Impôt reprisé
Tassa riscossa
Ufficio di Jesi
Centro storico e dintorni
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB - Jesi
ANNO LIII- N. 10
Osservatorio
Euro 1
DIREZIONE E REDAZIONE: JESI - PIAZZA FEDERICO II, 8 - TEL. E FAX. 0731.208145
montecarotto
Bene le Marche
castelplanio
Alunni
tra gli
artigiani
L
a prima impressione è
che la nostra regione
va, o che, per lo meno, si
difende bene rispetto a
quanto sta accadendo,
mediamente, nelle altre
regioni. Problemi non ne
mancano, ma ci troviamo
al di sopra della media nazionale, seppure di poco. E
non da oggi. Tutto questo
traspare anche dalle parole
di presentazione del presidente Spacca dell’ultima
pubblicazione del Sistar,
l’ufficio regionale che non
da oggi ha il compito di ridurre in cifre le varie realtà
delle Marche.
Abbiamo superato il milione e mezzo di abitanti, ma
le nascite non superano i
decessi, segno che ci aiutiamo ancora, per l’incremento demografico, con gli
immigrati che sono sempre
di più: più di trentamila nel
2003 e rappresentano quasi
il cinque per cento, distribuiti in modo disomogeneo in tutta la Regione.
Se, come invita Spacca, ci
soffermiamo sull’ambiente, sulla sicurezza e sullo
sviluppo, i risultati sono
positivi, anche se non
eclatanti. Lasciano invece
perplessi l’attività turistica,
in leggero decremento, e
il manifatturiero (scarpe,
ecc) che risente moltissimo
della concorrenza asiatica.
Quella del Sistar è un’analisi che non ci permette
né di essere ottimisti, ne
pessimisti. Se però consideriamo la qualità di vita
(ambiente, salute, longevità,
divagazioni) ci troviamo
in posizione nettamente
superiore alla media nazionale. Ci difendiamo con
i parchi e zone protette
(in linea con la media nazionale). Ancor più con
l’occupazione: superiore
quella maschile (48,7 per
cento contro il 45, 4 della
nazionale); 39,5 quella femminile contro il 34,3 della
media nazionale).
La parte del leone, un po’
in tutti i settori, la fa la
provincia di Ancona sia
con il numero di abitanti,
(il 30 per cento) sia con la
produzione in molti settori.
Purtroppo cresce, anche se
di poco, la criminalità.
Un dato duple-face: la rete
stradale è ricca rispetto a
quella nazionale, ma manca lo sviluppo delle grandi
arterie che facilitino la penetrazione nell’Appennino,
nel Lazio, nell’Umbria e
nella Toscana. Ma intanto,
sul Quadrilatero, la Regione si dibatte tra il sì e
il no. E’ saggezza o incongruenza?
Settimanale d’informazione
8
DOMENICA 19 MARZO 2006
codice atletico
cupramontana
I campioni
tornano
a scuola
Per ricordare
Carlo Urbani
di Simone Sebastiano
Rime in rosa
9
di Gino Candolfi
10
Studenti gemellati
con Foujeres
di Cristiana Simoncini
13
In nome della Giustizia
Padre Armando Pierucci
Cittadino Benemerito
A PAG.9
Il tribunale
di Jesi è tornato
a palazzo C arotti
I musei
aprono
ai giovani
A PAG.6
A PAG.7
Elezioni e programmi
Le proposte del centrodestra
di Vittorio Massaccesi
I
l programma della coalizione di centrodestra
è stato presentato da Berlusconi alla fine di
febbraio e comprende esattamente 23 pagine.
Si apre con una premessa che sintetizza quanto “è successo” dal 2001 al di fuori della volontà del governo: terrorismo, il trauma creato
dal passaggio all’euro, la concorrenza fatta
dalle nazioni asiatiche, la crescita del prezzo del petrolio. Avvenimenti tutti che hanno
creato difficoltà non indifferenti all’iniziativa
governativa. La quale, tuttavia, ha garantito la
tenuta sociale del Paese, quella dei conti pubblici e dell’economia. “Non abbiano potuto
fare tutto ciò che avremmo voluto, ma certo
abbiamo fatto molte cose in più che non erano
state programmate… Abbiamo fatto in questi
cinque anni più che nei trenta anni passati”.
Sono state realizzate 36 grandi riforme, tra cui sazioni varie, aiuto al microcredito e all’agrila riforma della seconda parte della Costitu- coltura; proroga della legge delega per l’attuazione, della disciplina del lavoro (legge Biagi), zione della riforma fiscale, lotta all’evasione,
del fisco, delle pensioni, della scuola. E’ stata riequilibrio della finanza pubblica che esige
varata la legge Obbiettivo, abolito il servizio un patto tra Stato, Regioni e Province per reamilitare obbligatorio, rafforzata la sicurezza, lizzare un federalismo fiscale solidale perché
nuova legge elettorale e voto degli italiani al- non aumenti la pressione fiscale e abbatta il
l’estero, riforma di una decina di codici. Dife- debito pubblico.
sa dei valori della libertà, della identità e della Inoltre si provvederà a facilitare l’acquisto delsicurezza.
la prima casa, a rafforzare la sanità per elimiNei prossimi anni la coalizione intende con- nare le liste d’attesa, a rafforzare la ricerca e
tinuare la politica portata avanti fino ad oggi le fonti di energia oltre che a sviluppare una
(comprese le grandi opere pubbliche) unita “società solidale” con una carta d’oro agli ulad alcuni rafforzi. In particolare: difesa della tra settantenni che dia la possibilità di avere
famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e gratuitamente “viaggi ferroviari, teatri, cinedonna, “bonus bebè”, sviluppo dei servizi so- ma, stadi ecc”; tesseramento e assicurazione
ciali; piano decennale a favore del Sud, ulte- gratuita dei giovani che praticano lo sport.
riore spinta all’economia e alla competitività Garantire ulteriormente la sicurezza del ter(un milione di nuovi posti di lavoro), detas- ritorio.
Vita Ecclesiale
Notiziario
L’Unitalsi propone
le piantine dell’ulivo
Anche quest’anno i volontari dell’Unitalsi, l’associazione che promuove e
organizza i “treni bianchi” a Lourdes,
Loreto e negli altri santuari, saranno
presenti nelle piazze italiane, nelle giornate del 25 e del 26 marzo per proporre le piantine di ulivo. Si potranno acquistare le piantine a Jesi presso la sede
dell’Unitalsi e davanti le chiese di San
Francesco d’Assisi e San Giuseppe, a
Moie, Montecarotto e Cupramontana.
Il minore
accolto in famiglia
Sabato 18 marzo presso il Consultorio
“La Famiglia” in piazza Federico II, secondo incontro del progetto “Per fortuna che c’è un vicino”, percorso formativo – gratuito, non vincolante – per chi
è interessato a conoscere, sostenere o
vivere l’esperienza dell’appoggio familiare a sostegno dei minori e delle loro
famiglie. La dott.ssa S. Cardinaletti,
psicoterapeuta dell’associazione “Ecco
tuo figlio”, parlerà sul tema: “Il minore
accolto in famiglia: chiavi di lettura per
capire il suo disagio”. Sarà attivo un servizio di baby sitter.
Fiera di Primavera
dei Ragazzi per l’Unità
Si svolgerà anche quest’anno un
appuntamento che è ormai una
consuetudine per centinaia di ragazzi
di varie città delle Marche: la Fiera
Primavera. Questa festa dell’amicizia
e della fratellanza è un “mercatino”
della solidarietà che coinvolge classi
scolastiche e gruppi di ragazze e ragazzi
che, per un giorno, si improvvisano
venditori, allestendo coloratissimi
stand con oggetti confezionati da loro
o donati. Con il ricavato della “fiera”
le ragazze e i ragazzi sostengono i
cosiddetti “Progetti Dare” , attraverso
cui vengono finanziate borse di studio a
favore di chi, nei Paesi più svantaggiati,
non ha la possibilità di frequentare la
scuola. La “Fiera Primavera”, giunta
ormai alla sua tredicesima edizione, è
una tappa del progetto “Coloriamo le
città per un arcobaleno sul mondo”,
promosso dai Ragazzi per l’Unità e
Umanità Nuova del Movimento dei
Focolari. L’appuntamento è per il 26
marzo, dalle 10 alle 18 nelle piazze
di Osimo, Cagli, San Benedetto del
Tronto e Ascoli Piceno. Attraverso le
pagine del sito www.school-mates.org ,
poi, scuole e gruppi di ragazzi di Paesi
diversi possono conoscersi e formare
una rete mondiale per scambiarsi
reciprocamente beni e iniziative già
in atto, per contribuire a costruire un
mondo più unito. Dai banchi di scuola,
i “raggi di luce” di questo grande
“arcobaleno” raggiungono ogni anno
centinaia di ragazzi e ragazze di molti
Paesi del mondo: gesti di fraternità, fatti
da coetanei, che diventano mattoni per
costruire il mondo di domani.
Mistica e poesia
alla Biblioteca diocesana
Nei locali della biblioteca diocesana in
via Santoni, 1 a Jesi, venerdì 24 marzo
alle ore 17,30 ci sarà la presentazione
del libro “Mistica e poesia, il cardinale
Pier Matteo Petrucci” (Jesi 1636 Montefalco 1701). Il libro contiene
gli atti del convegno che si è svolto
nell’anno 2001 a Jesi. Saranno presenti
i curatori dell’opera in dialogo con
Mario Rosa della Scuola Normale
Superiore di Pisa.
19 Marzo 2006
2
Incontri a Castelplanio sul matrimonio
Che significa amare?
di Raffaella Fioretti
“E di amarti e onorarti
tutti i giorni della mia
vita”. Cosa significa, oggi,
amare? L’amore “resiste”
al matrimonio e al passare degli anni? Questi
ed altri, i temi del ciclo
di incontri teologicoculturali dal titolo “Vita
affettiva... Matrimonio e
famiglia: quale futuro?”
tenuti da psicologi, docenti ed educatori ogni
lunedì alle ore 21 presso
il centro di spiritualità di
Castelplanio.
Il 6 febbraio scorso
il dott. Marco Ceppi
– psicologo e logoterapeuta – ha trattato l’argomento “Matrimonio,
tomba dell’amore?”. “Il
matrimonio è la tomba
di un certo modo di intendere l’amore che viene vissuto oggi da molte
persone, che però non
sanno o non conoscono fino in fondo cosa
sia effettivamente l’atteggiamento di amore
autentico” ha spiegato
Ceppi. Amore autentico
non è solo passione di
fronte alla bellezza fisica
o approvazione di certe doti caratteriali di un
altro individuo. A questi
“livelli” – se così possiamo chiamarli – esiste
ancora un principio “di
sostituibilità”: una persona è perfettamente sostituibile con un’altra più
bella o dal carattere più
gradevole.
Amare in maniera autentica è apprezzare le
caratteristiche uniche
e irripetibili di qualcuno, se si ama quell’essere così com’è, allora egli
sarà insostituibile. Da
qui si intuiscono i possibili errori nel cammino
dei sentimenti: primo
tra tutti, il desiderio “di
conquista”. Se si tenta di
ammaliare l’altro attraverso le proprie prestazioni, il futuro rapporto non avverrà che tra
immagini idealizzate e
proiettate. Amare non è
conquistare, possedere e
manovrare, ma una decisione di coscienza, una
donazione di sé all’altro.
Trascendere da sé stessi, abbandonare la concentrazione sull’”io” per
passare al “tu”, porta alla
più completa e duratura
forma di amore.
L’idea che l’amore vero
possa protrarsi perfino
dopo la morte non è
solo una citazione da romanzi: la sessualità può
scomparire con il tempo, così la fase “di innamoramento” e perfino
l’innamorato stesso può
venire a mancare, ma
l’amore autentico è eterno. Se la morte mette
fine all’esistenza di una
persona, non annulla il
sentimento che si prova
per essa. Sull’innamoramento occorre specificare che esso rappresenta
un aspetto iniziale, ma è
necessario passare oltre
e decidere di raggiungere l’amore autentico,
per realizzarsi nella vita
a due.
Altro aspetto importante
è la sessualità: le cronache odierne narrano di
quanto ai margini del lecito sia finito quello che
dovrebbe essere un gesto
d’amore. Il sesso è divenuto un piacere da ottenere e consumare, quasi
un bene materiale. In
realtà esso non è il fine,
ma il mezzo. Con i crimini aumentano anche
i disturbi degli individui:
l’attenzione nel compiere l’atto fisico, fa sì che si
dimentichi la ragione per
cui lo si compie (e cioè il
sentimento), ma più si
vive in funzione del raggiungimento del piacere
e meno, paradossalmente, lo si ottiene. Concentrarsi invece sulla persona alla quale si fa dono
di sé, porta certamente
al piacere.
La crisi della coppia non
esclude, purtroppo, i figli. Ovviamente i genitori amano i loro figli, ma
è nell’educazione e nelle
cure ad essi dedicate che
non vi sono più valori. I
giovani che hanno vissuto la loro infanzia senza
regole certe, senza modelli definiti a cui riferirsi, risultano disorientati.
Il risultato? Angoscia e
vuoto esistenziale. “Imparare a voler bene è
un apprendimento che
inizia in famiglia, non è
automatico” ha aggiunto
Ceppi. Vale a dire che
l’amore, quello autentico,
è generato dalla ragione
e lo stesso psicologo, nel
corso della discussione
ha espresso che: “il sonno della ragione genera
mostri”....
Serie di incontri sulla Speranza
Da lunedì 20 via alla “PrimaverAc”
di Giuseppe Papadia
L
’Azione Cattolica jesina si sta dimostrando sempre di più un’associazione
attiva in tutti i settori che la compongono (Acr, Giovanissimi, Giovani ed Adulti).
Dopo gli incontri sul satanismo e sul rapporto tra scienza e fede organizzati nei pub,
ecco per il mese di marzo
un nuovo appuntamento
su una tematica più “tradizionale”: la speranza.
In vista del quarto convegno ecclesiale che radunerà in ottobre l’intera
Chiesa italiana in quel di
Verona, la presidenza diocesana ha programmato
la “PrimaverAc – testimoni di speranza”. Si tratta di
un’intera settimana dedicata all’approfondimen-
to di questa virtù teologale, scelta come
tematica dell’Azione Cattolica in questo
anno associativo.
Dal 20 al 25 marzo in diversi luoghi si svolgeranno incontri e dibattiti in cui ospiti
importanti analizzeranno la speranza in diversi campi come l’informazione, la politica
e l’associazionismo. Ci saranno, comunque,
anche momenti forti come la
Via Crucis del
venerdì.
Concluderà la maratona l’assemblea
diocesana.
Questo, il calendario degli appuntamenti:
Lunedì
20
marzo alle ore
18,15 presso la
biblioteca “Card.
Petrucci” in piazza Federico II, “Dare voce
alla Speranza: il ruolo dei mass-media”. Interverranno i giornalisti Rai Vincenzo Varagona e Giuseppina Patterniti.
Mercoledì 22 marzo alle ore 18,15 sempre
presso la biblioteca “Card. Petrucci”, “Nella
politica, per costruire la Speranza”. Parteciperà al dibattito il prof. Sergio Belardinelli,
ordinario di sociologia politica all’università di Bologna.
Venerdì 24 marzo alle ore 21 presso il
santuario delle Grazie ci sarà una Via Crucis su testi di Vito Collamati, ex presidente
diocesano.
Sabato 25 marzo alle ore 18,15 presso
l’aula magna della biblioteca di Palazzo
della Signoria, incontro su “La responsabilità della Speranza”. Interverrà Francesca
Zabotti, vice-presidente nazionale settore
Adulti di Azione Cattolica. In serata alle 21,
nel teatrino del duomo si svolgerà l’assemblea diocesana.
*
Le guardie svizzere
Asterisco
di Giacomo Galeazzi
“La Guardia Svizzera Pontificia: 500
anni di storia, arte, vita” è il titolo della mostra che si inaugurerà il 29 marzo nelle sale espositive del Braccio di
Carlomagno in Vaticano in occasione
dei cinquecento anni di vita del Corpo d’armata più piccolo e antico del
mondo. Infatti, la nascita ufficiale della Guardia Svizzera Pontificia – è stato
già ricordato in un precedente articolo
di “Voce” - risale al 22 gennaio 1506
quando un gruppo di 150 soldati svizzeri, al comando del capitano Kaspar
von Silenen, del cantone di Uri, entrò
a Roma attraverso la Porta del Popolo
per poi prendere servizio in Vaticano al
servizio di Giulio II. Durante il Sacco di
Roma, per difendere il Papa, morirono
147 delle 189 guardie.
L’esercito del Papa controlla gli ingressi d’accesso alla Città del Vaticano e
sorveglia il Palazzo apostolico. Ma il
compito più importante è quello di
garantire la sicurezza ravvicinata del
pontefice, anche se in questo sono aiutati dalla Gendarmeria vaticana. Oltre
alla funzione di sicurezza, rientrano nei
compiti delle guardie svizzere il servizio d’ordine e d’onore, come in occasione
delle visite di Capi di
Stato, di ambasciatori,
ministri e personalità.
