Cuneo - Elezioni amministrative 2012
Coalizione di centrosinistra
per
Gigi Garelli
PROGRAMMA DI GOVERNO
Coalizione di centrosinistra – Programma di governo della città
Tavola dei contenuti
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Coalizione di centrosinistra – Programma di governo della città
Conclusi i lavori degli Otto Tavoli tematici
Al fine di realizzare un progetto condiviso per la città che coinvolgesse, oltre le
forze politiche che rappresentano il fulcro fondante e propulsivo del centrosinistra,
altri soggetti politici, forze della società civile e singoli cittadini, sono stati promossi
e hanno trovato compimento i lavori di 8 Tavoli di Lavoro, come momento di
confronto e condivisione di tutte le esperienze che la città nel suo complesso può
mettere in gioco per disegnare la Cuneo che vogliamo.
N°
tavolo
1
Tavoli di lavoro
Sviluppo attività
produttive e reti
immateriali.
Punti rif.
Linee
Guida
12
Strategie per le micro-imprese e le PMI:
sviluppo delle realtà produttive, artigianato,
commercio, agricoltura, industria, turismo e
ricettività.
Cablaggio reti internet, nuovi lavori, startup.
9
Parcheggi, trasporto urbano, collegamenti con
le frazioni e viabilità ordinaria.
1, 2
Urbanistica, lavori pubblici, manutenzione del
verde, impiantistica sportiva, sviluppo aree di
frazione.
Infrastrutture.
7
Alienazioni, fondi regionali ed europei, patto di
stabilità, fund rising, tributi e recupero
evasione.
Imprenditoria
giovanile.
Mobilità
2
Trasporti
Temi
Comunicazione
Programmazione
3
Gestione del
territorio
Grande viabilità
Bilancio e
Patrimonio
4
Reperimento
Risorse
5
Ambiente e risorse
3, 4, 5, 10
6
Beni e Attività
culturali
7
Welfare e politiche
sociali
Premesse
8
Promozione della
partecipazione
6
8, 11
Energia, acqua, rifiuti, inquinamenti.
Tutela del territorio e ambiente.
Istruzione, università, formazione
professionale.
Manifestazioni e promozione dell’arte, della
cultura e dello sport.
Benessere e servizi alla persona: diversamente
abili, politiche per l’infanzia, giovani e anziani.
Politiche del lavoro e abitative.
Associazionismo e terzo settore.
Comitati di frazione e di quartiere, strumenti di
partecipazione e integrazione.
Trasparenza
Questo documento, partendo dalla raccolta organica dei documenti prodotti dai
singoli tavoli, traduce le proposte che ne sono emerse in
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Coalizione di centrosinistra – Programma di governo della città
Programma di Governo della Città
di
GIGI GARELLI
Vincitore delle Primarie 2011
Candidato del centrosinistra alle elezioni amministrative 2012
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Coalizione di centrosinistra – Programma di governo della città
Il quadro dei valori di riferimento
In queste pagine sono contenuti alcuni dei punti condivisi dalla coalizione del
centrosinistra cuneese che rappresentano il quadro di valori su cui si fonda la base
programmatica aperta al confronto con i cittadini cuneesi a cui chiederemo nel
tempo ulteriori contributi di idee per la città.
Riconoscendosi nei valori comuni della Resistenza e dell’antifascismo, della difesa
della Costituzione, della libertà, dell’uguaglianza di fronte alla legge, delle pari
opportunità, della legalità, della laicità nell’amministrazione della cosa pubblica, del
rispetto delle regole, della solidarietà, dell’attenzione alla persona, del progresso
economico-sociale e della difesa dei beni comuni, i rappresentanti delle forze
politiche del Centrosinistra cuneese hanno promosso la massima partecipazione
delle cittadine e dei cittadini cuneesi alla scelta del candidato alla carica di Sindaco
di Cuneo e al dibattito programmatico sui problemi della città e sulle loro possibili
soluzioni.
Sulla continuità del lavoro amministrativo svolto in questi anni vorremmo innestare
nuove proposte e nuovi percorsi. Coniugando tradizione e innovazione. Vorremmo
Cuneo città sempre più aperta al mondo, attrattiva e innovativa, accogliente e
solidale. Una città capace di garantire un futuro meno incerto nel lavoro e nelle
aspirazioni di ogni cittadino, facendo una chiara scelta politica rispetto alle
condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, continuando ed incrementando tutte le
misure utilizzate negli ultimi anni. Una città che sempre più si distingua per qualità
della vita, opportunità e senso civico. Una città che fa della persona umana,
soprattutto quella che fatica di più, il centro e il metro della politica amministrativa.
Una città con una progettualità di lungo periodo che riprende con forza il Piano
Strategico Cuneo 2020 anzitutto in termini di metodologia di lavoro (metodo della
governance), considerato anche il quadro complessivo, sia europeo, con l’orizzonte
2014 – 2020 incentrato sulla ricerca, l’innovazione, la cultura, l’istruzione e la
formazione professionale, con prioritaria attenzione rivolta al mondo giovanile, sia
nazionale, con una progressiva riduzione delle risorse a disposizione. Una città che
valorizzi ad ogni livello le risorse dell’associazionismo e del volontariato, cuori
pulsanti della comunità civile. Una città capace, nell’elaborazione delle politiche
comunali, di raccogliere, rielaborare e far proprie le istanze provenienti dai quartieri
e dalle frazioni, armonizzando le loro specificità in un disegno unitario.
La città che proponiamo
CITTÀ
DELLE RELAZIONI UMANE E DEL RISPETTO DEL TERRITORIO
Dal Manifesto per la felicità di Stefano Bartolini: “La città relazionale è uno degli
aspetti cruciali della nostra proposta: occorre assegnare ai bambini una priorità ben
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maggiore di quella attuale perché essi sono il paradigma dello stretto legame tra
spazio e mobilità nel determinare l’esperienza relazionale. I bambini devono
disporre di spazi pedonali di qualità vicino a casa e della possibilità di arrivarci da
soli.
Gli elementi chiave di una città relazionale sono:

l’auto privata deve essere (….) limitata come misura strutturale, per fare in
modo che tutti i cittadini usino i trasporti pubblici debitamente potenziati;

la densità di popolazione deve essere alta; ci devono essere molte piazze,
parchi, centri sportivi; isole pedonali di qualità devono attraversare la città in
modo da formare una rete pedonale e ciclabile; ci devono essere il più possibile
marciapiedi spaziosi e piste ciclabili;

deve essere avviato un censimento di tutti gli edifici inutilizzati sia di uso
abitativo che commerciale, artigianale, industriale, onde incentivarne il recupero
ed il riuso;

