenna, prevedendo così un sistema integrato omogeneo
in grado di rispondere alle esigenze informative su base aziendale.
- Potenziare l’integrazione professionale tra sociale e sanitario estendendo la
modalità di lavoro per gruppi, così da consentire l’utilizzo di professionalità
specialistiche su specifici progetti, finalizzati anche alla definizione di
protocolli operativi di presa in carico congiunta.
- Piena applicazione degli strumenti organizzativi per garantire separatezza
tra funzioni di committenza e di produzione.
- Provvedere a tutti gli adempimenti connessi al rilascio dell’accreditamento,
alla stesura, approvazione e sottoscrizione dei relativi contratti di servizio e
alle successive funzioni di monitoraggio e controllo.
Unione, Comuni, Azienda Usl, Cooperative Sociali, Terzo Settore, OO.SS
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
Personale impiegato:
- Resp. Ufficio di Piano che ricopre anche la funzione di Dirigente dell’Area
Sociale e Socio-Sanitaria dell’Unione
- 1 Unità a tempo pieno con funzioni di analisi, studio, elaborazione
documenti e report, organizzazione e coordinamento tavoli per il Piano per
la Salute e il Benessere, rendicontazione FRNA
impiegare
Ufficio di supporto costituito da:
- Responsabili dei Servizi Anziani e Disabili, Famiglie e Minori, Inclusione e
vulnerabilità sociale, dell’Unione
Figure professionali di supporto messe a disposizione dall’A.USL di
Ravenna (DSM, DCP, SAA, Dipendenze Patologiche, ecc.)
- Giungere alla realizzazione di un modello di servizi a rete in cui sono
coinvolti non solo i soggetti istituzionali ma anche i soggetti del terzo
settore operanti nell'ambito del volontariato, dell'Associazionismo, della
cooperazione.
Consolidamento delle attività dei gruppi di lavoro strutturati con
9. Risultati attesi in
professionalità tecniche Ausl
relazione a indicatori - Attivazione gruppi di lavoro strutturati con Ufficio di supporto alla CTSS
regionali/distrettuali - Mantenimento in continuità con i tavoli del Piano per la salute e il
benessere di gruppi di lavoro strutturati con soggetti sociali (ASP,
cooperative sociali, associazione di promozione sociale e di volontariato,
fondazioni, OOSS)
- Piena applicazione degli strumenti organizzativi per garantire separatezza
tra funzioni di committenza e di produzione
Previsione di
spesa
TOTALE
di cui
risorse
comunali
(quota parte
costo
personale
dipendente
UDP)
10. Piano
finanziario:
euro
52.168
40.168
di cui risorse
regionali
Fondo
sociale
locale
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
FNA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti specificare
12.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
19
SVILUPPO E QUALIFICAZIONE
FORMAZIONE OPERATORI
SPORTELLI
SOCIALI
E
2
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
X
Giovani
X
Anziani
X
Disabili
X
Immigrati
stranieri
X
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
X
Dipendenze
X
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
□
□
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
d’èquipe
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Progetto di sviluppo e consolidamento
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
vedi Tabella Obiettivi triennali 2009-2011 “Il sistema dei servizi sanitari nello sviluppo
dell’integrazione con il sistema socio-sanitario e sociale e con le altre politiche” e n. 3 “Rafforzare i
legami e favorire la partecipazione”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
Carla Golfieri – Resp. Ufficio di Piano
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Via Amendola, 68 – Lugo
Tel. 0545 38415 Fax 054539368
[email protected]
dell’intervento:
Massimiliano Morelli – Coordinatore Rete degli Sportelli Sociali
nominativo e recapiti Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o – Via Garibaldi 62, Lugo
Tel. 0545 38562 / fax 0545 38396
E-mail [email protected]
Cittadini residenti nei 9 Comuni dell’Unione
4. Destinatari
Operatori Sportelli Sociali
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
20
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Lo sviluppo e la qualificazione della Rete degli Sportelli Sociali si inserisce
nel contesto generale del processo di rafforzamento delle competenze
dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ed è parte integrante della più
complessa progettazione organizzativa dell’Area Welfare.
La formazione degli operatori degli Sportelli Sociali, presenti in ciascun
Comune, rappresenta uno degli strumenti più importanti a disposizione
dell’Unione dei Comuni ai fini della connotazione dello Sportello Sociale
come Servizio altamente qualificato. Investire in formazione implica investire
sulla crescita professionale e sull’incremento motivazionale del personale,
sempre più a contatto con un’utenza con difficoltà e problematicità
emergenti, anche a seguito della recente congiuntura economica mondiale.
Considerato il target potenziale di persone a cui il Servizio si rivolge, ossia
persone con problematiche sociali e/o socio-sanitarie con percorsi di
risposta e presa in carico già consolidate ma anche persone che per la
prima volta si presentano allo Sportello con problematiche nuove e
complesse, è fondamentale incrementare le competenze e le conoscenze
non solo tecniche, afferenti all’Area Sociale o alle Politiche connesse, ma
anche le capacità relazionali e di gestione del conflitto con l’utenza. Il
Progetto pertanto prevede come destinatari sia gli operatori che i cittadini
quali fruitori di un Servizio qualificato.
Anno 2011
- Potenziamento del software dedicato
- Potenziamento di percorsi integrati per usufruire dei vari servizi della rete a
partire da ambiti specifici (ad esempio percorso nascita e servizi per le
donne nel periodo perinatale, integrazione delle attività del centro per le
famiglie e del Consultorio, ecc).
- Produzione di materiale informativo rivolto alla cittadinanza anche di tipo
cartaceo.
- Raccordo tra gli Sportelli Sociali e i costituendi Nuclei delle Cure Primarie
per consentire un ulteriore potenziamento/miglioramento della presa in
carico integrata sociale e sanitaria.
- Raccolta ed elaborazione, da parte dell’Uffici di Piano, di dati relativi agli
accessi, alla domanda espressi, ai tempi di attesa, all’offerta, ecc.
- Azioni formative a carattere integrato per gli operatori degli sportelli con
applicazione di modelli di compartecipazione del personale stesso alla
definizione delle iniziative formative.
Per questa ragione al termine dell’anno 2010 sono stati somministrati dei
questionari di rilevazione del fabbisogno formativo agli operatori della Rete
degli Sportelli Sociali, ai fini della programmazione delle attività formative per
l’anno 2011.
Sulla base dei risultati emersi dalla rilevazione del fabbisogno formativo e in
base alle esigenze che si evidenzieranno nel corso dell’anno di attività,
verranno realizzati le seguenti tipologie di azioni formative (condotte da sia
da personale interno dei Comuni/Unione dei Comuni sia da personale di
Altre amministrazioni pubbliche/altri soggetti in possesso di adeguata
esperienza e professionalità):
- Incontri formativi/informativi di gruppo;
- Incontri formativi/informativi per gruppi ristretti;
- Incontri mirati per singoli (in particolare per i neo-dipendenti o
provenienti da altri servizi).
Le azioni formative potranno interessare, oltre agli operatori della Rete degli
Sportelli Sociali, anche gli assistenti sociali territoriali.
- Comuni dell’Unione
- ASL di Ravenna – Distretto di Lugo
- Altre amministrazioni pubbliche
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
21
8. Risorse umane
- Cooperative sociali
- Centro di Formazione professionale della Provincia di Ravenna
- Realtà aggregative e sociali del territorio
Operatori delle Istituzioni/attori sociali coinvolti
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in
N. Sportelli territoriali attivi
N. Incontri formativi/informativi di gruppo
relazione a indicatori
N. Incontri formativi/informativi per gruppi ristretti
regionali/distrettuali N. Incontri formativi/informativi mirati per singoli
Mappatura dell’offerta e relativa copertura territoriale
(da esplicitare)
Previsione di
spesa TOTALE
Costo personale
dedicato al
progetto + SW
10. Piano
finanziario:
euro
27.000
di cui
risorse
comunali
*
12.000
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse
da
altri
soggetti
specifica
re
15.000
* Le spese indicate non comprendono gli operatori degli Sportelli Sociali e altre risorse umane e
materiali (quota parte della spesa del Settore Servizio Sociale Associato)
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
22
2.1
FAMIGLIA E MINORI
Coordinatori:
Margherita Dall’Olio – Responsabile Servizio Famiglia e Minori,
Unione dei Comuni Bassa Romagna
Giuseppe Angelone – Psicologo, C.F. Ausl
Assessore referente:
Marina Lamonarca – Assessore Politiche Sociali,
Comune di Massa Lombarda
Assistente Sociale Coord. : Raffaella Ballardini – A.S. Coord. Servizio Famiglia e minori
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
23
FAMIGLIA E MINORI
STATO DELL’ATTUAZIONE DEI PROGETTI E DEGLI INTERVENTI PREVISTI DAL
PROGRAMMA ATTUATIVO 2010
Anche per i 2010, sui 26 progetti del Piano Attuativo per il benessere e la salute sociale, area
Famiglia e Minori, si è operato con la consueta metodologia:
si è mantenuto un costante e attivo confronto con i soggetti che costituiscono la RETE del sistema
integrato Socio – Sanitario e che garantiscono la possibilità di agire con una programmazione
partecipata;
si sono coinvolti tutti i soggetti/attori del territorio, disponibili, in percorsi / progetti di integrazione dei
versanti sociale, sanitario, sociosanitario e socio educativo.
Con il definitivo passaggio di gestione, dall'1/01/2010, di tutti i Servizi Sociali e Socio Sanitari, prima
delegati all’AUSL di Ravenna – Distretto di Lugo e ai singoli 9 Comuni che compongono la “Zona”
(coincidente con l’Unione stessa), all'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, si è avviato un
percorso estremamente importante per la costrizione di progetti e interventi unitari su tutta la Zona
Sociale.
In particolare le azioni “trasversali” che il Centro per le famiglie (l’azione di coordinamento dell’area,
da anni è stata curata dal Centro es.: Accordo CpF Consultorio Famigliare, Progetti integrati con i
diversi Servizi AUSL a Sostegno della Genitorialità, ecc.) ha svolto, ne hanno consolidato la
funzione di raccordo e di “snodo” di rete di servizi, interventi e relazioni tra i vari attori (pubblici e
privati) presenti sull'intero territorio dell'Unione.
Per l’annualità 2010 il centro per le Famiglie ha curato e coordinato direttamente in particolare i
seguenti progetti (i dati sono / saranno riportati nelle schede di rilevazione 2010 del Centro per le
Famiglie) :
-
Evoluzione “Accordo Centri per le famiglie e Consultorio famigliare”
Si è proceduto nel percorso di sostegno e coordinamento, che continuerà anche nel 2011, della
rete tra gli sportelli per il sostegno psicologico per genitori, ragazzi e insegnanti nelle scuole
(N° 3 incontri con dirigenti scolastici, insegnanti referenti, psicologi che operano negli sportelli
delle scuole. N. 40 ore di incontri nei quali si affrontano tematiche proposte dai referenti dei
singoli sportelli. Proseguimento dell'offerta relativa allo sportello “Insegnanti in rete” presso il
Centro d’ascolto per l’adolescenza a cui possono rivolgersi gli insegnanti e gli psicologi che
svolgono l’attività in alcuni Istituti Superiori per colloqui individuali su situazioni complesse.
Sono stati attivati nel 2010 percorsi di sostegno alle coppie adottive con momenti di incontro,
confronto e ascolto tra i genitori coordinati dal Centro per le famiglie e da operatori socio sanitari
del Servizio Sociale e del Consultorio Famigliare nel corso dei quali sono stati affrontati vari
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
24
aspetti tra i quali l’integrazione scolastica dei bambini. Il progetto si è sviluppato raccogliendo le
testimonianze scritte dei genitori rispetto alla loro esperienza di adozione che confluiranno nella
pubblicazione di un libro; a questa pubblicazione ha collaborato anche l’associazione Famiglie
Per l’Accoglienza.
In collaborazione con il Consultorio familiare sono stati realizzati incontri dedicati al massaggio
infantile all’interno dei nidi e dei centri Gioco dei Comuni dell’Unione (per ogni territorio n. 2
incontri di 1.5 ore ciascuno).
-
“Con i genitori – dalla nascita all’adolescenza” e “Nati per leggere”
Il progetto ha visto nel 2010 la realizzazione di percorsi laboratoriali e di conferenze di
approfondimento, programmate e realizzate con l’apporto del Coordinamento pedagogico, per il
sostegno alla genitorialità nell’area “infanzia” e “adolescenza” e l’educazione alla salute. Per il
terzo anno, inoltre, è stata ampliata la collaborazione con il progetto “Nati per leggere”
realizzando laboratori di lettura per i genitori nelle sezioni ragazzi delle Biblioteche con il
coinvolgimento dei pediatri.
-
“Programmazione della piena applicazione della Legge 194/78”
Il 19 Novembre 2010 è stato siglato l'accordo (approvato con Del. Di Giunta dell'Unione n.
101/2010) tra l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, l’Azienda AUSL di Ravenna –
Distretto di Lugo, le Associazioni di volontariato: Famiglie per l’Accoglienza, Demetra donne in
aiuto, AVIS – Lugo, Centro Italiano Femminile/Sede di Bagnacavallo, Centro Di Solidarietà di
Lugo, Consultorio UCIPEM di Lugo, Croce Rossa Italiana di Lugo, Pubblica Assistenza Città di
Lugo, per la tutela sociale della maternità e per la piena applicazione della L. 194/1978 - che
prevede un percorso di integrazione tra servizi socio-sanitari, volontariato, cooperazione e
associazioni al fine di garantire la massima aderenza alle azioni sancite dalla Legge 194/1978
anche in accordo con quanto disposto dalla Delibera Regionale n.1690/2008 “Linee di indirizzo
per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza nell’ambito dei
piani di zona per la salute ed il benessere sociale”. Tale percorso, che vede il coinvolgimento dei
servizi sociali, socio sanitari, sanitari e delle Associazioni del territorio in funzione di supporto alla
risoluzione di problemi socio economici correlati con la scelta genitoriali, si integra con il progetto
“Sostegno alla maternità fragile” per l’attivazione di reti aiuto nei confronti di giovani neomamme senza adeguato supporto parentale e/o sociale.
-
Mediazione linguistica e culturale nelle scuole
Il Servizio di Mediazione linguistica-culturale è coordinato dal Centro per Le Famiglie in
collaborazione con il CSC - Centro Servizi e Consulenza alle autonomie scolastiche - che ha,
per la prima volta nell'anno scolastico 2010/2011, agito un'azione diretta sul coordinamento delle
attività di mediazione Linguistica / culturale non affidando più a gestori esterni il Servizio ma
attivando una vera e propria azione di raccordo con i mediatori (singolarmente coinvolti tramite
Bando
Pubblico)
e
gli
istituti
Comprensivi.
Con
l'Istituzione
della
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
figura
del
25
Mediatore/Coordinatore Linguistico Culturale di territorio, inserito all'interno del CSC, e la
presenza di Laboratori linguistici, per l'apprendimento dell'Italiano come lingua L2, permanenti in
ogni istituto Comprensivo dell'Unione, si è proceduto secondo le linee progettuali predisposte
realizzando pienamente la finalità di consegnare all'autonomia scolastica la completa gestione
ed attuazione degli interventi a sostegno dell'integrazione degli alunni stranieri. Più di 850 alunni
hanno usufruito del progetto così delineato.
-
“Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: città dei bambini e consulta dei ragazzi” e “Tempi
extrascolastici – servizi ricreativi ed educativi”
Il Centro per le Famiglie ha svolto un’azione di raccordo e coordinamento degli interventi,
realizzati nei diversi contesti comunali che, sulla base delle specifiche esigenze locali, espresse
attraverso il coinvolgimento diretto e la concreta partecipazione dei ragazzi e tramite la raccolta
delle esigenze indicate dalle famiglie per la conciliazione dei loro tempi di vita e di lavoro, hanno
garantito le risposte alle richieste sia dei ragazzi che delle famiglie.
La tutela del minore è la funzione prioritaria afferente all’Area Famiglia-Minori, per garantire diritti e
opportunità nel momento in cui questi non sono sufficientemente garantiti dalla famiglia.
I progetti “Intervento di sostegno ai minori ed alle famiglie”, “Affido familiare”, “La tutela dei
minori: interventi domiciliari, territoriali e i processi in integrazione con i servizi sanitari”,
“Minori stranieri non accompagnati” ricompongono il quadro degli interventi svolti dal Servizio
Sociale associato a sostegno e tutela dei minori e delle famiglie con una costante azione di
consulenza, supporto, presa in carico, in particolare di fronte ad un acutizzatasi di grosse criticità
innescate in particolare sul versante economico, anche a seguito nella crisi che ha colpito tutto il
paese che ha determinato, nelle fasce più deboli, ripercussioni considerevoli a partire dalla cassa
integrazione e dalla totale perdita del lavoro.
Analogamente l’intervento di emergenza viene messo in atto a tutela di nuclei madre/bambino
laddove vengano a mancare improvvisamente la sicurezza fisica/psicologica all’interno della casa
familiare o vi sia una inadempienza del nucleo nel soddisfacimento dei bisogni di sussistenza
fondamentali. Inoltre le tabelle, presenti nella scheda di progetto relativa ad Ospitalià Temporanea
In Emergenza, descrivono i dati raccolti sull’entità e frequenza degli interventi di emergenza e sulle
cause che li hanno determinati.
I dati del Sistema Informativo Minori regionale rilevano quindi rilevano un aumento dei minori assistiti
dal servizio:
Dati
SISAM
Stock
Flusso
31/12/07 anno
2007
Minori
1004
assistiti
di
cui 421
stranieri
Stock
31/12/0
8
Flusso
anno
2008
Stock
Flusso
31/12/09 anno
2009
Stock
Flusso
31/12/10 anno 2010
1171
1151
1300
1312
1512
1398
1679
498
512
572
630
735
690
841
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
26
Nel corso del 2010 sono stati supportati n. 223 nuclei famigliari con contributi di tipo economico a
carattere “straordinario” (215) o mensile (8), nell’ottica di sostegno temporaneo nell’ambito di un
progetto che porti a superare la logica meramente assistenziale e la conseguente “dipendenza” dal
Servizio. Altre forme di contributo straordinario sono state concesse a n. 7 nuclei familiari, finalizzati
alla frequenza dei minori ai centri pomeridiani.
Si è inoltre mantenuto e consolidato il rapporto di collaborazione avviato negli anni precedenti con gli
Enti del Privato Sociale per programmazioni integrate di aiuto assistenziale/economico di situazioni
in carico.
Gli inserimenti in strutture residenziali sono attivati nei casi in cui l’allontanamento dalla famiglia
diventa necessario per la tutela del minore (n. 13 inserimenti presso Comunità educative) e in
presenza di specifiche condizioni per gestanti o di madri con figli (inserimenti urgenti madri con figli:
n. 6 madri e n. 14 minori). Inoltre sono stati seguiti n. 9 minori stranieri non accompagnati per i quali
sono stati elaborati progetti personalizzati di protezione, formazione e autonomia. Di questi n. 2,
dopo un primo periodo in Comunità di Pronta Accoglienza, sono stati inseriti in nuclei famigliari della
medesima etnia che si sono dimostrati disposti ad accoglierli, e n. 7 sono rimasti in Comunità
residenziali e inseriti in contesti formativi/educativi/lavorativi
E' proseguita la collaborazione del Servizio Sociale Area Minori con l’Associazione “Demetra”: tale
collaborazione si è realizzata per prese in carico congiunte e percorsi di supporto psicologico, legale
e nella ricerca di lavoro. Per quanto riguarda l’ospitalità in emergenza (massimo tre notti) per
segnalazioni di maltrattamenti su donne e madri con minori, a causa di problematiche
economiche/organizzative dell'Associazione, negli gli ultimi tre mesi del 2010,
non è stato più
possibile utilizzare l'accoglienza in emergenza, affidandosi, per casi urgenti, ad ospitalità presso
strutture “private” del territorio, sempre sostenute dall'Associazione stessa.
Nell’arco del 2010 sono stati attivati interventi di tipo educativo domiciliare sia rivolti a minori sia
quale supporto a neo-mamme in difficoltà (n. 24 minori in situazione di disagio supportati, n. 25
interventi domiciliari a favore di minori con disabilità e n. 33 incontri protetti con genitori).
E’ proseguita, inoltre, l’attività a carattere formativo in contesti lavorativi (“Borse lavoro” con o senza
“compenso”) rivolta a minori in difficoltà o a rischio di devianza o a minori soggetti a disabilità fisicapsichica e/o sensoriale (certificazione l. 104/92), che hanno compiuto il 16° anno di età, facilitati
dall’affiancamento di un operatore “mediatore al lavoro” (n. 27 inserimenti in contesto lavorativo).
Sono stati qualificati e migliorati gli interventi svolti all’interno dei Gruppi Esperienziali (due a
gestione diretta ad Alfonsine e Cotignola e due in convenzione a Bagnacavallo e Conselice) e degli
spazi aggregativi presenti nei diversi territori, quali opportunità educative, formative e di relazioni
positive (n. 46 ragazzi frequentanti i gruppi esperienziali, n. 10 assunzioni oneri di frequenza per i
gruppi in convenzione).
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
27
Si è consolidata negli anni l’attiva collaborazione tra i Servizi pubblici del Distretto di Lugo (Centro
per le Famiglie, Servizio sociale, Consultorio Familiare), e il privato sociale, in specifico
l’Associazione Famiglie per l’Accoglienza, per la sensibilizzazione all’affido (a tempo pieno o
parziale) quale risposta di cura e tutela per il minore.
Gli operatori del Gruppo Centrale Affidi hanno attivato azioni volte a sostenere e monitorare a
cadenza periodica e continuativa, le diverse esperienze di accoglienza in atto, attraverso momenti di
riflessione e approfondimento. Nel corso del 2010 sono stati seguiti n. 28 affidi, svolte n. 2 nuove
istruttorie di coppie disponibili all’accoglienza, iniziati n. 3 nuovi interventi di affido, iniziati n. 2
interventi di sostegno familiare, realizzate in collaborazione con l’Associazione n. 3 iniziative a
carattere pubblico alle quali hanno partecipato in media 20 persone. Inoltre a seguito del percorso
progettuale per la piena Applicazione della L.194/78 è stato approvato e sottoscritto l'Accordo tra
Servizi Sociali / AUSL e Associazioni del privato Sociale (come da progetto 2010).
Nell’ambito del progetto di assistenza scolastica educativa sono stati seguiti, a seguita di analisi
congiunte svolte dal Servizio Sociale e dal CNPIA, n. 116 minori (per un monte complessivo di
33.336 ore). Progetti estivi c/o Cre seguiti dal Servizio Sociale e dal CNPIA, n. 69 minori (per un
monte complessivo di 5.052 ore). Per qualificare ulteriormente il progetto, è proseguito l’utilizzo di
uno strumento osservativo e di monitoraggio sperimentato a partire dall’anno scolastico 2007/2008
denominato “Diario di bordo” per la registrazione del profilo e della storia scolastica dell’alunno, dei
verbali degli incontri con gli insegnanti, dirigenti scolastici, tecnici del CNPIA e del Servizio Sociale.
I progetti dedicati ad azioni di integrazione socio sanitaria, correlati alla declinazione di protocolli di
lavoro comuni, alla definizione di nuove procedure per prese in carico condivise di categorie di utenti
“di confine”, alla ricerca di nuovi modelli e strumenti operativi (“Stesura di linee guida aziendali
cliniche e metodologiche sulla progettazione integrata nella cura dell’affido e degli interventi
su minori in disagio”, “Il passaggio dalla minore alla maggiore età dei ragazzi in carico al
Centro di neuropsichiatria infantile”, “Il bambino ed il villaggio”, “Il case management:
modelli e strumenti operativi nell’area dell’integrazione socio sanitaria”), che nel 2010 hanno
concluso il loro percorso all’interno dei gruppi di lavoro, vedranno nell’attuativo 2011 un momento di
ridefinizione delle linee operative.
Inoltre i progetti di prevenzione e promozione di stili di vita sani (promozione dell’attività fisica,
educazione alla sana alimentazione, promozione dell’allattamento al seno, prevenzione alla
sicurezza attraverso interventi formativi nelle scuole), proposte ai diversi interlocutori sociali
(comunità in genere) ed educativi (mondo della scuola e dell’extrascuola), hanno continuato il
percorso di confronto e programmazione condiviso in particolare con i soggetti del mondo
economico (ristoratori e commercianti) sociale (associazioni di volontariato e di categoria), della
scuola (“pedibus” e percorsi didattici) e dei Servizi Sociali (Centro per le famiglie).
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
28
Il lavoro svolto ha permesso di definire percorsi di confronto stabili e duraturi nel corso dell’anno con
molti degli interlocutori che compongono il tavolo FAMIGLIA e MINORI. Oltre ai sottogruppi di lavoro
già definiti “permanenti” nell'attuativo 2010, riconducibili alle seguenti tematiche:
-
Integrazione interculturale
-
Integrazione con il mondo della scuola
-
Sostegno e promozione del benessere bio – psico –sociale
-
Sostegno alla maternità fragile e alla piena applicazione della L 194/78, promozione
dell'accoglienza
-
Sostegno al disagio socio economico
si è costituito un nuovo sottogruppo di lavoro con la seguente tematica:
-
minori disabili: tempi extrascolastici e trasporti scolastici
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
29
II° PROGRAMMA REGIONALE PER LA PROMOZIONE E LA TUTE LA DEI DIRITTI, LA
PROTEZIONE E LO SVILUPPO DEI SOGGETTI IN ETA' EVOLUTIVA ED IL SOSTEGNO
ALLA GENITORIALITA' AI SENSI DELLA L.R. 14/08 - NORME IN MATERIA DI
POLITICHE PER LE GIOVANI GENERAZIONI
Gli elementi che hanno guidato la programmazione del Fondo straordinario proseguono il percorso a
partire dall’analisi in merito a bisogni e priorità che caratterizzano le famiglie, in particolare con figli in
età evolutiva e giovani nella nostra realtà locale, elaborata nel Piano triennale di zona per la salute e
il benessere 2009-2011.
Si ribadisce come il Piano triennale resti quindi il punto di partenza della nostra elaborazione
progettuale, la riconferma, per il secondo anno, dell’istituzione del Fondo straordinario consente di
continuare a mantenere, rafforzandoli in parte, gli interventi necessari a fronteggiare l’emergere a
livello locale di una situazione di forte criticità rispetto ai temi del sostegno alla genitorialità, all’età
della adolescenza e preadolescenza, della prevenzione dai rischi di abbandono o maltrattamento,
del potenziamento dell’accoglienza. Problematiche crescenti che investono il territorio da alcuni
anni, ma che la crisi economica, nel suo perdurare, e la costante riduzione dei trasferimenti statali,
hanno aumentato in odo significativo.
La scelta degli interventi da realizzare e rivisitare con le risorse aggiuntive messe a disposizione del
territorio permangono negli ambiti della accoglienza, presa in carico e prevenzione.
Obiettivo prioritario è garantire che il disagio delle famiglie, dei bambini e degli adolescenti, possa,
prima di tutto, essere accolto, sostenuto e accompagnato attraverso la presa in carico da parte di
un servizio pubblico professionalmente qualificato. Inoltre il crescente disagio nel quale versano le
famiglie oggi, con conseguente ricaduta sull’equilibrato sviluppo dei bambini e degli adolescenti
richiede necessariamente un lavoro di prevenzione, affiancando e accompagnando le famiglie
nell’affrontare le difficoltà quotidiane, prima che queste si traducano in conflittualità gravi e non più
recuperabili; nel contempo si intende lavorare per il recupero delle situazioni di disagio, di criticità e
di emarginazione valorizzando la funzione di sostegno domiciliare, scolastico ed extrascolastico.
Così pure sono potenziate le azioni a sostegno di particolari situazioni quali la disabilità, l’adozione,
le differenze culturali e le situazioni di emergenza di grave pregiudizio per il minore che richiedono
l’intervento urgente di un servizio agile, flessibile, in grado di intervenire con competenza e
professionalità.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
30
Altro obiettivo prioritario è quello di garantire un equilibrio territoriale in termini di servizi e
opportunità offerti ai bambini, agli adolescenti e alle loro famiglie. Questo distretto, già a partire dai
primi anni ’90 ha puntato su una organizzazione dei servizi sociali territoriali mirata a sostenere il
superamento della compartimentazione dei processi di aiuto e della frammentazione delle risorse
per singolo Comune.
Tale processo si è ulteriormente sviluppato con l’istituzione dell’Unione dei Comuni della Bassa
Romagna (coincidente con il distretto/zona sociale di Lugo) ed il conferimento al nuovo ente di tutte
le funzioni sociali e socio-sanitarie in capo ai Comuni. Non solo quindi la gestione unificata degli
oneri relativi all’accoglienza dei minori temporaneamente allontanati dai propri nuclei familiari, ma
programmazione, risorse, presa in carico, azioni ed interventi integrati ed omogenei a livello
distrettuale.
Le azioni ed i progetti che caratterizzano i progetti finanziati attraverso le risorse del fondo
straordinario, pur nelle loro peculiarità e specificità, sono in continuità con obiettivi, priorità e
orientamenti strategici e gestionali assunti in sede di programmazione triennale e coerenti con gli
indirizzi regionali (ribaditi nella DGR 350/2011).
Il programma, in particolare, presenta progetti innovativi e/o di consolidamento e sviluppo, nei
seguenti ambiti, garantendo continuità rispetto all'intero percorso del PdZ attuativo 2011:
-
Aiuto e sostegno ai nuclei familiari in difficoltà, con l’obiettivo di mantenere il bambino e
l’adolescente nel contesto sociale di appartenenza
-
Sostegno ai processi di cambiamento individuali e di sistema familiare, ponendo attenzione
agli elementi oggettivi riguardo le difficoltà dell’adulto e del minore, considerando le
dinamiche sociali in cui sono inseriti.
-
Potenziamento e qualificazione dell’accoglienza in emergenza
-
Erogazione di contributi di tipo economico a carattere “straordinario” o mensile, nell’ottica di
sostegno temporaneo nell’ambito di un progetto che porti a superare la logica meramente
assistenziale e la conseguente “dipendenza” dal Servizio
-
Sostegno economico con integrazione rette per la frequenza a strutture educative
scolastiche ed extrascolastiche,
-
Rapporti di collaborazione con il privato sociale e il volontariato finalizzati all’erogazione di
aiuti e sostegni personalizzati nell’ambito di progetti integrati e condivisi per specifiche
situazioni familiari in carico;
-
Inserimento di minori in Comunità educative residenziali quando l’allontanamento dalla
famiglia diventa necessario per la tutela del minore,
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
31
-
Inserimento di gestanti o di madri con figli in Comunità - alloggio, case di accoglienza,
Comunità educative, ecc.
-
Interventi a carattere formativo in contesti lavorativi rivolti a minori in difficoltà o a rischio di
devianza o minori con disabilità fisica-psichica e/o sensoriale
-
Potenziamento dell’assistenza educativa sia nel periodo scolastico che in quello estivo
-
Interventi domiciliari socio-educativi sia come alternativa alla frequenza di servizi sia come
attività di tipo osservativo per la costruzione del progetto famigliare/individuale più adeguato
Indice dei progetti parte del “Programma regionale per la promozione e la tutela dei diritti, la
protezione e lo sviluppo dei soggetti in eta' evolutiva ed il sostegno alla genitorialita'”
N˚
4
5
6
7
8
9
10
Titolo
I progetti a
sostegno della
maternita’ e delle
genitorialita’ derivanti
dall’accordo Centro
per le FamiglieConsultorio
Familiare
Con i genitori –
Dalla nascita
all’adolescenza
Interventi di
sostegno ai minori
e alle loro famiglie
Buoni spesa per
generi di prima
necessita’
La tutela dei minori:
interventi territoriali,
educativi e i
processi di
integrazione con i
servizi sanitari
Interventi educativi
domiciliari a
sostegno della
famiglia e del
minore
Ospitalita’
temporanea in
emergenza
Supporto della
domiciliarità
Presa in carico
multidisciplinare e
lavoro d’èquipe
Costituzione/
integrazione
di un Fondo
comune
Sistema di
accoglienza
in
emergenza
Altro
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
X
32
N˚
Titolo
13
Integrazione
scolastica e nei
servizi educativi
estivi dei minori
disabili:
qualificazione degli
interventi educativi
e “Diario di bordo”
Il case
management:
modelli e strumenti
operativi nell’area
dell’integrazione
socio-sanitaria –II
annualita’
Mediazione
linguistica –
culturale nelle
scuole
Diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza:
Citta’ dei bambini e
Consulta dei
ragazzi
Tempi
extrascolastici –
servizi ricreativi ed
educativi
16
18
19
20
Supporto della
domiciliarità
Presa in carico
multidisciplinare e
lavoro d’èquipe
X
X
Costituzione/
integrazione
di un Fondo
comune
Sistema di
accoglienza
in
emergenza
Altro
X
X
X
X
Per quanto riguarda l’accoglienza e l’integrazione dei minori stranieri non accompagnati e l’affido
famigliare si rimanda ai progetti n. 11 e n. 12 (parte del “Piano territoriale provinciale per azioni di
integrazione sociale a favore dei cittadini stranieri immigrati” e del “Programma Provinciale per la
promozione delle politiche di tutela e accoglienza dell’infanzia e dell’adolescenza”).
Si segnalano, inoltre, i seguenti progetti di prevenzione e promozione dell’agio con interventi rivolti
ad adolescenti e ai loro genitori :
27 Creatività e Impresa
31 Safestyle e “se guido non bevo”: interventi di strada per la promozione di uno stile di
vita attento alla sicurezza e alla salute dei giovani e per la guida sicura senza alcol
32 Spazio giovani - Centro d’ ascolto adolescenza
33 Centro “volo a vela” rivolto a giovani consumatori di sostanze e ai loro famigliari
34 Progetto di ricerca: “i gruppi di auto mutuo aiuto per genitori di adolescenti con
problemi di droga e alcol e correlati”
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
33
ALLEGATO 2)
PROGETTI INNOVATIVI TERRITORIALI PER L’ARMONIZZAZIONE DEI TEMPI DI
VITA E DI LAVORO
Delibera di Assemblea legislativa regionale n 26 del 23/11/2010
Delibera di Giunta regionale n. 2288 del 27/12/2010
Comune capofila dei Pdz o altro soggetto
pubblico - art.16 L.R. n. 2/03
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Responsabile del programma:
nominativo e recapiti
Margherita Dall’Olio – Responsabile Area
Famiglia e Minori Unione dei Comuni della
Bassa Romagna
tel.0545 38531- fax: 0545 38299
e-mail: [email protected]
Ambito territoriale di realizzazione
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Distretto di Lugo
Ufficio
Istruzione
dei
Comuni,
Istituti
Comprensivi e Superiori del Distretto di Lugo,
Cooperative
Sociali,
Associazioni
di
volontariato, sport e no profit dei Comuni del
Distretto di Lugo, Biblioteche
Azioni realizzate e interventi
(descrizione e costi)
Organizzazione
ed
attivazione
delle
progettualità extrascolastiche (pre e post
scuola,
Cren,
Crem,
Cree,
laboratori
pomeridiani) nei Comuni del Distretto sulla base
delle specifiche esigenze a sostegno degli
impegni di cura dei Genitori.
Previsione di spesa TOTALE: €. 640.300
di cui risorse proprie dei Comuni: €. 600.000
di cui risorse regionali: 40.300
(Fondo sociale locale + Fondo Armonizzazione tempi
di vita e di Lavoro)
Note
data 26/05/2011
L'intervento è inserito all'interno del Piano di
Zona per il Benessere e la salute - attuativo
2011 - Progetto N° 20. Si integra con le finalità
previste a sostegno della Genitorialità, per
potenziare tutte le attività che supportano i
genitori nella loro organizzazione di vita
quotidiana, per conciliare i tempi di vita e di
lavoro delle famiglie con figli minori, anche in
collaborazione
con
l’associazionismo
di
promozione sociale e la scuola, per ottimizzare
e sviluppare le risorse e le opportunità sul
territorio al fine di promuovere il benessere dei
minori
firma del responsabile Margherita Dall’Olio
La scheda compilata è stata inviata a:
Servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza
Viale Aldo Moro, 21 - 40127 Bologna
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
34
CENTRO PER LE FAMIGLIE
DELL’UNIONE DEI COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA
3
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
X
Giovani
X
Disabili
Anziani
□
□
□
Immigrati
stranieri
X
Salute
mentale
Povertà e
Esclusione
sociale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
□
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
d’èquipe
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialita’ e delle attività di cura in
famiglia”
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
1. Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale Distretto di Lugo
di realizzazione
Margherita Dall’Olio – Responsabile Amministrativo Area Famiglia e
Minori Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Tel.0545 38531- fax: 0545 38299
3. Referente
e-mail: [email protected]
dell’intervento:
nominativo e recapiti Mirta Michelacci - Centro Per Le Famiglie
Tel. 0545 38397 – fax: 0545 38396 – Cell. 366/6156306
e-mail: [email protected]
Minori 0-17 anni, loro genitori, insegnanti ed operatori del terzo settore.
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
Potenziare le attività in collaborazione con il Consultorio Familiare, il
Coordinamento Pedagogico, l’associazionismo di promozione sociale e la
scuola per ottimizzare e sviluppare le risorse e le opportunità sul territorio per
la promozione e l’educazione alla salute
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
35
-
Dal 1 Gennaio 2010 il Centro Per Le Famiglie è stato conferito al
Servizio Sociale e Socio-Sanitario dell’Unione dei Comuni della Bassa
Romagna. Ne consegue che le azioni del Cpf stanno ampliando la
dimensione degli interventi da un’ottica locale ad un’ottica distrettuale e il
CpF sarà “strumento di lavoro” dell’ integrazione socio-sanitaria e
socio-edicativa.
-
Azioni previste:
a) Con i genitori dalla nascita all’adolescenza
Conversazioni educative, laboratori, consulenza educative
b) Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: Città dei bambini e Consulte
dei ragazzi e Tempi extrascolastici – Servizi ricreativi ed educativi
Coordinamento degli interventi e raccordo a livello dell’Unione dei Comuni
c) Mediazione linguistica – culturale nelle scuole
Progetto Distrettuale e raccordo con le Istituzioni scolastiche
d) Programma provinciale per la promozione delle politiche di
accoglienza e tutela dell’infanzia e dell’adolescenza: affidamento familiare.
Azioni informative e di supporto al Servizio sociale e socio-sanitario
dell’Unione dei Comuni
1.
6. Azioni previste
e) Attività informative legate al territorio Distrettuale/Unione
dei Comuni:
- Raccolta informazioni per predisposizione opuscolo informativo dei
servizi estivi presenti nel territorio dell’Unione;
- InformaFamiglie: aggiornamento sito e attività di sportello
f) Istruttoria per sostegni economici alle famiglie con figli minori:
assegno di maternità e al nuclei familiari con tre o più figli minori (Legge
448/1998 e successive modifiche)
2.
g) Progetto per potenziare, consolidare e diffondere gli
interventi a favore delle famiglie anche tramite la collaborazione tra
Consultorio Familiare e Centro per le famiglie
h) Mediazione Familiare: potenziamento degli interventi di mediazione
familiare e sviluppo di progetti di sensibilizzazione sul tema della separazione
e dell’affido condiviso
i) Progetto Baby Sitter: Avvio del percorso formativo per la realizzazione di
una lista accreditata di baby sitter a disposizione delle famiglie presenti nei
comuni dell’Unione
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
j) Sostegno alla adolescenza: interventi di promozione e prevenzione rivolti
alla fascia adolescenziale e agli adulti di riferimento (educatori, insegnanti,
operatori, ecc..) in collaborazione con il Servizio sociale e socio-sanitario e
con il Coordinamento Politiche Giovanili dell’Unione
k) Avvio di progetti integrati con il privato sociale a sostegno della
Genitorialità (es. Farmacie amiche, campagne promozionali, ecc.)
Consultorio Familiare, Coordinamento Pedagogico dell’Unione dei Comuni,
Volontariato Locale (quali Famiglie Per l’Accoglienza,), Servizi Sociali
dell’Unione dei Comuni, Pediatria di Comunità, Centri Gioco/Nidi d’Infanzia,
Istituti Comprensivi e Superiori, Cooperative Sociali (quali Coop. Zerocento),
Associazioni di volontariato, sport e no profit dei Comuni dell’Unione,
Biblioteche
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
36
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
Operatori sanitari, sociali, del Centro Per le Famiglie, del volontariato,
insegnanti, educatrici dei servizi educativi, insegnanti, psicologi/insegnanti
degli sportelli di ascolto nelle scuole, ecc..
a) N° di soggetti Istituzionali e non coinvolti, N° di partecipanti ai gruppi e agli
incontri aperti, N° di presenze media negli Incontr i aperti ai genitori e ai
Laboratori
b) N° di Iniziative proposte nell’ambito della Cons ulta dei Ragazzi di ogni
territorio , N° di Incontri intercomunali tra le Co nsulte dei ragazzi, N° di
servizi extrascolastici attivati nei Comuni
9. Risultati attesi in c) N. Azioni ed interventi svolti per l’attivazione di percorsi di mediazione
relazione a indicatori
linguistica integrati e condivisi con il CSC
regionali/distrettuali d) Rilevazioni iniziative realizzate con funzioni di supporto
e) N°di accessi allo sportello InformaFamiglie
f) N° di istruttorie raccolte
g) Si fa riferimento agli indicatori dell’Accordo CpF-Consultori
h) N°di mediazioni svolte e n°di iniziative promoss e
i) N°di percorsi formativi realizzati
j) N°di iniziative realizzate
Previsione di
spesa TOTALE
di cui risorse di cui
comunali
risorse
regionali
di cui risorse
regionali (altri
fondi)
di cui
FRNA
di cui
Fondo
naziona
le NA
Finanziamento
CPF
10. Piano
finanziario:
euro
79.805,21
51.701,62
23.246,38
+ 2.400,00
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
di cui
Fondo
sanitari
o
regional
e
di cui
risorse da
altri soggetti –
specificare
Residui Finanz.
Provincia 2010
2.457,21
37
I PROGETTI A SOSTEGNO DELLA MATERNITA’ E DELLE
GENITORIALITA’ DERIVANTI DALL'ACCORDO CENTRO PER LE
FAMIGLIE-CONSULTORIO FAMILIARE (Attuativi 2009 - 2010)
4
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
X
Infanzia e
adolescenza
Giovani
X
Disabili
Anziani
□
□
Immigrati
stranieri
□
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Dipendenze
Salute
mentale
□
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Cura/Assistenza
Prevenzione
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No X
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
X
Progetto in continuità con l’annualità precedente
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialita’ e delle attività di cura in famiglia”
e Tabella Obiettivi 6 “L’integrazione professionale e i protocolli di presa in carico nell’area famiglia e
minori”
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
1. Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale
di realizzazione
Distretto di Lugo
-
Margherita Dall’Olio – Responsabile Amministrativo Area Famiglia e
Minori Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Tel.0545 38531- fax: 0545 38299
e-mail: [email protected]
3. Referente
Simonetta Ferretti - Consultorio Familiare. Ausl
dell’intervento:
e-mail: [email protected]
nominativo e recapiti
Raffaella Ballardini - A.S.Coordinatore. Area Famiglia Minori del Servizio
sociale e socio sanitario dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
tel. 0545 38282
e-mail: [email protected]
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
38
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Famiglie con figli nella fascia d’età tra 0-18 anni e insegnanti degli Istituti
comprensivi e superiori, coppie adottive segnalate dai servizi con necessità di
sostegno e confronto, donne che vivono l’esperienza della gravidanza senza
particolari reti parentali di supporto, donne e coppie genitoriali con figli in fascia
d’età 3 mesi – 3 anni
Consolidare, potenziare le attività in collaborazione con i Servizi Sanitari,
Sociali dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, l’associazionismo e il
volontariato per ottimizzare e sviluppare le risorse e le opportunità sul territorio
a sostegno della genitorialità, in particolare delle categorie più deboli.
Prosecuzione degli interventi attivati nel 2010:
- Consolidare la rete tra i soggetti attuatori delle progettualità per il sostegno
psicologico a genitori e/o insegnanti e/o ragazzi.
- Strutturare gruppi di mutuo-aiuto tra genitori adottivi, pubblicare il percorso
di documentazione sulle esperienze di adozione, sensibilizzare le scuole
sul tema dell’accoglienza dei bambini adottivi, avviare predisposizione del
progetto “Tutor a sostegno dei compiti scolastici” in collaborazione con
l'Associazione Famiglie per l'accoglienza.
- Definire procedure e canali comunicativi per la rilevazione di situazioni di
gravide o mamme in difficoltà e con problematiche sociali e successiva
attivazione di forme di aiuto e sostegno da parte del volontariato locale.
- Proseguire l’attività del massaggio infantile nei servizi educativi dell’Unione
attraverso la formazione di personale educativo da parte delle Ostetriche
del Consultorio Famigliare
Consultorio Familiare, Centro Per le Famiglie, Volontariato Locale (Famiglie
Per l’Accoglienza), Centri Gioco/Nidi d’infanzia, Servizi Sociali, Istituti
Comprensivi e Superiori.
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
Operatori sanitari, sociali, del Centro Per le Famiglie, del volontariato,
insegnanti, educatrici dei servizi educativi, insegnanti, psicologi/insegnanti degli
sportelli di ascolto nelle scuole.
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
Azione a): n° di incontri realizzati e n° di refere nti presenti agli incontri.
Azione b): n° di coppie coinvolte in rapporto al n° di coppie adottive presenti sul
9. Risultati attesi in
territorio, n° di incontri realizzati.
relazione a indicatori Azione c): n° di incontri realizzati tra servizi e privato sociale, n° di casi rilevati,
regionali/distrettuali n° di casi segnalati presi in carico.
Azione d): n° di utenti coinvolti nei laboratori di massaggio infantile.
Previsione di
spesa TOTALE
di cui
risorse
comuna
li
di cui
risorse
regionali
di cui
risorse
regional
i
di cui
FRNA
di cui
di cui
Fondo
Fondo sanitario
nazional regionale
e NA
risorse umane
Ausl costi in
Area
responsabilità
genitoriali
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse da
altri soggetti –
specificare
Risorse proprie
delle associazioni
del privato sociale
coinvolte nel
progetto
Risorse umane e materiali per la realizzazione del progetto e quota parte di quanto indicato nella scheda
numero 4
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
39
CON I GENITORI – DALLA NASCITA ALL’ADOLESCENZA
5
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
X
Giovani
X
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
Sì □
No X
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
X
Progetto in continuità con le annualità precedenti (Avvio nel 2003)
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialita’ e delle attività di cura in
famiglia”, 8 “Adolescenza”, 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli e
prevenzione delle dipendenze” e 1 “Sicurezza negli ambienti di vita e lavoro”
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
1. Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale Distretto di Lugo
di realizzazione
Margherita Dall’Olio – Responsabile Amministrativo Area Famiglia e
3. Referente
Minori Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento:
tel.0545 38531- fax: 0545 38299
nominativo e recapiti
e-mail: [email protected]
Minori 0-17 anni, loro genitori, insegnanti, operatori del terzo settore.