Il corpo è organizzato
in tre squadre che si
danno il cambio ogni
ventiquattro ore. È
composto da 110 cittadini svizzeri maschi, di
provata fede cattolica,
di altezza superiore a
174 cm e con una formazione professionale
attestata con diploma. Inoltre, occorre
aver assolto la scuola
reclute in Svizzera ed essere celibi. Per
diventare alabardiere occorre avere
superato il trentesimo anno di età. Le
Guardie abitano senza eccezione in Vaticano e la durata del servizio minima
è di due anni.
Vita ecclesiale
19 Marzo 2006
Ancona
Vangelo
C
ome comunicare la speranza che
scaturisce dalla buona novella? In
che modo farsi sentire tra “gli strilli” che
sempre più caratterizzano l’areopago
del mondo moderno? Come spuntarla
in quel guazzabuglio dell’informazione
dove a fare notizia sono gli istinti più
bestiali dell’uomo? Se lo chiede la
Chiesa, ormai consapevole del peso
dei media sull’opinione pubblica e, più
in generale, sull’andamento della società. Così, mentre si prepara al quarto
convegno ecclesiale di Verona - ottobre
2006 - la Cei, e in particolare l’ufficio
nazionale per le comunicazioni sociali, si prende tre giorni per riflettere
e confrontarsi sul binomio comunicazione-evangelizzazione. Giornali­sti,
ecclesiastici, esperti e professori universitari sono intervenuti, gli scorsi
9, 10 e 11 marzo, al teatro delle Muse
di Ancona in occasione del convegno
“Comunicare speranza”. Rivolti principalmente ai responsabili diocesani delle
comunicazioni sociali, i tre giorni di incontro nella città marchigiana si sono
rivelati un’ottima occasione di crescita.
Il discorso etico, lo sconcertante conformismo contenutistico dei mezzi
di comunicazione italiani, il rapporto
tra i media e la politica. E ancora, una
società individualista in cui i legami
duraturi sono sempre più rari, le contrapposizioni sempre più radicali; uno
spazio di convivenza in cui la fiducia
perde terreno facendolo guadagnare al
sospetto, e la possibilità di accordarsi
su una piattaforma comune di valori
svanisce insiem e ad essi.
Ebbene, in questo quadro dipinto a tinte
fosche, come muoversi? Come portare
– si chiede la Chiesa – la luce della speranza evangelica? Come riuscire a non
essere fagocitati dagli automatismi che
sempre di più dominano il mondo della
comunicazione che, a sua volta, rischia
di pilotare la realtà stessa? Mons. Claudio Giuliodori, direttore dell’Ufficio
Nazionale comunicazioni sociali della
Cei, ricorda il direttorio “Comunicazione e missione” – che definisce bussola
e piattaforma programmatica rispetto
a questi temi – e la lettera di Giovanni
Paolo II “il rapido sviluppo”. Nella sua
analisi culturale, il neo presidente nazionale dell’Azione Cattolica Luigi Alici,
professore di filosofia all’Università degli Studi di Macerata, spiega come la
speranza abbia la capacità di allungare
lo sguardo all’attesa dell’uomo. Tra i
relatori, anche Ilvio Diamanti, editorialista del quotidiano “La Repubblica” e
Sandro Magister, giornalista del settimanale “l’Espresso”. Dino Boffo, direttore di “Avvenire”, esorta ad amare il
nostro Paese. Prima di ogni divisione
e appartenenza politica, e a rovesciare
l’immagine diffusa dei cattolici ai margini della società, “dialogando con i
“teocon” come con i “cattocomunisti””.
Poi, il video messaggio di Ferruccio De
Bortoli, direttore del “Sole 24 Ore” che
parla dell’urgenza di affrontare la “crisi
di fiducia nei nostri mezzi”, indotta in
primo luogo dalla globalizzazione. Tra
le figure ecclesiastiche intervenute,
l’Arcivescovo di Ancona Edoardo Menichelli e mons. Cataldo Naro, Arcivescovo di Monreale. Sabato, a tirare
le conclusioni del convegno, mons. Giuseppe Betori, segretario generale della
conferenza episcopale italiana.
19 marzo 2006
Comunicare speranza
di Lucia Romiti
3
Terza Domenica di Quaresima
Dal vangelo secondo Giovanni
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù
salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente
che vendeva buoi, pecore e colombe, e i
cambiavalute seduti al banco. Fatta allora una
sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio
con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro
dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai
venditori di colombe disse: “Portate via queste
cose e non fate della casa del Padre mio un
luogo di mercato”. I discepoli si ricordarono che
sta scritto: “Lo zelo per la tua casa mi divora”.
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero:
“Quale segno ci mostri per fare queste cose?”.
Rispose loro Gesù: “Distruggete questo tempio
e in tre giorni lo farò risorgere”. Gli dissero
allora i Giudei: “Questo tempio è stato costruito
madonna delle grazie- 2
Due antiche incisioni
di Riccardo Ceccarelli
II
e due incisioni, eseguite chiaramente dopo il restauro dei primi
anni dell’Ottocento - sul manto della
Vergine vi sono infatti le stelle, apposte in questo intervento - si discostano notevolmente dall’immagine dipinta. Vi sono comunque analogie tra
L
le due immagini: la figura della Madonna poggia su delle nuvole anche se
sulla seconda queste sono in gran parte coperte dal cartiglio; i devoti sotto
il manto della Vergine, più numerosi
nella prima, sono appena accennati nella seconda; identiche invece per
grandezza - in proporzione alla figura della Madonna - la mandorla con il
Bambin Gesù al centro ed anche le figure dei due angeli che sorreggono la
corona sul capo di Maria.
La sostanziale impostazione graficospaziale delle due incisioni, tra loro
interdipendenti – senza riuscire a deciderne la priorità temporale -, non
induce a pensare ad uno stesso autore,
pur suggerito dal nome “Fogazza” e
dalla “F”. Ad evidenziarlo sembra esserlo la tecnica incisoria, più decisa e
prevalentemente a reticolo nella prima, più delicata e meno forte nel tratto la seconda; diversa poi la configurazione dei volti. Si potrebbe comunque
ipotizzare che le abbia realizzate lo
stesso autore, Fogazza, magari in momenti diversi, e magari prima, quella
commissionatagli dal devoto Padre
Giuseppe, come prova per l’altra più
grande e per alcuni versi più elaborata,
destinata ad una più larga diffusione.
Due immagini della Madonna delle
Grazie che, recuperate alla memoria,
testimoniano la grande devozione a
Lei tributata dai fedeli che dopo averla pregata nel suo santuario, amavano
averne in mezzo ad un libro o a casa
l’immagine, guardarla ancora e pregarla con fiducia.
(2 – fine)
Il nuovo tempio
di Adriana Borgognoni
Occasione di crescita e di incontro
In preparazione ai Sacramenti
Ai ragazzi e ai loro catechisti l’augurio che
il percorso ancora da
fare sia occasione di
crescita reciproca e
di incontro vero con
Gesù risorto e vivo.
Fotoservizio Stefania Vico
D
omenica 5 marzo, durante la celebrazione
eucaristica delle ore 11, la
comunità cristiana di Poggio San Marcello ha accolto
il gruppo dei comunicandi
e cresimandi. Anche i catechisti e i genitori si sono
impegnati ad accompagnare questi ragazzi nel cammino di preparazione ai
sacramenti dell’Eucaristia e
della Confermazione.
Il progetto di catechismo
“Emmaus” che la parrocchia
di Poggio segue da diversi
anni prevede infatti che, in
vari momenti dell’anno liturgico, tutti
i gruppi di catechismo si presentino
alla comunità e ricevano da essa per
mano del sacerdote un segno, che
contraddistingue il loro cammino e
dal quale deriva un preciso impegno.
in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai
risorgere?”. Ma egli parlava del tempio del suo
corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i
suoi discepoli si ricordarono che aveva detto
questo, e credettero alla Scrittura e alla parola
detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per
la Pasqua, durante la festa molti, vedendo i segni
che faceva, credettero nel suo nome. Gesù però
non si confidava con loro, perché conosceva
tutti e non aveva bisogno che qualcuno gli desse
testimonianza su un altro, egli infatti sapeva
quello che c’è in ogni uomo.
Nella foto il gruppo
dei cresimandi con
il viceparroco don
Michele Cozbaru e
la catechista Claudia
Anselmi; da sinistra,
in prima fila: Martina Avenali, Michele
Cardinali,
Letizia
Ciamberlini,
Samuele Fabbri, Giulio
Regnicoli, Elisa Santini, Simone
Venanzi, Silvia Reginelli, Pasquale
Guadagni.
La Pasqua, una festa grande per i Giudei, memoriale della loro liberazione dalla schiavitù egiziana. Il tempio di Gerusalemme, dimora di Dio in
mezzo al suo popolo. E Gesù, protagonista di una
scena animata e pittoresca.
Il tempio è divenuto “un luogo di mercato”: vi si
vendono animali per i sacrifici e si cambia il denaro romano con monete ebraiche. Possiamo immaginare la confusione, il vociare delle contrattazioni, le grida di richiamo, e, cosa gravissima,
le speculazioni ai danni dei pellegrini. Questo
suscita l’indignazione di Gesù, che reagisce duramente: “fatta una sferza di cordicelle”, caccia fuori
dal tempio uomini e animali, sparpaglia a terra
il denaro dei cambiamonete e ne rovescia i banchi. Gesto clamoroso, compiuto con autorità , e
accompagnato da parole eloquenti per chi vuole
intendere: “non fate della casa del Padre mio un
luogo di mercato!”.
Per la prima volta Gesù si proclama il figlio di Dio.
Ma i Giudei, chiusi nella loro ostilità, gli chiedono
un “segno”, come prova del suo operato. Lui non
raccoglie la sfida, non compie un miracolo portentoso; semplicemente dice: “Distruggete questo
tempio, e in tre giorni lo farò risorgere”. Risposta
che non risolve le perplessità dei suoi avversari,
anzi suscita la loro ironia: come può un tempio
costruito in quarantasei anni essere ricostruito
in tre giorni? “Ma egli parlava del tempio del suo
corpo” dice l’evangelista. E infatti Gesù non usa il
termine hierón (tempio di pietra), ma naós (tempio spirituale): è lui il nuovo tempio, il luogo della
presenza salvifica di Dio.
Eppure la fede di chi gli sta intorno è ancora imperfetta. Molta gente gli crede, ma solo perché
vede i suoi miracoli; e lui, che conosce il cuore di
ogni uomo, lo sa bene: “Molti , vedendo i segni
che faceva, credettero nel suo nome (epísteusan:
in loro nacque fiducia), Gesù però non si confidava con loro (ouk epísteuen: non aveva fiducia)”,
perché la fede suscitata da eventi clamorosi può
arrestarsi dopo il primo entusiasmo.
4
19 Marzo 2006
Per inserzioni e pubblicità su Voce della Vallesina
rivolgersi all’amministrazione del settimanale
Jesi - piazza Federico II, 6
(giorni feriali dalle ore 9 alle 12)
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Cultura, spettacoli e dintorni
Racconti di ieri e di oggi
La svolta del “Corriere”
di Giuseppe Luconi
C
he ne pensa il direttore di “Voce”
della “sterzata” del suo collega
direttore del “Corriere della Sera” che
ha trasbordato il più grande quotidiano italiano alla corte di Prodi? E’
chiaramente una provocazione, quella
dell’amico N.S., che mi lascia il bigliettino nella cassetta della posta e dice di
aspettare una mia risposta nel prossimo numero di “Voce”. Di solito non
rispondo alle provocazioni: qualche
volta mi divertono, qualche volta no:
quasi sempre le lascio perdere.
Sono un cronista che preferisce raccontare anziché giudicare, che si preoccupa di essere preciso nell’esporre i fatti,
non di convertire il lettore. Me lo ha
insegnato – guarda caso – proprio il
“Corriere della Sera”… A questo punto,
la tentazione di parlarne è troppo forte. E allora mi scuso con
i lettori se rubo tempo e
spazio per cose che non lo
interessano. Poi tornerò
dietro le quinte….
Nel maggio del ’52 mi
era arrivata dal “Corriere della Sera” una lettera
con la quale mi veniva
affidato “il servizio di
corrispondenza” da Jesi,
servizio che svolsi fino al
maggio del ’57 quando
lo lasciai per dedicarmi
ad altri quotidiani. Alla
lettera di nomina erano accompagna- co: in condizioni di normale udibilità
te la tessera di riconoscimento e un 90-100 parole al minuto”.
opuscolo (che conservo) contenente le Quelle istruzioni oggi non servono più:
istruzioni da seguire “nella raccolta, sono spariti i “fuori sacco”, sono stati
compilazione e trasmissione delle no- “cancellati” gli stenografi: la posta elettizie”.
tronica fa tutto, di più e meglio. MolVenti paginette contenenti anche indi- te parti dell’opuscolo in vigore nel ’52
cazioni spicciole ed esempi esplicativi, sono superate, e altre parti ancora sacome: non scrivere “Rossi Carlo di anni ranno soppresse.
45” ma “Carlo Rossi di 45 anni”, non Una parte invece avrei giurato che
scrivere mai “lire 1.500” ma “1.500 lire”. sarebbe rimasta inalterata, quella
E anche: “non usare le abbreviazioni che, già nelle prime righe dell’opuscotratte dall’uso commerciale”. Istruzioni lo, chiariva la linea del giornale: “Il
precise, anche sul tipo di carta su cui Nuovo Corriere della Sera e il suo supscrivere, sul formato del foglio, sulla plemento pomeridiano sono organi
stesura dell’articolo (“scrivere su una indipendenti di informazione. Il corrisola facciata, lasciare all’inizio spazio spondente esporrà i fatti obiettivamenbianco per il titolo, evitare le sottoli- te, astenendosi nel modo più assoluto
neature…”).
da personali interpretazioni, commenLe notizie non urgentissime doveva- ti o, peggio, deformazioni”.
no essere inoltrate per posta, in buste Quella “linea” ha retto fino a dieci
speciali (i famosi “fuorisacco”), che non giorni fa, fino al momento in cui l’atandavano imbucate ma tuale direttore ha dato al “Corriere
portate in stazione e con- della Sera” una collocazione politica...
segnate direttamente sul Paolo Mieli, il direttore della svolta a
treno al personale viag- sinistra, ha dato sicuramente un digiante delle poste. Le no- spiacere all’anconetano Luigi Albertini,
tizie urgentissime si detta- che, su tutt’altra linea, fece del “Corrievano per telefono ad uno re” il primo giornale d’Italia. Stando ai
stenografo del giornale, commenti di questi giorni, molti lettori
ma anche in questo caso del Corriere non hanno gioito: si sono
andavano rispettate certe sentiti traditi. E io fra loro, ricordando
regole: “dettare a voce non le parole dell’opuscolo.
troppo alta, chiara, uni- Tradito, ma non sorpreso. In realtà
forme e rapida per quan- Mieli non ha fatto altro che ufficializto consentito dalle condi- zare la linea del “suo” Corriere, già
zioni del circuito telefoni- politicamente schierato.
Riconoscimenti nel mondo per il maiolatese
L’arte di Cimarelli premiata a Shanghai
I
l sindaco di Maiolati, Giancarlo
Carbini, si è complimentato con
Dionisio Cimarelli: il giovane scultore maiolatese, infatti, continua ad
ottenere apprezzamenti e riconoscimenti nel mondo. Recentemente ha
esposto sculture e disegni a Shanghai, al Consolato generale d’Italia:
nell’occasione, le autorità cinesi lo
hanno premiato come “autore che si
adopera per stabilire stretti rapporti
di collaborazione tra l’Italia e la Cina”.
Durante la conferenza a Shanghai lo
scultore e medaglista Zhao Qiang ha
donato a Cimarelli una sua medaglia commemorativa su Matteo Ricci, affermando che “non
solo il maestro è originario della
stessa regione, le Marche, da cui
proviene Matteo Ricci, ma come
il grande missionario italiano si
adopera per stabilire stretti rapporti di collaborazione tra l’Italia
e la Cina”. Ha inoltre proposto
allo scultore italiano di creare insieme una medaglia commemorativa per il 2006, anno dell’Italia
in Cina.
Ad Erfurt dal 25 al 28 maggio
In Germania
un convegno su Spontini
S
i è riunito il 7 marzo, nella sede
del teatro Pergolesi, il Consiglio
di amministrazione della Fondazione Pergolesi Spontini. Erano presenti il vicepresidente Giancarlo
Carbini (assente per motivi di salute
il presidente, Fabiano Belcecchi), i
consiglieri Leonardo Animali, Maurizio de Magistris, Gennaro Pieralisi,
Gabriele Fava, Leonardo Lasca, i
revisori dei conti Giuseppina Gennaretti e Laura Cantarini, il direttore esecutivo William Graziosi e il
consulente scientifico Vincenzo De
Vivo, quest’ultimo per parlare di ricerca su Pergolesi e Spontini.
