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Prancesco Cerroti, abile scarpellino, tramutossi, nel quarto decennio
della scorso secolo, da Firenze sua patria in Roma, chiamatovi dal pontefico Clemente XII, per condurre in S. Giovanni in 'Laterano i layon
della sua cappella gentilizia, e quelli del deppio portico e della facciata 1•
Pu padre di due figliuoli, Giuseppe 2 ad Ottavio. Da Ottaviô si gencrarono
Silvia 1, Matidalena, Violante, Lattanzio. Questi, ammogliatosi a LuisaSabbi
Colonna, di lhmiglia magnatizia tiburtina, obbene unigenito il nostro Fnaiicesco, Che nacque in Tivoli il 30 luglic 1806 4. Morta mdi a dieci mesi la
madre, Lattanzio, uomo già. pi'u C he mature, passé a seconde nozze cern
•Caro!iva Bernardi romana, che pantorigli nove figliuoli, Luigi, Raimondo,
un seconde Luigi, Salvatore, Anna, Augeliça, Agata, Filippo e, Giovanni 1.
Neli' ieorizione posta, in S. Giovanni in Laterauo, da Prancesco alla moglie
Bartolomea Portini si leggo 1&ancisous Cerroti GirL,. Ftorontin.us Junu cmm"tie xii. P. AL .M S. jtnd. reae Corsini Sacszlurn Utrarnq. Ecclesiat Portiaum Et
Prospeetuw& Ezornendun, Lapieidaue& ifagistcr. Pal me, corsiniano 1173 si rileva clic ï lavori di soarpellino, per le dette opore, importarono la Gomma di
go. 202192.73
2 Giunoppo toise in moglio Violente Siries, celebre pittrice, il oui nitratto,
da lei stases, per commissions dol granduca Giovanni Goatone, dipinto, è nolla
Gallons degli Uffizi di Firenze.
1M Silvia, maritata ad un Conti avvocato, nacque, unies, Maniuccia, la quels
disposossi prima ad un conte Pichi di Anccna, o poi, morte quosti, al coleberrimo
Posta romanosco UitiSn pn GJOAQHJNO BELLI.
Che nascoese in Tivoli hi oasualità poicliè î genitoni aveano etabilo demi.
duo in homo dinimpetto alla chiosa parroochiale di S. Mania in Via Lots, fol
palazzetto dette di ]3raeoiano, corne nisulta dai libri doue anime di quelle parroochia.
° Ors luogotencnte generale nel ncstro osercito.
° Mie dilettissinio arnica, modico di grau vagua, monta in Fies aol 1851. Vcggaseno il oenno necrologico nel Giornalo Ufficiale di Borna, n. 126, 3 giugno 1851.
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—2Francesco, appresi i primi rudimenti del latine, fu, di otto anni, messo
a studiare ne! Oollegio Romano, e di tredici consegul per concorso il poste
di alunno nel Seminario aflnesso allora a quel Oollegio. Ponde a dieciotto
auni, compiiito il corso ietterario e filosofico, e saggiato alquanto il teoiogico, passô a quelle delle leggi nell'Tjnivorsità degli stadi. Mancatogli
il padré, visse aldun tempo sotte la tutela cd in casa di monsignor Gaspire Gasperini, insigne latinista, già eue maestro di rettorica, cd allers,
segrctario del poutefice per le lettere latine.