non devono essere previsti insediamenti sproporzionati all’andamento
demografico, sostanzialmente stagnante, al fine di tutelare il suolo agricolo, vera
ricchezza di una nazione”.
CITTÀ
DELLA PARTECIPAZIONE, DELLA TRASPARENZA E DEI
BENI COMUNI
La città deve essere il luogo dell’aggregazione di cittadini, che intendano esercitare
il diritto-dovere di cittadinanza attiva, e della promozione di una loro autonoma
partecipazione, come persone responsabili e informate, alle attività politiche, sociali
e culturali che investono il loro territorio nel contesto delle relazioni globali, che
connotano la società contemporanea.
In un’ottica di trasparenza, che favorisca la partecipazione e il controllo da parte dei
cittadini, é dovere che l’esercizio di qualunque funzione pubblica, sia essa elettiva o
stabilita per nomina, debba essere adempiuto con disciplina e onore (art. 54 della
Costituzione) dai cittadini chiamati a svolgerle, scelti nel rispetto del principio di
uguaglianza di genere e secondo i requisiti stabiliti dalle norme (art. 51 della
Costituzione), senza privilegi o discriminazioni (art. 3 della Costituzione) e nel
rispetto dei criteri di competenza, professionalità e trasparenza. La valorizzazione
delle differenze di genere deve comunque avere come punto di partenza
imprescindibile un maggiore coinvolgimento delle donne nell’attività politica in
generale e, in particolare, nei meccanismi di selezione della classe dirigente.
I Beni Comuni (ambiente, suolo, acqua, cultura, salute, tutele sociali) devono
essere a disposizione di tutti: in quanto beni per definizione ad accesso universale
e garantiti anche per le generazioni future, richiedono una loro gestione partecipata
e consapevole, al di fuori delle regole di mercato.
In un’ottica di razionalizzazione dei costi di gestione e di miglioramento della
funzionalità del sistema dei controlli interni, l’Amministrazione intende avviare una
profonda analisi organizzativa finalizzata a ridisegnare la propria struttura
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operativa, i processi gestionali e le procedure in essere, con l’obiettivo
fondamentale di migliorare l’efficienza e la trasparenza della macchina
amministrativa stessa e, per quanto possibile, la qualità dei servizi ai cittadini.
Tutte le attività saranno poste in essere in collaborazione e nel rispetto della
rappresentatività sindacale e degli indicatori di “agire etico” dalla Responsabilità
Sociale, strumento di governance, che migliora performance finanziarie, processi di
coesione interna e gestione operativa, e soprattutto rappresenta un valore per i
cittadini.
CITTÀ
DEL LAVORO E DELLE OPPORTUNITÀ
Il lavoro è un diritto-valore costituzionalmente tutelato dal primo articolo della
Costituzione, garanzia della dignità e della libertà della persona e tanto più,
soprattutto tenendo conto del nuovo scenario socio economico, sarà considerato
dall’Amministrazione tema centrale delle sue scelte amministrative.
Il Comune, nei limiti delle sue competenze, deve pertanto adottare politiche attive
volte a favorire l’applicazione di questo diritto fondamentale e quindi promuovere
iniziative di concerto con gli Enti e le Associazioni Territoriali di competenza,
costituire tavoli di monitoraggio permanente dell’andamento dei settori produttivi e
delle aziende, agevolarne il loro sviluppo con tutti gli strumenti a disposizione e
promuovere processi di formazione/riqualificazione adeguati.
CITTÀ
DEI SAPERI
Cuneo deve investire risorse sui suoi giovani, perché a Cuneo possano studiare,
crescere culturalmente, specializzarsi, mettere a frutto i propri talenti e le proprie
capacità.
Si dovrà dare impulso alla "cittadella della cultura" prevista dal Piano Strategico,
cioè quella porzione di città che comprende i quartieri del centro storico sul lato
Stura, dove già sono collocate le varie facoltà universitarie e il polo museale San
Francesco - Casa Samone. La prospettiva è di dare vita ad un vero e proprio
campus universitario urbano, che funga da polo culturale di attrazione.
I saperi si coniugano con creatività e la capacità di valorizzare tutte le aggregazioni
artistiche e culturali, numerose sul nostro territorio, che li sanno veicolare e le
istituzioni pubbliche - il Comune in testa – hanno il dovere di favorirle, nell’obiettivo
di fornire anche a tutto il territorio professionalità alte in grado di mettere in moto
processi di sviluppo locale.
Città dei saperi vuol anche significare prospettive occupazionali nelle imprese del
territorio per giovani formati nelle varie discipline e comporta il coinvolgimento delle
associazioni di categoria, progetti specifici finanziati sulla base di programmi seri e
sostenibili, concordati con le forze sociali e il Comune stesso.
Città dei saperi vuol dire infine capacità di produrre e divulgare conoscenza
attraverso l'editoria locale, le produzioni video, l'arte contemporanea.
Puntare sui giovani: il solo modo per preparare per la città un futuro degno del suo
passato.
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CITTÀ
DELL’ACCOGLIENZA
La città dell’accoglienza è una città che accoglie ognuno così com’è, come
persona, perché ancor prima di ogni specificità, ognuno è persona, cioè soggetto di
autonomia.
Accogliere significa riconoscere all’altro pari dignità sociale, uguaglianza davanti
alla legge, senza distinzioni di sesso, di appartenenza religiosa o culturale, di
condizione personale o sociale, come ben sancito dall’art.3 della nostra
Costituzione.
Significa costruire ponti e non muri, luoghi di incontro e di scambio che stimolino ad
aprirsi al mondo, a riflettere, ad allargare e a rafforzare la rete della conoscenza,
del rispetto, della reciprocità, delle collaborazioni.
Significa riconoscere che l’altro è portatore dei nostri stessi desideri profondi, ha
diritto agli stessi beni fondamentali, quali la casa, l’istruzione, la sanità, il lavoro.
Significa riconoscere che l’altro è portatore di specificità uniche, perché ogni
persona è originale e irripetibile.
Significa vedere la diversità come ricchezza e non come elemento di divisione.
In quest’ottica occorre fare dell’accoglienza il punto di partenza di un percorso di
interazione, evitando che bisogni di accoglienza ricevano solo risposte di tipo
emergenziale.
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Punti programmatici fondamentali
1 - Promozione della Partecipazione
La futura amministrazione attuerà l’art.64 dello Statuto Comunale il Comune
dovrebbe farsi promotore della partecipazione-ascolto dei cittadini e soggetti
interessati attraverso un “Assessorato ai Beni Comuni ed alla partecipazione”, al
fine di tutelare i beni materiali e immateriali di appartenenza collettiva e sociale che
sono la garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini stessi.
Gli strumenti operativi di cui si avvarrà sono assemblee pubbliche, aperte a tutte e
tutti i residenti sul territorio comunale, ivi compresi migranti, gruppi, associazioni,
comitati di quartiere e frazione, dove, con cadenze prefissate (almeno ogni sei
mesi), ogni cittadino (singolarmente o in forma associata) è chiamato a esprimere
direttamente le sue idee per la città di Cuneo.
Tali assemblee saranno coordinate dal Sindaco o da un Assessore delegato e vi
parteciperanno in maniera permanente gli amministratori comunali con funzione di
ascolto.
L’Ordine del Giorno dell’assemblea è stabilito sulla base delle indicazioni pervenute
dalle Consulte.
CONSULTE: in base all’Art.65 dello Statuto Comunale il Comune di Cuneo
dovrebbe attivare le seguenti Consulte, partendo da un censimento dell'esistente:
1) Bilancio partecipato
2) Beni Comuni (ambiente, acqua, salute, tutele sociali), territorio, urbanistica,
infrastrutture e politiche della casa
3) Rifiuti, inquinamenti e mobilità
4) Welfare e politiche sociali, immigrazione e giovani
5) Beni e attività culturali, formazione e università
La proposta dei temi delle Consulte pensate come "tavoli di lavoro e confronto"
tende ad evitare le "Consulte monotematiche" (Giovani, Migranti, etc.) proprio
perché i temi devono essere affrontati trasversalmente e non settorialmente, per
avere un'idea di città che va oltre la singola problematica specifica.
Possono aderire alle Consulte tutti i residenti, i gruppi, le associazioni, i Comitati di
Quartiere e frazione tramite WEB o direttamente, tramite l’Ufficio Relazioni con il
Pubblico del Comune di Cuneo, con un solo rappresentante (che può variare). I
principi a cui si ispirano queste Consulte sono i valori della Costituzione
Repubblicana.
Le Consulte sono convocate con maggiore periodicità e le tematiche discusse
verranno trasmesse alla Giunta e al Consiglio Comunale tramite le Commissioni
Consiliari Permanenti.
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In questa proposta assumono grande importanza i Comitati di Quartiere e frazione,
che da una parte sono "responsabilizzati" nella funzione propositiva, e dall'altra
sono incentivati ad andare oltre il problema specifico per contribuire al lavoro delle
Consulte su temi generali e non parcellizzati.
Gli amministratori locali, Sindaco e Assessori, devono partecipare alle riunioni dei
Comitati di quartiere e frazione nei tempi e nei modi che i Comitati stessi riterranno
più opportuni.
Il Bilancio partecipato è frutto delle proposte delle singole consulte tematiche con
discussione in seduta speciale in Assemblea prima della discussione in Consiglio
Comunale del Bilancio di previsione.
In un’assemblea appositamente convocata, dopo le verifiche e le compatibilità
finanziarie del caso, gli Assessori competenti illustrano le motivazioni
dell’accettazione o del rigetto delle proposte pervenute.
LA TRACCIABILITÀ
DELLE DECISIONI
L’Amministrazione si pone come obiettivo principale di rendere ogni decisione
politica e amministrativa coerente con un percorso decisionale sempre chiaro e
identificabile, vale a dire “tracciato”.
Inoltre, ogni incarico all’interno degli enti partecipati dal comune sarà motivato sulla
base dei curricula che l’Amministrazione ha l’obbligo di richiedere e valutare in
modo da garantire la competenza effettiva delle persone coinvolte in incarichi
pubblici.
L’amministrazione comunale potenzierà il più possibile la comunicazione verso i
cittadini soprattutto sulle scelte che vengono deliberate e sulle opportunità che
sono poco conosciute.
Riconoscendo l’efficacia in tema di comunicazione del sito internet istituzionale del
Comune, occorre dedicarvi maggiore spazio per la comunicazione con i media
locali e con i cittadini, singoli e associati, (Comitati di Quartiere e frazione,
associazioni, etc..) per consentire alle istanze presentate dalla comunità nel suo
insieme di tradursi in risposte concrete e tempestive e per offrire uno spazio
adeguato per condividere proposte e soluzioni, nel rispetto delle specificità e del
carattere di riservatezza necessario.
SCUOLE, GIOVANI
E PARTECIPAZIONE
Sarà istituita una manifestazione annuale per le scuole con premi per i migliori
lavori sul tema: "Come vorrei la mia città: cosa mi piace, cosa non mi piace, cosa
cambierei" e saranno istituiti laboratori di partecipazione tra alunni e personale
dipendente dell’amministrazione.