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
Potenziare le attività in collaborazione con quanto programmato nell’area
Giovani, e con i Servizi Sanitari dell’Azienda Usl, l’associazionismo di
promozione sociale e la scuola per ottimizzare e sviluppare le risorse e le
opportunità sul territorio a sostegno della genitorialità.
- Attivazione di percorsi per approfondimento tematici (Aree: Sostegno alla
Genitorialità Infanzia e Adolescenza, Laboratori, Promozione al benessere
nell’infanzia, Laboratori di Lettura), in raccordo con i Servizi Educativi e i
Coordinatori pedagogici dell’Unione, gli Istituti FISM paritari, le Cooperative
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
40
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
Sociali (gestrici di Servizi nel Distretto) e con la collaborazione dei Servizi
AUSL (Pediatria di Comunità, Dipartimento di Sanità Pubblica/Educazione
alla salute, Consultorio Famigliare, Consultorio Giovani, ecc.) dei Servizi
Sociali, del Servizio Coordinamento Cultura e Giovani, della Polizia
Municipale dell'Unione, delle Aziende produttrici di pasti e di eventuali
privati interessati alla promozione di tematiche relative al sostegno della
genitorialità.
- Proseguimento della collaborazione con il progetto NATI PER LEGGERE,
attivando momenti di incontro dedicati alla lettura presso tutte le Biblioteche
e presso i servizi educativi presenti sul territorio dell'Unione
- Realizzazione di iniziative legate al tema della paternità.
- Realizzazione di iniziative di prevenzione e promozione della salute (ad es:
sensibilizzazione sui temi dell'allattamento al seno, dell'utilizzo degli ecopannolini, sulla sterilità maschile, ecc..)
Centro per le Famiglie, Coordinamento pedagogico e Servizi Educativi,
Servizio Coordinamento Cultura e Giovani, Polizia Municipale dell’Unione dei
Comuni della Bassa Romagna; Coordinamento Nazionale Progetto Nati per
Leggere; Cooperative che operano nei servizi; Servizi AUSL (Pediatria di
Comunità, Dipartimento di Sanità Pubblica/Educazione alla salute,
Consultorio Famigliare, Consultorio Giovani, ecc.); Aziende produttrici di pasti
ed eventuali soggetti privati interessati alla promozione di tematiche relative al
sostegno della genitorialità.
Coordinatori pedagogici, operatori sanitari e del Centro Per Le Famiglie,
coordinatore del progetto NPL, coordinatore politiche giovanili dell’Unione.
N° di soggetti Istituzionali e non coinvolti
9. Risultati attesi in N° di partecipanti ai gruppi e agli incontri aperti
relazione a indicatori N° di presenze media negli Incontri aperti ai genit ori e ai Laboratori di lettura
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinar
io)
di cui
di cui
risorse FRNA
regional
i (altri
fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri soggetti –
specificare
i
Risorse umane e materiali per la realizzazione del progetto e quota parte di quanto indicato nella scheda
numero 4
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
41
INTERVENTI DI SOSTEGNO AI MINORI E ALLE LORO FAMIGLIE
6
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
X
Giovani
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
□
Dipendenze
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
□
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No
X
Sì
□
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
X
di un Fondo comune
X
in emergenza
□
d’èquipe
X
Altro
□
Progetto idi sviluppo e consolidamento
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 6 “L’integrazione professionale e i protocolli di
presa in carico nell’area famiglia e minori”, 7 “Sostegno alla genitorialita’ e alle attività di cura in
famiglia” e 8 “Adolescenza
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito territoriale 9 Comuni del Distretto di Lugo
di realizzazione
3. Referente
Margherita Dall’Olio – Responsabile Amministrativo Area Famiglia e Minori
Servizio sociale – Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Tel.0545 38531
e-mail [email protected]
dell’intervento:
Raffaella Ballardini Assistente Sociale Coord. Area famiglia e minori - Servizio
nominativo e recapiti Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Tel. 0545 38282
e-mail [email protected]
Fax 0545 38299
Famiglie e Minori -Adolescenti in situazione di disagio sociale o disabili.
4. Destinatari
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
42
5. Eventuali
interventi/politiche
Continuità/qualificazione/implementazione di interventi e modalità operative
diretti a garantire i diritti e le opportunità della popolazione minorile per svolgere
in modo efficace la funzione di tutela.
integrate collegate
I dati del Sistema Informativo Minori regionale rilevano come il numero dei
minori assistiti dal Servizio sia in costante e progressivo aumento negli ultimi
anni. A ciò consegue l’aumento della richiesta di politiche e risorse a sostegno
degli interventi destinati alla tutela dei minori e delle loro famiglie.
6. Azioni previste
Dati
SISAM
Stock
31/12/08
Stock
31/12/09
Flusso
anno 2009
Stock
31/12/10
Flusso anno
2010
1151
Flusso
anno
2008
1300
Minori
assistiti
di
cui
stranieri
1312
1512
1376
1679
512
572
630
735
690
841
L’attività ‘ istituzionale’ svolta a tutela della fascia minorile tende a perseguire:
- la focalizzazione degli interventi sulla famiglia quale prima responsabile, in
una comunità educante e curante, del bambino e dell’adolescente;
- la cooperazione tra operatori di diverse professionalità e Servizi e la
metodologia integrata di analisi e interventi quale modalità operativa da
perseguire per affrontare problematiche complesse e diversificate;
- progettualità basate sul lavoro di rete con interlocutori territoriali pubblici e
privati, sviluppando programmi di collaborazione con Enti o Associazioni
esterni;
Si confermano come significativi sia gli interventi a tutela e protezione di preadolescenti e adolescenti, anche stranieri (con interventi di sostegno e
accompagnamento verso l’autonomia) sia di situazioni e problematiche
caratterizzate da intensa complessità. In tali casi, obiettivi prioritari sono la
creazione/rafforzamento di legami, la facilitazione delle relazioni, la ricerca ed
attivazione di risorse personali/parentali/comunitarie.
Ciò comporta il dispiego di risorse ed interventi ad elevata integrazione sociale
e sanitaria a sostegno delle famiglie e dei minori, finalizzati alla riduzione dei
rischi di devianza, emarginazione, esclusione sociale e lo sviluppo di azioni
positive volte a ridurre le condizioni di disagio, rafforzando le risorse presenti e
sostenendo evoluzioni positive.
Per
tracciare i
livelli di collaborazione
e integrazione istituzionale,
organizzativa e professionale necessari alla efficace presa in carico
multiprofessionale e multiservizi di tali progetti integrati, l’Azienda Usl di
Ravenna si è fatta promotrice nel biennio 2009/2010 dell’elaborazione del
“Protocollo operativo per l’integrazione socio-sanitaria nell’area minori e
famiglie con bisogni ed interventi ad alta complessità assistenziale ( con
particolare riferimento ai Minori soggetti a provvedimenti dell’Autorità
giudiziaria) “. Tale protocollo è in fase di approvazione da parte del Distretto di
Lugo (capofila per l'Ausl come Referente per l’Area della Non Autosufficienza);
seguiranno poi atti di ricezione formale da parte di tutti gli Enti coinvolti. E’
previsto un periodo di sperimentazione per l’anno 2011 e, previa nuova verifica
tecnico-amministrativa, si procederà alla validazione definitiva.
E’ inoltre imprescindibile mantenere e consolidare il rapporto di collaborazione
avviato negli anni precedenti con gli Enti del Privato Sociale:gli assistenti sociali
trasmettono specifiche richieste inerenti situazioni in carico per programmazioni
integrate di aiuto assistenziale/economico.
Altrettanto importanti sono i percorsi di collaborazione tra Operatori e Servizi
afferenti all’Area Minori e a quella Adulti e Disabili nell’approssimarsi della
maggiore età del minore: laddove i percorsi personali di autonomia del minore
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
43
sono ancora in divenire, o la carenza di risorse familiari rendano necessario
proseguire la presa in carico dell’utente anche oltre il compimento della
maggiore età, diventa fondamentale un adeguato percorso di
accompagnamento verso gli interlocutori delle Aree Adulti e Disabili per evitare
negative fratture nei progetti di aiuto in corso e/o collaborare alla ridefinizione
degli stessi unitamente agli stessi utenti e, ove possibile, alle loro famiglie .
Questo complesso lavoro richiede la presenza di operatori assistenti sociali
stabilizzati e adeguatamente formati, in grado di assicurare risposte sempre più
qualificate ai bisogni espressi dalla nostra comunità.
Tipologia di interventi programmati per l’anno 2011 e attività anno precedente:
- contributi di tipo economico a carattere “straordinario” o mensile,
nell’ottica di sostegno temporaneo nell’ambito di un progetto che porti a
superare la logica meramente assistenziale e la conseguente “dipendenza”
dal Servizio
- sostegno economico con integrazione rette per la frequenza a strutture
educative scolastiche ed extrascolastiche,
- rapporti di collaborazione degli assistenti sociali con gli Enti del privato
sociale finalizzati all’erogazione di aiuti e sostegni personalizzati nell’ambito
di progetti integrati e condivisi per specifiche situazioni familiari in carico,
anche collegati con situazioni di emergenza abitativa a seguito di sfratti, vedi
progetti n. 60 e 61 area vulnerabilità ed inclusione sociale;
- Inserimento di minori in Comunità educative residenziali quando
l’allontanamento dalla famiglia diventa necessario per la tutela del minore,
- Sperimentazione del “Protocollo operativo per l’integrazione sociosanitaria nell’area minori e famiglie con bisogni ed interventi ad alta
complessità assistenziale ( con particolare riferimento ai Minori
soggetti a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria) “.
- Definizione di progetti di passaggio all’età adulta in collaborazione con
CNPIA , Aree Adulti e Disabili del servizio Sociale e Servizi Sanitari
Specialistici dell’Ausl.
- Inserimento di gestanti o di madri con figli in contesti protetti
(Comunità - alloggio, case di accoglienza, Comunità educative, ecc.)
- Interventi a carattere formativo in contesti lavorativi rivolti a minori in
difficoltà o a rischio di devianza o minori soggetti a disabilità fisica-psichica e/o
sensoriale (certificazione l. 104/92), al compimento del 16° anno di età, facilitati
dall’affiancamento di un operatore “mediatore al lavoro”- erogazione di rimborsi
spese per borse lavoro.
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
Operatori assistenti sociali dell’Area Famiglia Minori, CNPIA, educatori
professionali, Responsabili dei Servizi sociali dei Comuni.
Assistenti sociali, educatori professionali afferenti all’Area famiglia Minori
che si prevede di
impiegare
Dati attività 2011 vs. 2010
- n. sostegni economici erogati a nuclei con minori
9. Risultati attesi in - n. integrazioni/esonero rette
relazione a indicatori - n. minori inseriti in strutture residenziali
- n. casi seguiti con intervento educativo domiciliare;
regionali/distrettuali - n. casi seguiti con intervento a carattere formativo in contesti lavorativi.
- n. progetti integrati SS/Cnpia
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
44
Previsione di
spesa
TOTALE
di cui risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
10. Piano
finanziario:
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri soggetti –
specificare
Residuo fondo
euro
* Di cui
- €. 99.133,19
- € 78.000,00
- € 23.000,00
- € 100.867,00
- € 7.000,00
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
578.000 238.842,27 308.000*
31.157,73
Programma straordinario a favore delle Famiglie Det. G.R. n. 15678/2010
Fondo Sociale straordinario Quota a sostegno sistema servizi D.G.R. n. 350/2011
Fondo Sociale Locale quota Infanzia e Adolescenza Det G.R. n. 15679/2010
Fondo Sociale straordinario quota Infanzia e Adolescenza D.G.R. n. 350/2011
Fondo Sociale Locale quota Immigrazione Det. G.R. n. 15679/2010
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
45
BUONI SPESA PER GENERI DI PRIMA NECESSITA’
7
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
X
Giovani
Anziani
X
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
□
□
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
Sì X X
No □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□
□
□
d’èquipe
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
X
Progetto innovativo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialita’ e delle attività di cura in
famiglia” e 12 “Vulnerabilità ed inclusione sociale”
1.Soggetto capofila Servizio Sociale Unione dei comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo
di realizzazione
Mauro Corzani, Responsabile Amministrativo Area Vulnerabilità sociale ed
inclusione del Servizio Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento:
c/o– Via Garibaldi 41, Lugo
nominativo e recapiti Tel 0545 280869 / fax 054563747;
e-mail [email protected]
Nuclei familiari e persone in situazione di disagio economico
4. Destinatari
3. Referente
5. Eventuali
Politiche di sostegno al reddito
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
I buoni spesa permettono di sostenere le persone ed i nuclei in situazione di
disagio economico superando la logica della sola elargizione di interventi
economici. E’ una risposta assistenziale di tipo sociale che vuole garantire ai
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
46
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
cittadini dignità ed autonomia di vita nel loro ambiente familiare.
I buoni sono utilizzati per l’acquisto di generi alimentari (in particolare prodotti
“freschi” che integrano gli alimenti a lunga scadenza presenti nei “pacchi
alimentari”), alimenti per la prima infanzia e alimenti per persone con
particolari esigenze dietetiche (es celiaci), ecc.
E' compito dell’assistente sociale, responsabile del caso, inoltrare la proposta
di accesso al beneficio che viene autorizzato dalla commissione assistenza.
Le azioni previste per l’anno 2011 sono:
• Rinnovo della convenzione con l'agenzia per l’emissione dei buoni
• Individuazione dei punti commerciali del territorio (market, negozi di
quartiere, farmacie, rosticcerie, pizzerie ecc) convenzionati con l’agenzia
• Continuazione del progetto per il 2011
Servizio Sociale
Agenzia per emissione buoni
Punti commerciali del territorio
Assistenti Sociali del Servizio Sociale
Personale Amministrativo del servizio Sociale
Personale Agenzia per emissione buoni
Personale punti commerciali del territorio
9. Risultati attesi in
N utenti per i quali è stato attivato l’intervento
N nuclei familiari per i quali è stato attivato l’intervento
relazione a indicatori
N buoni distribuiti
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
20.000
di cui risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
straordina
rio – quota
a
sostegno
sistema
servizi
DGR n
350/2011)
di cui
di cui
FRNA
risorse
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti specificare
20.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
47
LA TUTELA DEI MINORI: INTERVENTI TERRITORIALI,
EDUCATIVI E I PROCESSI DI INTEGRAZIONE CON I SERVIZI
SANITARI
8
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
X
Giovani
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
□
Dipendenze
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No X
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
X
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
d’èquipe
X
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Progetto in continuità con l’anno precedente
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia”
e 8 “adolescenza”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito territoriale 9 Comuni del Distretto di Lugo
di realizzazione
3. Referente
Margherita Dall’Olio – Responsabile Amministrativo Area Famiglia e Minori
Servizio sociale –Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Tel.0545 38531e-mail [email protected]
dell’intervento:
Ballardini Raffaella Assistente Sociale Coord. Area famiglia e minori - Servizio
nominativo e recapiti Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Tel. 0545 38282
e-mail [email protected]
Fax 0545 38299
Famiglie e Minori pre e adolescenti in situazione di disagio sociale o disabili
4. Destinatari
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
48
5. Eventuali
interventi/politiche
Continuità/qualificazione/implementazione di interventi e modalità operative
diretti a garantire i diritti e le opportunità della popolazione minorile per
svolgere in modo efficace la funzione di tutela.
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
- Conferma della qualità degli interventi e della professionalità educativa
offerta all’interno dei Gruppi Esperienziali (due a gestione diretta, prevedono
la presenza di 2 educatori ciascuno; due a convenzione con Ass.Girasoli di
Bagnacavallo e Coop. Linea d’Ombra a Conselice) Le finalità dei G. E., sono
quelle di prevenzione del disagio sociale e scolastico attraverso l’offerta a
bambini e ragazzi di età compresa tra 9/15 anni di attività pomeridiane nel
periodo che va da Settembre a Giugno. L’obiettivo educativo è quello di
testimoniare a loro e alle loro famiglie la volontà di ‘prendersi cura della loro
crescita’ anche se portatori di particolari storie svantaggiate, che li rendono
impacciati nel compito di definizione e affermazione del sé o in difficoltà nella
relazioni con gli altri o con l’ambiente.
Negli anni si è posta specifica attenzione all’attività formativa degli educatori e
al consolidamento di legami e collaborazioni positive con la scuola e con le
equipe
tecniche di riferimento di ogni ragazzo accolto (nei gruppi
esperienziali a gestione diretta è consolidata la prassi di incontri mensili di
equipe per il confronto sull’evoluzione delle singole situazioni)
Si mantiene attenzione e si attuano incontri periodici con gli educatori dei
gruppi a convenzione, per assicurare la partecipazione dei minori in carico ai
Servizi, anche prevedendo facilitazioni per le famiglie in stato di bisogno.
- Sostegno all’inserimento in spazi aggregativi presenti nei diversi territori,
quali opportunità educative, formative e di relazioni positive coi pari . Si
intende lavorare in modo particolare a sostegno di progetti che prevedano
l’inserimento di minori a vario titolo ‘ svantaggiati’ in attività sportive/
ricreative/educative del territorio, attraverso la definizione di specifiche
collaborazioni tra le società/ gestori dell’attività ed il Servizio Sociale .
- Prosecuzione degli inserimenti nei Centri Diurni del territorio, per i ragazzi
con particolari disabilità, con progetti individualizzati che possono prevedere
anche integrazione retta a carico del Servizio Sociale Associato
Servizio Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Servizio sanitario
CNPIA dell’Azienda USL; Cooperative sociali, Società/ Associazioni sportive,
Enti gestori attività.
Operatori assistenti sociali dell’Area Famiglia Minori, pedagogista, psicologi e
neuropsichiatri dell’AUSL, educatori professionali di Cooperativa.
impiegare
9. Risultati attesi in - n. minori frequentanti i Gruppi Esperienziali
relazione a indicatori - n. minori inseriti in Centri Diurni
regionali/distrettuali - n. minori inseriti su progetto condiviso in attività del territorio
Previsione di
spesa TOTALE
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
10. Piano
finanziario:
euro
84.406,16 34.406,16
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti
50.000*
*Di cui € 20.000,00 Fondo Sociale Locale quota Infanzia e Adolescenza Det. G.R. n. 15679/2010
€ 30.000,00 Fondo Sociale Locale quota Indistinta Det. G.R. n. 15679/2010
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
49
INTERVENTI EDUCATIVI DOMICILIARI A SOSTEGNO DELLA
FAMIGLIA E DEL MINORE
9
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
X
Giovani
X
Disabili
Anziani
□
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
□
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No
Sì X
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
X d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
Altro
□
Progetto di sviluppo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
9 Comuni del Distretto di Lugo
2. Ambito territoriale
di realizzazione
3. Referente
Margherita Dall’Olio – Responsabile Amministrativo Area Famiglia e Minori
Servizio sociale – Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Tel.0545 38531
e-mail [email protected]
dell’intervento:
Ballardini Raffaella Assistente Sociale Coord. Area famiglia e minori - Servizio
nominativo e recapiti Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Tel. 0545 38282
e-mail [email protected]
Fax 0545 38299
Famiglie e Minori pre e adolescenti in situazione di disagio sociale o disabili.
4. Destinatari
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
50
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
Consolidamento e qualificazione di interventi e modalità operative diretti a
garantire i diritti e le opportunità della popolazione minorile per svolgere in
modo efficace la funzione di tutela.
-Progetto Programma Provinciale:
“Minori stranieri non accompagnati –percorsi di integrazione attraverso la
sensibilizzazione alla cultura dell’accoglienza nei confronti delle famiglie già
inserite nel territorio”;
-Progetto triennale P.A 2010 “Sostegno alla maternità fragile: percorsi e
modalità operative integrate tra servizi, associazioni, risorse informali”
Uno dei compiti dei Servizi che si occupano dei minori e della famiglia, è di
aiutare e sostenere i nuclei familiari in difficoltà, con l’obiettivo di
mantenere il bambino e l’adolescente nel contesto sociale di
appartenenza. Nel processo complessivo di tutela del minore, gli interventi
attuati, devono quindi avere come primo obiettivo quello di verificare e
sostenere la possibilità di aiutare i genitori a diventare più “competenti” ed
in grado di soddisfare in modo adeguato i bisogni del figlio. Per affrontare
situazioni complesse, che necessitano di interventi plurimi e multi
professionali, si è cercato di costruire, nel corso degli anni, un modello
generale di lavoro integrato socio-sanitario. Di frequente devono coniugarsi
compiti di tutela e aiuto ma anche di controllo, nell’esercizio di un mandato
istituzionale che può generare diffidenza nei genitori, con i quali
l’assistente sociale, per costruire un percorso di aiuto e sostegno, deve
necessariamente mantenere relazioni ed acquisire conoscenze sulle
potenzialità esistenti. E’ necessario sostenere i processi di cambiamento
individuali e di sistema familiare, operando sia in ambito cognitivo sia su
quello affettivo/emozionale, ponendo attenzione agli elementi oggettivi
riguardo le difficoltà della persona: adulta/minore, considerando le
dinamiche sociali in cui è inserita. Nel quadro degli interventi territoriali,
rivolti al minore ed alla sua rete di rapporti familiari e di contesto,
l’intervento educativo domiciliare rappresenta una possibile risorsa, il
cui utilizzo emerge da una lettura articolata dei bisogni individuali e
familiari. È attuabile se c’è condivisione da parte della famiglia e rientra nel
progetto assistenziale/educativo specifico, elaborato dagli operatori sociosanitari referenti della situazione. Le attività realizzate dall’educatore,
devono essere contrassegnate da programmabilità e praticabilità e
soggette a periodiche verifiche e confronti con gli operatori coinvolti sul
“caso”. Sono previsti, pertanto, momenti di lavoro interprofessionale fra
l’educatore e gli operatori, finalizzati ad orientare l’attività ed a definire
progettualità condivise.
Tra gli interventi di tutela ai minori, finalizzati alla costruzione/ ricostruzione
di relazioni positive con i familiari, rientrano anche gli incontri protetti o
vigilati, spesso disposti direttamente dall’Autorità Giudiziaria.
Per queste diverse tipologie di intervento, il Servizio Sociale continua a
disporre di 2 educatori professionali (con monte ore complessivo di n. 72
settimanali). Nel 2010 non si è proceduto all’assunzione di un ulteriore
educatore, seppur a tempo parziale come era stato previsto, ma si è
operato per un utilizzo ottimale delle risorse disponibili. Nel 2011 è
previsto un potenziamento degli interventi educativi domiciliari sia in termini
di professionalità, che di flessibilità di risposta a bisogni che si manifestano
sempre più complessi e diversificati.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
51
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
Servizio Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna;
Servizi Sanitari: in specifico CNPIA/Consultorio Familiare
Assistenti Sociali dell’Area Famiglia Minori, operatori sanitari psicologi e
neuropsichiatri dell’AUSL, educatori professionali, psicopedagogista
impiegare
n. minori seguiti con intervento educativo domiciliare;
9. Risultati attesi in n. incontri vigilati genitori/figli svolti dagli educatori;
n. situazioni in carico con progettualità integrata interservizi:
relazione a indicatori n. situazioni di gravide e/o neomamme minori e adulte seguite con intervento
regionali/distrettuali educativo domiciliare.
Previsione di di cui risorse di
cui
spesa
comunali
risorse
TOTALE
regionali
(Fondo
sociale
straord.
Infanzia/A
dolescenz
a DGR n.
350/2011)
10. Piano
finanziario:
euro
84.671,06
44.542,87
di
cui di cui
risorse FRNA
regional
i (altri
fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri soggetti specificare
40.128
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
52
OSPITALITA’ TEMPORANEA IN EMERGENZA
10
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
X
Giovani
Disabili
Anziani
□
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No □
Sì X
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□
□
X
d’èquipe
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Progetto innovativo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito territoriale Territorio distrettuale, provinciale/interprovinciale in cui sono presenti Strutture
residenziali autorizzate ad ospitare minori in pronta accoglienza.
di realizzazione
3. Referente
Margherita Dall’Olio – Responsabile Amministrativo Area Famiglia e Minori
Servizio sociale –Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Tel.0545 38531e-mail [email protected]
dell’intervento:
Raffaella Ballardini Assistente Sociale Coord. Area famiglia e minori –
nominativo e recapiti Servizio Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Tel. 0545 38282
e-mail [email protected]
Fax 0545 38299
4. Destinatari
Minori e madri che necessitano di urgenti allontanamenti dal nucleo familiare
e/o minori privi di sostegno familiare
5. Eventuali
Progetti inseriti nel Programma Provinciale:
“Minori stranieri non accompagnati –percorsi di integrazione attraverso la
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
53
interventi/politiche
integrate collegate
sensibilizzazione alla cultura dell’accoglienza nei confronti delle famiglie già
inserite nel territorio”;
“L’affido Familiare: promuovere l’accoglienza attraverso un lavoro con la
Comunità”
La tutela del minore è la funzione prioritaria afferente all’Area Famiglia-Minori,
per garantire diritti e opportunità nel momento in cui questi non sono
sufficientemente garantiti dalla famiglia. Il tema si presenta particolarmente
complesso quando il bambino/l’adolescente, va tutelato rispetto al suo stesso
nucleo familiare che, in quel momento, presenta grave inadeguatezza
educativa e nella cura del figlio (allontanamenti ex art. 403; provvedimenti
Tribunale Minorenni..). Analogamente l’intervento di emergenza viene messo
in atto a tutela di nuclei madre/bambino laddove vengano a mancare
improvvisamente la sicurezza fisica/psicologica all’interno della casa familiare
o vi sia una inadempienza del nucleo nel soddisfacimento dei bisogni di
sussistenza fondamentali. Le successive tabelle raccolgono i dati relativi agli
inserimenti di emergenza effettuati nel 2010.
Inserimenti
urgenti di
minori
in
strutture
residenziali
Minori
stranieri
non
accompag
nati
Maltratt
amento
intra
familiare
anno 2008
anno 2009
Anno 2010
2
7
3
1
4
Inserimenti
urgenti
madre-figli
anno 2008
Violenza
fam./Ipotesi
abuso
2
anno 2009
3
anno 2010
3
6. Azioni previste
Ipotes
i di
abuso
3
1
Minori
temporanea
mente privi
di assistenza
1
3
3
Minori
colti in
flagranz
a
di
reato
2
2
Totale
4
15
13
n.utenti inseriti
2 madri + 3
minori
3 madri + 7
minori
3 madri + 6
minori
Da quanto riportato si evince come gli interventi di tutela in situazione di
emergenza si mantengano consistenti e legati, spesso alla presenza di
problematiche intrafamiliari gravi. Accanto agli interventi richiesti da situazioni
di particolare “rischio” (di frequente segnalate dalle forze dell’ordine o dai
Centri Anti Violenza del territorio e che richiedono di agire con tempestività e
immediatezza a protezione del minore o delle madri unitamente ai figli)
nell’anno 2010 sono emerse richieste significative anche per far fronte a
situazioni di emergenza conseguenti alla crisi economica. Perdita del lavoro,
sfratto dalla abitazione, in diversi casi l’abbandono della famiglia da parte del
padre ha richiesto la collocazione urgente degli elementi più deboli del nucleo
in luogo abitativo adeguato. Si sottolinea come tali interventi di emergenza
siano e restino assolutamente temporanei e propedeutici alla definizione di
progetti di accompagnamento all’autonomia degli utenti che possono
prevedere percorsi di reperimento di abitazioni a basso costo, progetti di
ospitalità/supporto tra famiglie, percorsi di inserimento lavorativo finalizzati
alla integrazione del reddito del nucleo e, ove possibile, al reperimento di
occupazioni stabili e alla conseguente autonomia economica del nucleo.
E’ evidente che percorsi di uscita dall’emergenza così complessi non possono
realizzarsi che in tempi medio/lunghi e che comportano un significativo e
crescente impegno di risorse professionali ed economiche da parte del
Servizio.
Per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati, la prassi
operativa prevede di intervenire nell’emergenza per garantire l’accoglienza in
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
54
7. Istituzioni/attori
Sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
contesto protetto e, in fase successiva, per definire percorsi
formativi/educativi/lavorativi che tengano conto dei vincoli legislativi
riguardanti l’ottenimento dei permessi di soggiorno. La struttura di pronta
accoglienza rappresenta una possibile risorsa per una risposta immediata
all’insorgere dell’urgenza ed è un contesto che può garantire interventi di cura
e protezione a minori quando si trovano in situazione di abbandono o di
tempestivo bisogno di allontanamento dall’ambiente familiare. Si configura
anche come “spazio” per una adeguata progettazione sul caso problematico.
Tali situazioni richiedono:
a) individuazione immediata di strutture residenziali idonee, necessariamente
diversificate per fasce di età e per sesso, disponibili ad accogliere il minore
e/o le madri con figli che, nell’immediato, necessitano di interventi di
“protezione”.
Si ipotizza di prevedere rapporti di convenzione e/o protocolli operativi
con le strutture residenziali già conosciute (perché ospitanti un numero
consistente di minori in carico al servizio), per le accoglienze a carattere di
emergenza;
b) analisi del caso e sviluppo a breve termine del progetto di assistenza
individuale da parte degli operatori sociali, in integrazione con gli educatori
della struttura; a lungo termine l’obiettivo resta, dove possibile e presente, il
reinserimento nel proprio nucleo familiare originario. Il progetto dovrà
prevedere l’individuazione della soluzione più adeguata per la specifica
situazione (affido etero familiare, inserimento in diversa struttura
residenziale….).
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Assistenti Sociali e Educatori afferenti all’Area Famiglia Minori
Responsabili e operatori delle strutture residenziali per minori autorizzate
all’accoglienza in emergenza, conosciute dal Servizio sociale.
n. 9 assistenti sociali territoriali Area Famiglia Minori
n. 1 coordinatore assistente sociale Area famiglia Minori
n. 1 educatore professionale
impiegare
Garantire la tempestiva protezione, in situazioni di emergenza, di bambini e
adolescenti privi di adeguate cure e sostegno familiare attraverso
9. Risultati attesi in l’inserimento in strutture di prima accoglienza individuate idonee a rispondere
in modo efficace alla specifica situazione.
relazione a indicatori Indicatori: n. progetti di assistenza integrati fra operatori del servizio e
regionali/distrettuali educatori di comunità;
in riferimento alla problematica rilevata, n. di prese in carico integrate,
socio/sanitaria/educativa per la definizione di progettualità a sostegno del
minore.
Previsione di
spesa TOTALE
di cui
risorse
comunali
10. Piano
finanziario:
euro
70.000
10.000
di
cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
straord.
Infanzia/A
dolescenz
a DGR n.
350/2011)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti
60.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
55
11
PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE
PER AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI
IMMIGRATI
ai sensi della deliberazione della Assemblea Legislativa n.265/2009 e della Giunta Regionale n.
A) Integrazione per minori stranieri non accompagnati anche attraverso la sensibilizzazione
alla cultura dell’accoglienza nei confronti delle famiglie già inserite nel territorio.
COORDINATORE TECNICO:
NOMINATIVO Raffaella Ballardini
ENTE/SOGGETTO DI APPARTENENZA: Unione dei Comuni della Bassa Romagna
QUALIFICA: A.S. Coordinatore Area Famiglia e Minori
TELEFONO 0545 38282 FAX 0545 38299, E-MAIL [email protected]
IL PROGETTO E':
[]
Nuovo
[X]
Continuazione di attività in corso a partire dall'anno: 2007 (progetto:
“ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE PER MINORI STRANIERI NON
ACCOMPAGNATI” inserito nel Piano territoriale provinciale per l’immigrazione)
In tal caso:
[X]
Ha ottenuto finanziamenti a carico del Fondo Sociale Regionale
Ha ottenuto finanziamenti a carico di altre leggi nazionali e/o regionali
[]
Non ha ottenuto finanziamenti precedenti
1) Durata del Progetto : annuale
B) Soggetti Partecipanti
Proponente/Capofila
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Soggetti pubblici coinvolti:
Provincia: per coordinamento provinciale e attraverso il Centro per l’Impiego
9 Comuni della zona sociale – Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Soggetti privati coinvolti (volontariato, associazionismo, cooperazione sociale, altro)
Associazioni Immigrati, Centri di Formazione Professionale, Centri di Accoglienza per minori
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
56
Soggetti attuatori
Nome: Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Ragione sociale: C.F.P.IVA 02291370399
Sede Legale: Lugo, P.zza Martiri 1
Altri soggetti partecipanti (elencare):
C) Descrizione del Progetto
Contesto Locale
Da alcuni anni nel nostro territorio si registra un aspetto connesso all’immigrazione inerente la
presenza di minori stranieri non accompagnati; si tratta di ragazzi in genere dai 15 ai 17 anni, in
prevalenza di sesso maschile, provenienti da vari paesi esteri, senza alcun riferimento parentale,
spesso segnalati al servizio dall’Ufficio stranieri della Questura o dal Comando Carabinieri alle cui
Sedi, di frequente, i ragazzi stessi volontariamente si presentano denunciando la situazione di
minori di età “non accompagnati”. Trattandosi di minori devono necessariamente essere affidati,
tutelati, protetti dallo Stato italiano e vengono pertanto “accolti” dal Servizio. La presa in carico e il
progetto di accoglienza tiene conto dell’età del minore, della ricerca di un eventuale contesto
parentale di riferimento, della compliance del ragazzo ad un progetto evolutivo.
Pertanto le risorse messe in campo possono essere di tipo tutelare globale o percorsi di
accompagnamento verso l’autonomia.
Si è affrontato in un caso anche la problematica relativa a minori provenienti da zone di guerra e/o
grave emergenza umanitaria (nella fattispecie un minore proveniente dall’Afganistan) per i quali è
necessario attivare la procedura specifica al fine di provvedere al trasferimento in struttura
riconosciuta idonea all’accoglienza di queste persone.
Per i minori non accompagnati, il progetto individuale prevede la segnalazione da parte del Servizio
alla Procura della repubblica presso il tribunale per i Minorenni ed al Comitato minori stranieri e
conseguente assunzione di tutela da parte dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.
L’intervento tutelare a carattere di urgenza comporta l’inserimento in strutture di accoglienza
(Comunità Educativa/Centro di formazione/Casa Famiglia.
Una “buona prassi” che si intende proseguire riguarda il coinvolgimento delle Associazioni
straniere e il coinvolgimento di “persone significative” per la messa in campo di azioni volte a
ricercare e sensibilizzare le famiglie straniere già integrate nella Comunità, per tendere a costruire
percorsi di accoglienza omoculturale; ad oggi sono in corso n. 1 interventi di affido di ragazzi a
nuclei familiari della medesima etnia. Appare però molto difficile reperire disponibilità di nuclei
stranieri per l’accoglienza di questi ragazzi.
Le Comunità di accoglienza per minori hanno costi di gestione piuttosto elevati e le rette a carico
dell’Ente Locale si aggirano da € 68 a € 130 g. , da cui sono escluse le spese straordinarie.
Obiettivi del progetto
Indicare gli obiettivi del progetto
Il presente progetto si propone di favorire l’integrazione, la formazione, l’inserimento nella vita
lavorativa dei minori stranieri non accompagnati attraverso percorsi di accompagnamento
all’autonomia sociale ed economica, in continuità con le precedenti progettualità.; è collegato ai
programmi già inseriti nei P.A. 2009/10 e riproposto per il 2011, di integrazione dei cittadini
immigrati e di contrasto alla povertà per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate ed al
progetto : L’affido Familiare: promuovere l’accoglienza attraverso un lavoro con la Comunità.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
57
Possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto:
Si mantiene un monitoraggio delle azioni attuate attraverso relazioni e confronti fra il Servizio e gli
“attori”, istituzionali, del privato sociale, coinvolti nel progetto per rendere gli interventi
maggiormente qualificanti e continuativi
-
Capacità di collegamento in rete anche con altri interventi per l'integrazione sociale dei cittadini
stranieri immigrati (Piani di Zona distrettuali per la Salute ed il benessere sociale ecc..)
Il presente progetto è collegato a progettualità già inserite nel P.A 2009, riproposte ed implementate
nel P.A 2010 così pure nel P.A. 2011, relative alla promozione dell’accoglienza attraverso un lavoro
con la Comunità e tramite i programmi di integrazione dei cittadini immigrati e di contrasto alla
povertà
D) Descrizione del piano di attività generale del Progetto
Si rileva necessario implementare la collaborazione con le Associazioni locali di immigrati e il
Servizio, anche attraverso l’attività di promozione all’accoglienza, ipotizzata in specifici progetti,
da attuare in definite realtà territoriali con il coinvolgimento degli Enti Locali e le risorse del privato
sociale. I tre affidi omoculturali in corso dagli anni precedenti hanno offerto ai ragazzi l’opportunità
di non cambiare radicalmente le abitudini quotidiane, attenuando gli effetti dello “sradicamento”, in
quanto ambiti favorenti il senso di appartenenza.
Si intendono implementare percorsi di autonomia e di integrazione di minori stranieri non
accompagnati che dimostrano una chiara volontà all’impegno ad un progetto di vita improntato alla
legalità ed alla determinazione di integrarsi nel contesto sociale del nostro paese
Un aspetto prioritario è rappresentato dall’elaborazione integrata del piano assistenziale individuale
che gli operatori sociali, referenti della situazione, definiscono con gli attori coinvolti:
Comunità/Centri di accoglienza e ragazzo stesso. I progetti di accompagnamento all’autonomia in
genere prevedono:
-inserimento in corsi di alfabetizzazione e in corsi di formazione professionale gestiti da coop.
Sociali e centri di formazione;
- partecipazione ai servizi/attività ricreative-culturali presenti sul territorio per facilitare la
socializzazione fra pari e la conoscenza delle risorse locali;
- accompagnamento a percorsi a carattere lavorativo (borse lavoro, tirocinio presso aziende), con il
coinvolgimento dei mediatori al lavoro per accompagnamento e tutoraggio del ragazzo.
- ricerca di possibilità abitative diverse dall’ospitalità in strutture residenziali per i neo maggiorenni
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
58
Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto (Network) collaborano tra di loro,
specificando le competenze operative e finanziarie di ciascuno e le modalità di coordinamento della
rete
Le attività precedentemente indicate trovano attuazione attraverso momenti comuni di incontro,
svolti a cadenza periodica fra gli operatori del Servizio e le diverse agenzie che rivolgono attività a
favore di stranieri qui residenti per verifica, monitoraggio e individuazione di strategie operative. In
specifico:
- il Servizio sociale coordina gli interventi; assume la presa in carico della singola situazione e
favorisce i percorsi di inserimento in contesti educativi/formativi/lavorativi;
- Il centro per l’impiego, in collaborazione con i mediatori al lavoro e i Centri di Formazione
Professionale, valuta la formazione pregressa e mantiene i rapporti con le aziende;
- le strutture di accoglienza e/o Famiglie affidatarie, in integrazione con gli operatori sociali,
provvedono al tutoraggio e al monitoraggio dei singoli progetti di inserimento: in specifico i centri
di formazione Professionale svolgono funzioni osservative/valutative e di sviluppo delle
competenze professionali.
Destinatari del Progetto:
Diretti (con un coinvolgimento diretto nelle azioni dell'intervento)
Indiretti (sui quali l'intervento potrà avere una ricaduta positiva pur senza diretto coinvolgimento)
Tipologie dei destinatari
n. dei soggetti destinatari
Diretti: Minori stranieri non accompagnati in maggioranza
prossimi alla maggiore età; minori irregolari con rete familiare
e/o amicale.
Indiretti: Famiglie e associazioni di/per straniere
Strutture di accoglienza
Aziende e cooperative sociali
Diretti Minori non accompagnati n.12
Minori irregolari con rete familiare e/o amicale n. 5
Indiretti: la rete individuata sia come strutture
educative/formative e/o contesti favorenti l’inserimento
sociale.
Coinvolgimento dei destinatari
Indicare come si intendono raggiungere e coinvolgere i destinatari dell'intervento
I progetti socio-assistenziali sono condivisi fra operatori sociali e minori stranieri in periodici
momenti dedicati e gli interventi programmati sono verificati nei tempi, nei modi e con le opportunità
definite nel contratto con l’utente.
E’ previsto il coinvolgimento delle Associazioni, di cittadini stranieri e altre risorse coinvolte, in base
al progetto individuale definito.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
59
Effetti attesi: definizione qualitativa
Descrivere qualitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto
Implementare percorsi di autonomia e di integrazione dei minori stranieri non accompagnati che
dimostrano una chiara volontà di impegnarsi in un progetto di vita improntato alla legalità e alla
determinazione di integrarsi nel contesto sociale del nostro paese.
Effetti attesi : stima quantitativa
Definire quantitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto
Poiché il progetto verrà attuato solo sui minori che vengono valutati idonei ad intraprendere un
percorso di impegno, si ritiene che si possa raggiungere un risultato positivo per la maggior parte
dei soggetti presi in carico: almeno 8 su 12.
Personale necessario per lo svolgimento della suindicata attività :
N°
Qualifica
Livello Formazione Specifico
10
Assistente sociale
Laurea Assistente sociale
1
Mediatore al lavoro
Diploma di scuola media superiore e
comprovata esperienza in materia di
inserimento lavorativo
1
Mediatore Linguistico
1
Esperto in materia di
normative
sull’immigrazione
Diploma S. Secondaria di II° grado e
comprovata esperienza come mediatore
linguistico
Esperienza su iter burocratici relativi agli
stranieri
Orario/
settimana
10 (media
complessiva)
2
2
consulenza
E’ previsto l’apporto di volontari? Se si, indicarne il numero ed il ruolo previsto.
E’ previsto il coinvolgimento di Associazioni di volontariato e di cittadini stranieri in base al
progetto individuale definito.
E) Informazione e diffusione dei risultati:
Il tavolo tematico Famiglia Minori rappresenta il contesto di riflessione e valutazione delle azioni
progettuali previste. Un ulteriore canale di informazione è rappresentato dagli incontri a carattere
promozionale che gli operatori programmano con i referenti significativi degli Enti Locali per la
promozione all’accoglienza.
F) Monitoraggio e Valutazione:
Indicare quali forme di monitoraggio e valutazione sono previste
Il gruppo tecnico formato da A.S. Coordinatore Area Famiglia e Minori e Assistenti sociali
responsabili del caso, con il coinvolgimento di altri referenti significativi e coinvolti nel progetto
personalizzato, rappresenta il contesto operativo di monitoraggio e valutazione delle attività. La
valutazione finale avverrà sulla base del raggiungimento degli obiettivi indicati nel progetto e sui
percorsi individuali che raggiungono discreti livelli di autonomia.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
60
G)Preventivo Economico
Voci di spesa
A) Spese generali di progettazione, avvio e promozione
Totale costo € 1.000
B) Spese di documentazione
1.
C) Personale espressamente adibito al progetto
Assistente sociale
Totale ore
460
Costo orario
Operatore/Mediatore linguistico Totale ore
92
Costo orario
Educatore/Mediatore al lavoro
Totale ore
Costo orario
€ 22,01
€ 18,50
92
€ 19,80
Totale costo
€ 13.648,20
D) Attrezzature, arredi e materiali (elencare):
E) Spese di gestione
F) Spese di trasporto e di residenzialità
Comunità educative
€ 107.844,00
G) Spese di formazione degli operatori
H) Forme di sostegno economico diretto a soggetti immigrati
Contributi economici, contributi a nuclei affidatari e compensi per borse lavoro non sono computati
nel costo complessivo del presente progetto
I) Altre spese (specificare)
COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO € 121.492,20
EVENTUALE COSTO A CARICO DEI SOGGETTI PROPONENTI :
(RIPARTITO TRA I VARI ENTI)
Unione dei Comuni della Bassa Romagna: € 114.897,20
FINANZIAMENTO REGIONALE RICHIESTO € 6.595,00
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
61
12
PROGRAMMA PROVINCIALE PER LA PROMOZIONE DELLE POLITICHE DI TUTELA
E ACCOGLIENZA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
L’AFFIDO FAMIGLIARE: PROMUOVERE L’ACCOGLIENZA ATTRAVERSO UN
LAVORO CON LA COMUNITA’
Progetto in continuità con le annualità precedenti
Soggetto capofila
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
del
progetto/intervento
-
Responsabile del
progetto/intervento:
nominativo e
recapiti
Destinatari
Obiettivi del
progetto/intervento
(anche eventuali
integrazioni con
altre aree
d’intervento)
Margherita Dall’Olio – Responsabile Amministrativo Area Famiglia e
Minori
Servizio Sociale - Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Tel.0545 38531e-mail [email protected]
Raffaella Ballardini Assistente Sociale Coord. Area famiglia e minori –
Servizio Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Tel. 0545 38282
e-mail [email protected]
Fax 0545 38299
Nora Medici Assistente Sociale Coord. Equipe Affidi – Servizio Sociale
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Tel. 0545 38286
e-mail [email protected]
Persone residenti nei 9 Comuni dell’Unione dei Comuni della Bassa
Romagna
Minori e famiglie in carico ai Servizi socio-sanitari
Sostenere e incentivare la disponibilità all’accoglienza in affido prevedendo
interventi “mirati” a sollecitare le risorse potenziali del territorio.
Il progetto intende promuovere le reti di famiglie mediante un lavoro con la
Comunità, articolato su base distrettuale, avvalendosi di interlocutori
significativi formali ed informali: Servizi territoriali, Associazioni e Gruppi laici
e religiosi, che a vario titolo si impegnano in attività sociali.
Si sottolinea come sia diventato indispensabile individuare tra gli
interlocutori privilegiati esponenti delle Comunità di stranieri radicate sul
territorio al fine di
avviare processi di reciproca conoscenza e
collaborazione sui temi della accoglienza e più in generale della tutela
dell’infanzia e dell’adolescenza.
