SOCIETÀDI STORIA PATRIA PER LA SICILIAORIENTALE ARCHIVIO PERIODICO ANNO Off. Graf. Editore Cav. Libraio :: di Via I-II FASCICOLI - del - ORIENTALE QUADRIMESTRALE XIX CATANIA STORICO SICILIA LA PER - Uff. S. M. Croci/fri, CATANIA 1923. YiNg. la i5 Regina ;: Giannotta Madre SEP 1 1 1968 VG 19 redazione Una del Vescovo volgare dell'Epistola traslazione sulla martirio lungo nel chiusa era 251 la fama di tanto per la penisola santi si prodigio e fuori, in Sicilia siciliani nel due 1126, calabrese l'altro, trafugare quel e ecco so e notizia la mauriziana la vogliono fortuna della (1) Alle RoMKO notta, sua 1922, la la por Nelle cittadini Paolo Istorie pisane risorse si diedero a Ripa d'Arno ad x^ossono culto per questione discussa tanto nell'8Gl Totila, del popolarità opera si 116-133, pp. del a RoNCiONi nuova abbellire che 8. riguardanti scritture recentissima vita la adornarono S. del lei del in luogo suo si legge per città di opera e fra e le paesi che di il di di serbare, i codici V che Epistola periodo nuovo (1). La da storia Salvatohe Mons. culto, Catania, suo per Gian- testimonianze Sicilia, della provanti com- utili e che an- nascita. quando Carlo l'altro commosso. sene propagar- seguenti lontani conci ac- miracoloso, citate M. per in molestia, venerata e aggiungere di fatti, In- poterono, popolo un Agata Agata perdita tempo. compiace fatto V. per di altri vigile protezione, o si invocata dapertutto la lungo sua iniziarsi ecco lia Sici- Giorgio quello ])ianse moltiplicarsi ecco divulgare, Santa antiche nella dove, ogni per la giubilo del dalla Goselino, gallico l'uno, che scritta gli altri, memoria per e impedimento il di Costautinopoli, per Catania Pafìa-gonio S. Agata e Maurizio Vescovo un per e fra Catania a condottiero piangerla a alcun senza il Michele Gilberto stessa Sicilia, e si Agata Da gloria. Catania doveva non Agata turcassi, portarlo Ed corpo si trovavano beata corpo di vergine la 1040 dall'imperatore del di e per nel uomini, mentre della ispirazione per allorché ma oscuri della santità Costantinopoli. a reliquie, preziose quelle portarli per vita propagata era militari, s'impossessò imprese di un'aureola Agata S.. Catania. a la rassegnato, e in mandato Maniace, reliquiedi Costantinopoli da Col delle Maurizio Pisa, Magno costruirono reliquie portate dai già devastata imperatore, la Pisani chiesa da da molti di San paesi lon- (ìitt'iisa da l'rotoiiiartire della in di Da corpo. al così j)assare del tanissimi ed di corpo Agata S. di la Anche unito nia Cronaca oivitas Pridie maeculus nec fu ed onore, fra quello di lo vita la losa miracoservare con- reso aveva quali la santo amano che Santa {Arch. » del col Nò, interesse minore sor (2), gran Maurizio. Vescovo con tutti e deli fe- che scrivendo fede di piena lo collocarono « : » ricercata jiarte del una che Agata, di Ca- Hai., VI, parte I, stor. brunsviùensinm, t. I, p. civium tuorum turbines diter ac pubblicati TKAHCA, e estendi cujus in tur, sccunda la Beata qua in Sicilia suo ap. Sodomao in evenerunt Capta- remansit non ex 54). II, p. innanzi al sciò 1190, la- incendia, fìunt B. gloriosissijni corporis » Agata Agathae, et sulphurea exustu beneficio decisio Agata impetrare arceretur, impendentium vapores Per Aetna, est, ital., VI, parte stor. Catauensis, eodem cervicibus avertantur. subversa S. temporibus vigilia Sanctae inglese vissuto mons A di nome Agathae illam civitatem servans Leibnitz, Scriptores preghiera : rerum 921). per ab que est imperialia, compose Il^Petrarca virgo agata il cronista civitas (« fundaraenta (^Arch. presetita il miraciila, qualia stupenda Fehruarii, ad » ci MCLXVIIII. et nonas thesaurus Olia Domini miranda foemina est Mauangone, Anno « usque marty'ris ac incendio : Sicilia In del tani Tilbury, cujus confìnio virginis ut Catania, a parte di ve namque nec da scritto Catania terraemotu a Gervasio a fama traslazione della storia gloria una pisana fiierunt non Siciliae. insula sto ò ventisei contasse buon del incita Sicilia, avendolo, quello di a Gamorrae ab la semplicità ancora magnitìelie ed dei 39-40). pp. in ed « : tre, chiese agiografo trascura, Epistola con mani un Epistola tale tempo, acquistate città tanea, V devoti ai cara le penisola, ne Costantinopoli quella racconto stile,per possedere qnalche reliquia narrare da menibia sue inaiiosciilti di non di a della XIII, sec. di (1), passa, qniiItnKUMitesclii e due, A Inogo gloriava momento quel delle ea si vergine Agata, della et nel Milano quali parte delle ogni in o'nore suo diocesi sola la ricercano. trepidamente die Maurizio shiiordinario miincro di liiìguiie di fVngninte semplicità sua gono \\\\ Vescovo del Epistola trecenteselii e specialmente dugeiil.es(dii nella ddC volgare redazione Una hristum miruisti et da A. nobis seguente ut nostrum Hoinis, pestifer extuantis etiam procellarum dominum illustrali la devotis oramus a amen nostris » del fortuna della leggenda sacra ethne tuis inediti Lloyd Hri- Dilecta Capitibus {Scritti Trieste, Tip. « vapor imi"etra misericordi F. Pn- rico, Austro-Unga- 1874). (1) cfr. A. al (2) e segg. Raimondi, Note seicento,in Italia; neW G. Grasso, Saggio di sulla Arch. stor. per Toponomastica; la IV Sicilia di S. Agata dal cento tre- Orientale,XII, fase. I, 1915. Congresso Geografico Italiano, pp. 4 sulla e Nel letta. al integralmente essi nel di F perchè ogni redatto che, andare insieme a o leggere in caratteri risulta di punto da pitolare Ca- poterne Infatti in sempre mente chiara- dover il manoscritto da tali levante. ri- piìi F Archivio presso non iiocbe, molto copia indipendenza. certo a forse sono pubblicata conoscano caratteri volta, sua un ne conservati uno lasciare cui una tro copia; l'al- è integro gotici calligrafici, codici presuppongono di l'originale autografo con dispersi se esistesse ne reciproca Essi, perciò, parte. sua non a riesce non (2), invece, manoscritte che, amanuense fu essa tani Palermi- e volte. numerose loro Catanesi Santa, Catania, presentano della Agata tra della esempio, leggibile,dichiara lacuna disputa nascita passato codici, ad Duomo (1) di S. di reliquie la redazioni che la" sicurezza trarre di delle due del accesasi parzialmente o dire I delle luogo vero oggi vuol non XVII, sec. intorno Ohe traslazione ascendenti versi di- dovettero Maurizio, sepolti in qualche tuttora in inesplorato archivio. È dello scritto incerto po' efficacia non A fervida la chi risalga questa singolare cosa È (1) il quale un cartaceo, i di breviario Maurizio l'ufficio della un'epoca (3) opera Non cit. di almeno anteriore all' Beato monaci essa Toscana molta con explicit si legge fa Benedetto, Benedettini l' delè non fu fatta. e, senza i^robabinota una che pensare che ne Mous. Romeo. segnatura, contenente, il rito Traalazioue, secondo per alcune è ricordo 1' ottavario per il (Cfr. RoMico, trova senza pergamenaceo, Traslazione, che se quale scritture, che, al ai sconosciuta precisare, e in trovata perchè amanuense distribuito appare appartiene, codice XVI, e appartenere ufficiature, quella della altre stata re volga- uu officiarono 1568. al bel XV dell' invocazione è somma semplicità. ora può si con ad posto sua precisa nella 2.44, di varie secoli nella (3), non essa n. il zione reda- una dell'originale,un esprimere italiana, fin l'epoca che verisimilmente fino Duomo (2) È ad un' dovette ma. è oltre vanno non nella il il cod. pari efiìcace catanese vescovo il latino ad piegato traduzione possibile stabilire neanche lità, del ma quale narratore, cedette t'edoi del incerto, del nella ma stilistico, meno latina,si divulgò quella a mauriziano, nell'uso epistola La oltre certo, altresì,che in della gallicano, in cui festa ufficiature, al principio primo Op. nessun della cit., pp. assieme serie, potrebbe della del Santa. sec. essere con il conto rac- Detto XVI, assegnato 149-150). autore, neppure nella ma recentissima esitazione, "l«ve iilcuim tale priiHtipiodi esiate pili non che piava un della cioè quello che ma della desiderio di di Taranto nella essa, accidentale, E la che alla redazione ha non lacuna operata forse Goselino da si affermò, a Taranto, Taranto qualche da o zelante traslazione, di nella p. devoto oggi de\V copie la a si non Galatina, e coi alquanto la fede del colo miradi e del ha desse inclu- ne verisimile. il fatto di sorta, due codici l'Archivio del- codesto a conto rac- interpolazione, ntia come perchè, trasi)ortata sa necessario forse parve documenti misteriosa non sia pure coincidenza, reliquia rimasta, si uno per spiegare precisamente ad dere posse- commozione dei uno sacra disse, comprovare ancor mancanza dal la verità 1 Forse Upistola mauriziana, potranno di futuri portare a sta que- nimenti rinveluce questione. (1) Cfr. RuGGEiu Gallipoli in pensare quando XIV, sec. la lacuna peso si riferisca addirittura potrebbe nel qualche di storia l'ipotesi ranto Ta- a indotto la viva quel punto a Il fatto dubitare il vanto volgare, come lamentata (capitolare catànese, ? Non (2). E presentando racconto? accoglie quel narrazione sua non pur nella Vescovo, berto Gil- non a Goselino, Maurizio e proposito, e si ebbe riacquisto, vi prestasse di fronte adesso, il die e che nel malcerta luogo avuto inventato a nella quando in opinioni luoghi d'origine avesse co che sfuggire Vergine allora anche soltanto Costantinopoli. di litìene Agata, miracoloso e il ricordo Ma che quale apparisce episodio abbia suoi ai S. membri, l'inaspettato da giustificare di fronte per quei sacri che di reliquia venendo Il Romeo an(die può non dalla disparità P che vuole esso. dare di una e' è '600 manoscritto sta non Taranto a per ». attendibilitit cui Gallipoli (1), mostra a genuinità di chi esempio, guardi, approdarono del gli autori c'è, per la operato ivi luvensia T, ajjparlieiie al tralta rintracciato,dal volpire ben XV sec. più vecchio un ancora Arens chi A deliniracolo Goselino tra stato racconto un di redazione questa lingua. c'è latino e è non o di L* interesse testo (piale copia presbiter MartimiH « diversitiV è ed secolo, l'ho Maurizio jil aiileriorc^'"«^'«"itJi essere dal Miipfliabecliisiiio il codice elle Vescovo del voiflare 'deW Epistola redazione l'iKi Caklo nella Vita La Monaca, della gloriosa vergine 141. (2) Op. cit., pp. Appuìsu 150-J51. Beliquiaram, e martire S. Lecce, Agata, 1656, Catania, citato Pastore da D. 1887, traslazione sulla Al nel nieconto italiano testo il Agata, dopo di nome ritorno « dall'essere,com'egli dice, mancandovi carte in L'inno della onore cantavano, e lingua della al Quanto con raffronti, qualche non la Ma gli pare cui (1) Gli gralici)non dei il I Carrera Cap. X, dovette cantico un tre ol- exemplare nel et i fedeli recitavano che dei suo fatica reputare sacri, nella cantici ad in non deW concordi e grado il De Grossi» e il dove Inoltre vivace. nei della due diversità,sempre testi. lievi del o risalgano volgarizzatore, del e che al attuale delle Ajìrfndicedi appunti biblio- noi, allo stato collazionare. nell' indieare lo scia trala- Vescovo uguale sempre codeste se di linguaggio del il appare Epistola (vedi qui il Caietani 1' utìficio volta qualche solo sufficientemente o sott' occhio siamo minuti a volgarizzatore compia lettera ; un' intenzione aveva scendere senza superflua,oi)pure, nell'impeto preciso capitoli anche colorisce è preso, possibile dire editori sono della favore volgarizzamento parte il alla gli sembra abbastanza ch'egli Il vedere, scrupolosità che cosa sarebbe ricerche,non ad maggior facile quanta resto, rispondano codice (l)j fa mai procedere a nello traduceva italiana la come resto, è ripartizione non in S. Chiesa. da commozione da Monaco altro,non per compiuto figura nel chi genciale egli traduce In suo. Blandino manchamento « anche (compiuti figlia», impedito Santa forma dare giovevole accodati sono ». primiero stato, forse perchè non miracolo bona nome che Areus, al da scritti e nns arresta per Agata traslazione Catania Marti si 8. quello latino,i miracoli a trascrittore siracusana donna in Blandino, della proprio e come suo il nostro però il vero relique di delle segnano Pirro, appresso il limite là V iniziale dóve della nella invece, alla metà nostra del narrazione redazione Gap. VII. di Blandino. cia comin- Epistola domini reverendi translatione de Ood. J)ul la divini el Dio vulnerato gli amonisce: (1) evidentemente mano (2) Commedia Le del corte testo 11 codice, che di S. che che per foglio si tarda : più di e necessario del Vescovo Maurizio Gio. è legge il modi, di stimoli della della di volgare, titolo di Traslazione S. è minace sue de il redasse per scrip- sacra miracoli et che amanuense tinuo con- quale asperità seguente Narrazione 8", rilegato Traslazione non quasi diplomatica. aggiunto qualche chiareziia al senso. segno pelle, suo nel testo, appartenente Agata, a composta soltanto di anche contiene del Passione nunìerate. sono Ho in della Rappresentazione una e la è o in cartaceo, Battista pubblico dar dall' di el gli exempli cum sia vuol liumano, parlari cum lo che quel Catania. contengono mutato quando scritto latino titolo superiore margine da al dolci cum volta qualche et Oltre quando cosa modo immutabile, molti et è nessun salute comune genere varij cum figliuolj:et suo e e del mutabilità del Dio, mente stando natura sua semi)re ferito; et allecta in et di iti mei, liumana delli sacramento facte opere pietà gratuita certamente dyabolica, deceptione [)igritiadell' sua le le stiana Chri- della sententia chel imparato ma fratelli figliuoli et divulgata dilectissimi pertanto per solidare Per tutti a professione la sotto et occultare, Et per Esso procura, tura bene occulto onnipotente manifesto. Centrale Otitbaniense obedientia salute. clionosciuto è rimanere debbe Nazionale vescovo et Scicilia, Yliesu revelarle. a di Ghristo secreto honorifica provisione sua Inibiamo eloquij cioè virginis('). Biblioteca merito per provintia in lege della 80 non alla intia viventi re nome per comessi fedeli Agathae (2). Minuitio e Sanctae XXXVIIT, Magi. Firenze di Mauritij Episcopi Cattianiensis — sciolto punteggiatura La i N. una Signore. trascrizione nessi dove le e h breviature, ab- stato cattivi buoni, fa rendiamo: bonti\ farete,et vergine martire. et sia sterio nostra questa Ma sequeute Per qual la di opera parole, ci degneranno, composto, sapendo e Decio et di nella la per aperti in di sapere sempre dimeno non- cum nostra questa di lingua di o semple- come Dio vuol verità et in mentre le U paese ridusseno in servitù udendo el exarcho : in Sicilia l)rovintia città christianiximo battaglie el qual sotto suo et chiese, hi essere cità sempli- di sé tempo el de con quale divina per mani de barbari, et La et ruina qual strage e tutto Oonstantiiiopolitano huomo exercito armato Maniacho vendetta gli habitatoij : fedeli armata e molti doppo ,ex])ertissimo uno cum cum che sepulta mediante Signore impie coroiwta quivi et che Vergine martyrio verità lor dominio. Maniaco dominio, glie el nelle sotto di proconsulo populo le Beatissima fu christiano pressò breve Sicilia popolo et nominato in e Imperadore a auctentici continuo Ma del et havendo di di miracoli. i)rovintia libri Quintiano sotto quali destruxono in My- superflue parole. che christiani, la provintia li -peccati detta et e riposò, facendo stupendi anni, scripto nclli Oathania si tempo dato citato tal PEIMUM. perseguitava Agatha città corsi fu si truove come meriti suo tutta core. martire longo desimo me- Agatlia miracoli piglino, si ina gratie di ministri ornalo cuiij philosopliica eloquentia, imperadore nella amabile le nessuno, riti, me- i)usillaniniitt\ lettori che lo dubio CAFITULUM Si quel Beatissima riseccando cerchino sauza quando quelli clic tutti a veracemente et di dimonstreremo, et non aetione quali cum tutti gli studiosi semplicimente ricercho, non di si legere mente, brevità advertiamo cosa ma facilmente et l'amata observando et scrii)tura sacra nostri et della rinj;ratiarlo per nostra quan-ti dimonstrattj cum desideranno, apertamente della corpo ordine che cum voi luicora patrocinio grande el sacratissimo facto, et stato El picbiamo^ ci lia ristituito la Sicilia noi de eterna: et non quello divote a cum vita ii noi nuovo presente debolezza la cum vostri orecbi agli donata: noi a congaudendo così et J)i Maurizio alliiudarlo inompli et benefitij recevuti. sua per ma predestinati hmo e fagli advertiti et glorificarlode et così et iiimiicslra: Biincti ah Vescovo volgare deW Hjpistoladel tfna redazione 8 mano prese ridusse exer- mandò lo tutta el corpo la della traslazione sulla Dio di diletta portogli et el quale el translatato el dimoiistrare ge la in (;ento ventisei nella doppo Calixto Honorio. Constantinopoli natione in noi presente Vergine egli era, la noi ben visione qnale si non fusse piaciuto Ilora sequitiamo di opera, questo ruborono cum fiori questo possono sospettasse odori cautamente ciò chiesa casa due le quello dove uno cum n' andorono scodelle el si suo di resto delle che i^ossiamo, che beata la mettere nocte, della ve do- da cosa non Vergine. a et ad ciò x^ossoiio in dna una mia presono Bea.""^ in Agatha mio bello cor- prestezza al l'altra membra in Goscello laudabile, et con se mano nieza Goscello tre, ritrovandosi compagno Puna in ogni coì()corono,etcum di lui come dimeno caro corpo furto coprendo scoprise, le occultorono. el di riportasse, non adunque ardire lo reverentemente a non Gilberto primo chiesa lo indice ritornata più queta bora corpo poterono, ad affermare di insino della sospetta città habitava si per suo nostro fede la Beatissima coronata parsa vero che visione stata quasi nella el re- mille apostolica Imperadore, ma si sua Gilberto el corpo sarebbe non con la in è al haveva non quel e dove nostro. confidandosi thesoro honoriflcentia quivi l'ordine solo Ada cosa Goscello volta, togliese molti noi a secreto, nella iaceva, sacrato Dio, Bea.""^ ogni habitanti nocturna una veracemente conscenderono scala, con a importanza sancta solo non riserbasi dimeno non sancti, tali. gli orien- della nella qùal allo in apparse a ma de iucarnatione P altro Al appresso Cathania che disputa, vede, questo tale in mani quale latini calabrico. Agatha che del la Gilberto, eli' occultamente et detti mando sti- quivi decentemente et de huomini afFirmava,gli coniandogli et Duo militare martire et di corpo indictione, sedente secondo nell' ufficio corte sancto imperio l'anno chiamato gallico, el le per Bisantio lo sotto quarta uno Bisantio, SEOUNDUM. bontà sua chiamava corpi sancti, honorato. et Signore, si altri intercessione minare GAPITULUM Volendo molti le con Agata 8. ciini prima dovere Cathania. reverito habitanti molti fu di città che imperio per adunque della gatlia lo breve in era, che Si iiopoli Constanti a reliquie di insieme Agatliii vergine fortificare ini delle suo capo con persona quanta alcuna churcassi ef Una 10 quello et re, al lui Diceva pèrduto et et et clie consiglio impediti né arivorono, di die et dell'opera fatti e in rono impedj ne anco sufiagio obstare la dello alcuna et divina qual parole, città et di tanto trovare per voluntà navigio a cosa: con fatto al a fede molte cum sì pegno et fortificati, e el pacto del bando celeste, città grave col et con tj. el cendo di- della non zia graellasse inan- to loro,sot- equi- nocliiere,rimontomare del con et perveroiio, virtù turba exemplo cum imperiale i)ercbè alla et te- parole piesentia gran Ar- confortare a temesse el quelle tenore non mare vocata [)rom["te la et del liavendo uno cominciò lestati mo- lo adiu- cliavare repentino uno ogni non porto città porle, con che cum corso una gali, re- divina cum volendo com i)orto di decta impcradore perveiieiulo arivorno liavendo con quale spero pro- nulla gli loro non era può potentia. CAPITULUM Et providentia corintlio,et i)acificatoel proLibitione liumana Ma veloce providentia sicuri erano examinato. tal te tut- per preditti liuomini cum et temesse, desiderato al et bavere bandi partiti, subito magior incominciata, la E elicgli sopraveuisse, cosa alle per nave corso, el del presidio di di et alla contro meglio per et la esser esser gioriijpossorono, spaventati, niente sanza prospero, cburcassi per loro con l)erando vento principe. vaiaci ca gli edicti interrogati di la' uave^ su più savio, che compagno el el et furon teremoto sua, in corsali cum QUARTUM. coriutlio quanto accomodato per come già Inibiamo necessità allor quatro proposito per - gloriosa vergine questa là Signore. città impirial de Eeliquie Gilberto Ma nò quivi quattro mirna, dove ribile d'alcuno, ascesi et tranquillo sancté al del el sa[)ientissimo Salamoile vale contro dalla divino mare è Non città gliuardia et Non Dio? di sapientia. torio di mj disclioi |)ronostico cativo e mariti litti el paese tutto per o qua della esce nessuno dispositione sua presagio esser vicini e per IMiumano vale l'urto pervi(Mie aj^ii oreelii populo mandato dimora sanza le città et imperio suo tal siuiile thesoro, cioò. el coipo uno Agatlia, del movimento per di faina la mezzo Maurizio TEKTIUM. CAPITULUM Fu Vescovo del epistola dell volgare redazione detto si posoro giorni, Sicilia. Ma non desiderando mancliau* sulla trastazione do dolce dal Bea. Martyre "a in el che cose voluutà, di come buon et dicono et che ci. mare cioè nominati cioè Messera robe: a Ohariddi et dignità di questa et o et Messina, merito predicti huomini e in da cani quella già securi danno a di tre tal di questa edifitio: la tutta opera sta di Her- circundata et da Lybeo, pericoli sì co- dicono poeti fabulosamente che portatori per e appreso di figliodi quelli duo sono nobile tiene eh' è mo passia- degne Peloro, Pathirino, dove navicantj, vero et cioè pervenono sono Siculo Ytalia, Siila,e quali circundata de di mare Ytalia da nominato fu terra noi che per mercaliti, et che na- pagno, com- una a adriatico parole al caro certi inanzi loro nocchieri a cum Ma le alin ogni suo applicorono mare alcune che uno picolo uno sumersione alla sito provintia una cioè succincta da divide si el Et come pagamento ne accompagnati quivi questo detta d' letitia cum camino. rimontando el alloro uscen-. il differire Goscelmo pericolo, né adver- et adimpiuto fatto tilanti, ven- prestezza, compagno con nuovo al nociuto fu nustà ve- gli pareva colla dove trapasorono essere promontori] esser di diremo Sicilia,è memoria. el provintia di Sicilia. desiderata tanto di Sancta et dirizzava ha la del- le spale indugio: si sempre ymagine per di facto desiderio, et alcun breve in et inan§i, tre di lor temendo felicemente che et oppresi admiranda nna et tardità la la tanto et ancora chiamato costume, della tardità pervenneno, Mothonoleto nominata cole, indugio effetto intercessione alhi lo preparate, ogni non la ricompensando sono et V con sparsi dovessino, et porto desiderato al mare loro che lieva poeta della diurno apparse Gilberto capelli rilucenti già tirata destò, si allhora vilo et nave Gilberto) 11 Agata S. fatigationidel tempo detto navigare col compagno tilo che dice li si duolse molto le al Agatlia belleza, con et doppo ci rifferì poi (come sono et dere desiderio al effetto lo delle reliquie di al naufragio la città minata no- opulentissima provintia el principato: pretiose gemme giorni quietamente di nono: perve- si posorono. QUINTUM. OAPITULUM . Gilberto,quella effetto con col compagno sanza le alcun oi)ere, sacrato sospetto che haveva havuto corpo in uelhi prima uno de sancta ghuardia la di desiderando mente salutifero Ghosello in una suo mettere consiglio, lasciò casa fidato tìdatissima compagno, ad el redazione Una rt (^Imtaiiia a ritrovavo mi di tione parlarmi di desideroso et l)etivo,ad vendete dare in ogni via cosa ordinatamente del tione "le mei confratri conferire alla che città venerandi jdonei lui adunque Monaci sufficienti et norifìcamente do la teira io et sacratissima cum (ì'^forma si sentì fu ne facto, (1) Nel cap. subito quelle sposa codice, per uno Luca et cum thesoro a Et ogni con 5°. noi dette mirabilissimo uno et adaptato et uno belissimo collocamo distrazione : et del. copista del be- lauto deili del le qua- forzeriuo Dio loco questo o erano, cavamo laudando facto lo cura meco refragrare conveniente uno adimplen- d'un Eeliquie riponemo, iu che con largito,ho- diligente queli odore mei gli nuindai ringratiandolo et suo fussino pigramente et creto se- suveii- quali stimamo (celerità tutti et alla diviiuimente a detto ellessi duo prestezza con riverentia,le Aghate, cura e quelli non psalmegiando materiale col incongruo, adorando ripiena, diligente tutt' et facultà tutto adiviuto essere et tlie- tìdatissimi (l). aspett^ando tiinore elegere dua suo ap- quel sua et SEXTUM 0[)era, intento, et acceso i)iom[)tissimo narrò Reliquie. deporlasino. letabundo con la casa vamente chiesa lo mi soli thesoro trovò ero sacrate non questo prostrattj,et prima turchassi, et sua che volontà nefitio,di poi tutta noi a nostra portorono, in acciò Messana, a io in Holdomano simile a tal ogni et fussino le questo cioè andò noi molto ero che a riverentie, ognuno, io colui cosa dovessi OAPITULUM Pensando di ancora ogni Confortommi scoperse. eh' eitlA, quelle pretiose reliquie. Gilberto vere diligentemente et secretarij ha per così campo, debite et terra, dimonstra- con affectione et subito che cani[)o, detto mente evangelico detto quel comperò et nìi del mia nella della et me rimosso lui conoscendo et la tutta con exemplo occolto soro tutto, Inori salute Hopnuletto ero non a ricercò; subito mi el solite le doppo secretainente conferimo insieme et lnimiltj\ grande latio, venne Maurizio Mauritio di occnrrcintia nostra nominato Castello, io cititi episcopo^ essa qnalclie per nostro uno di Vescovo Ma inestcjoza si conferì. con iinmerilaiiieiitc 0H8eii"lo Epinlola del deW volgare di in no- et la detta subito volgarizzatore, a il traslazione sulla mi Cliiitania seguito era tutti Cbatania cioè città della coroiui dovesse di dove che verginità sua dal levandola mente biancbo cantando nia è così all' andar come con della in di al d' insolentia di lume simile età mai si cum dignità et baveva condonato, cbiesa v.ien a cum coruscar per fu Dio et la di bianco al di luogo di il miracoli per mai movimento lucen- que popolo. Adun- popolo, virtù alla i)rivilegi() l'antica nel- condecente il no ma- et B.""* Agatba suo tutto in uno uno sempre tutto camino un jìotente perpetuo cum devotione risplender per di Catba- a Sancta fiato,né riportata riposta adunque grandissima per ticoso fa- laude vestiti gloriosa di admiratione d' cero anzi si)ensono, triumpbo suiwcittà, la quale l'onnipotente gli uno in o- dove gente insino miglia reliquie della vento, uè per conservorono tanta con né predicabile d'usanza come difficile et delle castello alte d' done et era calca quattro testa, portando et cor[)o quel camino fano cbe fiori in la le resonando noi di vestiti et processione buomini a predetto Dal fanciuletti due di per processional- cbe piedi contro cbe sorte Religiosi soUenne tacere, anzi non stadij Furono dinanzi tutto tissimo xxxij grilande acceso da in tornare gloriosa Agatba. distantia suo al e cum mirabile di gente miracolo drieto ventisei,quelli buoni noi, a denudati andaiìio nui^ero di faxoso. molto uno conditione uno portorono poi)olo gii et accadde et Dio: sommo la C. altii cum devotamente psalmegiando et età Dio clero xvj d'agosto M. a Gilberto castello mirabile uno cum al el cioè cum predetto tutto cum si SEPTIMUM. dì el niandamo cbe laude et , adunque frati nostri essa ricevuta et bymni cum in et martyrio riportare. Ordinato gni el nostra questa ti et cordia con- conìune occorrere patito passione et OAPITULUM voce continuo lietamente baveva di et quanto gaudio grande cuiìì bene: tanto in insieme Agata coiifrati,tutto tutti reverentemente liumilmente padrona miei e quali tiuetore vero statuirono meco la Dio tutti iiarraj,e apertamente laudavano festa cliiainatì trasferì,et S. reliquie dì delle di di tinuo con- Obristo 'Glorioso. In vanetta quel cbe medesimo dicevono giorno esser nata quasi in cecLa, su et la sera, una certa più impedita di mane gioet volgare dell' Upistoìa del redazione Una 14 ni "li picilì ìinumci snncto altri ricevette lifjnospirito voleva in sancta che spirito fece pretiose et sparì via. Comincioiono al voce si celo laudando destorono, cum che alla et haveva quale la vergine salvo lo rende cose Dio benedicendo et Benedettissima ])rivata Rendo lume infinite eh' vego io : de boni in somma tramite lixità della non lume degli questi stupendi le poi ritornorono jìrocedere lui dubitare, quello come sia a nostro vero verità, benché generi fastidio. che et fanciulla cominciò mente chiarissima- miracoli, molte Quelli che loro altri miracoli con bugie hanno rare nar- vero ad. dal ciò voluto gnore Sidella auctore usciremo preteriremo, el riposo. et cose li fra- secondo è non gridare. a tha, gloriosa Aga- bora et la però el ìiostro indice, che et laudando chiameremo amatore al sano una al gli di etc, et vigilie niatutinalmente così mentre richa ma celo al sancta segni ordinatamente habia in manchava ochi, sieme in- tutti et pianto. Vedute Ecco sua OTTAVUM. testimone, et tutti Non la paura liberailo voce pietà ! alla et con parlare cinque anni, per alzare pianti grandi con lougo la OAPITULUM nessuno vita^ del de nome. eterno religiosi,et noi ciò Dio celebrare per Volendo ad fatti del b(y.iefitio cum la, fronte Et di al viva su roba, et prieghi solita già privata ero et a ochi di ventose, spala. gloriosa presente laudamus. alzorono sua in populo, natura, sancissimo della al placola et populi e suo degli gratie tri si levarono costume el vergine del per madre sua urla libera; et croce poveretta el po cor- fratri dormienti deum con saneto voce e cli'eiaii e da restituì maravigliose queste Te cum sancta ma- Apparse sana accostarsi apresentò, Bea."* rimase che figlio mutolo lo alla modo donna una suo Agatha comandò el uno et voce, uscire. gente al molti tutto da passato inanzi nessuno le cantarono di crudel et della chiexa «anità la la- di et menata quale seguo di in ecco uno Bea.™* el Dio letitia cantavano la, tutte venono gran così fede, gli mane fu i)artisse,subito le {ibiindanto prescntia assai tempo frebile cum forma, si nostra ]"arimenta e iscongjiuri per propria in vexata, quel malizilo non maligno malamente era subito et vedere, Creaeentina Donna, Un^dtra corpo. del dono el Maurizio iiitni proslnitti (Miih corpo saiiitjY,la giialw doinuiidavii chriine Vescovo la vero pro- qualche redazione Una K; del Iionoro Dio. magno Si(;ilia Cliatania per Agatlia si poteva non pigliare, via el providiniento riducessono lo poi che et quello infermo in cbezza terra visione gli ferirnìi al mei tal la l'abbate e volato costui cum procedesse tal Et narrò et voce benefìtio gaudio reverentia dal somma tutti loro e i non la S.» monaci al Dio arivorono per et visitorono desiderio,et letitia al loro li laudando meritj di questa fatto corpo le loro Monastero suo, oratione ritornorono. et lui naci mo- e donde sta. que- restituta, gli ochi et magnificando non Martyre Et Si che cum Abbate le mane di tanto et cum summa defraudati furono sacri fìtijet gli lo Allhora gloriosa et tra- se stata era sanità città di Oathania. nella sacrato et maravi- ordinatamente parlato. alzorono gine ver- cominciò Abbate cosa successo gli haveva la ma sapendo non della monaco come lo inan9i el tutto quello introrono el Vedendo ricercò, che gitati ginochioni magno ricevuto via. chè per- intendeva, non sto me el et li mi cum n' havedendo ingrato essere vergine Monaci, proprio passare lo dolceza per lui se di Destosi con- per qui gagliardo, da in* volevo : potete vedere non istra- Agatha ella, et seguita et naci, Mo- per et vedere. sano non velocità volendo di cbe ciò impedito ma percosso: disse su, che curiosamente cosa caso cum altri pose vergine Agatba, discosto spatio si o detongli gli cum frate"? Eispose parlava monaci, tanta ad qui su molto quel ritorno loro Bea.™» tanto celerità sumnia come sta lui quale el la tu levosi et esser lachrimando tutti le la tutto quello et con visione e capana subito E andase alla Sancta desideri tu credendo cum quasi quale con glioso moto, havesse fa d'uno stato melifiua camiuare paso cbe d'ogni subsidio. Agatha a ecco di Sepolcro sono Agatha per dixe: et Sancto abbandonato Ed modo deliberono luj quello abbate arivasse dormire. apparve demeriti Partito inan5i a aspettasse movere che capami una a presso quivi casa. a di Bea.™» che sapevano a esser per della modo di quali et et casa in non compassione gran quivi et cittiY piedi : teso in- niinicoli e Trbaina a la gamba una tla Abbate verso dolore extremo poteva, via percosse bavendo e si modo quel lo per inteso quali chiamato la per correndo così et : monaci sno venerabile et lej si parli novitio uno era Agatlia per sei)te cnrsitando andava giovane signore cnm qnali intra cavalo, el faceva stnpendi qnali Maurizio molto giovane (iella beata ritorno clie liebì)e el Abbate Uno Vescovo dd JìJ^nstola deW volgare offerte certamente cum questo sulla di è quello vÀm flagella nella, conduca traslazione eli' el a"5cio presente^ alla poi diceino sopra vita delle reliquie di Signore che che vedendo spirito,lo incolpi [)er niente, ne stimando di che Dio, propria sua divini carnis da vegiamo et di documento^ nominato sotto spichio d'uno el tyre Stephano che demonio, lo da di meriti e immundi Votò me. mondo sì et el sotto cullo fargli questa, aftlicta Dona, largì strachi fundo e per sono donò le la apreso al questa le sue sepolcro et laclirime et camino, della li sancta di hore septe la fama diante me- oppressi erano visitare a la sa ca- suo figlioda habnndaute lachri- vita. La sospiri per essendo pure in visione el sanctissima et benefìtio s' adormentorono ^t negrissimo habandonarebbe che sua udendo integramente lunglie gratia finirebbe gratia, acceptò sanità fatiche tal et gemiti fessione pro- operava, del liberatione cum monastico Dio genito pro- prothomar- intesa quelli eh' a di sotto uno Anna more ti- causa natioue si)atio per onnipotente la per è sup- loro del figlio venire suo quella clie haveva anco volendo Agatha, et Agatìia sancta et di segno per da dio del greca vexato maxime col di Geratio nominata lo che et deliberò aftìictione,pregando tanta Madre La Agatha spiriti,se (Iella sacrata adosso^ entrava è per oratorio un due per permette preambulo di in quando amaestramento uno stato era risonava, S.a in lo vero chiamato castello anni tormentava. '1 paese tutto per gli Fu di Sathana a ciascheduno questo habitava dieci per spesso crudelmente che et , fatto amor non Adunque o o grande esser vedremo. quale Dio corpo, a dello corporajmente, da che quello dicendo volte dati sono tormentati quel maligno alli comandamenti dominj. [)ermesso debbe noi obediscono adventu di da equali assai die adunque monastica, flagello gii degno esser in sia qui di come manco apostolo paulo spiriti esser Habiamo Dio. servi suo abominatione, lo che a ne compassione i)erpetuale,ma tormento, l'habbiain meno castigatione per dampnatione fiant stimare temporalmente plicio secondo maligni possiauìo cause e vexatii persona sforzatauiente ma salvi ut qualche gii habia volta volte NONUM. Dioabandonato, voluntà, alcuna interitu jioi sia da piutosto ma alle 17 beata. vita sia o Agata quello salubre con CAPITULUM Nessuno S. pianti del assai di figlio laxi cum gli pareva et pro- di dovM' al sopra ol era saneto tliaga ap[)ai'se. Domandogli o mia Signoia lei menò altro partì las(;iando to veduto liaver della col finito lo Non sanità gli a demoustrava le Dio a Mentem che accade sanctam cbe gravida del uscito boto ritornoro messo, pro- et cendo benedi- al proprio conferito agli absenti ancora verificasse quell'augedeo: lionerem : reva pa- insieme verginella Ma spontaneam et pa- tal mare in anco per eerti cum mancbava laborioso quelle la navicare) corroto, rotto et spirito, et marine la detta di le tanto tramortita ocbio: sanità et in del adviene (come fatigata et con spesso interiore angustiata cominciorono uno cominciò cbe debile la dell'udir d'uno grado a per sogliozo fortemente excitarbi cbe et della molti il quale questa in sentina, sì consueti vomitare grande quasi exabire quasi et sendo essendo non come se orecbio, Prese sancta. fetoie stiniavono ad Dio, Catania, quel el exemplo, per temente et questa, a per stomaco, fu in fluctuatione, si mare scrivemo Christiana ritrovandosi Dona viscere queste i)er andare d'uno ricevere camino agitatione alteratione fussino veder di cbe uiessauese naviganti del fede cum DEOIMUM. tempo fenjina certa una andava dona molto doppo non acompagnò per ricevuto, lei si gli exbilarita figlio gaudendo in dosi levan- liberationem. Et al esser celeberrima GAPITULUM et grandeza satistactione col tuniul- Disse tutta A- poten gran maravigliosa. intìrmità. ciò cum Et cum dono diverse gratie, ad sue B.™* rispose: sano. madre la questo di la senti pre- refugo. Allliora et maravigliosa piesenti questa a anxiati ei)igramma triae di tevole spaven- di faeto te a libero cosa insieme giorni Dio solo di Allbora laudò tre altissimo domicilio. lieo e tal serpente uno una medesimo lui subito et atiitto,ma notificò tìglio rendetouo suo uscisse corpo propria boclia. sua et la quel cuin posassi (jnellieli' erano questo per si indemoniato, comandandogli allo corpo li circustauti tutti a quel et dello sco(|ii(ille el, i)areva tutti a. di useiie svc^^liato che Maurizio sanarsi,ala quale desidero, grande di clie tissimamente nmdo in voleva se non eiafatta una lui subsequenteniente et sì spaventoiiio, Vescovo dei vei^nnc, subito et exlainò altamente voce della ";apo i)ropiio capo, suo Epistoìa liK^eiitissiiua stella una tìjj^lio "'.ioè (lieo al vedere. deW volgare redazione l'iiii 1s gli si sangue exalasse commoverla, lo piìi sulla di presto inditij questo deliberoroMO jdln dare abile de costume alle morta ch'essa conpersenla quella che et veramente esser l'haveva posta posta Cari di intra d'una eh' da che hai la conforati al insieme sepolcro della S.* clemeutissima alla tinale lo per et medesimo accade in di quella meritò in tutti et uno di laude giorno clie Agatha che certo quelli Dio vidono alzando queste vecliio che mirande nominato la la tale voce cose Giovanni honore interrogata col casa, et quivi ti inanimiti parlare refocilata città dinanci l'ufficio el lume altissimo. Messara matu- parimente allo fatte la venono Dona si promoson furon se dato doman- cose, da rata deside- hai detta licevere et tu principio del el bellezza tanto nella intratti et inginocchiata quivi vergine intercessione audito, chrime et tal et suffragij et suo lietamente navicare Oathania, a pervenono fui che mia nata me- dine moltitu- benedixemi quel di et ognuno i)er et se disse: (;orpo, et io quale chi psalmegiando et alla adunque di sollecitudine cum che pace, poi da se gran gli faceva presteza con una dextra sua in in pristina sanità mia mano era venuta di che venustà la ero nochieri E promessa, quattro, dimonstrò si dal rapita o botata hore ritornata sununa da che va iVnderai impetrato. adimpirò donila disseiui: et fu elove d'una alla la alzò viva o sententia, et gli dicevano cantando Agatha ritornare ad le quelli nochieri a poi ch'io bianco Rispuosi allhora croce di quella processione nominaiivola speravo quella della gno di loro chiesa vergine una cercavo. essa et era et io di ghuida reverentia quello et vi et capo vestiti compagni s'era tal spatio loro sotto dove a di, e cum o lallegrantesi et et nave, una come viagio, altri dimandare a certanniute tutti gente conjinciò in di poi [)roprij piedi. Et città, e si commessa luogo gli vigilanti mara detta conosco al do trovan- accordare sancto suo corpo comi^nciò alquanto allitare,et morta et la su suo con l'altare come et in fratelli,io fuor et viva, insino Veduto non mare, essendosi questo di ma nigione. Diceva: dona Et in si voleva non el potessiiio pittarla Assentirono morta. tutti a di portiamo di ciò l'ufficio liumano^ fare per gliaceva ochi aprire gli litto,ad povera 19 lei si eoniprliendevono. ragionevole giusto. modo a dona s'era questa el di di loro et la vita al uno buone richiede questo Ma si sia reliquie di S. Agata pensoriio protectione et delle riclnede come opera, che [)are nostre et tal ujivicanti. me ricarsi si allegando opinione a di i\ di che morte sepnlturn, loco mej traslazione in in In la- quel Cathania già da due Miini ìm'kIiiIori tari» la Monasteri,],perdette (Iclli tre loco fu non caso a cominciò eonsolatione al niiserabilo sorte tui*"li ochio, uno alla insino per poi la tiando el ghi da di miracoli. alcuna rantia alcuni Dio magno S/ Dio Hora Agata. Confortiamo indecente et d'ogni bene in v'è se Ouius nil deus Quam Quo Pulsat Sed in residens et Olim merito terrenum coelo solio orat linquens nos mirando suis lapsus orientis ad bene Qui viresque tronum Non fuit tui, sed nostri furtum sine Sublatus ille furto, Quarum sit apud Cumque potens Que per eam fiunt fine bearj relevando Regna sua suorum i)etivit redivit, tecta talcm grecia imperialem, iuris demique crimine sublimi furis. sede celeberrima ostendunt amaridum polorum cumlaveras quasi habemus. equiperarj sine thesaurum christum et miracoli. venerandum rebus valet ^ou servasti attribuisca undique locata virgo beata mira di ringraandava e prie- de siiO essendovi infirmità lo munus regi copiata nunc a corpus voluit eum: Agatha, glorifìcemus mundi plus lui narratione alla fine munere Agathae dedit imo Reddidit Cui nobis et Versus. de (xdiio. secondo che cose fructuose, christum et tantuuì nanque sanctae et composti. fratres Laetemur alla - rale- tutto gratia, mediante quanto gloiioso. Dato laude S.* sposa lo attribuisca utile cose Dio sua dette lui conoscente, ledenti queste resti et amaiestratto, che sì bella basti del essa celeberrima e ben da fusse ne questo non fu ricevuto tutti o nostra Qui Sua la lui haveva come versi visione lume el sua perseverasse reliquie, et sue ricevette ricevnt(2 et le d'ogni della conforto i?icominciato sto que- fugì diclo destituto et dette cliel camino et in venente no(;te l)redicando termine, e menava, insolito via Agatlia visitare a sua noujinato laclirimare,dolendosi et Bea."»» exliortolo et al benefitio tanto la quale della inexperto piangnere a casa grato pervenne Di el vedilo abandonato catellino lo modo cuin i)er visi- loco uno a (jateliiiio che uno divino, nulo per uja fu quale quando el Agatlia, "li 8." casa (;itt}\(11 Catliania alla de^li oclii,vì^mìvìi lmn"^ Maurizio W'scooo fjpisiolddd drlT volgare rcdazioìie Una L'O cosa et igno- al gitore lar- Eeciterenio sulla delle traslazione Perque qnaiii Orbatis visum ])liiresSatbnuae Credere c^iiod dubita», etiani visis, nee folix Nee Ordiiìis tui Tristitins Solìieitans Plebes Actus Rex ad sacro linque tnos ad novns diva qui Gloria veste sit perpes" precibus Qui mentes Cui tamen US Nos etiain Qui non virgo sed tlia te. divulgata et Alcuni ben esser per alcuni sua, cbe non la sanità per la tanto clie liabemus. unno eideni idem. et unus de peccati loro. sono volle noi domandono più degna poi sicurtà Ma cbe in o tri al- per questi ultiuìi crediamo la Aga- le gen perchè exauditj. Quelli ritorne martyre coircorevauo loro per dimeno non cosa parte alcuni fidelmente cioè assai dicanius nostra della excel.'"'' vergine et paresiuo exauditi, corporea, fereutj UNDECIMUM. corporale più facilmente ligatis potentj coniendet remissione domandone) lionio improbitatis. facta pernianet fama se uovantur testis Innglii paesi, d'ogni per exauditi, aii^i più degnamente sanità la adunque vestis niunere CAPITULUM Publicata rite qui euncta corpora seniper nmtatur Renata reiìovata. luet dona de corpus ìaetuni pedibusque saecula tot et gaude seeuni. omnia per poeinas per Yirgineis eusis inveteratur, manibus caret niissus parit sis et candida a(.'eei)tat benebras In iiegotia qui sordibus Kegis aniicitie,lìdeiqué Qua elerice veliit lios superos convivas Quìs obrnet- nioiiastice eariìiem veteres il) inferno Trudit ferus baptisaii fonte etiain . valebis. taiita^virgine plaude. die oiiines medelanì (3atbaiiieiisis ordo de depellens ira sigila videbis ea iam nienior 21 loquellam, reticjere iiec Eedeuiptoij Tnque vis gaudeto fames, ipse si tu gaudens, dira te ab egrotis rei"etit qiuinicnniqne et Urbs sulvaiitur roddit, niutisque Prestai, His S. Agata reliquie di non quanto purità primi debòleza meno ma, dell'ani- domandono per più la li pec- l'ii(( redmione "li conlimio enti elio i\uo (loniiindono nella, lui morire, patuiti in non la città et arditamente ceiti armata animo a confidandosi meliti quelli popoli barbari, a quel medesimo dì e fu era advenne Santa dello cetrice in d'una nelle Intbito oreccliie di et donna el conobbesi dono privata del el del molto d'angeli, corpo di subito Dio et ochi le et ghuaiita, et era et la nocte la inter- sua in quella medesima dita adunque essa sì mirabile forte exclamava la vata pri- circunda- et veduto tutto quali deli(;ate : non solennità ecco sue sparì via udito et et mase ri- sanctani quale constipata misse et bavere summo gloriosa Agatha. nocte tra Un'alebbe vedere. CAPITULCJM Dì et liberata, degli dormire, a et infra Sancta et vi che della la Et città non mura di ta San- fuga. la popolo devota alla in Meiitem populo, ornatissima tutto lume al alquanto maravigliava in iniiumerabìl fede matrona, questa là nota cum caterva si di et molto muliebre ringratiando mente qua (jominciò lucidissima el me resistei! Cathania, dice ben però et la di non terra, le hebbe non Appropinquandosi veniva et oratione, j"resto levandosi cosa, Agatha matrona audito in essendo ta di honoranda una danno la la mul- gran presono excej)to cosa, questo i)atriae liberationem. et della alcuna S.* di protectione per etc. Hora portare. potevano nò liumana creatura saccbegiando menati fusse questa gloriosa et lia: Sici- ma essa, si missono seracusaui e la maravigliosa quali spaventati assaltorono quali morti, quali pregioni di certi saccliegiare resisteri i)atrocinio,feceno Divino col che poter riosa glo- nostra tutta ad ben quasi possibile ne di (!um voUa s()[)ravenero vennero Agytlia, altia questa pagani et sanza iiiiusto uno un' quasi occoporono gentilj la. beata da quale [)ocliigioini è iiidc^iio uno facto arditamente mano pareva prese et numero, cum el liavere et anno uno (jiicloli' iiistificaic et risuscilar lejiiamo cose gran conosciuta loro tit Udine, et tia due insieme Catliania di fraude no di Signore Maurizio clic clic, (;crtaiiieiito e morto mio Triipassato ^pagnolj et città (pieste et Santa. c(u\sari vita presente jillii (|iiesl' iiiii j^ratiadel della (lei Vescovo Epìntoìa occonono, nin"»i()i'cosa, predili far degno clie dclV volgare ])oì passato S.^ Agatha el da qninto DUODEOIMUM. anno Constantinopoli della in Translatioue Cathania. A(tcade del una sacrato certa redazione Una 24 onnipotenti prima elle alì'ectione et et chianuuulo et in die di evangelio in modo da dosso^ n'havesse veri ognuno altissimo, iuditij alla et si in la la di tutto i^on exemplare Ego del el di Dio fu quando spatio di le sanità de tutti marito et la di Agatha, S*. e beni cum dello qual cosa benché quel spirito maligno fusse passata dimostrò spirito infinite così amore rono, converti- fatta partiron sani et Dio a ralegro- gaudio in ad mente integra- circunstanti et si intra dogli uscen- prosequendo e "li adinto detto La, lebrando ce- dubitare, dolori moglie et el gratie tutti et vita jacque creatura et quel et lo vergine in toinientato refereudo de et la et alle consueta lo vene predominava. che creatura clie lei et rihavuto lachrime largitore di tremare a Dio magno sua creatura, vexato lo peccato, sno la quasi Agatha et el solennità, gratia che sposa sua, laude più poco d'ogni salute che segui et sua confessò della et in ad verilicare poteva s[)irito buono, lo Ma liberata stimavono portato vita. et ogni innocente et polo po- pervenne Mauritio inuiediate [)usillanin)j dubitatione seco questa con alcuni tal era inimico si M. el povera della doni di eum el ardeva, costumi prefatio el clie e buon meriti tutto verso questa così episcopo di fanciulo quel cominciorno envano bebam. maligno dimonio el veduta el di eharità reverendo cantava, in aditito reportante vescovado messa morta, di Dio el quel fugato et ronsi fìama questa Alllioia vociferando in li per |)ieti\commossi fraterna pianti et et Agatlia. per Agatba ma che per la di silentio, delPonnipotente oinava come bea. martire (;rn(1(InuMitc santo spirito inìinundo et sosi)iri la misericordia tempo in ynia^ine et (Mcatura questo vergine era cuni mentre orecliie Dio S*. jjlorioaa questa da. flagellata, el V(*xala alla pietà usasse Maurizio Vescovo del Epistola dcU^ volgare et brata cele- e salvi admiratione ]"opolo. s' è et proceduto mancandovi prestiber Martinus più inauri per essere manchamento nello carte. Areus lunensis, indignus sacerdos scri- APPENDICE Appunti alla traslazione (le) Ij'Epistola le delle scritture testualmente di S. Agata. i miracoli senza o riprodotta o Catania e riguardanti sacre relativi reliquie Miiiirizìo, con vescovo trovasi Monaco, tutte bibliografici di "in quasi parafrasata S. dino Blan- Agata. Fra esse da Don ricordiamo: Delle Pietro Oarrera catanientibus exordio ah nostram Vitae iis Jesu, spiegate Palazzo II, dell'illnstre 76 pp. segg. sive sacra gestis e de episcopis Christianae a Ex nato, Se- religionis Typograpliia Vincen- segg. e Ji. postumum opus Panormi, nel Oatan;ie, aetatem, siculorum; Catania Catana praeclare 70 di tomo Grossis, pp. sanctorum societatis MDOXLI, usque MDCLIV, tij Petronij, città, Catania^ in De rehusque ad TANi, Kossi, Baptìsta. Jo. Don della agatheo, Giovanni per 53 historiche memorie apud P. OCTAVii Cirillos, MDCLVII, Caib- I, tomo fol. segg. e de^ vite Delle Perdicaro, Palermo, (Il Perdicaro, i^egg. Parte siciliani. santi però, è Tomaso per tra I' quelli dal composta Eomolo, che Padre 1688, ritengono seppe Giu375 pag. palermitana e S. Agata). della, Epitome e Sposa generosa deW ViTERA (Ediz. patria di Gesù di Catanese annuario Catania, Vita, della Catania, rara), f. 29 martirio JS. per le Santa, Catania, e segg. e Agata vergine notizie per sacre, opera nella delU\iìivitta, nobilissimay miracoli e anco del Stamparla M. martire, profane R. P. di Paolo con della Vaggiunta città Franobsoo Bisagui, di Pri1C90 Appendice *Q XVII, sec. Catania, di Sicilia I, t. 11. 112, e. 29 Vita Disquisilionibus R. Università Don Ooppnhie, MDGCXXXIII, Petri lieredes Auctore ilhistrata. notiis et segg. e gloriosa vergine della 8. martire e di Catania, Tip. Ruggeri, Domenico P. della Veiitimiliana del cart. segg. Panoimi, apud 526 pp. èiacra, Ms. (J., Catania d. (lolla Biblioteca e sacra. Pirro, Rocco "1. 0. Saverio AZZAUKLLI G. dal compendiata Agata Pastore, 1887, 136 pp. segg. « Vita Oalatola, 1888, si della tela chiesa di dramma Un nese S. Agata. Oratorio patrizio e Musica del 18 Breve, di oratorio segue 20 e (1) Cfr. Romeo, (2j Cfr. R. XVI sec. tedrale Cat- quello (1), e nella conservata vicende alle di op. Pennisi, il sotto atti degli F. Pastore, del miracolo, Protomartire e dei piazza gli auspici B. della Cata- regj Studj del Cav. Università Poesia 1851. deWAhate tania Ca- di Giuseppe degli studj, Geremia. Coppola. movimento pp. Acicastello e condotto abbellendolo del racconto cit., Vergine nella agosto fedelissimamente, petrarcheschi, 33-34. cantarsi da Rosario ricco ma Agata della perti co- (2). della reliquie conservatore maestro sacrario S. di musica, ispirato sacre Stamperia Catania, motivi dei tania Ca- a Geremia: delle sere del pareti del Costantinopoli quattrocenteschi, oggi il tesoro Castello per ritorno Gioeni pp. sacro Il nelle le scorcio Aci dalPabate composto adornano allo ad Mauro Catania, Romeo, da Agata affreschi degli è riposto dove appartenente S. S. di corpo Fautore Catania di Salvatore segg. seta, che di di stoffa e del ispirarono pel Sac. Agata 76 pp. traslazione Alla fu S. di culto e con di colori Maurizio. vescovo gusto, questo poetici Gii e di interlo- 236-237. e dintorni 7iel 1920, Catcania, Galàtola, 1920, Appendice cutori le di mura fermata Mosè Vanno 8. Vincenzo Bellini Tipografia del versità, 1811, del D. sig. Scritto da dalla del T". del sig. a composti per alla celebrare degli la studi traslazione in musica In a' della Catania^ seguita a nel- da Don dalla Catania, a? de' corpo Catania di del nella S. regj studj, della del Poesia di drammatico per festeggiare vergine e la del musica memoria martire Pietro ^i nese. cata- cinto^ Gia- D. del regj studj almi sacro a sig. N. della corpo tania, Ca- Catania, N.. Musica Cappella Napolitano. patria, Catania, 1825, maestro martire e Cattedrale^ Catania, Costantinopoli 1822. per nopoli Costanti- da Musica piazza degli Maestro Coppola vergine trasporto da Agata 1816 degli Studi. gran prodigioso cantarsi da trasporto della Università R. Musica quesfanno Viwnio. Cappella ddla cantarsi lei Agata Di dell' tlni- Oratorio di S. Catanese. Cappella prodigioso S. Stampe per di Corpo Gramignani. agosto Maria degli studj^ per sacro 19 e di corpo catanese Musica 18 del della memoria dalle Flaviano. S. Sacro del trasporto di degli Studi piazza gran Francesco di voti Componimento Longo. Piazza Catania. in nella D. Vincenzo Giuseppi^ piazza del la torcili Kazia. gran 1). posto e Maestro studi da martire 1). accenni non celebrare Cappella Sac. sacro Stamperia festeggiandosi da' trarre possa scena nella Catania^ Catania, maestro Oratorio vergine^ e furono Sardo memorabile giorno Castohina, Ester. I, Costantinopoli prodigioso ai degli Catania a per Bellini liberata il 1804 cantarsi a del Poesia piazza festeggiare 1816, da del EosARio gran ne presso Bisagni. Antiochia nella cantarsi di maestro memoria la da Giovanni da Costantinopoli da se Fautore (Cfr. Parte vario, da Agata Abigaille. Oratorio Agata Taranto quesfanno Scritto 1126. festeggiare non critico,che Oratorio di martire e sebbene si svolge : Agosto vergine notevole, argomento liberatore. 