L’amministrazione favorirà incentivi ai giovani (under 35) per l'insediamento di studi
e attività imprenditoriali nei quartieri periferici e di frazione favorendo l’incontro della
probabile riforma sul lavoro prevista dalle politiche di governo nazionale con
agevolazioni già esistenti (facilitazione di accesso ai prestiti agevolati per la
creazione d'impresa per i giovani da parte della Provincia) e altri sgravi fiscali (vedi
tasse comunali) vincolati alla permanenza nel quartiere prescelto per
l’insediamento.
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Ogni iniziativa di mutualismo ed auto-organizzazione dei cittadini quali i Gruppi di
Acquisto, le iniziative di vicinato, le “banche del tempo” portate avanti da singoli e/o
gruppi e associazioni saranno sostenute mediante adeguato supporto logistico.
2 - Beni e attività culturali
POLITICA
CULTURALE
Cultura non vuol dire soltanto dispensare servizi, ma vuol dire creatività,
approfondimento, qualità alta delle iniziative,coinvolgimento dell’utenza, capacità di
produrre contenuti innovativi, e partecipazione dell’intera collettività o di alcuni
settori di essa: ci vuole “Cultura per fare Cultura” non dimenticando che fa parte
della cultura di una città la sua capacità di tutelare il paesaggio storico che si è
costruito nei secoli, garantendo un certo equilibrio tra città e territorio rurale
circostante. La stessa politica ambientale, tesa al miglioramento della qualità della
vita, comporta una cultura della città che sappia riconoscerne e valorizzarne i
caratteri e l’identità storica.
Infine una delle linee più significative che il tavolo ha identificato in relazione alla
politica culturale è quella dell’attenzione alle giovani generazioni, di favorire la
loro creatività, le aggregazioni, i bisogni, la voglia di protagonismo.
Per quanto riguarda il patrimonio storico materiale viene richiamata l’esigenza di
utilizzare meglio il complesso monumentale di San Francesco, viste le risorse che
si sono investite nel restauro; di dare una destinazione certa (con relativi lavori di
restauro, purtroppo urgenti) a Palazzo Chiodo-della Chiesa, al Frigorifero Militare
(che si presterebbe, ad essere uno spazio multifunzionale dedicato alle mostre di
arte contemporanea e altri eventi), alla Chiesa dell’Annunziata, a Cascina Vecchia
di S. Rocco Castagnaretta, al piccolo ma significativo edificio dei Bagni Pubblici e,
soprattutto, al complesso di Santa Croce.
Si osserva inoltre come a Cuneo non sia mai stato presente un luogo per l’Arte
contemporanea, si evidenzia pertanto la necessità di pensare ad un contenitore
versatile all’interno del quale sia possibile sviluppare attività laboratoriali, eventi ed
esposizioni di Arte contemporanea.
Per affrontate i difficili problemi di recupero, soprattutto dei beni architettonici (ma
anche di quelli archeologici, archivistici, artistici) si prevede la formazione di una
Consulta dei Beni Culturali, con la partecipazione – insieme al Comune - di
Fondazioni, Associazioni, Istituti di Credito, Privati.
Sul versante dei beni storici immateriali – tra cui l’antifascismo - si auspica un
maggiore sostegno a istituzioni come la Fondazione Nuto Revelli, la casa-museo
Galimberti, l’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea, la
Società per gli Studi Storici Archeologici ed Artistici, la Fondazione Delfino, che tra
loro potrebbero meglio coordinarsi garantendo orari più ampi.
L’amministrazione propone di istituire un’apposita Commissione Nazionale (come
quella a suo tempo istituita per l’8° centenario della Città) per celebrare
degnamente a livello nazionale e senza retorica tra il 2013 e il 2015 il 70°
anniversario della Lotta di Liberazione .
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Sono da ripensare i modelli di biblioteca e di museo per farli diventare a tutti gli
effetti dei luoghi di incontro e di socializzazione, implementando la didattica, la più
diffusa conoscenza della città e della sua storia, la promozione della lettura. E’
necessario altresì che non sia attribuita alle biblioteche e ai musei solo una
funzione di conservazione del patrimonio esistente.
A questo proposito il comune promuoverà una cooperazione tra gli istituti culturali
in città e sul territorio circostante Cuneo creando una Casa delle Culture quale
sede ideale di tutte le culture presenti sul territorio (storica, artistica, generazionale,
di genere, etnica, ecc.), che potrebbe anche svolgere il ruolo di facilitatore del
processo di integrazione degli immigrati che vivono e lavorano in città.
Lo stesso discorso vale per i musei.
Manifesta carattere di urgenza provvedere ad una nuova sede della biblioteca, che
sia luogo di incontro attrezzato e aperto ai nuovi media per ragazzi e adulti e che
potrebbe essere, come già previsto dal Piano Strategico, nell’ex Ospedale di Santa
Croce, dove potrebbero essere riservati spazi per una pinacoteca che raccolga le
pregevoli collezioni comunali.
Si evidenzia la necessità di individuare una funzione chiara al Teatro Toselli,
attualmente sovrautilizzato, molte volte in modo inappropriato. La storia e la fragilità
dell’edificio lo devono rendere piuttosto uno spazio abitato dalla comunità dei
cittadini e degli artisti, uno spazio di cui avere cura evitandone il degrado strutturale
e di immagine, perseguendo la strada già intrapresa negli ultimi dieci anni con la
presenza della Residenza Teatrale Officina. Nel contempo non potrà essere elusa
l’esigenza di una verifica degli alti costi di gestione sia del Teatro Toselli che del
Cinema Monviso, dove potrebbero essere sperimentate forme di gestione
innovative in grado di allargare l’offerta culturale e nel contempo favorire risparmi
da parte dell’amministrazione.
Si prende atto che Zabum-Nuvolari si farà carico quanto prima della realizzazione
di una sala-auditorium da 400-500 posti, che costituisce il primo di cinque lotti
attualmente non finanziati per realizzare l’intero progetto della Casa dell’Arte quale
ampio spazio per la quale, sin qui, non sono state reperite le risorse
Si cercherà di risolvere la richiesta di sistemazione logistica da parte di molte
associazioni locali.
Il Comune metterà a disposizione, per esempio in piazza Virginio, per tutta la
stagione, una postazione fissa (palco e relative strutture di protezione) per tutte le
attività organizzate dal Comune e/o dalle associazioni.
Si valorizzeranno, nel campo dello spettacolo, le varie realtà di eccellenza
cuneesi, promuovendo aggregazioni e sinergie. Spicca in particolare la ricchezza
del campo musicale dove operano il Conservatorio, l’Orchestra Bruni, il Liceo
Musicale, la Corale Città di Cuneo, la stessa banda cittadina.
E’ opportuno puntare su rassegne e laboratori per i giovani e con i giovani,
mantenendo insieme una programmazione di qualità; puntare ad iniziative che
contribuiscano a creare o ad ampliare il pubblico della musica, come del teatro e di
tutte le arti, coinvolgendo le scuole e i giovani nell’”educazione alla cultura”, alla
conoscenza delle varie forme di espressione artistica.
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Coalizione di centrosinistra – Programma di governo della città
Si ritiene utile rilanciare l’ufficio stampa del Comune, in modo che sia in grado di
promuovere nella maniera più efficace le manifestazioni – e non solo quelle del
Comune - anche in una prospettiva di rilancio turistico della città.
Si valuterà la creazione di una Scuola di danza comunale che faccia da supporto
alle numerose (7) scuole private di danza presenti in città e ai numerosi utenti che a
partire dalla frequenza di queste scuole intendono avviarsi alla professione.
E’ ribadita la funzione strategica di Scrittorincittà, di cui tuttavia si reclama da una
parte un maggiore radicamento locale (sollecitando una più attiva partecipazione
degli esercizi commerciali, di associazioni, di gruppi cittadini) e dall’altra una
maggiore apertura a livello regionale e con la vicina Francia. Sarebbe opportuna
una più chiara comunicazione del programma ed una migliore organizzazione della
vendita dei biglietti (questione che riguarda in realtà tutta la programmazione degli
spettacoli). Si auspica che Scrittorincittà sia la punta dell’iceberg di un lavoro di
promozione della lettura che duri tutto l’anno e coinvolga diverse realtà ed
istituzioni cittadine.
E’ necessario attuare un’organica politica delle mostre e di altri eventi di qualità,
garantendo una calendarizzazione, affinché ogni iniziativa abbia la giusta
valorizzazione.
Sarebbe opportuno, anche alla luce di quanto qui sopra richiamato, riprendere il
Festival della Montagna, facendolo diventare un evento transfrontaliero e gestito
anche in una prospettiva turistica (con la predisposizione di pacchetti alberghieri,
enogastronomici, ecc…) con l’organizzazione di eventi lungo tutto il percorso
itinerante del festival da Cuneo a Nizza.
Salva una valutazione positiva di eventi che promuovano l’integrazione e la
conoscenza di culture altre, meglio si definirà l’aspetto culturale di Isola di Mondo
e della rassegna Culture del Mondo, che potrebbero fondersi in un programma
articolato di offerta enogastronomica, di festa e di spettacoli.
E’ intenzione dell’Amministrazione promuovere momenti culturali per giovani,
famiglie e anziani e per le varie comunità di migranti presenti, a costo zero o quasi,
favorendone l'organizzazione e la gestione in loco da parte degli abitanti
(soprattutto dei ragazzi), con l'eventuale presenza di offerta di prodotti
enogastronomici da parte degli abitanti stessi, sfruttando le aree verdi esistenti nel
periodo estivo e dei saloni presenti nel quartiere/frazione nel periodo invernale. Per
tutto ciò, laddove è possibile, si ritiene di appoggiarsi per l'organizzazione alle
associazioni giovanili già presenti nei quartieri.
L’impiego del volontariato, l’associazionismo e la professionalità del personale degli
istituti culturali dovrebbero andare avanti in parallelo. Una rete delle associazioni
darebbe ad ognuna di loro maggiore forza, anche nei confronti della Regione
Piemonte che sin qui ha erogato finanziamenti squilibrati tra le varie realtà culturali
attive sul territorio. Un censimento delle associazioni (sane) sarebbe utile ai fini di
una seria programmazione che superi l’ottica dei finanziamenti a pioggia.
Il volontariato, d’altra parte, è una grande risorsa che non va semplicemente
utilizzata, ma valorizzata appieno.
Occorre altresì - e le due cose non sono in contraddizione – che sia tutelato in tutti i
modi il lavoro di professionisti dello spettacolo che arricchiscono la vivacità
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culturale della città in un momento particolarmente difficile, come quello che stiamo
attraversando.
L’assessorato per la cultura sembra avviarsi ad una fase, se non di declino, certo di
contrazione dei suoi compiti, non potendo più, se non con grande fatica, garantire
la programmazione di tutte le attività culturali ad un livello accettabile. Una
progressiva e prudente smobilitazione del settore cultura comunale, che ormai non
può più assumere personale qualificato e dispone di risorse sempre più magre,
richiede l’apertura di una nuova fase, con soluzioni capaci di reperire nuove risorse