Promuovere e sostenere esperienze “leggere” di famiglie di sostegno anche
improntate al modello di “famiglia che aiuta famiglia”
Il lavoro di rete con il privato sociale e le associazioni laiche e religiose
accomuna altri progetti inseriti nel PDZ :
- Programmazione del percorso per la piena applicazione della l. 194/78;
- Minori stranieri non accompagnati –percorsi di integrazione attraverso la
sensibilizzazione alla cultura dell’accoglienza nei confronti delle famiglie già
inserite nel territorio;
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
62
Azioni previste
L’obiettivo prioritario perseguito negli anni è la promozione della cultura
dell’accoglienza attraverso lo sviluppo di iniziative di sensibilizzazione rivolte
alla comunità. L’ipotesi progettuale è la costruzione di una rete di nuclei
affidatari e di sostegno per offrire alle famiglie e ai minori in difficoltà la
possibilità di usufruire di opportunità di tipo familiare sul proprio territorio di
residenza. Il piano di intervento 2011, condiviso con l’Associazione Famiglie
per l’Accoglienza che da diversi anni collabora alla realizzazione di azioni di
promozione/sostegno a famiglie accoglienti, prevede azioni , realizzabili
dagli operatori socio sanitari e dall’Associazione Famiglie per l’Accoglienza
che per la promozione dell’accoglienza ha prodotto un un film documentario
“La mia casa è la tua”, che raccoglie esperienze di accoglienza famigliare.
In specifico gli operatori del gruppo Centrale Affidi in collaborazione con il
Centro per le Famiglie intendono sviluppare:
- interventi a carattere organizzativo presso i Comuni del Distretto, per
favorire e promuovere la collaborazione con cittadini e/o gruppi già sensibili
ad esperienze di accoglienza (associazioni volontariato, parrocchie).
- coinvolgimento di altre rappresentanze (laiche e religiose), al Tavolo di
Lavoro permanente per la sensibilizzazione all’accoglienza e coordinare i
percorsi di lavoro.
- azioni tese a ridare slancio al percorso del gruppo di mutuo-aiuto con le
famiglie che hanno in atto l’esperienza di accoglienza.
Ambito territoriale di Comuni dell’Unione
realizzazione
Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Risorse umane che
si prevede di
impiegare
- Comuni del Distretto
- Centro per le famiglie
- Operatori: psicologo e assistenti sociali dei Servizi Sociali e socio-sanitari
dell’AUSL
- Associazione Famiglie per l’Accoglienza
-Associazioni / Gruppi / Parrocchie attivi nella Comunità
n. 1 A.S. Gruppo Affidi
n. 1 A.S Coordinatore Area Minori
n. 1 Psicologo
n. 1 Referente Associazione Famiglie per l’Accoglienza
(caratteristiche e
dati numerici)
Indicatori per il
monitoraggio/valuta
zione
N. incontri organizzati con referenti di Associazioni formali e informali e di
altre Istituzioni nei territori individuati.
N. incontri pubblici organizzati con Associazioni e n. partecipanti;
Report incontri pubblici e di piccolo gruppo
N. domande di disponibilità alle diverse tipologie di accoglienza.
N. affidi effettuati vs. anno precedente
Previsione di spesa di
cui
TOTALE
comunali
€ 74.500,00
Piano finanziario:
Di cui :
€. 70.500 contributi €. 68.243,87
a famiglie affidatarie
€ 4.000 contributo
“Famiglie
per
l’accoglienza”
risorse Quota
regionale
Quota
provinciale
.Eventuale quota di altri
soggetti da specificare
€ 6.256,13
Risorse umane, materiali
dell’Unione dei Comuni,
dell’azienda Ausl e delle
Associazioni coinvolte
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
63
INTEGRAZIONE SCOLASTICA E NEI SERVIZI EDUCATIVI ESTIVI
DEI MINORI DISABILI: SUPPORTO ALLA FREQUENZA,
INTERVENTI INTEGRATI A SOSTEGNO DELLE AUTONOMIE E DEL
TEMPO LIBERO
13
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
□
Infanzia e
adolescenza
X
Giovani
Anziani
X
Disabili
□
Immigrati
stranieri
X
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No X
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
X d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
X
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Qualificazione, consolidamento e sviluppo degli interventi delle annualità precedenti
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 6 “L’integrazione professionale e i protocolli di presa in
carico nell’area famiglia e minori” e 7 “Sostegno alla genitorialita’ e alle attività di cura in famiglia”
1. Soggetto capofila Unione dei Comuni Bassa Romagna - Servizio sociale
AUSL di Ravenna - Centro di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza
dell’intervento
(CNPIA) di Lugo
2. Ambito territoriale Distretto di Lugo e territori della Provincia
di realizzazione
Margherita Dall’Olio – Responsabile Area Famiglia e Minori Unione
dei Comuni della Bassa Romagna
tel.0545 38531- fax: 0545 38299
e-mail: [email protected]
3. Referente
dell’intervento:
Responsabile tecnico – educatore supervisore: Monica Betti
nominativo e recapiti Servizio Sociale – Unione dei Comuni della Bassa Romagna, CNPIA
Distretto di Lugo Ausl di Ravenna
Corso Garibaldi, 41 – Tel 0545 38295
e-mail: [email protected]
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
64
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
Gli alunni del programma di assistenza scolastica educativa del Distretto di
Lugo certificati in base alla L. 104/1992; Minori disabili inseriti nei servizi
educativi estivi e le loro famiglie; I minori disabili seguiti con interventi di
assistenza domiciliare; Gli educatori di sostegno operanti nei servizi educativi
0/6 anni, nelle scuole primarie, secondarie di 1° e 2° grado e nei centri di
formazione professionale.
Politiche sociali e sanitarie
Il progetto di assistenza scolastica educativa (sia nel periodo scolastico che
in quello estivo) prevede le seguenti fasi di lavoro:
- Analisi congiunta CNPIA e Servizio sociale sui progetti individuali dei
soggetti destinatari degli interventi;
- Programmazione scolastica annuale nel Tavolo di concertazione
interistituzionale: Ufficio XV Provincia di Ravenna - scuole – CNPIA –
Servizio sociale;
- Previsione costi e fasi di confronto e negoziazione tra gli attori istituzionali e
la Coop. sociale Il cerchio, a cui sono affidati gli interventi, con valutazione
rapporto costo/benefici;
- Definizione e messa a punto complessiva con Coop. sociale Il Cerchio per
avvio anno scolastico con previsione di interventi sistematici e di emergenza;
Per la qualificazione del progetto annuale, si conferma l’utilizzo dello
strumento osservativo e di monitoraggio degli interventi denominato “Diario di
bordo”, sperimentato nel corso dell’anno sc. 2007/2008 e, per l’anno sc.
2009/2010, riproposto con un’integrazione assunta anche per l'A.S
2010/2011, cioè:
- assegnazione agli educatori del Diario di bordo personalizzato per ogni
bambino/ragazzo/alunno motivando il significato e il compito,
- verifica intermedia e finale dell’utilizzo dello strumento tra educatori,
Educatrice supervisore del Servizio Sociale dell’Unione dei Comuni della
Bassa Romagna, Dirigente Coop sociale Il Cerchio;
- compilazione, da parte dell’educatore, del profilo e della storia scolastica
dell’alunno, dei verbali di incontro con insegnanti, dirigenti della scuola,
tecnici del CNPIA e del Servizio Sociale e del percorso di lavoro concordato
e perseguito per l’alunno disabile in carico;
- compilazione, da parte dell’educatore, di un riepilogo periodico delle attività
svolte con i bambini/ragazzi/alunni con l’indicazione dei principali risultati
ottenuti, degli obiettivi raggiunti, delle criticità riscontrate;
- compilazione da parte del Dirigente scolastico della griglia di valutazione
relativa al livello di prestazione effettuata dagli educatori di sostegno;
- valorizzazione della pratica dell’osservazione intesa come strumento e
modalità irrinunciabile per comprendere i fenomeni, tramite:
a) qualificazione dell’osservazione a scuola per poter lavorare su profili
definiti per singolo alunno;
b) rilevazione dei percorsi educativi attuati in base ad un procedimento
osservativo-valutativo a garanzia di un miglior procedimento di intervento
educativo-assistenziale;
c) rendicontazione certa del tempo e della energia professionale orientate al
singolo alunno;
d) possibilità di controllare meglio il lavoro di rete
e) assunzione di responsabilità nella fase di valutazione
Inoltre il macro progetto a sostegno dell'integrazione, in senso più ampio,
prevede l'attuazione di interventi di supporto alla frequenza scolastica:
1) trasporto personalizzato per l'accesso alle scuole secondarie di 2° grado;
2) contributi economici alle famiglie per trasporto extra comune di residenza.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
65
Nell'anno 2011 inoltre:
- si è predisposto l'intervento integrato (AUSL - CNPIA e Sociale) “Verso
l'autonomia” a sostegno dello sviluppo di competenze relative all'uso del
denaro, all'orientamento sul territorio, al comportamento stradale, all'utilizzo di
mezzi di trasporto pubblici, che prevede:
−
- un incontro settimanale della durata di 2 ore tenuto da 3 educatori
professionali CNPIA che predispongono attività diversificate concordate
durante gli incontri di supervisione, effettuati mensilmente con l'educatore
Supervisore;
−
- i minori inseriti nel percorso usufruiscono dei servizi di integrazione
scolastica e sono in fase di passaggio, o già inseriti, nella scuola secondaria
di 2° grado;
- è stato attivato il Gruppo “minori disabili” per tenere aperto il confronto con il
mondo delle associazioni, sportive, culturali, ecc. e con le Istituzioni
scolastiche, relativamente alle problematiche del tempo libero nella
adolescenza e preadolescenza, che ha individuato un percorso di contatto e
sensibilizzazione da svolgersi nei confronti , in particolare, del mondo
sportivo.
−
si è accolta la proposta progettuale di avviare anche sul territorio
dell'Unione una sperimentazione relativamente alla pratica della
Riabilitazione Equestre, come proposto dalla Cooperativa Sociale Domus –
Coop e dal Circolo Ippico “La Piramide”, C.R.E. - FISE di Lugo.
In accordo con l'AUSL (CNPIA) si attiverà, qualora sostenuto da contributi
ottenuti tramite Fondazioni Bancarie Locali, un percorso annuale di
sperimentazione della Riabilitazione Equestre da tenersi presso il Circolo
Ippico La Piramide di Lugo 1 volta la settimana per 2 ore al dì. La
sperimentazione sarà rivolta, con modalità da definire in relazione
all'approvazione dei finanziamenti da parte delle già citate Fondazioni Locali,
a minori affetti da disabilità cognitiva e/o disturbi relazionali.
Dirigenti e operatori CNPIA Distretto di Lugo
I dirigenti dei servizi educativi e i Coordinatori pedagogici dell’Unione dei
Comuni della Bassa Romagna e Coop. sociale Il Cerchio;
I dirigenti dei servizi 0/6 privati /paritari di Alfonsine, Lugo, Cotignola,
Fusignano, S. Agata, Massa Lombarda e Bagnacavallo;
I dirigenti degli 8 Istituti Comprensivi del Distretto di Lugo
7. Istituzioni/attori
I dirigenti degli Istituti Tecnici/Professionali: Alberghiero di Riolo Terme,
sociali coinvolti
Agrario Persolino di Faenza, l’Istituto Professionale Strocchi per i servizi
commerciali turistici e pubblicità e Liceo Artistico Ballardini di Faenza, l’Istituto
di istruzione professionale e tecnica Stoppa-Compagnoni di Lugo, degli Istituti
Comprensivi Muratori di Ravenna e del 3° Circolo di Ravenna
Centro di Formazione Professionale di Villa S.Martino, Centro di Formazione
Professionale di Cervia (I.A.L.) Centro di Formazione Professionale Engim di
Ravenna.
8. Risorse umane
39 educatori di sostegno operanti nei servizi educativi 0/6 anni, nelle scuole
che si prevede di
primarie, secondarie di 1° e 2° grado e nel Centro di Formazione
impiegare
professionale.
9. Risultati attesi in Utilizzo di protocollo operativo AUSL-CNPIA / Servizio Sociale / Servizi
relazione a indicatori educativi e scolastici basato integrato con le osservazioni registrate tramite il
regionali/distrettuali metodo sopra descritto
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
66
Previsione di
spesa
TOTALE
di cui
risorse
comunali
di cui risorse
regionali
(Fondo sociale
locale + Fondo
straordinario)
di cui
risorse
regiona
li (altri
fondi)
di cui
FRNA
di cui
Fondo
naziona
le NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
Provincia,
Diritto allo
studio
10. Piano
finanziario:
euro
891.167
521.963
232.000*
di cui
risorse da
altri soggetti
109.471
19.733
8.000
* Di cui
- € 42.000 Fondo Sociale Straordinario quota Infanzia e Adolescenza D.G.R. n. 350/2011
- € 150.000 Fondo Sociale Straordinario quota a Sostegno sistema Servizi D.G.R. n. 350/2011
- € 40.000 Fondo Sociale Locale quota Indistinta Det. G.R. n. 15679/2010
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
67
IL PASSAGGIO DALLA MINORE ALLA MAGGIORE ETA’ DEI
RAGAZZI IN CARICO AL CENTRO DI NEUROPSICHIATRIA
INFANTILE
14
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
X
Povertà e
Esclusione
□
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema in rete per il supporto alla domiciliarità, 6
“L’integrazione professionale e i protocolli di presa in carico nell’area famiglia e minori” e 7
“Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito Distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale
dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38280 Fax: 054538299
e-mail: [email protected]
nominativo e recapiti Responsabili Tecnici:
Dott.ssa Donata Cesti, Responsabile Centro di Neuropsichiatria di
Lugo
A.S. Raffaella Ballardini Coordinatore Area famiglia e minori Servizio
Sociale di Lugo
Disabili minori in carico al CNPIA che presentano bisogni di tipo sociale e che
necessitano del mantenimento della presa in carico ai servizi nel passaggio
4. Destinatari
all’età adulta e disabili adulti che presentano problematiche afferenti alle
diverse aree sanitarie specialistiche
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
68
5. Eventuali
Integrazione socio-sanitaria
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
Il progetto, inserito anche nel PAL, ha la finalità di garantire continuità nelle
prestazioni assistenziali nel passaggio dalla minore età alla disabilità adulta,
attraverso un lavoro integrato tra le diverse figure professionali sociali e
sanitarie. Per l’anno 2011 si prevede:
- prosecuzione del percorso di formazione/azione “Assistenza a lungo termine
e tutela della salute delle persone con disabilità in età adulta”
- ampliamento del confronto con il coinvolgimento dei Responsabili dei
Dipartimenti le cui specialità intervengono a vario titolo nella gestione della
disabilità (psichiatria, fisiatria, SAA)
- Approvazione di un documento unico concordato tra tutte le aree di
competenza che dovrà declinare le procedure e i rapporti tra i diversi servizi
per facilitare la continuità assistenziale sia sociale che sanitaria.
Specialistiche di Psichiatria, Neuropsichiatria Infantile, Fisiatria, SAA, Servizio
Sociale
Operatori dei servizi sociali e sanitari che si occupano di minori e adulti
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in
Stesura completa del documento/procedura finale
relazione a indicatori
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti specificare
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
69
DALLA RICERCA ALLA SPERIMENTAZIONE DI MODELLI
OPERATIVI INTEGRATI PER LA SALUTE DELL’INFANZIA: “IL
BAMBINO E IL VILLAGGIO”
15
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia
e
adolescenza
X
X
Giovani
Disabili
Anziani
□
□
Immigrati
stranieri
□
Povertà e
Esclusione
□
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
□
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□ d’èquipe
□
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Continuazione del progetto “Progetto regionale di ricerca-intervento nella AUSL di Ravenna” giugno
2006- luglio 2007
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 6 “L’integrazione professionale e i protocolli di presa in carico
nell’area famiglia e minori” e 7 “Sostegno alla genitorialita’ e alle attività di cura in famiglia”
A.USL di Ravenna
1. Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
Provinciale, con realizzazioni specifiche a livello Distrettuale
Mirella Guerra – Responsabile pediatria di Comunità – AUSL di Ravenna
Distretto di Lugo
Tel 0545 / 213930 – 213931 E-mail: [email protected]
Pediatri di famiglia, pediatri di comunità, assistenti sanitarie, ginecologi,
ostetriche, psicologi, neuropsichiatri infantili, pedagogisti, assistenti sociali
Integrazione socio/sanitaria
Sulla base del lavoro svolto nelle precedenti annualità, finalizzato
all’individuazione delle modalità operative, delle strategie e della rete
necessaria per attivare progetti di distretto su tematiche dell’infanzia,
coinvolgendo i diversi servizi che se ne occupano (servizi sanitari, sociali e
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
70
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
regionali/distrettuali
istituzioni scolastiche), si è delineato un percorso operativo delle connessioni
di rete tra i diversi Servizi, la costruzione delle relazioni fra di essi, con le
seguenti azioni:
- promulgazione di documenti relativi al percorso svolto;
- elaborazione di strumenti di lavoro e prassi operative in collaborazione
con le strutture educative coinvolte.
La finalità dell'azione formativa “Prevenzione del Disagio fin dalla più tenera
età” vedrà la definizione di ulteriori linee operative integrate, da attivarsi nel
corso del 2011
Enti e Servizi Comunali, Servizi Sociali dei 3 Distretti, A.USL di Ravenna
Per ogni distretto 14 professionisti: 2 PLS, 2 pediatri di comunità, 2 assistenti
sanitarie della PdC, 1 ostetrica, 1 psicologo, 1 neuropsichiatra infantile, 2
pedagogisti, 2 assistenti sociali
Pubblicazione di materiali
N° di prassi operative/strumenti di lavoro acquisit i
Previsione di
spesa
TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui risorse
regionali
(Fondo sociale
locale + Fondo
straordinario)
di cui risorse
regionali
(altri fondi)
di cui
FRNA
di cui
Fondo
naziona
le NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri soggetti
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
71
IL CASE MANAGEMENT: MODELLI E STRUMENTI OPERATIVI
NELL’AREA DELL’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA – II
ANNUALITA’
16
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
X
Infanzia
e
adolescenza
X
Giovani
Anziani
X
Immigrati
stranieri
Disabili
X
□
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
X
Dipendenze
X
X
minori
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
Azione da sviluppare:
L’azione è di nuova
No X
Sì □
attivazione?
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
4. Sistema di
1. Supporto della
2. Presa in carico multidisciplinare
3. Costituzione/integrazione
accoglienza in
domiciliarità
□ e lavoro d’èquipe
X di un Fondo comune □ emergenza
□
Altro
□
Progetto in continuità con l’annualità precedente
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON
ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 6 “L’integrazione professionale e i protocolli di presa in carico
nell’area famiglia e minori” e 7 “Sostegno alla genitorialita’ e alle attività di cura in famiglia”
Ausl di Ravenna
1.Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale Provinciale
di realizzazione
Sonia Cicero
3. Referente
Via De Gasperi, 8 – Ravenna
dell’intervento:
0544 286523 - 338.2566269
nominativo e
[email protected]
recapiti
[email protected]
Operatori dei seguenti servizi:
- Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche (neuropsichiatra,
psichiatra, psicologo, assistente sociale, educatore, infermiere, logopedista,
4. Destinatari
terapista della riabilitazione)
- Consultorio Familiare e Pediatrico (assistente sanitaria, pediatra, ostetrico,
ginecologo, assistente sociale)
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
72
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
- Servizi Sociali (assistente sociale)
- Servizi Educativi (pedagogista, educatore)
- Servizi Scolastici Statali (dirigenti scolastici, insegnanti)
Progetto “Ci vorrebbe un villaggio per un bambino”
Progetto per l’integrazione delle politiche sociali, sanitarie, socio-sanitari ed
educative
La seconda parte del percorso di formazione-ricerca, finalizzato a favorire lo
sviluppo di processi di lavoro integrati tra i servizi dell’Azienda USL di Ravenna
e degli Enti Locali del territorio, si è conclusa nei primi mesi del 2011 con la
presentazione del report di ricerca “Il Case Management: modelli e strumenti
operativi nell’area dell’integrazione sociosanitaria” contenente gli esiti
dell’indagine finalizzata all’evidenziazione delle propensioni all’integrazione
presenti nella rete dei servizi territoriali.
L’indagine ha evidenziato come nei diversi territori (Lugo, Faenza, Ravenna,
Cervia), pur in presenza di una rilevante sensibilità e attenzione ai processi di
integrazione, alcuni aspetti, in particolare le comunicazioni, i processi
decisionali e la formazione, sono trattati in modo da non favorire un adeguato
sviluppo dei processi di integrazione
6. Azioni previste
ANNO 2011 - prima fase sarà dedicata a favorire un diretto coinvolgimento dei
responsabili dei Servizi appartenenti alle diverse Istituzioni (Azienda USL,
Comuni, Scuole) che sono state interessate da questo progetto finalizzato allo
sviluppo di processi di lavoro integrati; in questa fase saranno definite le cornici
all’interno delle quali sarà possibile avviare la sperimentazione di orientamenti
e strumentazioni dedicate espressamente a sostenere processi di lavoro
integrati. Il gruppo dei responsabili dovrà individuare i temi / problemi che
costituiranno l’oggetto di lavoro di alcuni laboratori in cui saranno sperimentate
le funzioni di network management e di case management.
La realizzazione della prima fase sarà anticipata dalla restituzione degli esiti
della ricerca a tutti gli operatori che sono stati coinvolti nei quattro territori che
compongono l’Azienda USL di Ravenna, a cui seguiranno tre incontri con i
responsabili dei Servizi.
ANNO 2012 - seconda fase: si articolerà in due parti: la prima sarà dedicata
alla formazione di un gruppo di operatori che dovranno sviluppare funzioni di
network management all’interno di alcuni laboratori che saranno progettati per
sperimentare processi di lavoro integrati nel trattamento di specifici temi /
problemi (per la realizzazione di questa prima parte sono previsti quattro
incontri della durata di mezza giornata ciascuno);la seconda parte sarà
dedicata all’attivazione dei laboratori in cui saranno sperimentati processi di
lavoro integrati sostenuti dall’esercizio di funzioni di network management e di
case management.
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
Ausl – Tutti gli enti locali del territorio provinciale – ASP di Ravenna – Ufficio
scolastico provinciale
Ausl: coordinamento interno + incarichi ai formatori
Favorire la diffusione nei servizi dell’Azienda USL di Ravenna, degli Enti Locali
e delle Scuole del territorio degli esiti della ricerca realizzata per incrementare
l’attenzione verso i processi di integrazione all’interno e tra diverse
organizzazioni;
9. Risultati attesi in
relazione a
indicatori
identificare degli “oggetti di lavoro” comuni, ovvero dei temi - problemi che
regionali/distrettuali
diventino elementi di connessione e investimento tra servizi;
sviluppare competenze di network management costruendo linee di indirizzo
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
73
per orientare la progressiva introduzione di queste funzioni in ambiti di lavoro
prioritari;
superare una visione che porta a delegare a specifici ruoli operativi tutti gli
oneri dell’integrazione; per sviluppare e consolidare l’esperienza dei case
manager è necessario che coloro che svolgono queste funzioni possano
operare in campi d’azione, dedicati a trattare specifiche problematiche
complesse, in cui le attività integrative svolte siano costantemente riconosciute
e rinforzate dai diversi servizi coinvolti. In altre parole “il ruolo funziona se il
contesto funziona”;
sviluppare cultura e funzioni di network management all’interno dei diversi
sistemi istituzionali (sanità, sociale, scuola) e tra di essi, creando le condizioni
formali sulle quali innestare un complessivo processo di revisione del contesto,
mettendo a punti nuovi strumenti che ne sostengano l’azione, ricordando che “i
ruoli possono aiutare il contesto a funzionare”.
coinvolgere i responsabili dei diversi Servizi in quanto l’indagine realizzata
evidenzia con chiarezza che per favorire processi di integrazione vanno
presidiate alcune condizioni organizzative, senza le quali, i ruoli di case
manager e le funzioni di network management, per quanto strutturate, non
possono funzionare.
sperimentare localmente forme di network management e di case management
per introdurre prassi innovative e sostenibili.
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario
:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinari
o)
di cui
risorse
regionali
(altri fondi)
di cui
FRNA
di cui
Fondo
naziona
le NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri soggetti –
specificare
i
Risrose per la
formazione –
Ausl Ravenna
26.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
26.000
74
PROGRAMMAZIONE DEL PERCORSO PER LA TUTELA SOCIALE
DELLA MATERNITA’ E PER LA PIENA APPLICAZIONE DELLA
LEGGE 194/78
17
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
X
□
Giovani
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
□
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No
□
Sì
□
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
Altro
□
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON
ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 6 “L’integrazione professionale e i protocolli di presa in carico
nell’area famiglia e minori” e 7 “Sostegno alla genitorialita’ e alle attività di cura in famiglia”
Ausl – Distretto di Lugo, Unione dei Comuni della bassa Romagna
1.Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale Distretto di Lugo
di realizzazione
Margherita Dall’Olio – Responsabile Area Famiglia e Minori Unione dei
Comuni della Bassa Romagna
3. Referente
Tel.0545 38531- fax: 0545 38299
dell’intervento:
e-mail: [email protected]
nominativo e recapiti
Rosalbino Mantuano - Consultorio Familiare Ausl, Distretto di Lugo
e-mail: [email protected]
Donne che chiedono di interrompere volontariamente la gravidanza
4. Destinatari
nell’ambito delle norme previste dalla legge
- Tutela della procreazione e della salute delle donne, con percorsi
5. Eventuali
personalizzati di aiuto con interventi che prevedano competenze sociali (in
interventi/politiche
integrazione con politiche abitative e del lavoro), sanitarie e del volontariato
integrate collegate
lungo tutto il percorso nascita e nella eventuale decisione di interrompere la
gravidanza
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
75
6. Azioni previste
- Politiche per l’integrazione/inserimento delle persone e delle famiglie
immigrate, con particolare riferimento a quelle straniere: interventi per il
problema abitativo, inserimento nei servizi educativi e scolastici
Realizzazione di interventi e servizi coordinati per l’integrazione sociosanitaria nell’ambito della piena applicazione della legge 194:
a) Gruppo di lavoro integrato, costituito da professionisti del sociale, del
sanitario e degli attori sociali che hanno siglato l'accordo, per il
funzionamento della rete a sostegno della maternità. Il gruppo
proseguirà il lavoro anche oltre alla stesura dell'accoro;
b) Applicazione dell'accordo definito dalla progettualià 2010 (analisi e
condivisione del Percorso sanitario Ausl per la presa in carico dell’IVG da
parte dei Consultori Familiari e le Modalità tecniche di esecuzione della
IVG nelle strutture di ricovero (v. nota prot. 78620/ConsF.Lu del 3.10.2008
e allegati), censimento, in collaborazione con le Associazioni di
volontariato, delle organizzazioni, enti e associazioni che operano nel
territorio con dimostrata capacità di presa in carico/risoluzione dei problemi
socio-economici correlati con la scelta genitoriale, definizione, stesura e
sottoscrizione, che incentivi la creazione di Reti coordinate tra Consultori,
Centri per le Famiglie, Servizi Sociali, Volontariato, Risorse Formali ed
Informali del Territorio, produzione di brochure informativa tradotta in varie
lingue).
Applicazione dell’Accordo di programma in ambito distrettuale –
approvato con Delibera di Giunta dell'Unione n.101/2010 con le seguenti
finalità:
Integrazione delle risorse dei Soggetti coinvolti
Definizione dei percorsi organizzativi per facilitare la fruizione dei
servizi offerti
Modalità e forme del confronto/ verifica periodica con i professionisti
coinvolti dei servizi del territorio,
Realizzazione di percorsi informativi e formativi con il coinvolgimento
dei diversi soggetti pubblici e del privato sociale.
La stretta collaborazione tra Servizi sociali e Consultorio Famigliare prevede
azioni di costante interlocuzione sui singoli interventi, da condividere
periodicamente, secondo l'Accordo, con tutti gli enti e gli attori sociali
coinvolti.
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Consultori, Centri per le Famiglie, Servizi sociali, Privato sociale, Enti e
Strutture di Assistenza Pubbliche e Private
Operatori sanitari, sociali, del Centro per le Famiglie, del privato sociale.
Associazioni di Volontariato:
8. Risorse umane
Ass. Famiglie per l’Accoglienza – Sede di Lugo
che si prevede di
Avis – LUGO - Centro Italiano Femminile – Sede di Bagnacavallo
impiegare
Centro di Solidarietà - Consultorio UCIPEM - Croce Rossa Italiana
Pubblica Assistenza Città di Lugo
9. Risultati attesi in N° incontri del Gruppo di progetto
relazione a indicatori N° di Ass. di volontariato coinvolte
regionali/distrettuali Documentazione: Accordo Distrettuale e brochure informativa
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui risorse
regionali
(Fondo sociale
locale + Fondo
straordinario)
di cui
risorse
regionali
(altri
fondi)
di cui
FRNA
di cui
Fondo
naziona
le NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri soggetti
–specificare
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
76
MEDIAZIONE LINGUISTICA – CULTURALE NELLE SCUOLE
18
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
□
Infanzia e
adolescenza
Giovani
X
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
Povertà e
Esclusione
□
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No X
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
X
Progetto in continuità con le annualità precedenti (Avvio nel 1999) – Area Immigrazione
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON
ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 8 “Adolescenza” e 12 “Vulnerabilità sociale ed inclusione”
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
1. Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale Distrettuale
di realizzazione
Margherita Dall’Olio – Responsabile Area Famiglia e Minori Unione dei
Comuni della Bassa Romagna
tel.0545 38531- fax: 0545 38299
3. Referente
e-mail: [email protected]
dell’intervento:
nominativo e recapiti Oriano Pirazzini – Coordinatore CSC Centro Servizi e Consulenza alle
Autonomie Scolastiche – Provincia di Ravenna
Tel.0545.34199 335.438165
e-mail:[email protected]
Alunni e famiglie di cittadini stranieri residenti nei Comuni del distretto di Lugo
4. Destinatari
Insegnanti degli Istituti Comprensivi e degli Istituti di Istruzione Secondaria di
2°grado
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
77
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
Coinvolgere la Scuola, gli Enti Pubblici nel promuovere attività di
informazione/formazione per costruire/ricostruire una rete di luoghi e relazioni
sicuri. Tali azioni si esplicheranno in percorsi integrati socio-educativi che
valorizzino le potenzialità e la ricchezza del capitale sociale a sostegno
dell’integrazione degli alunni/ragazzi stranieri
Coordinate dal Centro per le Famiglie*:
- Predisposizione del programma diversificato di interventi da parte dei dirigenti
e referenti scolastici attraverso la raccolta delle schede di progetto;
- Condivisione a livello amministrativo con i funzionari e gli Assessori
dell’Unione del programma definito;
- Incontri di verifica e eventualmente “ridefinizione in itinere” degli interventi con
i dirigenti e referenti scolastici e con il comitato tecnico del CSC;
- Incontri per realizzare ulteriori progettualità integrate tra i diversi interlocutori;
- Pubblicazione atti per la definizione di procedure.
Coordinate dal CSC – Centro Servizi e Consulenza alle Autonomie Scolastiche:
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
- Raccordo e affiancamento attraverso la figura del mediatore di territorio e altre
figure professionali;
- Funzioni del mediatore di territorio: supporto nell’organizzazione dei laboratori
nei singoli istituti comprensivi, affiancamento agli insegnanti nella cura del
rapporto con le famiglie straniere, consulenza sulle varie tematiche
dell’integrazione;
- Intervento dei mediatori linguistici nel percorso di facilitazione
all’apprendimento della lingua italiana prima dell’avvio dell’anno scolastico e di
integrazione nel gruppo classe;
- Attività di facilitazione e formazione a favore degli insegnanti sulle culture di
origine dei bambini e di informazione per l’accoglienza delle famiglie degli
alunni iscritti;
- Supporto alla realizzazione di laboratori ad opera dei singoli Istituti;
- Raccordo con interventi di integrazione interculturale svolti da altre
progettualità quali i servizi Coordinamento Giovani e Coordinamento
Pedagogico e dell’Unione dei Comuni per favorire l’accoglienza dei ragazzi e
dei bambini stranieri nelle scuole dell’infanzia.
Tutta l’attività del servizio di Mediazione Linguistica e Culturale è stata quindi
conferita CSC - Centro Servizi e Consulenza alle Autonomie Scolastiche.
Unione dei Comuni della Bassa Romagna (Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara,
Conselice, Cotignola. Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, S.Agata), Istituti
Comprensivi e di istruzione Secondaria di 2°grado, CSC, Coordinamento
Pedagogico dell’Unione dei Comuni, Adonetwork.
Dirigenti scolastici, Insegnanti, Mediatori Linguistici, Responsabile CpF,
Funzionari comunali, Coordinatrice dell’Ente gestore, Mediatori di territorio
9. Risultati attesi in Consolidare le politiche educative e scolastiche per sostenere e integrare le
relazione a indicatori responsabilità genitoriali e in funzione tutelare verso i diritti dei bambini
regionali/distrettuali
Previsione di cui risorse
di spesa
comunali
TOTALE
quota parte spesa
dei singoli Comuni
e SS Associato
aree immigrazione
e infanzia e
adolescenza
10. Piano
finanziario:
euro
117.000
9.000
di cui risorse
regionali
(Fondo
sociale locale
quota
Immigrazione
det.G.R. n.
15679/2010
di cui
risorse
regiona
li (altri
fondi)
di cui
FRNA
di cui
Fondo
nazional
e NA
di cui
Fondo
sanitario
regional
e
i
di cui
risorse da
altri soggetti –
specificare:
L.R. 12/2003 e
Istituti scolastici della
ZONA
€. 33.000,00
€. 43.000,00
32.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
76.000
78
DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA:
CITTA’ DEI BAMBINI E CONSULTA DEI RAGAZZI
19
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
X
Disabili
Anziani
□
□
Immigrati
stranieri
□
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Dipendenze
Salute
mentale
□
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Cura/Assistenza
Prevenzione
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No X
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
d’èquipe
□
Altro
X
Progetto in continuità con le annualità precedenti – Area infanzia e adolescenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON
ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 8 “Adolescenza”
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
1. Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale Distretto di Lugo
di realizzazione
Margherita Dall’Olio – Responsabile Area Famiglia e Minori Unione dei
3. Referente
Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento:
tel.0545 38531- fax: 0545 38299
nominativo e recapiti
e-mail: [email protected]
Minori 0-17 anni, loro genitori, insegnanti, operatori del terzo settore.
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
- Potenziare le attività in collaborazione con l’associazionismo di promozione
sociale e la scuola per ottimizzare e sviluppare le risorse e le opportunità
sul territorio per la promozione e l’educazione alla salute.
- Consolidare e sviluppare nuove forme di collaborazione con le scuole, i
Servizi Sociali e Sanitari e la Polizia Municipale per la promozione di
interventi legati alla cittadinanza attiva e l’educazione alla legalità in
relazione in particolare alla preadolescenza e all’adolescenza.
a)
Definizione e realizzazione del programma di attività della Consulta
b)
Iniziative proposte nell’ambito della Consulta dei Ragazzi da svolgere
sul territorio e realizzazione delle diverse iniziative e programmi (laboratori,
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
79
gemellaggi, percorsi mirati, ecc...) legate alla Città dei Bambini e/o alla
Consulta dei Ragazzi
c)
Incontri intercomunali e provinciali (Progetto PartecipaRete) tra le
Consulte dei ragazzi
Uffici Istruzione dei Comuni, Istituti Comprensivi e Superiori del Distretto di
7. Istituzioni/attori
Lugo, Associazioni di volontariato, sport e no profit dei Comuni del Distretto di
sociali coinvolti
Lugo, Biblioteche, Polizia Municipale, Associazioni sportive
8. Risorse umane
Referenti comunali, insegnanti, operatori di Associazioni di volontariato, sport
che si prevede di
e no profit dei Comuni del Distretto di Lugo, bibliotecari delle sezioni Ragazzi
impiegare
delle Biblioteche, operatori di polizia municipale.
9. Risultati attesi in N° di Iniziative proposte nell’ambito della Consult a dei Ragazzi di ogni
relazione a indicatori territorio
regionali/distrettuali N° di Incontri intercomunali/provinciali tra le Con sulte dei ragazzi
Previsione di
spesa TOTALE
di cui
risorse
comunali
(risorse
proprie
dei
Comuni)
10. Piano
finanziario:
euro
88.300
60.300
di cui risorse
regionali
(Fondo sociale
locale quota
Infanzia e
adolescenza
det. G.R. n.
15679/2010)
di cui risorse di cui
regionali
FRNA
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
20.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
di cui
Fondo
sanitar
io
region
ale
i
di cui
risorse da
altri soggetti
–specificare
Risorse
proprie
soggetti
coinvolti
dei
8.000
80
TEMPI EXTRASCOLASTICI – SERVIZI RICREATIVI ED EDUCATIVI
20
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
X
Giovani
X
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No X
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
X
Progetto in continuità con le annualità precedenti – Area infanzia e adolescenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON
ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 8 “Adolescenza” e numero 7 “Sostegno alla genitorialità e
alle attività di cura in famiglia”
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
1. Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale Distretto di Lugo
di realizzazione
Margherita Dall’Olio – Responsabile Area Famiglia e Minori Unione dei
3. Referente
Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento:
tel.0545 38531- fax: 0545 38299
nominativo e recapiti e-mail: [email protected]
4. Destinatari
Minori 0-17 anni, loro genitori, insegnanti, operatori del terzo settore.
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
Potenziare le attività in collaborazione con l’associazionismo di promozione
sociale e la scuola per ottimizzare e sviluppare le risorse e le opportunità sul
territorio per la promozione e l’educazione alla salute
Organizzazione ed attivazione delle progettualità extrascolastiche (pre e post
scuola, Cren, Crem, Cree, laboratori pomeridiani) nei Comuni del Distretto
sulla base delle specifiche esigenze .a sostegno degli impegni di cura dei
Genitori.
6. Azioni previste
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
81
Ufficio Istruzione dei Comuni, Istituti Comprensivi e Superiori del Distretto di
Lugo, Cooperative Sociali, Associazioni di volontariato, sport e no profit dei
Comuni del Distretto di Lugo, Biblioteche
8. Risorse umane
Referenti comunali, insegnanti, operatori di cooperative sociali e di
che si prevede di
associazioni di volontariato, sport e no profit dei Comuni del Distretto di Lugo,
impiegare
bibliotecari delle sezioni Ragazzi delle Biblioteche
9. Risultati attesi in N° di servizi extrascolastici attivati nei Comuni
relazione a indicatori % di utenti che afferiscono ai servizi/popolazione di riferimento
regionali/distrettuali
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Previsione di
spesa
TOTALE
di cui
risorse
proprie
dei
Comuni)
10. Piano
finanziario:
euro
651.279,06 600.000
di cui risorse
regionali
(Fondo sociale
locale quota
Infanzia
Adolescenza
det. G.R. n.
15679/2010)
20.104
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
Progetti
innovativi
territoriali
per
l’armonizza
zione dei
tempi di vita
e di lavoro
det. G.R. n.
4339/2011)
di cui
Fondo
naziona
le NA
di cui
Fondo
sanitari
o
regional
e
di cui
risorse da
altri soggetti –
specificare
Risorse proprie dei
soggetti coinvolti
i
21.175,06
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
10.000
82
NATI PER LEGGERE
21
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
X
Giovani
X
Disabili
Anziani
□
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Dipendenze
Salute
mentale
□
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
□
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
Sì □
No □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
Altro
□
Nuovo intervento
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON
ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia”
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
1. Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale Distretto di Lugo
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e recapiti
Margherita Dall’Olio – Responsabile Area Famiglia e Minori Unione dei
Comuni della Bassa Romagna
tel.0545 38531- fax: 0545 38299
e-mail: [email protected]
4. Destinatari
Nives Benati – Bibliotecaria – Coordinatrice Nazionale Nati per Leggere
Tel: 0545/38558 – email: [email protected]
Minori 0-17 anni, loro genitori, insegnanti, operatori del terzo settore.
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
Potenziare le attività di promozione alla lettura del progetto “Nati per leggere”
in collaborazione con la Pediatria di Comunità per sviluppare maggiori risorse
e le opportunità sul territorio.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
83
6. Azioni previste
Creare un tavolo di lavoro permanente con la Pediatria di Comunità al fine di
riuscire a condividere percorsi di sensibilizzazione sul tema della diffusione
della pratica della lettura ad alta voce, in collaborazione con NPL, con tutte le
Biblioteche dell’Unione e i pediatri di libera scelta.
Si sta valutando l’inserimento del progetto nell’ambito del Percorso Nascita
del Consultorio Familiare Ausl e nell’ambito della collaborazione con la
Pediatria di Comunità.
Biblioteche dei 9 Comuni, Coordinamento Nati Per Leggere, Pediatria di
Comunità, Pediatri di libera scelta, Centro Per Le Famiglie, Volontariato
Bibliotecari, pediatri, operatori del Centro per le Famiglie, lettori volontari
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in N° di incontri del tavolo di coordinamento
relazione a indicatori N° di pediatri coinvolti
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui risorse
regionali
(Fondo sociale
locale + Fondo
straordinario)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
naziona
le NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri soggetti
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
84
PROMOZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA
22
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
X
Infanzia e
adolescenza
Giovani
X
Anziani
X
Disabili
X
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, Prevenzione
della salute e di stili di vita sani
X
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
□
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
Sì □
No □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
□ in emergenza
□
□ di un Fondo comune
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Progetto di Consolidamento/sviluppo
OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI DI INTEGRAZIONE CON LE
ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 1 “Sicurezza negli ambienti di vita e lavoro”, 7 “Sostegno alla
genitorialità e alle attività di cura in famiglia” e 4 “Riorganizzare i sistemi di mobilità – rendere sicura
la mobilità”
AUSL di Ravenna
1.Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale
di realizzazione
Distretto di Lugo
Ricci Cosetta – AUSL Dipartimento di Sanità Pubblica Resp.
3. Referente
Educazione alla salute
dell’intervento:
Tel. 0545-283056
nominativo e recapiti
e-mail: [email protected]
Minori e famiglie (genitori e nonni)
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
Integrazione delle politiche della mobilità urbana e politiche educative
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
85
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
1. Promozione di “pedibus” e di altre modalità per la copertura dei percorsi
casa-scuola a piedi e in bicicletta, con coinvolgimento delle comunità
(genitori, nonni, giovani adulti volontari)
2. Individuazione di modalità per aumentare la motilità dei bambini, finalizzata
e compatibile con le attività scolastiche
3.
Miglioramento della formazione degli insegnanti della scuola
dell’infanzia e della scuola primaria sull’attività motoria
4. Progettazione di eventi per promuovere l’andare a piedi o in bicicletta per i
bambini e le loro famiglie
5. Realizzazione di materiale educativo/informativo per sensibilizzazione
all’uso delle scale da diffondere in strutture in cui sono presenti ascensori e
azioni di stimolo nei confronti dei progettisti per la cura delle scale come
spazio privilegiato
Per le azioni previste si supporteranno e valuteranno eventuali progetti
finanziati dalla Regione.
AUSL di Ravenna (DSP-Educazione alla Salute, Medicina dello Sport)
Associazioni sportive e ricreative
Comuni
Centri Sociali
Circoscrizioni
Polizia Municipale
Associazioni di categoria
Ufficio Scolastico Provinciale
1.
Scuole
CONI
CAI
2.
Centri per le famiglie
N° 3 Medici AUSL
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in N° di “pedibus” realizzati
relazione a indicatori N° di incontri realizzati con i partner progettuali
regionali/distrettuali Risultati della valutazione degli eventuali progetti finanziati dalla Regione
Previsione di cui
di spesa
risorse
TOTALE
comunali
di cui risorse
regionali
(Fondo sociale
locale + Fondo
straordinario)
di cui
di cui
risorse FRNA
regional
i (altri
fondi)
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
di cui
Fondo sanitario risorse da
regionale
altri
soggetti
risorse umane quota parte
inserita in costi
Ausl Area
Infanzia e
Adolescenza
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
86
SICUREZZA: PERCORSI DIDATTICI NELLE SCUOLE
23
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
X
Anziani
X
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
Povertà e
Esclusione
□
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□ d’èquipe
□
□
□
Altro
□
Progetto di consolidamento e sviluppo di attività avviate negli anni precedenti
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON
ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 1 “Sicurezza negli ambienti di vita e lavoro”
Unione Comuni della Bassa Romagna
1. Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale Provincia di Ravenna (Faenza, Lugo, Ravenna)
di realizzazione
3. Referente
Solaroli Mirella
- AUSL/SPSAL 0546-602523
dell’intervento:
Mancini Gianpiero - AUSL/SPSAL 0544-286675,
nominativo e recapiti
Docenti e studenti degli Istituti scolastici professionali
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
Coinvolgimento delle agenzie educative in attività di formazione, già nella fase
precedente all’inserimento nell’attività produttiva, finalizzata ad aumentare la
consapevolezza dei rischi collegati al lavoro ma anche all’attività nei laboratori
scolastici.
Assistere le scuole nell’ adempiere agli obblighi normativi in materia di salute
e sicurezza (DLgs 81/08)
a) Sensibilizzare gli Istituti scolastici alle problematiche della sicurezza
b) Sensibilizzare i giovani alle problematiche della sicurezza sul lavoro.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
87
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Punto a)
* Diffusione della chek list contenente tutti gli adempimenti previsti dal decreto
legislativo 81/08 a tutti i Dirigenti scolastici delle scuole pubbliche della
Provincia di Ravenna ai fini di una autovalutazione del rispetto della
Normativa di Igiene del lavoro da parte dell’ Istituto e della proprietà dell’
edificio (: Comuni e Provincie)
* incontro con dirigenti scolastici del distretto Faentino in data 29.04.10 a cui
hanno partecipato anche il Comune di Faenza e la Provincia di Ravenna, nell’
incontro organizzato dallo SPSAL –ambito di Faenza_, si sono discussi i
risultati della check list e le carenze riscontrate negli edifici scolastici dell’
ambito.
Punto b):
E' stato predisposto un modulo formativo contenente elementi di conoscenza
su regole e principi di prevenzione per la tutela e la sicurezza della salute in
alcuni tipi di scuole con laboratori significativi (es laboratorio di meccanica,
elettrico etc ).
Su specifica richiesta dei Dirigenti scolastici dei 2 Istituti abbiamo
somministrato il corso agli studenti dell’ Istituto professionale per l’ Agricoltura
e l’ambiente di Persolino e L’ Istituto tecnico ad indirizzo professionale (ITIP),
entrambi di Faenza.