19 e di Goselino; l'azione e carattere oratorii,di traslazione J8 di è miracolo al e Altri la ed Catania, conclusione alcuna Gisliberto Maurizio, sono: 27 S. dai Antonio cantarsi da del Agata nella prodigioso da nopoli Costanti- tipi del Can. Coppola. sporto tra- cesco Fran- Appendice 28 La studi di del Susanna. Cdsla Sicilia la tutta prodigioso trasporto Catanese 1832, di Oratorio S. G. plesso Salvatore da ed isole adjacenti del Sacro Corpo Agata da Pastore e piazza festeggiandosi la nella della gloriosa Costantinopoli Oaudiillo, Pappalardo. gran cantarsi del tipografo Poesia Can.'"' del re(jj memoria vergine Catania, a dei e tomartire pro- Oataiiia, Senato. Musica Secondario Mario ToRRisi. La vittoria Studi festeggiandosi Catania a F. Giosuè. di di del 1840. Pastore, la Giacinto Oratorio del memoria sacro Poesia di corpo e da sinfonia Oastorina, nella cantarsi ritorno meraviglioso S. Agata, entrambi maestri da degli nopoli Costanti- Stamperia Catania, Domenico di piazza di Castorika, della Cattedrale sica mu- e del Senato. Giuditta. festa Parole Sacro S. di di Agata G. R. oratorio deW Abate, in agosto musica tre parti 1869,Ciit'dnrd, del celebre da cantarsi Stab. Catanese Carmelina Catania in Tip. Oaronda, G. Pacint. Naselli nella 1869. Signora di La nel i lettori dell' stesso, debbo giovanili letture quel studio suo delle delle moderno, Sicilia di in Miiiteilo. di E Isidoro di metà resi avverte Sicilia la del il agio. furono sì locali XV di confino tradizione, Le annato romanze E me per dispiace della dezza gran- Signora cronache zioni tradi- e critica la teraria let- me il lu- proposito a del e della ben si)arge mie .sorvolato ne ricercando va della e medio cenno nelle Log. cronache Vili, della dal ed fisco una Al ». il che da iticdite IX, X dispaccio un di e Filimìo ecc. in pone onde accessorii di somma volle di Caruso, nota in ed nobile col uccisa Bar- Piero d' impaccio cavava scudi che d' con versata teilo, Miii- di ingrandirlo ai)presso di e Storico oro il fatto « composizione Archivio seconda una (Antonio 500 ai giustizia, alla tormentata si poi quale pitani ca- Io impediva feudale di Miiiteilo: marito geloso barone riferi vasi di Signora da universalmente il atti eccessi, niali dema- terre si esercitava ma re, imprigionata, terra), della grazia, Sicilia la dato tale, Orien- XIII. cit., lii(la;^iui del provenzali, quegli amante Malta risulta «Tra caso nelle spettava del ed 1500 inferiore magistrati Santapau) quella al intorno vassallaggi enormità suo in che nei j ai il S[)oglio degli (2) è ove ancóra (2), si Lumia, storico culminante cui aggiunge: di del casse E secolo supposto barone (1) e nelle parte dell'evo tanta giurisdizione ricorso sovente (Aldonza breve nelle Lumia di era suo o La imperatore. brano così luce (1), avevo, Isidoro V in narrai della onor delPemineute un a già giustizia v' : donna vero La regie o che scritto intorno e Orientale, storia. della a Sicilia all' di Carlo lettura nome, come europea baroni di tale Miiiteilo, Sicilia Caruso Siciliane la quello su Filippo sotto ora sventure trovo di Storie molto, perché, ripresa e della Archivio^ portai inedite La storico storici nota. questo Cronache le Archivio questa in Quando, critica Santapau) passaggio dalla tradizione ai documenti suo Per me Miiiteilo (Donna Aldonza Villanti, nei VoìksUeder dell' Hkkder, o uellQ dal in Giovanni ro cbe documenti dal proposito Lumia il La 1879 cliiaro in mettono di vanni Aragona, Barresi, e il — il — fatti di la In tutti svolgersi in Palermo del e del Catania; 31 e barone idonea non di interviene con il Barresi) e di (1), nota Gi^ re 1475; fu i due non e il Piero Antonio cognati, il fratello lui, Cola di ebbero Santapau uccise non Barresi pena ; i loro per presto graziati. i documenti Caruso, smentiscono storici differiscono. ne o sia la zione narra- altri Due e gente ; Santapau si punire de (1) Essi marito jìuuti se armassero a gli uccisori data i fratelli Palermo 54, 66, Registro 132 in di in Il re il del Cancelleria foglio 253, Reg. 135 diano stesso, del a Si liberare come do ordinan- arguisce indirizzato del né figlia allo 139 fogl. 130 185. i che e rella so- stesso Regio Consiglio liegno, Registro fog. 149, Reg. sopra, congregare la il cauzione (il suocero modo Sacro di che 1473, Santapau dispaccio Militello, ordinando luogo, settembre per di tato da- monastero un questo alcun spedizione ; essendo Palermo, di 14 Mirabello, milite,promotore si trovano in esso per dispaccio con Signora fatto,smettano. avessero una e offendere. farla abbiano non V clie la Eaimondo messer figli e o interviene lenta, essere viceré, e ricoverata e stessa e dispaccio magnifico i suoi marito al il esso per ordinando 1473, offenderla e dovette moglie Agiata, dispaccio suo altro il re, se tolta la contro Girardo agosto coadunare Iacopo il e Aldonza uccise e Barresi altro con magnifico o liano, Sici- 1878, regnando : il 1473 Donna ben i^iìitempi, Aldonza, che di Militello il protonotario Donna dire degni avvennero fra Santapau, questi punti L' azione ancóra Storico : — o i fatti cui furono ma tradizionale emergono molto Flandinii, dal sorella,ma di signore sangue, in Battista; cognato vendicare lui, per in Giovanni suo altri pubblicata Doveva ». da e e moriva. uccisore e non 1475, Archivio nelP 1879 propriamente e il marito — ind. Memoria una a Barreai riero : precisa V epoca — Vili Palermo stesso pubblicati documenti I agosto Flandina III, serie,anno di appoggio Antonino signor nuova noi di servono Antonio favore a il 1° complici, snoi familiari due Barcellona, Santapau) Aldonza (Donna MUiicUo di Signora La 26 del fogli 47, La 28 Militeìlo di Signora e nobile Aldonza magnifica e j nella sentenza, cui per (1) Bellopede, il quale de torturaste, ossia il Qui re V pone la con disonestà sua dieta peragenda sugla volendo è de Nicolò e voi a detto quale ut dicittir ci ci (2) vostri vostra sé voi e la concedere le tutte voi a dice pre- Ruma- vostro, ojior e la qui e — Per predette qual cosa, avvertite cose e misericordiosamente servi dalla loro e cato re- l'uomo arrecatavi, quel- morte. a predetti vostri i e condurci, a degniamo perché, dell' benignità solita nostra rilascio remissione, indulgenza, perdono e infrascritto. il Segue quelle da « (1) Il voi è de oggi capita un altra, leggere: fosse Di (2) sia già può farvi volendo non vale di di », « atto se non io di Ragusa E la tesi di per nostra Flandina scritture e distinzione a casato, ecc. o pur da dinotare un notaio, ecc., », di o nome, da questa del riferimento senza o atti negli sotto, Ancor questo, Renda, nel considerazione, onde e mossi e processo, volte, a redatte stesso. aiutare parte nominato, come villici, Renda questi nomi dove il cognomi, del dette, cose caso Bello-" che cognome. da generale ai qualificato nell' Bellopede pede antico, innanzi le tutte il merito e trascina, che in gli atti e si ma io », consideiate — tuttavia anche « che, che uso scritture Ragusa, del non V od in dette maniera locali,secondo nobiliare dicendo re esso essendo augghia. Così locale. pure caso. il mantenere si è primo Forse il il meglio parlata scrivendosi Il tempo, Bumasugla si e de, ma sopprimere è quel siciliana; Mnxa il senza oggi di suono trova, lo serbo. nella scritto deve pronuncia nel il Muacia, secondo il de sì j ritengo e le parole viziosa per glia e Muccio o in Ma ovunque. riportare yo'i dev'esser stare I — ad « inonestamente moglie deste, ucci- signore; Bernardo ingiuria tanta Pietro avrebbe questo zelanti condussero ebbe, supplicaste abbiamo servi, i)redetta del certi anche Sicilia. faceste. signora casa di isola moglie e condusse che di — alla Allora — la dice, e causa sodisfazione la -considerate, verso noi la segue; Muxii dar col umilmente e », all'onore fu tale che elegantemente si come data quel vostra mandaste uccidere e che, detta con e di di fratelli dai glie mo- nel!' regno fu vostra processo nostro accusato torturare infamia al insieme voi e deportazione alla ancóra foste fatto voi coadiiicente Meliveti) predetto nobile Voi di contro condannarono vi {in insulani Malta fu della persona prelato Kainiondo figlia del occasione quale in periHitriiti "lti voi uccisione vostro, (li omicidio Santapau) AUÌonza (Donna tiche, an- ortografìa, ghia è : ancor Bumagnome co- jH nel esprimere la resi voi e tradizione rispetti, considerazioni certi da dalla passaggio suo predetta detta colni in che detti corporale, reale, pecuniaria peiìa di tanto detta da commessi e uccisione della voi sì da perpetrata fatti di sentenza qui espressamente voi dai e si non notarili quale punto, legali e pigliare ])er rilasciamo fiato. Ma il ciò che essi, in mai tem[)o nessun giudizio abbiate e voi che vogliamo detto Pietro della morte commessi della testo ha: (2) Il testo ha per e altri vostra da litis sitis un a cui tormento vostri occasione costretti, menti altri- e dai valere potrebbe sint, e il Flandina leggere preferiamo ecc., ho che valeva parlato, in da eccessi che stra vo- del anche occasione servi vostri voi fatti messi com- se predette esen.ti,qui- carcerati. alla parola liti eitia che litia ecc.; oidio, e dinotava è di avviso della inorte detti anche tutte beni deportazione delitti qualunque voi all' opposto tortura con cose ne in loro e e altre di e senso, stesso predetti né ». anche lo con predetta ed et gnità beni- e esser vostri degli altri crimini longobarda, Ciccaglionic, i se statuizioni tutto carcerazione e per causa i e anzi che (2) della siano e della distringi, che avere salica, della il moglie di possano o anche perdoniamo e ragione tutti con carcerazione perpetrati, Il (f).Noi, Anche della qualsiasi per legge siate Belloi)ede, e e servi vostri i occisioni, nonché di crimini ujoglie, e un e tratti; esser avrete, liberati e (1) fuori o possiate causa fermeremmo, voi per sione ucci- la per clemenza pagine « — pena (1), vessati, molestati, inquietati, o chiamati, forzati, segregati in altre con non ci tra al- e i crimini moglie, saggio delitti,né e e magnifico ac^ciocché è circa noi o la tutti perpetuo continua re f)er i predetti crimini servi di questo ogni e della anche in e trata perpe- condanna vuoi, solita nostra servi anche e da criminale, e vostra quattrocentesche, sovrane chiarendo periodo, dopo della dalla dicano, in Bar- Bellopede, di come servi, e tiamo omet- de habuerat, pena quanto servi anche indulgiamo, rimettiamo, Al vostri detti detta morte o dai vostri se altra o de Pietro civile deportazione che uccisione ogni calunnia e qui predetta inhoneste e che « 29 Perio Nicolò e domanda, e storici Antonio detto in e vestra uxore macchia predetta, della Bernardo azione, questione, petizione, deportazione crimine moglie dieta cum magnifico e e documenti impellenti, cause nobile vostra dai V uccisione juiclie voi a de[)ortatione in compinta « », e ai debba dal anche fa seguire litiis della liberto intendersi ecc. lilit ija Signora 30 di Miliiello affatto tati, liberi,assolti,liberati,e vostri servi detti (lecerniamo, la «alla quali ecc. ecc. — e ecc. — dà mille onze In fine Curia le quali da voi di deste d' per della oro ta, dette 6 cioè e 500 e 500 grazia, onze dietro avuta d' (1) L'antica 12,75j ed di oro onza altresì » ecc., fici magnial al Tesoriere di regno Sicilia,di la e (1), più Sicilia, tari moneta 30j quantunque Barresi) del moneta multa Tesoriero e 32,500 al cambio in di 1475 32,500 volte ideale il tari di della ». soldi — Rex verbosa più moneta città in Dato in Ioannes. remissione separatamente conto, importava fosse Sicilia; barcellonesi,ossia indicate sono o : cioè generale questa Sicilia j firmato assai di la per noi, a regno soldi ma di de consegnaste e moneta lata pagamento Sicilia di struggiam di- ai Procuratori e déste onze della tari indubbia lunga questa e indignazione e Consiliario Barcellona, il giorno detto, lo agosto In riponiamo, sentenza Curia, (magnifico voi il diletto Perai le soldi 13 « — onze ricevette Barcellona, prese ragione che 500 de ira nocenza d' in- giustiziere e all' Avvocato la nostra ecc., annulliamo, e Magna con sero fos- stato e Maestro ufficiali nel graziosamente nostra, al e — si dichiara Guglielmo nostro ». pristino detta » processo poniamo la nostra i nostri e beni «agli spettabili nobili — Patrimonio, pena sopra, d'oro della tutti a remissione presente alla Giudici beneficii, stati, vostri cassiamo vuotiamo pertanto nostro ultimo quanto vostri al Viceré, Oonsiliarii, ai al beni e deportazione sentenza finalménte presente effetti ordine del da osservare di Si di dei li che e sospesi siate o ordinare servi col di sentenza buisce attri- non dichiara solenuitii detta la «e i detti e e mai — famuli, universe privati o se come forza Conservatore fiscali,e come voi di Luogotenente, suo suoi predetta servi promulgati, e nostri diletti e altre la e ai e e testare, codicillare, annullando e ed predetti integrità e ecc., delitto tutto, fatti stati cassando i Il fendali e e di — il re, se e sempre, ». fama, onori, dignità, oftìci,beneficii voi facoltà libera presente i e vogliamo, buona quel barone avuti al per uccisione la con continuano periodo siate voi liberiauìo,e e civica burgensatici tutti dei il e corona restituisce di immuni seriamente declariamo e noi come per assolviamo, quitanziamo, esimiamo, dispaccio Il e immuni, assolti,quitati, liberi, esenti, e per ISantapau) Aldonza (Donna eguale a lire centesimi liane ita- 42; nel passaggio suo la pena si potrebbe della tanto cbe in ma foste della moglie. D' i suoi in servi corso, altro noi assolviamo Evidentemente semplice deportazione; diletto e stato se datato onde 1' i 7, può Malta; misto « d' e a Curia la frase essere ripetuta cbe della cavati sione. ucci- con nobile un cbe contro e cbe cittadino qualche in aggiunge : una fico magni- qualsiasi sarebbe ciò che i Barresi per ». e i servi relegante ; e parmi non : solo il Barresi a è a letto 65, della tro con- che alla v' ma che era per provvedeva dal la la sentenza 500 a Sicilia L. 12,75, Nel togliere e italiani. 19,2 Piero Isola di e di e mero Aggiunge collisione una opportunamente la pronunciata della Barresi nelP ». risulti grana quel catiibio. in abusato per vano forma- 30 diritto quel uccisione pro- onze tari Antonio documento sola le e deportazione di era governo ciò in ba centesimi. 2 centesimi ora trae a Ponza orribilmente manifesta M"alta è presi al cambio son con sarebbe avesse e eguale soldi disfavore Barresi ragguaglio suo barcellonesi condannati al Ed Durrea. il grano inadeguata, Santapau, Replico il di a testé importava viceré, grazia al Barresi, Leonora fermo cambio il barone più i frazione era del Santapace. soldi veniano pena quanto per Malta tre della i imputati esso per Lop. Ximenez Diversamente, tale a e scoverti, furono ne re, data esattamente testo. i documenti per del stessa se 13 documento ia sa ucciso, e 7, essendo se piccola e si fu firmato grani e base dal « nulla magnifica signora nel onde tutti deportazione cbiaro doveva, sarebbero un uccisione il barone il processo di diletto e risulta non onde non V per deportare d' se nobile Malta contro canto (la risultava onza familiari fra voi deportazione dispaccio un Giovanni, Fi.ANDiNA altronde, in la se 12^60; oppure, 30 re soldi pensare impero Sicilia il barcellonese suoi la tari Sicilia, V (1) Il due L. 32,500 soldo non qui si cbiamano cbe sarebbe sotto di tari della Barresi Barcellona), stessa ragguaglio sì 1475 agosto cbe essa cbe 31 occisione; distinte, parole, uccisione Cola legge ouza sarebbe Il 1° è da si della spiega meglio Santapau proposito Santapau, Vi si in Catania i dei il nobile questa si storici (1). È Santapau. la che pene Bellopede; d'altro e per vendetta cbe non ma nostro troppo Della del i servi documenti pnr^detto tante i famuli e due pronunciata allora e voi è in fosse arenato; di deportazione canto, 1' uccisione per o trattò alla ai deportazione principio speciale condanna una 6 si condannato nostro tradizione di sentenza ritenere processi; due dalla la pena dalla moglie. : in gazione rele- della gna Ma- La 32 posto di onde nella accusa, del uccisione la per cessi e Giovanni notar di magnifico Antonio (Qui il viceré dice di feudo nel luoghi, udite sui Curia della Magna il notaro o Simone mandate delle è Santapau Ora fr atri nel quale di et tal di Feria), la fuga Caruso, siano espletati. processos mente personalrito col al vostro Ordiniamo ritorno, que chiun- che reali al mille pena de Simone commissario abbiate giornalieri la e % Tale : O nel quante il per liberta, Palumbo, non si parla fuga si il datato tari fisco; (il » dei mero nu- Calcerano loro Nicolò persone accusatevi il e notaro, figli del Santapau alla gente. accusò (Raimondo, perché tradizione e esso i processi il il novamente signor signor sottrattisi alla glia? fi- la vendicato singolarmente poi ; col 1473, coadunino e Barresi si indicano pau. Santa- Guglielmo Settembre 14 i figlidi Raimondo, e avrebbe stesso e il contro fra padre congreghino l'ucciso accosterebbe s' inquirisce del Palermo non padre e nome fratelli fra dispaccio le servi; Ponzio, : essi perché Leonora iniziati,tanti Feria, decida. in e è sono viceregio casato? di il detto processi suddetti i suddetto, il Barresi figli,intendiamo nobile suo contro Curia, apportate pagamento casato domanderemmo la fine Raimondo e ordini partono E di dispaccio noi solo complici; altri (ih'mim\t\ magnifica nobile voi inclusive,e giustizia al graziati son e Gii petrata per- pubblicato). Dunque ciò la avrete guerra plurale Regia Magna tali conclusioni e al dice ordina, conclusioni obbedisca vi diarie vostre non e alle Seniaj spetti della processi sotto parti, e compite sigillate perché cui e fino le più Andate, « Avvocati degli uno tali cbe ma processus; predictos conficere deheatis). è accusa accusa Feria. di clie è uopo manda di medesima della tale e altresì guisa a [)ro- Palumbo, Antonio proposto coadunate genti Picadacbi, signore compleatur Vivacbito ha signora gnore si- occisione stessa Raimondo, borgesi [burgensium) dei in persona la per e detto stessa parte delle da accusatrice di La Russo. aggressione Or liberta Beatrice contro Ferulae), (dominum Feria della cliiamato più giù Montecatlieiio {sic) de Saiitapace, lìiagnifico signore Anto- il contro processo Ambrosium Peri nium occisione stessa de ziato ini- si è Barresi, li.iimoiido signore la per accuse, Nicolò magnifico magnifico il contro processo e miserando (pioudain delle Curia Regia Magna Santapau) Aldonza (Donna Militello Signora cronaca con del nel Ma di circa III Ponzio (prosequuto Cola beni Re Signuri Giovanni Barresi existeiiti lu a Santapau il 18 che in il il detto castello E non la volontà mille di temiate mese nel di la far o detto altri ciò, perché del Re, magnifico fico magni- tutti di ciò eiusdem spedito reale posto, vi « della Ponzio legittimamente volontà facendolo di messer figlio suo parte. sua per mandiamo co- terra magnifico al i suoi Luchula, pretextu Giovanni non e in remissione la Magestà fuorgiudicato Capitano questa è al castello che, dizione in- nona la « 33 quondam Curia consegnare del ad di et Regia Tudisco e clie restituito aggiunge e j nome il mandato e la baronia Andrea baronia, e ha in restituire Santapau la morte privilegiodi questa nobile Caltagirone, dobbiate Raimondo putiri febbraio finalmente e «lo storici perdonato e accusato e 23 annuncia rimesso »j documenti Palermo foriudicato)per istante voi, datato interfectu Cita ». Palermo di presenti foriudicationis da novamente stabili,signanter e ai dispaccio, che ha olim tradizione dopo, altro un final iter et mobili anni tre si Ila 1478, di dalla passaggio suo nostra, secondo fiorini pagherete ». codesto Es^sendo in giudicato si acuì la baronia e Giovanni contumacia, Ponzio bandito, o beni. è non Di il Raimondo, più questione. E è lo che giustizia punitiva Santapau da intendere che forse, che del privò anche padre, fuoriudicato,o un castello suo sembra viva da Leonora, accusato di lui contro e mente, pacificaè stato assolto. # Ed ora^ qualche le Ricordiamo i suoi terra un della bene così volevano marito. Archivio terra, fu e lo Ed darò». i Storico Ma cognati — 3. la per tanto la moglie uomini, non ed il con e Bellopiede. Segreto Signora vendetta non la disse si barone, nel quelle I staccò tacciarono il fratelli loro: sua che era più non e del nella Segreto, chiamar festevole, usava e denominato ujaggior danaro, Signora, ancóra rimase e rimasero al ordine con Battista Giovanni : Spagna; appannaggio loro per allegra che Luigi, e la per Filippo Caruso. di cronaca narrazione sua partì Nicolò terra; della gentildonne Militello pagare essendo quale, della linee fratelli di Caruso, rendite La di barone Barresi rapporto alla in rilievo « se dalla d'infamia delle Aldonza. le castello Segreto del lava, bal- barone P ordina parola la del compiuta La ?'J col ad V ira che non farlo,ordinò lo dicendo a morto tavola alla coda dovette al collo della cisterna si chiamava la due Santa notte Maria la essi ai figli di Il quale a a che e la che- di lui i di Ma ordinò Caruso. che mattina, dopo dava an- egli corse volta andò non il stati, graziò erano dote molta non Zizza, luogo quel Pier perciò quella con chiara. Aldonza, la vi molti Segreto. subito cognati figlio die' ben alla a Ma che luna di vennero Abate. Barresi, invece Aldonza in ammazzarono il viceré il Barresi. Per il essi la avendo trovandosi che, fratelli al portarono la verbo regio seguiva Ma, e tolse visita in nora Eleo- moglie in un cognato, la con fu Licodia. in Il loro lo del dichiarò Stato di Nicolò corte quale, piatto, se dire sentì e Luigi. conduceva ucciso; l'uccisione il viceré cronista pel regno, Aldonza,, genero corte, del questi avvenuta la loro di padre del testa mangiava. padre in stesso, essendo mentre il fratelli il ed decamparono, non [N^oto i due dai vanni, raggiunto e al trama Matteo a fratelli di e Antonio di dato coman- stettero confinato il Barresi sorprendere chiesa ne del le dopo essendo se i fratelli questi cronista e della appesa fratelli,perché Licodia, padre E ; propri viver I figlia naturale. Intanto, testa di e, provatosi sua I loro Santo a rivelar messa; Caruso; sorella. la consigliò messa stesso a vendicar di di i bandì e Aldonza di notte fosse del fuochi, era terra ottenne Il marchese i una la quale madre, tettoia la non sopra al tempo molti, perché, ed dalla donna, Caruso, Militello. presso la Donna spegnere porte, bandì punita Pier questi uno, e delle il barone Dopo, avevano rientrare buchi dai guardare videro Il che Stella. Indi stessa, il Barresi, sera ancor sotto sotterrare alla dal- e be tornereb- Militello,legato tovaglia, ordinò di cisterna la e dolore castello. e quegli come del avanti lei andato torre figlio.La da era fatto anco una che luogo la fece di ognuno a a grotta di ore nel con dal tornò, avesse vie di del supplizio nel moglie Aldonza la le dettate ne lo se giù dalla per che Militello;e, parole cavallo,e portar cantare strangolata usò si buttasse dUm in fatto,ma aveva fé' trascinare lo ancor lo (Iciiuucia,se torturarlo a Santapau) il Segreto tortura ultimo da forse e negava, sempre indi seguitò incontrarlo; e alla vi pose Palagonia in giunto cotal Biirresi, avuta 11 atesso. Sefjroto Alàonza {Donna MililcUo di Signora Castrogio- a e sedendo Barresi Licodia. la troncagli la teneva ribelli seco a davanti mentre i fratelli Se vola, ta- non stih tapau San- che, La diuaudo, dodici iuuauzi auui Aldonza {Donna Granata cbe iSanlapau) uelP caduta, cioò fosse aii- 1478. uo Osserviamo che cedere quanto afferma il Nicolò Barresi sia lo non dicej uomini del essere una fondo alla il indica signor della località che chiama popolo circa i fratelli inteso don Il feudo Ossina don e risulta i due ammazzarono che Luigi abbia a Bellopede sia stato ho come tello di Mili- barone del dissonanze il resto tutto si scorge, Aldonza, fratelli in semplicemente, La donna dalle Ma ». doveva guardando Fraucofonte, e di l^in- seguì Pigadachi Caruso i fratelli « : di Militello in da scarto Leonora ; borgesi, da parte degli o stesso Cortebianca Barresi Noto Nicolò non da burgensi Pedijaci (1). Filippo del dire, in Feria. largo vallata,con suoi ai cui in che risulta non quello come di differenza a Pigadachi feudo nel feudo che, leggenda la e Leonora di dall'accusa tale burgeusiuìHjl'offesa siiltus passaggio assassinato stato tradizione la storia di Kilevo Flandiua, bensì è dovuuque il campo. devono e Militello di Signora 30 smentite o ritenersi riche sto- favola per e rigettarsi. Che Pietro dunque e di non famiglia Caruso, al Caruso stesso, che alla la propria genealogia. Fu interessava o menzionato? Militello « de Caruso dice traccia forse è in detto reale nobilis i fratelli dunque Come sette. erano di cui in che di non quel : lo di barone voi questo, illius Pe- Filippo e sarebbe ne ziato, disgra- solamente fratres ;p6r innesta esso di nome dispaccio predictus vos erano tutto speciale del dispaccio or è tutto a (1) Se è abitanti. il suo risponde questa riferisce al conforme passa nel perduto copia, una lume simrge manoscritto rimasto posseggo 1911, in V questo punto su frammento che Bensì accusatus ». che nel tradizione alla e fronte avanzata ì Ma e fuistis Bellopede ricerca farne, troviamo tri famiglia nato nomi- così attendibile,di sembra ci non soltanto a della terremoto paesano frazione ivi Messina o segnata sotto Notizia del di 1908, pur legge il Comune di di ma dato nell' ipotesi si come Militello, cui Il Bellox)ede. il soprannome onde Pedagaggi o nel secondo che denominati eran Comunque, casato. Pedigaggi di Carrera, tSloria sua i Caruso che costume Pietro nel a Bello- che Censimento Carlentiui, uno con del 858 nel pede non suo passaggio fosse soprannome delle unione di delle famìglie certo punto: di dei ai Labbi Non che Carusi, che da intendersi Pietro Segreto, fu fatto codesto origine, 43 anni era figlio di quel altro o Governatore D' di altro dell' uccidere il Catania, ivi Itati agli atti Jnale Filippo di avervi spero b è [uius Iella Civitatis Libreria autore ^be or del sia Caruso medesimo la Del e copia altro non Militello,ossia di colui tonio An- che ebbe 1520, ossia e nel morì trebbe po- da che se e di Caruso narra, Battista famiglia Caruso, stessa da Carrera, all' in che ufficio e Militello « originale Minori son Est di fin questo Regolari Carrera o di fino formano che D. losephi manoscritto sotto militcllano ». Cronache di Da il dite ine- conosciuto, la copia Antonii che Caruso in Messina S. Agata, essendo ciò il mio ritrovasi titolo 1634 frammento, esser Ma qui occupato. ne fogli poi depo- mie merita e nel Militello primo nelle pur Sac.tis stesso, due a il trasfusi di tra dove Santapau Barresi Notizia andò io Rev. al il sesto modo ai fratelli Storia che stampa, mi dice Pietro la frammento, non che Clerici D. di secondo animo, indicò Militello, di origini Milit'elli. L' perito. che rono chiama- piti, Giovanni rivelarlo a comporre Frazzet sulle PP. di cominciò notar altra precisa poi andò ma fini Caruso. dei si cavare Filippo ricordato ché per- Silvestri, Bellopiede; che della altro e scrittura Pietro; al legista, 1520, Falania detti chiamava Forse, Segreto, Piero, ne tempo da tratta di se notizie le per ucciso Cahrera e dei come An- natore Gover- fu dei si possa quale, un l'anno presentata il nome a Militello. Barresi, (1) Pietro si è Caruso, Vincenzo canto, Filippo i fratelli il vedova. codesto circa Alcuni si Totò signore, chiamò propriamente e da Pietro, madre una mi to puni nomi Mario si dimandarono ha che che da e Governatore non morire, Vincenzo, dopo Barresi, ma un piede, Asmetti, Alonzo morì la pensa, risolve Vincenzo, furono fu 37 Militello,elenca Bello frammento che Vincenzo, quel Flandina di e da detto, i Caruso Cinquecento su che Carusi. questo storici Bellopede dissero Labbi, dei il Nicolò detto ho^ documenti adunque, riportando dipendono di credo S. Caruso, nome (1). e yiìi si come » nel oltre vo Totò Carusi Caruso Francesco nominazione dà dei da ebber i Silvestri non da come Carrera die Quelli ai casato, di che Carusi origine alcuni e 1 Militello,e tutti han storia. parrocchia Silvestri. driotti,e ma questa sub « tradizione denominazioni due importante dalla sospetto fu g^raziato,o notabilissima stanza trecento solo ma scriveva, dopo quando è Vero era figliadi una ottava scrivere storia fra e in Più sia non servizio qual di pianta sana altri ritengo Filippo Barresi, e Ma elementi, Caruso qui deve può confermare Da sì, ed ricordi Signora il scoperti. da si necessità che per egli era Aldonza, di è un tal a ? La della data creare di cui tracciati. rin- morire di dal Matteo.. ruzione cor- Pietro questo tragedia, e tradizione nella rapporti officiali la nel però Caruso. il barone uomo in essere punto di personaggio il solo dalla Però, nella della. stesso stita, esi- errare padre ucciso. figlio benché fatto e ella sia non possono Caruso V al matrimonio, quel e É Caruso, o facile più chi un ella come tuttavia di Piero unione, medesimo Segreto trattasse sostituire che dell' del del Né a in dovremmo circostanza, che pace personaggio egli che di nome Piero. padre Ora il rinvenirsi non era al chiamava fosse avesse (1) Argomento, si egli autorità chiarisce fratello appunto più logico di il del nome il la 1 Caruso registra moglie patrimoniali, dice popolari, al che fors' anche non in e o quella Pietro se errare, ultimo, è poi Pietro tratto aver fatto, cioè data pace tempo, la poter precisare i Caruso. e di imaginare della di o nome, un chiama dei il tratto Pier falla,noi cioè anche ove maturità, sua di Matteo a non sarebbe i Barresi di particolare,o nn nella non narrativo, trovasi altro fosse reso, grave stata sinistra, fra mano danno grave occiisione quale Battista. o la in di prezzo Giovan sarà leggenda e (1),viveva egli infatti Ed niente se nel ? moglie Barresi. col altro,nato per mezzo, figliadel padre, ottava una figlia,e fosse in figliadi questo. Ma, come e cioè ? Niente traccia Aldonza proprio disegno data Battista Giovan secolo circo- Caruso, Barresi, o quale, di morte avvenimenti al Eleonora la che Caruso la un quegli conforme che, di il stesso, dopo piìi poco coi documento, senza Caruso anni centoventi cioè ciò tutto del testimonianza vale. la 1593, È i Onde Piero. detto rale propria fi/^Iianatu- la die' loro, w' imparentarono i)er Militello. di Signore inoltre figlio di Matteo a Santa^au) Aldonza {Donna il Barresi che iiarni Eleonora Militello di Signora Jjii .jò che sua d' ha di e governo. entrasse morte, 1473, di importanza, assenza, e detto in dai col vestito in- quale La naca cro- castello, fra rescritti gi re- nel varie faceva ballasse pur col esse, cou tradizione La quel. Bellópiede Barresi ? il essere la quanto forse E di anche onze nel si lo e o non di se ben Antonio se Piero acconcio del e più dubbia fa liberava, cile fa- troppo Aldonza, ne in cui Segreto alle poteva^ die' storia tando rispet- essa, non momento quell' officio di su poiché spetti. so- della via la il marito ciò, la baronali piti odiosi da pone sovveniva, non stando regole Signora egli cbe ignominia dalle cognata, 39 clie egli include stata la in il ballare e non Segreto, quanto Onde, calcare non mentre logica, Spoglia le 500 sborsava queste, libera storici documenti consentito era daiuiro. il ai sarebbe contro di era non condizione la vi marito, fratelli. ai orecchio vile del richieste eccessive loro né anche fratelli istruzioni le piede, pure è dai ordita calunnia bello se di vassalli,ciò, diciamo, coi ballare tradizione presenza Signora, la con la suo quella compagnia, in e E dame. molte e dalla passaggio suo poteva Bellopede o ruso Ca- stesso. Ma la parola dallo usata Barresi Piero E è questo notabile ben punto punto, Caruso di forma fosse il micidiale, e conchiude Natale da scrivere la la è testimonianza dietro Dunque che la io Natale proposi versione a da fosse tonio An- il figlio. non e Pietro insigne, Vincenzo della Caruso, Barresi che del « e 1' Amico nel attenzione propria del valore decidere,e di Aldonza, alma famiglia Natale non i lettori dell' Idillio assai qui che nella ha Lessico. vien nello pose ». Ma trobilanciata con- Intanto terra sua, valore. forse ricorderanno donzella che Barresi picciol potesse vanni Gio- fatto,in dice che Pietro a Aldonza^ sé. Il Antonio tanta della a Natale, Carrera che di tragedia genealogia propria, seppe Poiché del attribuire avvicinando credere un' interpretazione Caruso. Natale, nelP la lui V asserisce a storico non micidiale^ secondo dotto e Piero V autorità dei uno trattarsi,pel Caruso, Antonio dà quella del di storico perfettamente erra rilevato Zizza genealogia il Vincenzo generazione una che che omaggio. ad di quello Battista, il padre altro un a dissonanza, nell' idillio Carrera ove è militellano dunque spostarla cioè tutti Giovanni non e anziché Battista nello storico rendere Carrera, bisogna Filippo fra accogliere che del suo san- 40 V herbe gue air Aldonza V di Notizia cioè uccise, in in (2) si serviva all'anno 1503. dei dovuto fosse ucciso. stato pubblicato e confuse V o le date; Giovau la Gappella si ammira fu padre secondo, E come le Giovanni loro (1) Non « così, In pur canta Messina di Santa V Idillio Lui : nel Giov. Franco punto, Cauhera che ho Bianco e 1' o odio, delP Olidezze gran- dico volse si in portato aveva cbe Gesìi Maria la valor vero. córa an- cbe Stella, e A nessuno condusse, ahi doglia mensa im- vogliono gli altri,lui, cioè disparità dei quel ne e sventura momento leggersi i fior, o codice il popolo stesso. nella in rifatto me d^ heroiche Nostro Signor di il Barresi da Garrera, trata en- avrebbe fondatore Fiandre egregie virtù farci debba se leggesi per del mancarono, di di dalle cbiesa lui cbe mezzo, noncbé idillio Natività e Piero mandra, 1' dopo Evidentemente secolo un tornando seguono oscurità, sappiamo i cor, Granata. P Università intorno cognati Garuso sua antico, e quale ben dei del testo V figlio Per non gnore si- suo Barresi viveva Antonio suona del ciò, supposto infeliceChe felice nomar Battista, sublime ad nella e di nella grande e vendetta di corso pur herede città la di come venera al Garrera, bronzo Barresi e unita della parole cbe ! Alla Ma e donza Al- memoria legata Battista alcuno ricca esempio, la e resta Giovan nel anzicbé una ! Tortelli,e cbe e, nel Battista,cbe Militello del cenno si volse d' signore e illustre a è di Granata, rilevai non attenzione, veto E cade, Mario posteriore. Ma alquanto essere dottor avvertii, il in Gattoiici re attribuire non clie di sugello tempo Dunque, Ahi ricordai e ; del del potere ciò speciale legame senza percbé Antonio Piero. a Militello,parla egli vide doloroso un nominato Battista, : ciintii come ecc., dopo primo ? Ora storico, dissi allo Omaggio al da accompagnata cbe cbe anziclió secondo al Giovanni ISantapau) Pastori reminiscenza tanto, io dissi all'altro; per o uno di guisa indicare di prima e (1) degli ottimi i cor e si i)arljiin Giurerà, Pietro tingendo {JJonna Aldonza MUUtUo iSiynora di La stare che metafora : dall' edizione de' Licenza con egli secentesca. ritratto appare MCCCCCCXXII cbe pensare questa nella testi,e riori Supe- ». (2) In (la città, col quale, ». altro o terra, di parimenti, -Secondo Militello) dice era negli stessi frammento della sua : Vi « chiamata tempi, Storia aggiungo col della era di che da medesimo città Militello. nome di 300 anni di Palermo addietro università, e di sina Mes- nel di il marito fosse Santapau, Aldonza Piero Moncada, miata di matrimonio che Caruso, ebbe Pietro Antonio Perio ne e che aggiunge nel Perio Paolo, prime Yentimiglia, dunque ebbe ne Isabella), e Blasco, Belladama, che registrare mo a Carlo, là far ancóra sarebbero di nel Amico e altri ». Nicola il come già ma di invece ne non elenca di dà morì « Pietro alla prole j sua Branciforte Beatrice con Caruso ». narra (Elisabetta forse e qui d' divien accordo Speciale, in parte una II dice Antonio E padre. ò son Caterina rettificare che Nicola « Aldonza, questi con ha i nomi Nicola in ogni II Blasco generò i due poi nove tranne e relazione Giovan di non Luigi, dunque, otto di Amico e fratello,nella precedente marito essi al e registra viceré e a Perio Antonio Speciale figliadel dal e il ' pri che da intorno caso, che nel poterono senso. qualcosa Lessico suo ». ognuno figliil primo, parte degP ignoranti copisti la sette Amico: Elisabetta Giambattista, succedette il travisarne Resta che altri II, Nicolò, Cataldo^ Vincenzo, Caruso di Da- registrato femmine (sono 7, Ma Perlo sette, di Branciforte 1' altro, sposò dice Caruso, bisogna e padre). primogenito III nacque qua or il Antonio e essi Elisabetta Antonio nozze matrimonio due e Antonio ed seconde mancò contratto nozze Battista, Guglielmo, quale ebbe Isabella ebbe al seconde anche suoi Statella Il ne confronto Antonio « ancóra Dei XYl. sposò più. sposata dufique dice Antonio, Blasco, figliolanza del della è Giovan E questa, Battista Giovanni che morta e in che Damiata e Giambattista. nozze, Aldonza, in P avrebbe si presta nissimo. saperla be- di sposato in 41 Barresi Paolo, Giambattista, e Margarita a Barresi prole sposò cosa. secolo matrimonio in gli successe morte in del sorgere dei troviamo storici doveva marito Paolo, Agata, egli qualche scrive quali Giovanni qua! nacquero ne Pietro Blasco, Kicolò, Lnigi^ dei di di storia prime Amico, privo Santapace Aldonza documeìiti abbia in che Leggendo padre. suo Piero Battista sta ma ai tale genealogia Giovanni che Cade Caruso. storia Carrera la si corregge agevolmente la Antonio restituito Intanto, Tal Ma Aldonza. spiegare questi versi, e a con tradizione dulia passaggio suo Battista. della E Vito Eleonora leggenda, si Vero figlia detta Luigi. Infatti Perio, Nicola, Litigi^ generazione. che che fratelli, la consorte con Antonio nomi ai di di due. potè anche è che Amico vano, tro- il fratello, stesso, Filippo Caruso Autouio Pe- La 42 rio mettere a perito,nella ed Blasco genito sua tragedia. D' il documento la madre cbe dal E di secondo trattenere e il documento di ciò fatti né di Aldonza. cbe turbolenti del di scrive Fazello, tellus Cameratae movimento Simeon (1) Nel dissonanza che, Postumo, figli». istigatori non Comes, cuius testo, Marchio 29 dell' si ricordano aggiunge, il seguendo ella ove forse avesse, parla la leggenda, nccusava contro accoglie, è in « Moncada, plebi, Marci Abbames, Co- item Li- Sanctapax (il Moncada) plexerat. capite fu nome saltato Antonio : udita Favebant Matthaeus (dopo nei Fridericus S. Filingerius della menzione Ugo « questi dove lad- prova com- cioè Palermo, il viceré il manoscritto fratelli del misfatto, Comes, dUe Flau- del barone, fratello pochi baroni. altri dei dunque estratto, questo di steva. esi- figlio tradizione, il la popolo Geracii, Hugo patrem quero nac- del quando momenti Golisani Hieronymus pagina a mentre si sollevò Cardonius Yintimilius mio si non Barresi non la calunnia due Quando tempo. e Petrus Marchio, e quel Ma casa. Nicolò, in costui vi lei fica magni- madre. chiedere istigatore del come la di uccisione. nome ella fosse tradizione Barresi Ferdinando, re nel Beatrice sospetto è parte figlio. Di problematica di sua nel far accogliere la la Eleonora levarsi sua di P uccisione Battista altra dove della cognata, che figlidi quale e del dice dica i ancóra, può dichiari la Giovanni Né poteva Pira pur ella fratello è la cbe cbe tutti e Aldonza, nemici e fosse furono codiae di meno o dice egli morte senza vivere fa, e malgrado che Di la il suo altro più volte la madre, uelFaccusare morte a secondo « sia considerare dice Piero, Cola giustizia per non una Cola per dal invocare a fatti per Senza barone Nicolò ossia nomi, essi attribuisce Caruso il nobile matrimonio, poi. di dei tempo uccisori muove Antonio Tuttavolta, al dina tali onde regale scoperto cbi, più ucciso? gli figliodi nudi coinvolti, e canto, Filippo correzione la si che Eleonora anche fratelli suoi attendibile,risulta sia Piero fosse dei altro solo un cbe ultimo, è nomi Sanlapau) (1). Antonio ella figlii suoi Aldonza {Donna Militdlo due Eleonora » Da Or di Signora ; e v' ha Pietro), ossia tre morirono La 44 salvarsi ponsò egli nel di porto allora Montecatini piuttosto zio quanto in Pirruccio, a confessò, benché la adolescente resistesse e sibi quae eorum, inter lescens Ma Fazello della morbo da catanese La Lumia età, si fortezza nella giorni cadeva ricevuto la in in (1) Fazelli (2) Amico (3) La da favore De Vito, Lumia, che reg. Behus una il 26 1532 cilia, Siado- interit Dizionario suo che Castellammare di lermo, Pa- di Gioeni « Pirrucchio E (2). « lettera novembre VI ; « del di e lori ma- chiusura i suoi di Palermo in Trapani qui recarsi sinché di 1532 » 214, edizione Sicilia, voi. 232. ebbe giunge Ag- gione, languiva pridiretta Palermo quell'anno, 157 non lui, Maurolico. cita al Senato III, pag. di grave Barresi, fratello fino Ind., f. topografico della Siciliane, volume » volta sua a terminava fingendosi infermo, Battista: 33 colà e da grafico topodi egli Barresi, Blasco « »j morì » Palermo; Siculis, voi. Ili, pag. Dizionario Storie Fazello prigionia Giovanni per Comunale, sua di Battista in l'andata della risulta suo Pyr- « negaverit, praereptus fuga sospetto. Dovendo sospese nota egli tota in perpetua castigo (dell'esilio) Lumia in nuova come il La ugualmente libero. crimen riferisce alla attesta Castellammare Aggiunge ». nulla del Castellammare nel forte nel Giovanni a mutava di il viceré viceré siccome riporta che di e finisce, mirante carcere Amico, provveduto aver parente, suo mandato morbo piti particolari accoramento, di accusato nel morì altro. aggiunge Sicilia,con contratto ma actus, excruciatusque, nihil Panormi maritima arce non e Lumia, efferente,quod solus, atque Barresi Battista in « tello, Mili- (1). ». Giovanni di Palermo: così est di Sicilia,perché regulos perduelliouis sibi obiectum tot dimissus liber laudibus eum fu stesso ogni tormento, a tutta negasse, lo personaggi confessus, tandem opponebantur, modicis non ac di tormentis ruchius, così Fazello,omnibus La exilio et signore scrive rato. carce- e preso fuga, Barresi codesti lode attendeva {capti max alla egli, posto e 1' ammirazione fra e che questo, fu recava, materno di che nave aiutato storia la una Battista avolo avunculns, Santapau) alP esilio averlo Oiovan E si vi mentre per e materno. di mezzo a condjinnati e Fazello) Pyrruchii solo presi aggiunge Ferdinando fuga, Però, Augusta. Furono mulctati la con Aldonza (Donna Militello di Signora esistente al chivio nell'Ar- (3). di Catania 2°, alla voce 1749-53. Militello. nel Or si capisce uou resi, se altrove fatti nei Spagna Carlo e Y, ma Eimarrebbe nelle non resi ? Fra Siculis la deca mandato ri- fu tr(5vato congiuranti contro moti primi nei di Carrera: Lui « infeliceChe città Palermo, felice di lia il titolo che del Sanfìlippo,dello del le 1671. costituire maggiore. ogni quel che di Quando riferiva (1) « squartati, Così Lumia scrive ferro, al : cadere del copiunale, esposte si GÌ' mura ». sua Fazello, di di cosa non non opera essergli pervenuta; locale, e luoghi quelle magnanime è del teschi i mozzi dello e munque, co- e notizia sua ha possibile che ossa ì loro in qui detto per teste crudo cita che due e, Messina, a ciò in chiusi secoli « e mezzo nere cer- perfino Milazzo, ad colà La E gabbie durarono Maukolico, avvenne e Palermo. spettacolo, Fazello, hodie decapitati, cioè, Palermo, etiara etc. i nobili supplizio, Steri, evo, E e delle viaggetto Fazello Ma impiccati secolo». diciottesimo Vìllabianca. exemplar tutto luogo, della parte doveva individui questo spedirono alle ancóra lesse suo a regiae Panoriiiitanae, verticem sepelliti nei appesi vennero saeverioris « cominciò non fatto, l'opera quel non feci che volta prima scriveva e il Caruso Barresi tradizione ad Patti, ahsque capite, per di la parte altrove. Fazello. stati erano la molta affixa Lateriiis licet». volume, egli in come scrisse egli 1658, del del palazzo alto Caruso Filippo Rebus Cammarata, pubblicata è che del e nelP nel il rilievo valga Bar- ratore, degl'Impe- teste gabbia 1570. pensare Aldonza il terzo caso tempo si può le di fu opera nel mostra De opera conte del in militellane piti ancóra il fatto sua j egli morì cronache sue Or Ma 1558 detta e sua ancóra Spatafora, Cefalà, appese antichissimo, la scrisse vide egli chiama parla in piti luoghi dei quando 1555; di (1); nel scrivere Fazello. signor Palermo Palermo il è ha quale perché questi Militello predicatore il Filippo Caruso, Fazello contro seconda il e che », mentre Fazello 1535 è invettiva fra di reale e è quale Bar- abbiamo non i versi Alla 45 punito, era vedemmo, ! come oppìdum Tomaso Leofanto, in La ». Battista successivi come immensa doglia Giovanni Barresi, dei e storici tentata capiscono pertanto si una receiis « conoscerne nel del solo, chiedere: a cronache sue Militello e bensì ahi fuga nome, Squarcialupo E cui documenti feiix. Urbs a suo vogliono gli altri nomar la per ai contro peua di condusse, sventura il se il Moncada. contro tradizione questa Gioeni, ^^irrucliio assolto, e in dalla passaggio suo la di fino in- naca Cro- iustitiae poi tero stet- La 46 Militello di Signora Sanlapau) Aldonza (Donna * allo Quanto nello atti dì detto Stato Antonio canto in data questa Battista languiva prigione ancor successe nella morte in pili lontano si parla cui Barresi, Caruso cui E il essere questi, avere dalle (1) Pietro delle il Chiese e figure antico più suo esistente nella Santa Maria di Concezione) vi sono fu portata non ha E è Biblioteca della un dal quadro sudetto secondo niente della sono fu e di : « nella Natività di di sua scrive da bianchezza citato già : « Dentro quel e della la Paese; lucidezza sua Chiesa è indizi vette do- quel- su Nella opera jBeZa^ioNe sua secondo Natale dì un si nel Fiandra della nel muro, quale quest' : sia quantunque è dice Chiesa della (della Madonna di e Sicilia. in ritenuta ove ingastato creta Barresi di parlando Cappella Cristo magistralmente Battista Palermo a del narrazione fermo che ivi, Carkera, stessa Dorotea opera. Milifello, mandato famosa altri che quest' poiché Militello, tornando in (1), in Collegio Nuovo, frammento stesso Natività ruso pel Ca- ciò e era Barresi, mi Qui non Antonio da portato si occupa 1608, della Giov. Battista. Vergine che Stella, dice anche Lumia, Giovanni indissolubile nodo 1524. La famiglie (re sognerebb bi- questi della delle Ma anche la sposò Sono Antonio Aldonza, ad tonio, An- nel da che culminante narra, della figure esposte perduto Militello, Carreea del di anni. 4 1528, padre. mentre sì vicina un il forse sembra clie tale morisse ma agli nel Palermo, *? O medesimo, volte B. scritto, del diverse nel della padre, Giovanni Cappella CARUicuAdue del in il Caruso come la Fiandre, di di che 1524 aggiunge espressa 1532 epoca annodate periodo di nel relazione Caruso periodo Senato punto Breve la vicino, pel più al dopo periodo 1' inventario « Messina Battista Vincenzo, giunge Branciforte e in E anni 4 ciò clie riimrta che quella il essere seguì stesso, ossia Santapau 1' si Amico tutto a Battista cui Carlo, con fondo dovette Giovanni di seguì in E carcere. alia in questo petizione del baronia morì morì con cui, giusta la ». Giovanni che secondo ancor Vito suo autori concedere Militello ruso, Ca- Militello indizione 13^ Speciale, Speciale, i due si accorda come in Augusta Caterina sposò pur E Da d'accordo dunque di settenibre 12 a di barone ])rimoj^enito,dice suo sposò Caterina che quivi sepolto. che 2° Filippo canto, che Barresi Battista fatto fu Giovanni notar Antonio, fu e Giovanni eredità della rilevare, d'altro da è a clie riferito successe date, opera antica, ». perduta (di Santa Storia o Maria Notizia « di situata nel Della di Luca se trattasi passaggio dalla Eobbia della suo di del nota fuori Oarrera, cioè parola tal Ma presunzione. che forse in d^ Firenze punto ritorno quel fuor basso vi gnore, è della (o è da e benché rarità sia di opera Sulla (1) Patti TO data Natività in opere morto nel 1482 ;' ma 1525), che, alla trasmise 5 a piìi valente terra monumentale che alla può mezzo come il 1529 architettonica deca seconda del tempo un Si... eseguiva è compimento 1618, altra sia all' antica e dopo notizia la ora Città di a si scorge 1' che la il terremoto autore del migliore ed il Salmon e ricordo di chiesa di 1693 sconosciuto sito però si tale dopo Santa che Maria fu legge ridotta (?) nella a induce Ciò (oggi di causa « : detta la quella nobile Descrizione di A « Vetere. Su che fu simmetria Sicilia 1' opera non Maestro (la data la lica maio- aggiungo Vetere) rovina, universale chiesa che la detta trocento Quat- Io 1506 di dicatagli, in- me del che credere stica pla- parte la da fine nel ». anno della portale che a abilità bassorilievi Caruso Fagone Pietro D. il fu battesimali, ampii la il bel volta sua dell' segue Maria S. (1435- il campo E parte che iniziò del la Robbia, a presente tener di architrave). chiesa da Maria Andrea riportata dalla Chiesa Chiesa, in quella a è Cinquecento), collocata stata incendio un sotto ». dev'essere commissione per scritta (allude osservo ed vità Nati- farà crescere volte decorazione della valore alle bella Giovanni, c^J in egli S. che bottega, altari, fonti invadendo Sciu- della Luca, coraggio prendere gruppi, costruì invetriata, di Solo « : la di Luca di Ambrogio, Aggiunge in sopra della capo a sia nipote Mattia, ». suo che Gio». Ed fa la per certamente e pastato im- Salvatore a Chiesa guide del essere cominciò il diverse crede Luca, precisi siili' origine della dati die, dopo in divenne Luca, della destra Si-, bianchezza anni parecchi Nostro come Catania. di di il sudetto e notizie scavi e a non bene quanto per robbiana nel che potrebbe avere apparteneva Antonio del nelle cotta ed che arte indicata di robbiana in fregi, sempre tradizione, altare lucidezza tempi piccole statue, 1' artificio per ricamente gene- chiamata, così molte con chiesto ammirato ultimo rappresentazioni con Ho « : muro Cristo è cappella sua monumenti ai di stra no- semplice Fiandre, e piìi portò di Fiandra la perduto dei scrive circa morì tecnica, la scuola più grandi ha figli,Girolamo, e La pregio. di quistatala ac- la resto bensì Natività la perciò qui si parla, ho sulF « morte di e Aggiunge ». della Cappella la con portasse, nettamente così cui Trovasi d' arte Del cotta, nondimeno tempo mi esistente d' Italia. ?) nel ispettore Militello. delle ho di 1922 gennaio robbiana d' quel benemerito 16 Stella da la dalle il Bar- disaccordo Fiandre qui incastrato riguardevole è Battista, né van creta in clie dalle richiama Natività, essa leggere anche bellezza e di intendere storico, 47 (1). Ora, appunto pur Barresi paese, ») nella terra quadro un del tal da altrove o scuola storici solo, lia valore non il parlarsi di nel Italia,ma documenti e sarebbe non egli tornando in ai famìglia sua robbiana, opera 1' acquistasse resi o tradizione subì come trasportata e rapporta in vaghezza ». La 48 Carlo fu che V, cioè nel mai si sarebbe barone 151G, Santa e Duucia: di quell' imperatore e stesso, d'altro cauto, parlando della detta di cerunt dell' Ave là luogo..E di dominabatur Barberi l'anno 1515 che Giambattista barone della Convento (di S. Domenico) E data questa cipio del del breve nell' « da 1524 è dominio terra fé' farsi nella quella di codesto Ioaunes Battista Baptista Petrus et fe- me trodotti in- signore Barresi Barresi figlio rendita della dell' Annunciata Chiesa le furono Antonio ci è apparsa clie figlio 1521, Turturici donazione stessa la Battista Domenicaui 1524 anno Mili- il millesimo e fllii de da- Giov. in grande, dopo D. i Padri che Giov. Keti, Magistri et pater dice aggiunge Yallis Chiesa della Stella, campana ecc., un per comiuciamento di Doctor Militelli Carrera (in Militello) la esse, fabbrica ebbe signoria Come Sicilia? della 1514, gratta piena Terrae in Più », nella « in di re Fiandre dimorarvi. a epoca riporta che Laurentius et il nelle viaggio un che dopo Maria quo Dominus Fridericus Anzi )". e da sa fu e essa, tempore Barresius si non clie, in tempo Pietro « di Fiandre, latine parole continuò dopo tempo Santapau) si trovava mentre di parlato sapere Antonio Aldonza {Donna regno alcun per maggiore porta del al assunto Maria tello,fa di Mililello siciliano,prima Carrera di di Signora al » il per (1). i"rin- Antonio. * Quanto rilievi e nestà di da mezzo, della vittima farci dubitare la degli e degna vita. molto E altri in figlitidi fedeltà la lode letterati si signora ora la Militello un di il seguente (X) CarkkrA; è rilievo II corte, in e lontano che frammento ed Ferrara la dal piacemi della Notizia valse eccelsa dell' mitigare la la storia ultima aggiungere. di Militello, Ossia, stessa Ariosto di buona pur parte comune storia tradizione nella della insigne storico il o- fama sua noto che 1' contro pura e questi quattro di Ludovico la fama nell' parola vorrà VI, poco la e vasto Poco Aldonza? sua acquistò Ké più campo cavalleresca della ragione leggenda, Alessandro papa la documentazione onorano. della che meglio alcuna re, di dedicato, va dopo ora, di dispacci Se della quella Lucrezia e di le punto Sorgerà dunque innocente? riabilitare ultimo un alcuni Signora vuol a Aldonza, impressioni. e secoli ad severo avvenne sua tedesco dizio giuche nel V anima sdegnosa medesimo padre offri vaia, e sorboli correre Barbi duca di ne che nostra che del (zii,cioè altri,e casa Valentino, tornando ad la popolo, Vincenzo di storia, la cbe elementi tre Cortebianoa, di Cortehianca. nell'autunno della piissima coniux eresse nella esiste di cbe Antonio di d'AWonza fu fu essa udito del e un Segreto dissimulato il sentimento i versi seguenti nobile popolare Ma Signora, e la dalla mano E Ma, della la re cbe i lai il di i in del Segreto rispettose l'Autore Scriviamo ecc. cui fu sul ottimo ciglio ebe tora tut- fu fu Vincenzo dre ma- del colta ac- tale, Na- (o cipresso) segreti amori L' proteste. la la Leonora, tu i ed il barbaro invano tradizione, di Ob E cipresso Militello,vi Società « segreti amori. non II villa degli uccisori punizione invincibile, e nella cbe Stella,e nella prof. patria della stanca le danze di unanime Storia sorge suonava: Ricordi, storico il monumento Barresi al verso anziché : altro "da calendare: cbe cipresso quando, specie popolare i creduti dicendo pugnali non intitolata dedicò, Maria Santa coro un il cbe di Casagrandi, divulgata Ma entusiasmo. con ai ospite in Militello mi Blasco cbiese e del siau Società cbe piantato di Pietro, L' ode figlioNicolò. ode, a Cbiesa Sforza, maritata. già il venerando mio quale un' fosse de uno Caterina stata 1920 della presidente villa cum l'incapacità coniugale, qui reputo del Imiiginava egli pili alto et i^arola regia. stessa compose moglie una sfuggito insomma essere il Moro Giovanni era Ki- prefati Si gg. ttiore a papa il santo Ludovico e stessa, era di lì il marito Lucrezia E non Orientale, onorandomi di di colei aver Cristoforo a che Sforza pretestandone se allora credere cum Lucrezia papa, Lucrezia, a dormito di 49 inimicarsi persuadere a il matrimonio. Casagrandi Sicilia con il onde scrisse Ascanio marito ricusò pertanto posso mai anni opera Aldonza, Ricordo feriva a annullato aveva rimproverava non tri (1). Questo » non bavessino avesse Ella storici partito d'Italia; il gran temè perdita. «et Sforza più non il cardinale me miracolo, per Caterina e servitore: Milano) il documenti ai Caterina era papa sicura a fedel suo miei de di tradizione di grande e figlia e nuora, per dalla passaggio suo modificò afforzava », ode bito su- il concetto Bella supplicio nocente in- il sentimento dunque interprete e glitore racco- Filippo Caruso. (1) PiKU Desiderio Pasolini, Caterina Sforza, Roma 1893, voi. 2*, pag. 22, La ..