SETTORE SERVIZIO SOCIALE E SOCIO SANITARIO Ufficio di Piano per l’integrazione Socio Sanitaria PIANO DI ZONA PER LA SALUTE ED IL BENESSERE SOCIALE PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011 PIANO DI ZONA PER LA SALUTE ED IL BENESSERE SOCIALE 2009/2011 PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011 CAP. 1 1.1 Dati Demografici Pag. 1 1.2 Accreditamento dei servizi socio sanitari Pag. 7 1.3 Priorita’ di intervento per la concessione di contributi residui degli interventi destinati a strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie,ai sensi dell'art. 48, L.R. n. 2/2003 e art. 10, comma 2, L.R. n. 5/2004 Pag. 15 CAP. 2 GLI INTERVENTI PER L’ANNO DI RIFERIMENTO 1. 2. SVILUPPO E CONSOLIDAMENTO DELL’UFFICIO DI PIANO SVILUPPO E QUALIFICAZIONE SPORTELLI SOCIALI OPERATORI Pag. 18 E FORMAZIONE Pag. 20 2.1 FAMIGLIA E MINORI Pag. 23 Famiglia e minori - Stato dell’attuazione dei progetti e degli interventi previsti dal programma attuativo 2010 Pag. 24 Programma regionale per la promozione e la tutela dei diritti, la protezione e lo sviluppo dei soggetti in eta' evolutiva ed il sostegno alla genitorialita' ai sensi della L.R. 14/08 - Norme in materia di politiche per le giovani generazioni Pag. 30 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. CENTRO PER LE FAMIGLIE DELL’UNIONE DEI COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA I PROGETTI A SOSTEGNO DELLA MATERNITA’ E DELLE GENITORIALITA’ INSERITI NELL’ACCORDO CENTRO PER LE FAMIGLIE-CONSULTORIO FAMILIARE CON I GENITORI – DALLA NASCITA ALL’ADOLESCENZA INTERVENTI DI SOSTEGNO AI MINORI E ALLE LORO FAMIGLIE BUONI SPESA PER GENERI DI PRIMA NECESSITA’ LA TUTELA DEI MINORI: INTERVENTI TERRITORIALI, EDUCATIVI E I PROCESSI DI INTEGRAZIONE CON I SERVIZI SANITARI. INTERVENTI EDUCATIVI DOMICILIARI A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA E DEL MINORE OSPITALITA’ TEMPORANEA IN EMERGENZA MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI – ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE (Piano territoriale provinciale per azioni di integrazione sociale a favore dei cittadini stranieri immigrati) L’AFFIDO FAMILIARE: PROMUOVERE L’ACCOGLIENZA ATTRAVERSO UN LAVORO CON LA COMUNITÀ (Programma Provinciale per la promozione delle politiche di tutela e accoglienza dell’infanzia e dell’adolescenza) INTEGRAZIONE SCOLASTICA E NEI SERVIZI EDUCATIVI DEI MINORI DISABILI: QUALIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI EDUCATIVI E “DIARIO DI BORDO” 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. IL PASSAGGIO DALLA MINORE ALLA MAGGIORE ETÀ DEI RAGAZZI IN CARICO AL CENTRO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE MODELLI OPERATIVI INTEGRATI PER LA SALUTE DELL’INFANZIA: “IL BAMBINO E IL VILLAGGIO” IL CASE MANAGEMENT: MODELLI E STRUMENTI OPERATIVI NELL’AREA DELL’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA – II ANNUALITA’ PERCORSO PER LA PIENA APPLICAZIONE DELLA LEGGE 194/78 E PER LA TUTELA SOCIALE DELLA MATERNITA’ MEDIAZIONE LINGUISTICA – CULTURALE NELLE SCUOLE DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA: CITTA’ DEI BAMBINI E CONSULTA DEI RAGAZZI TEMPI EXTRASCOLASTICI – SERVIZI RICREATIVI ED EDUCATIVI “NATI PER LEGGERE” PROMOZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA SICUREZZA: PERCORSI DIDATTICI NELLE SCUOLE EDUCAZIONE ALLA SANA ALIMENTAZIONE PROMOZIONE DELL’ALLATTAMENTO AL SENO SOSTEGNO ALLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA: DEMETRA 2.2 GIOVANI Pag. 95 Giovani - Stato dell’attuazione dei progetti e degli interventi previsti dal programma attuativo 2010 Pag. 96 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. CREATIVITA’ E IMPRESA YOUNETWORK DISCOVERYBUS – ALLA SCOPERTA DEL DIVERTIMENTO SANO E SICURO RADIO WEB-SONORA SAFESTYLE E “SE GUIDO NON BEVO”: INTERVENTI DI STRADA PER LA PROMOZIONE DI UNO STILE DI VITA ATTENTO ALLA SICUREZZA E ALLA SALUTE DEI GIOVANI E PER LA GUIDA SICURA SENZA ALCOL SPAZIO GIOVANI - CENTRO D’ ASCOLTO ADOLESCENZA CENTRO “VOLO A VELA” RIVOLTO A GIOVANI CONSUMATORI DI SOSTANZE E AI LORO FAMIGLIARI PROGETTO DI RICERCA: “I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO PER GENITORI DI ADOLESCENTI CON PROBLEMI DI DROGA E ALCOL E CORRELATI” SCUOLE LIBERE DAL FUMO: PREVENZIONE DELL'ABITUDINE AL FUMO TRA I GIOVANI PREVENZIONE DELL’INFERTILITA’ MASCHILE 2.3 ANZIANI DISABILI E NON AUTOSUFFICIENTI Pag. 123 Anziani, disabili e non autosufficienti - Stato dell’attuazione dei progetti e degli interventi previsti dal programma attuativo 2010 Pag. 124 37. 38. RAFFORZAMENTO E POTENZIAMENTO DEI PUNTI UNICI DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI ED AI SERVIZI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE NON AUTOSUFFICIENZE E AL PERCORSO DI PRESA IN CARICO AZIONI PROATTIVE DI INFORMAZIONE A FAVORE DELLA POPOLAZIONE ANZIANA Domiciliarità 39. 40. CENTRI DIURNI PER ANZIANI: CONSOLIDAMENTO, AMPLIAMENTO E FLESSIBILIZZAZIONE DELL’OFFERTA CENTRI DIURNI SOCIO-OCCUPAZIONALI PER ADULTI E PERCORSI DI MIGLIORAMENTO 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51. 52. 53. 54. 55. CENTRI SOCIO RIABILITATIVI SEMIRESIDENZIALI PER DISABILI “GALASSIA” E “GIRANDOLA”: PROGETTI FLESSIBILI CASA DELLA CARITÀ: CONSOLIDAMENTO DELL’OFFERTA ACCOGLIENZA TEMPORANEA DI SOLLIEVO DI PERSONE DISABILI IN STRUTTURE RESIDENZIALI E/O SEMI-RESIDENZIALI ASSISTENZA DOMICILIARE E TERRITORIALE CON FINALITÀ SOCIOEDUCATIVA - INTERVENTI SOCIO-ASSISTENZIALI A SOSTEGNO DELLA DOMICILIARITÀ ASSEGNO DI CURA PER ANZIANI E DISABILI E QUOTA AGGIUNTIVA PER LE ASSISTENTI FAMILIARI FINALIZZATA ANCHE ALL’EMERSIONE E QUALIFICAZIONE DEL LAVORO DELLE ASSISTENTI FAMILIARI CONSOLIDAMENTO E QUALIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ CONNESSE ALLE DIMISSIONI PROTETTE SOSTEGNO AL DOMICILIO E CONSOLIDAMENTO DELL’ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA E DELL’ASSISTENZA DOMICILIARE LEGGERA PALESTRA DELLA MENTE E SPAZIO INCONTRO QUALIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI DI ASSISTENZA DOMICILIARE RIVOLTI ALLE PERSONE AFFETTE DA DEMENZA E AI LORO FAMIGLIARI-CAREGIVER ATTRAVERSO PERCORSI DI FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI DEDICATI E ACCOGLIENZA TEMPORANEA IN STRUTTURE RESIDENZIALI AZIONI E PROGETTI PER IL CONTRASTO DELL’ISOLAMENTO E DELLA SOLITUDINE DEI SOGGETTI FRAGILI CENTRO ADATTAMENTO AMBIENTE DOMESTICO (C.A.A.D.) CONTRIBUTI PER L’ADATTAMENTO DELL’AMBIENTE DOMESTICO (DGR E.R. 1206/2007) E LA MOBILITA’ (ART. 10 LR 29/97) ABITARE IN SICUREZZA: PORTIERATO SOCIALE, ALLOGGI CON SERVIZI E COMUNITA’ ALLOGGIO LO SPORT AL SERVIZIO DI TUTTE LE ABILITÀ IL LAVORO DI RETE E DI COMUNITÀ IN INTEGRAZIONE CON L’ASSOCIAZIONISMO E IL VOLONTARIATO FORMAZIONE VOLONTARI (PENSO) Residenzialità 56. 57. 58. L’OFFERTA DI RESIDENZIALITA’ DELLA RETE DISTRETTUALE DEI SERVIZI PER ANZIANI: CASE PROTETTE/RSA STRUTTURE RESIDENZIALI DI LIVELLO ALTO E MEDIO PER PERSONE DISABILI: CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO DELL’OFFERTA RESIDENZIALE SPERIMENTAZIONE E INNOVAZIONE: NUOVI PERCORSI TERAPEUTICO/ASSISTENZIALI RIVOLTI A PERSONE CON DISTURBI COGNITIVI NELLE STRUTTURE PER ANZIANI 2.4 VULNERABILITA’ ED INCLUSIONE SOCIALE Pag. 187 Vulnerabilita’ ed inclusione sociale - Stato dell’attuazione dei progetti e degli interventi previsti dal programma attuativo 2010 Pag. 188 59. 60. 61. 62. 63. 64. 65. 66. 67. INTERVENTI DI SOSTEGNO ECONOMICO PER LE PERSONE IN SITUAZIONE DI INDIGENZA E/O DISAGIO PASTO SOLIDALE POSTO LETTO IN EMERGENZA MICROCREDITO ETICO INTERVENTI VOLTI ALL’INSERIMENTO O AL REINSERIMENTO SOCIALE E LAVORATIVO PROMOZIONE DEL LAVORO LA RETE DI SUPPORTO E DI ACCOMPAGNAMENTO PER IL CONTRASTO ALLE POVERTÀ ESTREME: COLLOBORAZIONE CON IL VOLONTARIATO SUPPORTED HOUSING: VERSO UNO SPAZIO VISSUTO CONSAPEVOLE IL DISAGIO PSICHICO TRA COLLOCAMENTO E OCCUPABILITÀ 68. 69. 70. 71. 72. 73. 74. SISTEMA DI SERVIZI A SUPPORTO DELL’INTEGRAZIONE PER I CITTADINI STRANIERI: CENTRO SERVIZI PER STRANIERI E SPAZI DONNA SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE IN SITUAZIONI DI GRAVI MARGINALITÀ ATTRAVERSO LA FORNITURA DI VIVERI E BENI PER LA PRIMA INFANZIA OPERATORE SUL TERRITORIO SPORTELLO ANTIDISCRIMINAZIONE: ORIENTAMENTO, CONSULENZA E ASSISTENZA IMMIGRATI (Piano territoriale provinciale per azioni di integrazione sociale a favore dei cittadini stranieri immigrati) CURA DEI DISTURBI DA USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO SOSTEGNO ECONOMICO STRAORDINARIO PER NUCLEI FAMILIARI IN SITUAZIONE DI DIFFICOLTA’ SOCIO-ECONOMICA CAP. 3 PREVISIONI DI SPESA PER L’ANNO DI RIFERIMENTO 1. 2. 3. QUADRO RIEPILOGATIVO DEL FINANZIAMENTO DELLA SPESA PREVISTA PER IL PROGRAMMA ATTUATIVO 2011 FONDO SOCIALE LOCALE - PREVISIONE DI SPESA 2011 PIANO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – PREVENTIVO 2011 Pag. 238 Pag. 239 Pag. 241 CAP. 1 1.1 DATI DEMOGRAFICI Popolazione totale residente nel Distretto di Lugo al 31/12/2010 Comune di residenza Maschi Femmine Totale Alfonsine 5.952 6.459 12.411 Bagnacavallo 8.053 8.612 16.665 Bagnara 1.178 1.152 2.330 Conselice 4.921 5.108 10.029 Cotignola 3.576 3.838 7.414 Fusignano 4.167 4.277 8.444 15.632 17.145 32.777 5.238 5.462 10.700 1.402 50.119 1.447 53.500 2.849 103.619 Lugo Massa Lombarda Sant'Agata sul Santerno TOTALE Percentuale della popolazione anziana (> = 65 anni) residente nei Comuni del Distretto di Lugo – Serie storica Comune di residenza 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Pop. Anziana % 27,38 Pop. Anziana % 27,27 Pop. Anziana % 26,7 Pop. Anziana % 26,41 Pop. Anziana % 26,35 Pop. Anziana % 26,36 Bagnacavallo 27,26 27,12 26,85 26,60 26,29 26,02 Bagnara 23,79 22,04 21,23 20,62 20,22 19,70 Conselice 25,32 25,28 25,04 24,55 24,34 23,98 Cotignola 24,86 24,7 24,19 23,75 23,43 23,20 Fusignano 25,92 25,93 25,36 25,28 25,40 25,19 27,3 27,26 26,79 26,52 26,37 26,18 Massa Lombarda 25,93 25,24 24,41 23,71 23,43 23,15 Sant'Agata sul Santerno 23,75 22,93 22,84 21,59 21,06 20,74 Alfonsine Lugo Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 1 Popolazione anziana residente nei Comuni del Distretto di Lugo per fasce d’età (over 65, over 75 e over 85) Comune di residenza Over 65 Over 75 Over 85 N. % N. % N. % Alfonsine 3.272 26,36 1.826 14,71 547 4,41 Bagnacavallo 4.336 26,02 2.492 14,94 799 4,79 459 19,70 256 10,99 86 3,69 Conselice 2.405 23,98 1.317 13,13 435 4,34 Cotignola 1.720 23,20 973 13,12 286 3,86 Fusignano 2.127 25,19 1.136 13,45 403 4,77 Lugo 8.581 26,18 4.891 14,92 1.534 4,68 Massa Lombarda 2.477 23,15 1.459 13,64 428 4,00 591 20,74 304 10,67 95 3,33 25.968 25,06 14.654 14,14 4.613 4,45 Bagnara Sant'Agata sul Santerno Totale Incidenza popolazione straniera sul totale della popolazione residente del Distretto – serie storica 2002 Distretto di Lugo 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 % % % % % % % % % 3,12 4,13 5,12 6 6,75 8,31 9,7 10,6 11,22 Popolazione straniera residente nei Comuni del Distretto di Lugo al 31/12/2010 Comune di residenza Stranieri residenti % su pop. totale Alfonsine 1.200 9,67 Bagnacavallo 1.495 8,97 198 8,50 1.540 15,36 Bagnara Conselice Cotignola 598 8,07 Fusignano 1.073 12,71 Lugo 3.471 10,59 Massa Lombarda 1.723 16,10 326 11,44 11.624 11,22 Sant'Agata sul Santerno Totale Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 2 Popolazione straniera residente nei Comuni del Distretto di Lugo al 31/12/2010 per sesso e Comune di residenza Comune di residenza Maschi Femmine Totale % maschi % femmine Alfonsine 572 628 1.200 47,67 52,33 Bagnacavallo 722 773 1.495 48,29 51,71 Bagnara 111 87 198 56,06 43,94 Conselice 821 719 1.540 53,31 46,69 Cotignola 300 298 598 50,17 49,83 Fusignano 572 501 1.073 53,31 46,69 Lugo 1.596 1.875 3.471 45,98 54,02 Massa Lombarda 883 840 1.723 51,25 48,75 Sant'Agata 150 176 326 46,01 53,99 5.727 5.897 11.624 49,27 50,73 Totale Popolazione straniera residente nei Comuni del Distretto di Lugo - serie storica Comune di residenza Alfonsine Bagnacavallo Bagnara Conselice Cotignola Fusignano Lugo Massa Lombarda Sant'Agata TOTALE Comune di residenza Alfonsine Bagnacavallo Bagnara Conselice Cotignola Fusignano Lugo Massa Lombarda Sant'Agata TOTALE 31/12/2002 31/12/2003 Stranieri residenti % Stranieri residenti 275 2,3 353 3 303 1,6 411 2,6 % 31/12/2004 Stranieri residenti 31/12/2005 % Stranieri residenti % 403 3,4 487 4,1 575 3,5 681 4,2 29 1,9 63 3,5 87 4,7 84 4,5 448 5 632 6,9 756 8,2 889 9,4 171 2,5 251 3,6 284 4,1 319 4,5 373 4,9 494 6,4 596 7,5 682 8,4 881 2,8 1.117 3,5 1.455 4,5 1.754 5,4 430 4,9 544 6,1 681 7,5 835 8,9 70 3,2 111 4,9 131 5,7 152 6,4 2.980 3,1 3.976 4,1 4.968 5,1 5.883 6 31/12/2006 31/12/2007 31/12/2008 31/12/2009 31/12/2010 Stranieri residenti % Stranieri residenti % Stranieri residenti % Stranieri residenti % Stranieri residenti % 595 4,9 816 6,67 955 7,71 1.090 8,81 1.200 9,67 738 4,5 999 6,11 1.248 7,52 1.383 8,29 1.495 8,97 101 5,2 126 6,23 151 7,04 189 8,40 198 8,50 962 10,1 1.097 11,42 1.292 13,22 1.433 14,44 1.540 15,36 370 5,2 445 6,18 523 7,14 585 7,87 598 8,07 757 9,3 905 10,97 999 11,94 1.056 12,53 1.073 12,71 1.936 6 2.492 7,70 2.996 9,17 3.281 10,02 3.471 10,59 1.013 10,4 1.263 12,53 1.483 14,34 1600 15,24 1.723 16,10 207 8,2 228 8,87 277 10,17 313 11,19 326 11,44 6.679 6,7 8.371 8,31 9.924 9,7 10.930 10,6 11.624 11,22 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 3 Nuovi nati nei Comuni del Distretto di Lugo al 01/01/2011 Di cui stranieri Alfonsine Nuovi nati (< 1 anno) 112 Bagnacavallo 125 26 25 Bagnara 29 2 Conselice 86 30 Cotignola 57 11 Fusignano 95 23 Lugo 288 95 Massa Lombarda 122 51 Sant'Agata sul Santerno 30 6 TOTALE 944 269 Minori di 18 anni residenti nei Comuni del Distretto di Lugo al 31/12/2010 Minori Alfonsine 1.744 % su tot popolazione 14,05 Bagnacavallo 2.334 14,01 Bagnara 416 17,85 Conselice 1.614 16,09 Cotignola 1.166 15,73 Fusignano 1.275 15,10 Lugo 4.684 14,29 Massa Lombarda 1.749 16,34 Sant'Agata sul Santerno 488 17,13 TOTALE 15.470 14,93 Minori stranieri residenti nei Comuni del Distretto di Lugo al 31/12/2010 Minori Di cui stranieri Alfonsine 1.744 260 % stranieri su tot minori 14,91 Bagnacavallo 2.334 322 13,80 Bagnara 416 40 9,62 Conselice 1.614 404 25,03 Cotignola 1.166 173 14,84 Fusignano 1.275 253 19,84 Lugo 4.684 770 16,44 Massa Lombarda 1.749 445 25,44 Sant'Agata sul Santerno TOTALE 488 15.470 70 2.737 14,34 17,69 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 4 Popolazione residente nei Comuni del Distretto di Lugo divisa per fasce d’età e percentuale sul totale della popolazione al 31/12/2010 Comune di residenza 0 - 14 15 - 64 Over 65 N. % N. % N. % Alfonsine 1.485 11,97 7.654 61,67 3.272 26,36 Bagnacavallo 1.969 11,82 10.360 62,17 4.336 26,02 374 16,05 1.497 64,25 459 19,70 Bagnara Conselice 1.392 13,88 6.232 62,14 2.405 23,98 Cotignola 995 13,42 4.699 63,38 1.720 23,20 Fusignano 1.086 12,86 5.231 61,95 2.127 25,19 Lugo 3.962 12,09 20.234 61,73 8.581 26,18 Massalombarda 1.533 14,33 6.690 62,52 2.477 23,15 429 13.225 15,06 12,76 1.829 64.426 64,20 62,18 591 25.968 20,74 25,06 Sant'Agata sul Santerno Totale Popolazione residente nei Comuni del Distretto di Lugo al 31/12/2010 per fasce d’età (under 14, 15/64 e over 65) Comune di residenza 0 - 14 15 - 64 Over 65 N. Di cui stranieri N. Di cui stranieri N. Di cui stranieri Alfonsine 1.485 228 7.654 959 3.272 13 Bagnacavallo 1.969 274 10.360 1.186 4.336 35 374 35 1.497 163 459 0 1.392 361 6.232 1.128 2.405 51 Cotignola 995 147 4.699 439 1.720 12 Fusignano 1.086 213 5.231 834 2.127 26 Lugo 3.962 670 20.234 2.714 8.581 87 Massalombarda 1.533 405 6.690 1.271 2.477 47 429 13.225 65 2.398 1.829 64.426 251 8.945 591 25.968 10 281 Bagnara Conselice Sant'Agata sul Santerno Totale Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 5 Indice di vecchiaia della popolazione residente nei Comuni del Distretto di Lugo – anno 2010 Comune di residenza Indice di vecchiaia Alfonsine 220 Bagnacavallo 220 Bagnara 123 Conselice 173 Cotignola 173 Fusignano 196 Lugo 217 Massalombarda 162 Sant'Agata sul Santerno 138 Totale 196 Indice di vecchiaia = (numero over 65/ numero under 14) * 100 Indice di vecchiaia della popolazione residente nel Distretto di Lugo – serie storica Distretto di Lugo 2001 2003 2007 2009 2010 265 246 216 202 196 Fonte:Provincia di Ravenna – Servizio Statistica Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 6 ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI SOCIO SANITARI Premessa L’accreditamento dei servizi socio-sanitari è finalizzato ad individuare i servizi e le strutture necessari per la copertura del fabbisogno espresso nella programmazione territoriale e consente, a seguito dell’espletamento di procedure nelle quali devono essere dimostrati da parte dei soggetti gestori i requisiti di qualità nella conduzione e nell’erogazione del servizio (DGR 514/2009), l’instaurazione di rapporti di servizio pubblico tra i soggetti titolari della committenza dei servizi sociosanitari ed i soggetti gestori/erogatori di tali servizi, le cui relazioni vengono disciplinate attraverso un apposito contratto di servizio. Pertanto la programmazione territoriale, esplicitata attraverso il Piano per la salute e il benessere sociale ed i rispettivi Piani Attuativi, è il presupposto dell’accreditamento e ne condiziona le procedure di rilascio e lo svolgimento delle attività conseguenti. L’accreditamento ha valenza “distrettuale” e si muove nel rispetto dei presupposti e dei vincoli adottati dalla programmazione esercitata e valevole in tale ambito. L’accreditamento è concesso dai soggetti istituzionali competenti per l’ambito distrettuale (art. 23 l.r. 4/2008), individuati e a ciò delegati dai Comuni referenti. I Comuni del Distretto di Lugo, con Delibera di Consiglio dell’Unione n. 46 dell’11.11.2009 hanno individuato l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna quale soggetto istituzionale competente per il rilascio dell’accreditamento e indicato quale responsabile del procedimento il Dirigente del Settore Servizio Sociale e Sociosanitario dell’Unione. Si riportano di seguito le schede relative alla programmazione del fabbisogno di servizi soggetti ad accreditamento nonché la scheda di sintesi dei provvedimenti di accreditamento transitorio rilasciati al 31.12.2010 con individuazione dei soggetti gestori. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 7 ATTUAZIONE DGR 514/2009 - ACCREDITAMENTO SERVIZI SOCIOSANITARI : PROGRAMMAZIONE DEL FABBISOGNO DI SERVIZI DEL DISTRETTO DI LUGO Fabbisogno di servizi/posti nell'ambito della RETE ESISTENTE dei servizi soggetti ad accreditamento n° servizi di Casa Residenza per anziani accreditati transitoriamente nell'ambito della rete esistente 10 499 di cui: - n. 4 posti nel Distretto di Faenza n° posti di Casa Residenza per anziani - n. 12 posti dedicati per nucleo 2068/2004 accreditati transitoriamente nell'ambito della rete - n. 4 posti dedicati a progetti esistente individualizzati disabili - n. 33 posti accreditati per il Distretto di Ravenna n° servizi di Centro Diurno per anziani 6 accreditati transitoriamente nell'ambito della rete esistente n° posti di Centro Diurno per anziani 68 accreditati transitoriamente nell'ambito della rete esistente n° servizi di CSRR per Disabili 1 accreditati transitoriamente nell'ambito della rete nel Distretto di Lugo esistente 10 nell'ambito del Distretto di Lugo n° posti di CSRR per Disabili accreditati transitoriamente nell'ambito della rete esistente 29 n° servizi di CSRD per Disabili accreditati transitoriamente nell'ambito della rete esistente in altri Distretti della Regione 3 36 nell'ambito del Distretto di Lugo n° posti di CSRD per Disabili accreditati transitoriamente nell'ambito della rete esistente n° servizi di Assistenza domiciliare socio assistenziale accreditati transitoriamente nell'ambito della rete esistente n° servizi di Assistenza domiciliare socio educativa accreditati transitoriamente nell'ambito della rete esistente n° servizi di Centro Socio Occupazionali per Disabili da accreditare nell'ambito della rete esistente n° posti di Centro Socio Occupazionale per Disabili da accreditare nell'ambito della rete esistente 4 in altri distretti della provincia di Ravenna 2 per un totale di 82.000 ore 1 per un totale di 4.600 ore 4 59 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 8 Indicazioni per l'avvio di NUOVI servizi oggetto di accreditamento anno 2011 n° nuovi servizi di Casa Residenza per anziani n° nuovi posti di Casa Residenza per anziani da accreditare n° nuovi servizi di CSRR per Disabili da accreditare n° nuovi posti di CSRR per Disabili da accreditare n° nuovi servizi di CSRD per Disabili da accreditare n° nuovi posti di CSRD per Disabili da accreditare n° nuovi servizi di Centro Diurno per anziani da accreditare n° nuovi posti di Centro Diurno per anziani da accreditare n° nuovi servizi residenziali per persone con gravissime disabilità acquisite (DGR 2068/04) da accreditare n° nuovi posti residenziali per persone con gravissime disabilità acquisite (DGR 2068/04) da accreditare n° servizi di Centro Socio Occupazionali per Disabili da accreditare nell'ambito della rete esistente n° posti di Centro Socio Occupazionale per Disabili da accreditare nell'ambito della rete esistente 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 5 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 9 Condizioni particolari che motivano l'invito diretto (punto 7.3.2 allegato 1 dgr 514/2009) n° servizi di Centro Socio Occupazionali per Disabili da accreditare nell'ambito della rete esistente 1 n° posti di Centro Socio Occupazionale per Disabili da accreditare nell'ambito della rete esistente 5 Nell'ambito della definizione delle priorità di intervento per i contributi in conto capitale art. 48 L.R. 2/85 e art. 10 L.R. 5/2005 (DGR 485/2008) il Comitato di Distretto ha segnalato il progetto di realizzazione di un Centro sociooccupazionale per disabili presentato dalla Coop. Sociale "Isola" di Lugo Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 10 ACCREDITAMENTI TRANSITORI RILASCIATI al 31.12.2010 NEL DISTRETTO DI LUGO Tipologia servizio Denominazione Distretto codifica del servizio regionale Posti accreditati (tranne AD) Ipotesi di subcommittenza Stato del contratto di servizio 29, di cui 12 per nucleo dedicato all’accoglienza di disabili gravissimi acquisiti ex L. 2068/2004; ad accreditamento definitivo Asp in corso di stesura 32 ad accreditamento definitivo Asp in corso di stesura 40 ad accreditamento definitivo Asp in corso di stesura ad accreditamento definitivo Asp in corso di stesura Giovanardi e Vecchi ASP della Bassa Romagna e ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) Fusignano (RA) Tarlazzi e Zarabini ASP della Bassa Romagna e ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) Cotignola (RA) Casa Protetta Attilio Boari ASP della Bassa Romagna e ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) Alfonsine (RA) Transitorio 42 F.lli Bedeschi ASP della Bassa Romagna e ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ASP della Bassa Romagna Bagnacavall o (RA) Transitorio 85 CRA Lugo Tipo di Accreditamento (Transitorio o Provvisorio) Lugo (RA) CRA Lugo Comune di ubicazione San Domenico CRA Lugo Gestioni particolari (pubbliche, ANFFASS, AIAS,ecc.) ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) CRA Lugo Solo gestione mista: previsione gestione fine del triennio ASP della Bassa Romagna e ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) CRA Lugo Soggetto gestore accreditato per il servizio Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 Transitorio Transitorio Transitorio in corso di stesura 11 Tipologia servizio Denominazione Distretto codifica del servizio regionale Comune di ubicazione Tipo di Accreditamento (Transitorio o Provvisorio) Posti accreditati (tranne AD) Transitorio 92 in corso di stesura Jus Pascendi ASP della Bassa Romagna e ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ASP della Bassa Romagna Conselice (RA) Transitorio 38 in corso di stesura Manuela Geminiani ASP della Bassa Romagna e ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) Massa Lombarda (RA) San Rocco Consorzio Sociale San Rocco Soc. coop. Fusignano (RA) Reale Cooperativa Sociale Il Cerchio Soc. Coop.va Alfonsine (RA) Transitorio 60 42 di cui 24 convenzionati con il Distretto di Lugo e 18 posti convenzionati con il Distretto di Ravenna. 35 di cui 20 posti convenzionati con il Distretto di Lugo e 15 posti convenzionati con il Distretto di Ravenna Casa della Carità San Francesco d'Assisi Ente religioso Santuario B.V. del Molino Lugo (RA) Transitorio 4 Transitorio Transitorio CRA Lugo CSRD Lugo Stato del contratto di servizio Lugo (RA) CRA Lugo Ipotesi di subcommittenza ASP della Bassa Romagna CRA Lugo Gestioni particolari (pubbliche, ANFFASS, AIAS,ecc.) Sassoli CRA Lugo Solo gestione mista: previsione gestione fine del triennio ASP della Bassa Romagna e ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) CRA Lugo Soggetto gestore accreditato per il servizio Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 ad accreditamento definitivo Asp in corso di stesura ad accreditamento definitivo Asp in corso di stesura ad accreditamento definitivo Asp in corso di stesura in corso di stesura 12 Tipologia servizio Denominazione Distretto codifica del servizio regionale CSRD Lugo La Girandola CSRD Lugo CSRR Lugo Galassia Casa della Carità San Francesco d'Assisi Tipo di Accreditamento (Transitorio o Provvisorio) Posti accreditati (tranne AD) Ipotesi di subcommittenza Stato del contratto di servizio 20 ad accreditamento definitivo Asp in corso di stesura ad accreditamento definitivo Asp in corso di stesura Coop sociale Il Cerchio Bagnacavall o (RA) Coop sociale Il Cerchio Fusignano (RA) Transitorio 12 Lugo (RA) Transitorio 10 Ente religioso Santuario B.V. del Molino Fusignano (RA) Tarlazzi e Zarabini ASP della Bassa Romagna e ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) Cotignola (RA) F.Verlicchi ASP della Bassa Romagna e ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) Alfonsine (RA) F.lli Bedeschi ASP della Bassa Romagna e ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ASP della Bassa Romagna Bagnacavall o (RA) CD Lugo Comune di ubicazione Giovanardi e Vecchi CD Lugo ASP della Bassa Romagna e Coop.va il Cerchio Gestioni particolari (pubbliche, ANFFASS, AIAS,ecc.) ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) CD Lugo ASP della Bassa Romagna e Coop.va il Cerchio Solo gestione mista: previsione gestione fine del triennio ASP della Bassa Romagna e ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) CD Lugo Soggetto gestore accreditato per il servizio Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 Transitorio in corso di stesura 10 ad accreditamento definitivo Asp in corso di stesura 5 ad accreditamento definitivo Asp in corso di stesura Transitorio 10 ad accreditamento definitivo Asp in corso di stesura Transitorio 15 Transitorio Transitorio in corso di stesura 13 Tipologia servizio Denominazione Distretto codifica del servizio regionale CD Manuela Geminiani Lugo CD Lugo Lugo AD Lugo AD San Domenico assistenza ad anziani ed adulti non autosufficienti , assistenza domiciliare socioassistenziale ed educativa a disabili assistenza ad anziani ed adulti non autosufficienti , assistenza domiciliare socioassistenziale a disabili Soggetto gestore accreditato per il servizio Solo gestione mista: previsione gestione fine del triennio ASP della Bassa Romagna e ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ASP della Bassa Romagna e ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ATI (cooperative Sociali: In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) Gestioni particolari (pubbliche, ANFFASS, AIAS,ecc.) Comune di ubicazione Massa Lombarda (RA) Tipo di Accreditamento (Transitorio o Provvisorio) Transitorio Posti accreditati (tranne AD) Ipotesi di subcommittenza Stato del contratto di servizio 10 ad accreditamento definitivo Asp in corso di stesura 18 ad accreditamento definitivo Asp in corso di stesura Lugo (RA) Transitorio Il Cerchio Soc. Coop.va Lugo (RA) Transitorio in corso di stesura Zerocento Soc. Coop.va Lugo (RA) Transitorio in corso di stesura gestore pubblico gestore privato gestione mista Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 14 PRIORITA’ DI INTERVENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI RESIDUI DEGLI INTERVENTI DESTINATI A STRUTTURE SOCIO-ASSISTENZIALI E SOCIO-SANITARIE, AI SENSI DELL'ART. 48, L.R. N. 2/2003 E ART. 10, COMMA 2, L.R. N. 5/2004. In conformità con gli indirizzi e le valutazioni emerse nell’ambito dei gruppi di lavoro del Piano Sociale di Zona e delle determinazioni assunte dal Comitato di Distretto di Lugo relativamente all’utilizzo di contributi regionali residui per gli interventi destinati a strutture socio-assistenziali e sociosanitarie in ordine ai bisogni prevalenti, si individua la priorità di intervento di seguito indicata: AREA ANZIANI - adeguamento di strutture esistenti alle normative tecniche statali e regionali finalizzato anche a garantire il risparmio energetico e la eco sostenibilità. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 15 CAP. 2 GLI INTERVENTI PER L’ANNO DI RIFERIMENTO Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 17 SVILUPPO E CONSOLIDAMENTO DELL’ UFFICIO DI PIANO 1 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza □ □ X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ d’èquipe □ □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Progetto di sviluppo e consolidamento OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: vedi Tabella Obiettivi triennali 2009-2011 n. 3 “rafforzare i legami e favorire la partecipazione” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito territoriale Distrettuale di realizzazione Carla Golfieri – Resp. Ufficio di Piano Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento: Via Amendola, 68 – Lugo nominativo e recapiti Tel. 0545 38415 Fax 054539368 [email protected] Comitato di Distretto, CTSS e relativo Ufficio di Supporto, Comuni della 4. Destinatari Zona Sociale Lo sviluppo e il consolidamento dell’Ufficio di Piano si inserisce nel contesto 5. Eventuali generale del processo di rafforzamento delle competenze dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e più in particolare nella riorganizzazione del interventi/politiche Servizio Sociale Associato che dal 2009, superando la delega all’Azienda integrate collegate Usl e il frazionamento di alcune competenze in capo a singoli Comuni, è stato istituito nell’ambito dell’Unione della Bassa Romagna. Oltre a quanto già posto in atto dal punto organizzativo per adempiere alle 6. Azioni previste funzioni assegnate dalla DGR 1004 /2007, occorre: - Rafforzare le competenze e ampliare gli interventi di programmazione, 3. Referente Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 18 7. Istituzioni/attori regolazione, gestione della committenza e più complessivamente di pianificazione territoriale dell’offerta dei servizi sociali e socio-sanitari - Ampliare gli strumenti per il presidio dei sistemi informativi favorendo il raccordo con il sistema informativo dell’Azienda Usl e dei Comuni del territorio. L’Ufficio opererà in raccordo con gli altri Uffici di Piano che fanno capo all’Ausl di Ravenna, prevedendo così un sistema integrato omogeneo in grado di rispondere alle esigenze informative su base aziendale. - Potenziare l’integrazione professionale tra sociale e sanitario estendendo la modalità di lavoro per gruppi, così da consentire l’utilizzo di professionalità specialistiche su specifici progetti, finalizzati anche alla definizione di protocolli operativi di presa in carico congiunta. - Piena applicazione degli strumenti organizzativi per garantire separatezza tra funzioni di committenza e di produzione. - Provvedere a tutti gli adempimenti connessi al rilascio dell’accreditamento, alla stesura, approvazione e sottoscrizione dei relativi contratti di servizio e alle successive funzioni di monitoraggio e controllo. Unione, Comuni, Azienda Usl, Cooperative Sociali, Terzo Settore, OO.SS sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di Personale impiegato: - Resp. Ufficio di Piano che ricopre anche la funzione di Dirigente dell’Area Sociale e Socio-Sanitaria dell’Unione - 1 Unità a tempo pieno con funzioni di analisi, studio, elaborazione documenti e report, organizzazione e coordinamento tavoli per il Piano per la Salute e il Benessere, rendicontazione FRNA impiegare Ufficio di supporto costituito da: - Responsabili dei Servizi Anziani e Disabili, Famiglie e Minori, Inclusione e vulnerabilità sociale, dell’Unione Figure professionali di supporto messe a disposizione dall’A.USL di Ravenna (DSM, DCP, SAA, Dipendenze Patologiche, ecc.) - Giungere alla realizzazione di un modello di servizi a rete in cui sono coinvolti non solo i soggetti istituzionali ma anche i soggetti del terzo settore operanti nell'ambito del volontariato, dell'Associazionismo, della cooperazione. Consolidamento delle attività dei gruppi di lavoro strutturati con 9. Risultati attesi in professionalità tecniche Ausl relazione a indicatori - Attivazione gruppi di lavoro strutturati con Ufficio di supporto alla CTSS regionali/distrettuali - Mantenimento in continuità con i tavoli del Piano per la salute e il benessere di gruppi di lavoro strutturati con soggetti sociali (ASP, cooperative sociali, associazione di promozione sociale e di volontariato, fondazioni, OOSS) - Piena applicazione degli strumenti organizzativi per garantire separatezza tra funzioni di committenza e di produzione Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali (quota parte costo personale dipendente UDP) 10. Piano finanziario: euro 52.168 40.168 di cui risorse regionali Fondo sociale locale di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui FNA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specificare 12.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 19 SVILUPPO E QUALIFICAZIONE FORMAZIONE OPERATORI SPORTELLI SOCIALI E 2 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X Giovani X Anziani X Disabili X Immigrati stranieri X X Povertà e Esclusione sociale Salute mentale X Dipendenze X X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza □ □ X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ di un Fondo comune □ in emergenza □ d’èquipe □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Progetto di sviluppo e consolidamento OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: vedi Tabella Obiettivi triennali 2009-2011 “Il sistema dei servizi sanitari nello sviluppo dell’integrazione con il sistema socio-sanitario e sociale e con le altre politiche” e n. 3 “Rafforzare i legami e favorire la partecipazione” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente Carla Golfieri – Resp. Ufficio di Piano Unione dei Comuni della Bassa Romagna Via Amendola, 68 – Lugo Tel. 0545 38415 Fax 054539368 [email protected] dell’intervento: Massimiliano Morelli – Coordinatore Rete degli Sportelli Sociali nominativo e recapiti Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o – Via Garibaldi 62, Lugo Tel. 0545 38562 / fax 0545 38396 E-mail [email protected] Cittadini residenti nei 9 Comuni dell’Unione 4. Destinatari Operatori Sportelli Sociali Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 20 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Lo sviluppo e la qualificazione della Rete degli Sportelli Sociali si inserisce nel contesto generale del processo di rafforzamento delle competenze dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ed è parte integrante della più complessa progettazione organizzativa dell’Area Welfare. La formazione degli operatori degli Sportelli Sociali, presenti in ciascun Comune, rappresenta uno degli strumenti più importanti a disposizione dell’Unione dei Comuni ai fini della connotazione dello Sportello Sociale come Servizio altamente qualificato. Investire in formazione implica investire sulla crescita professionale e sull’incremento motivazionale del personale, sempre più a contatto con un’utenza con difficoltà e problematicità emergenti, anche a seguito della recente congiuntura economica mondiale. Considerato il target potenziale di persone a cui il Servizio si rivolge, ossia persone con problematiche sociali e/o socio-sanitarie con percorsi di risposta e presa in carico già consolidate ma anche persone che per la prima volta si presentano allo Sportello con problematiche nuove e complesse, è fondamentale incrementare le competenze e le conoscenze non solo tecniche, afferenti all’Area Sociale o alle Politiche connesse, ma anche le capacità relazionali e di gestione del conflitto con l’utenza. Il Progetto pertanto prevede come destinatari sia gli operatori che i cittadini quali fruitori di un Servizio qualificato. Anno 2011 - Potenziamento del software dedicato - Potenziamento di percorsi integrati per usufruire dei vari servizi della rete a partire da ambiti specifici (ad esempio percorso nascita e servizi per le donne nel periodo perinatale, integrazione delle attività del centro per le famiglie e del Consultorio, ecc). - Produzione di materiale informativo rivolto alla cittadinanza anche di tipo cartaceo. - Raccordo tra gli Sportelli Sociali e i costituendi Nuclei delle Cure Primarie per consentire un ulteriore potenziamento/miglioramento della presa in carico integrata sociale e sanitaria. - Raccolta ed elaborazione, da parte dell’Uffici di Piano, di dati relativi agli accessi, alla domanda espressi, ai tempi di attesa, all’offerta, ecc. - Azioni formative a carattere integrato per gli operatori degli sportelli con applicazione di modelli di compartecipazione del personale stesso alla definizione delle iniziative formative. Per questa ragione al termine dell’anno 2010 sono stati somministrati dei questionari di rilevazione del fabbisogno formativo agli operatori della Rete degli Sportelli Sociali, ai fini della programmazione delle attività formative per l’anno 2011. Sulla base dei risultati emersi dalla rilevazione del fabbisogno formativo e in base alle esigenze che si evidenzieranno nel corso dell’anno di attività, verranno realizzati le seguenti tipologie di azioni formative (condotte da sia da personale interno dei Comuni/Unione dei Comuni sia da personale di Altre amministrazioni pubbliche/altri soggetti in possesso di adeguata esperienza e professionalità): - Incontri formativi/informativi di gruppo; - Incontri formativi/informativi per gruppi ristretti; - Incontri mirati per singoli (in particolare per i neo-dipendenti o provenienti da altri servizi). Le azioni formative potranno interessare, oltre agli operatori della Rete degli Sportelli Sociali, anche gli assistenti sociali territoriali. - Comuni dell’Unione - ASL di Ravenna – Distretto di Lugo - Altre amministrazioni pubbliche Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 21 8. Risorse umane - Cooperative sociali - Centro di Formazione professionale della Provincia di Ravenna - Realtà aggregative e sociali del territorio Operatori delle Istituzioni/attori sociali coinvolti che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in N. Sportelli territoriali attivi N. Incontri formativi/informativi di gruppo relazione a indicatori N. Incontri formativi/informativi per gruppi ristretti regionali/distrettuali N. Incontri formativi/informativi mirati per singoli Mappatura dell’offerta e relativa copertura territoriale (da esplicitare) Previsione di spesa TOTALE Costo personale dedicato al progetto + SW 10. Piano finanziario: euro 27.000 di cui risorse comunali * 12.000 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specifica re 15.000 * Le spese indicate non comprendono gli operatori degli Sportelli Sociali e altre risorse umane e materiali (quota parte della spesa del Settore Servizio Sociale Associato) Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 22 2.1 FAMIGLIA E MINORI Coordinatori: Margherita Dall’Olio – Responsabile Servizio Famiglia e Minori, Unione dei Comuni Bassa Romagna Giuseppe Angelone – Psicologo, C.F. Ausl Assessore referente: Marina Lamonarca – Assessore Politiche Sociali, Comune di Massa Lombarda Assistente Sociale Coord. : Raffaella Ballardini – A.S. Coord. Servizio Famiglia e minori Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 23 FAMIGLIA E MINORI STATO DELL’ATTUAZIONE DEI PROGETTI E DEGLI INTERVENTI PREVISTI DAL PROGRAMMA ATTUATIVO 2010 Anche per i 2010, sui 26 progetti del Piano Attuativo per il benessere e la salute sociale, area Famiglia e Minori, si è operato con la consueta metodologia: si è mantenuto un costante e attivo confronto con i soggetti che costituiscono la RETE del sistema integrato Socio – Sanitario e che garantiscono la possibilità di agire con una programmazione partecipata; si sono coinvolti tutti i soggetti/attori del territorio, disponibili, in percorsi / progetti di integrazione dei versanti sociale, sanitario, sociosanitario e socio educativo. Con il definitivo passaggio di gestione, dall'1/01/2010, di tutti i Servizi Sociali e Socio Sanitari, prima delegati all’AUSL di Ravenna – Distretto di Lugo e ai singoli 9 Comuni che compongono la “Zona” (coincidente con l’Unione stessa), all'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, si è avviato un percorso estremamente importante per la costrizione di progetti e interventi unitari su tutta la Zona Sociale. In particolare le azioni “trasversali” che il Centro per le famiglie (l’azione di coordinamento dell’area, da anni è stata curata dal Centro es.: Accordo CpF Consultorio Famigliare, Progetti integrati con i diversi Servizi AUSL a Sostegno della Genitorialità, ecc.) ha svolto, ne hanno consolidato la funzione di raccordo e di “snodo” di rete di servizi, interventi e relazioni tra i vari attori (pubblici e privati) presenti sull'intero territorio dell'Unione. Per l’annualità 2010 il centro per le Famiglie ha curato e coordinato direttamente in particolare i seguenti progetti (i dati sono / saranno riportati nelle schede di rilevazione 2010 del Centro per le Famiglie) : - Evoluzione “Accordo Centri per le famiglie e Consultorio famigliare” Si è proceduto nel percorso di sostegno e coordinamento, che continuerà anche nel 2011, della rete tra gli sportelli per il sostegno psicologico per genitori, ragazzi e insegnanti nelle scuole (N° 3 incontri con dirigenti scolastici, insegnanti referenti, psicologi che operano negli sportelli delle scuole. N. 40 ore di incontri nei quali si affrontano tematiche proposte dai referenti dei singoli sportelli. Proseguimento dell'offerta relativa allo sportello “Insegnanti in rete” presso il Centro d’ascolto per l’adolescenza a cui possono rivolgersi gli insegnanti e gli psicologi che svolgono l’attività in alcuni Istituti Superiori per colloqui individuali su situazioni complesse. Sono stati attivati nel 2010 percorsi di sostegno alle coppie adottive con momenti di incontro, confronto e ascolto tra i genitori coordinati dal Centro per le famiglie e da operatori socio sanitari del Servizio Sociale e del Consultorio Famigliare nel corso dei quali sono stati affrontati vari Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 24 aspetti tra i quali l’integrazione scolastica dei bambini. Il progetto si è sviluppato raccogliendo le testimonianze scritte dei genitori rispetto alla loro esperienza di adozione che confluiranno nella pubblicazione di un libro; a questa pubblicazione ha collaborato anche l’associazione Famiglie Per l’Accoglienza. In collaborazione con il Consultorio familiare sono stati realizzati incontri dedicati al massaggio infantile all’interno dei nidi e dei centri Gioco dei Comuni dell’Unione (per ogni territorio n. 2 incontri di 1.5 ore ciascuno). - “Con i genitori – dalla nascita all’adolescenza” e “Nati per leggere” Il progetto ha visto nel 2010 la realizzazione di percorsi laboratoriali e di conferenze di approfondimento, programmate e realizzate con l’apporto del Coordinamento pedagogico, per il sostegno alla genitorialità nell’area “infanzia” e “adolescenza” e l’educazione alla salute. Per il terzo anno, inoltre, è stata ampliata la collaborazione con il progetto “Nati per leggere” realizzando laboratori di lettura per i genitori nelle sezioni ragazzi delle Biblioteche con il coinvolgimento dei pediatri. - “Programmazione della piena applicazione della Legge 194/78” Il 19 Novembre 2010 è stato siglato l'accordo (approvato con Del. Di Giunta dell'Unione n. 101/2010) tra l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, l’Azienda AUSL di Ravenna – Distretto di Lugo, le Associazioni di volontariato: Famiglie per l’Accoglienza, Demetra donne in aiuto, AVIS – Lugo, Centro Italiano Femminile/Sede di Bagnacavallo, Centro Di Solidarietà di Lugo, Consultorio UCIPEM di Lugo, Croce Rossa Italiana di Lugo, Pubblica Assistenza Città di Lugo, per la tutela sociale della maternità e per la piena applicazione della L. 194/1978 - che prevede un percorso di integrazione tra servizi socio-sanitari, volontariato, cooperazione e associazioni al fine di garantire la massima aderenza alle azioni sancite dalla Legge 194/1978 anche in accordo con quanto disposto dalla Delibera Regionale n.1690/2008 “Linee di indirizzo per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza nell’ambito dei piani di zona per la salute ed il benessere sociale”. Tale percorso, che vede il coinvolgimento dei servizi sociali, socio sanitari, sanitari e delle Associazioni del territorio in funzione di supporto alla risoluzione di problemi socio economici correlati con la scelta genitoriali, si integra con il progetto “Sostegno alla maternità fragile” per l’attivazione di reti aiuto nei confronti di giovani neomamme senza adeguato supporto parentale e/o sociale. - Mediazione linguistica e culturale nelle scuole Il Servizio di Mediazione linguistica-culturale è coordinato dal Centro per Le Famiglie in collaborazione con il CSC - Centro Servizi e Consulenza alle autonomie scolastiche - che ha, per la prima volta nell'anno scolastico 2010/2011, agito un'azione diretta sul coordinamento delle attività di mediazione Linguistica / culturale non affidando più a gestori esterni il Servizio ma attivando una vera e propria azione di raccordo con i mediatori (singolarmente coinvolti tramite Bando Pubblico) e gli istituti Comprensivi. Con l'Istituzione della Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 figura del 25 Mediatore/Coordinatore Linguistico Culturale di territorio, inserito all'interno del CSC, e la presenza di Laboratori linguistici, per l'apprendimento dell'Italiano come lingua L2, permanenti in ogni istituto Comprensivo dell'Unione, si è proceduto secondo le linee progettuali predisposte realizzando pienamente la finalità di consegnare all'autonomia scolastica la completa gestione ed attuazione degli interventi a sostegno dell'integrazione degli alunni stranieri. Più di 850 alunni hanno usufruito del progetto così delineato. - “Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: città dei bambini e consulta dei ragazzi” e “Tempi extrascolastici – servizi ricreativi ed educativi” Il Centro per le Famiglie ha svolto un’azione di raccordo e coordinamento degli interventi, realizzati nei diversi contesti comunali che, sulla base delle specifiche esigenze locali, espresse attraverso il coinvolgimento diretto e la concreta partecipazione dei ragazzi e tramite la raccolta delle esigenze indicate dalle famiglie per la conciliazione dei loro tempi di vita e di lavoro, hanno garantito le risposte alle richieste sia dei ragazzi che delle famiglie. La tutela del minore è la funzione prioritaria afferente all’Area Famiglia-Minori, per garantire diritti e opportunità nel momento in cui questi non sono sufficientemente garantiti dalla famiglia. I progetti “Intervento di sostegno ai minori ed alle famiglie”, “Affido familiare”, “La tutela dei minori: interventi domiciliari, territoriali e i processi in integrazione con i servizi sanitari”, “Minori stranieri non accompagnati” ricompongono il quadro degli interventi svolti dal Servizio Sociale associato a sostegno e tutela dei minori e delle famiglie con una costante azione di consulenza, supporto, presa in carico, in particolare di fronte ad un acutizzatasi di grosse criticità innescate in particolare sul versante economico, anche a seguito nella crisi che ha colpito tutto il paese che ha determinato, nelle fasce più deboli, ripercussioni considerevoli a partire dalla cassa integrazione e dalla totale perdita del lavoro. Analogamente l’intervento di emergenza viene messo in atto a tutela di nuclei madre/bambino laddove vengano a mancare improvvisamente la sicurezza fisica/psicologica all’interno della casa familiare o vi sia una inadempienza del nucleo nel soddisfacimento dei bisogni di sussistenza fondamentali. Inoltre le tabelle, presenti nella scheda di progetto relativa ad Ospitalià Temporanea In Emergenza, descrivono i dati raccolti sull’entità e frequenza degli interventi di emergenza e sulle cause che li hanno determinati. I dati del Sistema Informativo Minori regionale rilevano quindi rilevano un aumento dei minori assistiti dal servizio: Dati SISAM Stock Flusso 31/12/07 anno 2007 Minori 1004 assistiti di cui 421 stranieri Stock 31/12/0 8 Flusso anno 2008 Stock Flusso 31/12/09 anno 2009 Stock Flusso 31/12/10 anno 2010 1171 1151 1300 1312 1512 1398 1679 498 512 572 630 735 690 841 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 26 Nel corso del 2010 sono stati supportati n. 223 nuclei famigliari con contributi di tipo economico a carattere “straordinario” (215) o mensile (8), nell’ottica di sostegno temporaneo nell’ambito di un progetto che porti a superare la logica meramente assistenziale e la conseguente “dipendenza” dal Servizio. Altre forme di contributo straordinario sono state concesse a n. 7 nuclei familiari, finalizzati alla frequenza dei minori ai centri pomeridiani. Si è inoltre mantenuto e consolidato il rapporto di collaborazione avviato negli anni precedenti con gli Enti del Privato Sociale per programmazioni integrate di aiuto assistenziale/economico di situazioni in carico. Gli inserimenti in strutture residenziali sono attivati nei casi in cui l’allontanamento dalla famiglia diventa necessario per la tutela del minore (n. 13 inserimenti presso Comunità educative) e in presenza di specifiche condizioni per gestanti o di madri con figli (inserimenti urgenti madri con figli: n. 6 madri e n. 14 minori). Inoltre sono stati seguiti n. 9 minori stranieri non accompagnati per i quali sono stati elaborati progetti personalizzati di protezione, formazione e autonomia. Di questi n. 2, dopo un primo periodo in Comunità di Pronta Accoglienza, sono stati inseriti in nuclei famigliari della medesima etnia che si sono dimostrati disposti ad accoglierli, e n. 7 sono rimasti in Comunità residenziali e inseriti in contesti formativi/educativi/lavorativi E' proseguita la collaborazione del Servizio Sociale Area Minori con l’Associazione “Demetra”: tale collaborazione si è realizzata per prese in carico congiunte e percorsi di supporto psicologico, legale e nella ricerca di lavoro. Per quanto riguarda l’ospitalità in emergenza (massimo tre notti) per segnalazioni di maltrattamenti su donne e madri con minori, a causa di problematiche economiche/organizzative dell'Associazione, negli gli ultimi tre mesi del 2010, non è stato più possibile utilizzare l'accoglienza in emergenza, affidandosi, per casi urgenti, ad ospitalità presso strutture “private” del territorio, sempre sostenute dall'Associazione stessa. Nell’arco del 2010 sono stati attivati interventi di tipo educativo domiciliare sia rivolti a minori sia quale supporto a neo-mamme in difficoltà (n. 24 minori in situazione di disagio supportati, n. 25 interventi domiciliari a favore di minori con disabilità e n. 33 incontri protetti con genitori). E’ proseguita, inoltre, l’attività a carattere formativo in contesti lavorativi (“Borse lavoro” con o senza “compenso”) rivolta a minori in difficoltà o a rischio di devianza o a minori soggetti a disabilità fisicapsichica e/o sensoriale (certificazione l. 104/92), che hanno compiuto il 16° anno di età, facilitati dall’affiancamento di un operatore “mediatore al lavoro” (n. 27 inserimenti in contesto lavorativo). Sono stati qualificati e migliorati gli interventi svolti all’interno dei Gruppi Esperienziali (due a gestione diretta ad Alfonsine e Cotignola e due in convenzione a Bagnacavallo e Conselice) e degli spazi aggregativi presenti nei diversi territori, quali opportunità educative, formative e di relazioni positive (n. 46 ragazzi frequentanti i gruppi esperienziali, n. 10 assunzioni oneri di frequenza per i gruppi in convenzione). Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 27 Si è consolidata negli anni l’attiva collaborazione tra i Servizi pubblici del Distretto di Lugo (Centro per le Famiglie, Servizio sociale, Consultorio Familiare), e il privato sociale, in specifico l’Associazione Famiglie per l’Accoglienza, per la sensibilizzazione all’affido (a tempo pieno o parziale) quale risposta di cura e tutela per il minore. Gli operatori del Gruppo Centrale Affidi hanno attivato azioni volte a sostenere e monitorare a cadenza periodica e continuativa, le diverse esperienze di accoglienza in atto, attraverso momenti di riflessione e approfondimento. Nel corso del 2010 sono stati seguiti n. 28 affidi, svolte n. 2 nuove istruttorie di coppie disponibili all’accoglienza, iniziati n. 3 nuovi interventi di affido, iniziati n. 2 interventi di sostegno familiare, realizzate in collaborazione con l’Associazione n. 3 iniziative a carattere pubblico alle quali hanno partecipato in media 20 persone. Inoltre a seguito del percorso progettuale per la piena Applicazione della L.194/78 è stato approvato e sottoscritto l'Accordo tra Servizi Sociali / AUSL e Associazioni del privato Sociale (come da progetto 2010). Nell’ambito del progetto di assistenza scolastica educativa sono stati seguiti, a seguita di analisi congiunte svolte dal Servizio Sociale e dal CNPIA, n. 116 minori (per un monte complessivo di 33.336 ore). Progetti estivi c/o Cre seguiti dal Servizio Sociale e dal CNPIA, n. 69 minori (per un monte complessivo di 5.052 ore). Per qualificare ulteriormente il progetto, è proseguito l’utilizzo di uno strumento osservativo e di monitoraggio sperimentato a partire dall’anno scolastico 2007/2008 denominato “Diario di bordo” per la registrazione del profilo e della storia scolastica dell’alunno, dei verbali degli incontri con gli insegnanti, dirigenti scolastici, tecnici del CNPIA e del Servizio Sociale. I progetti dedicati ad azioni di integrazione socio sanitaria, correlati alla declinazione di protocolli di lavoro comuni, alla definizione di nuove procedure per prese in carico condivise di categorie di utenti “di confine”, alla ricerca di nuovi modelli e strumenti operativi (“Stesura di linee guida aziendali cliniche e metodologiche sulla progettazione integrata nella cura dell’affido e degli interventi su minori in disagio”, “Il passaggio dalla minore alla maggiore età dei ragazzi in carico al Centro di neuropsichiatria infantile”, “Il bambino ed il villaggio”, “Il case management: modelli e strumenti operativi nell’area dell’integrazione socio sanitaria”), che nel 2010 hanno concluso il loro percorso all’interno dei gruppi di lavoro, vedranno nell’attuativo 2011 un momento di ridefinizione delle linee operative. Inoltre i progetti di prevenzione e promozione di stili di vita sani (promozione dell’attività fisica, educazione alla sana alimentazione, promozione dell’allattamento al seno, prevenzione alla sicurezza attraverso interventi formativi nelle scuole), proposte ai diversi interlocutori sociali (comunità in genere) ed educativi (mondo della scuola e dell’extrascuola), hanno continuato il percorso di confronto e programmazione condiviso in particolare con i soggetti del mondo economico (ristoratori e commercianti) sociale (associazioni di volontariato e di categoria), della scuola (“pedibus” e percorsi didattici) e dei Servizi Sociali (Centro per le famiglie). Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 28 Il lavoro svolto ha permesso di definire percorsi di confronto stabili e duraturi nel corso dell’anno con molti degli interlocutori che compongono il tavolo FAMIGLIA e MINORI. Oltre ai sottogruppi di lavoro già definiti “permanenti” nell'attuativo 2010, riconducibili alle seguenti tematiche: - Integrazione interculturale - Integrazione con il mondo della scuola - Sostegno e promozione del benessere bio – psico –sociale - Sostegno alla maternità fragile e alla piena applicazione della L 194/78, promozione dell'accoglienza - Sostegno al disagio socio economico si è costituito un nuovo sottogruppo di lavoro con la seguente tematica: - minori disabili: tempi extrascolastici e trasporti scolastici Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 29 II° PROGRAMMA REGIONALE PER LA PROMOZIONE E LA TUTE LA DEI DIRITTI, LA PROTEZIONE E LO SVILUPPO DEI SOGGETTI IN ETA' EVOLUTIVA ED IL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA' AI SENSI DELLA L.R. 14/08 - NORME IN MATERIA DI POLITICHE PER LE GIOVANI GENERAZIONI Gli elementi che hanno guidato la programmazione del Fondo straordinario proseguono il percorso a partire dall’analisi in merito a bisogni e priorità che caratterizzano le famiglie, in particolare con figli in età evolutiva e giovani nella nostra realtà locale, elaborata nel Piano triennale di zona per la salute e il benessere 2009-2011. Si ribadisce come il Piano triennale resti quindi il punto di partenza della nostra elaborazione progettuale, la riconferma, per il secondo anno, dell’istituzione del Fondo straordinario consente di continuare a mantenere, rafforzandoli in parte, gli interventi necessari a fronteggiare l’emergere a livello locale di una situazione di forte criticità rispetto ai temi del sostegno alla genitorialità, all’età della adolescenza e preadolescenza, della prevenzione dai rischi di abbandono o maltrattamento, del potenziamento dell’accoglienza. Problematiche crescenti che investono il territorio da alcuni anni, ma che la crisi economica, nel suo perdurare, e la costante riduzione dei trasferimenti statali, hanno aumentato in odo significativo. La scelta degli interventi da realizzare e rivisitare con le risorse aggiuntive messe a disposizione del territorio permangono negli ambiti della accoglienza, presa in carico e prevenzione. Obiettivo prioritario è garantire che il disagio delle famiglie, dei bambini e degli adolescenti, possa, prima di tutto, essere accolto, sostenuto e accompagnato attraverso la presa in carico da parte di un servizio pubblico professionalmente qualificato. Inoltre il crescente disagio nel quale versano le famiglie oggi, con conseguente ricaduta sull’equilibrato sviluppo dei bambini e degli adolescenti richiede necessariamente un lavoro di prevenzione, affiancando e accompagnando le famiglie nell’affrontare le difficoltà quotidiane, prima che queste si traducano in conflittualità gravi e non più recuperabili; nel contempo si intende lavorare per il recupero delle situazioni di disagio, di criticità e di emarginazione valorizzando la funzione di sostegno domiciliare, scolastico ed extrascolastico. Così pure sono potenziate le azioni a sostegno di particolari situazioni quali la disabilità, l’adozione, le differenze culturali e le situazioni di emergenza di grave pregiudizio per il minore che richiedono l’intervento urgente di un servizio agile, flessibile, in grado di intervenire con competenza e professionalità. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 30 Altro obiettivo prioritario è quello di garantire un equilibrio territoriale in termini di servizi e opportunità offerti ai bambini, agli adolescenti e alle loro famiglie. Questo distretto, già a partire dai primi anni ’90 ha puntato su una organizzazione dei servizi sociali territoriali mirata a sostenere il superamento della compartimentazione dei processi di aiuto e della frammentazione delle risorse per singolo Comune. Tale processo si è ulteriormente sviluppato con l’istituzione dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (coincidente con il distretto/zona sociale di Lugo) ed il conferimento al nuovo ente di tutte le funzioni sociali e socio-sanitarie in capo ai Comuni. Non solo quindi la gestione unificata degli oneri relativi all’accoglienza dei minori temporaneamente allontanati dai propri nuclei familiari, ma programmazione, risorse, presa in carico, azioni ed interventi integrati ed omogenei a livello distrettuale. Le azioni ed i progetti che caratterizzano i progetti finanziati attraverso le risorse del fondo straordinario, pur nelle loro peculiarità e specificità, sono in continuità con obiettivi, priorità e orientamenti strategici e gestionali assunti in sede di programmazione triennale e coerenti con gli indirizzi regionali (ribaditi nella DGR 350/2011). Il programma, in particolare, presenta progetti innovativi e/o di consolidamento e sviluppo, nei seguenti ambiti, garantendo continuità rispetto all'intero percorso del PdZ attuativo 2011: - Aiuto e sostegno ai nuclei familiari in difficoltà, con l’obiettivo di mantenere il bambino e l’adolescente nel contesto sociale di appartenenza - Sostegno ai processi di cambiamento individuali e di sistema familiare, ponendo attenzione agli elementi oggettivi riguardo le difficoltà dell’adulto e del minore, considerando le dinamiche sociali in cui sono inseriti. - Potenziamento e qualificazione dell’accoglienza in emergenza - Erogazione di contributi di tipo economico a carattere “straordinario” o mensile, nell’ottica di sostegno temporaneo nell’ambito di un progetto che porti a superare la logica meramente assistenziale e la conseguente “dipendenza” dal Servizio - Sostegno economico con integrazione rette per la frequenza a strutture educative scolastiche ed extrascolastiche, - Rapporti di collaborazione con il privato sociale e il volontariato finalizzati all’erogazione di aiuti e sostegni personalizzati nell’ambito di progetti integrati e condivisi per specifiche situazioni familiari in carico; - Inserimento di minori in Comunità educative residenziali quando l’allontanamento dalla famiglia diventa necessario per la tutela del minore, Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 31 - Inserimento di gestanti o di madri con figli in Comunità - alloggio, case di accoglienza, Comunità educative, ecc. - Interventi a carattere formativo in contesti lavorativi rivolti a minori in difficoltà o a rischio di devianza o minori con disabilità fisica-psichica e/o sensoriale - Potenziamento dell’assistenza educativa sia nel periodo scolastico che in quello estivo - Interventi domiciliari socio-educativi sia come alternativa alla frequenza di servizi sia come attività di tipo osservativo per la costruzione del progetto famigliare/individuale più adeguato Indice dei progetti parte del “Programma regionale per la promozione e la tutela dei diritti, la protezione e lo sviluppo dei soggetti in eta' evolutiva ed il sostegno alla genitorialita'” N˚ 4 5 6 7 8 9 10 Titolo I progetti a sostegno della maternita’ e delle genitorialita’ derivanti dall’accordo Centro per le FamiglieConsultorio Familiare Con i genitori – Dalla nascita all’adolescenza Interventi di sostegno ai minori e alle loro famiglie Buoni spesa per generi di prima necessita’ La tutela dei minori: interventi territoriali, educativi e i processi di integrazione con i servizi sanitari Interventi educativi domiciliari a sostegno della famiglia e del minore Ospitalita’ temporanea in emergenza Supporto della domiciliarità Presa in carico multidisciplinare e lavoro d’èquipe Costituzione/ integrazione di un Fondo comune Sistema di accoglienza in emergenza Altro X X X X X X X X X X Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 X 32 N˚ Titolo 13 Integrazione scolastica e nei servizi educativi estivi dei minori disabili: qualificazione degli interventi educativi e “Diario di bordo” Il case management: modelli e strumenti operativi nell’area dell’integrazione socio-sanitaria –II annualita’ Mediazione linguistica – culturale nelle scuole Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: Citta’ dei bambini e Consulta dei ragazzi Tempi extrascolastici – servizi ricreativi ed educativi 16 18 19 20 Supporto della domiciliarità Presa in carico multidisciplinare e lavoro d’èquipe X X Costituzione/ integrazione di un Fondo comune Sistema di accoglienza in emergenza Altro X X X X Per quanto riguarda l’accoglienza e l’integrazione dei minori stranieri non accompagnati e l’affido famigliare si rimanda ai progetti n. 11 e n. 12 (parte del “Piano territoriale provinciale per azioni di integrazione sociale a favore dei cittadini stranieri immigrati” e del “Programma Provinciale per la promozione delle politiche di tutela e accoglienza dell’infanzia e dell’adolescenza”). Si segnalano, inoltre, i seguenti progetti di prevenzione e promozione dell’agio con interventi rivolti ad adolescenti e ai loro genitori : 27 Creatività e Impresa 31 Safestyle e “se guido non bevo”: interventi di strada per la promozione di uno stile di vita attento alla sicurezza e alla salute dei giovani e per la guida sicura senza alcol 32 Spazio giovani - Centro d’ ascolto adolescenza 33 Centro “volo a vela” rivolto a giovani consumatori di sostanze e ai loro famigliari 34 Progetto di ricerca: “i gruppi di auto mutuo aiuto per genitori di adolescenti con problemi di droga e alcol e correlati” Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 33 ALLEGATO 2) PROGETTI INNOVATIVI TERRITORIALI PER L’ARMONIZZAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO Delibera di Assemblea legislativa regionale n 26 del 23/11/2010 Delibera di Giunta regionale n. 2288 del 27/12/2010 Comune capofila dei Pdz o altro soggetto pubblico - art.16 L.R. n. 2/03 Unione dei Comuni della Bassa Romagna Responsabile del programma: nominativo e recapiti Margherita Dall’Olio – Responsabile Area Famiglia e Minori Unione dei Comuni della Bassa Romagna tel.0545 38531- fax: 0545 38299 e-mail: [email protected] Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Distretto di Lugo Ufficio Istruzione dei Comuni, Istituti Comprensivi e Superiori del Distretto di Lugo, Cooperative Sociali, Associazioni di volontariato, sport e no profit dei Comuni del Distretto di Lugo, Biblioteche Azioni realizzate e interventi (descrizione e costi) Organizzazione ed attivazione delle progettualità extrascolastiche (pre e post scuola, Cren, Crem, Cree, laboratori pomeridiani) nei Comuni del Distretto sulla base delle specifiche esigenze a sostegno degli impegni di cura dei Genitori. Previsione di spesa TOTALE: €. 640.300 di cui risorse proprie dei Comuni: €. 600.000 di cui risorse regionali: 40.300 (Fondo sociale locale + Fondo Armonizzazione tempi di vita e di Lavoro) Note data 26/05/2011 L'intervento è inserito all'interno del Piano di Zona per il Benessere e la salute - attuativo 2011 - Progetto N° 20. Si integra con le finalità previste a sostegno della Genitorialità, per potenziare tutte le attività che supportano i genitori nella loro organizzazione di vita quotidiana, per conciliare i tempi di vita e di lavoro delle famiglie con figli minori, anche in collaborazione con l’associazionismo di promozione sociale e la scuola, per ottimizzare e sviluppare le risorse e le opportunità sul territorio al fine di promuovere il benessere dei minori firma del responsabile Margherita Dall’Olio La scheda compilata è stata inviata a: Servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza Viale Aldo Moro, 21 - 40127 Bologna Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 34 CENTRO PER LE FAMIGLIE DELL’UNIONE DEI COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA 3 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X Giovani X Disabili Anziani □ □ □ Immigrati stranieri X Salute mentale Povertà e Esclusione sociale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza □ □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ di un Fondo comune □ in emergenza □ d’èquipe □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialita’ e delle attività di cura in famiglia” Unione dei Comuni della Bassa Romagna 1. Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di Lugo di realizzazione Margherita Dall’Olio – Responsabile Amministrativo Area Famiglia e Minori Unione dei Comuni della Bassa Romagna Tel.0545 38531- fax: 0545 38299 3. Referente e-mail: [email protected] dell’intervento: nominativo e recapiti Mirta Michelacci - Centro Per Le Famiglie Tel. 0545 38397 – fax: 0545 38396 – Cell. 366/6156306 e-mail: [email protected] Minori 0-17 anni, loro genitori, insegnanti ed operatori del terzo settore. 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Potenziare le attività in collaborazione con il Consultorio Familiare, il Coordinamento Pedagogico, l’associazionismo di promozione sociale e la scuola per ottimizzare e sviluppare le risorse e le opportunità sul territorio per la promozione e l’educazione alla salute Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 35 - Dal 1 Gennaio 2010 il Centro Per Le Famiglie è stato conferito al Servizio Sociale e Socio-Sanitario dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Ne consegue che le azioni del Cpf stanno ampliando la dimensione degli interventi da un’ottica locale ad un’ottica distrettuale e il CpF sarà “strumento di lavoro” dell’ integrazione socio-sanitaria e socio-edicativa. - Azioni previste: a) Con i genitori dalla nascita all’adolescenza Conversazioni educative, laboratori, consulenza educative b) Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: Città dei bambini e Consulte dei ragazzi e Tempi extrascolastici – Servizi ricreativi ed educativi Coordinamento degli interventi e raccordo a livello dell’Unione dei Comuni c) Mediazione linguistica – culturale nelle scuole Progetto Distrettuale e raccordo con le Istituzioni scolastiche d) Programma provinciale per la promozione delle politiche di accoglienza e tutela dell’infanzia e dell’adolescenza: affidamento familiare. Azioni informative e di supporto al Servizio sociale e socio-sanitario dell’Unione dei Comuni 1. 6. Azioni previste e) Attività informative legate al territorio Distrettuale/Unione dei Comuni: - Raccolta informazioni per predisposizione opuscolo informativo dei servizi estivi presenti nel territorio dell’Unione; - InformaFamiglie: aggiornamento sito e attività di sportello f) Istruttoria per sostegni economici alle famiglie con figli minori: assegno di maternità e al nuclei familiari con tre o più figli minori (Legge 448/1998 e successive modifiche) 2. g) Progetto per potenziare, consolidare e diffondere gli interventi a favore delle famiglie anche tramite la collaborazione tra Consultorio Familiare e Centro per le famiglie h) Mediazione Familiare: potenziamento degli interventi di mediazione familiare e sviluppo di progetti di sensibilizzazione sul tema della separazione e dell’affido condiviso i) Progetto Baby Sitter: Avvio del percorso formativo per la realizzazione di una lista accreditata di baby sitter a disposizione delle famiglie presenti nei comuni dell’Unione 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti j) Sostegno alla adolescenza: interventi di promozione e prevenzione rivolti alla fascia adolescenziale e agli adulti di riferimento (educatori, insegnanti, operatori, ecc..) in collaborazione con il Servizio sociale e socio-sanitario e con il Coordinamento Politiche Giovanili dell’Unione k) Avvio di progetti integrati con il privato sociale a sostegno della Genitorialità (es. Farmacie amiche, campagne promozionali, ecc.) Consultorio Familiare, Coordinamento Pedagogico dell’Unione dei Comuni, Volontariato Locale (quali Famiglie Per l’Accoglienza,), Servizi Sociali dell’Unione dei Comuni, Pediatria di Comunità, Centri Gioco/Nidi d’Infanzia, Istituti Comprensivi e Superiori, Cooperative Sociali (quali Coop. Zerocento), Associazioni di volontariato, sport e no profit dei Comuni dell’Unione, Biblioteche Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 36 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Operatori sanitari, sociali, del Centro Per le Famiglie, del volontariato, insegnanti, educatrici dei servizi educativi, insegnanti, psicologi/insegnanti degli sportelli di ascolto nelle scuole, ecc.. a) N° di soggetti Istituzionali e non coinvolti, N° di partecipanti ai gruppi e agli incontri aperti, N° di presenze media negli Incontr i aperti ai genitori e ai Laboratori b) N° di Iniziative proposte nell’ambito della Cons ulta dei Ragazzi di ogni territorio , N° di Incontri intercomunali tra le Co nsulte dei ragazzi, N° di servizi extrascolastici attivati nei Comuni 9. Risultati attesi in c) N. Azioni ed interventi svolti per l’attivazione di percorsi di mediazione relazione a indicatori linguistica integrati e condivisi con il CSC regionali/distrettuali d) Rilevazioni iniziative realizzate con funzioni di supporto e) N°di accessi allo sportello InformaFamiglie f) N° di istruttorie raccolte g) Si fa riferimento agli indicatori dell’Accordo CpF-Consultori h) N°di mediazioni svolte e n°di iniziative promoss e i) N°di percorsi formativi realizzati j) N°di iniziative realizzate Previsione di spesa TOTALE di cui risorse di cui comunali risorse regionali di cui risorse regionali (altri fondi) di cui FRNA di cui Fondo naziona le NA Finanziamento CPF 10. Piano finanziario: euro 79.805,21 51.701,62 23.246,38 + 2.400,00 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 di cui Fondo sanitari o regional e di cui risorse da altri soggetti – specificare Residui Finanz. Provincia 2010 2.457,21 37 I PROGETTI A SOSTEGNO DELLA MATERNITA’ E DELLE GENITORIALITA’ DERIVANTI DALL'ACCORDO CENTRO PER LE FAMIGLIE-CONSULTORIO FAMILIARE (Attuativi 2009 - 2010) 4 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari X Infanzia e adolescenza Giovani X Disabili Anziani □ □ Immigrati stranieri □ X Povertà e Esclusione sociale Dipendenze Salute mentale □ □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Cura/Assistenza Prevenzione X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No X Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro X Progetto in continuità con l’annualità precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialita’ e delle attività di cura in famiglia” e Tabella Obiettivi 6 “L’integrazione professionale e i protocolli di presa in carico nell’area famiglia e minori” Unione dei Comuni della Bassa Romagna 1. Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione Distretto di Lugo - Margherita Dall’Olio – Responsabile Amministrativo Area Famiglia e Minori Unione dei Comuni della Bassa Romagna Tel.0545 38531- fax: 0545 38299 e-mail: [email protected] 3. Referente Simonetta Ferretti - Consultorio Familiare. Ausl dell’intervento: e-mail: [email protected] nominativo e recapiti Raffaella Ballardini - A.S.Coordinatore. Area Famiglia Minori del Servizio sociale e socio sanitario dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna tel. 0545 38282 e-mail: [email protected] Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 38 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Famiglie con figli nella fascia d’età tra 0-18 anni e insegnanti degli Istituti comprensivi e superiori, coppie adottive segnalate dai servizi con necessità di sostegno e confronto, donne che vivono l’esperienza della gravidanza senza particolari reti parentali di supporto, donne e coppie genitoriali con figli in fascia d’età 3 mesi – 3 anni Consolidare, potenziare le attività in collaborazione con i Servizi Sanitari, Sociali dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, l’associazionismo e il volontariato per ottimizzare e sviluppare le risorse e le opportunità sul territorio a sostegno della genitorialità, in particolare delle categorie più deboli. Prosecuzione degli interventi attivati nel 2010: - Consolidare la rete tra i soggetti attuatori delle progettualità per il sostegno psicologico a genitori e/o insegnanti e/o ragazzi. - Strutturare gruppi di mutuo-aiuto tra genitori adottivi, pubblicare il percorso di documentazione sulle esperienze di adozione, sensibilizzare le scuole sul tema dell’accoglienza dei bambini adottivi, avviare predisposizione del progetto “Tutor a sostegno dei compiti scolastici” in collaborazione con l'Associazione Famiglie per l'accoglienza. - Definire procedure e canali comunicativi per la rilevazione di situazioni di gravide o mamme in difficoltà e con problematiche sociali e successiva attivazione di forme di aiuto e sostegno da parte del volontariato locale. - Proseguire l’attività del massaggio infantile nei servizi educativi dell’Unione attraverso la formazione di personale educativo da parte delle Ostetriche del Consultorio Famigliare Consultorio Familiare, Centro Per le Famiglie, Volontariato Locale (Famiglie Per l’Accoglienza), Centri Gioco/Nidi d’infanzia, Servizi Sociali, Istituti Comprensivi e Superiori. 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Operatori sanitari, sociali, del Centro Per le Famiglie, del volontariato, insegnanti, educatrici dei servizi educativi, insegnanti, psicologi/insegnanti degli sportelli di ascolto nelle scuole. 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Azione a): n° di incontri realizzati e n° di refere nti presenti agli incontri. Azione b): n° di coppie coinvolte in rapporto al n° di coppie adottive presenti sul 9. Risultati attesi in territorio, n° di incontri realizzati. relazione a indicatori Azione c): n° di incontri realizzati tra servizi e privato sociale, n° di casi rilevati, regionali/distrettuali n° di casi segnalati presi in carico. Azione d): n° di utenti coinvolti nei laboratori di massaggio infantile. Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comuna li di cui risorse regionali di cui risorse regional i di cui FRNA di cui di cui Fondo Fondo sanitario nazional regionale e NA risorse umane Ausl costi in Area responsabilità genitoriali 10. Piano finanziario: euro di cui risorse da altri soggetti – specificare Risorse proprie delle associazioni del privato sociale coinvolte nel progetto Risorse umane e materiali per la realizzazione del progetto e quota parte di quanto indicato nella scheda numero 4 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 39 CON I GENITORI – DALLA NASCITA ALL’ADOLESCENZA 5 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X Giovani X Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione X Cura/Assistenza □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: Sì □ No X Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro X Progetto in continuità con le annualità precedenti (Avvio nel 2003) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialita’ e delle attività di cura in famiglia”, 8 “Adolescenza”, 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli e prevenzione delle dipendenze” e 1 “Sicurezza negli ambienti di vita e lavoro” Unione dei Comuni della Bassa Romagna 1. Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di Lugo di realizzazione Margherita Dall’Olio – Responsabile Amministrativo Area Famiglia e 3. Referente Minori Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento: tel.0545 38531- fax: 0545 38299 nominativo e recapiti e-mail: [email protected] Minori 0-17 anni, loro genitori, insegnanti, operatori del terzo settore. 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Potenziare le attività in collaborazione con quanto programmato nell’area Giovani, e con i Servizi Sanitari dell’Azienda Usl, l’associazionismo di promozione sociale e la scuola per ottimizzare e sviluppare le risorse e le opportunità sul territorio a sostegno della genitorialità. - Attivazione di percorsi per approfondimento tematici (Aree: Sostegno alla Genitorialità Infanzia e Adolescenza, Laboratori, Promozione al benessere nell’infanzia, Laboratori di Lettura), in raccordo con i Servizi Educativi e i Coordinatori pedagogici dell’Unione, gli Istituti FISM paritari, le Cooperative Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 40 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Sociali (gestrici di Servizi nel Distretto) e con la collaborazione dei Servizi AUSL (Pediatria di Comunità, Dipartimento di Sanità Pubblica/Educazione alla salute, Consultorio Famigliare, Consultorio Giovani, ecc.) dei Servizi Sociali, del Servizio Coordinamento Cultura e Giovani, della Polizia Municipale dell'Unione, delle Aziende produttrici di pasti e di eventuali privati interessati alla promozione di tematiche relative al sostegno della genitorialità. - Proseguimento della collaborazione con il progetto NATI PER LEGGERE, attivando momenti di incontro dedicati alla lettura presso tutte le Biblioteche e presso i servizi educativi presenti sul territorio dell'Unione - Realizzazione di iniziative legate al tema della paternità. - Realizzazione di iniziative di prevenzione e promozione della salute (ad es: sensibilizzazione sui temi dell'allattamento al seno, dell'utilizzo degli ecopannolini, sulla sterilità maschile, ecc..) Centro per le Famiglie, Coordinamento pedagogico e Servizi Educativi, Servizio Coordinamento Cultura e Giovani, Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna; Coordinamento Nazionale Progetto Nati per Leggere; Cooperative che operano nei servizi; Servizi AUSL (Pediatria di Comunità, Dipartimento di Sanità Pubblica/Educazione alla salute, Consultorio Famigliare, Consultorio Giovani, ecc.); Aziende produttrici di pasti ed eventuali soggetti privati interessati alla promozione di tematiche relative al sostegno della genitorialità. Coordinatori pedagogici, operatori sanitari e del Centro Per Le Famiglie, coordinatore del progetto NPL, coordinatore politiche giovanili dell’Unione. N° di soggetti Istituzionali e non coinvolti 9. Risultati attesi in N° di partecipanti ai gruppi e agli incontri aperti relazione a indicatori N° di presenze media negli Incontri aperti ai genit ori e ai Laboratori di lettura regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinar io) di cui di cui risorse FRNA regional i (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti – specificare i Risorse umane e materiali per la realizzazione del progetto e quota parte di quanto indicato nella scheda numero 4 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 41 INTERVENTI DI SOSTEGNO AI MINORI E ALLE LORO FAMIGLIE 6 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ X Giovani Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ □ Dipendenze □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza X □ X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No X Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità X di un Fondo comune X in emergenza □ d’èquipe X Altro □ Progetto idi sviluppo e consolidamento OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 6 “L’integrazione professionale e i protocolli di presa in carico nell’area famiglia e minori”, 7 “Sostegno alla genitorialita’ e alle attività di cura in famiglia” e 8 “Adolescenza 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito territoriale 9 Comuni del Distretto di Lugo di realizzazione 3. Referente Margherita Dall’Olio – Responsabile Amministrativo Area Famiglia e Minori Servizio sociale – Unione dei Comuni della Bassa Romagna Tel.0545 38531 e-mail [email protected] dell’intervento: Raffaella Ballardini Assistente Sociale Coord. Area famiglia e minori - Servizio nominativo e recapiti Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna Tel. 0545 38282 e-mail [email protected] Fax 0545 38299 Famiglie e Minori -Adolescenti in situazione di disagio sociale o disabili. 4. Destinatari Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 42 5. Eventuali interventi/politiche Continuità/qualificazione/implementazione di interventi e modalità operative diretti a garantire i diritti e le opportunità della popolazione minorile per svolgere in modo efficace la funzione di tutela. integrate collegate I dati del Sistema Informativo Minori regionale rilevano come il numero dei minori assistiti dal Servizio sia in costante e progressivo aumento negli ultimi anni. A ciò consegue l’aumento della richiesta di politiche e risorse a sostegno degli interventi destinati alla tutela dei minori e delle loro famiglie. 6. Azioni previste Dati SISAM Stock 31/12/08 Stock 31/12/09 Flusso anno 2009 Stock 31/12/10 Flusso anno 2010 1151 Flusso anno 2008 1300 Minori assistiti di cui stranieri 1312 1512 1376 1679 512 572 630 735 690 841 L’attività ‘ istituzionale’ svolta a tutela della fascia minorile tende a perseguire: - la focalizzazione degli interventi sulla famiglia quale prima responsabile, in una comunità educante e curante, del bambino e dell’adolescente; - la cooperazione tra operatori di diverse professionalità e Servizi e la metodologia integrata di analisi e interventi quale modalità operativa da perseguire per affrontare problematiche complesse e diversificate; - progettualità basate sul lavoro di rete con interlocutori territoriali pubblici e privati, sviluppando programmi di collaborazione con Enti o Associazioni esterni; Si confermano come significativi sia gli interventi a tutela e protezione di preadolescenti e adolescenti, anche stranieri (con interventi di sostegno e accompagnamento verso l’autonomia) sia di situazioni e problematiche caratterizzate da intensa complessità. In tali casi, obiettivi prioritari sono la creazione/rafforzamento di legami, la facilitazione delle relazioni, la ricerca ed attivazione di risorse personali/parentali/comunitarie. Ciò comporta il dispiego di risorse ed interventi ad elevata integrazione sociale e sanitaria a sostegno delle famiglie e dei minori, finalizzati alla riduzione dei rischi di devianza, emarginazione, esclusione sociale e lo sviluppo di azioni positive volte a ridurre le condizioni di disagio, rafforzando le risorse presenti e sostenendo evoluzioni positive. Per tracciare i livelli di collaborazione e integrazione istituzionale, organizzativa e professionale necessari alla efficace presa in carico multiprofessionale e multiservizi di tali progetti integrati, l’Azienda Usl di Ravenna si è fatta promotrice nel biennio 2009/2010 dell’elaborazione del “Protocollo operativo per l’integrazione socio-sanitaria nell’area minori e famiglie con bisogni ed interventi ad alta complessità assistenziale ( con particolare riferimento ai Minori soggetti a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria) “. Tale protocollo è in fase di approvazione da parte del Distretto di Lugo (capofila per l'Ausl come Referente per l’Area della Non Autosufficienza); seguiranno poi atti di ricezione formale da parte di tutti gli Enti coinvolti. E’ previsto un periodo di sperimentazione per l’anno 2011 e, previa nuova verifica tecnico-amministrativa, si procederà alla validazione definitiva. E’ inoltre imprescindibile mantenere e consolidare il rapporto di collaborazione avviato negli anni precedenti con gli Enti del Privato Sociale:gli assistenti sociali trasmettono specifiche richieste inerenti situazioni in carico per programmazioni integrate di aiuto assistenziale/economico. Altrettanto importanti sono i percorsi di collaborazione tra Operatori e Servizi afferenti all’Area Minori e a quella Adulti e Disabili nell’approssimarsi della maggiore età del minore: laddove i percorsi personali di autonomia del minore Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 43 sono ancora in divenire, o la carenza di risorse familiari rendano necessario proseguire la presa in carico dell’utente anche oltre il compimento della maggiore età, diventa fondamentale un adeguato percorso di accompagnamento verso gli interlocutori delle Aree Adulti e Disabili per evitare negative fratture nei progetti di aiuto in corso e/o collaborare alla ridefinizione degli stessi unitamente agli stessi utenti e, ove possibile, alle loro famiglie . Questo complesso lavoro richiede la presenza di operatori assistenti sociali stabilizzati e adeguatamente formati, in grado di assicurare risposte sempre più qualificate ai bisogni espressi dalla nostra comunità. Tipologia di interventi programmati per l’anno 2011 e attività anno precedente: - contributi di tipo economico a carattere “straordinario” o mensile, nell’ottica di sostegno temporaneo nell’ambito di un progetto che porti a superare la logica meramente assistenziale e la conseguente “dipendenza” dal Servizio - sostegno economico con integrazione rette per la frequenza a strutture educative scolastiche ed extrascolastiche, - rapporti di collaborazione degli assistenti sociali con gli Enti del privato sociale finalizzati all’erogazione di aiuti e sostegni personalizzati nell’ambito di progetti integrati e condivisi per specifiche situazioni familiari in carico, anche collegati con situazioni di emergenza abitativa a seguito di sfratti, vedi progetti n. 60 e 61 area vulnerabilità ed inclusione sociale; - Inserimento di minori in Comunità educative residenziali quando l’allontanamento dalla famiglia diventa necessario per la tutela del minore, - Sperimentazione del “Protocollo operativo per l’integrazione sociosanitaria nell’area minori e famiglie con bisogni ed interventi ad alta complessità assistenziale ( con particolare riferimento ai Minori soggetti a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria) “. - Definizione di progetti di passaggio all’età adulta in collaborazione con CNPIA , Aree Adulti e Disabili del servizio Sociale e Servizi Sanitari Specialistici dell’Ausl. - Inserimento di gestanti o di madri con figli in contesti protetti (Comunità - alloggio, case di accoglienza, Comunità educative, ecc.) - Interventi a carattere formativo in contesti lavorativi rivolti a minori in difficoltà o a rischio di devianza o minori soggetti a disabilità fisica-psichica e/o sensoriale (certificazione l. 104/92), al compimento del 16° anno di età, facilitati dall’affiancamento di un operatore “mediatore al lavoro”- erogazione di rimborsi spese per borse lavoro. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane Operatori assistenti sociali dell’Area Famiglia Minori, CNPIA, educatori professionali, Responsabili dei Servizi sociali dei Comuni. Assistenti sociali, educatori professionali afferenti all’Area famiglia Minori che si prevede di impiegare Dati attività 2011 vs. 2010 - n. sostegni economici erogati a nuclei con minori 9. Risultati attesi in - n. integrazioni/esonero rette relazione a indicatori - n. minori inseriti in strutture residenziali - n. casi seguiti con intervento educativo domiciliare; regionali/distrettuali - n. casi seguiti con intervento a carattere formativo in contesti lavorativi. - n. progetti integrati SS/Cnpia Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 44 Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali di cui risorse regionali 10. Piano finanziario: di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti – specificare Residuo fondo euro * Di cui - €. 99.133,19 - € 78.000,00 - € 23.000,00 - € 100.867,00 - € 7.000,00 di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) 578.000 238.842,27 308.000* 31.157,73 Programma straordinario a favore delle Famiglie Det. G.R. n. 15678/2010 Fondo Sociale straordinario Quota a sostegno sistema servizi D.G.R. n. 350/2011 Fondo Sociale Locale quota Infanzia e Adolescenza Det G.R. n. 15679/2010 Fondo Sociale straordinario quota Infanzia e Adolescenza D.G.R. n. 350/2011 Fondo Sociale Locale quota Immigrazione Det. G.R. n. 15679/2010 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 45 BUONI SPESA PER GENERI DI PRIMA NECESSITA’ 7 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X Giovani Anziani X □ Disabili □ Immigrati stranieri □ X Povertà e Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze □ □ X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: Sì X X No □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ □ □ d’èquipe □ L’azione è di nuova attivazione? Altro X Progetto innovativo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialita’ e delle attività di cura in famiglia” e 12 “Vulnerabilità ed inclusione sociale” 1.Soggetto capofila Servizio Sociale Unione dei comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo di realizzazione Mauro Corzani, Responsabile Amministrativo Area Vulnerabilità sociale ed inclusione del Servizio Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento: c/o– Via Garibaldi 41, Lugo nominativo e recapiti Tel 0545 280869 / fax 054563747; e-mail [email protected] Nuclei familiari e persone in situazione di disagio economico 4. Destinatari 3. Referente 5. Eventuali Politiche di sostegno al reddito interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste I buoni spesa permettono di sostenere le persone ed i nuclei in situazione di disagio economico superando la logica della sola elargizione di interventi economici. E’ una risposta assistenziale di tipo sociale che vuole garantire ai Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 46 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare cittadini dignità ed autonomia di vita nel loro ambiente familiare. I buoni sono utilizzati per l’acquisto di generi alimentari (in particolare prodotti “freschi” che integrano gli alimenti a lunga scadenza presenti nei “pacchi alimentari”), alimenti per la prima infanzia e alimenti per persone con particolari esigenze dietetiche (es celiaci), ecc. E' compito dell’assistente sociale, responsabile del caso, inoltrare la proposta di accesso al beneficio che viene autorizzato dalla commissione assistenza. Le azioni previste per l’anno 2011 sono: • Rinnovo della convenzione con l'agenzia per l’emissione dei buoni • Individuazione dei punti commerciali del territorio (market, negozi di quartiere, farmacie, rosticcerie, pizzerie ecc) convenzionati con l’agenzia • Continuazione del progetto per il 2011 Servizio Sociale Agenzia per emissione buoni Punti commerciali del territorio Assistenti Sociali del Servizio Sociale Personale Amministrativo del servizio Sociale Personale Agenzia per emissione buoni Personale punti commerciali del territorio 9. Risultati attesi in N utenti per i quali è stato attivato l’intervento N nuclei familiari per i quali è stato attivato l’intervento relazione a indicatori N buoni distribuiti regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro 20.000 di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo straordina rio – quota a sostegno sistema servizi DGR n 350/2011) di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specificare 20.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 47 LA TUTELA DEI MINORI: INTERVENTI TERRITORIALI, EDUCATIVI E I PROCESSI DI INTEGRAZIONE CON I SERVIZI SANITARI 8 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ X Giovani Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ □ Dipendenze □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No X Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità X di un Fondo comune □ in emergenza □ d’èquipe X L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Progetto in continuità con l’anno precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia” e 8 “adolescenza” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito territoriale 9 Comuni del Distretto di Lugo di realizzazione 3. Referente Margherita Dall’Olio – Responsabile Amministrativo Area Famiglia e Minori Servizio sociale –Unione dei Comuni della Bassa Romagna Tel.0545 38531e-mail [email protected] dell’intervento: Ballardini Raffaella Assistente Sociale Coord. Area famiglia e minori - Servizio nominativo e recapiti Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna Tel. 0545 38282 e-mail [email protected] Fax 0545 38299 Famiglie e Minori pre e adolescenti in situazione di disagio sociale o disabili 4. Destinatari Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 48 5. Eventuali interventi/politiche Continuità/qualificazione/implementazione di interventi e modalità operative diretti a garantire i diritti e le opportunità della popolazione minorile per svolgere in modo efficace la funzione di tutela. integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di - Conferma della qualità degli interventi e della professionalità educativa offerta all’interno dei Gruppi Esperienziali (due a gestione diretta, prevedono la presenza di 2 educatori ciascuno; due a convenzione con Ass.Girasoli di Bagnacavallo e Coop. Linea d’Ombra a Conselice) Le finalità dei G. E., sono quelle di prevenzione del disagio sociale e scolastico attraverso l’offerta a bambini e ragazzi di età compresa tra 9/15 anni di attività pomeridiane nel periodo che va da Settembre a Giugno. L’obiettivo educativo è quello di testimoniare a loro e alle loro famiglie la volontà di ‘prendersi cura della loro crescita’ anche se portatori di particolari storie svantaggiate, che li rendono impacciati nel compito di definizione e affermazione del sé o in difficoltà nella relazioni con gli altri o con l’ambiente. Negli anni si è posta specifica attenzione all’attività formativa degli educatori e al consolidamento di legami e collaborazioni positive con la scuola e con le equipe tecniche di riferimento di ogni ragazzo accolto (nei gruppi esperienziali a gestione diretta è consolidata la prassi di incontri mensili di equipe per il confronto sull’evoluzione delle singole situazioni) Si mantiene attenzione e si attuano incontri periodici con gli educatori dei gruppi a convenzione, per assicurare la partecipazione dei minori in carico ai Servizi, anche prevedendo facilitazioni per le famiglie in stato di bisogno. - Sostegno all’inserimento in spazi aggregativi presenti nei diversi territori, quali opportunità educative, formative e di relazioni positive coi pari . Si intende lavorare in modo particolare a sostegno di progetti che prevedano l’inserimento di minori a vario titolo ‘ svantaggiati’ in attività sportive/ ricreative/educative del territorio, attraverso la definizione di specifiche collaborazioni tra le società/ gestori dell’attività ed il Servizio Sociale . - Prosecuzione degli inserimenti nei Centri Diurni del territorio, per i ragazzi con particolari disabilità, con progetti individualizzati che possono prevedere anche integrazione retta a carico del Servizio Sociale Associato Servizio Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Servizio sanitario CNPIA dell’Azienda USL; Cooperative sociali, Società/ Associazioni sportive, Enti gestori attività. Operatori assistenti sociali dell’Area Famiglia Minori, pedagogista, psicologi e neuropsichiatri dell’AUSL, educatori professionali di Cooperativa. impiegare 9. Risultati attesi in - n. minori frequentanti i Gruppi Esperienziali relazione a indicatori - n. minori inseriti in Centri Diurni regionali/distrettuali - n. minori inseriti su progetto condiviso in attività del territorio Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali di cui risorse regionali 10. Piano finanziario: euro 84.406,16 34.406,16 di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti 50.000* *Di cui € 20.000,00 Fondo Sociale Locale quota Infanzia e Adolescenza Det. G.R. n. 15679/2010 € 30.000,00 Fondo Sociale Locale quota Indistinta Det. G.R. n. 15679/2010 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 49 INTERVENTI EDUCATIVI DOMICILIARI A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA E DEL MINORE 9 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X Giovani X Disabili Anziani □ □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza □ □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No Sì X Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità X d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ Altro □ Progetto di sviluppo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 9 Comuni del Distretto di Lugo 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente Margherita Dall’Olio – Responsabile Amministrativo Area Famiglia e Minori Servizio sociale – Unione dei Comuni della Bassa Romagna Tel.0545 38531 e-mail [email protected] dell’intervento: Ballardini Raffaella Assistente Sociale Coord. Area famiglia e minori - Servizio nominativo e recapiti Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna Tel. 0545 38282 e-mail [email protected] Fax 0545 38299 Famiglie e Minori pre e adolescenti in situazione di disagio sociale o disabili. 4. Destinatari Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 50 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Consolidamento e qualificazione di interventi e modalità operative diretti a garantire i diritti e le opportunità della popolazione minorile per svolgere in modo efficace la funzione di tutela. -Progetto Programma Provinciale: “Minori stranieri non accompagnati –percorsi di integrazione attraverso la sensibilizzazione alla cultura dell’accoglienza nei confronti delle famiglie già inserite nel territorio”; -Progetto triennale P.A 2010 “Sostegno alla maternità fragile: percorsi e modalità operative integrate tra servizi, associazioni, risorse informali” Uno dei compiti dei Servizi che si occupano dei minori e della famiglia, è di aiutare e sostenere i nuclei familiari in difficoltà, con l’obiettivo di mantenere il bambino e l’adolescente nel contesto sociale di appartenenza. Nel processo complessivo di tutela del minore, gli interventi attuati, devono quindi avere come primo obiettivo quello di verificare e sostenere la possibilità di aiutare i genitori a diventare più “competenti” ed in grado di soddisfare in modo adeguato i bisogni del figlio. Per affrontare situazioni complesse, che necessitano di interventi plurimi e multi professionali, si è cercato di costruire, nel corso degli anni, un modello generale di lavoro integrato socio-sanitario. Di frequente devono coniugarsi compiti di tutela e aiuto ma anche di controllo, nell’esercizio di un mandato istituzionale che può generare diffidenza nei genitori, con i quali l’assistente sociale, per costruire un percorso di aiuto e sostegno, deve necessariamente mantenere relazioni ed acquisire conoscenze sulle potenzialità esistenti. E’ necessario sostenere i processi di cambiamento individuali e di sistema familiare, operando sia in ambito cognitivo sia su quello affettivo/emozionale, ponendo attenzione agli elementi oggettivi riguardo le difficoltà della persona: adulta/minore, considerando le dinamiche sociali in cui è inserita. Nel quadro degli interventi territoriali, rivolti al minore ed alla sua rete di rapporti familiari e di contesto, l’intervento educativo domiciliare rappresenta una possibile risorsa, il cui utilizzo emerge da una lettura articolata dei bisogni individuali e familiari. È attuabile se c’è condivisione da parte della famiglia e rientra nel progetto assistenziale/educativo specifico, elaborato dagli operatori sociosanitari referenti della situazione. Le attività realizzate dall’educatore, devono essere contrassegnate da programmabilità e praticabilità e soggette a periodiche verifiche e confronti con gli operatori coinvolti sul “caso”. Sono previsti, pertanto, momenti di lavoro interprofessionale fra l’educatore e gli operatori, finalizzati ad orientare l’attività ed a definire progettualità condivise. Tra gli interventi di tutela ai minori, finalizzati alla costruzione/ ricostruzione di relazioni positive con i familiari, rientrano anche gli incontri protetti o vigilati, spesso disposti direttamente dall’Autorità Giudiziaria. Per queste diverse tipologie di intervento, il Servizio Sociale continua a disporre di 2 educatori professionali (con monte ore complessivo di n. 72 settimanali). Nel 2010 non si è proceduto all’assunzione di un ulteriore educatore, seppur a tempo parziale come era stato previsto, ma si è operato per un utilizzo ottimale delle risorse disponibili. Nel 2011 è previsto un potenziamento degli interventi educativi domiciliari sia in termini di professionalità, che di flessibilità di risposta a bisogni che si manifestano sempre più complessi e diversificati. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 51 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di Servizio Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna; Servizi Sanitari: in specifico CNPIA/Consultorio Familiare Assistenti Sociali dell’Area Famiglia Minori, operatori sanitari psicologi e neuropsichiatri dell’AUSL, educatori professionali, psicopedagogista impiegare n. minori seguiti con intervento educativo domiciliare; 9. Risultati attesi in n. incontri vigilati genitori/figli svolti dagli educatori; n. situazioni in carico con progettualità integrata interservizi: relazione a indicatori n. situazioni di gravide e/o neomamme minori e adulte seguite con intervento regionali/distrettuali educativo domiciliare. Previsione di di cui risorse di cui spesa comunali risorse TOTALE regionali (Fondo sociale straord. Infanzia/A dolescenz a DGR n. 350/2011) 10. Piano finanziario: euro 84.671,06 44.542,87 di cui di cui risorse FRNA regional i (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specificare 40.128 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 52 OSPITALITA’ TEMPORANEA IN EMERGENZA 10 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ X Giovani Disabili Anziani □ □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No □ Sì X Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ □ X d’èquipe □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Progetto innovativo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito territoriale Territorio distrettuale, provinciale/interprovinciale in cui sono presenti Strutture residenziali autorizzate ad ospitare minori in pronta accoglienza. di realizzazione 3. Referente Margherita Dall’Olio – Responsabile Amministrativo Area Famiglia e Minori Servizio sociale –Unione dei Comuni della Bassa Romagna Tel.0545 38531e-mail [email protected] dell’intervento: Raffaella Ballardini Assistente Sociale Coord. Area famiglia e minori – nominativo e recapiti Servizio Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna Tel. 0545 38282 e-mail [email protected] Fax 0545 38299 4. Destinatari Minori e madri che necessitano di urgenti allontanamenti dal nucleo familiare e/o minori privi di sostegno familiare 5. Eventuali Progetti inseriti nel Programma Provinciale: “Minori stranieri non accompagnati –percorsi di integrazione attraverso la Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 53 interventi/politiche integrate collegate sensibilizzazione alla cultura dell’accoglienza nei confronti delle famiglie già inserite nel territorio”; “L’affido Familiare: promuovere l’accoglienza attraverso un lavoro con la Comunità” La tutela del minore è la funzione prioritaria afferente all’Area Famiglia-Minori, per garantire diritti e opportunità nel momento in cui questi non sono sufficientemente garantiti dalla famiglia. Il tema si presenta particolarmente complesso quando il bambino/l’adolescente, va tutelato rispetto al suo stesso nucleo familiare che, in quel momento, presenta grave inadeguatezza educativa e nella cura del figlio (allontanamenti ex art. 403; provvedimenti Tribunale Minorenni..). Analogamente l’intervento di emergenza viene messo in atto a tutela di nuclei madre/bambino laddove vengano a mancare improvvisamente la sicurezza fisica/psicologica all’interno della casa familiare o vi sia una inadempienza del nucleo nel soddisfacimento dei bisogni di sussistenza fondamentali. Le successive tabelle raccolgono i dati relativi agli inserimenti di emergenza effettuati nel 2010. Inserimenti urgenti di minori in strutture residenziali Minori stranieri non accompag nati Maltratt amento intra familiare anno 2008 anno 2009 Anno 2010 2 7 3 1 4 Inserimenti urgenti madre-figli anno 2008 Violenza fam./Ipotesi abuso 2 anno 2009 3 anno 2010 3 6. Azioni previste Ipotes i di abuso 3 1 Minori temporanea mente privi di assistenza 1 3 3 Minori colti in flagranz a di reato 2 2 Totale 4 15 13 n.utenti inseriti 2 madri + 3 minori 3 madri + 7 minori 3 madri + 6 minori Da quanto riportato si evince come gli interventi di tutela in situazione di emergenza si mantengano consistenti e legati, spesso alla presenza di problematiche intrafamiliari gravi. Accanto agli interventi richiesti da situazioni di particolare “rischio” (di frequente segnalate dalle forze dell’ordine o dai Centri Anti Violenza del territorio e che richiedono di agire con tempestività e immediatezza a protezione del minore o delle madri unitamente ai figli) nell’anno 2010 sono emerse richieste significative anche per far fronte a situazioni di emergenza conseguenti alla crisi economica. Perdita del lavoro, sfratto dalla abitazione, in diversi casi l’abbandono della famiglia da parte del padre ha richiesto la collocazione urgente degli elementi più deboli del nucleo in luogo abitativo adeguato. Si sottolinea come tali interventi di emergenza siano e restino assolutamente temporanei e propedeutici alla definizione di progetti di accompagnamento all’autonomia degli utenti che possono prevedere percorsi di reperimento di abitazioni a basso costo, progetti di ospitalità/supporto tra famiglie, percorsi di inserimento lavorativo finalizzati alla integrazione del reddito del nucleo e, ove possibile, al reperimento di occupazioni stabili e alla conseguente autonomia economica del nucleo. E’ evidente che percorsi di uscita dall’emergenza così complessi non possono realizzarsi che in tempi medio/lunghi e che comportano un significativo e crescente impegno di risorse professionali ed economiche da parte del Servizio. Per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati, la prassi operativa prevede di intervenire nell’emergenza per garantire l’accoglienza in Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 54 7. Istituzioni/attori Sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di contesto protetto e, in fase successiva, per definire percorsi formativi/educativi/lavorativi che tengano conto dei vincoli legislativi riguardanti l’ottenimento dei permessi di soggiorno. La struttura di pronta accoglienza rappresenta una possibile risorsa per una risposta immediata all’insorgere dell’urgenza ed è un contesto che può garantire interventi di cura e protezione a minori quando si trovano in situazione di abbandono o di tempestivo bisogno di allontanamento dall’ambiente familiare. Si configura anche come “spazio” per una adeguata progettazione sul caso problematico. Tali situazioni richiedono: a) individuazione immediata di strutture residenziali idonee, necessariamente diversificate per fasce di età e per sesso, disponibili ad accogliere il minore e/o le madri con figli che, nell’immediato, necessitano di interventi di “protezione”. Si ipotizza di prevedere rapporti di convenzione e/o protocolli operativi con le strutture residenziali già conosciute (perché ospitanti un numero consistente di minori in carico al servizio), per le accoglienze a carattere di emergenza; b) analisi del caso e sviluppo a breve termine del progetto di assistenza individuale da parte degli operatori sociali, in integrazione con gli educatori della struttura; a lungo termine l’obiettivo resta, dove possibile e presente, il reinserimento nel proprio nucleo familiare originario. Il progetto dovrà prevedere l’individuazione della soluzione più adeguata per la specifica situazione (affido etero familiare, inserimento in diversa struttura residenziale….). Unione dei Comuni della Bassa Romagna Assistenti Sociali e Educatori afferenti all’Area Famiglia Minori Responsabili e operatori delle strutture residenziali per minori autorizzate all’accoglienza in emergenza, conosciute dal Servizio sociale. n. 9 assistenti sociali territoriali Area Famiglia Minori n. 1 coordinatore assistente sociale Area famiglia Minori n. 1 educatore professionale impiegare Garantire la tempestiva protezione, in situazioni di emergenza, di bambini e adolescenti privi di adeguate cure e sostegno familiare attraverso 9. Risultati attesi in l’inserimento in strutture di prima accoglienza individuate idonee a rispondere in modo efficace alla specifica situazione. relazione a indicatori Indicatori: n. progetti di assistenza integrati fra operatori del servizio e regionali/distrettuali educatori di comunità; in riferimento alla problematica rilevata, n. di prese in carico integrate, socio/sanitaria/educativa per la definizione di progettualità a sostegno del minore. Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali 10. Piano finanziario: euro 70.000 10.000 di cui risorse regionali (Fondo sociale straord. Infanzia/A dolescenz a DGR n. 350/2011) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti 60.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 55 11 PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE PER AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI ai sensi della deliberazione della Assemblea Legislativa n.265/2009 e della Giunta Regionale n. A) Integrazione per minori stranieri non accompagnati anche attraverso la sensibilizzazione alla cultura dell’accoglienza nei confronti delle famiglie già inserite nel territorio. COORDINATORE TECNICO: NOMINATIVO Raffaella Ballardini ENTE/SOGGETTO DI APPARTENENZA: Unione dei Comuni della Bassa Romagna QUALIFICA: A.S. Coordinatore Area Famiglia e Minori TELEFONO 0545 38282 FAX 0545 38299, E-MAIL [email protected] IL PROGETTO E': [] Nuovo [X] Continuazione di attività in corso a partire dall'anno: 2007 (progetto: “ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI” inserito nel Piano territoriale provinciale per l’immigrazione) In tal caso: [X] Ha ottenuto finanziamenti a carico del Fondo Sociale Regionale Ha ottenuto finanziamenti a carico di altre leggi nazionali e/o regionali [] Non ha ottenuto finanziamenti precedenti 1) Durata del Progetto : annuale B) Soggetti Partecipanti Proponente/Capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Soggetti pubblici coinvolti: Provincia: per coordinamento provinciale e attraverso il Centro per l’Impiego 9 Comuni della zona sociale – Unione dei Comuni della Bassa Romagna Soggetti privati coinvolti (volontariato, associazionismo, cooperazione sociale, altro) Associazioni Immigrati, Centri di Formazione Professionale, Centri di Accoglienza per minori Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 56 Soggetti attuatori Nome: Unione dei Comuni della Bassa Romagna Ragione sociale: C.F.P.IVA 02291370399 Sede Legale: Lugo, P.zza Martiri 1 Altri soggetti partecipanti (elencare): C) Descrizione del Progetto Contesto Locale Da alcuni anni nel nostro territorio si registra un aspetto connesso all’immigrazione inerente la presenza di minori stranieri non accompagnati; si tratta di ragazzi in genere dai 15 ai 17 anni, in prevalenza di sesso maschile, provenienti da vari paesi esteri, senza alcun riferimento parentale, spesso segnalati al servizio dall’Ufficio stranieri della Questura o dal Comando Carabinieri alle cui Sedi, di frequente, i ragazzi stessi volontariamente si presentano denunciando la situazione di minori di età “non accompagnati”. Trattandosi di minori devono necessariamente essere affidati, tutelati, protetti dallo Stato italiano e vengono pertanto “accolti” dal Servizio. La presa in carico e il progetto di accoglienza tiene conto dell’età del minore, della ricerca di un eventuale contesto parentale di riferimento, della compliance del ragazzo ad un progetto evolutivo. Pertanto le risorse messe in campo possono essere di tipo tutelare globale o percorsi di accompagnamento verso l’autonomia. Si è affrontato in un caso anche la problematica relativa a minori provenienti da zone di guerra e/o grave emergenza umanitaria (nella fattispecie un minore proveniente dall’Afganistan) per i quali è necessario attivare la procedura specifica al fine di provvedere al trasferimento in struttura riconosciuta idonea all’accoglienza di queste persone. Per i minori non accompagnati, il progetto individuale prevede la segnalazione da parte del Servizio alla Procura della repubblica presso il tribunale per i Minorenni ed al Comitato minori stranieri e conseguente assunzione di tutela da parte dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. L’intervento tutelare a carattere di urgenza comporta l’inserimento in strutture di accoglienza (Comunità Educativa/Centro di formazione/Casa Famiglia. Una “buona prassi” che si intende proseguire riguarda il coinvolgimento delle Associazioni straniere e il coinvolgimento di “persone significative” per la messa in campo di azioni volte a ricercare e sensibilizzare le famiglie straniere già integrate nella Comunità, per tendere a costruire percorsi di accoglienza omoculturale; ad oggi sono in corso n. 1 interventi di affido di ragazzi a nuclei familiari della medesima etnia. Appare però molto difficile reperire disponibilità di nuclei stranieri per l’accoglienza di questi ragazzi. Le Comunità di accoglienza per minori hanno costi di gestione piuttosto elevati e le rette a carico dell’Ente Locale si aggirano da € 68 a € 130 g. , da cui sono escluse le spese straordinarie. Obiettivi del progetto Indicare gli obiettivi del progetto Il presente progetto si propone di favorire l’integrazione, la formazione, l’inserimento nella vita lavorativa dei minori stranieri non accompagnati attraverso percorsi di accompagnamento all’autonomia sociale ed economica, in continuità con le precedenti progettualità.; è collegato ai programmi già inseriti nei P.A. 2009/10 e riproposto per il 2011, di integrazione dei cittadini immigrati e di contrasto alla povertà per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate ed al progetto : L’affido Familiare: promuovere l’accoglienza attraverso un lavoro con la Comunità. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 57 Possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto: Si mantiene un monitoraggio delle azioni attuate attraverso relazioni e confronti fra il Servizio e gli “attori”, istituzionali, del privato sociale, coinvolti nel progetto per rendere gli interventi maggiormente qualificanti e continuativi - Capacità di collegamento in rete anche con altri interventi per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati (Piani di Zona distrettuali per la Salute ed il benessere sociale ecc..) Il presente progetto è collegato a progettualità già inserite nel P.A 2009, riproposte ed implementate nel P.A 2010 così pure nel P.A. 2011, relative alla promozione dell’accoglienza attraverso un lavoro con la Comunità e tramite i programmi di integrazione dei cittadini immigrati e di contrasto alla povertà D) Descrizione del piano di attività generale del Progetto Si rileva necessario implementare la collaborazione con le Associazioni locali di immigrati e il Servizio, anche attraverso l’attività di promozione all’accoglienza, ipotizzata in specifici progetti, da attuare in definite realtà territoriali con il coinvolgimento degli Enti Locali e le risorse del privato sociale. I tre affidi omoculturali in corso dagli anni precedenti hanno offerto ai ragazzi l’opportunità di non cambiare radicalmente le abitudini quotidiane, attenuando gli effetti dello “sradicamento”, in quanto ambiti favorenti il senso di appartenenza. Si intendono implementare percorsi di autonomia e di integrazione di minori stranieri non accompagnati che dimostrano una chiara volontà all’impegno ad un progetto di vita improntato alla legalità ed alla determinazione di integrarsi nel contesto sociale del nostro paese Un aspetto prioritario è rappresentato dall’elaborazione integrata del piano assistenziale individuale che gli operatori sociali, referenti della situazione, definiscono con gli attori coinvolti: Comunità/Centri di accoglienza e ragazzo stesso. I progetti di accompagnamento all’autonomia in genere prevedono: -inserimento in corsi di alfabetizzazione e in corsi di formazione professionale gestiti da coop. Sociali e centri di formazione; - partecipazione ai servizi/attività ricreative-culturali presenti sul territorio per facilitare la socializzazione fra pari e la conoscenza delle risorse locali; - accompagnamento a percorsi a carattere lavorativo (borse lavoro, tirocinio presso aziende), con il coinvolgimento dei mediatori al lavoro per accompagnamento e tutoraggio del ragazzo. - ricerca di possibilità abitative diverse dall’ospitalità in strutture residenziali per i neo maggiorenni Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 58 Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto (Network) collaborano tra di loro, specificando le competenze operative e finanziarie di ciascuno e le modalità di coordinamento della rete Le attività precedentemente indicate trovano attuazione attraverso momenti comuni di incontro, svolti a cadenza periodica fra gli operatori del Servizio e le diverse agenzie che rivolgono attività a favore di stranieri qui residenti per verifica, monitoraggio e individuazione di strategie operative. In specifico: - il Servizio sociale coordina gli interventi; assume la presa in carico della singola situazione e favorisce i percorsi di inserimento in contesti educativi/formativi/lavorativi; - Il centro per l’impiego, in collaborazione con i mediatori al lavoro e i Centri di Formazione Professionale, valuta la formazione pregressa e mantiene i rapporti con le aziende; - le strutture di accoglienza e/o Famiglie affidatarie, in integrazione con gli operatori sociali, provvedono al tutoraggio e al monitoraggio dei singoli progetti di inserimento: in specifico i centri di formazione Professionale svolgono funzioni osservative/valutative e di sviluppo delle competenze professionali. Destinatari del Progetto: Diretti (con un coinvolgimento diretto nelle azioni dell'intervento) Indiretti (sui quali l'intervento potrà avere una ricaduta positiva pur senza diretto coinvolgimento) Tipologie dei destinatari n. dei soggetti destinatari Diretti: Minori stranieri non accompagnati in maggioranza prossimi alla maggiore età; minori irregolari con rete familiare e/o amicale. Indiretti: Famiglie e associazioni di/per straniere Strutture di accoglienza Aziende e cooperative sociali Diretti Minori non accompagnati n.12 Minori irregolari con rete familiare e/o amicale n. 5 Indiretti: la rete individuata sia come strutture educative/formative e/o contesti favorenti l’inserimento sociale. Coinvolgimento dei destinatari Indicare come si intendono raggiungere e coinvolgere i destinatari dell'intervento I progetti socio-assistenziali sono condivisi fra operatori sociali e minori stranieri in periodici momenti dedicati e gli interventi programmati sono verificati nei tempi, nei modi e con le opportunità definite nel contratto con l’utente. E’ previsto il coinvolgimento delle Associazioni, di cittadini stranieri e altre risorse coinvolte, in base al progetto individuale definito. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 59 Effetti attesi: definizione qualitativa Descrivere qualitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto Implementare percorsi di autonomia e di integrazione dei minori stranieri non accompagnati che dimostrano una chiara volontà di impegnarsi in un progetto di vita improntato alla legalità e alla determinazione di integrarsi nel contesto sociale del nostro paese. Effetti attesi : stima quantitativa Definire quantitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto Poiché il progetto verrà attuato solo sui minori che vengono valutati idonei ad intraprendere un percorso di impegno, si ritiene che si possa raggiungere un risultato positivo per la maggior parte dei soggetti presi in carico: almeno 8 su 12. Personale necessario per lo svolgimento della suindicata attività : N° Qualifica Livello Formazione Specifico 10 Assistente sociale Laurea Assistente sociale 1 Mediatore al lavoro Diploma di scuola media superiore e comprovata esperienza in materia di inserimento lavorativo 1 Mediatore Linguistico 1 Esperto in materia di normative sull’immigrazione Diploma S. Secondaria di II° grado e comprovata esperienza come mediatore linguistico Esperienza su iter burocratici relativi agli stranieri Orario/ settimana 10 (media complessiva) 2 2 consulenza E’ previsto l’apporto di volontari? Se si, indicarne il numero ed il ruolo previsto. E’ previsto il coinvolgimento di Associazioni di volontariato e di cittadini stranieri in base al progetto individuale definito. E) Informazione e diffusione dei risultati: Il tavolo tematico Famiglia Minori rappresenta il contesto di riflessione e valutazione delle azioni progettuali previste. Un ulteriore canale di informazione è rappresentato dagli incontri a carattere promozionale che gli operatori programmano con i referenti significativi degli Enti Locali per la promozione all’accoglienza. F) Monitoraggio e Valutazione: Indicare quali forme di monitoraggio e valutazione sono previste Il gruppo tecnico formato da A.S. Coordinatore Area Famiglia e Minori e Assistenti sociali responsabili del caso, con il coinvolgimento di altri referenti significativi e coinvolti nel progetto personalizzato, rappresenta il contesto operativo di monitoraggio e valutazione delle attività. La valutazione finale avverrà sulla base del raggiungimento degli obiettivi indicati nel progetto e sui percorsi individuali che raggiungono discreti livelli di autonomia. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 60 G)Preventivo Economico Voci di spesa A) Spese generali di progettazione, avvio e promozione Totale costo € 1.000 B) Spese di documentazione 1. C) Personale espressamente adibito al progetto Assistente sociale Totale ore 460 Costo orario Operatore/Mediatore linguistico Totale ore 92 Costo orario Educatore/Mediatore al lavoro Totale ore Costo orario € 22,01 € 18,50 92 € 19,80 Totale costo € 13.648,20 D) Attrezzature, arredi e materiali (elencare): E) Spese di gestione F) Spese di trasporto e di residenzialità Comunità educative € 107.844,00 G) Spese di formazione degli operatori H) Forme di sostegno economico diretto a soggetti immigrati Contributi economici, contributi a nuclei affidatari e compensi per borse lavoro non sono computati nel costo complessivo del presente progetto I) Altre spese (specificare) COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO € 121.492,20 EVENTUALE COSTO A CARICO DEI SOGGETTI PROPONENTI : (RIPARTITO TRA I VARI ENTI) Unione dei Comuni della Bassa Romagna: € 114.897,20 FINANZIAMENTO REGIONALE RICHIESTO € 6.595,00 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 61 12 PROGRAMMA PROVINCIALE PER LA PROMOZIONE DELLE POLITICHE DI TUTELA E ACCOGLIENZA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA L’AFFIDO FAMIGLIARE: PROMUOVERE L’ACCOGLIENZA ATTRAVERSO UN LAVORO CON LA COMUNITA’ Progetto in continuità con le annualità precedenti Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna del progetto/intervento - Responsabile del progetto/intervento: nominativo e recapiti Destinatari Obiettivi del progetto/intervento (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Margherita Dall’Olio – Responsabile Amministrativo Area Famiglia e Minori Servizio Sociale - Unione dei Comuni della Bassa Romagna Tel.0545 38531e-mail [email protected] Raffaella Ballardini Assistente Sociale Coord. Area famiglia e minori – Servizio Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna Tel. 0545 38282 e-mail [email protected] Fax 0545 38299 Nora Medici Assistente Sociale Coord. Equipe Affidi – Servizio Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna Tel. 0545 38286 e-mail [email protected] Persone residenti nei 9 Comuni dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Minori e famiglie in carico ai Servizi socio-sanitari Sostenere e incentivare la disponibilità all’accoglienza in affido prevedendo interventi “mirati” a sollecitare le risorse potenziali del territorio. Il progetto intende promuovere le reti di famiglie mediante un lavoro con la Comunità, articolato su base distrettuale, avvalendosi di interlocutori significativi formali ed informali: Servizi territoriali, Associazioni e Gruppi laici e religiosi, che a vario titolo si impegnano in attività sociali. Si sottolinea come sia diventato indispensabile individuare tra gli interlocutori privilegiati esponenti delle Comunità di stranieri radicate sul territorio al fine di avviare processi di reciproca conoscenza e collaborazione sui temi della accoglienza e più in generale della tutela dell’infanzia e dell’adolescenza. Promuovere e sostenere esperienze “leggere” di famiglie di sostegno anche improntate al modello di “famiglia che aiuta famiglia” Il lavoro di rete con il privato sociale e le associazioni laiche e religiose accomuna altri progetti inseriti nel PDZ : - Programmazione del percorso per la piena applicazione della l. 194/78; - Minori stranieri non accompagnati –percorsi di integrazione attraverso la sensibilizzazione alla cultura dell’accoglienza nei confronti delle famiglie già inserite nel territorio; Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 62 Azioni previste L’obiettivo prioritario perseguito negli anni è la promozione della cultura dell’accoglienza attraverso lo sviluppo di iniziative di sensibilizzazione rivolte alla comunità. L’ipotesi progettuale è la costruzione di una rete di nuclei affidatari e di sostegno per offrire alle famiglie e ai minori in difficoltà la possibilità di usufruire di opportunità di tipo familiare sul proprio territorio di residenza. Il piano di intervento 2011, condiviso con l’Associazione Famiglie per l’Accoglienza che da diversi anni collabora alla realizzazione di azioni di promozione/sostegno a famiglie accoglienti, prevede azioni , realizzabili dagli operatori socio sanitari e dall’Associazione Famiglie per l’Accoglienza che per la promozione dell’accoglienza ha prodotto un un film documentario “La mia casa è la tua”, che raccoglie esperienze di accoglienza famigliare. In specifico gli operatori del gruppo Centrale Affidi in collaborazione con il Centro per le Famiglie intendono sviluppare: - interventi a carattere organizzativo presso i Comuni del Distretto, per favorire e promuovere la collaborazione con cittadini e/o gruppi già sensibili ad esperienze di accoglienza (associazioni volontariato, parrocchie). - coinvolgimento di altre rappresentanze (laiche e religiose), al Tavolo di Lavoro permanente per la sensibilizzazione all’accoglienza e coordinare i percorsi di lavoro. - azioni tese a ridare slancio al percorso del gruppo di mutuo-aiuto con le famiglie che hanno in atto l’esperienza di accoglienza. Ambito territoriale di Comuni dell’Unione realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Risorse umane che si prevede di impiegare - Comuni del Distretto - Centro per le famiglie - Operatori: psicologo e assistenti sociali dei Servizi Sociali e socio-sanitari dell’AUSL - Associazione Famiglie per l’Accoglienza -Associazioni / Gruppi / Parrocchie attivi nella Comunità n. 1 A.S. Gruppo Affidi n. 1 A.S Coordinatore Area Minori n. 1 Psicologo n. 1 Referente Associazione Famiglie per l’Accoglienza (caratteristiche e dati numerici) Indicatori per il monitoraggio/valuta zione N. incontri organizzati con referenti di Associazioni formali e informali e di altre Istituzioni nei territori individuati. N. incontri pubblici organizzati con Associazioni e n. partecipanti; Report incontri pubblici e di piccolo gruppo N. domande di disponibilità alle diverse tipologie di accoglienza. N. affidi effettuati vs. anno precedente Previsione di spesa di cui TOTALE comunali € 74.500,00 Piano finanziario: Di cui : €. 70.500 contributi €. 68.243,87 a famiglie affidatarie € 4.000 contributo “Famiglie per l’accoglienza” risorse Quota regionale Quota provinciale .Eventuale quota di altri soggetti da specificare € 6.256,13 Risorse umane, materiali dell’Unione dei Comuni, dell’azienda Ausl e delle Associazioni coinvolte Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 63 INTEGRAZIONE SCOLASTICA E NEI SERVIZI EDUCATIVI ESTIVI DEI MINORI DISABILI: SUPPORTO ALLA FREQUENZA, INTERVENTI INTEGRATI A SOSTEGNO DELLE AUTONOMIE E DEL TEMPO LIBERO 13 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari □ Infanzia e adolescenza X Giovani Anziani X Disabili □ Immigrati stranieri X □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No X Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità X d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ X L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Qualificazione, consolidamento e sviluppo degli interventi delle annualità precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 6 “L’integrazione professionale e i protocolli di presa in carico nell’area famiglia e minori” e 7 “Sostegno alla genitorialita’ e alle attività di cura in famiglia” 1. Soggetto capofila Unione dei Comuni Bassa Romagna - Servizio sociale AUSL di Ravenna - Centro di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza dell’intervento (CNPIA) di Lugo 2. Ambito territoriale Distretto di Lugo e territori della Provincia di realizzazione Margherita Dall’Olio – Responsabile Area Famiglia e Minori Unione dei Comuni della Bassa Romagna tel.0545 38531- fax: 0545 38299 e-mail: [email protected] 3. Referente dell’intervento: Responsabile tecnico – educatore supervisore: Monica Betti nominativo e recapiti Servizio Sociale – Unione dei Comuni della Bassa Romagna, CNPIA Distretto di Lugo Ausl di Ravenna Corso Garibaldi, 41 – Tel 0545 38295 e-mail: [email protected] Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 64 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Gli alunni del programma di assistenza scolastica educativa del Distretto di Lugo certificati in base alla L. 104/1992; Minori disabili inseriti nei servizi educativi estivi e le loro famiglie; I minori disabili seguiti con interventi di assistenza domiciliare; Gli educatori di sostegno operanti nei servizi educativi 0/6 anni, nelle scuole primarie, secondarie di 1° e 2° grado e nei centri di formazione professionale. Politiche sociali e sanitarie Il progetto di assistenza scolastica educativa (sia nel periodo scolastico che in quello estivo) prevede le seguenti fasi di lavoro: - Analisi congiunta CNPIA e Servizio sociale sui progetti individuali dei soggetti destinatari degli interventi; - Programmazione scolastica annuale nel Tavolo di concertazione interistituzionale: Ufficio XV Provincia di Ravenna - scuole – CNPIA – Servizio sociale; - Previsione costi e fasi di confronto e negoziazione tra gli attori istituzionali e la Coop. sociale Il cerchio, a cui sono affidati gli interventi, con valutazione rapporto costo/benefici; - Definizione e messa a punto complessiva con Coop. sociale Il Cerchio per avvio anno scolastico con previsione di interventi sistematici e di emergenza; Per la qualificazione del progetto annuale, si conferma l’utilizzo dello strumento osservativo e di monitoraggio degli interventi denominato “Diario di bordo”, sperimentato nel corso dell’anno sc. 2007/2008 e, per l’anno sc. 2009/2010, riproposto con un’integrazione assunta anche per l'A.S 2010/2011, cioè: - assegnazione agli educatori del Diario di bordo personalizzato per ogni bambino/ragazzo/alunno motivando il significato e il compito, - verifica intermedia e finale dell’utilizzo dello strumento tra educatori, Educatrice supervisore del Servizio Sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Dirigente Coop sociale Il Cerchio; - compilazione, da parte dell’educatore, del profilo e della storia scolastica dell’alunno, dei verbali di incontro con insegnanti, dirigenti della scuola, tecnici del CNPIA e del Servizio Sociale e del percorso di lavoro concordato e perseguito per l’alunno disabile in carico; - compilazione, da parte dell’educatore, di un riepilogo periodico delle attività svolte con i bambini/ragazzi/alunni con l’indicazione dei principali risultati ottenuti, degli obiettivi raggiunti, delle criticità riscontrate; - compilazione da parte del Dirigente scolastico della griglia di valutazione relativa al livello di prestazione effettuata dagli educatori di sostegno; - valorizzazione della pratica dell’osservazione intesa come strumento e modalità irrinunciabile per comprendere i fenomeni, tramite: a) qualificazione dell’osservazione a scuola per poter lavorare su profili definiti per singolo alunno; b) rilevazione dei percorsi educativi attuati in base ad un procedimento osservativo-valutativo a garanzia di un miglior procedimento di intervento educativo-assistenziale; c) rendicontazione certa del tempo e della energia professionale orientate al singolo alunno; d) possibilità di controllare meglio il lavoro di rete e) assunzione di responsabilità nella fase di valutazione Inoltre il macro progetto a sostegno dell'integrazione, in senso più ampio, prevede l'attuazione di interventi di supporto alla frequenza scolastica: 1) trasporto personalizzato per l'accesso alle scuole secondarie di 2° grado; 2) contributi economici alle famiglie per trasporto extra comune di residenza. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 65 Nell'anno 2011 inoltre: - si è predisposto l'intervento integrato (AUSL - CNPIA e Sociale) “Verso l'autonomia” a sostegno dello sviluppo di competenze relative all'uso del denaro, all'orientamento sul territorio, al comportamento stradale, all'utilizzo di mezzi di trasporto pubblici, che prevede: − - un incontro settimanale della durata di 2 ore tenuto da 3 educatori professionali CNPIA che predispongono attività diversificate concordate durante gli incontri di supervisione, effettuati mensilmente con l'educatore Supervisore; − - i minori inseriti nel percorso usufruiscono dei servizi di integrazione scolastica e sono in fase di passaggio, o già inseriti, nella scuola secondaria di 2° grado; - è stato attivato il Gruppo “minori disabili” per tenere aperto il confronto con il mondo delle associazioni, sportive, culturali, ecc. e con le Istituzioni scolastiche, relativamente alle problematiche del tempo libero nella adolescenza e preadolescenza, che ha individuato un percorso di contatto e sensibilizzazione da svolgersi nei confronti , in particolare, del mondo sportivo. − si è accolta la proposta progettuale di avviare anche sul territorio dell'Unione una sperimentazione relativamente alla pratica della Riabilitazione Equestre, come proposto dalla Cooperativa Sociale Domus – Coop e dal Circolo Ippico “La Piramide”, C.R.E. - FISE di Lugo. In accordo con l'AUSL (CNPIA) si attiverà, qualora sostenuto da contributi ottenuti tramite Fondazioni Bancarie Locali, un percorso annuale di sperimentazione della Riabilitazione Equestre da tenersi presso il Circolo Ippico La Piramide di Lugo 1 volta la settimana per 2 ore al dì. La sperimentazione sarà rivolta, con modalità da definire in relazione all'approvazione dei finanziamenti da parte delle già citate Fondazioni Locali, a minori affetti da disabilità cognitiva e/o disturbi relazionali. Dirigenti e operatori CNPIA Distretto di Lugo I dirigenti dei servizi educativi e i Coordinatori pedagogici dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e Coop. sociale Il Cerchio; I dirigenti dei servizi 0/6 privati /paritari di Alfonsine, Lugo, Cotignola, Fusignano, S. Agata, Massa Lombarda e Bagnacavallo; I dirigenti degli 8 Istituti Comprensivi del Distretto di Lugo 7. Istituzioni/attori I dirigenti degli Istituti Tecnici/Professionali: Alberghiero di Riolo Terme, sociali coinvolti Agrario Persolino di Faenza, l’Istituto Professionale Strocchi per i servizi commerciali turistici e pubblicità e Liceo Artistico Ballardini di Faenza, l’Istituto di istruzione professionale e tecnica Stoppa-Compagnoni di Lugo, degli Istituti Comprensivi Muratori di Ravenna e del 3° Circolo di Ravenna Centro di Formazione Professionale di Villa S.Martino, Centro di Formazione Professionale di Cervia (I.A.L.) Centro di Formazione Professionale Engim di Ravenna. 8. Risorse umane 39 educatori di sostegno operanti nei servizi educativi 0/6 anni, nelle scuole che si prevede di primarie, secondarie di 1° e 2° grado e nel Centro di Formazione impiegare professionale. 9. Risultati attesi in Utilizzo di protocollo operativo AUSL-CNPIA / Servizio Sociale / Servizi relazione a indicatori educativi e scolastici basato integrato con le osservazioni registrate tramite il regionali/distrettuali metodo sopra descritto Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 66 Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) di cui risorse regiona li (altri fondi) di cui FRNA di cui Fondo naziona le NA di cui Fondo sanitario regionale Provincia, Diritto allo studio 10. Piano finanziario: euro 891.167 521.963 232.000* di cui risorse da altri soggetti 109.471 19.733 8.000 * Di cui - € 42.000 Fondo Sociale Straordinario quota Infanzia e Adolescenza D.G.R. n. 350/2011 - € 150.000 Fondo Sociale Straordinario quota a Sostegno sistema Servizi D.G.R. n. 350/2011 - € 40.000 Fondo Sociale Locale quota Indistinta Det. G.R. n. 15679/2010 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 67 IL PASSAGGIO DALLA MINORE ALLA MAGGIORE ETA’ DEI RAGAZZI IN CARICO AL CENTRO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE 14 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri X Povertà e Esclusione □ sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema in rete per il supporto alla domiciliarità, 6 “L’integrazione professionale e i protocolli di presa in carico nell’area famiglia e minori” e 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito Distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente dell’intervento: Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299 e-mail: [email protected] nominativo e recapiti Responsabili Tecnici: Dott.ssa Donata Cesti, Responsabile Centro di Neuropsichiatria di Lugo A.S. Raffaella Ballardini Coordinatore Area famiglia e minori Servizio Sociale di Lugo Disabili minori in carico al CNPIA che presentano bisogni di tipo sociale e che necessitano del mantenimento della presa in carico ai servizi nel passaggio 4. Destinatari all’età adulta e disabili adulti che presentano problematiche afferenti alle diverse aree sanitarie specialistiche Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 68 5. Eventuali Integrazione socio-sanitaria interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane Il progetto, inserito anche nel PAL, ha la finalità di garantire continuità nelle prestazioni assistenziali nel passaggio dalla minore età alla disabilità adulta, attraverso un lavoro integrato tra le diverse figure professionali sociali e sanitarie. Per l’anno 2011 si prevede: - prosecuzione del percorso di formazione/azione “Assistenza a lungo termine e tutela della salute delle persone con disabilità in età adulta” - ampliamento del confronto con il coinvolgimento dei Responsabili dei Dipartimenti le cui specialità intervengono a vario titolo nella gestione della disabilità (psichiatria, fisiatria, SAA) - Approvazione di un documento unico concordato tra tutte le aree di competenza che dovrà declinare le procedure e i rapporti tra i diversi servizi per facilitare la continuità assistenziale sia sociale che sanitaria. Specialistiche di Psichiatria, Neuropsichiatria Infantile, Fisiatria, SAA, Servizio Sociale Operatori dei servizi sociali e sanitari che si occupano di minori e adulti che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Stesura completa del documento/procedura finale relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specificare Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 69 DALLA RICERCA ALLA SPERIMENTAZIONE DI MODELLI OPERATIVI INTEGRATI PER LA SALUTE DELL’INFANZIA: “IL BAMBINO E IL VILLAGGIO” 15 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X X Giovani Disabili Anziani □ □ Immigrati stranieri □ Povertà e Esclusione □ sociale Salute mentale Dipendenze □ □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione X Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ d’èquipe □ □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Continuazione del progetto “Progetto regionale di ricerca-intervento nella AUSL di Ravenna” giugno 2006- luglio 2007 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 6 “L’integrazione professionale e i protocolli di presa in carico nell’area famiglia e minori” e 7 “Sostegno alla genitorialita’ e alle attività di cura in famiglia” A.USL di Ravenna 1. Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Provinciale, con realizzazioni specifiche a livello Distrettuale Mirella Guerra – Responsabile pediatria di Comunità – AUSL di Ravenna Distretto di Lugo Tel 0545 / 213930 – 213931 E-mail: [email protected] Pediatri di famiglia, pediatri di comunità, assistenti sanitarie, ginecologi, ostetriche, psicologi, neuropsichiatri infantili, pedagogisti, assistenti sociali Integrazione socio/sanitaria Sulla base del lavoro svolto nelle precedenti annualità, finalizzato all’individuazione delle modalità operative, delle strategie e della rete necessaria per attivare progetti di distretto su tematiche dell’infanzia, coinvolgendo i diversi servizi che se ne occupano (servizi sanitari, sociali e Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 70 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali istituzioni scolastiche), si è delineato un percorso operativo delle connessioni di rete tra i diversi Servizi, la costruzione delle relazioni fra di essi, con le seguenti azioni: - promulgazione di documenti relativi al percorso svolto; - elaborazione di strumenti di lavoro e prassi operative in collaborazione con le strutture educative coinvolte. La finalità dell'azione formativa “Prevenzione del Disagio fin dalla più tenera età” vedrà la definizione di ulteriori linee operative integrate, da attivarsi nel corso del 2011 Enti e Servizi Comunali, Servizi Sociali dei 3 Distretti, A.USL di Ravenna Per ogni distretto 14 professionisti: 2 PLS, 2 pediatri di comunità, 2 assistenti sanitarie della PdC, 1 ostetrica, 1 psicologo, 1 neuropsichiatra infantile, 2 pedagogisti, 2 assistenti sociali Pubblicazione di materiali N° di prassi operative/strumenti di lavoro acquisit i Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) di cui risorse regionali (altri fondi) di cui FRNA di cui Fondo naziona le NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 71 IL CASE MANAGEMENT: MODELLI E STRUMENTI OPERATIVI NELL’AREA DELL’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA – II ANNUALITA’ 16 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari X Infanzia e adolescenza X Giovani Anziani X Immigrati stranieri Disabili X □ X Povertà e Esclusione sociale Salute mentale X Dipendenze X X minori CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 Azione da sviluppare: L’azione è di nuova No X Sì □ attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 4. Sistema di 1. Supporto della 2. Presa in carico multidisciplinare 3. Costituzione/integrazione accoglienza in domiciliarità □ e lavoro d’èquipe X di un Fondo comune □ emergenza □ Altro □ Progetto in continuità con l’annualità precedente OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 6 “L’integrazione professionale e i protocolli di presa in carico nell’area famiglia e minori” e 7 “Sostegno alla genitorialita’ e alle attività di cura in famiglia” Ausl di Ravenna 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Provinciale di realizzazione Sonia Cicero 3. Referente Via De Gasperi, 8 – Ravenna dell’intervento: 0544 286523 - 338.2566269 nominativo e [email protected] recapiti [email protected] Operatori dei seguenti servizi: - Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche (neuropsichiatra, psichiatra, psicologo, assistente sociale, educatore, infermiere, logopedista, 4. Destinatari terapista della riabilitazione) - Consultorio Familiare e Pediatrico (assistente sanitaria, pediatra, ostetrico, ginecologo, assistente sociale) Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 72 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate - Servizi Sociali (assistente sociale) - Servizi Educativi (pedagogista, educatore) - Servizi Scolastici Statali (dirigenti scolastici, insegnanti) Progetto “Ci vorrebbe un villaggio per un bambino” Progetto per l’integrazione delle politiche sociali, sanitarie, socio-sanitari ed educative La seconda parte del percorso di formazione-ricerca, finalizzato a favorire lo sviluppo di processi di lavoro integrati tra i servizi dell’Azienda USL di Ravenna e degli Enti Locali del territorio, si è conclusa nei primi mesi del 2011 con la presentazione del report di ricerca “Il Case Management: modelli e strumenti operativi nell’area dell’integrazione sociosanitaria” contenente gli esiti dell’indagine finalizzata all’evidenziazione delle propensioni all’integrazione presenti nella rete dei servizi territoriali. L’indagine ha evidenziato come nei diversi territori (Lugo, Faenza, Ravenna, Cervia), pur in presenza di una rilevante sensibilità e attenzione ai processi di integrazione, alcuni aspetti, in particolare le comunicazioni, i processi decisionali e la formazione, sono trattati in modo da non favorire un adeguato sviluppo dei processi di integrazione 6. Azioni previste ANNO 2011 - prima fase sarà dedicata a favorire un diretto coinvolgimento dei responsabili dei Servizi appartenenti alle diverse Istituzioni (Azienda USL, Comuni, Scuole) che sono state interessate da questo progetto finalizzato allo sviluppo di processi di lavoro integrati; in questa fase saranno definite le cornici all’interno delle quali sarà possibile avviare la sperimentazione di orientamenti e strumentazioni dedicate espressamente a sostenere processi di lavoro integrati. Il gruppo dei responsabili dovrà individuare i temi / problemi che costituiranno l’oggetto di lavoro di alcuni laboratori in cui saranno sperimentate le funzioni di network management e di case management. La realizzazione della prima fase sarà anticipata dalla restituzione degli esiti della ricerca a tutti gli operatori che sono stati coinvolti nei quattro territori che compongono l’Azienda USL di Ravenna, a cui seguiranno tre incontri con i responsabili dei Servizi. ANNO 2012 - seconda fase: si articolerà in due parti: la prima sarà dedicata alla formazione di un gruppo di operatori che dovranno sviluppare funzioni di network management all’interno di alcuni laboratori che saranno progettati per sperimentare processi di lavoro integrati nel trattamento di specifici temi / problemi (per la realizzazione di questa prima parte sono previsti quattro incontri della durata di mezza giornata ciascuno);la seconda parte sarà dedicata all’attivazione dei laboratori in cui saranno sperimentati processi di lavoro integrati sostenuti dall’esercizio di funzioni di network management e di case management. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Ausl – Tutti gli enti locali del territorio provinciale – ASP di Ravenna – Ufficio scolastico provinciale Ausl: coordinamento interno + incarichi ai formatori Favorire la diffusione nei servizi dell’Azienda USL di Ravenna, degli Enti Locali e delle Scuole del territorio degli esiti della ricerca realizzata per incrementare l’attenzione verso i processi di integrazione all’interno e tra diverse organizzazioni; 9. Risultati attesi in relazione a indicatori identificare degli “oggetti di lavoro” comuni, ovvero dei temi - problemi che regionali/distrettuali diventino elementi di connessione e investimento tra servizi; sviluppare competenze di network management costruendo linee di indirizzo Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 73 per orientare la progressiva introduzione di queste funzioni in ambiti di lavoro prioritari; superare una visione che porta a delegare a specifici ruoli operativi tutti gli oneri dell’integrazione; per sviluppare e consolidare l’esperienza dei case manager è necessario che coloro che svolgono queste funzioni possano operare in campi d’azione, dedicati a trattare specifiche problematiche complesse, in cui le attività integrative svolte siano costantemente riconosciute e rinforzate dai diversi servizi coinvolti. In altre parole “il ruolo funziona se il contesto funziona”; sviluppare cultura e funzioni di network management all’interno dei diversi sistemi istituzionali (sanità, sociale, scuola) e tra di essi, creando le condizioni formali sulle quali innestare un complessivo processo di revisione del contesto, mettendo a punti nuovi strumenti che ne sostengano l’azione, ricordando che “i ruoli possono aiutare il contesto a funzionare”. coinvolgere i responsabili dei diversi Servizi in quanto l’indagine realizzata evidenzia con chiarezza che per favorire processi di integrazione vanno presidiate alcune condizioni organizzative, senza le quali, i ruoli di case manager e le funzioni di network management, per quanto strutturate, non possono funzionare. sperimentare localmente forme di network management e di case management per introdurre prassi innovative e sostenibili. Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario : euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinari o) di cui risorse regionali (altri fondi) di cui FRNA di cui Fondo naziona le NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti – specificare i Risrose per la formazione – Ausl Ravenna 26.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 26.000 74 PROGRAMMAZIONE DEL PERCORSO PER LA TUTELA SOCIALE DELLA MATERNITA’ E PER LA PIENA APPLICAZIONE DELLA LEGGE 194/78 17 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X □ Giovani Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza X □ X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ Altro □ OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 6 “L’integrazione professionale e i protocolli di presa in carico nell’area famiglia e minori” e 7 “Sostegno alla genitorialita’ e alle attività di cura in famiglia” Ausl – Distretto di Lugo, Unione dei Comuni della bassa Romagna 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di Lugo di realizzazione Margherita Dall’Olio – Responsabile Area Famiglia e Minori Unione dei Comuni della Bassa Romagna 3. Referente Tel.0545 38531- fax: 0545 38299 dell’intervento: e-mail: [email protected] nominativo e recapiti Rosalbino Mantuano - Consultorio Familiare Ausl, Distretto di Lugo e-mail: [email protected] Donne che chiedono di interrompere volontariamente la gravidanza 4. Destinatari nell’ambito delle norme previste dalla legge - Tutela della procreazione e della salute delle donne, con percorsi 5. Eventuali personalizzati di aiuto con interventi che prevedano competenze sociali (in interventi/politiche integrazione con politiche abitative e del lavoro), sanitarie e del volontariato integrate collegate lungo tutto il percorso nascita e nella eventuale decisione di interrompere la gravidanza Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 75 6. Azioni previste - Politiche per l’integrazione/inserimento delle persone e delle famiglie immigrate, con particolare riferimento a quelle straniere: interventi per il problema abitativo, inserimento nei servizi educativi e scolastici Realizzazione di interventi e servizi coordinati per l’integrazione sociosanitaria nell’ambito della piena applicazione della legge 194: a) Gruppo di lavoro integrato, costituito da professionisti del sociale, del sanitario e degli attori sociali che hanno siglato l'accordo, per il funzionamento della rete a sostegno della maternità. Il gruppo proseguirà il lavoro anche oltre alla stesura dell'accoro; b) Applicazione dell'accordo definito dalla progettualià 2010 (analisi e condivisione del Percorso sanitario Ausl per la presa in carico dell’IVG da parte dei Consultori Familiari e le Modalità tecniche di esecuzione della IVG nelle strutture di ricovero (v. nota prot. 78620/ConsF.Lu del 3.10.2008 e allegati), censimento, in collaborazione con le Associazioni di volontariato, delle organizzazioni, enti e associazioni che operano nel territorio con dimostrata capacità di presa in carico/risoluzione dei problemi socio-economici correlati con la scelta genitoriale, definizione, stesura e sottoscrizione, che incentivi la creazione di Reti coordinate tra Consultori, Centri per le Famiglie, Servizi Sociali, Volontariato, Risorse Formali ed Informali del Territorio, produzione di brochure informativa tradotta in varie lingue). Applicazione dell’Accordo di programma in ambito distrettuale – approvato con Delibera di Giunta dell'Unione n.101/2010 con le seguenti finalità: Integrazione delle risorse dei Soggetti coinvolti Definizione dei percorsi organizzativi per facilitare la fruizione dei servizi offerti Modalità e forme del confronto/ verifica periodica con i professionisti coinvolti dei servizi del territorio, Realizzazione di percorsi informativi e formativi con il coinvolgimento dei diversi soggetti pubblici e del privato sociale. La stretta collaborazione tra Servizi sociali e Consultorio Famigliare prevede azioni di costante interlocuzione sui singoli interventi, da condividere periodicamente, secondo l'Accordo, con tutti gli enti e gli attori sociali coinvolti. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Consultori, Centri per le Famiglie, Servizi sociali, Privato sociale, Enti e Strutture di Assistenza Pubbliche e Private Operatori sanitari, sociali, del Centro per le Famiglie, del privato sociale. Associazioni di Volontariato: 8. Risorse umane Ass. Famiglie per l’Accoglienza – Sede di Lugo che si prevede di Avis – LUGO - Centro Italiano Femminile – Sede di Bagnacavallo impiegare Centro di Solidarietà - Consultorio UCIPEM - Croce Rossa Italiana Pubblica Assistenza Città di Lugo 9. Risultati attesi in N° incontri del Gruppo di progetto relazione a indicatori N° di Ass. di volontariato coinvolte regionali/distrettuali Documentazione: Accordo Distrettuale e brochure informativa Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) di cui risorse regionali (altri fondi) di cui FRNA di cui Fondo naziona le NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti –specificare Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 76 MEDIAZIONE LINGUISTICA – CULTURALE NELLE SCUOLE 18 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari □ Infanzia e adolescenza Giovani X Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri □ Povertà e Esclusione □ sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione X Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No X Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro X Progetto in continuità con le annualità precedenti (Avvio nel 1999) – Area Immigrazione OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 8 “Adolescenza” e 12 “Vulnerabilità sociale ed inclusione” Unione dei Comuni della Bassa Romagna 1. Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distrettuale di realizzazione Margherita Dall’Olio – Responsabile Area Famiglia e Minori Unione dei Comuni della Bassa Romagna tel.0545 38531- fax: 0545 38299 3. Referente e-mail: [email protected] dell’intervento: nominativo e recapiti Oriano Pirazzini – Coordinatore CSC Centro Servizi e Consulenza alle Autonomie Scolastiche – Provincia di Ravenna Tel.0545.34199 335.438165 e-mail:[email protected] Alunni e famiglie di cittadini stranieri residenti nei Comuni del distretto di Lugo 4. Destinatari Insegnanti degli Istituti Comprensivi e degli Istituti di Istruzione Secondaria di 2°grado Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 77 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Coinvolgere la Scuola, gli Enti Pubblici nel promuovere attività di informazione/formazione per costruire/ricostruire una rete di luoghi e relazioni sicuri. Tali azioni si esplicheranno in percorsi integrati socio-educativi che valorizzino le potenzialità e la ricchezza del capitale sociale a sostegno dell’integrazione degli alunni/ragazzi stranieri Coordinate dal Centro per le Famiglie*: - Predisposizione del programma diversificato di interventi da parte dei dirigenti e referenti scolastici attraverso la raccolta delle schede di progetto; - Condivisione a livello amministrativo con i funzionari e gli Assessori dell’Unione del programma definito; - Incontri di verifica e eventualmente “ridefinizione in itinere” degli interventi con i dirigenti e referenti scolastici e con il comitato tecnico del CSC; - Incontri per realizzare ulteriori progettualità integrate tra i diversi interlocutori; - Pubblicazione atti per la definizione di procedure. Coordinate dal CSC – Centro Servizi e Consulenza alle Autonomie Scolastiche: 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare - Raccordo e affiancamento attraverso la figura del mediatore di territorio e altre figure professionali; - Funzioni del mediatore di territorio: supporto nell’organizzazione dei laboratori nei singoli istituti comprensivi, affiancamento agli insegnanti nella cura del rapporto con le famiglie straniere, consulenza sulle varie tematiche dell’integrazione; - Intervento dei mediatori linguistici nel percorso di facilitazione all’apprendimento della lingua italiana prima dell’avvio dell’anno scolastico e di integrazione nel gruppo classe; - Attività di facilitazione e formazione a favore degli insegnanti sulle culture di origine dei bambini e di informazione per l’accoglienza delle famiglie degli alunni iscritti; - Supporto alla realizzazione di laboratori ad opera dei singoli Istituti; - Raccordo con interventi di integrazione interculturale svolti da altre progettualità quali i servizi Coordinamento Giovani e Coordinamento Pedagogico e dell’Unione dei Comuni per favorire l’accoglienza dei ragazzi e dei bambini stranieri nelle scuole dell’infanzia. Tutta l’attività del servizio di Mediazione Linguistica e Culturale è stata quindi conferita CSC - Centro Servizi e Consulenza alle Autonomie Scolastiche. Unione dei Comuni della Bassa Romagna (Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara, Conselice, Cotignola. Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, S.Agata), Istituti Comprensivi e di istruzione Secondaria di 2°grado, CSC, Coordinamento Pedagogico dell’Unione dei Comuni, Adonetwork. Dirigenti scolastici, Insegnanti, Mediatori Linguistici, Responsabile CpF, Funzionari comunali, Coordinatrice dell’Ente gestore, Mediatori di territorio 9. Risultati attesi in Consolidare le politiche educative e scolastiche per sostenere e integrare le relazione a indicatori responsabilità genitoriali e in funzione tutelare verso i diritti dei bambini regionali/distrettuali Previsione di cui risorse di spesa comunali TOTALE quota parte spesa dei singoli Comuni e SS Associato aree immigrazione e infanzia e adolescenza 10. Piano finanziario: euro 117.000 9.000 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale quota Immigrazione det.G.R. n. 15679/2010 di cui risorse regiona li (altri fondi) di cui FRNA di cui Fondo nazional e NA di cui Fondo sanitario regional e i di cui risorse da altri soggetti – specificare: L.R. 12/2003 e Istituti scolastici della ZONA €. 33.000,00 €. 43.000,00 32.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 76.000 78 DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA: CITTA’ DEI BAMBINI E CONSULTA DEI RAGAZZI 19 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani X Disabili Anziani □ □ Immigrati stranieri □ X Povertà e Esclusione sociale Dipendenze Salute mentale □ □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Cura/Assistenza Prevenzione X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No X Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ di un Fondo comune □ in emergenza □ d’èquipe □ Altro X Progetto in continuità con le annualità precedenti – Area infanzia e adolescenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 8 “Adolescenza” Unione dei Comuni della Bassa Romagna 1. Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di Lugo di realizzazione Margherita Dall’Olio – Responsabile Area Famiglia e Minori Unione dei 3. Referente Comuni della Bassa Romagna dell’intervento: tel.0545 38531- fax: 0545 38299 nominativo e recapiti e-mail: [email protected] Minori 0-17 anni, loro genitori, insegnanti, operatori del terzo settore. 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste - Potenziare le attività in collaborazione con l’associazionismo di promozione sociale e la scuola per ottimizzare e sviluppare le risorse e le opportunità sul territorio per la promozione e l’educazione alla salute. - Consolidare e sviluppare nuove forme di collaborazione con le scuole, i Servizi Sociali e Sanitari e la Polizia Municipale per la promozione di interventi legati alla cittadinanza attiva e l’educazione alla legalità in relazione in particolare alla preadolescenza e all’adolescenza. a) Definizione e realizzazione del programma di attività della Consulta b) Iniziative proposte nell’ambito della Consulta dei Ragazzi da svolgere sul territorio e realizzazione delle diverse iniziative e programmi (laboratori, Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 79 gemellaggi, percorsi mirati, ecc...) legate alla Città dei Bambini e/o alla Consulta dei Ragazzi c) Incontri intercomunali e provinciali (Progetto PartecipaRete) tra le Consulte dei ragazzi Uffici Istruzione dei Comuni, Istituti Comprensivi e Superiori del Distretto di 7. Istituzioni/attori Lugo, Associazioni di volontariato, sport e no profit dei Comuni del Distretto di sociali coinvolti Lugo, Biblioteche, Polizia Municipale, Associazioni sportive 8. Risorse umane Referenti comunali, insegnanti, operatori di Associazioni di volontariato, sport che si prevede di e no profit dei Comuni del Distretto di Lugo, bibliotecari delle sezioni Ragazzi impiegare delle Biblioteche, operatori di polizia municipale. 9. Risultati attesi in N° di Iniziative proposte nell’ambito della Consult a dei Ragazzi di ogni relazione a indicatori territorio regionali/distrettuali N° di Incontri intercomunali/provinciali tra le Con sulte dei ragazzi Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali (risorse proprie dei Comuni) 10. Piano finanziario: euro 88.300 60.300 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale quota Infanzia e adolescenza det. G.R. n. 15679/2010) di cui risorse di cui regionali FRNA (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA 20.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 di cui Fondo sanitar io region ale i di cui risorse da altri soggetti –specificare Risorse proprie soggetti coinvolti dei 8.000 80 TEMPI EXTRASCOLASTICI – SERVIZI RICREATIVI ED EDUCATIVI 20 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X Giovani X Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri □ X Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione X Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No X Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro X Progetto in continuità con le annualità precedenti – Area infanzia e adolescenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 8 “Adolescenza” e numero 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia” Unione dei Comuni della Bassa Romagna 1. Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di Lugo di realizzazione Margherita Dall’Olio – Responsabile Area Famiglia e Minori Unione dei 3. Referente Comuni della Bassa Romagna dell’intervento: tel.0545 38531- fax: 0545 38299 nominativo e recapiti e-mail: [email protected] 4. Destinatari Minori 0-17 anni, loro genitori, insegnanti, operatori del terzo settore. 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Potenziare le attività in collaborazione con l’associazionismo di promozione sociale e la scuola per ottimizzare e sviluppare le risorse e le opportunità sul territorio per la promozione e l’educazione alla salute Organizzazione ed attivazione delle progettualità extrascolastiche (pre e post scuola, Cren, Crem, Cree, laboratori pomeridiani) nei Comuni del Distretto sulla base delle specifiche esigenze .a sostegno degli impegni di cura dei Genitori. 6. Azioni previste Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 81 Ufficio Istruzione dei Comuni, Istituti Comprensivi e Superiori del Distretto di Lugo, Cooperative Sociali, Associazioni di volontariato, sport e no profit dei Comuni del Distretto di Lugo, Biblioteche 8. Risorse umane Referenti comunali, insegnanti, operatori di cooperative sociali e di che si prevede di associazioni di volontariato, sport e no profit dei Comuni del Distretto di Lugo, impiegare bibliotecari delle sezioni Ragazzi delle Biblioteche 9. Risultati attesi in N° di servizi extrascolastici attivati nei Comuni relazione a indicatori % di utenti che afferiscono ai servizi/popolazione di riferimento regionali/distrettuali 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Previsione di spesa TOTALE di cui risorse proprie dei Comuni) 10. Piano finanziario: euro 651.279,06 600.000 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale quota Infanzia Adolescenza det. G.R. n. 15679/2010) 20.104 di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) Progetti innovativi territoriali per l’armonizza zione dei tempi di vita e di lavoro det. G.R. n. 4339/2011) di cui Fondo naziona le NA di cui Fondo sanitari o regional e di cui risorse da altri soggetti – specificare Risorse proprie dei soggetti coinvolti i 21.175,06 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 10.000 82 NATI PER LEGGERE 21 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X Giovani X Disabili Anziani □ □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Dipendenze Salute mentale □ □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione X Cura/Assistenza □ □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? Sì □ No □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ Altro □ Nuovo intervento OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia” Unione dei Comuni della Bassa Romagna 1. Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di Lugo di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Margherita Dall’Olio – Responsabile Area Famiglia e Minori Unione dei Comuni della Bassa Romagna tel.0545 38531- fax: 0545 38299 e-mail: [email protected] 4. Destinatari Nives Benati – Bibliotecaria – Coordinatrice Nazionale Nati per Leggere Tel: 0545/38558 – email: [email protected] Minori 0-17 anni, loro genitori, insegnanti, operatori del terzo settore. 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Potenziare le attività di promozione alla lettura del progetto “Nati per leggere” in collaborazione con la Pediatria di Comunità per sviluppare maggiori risorse e le opportunità sul territorio. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 83 6. Azioni previste Creare un tavolo di lavoro permanente con la Pediatria di Comunità al fine di riuscire a condividere percorsi di sensibilizzazione sul tema della diffusione della pratica della lettura ad alta voce, in collaborazione con NPL, con tutte le Biblioteche dell’Unione e i pediatri di libera scelta. Si sta valutando l’inserimento del progetto nell’ambito del Percorso Nascita del Consultorio Familiare Ausl e nell’ambito della collaborazione con la Pediatria di Comunità. Biblioteche dei 9 Comuni, Coordinamento Nati Per Leggere, Pediatria di Comunità, Pediatri di libera scelta, Centro Per Le Famiglie, Volontariato Bibliotecari, pediatri, operatori del Centro per le Famiglie, lettori volontari 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in N° di incontri del tavolo di coordinamento relazione a indicatori N° di pediatri coinvolti regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo naziona le NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 84 PROMOZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA 22 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari X Infanzia e adolescenza Giovani X Anziani X Disabili X Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, Prevenzione della salute e di stili di vita sani X Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza □ PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: Sì □ No □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe □ in emergenza □ □ di un Fondo comune L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Progetto di Consolidamento/sviluppo OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI DI INTEGRAZIONE CON LE ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 1 “Sicurezza negli ambienti di vita e lavoro”, 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia” e 4 “Riorganizzare i sistemi di mobilità – rendere sicura la mobilità” AUSL di Ravenna 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione Distretto di Lugo Ricci Cosetta – AUSL Dipartimento di Sanità Pubblica Resp. 3. Referente Educazione alla salute dell’intervento: Tel. 0545-283056 nominativo e recapiti e-mail: [email protected] Minori e famiglie (genitori e nonni) 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Integrazione delle politiche della mobilità urbana e politiche educative Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 85 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 1. Promozione di “pedibus” e di altre modalità per la copertura dei percorsi casa-scuola a piedi e in bicicletta, con coinvolgimento delle comunità (genitori, nonni, giovani adulti volontari) 2. Individuazione di modalità per aumentare la motilità dei bambini, finalizzata e compatibile con le attività scolastiche 3. Miglioramento della formazione degli insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria sull’attività motoria 4. Progettazione di eventi per promuovere l’andare a piedi o in bicicletta per i bambini e le loro famiglie 5. Realizzazione di materiale educativo/informativo per sensibilizzazione all’uso delle scale da diffondere in strutture in cui sono presenti ascensori e azioni di stimolo nei confronti dei progettisti per la cura delle scale come spazio privilegiato Per le azioni previste si supporteranno e valuteranno eventuali progetti finanziati dalla Regione. AUSL di Ravenna (DSP-Educazione alla Salute, Medicina dello Sport) Associazioni sportive e ricreative Comuni Centri Sociali Circoscrizioni Polizia Municipale Associazioni di categoria Ufficio Scolastico Provinciale 1. Scuole CONI CAI 2. Centri per le famiglie N° 3 Medici AUSL 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in N° di “pedibus” realizzati relazione a indicatori N° di incontri realizzati con i partner progettuali regionali/distrettuali Risultati della valutazione degli eventuali progetti finanziati dalla Regione Previsione di cui di spesa risorse TOTALE comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) di cui di cui risorse FRNA regional i (altri fondi) 10. Piano finanziario: euro di cui Fondo nazionale NA di cui di cui Fondo sanitario risorse da regionale altri soggetti risorse umane quota parte inserita in costi Ausl Area Infanzia e Adolescenza Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 86 SICUREZZA: PERCORSI DIDATTICI NELLE SCUOLE 23 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani X Anziani X Disabili □ Immigrati stranieri □ Povertà e Esclusione □ sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione X Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ d’èquipe □ □ □ Altro □ Progetto di consolidamento e sviluppo di attività avviate negli anni precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 1 “Sicurezza negli ambienti di vita e lavoro” Unione Comuni della Bassa Romagna 1. Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Provincia di Ravenna (Faenza, Lugo, Ravenna) di realizzazione 3. Referente Solaroli Mirella - AUSL/SPSAL 0546-602523 dell’intervento: Mancini Gianpiero - AUSL/SPSAL 0544-286675, nominativo e recapiti Docenti e studenti degli Istituti scolastici professionali 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Coinvolgimento delle agenzie educative in attività di formazione, già nella fase precedente all’inserimento nell’attività produttiva, finalizzata ad aumentare la consapevolezza dei rischi collegati al lavoro ma anche all’attività nei laboratori scolastici. Assistere le scuole nell’ adempiere agli obblighi normativi in materia di salute e sicurezza (DLgs 81/08) a) Sensibilizzare gli Istituti scolastici alle problematiche della sicurezza b) Sensibilizzare i giovani alle problematiche della sicurezza sul lavoro. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 87 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Punto a) * Diffusione della chek list contenente tutti gli adempimenti previsti dal decreto legislativo 81/08 a tutti i Dirigenti scolastici delle scuole pubbliche della Provincia di Ravenna ai fini di una autovalutazione del rispetto della Normativa di Igiene del lavoro da parte dell’ Istituto e della proprietà dell’ edificio (: Comuni e Provincie) * incontro con dirigenti scolastici del distretto Faentino in data 29.04.10 a cui hanno partecipato anche il Comune di Faenza e la Provincia di Ravenna, nell’ incontro organizzato dallo SPSAL –ambito di Faenza_, si sono discussi i risultati della check list e le carenze riscontrate negli edifici scolastici dell’ ambito. Punto b): E' stato predisposto un modulo formativo contenente elementi di conoscenza su regole e principi di prevenzione per la tutela e la sicurezza della salute in alcuni tipi di scuole con laboratori significativi (es laboratorio di meccanica, elettrico etc ). Su specifica richiesta dei Dirigenti scolastici dei 2 Istituti abbiamo somministrato il corso agli studenti dell’ Istituto professionale per l’ Agricoltura e l’ambiente di Persolino e L’ Istituto tecnico ad indirizzo professionale (ITIP), entrambi di Faenza. Ufficio Provinciale Scolastico Operatori AUSL (5) 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in Nel corso del 2011 sono previsti altri 2 corsi sempre diretti alle scuole relazione a indicatori professionali in cui sono presenti dei laboratori regionali/distrettuali Previsione di cui di spesa risorse TOTALE comunali 10. Piano finanziario: euro di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) di cui di cui risorse FRNA regional i (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti –specificare Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 88 EDUCAZIONE ALLA SANA ALIMENTAZIONE 24 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani X Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri □ Povertà e Esclusione □ sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Cura/Assistenza Informazione/Promozione del benessere sociale, Prevenzione X della salute e di stili di vita sani □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ d’èquipe □ □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ I Progetto di consolidamento e sviluppo di attività avviate negli anni precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 1 “Sicurezza negli ambienti di vita e lavoro” AUSL di Ravenna 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Distretto di Lugo Contarini Valeria – AUSL Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione 0544-286697 [email protected] Ricci Cosetta – AUSL Dipartimento di Sanità Pubblica Resp. Educazione alla Salute 0545-283056 [email protected] Famiglie con bambini Altri interventi/progetti per la prevenzione di obesità/soprappeso e connessione con le politiche di sviluppo delle imprese Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 89 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare - Verifica dell’Accordo con Associazioni di categoria che prevede un disciplinare provinciale e un accordo sulla nutrizione dei bambini al fine di proporre nei ristoranti coinvolti proposte alimentari e spazi adeguati ai bambini (“Ristoranti ed esercizi amici dei bambini”); - Potenziamento della rete di collaborazioni previste: - Coinvolgimento degli Istituti alberghieri presenti nel territorio provinciale (con sensibilizzazione di dirigenti scolastici e insegnanti per la creazione di competenze specifiche sulla nutrizione del bambino nel curriculum dei futuri cuochi - redazione di piano formativo con consulenza pediatrica/nutrizionale); - Avvio sperimentale del progetto in un primo gruppo di ristoranti; - Coinvolgimento delle Consulte dei Ragazzi per creare empowerment nei bambini rispetto alla capacità di scelta alimentare. AUSL di Ravenna (DSP, Pediatria di Comunità) Associazioni di categoria di Ristoratori - Ristoratori Comuni e Consulte dei Ragazzi Provincia Istituti alberghieri Medici AUSL Dietiste AUSL N° di incontri con le associazioni di categoria 9. Risultati attesi in N° di esercizi coinvolti nel programma sperimentale relazione a indicatori N° di incontri con insegnanti degli Istituti Alberg hieri regionali/distrettuali N° di Consulte dei Ragazzi coinvolte Previsione di cui di spesa risorse comunali TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) di cui risorse regionali (altri fondi) di cui FRNA di cui di cui Fondo Fondo sanitario naziona regionale le NA risorse umane quota parte inserita in costi Ausl Area Infanzia e Adolescenza di cui risorse da altri soggetti Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 90 PROMOZIONE DELL’ALLATTAMENTO AL SENO 25 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari X Infanzia e Giovani adolescenza X Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri □ X Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, Prevenzione della salute e di stili di vita sani X Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: Sì □ No □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Progetto di Consolidamento/sviluppo OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI DI INTEGRAZIONE CON LE ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia” AUSL di Ravenna 1.Soggetto capofila dell’intervento Distretto di Lugo 2. Ambito territoriale di realizzazione Ricci Cosetta – AUSL Dipartimento di Sanità Pubblica Resp. 3. Referente Educazione alla salute dell’intervento: Tel. 0545-283056 nominativo e recapiti e-mail: [email protected] Donne in gravidanza e neomamme 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Protocolli integrati con i servizi sociali, educativi e le associazioni di volontariato per il sostegno alla maternità Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 91 - Inserimento di una sessione sull’alimentazione durante i corsi di preparazione al parto, con messaggi integrati (alimentazione, movimento, fumo), previa formazione degli operatori sanitari alle abilità di counselling anche per il sostegno all’allattamento al seno 6. Azioni previste - Divulgazione delle corrette modalità di conservazione del latte materno - Divulgazione dei benefici dell’allattamento al seno attraverso strumenti di comunicazione, iniziative pubbliche e attraverso le mediatrici culturali che operano negli spazi donna in collaborazione con il Centro Per Le Famiglie. AUSL di Ravenna (SIAN, Servizio Igiene Pubblica, Consultorio Familiare, Pediatria di Comunità, Dipartimento materno-infantile, Servizio Dietetica, Ambulatorio DCA) Pediatri di base Servizi Sociali - Centro Per le Famiglie 7. Istituzioni/attori Servizio di Mediazione interculturale sociali coinvolti/ da Assessorati alle pari opportunità coinvolgere Consigliera di parità Associazioni di categoria Comuni Farmacie comunali Associazioni datoriali Medici AUSL (6) Dietiste AUSL (2) 8. Risorse umane Assistenti Sanitarie AUSL (3) che si prevede di Pediatri di base (1-2) impiegare 1 educatrice Mediatrici culturali (2-3) 9. Risultati attesi in Conoscenza dei dati sull’allattamento al seno nelle donne straniere relazione a indicatori Utilizzo del latte materno nei nidi per l’infanzia regionali/distrettuali Aumento della durata dell’allattamento al seno rispetto all’ultima rilevazione (da esplicitare) disponibile (entro 2010) Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario ) di cui di cui risorse FRNA regional i (altri fondi) di cui di cui di cui Fondo Fondo sanitario risorse da naziona regionale altri soggetti le NA risorse umane quota parte inserita in costi Ausl Area Infanzia e Adolescenza Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 92 SOSTEGNO ALLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA: DEMETRA 26 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X Giovani X Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale X Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ d’èquipe □ □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Progetto di Consolidamento/sviluppo di attività avviata nel 2006 OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI DI INTEGRAZIONE CON LE ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia” Unione dei Comuni della Bassa Romagna 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di Lugo di realizzazione Nadia Somma, Presidente dell’Associazione Demetra donne in aiuto 3. Referente Sede dell’Associazione: Corso Garibaldi 116, Lugo dell’intervento: Tel e fax: 0545/27168 nominativo e recapiti [email protected] Donne residenti in uno dei nove comuni del comprensorio lughese 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste L’Associazione lavora in integrazione con forze dell’ordine e servizi sociali e sanitari del territorio e realizza azioni di sensibilizzazione per la prevenzione della violenza familiare nelle scuole medie e superiori di Lugo e incontri pubblici. Vengono attivate anche azioni di supporto nella ricerca di una occupazione (progetto regionale Sportello lavoro) per le donne ospitate che abbino necessità di intraprendere un percorso di autonomia. L’associazione Demetra si renderà disponibile per la donna che decida di interrompere la relazione violenta a dare supporto psicologico e ad inserirla Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 93 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare nei progetti dell’associazione come: Gruppi di auto aiuto, Consulenze legali, Progetto Sportello lavoro (per l’inserimento o reinserimento delle donne nel mondo del lavoro). Inoltre l’attivazione del progetto regionale Sportello lavoro potrà essere per le donne uno strumento ulteriore, messo a disposizione dall’associazione, per ricercare un lavoro ed essere autonome rispetto al maltrattante che nel 78% dei casi è il partner. L’associazione Demetra donne in aiuto inoltre lavora in rete anche con le associazioni Sos donna di Faenza e Linea Rosa di Ravenna, e fa parte del Coordinamento regionale di centri antiviolenza dell’Emilia Romagna, e dell’associazione nazionale D.i.Re (donne in rete contro la violenza) della quale fanno parte 50 centri antiviolenza. Servizio Sociale Associato dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, l’Azienda unità sanitaria locale, Pronto soccorso, Ospedale di Lugo, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Municipale Psicologhe, Counselor nella relazione di aiuto, consulenti legali e personale dei Servizi coinvolti Il risultato atteso è l’interruzione della relazione violenta con l’uscita della donna e dei minori (se ha figli) dalla famiglia maltrattante, o qualora la donna decida di rientrare a casa, una diminuzione della violenza. 9. Risultati attesi in E’ dato rilevabile statisticamente che le donne che possono rivolgersi ad un relazione a indicatori centro antiviolenza si sentano più forti e sicure di poter ricevere un aiuto regionali/distrettuali anche se rientrano in famiglia e siano quindi nella condizione di acquisire maggiore forza all’interno della relazione. Tale nuova condizione psicologica della donna può portare ad una diminuzione della violenza all’interno della relazione famigliare. di cui Previsione di cui risorse risorse di spesa comunali regionali TOTALE € 3.500 - Bilancio Servizi Sociali Associati 10. Piano finanziario: di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo naziona le NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti – specificare risorse proprie associazione Risorse Umane dei Servizi Coinvolti euro 3.500 3.500 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 94 2.2 GIOVANI Coordinatori: Mirco Bagnari - Sindaco Comune di Fusignano Yuri Briccolani - Referente Servizio Politiche Giovanili Unione dei Comuni Bassa Romagna Serena Pederzini – Ostetrica, C.F. Ausl Assessore referente: Davide Pietrantoni – Assessore Politiche Giovanili, Comune di Massa Lombarda Assistente Sociale Coord. : Raffaella Ballardini – A.S. Coord. Servizio Famiglia e minori Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 95 GIOVANI STATO DELL’ATTUAZIONE DEI PROGETTI E DEGLI INTERVENTI PREVISTI DAL PROGRAMMA ATTUATIVO 2010 Sulla base degli obiettivi triennali, gli interventi inseriti nel Programma Attuativo 2010, anche se non direttamente finanziati dalle risorse del fondo locale, confermano la loro struttura interconnessa, facente parte di un “disegno unitario” in un’ottica di programmazione complessiva e compartecipata dai diversi soggetti pubblici e privati iscritti ai tavoli di lavoro e che, in questo modo, possono contribuire ad una progettazione su scala più vasta. Il progetto Adonetwork, terminato nel 2010, nel suo percorso quadriennale ha messo al centro dell’attenzione il tema dell’adolescenza e ha costruito una rete di lavoro stabile determinando la nascita di un vero e proprio Coordinamento delle Politiche Giovanili a livello di Unione dei Comuni della Bassa Romagna ed ha permesso, nel 2010, il consolidamento di una modalità operativa di intervento sul territorio confermando le azioni e i progetti più significativi, quali il Disco-very-BUS, servizio di navetta per adolescenti nei tragitti del sabato sera casa-discoteca, con presenza di educatori professionali a bordo e dentro i locali (nel 2010: 10 serate, 2 tragitti attraverso i 9 comuni della Bassa Romagna, media di 30 utenti a sera) e Radioweb Sonora, che conta 8 redazioni locali, 90 programmi radio realizzati direttamente dai ragazzi, oltre 200 volontari coinvolti nella realizzazione dei programmi, circa 850 accessi giornaliere e 15.000 podcast scaricati. Nel corso del 2010 sono proseguiti gli interventi di strada promossi dal SerT del Distretto di Lugo (Progetto “Safestyle” e “Se guido non bevo”) divenuti un marchio riconoscibile di riferimento all’interno delle discoteche e dei luoghi del divertimento, un punto di contatto “di frontiera” con i giovani per un’azione credibile di promozione alla salute e di prevenzione (informazione sulle sostanze psicoattive, sulla guida sicura, sulle condotte a rischio utilizzando strumenti multimediali e video educativi), e una fonte preziosa di informazioni e monitoraggio del fenomeno. Prosegue, infatti, la collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell’Università Bologna per l’attività di ricerca che monitora i consumi di sostanze da parte dei giovani, il rischio percepito dai giovani assuntori, l’età di prima assunzione, la frequenza e la quantità dei consumi (nel 2010 raccolti e analizzati n. 5.671 questionari). Nel 2010, nell’ambito del progetto “Se guido non bevo” 4.800 giovani si sono dichiarati ad inizio serata come “guidatori” e sono risultati sobri all’uscita dalla discoteca, garantendo, così, un rientro a casa sicuro a tutti gli amici che viaggiavano con loro in auto. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 96 Il progetto Centro Volo a Vela ha consolidato una qualificata azione di prevenzione all’uso di sostanze e dei comportamenti a rischio sia attraverso gli accessi presso la sede del Centro sia con l’attività info-educativa che di formazione di gruppi di auto mutuo aiuto di genitori. Dal 2009 sono attivi percorsi di formazione per genitori con figli che usano sostanze psicoattive, finalizzati all’attivazione di gruppi di mutuo-aiuto. Nel 2009 si sono formati due gruppi di genitori ai quali è stata messa a disposizione dal Comune di Lugo una sede per gli incontri. Nel 2010 si è avviato un Progetto di Ricerca: “I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO PER GENITORI DI ADOLESCENTI CON PROBLEMI DI DROGA E ALCOL E CORRELATI”, realizzato insieme al Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna, Polo Didattico di Forlì. Sono stati formati altri due gruppi di genitori, vi è un gruppo di auto mutuo aiuto molto attivo ed un altro che sta costituendosi. La ricerca sta evidenziando una grande fragilità genitoriale ed il bisogno di condividere con altri momenti di vulnerabilità, per trarne la forza propulsiva per il sostegno di altri genitori e sviluppare una rete sociale di solidarietà. Nel 2010 il Centro Volo a Vela ha preso in carico 164 utenti (giovani e famigliari di riferimento). Continua l’esperienza del Centro d’Ascolto per l’Adolescenza promosso dall’Azienda Sanitaria, che in questi anni ha rappresentato un punto di riferimento sempre più accreditato presso gli adolescenti e le loro famiglie, come “sportello” di consulenza specializzato sulle problematiche dell’adolescenza (consulenza psicologica, supporto alla genitorialità, consulenze e visite sulle tematiche ginecologiche e della sessualità) .Nelle giornate di apertura al pubblico nel corso del 2010 sono stati ricevuti 570 utenti (fascia di età 14/24 anni), per un totale di 2474 accessi. Sono stati attivati: 6. 6 progetti di prevenzione all’interno delle scuole secondarie di primo e secondo grado sul tema della sessualità, dell’affettività, della comunicazione e relazione con gli altri, coinvolgendo 29 classi per un totale di 635 ragazzi. Sono inoltre proseguite le collaborazioni con Centro per le famiglie e con la Radio Web per la realizzazione di trasmissioni di approfondimento e informazione. Nell’ambito del progetto aziendale “Scuole libere dal fumo” promosso dal Servizio di igiene Pubblica, nel corso dell’anno scolastico 2009-2010 più di 3.000 ragazzi sono stati coinvolti con progetti di prevenzione; sono state allestite le mostre dei lavori grafici dei ragazzi. Il Dipartimento ha inoltre collaborato alla realizzazione del concorso rivolto alle ragazze e donne fumatrici: "Fatti un dono…il fumo non ti dona" e alla campagna di comunicazione “Donne libere dal fumo”. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 97 Nota: Nell’area “Giovani” rientrano i progetti riconducibili alle funzioni di prossimità realizzate attraverso gli interventi rivolti alla prevenzione ed alla riduzione dell’uso/abuso di alcool e di sostanze psicotrope, come previsto dalla DGR 1533/06. Tali interventi, realizzati in collaborazione con l’Az. Usl, come prescritto dalle linee guida regionali, devono infatti rientrare all’interno del Piano triennale per la salute ed il benessere sociale e dei Programmi Attuativi Annuali. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 98 CREATIVITA’ E IMPRESA 27 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ X Giovani Disabili Anziani X □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione X Cura/Assistenza □ □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ Altro □ Progetto di sviluppo e consolidamento OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli e prevenzione delle dipendenze” Unione dei Comuni della Bassa Romagna 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Unione dei Comuni della Bassa Romagna di realizzazione 3. Referente Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari Adolescenti e giovani, 14/30 anni 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Si tratta di un percorso di sostegno e promozione delle arti, dell’imprenditoria e della cultura giovanile attraverso l’uso di uno strumento creativo ed innovativo in grado di oltrepassare i confini locali e nazionali: la web radio. Un progetto, realizzato direttamente dai protagonisti e rivolto ai giovani, che favorisca, attraverso la collaborazione transnazionale, l’espressione artistica e la mobilità di giovani artisti, operatori culturali e giovani imprenditori. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 99 Un modo concreto per far incontrare e collaborare giovani di aree differenti, raggiungere nuovi pubblici e favorire nuove forme di promozione dell’arte e della cultura giovanile delle aree interessate attraverso strumenti e tecnologie innovative 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali - Realizzare uno strumento alternativo di presentazione, analisi e confronto delle realtà artistiche e culturali giovanili di differenti territori europei - Promuovere le opportunità giovanili nei rispettivi territori - Valorizzare i percorsi imprenditoriali locali .- Favorire la conoscenza e la circuitazione di idee tra giovani e imprese - Creare partnership giovanili ponendo le basi per future collaborazioni - Realizzare materiale informativo creativo (doc per web radio) e sviluppare un percorso di conoscenza dell’aggregazione giovanile; - Sviluppare percorsi formativi con esperti del settore rivolti ai partecipanti per la realizzazione e produzione dei documentari radiofonici - Promuovere risorse, esperienze e percorsi locali - Favorire l’incontro, il confronto e lo stimolo reciproco tra giovani di differenti paesi - Realizzare una serie di eventi di presentazione dei documentari aperti al pubblico con la partecipazione delle squadre di produzione e dei soggetti attivi recensiti e descritti Enti locali, centri di aggregazione, Scuole, gruppi di giovani formali e informali, associazioni, associazioni di categoria e imprese del territorio. Operatori specializzati, referenti comunali, educatori dei centri di aggregazione, associazioni, imprenditori e giovani - n. ragazzi coinvolti nel progetto n. documenti prodotti n. eventi n. soggetti coinvolti Previsione di cui risorse di spesa comunali TOTALE di cui risorse regionali di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo naziona le NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti – specificare 10. Piano finanziario: euro 2.000 2.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 100 YOUNETWORK 28 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani X Disabili □ Immigrati stranieri □ X Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della Prevenzione X salute e di stili di vita sani Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: Sì □ No □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ d’èquipe □ □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Progetto innovativo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli e prevenzione delle dipendenze” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di Lugo di realizzazione 3. Referente Servizio/Ufficio Associato Politiche Giovanili Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento: Mirco Bagnari – Sindaco Referente per le Politiche Giovanili nominativo e recapiti (e-mail: [email protected]) Davide Pietrantoni – Coordinamento Politiche Giovanili (e-mail: [email protected] - Tel 0545 985831) tutti i giovani e gli adolescenti appartenenti alla fascia di età compresa tra i 15 e i 30 anni, vista la crescente incidenza della popolazione immigrata nel nostro 4. Destinatari territorio, alcuni interventi del progetto saranno indirizzati in particolare alla componente straniera di questa fascia di popolazione associazioni di Volontariato sociale, culturale e sportivo con predominanza di giovani fra iscritti e organi dirigenti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 101 5. Eventuali interventi/politiche - connessione con le politiche per l’integrazione - connessione con le politiche urbanisitiche, edilizia e casa - connessione con le politiche per il Lavoro e l’Impresa integrate collegate Istituzione di un sistema “di rete” in grado costruire e sostenere una rete/gruppo di lavoro permanente che abbia lo scopo di analizzare i bisogni dei giovani e promuovere sul territorio azioni di risposta su tre temi prioritari: Casa, Lavoro/Impresa e Associazionismo/Protagonismo: - ASSOCIAZIONISMO/PROTAGONISMO: istituire il marchio YOUNETWORK che ha l’obbiettivo di costruire una rete di esperienze del protagonismo giovanile e coinvolgerle su obiettivi semplici: promuovere questa rete con un marchio comune, sostenerne economicamente le attività, accrescerne la visibilità su tutto il territorio, incrociare e scambiare le esperienze. - CASA: costituzione di un osservatorio e di gruppi di studio sul problema dell’accesso alla casa; azioni di sostegno consulenziale ai giovani (es. iniziative pubbliche di informazione su mutui, affitti, mercato edilizio, etc…); ricerca e promozione delle opportunità di agevolazione del territorio (mutui prima casa, edilizia convenzionata). - LAVORO/IMPRESA: costruzione di un tavolo permanente che coinvolga le scuole professionali, superiori, l’Università, il mondo della formazione, le associazioni di categoria del mondo dell’impresa e del commercio, al fine di promuovere azioni di analisi (ricerca) e di diffusione/discussione (convegno) sul tema delle opportunità occupazionali per i giovani nel territorio dell’Unione e ipotizzare successivi sviluppi progettuali da promuovere in partenership con i soggetti di cui sopra; 6. Azioni previste - 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di Servizio/Ufficio associato delle politiche giovanili dell’Unione dei comuni della Bassa Romagna (soggetto promotore) Comuni del Distretto: uffici istruzione e politiche giovanili, URP Ufficio Casa dell’Unione dei Comuni istituzioni scolastiche, scuole superiori, Università, Centro Risorse territoriali; Cooperative sociali che operano in ambito adolescenziale/giovanile Associazioni di Volontariato sociale, culturale e sportivo con predominanza di giovani fra iscritti e organi dirigenti Associazioni di categoria del mondo dell’impresa e del commercio - Referenti del Servizio/Ufficio Associato Politiche Giovanili dell’Unione Referenti comunali uffici istruzione e politiche giovanili e dell’URP, educatori dei centri di aggregazione. impiegare Generale: n° di giovani coinvolti Team di lavoro: n° di attori istituzionali coinvolti, n° aderenti 9. Risultati attesi in Associazionismo/protagonismo: - n° Associazioni coinvolte relazione a indicatori - n° progetti comuni sviluppati regionali/distrettuali Casa: report di studio sul fenomeno n° eventi/incontri/seminari realizzati materiali informativi realizzati Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 102 Lavoro/Impresa report di studio sul fenomeno n° di partecipanti per incontri/seminari/convegni n° eventuali progettazioni successive “figlie” de i gruppi di lavoro n° associazioni di volontariato coinvolte nel pro getto, n° di incontri realizzati, n° eventi promossi dal coordinamento Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali 10. Piano finanziario: euro 7.000 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario ) di cui di cui risorse FRNA regional i (altri fondi) di cui Fondo naziona le NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specific are 7.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 103 DISCOVERYBUS – ALLA SCOPERTA DEL DIVERTIMENTO SANO E SICURO 29 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X Giovani X Anziani X Disabili □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione X Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: Sì □ No □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ □ □ d’èquipe □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Progetto in continuità con le annualità precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli e prevenzione delle dipendenze” e numero 1 “Sicurezza negli ambienti di vita e lavoro” 1.Soggetto capofila Ufficio Politiche Giovanili UNIONE dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di Lugo di realizzazione 3. Referente Mirco Bagnari– Coordinamento Politiche Giovanili Unione dei Comuni dell’intervento: Manuela Martoni – Responsabile del Ser.T. Ausl Distretti di Lugo nominativo e recapiti e-mail: [email protected] Responsabile Ufficio Politiche Giovanili UNIONE Adolescenti e Giovani 14-19 anni e loro famiglie 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche Potenziamento di azioni di raccordo tra i comandi della Polizia Municipale e il Ser.T. Distretto di Lugo integrate collegate Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 104 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di Creazione di un servizio navetta andata e ritorno da tutti i Comuni dell’Unione verso un locale del divertimento. Durante tutti i tragitti, a bordo del bus sarà presente un educatore professionale, operante nei centri di aggregazione presenti sul territorio e formato dal Ser.T., che farà interventi di animazione e di promozione di stili di vita sani. Nel corso della serata gli interventi di promozione continueranno presso il Point SafeStyle (Ser.T Distretto di Lugo), allestito presso la discoteca Uffici Politiche Giovanili dei Comuni, Comandi di Polizia Municipale, Sert.T, Istituti Superiori presenti nel territorio dell’Unione, Centri di Aggregazione, Ente Privato operante nel settore dell’intrattenimento, Ente Privato operante nei servizi di trasporto Referenti comunali, operatori socio-sanitari del Ser.T., educatori dei centri di aggregazione, insegnanti referenti dei progetti di educazione alla salute, operatori della P.M, gestori del locale, operatori del settore trasporto. impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali n° di giovani (totale) che usufruiscono del servizi o e n° medio di giovani/sabato – dati in % rispetto alla popolazione di riferimento. n° di giovani che accedono al Point SafeStyle all’i nterno della Discoteca Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui di cui risorse risorse comunali regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordin ario) di cui risorse regionali (altri fondi) di cui FRNA di cui Fondo nazionale NA 6.000,00 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 di cui Fondo sanitari o regiona le di cui risorse da altri soggetti –specificare Sponsor 6.000 105 RADIO WEB-SONORA 30 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani X Anziani X Disabili □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della Prevenzione X salute e di stili di vita sani Cura/Assistenza □ □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ d’èquipe □ □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Progetto di sviluppo e consolidamento OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli e prevenzione delle dipendenze” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito territoriale Unione dei Comuni della Bassa Romagna di realizzazione 3. Referente Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari Adolescenti e giovani, 14/30 anni 5. Eventuali Messa in rete di tutti gli interlocutori che operano per e con i giovani (Informagiovani, Sert, Centri per l’impiego, Centro d’ascolto, ecc) sia pubblici che privati. interventi/politiche integrate collegate Radio Sonora vuole diventare il loro punto di riferimento facilitando lo scambio di informazioni, favorendo eventuali forme di collaborazione tra Enti Locali, Centri di aggregazione e Scuole, creando una rete di conoscenze tra i giovani, (gruppi formali e informali) così che in ciascuno possa crescere la Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 106 consapevolezza della varietà delle proposte che il territorio offre. Si prevede di proseguire e potenziare il progetto attraverso: • • • • • 6. Azioni previste • • Costruzione di una "rete per i giovani" tra i centri aggregativi e i progetti dei Comuni dell'Unione; Consolidamento e sviluppo della rete con “i servizi per i giovani”: Ausl Lugo, Informagiovani, Centri per l’impiego, Spazio Giovani Azienda Unità Sanitaria Locale di Ravenna, ambito territoriale Lugo, Centro di Fisiopatologia della Riproduzione presso l’Ospedale di Lugo, Ser.t., Europe Direct; ecc Interventi di promozione della salute e prevenzione di condotte a rischio negli spazi pubblici giovanil; Consolidamento delle relazioni con le Associazioni di Categoria per promuovere attività di impresa giovani; Consolidamento del ruolo del Comitato Operativo, luogo di incontro di tutti i referenti delle redazioni, che riceve gli indirizzi generali dal Tavolo di coordinamento degli Assessori alle politiche Giovanili dell’Unione e si riunisce periodicamente (con cadenza quindicinale) per impostare e verificare la programmazione della radio, sia sul piano progettuale/culturale che su quello organizzativo Coinvolgimento degli operatori per far circolare il più possibile le informazioni sulle buone prassi e sulle esperienze positive svolte e dare visibilità alle realtà che lavorano con e per i giovani; Creazione di un “bacino” di produttori/utenti costante attraverso la formazione di nuovi operatori radiofonici e condivisione on line di progetti editoriali, "strumenti di lavoro" e guide per gli operatori. La Radio intende promuovere la partecipazione giovanile attraverso: - logica autoriale: i ragazzi diventano progettisti e autori e non solo fruitori e consumatori. - logica sociale: condivisione e maggiore responsabilizzazione dei ragazzi che grazie al “mezzo” possono approfondire interessi comuni e anche contenuti divenuti di nicchia e d’archivio in diversi ambiti (cinema, poesia, musica, teatro, viaggi, cinema, filosofia, cucina, ecc). 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Enti locali, centri di aggregazione, Scuole, gruppi di giovani formali e informali, associazioni, associazioni di categoria, Informagiovani, centri per l’impiego, Ser.T e Centro Ascolto Adolescenza Ausl, Eurosportelli, Comandi di Polizia Municipale, Protezione Civile, Ausl, privati, Associazioni, ecc. Operatori specializzati, referenti comunali, educatori dei centri di aggregazione, Collaborazioni per attività specifiche con Informagiovani, centri per l’impiego, Eurosportelli, Ser.T e Centro Ascolto Adolescenza Ausl Comandi di Polizia Municipale, Protezione Civile, Ausl, privati, Associazioni, insegnanti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 107 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali • • • • n. ragazzi coinvolti nel progetto n. contatti alla Radio-Web mensili n. rubriche attivate (previsione n. 60) n. incontri della redazione (previsione n. 20) Previsione di di cui risorse di cui risorse spesa totale comunali regionali (Fondo sociale locale – quota giovani e dipendenze det.G.R. n. 15679/2010) 10. Piano finanziario: euro 26.000 di cui FRNA (risorse regionali) € di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) € € LR 14/2008 € 9.900 Sponsor € 11.100 5.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 21.000,00 108 SAFESTYLE E “SE GUIDO NON BEVO”: INTERVENTI DI STRADA PER LA PROMOZIONE DI UNO STILE DI VITA ATTENTO ALLA SICUREZZA E ALLA SALUTE DEI GIOVANI E PER LA GUIDA SICURA SENZA ALCOL 31 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ □ Giovani Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze X □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della Prevenzione X salute e di stili di vita sani Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ Altro □ Progetto di consolidamento/sviluppo di attività avviate a partire dal 2000 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli e prevenzione delle dipendenze” e numero 1 “Sicurezza negli ambienti di vita e lavoro” 1.Soggetto capofila Unione Dei Comuni della Bassa Romagna e Azienda USL dell’intervento 2.Ambito territoriale Comuni dell’Unione ed Ambito Provinciale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: Martoni Manuela, Responsabile Dipendenze Patologiche Lugo Telefono: 335 8283352 e-mail: [email protected] nominativo e recapiti 4. Destinatari Giovani dai 13/14 anni ai 25/28 anni 5. Eventuali Sicurezza nelle strade e promozione di stili di vita sani e sicuri interventi/politiche integrate collegate Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 109 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti SafeStyle è un intervento di strada che raggiunge i giovani nei luoghi dell’aggregazione (popolazione bersaglio). E’ un itinerario informativoeducativo tra i giovani all’interno dei locali del divertimento maggiormente frequentati dagli adolescenti Lo staff presente nei locali coinvolge i giovani al fine di dare informazioni sulle sostanze psicoattive, sulla guida sicura e promuovere comportamenti sicuri e consapevoli. I locali variano in base alla stagione per cui nell’inverno gli interventi si effettueranno in locali diversi da quelli estivi assicurando una presenza costante e capillare nel territorio e nei locali ove migrano i ragazzi. Il sito www.safestyle.it rappresenta un importante elemento dell’intera campagna insieme all’utilizzo di postazioni multimediali ed interattive; Prosegue la collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell’Università Bologna, nella figura del Prof. Costantino Cipolla e della sua equipe. L’attività di ricerca monitora i consumi di sostanze e come questi mutino rapidamente, quale sia il rischio percepito dai giovani assuntori, quale l’età di prima assunzione, la frequenza e la quantità dei consumi. Se Guido Non Bevo garantisce una presenza capillare e continuativa (si effettua tutti i sabato sera) nelle discoteche di riferimento al fine di incrementare il numero dei “guidatori sobri” favorendo, così, ad un maggiore numero di giovani (il guidatore e quanti sono in auto con lui) il rientro a casa in sicurezza. All’apertura del locale un operatore accoglie i giovani in entrata stimolandoli ad accreditarsi come “guidatore sobrio”. Viene, quindi, apposto un timbro di riconoscimento che servirà all’uscita per identificare la persona alla quale verrà effettuato il test etilometrico. Chi risulta negativo all’alcol test riceve un ingresso omaggio offerto dalla discoteca che ospita il progetto (nel 2010 i giovani che hanno viaggiato sicuri sono stati 4.800). E’ attiva la rubrica “SafeStyle info” all’interno di Radio Sonora curata da una psicologa del Ser.T. Comuni dell’Unione, Progetto Adonetwork, Ser.T. di Lugo, sponsor, Università, gestori dei locali del loisir, DJ. Lo staff è composto da un coordinatore e due operatori con la caratteristica di animatori. La responsabile delle Dipendenze Patologiche svolge le 8. Risorse umane funzioni di direzione del progetto. Per il sito sono previsti: un DJ che si prevede di (responsabile dell’area musicale); un operatore addetto alla tenuta quotidiana delle parti interattive; un sociologo per l’analisi dei dati impiegare epidemiologici. La rivisitazione annuale del sito, dei materiali informativi prodotti, del desk multimediale sono affidati ad un’Agenzia specializzata. Risultato atteso: incidere sul livello di consapevolezza e sulla tutela della salute - Indicatori: n° interventi (nel 2010 sono s tati 146); n° materiale distribuito (nel 2010 distribuiti 9.000 depliant informativi). Risultato atteso: maggiore capacità critica sulle sostanze - Indicatori: n°di accessi al sito safestyle.it (nel 2010 gli accessi al sito sono stati 72.000). 