Ufficio Provinciale Scolastico
Operatori AUSL (5)
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in Nel corso del 2011 sono previsti altri 2 corsi sempre diretti alle scuole
relazione a indicatori professionali in cui sono presenti dei laboratori
regionali/distrettuali
Previsione di cui
di spesa
risorse
TOTALE
comunali
10. Piano
finanziario:
euro
di cui risorse
regionali
(Fondo sociale
locale + Fondo
straordinario)
di cui
di cui
risorse FRNA
regional
i (altri
fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri soggetti
–specificare
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
88
EDUCAZIONE ALLA SANA ALIMENTAZIONE
24
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
X
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
Povertà e
Esclusione
□
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Cura/Assistenza
Informazione/Promozione del benessere sociale, Prevenzione
X
della salute e di stili di vita sani
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□ d’èquipe
□
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
I Progetto di consolidamento e sviluppo di attività avviate negli anni precedenti
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON
ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 1 “Sicurezza negli ambienti di vita e lavoro”
AUSL di Ravenna
1.Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
Distretto di Lugo
Contarini Valeria – AUSL Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione
0544-286697
[email protected]
Ricci Cosetta – AUSL Dipartimento di Sanità Pubblica Resp. Educazione alla
Salute
0545-283056
[email protected]
Famiglie con bambini
Altri interventi/progetti per la prevenzione di obesità/soprappeso e connessione
con le politiche di sviluppo delle imprese
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
89
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
- Verifica dell’Accordo con Associazioni di categoria che prevede un disciplinare
provinciale e un accordo sulla nutrizione dei bambini al fine di proporre nei
ristoranti coinvolti proposte alimentari e spazi adeguati ai bambini (“Ristoranti
ed esercizi amici dei bambini”);
- Potenziamento della rete di collaborazioni previste:
- Coinvolgimento degli Istituti alberghieri presenti nel territorio provinciale (con
sensibilizzazione di dirigenti scolastici e insegnanti per la creazione di
competenze specifiche sulla nutrizione del bambino nel curriculum dei futuri
cuochi - redazione di piano formativo con consulenza pediatrica/nutrizionale);
- Avvio sperimentale del progetto in un primo gruppo di ristoranti;
- Coinvolgimento delle Consulte dei Ragazzi per creare empowerment nei
bambini rispetto alla capacità di scelta alimentare.
AUSL di Ravenna (DSP, Pediatria di Comunità)
Associazioni di categoria di Ristoratori - Ristoratori
Comuni e Consulte dei Ragazzi
Provincia
Istituti alberghieri
Medici AUSL
Dietiste AUSL
N° di incontri con le associazioni di categoria
9. Risultati attesi in
N° di esercizi coinvolti nel programma sperimentale
relazione a indicatori
N° di incontri con insegnanti degli Istituti Alberg hieri
regionali/distrettuali
N° di Consulte dei Ragazzi coinvolte
Previsione di cui
di spesa
risorse
comunali
TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui risorse
regionali
(Fondo sociale
locale + Fondo
straordinario)
di cui
risorse
regionali
(altri
fondi)
di cui
FRNA
di cui
di cui
Fondo
Fondo sanitario
naziona regionale
le NA
risorse umane quota parte inserita
in costi Ausl Area
Infanzia e
Adolescenza
di cui
risorse da
altri
soggetti
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
90
PROMOZIONE DELL’ALLATTAMENTO AL SENO
25
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
X
Infanzia
e Giovani
adolescenza
X
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, Prevenzione
della salute e di stili di vita sani
X
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
Sì □
No □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Progetto di Consolidamento/sviluppo
OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI DI INTEGRAZIONE CON LE
ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia”
AUSL di Ravenna
1.Soggetto capofila
dell’intervento
Distretto di Lugo
2. Ambito territoriale
di realizzazione
Ricci Cosetta – AUSL Dipartimento di Sanità Pubblica Resp.
3. Referente
Educazione alla salute
dell’intervento:
Tel. 0545-283056
nominativo e recapiti
e-mail: [email protected]
Donne in gravidanza e neomamme
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
Protocolli integrati con i servizi sociali, educativi e le associazioni di
volontariato per il sostegno alla maternità
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
91
- Inserimento di una sessione sull’alimentazione durante i corsi di
preparazione al parto, con messaggi integrati (alimentazione, movimento,
fumo), previa formazione degli operatori sanitari alle abilità di counselling
anche per il sostegno all’allattamento al seno
6. Azioni previste
- Divulgazione delle corrette modalità di conservazione del latte materno
- Divulgazione dei benefici dell’allattamento al seno attraverso strumenti di
comunicazione, iniziative pubbliche e attraverso le mediatrici culturali che
operano negli spazi donna in collaborazione con il Centro Per Le Famiglie.
AUSL di Ravenna (SIAN, Servizio Igiene Pubblica, Consultorio Familiare,
Pediatria di Comunità, Dipartimento materno-infantile, Servizio Dietetica,
Ambulatorio DCA)
Pediatri di base
Servizi Sociali - Centro Per le Famiglie
7. Istituzioni/attori
Servizio di Mediazione interculturale
sociali coinvolti/ da
Assessorati alle pari opportunità
coinvolgere
Consigliera di parità
Associazioni di categoria
Comuni
Farmacie comunali
Associazioni datoriali
Medici AUSL (6)
Dietiste AUSL (2)
8. Risorse umane
Assistenti Sanitarie AUSL (3)
che si prevede di
Pediatri di base (1-2)
impiegare
1 educatrice
Mediatrici culturali (2-3)
9. Risultati attesi in Conoscenza dei dati sull’allattamento al seno nelle donne straniere
relazione a indicatori Utilizzo del latte materno nei nidi per l’infanzia
regionali/distrettuali Aumento della durata dell’allattamento al seno rispetto all’ultima rilevazione
(da esplicitare)
disponibile (entro 2010)
Previsione di
spesa
TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinario
)
di cui
di cui
risorse FRNA
regional
i (altri
fondi)
di cui
di cui
di cui
Fondo
Fondo sanitario
risorse da
naziona regionale
altri soggetti
le NA
risorse umane quota parte inserita
in costi Ausl Area
Infanzia e
Adolescenza
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
92
SOSTEGNO ALLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA: DEMETRA
26
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
X
Giovani
X
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
X
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□ d’èquipe
□
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Progetto di Consolidamento/sviluppo di attività avviata nel 2006
OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI DI INTEGRAZIONE CON LE
ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia”
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
1.Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale Distretto di Lugo
di realizzazione
Nadia Somma, Presidente dell’Associazione Demetra donne in aiuto
3. Referente
Sede dell’Associazione: Corso Garibaldi 116, Lugo
dell’intervento:
Tel e fax: 0545/27168
nominativo e recapiti
[email protected]
Donne residenti in uno dei nove comuni del comprensorio lughese
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
L’Associazione lavora in integrazione con forze dell’ordine e servizi sociali e
sanitari del territorio e realizza azioni di sensibilizzazione per la prevenzione
della violenza familiare nelle scuole medie e superiori di Lugo e incontri
pubblici.
Vengono attivate anche azioni di supporto nella ricerca di una occupazione
(progetto regionale Sportello lavoro) per le donne ospitate che abbino
necessità di intraprendere un percorso di autonomia.
L’associazione Demetra si renderà disponibile per la donna che decida di
interrompere la relazione violenta a dare supporto psicologico e ad inserirla
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
93
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
nei progetti dell’associazione come:
Gruppi di auto aiuto, Consulenze legali, Progetto Sportello lavoro (per
l’inserimento o reinserimento delle donne nel mondo del lavoro). Inoltre
l’attivazione del progetto regionale Sportello lavoro potrà essere per le donne
uno strumento ulteriore, messo a disposizione dall’associazione, per ricercare
un lavoro ed essere autonome rispetto al maltrattante che nel 78% dei casi è
il partner. L’associazione Demetra donne in aiuto inoltre lavora in rete anche
con le associazioni Sos donna di Faenza e Linea Rosa di Ravenna, e fa parte
del Coordinamento regionale di centri antiviolenza dell’Emilia Romagna, e
dell’associazione nazionale D.i.Re (donne in rete contro la violenza) della
quale fanno parte 50 centri antiviolenza.
Servizio Sociale Associato dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna,
l’Azienda unità sanitaria locale, Pronto soccorso, Ospedale di Lugo,
Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Municipale
Psicologhe, Counselor nella relazione di aiuto, consulenti legali e personale
dei Servizi coinvolti
Il risultato atteso è l’interruzione della relazione violenta con l’uscita della
donna e dei minori (se ha figli) dalla famiglia maltrattante, o qualora la donna
decida di rientrare a casa, una diminuzione della violenza.
9. Risultati attesi in E’ dato rilevabile statisticamente che le donne che possono rivolgersi ad un
relazione a indicatori centro antiviolenza si sentano più forti e sicure di poter ricevere un aiuto
regionali/distrettuali anche se rientrano in famiglia e siano quindi nella condizione di acquisire
maggiore forza all’interno della relazione. Tale nuova condizione psicologica
della donna può portare ad una diminuzione della violenza all’interno della
relazione famigliare.
di cui
Previsione di cui risorse
risorse
di spesa
comunali
regionali
TOTALE
€ 3.500 - Bilancio
Servizi
Sociali
Associati
10. Piano
finanziario:
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
naziona
le NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri soggetti –
specificare
risorse proprie
associazione
Risorse Umane
dei Servizi
Coinvolti
euro
3.500
3.500
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
94
2.2
GIOVANI
Coordinatori:
Mirco Bagnari -
Sindaco Comune di Fusignano
Yuri Briccolani -
Referente Servizio Politiche Giovanili
Unione dei Comuni Bassa Romagna
Serena Pederzini – Ostetrica, C.F. Ausl
Assessore referente:
Davide Pietrantoni – Assessore Politiche Giovanili,
Comune di Massa Lombarda
Assistente Sociale Coord. : Raffaella Ballardini – A.S. Coord. Servizio
Famiglia e minori
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
95
GIOVANI
STATO DELL’ATTUAZIONE DEI PROGETTI E DEGLI INTERVENTI PREVISTI DAL
PROGRAMMA ATTUATIVO 2010
Sulla base degli obiettivi triennali, gli interventi inseriti nel Programma Attuativo 2010, anche se
non direttamente finanziati dalle risorse del fondo locale, confermano la loro struttura
interconnessa, facente parte di un “disegno unitario” in un’ottica di programmazione complessiva e
compartecipata dai diversi soggetti pubblici e privati iscritti ai tavoli di lavoro e che, in questo modo,
possono contribuire ad una progettazione su scala più vasta.
Il progetto Adonetwork, terminato nel 2010, nel suo percorso quadriennale ha messo al centro
dell’attenzione il tema dell’adolescenza e ha costruito una rete di lavoro stabile determinando la
nascita di un vero e proprio Coordinamento delle Politiche Giovanili a livello di Unione dei Comuni
della Bassa Romagna ed ha permesso, nel 2010, il consolidamento di una modalità operativa di
intervento sul territorio confermando le azioni e i progetti più significativi, quali il Disco-very-BUS,
servizio di navetta per adolescenti nei tragitti del sabato sera casa-discoteca, con presenza di
educatori professionali a bordo e dentro i locali (nel 2010: 10 serate, 2 tragitti attraverso i 9 comuni
della Bassa Romagna, media di 30 utenti a sera) e Radioweb Sonora, che conta 8 redazioni
locali, 90 programmi radio realizzati direttamente dai ragazzi, oltre 200 volontari coinvolti nella
realizzazione dei programmi, circa 850 accessi giornaliere e 15.000 podcast scaricati.
Nel corso del 2010 sono proseguiti gli interventi di strada promossi dal SerT del Distretto di Lugo
(Progetto “Safestyle” e “Se guido non bevo”) divenuti un marchio riconoscibile di riferimento
all’interno delle discoteche e dei luoghi del divertimento, un punto di contatto “di frontiera” con i
giovani per un’azione credibile di promozione alla salute e di prevenzione (informazione sulle
sostanze psicoattive, sulla guida sicura, sulle condotte a rischio utilizzando strumenti multimediali e
video educativi), e una fonte preziosa di informazioni e monitoraggio del fenomeno. Prosegue,
infatti, la collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell’Università Bologna per l’attività di
ricerca che monitora i consumi di sostanze da parte dei giovani, il rischio percepito dai giovani
assuntori, l’età di prima assunzione, la frequenza e la quantità dei consumi (nel 2010 raccolti e
analizzati n. 5.671 questionari). Nel 2010, nell’ambito del progetto “Se guido non bevo” 4.800
giovani si sono dichiarati ad inizio serata come “guidatori” e sono risultati sobri all’uscita dalla
discoteca, garantendo, così, un rientro a casa sicuro a tutti gli amici che viaggiavano con loro in
auto.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
96
Il progetto Centro Volo a Vela ha consolidato una qualificata azione di prevenzione all’uso di
sostanze e dei comportamenti a rischio sia attraverso gli accessi presso la sede del Centro sia con
l’attività info-educativa che di formazione di gruppi di auto mutuo aiuto di genitori. Dal 2009 sono
attivi percorsi di formazione per genitori con figli che usano sostanze psicoattive, finalizzati
all’attivazione di gruppi di mutuo-aiuto. Nel 2009 si sono formati due gruppi di genitori ai quali è
stata messa a disposizione dal Comune di Lugo una sede per gli incontri. Nel 2010 si è avviato un
Progetto di Ricerca: “I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO PER GENITORI DI ADOLESCENTI CON PROBLEMI DI
DROGA E ALCOL E CORRELATI”,
realizzato insieme al Dipartimento di Sociologia dell’Università di
Bologna, Polo Didattico di Forlì. Sono stati formati altri due gruppi di genitori, vi è un gruppo di auto
mutuo aiuto molto attivo ed un altro che sta costituendosi. La ricerca sta evidenziando una grande
fragilità genitoriale ed il bisogno di condividere con altri momenti di vulnerabilità, per trarne la forza
propulsiva per il sostegno di altri genitori e sviluppare una rete sociale di solidarietà. Nel 2010 il
Centro Volo a Vela ha preso in carico 164 utenti (giovani e famigliari di riferimento).
Continua l’esperienza del Centro d’Ascolto per l’Adolescenza promosso dall’Azienda Sanitaria,
che in questi anni ha rappresentato un punto di riferimento sempre più accreditato presso gli
adolescenti e le loro famiglie, come “sportello” di consulenza specializzato sulle problematiche
dell’adolescenza (consulenza psicologica, supporto alla genitorialità, consulenze e visite sulle
tematiche ginecologiche e della sessualità) .Nelle giornate di apertura al pubblico nel corso del
2010 sono stati ricevuti 570 utenti (fascia di età 14/24 anni), per un totale di 2474 accessi. Sono
stati attivati:
6.
6 progetti di prevenzione all’interno delle scuole secondarie di primo e secondo grado sul
tema della sessualità, dell’affettività, della comunicazione e relazione con gli altri, coinvolgendo
29 classi per un totale di 635 ragazzi.
Sono inoltre proseguite le collaborazioni con Centro per le famiglie e con la Radio Web per la
realizzazione di trasmissioni di approfondimento e informazione.
Nell’ambito del progetto aziendale “Scuole libere dal fumo” promosso dal Servizio di igiene
Pubblica, nel corso dell’anno scolastico 2009-2010 più di 3.000 ragazzi sono stati coinvolti con
progetti di prevenzione; sono state allestite le mostre dei lavori grafici dei ragazzi. Il Dipartimento
ha inoltre collaborato alla realizzazione del concorso rivolto alle ragazze e donne fumatrici: "Fatti
un dono…il fumo non ti dona" e alla campagna di comunicazione “Donne libere dal fumo”.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
97
Nota:
Nell’area “Giovani” rientrano i progetti riconducibili alle funzioni di prossimità realizzate attraverso
gli interventi rivolti alla prevenzione ed alla riduzione dell’uso/abuso di alcool e di sostanze
psicotrope, come previsto dalla DGR 1533/06.
Tali interventi, realizzati in collaborazione con l’Az. Usl, come prescritto dalle linee guida regionali,
devono infatti rientrare all’interno del Piano triennale per la salute ed il benessere sociale e dei
Programmi Attuativi Annuali.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
98
CREATIVITA’ E IMPRESA
27
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
X
Giovani
Disabili
Anziani
X
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
□
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
Altro
□
Progetto di sviluppo e consolidamento
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON
ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli e
prevenzione delle dipendenze”
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
1.Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale Unione dei Comuni della Bassa Romagna
di realizzazione
3. Referente
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
Adolescenti e giovani, 14/30 anni
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
Si tratta di un percorso di sostegno e promozione delle arti, dell’imprenditoria
e della cultura giovanile attraverso l’uso di uno strumento creativo ed
innovativo in grado di oltrepassare i confini locali e nazionali: la web radio.
Un progetto, realizzato direttamente dai protagonisti e rivolto ai giovani, che
favorisca, attraverso la collaborazione transnazionale, l’espressione artistica
e la mobilità di giovani artisti, operatori culturali e giovani imprenditori.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
99
Un modo concreto per far incontrare e collaborare giovani di aree differenti,
raggiungere nuovi pubblici e favorire nuove forme di promozione dell’arte e
della cultura giovanile delle aree interessate attraverso strumenti e tecnologie
innovative
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
regionali/distrettuali
- Realizzare uno strumento alternativo di presentazione, analisi e confronto
delle realtà artistiche e culturali giovanili di differenti territori europei
- Promuovere le opportunità giovanili nei rispettivi territori
- Valorizzare i percorsi imprenditoriali locali
.- Favorire la conoscenza e la circuitazione di idee tra giovani e imprese
- Creare partnership giovanili ponendo le basi per future collaborazioni
- Realizzare materiale informativo creativo (doc per web radio) e sviluppare
un percorso di conoscenza dell’aggregazione giovanile;
- Sviluppare percorsi formativi con esperti del settore rivolti ai partecipanti per
la realizzazione e produzione dei documentari radiofonici
- Promuovere risorse, esperienze e percorsi locali
- Favorire l’incontro, il confronto e lo stimolo reciproco tra giovani di differenti
paesi
- Realizzare una serie di eventi di presentazione dei documentari aperti al
pubblico con la partecipazione delle squadre di produzione e dei soggetti attivi
recensiti e descritti
Enti locali, centri di aggregazione, Scuole, gruppi di giovani formali e informali,
associazioni, associazioni di categoria e imprese del territorio.
Operatori specializzati, referenti comunali, educatori dei centri di
aggregazione, associazioni, imprenditori e giovani
-
n. ragazzi coinvolti nel progetto
n. documenti prodotti
n. eventi
n. soggetti coinvolti
Previsione di cui risorse
di spesa
comunali
TOTALE
di cui
risorse
regionali
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
naziona
le NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri soggetti –
specificare
10. Piano
finanziario:
euro
2.000
2.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
100
YOUNETWORK
28
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
X
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della
Prevenzione
X
salute e di stili di vita sani
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
Sì □
No □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□ d’èquipe
□
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Progetto innovativo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli
e prevenzione delle dipendenze”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito territoriale Distretto di Lugo
di realizzazione
3. Referente
Servizio/Ufficio Associato Politiche Giovanili
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento:
Mirco Bagnari – Sindaco Referente per le Politiche Giovanili
nominativo e recapiti (e-mail: [email protected])
Davide Pietrantoni – Coordinamento Politiche Giovanili
(e-mail: [email protected] - Tel 0545 985831)
tutti i giovani e gli adolescenti appartenenti alla fascia di età compresa
tra i 15 e i 30 anni,
vista la crescente incidenza della popolazione immigrata nel nostro
4. Destinatari
territorio, alcuni interventi del progetto saranno indirizzati in particolare alla
componente straniera di questa fascia di popolazione
associazioni di Volontariato sociale, culturale e sportivo con
predominanza di giovani fra iscritti e organi dirigenti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
101
5. Eventuali
interventi/politiche
- connessione con le politiche per l’integrazione
- connessione con le politiche urbanisitiche, edilizia e casa
- connessione con le politiche per il Lavoro e l’Impresa
integrate collegate
Istituzione di un sistema “di rete” in grado costruire e sostenere una
rete/gruppo di lavoro permanente che abbia lo scopo di analizzare i bisogni
dei giovani e promuovere sul territorio azioni di risposta su tre temi prioritari:
Casa, Lavoro/Impresa e Associazionismo/Protagonismo:
- ASSOCIAZIONISMO/PROTAGONISMO: istituire il marchio YOUNETWORK che ha l’obbiettivo di costruire una rete di esperienze del
protagonismo giovanile e coinvolgerle su obiettivi semplici:
promuovere questa rete con un marchio comune, sostenerne
economicamente le attività, accrescerne la visibilità su tutto il
territorio, incrociare e scambiare le esperienze.
-
CASA: costituzione di un osservatorio e di gruppi di studio sul problema
dell’accesso alla casa; azioni di sostegno consulenziale ai giovani (es.
iniziative pubbliche di informazione su mutui, affitti, mercato edilizio,
etc…); ricerca e promozione delle opportunità di agevolazione del
territorio (mutui prima casa, edilizia convenzionata).
- LAVORO/IMPRESA: costruzione di un tavolo permanente che
coinvolga le scuole professionali, superiori, l’Università, il mondo della
formazione, le associazioni di categoria del mondo dell’impresa e del
commercio, al fine di promuovere azioni di analisi (ricerca) e di
diffusione/discussione (convegno) sul tema delle opportunità
occupazionali per i giovani nel territorio dell’Unione e ipotizzare
successivi sviluppi progettuali da promuovere in partenership con i
soggetti di cui sopra;
6. Azioni previste
-
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
Servizio/Ufficio associato delle politiche giovanili dell’Unione dei
comuni della Bassa Romagna (soggetto promotore)
Comuni del Distretto: uffici istruzione e politiche giovanili, URP
Ufficio Casa dell’Unione dei Comuni
istituzioni scolastiche, scuole superiori, Università, Centro Risorse
territoriali;
Cooperative sociali che operano in ambito adolescenziale/giovanile
Associazioni di Volontariato sociale, culturale e sportivo con
predominanza di giovani fra iscritti e organi dirigenti
Associazioni di categoria del mondo dell’impresa e del commercio
- Referenti del Servizio/Ufficio Associato Politiche Giovanili dell’Unione
Referenti comunali uffici istruzione e politiche giovanili e dell’URP,
educatori dei centri di aggregazione.
impiegare
Generale:
n° di giovani coinvolti
Team di lavoro:
n° di attori istituzionali coinvolti, n° aderenti
9. Risultati attesi in
Associazionismo/protagonismo:
- n° Associazioni coinvolte
relazione a indicatori
- n° progetti comuni sviluppati
regionali/distrettuali Casa:
report di studio sul fenomeno
n° eventi/incontri/seminari realizzati
materiali informativi realizzati
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
102
Lavoro/Impresa
report di studio sul fenomeno
n° di partecipanti per incontri/seminari/convegni
n° eventuali progettazioni successive “figlie” de i gruppi di lavoro
n° associazioni di volontariato coinvolte nel pro getto,
n° di incontri realizzati,
n° eventi promossi dal coordinamento
Previsione di spesa
TOTALE
di cui risorse
comunali
10. Piano
finanziario:
euro
7.000
di cui risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinario
)
di cui
di cui
risorse FRNA
regional
i (altri
fondi)
di cui
Fondo
naziona
le NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse
da
altri
soggetti
specific
are
7.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
103
DISCOVERYBUS – ALLA SCOPERTA DEL DIVERTIMENTO SANO
E SICURO
29
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
X
Giovani
X
Anziani
X
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
Sì □
No □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□
□
□
d’èquipe
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Progetto in continuità con le annualità precedenti
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli
e prevenzione delle dipendenze” e numero 1 “Sicurezza negli ambienti di vita e lavoro”
1.Soggetto capofila Ufficio Politiche Giovanili UNIONE
dell’intervento
2. Ambito territoriale Distretto di Lugo
di realizzazione
3. Referente
Mirco Bagnari– Coordinamento Politiche Giovanili Unione dei Comuni
dell’intervento:
Manuela Martoni – Responsabile del Ser.T. Ausl Distretti di Lugo
nominativo e recapiti e-mail: [email protected]
Responsabile Ufficio Politiche Giovanili UNIONE
Adolescenti e Giovani 14-19 anni e loro famiglie
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
Potenziamento di azioni di raccordo tra i comandi della Polizia Municipale e
il Ser.T. Distretto di Lugo
integrate collegate
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
104
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
Creazione di un servizio navetta andata e ritorno da tutti i Comuni
dell’Unione verso un locale del divertimento.
Durante tutti i tragitti, a bordo del bus sarà presente un educatore
professionale, operante nei centri di aggregazione presenti sul territorio e
formato dal Ser.T., che farà interventi di animazione e di promozione di stili
di vita sani.
Nel corso della serata gli interventi di promozione continueranno presso il
Point SafeStyle (Ser.T Distretto di Lugo), allestito presso la discoteca
Uffici Politiche Giovanili dei Comuni, Comandi di Polizia Municipale, Sert.T,
Istituti Superiori presenti nel territorio dell’Unione, Centri di Aggregazione,
Ente Privato operante nel settore dell’intrattenimento, Ente Privato operante
nei servizi di trasporto
Referenti comunali, operatori socio-sanitari del Ser.T., educatori dei centri di
aggregazione, insegnanti referenti dei progetti di educazione alla salute,
operatori della P.M, gestori del locale, operatori del settore trasporto.
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
regionali/distrettuali
n° di giovani (totale) che usufruiscono del servizi o e n° medio di
giovani/sabato – dati in % rispetto alla popolazione di riferimento.
n° di giovani che accedono al Point SafeStyle all’i nterno della Discoteca
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
di cui
risorse
risorse
comunali regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordin
ario)
di cui
risorse
regionali
(altri
fondi)
di cui
FRNA
di cui
Fondo
nazionale
NA
6.000,00
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
di cui
Fondo
sanitari
o
regiona
le
di cui
risorse da
altri soggetti
–specificare
Sponsor
6.000
105
RADIO WEB-SONORA
30
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
X
Anziani
X
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della
Prevenzione
X
salute e di stili di vita sani
Cura/Assistenza
□
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□ d’èquipe
□
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Progetto di sviluppo e consolidamento
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli
e prevenzione delle dipendenze”
1.Soggetto capofila
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito territoriale Unione dei Comuni della Bassa Romagna
di realizzazione
3. Referente
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
Adolescenti e giovani, 14/30 anni
5. Eventuali
Messa in rete di tutti gli interlocutori che operano per e con i giovani
(Informagiovani, Sert, Centri per l’impiego, Centro d’ascolto, ecc) sia pubblici
che privati.
interventi/politiche
integrate collegate
Radio Sonora vuole diventare il loro punto di riferimento facilitando lo
scambio di informazioni, favorendo eventuali forme di collaborazione tra Enti
Locali, Centri di aggregazione e Scuole, creando una rete di conoscenze tra
i giovani, (gruppi formali e informali) così che in ciascuno possa crescere la
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
106
consapevolezza della varietà delle proposte che il territorio offre.
Si prevede di proseguire e potenziare il progetto attraverso:
•
•
•
•
•
6. Azioni previste
•
•
Costruzione di una "rete per i giovani" tra i centri aggregativi e i progetti
dei Comuni dell'Unione;
Consolidamento e sviluppo della rete con “i servizi per i giovani”: Ausl
Lugo, Informagiovani, Centri per l’impiego, Spazio Giovani Azienda
Unità Sanitaria Locale di Ravenna, ambito territoriale Lugo, Centro di
Fisiopatologia della Riproduzione presso l’Ospedale di Lugo, Ser.t.,
Europe Direct; ecc
Interventi di promozione della salute e prevenzione di condotte a rischio
negli spazi pubblici giovanil;
Consolidamento delle relazioni con le Associazioni di Categoria per
promuovere attività di impresa giovani;
Consolidamento del ruolo del Comitato Operativo, luogo di incontro di
tutti i referenti delle redazioni, che riceve gli indirizzi generali dal Tavolo
di coordinamento degli Assessori alle politiche Giovanili dell’Unione e si
riunisce periodicamente (con cadenza quindicinale) per impostare e
verificare la programmazione della radio, sia sul piano
progettuale/culturale che su quello organizzativo
Coinvolgimento degli operatori per far circolare il più possibile le
informazioni sulle buone prassi e sulle esperienze positive svolte e dare
visibilità alle realtà che lavorano con e per i giovani;
Creazione di un “bacino” di produttori/utenti costante attraverso la
formazione di nuovi operatori radiofonici e condivisione on line di progetti
editoriali, "strumenti di lavoro" e guide per gli operatori.
La Radio intende promuovere la partecipazione giovanile attraverso:
-
logica autoriale: i ragazzi diventano progettisti e autori e non solo
fruitori e consumatori.
- logica sociale: condivisione e maggiore responsabilizzazione dei ragazzi
che grazie al “mezzo” possono approfondire interessi comuni e anche
contenuti divenuti di nicchia e d’archivio in diversi ambiti (cinema, poesia,
musica, teatro, viaggi, cinema, filosofia, cucina, ecc).
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
Enti locali, centri di aggregazione, Scuole, gruppi di giovani formali e
informali, associazioni, associazioni di categoria, Informagiovani, centri per
l’impiego, Ser.T e Centro Ascolto Adolescenza Ausl, Eurosportelli, Comandi
di Polizia Municipale, Protezione Civile, Ausl, privati, Associazioni, ecc.
Operatori specializzati, referenti comunali, educatori dei centri di
aggregazione,
Collaborazioni per attività specifiche con Informagiovani, centri per l’impiego,
Eurosportelli, Ser.T e Centro Ascolto Adolescenza Ausl Comandi di Polizia
Municipale, Protezione Civile, Ausl, privati, Associazioni, insegnanti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
107
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
regionali/distrettuali
•
•
•
•
n. ragazzi coinvolti nel progetto
n. contatti alla Radio-Web mensili
n. rubriche attivate (previsione n. 60)
n. incontri della redazione (previsione n. 20)
Previsione di di cui risorse di cui risorse
spesa totale comunali
regionali
(Fondo
sociale
locale –
quota giovani
e
dipendenze
det.G.R. n.
15679/2010)
10. Piano
finanziario:
euro
26.000
di
cui
FRNA
(risorse
regionali)
€
di
cui
Fondo
nazionale
NA
di
cui
Fondo
sanitario
regionale
Eventuali
risorse
altri
soggetti
(da
specificare)
€
€
LR 14/2008
€ 9.900
Sponsor
€ 11.100
5.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
21.000,00
108
SAFESTYLE E “SE GUIDO NON BEVO”:
INTERVENTI DI STRADA PER LA PROMOZIONE DI UNO STILE DI
VITA ATTENTO ALLA SICUREZZA E ALLA SALUTE DEI GIOVANI E
PER LA GUIDA SICURA SENZA ALCOL
31
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
□
Giovani
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
X
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della
Prevenzione
X
salute e di stili di vita sani
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
Altro
□
Progetto di consolidamento/sviluppo di attività avviate a partire dal 2000
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli
e prevenzione delle dipendenze” e numero 1 “Sicurezza negli ambienti di vita e lavoro”
1.Soggetto capofila Unione Dei Comuni della Bassa Romagna e Azienda USL
dell’intervento
2.Ambito territoriale
Comuni dell’Unione ed Ambito Provinciale
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
Martoni Manuela, Responsabile Dipendenze Patologiche Lugo
Telefono: 335 8283352
e-mail: [email protected]
nominativo e recapiti
4. Destinatari
Giovani dai 13/14 anni ai 25/28 anni
5. Eventuali
Sicurezza nelle strade e promozione di stili di vita sani e sicuri
interventi/politiche
integrate collegate
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
109
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
SafeStyle è un intervento di strada che raggiunge i giovani nei luoghi
dell’aggregazione (popolazione bersaglio). E’ un itinerario informativoeducativo tra i giovani all’interno dei locali del divertimento maggiormente
frequentati dagli adolescenti
Lo staff presente nei locali coinvolge i giovani al fine di dare informazioni
sulle sostanze psicoattive, sulla guida sicura e promuovere comportamenti
sicuri e consapevoli. I locali variano in base alla stagione per cui nell’inverno
gli interventi si effettueranno in locali diversi da quelli estivi assicurando una
presenza costante e capillare nel territorio e nei locali ove migrano i ragazzi.
Il sito www.safestyle.it rappresenta un importante elemento dell’intera
campagna insieme all’utilizzo di postazioni multimediali ed interattive;
Prosegue la collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell’Università
Bologna, nella figura del Prof. Costantino Cipolla e della sua equipe.
L’attività di ricerca monitora i consumi di sostanze e come questi mutino
rapidamente, quale sia il rischio percepito dai giovani assuntori, quale l’età
di prima assunzione, la frequenza e la quantità dei consumi.
Se Guido Non Bevo garantisce una presenza capillare e continuativa (si
effettua tutti i sabato sera) nelle discoteche di riferimento al fine di
incrementare il numero dei “guidatori sobri” favorendo, così, ad un maggiore
numero di giovani (il guidatore e quanti sono in auto con lui) il rientro a casa
in sicurezza.
All’apertura del locale un operatore accoglie i giovani in entrata stimolandoli
ad accreditarsi come “guidatore sobrio”. Viene, quindi, apposto un timbro di
riconoscimento che servirà all’uscita per identificare la persona alla quale
verrà effettuato il test etilometrico. Chi risulta negativo all’alcol test riceve un
ingresso omaggio offerto dalla discoteca che ospita il progetto (nel 2010 i
giovani che hanno viaggiato sicuri sono stati 4.800).
E’ attiva la rubrica “SafeStyle info” all’interno di Radio Sonora curata da una
psicologa del Ser.T.
Comuni dell’Unione, Progetto Adonetwork, Ser.T. di Lugo, sponsor,
Università, gestori dei locali del loisir, DJ.
Lo staff è composto da un coordinatore e due operatori con la caratteristica
di animatori. La responsabile delle Dipendenze Patologiche svolge le
8. Risorse umane
funzioni di direzione del progetto. Per il sito sono previsti: un DJ
che si prevede di
(responsabile dell’area musicale); un operatore addetto alla tenuta
quotidiana delle parti interattive; un sociologo per l’analisi dei dati
impiegare
epidemiologici. La rivisitazione annuale del sito, dei materiali informativi
prodotti, del desk multimediale sono affidati ad un’Agenzia specializzata.
Risultato atteso: incidere sul livello di consapevolezza e sulla tutela della
salute - Indicatori: n° interventi (nel 2010 sono s tati 146); n° materiale
distribuito (nel 2010 distribuiti 9.000 depliant informativi).
Risultato atteso: maggiore capacità critica sulle sostanze - Indicatori: n°di
accessi al sito safestyle.it (nel 2010 gli accessi al sito sono stati 72.000).
9. Risultati attesi in Risultato atteso: costante mappatura del territorio in relazione al consumo di
relazione a indicatori sostanze psicoattive – Indicatori: n° di questionar i somministrati ai giovani
ed analisi dei dati guidata dall’Università (nel 2010 i questionari
regionali/distrettuali somministrati ed analizzati sono stati 5.671).
Risultato atteso: Potenziamento della capacità di controllo interno Indicatori: % di soggetti che dichiarano di guidare con valore di etilometria
superiori alla norma/totale di soggetti che dichiarano di guidare (nel 2010 il
5% dei giovani che dichiaravano di guidare aveva valori etilometrici superiori
alla norma).
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
110
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risors
e
comu
nali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinari
o)
di cui
risorse
regionali
(altri
fondi)
di cui
FRNA
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
102.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
di cui
risorse da
altri soggetti
Sponsor €
22.000
AUSL €
32.000 per
risorse
umane e
materiali
48.000
54.000
111
SPAZIO GIOVANI - CENTRO D’ ASCOLTO ADOLESCENZA
32
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
X
Giovani
X
Anziani
X
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
Sì □
No □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□ d’èquipe
□
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Progetto di sviluppo e consolidamento di attività in essere
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli
e prevenzione delle dipendenze”, numero 8 “Adolescenza” e numero 7 “Sostegno alla genitorialità
e alle attività di cura in famiglia”
1.Soggetto capofila Ausl ravenna/unione dei comuni
dell’intervento
2. Ambito territoriale Distretto di Lugo
di realizzazione
3. Referente
Avveduti Paola - Pederzini Serena, Centro Ascolto Adolescenza Lugo
dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
Giovani dai 14 ai 20 anni
Adulti di riferimento
Potenziamento di azioni in raccordo con centro per le famiglie e con il
coordinamento delle politiche giovanili dell’unione dei comuni
integrate collegate
6. Azioni previste
Accoglienza, consulenze psicologiche individuali, di coppia, sostegno alla
genitorialità, consulenze e visite ginecologiche, sessuologiche, in tema di
contraccezione e gravidanza.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
112
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
Interventi a carattere informativo-educativo in collaborazione con la scuola e
con i centri aggregativi
Servizi territoriali Ausl, Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Centro
per le Famiglie
Operatori sanitari, sociali, del centro per le famiglie
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
• N° di utenti, di nuovi utenti,di accessi, di prest azioni erogate
• N° di progetti realizzati con la collaborazione di partner esterni
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
naziona
le NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
28.088
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
di cui
risorse da
altri
soggetti
AUSL
e
Risorse
umane e
materiali
dei
soggetti
coinvolti
28.088
113
CENTRO “VOLO A VELA” RIVOLTO A GIOVANI CONSUMATORI DI
SOSTANZE E AI LORO FAMIGLIARI
33
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
□
Giovani
Anziani
X
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
X
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della
Prevenzione
X
salute e di stili di vita sani
Cura/Assistenza
X
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
□ in emergenza
□
□ di un Fondo comune
Altro
□
Progetto di consolidamento e sviluppo di attività avviate nel 2000 – area Giovani e dipendenze
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli
e prevenzione delle dipendenze”, numero 8 “Adolescenza” e numero 7 “Sostegno alla genitorialità
e alle attività di cura in famiglia”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Ausl di Ravenna
dell’intervento
2. Ambito territoriale Distretto di Lugo
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
Martoni Manuela, Responsabile Dipendenze Patologiche Lugo
Telefono: 335 8283352
e-mail: [email protected]
nominativo e recapiti
4. Destinatari
Adolescenti dagli 11/12 anni ai 18/19 anni e giovani dai 18/19 anni ai 29/30
anni consumatori di psicostimolanti e cocaina e famigliari di riferimento
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
- Attività clinica e counselling.
- Interventi di prevenzione all’uso di sostanze nelle classi III medie e nelle IV
superiori (intervento è centrato sulla guida senza alcol e droghe) e patentini
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
114
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
per le terze medie.
- Interventi di prevenzione dell’HIV nelle seconde superiori.
- Incontri di promozione della salute con associazioni sportive, ricreative e
culturali.
- Formazione e supervisione agli operatori dei Centri Giovani, del progetto
SafeStyle e di altri Servizi.
- Conduzione di gruppi di auto mutuo aiuto per genitori di giovani
consumatori di sostanze psicoattive con l’obiettivo di ridurre i
comportamenti problematici e le dinamiche conflittuali all’interno delle
famiglie e promuovere una rete di solidarietà territoriale tra genitori.
- Supervisione con formatore esperto per accompagnare il processo di
accrescimento dei gruppi di auto mutuo aiuto e monitorare il lavoro degli
operatori;
- Accompagnamento dei gruppi di auto mutuo aiuto nel divenire un punto di
riferimento locale per altri genitori e per tutti i cittadini. Dal 2010 i genitori
hanno uno spazio informativo web presso Radio Sonora;
- Attività di ricerca intervento/valutazione realizzata con il Dipartimento di
Sociologia dell’Università di Bologna, Polo Didattico di Forlì, sul lavoro di
gruppo con i genitori per valutarne l’efficacia in termini di facilitare l’
accesso dei genitori e dei giovani che usano sostanze al Volo a Vela,
superando pregiudizi legati alla disinformazione e per sviluppare una rete
territoriale di supporto (vedi scheda progetto n. 34).
Dipendenze Patologiche, Centro per l’Adolescenza del Distretto, Unione dei
Comuni, Progetto Adonetwork, Istituti scolastici, Associazioni sportive,
ricreative e culturali, Università.
Due psicologhe delle Dipendenze Patologiche, la Responsabile e due
infermieri
Personale e operatori dei Soggetti e servizi coinvolti
impiegare
- Incrementare gli accessi dei giovani consumatori di psicostimolanti e
cocaina – Indicatore: n° di giovani presi in carico (prese in carico 2010:
complessivamente 164 utenti, giovani e famigliari di riferimento);
- Sviluppare la rete sociale ed il mutuo aiuto tra genitori con figli che usano
sostanze psicoattive e le parti sociali del territorio - Indicatore: n° di gruppi
9. Risultati attesi in
di auto mutuo aiuto e loro attività nel territorio (al 31.12.2010 sono 4 i
relazione a indicatori gruppi di genitori formati e due i gruppi di auto mutuo aiuto attivati.
L’Unione dei Comuni ha concesso ai gruppi una sede che consente di
regionali/distrettuali
avere un punto di riferimento nel territorio per altri genitori;
- Avere uno staff di operatori costantemente formato e supervisionato sulle
strategie di aggancio e di coinvolgimento dei giovani consumatori di
psicostimolanti e cocaina e sui gruppi con i genitori – n° ore di formazione
e supervisione (per il 2011 sono previste 21 ore di formazione e
supervisione: vedi progetto di Ricerca)
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui risorse
comunali
di cui risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinario
)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
70.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
di cui
Fondo
sanitari
o
regional
e
di cui
risorse da
altri
soggetti
AUSL
(risorse
umane)
70.000
115
PROGETTO DI RICERCA: “I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO PER
GENITORI DI ADOLESCENTI CON PROBLEMI DI DROGA E
ALCOL E CORRELATI”
34
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
X
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della
Prevenzione
X
salute e di stili di vita sani
Cura/Assistenza
X
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
d’èquipe
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Progetto di sviluppo e consolidamento
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli e
prevenzione delle dipendenze”, numero 8 “Adolescenza” e numero 7 “Sostegno alla genitorialità e
alle attività di cura in famiglia”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni e Azienda USL
dell’intervento
2. Ambito territoriale Distretto
di realizzazione:
3. Referente
dell’intervento:
Martoni Manuela, Responsabile Dipendenze Patologiche Lugo
Telefono: 335 8283352
e-mail: [email protected]
nominativo e recapiti
4. Destinatari
Genitori con figli giovani (dai 13 ai 26 anni) che usano sostanze psicoattive
e/o alcol
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
La ricerca nel 2010 ha seguito due gruppi di genitori durante il percorso di
formazione (dieci incontri per ogni gruppo), ha effettuato un'intervista semi-
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
116
strutturata ed un breve questionario a fine del percorso di formazione dei
genitori, seguiti da due interviste di gruppo a distanza di due mesi ciascuna
(follow up) per verificare gli esiti, a breve termine, del progetto di formazione e
la soddisfazione generale.
Per il 2011 si faranno altri due follow up per verificare gli esiti, la tenuta e
l’andamento dei gruppi di auto mutuo aiuto. Si valuterà cosa hanno realizzato
i gruppi di auto mutuo aiuto e quanto sono coesi tra di loro ( tra le iniziative gia
realizzate: hanno partecipato con un intervento pubblico ad un convegno
nazionale sull’auto aiuto, hanno organizzato corner informativi sulla loro
attività e su quella del Ser.T. all’interno di sagre e feste paesane).
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
Nel 2011 si prevedono anche 21 ore di formazione dell’intero gruppo di
ricerca con la finalità di utilizzare strategie sempre più specifiche per evitare
conflitti tra i gruppi costituiti e portarli ad essere un patrimonio per l’intera
collettività con un ruolo di cittadinanza attiva.
Il Progetto di Ricerca si realizza con il Dipartimento di Sociologia
dell’Università di Bologna, Polo Didattico di Forlì, nella figura del Prof.
Costantino Cipolla e della Dott.ssa Linda Lombi.
Due psicologhe delle Dipendenze Patologiche di Lugo e la Responsabile del
Servizio; Cani Diana, una psicologa specializzanda impegnata nel Progetto
SafeStyle ed alcune sociologhe neolaureate.
impiegare
Il percorso si pone come risultato la possibilità di costituire e fare dialogare tra
loro dei gruppi di auto-mutuo aiuto autonomi ed in grado di condividere
esperienze e sviluppare nuove competenze.
Le associazioni di auto-mutuo aiuto vengono definite come un “movimento
sociale emergente”, nel quale sono «coinvolte persone che, condividendo il
medesimo problema […] decidono di ricevere/dare aiuto, supporto,
incoraggiamento, informazione e strategie di fronteggiamento rispetto a uno
stato
di disagio psico-fisico che tocca il corso della vita individuale o familiare;
9. Risultati attesi in
non solo ma tale decisione spesso viene maturata al di fuori delle agenzie
relazione a indicatori istituzionali che erogano cure» [Sturlese 2005: 176]. Tali gruppi producono
regionali/distrettuali «relazioni di scambio, rivitalizzano i contesti di vita in cui agiscono;
permettono, favorendo gli individui, di apprendere e di insegnare allo stesso
tempo, a vivere e a valorizzare la salute residua secondo un ampio gioco di
reciprocità [ibidem: 178].
Il progetto di ricerca ha come scopo ultimo quello di delineare ipotesi di
miglioramento ed ampliamento del progetto, elaborando un modello di
prevenzione aggiornato ai risultati della ricerca.
I risultati saranno pubblicati in un volume che sarà oggetto di presentazione
ad un Convegno.
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
3.500
di cui
risorse
comunali
di cui risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale –
quota
giovani e
dipendenze
det.G.R. n.
