IN QUESTO NUMERO:
Tessera abbonamento € 50,00- n. 38– 16/22 settembre 2013
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Periodico del Codacons
Ambiente, Consumatori e Utenti
Pag.2……………
COSTA
CONCORDIA:
DOMANI
ROTAZIONE NAVE, MA GLI ESPERTI CODACONS
LANCIANO UN PESANTISSIMO ALLARME
Pag.2………… BAMBINA MORTA A TOR VERGATA:
CODACONS CHIEDE ALLA PROCURA DI VERIFICARE
SE LA MORTE SIA LEGATA AI TAGLI NEL SETTORE
DELLA SANITA'
Pag.2…………… CARIFE: CODACONS CHIEDE I DANNI A
BANKITALIA E CONSOB
Pag.3………… TAV: AI DOMICILIARI
ITALFERR LORENZETTI
Pag.3……………
GIUSTIZIA:
100
CODACONS
FIRMANO
OGGI
LANCIATI DAI RADICALI
PRESIDENTE
AVVOCATI
DEL
I
REFERENDUM
Pag.4…………
BERGAMO,
DOTTORESSA
UCCISA:
CARABINIERE RUBÒ BORSA SU LUOGO INCIDENTE
Pag.4………… GIOCO D’AZZARDO: IL PROBLEMA DELLA
LUDOPATIA SBARCA IN BIELORUSSIA
Pag.5…………
IVA,
CODACONS
DENUNCIA:
AUMENTO ALIQUOTA MINOR GETTITO PER
STATO PER 6,5 MILIARDI DI EURO
Pag.5………
INCHIESTA
EQUITALIA,
PRONTI A COSTITUIRCI PARTE CIVILE
DA
LO
CODACONS:
Pag.5……… COSTA
CONCORDIA:
IL
CODACONS
ATTACCA COSTA CROCIERA, SCHIAFFO MORALE A
NAUFRAGHI E PARENTI DELLE VITTIME
Pag.6……… INDUSTRIA:
FATTURATO LUGLIO
ISTAT,
GIU'
ORDINI
E
Pag.6……… GIOCO D’AZZARDO: SUCCESSO PER IL
CONVEGNO DEL CODACONS A MINSK
Pag.7……… MILANO: TAGLI ALLE SCUOLE PRIVATE
Pag.7……… BRESCIA: MORTA BAMBINA PER BOCCONE
DI TRAVERSO
AMBIENTE
COMUNICATI STAMPA
LUNEDÌ , 16 SETTEMBRE 2013
COSTA CONCORDIA: OGGI
ROTAZIONE NAVE, MA GLI ESPERTI
CODACONS LANCIANO UN
PESANTISSIMO ALLARME
LA NAVE RISCHIA DI SFALDARSI
DURANTE L’OPERAZIONE
RILASCIANDO IN MARE UNA INTERA
CITTA’ DI SOSTANZE CHIMICHE E
OLI
Un preoccupante allarme viene lanciato oggi
dagli esperti del Codacons in merito alla
rotazione della Costa Concordia, prevista per
domani.
“Sappiamo che la nave è già deformata e
potrebbe addirittura essere stata perforata
dai due spuntoni di roccia su cui inizialmente
si era poggiata – spiega il consulente tecnico
del Codacons Bruno Neri, ordinario di
elettronica all'Università di Pisa – Non è
possibile prevedere con precisione l’esito
dell’operazione, e nessuno sa come la
struttura possa essersi deteriorata dopo un
tempo così lungo di esposizione agli agenti
atmosferici e alla sommersione. Il rischio è
che la Concordia possa sfaldarsi durante la
rotazione”.
In particolare, sulla deformazione della nave,
il Prof. Neri spiega: “nel 2012 facemmo un'
immersione per tentare di fare delle riprese
del lato destro del relitto. All'inizio la nave era
poggiata su due spuntoni di roccia, uno verso
prua e uno verso poppa. Ma quando il nostro
sub è andato in immersione, il 3 agosto del
2012, era già impossibile passare sotto il
relitto: il fondo della nave era completamente
adagiato sul fondale, quello spazio che c'era
originariamente già non c' era più. Questi due
spuntoni di roccia potrebbero aver deformato
la fiancata o addirittura averla perforata. In
sostanza, potrebbero essere penetrati nella
nave".