E’ stata confermata la volontà di
mantenere gli impegni intrapresi e la qualità delle
proposte artistiche, facendo leva su una oculata gestione delle risorse, sull’attivazione di canali diversi di
finanziamento (dalla destinazione alla Fondazione del
5 per mille dell’Irpef all’avvio di progetti comunitari),
nonché sulle collaborazioni
internazionali. Si è parlato
inoltre della brochure bilin-
gue sulla Fondazione (verrà inviata a
tutti i teatri nazionali), e del video su
Pergolesi, Spontini e le attività dell’Ente (sarà trasmesso da “Classica”,
il canale culturale che opera in Belgio, Svizzera, Germania Austria e
prossimamente in Spagna).
All’ordine del giorno anche la collaborazione tra la Fondazione ed il
Teatro tedesco di Erfurt per l’organizzazione del convegno di studio
internazionale su “Gaspare Spontini
e l’opera al tempo di Napoleone”, che
si terrà ad Erfurt dal 25 al 28 maggio
con la partecipazione dei massimi
studiosi internazionali del musicista
maiolatese.
Settimanale
di ispirazione cattolica
Associato alla FISC
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A ¬ntra' /unt i
Dubbi e dispetti
L
di Riccardo Ceccarelli
a campagna elettorale è da sempre
luogo dell’iperbole, dei toni alti, delle
promesse, delle polemiche ed anche dei
programmi. Un tempo c’erano i comizi,
qualcuno se ne fa ancora; ora ci sono i
comici, c’è la convention, il talk show
televisivo, il messaggio sul cellulare. Le
polemiche comunque vanno per la maggiore tanto da oscurare spesso quello
che si vuol fare. Anche un’udienza dal
Papa viene strumentalizzata, vista magari come ingerenza del Vaticano nella
vita pubblica e laica dello Stato.
Le situazioni di vera povertà, il vecchietto – come riportava qualche settimana fa il giornale - che ruba al mercato della frutta due mele perché non ha i
soldi per comperarle, vengono indicate
come il totale e universale stato di povertà della gente. Altri, dai tanti che si
permettono costose vacanze all’estero e
dal numero dei telefonini in casa o dalle macchine che consumano una benzina sempre più cara, evincono invece un
ampio e più diffuso benessere.
Il luogo comune, che poi in molte circostanze tanto comune non è, è che lo stipendio non arriva alla terza settimana
del mese, e a dirlo sono proprio coloro,
i politici, che nel disinteresse generale
provano ogni tanto, e lo fanno volentieri,
ad accrescersi il loro già lauto stipendio
(forse proprio perché non arriva alla
fine del mese!), e giornalisti, guru del
giornalismo italiano, superpagati, che
lo ripetono ad ogni mese come un vecchio giradischi “incantato”.
La contrapposizione dei progetti o dei
programmi ovviamente può generare
forti scontri: soluzioni diverse per gli
stessi problemi che il cittadino è chiamato a soppesare e sulle quali esprimersi con il voto. Gli schieramenti della
stampa quotidiana sono già pronti. Il
Corriere della Sera, con l’editoriale del
suo direttore Paolo Mieli, dell’8 marzo
già lo ha fatto, ovviamente per il centrosinistra, in maniera esplicita per
quanti non lo avessero capito prima,
sottolineando “l’esito deludente, anche
se per colpe non tutte imputabili all’esecutivo, del quinquennio berlusconiano”,
nella convinzione “che la coalizione costruita da Romano Prodi abbia i titoli
atti a governare al meglio per i prossimi cinque anni anche per il modo con
il quale in questa campagna elettorale
Prodi stesso ha affrontato le numerose
contraddizioni interne al proprio schieramento”.
Mieli dice poi che “la presenza cattolica
è tutelata – nel moderno partito liberaldemocratico di Rutelli – in un contesto di scelte coraggiose nel campo della
politica economica e internazionale”.
Se lo dice Mieli. A noi invece i dubbi
rimangono; non solo, ma crescono di
giorno in giorno e diventano, a rigor di
logica, sempre più irrisolvibili. Rigor di
logica, sappiamo bene, che non è il “rigor politico” che a quello logico spesso
non sembra rispondere. Tutt’altro. Una
malattia comune e diffusa da un parte
e dall’altra, con sintomi e manifestazioni più o meno gravi.
Saremo fuori del tempo; la logica però
ancora ci piace. Logica che in questo
caso vuol dire intelligenza delle cose,
accordi e collaborazione in ideali e progetti condivisi, chiarezza di intenti senza una mal celata necessità di coprire
con la fumosità delle parole sostanziali
divergenze. Così comunque si va avanti.
Tra una polemica e l’altra. Con slogan
intrisi di catastrofismo ed altri di ottimismo.
Ad essere confuso è l’elettore. Che spesso vede il tutto come un susseguirsi di
dispetti tra bambini: “Io con te non ci
parlo!”; “Il mio quaderno è più bello del
tuo!”; “Quando arrivo io distruggo tutto
quello che hai fatto!”. Altro che uomini
di stato. Dispettucci che mal si coniugano con la serietà e la sicurezza di leader.
Cultura, spettacoli e dintorni
19 Marzo 2006
Spiriti inquieti
Un fantasma nell’opera
Fotoservizio Augusta F. Cardinali
N
- Chi ne è protagonista?
on canta solo come un
usignolo. Valeria Esposi- “Ci sono due ‘io’ narranti: una
to, prodigioso “soprano d’agilità” cantante lirica e lo spirito inè anche autrice di un roman- quieto di una poetessa russa,
zo, recentemente pubblicato e Ekaterina”.
presentato a Jesi il 10 marzo. Il
titolo, ripreso da un’aria de ”La - Si tratta allora di un giallo
Favorita”, già dà idea del con- con suspence e intrighi?
tenuto: “Spirto gentil”. Si tratta
allora di un romanzo autobio- “No, anche se in qualche modo
grafico? Cerchiamo di saperne si parla di esoterismo. Mi spiedi più, per capire anche meglio il go. Credo da tempo che esistatemperamento di questa artista no, intrappolati fra di noi, degli
polivalente. E’ sempre piacevole spiriti irrequieti. Desiderano
incontrarla. Sorridente, anzi ra- che qualcuno riscatti per loro
diosa, con intuito ha bruciato a un’ingiustizia subita, che venga
volte le domande. Più che un’in- svelata una verità che li riguartervista è stata un’amichevole da. Uno di questi spiriti potrebconversazione
be essere Spontini. Penso che
soffra perché da molti non è
- “Spirto gentil”. Perché questo stato ancora compreso. E’ aptitolo?
punto a questi ‘spiriti inquieti’
che ho dedicato il libro; ma na“Ne avevo inizialmente pensato turalmente anche a quanti amaun altro, ‘Spirito amabile’. Poi è stato Walter (Graziosi) a suggerirmi di cambiarlo”.
- E’ un romanzo autobiografico?
“Un romanzo di fantasia con basi reali. La
vicenda è collocata
nell’ambito dell’opera
lirica, ma la realtà è
trasfigurata”.
no la musica e il belcanto”.
- Quanto tempo ha impiegato
per scrivere questo romanzo?
equilibrio interiore. L’ambiente?
Tutto si svolge a Tolosa, durante
le prove della ‘Manon’ di Massenet”.
“Una lunga gestazione. Avevo - Il libro sarà presentato anincominciato a pensarlo già ne- che in altre città?
gli anni ’90”.
“A Napoli, probabilmente, dove
- Le piace più cantare o scri- sono nata”.
vere?
- Sta preparando altre pubbli“L’uno e l’altro. Ho incominciato cazioni?
a scrivere a dieci anni, a cantare
a diciassette”.
“Si; una raccolta di fiabe, ‘L’Inventafavole’. Le ho scritte in col- Allora questa non è la sua laborazione con Vittorio Graprima esperienza lettera- ziosi e Martina, figlia di Walter
ria……
Graziosi. Sto pensando anche
ai miei numerosi racconti, tutti
“Ho sempre letto moltissimo d’ambiente musicale. Li pubblianche opere in lingua originale cherò con il titolo ‘Violetta vene scritto tanto, specie durante i dicata e altri fantasmi dell’opera’.
miei viaggi. E’ la mia ‘isola felice’
dove mi rifugio, dimenticando Cantare, studiare, leggere, viagtutto. Ho nel cassetto una rac- giare, scrivere: fare anche la
colta di poesie, molti racconti e mamma a tempo pieno. Valealcuni diari. Scrivo per blocca- ria Esposito riesce a conciliare
re il flusso del tempo. Non mi tante cose. Intelligente, sensibile,
ritengo però una vera scrittri- colta, affronta la vita di slancio,
ce”.
con istintivo ottimismo. Usa il
tempo semplicemente come una
- Il romanzo mette a fuoco moneta da spendere bene e da
più i personaggi o i luoghi mettere a frutto, sempre alla
della vicenda?
ricerca di un arricchimento interiore. Spirito irrequieto anche
“I personaggi. Potrei dire che si lei.
tratta di un romanzo ‘di forma- Nella foto: Valeria Esposito,
zione’ perché la protagonista, il suo libro e la sua bambina,
Veronica, è alla ricerca di un la piccola Lara.
La città di Jesi nel suo assetto urbanistico
Centro storico e dintorni
di Francesco Bonasera
I
ella media valle dell’Esino. sulla sinistra di tale corso d’acqua, è posta la
città di Jesi, in posizione chiave nella valle,
nei confronti del fronte marittimo ad oriente e della chiusura montana ad occidente.
Storicamente, come Venzone nella valle del
Tagliamento (in Friuli), ha condizionato nel
tempo traffici e ha goduto di una posizione amministrativa di rilievo sul “Contado
storico” (1194-1808), complesso di sedici
comunità nella media valle dell’Esino, organizzato in dipendenza della “Libertà ecclesiastica” (in essere dal 1358, Costituzioni
albornoziane - Parlamento di Fano), di una
politica esterna comune e una amministrativa locale, con la più ampia autonomia,
concessa e sanzionata, tramite gli Statuti
municipali.
Si deve precisare che la comunità esinate
inquadrata nel Patrimonio originario di
Santa Romana Chiesa (costituita per Pipino nell’VIII secolo d.C.; falso storico l’affermazione della donazione costantiniana
N
del III secolo d.C.) fu piuttosto ribelle nel
tempo (nella sua fiera tradizione ghibellina), alla dominazione papale in una fierezza senza pari (Federico II di Svevia vi
nasceva a fine secolo XII in una sicura oasi
ghibellina).
Jesi nel suo nucleo originario si erge su
un terrazzo fluviale che non supera i cento metri di altezza, municipium romano
dopo il 267 a.C.; si allunga verso ovest e
scende sul declivio orientale (l’odierno rione San Pietro).
La città nella sua
sistemazione romana ha un cardine e un decumano, orientati
non
secundum
coelum ma secundum naturam, inseriti saldamente
nel vecchio nucleo e che reca
all’antico foro romano (tangenziale) ove sorse poi
il Duomo. Circonda il vecchio nucleo una
superba cinta murata, sistemata nel Quattrocento ad opera di Baccio Pontelli. Con
il Rinascimento dal vecchio nucleo verso
sud ovest su una aggestione ghiaiosa si allunga l’Addizione di Terravecchia che ha
poi un prolungamento in età settecentesca
oltre Porta Romana (“sfasciata”; abbattuta nel 1845). I “borghi” (propagginazioni)
Garibaldi (con il precedente borgo di San
Floriano) e Roma (dai borghi di San Francesco di Paola e delle
Valche) si addossano
rispettivamente a Nord
Est e a Sud Ovest.
Così si presentava la
città al 1860, la cosidetta “città pontificia”
con le sue scansioni di
vecchio nucleo romano
medioevale (con San
Pietro),
l’Addizione
ri­nascimentale e l’aggiunta sull’asse Nord
Est - Sud Ovest.
(1 – continua)
L’ultimo libro del prof. Molinelli
Sui totalitarismi del secolo scorso
A
cura del Comitato scienti- “Questo libro – è detto nel refico del Centro Studi Mar- trocopertina – nasce dalla
chigiano, di cui è coordinatore convinzione che i totalitarismi
il prof. Enrico Ciuffolotti, e con siano, assieme alla
il contributo finanziario della decolonizzazione,
Fondazione Cassa di Rispar- il fenomeno polimio di Jesi è stato pubblicato, tico più rilevante
di recente, il libro di Raffaele del secolo venteMolinelli “Sui totalitarismi del simo; non è una
secolo ventesimo”. “Questo li- storia organica dei
bro di Raffaele Molinelli – scri- totalitarismi. Piutve nella premessa Dario Pulita, tosto, esso propopresidente del Centro Studi ne sull’argomento,
Marchigiano – esce postumo. in questa raccolta
La scomparsa dell’autore, nel di saggi di lontana
maggio del 2005, è venuta a ca- e di recente pubdere allorché l’opera era già in blicazione
noncomposizione presso l’editore ché di un inedito,
Marsilio che l’aveva accolta”.
considerazioni e
riflessioni dell’autore messe a
confronto con quelle della più
autorevole storiografia (Aron,
Conquest, De
Felice,
Del
Noce,
Furet, Kershaw,
Mosse, Nolte)
e strettamente connesse
con i temi
principali della storia contemp orane a
nazionale e
internazionale. Il volume
ruota intorno
a questa pre-
cisa definizione del fenomeno
totalitario: ‘un sistema politico
in cui un solo, unico partito ha
il monopolio del potere statale,
domina tutta la società attraverso il possesso e l’uso dei mezzi
di comunicazione e il controllo
capillare poliziesco, propagandando un’u­nica ideologia orgogliosa e salvifica, e riconoscendo in un capo carismatico o in
un’oligarchia politica la guida
infallibile della comunità’. Si
procede poi a individuare analogie e differenze tra totalitarismi di destra e di sinistra, sul
loro percorso storico, sulle conseguenze da essi innescate negli
equilibri mondiali”.
6
Jesi e Vallesina
19 Marzo 2006
Con l’arrivo della primavera
I musei aprono ai giovani
C
Teatro itinerante per la provincia di Ancona
Exodus “in bilico”
ome abbiamo scritto nel numero scorso, in questi
giorni i principali musei delle Marche aprono le
porte ai giovani. Si tratta dell’iniziativa promossa dalla
di Giorgia Barboni sentazione, e ha aggiunto
Regione sotto il nome “Primavera dei Musei – Giovani”
“Si tratta di un percorso
e si svolge esattamente sabato18 e domenica19 marzo,
“In bilico” è il nuovo spettacolo teatrale di carattere teatrale e musabato 25 e domenica 26 marzo.
organizzato e messo in scena dai quat- sicale che si sviluppa da
tordici ragazzi che sono ospiti della una collaborazione con le
fondazione “Exodus” di Jesi. Dopo il scuole che dura da più di
successo di “Sulle tracce”, dello scor- dieci anni. La Fondazione
so anno, la fondazione “Exodus Casa Exodus, pur essendo coCristiano” ha deciso di intraprendere munità di recupero, svolun progetto di teatro itinerante per ge anche una funzione
gli istituti superiori della provincia preventiva nei confronti
di Ancona. Una proposta con finalità dei giovani che vivono nel
educative promosso dall’assessora- territorio”.
to alle Politiche Giovanili per gli stu- Non si può infatti non nodenti delle classi III e IV delle scuole tare che l’iniziativa di quest’anno si ca- vani. Parla dei tentativi che i ragazzi
superiori. I 2500 studenti destinatari ratterizza per un’ampiezza maggiore compiono per rompere la monotonia,
del progetto potranno assistere alla rispetto alla precedente: sono coinvol- e senza proporre messaggi pericolosi
rappresentazione in uno dei dodici al- te città come Fabriano, Loreto, Falco- vengono affrontate tutte le tematiche
lestimenti che dal 25 febbraio si stan- nara, fino al momento conclusivo che tipiche dell’adoloscenza e della giono protraendo fino al 28 aprile. Sono si terrà il prossimo 28 aprile in Anco- vinezza”. Un modo dunque di aiutare
inoltre previsti degli incontri nelle na presso la facoltà di Ingegneria.
e sostenere gli adolescenti e di offrire
singole scuole con gli educatori e i ra- “L’obiettivo che ci siamo posti con l’esperienza e la testimonianza di vita
gazzi della comunità: incontri che ri- questo secondo progetto è quello di di “quasicoetanei”, anche se mediata
prenderanno le tematiche trattate nel approfondire spazi e confronti tra i dallo strumento teatrale.
corso della rappresentazione per con- giovani - ha di nuovo spiegato Berti- Oltre alle tappe della settimana scorsa
tinuare il confronto che ci si augura ni - occorre innanzitutto un dialogo di Jesi, lo spettacolo si muoverà verso
possa istaurarsi al termine di ciascuna tra studenti e ragazzi della comunità. Fabriano (24 e 25 marzo), FalconaAll’incontro di Ancona parteciperan- ra (30 marzo), Chiaravalle (20 aprile),
La “Primavera dei Musei - Giovani” consiste nell’offrire rappresentazione.
agli studenti universitari e ai minori l’ingresso gratui- “In bilico si inserisce tra le attività di no don Antonio Mazzi e Niccolò Fabi, fino alla giornata conclusiva in Ancoto nei musei che hanno aderito all’iniziativa attraverso carattere educativo che l’Exodus pro- cantautore di spicco del panorama ita- na.