Oltre alle lingue cissiche, appreso, lutter giovauetto, il francese e
l'ingiese; e da questo tradusse il Vivian e raceonto di M.' Edgeworth, e
parte dclii Stria della conguisla del Messico del Prescott. Dal latino volte
neil'italiano quasi intero il Sallustioal modo elle il Davanzati cbbe fatto
del Tacite. Lavoro che poi pih non trovb, eche lamentava sottrattogli. Studiosissimo del divino poema di Dante, ne illustrb pi'u luoghi 0011
uns, serie di lezioni, elle venue reditando a certa scella società di cruditi
« elle primmente adunavasi presse il suo fondatore, il De Orollis, medico
esimio cd uomo di moite lettere, e che appresso fit accoRa dal conte di
Ludoif; e ad un'altra ancora detta Storica, i cui membri conveuivano in
casa il console degli Stati Uniti d'Amorica, sir G-iorgio Washington Green,
nome inteiligentissimo doua no-stra liigua e dè' nostri autori classici »
Venuto cos! per tempo in houa fama di dottrina, e adorno, corne era,
di ogni maggior gentilezza, e savio oitre ali'età, fa di ventidue anni scelto
dal principe D. Tommaso Corsini a maestro cd educatore dol suo llgiiuoio
D. Lorenzo. Ufficio, Che, mdi a sette-anni cessatogli, cambib con l'altro di
vice-bibliotecario della Oorsiniana.E cos! gli si dischiuse innanzi quelia'
iunga carriera di erudizione bibliografica e artistica, clic percorse con tanta
lode, e noua quale lasciô impresse orme indelebili.
Non' agosto del 1.837 accasossi con Teresa Pozzi, die vissegli undici
non pieni auni lino al giugno dol 1848, dopo averlo fatto padre di selle
figiiuoli. Nol febbraio del 1855 tolse in seconda moglie Adelaide Vitali, figlia
di Pietro rinomato incisore, dalla quale non ebbe proie.
Quando a mezzo l'annb 1846 parve un tratto riamicarsi la sorte ai
più svegliati ingegni, tenuti per l'mnnanzi a vue o in sospètto da Gôverni
improvvidi, non gli mancarono incarichi onorati e lucrosi. E in prima fa
de'sette cui diessi ad esaminare e riformare irna proposta di riordinamento degli studi, immaginata dali' insigne medico e filosofo Onofrio Con1 Diecorec etorico p81 quale si avvera la leziano dol V. iss, Gante XXVIII (tell'in/enzo di Dante c Clic ai re giovane diedi i rna'conjorti » ciniipilato da FRANcEsco Onunori, bibliotccario coniniani. Roma, tip. doue Soienso matematicho o
fisiohe, 1865. NoUa Lettera dedicatoria, pag. 3.
4;i4:4
s
—3cioli; lavoro assai ponderato e di môle flou ordiharia, al quale il Cerroti,
Che in quolla deputazione compiè le veci di segretario, diode forma più
netta e precisa, seconda gli avvisi do' colleghi e le conchiusioni concordemente ahbracciate. Appresso dal pontefice Pio IX, che, conosciutolo in fin
lu
da seminarista, arcane amrnirato 1' ingegno e Farder uegli studi,
proposte alla direzione del Giornale utfieiale con la deterîninata incumbenza
di scriverne gli articoli, che dicono di fo'ndo, di fera i sunti de' diari più
reputati in servigio della stesso pontefice, e di dettare, giusta la mente di
lui, scritture da spedire ad effemeridi straniere. Quind.i, sotte l'amministraziono del Mamiani, consegul il grade di minutanto nelia segreteria di
Stato per gli affari interni, e sotto quella dol Rossi venue proscelto a segretario del Consiglio dei ministri. Geloso ufficio, Che continué ad esercitare coîi lealtà e diligenza esemplare anche dopo l'uècisione dol Rossi,
e, appresso alla fuga del pontefice, durante il Governo provvisorio;finchè,
gridata la repubblica,.tornô al primiero impiego di minutante. Dal quale
in ultime, restaurato il dominio papale, fa deposto il l' novembre1849,
non pur tacendogliesene il motive, ma nô meno dandogliesene regolare
avviso.