Gli esperti del Codacons lanciano quindi un
pesantissimo allarme circa la rotazione
prevista per oggi: “Nel caso in cui la
Concordia si sfaldi, una enorme quantità di
materiali chimici, lubrificanti, additivi, circuiti
idraulici e oli lubrificanti si riverserebbero in
mare – afferma il Prof. Bruno Neri - e
nonostante i panni assorbenti attorno al
relitto, le conseguenze sul fronte ambientale
sarebbero enormi”.
SANITA'/ARTICOLO 32
COMUNICATI STAMPA
LUNEDÌ , 16 SETTEMBRE 2013
2
BAMBINA MORTA A TOR VERGATA:
CODACONS CHIEDE ALLA PROCURA
DI VERIFICARE SE LA MORTE SIA
LEGATA AI TAGLI NEL SETTORE
DELLA SANITA'
BLOCCARE INDAGINE DEL
POLICLINICO E DELLA REGIONE
LAZIO: ENTRAMBE IN CONFLITTO
CON INCHIESTA PROCURA
Il Codacons chiede oggi alla Procura di Roma
di accertare eventuali legami tra la morte
della bimba avvenuta presso il Policlinico Tor
Vergata e i tagli alla sanita' regionale disposti
dal precedente presidente della Regione
Lazio, Renata Polverini.
"In base alle prime risultanze delle indagini, il
decesso potrebbe essere legato alla scelta di
un catetere troppo grande che avrebbe reciso
una vena - spiega il Presidente Carlo Rienzi Chiediamo alla Procura di accertare se tale
circostanza, e piu' in generale l'errore o gli
errori medici che emergeranno dall'inchiesta,
possano essere riconducibili ai pesanti tagli
nella sanita' disposti di recente dall'ex
Presidente della Regione Lazio, Renata
Polverini".
Il Codacons punta poi il dito sulle due
inchieste aperte dal Policlinico e dalla
Regione. "Entrambi i soggetti sono potenziali
responsabili civili nella vicenda - afferma
Rienzi - Ne consegue che le indagini da loro
avviate appaiono in palese e grave conflitto di
interessi
rispetto
all'inchiesta
della
magistratura, motivo per cui devono essere
bloccate immediatamente".
BANCA
COMUNICATI STAMPA
LUNEDÌ , 16 SETTEMBRE 2013
CARIFE: CODACONS CHIEDE I DANNI
A BANKITALIA E CONSOB
COME MAI FU AUTORIZZATA LA
VENDITA DELLE AZIONI DI
RICAPITALIZZAZIONE AI PICCOLI
RISPARMIATORI SAPENDO GIA’ CHE
LA BANCA ERA IN CRISI?
ORA I CONSUMATORI HANNO PERSO
MILIONI DI EURO DI PENSIONI E
LIQUIDAZIONI E CHIEDONO I
DANNI ALLE AUTORITA’ CHE
APPROVARONO QUELLA VENDITA
Il Codacons ha inviato un esposto alla Banca
d’Italia e alla Consob, chiedendo chiarimenti
in merito alla vicenda Carife e intimando ai
due enti di risarcire i piccoli risparmiatori
danneggiati sotto il profilo patrimoniale dalla
grave crisi della banca.
CODACONS NEWS n .38–16/22 settembre 2013
“Come noto, nell’aprile del 2011, il Cda della
Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.a. - Banca
Carife -ha varato un aumento di capitale per
150 milioni di euro, che ha portato
alla
relativa sottoscrizione di circa la metà dei
vecchi soci e di 5.700 nuovi azionisti , per un
totale di 150.220.329,00 euro, pari a
7.153.349,00 di nuove azioni ordinarie, al
prezzo di 21 euro per azione – scrive il
Codacons nell’esposto – E’ altresì fatto
notorio che l’istituto bancario versa, in realtà
già a partire dal 2009, in una situazione
economico-finanziaria oltremodo gravosa,
tanto che lo stesso, con decreto MEF del 27
maggio
u.s.,
è
stato
sottoposto
ad
amministrazione
straordinaria.
il
commissariamento è stato disposto su
proposta della Banca d’Italia in seguito
all’ispezione avvenuta nel marzo 2011, ma
l’allarme in merito alla critica situazione Carife
era scattato già negli anni addietro. Nel 2010,
prima dunque dell’aumento di capitale, la
magistratura aveva già aperto l’inchiesta sulla
mala gestione dei vertici Carife in relazione
alle
acquisizioni
“Vegagest”,
facendo
emergere
il
quadro
drammatico
di
un’amministrazione non solo imprudente ma
anche illegale dei vertici Carife che ha
condotto, come noto, all’attuale buco di 160
milioni di perdite. La crisi della banca di
Ferrara, iniziata nel 2009, ha portato con se
la perdita di valore del relativo titolo
azionario. Sono dati notori che nel febbraio
del 2009 il titolo valeva 40,6 euro, a luglio
u.s. il titolo raggiunge il minimo storico di
5,77 euro.