Nella foto, di Anna V.Vincenzoni,
una apposita Card edita per l’occasione dall’assessorato muove nei confronti degli adolescenti”, liano”.
regionale, che darà diritto anche allo sconto del 50 per ha spiegato Pierluigi Bertini, respon- Ma di cosa parla In bilico? “L’approc- ”Tremenda” di don Mazzi in piazza
cento sul costo del biglietto per due accompagnatori del sabile della Fondazione Exodus, nel cio di questo secondo spettacolo è di della Repubblica nel settembre del
corso della conferenza stampa di pre- parlare ai giovani da parte di altri gio- 2004.
minore.
Da Monsano gli studenti del “Pergolesi”
Indicati dal nuovo presidente della Cia
Ad Asti per studiare la natura I problemi che urgono
V
enti studenti e tre insegnanti della prima
e terza classe della scuola media “Pergolesi” di Monsano giovedì 9 e venerdì 10
marzo sono andati ad Asti per visitare centri di gestione dei rifiuti; li accompagnava
l’assessore Mauro Tomassoni. Il Cir33, il
Consorzio obbligatorio per i rifiuti, ha messo a disposizione del Comune di Monsano
la propria struttura per
organizzare la visita in alcune delle principali realtà nel settore dei rifiuti
come le società astigiane
Asp e Gaia che si occupano rispettivamente della
raccolta dei rifiuti solidi
urbani e degli impianti
di trattamento dei rifiuti.
L’intento dell’iniziativa è
Agrochimica
giardinaggio e agricoltura
Via Roma, 6 - Località Macine
tel. 0731.813058 - 60032 CASTELPLANIO (AN)
D
stato quello di sensibilizzare i giovani sui
opo l’assemblea di Jesi con il passaggio zione delle produzioni tipiche dell’agricolproblemi ambientali, soprattutto diffondere
di consegne dal presidente provinciale tura locale”.
la convinzione e la consapevolezza che il ri- Marco Giardini al neoeletto Evasio Seba- Proprio per la soluzione di questi problefiuto costituisce una risorsa da valorizzare. stianelli la linea politica della Cia (Confe- mi il nuovo presidente ha espresso ampia
Le classi di Monsano hanno avuto l’oppor- derazione Italiana Agricoltori) prosegue soddisfazione per le convergenze con le
tunità di verificare com’è organizzato un nel segno della continuità. “D’altra parte altre organizzazioni professionali agricole
sistema di raccolta differenziata (la Asp nel – ha osservato Sebastianelli - i problemi tanto che è in previsione la formazione di
gennaio 2005, con il sistema “porta a porta”, che pesano ed urgono sui coltivatori sono un Comitato Permanente di Collaborazioha registrato una percen- sempre quelli. Un’adeguata remunerazio- ne rivolto anche al contributo di enti locali
tuale del 56 per cento). ne, la semplificazione burocratica degli ed altre istituzioni. Nell’assemblea di Jesi
La Gaia ha realizzato un adempimenti, in particolare lo sviluppo e (foto) ha ottenuto molti consensi un libro,
sistema integrato per la controllo delle filiere (vino, olio, barbabie- che - attraverso foto, manifesti, locandine
gestione dei rifiuti: 14 tola, mieli, formaggi, insaccati, biologico, - racconta i primi trenta di attività e vitalistazioni ecologiche, im- ecc.) con spetà della Cia (nella
pianti di valorizzazione ciale riferimennostra provincia
di materiale, di pretratta- to al comparto
conta più di diemento, di compostaggio cerealico. Siamo
cimila associati,
e discarica per rifiuti non altresì interessadi cui 2800 titopericolosi.
ti allo sviluppo
lari di azienda).
delle energie alVice presidente
ternative riguarCia è stato eletto
danti l’agricoltuMarco Finocchi
ra. Rientrano nei
(imprenditore
nostri impegni
agricolo); membri
strumenti di vadell’esecutivo: Lolorizzazione
e
redana Campitelli
commercializzae Roberto Profili.
Come raggiungere il centro della città
-
Settore agricoltura
Settore vinicolo
Laboratorio analisi vini
Giarninaggio
Macchine e attezzi
Impianti di irrigazione
In piazza con l’ascensore
A
l via i lavori per realizzare i nuovi
ascensori che raggiungeranno piazza
della Repubblica dalla ex Sima. Si tratta in
particolare di due distinti impianti – precisa l’amministrazione comunale: - l’uno
che dai bagni di piazza della Repubblica
scende fino a via Mazzini e l’altro che da
quest’ultima strada ridiscende fino a via
Castelfidardo, nel piazzale delle Conce,
di fronte ai nuovi edifici sorti dalle ceneri
della ex Sima.
Entro sei mesi, l’impresa Palazzetti, alla
quale sono stati affidati i lavori, dovrà completare il primo blocco, quello appunto che
dai bagni del teatro discenderà nella retrostante via Mazzini. Una volta completato
questo primo blocco, si passerà al secondo.
Quest’ultimo, da via Mazzini - all’altezza
della cabina Enel - ridiscenderà in viale
delle Conce.
Una volta completati i lavori gli ascensori
serviranno una zona dove esistono quat-
tro grandi parcheggi gratuiti (porta Valle, Conce, via Mazzini e Torrione) per un
totale di seicento posti auto. “Un paio di
minuti o poco più – si fa notare - abbatteranno agevolmente un dislivello di oltre
venticinque metri e rendere più facile l’accesso in centro”.
Nella foto, di Paola Cocola, via Castelfidardo, da dove si potrà accedere ad uno
dei due ascensori
7
Jesi e Vallesina
19 Marzo 2006
Cupramontana: un libro
di Ulrica Senoner
Il Tribunale di nuovo a Palazzo Carotti
In nome della Giustizia
“Come di grano”
un atto d’amore G
di Riccardo Ceccarelli
Non arriva a cinquanta pagine, ma è
un piccolo gioiello. Si intitola “Come il
grano”, ed è stato pubblicato da Armilla
Edizioni di Trento, lo scorso mese
di dicembre. Autrice Ulrica Senoner,
altoatesina. Un atto di amore per la
nostra terra, la terra di Cupramontana,
in particolare per quella parte collinare
degradante verso il torrente Cesola. Sì,
perché in quel luogo solitario, in un
antico casolare, Ulrica Senoner, suo
marito Giovanni ed i suoi figli Rocco
e Guido vivono da qualche anno. La
coltivazione del terreno limitrofo
con vigne ed olivi li assorbe quasi
completamente. Ulrica è anche pittrice.
In queste pagine racconta il suo
quotidiano,
il
trasferirsi
della
famiglia dall’Alto Adige nella zona
di Cupramontana, i ricordi della sua
adolescenza e della sua giovinezza, le
ansie, ma soprattutto un recuperato
rapporto con la terra, i fiori, le erbe, le
piante, gli animali da cortile, le stagioni,
le umili e grandi azioni quotidiane in
un’intesa famigliare che dà senso e
spessore.
Sono pennellate di una semplicità
disarmante, ma efficaci, suadenti, che
ti trasmettono la sua immersione in
un mondo di fatica, come quello della
terra, e ti suggeriscono altresì una
felice osmosi con i ritmi della stessa
terra recuperando la dimensione della
“naturalità” che sembrava perduta. La
“la scoperta” del grano che nasce o della
raccolta delle olive e quella del veder
crescere le rape e del contemplare i
colori dei fiori, sono alcuni degli attimi
di gioia che si colgono e si vivono con
l’essere in sintonia con la natura. Ulrica
li racconta in pagine essenziali e li
intreccia all’eco che questi hanno nella
sua anima, al gioco dei suoi bimbi, alle
sorprese e al lavoro di Giovanni.
Si diceva che Ulrica è anche pittrice.
iornata speciale per l’amministrazione
della giustizia, quella di giovedì 9 marzo. E’ stato infatti giovedì scorso che ha ricevuto ufficialmente dalle mani del sindaco
Fabiano Belcecchi il ristrutturato palazzo
Carotti – l’ex palazzo Honorati - sede della
sezione distaccata del tribunale di Ancona. Il primo cittadino di Jesi ha consegna-
to idealmente le chiavi dell’edificio al presidente del tribunale di Ancona Antonio
Frisina, nel corso di una cerimonia a cui
hanno partecipato autorità civili, militari
e religiose, personale degli uffici giudiziari
e gli avvocati della città. “Passo simbolicamente ed orgogliosamente le chiavi di questo Palazzo – ha risposto il presidente Frisina - alla cittadinanza jesina che le merita
e che merita un’opera così importante”
L’intervento ha previsto una spesa complessiva di 2,3 milioni di euro, finanziata
per l’80 per cento dal Ministero della Giustizia, rimanendo a carico del Comune
di Jesi la parte restante. È stato un
complesso lavoro di ristrutturazione
che ha interessato l’intero palazzo
senza tuttavia stravolgere la fisionomia degli interni che risalgono al
1700. Ridistribuiti gli ambienti sui
duemila metri quadrati di superficie,
rifatto il tetto, nuovi gli impianti, abbattute le barriere architettoniche e
restaurati gli affreschi che adornano
le coperture delle aule più prestigiose dell’edificio.
“Da Procura a Pretura, fino alla corretta denominazione odierna di sede
distaccata del Tribunale di Anco-
na – ha detto il sindaco Fabiano Belcecchi
- questo edificio ha rappresentato per quasi
un secolo una parte importante della storia
di questa città. Lo ha fatto in nome di quella giustizia che rappresenta uno dei cardini
della società civile. Lo ha fatto - non ultimo - contribuendo a formare tanti avvocati della nostra città e del nostro territorio,
diventando questa stessa sede un luogo di
formazione, di conoscenza, di sapere”.
E proprio durante la cerimonia di consegna
si è proceduto ad intitolare cinque sale ad
altrettanti avvocati recentemente scomparsi che - per autorevolezza, professionalità
e meriti sul campo - hanno rappresentato
un fiore all’occhiello del foro jesino. Si tratta degli avvocati Valeriano Benigni, Gino
Borgiani, Teofilo Fittajoli, Luigi Frezzotti e
Franco Pandolfi.
Nel suo intervento, il sindaco ha rivolto un
ringraziamento ed un augurio al Vescovo,
Mons. Oscar Serfilippi, per aver concesso l’uso dei locali di piazza Federico II nel
periodo in cui erano in corso i lavori di ristrutturazione a Palazzo Carotti.
Alla cerimonia inaugurale, organizzata dal
Comune di Jesi, dall’Associazione Avvocati Jesini e dal Collegio degli Avvocati della Provincia di Ancona, ha collaborato la
Fondazione Pergolesi Spontini con l’allestimento di un percorso di visita del pubblico nei locali settecenteschi del rinnovato
tribunale, e un intervento musicale curato
dalla Form Orchestra Filarmonica Marchigiana. Infatti, dopo il taglio del nastro e la
benedizione dei locali da parte di don Bruno Gagliardini, i partecipanti hanno potuto
visitare e ammirare le bellezze dello storico
edificio.
(foto Anna V.Vincenzoni)
La sede
del Tribunale
U
n’inquadratura del palazzo Carotti che ospita il tribunale di
Jesi. Per la ristrutturazione è stata
prevista una spesa complessiva di
due milioni e trecentomila euro, finanziata per l’80 per cento dal Mi-
nistero della Giustizia, rimanendo
a carico del Comune di Jesi la parte
restante. I lavori hanno interessato
l’intero palazzo senza tuttavia stravolgere la fisionomia degli interni
che risalgono al 1700. Ridistribuiti
gli ambienti sui duemila metri quadrati di superficie, rifatto il tetto,
nuovi gli impianti, abbattute le barriere architettoniche e restaurati gli
affreschi che adornano le coperture
delle aule più prestigiose dell’edificio. Ogni anno alla sezione staccata di Jesi del Tribunale di Ancona si
discutono decine di migliaia di cause civili e penali, trattate sia davanti
al giudice unico e al giudice di pace.
(foto Anna V.Vincenzoni)
Alla Salara reportage fotografico sulla Tanzania
La difficile condizione della donna
Fotoservizio Paola Cocola
I
Sono pagine scritte da una pittrice. Le
parole sono colori, tratti di pennello
che traducono quello che i suoi occhi
ed il suo spirito percepiscono ed hanno
assorbito. Una sorta di respiro ampio,
pieno, di aria pulita. Quello che scrive
non assomiglia affatto ad una “arcadia”
ormai fuori tempo, è invece il più
chiaro esempio di come si possa, anche
in questi tempi che sembrano aver
tagliato ogni legame con la natura ed
il passato, recuperare e vivere un ricco
ed appagante rapporto con la “madre
terra”.
Un atto di amore per la terra di Cupra
sono le pagine di Ulrica Senoner,
come lo sono, con sensibilità diverse
ma ugualmente autentiche e sentite,
quelle di Giovanni Zuccarini, Luigi
Bartolini, Gilberto Maria Cerioni, Ezio
Bartocci, Giuseppe Galeazzi, Pietro
Anderlucci. Ulrica, non marchigiana e
non cuprense, in poco tempo è riuscita
a mettersi su questa lunghezza d’onda
e lo ha espresso con quella verità ed
insieme semplicità che solo un’artista
sa fare.
naugurata l’8 marzo nella Salara del Palazzo della Signoria, la mostra intitolata “Jina Langu, io sono…”, di Anna Rosati
- fotografa specializzata in reportage – dedicata alle donne della Tanzania, a cui – si
diceva nell’ultimo numero di febbraio – gli
jesini Eleonora ed Emanuele stanno dando
concretamente “una mano” occupandosi
della realizzazione di una Centrale del latte a Njombe che costituisca non solo una
struttura fondamentale per la crescita sana
dei loro figli, ma anche una fonte sicura
per esse di occupazione e di benessere
economico.
Nei tanti volti delle donne ritratte, colpisce la straordinaria dolcezza e serenità che
assegna “peso”, “forza” al resto del corpo,
sempre composto e dignitoso, pur nella
semplicità degli abiti accesi dalla luce di
colori sgargianti, e teso, disposto alla speranza del domani, nonostante le
dure prove a cui la quotidianità le
sottopone, soprattutto per via della
malnutrizione e dell’Aids.
Nella società tanzaniana, la serie di
norme e di credenze che regolano
l’antico sistema patriarcale, relega
ancora la donna in una grave condizione di discriminazione, evidente già nel sistema di distribuzione del cibo in famiglia, per cui il
consumo di cibi ricchi di proteine
è generalmente riservato solo agli
uomini.
Le donne sono ostacolate nel diritto di possedere proprietà e di
commercializzare i loro prodotti; l’accesso
all’istruzione di base o ad una formazione
professionale è molto limitato, soprattutto
nelle comunità di campagna e pastorali; e
anche nell’ambiente scolastico, i due sessi non sono trattati in eguale maniera in
quanto i maestri hanno ereditato dalle famiglie d’origine una cultura patriarcale che
ha consolidato la convinzione di supremazia maschile. Inoltre, molte studentesse incontrano problemi legati alla sfera sessuale
in quanto sono soggette a molestie – da
parte di insegnanti e compagni – che spesso nascondono per paura di subire ulteriori violenze fisiche o di incorrere nell’espulsione o nella bocciatura.
Di solito, i giovani – sia maschi che femmine – si sposano molto presto per sfuggire
alla schiavitù patriarcale che li esclude dalla gestione dei beni familiari. Altri giovani
si spostano nei centri urbani alla ricerca di
una vita indipendente, rischiando di finire
tra i ragazzi di strada o nel giro della prostituzione.
Nella conduzione della famiglia, le faccende domestiche sono completamente a
carico della donna e anche la coltivazione
dei campi la impegna molto, dallo zappare al seguire la crescita delle colture, come
pure la costruzione di pozzi, canali di irrigazione, ecc. Alle spese domestiche, l’uomo contribuisce in parte: è lui che decide
le spese generali e amministra i soldi della
casa, anche se è in realtà la donna a garantire le entrate. Poche donne – quelle più
forti – riescono ad avere piccole attività
indipendenti: negozietti, piccolo commercio e produzione di birra locale.
Sono presenti e diffuse la corruzione sessuale e la poligamia, segno, in passato,
quest’ultima, di benessere e di prestigio sociale in quanto significava che l’uomo aveva le risorse per mantenere una famiglia
numerosa; oggi gli uomini sposano tante
donne per poterne sfruttare di più contemporaneamente, senza preoccuparsi
di lavorare e passando il tempo a bere
pombe (la birra locale).
Attualmente nei centri urbani, grazie
ad un elevato tasso di scolarizzazione
e alle informazioni che i nuovi mezzi
di comunicazione offrono e diffondono, le donne si fanno sempre più consapevoli della loro situazione e sono
nati movimenti femministi che tuttavia
non riescono a raggiungere le fasce più
emarginate e povere.