« Dope quel tempo (trovo nota.to in un sua quaderneto di Mcnwrie)
non ho fatto. mai alcuna pratica né per riavero il poste, nè per ricevero
alcun compense de' servigi prestati: ad ho amato auzi vivoté meschinamente colla mia famiglia ». E visse davvero mesehinainente: perché rimpiangendo la sua niala sorte, prosegue notando: « Negli anni, che corsero
dal 1829 a tutto il 47, ho guadagnato il vivore facendo lezioni ai foresticri
di lingua italiana, latina e greca, cd insegnaudo lettere o scienze agli estranei
cd ai nostri. .Molto guadagnava in siffatta professione, ad allers, clic maleavventuratanienfe fui ehiamato alla Segreteria di Siato la sois Casa Berghese mi dava due scudi al giorno per duo ore di lezione ».
In quel lungo eforzato ozio d'oltre a venti anni, quanti ne andarono
dal novembre del 49 al settembre dol 70, ritiratosi nella tranquillità degli
studi, pose mano a vari la yon, coma si nicava dai seguenti luoghi dde
citate iiI emorie: « Verso ]a meUt di maggio di qucst'auno 1855 ho dominciato astudiarc o prender degli appunti per compilaro la storia letterania di Roma e ana Biblioteca degli scrittori romani ». - « Al 3 di
luglio (1855) ho compiuto i lavori sopra la Storia dell'Universilà romana
dol Renazzi, e vi ho fatto l'indice, di oui maccava ». - « Intanto nella
seconda meUt di giugno (1855) ho scritto ana dissertazione in forma di
lettera al dottorjMaggiorani sui. suoi omonimi, Niccola, Maggiorano, Ludovico, Ignazio o Fulvio Maggiorani, correggendo in essa vari erroni del
Renazzi, del Caraffa,del Roeca, ccc. » - « n 6 di luglio (1855) ho scnitto
0
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—4-
e
l'elogio del principe Conti, inserito pci il di 13 deilo stesso mese, mutilato
e maiconcio, nol foglio di Rôma ». - « Il di 13 (lugiio 1855) ho tradotto
daJlo spagnuolo una lettera del sig. Agostino Andrea Fraucesco 1° segretarie della legazione .messicana ». - « Ho cominciato il catalogo delle
stampe per la Biblioteca (Corsiniaua) il di 8 di fcbbraio 1857. Questo catalogo è per nomi d' incisori ».
Degli altri suoi lavori di quel tempo,de'qua1i tacciono le citate Mcma clic furono divulgati per le stampe ecco i'elenco: A S. E. la
Sig.'' .)Jlare/zcsa D.° Natalia Jîarinoia nata Corsini, ver.si inediti di Ottavio Rinuecini . Memorie per servire alla storia delta incisione, compilate n cita descrizione e. dicitiarazione dette stampe che trovansi neila biblioteca Corsiniana. Torno I. incisori antichi italiani'. Le vite paraiieie
di Plu tarco volgarSate da Marcello Adriani, il giovane, trotte da un
codice aut-ografo inedito delta Corsiniana, riscontrate col tcsto grcco cd
annotate da Francesco Ceroti, bihiiotecario corsiniano, e da Oiusppc
Cugnoni scritto-re delta Vaticana '. Leticre e tnenzorie autografe cd medite di artisti, trotte dai manoscritti delta Corsiniana pubbiicatc cd annotate 4. Le p-itture dette stante vaticane, dette le stanze di lia ffaele descrUte e dichiarate da Francesco Carre fi bibliotecaria delta Corsiniana e
intagliate a bu lino da varii artefici a spese e cura del eav. Pietro de'Brognoli °. Intorno al eav. Luzqi Ceroni intagliatore in rame °. Le pitture
della stana vatieana delta delta Goneesio ne, e ta Cotonna eretta inpiazza
di 5pagna, descritte da F. Cerroti, intagliate in rame e pubbiicate per
cura di Paolo C'acchiatelli e di Gregorio Cleter 7 . Memoric, descrizioni
cd illustrazioni varie inscrite wil'opera « Le science e le arti sotto il pontificato di Pio EX ». Pose mano pure alla traduziojie delta Storia di Sisto
Quinto per commessione speciale dcli' illustre suo autore il .barone De
Hiibner 1. Ma non potb condurla elle in piccola parte..