Con una crisi patrimoniale-finanziaria iniziata
già nel 2009, di dimensioni gravi e notorie
soprattutto
agli
addetti
del
settore
economico, vieppiù agli organismi di Vigilanza
cui istituzionalmente è attribuito il compito di
tutelare il risparmio negli investimenti offerti
al pubblico, la perdita di valore del titolo
azionario doveva essere prevedibile, e del
rischio, legato non solo all’andamento
generale del mercato ma anche al critico e
pericolante assetto patrimoniale-finanziario
specifico dell’istituto bancario, avrebbero
dovuto essere informati i piccoli risparmiatori
che sono stati invitati all’acquisizione e che
oggi si ritrovano a dover pagare il tentativo
maldestro di un’operazione di salvataggio
bancario”. Con tale esposto l’associazione ha
dunque chiesto “formalmente alla BANCA
d’ITALIA e alla CONSOB chiarimenti in merito
all’attività di vigilanza e tutela del risparmio
relativamente all’aumento di capitale per 150
milioni di euro avvenuto nel 2011 che ha
condotto ad una perdita di valore delle azioni
Carife attualmente pari circa al 72% del
capitale investito, con grave pregiudizio dei
sottoscrittori e dei nuovi piccoli azionisti. Il
Codacons chiede inoltre che Banca d’Italia e
Consob risarciscano i risparmiatori cui sono
state vendute le azioni di ricapitalizzazione
nonostante fosse noto il dissesto della banca.
VARIE
COMUNICATI STAMPA
LUNEDÌ , 16 SETTEMBRE 2013
TAV: AI DOMICILIARI PRESIDENTE
ITALFERR LORENZETTI
IL CODACONS SI COSTITUIRA’
PARTE CIVILE E CHIEDECONTROLLI
URGENTI SUL FRONTE DELLA
SICUREZZA DELLA TAV IN TOSCANA
Il Codacons annuncia oggi che si costituirà
parte civile nella vicenda che vede coinvolta
la presidente di Italferr, Mariarita Lorenzetti,
da oggi agli arresti domiciliari nell'ambito di
un'indagine della Procura di Firenze relativa ai
lavori della Tav in Toscana.
“E’ nostra intenzione tutelare gli interessi
degli utenti del servizio ferroviario, attraverso
la costituzione di parte civile – spiega il
Presidente Carlo Rienzi – Da quanto emerso
in queste ore, sembrerebbe infatti che la
vicenda riguardi anche il delicato fronte della
sicurezza dei trasporti sul tratto toscano della
Tav. A quanto si apprende i lavori per l’alta
velocità in Toscana sarebbero stati eseguiti
senza rispettare le norme di sicurezza e
ambientali e utilizzando materiale scadente
per le paratie ignifughe delle gallerie, mentre
lo smaltimento dei residui di scavo non
sarebbe avvenuto in modo corretto”.
“Proprio a garanzia degli utenti chiediamo
verifiche urgenti sulla Tav toscana, ad opera
di soggetti terzi e imparziali, al fine di
accertare il livello di sicurezza dei lavori
realizzati sulla linea e sanare eventuali
criticità” – conclude Rienzi.
VARIE
COMUNICATI STAMPA
MARTEDÌ , 17 SETTEMBRE 2013
GIUSTIZIA: 100 AVVOCATI DEL
CODACONS FIRMANO OGGI I
REFERENDUM LANCIATI DAI
RADICALI
INDISPENSABILE RIFORMARE LA
GIUSTIZIA ITALIANA PER
GARANTIRE I DIRITTI DI
CONSUMATORI E UTENTI
LE ASSOCIAZIONI INVITANO I
PROPRI ISCRITTI A FIRMARE
PRESSO LE SEGRETERIE E GLI
UFFICI ELETTORALI DEI COMUNI
CODACONS NEWS n .38–16/22 settembre 2013
3
Una schiera di quasi 100 avvocati del
Codacons ha firmato questa mattina – presso
la segreteria politica dell'onorevole Marco
Pomarici (via Giovanni Bettolo 21, Roma) - i
quesiti referendari sulla giustizia promossi dai
Radicali Italiani.