(I Ed storia. La contemporaneo, alla e di poteva sapere^ e al pura benemerito Aldonza, udire Sono vere, scri- suo s' indebolisc l'invocato del- stessa voce Oarrera, quanto per Aldonza, Immacolata Ximen Lop uel Durrea, di governo Si di tratta insigne Sicilia,dati salvare onestà più grande i impressionanti veramente viceré della nel non Idillio. suo 1473. agosto Pietro la egli, citazione la ma sventurata personaggio di anch' che a misera la onorare possa gentildonna. una Il viceré commette del Procuratore di de baruni sub dari gleri». Deve sevizie del dispaccio dal vi grazia del loro arrivò in E dispaccio Aldonza, molti e delle tortura e in carcere fama ne lava vo- si armavano, vano ave- sventurata dalle la avvenuto si voleva dissidio,e Carrera e baronale fi^li, così continua: « La quali putiri digiati couduchiri vostru (1) Pietro Segreto il togliere la mu- poi nel cenno posta e sua collera carcerazione e, mentre ancóra honorum contradictioni, è stata dictu lu et della torturata, era magnifico Sautapau onde « essere i^er nulla fase ronia ba- e se prevenire. che non Ma si non tempo. il iu vuta forse sovrano lu et de le parole saputo, terra baronie quella a stata l'avevano scoppiato diete prima doveva era essiri obstaculo una con non il rescritto O a nella regia requediri Aldonza moglie, Aldonza ». marito. fosse la Barresi ancóra forse provocato unghie sentiriti parte madona riferirsi al forse,i parenti j nudi digiati ex magnifica contro moglie marito, fra la Barresi vostra « — conferendosi publicacionis et tale ordino di magnifico Mirabella, milite,e digia incontinenti, senza consignari et della vite al Sicilia,che, barunia, pena ki omnium, di altrove, o dieta la comanda e regno Militello baruni di nel del spiravi l'aria e la Santaììau) al Caruso (l)j che regio. re, ossia dì ultimo Palermo scrive compianto e anteriore possiamo non il verbo del dispacci niilitelhuio innocente gio sen finalmente E due ritenne del Oarrera indiscutibile è Ebbene, Aldonza deferisce questi finché merito (Donna secolo mezzo autorità cui nel Pietro qui è ina Militello di ISignora nacque nel mori nel 1639, nel Filippo 1647. e scriveva Caruso ancora secolo un nacque nel Aldonza) quilli piti houesti cum 1573, ossia (madona 1671 nel ; esatto 1593, ebbe dopo fu modi la egli quattro ha- morte stesso mogli e (li San Heuedetto P fu die ciò have would cui la e re torto a dove luogo ma essa aragonese pensiamo nel nella parli e saiuta Militello di /Signora La .')!' così avrebbe clic heen, il ancor vecchio Immacolata città cliìarissinia ragioni soltanto Giovanni, il la al dovuto di invece e 'pura what not nell' al del he idillio sen di Pietro hut le ciò clic what he parole Oarrera gio. Giuseppe cioè non icas, incidersi noi e tomba, scrive Majorana vicini, av- neva dispo- Urrea; sua si Byron, V nessuno Così De sulla e e moiiaclie. viceré il possono Loddiero Catania, uccise, dire ISanatiìau) le lui essere, oggi di con per e Banesi spesso, Aldonza {Donna con : topografìadi Catania La le e Il sagfgio topografico rarissima notizia, ricerche quelle che, stri secentisti, Ma questo della che riguarda due nei primi abitarono che Le sporadiche tali detto, loro del desidera si dal Cominciando il Colini, (1) Italia in tal strumenti dovuti Son preistorico che presenta di recente sulla Cafici (Xll) scorsa delle altre nelTolnme in Società Catania. Lo comunicazioni degli Atti in Cafici in fil « « oggetto il per si nelle Bull, Congresso di Drepanura ne Paletnol. » 1 delle fase. » (1921) pag. nuti rinve- l'appunto di cata- isolato getto og- interessantissimo e che pubblicato fu dimensioni colossali, si potesse dell'A. ScienTSe solo 1896 siciliano tenutasi nelPiiltitna nella considerando per r.agioni 36 e sgg. vera prima- che, di magrissimo un 1892-1896. "3-4 foro l'ipotesi che Sezioni, dato nel con questo a qui integralmente verrà un piiì volte come commiicazione singole indigene quasi come per di espresse progresso lenistica el- quest'ultimo esemplare categoria una ed greca costituire pezzo mazzuolo pubblica tenute del secondo di romana parzialmente, cui, solo che autore in martelli prima martello un e un detta la con altri Calcidesi. ricorderemo era un il detto articolo della (1) Colini (2) (2): destinazione (*) Il presente riunione aggiungesse affinità delle dal cui si non tuttora città almeno esemplare anni molti ben rifacimento. mazzuoli citare di no-' dei al XIX. genti dei di di tenere città dalle può qualche enumera, della rispondere, preellenico di di che della dell'Holm questo passare il torto avvenute scoperte completo un e XVI dell'avvento opuscolo occasione secolo occupate esposizione elenco un ebbe di genere nese. dando dal topografia di ordinata periodo metodo monumenti località modo ormai di dell'estensione casuali citato errori legittimo impostarsi prima spesso forse la e aggiornamento fu e è della delle regione danno quesiti vita, quello questa cinquantennio a di secoli infine e diversi quello come gravi salvo compendio recente gli altri, ha imperiale; sicché problemi importanti antica, più ininterrotte dei cronologia l'età i fra che, il che proceduto avevano cinquantennio Cafcaniii sa attraverso pure compendio conto poco dell'Holm rappresenta non * dell' ultimo scoperte antica come economia, riassunto. èé trattino (li un'ascia del r età neolitica simbolica Sorvolando problema sul assodare pervenire sulla simbolica espresso cronologica alla Quanto siderando origine etnea la pensare Quanto alla luogo di della nord, intorno etnee abitò rinvenuti grandi al della villaggio della ebuUizioni laviche in e loro (2) dovremo siano proposito (1) A di (2) V. di « Cannitello Not. d. al a del culto dell'ascia di e cui » 1898 si ricordi 1907 sicure p. al 53 e 2'^ gini inda- più a falde estreme di vasi gallerie prodotte da dei di che a nel delle Siculi 2° periodo Cozzo del delle colline queste, cui siculo. alle vita e tano, Panmediatamente im- meno forse fittili pure corna traccio periodo sgg. la punto da pure sulle della quello ziosa pre- cui questo parte e del chilometri e, fra trovate ancli'esso e in nuclei di i frammenti che costiere attuale furono appartenente Scavi Bosco, bardi) lom- diventa e su quelle popolazioni città alla laghi indicazione Catania, pochi Plemmirio riamente necessa- bronzo. del lunghe popolazioni certa attraverso dei siccome, coeve ricollegarsii piccoli egeo-micenea origine villaggio da del nelle e che supporre soprastanti antiche Barriera Thapsos, a E di Sicilia,riterremo cenno che dimostrarono parte delle sedi alcun risulta capanne poi, vaga di semitrogloditica popolazione in pur Greci. dei venuta di la al bra (originario,sem- genti antichissime fatto aveva sia abitatori ovest di presenza non i fondi tra le la sud tempo dell'età avanzata topografica cinquantennio, una Castelluccio ebbero giungesse il suburbio è donde Centrale gli insieme più sicuri,con-jB strumento penisola questione dell'ultimo di tipo questo all'epoca piiì prima costa la que- materiale certo un della ellenica storiografia cbe fra attesta esaminare assai del natura in Italia rinvenimento, perchè indici passato capo logico la per dell' Europa o sarebbe di proprio rinvenuti cocci stati ammettere perchè dall'altro sia i)ezzo Scandinavia potuto dell'ascia culto sembra da restano dei mancanza sarebbero dovendo e Svizzera, in che e cbe sognerebbe bi- quale sia centro questo strumento al intorno qual Sicilia (1) fine topografica. prima, trascorso della la il detto che di settentrionale e mazzuolo colossale della tipo un con dell'Italia popolazioni /"stione orientale costa da e la bronzo. destinazione, modo qual indicò cronologia dell' ettY del della in se, cui [)cu- la e il principio o antica topografiadi Catania La dal Mosso nel di terreuo Catania di avanzi orti del mare che (sebbene ciò debba assorbiti o indizio essere da essi lievi rale natu- dimostrato primi da sino tennero dai zioni eleva- quel porto ancora il monte verso sulle luugi uou periodo) probabilmente cacciati 55 cinquantennio primo prossimità 4° e il apparso iu del 3° del furono non è religioDe cui della uìtimo scoperte àeW le e che a coloni greci sopravvenienti. in Se P ad argomentare Holm, nome nel secolo la presenza 1' Amico XYIII V affermarono Patti ogni e, in materiale,si prova dal carattere dei Siculi unicamente Catana di del di mancanza epoca né noi a della piìi vicina, di ruderi preistoriciproprio del primo intorno esistenza fenicio né greco suolo sul tato limi- era città già Sciuto- lo nel cuore dell' abitato. Delle origine scoperti in ipsa principis templi sicana intorno l)alà Gemelli collocati a ben 18 di metri dello in rivestito dal a) di base alla Questo materiale- stesso grossi detto nella e est, di via limitata da sud da retto certa una da ovest superfìcie una a poi piegare angolo ad ma città. più antiche per ad un Zap- grossi massi lave 'dd .emplecton^ ad seguita di di* una grossi iu muro di calce lavici. ortostati fu ad via della delle detta del diviso così e cronologicamente segnato as- autore. calcarea V opera secondo muraglia una malta e ruderi di complesso di fiancheggiata fabbrica notizie le una Fasse parte larga platea di pietra vulcanica lastroni su pretesa il conto di tre filari sovrapposti poggianti di (1) terremo meridionale parte complesso lunghezza un'altra stanza, da in loro nel formando sud e secco seguivano regione nella composta a area ruderi scoperti nel 1896 antica» dire a costruzione Una della (2), vale ai esaminate meglio di arte «avanzi agli tufacei invece Vanno meritano. che indicazioni vaghe la e porzione di lavico selciato alla zione popola- preellenica b) l'opera e) il d) una malta in in muro soglia ai (1) Amico (2) SciUTO tempi Cat. Patti calce in e ad emplecton all'epoca all'epoca greca romana pietra vulcanica sormontava cbe il muretto medioevali. illuatr. Jvanzi III. di 125. arte antica etc. in Arch. Stor. Sicil. 1896. ridionale me- So topografiadi La ili sicana origine che schizzo di serbi ne dello descrizione particolareggiata critica tradizione La osservò costruzioni il Pace (1) trovate dai conosciamo poco Siculi, anche dei abbastanza sono di trattare della un'opera roi"era,anziché tarda, gli indigeni greca, Adernò di pressi sino scendere che Xibilia di cavate la greche Sicilia sul monte i e quest' a cui, di nelle con maggiore dei pezzi (diligenza proveniente e in parte lasciarono della città dalla maggiore gli esempi e nei adottata (1) Pace (2) SciUTO persino Arie lo quali troviamo (calcare tufaceo),la è che ed Patti medesima 1' identica artisti ji. 1. O. iì. 6. c. del esempi perchè con acquisita Sciuto dimensione tectonica torri alle nei dobbiamo se dubitare di opere che, sia pure più rigore nel taglio della costruzione di progresso ricorda (2) in tempo), altri lo stesso (costruzione dei più Mendolito Greci impiegato proprio tecnica un'epoca imitazione genere in del- più dovremmo Greci, di quei culi Si- che con Ma anziché Pan- si possa della del non e di periodo ad Bubbonìa. in e cronologia 2o ruderi egei, chiamare alla mura in parte dal stesso modelli nostro caso ben tiva costrut- analctoron influenze le commessure abilità di grandi oi)ere abilità le fortificazioni Zappala^ opera alternanza le monte Via di sia addirittura quei sotto so di me co- — di tali semmai costieri Finocchito, non nel e, quanto costruivano epoca di delP opere vedere questi occorrerà nuclei palazzi del costruzione detta non di qualche delle ricordi isola, ma assegnare in cioè quell'epoca a confusi che Sicani quei dei megalitica chiama a si debbono V imitazione assoluta via cui ricordando preellenica, ma pensare o sulla che vero, gli esempii rivelano ricordavamo, preferiremo sopra che costruzione lo Scinto quelli che néìV Tuttavia in basandosi ma ricordi!,è in » giunti quando escluderemo non ellenica invece mediocri. particolare quello talica Greci giustezza io credo diede ne probabilmente -^ della qualsiasi conclusioni. dedaliche « sappiamo e egli sue storiografica siciliane architettoniche Patti, ti. seguen- di mancanza giudicare Scinto che alle muoversi possa difficile è memoria nia satur- arx un nel!' epoche la e I di resto estesa avanzi questi degli apprezzamenti meno P antico stata raft'orzjita ed poi distruzione la Data sarebbe la costruzione Tutta antica Catania blocchi. a secco) ci punti materiale e talora le scoperte deW e E così un^ Scinto dubito pure secentisti (1). Ohe il genere di costruzione un'arcaica dobbiamo questa terreno. Contemporanea di lastroni la mentre sua costituiva alle mura di del hi lato V avanzo poteva ad Quanto che da foci dell' Amenano in che Plutarco fortificazioni queste Infine secolo VI della città cui la la è confermata rinvenuta nero in punto del ho non vicinanza da ad est capo nel in quel proprio che delle da metteva si certo comi)u- isolati tratto ho non che cronologia di presenza anche molti non sulhi fortificazioni torri riguarda epoca questo ultimo come mare, quali periodo ricordare appoggiavano a (2). porto che di il in ovest. Garibaldi Corso 13 sulle del ciò per in lato suo fatte i ruderi Scinto nel le tra in mura necessità si gettava esso di scorrendo la dal dello dell'attuale direzione cui notizia punto di opportunità piccolo porto, donde punto strada la appoggiata esempio modifiche e rea calca- modifiche ad giata carreg- costruzione e posteriori,anche ripetere le considerazioni nella ovest età però ad all' poi aggiunte del tensurae, di quadrata torre militare, quale quelli conterminanti e alla che natura larga evidenti aderente qualche dovuta attività intensa lato di esser riferendoli est dal di la di parte muraglia alla o per occupava, una riterremo traccie con spedizione ateniese, aggiunte teremmo, la lisci metri 10 forse e epoche di strategiche certo essa grande una muraglia questa a clie è riconoscervi di i nostri quale abusarono località a necessità a poligonali platea la per limitarci forma doveva e dallo illustrati fortificazione di città,il gomito della cinta del un'opera poderosa avanzi negli diodoreo di si tratti probabilmente ma ricordo 57 cinquantennio riconoscere nel saturnia^ arx ultimo anni nello mi non coloni bella dalla fa io allontanerei Greci anfora in attica quartiere stesso questo a do fonrizzo Indi- (3). DelF estensione nulla lato sappiamo settentrionale (1) SnlP A. S. S. O. arx 1909 (2) Plutauc. (3) V G. E. del e finora, se gli Saturnia avanzi di fase. Nic. 15-16. in II Roem, e III 276 erano presso osservazioni del sgg. Mittheilungen 1900 p. mura continuazione una Cordaro lo v. e presunte queste giardino Catania p. di ne non nel Cereris (VI) Rizzo circuito 257 e sgg. che arcainel il Bastione Casagrandi iti 58 Per parte più meridionale greca sono quelle da luce alla oltre, veniva jouio-rodie corinzie; e lìograficaavrebbero in esclude Queste della del ma lo collina di del sopratutto nella sono fu mai pubblicato andrebbe della dando così che Not. rodie, dimostrazione da altre la to- località e stratigrafia che cronologica luce che modo queste degli cavea scoperte Scavi greci dallo ne se saranno — antichissima al si detta teatro Scinto solo potesse ma per un date secondo audrebbe notizie semestre). pressi Purità, di serve che molti non è stato brevissimo tratto dal forse di trasformazioni romana nei muro già come cui finora casu- proseguire l'esplorazione, si dimostrano le di della largo puto re- più adatto collina romano che io è tuttora invece, Conservatorio Questo ed il presenta riconobbe dal romana che che agglomerato un non tuttavia che divergere alquanto nell'epoca (1923 edifici punti della greca. riconoscere il teatro di dove occupata sembra costruzione di ellenica regione inesplorata sijjuò seguire parti della subì (1) di delle che vita vicino fabbrica alla sovrapposta altri e località andamento le altre con piti quali figuravano ceramiche di successione resti edifici Bambino messo e da in studiato, qualora suo i riporto, se topograficamente di un'imponente anni nel che Scinto stesso di Montevergine Avanzi Eeclusorio sostegno di una in quella mancare un'acropoli. dicemmo, in cui dirò tra una per ed relativo, potendosi immaginare terriccio a purtroppo X^ole ricopre il punto l)er che di cocci originariamente testimonianze sparute debbano cima assai chiaramente accompagnate non valore deboli dubbio. ogni erano questi Catana za parte sud della piaz- geometrico, avanzi mezzo dimostrato avesse stile sebbene nella di gruppo nell della costruzioni tarde alcune provengano capitati qui non la un frammenti questi siano Montevergine, di vasi fu, anno un piccolo un di frammenti che di collina sotto (1) Ivi infatti, Dante. gli tra rinvenute vestigia piìi antiche traccie città,le ritrovate me le essere possano della esiguo,sulla numero però seriori. arcaiche quanto annoveraudoli ricorda Scinto stesso costruzioni di esempi lo clic Infetti dogli antica Catania topografiadi L(i ricollegato origine più e gli (v. lo schizzo più diifnse semicerchio nel antica ti adattamenalla prossimo fig. 1 numero quindi la con dei uno tomba di esempio di continuamente di familiari JSTelle epoche dimostra fossa, tombe di la nella confusione e dove (1) epigrafici sepolcri in e nel a nel lontano di via muratura terreno figure si notava tratto Noi. città 1015 la Per la sepolcrali fornirono anzidetta ca|)puccina a di edicola esempio composto, da bra, sem- altri sepolcri (1) seppellire a successive necropoli tipi più con est, nessuna che il beli' si continuò sepolcri dei che sepolcri circostante. delle ad aree attorniato si rinvenivano area titoli con non di nel centrale evidentemente le elevazioni nord. a amò do sorgen- va Bellini secolo essa settentrionale zona tipi noti sottosuolo V tra altre della dall'Orsi e oggi poi notevole in ebbe mura nel compreso ricorderemo scoperto stesso svariati : in chiara si tombe a di cremati ossa fondo predio Scavi 1917 ed gei ipo- Mauòla con e sgg. ma si trovavano inizi del intonacate vicino dove le grossi frammenti secolo al detto ; la stessa ipogeo in lavici tetto e di qualche fine, e, in- misero esplorazioni selcioui casse IV tenente con- mente chiara- nomi con guancie con si trovarono 64 ipogeo Guglielmino greco Oaniglia lastricata p. P in degli rosse contemporaneamente V. nella i dove Margherita è le Tanto giardino orientale ellenistica di e rinvenuta luce confusione stessa attico cratere proa- cementizia. piovente, mentre un alla nel del cappuccina, encliytrismoi a romani nudo lato presenza urnette nel del seguenti costruzione Così a quelle heroon città necropoli stato la e con deUa Regina è collocati zona ivi la un geologiche ripiano vasto colline sarcofago principale un questa condizioni epigrafi; invece di o esiguo un quasi entro delle greco di egioca funebre di due raccolta greca quel questa vengono le tombe detta stabilito etnee più vicina. il Viale e di carattere messe di città,avrebbero assai quartieri sud al topografia fra in sepolcri sicura tanta queste a occidentali,le ad sede V secole regione la che ma prime pendici popolazione ridenti Plebiscito come del della queste su della più più Via fiorire qui piccola necropoli. sua i suoi addensare fin fine seguenti, approfittando nei come col sepolcrale regione una che, il grosso Ma dalla formando dimora steioìi sin antica Catania giungesse essa fosse Borgo di coloni nucleo loro che già noQ del oggi e topografiadi La 60 a poligonali muratura, aree di le scoperte delV e avanzi cremazione, ellenistico periodo Benedettini un proporre della parrebbe non settentrionale eruzione della del città da di Lincoln ci di vani (3),una esistenti meridionale,nel cementizio muraglione cui dimostra di pili ancora e su Vittorio poi furono graffite in età della città è ne scoperta di il rinvenimento in poderoso un all'arci scovado ve- te dipin- iscrizioni oscene 1' abitato piti parte decorazioni con via edifici di davanti rinvenuto repubblica ce inve- romana nella mentre tarda tipi sepolcrali numerosi ai ipogeica i limiti Asmundo stabile la più di prova aggiunge incertìim cella finire sul come e Catania a famosa la alquanto l' parte dal- orientale mancanza La fatto, il in gran il lato cristiane. Emanuele, opus ci tro perime- un abbiamo coperto nello si auticliità nelP corso non che (1) precedenti ebbe già detta terma terma nuova stile della cristiana. sulle Per la per una lo dei Museo ellenistica? ed estendersi di per Oatina romana occidentale ignoti nel epoca romane sappiamo. poco sono di buon del oggi che » considera,,come lato doveva alcuni genere la : epigrafi greche parte questa si se ben 1669 e necropoli greca (2). Del greca ellenici tal Catana ave si rivela problema nuovo pili vasto lato delle monumenti a conservato Dulcitia l'onomastica per impiantarsi Questo appartenenti « 61 cinquantennio sarcofago F iscrizione come Così fabbricbe il noto e con decorazione fa di ultimo (1) si estendesse già est. verso Passando di dalla ignorare i collegavauo in mura così e esaminare (1) V. porta Tribunali via). Ma che tutto per questa d' Aci. v. dei uno ciò (2) da che e la per Su (unione di ciò Not. degli è come interessante Casagrandi in (3) V. Not. degli Scavi (4) V. Not. Scavi 1917 noto la 1912 56 p. e di 412. sgg. 1915 in e di analogie gli sentano pre- l'anfiteat del- vicinanza analitico 215 Storia e area delle il compito di questi di siu- sgg. si estendeva romana nelP trovata Studi p. rimasti sono l'esplorazione necropoli epigrafe Raccolta p. Scavi che teatri,isolamento due studio uno ci sare confes- stradali tante città rivelato ha nuovo V. ad dei della estremi lasciando parte un' lati cui distribuzione loro dobbiamo principali arterie delle piti grandiosi edifizi pubblici di quelli pompeiani con città della centro il tracciato tuttora avanzi imponenti periferia al sino dell'attuale antica p. 127 sede e sgg. alla dei inoiiumeuti goli cbiuo, ricorderemo dell' Ittar da podio podio vicino più ad della esterna ionici e da loggia pietra vulcanica in orientale quale si scoperta il Musumeci due serviva cbe nella portici e di te par- intercolunni in ricclii rivestimenti marmo delle traccie col comunicazione di dato del cui uou teatro la con valersi potuto aveva interrelazione della problema del parasce- dei al gli ricordati ad enigmatico edificio, V. un colonnato. della poca loro delle esauriente e costruzioni avvertendo accresciute, livello di V. Not. Lincoln in A. Scavi S. 1917 del riguarda mentre S. p. O. 70 loro di non 1905. e sg. lato edifici la di tri più noti,al- meridionale. destinazione, ed intanto imposta di questo elementi dal aggiunte (fig.2) V e- venute avuno la piantina più recenti sul di oggetto essere le che piano della ed modifiche secondo sì dal ambienti la vani, Presentiamo i due gli che inferiore parola, 2.52 orientale meritano sugli quel che Via (i; FiCHKRA tra oltre diverse le colonnato conoscenze per lato e fecero soprelevazioni poi, tempo il detto nostre di questi definitivo. i)iù interno Le (2) tutti del del che muro dal che icnografie risulta profondità (m. inferiore costruzione l'andare con studio di più recenti tracce scoperti sia disposizione la dalle minore una livello Al furono le del- dell'importante scoperta dagli scrittori si hanno Emanuele), ne Foro presunto ambienti y. dicemmo già teatro anticbe. più Quanto oltre del proposito sostruzioni del al edifici. A Ma di ancbe soluzione fino sagomata. e un cino vi- il corridoio ed gradinate il rinvenimento acquista la per alle il corridoio cata praecinctio attac- nmi senza muro i)arte dei squadrata (2) si ebbe Nell'Odeou na infine tra e (1) nel- giungono l'arena un Ficbera cbe livello sovrastante quella interna, radiali inodiQ- Serradifalco circuito suo di di la presenza essa, nel resistenza dimostrato di del ricerche le gli anditi differenza la e del parte difettose in intatto si partono cui rilievi che nuovi eseguiti come mostrato abbiano portico esterno, al soltanto abbiano PAnfiteatro oiinai vanno icnografie le occorra, ove al cui di antica Catania iopograjiodi La 02 indagini meridionale tratto orientale. termali città di bassa, sappiamo con ancora Catania si sono gli avanzi se alle cordati ri- terme le scoperte e Achellee venuti viidaiio lungo il delV ultimo alcuni aggiunti ambienti meridionale muro cinquantennio della in epoca 63 recentissima rin cattedrale. ri vimmi ciò Per (una dell' Idria scari in cbe riguarda con le chiese cbe zona si noncbè è di (stanze con vestigia di altri mentre etc.) dei resti universitari Ancora (1) La oggi gli Je Mi continuazione fondamenta si è pure è vagamente ho gettare nel stesso di se le della dei Dante. di costruzione potuto di mosaici che qualche rinvenuti in forse colà ricco lìl dove mentre ad rono si trova- edifizi nuovi piazza era Verginelle ninfeo, un fondamenta Rotonda avute sovrapposti marmo una termali) sono delle degli oggetti scoperti vedere si Bi- dal costruzioni di non della XVIII carattere in Benedettini (1) e di S. Maria secolo mai il carattere ma parlato i)iazza dei Conservatorio terma, terme supposto Foro. Eotonda pavimenti nord-ovest Calatola; non dello nell'attuale delle della altra quant' invece del alta, nella scoperti edifici nel nell'angolo incerto avanzi qualche 1885 ivferiore S. Maria suspensurae di nel stabilimenti di lavori i città ricca anni duraute livello la gli con dimostrata questi ultimi traccie del Costruzione 2. Fig. scoperta sorgono si vano getta- capitello jonico. quel luogo. lo sull^ anno scorso dove Conservatorio, diverse poggiava r tutta di acquistando va E dovette pero regione, che questa di ariete avere una sculture tra frammentario interpretò...per di qualcbe E che edificio un statuario gruppo di proposito a avanzo a da me rivelato cbe M. Aurelio si ergeva di e di ba di (v. in fòri corazione dea altro un nel abbia (2),ci di teressan in- civico Museo tipo quelle assai dimensioni dei uno come del l'Holm fig.b). illustrato di ma cbe appartenere tav. pure menti fram- colossale e e poteva come colonna Traiano, ancbe parte della far contenuto esso una dato poteva dellMm- tempi Civico ricorderemo sicuramente occupava un' insula l'enigmatico sommariamente Catania a che ultimi dimensioni ancb' volta T edificio negli cbe grandi frammenti prima l'esistenza di di di dimensioni ricordati,ogni giorno fontana una marmoreo, la per di o ambiento un essere al Museo leone, frammento un menti pavi- con sopra ricordiamo si trova oggi detto sud- conoscenza. specialmente quali ad cocciopesto particolare sontuosità, i stanze al semicircolari i)iazza. Doveva piìi chiara una in gli edifici più cui, con davanti irregolarità(1). Tutto piattaforma della di attorno vasche strana vasta una meridionale area regione questa si di su disposte due con piazza, serie una disegno contenente disposto e dclhi trovò si vario rettangolare forma di di mosaico a ineridioniile angolo antica Catania topografiadi La fl-i mane ro- ri, inferio- principali (v. tavobi fig. a) (3). Si di stanze Il (1) V. 8 in V. e meridionale della Catana la mia relazione ville cbe di via audrebbe imperiale borgbi, dei pagbi, delle ciò di proposito a prossima 50, m. città cbe lo rie se- Scinto Gisira. integrato ad una la. con facevano essa in pubblicazione noscenza co- corona, Not. degli questo da collocazione di lui (Riv. del » importante alcuni insieme ci sarà mani Siciliana « Artistico Gire. di Catania) 1923. fase. I sg. (3) Di nelle monografia, della tutto su il lato 1923. (2) pag. citata quadro dei per volta, lunga complessivamente a ricorda,nella Scavi infine aggiungano ad vietata monumento dell' Ittar appunti uno schizzo fino a degli eredi, persone che del i rami forse potrebbe che si trovano frammento e i incompetenti da disegni e solo fra i questo avide di l'originaria disegni catanesi pubblicato. me di conoscersi artista Ma diti ine- tale noscenza co- rimarranno esagerati guadagni. ì a) Museo b) Museo Civico. Civico. Avanzo Colossale di ariete colonna marmoreo trionfale. frammentario. La CìCì cellule Ilio) Le nel mite trovò Un'altra yo) il costruendo nella strada Questo i Però abbia che le nostre del nel dice di di l' del- faceva Archi mente certa- dove e decorazione infine si floreale. del pagane la indica (2) lato di di al fig. 3) a di S. va Euplio cri sepol- di muri secolo d. in della e va successivi inesso Gesù si di o III cente re- situata vestigia sepolcrali aree cui gruppi alcune Maria S. nord a di regione, si notarono i)ianta in area questa anteriore non molto trovata nell' In (2) V. Not. di che classica nel Patti Scavi a romano alcuni 1915 queste di tombe forma alcuni C. zione rela- Chiesa d. terremoto del all'antico la vorrebbero di 1669 di chiesa che e S. oggi Catania dire esempio il si Agataj Gaetani^ trovava, nulla del da Èverio topografìa del cro Sepol- entro con quella l'attuale cella Caserma dell' epoca. e. che saranno traperoidale presto e di a costruita identificare incorporata jid C.) che, secondo della conosceiiza può cristiani sappiamo tempio piccola si non monumenti Nulla (P secolo Uioriiale 1. di quella Bethìem per necropoli ricordano. al vicino anche epoca SciUTO delle tarde fino piedi S. Maria V. rudere certo S. Berillo FAmico, (1) (3^ insieme strano in Stesicoro funeraria qui ? furono cui degli mentre singole conoscenza più di preziosa di ordini, pari progredito fonti stata 262 Carmine, lontani alla quell'edicola tempietto _, (3) che quanto al (vedine non insieme sarebbe tosto nell'area necropoli Poste. il Ferrara necropoli gruppi Mecca. via Etnea che delimitassero cimitero nuovo in stata Via delle due a è la e conduceva se di necropoli alle mezzo anche esistere con tombe palazzo della con della di sovrapposti, ampliamenti in Catacombe sappiamo doveya marmorea Euplio nuovo che spesso non S. dalle lungi non in cittir. serie la, Via tra [uut essere eonsiinili tonibe scoj)er(a spaiso della settentrionale altre iscrizioni con doveva die Clemente, lastra era gruppo S. tomba bella una pure Qualche di qualcLe parte Agata « S cristiano Chiesa distrutta ora di S. riiive.sovnii)[H)8ti, (1) cimitero IV°) Un Via ^^ ordini più a di trentina una 1853. nel esplorate all'asse antica Catania paite latine, gruppo poicbè lunneroso di in e di talora format, n (lavjinti 1917 greelie paltò topografid illustrate discutibile si rinveniva destinazione. uno . le scoperte delV Lucchesi Palli; prezia ai tempi iinlhi di della ultimo Cliiesa Costantino. E di cinquantennio S. Agrippina gli stessi ruderi 67 edificata che Fig. 3. forse tavoliere toresco taluni dicono ancora, (La dell' Holm insieme di S. monumenti ai pit i f^^ S. via tra Eu Euplio e ria anteriore, è di epoca quadrata imperiale). Sofia, pochi dei uno che rinvenuta costruzione abbiamo come insieme ai età di essere pianta Nella sepolcrale Area Stesicoro. sul sorgono =Llr^ %cJi, da tnttora pochi chilometri più vetusti detto pagani deUa monasteri dell'epo(;a città e città, e greca dei che Isola, aspettano illustratore. rifacimento un come della delT il loro più sopra, si attende avanzi nord a da dintorni me di quella ricordati, venuti alla- La 68 luce meglio o anclie oltre secoli quattro pili città pianta, questa greca in esplorati posto die topografia conii)leto e le la si delle questo necropoli quale esercitano nostre Catania di antica cinquiii^tennio e sintetizzerebbe intorno conoscenze i occorrerebbe uioiiunienti le cbe cristijiiii pazienti all'antica se indajifini Catania, intorno alla to[)ografia romana, Guido •\i^' dia Libertini si vassero tro- vuole che il da dro qua- della Congiura mazziniana Una da un inedito contro processo sfortunato i veri. patriotti liberali repressioni e' ersi dei ne' sperare arditi magnanimi che del di jìrincipe Carlo '50, in tutti ospitava Onofrio serio giogo — era Palermo, (1) cfr. 1864, un sollecitata e questo che G. HI, in Di 794. anzi allora, però gli più accanivansi Croco che, sol uomo sua Blasi, La la il dalla volta Sloria da tutta V alla che altrove, pitale, ca- Antonino isola polizia che riceveva regno facevau — e di cui V erano il i quale rati congiurio Ma- Raccuglia, di scopo il contro fine escogitato mezzo di verno go- formare, a stabilirsi,avrebbe tal senza del convegno istituzione quali, del solo terrorismo (1), allo epoca clandestina i dovunque, Canzonieri, davansi ancora A più insurrezionale, Porta, borbonico. e comunali massa a verificò riusciva Giovanni e altri e il Palermo infatti Luigi si pesava malgrado segreto Colà sua. appunto alla E. spirava restringendosi Sicilia in Yergara nnpoletano scoprire avessero questo per le province. Filangieri, a movimento provinciali alle Villabianca come fu comune, non meno, Sicilia,non coraggiosi, Benedetto, di sollevare far in Comitato cnsa Di Emanuele un un Giuseppe pars magna che vento perdere, più dove borbonica pugno xìrimi del nei col dapertutto, jibbattere,che anche signoria un da dove che, estendendosi mala che è bianco pro])ositi. particolarmente ma La Vero lasciavano fenomeno verificò è si rivoluzione le aspirazioni in punto altrove, e fatto di nizzata disorga- e Sicilia in avevano perchè quella tutto e affatto cammino masse, a viu. da più loro ond' seguite mutar Questo si delle retorica troppo disarmò non moltissimo cuore loro poco animi nel i liberali siciliani ma generosa, 1848, Molto, spietate far potuto della del rivoluzione Comiso; e 1853-4. nel L' esito Vittoria a mal zare organizdovuto tato soppor- in ogni di altrettanti tati Comi- uno sapesse tro dell'al- farsi non per al capo comunicava, Sicilia, Palermo, provincia in Di sione all'occa- centrale gran Mar^ e di segreto, e sante Pen- Congiura mazziniana Una 70 il verbo tlci numerosi Mazzini eailiatosi Loniha, clie — per castigo, capoprovincia, nou fu sorda Belfiore: Francesco da ad le loro con Sorti Siracusa, all'audacia dovettero se speziale G. lo era Croce indi e di .cuore Vergara dal da Vittoria stessa poiché era poteva lavorar la quale iibituale di scelse fissare sede la Giannangelo loro paesello, Rimmondo un fratello da che Blasi, moderna, Napoli; di la tutta tosto gente attirarvi potè che da Comitato. quel fr. Rosario China, Francesco, op.cU., Fibreuo Ili, 795, 1879; II; e 427-8. S. e La da loro allora per bene, La scelta suo con China Comiso. E si all' alto al lì fine governo, il ritrovo erano probabilmente poteva nou Ignazio Miccichè dal convento David la società Vittoria, il PuivrricHA, del Gaetano nell'occhio parecchi S. a Comitato, altrove il p. da i)rima gli venivano del noi ambedue impulsi Cannata che bre dicem- promotori, di primo il p. di Comitati loro dipoi trapiantarono Tagliarini il laico che dare non i conventi Angiolo Comiso, La di Biscari, il p. del (l)«*fr. Di e da più profitto certezza due dei discrete mura nel nostri del del provinciale venivano 'agli Fedele p. il e residente cappuccini, le con insospettabile di e più felice,perchè p. due tra ignoto, era non quasi ti, affilia- conosciuta Licata, basi le gettava città storia nella Anima obbedendo e tardarono non nascere. sul di guardiano e iJufardeci quali Palermo agli incitamenti e. che meglio in quale, di il e persuaso, propostosi, con al il ciale provin- altre esser gregario, Linares colà Rizza, qualche morire liberale collaborazione valida la di Vittoria, a di — fuori, con vigile circospezione Battista vecchio e alla e l'onta subirono non di merita e dis[)ersi (1), i i)olizia, dalla scoperti 1851 di condotta la per che centrale il Comitato mentre Gomitato scrissero drammatiche, pagina, una le più, tale rimaneva segreti locali,i cui principali ignorate gesta risorgimento nostro fosse non Raffaele esserne specialmente, Comitati i loro anche avere Vittoria e '37 suo da Kizza, vollero nemmeno regione, Comiso della Alessandro riparlare. dal il Piano quel a corpo sempre fondando di segnatamente e di moralmente Palermo, dott. dal capitanato dar sin quantunque pure di all'appello di occasione avrò Cornino e Malta, a tentare per oltre più eui Siracusa intanto Se patriotti emigrati a rivoluzionario,di Vittoria a da p. sere es- il e nel Gaetano Pietraperzia, altri borghesi. Storia di Siracnsa aniica da Alle di nella or sera, guardiano Oannatn, fratelli di » far onde meno, altre celle dei del che e di le per quel di ai altri cioè idee dei gli buoni « i mezzi faceva sapere conversando del sparsi nelle degli ospiti fratelli il con del di Linares i al Biscari, a Mormina anche a impiantava e Bartolomeo la cedevano parte un screto di- un i Occhipinti, ad Antonino Domenico Pompeo, di Veronese Giacomo della contrade queste Caltaaltri molti Scicli,i quali, con in parte Eimmondo, quali primeggiavano messinese di Penna grega, con- guardianato i)resto fece quale Licata, dal dal sostituito la vieppiù passato allora, non a facevano fosse secolari, ti'a e avanzate domiciliato paesi, frate estendere ])er i fratelli Gaetano Taranto Bosio e si del stessa escogitare movimento, veniva, il forte qui China, tempo girone ''52 giugno ecu'Jesiastici loro Fiances(;o al il resto antiborbonico, di La dei cugini non grandi trattare per missive gli altri,cui che, Vittoria, dove Comitato stuolo le 7Ì 4 cou quella caporioni per intanto nel Cannata Comiso, secondo i in or altrove, e bada 1853 frati. di di quello a combinato convento China, uniti nel Coniitato, tenute che di e tenerli per siciliani decifrare per Malta, di tenevano Essendosi il p. La del i)i'oseliti j mentre del pili e cella associazione, Palermo, nuovi del partecipavano non 1' essenziale non se delP segreti affari i ìWerall contro co^ì, ufficiali diremo sedute, cautele, inedito processo un losa perico- congiura. Come si ha da al alligato allorché le scrupolosamente sbarazzare di darle Tale (1) S. Arch. V. fase. 31, fu (2) Ijinares, del Ecco il federata di Cav. largo in provvisorio demagogico quale primo è altresì foglio del qui la mie del De cui e in Criminale) C. per rebbero sa- che, poiché qui sentito Benedictis, che italiani e di era solo, ma non dicevo, Corte storo, co- quale spigolo napoletano riprodurre pubblico (2). nota 96, II filza, l' al- ringraziamento le liberalità di cui ricerche. reame decifrazione Piano (Gran un Emanuele queste di inutile Siracusa Devo dal venzionali, con- tutti quella cospirazione e Piano sembra Slato (1), e lettere e quasi gli altri Stati con del il succo 49880. archivista gentilmente Piano n. boibonico giogo mi di prov. 2085, egregio sig. mi dal inedito, non di cifre contro poi scoperte notizie, scopo Costituente una è furono mene queste insorti. ancora loro Sicilia la istruito Processo in documento importante un di Sicilia [è tutto di pugno di G. interlineare]: provvisorio generale pel Reame di Sicilia, B. Couffiura mazzinicna Una Piano, Cotesto Linares, liberamente qualcuno se davano riparati, che tutti Come da avrebbe, Art. La 1. eliggendo movimenti dei adiacenze. sue che in sbuca dello di stato una la- ocu presidente, un in visori re- prima, V Messina, lo per due trenta alla comunicazioni altra interesse lo pel mento anda- guerra, meridionali [di Modica] lino alle Girgenti, Capaci, Enna, Siracusa Noto, : foci il dorso lungo Caltanissetta, di scopo, grande dipartimenti, facili [in] quattro settentrionali: Sei saranno le e camminando di territorio di di Mez- a allo subbordinati quattordici in contea Terranova Palermo. Alcamo, divisi della stato mare. nel terminando bisogna vengono Lo riuscire composta presidenza, gran commercio il nella dipartimenti I della il merito Bentivegna per colà grande cancellieri, sei assessori, presidenti sotto [sarà] divisa industria, La distrettuale. Due Sicilia La Catania. Palermo in starà componenti di (1857); segretari, quattro gran coraizii. metta Oefalù a clande- e del ebbe organizzatori, abbisognato presidenza gran venti e Spinuzza degli parte presidenti, dieci vice in dello (185G),e clie, dell'Inghilterra. e barone disgraziati del solo siciliani riuscita che questo gionevole ra- non spesso Francia e missive profughi la della anche segreti, quelli parimenti precorrere zoiuso i moti i iuìuiinente e infallibile l'aiuto facevano Malta, ut()i)i- prudente ardenti le ma Pompeo da sicura per ideato, con tentativo del e nostri ai recapitare stinauiente animoso, di aveva dissiparglielo a dai patrio quanti qualche mostrare bastavano Jjicatese nulla Piano esso potuto Bosio Antonino di mezzo quali i nostri tra (l'anjor infiammare per proposito, dei parola convinta i avesse in dubbio a Per pensavano. stico, e la sufficiente più che era Gomiso e diftìiso certo elaborato, non He Vittoria a del fiume dell' Imera Marsala, Ippari meridionale Trapani, Acireale, Catania, le e Cefalii, Melazzo, Messina. dipartimento Ogni di elettori del risoluzioni di anni da 20 generale. prendersi sarà un deputati 150 nelle vice nel ammesso presentarle debbono tigia esame comuni di 8 del del due pubblico. per uomini anime, Costituente alzerà curare ancora e un riceversi Presidenza; gran sentiti e di capaci su le di e Assemblea non guarnigioni va dente presi- un cinque le Petizioni cui sulle alzeranno comuni fiscale un nella maggiore esecutivo, composto segretario un per ed decidere individuo Le santa ses- nima dell'a- questa e x^er Ogni reame. di meno non enumerazione [del] dipartimento. Si della della ogni mille a del Legislativo anime composto seconda siccome assessori poscia al bisogno diritto a cinque eleverà vertenze. mille presciegliersi da di consesso arbitro delle dieta una la conservazione per presidente pello Si facultativo corpo minore non consiglio di dieci un e dieta un classe, ed ogni dipartimento della riunione eliggerà fondata gran meno del da di popolo formarsi la garen- ìi Una se andò ne nares Cannata) (1) Insomma ». che Il fatto della confidava bene, in stam[)a, dove a inglese francese, e operarvi Il congiurati. l)roclama accennanti vaghe scoi)rire le tracce della in prò' e, raccomandandogli misera delicato che tal un conosciuto, a per di fece in silenzio gioia, lì lo stomaco; di a Licata del nuova giro quanti città, finché Il sieme in- e mente ingenua- grand' evento, della che lasciava. lo patria, lì sua a accaduto, pensava letizia molti quello per poco a a ancora quell' importante Però riempito il riusciva dai quel dalle sospetto di di tesa nulla. su la trappola costo, lecatosi breve di una dalla flotte escogitato- qualunque a avrebbe In sé un Si(;ilia in venute non avere le amico cui sarebbe pesava poscia madre. sua ro l'avrebbetutto tellava spiat- che n'ebbe stava tore sen- sbirraglia. Questa, (1) segreto sicché maturare, la gli di di giovane in posta in fece ne suo nipote ultimi negli Piano benissimo comune tacere non segreto al trama, capiva patria naturalmente ragazzo certa al corso borbonica, non — dar e si 1853 arrivate quali alla dentrovi con erano le Costui, Munda, sarebbero sperava anch'essere a colà alludevo, febbraio limone legni, parlando polizia il rivelandogli un che seicento mano, poteva dall'astuta voci di China La che — di ai)rile,si colpo un detto cone, scroc- fiorivano, Francesco Malta {il doti demeritan- China. speranze conoscenza, da vi amico* cui a La verso giovanetto era forti di primi nei o tutti, vecchia che volgare un débàcle Francesco più liete di quei giorni ricevuto pi'oclama. marzo le e che la verso da buono Li tutti. di passo al jx^rciò sua e rovina cuore inconsultamente giusto tutti nel polizia, Linares, })er la il buon privati interessi infine onzc riflettere senza qualche tuoi era incosciamente andava di non più decisivo e tutto Borgese esseie i)iii tardi mentre del il Cannata redarguendolo, l' animo ai Comisó e guardiano p. i)iacque vantaggio poi doveva secondo che agitasti poi traesti e al gli scriveva — coida gente, estranea barba Coniiso a Vittoria a estolto avere scagliasti una — era fu prima senza «...fosti due: mazziniana Congiura Jrch. V. altre occasioni scic. II, 52 e si capisce, e dal segg. loc. volle non cit., fase. Borgese al I, 31. Cannata, altro,e La cifra ricavasi la della notte del denaro, dal suo estorto vigilia del- allora e in interrogatorio, ivi, fa- da un r Aiiniinziazioiie Cbiiia La inedito contro processo indi e Palermo— ineiitre — sul Vittoiiii metteva a di persona le mani inviati alle Liuares,tosto in Licata, a i liberali siciliani nel del grandi prigioni di quel giudice Gaetano il tutto marito mobilio, vide e sequestrare arresti impreveduti altii degli conoscenza Più pili viva. Gandolfo Borgese, di pur Nicolosi il quale, la salvare fratelli », di mettere dei suoi piena regola compagni ac- sossopra lo suo a iscriver visi da anche lui,quale a mazziniana e placca una B. le con significantiMortali, Ccstanza, Lealtà Vittoria,qui ebbe che avvicinato alle additava a lungo, Arch. (2) Sebbene il Proclama e loc. questi distintivi a lungo, non vi e e E., il perfido, proselitialla da Comiso. agli altri una di aver di servire,come Domenico di a giura, con- gli Cui naggi perso- conosciuto e ora aggiungere che Pompeo e Antonino pass. uniti segnalati come si trovano parlava al Munda, M. 0. L. domiciliandosi p. Fedele dimenticava di mezzo medaglia cappuccini, sotto nell'intento cit.,fase. I, 4 descritti di cui per altri polizia,in istituzioni. Non consegnò agli altri, S. Croce egli afferiìjava che indotto (2).Soggiungeva de' guardiano della cure fu » dì setta una siglemisteriose: molti Nicoli denunzia una associazione,una convento unicamente quei cospiratorierano, processo, del noti,e ci sono faceva, le patrie (1) cfr. quel la connivenza con senz'altro in già servizio un 1851 quale, come da adescare di aggravare circolando Eterna quel frattempo campo riunivasi che e in il Linares che « dicembre dell' smo, egoila rendere voler che però tradendoli. benefattori, e Linares,il rame folle un a[)rilesottoscriveva distintivo di di fu ne di giorno del G. atterrito e presto zione costerna- dal sottintendente bello il 10 Stato, un certo nella fretta tutti,dicendo contro gettò dubitò non Modicji,lì,facendosi a faziosi contro h altrove quanto punto, spinto da pelle, sua li altro ogni certo a al patrio governo, segnalato" occhi Concetta venuti questa perquisizione, e Difatti questi, portatosiin gran a di e lettere appartenenti settantuna buoni « costernato situazione gravissima in di casa stu[)ore con Gueli (1). Questi a di quale, ignara la Giambattista,si al suo (•adeva Linares, Francesco sopra all'improvviso nella parecchigendarmi, i)i()mbava. Pugiisimoglie to 1853-4 ; Francesco del come La all' incartamento pari China. invano vi si del cerca Una « indicando concludeva Bosio Taranto, Gaetano fratelli Sturzo il baronello la Terranova; Aidone ad In denunzia e di del voluminoso fa e delle molti altri e nell' in sue ridottosi del suo degli altri amici, (2) È da ogni (3) Ardi, V. quella membro Ecco e a nell' incarto buona per demagogico piano fede del di Linares dei vari al che egli I, 11-12. dal peggior È un isola che di tutti sollievo dei stanchi esser inganno lo io di di la oltremodo indubbiamente Borgese vinto avvelenandosi, 1' incarico di di Modica, tradimento e Di Blasf, tarsi bute sciando la- tare presenuna chiarazion di- il povero traxli- (3). Imniagini stesso centrale dal di tentato aver se umano sia fu ne fatto diventare aveva (cfr. documento ver dopo Comitato dell' è Jl dichiaro solo allora Non il Riera, spietato il triste clie sottintendente di accusa Comitati qui fedelmente sottoscritto Battista cui ideata è Sicilia, mezjKi che si suicidava casa, uemico Quando ia seguente, loc. cit., fase. stessa « quindi e all'originale della confronti il dì e e i Ond' paese Linares, aggiungendo (1) i ; prigioni e resi{)iscenza vittime. G. iu di per D. confessore suo autografa, tore grandi comprometteva momento un disperazione, sindaco al Scici a irregolarniente (2) alla carpiti a Camniarata — cifrario,il schiacciante; le Irminio, al traforata documenti era con dalla e di più sgomentato subito rimorso imme"liatamente un Moscato (1). seguono segrete, Borgese, sgomentato, avrebbe alle Risolini; e Penna consegnava carta barouello certo Mormina Palermo a il i congiurati. il che tanto Linares Licata; Rocco ; im[)iegato miserabile gradetta denunzia La il processo lettere diversi dei Meli ; sco France- a Sipione Niscemi fratelli i e del tutto, una — lettura poco Carrubba (Jomiso a Caltagirone; a : Buscemi Malta, a congrepi ; Corrado a Masoraccbio cognato prova Occlii[)inti Emanuele Iacono dott. un Cliiaramonte a famiglia Fuxa, Pietrino e Ajala (Taranto) ; certo Vincenzo la Antonio S. afitiliati alla Re famiglia Bartolomeo e di Bernardo la Oomiso e i fiioriiaoiti sicilinni con anche come Vittoria a perf"itta corrispoiKlenza il) Bosìo, mazziniana Congiura di Palermo, op. e usata cit., Ili, 795). : morte i mali mortali penar stesso la ». causa della mia morte e voglio da un lu commozione ognuno Accorse barone che non "ihè a lo lui il poi caso sciagurato, dopo Sottintendente non ci dormi alla cattura il 14 farlo di venire poche dei Vittoria che subivano la China, catturato monte. La in in I di di Fu che locale lo mi stesso di veleno ed ha fatto io stesso. dall'arsenale venire fratelli Lorenzo accolgano S. dal ingannato Prego vecchio mi l'anima Croce, hi fatale da lui denunzia, sguinzagliata sì il di dei E per conforto così dar tutti, col in a 11 Aprile il mio Resuttana].... {segue una congetture. mediatamen im- cappuccini, saputolo poiché involontariamente, ho che di povera il di darmi faccia patriarca e che te mor- presto Gandolfo, zìo e madre, amata S. una Licata, almeno mìa dt uomini, degli voluto Padre sventurato ed loro anche la che pensavano Giuseppe e che 1853. com. di piccolo avere lunga e alla mia cara madre [Rosa illegihilecancellatura) (v. Ardi, ^ Comiso, Detenuti 1844-60, fase. Borgese Cnrcio, abitante I, 72). (1) cfr. Arch. la mia. tutto fase. tratti il paese; Gandolfo Lascio miso, Co- in essi ancor tutto onorato alla Chiara- nota già La il p. ben Linares altissimo Rimmon- di perfidia pane Tagliarini, quelle ancora sig.r Sottintendente, Dio con in della mio nese, Vero- mentre Giambattista perfido Palermo Giacomo le piìi strane aunojato traditore difatti, Gaetano erano fecero sorte. per- fatto, era troviamo generale si loro mentre divenire Borgese, Così famiglinola. era avrebbe all'altro, addebbitasse iradilo precisamente fatto (J), inviato non caduto, ac- assicurava lo Angiolo pp. Comiso Convento la momento si nessuno a era mese, Occhipinti riscaldò, e del di sorpresa una si però un il guardiano quel veniva i fratelli compresero polizia, da dell' percbè arrestato i il di arresti questi quella ognuno frati polizia e prigioni costoro, con giornata prigione. fantasia nelle notizia che Mauro quindicina confinanti Veronese, sindaco divisamento, Ma Uìano sorte stessa S. Croce. quel medici, 77 spasimi, spirava. veniva Caltagirone a seconda nella in in pericolosi delinquenti. Contemporaneamente Ignazio David, Giannangelo do, orribili la già il appreso dai avuta 1853-4: tanti,anche capello. di nel suscitava quell'orrendo un ore che i qnale, a tolto davvero, su fia salvare frattanto aprile, quando a di avrebbe nessuno II il siciliani suicidio quel morente, Rinzivillo, tentava era che V infelice Gianfrancesco i liberali contro enorme, presso mentre e inedito processo I, 7-8. e loc. citt., Una 78 visita in jmrre il p. salvo 1' oggetto alcuno inutile visita. Ma quella tutti vergognosa, e si almeno di di disfatto fosse in perquisizione, avrebbero gli altri e savia preghiera, dicendo ]). Giancrisostomo convinto che diletto suo tosto i baleno n' li andò il p. stesso tempo trovò nulla; la locale Fedele rovistò il Cannata in occhi i due F Occhipinti nel fr. Rosario, alP altro a La prigioni il uno, China, Di lasciato per importanti al Linares tutti in molti segni gli in ad loro il quel carcere, p. con gli Ma il invano: eran me polizia,co- della congiura, le lacrime China a tirono, par- i due e di l'altro, Palermo, tanto frat- arrestato Pompeo, fuion non correligiosi,e La in nello non Con Bosio altri alla prigioni Antonino solo che poi di Noto, e grandi accusati vista documenti. prima nelle e lassìi Tabernacolo; speranze, raggiungere compagnia, tili, avu- cellette. sue dai licenziarono per e dichiarati quale, loro al più capi di Chiaramonte tener Licata. Biscari, fu si Cannata, carcere per d' jìossesso delle le tutte dei uno potere, dopo giungeva sino manifesto era consegnargli cucina. in il al pernicioso di suo il idee, sue Pietraperzia, procedeva frugata frustrò essendo essere da il Convento tutto in Miccichè, questa a delle riuscir fuoco, istanti Giulio cav. minuziosa nna a nel pochi fr. Rosario e poi infondate, perchè agli alieno ma erano buttare lui pericoloso, finché poteva documenti a del, Garofalo manovra dovev^a esitazione perchè tempo, era birri, il giudice arresto di amico cabile imman- una eziandio confratello,])er tagliar corto, gli impose un E di minuto ogni buon suo obbedienza, quanti per in Garofalo, die compromettere resistere nulla in cbe, certamente tentò fuga una a scongiurarlo a cartacce posseder non diedero sue potuto frate L' eroico ancora. Imrbonicbe si dubbio senza questi coraggiosamente manette le era far di aìizitutto il qnale siccome coro tutte Comiso e ripari cercando Cannata, muoversi, i"rererendo le volle non guardiano Vittoria a ai ffradita,corsero tanto non mazziniana Congiura catturato ai dispersi a quattro venti. Benché in carico, quali temeva da fosse^ come generale rei di molti nel che marzo mantovani, dell' imfame Borgese si siano non cospirazione parecchi di anche contro sarebbero quello stesso trovati la gravi sicurezza stati anno documenti a dello Stato, condannati, accadeva dei giustiziato,i)erchè l'accusale parlavano troppo chiaro. In loro si qualcuno e poveri il previsione triottici pa- suicidio di ciò, da tal (la alenili da la di che, Vincenzo grazia Sicilia del suocero E sovrana. Paolo Oechipinti (1).Siccome lo frangenti,è al che confessarsi confratelli la energicamente poscia nella testimonianza al sentantosi il buon de' suoi nome grazia cuna così i per cappuccini laboriosissima alla fu in che provata, volle ben di pur i venire a bella implacabile nare accen- a