Nell’appuntamento del 21 marzo, l’interessante dibattito sul tema Cultura e
giustizia al femminile nel mondo.
19 Marzo 2006
Jesi e Vallesina
L’enciclopedia Panathlon alla Planettiana
Sport e dintorni nel Novecento
Fotoservizio Paola Cocola
F
edele al suo nome - “Panathlon”- che,
tradotto dalla lingua greca significa “insieme delle discipline”, il Panathlon International s’è impegnato a realizzare - raccogliendo, attraverso una ricerca interdisciplinare, gli avvenimenti del mondo dello sport
che hanno contrassegnato, a loro volta
determinati e influenzati dalle dinamiche
del periodo, la seconda metà del novecento – un’opera enciclopedica che esprime
puntualmente, attraverso le voci di docenti
universitari ed esperti
delle varie materie, il
vasto panorama sportivo di quegli anni.
Edita in quattro volumi
– sport e società, sport
e scienza, violenza e
far play, diritto e comunicazione – l’opera
è stata donata, sabato 11 marzo presso la
sala consiliare del Comune, dal presidente
del Panathlon Club
di Jesi, Fabio Fittajoli,
alla biblioteca Planettiana,
rappresentata
dalla dott.ssa Rosalia
Bigliardi, con l’auspicio
che tale opera “possa divulgare, illustrare glioramento dello stato
e approfondire la cultura dello sport che è di salute e ad un ottimale
estetica, ritmo, dinamica, armonia, ma an- impiego del tempo libero
che rigore, solidarietà, sforzo, ordine e di- -, e quindi la stessa quasciplina: una filosofia, un’arte di vivere a cui lità della vita personale,
fare riferimento”.
culturale e sociale, che è
Lo sport offre all’uomo, di ogni età e con- alla base della convivendizione, straordinarie opportunità di soddi- za pacifica e solidale tra i
sfare esigenze fisiche, psicologiche, sociali, popoli.
che lo aiutano a valorizzare e a migliorare Ciò può accadere soltanse stesso e la comunità di appartenenza to – nello sport amato- grazie ad un conseguente arricchimento riale come in quello agodei rapporti individuali e collettivi, al mi- nistico - se si “fa sport”
in chiave etica (far play),
ossia riconoscendo pienamente l’ideale sportivo e i suoi valori morali
e culturali; assumendo
come proprio uno stile,
un modo di pensare e di comportarsi che
concerti il rispetto delle regole ai concetti
di amicizia, di rispetto degli altri e di spirito sportivo, che sottendono al possesso di
qualità elevate come la lealtà e la generosità; e delle capacità di accettare sconfitte
e gestire vittorie; di attribuire alle varie discipline significati diversi da quello di voler
conseguire solo una vittoria – e a volte a
tutti i costi ( con l’uso del doping)-, considerandole, invece, anche occasione per interagire socialmente, divertirsi, raggiungere
un buono stato di salute, e di assumersi re-
sponsabilità. Irrinunciabile spessore questo
auspicato per lo sport, a cui il Comune di
Jesi – ha sottolineato il sindaco Fabiano
Belcecchi - ha sempre tenuto, promuovendo e sostenendo la pratica delle attività motorie e sportive; atteggiamento che gli ha
consentito di collocarsi nelle posizioni più
alte dello sport e di registrare un alto numero di cittadini che partecipano all’attività
sportiva, oltre che di ospitare importanti
manifestazioni come il premio “Far Play” prossima edizione in calendario a giugno -,
e quella per il miglior “Studente Atleta”.
A Montecarotto per presentare i loro lavori
Alunni tra gli artigiani
D
omenica 12 marzo il centro storico di
Montecarotto è stato trasformato in
un laboratorio dove una grande tipologia
di artigiani hanno mostrato il loro lavoro
ed organizzato una mostra dei migliori
prodotti realizzati con la loro esperienza:
un piacevole tuffo nel passato e nelle cose
realizzate per amore.
All’interno della cinta muraria sono state
riaperte le vecchie botteghe e cantine, oramai da tempo chiuse, in quanto il grande
commercio si svolge in ambienti esterni
alle mura, e questa è stata una
grande occasione per riappropriarsi della cittadina. Il fabbro
era al lavoro con la forgia, così
come il vasaio con il tornio,
l’impagliatore con rafia per le
sedie, il cestaio con i vimini, la
ricamatrice con il tombolo e
molti altri mestieranti.
Anche gli alunni della scuola
primaria “Giuseppe Magagnino” di Montecarotto hanno
partecipato, con entusiasmo,
alla manifestazione portando in piazza i loro prodotti
realizzati nei laboratori attivati durante l’orario opziona-
le. Accompagnati dalle loro insegnanti, i
ragazzi hanno esposto molti oggetti realizzati con l’aiuto di numerosi esperti che,
in forma volontaria, hanno incontrato i ragazzi ed
hanno trasmesso i segreti
del loro lavoro.
Nella bottega della scuola
si sono potuti ammirare
lavori in legno, come scatoline, mollettine decorate
ed utilizzate come fermacarte; astucci, cornici e
portamatite. Altri ragazzi
hanno mostrato il lavoro
condotto in classe con il
giunco, oggetti in vimini,
cesti di varia foggia e forma.
Le alunne più grandi si
sono cimentate nel ricamo,
hanno appreso il piacere
dei punti, la cura dei tes-
suti, realizzando sacchetti profumabiancheria, portaocchiali, piccoli asciugamani
ed altre graziose creazioni. Altri ragazzi si
sono cimentati nell’arte, imitando i quadri di
autori famosi, realizzati con varie tecniche e
valorizzati da originali
cornici.
Per tutta la giornata la
bottega della Scuola
Primaria ha registrato
un gran numero di visitatori, molti hanno
espresso il loro incoraggiamento all’attività della scuola, sottolineando
come la manualità sia
una delle competenze da promuovere tra
i giovani, insieme alla
conoscenza della storia
del lavoro.
Il benvenuto alle nuove associate
Musica e poesia al femminile
Rime in rosa a Villa Salvati Iniziative della Fidapa
di Augusta Franco Cardinali
I
l piccolo, grazioso teatro di Villa Salvati ha accolto il pomeriggio di domenica
12 marzo, con l’esposizione di alcune belle
opere in pietra arenaria della scultrice Natalia Gasparucci di Sant’Ippolito, un recital di musica e di poesia tutta ‘al femminile’. Due attrici della Compagnia dell’Arco,
Anna Rizzitelli e Rossella Ravasi, hanno
letto, alternandosi o insieme, circa settanta liriche di cinque grandi poetesse del
passato o contemporanee che hanno
illuminato
molti
segreti dell’animo e
della sensibilità di
una donna.
Saffo, innanzi tutto, autrice di versi
d’amore tra i più
belli che siano mai
stati composti; la
raffinatissima
E.
Dikinson e M. Lui-
sa Spaziani, recentemente scomparsa; poi
ancora Alda Merini divisa tra l’inferno di
una tormentata passione e il paradiso di
una struggente felicità; Joyce Lussu infine,
commossa, tenerissima autrice di palpitanti ritratti di donne e di bambini.
Al recital, organizzato dall’assessorato alla
Cultura di Monte Roberto con la regia di
Sandro Franconi, ha preso parte anche il
chitarrista Massimo Agostinelli che ha aggiunto un delicato commento musicale ad
ogni lettura. Molti i presenti raccolti, con
qualche difficoltà,
nello spazio suggestivo, ma purtroppo alquanto limitato. Niente della
manifestazione
tuttavia è andato
perduto all’ascolto.
Il pubblico, con palese gradimento, ha
richiesto anche la
replica della lettura
di alcune poesie.
N
el corso di una simbolica e suggestiva “Cena delle candele”, organizzata
presso l’hôtel Federico II, la Fidapa (Federazione italiana donne, arti, professioni,
affari) ha accolto, sabato 11 marzo, tredici
nuove associate. La sezione di Jesi è l’ultima ad essere stata costituita, lo scorso autunno, nella nostra regione dove già altre
ne sono state fondate nell’arco di diciotto
anni in Ancona, Senigallia, Ascoli Piceno
e Osimo.
Sono già diverse le iniziative di carattere
sociale e culturale che la Fidapa
di Jesi ha progettato. Quella più
imminente
sarà
il dibattito ‘Cultura e giustizia
al femminile nel
mondo’ che si terrà il 21 marzo (ore
18,30) alla Salara
nell’ambito della
mostra fotografica
di Anna Rosati. Interverranno, con le autorità, la dott.ssa Agata Cabino, dirigente
del Commissariato di Jesi, che parlerà della
situazione delle donne immigrate a Jesi, e
il dott. Riccardo Borini, coordinatore Ambito territoriale e Sociale IX che presenterà una relazione su: “Migranti in Vallesina:
percorsi di integrazione”.
Nella foto: le nuove socie della Fidapa festeggiate durante la “Cena delle
Candele”: Francesca Borocci, Paola
Ceccarelli, Rita Gregorini, Katia Mammoli, Maria Daniela Mancinelli,
Annunziata Milani, Patrizia Monarca, Francesca
Pentericci, Paola
Petetta,
Maria
Teresa
Picchio,
Anna Priori, Maria Luisa Quaglieri e Gianfranca Schiavoni.
a.f.c.
Jesi e Vallesina
19 Marzo 2006
9
Nel terzo anniversario della scomparsa
Per ricordare Carlo Urbani
di Simone Sebastiano
P
er il terzo anniversario
delle scomparsa di Carlo
Urbani, medico castelplanese morto di Sars, la polmonite da lui stesso scoperta,
l’Aicu – Associazione italiana Carlo Urbani – ha organizzato una serie di eventi
che partiranno domenica
26 marzo nel teatro polivalente di Castelplanio con
il concerto pomeridiano
del gruppo musicale “s.l.m.
442” conosciuto nella zona
per i suoi concerti-tributo
ai Pink Floyd. Le iniziative
proseguiranno mercoledì
29, giorno della scomparsa
del dottore, con una messa
di suffragio presso la chiesa
di San Sebastiano di Castelplanio, animata musicalmente dal “Gruppo Shalom”
di Castelplanio, che canterà, tra le altre, “Una luce
di pace” le cui parole sono
state tratte da una lettera di
Carlo Urbani poi musicate
da Giordano Tittarelli.
Sabato 1° aprile allo stadio
di Castelplanio avrà luogo
la “partita del cuore”, organizzata dall’Associazione
Nazionale Farmacisti, dove
saranno presenti le rappresentative calcistiche dei farmacisti, veterinari, biologi
e medici. In prima serata,
presso il teatro polivalente
di Castelplanio, avverrà un
incontro con gli autori dei
libri che hanno parlato di
Carlo, tra cui Lucia Bella-
spiga, Jenner Meletti, Marco Albonico, Piero Fiorini
ed il giornale “Emmaus” di
Macerata. Durante la serata sarà presentato il video
di Luca Lattanzio “Tutto il
mondo è Natale”, trasmesso anche dalle tv musicali
nazionali. Nell’occasione,
Lattanzio presenterà anche un’altra sua canzone
con annesso video: “Championd for peace, Champions
for love”.
Aicu è un’associazione che
negli anni ha portato avanti
molte iniziative tra cui un
progetto volto ad ampliare e rinnovare il Centro
sanitario di Phouc My; un
secondo progetto è stato
organizzato con la raccolta
fondi mediante sms con cui
Aicu è riuscita ad aiutare
migliaia di bambini colpiti
da schistosomiasi; inoltre
un terzo progetto di cura e
sostegno per i diabetici nella Repubblica democratica
del Congo, dove le persone
affette da diabete si lasciano
morire per quanto possano
essere costosi i farmaci.
Tutto questo Aicu lo fa in
ricordo del dottor Carlo
Urbani, il medico parassitologo che mise la sua
esperienza e le sue capacità
al servizio dei più poveri;
lo fa per proseguire la sua
missione mediante la sensibilizzazione e tramite i
tanti Carlo Urbani presenti
nelle parti del mondo più
svantaggiate.
OSPEDALE Nuova struttura organizzativa
Potenziato il Pronto Soccorso
cinque infermieri).
Dal 21 febbraio scorso nel reparto di
apidità, precisione nella diagnosi osservazione breve intensiva sono
e cura del paziente, ecco alcune stati attivati sette nuovi posti letto,
caratteristiche che ormai il Pronto che non vanno confusi con le vecchie
Soccorso dell’ospedale di Jesi ha fatto barelle.
proprie. Il Pronto Soccorso, infatti, è “Questi nuovi posti letto accrescono
cambiato, ha una nuova struttura: la sicurezza nel cittadino – ha spieuna volta considerato solo luogo di gato Gilberto Bruciaferri (al centro,
smistamento ai reparti per i pazienti, nella foto), primario di chirurgia e
oggi è una piccola “azienda” con un medicina del Pronto Soccorso di Jesi. organico di sessantacinque persone Il personale è qualificato e l’ambiente
tra medici e infermieri (negli anni è confortevole: il paziente potrà usuOttanta erano dieci: cinque medici e fruire di ventiquattro o settantadue
ore di monitoraggio continuo
a seconda della patologia riscontrata”.
Il nuovo Pronto Soccorso è
formato da quattro sezioni
che si intersecano e interagiscono attivamente: il “triade”,
il luogo di prima accoglienza
del paziente dove stabilito il
codice d’emergenza; il pronto
soccorso vero e proprio dove
c’è la possibilità di una osservazione medica fino a sei ore;
di Omar Frezzi
R
il servizio di emergenza territoriale,
ovvero il 118; infine l’osservazione
breve intensiva composta dai nuovi
sette posti letto.
Negli ultimi anni, il Pronto Soccorso
ha visto un sovraffollamento causato
dai tempi notoriamente lunghi per le
prestazioni mediche, dalla soppressione di piccoli ospedali, dall’aumento degli anziani e degli extracomunitari sul territorio, dalla gratuità delle
prestazioni mediche. Tale sovraffollamento ha inevitabilmente causato tempi d’attesa lunghi e anche una
maggiore difficoltà di selezionare le
patologie più gravi da quelle meno
gravi. Oggi (il Pronto Soccorso di Jesi
è al quarto posto nella classifica di affluenze della Regione Marche) i disagi
sono notevolmente ridotti.
“Il territorio ci ha permesso di realizzare una struttura nuova e funzionante – ha detto Ciro Mingione direttore
della zona 5 della Asur - questo è beneaugurante per il futuro della sanità
regionale”.
(foto Anna V. Vincenzoni)
Una vita lunga e operosa
Gli ippogrifi nel blu
Fotoservizio Augusta Franco Cardinali
“Marchus de Melotius” prima e poi, più tardi,
“Marchus Palmizanus Forlivense fecerunt” era
la firma che Marco Palmezzano (Forlì 14591539) apponeva ai suoi quadri. Non commetteva un errore di grammatica: usava semplicemente un plurale maiestatis poiché non risulta
che avesse allievi collaboratori. Significativa è
anche l’indicazione del luogo di nascita. Abbiamo indubbiamente a che fare con un pittore che costituisce esempio forse unico di un
artista tenacemente radicato al suo territorio.
Il Palmezzano ebbe una vita eccezionalmente
lunga rispetto alla media dei tempi, ma poco
o nulla si è riusciti a scoprire finora dei suoi
primi anni. Certo è che fu allievo di Melozzo da Forlì; il quale a sua volta da Piero della
Francesca aveva appreso molti segreti dell’arte
del dipingere, specie riguardo alla prospettiva.
Basti pensare allo stupefacente effetto scenografico che riuscì a realizzare nella ‘Cappella
del Tesoro’ di Loreto.
Su Marco Palmezzano, a cui recentemente
Forlì ha dedicato una mostra, il prof. Stefano
Tumidei (nella foto), docente all’università di
Bologna, autore di libri e saggi critici, conservatore dei Musei Civici di Bologna, ha svolto
una relazione per gli Incontri di Storia dell’Arte, l’8 marzo.
Al seguito di Melozzo da Forlì il Palmezzano
fu a Roma. Qui venne a contatto con l’ambiente in cui non solo lavorava il suo maestro,
‘pictor populi’, ma dove operavano anche altri
artisti; in particolare Antoniazzo Romano dal
quale pure apprese tanto da venire in seguito
a volte confuso con lui.
Dal 1492 in poi si infittiscono le notizie che
riguardano non tanto la sua vita, quanto la
sua arte e le esperienze che vi confluiscono.
Melozzo muore nel 1494 e il Palmezzano appare subito come il suo più degno erede. Aveva ormai accumulato esperienze e continuava
ad avere contatti con pittori romagnoli, padovani, umbri, romani, veneti. Nel 1495 è a Ve-
maiolati spontini
Frà Armando benemerito
I
l Consiglio comunale di Maiolati
Spontini in programma venerdì 17
marzo voterà un ordine del giorno per
il conferimento della cittadinanza onoraria a Padre Armando Pierucci, uno
dei più grandi compositori e suonatori
d’organo in Europa e soprattutto creatore di un istituto che prepara musicisti, ebrei e palestinesi, che si esibiscono
nelle chiede di Terra Santa. A promuovere l’iniziativa è stato il sindaco Giancarlo Carbini, con la condivisione del
suo predecessore e attuale capogruppo
della minoranza Sergio Cascia. Un’iniziativa, dunque, condivisa dall’intero
consesso ed espressione di quei sentimenti “di amicizia e di parentela con
padre Armando” che accomunano molti cittadini di Moie.