Da anni gridiamo a gran voce l’esigenza di
riformare la giustizia italiana, per eliminare
quelle storture che danneggiano i cittadini
limitando o annullando i loro diritti, e
garantire un servizio pubblico efficiente e
degno di un paese civile – spiega il Codacons
– Per questo tutti gli avvocati che collaborano
con la nostra associazione hanno ritenuto
fondamentale fornire un appoggio ai Radicali
Italiani non solo formale, ma anche
sostanziale, firmando oggi i quesiti assieme
all’On. Pomarici.
Riteniamo particolarmente urgente arrivare
ad una separazione delle carriere nella
magistratura
ed
introdurre
forme
di
responsabilità civile per i giudici, aspetti che
allo stato attuale oltre ad arrecare un danno
agli utenti sotto il profilo del diritto alla
giustizia, pongono i magistrati in una
situazione di superiorità e intoccabilità
rispetto a tutti gli altri cittadini italiani.
Per questo a partire da oggi solleciteremo
tutti i consumatori iscritti alle varie
associazioni a firmare i referendum per una
giustizia giusta – conclude il Codacons.
VARIE
COMUNICATI STAMPA
MARTEDÌ , 17 SETTEMBRE 2013
BERGAMO, DOTTORESSA UCCISA:
CARABINIERE RUBÒ BORSA SU
LUOGO INCIDENTE
CODACONS: LUDOPATIE SONO VERA
EMERGENZA SOCIALE
RICORSO AL TAR DEL CODACONS
PER OTTENERE LA CHIUSURA DELLE
SALE VLT.
Secondo quanto riportato oggi dall'Eco di
Bergamo, un carabiniere, dopo l'investimento
e l'uccisione di Eleonora Cantamessa, avrebbe
prelevato dalla una delle auto ferme sul luogo
dell'incidente una borsa ed il bancomat, poi
utilizzato per giocare in due sale slot di
Dalmine (Bergamo).
Per il Codacons questa notizia scioccante è la
conferma che le ludopatie sono una vera e
propria emergenza sociale.
"Lo Stato biscazziere tenta di insabbiare i veri
dati sulle dipendenze da gioco solo perché
incassa soldi facili da persone ammalate, che
andrebbero curate invece di essere invogliate
a rovinarsi finanziariamente. Dimentica, però,
i costi sociali legati al gioco d’azzardo e alle
dipendenze da gioco che sfiorano quota 7
4
miliardi di euro, superiori agli incassi” ha
dichiarato il presidente del Codacons, Marco
Donzelli.
L'associazione di consumatori ricorda che
domani il Tar del Lazio deciderà in merito
all’illegittima
esclusione
del
Codacons
dall’Osservatorio sulle ludopatie e, sempre al
Tar, l’associazione ha citato in giudizio il
Ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni, il
Direttore centrale "Normativa e affari legali"
dei Monopoli di Stato, Italo Volpe, e l’ AAMS
affinché sia disposta la chiusura urgente delle
sale VLT (Videolottery) presenti sul territorio.
Un recente studio della SIIPAC ha dimostrato,
infatti, che tali sale, per l’assenza di luce
naturale al loro interno e ad altre
caratteristiche che le contraddistinguono,
sono in grado di distruggere la psiche dei
giocatori spingendoli nella dipendenza più
acuta.
LUDOPATIE
COMUNICATI STAMPA
MERCOLEDÌ , 18 SETTEMBRE 2013
GIOCO D’AZZARDO: IL PROBLEMA
DELLA LUDOPATIA SBARCA IN
BIELORUSSIA
VENERDI’ 20 SETTEMBRE CONVEGNO
DEL CODACONS A MINSK SULLE
DIPENDENZE DA GIOCO
Venerdì 20 settembre si terrà a Minsk un
importante
convegno
organizzato
dal
Codacons sul delicato tema delle dipendenze
da gioco, che rappresentano oramai una vera
e propria piaga sociale in Italia e nel resto del
mondo.