9. Risultati attesi in Risultato atteso: costante mappatura del territorio in relazione al consumo di relazione a indicatori sostanze psicoattive – Indicatori: n° di questionar i somministrati ai giovani ed analisi dei dati guidata dall’Università (nel 2010 i questionari regionali/distrettuali somministrati ed analizzati sono stati 5.671). Risultato atteso: Potenziamento della capacità di controllo interno Indicatori: % di soggetti che dichiarano di guidare con valore di etilometria superiori alla norma/totale di soggetti che dichiarano di guidare (nel 2010 il 5% dei giovani che dichiaravano di guidare aveva valori etilometrici superiori alla norma). Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 110 Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risors e comu nali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinari o) di cui risorse regionali (altri fondi) di cui FRNA di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale 102.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 di cui risorse da altri soggetti Sponsor € 22.000 AUSL € 32.000 per risorse umane e materiali 48.000 54.000 111 SPAZIO GIOVANI - CENTRO D’ ASCOLTO ADOLESCENZA 32 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X Giovani X Anziani X Disabili □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione X Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: Sì □ No □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ d’èquipe □ □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Progetto di sviluppo e consolidamento di attività in essere OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli e prevenzione delle dipendenze”, numero 8 “Adolescenza” e numero 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia” 1.Soggetto capofila Ausl ravenna/unione dei comuni dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di Lugo di realizzazione 3. Referente Avveduti Paola - Pederzini Serena, Centro Ascolto Adolescenza Lugo dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche Giovani dai 14 ai 20 anni Adulti di riferimento Potenziamento di azioni in raccordo con centro per le famiglie e con il coordinamento delle politiche giovanili dell’unione dei comuni integrate collegate 6. Azioni previste Accoglienza, consulenze psicologiche individuali, di coppia, sostegno alla genitorialità, consulenze e visite ginecologiche, sessuologiche, in tema di contraccezione e gravidanza. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 112 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane Interventi a carattere informativo-educativo in collaborazione con la scuola e con i centri aggregativi Servizi territoriali Ausl, Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Centro per le Famiglie Operatori sanitari, sociali, del centro per le famiglie che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori • N° di utenti, di nuovi utenti,di accessi, di prest azioni erogate • N° di progetti realizzati con la collaborazione di partner esterni regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo naziona le NA di cui Fondo sanitario regionale 28.088 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 di cui risorse da altri soggetti AUSL e Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti 28.088 113 CENTRO “VOLO A VELA” RIVOLTO A GIOVANI CONSUMATORI DI SOSTANZE E AI LORO FAMIGLIARI 33 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ □ Giovani Anziani X Disabili □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze X □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della Prevenzione X salute e di stili di vita sani Cura/Assistenza X X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe □ in emergenza □ □ di un Fondo comune Altro □ Progetto di consolidamento e sviluppo di attività avviate nel 2000 – area Giovani e dipendenze OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli e prevenzione delle dipendenze”, numero 8 “Adolescenza” e numero 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Ausl di Ravenna dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di Lugo di realizzazione 3. Referente dell’intervento: Martoni Manuela, Responsabile Dipendenze Patologiche Lugo Telefono: 335 8283352 e-mail: [email protected] nominativo e recapiti 4. Destinatari Adolescenti dagli 11/12 anni ai 18/19 anni e giovani dai 18/19 anni ai 29/30 anni consumatori di psicostimolanti e cocaina e famigliari di riferimento 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste - Attività clinica e counselling. - Interventi di prevenzione all’uso di sostanze nelle classi III medie e nelle IV superiori (intervento è centrato sulla guida senza alcol e droghe) e patentini Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 114 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di per le terze medie. - Interventi di prevenzione dell’HIV nelle seconde superiori. - Incontri di promozione della salute con associazioni sportive, ricreative e culturali. - Formazione e supervisione agli operatori dei Centri Giovani, del progetto SafeStyle e di altri Servizi. - Conduzione di gruppi di auto mutuo aiuto per genitori di giovani consumatori di sostanze psicoattive con l’obiettivo di ridurre i comportamenti problematici e le dinamiche conflittuali all’interno delle famiglie e promuovere una rete di solidarietà territoriale tra genitori. - Supervisione con formatore esperto per accompagnare il processo di accrescimento dei gruppi di auto mutuo aiuto e monitorare il lavoro degli operatori; - Accompagnamento dei gruppi di auto mutuo aiuto nel divenire un punto di riferimento locale per altri genitori e per tutti i cittadini. Dal 2010 i genitori hanno uno spazio informativo web presso Radio Sonora; - Attività di ricerca intervento/valutazione realizzata con il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna, Polo Didattico di Forlì, sul lavoro di gruppo con i genitori per valutarne l’efficacia in termini di facilitare l’ accesso dei genitori e dei giovani che usano sostanze al Volo a Vela, superando pregiudizi legati alla disinformazione e per sviluppare una rete territoriale di supporto (vedi scheda progetto n. 34). Dipendenze Patologiche, Centro per l’Adolescenza del Distretto, Unione dei Comuni, Progetto Adonetwork, Istituti scolastici, Associazioni sportive, ricreative e culturali, Università. Due psicologhe delle Dipendenze Patologiche, la Responsabile e due infermieri Personale e operatori dei Soggetti e servizi coinvolti impiegare - Incrementare gli accessi dei giovani consumatori di psicostimolanti e cocaina – Indicatore: n° di giovani presi in carico (prese in carico 2010: complessivamente 164 utenti, giovani e famigliari di riferimento); - Sviluppare la rete sociale ed il mutuo aiuto tra genitori con figli che usano sostanze psicoattive e le parti sociali del territorio - Indicatore: n° di gruppi 9. Risultati attesi in di auto mutuo aiuto e loro attività nel territorio (al 31.12.2010 sono 4 i relazione a indicatori gruppi di genitori formati e due i gruppi di auto mutuo aiuto attivati. L’Unione dei Comuni ha concesso ai gruppi una sede che consente di regionali/distrettuali avere un punto di riferimento nel territorio per altri genitori; - Avere uno staff di operatori costantemente formato e supervisionato sulle strategie di aggancio e di coinvolgimento dei giovani consumatori di psicostimolanti e cocaina e sui gruppi con i genitori – n° ore di formazione e supervisione (per il 2011 sono previste 21 ore di formazione e supervisione: vedi progetto di Ricerca) Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario ) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA 70.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 di cui Fondo sanitari o regional e di cui risorse da altri soggetti AUSL (risorse umane) 70.000 115 PROGETTO DI RICERCA: “I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO PER GENITORI DI ADOLESCENTI CON PROBLEMI DI DROGA E ALCOL E CORRELATI” 34 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze X □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della Prevenzione X salute e di stili di vita sani Cura/Assistenza X X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ di un Fondo comune □ in emergenza □ d’èquipe □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Progetto di sviluppo e consolidamento OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 9 “Giovani: promozione dell’agio e di stili di vita consapevoli e prevenzione delle dipendenze”, numero 8 “Adolescenza” e numero 7 “Sostegno alla genitorialità e alle attività di cura in famiglia” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni e Azienda USL dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di realizzazione: 3. Referente dell’intervento: Martoni Manuela, Responsabile Dipendenze Patologiche Lugo Telefono: 335 8283352 e-mail: [email protected] nominativo e recapiti 4. Destinatari Genitori con figli giovani (dai 13 ai 26 anni) che usano sostanze psicoattive e/o alcol 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste La ricerca nel 2010 ha seguito due gruppi di genitori durante il percorso di formazione (dieci incontri per ogni gruppo), ha effettuato un'intervista semi- Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 116 strutturata ed un breve questionario a fine del percorso di formazione dei genitori, seguiti da due interviste di gruppo a distanza di due mesi ciascuna (follow up) per verificare gli esiti, a breve termine, del progetto di formazione e la soddisfazione generale. Per il 2011 si faranno altri due follow up per verificare gli esiti, la tenuta e l’andamento dei gruppi di auto mutuo aiuto. Si valuterà cosa hanno realizzato i gruppi di auto mutuo aiuto e quanto sono coesi tra di loro ( tra le iniziative gia realizzate: hanno partecipato con un intervento pubblico ad un convegno nazionale sull’auto aiuto, hanno organizzato corner informativi sulla loro attività e su quella del Ser.T. all’interno di sagre e feste paesane). 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di Nel 2011 si prevedono anche 21 ore di formazione dell’intero gruppo di ricerca con la finalità di utilizzare strategie sempre più specifiche per evitare conflitti tra i gruppi costituiti e portarli ad essere un patrimonio per l’intera collettività con un ruolo di cittadinanza attiva. Il Progetto di Ricerca si realizza con il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna, Polo Didattico di Forlì, nella figura del Prof. Costantino Cipolla e della Dott.ssa Linda Lombi. Due psicologhe delle Dipendenze Patologiche di Lugo e la Responsabile del Servizio; Cani Diana, una psicologa specializzanda impegnata nel Progetto SafeStyle ed alcune sociologhe neolaureate. impiegare Il percorso si pone come risultato la possibilità di costituire e fare dialogare tra loro dei gruppi di auto-mutuo aiuto autonomi ed in grado di condividere esperienze e sviluppare nuove competenze. Le associazioni di auto-mutuo aiuto vengono definite come un “movimento sociale emergente”, nel quale sono «coinvolte persone che, condividendo il medesimo problema […] decidono di ricevere/dare aiuto, supporto, incoraggiamento, informazione e strategie di fronteggiamento rispetto a uno stato di disagio psico-fisico che tocca il corso della vita individuale o familiare; 9. Risultati attesi in non solo ma tale decisione spesso viene maturata al di fuori delle agenzie relazione a indicatori istituzionali che erogano cure» [Sturlese 2005: 176]. Tali gruppi producono regionali/distrettuali «relazioni di scambio, rivitalizzano i contesti di vita in cui agiscono; permettono, favorendo gli individui, di apprendere e di insegnare allo stesso tempo, a vivere e a valorizzare la salute residua secondo un ampio gioco di reciprocità [ibidem: 178]. Il progetto di ricerca ha come scopo ultimo quello di delineare ipotesi di miglioramento ed ampliamento del progetto, elaborando un modello di prevenzione aggiornato ai risultati della ricerca. I risultati saranno pubblicati in un volume che sarà oggetto di presentazione ad un Convegno. Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro 3.500 di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale – quota giovani e dipendenze det.G.R. n. 15679/2010) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitari o regiona le di cui risorse da altri soggetti specificare ” 3.500 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 117 SCUOLE LIBERE DAL FUMO: PREVENZIONE DELL'ABITUDINE AL FUMO TRA I GIOVANI 35 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ X Giovani Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione X Cura/Assistenza □ □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ d’èquipe □ □ □ Altro □ Progetto in continuità con annualità precedenti OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 1 “Sicurezza nei luoghi di vita e lavoro” e numero 8 “Adolescenza” 1.Soggetto capofila Azienda Usl di Ravenna dell’intervento 2. Ambito territoriale Provinciale di realizzazione Responsabile: dott.ssa Giannalberta Savelli Servizio Igiene Pubblica Dipartimento di Sanità pubblica dell’intervento: Enti/Servizi:AUSL Ravenna nominativo e recapiti Via Fiume Abbandonato n.134 - 48124 Ravenna Telefono: 0544286683 e-mail: [email protected] Scuole materne, scuole elementari, scuole secondarie di primo e secondo 4. Destinatari grado; giovani usciti dai percorsi scolastici 5. Eventuali Politiche giovanili – Politiche per la prevenzione e per il benessere della popolazione interventi/politiche 3. Referente integrate collegate Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 118 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di - Sensibilizzazione del personale docente e non docente - Offerta di programmi didattici adatti ai diversi target - Promozione della predisposizione di un regolamento interno nelle scuole per il controllo del rispetto del divieto del fumo - Attivazione di appositi percorsi per favorire la cessazione del fumo tra il personale delle scuole - Realizzazione di momenti pubblici per interventi informativi ed educativi in occasione del 31 maggio (giornata mondiale senza fumo di tabacco) - -Attuazione di rilevazioni finalizzate al monitoraggio dell'abitudine al fumo AUSL, IOR, LILT Sezione di Ravenna; Comuni, Ufficio scolastico Provinciale; Scuole Operatori AUSL (3 medici, 1 psicologo, 1 Assistente sanitaria), operatori IOR, operatori scolastici impiegare - Coinvolgimento di un numero costante e, se possibile, maggiore di scuole della Provincia di Ravenna nell'effettuazione di progetti di prevenzione del fumo rispetto all'anno precedente, con estensione dell’intervento ad almeno 1 centro di formazione professionale (almeno 1 scuola elementare 9. Risultati attesi in o materna; almeno il 50% delle scuole medie; almeno il 30% delle scuole di relazione a indicatori secondo grado) - Organizzazione di una cerimonia finale a Ravenna con le scuole che regionali/distrettuali aderiscono ai progetti di prevenzione in occasione del 31 maggio (giornata mondiale senza fumo di tabacco) e di una mostra dei lavori grafici prodotti dagli studenti delle scuole medie coinvolte - Studio e definizione di un protocollo di intervento per la disassuefazione dal fumo degli adolescenti e dei giovani. Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specificare Risorse umane e materiali dei soggetto coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 119 PREVENZIONE DELL’INFERTILITA’ MASCHILE 36 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X Giovani X Anziani X Disabili □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze □ □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione X Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: Sì □ No □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ □ □ d’èquipe □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Progetto innovativo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 1 “Sicurezza nei luoghi di vita e lavoro” 1.Soggetto capofila Ausl Ravenna dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto di Lugo di realizzazione 3. Referente Bartolotti Tiziana – Responsabile Ambulatorio Fisiopatologia della Riproduzione Lugo dell’intervento: Avveduti Paola – Pederzini Serena - Coordinatrici Centro Ascolto nominativo e recapiti Adolescenza Lugo 4. Destinatari 5. Eventuali Famiglie con figli preadolescenti/adolescenti Studenti scuole medie superiori Insegnanti degli istituti coinvolti MMG PLS Campagne di prevenzione/informazione interventi/politiche integrate collegate Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 120 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di - Incontri con presidi/insegnanti referenti degli istituti scelti per effettuare l’intervento - Incontri di informazione con i genitori in diversi contesti - Incontri assembleari con studenti - Realizzazione di trasmissione radiofonica (Radio Web) di informazione - Incontri con MMG e PLS per azioni di sensibilizzazione - Serate di informazione rivolte alla popolazione, in particolare genitori di preadolescenti/adolescenti Ausl, Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Centro per le Famiglie, Avis, Scuola Operatori sanitari, sociali, del Centro per le Famiglie, del volontariato, insegnanti impiegare - N° di studenti coinvolti - N° di genitori coinvolti relazione a indicatori - N° di contatti radiofonici regionali/distrettuali - N° di MMG e PLS raggiunti - N° visite andrologiche 9. Risultati attesi in Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specific are Risorse umane e materiali dei soggetto coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 121 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 122 2.3 ANZIANI, DISABILI E NON AUTOSUFFICIENTI Coordinatori: Marisa Ancarani – Responsabile Servizio Anziani e Disabili, Unione dei Comuni Bassa Romagna Miriam Di Federico – Responsabile SAA Lugo Assessore referente: Alessandra Fiorini – Assessore Politiche del Welfare e Sociali, Integrazione socio-sanitaria Comune di Lugo Assistenti Sociali Coord. : Elisabetta Raffellini – A.S. Coord. Servizio Disabili Francesca Gallegati – A.S. Coord. Servizio Anziani Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 123 ANZIANI, DISABILI E NON AUTOSUFFICIENTI STATO DELL’ATTUAZIONE DEI PROGETTI E DEGLI INTERVENTI PREVISTI DAL PROGRAMMA ATTUATIVO 2010 In linea di continuità con gli interventi messi in atto nel 2009 e coerentemente agli obiettivi della programmazione triennale, le progettualità contenute nella programmazione 2010 hanno riguardato: - Il consolidamento delle procedure riferite al sistema di accesso, alla presa in carico e alla valutazione delle persone non autosufficienti attraverso la valorizzazione del lavoro integrato multi professionale con particolare riferimento alle risorse professionali sociali e sanitarie che operano a diretto contatto con l’utenza - il consolidamento e sviluppo delle politiche di sostegno al domicilio finalizzate a sostenere i carichi assistenziali della famiglia in presenza di componenti con patologie di non autosufficienza, attraverso la continuità assistenziale ospedale-territorio e la elaborazione di progetti di presa in carico flessibili nel rispetto del principio di appropriatezza; - il consolidamento, lo sviluppo e la diversificazione delle risposte di tipo residenziale in riferimento a persone non autosufficienti con bisogni di intensità assistenziale differenziata; - il sostegno dei soggetti fragili attraverso azioni di prevenzione e di proattività svolte in integrazione con i servizi sanitari e in collaborazione con l’associazionismo e il volontariato locale. DOMICILIARITA’ Lo sviluppo di azioni a sostegno della domiciliarità rappresenta uno degli obiettivi strategici della programmazione zonale. I progetti, interventi e servizi hanno coinvolto una pluralità di politiche, di soggetti e di strumenti atti a costruire pacchetti personalizzati, soprattutto in presenza di casi e gruppi di popolazione che necessitano di presa in carico continuativa. Le azioni hanno riguardato: - interventi erogati al domicilio: assistenza domiciliare integrata e dimissioni protette rivolte a persone non autosufficienti, assistenza domiciliare leggera nonché servizi di supporto per il mantenimento al domicilio della persona quali pasti, trasporto sociale e teleassistenza; - interventi di sostegno economico: assegno di cura, contributo aggiuntivo in presenza di assistente familiare; - interventi di sollievo: centri diurni, ricoveri temporanei; - interventi di accompagnamento all’inserimento lavorativo di persone con disabilità moderata; Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 124 - interventi differenziati in base allo stato di disabilità: centri diurni socio riabilitativi e centri diurni socio occupazionali. Le tabelle che seguono riassumono i dati di attività per target di popolazione attraverso cui si sono esplicitati gli interventi: Assistenza domiciliare integrata anziani/disabili (dato di flusso anno 2010) N. UTENTI N. ORE EROGATE (compreso spostamento) 487 98.569 Assistenza domiciliare leggera anziani/disabili (dato di flusso anno 2010) N. UTENTI N. ORE EROGATE (compreso spostamento) 127 7.681 Dimissioni protette anziani/disabili (dato di flusso 2010) N. UTENTI N. ORE EROGATE (compreso spostamento) 352 3.575 Assegno di cura anziani, contributi per assistente famigliare, ricoveri di sollievo, ricoveri brevi Assegno di cura anziani 1.228 N° contratti ass. famigliare 251 Ricoveri di sollievo 120 Ricoveri brevi 53 Assegno di cura disabili e contributi per assistente famigliare Assegno di cura disabili Dgr 1122/02 50 Assegno di cura disabili Dgr 2068/04 13 Assegno di cura minori 6 N° contratti ass. famigliare 10 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 125 Disabili: interventi domiciliari socio-educativi e inserimenti sociali in ambito lavorativo N. interventi domiciliari socio educativi 6 N. inserimenti sociali in ambito lavorativo 52 (di cui 42 con compenso) N° inserimenti lavorativi Siil 34 (di cui 10 con compenso) Centri Diurni per anziani: le strutture a servizio del territorio sono 6 per un totale di 68 posti accreditati transitoriamente al 31.12.2010. Per quanto riguarda le strutture semiresidenziali di supporto alla domiciliarità delle persone disabili con livello assistenziale severo/completo la progettualità 2010 ha riguardato il consolidamento della residenzialità temporanea di sollievo presso la struttura Casa della Carità e il centro residenziale di Bagnacavallo. L’offerta semiresidenziale ha visto il consolidamento degli inserimenti presso i Centri Diurni Socio Riabilitativi Galassia (Fusignano) e Girandola (Bagnacavallo) con pieno sviluppo del progetto di apertura del centro Girandola nella giornata di un sabato al mese e supporto alle famiglie per il trasporto attraverso la collaborazione con l’associazionismo del territorio. Sono inoltre proseguiti gli inserimenti in Centri Diurni esterni alla rete territoriale in riferimento alle persone disabili con livello assistenziale severo/completo. DATI DI FLUSSO ANNO 2010 RICOVERI DI SOLLIEVO, INSERIMENTI IN CENTRI DIURNI SOCIO RIABILITATIVI N. RICOVERI DI SOLLIEVO 9 N. GIORNATE PER RICOVERI DI SOLLIEVO 149 N. DISABILI INSERITI IN CENTRI DIURNI SOCIO RIABILITATIVI 39 N. GIORNATE DI APERTURA 7.155 (n° giornate effettive) In riferimento alle persone che presentano una disabilità di grado moderato o una fragilità di tipo psico-sociale si sono consolidati i progetti individualizzati di inserimento presso i Centri Diurni Socio Occupazionali della rete territoriale, garantendo un’offerta adeguata alle necessità e modalità di accesso appropriate e personalizzate. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 126 DATI DI FLUSSO ANNO 2010, INSERIMENTI IN CENTRI DIURNI SOCIO OCCUPAZIONALI N. DISABILI INSERITI IN CENTRI DIURNI 72 SOCIO OCCUPAZIONALI (5 centri) N. GIORNATE DI APERTURA 10.818 (n° giornate effettive) La presenza di bisogni complessi ha evidenziato la necessità/opportunità di garantire processi integrati non solo sul versante sanitario, sociosanitario e assistenziale ma anche sotto l’aspetto dell’integrazione delle politiche e dei sistemi. La progettualità 2010 ha esplicitato interventi rivolti a migliorare le condizioni di salute delle persone anziane e disabili che permangono al proprio domicilio promuovendo il concetto di salute in modo completo, ossia come benessere fisico, mentale, sociale e culturale (Palestra della mente, progetti di stimolazione cognitiva, completamento dei moduli formativi di aiuto al lavoro delle assistenti familiari in cinque Comuni del territorio). Nell’ottica sopra descritta si è mantenuta l’offerta di appartamenti con servizi (Bagnacavallo e Alfonsine) ed il consolidamento delle attività delle Comunità Alloggio di Fusignano e Voltana con riprogrammazione delle attività e dei piani di lavoro e di servizio nell’ottica di una sempre maggiore personalizzazione dell’intervento. Sono proseguite le attività di informazione e consulenza della sede distrettuale del Centro per l’adattamento domestico (n. 35 sopraluoghi, n. 2 pratiche di contributo da FRNA). Fondamentale è stato il supporto dell’associazionismo e del volontariato locale nel consolidamento dei progetti relativi alle azioni per il contrasto dell’isolamento e della solitudine dei soggetti fragili con interventi mirati di monitoraggio a distanza, assistenza leggera e prassi di buon vicinato e come implementazione delle attività di socializzazione e per il tempo libero rivolte a persone con disabilità medio/lieve. Infine si segnala che, nell’ambito di progetti assistenziali integrati, sono stati erogati contributi economici a 58 disabili adulti nel corso del 2010 (46 contributi + 1 pasto + 11 Anmil). RESIDENZIALITA’ L’offerta residenziale per anziani in ambito distrettuale si è esplicitata attraverso le 10 Case Residenza per Anziani presenti nel territorio per un totale di n. 495 posti accreditati transitoriamente al 31.12.2010. Interventi prioritari del 2010 hanno riguardato: Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 127 - l’inizio dei lavori per l’attuazione di un percorso protetto (giardino Alzheimer) presso le strutture di Sassoli e F.lli Bedeschi finalizzato al miglioramento della qualità di vita delle persone affette da deficit cognitivo; - l’implementazione di progetti di cura e assistenza rivolti ad anziani affetti da demenza; - la programmazione degli interventi di sostegno al domicilio attraverso ricoveri di sollievo, brevi e temporanei. In riferimento ai progetti specifici che riguardano la residenzialità delle persone disabili, si confermano i 10 posti (di cui n. 1 per ricoveri di sollievo) accreditati transitoriamente al 31.12.2010 (gestore Casa della Carità), il consolidamento e lo sviluppo delle attività delle strutture della rete territoriale, la continuità dei ricoveri già in essere e l’inserimento di casi nuovi in strutture del distretto e fuori distretto. DATI DI FLUSSO 2010 – DISABILI INSERITI IN STRUTTURA N. DISABILI DI LIVELLO GRAVE INSERITI IN 20 STRUTTURE DEL DISTRETTO N. DISABILI DI LIVELLO GRAVE INSERITI IN 23 STRUTTURE FUORI DISTRETTO N. DISABILI DI LIVELLO MEDIO INSERITI IN STRUTTURE DEL DISTRETTO 11 Compresi inserimenti Giardino dei Semplici) N. DISABILI DI LIVELLO MEDIO INSERITI IN 3 STRUTTURE FUORI DISTRETTO N. RICOVERI DI SOLLIEVO INSERITI IN 15 INSERITI IN 2 2068/2004) 10 STRUTURE DEL DISTRETTO N. RICOVERI DI SOLLIEVO STRUTTURE FUORI DISTRETTO N. DISABILI GRAVISSIMI (DGR INSERITI IN STRUTTURA Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 128 RAFFORZAMENTO E POTENZIAMENTO DEI PUNTI UNICI DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI ED AI SERVIZI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE NON AUTOSUFFICIENZE E AL PERCORSO DI PRESA IN CARICO 37 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani Disabili X □ Immigrati stranieri X □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X X X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ di un Fondo comune □ in emergenza □ d’èquipe □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Piano di Attività FRNA Anziani e Disabili Accesso e presa in carico – potenziamento accesso alle prestazioni/servizi e percorso presa in carico Progetto di sviluppo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema in rete per il supporto alla domiciliarita’” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Azienda Usl di Ravenna – Distretto di Lugo dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente dell’intervento: Carla Golfieri, Responsabile Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38296 Fax: 054538299 e-mail: [email protected] nominativo e recapiti Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di Lugo –AUSL di Ravenna c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441 e-mail: [email protected] Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 129 4. Destinatari Persone in situazione di handicap grave, adulti e minori, per le quali viene predisposto un progetto individualizzato di vita e di cura finalizzato al mantenimento al proprio domicilio. 5. Eventuali Politiche di integrazione socio-sanitaria interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori - Accelerare i percorsi di presa in carico da parte del Servizio Sociale Professionale attraverso il potenziamento delle risorse professionali che operano a diretto contatto con l’utenza con specifico riferimento all’attività del Punto Unico di Accesso; - Investire sulla professionalità degli operatori per ampliare la possibilità di predisposizione di progetti individualizzati di cura e di vita, costruiti e condivisi con l’utente e la sua famiglia, tali da ricomporre in un’ottica unitaria l’insieme delle attività e degli interventi, ridefinibili in relazione alle modifiche intercorrenti nelle situazioni (continuità di cura assistenziale), che consentano anche la divisione dei compiti e delle responsabilità fra gli operatori, la verifica dei risultati e la ridefinizione degli interventi; - Rafforzare la collaborazione con gli altri punti di accesso ai servizi distribuiti sul territorio (Sportelli Sociali), integrando le pratiche di lavoro interprofessionale; - Favorire la proattività e fare emergere situazioni non conosciute dai servizi. Operatori del Servizio Sociale Professionale sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori Riduzione dei tempi di presa in carico Predisposizione progetti individualizzati di cura e di vita regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro 102.000 di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti 102.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 130 AZIONI PROATTIVE DI INFORMAZIONE A FAVORE DELLA POPOLAZIONE ANZIANA 38 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani Disabili X □ Immigrati stranieri X □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze □ □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza X □ X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ Altro □ Progetto di sviluppo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito Distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente dell’intervento: Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299 e-mail: [email protected] nominativo e recapiti Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di Lugo –AUSL di Ravenna c/o V. Masi,24 Lugo Tel 0545 213441 e-mail: [email protected] Anziani non autosufficienti residenti nel Distretto e loro famigliari 4. Destinatari Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 131 5. Eventuali - Politiche di sostegno alla domiciliarità interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di In accordo con quanto previsto dalla DGR 1702/2009, a partire dal 2010 è stato attivato nel Distretto di Lugo un Programma di informazione a favore della popolazione anziana per garantire adeguata informazione ai destinatari dei Servizi ed ai loro famigliari sulle opportunità e sulla rete dei Servizi a favore degli anziani non autosufficienti. Nell’anno 2011 si prevede di: - inviare comunicazione scritta a tutti gli anziani over 85 che risultano residenti nei Comuni della Bassa Romagna all’1/01/2010 contenente le principali informazioni relative alle tipologie di servizi attivati ed a disposizione dei cittadini nel proprio territorio specificando modalità di accesso. - garantire piena informazione e orientamento ai cittadini presso i punti di accesso locali diffusi nel territorio (Sportelli Sociali, Assistenti Sociali territoriali, SAA, URP, ecc) anche utilizzando i normali strumenti di comunicazione in uso agli Enti (siti web, materiali informativi cartacei, ecc). Unione dei Comuni della Bassa Romagna Distretto di Lugo –AUSL di Ravenna Personale amministrativo dei soggetti proponenti Operatori degli Sportelli Sociali, degli URP e Assistenti Sociali territoriali impiegare 9. Risultati attesi in Risultato atteso: adeguata informazione alla popolazione anziana non autosufficiente sulle opportunità e sulla rete dei Servizi relazione a indicatori Indicatori: n. comunicazioni inviate regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 132 DOMICILIARITÀ CENTRI DIURNI PER ANZIANI: CONSOLIDAMENTO, AMPLIAMENTO E FLESSIBILIZZAZIONE DELL’OFFERTA 39 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani Disabili X □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ di un Fondo comune □ in emergenza □ d’èquipe □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Piano di Attività FRNA Anziani Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Strutture semiresidenziali per anziani (centri diurni) Progetto di qualificazione, sviluppo e consolidamento degli interventi riferiti al sostegno alla domiciliarità OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità” Unione dei Comuni della Bassa Romagna 1.Soggetto capofila Enti Gestori delle strutture Azienda Usl di Ravenna – Distretto di Lugo dell’intervento Ambito distrettuale di Lugo 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente Carla Golfieri, Responsabile Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Dirigente Responsabile al dell’intervento: rilascio dei provvedimenti di accreditamento nominativo e recapiti c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38296 Fax: 054538299 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 133 e-mail: [email protected] Responsabili Tecnici - Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299 e-mail: [email protected] Miriam Di Federico – Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di Lugo –AUSL di Ravenna c/o V. Masi,24 Lugo Tel 0545 213441 e-mail: [email protected] Responsabili degli Enti Gestori delle strutture 4. Destinatari Anziani non autosufficienti assistiti a domicilio 5. Eventuali Politiche di integrazione socio-sanitaria interventi/politiche integrate collegate La costruzione di progetti individualizzati evidenzia la necessità di poter utilizzare forme flessibili di risposta di tipo semiresidenziale, quale supporto significativo al mantenimento a domicilio degli anziani non autosufficienti. Ai sensi delle D.G.R. nn. 514/2009 e 2110/2009 ed in coerenza con la programmazione del fabbisogno, l’Unione dei Comuni quale soggetto istituzionalmente competente all’accreditamento per conto delle esigenze dell’ambito distrettuale, al 31.12.2010 ha rilasciato l’accreditamento transitorio per un totale di n. 68 posti del servizio di Centro Diurno assistenziale per anziani che si svolge presso le seguenti strutture: Struttura F.lli Verlicchi Alfonsine 6. Azioni previste F.lli Bedeschi Bagnacavallo Giovannardi e Vecchi Fusignano San Domenico Lugo Tarlazzi e Zarabini Cotignola Manuela Geminiani Massa Lombarda Soggetto/i accreditato/i ASP e ATI (cooperative sociali In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ASP e ATI (cooperative sociali In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ASP e ATI (cooperative sociali In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ASP e ATI (cooperative sociali In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ASP e ATI (cooperative sociali In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ASP e ATI (cooperative sociali In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) Posti accreditati transitoriame nte 10 15 10 18 5 10 I servizi attualmente esistenti garantiscono all’anziano prestazioni sia a carattere socio-assistenziale che sanitario, al fine di prevenire e/o arrestare processi involutivi fisici e psichici mediante programmi assistenziali differenziati in base al bisogno. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 134 Nel corso del 2010 si sono consolidate le seguenti azioni: - azioni volte ad ampliare gli orari di apertura, ad attivare il servizio anche nei giorni festivi e ad arricchire i servizi erogati dai Centri (pasto serale, bagno settimanale, podologo, ecc.), nonché a flessibilizzare le giornate e gli orari di accesso secondo modalità più vicine alle esigenze delle famiglie e del care giver. - potenziamento del servizio di trasporto da e per i Centri Diurni per facilitare/accompagnare le famiglie nel lavoro di cura, coinvolgendo anche l’Associazionismo locale e la Cooperazione sociale. Oltre alle suddette azioni che si svolgono in continuità con l’anno 2010, le azioni previste per il 2011 riguardano: 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di - da parte dei soggetti accreditati transitoriamente, graduale attuazione delle azioni e degli impegni contenuti nel programma di adeguamento; - predisposizione e stipulazione, entro la scadenza fissata dalla normativa regionale, tra soggetti committenti (Unione dei Comuni e Azienda Usl) e soggetti gestori di contratti di servizio che determinano, per il periodo coincidente con il regime di accreditamento transitorio, la regolamentazione complessiva degli interventi, così come stabilito dalla DGR 514/2009. Unione dei Comuni della Bassa Romagna Azienda Usl di Ravenna – Distretto di Lugo Soggetti accreditati transitoriamente Associazioni di Volontariato, Cooperazione Sociale Personale Amministrativo dei vari soggetti coinvolti Associazioni di Volontariato, Cooperazione Sociale impiegare 9. Risultati attesi in n. contratti di servizio stipulati n. giornate di apertura relazione a indicatori n. accessi regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali 10. Piano finanziario: euro 821.971 60.000 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario ) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti – contribuzio ne utenti 337.509 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 18.000 406.462 135 CENTRI DIURNI SOCIO-OCCUPAZIONALI PERCORSI DI MIGLIORAMENTO PER ADULTI E 40 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ □ Giovani Disabili Anziani □ □ Immigrati stranieri X □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe □ in emergenza □ □ di un Fondo comune Altro □ Piano di Attività FRNA Disabili Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Strutture semiresidenziali per disabili centri socio occupazionali Progetto di consolidamento e sviluppo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente dell’intervento: Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o– Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299 e-mail: [email protected] nominativo e recapiti Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di Lugo –AUSL di Ravenna c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441 e-mail: [email protected] - Adulti con problematiche psico-fisiche e/o con disagio psico sociale e 4. Destinatari disabilità di grado moderato e severo e con difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 136 5. Eventuali - Giovani e adulti con disabilità psichica-sensoriale e motoria di tipo mediograve Politiche sanitarie, educative, formative, del lavoro. interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di - Accoglienza e inserimento di adulti con fragilità psico-sociale e con disabilità di grado moderato e severo, in Centri diurni socio-occupazionali / laboratori artigianali su progetto mirato di intervento predisposto dal Servizio Sociale. Offerta territoriale: • Centro socio- occupazionale Il Picchio con sede a Lugo capienza n. 14 posti • Struttura lavorativa protetta CEFOP con sede a Villa S.Martino, capienza 25 posti. • Centro socio-occupazionale Casa Novella con sede a Villa S.Martino, capienza n. 10 posti. • Centro socio- occupazionale L’Inchiostro con sede a Alfonsine, capienza n. 10 posti. • CIALS Coop. Sociale di tipo a e B con sede a Lugo, capienza n.14 posti,. - Ridefinizione ed approvazione da parte degli organi gestionali dell’Unione delle convenzioni in scadenza in coerenza con gli obiettivi di programmazione. - Applicazione dei nuovi rapporti convenzionali con l’obiettivo di garantire un’offerta di servizi adeguata ed omogenea nei tre distretti/Zone - Prosecuzione del percorso di autoformazione, già programmato nel Tavolo di confronto costituito dagli operatori referenti dei laboratori socio occupazionali presenti nel territorio del distretto, finalizzato alla riflessione teorico-pratica inerente l’approccio biopsicosociale per la progettazione individualizzata. - Utilizzo di una scheda comune di rilevazione per le progettazioni individualizzate inerenti gli ospiti dei servizi. Enti gestori dei Centri socio occupazionali in integrazione socio-sanitaria: - Casa Novella gestito dalla Coop. Educare insieme - Struttura lavorativa protetta gestita da CEFAL - Centro Il Picchio gestito da Coop. Il Germoglio - Centro L’Inchiostro gestito dal Comune di Alfonsine - Cooperativa sociale CIALS - Altri soggetti gestori di strutture a seguito di eventuali nuovi convenzionamenti Operatori dei Centri socio occupazionali del territorio del Distretto di Lugo Educatore Supervisore Educatore inserimenti lavorativi impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali Analisi della capacità di offerta per persone disabili di grado moderato e severo prossima alla migliore performance regionale Numero strutture convenzionate Numero utenti inseriti nelle strutture convenzionate Numero giornate di frequenza Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 137 Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali 10. Piano finanziario: euro 428.101,50 232.685 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo naziona le NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti contribuzione utenti 177.000 9.866,50 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 8.550 138 CENTRI SOCIO RIABILITATIVI SEMIRESIDENZIALI PER DISABILI 41 “GALASSIA” E “GIRANDOLA”: PROGETTI FLESSIBILI CASA DELLA CARITÀ: CONSOLIDAMENTO DELL’OFFERTA INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri X □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe □ in emergenza □ □ di un Fondo comune L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Piano di Attività FRNA Disabili Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Strutture semiresidenziali per disabili centri socio riabilitativi Progetto di consolidamento e sviluppo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente dell’intervento: Carla Golfieri, Responsabile Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Dirigente Responsabile al rilascio dei provvedimenti di accreditamento c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38296 Fax: 054538299 nominativo e recapiti Responsabili Tecnici Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 139 e-mail: [email protected] Responsabili degli enti gestori delle strutture 4. Destinatari Persone affette da grave disabilità 5. Eventuali Integrazione socio-sanitaria, attività di volontariato, trasporti territoriali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste - Accoglienza e inserimento di persone con disabilità moderata/severa e completa, in centri diurni socio-riabilitativi su progetto mirato di intervento predisposto dal Servizio Sociale. Ai sensi delle D.G.R. nn. 514/2009 e 219/2010 ed in coerenza con la programmazione del fabbisogno, l’Unione dei Comuni quale soggetto istituzionalmente competente all’accreditamento per conto delle esigenze dell’ambito distrettuale, al 31.12.2010 ha rilasciato l’accreditamento transitorio per un totale di n. 36 posti del servizio di centro socio riabilitativo semi residenziale per disabili adulti che si svolge presso le seguenti strutture: • “La Girandola” con sede a Bagnacavallo, n. 20 posti accreditati, soggetti accreditati transitoriamente ASP della Bassa Romagna e Cooperativa Sociale Il Cerchio • “Galassia”con sede a Fusignano, n. 12 posti accreditati, soggetti accreditati transitoriamente ASP della Bassa Romagna e Cooperativa Sociale Il Cerchio • Casa della Carità con sede a Lugo, n. 4 posti accreditati, soggetto accreditato transitoriamente Ente Religioso Santuario B.V. del Mulino. - Prosecuzione dell’inserimento di disabili in Centri socio-riabilitativi collocati in territori limitrofi al distretto e adeguati al tipo di bisogno dei casi inseriti. - Espletamento delle procedure di gara ad evidenza pubblica per il nuovo affidamento del trasporto delle persone disabili al fine di dare continuità al servizio e permettere la fruizione del trasporto agli utenti dal proprio domicilio ai centri e viceversa. - Sulla base dell’indagine numerica in riferimento alle famiglie che necessitano di una risposta più ampia in termini di giornate di aperture dei Centri Socio-Riabilitativi di Bagnacavallo e Fusignano ed a seguito della sperimentazione già partita nel corso del 2010: • apertura del Centro Diurno La Girandola nella giornata di un sabato al mese dalle 8.00 alle 16.00 • Consolidamento e sviluppo della collaborazione con Associazioni del territorio per garantire il trasporto da e verso il Centro nella giornata del sabato. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Enti gestori dei Centri socio-riabilitativi: ASP, Cooperativa Sociale il Cerchio, Casa della Carità, Enti del Privato sociale extradistretto Comuni di Fusignano e Bagnacavallo, Cooperazione Sociale, Associazioni di Volontariato 8. Risorse umane che si prevede di Operatori sociosanitari, referente delle attività assistenziali, coordinatore di struttura, infermiere professionale su attività programmata, etc., volontari impiegare Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 140 9. Risultati attesi in relazione a indicatori Capacità di risposta ai bisogni espressi attraverso l’ampliamento delle giornate di apertura. regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali 10. Piano finanziario: euro 813.292,50 138.226 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario ) di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi) di cui Fondo naziona le NA 605.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 di cui Fondo sanitario regionale 9.866.50 di cui risorse da altri soggetti contribuz ione utenti 60.200 141 ACCOGLIENZA TEMPORANEA DI SOLLIEVO DI PERSONE DISABILI IN STRUTTURE RESIDENZIALI E/O SEMI-RESIDENZIALI 42 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Disabili Anziani □ Immigrati stranieri X □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza □ X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ Altro □ Piano di Attività FRNA Disabili Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Accoglienza temporanea di sollievo nelle strutture residenziali e semiresidenziali Progetto di consolidamento e sviluppo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto della domiciliarità” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento: c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299 nominativo e recapiti e-mail: [email protected] 4. Destinatari Persone affette da disabilità di livello completo 5. Eventuali Integrazione socio-sanitaria, attività di volontariato. interventi/politiche integrate collegate Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 142 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di La costruzione di progetti individualizzati evidenzia la necessità di poter utilizzare forme flessibili di risposta di tipo diurno e residenziale. La residenzialità temporanea è garantita presso il Centro Residenziale di Bagnacavallo attraverso l’utilizzo dei 2/3 posti letto e contemporaneo inserimento nel C. Diurno La Girandola. La disponibilità di un posto per ricoveri temporanei/di emergenza presso la Casa della Carità permette di dare risposta in tempi rapidi alle esigenze, anche più immediate, delle famiglie. L’attenta programmazione dei periodi di inserimento rappresenta un supporto significativo alle famiglie in difficoltà o in attesa di un posto residenziale idoneo. In riferimento alla verifica dei progetti personalizzati in essere, si prevede che possano usufruire di ricoveri temporanei/di sollievo n. 15 utenti nell’anno. In integrazione con il Progetto “Strutture residenziali di livello Alto e Medio per persone disabili: consolidamento e sviluppo dell’offerta residenziale”, proseguirà il lavoro del Gruppo interprofessionale composto da operatori del Servizio sociale, gestori delle strutture residenziali presenti sul territorio, che prevede anche il coinvolgimento delle Associazioni delle famiglie delle persone disabili, con l’obiettivo di valutare l’implementazione dell’offerta sia rispetto alla residenzialità di livello alto sia rispetto a forme di residenzialità in comunità-alloggio/alloggi protetti e che possa prevedere anche utilizzo di p.l. per accoglienze temporanee. Enti gestori dei Centri socio-riabilitativi Enti del Privato sociale extradistretto Comuni di Fusignano e Bagnacavallo, Cooperazione Sociale, Associazioni di Volontariato Operatori sociosanitari, Responsabile Servizio Disabili, Coordinatori di struttura, ecc. impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori Capacità di risposta ai bisogni espressi attraverso l’ampliamento delle giornate di apertura. regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali 10. Piano finanziario: euro 163.500 45.500 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti contribuzion e utenti 100.