NUMERO CINQUANTUNO - APRILE 2013
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Pizza di Pasqua
Siamo ormai alle soglie delle prossime elezioni
amministrative. Tra due mesi la città sarà chiamata
a costruire, con il voto espresso dai singoli cittadini,
il quadro dei dirigenti che rappresenteranno e
resusciteranno la città di Anzio. Prendiamoci ora una
pausa di riflessione e addolciamo i prossimi giorni
con una semplicissima ricetta: la pizza pasquale.
PRIMO IMPASTO. Sbriciolate il lievito in una
ciotola e aggiungete 50 ml di latte tiepido, il malto, 100 gr di farina.
Contemporaneamente leggete accuratamente tutte le liste elettorali
che i partiti presenteranno.
SECONDO IMPASTO. Prendete l’impasto lievitato e mescolatelo
con 80 ml di latte tiepido e 100 gr di farina. Poi selezionate i candidati
che maggiormente vi interessano o che vi hanno consigliato e
informatevi sugli ultimi anni di storia politica del partito cui fanno
riferimento.
TERZO IMPASTO. Unite l’impasto lievitato a 150 gr di farina, 80 gr
di zucchero, 50 ml di latte tiepido, 80 gr di burro e mettetelo nel forno
spento per 2 ore. Approfondite poi la storia dei singoli candidati.
Informatevi sulla loro professione, sulla loro fedina penale, sugli
eventuali successi e insuccessi ottenuti per la città e sulla loro età.
QUARTO IMPASTO. All’impasto lievitato unite 5 gr di sale, 100 gr di
zucchero, la vaniglia, buccia degli agrumi grattugiata, 50 gr uova, 200
di farina 170 gr di burro, 75 gr di cedro candito e mettete a lievitare. A
questo punto scegliete politici per lo più giovani, puliti e attivi, e non
quelli che da più un ventennio hanno le mani in pasta.
QUINTO IMPASTO. Preparate la glassa per la colomba, leccatevi le
dita e rintracciate telefonicamente la segreteria del vostro candidato
prescelto per un appuntamento. Guardatelo negli occhi, fategli
domande specifiche sul lavoro dei giovani e ascoltate bene le sue parole.
Ricoprite la colomba di glassa e infornate per circa 50 minuti a 180
gradi. Se la pizza non risulterà, avrete sicuramente scelto un candidato
che alla vostra domanda avrà risposto con la promessa del nuovo
porto o avete impastato un candito scaduto.
Ripetete quindi l’operazione punto per punto, variando lista.
Buona pizza di Pasqua a tutti.
Andrea Mingiacchi
Riviera Zanardelli 45 – Anzio
Tel 06 98340765 - fax 06 98342058
Per informazioni: 333.73.50.189
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aprile 2013 _ n.51
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PORTO: IL BANDO C’E, mA VA DESERTO
Eccolo qua: atteso da anni, il bando per la costruzione e realizzazione
del nuovo porto di Anzio pubblicato in fretta e furia nei mesi scorsi,
è andato completamente deserto. Nessuno in Italia e in Europa si
è sentito di investire 193 milioni 790.183,94 euro: in primis per la
crisi mondiale che stiamo vivendo, secondo se a ciò si aggiunge il
fatto di non avere un ritorno economico certo, il gioco è fatto. Già
perché l’amministrazione (visto il fallimento della vendita dei posti
barca, gestita in maniera “paesana”, senza un’adeguata pubblicità
e un adeguato piano di marketing), ha pensato bene di pagare
l’impresa che avrebbe realizzato il porto con gli stessi posti: tanti
quanti gliene sarebbero serviti a coprire il costo dell’opera. Tradotto:
tu fai il porto, io ti pago con i posti barca. Poi se riesci a venderli o
meno è un tuo problema. Neanche il più folle degli imprenditori,
parteciperebbe ad una gara con tali modalità. Ma come si è arrivati
ad avere un bando deserto? Cosa è successo in questi mesi? Che fine
hanno fatto l’ingegner Marconi e la sua Mare 2?
LA GARA - La gara inizia il 5 dicembre con pubblicazione sulla
Gazzetta Ufficiale numero 142. Di pubblico rimaneva soltanto il
61% della Capo d’Anzio, e il controllo che questa avrebbe avuto
sul nuovo bacino. L’impresa vincitrice avrebbe dovuto provvedere
alla progettazione esecutiva dell’ampliamento e ristrutturazione
del porto, secondo il piano regolatore portuale, alla progettazione
esecutiva delle opere a corredo (viabilità e accesso, oltre che le
opere di difesa del litorale), al finanziamento esecutivo delle opere
progettate e alla manutenzione ordinaria e straordinaria di opere
e impianti realizzati. Premio: la gestione del porto. Una volta
avvenuta l’aggiudicazione, l’impresa vincitrice avrebbe avuto 60
giorni di tempo per la presentazione del modello fisico-matematico
e 120 giorni per il progetto esecutivo. Inoltre si sarebbe dovuto
redigere un piano del traffico della città, concordato tra il Comune
e l’impresa vincitrice. Durante i tempi di costruzione, l’impresa
doveva mantenere il fondale a 5,50 metri.
A breve, comunque, si riuniranno il cda e l’assemblea dei soci della
Capo d’Anzio per decidere dei futuri sviluppi. C’è chi parla di un
nuovo bando, al ribasso e con scadenza dopo l’estate, oppure si
pensa a una vendita della concessione a un privato. Di concreto,
ancora non c’è nulla.
LA DIREZIONE DEI LAVORI – La “designazione del direttore
dei lavori spetta alla Capo d’Anzio S.P.A. e i costi sono compresi
in quelli complessivi dell’opera”. Questo recita il bando. A chi è
stata assegnata? All’ingegner Marconi. E così dopo il 39% si vede
fare un altro regalo, questa volta direttamente dalla Capo d’Anzio.
D’altronde l’ingegnere è un “volpone” nel campo della portualità
e in quello societario. Tempo fa, quando ancora non era stato
pubblicato il bando, sul sito della MarineDi (società che si occupa
della progettazione, sviluppo e gestione di porti in Italia e nel
Mediterraneo e che vede Marconi suo amministratore unico), il
porto di Anzio veniva dato in fase di realizzazione: in che modo
e con quali soldi, non si sapeva. Intanto lui rimane e continua a
guardarsi bene intorno.
I MESI PRECEDENTI - Alla gara si arriva con un clima di
incertezza. Con un privato (l’ingegner Marconi) a detenere il 39%
della Capo d’Anzio, dopo il contenzioso con Italia Navigando (il
vecchio partner del Comune), che per liquidarlo gli aveva ceduto
queste e altre quote di sue partecipate. Al bando si arriva con la
relazione del sindaco di Anzio Luciano Bruschini in consiglio
comunale: quello del 22 ottobre, nel quale annuncia che “La
gara sarà bandita indipendentemente da tutto”. E cosi è stato.
È vero, alla pubblicità dell’opera avrebbe dovuto pensarci Italia
Navigando, ma oggi è troppo facile incolparla. Sì perché mentre
la società del Ministero dell’Economia faceva tante chiacchiere
e nessun fatto, dov’erano la Capo d’Anzio (presidente e cda)?
Dov’era l’amministrazione? Il sindaco, sempre nello stesso consiglio
comunale, disse che: “Pubblico o privato non cambia nulla: il 61%
è sempre nostro”. La stessa amministrazione, dopo la chiusura della
gara, non ha fatto sapere nulla. Ad oggi sul sito del comune non c’è
traccia dei risultati della gara, né un commento da parte del sindaco.
Al contrario però, c’è ancora il banner che pubblicizza il bando. In
chiusura un’ultima domanda: preso atto che al 99% questo progetto
è irrealizzabile, ed è stato bocciato anche dal mercato, le spese della
Capo d’Anzio che nel bando erano a carico del vincitore, chi le paga?
Naturalmente i cittadini.
Leonardo Tardioli
aprile 2013 _ n.51
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Il punto sulla raccolta porta a porta che verrà estesa in tutta la città
ANZIO: DIFFERENZIATA TRA MILLE POLEMICHE
Se ne parlava da settimane, mesi e adesso
sembra che ci siamo. Sta per partire ad Anzio
la seconda fase del progetto della raccolta
differenziata “Porta a Porta”. Un servizio
attivato nel 2011, in via sperimentale, nel
quartiere Marconi di Anzio Colonia, e
che ora verrà esteso a tutto il territorio. In
queste settimane si sono svolte, nei quartieri
di Lavinio e Villa Claudia, le assemblee
pubbliche per illustrare ai cittadini le modalità
del servizio. Incontri che hanno visto i
residenti partecipare con grande interesse,
segno che la voglia di fare e impegnarsi per
una raccolta differenziata c’è.
INCONTRI CON I CITTADINI All’assemblea pubblica per il quartiere di Villa
Claudia c’era anche Anzio-Space. Durante
l’incontro sono state spiegate le modalità del
Porta a Porta, che inizierà nei piccoli quartieri
per poi estendersi su tutto il territorio del
comune come sta accadendo nella vicina città
di Nettuno. Si è parlato, poi, della consegna
dei bidoncini, di come andrà fatta la raccolta,
in quali giorni verrà ritirata la pattumiera,
e ancora la nuova apertura di due isole
ecologiche, dell’istituzione degli Eco-vigili e
la diffusione di opuscoli informativi scritti in
lingua straniera per i residenti di nazionalità
estera. “Il bidoncino dell’indifferenziata
– ha spiegato il vice-sindaco e assessore
all’ambiente Patrizio Placidi - ha un
microchip per sapere se il cittadino scarica o
meno e dove vada a farlo. Avremo una banca
dati per vedere chi non paga: il microchip
serve anche a questo. Avremo poi due isole
ecologiche: vicino il camping di Lido dei Pini
e in Via Saturno; senza contare che a breve
aprirà l’altro centro di raccolta Usa e Jetta 2”.
Infine per quanto riguarda i costi, Placidi ha
rassicurato spiegando che “non ci saranno
aumenti sulle bollette dei cittadini. Abbiamo
pagato 9.928.000, nel 2012, ne pagheremo
9.931.000 nel 2013 e 9.452.000 nel 2014
quando avremo il 50% di differenziata, per
poi scendere a 8.792.000, nel 2015 con il
60% e 8.612.000 nel 2016, quando avremo
il 65% di differenziata”. L’assemblea si è
conclusa con le domande dei residenti: una
signora chiede chiarimenti sulla situazione di
Acqualand. L’assessore risponde dicendo che
hanno diffidato il proprietario chiedendogli
di fare una bonifica. Altre persone, con
tono agitato, chiedono delucidazioni
sulla situazione di Piazza Roma, piena di
immondizia e senza illuminazione. Placidi
risponde piccato: “Anche se mi chiamano
cassonetto 2 non sono disposto a prendermi
la merda! Mi piace discutere ma così no”.
Infine una signora lo ringrazia per l’avvio del
servizio e lui risponde di averne bisogno in
questo momento.
DIBATTITO POLITICO – Continuano,
invece, le polemiche sul fronte politico anziate,
in particolare da parte della maggioranza: tra i
sedici rimasti a sostenere il sindaco di Anzio
Luciano Bruschini, il consigliere Romeo De
Angelis ha sollevato delle perplessità e ha
chiesto all’assessore Placidi se fosse il caso
di posticipare l’inizio della differenziata al
mese di ottobre, dato che in questo periodo,
specialmente nel fine settimana, ad Anzio,
sono molti i residenti che vengono ad aprire
la seconda casa. Il 28 febbraio la discussione è
arrivata in consiglio comunale: non era chiaro e
non lo è ancora a nessuno, sia alla maggioranza
sia all’opposizione, quanto realmente costi il
servizio ai cittadini, se si troveranno aumenti
sulla bolletta e quale sia il piano finanziario.
Il dibattito è durato un’oretta scarsa e poi tutti
a casa per la mancanza del numero legale.
Senza aver avuto risposte in merito. Placidi ha
minacciato anche le dimissioni, se il piano non
fosse passato; ma nonostante ciò si è andati
avanti con gli incontri nei quartieri.