Tu - questo mezzo, morto il 23 gennaio 1857 Luigi Maria Rezzi, bibliotccario corsiniano, « il giorno 14 di mano (cos! egli notô nelle oUate
Marne-rie) in un congresso tenuto dal principe D. Andrea Corsini e dal
suo J'ratello marchese di Laiatico, fui scelto a succedergli. Ma corne per
disposizione del card. Neri Corsini, fondatore di quelia librenia, il bihiioRoma, 1868, in 40
ions, Giuseppe Vis, 1858, in 40.
Firenze, Pouce Le Monnier, 1859-65, vol. 6 in 8°.
Roma, Giusoppo Via, 1860, in 8 0, con duo ta-v.
Rama. Salvinoci, 1868, in f., con traduziono in epagnuolo e in francoso.
Estratto del giornale romano Il Bumw.zrrati, quadorno II, fobbraio 1870.
7 Rama, G. Aureli, 1870, in f. grande, con 7 tavela.
Sia't8-Quint par M. le »AflOt DB EUBNER, etc. Parie, Rançon, 1870,
vol. 3in8°.
2
e
-5tecario dovea essere sacerdote; cos! essi avvisarono di chiedoie al Papa
la deroga n tale disposizione. Fa dal Principe stesso partita la richiesta
al card. Antonelli il giorno 29 marzo, perelib la presentasse ai Pontefico.
clic
Di pila le stesso Princi pe il giorno 30,
fu di domenica, andando dal
Papa, Io richiese di questo fayote; cd egli assenti, approvando (con min
maraviglia) nominatamente la scella, clic avevano fatta. JI giorno seguente
pci venue il biglietto officiale della Segreteria di Statu sottocritto dalle
stesso card. Antonelli ».
Riappiccata aol 1859 la guerra per l'affrancamento d'Italia, fa divulgato, poco dope la pace di Villafranca, il famoso opuscolo Le Pape, et
le Congrès. Le circostanze, clic acconipaguarone la pubblicazione di quelia
clic
scrittura, erano taU,
bisognava essor ciechi n non ravvisare clic i disegni, in cHine al dominio temporale del Papa, in casa contenuti, erano
non già fantasie vaghe e indetermiliate; ma si priucipî e teoriche, clic
voleansi, da chi ne aven la balla, recare ad atto. Quindi la necessità di
contrapporsi ll'audace libelle, smentendone -i soflsrni, e dimostrando possibule il contemperarsi dol reggimento papale aile ragionevoli esigenze
della socictà modems. Questa la scia strategia da seguire nell'arduo cimente. Ma di quanti polemici in T.talia e fuori Yi si provarono, i dozzinali non la intesero, i furbi la dissimularono. Su di die ragionando io un
giorno nella biblioteca Corsiniana col Cerroti e con Carie Passaglia, cmvogliammo di tentare tutti e tre insieme l'impresa, die altri o per ignorauza, o per tristizia non aven saputo, o volute ragionevolrtente condurre.
Cosi ebbero origine j rioti dialoghi del Passaglia '; lavera tumultuario di
pochi giorni; scandale ai pusilli; bersaglie aile ire e agli odî di astuti
inframmettenti; vaglieggiato tentative di probabile conciliazione ai sari.
Fra oui primeggiarono i cardinali Santucci e D'Andrea, il p. Girolamo
Gigli maestro di palazzo, cd i tre consultori dell' Indice, l'Audisio, il Da
Rignano cd il Vercellone. I quali peraltro tutti insierne non valsera a
vincere le male arti dei tristi avversari, pe'cui maneggi quo'Dialeghi si
lasciarono puhblicaresenzal'approvazione deIl'autorità ecclesiastica, e sonza
luogo né nome di stampatoro, perchè sembrassero impressi di sotterfugio,
e, corne dicono, alla rnacchia.