ottobre,pre- all' Intendente anche loro,che egli,per ai- accettare poteva la loro il senz' altro nonostante sua solo dei i6()7 questi fatti, di egli, assistito per far dall'avvocato graziare,se non La al se saldi stettero dal Gli mesi. domande, fratellastro che pagni intrepidi com- congiura, e solo, tua non fidata af- inquisitoriale capziose domande settembre, 1' escussione minute Villoria su abilità sua mille esemplare, affatto,nel proposito il alla Siracusa questi orgoglioso E Aronne. tenebrosa della capo di Criminale stringendo gli undici testimoni,con la cui istruttoria il processo, Corte facevasi cinque lunghi per eiati ; ciò (1) Anche modo condanna il 29 tante lo potevano ^ una stretti da di i e fronti, con- aver modo di rarsi assicu- promozione. Cominciata è la 3 innocenza, o si ebbe Gran dalla tal e applicare una che p. Lorenzo desiderava, o conseguenza ancora meritarselo di sventura far simili ebbe il fece intender sagacia del giudice Angiolo dell'omaggio di in si dubitava. innocenza E i due di quella se agli altri maggiormente indiziati, insieme i^rocesso secondo poi e per quell'anno, per processo riconosciuta per il fecero e grazia di dell'Ordine,non in che e sovrana, e E, nel Kosa, fiati scarcerazione immediata loro La provincia.Salvatore della rifiutò. Satriano di Luogotenente che colpa, così giugno gli affari per oltre e cata invo- dissero ottener e in resa Ocelli pinti ministro i frati il 9 79 Bartolomeo, venne allora il chiedere però stesso tutti per Paolo D. Maniscalco, tanto d'Aidone, eletto provinciale giusto suoi da, nostro Cninbo, Napoli, nnitamente a racconta, l'ottennero si i liberali siciliani nel 1853-4 contro parenti degli arrestati,specie padre suo inedito processo protrasse terribile, accusati assediati,circuiti, sentivano ne su di la Marchese altro, Francesco, non e, quando compromettersi non ivi, Velardi pare oppressi,schiac negativa Cliiua, Federico, 1890, cui si ebbe il a quale., in 1890, larghe e che riuscì a quel nulla.. cibreo tiene s'intrat- notizie, narra Maurizi, si ad.ojìeròpresso ma vicenda. p! 379-80, sicure non Maniscalco Una 80 Sopra! il La Però l'accusa. allora, lasciarono Veronese del L'Aronne ne il bandolo febbraio nel Gran 1854 in il Bosio e erano non p. Mauro, davvero altro andava del sentenza con rilasciati libertà in delle funzionario, lui usate da Jrch. prov. di China La stato i quali, grosso di Siracusa che a non 5 a cit., fase. come a al la dei eagna p. pressi oscuri a cosa quali, conto, » « e all' i Biscari imputato contesto, reputati lo convinsero renzo Lo- p. diavoletti da della ei) per- settari, quel al teste tano Gae- inedita sua teologi che », (cfr. p. significato piìi politico alcuni denza l'evi- per all'esilio Ignazio così contro venivano Linares, formidabili chieder II, 38), prestassero col a bella sequestrate decider pazientemente e la « alcuni si pretendeva dicembre, : B. due condannato era dinanzi cit., fase. loc. G. giuoco sul (2). Dei ultimi (3),gli l'altro, sino contestare chiamando loo. fra gli, sequestrate- l'accusa China Rim- P innocenza cabalistici La ve, pro- China, misteriose invece primo carico, trovarsi lettere (cfr. ivi, ib. fol. 104 e di il La riconoscendo suoi p. alla di insufficienza per carte del missione, consiglio, le accoglieva, mantenendo scherzose alcune studiatili (2; cfr. Arch. -(3) E frasi lino mistico, idea in scese Clementina, che di stesso suo" a giunse, come delle d'Aidone, dotta dall' le finché causa, conclusioni sue Cannata, pp. vare tro- tili più fu- delicata le di pur miglior sua di aprile seguente prove di la lavori condizionata,e molte Ossessionato zelante 28 sangue domande alle Miccichèj il fratello e fino presentare ai e del gli espedienti scendendo, degno perché mattoj gran tutti a prosciogliere, che del provate nonché — con prova tutta tutto. il laico e angoscie lyaralìn agitans camera insieme Pompeo, il Veronese Linares, poi, di cui lotto, di forti le matassa, in di Gaetano, p. del confronto caposaldo fratello diffìcile di il e processo esidetato si decise conseguenza del interrogatorio giudiziaria, aver riunita il assoluta il di 14, il di accanimento Taglierini,Da'Vid mondo, la arruffata un non Che Corte. deliberando del con buon'ora alla 1' cui inalato jmitica quelP (1),insistendovi riuscire suo — d'ignorar lunga di Comiso esasperatissinio. Ricorse era suggeritigli dalla e Munda, di pari Cannata p. affermando 8eni|)re convintosi al sempre per Vittoria del giovane degli altri,superò e freddo, il e China, Bosio, del Linares, 1' istruttoria apriva China La Francesco tra si cui a dovettero emozioiumte iiKo LintireH, con mazziniana Congiura si e gogico demasani, siracu- sbagliava segg.). II, 257 errando, e segg. scriveva F. La China, op. cii. p. 380. e I della Storia degli Ellenidi Occidente Indipendenza (Cuma Dopo Sicilia della e alla dalla Sicilia dissi (1914) io Allora come al del avuta della svolgersi Sicilia,ma di credo gli su uità furoiro dopo La tre con un missione di fine poiché unità ad siceliota, Conferenza Classiche al Teatro la Sicilia Orientale. Greco Anno tenuta il 19 XIII. dei elleniche assumere 1914 che, ellenici e a Cumani, tutte su Occidentali per : invito pubblicata del da le (dorico, gli e le tre Italioti e occidentali, rappresentare e una indipendente tutto i nella di il tempo elementi tre solo non quelli del Tirreno, su impostosi Siracusa Aprile occidentale, dello pure all'Occidente fra gli Elleni a e del deliberatamente Siracusa loro sione pitilarga vi- imi)osta8Ì maturo delPOvest l'assalto diedero quelle E cessità ne- più una della e ancor ellenismo Ionio mare ormai tutti l'altra,riuscirono politica (1) che del permeò che dell'Est. Elleni acheo, ionico) i Sicelioti bordi altri dello missione della e degli Elleni quella degli l'una sua. aggiungere Storia nuova natura da (1) la imponesse principali anni, dopo, cioè, una problema complesso si di basi diretti. parvero dieci altri dopo ora, cui fine italioti e sono or le gettare già risultante fondamentale, anni nell' antichità l'altra per prima elleniche anui dieci per non venti dopo e colonizzazioni Calabria della sicelioti le dalla secolo (Holm, 1886), e regioni dell'arte,dalla Tetà mezzo il tempo e due queste (Pais, 1894), l'una per degli eventi corrispondenza E Sicilia criterio nuovo un visione esatta maturo dimostrai di origini delle ormai della di delle primi Jibitatori delia tutte quasi nell'antichità Grecia i)arermi i occidentali, dopo di fatte MtJgna Storia nuova una nella e ivi cristiana, dopo critica Storia prima po["oli mediterranei Sicilia della critica Storia in primitiva furono che j)arteci[)azione archeologiche scoperte micenea quelli sulla dei vita - su Calabria, alla ellenizzate poclie indagini tante Sybarìs Siracusa) - u- una lasciato, quasi finalilà della Comitato nell'archivio delle Storico litica po- Feste per della Indipendenza eredità, l'ima in si che sa io pronta Grecia; anni dettai, ne sono or terza, ossia la per li accumunano Gabriel Sta fatto in indirizzo stato scusato essere cui storici quegtr della delle cui e elleniche ciò nei che distinte e dal furono questa al e conquiste della monopolio Droysen, Elleni nei il e da la una Lo Croiset, stesso individualità primi elementi per di conglomerato dalla di e dell' veder Meyer Holm, storica che che così individualità nomica eco- Messico del Argentina, pretesa dall'Inghilterra o questi il Grote, agli orientali incominciò poteva dal stare a pretendere occidentale, pretesa Curtius, Stati spagnuole: Grecia, potrebbe il C(mie, l'osservat del- lente forma storia, sol perchè il mondo i moderni, rale natu- politica ed indipendenza ratori nar- giudizio, la loro il i totale di piti della che nel la considerazione Stati tutto il suo contributo esserlo sostanza dal perciò madre per inglesi, portoghesi colonie coloro il data questi di se anche ; dal penetrato guono se- madre assorbire un e Brasile, Spagna storia Beloch, occidentali. Sicelioti del ben i)oi l'Italia, stregua api)uiito le è negata il per dalla scrutato per oggi, Uniti, bell'umiliante Portogallo già meritare porre soggetto. la alla può nuovi specificazioni di così separate: degli Stati sarebbe moderni, del storica dell'Occidente scusabile come parve solo stata fatta tanti portato per scuola derivata era ciò fu se antichi tempi assunto da determinate Ma e ellenici, può rinunziare che Elleni elleniche un era dell'Ellenismo, non hanno nei indivisibile, e asiatica interamente essi le basi antica storici far quota ellenica. gesta storia nella ha ben fu da generale somma che bella la occidentali degli Elleni di che Cuilia la e dell'Ovest e conquistatori sentirono anche così diritto,e si non ed europea i Greci usciti erano seno Grecia dieci degli vicende dalla antichi dagli Magna che storia Beloch delle dato dell'Est la seguenti. moderni sistematico preteso la : i due sif- una osservazioni della svilupparne con degli Elleni fece sia ciò Che relazione di parte seguenti del fico magniOramai il programma generale per gli studiosi che il vecchio ellenica, che forti lavori in Cumano le Campania la del tracciata. seconda Sicelioti,valga quadro sia 83 gli Italioti, ossia valgono un prima, già due sono il Periodo la per : i fondamentale la stampa Occidente di stessa se riguarda come in quelli a dell'Ovest la per la linea per storica, che ricostruzione atta per occidentale tengo degli Elleni che all'altra,parmi ellenico edifizio Storia il che Busolt, uniscono gli riconoscere da se sola, 84 Indipendenza attratto poi vide pietra prima di valore dell'Ovest nuova ò creduto sua dimora una di[)eso che ellenico. da unico può nelle lontane nuove stessi, col loro delle vendita di indole ben sapevano dimore da prestarsi merci come Il una di prova il pane fra l'Oriente nostro potere che del dal totipo pro- suolo dell'Asia o alcun si rapporto, cetto ec- quale rapi)orto però unione patriottica, la loro per esistenza che pervenire della intermediari po svilup- commerciale, distacco potesse non il che elleni- necessaria Grecia con per loro nel e loro economica. (1) coloniali industriale esso la i)0sa serio ritenute con che oltre poco creazioni della soggetto confusa le del solo stata fatto, più altri come è vi dì questa. Oc(;idente. naturale, lido aver al dal giorno non riconosciuto essere gli emigranti perchè di solo e dal qualunque partiti,intesero quello non fino Invece, gli emigrati, ^)atrio fossero imitazione «iceliota dignità seguirlo in anzi considerate, una conseguenza, di Ovest sociale, politico,religioso, artistico, come figura attenzione dclP cultura, state sono ha degli Elleni alta pretesa una sua la della e la non delPEst Elleni quella degli la per Storia la finora Se importanza fermato ha occidentale, anzi egli ellenico della Pais il fortuna scapito della a Occidente di Ulleni degli grande miraggio ellenico,anche dal riflessa,ma Per /Storia della produceva da introduzione 1' Occidente e la e che consumava. Ma a sé è il della in buona parte individualità e Palermo in (ed ordinato quei Musei, felicemente (1) Si stato dei Musei altri anche dei sa che fino ad studi, un se con alle male; amore quali,dall'alta scuole meglio e non della massime ci ha straniere, massime in di questo caso i tecnica Storia dei del dai Tedeschi: lusingato, alla essere Grecia rispetto allo stato ma io lo che.... di è dell' Ellenismo P ^ncor germanica, vergini e colto, rac- saliti sono sia a Siracusa Direttori scavo, documento dato è privato possesso) dello della rilevare aumento, Taranto, Napoli, di tutto, caratteristici in competenza e in per tratti sempre e scientifiico lo studio l'argomento secolo un Non fondamenta, occidentale nazionali critico ora le costruire per d'Occidente*^ Elleni almeno oltre necessario di Provincia privilegio degli stranieri, un nostri che alcuni all'esame nostro bene nei studiato e degli ellenica materiale, da disposizione il materiale gettarne per storica l)rincii)ali. Quel nòstra isolato edifizio nuovo in ma egli presente prevalente giudico più consorziati. vilismo ser- un (Cuma Sybaris Siracusa) 85 • - - . alla all'arte,sia dell'arte, dai quali numismatiche di stiche, il soggetto i vari gradi quali gradi, indicati da da ci"lentale dell' ambito il il poi delle rivelato della conoscenza privata verso un di pura considerarsi dello spirito ellenico principio, seguirne ad acquistare ad il veramente Siracusa, seguirà la e più da evoluzione equivalente fu dji e è fu siceliota e pubblica non di archeologi schiera pittoriche,coropla- sia l'arte per vita (die salì quali ne italiota archivio questa a ognuno chi Sybaris i per rappresentazioni produzione afferrarne bisogna forte una ellenica. dietro tener molte pratica idealistica Per di religiosi,della condotta sorgente storica,oltre prezioso riti dei di ritmo quale e evoluzione I entità sua ai indici tre Roma — da Cuma, civiltà primi della che — diritto con ossia tempo propria: sua vengono epoca, ra])presentante, quali quarto fisonomia una un' il attraverso dentale occi- oc- perciò fuori rimane considerazioni. nostre * L' epoca della l'età gli di di Zancle, di e miracoli che civiltà ellenica mine calcidica il dimostra della finale successo civiltà no, che dallo di Eufemia, Lazio, Grecia. ancora arrecò cumana di le prove la propria lo la su e ne gli Ioni della civiltà,col arrecò al accogliere tutti in questa za for- secoli vrà do- la della primi impulsi di S. le marine che nel del tempo con- quelli della l' egemonia che cui riuscì vita esteriore,col della viltà ci- cuma- d'Italia, abbiamo etrusco, della propria; golfisalienti vantaggi la l'ardita marittimo asiatica,né i fare zione afferma- primi successi S. O. nell'abito i dei sono sponda del dato una Napoli raggiunge popolo ionizzarlo nei impero un Magra, popolazioni è che vero quale libero allora imposizione i lidi per di riconosciamo quelli che spirito ad la «alle ben di la pirateria tirrena di su raggiunge non forza conseguente creazione Zancle perché Campania alla Policastro,di Salerno, vantano Se di Stretto dell' Etruria non lidi della ottenuto, eia È durante gli ove la ancor aver rappresenta Stretto, Grecia, nella unicenea. sui i)ropria ai Tirreni lo per golfo partenopeo, di 0.) av. occidentale, spazzarli, opponendo a secolo Tirreno riscontro impiantatasi attendere ma hanno non all' Vili mare nel posarsi non sulle nel penetrare X dell'Ellenismo giovinezza di riesce (dal Cuma cultura a ora imporre sporne di- ellenica e perfinoa il spirito,né gusto ionismo, perchè gli Etruschi la sostanza, come alhi da prese di gli fu dato guadagnarsi forte una poi il divenne neUa di che gli con forza,i)ftrla quale sul lunga egemonia e sogno la fornja contatto a dello gli Etruschi più posto che stava la cultura tutto j)resero il ionismo volta sua questo questila sostanza che reno, egemonia di né del convertirono il bello per al Etruschi la bellezza. Ma il fausto per provare deglilìJllenidi Occidente Storia Indipendenza della 86 Tir le stirpielleniche, tutte dei Sicelioti, dei Neofenici,finchò degli Etruschi,degli Italioti, In fu della stirpe latina. ca ciò che che non uno il nelle era distrugge non e gli Ioni sforzo che verrà Più da essi pagato dei perchè dell'Est, l'Ellenico Gol VIII secolo Sono nel caso si apre abbraccia gruppi doriche,joniche costretti chi o da maggior parte fermo di necessità di della loro libertà. La della fortuna poiché nel fino a Vili con posarsi fatta su alla non prova una ancora di navi bordi coste dei di casa invaso veloci dal nemico separate,una nei ma : sopportabili inla con e la fama Tirreno, e tutti lo forzeranno, e da si staccano cumano a golfiLigure perchè l'Occidente. verso verrà cidente l'Oc- verso affidare ii palladio cui l'impero achee, di fuori e quale spinge Zancle Sybaris. igieniche,chi od nuova, li dentale occi- volontà,ma per patria,dalla calcidica dura emigrano non economiche dell'Oriente le loro due quella degli di genti elleniche parte di nemici lo Stretto sui da tesi dell'Ellenismo Grecia patria crearsene paura Ouma per Focesi, che sarà -t" di secolo 1' entrata e reietti dalla proposito sarà alla serve rappresentata da è dalla la oppressioni per è nel- Tirreno,mji pose epoca composti meno dall'Asia dure forza tenteranno non primo si per secoli,ed abbandonata aver per alto nel avvenimenti la seconda tre più che chi ])ure peggiore delle umiliazio la con apprese 1' occidentale. ma orientale, che ai due attici tentato avevano calcidi- cioè,alla si)osarsi, dipendenza della Storia degli Elleni dell' Ovest Elleni il lo gli Ioni avanti calcidici la somiglianza ni. Perciò d'azione,vi campo za giovinez- ionica civiltà la se tendenze, con crea. che della primo suo sue ciò PEgeo fu trovò nel Tirreno che vediamo occidentale ellenica periodo pertanto della questo non di Ma ciò per- vietata,(meno e Lione) prossimi fileranno la loro lidi in mata fer- jonici. {Cuma (la Taranto dal capo Ano della Con ti. sulla è poi dorico fermatosi dal lembo come ha sul dovranno calcidici clienti Data del che la sé destino. fino di di sa al Anzi punto stesso uno Così per da per più ricchezze concorrenti fra delle piti facile i merci che mercati e in per Occidente: pieno, ricchezza al età di che e l'ira del il furore e distruggersi a vicenda di potenza, perchè o- fra lavoro Croton e fine e membri Caulonia. del reste fo- sentieri di' farvi nemici età tragico passare guadagni agiterà gli animi quali suo spinta la seconda cento e gli enormi che al verrà grandioso inaccessibili,al per diritto si svolge cento con mare, di presa assoluto abbandonato Siris,fra ha ciascuno nella autonoma quinto, superare sta conqui- tura piìi dura- e incontrerà che vorrà e la dall'Oriente, pretende anche Sybaris all'altro dall'uno a netrazione pe- procurarsi lavoro, autonomo secoli,dall'ottavo accumulate, fino di di qualsiasi cooperazione occidentale: i carichi il tere po- per di ai pronta, ciascuno in)penetrabili, montagne rapidi a all' occidentale, concorrenza qualsiasi protezione, come gigantesco sfo;:zo il in tirreni posta op- Sinui sul e programma trasporto rigidezza di condotta una gruppo, dell'Ellenismo il suo il acquistare di impedire tre sponda Croton, poi a studierà gli abitatori per fuori tale Appennino posiito, passare così rispettata istmo, suo essere potersi cias.cun gruppo, ma per giunto con traffico,di speculazioni gnuno Esaro jouico-dorico-achea sia da del possesso Sybaris, a sulP si è sua stata autonomia sua della gruppo popoli gruppo, intendersela deve di ciuscun tentazione che an- Cuma. di sarebbe Tirreno ma : ai delP per quale, non catena Crati Locri: a quale l'opera cooperazione una la sul ciascun come offerte essere agricolo, di proprie speranze, sue offrire cui clienti lavoro primo Zafìrio orientale, nel le dalla (Italioti), fermatosi acheo Capo il arrivati, e agognata. fermatosi jonico nuovi jonica retrostante per prova terrestre, suoi meta il gruppo viene Siris: ai la gli Italioti il gruppo alla scalata la alta dei mira Sicelio- seconda, meraviglioso, specialmente il duro per presto raggiungere fra la altra i componenti (Sicilia): della Italioti,quelli sarà costa Lilibeo capo raggiungerlo apparirà per daranno Chi al e Tirreno perchè convintisi, per Ciipo Spartivento, (Calabria),P detti il fermatisi fermare, del Ali, capo saranno ciò tatto parte dei al prima sforzo loro ? agli approci Pachino S't Sybaris Siracusa) • e le dei implacabili. Indipendenza 88 nel modo oguì A Tirreno, flotte, gli ereditano lo e più trovano non ionici del d'Oriente, bello di l'industria della lusso tirrene con gli altri La fiducia dei prodotti si mostra così agli Joni focesi installati Etruschi alla maniera così i per che (545 a loro uniti 0.) agli Etruschi dalla caduta gli Etruschi offerte sibaritiche del Di quando e Croton, Grecia ha mondo, madre, già pronto che per muove il suo Sybaris, quantunque campo la fortune posta di gine, Carta- di Alalia Sybaris gli cialmente, spe- utili loro, disposizione delle rimasto allora fino sul di bordo e è evidente che ellenica cidente d'Oc- civiltà sarebbe in tirrene di di sé pronta è più orientale della così agile, Sybaris fa e : la sponsabilità re- re annunzia- grande della siceliota,che. diplomazia annessione zione l'a- prende gli Italioti,e d'Italia errore: è non quella come rivale, su Grecia l'astuta programma della Croton per di rappresentare riso a alla dei Focesi: focese omai la nasconde 1' invidiata essa, a vasto impetuosa così distrutta posto gli tale occiden- Neofenici trassero aver Se permettere gli Italioti, e vitalità delle campo presuntuosa al che propeiidesse meno minanti questi do- italiota. misterioso nel molto quel l'epoca della ancora crotoniate pronta^ tutto preventivo il velo chi devono alleati Sybaris rappresenta : signoria da assorbente Focese in di concedersi e il centro che alleanza specialmente e poterono i che Sybaria. Mediterraneo permisero Certo della anche bilancio sotto lo il e ciò occidentale. nel attaccarono distrussero. perchè fuori lo di Tirreno politica,troppo non di zioni popola- alla rifiutarsi Mediterraneo le intendere gli Etruschi l'entrata officine quanto avide facile dell'alto del dalle usciva andavano negli Italioti bordi troppo interessi lo e sui dustriali in- comodità, l'eleganza che pacifica italiota,non bellica, troppo Focea, li vediamo sincera, che all'Ellenismo maniera ionici prodotti VI e quella degli italioti il nord-ovest permisero di Ouma l'oft'erta italiòta. VII la per Etruschi dagli Sybaris tutto dei Samo, ossia Erodoto, posta importatore gli Etruschi, sarà popoli preferirono su di sul cumano debellata i secoli creare, riferisce laconicamente durante completo: gli Etruschi coll'accettare non Mileto, massime e quale dire può il dominio scalzano quando sapeva che vita, e se che pensi ioniche, specialmente più Italioti Occidente di italiota si successo tutto Elleni degli sostituirla come si Quando il VI secolo possedere senza Storia della Magna dell'istmo più Grecia. largo, secoiidji Lu di distruzione di boreale Sybaris (5J() Croton servono di delle È allora, che, si presenta erede di la dicono Sybaris, di quella petre dei Zancle, pei onde di voleri con l'adunata per condurle italica siceliota tutte sotto la due dei e di dai Dinomenidi di intese crearsi di si oppose, da vinta nome non perciò si apre V. nota alla ne e (398 il Tirreno con Siracusa si compie: uell' p. si acquistò Occidente 82. epoca se la terza però nel non di penisola della politica di Gela, miranti mirato alla contro intervento Siracusa Croton poiché e e il misterioso Grecia che siceliota-italiota, siracusane epoca libero dell'Ellenismo sito tran- tale occiden- decadenza, malgrado Se la italioti) l'Adriatico. per mondo. con aver Sybaris, navi tutti Magna tale guerra alle anche ma che di la venne nella con eredità C.) fruttò a per Siracusa penetrò (1) titolo un Dionisio È che Sybaris, perchè conseguenza solo non di può di intine e la tutta Ippocrate altro Polizzelo Stretto cartaginese punti Siracusa, ad allo a inter- che, Tirreno, di che guerra (siceliotie tre da VI, di ]S"ord. Non verso l'eccidio dopo Dionisì sud quali secolo del dinomenide intervento Croton dal la con via nel conquista I bagnano. dai e siceliota espansione la che la lo ma program- 1' avversario del nlla suo dell'isola correre elleniche missione, il esplica con per direzione fìssati fino si vedono seguiti forze sua mari tem[)o e le si me Co- perchè ma sua ciò per di sbarrarle opportune libertà guadagnarsi e ionico-calcidico pretende Cuma, la destino, suo ta vol- sua Tirreno. imniaginiauio noi, (1),che rilevato transazioni con ])iinc-i- alla del conquista d'Occidente, l'elemento tutto contro morte noi da d'azione, già striali indu- tonte tardi, Siracusa, alla lo fatti,il dei gli Elleni tutti fosse perclìè non ineluttibilità benché i Sicelioti spingere a 0.) a. città le la spegne (494 italiote. fortune proprio si persiano dell'tiurora dopo tutte la con spegne senili poru) di caduta la con e il dominio ioiiiclie sotto palissima Mileto si pflisplendori ])erchè rivificarla, a Occidente di oeeidentjile C): né a. Ulleni degli Storia dell' Ellenismo (^pocii la distruzione con è della Indipendenza 90 sua l'Ellenismo forma con il grande Sybaris esteriore,perchè {Cuma e i suoi furono nulli quasi i)erfino nulli che effetti di civiltà della in stette né a tutto ellenica Siracusa Del resto presentò Siracusa Etruschi riuscì disperato E l'essersi a nn in si diffusione vogliano che alle naviglio, flotta la l'occhio, dopo freddezza di la e diretto concederlo) 1' aria con riposo di e di di di di della che dell' El- Senza e di colonizzarla di possedere di ben fino Tirreno, un la avere avuto altro si in allora rebbe sa- quel aveva del Peloponneso nella missione dedicarla di terdetto all'in- portò nel entrare la una in Occidente: avessero guerra dubbio con si nasconde (che Agatocle nn Sicilia intervento,di Dionisio lui, pare fase vedersi la vento Dell'inter- e vantarsi poteva di Siracusa intervento conquistatore. peggiore, nel segreto che nell'ultima smilitarizzare non tenacia attica Ionio gli perfino tempo sconfitta la se superare. magnificatori mare i successori a che ancora penetrare periodo seguente, fino Timoleonte di e [)remuroso nel Siracusa che Se si vuol se sconfitta,e penetrare allora dai si nuo conti- suo di dato il passo. dell'industria e interdetto un mondo. del veduto, rifiutato a proprio e di navi sue anni pochi fu sterminio. il diede contrastarle A- debellare a sarà aRoma da che e per Cartaginesi furono che attica njeravigliosi effetti ottenuti i commercio Atene riuscì se Sicilia nella e i e onde di il Tirreno verso il Tirreno a filo elettrico massime e di vane Etruschi Cartaginesi, verso quel troppo quanto e soltanto cantare dell'arte,del pensare i Atene, Italia gli affermando, Sparta, fatale possesso, marcia ad avversario, lellenismo il che e in tardi Atene cioè questa con tempi era di stretta per ne seria i Sybaris conduttore ellenica marcia sua vincere a tormento, posta terzo di nella garantito e non amica minaccie e in tutti felicissimo civiltà e tardi, quando tro[)po diviso n'erano dorica insulti che di trepotenza 'ol- fiorire al come e allacciare di che un per fioiitura Siracusa mai dell proprio ponderazione piacere dimostrato quella grande ebbe stessa né dersi atten- banditori Ionia, perchè la con senza è non nel Ouma si tene e come antichi una molto che rapporti commerciali lusingare prima quella di civili: e azione e da decantati. toni cento in si vada convenire potè dai pose Grecia la con che italiche, è Siracusa si potente negli e in fu non quella, checché come Tengano popolazioni da neppure i miracoli Siracusa se contatto si)iritodelle fatti aver possa dell' Ellenismo Prima sullo 9Ì Siracusa) ? spirito etrusco, sullo esso Syharis - nuovo a una con Grecia data a politica elementi indipendenza della jrj subire che jiflìonto un stiidiatii da iii vendetta ellenici,fu chi "l()veva non Occidente degli HJlleni di Storia si in sentito era pericolo di fu così ])iiipermesso: esser da I clii Taveva V l)resso uomini Non stato. liberazione la Grecia si come da crede, un politico,in quanto quell'odio passare avuto pieno È Che lodi? la scopio che ad di lo per ottenere, coalizione lo missione filosofi viventi,che se stessa, dalla missione della di confessarsi occidentali, tutto piaceva immolarsi accesa. di come attica le di fallita lesa stata sulla 1' farfalla a e la si di fiare gonuno si riuscisse teso pre- era deÙa seno odiata occulta, il ecco principe a dei pentirsi Mai di abdicare. dello per così tirannide prova sinteress di- veste loro e ne e ottenerne è posto quell'idealismo attorno di impresa la libertà natura della invano nel quale data sincere d'oriente, scisma sice- ellenica, e pieghe attica mente special- doriche tutto fine al simpatia. smo, dell'Elleni- corti dell' arte usare persuadere contrari la fra della di ci è del non uno testa rea Platone affatto Sicilia, tali, occiden- di intellettualità i Dori Difatti propone incoscienza a- Corinto V, quando splendidi diplomazia scopio cioè si Sicelioti in i corifei secolo siceliota dalla attica,alla di di impermalisce siracusio-spartana. un'altra delle visitatori dorismo che nel della mandato del ciò ottenere e abbattute: ingenua corrente provare fino volta quei il meno temuta gli Elleni e una ammirazioni e tutti presunzione la almeno fosse^ corsa pivi illuminati celavano panegirista mai per alla Lodi perchè veduta, dall' interesse ma ribelli della orientali pretendono mossero rappresentanti le gli Elleni risulta il contrario sui m^zzo il dorismo Siracusa, sia dall'Attica di fra il contrario se dalla atterrato. e supporre fu state erano anche i)er che ottenuto e quando Atene e sia sfoghi sugli Italioti,facendoli i sui cercato grandi Grecia non Timoleonte altre, sop- popoli, parche tirannide suo tante suoi in sentimentale, del sfogo Atene cantarono opera vista il suo inutile i per dalia ridicoli, linalmente importa liote di aveva petto colpito fra i)unto e dei si vide dai Timoleonte liberti! Sicilia Siracusa, già finalmente aveva delia Grecia, procuratole che esseri per veva in che illudere della che di tirannide odiata deve della nome Tirreno sul e il Salvatore proclamato in Siracusn, Ionio sul impero di stato clie creata, più chiara come e cura si- s[)iritodegli Elleni cui agli orientali gli splendori di una pada lam- {Clima di Niente temuta disse Gelone, inutile un venire d' gregario, ma fra eroiche, meno lavoratori fonti della della Stato allo perciò ciò che piti positive i due nel Si capisce piedestalli dell' edifizio Gli via che, stati lunghi E nella di ed penetrati assestamento in intensi loro marcia al punto i erano poca prima di delle fra procurare ad sua di sé invasioni bia ab- le prove Tirannide e Elleni cidentali, oc- abbatterli per del di ora tirannide la che colpi martello vitabile ine- persiane, ginesi carta- popoli che- quantunque au^ e gelosi la dei parte da noi di coronati essere dalla politico de^ e d'Italia il sud contro sebbene resistenti pressione dell'Ovest Elleni in sforzi sabelliche e sociale gono raccol- trarli Plutocrazia secoli, occorsero infrenabile della Cora dei consumarsi e nell'antichità. valore si la dare e le e ma avere, allignare ove da sorta Sicelioti,che i saper Sicilia in perciò che lo accrescere sappia e di pretende propizio terreno di mostrare sa gue, san- per o che, classe, quale capitarono, pili meravigliose o tutti fra di lotte vane ellenico piedestalli forti dovettero in del potenza democrazia poca di meglio gruppo mondo. il suo scovato sono ogni nel primato chi e gramma pro- semplice aristocrazia dare e siamo pos- un un non vuol traffici, privarta e avete plutocrazia una di della non e origini divine, a speculatori nei tempo dellMsolamento prigione Italioti gii essere che, teatro fatti quali chiere, chiac- degnati erano i sovrana ateniesi e grande Niente ». orientali aristocrazia a dei capo pubblica il ognuno quali volete in da e perdono attorno essi terra poca non voi, dei fra ricchezza : con nel amiamo felice dalle rifugiamo noi sempre una con spartani i Sicelioti Elleni gli Noi « coi e egemonia una i)er si gli Italioti, i Persiani: ognuno ma, fra attirare Generale un saliente fatto accordo azione, forze ambasciatori pomposi contro di andare ai per nazionale guerra agricoli ; i Sicelioti P Occidente. tutto tentativo Siracusa a di espansione il successo raggiungono e rendimenti traffici commerciali in rispettata e dopo ed unione creazione, vedono pratica azione occidentali, ma Italioti maggiori nei guadagni maggiori Elleni negli ottenuti gli con 93 • pratico. Gli successo un per idealismo Sybaris /Siracusa) ' penetrazione Sicilia. loro possessi, fecero conosciuti, mai devono dell' ambito chiesero esser so. succes- appoggi di e Madre alla sorta mai dell'est. si l'effetto espressioni erano divinità nella che Italioti a vestirsi divino del ad e valersene ristretto di italiota,che tomba s'immaginò sentimento né nome che gli al dire che Italioti mondo fu scongiurare di Kou è già la poco sia finora che fu loro la vendetta hanno siceliota in tanto e materiale fu i fra periali im- tempi nessuno cura in tranne nel un orfiche allevia la artistico conio fra e divulgazione più Il superarla. efficace del si può e la indovinò la nio co- strare dimo- per occidentale, davanti per te, nell'Orien- anche di gli lenismo dell' El- espansione alla l'arma né monetale, perchè meno quale documentarfo dalle fine punti alla sione espres- storia per rono tenta- d'Oriente. fratelli per successi sperare ellenica dell'estero; molti del aureola speranze genialità pratica che dell'oblio avuto terra, parte della tanta servì del individualità ì loro sia sulla rifugio che nell'Occidente specialmente illustrato, d'Italia gli presso ai poi nelle i Sicelioti i Sicelioti per è più quella insuperabile la del L'arte emularla, loro seppellirli stato sia e vita, trastullo,così spirito oppresso, il della loro tirannico: e queste ma cielo come potere poteva egemonia di cercò invano per loro ( mune co- sioni espres- Come la a trovato affari,per agli della e perciò scena l'arte, che italiota serviva gli Italioti fede una assunse dal pratiche religioso,non ed in stessa. se mezzo, aver dei- falliti. i Sicelioti. fra un dello di dagli Elleni più realistica perdere nelle motivi stessi siceliota loro affari degli questi del Italioti conforto a possibile, e eretiche: giudicate del vanti da- piegarsi fu riscontrarsi discendere lusso, dimostrazione di fecero separazione. concezione a fattii, minacce mai perciò ])rotitii)odi un cerchio disperazione Per fu uè sdegnoso perfino portati sulla neppure dell' oltre furono costretti conquista gli Occidentali presso italiota,a religione romani, di poteva il carattere essere la Sicelioti vide furono Dei gli cbe una della (;lie li divise prima di Occidente lusinghe accordo loro gli Oiientali presso uè il solco pratica nella religiosi!, clie fece sentimento il Perfino Un della dall'istante fino volta jilla lor tninie: di Mleni degli assolutamente animo profondo* più sempre loro Elleno un a di pensarono nel breccia Test patria, gelosi utili clie degli istoria della Indipendenza 94 ma di stanno Scuole ben della di poche dimostrare a italiota sé; che nessuno siceliota e l'Arte del- Archeologia quelle 1' arte ha zioni illustra- sia ta, italio- creduto di (Guma alla giungere P religione la naturale: perchè fino giungere mai forse verità la essi per di d'Oliente, dell' quella Elleni confondere autocratica siJffatta : la scapiterebbe ai servire Grecia In riaccensione franco e della civiltà Siracusa, più e possibile, per la Luglio, a vile ma ellenica di quindi meno moneta del di accordo che lo va si che si non di presti una la occhi, troppo pada lam- qualunque a ve de- quale grande quella dei tativo ten- quell' di straniera, di CuniH, accordo di non i)roposito la scienza riti, spi- dente indipendi Sybaris, deve essere umiliare, e 1923. Vincenzo due prodotto italiano, ossia voglia lode perchè do mon- Romanesimo. spirito a il tutto l'inconciliabilità occidentale, Roma, viva con direttrice la di contrapporsi lampada punto germanico: da cuore della solo questo loro fondere con- Ellenì degli questa begli tenere per nel fessarla con- dell'Ovest, mai, loro il torto quella faranno dei guardano perchè ellenista la non logica, confesseranno aver di fatto movimento politici del di si non con aver moderna scopi loro dell'Ellenismo di del confessione essi dirizzo in- un ben dell'Ellenismo coli' te, all'ar- stata dell'arte Occidente missione dell'est, sarebbe dichiarare d' sioni espres- assunsero approssimati, sono quel- connesse Sicilia punto: stesso la l^]llenismo antico ne degli in stranieri si quale lo assoluta, su[)rema alla concomitanti strettamente estremo sarebbe Storia la archeologi questo a altre e da assunta conclusione quale gli ma che Italia in 95 individualità siceliota, e La proprio. la trarne, tutte, sovra loro dal italiota Siracusa) - per di l'obbligo civiltà della che conclusione, avrebbe si arte Sybaris ? Casagrandi' la dire, tra- patria. MISCELLANEA (Il Fiume bella Dalla Consoli dedicato dotto dal benemerito e Mi giova dalla ad sino l^erchè è Gran sis, V Amico, mi il rispose Ma da la ora, da ma del concetto di questi in Katalectay Sto. storici Sic. sempre Or. di e U Ax. da astuzia l e si me 'primi miei Studi due Storici di senza irrimissibilmente alla che loro provarono il De Gros- il popolo tutto. suU' gante ele- come nel secolo calda castello fantasia D' Arcangelo ib. S' intende VI.). necessità se ciò per di Arch. in di la dico derne chiedi causa è quegli storici,non XVII il morale Catania^ penne, abbia specialmente un di perduta: io è non anche 0. la attestazione sia Dea indipendente su in Cereris, che ripetere e Carrera, fatto è dichiaro a dalla altrimenti, perchè cui dalla che segreto, un il discorso intavolai quindi per intende parsa dice lo attenuanti, Carrera, non i pare, inaugurata Pietro altro : S' scientifico, ma Saturnia causa Catania antica, raffinata segg. qui in soltanto ti piti ? bene pensa dico se il far a Ci/ali, portato dissero lo e forense. un che proprio una di anni alcunoj ritornerò Storia parte : il derivare derivazione sua bacco, quale la e debite dipendesse Non la Y. ad vinta, ma causa non 125 a. le con 20 (vedi, p. perdono Cibeìe oltre valore col è non D'Arcangelo, volete dura testa che spiegare a Catania. di della Per il direbbe come mia Dei. ne chiunque argomento, Gefalù, toponoma Gifali di Catania, Ferrara: della dubiti degli di rilevo riconosce spinge e Borgata nome che Madre primi storiografi Così del persona toponomastico aiuta origine piìi deliziosa e origine vi non Cibelej la i V ora sulla mio, antica piti mi rilevarlo, perchè pensiero un Santi Sicilia» di giustamente nostro Prof. Testa. Capo, =: Ch.mo «Corriere del l'origine il che del colonne glottologo Kephalè greco noto risolvere a Fonte) siciliani studi sulle pubblicando va quello di corolla la e a priori. già dimostrato, da ciò fumo, Ottavio che D' riguarda dovuto patriottica. alla Il una loro che cangelo Arla ro lofi- Ci/ali 98 • te abbattute e, insieme le con le e mura il esse, {Il Fiume CibaU di toni ])oi,])ifiavanti, sojrgiuiige, di i fra derà Roma, a falsari I che l'affermale bali ! che e ciò Ma edifizio antico e la che p()i)olo di il si segnò alla nunziare, vocabolo breve a avrebbe potuto che f... ma si del dopo dava il pensò che titolo altro un di origine punto di vista. in Catania in Catania, e che il leone si culto, eia probabilità che di la fare al culto il ^ulto da di l'Abate la di Dei madre una Demetra con un tro ala- alcune rappresentano di si avere dimostrare speciale rara, Fer- Archeologia, doveva ma cettò ac- che e sottoporsi ad emblema; della ed Catania e greca che scrisse dopo neppure Storia deva inten- si un'osservazione potrebbero suo i)ro- vocalmente secolo un degli musei, mente devota- vocabolo allora Chi Carrera: lo quel a un a venire Cifali potesse vicino, quale accumunò Cibali. Lettura come Da nome. gravi ditìficoltà fonologiche in Madre assicurò incominciò potuto delle rifece di dedicata fan sua Carrerra, venire potuto del e nostri la un glottologicamente come si azzardò la di Cifali. l'Amico, che dei terracotta turrito tutta il suo di Cifali il d' allora sarebbe toponoma Certo aggiunse così il preso stimava fino impensierì Professore del molto si secolo sei Mu- nello ruderi con Cibele, e avesse e D'Arcangelo di Tempio si sarebbe Catania, 1' figurine con di Storia altra dei colonne, capitelli,logge, celle,etc. che cambiare a vi sui rialzò Ci a subito, notizia, e lo casupole, fino \ megalomania, il Carrera e almanaccando chiedere glottologia*? Neppure che capo si man col i)iedi, esistevano della quella Cibele b sui arrivano tramontana invece una nessuno il verbo vuto da opi)onevano di un' (Cibele) lungo la zappa il secolo mano, Cibali (Cifali),come una sua Carrera, Qualcuno un la con davano 600, il Catania, Statue, 41, 42) pp. il dea : Cibele, clie egli Lelio, già di vicino pezzi di alcune Caio per dalla Cifali Borgata momento battezzò lo solennemente 1, v. a in Catania, quella città (v. P. Oarrera, Me Cifali, ove a città di trovava di arredandolo e di trascrisse già inquadrato tasia, formandolo di contraddizione, Catania, fatta visita una suo di Storia la statua (;lie si era alla badò si i Catania, tempi ai che raccolti Catania quello nessuno scrivere del ! di di muia Roma, a pubblici le aver avvidero si non della il Museo città della traujoiitniia gigantesca una ornare per historiche morie per di quali quelli Fonte) Oibele di Tempio la e il con città me co- (Cèrere) quello del- Cifali la avveniva come figliuola, Ad della nome fali^.Nel che risoluzioni le di tavolino, all'aria delle Sono ,iniro di e nelle e lo sento la me della tuo la tu romantica la idea, Fonte Chi luogo infallibile un' altra su, alla Da di teoria nei primi come Cibali, Chi ti verità : di detto così sulla realtà Non dei ho posto allo voi Catania, dovunque Fonte salire sopra Canalicchio, Fonte di ma la quindi concludere nuclei sociali che degli a Cibali Cibali antichi ijrima osservazione salgo per che necessità e che lanciata illuminare Sicilia,siano Applicata di Cibali: salire antenati, il essere ciò ha a questa verete tro- non trovarne per anche Catania costituirono, si naturale, di in è la più vicina nostri di giriate lo sguardo, dovete fu studio. umani? quella si mi in abitanti tutto veduto Fonti, specialmente primi consorzi dagli di Consoli di luce sono sentito il diritto nome, Professore sentito vieni^ quale tu a morative comme- 1' ho ho e di Sibari e io millenni hai vita, del mi le che negare nei benefico targhe che anni am- Bonadies. Metaponto creata, d' onde della lampo silenzii di guardo, potente, ancora Sono amata io piazza quell'amore dovete e vinto con- disperazioni Cibali di loro E ha 11 di deserti passarono? anima, chiamata nei altra seconda, sono dalla riflettendo provo pressi questa mi afflato ogni Fonte suoi Licatia: di Oi- quasi istantanee, dalle di turista. intelletto^e a fuori lo e Calabria. alimenti? un potrebbe il state una dell' il mio e vengono sua nei come che grazia che il tra meravigliosi,stupefacenti,si dalla provato di millenni tua lontani che pura dedicato e Fonte rappresentante va si abitatore vedere Borgata. nei con protoponoma studioso più interventi della storico della fare rapporto di semplicemente l'ho anche montagne voce con io potranno come nome un' la alte un'aria il stato libero, fluente ho si sarà tanto modesto come Fonti che ogni cidente. Oc- ^j Cifali. quelle conve 1' acqua esse escludere che a delF e verità. che delle qualcuna ora alla adoro L'amore in 99 avrebbe professione d' animo appelli ad anni e mia sono aperta, senza arrivare possa della stato uno Vediamo cose, quello piià azzeccate prodotto scientifico. ad piti si discute quanto nulla Cibele, quale esercizio lungo Fonte) città dell' Oriente altre limita con allora, esclusa E si Cibele Dea molte la e F osservazione che nostro, {Il Fiume in modo ogni l'argomento Cibali - più : dei i li. Sicu- perciò logica, vengo ai siamo pos- formarono i nuclei ragionamento in tempi da preis- toricj d' mi dii, che di i tìume, un fianchi per la Est per Madonna del il Viale il è mare occhi della ora Archi degli da è testa di e nn dio di Licofrone Santuario dedicato in alla perchè venerata rimasti ignoti agli storici Ciaceri, di che 157: dell'antico pienamente il in già Catania p. Catania Dea Oncia, nel 29,30): meglio ancor e incomincia Ognina- Lognina toi)onoma fantastica Pisfrice approvate sicché di come del corso proviene i soliti le nostre chiarite a da in farsi evidenza (v. Ciaceri, spiegato e Li sono Prof. Santi e dal gane Lòn- nome indagini la non di particolari, Giovanni Lòngane^ 6), certamente ho strada D'Arcangelo sistenza all'e- Lòngane, dal una presenza nel conto S. in (XXIV. Lognina di seno e esistenza sua la vedere fiume basolata accenna messi mio per fino discendendo Longatis, doversi se, sabbio- raffigurato aggiunge dell' odierna il è giungeva rag- tramite via la Lòngane, stati 83, 112): p. Porto La (v. Casagrandi, traccia una Viale importantissimi sono inferito Santuario, quel grande Gli ad percorso Siculo detta Athena ha ne Alexandra, di l'importanza Dea Catanesi, giustamente Viale quali vi 1032) Cibali, arene passava, denominata, v. di Questo tutta Diodoro quella Borgata. quella Borgata Culli, p. sulle mentre Catania Alex. (in sotto qui adunque Catania lasentava questo è la, tem[)i [)reistorici, Fluviale, borgata una il poeta di monete di giovanile di nei Lòngane dalle confermata Per all' incontro ne vergini del tratto quello era odieini di delie nel rici, preisto- die delPOgnina. si estendono adiacenti. il fiume Cibali, che tramwiaria ville Cuti stu- Scuderi, piegava l'asse esistenza ciottoli a rete e dalla giardini i Li orti gli pei* altii tempi il nome, no o con meridionale, lungo e passava po"j^giodi Cibali per S. Giovanni a Cibali giiVrisposto Etna dilagava giù Margherita, nostri ai provato R. lio sottostante Fanecotto, gialle, mescolate ad si occidentali, di tì[)vato pcisino ho del Sofia,e Fonie) esistenza, nei precii)itandosi dall' di.S. collina della prova quale del che e la io quesito questo dato liauuo Lònganc, della A acquai la e collìnata plaga sulla domando, mi 0 ('(USO un di [TI Fiume Cifali- Cibali 100 il sito Cuti state soli, Con- verità, da già Carrera che una avevano inventato. La Fonte di Cibali è certo questi, apertesi nell'epoca il suo letto, ancora (Amenano), in molta prima derivato un le oscura di parte invaso dal prime fiume coperto. delle colate quello dell'altro e Lòngaue, Allora fiume di le acque do quan- lave, be eb- Occidente premen- Gifali ti (li sotto della e S. la nel cui fiume, alti Cb.mo Il di Fonti lave di Cibali, le lianno alla di nomastico è io ujarlo di e E si badi dei bassi tempi cbe Il Gran alla Re e pQV loro ordinò cui E CI) del V. Reitano. hi si gettò alla vista al suo prima di delle potenza partire fece che venire Re eriggere ai a e affer- proposito un lettori la greci cabolo vo- procuro fu Balcanica al fitto scon- per Cippo Tearo, dalle della cura ropa l'Eucontro fiume zampillanti la un disturbare giunto per in me dai a acquartierarvisi presento Kephalé. di prova penisola terapeutica di ad caso. poi Fonti ottanta esercito recensione cbe di il Gran cbe racconta la il nostro nella Nord a di azzarderei classici per prima l'auto- Cifali. I, quello Maratona, miracolosa seg. Dario quella vennero dimostrazione tempi apposta di Erodoto meravigliato della fatto colate significhi Fonte"? procurarmi a salgo nei ma persiano, meridionale, restò pare battaglia gli Sciti. : mia mare quella, i)Osero greco mi toponoma vado non di greci quando me, fiu- portata una principe linguaggio non al seguenti e autononiasia i)er della significato del le antonomastico parlante prova caposaldo che loro coloni seguenti basso ba della quest'altro in solenne nel Kephalé la a bene esempio un che avessi del e i forse noi corsi di più acque fra quali ma resta corrispondente vero delle pozzi Cibali. poiché giunge scorrevano: cui di sui di esistenza quel dei dalle ricerclie I^robabilmente Per come il porlo dell'origine da Fonte, ne la Lòngane i Siculi quale egli non del sepolte. Catania, di correnti, alcune altre di studio lenaria mil- di scavi unico la che viva Fontana anzi primo, più i)otente dell'Amenano, moltissime con cbe conoscere im[)ressionanti. Cibali Se dj forza di Ma Reitano getto della verso attra- forma più troi)po abbondante il utilissimo un io credo dell'Ognina occupare G. mostra non una diminuire Ingegnere (1) cbe di fa pozzi sotto quale e ancora giunti gli sono l'estrazione la adunque espressione però colata lave, scorre è Lòngane della Fonte, dalle toccata ulta seno la così del più che vero pubblicato recente Anienano, e è tanto Soflji, più bordi ai formare a Fonte rappresenta quegli da e La contrada. preistorico di Cibali, lOl Fonte) la e scaturire a millenni^ [)ercljè mai i delizia di detto Pogoio il {Il Fiume riuscirono Ulve le Cibali • rocce scabia, riposarsi e in delle dell'Archivio onore dallo rificarsi. pu- stndio Ci/ali- 102 del Fonti Tearo del fiume più bello il ha nominare significato solenne alla anche di forse volesse non della lo o Fonte sua suo La vi nia è di die Kephalai: cbe S. Fonte O nell'uno di fu del ceva adi- tana tramon- a ali cosidetta fiume sia perchè scomparso, nell'altro o Gif si nome Sofia. Testa toponoma Kephalé se sboccava nostra nuova una quel Uomo Erodoto ; quindi bene Fiume di la il Municipio perchè di lapidetta anche pregare, per si modo ci derivato un dovrebbe porsi degli nome a di compiaccia anche Kephalé^ KEPHALÉ pare ap- diretto in sui tre amici della onore Canali con CIFALI. Cibali si possono lasciare alla loro sorte. V. Casagrandi. tanti coabi- alla porre — e un Ebbene I. dicitura Cibele Fonti antichissima. originario nome Dario dice le male. l'odierno è collina come l'occasione Cibali, ereditò. formare prestanti, Lòngane, della x)iedi le — Fiume interpreterebbe che di del ed Fonte interpretare chiaro Colgo il ai veniva- essa Fonte Catania Obi di piti e esse, Fonti quelle diceva che — belle di Fonte) la e iscrizione uiui più prestante Fiume {Il con le sono più e nel 91) (4. Tetiro fiume Cibali Fonte Borgata la semplice che di Maria la morte Per Carme latino umanista Alla nei fascicoli precedenti rientale^ scrisse, già per di dominato detronizzazione di lasciate fu di I degli I con ambe delV abb. MDCCCXXII le occupa- Nel del ripubblicare umanista valente zioue di quelle e il della viale che tra i 7. mezzi catanese di Il )fper Castello carme la per morte JEmanuele \ \ tolani Or- \ Dot, del delle chità anti- Catania no | da'^ 37 | simo, raris- Catania, di grafia bio- della divenuto di un Elogj « Ursino opuscolo, Universitaria in 1822, custode città tania: Ca- to, scrit- stato opera Eeal stessa questo di l'intitolazione: | del \ strada di era aggiunte \ della studii dopoché | continuazione Gagliano altre con Cattedrale nel la la con Maria Teresa 39. tale del busti Vito è nostro tutto si quello che Giardino del Coco. detto rinvigorire proposito che persone a » oltreché carme, catanese, autorevoli gloria \ e insieme \ di \ Giuseppe Sicilia Biblioteca provvedere attendere « note esemplare 26 37 pagine della dopo proponianjo della porta Catania di aveva ora, ci Lougo, che | Longo nella Miscellanee \ degli Un conserva segnatura Francesco Antonio Fran. ». si di Università anni latini che che inedito, che, carmi Casa Asburgo, all'archivio quaraiituna, la 0- latino altri carme di Sicilia carme per Il tempo di un ii- occupati la per agli lode imperiale catanese corredo inferiore Napoli. legato illustri vita, 1' (1780), ci siamo quale storico sua quarantadue leg. Domenico nella di memorabili uomini un le torchi in pagine del tro[)pa lungo circa uomini I degli è regno per Coco tii)ografia opuscoletto I rimase dal non famiglia t)ubblicato, dalla storici nel e di di pecchi della ripubblicare, carte in classica, (F Austria Teresa fine alla XVIII. sec. Archivio questo presso forma Sicilia in Maria (1780) Coco del (1723-1782), di scritti, sebbene lui da Ooco d'Austria Vito catanese Vito catanese venustà di dell'imperatrice morte mauista Teresa Bellini viale sono deve di manca la richiamare assunto memoria Hatteu- l' incarico meritamente Catania, ancora di ornare affinchè quello sino pen- l'umanista del- Per 104 la iil Aggiungiamo il reminiscenza o la il pensiero pregiato umanista che credette TERESIAE STVDIORVM di frase EEGINAE GOGÒ OATINENSIS CATINAE CANONICVS BIBLIOTIIECAE quantum ululat aspiciens tristes it 5 lacrimis PRAFEOTVS variae num ego pulsare 10 Tbraeicias aurìtas flectere coniugis numeris concuti 15 et nigro e t pandam Italiam, reliquas scilicet 20 luctu illa etenim populis, dum versabat, caelestia roseo fundens potens vita tantum quibus Hyrcanae poteraut legnm filia frenare regum orbem. sinebat, tantum loquelas, ore leones, mitescere veneranda trionum, tandem Deusque lumina in sospes et permiscuit iratos poterat turbat. Teresia, quibus tremendum, doloris causa septemque in sospite ea, quercus reducens, funere Regina orbem, regna, columen tanto ostendens, 25 infando occumbens, gaudia insti genetrix^ ingens regum cbordas, Ditemque borealia vexat Europae ingèns, austrum et terras ducere Acheronte quae urbes, et iniquo. colubros manes ! Hister litorà testudiuis potuit quo ambos tendit percurrere vacuum I illisa reclamant agitantur Eumenidum et ubera totum vellem digitis et altis luctus collibus it turbidns per gentes casu Orpbeus ut reboant tum aequora, et lacrimis scopulis et in quibus pueros, flumina per Romanis lupa Rbenus, gemitu, cum Thybris resonat quantum tigres. refulsit si valse, av- \ ripetere. SCRIPSIT. Heu (^ni [ELEGIAOVM] OATHEDRALIS luinno virgiliana, alia HVNGARIAE YITVS ET la dovere AVGVSTAE CARMEN SANCTAE attinse più che OBITV IN MAEIAE lo classica, per fonte egli annotazioni nostre alcune (1780) d* Austria Teresa Maria canne (li indagare l'obbietto cui di morte Per 100 la illitiH auspiciÌ8 limìa conias, sed nec tot lacrinias? niihi Phoebeo, ut calet, idem meus 70 liic,Feruande, Borbouiae quo Aeneam rei)etens tacitus bic 85 cernere erit protulit et nam agros instituit 90 bomines panca super quae qua Sol cfr. Ovid. sonabant « »; Aen. resouant e, IV late I 1. 3, relictas versare et pura ingens, louga tollere fruges, 21 « per qnocumque ^". dicet. per aspiceres, acque magnis aedes saecula Thybris « fama, cetera nani resouat plangoribus eunti carmina, « resouat ducunt. gaudia sua et riferirsi alle senza 66S quondam surges, pulcbras equos, — Trist. labeutem. marmore gUiebas artes regnum eredita scribeutur referaut urget cui et fruges solidoque adamante, tumulo nomea inanem ordine firmare de bine vitam Annotazioni. Yerg. simili auro unde caterva marmore Teresia Pales, populos praestautes de quorum et [)arentem. spiraiitia signa, sortem colere luli vireiites. pariter longo fuit,iuxta cura aequor, ripas Amenani Pario circum magna in Priamumque calamosque studuit tu, agrorum ad circum, atque chirus tristi comitante tumulum Musas marmoreas coniugis surgentis Danais a pergam natorum pouam, Maronis. urna nunc spem frondes inter extinctae aut artus. aequabit Olyqipo pastorum ego bic properat excisam Troiaiìì ferales biudes furore olim, teuet uomeu, Simon Carmine, nunc 80 tuuui gentis berbosi divi tentasi spiritus nec ossibus ex geinenteni succeusa lentos Partheuopem prope post quondam, agitat multa et subliniia qune sparsis vates uascetur quae 75 rapis fessum Musa, hastaiu, et coronis. Sicnlos, ornatque vel inter Pallas, depoiiens aegida galoam quo, litora (1780) d^ Austria Teresa ad Atìtiiaea litteris iiiforinat (15 Maria di morte del Tevere plangoribus flumiua luctus luctus o di aetber » : gemitusque altro » ; XII fiume, G07 Carme latino di la et da data notizia 2. ululat quantum « lupis ululantibus 3. gis ubera 4. tendunt it lacrimans « flaventis Ili 261 reboant.. « « variae 4,27 « VI e Ovid. IV VI 464 10. 