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 18.000 143 ASSISTENZA DOMICILIARE E TERRITORIALE CON FINALITÀ SOCIO-EDUCATIVA - INTERVENTI SOCIO-ASSISTENZIALI A SOSTEGNO DELLA DOMICILIARITÀ 43 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ □ Giovani Disabili Anziani □ □ Immigrati stranieri X □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe □ in emergenza □ □ di un Fondo comune Altro □ Piano di Attività FRNA Disabili Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – assistenza domiciliare e servizi connessi Progetto di consolidamento e sviluppo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto della domiciliarità” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente Carla Golfieri, Responsabile Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Dirigente Responsabile al rilascio dei provvedimenti di accreditamento c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38296 Fax: 054538299 dell’intervento: Responsabili tecnici nominativo e recapiti Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o– Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299 e-mail: [email protected] Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 144 Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di Lugo –AUSL di Ravenna c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441 e-mail: [email protected] 4. Destinatari Persone disabili 5. Eventuali Politiche sanitarie, educative, formative, del lavoro, culturali, urbanistiche ed abitative interventi/politiche integrate collegate - Gli interventi socio assistenziali nell’area disabili sono prioritariamente finalizzati al sostegno alla domiciliarità. Per migliorare la qualità dei progetti individualizzati occorre che sempre di più essi siano rispondenti ai bisogni delle persone nel rispetto dei criteri di equità, trasparenza, prossimità e appropriatezza. I progetti devono prevedere l’attivazione della più ampia gamma di supporti: dal sostegno al lavoro di cura, alla messa in campo di risorse economiche e di personale. - Ai sensi delle D.G.R. nn. 514/2009 e 2110/2009 ed in coerenza con la programmazione del fabbisogno, l’Unione dei Comuni quale soggetto istituzionalmente competente all’accreditamento per conto delle esigenze dell’ambito distrettuale, al 31.12.2010 ha rilasciato l’accreditamento transitorio del servizio di assistenza domiciliare socio educativa. Proseguirà pertanto anche nel 2011 l’assistenza domiciliare con finalità educativa a favore di disabili adulti, al fine di favorire l'autonomia e la vita di relazione dell'utente nel proprio ambiente e di sostenere la famiglia nel rapporto con il disabile. 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti - Si prevede inoltre il consolidamento e l’implementazione di attività finalizzate alla progettazione individualizzata, quali: • servizio di trasporto per accesso ai Centri Diurni delle persone non in grado di provvedere in autonomia. L’attività relativa ai trasporti dei disabili, analogamente agli anziani, proseguirà nell’ambito delle convenzioni già in essere con le Associazioni di Volontariato operanti sul territorio. E’ inoltre previsto il consolidamento dell’offerta del servizio per favorire l’accesso e la frequenza dei disabili ai Centri Diurni, con specifico riferimento all’ampliamento delle giornate di apertura del Centro La Girandola. Saranno finanziati da FRNA anche i trasporti individuali per dializzati a sostegno del programma di vita e di cura della persona. • interventi domiciliari socio-educativi sia come intervento alternativo alla frequenza di servizi sia come attività di tipo osservativo per la costruzione del progetto individuale più adeguato; • contributi economici continuativi e straordinari • contributi ANMIL • assunzione e pagamento pasti • compensi economici mensili per esperienze di inserimento sociale in ambito lavorativo o esperienze di inserimento lavorativo propedeutiche al collocamento al lavoro Servizio Sociale Unione dei Comuni, Cooperative Sociali accreditate transitoriamente Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 145 8. Risorse umane che si prevede di Operatori del Servizio Sociale, operatori delle Cooperative Sociali accreditate transitoriamente impiegare 9. Risultati attesi in n. interventi attivati per ogni singola tipologia di intervento relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali 10. Piano finanziario: euro 542.725 315.575 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) di cui di cui risorse FRNA regional i (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA 218.200 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 di cui Fondo sanitari o regional e di cui risorse da altri soggetti contribuzio ne utenti 8.950 146 ASSEGNO DI CURA PER ANZIANI E DISABILI E QUOTA AGGIUNTIVA PER LE ASSISTENTI FAMILIARI FINALIZZATA ANCHE ALL’EMERSIONE E QUALIFICAZIONE DEL LAVORO DELLE ASSISTENTI FAMILIARI 44 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani Disabili X □ Immigrati stranieri X □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: Sì □ No □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Piano di attività FRNA Anziani e disabili Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie- Assegno di cura anziani, assegno di cura disabili con handicap grave, assegno di cura gravissime disabilità acquisite e contributo aggiuntivo assistenti familiari con regolare contratto di lavoro. Progetto di consolidamento e sviluppo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10” Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Ausl di Ravenna- Distretto di Lugo dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente dell’intervento: Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax 0545 38299 e-mail: [email protected] nominativo e recapiti Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili Adulti del Distretto di Lugo- AUSL di Ravenna c/o Via T.Masi 22 Lugo Tel. 0545 213441 Fax 0545 213440 e-mail [email protected] Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 147 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Responsabili tecnici: A.S. Francesca Gallegati Coordinatore Area Anziani del Servizio Sociale A.S. Elisabetta Raffellini Coordinatore Area Disabilità del Servizio Sociale Assegno di cura anziani • Le famiglie che mantengono l’anziano certificato non autosufficiente nel proprio contesto di vita e che ad esso garantiscono direttamente o, avvalendosi per alcune attività dell’intervento di altre persone non appartenenti al nucleo familiare, prestazioni socio assistenziali di rilievo sanitario nell’ambito di un complesso programma assistenziale domiciliare • Altri soggetti che con l’anziano intrattengono consolidati e verificabili rapporti di cura anche se non legati da vincoli familiari • L’anziano stesso quando sia in grado di determinare e gestire le decisioni che riguardano la propria assistenza e la propria vita • L’amministratore di sostegno per conto del beneficiario. Assegno di cura disabili • Persone minori e adulte in situazione di Handicap grave che presentano una forte compromissione delle funzioni cognitive o totale dipendenza fisica con riferimento alla D.G.R.1122/02. • Persone minori, adulte e anziane affette da gravissime disabilità acquisite non modificabili con interventi riabilitativi e che necessitano di assistenza totale come da D.G.R. 2068/04 Quota aggiuntiva per assistenti familiari Le famiglie e/o l’anziano con un ISEE estratto inferiore a 15.000 euro, che si avvalgono per l’attività di cura della collaborazione di assistenti familiari assunte con regolare contratto di lavoro. Politiche sociali a sostegno della domiciliarità Politiche sanitarie Integrazione sociale e sanitaria Adattamento ambiente domestico Assistenza protesica Assegno di cura anziani - Garantire il beneficio economico come previsto dal Regolamento unico aziendale, approvato con delibera n.671 del 23.11. 2009: • in via prioritaria ai nuovi casi caratterizzati da più elevate necessità assistenziali • il rinnovo per le situazioni che esprimono una maggiore gravità. - Sostenere con l’assegno di cura le persone valutate dall’UVG in attesa di residenzialità - Estendere l’erogazione della quota aggiuntiva a supporto della qualificazione e regolarizzazione del lavoro di cura svolto dalle assistenti familiari - Consolidare il sistema di valutazione semplice della non autosufficienza per i rinnovi dei contratti in costanza del bisogno assistenziale. Assegno di cura disabili - Garantire il beneficio economico come previsto dal Regolamento unico aziendale approvato con delibera n. 671 del 23.11. 2009 ed in particolare: • Dare continuità alla erogazione dell’assegno per i disabili adulti con una procedura semplificata che preveda, alla scadenza dei singoli contratti, la verifica della permanenza delle condizioni di accesso e di bisogno originarie sociali, sanitarie ed economiche • Proseguire con l’erogazione del contributo aggiuntivo per le famiglie che si avvalgono di assistenti familiari con regolare contratto di lavoro previa verifica dei requisiti previsti dalla normativa regionale Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 148 • Valutare in U.V.M. i soli nuovi progetti proposti per tutte le tipologie, con priorità per coloro che non usufruiscono di altri servizi - Proseguire nella sperimentazione della erogazione dell’assegno di cura ai minori disabili sulla base dei criteri e procedure condivisi a livello provinciale. - Provvedere alla raccolta sistematica delle informazioni richieste dalla Regione con l’istituzione del Sistema di Monitoraggio Assegno di Cura (SMAC), anche mediante le necessarie modifiche della modulistica in uso e al caricamento dei dati richiesti nell’apposito software. 7. Istituzioni/attori Unione dei Comuni della Bassa Romagna AUSL di Ravenna, Servizio Assistenza Anziani e Disabili adulti Distretto di sociali coinvolti Lugo Medici geriatra 8. Risorse umane Medici Medicina Generale Infermieri che si prevede di Assistente Sociale Coordinatore / Assistenti Sociali territoriali impiegare Personale Amministrativo Responsabile M.O. Anziani e Disabili per la validazione dei progetti Assegno di cura anziani 9. Risultati attesi in N. assegni erogati nel corso dell’anno N. assegni erogati in compresenza con altri servizi relazione a indicatori N. quote aggiuntive erogate regionali/distrettuali Assegno di cura disabili N. assoluto assegni di cura erogati (da esplicitare) N. nuovi assegni di cura nell’anno N. quote aggiuntive erogate Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali 10. Piano finanziario: euro 2.232.326 49.558 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui di cui risorse FRNA regional i (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti contribu zione utenti 1.881.453 301.315 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 149 CONSOLIDAMENTO E QUALIFICAZIONE CONNESSE ALLE DIMISSIONI PROTETTE DELLE ATTIVITÀ 45 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ □ Giovani Anziani Disabili X □ Immigrati stranieri X X Povertà e Esclusione sociale Salute mentale X Dipendenze X X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X □ X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ Altro □ Piano di Attività FRNA Anziani Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Assistenza domiciliare - Programma dimissioni protette Progetto in continuità con l’anno 2009 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito Distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente Carla Golfieri, Responsabile Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Dirigente Responsabile al rilascio dei provvedimenti di accreditamento c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38296 Fax: 054538299 dell’intervento: Responsabili tecnici nominativo e recapiti Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299 e-mail: [email protected] Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 150 Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di Lugo –AUSL di Ravenna c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441 e-mail: [email protected] A.S. Francesca Gallegati, Coordinatore Area Anziani del S. Sociale Persone in situazione di fragilità che, dimesse dai reparti ospedalieri successivamente alla fase post acuta, necessitano di tutela e sostegno nel momento del rientro al domicilio. Politiche socio sanitarie, politiche sanitarie. 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate - Ai sensi delle D.G.R. nn. 514/2009 e 2110/2009 ed in coerenza con la programmazione del fabbisogno, l’Unione dei Comuni quale soggetto istituzionalmente competente all’accreditamento per conto delle esigenze dell’ambito distrettuale, al 31.12.2010 ha rilasciato l’accreditamento transitorio del servizio di assistenza domiciliare con finalità socio assistenziale, tra cui le dimissioni protette, alle Coopertative Sociali Il Cerchio e Zerocento. 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di Per l’anno 2011 si intende consolidare e sviluppare l’esperienza delle dimissioni protette attraverso la qualificazione delle modalità di effettuazione delle dimissioni avendo cura di garantire: • individuazione tempestiva da parte dei reparti ospedalieri dei pazienti eleggibili per la dimissione protetta ed il conseguente raccordo con l’organizzazione multiprofessionale territoriale (Punto Unico d’Accesso) per assicurare la continuità assistenziale tramite una presa in carico sanitaria e sociale a monte e a valle dei ricoveri ospedalieri • appropriatezza dei progetti integrati socio-sanitari individualizzati assicurando il livello assistenziale più rispondente ai bisogni degli utenti • attivazione di progetti individualizzati integrati socio sanitari che supportino la famiglia per il tempo necessario ad attivare risorse interne ed esterne ad essa oppure ad attivare risposte appropriate da parte dei servizi socio sanitari della rete. Reparti ospedalieri,servizio infermieristico domiciliare, SAA, MMG. Servizio Sociale, Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Cooperazione Sociale (Cerchio – Zerocento) Personale sanitario: medici, infermieri Personale sociale: assistenti sociali, ADB/OSS Personale amministrativo impiegare 9. Risultati attesi in N. complessivo dimissioni protette di cui n. con progetto sanitario, N. con progetto sociale, n. con progetto integrato. relazione a indicatori Verifica n. segnalazioni dimissione protette che non hanno rispettato i tempi regionali/distrettuali di attivazione previsti dal protocollo. Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro 389.647 di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA 86.400 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specifica re 302.247 151 SOSTEGNO AL DOMICILIO E CONSOLIDAMENTO DELL’ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA E DELL’ASSISTENZA DOMICILIARE LEGGERA 46 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani Disabili X □ Immigrati stranieri X □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze X □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza □ X □ X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ Altro □ Piano di Attività FRNA Anziani e Disabili Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Assistenza domiciliare e servizi connessi Progetto di sviluppo e consolidamento OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito Distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente Carla Golfieri, Responsabile Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Dirigente Responsabile al rilascio dei provvedimenti di accreditamento c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38296 Fax: 054538299 dell’intervento: Responsabili tecnici nominativo e recapiti Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299 e-mail: [email protected] Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 152 Dott.ssa Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di Lugo –AUSL di Ravenna c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441 e-mail: [email protected] 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche A.S. Francesca Gallegati, Coordinatore Area Anziani del S. Sociale Persone in condizione di non autosufficienza totale e parziale Politiche socio sanitarie, politiche sanitarie, politiche della casa e dell’assetto urbano (sicurezza stradale, trasporto sociale, abbattimento barriere architettoniche), tecnologie informatiche integrate collegate Ai sensi delle D.G.R. nn. 514/2009 e 2110/2009 ed in coerenza con la programmazione del fabbisogno, l’Unione dei Comuni quale soggetto istituzionalmente competente all’accreditamento per conto delle esigenze dell’ambito distrettuale, al 31.12.2010 ha rilasciato l’accreditamento transitorio del servizio di assistenza domiciliare con finalità socio assistenziale, alle Coopertative Sociali Il Cerchio e Zerocento. Per l’anno 2001 si prevede di: 6. Azioni previste - Consolidare l’assistenza domiciliare integrata con finalità socio assistenziale raggiungendo con gradualità tutta la popolazione non autosufficiente eleggibile per l’assistenza sociale e sociosanitaria (oltre alla popolazione anziana porre attenzione alla popolazione con disabilità grave e gravissima, minori ed adulti e con problematiche di salute mentale) - Organizzare gli interventi di assistenza domiciliare leggera (SAD) integrandone le attività con quelle del servizio di assistenza domiciliare rivolto a persone non autosufficienti (ADI) - Ridefinire il sistema di accesso e presa in carico attraverso la semplificazione del percorso di valutazione della non autosufficienza (valutazione multidimensionale semplice) per garantire equità ed omogeneità di trattamento a tutti i cittadini e tempestività nell’erogazione del servizio (Sportelli sociali in rete e capillarità dei punti unici di accesso) - Aumentare l’appropriatezza e l’efficacia nella presa in carico integrata, unitaria e continuativa attraverso “un progetto personalizzato di vita e di cura” che accompagna la persona ed il suo nucleo familiare nella scelta delle opportunità assistenziali più’ appropriate , prima fra tutte quelle che si realizzano al domicilio per contribuire ad evitare o ritardare il ricovero definitivo in una struttura residenziale - Supportare la domiciliarità attraverso percorsi assistenziali integrati con altre opportunità e politiche sociali e socio sanitarie quali: • Servizi socio assistenziali domiciliari (assistenza domiciliare di base, pasti, spesa, farmaci, telesoccorso, trasporto sociale, ecc) • integrazione con l’assistenza medica, infermieristica, fisioterapica, specialistica e protesica Le azioni previste si integreranno con: • sostegno economico attraverso assegni di cura, contributi per assistenti familiari e contributo una tantum per l’adattamento domestico • consulenza CAAD per l’adattamento domestico • ricoveri di sollievo in strutture semiresidenziali e residenziali (Delibera Regionale n. 1206/07) • sostegno al care giver e formazione alle assistenti familiari - Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 153 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di Azienda U.S.L. di Ravenna Distretto Sanitario di Lugo, SAA, Unione dei Comuni, ASP della Bassa Romagna, Cooperazione Sociale (Cerchio – Zerocento) Personale sanitario: medici, infermieri, terapisti della riabilitazione, tecnici per consulenza adattamento domestico, assistenti sociali, ADB/OSS, personale amministrativo. impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori Mantenere un tasso di utenza presa in carico prossimo alla miglior performance regionale regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali 10. Piano finanziario: euro 4.572.933 766.271 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi) di cui Fondo naziona le NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti contribuzio ne utenti 1.206.480 1.703.872 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 896.310 154 PALESTRA DELLA MENTE E SPAZIO INCONTRO 47 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani Disabili X □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza □ X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ Altro □ Piano di attività FRNA Anziani Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie Attività rivolta ai gruppi Progetto di consolidamento e sviluppo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10” Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità” Unione dei Comuni della Bassa Romagna 1.Soggetto capofila ASP dei Comuni della Bassa Romagna Ausl di Ravenna- Distretto di Lugo- Servizio Assistenza Anziani e Disabili dell’intervento Adulti 2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente dell’intervento: Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 - Fax 0545 38299 e-mail: [email protected] nominativo e recapiti Monica Tagliavini, Direttore ASP dei Comuni della Bassa Romagna Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili Adulti del Distretto di Lugo- AUSL di Ravenna c/o Via T.Masi 22 Lugo Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 155 Tel. 0545 213441 - Fax 0545 213440 e-mail [email protected] 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Persone affette da demenza di grado lieve e moderato assistite a domicilio e loro familiari Interventi di sostegno al domicilio e assistenza domiciliare integrata; Interventi di qualificazione dell’assistenza domiciliare in ordine ai disturbi cognitivi Interventi di promozione dell’attività fisica Prosegue anche nel 2011 il progetto Palestra della Mente con la partecipazione dell’ASP dei Comuni della Bassa Romagna che mantiene la disponibilità dei 4 operatori (operatori socio-sanitari e animatori) specificamente formati nel 2010 dalla psicologa del Centro di Ascolto dell’Ausl e individuati per garantire la continuità dell’intero progetto (Palestra della Mente e Spazio Incontro). L’ASP assicura inoltre la gestione logistica del progetto, curando anche l’approvvigionamento dei materiali di consumo necessari (articoli di cancelleria, prodotti per animazione) e la pulizia periodica dei locali. Le azioni previste riguardano: - Reclutamento e valutazione neuropsicologica preliminare dei nuovi utenti secondo il protocollo aziendale e colloqui con i relativi familiari da parte della psicologa del Centro di Ascolto; - Realizzazione di due cicli di stimolazione cognitiva rivolta alle persone con demenza, ciascuno composto da 20 incontri della durata di tre ore, svolti due pomeriggi la settimana, nelle giornate di lunedì e giovedì dalle ore 14 alle ore 17; in ogni ciclo sono accolti 6-8 anziani; vengono svolti esercizi specifici e strutturati di stimolazione cognitiva, sia di gruppo che individuali, che tengono conto del livello residuo e delle aree cognitive maggiormente conservate con l’obiettivo di sostenere le autonomie e favorire il benessere complessivo della persona. - Offerta a tutti i familiari della possibilità di beneficiare del tempo libero mentre il congiunto è impegnato nelle attività, oppure di partecipare agli incontri formativi (5 incontri per ciclo); La Palestra della Mente ha sede a Lugo, in Via Cento n.44, in locali messi a disposizione dal Comune di Lugo. L’accesso alla Palestra avviene tramite il Consultorio Demenze collocato presso il P.O. di Lugo che effettua la diagnosi di deterioramento cognitivo, o mediante contatto con gli operatori del Centro di Ascolto Demenze dell’Ausl. Nel 2011 si prevede di svolgere due cicli di stimolazione cognitiva nella Palestra della Mente per un totale di 40 incontri e con un impegno orario di 120 ore da parte della psicologa e di 120 ore per ciascuno dei due operatori esperti ASP. - Prosegue nel 2011 anche il progetto dello “ Spazio Incontro” che consente di differenziare la gamma dei servizi dedicati alle persone affette da demenza e ai loro care-giver: lo Spazio accoglie sia gli utenti che hanno già frequentato la Palestra della Mente, favorendo così la continuità della presa in carico, sia le persone con diagnosi di deterioramento cognitivo più importante ma con possibilità di intervenire con una stimolazione meno strutturata di quella effettuata nella Palestra, più informale e affiancata da attività ricreative, relazionali e di socializzazione, privilegiando gli aspetti personali e culturali degli utenti. A differenza della Palestra della Mente, i Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 156 familiari possono rimanere durante gli incontri e partecipare attivamente con i malati alle iniziative. Sono previsti incontri settimanali della durata di due ore, il mercoledì pomeriggio dalle ore 15 alle ore 17, con la partecipazione di 10-15 persone tra utenti e familiari. Nel 2011 lo Spazio Incontro sarà collocato in locali più idonei, messi a disposizione dall’ASP della Bassa Romagna, all’interno della Casa Residenza Sassoli, con ingresso riservato, sufficientemente isolati dal resto della struttura, dotati di servizi igienici propri, dotati di ottima accessibilità con ampio parcheggio. Anche in questo caso l’ ASP provvede alla gestione logistica del progetto. Le attività di stimolazione e di socializzazione dello Spazio Incontro sono condotte da due operatori dell’ASP, afferenti al gruppo delle 4 unità necessarie per garantire la continuità dei progetti di Palestra della Mente e Spazio Incontro messe a disposizione dall’ASP medesima. La psicologa effettua la supervisione sui casi e garantisce la presenza nella metà degli incontri. Per il 2011 l’ impegno orario del personale coinvolto nella conduzione dello Spazio Incontro è quantificabile in 60 ore per ciascuno dei due operatori esperti dell’ASP e in 30 ore per la psicologa del Centro di Ascolto Demenze Nel secondo semestre 2011, si prevede di avviare una sperimentazione che prevede l’affiancamento agli interventi di stimolazione svolti nello Spazio Incontro di programmi di attività motoria caratterizzati da esercizi di “ginnastica dolce” adattata che, con strategie utili alla memorizzazione basate sull’associazione, la visualizzazione, la coordinazione e l’equilibrio, rafforzano le capacità cognitive come accertato a livello scientifico. Questa sperimentazione è ricompresa nel progetto più ampio a valenza provinciale di Stimolazione Cognitiva e Motoria redatto da professionisti della Ausl e da esponenti delle diverse sezioni territoriali della UISP ed è finanziato per la parte motoria con risorse derivate da Fondi Regionali vincolati alla realizzazione degli interventi di promozione dell’attività fisica riconducibili al Piano della Prevenzione 2010-2011. Nella sperimentazione la UISP- Lugo mette a disposizione un laureato in scienze motorie il quale avrà cura di condurre le sedute di ginnastica dolce con gli anziani che accedono allo Spazio Incontro e che sono stati valutati eleggibili dalla psicologa del Centro di Ascolto con il parere del medico specialista in medicina dello sport dell’Ausl. Si prevede di realizzare in via sperimentale un ciclo di 14 sedute di attività motoria in concomitanza delle due ore settimanali di attività dello Spazio Incontro, da settembre a metà novembre 2011. L’impegno orario dei professionisti coinvolti nella sperimentazione è quantificabile in 28 ore di attività + 2 ore di condivisione preliminare per l’operatore UISP esperto in educazione fisica che si aggiungono all’impegno orario dei due operatori esperti ASP e della psicologa che garantiscono la conduzione dello Spazio Incontro come sopra specificato. Si valuterà congiuntamente con l’ASP la possibilità di poter svolgere le attività motorie aggiuntive presso gli spazi della Casa Residenza Sassoli o l’eventuale necessità di reperire altri spazi più adeguati. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Unione dei Comuni della Bassa Romagna ASP dei Comuni della Bassa Romagna UISP- Lugo AUSL di Ravenna Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 157 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Personale di assistenza – educatore (4 unità rese dall’ASP) Psicologa e Assistente sociale del Centro di Ascolto Demenze dell’AUSL Medici geriatri del Consultorio Demenze Laureato in Scienze Motorie della UISP Specialista in Medicina dello Sport dell’Ausl N. utenti presi in carico nella Palestra della Mente N. utenti che hanno frequentato lo Spazio Incontro relazione a indicatori N. familiari che hanno frequentato la Palestra e lo Spazio incontro regionali/distrettuali N. utenti che hanno svolto i programmi di attività motoria durante lo Spazio Incontro 9. Risultati attesi in Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro 33.200 di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario ) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA 16.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti 17.200 158 QUALIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI DI ASSISTENZA DOMICILIARE RIVOLTI ALLE PERSONE AFFETTE DA DEMENZA E AI LORO FAMIGLIARI - CAREGIVER ATTRAVERSO PERCORSI DI FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI DEDICATI E ACCOGLIENZA TEMPORANEA IN STRUTTURE RESIDENZIALI 48 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani Disabili X □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza □ X □ X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ d’èquipe □ □ □ Altro □ Piano di Attività FRNA Anziani Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Assistenza domiciliare e servizi connessi Assistenza residenziale Progetto innovativo integrato con le attività svolte nella Palestra della mente (Progetto Reg.le Demenze) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità” Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 11 “Innovazione e sviluppo nell’ambito delle strutture residenziali per anziani e disabili” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Ausl di Ravenna- Distretto di Lugo dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente dell’intervento: Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax 0545 38299 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 159 nominativo e recapiti e-mail: [email protected] Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili Adulti del Distretto di Lugo- AUSL di Ravenna c/o Via T.Masi 22 Lugo Tel. 0545 213441 Fax 0545 213440 e-mail [email protected] 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Responsabili Enti Gestori delle strutture operatori del servizio di assistenza domiciliare motivati al lavoro con gli anziani affetti da demenza e dotati di buone capacità relazionali necessarie nel rapporto di counseling con le famiglie, quali diretti destinatari degli interventi formativi; l’obiettivo posto è quello di fornire a domicilio una assistenza in grado anche di gestire le manifestazioni del deterioramento cognitivo e supportare la famiglia nel lavoro di cura. persone affette da demenza in fase di scompenso cognitivo comportamentale, assistite a domicilio e i loro familiari caregiver. Interventi di sostegno al domicilio e assistenza domiciliare integrata; Interventi di miglioramento ambientale nelle strutture residenziali per anziani; Integrazione sociale e sanitaria; Adattamento ambiente domestico. Interventi di supporto al domicilio: - fornire una assistenza domiciliare in grado di gestire le manifestazioni del deterioramento cognitivo e sostenere la famiglia nel lavoro di cura attraverso il supporto di operatori con competenze di base nella stimolazione cognitiva e abilità relazionali e assistenziali adeguate alla patologia dementigena 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Redazione del progetto di fattibilità per l’accoglienza temporanea in strutture residenziali con i seguenti obiettivi: - ritardare il più possibile l’istituzionalizzazione definitiva mediante l’accoglienza temporanea in struttura residenziale della persona demente per il tempo necessario a stabilizzare anche farmacologicamente i sintomi comportamentali e fornire sollievo e counseling al care giver - individuare le strutture con i requisiti necessari per realizzare l’accoglienza temporanea di persone con disturbi cognitivo-comportamentali in fase di scompenso e definizione del numero dei posti dedicati; - definire i criteri e i percorsi per l’accesso/dimissione - definire i percorsi formativi per il personale dedicato Unione dei Comuni della Bassa Romagna AUSL di Ravenna ASP dei Comuni della Bassa Romagna Cooperative Sociali Il Cerchio e Zerocento Personale di assistenza del Servizio di Assistenza Domiciliare Personale della struttura residenziale individuata (medico di diagnosi e cura, OSS-Adb, IP) Psicologa e Assistente sociale del Centro di Ascolto Demenze Medici geriatri del Consultorio Demenze Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 160 9. Risultati attesi in Redazione progetto di fattibilità per l’accoglienza temporanea in struttura delle persone con demenza assistite a domicilio e in fase di scompenso relazione a indicatori cognitivo-comportamentale regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti, attività ricomprese nel Piano della non autosufficienza, area anziani: “Assistenza residenziale” e “Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie” Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 161 AZIONI E PROGETTI PER IL CONTRASTO DELL’ISOLAMENTO E DELLA SOLITUDINE DEI SOGGETTI FRAGILI 49 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani Disabili X □ Immigrati stranieri X □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze X □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: Sì □ No □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ d’èquipe □ □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Piano di Attività FRNA Interventi trasversali per Anziani e disabili Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili Progetto in continuità OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito Distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente dell’intervento: Marisa Ancarani, Responsabile Amministrativo Area Anziani e disabili del Servizio Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299 e-mail: [email protected] nominativo e recapiti Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di Lugo –AUSL di Ravenna c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441 e-mail: [email protected] Anziani in condizioni di fragilità (vulnerabilità sociale e sanitaria) 4. Destinatari Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 162 5. Eventuali interventi/politiche Interventi sociali e sanitari per la riduzione del rischio di isolamento, solitudine e fragilità di tipo sanitario integrate collegate - Aggiornamento per il 2011 e manutenzione del registro Provinciale delle persone con fragilità Mantenimento delle attività dei volontari che, con il supporto delle consulte di quartiere e dei consigli frazionali e in collaborazione con gli operatori della rete dei servizi per anziani, prendono in “affidamento” le persone del loro quartiere/frazione i cui nominativi sono estratti dal registro fragili - Svolgimento di attività di telefonia sociale (monitoraggio a distanza) e interventi di assistenza leggera e prassi di buon vicinato (visite domiciliari di verifica per i casi critici e di compagnia, accompagnamento per disbrigo pratiche burocratiche, organizzazione di momenti di socializzazione, spesa a domicilio) 6. Azioni previste - Segnalazione ai servizi di riferimento delle situazioni ad elevato rischio rilevante - Promozione e attivazione del servizio di telesoccorso in favore di utenti fragili che possono trarne reale beneficio - Accessi domiciliari programmati o attivati in caso di bisogno segnalato effettuati dal personale sanitario (MMG, IP) e socio-assistenziale (Assistente sociale, OSS) dei servizi di assistenza domiciliare ( vedi ad es. il piano di intervento annuale per il contrasto degli effetti delle ondate anomale di calore) Tutte queste attività vengono intensificate nel periodo estivo e costituiscono parte del Piano Provinciale per il contrasto degli effetti delle ondate anomale di calore. AUSL (SAA, Dipartimento Cure Primarie, Presidio Ospedaliero) MMG, 7. Istituzioni/attori Unione dei Comuni della Bassa Romagna (Servizio sociale), sociali coinvolti associazionismo e volontariato (AUSER, San Vincenzo, ecc.) sindacati, consigli frazionali e di quartiere, Diocesi e Parrocchie - Responsabile SAA e Responsabile Servizio Anziani, quali referenti territoriali per il registro fragili Aziendale almeno 3 volontari per ciascun comune del Distretto per attività di 8. Risorse umane monitoraggio e contatto con fragili che si prevede di - 1 figura amministrativa - Assistente sociale coordinatore SAA per il coordinamento dell’attività e il impiegare raccordo volontariato con altri soggetti - Personale sanitario e socio-assistenziale dei servizi domiciliari prevalentemente in casi di emergenza (disagio bioclimatico) 9. Risultati attesi in Percezione dei destinatari delle condizioni e qualità di vita, dello stato di salute, della sicurezza/insicurezza relazione a indicatori N. persone fragili raggiunte telefonicamente nel periodo estivo regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro 51.459 di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti 51.459 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 163 CENTRO ADATTAMENTO AMBIENTE DOMESTICO (C.A.A.D.) 50 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ □ Giovani Anziani Disabili X □ Immigrati stranieri X □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X X X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe □ in emergenza □ □ di un Fondo comune Altro □ Piano di Attività FRNA Interventi trasversali per Anziani e disabili Servizi di consulenza e sostegno economico per l’adattamento domestico Progetto in continuità OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI DI INTEGRAZIONE CON LE ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità” 1.Soggetto capofila Comune di Ravenna – Comune capoluogo cui compete la responsabilità del CAAD a livello provinciale dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambiti distrettuali di Ravenna, Lugo e Faenza di realizzazione Dott.ssa Noemi Piolanti Capo Area Politiche di Sostegno, Giovani e Sport Comune di Ravenna dell’intervento: Tel 0544 482393 nominativo e recapiti Fax 0544 482584 e mail: [email protected] Anziani, disabili e loro famiglie, operatori sociali/sanitari, associazioni, tecnici 4. Destinatari privati/pubblici, artigiani 5. Eventuali Politiche sociali, politiche urbanistiche, edilizia privata. 3. Referente interventi/politiche integrate collegate Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 164 Consolidare, qualificare e sviluppare le attività del CAAD alla luce delle competenze previste dalle DGR 509/2007 e 1206/2007, ascrivibili ad una più puntuale intercettazione del bisogno e di certificazione degli interventi. 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Le azioni previste per il 2011 sono nello specifico: - attivare nuove modalità organizzative per favorire l'intercettazione del bisogno e la conseguente presa in carico assicurando l'accesso degli utenti da tutte le zone sociali della Provincia; - rafforzare le 3 equipe distrettuali in una logica di sinergia e intercambiabilità degli operatori, per rispondere alle sempre più complesse e numerose richieste dell'utenza; - sensibilizzare l' opinione pubblica nonché tecnici, progettisti, funzionari degli Enti locali con funzioni di progettazione e verifica nel settore dell'Edilizia privata, circa le opportunità offerte dal CAAD; - prevedere momenti formativi/informativi per il personale dei servizi sociali e dei servizi casa e politiche abitative degli Enti locali circa le opportunità offerte dal CAAD; - favorire l'interscambio di informazioni e documenti fra tutti gli uffici e gli operatori coinvolti. Comuni del Distretto di Ravenna, del Distretto di Faenza, del Distretto di Lugo; Az. Usl di Ravenna, Consorzio per i Servizi Sociali di Ravenna, Cervia e Russi, Servizi Sociali Associati del Distretto di Faenza, Servizi Sociali dell’Unione dei Comuni. Operatori dei servizi sopra indicati. Le 3 equipe distrettuali sono attualmente composta da n. 9 operatori cui si affiancano n. 3 operatori che operano nei punti di front office. 9. Risultati attesi in Rapporto tra azioni da realizzare/azioni realizzate N. utenti presi in carico relazione a indicatori N. prestazioni ed interventi erogati regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 165 CONTRIBUTI PER L’ADATTAMENTO DOMESTICO E LA MOBILITA’ DELL’AMBIENTE 51 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ □ Giovani Anziani Disabili X □ Immigrati stranieri X □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X X X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ Altro □ Piano di Attività FRNA Interventi trasversali per Anziani e disabili Servizi di consulenza e sostegno economico per l’adattamento domestico – contributi per l’adattamento domestico e per l’autonomia in ambiente domestico Interventi area Disabili - Interventi per la mobilita privata delle persone con grave disabilita Progetto di sviluppo e consolidamento OBIETTIVO TRIENNALE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI DI INTEGRAZIONE CON LE ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario – Area Welfare Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299 e-mail: [email protected] Referente tecnico Massimiliano Morelli – Coordinatore Rete degli Sportelli Sociali Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 166 Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o – Via Garibaldi 62, Lugo Tel. 0545 38562 / fax 0545 38396 E-mail [email protected] Persone in situazione di handicap grave 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche Politiche sociali, politiche per la mobilità, politiche per prevenire le situazioni di isolamento e fragilità integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di Fornire adeguate informazioni sui criteri di accesso ai contributi e alle diverse fonti di possibile finanziamento che intervengono per l’abbattimento dei costi di adattamento domestico e di mobilità. Per l’applicazione della L.R. 29/97 L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, quale soggetto cui spetta la titolarità delle procedure, mantiene i rapporti con la Regione Emilia Romagna e coordina l’istruttoria provvedendo alla definizione della graduatoria degli aventi diritto e all’erogazione diretta del contributo. Termine per la presentazione delle domande: 30/06 Termine per l’erogazione dei contributi: 31/12 Per l’erogazione di contributi per l’adattamento domestico DGR 1206/07 Il Servizio Sociale dell’Unione dei Comuni provvede, attraverso la presa in carico della persona/famiglia che necessita dell’intervento, all’attivazione dell’apposita equipe (vedi scheda “Centro per l’Adattamento Ambinete Domestico”), procedendo successivamente alla verifica dei requisiti e all’erogazione del contributo. Servizio Sociale dell’Unione dei Comuni Equipe distrettuale CAAD Personale del Servizio Sociale Professionale e Amministrativo dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna impiegare N. contributi erogati ai sensi L.R. 29/97 a favore delle persone in situazione di handicap grave, per l'acquisto o l'adattamento di autoveicoli e per relazione a indicatori l'acquisto di ausili, attrezzature ed arredi personalizzati per la casa secondo i regionali/distrettuali criteri e le procedure definiti in base alla DGR 1161/2004 N. contributi erogati ai sensi della DGR 1206/2007 9. Risultati attesi in Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali 10. Piano finanziario: di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) di cui di cui risorse FRNA regional i (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA Quota parte del Fondo Locale per erogazione contributi LR 29/97 euro 96.425 25.598 16.403 di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specifica re 54.424 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 167 ABITARE IN SICUREZZA: ALLOGGI CON SERVIZI E COMUNITA’ ALLOGGIO 52 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani Disabili X □ Immigrati stranieri X □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale X Dipendenze X X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: Sì □ No □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ d’èquipe □ □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Piano di Attività FRNA Anziani Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Servizi di prossimità (portierato sociale, custode sociale, alloggi con servizi, ecc) Assistenza residenziale – altre strutture (casa di riposo, comunità alloggio, ecc) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità” e n. 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo dell’intervento ASP della Bassa Romagna 2. Ambito territoriale Ambito Distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente dell’intervento: Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 054538299 e-mail: [email protected] nominativo e recapiti Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di Lugo –AUSL di Ravenna c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441 e-mail: [email protected] Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 168 Responsabili tecnici: - Nicola Allegri – Asp Bassa Romagna Tel. 0545212280 e-mail [email protected] - Cristina Celli Quarneti – Asp La Bassa Romagna tel. 054550194 e-mail [email protected] - A.S. Francesca Gallegati - coordinatore Area Anziani del S. Sociale 4. Destinatari Anziani, disabili, persone in situazione di fragilità sanitaria e sociale 5. Eventuali - Politiche/interventi di sostegno alle fasce di popolazione fragile in integrazione con politiche abitative - Politiche di sostegno alla domiciliarità interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di - Consolidamento delle soluzioni domiciliari protette quali alloggi protetti per anziani con servizio di custodia sulle 24 ore, alloggi con servizi di assistenza e di portierato sociale otto ore al giorno - Individuazione, nell’ambito degli alloggi di edilizia residenziale pubblica del territorio, dei condomini abitati da popolazione vulnerabile, a rischio di esclusione sociale o in condizioni di non autosufficienza - Consolidamento della collaborazione con l’Azienda Casa Emilia Romagna per la promozione di forme di cittadinanza attiva tra gli stessi assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica nell’ambito dei condomini abitati da popolazione vulnerabile, a rischio di esclusione sociale o in condizioni di non autosufficienza. In riferimento alle Comunità Alloggio di Voltana e di Fusignano (ente gestore ASP): Prosecuzione dell’attività delle Comunità alloggio di Fusignano e Voltana (gestione ASP): Le strutture dovranno garantire: - assistenza tutelare sulle 24 h, da parte di personale qualificato, con sorveglianza sugli aspetti di integrazione socio-sanitaria; - adeguata logistica per gli aspetti di vita domestica (assenza di barriere architettoniche, specifiche dotazioni per la gestione quotidiana (bagni, cucine per ciascun alloggio), servizi comuni; - attività che favoriscono l’integrazione sul territorio e la vita di comunità. Nel territorio, parte integrante della rete dei servizi, sono presenti anche due nuclei di appartamenti con Servizi a Bagnacavallo e Alfonsine (gestione ASP) Unione dei Comuni della Bassa Romagna ASP dei Comuni della Bassa Romagna Comune di Fusignano Comune di Bagnacavallo Comune di Alfonsine ACER-RAVENNA Enti gestori delle strutture coinvolte Personale tecnico e sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna impiegare Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 169 9. Risultati attesi in relazione a indicatori n. persone coinvolte in progetti di residenzialità protetta Individuazione dei condomini pubblici Formalizzazione del protocollo di sperimentazione regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comuna li 10. Piano finanziario: euro 567.541 17.541 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA 60.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 di cui Fondo sanitari o regional e di cui risorse da altri soggetti contribuzione utenti 490.000 170 LO SPORT AL SERVIZIO DI TUTTE LE ABILITÀ 53 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri X □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI:MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DELLE PERSONE A FORTE SVANTAGGIO SOCIALE E SANITARIO, IN PARTICOLARE DISABILI FISICI PSICHICI SENSORIALI E LE LORO FAMIGLIE Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione X Cura/Assistenza □ □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 Azione da sviluppare: L’azione è di nuova No □ Sì □ attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 4. Sistema di 1. Supporto della 2. Presa in carico multidisciplinare 3. Costituzione/integrazione accoglienza in domiciliarità □ e lavoro d’èquipe □ di un Fondo comune □ emergenza □ Altro □ Progetto a sviluppo triennale in continuità con il progetto Sport Benessere Disabilità inserito nei piani per la salute negli anni 2004-2008 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità” CONI provinciale di Ravenna 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Lugo di realizzazione 3. Referente dell’intervento: Michele Pizzola Via Sant’Agata, 36 - Ravenna nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali 100 utenti disabili inseriti nelle scuole e loro famigliari Personale scolastico Tecnici federali Volontari Corretti stili di vita, integrazione scolastica interventi/politiche integrate collegate Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 171 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori Formazione di operatori qualificati 1. svolgimento di corsi di formazione e aggiornamento rivolto a tencici federali, personale scolastico, volontari; 2. assistenza alle famiglie con apertura di sportello informativo e organizzazione di incontri periodici; 3. consulenza e supporto dell’attività scolastica in collaborazione con gli insegnanti ore di intervento frontale del tecnico Federale ore di programmazione abbinate a ore di intervento frontale; 4. organizzazione di eventi. CONI Provinciale di Ravenna, Comitato Italiano Paralimpico regionale, FISDIR (Federazione Italiana sport disabili intellettivi) regionale,Ufficio scolastico Provinciale, AUSL, Gruppo Sport Benessere Disabilità Tecnici Federali CIP-FISDIR qualificati in discipline sportive come l’atletica leggera,nuoto, judo, tiro a segno,tiro con l’arco, scherma, pesca sportiva. Psicologi Personale scolastico Numero di disabili coinvolti e le loro famiglie inseriti dentro le scuole sul totale dei frequentanti, nei diversi livelli scolastici regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro 4.570 di cui di cui risorse risorse comunali regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordin ario) di cui risorse regionali (altri fondi) di cui FRNA di cui Fondo nazional e NA 1.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 di cui Fond o sanita rio region ale di cui risorse da altri soggetti CONI 3.570 172 IL LAVORO DI RETE E DI COMUNITA’ IN INTEGRAZIONE CON L’ASSOCIAZIONISMO E IL VOLONTARIATO 54 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani □ Disabili □ Immigrati stranieri X □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze □ □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza ROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E AZIONE DA SVILUPPARE: ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe □ in emergenza □ □ di un Fondo comune L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Piano di Attività FRNA Disabili Domiciliarità, nuove opportunità assistenziali e sostegno delle famiglie – Attività rivolte ai gruppi Progetto di consolidamento e sviluppo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Il sistema di rete per il supporto alla domiciliarità” Unione dei Comuni della Bassa Romagna 1. Soggetto capofila Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo di realizzazione Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 0545 38299 3. Referente e-mail: [email protected] dell’intervento: nominativo e recapiti Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di Lugo –AUSL di Ravenna c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441 e-mail: [email protected] Persone disabili 4. Destinatari Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 173 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Trasporti e mobilità - Implementazione del confronto con tutte le associazioni che collaborano alla rete dei servizi destinati alle persone disabili - Studio di fattibilità da parte delle associazioni che collaborano alla rete per la verifica dei bisogni di mobilità e di trasporto dei disabili che partecipano ad attività integrative rispetto ai servizi diurni con eventuale organizzazione e messa a disposizione dei mezzi da parte delle associazioni stesse - Attività di socializzazione e per il tempo libero, quali soggiorni nei periodi feriali ed estivi, accoglienza in centri di aggregazione che integrano le attività dei servizi diurni istituzionali con la finalità di sollievo alle famiglie e sostegno alle autonomie personali. - Partecipazione e collaborazione ad attività educative di tipo complementare a sostegno di progettazioni di tipo individualizzato con gli ospiti del Centro Socio Riabilitativo Galassia di Fusignano. - Prosecuzione delle attività del laboratorio informatico presso la Casa della Carità e pubblicazione periodica di un giornalino pensato, scritto, stampato da un gruppo di persone disabili supportate da volontari e operatori esperti in comunicazione e giornalismo, elaborazione partecipata di materiali informativi, incontri fra i promotori e i destinatari con la collaborazione del tutor operatore informatico. - Condivisione di un progetto unico articolato nelle diverse azioni/interventi finalizzati a contrastare l’isolamento sociale e favorire l’integrazione delle persone disabili - Individuazione di ulteriori modalità di collaborazione tra i soggetti coinvolti con finanziamento degli interventi privilegiando forme di associazioni che collaborano insieme a progetti comuni I soggetti proponenti presenteranno i preventivi delle attività per l’annualità 2011 a partire dalla data di approvazione del Programma Attuativo 2011 del Piano di Zona per il benessere e la salute sociale. I consuntivi, corredati da documentazioni attestanti le spese sostenute, le attività svolte e il numero di persone coinvolte, dovranno essere presentati entro il 31/12/2011. Nella definizione dell’entità del contributo che sarà erogato ai diversi soggetti proponenti (entità rapportata alla disponibilità del budget complessivamente stanziato per l’annualità 2011), si terrà conto delle spese sostenute per: - personale educativo/assistenziale - trasporto. Associazioni che collaborano attivamente alla rete dei servizi destinati alle persone disabili: - ANFFAS, - Ass.Genitori siamo qui, - Centro Il Picchio, - Casa Novella Ass.S.Giuseppe S.Rita, - AUSER, - Coop. CIALS, - Comitato Handicap Alfonsine, - Ass. AICE-ER - ACLA, UNITALSI - Casa della Carità, - Ass.Lugo per gli Altri, - Università per adulti, Lugo - La montagnola sci club - ecc. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 174 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Volontari e operatori dei soggetti coinvolti Responsabile Servizio Disabili del SS Associato A.S. territoriali 9. Risultati attesi in Incremento delle azioni/progetti realizzati e delle persone coinvolte vs. anno relazione a indicatori 2010. regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali 10. Piano finanziario: euro 100.000 5.000 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo naziona le NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specificare Soggetti che collaborano alla rete dei servizi: 40.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 55.000 175 FORMAZIONE VOLONTARI (penso) 55 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ □ Giovani Anziani Disabili X □ Immigrati stranieri X □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza □ □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? Sì No □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ di un Fondo comune □ in emergenza □ d’èquipe □ Altro □ Progetto innovativo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 10 “Sistema in rete per il supporto alla domiciliarità” PeNSo – Per Non Soffrire Associazione di Volontariato O.N.L.U.S 1.Soggetto capofila Corso Garibaldi 116, Lugo Mail: [email protected]. dell’intervento cell 333 21 39 517 fax 0545 35189 2. Ambito territoriale Distretto di Lugo di realizzazione Pres. Comitato scientifico PeNSo : Dr. Virgilio Ricci 3. Referente Pres. Cda Assoc. : Ranieri Mariagiovanna dell’intervento: CELL 333 21 39 517 FAX 0545 35189 nominativo e recapiti e-mail: [email protected] Casa Volontariato – Corso Garibaldi 116 - Lugo Famiglie fragili con malati inguaribili affetti da qualsiasi malattia. 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Prosecuzione del corso di formazione rivolto ai volontari 6. Azioni previste Il corso, tenuto da docenti qualificati, sarà articolato in una serie di lezioni riguardanti le seguenti tematiche : Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 176 L’impegno personale del volontario nello stare accanto alle persone con malattie croniche inguaribili o alla fine della vita L'educazione al servizio della persona: l'esperienza concreta con i care – giver Il team multidisciplinare e l'accompagnamento della famiglia Pianificazione anticipata delle cure e autodeterminazione I rapporti fra operatori sanitari e volontari nei luoghi di cura La famiglia ed il malato cronico: i farmaci di automedicazione a domicilio L’Associazione promotrice ha le seguenti finalità ed obiettivi: Dare un aiuto concreto alle famiglie con malati fragili Reperire volontari Tenere corsi di formazione Formare i volontari rendendoli in grado di operare in strutture sanitarie ed a domicilio, portando un contributo di compagnia e solidarietà umana e sociale ai malati e alle famiglie Associazioni di volontariato in rete: 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti PeNSo – Per non Soffrire A.I.C.E. – E.R SEZ: di Lugo Casa della Carità Gli amici della Casa della Carità 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Formatori/docenti Volontari L’associazione capofila ha prodotto una lettura attenta dei bisogni del 9. Risultati attesi in territorio ed in particolare della famiglia con famigliari affetti da gravi malattie relazione a indicatori croniche inguaribili. regionali/distrettuali Indicatori: numero di volontari partecipanti/formati Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario ) di cui di cui risorse FRNA regional i (altri fondi) di cui Fondo naziona le NA di cui Fondo sanitario regionale 10. Piano finanziario: di cui risorse da altri soggetti specificare CSV – risorse dedicate alla fomazione di volontari Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti euro 6.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 6.000 177 RESIDENZIALITÀ L’OFFERTA DI RESIDENZIALITA’ DELLA RETE DISTRETTUALE DEI SERVIZI PER ANZIANI: CASE RESIDENZE ANZIANI 56 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Anziani Disabili X □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza □ X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe □ in emergenza □ □ di un Fondo comune Altro □ Piano di Attività FRNA Anziani Assistenza residenziale OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 11 “Innovazione e sviluppo nell’ambito delle strutture residenziali per anziani e disabili” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Enti Gestori di CRA del Distretto di Lugo dell’intervento Azienda Usl di Ravenna – Distretto di Lugo 2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente Carla Golfieri, Responsabile Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Dirigente Responsabile al rilascio dei provvedimenti di accreditamento c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38296 Fax: 054538299 Responsabili tecnici Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale nominativo e recapiti dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 0545 38299 e-mail: [email protected] dell’intervento: Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 178 4. Destinatari Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di Lugo – AUSL di Ravenna c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441 e-mail: [email protected] Anziani non autosufficienti 5. Eventuali Politiche di integrazione socio-sanitaria interventi/politiche integrate collegate Ai sensi delle D.G.R. nn. 514/2009 e 2110/2009 ed in coerenza con la programmazione del fabbisogno, l’Unione dei Comuni quale soggetto istituzionalmente competente all’accreditamento per conto delle esigenze dell’ambito distrettuale, al 31.12.2010 ha rilasciato l’accreditamento transitorio per il servizio di Casa Residenza per anziani non autosufficienti che si svolge presso le seguenti strutture: STRUTTURA SOGGETTO/I ACCREDITATO/I POSTI ACCREDITATI TRANSITORIAMENTE A. Boari - Alfonsine ASP della Bassa Romagna e ATI (Cooperative Sociali In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) Cooperativa Sociale Il Cerchio Bagnacavallo 42 Reale - Alfonsine F.lli Bedeschi-Bagnacavallo Jus Pascendi - Conselice F. Tarlazzi - Cotignola 6. Azioni previste Giovannardi-Vecchi Fusignano San Rocco Sassoli - Lugo San Domenico - Lugo Manuela Geminiani Massa Lombarda ASP della Bassa Romagna e ATI (Cooperative Sociali In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ASP della Bassa Romagna e ATI (Cooperative Sociali In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ASP della Bassa Romagna e ATI (Cooperative Sociali In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) Consorzio Sociale San Rocco ASP della Bassa Romagna e ATI (Cooperative Sociali In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ASP della Bassa Romagna e ATI (Cooperative Sociali In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) ASP della Bassa Romagna e ATI (Cooperative Sociali In Cammino, Ancora Servizi, Il Cerchio, Il Solco, Zerocento) 35 (n. 20 Distretto di Lugon. 15 Distretto di Ravenna) 85 (n. 4 per progetti individualizzati disabili) 38 40 32 42 (n. 24 Distretto di Lugon. 18 Distretto di Ravenna) 92 29 (di cui n. 12 posti dedicati disabili L.R. 2068) 60 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 179 Per l’anno 2011 si evidenziano i seguenti obiettivi - Implementazione di progetti di cura e assistenza nelle strutture residenziali per anziani affetti da demenza. - Completamento dei percorsi protetti, appositamente attrezzati, attraverso la realizzazione negli spazi esterni di alcune strutture del “Giardino Alzheimer”. - Progettazione, costruzione e attuazione di interventi all’interno delle strutture residenziali tesi al miglioramento della qualità della vita delle persone non autosufficienti in riferimento a tutte le tipologie di ricovero (breve, temporaneo, di sollievo, medio, prolungato). 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di Enti accreditati transitoriamente Azienda Usl di Ravenna – Distretto di Lugo Associazioni di Volontariato Organi direzionali degli enti accreditati transitoriamente Associazioni di Volontariato impiegare 9. Risultati attesi in rispetto dei livelli assistenziali richiesti dalle caratteristiche della popolazione ospite relazione a indicatori n. ricoveri di sollievo regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali 10. Piano finanziario: di cui risorse regionali di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti contribuzion e utenti euro 15.561.661 364.106 5.912.030 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 2.720.000 6.565.525 180 STRUTTURE RESIDENZIALI DI LIVELLO ALTO E MEDIO PER PERSONE DISABILI: CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO DELL’OFFERTA RESIDENZIALE 57 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani □ Disabili Anziani □ □ Povertà e Esclusione Immigrati stranieri X □ sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA X L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe di un Fondo comune □ in emergenza □ □ L’azione è di nuova attivazione? Altro □ Piano di Attività FRNA Disabili Assistenza residenziale – Strutture residenziali di livello alto e medio Progetto di consolidamento e sviluppo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 11 “Innovazione e sviluppo nell’ambito delle strutture residenziali per anziani e disabili” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente Carla Golfieri, Responsabile Settore Servizio Sociale e Socio Sanitario dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Dirigente Responsabile al rilascio dei provvedimenti di accreditamento c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38296 Fax: 054538299 dell’intervento: Responsabili tecnici nominativo e recapiti Marisa Ancarani, Responsabile Servizio Anziani e Disabili del Servizio Sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38280 Fax: 0545 38299 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 181 e-mail: [email protected] 4. Destinatari Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di Lugo – AUSL di Ravenna c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441 e-mail: [email protected] Persone disabili con necessità di risposta residenziale differenziata 5. Eventuali Politiche di integrazione socio-sanitaria interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste L’invecchiamento dei genitori o di familiari non in grado di farsi carico dei bisogni di cura di persone con gravi disabilità, spinge ad un aumento della richiesta di residenzialità, che oltre a non trovare risposta a livello di zona per la carenza storica di posti letto, richiede comunque strutture in grado di rispondere a bisogni fortemente diversificati. Le famiglie, spesso, manifestano difficoltà a sostenere situazioni che richiedono notevoli carichi assistenziali con conseguenze non solo di carattere economico, ma anche di disagio sociale e di minori opportunità di integrazione. La costruzione di progetti individualizzati evidenzia la necessità di poter utilizzare forme flessibili di risposta anche di tipo residenziale (v. Progetto. “Accoglienza temporanea di sollievo di persone disabili in strutture residenziali e/o in strutture semi-residenziali”). La residenzialità temporanea è garantita presso il Centro Residenziale di Bagnacavallo attraverso l’utilizzo dei 2/3 posti letto e presso la Casa della Carità con utilizzo di n. 1 posto dedicato . La programmazione dei periodi di inserimento rappresenta un supporto significativo alle famiglie in difficoltà o in attesa di un posto residenziale idoneo. L’integrazione operativa con i servizi residenziali per anziani offre l’ opportunità di valutare risposte differenziate in base alle esigenze dell’utenza. In continuità con il 2010 si prevede nell’anno la prosecuzione del lavoro del Gruppo interprofessionale congiunto fra Servizio sociale e gestori delle strutture residenziali presenti sul territorio, che prevede anche il coinvolgimento delle Associazioni delle famiglie delle persone disabili, con l’obiettivo di valutare l’implementazione dell’offerta sia rispetto alla residenzialità di livello alto sia rispetto a forme di residenzialità in comunitàalllogio/alloggi protetti. Ai sensi delle D.G.R. nn. 514/2009 e 219/2010 ed in coerenza con la programmazione del fabbisogno, l’Unione dei Comuni quale soggetto istituzionalmente competente all’accreditamento per conto delle esigenze dell’ambito distrettuale, al 31.12.2010 ha rilasciato l’accreditamento transitorio per n. 4 posti di Centro Socio Riabilitativo Residenziale “La Girandola” con sede a Bagnacavallo, di cui 2/3 per ricoveri temporanei di sollievo e per n. 10 posti di Centro Socio Riabilitativo Residenziale, di cui un posto per ricoveri temporanei/di emergenza presso la Casa della Carità . La C.S.S. Roncadello di Massa Lombarda, autorizzata per n. 8 posti, ospita persone provenienti anche da territori limitrofi. Vi sono attualmente inseriti n.3 utenti del nostro distretto e n.2 in carico al Servizio di Salute Mentale. La carenza di posti letto nel Distretto rende necessario ricorrere a strutture residenziali fuori dal territorio del distretto stesso. Al 31.12.2010 risultano inseriti in strutture residenziali fuori distretto n. 26 persone disabili gravi, il Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 182 cui inserimento è previsto in prosecuzione per l’anno 2011, oltre agli utenti per i quali si renderà indispensabile l’inserimento in struttura residenziale. L’offerta di accoglienza per la tipologia di utenza che necessita di risposta residenziale di livello medio è rappresentata dalla Comunità Alloggio O.P.M, autorizzata per n.14 p.l. e dagli appartamenti tutelati del “Giardino dei semplici”. Si prevede il consolidamento dell’attività della Comunità Alloggio di Fusignano che offre la possibilità di inserimento di nuclei familiari con presenza di disabili. Proseguiranno gli inserimenti di 11 (compreso Giardino dei Semplici) disabili di livello medio c/o le strutture del nostro Distretto, oltre a n.2 in strutture fuori distretto. Per quanto riguarda la residenzialità per i disabili gravissimi si prevede la prosecuzione dei casi in carico al 31/12/2010 oltre ai nuovi casi valutati dall’UVM. Per la residenzialità disabili gravissimi (DGR 2068/04) al 31.12.2010 risultano ricoverate n. 8 persone. Nel corso dell’anno 2011, in applicazione della DGR n. 2068/2004, verranno garantiti, presso le strutture individuate, i ricoveri degli utenti già ricoverati nel corso dell’anno 2010. Ai sensi delle D.G.R. nn. 514/2009 e 219/2010 ed in coerenza con la programmazione del fabbisogno, l’Unione dei Comuni quale soggetto istituzionalmente competente all’accreditamento per conto delle esigenze dell’ambito distrettuale, al 31.12.2010 ha rilasciato l’accreditamento transitorio per n. 12 posti di nucleo residenziale per disabili gravissimi nel Distretto all’interno del complesso “S. Domenico” a Lugo. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori Servizio sociale Soggetti gestori Associazioni delle famiglie - Responsabile Servizio Disabili - A.S. Coordinatore Area disabili - Responsabili Gestori strutture del territorio - Rappresentanti delle Associazioni delle famiglie Consolidamento dell’offerta n. posti letto per residenzialità temporanea e/o definitiva regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali 10. Piano finanziario: euro 2.722.867 82.105 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui di cui risorse FRNA regional i (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti contribuzio ne utenti 1.726.762 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 240.000 674.000 183 SPERIMENTAZIONE E INNOVAZIONE: NUOVI PERCORSI TERAPEUTICO/ASSISTENZIALI RIVOLTI A PERSONE CON DISTURBI COGNITIVI NELLE STRUTTURE PER ANZIANI 58 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari infanzia e adolescenza □ □ Giovani Anziani Disabili X □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione □ Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità di un Fondo comune in emergenza □ d’èquipe □ □ □ Altro □ Progetto di consolidamento e sviluppo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 11 “Innovazione e sviluppo nell’ambito delle strutture residenziali per anziani e disabili” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna Ausl di Ravenna: Distretto di Lugo dell’intervento Asp La Bassa Romagna 2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Responsabili tecnici: - Coordinatori delle Case Residenze Anziani Sassoli e Bedeschi - Miriam Di Federico, Responsabile M.O. Anziani e Disabili del Distretto di Lugo –AUSL di Ravenna c/o V.Masi,24 Lugo Tel 0545 213441 e-mail [email protected] Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 184 - Anziani non autosufficienti affetti da patologie di declino cognitivo e Alzheimer che risiedono nelle strutture protette “Sassoli” e “Bedeschi”. Anziani non autosufficienti che risiedono nelle strutture protette del Distretto di Lugo. Integrazione socio-sanitaria, attività di volontariato 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di - Conclusione del progetto di allestimento strutturale degli spazi verdi posti all'esterno delle Case Protette Sassoli di Lugo e Bedeschi di Bagnacavallo per l'idonea accoglienza degli ospiti affetti da declino cognitivo per i quali è indicato il trattamento terapeutico (Contributi in Conto Capitale LR 5/2004). - Interventi di miglioramenti bioclimatici per gli interni delle strutture - Adeguamento strutturale e terapeutico per l'idonea accoglienza e assistenza degli ospiti per i quali è indicato il trattamento terapeutico relativo alle malattie degenerative inerenti l’Alzheimer all’interno di una o più strutture residenziali gestite dall’Asp Gli spazi dovranno essere studiati e dotati di appositi attrezzature ed ausili rivolti a persone che soffrono di tali disturbi, affinché l’ospite possa muoversi ricevendo stimolazioni continue. Messa in atto di specifici progetti mirati alla sperimentazione di terapie innovate come la musicoterapia e la terapia assistita con animali. Enti gestori delle strutture, Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Strutture Protette del Distretto, Ausl, Cooperazione Sociale, Associazioni di Volontariato, Cinoservizio di Lugo Operatori sociosanitari, referente delle attività assistenziali, coordinatore di struttura, infermiere professionale su attività programmata, volontari, psicologi, musico terapeuta. impiegare 9. Risultati attesi in Controllo del wandering ed in generale delle manifestazioni psico fisiche conseguenti alle malattie degenerative, in specifico morbo di Alzheimer, con relazione a indicatori conseguente riduzione del disagio socio-sanitario; aumento del benessere regionali/distrettuali individuale Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordina rio) di cui risorse di cui regionali FRN (altri fondi) A di cui Fondo naziona le NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specifica re Costi per adeguamenti strutturali e interventi sostenuti dall’ASP dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2010 185 2.4 VULNERABILITA’ SOCIALE ED INCLUSIONE Coordinatori: Mauro Corzani – Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale, Unione dei Comuni Bassa Romagna Pietro Nucera – Responsabile CSM Lugo Assessore referente: Franco Silvagni – Assessore politiche Sociali, Comune di Fusignano Assistente Sociale Coord. : Francesca Gallegati – A.S. Coord. Servizio Vulnerabilità Sociale Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 187 VULNERABILITA’ SOCIALE ED INCLUSIONE STATO DELL’ATTUAZIONE DEI PROGETTI E DEGLI INTERVENTI PREVISTI DAL PROGRAMMA ATTUATIVO 2010 La complessità è l’elemento che segna quest’area a cui afferiscono la povertà, l’immigrazione, l’emarginazione in senso lato così come la complessità segna il contesto socio ambientale nel quale anziani, adulti e giovani generazioni crescono, vivono ed operano. Nella nostra società rischiano di andare in crisi le istituzioni come la famiglia, la scuola, la certezza del lavoro, le reti parentali ecc. che costituiscono punti di riferimento e certezze per gli individui; è una crisi che li lascia più soli e con più carichi di responsabilità. In tale situazione di diminuzione delle protezioni cresce il disagio e la sofferenza che coinvolge fasce sempre più ampie di popolazione; inoltre, se da un lato cresce il disagio dall’altro si assiste ad una contrazione delle risorse per farvi fronte. In tale contesto i servizi, qualora continuassero a viversi come i soli erogatori di prestazioni e come unici interlocutori di fronte ai bisogni, rischierebbero di essere travolti dai cambianti di una società sempre più fragile; la complessità li spinge pertanto sempre più a tessere relazioni sociali in cui i problemi siano visti, condivisi ed affrontati da più attori pubblici e privati. La partecipazione degli operatori di diverse provenienze ai tavoli di lavoro dei Piani di zona ha avviato un percorso di integrazione in tal senso e gradualmente i tavoli stanno caratterizzandosi come “luoghi” in cui si elaborano conoscenze e si aggregano risorse per contrastare i fenomeni di disagio sociale. Si cerca di prestare particolare attenzione alle richieste di intervento economico nel tentativo di non offrire solo mere prestazioni economiche in risposta a situazioni di disagio, ma di attivare altre forme di accompagnamento e di presa in carico che richiedono la collaborazione di una pluralità di attori (volontariato, associazionismo, privato sociale, Centro per l’impiego, ecc.) con l’obiettivo di costruire nuove opportunità e sperimentare nuove forme di elaborazione dei problemi. Nell’arco del 2010 il Servizio Sociale, Area “Adulti in disagio” (si considerano afferenti a questa area nuclei monocomponente o meno non in presenza di minori o persone non autosufficienti) ha preso in carico con Progetto Assistenziale Individualizzato 127 utenti (dato di flusso: 260 utenti). Per quanto riguarda gli interventi di sostegno economico, sono stati erogati sussidi mensili a 23 utenti e sussidi straordinari a 57 utenti mentre 205 persone hanno beneficiato dell’esenzione del pagamento dei ticket sanitari con assunzione delle relative spese da parte dei bilanci dei Comuni dell’Unione. In corso d’anno sono stati inoltre esentati dal pagamento del ticket per visite ed esami specialistici i lavoratori colpiti dalla crisi e le loro famiglie (lavoratori che hanno perso il lavoro, in Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 188 cassa integrazione, in mobilità e con contratto di solidarietà) in virtù di un finanziamento Regionale dedicato (la misura è stata prorogata sino al 31/12/2011). A questi interventi si affiancano anche l’assunzione del costo dei pasti per n. 1 utenti in carico a CSM per tutta la durata del 2010 e n. 42 compensi/rimborso spese per inserimenti sociali in ambiente di lavoro (“borse lavoro”). L’inserimento al lavoro di fasce deboli si presenta come un’operazione connotata da una doppia complessità: la prima è rappresentata dall’organizzazione del mondo del lavoro dove sono presenti nuove tecnologie e tendono a scomparire le occasioni di lavoro a basso profilo professionale; la seconda è rappresentata dalle persone svantaggiate con cui, al di là dell’apprendimento di specifiche competenze professionali, occorre “ricostruire” una motivazione al lavoro indispensabile e necessaria per lo sviluppo dell’autonomia. Diventa pertanto indispensabile creare strumenti e modalità di comunicazione tra il mondo del lavoro ed il mondo dello svantaggio per evitare insuccessi che sono altamente negativi per l’identità delle persone svantaggiate. E’ proseguita nel 2010 l’attività dell’educatore coordinatore e dei 2 educatori/mediatori al lavoro in integrazione con Siil, Centro per l’impiego, aziende del territorio, servizi sanitari, ecc. INTERVENTI A SOSTEGNO DELL’INSERIMENTO LAVORATIVO – dati di attività Adulti in disagio 15 inserimenti sociali in 9 inserimenti lavorativi con SIIL ambiente di lavoro di cui 9 con svantaggio 7 inserimenti sociali compenso/rimborso spese 20 inserimenti sociali 6 con in 1 inserimenti lavorativi con SIIL ambiente di lavoro tutti con svantaggio Utenti Ser. T cui compenso/rimborso spese compenso/rimborso spese Utenti CSM di di cui 1 con compenso/rimborso spese in ambiente di lavoro di cui 19 con compenso/rimborso spese Fra gli interventi nell’area della marginalità sociale hanno assunto un’importanza crescente i servizi di prossimità che consentono un’immediata risposta ai bisogni di sussistenza realizzati in collaborazione con le associazioni ed il Volontariato. Il Centro di Solidarietà ha proseguito nel 2010 l’attività dello “Sportello accoglienza”, il supporto e orientamento nell’inserimento nel mondo del lavoro, il ritiro e distribuzione di beni alimentari dal Banco Alimentare per conto di altri enti e del Servizio Sociale (n. 780 persone raggiunte direttamente con aiuti alimentari per un totale di 56 tonnellate di generi alimentari) e la raccolta e Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 189 distribuzione di beni per l’infanzia (carrozzine, lettini, ecc; n. 92 articoli distribuiti), di beni di prima necessità (saponi, detersivi, prodotti per la casa) e di beni per la casa (armadi, stufe elettriche, cucine, ecc, n. 40 articoli distribuiti). Inoltre sono stati attivati complessivamente 90 progetti integrati con il Servizio Sociale con presa in carico congiunta. E’ stato riconfermato anche il progetto di rete che ha come capofila la CRI (che si coordina con le altre associazioni del territorio quali Caritas locali, Centro di solidarietà, Centro di ascolto di Bagnacavallo, Banco Alimentare, ecc) per l’acquisto di viveri e generi per la prima infanzia. Per quanto riguarda l’area della Salute mentale e fragilità psichica, in seguito alle indicazioni regionali di modalità di condivisione della presa in carico tra DSM e Servizi sociali per i casi con bisogni complessi attraverso l’U.V.M., il gruppo di studio si è declinato e risolto nella fattiva costituzione dell’U.V.M che, peraltro, ha rivalutato e rilevato mediante schede apposite indicate dalla regione i bisogni educativi ed assistenziali degli utenti con disabilità, nell’ambito della rete dei servizi socio-sanitari, inseriti nelle strutture socio-sanitarie residenziali e diurni. E’ stato inoltre individuato e messo a disposizione dal Comune di Lugo un appartamento per progetti riabilitativi di supported housing propedeutici alla vita indipendente. In tema di inserimento lavorativo di persone con disagio psichico è stata realizzata a partire dal 2008 e proseguita nel 2010 una sperimentazione di inserimento (coop. no profit) di utenti all’interno di una struttura sportiva. Altro obiettivo prioritario del Servizio nell’area è promuovere l’integrazione e l’inserimento nel contesto sociale e culturale ed il corretto utilizzo dei servizi socio-sanitari della popolazione straniera, specie se di recente immigrazione. Trattandosi di servizi ormai consolidati e ben radicati a livello territoriale anche l’anno 2010 ha visto la prosecuzione dell’attività dello Sportello Informativo Distrettuale, con funzioni di informazione, accompagnamento ai servizi socio sanitari, assistenza e consulenza legale nei confronti dei cittadini stranieri ed italiani, e degli degli Spazi Donna quali ambienti facilitatori l’ inserimento e l’integrazione delle donne e dei minori nel tessuto sociale in cui vivono. Nel 2008, il Comune di Lugo, capofila della Zona sociale, ha aderito al protocollo regionale di iniziative contro la discriminazione, approvando le candidature del Nodo di raccordo presso il Centro Servizi Stranieri e dei Nodi antenna presso i due Spazi Donna distrettuali, intendendo valorizzare con questa scelta l’esperienza dei punti informativi e di accoglienza per cittadini stranieri già presenti nella zona sociale. Alla fine del 2008 è stata completata anche la procedura per il formale riconoscimento di un ulteriore nodo antenna presso Il Patronato Acli di Lugo. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 190 Altro progetto consolidato che ha visto la prosecuzione in continuità con le annualità precedenti e in connessione con il Servizio Sociale e con il Sert è quello relativo all’attività dell’”Operatore sul territorio” che vede come soggetto attuatore la Coop. Soc. Comes e che prevede attività di supporto e accompagnamento per il reinserimento sociale e lavorativo di ex tossicodipendenti. Nel 2010 è stata predisposta una bozza di regolamento per riconoscere ai volontari, disponibili ad esercitare la funzione di amministratore di sostegno nei confronti di persone in carico ai Servizi socio sanitari prive di patrimonio, un rimborso spesa forfettario a fronte delle spese vive sostenute (benzina per spostamenti, utilizzo telefono personale, computer ecc) nell’esercizio di tale funzione. I progetti inseriti nell’Attuativo 2011 rispecchiano questa lettura congiunta dei bisogni e offrono risposte in un’ottica di rete. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 191 INTERVENTI DI SOSTEGNO ECONOMICO PER LE PERSONE IN SITUAZIONE DI INDIGENZA E/O DISAGIO 59 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ □ Giovani Anziani X Disabili X Immigrati stranieri X X Povertà e Esclusione sociale Salute mentale X Dipendenze X X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della INTERVENTI □ Prevenzione □ salute e di stili di vita sani PER L’INTEGRAZIONE Cura/Assistenza X □ GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe □ in emergenza □ □ di un Fondo comune Altro □ Progetto di consolidamento e sviluppo in continuità con l’anno precedente. OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito Ambito distrettuale di Lugo territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o – Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747 E-mail [email protected] Francesca Gallegati – Assistente Sociale Coordinatore Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 192 Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38283 – E-mail [email protected] 4. Destinatari Persone in situazione di indigenza e/o disagio 5. Eventuali Politiche dell’immigrazione Politiche della casa Politiche del lavoro Politiche di sostegno al reddito Politiche sanitarie e socio-sanitarie E’ un progetto di consolidamento e sviluppo in continuità con l’anno 2010 che prevede interventi economici a sostegno del reddito e la sperimentazione di nuove modalità di intervento economico. In specifico: - Erogazione di contributi economici mensili continuativi - Erogazione di contributi economici straordinari, anche ripetuti nel corso dell’anno - Esenzione ticket sanitario - Integrazione retta in strutture socio-sanitarie - Assunzione costo per fornitura pasti - Erogazione di contributi economici mensili legati alle esperienze di inserimento sociale in ambito lavorativo od esperienze di inserimento lavorativo propedeutiche al collocamento al lavoro, che comprende anche il sostegno agli utenti inseriti nel laboratorio pro labor Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Settore Servizio Sociale e SocioSanitario Comuni del Distretto di Lugo ASL - Ser.T. ASL - Centro di Salute Mentale Assistenti Sociali Referenti tecnici e personale amministrativo del Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali N. contributi economici erogati sia continuativi che straordinari N. contributi erogati per pagamento pasti N. contributi erogati per esperienze legate all’inserimento lavorativo N. integrazioni retta in strutture socio-sanitarie N. esenzioni ticket sanitari Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali 10. Piano finanziario: euro 279.256 156.520 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA 83.523* di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti 39.213 Di cui: • € 18.894 Fondo Sociale Locale quota Giovani e Dipendenze Det. G.R. n. 15679/2010 • € 21.999 Fondo Sociale Locale quota Povertà ed Esclusione Det. G.R. n. 15679/2010 • € 42.630 Fondo Sociale Locale quota Indistinta Det. G.R. n. 15679/2010 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 193 PASTO SOLIDALE 60 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Responsabilità Familiari Infanzia e adolescenza X Giovani Anziani X □ Disabili X Immigrati stranieri X X Povertà e Esclusione sociale Salute mentale X Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere della salute e di stili di vita sani INTERVENTI □ PER sociale, Prevenzione □ L’INTEGRAZIONE Cura/Assistenza X □ GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ □ in emergenza □ d’èquipe □ di un Fondo comune Altro □ Progetto di consolidamento e sviluppo in continuità con l’anno precedente. OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” 1. Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito Ambito distrettuale di Lugo territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o – Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747 E-mail [email protected] nominativo e recapiti Francesca Gallegati – Assistente Sociale Coordinatore Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna Via Garibaldi 41, Lugo Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 194 Tel. 0545 38283 – E-mail [email protected] 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche Nicoletta Guerrini – Assistente sociale referente del Progetto Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38288 – E-mail [email protected] Persone in situazione di grave indigenza ed emergenza rispetto al primario bisogno alimentare e indigenti di passaggio. Politiche di sostegno al reddito Politiche di inclusione sociale integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di • Raccordo con le associazioni del territorio ed il volontariato per la coprogettazione e la condivisione delle modalità di accesso all’intervento. • Individuazione dei soggetti del territorio disponibili a mettere a disposizione pasti a titolo gratuito. • Definizione dell’intervento con i vari attori coinvolti: a) individuazione dei destinatari: - Madri/bambini e donne: n. 2/3 pasti al giorno presso la mensa scolastica dell’Istituto Sacro Cuore (Lugo); n. 2/3 pasti al giorno presso la mensa scolastica dell’Istituto San Giuseppe (Lugo); - Adulti: n. 2 pasti al giorno presso il Centro sociale Il Tondo (Lugo) - dal lunedì al sabato; b) durata dell’ intervento: - n. 15 giorni, eventualmente rinnovabili fino a un massimo di un mese a giudizio esclusivo dell’Ass.Soc. referente, per le persone residenti nel territorio dell’Unione; - n. 2 giorni per gli indigenti di passaggio; - massimo n. 7 giorni per le persone temporaneamente presenti nel territorio e supportate dalle associazioni del territorio. • Dopo l’avvio ed il consolidamento dell’esperienza nell’ambito del comune di Lugo si intende estendere l’esperienza nei territori limitrofi compatibilmente alla disponibilità della ditta produttrice. Unione dei Comuni della Bassa Romagna - S. Vincenzo – Caritas di Lugo – Acli – Centro di solidarietà – Croce Rossa – Centro sociale Il Tondo – Camst-Lugo Catering – Istituto S.Giuseppe – Istituto Sacro Cuore. Assistente Sociale Coordinatore - Ass. Soc. referente del progetto – volontari appartenenti alle varie associazioni – personale degli istituti religiosi, delle mense coinvolte e delle OO.PP. Scalaberni/Acli. impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali • Numero di persone assistite nell’anno, di cui: - numero segnalati dal Servizio Sociale; - numero segnalati dal volontariato; - stranieri. • Numero di richieste a cui non è stato possibile dare risposta. • Indice di utilizzazione della risorsa disponibile. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 195 Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinari o) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specificar e Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 196 POSTO LETTO IN EMERGENZA 61 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Responsabilità Familiari Infanzia e adolescenza X Giovani Anziani X □ Disabili X Immigrati stranieri X X Povertà e Esclusione sociale Dipendenze Salute mentale X □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere della salute e di stili di vita sani INTERVENTI □ PER sociale, Prevenzione □ L’INTEGRAZIONE Cura/Assistenza X □ GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ □ in emergenza □ d’èquipe □ di un Fondo comune Altro □ Progetto innovativo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” 1. Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito Ambito distrettuale di Lugo territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o – Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747 E-mail [email protected] Francesca Gallegati – Assistente Sociale Coordinatore Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38283 – E-mail [email protected] Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 197 Nicoletta Guerrini – Assistente sociale referente del Progetto Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38288 – E-mail [email protected] Persone prive temporaneamente di una sistemazione notturna: - Cittadini italiani e stranieri regolari residenti nel territorio dell’Unione - Senza fissa dimora/indigenti di passaggio 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche Politiche di sostegno al reddito Politiche di inclusione sociale integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di L’attivazione del progetto in via sperimentale è iniziata nell’ottobre 2010 per rispondere alle emergenze abitative soprattutto nel periodo invernale. E’ un progetto che vede la collaborazione tra le associazioni di volontariato CDS, San Vincezo, Caritas) ed il Servizio Sociale, che hanno co-progettato e condiviso le modalità organizzative dell’intervento. Prestazioni offerte: pernottamento temporaneo presso uno dei B&B del distretto lughese che ha aderito all’iniziativa. Periodo intervento: per le persone residenti nel territorio del distretto max n. 30 notti (eventualmente rinnovabili fino a 60 qualora vi sia in fase di elaborazione un progetto di autonomia che richieda un tempo maggiore); per i senza fissa dimora/indigenti di passaggio max 2 notti Unione dei Comuni della Bassa Romagna - S. Vincenzo – Caritas di Lugo –– Centro di solidarietà. Assistente Sociale Coordinatore - Ass. Soc. referente del progetto – volontari appartenenti alle varie associazioni impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali • Numero di persone assistite nell’anno, di cui: - numero segnalati dal Servizio Sociale - numero segnalati dal volontariato - stranieri. • Numero di richieste a cui non è stato possibile dare risposta. Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali 10. Piano finanziario: euro 7.500 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazional e NA 2.500 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti SPONSOR 5.000 198 MICROCREDITO ETICO 62 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X □ Giovani Anziani X Disabili X Immigrati stranieri X X Povertà e Esclusione sociale Salute mentale X Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della □ salute e di stili di vita sani INTERVENTI □ Prevenzione PER L’INTEGRAZIONE Cura/Assistenza X □ GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe □ in emergenza □ □ di un Fondo comune Altro □ Progetto innovativo. OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito Ambito distrettuale di Lugo territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o – Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747 E-mail [email protected] nominativo e recapiti Nicoletta Guerrini – Assistente sociale referente del Progetto Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38288 – E-mail [email protected] Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 199 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a Individui singoli/nuclei familiari in stato di bisogno economico Micro imprese Politiche della casa Politiche del lavoro Politiche dell’istruzione Politiche di inclusione sociale Politiche di sostegno al reddito Il progetto nasce attraverso la sottoscrizione di un Accordo tra la Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche, il Credito Cooperativo ravennate-imolese ed altri Enti tra i quali l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e realtà associative ed aggregative del territorio. Il progetto prevede la concessione di piccoli prestiti a tassi particolarmente agevolati (destinati a finanziare in linea generale spese necessarie e straordinarie) a favore di coloro che, pur svolgendo un’attività lavorativa ed essendo in possesso di un reddito seppur modesto, non hanno la possibilità di accesso alle istituzioni finanziarie a causa del proprio profilo socioeconomico e dell’impossibilità di offrire al momento della richiesta le tradizionali garanzie. I destinatari potenziali sono pertanto individui singoli/nuclei familiari o micro-imprese, rispettivamente residenti o operanti nel Distretto di Lugo, in possesso di determinati requisiti (quali reddito, stato di bisogno economico, condizioni di svantaggio, etc..) ben specificati nell’Accordo e nel materiale informativo divulgato. Agli Enti e alle realtà associative aderenti al Progetto spetta il ruolo di individuazione e tutoraggio dei destinatari dei finanziamenti. Le banche del Credito Cooperativo ravennate ed imolese approvano l’eventuale concessione dei prestiti ai soggetti proposti dagli Enti e dalle realtà associative; i prestiti saranno garantiti dalla Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche in misura non superiore al 30% del relativo debito. Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche Credito Cooperativo ravennate e imolese Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Settore Servizio Sociale e SocioSanitario Realtà associative ed aggregative del territorio Assistenti Sociali e operatori della rete degli Sportelli Sociali del Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Personale delle realtà associative ed aggregative del territorio N. domande di prestito trasmesse alle Banche N. prestiti concessi a individui/nuclei familiari N. prestiti concessi a micro imprese indicatori regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 200 INTERVENTI VOLTI ALL’INSERIMENTO O AL REINSERIMENTO SOCIALE E LAVORATIVO 63 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X X Giovani Anziani X Disabili □ Immigrati stranieri X Povertà e Esclusione X sociale Salute mentale X Dipendenze X X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani INTERVENTI □ PER Prevenzione □ L’INTEGRAZIONE Cura/Assistenza X □ GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ □ in emergenza □ d’èquipe □ di un Fondo comune Altro □ Progetto di consolidamento e sviluppo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” e numero 2 “Azioni per la sostenibilita’ economica, competitivita’ e coesione sociale” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito Ambito distrettuale di Lugo territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o – Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747 E-mail [email protected] Francesca Gallegati – Assistente Sociale Coordinatore Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 201 Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38283 – E-mail [email protected] 4. Destinatari 5. Eventuali Persone in condizione di svantaggio sociale o in condizioni psico-fisiche precarie, in situazione di disabilità, minori fragili e/o disabili, individuati dagli operatori del Servizio Sociale, per i quali si ritiene opportuno avviare o mantenere un percorso di inserimento sociale in ambito lavorativo e/o di inserimento lavorativo. Persone in carico ai servizi sanitari (assunzione di sostanze e/o problematiche psichiatriche) per i quali si ritiene opportuno avviare o mantenere un percorso di inserimento sociale in ambito lavorativo e/o di inserimento lavorativo Politiche del lavoro, del sostegno al reddito, sanitarie interventi/politiche integrate collegate Data la positività del progetto si intende proseguire l’esperienza degli interventi a sostegno dell’inserimento al lavoro di persone disabili e di persone in condizione di svantaggio sociale, compresi i minori, aprendo l’accesso al SIIL svantaggio oltre che agli utenti in carico al Centro di salute mentale anche al Ser.T., in un’ottica di maggiore integrazione fra i servizi socio-sanitari e di garanzia di equità nell’accesso ai servizi per tutti i cittadini in situazione di vulnerabilità e fragilità. 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Anche per l’anno 2011 le azioni previste riguarderanno: - Percorsi per favorire l’inserimento lavorativo degli utenti adulti e minori in ambienti normali, attraverso interventi educativi territoriali erogati da educatori/mediatori per il lavoro incaricati di seguire gli inserimenti sociali in ambito lavorativo sia di tipo continuativo che di tipo osservativo; - Il consolidamento del coordinamento degli interventi finalizzati all’inserimento sociale in ambito lavorativo e/o di inserimento lavorativo (Agenzia SIIL, Centro per l’impiego, Servizi sanitari, Cooperazione sociale); - Il rafforzamento del sistema a rete attraverso la partecipazione ai Nuclei di Valutazione in stretta connessione con il Centro per l’impiego e con il SIIL; - Il consolidamento degli inserimenti sociali in ambito lavorativo per le persone non immediatamente collocabili al lavoro che si trovano in situazione di disabilità e/o vulnerabilità sociale/sanitaria e per i minori fragili; - La promozione dell’autonomia delle persone in situazione di svantaggio sociale e delle persone in situazione di fragilità psichica in carico al Centro di salute mentale e al Ser.T., implementando i percorsi volti al collocamento al lavoro in collaborazione con il SIIL svantaggio Servizio Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna Operatori del Centro di salute mentale Agenzia SIIL Centro per l’Impiego Aziende del territorio Cooperazione Sociale Servizi Sanitari (Ser.T Centro Salute Mentale) Associazioni e volontariato Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 202 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali 1 educatore coordinatore 2 educatori/ mediatori per il lavoro (a carico Comuni) 1 Coordinatore e 4 educatori/mediatori SIIL (di cui 2 in convenzione SIIL con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna) Assistenti Sociali dei vari servizi socio sanitari N. persone che partecipano alla sperimentazione di inserimento lavorativo per fasce svantaggiate effettuata in collaborazione con l’Agenzia SIIL N. utenti che beneficiano di un inserimento i sociale in ambito lavorativo N. progetti attivati dai servizi sanitari (Ser.T. – C.S.M) N. assunzioni al lavoro Previsione di spesa TOTALE + costi di sostegno economico inseriti nelle schede di area di riferimento + costi generali 10. Piano finanziario: euro *Di cui: • • di cui risorse comunali 158.344 48.590 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinario) di cui risorse regionali (altri fondi) di cui FRNA di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specificar e 109.754* € 96.000 Fondo Sociale Locale quota Indistinta det. G.R. n. 15679/2010 € 13.754 Fondo Sociale Straordinario quota a Sostegno Sistema Servizi DGR n 350/2011 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 203 PROMOZIONE DEL LAVORO 64 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X □ Giovani Anziani X Disabili □ Immigrati stranieri X Povertà e Esclusione X sociale Salute mentale X Dipendenze X X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani INTERVENTI □ PER Prevenzione □ L’INTEGRAZIONE Cura/Assistenza X □ GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ □ in emergenza □ d’èquipe □ di un Fondo comune Altro □ Progetto di consolidamento e sviluppo in continuità con l’anno precedente. OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” e numero 2 “Azioni per la sostenibilita’ economica, competitivita’ e coesione sociale” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito Ambito distrettuale di Lugo territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o – Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747 E-mail [email protected] Francesca Gallegati – Assistente Sociale Coordinatore Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38283 – E-mail [email protected] Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 204 4. Destinatari Persone in condizione di svantaggio sociale o in condizioni psico-fisiche precarie, in situazione di disabilità, minori, individuati dagli operatori del Servizio Sociale, per i quali si ritiene opportuno avviare o mantenere un percorso di inserimento sociale in ambito lavorativo o di inserimento lavorativo. 5. Eventuali Persone in carico ai servizi sanitari (assunzione di sostanze e/o problematiche psichiatriche) per i quali si ritiene opportuno mantenere o avviare un percorso di inserimento lavorativo Politiche del lavoro, del sostegno al reddito, sanitarie. interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare L’inserimento di fasce deboli nel mercato del lavoro porta con sé un forte rischio di esclusione e diventa pertanto indispensabile, soprattutto in un momento di grave crisi economica, creare strumenti e modalità di comunicazione tra il mondo del lavoro ed il mondo dello svantaggio per evitare ulteriori forme di emarginazione. Il presente progetto, che ha subito un rallentamento a causa della sfavorevole congiuntura economica, necessita di una ridefinizione delle modalità di intervento e delle azioni di coordinamento tra i servizi socio-sanitari che operano per l’inclusione nel mondo del lavoro delle fasce deboli. Le azioni previste per l’anno 2011 sono: - Costruzione di una “mappa delle aziende” del territorio, disponibili a collaborare con i servizi che si occupano di inserimenti lavorativi. La mappa, fruibile da tutti i servizi che operano nel settore, potrà agevolare gli operatori nell’abbinamento utente/azienda e nella ricerca di nuove postazioni per sperimentare percorsi di accompagnamento al lavoro ed eviterà la concentrazione nella stessa azienda di tipologie di inserimento troppo eterogenee ed incompatibili - Confronto e collaborazione con il tavolo delle imprese per sensibilizzare ulteriormente il mondo del lavoro rispetto al tema dell’esclusione e all’emarginazione delle fasce deboli - Implementazione di un progetto sperimentale di inserimento lavorativo rivolto a donne sole o con figli da effettuarsi in stretta collaborazione e coprogettazione con l’associazione di volontariato Centro di Solidarietà. Servizio Sociale Servizi sanitari Agenzia SIIL Centro per l’impiego Cooperative sociali Centri di formazione Professionale Imprese Assistenti Sociali Operatori SIIL Operatori Centri di Formazione professionale Operatori Cooperazione Operatori Centro per l’Impiego Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 205 9. Risultati attesi in relazione a indicatori Costruzione mappa ed avvio sperimentazione Incontro con “Tavolo delle imprese” regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinari o) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specificar e Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 206 LA RETE DI SUPPORTO E DI ACCOMPAGNAMENTO PER IL CONTRASTO ALLE POVERTÀ ESTREME: COLLABORAZIONE CON IL VOLONTARIATO 65 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ Giovani X □ Disabili Anziani □ Immigrati stranieri □ X Povertà e Esclusione sociale Salute mentale X Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani INTERVENTI □ PER Prevenzione □ L’INTEGRAZIONE Cura/Assistenza X □ GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe □ in emergenza □ □ di un Fondo comune Altro □ Progetto di consolidamento e sviluppo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” Unione dei Comuni della Bassa Romagna 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Ambito distrettuale di Lugo Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o – Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747 E-mail [email protected] Francesca Gallegati – Assistente Sociale Coordinatore Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38283 – E-mail [email protected] Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 207 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Persone in situazione di povertà e/o vulnerabilità socio-sanitaria che accedono per chiedere interventi sia al Servizio Sociale che direttamente alle Associazioni di volontariato Politiche di sostegno al reddito Politiche di inclusione sociale Mercato del lavoro Politiche sull’immigrazione La collaborazione fra gli operatori del Servizio Sociale ed i volontari è divenuta ormai prassi consolidata di lavoro, costituisce un fattore di crescita reciproca della capacità di operare in un’ottica di rete e un approccio innovativo ai problemi con aggregazione di risorse in risposta alla complessità dei bisogni emergenti nell’area della marginalità sociale. 