Il conferimento della cittadinanza sarà
la prima tappa di un percorso per sensibilizzare la popolazione del Comune
a sostenere i progetti di volontariato di
padre Armando attraverso, ad esempio, la sottoscrizione del 5 per mille a
favore delle Onlus. Il religioso sarà nei
prossimi mesi, probabilmente a giugno,
a Maiolati per la cerimonia ufficiale di
conferimento della cittadinanza onora-
ria. Con l’occasione, l’Amministrazione
organizzerà un momento di incontro
per far conoscere i progetti di padre
Armando. “L’attività del religioso nato
nel nostro comune – osservano nella
motivazione dell’onorificenza Carbini
e Cascia - coinvolge insieme studenti e
insegnanti di varie etnie e religioni. Un
chiaro esempio di tolleranza, convivenza e rispetto. Un esempio che merita
di essere fatto conoscere a tutti i nostri
cittadini e premiato con il conferimento della cittadinanza onoraria”.
Padre Armando Pierucci è nato a Moie
il 3 settembre 1935. E’ diplomato in
canto gregoriano, pianoforte, musica corale e direzione di coro, organo e
composizione organistica. Risiede attualmente a Gerusalemme, dove da 10
anni è presidente del conservatorio di
musica Magnificat. Dal 1988 è organista del Santo Sepolcro. Ha insegnato
organo e composizione d’organo per
molti anni al conservatorio di Pesaro, tenuto molti concerti in Italia ed
all’estero come direttore di coro ed organista, composto musiche e messe in
latino ed in arabo. Da quando è in Terra Santa padre Pierucci si prodiga per
il superamento delle barriere fra ebrei
e palestinesi e per questo dieci anni fa
ha dato vita all’istituto Magnificat con
lo scopo di preparare musicisti esperti
nel suonare e nel cantare nei santuari e
nelle chiede di Terra Santa. L’istituto è
capace di far incontrare persone di diversa etnia, religione e nazionalità. Gli
studenti, oggi, sono circa 180, compresa la sezione per bambini da 3 a 7 anni.
Il corpo insegnanti è formato da 16 persone: sono israeliani, palestinesi, armeni, europei, arabi, americani, cristiani
di tutte le confessioni, israeliti e musulmani. “L’istituto – osservano Carbini e
Cascia - è attualmente in un sottoscala
di un palazzo a tre piani dove si trova
un brefotrofio. A breve cesserà la sua
funzione e tutto il palazzo sarà messo
a disposizione della scuola. Ma prima
la struttura ha bisogno di una revisione
generale, per cui servono almeno 50-70
mila euro. Soldi che ovviamente l’istituto non ha visto che è privo di tutto. Da
qui l’impegno dell’Amministrazione comunale ad intraprendere inoltre iniziative per reperire contributi economici a
sostegno del progetto di padre Armando Pierucci.
nezia dove conosce Cima da Conegliano, ed
è ancora un’esperienza per lui profondamente
formativa. Perfeziona il senso della luce, utilizza prestiti iconografici soprattutto di G.
Bellini, prende ad usare una tecnica a smalto splendente e quasi incorruttibile, impiega
magistralmente matematica e geometria per
effetti prospettici, modella sontuosi panneggi
baroccheggianti, idealizza paesaggi inserendo in scenari verosimili, minuziosamente descritti, particolari surreali; come cieli serenissimi dove tra nubi vaporose appaiono pegasi
e animali mitologici. Lascia moltissime opere
non solo a Forlì (tra le più importanti ‘Annunciazione’, ‘Comunione degli Apostoli’, ‘Trittico
di S. Biagio’ e gli affreschi della Cappella di S.
Girolamo, purtroppo distrutti durante la seconda guerra mondiale), ma anche a Bologna,
Roma, Vicenza e Matelica ( Grande Pala di S.
Francesco).
La sua attività sembra instancabile. A ottant’anni esegue un autoritratto, rigorosamente datato e ora conservato nella Pinacoteca di Forlì. E’ quasi una foto con dedica ideale
alla città che molto aveva amato, a cui molto
aveva dato, dalla quale molto aveva ricevuto e
alla quale certo era sempre stato anche molto
orgoglioso di appartenere.
10
19 Marzo 2006
Jesi e Vallesina
Viaggio nelle cronache
Da una settimana all’altra
Al Circolo Acli di San Giuseppe
Udc e Margherita si confrontano
Come preannunciato da
“Voce”, domenica 12 marzo,
si è svolto presso il Circolo
Acli di San Giuseppe
l’incontro tra il senatore
Mario
Cavallaro
della
Margherita e il senatore
Amedeo Ciccanti dell’Udc.
Fabio Piattella ha moderato il confronto sui programmi
delle due coalizioni e, dopo l’introduzione del presidente
del circolo, Dino Bolletta, ha letto i primi tre articoli della
Costituzione ricordando a tutti che è grazie a questa che
l’Italia ha avuto più di sessanta anni di pace.
I presenti - circa settanta persone - hanno ascoltato con
attenzione le esposizioni dei due relatori, che si sono
alternati nella presentazione dei punti salienti dei programmi
del centrodestra ed del centrosinistra, rispettando i limiti di
recita di Natale – ricorda l’assessore ai Servizi sociali
Manolo Bucciarelli - è arrivata la festa di carnevale. Niente
maschere convenzionali, ma tanti travestimenti che
hanno coinvolto tutti i bambini che frequentano il nido.
Le educatrici hanno mirato alla spontaneità e al puro
divertimento: dentro tanti scatoloni colorati i bambini
potevano scegliere indumenti ed accessori a disposizione.
La festa si è conclusa con la rappresentazione delle
educatrici stesse, della fiaba di Cappuccetto Rosso,
interpretata in maniera davvero divertente, tanto da far
restare senza fiato, dal ridere, tutti i grandi presenti e vecchia immagine dell’ospedale, al corso, sede della
chiaramente i bambini”.
Confraternita di Santa Lucia.
Stagione sinfonica
al Pergolesi
Biblioteca Maiolati
prestiti record
Per la stagione sinfonica organizzata dalla Fondazione
Pergolesi-Spontini, giovedì 23 marzo (ore 21) al teatro
Pergolesi concerto dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana
diretta da Woldemar Nelsson; musiche di R. Wagner, W.
A. Mozart e R. Schumann.
Moni Ovadia
al Pergolesi
Un numero di prestiti librari che supera di gran lunga
quello degli abitanti. Sono le cifre da record della
biblioteca Joyce Lussu che in un Comune con meno
di seimila abitanti, come quello di Maiolati Spontini,
può vantare ben 8.872 prestiti. Tanti sono stati i libri
richiesti dai lettori della biblioteca, che ha sede a Moie,
nel corso del 2005. E tutto questo con sole tre aperture
pomeridiane.
Sabato 18 marzo (ore 21), per i “Concerti aperitivo del Concerto della Banda cittadina
Carlino” “Es iz Amerike!” di Moni Ovadia con Moni con il Maestro Aquilanti
Ovadia, Lee Colbert e la Stage Orchestra, spettacolo in
beneficenza per l’ospedale Salesi di Ancona. Ingresso Al teatro Pergolesi, sabato 25 marzo alle ore 21 si terrà un
gratuito con diritto di prelazione del posto per gli abbonati concerto con il Maestro Giancarlo Aquilanti e la Civica
della Stagione di Prosa del Teatro Pergolesi. Moni Ovadia, Banda”S. Cecilia” di Manerbio in provincia di Brescia.
accompagnato dalla sua band e dalla bella voce di Lee Parteciperanno Alessandro Fossi, giovane musicista
Colbert, propone in forma di cabaret un avvincente della Vallesina tra i migliori professionisti del basso tuba
percorso alla scoperta del genio ebraico americano, dal e la banda cittadina diretta da Gabriele Giampaoletti.
mondo hiddish fino a Gershwin, Bernstein e Bob Dylan.
Il concerto è ad ingresso libero con prenotazione da
effettuarsi alla biglietteria del teatro dal 21 marzo.
tempo imposti. I presenti hanno poi rivolto le loro domande
ai due candidati ponendo l’accento su tematiche molto attuali
ed importanti per la vita sociale, civile ed economica delle Giornate di Primavera
persone. Dopo un appello al voto fatto dai due relatori, si è Oratori da visitare
concluso l’incontro con la consegna del libro “60 anni di Acli.”
“La Costituzione italiana
ai senatori e il ringraziamento agli intervenuti.
In occasione delle Giornate di Primavera, proposte dal Fai dopo le recenti modifiche”
– Fondo per l’Ambiente Italiano – per il 25 ed il 26 marzo,
Tante iniziative
a Jesi sarà possibile visitare l’Oratorio della Confraternita “La Costituzione Italiana dopo le recenti modifiche” è il
al “Il piccolo principe”
del Ss. Sacramento presso la Cattedrale in via delle Terme tema della conferenza–dibattito che si svolgerà venerdì
5 e l’Oratorio della Confraternita di Santa Lucia presso 24 marzo alle ore 17,30 presso la Fondazione “A.Colocci”
L’asilo nido “Il Piccolo principe” di Moie continua a l’Ospedale, in corso Matteotti. Questi beni saranno aperti in via Angeloni, 3 (ex Cuppari). L’incontro sarà
confermarsi una fucina di iniziative. “Dopo la coinvolgente dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 18. Nella foto, una introdotto da Maurizio Barbieri, presidente del Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Ancona e condotto dal
prof. Guido Guidi, ordinario di diritto costituzionale
per promuovere il codice atletico
presso l’Università di Urbino. La cittadinanza è invitata
a partecipare a questa occasione di confronto proposta
dall’associazione Forense Jesina e dall’Ordine degli
Avvocati.
Fotoservizio Gino Candolfi conoscere un po’ della sua basket da quando aveva
Un forum della Regione
storia di giocatore, di come sei anni e che poco dopo
dedicato ai giovani
Continuano gli incontri degli si sente durante le partite, era entrato nella speciale
atleti della Sicc–Bpa con gli quando vince e quando per- classifica dei migliori diealunni delle scuole per pro- de… “Ero molto emozionato ci ragazzi di New York.
Da questa settimana sarà attivo sul sito www.cultura.
muovere il codice atletico. La – ha detto, ricordando la sua L’incontro si è concluso
marche.it un forum rivolto esclusivamente ai giovani.
settimana scorsa i campioni prima partita – C’erano tutti in palestra con Kabba e
Sarà una maniera per coinvolgerli nel mondo della
del basket jesino hanno in- i miei amici e parenti, mi tre- gli alunni impegnati in
cultura. Attraverso il forum i giovani saranno chiamati
contrato gli alunni del secon- mavano le gambe…”. Ad una improvvisate azioni di
ad esprimere il modo in cui percepiscono la cultura.
do ciclo delle scuole elemen- bambina che, in lingua spa- gioco, tiri al canestro e…
Partendo dal loro modo di vedere il panorama culturale si
tari dell’Istituto Comprensivo gnola, gli ha chiesto a che età l’appuntamento al Palatrarranno informazioni, spunti e suggerimenti utili anche
San Marcello, Morro d’Alba e ha iniziato a giocare, Kab- triccoli per tifare Sicc–
per avviare una progettazione culturale regionale. Un
Belvedere Ostrense. Insieme ba ha risposto che pratica il Bpa.
tavolo di scambio da cui potrebbe sfociare un momento
al dirigente scolastico, prof.
di incontro tra pubblico giovanile ed istituzioni.
ssa Maria Grazia Bertarelli,
erano presenti il giocatore
Kabba Sheiku, il vice allenatore Luca Ciaboco e l’allenatore responsabile del
progetto mini basket prof.
Stefano Fava.
Da Natale
Ciaboco ha spiegato ai giovani studenti le regole del
a Carnevale
gioco del basket, soffermani bambini
dosi soprattutto sul rispetto
crescono in
dei compagni di gioco e degli avversari e suscitando la
età e grazia,
curiosità dei bambini che si
come
sono improvvisati giornalisti rivolgendo a Kabba una
Leonardo
quantità di domande per
I campioni di basket tornano a scuola
Come Leonardo ...
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12
Vallesina
19 Marzo 2006
Cupramontana
Riccardo Ceccarelli premiato dalla Provincia
di Cristiana Simoncini
R
iccardo Ceccarelli, classe 1943, da
più di vent’anni è responsabile della biblioteca comunale di Cupramontana e dal 1985 è iscritto all’ordine dei
giornalisti pubblicisti. Da sempre si è
dedicato allo studio della storia e della tradizione locale, lasciandoci numerosissime ricerche e pubblicazioni,
alcune di queste realizzate in collaborazione con la Provincia di Ancona
(Olivicoltura e frantoi nella marca di
Ancona, Ancona 2004, 3^ ed.; Grano, pane e riso nella Marca di Ancona, Ancona 2004, 3^ ed.; Come uno di
casa. Il suino nelle Marche, Ancona
2005, 3^ ed.; Vitigni e vini nella Marca
di Ancona, Ancona 2005 4^ ed.; Staffolo. Città del Vino e Terra di Verdic-
chio, Comune di Staffolo 2005), che
proprio sabato 4 marzo ha voluto dargli un meritato riconoscimento.
Come abbiamo scritto nel numero scorso, all’hotel Federico II di Jesi
e durante la serata conclusiva delle
Giornate mediterranee dell’olio promosse dalla Provincia di Ancona, Riccardo è stato premiato con una scultura che riproduce fedelmente la grande
opera equestre di Aligi Sassu, posta
all’ingresso dell’ex sede della Provincia.
La statua è stata consegnata, durante
la cena che ha seguito la firma della “Carta mediterranea della qualità”,
fra i paesi mediterranei produttori
dell’olio, direttamente dalle mani del
presidente della Provincia Enzo Giancarli, con questa motivazione: “alla
sua attività di storico per l’impegno
profuso a favore dell’agricoltura locale
e in particolare della cultura dell’olio e
quale simbolo del suo operato letterario riguardante il territorio anconetano”.
Alla cerimonia erano presenti, tra gli
altri, l’assessore provinciale all’agricoltura Carla Virili, il vice-presidente della giunta provinciale Giancarlo
Sagramola, l’ing. Gennaro Pieralisi, il
presidente della Camera di Commercio di Ancona Giampaolo Giampaoli
e il consigliere regionale Raffaele Bucciarelli. Proprio una bella soddisfazione per Riccardo e per tutti quelli che
amano la storia e la cultura; speriamo
che arrivino anche altri riconoscimenti e che le istituzioni siano sempre più
sensibili al patrimonio locale e a coloro che ci lavorano.
Concorso artistico internazionale
“Donna chi sei?”
nia Marchioni, di Latina,
quello per la poesia, seguita al secondo posto,
da Piero Pierelli, di Filottrano.
La rassegna, organizzata dall’associazione artistica “Le nove Muse”
– coordinata da Melita
Gianandrea, pittrice e
poetessa abruzzese di
squisita sensibilità – ha
impegnato gli artisti sul
tema “Interpretazione
delle espressioni – sentimenti e problematiche
della Donna visti in ogni
aspetto di vita”.
Fotoservizio Paola Cocola
P
remiata anche una pittrice jesina, Mila Cardinaletti, al VII concorso
internazionale di pittura,
scultura-ceramica-grafica
e poesia “Donna chi Sei?”,
bandito a Jesi con il patrocinio della Circoscrizione “Centro”, e le cui opere,
ammesse a partecipare,
sono esposte a Palazzo dei
Convegni fino al 19 marzo.
È andato a Castori Costantino, pittore e scultore
abruzzese, il primo premio
per la scultura, e ad Euge-
Nella capitale della musica leggera
Anche loro a Sanremo
di Simone Sebastiano
S
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recapito a domicilio delle merci ordinateci e che verrà effettuato nel
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anremo, la realtà italiana più sponsorizzata per la musica, ha ospitato
anche i nostri Luca Lattanzio e Giordano Tittarelli. Luca Lattanzio, cantautore marchigiano, dopo il successo
dello scorso anno è stato invitato nuovamente come special guest al concerto organizzato dall’Afi (Associazione
fotografi italiani) svoltosi nella piazza
antistante il teatro Ariston, sullo stesso palco in cui si esibirono Alex Britti,
Spagna e Ron (ed auguriamo anche a
lui lo stesso successo).
Per l’occasione Luca ha presentato la
sua canzone “Champions for peace,
Champions for love”, edito dalla casa
discografica “Jois” di Giordano Tittarelli; la canzone, che è stata presentata
dallo stesso Luca per i festeggiamenti
di chiusura della tappa olimpica a To-
rino, è stata molto apprezzata. Ma
l’esperienza di Sanremo non si poteva concludere senza essere premiati
del “Premio Afi”
insieme ad Albano, Del Noce
e Gianna Nannini.