12, 647 Flac. VI 486 ^". resonare « luporum Ili e simu- posuerunt 396 ». et « ad II ma- 90 « tur- — et torquens « »; 173-6.— e Thraeicius na lonta- più et sequentia saxa orbem pectine amorem quercus | ducere « »: pulsat »: dei cfr. Diteraque V Aen, canoris ducit »; ». cfr. Verg. »j Georg. Horat Carni. capelli anguini 26-27 tremendum I ». caeruleosque cfr. Lucr. ». ». quercus menzione Verg. fidibusque cithara 482-3 », vedi: vates testudinìs « ». cfr. Ovid. »: e, di »; 422-3 inpellere pollice cbordas fretus IV Vili Aen. cliordas boant re- ». iniquo chordas « »: gemitu poli concussus la- reboant « cum « casu vocales canoris 28 223 pollice ducere Georg. II reboare digitis,iam quo Georg. ». Ili testudine fa VI XI cfr. Verg. »: cfr. Verg. vates aegrum colubros Argon. il eadem fidibus | Eumenides ». turbidus « Lucr. « Tbraeìcius Verg. lacrimas »: pollice 5^3 Orfeo, potuit auritas in rupti « digitis vacuum et cfr. : Georg. 475 | Tbraeicia « Aeìi. cfr. Verg. »: 350 percurrere Eumenidum angues 1 Georg. | aequora iniquo percurrere solans auritas « »; » 251 gentes— iamque « « « XVII vellem 2 cava Eumenidi Val. Yer^. Orpbeus « 11-12 11. nibus »; Tibul. pulsare « lupae ululare | aequora tecta Labili XI Mei. 9. Aen. « 630-634J; Ruminalem Georg. iterum Ili reclamant urbes all'allusione 119-120 Vili | reflexa ». variae reminiscenza, Quanto it ire Georg. et Tbraeicias « II Am. « litora casu | quam gentes 8. lacrimis Verg. Fun. »'y Sii. Ital. « {Aen. ficum Verg. antro pendentis cervice magnorum cfr. »: 413 illisa arquataque 7. IV barenas scopulis « 6. « in tereti uberibus scopulis altis illisa reclamant « queata cfr. »: Hister 5. » ad « sub 18 Rbenus, Aen. »; Hister bidns | ludere scrizione de- la ». it lacrimis « VII tendit ubera quibus « circuin cfr. Verg. lui)a »: ; Aeti. » 12 23, urbis conditorum infantium lacra X Livio, T. Mavortis fingere lingua corpora 107 rammenti fetam illam | inpavidos, XVIII sec. si gemelli, ubera liaic geminos matrem alternos nìulcere i viridi et del catatiese allatta fecerat « Inpam, lambere et umanista Coco, lupa che Virgilio: I procnbuisse ])ueros alla Intorno 2-3. Vito di implexae le del- cri- ; Lucan. VI 664; »: cfr. Verg. l08 IV Georg. 12. 409 13. iinmeris « paiulere »; ed bus numeris 14. anche da 500-501 doloris causa « ctum est 16. colunien II Gami. 17,4 « regni « » hyperboreo 17. Vesta Romana « 18. rerum »: cfr. IX 216 »; IX 82 P agg. 2, 'M) Verj(. sini "" 4,12 5.20 IV ciliani) (Si- « extin- « fnnere 308 II P inens VI e Hecate 296), (XII » 429; cfr. nati se- 6-7 nien.. colu- « i colunien Ili Georg. 381-2 ». fu » (VI 247), done {Aeti. I 99-100), Periphas (IX 735), Aen. Verg. fertur a (XI Verg. « Horat. »; Ausoni « 2,6 gilio Vir- da aniniesso (VI Fabricio 843-4), 827). : ingens» Troad. 385 potens « III = publieae ; Sen. | gens epiteto 536 rei XV cfr. : trioni : » Casin. » Pan, » ipsa deum Herminio Bue. Aen. 263; mearum trionuni » « « I act. tulbataque « colnmen « ; Sii. Ital. genetrix regnili riferendo » i)otens {Aen. Ili 8,19 subiecta propago « genetrix colunien regina « per la Sest. septeni 3 cfr. Plaut. »: p. septenique « — IV - 132. Asiae I pollentis XI Georg. colnnien Cic. »; Verr. Verg. cfr. »: Aen. Verg. Enropae « tnrbat »; VII Argon. Flac. Val. »; versi ». cfr. anche e »; cfr. e opus Font. ex dolor | fert cfr. Cic. regna»: fnnere crudeli — « doloris causa liostein Ori)lH*"iis »; JSafyr. 89 Ovid. insti « in funere infando « Patron. Verg. 134. e raffrontare — iustus borealia iste... vexavit 15. ». 107 ofr. »: ». vexat « cfr. »: verba VI Aen. 492; coniugis arceasere Ditem). (se. » nMÌnceiis Acdierontc^ inanes paiìdain è nectere VIII Aen. Il Georg. Verg. inoltre iilgro e tremendum regeinqne potili! niaiiis hì « adiit (1780) d' Austria Teresa Maria mniiisque « 119 di morte (joniugls « VI Aen. « la Per genetrix CI ». 788 — {Aen. II 476), Enea Mnrrano deuni magna ingens Teresia « Virgilio l'adoperò persona, 641-2), « 639 Sarpe- per Pàndaro (VI 413), (XII »: Tnrno 640), (XII 927). 19. « miscele luctu XII Aen. 20. « dum » « fata 21. sat Inctu tanto « « ; Aen. X »; 594 dum deusque II 62 orbem 871 667 e XII cfr. »: Verg. luctu mixtoque— « XII Aen. » ; e 805 tre inol- 620. e vita gaudia permiscuit sinebat versabat e siuebat deusque XI Verg. cfr. »: Aen. IV 651 ». » 704 cfr. : « Verg. versare Bue. dolos 9,5 ». « Fors omnia ver- Carme 22. latino 593 « « loeiita dieta « 23. dracones; 367 tigris 25. leguni « qualità pieno pieno « I Copia defundit « roseo Aen. Verg. Thaiiinautias loquellas » ore II ; Vili ad di tigri,v. Ili (Georg. fremi nare fre- leones IV Georg. | niaiestas vellem « cfr. Yerg. »: tigres »; 3 8, ». IV Aen. 510 niul- « I 327-329. Lucan. Virgilio attribuì »: 294) ad e Euryalo la [Aen. pudoris que suffusa 3 « « Met. 59-60 saec. beata « fruges | Italiae «aurea IX | adsideat Verg. albo « suffusa sancto 88 divesque « fìdes rara »; I Aen. pudore custos 292 pieno Bona meo | velata - Aen. Verg. I Fides cana « pia Co- I sancti- « lacrimis « sta Ve- {Carni. I 83-84 3, 228 et » panno cfr. Tibull. »: cum 16, 29. 30. multa «plus miro 31. « « manibus enim oculos « quod « « iunctis affectus te in sceptra armis e VI | saecula aurea I Met. »; Verg. tenet lumine ètiam honore »: »: 89 »; "" aurea... Aen. Aen. Ili VII 735 I 49 « Aen. IV supinis »; Quintil. XI manus credere colebat ». Verg. »: e, sensus Aen, IX » 459 perii non Aen. IV 458 XII 113 ; e e 205 3^16 parole, vedi Verg. tibi sup- 118. cfr. Verg. delle cfr. Verg. Aen. exhibent assonanza cinxit cfr. anche orasse iunctae arcanos : colebat supplex his » vedi arcana {se. templum) lumine « Ovid. »; honorem consimile colere, immenso 5 Aen. Verg. ». manibus per 324 aureum regnum imponebat loveni spargebat 32. tempus cfr. »: regnum Vili »; imi)onet honorem»; significato,ma 422 « Tug. 24,7 sauctum « aris 64 teneret regna saecula per \ saecula condet Sali. — tenuit aurea., Upod. »; plex cfr. »: cliiarisce: aurea Horat. aetas Ovid. 28-29 Carni, ». 28. 792 JEp. 1 12, »; Fides « — efr. Horat. » : ». cana 35, 21-22). « « Ili tigres nutritie Pale cornu cornu»; Orazio e »; « cfr. biingique initeseere refulsit a Trist. « ubera veneranda cornu est 27. IV 253 Hyrcania, Copia Copia cornu « X adinornnt », lias : 109 276). 26.. « efr. Ovid. poterant venerandus « 5 XVIII see. ». Aen, della »: » IX ore; fmiditqne « del catanese loquelas ore 842 : » Veig. » Hyrcanaeque « V »; leones Hyrcanae « centem IX est «frenare 24. tantum | fiiudebat - umanista insiiper addidit liaee roseoque 583-4 Coco, fundens roseo (.se.Iris) ore Vito di ». gerebat » : cfr. Verg. Aen. 1 653 « sceptrum Ilioue Per \\{) quod gesserat 10 superba « 205 Olybr. truin 33. indoniiti-Hunni « H. suit » V » « gli con gnus ululans» {Aen. Ili non ecc., Vili mai con 34. e rabiem « Poeni rocia 35. marus » cfr. : 447 VI j, « Vili » 4-5), I {Aen. «arma» ma- npxtus « {Aen. » 897), e 857 486), trepidus « applica ad {Aen. XI » posuit luctu ros madefecit voci alle .588), « 397), che II {Aen. » niultus tu- « {Aen. Vili » XI {Aen. » Aen. la voce {Aen. » | conpo- jVerg. » durus « sae- « 295; 727). 1 Aeìi. Verg. 302-3 fé- ponuntque « | corda». « » miser « », poni in- « — tuiiiiiltuni « accompagnare turbaiis magnus et scei) 728 posuere». bellum "" ingens « {Aen. IX » saevus « proelia « « 662), subitus « 1 8 (Georg. I 464), » 225), 122), I 297 Lucali. « Vili Aen. Verg. Virgilio suole : inoltre,mutato | indoniitas viies « caecus {Aen. XI 99), 482) » efr. : Proh'in. /* (Epam.). ^ lug. 112, {Aen. XI {Aen. II » niagnus « agg. rflagrans» 371), Sali. ina certuni ponani « 680-1 cfr. analogia, ; e, per 6Q V tuniultus»: posuere » i)osuere Aeti. vedi : Nei). ^^ Oorn. », » Seii. Agam. »; Cons. ; Olaudian. » inaim inanii gesserò imperiurn « sce|"tram.. ^(Mcbat dcxtrii « gestaiitur sceptrmu douiitique ])aliae »; vos 200 scopini « in » XII »; (1780) d^ Austria Teresa Maria di la morte amores « {Georg. » amaro IV Virgilio »: suole {Bue. 3, 109-110), » 431), fumus « IV {Aen. » «rumor V agg. apporre « a- {Aen. XII » 203), non ecc., a «luctus». 36. «furor impegit furor? Oatull. cique furore ruerent ». « » ; X limina, « XXVIII 22, verbo 883 « bunc que « claudere tenuit socii tenebunt : » 610 : « » feminae sacrorum^ Cicerone nec la voce I 294 Aen. portas Verg. Aen. cacci furore « Virgilio »; II 134; ; « portae arrogi VII morem » bunc adoperò, ipse in Belli un « cae- vulnera... riferire il {Aen. 371 406). ad « tua lanus di « a IX 543; e limine », invece claudentur 244 suole » caecus» « in Ili absistit custos II 510 arcere cfr. Aen. : « « V caecus se di »; 14 » «quo complemento {Aen. lane 991 un {Aeri. II 236-7), » limina, quem morem » » fur. | mordebat coordinare claudere. pars 39. « « Eh. rumpere ; VII » Virgilio preferisce col « tua — Pboebe » Liv. iutendere Claudi furor « furore vincula « di cacca i verbi » Herc. Sen. amenti T. ; 233), 37. « «sua — viuculum 118 e, facendo » 197 64, cfr. caecus»: » limina portae : », ; XI » 607-609. : cfr. Verg. teneto caso »; XII Ili Aen. 834 simile, la voce « 408 mores« con- latino Carme suetudinein tennero meaiii 40. cibns « plex per precatus | vadimus»; 42. virtute XXI 19-20 44. Aen. VI 846 Ennio: fu di Lps. 1886, triuiupbi 45. tiones II bumanum « « rentur « sup- VI 261 » cfr. : » exsui)eras 4,10, dei P. ed è L. M. Aen. Nep. Verg. Aen. ». » rem » editi r. dal 54 questo : è di », il 191° riportato XI cfr. Verg. : restituit e. ». Oorn. ; triumpbum n. tela, «per ignis | eripis munire bomo periclis » » cfr. : di tra Baebrens, expectatique « » 8, ; lib. 302 p. \). 354 XII, I, » muni- «qui 1041 « XIX ge- 4,1 [Phoc.) II 1,3 commoda blica pu- 1607^ ; lib. [)ublicis » fas publicum ne «in Paris. Cuias, commodis 368 p. Ep. ed. commodum — 36 ; Horat. Tbeodos. obsistere nec « tit. cod. « Ili nat. ». superata» « cfr. Corii. Nep. steterat v. : periclis 8,10 rer. di all'espressione ». vellent»: coiìimoda.. V De Epicuro, commoda I, 25, obiectare Liv. T. identico è : caput rursus disse peccem tit. » et acies populi XXXVI, spendi 751 publica commoda tit. 624 358-9 restituis Verg. ingenio superavit adversus lib. XI, virtute m. inoltre cfr. II tela, per per studnit unus VI voi. obiectare ; Lucrezio 47. nel IX ». «superare » « expectare Cat. Cic. Ennio «caput 46. da | « et virgiliana, cfr. Aen. »: Aen. cunctando originaria 86,4: p. Aen. Verg. forma Aen. firmo [)re- « precibus... « espressione -.| imperinm vit nobis qui ripetuto i frammenti 661-5 lentum docuit 239 ». feroci ipse 1' cfr. Verg. II ninni 11-12 è id (se. imperium) unus « la con verso, nus duni cunctando « Aen. IV pectore firmo bostes»: quantum « 111 consiietudinem Phaedra considerato, sed « — ferox 2,2 {Reg.) « XII XVIII sec. sin « ofr. Sen. : » notevole : eniisticbio ». tela, per bostis « 27 11, Argon. » pectore nane per « Flac. dall' aliena Aenea, opus, I vicit sn[)plex | adteinptare vota per del catanese Phil. »: Val. vinci»; tnito 41. « precibns dextra del non niorein « umanista Coco, ». nec band snpplice « per » Vito di XI, est publica... su- lace- ». . 48. enisus « arces 49. « IX 9 cfr. Verg. « artibus bis » cfr. Horat. : attigit igneas sceptra sceptra gerens Palatini Oeorg. 1 499 Ili 3, 9-10 al v. « bac | arte.... ». » ». « Carm. v. : — Tuscum V annotazione « servns Capilolia Tiberim et 32 ; e prisca Romana Verg. Aen. Quirini Palati a » ser' : Ter 1 rj vas ; Aen. » 538 VILI 50. rapuit lovis la ; Ovid. » in Veri). nec laurus lauream 1 iiiinus 52. donum te « ». 53. 54. vatus in arcum Lucr. V 1246 eulta novalia 55. redimitus 539 » Horat. ... » ; IV 60. 1 96 « « alma flava v. aquila uec coronam Aen. ille volat « | remigium sacravit « Verg. VI 597 « illa {se. aquila) « Aen. II Verg. cfr. 31 Aen Aen. anche »: « XI V ro- baut pars stupet 403 « pro- 694-5. IX Aen. Verg. 462 « ni ar- ;V « 246 » : Aeìi. 702 IV « Ceres » ». — lauro cfr. »: 70 1, Bue. »; tam « 8, 12-13 560 « Aen. I cari 506 lauro » sine laurus » : 0. maguae « — genitoris imago « ; ». 48. v. sacra « banc « serpere | fronde al 81 tempora tibi decorus II Ifl Aen. advelat bederam Aen. arvis e : paiidens cur- alte solioque ». sub- 686. Siculisne 38 cfr. Verg, viridique cfr. Verg. : felicior ; VIII Oeres » portus... « Bue. Verg. »; l'annotazione cfr. Veig. sinu 533 novalia « — »: ."" merita v. : Ili ». lauri » Aen. Verg. tempora » lìis nostris » : pinguis agros 2, 35-36 artibus j V : 159-160. victrices arvis que... I iiiter pure » tua lauro | v. arvis cfr. » cfr. : tempora subnixa « Giove: ». cfr. Verg. : armis habebit in « 59. 755-6 » Aen. v. e miles pareiitis imago 57. ; XI rostro 300-301 18-19 cfr cingit viridanti « VI acuto»: » » » pandere « Carni. 56. nixa ; circum tempora I tremescit portus tempora « spiega ii)se ». merita « lovis Aen. tremescunt obliquos « quia Verg. circumdatus circumdatus « cfr. alarum»; Europa arma tantis « I aquila, luctantem Luna te Phrygia voi. ales obunco | stupet « — Servio lovis »: voltur obunco urget aniiiger l'armigera di come 133,1, p. pedibus « lovis lovis»: ideo profligat rostro immaiiis stroque is alarum | remigio « Il Mei. 255 peteiis pedibus « a V Aen. Verg. 564 132,22 p. Ovid. ; ». considerata era » ». magnum — da tenebat arniigenimque « fulminari, remigio ». IX »: aquila 394, dicitur « alarum ceres 1' voce cfr. »: 386 XV cui per Aen. aera V Mei. accepimus 51. ales anniger arniiger uiicis ragione, per vigili Oai"itolia (1780) d^ Anstria celsa «Capitolili C53 lovis « Teresa Maria di morte servaturis « uiicis In X cfr. « cfr. Verg. resideret arvis » : 300 « arvis Verg. Georg. flavis »; VII Latinis I circumdat VII Aen. 7 « 736 537 « patri is « Ausoniis- ». alma tempora Oeres » aristis ; Georg. »: per C9. VI la Per Il -4 727 IX e tial. IV 187 35,5 artiis VI git artns»; 7v. I sparsa scaiit 71. « Partbenopein prope laudibus 74. « properat mediis VI X e excisa vitam Pilumni « 79. « — Ovid. luli ilio « Verg. Aen. 125 quibus « cfr. Verg. »: VI 782 cacio IV Aen. 310 ». Carni. Ili lali surgentis luli »: cfr. Verg. » 20,6 cfr. : IV Aen. insignem « Aen, Verg. 274 "' Ascanium ». »: ». II Aen. Priamumque « — 637 abnegat « pareiitem ; Aen. » pareiis 80. IX 3-4 »: cfr. | parentis « « ferales inter Ili « Pario ad tumulnm 13 « frondes « » cfr. : 40 370, e VI 305 turba « Georg. Verg. cfr. Sii. Ita!. »: » ferali marmore inanem », Aen. Carni. lemplum tumulum... II V ad 199 ripas effusa VII Pun. II 171 « per- ». Pario formatum 1 constitui ripas Horat. 13,21 Aen. cfr. Verg. ripas Amenani ad Oalpes »: ». (Mincio); litorà Ili Georg. caterva ad » »; caterva tante ad Trist. inanem 563-4 ». »; VI Horat. spem Trosque pergam cupressos reum Georg. IV cfr. : altuui per cfr. : Troia « comi flamine ». gentem e 36 berbosi... « berboso ruebat « ire excisam comitante magna ante Troiani tristi « 78. « quie- ossa, « ». ». 77. 76 » aequor surgentis spes lieredis Ili » « — producere Georg. Verg. « spes post « ». 524 et surgeiitem iu clarus repetens Nearcbuiiì 76. | spiritus 303-4 | Partbenope aequabit Oiympo nunc Aeneam « 364 alebat aquilouibus properas repetens | aeqnem?». « 75. cfr. Verg. »: aequabit Oiympo terris,aniiiìos imperium te ic- artus per artus Ibis leiitos spiiitus lios infusa «occupat Ovid. cfr. : cet. dulcis tempore geiitis laudes « » 166-7 »; ajjitat dnin « »; Mar- ». Vergiliuiii Mìe 73. ossibus ex XV Mef. idem « — 336 jirdebat - (*xaestuat alit totainque iulus spiritus « » mo.iis « i»umis « IV Aen. Verg. »; Ovid. sparsis « cfr. : 798 (1780) Cria uh 1G3 furore caluore tanto 726-7 agitat inolem ineiis « » d^ A Vili IX Jiffitat»; nieiis « Terena Maria cfr. V(M'f^.Aen. »: aninii « spiritus nec calot meiis « di morte de de : cfr. Verg. IV 4,58 cincta inanem marnìore »; VI nigrae cui)ressu marmore signum « — 505-6 feraci « feralis frondis »; ». »; Verg. « 216 | ponam ponam »; VI Aen. Ovid. Aen. tumulnm »: cfr. Verg. Ili Met. Ili 304 Rlioeteo « 419 Hecto- litore latino Carme 81. I Parii la[)ides^ spirantia oninis inoltre, osserva, XI 79 143 e 83. 84. ». ad tempo, l)art. maret | cernere P »: I Aen. cfr. : » : II 395, Aen. cfr. Yerg. esi)iessioDe et VI VI 482 online longo « 766, Aen. Verg. | protnlit VI cfr. »: labentem firmare labentis 596 e si » 754, Vili Vili 676 « nere cer- 795 « pro- VI Aen. Verg. Ili Garin. », 45-46 5, riferire la il part. frase labautis « IV Aen. cfr. Verg. : avvicina ; si iiersone a acque, » Virgilio suole »: tu, « Pales nuigna Pales,...canemus magmi cre"lita | cura - campi 86. » : 722, 318 mi- « labens « oraziana, » a col ma patres j fir- Consilio Ili cfr. Verg. Georg. Ili 294 veneranda Georg. »; Verg. Aen. cfr. »: VII « 485-6 «cui.. | 1 « te Pales ». quoque, « — custodia late cui dita ere- .. ». de simili « stabis cfr. »: surges marmore | puniceo tota marmore »; Aen. cfr. Oic. Bue. Verg. VI 848 de « 32 7,31 levi « vol- marmore ». 87. colebant instituit Ili Georg. »; 6,39 89. 552 90. 641 « « vitam si caelicolae me blanda « ducere Ili Carm. 91. 10,2-3 addite « « 6j27 28 « | carmina »; ». Ovid. 18,50 « agros » : cfr. terram | instituit | mortalis vertere Carni. experti »j Horat. terram » : sua columnae gaudia voluisseut vitam »; sunt Met. IX ducuut III raptim vi^tam « cfr. cum Verg, a « ; Bue. Upist. {Eeroid.) 7, » j IV 340-1 194 gaudia pura Aen. Verg. vitamque... « « duco»; II me V », Horat. ». carmina » »: cfr. : | gaudia scribentur dicenda » 315 antitesi 689 ». ducere »j e, per tumulo cfr. Ovid. solidoque adamante « — adamante inpermissa super panca panca.. carmen | gaudia - fruges auro et relictas ferro Geres Am. ». auro juira Rose. p. versare versando « solidoque « fata-paterentur 827-8 119 flaventibus : prima « praestantes « VI 1 » glaebas « — glaebas versare « spicis nitido Aen. ». 1 147-148 Georg. Verg. colere nani a^ros « studiose si stabuiit « ». 85. tus 34 115 ». labans « » regnuin « — donius serere Ili Georg. Verg. XVIII sec. ». artes Verg. erit sorteni « et del catanese 4. ini peri uni feret cfr. : cernens in cernere « erat de ordine longo » signa online longo « umanista Goco, spirantia signa « -82. « Vito di »: 5,42 « in Bue, cfr. Verg. « tumnlo tumuli super marmore 11 Per e erit Carmen II cau. iugens « Sol ìungit tingit I 235 « equis lucentes.. « Sol ab » » Stat. per uà, V V aprile « — saecula « | nomen : cfi*. II Oeorg. ; »: 5G4 » Theo. ». equos aeternum Ogni ; ingens equos urbe tumulìque « paternae urget cT cfr. nomen Cic. Carmen "^ « Lu ; Sol., XII | 820 ""; 5G8 « nondum XII no- « 225 0 librabat : cfr. « per Verg. saecula 1921. Santi Tyria equos liieuiem summo » 1,4 ». I Sol dicet »; rel'erens Aen. « Oom. virtutis Verg. 321-2 Rose. p. avi nomen saecula per marmore ». erat 85-80 (1780) Austria in scripsissc Aen. claramque 93. 547 tumulo Verg. »; Teresa Maria referant nomen « di Ili liceat « referrc men Fast. »j 343 92. morie la Consoli con- Olympo Aen. VI ». Il Palazzo il e La Catania Tempio di S. Nicolò l'Arena cessione fatta di i tutti Chi del Città della loro cultura al da stupirà da quella che tutti perduta! risparmiato partecipazione di sud, di catanesi il maestoso quel per le alla vita di usofrutto sontuoso / e al di Fanteria Lo sfacelo monastico catanese, al XVIII. Comune e che Palazzo S. di mezzo sarebbe la fu guerra altri, come fica bene- l'Italia individualità si mosse, i^erchò Convento che pio, Tem- e subito classiche e destinò tecniche, Astrofìsica. secolo stato genia Efi- quella in tutta Nicolò, di travolti ne rappresentazio- sensibili Medie dell'Istituto in la che an- altro, secolare ordine Catania, Scuole di sua Nessuno to pun- l'Austria con doveva, la di stati destino, per forti, colte, il Grande dire guerra l'Arena al fiscale, e senza del primissimo più delle indole ma ca, pubbli- fino siano per nifestazioni ma- a vita il sacrifizio ironia S. Nicolò XI di umanesimo ma noriti, Mi- scani, France- lanciarono governanti, con che e dei dei della questo, che di ospizio a dei e trascendentale^ vigilia della pubblica delle si teorica benemerenze, sue muoversi, Convento ruinae di di secoli, dall' Reggimento Iiule covi vinta: stata ospizio in passarono un ed sette incapaci tutto benedettino Convento cella a alla il Convento Almeno sua nuovi rinascenza, indirizzo gelosia Monasteri quei Domenicani, pura nuove Benedettini, spirito nuovo persuasione sarebbe guerra dei maestosi piti belle della dei nuovi le di sopraffazioni 1866 stolta la con la pensi nel di al crudeli quei che legge bandita la di un delle risorta suoi taluni dello passato chi l'ostracismo, si tutti... di fu città Catania nei Conventi umanità pratica con della dell'arte nei destare puniti che Agostiniani, nel come punto vedersi con del al Municipio delia piìi am[)ie le geniali la e partecip.azione fino essere 18G6 Monasteri appunto pensi specialmente non vera chi Gesuiti, degli 1' alta fu i stava hmgo creazioni mura, dei 1693 risorta, furono le di tutti nel dell'aspetto eretti Conventi e Conventi di di maestà la terremoto Monasteri fra italiano Governo Conventi, che pensi del vie dal di Catania misfatto. grande mine Benedettini dei si evitato è fatto se di invece n 1 1s le (li installarvi Ricordo mi gli di risposta questa farla di impedito fu la — in stava pudibonde davanti ha Palazzo di vrebbe di la Ora, quale prevederlo, se cederlo e Grande una femminile: delle fossero Scuole dei destra quanto di inquilino, anche a Istituti di ducazione: in modo Una al uguale ma di S. Nicolò imponente nella il Palazzo vasta in S. non dei degli prossima vero che il Palazzo telli, en- mai anche se non cessa, servire dall'impossibile alle permanenti, chiusi Scuole il nostro al tanto seggio di e- medie gettò pro- di Consiglieri Elefanti. sorte Santuario mole, salvarlo a schile ma- Istituti asi)irano a Istruzione infantili siano in poco Benedettini, liberato Asili e dubbia. erji il Palazzo vuol Agostino; che a tata, evi- stata tempo e infernale potrebbero ci salvare a più presto nito infi- un in bellezza espulsione. Raccomandiamo l'Arena, sua che concittadini più Educazione trasportarvi presenti dei la similia, purché et meritata all'attenzione Comunali di giunge sorte al i)iù solenne. e sarebbe ne non di giorno, d'America, destinata arrivati loro bisogna costo locali della compenso la sinistra,sia beneficenza i cui per non Gabinetti, Laboratori, grandioso esso bufferà al al accresciuto il Palazzo e pubbliche, qualunque ad bene, e cento, oltre mina edifizio siamo destinati medie laciimata risoluzione solo almeno più tazione ten- una aveva Università, neppure sorte Gesuiti, stati In di la non lezioni di rirono atter- consigliava che venti impianto Unione così il Palazzo questi sia fare pi tem- si di l'aspetto Catania, con quelle segue: Colleghi il Diavolo edi tìzio invano che antichi veto cerc^liia antica dalla aveva avute per un provvida una a di monumentale quel sontuosità. col volta altra di essi per avrebbe nessun' nostri per accessori vantarsi tutto ma che Aule ne solamente non dei di allora allora Erano quel con ».... questa quattro grandi potuto poi pudica e il loro — dentro si Fagli- accolta, ma stata opposero periori. Su- Sindaco dal sarebbe Catania « Oarnazza l'invito che Scuole alle Prof. si lasciai non dell' Università Biblioteche: Musei, qualr ma : dei Benedettini numero E Diavolo più tuttora paterna proposta una il Palazzo perchè Oolleghi, coscienze timorate del dai... sobria pace, e ìndubiamente nei patriarcali,temi)i si Senatore die casa ceduto stato piiì volte avuto aver domanda, la farne fosse il compianto clie raccontava di Medie Scuole Benedettini dei Palazzo colossale corre della nella il grande Religione sua Tempio e nesso an- dell'Arte, quadratura, eie- il e nello gante della tutto, che giorno di stieri mondo lassù del si va in Se dal suole troverà vede sul sui piove preziosi per l'umidità sul meridiano l'amore una ! il S. di arte ticato dimen- più grande sia vi non fora- assumendo va Nicolò vi il in il tutto V Arena di di Sici- Tempio alla Eettore A. eredità del santità Custode e Eosa ha Santuario di la morte che dopo la raccolta vibile, inser- reso e trate ve- sollevati Nell'autunno pendenti. il che colui del eredità ha non pietà vi tiene Marra. inventario, anzi senza antecessore suo e la tranne Municipio La P. che Lago, un asciugarlo, una del morte già già sconvolti in ad presti Olimpico, soffitti,dalle mondiale trasforma si dopo La dei ninfe sulle si trova crepacci Giove tacolo spet- derelitti,sui quadri ammuffiti, altari sugli miserando stesso di pavimento del provvedervi a Tempio al dai ancora lo Nicola sull'Organo piove Tempio nessuno tarda si -davanti marmi spesso S. di Valthershausen, che Don i)urtroppo Tempio diosi gran- quel Colosso, del torrenti a impegnante, lidi' inverno come di oramai Stato, colle Girgenti a vi l'acqua dallo o infrante, percbè e [)uò dire fama die abbiamo arrossire, perchè Peccato soggiungere. Municipio, che uscita, fama si più mina. il forestiero perchè parla ìfoi i potente ancor pagana. ma 119 fra della dalla attratti fare moderno più affari...: di Catania di sforzo niondo, dovrebbe civile, quando si il che nazioni ci forme, dell'arte salgano, non die V Arena rinascita viviaiìio non le Catania, cilia alhi tutte tono un sue Nicolò Cristianità,ultimo davanti religiosa delle slancio Templi 8. di Tempio più sempre si è fatta... x"esant^. Ai erano del tempi discrete, e ancora falange benedettina si religiosaj dalla Marra a veda sé che uomo ogni ciò Società: nostra ma Rosa ha una, ne un grande La Rosa non quella abbia della voluto dovuto che io del statiche ho ne dell'ultima detto nel tica, morale, poli- potenza finanziaria in Catania. queste qualità, tutte queste responsabilità dato soltanto accorgersi alle alla di 3ue cure. morte del avere del P. i)otenze, utticio,e suo La disgrazia La o catagli dedi- necrologio anche piena ceva fa- civile, politica fosse una Tempio piegarsi, anzi sapeva che insomma era tutte all' oggetto amore ha ha non autorità che e intellettuale,religiosa... Il La condizioni le poi quell'ultimo rappresentante tal era davanti piegare anche La P. Marra degli obblighi per di per il il Municipio la ma- II 120 ^ Palazzo - il di 8onno alla suoi in fine, la nelP mesi tre pressata dalle in Autorità da del Rettore La barcollante si recò Lanzerotti da finestre alle Lanzerotti al Ma di andiamo In che ; dia di che arcate lanci dei siluri intende, delle Società La della corsa ne al ancora che la rizia pe- che persuasa i come di ticolati re- dere chie- 65 di opportuni immediati cupola devono che si di di Finanza che ri[)arazioue e la accolga veramente delle rate. ripafinestre provvedere esse collocare le e subito vetrate j)re- amano il tetto siano anch' potranno le sop{)orterà perchè le tutto rotti, perizia Lanze- prima colossale riparare e ! difficilmente m., i Oatanesi la forte il suo perduto la tutti di lavori Storia nuova primato era a posto prima, vetrate. di salverà vivi; fissi gli sguardi secondo L. studenteschi altri vori la- malattia necessario fatali sono Intendente sostengono reti cui di Sig. ha piogge riparato quella alle agli conserva chi Il ordini gli Riguardo dai è alle spesa intemperie. nostra grandi una oramai Tempio, subito suppone imminenti l'estate il se sarà i urgenti, creduto aveva fia la apprese lavori altri to tenu- [)erizia dei essendosi che lia se Intendenza la durante quale ma fondo, lo che dire, i perizia stipplettiva. incontro... nuovo non che Patria fuori Tempio, Intanto conclusione mondo, la ai)provata, del una intanto? ghiera stata era daUa Intendenza, perizia rimanevano questa il all' in e Ing. Lanzerotti scorso ritornato, si può che Rosa, Culto, Erariale, una Egregio dicembre nel presentata questo all' Fondo Intanto ordinata aveva menti Monu- Municii)io... Avvocatura scorso. afifidata che il del mortale i)er- dei incalza competenti.... inverno Superiori più urgenti, perizia stata alla malattia una Ecco Municipio? Generale i Ministeri caduta del sorpresa, Finanze^, presso sua letto, per a svt^gliare quanto Soprai ntendenza J)irezione alia delle Roma a al hi volta sua Uosa Intendenza viaggi non La del Rosa alla Siracusa, che, locale c'è non tergiversazioni La Kettore del i ricorsi ecco alle davanti fate di ma debitore. un i ricorsi ciò Nicolò: T"*mpi(" "ìi S. del GoMie a Btutdellini , iiutenzione s' dei dalla fra Patria, vigile città grande perdizione tutte le di della Catania, saprà F Emblema città custode della dignità mostrarsi piìi espressivo della Sicilia. Vincenzo mentale monu- Casagrandi. grata sua Recensioni 122 sarebbe Palermo di i"erò occorre delle una nostro sospetto, IX X o nelle della cjiusa Atti della io credulo. e affermare P Romeo plebeo! È Del cristiana. poco })atrizio tanto Patriziato suoi seggi al nuova cariche avrebbe nobiltà non pubbliche, avuto e abbastanza e timori gli imi)ediscono andamento: di di il le caso die relazioni liani Basi- il giorno di R. col la re ave- ripresa radici appaiire latini cbe i critiche dicano il secolo il il III: Proconsole tico l'ani' tutti le tutte e imperiale. nelle di di un casato già ma del anche tutto stesso sangue, di vicino ehe.un Consolato, mano vero pensiero ceduti il trono genuo in- troppo egli vorrebbe tempi aveva la Eroina aristocratica,e nel nel delP sopportato quelli così certamente osservazioni secondo diremo^ trovare grandi Sicilia,ne nobile una di % genere vedere citerò Atti pretendere per questo gli Quinziano, un dell' Impero. qualsiasi provincia Altri ciò per non il Senato piìi nel coi stati martirio delle Stato, perfino aveva il Palermo via del per provinciale; dello sarà indicliiamo tardi non sono avrebbe non potesse e ciò ebbe VI, perchè erano non far strette buona Quinziano, forse più plebeo, ceto pura tropi)0 si l)rincipali magistrature La di già liquidato: eia sec. die S. Agata resto le Codici sulla talune a plebea perchè! facilmente e crede non la [)alermitani,e per di si deve storico: a rallegrarci fare, qu.jsi osservazione una fu porre del solo ass*ocio di monaci ancora Per Agata. tesa pre- latini. viva di es. nobile fama la mi ma quali scritti Si)eriamo per Atti degli origine patrizio; sangue da dobbiamo e quanto non stati siano Calabria. allora Per 8. a die ai quali ]3olIaiidisti, Sirleto meglio suo creduto ha alla sovrano ai greci raccoglitore e sua latini,per Perciò il Romeo nello i natali Oaid. amatore tradizione sulla catanese. cbe diede basiliani, o il trionfo per Gli redatti Atti greci del mani [)rimo fatto del col["o dinìostrazionci "legli giusta rivendicazione, di questa Sicilia,e perciò fine,d{[)l()matico,[)sicologico,e nionaci specialmente X)er die gli Atti clie grande olle questo dalla dato i)rincipalidei cure da capitarono se Palermo il caldji,ma falsità studio uno questa secolo fu che insinuazione gloria alla e Eroina. stato della fare, ossia si deve onore ò molto Romeo del difesa La procunilo grande della i natali uiiulie lui che ciò lutto suo cose della muovono secondo scena gli scrupoli il loro afrodisiaca del logico del Romeo e rale natu- secondo ' Recensioni della itto della attere, Agatiiia. Se tragedia natura in nirtroi)po goduta, S. ììje anclie da essa la scena alla C"ui (Hxstituisce Anche Atti la api)arizi()ne di S. inverecondo? così negarlo lia non nella Così 1' Angelo latini dica trassero molto le cittadini. a contradire Agata (dii Musei. proposito 1' Sicilia ha e. conoscenza Non di che interpretazione il Ciaceri : in a A rilevo è dello loro del ci che valentissimo evoluzioni, che molto l'opposizione materiale alla di mia l'onore del- e stesso. se accompagnato Martire. Se che gli Atti riti del che compagnavano ac- santuarii nei ben dato ha prei"arato Velo di interprete dei culti sono del ceiamico opinione resto ne quantunque dai il Romeo il Ciaceri si elevar- dignità demetriache sembra ad a più quella apparizione di e go luo- i)urezza adatto popolare, dionisiache non di impressionata essere moderno un miracolo in perfino corso avrebbe della tradizione doveva è della che sepolcro al dalla ed mai Come abbrutimento nello nante impressio- ospitato era redenzione sul apparizioni Catania fanciulli ornamento ancora di perduto di viene "!' a- 1' inizio Catania Emblema altro della Tabella il motivo certo cristiana ciò con S. Agata nessun à Contro- Suburra. scandalizzato, Vergine coro la portante danno che simbolo del di Sicilia. fortezza sua che rilevano ben quell'altra nella ciò di si erge ["er spiega Eoma a n' è se femminile sesso si Chi a si il culto purissima Suburra del Agata compreso della quello segnarono di Sibari la matica dram- arte più gradita. come vi sentato rappre- ])ailiamo distrugge forse senza die così Roma in entrata sua e è (non della ma ti Afrodi- nove seduzione si Perciò nove plastica, ambiente, via, forte. le quel vita di i)urezza è nuova. la zozza dionisiaca, Ed un'era lendere della questa trionfante sua arte necessità per passione suono, folklore amori, quello seduzione s[)iritosanulla meno per in del processo, più vere di casa per dal lato latini, passa e o adunque, della nimo, mano più questo Agata si nìbolo di la come perchè antica una il lia scandolezzato i due quindi e vera, musica, canto, ove negazione una è conì{)agne, di si danno etc. ])ifipuro, fra ca- (Catania 1' inevitabile impegnatasi catauese per organismo moileine) delle il era, Vergine subirne lotta perchè appunto 1' alla dovuto rappresentato date di abbia che sftrebbe si del conto reso afrodisiaca l' anticliità,non nella si fosse fama tutta perdio trionfa., quale gli Agata della perciò e il Koiiieo 123^ ben figurato dei sull'origine S. gani pa- provate nostri del ce- Ueeensioni 124 lebre del periodo dico quando moderni nei ma che provano l.a bell'opera del siamo dotto compiaciuto della istruito di scrivere il mondo le Reitano « « S. Agata Amenano nei » Il Monitore no sovra- difesero, e Clero del locali Po e I seicento, letteratura la troppi sono abbiamo tutti letto con amore che tanto i)iù ce persuasi che Egli, fia il più degno, perchè che, il nostro per e cutanese, Ricerche ne il Clero più prei"arato alla Catania con a tutto testa, G. nel stampe lunghi sul fiume Giornale dal 15, 1923, Milano, e voluto ha Reitano studi Estratto 14 dare, Tecnico Monitore « suoi N. del sotterraneo corso Catania. XXIX. A. » sul di dintorni Fegregio Ing. dei di siamo Culto e Tecnico alle Basso e il (1). Q. (Ing.) Studi concludente di cosa del celebre degli antichi sotterraneo corso quanto per qualche » 1923. di Catania. Il Reitano si è nelle pozzi scavati al dell'Amenano, che nelle sicuro dì lave, epoche fine di presenta varie schizzi un aggottamento pregievole renderlo volume degno lode che, dei la senza pozzi fino e scartato, il corso Editrice badare progressi delle a dell' Arte. per N. lo ha del punto ricerche del delle curato igienici,e che pensa per sotto la tutti quali l'indice fatto,seguendo Giannotta emerse geologiche 16G9, motivi corso per- nalisi Dall'a- polle d'acqua interno, Cav. spese, Ciò un inquinamento. alle all'ultima opportuni. lungo Casa e x^assa fabbricati, molto in di ogni sospetto epoche, pozzi di ponente, pur di correnti vagabonde sotterranee l'aggottamento proporne dei (1) Merita le coprono recenti le stazioni individuare degli antichi alcuni delle che l'assenza acque negli scavi di proposto lave assicuri delle per ci il del e fu e francesi: e oramai più più quanto tributa succinto, fiume che Prelato pio e Diocesi,,era Finalmente in Nobiltit,Alto serio più copiosissima. forse noi, II venerarono leg^j^encjili storici punti di divergenza, Questi Archivio, oramai studio uno Federico e italiani,siciliani,tedeschi è che che amarono dire si non fridericiana storica intendo naturalmente polo: ciò piìi sfimpre Siciiiani soltanto il Romeo eonvineerà svevo i Siciliani che dirò offendere etc. ì^oll motto di vello, li- si debba stampa 1 del riguardi, Recensioni salire almeno ò risoluzione la il al la alveo dal rivendicazione di crediamo cbe furono ordinati fornire i lumi di storia che col chiamata così del te del 1669, coperto. Così (emissario) delle lave quale in che so non suo Lago superiore Nicito può Riguardo che la mancante Comune le ottenere acque sparse Città. il detta che nel fino suo riscontrato del braccio del Lago alla Cava punto di nella inferiore Viale Rapi- che simativamente, appros- Cardi, su e su vola della Ta- delle lave in par* o Nicito Lago il grafica topoio sottosuolo Sig. Libbra, antichi, che imuìitìsione detta Lago e nel Cava Nicito dal sono NicitOj perciò Libbra, dal di dell' Amerano del sono sa conca tutto accupava naturali Atti Lave almeno essere uscita oggi negli delle dell' Amenano Nicito Lago si indicazione inferiore corso la direzione dal uscente positiva una dare il Piano fosse per nella invasione fiume inferiore al Villa della del la e studi Solo indicata Galermo prima se Ma della non Difatti può lavici,del essere in Di e che si estendeva alla può noi interrogata riversava Vigo. alla nuovi misterioso? ora forse braccio Cava così si il letto Rapisardi sua lumi Villa non Consoli, quali campi, della S. Ma e l'adito perduta. fu secoli i e clduse Patria 1' Ameiumo Nicito viene benissimo poi al Storia S. Giovanni in ossia Viale possesso, del fu do osservan- dell'Amenano, Prof. in direzione del Lago questo, seppi, da questi luoghi al del di e elettricbe. quale definitivamente di può sapersi non dicasi intorno il 1907 acque del (immissario) penetrante e delle occupava Coniglio, tutti su qua ac- tecnici, non ritenne dal opportuni. adire come fino Società Garibaldi, vale etc, dai possibile dirsi ignoto che superiore il Piano borgate, e fiume, perchè alieni, e che superiore sardi, delFOspedale etc. la credeva LagoNicito, veiso città Difesa, pii^iun esser il sindacato anche e braccio quel braccio della è non possa sotto fiume suo della cioè, procurare, approvato non parere, causa che un di 200_,00. Tale m. i)roprietà privata. la appresso, in svilu[)po di potenti energie municipalizzazione l'anno bassi e sottosuoli questo della cioè quota problema, Collegio concluse dei Malgrado proposta io sotterraneo rive, del l'Amenano alti per Comune di e alla duplice bianco l'Amenano die Galermo, quartieri piìi presumibilmente sotterranee aeque Reitano, quMntunque progetto consigliato di i il carbone fornire Ma in dell'arduo tutti a pura di zona Giovanni S. a pure, alla 125 l' alveo il braccio Lago Libbra. (emis- Èeoensioni 126 dev' Éiinio) iiidubianionto rttìl Lap^o, presso e Eni. delle Arcbivi negli secolo nel che del miasnn cui presso vicolo Cisira le lave Crispino, bene nel di il rifusi: dicono lo strato di i lavori tutti possono lava che che di si ogni stralci : lava di inferiore è Catania a si trova, di regola corrente uno bili permea- aggottarle per disciolti,che di corrente una, tivo, primitrovare, più sono fare vorranno alveo facilmente esse per dovrebbe si : che solo non il loro più agli strati essendo compatto, immancabili questi due lo preferenza rifuso disperso fiume, perduto dove strati dirigersi di necessario sopra declivio quegli per del lianno del vincere questo, inferiore nell' quanto le Via per mente a, Via gettare della })ompe tenere sta poin e per sono, con tratto Barilari, il Transito all'angolo casa lo dai abbandonata Via or giorni ma acque anni quel dei detta in Bisogna Amemvno, le il perciò : si 1' cioè attraverso molti superiore, corso cLe cercano della lottare che Amenano, alla, Chiesetta i)0chi Demanio, e])idemiclie prodotte capo difatti sotterranea. coperto capir mette ricostruzione corrente tanto Iianno che K. al Vitt. incontrato aver soppresse Maria Via per di alla, contrada fino S. [xm- Quartaroue, dell' degli Iiifetli discussa sua. malattie corrisponde poco dovette si forte scoperto a della fondamenta una interno S. Filippo: presso Transito impedire coperto i Kastiojii lieligiose per fu spese centro nel XVI, ()|)[)()Hlaoiicntale Filipi)0. Kicordo S. verso la via per Corporazioni tratto grandi con Garibaldi Via per Greco, liva vedono cui Benedettini, da. il Teatro per si oggi ove poco d(M il (Joiiveuto llotonda, a alla venuta esseri^ lava composta 1' altro (compatto) superiore (disciolto). Dico al clie,malgrado cerca di gerla sopra ampia di e che Bronte profonda crede un città Maletto volume del nelle Mondo. così che alte queste si lave dai sono Randazzo Cosa iniponente, le acque formano hi Testa due alto in che il diventerebbe così dal Collegio della dei proprietari dice dei dato disperare. Percliè meravigliosa, caverna 1' Amenano? esca bisogna non quella e contrario frapporrebbe si raggiungere gelide acque? tra di Reitauo, progetto l'impedimento il parere Frati tutte delV forse Lago di acque Pozzi si non riiggìun- acqua? ove una stagioni è ripiena denti discen- meati per Gurrita Catania evitare per (m. 1700), le fesa Di- dal con purissime? il quale si possesso La i)rima I Recensioni Sono sogni.... Mai giiiccljòqui la provvida il i fiumi Lòngane ho dato Ovest. ad le nostro toponoma di Cifali. prime Gioeni, Madonna del Statua alla fino del corso sono ne piano negli strati ha Armici a quali di forza una Anche dorso di Valsa Il Reilano, corso di crede sia detta braccio Poggio ad est. non Livece ha in Marta, Fonte la e alte: più di mentre rezione di- la stessa sen)pre lavico coperchio lunga linea, correnti,alcune cento il pure direzione, poiché una che pozzi i sono antichi di dal delle più antichi quelli scavati basso, corso per del Trecastagne, Paltii)iano di Val verde, deve di Casalotto di col i sul pozzi, cioè, lui per di botanico, Orto- Lòngane Via cercarsi ha quella saputo per deve Grande, del idrica del trovare lina colun pure del lutto qualità,per quantità, cercarsi mentre quale della getterebbe individualità nome, imponente all'incontro l'Amenano una foce, per questo dell'ovest corso si effettuerebbe si tratta sorgente il Marchese Licatia, paternità confuso Cibali,ove La acque la che forza. Punta, della "5on S. E., coprirono stessa mare della dilagarsi a di dalla pozzi del conosce sorgente, la il Piano Gaito. Paramuto, di per Scuderi, Salesiani,Alfouzetti, Berretta, per [)er Cuti, i citiamo indipendente e il Canalicchio, corsero quel vastissimo tutto stesso del collina seguendo più diramazione una N. primo per imponente. dell'est, lo acqua Fiume Li della Est, origine per permeabili Catanese, perciò che Rinazzi, lave i Asmundo, di a abbiamo Gal vana, Cibali, due ma questo delP per per cortina raggiunto linea Amenanoj voia. detto in sue ad io proposito Licatia, Fonti dalle veramente lavico dell' e questa su dell'agro due Giovanni S. Cai)o la pe^' Ognina permeato permeabili a provenire le del acque declivio e all' e scaturiscono delle il grosso parlo alla doveva lampanti vi che O. che prove Cibali S. fiume questo Pistrice, e il Piano i)er sottostante a Fiume giù solo, un l'Amenano Catania, di Consolazione, e coll'aggiiingerealle sulla ne giù la per di esistenza studio Paiiecotto il tutto il suolo mio che Reitano voglio incoraggiare ten)[)i i)reistoricinon Archivio lave il Tondo nei Della nel prove del Le che io opportunità, dell'Ing. solcavano che la presenta proposta Fascicolo per si sull' Anienano ricerche erano 127 più famoso molti ad vanni Gio- S. sopra est, sopra Aci, delle meati e cui prov- Recensioni 128 vedtMc r«gricollnra liquido (elemento racchiusi grande incalcolabile mentre tranquilli, soliti sonni consorziati costruzione già ottenendo sta di il fonzionamento e O. Ouiberto Parte III, Antipapa. Il F. di fu ci presenta coi Guiberto contrapposto fice in sua Chi la a suoi figura che trionfare travolta si questa del azioni principi Chiesa il F. in si è Al noi Kòhncke del di nei della di fra Chiesa la abbia di costumi è stiito della ro l'Impe- e doveva VII) trionfo e Ponte-, 1080. imperiale libertà gura fi- contrastata nominarlo te tut- su so[)raffatta, riuscì Ravenna. della trapporle, con- a mare Riesuseconda le intenzioni gli aspetti, valutarne dei te ossia, Clemen- da tragici avvenimenti riforma Siciliano». partito germanico (Gregorio suo la per dal arcivescovo germanica, e le ecclesiastici,sia ai della indipendenza di compito si erano non lieve che risolvere. compito alcuni conosciuto pregevoli di prima poco documenti, ben nel Guiberto banditi egemonia nel duello Chiesa. che quella che Bessanone Governo Signorelli (senza data). su partito avversario alla nipporto Siciliani con la i suoi Casagrandi al -punto tino il Serbatoio quarantaquattro Ravenna, C. Ravenna, primo chiarirne XI, nuovi (da il cioè, proposto quale grande meraviglierà solennemente dalla di figura, inquadrarla secolo sia Concilio ligura. che quella metà VII, rappresentò non la Gregorio nel di la sta concittadini: Acquedotto accurato di che pensa studio arcivescovo al vece Arcivescovo prima, Milano, uno essi dell'Isola,dorma Vincenzo Francobandiera volta Montagna [)0ssiede nell'Etna Grande « un consiglio dato suoi l'appoggio un il che dai Occidentale la superba (conquista di più i)uro, [)ii^i alto, piiì abbondante idrico Comuni della accolto Orientale, che la Sicilia che si dica non di sufficiente. Auguro sia Reitano Ing. di Catania gli studi, e questa nella : città non seno di Catania. fortuna competentissimo dal incalcolabili tesori stanno ma Nel Oriente. ad- anche mira una la e provvedere, riprendere Biso"^na adunque con Aci abbondante.... ed sano di tcnitoiio "lcl lui studiosi per monografie, i coi suoi dedicati, tedeschi, studi quali però come norman il nostro P. gliendo racco- Kebr ilici)e dal studioso RecenHÌoni 130 1' (U'ciso avvei'sari() t(Mle8clii Fu rito. Roniìi? di lavoro suo di tedesco un la causa solo non ci nei che quello in si qualsiasi, è dell'Impero di causa i)rincipio se per nel ma nei sidio dis- che parte piena dipendenza in- complesso del fondamentale, può, perdio di stessa che dev'essere non fama, gran fu augurargli particolari dice preso? i)ropo8Ìto? seconda di permetta non ancbe e sul nella grafi bio- cbia- i)arte sua dicono prova assolutamente italiano studioso uno per egli ma giudizio nulla due ancora politico la per "lei dirsi può entra alla nostro i)rinia: critico, e' studi i)artito i)er bizantini studioso la chiarire deve fu non documenti I lo Atteiulianio Ravenna ? ^W non persoujile? offesa con inalj»ry(ìo coiiuazioiiale nostro ambizione i)i'r dignità per del e VII (in'^oiio di lo quel- un per diritto e di desco te- fatto trionfante. Per l)oi dalla casa perchè dell' la fortuna Antipapa Sveya così sola non doveva Clemente dalla rappresentata causa non un ma eroe di noi quella YlNCENZO di Franconia miseramente Guardiamoci avvenire. III trionfò, casa causa perciò perduta. Oasagrandi e si dal dette, per- fare NOTIZIE «^li 15 ore Siciilonim Scienza per per morali 18 il Comm, si così illustre di ufficiale in di di pili spontanea fu Alle dal Roma, e Lettere 3. Socio e Arti.- nello di Borsa ha nostro se raccolti della il di conferite in Socio Effettivo fondi che quote la 8Ì(5eliota la e Provincia deliberate ; dalla di agli italiota. la La Camera confidiamo la delle vita Borsa Stridenti di che Commercio ciò avverrà dai Lettere vanno Romane di per Studio si di Scienze, Comitato di che diosi. Stu- Maestro di sarebbe Borsa di e 14,15). pp. palermitana una dei gioventù, Pubblico Il che, fervido di Antichità — allo legge della Facoltà rabile, memo- Insegnante per una di inan- insigne, all'illustre C^sagrandi. creazione quale cultura 1922-23, an. Accademia R.a e ma di di onoranze Uomo che, e Goliardi, dell'Istituto destinarsi dovrà anno quell'occasione Vincenzo per dell' della di e na Raven- festa quella solenni consacrazione elevazione Catania, e tifici, scien- di Lugo a lezione, degni 75"* Catania, della Prof. i di Città Storia Municipio, le Università Titoli discorso di rese ultima entusiasmo per nato l'eco vennero il / (v. recente suo furono Mai alla dalla Studio Presidente, Studio Comitato di nel sua compito e Corrispondente di Onoranze del Governo, nomina la aggiunte B. onorificenze alte Goliardi, di la. riposo. a Studi travolgente e decorso ha mente, agli ora Onoranze ; Ca;pitale, 1923). raccogliendo dava Calabria della e tante Siciliane della e della vinte generazioni Orsini Casagrandi- festeggiamenti collocato Annuario ^V. che I di e stato dedicato tutto Giugno Ateneo. corpo è età « le Magna trionfo e Sicilia cittadini j»er lezione: 1' Aula tanto un due della Catauia, 1922-23, Nel di Magnifico Rettore nell'Aula sua Mai combattute aveva Comitato Giannotta, Kusso cui Giornali Vincenzo Prof. V. piìi, Storia i dal festeggiamenti. morale e fecero fatta del Casagrandi, questo vigoria lavoro, al V. di celebrato 1' ultima tenne vedrà della ne accademico esprime Prof. limiti A. all'Anno gnrazione che Tip. 1847. mai Sociale. scorso. i finale grandezza patriottici e forse o trionfo pubblicazione Seti. Prof. Il la e anno Maestro intellettuale resoconti ai speciale una il Fu dell' fu vazione ele- la ottenere Statuto - pub- saranno per allo Presidente celebrarono vide, educazione la rimandiamo a Cuore. si pratica modificazioni venerando e fascìcolo seq. laboriosa nostro Giugno Aula stessa redenzione la del Xel — la conseguenti 1' undici Gymnasium, del e battaglie e nella Patria. specialmente le e 1' illustre dieci ore Storia Scientifico Studio dello alle Società, Giubileo Alle di Morale Ente Il Magna del della JUi ad 2. Società della Atti 1. blieari in onore distingueranno già un fatto avessero presto. piuto com- versato le Notizie 132 V ohe annunziare Otticine delle Vadano distinto al fu che il il sentimento la perspicacia e dignità editoriale. posto la gareggiare e dell' collana bella dei piii belle delle dai in secolo d. vicina Marletta mattoni ambra, da fu scoperta 11 6. si Giugno, a Km. un un aiiticlie le altro secolo sito, 7. V fossero ove Barbieri scrutatore a. dalla dei Porto nel grosso alla C. una del comunica la nei del del diede S. cella della funebre Palazzo Agata collana quello e furono Evo il sotto bella una Medio zo Palazri funera- ristauri una E. pure vasetti e sono N. di oggi il Alla di dissodare di masso luce del lava del per antichi Catanesi.— le scopritore comunica proprietà con di e impianto la degli lasciati raccolta raccolse, sequestrate. Il aver nostro Ne Cav. di di vaso monete Si dice portò in che un riparleremo. Presidente, incontrato cesco Fran- viti, fra di le di scorso un vanga ellenica. monetazione raggiunte ci mese splendida una della furono Archivi nella colpì questura Aromatari del circa il terreno sole d'oro secolo metà Ulisse Infortunato nostri lianità ita- stringiamo pianterreno or l'altro 300. circa e detto cosi un e la dubbio, ci apparve all'incontro dell'Ognina.— mostrò spezzato del monete e pubblico Noi di lucerne nell'angolo fra d' Italia cadaveri. contadino un antico muro che creta dal fino del anni Piano il Archivio Giannotta. Piazza che che determinarsi di che e tomba ritenere monetario Cantarella cui un'altra sepellimenti Tesoro ricoperta), possa da della del senza italiana. rottami alcuni cbe conto imboccatura fu (che pare di alla cotti un'epoca balia Tenendo generi della Editrici giudizio pavimenti di quantità uua tempo nate piìi perfezio- sempre Case Il Presidente — i della primato un il nostro costituiscono, Vincenzo alcuni breve tutti fede, e nitidezza, la varietà, Stampa Uff. ad il la con degli Elefanti. comparsa C. che vesti è ma della Cav. ristauro di piii in sono distinte la voro la- professione loro Sicilia in or con formato loro anni luce diciamo, creazioni Palazzo nel lo del Editore nostro è IV Studi in i"iìiriuscite Elefanti marciapiede di e recenti lavori degli del via la Antichità 5. uniformità e consocio al mano che tipi alla in di nazionale potuto Riviste vent' dalle nella vive e portato cultura ha di e editi Volumi, Venti oramai di Opere che che della più onestà ha è I, d'Italia. nostre di vi rettore Di- P. Corona le lui, assicurarsi e uscire che noi siamo Non Estero. gli con potè e Italia essa Archivi di Giaunotta di con gemma progresso Editrice Fu Scienza. esistenza, sua per stampa, quella quegli Editori il d' Arte da della della n"d"il"! genitore di propria Casa la con Arte Qiannotta, la Ufficiale della dell' i^iti distinte le della e inaugurò la fra cultore con»piere Così benemerenza vera Letteratura e da missione ]"r()p()Hta hii di Qiannotta, Ministro del lieti Siiuno — Vincenzo il Cav. Cavaliere di grado culto Niccolò una di al Cav. vedono prendere ni Educato congratulazioni. grnHchc, benemerito e Archivio nostro Arti di elevato recentemente stato del Editore Storico. dell* Archivio all' Editore Onorificènza 4. negli bile infaticaArchivi 133 Notizie Curia della secoli al La ma Patente di la Amico forza di è accoppia qualsiasi concede e Oh! della da che ad concesse Aromatari Catanesi Barbieri aspiranti dell'epoca. (Farmacie) di Ciò può due re esse- catanese. solennità sua ignorata Patenti inventari folklore formola alla Figlio alcuni e sono, utile poche non il {Nos del di al Uhi Rasoio dilecto mondo, anzi del et Amico Protomedico il i titoli nostro, salutem Prof. F. dolcesonanti !). Salasso! Direttore Laurea, totalmente confidenza perchè dà di Diploma un una Barbitonsore, Filio e cortesia, questo futuro di quella come una pure Diploma Diploma solenne, ClCOAGLIONE dell'Archivio rale Gene- di l^ INDICE DEL DICIANNOVESIMO ANNO Memorie Una redazione traslazione sulla G. La — un F. . . ai antica . 25 ...» dell' scojjerte V. mazziniana liberali i contro della Indii)endenza — timo ul- 53 Congiura a siciliani Vittoria Comiso e (Cuma-Sybaris-Siracusa). Storia 1853-4' nel EUeni degli da : » . Casagkandi Pag. . nel Santapan) le e tania Ca- a . . Aldonza storici documenti Maurizio Costantinopoli . (Donna Catania di Vescovo del da Agata ........... inedito processo . tradizione Una — S. di Militello di topograiìa cinquantennio Stanganelli . Signora dalla passaggio Libertini dell'Epistola reliquie . . La — volgare delle . G. Majorana suo (1923) : C— Naselli XIX VOLUME di 82 ........ . 69 . Occidente Miscellanea: Casagkandi V. Consoli S. Per — di Citali — Vito Casagkandi V. (Il Fiume tli Maria morte umanista Coco Il — di l'Arena la -Cibali del e (1780). XVIII sec. Benedettini dei 96 Fonte) d'Austria Teresa catanese Palazzo la e il Catania. tino la103 S. di Tempio . ..... Carme ...» Nicolò . . » 117 » 121 . Recensioni: Y.