FINANZIAMENTO – Infine c’è da dire
che il comune per avviare il “Porta a Porta”
nel 2011 ha usufruito di un finanziamento
provinciale di due milioni di euro, che però
non riesce a coprire tutti i costi: gli altri
soldi dove si prendono? La risposta è nella
deliberazione di giunta numero 148 del
04\12\2012. Questa è una parte del testo:
“Premesso (…) Che con delibera di giunta
comunale del 20\05\2012, l’Amministrazione
Comunale ha previsto l’impegno di spesa, per
l’acquisto dei Kit per la raccolta differenziata
dei rifiuti, impegnando parte della somma
stanziata dalla Provincia di Roma – i due
milioni – e la restante somma mediante
leasing finanziario”.
Sempre nella stessa deliberazione, si legge che
la gara d’appalto per il servizio è stata vinta dalla
ditta Scau Ecologica S.r.l. di Ceccano, per un
importo di 1.950.000,00 euro, oltre Iva al 20%.
Alla riga successiva il colpo di scena: “La ditta
Scau Ecologica S.r.l. con nota prot. N 42.547
del 12 settembre 2012, ha rappresentato
la volontà, al fine di ridurre i tempi di
istruttoria bancaria e ottimizzare i tempi
di consegna, la fornitura delle attrezzature
agli stessi patti e condizioni offerte in sede
di gara, con dilazione pagamenti fatti dalla
ditta Scau Ecologica S.r.l.”. E ancora: “(…)
Valutato che l’offerta sopra citata, non va a
modificare in nessun modo quanto stabilito
dal Capitolato Speciale di Appalto e dal
Disciplinare di Gara, ma ridurrebbe i tempi di
consegna delle attrezzature, le quali verranno
consegnate dalla ditta Scau Ecologica S.r.l.
con le modalità e i tempi stabiliti nell’art 3
del Capitolato Speciale di Appalto nonché
di quanto proposto dalla Ditta nell’offerta
tecnica; (…)Tutto quanto soprapremesso
delibera (…) Di accettare la proposta n.
42.547 del 12 Settembre 2012 della Ditta Scau
Ecologica S.r.l. aggiudicataria della fornitura
delle attrezzature per la raccolta differenziata
porta a porta, che allegata alla presente ne
forma parte integrante e sostanziale, per il
pagamento diretto alla stessa, dell’importo
finanziario in sede di gara (…)”. Quindi la
restante parte di soldi viene presa tramite
leasing e la ditta vincitrice, per non perdere
troppo tempo, anticipa i soldi che poi si
vedrà restituire dal comune, dopo che questo
avrà ottenuto il leasing. La consegna dei Kit
sarà effettuata dalla Scau Ecologica. Il piano
finanziario ancora non è stato presentato,
quando e come ancora non si sa.
Leonardo Tardioli
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
n.51 _ aprile 2013
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LE DISCARICHE A CIELO APERTO DEL COMUNE DI ANZIO
Luca Del Vecchio
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Le strade diventano discariche a cielo aperto dove gettare rifiuti di ogni genere
LAVINIO E LE VIE DELLA “MONNEZZA”
Se provate a fare un giro nel quartiere turistico di Lavinio mare
o nell’attuale quartiere dormitorio di Lavinio stazione, noterete
che tra le strade dissestate, i palazzi in continua costruzione,
l’assenza di marciapiedi, i molti negozi chiusi, la protagonista
assoluta della vita urbana è “la monnezza”. Se ne possono trovare
mucchi in diversi punti della località anziate.
RIFIUTI IN CITTÀ - In viale Smeraldo cumuli di rifiuti
solidi, calcinacci e rottami di elettrodomestici “abbelliscono” per
così dire box auto abbandonati. I box sono transennati e i cartelli
ci avvertono della presenza di esalazioni di gas naturale tossico.
Un abitante della zona ci spiega: “I box sono stati transennati
dal comune per impedire che qualcuno vi entri e si avveleni. Ci
sono state anche numerose interrogazioni comunali per ottenere
almeno questo accorgimento. Il problema è che quando hanno
transennato l’area non hanno tolto i cumuli di rifiuti ingombranti
che erano presenti nei box”. Ci si sente davvero al sicuro –
pensiamo con sarcasmo - quando il territorio è curato con tale
impegno e serietà… Un’altra discarica abusiva si trova nella
strada che collega via Renato Fucini a Via delle Cinque miglia,
dove c’è una gran quantità di rifiuti indifferenziati, calcinacci,
vecchi mobili e materassi. Evidentemente gettare l’immondizia
nei cassonetti o portare i rifiuti ingombranti in discarica costa
troppa fatica agli autori di questo scempio. E camminando per i
vialetti del quartiere troviamo ancora altri materassi, residui di
potature, mobili e così via. L’immondizia aumenta nei pressi dei
cantieri abbandonati, come al “panettone” in Passeggiata
delle sirene, vera discarica abusiva da ormai ben 40 anni.
Lavinio mare è una zona semidisabitata in inverno, così molti
cittadini (si fa per dire…) la considerano un luogo ideale per
depositare ai margini delle strade poco trafficate (e sono molte)
gli oggetti ingombranti di cui si vogliono disfare. C’è da dire che
i cassonetti sono vuoti, segno di una accettabile azione di pulizia
del territorio: ma nei mesi invernali tutto ciò non è una grande
notizia, anzi è abbastanza normale dato che a Lavinio mare ci
abita poca gente. Se invece si prova a passeggiare per gli stessi
vialetti in estate, troverete una situazione ben diversa e non
mancherà l’o ccasione di imbattersi in cumuli di rifiuti.
RIFIUTI IN SPIAGGIA - Se scendiamo poi in spiaggia il
panorama è desolante. I signori proprietari degli stabilimenti
(ma in realtà sono dei semplici concessionari) abbandonano gli
arenili - per i quali d’e state fanno pagare salate tariffe per l’affitto
di ombrelloni e sdraio – all’accumulo di tutti i possibili rifiuti
che il mare, oltraggiato dalla nostra cosiddetta civiltà, vomita
addosso alle coste. Sono pochi, infatti, i concessionari che
d’inverno si preoccupano di pulire le spiagge. Destino ancora più
triste è riservato alle spiagge libere, dove non si vede nessuno a
fare un po’ di pulizia. Ma si sa, tutto quello che è bene comune e
non porta profitti immediati è solo da disprezzare.
RACCOLTA “PORTA A PORTA” - Tra poco anche a Lavinio
arriverà la raccolta differenziata porta a porta: verranno
distribuiti gli appositi contenitori e verranno tolti i cassonetti
dalle strade. L’amministrazione ha inviato decine di migliaia di
lettere per informare i residenti fornendo le istruzioni per un
corretto utilizzo dei nuovi contenitori. Per la verità tale novità
arriva in ritardo. Il comune e l’assessore all’ambiente Patrizio
Placidi la promettono da anni, ma solo a ridosso delle elezioni
si comincia per davvero a farla, o almeno sembra. A molti è
venuto il sospetto che si tratti dell’e nnesima manovra elettorale,
noi speriamo che non lo sia e abbia un effetto benefico sul
territorio. Sono troppe le ferite che esso ha subito e un’altra
beffa non la meriterebbe. Certo, non bisogna dare tutte le colpe
all’amministrazione: la maleducazione e la scarsa cura dei beni
pubblici sono una caratteristica profonda di molti concittadini
che scambiano le strade per discariche a cielo aperto. Per fermare
questa tendenza, oltre alla raccolta porta a porta servirà un
lavoro di educazione ambientale e di buon esempio da parte di
chi ci amministra e una campagna di sensibilizzazione che avrà i
suoi costi e le sue difficoltà.
Umberto Spallotta
RACCOLTA DIFFERENZIATA:
LA PAROLA AI CITTADINI DI ANZIO
COLONIA
Hanno opinioni discordanti i cittadini del quartiere di Anzio
Colonia: qualcuno è diffidente, forse non a conoscenza
dell’importanza della raccolta differenziata; alcuni credono
sia solo un altro espediente ideato per avere altri soldi non
molto puliti, qualcun altro invece la ritiene una buona e sana
opportunità per salvaguardare l’ambiente. I cittadini di Anzio
Colonia sono i primi della città anziate a sperimentare la
raccolta differenziata porta a porta; iniziativa che si propone
di sensibilizzare i residenti circa la situazione drammatica nella
quale il nostro pianeta si trova.
La differenziazione dei rifiuti, che verrà, si spera presto, estesa
all’intero territorio di Anzio, permetterà la diminuzione del
volume dei rifiuti che giungerà in discarica e permetterà il riciclo
di numerosi materiali, come il vetro, la carta e la plastica. Per ora
l’iniziativa procede in modo sano e corretto, l’impegno sta nel
continuare a svolgere il lavoro come si deve, senza dimenticanze.
Perché un impegno comune per la difesa dell’ambiente non solo
è necessario, ma indispensabile.
Alessandra Toppetta
Anzio Space
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Divertimento e riposo: le due anime del turismo
La scialuppa 2: musica sì, musica no....
L’annale difficoltà, tipica dei luoghi di
villeggiatura, di conciliare il vivere una
villeggiatura giovane e divertente con un’altra
di sano riposo, ha sempre creato frizioni fra
gli abitanti di Anzio come in tutte le città
turistiche. Non sempre è facile far andare
d’accordo coloro che in vacanza si vogliono
divertire, come i giovani, con coloro che
invece intendono passare i loro giorni di ferie
in completo relax. Per poter dipanare questa
difficile matassa, in democrazia, i cittadini si
rivolgono alle amministrazioni per ottenere
risposte e permessi. Qualunque attività svolta
sul territorio comunale per essere legale deve
ottenere delle autorizzazioni, e non solo...
Per svolgere attività turistiche, ricettive e
soprattutto notturne, i cittadini devono
rivolgersi alle competenze sanitarie e della
sicurezza: quindi per farla breve, chiunque
volesse fare musica e intrattenimento
sulla spiaggia di notte deve soddisfare le
giustissime esigenze di ASL, Vigili del Fuoco,
Arpa, Carabinieri....
Questo è esattamente quello che Silvio
Puccillo e la sua famiglia hanno fatto
quando decisero di intraprendere l’avventura
notturna nel loro stabilimento balneare “La
Scialuppa 2”. Nel 2000 infatti con tanto di
ordinanza comunale affissa che permetteva
loro di far musica fino alle 3 di notte, hanno
iniziato a far divertire non pochi giovani,
turisti e non, sulla spiaggia del Lido delle
Sirene.
Ma come c’era da aspettarsi qualcuno non
dormiva sonni tranquilli e nonostante
i rinnovati permessi e i controlli di
Carabinieri e Arpa sempre perfettamente
in regola, parte una denuncia penale con
la richiesta di un risarcimento di ben 5
milioni di euro, causa vinta dalla famiglia
Puccillo in Cassazione. Scatta a questo punto
una seconda causa civile e qua le cose si
complicano perchè inverosimilmente con le
stesse argomentazioni, invece, La Scialuppa 2
si trova a dover pagare ai richiedenti 100mila
euro di danni. Tutte le attrezzature dello
stabilimento vengono pignorate e messe
all’asta. 2 aste sono già andate deserte grazie
alla solidarietà degli altri balneari e di tutto
il sindacato balneari di Anzio (SIB) con la
presidentessa, Daniela Di Renzoni, in primo
piano, ma la situazione è precaria aspettando
l’appello della sentenza.
Facendo una passeggiata sulle spiagge di
Anzio durante i mesi invernali, l’unico tratto
sempre pulito e controllato è quello gestito
da Silvio che ogni giorno si trova lì a lavorare
col suo trattore pignorato. È possibile che
un onesto cittadino che lavora e chiede i
giusti permessi per lavorare, poi si veda
condannare come se svolgesse un’attività non
lecita? Non si può essere sicuri nemmeno
quando si chiede un nulla osta? Nonostante
la comprensione per le persone che vogliono
dormire anche in estate, qualcosa non
quadra... speriamo che questa faccenda
metta in luce una discrepanza fra i poteri e ne
risolva il paradosso. In bocca al lupo!