Ne! 1868, banditosi dal nostro Comune il concorso per I' iifllcio di
segretario, voile il Cerroti cimeutarvisi; e forse non senza una qualche
probabilità di riuscita, sècondo die potei iTltenderc pe'discorsi tonuti con
1 n Ponte]? ce cd il Principe, osRi& la 7'eolnqia, la .Pilosofl,, e, la Politioa ,nene
d'accords in ordine al Principato civile fiel Papa. Dialogiti di D. Carie Paeaglia
prafessore di F'ilosqfia Snperiore nell'Arahiginnasio romano. Roma, tipografia Auroli,
1860, in F. Ne furono pubblioati due; altri due rimaaoro inoditi.
ta
—6parecchi de'rniei colleghi in quel Consiglio; mai sospetti doua pubblica
autorità Io esclusero dail' aringo.
Bimutatasi in Borna, nello scorcio del 1870, la pubblica cosa. tornô
a sorridorgli la fortuna. Bicuperb per ragione di postliminio l'ufficio toitogli nel 1849, liquidataglieno dal nuovo Governo l'aunuale pensione in
lire 4192.50; ebbe lincarico di prefetto della bibliotoca Alessandrinft; nei
primi comizj amministrativi risnitô eletto cousigliere.comnnale con 1491
tu
voti;
nominato membre dol Consiglio per gli archivi dol regno, e decorato delle insegne di cavaliere e poi di ufficiale doua Corona d'Italia,
e di quelle dei Sa. Maurizio o Lazzaro.
Rinfrancato cos! negli spiriti, e corne risçrto a vita novella, ne trasse
maggior lena agli studi, conducendo innauzi le due grandiose opere: la
Bibliogra fia di Rogna medioctale e rnodezz e le .ftlemorie per serviré
alla storia della incisione, compilate tiella deseri2ione e dichiarazione delle
stampe ehe trovansi ndlla biblioteca Corsiniana. Alla prima delle qnali
a-vea poste mano nel maggio 1855, alla seconda nel febhraio 1857, corne
di sopra ho accennato colle sue stesse parole.
- Della Bibliografia ragionai a lungo in una lettera dé! 4 agosto 1.885
allEcc.mo signer duca Don Leopoldo Torlonia if. di sindaco di Borna, la
qualo lettera in parte pubblieai ne! quaderno IX dellanno IV di quosto
periodico, sicchè non m'occorrendo di qui ripetere cib che in essa già
esposi, mi limite a trascriverne la conchiusione finale. E cioè, che quest'opera non è da torero nel conte di nu semplice elenco categorico, meccanicamente compilato; ma inveco dee reputarsi lavoro di critica e di
erudizione 1100 ordinaria, allo scopo di guidare con agevolezza e Jidatamente gli studiosi nella sterniinata ricerca di quanto direttamente o indiretta.monte si rapporta alla Borna medioevale e moderna. Sotto tale rispetto stimo non essere molte le opere, die Si possano u questa paragonare,
e forse niuna avervene, che le rada innanzi. Oie se poi si considera, non
poter noi peranco vantare una vora e piena storia di Borna, cho ne aibracci insieme il periodo medioeva!e e moderno; cresce notevolmente il
pregio di questo lavoro, corne quelle, che, primo ed unico nel suc genere,
sopperisce in qualcho modo a tale difetto, e no rente possibile quando
che sia il riparo. Chè, ove sorgesse lin ingegno forternente comprensivo,
capace di tutta aibracciare e disporre la sterminata mole de' fatti e degli
avvenitnenti, clic, quasi in anipissimo teatro, si - avvicondarono per oltre
a quattordici secoli su questo suolo fatale; certo egli troverebbe per grau
parte appareochiato il fondarnento della sua letteraria impresa in questa
Bibliogra fia.