— Casagkandi il e Reitano — suo (Ing.), Studi G. Amenano « » nei III, Antipapa Notizie Domestico sul Ricerche e dintorni Catania di di Atti Il 3. Borsa 4. Onorificenza 5. Antichità nel 6. Il monetario 7. Barbieri di Storia di del Prof. Studio e Aromatari nostro dell' degli dell' Pre«i Archivio Elefanti Ognina antichi dente Casagrandi Vincenzo all'Editore Palazzo Patria . Scientifico Tesoro S. S.— S. ta Aga- del fiume Ravenna, 124 te ossia, Clemen128 ........... Società della 1. 2. sotterraneo corso : Giubileo di ....... Arcivescovo 0., Guiberto Fraucobandiera — Prelato S., (Mons.) Romeo Culto Catanesi. Storico /3S- Dieci lettere inedite di Tommaso Giuseppe Qioeni a Al Ventimiliano Ms. in il titolo Storia naturale lettere di Tommaso Gargallo, nella (1) Una CHOix, aventureuse^ dello Quella Giuseppe D. Salvadòre di de' Alcune Nat. Stor. siciliana regj studj, 1815, dedica Al fascicolo nel mentre maggio che da ci Univ. 45 nel da Roma, 19 Roma oi)uscolo della la Casa a Ventini. 1790 maggio 1789, copia Catania. Un servi È Alla stesso, sono dallo di la molto 1' dalle e anche Roma, 19 la del trovasi di la stampa il Ms. 27 da un teca Biblio- timiliano Ven- lettere, Roma, gennaio 1789, del lettera, pure mieu, quella del Dolo- 11 Ms. 45, Gabinetto in di lettera alla originale Cav. Abate stampe stampata Dolomieu Fortis. I. netto Gabi- del nella del rispondente stampa, fratello Gioeni abbreviate Spallanzani manoscritto, per copia addirittura omessa e da al dirette suo Catania, interessano lettera quella dell'abate fatta 39-41. che e dello dal infatti, comprende L'opuscolo, 28. la La- correspon- Spallanzani tra ma ; dal 1789, leggesi anche Salvadòre notate, che poco 61. 45 è Arch. lettere 1921, voi. C, avvertito è come stesso N. al 1' altra Descrizione alle pp. è probabilmente Gagliani 28 oggi figurano ne giugno dall'Ab. Cavaliere, In dallo ; nelP altre Sa naturale M., pubblicate data opuscolo, occupiamo. 1788, è sostituita manchevole nell' quale figura appunto Dolomieu, è Ms. S. il cui e pubblicate et di notevole Delle gennaio storia storia lettere una (1750-1801). 19 anche 1848, — Paris, Perrin nella medesimo segnato e fin differenze, del 61 27 Catauese alcune del state sono Roma, : di donato nella della Giuseppe Gioeni National Descrizione Tale bene (1),seb- dieci esercitò a Gagliani giureconsulto, Vincenzo blicò pub- illustri quello 496-498. pp. illustri del casa autografe, lettere Universitaria corrono in 10-11. pp. D. Signor di la Aggiuntavi uomini in che Humboldt data età. Manacorda esempio, oeuvres, Camera di Gioeni, gentiluomo Gioeni. la con d' uoìnini lettere che Dolomien captivité,ses sa anno Humboldt generazione V Institut de il fa, alcuni per (1907), quelle del Dolomieu stesso nell'opuscolo: D. di campi von IV 8110 Gasagrandi di Giuseppe Qioeni, contiene sulhi an. memore Dolomieu, vie sa Orientale, di siracusano natale 75° Alessandro figurano, di Alexander alcune Ms. Déodat D. altri il letterato inedita Sicilia nel contenute sua in esso isola lettera la per dance, in di autografe Cavalier al piii noti Infatti, efficacia Lettere anni quale, lettera una di dirette uomini naturale. star, Archivio questo porti dal 61, Vincenzo Prof. nel Il Qargallo tutto nell'Archivio a sua Gioeni volta, che all'opuscolo, privato di Sicilia,il Gargallo intenditore bellezze vetuste liete con piene di di delle di Gioeni, a facesse Gargallo e meno sfuggire da che sentimento patriottico, « nella « ceva « di « il « come « a lettera Bi scari suole di cuore voi e un insudiciati fa (1) Per 61, del tempo esempio, e forestieri sollecito di derivava in Saverio esitava di avvicinare parte da gran confidenza gli di- — codesto Mousig. mi vedersi, e duole il compagnia, a si Gargallo, Landolina, costui il rado, ciò, non in siccome — di il bramosia sua denza, corrispon- soddisfare e conoscenza ribrezzo e stieri fore- conosciuti non accontentarlo la la nel Infatti, nella pietà meraviglia recare quello a dei D. va prega- volta, quanti visite 1787 giugno diriggerli [sic]a Landolina rispetto. L'indole conforme Fevtim. 20 lo soprattutto se quelle attenzioni,o fos- parlarvi a relazione quale, molto i)iù ». deve ad di Siracusa, a perchè, conoscete, proposito a del vederli lo trattarsi Xon giungevano la tenere che viaggio, di questo. nel a fargliene rimostranze, spiegando 1 forestieri il loro con Siracusa. a per veniva quando Giocni, suo, sua conoscenze. occasioni al poi zelante delle noscere co- le accoglienze canto e caso meno nuove buone rammarico dal di suo volevano si contentava si mostrava ancora sempre che gran e mezzo lasciava preso Catania a dargli notizie di Né raccomandati a desiderio suo Catania. della conoscere. che rinnovava e gli facesse, tardava suo merito qualche volergli indirizzare,a non o del più occupato per coiìi V aiuto talvolta, quelli che, lìroseguendo suoi prima giungessero il ai di da passar fatte insistentemente Ma essere letteraria farsi e cortesia,presentando catauese accoglienze conoscenze Siracusa tutti calore, T amico che Voleva di instancabile in animo avevano Oioeni di ancora specialmente richiesto non forestieri ai esperto cultura acquistar amava sollecito, anche Offriva e tempo, aspetta della rappresentativo Uomo lettere del Giuseppe a raccolto. piutainente le Gargallo Tommaso più ricebi i fra epistolario, oneste di lettere inedite Dieci 13G la del in una precisamente eh' egli si esprimesse scrivendo dell'epoca maldicenza Gargallo delle in sue quella e e era lettere datata al in questi quale ostentava quella delle persone, il fare il cerimonioso del contegno al da Gioeni, contenute Siracusa, 14 mini ter- renza defetevano ammet- infatti, e, Landolina nel luglio (1). cit. 1790, Ms. si Dieci Il mestiere. Laiidolina, però aveva col di visitare la urtasse La al Gioeni del dell'amicizia. l)erò,i vincoli componendo, premure dell' né amico, Se nella affinchè coli' amabile sé, desideroso nò « le di i Fossero fosse nacque il un' alterazione le scoprirne in del E, fatto posto « ad poi dovette da me non ha citati (1) Cfr. fatto un lettere la 1» e 2a. tendere con- voluta non di il Gioeni, enciclopedico, intento amico (1). » di occuparsi della per aveva quali mostrarsi si e dovuto avesse tutto dotto e lo me interessava di presenza promette per travaglio, che altro suo co ami- suo Naturale scienza movimento partito sottomano, da al testa rina, ma- ad luna, vare osser- di cercare e dichiararsi la zoologia. se co- toniano new- astronomiche. scrive ». le al 1781 per vacca V avrebbe il desiderio nel e imprescindibili di a grazie lodi una Storia che tendeva nel 1' astronomia, venire la di uomini con eccolo chiederne Gargallo Cav. Ed leggi offrire i danari « Marchese esempio, i"erchè si formò e quali Il di pari clie sorpresa, legge: né che verificatasi ragioni, i)escuta Laudolina », secolo naturali. buone nelle davano an- care centupli- Gabinetto, pel quale, però, un nel i)oco a sembrava quella testa^ per Saverio necessarie del veniva Gabinetto che affetto. suo poterne come, formare gusto poco a di frequenti rapporti fenomeni e D. cognizioni Panacia il suo di fargli sapere del fedeltà vanto un ariTcchisse ne premurava o S. di tonnara la allentava, non fargli sconfinate per che e preferenza. le opere più quario, anti- quale avrebbe catanese sempre occasione e la Gargallo il a Biscari, il si scambiavano entrare per sincerità egli si faceva naturalista sieme in- lui, era archeologo, Marchese, del tiluomo, gen- andavano il piti che accaparrarsi due anche che che per I trascurava la confermargli letterato specialmente e cortesie e naturale fine tutto superficiali,e non forestieri delFambizioso condiscendenza scarsa Era del archeologo i per Gargallo, suscettibilità l'aiuto desiderato comune siracusani. preferisse ed 137 gelosia, dirò cos^, di non antiquaria Gaetani, poeta i monumenti lo di non da forse e Oiiiseppe Gioeni a dettate poeta, conoscenze i)regio GargaUo erano cattivo Cesare conte guida ciò Tommaso di [vdrìQ quelle parole acri D'altra una inedite lettere dargli mari certi e monti. facendomi le mie corrobborare nicchii Egli occupò credere fatighe le marini di ragioni nemico tre con Gli nella il, mio della anni, sopra i cava re- tria; Pale documenti, Dieci 138 lettere inedite in ferma, terra Tommaso di discosti luoghi Oargallo dal riuscendo, non e mare, Oiu8e2yi)eOioeni a indagasse, a spiegarsene l'origine, si rivolgeva Gioeni al faceva lo e « vi « oltre « dio « mano « duzioni « d' esercitarvi degnerete tediarvi senza in locchè filosofico altro ad lumi, se delle Naturale il poemetto in A chi E che « del il di di esimersi vulcano volta, questa i3rimo Sacerdote scolaro, dal quanto e per la del- » di mostrava alla luce possibilità di dare la gnava biso- 1' idea 1787 poteva si dichiarava consigli voi uomini agli nel non eruzioni chiamandolo suoi anche rivolgersi, anche Sicilia,gli dai tutta (3). Gioeni anche tornava spiegava: « riato « di « guire il mio « zione da' « al « miei « stezza della « menti della « scientifico lavoro offre (2) Cfr. (3) Lettera ha Dico di egli,senza il mio è di fare il stile Poetica, per e rendere dar di di filosofico;giacché e così lusinghiera cose all'armonia polso alla d' citamente, solle- poemetto giusto perchè questa gio, corag- aiutarlo di Mongibello, voler di un un' assai semi)re perdersi addirittura mitologico,e ottenuto unisco filosofia e un va- prose- àpprova- uniformandomi non de' parole, ne' versi la robu- piacevole cogli abbiglia- poetica colla sodezza dello (4). » gli rispondesse 7a. lettera (4) Lettera mia secolo, il quale grida componimenti (1) Lettera ed abbondante stile,che del cosa L'idea « messe Letterati. gusto taceva, d'immaginoso, ciò tutto adesso i)regarlo,lo scongiurava a e Che piìi famose pro- (2). concependo trovava naturali rispondergli, e serviva Gargallo, sull'Etna, Gioeni? al non dipendere Il il di che d'apprendere, a a silenzio suo dubbio delle — ezian- proverò alcun me tardava scienze delle si riferisse. esso Storia far storia la conoscere studio lo a [sic] vo Se « gli diceva — studio, mi nell'esame Gioeni dal lumi, proporvi tanto motti il svegliasse poeti, ed ai poemetto un insieme (1). Ma » in tanto siffatto un si potrà incontrare sarà resto, ed di mi mano eh' egli lo lettere proseguire a questo per dall'amicizia. franco reso i vostri darmi rispondermi, e V animarmi Del coraggiosamente, anche to quan- per 9a. 10». 8a. finalmente l'amico e se giungesse o Ì)ieci ad no medi lettere il appagare si Marchese sarà legge arresta di Musa alla queste il percliò le tra 139- carteggio del poesie punto j Etna (1) cLe, verisimilmeute, ma elucubrazioni sue Gioeni Giuseppe a sappiamo^ questo a Inno un il frutto stato Gar gallo desiderio, nou suo si qui pubblico che Tommaso di te scienti fìco-filosofico- poeticlie. Intanto, felice il se di prova dei intendimenti sull'Etna poemetto voleva che del e di grido gli stranieri: per lo « e « so, esclusi, a heureuse definiva correttamente, delle è quali parla di che e notevole, consigli di e e Poesie scelta delle (2) Lettera (3) ma col scrivere l'orecchio de' più che è il Marchese Gioeni, col a nota conosciuto aveva poi di Catania, Biscari e dove con che sempre In il una Gargalio deve probabilità, latinista,che degno in lingua non cui no era- anche seguono. con molta con la sebbene lettere valente ancora antipatia stima l' altro, 1' entusiasmo che, è lo stes- quali_, seguendo volta, delle Nazionali Tedeschi questa grande j)oesie gli fu largo l'accenno nel entrambi a 1779 a vano ave- li altri intellettua- città. della (1) in due Amaduzzi, che amicizia stretto dei qualche accompngnato aveva vano giunge- stolta cosa (3). Da » Cristoforo aiuti; Ippolito Pindemonte Siracusa fra Monsignor un gli stranieri, quando gl'Inglesi,o pe' aveva usava mostrano come ciato lan- avevano j)arolai. l'amicizia oggetto per per tempo, quel Cristoforo essere di del tendenza la questo ha i^are, i Francesi quanto molti per antiromantico,odiava pe' Turchi musica scriver che i retori e poca dell'e- gusto che innovatori giudicava Italiani versi scrivere al schema suo lui, ancora arcadi ferma con- no che, paragonati agli Italiani,essi appariran- il poetar « nuova nel uniformarsi sollecitasse (2). Perciò barbari sempre gli acceso ne diceva Siracusa, a e di troppo ])refereuze letterarie. sue rispecchiava quegli per contro e li ricercasse sebbene e riscossa convinto Classicista delle si parole, sue i)arole, mostrava non rispetti arcade, simpatizzante il le dava stile,non suo con tempo il desiderio e cose però, i)oetici e tìlosofìco L'enciclopedismo di dava modestia, suoi del Gargalio, parlando Lettera del Marchese Opere italiane 3». 10^. Gaugallo, Tommaso antiche e moderne, Milano, voi. Silvestri, 1825 155), pp. 275-280. teca {Biblio- 140 Pieci lettere inedite Tutto soniniiito,queste Mentre del farci Gargallo, a della relazioni,non vita della del ci siciliana XIX. i suoi ricercbe d'ambra ancbe eleganti e del perchè che la piuttosto frivolo della vita ad pensasse di del 1' quali perdurava Oar.o '700, Professore di mi della Yi per di obbligato 7» (1) Lettere Pubblico dove m' le e dietro vedere ben questa sono atteggiamento li 28 ma 7mbre '80 Vicereale che ne ho di distintissimo, e la impiego vostro risposta sarà piìi fortunata di cui, grandomi ralle- rilevato Italiana cosa Dell'Ali uovo maggior da consegnata x"resente re del e non lettera nel l'acquista Dispaccio questo D. Angelo scrivervi per la il meritato, Naturale; dunque merito un fece voi che cui sarà restarmi (2) Storia in Francese, Prussiani da almeno, spero molto (2) Francese lettera una dell'onore di (1), non Pregiat.o commissione vostra spada una Naselli Siracusa per vere se- arcadica. 1.^ scrissi dalle fine gusto anni metà d' Orazio il Gioeiii Oarmelina Yi dotto prima acquistargli quegli ultimi sue 1922. Modica, Amico sulle traduttore di vita rappresentativo della e luce qualità ^elemento con XYIII le e luce l'uomo lui questji riuscisse corrente di distogliendo po' superficiali, nei un qui, l'apprezzato vanità di in la della carattere si)r{izzo sin vedere 1780-1787 suo uno secolo quando peccatucci seguire il meglio fine raccomandava che gettnno di periodo documentate scientifìcbe e il meglio sempre della Giacché, svelava, faceva ben additano meritavano illustrare mente, ancora e lettere conoscere versatile sua catanese ad giovano esse (Jargallo a Giusepj^eOioeni Tommaso di vostro due s'appella conoscenza; dimento. gra- Cavalieri certo, che son runa; ve- sarete l'uno 8a. lettere è sembrato testualmente necessario. ; solo ho ritoccato qua e là la tura punteggia- è Disciplina qmiP amatemi, altro Tommaso inedite di I"ieoi lettere 142 di quella tenetemi e Gay siete voi cui 11 Gioeni ogni sovra : niii e sincerissimo Gargallo Fuancksoo M.se Eccell.n J). Sifl.Cav. professore Cordialissimo Tommaso Sua Giuseppe a quiil caro, Amico A gallo Gioeni Giuseppe CATANIA (con di testa una marina) vacca (1) 3.* Savez Amis 12 echange, un de autant beau les Je volylaisse que de comparaira le aimable, m^ vous du vous lei sauvage, Pausterité la du vrai un graces, vérité en en (1) Non nella per lettera rendent Prélat, lui. fait ho j' estime que je le vous un creduto forme bomme di mettere perchè oggi À cbarmant. avrei disusate ia rilievo plus precieux du reste je et ont le dovuto ma farlo comuni etés plus. cette Je offers troppo nel tons, Pour le tout que aisées,tout Marchese spesso. '700. dire art, ces trouverez, del un par veux plus interessant. exiirsus fait suis me de braves vos n' quelles obligations gli par les vous envoye, tout culti vès mal Petranger meri te Suisse, Là encbante. m' ils le entre esprit, genie, talent, maniéres Simplicité, ardeur, affabilité, seguente, altro, delle et toujours que mente, point dans trouve car bou. de le et a quand avoir y taleus badine, tout, quand j'aime, ne je On produit peut dons les pleius de sur Italie Hollandois, les et avec barbares entretien, qui et que 1' que Hollandois toujours il mes méme, avantage. charme, ensevelir fond le que je qui respectable cbarme daus tout esprit semble P lionorer que V seutez, bommes, seulement, ces sout plaisir de des moins Nord Yous Nature. Voyageurs du ou J' espere votre sage et envoye, couversation, S9avoir profond, est seront i)arallele,qu' adressés. avez à tout à procurcr Pesants vos notre que ce je que du Efcrangers avec de procurent. en resulterà les juge m' j' ai me que taire vous Rome Ami, mon on Prélat viiis Prélat dire, Gioeni, plaisir,qu^ils je que brillant cber mon vous, È da in tener en aurez questa e conto, Dieci de pas vous bieu je vois mais Vous ne Je euvoye. dix acquitter qui ce, qu' il viendra me eu soifc de votre je ii'ai rieu épargué pour à vos deux habitans du si bien, de exemplaire suis je que les vous terai donno aurez méme moi Pindemonti, sur cbargé. Oroyez, vous d'étre Siracuse 7 lettre mandé je n'ai que servir, et votre 8bre votre de tout amitié un savez, commissions, aux ce, les vous du prix, je que J'ai tout vous Vous d'Ali. grand à Siracuse votre montant, part plus reserve le Monsieur de pas sans à de moius portez l'appréciateur m'enfairai vous la tout que retirerai,et je les laisse vous re9u, lui j'ai et Il — Ami, Quant vous Dii vequ. l'Accademie. admirateurs. a- vous pour instructive espere à dell'Ali,je je persuade, cher mon plaisir. J' vos éfcre m' eii acquitterez vous toujours bieu sera prononcé M. à aussitòt. t'airai ])asser quand de si bien Adieu, faire moins au interessante, et Nord. Discours premier avez part reudre me votre le vous que voulez vous devez vous mois, qu' envoyer ; redévable. Cbristoplile, que sais je pas ne encor voyageurs, Gomme devez me obligation seraz me 143 si esti- bomme avoir vous vers en Monsei«^neur vous que i^ense, (Fuu qui vous, acquittez vous tei, que liomme un coiiiiaissance c'est que Oioeni Giuseppe a Gioeiii, je croyois piésaut, (ione pouvez dressaut déte. à Gargallo la x^rocuré cher niou Tommaso di jivoir vous AUez, mable? inedite lettere reme- à écrit dont et M. j'ai été de celui plaisir,que vous 1780 Gargallo 4.a Monsieur J' ai de re§u connaitre, et gracieux^ que personne begue, beureuse langue. Prussiens me de les toutes attacliés ti vos donne à L' acceuil, touchet vos que infiniment, bonétetes^ vous que Palerme, et, je politesses, je poliment, expressions. Elle vous et avez vous n'estimai me qu' vain le t\ propos d'une cette égard raou ils sont tour de goùt fait: ils m' assure, en à cause pas redévable rende leurs étée a n' est le fait avez m' admire aiant parfaitement connoissez vous Frangoise, qui lettre très écrivez vous vous de distinctement Ami. cber obligeante votre que très de en sa ont restés d' aux part écrit fort ajouter Ili Dieci lettere une lettre de autie des naisance de le presenterà vous que lui faire agréer je n'aime à pas il étoit pécbe : votre Diseours, dont de vous tour, amitié ce par des je suis moyen, Mardi Syracuse — et je J' écris à la très le Chevalier loseph de Amico vi ho de Mémoire (Paris, Couchet, un' amicizia le méme à mon parce que entretenir votre humble Serviteur, Ami et Gaugallo de CATANE raccomandati de' incontrare Francesi (1) Déodat una plaisir li 3 Siracusa 1781 Maggio 0.0 dovuto aver anche le reste, Oioeni Da Cavalieri le Monsieur A Se la envie tout hate, à de '80. Thomas Monsieur fairai bahmeé avec fairai me sister; l'as- pour veritablement. Votre A vous; donne sur garde de ne vous distinetement Prennez 8bre 30 j' ai fois. J' attends Oorrespondants, lettre. ma presant reeiproquement uniformes. fort attende Ogle Yous — à Ami, vous, si l'oc- elier essai que eoii- Monsieurs mon un moi eette pour repondrai vous cbargez. aequerir lui donne Pardonnez la saisi il est liomines: plus propre, langue, qui une je Ami parure, necessité et somes nous Mons.r dans une me faire me la pas j'ai nijinieresj des umt (;oiivaiiieu, d'acquerir lettre; obligez moi, eette un (ione moi que belles de a'ient proeurer éerire vous tei, eusseiit eii ótaut : jolie Patrie; j'ai votre lui pourrois ne envie OitiseppeOioeni a quoiqii'iU «avez plus aimable le etranger gallo voiis^ vous que louable une Guì à étrangers. qui d'un casìon Ogle, Messieuis, aieuz vous que leeoinmaiulation les polir Tommaso di inedite il vostro Oomraeud.r Dolomieu, sur 1788), cordialissima les Ponces ricevette che è genio Dolomieu insigne Jìes Forestieri,che dal (1), documentata e Cataìogue raisonué Gioeni le migliori dalle numerose fossi potuto Cavalier del des due Bourdon, quale produits accoglienze. lettere gare, lusini appunto sono francese naturalista et ; mi del ci de Ne rimane l'Etna derivò Dolomieu J)ieci lettere inedite . che iu sojìo 70i cii'costimza studi? la pittura, egregiamente, [uevalga a[)pena seco oltre nella sue Carte, quando qui ha menate, che divertirete vi solito,e de' ho ad essere nobili forestieri,che di piacere si presentano; procurarvi ma medesimo questo insigne nel ed Bourdon disegno le nello costà si di conoscenza amatemi, Tommaso coloro, che mene saper- al vostro di tare trat- mi prima ' sano. di ^ cuore Gargallo M.se di presentati,come saran Y.ro Tutto che viaggio. invidiate m' state e scrivere e delle prime, argomento avrete getto l'og- e moltissime che caratteri;non prima tutto sopra voi da vedere risparmiarvi a la Dolomieu incontrataglisi nell' impreso vostri di Cavalieri^ che il Oavjilier vederne moltissimo, avaro è potrete toccato città seguitate Intanto grado. che è non prima come cognizioni facendo tuttora dire, che Isola: letti di- segnalate 11 Oommend. scorgerete la nostr' per voi, me a lo vostri vi valenti intraprese. erudite fortunato pittura, e Certo, delle fornito esser due 145 coufessiate e\ andate cui [)rimo discorso, basta viaggio suo di su Nat. le lo dove disegno, dunque vostre Storia il terrete faticoso del Eccovi voglio^ che il Oioeni Giuseppe a applicazioni vostre Naturale, le nella E dir. meglio a o Gargallo le sono ambedue in segnalano quanto io presentarvi. profittevoli ricerche? delle si di Storia la e Tommaso quali Ditemi^ stesso. di Montalto Siracusa S. Da Amico Voi siete fu cioè nel ritardar 11 citati Dolomieu (Vedi Lacuoix, (1) Le fra Archivio Déodat rigo Storico — e V 10. ho Giugno abbiam il Catanese 1781 altro. come Ciò fino al spiega avrei meno testa). (I) Voi uno I, pp. punto, la frase dei in più suoi cidente l'ac- imitarvi; ma detto, divulgate cit., voi. virgola bramerei mi parte per cari voluto, rimetteste accaduta pioggia colorita, della come Dolomieu parole dalla un e, tutto imitato, dove risposta (non Mas. stimava in ed avessi Relazione vostra nei vi che la li 5 Fratello amabile, tutto portato sensatissima contenute da Panacia amici in la Apri- pa. la stam- d' Italia 45-46). furono aggiunte dopo posta fra parèntisi. dal chese Mar- ì"ieoi leltere inedite 146 le la scritto detto cui Sicilia: scriveste. mi voi dolce mio La Amico, fatta l'ho mio ad scelto trattarlo,e il giammai costà di parlar mi»' niala Se sorte fochi da' Panacia^ D. e Tonni, pria intricato S. Etna vostro comandatemi, che Avvisatemi datemene : vi mi quando saggio un sono cose che voi passeranno Sig. Cav. D. Ma naturali quell'idea invidiate è adesso per però anche queste. V.stro di acque S.a sempre. i lodati voi che tempo meccanismo costà per si fosse più sollecito credetemi e stato che m' dalle cosa era viaggiatori, qualora questo Tommaso 8. di in fusse essere non questa. Tutto A darvi a s'ab Francese permisi, ne in tutti non di piacere grado; secondo questo Viaggiator bisognasse andrà Commend. che Paese, spiriti in passare prometto. com- già partito, i)ure all' incontro Pescispada, giacché e sono del di mi di il i belli conoscere voi perchè a voi di o citato del direzione conoscerlo; di piacere pervengono di lettera una animosamente, al debolmente; troppo che d'Antiquaijj ma molto del ebbi ed per vedere godo, L'oggetto semplicemente; senza di campo voi. per cui in Bordeaux, quando abbonda migliori valentuomini per cnpitale Dolomieux Cav. carriera, che far Gioeni questa, gran seguitate Kelazione vostra assisterlo; ma partito col vero; potuto sentimento, Nat.le l'Istoria di a' prevenzione di me la leggere nel boccano abbia non un Commend. egli, pur sì lodevol Naturalista ottimo è siete l'erudito insieme Giuseppe a giunta, quanto voi Amico, qui egli una Sebbene in' è Sicilia, diceva Naturalisti: di manca da passato Qargallo cara dicea che quello aver tanto acchiudeiste. mi ecco si trovava mai leltera iiiuiia (1), e Tommaso di tori, viaggia- ne formerete. di cuore Gargallo M.se Eccel. Giuseppe Gioeni CATANIA (1) Questa Relazione regione di deW Relazione, che una nuova Etna, signor Guglielmo di Milano, Londrja 1785. e di pioggia colore voi. 8° scritta legge grande dal sanguigno, Si Hamilton. nel procacciò nel fama Giuseppe cav. comunicata voi. degli Opuscoli al alla Gioeni, Gioeni, R. scelti sulle scienze abitante Società 72, jìarté 1, delle e il titolo porta di nella prima Londra dal Transazioni sulle : arti, tomo fiche filosoVili, Dieci lettere inedite dì Tommaso Gargallo Siracusa Amico Vedete, pazzia! credo, clie che mi è ha la avuto nel e sarà negli astri che da forza superior la terra luna: altra una nel dalla forza sa raggio dell'orbita l'azione universale dura rivoluzione la di globo alla delle leggi luna: apposizione? di che Keplero, e di il centro da un' altra talmente quelli esattamente di loro: vien novo obligata di quanto per luna mezzo dunque Galileo quest'insolita accelerazione in gira intorno l'obliga ad lontanar aldire per CDsì che vorrebbe ricurvata tal le guisa stante all'ivere descri- a l'opera dell'attrazione. elhi tempo ne mette metterebbe ipotesi attrazione. delhi alterazione questo stabilisco li scosta: centrifuga reputata tanto e di Parelio; verso raffrenata 2 mese qualche tirandoli la per mai così, l'altra tangente medesima diametri sessanta vien sua, circolare scorso ripiegata viene questa stessa, cadendo della ore lìTeutoniano,e centro forza essendo che dell'orbita quarto un il Geometria la per sole mento; sentivolte 24 sarà nell'orbita la mentre noi nello Cosa del dal incominciare, da alle mia questa due sono vengono centripeda, in lontano? ben descrivono retrazione, e momento da fatto vedere liceo , freno da lumi per siete vostro vostro sole, viene che nel il fare che amico, cose questo e voler del farsi Io il di retta; di forza quell'Ellissi che si 1781 ricercarvi gravità^ che creduto giacché susseguente di Caro Due osservazione. Centrifuga linea ci ha Pianeta? ritenuti e per somiglianza a servendo revoluzioni, favore. di detta è detta per da noi all'altra una loro forza mio vostri che mia per qualche questa voi, plenilunio, sarà di che comune la corrente l'incontro 8bre testa, di magistrali incontro il in ricevere tal un burla, dopo grillo ^ntM i premura fenomeno? strepitoso Storia domanda la il Vorreste di si fanno giorni consecutivi agosto, eh! negherete prima che luna, vi mi non la dite saltato Professor lettera prima è mi ne menzionatissimo scolare, li 5 147 0.« Naturalista, che nno Gioeni Giuseppe a Si intorno la puranche terra; terrestri,che nel suo reiterando qual percorrere il centro verso sa rere percor- a a passa corso, che si non per quanto stanza la, di- sa da questo sconcerto all'istess'ora disordine Or la sua dovrebbe in elle Ditemi, Phì^netario indurre, il sistema tut/o voi, e pensate ne al adesso PHSSÌan)o in tanto si [sic]a insieme mottivo vunque ])orti lo sguardo vi mai saranno grandezza la le spirali stesse medesimo e si trovano in lochi del dal lontani delle mai si di quelle conchiglie, della dove trovansi dovrem si trovano che la scentivi loro mare? terra veri in pori le e che trovati sou pezzolini o sembrano che la maritime minerali, le della minerali, natura si e sia che trovanvi- a quelle terre, in ed d'un Pidocchio che che minerale, loro niechj, altro marcassite, le belenniti, le o d'altro, dello etc. Spar, adere- sostanza, ne' trovansi nel d' imitare in che compiaciuta si dissolve za all'apparen- ordinarj mare di semplici pietre quelli, che invece se clas- qual quelle altre, saranno nella da' molto nella come pietra focaja penetrate j Ma crescere. minerale, vetriolo del differenti curiosa di ricci contenere eziandio di vessità con- non i)ietrificate, sono, materia dirmi de' [sic]produzioni, come altra non era, come vicini Conchiglia, potrete o portare? che e altro poi istessa metalliche, cui Sarà realtà tessitura materie d'una od lìietrificata, rena della in mare? sito sua monti, trovandosi linee vermicolari di stato il essi nel nella e sogliono produrre? che die attaccato condotti di figura, son. vi si veggono i mari specie d'alcun figura 'assoluta Tellina, [)o\ si delle cui nella analizzandola? che potuto poi focaje, o e l'avrà riporre quell'altre, d'una erano sommità clie fibre, le 1' animale de' terra la onde delle O — questi a Nicchio, nella pietrificate,non riva : nell'attuale noi avendo mare, le del Lamio pari; mare, chi cave cavità accidenti, gli stessi altri negli e tendini, pe' quali nella e s'incontra così profondità de' nicclij; a tutto vi negli uni, sono sarà marini: testura, materia diversità stessa, la la mi nostra niccbj affatto di loccbò della di a mano d'esercitarvi. la La giorno. in mano strato vi se tediarvi senza voi a simili cui, l'animarmi oltre attentamente tutto di produzioni differente e li trovo spiagge inserzioni le congiunto naturali delle fasi? sue Natnralisti. su "li clie dubbio, ogni qualsivoglia in assolutamente Astronomi eziandio d'apprendere, me sostanza, le su è composti la e vomita mare mio osservandone questi? snssegiienti lumi, proverò quantità prodigiosa una osservo mi iiell'esjtme incontrare vostri i alcun proporvi tanto potrà stndio, siffatto un darmi e nelle e Gioeni Giuseppe a codesti voi con gallo articolo, eli' è questo, 2o degjnerete rispondermi, proseguire Qar Tommaso di inedite lettere Dieci 148 non pietre sieno che focaje, le Dieci 160 a luì, elio vi desidererei spiegai studio col azione di ebbino a cui di vi tenipo qualche le riscontri di grandemente faccio Da la Nava sapete dimora ed il vostro dà chi mi la e su formato costì. a do Atten- qual parere mia una rella-cugina so- mi, diffonder- permette cuore. 1781 vostro Gakgallo Potosch Contessa sincerità con raccomandati non so Londolina. a A. Sig. il Conte io d' morte Tommaso passato nobile Biscari già sua non che e coininessigli libri,ed la Tutto È la luminare per (1) col 8bre li 24 Siracusa Voi aveva nella amarezza abbracciandovi fine lui di d'ambra spada B.ne del che concepì mia La gusto. sorella e idee, i iutrapreso spiegarvi, Catanese vostro ne su circa utile fido acquistare. Landolina sul cosa egli medesimo che i vostri e di molto unirono si quelle, seiisibilnieute nelT mi non Gioeni Giuseppe a progressi (^lie qualità, una letteratone quel Oargallo vostri iiia^^giori se vedrò dir Tommaso di inedite lettere Cav. iS. E. D. Giuseppe Gioeni CATANIA Siracusa A. Vi a giorni quest'ora sicuro son Sto lavorando mi lavoro. convieu lettera ed sono saprete non negarmi, sosi)endere Gargallo Ho era favola nipote di in una filosofico perchè e di un D. avuto pel bisogno fatica sul privo l'istoria abbia all'Ode accompagnata Poemetto un che prima già ricevuto. avrete L'Istoria,la Il del 1787 0. replico questa scrittavi 1^4 vostro delle naturale Giuseppe di che risposta vostri ho necessarie deggiono Nava dei Viceré, nuovo Etna, quella a che 1-umi, che le per sul e mani. lo [)iiìbel- notizie a tal ci) somministrar- baroni di Bondifè. Dieci u)i i t tali (Iella già itili niatei di ma f lettere materiali de' coltivata, la si di su tale della ed in di nell' Operetta dar termine Nat. uditore non al coloro, non sono i quali dovete vostre con vi tutto occorre de' ricorrono; gli voi e uditori cognizioni. Se il iSig. Cav. Eccellenza D. Giuseppe CATANIA vi sca rincre- testimonio sparmiate ri- moderna retta, ope- que qualun- a che un di ho che li munichi co- Prof, voler 1' animo Gioeni da non esteri,che Tommaso Sua guida premura, i)0Ì dico ne bile, coltiva- assunto, V.^^" di A cosetta ricopiare siete anche tanto una bisogna che piti sue cui Non alcuna talenti fatica terra per la nomeni, fe- dell' antichità renderò per gnizione co- tantoché acquistatemela 1' arrivo ha di bisogna il mio mia qualche passi. conoscete se Ohi ricusare scelte Se servirmi, lavoro. mi Mi quei le su di quale interessano ritardi ne mio della anzi sufficientemente profittare delle un che possa a Storia che veruna; uè miei [sie] i divisando. sto la suo, frammezzati il tal di argomento vastissimo, vostra tratti quei del co po- siete una intorno tentò veduto lava diriggere istessa, che costo, purché di per l'opera Eecupero stata fra le quali corredo complicate, però oracoli. ed sia bene ne dippiìì istessa intendo è Vulcano, avvenuta, il celebre strati vostri filosofico Lo eziandio spesa che di nulla i Su[)poue Can. è voi volume qualche II forse del cagioni il campo ap["restarmi di alle io ma dagli somma del montagna intorno Entra tratto esperta meno della articolo; terra fornita naturalisti. profittare. l)ossa eruzioni tempi libri; si voi impetrare accompagnato. die i scervellano nostri sia scienza produzioni, rare che pj, ad i 151 edifizio; Non Quest'ultima Sicilia, dove piti celebri ne' sfornito. tutti naturale. dunque 1' abbiano sufficiente una eccomi in Gioeni ignobile dod affatto ritrovasi in Giuseppe a forse e trovo dell'istoria celebre è che ini quale delle piti così la Oargallo copiiccioso al singolarmente e notizia la scegliere Tommaso appunto fatti,e Sacerdote; bisogna di opportuni mitologia, dell'istoria primo inedite cuore Gaugallo di yoglion essere J)ieei 152 inedite lettere Qanjallo Tommano di Giuseppe a Oioeni 10.* Siriicjisii 20 0. A. Lii data distante dal e di Costantinopoli vostro del cognizione la della del disposizione lianno parlato io vorrei siete vi andar tanto piacevolmente medesimi i come quando in di il mio il mio ciò di duole cuore il voi come Biscari suole di vederli lo conoscete, Sia trattarsi. detto Passiamo siate cose è patrie, comodità opportune dotta che voi possa, e notizia a voi applicato abbiate e allo d' meno per celebre cosi unite, e hanno mi tino presen- di avvenire disfare sod- spirito certo un siccome codesto Landolina, il compagnia, vedersi, a tenuto trat- raccomandati, Saverio costui stra vo- stati in D. ribrezzo scelto che per un dottrina più interessanti di e piacevole ci vuol circostanze, fino pietà dell'Etna: veramente Non per fa mi nella meravigliato, confidenza nella insudiciati voi son ancora diriggerli [sic]a all'articolo ed in sata interes- Sicilia,ed forestieri,che anima nii quale, piti molto e mi a frère. en particolarmente natura; mi parlarvi a mi trascurate non cui a si è alla onore sieno i trattare resto genio, patriottismo, poiché Monsig. di piacere mi voi gante piiì ele- e poco io spetto, so- Viaggiatori Keglevies articolo,ed da che del moltissimi il Co. buon fatto nuova carriera, quanto ed questo altro lettere: vostre di su da sapete mia tanto confermata, così me Della fate mo, abitia- lettere,a da — quale esser legami faccio, non voi Yillermosa vorrei tanti voi, amico, nella oltre avanzato. da la sotto Città, che vostre le sono rimuove di notizie: due lo penoso. che le non Gabinetto vostro stima, gradite così in la e altro per questa, Filadelfia: bell'animo vostro di tra amicizia vostra sarebbemi che a quanto cuore, antichità F conto confronto in lettera ris})osta rappresenta vostra distanza la mia della lio ricevuto Giii^nio 1787 studio ad ricco sappia corso l'altra plicazione. ap- che una combinano tanti secoli le verificare e darci un di gentiluomo voi d'essere delle genere scegliere per In di nobile e della amatore altissimo vi altro, che prodigio questo nazionale questo volcano. si aggiunge di un osservazioni lo pria d'ogni godo compita revoli favo- così non si Catanese, e erano e per- Dieci ciò di portata ti quanto sapete non ed amico, di degne voi. vi sull'istesso soggetto; è fare mia idea lo scrivere che scrive're la d'un poemetto di dii' ne' al Poetica, Ecco l'innesto Storia Nat. principale le vi de' per leggittimar me, da me della profano Natura. garvi alla poetica fare la sua miei scarsi e disgombrar che di moderni de' naturalisti,do' cognizione. vasta fila, e stucchi torj; che pure la formano non mi è arcani cui vi già ed quali so, la la necessario lìia sì il consultare stezza robu- la già non delle come serva volersi- dagli Oracoli torno ora di a pre qualche saggiamente così però scelta, ed tela i ordita marmi, l'ornamento buoni siste con- Ciò di noti,,non una : come man per notizia un'ottima de' provazione ap- parole, i)rincipalmente son bene e vi scrissi cui spezie dell'Etmi parte sofico; filo- scientifico. compatito. essere v'abbia base, di riservati mi di e versi dello pregai, e voi aver dovrà mia Volcanica in un cogli abbigliamenti qualche Severo, Cora, de' che voi fare non potreste credere a di stesso, uniforman- e vestita peraltro voi, che volcani Sebbene filosofia d'esser somministrarmi parlasse. Plinio, Oiaudiano, i di dunque, soltanto Autore, talenti negli penetrare cose Episodio, alterarla, nello senza Nazionali, Mongibello, perchè Poemetto come soffrire è per lusinghiera colla sodezza mio nel potrei è lo il voler Non poesie mitologico, piacevole comparsa dovrà e Quello egli è moderno farà l'adornino sforzo questa intendo argomento, che lo che de' dunque all'armonia sempre render polso di grida poetico caso scrive pe' Tedeschi giusto opere Corinthum. un'assai stile sata. interes- lavoro mio chi di caro delle dateci l'orecchio ottenuto quale unisco per dar e il d'un poco abbondante messe ha non adire mia avverare congratulo versi, nel qual L'idea il mio Dico Secolo, filosofia della Muse, del in gl'Inglesi,o stile,che è 153 luogo. Me gloria e licei oggetto per offre ne me pel d'immaginoso, ciò tutto componimenti della la lavoro e (sebbene pe' Turchi). Letterati. gusto miei per il mio proseguire doiìii Italiani variato giacche così ha musica lumi omnibus montani il poetar versi inìpresa, de' Volcani oltre del propria de' non trattato ? 1' così e faccia nella e mia domandato degli gli Oltremonttnii e bo giacche un il ridicolo temere Sicilia; giacché la Monte, voi, con Patria Giiisep2)eOioeìii a sulla sistema, per coraggiosamente Io al viaggi sinceramente nostra Proseguite Gargallo i vostri quella della in Tommaso teoria, e dunque colla meno di replicare per congratulo ne inedite lettere libri una di e degli per ria va- gli edi- potere Dieci 164 fonda nel ed mio almen nel rispondermi. Sig. Bodoiii Tarticolo cuore volta cui per più che non confermandovi dovrà i)ubblicarla, continuare posso incaricatevi che Io ci di spero che può abbracciarvi vediamo; i)er sono in ora sollecito mi distinto Operetta soltanto mie giuste dopo di abbracciarvi immutabilmente Gargallo nel- premure, cinque Il cen- lumi l'amicizia Settembre col pel di insinuarvi contento che, Gre- più e mancanza delle serire in- Calende mia manca per dunque alle dUina trattato vorrò ehe poco, grazia più esser il quell'impegno, con voi. non Fisica; vogliate di Oioeni Giuseppe a quel rimandate stabilito che Parma, della secondate sacro e questa gallo adattare mi Non Dopo di Qar opportuuauiente lavoro. Poemetto, nato e ed te taiiien Tommaso di inedite lettere Vostro nome anni col L'editto Trattamento Bisanzio di della Sicilia durante Ragione In generale ragione una P gli editto eresiarca stato nelle avvampavano nei rintracciale sfavorevole (3). cadde il ornare le le idee; paganesimo cbe Un secolo esistette sempre si tramandò concilio pitture « Eusebio (li principessa (1) Secondo generale formali il della termini colitur in Cesarea, la perchè in I'Amahi monachesimo Chiesa, toglieva (Storia (3; S. Alicss., luKNico (4) Mansi, Advers. Sacr. Coucil. ai Haer. gli I, 2516. Collectio, i si onori Quando ad mutarono le magini, im- sacre IV, S. principio di luogbi ci è depingatur domandato Leone al L' governo. animo Chiesa III, 23) ed dell' di ma biasidi ne persecuzio- Henrion della Chiesa, la del (4). ritratto un suscitò (Storia sulP culto tramandata, stata della Ebrei — lentieri vo- alcune servirono al parietibus Brolo universale Gentili, e Vergine verso in soldati degli statue, città, non ornare I, 180), di pagani s'erano sepolcri. Elvira, aveva Musa. troppi 1' influenza Discorso ad cbe Lancia III, 250), principalmente (2) dei (Storia II, 138), P HKUGicNKornEK Clicm. cbe Costanza, i secolo. di lettera una secolo appena della avversione adoratur, et III cbe pagani grandi in radunatosi quod ne secolo spagnuolo, vieta IV, di nel e sui templi grande una dobbiamo (2). Solamente appena delle cbe quali e l'editto del- riva scatu- non temendo Cristo dei statue gli ippodromi e di esisteva male immagini sacre statue le Il dalle mulgare pro- frequentemente Già Padri, a primo remota, dell' Esodo proibizioni e origine altri delle a cbe cristianesimo. lui religiosa arte terme del spinto il movente dell' impero. superstizioni, rendevano L' che ad accennano fu torbidi, un' con non Isaurico continui culto le eretici idolatri e al rammentava di Credo aveva nelle cadessero tolti, era 725. secoli primi Alessandrino^ convertiti sette ma almeno Leone provincie recenti, cause Clemente varie iconoclasta Stato quale dai 725 persecuzione (1), o del originato la di errano i^rincipale,dalla sia da storici del (Storia, in Sicilia altri mettono am- Isaurico. 62. Agostino, Florentiae, 1766, Liber XII, de 264. Haer., Ili, 7. Ì66 la (1). Verso Cristo motivo: quando secondo V A tehi, che vista mi si operasse che alle porte d'Antiochia Nella, seconda teatro di di che all' S. queste lettere,nel Giovanni le immagini e fu (1) Mansi, Op. (2) la qua marmo su Dk intorno (3) Theoph., cit. del colpi a permettere un le la di lancia. fiori. e (4). S. ^ indirizzare i le i)iii Samaritani, immagini di d' di frammento delle una ni obiezio- (5). un qual con A magini. im- sacre lumi punire immagini fu distrusse, giurando: d' Diospoli A colo se- nanzi i)08t()din- con qualcuna dimostrano V Xena'ias, bandì pellegrino d'Occidente, ci del fine insultate a delle oltraggiate. erano XIII, BuUett. latina che aneddoti, là conservò culto un a e Santo. altro contro occasione risponde al tardi distrutta Rossi, traduzione piti più racconta Siuìone pregare dell'immagine! autore fosse d'Antiochia adornandola ceriuionie ci s'iipi)ella luniore, aveva incitandolo II, Danuisceno secolo un diretto vita, ebbe sacre città propizio, dello te, con (3). stessa il momento sua le quale immagini seguente a potendo la di cosa qualche e di Gera[)oli Santo, alle cbe cbe (2). Verso Simone S. culto Uflìcio Entrai tela, non la un il per V chiesa. vescovo sec. da Giustino agitavano Circa colfo, la disturbato Cristo. si VI me luogo un Cristo la addita Giovanni a Cliiesi una alle si impossessi imperatore in insurrezionale moto stesso, durante avevano che del fanatici, atteso «Chiunque lettere il guerra metà di accesn. ""ia, ])orta l'effigiedel sua pugno Simone la abitante, guarito alla arrivai Scritture» ss. Cipro celebrare per ; lacerai Nestorio, i)iccolo un Un Un le contro di di rji[)presentava indignai partigiano un S. Epifanio ci il oste",^j4ÌJi contro si risi)ose eli' mi : curioso testo un clie laini)a(la una 725 aut(nità, Betlemme a vidi una quella F era ecclesiastica, dove edilìzio secolo mormorarono venni usiinza trovai Ivi IV alcuni Gei'usaleninje, che queir del fine del lìisanzio inteso, scrive lio Io « iininiigini. Anablasera, di qujile grande del vescovo, L* editto una tal Ar- fanatismo figura scolpita Costantinopoli un em- 169. Arcbeol. anno 1870, pag. 62,63. Non si possiede che testo. Chronog. I, 207 ; Cedrknus, I, 620. (4) MiGNE, P. G., LXXXXIV, (5) MiGNB, P. G., LXXXVI, 1394. 3220. Hist. Compendinni, edit. Bonn, Veduto 158 la iniziò jjinng^ere alla mèta violenza. le tutte A la loro biasimò le seguì miti iU del inutile Leone l' eresia perchè in contro Liber (1) Alcuni dopo quel però negare al Con la pressione che ho esposto, (2) Aópi si che che bizantino, come in II, 1 cp. ad Leon. la — e Jaffé tera let- turbata ridurre inviati III piìi a si)eciali. sinodo un sultare in- osasse un le e mente speciald'Italia città di sia stato convertito tumulti numero per come la procurare l' dal- pubblicato al giudaismo. aifermazione, gran si come e, l'imperatore, iconoclasta tale efficace opera ereticali contro esercitarono G. nobilissima sua dell' imperatore quello gorio Gre- cristiano popolo ammettere P. — papa chiunque i vescovi sollevavano continuamente Mignk, dsio'ko-^riiKxoi (3) GiJEG. il Beser, cristiano può da (731) a svolse fra l'editto tal un non di gl'intendimenti influenza grande impero di distinse (4). ammoniva che pratutto so- (3). Gregorio Roma in il papa tentativi affermano per Giudaismo, I si di mezzo l'anatema proi)agasse contro e fulmini d'aver barbari [)er immagini lettere (5). storici la e radunò allora con i)rovò dapprima lettere sacre cialmente, spe- mente finanziariai loro rimproverò dei Pontifìcalis, s'armava nemico. un Tsaurico si virilmente il esprime le piegò; non Italia. resistere nello si non Si comminarono quali anche conferma la lo e il costume tentativo, distruggere o sia i vescovi, imi)eratore con religiose Costantinopoli, sottoscrisse,ma predecessore. ogni sollecitò lo secondo l'Isaurico consigli 93 a Chiesa, orme Riuscito dell' le j^^uerra mossero (2) ne non e(n» clero, quasi valorosamente più Damasceno. l'operato della pace cbe cami)ione, solo non di ubbidire del pittori, scagliavano come l'editto,Leone Questi farsi minac(;iata vedevano clie Giovanni Pubblicato II. dell' Accadeuìia occupazione lotta, fu nella di comunità i)opol().Le di proponeva resistenza, sMnea- trovata ma piibl)lici.Gli del dottori Il (1). Si l'esercito,parte funzionari massa monaci l'Iconoclasta. contro la la dai guidate quei si seliierò e' i religiose e comunit{\ intenzioni sue, procunindo dise^j^no, suo colte 726 del persuasione, favore suo persone le, la con nnijjgiornientenel ponì la annunziando lotta, Bisanzio di si deve Cazari, sati pas- non di Se questioni religiose, Arabo. XCIV — 1227. — Lokvvknfeld, Regesta Butificum, I, 2180. (4; Mansi, (5) Paolo stor. ed-Waitz). XII, 280. Diacono, Historia Long, liber. VI e. 49,4-181 (Monum. Gemi, hi- P editto in snscitate Koiìia all' imperatore, un sol Il fiero esempio centrale penisola ristabilire e (3). imperatore I flotta una rimasero Papa la di vicinanze lììorte si la anzi dolo in alla incrudelì Italia, fece Confiscò la cui Accrebbe esenti i In nati. (1) Paolo (3) CuiVKLLUCCi, II, pag. (4) Thkoph, Storia Storia ribellata,e punita ordinò citat. della delle, II. 216. I aver ramente seve- di coman- furiosa una Maiiete con la di Vedi città di relazioni e mano sul sua di varono tro- talenti tre Sicilia Amari, Venezia Roma, Op. non (4). mezzo ne Calabria di l'isola, nel- aveva e ciliano. Si- sero andas- nei dalla stri regise- ant. nota fra e |"oten- popolo inscritti fossero posito, pro- suo non che Roma, terzo; i)erchè che dal cattolici la Chiesa 1872, e 254. Chronig., da dì spe- gerla, distrug- Roma, su desistette i a d'un chiese le Oper. Dopo non ammontava bambini, Staccò Diacono, (2) Ghegorovius, Ili, parto i neppure che Sicilia. Chiesa cittadini dei la nuovo un Manete. distrutta contro della annuale rendita rendo favo- Ravennati. maggiormente patrimoni i di Leone, superstiti notizia,Leone, pesare (2) tutta Gostantinoi)oli. a fu Ravenna: maggiormente il,testatico appena V. triste nazionalità: furie marciar flotta Trattamento Sconfortato duca. sollevare da era doveva dei mano per le tutte su pure : talia dell'I- maturi. portarlo incatenato desideri di l'elezione libelli,capitanata quale (1). imperiale, titolo potuto con come città 1' autorità di piegarsi Chiesa moltissime il sentimento occidentale l'esercito e semplici nelle temi)esta la da avrebbe di della il capo col erano i i costi governatore montare punire rivolte, con insorsero Pentapoli imitato nijisse, fecero Pentapoli, il Italia non Ravenna, ra[)ire un l'impero tempi per saccheggiata la I d'Italia, fatti in delle aspirazioni le eleggersi destarsi vide Gregorio di punto vnoi Ravenna, che, disprez/ando meridionale, e al fu generosamente la e tutti a di esarca Venetiarum V exercitus 159 vani. Paolo, [)ronti-a difendere uomo, giunsero di proposte 725 proditoriamente, riuscirono stessa, emi»ie Alle sia Pontefice veiieraiido al morte del Bisanzio di Cit. I. 207. lo II, 256. Stato, Pisa, 1909, 160 di de il (1). Gli di pericolo sollevazioni gl'individui che i suoi con suolo suo dei l'interessamento anche il d' azione, religione, si finanziario: e mente un salendo al di Punì i lia Sici- La pubblico. copioso Je con al Siciliani,avvantaggiò per aumentare per Questi lasciarsi quindi col meravigliosamente insieme lo do diminuen- Mediterraneo, nel suo gramma pro- della restauramento dal migliorare l'impero doveva incrudelire vittime, l'erario Bisanzio. trono, isola oltrepassato faie campo di nelF credenza. esperta tempo i devoti contro aveva nell'ampio imperatore non favorevole. da notizie altre di e Ilo- con regnato culto non impinguare Pontefici, era proj)osto era abbia die fertilissimo,coltivato dell' peculmm imi)eriali commerciali sbocchi del ricchezze messi stesso potevano comuni";assero dai di snpremo pretori d'impedire tramandato i)erciò nello e ai hanno l'Isanrico era capo ci libertà contro Non abati opinione discreta rivolta Messina. di Sicilia (;omc ordinò ^W e non mia con 125 Finalmente temi)0 È del riconoscere di vescovi in calma della L'eco i commesse relativa stretto del immagini. sacre una esse clie storici crudeltà, delle ad Binanzio Costantinopoli. di assolutamente di di imponendo Roma, patriarca ma Peditto lato tivo amministra- sfuggire alcuna Ferario: lo sione occaera scopo raggiunto. La deve ricercare La confini, 11 di d^£|xa l'esercito e giungere loro concesse in concesse (1) Di Op. cit. di Sicilia « soldo vivere la dopo divenne Con Storia Eccless. civile e i delle da operazioni trasferite quindi i che duto Ca- x"arte militari non nelFisola, onde confiscate,usurpate milites, come Sicilia, Palermo, sto potare. mili- e Siracusa. a pero im- vasti paesi dell'Africa terre, variamente di suoi esausto, da Costantinopoli le milizie per sulle conquista centro l'erario » Calabria la L' veniva quali aipatTìfoc; risiedeva ; lo Vili. il potere mani i)ure proprietà. Compaiono Giovanni, I, 485. Napoli araba. il sue comprendeva Eavenna, la l'invasione poteva si di Mussulmani, contro a nelle provincie. [)iù,ne' dei capo si antimperiali delle di per a d£|JLata, 29 moti il secolo verso minacciato riuniva Sicilia fino in ai di governo appunto governo, diviso stato era Sicilia metodo nuovo avvenne il mal per estendevano dei nel che aipaTyjYo'c; uno si anche trasformazione debole della partecipazione mancata un 1847, I, 432. ordine Amari, I L^editto di città,cbe della i come cbe il in sui secolare l'autorità tutti su i fedeli,ma (2) d'ordine faceva risaliva di isolani oggi dei intorno Come Sicilia delle ancbe e autorità (1) in della A "li dare secolo un protospatario al formazione CHOCE, e despota cbe godevano la la mnsubuana. dominazione delle Genesi si terza la riguardo istituzioni loro municipali il goglio or- con da dei le fu per per importanza, provinciali volte tre per di opera di data Elpidio, Eufemio il e della precisa confronta di natu- a quella di Sergio mezzo alla loro angherie come tentare rivolta di ricavavano causa Papa Riguardo tanto patrimonio contro al eiìettuò senso conoscenza utili cbe avvenne e la la e fruttare,(3) Siciliani,a prima cor An- ». in Sicilia La gli agli il Pai)a poteva i all'iinpcro. mento attacca- dettava eccelle : e gl'immensi giunte le milizie erano tori, terri- l'equanimità successori sguardo ci benefì- interessi. egli farla così il loro volsero come "4|JL0-ca dei La Roma, imperatrice; Irene, Sicilia in portò protezione un suoi p(^r della cbe grande stratigoto dell' isola; la seconda e di tempo cuore di potenza il di loro, come prediligeva i loro agricoltore ai e città grecbe, tanta cbe « Magno a cbe lamente so- era questo amministrazione e Una immensi di domina condurla di di agricoltore eccellente un molto stare vantaggio di credere i numerosi tutti esse l' umile (4) scrive Gregorio a doveva interessi In svi- Non su tradizione curava Sicilia. modo ancbe Roma. per regole piti minute verso al Gregorovius il ne e le di ancbe intitolarsi a beni di colo se- massimo dell'iconoclasti». Gregorio Magno, affetto Al dobbiamo padrone La cale lo- (1) esercitava egli, come regolare quella vastissima per piti perfetta cbe cbe al piombo. ordini militia. de giunta atfezionati erano meraviglia recano indii^es cbiesa Pa[)a [mpolazione. speciale uno più fiorita pratico alla alla il all' infaticabile amministratori carità cbe lui a economico, godere agli i Siculi spirituale di dica giuri- aristocratica non l'eresiarca, contro ottemperasse legava classe era cnppa importanza stessa degli Sicilia come si sollevò non volentieri popolo tradizione soggelti la e 161 725 «filatialia ugun militarizzazione l'isola Se sono militiae pesava e del assumono poco, degli optimates la YIII, a poco [)ossidenti e militare lui)po a Bisanzio Santa- Sicilia, pag. 40 seg. (2) HoLM, Storia (3) Confr. Reg. (4) Ved. Archivio Greg.: Sicilia lib cit., lib. III, Op. Storico della — Il neirantichità, I, Ep. cap. del 1, 2, 9. 