Giordano Tittarelli (presidente
di Astralmusic)
ha come stile
quello di curare molto i suoi
amici, quindi si
deve anche alla
sua casa discografica che Luca
Lattanzio
sia
arrivato ad un
passo dall’Ariston o che Ro-
berta Faccani sia divenuta la nuova
solista dei Matia Bazar. Astralmusic
sta realizzando il progetto denominato “Totale Tutela dell’Artista” che prevede la
costituzione di un sindacato che possa fungere
da punto di riferimento
sia in campo artistico che
fiscale. Attualmente ha il
Centro Studi Astralmusic
presso il centro commerciale l’Oceano, in cui si
può frequentare la scuola di musica o la scuola
di danza. Sono previsti
inoltre seminari di canto
avanzato con la cantante
dei Matia Bazar Roberta
Faccani, e di Sax House
con il sassofonista Michele Luminari.
Incontro a Londra con la stampa specializzata
Gli inglesi e i “Colli Esini”
S
uccesso pieno per la presentazione del Drq (Distretto rurale di
qualità) “Colli Esini” a Londra. Oltre
trenta presenze tra giornalisti della
stampa specializzata, settore natura ed enogastronomia ed i tour operator
inglesi interessati a proporre i propri pacchetti
turistici riguardanti il territorio del Distretto.
“Si è trattato di una serata
davvero riuscita – ha detto Carla Virili, assessore
all’agricoltura della provincia di Ancona che ha
presentato il progetto di
marketing territoriale del
Drq “Colli Esini”, i suoi
obiettivi ambiziosi e i ri-
sultati intermedi già raggiunti -. La
grande partecipazione all’evento, le
domande che sono state rivolte sia a
me che a Lorenzo Pascali responsa-
bile commerciale delle attività incoming che a Fabio Lo Savio responsabile dell’ufficio stampa, ci hanno
mostrato una realtà molto recettiva
rispetto a quanto possiamo offrire in termini di nuove mete turistiche. La partecipazione testimonia quindi la bontà della scelta di andare fino a Londra investendo anche sulla produzione di
materiale informativo in lingua
inglese, molto apprezzato dal
pubblico che ha assistito alla serata, e sul sito web ww.colliesini.
com sempre aggiornato anche in
inglese”.
Al termine della presentazione
è stata offerta una degustazione
a base di prodotti tipici del Drq
“Colli Esini”, formaggi, olio, vino.
13
Varie
19 Marzo 2006
Novità nel piano degli studi
Come studiare economia al liceo
di Paolo Marcozzi
Lavatoio (del) (Via,
da Via Castelfidardo
a Via Mazzini) Qui
c’era uno dei tanti lavatoi pubblici dove le
donne (era compito
loro) facevano il bucato. Poi l’acqua arrivò in tutte le case.
di Giorgia Barboni
S
Argomenti, questi, che sono
stati oggetto di apposite giornate di studio nel mese di
novembre dello scorso anno:
due giorni interi di attività
di formazione con relazioni
tenute dai professori della
facoltà di Economia “Giorgio Fuà” dell’Università di
Ancona, da neolaureati e dai
docenti della scuola. A introdurre ciascuna giornata di
studio un seminario guidato
a seconda dell’ambito di interesse scelto con la specifica funzione
di spiegare ai ragazzi termini e teorie che sono ormai entrate nel gergo
comune e perciò essenziali per comprendere un qualsiasi
tipo di testo economico.
La terza e ultima parte del progetto ha visto di nuovo i ragazzi
protagonisti: si è trattato della produzione di un elaborato
di tipologia A, B e D
(che i ragazzi troveranno agli esami di
Stato) svolto in classe con tracce comuni
ripercorrendo gli argomenti dei seminari,
tra i quali sono stati
individuati i quattro
i è concluso il 22 febbraio presso
la Fondazione “Colocci” il progetto
“Orientarsi nell’economia” organizzato dal liceo classico Vittorio Emanuele II di Jesi e rivolto a tutti i ragazzi
delle ultime classi dello stesso liceo
e del liceo sociopsicopedagogico per
un totale di circa ottanta studenti. Un
progetto che si è inserito curricolarLavoro (del) (Viale, da Viale della Vittoria a Via Ancona) mente nel piano di studi degli alunni e
E’ giusta una via intitolata al lavoro: nobilita l’uomo (che che li ha gradualmente introdotti nel
comunque ne ha necessità) e gli jesini non vi si sono mai mondo dell’economia, materia non
tirati indietro. La via è stata aperta negli anni settanta del prevista nell’insegnamento liceale.
secolo scorso per dare sfogo e continuazione al Viale della “Orientarsi nell’economia” si è articoVittoria: prima, per uscire dalla città verso sud, in fondo al lato in tre fasi ben distinte: una prima,
Viale della Vittoria si curvava a sinistra e ci si immetteva di introduzione ai lavori, ha coinsu Via Ancona.
volto gli alunni
nello scegliere gli
Lazio (Via, da Via Garibaldi a Via S. Giuseppe) Regione ambiti economici
dell’Italia centrale, confinante con Toscana, Umbria, Cam- che sarebbero stapania e mare Tirreno. Capoluogo Roma, la città eterna: ha ti approfonditi in
bisogno di presentazioni?
seguito anche attraverso la lettura
Lenti Mario (Via, da Via Ancona a Via Pellegrini) (Jesi, del materiale in1925-1945) Partigiano. Dopo la costituzione della repub- formativo. Temi di
blica di Salò, partecipò ad azioni di sabotaggio contro la interesse estremarete ferroviaria. Scoperto, si rifugiò sui monti ed aderì mente attuale, con
al partito comunista, iniziando la sua attività nei gruppi problematiche che
partigiani. Rimasto ferito dai fascisti durante un’azione e spaziano dallo sviricoverato all’ospedale di Cingoli, sfuggì ai successivi ra- luppo e sottosvistrellamenti. Ritornato a Jesi dopo la liberazione, minato luppo ai consumi
nel fisico dalle ferite ricevute, morì nel 1945, pochi giorni e capabilities delle
dopo aver ripreso il suo lavoro di ferroviere.
teorie economiche
più recenti.
Leonardi Libero (Via, da Via dei
Colli a Via Crivelli) (1904-1944)
I francesi ospiti per
Partigiano, medaglia d’oro al valor
militare. Catturato dai tedeschi il
4/7/1944 a Serra San Quirico, a seguito di un rastrellamento,
veniva sottoposto per più giorni a
dure sevizie per estorcergli le notiPresso la Seconda
di Cristiana Simoncini
zie in suo possesso ma, pur con il
Circoscrizione, sabacorpo martoriato, nulla rivelava che
to 25 marzo, alle ore
li studenti della scuopotesse tradire la causa della resi8,45, organizzato dal
la media statale “Luigi
stenza, affrontando la morte con il
Gruppo Solidarietà,
Bartolini” di Cupramontasorriso ed il nome della patria sulla bocca
convegno sul tema
na nei giorni scorsi sono
“Politiche e servizi
stati impegnati con il geLeone (del) (Vicolo, da Corso Matteotti a Via Pastrenper l’handicap nelle
mellaggio, di una settimana,
go) Dà accesso alla Piazzetta del Leone, dove era situato il
Marche; il quadro
di una scuola francese di
vecchio teatro cittadino (detto appunto “del Leone”), conormativo e la situaFoujeres. Gli alunni francesi,
struito nel 1731, distrutto da un incendio e sostituito dal
zione degli interventi
un totale di 24, sono arrivaTeatro Pergolesi.
sociosanitari”.
ti giovedì 9 marzo, accompagnati da due insegnanti
più l’autista, e sono stati
accolti con un ricco pranzo
preparato, a scuola, dai ragazzi delle classi III, a cui è
susseguita una visita, in lingua francese, alle bellezze
e alla storia del
nostro paese,
dove i nostri si
sono cimentati
nel ruolo delle
guide
turistiche con molto
impegno e capacità, vista la
risposta positiva dei coetanei
L’handicap
nelle Marche
migliori, premiati alla presenza di
Erika Rosenthal Fuà, moglie di Giorgio, con un finanziamento della Banca Popolare di Ancona
Una proposta estremamente complessa e articolata quella che è partita
dai docenti del liceo: un modo nuovo
per presentare l’economia, le teorie
economiche e i meccanismi che sono
alla base del tessuto connettivo che
regola la nostra società. Una proposta
resa ancora più valida dalla presenza
del prof. Giuliano Conti e del prof.
Alberto Niccoli dell’Università Politecnica delle Marche. Ma si è trattato
soprattutto di un modo di formazione anche in vista della tanto difficile
scelta universitaria, che ha dato risultati molto soddisfacenti: degli 80 studenti coinvolti ben 75 hanno reputato
che l’esperienza debba essere ripetuta
per i ragazzi più piccoli.
una settimana di Cupramontana
Studenti gemellati con Foujeres
G
francesi.
I visitatori d’oltralpe, ospiti di alcune famiglie locali,
avevano un ricco calendario di appuntamenti e visite, scandito all’interno di
tutta la settimana, creato
appositamente dalla scuola
cuprense per gli amici francesi, alla scoperta del territorio marchigiano e non,
con la visita al museo della Carta di Fabriano, delle
grotte di Frasassi di Genga,
dell’azienda vinicola Vallerosa-Bonci e anche della
capitale. Oltre alle visite
hanno frequentato alcune
ore di lezione in classe e
svolto anche delle attività di
bricolage, organizzate dalla
Soms. La visita è terminata mercoledì 15, quando i
francesi hanno lasciato Cupra, ma al ritorno saranno
impegnati a dare un’eguale accoglienza ai nostri 27
alunni che partiranno il 23
marzo, per una settimana,
destinazione Foujeres.
Un’iniziativa come questa di
Cupra, molto ben strutturata e pensata, è un’occasione
ottima di integrazione e di
studio, in quanto offre agli
studenti la possibilità di
confrontarsi con una realtà
diversa da quella locale e
permette loro di approfondire lo studio della lingua
andando oltre il semplice e,
magari, un po’ noioso, studio classico della lezione
frontale. Ci si augura che
esperienze come queste, di
un contatto reale con la materia di studio, si ripetano e
si moltiplichino anche per
altre discipline scolastiche.
Un patto fra istituti di credito
Carifac chiama Croazia
B
anche senza confini:
Fabriano e Cupramontana chiamano Rijeka
(l’antica Fiume); le Marche chiamano la Croazia.
Due mani, anzi quattro
che si tendono da entrambe le sponde dell’Adriatico. Si può sottolineare
così l’importanza dell’accordo di collaborazione
sottoscritto da Carifac
spa con Primorska Banka
(sede principale a Rijeka).
Un contratto sottoscritto
di recente dai rispettivi
direttori generali, Vincenzo Tagliaferro e Dusko
Miculinic e da entrambi i
responsabili del servizio
Esteri, Paolo D’Arcangelo
e Drazen Kurpis.
I rapporti tra la Cassa di
Risparmio di Fabriano e
Cupramontana spa e la
banca croata sono abbastanza giovani – risalgono appena dallo scorso
anno - ma già piuttosto
intensi ed ora hanno deciso di firmare un patto di
collaborazione, in esclusiva. Quali, i servizi bancari oggetto del “patto”? In
via esemplificativa e non
esaustiva – fanno trapelare dalla sede centrale Carifac - si tratta di servizi
d’investimento (comprese
consulenza ed intermediazione nell’investimento di capitali di investitori
italiani nel mercato croato e viceversa), finanziamento, contratti bancari,
intermediazione mobiliare, attività creditizia ed
accessorie e qualsiasi altra
attività di natura bancaria.
Una cooperazione, pertanto, a raggio piuttosto
ampio.
Intanto i vertici della banca italiana e quella croata
hanno deciso di costituire un gruppo di lavoro
omogeneo per valutare
e definire le relazioni e
le opportunità a favore
dei clienti. Croati ed umbro-marchigiani,
senza
dimenticare Roma, naturalmente!
14
Varie
19 Marzo 2006
indirizzare a: Voce della Vallesina
AGENDA
IL SANTO DEL GIORNO
Venerdì 17 marzo San Patrizio – Santa Geltrude - Sabato 18 San Cirillo di Gerusalemme – Domenica 19
San Giovanni abate - Lunedì 20 San Giuseppe – Santa
Claudia – Sant’Alessandra – Martedì 21 San Nicola di
Flue – Mercoledì 22 San Benvenuto Scotivoli . Santa
Lea – Sant’Ottaviano – Giovedì 23 Santa Pelagia - Venerdì 24 Sant’Alessandro – Santa Caterina di Svezia
- Sabato 25 Annunciazione del Signore – Sant’Isacco
– Domenica 26 Santa Lucia Filippini.NDA
AGENDA
Sabato 18 marzo
Jesi – Consultorio “La Famiglia”, piazza Federico II
(ore 16,30), conferenza della dott.ssa S.Cardinaletti,
psicoterapeuta dell’asociazione “Ecco tuo figlio”, sul
tema: Il minore accolto in famiglia: chiavi di lettura
per capire il suo disagio”.
Jesi – teatro Pergolesi (ore 21), per i concerti-aperitivo
del “Carlino”: “Es iz Amerike!” di Moni Ovadia, spettacolo in beneficenza per l’ospedale Salesi di Ancona
(ingresso gratuito con diritto di prelazione del posto
per gli abbonati della Stagione di Prosa del Pergolesi).
Domenica 19 marzo
Jesi – parrocchia San Giuseppe (ore 9,30) Ventisettesima edizione della “Caminada de San Giuseppe”
Jesi – Circolo Cittadino, sala del Lampadario (ore
17,30) per lla stagione concertistica degli “Amici della
Musica”: Nuovo Trio Parsifal: Barbara Castelli (violino), Laura Pierazzuoli (violoncello) e Anna Paola Milea (pianoforte)
Giovedì 23 marzo
Jesi – teatro Pergolesi (ore 21) per la stagione sinfonica della Fondazione Pergolesi Spontini, concerto
dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da
Woldmar Nelsson.
Venerdì 24 marzo
Giornata per i Missionari Martiri
Jesi – biblioteca Petrucciana (ore 18,15) per gli incontri “Sui sentieri della speranza” il prof. Silvano Petrosino dell’Università Cattolica di Milano parla sul tema
“ Il sacrificio sospeso”
Sabato 25 marzo
Jesi – Seconda Circoscrizione (ore 8,45) Convegno organizzato dal Gruppo Solidarietà (Moie) sulle “politiche e servizi per l’handicap nelle Marche. Il quadro
normativo e la situazione degli interventi sociosanitari”.
In televisione
Sabato 18 marzo – ore 17,15 (Rai Uno) “A sua immagine” con Andrea Sarubbi
Domenica 19 marzo – ore 8,45 (Canale 5) “Le frontiere
dello spirito” con mons. Gianfranco Ravasi e Maria Cecilia Sangiorgi - ore 9,30 Santa Messa per i Lavoratori
celebrata da Sua Santità Benedetto XVI e Recita dell’Angelus - ore 10 Santa Messa (Retequattro).
Farmacie di turno
Venerdì 17 marzo Grammercato - sabato 18 Coppi
– domenica 19 Moretti - lunedì 20 Barba – martedì
21 Martini – mercoledì 22 Calcatelli – giovedì 23 Delle Grazie – venerdì 24 Comunale 1 - sabato 25 Cerni
– domenica 26 Comunale 2.
Nuovi scooter
ai portalettere
Consegnati i nuovi mezzi per il recapito della corrispondenza a Jesi. Complessivamente sono stati assegnati ventuno scooter “Piaggio Liberty 125 cc”. con motore a quattro
tempi che copriranno le necessità dei portalettere della città. “Rispetto ai precedenti – informa una nota delle Poste - i
nuovi motomezzi sono caratterizzati da maggiore stabilità
di marcia. Tutti i mezzi sono dotati inoltre di un vano portacasco ed equipaggiati sia di portapacchi anteriore sul quale
agganciare la borsa, sia di uno speciale bauletto posteriore
dotato di una maniglia a scomparsa e di due ruote per il trasporto. Il portalettere potrà così riempire il bauletto direttamente dal proprio piano di lavoro in ufficio, agganciarlo allo
scooter, raggiungere la zona di lavoro”. Tutti i veicoli sono di
colore bianco e sono dotati di logo “Poste Italiane”.
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Sulla campagna
elettorale
Dal collega Nicola Di
Francesco:
i Lettori scrivono...
dovrebbe essere la parrocchia?” (…) Con affetto e
stima.