Bruno Pepe
Un fenomeno preoccupante, il bilancio è di 79 mammiferi morti
CONTINUANO GLI SPIAGGIAMENTI DI DELFINI
Chi non ricorda la celeberrima lettera dettata
da Totò a Peppino De Filippo, in una vecchia
pellicola della metà degli anni cinquanta, in
cui si faceva riferimento ad una fantomatica
“moria delle vacche”? Dopo oltre 60 anni
dobbiamo fare i conti, più drammaticamente,
con un’altra moria, quella dei delfini. Secondo
la Banca Dati Spiaggiamenti dell’Università
di Pavia, nei primi tre mesi dell’anno (dal 1°
gennaio all’8 marzo) sulle coste del Tirreno si
sono spiaggiati in tutto 79 cetacei, di cui ben
64 delfini della specie stenella striata, la più
comune nel Mediterraneo. Dati preoccupanti
che superano ogni statistica, dato che “in
media sulle coste tirreniche italiane si
trovavano le carcasse di 4 stenelle nello
stesso periodo dell’anno” spiega il ministero
dell’Ambiente in una nota. I ritrovamenti
sono avvenuti sulle coste di diverse regioni:
Lazio (con ben 28 casi, di cui 5 ad Anzio) e poi
via via Toscana (26), Sicilia (15), Campania,
Calabria e Sardegna.
MINISTERO AMBIENTE - Il Ministero
dell’Ambiente ha allertato tutta la sua rete
scientifica (Università di Pavia e Padova, Asl,
Istituti Zooprofilattici e Arpat) per cercare
di capire questa anomala moria. Il ministro
Corrado Clini si è detto preoccupato
chiedendo peraltro informazioni anche alle
autorità francesi e spagnole e per sapere se
l’entità del fenomeno è circoscritto solo alle
nostre acque o se bisogna tener conto di un
avvenimento più esteso.
Dai riscontri delle prime analisi eseguite
su una grossa campionatura di delfini
rinvenuti, è stato appurato che quasi tutti i
cetacei presentano delle grandi infestazioni
parassitarie, e in molti casi la presenza del
virus del morbillo (dolphin morbillivirus),
responsabile in passato di due gravi epidemie
nel Mediterraneo (tra il 1990 e il 1992 e tra il
2006 e il 2008) e di altri episodi analoghi nel
resto del mondo.
VIRUS KILLER? - Dopo le prime notizie
diramate agli organi di stampa, gli studiosi
dell’Università di Pavia adesso sembrano
essere molto più cauti nell’attribuire al
solo virus la causa dell’epidemia. Infatti
nell’ultima nota della Bds, si precisa che se
è vero che tutti i delfini risultano afflitti da
una deficienza nel sistema immunitario, che
ne avrebbe compromesso qualsiasi capacità
di reagire al virus del morbillo o a quello
del photobacterium damselae, riscontrato
in altri esemplari spiaggiati, alla base
dell’epidemia dovrebbe esserci qualche altro
fattore scatenante.
Tutto il mondo ambientalista, a questo punto,
attende con ansia gli ulteriori accertamenti
non solo per scoprire questo ‘fattore’, ma
anche trovare il giusto rimedio all’epidemia.
Maurizio D’Eramo
aprile 2013 _ n.51
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Anche nel settore funebre serve più trasparenza. Intervista a Lino Esposito de “La Fenice”
BASTA CON GLI APPROFITTATORI E I FURBETTI DEL QUARTIERE
La sede dove avviene questa intervista è un ambiente particolare:
siamo nell’ufficio di un’agenzia funebre, un settore che, volendoci
scherzare un po’ su, anche in un momento come questo non conosce
mai crisi. Ad illustrarci le tematiche e il proprio spirito lavorativo, è
Lino Esposito, che dopo una lunga esperienza a Napoli, dove la sua
famiglia è una decana nel settore, e aver lavorato presso altre ditte ad
Anzio, ha deciso l’anno scorso di aprire un’agenzia per proprio conto
a Lavinio, ‘La Fenice’, mettendo la propria esperienza a disposizione
di tutta la popolazione locale. “Quello che a noi interessa di più”
– dice il signor Lino- “è la trasparenza e la massima correttezza
nel lavoro. Purtroppo la nostra attività ci mette in contatto con
gli utenti in un momento per loro molto drammatico. Si tratta di
persone rattristate per la perdita della persona cara, e non è giusto
che ci sia gente senza scrupoli che approfitta di questi momenti
per guadagnarci spudoratamente sopra. Noi pensiamo che la
trasparenza e l’onestà, a lungo termine pagano. Specialmente in
piccoli centri come Anzio, dove molte volte si vive sul ‘passa parola’.
In questo settore conta soprattutto il fattore umano, noi cerchiamo
di immedesimarsi il più possibile nel dolore della famiglia. Anche
se per noi è un lavoro, non si può trattare la salma come se fosse un
sacco di patate. A noi interessa il ‘ritorno’ umano che ci viene dai
nostri clienti.”
Anche perché sono momenti in cui i parenti dei defunti
abbassano ‘le difese’ e sono più facili al raggiro.
“Sì, proprio per questo cerchiamo sempre di parlare con le persone
meno ‘coinvolte emotivamente’, quelle più lucide, proprio perché
vogliamo dar loro il miglior servizio senza rischi di fraintendimenti
e fregature. Nel nostro settore, purtroppo, ci sono agenzie che
danno mazzette ad operatori ospedalieri o di cliniche private per
accaparrarsi i defunti. È una brutta piaga presente dappertutto: a
Napoli, a Roma e anche dalle nostre parti… è logico che va tutto a
scapito degli utenti, perché quei ‘costi aggiuntivi’ sono poi caricati sul
servizio finale. Per non parlare poi di chi offre dei funerali da due
soldi, ma che poi alla fine costano il doppio, perché ci sono un’infinità
di voci che al momento del saldo vengono conteggiate come extra”.
Quant’è il costo medio di un funerale offerto dalla vostra
agenzia?
“Il costo medio oscilla tra i 2000/2500 euro. La nostra condotta
lavorativa è lineare. Quando stabiliamo un servizio funebre, il
nostro prezzo comprende tutto, dalla A alla Z, dall’assistenza
cimiteriale, alla documentazione al Comune, ai manifesti, fino
ai santini di ringraziamento. Lo facciamo come si dice ad opera
chiusa, senza sorprese finali. E poi vorremmo ricordare che usiamo
prodotti prettamente italiani. Costano qualcosa in più, ma sono
molto più affidabili di quelli provenienti dall’Ucraina o dalla Cina.
Anche le nostre casse più povere, come l’abete da 3 cm, sono molto
più sicure delle altre che dopo pochi mesi scoppiano. Hai pagato
qualcosa in meno prima, ma se poi il Comune ti richiama e devi
fare ‘l’Avvolgimento’ della cassa, il funerale ti viene a costare il
doppio. Qualcosa si risparmia con la cremazione che sta prendendo
sempre più piede, soprattutto dopo l’ordinanza che ha permesso che
le ceneri possono essere assegnate ai familiari. Far cremare una cassa
nell’inceneritore di Viterbo costa molto meno che comprare un loculo
al cimitero”.
Un consiglio alle famiglie che affrontano all’improvviso la
morte di un congiunto?
“Vorremmo che proprio per la trasparenza di cui parlavamo sopra,
non avvenisse più che dentro ospedali o cliniche si presentassero ai
parenti del defunto delle persone che alludendo ad una fantomatica
convenzione ti indirizzassero a questa o a quell’Agenzia. Le persone
devono sapere che non esistono convenzioni di tal genere”.
Maurizio D’Eramo
Pubblicità redazionale
Skyline Electronics:
11 anni di collaborazione nell’ICT per ERICSSON Italia
Skyline si occupa di ottimizzare e migliorare le comunicazioni
aziendali attraverso sistemi di comunicazione integrativi,
progettando e fornendo soluzioni integrate e “chiavi in mano” su
tutto il territorio nazionale per lo sviluppo di moderni sistemi
di telecomunicazioni, soluzioni avanzate di VoIP e impianti di
videosorveglianza. Tra i servizi offerti: Sistemi IVR: Interactive
Voice Response, per la creazione di sistemi automatici di risposta
per il supporto di segreterie, automazione e smistamento chiamate
mirate allo snellimento del traffico telefonico; Sistemi Call Center:
per la gestione dei servizi riservati ai clienti (Informazioni, Customer
Satisfaction, Help Desk) o la gestione dei servizi a supporto della
forza vendita (Telemarketing, Teleselling, Sales Force Automation);
Sistemi di Registrazione Telefonica: registrazione chiamate e
intercettazione telefoniche. Progettazione, attivazione e gestione di
tutti gli aspetti legati all’Office Automation; Centrali telefoniche
tradizionali: Certificazioni Ericsson (oggi AaSTRA) per le seguenti
centrali telefoniche: BP50, BP250, MD110, MD Evolution, MXONE;
Fax Server: invio/ricezione comodamente dal/sul proprio computer;
Sistemi Ipovedenti: software sviluppato per assistere gli operatori
non vedenti e ipo-vedenti nello svolgimento del lavoro come
centralinista o posto operatore; Sistemi di Videosorveglianza:
realizzazione di reti di TVCC locale e remota per la sicurezza e
controllo di uffici, stabilimenti/magazzini; Sistemi VoIP: sistema
telefonico nativo OPEN SOURCE basato su piattaforma LINUX
ricco di funzionalità e di potenzialità elevate. Siamo in grado di
realizzare e manutenere sistemi telefonici VoIP basati su Asterisk.
Le personalizzazioni fanno sì che il prodotto diventi parte integrante
del Business del cliente. L’attenta analisi iniziale, la realizzazione
di un progetto chiaro, dove si evincono obiettivi e risultati e la
gestione dello stesso con strumenti evoluti e competenze decennali,
rafforzano e consolidano il rapporto tra Skyline e il suo partner.
Tutto questo è coronato dalla massima attenzione anche dopo il
collaudo positivo perché il Servizio Clienti garantisce competenza,
serietà e professionalità. Skyline attribuisce grande importanza ai
progetti on-demand, costruendo insieme al cliente un software
su misura capace di rispondere al meglio alle richieste della realtà
aziendale. Tra i nostri clienti: Fondazione E.N.P.A.M., CASAGIT,
Ospedale NOM di Mestre, HP Vacanze, Viaggi dell’Elefante,
THAI Airways, Provincia di Padova, Banche Credito Cooperativo,
Cogeme, OMRON, i-Faber (gruppo Unicredit), ItalCamel.
n.51 _ aprile 2013
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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LA FOTO DEL MESE
Invia la tua foto a [email protected]
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La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare ogni mese la foto
ritenuta più significativa.
aprile 2013 _ n.51
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n.51 _ aprile 2013
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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Le bollette dell’acqua aumentano, nonostante il referendum e i ricorsi dei cittadini
ARSENICO E… VECCHIE BOLLETTE
Torna prepotentemente alle cronache a
suon di ricorsi e sentenze, il problema
dell’acqua pubblica. A distanza di 21 mesi
dal referendum che ha sancito la volontà
di oltre 27 milioni di italiani di tornare
ad un ‘regime di acqua pubblica’, prima
la Corte Costituzionale e poi il Consiglio
di Stato con la sentenza del 25 gennaio,
hanno decretato il mancato rispetto delle
norme uscite dal referendum, prevedendo il
rimborso della quota del 7% (ma nel caso di
Acqualatina sfiora addirittura il 10%) come
remunerazione del capitale investito, che
veniva percepito dagli oltre 3300 gestori di
acqua pubblica in Italia.
Con questa sentenza Acqualatina e le altre
Aziende avrebbero dovuto rimborsare agli
utenti (e non compensare nelle future bollette)
tale quota pagata nel periodo 12 luglio-31
dicembre 2011, ossia fino al momento in
cui è stata definitivamente scorporata dalle
bollette. Ma come dice un vecchio detto
“fatta la legge, trovato l’inganno”, l’Autorità
per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG), a
cui il Governo Monti ha demandato tutte le
funzioni in materia di qualità, tariffe e costi
inerenti il servizio idrico, con una propria
delibera ha riconosciuto di nuovo ”i costi
finanziari e gli oneri fiscali connessi agli
investimenti e alla gestione del servizio”
per il biennio 2012-13. In poche parole,
infischiandosene della volontà popolare e del
parere del supremo Organo di consulenza
giuridico-amministrativa, ha reintrodotto
tale prelievo. Ma non solo. Nel nostro caso
Acqualatina, di concerto con i sindaci
dell’ATO 4, ha aumentato per il corrente
anno le proprie bollette dell’8%.
Unica nota lieta sul settore dell’acqua
pubblica e che sicuramente farà, come si
suol dire ‘giurisprudenza’, è la sentenza
del giudice di pace Alberto Ruffo, di
Civitacastellana.