e di gestire in forma più libera da pastoie burocratiche e più efficace, i vari ambiti
della politica culturale.
Lo strumento della fondazione sembrerebbe il più adatto alla fase che si sta
vivendo, sempre che sia messo in condizione di coinvolgere gli enti pubblici ed i
privati. In particolare, il modello della Community Foundation è stato richiamato
come possibilità concreta per gestire l’eredità Ferrero e in generale per promuovere
una cultura della donazione (testamentaria o no), nonché per veicolare contributi e
sponsorizzazioni private, anche a fronte di eventuali sgravi fiscali .
UNIVERSITÀ
Si riconosce il ruolo positivo dell’Università per il servizio che offre alle persone, al
fine di favorire la possibilità di accesso anche a chi non potrebbe, per diversi motivi,
recarsi a studiare in luoghi lontani dall’abitazione. Avere sul territorio comunale
opportunità formative di livello universitario garantisce una presenza di giovani che
possono dare alla città un contributo di innovazione, di cambiamento, di nuove
energie.
La qualità di tale offerta deve essere però valida, evitando che il decentramento si
risolva nella creazione di un’Università di serie B.
Sarebbe auspicabile un maggiore coinvolgimento dell’Università decentrata su
problematiche e tematiche del territorio, con più ampi orari di apertura dei locali,
che potrebbero essere utilizzati, oltre che per la didattica, anche per ospitare
convegni, seminari, attività d aggiornamento e formazione in collaborazione con gli
ordini professionali, le aziende e le imprese, al fine di favorire sinergie tra
l’Università e le articolazioni economiche e sociali della realtà locale.
Ma nell’ambito della Università decentrata si dovrà puntare alla creazione di corsi di
laurea specifici, cioè che non siano solo un duplicato dei corsi che si svolgono a
Torino.
Va da sé, che è necessario alimentare una vocazione universitaria della Città, che
deve rendersi accogliente, dando spazi e stimoli ai giovani che frequentano i corsi a
Cuneo.
Si valuterà di avviare un corso per operatori umanitari per ben rispondere ad una
vocazione cuneese e per coinvolgere tutte e cinque le facoltà decentrate a Cuneo.
Tale corso (che potrebbe anche configurarsi come una Summer School) dovrebbe
assumere tendenzialmente un livello qualitativo alto, e carattere di internazionalità,
con il coinvolgimento di università francesi (si veda al riguardo, con le dovute
differenze, l’esperienza dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di
Pollenzo).
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Coalizione di centrosinistra – Programma di governo della città
FORMAZIONE
L’amministrazione mira a riqualificare la Scuola Comunale Lattes insieme ad una
ricognizione dei corsi di formazione presenti in Città per valutare possibili sinergie.
Può essere considerata formativa, sia pure per un ambito sociale circoscritto,
l’Università della terza età, che ormai ha una tradizione più che dignitosa e che
merita di essere sostenuta.
Cuneo dispone di una rilevante rete di attrezzature sportive, sia sull’altipiano che
nelle frazioni. Molte di queste saranno essere messe in condizione di funzionare al
meglio, con coperture, adeguati servizi di spogliatoio, ecc. Si auspica inoltre, la
realizzazione delle coperture delle strutture sportive, che si rendano necessarie,
con sistemi atti a favorire le fonti di energia rinnovabili per portare ad un livello di
auto sostentamento energetico i singoli impianti.
La presenza del Parco Fluviale consente l’esercizio di pratiche sportive per
un’utenza differenziata: merita di essere sostenuto e valorizzato come sin qui si è
fatto.
Per quanto riguarda la questione del Palazzetto dello Sport, vista l’esperienza fin
qui maturata, si sosterrà una gestione in forma privatistica che eviti inutili costi a
carico della collettività.
Il vecchio stadio Fratelli Paschiero, abilitato in deroga ad ospitare manifestazioni
sportive, potrebbe costringere l’amministrazione a progettare un nuovo stadio. In tal
caso, dovrà essere valutato attentamente l’impatto ambientale che questa struttura
potrà avere, con una particolare attenzione al rischio di speculazioni edilizie.
3 - Mobilità, trasporti e comunicazione.
Le proposte programmatiche hanno come obiettivi generali la riduzione dell’uso di
automezzi privati finalizzata alla tutela della salute. Il miglioramento dell’ambiente
urbano consentirebbe anche l’incentivazione del turismo e delle attività del piccolo
commercio. Questo processo sarà sostenuto da campagne informative al fine di
illustrare, promuovere e condividere scelte e proposte che vadano nel senso
dell’incentivazione del trasporto pubblico. Andrà favorita la riduzione dell’uso dei
mezzi privati promuovendo iniziative virtuose quali il car sharing, il car pooling (in
accordo/sinergia con i comuni limitrofi), il “pedibus” ed ogni altra forma di trasporto
ecologico.
PIANO
URBANO DEL TRAFFICO
E’ necessario e urgente realizzare uno studio approfondito che porti alla redazione
finale di un Piano Urbano del Traffico e che esamini le direttrici di maggior traffico,
la mobilità urbana, integrata con i mezzi alternativi all’auto: piste ciclabili, parcheggi
liberi e a pagamento (incentivando quelli di testata), zone 30-40, aree pedonali,
metrò di superficie, ferrovia.
Questo permetterà di affrontare il tema del traffico nel suo insieme e di trovare
soluzioni in un quadro di progetti inseriti in una prospettiva più ampia, sia come
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spazio che come tempo, anche in attesa della stabilizzazione dei flussi di traffico
conseguenti all’apertura del raccordo tra la Bovesana ed il MIAC che, collegando le
due sponde dello Stura, rappresenterà una nuova Est-Ovest e modificherà in modo
sostanziale i flussi di entrata ed uscita oltre quelli di attraversamento della città.
UTILIZZO DELLA
BICICLETTA
– PISTE CICLABILI
Si ritiene indispensabile affrontare il tema in via preliminare con un Piano
Complessivo Interdisciplinare (Master Plan) che esamini l’argomento sotto diverse
angolature: oltre l’aspetto della mobilità vero e proprio, quello urbanistico (nuove
zone di espansione, obbligo di rastrelliere e parcheggi per le biciclette), quello
culturale (come rendere la bicicletta “importante”. Cuneo Film Festival sulle
realizzazioni ed utilizzo, in Europa, delle piste ciclabili), quello dei lavori pubblici
(ascensori per superare i dislivelli di Cuneo), quello della Polizia Municipale (furti).
Si ritiene prioritario completare i tratti mancanti di collegamento tra le piste ciclabili
esistenti sull’altipiano e realizzare i collegamenti con le frazioni e tra le stesse,
lavorando nel contempo sul tema della sicurezza (protezione delle piste dalle auto,
miglioramento della segnaletica, aumento degli attraversamenti ciclabili sulle
strade, manutenzione delle piste esistenti) e dell’uso promiscuo tra ciclisti e pedoni.
Come per tutte le scelte legate alla mobilità, che richiedono mutamenti culturali
delle abitudini e degli stili di vita, anche le politiche per l’incentivazione dell’uso
della bicicletta come mezzo di spostamento richiedono tempo; ma, accompagnate
da un’azione chiara di sostegno e pubblicizzazione, possono consentire il
raggiungimento di obiettivi ambiziosi come quello di portare nell’arco di un mandato
amministrativo l’uso della bicicletta dall’attuale 5-10% a un 20-30%, con positivi
benefici per tutta la città.
PEDONALIZZAZIONE
DELLA CITTÀ
Le pedonalizzazioni, a Cuneo, sono limitate a piccoli tratti e si intende proseguire
sul percorso di un graduale e progressivo incremento, individuando sul territorio
cittadino nuove aree destinate a pedonalizzazioni più o meno estese, al fine di dare
alla città un’immagine che, esempio apprezzato di vita senza auto, sia attrattiva per
il turismo, favorendo così il commercio, il passeggio, lo shopping.
Specificando che in un’ottica di partecipazione, nuovo strumento per il disegno
della Cuneo che vogliamo, tutte le scelte saranno condivise con la città.
Alcune possibili aree pedonalizzazioni possono essere:
 Piccole aree: Largo di via Bonelli davanti alle Poste, Piazza Seminario e
mercato coperto (che potrà così unirsi all’altra isola di Piazza ex Foro Boario),
Largo Barale (cinema Monviso), area di San Francesco, area del Teatro Toselli,
un lato di Piazza Galimberti, vero e proprio “biglietto da visita” della città, zone
mirate nelle frazioni;
 Aree pedonali di maggior estensione: zona di Via Carlo Emanuele (già
prevista nel PRG), Centro Storico (già prevista dal progetto PISU in via di
redazione).
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Incentivare le domeniche a piedi con un adeguato servizio pubblico per il
raggiungimento del capoluogo.
ZONE 30 E 40
Si è riscontrato una riduzione del traffico nelle zone 30 e 40 realizzate
recentemente a Cuneo (Corso Nizza e strade laterali) con benefici in termini di
riduzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico.
Malgrado siano opere che richiedono sforzi economici significativi, si ritiene tuttavia
che sia opportuno fare ulteriori investimenti in questo senso, con la creazione di
altre zone 30 e 40 nei quartieri e percorsi critici di Cuneo (San Paolo, Donatello). La
costruzione di attraversamenti pedonali a dosso nei percorsi e punti critici cittadini
(Corso IV Novembre, Viale Angeli, Corso Gramsci, davanti all’ITIS, frazioni)
favorirebbe la sicurezza e, in prossimità delle zone a velocità limitata, ne
segnerebbe l’ingresso, avvertendo anche fisicamente del suo inizio.
L’obiettivo a lunga scadenza è quello di innescare un circolo virtuoso di
cambiamenti culturali che sostengano nel tempo l’estensione delle zone a velocità
limitata a gran parte della città.
PARCHEGGI
Movicentro. E’ necessario dare al Movicentro una funzione di capolinea dei bus
extraurbani.
Parcheggi di testata. Sono più carenti sul lato sud della città. Oltre a quello di via
Einaudi esiste un parcheggio a monte di villa Santa Croce ancora poco conosciuto;
se ne dovrebbe realizzare un altro su Corso De Gasperi. Un’ulteriore alternativa
può essere offerta dal parcheggio del Palazzetto dello Sport, soluzione che va
armonizzata con una proposta di trasporto pubblico adeguata.
Nella zona Nord si prevede il graduale ampliamento del parcheggio del Cimitero,
collegato all’altipiano da un ascensore inclinato che potrebbe così anche essere
funzionale al parcheggio da 160 posti di salita Bellavista. A breve sarà anche
disponibile lo spazio lasciato libero dal deposito autobus ex ATI.
Parcheggi blu. E’ opportuno estendere la zona blu, rivedendone la politica
tariffaria in modo da scoraggiare l’uso dell’auto in città e per finanziare il
prolungamento del Free Bus, individuato come scelta qualificante.
MEZZI PUBBLICI
Si intende prolungare il percorso del free bus fino al parcheggio del Palazzetto dello
sport.
Utilizzando risorse comunitarie, è intenzione realizzare un Metrò di Superficie
mediante un filobus che percorra il tragitto tra Piazza Torino e San Rocco
Castagnaretta su una corsia privilegiata, che nel frattempo potrebbe essere
sfruttata dai mezzi attuali, abbinata eventualmente a semafori intelligenti.