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Le azioni previste per l’anno 2011 finalizzate al consolidamento del progetto sono: - Riconferma degli accordi di collaborazione fra il Servizio Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna ed il Centro di Solidarietà per lo svolgimento ed il consolidamento delle attività di: • Sportello Accoglienza per ascolto ed orientamento; • Affiancamento, supporto e orientamento nell’inserimento nel mondo del lavoro • Consolidamento delle prese in carico comuni fra pubblico e privato sociale con attivazione di progetti socio-assistenziali integrati finalizzati all’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse; • Consolidamento del Banco di Solidarietà nella sua azione a supporto dell’attività del Banco Alimentare e del Banco Farmaceutico; • Ritiro e distribuzione di beni alimentari dal Banco Alimentare per conto di altri enti e del Servizio Sociale; • Promozione attività di ricerca beni e generi alimentari presso aziende produttrici e attività commerciali per aumentare la dotazione dei generi di prima necessità; • Raccolta e distribuzione di beni per l’infanzia (carrozzine, lettini, ecc) per la crescita di neonati e minori e di beni di prima necessità (saponi, detersivi, prodotti per la casa) implementando il nuovo intervento attivato nel corso dell’anno 2008. • Sperimentazione (avviata nel 2009) di raccolta e distribuzione di beni e risorse per la casa (piccoli elettrodomestici, arredi, ecc) • Sperimentazione (avviata nel 2010) della raccolta e distribuzione del prodotto fresco ( carne, frutta, verdura, latte etc) e verifiche rispetto alle possibilità di implementazione. • Formazione dei volontari, gruppi di auto aiuto e tavoli di confronto con esperti • Promozione delle attività di volontariato svolte dal Centro di Solidarietà per il reclutamento/coinvolgimento di altri volontari, in particolare giovani (progetto “Dona cibo”). Centro di Solidarietà di Lugo Servizio Sociale Unione dei Comuni della Bassa Romagna Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 208 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali Volontari del Centro di Solidarietà Assistenti Sociali Aumento dei casi seguiti con progetti integrati Aumento N. persone in carico tramite la fornitura di beni di prima necessità Aumento e diversificazione della risposta alle necessità concrete Previsione di di cui risorse di cui risorse di cui spesa totale comunali regionali FRNA (Fondo Locale Povertà ed esclusione det. G.R. n. 15679/2010) 10. Piano finanziario: euro 12.250 di cui di cui Fondo Eventuali risorse Fondo sanitario altri soggetti (da nazionale regionale specificare) NA Risorse umane e materiali CDS 12.250 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 209 SUPPORTED HOUSING: CONSAPEVOLE VERSO UNO Anziani Disabili SPAZIO VISSUTO 66 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ □ Giovani □ □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze X □ X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani INTERVENTI PER Prevenzione Cura/Assistenza □ L’INTEGRAZIONE X □ GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ □ in emergenza □ d’èquipe □ di un Fondo comune Altro □ Consolidamento di progetto in continuità con l’anno 2010 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” 1.Soggetto capofila ASL di Ravenna – Distretto di Lugo Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito Ambito distrettuale di Lugo territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Fiorenzo Salvatori – Educatore Professionale Responsabile Centro di Riabilitazione psichiatrica “Strappa” – Via Cento 140 - Lugo Tel. 0545/34002 - E-mail [email protected] Ivana Pasini – Assistente Sociale DSM – U.O. Riabilitazione psichiatrica – Viale Masi 18 – Lugo Tel. 0545/213465 - E-mail [email protected] Cristina Castaldini – Assistente Sociale DSM – U.O. Centro di salute mentale – Viale Masi 18 – Lugo Tel. 0545/213465 - E-mail [email protected] Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 210 Manuela Martoni – Psicologa/psicoterapeuta DSM – Responsabile U.O. Dipendenze patologiche – Via Bosi 32 - Lugo Tel. 0545/903155 – E-mail [email protected] Persone con fragilità psichica in carico al DSM 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche Politiche socio-sanitarie Politiche abitative e assetto urbano integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di Si ritiene necessario confermare l’appartamento acquisito nel 2010 a Lugo e reperire almeno altri due appartamenti sul territorio dell’Unione dei Comuni per poter ampliare l’esperienza in atto di “supported housing”, alla luce delle esperienze positive a tutt’oggi riscontrate, coerentemente agli indirizzi del dipartimento di salute mentale e alle linee guida internazionali. Enti locali, ASP, Servizio Casa e Politiche abitative e Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Ausl di Ravenna, Associazioni, Cooperative di costruzione. Operatori sanitari e sociali dei servizi socio-sanitari, rappresentanti di cooperative sociali e del terzo settore, di Enti Locali ed ASP. impiegare 9. Risultati attesi in - Individuazione di almeno due appartamenti relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinari o) di cui di cui FRNA risorse regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specificar e Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 211 IL DISAGIO PSICHICO TRA COLLOCAMENTO E OCCUPABILITÀ 67 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ □ Giovani Disabili Anziani □ □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze X □ X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani INTERVENTI PER Prevenzione Cura/Assistenza □ L’INTEGRAZIONE X □ GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ □ in emergenza □ d’èquipe □ di un Fondo comune Altro □ Consolidamento di progetto in continuità con l’anno 2010 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” e numero 2 “Azioni per la sostenibilità economica, competitività e coesione sociale” 1.Soggetto capofila ASL di Ravenna – Distretto di Lugo Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito Ambito distrettuale di Lugo territoriale di realizzazione 3. Referente Fiorenzo Salvatori – Educatore Professionale Responsabile Centro di Riabilitazione psichiatrica “Strappa” – Via Cento 140 - Lugo Tel. 0545/34002 - E-mail [email protected] dell’intervento: nominativo e recapiti Ivana Pasini – Assistente Sociale DSM – U.O. Riabilitazione psichiatrica – Viale Masi 18 – Lugo Tel. 0545/213465 - E-mail [email protected] Cristina Castaldini – Assistente Sociale DSM – U.O. Centro di salute mentale – Viale Masi 18 – Lugo Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 212 Tel. 0545/213465 - E-mail [email protected] Simona Brunetti – Assistente Sociale DSM – U.O. Dipendenze patologiche – Via Bosi 32 - Lugo Tel. 0545/903155 – E-mail [email protected] Persone con fragilità psichica in carico al DSM 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di Politiche per il lavoro finalizzate ad attivare progetti di concerto fra Enti Locali e realtà economiche e sociali locali, cooperative sociali, mercato del lavoro, per favorire opportunità di inserimento per le persone socialmente vulnerabili L’esperienza messa in atto attraverso l’impiego di utenti del DSM presso il Pala Banca di Lugo, si è evoluta con l’assunzione di due persone, grazie al lavoro svolto dal pro-labor con la cooperativa San Vitale. Pertanto, anche per il 2011, si auspica di potenziare ed estendere tale progetto lughese ad altre strutture sportive e/o realtà compatibili di altri Comuni. Enti Locali Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna Consorzio Agape e Cooperative sociali tipo B Operatori sanitari e sociali dei Servizi, Rappresentanti delle Cooperative Sociali. impiegare 9. Risultati attesi in relazione a Estensione del modello ad almeno una realtà territoriale e ad altre forme di fragilità compatibili individuate indicatori regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinari o) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specificar e Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 213 SISTEMA DI SERVIZI A SUPPORTO DELL’INTEGRAZIONE PER I CITTADINI STRANIERI: CENTRO SERVIZI PER STRANIERI E SPAZI DONNA 68 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X □ Giovani Disabili Anziani □ □ Immigrati stranieri □ X Povertà e Esclusione sociale Salute mentale X Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani INTERVENTI □ PER Prevenzione Cura/Assistenza □ L’INTEGRAZIONE X □ GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ di un Fondo comune □ in emergenza □ d’èquipe □ Altro □ Progetto di consolidamento e sviluppo in continuità con l’anno precedente. OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilità sociale ed inclusione” 1.Soggetto capofila QUELLI Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito Ambito distrettuale di Lugo territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o – Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747 E-mail [email protected] Petra Benghi – Responsabile Servizio Interarea Educativo/Sociale/Giovani Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o Via Garibaldi 41 Lugo Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 214 Tel. 0545 986919 – E-mail [email protected] 4. Destinatari 5. Eventuali - Cittadini stranieri - Cittadini italiani - Donne immigrate Politiche sociali, politiche sanitarie, politiche dell’immigrazione interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Il progetto prevede il consolidamento dei servizi a favore della popolazione straniera, specie se di recente immigrazione, per l’integrazione, in particolare delle donne e dei minori nelle scuole, per favorire il loro inserimento nel contesto sociale e culturale ed il corretto utilizzo dei servizi socio-sanitari. Centro Servizi Si riconferma anche per l’anno 2011 la prosecuzione dell’esperienza in atto da diversi anni in quanto trattasi di un progetto ormai consolidato e ben radicato a livello territoriale. Si conferma pertanto l’attività: - dello Sportello Informativo con funzioni di informazione, e di assistenza nei confronti dei cittadini stranieri ed italiani. - degli Spazi Donna quali ambienti facilitatori l’ inserimento e l’integrazione delle donne e dei minori nel tessuto sociale in cui vivono, Lo Sportello assolve anche la funzione di nodo di raccordo antidiscriminazione e gli Spazi Donna di nodi antenna. Soggetto gestore del Centro Servizi e degli Spazi Donna: Coop.va Sociale Libra di Ravenna tramite convenzione con Unione dei Comuni della Bassa Romagna 7. Istituzioni/attori Soggetti coinvolti: - Comuni di Lugo, Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara, Conselice, Cotignola, Fusignano, MassaLombarda, S.Agata sociali coinvolti - Associazioni degli Immigrati 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a - Associazioni e volontariato: Gruppo U.D.I Massa Lombarda, Coordinamento Donne Pensionate C.G.I.L. Massa Lombarda, Gruppo volontari progetto AUSILIO Massa Lombarda, Associazione Cinque Palme, Associazione Darna, Associazioni di Immigrati presenti sul Territorio, Volontariato, Ass. di Conselice - Rappresentanza degli Immigrati Operatrice responsabile dell’ufficio/Sportello Informativo Operatrici e mediatrici degli Spazi Donna Mediatrici linguistiche e culturali Assistenti sociali - numero utenti - numero di accessi accompagnati ai servizi presenti sul territorio - incontri di valutazione degli interventi indicatori regionali/distrettuali Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 215 Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali 10. Piano finanziario: euro 54.979.88 30.603,88 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale – quota immigrazione det. GR. n. 15679/2010) di cui risorse regionali (altri fondi) di cui FRNA di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti 24.376 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 216 SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE IN SITUAZIONI DI GRAVI MARGINALITÀ ATTRAVERSO LA FORNITURA DI VIVERI E BENI PER LA PRIMA INFANZIA 69 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X □ Giovani Disabili Anziani □ □ Immigrati stranieri □ X Povertà e Esclusione sociale Salute mentale X Dipendenze □ □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della Prevenzione □ salute e di stili di vita sani Cura/Assistenza X □ INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □ PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ di un Fondo comune □ in emergenza □ d’èquipe □ Altro □ Progetto di consolidamento e sviluppo in continuità con l’anno precedente. OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” 1.Soggetto capofila Servizio Sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito territoriale Ambito distrettuale di Lugo di realizzazione Mauro Corzani, Responsabile Amministrativo Area Vulnerabilità sociale ed inclusione del Servizio Sociale dell’ Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento: c/o– Via Garibaldi 41, Lugo nominativo e recapiti Tel 0545 280869 / fax 054563747; e-mail [email protected] 4. Destinatari 3. Referente 5. Eventuali interventi/politiche Politiche di contrasto alla povertà e sostegno al reddito Politiche sociali integrate collegate 6. Azioni previste Si riconferma anche per l’anno 2011 la prosecuzione dell’esperienza in atto da diversi anni in quanto trattasi di un progetto ormai consolidato che vede la piena collaborazione fra le associazioni del territorio ed il servizio pubblico. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 217 Si conferma anche la metodologia di attuazione: CRI punto unico individuato a livello distrettuale per la distribuzione di alimenti e pannolini per la prima infanzia e accesso degli utenti a tale beneficio concordato con gli operatori del Servizio Sociale secondo criteri condivisi. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di Assistenti Sociali, Volontari delle associazioni,volontari della C.R.I Caritas locali, Centro di Solidarietà di Lugo, Centro di ascolto di Bagnacavallo, N. minori presi in carico fino al primo anno di vita N. nuclei familiari in carico per il banco alimentare. impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro 8.000 di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale quota povertà ed esclusione det. G.R. n. 15679/2010) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo naziona le NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti 8.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 218 OPERATORE SUL TERRITORIO 70 Interventi rivolti ai Target Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ □ Giovani Disabili Anziani X □ Immigrati stranieri □ X Povertà e Esclusione Salute mentale X □ sociale Dipendenze X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della INTERVENTI □ Prevenzione □ salute e di stili di vita sani PER L’INTEGRAZIONE Cura/Assistenza X GESTIONALE X E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe □ in emergenza □ □ di un Fondo comune Altro □ Progetto di consolidamento e sviluppo – area giovani e dipendenze OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito Ambito distrettuale di Lugo territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Silvia Gallina CO.M.E.S. Coop. Sociale O.N.L.U.S. P.zza Scalelle 8 Marradi (FI) Tel. 055-8042137 Fax 055-8042051 Sede Operativa Opera Sociale Villa Gamberini Via Mazzini 35 Bagnacavallo (RA) Tel.- Fax: 0545/60226 e-mail: [email protected] Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 219 4. Destinatari - Tossicodipendenti, alcolisti (italiani e stranieri) - Ex-tossicodipendenti e/o ex alcolisti, che hanno terminato il percorso terapeutico riabilitativo, con un buon livello di autonomia personale - Tossicodipendenti e/o alcolisti che, presso altri servizi – residenziali o ambulatoriali – hanno raggiunto una stabilità dal punto di vista terapeutico-riabilitativo Ex tossicodipendenti e/o ex alcolisti, persone in situazione di disagio, appartenenti al territorio 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Anche per l’anno 2011, si ritiene di confermare ed implementare il programma messo in atto l’anno precedente, anche per la complessità degli interventi, la varietà e i risultati positivi ottenuti. Gli operatori offrono un servizio di accompagnamento e sostegno che mirano ad un’autonomia: - Colloqui individuali (settimanali) Accompagnamento e ricerca di un’occupazione lavorativa e sostegno nel mantenimento del rapporto di lavoro - Sostegno alle imprese che ospitano i destinatari, attraverso un’azione di supporto - Accompagnamento nella gestione del tempo libero e dei rapporti interpersonali e amicali sviluppati nel territorio - Accompagnamento nella gestione responsabile del denaro e nel 6. Azioni previste reperire un’abitazione che si avvicini alle reali possibilità della persona - Costituzione di un fondo economico per fornire un sostegno temporaneo e limitato alla fase iniziale di inserimento (es. pagamento cauzione per contratto di locazione, allacciamento utenze, ecc…) - Incremento delle azioni di informazione, orientamento, sostegno e assistenza ai soggetti con problematiche connesse all’uso di sostanze, nonché a quei soggetti che faticano ad avvicinarsi ai servizi istituzionali e che si trovano in una situazione di solitudine e di abbandono - Test esami tossicologici - Rapporti costanti e collaborazione con i datori di lavoro - Riunioni/colloqui con gli operatori dei diversi servizi di riferimento - U.O. DP e CSM di Lugo-Faenza-Ravenna - Servizio Sociale e Socio-Sanitario dell’Unione dei Comuni - Opera Sociale A.Gamberini – Bagnacavallo - COMIL Coop. Sociale O.N.L.U.S. 7. Istituzioni/attori sociali - Il Mulino Coop. Sociale O.N.L.U.S. coinvolti - Centro per l’Impiego - Imprese private - Terzo Settore, in particolare cooperative sociali di tipo B, per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate - Associazioni di volontariato Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 220 8. Risorse umane che si - Parrocchie - Centro di Ascolto Caritas di Bagnacavallo - Associazioni sindacali - Associazioni sportive - 1 operatore part time - 2 Volontari prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali (da esplicitare) - Promozione dell’integrazione socio-lavorativa di ex tossicodipendenti. - Pari opportunità nell’accesso all’occupazione. - Miglioramento della qualità di vita dei destinatari in termini di autostima, autonomia, stabilità ed indipendenza. - Riduzione del rischio di ricadute da parte dei destinatari. - Consolidamento di un’azione costante di accompagnamento a soggetti con problematiche legate all’uso di sostanze (sia in uscita da percorsi comunitari, sia in carico ai servizi del territorio). Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro 22.000 di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale quota giovani e dipendenze det. GR. n. 15679/2010) di cui risorse regional i (altri fondi) di cui FRNA di cui Fondo nazionale NA di cui di cui Fondo risorse da sanitari altri soggetti – o specificare regiona le Coop. Sociale COMES: 3.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 19.000 221 71 PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE PER AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI ai sensi della deliberazione della n.265/2009 e della Giunta Regionale n. Assemblea Legislativa SPORTELLO ANTIDISCRIMINAZIONE: ORIENTAMENTO, CONSULENZA E ASSISTENZA IMMIGRATI COORDINATORE TECNICO: NOMINATIVO: MAURO CORZANI ENTE/SOGGETTO DI APPARTENENZA: UNIONE DEI COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA QUALIFICA: RESPONSABILE AREA VULNERABILITA’ SOCIALE ED INCLUSIONE TELEFONO, FAX, E-MAIL: TEL 0545280869/054550850, FAX 054563747/054550164,. EMAIL [email protected] – [email protected] IL PROGETTO E': [] Nuovo [X] Continuazione di attività in corso a partire dall'anno ( specificare): 2007 In tal caso: [X] Ha ottenuto finanziamenti a carico del Fondo Sociale Regionale [] Ha ottenuto finanziamenti a carico di altre leggi nazionali e/o regionali (specificare __________________________ ) [] Non ha ottenuto finanziamenti precedenti Durata del Progetto : annuale Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 222 B) Soggetti Partecipanti Proponente/Capofila: Unione dei Comuni della Bassa Romagna Soggetti pubblici coinvolti (indicare le amministrazioni pubbliche partecipanti al progetto: I nove Comuni della Zona Sociale di Lugo (Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, Sant’Agata) Soggetti privati coinvolti (volontariato, associazionismo, cooperazione sociale, altro) Cooperativa Sociale Libra, Ravenna Patronato ACLI Lugo Associazioni di cittadini stranieri e non Soggetti attuatori Nome: Cooperativa Sociale Libra (tramite convenzione con L’unione dei Comuni della Bassa Romagna) Ragione sociale: Coop. Soc. a Responsabilità limitata Sede Legale: Ravenna, Via Circonvallazione al Molino 14. Telefono 0544 215651 – Fax 0544 211840 Altri soggetti partecipanti (elencare): Nodi antenna: - Spazio donna (sede di Conselice) - Spazio donna (sede di massa Lombarda) - Patronato ACLI (Lugo) C) Descrizione del Progetto Contesto Locale ( da compilare solo se si intende evidenziare particolari situazioni locali su cui si intende intervenire) La presenza di stranieri nella Provincia di Ravenna è in costante crescita, come confermato dai dati statistici elaborati dal competente Osservatorio Provinciale. Il dato medio complessivo si attesta su circa il 9.7% (dato al 31/12/2008) nei Comuni dell’Unione, ma dall’analisi della popolazione per fasce d’età, si può notare che tra le classi più giovani la percentuale registra punte sensibilmente più elevate (15.5% per quanto riguarda i minori). Una società destinata ad essere sempre più multietnica comporta la necessità di sviluppare azioni e programmi in grado di favorire Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 223 l’integrazione tra culture diverse e di evitare l’insorgere di comportamenti discriminatori, che tuttavia possono essere rivolti non solo nei confronti di cittadini stranieri, ma di una platea di soggetti molto più ampia, in quanto le discriminazioni possono fondarsi su altri aspetti quali il sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap o le tendenze sessuali. La trasformazione in senso multietnico del nostro paese è una sfida culturale che presuppone l’acquisizione di strategie per la prevenzione ed il superamento di forme di discriminazione e xenofobia, condizione indispensabile per evitare conflitti interculturali e per costruire una società democratica e non discriminante. Obiettivi del progetto Indicare gli obiettivi del progetto Pur essendo complesse e molteplici le forme attraverso le quali possono esprimersi comportamenti antidiscriminatori, il progetto si rivolge in modo particolare ai cittadini stranieri, quale target di particolarmente sensibile al fenomeno. Tramite la valorizzazione dei punti di informazione specialistica già presenti nella zona sociale con funzioni di orientamento e consulenza per stranieri si intende perseguire ulteriori obiettivi quali: a) Ascoltare il disagio e le discriminazioni subiti dai cittadini stranieri; b) Avviare un percorso, anche di consulenza legale, per la soluzione dell’azione discriminatoria subita. c) Costituire un monitoraggio costante territoriale sulle principali forme di discriminazione, per implementare le informazioni richieste dall’Osservatorio Regionale e consentire la contestuale predisposizione di un report provinciale contenente i dati delle tre Zone sociali. d) Attivare la messa in rete dello sportello con i servizi esistenti sul territorio e con strutture simili e istituzioni a livelli più alti. e) Inserire il progetto nell’ambito delle iniziative e dei programmi volti a tutelare l’esercizio dei diritti degli stranieri e il loro inserimento sociale; f) Sensibilizzare tutti i soggetti che possono costituire un efficace punto di ascolto e di rilevazione dei fenomeni di discriminazione. A Lugo l’apertura di un punto d’ascolto, presso il Centro Servizi per stranieri distrettuale già esistente, e già conosciuto ai cittadini stranieri, ha consentito di avere un monitoraggio costante sulle principali forme di discriminazione e Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 224 contestualmente di avviare un percorso di accoglienza del migrante. E’ un’attività del tutto innovativa che in precedenza si cercava di prendere in carico cercando di attivare opportuni percorsi verso i servizi o in collaborazione con consulenze legali volontarie. Il progetto si propone: - di caratterizzare maggiormente lo sportello informativo, come nodo di raccordo e quindi punto di referenza territoriale contro il razzismo e la discriminazione e di intervento operativo laddove si verifichino fenomeni di discriminazione promuovendo e attivando anche la consulenza legale. - di implementare l’attività degli Spazi Donna con le funzioni di nodo antenna, - di attivare antenne informative nei punti a più alta densità di presenza di cittadini immigrati (ad esempio nel Comune di Lugo, presso il patronato Acli); - di avviare la promozione territoriale per l’attivazione di ulteriori nodi antenna con il coinvolgimento delle risorse già presenti e radicate localmente, quali patronati e organizzazioni sindacali, consulte locali, URP, associazioni di migranti, di tutela dei diritti iscritte al registro regionale, organizzazioni per la tutela dei diritti dei disabili, delle persone anziane e degli omosessuali, ecc. Possibilità di consolidamento futuro dell'intervento proposto: (indicare quali sono le prospettive concrete di mantenere attivo l'intervento con risorse proprie) Consolidando la funzione di raccordo del Centro Servizi per stranieri e pubblicizzandone funzioni e attività anche presso gli altri Servizi territoriali si potrà avviare anche la rilevazione di segnalazioni per altre tipologie di discriminazione - Capacità di collegamento in rete anche con altri interventi per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati (Piani di Zona distrettuali per la Salute ed il benessere sociale ecc..) Il presente progetto si inserisce nella rete complessiva degli interventi e servizi dedicati ai cittadini stranieri residenti nel territorio dei Comuni dell’Unione della Bassa Romagna: - Mediazione linguistica e culturale nelle scuole - Centro Servizi per stranieri (con servizio di consulenza legale, aiuto nel disbrigo di pratiche per il permesso di soggiorno, servizio di mediazione linguistica e culturale, “Sportello badanti”, ecc) - Spazi Donna - Accoglienza di minori stranieri non accompagnati Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 225 Gli interventi negli anni sono stati implementati e consolidati avvalendosi di operatori che da anni lavorano nel settore e operando in integrazione con gli altri servizi del territorio. D) Descrizione del piano di attività generale del Progetto Indicare in sintesi il tipo di attività che si intende realizzare (vedi elenco di azioni indicate tra gli obiettivi del paragrafo della delib. di G.R. ) e indicativamente la spesa complessiva per ciascuna di esse". Nel 2008, il Comune di Lugo, capofila della Zona sociale, ha aderito al protocollo regionale di iniziative contro la discriminazione, approvando le candidature del Nodo di raccordo e dei Nodi antenna, concessi in gestione alla Coop. sociale Il Mappamondo (alla quale è successivamente subentrata la Coop. Soc. Libra). Il Nodo di raccordo antidiscriminazione è stato individuato presso il Centro Servizi con sede a Lugo ed i Nodi antenna presso gli Spazi Donna di Massa Lombarda e Conselice, valorizzando l’esperienza dei punti informativi e di accoglienza per cittadini stranieri già presenti nella zona sociale. Successivamente è stato avviato e si è concluso l’iter per il formale riconoscimento di un nodo antenna anche presso lo Sportello del patronato ACLI di Lugo. Gli operatori dello Sportello e dei nodi antenna hanno già partecipato a iniziative formative, organizzate a livello provinciale o regionale e parteciperanno nel corso del 2010 ad ulteriori momenti formativi/aggiornamenti. La formazione verte sul concetto di discriminazione, la modalità d’ascolto delle vittime di discriminazione, gli aspetti giuridici, gli strumenti di tutela e prevenzione. L’attività di consulenza legale viene curata dal legale operante presso il Centro Servizi in possesso della laurea in Giurisprudenza e dell’esperienza richiesta. L’attività sarà implementata e “ricalibrata” in corso d’anno anche alla luce dei dati relativi all’utenza e alla tipologia di segnalazioni che perverranno. Sono previste azioni di raccordo con i servizi territoriali e iniziative per promuovere le attività e le funzioni del Nodo di raccordo con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e delle associazioni. Il monitoraggio dell’utenza viene già effettuato per lo sportello antidiscriminazione secondo le indicazione ricevute durante i moduli formativi e sulla base degli strumenti predisposti dalla Regione. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 226 Indicare in quale modo i vari soggetti coinvolti nel progetto (Network) collaborano tra di loro, specificando le competenze operative e finanziarie di ciascuno e le modalità di coordinamento della rete Il progetto sarà coordinato dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Comune quale Ente capofila. Il Centro Servizi per stranieri promuoverà azioni di raccordo e monitoraggio nei confronti dei nodi antenna già formalmente riconosciuti (Spazi donna e Sportello del patronato Acli di Lugo) e degli altri sportelli del territorio, Associazioni, servizi, ecc. Sono previste riunioni periodiche per sull’andamento del progetto e momenti formali confronto in merito alle attività da sviluppare. la ed valutazione informali di Destinatari del Progetto: Diretti (con un coinvolgimento diretto nelle azioni dell'intervento) Indiretti (sui quali l'intervento potrà avere una ricaduta positiva pur senza diretto coinvolgimento) Tipologie dei destinatari Persone di origine straniera o meno che ritengano di essere vittime di un episodio discriminatorio n. dei soggetti destinatari Diretti: potenzialmente tutti i cittadini stranieri residenti nei Comuni dell’Unione (al 31/12/2008 9.924) e tutti coloro che intenderanno segnalare episodi di discriminazione. Indiretti: popolazione complessiva dei Comuni del Distretto (al 31/12/2008 102.334). Si ipotizzano, sulla base dei dati di attività degli anni 2008, 2009, 2010 numero 10 segnalazioni nel corso del 2011. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 227 Coinvolgimento dei destinatari Indicare come si intendono raggiungere e coinvolgere i destinatari dell'intervento Campagna di informazione sull’esistenza dello Sportello/Nodo di raccordo, attraverso comunicati stampa ai principali giornali locali, con manifesti e locandine informative (tradotte in più lingue), con inserimento di una scheda descrittiva nei siti degli Enti interessati. Realizzazione di pubblicazioni e opuscoli informativi. Si prevede di dare rilievo alle attività antidiscriminazione in occasione di incontri pubblici. Si prevede la possibilità di estendere la rete dei nodi antidiscriminazione, ma solo a seguito del coinvolgimento di altri soggetti che si candidino come nodi antenna. Effetti attesi: definizione qualitativa Descrivere qualitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto L’attivazione di nodi antidiscriminazione tende a perseguire i valori fissati dalla stessa Carta Costituzionale volti ad affermare il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva uguaglianza dei cittadini. Dal progetto ci si attende un confronto proficuo tra culture e diverse, un’effettiva integrazione dei cittadini stranieri nel contesto locale di riferimento. Le azioni che si prevede di realizzare rappresentano un’efficace forma di prevenzione nei confronti di forme di razzismo e discriminazione nell’accesso ai servizi, al mondo del lavoro, al bene casa, ecc. Effetti attesi : stima quantitativa Definire quantitativamente i risultati che si intende ottenere con l’intervento proposto Il progetto tende a: - Favorire la raccolta del maggior numero di segnalazioni di discriminazione subite dalla popolazione immigrata e non. - Riuscire a dare una risposta a tutte le segnalazioni ricevute. Attivare la consulenza legale in un numero di casi corrispondente alle richieste delle persone che decidono di formalizzare la segnalazione E’ importante sottolineare che la azioni di supporto all’antidiscriminazione saranno aperte a tutte le forme e non solo a quella razziale. Si ipotizzano, sulla base dei dati di attività degli anni 2008 e 2009, 2010 numero 10 segnalazioni nel corso del 2011. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 228 Personale attività : N° 1 1 1 1 1 necessario per lo svolgimento della Qualifica Livello Formazione Specifico A.S.Coord. Area Adulti per coord. progetto Responsabile di servizio per progettazione Esperto in materia di normative sull’immigrazione Operatore Sportello antidiscriminazione Mediatore culturale Diploma Assistente sociale suindicata Orario/ settiman a 1 Laurea Laurea in Giurisprudenza 0,5 2 Laurea Diploma 2 1,5 E’ previsto l’apporto di volontari? Se si, indicarne il numero ed il ruolo previsto. Saranno coinvolte le associazioni di cittadini stranieri e non, per la diffusione delle informazioni relative all’attività nel nodo di raccordo e dei nodi antenna E) Informazione e diffusione dei risultati: (indicare come verrà attuata l'informazione nei confronti degli interessati e della popolazione in generale sul progetto e come si pensa di diffondere la conoscenza sui risultati del progetto) Il progetto è stato discusso la costruzione dei Piani per presentato nel Tavolo locale L’informazione viene inoltre conferenze stampa, volantini pubblicazione di notizie nei in multilingue, ecc. all’interno dei gruppi tematici per il benessere e la salute sociale e di coordinamento tecnico politico. diffusa tramite comunicati, (tradotti anche in più lingue), siti degli Enti coinvolti, giornali La Cooperativa Libra e l’Acli predisporranno, a cadenza semestrale, un apposito report in cui sarà evidenziata l’attività svolta. Ai report sarà data diffusione nei tavoli periodici che saranno convocati nel corso del 2011 a partire da gruppi e sotto gruppi dei Tavoli per il benessere e la salute sociale. F) Monitoraggio e Valutazione: Indicare quali forme di monitoraggio e valutazione sono previste I report di cui sopra, oltre a svolgere una funzione informativa, consentono di valutare l’attività svolta sia dal nodo di raccordo che dai nodi antenna territoriali consentendo una ricalibra tura degli interventi in corso d’anno qualora se ne ravvisasse la necessità. Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 229 G)Preventivo Economico Voci di spesa A) Spese generali di progettazione, avvio e promozione Totale costo € 800 B) Spese di documentazione C) Personale espressamente adibito al progetto Assistente sociale Operatore Sportello Mediatore Consulente legale Totale ore Costo orario Totale ore Costo orario Totale ore Costo orario Totale ore Costo orario Totale costo 46 € 19 90 € 18,14 69 € 17,80 50 € 50.75 € 6.272,30 D) Attrezzature, arredi e materiali (elencare): E) Spese di gestione Totale gestione € 2.700,00 F) Spese di trasporto e di residenzialità G) Spese di formazione degli operatori H) Forme di sostegno economico diretto a soggetti immigrati I) Altre spese (specificare) Contributo forfettario ad ACLI (comprensivo di spese progettazione, gestione, materiali, personale, ecc) € 3.000 COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO di € 12.772,30 EVENTUALE COSTO A CARICO DEI SOGGETTI PROPONENTI : A carico dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna € 8.458,20 FINANZIAMENTO REGIONALE RICHIESTO € 4.315,00 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 230 CURA DEI DISTURBI DA USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE 72 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza □ □ Giovani Disabili Anziani □ □ Immigrati stranieri □ □ Povertà e Esclusione sociale Salute mentale □ Dipendenze X □ CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della Cura/Assistenza □ salute e di stili di vita sani INTERVENTI □ Prevenzione PER L’INTEGRAZIONE X □ GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ □ in emergenza □ d’èquipe □ di un Fondo comune Altro □ Progetto di consolidamento di attività in essere OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” 1.Soggetto capofila ASL di Ravenna – Distretto di Lugo dell’intervento 2. Ambito Ambito distrettuale di Lugo territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: Manuela Martoni – Psicologa/psicoterapeuta DSM – Responsabile U.O. Dipendenze patologiche – Via Bosi 32 - Lugo Tel. 0545/903155 – E-mail [email protected] nominativo e recapiti 4. Destinatari Tossicodipendenti e Alcoldipendenti 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 231 ACCOGLIENZA: - Primo colloquio di accettazione (infermiere); - Percorso di osservazione e diagnosi effettuato da psicologi (attraverso colloqui e la somministrazione di test formulano una valutazione diagnostica), da medici (valutazione dello stato di salute e, ove occorre, valutazione psichiatrica) e dall’assistente sociale per persone in condizioni di svantaggio; - Colloqui di orientamento al trattamento; - Consulenze a soggetti ricoverati in strutture ospedaliere; - Elaborazione di un piano di trattamento da attuarsi. 6. Azioni previste TRATTAMENTO PSICOLOGICO: - Colloquio psicologico; - Psicoterapia individuale, di coppia, di gruppo; - Inserimenti in comunità diurne o in centri residenziali; TRATTAMENTO DI ASSISTENZA SOCIALE: - Sostegno socio educativo; - Interventi di reinserimento sociale e lavorativo; - Colloqui a soggetti detenuti in carcere; TRATTAMENTO MEDICO E INFERMIERISTICO: - Visite mediche; - Cura delle patologie correlate alla dipendenze; - Programmi di disintossicazione in ambito ambulatoriale e/o ospedaliero; - Programmi con farmaci sostitutivi; - Somministrazioni di farmaci in ambito ambulatoriale; - Consulenze prima e dopo il test HIV e MST. 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane MMG, CSM E DP, Ospedali, Servizio Sociale e Socio-Sanitario, Polizie Municipali, Forze dell’ordine, Comuni, SIIL. 1 Responsabile, 2 Medici, 2 Psicologi, 5 Infermieri, 1 Assistente Sociale. che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi in relazione a Assenza di tempi di attesa per nuovi utenti (primo colloquio di accettazione entro due giorni); Mantenimento delle prestazioni e degli utenti in carico, a parità di organico. indicatori regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: euro di cui risorse comunali di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinari o) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti specificar e Risorse umane e materiali dei soggetti coinvolti Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 232 AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO 73 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X □ Giovani Anziani X Disabili X Immigrati stranieri X Povertà e Esclusione X sociale Salute mentale Dipendenze □ □ X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani INTERVENTI □ PER Prevenzione □ L’INTEGRAZIONE Cura/Assistenza X □ GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ d’èquipe □ in emergenza □ □ di un Fondo comune Altro □ Progetto di consolidamento e sviluppo in continuità con l’anno precedente. OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabella Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilita’ sociale ed inclusione” 1.Soggetto capofila Unione dei Comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito Ambito distrettuale di Lugo territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti Mauro Corzani - Responsabile Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o – Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 280869 / fax 0545 63747 E-mail [email protected] Francesca Gallegati – Assistente Sociale Coordinatore Servizio Vulnerabilità Sociale ed Inclusione Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna Via Garibaldi 41, Lugo Tel. 0545 38283 – E-mail [email protected] Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 233 4. Destinatari Terzo settore e Volontariato 5. Eventuali Politiche di tutela sociale e giuridica delle persone in condizioni di fragilità fisica e psichica interventi/politiche integrate collegate Le azioni previste per l’anno 2011 sono: 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di - approvazione del regolamento predisposto per riconoscere ai volontari, disponibili ad esercitare la funzione di amministratore di sostegno nei confronti di persone in carico ai Servizi socio-sanitari prive di patrimonio, un rimborso spesa forfettario a fronte delle spese vive sostenute (benzina per spostamenti, utilizzo telefono personale, computer ecc) nell’esercizio di tale funzione. Terzo settore Volontariato Tribunale Civile Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Settore Servizio Sociale e SocioSanitario Volontari Associazioni Assistenti Sociali impiegare 9. Risultati attesi in Approvazione del regolamento relazione a indicatori regionali/distrettuali Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: di cui risorse comunali Risorse umane e materiali euro 5.000 di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinari o) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti – specificar 5.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 234 INTERVENTI DI SOSTEGNO AL REDDITO PER NUCLEI FAMILIARI IN SITUAZIONE DI DIFFICOLTA’ SOCIO-ECOMONICA 74 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET Respons.tà Familiari Infanzia e adolescenza X Giovani Anziani X □ Disabili X Immigrati stranieri X X Povertà e Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze □ □ X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani INTERVENTI □ PER Prevenzione Cura/Assistenza □ L’INTEGRAZIONE X □ GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA □ L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L.R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □ Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza: 2. Presa in carico 1. Supporto della 3. Costituzione/integrazione 4. Sistema di accoglienza multidisciplinare e lavoro domiciliarità □ □ in emergenza □ d’èquipe □ di un Fondo comune Altro □ Progetto innovativo OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Vedi Tabelle Obiettivi triennali numero 12 “Vulnerabilità ed inclusione sociale” 1.Soggetto capofila Unione dei comuni della Bassa Romagna dell’intervento 2. Ambito Ambito distrettuale di Lugo territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari Massimiliano Morelli – Coordinatore Rete degli Sportelli Sociali Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario Unione dei Comuni della Bassa Romagna c/o – Via Garibaldi 62, Lugo Tel. 0545 38562 / fax 0545 38396 E-mail [email protected] Nuclei familiari in situazione di difficoltà socio-economica, anche a causa della recente crisi economica 5. Eventuali interventi/politiche Politiche di sostegno al reddito integrate collegate Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 235 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare Le azioni previste per il 2011 sono: - Definizione di strumenti (Bandi pubblici, Regolamenti specifici, etc…) per l’individuazione dei requisiti dei nuclei potenziali beneficiari e delle modalità e criteri per l’erogazione di contributi a sostegno del reddito (quali contributi per i lavoratori colpiti dalla crisi, contributi per le spese sostenute per la manutenzione degli impianti termici individuali, contributi per le spese sostenute per il pagamento della tariffa di igiene ambientale, etc…) - Attivazione di gruppi di lavoro ad hoc per l’elaborazione dei seguenti Bandi pubblici e Regolamenti specifici: Bando “Calore Pulito” Regolamento “TIA” Bando “Anticrisi” Bando “Sostegno al reddito familiare” - Programmazione e raccordo della tempistica sui periodi di attivazione delle misure sopraelencate; - Realizzazione di incontri informativi sulle misure attivate con la rete degli Sportelli Sociali dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Attivazione delle procedure e completamento dell’attività istruttoria ai fini dell’erogazione dei contributi Unione dei Comuni della Bassa Romagna Comuni del Distretto di Lugo Organizzazioni sindacali Centri di assistenza fiscale Centro per l’Impiego INPS Agenzia delle Entrate Hera Personale della rete degli Sportelli Sociali Assistenti Sociali Personale amministrativo del Settore Servizio Sociale e Socio-Sanitario dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna N. contributi erogati Bando “Calore Pulito” N. contributi erogati Regolamento “TIA” relazione a N. contributi erogati Bando “Anticrisi” N. contributi erogati Bando “Sostegno al reddito familiare” indicatori N. incontri informativi realizzati con il personale della rete degli Sportelli regionali/distrettuali Sociali 9. Risultati attesi in Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario: di cui risorse comunali Risorse umane e materiali euro di cui risorse regionali (Fondo sociale locale + Fondo straordinari o) di cui di cui risorse FRNA regionali (altri fondi) di cui Fondo nazionale NA 100.000 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 di cui Fondo sanitario regionale di cui risorse da altri soggetti – specificar Residuo fondo sociale 100.000 236 CAP. 3 PREVISIONI DI SPESA PER L’ANNO DI RIFERIMENTO QUADRO RIEPILOGATIVO DEL FINANZIAMENTO DELLA SPESA PREVISTA PER IL PROGRAMMA ATTUATIVO 2011 (1) Spesa sanitaria per gli interventi ad elevata integrazione socio-sanitaria (tra cui finanziamento FSR per unità di strada) nonchè per gli interventi previsti al punto 6 e 9 del documento "Indicazioni di supporto alla redazione del Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale 2009-2011 e del PAA 2009..." di seguito richiamati: v Cure Domiciliari, suddivise per tipologia di assistenza (Domiciliare Integrata (ADI), Domiciliare Programmata (ADP), Domiciliare Infermieristica): € 2.007.119 di cui € 1.404.983 anziani e € 602.136 disabili v COSTI DI PERSONALE DEDICATO AI PROGETTI DEI PIANI DI ZONA E DI INTERVENTI DA ALTA INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA: € 43.626 (responsabilità familiare), € 451.079 (infanzia e adolescenza compreso quote sanitarie rette minori per inserimenti in strutture ), € 3.382.700 (anziani), € 422.668 (disabili compreso quota sanitaria per residenzialità DGR 2068/04), € 147.624 (dipendenze e interventi di strada), € 2.250 (immigrati), € 120.126 (salute mentale), € 6.250 (azioni di sistema) (2) Nella colonna "Azioni di sistema e trasversali" sono state indicate, per ogni Comune, le risorse proprie comprensive del trasferimento regionale a titolo di fondo indistinto (LR 2/2003) che sono state trasferite all'Unione dei Comuni della Bassa Romagna NOTE: Spesa solo sanitaria non indicata nel quadro riepilogativo: v Assistenza Specialistica Ambulatoriale: € 8.153.952 (anziani) € 21.666 (disabili) € 140.358 (dipendenze) € 3.649.936 (immigrati stranieri) € 459382 (salute mentale) v Accessi al Pronto Soccorso non seguiti da ricovero per cittadini in età pediatrica e sopra i 65 anni: € 595.125 (età pediatrica) € 805.008 (anziani) v Ricoveri ripetuti per i cittadini sopra i 65 anni € 22.773.936 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 238 2. FONDO SOCIALE LOCALE - PREVISIONE DI SPESA 2011 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 239 NOTE I costi riportati sono relativi ai progetti e agli interventi descritti nelle citate schede progettuali e non sono comprensivi dei costi del personale amministrativo dipendente e delle spese generali e di funzionamento Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 240 3. PIANO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – PREVENTIVO 2011 FRNA FNA ANZIANI Assistenza residenziale Strutture residenziali per anziani (case protette/rsa; inclusi "ricoveri temporanei in rsa" (punto 4.4 della dgr 1378/99) 5.676.582,00 Sostegno progetti assistenziali individuali c/o strutture residenziali non convenzionate (punto 5 dgr n. 1378/99) 11.315,00 Altre strutture (case di riposo, comunita alloggio, etc.) Domiciliarita, nuove opportunita assistenziali e sostegno delle famiglie Accoglienza temporanea di sollievo (punto 4.5 dgr 1378/99) in strutture residenziali 235.448,00 Accoglienza temporanea di sollievo (punto 4.5 dgr 1378/99) in strutture semi-residenziali Strutture semi-residenziali per anziani (centri diurni) 337.509,00 Assistenza domiciliare e servizi connessi: A) assistenza domiciliare 1.045.647,00 B) servizi a sostegno del programma individualizzato di vita e di cura b.1. trasporti b.2. pasti b.3. telesoccorso e teleassistenza 35.000,00 C) programma dimissioni protette 86.400,00 D) attivita rivolta ai gruppi (formazione, informazione, educazione, incontri, caffe alzheimer, ecc.) 16.000,00 Assegno di cura anziani: A) assegni di cura (di livello a-b-c) B) contributo aggiuntivo assistenti famigliari con regolare contratto 1.550.000,00 230.000,00 Servizi di prossimita (portierato sociale, custode sociale, alloggi con servizi, ecc.) 60.000,00 Accesso e presa in carico Potenziamento accesso alle prestazioni/servizi e percorso presa in carico 68.000,00 Altro Altro (interventi residuali ed eccezionali, non ricompresi nelle finalita precedenti) TOTALE 9.212.586,00 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 139.315,00 241 FRNA FNA DISABILI Assistenza residenziale Strutture residenziali di livello alto (centri socioriabilitativi residenziali) 1.323.540,00 Strutture residenziali di livello medio (comunita alloggio, gruppi appartamento, residenze protette) 98.325,00 Residenzialita disabili gravissimi (dgr 2068/04) 304.897,00 Domiciliarita, nuove opportunita assistenziali e sostegno delle famiglie Accoglienza temporanea di sollievo in strutture residenziali (dgr 1230/08) 100.000,00 Accoglienza temporanea di sollievo in strutture semiresidenziali (dgr 1230/08) Strutture semi-residenziali per disabili (centri diurni): A) centri socio-riabilitativi diurni 605.000,00 B) centri socio-occupazionali 177.000,00 Assistenza domiciliare e servizi connessi A) assistenza domiciliare a.1. assistenza domiciliare e territoriale con finalita socio-educativa 91.200,00 a.2. prestazioni educative territoriali 45.471,00 a.3. assistenza domiciliare con finalita socio-assistenziale 125.833,00 B) servizi a sostegno del programma individualizzato di vita e di cura b.1. trasporti b.2. pasti C) attivita rivolta ai gruppi (formaz/informaz/educaz, gruppi, consulenze,) 181.000,00 10.000,00 40.000,00 Interventi per la mobilita privata delle persone con grave disabilita Contributi per l'acquisto e l'adattamento di autoveicoli (art. 9 lr 29/97) Assegno di cura disabili A) assegno di cura disabili con handicap grave (comma 3 art.3 l.104/92) B) assegno di cura gravissime disabilita acquisite (dgr 2068/2004) 270.000,00 101.453,00 C) contributo aggiuntivo assistenti famigliari con regolare contratto Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 20.000,00 242 FRNA FNA Accesso e presa in carico Potenziamento accesso alle prestazioni/servizi e percorso presa in carico 34.000,00 Altro Altro (interventi residuali ed eccezionali, non ricompresi nelle finalita precedenti) TOTALE 3.103.719,00 424.000,00 INTERVENTI TRASVERSALI PER ANZIANI E DISABILI Emersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti famigliari Emersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti famigliari Servizi consulenza e sostegno economico per l'adattamento domestico Contributi del frna per l'adattamento domestico e per l'autonomia nell'ambiente domestico (art.10 lr 29/97) 54.424,00 Servizio di consulenza dei centri provinciali per l'adattamento domestico Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili Programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione soggetti fragili 51.459,00 Altro Altro (interventi residuali ed eccezionali, non ricompresi nelle finalita precedenti) TOTALE TOTALE GENERALE 0 12.316.305,00 Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale – Programma attuativo annuale 2011 105.883,00 669.198,00 243