Delle .ftfernorie per sertire alla storia delle ineisioni pub intendersi
t
-
—7—
il divisamonto e l'importanza dal sopra ricordato saggio pubblicatone
nel 1858, e dal par mente aile infinite e pazienti industrie, clic gli occorsero per apparecchiarle. Corne dire il doppio catalogo delle moltissime
migliaia d'incisioni della raccoita corsiniana l'une per nomi di autori,
Paître per soggetti; gli indici delle opera artist.iche del Vasari, del Baglioni, de! Pasco!i, del Passeri, del Lanzi, del Rosini, delle Zani, de! Ricci
o dol 0-asparoni; e quelle de' ritratti di illustri porsonaggi sparsi qua e
là in una sterniinata copia di svariatissimi voiumi. Con tali apprestaméuti
egii potè aver pronte all'uopo le notizie di quai si fosse intagliatore, e
delle singole incisioni da esse condotto, e la storia altresi delle pâture,
delle sculture e degli edifici in quelle ritratti, e del loro successive passaggio da luogo a luogo e da un possessore all'altro, inline al presente
tempo. Il quale tesoro di erudizione è ordinatamente distribuito per tutta
l'open. La descrizione poi dei soggetti e dei peculiari caratteri di ciascuna
stampa è cos! particolareggiata e precisa, da renderla pressochè visibile
all'occhio del leggitore. Ed- è bon da dolero che per tutta foruire si rasta
e preziosa tela non sia ba.stata al suo autore la vita.
Ultime dc.' suoi lavori fil il Catalogo della bibiioteca .Romana-Sarti 1
Gliene fu allogata la compi . lazione dallo stesso possesore di quella, aIlorchè, nel maggio de! 1877, ne facova splendide dono al Cornune di
Roma. Il quale catalogo è divise in tre parti: nella prima notansi le
opera seconde l'ordine alfabetico de' lare autori, ovvero dei loro titoli,
quando quel primo indizio faccia difetto; noua seconda sono rogistrate
le opera medesiine, partite per classi; nolla terza, vcngono iidicate le
varie materie, della quali trattasi in ciascuna opera. A crescere il pregio
e l'ut.ilità di questa sua fatica stimb opportune corredaro di note alcuni
pli importanti iuoghi; ma lion potè farlo clic in picciola parte, del clic
cos! ogli scusossi nella prefazione.
« Certamente calera, elle cui mani verra questo mie lavoro trarranno
maraviglia non have dal vedere, corne solamonte gli articoli appartenenti
aile due prime lettere dell'alfabeto, noUa prima parte dol catalogo, siano
accompagnati da alcuno note hiografiche, bibliografiche, critiche; e corne
tutti gli altri cho ad essi conseguitano, ne siano scompagnati. Per iscagionarmi di quosto difetto dirô nettamento, cI1e io aveva in anime, cd
anzi proposi di continuarmi in quelle fine all'ultiina lettera, ma fui tolto,
contre a mia vogua, da siffatto divisamento, e fu rosa vana ]a min proposta, e dal pressare elle mi si faceva continue da persans autorevoli di
Catalogo della bibliotoca Romana-Sarti, contpilato da Francesco CArroti, bi,
btioteoario. Roma, Bonoini, 1881, vol. 3 in-4.
—8--
t
dar presto coinpiuto il lavoro, cui da pochi mesi soltanto avea poste
mano, e pi'u dalle spiacevoli querimonie, che continuamente mi gitmgevano all'orecchio, di certi messeri, ai quali non sapeva capir nell'anirno,
corne potesse avvenire, che la retta compilazione di un catalogo di libri,
alla quale essi stoltamente reputano acconcio qualsivoglia scrivano o imbrattatore di fogli, non potesse farsi a vole di perina. Chiesi cinque o soi
mesi per fornirlo di quel corredo; mi si fece intendere ch'erano troppi:
e perb mi arrestai cd intesi solo a condurlo al eue termine a quel modo
che qui approsso si rode ». Ciè non ostante il catalogo riusci di piena soddisfazione del Sarti,
e in tutto conforme al bisogno degli studiosi e al servigio di quella biblioteca. E pertanto dovendosi dal Comune preporre al governo di questa,
seconde il prescritto nell'atto di donazione, un letterato romano; la scelta
cadde senz'altro sul ()erroti.