15679/2010)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitari
o
regiona
le
di cui
risorse da
altri
soggetti specificare
”
3.500
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
117
SCUOLE LIBERE DAL FUMO: PREVENZIONE DELL'ABITUDINE AL
FUMO TRA I GIOVANI
35
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
X
Giovani
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della
salute e di stili di vita sani
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
□
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□ d’èquipe
□
□
□
Altro
□
Progetto in continuità con annualità precedenti
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 1 “Sicurezza nei luoghi di vita e lavoro” e numero 8
“Adolescenza”
1.Soggetto capofila Azienda Usl di Ravenna
dell’intervento
2. Ambito territoriale Provinciale
di realizzazione
Responsabile: dott.ssa Giannalberta Savelli
Servizio Igiene Pubblica
Dipartimento di Sanità pubblica
dell’intervento:
Enti/Servizi:AUSL Ravenna
nominativo e recapiti Via Fiume Abbandonato n.134 - 48124 Ravenna
Telefono: 0544286683 e-mail: [email protected]
Scuole materne, scuole elementari, scuole secondarie di primo e secondo
4. Destinatari
grado; giovani usciti dai percorsi scolastici
5. Eventuali
Politiche giovanili – Politiche per la prevenzione e per il benessere della
popolazione
interventi/politiche
3. Referente
integrate collegate
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
118
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
- Sensibilizzazione del personale docente e non docente
- Offerta di programmi didattici adatti ai diversi target
- Promozione della predisposizione di un regolamento interno nelle scuole
per il controllo del rispetto del divieto del fumo
- Attivazione di appositi percorsi per favorire la cessazione del fumo tra il
personale delle scuole
- Realizzazione di momenti pubblici per interventi informativi ed educativi in
occasione del 31 maggio (giornata mondiale senza fumo di tabacco)
- -Attuazione di rilevazioni finalizzate al monitoraggio dell'abitudine al fumo
AUSL, IOR, LILT Sezione di Ravenna; Comuni, Ufficio scolastico
Provinciale; Scuole
Operatori AUSL (3 medici, 1 psicologo, 1 Assistente sanitaria), operatori
IOR, operatori scolastici
impiegare
- Coinvolgimento di un numero costante e, se possibile, maggiore di scuole
della Provincia di Ravenna nell'effettuazione di progetti di prevenzione del
fumo rispetto all'anno precedente, con estensione dell’intervento ad
almeno 1 centro di formazione professionale (almeno 1 scuola elementare
9. Risultati attesi in
o materna; almeno il 50% delle scuole medie; almeno il 30% delle scuole di
relazione a indicatori secondo grado)
- Organizzazione di una cerimonia finale a Ravenna con le scuole che
regionali/distrettuali
aderiscono ai progetti di prevenzione in occasione del 31 maggio (giornata
mondiale senza fumo di tabacco) e di una mostra dei lavori grafici prodotti
dagli studenti delle scuole medie coinvolte
- Studio e definizione di un protocollo di intervento per la disassuefazione dal
fumo degli adolescenti e dei giovani.
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui
di cui
FRNA
risorse
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti specificare
Risorse umane e materiali dei soggetto coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
119
PREVENZIONE DELL’INFERTILITA’ MASCHILE
36
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
X
Giovani
X
Anziani
X
Disabili
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
□
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
Sì □
No □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□
□
□
d’èquipe
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Progetto innovativo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 1 “Sicurezza nei luoghi di vita e lavoro”
1.Soggetto capofila Ausl Ravenna
dell’intervento
2. Ambito territoriale Distretto di Lugo
di realizzazione
3. Referente
Bartolotti Tiziana – Responsabile Ambulatorio Fisiopatologia della
Riproduzione Lugo
dell’intervento:
Avveduti Paola – Pederzini Serena - Coordinatrici Centro Ascolto
nominativo e recapiti Adolescenza Lugo
4. Destinatari
5. Eventuali
Famiglie con figli preadolescenti/adolescenti
Studenti scuole medie superiori
Insegnanti degli istituti coinvolti
MMG
PLS
Campagne di prevenzione/informazione
interventi/politiche
integrate collegate
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
120
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
- Incontri con presidi/insegnanti referenti degli istituti scelti per effettuare
l’intervento
- Incontri di informazione con i genitori in diversi contesti
- Incontri assembleari con studenti
- Realizzazione di trasmissione radiofonica (Radio Web) di informazione
- Incontri con MMG e PLS per azioni di sensibilizzazione
- Serate di informazione rivolte alla popolazione, in particolare genitori di
preadolescenti/adolescenti
Ausl, Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Centro per le Famiglie,
Avis, Scuola
Operatori sanitari, sociali, del Centro per le Famiglie, del volontariato,
insegnanti
impiegare
- N° di studenti coinvolti
- N° di genitori coinvolti
relazione a indicatori - N° di contatti radiofonici
regionali/distrettuali - N° di MMG e PLS raggiunti
- N° visite andrologiche
9. Risultati attesi in
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse
da
altri
soggetti
specific
are
Risorse umane e materiali dei soggetto coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
121
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
122
2.3
ANZIANI, DISABILI E NON AUTOSUFFICIENTI
Coordinatori:
Marisa Ancarani – Responsabile Servizio Anziani e Disabili,
Unione dei Comuni Bassa Romagna
Miriam Di Federico – Responsabile SAA Lugo
Assessore referente:
Alessandra Fiorini – Assessore Politiche del Welfare e Sociali,
Integrazione socio-sanitaria
Comune di Lugo
Assistenti Sociali Coord. : Elisabetta Raffellini – A.S. Coord. Servizio Disabili
Francesca Gallegati – A.S. Coord. Servizio Anziani
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
123
ANZIANI, DISABILI E NON AUTOSUFFICIENTI
STATO DELL’ATTUAZIONE DEI PROGETTI E DEGLI INTERVENTI PREVISTI DAL
PROGRAMMA ATTUATIVO 2010
In linea di continuità con gli interventi messi in atto nel 2009 e coerentemente agli obiettivi della
programmazione triennale, le progettualità contenute nella programmazione 2010 hanno
riguardato:
-
Il consolidamento delle procedure riferite al sistema di accesso, alla presa in carico e alla
valutazione delle persone non autosufficienti attraverso la valorizzazione del lavoro
integrato multi professionale con particolare riferimento alle risorse professionali sociali e
sanitarie che operano a diretto contatto con l’utenza
-
il consolidamento e sviluppo delle politiche di sostegno al domicilio finalizzate a sostenere i
carichi assistenziali
della famiglia in presenza di componenti con patologie di non
autosufficienza, attraverso la continuità assistenziale ospedale-territorio e la elaborazione
di progetti di presa in carico flessibili nel rispetto del principio di appropriatezza;
-
il consolidamento, lo sviluppo e la diversificazione delle risposte di tipo residenziale in
riferimento a persone non autosufficienti con bisogni di intensità assistenziale differenziata;
-
il sostegno dei soggetti fragili attraverso azioni di prevenzione e di proattività svolte in
integrazione con i servizi sanitari e in collaborazione con l’associazionismo e il volontariato
locale.
DOMICILIARITA’
Lo sviluppo di azioni a sostegno della domiciliarità rappresenta uno degli obiettivi strategici della
programmazione zonale. I progetti, interventi e servizi hanno coinvolto una pluralità di politiche, di
soggetti e di strumenti atti a costruire pacchetti personalizzati, soprattutto in presenza di casi e
gruppi di popolazione che necessitano di presa in carico continuativa. Le azioni hanno riguardato:
-
interventi erogati al domicilio: assistenza domiciliare integrata e dimissioni protette rivolte a
persone non autosufficienti, assistenza domiciliare leggera nonché servizi di supporto per il
mantenimento al domicilio della persona quali pasti, trasporto sociale e teleassistenza;
-
interventi di sostegno economico: assegno di cura, contributo aggiuntivo in presenza di
assistente familiare;
-
interventi di sollievo: centri diurni, ricoveri temporanei;
-
interventi di accompagnamento all’inserimento lavorativo di persone con disabilità
moderata;
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
124
-
interventi differenziati in base allo stato di disabilità: centri diurni socio riabilitativi e centri
diurni socio occupazionali.
Le tabelle che seguono riassumono i dati di attività per target di popolazione attraverso cui si sono
esplicitati gli interventi:
Assistenza domiciliare integrata anziani/disabili (dato di flusso anno 2010)
N. UTENTI
N.
ORE
EROGATE
(compreso spostamento)
487
98.569
Assistenza domiciliare leggera anziani/disabili (dato di flusso anno 2010)
N. UTENTI
N.
ORE
EROGATE
(compreso spostamento)
127
7.681
Dimissioni protette anziani/disabili (dato di flusso 2010)
N. UTENTI
N.
ORE
EROGATE
(compreso spostamento)
352
3.575
Assegno di cura anziani, contributi per assistente famigliare, ricoveri di sollievo, ricoveri
brevi
Assegno di cura anziani
1.228
N° contratti ass. famigliare
251
Ricoveri di sollievo
120
Ricoveri brevi
53
Assegno di cura disabili e contributi per assistente famigliare
Assegno di cura disabili Dgr 1122/02
50
Assegno di cura disabili Dgr 2068/04
13
Assegno di cura minori
6
N° contratti ass. famigliare
10
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
125
Disabili: interventi domiciliari socio-educativi e inserimenti sociali in ambito lavorativo
N. interventi domiciliari socio educativi
6
N. inserimenti sociali in ambito lavorativo
52
(di cui 42 con compenso)
N° inserimenti lavorativi Siil
34
(di cui 10 con compenso)
Centri Diurni per anziani: le strutture a servizio del territorio sono 6 per un totale di 68 posti
accreditati transitoriamente al 31.12.2010.
Per quanto riguarda le strutture semiresidenziali di supporto alla domiciliarità delle persone disabili
con livello assistenziale severo/completo la progettualità 2010 ha riguardato il consolidamento
della residenzialità temporanea di sollievo
presso la struttura
Casa della Carità e il centro
residenziale di Bagnacavallo.
L’offerta semiresidenziale ha visto il consolidamento degli inserimenti presso i Centri Diurni Socio
Riabilitativi Galassia (Fusignano) e Girandola (Bagnacavallo) con pieno sviluppo del progetto di
apertura del centro Girandola nella giornata di un sabato al mese e supporto alle famiglie per il
trasporto attraverso la collaborazione con l’associazionismo del territorio. Sono inoltre proseguiti gli
inserimenti in Centri Diurni esterni alla rete territoriale in riferimento alle persone disabili con livello
assistenziale severo/completo.
DATI DI FLUSSO ANNO 2010 RICOVERI DI SOLLIEVO, INSERIMENTI IN CENTRI DIURNI
SOCIO RIABILITATIVI
N. RICOVERI DI SOLLIEVO
9
N. GIORNATE PER RICOVERI DI SOLLIEVO
149
N. DISABILI INSERITI IN CENTRI DIURNI SOCIO RIABILITATIVI
39
N. GIORNATE DI APERTURA
7.155
(n° giornate
effettive)
In riferimento alle persone che presentano una disabilità di grado moderato o una fragilità di tipo
psico-sociale si sono consolidati i progetti individualizzati di inserimento presso i Centri Diurni
Socio Occupazionali della rete territoriale, garantendo un’offerta adeguata alle necessità e
modalità di accesso appropriate e personalizzate.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
126
DATI DI FLUSSO ANNO 2010, INSERIMENTI IN CENTRI DIURNI SOCIO OCCUPAZIONALI
N. DISABILI INSERITI IN CENTRI DIURNI
72
SOCIO OCCUPAZIONALI
(5 centri)
N. GIORNATE DI APERTURA
10.818
(n° giornate effettive)
La presenza di bisogni complessi ha evidenziato la necessità/opportunità di garantire processi
integrati non solo sul versante sanitario, sociosanitario e assistenziale ma anche sotto l’aspetto
dell’integrazione delle politiche e dei sistemi. La progettualità 2010 ha esplicitato interventi rivolti a
migliorare le condizioni di salute delle persone anziane e disabili che permangono al proprio
domicilio promuovendo il concetto di salute in modo completo, ossia come benessere fisico,
mentale, sociale e culturale (Palestra della mente, progetti di stimolazione cognitiva,
completamento dei moduli formativi di aiuto al lavoro delle assistenti familiari in cinque Comuni del
territorio).
Nell’ottica sopra descritta si è mantenuta l’offerta di appartamenti con servizi (Bagnacavallo e
Alfonsine) ed il consolidamento delle attività delle Comunità Alloggio di Fusignano e Voltana con
riprogrammazione delle attività e dei piani di lavoro e di servizio nell’ottica di una sempre maggiore
personalizzazione dell’intervento. Sono proseguite le attività di informazione e consulenza della
sede distrettuale del Centro per l’adattamento domestico (n. 35 sopraluoghi, n. 2 pratiche di
contributo da FRNA).
Fondamentale è stato il supporto dell’associazionismo e del volontariato locale nel consolidamento
dei progetti relativi alle azioni per il contrasto dell’isolamento e della solitudine dei soggetti fragili
con interventi mirati di monitoraggio a distanza, assistenza leggera e prassi di buon vicinato e
come implementazione delle attività di socializzazione e per il tempo libero rivolte a persone con
disabilità medio/lieve.
Infine si segnala che, nell’ambito di progetti assistenziali integrati, sono stati erogati contributi
economici a 58 disabili adulti nel corso del 2010 (46 contributi + 1 pasto + 11 Anmil).
RESIDENZIALITA’
L’offerta residenziale per anziani in ambito distrettuale si è esplicitata attraverso le 10 Case
Residenza per Anziani
presenti nel territorio per un totale di n. 495 posti accreditati
transitoriamente al 31.12.2010.
Interventi prioritari del 2010 hanno riguardato:
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
127
-
l’inizio dei lavori per l’attuazione di un percorso protetto (giardino Alzheimer) presso le
strutture di Sassoli e F.lli Bedeschi finalizzato al miglioramento della qualità di vita delle
persone affette da deficit cognitivo;
-
l’implementazione di progetti di cura e assistenza rivolti ad anziani affetti da demenza;
-
la programmazione degli interventi di sostegno al domicilio attraverso ricoveri di sollievo,
brevi e temporanei.
In riferimento ai progetti specifici che riguardano la residenzialità delle persone disabili, si
confermano i 10 posti (di cui n. 1 per ricoveri di sollievo) accreditati transitoriamente al 31.12.2010
(gestore Casa della Carità), il consolidamento e lo sviluppo delle attività delle strutture della rete
territoriale, la continuità dei ricoveri già in essere e l’inserimento di casi nuovi in strutture del
distretto e fuori distretto.
DATI DI FLUSSO 2010 – DISABILI INSERITI IN STRUTTURA
N. DISABILI DI LIVELLO GRAVE INSERITI IN
20
STRUTTURE DEL DISTRETTO
N. DISABILI DI LIVELLO GRAVE INSERITI IN
23
STRUTTURE FUORI DISTRETTO
N. DISABILI DI LIVELLO MEDIO INSERITI IN
STRUTTURE DEL DISTRETTO
11
Compresi inserimenti Giardino dei
Semplici)
N. DISABILI DI LIVELLO MEDIO INSERITI IN
3
STRUTTURE FUORI DISTRETTO
N.
RICOVERI
DI
SOLLIEVO
INSERITI
IN
15
INSERITI
IN
2
2068/2004)
10
STRUTURE DEL DISTRETTO
N.
RICOVERI
DI
SOLLIEVO
STRUTTURE FUORI DISTRETTO
N.
DISABILI
GRAVISSIMI
(DGR
INSERITI IN STRUTTURA
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
128
RAFFORZAMENTO E POTENZIAMENTO DEI PUNTI UNICI DI
ACCESSO ALLE PRESTAZIONI ED AI SERVIZI CON PARTICOLARE
RIFERIMENTO ALLE NON AUTOSUFFICIENZE E AL PERCORSO DI
PRESA IN CARICO
37
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
Disabili
X
□
Immigrati
stranieri
X
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
X
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
d’èquipe
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Piano di Attività FRNA
Anziani e Disabili
Accesso e presa in carico – potenziamento accesso alle prestazioni/servizi
e percorso presa in carico
Progetto di sviluppo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema in rete per il supporto alla domiciliarita’”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Azienda Usl di Ravenna – Distretto di Lugo
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
Carla Golfieri, Responsabile Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell’
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38296 Fax: 054538299
e-mail: [email protected]
nominativo e recapiti Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di
Lugo –AUSL di Ravenna
c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441
e-mail: [email protected]
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
129
4. Destinatari
Persone in situazione di handicap grave, adulti e minori, per le quali viene
predisposto un progetto individualizzato di vita e di cura finalizzato al
mantenimento al proprio domicilio.
5. Eventuali
Politiche di integrazione socio-sanitaria
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
- Accelerare i percorsi di presa in carico da parte del Servizio Sociale
Professionale attraverso il potenziamento delle risorse professionali che
operano a diretto contatto con l’utenza con specifico riferimento all’attività
del Punto Unico di Accesso;
- Investire sulla professionalità degli operatori per ampliare la possibilità di
predisposizione di progetti individualizzati di cura e di vita, costruiti e
condivisi con l’utente e la sua famiglia, tali da ricomporre in un’ottica
unitaria l’insieme delle attività e degli interventi, ridefinibili in relazione alle
modifiche intercorrenti nelle situazioni (continuità di cura assistenziale),
che consentano anche la divisione dei compiti e delle responsabilità fra gli
operatori, la verifica dei risultati e la ridefinizione degli interventi;
- Rafforzare la collaborazione con gli altri punti di accesso ai servizi distribuiti
sul territorio (Sportelli Sociali), integrando le pratiche di lavoro
interprofessionale;
- Favorire la proattività e fare emergere situazioni non conosciute dai servizi.
Operatori del Servizio Sociale Professionale
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
Riduzione dei tempi di presa in carico
Predisposizione progetti individualizzati di cura e di vita
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
102.000
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse
da
altri
soggetti
102.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
130
AZIONI PROATTIVE DI INFORMAZIONE A FAVORE DELLA
POPOLAZIONE ANZIANA
38
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
Disabili
X
□
Immigrati
stranieri
X
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
□
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
□
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No
□
Sì
□
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
Altro
□
Progetto di sviluppo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito Distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio
Sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38280 Fax: 054538299
e-mail: [email protected]
nominativo e recapiti Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di
Lugo –AUSL di Ravenna
c/o V. Masi,24 Lugo Tel 0545 213441
e-mail: [email protected]
Anziani non autosufficienti residenti nel Distretto e loro famigliari
4. Destinatari
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
131
5. Eventuali
- Politiche di sostegno alla domiciliarità
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
In accordo con quanto previsto dalla DGR 1702/2009, a partire dal 2010 è
stato attivato nel Distretto di Lugo un Programma di informazione a favore
della popolazione anziana per garantire adeguata informazione ai
destinatari dei Servizi ed ai loro famigliari sulle opportunità e sulla rete dei
Servizi a favore degli anziani non autosufficienti.
Nell’anno 2011 si prevede di:
- inviare comunicazione scritta a tutti gli anziani over 85 che risultano
residenti nei Comuni della Bassa Romagna all’1/01/2010 contenente le
principali informazioni relative alle tipologie di servizi attivati ed a
disposizione dei cittadini nel proprio territorio specificando modalità di
accesso.
- garantire piena informazione e orientamento ai cittadini presso i punti di
accesso locali diffusi nel territorio (Sportelli Sociali, Assistenti Sociali
territoriali, SAA, URP, ecc) anche utilizzando i normali strumenti di
comunicazione in uso agli Enti (siti web, materiali informativi cartacei, ecc).
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Distretto di Lugo –AUSL di Ravenna
Personale amministrativo dei soggetti proponenti
Operatori degli Sportelli Sociali, degli URP e Assistenti Sociali territoriali
impiegare
9. Risultati attesi in
Risultato atteso: adeguata informazione alla popolazione anziana non
autosufficiente sulle opportunità e sulla rete dei Servizi
relazione a indicatori
Indicatori: n. comunicazioni inviate
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse
da
altri
soggetti
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
132
DOMICILIARITÀ
CENTRI DIURNI PER ANZIANI: CONSOLIDAMENTO,
AMPLIAMENTO E FLESSIBILIZZAZIONE DELL’OFFERTA
39
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
Disabili
X
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
d’èquipe
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Piano di Attività FRNA
Anziani
Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Strutture
semiresidenziali per anziani (centri diurni)
Progetto di qualificazione, sviluppo e consolidamento degli interventi riferiti al sostegno alla
domiciliarità
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità”
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
1.Soggetto capofila Enti Gestori delle strutture
Azienda Usl di Ravenna – Distretto di Lugo
dell’intervento
Ambito distrettuale di Lugo
2. Ambito territoriale
di realizzazione
3. Referente
Carla Golfieri, Responsabile Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell’
Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Dirigente Responsabile al
dell’intervento:
rilascio dei provvedimenti di accreditamento
nominativo e recapiti c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38296 Fax: 054538299
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
133
e-mail: [email protected]
Responsabili Tecnici
- Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio
Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299
e-mail: [email protected]
Miriam Di Federico – Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di
Lugo –AUSL di Ravenna
c/o V. Masi,24 Lugo Tel 0545 213441
e-mail: [email protected]
Responsabili degli Enti Gestori delle strutture
4. Destinatari
Anziani non autosufficienti assistiti a domicilio
5. Eventuali
Politiche di integrazione socio-sanitaria
interventi/politiche
integrate collegate
La costruzione di progetti individualizzati evidenzia la necessità di poter
utilizzare forme flessibili di risposta di tipo semiresidenziale, quale supporto
significativo al mantenimento a domicilio degli anziani non autosufficienti.
Ai sensi delle D.G.R. nn. 514/2009 e 2110/2009 ed in coerenza con la
programmazione del fabbisogno, l’Unione dei Comuni quale soggetto
istituzionalmente competente all’accreditamento per conto delle esigenze
dell’ambito distrettuale, al 31.12.2010 ha rilasciato l’accreditamento
transitorio per un totale di n. 68 posti del servizio di Centro Diurno
assistenziale per anziani che si svolge presso le seguenti strutture:
Struttura
F.lli Verlicchi
Alfonsine
6. Azioni previste
F.lli Bedeschi
Bagnacavallo
Giovannardi e
Vecchi
Fusignano
San Domenico
Lugo
Tarlazzi e
Zarabini
Cotignola
Manuela
Geminiani
Massa
Lombarda
Soggetto/i accreditato/i
ASP e ATI (cooperative sociali
In Cammino, Ancora Servizi, Il
Cerchio, Il Solco, Zerocento)
ASP e ATI (cooperative sociali
In Cammino, Ancora Servizi, Il
Cerchio, Il Solco, Zerocento)
ASP e ATI (cooperative sociali
In Cammino, Ancora Servizi, Il
Cerchio, Il Solco, Zerocento)
ASP e ATI (cooperative sociali
In Cammino, Ancora Servizi, Il
Cerchio, Il Solco, Zerocento)
ASP e ATI (cooperative sociali
In Cammino, Ancora Servizi, Il
Cerchio, Il Solco, Zerocento)
ASP e ATI (cooperative sociali
In Cammino, Ancora Servizi, Il
Cerchio, Il Solco, Zerocento)
Posti
accreditati
transitoriame
nte
10
15
10
18
5
10
I servizi attualmente esistenti garantiscono all’anziano prestazioni sia a
carattere socio-assistenziale che sanitario, al fine di prevenire e/o arrestare
processi involutivi fisici e psichici mediante programmi assistenziali
differenziati in base al bisogno.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
134
Nel corso del 2010 si sono consolidate le seguenti azioni:
- azioni volte ad ampliare gli orari di apertura, ad attivare il servizio anche
nei giorni festivi e ad arricchire i servizi erogati dai Centri (pasto serale,
bagno settimanale, podologo, ecc.), nonché a flessibilizzare le giornate e gli
orari di accesso secondo modalità più vicine alle esigenze delle famiglie e
del care giver.
- potenziamento del servizio di trasporto da e per i Centri Diurni per
facilitare/accompagnare le famiglie nel lavoro di cura, coinvolgendo
anche l’Associazionismo locale e la Cooperazione sociale.
Oltre alle suddette azioni che si svolgono in continuità con l’anno 2010, le
azioni previste per il 2011 riguardano:
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
- da parte dei soggetti accreditati transitoriamente, graduale attuazione
delle azioni e degli impegni contenuti nel programma di adeguamento;
- predisposizione e stipulazione, entro la scadenza fissata dalla normativa
regionale, tra soggetti committenti (Unione dei Comuni e Azienda Usl) e
soggetti gestori di contratti di servizio che determinano, per il periodo
coincidente con il regime di accreditamento transitorio, la
regolamentazione complessiva degli interventi, così come stabilito dalla
DGR 514/2009.
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Azienda Usl di Ravenna – Distretto di Lugo
Soggetti accreditati transitoriamente
Associazioni di Volontariato, Cooperazione Sociale
Personale Amministrativo dei vari soggetti coinvolti
Associazioni di Volontariato, Cooperazione Sociale
impiegare
9. Risultati attesi in
n. contratti di servizio stipulati
n. giornate di apertura
relazione a indicatori
n. accessi
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa
TOTALE
di cui
risorse
comunali
10. Piano
finanziario:
euro
821.971
60.000
di cui risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinario
)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti
–
contribuzio
ne utenti
337.509
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
18.000
406.462
135
CENTRI DIURNI SOCIO-OCCUPAZIONALI
PERCORSI DI MIGLIORAMENTO
PER
ADULTI
E
40
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
□
Giovani
Disabili
Anziani
□
□
Immigrati
stranieri
X
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
□ in emergenza
□
□ di un Fondo comune
Altro
□
Piano di Attività FRNA
Disabili
Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Strutture
semiresidenziali per disabili centri socio occupazionali
Progetto di consolidamento e sviluppo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio
Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o– Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299
e-mail: [email protected]
nominativo e recapiti Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di
Lugo –AUSL di Ravenna
c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441
e-mail: [email protected]
- Adulti con problematiche psico-fisiche e/o con disagio psico sociale e
4. Destinatari
disabilità di grado moderato e severo e con difficoltà di inserimento nel
mondo del lavoro.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
136
5. Eventuali
- Giovani e adulti con disabilità psichica-sensoriale e motoria di tipo mediograve
Politiche sanitarie, educative, formative, del lavoro.
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
- Accoglienza e inserimento di adulti con fragilità psico-sociale e con
disabilità di grado moderato e severo, in Centri diurni socio-occupazionali /
laboratori artigianali su progetto mirato di intervento predisposto dal
Servizio Sociale.
Offerta territoriale:
• Centro socio- occupazionale Il Picchio con sede a Lugo capienza n. 14
posti
• Struttura lavorativa protetta CEFOP con sede a Villa S.Martino,
capienza 25 posti.
• Centro socio-occupazionale Casa Novella con sede a Villa S.Martino,
capienza n. 10 posti.
• Centro socio- occupazionale L’Inchiostro con sede a Alfonsine,
capienza n. 10 posti.
• CIALS Coop. Sociale di tipo a e B con sede a Lugo, capienza n.14
posti,.
- Ridefinizione ed approvazione da parte degli organi gestionali dell’Unione
delle convenzioni in scadenza in coerenza con gli obiettivi di
programmazione.
- Applicazione dei nuovi rapporti convenzionali con l’obiettivo di garantire
un’offerta di servizi adeguata ed omogenea nei tre distretti/Zone
- Prosecuzione del percorso di autoformazione, già programmato nel Tavolo
di confronto costituito dagli operatori referenti dei laboratori socio
occupazionali presenti nel territorio del distretto, finalizzato alla riflessione
teorico-pratica inerente l’approccio biopsicosociale per la progettazione
individualizzata.
- Utilizzo di una scheda comune di rilevazione per le progettazioni
individualizzate inerenti gli ospiti dei servizi.
Enti gestori dei Centri socio occupazionali in integrazione socio-sanitaria:
- Casa Novella gestito dalla Coop. Educare insieme
- Struttura lavorativa protetta gestita da CEFAL
- Centro Il Picchio gestito da Coop. Il Germoglio
- Centro L’Inchiostro gestito dal Comune di Alfonsine
- Cooperativa sociale CIALS
- Altri soggetti gestori di strutture a seguito di eventuali nuovi
convenzionamenti
Operatori dei Centri socio occupazionali del territorio del Distretto di Lugo
Educatore Supervisore
Educatore inserimenti lavorativi
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
regionali/distrettuali
Analisi della capacità di offerta per persone disabili di grado moderato e
severo prossima alla migliore performance regionale
Numero strutture convenzionate
Numero utenti inseriti nelle strutture convenzionate
Numero giornate di frequenza
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
137
Previsione di
spesa TOTALE
di cui
risorse
comunali
10. Piano
finanziario:
euro
428.101,50
232.685
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
naziona
le NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri soggetti
contribuzione
utenti
177.000
9.866,50
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
8.550
138
CENTRI SOCIO RIABILITATIVI SEMIRESIDENZIALI PER DISABILI
41
“GALASSIA” E “GIRANDOLA”: PROGETTI FLESSIBILI
CASA DELLA CARITÀ: CONSOLIDAMENTO DELL’OFFERTA
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
X
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
□ in emergenza
□
□ di un Fondo comune
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Piano di Attività FRNA
Disabili
Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Strutture
semiresidenziali per disabili centri socio riabilitativi
Progetto di consolidamento e sviluppo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
Carla Golfieri, Responsabile Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell’
Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Dirigente Responsabile al
rilascio dei provvedimenti di accreditamento
c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38296 Fax: 054538299
nominativo e recapiti Responsabili Tecnici
Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio
Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
139
e-mail: [email protected]
Responsabili degli enti gestori delle strutture
4. Destinatari
Persone affette da grave disabilità
5. Eventuali
Integrazione socio-sanitaria, attività di volontariato, trasporti territoriali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
- Accoglienza e inserimento di persone con disabilità moderata/severa e
completa, in centri diurni socio-riabilitativi su progetto mirato di intervento
predisposto dal Servizio Sociale.
Ai sensi delle D.G.R. nn. 514/2009 e 219/2010 ed in coerenza con la
programmazione del fabbisogno, l’Unione dei Comuni quale soggetto
istituzionalmente competente all’accreditamento per conto delle esigenze
dell’ambito distrettuale, al 31.12.2010 ha rilasciato l’accreditamento
transitorio per un totale di n. 36 posti del servizio di centro socio
riabilitativo semi residenziale per disabili adulti che si svolge presso le
seguenti strutture:
• “La Girandola” con sede a Bagnacavallo, n. 20 posti accreditati,
soggetti accreditati transitoriamente ASP della Bassa Romagna e
Cooperativa Sociale Il Cerchio
• “Galassia”con sede a Fusignano, n. 12 posti accreditati, soggetti
accreditati transitoriamente ASP della Bassa Romagna e Cooperativa
Sociale Il Cerchio
• Casa della Carità con sede a Lugo, n. 4 posti accreditati, soggetto
accreditato transitoriamente Ente Religioso Santuario B.V. del Mulino.
- Prosecuzione dell’inserimento di disabili in Centri socio-riabilitativi collocati
in territori limitrofi al distretto e adeguati al tipo di bisogno dei casi inseriti.
- Espletamento delle procedure di gara ad evidenza pubblica per il nuovo
affidamento del trasporto delle persone disabili al fine di dare continuità al
servizio e permettere la fruizione del trasporto agli utenti dal proprio
domicilio ai centri e viceversa.
- Sulla base dell’indagine numerica in riferimento alle famiglie che
necessitano di una risposta più ampia in termini di giornate di aperture dei
Centri Socio-Riabilitativi di Bagnacavallo e Fusignano ed a seguito della
sperimentazione già partita nel corso del 2010:
• apertura del Centro Diurno La Girandola nella giornata di un sabato al
mese dalle 8.00 alle 16.00
• Consolidamento e sviluppo della collaborazione con Associazioni del
territorio per garantire il trasporto da e verso il Centro nella giornata
del sabato.
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Enti gestori dei Centri socio-riabilitativi:
ASP, Cooperativa Sociale il Cerchio, Casa della Carità, Enti del Privato
sociale extradistretto
Comuni di Fusignano e Bagnacavallo, Cooperazione Sociale, Associazioni
di Volontariato
8. Risorse umane
che si prevede di
Operatori sociosanitari, referente delle attività assistenziali, coordinatore di
struttura, infermiere professionale su attività programmata, etc., volontari
impiegare
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
140
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
Capacità di risposta ai bisogni espressi attraverso l’ampliamento delle
giornate di apertura.
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa TOTALE
di cui
risorse
comunali
10. Piano
finanziario:
euro
813.292,50
138.226
di cui risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinario
)
di cui
di cui
FRNA
risorse
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
naziona
le NA
605.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
di cui
Fondo
sanitario
regionale
9.866.50
di cui
risorse
da
altri
soggetti
contribuz
ione
utenti
60.200
141
ACCOGLIENZA TEMPORANEA DI SOLLIEVO DI PERSONE
DISABILI IN STRUTTURE RESIDENZIALI E/O SEMI-RESIDENZIALI
42
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Disabili
Anziani
□
Immigrati
stranieri
X
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
□
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No
□
Sì
□
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
Altro
□
Piano di Attività FRNA
Disabili
Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Accoglienza
temporanea di sollievo nelle strutture residenziali e semiresidenziali
Progetto di consolidamento e sviluppo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto della domiciliarità”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio
Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento:
c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299
nominativo e recapiti e-mail: [email protected]
4. Destinatari
Persone affette da disabilità di livello completo
5. Eventuali
Integrazione socio-sanitaria, attività di volontariato.
interventi/politiche
integrate collegate
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
142
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
La costruzione di progetti individualizzati evidenzia la necessità di poter
utilizzare forme flessibili di risposta di tipo diurno e residenziale.
La residenzialità temporanea è garantita presso il Centro Residenziale di
Bagnacavallo attraverso l’utilizzo dei 2/3 posti letto e contemporaneo
inserimento nel C. Diurno La Girandola. La disponibilità di un posto per
ricoveri temporanei/di emergenza presso la Casa della Carità permette di
dare risposta in tempi rapidi alle esigenze, anche più immediate, delle
famiglie. L’attenta programmazione dei periodi di inserimento rappresenta
un supporto significativo alle famiglie in difficoltà o in attesa di un posto
residenziale idoneo.
In riferimento alla verifica dei progetti personalizzati in essere, si prevede
che possano usufruire di ricoveri temporanei/di sollievo n. 15 utenti
nell’anno.
In integrazione con il Progetto “Strutture residenziali di livello Alto e Medio
per persone disabili: consolidamento e sviluppo dell’offerta residenziale”,
proseguirà il lavoro del Gruppo interprofessionale composto da operatori del
Servizio sociale, gestori delle strutture residenziali presenti sul territorio, che
prevede anche il coinvolgimento delle Associazioni delle famiglie delle
persone disabili, con l’obiettivo di valutare l’implementazione dell’offerta sia
rispetto alla residenzialità di livello alto sia rispetto a forme di residenzialità in
comunità-alloggio/alloggi protetti e che possa prevedere anche utilizzo di p.l.
per accoglienze temporanee.
Enti gestori dei Centri socio-riabilitativi
Enti del Privato sociale extradistretto
Comuni di Fusignano e Bagnacavallo, Cooperazione Sociale, Associazioni
di Volontariato
Operatori sociosanitari, Responsabile Servizio Disabili, Coordinatori di
struttura, ecc.
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
Capacità di risposta ai bisogni espressi attraverso l’ampliamento delle
giornate di apertura.
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa
TOTALE
di cui
risorse
comunali
10. Piano
finanziario:
euro
163.500
45.500
di cui risorse
regionali
(Fondo sociale
locale + Fondo
straordinario)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri soggetti
contribuzion
e utenti
100.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
18.000
143
ASSISTENZA DOMICILIARE E TERRITORIALE CON FINALITÀ
SOCIO-EDUCATIVA - INTERVENTI SOCIO-ASSISTENZIALI A
SOSTEGNO DELLA DOMICILIARITÀ
43
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
□
Giovani
Disabili
Anziani
□
□
Immigrati
stranieri
X
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
□ in emergenza
□
□ di un Fondo comune
Altro
□
Piano di Attività FRNA
Disabili
Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – assistenza
domiciliare e servizi connessi
Progetto di consolidamento e sviluppo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto della domiciliarità”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
Carla Golfieri, Responsabile Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell’
Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Dirigente Responsabile al
rilascio dei provvedimenti di accreditamento
c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38296 Fax: 054538299
dell’intervento:
Responsabili tecnici
nominativo e recapiti Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio
Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o– Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299
e-mail: [email protected]
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
144
Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di
Lugo –AUSL di Ravenna
c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441
e-mail: [email protected]
4. Destinatari
Persone disabili
5. Eventuali
Politiche sanitarie, educative, formative, del lavoro, culturali, urbanistiche ed
abitative
interventi/politiche
integrate collegate
- Gli interventi socio assistenziali nell’area disabili sono prioritariamente
finalizzati al sostegno alla domiciliarità. Per migliorare la qualità dei progetti
individualizzati occorre che sempre di più essi siano rispondenti ai bisogni
delle persone nel rispetto dei criteri di equità, trasparenza, prossimità e
appropriatezza. I progetti devono prevedere l’attivazione della più ampia
gamma di supporti: dal sostegno al lavoro di cura, alla messa in campo di
risorse economiche e di personale.
- Ai sensi delle D.G.R. nn. 514/2009 e 2110/2009 ed in coerenza con la
programmazione del fabbisogno, l’Unione dei Comuni quale soggetto
istituzionalmente competente all’accreditamento per conto delle esigenze
dell’ambito distrettuale, al 31.12.2010 ha rilasciato l’accreditamento
transitorio del servizio di assistenza domiciliare socio educativa.
Proseguirà pertanto anche nel 2011 l’assistenza domiciliare con finalità
educativa a favore di disabili adulti, al fine di favorire l'autonomia e la vita di
relazione dell'utente nel proprio ambiente e di sostenere la famiglia nel
rapporto con il disabile.
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
- Si prevede inoltre il consolidamento e l’implementazione di attività
finalizzate alla progettazione individualizzata, quali:
• servizio di trasporto per accesso ai Centri Diurni delle persone non in
grado di provvedere in autonomia. L’attività relativa ai trasporti dei
disabili, analogamente agli anziani, proseguirà nell’ambito delle
convenzioni già in essere con le Associazioni di Volontariato operanti
sul territorio. E’ inoltre previsto il consolidamento dell’offerta del servizio
per favorire l’accesso e la frequenza dei disabili ai Centri Diurni, con
specifico riferimento all’ampliamento delle giornate di apertura del
Centro La Girandola. Saranno finanziati da FRNA anche i trasporti
individuali per dializzati a sostegno del programma di vita e di cura della
persona.
• interventi domiciliari socio-educativi sia come intervento alternativo alla
frequenza di servizi sia come attività di tipo osservativo per la
costruzione del progetto individuale più adeguato;
• contributi economici continuativi e straordinari
• contributi ANMIL
• assunzione e pagamento pasti
• compensi economici mensili per esperienze di inserimento sociale in
ambito lavorativo o esperienze di inserimento lavorativo propedeutiche
al collocamento al lavoro
Servizio Sociale Unione dei Comuni, Cooperative Sociali accreditate
transitoriamente
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
145
8. Risorse umane
che si prevede di
Operatori del Servizio Sociale, operatori delle Cooperative Sociali
accreditate transitoriamente
impiegare
9. Risultati attesi in
n. interventi attivati per ogni singola tipologia di intervento
relazione a indicatori
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa
TOTALE
di cui
risorse
comunali
10. Piano
finanziario:
euro
542.725
315.575
di cui risorse
regionali
(Fondo sociale
locale + Fondo
straordinario)
di cui
di cui
risorse FRNA
regional
i (altri
fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
218.200
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
di cui
Fondo
sanitari
o
regional
e
di cui
risorse da
altri
soggetti
contribuzio
ne utenti
8.950
146
ASSEGNO DI CURA PER ANZIANI E DISABILI E QUOTA
AGGIUNTIVA PER LE ASSISTENTI FAMILIARI FINALIZZATA
ANCHE ALL’EMERSIONE E QUALIFICAZIONE DEL LAVORO
DELLE ASSISTENTI FAMILIARI
44
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
Disabili
X
□
Immigrati
stranieri
X
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
Sì □
No □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Piano di attività FRNA
Anziani e disabili
Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie- Assegno di cura
anziani, assegno di cura disabili con handicap grave, assegno di cura gravissime disabilità
acquisite e contributo aggiuntivo assistenti familiari con regolare contratto di lavoro.
Progetto di consolidamento e sviluppo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10” Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Ausl di Ravenna- Distretto di Lugo
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio
Sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41,
Lugo Tel. 0545 38280 Fax 0545 38299
e-mail: [email protected]
nominativo e recapiti Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili Adulti del Distretto
di Lugo- AUSL di Ravenna
c/o Via T.Masi 22 Lugo Tel. 0545 213441
Fax 0545 213440 e-mail [email protected]
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
147
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
Responsabili tecnici:
A.S. Francesca Gallegati Coordinatore Area Anziani del Servizio Sociale
A.S. Elisabetta Raffellini Coordinatore Area Disabilità del Servizio Sociale
Assegno di cura anziani
• Le famiglie che mantengono l’anziano certificato non autosufficiente nel
proprio contesto di vita e che ad esso garantiscono direttamente o,
avvalendosi per alcune attività dell’intervento di altre persone non
appartenenti al nucleo familiare, prestazioni socio assistenziali di rilievo
sanitario nell’ambito di un complesso programma assistenziale
domiciliare
• Altri soggetti che con l’anziano intrattengono consolidati e verificabili
rapporti di cura anche se non legati da vincoli familiari
• L’anziano stesso quando sia in grado di determinare e gestire le
decisioni che riguardano la propria assistenza e la propria vita
• L’amministratore di sostegno per conto del beneficiario.
Assegno di cura disabili
• Persone minori e adulte in situazione di Handicap grave che
presentano una forte compromissione delle funzioni cognitive o totale
dipendenza fisica con riferimento alla D.G.R.1122/02.
• Persone minori, adulte e anziane affette da gravissime disabilità
acquisite non modificabili con interventi riabilitativi e che necessitano di
assistenza totale come da D.G.R. 2068/04
Quota aggiuntiva per assistenti familiari
Le famiglie e/o l’anziano con un ISEE estratto inferiore a 15.000 euro, che si
avvalgono per l’attività di cura della collaborazione di assistenti familiari
assunte con regolare contratto di lavoro.
Politiche sociali a sostegno della domiciliarità
Politiche sanitarie
Integrazione sociale e sanitaria
Adattamento ambiente domestico Assistenza protesica
Assegno di cura anziani
- Garantire il beneficio economico come previsto dal Regolamento unico
aziendale, approvato con delibera n.671 del 23.11. 2009:
• in via prioritaria ai nuovi casi caratterizzati da più elevate necessità
assistenziali
• il rinnovo per le situazioni che esprimono una maggiore gravità.
- Sostenere con l’assegno di cura le persone valutate dall’UVG in attesa di
residenzialità
- Estendere l’erogazione della quota aggiuntiva a supporto della
qualificazione e regolarizzazione del lavoro di cura svolto dalle assistenti
familiari
- Consolidare il sistema di valutazione semplice della non autosufficienza
per i rinnovi dei contratti in costanza del bisogno assistenziale.
Assegno di cura disabili
- Garantire il beneficio economico come previsto dal Regolamento unico
aziendale approvato con delibera n. 671 del 23.11. 2009 ed in particolare:
• Dare continuità alla erogazione dell’assegno per i disabili adulti con
una procedura semplificata che preveda, alla scadenza dei singoli
contratti, la verifica della permanenza delle condizioni di accesso e di
bisogno originarie sociali, sanitarie ed economiche
• Proseguire con l’erogazione del contributo aggiuntivo per le famiglie
che si avvalgono di assistenti familiari con regolare contratto di lavoro
previa verifica dei requisiti previsti dalla normativa regionale
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
148
• Valutare in U.V.M. i soli nuovi progetti proposti per tutte le tipologie,
con priorità per coloro che non usufruiscono di altri servizi
- Proseguire nella sperimentazione della erogazione dell’assegno di cura ai
minori disabili sulla base dei criteri e procedure condivisi a livello
provinciale.
- Provvedere alla raccolta sistematica delle informazioni richieste dalla
Regione con l’istituzione del Sistema di Monitoraggio Assegno di Cura
(SMAC), anche mediante le necessarie modifiche della modulistica in uso
e al caricamento dei dati richiesti nell’apposito software.
7. Istituzioni/attori
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
AUSL di Ravenna, Servizio Assistenza Anziani e Disabili adulti Distretto di
sociali coinvolti
Lugo
Medici geriatra
8. Risorse umane
Medici Medicina Generale
Infermieri
che si prevede di
Assistente Sociale Coordinatore / Assistenti Sociali territoriali
impiegare
Personale Amministrativo
Responsabile M.O. Anziani e Disabili per la validazione dei progetti
Assegno di cura anziani
9. Risultati attesi in N. assegni erogati nel corso dell’anno
N. assegni erogati in compresenza con altri servizi
relazione a indicatori
N. quote aggiuntive erogate
regionali/distrettuali Assegno di cura disabili
N. assoluto assegni di cura erogati
(da esplicitare)
N. nuovi assegni di cura nell’anno
N. quote aggiuntive erogate
Previsione di
spesa TOTALE
di cui
risorse
comunali
10. Piano
finanziario:
euro
2.232.326
49.558
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui
di cui
risorse FRNA
regional
i (altri
fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse
da
altri
soggetti
contribu
zione
utenti
1.881.453
301.315
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
149
CONSOLIDAMENTO E QUALIFICAZIONE
CONNESSE ALLE DIMISSIONI PROTETTE
DELLE
ATTIVITÀ
45
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
□
Giovani
Anziani
Disabili
X
□
Immigrati
stranieri
X
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
X
Dipendenze
X
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
□
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
Altro
□
Piano di Attività FRNA
Anziani
Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Assistenza
domiciliare - Programma dimissioni protette
Progetto in continuità con l’anno 2009
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito Distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
Carla Golfieri, Responsabile Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell’
Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Dirigente Responsabile al
rilascio dei provvedimenti di accreditamento
c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38296 Fax: 054538299
dell’intervento:
Responsabili tecnici
nominativo e recapiti Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio
Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299
e-mail: [email protected]
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
150
Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di
Lugo –AUSL di Ravenna
c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441
e-mail: [email protected]
A.S. Francesca Gallegati, Coordinatore Area Anziani del S. Sociale
Persone in situazione di fragilità che, dimesse dai reparti ospedalieri
successivamente alla fase post acuta, necessitano di tutela e sostegno nel
momento del rientro al domicilio.
Politiche socio sanitarie, politiche sanitarie.
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
- Ai sensi delle D.G.R. nn. 514/2009 e 2110/2009 ed in coerenza con la
programmazione del fabbisogno, l’Unione dei Comuni quale soggetto
istituzionalmente competente all’accreditamento per conto delle esigenze
dell’ambito distrettuale, al 31.12.2010 ha rilasciato l’accreditamento
transitorio del servizio di assistenza domiciliare con finalità socio
assistenziale, tra cui le dimissioni protette, alle Coopertative Sociali Il
Cerchio e Zerocento.