All’incontro,
dal
titolo
“GIOCO
RESPONSABILE, UNA SFIDA POSSIBILE”,
organizzato presso l’hotel Crowne Plaza,
parteciperanno rappresentanti degli enti
governativi, organizzazioni dei consumatori
non governative, imprese, associazioni di
centro di monitoraggio per il gioco d'azzardo,
operatori della scuola ed insegnanti.
Durante il convegno è previsto un intervento
dell’Ambasciatore italiano in Bielorussia, dei
Presidenti Codacons Carlo Rienzi e Marco
Ramadori, di Tatiana Dombrovskaya , capo
del Dipartimento di licenze e di controllo del
gioco
d'azzardo
della
Repubblica
di
Bielorussia, e di altri esperti del settore
italiani e bielorussi.
Mentre in Italia il Governo dorme e blocca il
decreto interministeriale sulla prevenzione
delle ludopatie, nonostante la sentenza di
class action del Codacons, all’estero si pensa
seriamente alla prevenzione – afferma Carlo
Rienzi – Venerdì, nel corso del convegno a
Minsk, presenteremo l’innovativo sistema di
prevenzione che individua i ludopatici mentre
CODACONS NEWS n .38–16/22 settembre 2013
giocano e manda loro segnali per aiutarli a
smettere di giocare.
PROGETTO FAMIGLIE&CONSUMI
ECONOMIA E FINANZA
COMUNICATI STAMPA
MERCOLEDÌ , 18 SETTEMBRE 2013
IVA, CODACONS DENUNCIA: DA
AUMENTO ALIQUOTA MINOR
GETTITO PER LO STATO PER 6,5
MILIARDI DI EURO
BASTA CON IL BLUFF DELL'IVA ED I
BILANCI FASULLI APPROVATI
DALL'EUROPA
Per il Codacons aumentare l'Iva non solo
avrebbe effetti nefasti sulle famiglie già sul
lastrico, ma sarebbe un suicidio anche al fine
di risanare i conti pubblici. Aumentare le
tasse sui consumi mentre questi stanno già
precipitando, non può infatti che determinare
una contrazione del gettito.
La dimostrazione è nei dati ufficiali. Il gettito
Iva, infatti, nei primi 7 mesi dell'anno è già
calato del 5% (-2.944 milioni). La ragione è,
ovviamente, nella riduzione degli scambi
interni. Dal settembre 2011 - ossia da quando
c'è stato il primo incremento dell’aliquota dal
20 al 21% - alla fine del 2012, il calo del
gettito Iva è stato di 3,5 miliardi. Il crollo
complessivo, quindi, dal primo incremento
dell’aliquota ad oggi, è stato di quasi 6,5
miliardi di euro.
E' di tutta evidenza, perciò, che se l'Iva
salisse ulteriormente al 22%, il gettito
scenderebbe ulteriormente.
Per il Codacons la dichiarazione del presidente
del Consiglio Enrico Letta, fatta a Porta a
Porta, secondo il quale è più difficile non
aumentare l'Iva rispetto alla riduzione del
cuneo fiscale perché i soldi di queste entrate
sono già stati spesi ed iscritti a bilancio,
dimostra il “bluff” del Governo con l'Europa.
L'Ue, infatti, continua a credere, o finge di
farlo, che il maggior gettito sull'Iva previsto
nelle poste di bilancio sia vero e che, grazie a
quello, i conti pubblici torneranno a posto. Se,
quindi, il Governo toglierà il gettito previsto,
tanto teorico quanto falso, ecco che l'Europa
si sveglierà improvvisamente e chiederà
conto di quei soldi che in realtà non sarebbero
mai entrati. Una vera e propria ipocrisia. Per
il Codacons è ora di finirla con questo bluff e
con i bilanci fasulli approvati politicamente
dall'Europa, che prima ratifica il falso,
sapendo di farlo, e poi, se siamo sotto
attacco, dato che i mercati non se la bevono,
improvvisamente ci chiede manovre lacrime e
sangue controproducenti.
Per tutte queste ragioni il Codacons chiede al
Governo di non aumentare l'Iva ad ottobre e
di prendere atto della realtà.
COMUNICATI STAMPA
MERCOLEDÌ , 18 SETTEMBRE 2013
FAMIGLIE&CONSUMI RILEVA IL
COSTO DELLA PIZZA NELLE
PRINCIPALI CITTÀ
Gli italiani tagliano le spese: le vacanze,
l’auto nuova, qua e là nel carrello della spesa,
alle case meglio neanche pensarci. Dopo tutte
queste rinunce una serata insieme con gli
amici ci vorrebbe. Ma anche il ristorante è
troppo caro. E allora? Una pizza tra amici!