Questi, accogliendo il ricorso presentato
da un cittadino, ha condannato la società
Talete, che gestisce l’approvvigionamento
idrico della provincia viterbese, a rimborsare
metà delle bollette pagate dal 2009, per
un’acqua non decisamente potabile vista
l’alta concentrazione di arsenico presente.
A questo punto c’è da augurarsi che la
sentenza del Giudice viterbese possa
mettere in moto anche ad Anzio tutta
una serie di ricorsi da parte dei cittadini e
delle Associazioni (Codacons), per vedere
finalmente riconosciuti i propri diritti.
Maurizio D’Eramo
VIABILITÀ: I DUE VOLTI DI VILLA CLAUDIA
Villa Claudia è una zona residenziale a pochi
chilometri da Anzio. È un territorio in cui è
possibile osservare giardini ben curati ricchi
di vegetazione, con alberi lussureggianti e
fiori che nel corso delle stagioni appaiono
ai passanti in tutta la loro grazia variopinta.
Il tutto è incorniciato da numerose ville
dalle dissimili strutture architettoniche
stagliate lungo le vie del quartiere. Eppure,
un ambiente così mirabile, nasconde una
realtà molto meno avvenente. Guardando
più attentamente, il panorama appare
contaminato come un bel dipinto sporcato
da mani avventate che ne offuscano la sua
bellezza.
A Villa Claudia vi sono strade che invece
di contribuire all’armonia visiva del luogo
ne danneggiano in parte il suo aspetto. Due
esempi sono via dei Faggi e via dei Castani che
nel corso degli anni sono state dimenticate
diventando sempre più impraticabili. Nei
giorni di pioggia, il manto stradale manifesta
dei cedimenti che si consolidano in buche
e “fratture” creando difficoltà a chi percorre
queste strade con macchine, motorini o
bici. Via Po, invece, rimane molto spesso
buia a causa del mal funzionamento dei
lampioni della strada. L’assenza di adeguati
cartelli e indicazioni stradali disorientano
le persone, ostacolandole nella ricerca della
strada ove devono dirigersi. Così, le vie
sembrano diventare sempre più simili tra
loro, catturando chi non è del luogo in una
“trappola” da cui è difficile uscire fuori.
Senza contare l’assenza di precauzioni come
per esempio i dossi stradali che potrebbero
far rallentare la velocità agli automobilisti
imprudenti. Tra le altre cose segnaliamo
la struttura fatiscente presente in viale dei
Faggi che per ventitré anni è stata un parco
acquatico, conosciuto negli ultimi tempi con
il nome di “Splash village.” Trascorsi alcuni
anni dalla sua chiusura, questo complesso si
è deteriorato senza che vi sia stato alcun esito
per il suo smantellamento. Di conseguenza,
incombono sugli abitanti del luogo gli scivoli
acquatici del parco abbandonato, sotto forma
di un groviglio incontrollabile di materiali
plastici e metallici. Perfino la vegetazione
circostante sembra voler nascondere tale
organismo in rovina tentando di occultare,
sotto la sua coltre verdeggiante, i detriti e i
blocchi di cemento disseminati sul terreno.
Micol Manzo
aprile 2013 _ n.51
12
Space - Città
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Il velocista italiano che ha lasciato il mondo senza fiato.
Oro olimpico a Mosca nei 200metri
ADDIO A PIETRO MENNEA,
LA FRECCIA DEL SUD
Anzio Space
BREVI
Cronaca, arrestato lo
stupratore seriale
La squadra Mobile della Questura di Roma
ha arrestato DJEBALI MAHER, tunisino
di anni 26, da tempo residente ai castelli
romani, considerato il responsabile delle
violenze sessuali avvenute a Velletri il 2 e
10 febbraio ai danni di due giovani donne.
Politica, comitato per
Bernardone candidato
sindaco del Pd
“La fatica non è mai sprecata, soffri ma
sogni. Per battere il tempo devi saper
soffrire”. E Pietro Mennea sapeva sognare e
soffrire, perchè la corsa per lui era ed è stato
tutto ciò. L’uomo del record, il grande atleta
che ha segnato la storia delle Olimpiadi di
Mosca del 1980 vincendo la medaglia d’oro
nei 200 metri, se ne è andato e lo ha fatto in
punta di piedi. Mennea, 61 anni, è morto il
21 marzo in una clinica romana stroncato da
un tumore che aveva cercato di combattere
come se corresse in pista, determinato e
deciso come sempre. Ma questa volta si è
dovuto arrendere. La notizia della sua morte
è stata come un fulmine a ciel sereno e il
mondo dello sport ora piange il campione
olimpico, il grande velocista azzurro che
chiuse a Mosca quegli indimenticabili 200
metri con una rimonta prodigiosa alzando, al
traguardo, il dito verso il cielo.
Lui la “Freccia del Sud”, così lo chiamavano
quando esordì nell’atletica, era partito da
lontano: nato in Puglia da una famiglia
modesta aveva lasciato Barletta, sua città
natale, e allenamento dopo allenamento, con
la determinazione tipicamente meridionale
che lo ha reso forte, era riuscito a ottenere
ottimi risultati come i tre titoli europei tra
Roma ’74 (100) e Praga ’78 (100 e 200),
l’oro olimpico a Mosca nell’80 e il record
mondiale, conquistato l’anno prima, a Città
del Messico con il tempo 19”72 nei 200 metri,
un primato che ha mantenuto per sedici anni
fino al 1996. Uno sportivo straordinario, ma
anche un uomo determinato nella vita. “Ho
vinto tanto da atleta, ma non si può vivere
di ricordi – ha sempre detto il campione
olimpico – Ogni giorno bisogna reinventarsi,
avere progetti ed ambizioni. Perciò,
quotidiamente ho tante idee e sogni che
voglio realizzare”. Plurilaureato, avvocato,
commercialista, docente universitario e
deputato europeo, Mennea ha cercato di
vivere sempre con passione e impegno le
sua vita di sportivo e uomo. Una persona
introversa, dal carattere schivo e spigoloso,
ma che è riuscita a trasmettere passione ed
energia. Un amore per lo sport e per la vita
che ha condiviso con i ragazzi di Anzio e
Nettuno, quando la scorsa primavera ha
partecipato alla terza edizione della Festa
dello Sport di Nettuno. Una giornata durante
la quale il campione olimpico ha avuto modo
di conoscere le tante realtà sportive del
territorio e parlare di atletica con le persone
venute ad ascoltarlo e conoscerlo. “La vita
– ha esordito Mennea - è come una pista di
atletica a 8 corsie: ve ne potranno portare
via sette (impegni di lavoro, famigliari
ecc...) ma battetevi con tutte le vostre forze
affinchè, almeno una, rimanga libera per
fare la vostra corsa. Nello sport non basta
il talento, ci vuole impegno e sacrificio.
Inoltre ricordatevi sempre che non è tanto
importante il risultato sportivo, almeno non
quanto il risultato umano. Ciò che conta
davvero non è vincere nello sport ma nella
vita”. Impegno, sacrificio e determinazione
sono state il filo conduttore nella vita del
grande velocista italiano, un’atleta che non
finirà mai di correre, neanche ora che è
andato via, perchè proprio lui ha dimostrato
che “la corsa non finisce mai”.
Luisa Calderaro
Si è costituito il Comitato Ivano Bernardone
Sindaco di Anzio che coordinerà le azioni
e la diffusione delle informazioni relative
al programma del candidato del Partito
Democratico. La sede ufficiale del comitato
è nella sala del bar del Cavallino Bianco in
via di Valle Schioia a Lavinio Stazione. Per
qualsiasi tipo di proposta di collaborazione
è possibile rivolgersi in sede.
Cultura, alla biblioteca
comunale tre incontri
dedicati alla musica
popolare
L’11, il 16 e il 18 aprile alle ore 17 presso
la biblioteca comunale di Anzio, Hanna
Igiel condurrà un laboratorio articolato
in tre incontri e dedicato alla musica
popolare europea, “Canti e suoni di tutti i
colori”. Hanna Igiel è una musicoterapeuta
di grande esperienza professionale e
ha lavorato a lungo a Torino per asili e
ludoteche in ambito didattico musicale e
teatrale.
Cultura, concorso
fotografico “Segnala
l’albero” dal 1° marzo
al 30 aprile
Il Circolo Le Rondini di Anzio e Nettuno
promuove un concorso fotografico
per far conoscere e valorizzare il
patrimonio arboreo naturale locale,
avviare la catalogazione degli alberi più
rappresentativi nei comuni di Anzio e
Nettuno e chiederne la tutela. Il regolamento,
la scheda di adesione, la scheda contenente
i dati dell’albero segnalato, possono essere
scaricati dal sito www.e-guernica.net/
legambienteanzionettuno, o ritirati presso
BLOW UP - Vicolo dei Fabbri 22, Anzio
o presso Il Giocattolaio - Via Santa Maria
26/29, Nettuno.
Anzio Space
Space - Politica
n.51 _ aprile 2013
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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Intervista a Cristoforo Tontini (M5S). Tanti i temi al centro dell’agenda politica
“RILANCIARE IL SETTORE TURISTICO E
TUTELARE L’AMBIENTE”
Il candidato a sindaco di Anzio del Movimento 5 Stelle, Cristoforo
Tontini, 32 anni, celibe, laureando in economia dei mercati finanziari,
attualmente disoccupato, preferisce definirsi come il portavoce del
movimento e risponde alle domande in base alle sintesi scaturite
dall’assemblea del M5S di Anzio.
Quali sono le priorità del comune di Anzio a cui vi dedichereste
in caso il M5S ne avesse la possibilità?
Le problematiche che dobbiamo affrontare sono innumerevoli ma
vorremmo prima di tutto rilanciare il settore economico-turistico del
nostro territorio, che da troppi anni si trova in una fase di stagnazione,
colmare il gap tra bisogni sociali e l’offerta di servizi sul territorio che, in
questo momento, è colpevolmente carente. Sottolineo che nessuno deve
rimanere indietro, soprattutto le fasce sociali più deboli e i portatori
di handicap. Inoltre vorremmo tutelare l’ambiente, nodo dolente del
territorio anziate: dal patrimonio storico artistico lasciato in totale
degrado, ai quartieri talmente abbandonati a se stessi che neanche più
si riconoscono parte integrante del comune, per finire con l’inganno
della privatizzazione dell’acqua. Vogliamo portare avanti il progetto
“rifiuti 0” che passa attraverso una raccolta differenziata funzionale
ed efficiente, che permetterà oltre alla riduzione dei rifiuti gettati in
discarica, anche una notevole riduzione della tassa sull’immondizia.
Inoltre tutelare la trasparenza amministrativa e finanziaria degli atti
comunali, ottenendo un doppio beneficio: combattere la corruzione
e riavvicinare il cittadino alla propria amministrazione, facendolo
sentire parte integrante della comunità e non solamente un suddito da
tassare. Un’altra urgenza è riassettare l’aspetto urbanistico: bloccando
la cementificazione selvaggia del nostro territorio, che in questi anni è
stata fuori controllo, e procedere con la restrizione dei piani quadro.
Negli ultimi 10 anni ad Anzio si sono aggiunti altri 20.000 residenti,
ma le infrastrutture sono rimaste quelle della metà degli anni ottanta.
Strade che versano in condizioni pessime o mai asfaltate, mancanza di
illuminazione pubblica e assenza, in alcune aree, del sistema fognario.
Quali idee vi siete fatti sui politici locali e sulle loro politiche?
Ci siamo fatti un’idea ben precisa di queste persone e li reputiamo
gli unici responsabili del dissesto in cui versa il nostro territorio. Per
questo non li riteniamo nostri interlocutori e il nostro obbiettivo è
quello di mandarli a casa.
Per le amministrative, pensate di raggiungere l’ottimo risultato
delle politiche nazionali nonostante le preferenze agevolino
quelli già radicati nel territorio?
Siamo pronti a rappresentare tutti i cittadini di Anzio. Puntiamo a un
cambio di mentalità e partecipazione della popolazione.
La città ha enormi difficoltà nel bilancio, dovute anche
all’investimento sul porto il cui bando è andato deserto. Voi avete
idea di come recuperare questo deficit?