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
Per l’anno 2011 si intende consolidare e sviluppare l’esperienza delle
dimissioni protette attraverso la qualificazione delle modalità di effettuazione
delle dimissioni avendo cura di garantire:
• individuazione tempestiva da parte dei reparti ospedalieri dei pazienti
eleggibili per la dimissione protetta ed il conseguente raccordo con
l’organizzazione multiprofessionale territoriale (Punto Unico d’Accesso)
per assicurare la continuità assistenziale tramite una presa in carico
sanitaria e sociale a monte e a valle dei ricoveri ospedalieri
• appropriatezza dei progetti integrati socio-sanitari individualizzati
assicurando il livello assistenziale più rispondente ai bisogni degli utenti
• attivazione di progetti individualizzati integrati socio sanitari che
supportino la famiglia per il tempo necessario ad attivare risorse interne
ed esterne ad essa oppure ad attivare risposte appropriate da parte dei
servizi socio sanitari della rete.
Reparti ospedalieri,servizio infermieristico domiciliare, SAA, MMG. Servizio
Sociale, Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Cooperazione Sociale
(Cerchio – Zerocento)
Personale sanitario: medici, infermieri
Personale sociale: assistenti sociali, ADB/OSS
Personale amministrativo
impiegare
9. Risultati attesi in
N. complessivo dimissioni protette di cui n. con progetto sanitario,
N. con progetto sociale, n. con progetto integrato.
relazione a indicatori
Verifica n. segnalazioni dimissione protette che non hanno rispettato i tempi
regionali/distrettuali di attivazione previsti dal protocollo.
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
389.647
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
86.400
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse
da
altri
soggetti
specifica
re
302.247
151
SOSTEGNO
AL
DOMICILIO
E
CONSOLIDAMENTO
DELL’ASSISTENZA
DOMICILIARE
INTEGRATA
E
DELL’ASSISTENZA DOMICILIARE LEGGERA
46
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
Disabili
X
□
Immigrati
stranieri
X
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
X
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
□
X
□
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No
□
Sì
□
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
Altro
□
Piano di Attività FRNA
Anziani e Disabili
Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Assistenza
domiciliare e servizi connessi
Progetto di sviluppo e consolidamento
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito Distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
Carla Golfieri, Responsabile Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell’
Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Dirigente Responsabile al
rilascio dei provvedimenti di accreditamento
c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38296 Fax: 054538299
dell’intervento:
Responsabili tecnici
nominativo e recapiti Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio
Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299
e-mail: [email protected]
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
152
Dott.ssa Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del
Distretto di Lugo –AUSL di Ravenna
c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441
e-mail: [email protected]
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
A.S. Francesca Gallegati, Coordinatore Area Anziani del S. Sociale
Persone in condizione di non autosufficienza totale e parziale
Politiche socio sanitarie, politiche sanitarie, politiche della casa e dell’assetto
urbano (sicurezza stradale, trasporto sociale, abbattimento barriere
architettoniche), tecnologie informatiche
integrate collegate
Ai sensi delle D.G.R. nn. 514/2009 e 2110/2009 ed in coerenza con la
programmazione del fabbisogno, l’Unione dei Comuni quale soggetto
istituzionalmente competente all’accreditamento per conto delle esigenze
dell’ambito distrettuale, al 31.12.2010 ha rilasciato l’accreditamento
transitorio del servizio di assistenza domiciliare con finalità socio
assistenziale, alle Coopertative Sociali Il Cerchio e Zerocento.
Per l’anno 2001 si prevede di:
6. Azioni previste
- Consolidare l’assistenza domiciliare integrata con finalità socio
assistenziale raggiungendo con gradualità tutta la popolazione non
autosufficiente eleggibile per l’assistenza sociale e sociosanitaria (oltre alla
popolazione anziana porre attenzione alla popolazione con disabilità grave
e gravissima, minori ed adulti e con problematiche di salute mentale)
- Organizzare gli interventi di assistenza domiciliare leggera (SAD)
integrandone le attività con quelle del servizio di assistenza domiciliare
rivolto a persone non autosufficienti (ADI)
- Ridefinire il sistema di accesso e presa in carico attraverso la
semplificazione del percorso di valutazione della non autosufficienza
(valutazione multidimensionale semplice) per garantire equità ed
omogeneità di trattamento a tutti i cittadini e tempestività nell’erogazione
del servizio (Sportelli sociali in rete e capillarità dei punti unici di accesso)
- Aumentare l’appropriatezza e l’efficacia nella presa in carico integrata,
unitaria e continuativa attraverso “un progetto personalizzato di vita e di
cura” che accompagna la persona ed il suo nucleo familiare nella scelta
delle opportunità assistenziali più’ appropriate , prima fra tutte quelle che si
realizzano al domicilio per contribuire ad evitare o ritardare il ricovero
definitivo in una struttura residenziale
- Supportare la domiciliarità attraverso percorsi assistenziali integrati con
altre opportunità e politiche sociali e socio sanitarie quali:
• Servizi socio assistenziali domiciliari (assistenza domiciliare di base,
pasti, spesa, farmaci, telesoccorso, trasporto sociale, ecc)
• integrazione con l’assistenza medica, infermieristica, fisioterapica,
specialistica e protesica
Le azioni previste si integreranno con:
• sostegno economico attraverso assegni di cura, contributi per
assistenti familiari e contributo una tantum per l’adattamento
domestico
• consulenza CAAD per l’adattamento domestico
• ricoveri di sollievo in strutture semiresidenziali e residenziali (Delibera
Regionale n. 1206/07)
• sostegno al care giver e formazione alle assistenti familiari
-
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
153
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
Azienda U.S.L. di Ravenna Distretto Sanitario di Lugo, SAA,
Unione dei Comuni, ASP della Bassa Romagna, Cooperazione Sociale
(Cerchio – Zerocento)
Personale sanitario: medici, infermieri, terapisti della riabilitazione, tecnici
per consulenza adattamento domestico, assistenti sociali, ADB/OSS,
personale amministrativo.
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
Mantenere un tasso di utenza presa in carico prossimo alla miglior
performance regionale
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa
TOTALE
di cui
risorse
comunali
10. Piano
finanziario:
euro
4.572.933
766.271
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui
di cui
FRNA
risorse
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
naziona
le NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti
contribuzio
ne utenti
1.206.480
1.703.872
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
896.310
154
PALESTRA DELLA MENTE E SPAZIO INCONTRO
47
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
Disabili
X
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
□
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No
□
Sì
□
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
Altro
□
Piano di attività FRNA
Anziani
Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie
Attività rivolta ai gruppi
Progetto di consolidamento e sviluppo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10” Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità”
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
1.Soggetto capofila ASP dei Comuni della Bassa Romagna
Ausl di Ravenna- Distretto di Lugo- Servizio Assistenza Anziani e Disabili
dell’intervento
Adulti
2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio
Sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38280 - Fax 0545 38299
e-mail: [email protected]
nominativo e recapiti Monica Tagliavini, Direttore ASP dei Comuni della Bassa Romagna
Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili Adulti del Distretto
di Lugo- AUSL di Ravenna
c/o Via T.Masi 22 Lugo
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
155
Tel. 0545 213441 - Fax 0545 213440
e-mail [email protected]
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
Persone affette da demenza di grado lieve e moderato assistite a domicilio e
loro familiari
Interventi di sostegno al domicilio e assistenza domiciliare integrata;
Interventi di qualificazione dell’assistenza domiciliare in ordine ai disturbi
cognitivi
Interventi di promozione dell’attività fisica
Prosegue anche nel 2011 il progetto Palestra della Mente con la
partecipazione dell’ASP dei Comuni della Bassa Romagna che mantiene la
disponibilità dei 4 operatori (operatori socio-sanitari e animatori)
specificamente formati nel 2010 dalla psicologa del Centro di Ascolto
dell’Ausl e individuati per garantire la continuità dell’intero progetto (Palestra
della Mente e Spazio Incontro).
L’ASP assicura inoltre la gestione logistica del progetto, curando anche
l’approvvigionamento dei materiali di consumo necessari (articoli di
cancelleria, prodotti per animazione) e la pulizia periodica dei locali.
Le azioni previste riguardano:
- Reclutamento e valutazione neuropsicologica preliminare dei nuovi utenti
secondo il protocollo aziendale e colloqui con i relativi familiari da parte
della psicologa del Centro di Ascolto;
- Realizzazione di due cicli di stimolazione cognitiva rivolta alle persone con
demenza, ciascuno composto da 20 incontri della durata di tre ore, svolti
due pomeriggi la settimana, nelle giornate di lunedì e giovedì dalle ore 14
alle ore 17; in ogni ciclo sono accolti 6-8 anziani; vengono svolti esercizi
specifici e strutturati di stimolazione cognitiva, sia di gruppo che individuali,
che tengono conto del livello residuo e delle aree cognitive maggiormente
conservate con l’obiettivo di sostenere le autonomie e favorire il benessere
complessivo della persona.
- Offerta a tutti i familiari della possibilità di beneficiare del tempo libero
mentre il congiunto è impegnato nelle attività, oppure di partecipare agli
incontri formativi (5 incontri per ciclo);
La Palestra della Mente ha sede a Lugo, in Via Cento n.44, in locali messi a
disposizione dal Comune di Lugo.
L’accesso alla Palestra avviene tramite il Consultorio Demenze collocato
presso il P.O. di Lugo che effettua la diagnosi di deterioramento cognitivo, o
mediante contatto con gli operatori del Centro di Ascolto Demenze dell’Ausl.
Nel 2011 si prevede di svolgere due cicli di stimolazione cognitiva nella
Palestra della Mente per un totale di 40 incontri e con un impegno orario di
120 ore da parte della psicologa e di 120 ore per ciascuno dei due operatori
esperti ASP.
- Prosegue nel 2011 anche il progetto dello “ Spazio Incontro” che consente
di differenziare la gamma dei servizi dedicati alle persone affette da
demenza e ai loro care-giver: lo Spazio accoglie sia gli utenti che hanno già
frequentato la Palestra della Mente, favorendo così la continuità della presa
in carico, sia le persone con diagnosi di deterioramento cognitivo più
importante ma con possibilità di intervenire con una stimolazione meno
strutturata di quella effettuata nella Palestra, più informale e affiancata da
attività ricreative, relazionali e di socializzazione, privilegiando gli aspetti
personali e culturali degli utenti. A differenza della Palestra della Mente, i
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
156
familiari possono rimanere durante gli incontri e partecipare attivamente
con i malati alle iniziative. Sono previsti incontri settimanali della durata di
due ore, il mercoledì pomeriggio dalle ore 15 alle ore 17, con la
partecipazione di 10-15 persone tra utenti e familiari.
Nel 2011 lo Spazio Incontro sarà collocato in locali più idonei, messi a
disposizione dall’ASP della Bassa Romagna, all’interno della Casa
Residenza Sassoli, con ingresso riservato, sufficientemente isolati dal resto
della struttura, dotati di servizi igienici propri, dotati di ottima accessibilità
con ampio parcheggio.
Anche in questo caso l’ ASP provvede alla gestione logistica del progetto.
Le attività di stimolazione e di socializzazione dello Spazio Incontro sono
condotte da due operatori dell’ASP, afferenti al gruppo delle 4 unità
necessarie per garantire la continuità dei progetti di Palestra della Mente e
Spazio Incontro messe a disposizione dall’ASP medesima.
La psicologa effettua la supervisione sui casi e garantisce la presenza nella
metà degli incontri.
Per il 2011 l’ impegno orario del personale coinvolto nella conduzione dello
Spazio Incontro è quantificabile in 60 ore per ciascuno dei due operatori
esperti dell’ASP e in 30 ore per la psicologa del Centro di Ascolto
Demenze
Nel secondo semestre 2011, si prevede di avviare una sperimentazione che
prevede l’affiancamento agli interventi di stimolazione svolti nello Spazio
Incontro di programmi di attività motoria caratterizzati da esercizi di
“ginnastica dolce” adattata che, con strategie utili alla memorizzazione
basate sull’associazione, la visualizzazione, la coordinazione e l’equilibrio,
rafforzano le capacità cognitive come accertato a livello scientifico.
Questa sperimentazione è ricompresa nel progetto più ampio a valenza
provinciale di Stimolazione Cognitiva e Motoria redatto da professionisti
della Ausl e da esponenti delle diverse sezioni territoriali della UISP ed è
finanziato per la parte motoria con risorse derivate da Fondi Regionali
vincolati alla realizzazione degli interventi di promozione dell’attività fisica
riconducibili al Piano della Prevenzione 2010-2011.
Nella sperimentazione la UISP- Lugo mette a disposizione un laureato in
scienze motorie il quale avrà cura di condurre le sedute di ginnastica dolce
con gli anziani che accedono allo Spazio Incontro e che sono stati valutati
eleggibili dalla psicologa del Centro di Ascolto con il parere del medico
specialista in medicina dello sport dell’Ausl.
Si prevede di realizzare in via sperimentale un ciclo di 14 sedute di attività
motoria in concomitanza delle due ore settimanali di attività dello Spazio
Incontro, da settembre a metà novembre 2011.
L’impegno orario dei professionisti coinvolti nella sperimentazione è
quantificabile in 28 ore di attività + 2 ore di condivisione preliminare per
l’operatore UISP esperto in educazione fisica che si aggiungono all’impegno
orario dei due operatori esperti ASP e della psicologa che garantiscono la
conduzione dello Spazio Incontro come sopra specificato.
Si valuterà congiuntamente con l’ASP la possibilità di poter svolgere le
attività motorie aggiuntive presso gli spazi della Casa Residenza Sassoli o
l’eventuale necessità di reperire altri spazi più adeguati.
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
ASP dei Comuni della Bassa Romagna
UISP- Lugo
AUSL di Ravenna
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
157
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
Personale di assistenza – educatore (4 unità rese dall’ASP)
Psicologa e Assistente sociale del Centro di Ascolto Demenze dell’AUSL
Medici geriatri del Consultorio Demenze
Laureato in Scienze Motorie della UISP
Specialista in Medicina dello Sport dell’Ausl
N. utenti presi in carico nella Palestra della Mente
N. utenti che hanno frequentato lo Spazio Incontro
relazione a indicatori N. familiari che hanno frequentato la Palestra e lo Spazio incontro
regionali/distrettuali N. utenti che hanno svolto i programmi di attività motoria durante lo Spazio
Incontro
9. Risultati attesi in
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
33.200
di cui
risorse
comunali
di cui risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinario
)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
16.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse
da
altri
soggetti
17.200
158
QUALIFICAZIONE
DEGLI
INTERVENTI
DI
ASSISTENZA
DOMICILIARE RIVOLTI ALLE PERSONE AFFETTE DA DEMENZA E
AI LORO FAMIGLIARI - CAREGIVER ATTRAVERSO PERCORSI DI
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI DEDICATI
E ACCOGLIENZA TEMPORANEA IN STRUTTURE RESIDENZIALI
48
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
Disabili
X
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
□
X
□
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No
□
Sì
□
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□ d’èquipe
□
□
□
Altro
□
Piano di Attività FRNA
Anziani
Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Assistenza
domiciliare e servizi connessi
Assistenza residenziale
Progetto innovativo integrato con le attività svolte nella Palestra della mente (Progetto Reg.le
Demenze)
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON
ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità”
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 11 “Innovazione e sviluppo nell’ambito delle strutture
residenziali per anziani e disabili”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Ausl di Ravenna- Distretto di Lugo
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio
Sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41,
Lugo
Tel. 0545 38280 Fax 0545 38299
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
159
nominativo e recapiti e-mail: [email protected]
Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili Adulti del Distretto
di Lugo- AUSL di Ravenna
c/o Via T.Masi 22 Lugo
Tel. 0545 213441 Fax 0545 213440
e-mail [email protected]
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
Responsabili Enti Gestori delle strutture
operatori del servizio di assistenza domiciliare motivati al lavoro con
gli anziani affetti da demenza e dotati di buone capacità relazionali
necessarie nel rapporto di counseling con le famiglie, quali diretti
destinatari degli interventi formativi; l’obiettivo posto è quello di fornire a
domicilio una assistenza in grado anche di gestire le manifestazioni del
deterioramento cognitivo e supportare la famiglia nel lavoro di cura.
persone affette da demenza in fase di scompenso cognitivo
comportamentale, assistite a domicilio e i loro familiari caregiver.
Interventi di sostegno al domicilio e assistenza domiciliare integrata;
Interventi di miglioramento ambientale nelle strutture residenziali per anziani;
Integrazione sociale e sanitaria;
Adattamento ambiente domestico.
Interventi di supporto al domicilio:
- fornire una assistenza domiciliare in grado di gestire le manifestazioni del
deterioramento cognitivo e sostenere la famiglia nel lavoro di cura
attraverso il supporto di operatori con competenze di base nella
stimolazione cognitiva e abilità relazionali e assistenziali adeguate alla
patologia dementigena
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
Redazione del progetto di fattibilità per l’accoglienza temporanea in strutture
residenziali con i seguenti obiettivi:
- ritardare il più possibile l’istituzionalizzazione definitiva mediante
l’accoglienza temporanea in struttura residenziale della persona demente
per il tempo necessario a stabilizzare anche farmacologicamente i sintomi
comportamentali e fornire sollievo e counseling al care giver
- individuare le strutture con i requisiti necessari per realizzare l’accoglienza
temporanea di persone con disturbi cognitivo-comportamentali in fase di
scompenso e definizione del numero dei posti dedicati;
- definire i criteri e i percorsi per l’accesso/dimissione
- definire i percorsi formativi per il personale dedicato
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
AUSL di Ravenna
ASP dei Comuni della Bassa Romagna
Cooperative Sociali Il Cerchio e Zerocento
Personale di assistenza del Servizio di Assistenza Domiciliare
Personale della struttura residenziale individuata (medico di diagnosi e cura,
OSS-Adb, IP)
Psicologa e Assistente sociale del Centro di Ascolto Demenze
Medici geriatri del Consultorio Demenze
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
160
9. Risultati attesi in
Redazione progetto di fattibilità per l’accoglienza temporanea in struttura
delle persone con demenza assistite a domicilio e in fase di scompenso
relazione a indicatori
cognitivo-comportamentale
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui
di cui
FRNA
risorse
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse
da
altri
soggetti
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti, attività ricomprese nel Piano della non
autosufficienza, area anziani: “Assistenza residenziale” e “Domiciliarità, nuove opportunità
assistenziali e sostegno delle famiglie”
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
161
AZIONI E PROGETTI PER IL CONTRASTO DELL’ISOLAMENTO E
DELLA SOLITUDINE DEI SOGGETTI FRAGILI
49
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
Disabili
X
□
Immigrati
stranieri
X
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
X
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
Sì □
No □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□ d’èquipe
□
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Piano di Attività FRNA
Interventi trasversali per Anziani e disabili
Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili
Progetto in continuità
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito Distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
Marisa Ancarani, Responsabile Amministrativo Area Anziani e disabili del
Servizio Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38280 Fax: 054538299
e-mail: [email protected]
nominativo e recapiti Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di
Lugo –AUSL di Ravenna
c/o V.Masi,24 Lugo
Tel 0545 213441
e-mail: [email protected]
Anziani in condizioni di fragilità (vulnerabilità sociale e sanitaria)
4. Destinatari
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
162
5. Eventuali
interventi/politiche
Interventi sociali e sanitari per la riduzione del rischio di isolamento,
solitudine e fragilità di tipo sanitario
integrate collegate
- Aggiornamento per il 2011 e manutenzione del registro Provinciale delle
persone con fragilità
Mantenimento delle attività dei volontari che, con il supporto delle
consulte di quartiere e dei consigli frazionali e in collaborazione con gli
operatori della rete dei servizi per anziani, prendono in “affidamento” le
persone del loro quartiere/frazione i cui nominativi sono estratti dal registro
fragili
- Svolgimento di attività di telefonia sociale (monitoraggio a distanza) e
interventi di assistenza leggera e prassi di buon vicinato (visite domiciliari di
verifica per i casi critici e di compagnia, accompagnamento per disbrigo
pratiche burocratiche, organizzazione di momenti di socializzazione, spesa
a domicilio)
6. Azioni previste
- Segnalazione ai servizi di riferimento delle situazioni ad elevato rischio
rilevante
- Promozione e attivazione del servizio di telesoccorso in favore di utenti
fragili che possono trarne reale beneficio
- Accessi domiciliari programmati o attivati in caso di bisogno segnalato
effettuati dal personale sanitario (MMG, IP) e socio-assistenziale
(Assistente sociale, OSS) dei servizi di assistenza domiciliare ( vedi ad es.
il piano di intervento annuale per il contrasto degli effetti delle ondate
anomale di calore)
Tutte queste attività vengono intensificate nel periodo estivo e costituiscono
parte del Piano Provinciale per il contrasto degli effetti delle ondate anomale
di calore.
AUSL (SAA, Dipartimento Cure Primarie, Presidio Ospedaliero) MMG,
7. Istituzioni/attori
Unione dei Comuni della Bassa Romagna (Servizio sociale),
sociali coinvolti
associazionismo e volontariato (AUSER, San Vincenzo, ecc.) sindacati,
consigli frazionali e di quartiere, Diocesi e Parrocchie
- Responsabile SAA e Responsabile Servizio Anziani, quali referenti
territoriali per il registro fragili Aziendale
almeno 3 volontari per ciascun comune del Distretto per attività di
8. Risorse umane
monitoraggio e contatto con fragili
che si prevede di
- 1 figura amministrativa
- Assistente sociale coordinatore SAA per il coordinamento dell’attività e il
impiegare
raccordo volontariato con altri soggetti
- Personale sanitario e socio-assistenziale dei servizi domiciliari
prevalentemente in casi di emergenza (disagio bioclimatico)
9. Risultati attesi in Percezione dei destinatari delle condizioni e qualità di vita, dello stato di
salute, della sicurezza/insicurezza
relazione a indicatori
N. persone fragili raggiunte telefonicamente nel periodo estivo
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
51.459
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse
da
altri
soggetti
51.459
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
163
CENTRO ADATTAMENTO AMBIENTE DOMESTICO (C.A.A.D.)
50
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
□
Giovani
Anziani
Disabili
X
□
Immigrati
stranieri
X
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
X
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
□ in emergenza
□
□ di un Fondo comune
Altro
□
Piano di Attività FRNA
Interventi trasversali per Anziani e disabili
Servizi di consulenza e sostegno economico per l’adattamento domestico
Progetto in continuità
OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI DI INTEGRAZIONE CON LE ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità”
1.Soggetto capofila Comune di Ravenna – Comune capoluogo cui compete la responsabilità del
CAAD a livello provinciale
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambiti distrettuali di Ravenna, Lugo e Faenza
di realizzazione
Dott.ssa Noemi Piolanti
Capo Area Politiche di Sostegno, Giovani e Sport Comune di Ravenna
dell’intervento:
Tel 0544 482393
nominativo e recapiti Fax 0544 482584
e mail: [email protected]
Anziani, disabili e loro famiglie, operatori sociali/sanitari, associazioni, tecnici
4. Destinatari
privati/pubblici, artigiani
5. Eventuali
Politiche sociali, politiche urbanistiche, edilizia privata.
3. Referente
interventi/politiche
integrate collegate
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
164
Consolidare, qualificare e sviluppare le attività del CAAD alla luce delle
competenze previste dalle DGR 509/2007 e 1206/2007, ascrivibili ad una più
puntuale intercettazione del bisogno e di certificazione degli interventi.
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
Le azioni previste per il 2011 sono nello specifico:
- attivare nuove modalità organizzative per favorire l'intercettazione del
bisogno e la conseguente presa in carico assicurando l'accesso degli
utenti da tutte le zone sociali della Provincia;
- rafforzare le 3 equipe distrettuali in una logica di sinergia e
intercambiabilità degli operatori, per rispondere alle sempre più
complesse e numerose richieste dell'utenza;
- sensibilizzare l' opinione pubblica nonché tecnici, progettisti, funzionari
degli Enti locali con funzioni di progettazione e verifica nel settore
dell'Edilizia privata, circa le opportunità offerte dal CAAD;
- prevedere momenti formativi/informativi per il personale dei servizi sociali
e dei servizi casa e politiche abitative degli Enti locali circa le opportunità
offerte dal CAAD;
- favorire l'interscambio di informazioni e documenti fra tutti gli uffici e gli
operatori coinvolti.
Comuni del Distretto di Ravenna, del Distretto di Faenza, del Distretto di
Lugo; Az. Usl di Ravenna, Consorzio per i Servizi Sociali di Ravenna, Cervia
e Russi, Servizi Sociali Associati del Distretto di Faenza, Servizi Sociali
dell’Unione dei Comuni.
Operatori dei servizi sopra indicati.
Le 3 equipe distrettuali sono attualmente composta da n. 9 operatori cui si
affiancano n. 3 operatori che operano nei punti di front office.
9. Risultati attesi in
Rapporto tra azioni da realizzare/azioni realizzate
N. utenti presi in carico
relazione a indicatori
N. prestazioni ed interventi erogati
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui
di cui
FRNA
risorse
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse
da
altri
soggetti
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
165
CONTRIBUTI
PER
L’ADATTAMENTO
DOMESTICO E LA MOBILITA’
DELL’AMBIENTE
51
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
□
Giovani
Anziani
Disabili
X
□
Immigrati
stranieri
X
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
X
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
Altro
□
Piano di Attività FRNA
Interventi trasversali per Anziani e disabili
Servizi di consulenza e sostegno economico per l’adattamento domestico – contributi per
l’adattamento domestico e per l’autonomia in ambiente domestico
Interventi area Disabili - Interventi per la mobilita privata delle persone con grave disabilita
Progetto di sviluppo e consolidamento
OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI DI INTEGRAZIONE CON LE
ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e recapiti
Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario – Area Welfare
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38280 Fax: 054538299
e-mail: [email protected]
Referente tecnico
Massimiliano Morelli – Coordinatore Rete degli Sportelli Sociali
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
166
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o – Via Garibaldi 62, Lugo
Tel. 0545 38562 / fax 0545 38396
E-mail [email protected]
Persone in situazione di handicap grave
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
Politiche sociali, politiche per la mobilità, politiche per prevenire le situazioni
di isolamento e fragilità
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
Fornire adeguate informazioni sui criteri di accesso ai contributi e alle
diverse fonti di possibile finanziamento che intervengono per l’abbattimento
dei costi di adattamento domestico e di mobilità.
Per l’applicazione della L.R. 29/97
L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, quale soggetto cui spetta la
titolarità delle procedure, mantiene i rapporti con la Regione Emilia
Romagna e coordina l’istruttoria provvedendo alla definizione della
graduatoria degli aventi diritto e all’erogazione diretta del contributo.
Termine per la presentazione delle domande: 30/06
Termine per l’erogazione dei contributi: 31/12
Per l’erogazione di contributi per l’adattamento domestico DGR
1206/07
Il Servizio Sociale dell’Unione dei Comuni provvede, attraverso la presa in
carico della persona/famiglia che necessita dell’intervento, all’attivazione
dell’apposita equipe (vedi scheda “Centro per l’Adattamento Ambinete
Domestico”), procedendo successivamente alla verifica dei requisiti e
all’erogazione del contributo.
Servizio Sociale dell’Unione dei Comuni
Equipe distrettuale CAAD
Personale del Servizio Sociale Professionale e Amministrativo dell’Unione
dei Comuni della Bassa Romagna
impiegare
N. contributi erogati ai sensi L.R. 29/97 a favore delle persone in situazione
di handicap grave, per l'acquisto o l'adattamento di autoveicoli e per
relazione a indicatori l'acquisto di ausili, attrezzature ed arredi personalizzati per la casa secondo i
regionali/distrettuali criteri e le procedure definiti in base alla DGR 1161/2004
N. contributi erogati ai sensi della DGR 1206/2007
9. Risultati attesi in
Previsione di
spesa TOTALE
di cui
risorse
comunali
10. Piano
finanziario:
di cui risorse
regionali
(Fondo sociale
locale + Fondo
straordinario)
di cui
di cui
risorse FRNA
regional
i (altri
fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
Quota parte del
Fondo Locale
per erogazione
contributi LR
29/97
euro
96.425
25.598
16.403
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse
da
altri
soggetti
specifica
re
54.424
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
167
ABITARE IN SICUREZZA: ALLOGGI CON SERVIZI E COMUNITA’
ALLOGGIO
52
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
Disabili
X
□
Immigrati
stranieri
X
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
X
Dipendenze
X
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
Sì □
No □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□ d’èquipe
□
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Piano di Attività FRNA
Anziani
Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Servizi di
prossimità (portierato sociale, custode sociale, alloggi con servizi, ecc)
Assistenza residenziale – altre strutture (casa di riposo, comunità alloggio, ecc)
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità” e n.
12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo
dell’intervento
ASP della Bassa Romagna
2. Ambito territoriale Ambito Distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio
Sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38280 Fax: 054538299
e-mail: [email protected]
nominativo e recapiti Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di
Lugo –AUSL di Ravenna
c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441
e-mail: [email protected]
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
168
Responsabili tecnici:
- Nicola Allegri – Asp Bassa Romagna
Tel. 0545212280
e-mail [email protected]
- Cristina Celli Quarneti – Asp La Bassa Romagna tel. 054550194 e-mail
[email protected]
- A.S. Francesca Gallegati - coordinatore Area Anziani del S. Sociale
4. Destinatari
Anziani, disabili, persone in situazione di fragilità sanitaria e sociale
5. Eventuali
- Politiche/interventi di sostegno alle fasce di popolazione fragile in
integrazione con politiche abitative
- Politiche di sostegno alla domiciliarità
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
- Consolidamento delle soluzioni domiciliari protette quali alloggi protetti per
anziani con servizio di custodia sulle 24 ore, alloggi con servizi di
assistenza e di portierato sociale otto ore al giorno
- Individuazione, nell’ambito degli alloggi di edilizia residenziale pubblica del
territorio, dei condomini abitati da popolazione vulnerabile, a rischio di
esclusione sociale o in condizioni di non autosufficienza
- Consolidamento della collaborazione con l’Azienda Casa Emilia Romagna
per la promozione di forme di cittadinanza attiva tra gli stessi assegnatari di
alloggi di edilizia residenziale pubblica nell’ambito dei condomini abitati da
popolazione vulnerabile, a rischio di esclusione sociale o in condizioni di
non autosufficienza.
In riferimento alle Comunità Alloggio di Voltana e di Fusignano (ente gestore
ASP):
Prosecuzione dell’attività delle Comunità alloggio di Fusignano e Voltana
(gestione ASP):
Le strutture dovranno garantire:
- assistenza tutelare sulle 24 h, da parte di personale qualificato, con
sorveglianza sugli aspetti di integrazione socio-sanitaria;
- adeguata logistica per gli aspetti di vita domestica (assenza di barriere
architettoniche, specifiche dotazioni per la gestione quotidiana (bagni,
cucine per ciascun alloggio), servizi comuni;
- attività che favoriscono l’integrazione sul territorio e la vita di comunità.
Nel territorio, parte integrante della rete dei servizi, sono presenti anche due
nuclei di appartamenti con Servizi a Bagnacavallo e Alfonsine (gestione
ASP)
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
ASP dei Comuni della Bassa Romagna
Comune di Fusignano
Comune di Bagnacavallo
Comune di Alfonsine
ACER-RAVENNA
Enti gestori delle strutture coinvolte
Personale tecnico e sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
impiegare
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
169
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
n. persone coinvolte in progetti di residenzialità protetta
Individuazione dei condomini pubblici
Formalizzazione del protocollo di sperimentazione
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa
TOTALE
di cui
risorse
comuna
li
10. Piano
finanziario:
euro
567.541 17.541
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui
di cui
FRNA
risorse
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
60.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
di cui
Fondo
sanitari
o
regional
e
di cui
risorse da
altri soggetti
contribuzione
utenti
490.000
170
LO SPORT AL SERVIZIO DI TUTTE LE ABILITÀ
53
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia
e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
X
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DELLE PERSONE A FORTE SVANTAGGIO
SOCIALE E SANITARIO, IN PARTICOLARE DISABILI FISICI PSICHICI SENSORIALI E LE LORO FAMIGLIE
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
□
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
Azione da sviluppare:
L’azione è di nuova
No □
Sì □
attivazione?
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
4. Sistema di
1. Supporto della
2. Presa in carico multidisciplinare
3. Costituzione/integrazione
accoglienza in
domiciliarità
□ e lavoro d’èquipe
□ di un Fondo comune
□ emergenza
□
Altro
□
Progetto a sviluppo triennale in continuità con il progetto Sport Benessere Disabilità inserito nei
piani per la salute negli anni 2004-2008
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità”
CONI provinciale di Ravenna
1.Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito territoriale Lugo
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
Michele Pizzola
Via Sant’Agata, 36 - Ravenna
nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali
100 utenti disabili inseriti nelle scuole e loro famigliari
Personale scolastico
Tecnici federali
Volontari
Corretti stili di vita, integrazione scolastica
interventi/politiche
integrate collegate
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
171
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
Formazione di operatori qualificati
1. svolgimento di corsi di formazione e aggiornamento rivolto a tencici
federali, personale scolastico, volontari;
2. assistenza alle famiglie con apertura di sportello informativo e
organizzazione di incontri periodici;
3. consulenza e supporto dell’attività scolastica in collaborazione con gli
insegnanti
ore di intervento frontale del tecnico Federale
ore di programmazione abbinate a ore di intervento frontale;
4. organizzazione di eventi.
CONI Provinciale di Ravenna, Comitato Italiano Paralimpico regionale,
FISDIR (Federazione Italiana sport disabili intellettivi) regionale,Ufficio
scolastico Provinciale, AUSL, Gruppo Sport Benessere Disabilità
Tecnici Federali CIP-FISDIR qualificati in discipline sportive come l’atletica
leggera,nuoto, judo, tiro a segno,tiro con l’arco, scherma, pesca sportiva.
Psicologi
Personale scolastico
Numero di disabili coinvolti e le loro famiglie inseriti dentro le scuole sul
totale dei frequentanti, nei diversi livelli scolastici
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
4.570
di cui
di cui
risorse
risorse
comunali regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordin
ario)
di cui
risorse
regionali
(altri
fondi)
di cui
FRNA
di cui
Fondo
nazional
e NA
1.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
di cui
Fond
o
sanita
rio
region
ale
di cui
risorse da
altri
soggetti
CONI
3.570
172
IL LAVORO DI RETE E DI COMUNITA’ IN INTEGRAZIONE CON
L’ASSOCIAZIONISMO E IL VOLONTARIATO
54
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
□
Disabili
□
Immigrati
stranieri
X
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
□
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della
salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
ROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E
AZIONE DA SVILUPPARE:
ADOLESCENZA L. R. N. 14/08
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
□ in emergenza
□
□ di un Fondo comune
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Piano di Attività FRNA
Disabili
Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Attività rivolte ai
gruppi
Progetto di consolidamento e sviluppo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON
ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità”
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
1. Soggetto capofila Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo
di realizzazione
Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio
Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 0545 38299
3. Referente
e-mail: [email protected]
dell’intervento:
nominativo e recapiti Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di
Lugo –AUSL di Ravenna
c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441
e-mail: [email protected]
Persone disabili
4. Destinatari
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
173
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Trasporti e mobilità
- Implementazione del confronto con tutte le associazioni che collaborano
alla rete dei servizi destinati alle persone disabili
- Studio di fattibilità da parte delle associazioni che collaborano alla rete
per la verifica dei bisogni di mobilità e di trasporto dei disabili che
partecipano ad attività integrative rispetto ai servizi diurni con eventuale
organizzazione e messa a disposizione dei mezzi da parte delle
associazioni stesse
- Attività di socializzazione e per il tempo libero, quali soggiorni nei periodi
feriali ed estivi, accoglienza in centri di aggregazione che integrano le
attività dei servizi diurni istituzionali con la finalità di sollievo alle famiglie
e sostegno alle autonomie personali.
- Partecipazione e collaborazione ad attività educative di tipo
complementare a sostegno di progettazioni di tipo individualizzato con gli
ospiti del Centro Socio Riabilitativo Galassia di Fusignano.
- Prosecuzione delle attività del laboratorio informatico presso la Casa
della Carità e pubblicazione periodica di un giornalino pensato, scritto,
stampato da un gruppo di persone disabili supportate da volontari e
operatori esperti in comunicazione e giornalismo, elaborazione
partecipata di materiali informativi, incontri fra i promotori e i destinatari
con la collaborazione del tutor operatore informatico.
- Condivisione di un progetto unico articolato nelle diverse azioni/interventi
finalizzati a contrastare l’isolamento sociale e favorire l’integrazione delle
persone disabili
- Individuazione di ulteriori modalità di collaborazione tra i soggetti coinvolti
con finanziamento degli interventi privilegiando forme di associazioni che
collaborano insieme a progetti comuni
I soggetti proponenti presenteranno i preventivi delle attività per l’annualità
2011 a partire dalla data di approvazione del Programma Attuativo 2011 del
Piano di Zona per il benessere e la salute sociale.
I consuntivi, corredati da documentazioni attestanti le spese sostenute, le
attività svolte e il numero di persone coinvolte, dovranno essere presentati
entro il 31/12/2011.
Nella definizione dell’entità del contributo che sarà erogato ai diversi soggetti
proponenti (entità rapportata alla disponibilità del budget complessivamente
stanziato per l’annualità 2011), si terrà conto delle spese sostenute per:
- personale educativo/assistenziale
- trasporto.
Associazioni che collaborano attivamente alla rete dei servizi destinati alle
persone disabili:
- ANFFAS,
- Ass.Genitori siamo qui,
- Centro Il Picchio,
- Casa Novella Ass.S.Giuseppe S.Rita,
- AUSER,
- Coop. CIALS,
- Comitato Handicap Alfonsine,
- Ass. AICE-ER - ACLA, UNITALSI
- Casa della Carità,
- Ass.Lugo per gli Altri,
- Università per adulti, Lugo
- La montagnola sci club
- ecc.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
174
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
Volontari e operatori dei soggetti coinvolti
Responsabile Servizio Disabili del SS Associato
A.S. territoriali
9. Risultati attesi in Incremento delle azioni/progetti realizzati e delle persone coinvolte vs. anno
relazione a indicatori 2010.
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa TOTALE
di cui
risorse
comunali
10. Piano
finanziario:
euro
100.000
5.000
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
naziona
le NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri soggetti specificare
Soggetti che
collaborano
alla rete dei
servizi:
40.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
55.000
175
FORMAZIONE VOLONTARI (penso)
55
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
□
Giovani
Anziani
Disabili
X
□
Immigrati
stranieri
X
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
□
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
Sì
No □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
di un Fondo comune □
in emergenza
□
d’èquipe
□
Altro
□
Progetto innovativo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Sistema in rete per il supporto alla domiciliarità”
PeNSo – Per Non Soffrire
Associazione di Volontariato O.N.L.U.S
1.Soggetto capofila Corso Garibaldi 116, Lugo
Mail: [email protected].
dell’intervento
cell 333 21 39 517
fax 0545 35189
2. Ambito territoriale Distretto di Lugo
di realizzazione
Pres. Comitato scientifico PeNSo : Dr. Virgilio Ricci
3. Referente
Pres. Cda Assoc. : Ranieri Mariagiovanna
dell’intervento:
CELL 333 21 39 517 FAX 0545 35189
nominativo e recapiti e-mail: [email protected]
Casa Volontariato – Corso Garibaldi 116 - Lugo
Famiglie fragili con malati inguaribili affetti da qualsiasi malattia.
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
Prosecuzione del corso di formazione rivolto ai volontari
6. Azioni previste
Il corso, tenuto da docenti qualificati, sarà articolato in una serie di lezioni
riguardanti le seguenti tematiche :
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
176
L’impegno personale del volontario nello stare accanto alle persone con
malattie croniche inguaribili o alla fine della vita
L'educazione al servizio della persona: l'esperienza concreta con i care –
giver
Il team multidisciplinare e l'accompagnamento della famiglia
Pianificazione anticipata delle cure e autodeterminazione
I rapporti fra operatori sanitari e volontari nei luoghi di cura
La famiglia ed il malato cronico: i farmaci di automedicazione a domicilio
L’Associazione promotrice ha le seguenti finalità ed obiettivi:
Dare un aiuto concreto alle famiglie con malati fragili
Reperire volontari
Tenere corsi di formazione
Formare i volontari rendendoli in grado di operare in strutture
sanitarie ed a domicilio, portando un contributo di compagnia e
solidarietà umana e sociale ai malati e alle famiglie
Associazioni di volontariato in rete:
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
PeNSo – Per non Soffrire
A.I.C.E. – E.R SEZ: di Lugo
Casa della Carità
Gli amici della Casa della Carità
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
Formatori/docenti
Volontari
L’associazione capofila ha prodotto una lettura attenta dei bisogni del
9. Risultati attesi in territorio ed in particolare della famiglia con famigliari affetti da gravi malattie
relazione a indicatori croniche inguaribili.
regionali/distrettuali
Indicatori: numero di volontari partecipanti/formati
Previsione di
spesa TOTALE
di cui
risorse
comunali
di cui risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinario
)
di cui
di cui
risorse FRNA
regional
i (altri
fondi)
di cui
Fondo
naziona
le NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
10. Piano
finanziario:
di cui
risorse da
altri soggetti
specificare
CSV – risorse
dedicate alla
fomazione di
volontari
Risorse umane
e materiali dei
soggetti
coinvolti
euro
6.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
6.000
177
RESIDENZIALITÀ
L’OFFERTA DI RESIDENZIALITA’ DELLA RETE DISTRETTUALE
DEI SERVIZI PER ANZIANI: CASE RESIDENZE ANZIANI
56
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Anziani
Disabili
X
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
□
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No
□
Sì
□
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
□ in emergenza
□
□ di un Fondo comune
Altro
□
Piano di Attività FRNA
Anziani
Assistenza residenziale
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 11 “Innovazione e sviluppo nell’ambito delle strutture
residenziali per anziani e disabili”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Enti Gestori di CRA del Distretto di Lugo
dell’intervento
Azienda Usl di Ravenna – Distretto di Lugo
2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
Carla Golfieri, Responsabile Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell’
Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Dirigente Responsabile al rilascio
dei provvedimenti di accreditamento
c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38296 Fax: 054538299
Responsabili tecnici
Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale
nominativo e recapiti dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38280 Fax: 0545 38299
e-mail: [email protected]
dell’intervento:
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
178
4. Destinatari
Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di Lugo
– AUSL di Ravenna
c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441
e-mail: [email protected]
Anziani non autosufficienti
5. Eventuali
Politiche di integrazione socio-sanitaria
interventi/politiche
integrate collegate
Ai sensi delle D.G.R. nn. 514/2009 e 2110/2009 ed in coerenza con la
programmazione del fabbisogno, l’Unione dei Comuni quale soggetto
istituzionalmente competente all’accreditamento per conto delle esigenze
dell’ambito distrettuale, al 31.12.2010 ha rilasciato l’accreditamento transitorio
per il servizio di Casa Residenza per anziani non autosufficienti che si svolge
presso le seguenti strutture:
STRUTTURA
SOGGETTO/I
ACCREDITATO/I
POSTI ACCREDITATI
TRANSITORIAMENTE
A. Boari - Alfonsine
ASP della Bassa Romagna
e ATI (Cooperative Sociali
In Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
Cooperativa Sociale Il
Cerchio
Bagnacavallo
42
Reale - Alfonsine
F.lli Bedeschi-Bagnacavallo
Jus Pascendi - Conselice
F. Tarlazzi - Cotignola
6. Azioni previste
Giovannardi-Vecchi
Fusignano
San Rocco
Sassoli - Lugo
San Domenico - Lugo
Manuela Geminiani
Massa Lombarda
ASP della Bassa Romagna
e ATI (Cooperative Sociali
In Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
ASP della Bassa Romagna
e ATI (Cooperative Sociali
In Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
ASP della Bassa Romagna
e ATI (Cooperative Sociali
In Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
Consorzio Sociale San
Rocco
ASP della Bassa Romagna
e ATI (Cooperative Sociali
In Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
ASP della Bassa Romagna
e ATI (Cooperative Sociali
In Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
ASP della Bassa Romagna
e ATI (Cooperative Sociali
In Cammino, Ancora
Servizi, Il Cerchio, Il Solco,
Zerocento)
35 (n. 20 Distretto di Lugon. 15 Distretto di Ravenna)
85 (n. 4 per progetti
individualizzati disabili)
38
40
32
42 (n. 24 Distretto di Lugon. 18 Distretto di Ravenna)
92
29 (di cui n. 12 posti
dedicati disabili L.R. 2068)
60
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
179
Per l’anno 2011 si evidenziano i seguenti obiettivi
- Implementazione di progetti di cura e assistenza nelle strutture residenziali
per anziani affetti da demenza.
- Completamento dei percorsi protetti, appositamente attrezzati, attraverso
la realizzazione negli spazi esterni di alcune strutture del “Giardino
Alzheimer”.
- Progettazione, costruzione e attuazione di interventi all’interno delle
strutture residenziali tesi al miglioramento della qualità della vita delle
persone non autosufficienti in riferimento a tutte le tipologie di ricovero
(breve, temporaneo, di sollievo, medio, prolungato).
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
Enti accreditati transitoriamente
Azienda Usl di Ravenna – Distretto di Lugo
Associazioni di Volontariato
Organi direzionali degli enti accreditati transitoriamente
Associazioni di Volontariato
impiegare
9. Risultati attesi in
rispetto dei livelli assistenziali richiesti dalle caratteristiche della popolazione
ospite
relazione a indicatori
n. ricoveri di sollievo
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa
TOTALE
di cui
risorse
comunali
10. Piano
finanziario:
di cui
risorse
regionali
di cui
di cui
FRNA
risorse
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri soggetti
contribuzion
e utenti
euro
15.561.661
364.106
5.912.030
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
2.720.000
6.565.525
180
STRUTTURE RESIDENZIALI DI LIVELLO ALTO E MEDIO PER
PERSONE
DISABILI:
CONSOLIDAMENTO
E
SVILUPPO
DELL’OFFERTA RESIDENZIALE
57
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
□
Giovani
□
Disabili
Anziani
□
□
Povertà e
Esclusione
Immigrati
stranieri
X
□
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
X
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
□
L’azione è di nuova attivazione?
Altro
□
Piano di Attività FRNA
Disabili
Assistenza residenziale – Strutture residenziali di livello alto e medio
Progetto di consolidamento e sviluppo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON
ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 11 “Innovazione e sviluppo nell’ambito delle strutture
residenziali per anziani e disabili”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
Carla Golfieri, Responsabile Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell’
Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Dirigente Responsabile al
rilascio dei provvedimenti di accreditamento
c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38296 Fax: 054538299
dell’intervento:
Responsabili tecnici
nominativo e recapiti Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio
Sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38280 Fax: 0545 38299
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
181
e-mail: [email protected]
4. Destinatari
Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di
Lugo – AUSL di Ravenna
c/o V.Masi,24 Lugo
Tel 0545 213441
e-mail: [email protected]
Persone disabili con necessità di risposta residenziale differenziata
5. Eventuali
Politiche di integrazione socio-sanitaria
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
L’invecchiamento dei genitori o di familiari non in grado di farsi carico dei
bisogni di cura di persone con gravi disabilità, spinge ad un aumento della
richiesta di residenzialità, che oltre a non trovare risposta a livello di zona
per la carenza storica di posti letto, richiede comunque strutture in grado di
rispondere a bisogni fortemente diversificati.