Risponde don Cristiano
Marasca:
Egregio direttore, leggo
a pag. 3 di “Voce” del 12 Visto il notevole interesse
marzo u.s. un articolo dal suscitato dalle consideratitolo “Il livello della cam- zioni sul livello della campagna elettorale” a firma pagna elettorale nell’ultimo
di don Cristiano Marasca. numero, mi sento in dovere
E’ veramente deprimente di rispondere al signor Di
conoscere simili episodi Francesco e al sig. Pirani,
che offendono la dignità che ci hanno offerto il loro
delle persone; ecco a cosa interessante contributo sulè stato ridotto il confronto la vicenda in sé e sulle ripolitico da una certa par- flessioni che ne sono seguite.
te, a scontro violento ed E’ pienamente condivisiodio contro i singoli per- bile il tono preoccupato di
sonaggi e non più scontro Di Francesco per l’estraneidialettico fra parti politi- tà, nei modi in cui i fatti
che. Siamo scesi proprio si sono svolti, all’insegnamolto in basso; se poi certe mento della Chiesa circa
cose avvengono all’interno il rispetto del prossimo; per
anche delle parrocchie... ciò che riguarda invece il
La Chiesa che ci ha sem- parroco, come spesso sucpre insegnato l’amore per cede, non era presente, foril prossimo e a non odiare. se perché la festa non era
Mi piacerebbe che il par- un’iniziativa parrocchiale
roco di quella parrocchia in sé, ma una festa diocesadove si è verificato l’episo- na del settore giovanissimi
dio ci desse la sua versione di Azione Cattolica, o forse,
dei fatti e ci facesse sapere come spesso accade, perché
cosa ne pensi. Cordialmen- i nostri parroci avvertote.
no sempre più la difficoltà
del confronto con le nuove
Dal sig. Carlo Pirani a
generazioni, specialmente
don Cristiano Marasca:
quando ci si trova di fronte
ad episodi del genere.
Caro don Cristiano, l’ami- Questo mi permette di ricizia che mi lega a te è di collegarmi alle parole di
lunga data da quando sta- Pirani, che, ben conoscendo
vi nel mio reparto con gli come funzionano le cose
scout a San Giuseppe e più nelle parrocchie, con coragvolte ho rischiato l’infar- gio mette in luce il più serio
to nel sentirmi dire “Carlo dei problemi della pastorale italiana, tale problema
mette in serio pericolo la
trasmissione stessa della fede: l’inadeguatezza
dei metodi e delle persone,
“spesso poco più che adolescenti”, ad affrontare un
compito così complesso e
centrale della vita ecclesia-
Telefonia mobile
“Progressi” nelle
suonerie
le come è l’educazione. Forse un po’ anche per colpa di
noi preti spesso in ritirata
dalla vita reale delle persone che ci sono vicine.
Risorse della Provincia
per la difesa del suolo
17,30) presso l’Enoteca Regionale, in via Federico Conti 5,
un incontro sulle prospettive
della cooperazione: “Cooperative… a mutualità prevalente?”. Previsti interventi di
Massimo Burattini, Stefania
Serafini, Massimo Stronati,
Patrizia Barbaresi, Doriano
Pela e Andrea Biekar; concluderà Andrea Biekar; moderatore Andrea Binci.
3.4.1914 10.3.2006
Luisa Montanarella
vedova Quaranta
Sono molti i Comuni della
nostra Provincia che beneficeranno degli interventi finalizzati al riassetto idrogeologico. Nei benefici previsti
rientrerà un tratto del fiume
Esino, in prossimità della confluenza con il torrente Sentino, un’area che presenta un
alto rischio esondazione. Ed
inoltre, sono previsti interventi nei Comuni di Arcevia,
Belvedere Ostrense, Castelbellino, Castelleone di Suasa,
Cerreto d’Esi, Cupramontana,
Filottrano, Genga, Maiolati
Spontini, Mergo, Monsano,
Monte Roberto, San Marcello,
Santa Maria Nuova, San Paolo di Jesi, Sassoferrato, Senigallia e Staffolo.
Musica classica
a Serra deì Conti
Da Serra de’ Conti sono segnalate due iniziative dell’assessorato alla Cultura e del
coro “F. Tomassini”, curate dai
maestri Mirco Barani e Giacomo Ceresani e dedicate alla
vita e all’opera di Mozart nel
250° anniversario della nascita, entrambe nella Sala Italia
alle ore 21: venerdì 17 marzo:
“Mozart: vita, opere e genio”;
venerdì 31 marzo”La musica
di Mozart”.
mi piacerebbe entrare in
seminario”. Ora sei un sacerdote e dovrai incidere Da che è “uscito” il telefono,
sulla vita delle persone che molta strada è stata fatta… Parte la raccolta
avvicinerai.
anche nelle suonerie… ma di sfalci e potature
Lo farai bene ne sono sicu- in avanti o indietro? Perché,
ro! Anche gli articoli che sinceramente, non m’era Parte a Jesi la raccolta a doscrivi su “Voce” sono sem- mai capitato di sentir ri- micilio di sfalci e potature per
pre ricchi di spunti
spondere al …trillo, squillo le famiglie che hanno giardini
per chi li legge. L’ultimo - o com’altro si può chiama- ed orti e si ritrovano periodiche hai scritto titolato “Il re l’ “urlo imprecato” da un camente il problema di dove
livello della campagna uomo invisibile-tipo sergen- smaltire il verde visto che,
elettorale” mi ha suggerito te arrabbiato - che t’appel- come noto, è vietato utilizzaqualche spunto che ho dere i tradizionali cassonetti dei
ciso di manifestarti.
rifiuti. La raccolta a domicilio
Sul cattivo gusto di cersarà garantita da Jesiservizi
ti comportamenti a tutti i
(la società del Comune che si
livelli di noi cristiani sono
occupa della gestione dei rifiucompletamente
d’accorti), che metterà a disposizione
do. Per quanto riguarda
appositi contenitori, provvegli educatori dei gruppi
dendo poi a svuotarli ogni due
parrocchiali che spesso
settimane. Il servizio, dietro un
sono poco più che adolemodesto canone annuo, conscenti ti esorto a stare vicisentirà a chi ne farà richiesta di
no loro con quella bravura
ricevere un bidone di plastica
nei rapporti umani che ti
(munito di ruote) in cui insericontraddistingue. Rimani la con tanto di parolacce re i rifiuti compostabili di 120
in mezzo alla gente, non per invitarti a rispondere “ o 240 litri.
ti relegare anche tu dietro Pronto? Chi è che parla?... La raccolta a domicilio potrà
“quelle” scrivanie, diventa Ho detto, chi (bip) parla?! essere anche occasionale, “su
una persona significativa Ma chi è quel (bip) che sta chiamata”. Per ogni informaper tutti quelli che stanno parlando?! …” - di un cellu- zione rivolgersi alla Jesisera contatto con te.
vizi in via Mura Occidentali
lare!
Interessante è sul finire del E se il proprietario non s’af- 5/bis ( 0731.538233).
tuo articolo la domanda: fretta a rispondere, vi as“Dov’è quell’equidistanza sicuro che non è per niente Cooperative
e neutralità da qualsiasi gradevole “vivergli” accan- a mutualità prevalente?
schieramento e partito che to… E pensare che si diceva
dovrebbe
caratterizzare “ il telefono…la tua voce”.
La Margherita di Jesi organizun luogo “cattolico” come
p.c. za per venerdì 17 marzo (ore
venerdì scorso ha concluso
il suo pellegrinaggio
terreno per tornare alla
Casa del Padre.
La Chiesa diocesana si unisce ai figli Pasquale,
Antonio e Cristina per
esprimere sentite e profonde condoglianze, con particolare affetto al figlio
Antonio, diacono ed amministratore di “Voce
della Vallesina”.
La morte improvvisa
di una giovane sposa e
madre.
Il 10 marzo, all’età di 34
anni, è venuta a mancare
all’affetto dei suoi cari
Monica Chiappetti
in Crognaletti
Ne hanno dato il triste annuncio il marito Paolo, la
figlia Chiara, il babbo Franco, la mamma Romana, la
sorella Claudia, i suoceri, la
cognata ed i parenti tutti.
La Comunità parrocchiale
di San Giuseppe si è stretta attorno alle famiglie
Crognaletti e Chiappetti,
colpite dall’improvviso lutto, con amore e affettuosa
partecipazione.
Voce si unisce all’unanime cordoglio, per questa
improvvisa
scomparsa,
e­spresso dal marito Paolo
nel manifesto così intitolato: “A Monica – Il Signore
ti ha voluto a fianco a Lui
come angelo. Adesso tu ci
puoi dare la forza per continuare il cammino della
nostra vita. Guarderò il
cielo con Chiara e le dirò:
Questa stella è mamma”.
Anniversario
.3.1996
18.3.2006
Ottavio Luconi
I fratelli, le sorelle e i nipoti
lo ricordano sempre con
tanto affetto e rimpianto.
Una S. Messa in suffragio
verrà celebrata il
18 marzo alle ore 18 nella
chiesa di Santa Maria
del Piano.
15
Sport
centro sportivo italiano
Trofeo Giovanile Under 13
Si è disputato il secondo “concentramento” del Trofeo Polisportivo Giovanile cui prendono parte realtà parrocchiali
della diocesi di Ancona 8tre), di Jesi (2)e di Pesaro (1). Il
Trofeo è l’attività istituzionale del Centro Sportivo Italiano
dedicata a tutti i preadolescenti dai 10 ai
13 anni. L’attività prevede un
torneo a squadre di calcio a 5
e incontri polisportivi individuali di atletica
leggera e tennis
tavolo.
Classifica attuale:
Oratorio Maris
Stella di Falconara Marittima 10 punti, Oratorio S.Gaspare del Bufalo
di Ancona 8, Oratorio Montedago di Ancona 5, Vida Boa
di Pesaro, Csi Champion di Castelbellino e Polisportiva
Clementina di Jesi 3 punti. Nella foto, la Polisportiva Clementina Under 13. In piedi, da sinistra: Luca Grilli (animatore), Giovanni Gabrielloni, Mattia Ferrara, Jahwer Chebbi
e Francesco Goffi (allenatore); in ginocchio Lorenzo Rosi,
Michele Catani e Dario Merli.
s.g.
Calcio Eccellenza
Tre bomber con la doppietta
I
l pareggio della Jesina a Monte
Urano (2-2) delude pesantemente.
Il Real rispedisce la Biagio a casa (31) a mani vuote, e se la gode.
Real Vallesina
La Biagio Nazzaro di Chiaravalle
ultimamente aveva messo in evidenza una netta ripresa, ma a Moie ha
trovato pane per i suoi denti: la doppietta di Alessandro Busca (ben noto
ex biagiotto) dà il via alle ostilità,
quando al 7’ sigla il vantaggio realista; e al 71’ mette la pietra definitiva
sulle speranze chiaravallesi. Durante
l’incontro, un gol degli ospiti al 14’
segna l’1-1, rimasto congelato per
tutto il primo tempo. Nella ripresa,
il portiere della Biagio si fa sventolare il cartellino rosso, lasciando i nostri in superiorità numerica, che al
65’ il “puma” Idone trasforma nel 2-1
importantissimo. Si arriva al secondo siluro di Busca e poco manca che
Gabrielloni segni il quarto gol, tra la
VOLLEY diretta Rai Sport Sat alle 18.30
Monte Schiavo a Forlì
di Giuseppe Papadia
U
na Monte Schiavo Banca Marche largamente
rimaneggiata a Padova è
incappata nella terza sconfitta consecutiva. Domenica scorsa senza Togut,
bloccata da una distorsione
alla caviglia e Kilic, ferma
per un problema al ginocchio, è finita 3-1 (parziali:
25-17, 22-25, 25-23, 25-18)
per le venete, trascinate da
una super Centoni, autrice
di 25 punti. A rimpiazzare
le due stelle rossoblù sono
state chiamate Arimattei e
Borgogelli.
La classifica dopo l’ottava
giornata di ritorno: Novara
48 punti, Bergamo e Pesaro 47, Perugia 42, Monte
Schiavo Banca Marche
19 Marzo 2006
squadra in corsa per un posto nei play-off scudetto. La
gara sarà trasmessa in diretta da Rai Sport Satellite.
La formazione allenata dal
tecnico Marasciulo ha nella
colombiana Moreno Pino
il suo terminale offensivo
principale. In regia c’è l’ex
azzurra Sangiulano. L’ex di
turno tra le “prilline” è Darina Mifkova, che ha vestito la maglia del Forlì nelle
ultime due stagioni.
Il general manager della
Jesi 37, Chieri 31, Vicen- Monte Schiavo, Gabriele
za 27, Padova 19, Santera- Pieralisi (nella foto) è stamo 18, Forlì 15, Arzano 11, to nominato componente
Tortolì 3 punti.
del Consiglio direttivo della
Oggi, domenica 19 marzo, nuova giunta del neo-presiseconda trasferta conse- dente della Lega Femminicutiva per le “prilline” che le, il novarese Massimo De
sono di scena a Forlì (ore Stefano.
18.30) per affrontare una
(foto Candolfi)
festa dei realisti, atleti e tifosi.
Oggi a Caldarola.
noi.
Jesina
Appena un quarto d’ora e la Jesina si trova con un 0-2 a casa della
Monturanese: merito di Chicco, che
all’8’ e al 16’ spiana la doppietta e
colpisce fruttuosamente. I locali provano a scuotersi di dosso il pesante
punteggio, ma i leoncelli sono bravi
a tener addormentata
la partita. Poi arriva
al 61’ l’espulsione del
nostro Zaccagnini ed
eccoti un’altra doppietta: Grossi all’81’ e al …
94’ riporta in parità,
lasciando gli jesini di
sasso. Prima la grande
soddisfazione ed in fondo … il veleno amarissimo. Oggi arriva a Jesi
il temibile Fossombrone,
ad un punto sotto di
Prima categoria
A Jesi, la Spes batte la capolista Casteplanio (1-0). San Marcello supera
la temuta Serrana (3-1). Cupramontana sorpassa il Monserra (2-0). A
Santa Maria Nuova, la Labor festeggia sulla capolista Marina (2-1).
Invece il Borgo Jesi cede in casa col
Sirolo Numana (0-1).
Vir
Seconda categoria
A Cingoli, si … congela
l’Aurora (1-0). A Serradica, l’Aesina è bloccata
dalle condizioni proibitive e non gioca. La
Sampaolese batte l’Offagna, rincorrendone il
terzo posto (1-0). Monsano perde in casa con
il parigrado Collemarino (0-1).
BASKET a Porto San Giorgio con Montegranaro
Sicc Bpa è di nuovo derby
G
razie ad un brillante terzo periodo la
Sicc Bpa prosegue il suo
inseguimento al quarto
posto. Domenica scorsa
i gialloverdi hanno strapazzato il Novara, battuto 80 a 61. “La svolta
c’è stata nel terzo quarto – ha spiegato coach
Banchi – quando siamo
stati più aggressivi in difesa ed abbiamo gestito
meglio l’attacco. Siamo
riusciti a supplire alla
cattiva giornata di Sato
giocando di squadra.
Inoltre nei secondi venti
minuti abbiamo perso solo 4 palloni, contro i 10 dei primi due”. Contro Novara non
è andato in panchina Alessandro Romboli,
messo fuori rosa per l’abbondanza di alternative nel reparto dei piccoli.
La classifica dopo il ventiquattresimo tur-
no: Scafati 36 punti, Ferrara
34, Caserta 32, Imola 30, Rieti
e Sicc Bpa Jesi 28, Rimini e
Montegranaro 26, Sassari 24,
Pavia e Fabriano 22, Montecatini 20, Castelletto Ticino e
Novara 18, Casale Monferrato 14, Trapani 4 punti.
Oggi, domenica 19 marzo, i
gialloverdi scendono a Porto
San Giorgio per giocare il secondo derby marchigiano con
Montegranaro (ore 18.15).
Squadra giovane ma di talento, quella allenata dal tecnico
Pillastrini. Da tenere d’occhio
i due americani Hurd e Childress, leader indiscusso della
Sutor ma anche gli italiani Maresca, Vitali e l’ultimo arrivato, il tedesco ex Roseto
Nikagbatse. All’andata gli jesini vinsero 94
a 84.
Gip
(foto Candolfi)
Nel ricordo di Paolo Pirani
Domenica 19 marzo a San Giuseppe: la “Caminada” numero 27
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E’ un appuntamento ormai quale deve molto lo sport
“storico” per gli jesini – e jesino - si snoderà su tre
non solo - “La Caminada percorsi, cioè sulla distanza
de San Giuseppe”che do- di dodici, sei e tre chilomemenica 19 marzo tiene a tri.
battesimo la ventisettesima Ricordiamo che la manifeedizione. “La Caminàda stazione, non competitiva,
una festa per tutti”: è slo- a passo libero, è aperta a
gan molto opportunamente tutti. Saranno assicurati poscelto dall’Unione Sportiva sti di ristoro, assistenza meSpes di Jesi, organizzatrice dica e il trasporto dei condella manifestazione, che correnti in difficoltà. A tutti
anche quest’anno vedrà i partecipanti iscritti alla
alla partenza, nel piazzale “Caminàda” verrà offerto
della chiesa di San Giusep- dal “Cityper” un pacco alipe, migliaia di concorrenti. mentare. Tra le famiglie reorganizza la ventisettesima golarmente iscritte con un
edizione della “Caminàda minimo di tre componenti
de San Giuseppe”. Come le verranno estratti premi. Le
precedenti, anche questa tre scolaresche più numeedizione – che si svolge nel rose riceveranno un trofeo.
ricordo di Paolo Pirani, al
(foto Ubaldi)
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