Buona, tradizionale, gustosa ed economica.
Il Movimento Difesa del Cittadino e il
Codacons,
nell’ambito
del
progetto
Famiglie&Consumi, finanziato dal Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali, hanno
rilevato i prezzi di una pizza margherita e
bibita in diverse città di Italia.
Il costo medio emerso è di 11,80 euro, prezzo
in linea con gli ultimi dati dell’osservatorio
prezzi della Fipe (Federazione italiana pubblici
esercizi aderente a Confcommercio Imprese
per l’Italia) secondo il quale se l’ordinazione si
limita a pizza e bibita, ha un costo compreso
tra i 7 e gli 11 euro. Il Centro risulta l’area
geografica più cara con una media di 13,10
euro contro gli 11 euro del Nord e del Sud.
Il conto più salato è giunto in una pizzeria di
Treviso con 22 euro sullo scontrino. La pizza
più economica è stata invece rilevata a
Termoli e a Campobasso con un prezzo
(sempre compresa la bibita) di 6,5 euro.
Insomma, una cena in pizzeria può essere
una buona ed economica occasione per
soddisfare un bisogno che gli italiani, più di
ogni altro popolo al mondo, sentono
fortemente correlato al cibo: la convivialità.
Non a caso, secondo dati Fipe, la pizza è
proprio il pasto maggiormente scelto quando
si decide di cenare fuori casa.
Forse il vero sintomo della crisi economica e
professionale italiana è che i pizzaioli
mancano più dei clienti. L’associazione dei
pubblici esercizi lamenta infatti la necessità,
nelle pizzerie, di circa 6mila pizzaioli
qualificati. Secondo l’associazione sviluppare
una domanda di lavoro qualificato così alta
nelle
pizzerie,
dove
la
forza
lavoro
complessiva arriva a 240mila occupati, è la
produzione. Che siano destinate al servizio al
tavolo o a quello da asporto, a sfornare pizze
sono 25mila pizzerie e altrettante sono quelle
che sfornano pizza a taglio, generando un
fatturato aggregato di circa nove miliardi di
euro. La difficoltà nel reperire personale
esperto porta i gestori, almeno in un caso su
cinque,
ad
accontentarsi
di
reclutare
CODACONS NEWS n .38–16/22 settembre 2013
5
personale non qualificato a cui erogare (40%
dei casi) formazione adeguata.
VARIE
COMUNICATI STAMPA
GIOVEDÌ , 19 SETTEMBRE 2013
INCHIESTA EQUITALIA, CODACONS:
PRONTI A COSTITUIRCI PARTE
CIVILE
CITTADINI, FISCO E CONTRIBUENTI
DANNEGGIATI DA FAVORITISMI A
IMPRENDITORI
Il Codacons affila le armi legali e annuncia
l’intenzione di costituirsi parte civile in
rappresentanza dei contribuenti italiani nella
vicenda che vede coinvolta Equitalia.
“Gli illeciti contestati dalla Procura di Roma
sono gravissimi e rappresentano un danno
non solo per i contribuenti onesti, ma per tutti
i cittadini, considerate le ripercussioni sul
fronte delle entrate fiscali – spiega il
Presidente Carlo Rienzi – Se da un lato,
infatti, gli utenti italiani sono spesso
“tartassati”
da
Equitalia,
con
cartelle
esattoriali non sempre corrette, dall’altro si
scoprono oggi favoritismi e corruzione
finalizzati ad agevolare imprenditori e
professionisti, mentre i contribuenti onesti
fanno i salti mortali per pagare i propri
debiti”. “La Procura dovrà accertare le
responsabilità connesse alla vicenda, anche
sul fronte della vigilanza da parte dell’ente –
prosegue Rienzi – I cittadini, intanto,
attraverso il Codacons si preparano a
costituirsi parte civile e ad avviare le dovute
azioni risarcitorie, considerati i danni alla
collettività prodotti da irregolarità nelle
riscossioni fiscali”.
TRASPORTI
COMUNICATI STAMPA
GIOVEDÌ , 19 SETTEMBRE 2013
COSTA CONCORDIA: IL CODACONS
ATTACCA COSTA CROCIERA,
SCHIAFFO MORALE A NAUFRAGHI E
PARENTI DELLE VITTIME
OGGI SUI QUOTIDIANI MESSAGGIO
A PAGAMENTO DELLA SOCIETA’, CHE
RINGRAZIA TUTTI… TRANNE I
PASSEGGERI DELLA NAVE!