Le famiglie, spesso, manifestano difficoltà a sostenere situazioni che
richiedono notevoli carichi assistenziali con conseguenze non solo di
carattere economico, ma anche di disagio sociale e di minori opportunità di
integrazione.
La costruzione di progetti individualizzati evidenzia la necessità di poter
utilizzare forme flessibili di risposta anche di tipo residenziale (v. Progetto.
“Accoglienza temporanea di sollievo di persone disabili in strutture
residenziali e/o in strutture semi-residenziali”). La residenzialità temporanea
è garantita presso il Centro Residenziale di Bagnacavallo attraverso l’utilizzo
dei 2/3 posti letto e presso la Casa della Carità con utilizzo di n. 1 posto
dedicato . La programmazione dei periodi di inserimento rappresenta un
supporto significativo alle famiglie in difficoltà o in attesa di un posto
residenziale idoneo.
L’integrazione operativa con i servizi residenziali per anziani offre l’
opportunità di valutare risposte differenziate in base alle esigenze
dell’utenza.
In continuità con il 2010 si prevede nell’anno la prosecuzione del lavoro del
Gruppo interprofessionale congiunto fra Servizio sociale e gestori delle
strutture residenziali presenti sul territorio, che prevede anche il
coinvolgimento delle Associazioni delle famiglie delle persone disabili, con
l’obiettivo di valutare l’implementazione dell’offerta sia rispetto alla
residenzialità di livello alto sia rispetto a forme di residenzialità in comunitàalllogio/alloggi protetti.
Ai sensi delle D.G.R. nn. 514/2009 e 219/2010 ed in coerenza con la
programmazione del fabbisogno, l’Unione dei Comuni quale soggetto
istituzionalmente competente all’accreditamento per conto delle esigenze
dell’ambito distrettuale, al 31.12.2010 ha rilasciato l’accreditamento
transitorio per n. 4 posti di Centro Socio Riabilitativo Residenziale “La
Girandola” con sede a Bagnacavallo, di cui 2/3 per ricoveri temporanei di
sollievo e per n. 10 posti di Centro Socio Riabilitativo Residenziale, di cui un
posto per ricoveri temporanei/di emergenza presso la Casa della Carità .
La C.S.S. Roncadello di Massa Lombarda, autorizzata per n. 8 posti, ospita
persone provenienti anche da territori limitrofi. Vi sono attualmente inseriti
n.3 utenti del nostro distretto e n.2 in carico al Servizio di Salute Mentale.
La carenza di posti letto nel Distretto rende necessario ricorrere a strutture
residenziali fuori dal territorio del distretto stesso. Al 31.12.2010 risultano
inseriti in strutture residenziali fuori distretto n. 26 persone disabili gravi, il
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
182
cui inserimento è previsto in prosecuzione per l’anno 2011, oltre agli utenti
per i quali si renderà indispensabile l’inserimento in struttura residenziale.
L’offerta di accoglienza per la tipologia di utenza che necessita di risposta
residenziale di livello medio è rappresentata dalla Comunità Alloggio O.P.M,
autorizzata per n.14 p.l. e dagli appartamenti tutelati del “Giardino dei
semplici”. Si prevede il consolidamento dell’attività della Comunità Alloggio
di Fusignano che offre la possibilità di inserimento di nuclei familiari con
presenza di disabili.
Proseguiranno gli inserimenti di 11 (compreso Giardino dei Semplici) disabili
di livello medio c/o le strutture del nostro Distretto, oltre a n.2 in strutture
fuori distretto.
Per quanto riguarda la residenzialità per i disabili gravissimi si prevede la
prosecuzione dei casi in carico al 31/12/2010 oltre ai nuovi casi valutati
dall’UVM.
Per la residenzialità disabili gravissimi (DGR 2068/04) al 31.12.2010
risultano ricoverate n. 8 persone. Nel corso dell’anno 2011, in applicazione
della DGR n. 2068/2004, verranno garantiti, presso le strutture individuate, i
ricoveri degli utenti già ricoverati nel corso dell’anno 2010.
Ai sensi delle D.G.R. nn. 514/2009 e 219/2010 ed in coerenza con la
programmazione del fabbisogno, l’Unione dei Comuni quale soggetto
istituzionalmente competente all’accreditamento per conto delle esigenze
dell’ambito distrettuale, al 31.12.2010 ha rilasciato l’accreditamento
transitorio per n. 12 posti di nucleo residenziale per disabili gravissimi nel
Distretto all’interno del complesso “S. Domenico” a Lugo.
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
Servizio sociale
Soggetti gestori
Associazioni delle famiglie
- Responsabile Servizio Disabili
- A.S. Coordinatore Area disabili
- Responsabili Gestori strutture del territorio
- Rappresentanti delle Associazioni delle famiglie
Consolidamento dell’offerta
n. posti letto per residenzialità temporanea e/o definitiva
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa
TOTALE
di cui risorse
comunali
10. Piano
finanziario:
euro
2.722.867
82.105
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui
di cui
risorse FRNA
regional
i (altri
fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti
contribuzio
ne utenti
1.726.762
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
240.000
674.000
183
SPERIMENTAZIONE E INNOVAZIONE: NUOVI PERCORSI
TERAPEUTICO/ASSISTENZIALI RIVOLTI A PERSONE CON
DISTURBI COGNITIVI NELLE STRUTTURE PER ANZIANI
58
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
infanzia e
adolescenza
□
□
Giovani
Anziani
Disabili
X
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
□
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
di un Fondo comune
in emergenza
□ d’èquipe
□
□
□
Altro
□
Progetto di consolidamento e sviluppo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 11 “Innovazione e sviluppo nell’ambito delle strutture
residenziali per anziani e disabili”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo
dell’intervento
Asp La Bassa Romagna
2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo
di realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e
recapiti
Responsabili tecnici:
- Coordinatori delle Case Residenze Anziani Sassoli e Bedeschi
- Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di
Lugo –AUSL di Ravenna
c/o V.Masi,24 Lugo
Tel 0545 213441
e-mail [email protected]
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
184
-
Anziani non autosufficienti affetti da patologie di declino cognitivo e
Alzheimer che risiedono nelle strutture protette “Sassoli” e “Bedeschi”.
Anziani non autosufficienti che risiedono nelle strutture protette del
Distretto di Lugo.
Integrazione socio-sanitaria, attività di volontariato
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
- Conclusione del progetto di allestimento strutturale degli spazi verdi posti
all'esterno delle Case Protette Sassoli di Lugo e Bedeschi di
Bagnacavallo per l'idonea accoglienza degli ospiti affetti da declino
cognitivo per i quali è indicato il trattamento terapeutico (Contributi in
Conto Capitale LR 5/2004).
- Interventi di miglioramenti bioclimatici per gli interni delle strutture
- Adeguamento strutturale e terapeutico per l'idonea accoglienza e
assistenza degli ospiti per i quali è indicato il trattamento terapeutico
relativo alle malattie degenerative inerenti l’Alzheimer all’interno di una o
più strutture residenziali gestite dall’Asp
Gli spazi dovranno essere studiati e dotati di appositi attrezzature ed ausili
rivolti a persone che soffrono di tali disturbi, affinché l’ospite possa
muoversi ricevendo stimolazioni continue.
Messa in atto di specifici progetti mirati alla sperimentazione di terapie
innovate come la musicoterapia e la terapia assistita con animali.
Enti gestori delle strutture, Unione dei Comuni della Bassa Romagna,
Strutture Protette del Distretto, Ausl, Cooperazione Sociale, Associazioni di
Volontariato, Cinoservizio di Lugo
Operatori sociosanitari, referente delle attività assistenziali, coordinatore di
struttura, infermiere professionale su attività programmata, volontari,
psicologi, musico terapeuta.
impiegare
9. Risultati attesi in
Controllo del wandering ed in generale delle manifestazioni psico fisiche
conseguenti alle malattie degenerative, in specifico morbo di Alzheimer, con
relazione a indicatori
conseguente riduzione del disagio socio-sanitario; aumento del benessere
regionali/distrettuali individuale
Previsione di spesa
TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordina
rio)
di cui risorse di cui
regionali
FRN
(altri fondi)
A
di cui
Fondo
naziona
le NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse
da
altri
soggetti
specifica
re
Costi per adeguamenti strutturali e interventi sostenuti dall’ASP dell’Unione dei Comuni della
Bassa Romagna
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010
185
2.4
VULNERABILITA’ SOCIALE ED INCLUSIONE
Coordinatori:
Mauro Corzani – Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale,
Unione dei Comuni Bassa Romagna
Pietro Nucera – Responsabile CSM Lugo
Assessore referente:
Franco Silvagni –
Assessore politiche Sociali,
Comune di Fusignano
Assistente Sociale Coord. : Francesca Gallegati – A.S. Coord. Servizio Vulnerabilità Sociale
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
187
VULNERABILITA’ SOCIALE ED INCLUSIONE
STATO DELL’ATTUAZIONE DEI PROGETTI E DEGLI INTERVENTI PREVISTI DAL
PROGRAMMA ATTUATIVO 2010
La complessità è l’elemento che segna quest’area a cui afferiscono la povertà, l’immigrazione,
l’emarginazione in senso lato così come la complessità segna il contesto socio ambientale nel
quale anziani, adulti e giovani generazioni crescono, vivono ed operano.
Nella nostra società rischiano di andare in crisi le istituzioni come la famiglia, la scuola, la certezza
del lavoro, le reti parentali ecc. che costituiscono punti di riferimento e certezze per gli individui; è
una crisi che li lascia più soli e con più carichi di responsabilità.
In tale situazione di diminuzione delle protezioni cresce il disagio e la sofferenza che coinvolge
fasce sempre più ampie di popolazione; inoltre, se da un lato cresce il disagio dall’altro si assiste
ad una contrazione delle risorse per farvi fronte.
In tale contesto i servizi, qualora continuassero a viversi come i soli erogatori di prestazioni e come
unici interlocutori di fronte ai bisogni, rischierebbero di essere travolti dai cambianti di una società
sempre più fragile; la complessità li spinge pertanto sempre più a tessere relazioni sociali in cui i
problemi siano visti, condivisi ed affrontati da più attori pubblici e privati.
La partecipazione degli operatori di diverse provenienze ai tavoli di lavoro dei Piani di zona ha
avviato un percorso di integrazione in tal senso e gradualmente i tavoli stanno caratterizzandosi
come “luoghi” in cui si elaborano conoscenze e si aggregano risorse per contrastare i fenomeni di
disagio sociale.
Si cerca di prestare particolare attenzione alle richieste di intervento economico nel tentativo di non
offrire solo mere prestazioni economiche in risposta a situazioni di disagio, ma di attivare altre
forme di accompagnamento e di presa in carico che richiedono la collaborazione di una pluralità di
attori (volontariato, associazionismo, privato sociale, Centro per l’impiego, ecc.) con l’obiettivo di
costruire nuove opportunità e sperimentare nuove forme di elaborazione dei problemi.
Nell’arco del 2010 il Servizio Sociale, Area “Adulti in disagio” (si considerano afferenti a questa
area nuclei monocomponente o meno non in presenza di minori o persone non autosufficienti) ha
preso in carico con Progetto Assistenziale Individualizzato 127 utenti (dato di flusso: 260 utenti).
Per quanto riguarda gli interventi di sostegno economico, sono stati erogati sussidi mensili a 23
utenti e sussidi straordinari a 57 utenti mentre 205 persone hanno beneficiato dell’esenzione del
pagamento dei ticket sanitari con assunzione delle relative spese da parte dei bilanci dei Comuni
dell’Unione. In corso d’anno sono stati inoltre esentati dal pagamento del ticket per visite ed esami
specialistici i lavoratori colpiti dalla crisi e le loro famiglie (lavoratori che hanno perso il lavoro, in
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
188
cassa integrazione, in mobilità e con contratto di solidarietà) in virtù di un finanziamento Regionale
dedicato (la misura è stata prorogata sino al 31/12/2011).
A questi interventi si affiancano anche l’assunzione del costo dei pasti per n. 1 utenti in carico a
CSM per tutta la durata del 2010 e n. 42 compensi/rimborso spese per inserimenti sociali in
ambiente di lavoro (“borse lavoro”).
L’inserimento al lavoro di fasce deboli si presenta come un’operazione connotata da una doppia
complessità: la prima è rappresentata dall’organizzazione del mondo del lavoro dove sono presenti
nuove tecnologie e tendono a scomparire le occasioni di lavoro a basso profilo professionale; la
seconda è rappresentata dalle persone svantaggiate con cui, al di là dell’apprendimento di
specifiche competenze professionali, occorre “ricostruire” una motivazione al lavoro indispensabile
e necessaria per lo sviluppo dell’autonomia.
Diventa pertanto indispensabile creare strumenti e modalità di comunicazione tra il mondo del
lavoro ed il mondo dello svantaggio per evitare insuccessi che sono altamente negativi per
l’identità delle persone svantaggiate.
E’ proseguita nel 2010 l’attività dell’educatore coordinatore e dei 2 educatori/mediatori al lavoro in
integrazione con Siil, Centro per l’impiego, aziende del territorio, servizi sanitari, ecc.
INTERVENTI A SOSTEGNO DELL’INSERIMENTO LAVORATIVO – dati di attività
Adulti in disagio
15
inserimenti
sociali
in 9 inserimenti lavorativi con SIIL
ambiente di lavoro di cui 9 con svantaggio
7
inserimenti
sociali
compenso/rimborso spese
20
inserimenti
sociali
6
con
in 1 inserimenti lavorativi con SIIL
ambiente di lavoro tutti con svantaggio
Utenti Ser. T
cui
compenso/rimborso spese
compenso/rimborso spese
Utenti CSM
di
di
cui
1
con
compenso/rimborso spese
in
ambiente di lavoro di cui 19
con compenso/rimborso spese
Fra gli interventi nell’area della marginalità sociale hanno assunto un’importanza crescente i servizi
di prossimità che consentono un’immediata risposta ai bisogni di sussistenza realizzati in
collaborazione con le associazioni ed il Volontariato.
Il Centro di Solidarietà ha proseguito nel 2010 l’attività dello “Sportello accoglienza”, il supporto e
orientamento nell’inserimento nel mondo del lavoro, il ritiro e distribuzione di beni alimentari dal
Banco Alimentare per conto di altri enti e del Servizio Sociale (n. 780 persone raggiunte
direttamente con aiuti alimentari per un totale di 56 tonnellate di generi alimentari) e la raccolta e
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
189
distribuzione di beni per l’infanzia (carrozzine, lettini, ecc; n. 92 articoli distribuiti), di beni di prima
necessità (saponi, detersivi, prodotti per la casa) e di beni per la casa (armadi, stufe elettriche,
cucine, ecc, n. 40 articoli distribuiti). Inoltre sono stati attivati complessivamente 90 progetti
integrati con il Servizio Sociale con presa in carico congiunta.
E’ stato riconfermato anche il progetto di rete che ha come capofila la CRI (che si coordina con le
altre associazioni del territorio quali Caritas locali, Centro di solidarietà, Centro di ascolto di
Bagnacavallo, Banco Alimentare, ecc) per l’acquisto di viveri e generi per la prima infanzia.
Per quanto riguarda l’area della Salute mentale e fragilità psichica, in seguito alle indicazioni
regionali di modalità di condivisione della presa in carico tra DSM e Servizi sociali per i casi con
bisogni complessi attraverso l’U.V.M., il gruppo di studio si è declinato e risolto nella fattiva
costituzione dell’U.V.M che, peraltro, ha rivalutato e rilevato mediante schede apposite indicate
dalla regione i bisogni educativi ed assistenziali degli utenti con disabilità, nell’ambito della rete dei
servizi socio-sanitari, inseriti nelle strutture socio-sanitarie residenziali e diurni.
E’ stato inoltre individuato e messo a disposizione dal Comune di Lugo un appartamento per
progetti riabilitativi di supported housing propedeutici alla vita indipendente.
In tema di inserimento lavorativo di persone con disagio psichico è stata realizzata a partire dal
2008 e proseguita nel 2010 una sperimentazione di inserimento (coop. no profit) di utenti all’interno
di una struttura sportiva.
Altro obiettivo prioritario del Servizio nell’area è promuovere l’integrazione e l’inserimento nel
contesto sociale e culturale ed il corretto utilizzo dei servizi socio-sanitari della popolazione
straniera, specie se di recente immigrazione. Trattandosi di servizi ormai consolidati e ben radicati
a livello territoriale anche l’anno 2010 ha visto la prosecuzione dell’attività dello Sportello
Informativo Distrettuale, con funzioni di informazione, accompagnamento ai servizi socio sanitari,
assistenza e consulenza legale nei confronti dei cittadini stranieri ed italiani, e degli degli Spazi
Donna quali ambienti facilitatori l’ inserimento e l’integrazione delle donne e dei minori nel tessuto
sociale in cui vivono.
Nel 2008, il Comune di Lugo, capofila della Zona sociale, ha aderito al protocollo regionale di
iniziative contro la discriminazione, approvando le candidature del Nodo di raccordo presso il
Centro Servizi Stranieri e dei Nodi antenna presso i due Spazi Donna distrettuali, intendendo
valorizzare con questa scelta l’esperienza dei punti informativi e di accoglienza per cittadini
stranieri già presenti nella zona sociale.
Alla fine del 2008 è stata completata anche la procedura per il formale riconoscimento di un
ulteriore nodo antenna presso Il Patronato Acli di Lugo.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
190
Altro progetto consolidato che ha visto la prosecuzione in continuità con le annualità precedenti e
in connessione con il Servizio Sociale e con il Sert è quello relativo all’attività dell’”Operatore sul
territorio” che vede come soggetto attuatore la Coop. Soc. Comes e che prevede attività di
supporto e accompagnamento per il reinserimento sociale e lavorativo di ex tossicodipendenti.
Nel 2010 è stata predisposta una bozza di regolamento per riconoscere ai volontari, disponibili ad
esercitare la funzione di amministratore di sostegno nei confronti di persone in carico ai Servizi
socio sanitari prive di patrimonio, un rimborso spesa forfettario a fronte delle spese vive sostenute
(benzina per spostamenti, utilizzo telefono personale, computer ecc) nell’esercizio di tale funzione.
I progetti inseriti nell’Attuativo 2011 rispecchiano questa lettura congiunta dei bisogni e offrono
risposte in un’ottica di rete.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
191
INTERVENTI DI SOSTEGNO ECONOMICO PER LE PERSONE IN
SITUAZIONE DI INDIGENZA E/O DISAGIO
59
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia
e
adolescenza
□
□
Giovani
Anziani
X
Disabili
X
Immigrati
stranieri
X
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
X
Dipendenze
X
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della
INTERVENTI
□
Prevenzione
□
salute e di stili di vita sani
PER
L’INTEGRAZIONE
Cura/Assistenza
X
□
GESTIONALE
E
PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2.
Presa
in
carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
□ in emergenza
□
□ di un Fondo comune
Altro
□
Progetto di consolidamento e sviluppo in continuità con l’anno precedente.
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito
Ambito distrettuale di Lugo
territoriale di
realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e
recapiti
Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o – Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747
E-mail [email protected]
Francesca Gallegati – Assistente Sociale Coordinatore Servizio Vulnerabilità
Sociale ed Inclusione
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
192
Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38283 – E-mail [email protected]
4. Destinatari
Persone in situazione di indigenza e/o disagio
5. Eventuali
Politiche dell’immigrazione
Politiche della casa
Politiche del lavoro
Politiche di sostegno al reddito
Politiche sanitarie e socio-sanitarie
E’ un progetto di consolidamento e sviluppo in continuità con l’anno 2010
che prevede interventi economici a sostegno del reddito e la sperimentazione
di nuove modalità di intervento economico.
In specifico:
- Erogazione di contributi economici mensili continuativi
- Erogazione di contributi economici straordinari, anche ripetuti nel corso
dell’anno
- Esenzione ticket sanitario
- Integrazione retta in strutture socio-sanitarie
- Assunzione costo per fornitura pasti
- Erogazione di contributi economici mensili legati alle esperienze di
inserimento sociale in ambito lavorativo od esperienze di inserimento
lavorativo propedeutiche al collocamento al lavoro, che comprende anche il
sostegno agli utenti inseriti nel laboratorio pro labor
Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Settore Servizio Sociale e SocioSanitario
Comuni del Distretto di Lugo
ASL - Ser.T.
ASL - Centro di Salute Mentale
Assistenti Sociali
Referenti tecnici e personale amministrativo del Settore Servizio Sociale e
Socio-Sanitario dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a
indicatori
regionali/distrettuali
N. contributi economici erogati sia continuativi che straordinari
N. contributi erogati per pagamento pasti
N. contributi erogati per esperienze legate all’inserimento lavorativo
N. integrazioni retta in strutture socio-sanitarie
N. esenzioni ticket sanitari
Previsione di
spesa
TOTALE
di cui risorse
comunali
10. Piano
finanziario:
euro
279.256
156.520
di cui risorse
regionali
(Fondo
sociale locale
+ Fondo
straordinario)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
83.523*
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti
39.213
Di cui:
• € 18.894 Fondo Sociale Locale quota Giovani e Dipendenze Det. G.R. n. 15679/2010
• € 21.999 Fondo Sociale Locale quota Povertà ed Esclusione Det. G.R. n. 15679/2010
• € 42.630 Fondo Sociale Locale quota Indistinta Det. G.R. n. 15679/2010
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
193
PASTO SOLIDALE
60
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Responsabilità
Familiari
Infanzia
e
adolescenza
X
Giovani
Anziani
X
□
Disabili
X
Immigrati
stranieri
X
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
X
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione
del
benessere
della salute e di stili di vita sani
INTERVENTI
□
PER
sociale,
Prevenzione
□
L’INTEGRAZIONE
Cura/Assistenza
X
□
GESTIONALE
E
PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2.
Presa
in
carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
□ in emergenza
□
d’èquipe
□ di un Fondo comune
Altro
□
Progetto di consolidamento e sviluppo in continuità con l’anno precedente.
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione”
1. Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito
Ambito distrettuale di Lugo
territoriale di
realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o – Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747
E-mail [email protected]
nominativo e
recapiti
Francesca Gallegati – Assistente Sociale Coordinatore Servizio Vulnerabilità
Sociale ed Inclusione
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Via Garibaldi 41, Lugo
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
194
Tel. 0545 38283 – E-mail [email protected]
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
Nicoletta Guerrini – Assistente sociale referente del Progetto
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38288 – E-mail [email protected]
Persone in situazione di grave indigenza ed emergenza rispetto al primario
bisogno alimentare e indigenti di passaggio.
Politiche di sostegno al reddito
Politiche di inclusione sociale
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
• Raccordo con le associazioni del territorio ed il volontariato per la coprogettazione e la condivisione delle modalità di accesso all’intervento.
• Individuazione dei soggetti del territorio disponibili a mettere a
disposizione pasti a titolo gratuito.
• Definizione dell’intervento con i vari attori coinvolti:
a) individuazione dei destinatari:
- Madri/bambini e donne:
n. 2/3 pasti al giorno presso la mensa scolastica dell’Istituto Sacro
Cuore (Lugo);
n. 2/3 pasti al giorno presso la mensa scolastica dell’Istituto San
Giuseppe (Lugo);
- Adulti:
n. 2 pasti al giorno presso il Centro sociale Il Tondo (Lugo) - dal
lunedì al sabato;
b) durata dell’ intervento:
- n. 15 giorni, eventualmente rinnovabili fino a un massimo di un
mese a giudizio esclusivo dell’Ass.Soc. referente, per le persone
residenti nel territorio dell’Unione;
- n. 2 giorni per gli indigenti di passaggio;
- massimo n. 7 giorni per le persone temporaneamente presenti nel
territorio e supportate dalle associazioni del territorio.
•
Dopo l’avvio ed il consolidamento dell’esperienza
nell’ambito del comune di Lugo si intende estendere l’esperienza nei
territori limitrofi compatibilmente alla disponibilità della ditta produttrice.
Unione dei Comuni della Bassa Romagna - S. Vincenzo – Caritas di Lugo –
Acli – Centro di solidarietà – Croce Rossa – Centro sociale Il Tondo –
Camst-Lugo Catering – Istituto S.Giuseppe – Istituto Sacro Cuore.
Assistente Sociale Coordinatore - Ass. Soc. referente del progetto – volontari
appartenenti alle varie associazioni – personale degli istituti religiosi, delle
mense coinvolte e delle OO.PP. Scalaberni/Acli.
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a
indicatori
regionali/distrettuali
• Numero di persone assistite nell’anno, di cui:
- numero segnalati dal Servizio Sociale;
- numero segnalati dal volontariato;
- stranieri.
• Numero di richieste a cui non è stato possibile dare risposta.
• Indice di utilizzazione della risorsa disponibile.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
195
Previsione di spesa
TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinari
o)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti specificar
e
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
196
POSTO LETTO IN EMERGENZA
61
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Responsabilità
Familiari
Infanzia
e
adolescenza
X
Giovani
Anziani
X
□
Disabili
X
Immigrati
stranieri
X
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Dipendenze
Salute
mentale
X
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione
del
benessere
della salute e di stili di vita sani
INTERVENTI
□
PER
sociale,
Prevenzione
□
L’INTEGRAZIONE
Cura/Assistenza
X
□
GESTIONALE
E
PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2.
Presa
in
carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
□ in emergenza
□
d’èquipe
□ di un Fondo comune
Altro
□
Progetto innovativo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione”
1. Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito
Ambito distrettuale di Lugo
territoriale di
realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e
recapiti
Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o – Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747
E-mail [email protected]
Francesca Gallegati – Assistente Sociale Coordinatore Servizio Vulnerabilità
Sociale ed Inclusione
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38283 – E-mail [email protected]
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
197
Nicoletta Guerrini – Assistente sociale referente del Progetto
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38288 – E-mail [email protected]
Persone prive temporaneamente di una sistemazione notturna:
- Cittadini italiani e stranieri regolari residenti nel territorio dell’Unione
- Senza fissa dimora/indigenti di passaggio
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
Politiche di sostegno al reddito
Politiche di inclusione sociale
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
L’attivazione del progetto in via sperimentale è iniziata nell’ottobre 2010 per
rispondere alle emergenze abitative soprattutto nel periodo invernale.
E’ un progetto che vede la collaborazione tra le associazioni di volontariato
CDS, San Vincezo, Caritas) ed il Servizio Sociale, che hanno co-progettato e
condiviso le modalità organizzative dell’intervento.
Prestazioni offerte: pernottamento temporaneo presso uno dei B&B del distretto lughese che ha aderito all’iniziativa.
Periodo intervento: per le persone residenti nel territorio del distretto
max n. 30 notti (eventualmente rinnovabili fino a 60 qualora vi sia
in fase di elaborazione un progetto di autonomia che richieda un tempo
maggiore); per i senza fissa dimora/indigenti di passaggio max 2 notti
Unione dei Comuni della Bassa Romagna - S. Vincenzo – Caritas di Lugo ––
Centro di solidarietà.
Assistente Sociale Coordinatore - Ass. Soc. referente del progetto – volontari
appartenenti alle varie associazioni
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a
indicatori
regionali/distrettuali
• Numero di persone assistite nell’anno, di cui:
- numero segnalati dal Servizio Sociale
- numero segnalati dal volontariato
- stranieri.
• Numero di richieste a cui non è stato possibile dare risposta.
Previsione di
spesa
TOTALE
di cui risorse
comunali
10. Piano
finanziario:
euro
7.500
di cui risorse
regionali
(Fondo
sociale locale
+ Fondo
straordinario)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazional
e NA
2.500
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri soggetti
SPONSOR
5.000
198
MICROCREDITO ETICO
62
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia
e
adolescenza
X
□
Giovani
Anziani
X
Disabili
X
Immigrati
stranieri
X
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
X
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della
□
salute e di stili di vita sani
INTERVENTI
□
Prevenzione
PER
L’INTEGRAZIONE
Cura/Assistenza
X
□
GESTIONALE
E
PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2.
Presa
in
carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
□ in emergenza
□
□ di un Fondo comune
Altro
□
Progetto innovativo.
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito
Ambito distrettuale di Lugo
territoriale di
realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o – Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747
E-mail [email protected]
nominativo e
recapiti
Nicoletta Guerrini – Assistente sociale referente del Progetto
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38288 – E-mail [email protected]
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
199
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a
Individui singoli/nuclei familiari in stato di bisogno economico
Micro imprese
Politiche della casa
Politiche del lavoro
Politiche dell’istruzione
Politiche di inclusione sociale
Politiche di sostegno al reddito
Il progetto nasce attraverso la sottoscrizione di un Accordo tra la Fondazione
Giovanni Dalle Fabbriche, il Credito Cooperativo ravennate-imolese ed altri
Enti tra i quali l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e realtà associative
ed aggregative del territorio.
Il progetto prevede la concessione di piccoli prestiti a tassi particolarmente
agevolati (destinati a finanziare in linea generale spese necessarie e
straordinarie) a favore di coloro che, pur svolgendo un’attività lavorativa ed
essendo in possesso di un reddito seppur modesto, non hanno la possibilità di
accesso alle istituzioni finanziarie a causa del proprio profilo socioeconomico e dell’impossibilità di offrire al momento della richiesta le
tradizionali garanzie.
I destinatari potenziali sono pertanto individui singoli/nuclei familiari o
micro-imprese, rispettivamente residenti o operanti nel Distretto di Lugo, in
possesso di determinati requisiti (quali reddito, stato di bisogno economico,
condizioni di svantaggio, etc..) ben specificati nell’Accordo e nel materiale
informativo divulgato.
Agli Enti e alle realtà associative aderenti al Progetto spetta il ruolo di
individuazione e tutoraggio dei destinatari dei finanziamenti. Le banche del
Credito Cooperativo ravennate ed imolese approvano l’eventuale concessione
dei prestiti ai soggetti proposti dagli Enti e dalle realtà associative; i prestiti
saranno garantiti dalla Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche in misura non
superiore al 30% del relativo debito.
Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche
Credito Cooperativo ravennate e imolese
Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Settore Servizio Sociale e SocioSanitario
Realtà associative ed aggregative del territorio
Assistenti Sociali e operatori della rete degli Sportelli Sociali del Settore
Servizio Sociale e Socio-Sanitario dell’Unione dei Comuni della Bassa
Romagna
Personale delle realtà associative ed aggregative del territorio
N. domande di prestito trasmesse alle Banche
N. prestiti concessi a individui/nuclei familiari
N. prestiti concessi a micro imprese
indicatori
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa
TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui risorse
comunali
di cui risorse
regionali
(Fondo
sociale locale
+ Fondo
straordinario)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
200
INTERVENTI VOLTI ALL’INSERIMENTO O AL REINSERIMENTO
SOCIALE E LAVORATIVO
63
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia
e
adolescenza
X
X
Giovani
Anziani
X
Disabili
□
Immigrati
stranieri
X
Povertà e
Esclusione
X
sociale
Salute
mentale
X
Dipendenze
X
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
INTERVENTI
□
PER
Prevenzione
□
L’INTEGRAZIONE
Cura/Assistenza
X
□
GESTIONALE
E
PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2.
Presa
in
carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
□ in emergenza
□
d’èquipe
□ di un Fondo comune
Altro
□
Progetto di consolidamento e sviluppo
OBIETTIVO/I
TRIENNALE/I
DI
RIFERIMENTO
COMPRESI
QUELLI
D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” e numero 2
“Azioni per la sostenibilita’ economica, competitivita’ e coesione sociale”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito
Ambito distrettuale di Lugo
territoriale di
realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e
recapiti
Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o – Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747
E-mail [email protected]
Francesca Gallegati – Assistente Sociale Coordinatore Servizio Vulnerabilità
Sociale ed Inclusione
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
201
Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38283 – E-mail [email protected]
4. Destinatari
5. Eventuali
Persone in condizione di svantaggio sociale o in condizioni psico-fisiche
precarie, in situazione di disabilità, minori fragili e/o disabili, individuati
dagli operatori del Servizio Sociale, per i quali si ritiene opportuno avviare o
mantenere un percorso di inserimento sociale in ambito lavorativo e/o di
inserimento lavorativo.
Persone in carico ai servizi sanitari (assunzione di sostanze e/o problematiche
psichiatriche) per i quali si ritiene opportuno avviare o mantenere un percorso
di inserimento sociale in ambito lavorativo e/o di inserimento lavorativo
Politiche del lavoro, del sostegno al reddito, sanitarie
interventi/politiche
integrate collegate
Data la positività del progetto si intende proseguire l’esperienza degli
interventi a sostegno dell’inserimento al lavoro di persone disabili e di
persone in condizione di svantaggio sociale, compresi i minori, aprendo
l’accesso al SIIL svantaggio oltre che agli utenti in carico al Centro di salute
mentale anche al Ser.T., in un’ottica di maggiore integrazione fra i servizi
socio-sanitari e di garanzia di equità nell’accesso ai servizi per tutti i cittadini
in situazione di vulnerabilità e fragilità.
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Anche per l’anno 2011 le azioni previste riguarderanno:
- Percorsi per favorire l’inserimento lavorativo degli utenti adulti e minori in
ambienti normali, attraverso interventi educativi territoriali erogati da
educatori/mediatori per il lavoro incaricati di seguire gli inserimenti sociali
in ambito lavorativo sia di tipo continuativo che di tipo osservativo;
- Il consolidamento del coordinamento degli interventi finalizzati
all’inserimento sociale in ambito lavorativo e/o di inserimento lavorativo
(Agenzia SIIL, Centro per l’impiego, Servizi sanitari, Cooperazione
sociale);
- Il rafforzamento del sistema a rete attraverso la partecipazione ai Nuclei di
Valutazione in stretta connessione con il Centro per l’impiego e con il SIIL;
- Il consolidamento degli inserimenti sociali in ambito lavorativo per le
persone non immediatamente collocabili al lavoro che si trovano in
situazione di disabilità e/o vulnerabilità sociale/sanitaria e per i minori
fragili;
- La promozione dell’autonomia delle persone in situazione di svantaggio
sociale e delle persone in situazione di fragilità psichica in carico al Centro
di salute mentale e al Ser.T., implementando i percorsi volti al collocamento
al lavoro in collaborazione con il SIIL svantaggio
Servizio Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Operatori del Centro di salute mentale
Agenzia SIIL
Centro per l’Impiego
Aziende del territorio
Cooperazione Sociale
Servizi Sanitari (Ser.T Centro Salute Mentale)
Associazioni e volontariato
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
202
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a
indicatori
regionali/distrettuali
1 educatore coordinatore
2 educatori/ mediatori per il lavoro (a carico Comuni)
1 Coordinatore e 4 educatori/mediatori SIIL (di cui 2 in convenzione SIIL
con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna)
Assistenti Sociali dei vari servizi socio sanitari
N. persone che partecipano alla sperimentazione di inserimento lavorativo
per fasce svantaggiate effettuata in collaborazione con l’Agenzia SIIL
N. utenti che beneficiano di un inserimento i sociale in ambito lavorativo
N. progetti attivati dai servizi sanitari (Ser.T. – C.S.M)
N. assunzioni al lavoro
Previsione di
spesa TOTALE
+ costi di
sostegno
economico
inseriti nelle
schede di area di
riferimento +
costi generali
10. Piano
finanziario:
euro
*Di cui:
•
•
di cui risorse
comunali
158.344
48.590
di cui risorse
regionali
(Fondo
sociale locale
+ Fondo
straordinario)
di cui
risorse
regionali
(altri
fondi)
di cui
FRNA
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti specificar
e
109.754*
€ 96.000 Fondo Sociale Locale quota Indistinta det. G.R. n. 15679/2010
€ 13.754 Fondo Sociale Straordinario quota a Sostegno Sistema Servizi DGR n 350/2011
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
203
PROMOZIONE DEL LAVORO
64
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia
e
adolescenza
X
□
Giovani
Anziani
X
Disabili
□
Immigrati
stranieri
X
Povertà e
Esclusione
X
sociale
Salute
mentale
X
Dipendenze
X
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
INTERVENTI
□
PER
Prevenzione
□
L’INTEGRAZIONE
Cura/Assistenza
X
□
GESTIONALE
E
PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2.
Presa
in
carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
□ in emergenza
□
d’èquipe
□ di un Fondo comune
Altro
□
Progetto di consolidamento e sviluppo in continuità con l’anno precedente.
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” e
numero 2 “Azioni per la sostenibilita’ economica, competitivita’ e coesione sociale”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito
Ambito distrettuale di Lugo
territoriale di
realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e
recapiti
Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o – Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747
E-mail [email protected]
Francesca Gallegati – Assistente Sociale Coordinatore Servizio Vulnerabilità
Sociale ed Inclusione
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38283 – E-mail [email protected]
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
204
4. Destinatari
Persone in condizione di svantaggio sociale o in condizioni psico-fisiche
precarie, in situazione di disabilità, minori, individuati dagli operatori del
Servizio Sociale, per i quali si ritiene opportuno avviare o mantenere un
percorso di inserimento sociale in ambito lavorativo o di inserimento
lavorativo.
5. Eventuali
Persone in carico ai servizi sanitari (assunzione di sostanze e/o problematiche
psichiatriche) per i quali si ritiene opportuno mantenere o avviare un percorso
di inserimento lavorativo
Politiche del lavoro, del sostegno al reddito, sanitarie.
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
L’inserimento di fasce deboli nel mercato del lavoro porta con sé un forte
rischio di esclusione e diventa pertanto indispensabile, soprattutto in un
momento di grave crisi economica, creare strumenti e modalità di
comunicazione tra il mondo del lavoro ed il mondo dello svantaggio per
evitare ulteriori forme di emarginazione.
Il presente progetto, che ha subito un rallentamento a causa della sfavorevole
congiuntura economica, necessita di una ridefinizione delle modalità di
intervento e delle azioni di coordinamento tra i servizi socio-sanitari che
operano per l’inclusione nel mondo del lavoro delle fasce deboli.
Le azioni previste per l’anno 2011 sono:
- Costruzione di una “mappa delle aziende” del territorio, disponibili a
collaborare con i servizi che si occupano di inserimenti lavorativi. La mappa,
fruibile da tutti i servizi che operano nel settore, potrà agevolare gli operatori
nell’abbinamento utente/azienda e nella ricerca di nuove postazioni per
sperimentare percorsi di accompagnamento al lavoro ed eviterà la
concentrazione nella stessa azienda di tipologie di inserimento troppo
eterogenee ed incompatibili
- Confronto e collaborazione con il tavolo delle imprese per sensibilizzare
ulteriormente il mondo del lavoro rispetto al tema dell’esclusione e
all’emarginazione delle fasce deboli
- Implementazione di un progetto sperimentale di inserimento lavorativo
rivolto a donne sole o con figli da effettuarsi in stretta collaborazione e
coprogettazione con l’associazione di volontariato Centro di Solidarietà.
Servizio Sociale
Servizi sanitari
Agenzia SIIL
Centro per l’impiego
Cooperative sociali
Centri di formazione Professionale
Imprese
Assistenti Sociali
Operatori SIIL
Operatori Centri di Formazione professionale
Operatori Cooperazione
Operatori Centro per l’Impiego
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
205
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
Costruzione mappa ed avvio sperimentazione
Incontro con “Tavolo delle imprese”
regionali/distrettuali
Previsione
di spesa
TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinari
o)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti specificar
e
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
206
LA RETE DI SUPPORTO E DI ACCOMPAGNAMENTO PER IL
CONTRASTO ALLE POVERTÀ ESTREME: COLLABORAZIONE
CON IL VOLONTARIATO
65
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia
e
adolescenza
□
Giovani
X
□
Disabili
Anziani
□
Immigrati
stranieri
□
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
X
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
INTERVENTI
□
PER
Prevenzione
□
L’INTEGRAZIONE
Cura/Assistenza
X
□
GESTIONALE
E
PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2.
Presa
in
carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
□ in emergenza
□
□ di un Fondo comune
Altro
□
Progetto di consolidamento e sviluppo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione”
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
1.Soggetto capofila
dell’intervento
2. Ambito
territoriale di
realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e
recapiti
Ambito distrettuale di Lugo
Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o – Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747
E-mail [email protected]
Francesca Gallegati – Assistente Sociale Coordinatore Servizio Vulnerabilità
Sociale ed Inclusione
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38283 – E-mail [email protected]
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
207
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
Persone in situazione di povertà e/o vulnerabilità socio-sanitaria che
accedono per chiedere interventi sia al Servizio Sociale che direttamente alle
Associazioni di volontariato
Politiche di sostegno al reddito
Politiche di inclusione sociale
Mercato del lavoro
Politiche sull’immigrazione
La collaborazione fra gli operatori del Servizio Sociale ed i volontari è
divenuta ormai prassi consolidata di lavoro, costituisce un fattore di
crescita reciproca della capacità di operare in un’ottica di rete e un
approccio innovativo ai problemi con aggregazione di risorse in
risposta alla complessità dei bisogni emergenti nell’area della
marginalità sociale.
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Le azioni previste per l’anno 2011 finalizzate al consolidamento del progetto
sono:
- Riconferma degli accordi di collaborazione fra il Servizio Sociale Unione
dei Comuni della Bassa Romagna ed il Centro di Solidarietà per lo
svolgimento ed il consolidamento delle attività di:
•
Sportello Accoglienza per ascolto ed orientamento;
•
Affiancamento, supporto e orientamento nell’inserimento nel
mondo del lavoro
•
Consolidamento delle prese in carico comuni fra pubblico e privato
sociale con attivazione di progetti socio-assistenziali integrati finalizzati
all’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse;
•
Consolidamento del Banco di Solidarietà nella sua azione a
supporto dell’attività del Banco Alimentare e del Banco Farmaceutico;
•
Ritiro e distribuzione di beni alimentari dal Banco Alimentare per
conto di altri enti e del Servizio Sociale;
•
Promozione attività di ricerca beni e generi alimentari presso
aziende produttrici e attività commerciali per aumentare la dotazione dei
generi di prima necessità;
•
Raccolta e distribuzione di beni per l’infanzia (carrozzine, lettini,
ecc) per la crescita di neonati e minori e di beni di prima necessità
(saponi, detersivi, prodotti per la casa) implementando il nuovo
intervento attivato nel corso dell’anno 2008.
•
Sperimentazione (avviata nel 2009) di raccolta e distribuzione di
beni e risorse per la casa (piccoli elettrodomestici, arredi, ecc)
•
Sperimentazione (avviata nel 2010) della raccolta e distribuzione
del prodotto fresco ( carne, frutta, verdura, latte etc) e verifiche rispetto
alle possibilità di implementazione.
•
Formazione dei volontari, gruppi di auto aiuto e tavoli di confronto
con esperti
•
Promozione delle attività di volontariato svolte dal Centro di
Solidarietà per il reclutamento/coinvolgimento di altri volontari, in
particolare giovani (progetto “Dona cibo”).
Centro di Solidarietà di Lugo
Servizio Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
208
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a
indicatori
regionali/distrettuali
Volontari del Centro di Solidarietà
Assistenti Sociali
Aumento dei casi seguiti con progetti integrati
Aumento N. persone in carico tramite la fornitura di beni di prima necessità
Aumento e diversificazione della risposta alle necessità concrete
Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui
spesa totale
comunali
regionali
FRNA
(Fondo
Locale
Povertà
ed
esclusione
det. G.R. n.
15679/2010)
10. Piano
finanziario:
euro
12.250
di
cui di cui Fondo Eventuali
risorse
Fondo
sanitario
altri soggetti (da
nazionale
regionale
specificare)
NA
Risorse umane e
materiali CDS
12.250
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
209
SUPPORTED HOUSING:
CONSAPEVOLE
VERSO
UNO
Anziani
Disabili
SPAZIO
VISSUTO
66
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia
e
adolescenza
□
□
Giovani
□
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
X
□
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
INTERVENTI
PER
Prevenzione
Cura/Assistenza
□
L’INTEGRAZIONE
X
□
GESTIONALE
E
PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2.
Presa
in
carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
□ in emergenza
□
d’èquipe
□ di un Fondo comune
Altro
□
Consolidamento di progetto in continuità con l’anno 2010
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione”
1.Soggetto capofila ASL di Ravenna – Distretto di Lugo
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito
Ambito distrettuale di Lugo
territoriale di
realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e
recapiti
Fiorenzo Salvatori – Educatore Professionale
Responsabile Centro di Riabilitazione psichiatrica “Strappa” – Via Cento 140
- Lugo
Tel. 0545/34002 - E-mail [email protected]
Ivana Pasini – Assistente Sociale
DSM – U.O. Riabilitazione psichiatrica – Viale Masi 18 – Lugo
Tel. 0545/213465 - E-mail [email protected]
Cristina Castaldini – Assistente Sociale
DSM – U.O. Centro di salute mentale – Viale Masi 18 – Lugo
Tel. 0545/213465 - E-mail [email protected]
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
210
Manuela Martoni – Psicologa/psicoterapeuta
DSM – Responsabile U.O. Dipendenze patologiche – Via Bosi 32 - Lugo
Tel. 0545/903155 – E-mail [email protected]
Persone con fragilità psichica in carico al DSM
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
Politiche socio-sanitarie
Politiche abitative e assetto urbano
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
Si ritiene necessario confermare l’appartamento acquisito nel 2010 a Lugo e
reperire almeno altri due appartamenti sul territorio dell’Unione dei Comuni
per poter ampliare l’esperienza in atto di “supported housing”, alla luce delle
esperienze positive a tutt’oggi riscontrate, coerentemente agli indirizzi del
dipartimento di salute mentale e alle linee guida internazionali.
Enti locali, ASP, Servizio Casa e Politiche abitative e Servizio Sociale e
Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Ausl di Ravenna,
Associazioni, Cooperative di costruzione.