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FERROVIA
Anche il mezzo ferroviario deve essere incrementato per renderlo competitivo
all’utilizzo dell’auto in termini di tempi di percorrenza e orari, il Comune dovrà
intervenire, per quanto possibile, per sollecitare le ferrovie al fine di una
riqualificazione del servizio di trasporto.
Il raddoppio della linea Cuneo-Fossano è sempre più indispensabile per accorciare
i tempi di percorrenza, (intervento peraltro già previsto dal piano triennale delle
Ferrovie ma non ancora finanziato)
L’elettrificazione della Cuneo-Ventimiglia-Nizza è utile per lo sviluppo del turismo
nei due sensi anche mediante la ripresa di treni turistici internazionali a tariffa
adeguata nell’ottica complessiva di uno sviluppo sostenibile del turismo
transfrontaliero.
Ultimo problema esaminato, legato alle ferrovie, è quello degli orari (Memorario). Il
Comune dovrà intervenire per quanto possibile per salvaguardare il servizio, per
rendere compatibili gli orari con le esigenze dei viaggiatori e ridurre i tempi di
percorrenza.
Coinvolgendo gli altri enti locali, si avvierà uno studio di fattibilità per la
realizzazione di una Metropolitana Leggera che, utilizzando la ferrovia, le stazioni
esistenti ed altre da creare a servizio degli agglomerati urbani, colleghi Cuneo con
la sua conurbazione (Borgo San Dalmazzo, Centallo, Beinette, Busca). Andranno
altresì realizzati in prossimità delle stazioni adeguati parcheggi di servizio.
4 - Gestione del territorio e grande viabilità.
PROGRAMMAZIONE
E GESTIONE DEL TERRITORIO
L’amministrazione si ispira, nelle proprie scelte in materia di politica urbanistica, al
principio dell’uso responsabile del territorio, considerato bene primario e non
rinnovabile, contenendone per quanto possibile il consumo.
Il quadro di riferimento non può che essere l’attuale Piano regolatore, che andrà
ripensato in alcuni aspetti tenendo conto del nuovo contesto socio economico, pur
garantendo la salvaguardia dei diritti acquisiti.
La nuova amministrazione, a 4 anni dall’entrata in vigore del nuovo PRG e alla luce
della pesante situazione economica, intende effettuare un’operazione di
ricognizione sulle previsioni di nuovo insediamento residenziale, con il fine di
contenere il carico urbanistico previsto e di tutelare al massimo i territori agricoli,
anche con diminuzione delle superfici occupate, senza che ciò comporti modifica
dell’impianto strutturale del piano stesso, soprattutto per gli aspetti di
riqualificazione urbana, e preservando la metodologia della perequazione.
In particolare, per ciò che concerne le politiche territoriali andrà incentivato il pieno
utilizzo del patrimonio edilizio esistente, la riqualificazione degli spazi urbani, la
tutela del suolo agricolo e la valorizzazione del paesaggio come bene comune.
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Il perseguimento di questi obbiettivi presuppone un forte governo della attuazione
del PRG sia dal punto di vista urbanistico (guide allegate al piano) sia sulla qualità
architettonica e sulla tempistica.
A tal fine occorrerà procedere sollecitamente a una puntuale ricognizione del
patrimonio immobiliare esistente per censire abitazioni e locali artigianali,
commerciali, industriali e agricoli sfitti o non utilizzati, allo scopo di rilevare le
effettive necessità di nuove costruzioni.
L’amministrazione promuoverà e sosterrà tutte le iniziative finalizzate al recupero
degli edifici, sia dal punto di vista edilizio sia energetico, con l'obiettivo condiviso
della riqualificazione urbana; ciò consentirà la valorizzazione del patrimonio
esistente, soprattutto nel centro storico, migliorandone la qualità della vita anche in
previsione della sua progressiva pedonalizzazione, offrendo a molte piccole
imprese la possibilità di ottenere nuove commesse contribuendo a superare la crisi
che sta attraversando il settore dell’edilizia.
Per incentivare gli interventi dovrà essere prevista dall'Amministrazione una
riduzione degli oneri fiscali a carico del privato a fronte di una eventuale successiva
locazione dell'unità a canone concordato con l'Amministrazione stessa.
Dovrà essere affrontato con urgenza il problema delle strutture sportive (stadio e
sferisterio), individuando gli interventi più idonei per garantire la loro fruizione in
linea con le normative vigenti.
Si ritiene altresì indispensabile adottare metodologie di Urbanistica partecipata, sul
modello dell’Urban Center, che garantisca il contatto diretto dei cittadini per la
gestione della cosa pubblica, al fine di una maggior pubblicità delle scelte
dell'Amministrazione.
SOCIAL
HOUSING
L’esigenza del “bene casa” non è, come alcuni erroneamente sostengono, liquidato
dal dato statistico (forse non del tutto aggiornato) secondo cui il 75% degli italiani
ha l’alloggio di proprietà.
È infatti noto come soprattutto le giovani generazioni si trovino in notevole difficoltà
nell’ottenere mutui di acquisto della prima casa a causa della prevalenza di rapporti
di lavoro non stabilizzati.
La nuova amministrazione si pone come obiettivo quello di costruire, insieme alle
fondazioni bancarie presenti sul territorio, un progetto finalizzato a rinnovare il
metodo di concessione dei suddetti mutui, creando un fondo di garanzia anche in
collaborazione con le banche dalle fondazioni stesse partecipate.
Per quanto concerne l’edilizia privata sociale, va sottolineato come il nuovo PRG
abbia previsto, in ogni zona di espansione, che una parte delle aree da cedersi ad
opera del privato siano gratuitamente assegnate all’amministrazione stessa per
l’avviamento di operazioni per l’insediamento di piccoli nuclei di edilizia
convenzionata o sovvenzionata.
Tale scelta, considerata di avanguardia a livello nazionale (i primi comuni che
hanno adottato tale soluzione per superare la fase di rapporto diretto con il privato
proprietario sono quelli piemontesi di Cuneo, Ivrea e Biella) potrà spiegare la sua
completa utilità se l’amministrazione comunale saprà incanalare fondi, anche di
origine privata (cooperative e fondazioni bancarie) vista la completa assenza, da
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anni, di finanziamenti regionali o statali (vedi l’ultimo PEEP - piano edilizia
economico popolare – del 1998 e completamente esaurito nelle sue previsioni
nell’arco di 3 – 4 anni ).
Anche in questo campo si dovrà privilegiare l’uso di edifici esistenti così come da
indicazione fatta dall’attuale amministrazione al fondo regionale fra i cui promotori
vi è la Fondazione CRC.
Nell’ambito della continuità programmatica con la precedente amministrazione, si
condivide la scelta di mettere a disposizione parte del patrimonio comunale
esistente, localizzato nel centro storico.
PROGRAMMAZIONE
STRATEGICA E DI AREA VASTA
In entrambi i casi si tratta di attività programmatorie già avviate dalle precedenti
amministrazioni.
Si sottolinea l’intenzione di riavviare il metodo partecipativo adottato con la
pianificazione strategica e di rafforzare i rapporti con il comune di Savona, essendo
questa parte del sud Piemonte e della Liguria di ponente territorio snodo di una più
ampia opera di rafforzamento del ruolo della portualità per favorire la produzione e
la commercializzazione del settore agroalimentare, anche in accordo con il porto di
Genova e l’area dell’alessandrino.
Tramontata definitivamente l’ipotesi di un grande interporto genericista, si punta
alla realizzazione, in zona MIAC, del PASS (Polo Agroalimentare dei Servizi allo
Sviluppo) per supportare la produzione agroalimentare, facilitandone l’accesso al
trasporto ferroviario e navale (autostrade del mare).
Il rafforzamento dei rapporti con il savonese procederà parallelamente allo sviluppo
dei rapporti con la Francia del sud, il tutto come già indicato nella programmazione
finanziata e condivisa dal Ministero per le Infrastrutture.
In questa sede interessa esclusivamente sottolineare come tutta l’operazione si
basi non sulla realizzazione di grandi opere infrastrutturali, ma sull’implementazione
dell’utilizzo delle ferrovie esistenti, in particolare la Torino - Savona e il raddoppio
del tratto Cuneo - Fossano della medesima.
Così come il potenziamento ed il miglioramento della viabilità transfrontaliera,
attraverso i valichi del Tenda e della Maddalena, costituirà il completamento
infrastrutturale per l’inglobamento anche dell’area del sud ovest francese da
sempre territorio di riferimento per la nostra economia e per il turismo.
GRANDE
VIABILITÀ
La Città di Cuneo, in quanto capoluogo di provincia, si pone come punto di
riferimento del suo territorio, guardando con attenzione anche alle sue esigenze
infrastrutturali.
In particolare il lotto 1.6 dell’autostrada, inserito fra i progetti prioritari di importanza
strategica del CIPE, fa parte di un progetto esecutivo: occorre lavorare per
mitigarne per quanto possibile l’impatto sul territorio, analizzando i flussi del traffico
dopo l’apertura del lotto 1.5 per rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini.
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INFRASTRUTTURE TELEMATICHE
È necessario intervenire in tempi brevi al loro potenziamento per favorire gestione e
invio dati anche da parte di Enti e Amministrazioni strategiche territoriali, fonia
privilegiata a costi ridotti, possibilità di gestire la rete dati con WIFI o collegamento
in radio-frequenza sia nell'altipiano che nelle Frazioni.
5 - Ambiente e risorse.
ENERGIA
L’amministrazione assume come quadro di riferimento in materia il Piano
Energetico Ambientale approvato nel 2007, documento che, pur necessitando di un
aggiornamento, risulta ancora valido sotto il profilo programmatico attuativo.
Obiettivo primario dell’amministrazione è quello di favorire il risparmio energetico,
l’uso consapevole dell’energia e la sua produzione con metodi alternativi, rispettosi
dell’equilibrio ambientale e in linea con gli obiettivi europei 20-20-20 (riduzione del
20% dell’emissione di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico,
aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili) da realizzare entro il 2020.
Per quanto riguarda in particolare il progetto di teleriscaldamento dell’altipiano, il cui
lungo iter è oggi nella fase di Valutazione Ambientale Strategica, l’amministrazione
cercherà di adottare soluzioni capaci di coniugare al meglio le esigenze
energetiche del settore industriale con quelle civili della città. Ciò significa che, in
un mix di interventi volti a migliorare il rendimento energetico degli edifici, si intende
privilegiare centrali di cogenerazione realizzate in aree industriali che sfruttino il
calore di risulta e/o centrali di taglia contenuta anche dislocate nelle frazioni.
Tale scelta sarà accompagnata da misure che favoriscano nei cittadini e nelle
imprese un atteggiamento più responsabile nell’uso dell’energia.
In particolare:
 per quanto riguarda il teleriscaldamento:
o dovrà essere predisposta, a spese del gestore della rete, la certificazione
della qualità energetica degli edifici allacciati;
o dovrà essere prevista la possibilità di premiare con tariffe ridotte gli edifici
che abbiano migliorato o che migliorino la classe energetica;