Duro attacco del Codacons alla Costa Crociere
che, dopo la rotazione della nave, attraverso
un messaggio a pagamento apparso oggi sui
principali quotidiani ringrazia una serie di
6
soggetti, compiendo però un imperdonabile
errore: dimentica di ringraziare i passeggeri
coinvolti nel naufragio, le vittime e i loro
parenti.
Nella pubblicità a pagamento – spiega il
Codacons – l’Ad della società, Michael
Thamm, rivolge un “grazie” alle 500 persone
coinvolte nella rotazione della Concordia, agli
uomini e alle donne che lavorano per Costa
Crociere, alla Protezione Civile, al sindaco del
Giglio e agli abitanti dell’isola e, addirittura,
alle istituzioni e alle autorità. Non una parola
viene spesa per i diretti interessati, ossia i
passeggeri della Costa Concordia, le vittime e
i loro parenti. “Si tratta di un’offesa e di uno
schiaffo morale ingiustificato nei confronti di
chi, a causa dell’incidente, ha perso la vita o
ha rischiato di perderla – afferma il
Presidente Carlo Rienzi – I principali
danneggiati
dal
naufragio
vengono
“dimenticati” dalla società la quale, va
ricordato, ha concesso a chi ha aderito alla
transazione con Costa Crociere un’elemosina
di appena 11mila euro a passeggero. Ci si
aspettava che, in un simile annuncio, tra i
pubblici ringraziamenti comparissero al primo
posto i naufraghi della Concordia i quali, è il
caso di dire, oltre al danno subiscono ora
anche la beffa”.
ECONOMIA E FINANZA
COMUNICATI STAMPA
VENERDÌ , 20 SETTEMBRE 2013
INDUSTRIA: ISTAT, GIU' ORDINI E
FATTURATO LUGLIO
IMPRESE SALVATE DALLA DOMANDA
ESTERA
GOVERNO SPOSTI TASSE DAI
CONSUMI AL PATRIMONIO,
DALL'IVA ALL'IRPEF, DAL LAVORO
ALLE RENDITE FINANZIARIE
Secondo i dati resi noti oggi dall'Istat, gli
ordini ed il fatturato dell'industria a luglio
sono in calo, rispettivamente, su base
congiunturale, dello 0,7 e dello 0,8%.
Corretto per gli effetti di calendario, il
fatturato
totale
diminuisce
in
termini
tendenziali del 3,6%, con un calo del 5% sul
mercato interno e dello 0,8% su quello
estero. L'indice grezzo degli ordinativi,
rispetto a luglio 2012, segna una variazione
negativa del 2,2%. Per quel che riguarda gli
ordinativi totali, la flessione congiunturale
dello 0,7% è la sintesi di un calo del 2,6%
degli ordinativi interni e un incremento
dell'1,8% di quelli esteri. Per il Codacons
questi dati dimostrano che solo il mercato
estero sorregge ancora le nostre industrie. Le
imprese che non sono ancora fallite, riescono
a resistere solo grazie alle esportazioni.
CODACONS NEWS n .38–16/22 settembre 2013
La domanda interna continua a precipitare,
dato che il ceto medio e quello medio basso
sono stati tartassati molto più dei ricchi, delle
banche, degli speculatori e degli evasori.
In questo senso, l'aumento dell'Iva, oltre ad
essere la rovina definitiva delle famiglie già in
difficoltà, sarebbe anche la disfatta delle
industrie, dato che fino a quando le famiglie
non comperano, le imprese non vendono.
Ecco perché, a differenza di quanto sostiene
l'Europa ed i vari organismi internazionali,
che sostengono per tutti sempre le stesse
cose, indipendentemente dalle specificità e
dalla realtà di quel Paese, in Italia non si deve
spostare la tassazione dal reddito al consumo,
dato che così facendo si ridurrebbe
ulteriormente la progressività già bassa del
nostro sistema tributario, più bassa, lo
ricordiamo, non solo di Svezia e Finlandia, ma
addirittura di Stati Uniti e Svizzera.
Semmai va spostata la tassazione dai
consumi ai patrimoni, dall'Iva all'Irpef, dal
lavoro alle rendite finanziarie, dai lavoratori
dipendenti agli speculatori finanziari.