I cittadini non devono subire le disastrose conseguenze degli errori di
politiche precedenti. Per questo bisognerà procedere con un taglio netto
di tutti gli sprechi, a tutt’oggi avvenuti, e con l’ottimizzazione della
spesa comunale. Inoltre siamo pronti a costituirci parte civile per tutti i
danni causati alla città di Anzio.
Quanto influisce la decisione di Beppe Grillo su situazioni
soggettive come quelle locali?
Il programma del M5S di Anzio è condiviso e deciso con i cittadini e
Grillo lo rispetta come tutti. Perché nel Movimento “Uno vale Uno”.
Alessandro Tinarelli
Qui Radio Nerone
Lucianus abdica per Attila?
Lucianus, dopo tante peripezie è arrivato
il momento della pensione. Abbiamo
comunque lavorato bene: abbiamo
aumentato i consumi del comune di Anzio
con la terza sede di Villa Sarsina, abbiamo piantato tanti fiorellini,
abbiamo mandato deserta la gara per favorire la ristrutturazione del
mio antico porto neroniano, abbiamo incassato la metà delle tasse
dai nostri plebei, abbiamo denunciato coloro che si sono lamentati
della sporcizia che galleggiava sul nostro mare blu, abbiamo favorito
l’espansione di una città piena di immondizia e abbiamo fatto fare un
sacco di risate ai lettori di Anzio-Space. Mi mancherai Lucianus e
dovrò trovare un nuovo potente mio pari con il quale poter affrontare
le mie giornate di benessere ad Antium. Come dici? Stai per regalare
tutto ad Attila per un pugno di sesterzi perché sei stanco delle sue
pressioni sul confine? E come farai a dirlo ai tuoi Patrizi? Ne conosco
uno che è già pronto ad aprire i forzieri, rilanciare e prendersi tutto!
Anche se a dirla tutta mi sembrano sforzi inutili. Sembra che ci
sia un certo fra’ Bernardone, che scalzo e con l’aria semplice, sta
conquistando il consenso della città! Ci farò un pensierino. Sai che
per queste cose ho naso! Io amo solo i vincenti! Addio Lucianus!
Space - Giovani
aprile 2013 _ n.51
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Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Space-Politica
Anzio Space
Sulla Pontina otto incidenti ogni chilometro. Servono più controlli e manutenzione stradale
STRADE TROPPO PERICOLosE
In Italia ogni anno si perdono sulla strada
migliaia di vite, la cui maggioranza è
rappresentata da giovani. Ragazzi sempre più
bramosi di provare il brivido della velocità,
assuefatti dallo stordimento del frastuono
delle discoteche, dall’alcol, dalle sostanze
stupefacenti, dalla perdita di sonno, da una
o più componenti, insomma, in grado porre
fine ad una vita in una frazione di tempo
quasi impercettibile. Secondo i dati Aci-Istat
ogni giorno nella Penisola si verificano 563
incidenti stradali che provocano la morte di
11 persone e il ferimento di altre 800. Nel
2011 sono stati rilevati 205.638 sinistri che
hanno causato il decesso di 3.860 persone e il
ferimento di altre 292.019. Rispetto al 2010 si
riscontra una diminuzione del numero degli
incidenti (-2,7%), dei feriti (-3,5%) e un calo
significativo del numero dei morti (-5,6%).
Ma anche se i dati sono in diminuizione
è ancora troppo elevato il numero di vite
spezzate sulla strada, numeri che stridono
non poco con le vite salvate oggi dai
progressi della medicina, capace negli
ultimi cinquant’anni di assicurare maggiore
durata della vita, accompagnata anche da
una qualità della stessa più accettabile.
Eppure sono diverse le strade della città
neroniana e delle zone limitrofe ad alto
tasso di pericolosità, così come diverse sono
state le morti avvenute in corrispondenza di
queste. Basti pensare alla Pontina, una delle
strade più pericolose d’Italia dove, secondo
quanto è emerso dal dossier Aci-Istat 2012,
si sono registrati oltre trecento incidenti tra
Roma e Terracina. Il tratto più pericoloso è
proprio quello dei primi 40 chilometri della
strada, sui quali si registra una media di otto
incidenti ogni mille metri. Pericolosità di
ben sette volte superiore alla media italiana,
dovuta alla distrazione dei guidatori, all’alta
velocità, all’alcool, ma soprattutto alla scarsa
manutenzione del manto stradale.
Ma è davvero impossibile impedire che tutto
ciò accada? Preservare da questi pericoli i
giovani? Ad esempio aumentare i controlli
delle forze dell’ordine, non solo in prossimità
delle discoteche, ma anche sui tratti di strada
più pericolosi, potrebbe essere uno degli
espedienti che porterebbero i giovani a
prendersi le proprie responsabilità alla guida,
evitando di assumere sostanze alcoliche e
limitando la velocità. Questo, insieme ad una
corretta informazione per far conoscere ai
giovani i pericoli ai quali vanno incontro con
l’alta velocità, è indispensabile per ridurre
i morti per incidenti stradali. Perché non si
può barattare la propria vita per un cocktail
in discoteca, né per un piede premuto troppo
forte sull’acceleratore.
Alessandra Toppetta
Le materie per gli scritti degli Esami di Stato: latino al classico e matematica allo scientifico
MATURITÀ 2013
Anche quest’anno, arrivati ormai a pochi mesi
dalla fine dell’anno scolastico, c’è una cosa
che tormenta i ragazzi dell’ultimo anno di
scuola superiore: l’esame di maturità. La data
prevista per l’inizio dell’esame è il 19 giugno,
quando si svolgerà la prima prova: il consueto
tema di italiano. Il giorno seguente ci sarà la
seconda temutissima prova. Il ministro
dell’istruzione Profumo ha firmato il
decreto Miur assegnando come materia
il latino al liceo classico, matematica
a quello scientifico, pedagogia per
quello psicopedagogico e disegno
geometrico per quello artistico. Inoltre
è prevista una prova di lingua straniera
per il liceo linguistico e per l’istituto
professionale turistico, economia
aziendale per i ragionieri, macchine a
fluido per gli istituti tecnici industriali
e alimentazione per quelli dei servizi
alberghieri. In una nota del Miur si spiega
che per gli istituti tecnici e professionali sono
state scelte materie che oltre a caratterizzare
gli indirizzi di studio, hanno anche una
dimensione tecnico-pratica. Per questa
ragione la seconda prova potrà essere svolta
in forma scritta, grafica e/o pratica.
Il 24 giugno verrà poi svolta la terza e ultima
prova. Ultima non per tutti, però; infatti
è prevista una quarta prova per coloro
che aderiscono al progetto ESABAC, che
consente di conseguire un “doppio” diploma,
valido sia in Italia che in Francia. La parte
d’esame specifica per tali alunni è costituita
da una prova di lingua e letteratura francese
sia scritta che orale e da una prova scritta
di una disciplina non linguistica, in questo
caso storia. Importante novità di quest’anno
è che il decreto relativo alle materie
d’esame è stato protocollato attraverso una
procedura informatica e non più cartacea
(provvedimento in via di pubblicazione
sulla gazzetta ufficiale). Sempre online
è anche la presentazione della domanda
di partecipazione agli esami in qualità di
presidenti di commissione o di commissari
d’esame da parte di presidi e insegnanti
(modalità già adottata lo scorso anno).
Il provvedimento firmato dal ministro
Profumo tra l’altro assegna le materie
ai commissari esterni seguendo il
solito criterio della rotazione delle
discipline. Si è dato però, stavolta,
rilievo particolare agli insegnanti di
matematica e lingua straniera, tant’è che
a tal proposito quest’anno negli istituti
tecnici e professionali che la prevedono
la lingua straniera è stata affidata a
commissari esterni.
Qualsiasi scuola si frequenti, qualsiasi siano
i progetti futuri, questo esame è il primo
importante ostacolo che proietta i giovani
nella vita “vera”; e nonostante l’ansia, la
paura, l’insonnia, se ne manterrà comunque
un ricordo dolce/amaro per sempre!
Jessica Quaranta
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/Associazioni
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di Anzio e Nettuno
Space-Politica
n.51 _ aprile 2013
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aprile 2013 _ n.51
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Space - Donna
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LA RICETTA DEL MESE
T orta Pasqualina
Ingredienti per 6 persone
Per la pasta:
200 gr farina; 1 cucchiaiata olio; sale.
Per il ripieno:
300 gr ricotta; 2 cucchiai farina; 1/2 bicchiere panna; 2 mazzi bietole;
2 cucchiai formaggio grattugiato; maggiorana; 3 uova; burro; olio;
sale e pepe.
PrOCEDIMENTO
Impastate la farina con un po’ di acqua, sale e un cucchiaio d’olio; lavorate
bene la pasta (deve riuscire molto soffice!), dividetela in quattro pezzi e
copritela con uno strofinaccio umido. Lasciate riposare per una decina
di minuti. Nel frattempo, pensiamo al ripieno. Lessate le foglie delle
bietole a striscioline e sgocciolatele; passate al setaccio la ricotta, unitevi
la panna e qualche cucchiaio di farina, non dimenticate una presina di
sale; aggiungete questo miscuglio alle bietole, insaporite con un po’ di
maggiorana e regolate il sale. Ritornate alla pasta e tirate le due prime
sfoglie, che devono essere sottilissime. Foderate con una sfoglia, fondo
e pareti, una teglia non troppo alta e in precedenza unta d’olio; ungete
anche la superficie della sfoglia e sovrapponete leggermente l’altra sfoglia
altrettanto sottile che non va unta. Collocate il composto di bietole-ricotta
sopra la pasta, stendendolo uniformemente. Formate tre fossette quante
sono le uova; distribuite qualche pezzetto di burro, rompete un uovo in
ogni fossettina, facendo attenzione a non rompere i tuorli, e spargetevi
sopra un po’ di formaggio grattugiato, pochissimo pepe e una presina
di sale. Tirate, sempre sottilissime, altre due sfoglie, che serviranno a
ricoprire la torta. Spennellate la superficie della prima sfoglia con l’olio e
tirate l’ultima; ponetela sulla precedente e fate aderire bene. Tagliate con
un coltello la pasta in eccesso, lasciando circa 2 dita intorno alla teglia,
e ripiegate i bordi verso l’interno, formando un cordoncino per sigillare
le sfoglie. Spennellate ancora con l’olio tutta la superficie della torta,
appiattite bene i bordi con i nebbi di una forchetta e punzecchiate con la
forchetta l’ultimo strato di pasta sfoglia. Cuocete la torta Pasqualina nel
forno precedentemente scaldato per 45 minuti circa alla temperatura di
180 gradi, mettendola a un piano basso del forno; se la crosta prendesse
un colore troppo scuro, si può coprire con un foglio di alluminio. Lasciate
freddare la torta prima di levarla dalla teglia e tagliarla a fette.
Buon appetito!
Elisabetta Civitan
DIETE VEGETARIANE A RISCHIO:
STOP A INUTILI ALLARMISMI!
Sebbene le ricerche scientifiche abbiano da tempo confermato il
contrario, la convinzione che uno stile alimentare prevalentemente
incentrato su alimenti di origine vegetale porti a delle carenze
nutrizionali ancora permane nella testa di molti. Una convizione
sbagliata. L’esclusione di prodotti animali dalla propria dieta ormai non
fa più paura neanche a gestanti, sportivi e bambini. Il punto è farlo in
maniera ragionata, affinchè l’adesione ad uno stile di vita più salutista
non sfoci in autolesione.
Gli alimenti vegetali, infatti, se correttamente bilanciati tra loro, sono
in grado di fornire la giusta quantità di nutrienti necessari a soddisfare
i fabbisogni di ciascun individuo. Stop agli inutili allarmismi: un piatto
di pasta e legumi assicura tutti gli aminoacidi essenziali, un bicchiere
di latte di soia e una manciata di cereali a colazione aiutano a prevenire
la carenza di vitamina B12, mentre al corretto apporto di vitamina D
penseranno uova e luce solare. In poche parole i conti tornano sempre:
70 grammi di pasta condita con un uovo e un cucchiaio di formaggio
Lo sapevi che....
- Per rendere il sapore del radicchio meno amaro, lasciatelo per
almeno 20 minuti in acqua fredda e, per stemperare il sapore,
aggiungete qualche goccia di aceto balsamico.