Operatori sanitari e sociali dei servizi socio-sanitari, rappresentanti di
cooperative sociali e del terzo settore, di Enti Locali ed ASP.
impiegare
9. Risultati attesi in
- Individuazione di almeno due appartamenti
relazione a
indicatori
regionali/distrettuali
Previsione di spesa
TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinari
o)
di cui
di cui
FRNA
risorse
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti specificar
e
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
211
IL DISAGIO PSICHICO TRA COLLOCAMENTO E OCCUPABILITÀ
67
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia
e
adolescenza
□
□
Giovani
Disabili
Anziani
□
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
X
□
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
INTERVENTI
PER
Prevenzione
Cura/Assistenza
□
L’INTEGRAZIONE
X
□
GESTIONALE
E
PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2.
Presa
in
carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
□ in emergenza
□
d’èquipe
□ di un Fondo comune
Altro
□
Consolidamento di progetto in continuità con l’anno 2010
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” e numero 2
“Azioni per la sostenibilità economica, competitività e coesione sociale”
1.Soggetto capofila ASL di Ravenna – Distretto di Lugo
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito
Ambito distrettuale di Lugo
territoriale di
realizzazione
3. Referente
Fiorenzo Salvatori – Educatore Professionale
Responsabile Centro di Riabilitazione psichiatrica “Strappa” – Via Cento 140
- Lugo
Tel. 0545/34002 - E-mail [email protected]
dell’intervento:
nominativo e
recapiti
Ivana Pasini – Assistente Sociale
DSM – U.O. Riabilitazione psichiatrica – Viale Masi 18 – Lugo
Tel. 0545/213465 - E-mail [email protected]
Cristina Castaldini – Assistente Sociale
DSM – U.O. Centro di salute mentale – Viale Masi 18 – Lugo
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
212
Tel. 0545/213465 - E-mail [email protected]
Simona Brunetti – Assistente Sociale
DSM – U.O. Dipendenze patologiche – Via Bosi 32 - Lugo
Tel. 0545/903155 – E-mail [email protected]
Persone con fragilità psichica in carico al DSM
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
Politiche per il lavoro finalizzate ad attivare progetti di concerto fra Enti
Locali e realtà economiche e sociali locali, cooperative sociali, mercato del
lavoro, per favorire opportunità di inserimento per le persone socialmente
vulnerabili
L’esperienza messa in atto attraverso l’impiego di utenti del DSM presso il
Pala Banca di Lugo, si è evoluta con l’assunzione di due persone, grazie al
lavoro svolto dal pro-labor con la cooperativa San Vitale. Pertanto, anche per
il 2011, si auspica di potenziare ed estendere tale progetto lughese ad altre
strutture sportive e/o realtà compatibili di altri Comuni.
Enti Locali
Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Consorzio Agape e Cooperative sociali tipo B
Operatori sanitari e sociali dei Servizi, Rappresentanti delle Cooperative
Sociali.
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a
Estensione del modello ad almeno una realtà territoriale e ad altre forme di
fragilità compatibili individuate
indicatori
regionali/distrettuali
Previsione di spesa
TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinari
o)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti specificar
e
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
213
SISTEMA DI SERVIZI A SUPPORTO DELL’INTEGRAZIONE PER I
CITTADINI STRANIERI: CENTRO SERVIZI PER STRANIERI E
SPAZI DONNA
68
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia
e
adolescenza
X
□
Giovani
Disabili
Anziani
□
□
Immigrati
stranieri
□
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
X
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
INTERVENTI
□
PER
Prevenzione
Cura/Assistenza
□
L’INTEGRAZIONE
X
□
GESTIONALE
E
PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2.
Presa
in
carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
di un Fondo comune
□ in emergenza
□
d’èquipe
□
Altro
□
Progetto di consolidamento e sviluppo in continuità con l’anno precedente.
OBIETTIVO/I
TRIENNALE/I
DI
RIFERIMENTO
COMPRESI
D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilità sociale ed inclusione”
1.Soggetto capofila
QUELLI
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito
Ambito distrettuale di Lugo
territoriale di
realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e
recapiti
Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o – Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747
E-mail [email protected]
Petra Benghi – Responsabile Servizio Interarea Educativo/Sociale/Giovani
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o Via Garibaldi 41 Lugo
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
214
Tel. 0545 986919 – E-mail [email protected]
4. Destinatari
5. Eventuali
- Cittadini stranieri
- Cittadini italiani
- Donne immigrate
Politiche sociali, politiche sanitarie, politiche dell’immigrazione
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
Il progetto prevede il consolidamento dei servizi a favore della popolazione
straniera, specie se di recente immigrazione, per l’integrazione, in particolare
delle donne e dei minori nelle scuole, per favorire il loro inserimento nel
contesto sociale e culturale ed il corretto utilizzo dei servizi socio-sanitari.
Centro Servizi
Si riconferma anche per l’anno 2011 la prosecuzione dell’esperienza in atto
da diversi anni in quanto trattasi di un progetto ormai consolidato e ben
radicato a livello territoriale.
Si conferma pertanto l’attività:
- dello Sportello Informativo con funzioni di informazione, e di assistenza
nei confronti dei cittadini stranieri ed italiani.
- degli Spazi Donna quali ambienti facilitatori l’ inserimento e
l’integrazione delle donne e dei minori nel tessuto sociale in cui vivono,
Lo Sportello assolve anche la funzione di nodo di raccordo
antidiscriminazione e gli Spazi Donna di nodi antenna.
Soggetto gestore del Centro Servizi e degli Spazi Donna:
Coop.va Sociale Libra di Ravenna tramite convenzione con Unione dei
Comuni della Bassa Romagna
7. Istituzioni/attori
Soggetti coinvolti:
- Comuni di Lugo, Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara, Conselice, Cotignola,
Fusignano, MassaLombarda, S.Agata
sociali coinvolti
- Associazioni degli Immigrati
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a
- Associazioni e volontariato: Gruppo U.D.I Massa Lombarda,
Coordinamento Donne Pensionate C.G.I.L. Massa Lombarda, Gruppo
volontari progetto AUSILIO Massa Lombarda, Associazione Cinque Palme,
Associazione Darna, Associazioni di Immigrati presenti sul Territorio,
Volontariato, Ass. di Conselice
- Rappresentanza degli Immigrati
Operatrice responsabile dell’ufficio/Sportello Informativo
Operatrici e mediatrici degli Spazi Donna
Mediatrici linguistiche e culturali
Assistenti sociali
- numero utenti
- numero di accessi accompagnati ai servizi presenti sul territorio
- incontri di valutazione degli interventi
indicatori
regionali/distrettuali
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
215
Previsione di spesa
TOTALE
di cui
risorse
comunali
10. Piano
finanziario:
euro
54.979.88 30.603,88
di cui risorse
regionali
(Fondo
sociale locale
– quota
immigrazione
det. GR. n.
15679/2010)
di cui
risorse
regionali
(altri
fondi)
di cui
FRNA
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti
24.376
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
216
SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE IN SITUAZIONI DI GRAVI
MARGINALITÀ ATTRAVERSO LA FORNITURA DI VIVERI E BENI
PER LA PRIMA INFANZIA
69
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia e
adolescenza
X
□
Giovani
Disabili
Anziani
□
□
Immigrati
stranieri
□
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
X
Dipendenze
□
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della
Prevenzione
□
salute e di stili di vita sani
Cura/Assistenza
X
□
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
□
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2. Presa in carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione
4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
di un Fondo comune
□
in emergenza
□
d’èquipe
□
Altro
□
Progetto di consolidamento e sviluppo in continuità con l’anno precedente.
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione”
1.Soggetto capofila Servizio Sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo
di realizzazione
Mauro Corzani, Responsabile Amministrativo Area Vulnerabilità sociale ed
inclusione del Servizio Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa
Romagna
dell’intervento:
c/o– Via Garibaldi 41, Lugo
nominativo e recapiti Tel 0545 280869 / fax 054563747;
e-mail [email protected]
4. Destinatari
3. Referente
5. Eventuali
interventi/politiche
Politiche di contrasto alla povertà e sostegno al reddito
Politiche sociali
integrate collegate
6. Azioni previste
Si riconferma anche per l’anno 2011 la prosecuzione dell’esperienza in atto
da diversi anni in quanto trattasi di un progetto ormai consolidato che vede
la piena collaborazione fra le associazioni del territorio ed il servizio
pubblico.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
217
Si conferma anche la metodologia di attuazione: CRI punto unico individuato
a livello distrettuale per la distribuzione di alimenti e pannolini per la prima
infanzia e accesso degli utenti a tale beneficio concordato con gli operatori
del Servizio Sociale secondo criteri condivisi.
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
Assistenti Sociali, Volontari delle associazioni,volontari della C.R.I Caritas
locali, Centro di Solidarietà di Lugo, Centro di ascolto di Bagnacavallo,
N. minori presi in carico fino al primo anno di vita
N. nuclei familiari in carico per il banco alimentare.
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
regionali/distrettuali
Previsione di
spesa
TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
8.000
di cui
risorse
comunali
di cui risorse
regionali
(Fondo sociale
locale quota
povertà ed
esclusione det.
G.R. n.
15679/2010)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
naziona
le NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti
Risorse
umane e
materiali
dei soggetti
coinvolti
8.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
218
OPERATORE SUL TERRITORIO
70
Interventi rivolti ai Target
Respons.tà
Familiari
Infanzia
e
adolescenza
□
□
Giovani
Disabili
Anziani
X
□
Immigrati
stranieri
□
X
Povertà
e
Esclusione
Salute
mentale
X
□
sociale
Dipendenze
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della
INTERVENTI
□
Prevenzione
□
salute e di stili di vita sani
PER
L’INTEGRAZIONE
Cura/Assistenza
X
GESTIONALE
X
E
PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2.
Presa
in
carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
□ in emergenza
□
□ di un Fondo comune
Altro
□
Progetto di consolidamento e sviluppo – area giovani e dipendenze
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito
Ambito distrettuale di Lugo
territoriale di
realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e
recapiti
Silvia Gallina
CO.M.E.S. Coop. Sociale O.N.L.U.S.
P.zza Scalelle 8 Marradi (FI)
Tel. 055-8042137 Fax 055-8042051
Sede Operativa Opera Sociale Villa Gamberini
Via Mazzini 35 Bagnacavallo (RA)
Tel.- Fax: 0545/60226
e-mail: [email protected]
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
219
4. Destinatari
- Tossicodipendenti, alcolisti (italiani e stranieri)
- Ex-tossicodipendenti e/o ex alcolisti, che hanno terminato il percorso
terapeutico riabilitativo, con un buon livello di autonomia personale
- Tossicodipendenti e/o alcolisti che, presso altri servizi – residenziali o
ambulatoriali – hanno raggiunto una stabilità dal punto di vista
terapeutico-riabilitativo
Ex tossicodipendenti e/o ex alcolisti, persone in situazione di disagio,
appartenenti al territorio
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
Anche per l’anno 2011, si ritiene di confermare ed implementare il
programma messo in atto l’anno precedente, anche per la complessità
degli interventi, la varietà e i risultati positivi ottenuti.
Gli operatori offrono un servizio di accompagnamento e sostegno che
mirano ad un’autonomia:
-
Colloqui individuali (settimanali)
Accompagnamento e ricerca di un’occupazione lavorativa e
sostegno nel mantenimento del rapporto di lavoro
- Sostegno alle imprese che ospitano i destinatari, attraverso
un’azione di supporto
- Accompagnamento nella gestione del tempo libero e dei rapporti
interpersonali e amicali sviluppati nel territorio
- Accompagnamento nella gestione responsabile del denaro e nel
6. Azioni previste
reperire un’abitazione che si avvicini alle reali possibilità della
persona
- Costituzione di un fondo economico per fornire un sostegno
temporaneo e limitato alla fase iniziale di inserimento (es.
pagamento cauzione per contratto di locazione, allacciamento
utenze, ecc…)
- Incremento delle azioni di informazione, orientamento, sostegno e
assistenza ai soggetti con problematiche connesse all’uso di
sostanze, nonché a quei soggetti che faticano ad avvicinarsi ai
servizi istituzionali e che si trovano in una situazione di solitudine e
di abbandono
- Test esami tossicologici
- Rapporti costanti e collaborazione con i datori di lavoro
- Riunioni/colloqui con gli operatori dei diversi servizi di riferimento
- U.O. DP e CSM di Lugo-Faenza-Ravenna
- Servizio Sociale e Socio-Sanitario dell’Unione dei Comuni
- Opera Sociale A.Gamberini – Bagnacavallo
- COMIL Coop. Sociale O.N.L.U.S.
7. Istituzioni/attori sociali
- Il Mulino Coop. Sociale O.N.L.U.S.
coinvolti
- Centro per l’Impiego
- Imprese private
- Terzo Settore, in particolare cooperative sociali di tipo B, per
l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate
- Associazioni di volontariato
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
220
8. Risorse umane che si
- Parrocchie
- Centro di Ascolto Caritas di Bagnacavallo
- Associazioni sindacali
- Associazioni sportive
- 1 operatore part time
- 2 Volontari
prevede di impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a indicatori
regionali/distrettuali (da
esplicitare)
- Promozione dell’integrazione socio-lavorativa di ex tossicodipendenti.
- Pari opportunità nell’accesso all’occupazione.
- Miglioramento della qualità di vita dei destinatari in termini di
autostima, autonomia, stabilità ed indipendenza.
- Riduzione del rischio di ricadute da parte dei destinatari.
- Consolidamento di un’azione costante di accompagnamento a soggetti
con problematiche legate all’uso di sostanze (sia in uscita da percorsi
comunitari, sia in carico ai servizi del territorio).
Previsione
di spesa
TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
22.000
di cui
risorse
comunali
di cui risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale quota
giovani e
dipendenze
det. GR. n.
15679/2010)
di cui
risorse
regional
i (altri
fondi)
di cui
FRNA
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
di cui
Fondo
risorse da
sanitari altri soggetti –
o
specificare
regiona
le
Coop.
Sociale
COMES:
3.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
19.000
221
71
PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE
PER AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DEI
CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI
ai
sensi
della
deliberazione
della
n.265/2009 e della Giunta Regionale n.
Assemblea
Legislativa
SPORTELLO ANTIDISCRIMINAZIONE: ORIENTAMENTO, CONSULENZA E
ASSISTENZA IMMIGRATI
COORDINATORE TECNICO:
NOMINATIVO: MAURO CORZANI
ENTE/SOGGETTO DI APPARTENENZA: UNIONE DEI COMUNI DELLA BASSA
ROMAGNA
QUALIFICA: RESPONSABILE AREA VULNERABILITA’ SOCIALE ED INCLUSIONE
TELEFONO,
FAX,
E-MAIL:
TEL
0545280869/054550850,
FAX
054563747/054550164,.
EMAIL
[email protected][email protected]
IL PROGETTO E':
[]
Nuovo
[X] Continuazione di attività in corso a partire dall'anno (
specificare): 2007
In tal caso:
[X] Ha ottenuto finanziamenti a carico del Fondo Sociale
Regionale
[]
Ha ottenuto finanziamenti a carico di altre leggi
nazionali e/o regionali (specificare __________________________ )
[]
Non ha ottenuto finanziamenti precedenti
Durata del Progetto : annuale
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
222
B) Soggetti Partecipanti
Proponente/Capofila: Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Soggetti pubblici coinvolti (indicare le amministrazioni pubbliche
partecipanti al progetto: I nove Comuni della Zona Sociale di Lugo
(Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara, Conselice, Cotignola,
Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, Sant’Agata)
Soggetti privati coinvolti (volontariato, associazionismo,
cooperazione sociale, altro)
Cooperativa Sociale Libra, Ravenna
Patronato ACLI Lugo
Associazioni di cittadini stranieri e non
Soggetti attuatori
Nome:
Cooperativa Sociale Libra (tramite convenzione con L’unione dei
Comuni della Bassa Romagna)
Ragione sociale: Coop. Soc. a Responsabilità limitata
Sede Legale: Ravenna, Via Circonvallazione al Molino 14. Telefono
0544 215651 – Fax 0544 211840
Altri soggetti partecipanti (elencare):
Nodi antenna:
- Spazio donna (sede di Conselice)
- Spazio donna (sede di massa Lombarda)
- Patronato ACLI (Lugo)
C) Descrizione del Progetto
Contesto Locale ( da compilare solo se si intende evidenziare
particolari situazioni locali su cui si intende intervenire)
La presenza di stranieri nella Provincia di Ravenna è in costante
crescita, come confermato dai dati statistici elaborati dal
competente Osservatorio Provinciale. Il dato medio complessivo si
attesta su circa il 9.7% (dato al 31/12/2008) nei Comuni
dell’Unione, ma dall’analisi della popolazione per fasce d’età, si
può notare che tra le classi più giovani la percentuale registra
punte sensibilmente più elevate (15.5% per quanto riguarda i
minori).
Una società destinata ad essere sempre più multietnica comporta la
necessità di sviluppare azioni e programmi in grado di favorire
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
223
l’integrazione tra culture diverse e di evitare l’insorgere di
comportamenti discriminatori, che tuttavia possono essere rivolti
non solo nei confronti di cittadini stranieri, ma di una platea di
soggetti molto più ampia, in quanto le discriminazioni possono
fondarsi su altri aspetti quali il sesso, la razza, il colore
della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche
genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le
opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad
una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap o
le tendenze sessuali.
La trasformazione in senso multietnico del nostro paese è una
sfida culturale che presuppone l’acquisizione di strategie per la
prevenzione ed il superamento di forme di discriminazione e
xenofobia,
condizione
indispensabile
per
evitare
conflitti
interculturali e per costruire una società democratica e non
discriminante.
Obiettivi del progetto
Indicare gli obiettivi del progetto
Pur essendo complesse e molteplici le forme attraverso le quali
possono esprimersi comportamenti antidiscriminatori, il progetto
si rivolge in modo particolare ai cittadini stranieri, quale
target di particolarmente sensibile al fenomeno.
Tramite la valorizzazione dei punti di informazione specialistica
già presenti nella zona sociale con funzioni di orientamento e
consulenza per stranieri si intende perseguire ulteriori obiettivi
quali:
a) Ascoltare il disagio e le discriminazioni subiti dai cittadini
stranieri;
b) Avviare un percorso, anche di consulenza legale, per la
soluzione dell’azione discriminatoria subita.
c)
Costituire
un
monitoraggio
costante
territoriale
sulle
principali
forme
di
discriminazione,
per
implementare
le
informazioni richieste dall’Osservatorio Regionale e consentire la
contestuale predisposizione di un report provinciale contenente i
dati delle tre Zone sociali.
d) Attivare la messa in rete dello sportello con i servizi
esistenti sul territorio e con strutture simili e istituzioni a
livelli più alti.
e) Inserire il progetto nell’ambito delle iniziative e dei
programmi volti a tutelare l’esercizio dei diritti degli stranieri
e il loro inserimento sociale;
f) Sensibilizzare tutti i soggetti che possono costituire un
efficace punto di ascolto e di rilevazione dei fenomeni di
discriminazione.
A Lugo l’apertura di un punto d’ascolto, presso il Centro Servizi
per stranieri distrettuale già esistente, e già conosciuto ai
cittadini stranieri, ha consentito di avere un monitoraggio
costante
sulle
principali
forme
di
discriminazione
e
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
224
contestualmente di avviare un percorso di accoglienza del
migrante. E’ un’attività del tutto innovativa che in precedenza si
cercava di prendere in carico cercando di attivare opportuni
percorsi verso i servizi o in collaborazione con consulenze legali
volontarie.
Il progetto si propone:
- di caratterizzare maggiormente lo sportello informativo, come
nodo di raccordo e quindi punto di referenza territoriale contro
il razzismo e la discriminazione e di intervento operativo laddove
si verifichino fenomeni di discriminazione promuovendo e attivando
anche la consulenza legale.
- di implementare l’attività degli Spazi Donna con le funzioni di
nodo antenna,
- di attivare antenne informative nei punti a più alta densità di
presenza di cittadini immigrati (ad esempio nel Comune di Lugo,
presso il patronato Acli);
- di avviare la promozione territoriale per l’attivazione di
ulteriori nodi antenna con il coinvolgimento delle risorse già
presenti e radicate localmente, quali patronati e organizzazioni
sindacali, consulte locali, URP, associazioni di migranti, di
tutela dei diritti iscritte al registro regionale, organizzazioni
per la tutela dei diritti dei disabili, delle persone anziane e
degli omosessuali, ecc.
Possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto:
(indicare quali sono le prospettive concrete di mantenere attivo
l'intervento con risorse proprie)
Consolidando la funzione di raccordo del Centro Servizi per
stranieri e pubblicizzandone funzioni e attività anche presso gli
altri Servizi territoriali si potrà avviare anche la rilevazione
di segnalazioni per altre tipologie di discriminazione
-
Capacità di collegamento in rete anche con altri interventi per
l'integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati (Piani
di Zona distrettuali per la Salute ed il benessere sociale
ecc..)
Il presente progetto si inserisce nella rete complessiva degli
interventi e servizi dedicati ai cittadini stranieri residenti nel
territorio dei Comuni dell’Unione della Bassa Romagna:
- Mediazione linguistica e culturale nelle scuole
- Centro Servizi per stranieri (con servizio di consulenza legale,
aiuto nel disbrigo di pratiche per il permesso di soggiorno,
servizio di mediazione linguistica e culturale, “Sportello
badanti”, ecc)
- Spazi Donna
- Accoglienza di minori stranieri non accompagnati
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
225
Gli interventi negli anni sono stati implementati e consolidati
avvalendosi di operatori che da anni lavorano nel settore e
operando in integrazione con gli altri servizi del territorio.
D) Descrizione del piano di attività generale del
Progetto
Indicare in sintesi il tipo di attività che si intende realizzare (vedi elenco di azioni indicate tra gli
obiettivi del paragrafo della delib. di G.R. ) e indicativamente la spesa complessiva per ciascuna
di esse".
Nel 2008, il Comune di Lugo, capofila della Zona sociale, ha
aderito
al
protocollo
regionale
di
iniziative
contro
la
discriminazione, approvando le candidature del Nodo di raccordo e
dei Nodi antenna, concessi in gestione alla Coop. sociale Il
Mappamondo (alla quale è successivamente subentrata la Coop. Soc.
Libra).
Il Nodo di raccordo antidiscriminazione è stato individuato presso
il Centro Servizi con sede a Lugo ed i Nodi antenna presso gli
Spazi
Donna
di
Massa
Lombarda
e
Conselice,
valorizzando
l’esperienza dei punti informativi e di accoglienza per cittadini
stranieri già presenti nella zona sociale.
Successivamente è stato avviato e si è concluso l’iter per il
formale riconoscimento di un nodo antenna anche presso lo
Sportello del patronato ACLI di Lugo.
Gli operatori dello Sportello e dei nodi antenna hanno già
partecipato
a
iniziative
formative,
organizzate
a
livello
provinciale o regionale e parteciperanno nel corso del 2010 ad
ulteriori momenti formativi/aggiornamenti. La formazione verte sul
concetto di discriminazione, la modalità d’ascolto delle vittime
di discriminazione, gli aspetti giuridici, gli strumenti di tutela
e prevenzione.
L’attività di consulenza legale viene curata dal legale operante
presso
il
Centro
Servizi
in
possesso
della
laurea
in
Giurisprudenza e dell’esperienza richiesta.
L’attività sarà implementata e “ricalibrata” in corso d’anno anche
alla luce dei dati relativi all’utenza e alla tipologia di
segnalazioni che perverranno.
Sono previste azioni di raccordo con i servizi territoriali e
iniziative per promuovere le attività e le funzioni del Nodo di
raccordo con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e
delle associazioni.
Il monitoraggio dell’utenza viene già effettuato per lo sportello
antidiscriminazione secondo le indicazione ricevute durante i
moduli formativi e sulla base degli strumenti predisposti dalla
Regione.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
226
Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto
(Network) collaborano tra di loro, specificando le competenze
operative e finanziarie di ciascuno e le modalità di coordinamento
della rete
Il progetto sarà coordinato dall’Unione dei Comuni della Bassa
Romagna Comune quale Ente capofila.
Il Centro Servizi per stranieri promuoverà azioni di raccordo e
monitoraggio nei confronti dei nodi antenna già formalmente
riconosciuti (Spazi donna e Sportello del patronato Acli di Lugo)
e degli altri sportelli del territorio, Associazioni, servizi,
ecc.
Sono
previste
riunioni
periodiche
per
sull’andamento del progetto e momenti formali
confronto in merito alle attività da sviluppare.
la
ed
valutazione
informali di
Destinatari del Progetto:
Diretti (con un coinvolgimento diretto nelle azioni
dell'intervento)
Indiretti (sui quali l'intervento potrà avere una ricaduta
positiva pur senza diretto coinvolgimento)
Tipologie dei
destinatari
Persone di origine straniera o meno che
ritengano di essere vittime di un
episodio discriminatorio
n. dei soggetti
destinatari
Diretti: potenzialmente tutti i cittadini
stranieri residenti nei Comuni
dell’Unione (al 31/12/2008 9.924) e tutti
coloro che intenderanno segnalare episodi
di discriminazione.
Indiretti: popolazione complessiva dei
Comuni del Distretto (al 31/12/2008
102.334).
Si ipotizzano, sulla base dei dati di
attività degli anni 2008, 2009, 2010
numero 10 segnalazioni nel corso del
2011.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
227
Coinvolgimento dei destinatari
Indicare come si intendono raggiungere e coinvolgere i destinatari
dell'intervento
Campagna di informazione sull’esistenza dello Sportello/Nodo di
raccordo, attraverso comunicati stampa ai principali giornali
locali, con manifesti e locandine informative (tradotte in più
lingue), con inserimento di una scheda descrittiva nei siti degli
Enti interessati.
Realizzazione di pubblicazioni e opuscoli informativi.
Si prevede di dare rilievo alle attività antidiscriminazione in
occasione di incontri pubblici.
Si prevede la possibilità di estendere la rete dei nodi
antidiscriminazione, ma solo a seguito del coinvolgimento di altri
soggetti che si candidino come nodi antenna.
Effetti attesi: definizione qualitativa
Descrivere qualitativamente i risultati che si intende ottenere
con l’intervento proposto
L’attivazione di nodi antidiscriminazione tende a perseguire i
valori fissati dalla stessa Carta Costituzionale volti ad
affermare il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva
uguaglianza dei cittadini. Dal progetto ci si attende un confronto
proficuo tra culture e diverse, un’effettiva integrazione dei
cittadini stranieri nel contesto locale di riferimento.
Le azioni che si prevede di realizzare rappresentano un’efficace
forma di prevenzione nei confronti di forme di razzismo e
discriminazione nell’accesso ai servizi, al mondo del lavoro, al
bene casa, ecc.
Effetti attesi : stima quantitativa
Definire quantitativamente i risultati che si intende ottenere con
l’intervento proposto
Il progetto tende a:
- Favorire la raccolta del maggior numero di segnalazioni di
discriminazione subite dalla popolazione immigrata e non.
- Riuscire a dare una risposta a tutte le segnalazioni ricevute.
Attivare
la
consulenza
legale
in
un
numero
di
casi
corrispondente alle richieste delle persone che decidono di
formalizzare la segnalazione
E’
importante
sottolineare
che
la
azioni
di
supporto
all’antidiscriminazione saranno aperte a tutte le forme e non solo
a quella razziale.
Si ipotizzano, sulla base dei dati di attività degli anni 2008 e
2009, 2010 numero 10 segnalazioni nel corso del 2011.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
228
Personale
attività :
N°
1
1
1
1
1
necessario
per
lo
svolgimento
della
Qualifica
Livello Formazione
Specifico
A.S.Coord. Area Adulti per coord.
progetto
Responsabile di servizio per progettazione
Esperto in materia di normative
sull’immigrazione
Operatore Sportello antidiscriminazione
Mediatore culturale
Diploma Assistente sociale
suindicata
Orario/
settiman
a
1
Laurea
Laurea in Giurisprudenza
0,5
2
Laurea
Diploma
2
1,5
E’ previsto l’apporto di volontari? Se si, indicarne il numero ed
il ruolo previsto.
Saranno coinvolte le associazioni di cittadini stranieri e non,
per la diffusione delle informazioni relative all’attività nel
nodo di raccordo e dei nodi antenna
E) Informazione e diffusione dei risultati:
(indicare come verrà attuata l'informazione nei confronti degli interessati e
della popolazione in generale sul progetto e come si pensa di diffondere la
conoscenza sui risultati del progetto)
Il progetto è stato discusso
la costruzione dei Piani per
presentato nel Tavolo locale
L’informazione viene inoltre
conferenze stampa, volantini
pubblicazione di notizie nei
in multilingue, ecc.
all’interno dei gruppi tematici per
il benessere e la salute sociale e
di coordinamento tecnico politico.
diffusa tramite comunicati,
(tradotti anche in più lingue),
siti degli Enti coinvolti, giornali
La Cooperativa Libra e l’Acli predisporranno, a cadenza
semestrale, un apposito report in cui sarà evidenziata l’attività
svolta.
Ai report sarà data diffusione nei tavoli periodici che saranno
convocati nel corso del 2011 a partire da gruppi e sotto gruppi
dei Tavoli per il benessere e la salute sociale.
F) Monitoraggio e Valutazione:
Indicare quali forme di monitoraggio e valutazione sono previste
I report di cui sopra, oltre a svolgere una funzione informativa,
consentono di valutare l’attività svolta sia dal nodo di raccordo
che dai nodi antenna territoriali consentendo una ricalibra tura
degli interventi in corso d’anno qualora se ne ravvisasse la
necessità.
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
229
G)Preventivo Economico
Voci di spesa
A) Spese generali di progettazione, avvio e promozione
Totale costo
€ 800
B) Spese di documentazione
C)
Personale espressamente adibito al progetto
Assistente sociale
Operatore Sportello
Mediatore
Consulente legale
Totale ore
Costo orario
Totale ore
Costo orario
Totale ore
Costo orario
Totale ore
Costo orario
Totale costo
46
€ 19
90
€ 18,14
69
€ 17,80
50
€ 50.75
€
6.272,30
D) Attrezzature, arredi e materiali (elencare):
E) Spese di gestione
Totale gestione € 2.700,00
F) Spese di trasporto e di residenzialità
G) Spese di formazione degli operatori
H) Forme di sostegno economico diretto a soggetti immigrati
I) Altre spese (specificare)
Contributo
forfettario
ad
ACLI
(comprensivo
di
spese
progettazione, gestione, materiali, personale, ecc)
€ 3.000
COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO
di
€ 12.772,30
EVENTUALE COSTO A CARICO DEI SOGGETTI PROPONENTI :
A carico dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna € 8.458,20
FINANZIAMENTO REGIONALE RICHIESTO € 4.315,00
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
230
CURA DEI DISTURBI DA USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E
PSICOTROPE
72
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia
e
adolescenza
□
□
Giovani
Disabili
Anziani
□
□
Immigrati
stranieri
□
□
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
□
Dipendenze
X
□
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale, della
Cura/Assistenza
□
salute e di stili di vita sani
INTERVENTI
□
Prevenzione
PER
L’INTEGRAZIONE
X
□
GESTIONALE
E
PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2.
Presa
in
carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
□ in emergenza
□
d’èquipe
□ di un Fondo comune
Altro
□
Progetto di consolidamento di attività in essere
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione”
1.Soggetto capofila ASL di Ravenna – Distretto di Lugo
dell’intervento
2. Ambito
Ambito distrettuale di Lugo
territoriale di
realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
Manuela Martoni – Psicologa/psicoterapeuta
DSM – Responsabile U.O. Dipendenze patologiche – Via Bosi 32 - Lugo
Tel. 0545/903155 – E-mail [email protected]
nominativo e
recapiti
4. Destinatari
Tossicodipendenti e Alcoldipendenti
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
231
ACCOGLIENZA:
- Primo colloquio di accettazione (infermiere);
- Percorso di osservazione e diagnosi effettuato da psicologi (attraverso
colloqui e la somministrazione di test formulano una valutazione
diagnostica), da medici (valutazione dello stato di salute e, ove occorre,
valutazione psichiatrica) e dall’assistente sociale per persone in condizioni
di svantaggio;
- Colloqui di orientamento al trattamento;
- Consulenze a soggetti ricoverati in strutture ospedaliere;
- Elaborazione di un piano di trattamento da attuarsi.
6. Azioni previste
TRATTAMENTO PSICOLOGICO:
- Colloquio psicologico;
- Psicoterapia individuale, di coppia, di gruppo;
- Inserimenti in comunità diurne o in centri residenziali;
TRATTAMENTO DI ASSISTENZA SOCIALE:
- Sostegno socio educativo;
- Interventi di reinserimento sociale e lavorativo;
- Colloqui a soggetti detenuti in carcere;
TRATTAMENTO MEDICO E INFERMIERISTICO:
- Visite mediche;
- Cura delle patologie correlate alla dipendenze;
- Programmi di disintossicazione in ambito ambulatoriale e/o ospedaliero;
- Programmi con farmaci sostitutivi;
- Somministrazioni di farmaci in ambito ambulatoriale;
- Consulenze prima e dopo il test HIV e MST.
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
MMG, CSM E DP, Ospedali, Servizio Sociale e Socio-Sanitario, Polizie
Municipali, Forze dell’ordine, Comuni, SIIL.
1 Responsabile, 2 Medici, 2 Psicologi, 5 Infermieri, 1 Assistente Sociale.
che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi in
relazione a
Assenza di tempi di attesa per nuovi utenti (primo colloquio di accettazione
entro due giorni);
Mantenimento delle prestazioni e degli utenti in carico, a parità di organico.
indicatori
regionali/distrettuali
Previsione di spesa
TOTALE
10. Piano
finanziario:
euro
di cui
risorse
comunali
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinari
o)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti specificar
e
Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
232
AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
73
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia
e
adolescenza
X
□
Giovani
Anziani
X
Disabili
X
Immigrati
stranieri
X
Povertà e
Esclusione
X
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
□
□
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
INTERVENTI
□
PER
Prevenzione
□
L’INTEGRAZIONE
Cura/Assistenza
X
□
GESTIONALE
E
PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2.
Presa
in
carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□ d’èquipe
□ in emergenza
□
□ di un Fondo comune
Altro
□
Progetto di consolidamento e sviluppo in continuità con l’anno precedente.
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione”
1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito
Ambito distrettuale di Lugo
territoriale di
realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e
recapiti
Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o – Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747
E-mail [email protected]
Francesca Gallegati – Assistente Sociale Coordinatore Servizio Vulnerabilità
Sociale ed Inclusione
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Via Garibaldi 41, Lugo
Tel. 0545 38283 – E-mail [email protected]
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
233
4. Destinatari
Terzo settore e Volontariato
5. Eventuali
Politiche di tutela sociale e giuridica delle persone in condizioni di fragilità
fisica e psichica
interventi/politiche
integrate collegate
Le azioni previste per l’anno 2011 sono:
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
- approvazione del regolamento predisposto per riconoscere ai volontari,
disponibili ad esercitare la funzione di amministratore di sostegno nei
confronti di persone in carico ai Servizi socio-sanitari prive di patrimonio, un
rimborso spesa forfettario a fronte delle spese vive sostenute (benzina per
spostamenti, utilizzo telefono personale, computer ecc) nell’esercizio di tale
funzione.
Terzo settore
Volontariato
Tribunale Civile
Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Settore Servizio Sociale e SocioSanitario
Volontari
Associazioni
Assistenti Sociali
impiegare
9. Risultati attesi in
Approvazione del regolamento
relazione a
indicatori
regionali/distrettuali
Previsione di spesa
TOTALE
10. Piano
finanziario:
di cui
risorse
comunali
Risorse
umane e
materiali
euro
5.000
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinari
o)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti –
specificar
5.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
234
INTERVENTI DI SOSTEGNO AL REDDITO PER NUCLEI FAMILIARI
IN SITUAZIONE DI DIFFICOLTA’ SOCIO-ECOMONICA
74
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET
Respons.tà
Familiari
Infanzia
e
adolescenza
X
Giovani
Anziani
X
□
Disabili
X
Immigrati
stranieri
X
X
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
□
□
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere sociale,
della salute e di stili di vita sani
INTERVENTI
□
PER
Prevenzione
Cura/Assistenza
□
L’INTEGRAZIONE
X
□
GESTIONALE
E
PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
□
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova attivazione?
No □
Sì □
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma
Infanzia e Adolescenza:
2.
Presa
in
carico
1. Supporto della
3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
□
□ in emergenza
□
d’èquipe
□ di un Fondo comune
Altro
□
Progetto innovativo
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE:
Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilità ed inclusione sociale”
1.Soggetto capofila Unione dei comuni della Bassa Romagna
dell’intervento
2. Ambito
Ambito distrettuale di Lugo
territoriale di
realizzazione
3. Referente
dell’intervento:
nominativo e
recapiti
4. Destinatari
Massimiliano Morelli – Coordinatore Rete degli Sportelli Sociali
Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
c/o – Via Garibaldi 62, Lugo
Tel. 0545 38562 / fax 0545 38396
E-mail [email protected]
Nuclei familiari in situazione di difficoltà socio-economica, anche a causa
della recente crisi economica
5. Eventuali
interventi/politiche
Politiche di sostegno al reddito
integrate collegate
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
235
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
che si prevede di
impiegare
Le azioni previste per il 2011 sono:
- Definizione di strumenti (Bandi pubblici, Regolamenti specifici, etc…) per
l’individuazione dei requisiti dei nuclei potenziali beneficiari e delle
modalità e criteri per l’erogazione di contributi a sostegno del reddito (quali
contributi per i lavoratori colpiti dalla crisi, contributi per le spese sostenute
per la manutenzione degli impianti termici individuali, contributi per le
spese sostenute per il pagamento della tariffa di igiene ambientale, etc…)
- Attivazione di gruppi di lavoro ad hoc per l’elaborazione dei seguenti
Bandi pubblici e Regolamenti specifici:
Bando “Calore Pulito”
Regolamento “TIA”
Bando “Anticrisi”
Bando “Sostegno al reddito familiare”
- Programmazione e raccordo della tempistica sui periodi di attivazione
delle misure sopraelencate;
- Realizzazione di incontri informativi sulle misure attivate con la rete degli
Sportelli Sociali dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
- Attivazione delle procedure e completamento dell’attività istruttoria ai fini
dell’erogazione dei contributi
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Comuni del Distretto di Lugo
Organizzazioni sindacali
Centri di assistenza fiscale
Centro per l’Impiego
INPS
Agenzia delle Entrate
Hera
Personale della rete degli Sportelli Sociali
Assistenti Sociali
Personale amministrativo del Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario
dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
N. contributi erogati Bando “Calore Pulito”
N. contributi erogati Regolamento “TIA”
relazione a
N. contributi erogati Bando “Anticrisi”
N. contributi erogati Bando “Sostegno al reddito familiare”
indicatori
N. incontri informativi realizzati con il personale della rete degli Sportelli
regionali/distrettuali
Sociali
9. Risultati attesi in
Previsione di spesa
TOTALE
10. Piano
finanziario:
di cui
risorse
comunali
Risorse
umane e
materiali
euro
di cui
risorse
regionali
(Fondo
sociale
locale +
Fondo
straordinari
o)
di cui
di cui
risorse
FRNA
regionali
(altri fondi)
di cui
Fondo
nazionale
NA
100.000
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
di cui
Fondo
sanitario
regionale
di cui
risorse da
altri
soggetti –
specificar
Residuo
fondo
sociale
100.000
236
CAP. 3
PREVISIONI DI SPESA PER L’ANNO DI RIFERIMENTO
QUADRO RIEPILOGATIVO DEL FINANZIAMENTO DELLA SPESA PREVISTA PER IL PROGRAMMA ATTUATIVO 2011
(1) Spesa sanitaria per gli interventi ad elevata integrazione socio-sanitaria (tra cui finanziamento FSR per unità di strada) nonchè per gli interventi previsti al punto 6 e 9 del documento "Indicazioni di supporto alla
redazione del Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale 2009-2011 e del PAA 2009..." di seguito richiamati:
v Cure Domiciliari, suddivise per tipologia di assistenza (Domiciliare Integrata (ADI), Domiciliare Programmata (ADP), Domiciliare Infermieristica): € 2.007.119 di cui € 1.404.983 anziani e € 602.136 disabili
v
COSTI DI PERSONALE DEDICATO AI PROGETTI DEI PIANI DI ZONA E DI INTERVENTI DA ALTA INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA: € 43.626 (responsabilità familiare), € 451.079 (infanzia e
adolescenza compreso quote sanitarie rette minori per inserimenti in strutture ), € 3.382.700 (anziani), € 422.668 (disabili compreso quota sanitaria per residenzialità DGR 2068/04), € 147.624 (dipendenze e interventi di
strada), € 2.250 (immigrati), € 120.126 (salute mentale), € 6.250 (azioni di sistema)
(2) Nella colonna "Azioni di sistema e trasversali" sono state indicate, per ogni Comune, le risorse proprie comprensive del trasferimento regionale a titolo di fondo indistinto (LR 2/2003) che sono state trasferite all'Unione
dei Comuni della Bassa Romagna
NOTE:
Spesa solo sanitaria non indicata nel quadro riepilogativo:
v Assistenza Specialistica Ambulatoriale: € 8.153.952 (anziani) € 21.666 (disabili) € 140.358 (dipendenze) € 3.649.936 (immigrati stranieri) € 459382 (salute mentale)
v Accessi al Pronto Soccorso non seguiti da ricovero per cittadini in età pediatrica e sopra i 65 anni: € 595.125 (età pediatrica) € 805.008 (anziani)
v Ricoveri ripetuti per i cittadini sopra i 65 anni € 22.773.936
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
238
2. FONDO SOCIALE LOCALE - PREVISIONE DI SPESA 2011
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
239
NOTE
I costi riportati sono relativi ai progetti e agli interventi descritti nelle citate schede progettuali e non sono comprensivi dei costi del personale amministrativo dipendente e delle spese
generali e di funzionamento
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
240
3. PIANO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – PREVENTIVO 2011
FRNA
FNA
ANZIANI
Assistenza residenziale
Strutture residenziali per anziani (case protette/rsa;
inclusi "ricoveri temporanei in rsa" (punto 4.4 della dgr
1378/99)
5.676.582,00
Sostegno progetti assistenziali individuali c/o strutture
residenziali non convenzionate (punto 5 dgr n. 1378/99)
11.315,00
Altre strutture (case di riposo, comunita alloggio, etc.)
Domiciliarita, nuove opportunita assistenziali e
sostegno delle famiglie
Accoglienza temporanea di sollievo (punto 4.5 dgr
1378/99) in strutture residenziali
235.448,00
Accoglienza temporanea di sollievo (punto 4.5 dgr
1378/99) in strutture semi-residenziali
Strutture semi-residenziali per anziani (centri diurni)
337.509,00
Assistenza domiciliare e servizi connessi:
A) assistenza domiciliare
1.045.647,00
B) servizi a sostegno del programma individualizzato di
vita e di cura
b.1. trasporti
b.2. pasti
b.3. telesoccorso e teleassistenza
35.000,00
C) programma dimissioni protette
86.400,00
D) attivita rivolta ai gruppi (formazione, informazione,
educazione, incontri, caffe alzheimer, ecc.)
16.000,00
Assegno di cura anziani:
A) assegni di cura (di livello a-b-c)
B) contributo aggiuntivo assistenti famigliari con
regolare contratto
1.550.000,00
230.000,00
Servizi di prossimita (portierato sociale, custode
sociale, alloggi con servizi, ecc.)
60.000,00
Accesso e presa in carico
Potenziamento accesso alle prestazioni/servizi e
percorso presa in carico
68.000,00
Altro
Altro (interventi residuali ed eccezionali, non
ricompresi nelle finalita precedenti)
TOTALE
9.212.586,00
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
139.315,00
241
FRNA
FNA
DISABILI
Assistenza residenziale
Strutture residenziali di livello alto (centri socioriabilitativi residenziali)
1.323.540,00
Strutture residenziali di livello medio (comunita
alloggio, gruppi appartamento, residenze protette)
98.325,00
Residenzialita disabili gravissimi (dgr 2068/04)
304.897,00
Domiciliarita, nuove opportunita assistenziali e
sostegno delle famiglie
Accoglienza temporanea di sollievo in strutture
residenziali (dgr 1230/08)
100.000,00
Accoglienza temporanea di sollievo in strutture semiresidenziali (dgr 1230/08)
Strutture semi-residenziali per disabili (centri diurni):
A) centri socio-riabilitativi diurni
605.000,00
B) centri socio-occupazionali
177.000,00
Assistenza domiciliare e servizi connessi
A) assistenza domiciliare
a.1. assistenza domiciliare e territoriale con finalita
socio-educativa
91.200,00
a.2. prestazioni educative territoriali
45.471,00
a.3. assistenza domiciliare con finalita
socio-assistenziale
125.833,00
B) servizi a sostegno del programma individualizzato di
vita e di cura
b.1. trasporti
b.2. pasti
C) attivita rivolta ai gruppi (formaz/informaz/educaz,
gruppi, consulenze,)
181.000,00
10.000,00
40.000,00
Interventi per la mobilita privata delle persone con
grave disabilita
Contributi per l'acquisto e l'adattamento di
autoveicoli (art. 9 lr 29/97)
Assegno di cura disabili
A) assegno di cura disabili con handicap grave
(comma 3 art.3 l.104/92)
B) assegno di cura gravissime disabilita acquisite
(dgr 2068/2004)
270.000,00
101.453,00
C) contributo aggiuntivo assistenti famigliari con
regolare contratto
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
20.000,00
242
FRNA
FNA
Accesso e presa in carico
Potenziamento accesso alle prestazioni/servizi e
percorso presa in carico
34.000,00
Altro
Altro (interventi residuali ed eccezionali, non
ricompresi nelle finalita precedenti)
TOTALE
3.103.719,00
424.000,00
INTERVENTI TRASVERSALI PER ANZIANI E DISABILI
Emersione e qualificazione del lavoro di cura delle
assistenti famigliari
Emersione e qualificazione del lavoro di cura delle
assistenti famigliari
Servizi consulenza e sostegno economico per
l'adattamento domestico
Contributi del frna per l'adattamento domestico e per
l'autonomia nell'ambiente domestico (art.10 lr 29/97)
54.424,00
Servizio di consulenza dei centri provinciali per
l'adattamento domestico
Programmi di sostegno delle reti sociali e di
prevenzione soggetti fragili
Programmi di sostegno delle reti sociali e di
prevenzione soggetti fragili
51.459,00
Altro
Altro (interventi residuali ed eccezionali, non
ricompresi nelle finalita precedenti)
TOTALE
TOTALE GENERALE
0
12.316.305,00
Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011
105.883,00
669.198,00
243
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complessivo 2011 - Unione dei Comuni della Bassa Romagna