Il Codacons, in tal senso, per non aumentare
l'Iva, propone 3 valide alternative: Imu
maggiore per chi ha più di 3 case, contributo
di solidarietà per chi guadagna più di 90.000
euro e innalzamento dal 20 al 27%
dell'aliquota sulle rendite finanziarie.
SCUOLA
COMUNICATI STAMPA
VENERDÌ , 20 SETTEMBRE 2013
MILANO: TAGLI ALLE SCUOLE
PRIVATE
CODACONS: SALVAGUARDARE IL
PLURALISMO, MA CHI PAGA?
La notizia del taglio di 1,2 milioni dei
contributi promessi alle scuole materne
private di Milano da parte del Comune sta
suscitando dibattito e polemiche.
"Salvaguardare il pluralismo va bene, ma chi
paga?" si domanda il presidente del
Codacons, avv. Marco Maria Donzelli.
"La privata la pagano anche i genitori delle
pubbliche, con le tasse. Questo è il problema.
La gente non sa in che misura le scuole
private sono aiutate dallo Stato e quanto
ricade invece sul singolo che si iscrive. Il
contributo pro capite alle private di fatto lo
pagano quelli che vanno alla pubblica" ha
proseguito Donzelli. "E' come se un genitore
che manda i figli alla scuola pubblica pagasse
una quota della retta di chi va alla privata.
Non è giusto se, in nome del pluralismo, alla
fine a rimetterci sono sempre quelli che
hanno poco" ha concluso Donzelli.
SANITA'/ARTICOLO 32
COMUNICATI STAMPA
VENERDÌ , 20 SETTEMBRE 2013
BRESCIA: MORTA BAMBINA PER
BOCCONE DI TRAVERSO
IL CODACONS CHIEDE UNA
CAMPAGNA INFORMATIVA SULLA
MANOVRA DI HEIMLICH
GLI INCIDENTI RAPPRESENTANO LA
PRIMA CAUSA DI MORTE PER I
BAMBINI
E' morta all'ospedale Niguarda di Milano la
bambina di 7 anni, residente nel bresciano,
che lunedì, a causa di un boccone di brioche
andatole di traverso, era rimasta vittima di
una grave asfissia e di un arresto cardiaco.
Per il Codacons questo tragico evento
ripropone in tutta la sua drammaticità il
problema di una campagna informativa a cura
del Governo sulla manovra di Heimlich, di un
corso obbligatorio per insegnanti ed educatori
e la necessità di inserire queste tecniche in
modo obbligatorio nei corsi pre-parto.
Il Codacons aveva chiesto tutto questo fin dal
maggio 2010, quando un bimbo di un anno
morì soffocato per un boccone di pizza a
Milano ed un bimbo di 19 mesi morì in
provincia di Frosinone per una caramella.
L'associazione di consumatori ricorda che per
l'Organizzazione Mondiale della Sanità gli
incidenti infantili costituiscono la prima causa
di morte dei bambini. Dati allarmanti.
Molti di questi incidenti accidentali, però,
potrebbero essere prevenuti se solo ci fosse
maggiore informazione e si seguissero alcuni
accorgimenti. In caso di soffocamento, ad
esempio, è indispensabile che i genitori
conoscano alcuni semplici cose da fare, come
la Manovra di Heimlich (o le altre manovre di
disostruzione pediatriche più adatte per i
lattanti), purtroppo sconosciuta a mamme,
papà, docenti e maestri. Spesso queste
nozioni non sono insegnate nemmeno a chi
frequenta i corsi pre-parto. Per questo il
Codacons aveva chiesto e richiede al
ministero
della
Salute
una
campagna
informativa, fatta di opuscoli e spot televisivi,
che mostri concretamente che fare in caso di
soffocamento, di inserire queste tecniche in
modo obbligatorio nei corsi pre-parto ed,
infine, chiede al ministero dell'Istruzione e
della Salute di organizzare corsi obbligatori
per insegnanti ed educatori a tutti i livelli:
dagli asili nido all'Università, dalle colonie
estive agli oratori. In queste circostanze,
infatti, intervenire con immediatezza è
indispensabile. La sicurezza dei bambini
dipende, insomma, da quanto vengono
informati e responsabilizzati gli adulti.
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CODACONS NEWS n .38–16/22 settembre 2013
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