- Il pane, prima di congelarlo, tagliatelo a fette: in questo modo
eviterete che la mollica si stacchi dalla crosta. Se avete dimenticato
di congelarlo nell’arco delle 24 h, potete recuperare il pane
leggermente raffermo (ma non ancora secco) spruzzandoci un po’
d’acqua e passandolo nel forno. Infine, se avete pane ormai indurito,
potete sempre decidere di grattugiarlo e usarlo in altre preparazioni.
- Per conservare il bianco del cavolfiore, aggiungete un po’ di latte
durante la cottura. Per aumentarne la digeribilità, si consiglia di
bollirli per qualche minuto in molta acqua salata e, poi, procedere
alla normale cottura. Per conservarne il colore verde non si deve
mai coprire il recipiente.
- Se il vostro miele è cristallizzato e voi gradite la consistenza liquida,
basta metterlo a bagnomaria a una temperatura non superiore ai
40°, tornerà subito liquido.
- Per scegliere i pompelmi migliori, annusateli. Se profumano, non
sono stati conservati nelle celle frigorifere. Fate le spremute con i
pompelmi gialli, sono più ricchi di succo e con meno semi.
- Il pesce decongelato è surgelato e poi scongelato e messo in vendita.
Spesso è di provenienza oceanica. Ma il prodotto decongelato non
è di qualità più scadente. Nell’uso casalingo dobbiamo però tener
presente che va cucinato e non ricongelato. E.C.
pareggia la quantità di proteine di una bistecca da 100 grammi.
Per scongiurare la carenza di ferro, su una tavola vegetariana non
dovranno mai mancare legumi secchi, cereali integrali, albicocche
disidratate, germe di grano e tempeh. Peccato che le mode vegetariane
non si fermino alla semplice esclusione di alimenti carnei: il vegano si
astiene anche dal consumo di uova, miele, latte e derivati, esponendosi
pertanto ad una potenziale carenza di calcio, che fortunatamente cerca
di contenere con un regolare consumo di tofu, mandorle, nocciole, fichi
secchi e latti di riso o soia. Una posizione un po’ estrema da un punto
di vista nutrizionale, che spesso si estende anche al vivere quotidiano:
molti si astengono dall’utilizzo di profumi e deodoranti testati su
animali e nel loro armadio non esistono indumenti o accessori che
abbiano comportato il loro sacrificio. Eppure c’è chi, in quanto a mode
vegetariane, si spinge addirittura oltre: dai granivori che si cibano
esclusivamente di cereali, ai fruttariani più estremi che tentano una
dieta di soli semi e frutta. Il cerchio dei “vegetariani più bizzarri” viene
infine chiuso dai crudisti, convinti del fatto la cottura di un alimento
determini la totale perdita di tutte le caratteristiche nutrizionali. In
realtà, quel che stanno veramente perdendo… è la loro salute!!
Dott.ssa Anna D’Angiolella, Biologa nutrizionista
Anzio Space
Space - Cultura
n.51 _ aprile 2013
Space /Associazioni
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
17
13
Dal 24 maggio al 2 giugno arte contemporanea nel Giardino delle Palme di Bad Pyrmont
GIARDINO - SPAZIO E SOGNO
In occasione delle celebrazioni del Centenario
del Giardino delle Palme di Bad Pyrmont,
il collettivo formato dagli artisti di Bad
Pyrmont, dagli artisti di Lüdge e dal Gruppo
Brückenschlag, dopo essersi riunito per una
prima mostra nel 2012, ha deciso di ripetere
l’esperienza. Quest’anno l’invito a partecipare
è rivolto anche agli artisti delle città gemellate
con Bad Pyrmont e con Lüdge.
Le opere che entreranno a far parte della
mostra “GARTEN(T)RAUM, (GIARDINO
- spazio e sogno)” dovranno sviluppare un
soggetto e una riflessione comune: il giardino
inteso come spazio e come sogno.
La mostra sarà visitabile all’interno degli
spazi allestiti presso le serre del Giardino
delle Palme di Bad Pyrmont, dal 24 maggio
al 2 giugno 2013. Sono ammesse tutte le
tecniche legate alle arti visive. Ogni artista
può candidare fino a 3 opere, purché siano
state eseguite di recente (entro gli ultimi due
anni).
Per partecipare è necessario inviare le foto
in alta qualità (a fini di stampa) e la relativa
descrizione (tecnica usata e dimensioni)
tramite e-mail a Marianne Weiland,
Referente Culturale del Gemellaggio AnzioBad Pyrmont: [email protected]. In
alternativa è possibile spedire il materiale
richiesto a Marianne Weiland all’indirizzo
Pyrmonter Strasse 18, D-32676 Lüdge,
entro e non oltre il 15 aprile 2013. Una
giuria qualificata effettuerà una selezione e
comunicherà agli artisti le opere ammesse
alla mostra “GARTEN(T)RAUM” entro il 22
aprile.
L’Associazione Culturale 00042 offre la sua
disponibilità e collaborazione alla città di
Bad Pyrmont per diffondere l’iniziativa e
dare maggiori informazioni a tutti coloro che
intendono partecipare all’evento. Sta inoltre
valutando possibilità di accompagnare o di
rappresentare durante l’inaugurazione di
“GARTEN(T)RAUM” gli artisti di Anzio
che parteciperanno alla mostra. Per ulteriori
informazioni contattare Manuela Vela e Gino
Querini dell’Associazione Culturale 00042 a
[email protected].
Maurizio D’Eramo
Successo per il convegno della 00042 dedicato all’ergonomia e al benessere
GUARDARE ALLA BIOARCHITETTURA E ALLA SOSTENIBILITà
È stata molto apprezzata la serata informativa
“Ergonomia e Benessere” organizzata
dall’Associazione Culturale “00042” lo
scorso 22 marzo nella centrale piazza Pia ad
Anzio. Gli autorevoli relatori Sonia Marino
(Architetto ed Ergonomo certificato),
Antonella Candelori (Architetto specializzato
nella accessibilità) e Gabriele Luoni
(Medico Chirurgo attento alle tematiche
della medicina sociale e ambientale) si
sono alternati spiegando, con l’ausilio di
audiovisivi, i principi di un’architettura non
solo perfettamente sostenibile e integrata
nell’ambiente naturale, ma anche funzionale
al benessere e alla sicurezza dell’essere umano.
La serata è stata organizzata in collaborazione
con la sede romana dell’AIDIA (l’Associazione
Italiana Donne Ingegneri e Architetti) e con
Integronomia (l’Ente che si occupa di ricerca
e consulenza sull’ambiente secondo i principi
dell’ergonomia).
L’arch. Marino, dopo una breve introduzione
di carattere generale, ha aperto il suo
intervento parlando di condizionamento
naturale, illustrando le peculiarità tecniche e
i benefici in termini di risparmio energetico
di tetti verdi, pergolati, vernici cool-roof,
pellicole solari, differenze tra condizionatori
e ventilatori a soffitto, poi tendaggi e tunnel
solari. Poi si è passati all’interessante capitolo,
più volte interrotto dal pubblico con molte
domande di approfondimento, sull’ergonomia
e il computer portatile e gli errori più comuni
che commettiamo nell’utilizzo di questo
strumento di lavoro ormai molto comune.
Anche il tema dell’integrazione del verde
e il contatto con la natura ha suscitato
molto interesse, al punto che il presidente
dell’associazione, Andrea Mingiacchi, ha
promesso un approfondimento proprio sulla
cultura del verde, sull’importanza -non solo
formale, estetica, di design della natura nelle
nostre abitazioni ma anche nelle strutture di
lavoro e, massimamente, negli edifici scolastici
in cui sarebbe auspicabile, come già previsto
nel nord Europa, un determinante intervento
di ergonomia didattica. L’arch. Candelori ha
poi illustrato le varie tipologie di certificazioni
analizzandole nel dettaglio e il dott. Luoni ha
chiuso la serata informativa mostrando le
innumerevoli cause ambientali di malattia e
soprattutto fornendo preziose informazioni
per migliorare subito la qualità dei nostri
ambienti e affrontare le conseguenze degli
incidenti domestici più diffusi. L’arch. Sonia
Marino si è detta molto soddisfatta della
partecipazione e dell’interesse suscitato dalla
serata. L’Associazione “00042” ha poi voluto
sottolineare un aspetto della professionalità
dei relatori, quello della generosità:
indispensabile innanzitutto tra colleghi
con differenti culture professionali intenti a
creare un registro comunicativo comune, e
indispensabile poi per veicolare quelle stesse
informazioni interdiscipliari al pubblico.
Nicoletta Scalera
Space - Cultura
aprile 2013 _ n.51
12
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Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Space-Politica
Anzio Space
music@space
Dalla musica d’autore italiana ai grandi successi internazionali
Carta bianca: una band nettunese fuori dagli schemi
Dopo lo stop del mese scorso rieccoci di
nuovo con la nostra solita rubrica dedicata
ai “musicofili” di Anzio e Nettuno. Questa
volta ad entrare in scena è un duetto che va
ben oltre la musica. Stiamo parlando dei
Carta Bianca, Lucio Dal Maso e Daniele
Graziani, i quali negli ultimi anni hanno
irrotto nel panorama artistico del nostro
territorio varcando in non molto tempo le
soglie della provincia e raggiungendo un
livello di affermazione che dalle nostre parti
pochi possono vantare. La scelta del nome
proviene, a quanto ci dicono, dalla voglia di
mettere tutto in discussione, dallo stare fuori
da ogni schema o regola predefinita, dalla
filosofia di vita che lascia tutto all’imprevedibile
e all’imponderabile ma soprattutto, e questo
è quanto stanno facendo con il percorso che
hanno intrapreso, dallo scrivere una pagina
mai scritta portando il loro talento a sfogarsi
per affrontare a muso duro una grande sfida.
Il progetto nasce nel 2007 ed ha come inizio la
partecipazione e l’organizzazione di eventi nei
quali i nostri due ragazzi, entrambi provenienti
da Nettuno, davano il meglio esibendosi
sia nell’intrattenimento di cerimonie e
convention, che in veri e propri spettacoli di
piazza nelle feste cittadine del litorale pontino.
I loro spettacoli vanno dall’interpretazione
del miglior repertorio della musica d’autore
italiana fino ai grandi successi internazionali.
Ma le performance che mettono in atto nelle
serate a cui partecipano non si limitano alla
sola musica. Gli show sono sempre pieni di
momenti che il pubblico non si aspetterebbe
mai, una sorpresa continua fatta di canzoni
attraversate da gag, monologhi, parodie,
insomma, quel po’ di tutto che permette ai
nostri di essere attori, cantanti e comici e
perché no…anche ballerini in un colpo
solo. Il loro profilo “professionale” è di tutto
rispetto, basti pensare che nel 2009 entrano
a far parte della scuola di recitazione “Artes”
sotto la direzione di Enrico Brignano e che
nel 2012 fanno parte del cast del programma
comico S.C.Q.R. in onda su Comedy Central
con una parodia in chiave calcistica della
storia di Romeo e Giulietta. Grazie poi alla
loro spiccata caratteristica di coinvolgimento
del pubblico e al calore che trasmettono alle
persone che assistono alle loro serate, nonché
alla molteplicità delle figure artistiche che
interpretano, pare proprio che i Carta bianca
stiano riportando in auge uno stile che
molti avevano dichiarato morto e sepolto,
il caro vecchio Varietà. Molte sono state
le serate organizzate in cui i Carta Bianca
erano i protagonisti indiscussi e, in attesa
del prossimo appuntamento, vi invitiamo a
consultare il sito www.cartabianca.it.
Valerio Bruni
Al cinema dal 28 marzo il sequel delle imprese della Squadra Speciale
G.I. Joe: La vendetta
Dopo il successo di “G.I. Joe: La nascita dei
Cobra” (2009) che ha portato 300 milioni di
dollari d’incasso in tutto il mondo (myMovies),
il regista Jon Chu presenta il film “G.I. Joe: La
vendetta”, basato come il primo sulle avventure
dei giocattoli della società statunitense
Hasbro. Nel cast del sequel ritroviamo Byunghun Lee, Channing Tatum e Ray Park. In
più si aggiungono Dwayne Johnson e Bruce
Wills, figura eminente dei film d’azione. Sono
proprio loro ad attivare la trama che inizia
con l’annientamento della squadra dei G.I.