39, 42 II. Kiunku. e lib. Ili, II, Ep. p. 598 39. e seg. L'editto 162 rale protettore interesse relì^iosji:era spirituali (jouiaudi si di S. un' dovettero essere accadde 725 Nel un'altra fornisce della più Catania a in cui di con grande e pazione all'usurdi i)overi che miglie fa- no viveva- condizioni l'argomento e cose centinia mutate potente fatto un dell'ortodossia prova città moltitudine il fattore nelle imposto lastrico fede ziarie finan- i)iù forte religiose. gli Ebrei, già contro monaci idee loro le sul forzata, le molla la anche loro loro essere immaginare, tributo gettò immensa (1). L^ibbidienza fossero facile al che Pietro, elemosine conservare per Papa della e doveva pertanto gP isolimi. Com'è aftamata lasciò e del assoggettarono di beni 125 iiiteresHi inaterijiìi i desideri per angoscia quindi loro del reciproco: questo preci [)iio, perchè dei dcM dlfonsore e Bisanzio di allora del il attenzione siculo. popolo licchi si distinse di degno Fu che una ci mossa som- dai potenti, provocata e detto Leone, vescovo il Taumaturgo (2). che Leone le tutte e distinse si veuna, sue prove con fatale era dalla altri al la quarta (2) La un'altra vescovo, veniva di vita : Btoc vi Messina 2° M. B. 3° in era dall'elogio greco f. (XLIl), canone molti poveri era (Greg. Kacon pure dello onde fu in usata ep. nel sore difen- strenuo chiamato divise M. e dall' incorrere fama erano terza anonimo un. òs/ou di in Messina segnato AIovtoq, Ttaxpó;ì^jjiùjv versi Giuskppe che catanese xcù Ttspt x^(;èzaoiotac 232; comincia: di clero, la ai quello aggiunto: era dal di xoXixst'a xoù xai al chiesa combattè e da vigorosi ragionamenti ritenne La veniva e dall'im- quattro parti: per la IV, 56). degli causa una fici, edi- si ricava: greco 866, f. 4, ed della distribuita Leone dall'encomio i suoi Costantinopoli, patrimonio del Con convertiti. a liberali gli Ebrei, Scrittura furono giunse rendite Le data 1° tratte S. arti contro 1' iconoclastia. Chiesa della zelo suo forze ed errore (1) pel nelle istruito stato era che giambi 'AXk' f. 298; ÌTCiaxÒ7:ou KctTcfvTj; ; in cano Vatisi tola intidi quel 'HXio^xópoo. (fiTtaxspojo innografo, codice nel (L-X), — trovasi che trovasi nel solo codice di Messina. «piaxs nei trovasi menei al 20 febbraio coll'acrostico: Asovxa inrjYVJvovxa 4*^ dalla Siracusa, Tutte narra che vita in trovasi quattro le O-aup-oÉxojv ospw, looiq^ latino nel vite pubblicata codice sono particolari omessi dal DLXI concordi nelle Gaetani, della e altre. si da tratta biblioteca completano reale a un di manoscritto di Torino. vicenda) perchè scuna cia- Veduto perafore lendei" per dalla colpito continuò a racconto forse dalla mosso di che vantaggi compiere Una far terza fornita di siciliani il Adriano di Epifanio Tommaso di Taormina, Calatone, Lentini, durò Prima dal assolto fu Papa loro fu 0 faceva di vescovo veci le di Teodoro Giovanni di Triocala, Basilio al sett. le 27 accusato, si confessò o condannato. Ne in Sicilia le voglie -imperiali eretico i tal a i vescovi Lipari magistrati segno che da (2). Il cilio con- sessioni. otto ordini pia l'emdei nessuno sebbene scovi ve- nessuno fosse netrata pe- dassero assecon- maltrattare i ortodossi insieme si mantennero racusa, Si- tino Costan- fieramente così di di iconoclasta, e l'eresia che consegue quantunque Giovanni Palermo, tennero il fatto ma Ro- vescovi i 1' eresia, ritrattarono predicato e si e S. di vescovo di scovi ve- di vescovi, che, ligi agli considerazione di degno (3), tuttavia 786 sedute, parecchi abbracciato e del ott. chiesa Catania, di i è dell'arcivescovo Stefano Messina, 24 È siculi Teodoro, ci che cattedra veci reva cor- giogo. Siciliani Concilio le teneva di imperiali, avevano dottrina. che il suo nella al parte pesta. tem- politico amò chiesa sulla vescovo iniziare di Presero Catania, che sedendo e i alla Niceno, di compromettere astuto tra attaccamento Irene da duro regnò concilio al I. Sardegna, Gaudioso, di di espressioni da meno che mi, cal- popolarità, si procella rendere per peratore l'im- erano foriera appare L^Isaurico egli solamente certo Sicilia in grande furiosa dell'ortodossia l'imperatrice pontetìce Siciliani: generosità sì dov' biografi.Se fu animi talmente (1). Questo morte dei non che godeva una pronunziarono Sofia, regnando Gli raccoglievano. prova calde dalle chi scoppiare si già atto un punitiva, vescovo. contro alla fantasia fu Catania, a fino tranquillità minacciosa rigore pericolo fervida azione santo 163 illeso prodigi dalla una del quella Usando i ad virtìi di ma colorito venne non rimandò operar a 725 del oi)erato. L'Isaurieo suo lo cbe ed i)iedicare fu del ragione virtù, sua Bisanzio di legati con del il popolo. (1) In di onore melodo siculo del il di miracoli dono far /dpiv (PrruA, IX, secolo Analecta (2) Mansi, XII, (3) Amari, Storia abbiamo Leone S. e se Sacra, 1766 dei — dove sono invoca ne bellissimo un cantate la lo inno, virtù protezione. Comincia: I, 563). Harduinus, Muss. in Sicilia Conc. IV, I, 184. composto del 100. da qualche santo, specialmente tcov 9^au|j.at(ov lyjv J/edilio 164 ciedo Non nel Concilio rano tenuti legati di Eoma coi il davano e definita i dei vescovi di ai nostri divina e delle imperatori immagini sacre clriesa. Pronunzio A tini. Calatone Giovanni che Messina. clie teneva di di d'Oriente, egli desiderava ra nell'idolatria le sono di prima coi congratulato Tarasio, come verità, specchio dogmi, e lo di protopapis, la Collec. Neapoli, 1768, C. cielo. fedele Cono., p. 199. ed. Costantino di Siracusa (1). di fede aggiunse a quella di iconomachi in Dopo che un quelle nore l'o- fiorito chiesa la Molte immagini. mati pri- Ebbe Cristo. Catania. Len- dei ed e e- de profon- à salvezza promesso per chiudere esito del la l'orazione concilio, orientale,chiamandolo il sottomisero dell'assistenza Nel grande ». princi["ale è quella il felice essere di le sacre chiesa del vitale, il pastore (1) Hahduin, degli per della fedele prega l'accusa al vescovi capo Epifanio della la pensano concilii tribunale ra ve- culto tradizione non conforme al la il alterata,si di A- Papa accetto così vescovo finale Gesù salire io Palermo, era dal rappresenta tutti i precedenti venerando che delle le più calde con mandata professione solo adoi)eraj Spirito Santo, umanità dei che prove del presentarsi ribattè che parte sua non e sta iconocla- culto al all'antica tutto di veci di rono attesta- Catania, aggiungendovi lettera nessuna nella il discorso l'oratore caduta dello vivere tenere esordio, le quella a di coloro Teodoro Tarasio ma in contro Taormina intorno ortodossia, perciò fede,,in di l'ortodossia di di di pontifici, che sottoscrissero la confermo l'anatema Gaudioso pure mi e Professione questa dell' espressione e- giose reli- (die l'eresia i)atiiarca Tarasio al e cui Tarasio, |)atriarca documenti Teodoro Poiché v" in condizioni Condannata la svolta pel [)rimo Epifanio, rapi/resentante quindi Sardegna, stima le chiesa Sicilia Sottoscrisse dichiarazione: seguente driano affetto. di espressioni dei della di la E[)ifanio di Catania il Concilio. vescovi rivela il Concilio ed dottrina vera immagini, sacre hi la (japi l'attività (lonoscere l'autenticità aprire di potere ci per Teodoro Furono Costantinopoli. 72f^ somiui per Presiedeva dell'isola. interne del Sicilia,che il mezzo fornisee ci e di vescovi dai rilevare imitile opela Bisanzio di e primo Labbè si tien banditore Pastore, giudice lontano i lupi essersi rivolge dal a di rettissimo Giuseppe, provveditore nuovo che dopo della suo di mento fru- gregge. Parisiis, 1700, IV, 110; Maisani, De- Jj^editto 160 il l'isola tutta alla attribuito solo il con che si essi loro piegarono dargli a da rimproverati trovava a gli fosse perchè a praesulatum di nna le esso cuidam dedizione, condizioni benché sol politiche ed qualche trascorrere Leone parti Isaurico '« perchè praesit di forma e economiche, secolo prima così era orbis » non di fiorì che orbis patriarca d'una Ad invece Mansi, Conc. XII, 963. non teneat parte modo ogni fu Peggiorarono la religione. situazione creata mutasse. Coli. si in appellavano, P. (1) che tradurne per sostanza. la furono romana, lo (1). vero: poli Costantino- universi quad zioni puni- È motivo Niceno che mondo semi)licemente ma quod il tutto di chiesa concilio dicendo scusavano di capo », « si ma il deUa gravi imperiali. questo i)er non na, cristia- le patriarca va che vescovi, fedeli ordini ; beneficio il tradizione la del ecumenico durante dei loro degli bibliotecario Anastasio, Costantinopoli atti, dai l'autorità di condizioni le : intatta ancbe titolo il soso l'e- successe e iconomaco mantenere riconoscere a iii"ercussio- ina8i)riiono all'abilità trasgressori i ampia sò Ces- imi)e,iiali. e allontanarono un' ";he Sicilia. alla possedimenti, furore cultura seppero incorrevano tino latino zelo abilmente ma alla santità, (ialino aveva estesi del vittime deplorano si Non clic balzelli molti coi economicolinanziaiie 725 j^iave bizantini, magistrati dei governo degli causa a del di fu Pontefice, del l'tìgiinc paterno in 116 iconoclasta pcrseciizioiie La Bisanzio (li Lajolo vette Do- da Catania il e nelle Risorgimentopoliticonazionale Memorie inedite di Carlo Gemmellaro I. La storia della di risorgimento revisione. sua Penuria del del apologetica documenti la per decimonono. secolo Valore — delle storia degli italiano dei narrazioni sità neces- e contemporanei.— avvenimenti delle Importanza — nazionale politico politici catanesi Memorie inedite di Carlo Gemmellaro. Chi cercbi, inique indagare il Quanto di Lo verità. principali il primi conati, come sempre in l)ochi uomini da manipolo unì di un di anarcoidi, ha formato la rivolta vittime ed e la nel i le in di casi generosi seguaci folla posteri melma rivoluzionaria. l'aureola sangue, non e curarono premeditate fra gli lasciati i attori cordi ri- suoi tranquilla, dopo potè che della mai ne mente completa- avevano mosso com- ai del al minoranza una i primi avventurieri, fluttuante il in che primo generale: dell'azione, momento quali, dopo Fallito di all'ostilità spesso di rivoluzione, nostra oi)era seguiti, demagoghi, ; ha non avviene, coraggio, delinquenti ci temerarie prove di stabilire battaglia. simili di è zione l'a- sotto a le chi;, sentimenti all'indifferenza e ora inficiano falsificazione, vecchiaia una lìn' che e tende anche passato, quei della masnada di d' già era prime fede di ed rifare. posteriori, personale, dramma, riposo lotta che la da o sgretolarsi a anche Martini fare compilazioni 1' interesse mento risorgi- nostro liberale, parte comincia volte a da coscienziosa grande il mezzo torbida una del giorni nei sorta e all'influenza l'animo ardita già contemporanei, della sottrarsi furono, dei durante turbine I reticenze, secondari o tracciati che che spassionata scritti gli spesso le e di essenza, Ferdinando tutta era vera del che delle spirito partigiano, esagerazioni essa documentale infido critica una eh' hi storia riconoscere contemporanei base abbastanza materiale la la costituito ha i scrissero ne dovrà affermò quando vero intendere sereno, [)arfcicolari della nazionale, politico disse i ricostruire e animo con successi, di tutti si spostati, i tempi tentativo,domata martirio avvolse d'indagare quali, le fra figure delle costoro, cad- Catania 168 in dero di nome reazionario conseguenze; moralità i nomi se figure dei le se giusto quanto verità, tuttavia della libertà in appunto ciò a Nelson l'odio di parte. riesce King il e delle e della Mucaulay belle tutta di ria Sto- di^ quella volle quali restaurazione facile nò tico, simpa- i nemici in ispecie; della si deve il storia,come nostra Treveiyan, del monografie della le verso politica la e funzionari con noi a lo più confusi da compito ancora stranieri studiosi verità la stessi calunnie, unità altera ne la.sincerità l'avversione nostra non liberate sia questo viva della compendi ottimi degli venissero ci hanno dato mento risorgi- nostro politico. Fino della trent'anui a rivoluzione nostra dell'opera si e dovrà di ben qualche ed Memoria, erano allo secolo « coi deve o Oronaca o decimonono. cronisti fare (1) M. Voi. Per di come Amahi. II, pag. delle tutti il i 306. di Diario di fra apologetica ne l'esaltazio- non se avversaria; documenti che ne di archivio i scrissero tempi di e istruttore le e da ratori nar- che i postillato da e della paesi, e le Alesa. fra dirò chi coloro, quasi prima scrive menti sgo- del metà Michele avverte interroga narrazioni Archivio^ un qualcuno passivi bene tutti di carte vicende fortunose come le tracciato assistettero raccolto fatta ciò tutto storia la ogni fonte base rinvenire, (1) tuttavia Carteggio si è non a quanto, giudice che partiti. che maggioranza, interessati,» 1896. di svolgersi tutto diversi caso scritta trascurando critica dei il raro la quasi minuta e contemporanei È nazionale; rifare nuova è si non partiti d'azione dei dunque una fa I particolari, saranno degli e di ancor il Bolton Gay, governanti morat'e e non guadagnerà ne non alcuni se piombo accingevano simili storico martiri anche esso e genere dei e di guadagneranno ed e sentiamo poiché fatto ne tirannide^ sommergerle sfigurarle o Per dei esagerazioni, di congerie molto molto Ee, cosidetta della Polizia del eroi degli quelli degli indegni; fra si mentre rettifica la per essenziale certamente ma boia del coli)itidal all'assassinio. l'indagine valore al toglie nulla cLe dirsi Potrà furono quali e corda dalla furto, al saccliegj?io o al idea santa unti strozzati o Risorgimento politico nazionale il e Amari, la Storia, testimoni renitenti testimonianze di D^ Ancona. Torino, co- Roux, nelle meritano storo iu dovrà questUiltima che privati, mal si lieve dei ausilio 169 proseliti delle difficile al ricostruzione zioni fa- lavoro storica di del metà materiale Memorie di alla vengono stro no- Carlo luce. sia catanesi, ricostruzione prima è conserva volta, negli Archivi nella le api)arteng()no prima alhi prestano Catania essi in che Oemmellaro quelle veritiera la per esistenti si in svoltisi nella Carlo non non categoria oggi, documenti 1 che di farsi di nazionale. risorgimento Gemmellaro fede servono e che A inedile maggior lotta selezione Memorie pubblici degli avvenimenti del secolo che politici quel scQrso, poco frammentario e, in fn, l'esistenza di Cronache, i)arte, gran insignificante. • Si personale carattere la avrebbero quale di stampe mal e di della nelle secolo Cordaro e in la per che carte lazione compi- ad anche Mancava illustrar rimangono di vate conser- raccolta una penuria tanta documenti dell'ambiente svolti erano storiche ultimo Clarenza, sulla di tuale intellet- gli episodi piìi importanti tal sullo progetto sul piano di tranne politici del l' riguardo di sviluppo degli storici Storia proposito, degli avvenimenti A scorso. pregevole utili documenti borbonica, oggi, conoscenza Osservazioni sue occuparsi Notizie nel si quale Polizia Stato. tempo, 1830, (1) tralasciò, forse di simili di morie Me- politica cittadina. storia Vincenzo al di chiara una nel molto quelle poche della e giornali del morale e servire Provinciale ritrarre potevasi stati e particolareggiata narrazione, e potuto nell'Archivio contemporanei, sarebbero dell'Intendenza uffici degli da che ordinata un' di anni pochi a diarii, compilati o di fino sconosceva, Ing. Bernardo che Catania, Catania dalle qualche no, accen- vago del nelle Gentile-Cusa, a pose del capo (2), così tanesi, ca- origini trentennio primo città regolatore della municipali suo scriveva 1888: « Io non so, (1) Catania, (2) B. Catania. Gkntilk. Galàtola, Salv. qual altro Riggio, Piano autore, 1833, in regolatore pel 1888, pag. 55. oltre quattro risanamento il Cordaro, abbia mai pub- volumi. e l'avipliamento della città di Catania 170 di Della secolo questo esiste purtroppo studii storici allora conosciuta padre in figlio,da dal 1807 al 1894 pregio solo ma di ed unico volumi 67 in 1904 lo Si a ebbe volte Bibblioteca così circa triviale di d'indagine fine e primo Nel documenti 1848 il oggi, del periodo qua insieme e da (1) Cfr. in in al mezzo quale le là in un per Catania. (2) Gentilk, un sottil notizie legame sulla detta costituito Cronaca Catania, Giannetta, oit. 56, op. pag. nota. trovar un lo posto erano privo mio 1909, pag. 1831 e Un e dei lavoro: Un 143. sti rima- son di risorse ricordi e decennio del catanese il frutto di ciliana si- Memorie frammentarli documenti dai rivoluzione cronistoria di il era cosa, scritti furono Tali completamente campo soluta as- diedero che Cronache^ del catanese tentativo di lazioni compi- quasi cause sulla lavoro mio un rivolta unico le appassionati; e poteva spesso e archivi. pubblici complesso un fu no gior- per tutte già qualche risorgimento politico nazionale; pazienti ricerche, senza e giorno a vere era (18501860). ed primo delle Tuttavia alla Catania in al i)rima narrazione, comuni quelli stampe relativi fino scorrettissima poi successivamente, e (trattasi insignificanti; mancanza ne' alle 49, inediti cospirazione fin' e davo (sic) raro intercessione una una ignoranza conservato 1906 del di cronologico materiale scarso perciò agli avvenimenti. schema mia per studiosi di accumula fatti,spesso e acquistare, custodito giudizi superficiali,soggettivi genere: esposizione di testo),rimase cittadini, compilata difetti ai espositiva, tal fonte Oristadoro, Oristadoro gelosamente degli eventi che anni, dei il di successivamente soltanto non finché cultori l'acquisto « perchè per essere non Universitaria. disposizione a 87 forma di vita consultare, potesse corso unica come rifiutato formano 24 quali ai guida Antonino e zibaldone estensore, minuziosa, degli per arida dei di trattative quello di nel contemporanea, aveva le Oataiiia compilata, Benedetto L'enorme (2). » folio dalla acquistato Oronaca è in accennando seguito, riprese dell'ultimo potere servir il Comune manoscritto in alcuno che fossero tal possa Antonino, (1), die di catanese voluminosa di il in Ed » alla che storia rigo che sol un cittadini. si augurava accaduti degli iivveiiimenti il racconto blioato Risorgimento politico nazionale il e lunghe lati spigo- e tenuto contemporanei. decennio di razione cospi- nelle Se allora ad nei quali mi non storia la fortunata ciò che la da scienze fu quale Le da e 1837, capitoli studio cioè: e del gennaio Palermo III. storici Amedeu Sullo 1848; del Una di la I re Carlo allegata stato morale in e finalmente Gennaio 12 Memoria Rivoluzioni di con cioè e da una durante nio testimo- un lettere i documenti esame un di nelle e da lui successi in tania Ca- 57 documenti, la testo. del 1848 sui cenno un hanno un al nota siciliana della finalmente catanesi notabili raccolta una rivoluzione italiani e Avvenimenti economici; vare sal- seguenti: con ed lavoro Gemmellaro. Gemmellaro i sono di di aver nello insigne uomo titolo: riforme degli stati titolo: un introduzione una vicende oggi Gemmellaro cercavo, delle dal sulla politici,legislativi dal da inediti,richiamati parte Carlo di inutilmente Carlo di rinvenuti nie neWanno II. Uno più, inedite Memoria I. Una maggior ch'è di ed il mezzo politico nazionale, scritta indubbiamente Memorie raccolti anni documentata e fl"^l risorgimento x"eriof^"^ quel inedite re. ave- avvenimenti die soddisfazione grande tanti particolareggiata Memorie le potuto completare mi era archivi colmare, degli riuscito fatti l'argomento avrebbe oculari ca- mi privati e da che cbe trattare poter rimanevano occasione dei ciò tutto difficilmente lacune patrioti narrazione la vette do- vissuto, fin dalla pubblici di positivi,si i)iiìesimii raccolto i testimoni dispersione e altri Tesser i nei 171 risultati voce, condizione poche procurata oculare, viva più difficile sarebbe ancor avesse rintracciato loro in non dei con rintracciare scomparsi sicura da ebbe Gemmellaro circostanze; sicurezza,cbe iniziato, se me Carlo parte, l'aver messo sono di confidenza dalla poter ciò, quei giorni, il di tutto tutti intima avuto qualche Con da in avevano una che di fortunate avevano locali, mi con tentativo appreso, possibile stato mio cumulo un l'aver tanesi, inedite questo giovinezza, prima Memorie diviso precedenti swWinfluenza operato nelle Due Sicilia alV quadro inorale in quattro epoca che le tiche poli- Sicilie;altro della della storici, rivoluzione rivoluzione di 1848. scritta siciliana li siciliani. in dialetto di In 1848 siciliano,dal fimi titolo: all'elezioni Cenni di Alberlu Catania 1^2 t"tnhre al 1847 V. Memoria Una VI. VII. alle dare abbozzo un di dei al di convenienti in piti del troveranno gli anni di nucleo dalla dal allo il testo I di fine della decimottavo offrire di scopo dell'ambiente ciascuna documenti lio al nel laro. di e tania, Ca- 1848-49. culturali secolo riassuntivo, mei in documenti, e fine del Geni 1866. capitolo d'introduzione questo illustrative in posto durante pregevole luzione rivo- al Napoli quanto narrati fino va pubblicate successivo, per vista. che stampe da nimenti avve- 1849. di e liana sici- cronologiche della diario un Catanin, note aprile politicbe economiche integralmente personaggi testo e precedere fedele, Pubblicherò da questo i fatti set- rivoluzione inglesi sugli Ì6 Memorie giornali condizioni al 1847 Siracusa trentennio primo il 1 documenti. 49 con diplomatici titolo: di farlo si svolsero quale dal particolarmente e lettore dicembre stampe alle accennerò tutto a 16 Messina, opportuno Sicilia documenti collezione Una Palermo, dove di sulla storici 1849, 1860, seguite del siciliana Nel Maggio manoscritto Un VIII. al dal Sicilia di Cenni titolo: riassunto Un dal cataneai 1849. dal 1848 Maggio dal creduto settembre 7 avvenimenti giornaliero degli diario Un IV. Èisorgimentopolitico nazionale il e memoria di brevi cenni che l'A. richiama dandolo corre- biografici in nota memoria. ogni singola II. Condizioni il morali primo Gli del XVIII (1) Giovanni del Costituzione Sicilia Niccolò infino che Ackto. prima dal cominci al 1816, ed Balsamo. le altre con e del Saggio di Sull'istoria inedite, ed XVIII secolo XIX secolo storico a Di al tutto sulla 1830 rivoluzione del di manoscritti Sicilia. delle recchi pa- narrazioni 1848. Saggio storico-politico Memorie Pastore, 1848. Catania, Costituzione moderna da narrati Ruffino, et e. (Michele Amari). fine ^Inghilterra alVepoca della con Raddusa. sulla dalla Sicilia (1); dalle Palermo, politico e attori anonimo i in furono rapporti Marchese Appendice annotazioni i aiioi XIX italiana. Castello un opere testimoni versione amento del decenni Sicilia La fine del politici svoltisi furono ne dalla successivo. primi Palmieri. introduzione Per ai 1812, Sicilia avvenimenti Paterno Fkancesco Paolo del trentennio scrittori — politiche della importanti secolo sulla e del 1820, opera Losanna. Regno postuma lia Sicicon Bonaraici, 1847. segrete. Palermo, quali trovansi di nella 1848. Biblioteca Catania 174 e successivamente furono solennemente famose libertà il popolo giurate in finì Il e sempre alla Corona in materiate Municipi in e infatti del Parlamento delle delle i privilegiate influenza: e che le membro del facile di mancava e volere. suo Lo prebende Governo per questo (1) G. sette pel braccio benefici,i riservate eran e i vescovadi le concessioni rappresentanti ACETO; difesa delle classi alcuna popolare e governo neralmente ge- avveniva spesso era ma indicato, per difesi da Comuni. posti docilità la in voto e di sorta rappresentavano, con valere singoli bracci, al demaniale qual che dini or- nella la con zelo eran il Governo sicché Magistratura, con quale chinavano rificenze ono- la schiena (1) avveniva stesso la per palermitani, con ricompensarli altri piiì devote comprendere far tre nell'assemblea degli diversi dei che prepotenza persone di gl'interessi della città la primi ten)pi,dal braccio privilegi pe' dovuto nei causidici e rappresentante ben costoro cento fra membri grazie nuove eventualmente e tivi dona- vistosi sciocchi tervalli in- lunghi a demaniale, esercitarono non spagnuola i conventi. e avrebbero che dei numero avvocati come È al in medesimo un procure, non monarchia, Municipi, fra braccio l'invadenza contro più eletti,come dai del quelli chiese le per crescenti, votare e Si)a- monarchico. chiedevano si popolazioni^ ergendosi libertà minori nominati benefici Ke sempre nobili, in i per dei convocato balzelli nuovi corrispettivo eran della venivano in mostrasse di dominazione veniva né Kep[)e ne blandizie vero cratico aristo- non e se onori in il ceto dell'assolutismo secoli poteri ; rappresentanti libere pubbliche suoi distinzioni e pingui Ed volontà non onori mani i tre applicare cui a benché dalle nelle ai per tempi; {)rivilegied struinento completamente vantaggio delle nia Ed la larva. che clie leggi, soviani, proprio addormentare siciliano,durante Parlamento abdicò de' concessioni, docile diventando farsi col gnuoli, accettando a necessità alle le beneficio, poiché alcun costanteiìiente plasmarle gelosissimo, mai godette ne non (ietti dai rimase ne non bensì ruslaroiu) confermate e sancite esse le sfruttò volle quelli wpa^uuoli, ix I Risorgimento politiconazionale il e op. cit. pag. dei 84. due ecclesiastico,servo e le e le altre ordini dignità nomine; per ecclesiastico anch'esso delle quali cui, e del contro demauia- a i nelle Memorie le, di i soli indipendenza difendere gli interessi cbe caso il loro La polo borghesia viveva questo e in raccapriccianti. delhi ninnali di e nelle erano industrie legislazione al peculato miseria morale contristata leggi, il scorso, vivesse le da in e Sicilia di di e secoli nella sociale del rinnovatrice dal idee nuove ed (1), Sicilia, vedi: la N. S. F. Palermo, antichi al tempi sec. e Il le 1825; V. Viceré Scien. D. Na Di 1873; economiche lett. Caracciolo Storia F. ed in Ant. Storie in seconda Palermo, siciliane in N. S. voi. IV. francese di Tommaso Voi. Palermo, e Tommaso dai tempi Natale, XVIII, III. in Stor. Arcb. in Sicilia sec. che francese storico del rosi gene- politiche rivoluzione Perni. metà in Sicilia rivoluzione filosofia dalle pochi non e Elogio della Maggiore nella di e La Masi. opera Caracciolo, (1792-1802) Sicilia riforme dall' vivo sociali Genuardo. V. 1919; in di penetrate della varrà Giovanni. Palermo, riforme di giacobinismo 1921; Tkcla Noto, dotti si e movimento quel più vivificato pur Sull'influenza dalle spiega desiderio ancor riforme principio si manifestarono che più erano alcuni e 71. pag. Scandone. XIX. dell'Accademia Il cit. op. di menti si Domenico ed che francese che spesso sancite solo di ancor Caramanico del pur Esso Marchese culturale siciliana. Natale. Lumia. le XLIII— anno letteratura suoi filosofia rinnovamento (1) Palmieri, Sic— di in plebi siciliani XVIII; reso del e Principe commosso avevano i"olitico e Giustizia la delle intellettuale secolo e corruzione immaginarsi conseguenza del Tannucci della una metà seconda progresso continuata come le e speciali alla queste, morta? lettera co pestilenze. se libertà_, perdute rinnovamento quel tribunali quindi dalle schiavitù il commercio moltitudine la decimata e giustifica considerandolo riformista facile vitù semi-schia- rendevano rim[)ianto degli scrittori per rimaste eran è pò amministrazioni dei consuetudine, ed senso, carestie dunque secolo dalhi fensore, di- col la contradittoria, insieme e materiale e dalle che A confusa di vuota XVIII nobili, F agricoltura, resistenza di e le imperaVH, rovinati; legittimati parola una dei mani nel alcun si confondeva e secolo nel per soltando abbrutimento ancora valsero dunque aveva ceto di Inquisizione completamente una del Santa la gleba; si privilegi compromessi. non come stato Vigeva volte i loro e i)opolazione uno godevano baronale rarissime offeso esisteva non braccio 175 dell'isola,ricalcitrando venisse della massa del quale generali orgoglio grande la della Gemmellaro Carlo di membri ventiquattro cento certa una inedite in Atti 1880, I. La 1883; V, La i 176 Catania anni trent^ circa i)uò dire Si monarchico notevole rinunziò dall' di passato tardarono non invidie di palestra le idee, intravide la perdeva il regno Sicilia e IV Kapoli, Palermo, di portava al dei nuovo i tesori ogni e solamente gli scrittori rimpiansero la contro la perduta che Il Mantia. F. XVIII. Palermo, (2) Di Bianco. costituzione. Di La I. del del e Ee Conte. Blasi. Sicilia coi Gioacchino per III a giurata di provincia getta sog- gli mi ani- costituzionale libertà non tuzione costi- avvenimenti quegli ma La , esacerbò non precando im- isolane darsi seppero l'abbandono regionalista si ribellava, A. do Ferdinan- Borbone, la tradizionali Ee, popolari; assoluto. movimento di una pace terra dell'Inghil- difenderla. Blasi, giureconsulto Palermo; Ferdinando del siciliana sentimento P. fede promesso 1891; F. P. (1) G. mala autonomia aveva loro perdita delle in le Sicilie, abbandonava Sicilia fede contemporanei la di obbliando la artefici degli discordie, potere Due ed mancata le il furbo Ferdinando un violenza. Napoleone, delle della tramutarono suo servi es- tutto i tumulti caduto riducendo (2) La regno. di e bene, senza cancellare si del estorti promessa, siciliani,massime 1812, I mente entusiastica- coercitiva pentimenti, confusero e diventato seco tradiva si vita la da contegno pubblico forza mancarono dopo; poco e dalla più ancor cavalleresco, insieme i non il per Parlamento del all'assolutismo momenti, e e restaurazione trionfava Marat Patria arbitrio programmi prossima infatti reazione di aule i tendenze, primi le nazioni evenienza, il privilegi così ostruzionistici, oratori nei manifestarsi a gelosie; le le e quella francese, aviti debolezze, in generosamente e nobiltà la come la tutte quando i siciliani « (1) Avvenimento » fu, per dilagante, agli rivoluzione Ma auìor spontaneo atto con costretta, triste insienie riforma sottomesse militare. siciliana,la quale, trascinata Libertà l'Inghilterra,erano commovente e dell'aristocrazia Tomo Costituzione nuova ardita quesiti con alia tirannide alla e che monumento un eccetto d'Europa, per nella concretarono veramente innalzarono del hì dopo 1812. del le Èisorgimentopolitico nazionale il e sec. Tommaso Scritti delP8 XVIII Natale editi durante decreti del da Francesco Poccupazione e 11 dicembre in e le essi Arch. sue non potevano Stor. Sic. politiche riflessioni Guardione. Palermo, aboliva 1905. 159. inglese, cit. pag. 1816 1886. di fatto la tietle Memorie alla adattarsi II degli eventi. per speciali ragioni dei corso ad sufficiente le tutte in riunire di i Borboni che unico più ignobile espoliazione la Ma avversione tale di persone fra minoranza il dell'isola continue d'oltre tuttavia mare; III Carlo ed in gli artigiani e la la l'aristocrazia, odiando secolo del principio libertà alle ed una ruta spa- 1 temente for- i che siciliani, le quel- Napoli sta rima- giata vagheg- successore. suo timore di e insieme e di com'erano in e sarebbe di e si confondevano per città tutte abbrutimento di le costantemente popolo dal stato fra invidie vero finalmente l'enorme Sicilia percentuale (1) Op. cit. pag. (2)'D'Aceto, Archivio siciliani dei Storico op. — 12 pag. travagliò die lungo 5. cit. delle dell'autonomia tormentosa passione eletta il riscatto per conservazione la per e una * poli Na- con aristocratici straniere del massa rispettavano L'aspirazione, dunque, , unione perciò ogni la e, pur vano segui- idealità toccava, del schiavitù; semi- litica po- in novanta sul per (2) cento. classe ; è governi borghesia scorso, tanto sol- spirito profondo state erano istruzione; l'analfabetismo d'ogni e ed dirigente, privi classe sola come i gelosie, le di Sicilia uno fu non tro legittima con- popolazione Eegni dei attuata vivevano contadini I le grande la fusione alla indifferente da tutti da cilia Si- spirito regionalista,sentiva lo gare, in tradimenti. sua i)Oi)oIazioni isolane,consideravano le tutte come che la cosicché, rai)presentaVano della massa », 1815, da degli ceto insieme profonde e alimentate perversamente al che le municipalismo; erano per grande la siciliano,più popolo Il avversione stato era trovarono dei piiì nero frnp- « riuscivano, difesa ma animato cultura qualche unji il limitata era il questa, dopo e (1) finalmente reami, siciliano popolo invincibile da regionalista e o il proprio era i due sociali ; e non Sicilia mente forte- loro Eaddusa, e poi e orgoglio regionale, offeso in era qnelPepoca, Napoli statale incoercibile,e di reazione fra 177 etnografiche di a tentarono^ organismo un'avversione regionalismo storiche rivalità la estinguere volte Il siciliano, fino Vespro Gemmeltaro Carlo il Marchese scriveva secoli,» famoso dal posti di fatalità radicato "K inedite 40. il primo perdute dell'isola soltanto trentennio gli del tradizionali diventò me co- animi della secolo deci- 178 Catania carbonara cospirazione di supremo grande della delle Una vien data dusa il dal 1800 del nuovo stanco, le 183Q Ma il se lacrime di quando V Italia farà patria, per antiche istituzioni. E così, parte degli attori di » degli diventarono compiuti. 1770 nel sua sua zione assun- Sicilia Falba questa Panimo apriva fallite, vennero straniere valsero retaggio del a pianto, alleviate verranno riconoscerà nemico delle voce cupa dalla migliore politico reggimento, i suoi confini, j al del iniluenze tranquilla di Marchese 1812 rivoluzione sostenitori rimpianti senza straniere,e sulle dosi rivesten- forze, sue sulle e Raddusa, anche siciliani,che furono che ebbero e 1820, del 1848 del principio le loro e e vecchie al gran testimoni trionfo unitario idee la o la ventura del 1860, nazionale o o i fatti accettando (2) moriva Castello esule in Raddusa, di Firenze nel 1846 op. e il 257. cit. pag. suo libro fu Il Raddnsa pubblicato nato in nia Cata- 1848. (2) Cfr. alla Vinvasore autonomisti entusiasti Patkknò (1) F. nel tenaci alla abbandonarono di speranza avvenne avvenimenti sopravvivere con (1) come altri la ci Ead- proclama Fu ci il nipoti inutili,e glorie, poserà sue di politico snila queste pur nostri saranno la sempre 1830, programma, ai dalla e respinto j delle non nel « ta len- » toccherà pur carità tacere giogo. al perfide incitazioni le italiana. nazionale, accennando Ma re divampa- Marchese significanti parole: si)eranze. e Paterno Siiggio storico suo memorando generose famiglia in storia proposito del Vespro quanto scrisse Siciliano. Michele Amari nel 1851 I i siciliani quale scFitimeuto annunziava, queste promesse, le loro forse sue e metterci « il quel e liete in 1848, Boibone con regno: bugiarde meglio di trono, chiudeva a del la domata quasi col deale l'i- piti evidenti, di questa patrizio Francesco prima II al delle certo e fu scomparire grande la del- volta, balenare durante 1848, spirito regionalista ancor prima a parte della prove, vecchio dal quale, al e del dello Ferdinando cui rivoluzione taute evoluzione cominciò e far la per patria italiana; essa mazziniana di 1' influenza jiftievolirsi sotto fece, grande finalmente sentirono che una propaganda dalla ad j?ii\incominciò essa ma monoiio; Risorgimcììto politico nazionale il e nella prefazione Memorie nelle Fra troviamo costoro storico-politiche,che dei o fatti dello sdegno sentimenti alle d'imparzialità brate che vide del e dei di delle assisteva nel la quale al cultura sua tramonto, ed scritte abbandonarsi vissuto aveva lui da dediti si i alle lui per scienze affermata la fama sua ai rassegnata, dei di nuovi sociale assetto un della campo suoi tempi, formata giovinezza, sua nel zione evolu- la lenta condizioni della equili' sperimentali. constaterà melanconico, nngliori anni proposito menti delle alle spesso municipali, e forte un caratteristica politiche, la rinunzia, quasi pregiudizii, il paziente mentre ch'è noi pressione im- rivoluzionarie; repressi da mal o audacie le viva la occhi, regionalisti per Memorie sue sotto i suoi sentimenti 179 nelle e scritte sotto degli studiosi pagine idee sue vecchi equanimità, le Gemmellaro luce, svolgersi temperati pjiciito animo Attraverso alla riprovazione volte e Carlo Gemmellaro, vengono della e di Carlo ora l'erompere rileveremo inedile scienza. III. Catania L'anno (1) da abitanti t'anni 1800 dal regolatore alla ir, città nuova i suoi edifici e strade e Ed nese, sia di (1) V. Aprile del tempo esecuzione ad dallo erano j piano un Viceré stesso breve, per dando caratteristico Re la città dalle grandioso insieme con veri- risorta relativamente 1714 46.000 dopo era veramente ed della cioè Essa settecentesco. la bellezza per piano circa Vittorio regina dalle per Amedeo restò Anna, lunghe e larghe piazze spaziose. le perchè nell'arricchire il 27 dare tempo un miglior barocco Catania invero, sentimento in suolo. città, ideato decoroso^ aspetto sorpreso dalle Camastra, di 1714, governanti per della eseguito un del in venuto ammirato fu che e architetti di nel al dei XiX. secolo popolazione una rasa e ricostruzione Duca Lanza tempi cittadina del aveva ne l'aveva migliori la per Giusei)pe quei i con che che virtù per chiamati stati Catania 16.000 soli trentennio primo trovava terremoto rovine sue nel amor la Cordaio, ricche da mosse numerose e patrio città di op. cit. fastosa e da famiglie 149. fra emulazione di loro o orgoglio municii)alista,fecero magnifici palazzi IV. dell'aristocrazia Gentile, e op. di cit. monumentali 112. catada vivo a gara edifici Catania 180 venti cliieao, dovuti loro le e Risorgimento politico nazionale congregazioni le niontre pubblici, il e alParte nel essa Vega, i vicini con i nuclei e dei i nord, via Grotte via e ad Gaetani De si esteso era Dal e al 1800 lo accennare, est. 200 1830, per Carcere monasteri alla delle sin dal per continuare la 1790, Il censimento del 1834 tutti principali del Porto dava Catania a fuor ad di luogo miglioramento la Plug. prima e bastiano Segevole pre- nicipio, pubblici. Mu- insieme quasi, vicinali;costruita, i preparavano (1) (molo Dogana. di popolazione mezzi vecchio) pressi dell'odierna una nuovi) 1609. 1832 o esse si biscito, Ple- Militare, Università, artificiale nei sorgeva via qui è gli edifìci Saracino^ nuovo che e San Cosentino, del Parigi a o- Massimo, lave al completati erano Porto al Grande il Bastione sotto ecc. strade darsena i lavori Città, lato di della nel Giudiziario, Quartiere chiese, conventi^ lastricazione delle Stefano, pubblicò della dal via esterno limitandosi sì arrestò Ognina (oggi Cappuccini banco I Viceré ed Teatro la ovest; via Mazzaglia fabbricati; cosichè, quando topografica Ospedali, lato Tindaro sul vie ad po: svilup- Carmine, molteplici ragioni, che Ittar, figlio dello pianta del altri. dal cinta, Carmine^ dal del metri edilizio dei del caseggiato oltre sviluppo completamento Piazza Bastione al vecchia Etnea il dentro al 1555 1553 odierne le con ed suo Lisa, Cibali, Borgo Stesicoro, via Il il medievale, Caterina, fra Bianche, Marina dalla non Piaz/a dal della S, di ISTovaluce,compresi Coppola, Amato, a di e quartieri città Zia fuori sorti caseggiati rientale, formanti Berillo della sobborghi loro insigni quali edìli/Jamente rafforzate e i Stefano, il Battaglia dell'antica restaurate mura ArcLitetti completato aveva sull'area risorta era delle cinta 1800, di Pittar Viiccarini, il Contini, l'Amato, Catania, religiose riedificiiviino 52.907 abitanti. fino Catania, l'aspetto d'una fattori sui costumi precedente, quest'epoca, a città di un anzi calcestruzzo, nel 1842 di essenziali popolo, alcune (l) L'Ing. Giuseppe in siciliana e costruendo terminati dopo ancora, che progresso ne industrie braccio circa dieci e le di i circa anni. lavori nel come 80 sin m. ; i dal strie, indu- sugli usi quali quello princi[)ali, iniziato aveva un lentamente insieme, suo influiscono tanto si svolgevano nel il commercio settecentesca; delle Zhara serbava 1800 lavori e secolo della con furono soni cas- presi ri- Catania 182 di fondazione la Outelliano, e (1) Ma ritorjiò in Palermo patria, lettere nell'Università in compenso dell'insigne architetto virtù Agatino discepolo le scienze più rinomati 1772 chiamato in rale cultu- si arrestò nuovo (2), le matematiche (17301821), natuiali per del e d' suo Giuseppe con triade solo non lastica. sco- nel che progresso Gemmellaro; Carlo e dai Catanese Studio Giuseppe Gioeni di nuova della dogmi Cosmi, fiorirono Zhara e rancidi il dell'isola, catanese dissimo gran- prinei[)ii della De giuridiche Sammartino, Giusepi)e Eecupero, allo scienze merito Ventimiglia, del quella a Normali Scuole nelle e ai Arcivescjovile il e i del Vescovo seguito le seminari Normali si)erimentale partenza in e dirigere a nelle ma la doiK) dei e nell'insegnamento il metodo e ituri Scuole delle sostituito aver filosofica critica uni ver» "le^li studi riforma la vette Risorgimento politico nazionale il e invidiata ItaUa, anche ma dell' estero. Quali quali gli umori svolsero, nel in intanto erano del popolo, come e e politiche prevalenti, si quando dell'ottocento trentennio primo idee quest'ei)Oca, le i manifestarono primi si e dell'idea germi nazionale? Quantunque trascinassero esaminando di congiure Il 27 giorni, sedate di Piincipe della Vi fu, 1813; Lisi. la Biscari, Mollica G. scrive che G. Lo Di A. De (2) Fekuara. cit. p. (3) Op. V. Blasi. G. Cosmi. Piazza Storia A. di De IV. pag. di ca, borboni- i)opolo ignorante, segni mancano non palesi di meno o si di suo a ed primi tivi tenta- Vincenzo Gagliani. Elogio Cosmi. Catania. Note G. A. tosto Castello, il peso opinò di i)er 1' ai)provvigionam.ento carico (3), chi il per vennero Paterno accrescendo can. tumulto a turbolenze, prolungatesi Clarenza del sollevò rivolta, ma una munificenza Armerina, 49. del tempi, le panej Rimembrauze Buk, 37. cit. del il prezzo vedi: quei catanese assunse il Cordaro Cosmi De di plebe dalla e amorfa massa parvenza città, diminuendo (1) Sul G. la piccolezza prestigio la monarchia alla politico. carattere assunsero dal clero, fedeli tracce, più e 1798 la e il catanesi con giugno e seguito popolare di tre loro vicende malcontento prezzo « al le caro nobiltà la G. De storiche. A. che De Cosmi. Palermo, del i pane. novatori^ Cosmi. mo, Paler- Girgenti, 1874. 1882 ; M. Fer- 1885. Catania 1829, pag. 504. V. Gagliani, gio Elo- nelle nulla di perdendo loro Al nuovo artefici,la del zelo nei si popolo, tale buoni fece forza alla ed opportune ronde cittadini, divisi armati ed la orrendi in Fu Dalle in dunque si dei e del nelF tiiniulti (1) Questi il suo poema 8i era scoperta « cit. La in Palermo 263. del del le da Città alle a i sopra ciò, in gran e le può e te pargiche ener- la ne l'organizzaziotimore. 1 anno parte a bravi vicenda, a nuovo a di fendere di- quegli produssero Regno nione riu- dissiparono ma al versazioni. con- nei veglia passo, Catania al È di poeta bene congiura del e rivolte o secolo esistenti Archivio la in Ferrara congiure tempo » sino scherarsi; ma- morto, e giorni assegnati restarono luoghi del fine fornirono Careatia pag. a sulla documenti conservati (2) Op. circa Catania stragi qualunque in non l'assalto dare dopo, sero les- vento, spa- » municii)ali apprende in avvenute alcuni da ed si fu che morte. e storie classi così spettacoli che desolazione città la determinati, luoghi tentativi si a risoluzioni della Capitano male segreta disanimati buone sero re- confusione una dall'orribile le e nuovi differenti in patria. del difese civiche proibirono che rei i trama, temettero si Provvidenza riunione, misure popolo dovevasi spaventati finale Si tempesta. delle l'occulta Un mattina, fatta dalle Napoli al città, seminare La armata. la piccoli divertimenti i generale Ei'asi carnevale della internamente numcarono fatale di anche una intenzioni. case traspirare anche essere cattive ricche (sic) una mettere produsse il martedì più ed in contro 1799, nei ispirata disturbi. s' insinuava teatro, apparato le alcuni; l)rincipali e il dei classe nuovi febbraio 2 » impunità francesi ecclesiastici giorno la l'animosità dei temere alcuni chiudere fece fomentò di il allora fecero predicare denaro, entrata e nella da politici (1) (2) travaglio quali impunenjente Un e della all'anarchia. il Ferrara del e 183 i sistemi penetrare del viveri GemmeUaro Carlo volgo mancanza carnevale; affissi far il cieco dei il fece vicino buoni, la tempo insolente voler a di [1799], scrive scaisezza circostanze del vista anuo passati sconcerti, inteso iìiedite sollecitassero ideati « Memorie Stato di dialettale tuttavia di però Palermo, D. ricordare repubblicana delia fondo di Tempio, che F. P. i)0C0 politico carattere decimottavo; nel ben Cordaro, Keal same dall'e- teria Segrerecen- esame l'argomento già Di tre anni Blasi. per prima Catania 184 djil prof. F. fatto temente (lei centri più attivi in quel tempo furono si ricordano Rizizari letta, Giovanni Catania il semenzaio Kon scoperta venne vita il fallito ed oscura ed in popolo il Ursino della di fu i^osta della taglia una Polizia. Dopo Malerba Filippo anni e e Carmelo cit. cit. (3) CoHDAUO pag. ib. Clahknza 15 25 5 anni a cadde stessa anni di il il di di sollevare il Castello avesse propalazioni Arena, a lavori forzati. fuggire del in un 12 cembre di- suoi castello Giuseppe ; in Lo un'isola; Giudice, (3) (Estratto). id. op. cit. voi. IV. pag. 51, e G. Di ; mani dei compagni Sebastiano alla nelle relegazione ne Giustiziere riuscì relegazione e costoro Capitano pena; cipio prin- un compromesso dei città altre sentenza più una confidando nuovamente con carico anni 10 della Marletta, — ebbe all' arrestato mentre propalazioni anni e vittima mento risorgi- di delle che prime questo sommario forca Distefano le Niccolò e la infatuato assaltare quelle prima appena processo fatte 8 S. testa sua Bisauo, Pavone, Mem. (2) sulla sulla Giuseppe (1) Mem. di politica nostro repubblicano, raccolse (2). capitalisti, formare i scoperta Piraino Il moriva delle premio 1801, soniche mas- lari popo- oggi proposto era governo il Vescovo un complici, Giovanni si seguissero ne Benedettini Pedegaggi. 1801, in prete un del in con piccolo commerciante, un fu congiura logge pagava fin' storia settembre Catania informarono ne di Barone la i monaci volta loro di che congiura rimanendo I Gaetano tumulti Piraino, nella aderenti costituire e Mar- Beandone dallo propria e Antonino il 27 dalle dagli ultimi mesi vera un altri Gemelli, Privitera, costituito Grande, depredare esecuzione, inforuìò una era catanese, sollevazione Ma pochi seppe Giu- Gagliani, Domenico è accertato dimenticata ad insieme Sicilia. fosse clic i)ersecuzi()ne, logico,intanto, supporre come essa, Piraino rivoluzionaria clie alla è rivoluzionario, il Bastione e cassa di ingiustamente giocobino, 1790 quando tentativo Il Ed che il capo e nazionale. armi fin dal 1799 Agatino Ardizzone, uno cittadini, Zappala Sammartino, giacobinismo trascorsi febbraio del figlio,Agatino del esistenti erano i Carlo Francesco come appare Fra Rossi, Pasquale Ninfo, e Marcellino. Tommaso e ivi Emmanuele Giuseppe Puglisi isolano. giacobinismo ed il e e vA (1),Cataniii (1792-1802) oggetto d'implacabile Raffaele Maltese, Scandoiie del Francesco : Giuseppe Risorgimento politico nazionale il e Marzo Ferho, 8 nelle il Lungo turbò Memorie (ìeceniiio primo dell'isola,vide dislocate l)rofugliida dal Malta che ed del in fu sedata, prontamente di cliese di di (2) la ne sufficiente suoi là, uelle e cit. Bianco G. 1812 del Costit. (1) CoKDAUo (2) Il carteggio di Arch. Stor. Gagliani che appassionate aspetto della quei dal : di Di in cit. ingl. menti, docu- fra Catania, del ci nuie- il poter periodiche, offre materia fu che lasciato ha la monono; deci- secolo (1750-1820), e qua politiche germogliate 17. p. p. "247 -F. Sic, La Nickfoho, — 3, 1864, voi. Palermo, Blasi. XXXVIII, die. documenti Mem. Scandone, egli è di due Sicilie. pure stato austera figura 1812 in fatto sia che del Bianco, un di ma V. Prof. II proposito. sul illuminare poi è G. 56-57. dal Gagliani scoperto parere costituzionale p. Sicilia La rante du- Nota. e pongono in Calmieri cit. vol. e 157-58 p. Carlo quella nobile riforma delle cit. op. Gagliani potrà Casa che assicura Regno in Ci.AUKNZA, l'occup. ingh suo Sic. del Toccup. dur. la Sicilia di Regno incerto locale idee nuove soliti i 132. pag. cbivio del Storia alla 587. la alle Mar- di pubblicazioni nazionale, del intervento oggi Tempio poeta poesie, accenni sue Appendice pag. salutato concittadini sommossa scarsezza scientifica e La decennio tempo Domenico indagine. tale per quel letteraria produzione magra dai in esistevano non fru- deputati Cai)i delle grande primo della. Giustiziere politiche prevalenti cittadiiuinza, nel causa a consuetudini, fin dai quartiere dei dei i)ersonale,rende le idee del Capitano composta dinando Fer- Ee 1812, il munifico (1). La borghesi carattere della colta civica del case le vasione in- corteggiato Barbagallo. del ed inglesi Gerosolimitani città le ranee lito- un'eventuale popolani solito,per energia guardia fossero l)recisare quali V per possidenti specie al come i Salvatore e milizie Giugno clie costituì, secondo di armati e classe e Sangiuliano picchetti stranze Biscari di Principe il 30 città festosamente in giorni to avvenimen- altre i Cavalieri assalendo marinai, di accolse si sollevarono Asmuudo Girolamo mentarii 1806 plebe. Solo pane, le contrastare ospitò otto per dalla parte gran 1828 aprile trattenne del prezzo Civita, il 19 e si al altro come andirivieni sx^iagge,per 1804 acclamato caro le 185 dell'ottocento,nessun continuo uiì lungo fiancesej nobili Gemmellaro Carlo tranquillità cittadina; Catania, hi indigene, di inedite a segno siciliano nel per non seguente critiche noi solo della nelPAr- Professore luce chiara nuova obbligo Casagrandi Cli.mo Carlo quei partigiane restituire in mezzo ci nel al restaurazione ed vero dro qua- del Catania 186 francese (ìjiìla rivoluzione versi seguenti il e Morbn « Brami di « Con « Ma lu « Ha 'nsirtatu « S'ha « Cui ! lu testa l'oppili serra la recipe sali ccu dif- satira sua contemporaneo, circostanza, certa le con sue non caparra? (1) » sulla (2); ardite Sicilia in giacobino sue eco del secolo fine solo trovò Marraffino Giuseppe culto di genere ne, giacobi- libertà la per prepotenza tente po- decimot- allusioni,veramente profondo ogni guerra, sgarra, semidotta favole contro 'n d'Inghilterra anti e citarra; sona decimonono del serra la e dissinterica s'è il movimento dissimulato sgarra, cci lu purgatu nelle atterra scorda vinu e Nelson su sa atterra populari 'sta a (1771-1850), catanese, non poeta francisi egalité, cui Liberto, principio manifestò altro un a della bersaglio (1744 1801} imi)rovvisava, in poesin popolare nella tavo anello così « resto, le fa e incominciavano tempi : « Del deride le E Gambino Felice Carlo i triviale. volte spesse suoi elie ai e Sicilia; egli in fondersi Risorgimento politico nazionale il e e di e odio sione oppres- (3). Quando di e Comuni dei Catania quello i e tempi di fra una in i tutti in quali, coloro la certo simili che di Il si (1) C. Catania. (2) di Silvia da pag. Salemi. Anno Tecla fase. Navakua Reitano: 332 uniti Venerando XII a Gli (3) Salemi, Mem. poesia pag. di del lotta Gaugi favolista, 311 in Sicilia 372 origine e in in stato e tutti il favore sentimento per in avvenne incontrò cose quella tivo amministra- avvenuto sociale non novità, gli ambiziosi, gli privilegio contro di il ceto Arch. della e degli Stor. prepotenza aristocratici la Sic. per Orient. nota. cit. op. di fede amanti vittime tipo Civici, sempre diversa buona pag. 43 nel secolo 351. cit. è nella p. Masi, La pag. Ili, di in agivano maggioranza. trovarono Consigli ordine nuovo persone le opportunisti,gl'interessati, feudale dei circostanze paesi. classe numerosa le erano che sul lamento Par- vecchio l'ordinamento tutto 1' istituzione con Costituzione la trasformato conseguenza dal veniva Bentink, siciliano,riformata feudale inglese Lord 1812, auspice nel e seg. e seg. XVIII. Vedi il anche Palermo - bel lavoro Sandron 1920 nelle clie del tutti a cercava, dello governo Trattavasi i Stato. di nobili i inedite di di conservare i costi alla i seggi Camera dei della seggi Carlo 187 Gemmellaro iu gli organi potere suo (1) conquistare rappresentanti ai Camera del Civico Consiglio Comuni, dei potendo non Pari di e ch'erano dere conten- loro a gere eleg- siti acqui- privilegio. per Ed i Memorie in di discepoli di lotta questa G. A. e di libertà vediamo De in Cosmi agitarsi in prima precisamente e uguaglianza Catania sociale in di nome dalla proclamati linea cipi! quei prin- Eivoluzioue francese. Carlo suoi Gagliani, allora del avversari 1813 i e giacobini l)oscia, nelle elezioni alla dei Camera cioè: si (1) È studio e Balsamo dei e che uno detti che del seconda metà i testa ch'essi, (2) così Gagliani, sagrandi. dal a di lungo fine ciò ho fecero rilevato più avanti dunque dei il e nelle sociale da citato, altre una e .classi classe che gli oppositori, della lettura favoritomi Kossi Monarchia sommaria dal alla Era alla fu bolizione l'a- così dei classe la vecchia ben riscossa, agitando la del prevalere i dal che quei privilegi che a Paese, governo dirigente. I veri doveva e con Rad- sostenendo sociali. il Governo mani giunti inglese assicurare marciava quali Emanuele giuoco di di dell'Aceto, del quale, pur rinunciava prestigio di secolo, furono catanesi delle essa aver modi i tutti si è crazia quel partito dell'aristo- a il liani sici- Costituzionale fazione costoro Belmonte, mantenere di il secolare agendo, in Monarchia; quell' ordinamento del di Principe Ardizzone, quali Palmieri, alla appartenenti svantaggio a del idee nuove catanesi, giudi- riforma alle quelle scritti Appartennero Cronici. riforme, col deputati Tutto gli narratori dalla più assicurava antesignani attraverso di delle degli avvenimenti della accurato rappresentanti elezioni piìi minuto conclusioni e Gambino. delle esame più altre Potere poter delle le un privilegi feudali, cercò non bandiera da elezioni Municipio Giovanni Scuderi, Francesco e il loro come sostenitori risultato studio simili già sopraffatta di eleggono Ninfo nelle conquistare a consiglia i e tutti gl'intrighi cosicché (2) trame, piti ardenti questo capitanata l'esercizio nobiltà i ben a furono siciliana C. da si verrà giornale sapeva da superticiale fatto dusa, del in Palermo, dirige riescono politiche convinzione 1810-15 quel tempo, le Gagliani, Salvatore dovesse, mia del Nobili catanesi Eossi, Pasquale Se loro svela ne Comuni Vincenzo Emanuele lo in concittadini, li informa^ quasi quotidianamente, di degli e residente Europa in detti il capo, democratici nella anticronici vale né con il dire Borbonica. del chiarissimo Carteggio Prof. inedito Vincenzo di Ca- Catania 1 ss col dire di Catania che fra Molti, fu riusaviie al [)rimo sofìlìo le file fra tenaci e alle in Insomma, si che grande popolo inerte considerarsi e in profitto tratto rinnovamento rinnovamento i Strano esercitata per catanese filosofico e chiaro (l; Si ad del impulso dato nella seconda una che, per folla di vento dell'Arte a di a ben ricordi idee più ardite mettere libertà a o lo fra costoro indegnamente il cati edu- dotto umanista del avevano settecento, forti di in Ed ed questa l'influenza per la al parte i)resa quello carbonaro del per della Scienza ; si servì 1' animo pronto, del resto, seconda a la e ad indomito suoi dubbio, senza turba una dai fu di apatici cospiratore concittadini. e e Emanuele fors'anco patriota a che reazione. pervicace dimenticato ed dal pre[)arare e (1766-1831) mancanza e mente vera- ed scilinguagnolo più risoluto, più ardito, mezzo prove. Cosmi e e litori j^rimi demo- i mediocri. del- nobile De in concezioni freno di ed liberali città vissuti metà la scorso^ prime Strano anche che tanti le operosità sua dei larvatamente pronto, la i^er chico, monar- qualche idee, e scuola 1812 uno o sfolgorante e altre Aci-Oatena, del giovani vedrà trattiamo, possono nuove costituzionale Rossij spirito ribelle, in Cnltraro in letterario delle Francesco universitaria, ma parlar Più delle fra la gioventù dei quali qualcuno, tentar cui solo mente sibili gli infles- secolo con a di Nati alla solo colta campo furono culturale enunciare e degli dispotismo del quello come divulgatori stati il sugli albori nelFepoca vigoroso fu silenzio limpido contro primeggiò, non Egli spirasse Patria in quel movimento 1820-21. della borghesia (1760-1835). originali ingegni, giovò nel la scesero erano di torture in monarchico Eossi Catania, nel dell'ergastolo, alle catanese, solo come delPassolutismo Emanuele armi i)asseranno, libertà, dei battaglia Sicilia in costoro, quelli che Fra li vedremo liberaleschi,[mcbissimi cielo tale, ma (1) prete illuminato qualche altri ed quella prima del rimase Pisola, bel nel combattè massa reazione; più ampia persecuzioni Libertà. della il sole giacobina; più scalmanati, ardori della risplendere finalmente città una coiieludere giacobini della i loro assertori sopravvivendo i dovrebbe avversarie, i)()cbicerclieranno dimenticare far studii lo quel tempo, fatto, non bagaglio, ed in era, mai. liisorgimento politico nazionate politiclieprevjilenti,si idee le fossero quali care il e P. rio Ma- Catania 190 che Rossi Sul ci non dusa costoro, iStesicorOjla mento risor^^i brevi Mariano da e il Rossi Grassi le contro le il fucilato di morte del (3) difesa sua parole Emanuele Rossi suo immaginarsi quale e da dal lode e le con Ea- nel ro scrisse- giornale, suo Maestro Rad- Salvatore quali annunziava 1837, italiiino. specialmente e rivoltegli accuse in piti di quanto Ma politico biograficlie scritte note significato hanno gran Barhagallo Pitta, Lo (2) Palmieri. dal e Mira difendono primi i due restano che (1), dal plio Reina del albori primi i segnarono politico nazionate Hisonji mento il e Il (4). hagallo Bar- scriveva: che Bellini... « a' catanesi Quel altra giureconsulto gioventù la da fu 7na esigilo mandò i soli quello catanesi, ma di stato ricondurli. della ed provare (1) Novello Università. in come già dotti ai onore Galàtola - : Cenni — Notizie 1858 — scritto dal del (4) Ili pag. ed riguardanti le sin 27. pag. venerando Oltre artisti alle catanesi pag. - patriota e lagrima, una l'apprezzava^ concittadini della aveva note letterato non bella a vecchie idee mento docu- di anche l'idea niare testimo- dell'opera e 1835, Italia) aspirato sempre servono unitaria zionale na- separatiste. agli studi prolusione — tirsi dipar- della 117. 