Varcato ornai il settantacinquesimo anno d'età, afflovolitegliesi notevolmente le terze dol corpo, non perô punto quelle dell'animo, contrasse
ne' bronchi una lenta affeziono catarrale, che ohbligavalo di quando in
quando, principalmente il verno, a rimanersi lunghi giorni col lette. Dove
tuttavia seduto con un deschetto innauzi, attendeva a studiare non altrimenti clic sano fosse: laonde solea dire, giungergli di tante in tante opportune quell'ozio per avanzare lopora della l3ibliografia di Borna. Noua
primavera dell'aJtro amie, acuitosi di repente il morbo, fa presse a soc.
coniberne; ma ripreso vigore si condusse ad Anzio, e qaindi a Caprarola, dore solea ogni anno sot-trarsi agli ardori doua state. Tornatosene
nellottobre in R-orna niediocremente riavuto, ma colla persona emaciata
cd affranta, fa colt-o t-ra brevo novamente da] male, alla cui violenza,
durata con vicenda di speranze e sconforti, forse tre mesi, finalmonte
soggiacque in, sull'aggiornare dell'ultimo del trascorso geunaio. Moi-i con
la rassegnazione dol cristiano e la feruiozza dol saggio, serbando intero
il conoscirnento insino aIl'estrerno, e non pat-i agonis; ma acconnando si
spalancasse la finestra perchè sentiasi soffocare, in quoll'atto spirô.
Il quarto di dalla morte ne seguirono onoratamente il feretro alla
chiesa 1 parent-i, gli amici, i cousiglieri dol Oornure, gli accademiôi lincei,
quelli di S. Juca, cd une stuolo di ufficiali del corpo de' bersaglieri, compagni d'armi del capitano Ottavio, degno figliuolo di tante padre.
Ebbc persona mezzana e bon complessionata; faccia ovale e piaccute;
folti e non in tutto dalla et-à scolorati i capelli e la barba; occhi vivissirni, scintïilanti. Festevole e bel parlatore; accentuato cd enfatico se il
discorso cadesse sulle umano nequizie. 1)'animo schietto, modestissimo,
non ne sdegnarono l'amicizia i grandi, la ricercarono i letterati e gli ar-
-9tisti. Ne registrarono il nome ne' loro rtioli le aceademie Tiberina, dei
Quiriti, di S. Luca, la Società geografica, la R. Couimissione PC' testi di
lingua. II eue corpo miposa col Campo Verano entre al sepoicro della famiglia con questa memomia:
HIC. QUI ESCIT . IN. FACE .
FEANCISCUS . LACTANTII . Y. CERROTI
PRAEFECTUS . BIBLIOTUECARUM
CORSJNIANAE . ET .SARTIANAE
OMNIGENA . OFERTJM . EDIT0RUM . N0TITIA
BONARUMQ . ARTIUM . LITIERIS. CLAIUJS
GRAMMATICUS . PHILOSOFIIUS
SCItIPTOR . L0CUPLES . VENUSTUS
VIR. ANTIQUAE . FlUE!
MDCCCLXXXVII
LXXXI
DECESSIT . FRJB . I{AL . FEBR . A .
AET . SUAE .
OCTAVIUS . ET . ALOISIA . FI LII
ADELAIS.VITAL[
SECUNDIS . NUI'TIIS . VXOR
PATRI . OPTIMO . VIRO . DESIDERATISSIMO
P. P.
G.
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Francesco Cerroti