Joe durante un incarico in Pakistan. L’attacco
è stato provocato da un ordine di Zartan,
capo dell’organizzazione terroristica Cobra
che si è spacciato per il Presidente degli Stati
Uniti. Pochissimi membri della squadra
G.I. Joe sopravvivono all’assalto. Il gruppo
si indebolisce a causa delle perdite e i Cobra
iniziano ad allargare la loro sfera d’influenza
sulle altre nazioni. La minaccia del terrorismo
nucleare di quelli che erano gli Stati Uniti
si estende da Tokyo a Mosca, da Shanghai a
Washington. Su Londra viene lanciata una
bomba atomica e tutto il mondo è costretto a
prostrarsi al potere dei Cobra. I membri della
squadra dei G.I. Joe, accusati di tradimento,
isolati e caduti in una situazione senza via
d’uscita troveranno l’aiuto insperato di Joseph
Colton, interpretato da Bruce Wills, il primo
militare entrato nel programma segreto da cui
è nata la squadra dei G.I. Joe.
Si tratta di un vero un film d’azione,
d’incitamento alle virtù, alla giustizia e alla
punizione del male. La tecnica 3D permette
di godere appieno degli effetti speciali,
soprattutto delle esplosioni. Durante la
visione appaiono macchine straordinarie e
motociclette che cambiano forma, nello stesso
modo dei giocattoli prodotti dalla Hasbro.
Alcuni momenti dell’azione lasciano senza
fiato, come il combattimento corpo a corpo
durante la scalata sulla parete a picco di una
montagna. Grandi effetti soprattutto grazie
ai protagonisti, star dei film di azione, come
Bruce Wills, Dwayne Johnson e Byunghun Lee. Ognuno di loro ha le sue tecniche
particolari, originali e caratteristiche che unite
insieme in un unico film creano un collage
spettacolare.
Yoshiro Izumi
Anzio Space
Space - Cultura
n.51 _ aprile 2013
Space /Associazioni
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
19
13
Filo conduttore delle sue opere la speranza, che dà certezza anche nei momenti del bisogno
MASSIMO MANZO LO SCULTORE DEGLI ANGELI
Ormai per tutti è lo scultore degli angeli, ma
Massimo Manzo, 50 anni, romano di origini
molisane e residente da diversi anni a Villa
Claudia, è nato come disegnatore frequentando
la scuola libera del nudo presso l’Accademia
di Belle Arti di Roma. Solo nel 1997, dopo
aver seguito vari corsi di formazione artistica,
approda alla scultura; giusto il tempo di
preparare i suoi primi lavori che partecipa a
diverse manifestazioni tra cui quella a Palazzo
Barberini a Roma ‘Collusioni e collisioni nell’arte
contemporanea’, che lo fa conoscere al grande
pubblico. Abbiamo incontrato l’artista nel suo
studio mentre, “contornato” dai suoi angeli, è
intento a dar vita a nuove espressioni artistiche.
La grande passione per la raffigurazione degli
angeli avviene all’indomani della tragedia delle
Torri gemelle di New York: “Ne rimasi talmente
impressionato - ci dice - che dentro di me sentii
nascere il desiderio di realizzare degli angeli.
Sembrava che le mie mani fossero guidate dal
mio angelo custode, da un’entità celeste che mi
aiutava ad affrontare le difficoltà”.
Dopo una serie di lavori minori arrivano
i primi incarichi di rilievo come quello
commissionatogli dai Vigili del Fuoco per la
Sede di via Genova a Roma. Per l’occasione
raffigura un angelo che accoglie tra le sue braccia
un vigile del fuoco ferito e sembra quasi volerlo
portare via con lui in volo. Dello stesso 2003 è
anche l’opera dedicata al vigile sommozzatore
Simone Renoglio, morto nel tentativo di salvare
un operaio rimasto intrappolato durante i
lavori di manutenzione in una diga. Ma la sua
opera più famosa è quella dedicata ai caduti di
Nassiriya collocata a Pomezia (2005). L’artista dà
vita ad un angelo, questa volta nelle sembianze
di sua figlia, che si prostra davanti alle macerie
della palazzina andata distrutta e che guarda
malinconicamente un elmetto militare, posato
sulle sue ginocchia, e la bandiera italiana. “Questi
simboli – spiega lo scultore - rappresentano le
giovani vite spezzate, non solo a Nassiriya, ma
in tutte le guerre”. Anche ad Anzio lo scultore
realizza un monumento ai caduti di Nassiriya,
ma questa volta molto più retorico: si tratta del
mezzobusto di un carabiniere in alta uniforme,
posto nel novembre del 2009 nel giardino della
riviera Mellozzi, vicino il Turcotto.
Nelle sue opere le raffigurazioni degli angeli
diventano ancora più ossessionanti dopo un
sogno della moglie, che lui trasforma in una
serie di sculture che daranno origine a una
mostra itinerante dal titolo ‘La speranza’, che
lo scorso anno è stata allestita a Roma, Anzio
e Campobasso. Nella serie di sculture troneggia
un angelo che nel sogno era al centro di una
stanza e irradiava dalle sue ali una gran luce,
quasi un bagliore scintillante, contornato da
una serie di figure minori, tutte rannicchiate,
ma con in mano una piuma. Il senso del sogno
era proprio quella speranza che ti dà la certezza
che anche nei momenti del bisogno, davanti
ad una situazione insostenibile, c’è sempre
qualcuno che ti viene in aiuto. Quella stessa
speranza di cui decisamente si sente tanto il
bisogno in un periodo come quello attuale.
Maurizio D’Eramo
Amarcord romanzesco di Elvio Calderoni tra letteratura e musica
“VOLFANGO VESTITO DI BLU”
Quando in una sera sola, inaspettatamente,
ritrovo tutte le mie passioni, tutte fatali e tutte
urgenti, posso dire di non aver tradito i miei
tredici anni. È stata una bella serata quella
dello scorso 16 marzo, un sabato di primavera
in molti sensi. Partecipavo volentieri alla
presentazione di un romanzo scritto da un
collega della mia stessa scuola... Poi, presso
la libreria Fahrenheit 451 a Nettuno, il libro
“Volfango dipinto di blu” di Elvio Calderoni,
Miraggi editore, si è trasformato in un’esperienza
del sentire più che del capire. In uno spazio
divenuto improvvisamente angusto, erano
presenti l’autore, i giornalisti Franco Vivona e
Rosanna Consolo, molti musicisti, la Piccola
(grande) Orchestra della scuola media G. da
Sangallo e numerosi amici. In questa libreria,
presidio della cultura nel nostro territorio
immalinconito da una perdita di valori alla
quale si finisce presto o tardi per abituarsi, ho
rincontrato come tanti anni fa la letteratura
che sposa la musica (e viceversa), decine di
giovanissimi occhi di studenti entusiasti e
forse un pò stupefatti, e docenti pronti al
gesto della condivisione. Una presentazione
multimediale, sfaccettata, adeguata ad un’opera
legata alla musica bolognese degli anni ‘70 e
‘80 ma che contiene altresì cinema, cronaca e
vissuto personale, con contributi biografici di
Calderoni, ma anche di Lucio Dalla e di molti
artisti che hanno gravitato nella sua sfera di
influenza artistica in quegli anni; poi con lucide
e intriganti riflessioni della Consolo; infine
con le leggiadre sottolineature della musica
dal vivo. Calderoni concepisce un romanzo
dalle atmosfere evocative ma inquietanti in
cui è protagonista un’assenza. “Concepire”
significa innanzitutto accogliere, ed egli ospita
nella sua scrittura verità apparenti e sostanziali
divenendo un fondo trascendente che fa
infine sgorgare significati. Il concepimento
è sempre questione di un attimo, e così, l’Arte
di un maestro feconda l’immaginazione degli
allievi. Le mie emozioni sul fondo della sala,
inesprimibili osservando quei volti, i miei
pensieri, dapprima sconnessi e irrelati sono poi
divenuti un aggregato significante, poi ancora
una più stabile costellazione: ricordando il mio
personale cammino tra musica e letteratura,
mi ha sconcertata l’attenzione di quei giovani
sguardi. Sconcertata, perché questa scorrevole
scrittura di Calderoni, così vera perché
evidentemente così piena di vita vissuta, è per
lo stesso motivo ancora troppo lontana da loro;
e la musica di Dalla, degli Stadio, per quanto
longeva, chiaramente non appartiene alla loro
generazione. Eppure sono colpiti, sono toccati.
E noi con loro, guardando quei silenzi attenti.
Ho detto che è stata una bella serata. La Bellezza
è curativa, e la Musica, come la Letteratura,
è una delle sue più libere dimore: i ragazzi lo
sanno, anche a tredici anni.
Nicoletta Scalera
Rubriche
aprile 2013 _ n.51
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Space-Politica
12
20
DETTI PORTODANZESI
“Dar capo vie’ ‘a tigna, dai
piedi l’infermità”, è un detto
verace portodanzese, una
vera chicca. Significa che
sono le persone più mature o
ragionevoli ad essere testarde,
più decise e determinate,
mentre coloro che rimangono
superficiali con un basso
livello di coscienza producono
solo negatività.
“Me pari er fijo der cane de ‘n signore”, detto nato ad Anzio e
riferito ad un uomo ben vestito ma che nonostante l’apparenza si
riconosce, in paese, come il figlio di gente umile.
“A fija dell’oca bianca” riferito alla figlia di una falascana di origine
ciociara.
“Zibidì zibidè... in buca c’è” esclamazione detta mentre si giocava
a biliardo.
“...a scemo de guera in tempo de pace!” serviva a ridicolizzare
atteggiamenti bellicosi di qualcuno quando non sarebbero serviti
a nulla.
“Levate l’elmetto che la guera è finita” vecchio detto in disuso
rivolto a chi aveva atteggiamenti belligeranti verso le persone
vicine.
“Te ne devi magnà pochi de facioli” rivolgendosi a giovani
inesperti. Il detto vuole esprimere tutta la difficoltà nell’arrivare
all’obiettivo preposto.
“Finchè quarcuno non te passa briscola a tresette” avvertimento,
minaccia. Non si può passare una briscola a tresette perché sono due
giochi diversi delle carte napoletane. Quindi farlo sta a significare
l’eccezionalità, l’intervento fuori dalle regole, rispondendo con
forza.
Dal gruppo facebook:”Detti popolari portodanzesi”.
amministrato da Pina Salustri e Alessandro Tinarelli
SMS - Space
Anzio-Space
dà spazio ai lettori
Scriveteci un sms:
Hanno rifatto palla a destra! grande
De Angelis! Paolo
Possibile sta per partire il porta a porta e
Anzio è piena di immondizia? Franca
Alle comunali i grillini appoggeranno il centro
destra al ballottaggio. Erano tutti voti nostri! Marco
Leggete il Granchio. Anzio-Space fa venì l’ulcera!! Sandra
Ma Bernardone dove sta!? Dario
Anzio Space
Una pianta dalle straordinarie proprietà curative
IL PUNGITOPO
Il Ruscus aculeatus, a tutti
noto come pungitopo, è
un arbusto sempreverde di
modeste dimensioni, in media
la sua altezza varia dai 30 agli
80 centimetri, e deve il suo
nome popolare al fatto che in
passato veniva reciso e posto
attorno alle provviste di cibo
per salvaguardarle dai topi. Ha un portamento cespuglioso ed è
connotato dai suoi vistosi frutti, bacche di colore scarlatto che possono
raggiungere la dimensione delle ciliegie. Le sue foglie sono in realtà
dei fusti che, nel corso dell’evoluzione di questa specie vegetale, si sono
ovalizzati e appiattiti, divenendo coriacei e pungenti sulle estremità.
In questo periodo, a primavera, dei piccolissimi fiori verdastri
cominciano a schiudersi poco sopra la base delle foglie, mentre i frutti
maturano in inverno. Questa specie viene considerata un segnale della
“mediterraneità” di un ambiente naturale, essendo una componente
fissa del sottobosco di pinete e lecceti ed è quindi piuttosto facile
trovarlo ad Anzio, dove cresce spontaneo. I germogli del pungitopo
sono commestibili e hanno un retrogusto amaro, sono comunemente
conosciuti come asparagi selvatici e possono essere raccolti in questo
periodo, tra marzo e maggio, ed essere utilizzati in cucina proprio
allo stesso modo degli asparagi, lessati per insalate, minestre e frittate.