sarà attivato uno sportello di assistenza/consulenza ai cittadini e piccole
imprese su efficienza, risparmio energetico e fonti rinnovabili;

sarà favorita l'attivazione da parte del comune di convenzioni-tipo con le
ESCO (Energy Service Company) che consentano ai cittadini di effettuare
lavori di miglioramento con la diluizione nel tempo dei costi di investimento.

Saranno promossi la riduzione della sovra illuminazione e l’efficientamento
dell’illuminazione pubblica; sarà contrastato ogni intervento lesivo
dell’ambiente, quale la proliferazione di impianti idroelettrici devastanti per gli
storici canali irrigui, causa del depauperamento delle portate dei fiumi.
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È intenzione dell’Amministrazione aderire al Patto dei Sindaci, considerato dalle
istituzioni europee uno strumento efficace di governance di multilivello, anche per
poter usufruire dei finanziamenti europei che premiano i comportamenti virtuosi
volti a mitigare gli effetti del cambiamento climatico,
ACQUA
L’esito del referendum del 12 giugno 2011 ha modificato il panorama normativo
entro cui si iscrive il Servizio Idrico Integrato, chiedendo la garanzia di una sua
gestione pubblica.
L’attuale forma di conduzione nel territorio comunale mediante S.p.A. pubblica
(soggetta alle regole del diritto privato) ha garantito finora buoni livelli di servizio a
costi contenuti e quindi si intende consolidarne il ruolo anche attraverso
l’introduzione di strumenti che favoriscano una maggior partecipazione, come
peraltro già contemplato dal Codice di Comportamento Aziendale dell’ACDA.
La futura amministrazione, anche in funzione della gara di appalto europea per il
Servizio Idrico Integrato prevista per il 2017, opererà – in concorso con i comuni
consociati e altri gestori pubblici presenti sul territorio provinciale – per continuare a
garantire il carattere pubblico della gestione nel nuovo quadro normativo
determinato dall’esito referendario.
RIFIUTI
Al fine evitare conflitti di interesse si propone di separare il ciclo di raccolta da
quello di trattamento e smaltimento, con la trasformazione della raccolta nella
modalità “porta a porta”. Il nuovo contratto di appalto (l’attuale scade a fine 2012)
sarà definito dalla nuova amministrazione, con il concorso dei cittadini, al fine di
rendere efficiente il servizio attualmente carente, con una gara di appalto non
basata sul minor prezzo bensì sulla qualità del servizio in partenza e in itinere.
La raccolta “porta a porta” dovrà raggiungere l’obiettivo di almeno il 70% di
differenziazione e questo comporterà una rivisitazione dell’attuale ciclo di
smaltimento con la valorizzazione prioritaria della materia recuperata.
Si ritiene necessaria una razionalizzazione dei consorzi a livello provinciale con
iniziative sulla riduzione a monte dei rifiuti, quali la riduzione del materiale di
imballaggio, l’utilizzo di materiale industriale riciclabile, il compostaggio domestico
con sgravi tariffari, l’Incentivo all’uso dell’acqua di rubinetto alternativa a quella in
bottiglia, l’uso di pannolini lavabili e/o compostabili, valutando il passaggio da tassa
a tariffa per premiare i comportamenti virtuosi, con le dovute attenzioni alle fasce
deboli.
INQUINAMENTI
Oltre alle iniziative già illustrate nel capitolo dedicato alla Mobilità, l’amministrazione
presterà un occhio di riguardo anche a qualunque altra forma di inquinamento,
quali l’inquinamento acustico ed elettromagnetico, mettendo in atto, in accordo
sinergico con gli Enti competenti, azioni volte a monitorarli e contrastarli, come la
verifica della congruità della zonizzazione acustica e il controllo del livello
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dell’inquinamento elettromagnetico. L’Amministrazione dovrà sollecitare gli enti
competenti per la rigorosa attuazione del Piano Regionale di Tutela di Acque.
TUTELA
DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE
L’Amministrazione, preso atto del consenso unanime emerso sull’argomento dal
tavolo di lavoro di riferimento, intende coniugare le politiche per la tutela del
territorio e dell’ambiente attraverso azioni che vadano nel senso del contrasto alla
cementificazione, anche limitando al massimo l’asfaltatura/cementificazione delle
aree connesse ai fabbricati (per limitare anche i danni da impermeabilizzazione del
suolo) e prevedere incentivi per il recupero di fabbricati anziché costruirne ex-novo.
Le azioni di governo prevederanno inoltre:

interventi di messa in sicurezza del territorio in aree a rischio idrogeologico;

tutela diffusa della biodiversità, in ambiente urbano (parchi, aree verdi) e rurale
(tutela dei canali irrigui storici contro la loro cementificazione e la salvaguardia
della loro funzione di corridoi ecologici, tutela di alberate, altri corridoi e ambienti
ad elevata valenza ecologica, es i fontanili);

maggiore attenzione al degrado dei cigli stradali, scarpate e aree periferiche in
genere e relativa ripulitura dai rifiuti;

interventi di tutela/consolidamento della biodiversità nel Parco Fluviale, oggi
troppo ridotto ad area di fruizione da parte dei cittadini (percorsi ciclabili e
pedonali, attività ricreative e didattiche, turistiche):
o creazione di riserve naturali speciali in alternativa alle vecchie zone di
salvaguardia oggi non più praticabili (trasformate in “aree contigue” dove
è possibile praticare diverse attività che configgono a vario titolo con le
funzioni del Parco: attività estrattive, caccia, centrali idroelettriche
impattanti, derivazioni di acqua);
o difesa, insieme agli altri Comuni facenti parte del Parco, dalle nefaste
conseguenze della attuale legge regionale (occorre intervenire per
bloccare l’attività venatoria nelle aziende Agro-turistico-venatorie ancora
presenti all’interno del Parco);
o istituzione di specifico ufficio tecnico-scientifico con funzioni di
programmazione e gestione naturalistica distinta da quello organizzativo e
di fruizione oggi preponderante;
o miglioramento della convenzione con la Provincia per il controllo dell’area
protetta, con particolare attenzione alla gestione dei flussi idrici oggi
assolutamente deficitari, che vanificano di fatto la funzione stessa di un
parco fluviale.
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6 – Sviluppo delle attività produttive, reti immateriali e
imprenditoria giovanile
ATTIVITÀ
PRODUTTIVE E IMPRENDITORIA
Lo scenario economico territoriale rispecchia le difficoltà nazionali di grave crisi e,
pertanto, l’Amministrazione intende porre in atto ogni iniziativa possibile volta a
evitare la chiusura delle attività imprenditoriali, presenti sul territorio comunale, la
maggior parte gestita nella forma di impresa familiare.
Compatibilmente con gli strumenti a disposizione dell’amministrazione, saranno
favorite le attività presenti sul territorio, con particolare attenzione all’imprenditoria
giovanile e ai settori innovativi.
Per promuovere politiche attive per il lavoro si dialogherà in modo costante, alla
luce di quanto già realizzato dalla presente Amministrazione, con gli altri enti
territoriali più operativi nei confronti delle imprese (Camera di commercio,
Associazioni di categoria, Provincia e Regione).
L’Amministrazione, non solo nei rapporti con i cittadini, ma anche con le imprese,
utilizzerà al meglio gli strumenti individuati dal Nuovo Codice dell’Amministrazione
Digitale (D. lgs 82/2006) per accelerare i tempi di evasione delle pratiche di propria
competenza realizzando al meglio gli obiettivi di efficacia, trasparenza, economia
procedimentale in un’ottica complessiva di de-materializzazione dei documenti
cartacei.
Inoltre, l’Amministrazione si farà portatrice di iniziative finalizzate alla promozione
dell’imprenditoria locale, che si realizzerà attraverso:
1) partecipazione a fiere nazionali ed internazionali (in particolare investendo sui
collegamenti esistenti tradizionalmente con la zona delle Alpi Marittime);
2) favorire la realizzazione del “distretto Cuneo”, per coinvolgere i Comuni satelliti
della città di riferimento (montani compresi) a politiche amministrative, di
gestione e promozione. In particolare le imprese comprese nel territorio del
distretto, dovranno fare rete ed essere supportate dalle associazioni di categoria
e CCIAA;
3) migliorare i legami tra le Università con sede a Cuneo e il mondo produttivo, in
funzione della promozione delle nostra capacità produttive locali, anche
attraverso l’attivazione di meccanismi di cooperazione decentrata);
4) reperimento di materie prime a KM 0 per le forniture legate all’Amministrazione;
5) avvicinare i piccoli produttori alla rete sociale del territorio facendola diventare
protagonista della partecipazione e della formazione della cittadinanza (fattorie
didattiche, orti urbani,ecc.);
6) marketing territoriale per il turismo con iniziative in accordo con le attività per la
promozione culturale;
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7) valutazione approfondita della costruzione di un polo fieristico permanente per la
promozione di eventi durante tutto il corso dell’anno;
8) realizzazione di una struttura comunale per cogliere tutte le opportunità di
finanziamenti UE in rete con le altre Pubbliche Amministrazioni a livello locale
(oltre che con privati competenti e interessati alle varie tipologie di progetto) da
mettere a valore per premiare idee imprenditoriali innovative e di successo.
FORMAZIONE PROFESSIONALE
L’Amministrazione si farà carico, attraverso una struttura che sappia fare rete con
le agenzie formative presenti sul territorio, di facilitare l’incontro della domanda e
dell’offerta di lavoro, favorendo l’orientamento dell’indirizzo formativo verso settori
innovativi e/o strategici anche per la promozione della Città del suo territorio di
riferimento e incentivando l’istituzione di laboratori permanenti finalizzati al
sostegno ed alla promozione della cultura dei mestieri.
RETI IMMATERIALI
L’Amministrazione lavorerà per potenziare la rete di banda larga, asset strategico
per la crescita, su tutto il territorio cittadino al fine di favorire l’abbattimento del
Digital Divide e per incrementare la competitività dei servizi del territorio rispetto al
resto del Paese, incentivando in questo modo le imprese a nuovi investimenti a
beneficio della comunità in termini occupazionali.
In linea con i dettami di un emendamento alla manovra finanziaria del governo
Monti, che prevede che negli uffici pubblici sarà introdotto l'impiego di software
open source al fine di ridurre i costi della pubblica amministrazione,
l’Amministrazione promuoverà l'uso di software libero, riconoscendo la necessità
per le pubbliche amministrazioni di tenere in considerazione non solo l'economicità
ma anche l'impatto che il software stesso ha sulla società. Una società sempre più
tecnologica deve crescere anche dal punto di vista dei diritti fondamentali dei
cittadini e delle imprese che vogliono innovare e l'adozione di software libero, per
questo motivo, ha delle ricadute profonde anche sulla maggiore libertà dello
scambio dei contenuti immateriali, sulla libera circolazione della conoscenza, del
know-how e più in generale delle informazioni, e favorisce lo sviluppo
occupazionale del territorio.
7 - Welfare e politiche sociali.
L’amministrazione si impegna a introdurre “la salute in tutte le politiche”, cioè a
valutare tutte le decisioni politiche sulla base dell’impatto che possono avere sul
benessere individuale e sociale della comunità locale. Questo approccio prevede
un ampio ricorso alla programmazione partecipata che presuppone e promuove la
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Coalizione di centrosinistra – Programma di governo della città
responsabilizzazione di tutti gli attori della comunità: gli amministratori locali, gli
“esperti” e i cittadini.
La programmazione partecipata è una prassi auspicata in diversi ambiti istituzionali:
tra le opportunità che offre vi sono lo sviluppo di comunità, il ruolo attivo di ciascun
attore, le reti, la coesione sociale, il rapporto di fiducia tra cittadini e
amministrazioni.
In tempo di crisi, non solo economica, ma anche di fiducia nei confronti delle
istituzioni, la sua funzione è ancor più strategica: garantisce infatti una maggiore
aderenza delle misure adottate ai bisogni della popolazione e un maggiore
consenso da parte di questa alle decisioni prese, fornendo un contributo decisivo
all’efficacia dei programmi, soprattutto nell’ambito del welfare e delle politiche
sociali.
Una politica fondata sull’obiettivo della “salute in tutte le politiche” significa
innanzitutto impegnarsi per la promozione del benessere dei cittadini attraverso la
diffusione dei servizi alla persona (prima infanzia, scuola, disabili, anziani, giovani)
e della promozione di stili di vita sani, anche attraverso il rafforzamento delle
relazioni sociali, considerabili una delle risorse più importanti di una comunità.
L’amministrazione locale deve dare priorità alla riduzione dei fattori di rischio psicosociali (difficoltà lavorative, problemi familiari, difficoltà a controllare la propria vita,
stress, sentimenti di ostilità e di chiusura, …) avviando politiche sociali che facilitino
la costruzione dell’identità individuale e il supporto sociale.
E’ dimostrato che questo tipo di politica sociale produce degli effetti positivi non
solo sulla vita comunitaria, ma anche sull’economia pubblica riducendo i costi
sanitari, legati alle malattie evitabili (stati depressivi, abuso di sostanze psicoattive,
disturbi alimentari, …) perle quali oggi si registra un continuo aumento della spesa
sanitaria, in particolare farmaceutica (una società narcotizzata).
La nostra è una visione di una Città ancora più solidale, espressione di comunità,
che impegni amministratori, mondo produttivo, terzo settore, volontariato e singoli
cittadini a costruire un nuovo welfare ispirato a una attenzione sempre maggiore
all’altro, anche attraverso il coinvolgimento dei Comitati di quartiere come luoghi di
condivisione partecipata.
Il Comune dovrebbe essere:

Osservatorio dei bisogni della famiglia, dei giovani, degli immigrati, delle
persone in condizione di fragilità sociale e della salute dei cittadini (Profilo di
salute).

Regista e motore di iniziative condivise pubblico/privato/terzo
settore/volontariato in materia di scuola, famiglia, minori, giovani, anziani,
disabili, cultura, integrazione, volontariato e welfare in generale.

Promotore di iniziative su promozione della salute, buone prassi, lotta
all’evasione, diffusione della tolleranza.

Luogo di monitoraggio delle risorse abitative, umane, professionali,
economiche, e delle opportunità fornite da bandi europei.