Nella nostra medicina popolare, per le doti diuretiche che possiede,
il pungitopo è un componente del cosiddetto “sciroppo delle cinque
radici”, una preparazione tradizionale impiegata per secoli da medici
ed erboristi con lo scopo di drenare i liquidi in eccesso, favorendo la
diuresi e risolvendo così alcuni dei problemi che possono presentarsi
a carico dell’apparato urinario. Oggi si può agevolmente preparare
in casa una tisana che contenga le stesse piante usate nel preparato
tradizionale, per ritrovare un corretto drenaggio metabolico in modo
naturale. Basta far bollire il pungitopo con prezzemolo, sedano,
finocchio e asparago in quantità uguali per 10 minuti, poi far riposare
per un’ora e filtrare. Nel pungitopo è presente il rutoside che aumenta
la resistenza delle pareti dei capillari e può dunque giovare nella cura
di varici venose, emorroidi e flebiti. I semi di pungitopo venivano
un tempo tostati e impiegati come sostituti del caffè. Tipico è anche
l’utilizzo decorativo dei suoi rametti carichi di bacche vermiglie. Nel
prossimo numero di Anzio-Space impareremo insieme qualcosa di
più su una pianta preziosa della flora mediterranea: l’ulivo.
Filippo Valenti
Con Mario Battistini se ne va una parte importante della nostra
città. L’esempio di un uomo fedele e coerente con le proprie idee. Un
uomo che con forza e generosità ha sempre affrontato tante sfide
per Anzio. Dalla prigionia in guerra fino alle ultime e immancabili
salite. Non dimenticherò mai la sua pazienza e la forza che metteva,
ogni pomeriggio, salendo a piedi viale Paolini, per andare ad aprire
il Museo dello Sbarco, con quel tuo passo stanco, difficoltoso e
lento, ma bramoso di arrivare a compiere un’azione positiva per
la sua amata Anzio. Una città con una storia importante. Mario è
stato un grande esempio per tutti noi. Ciao Pasquino!
Andrea Mingiacchi (Presidente 00042)
Space-Lettere a [email protected]
Anzio Space
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
circuito 00042
FACILE
7 5 1
1 8 3 4
3
1
7 5 3
2
3 7 4
1 6 5
5
1 4 6
7
7
4 8 7 3
9
9 3 6
5
8
MEDIO
3
1 8 5
4
9
3
6
8
1 2
9
8
8
1 5
2
4
8
1
2 6
4
4
5
8 6
7
1
4
9
7
1 8
DIFFICILE
7 5
3
2 6
4
4
7
7
3
4 2
8 6
4
9
4
2 1
2 4
7
8
2
7 4
9
1
3 7
FACILE
SOL U ZIONI DEL N UMER O di marzo
9
3
4
7
1
6
5
8
2
9
6
5
1
2
8
9
3
4
7
9
2
8
4
3
7
6
1
5
5
8
4
3
2
1
7
9
6
9
4
1
3
6
5
6
7
2
8
3
2
7
1
4
5
8
9
7
5
6
9
2
8
3
4
1
5
1
9
4
7
6
8
2
3
6
2
1
8
9
3
5
7
4
7
3
5
6
1
4
8
2
9
4
8
9
7
5
2
6
3
1
2
6
9
7
5
8
1
3
4
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Pubblicità redazionale
SUDOKU - SPACE
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n.51 _ aprile 2013
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L’Associazione Culturale 00042 lancia un’interessante iniziativa
dedicata a tutti coloro che ne diventeranno soci. Ci è sembrato
doveroso ricambiare in modo concreto la fiducia che tanti
continuano ad accordarci anno dopo anno, sostenendo AnzioSpace e le nostre iniziative culturali (www.00042.it)
Grazie alla preziosa collaborazione degli inserzionisti
di Anzio-Space, presentando la tessera “Circuito 00042”
all’interno delle attività commerciali di Anzio e Nettuno che
partecipano alle convenzioni, ogni socio ha diritto a sconti
particolari e personali. Le aziende che aderiscono all’iniziativa
sono segnalate di volta in volta nel loro spazio pubblicitario di
Anzio-Space, attraverso una stellina rossa nell’angolo in alto a
destra con la dicitura “Circuito 00042”, in modo da facilitarne
la ricerca.
Nella sezione del giornale dedicata al Programma Sconti, ogni
mese viene pubblicato l’elenco completo e aggiornato delle
aziende aderenti e il tipo di scontistica che esse offrono a chi
presenta la tessera “Circuito 00042”. Lo stesso elenco viene
inviato ai Soci via email.
Ringraziando tutti i vecchi e nuovi Soci e gli inserzionisti di
Anzio-Space che rendono possibile l’iniziativa, vi invitiamo
a sottoscrivere la vostra adesione all’Associazione Culturale
00042, così da poter usufruire da subito delle agevolazioni.
Per eventuali informazioni è possibile contattare l’Associazione
Culturale preferibilmente per mail su associazione00042@
gmail.com oppure al n. 333 7350189.
Associazione Culturale 00042
INIZIATIVA SCONTI:
- AUTOLAVAGGIO FRAIETTA, Villa Claudia, SCONTO DEL
15% SU TUTTI I SERVIZI
- BUCCOLINI SUPERMERCATO, Anzio, SCONTO DEL 5%
BANCO FRESCHI E 10% SU TUTTI GLI ALTRI PRODOTTI
(ESCLUSE OFFERTE SPECIALI)
- CASAMIKA, Lavinio, CONSULENZA, PROGETTAZIONE E
SUPPORTO POST-VENDITA GRATUITO
- CENTRO CASA S.P. POLVERINI, punto vendita EMPORIO
Lavinio mare, 20% nel settore Ferramenta
- CIP CIOP BABY PARKING, Lavinio Mare, SCONTO DEL
30% SU TUTTI I SERVIZI
- “DAR PRESIDENTE” PIZZERIA-RISTORANTE, Villa
Claudia, SCONTO DEL 10%
- “LA FENICE” ORGANIZZAZIONE FUNEBRE, Lavinio
Stazione, SCONTO DEL 10% SU TUTTI I SERVIZI
- LAVA AL TOP, Lavinio Stazione, 1 LAVAGGIO GRATIS
OGNI 10
- RISTORANTE BOCCUCCIA, Lavinio Stazione, SCONTO
DEL 20% SU MENU FISSI E ALLA CARTA
- SERVIZIO FACILE AGENZIA DI SERVIZI VARI,
Villa Claudia, SCONTO DEL 10% SULLE TARIFFE PER
L’AMMINISTRAZIONE CONDOMINIALE
- UNIPOL ASSICURAZIONI, Anzio Centro, SCONTI SU
TARIFFE AUTO E TUTTI GLI ALTRI SERVIZI
aprile 2013 _ n.51
Space-Lettere a [email protected]
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Space-Politica
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PILLOLE FISCALI
a cura del Dott. Marco Minoccheri
Modello CUD Inps 2013
L’INPS, con la Circolare n. 32 del 26 febbraio 2013, rende
noto che a decorrere da quest’anno assolverà all’obbligo di
trasmissione della certificazione unica dei redditi di lavoro
dipendente, pensione e assimilati (modello CUD). Il Cud
telematico sarà reso disponibile dal 28 febbraio nella sezione
Servizi al cittadino del sito istituzionale www.inps.it. Il
certificato potrà essere visualizzato e stampato dall’utente,
previa identificazione tramite PIN. Ai cittadini in possesso di
un indirizzo di posta elettronica certificata CEC-PAC il CUD
verrà anche recapitato alla casella PEC corrispondente. Rimane
comunque facoltà del cittadino richiedere la trasmissione
del CUD in forma cartacea chiamando il numero verde inps
800434320.
Aliquote Inps Artigiani e commercianti 2013
Con la Circolare n.24 dell’8 febbraio 2013, l’INPS ha pubblicato
le aliquote contributive dovute da artigiani e commercianti per
il 2013. Pertanto i contributi calcolati sui redditi minimali fino
ad € 15.357,00 annui saranno i seguenti:
€ 3.347,59 per gli artigiani, calcolato applicando il 21,75% di
15.357,00, al quale vanno poi sommati € 7,44 di maternità;
€ 3.361,41 per i commercianti, calcolato applicando il 21,84%
di 15.357,00, al quale vanno poi sommati € 7,44 di maternità.
Per la quota eccedente il predetto minimale di € 15.357,00 sono
dovuti i contributi, con le medesime aliquote, sino all’importo
di € 45.530,00 annui. Per i redditi superiori a tale limite le
aliquote contributive che verranno applicate ad artigiani e
commercianti saranno, rispettivamente, del 22,75% e del
22,84%. Il massimale di reddito fissato per l’anno 2013 è invece
di € 75.883,00 per i lavoratori con anzianità contributiva al 31
dicembre 1995, di € 99.034,00 per coloro che invece sono iscritti
con decorrenza gennaio 1996 o successiva. Per quanto riguarda,
infine, i termini per il versamento dei contributi, sono state
confermate le 4 rate dovute sul minimale alle scadenze del 16
maggio, del 20 agosto, del 18 novembre 2013 e del 17 febbraio
2014, mentre per i versamenti sulla quota di reddito eccedente
il minimale i termini sono quelli previsti per il pagamento delle
imposte sui redditi delle persone fisiche, a titolo di saldo 2012,
primo acconto 2013 e secondo acconto 2013.
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Bar Beach, Via di Valle Schioia 152, Lavinio, tel 069866038
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Multisala Cinema Lido, Via delle Cinque Miglia, Padiglione, tel. 0698981006
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Anzio-Space - Mensile di cultura e politica
Edito dall’Associazione Culturale 00042
Presidente: Andrea Mingiacchi
Registrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009
REDAZIONE
Direttore responsabile: Maria Chiara Mingiacchi
Caporedattore: Luisa Calderaro ([email protected])
Coordinatore di redazione: Silvia Arena
Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli ([email protected])
Direttore IT: Stefano Murgia
Progetto e grafica: Domenico Condello
Composing e grafica: Bruno Pepe
Foto: Pietro Frisina
COLLABORATORI
Stefano Chiappini, Maurizio D’Eramo, Luca Del Vecchio, Micol Manzo,
Filippo Valenti, Elisabetta Civitan, Fabrizio Tirocchi, Jessica Quaranta,
Alessandro Tinarelli, Marcello Bartoli, Rossella Romano
Yoshiro Izumi, Melania Maranesi, Gino Querini, Massimo Casa,
Umberto Spallotta, Valerio Bruni, Manuela Vela,
Nicoletta Scalera, Marcello Guglielmo, Leonardo Tardioli,
Giusi Canzoneri, Alessandra Toppetta, Cristiano Di Rosa, Anna D’Angiolella.
Stampa: Arti Grafiche Fracassa Srl - V. Vigna Girelli, 81 - 00148 - Roma (RM)
Editore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM)
-Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e NettunoLe collaborazioni sono da intendersi gratuite salvo diversi accordi scritti. È vietata
ogni tipo di riproduzione di testi, immagini, foto, grafica e pubblicità; tutto quanto
pubblicato è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto d’autore e copyright.
La Redazione si riserva di modificare parti degli scritti e di decidere se e quando
pubblicare gli articoli.
L’Associazione 00042 vuole contribuire a rendere Anzio una città:
- vivibile e interessante per i giovani;
- viva culturalmente;
- all’avanguardia nell’ecologia e nella preservazione del territorio;
- arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue.
Non siamo convinti di avere una risposta a tutte le domande o
di essere i migliori. Siamo semplicemente un gruppo di persone
giovani (chi di corpo, chi di spirito), che vogliono darsi a fare per
migliorare il territorio in cui vivono.
Tra le nostre iniziative:
• Anzio-Space, che puoi scaricare gratuitamente ogni mese su
www.00042.it
• Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno
• Centro Polifunzionale per i Giovani e la Cultura che vorremmo
costruire.
Tieniti aggiornato sulle nostre iniziative:
www.00042.it
www.shingle22j.com www.anziospace.com
http://centropolifunzionaledeigiovani.blogspot.com/
Iscriviti al gruppo di FACEBOOK “Anzio-Space”
Contatti PUBBLICITÀ: 3337350189 - [email protected]
Chiuso in redazione domenica 24 marzo 2013
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