Facilitatore nell’ambito lavorativo in particolare per i giovani e gli adulti in
difficoltà.
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Coalizione di centrosinistra – Programma di governo della città
L’amministrazione intende istituire un assessorato sul quale far convergere tutte le
tematiche inerenti al welfare, inteso nel senso ampio del termine, ossia un
assessorato che abbia competenza su tutte le politiche sociali che incidono sul
benessere dell’individuo e della collettività (politiche giovanili, scolastiche,
dell’infanzia, assistenziali, …).
WELFARE
L’Amministrazione comunale intende potenziare le politiche per ridurre il disagio
sociale e di contrasto alle nuove povertà, attraverso l’assunzione di un ruolo di
coordinamento finalizzato alla responsabilizzazione, al coinvolgimento e all’azione
di tutti i soggetti pubblici e privati e il coordinamento delle risorse pubbliche, del
privato sociale e del mondo del volontariato.
In particolare dovrà essere valutata l’introduzione di strumenti quali le reti anticrisi, il
quoziente familiare, i buoni mensa scolastici, le giornate di spesa agevolata, i
Gruppi di Acquisto Solidale, la Legge del “Buon samaritano”, la Banca del tempo,
per sostenere persone e famiglie in difficoltà.
In tema di disabilità, l’Amministrazione proseguirà la strada già intrapresa della
riduzione delle barriere architettoniche e la collaborazione con la scuola, il terzo
settore e il volontariato per le attività di sostegno scolastico ed extrascolastico.
L’amministrazione intende proseguire e potenziare le attività dello sportello di
gestione dei conflitti, recentemente avviato dal Comune, un luogo dove si trova
accoglienza, ascolto e accompagnamento per la ricomposizione o l’individuazione
di soluzioni per situazioni conflittuali familiari, lavorative, di vicinato o di altro tipo.
L'Amministrazione individua nel Piano di Zona, formulato dal CSA o dalla futura
Unione dei Comuni, lo strumento primario di attuazione della rete dei servizi sociali
che anche attraverso l'integrazione socio-sanitaria, persegue l'obiettivo del
benessere della persona, del miglioramento continuo della qualità dei servizi
nonché della promozione sociale, anche attraverso la messa in opera di strumenti
per l'osservazione del disagio emergente dalle varie fasce della popolazione
interessata.
Il Comune di Cuneo individua il settore del Welfare come oggetto di attenzione
prioritaria, anche in termini di risorse attribuite, e ritiene profondamente sbagliata la
politica dei tagli operata pesantemente dalla Regione, non solo per la riduzione dei
servizi che essa comporta, ma anche perché generatrice in tempi brevi di disagio e
di maggiori spese successive per far fronte al disagio e alla maggiore morbilità
determinata dall’abbandono di fondamentali misure di prevenzione di tali fenomeni.
FAMIGLIA
L’Amministrazione avvierà tutte le misure utili a favorire la conciliazione e
l’equilibrio tra la vita professionale e la vita privata e familiare (attraverso un’offerta
adeguata di servizi per la prima infanzia, la diffusione di una nuova cultura
dell’organizzazione del lavoro (telelavoro), l’adeguamento dei tempi della città, …).
Il potenziamento dei servizi per l’infanzia è fondamentale per sostenere
l’occupazione femminile e favorire la conciliazione delle attività lavorative con le
responsabilità familiari, ma necessita di iniziative innovative che permettano di la
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Coalizione di centrosinistra – Programma di governo della città
disponibilità di orari e servizi diversificati (nidi aziendali, micronidi, baby parking,
Tugesmutter o nidi in casa).
L’Amministrazione riconoscendo la famiglia come l’ambiente fondamentale per la
crescita e lo sviluppo dell’individuo, intende individuare tariffe agevolate per
famiglie numerose (mense e trasporti scolastici, costo della fornitura idrica) e
promuovere direttamente o attraverso il Consorzio socioassistenziale iniziative di
sostegno alla genitorialità.
GIOVANI
L’amministrazione intende garantire una buona qualità della vita dei giovani,
promuovendo
il
miglioramento
del
contesto
ambientale
(riduzione
dell’inquinamento, mobilità sicura, ecc.), sociale (famiglia, scuola, luoghi di
aggregazione, ecc.), lavorativo (formazione, orientamento, lavoro, ecc.), di
sostegno e cura (servizi sociali e sanitari, ecc.).
E’ fondamentale promuovere la partecipazione, la cittadinanza attiva, il
protagonismo dei giovani, anche attraverso il coinvolgimento diretto nei processi
decisionali delle politiche e dei servizi locali, il sostegno a forme associative e
iniziative spontanee (anche autogestite), la disponibilità di spazi di aggregazione, la
creazione di un forum delle associazioni, la continuità dei progetti, la coprogettazione e/o progettazione partecipata di iniziative del tempo libero, con il
coinvolgimento delle associazioni giovanili e culturali. In particolare, si prevede
l’aumento delle occasioni e dei luoghi di aggregazione a disposizione dei giovani,
anche attraverso: l’apertura pomeridiana delle scuole medie di secondo grado per
attività di studio e autogestite (il Comune si propone come facilitatore
nell’interazione con i dirigenti scolastici), la valorizzazione e messa in rete a livello
distrettuale degli attuali spazi di aggregazione esistenti (ad es. biblioteca per
adolescenti) e il miglioramento dell’utilizzo degli spazi disponibili, la
pubblicizzazione dei nuovi spazi pubblici dotati di wi-fi e postazioni multimediali
(Biblioteca, Università, Centro città di Cuneo).
Il servizio Informa giovani si svilupperà sul web, con sito Internet, Facebook e
Twitter progettati per facilitare l’accesso alle informazioni su opportunità di studio,
scambi culturali, lavoro, individuando forme di incontro tra domanda e offerta
interattive.
Le politiche giovanili saranno una priorità per questa amministrazione anche
attraverso la promozione di stili di vita sani, equi e sostenibili (attività fisica, mobilità
sostenibile, alimentazione corretta, consumo consapevole, salvaguardia
dell’ambiente). In questa direzione vanno potenziate le iniziative di prevenzione tra i
giovani delle dipendenze (da tabacco, alcol, droga, Internet, videogiochi, …), dei
disturbi alimentari, delle malattie sessualmente trasmissibili, degli incidenti stradali
in sinergia con Consorzio socio-assistenziale, ASL e terzo settore. Verranno
incentivate le iniziative di educativa di strada e gli strumenti di comunicazione
efficaci sui servizi di prevenzione e di sostegno disponibili sul territorio (Consultori,
Spazi di ascolto, …).
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ANZIANI
L’Amministrazione riconosce il ruolo fondamentale del sapere dell’anziano per la
comunità e pertanto intende valorizzare e stimolare il contributo degli anziani alla
vita della città attraverso iniziative di intergenerazionali, che favoriscano la
trasmissione della storia orale e di competenze specifiche (antichi mestieri,
orticoltura).
Attraverso il Consorzio socio-assistenziale e la collaborazione con il servizio
sanitario territoriale, l’Amministrazione comune promuove le diverse forme di
sostegno alla domiciliarità.
POLITICHE
PER IL LAVORO
Pur non avendo competenze dirette in tema di politiche del lavoro,
l’Amministrazione comunale deve svolgere un importante ruolo nella gestione delle
conseguenze della crisi economica e occupazionale a livello locale, a partire dalla
promozione di un coordinamento permanente tra istituzioni, enti locali, soggetti del
privato sociale, lavoratori e imprese finalizzato alla difesa del lavoro e al contrasto
della precarietà.
Con questi obiettivi l’Amministrazione intende promuovere una maggiore
integrazione dei progetti sul territorio a favore dell’occupazione e del sostegno al
reddito, al fine di razionalizzare le risorse e di aumentarne l’efficacia attraverso la
condivisione di obiettivi, l’integrazione di competenze diverse e complementari e la
sinergia tra enti pubblici, privati e del privato sociale. Attraverso un maggior
collegamento tra l’offerta di formazione professionale e i fabbisogni lavorativi locali
si dovranno migliorare i livelli di competenze e promuovere una maggiore
rispondenza tra offerta ed esigenze del mercato del lavoro.
Le politiche comunali dovranno favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle
persone in condizione di svantaggio, in difficoltà occupazionale e a rischio di
esclusione dal mercato del lavoro (disabili, giovani, donne, adulti over 50, migranti,
minoranze), anche con azioni di riqualificazione e incentivi all’assunzione, il
coordinamento tra agenzie di formazione, CpI, imprese e associazioni datoriali, e la
sperimentazione di nuove azioni in sinergia con tutti i soggetti del territorio. La
tutela dell’ambiente dovrà diventare anche una risorsa dal punto di vista
occupazionale.
Particolare attenzione sarà dedicata alla collaborazione con la Casa Circondariale
per il coinvolgimento dei detenuti in attività lavorative.
POLITICHE
ABITATIVE
Le politiche sulla casa perseguono l’obiettivo di garantire il pieno esercizio del
diritto all’abitazione dignitosa per tutti i cittadini, anche attraverso un coordinamento
permanente tra enti pubblici e agenzie private. L’Amministrazione intende
rafforzare il ruolo dell’Agenzia sociale della locazione (già attiva presso il Comune),
al fine di svolgere un ruolo di mediazione tra le parti (proprietario e aspirante
affittuario) e incentivare i proprietari immobiliari a stipulare contratti anche con
quelle categorie che attualmente hanno maggiori difficoltà (immigrati, donne sole,
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lavoratori precari, disoccupati, ecc.). Per ridurre il numero degli alloggi sfitti in città
andranno valutate misure dissuasive come le aliquote IMU differenziate.
Adeguate politiche abitative, in particolare rivolte a fasce deboli della popolazione,
comprendono anche un percorso di inclusione sociale. E’ questo il caso
dell’housing sociale, che significa mettere a disposizione alloggi per coloro che non
riescono a soddisfare il loro bisogno sul mercato per ragioni economiche o per
mancanza di disponibilità cercando di rafforzare la loro condizione. L’housing
sociale può avere target molto diversificati e dare origine una pluralità di azioni e
iniziative (residenze temporanee, condomini solidali, comunità alloggio, posti letto
per studenti e giovani, …).
SALUTE
L’Amministrazione intende mettere a sistema l’esperienza del Profilo e Piano di
salute, realizzata dall’attuale amministrazione su mandato della Regione e in
sinergia con l’ASL, al fine di monitorare lo stato di salute, inteso come benessere
fisico, psicologico e sociale, e di individuare politiche e azioni per la salute
attraverso processi partecipativi.
Il Sindaco, in quanto massima autorità sanitaria della città, deve poter incidere
fortemente sulle scelte di politica sanitaria dell’ASL, attraverso l’Assemblea dei
Sindaci dell’ASL e il Comitato dei Sindaci di Distretto.
L’Amministrazione si farà promotrice presso l’Azienda Sanitaria Locale dei gruppi di
cure primarie “costituiti da medici di famiglia e altre professionalità che offrono un
modello organizzativo innovativo dell’assistenza al cittadino. La caratteristica del
gruppo di cure primarie è quella di far convergere in un’unica struttura l’attività dei
medici e dei pediatri di famiglia, quella dei servizi a gestione diretta del distretto,
degli specialisti ambulatoriali e delle altre professioni sanitarie e sociali”. I gruppi di
cure primarie garantiscono maggiore continuità nel processo di cura, integrazione
con i servizi ospedalieri e con i servizi sociali, attività di prevenzione e
ottimizzazione delle risorse.
In questa direzione, saranno portate avanti le istanze contro la separazione
ospedale/assistenza territoriale come delineata dall’amministrazione regionale.
8 - Bilancio e Patrimonio - Reperimento Risorse
L’importanza “politica” del Bilancio richiede che esso sia partecipato e la
partecipazione dei cittadini va facilitata, sostenuta e resa efficace.
I sistemi di rendicontazione dovranno essere più analitici e dovranno utilizzare
strumenti specifici, quali il bilancio sociale, che analizza l’impatto della finanza
comunale sulla società e sul benessere dei cittadini, il bilancio di genere, che
analizza l’impatto su specifiche categorie di cittadini (maschi - femmine, italiani –
stranieri, ecc.), per la cui predisposizione si ritiene utile il coinvolgimento
dell’Università di Cuneo.
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Coalizione di centrosinistra – Programma di governo della città
Occorre che il Comune aderisca e/o promuova ogni azione con altri Comuni (ANCI,
Rete dei Comuni per i Beni Comuni, ecc..) per attutire/superare i vincoli normativi e
quelli imposti dal Patto di Stabilità, che ne mortificano l’autonomia finanziaria e
politica, che dovrà essere difesa anche attraverso ogni possibile “spalmatura”
(compensazione) delle spese sia orizzontalmente (con altri enti) che verticalmente
(tra esercizi finanziari diversi).
L’Amministrazione intende mantenere ed incentivare la collaborazione con gli enti
preposti all’accertamento delle imposte e dei tributi, al fine di contribuire alla lotta
contro l’evasione fiscale e contro il lavoro sommerso, e confermare l’utilizzo del 5 x
mille per sostenere specifici investimenti e coordinando anche quelli di altri
enti/associazioni presenti sul territorio.
Si ritiene indispensabile valutare la valenza strategica, economica, sociale e politica
circa la partecipazione a Enti o Società, prestando particolare attenzione alle
richieste di ricapitalizzazione, mentre, per quanto riguarda le nomine alla carica di
amministratori, ci si atterrà a principi di trasparenza e reciproca collaborazione, nel
rispetto dei ruoli, secondo quanto sancito dalla Costituzione.
Nell’ottica di incrementare l’accesso ai fondi europei, attivati in passato su progetti
dei settori ambiente e cultura, si intende istituire uno specifico ufficio “Europa” che,
grazie a processi di professionalizzazione del personale in materia, si occupi di
informazione, promozione e progettazione europea al fine di reperire fondi per la
realizzazione di progetti sul territorio, anche attraverso partnership con altri soggetti
pubblici e/o privati.
Per quanto riguarda la cosiddetta “eredità Ferrero”, un’apposita Commissione
valuterà gli strumenti più idonei per una gestione efficace e rispondente alle
esigenze della città.
Infine, nella consapevolezza che la Responsabilità Sociale è un importante
strumento di governance, che migliora performance finanziarie, processi di
coesione interna e gestione operativa, e soprattutto rappresenta un valore per i
cittadini, l’Amministrazione intende operare nel rispetto degli standard della R.S.I.,
attivando gli strumenti previsti (strategici, di relazione, di supporto, di controllo) nel
rispetto degli indicatori di “agire etico”.
Cuneo, 22 febbraio 2012
Letto, confermato e sottoscritto:
Costituente dei Beni Comuni
Cuneo Domani
Italia Dei Valori
La Città Aperta
Moderati
Partito Democratico
Partito Socialista Italiano
Sinistra Ecologia e Libertà
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Il candidato Sindaco, Gigi Garelli
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