1881 benemeriti queste ci moriva nel « il Rossi dal voi. — cittadini biografiche del giureconsulto Michele — suoi aure egli spiegata, Palermo altri {e i ove Catania, 1861 — » pochissimo circondato era » na buo- della significative le quali, oltre lui agli 76. sospiro, versò vita, che sostituirsi a - (2) Bibliografia Siciliana (3) Rossi. patrio amor anni respirano cui da educatrice incominciava R. di di concittadini assai stima di un fortuna di e invero grande innovatrice cari quanti civiltà Parole » per i suoi età alla portava vedeva non in fu dì, politico, quel magistrato caldissimo uomo terreno che (sic) ultimi incoraggiatore^ istitutore^direttore [1835] amore per perchè solerte Vincenzo perdita di Emanuele filosofo,quel profondo Novembre questo non erano in 13 la per fanno l'af- stato di morte questi a sia quanto immatura catanesi tristezza catanese, quelF del sera dei cuore grave integerrimo, quel (sic) la incuorò il Eppure da incolto ben può Ognuno « II. Sardo biografiche, Carlo Ardizzoni 302. in Jci-Eeale di Cali pag. — esiste all' nota Catania — inedito Elogio un (1808-86) cbe scolo Oputola Galà- fu polo disce- Rossi. Lo 87. Slisicoro — Opera periodica — Catania — Pastore — 1835 — voi. I ìielle Memorie 1:^011 è l'opera del 1813 gismo 14 rivoltegli che dai demagogo della 1813, alla Camera per il Scuderi Giovanni discei)oli accolto del ai i siciliani Il Rossi, specialmente, [)etere « esser popoli e non dire che distrarre il seppe Giu- Rossi, tore ama- « popoli il (2) la E avversario tempi Capo dello (1) G. Bianco. (2) Cfr. C. Ardizzoni (3) Cfr. Stato Akdizzoni. in Ardizzoni. erasi Sic. — durante Elogio Catania. Elogio cit. riserbata esser roccupazione di Eniniannele cie spe- i nel un' mas. la fu cilia, Si- scelta la popolare — « ta adat- non che voto — ghilterra dell'In- isolar perchè sostenne media com- perciò ad a tendo ammet- posteriore tendeva che pur E i per indegna fatti,e inglese ri- segno serviva non Rossi più fieri soleva bene anche al scopo servire ingannato. e sunsero as- francese. come debbano contegno ISTazione il solo che rivoluzionario i ed largita costituzione la altro ad avevano francese, largita costituzione della dovesse La — colse ti tut- d'opposizione, e governi il Nin- Gambino consuetudine per dimostrarono non scuola rappresentare a Bentink, della agli interessi e » vatore Sal- e Catania, quasi aveva politica inglese perchè forma la lo ed il Rossi come della combattè popolo Lord di i siciliano fosse così fede dimostrò famiglia del che Rossi gli inglesi se governi parlamento che buona i non sempre e le della Sicilia,che in contagio dell' 89 mandato il di che e secondo Francesco a combattivo dal considerò per e della popolo Comizi, Gagliani, Pasquale sostenendo il tempo 1' attenzione » del da sincero Emanuele coloro, sociali e immuni venuto i fra del rivoluzione ad rappresentanti inglese, mantenere ai demago- che da affidava Municipio contegno bisogni dei Vincenzo a erano un di della I fìlosoficlie parlamento Catania Comuni il per Cosmi, De rispondeva avversari dei Distretto, l' influenza contro convocazione la degli studi. dottrine le nel fiero di e affermarsi e gliare va- siciliano ripetute rivoluzionario vero con Ardizzoni l' Università col Parlamento giacobinismo coscienza con critica,e recentemente e Costituzione, nuova rappresentanza non da agi febbraio 13 norme per i)uò nel di accuse 191 minuta con Rossi avversari ben Gcmmellaro libertà. Il e Emanuele suoi Carlo di esiimiuure, dalle (1), ma da di fo da difenderla e di luogo svolta Bianco l)iù il questo inedite » (3). cit. ined. presso la Catania 192 E^li pronosticò nire il bene È di ben serve die fu ogni che si di un lui da di breve inglesi, le al (1) ib. è la il 6 Aprile della allora in Rossi 1820-21 la allora colui cata- Sicilia nel il rappresentante come ti spiriti eletti,anelan- che il per dalla germogliate del libera cipi prin- ai primo tamente aper- grande ^rivolu ed furono confusa come in soffio un generatore ri- quella borghesia, ceto, col gli con enunciate economiche il medio torpore il contatto 1812-16, stampa, rimasta manoscritte ed d'Italia di le seguenti minuto: popolo Carlo Botta quella Diritto blico pub- zioni feudalità, 3. Osserva- della gli articoli per Principi di 1. opere: l'abolizione allegazioni per nostra due lavori, scrive storia e fucina 1849 sua da andò parte ricca e tutto delle che la riguardano sceltissima alcuni stampati dei in (op. cit. pag. papelli carbonari nella in nel 303) Roma lia; Sici- e nella ai suoi nia Cata- subì o teresse in- grave che nulla come manomessa di leggendoli saccheggio borboniche, biblioteca proclami Catania perduto truppe quell'efferato saccheggio. rimangono Mira il egli perfezionato aveva Sventuratamente rimasto del idee le in i)oliticarispondente come fosse quale dell'ambiente prevalenti pochi e la nel- adunque, capire » gora da sociale dalla Discorsi ultimi amici. Del de preben- Autobiografia. sua Questi bruciata laute appare considerarsi può costituita svegliò dal lasciò Storia per dotti i coloro idem. alla « facile ben politiche sociali e fino siciliano; 2. la è idee costituzionale idee nuove (2) 11 Rossi 4. da (2) governo era ci delle XIX, Catania parlamento che llossi, salva lo Borboni Rossi morta « uguaglianza, in che cioè, secolo di e ed 1' esponente rinnovazione francese. Il 1825 del i)recisaniente dai ebbero nella minoranza divulgò zione al 1821 c()l[)iree Emanuele precursore, del una libertà detto che un'ampia ad altri 1812, esercitata decennio di seno è vero Egli, più secondo del dal fede ciò ma eminenti. Pinfluenza nese. potrebbe riforma quanto figura esilio nuovo buona sulla sospetto e iiejj^ativa borbonica, Corte ve (1). » linscì catancsi della maneggi debba ferma terra condizioni. deputati alcun suo ben la cariche Da il cai)o; caduta quali, i subdoli accreditare ad loro l'")[)enidei che dalla le siciliane mestieri fan agevolò accusa e cui che fiducia mitro « — vero fois'ancbe non : ìiisorgimvnlopolitico nazionale il e pochissimo maggior te par- » da lui scritti Tipografia catanesi. della rivoluzione durante la R. Università che fu nelle l'idea trionfare ùiv di scuola una fasti nei le fra ardenti meno o Quando^ di Provincie fin vecchi quei del degli antichi abusi, di Il desiderio (2) riconquistare possibile il quel verso V tutta isola. state erano (1) Palmieri 11 Sicilia e letterato la ed estrema alla guerra alla attaccamento un alle 1' isola generale fatta I Ferdinando riuniva così ruggine gridavano contro cambiamento e il vo nuo- lo tutti Archivio Storico — 13 del siciliani. tempi in che Murat, e di — dei Le feroce breve dalle discordi, tempo suoi truppe Sicilia simboli teorie nuove mise poi divulgata in e di nel dei trata pene- radici salde napolitane dal poeta 1818, suoi quistò con- riti,la fratellanza repressione, schiusero agli di e oc- 317. fiscale,e specie lo sgombro crisi grave e tanto cospirazione carbonara, della tempo, della co disagio economi- dal provocato Sestini, venuto cit. pag. regime perduta libertà,l'insofferenza degli isolani,per il mistero con in op. nuovo una servizi dei fantasia libertà, [uedicate in Innocenzo giurista e e avevano carboneria, importata La facilmente, fervida di torno ai la propagarsi Bartolomeo estemporaneo (2) fu veemenza malcontento gli animi cementarono resero che di signoria,il generale mala propugnatori 1816, siciliani desideravano Tutti cose. ai che maggiore con dei Dicembre 11 e superstizioso per to soltan- (1). » speravano in 1812, nazionale si propagarono colto l'indignazione « 1848 Diego. magistrati Costituzione ordine al largita terraferma, in unitaria anche nel e dell' 8 costituzione la sospendeva sempre del professori universitari nei padre Rossi trovarono Sardo i decreti con rano, Ma- rivoluzione dell'idea dal esse palesi Fernandez Gioacchino Pietro garibaldina. Giovanni Fulci, trionfo al Barbagallo Pitta, vedremo grande Fer- Diego Bianchi, che e formò il Rossi Salvatore molti nella 1837, propugnate e Catania rivoluzione quali primeggiarono: altri gioventù studiosa, la Francesco e del idee la Aidizzone^ Giuseppe dell'epopea nuove i in Carnazza, sopravissuti, partecipare Né che rivolta fila nella confusi più fra Privitera, ed Benedetto e, i Carlo Tornabene, Salvatore prima liberali E 193 Gemmellaro conduiTe e nazionale. Sebastiano e Carlo di pre[uirare unitaria giovani Gabriele nandez, doveva che cittadina classe inedife Memorie economica provocata dal dei presidi inglesi,produssero deprezzauieuto della moneta, Catania 194 dc^li oppressi clii i sconosciuti, ed ben siccliò i siciliani l'isola l'avversione contro (i; È Sicilia in del sonetto un ad zare indiriz- (1) luglio del Sorrentino i suoi il i)ro- accogliere nel la nel- potente mazziniana. per dite VenSenza doveva che Marchese certo non leva e Catania delle njonarcliico. prepararli e setta, nuova il lavoro come nazionale cospirazione trascrivo, che Scuoti Già il 1818j diretto pregi letterari, ma al per imita, Esemj^io de' Frangi D'intorno E « de' Sull' Giura il Savoia di Cart. di il e de' Patria segno t col gratitudine Marchese di ed tiranni alto » atterra » terra al in — tomba. o rispetto Sorrentino guerra rimbomba, llbertade di e » jiiombo i avventurosa o amico. servaggio fìer nembo intorno sangue suonando tremendo Goto, Bruti, » intrico ti stan vii il Eroi d'ogni Libertà « In Sicoli Unvo di pie, brando memorando ceppi, che al nemico. '1 vergognoso e piti tardi che Già il t il impugna barbaro i siciliani D'ambo « di distruttor quando e letargo antico tuo guerriera, l'asta ? dormi tu ancor sveglierai dal Ti « ? Italia, Italia « » benemerito Bibl. della Ursino Patria Raccolta — Principe stampe. — 23. Poeta (2) morto scrive bello simi di Nov. rammento tratti d'uomo Sestini primi ad Gran Corte 1822. Siciliana come regolari, scintillanti, che l'aspetto B. Lo ma e l'il Rivoluzione « : nato estemporaneo Parigi a della di 1821 fervere mento, tempera- i)er della dispotismo in e tilloni lino siguificato politico: suo Val il (2) giunse del Valsavoia, di Principe vide agi della Sestini febbraio del si dell'azione via tesori tradizione per coscienza nuova sulla Bartolomeo il carbonella politicounitario gramma sembrarono il programma tutta in della formazione entusiasmo con della dubbio, l'opera elie siciliani,cospiratori presto crescere e i(lealitj\ nuove seguirono nazionale il.Uisorgmeuio poìUico e insieme malinconico — Firenze introdurre Civile la di con Fardella bruna e tinta statura : ricca » 1855 Antonino Sicilia. il 1887 media, — del anche A. p. 15-16. Il Franco, in il 6) cordi Bi- così grandi viso, ne non neris- gli davano Vannucci Sestini op. 1792 suoi composto, rapj)orto del Labate nei pag. occhi suo Vedi Vedi Ottobre ben capigliatura, — 14 Torrearsa, — bruno-gialla pensieroso. in di (Palermo vedessi monnier. Carboneria Palermo, lo Pistoia presso 1848-49 alla e Le Mato, Il Marchese del se S. a Poesie — fu dei uno della giudice cit. pag. 10 e seg. nelle dello 29 stesso di di che la dopo i del le nelle le dei fino palazzo di estri gitanti rigur- secentista. un in i suoi Catania lavori fin bene fu 1815, leggi di Palermo ed un molti che si poi e di è il fu (1), non essere la moto sul lermitano pa- zione rivoluriavere per Sicilia fondamento comando una lotta ma che un e d'idee potevano reprimere affermato, avevano tando riget- Girgenti. d'esercito,al per manomesse 1812, tale ordine non il Bianco cilia Si- chiedendo dei armi, corpo inviato osserva da insorse in agl'interessi siciliani delle e si svolse quali Palermo Caltanissetta Pepe, le con forza hi con leggi giurate al continuò cipe Prin- sonetti e fondazione rispondente napolitani Florestano stesse del gli odi patria costituzione costituzionali come che 1820: non di separatista,come quelle la come limitrofe che, del vigore carbonari generale salone impallidire la caratteristiche prevalere, idee dai condivise del far fare del teatro solleticando attribuire carbonara in provincie Ma nel gran e » 195 1820-21. quella spagnuola a nel da Caronda speciali richiamasse riuscendo dopo sì debbasi figlidi rivoluzione si Gemmellaro poetica entusiasmo metafore Sestini « note la che al di e rivoluzione Son Carlo poetastri locali,clie gli dedicai-oiio Vendila della giorno generale d'iperboli Sembra di nn'accadeniia qualche e destando sciame inedite tenne mese Biscari, comunale, uno Memorie aveva duto go- Diritto blico pub- siciliano. Le altre antichi per e fatta Siracusa e dalle soldati solo non influirono fecero perchè venisse il Decurionato addì spediva della alla libertà Il (1) (2) 20 — luglio 1820 un palermitano indirizzo e vano senti- propaganda ckr- legate a trovar poli Na- a dilagasse, non s|)edizione del I Ferdinando ma Ed Pepe. parte Emanuele quale faceva del Costituzione concessa fatti in- Rossi, per ziarlo ringra- modo d'innalzare un inno allarme essendo giunta (2). giorno — catanese, della perchè presidi, rimasero dalla represso sia lermitana, pa- Messina, Catania, Caltagirone dei il moto clie all'egemonia avverse municipali, di napolitani sì perchè giorni l'influenza Vendite numerose dai e quei sia sopiti odi mal e in maggiormente bonara dell'isola provincie Bianco Archivio la città Storia della Ri voi. Comunale di Catania- dopo — fu in grande Sic. del Atti 1820 — cit. del Decurionato — pag. Voi. 2 la 3. fogl. 52. r. Catania 19(j notizia clie ostili alia zioni di l'aiuto altra Dal quel popolo ed alle gosto arrivava prete Minicliini di uomini poi minacce i tenenti Morelli in Termini dotti con- i carbonari estri (4) mentre in Bibl. Ursino la Raccolta del 1820 in Bibl. maggior parte di (3) Fu costui 104 pag. — li catanesi poeti libelli si incitare il resistere alle singhe lu- infatti,quando il 21 ed a per Costa il della da accenna tale a circa 2000 dell' del da coadiuvato 29. 11. isola, nerale ge- l'occasione sfuggire cart. il entusiastiche con Minichini, A- con spedizione accolsero Stampe (3) 1' interno per lasciarono non studi degli grosso di e Silvati,seguiti col Imerese loro Sic. frontaron af- gliarono sbara- furono proclami dovevano ai Riv. li e cento Gaetano e che i soliti (1) Vedi di (2). Ed il Colonnello napolitana Pepe, sfogo con Scuderi, Simeto quali spaglinola ed dare armati, Barone fiume quantità una palermitane Catania e dimostrazioni, del inten (^on cittadini dal Rejile passaggio costituzione la truppa F. di tii)ografiadell'Università in congiungersi in giorno sostenere a folla AcA dì stanza (1) nella stamparono al Una da i)rov visorio forte, marciavano prigionieri trecento, dei ti ni. Leu condotta reggimento piazza Catania. disertori traendone a di gente quei del quella volta politico nazionale girnealo soldati quattrocento Siracuaii,abbandonata in in il Iti sor e 30. 35. ma ne avvenimento per Ema- Il Bianco la sbaglia data. (2) Vedi la Aprile con e d' in 1784 molto quindi Italia. il di sentenza Direttore in parole suo su tempo, (4) Fra dalla conservano per Torino Gaetano scritte i tanti S. di Dopo Napoli. Maria Costa dal del Napoli — Russia, al Poerio alcuni il dell'Università nella Raccolta delle Due — 50 19. — Gabriele la jjer cart. Pepe Novembre 1836 dei 30. — di questa e della 16; — dal niva ve- libertà Pocbe — d'Ayala e del 35-37. pag. in occasione tipografo Biblioteca Inno e della Atala Mariano la nominato colera di anni Colletta, martiri D' M. 1896 in campagna probità, fu sua Panteon al e percorse cinque per 15 Bonaparte, nella e attese il clie Giuseppe con ed Roma Stampe Sicilie militare Moscova Memorie — degli Studi di Spagna 329 pag. 1837. 22 poetici stampati i Costituzione a Vedi — 14. Siracusa in nato carriera alla anni, Moriva II. Era carbonaro figlio Michelangelo scarabocchi seguenti di pianto. Voi. — Tipografia la campagna processato 1852 — alla come 12. Rossi. carbonari. di insieme E. di iniziato campagna fu Dogana seppellito — 1821 fu 3. 5. 6. 8. 10. cit. cart. sono ardenti nella nella proscioglimento. della italiana più Sant'Erasmo, in Raccolta giovinetto da Murat Dopo carcere dei combattento onore col la questi scritti uno sin e Ursino La Ursino: patrio per fogli Magna Inno V arrivo lanti vo- si triottico pa- in Catania 198 (li'l fellone gli injpuUi della pubblicjizione Ì8tain[)a la di Padre quel nella di Garibaldi) assaliti ferivano fronte di come la Carboneria carbonari. (3) La che sera in Via di viva nel di Giugno 13 Ferdinanda (oggi alcuni uno ni, popola- quattro e divina ne il canonico e Febbraio del conventicola i » Francesco Strano 1822, ed (5) carte seguenti Innocenzo, cit. op. Voi. della sentenza donate dal dal che da tal Giovanni Giunta della C. indegne [)er in « di il Ventimi Valle nel carbonica Fulci Catania: Francesco predetto la posizioni pro- Riccioli Tommaso e de, stra- abusato della si riunivano Sardo le per più professori delFUniversità I. pag. Rax)isarda aveva bibliotecario tuttavia di Catania, 212. militare Commissione Cav. Santo le pulpito date erano tricolore;Domenico Catania, Strano che scrutini Dagli — (i; Labate. (2) Vedi si ricava bandiera la di informazioni Sac. quali Cuccuvaia, p. i)ortar pubblicamente carbonari, Francesco ulteriori Da di ispacciare per il dei Polizia di particohirmente (4), rileva spenta, specie fra che centoventiquattro Cannavo della si 1821, gli impiegati Cattedrale della parola ttut'altro tutti difficoltà avuto Ottobre 9 segnahiva Giusep[)e canonico del ben che e dell'Intendenza generale fosse contavano [)rocessioiie di una » Catania scrutinio p. aveva Privitera, Gagliani presso di la Catania del Società di 16 luglio 1821 Stor. Patria — di Catania. (3) Laijate (4) cit. I pia, co- austriaca dove Chiara, in del uccidevano Segretario Majorana, ne di Giunta non in le S. austriaci, ne destituirsi Garigliano, fra di la circolare anche militare occupazione la ca[)puccini che (1) E dopo dell'annessa monaci » sita mia tenore dei uno Salomone, del in se da liana nel avvenuta monastero Barone Catania, ecclesiastici della al rapporto centoventi « Paolo ti'cdici sohlati altro Valle p. zuffa dire (2). Da gli di bettola 1' contro la (correre Carbonaro.... Antonio dimostrò h) di canittere Tavversioue tempo, 1821 originale faceva allarmante, e nazionale iipiile,«luaiito 3 a circolare, sovrana Giusepi)e fosse popolo Kossai'oll,e più sanguinaria scritta nome Risorgimento politico il e Voi. Uno II. dei pag. (5) Archivio op. cit. primi Voi. I. pag. propagatori 133 della e nota. in Carboneria Catania — Labate op. 85. di Stato di Palermo R.S. filza 13 — doc. 617 efilzaS— doc. 1003. inoltrcj 8U risultavano Da carbonari. iiove di Generale la di Carlo in legandosi dello fu la Stato, 1822 di congiura Catania come 199 Gennaio 16 della proposito a apprende libertà del rapporto Gemmellaro impiegati se.ssaiitaquattro altro si delia causa inedite Polizia, Palermo, in cio Memorie nelle • del tole Diret- Salvatore ad prima segreti rapporti tieuta- Mec- abbracciare i con congiurati [)alermitani. (1). 11 febbraio 20 fioccare a si Novelli Templari studenti (2), al dei Carnazza al L'avvento liberali del tuttavia si 1830 da e le di quella nella intelligenze (1) pag. Labatk in Italia, Sicilia cit. voi. I. veri stiano Seba- e la anni dieci e le speranze lo cospirazione di idee le « le zioni, persecu- spirito della del rivoluzione La blicazione pub- la luglio propugnate di menti cune al- radicale, progressista, uni- senso Paikhnò 162; patriotti dopo mesi preoccupate avevano pag. ridestò incanto poscia e mienti dor- sette Gabriele che in l'isola. nel non dei tre i)er 1831 setta rimandava e dei 1830, sterminata come alla catanese nonostante tutta del Giovine op. — in nel appena e dotti tra- {3j. II svanirono latente polizia scopriva Toruabene^ tutti venivano affiliati come Cultraro carbonara Mazza, giovani Salvatore proclama, Romagna i fratelli setta Paolo (1828-29), riapparvero sette ed Riccioli,Antonino Bianchi dis[)ersa. e stata mantenne Mazzini presto la Pietro carbonare Ferdinando famoso suo fosse carbonara rivolta ben che cù Cuc- p. Eapisarda, Sardo Ignazio e la vendite Mario di Santo sac. quaranta mano, furono trono nati condan- e cappuccino; Catania militare mano, il Can. e in altri Pellegrini arrestati (1830); fra gli vasi Stramondo 1824 affiliati delle giudizio gli (1826-27), dei nel così Guelfi, e ciarono comin- e imprigionati Giovanni arrestati: Commissione una Cannavo, scopri venivano poscia, e innanzi Nuovi 1822 e fra disarmo ricordati. Ninfo, Giuse[)pe Camillo Euitz, del Settembre Nel del legge Carbonaro, Strano, precedentemente tutti Pulci, dei Antonio Giuse[)pe p. la "M)n(lanna; Privitera_, Francesco Domenico dei di Giuseppe Garigliano, p. pubblicava, le senttMize ricordano; vaia, si 1822 di Raddusa — op. cit, 201-2. (2) Labatk, op. (3) Labate, op. Sebastiano Carnaz/a cit., voi. cit., voi — I, pag. 1, Cap. Catania — 223. X, — cfr. Pastore C. Monti, oltre 1881, cit. Voi. op. l'opuscolo: pag. 3 -- Monti II, Titoli op., pag. 571. dell' Avv. lag. cit. Caf((ui(i 200 tario forza dalla nelle dei il lavorìo la e in gì' indiziati fino carcere Verso al ai Oiovine Gallo Felice i in sullo Memorie fase. (3) A. del 1832. II DiONK seg. (4) 22 dominio dei circa altri Sansone Palermo sotto e — la Memorie — signoria del dal dar e stati arre- la 1833 al giro 1835 talia, l'I- per della al polizia da gramma pro- mata infor- era nell'agosto Giovanni partenza mo pri- giornale Comi, Ulrico Malta di del rone Ba- (3) fossero positivamente Botta Bologna alk Catania— di Ili. del Documenti da 1867 — Lett. 1837 II Sicilia, Torino, C. in a S. voi I. pag. Cart. Sict/ia— XIX T. Gkmelli. Atti Cfr. — E. su- popolare C. — quasi condanna pregiudizio 105 cilia Si- in dalla dalla e un pag. — pervenuti accertato (4) di conseguenze Fase. suo indirizzandola 1833 Italia — un in il e Conte della avvenimenti in della 52. Polizia bonica Bor- Relazione 4. Palermo, inoltre N., 1907. — Storia sulla tip. Guar- F. Voi. tuto— Sta- I. pag. Mazziniani. emissari cit. è vinci 3. — Borboni luog. mala prò Gli seg. del Giovine 1848-49 Cart. Sansone. pag. giurati con- diverse, languirono statuti gli Messina. eredi — Stato — Domenico furono agitatore contemi)oranei del di Lett. Alfonso 1890, e I rivolta a funeste Firenze Archivio — 1835 1833 Le — tania Ca- in Carceri indirizzava grande settembre del dei Rivoluzione Siciliana tentata del BuFFAUDECi. storiche (2) di scorcio sa, repres- alti-i ; i trama pene cos[)irazione Palermo della testimonianza (1) E. 131 la in diretto i)iogrammi Che concorde della gennaio Brasky le dell'agitatore Riccardo presenza nel e ed polizia borbonica del ÌTel Messina in la Palermo snbito Marco, e Mazzini divulgavano nazionale. della 1834 San la mentre mentre dell'arrivo del Giuseppe 1832 Italia.,riorganizzavano unitario a in scopriva Susanna tempo cominciò (2) siciliani nel quali, Francesco quali, condannati i del in fn Polizia l'Intendenza Sventata Catania che la Consoli l'attivitAldegliemissari i violato stafo era 8copi)iava Marco da assalire 1848. fine la proclama vigilava in successivo Matteo rivoluzione. alla tutti anclie 1831 Di ordita e dovuto avrebbero principio Domenico livoluzionaria Michelangelo Caltabiano, che Settembre delFanno principio trama una «ìiiitto siciliane, il 1° da cai)itanata sul città principali cospiratori; sommossa in un nitzìonaU (1). » Come di aspirtizione semplice va)\\w. ma Ris("r(/imcnt"t polHico il e — S. Palermo degli Siracusa Chindemi, 1848, ultimi pag. Borboni 38 — — e l'ex E. De Torino, prefetto di polizia Benedictis. U. T. pag. cusa Sira19 — Gio- nelle mazziniano Sicilia in delle J830 dal al seriamente E[)però i e Abruzzi ove dell'isola Gaetano leni Federico Matteo e Gabriello Pitta, 38 e (1) E. BuFFAHDKCi (2) E. al 1848 1860 Luigi Scalia, Scordia ed Palermo, tri al- Morelli, Diego Fer- Barbagallo Marano, — delle Giusepi)e Armenta 1883 seg. (3) Su in dal storiche Rivoluzioni Raffaklk VANNI Pietro Faro, Antonino Carnazza, quale caldissimi Salvatore Tornabene, il chele Stabile^ Mi- Catania in Messina; Riccioli, Salvatore Ignazio uandez in Russo il Sergi, Giuseppe Costa Melchiorre Gemelli, Carlo molti. mordi pri- [1834] uomini Denti Giovanni Scibona, ne' principali città Giovanni, Di Re que ovun- qualcuna Mariano Palermo Francesco Baita, Salvatore Marocco, Angelo In capo. poterli Le e dersela inten- il politico, movimento nicipali mu- gare epoca opportuna. questo zarsi. sbaraz- dacché da i quelli degli per cominciasse che ad con questa ta Mal- capitolo schiacciare e In « presentasse a delle movimento che in stavano ne ruggine naviglio un ma si interessate patrio amor Palermo, governo anin)aronsi un oltre: ordinava Sicilia esoso sorprendere più e » l'occasione erano Amari, pag. da partire Provincie di in liberale uè in nel incominciarono tanto Storia una [1830 31] precipuamente a onde la città e esercito un via torre di Rizzar! allora solo preciso; , di come essi ed Il liberali il 1852 verso Fu « primarie un l'insurrezione. dovesse al spedire sollecitamente partito segue: di inedito scritta le ancora dai spiegata conosceva preziose. continente né ancora aveva non del 49 formar poteva (2) abbozzo un me altresì,co- certo prevalevano 1812. si giornale l'ignorante indifferenza l'attività e in (;ol Calabrie, delle e quanto delle patriotti del del non liberali i 1848 pensarono quelli con del condnciarono 20 L è ma programma fin' ora Castello, scrisse d'introduzione, siciliani idee pr()[)ositonotizie in da (3), ci fra niente siciliana Rivoluzione della le 1837, Paterno Rizzari Mario tale (1); politica per perchè riguarda quando Catanesi idee costituzionaliseparatiste idee Per rdeci,die e Gemmeìinro (Jarlo quelle rivoluzione una popolari nuisse vecchie di di Siracusa, qiial detentore di il Buffa affermò la base da propugnatore e bene inedite Chindeiiii Salvatore da bita Memorie op. cit. pag. 287. BuFFAHDKCi op. cit. pag. 105. quetto inedito Catania mss. — Catania, e. f. Giannutta r. Finocchi 1907 a — uo pag. — Un 123. decennio di zione cospira- Catania 202 Caudnìlo Michele Amore, da principali poiché altri. Altri sarebbe esse pratiche duravano ÌDvadevji l'Europa settentrionale (1834-35) I Le « liberali al principio dar questo male l'umana razza onde secondavagli in Fosse quel avrebbe primo di prima militare Del nel Archivio Autore centenario deirimmortale ivi che e tanto per di e fatti lo in dubbio contemporanei ; fra Natoli ; società Voi. II « quando in de' o])era di i molto liberali la ; gli di scerete Siracusa il nostro sodalizio sorta 162. la la rivolta repressione nella espone successi del nome feste alle per in in questo stampe del appuìito nalzerebbe s'in- furono notabili autorità il dove » e alle lera co- sina Mes- rivolta impazienze daremo superiore là che della Avvenimenti « il come Siracusa, Gemmellaro Carlo Gioenia del suo primo iniziativa la catanese. i liberali delle però risulta esso altri Giuseppe secreta tutta indi però certo del e l'esempio. di prossimamente associare fra Un'adunanza pag. che so, stabilirono Vincenzo Quest'accordo alcuno quando queste {continua) da credeva partito stendardo eccidi che titolo: per geologo del seguirebbero accordi dell'Accademia (1) per pace, liberali,non i liberali ne dal » non quanto laonde Carretto, 1837 voci luglio 1837, gli documentata Catania mezzodì. occasione quando loro Napoli, poi Palermo, città questi del del Memoria di dei o avvenisse, altre risultati catanese (1) colera le e caso circolavan tempo invaso caso I del non lunga del morbus tristissima per averlo per del 0])era poi Catania; e che di » il colera [)opolo fosse conciossiacchè, idea ; che pensava segnale. bella che flagelli le città ». « che i tanti scemarlo: vedevasi numeroso fra uno designate parti una il che disegno, affliggono, ma governanti è concepito fosse questa esser pisi, Camterno, dell'in- già nelle scendendo cusa Sira- città il partire ; in Oarnielo nelle state tem[)o quando credettero altri Pànculi, erano dovuto da ed moltissimi delFinsurrezione centro come ma Barone Stelhi, il ed Cliindemi Salvatore Arancio Oauduìlo, Dieofo Lsinza, Nunzio Eaftaele politico nazionale Risorgimento il e V fu isola. dalla La tenuta » — principali unanime Farina in Finocchearo città affermazione scriveva Palermo Epistolario, siciliane nel nel 1837 x^u^l^licato è slato messo degli scrittori 1859 al Barone G. fra gl'inviati delle da A. Franchi — Rilievo di Camàro rappresentazione delle con METERES K" iiiLiiie iieuuitiLU, riserva pili,nelle il più note, mimorum^j Gabriel, Bi vista UcIvìiiili esaminare si di storia k:vu. accenna di j:"iiiì»ku» e luiuziciutt; minutamente ad Numismatica numismatica, con p. 23, iieiiii quiiie rappresentazione; Terme divinità dell^antica 1895, 1, , di moneta tre — la altrove un^iltra 147), parimenti p. Topografia italiana uh (Head, femminili, Imera e aveva creduto di Terme, Iliche in ripro- ?i-^ Catania 202 Caudullo da principali poiché da alcuno in contemporanei Natoli ; società Voi. ir « dubbio ; fra fra ; gli Un'adunanza di scerete pag. 162. i liberali altri secreta tutta delle Giuseppe fu 1' isola. dalla La tenuta » — principali unanime Farina in il città affermazione scriveva nel 1837 Epistolario, il colera siciliane nel Palermo città segnale. pubblicato è cusa Sirapisi, Cam- terno, dell'in- designate già temi)o quando però risulta esso partire ; in Carmelo nelle state erano dovuto da Pàncnli, moltissimi Altri sarebbe esse duravano pratiche Quest'accordo (1) altri. dell'insurrezione centro come Le ed Cliindemi Salvatore Barone Stelhi, il cil altri Arancio Oaiuluìlo, Diego Lsinza, Nunzio Raftaele « Risorgimento politico nazionale Michele Amore, ma il e le città » morbus slato messo degli scrittori 1859 al Barone fra gl'inviati da A. Franchi G. delle — I 204 Rilievo (luzione di riproduce il passo delle di ai statue Ignoro P se Ad abbia m' voluto Di tale Erant stituzione re- signa il ricordo di fanum Creta Cicerone, in da — la che Rhea Zeus, ginare i Siculi. presso si — le Ninfe, ed il ultime di Creta per la via Agrigento, Terone, oppure, durante sarebbero bambino, Apollodoro ed nell'interno la di essere le educato,venne sg.; (2) Cfr. 5 pure pp. sgg., 119 eretto non sgg., stesso di alle minacce di sgg.: il di teres, Me- altro che Cretesi, da gente pervenute affidato la in o o via tal monte di caso Ida, Crono e per cui sere es- (Diodoro, Y, 70, 2^ piti verosimile in 20. 306 stente preesi- da Engio, del tanto ima- i)oliticadi Falaride Ninfe Cureti fa non forse, famose dai Plut., Marc, ma erano, altre 1, 1, 7). L' ij^otesisembra (1) Diod., IV, 79 Ehea, piìi possibile, per sottratto abitato continua — ma dell'isola, potenza Ippocrate. Le con Ida locale altro credenze, in Engio durante identificate per stato era in » religiosa in dall'altra infatti di il circa , ad non sembrerebbe come il regno state nudrito le conservava di loro che Idaea monte — cretese O-swv,ossia Myjtyjp la tradizione dal e diffusa- Y, 72, 186, tradizione sovrapposto mitologia Engio Culti opera Mater Idaea^ originariamente in tempio penetrati secondo che della parla quali Nella ; partorito aveva siasi stesso 97 la detta era medesima il culto che Ciaceri dswv Myjr/jp dove ticato pra- (1). piuttosto sanctissima « fu indigeno ed osservando conferma parte una quali (2), tratta elemento la di — l'artista delle interessante sua sgg. e » di di Camàro che il culto Verrem, lY, 44, Mjignae mentre 239 die lavoro. io credo d'origine cretese delF però — in , Meteres, nella antica, p. Matris Eugio, le suddetto la scultura nota siasi le monete su nel riguarda presente il Ciaceri culto ricordate riconosciuto fu è Sicilia nella nella rappresentarvi riscontrandovi itìeiitè, Zeus alla palermitano rappresentazioni quanto per interesso Sicilia in Gela comincia: cosi che tal a dell'Estratto), relativo Verrem^ li, 35, lui insieme ogni mòdo, etti soltanto di Scipione. Ed (p. 79 dell'Ateneo docente delle tanto rilievo,da sul quella da in Termitani, egregio seguito occupato « p. 543 opera, Cicerone, da complura. aere Miti medesima nella il Pace restituito artistico n Meleres delle rappresentazione con qnalclie gruppo proposito ex Camàro di quivi bibliografìa. quanto Èilievo il culto popolare culti da A Diodoro ferentesi di sostegno fonte 5 in la sito quel città di scorrente, sede il preso aveva fr. 83 Timeo, 4i date notizie le ri- M., Ko'paQ, oavoixoóaac;dvBpàai0-eà"v ovojxaia, clie xà; prezzante ap- farita- formavano Eugio da e dalla sorgenti e isola ed agricolo ipotesi sarebbero detta delF resto paese le cui acque, questa che Pitagora, a del stessa delle nel città,ma religiosamente personificate IV, 79, dalla natura i benefici erano locali. nome della detta nella 205 Meteres delle rappresentazione con solo non causa perciò sia Camàro (Ielle Ninfe diffuso, a era di ella MyjiépaqxaXoaixévac;. N6|JLcpac;, il Aggiunge in che altre regioni,la del pili alto all'odierna Grangi, facilità però sempre accogliere l'Etna su giacente, o sembra come rispondente — il più probabile, presso all'Etna rapporti avente sul puntx? localizzata Engio che (1), e Sicilia,egualmente in stata era dirimpetto culto un anche clie di Rhea presenza ossia paese, ludica, monte Ciaceri ripetuto avrà — la con potuto con di Madre gran Creta. 1' Hòfer Anche discusse ed sostanza in prospetto, un 289, tav. vestite di il capo anche riscontrasi stesso così stabilirono su le nelTassegnare in vedasi trebbesi coste Memorie il pure orientali la Alt. in Pindaro, molto l. e, di Engio Denkm., prima, in vieta non forse e iln dato che ammettere da pre co- al me nu- il me nu- i Greci quando di 2, 154 che Sic, p. 42 rileva alla Gran riportato l'accenno testimonianza ciò che ieratico,le quali, l'epiteto di Etneo se piedi, in donne si Sicilia, della d'opere d'arte tempio Roscher, conciliare (.3)Cfr. volta denoniinato fosse (2) Curreri, Ma prima la per che 240 cit., p. e (3), dico, perio- quest'ultimo - dignitoso portamento , — in questo niedesimo nel giovani tre ,sg. da Meteres edito Cipro 7 tate ci- già ampiamente culto delle d'himatiou e ripete Zeilung, 1849, col. vedonsi dove chiton Ciaceri, op. il (1) Osserva 19, dal — di rilievo sopra col. 1848, indie l'esistenza nell'articolo sul e a- fermandone Sicilia,af- epigrafiche già ed stesso rappresentazione dell' unica indicata riferendosi, per e mito sul quanto col. 2931 in Meteres letterarie fonti Welcker, Archàolog il proposito dotto parte delle altiM (2). Egli da Roscher, II, 2, culto Creta, alle altrove, anche trattato aveva di ed Engio e da del » del trattato derivazione la presso Lexicon « precedentemente veva a nel Cicerone sgg. Madre, dui con invece Boeckh che sul quella di l. e, Cicerone, alle modo Diodoro. come ra er- Madri. pò- 206 Rilievo mentre con Isi lembo un dita che di al in esìsteva dire di a nome (1).E die Miitterliche auch send di Non a alteren di tre col 291, convincenti potrebbe mostrando gesto dell' himation. che caso accettate. di della Come potrebbero A (1) Il passo è non farebbe auf er « wur- anpas- di deae in mero nu- dell'abbondanza corno nord Gallia, Spagna, ad probabilmente sopra da Tate Italia, in xaì defunte tre personaggi, parimenti raffronti che indicati, e forse dalle tico iera- affini, qualche comunemente analisi mia in pur lembo un gruppi necessari i mezzi la coi : il detto l'atteggiamento regge invece terpretazion l'in- quale—/, che i dove comune dei di come per il editore osservare nostro, dire per Welcker imagini per òì Nóp.(pai; ovojictta,ucpVov tÒv al — Ata mento compiper al- Tpa'f^vai 'A^vcij. raccomandarlo opera dal intepretazioiie diverse (2). Limiterò seguente: pertanto al e mancherebbero quaggiù studio le figliej istituirò varii prestarsi il vedere hanno non pure che Boss, primo sinistra,che Tt'ScVTai ©s'.aóotvy.al Niòav Xi'^fjwsi, (2) Sarebbe due mano i nomi me simile e di piìi avanzata, sotto vanno deutet il nome Cipro altro di il contro avvicinato essere un'età il ed per divinità, sempre ragioni esposte creduto madre una rilievo le Meteres, aveva — sorelle,o marmo qui del occuperò delle e, in venerate di anche che e osso nutrici tre volkommen col altra, o sco tede- Germania, Bretagna. sembrino me P dopo » sotto le medesime gruppi formanti ma Miitter Segen che tologia, mi- tarda in conosciute Name lui, il dotto le Orchomenos affermando frutta, sono della mi Funa saper trapiantare: dove und von non secondo etc, ben erano der « zione. benedi- più seguita — Liceo, che Chariten Moirai potuto 38, 3, Matronae, o s'è Furchtbarkeit », conclude tre, sedute parte auf delle sul della tre di quali osserviamo Cipro Creta rilevato Natur, Matrae, coppa di Arcadia, aver sein o gran in dopo gewesen con Madri di avvicinare, Oharites e In Pausania, VITI, fiir die Matres o delle dalle atto dichiara da son Muse, divinità. in reggono le nltimc piegate due, quasi Pindaro delle Horai, certamente Zeus, de vediamo medesima e il culto — cretesi, cui noi tiene il Welcker quale diverse pari delle iinMinica prime Orchomenos, quali trinati le sul Cipro Meteres le le Charites Tiiltra,che niolleniente di abbassata perpendicoliirmente delPabito,sollevano Eilievo vedere rappresentazione delle Meteres con sinistra mano distende e Camàro ài vana. a chi dispone di tali mezzi : egli Uilievo tro egualmeute verso conosco è a delle E solennità Siracusa del arte, quale in il è la e lasciando ma quanto decoro vesti le attraverso braccia j mentre sostengono la con esibita. Noto del la il cade esso dell'epoca si addicono e di sede che di polemica per la per anche per tutti Lowy, anche conservasi la conservazione Calabrie, 1923, ^3) Stando acque almeno n. 222 alla della destro dalla figura superiore parte le partizioni, e dagli atteggiamenti nella riore infe- parte nelle opere evidentemente le che matronale sciilltifa oggi la tre non : di città una ed v. GG la Messina sopra ricchezza per alPEtna p. località portamento amena — ad greca, Municipio il e scoperta (3), vicino Zeus al avanti, il sinistro e riscontrasi carattere (2),sovrastante La in le e (1). l'abito anche località la articolazioni che seni madri. a considerati fresche culto (2) Tale e ma il capo apparisce soggetto^ un collo il braccio struttura, mercè assegnato ed stezza, compo- grazia copre il per coperta, mano dalle del matura vergini, ciò, (1) Cfr. delle un'età a non alberi è all' interpretazione mostrano Dato rilievo il nostro l'alto molta mentre Tutto rigido. soffocarne slanciata,robusta laddove l'artista; riprodurre ancora cui Quanto donne inteso gere avvol- sviluppati almeno derivati rilasciamento, ha la la sv^ela ne è stico arti- l'abito senza dell'abito: come — vedo su con con il vestito, che tronco, mirabilmente tensione, petto scoperta mano altresì che e al dinanzi grande Notizie caratteristico i bene lembo un la delle figura che risaltare i^ortate son entrambe piegato alquanto di pure cheologo ar- coefficiente imagini questa, li coprono, che ultime le quali proteso Yedo nella tre presenta essa dignità. e in spiccare rilievo die alla assegnano lontano, le non inoltrato. poi studioso del un'oi)era quel potente che ampiezza ad imagini su e dello ieratica e diritta,tutto e, ispecial modo clie l'eminente con dinanzi secolo Camàro, condizioni stile,concordo Y di 207 dall'Orsi,la quale delle causa delle nel rilievo finora troviamo dignità all'esame nobile persona, ci a lo panneggiamento, off'resi meglio con riuscite manifestasi essa Fermandomi clie la e solo figura data clie gesto al — riguarda quanto per di sommaria meglio delle Meteres rappresentazione con dell'unica mezzo certamente stesso. Camàro di scritti, dedi i)r()babilmente ai siti già noti sgg. di descrizione su la Gazzella nella essa di McsHÌna sgg. tradizione : v. Axt, Zar topogr, ron Rkegion ìiud Rilievo ii08 Gamàro di Meteres (Ielle l"er il culto clie raffigurare P artista voluto verrebbe l'unico credo io — ad oggi del monumento in il quale rilevante, come dal restituito I vinità di- tre parola, interesse un finora genere rilievo sul assumere medesiuie queste , abbia pertanto rapprenentazione delle Meteres con sottosuolo di cilia Si- (1). nota 6. pubblicazione r Messana, della in 35 p. greca, greca, Mamertini, potrebbe Manticlo in Messana fosse Zeus (1) Invero, delle Meteres, della moneta sul stesso rilievo dell' himation. di figura del E mezzo creduta l. e, che e p. 20 p. 218; in osservasi romana se riportato XII, 27 sch. e di opera Le di L, seguito fecero Athena, dallo Meteres stato Saglio Ma oso non da e potrebbe da di Paus., Diod. che che e sg.). si trovavasi des capo di ani. gr. ad il sinistro, Zeus questo et rom., tazione, interpre- frammento quale la dopo Piud. Heracle, lotta nata IV, 1, 01. Ninfe, le (Ninfe era busti soli tre di di età potrebbe questa racconto e, Sic, anc. ciò nel all'arrivo allevato dal of. coi A osserva il Cic, (Gabrici, op. più 23, 1, secondo cui poi sostituito parlasi in il conio 245 la variazione figura del lato Tanto piegarsi avevano e), e lembo attribuirsi potrebbe della di Himera in Pottier, Dictionnaire insistere. 227 Ninfe IV, le terme l. città e Hill, Coins Matres. pure stanchezza Ninfe detta possibilità che le una questo romana, tarda quale minili fem- recano un epoca della pure destra delle e ad busti in come descritti, 147; figure tre sinistra mano su della cit., pp. op. prime essere quelli a cit., p. mano la la i tre personaggi seconde, le Himera, op. Madri sorgere le erano (V. Daremberg, su le forse Timeo, h. ad semplicemente ciò fra rapporto si sollevasse Gerione. (Ciaceri, medesima il Heracle rappresentazione i tre ed Le potrebbe coni attributo escludersi op, Paus. Heracle di divinità queste a con 26). Come graj^polo nella volesse non nei Head, un di il medesimo la appartenenti ciò di statua cit., p. op. costituire esso dato sopra del aggiunta d' Himera 131; e (Head, sacerdote che abbiamo accennate. laterali, isolata pure sg. due della Curreri, pure ben ammettersi sia 129 nn. cfr. potendo origine, il ricordo primo Zeus dell'epoca vano menzionata, Terme, velata, e coi prima esso forse sognato sollevato di monete di monete rilievo; mentre tengono turrita riproduzione sgg., 1' nelle se Messina culto dalle Camàvo sopra nostro di scientifico nella date attribuiti sopra anche Cipro, di vedesi tipo, eguale dalla nel di esser incerta Terme, come capo, nel e siciliana di monete le su il medio città degli sul specilìclie del avesse valore Dei Itome. rilievo parimenti potrebbero di egli monte sul dove 284), come sul che ammesso sarebbe non vit., p. chiamato stato verrebbero sul case all'esistenza pensarsi proposito riferi vasi Le testimonianze le prove quale questo a Morabello, manchino riserva ogni parte a — A. opuscolo quanto là' per pure 26, 3 (cfr. Ciaceri, op. IV, per Cfr. pure 156). Ed cit., p. — Per sgg. Messana dei da 29, p. chè per- contro sono nominate de- Athena p. 125). Rilievo al Quanto Messana, cLe noti in nome mirava di che di sede di che una ed sana piuttosto — le sia culto in Persia, p. siciliaìii ed città conquistate ad Himera, di delle e 51, (2) In greca è alleato 3 soltanto d' delle e dopo di p. ipotesi nota 78 — , di sta que- scelta per Ninfe: le ad il ed Ibla sarebbe di ebbe potuto la li. Inscript. Himera et 170 p. Sic, gran 2514. (a, 480), nella parte. V. per Pareti, che conio n. ciò la fra sgg.; notare piuttosto penetrare stessa nota relazioni indicata chiaramente l' intera per bibliografia.Da quivi stesso viene Gereaiis, le culto, un lìiU antiche alle terreno bero quali potreb- ad e nuovo nel ristrette molto Iblea Kaibel, mito un del paghi indagini metodiche, ancora presa Terone, in che altre che Leontini la che le nutrici con scienza, augurandoci sono Meteres \)0- che oppure rimaner che intorno il titolo per delle forse nota via alla sgg.: Ippocrate Meteres altro, Gelone, cit.,p. da il culto Agrigento, 33 ligiose, re- oggi gente di cusa, Sira- (2). Megara Bgg.; tanti impor- successore addirittura sostituzione detta di che Engio, Camàro, medesimo Ciaceri, Intorno questo italioti,p. di località sotto relazioni identificate state potremmo non resto, 12 siano in poi e darsi il sotto breve in signore (1). Può che che pari senza illuminare tutto al politica delle quelli a mutò nella possesso anche simili Ippocrate nella eseguite del per Studi culto al diplomazia sotto acquisito conoscenze, di attiva avvenuto pure maggiormente la frutti quel tempo sia, oggi siano e quale, Meteres, essere Camàro Sicilia diventato indigene delle sarebbe (1) Cfr. il credenze, stata che cui mirante Zancle-Messana, Comunque di d'allora cui stesso dava potrebb' dato Ippocrate Sono poi Zancle, nell'antichità le Ninfe stessa fin e di principio Sicilia,ed quella politica pacifica delle conservava Zeus cavalleria al Ippocrate, la e in entrato che Zancle, della 209 di Gela. accortamente in penetrata Creta della dell'Etna; dare quel tempo sotto via Nasso Leontini, Callii^oli, conquista, iniziò di orientale parte sia Engio, per dipendenza Meteres culto la medesima attraverso di tale come Gela, prima la di duce contrade ed da cui con avvenuto, rapporti le città Gelone, già modo sia V Messana, conquistò trebbe ciò conquistare a guerra i al delle rappresentazione con e secolo abbastanza il tempo penso medesimo del Camàro di per delle luogo Quanto la via quale, per Pareti, op. sgg. non Pelorias escluderei neppure (Ciaceri, op. questo. cit., p. 103). Delle Ninfe di Messana isola nostni, delle rappresentazione con soprattutto e scultura (Iella Camàro di Rilievo 210 maggior recaro Meterea nella luce disamina (1). presente Pvtoutì Nicola Pel culto Ciaceri, op. (l) cfr. rileva al che 1' ultimo i nuovi è dea e Alt., s. All' e da cui Credo alle s. imve e v.; culto le cui lui p. del in Lex. [Su e delle genere cit., Matres, v. s. quanto (p. p. 327 a è Buscemi 9-sai : nel- presso Daremberg, DeuJcmaeler Baumeister, ; tratta date, ricor- 241) sgg. cfr. Ninfe, si di seguente de esclu- Egli scoperte 192^, si dall'Or- che avanti le zctl^s;, nome Ninfe. conclude stesso tore l'au- quanto riferite alle e sg. praticato, v. iscrizioni, io. 459 veniva 243, p. attribuite anch' così cui di irctòs;, 1899, Roscher, per lui da Ninfe Pel a da in 4 nota le chiamate Notizie, oltre e, Buscemi, luoghi detto nelle dei Lincei, due prime vv. ing. 7h' wevte Orsi, a fanciulle quelle Meteres, ritrovati]. l. stesso, fossero di pei e invece sono riferimento colà Pottier, klass. opere il titoli Kora, ossia dell' pure qui : di divinità delle articoli Saglio e Ninfe, proposito a due sgg. dell'antro due prime Sicilia nella 243 p. Deraeter delle i V. di le invece cit., proposito a culto Ninfe dello stessi Ita è E. car. favorito stata tratta Mancini, copia una la segretario della riproduzione della zincotijpia presente, Accademia B. del rilievo, rendo qui già vive ap-parsa grazie. nelle che genlil- «Notizie» Bibliografia SiciL 212 CvTOLO La Aless., Archeologica, Numismatica, dell^ medaglia albergo dei Artist. poveri di e Stor. Palermo del 1772. 1921. Napoli, Ili, p. BCNN. [In da concessa [In BCNN. 1920, S» fig., pp. Contributo Fr., Modica, alla 8^ 1920, Habbkern I)er e., Genève Laffranchi 1917, 8° Messina, La pubblica in istruzione Modica. /Siracusa. um Sicilien in xjv, 214. den Jahren antiques, provenant 1302-1387. de la collection Bozzi. 194 pp. 101. tav. Gli assi di pp. 21-23 e Sesto Pompeo coniati in Sicilia. di zecca tav.]. Messina. * 1917. Archivio Slor. Messinese, Enr., Pitture XVIII]. a. inedite Siracusa. di 1921. Roma, Mazziotti Venturi, A. di L'Arte La Fran«., e Messina, A., 31 1917. L., Ruffo delli 21-38]. [lu BCNN Mori S. Lodov., Napoli, [In di grecques 1920, 8o, [Sicilia, pp. della 1921, 8*^,pp. prof. le feu Mavoeri Catania 89. pp. Monnaies lacob, [In di 23-33]. Antioco Kampf i. Br. Freiburg Mangano pei fatti lore va- 201. ed Napoli, 1921, 8", de II storia pp. Tucidide y., HiRSOH Francesco re al 1920. Napoli, GVEROio napoletane. I.... medaglia 1860. maggio Failla. borboniche Medaglie Guido, Demayo 20-22]. La studi Firenze, [In Memorie di zecca numismatici 1919, 8*^ i)p. distribuzione negli 1921, ultimi e fig., pp. 4o Messina 111-115]. nel libro del Duca Vinc. monetari. 16. della quattro popolazione secoli. 1920. Geografiche di A. Daiuelli, n. 36]. in Sicilia e le sue zioni varia- Bibliografia iSicil. Archeologica, Numismatica, Artist. Bijigio, Gli Pace Roiiin, [Da Idem., 1921 r Filottete Farrasio 18. fig.,pp. Lemmo. a 1921 4" Pittura di vascolare riflessidelV con di arte Siracusa]150 tìg.,pp. 159. X]- Ausuìiia Pisano-Bavdc) La Seb., Lentini. Mozia. di [(l«'lMuseo KoMia, 21i^ XD- Ausonia [Da scavi Stor, e Cronaca seconda siciliana traslazione del delle dei ossa di martiri 1517, Lentiiii, 1921. Ricciardi Ed., Medaglie del Due delle regno Sicilie 1735 1861. Nai)()li,1861. [In BONN. SoAO(JHi Eiig., :Napoli, Carlo maestri di nelle zecca monete di cilia Si- V. 1-10]. Six Douglas, [In The dei III, pag. 1921, century in art Siracuse. 1921. London, Van iniziali da tav.]. con 1921. [In BCNN. Bvren 34-37 pp. "Sulle partire a Van 8« 1920, Mag"fzine XXXIX, Burlington E. Bvren 4° Archaic Douglas, fig., pp. 210-216]. in agalmata terracotta Italy and Sicily. London, [In Journal Ventvri 8« hellenio [In studies, di di L'Arte 1921 V. A. 8o [In Archeologisvher Antonello. ; 4°, 71-73]. pp. und Funde fig.,coli. Anzeiger, Forschungen Palermo Bianco 1921 " [In Rassegna Paolo Umb., 1921 ", Moderna, 8*',pp. a. I]. 1914 1920. 33-230. ; le scoperte 171-205], Zanotti tav. é Fiiedricb, Berlin, con 1921]. a. 1921. DUHN col. 203-216 fig.,pp. Ad., Quadro Roma, YoN 1921 Orsi. 905-926. di Sicilia sono registrate a 214 Sicil. Bibliografia Archeologivn^ Numismatica^ Artist. Stor, e 1922-23. (})a(lie)da Antonio della di prov. So, II, Frati dei 12 minori cappuccini (1574-1637). 677. pp. Microliti Kaff. Battaglia voi.. ralermo, 1922 Palermo, /Storia Castcllainiire, della del stazione Castello Termini a , Imerese. 1922 Roma, Nikos Bees [In : 8^ Die Q., Berenson griechisch-sicilische Urlcunde Jahrbiieher, III, voi. Neugrieoh. Byzant. Un Beni., 15. iìg,,pp. 1922, possibile Antonello Jahre vom 14-15], pag. Messina da 1218, ed sibile impos- uno . Milano/Roma, 1923. [In 4° Dedalo BONÀZZi 1923, Pompeo, 1922 Milano, [Da BIN., Caggese 8° tig., pp. Napoli, bronzo inedito 8o tig., pp. Gius., Documenti Napoli, 1922. [In MN. 1922, 8° pp. 1568 al 1701]. dal G. sec. di Sicilia, tav. di Imera. inediti riguardanti dalle Tratte Luigi letteraria. nìonete le monete di Natoli^ rame Musa genuine e Siciliana false lano, (Mi- 1922). Antologia, XII fa CoLVMBA /Sicilia, 1922. Eoma, dal in 146]. 12-14. Notizia A., Caddeo N. coniate 1922. Cavallaro [In 2 con bronzo Angiò. d' Carlo [In ilfxV. 1922, Cesareo 26 di romane Vj. Un C, corse monete 1922. Firenze, - prime Eomolo, Capellini 3-43, 99-121]. Le XXX a. fig., pp. ad oggi. qualche G. M., delle Palermo, 1922 Il aggiunta / criteri antiche 1923 8°, 4", pp. Ces. e allo È scritto una del storia della siciliana poesia Natoli, pregevole ed tuno, oppor- oorrezione]. generali monete pp. 84-86. 18. della siciliane. classificazionee delV mento ordina- BìhliogriìfuiSicil. Archeologica, Fvmismatica, l'er Idem, la compilazione di 1923 12. Nummorum Corpus un Artist. Star. e 215 iSiculorum. Di- scor.so. Palermo, Dk Cj";ci() 1^ N{il»oii,1922 J)e 8-, 1922 Collezione Palermo, Nuove Idem, Idem, Palermo, 4", [In DVCATI j 1860 [In Renàio. ). Talune piccolo e della prov. di di Contessa Ciaìiciana, Alcamo, resti Solunto. Entellina, Caccamo, Bagheria, fonte Girgenti. di Palermo. getti Og- Figurine 8. Salemi, Tre tuette sta- fittilidi Nasso. 15, pp. 10. tav. antica. Italia Dalla preistorica caverna al di 8', 350, pp. quale nel sintesi Medaglie con è ellenici la per fìg. 373 fatta della difesa parte larghissima al materiale ed Sicilia]. della cittadella di Messina 61). 1922. 1922, Pericle, Bologna, Falermo, {forse Hippana (Rosarno).Altri preellenici ed Guido, MN. di 4', 1922 monumenti Napoli, di imperiale. [Ottiiuo libro (1848 Palermo. di 4. tav. e Gangi, Alessandro, Bergamo, Demayo Museo Campana Medma forse 1923 8 pp. bagnarola Lipari. Oggetti ai collezioni 13. Valledolmo^ di arcaiche palazzo Museo nel del tav. Pizzo di fittilidi Grande Seta ì'ò pi). Fratello, Palermo, Della delle 7. Lav. ISelinunte di 4*, scavi Palermo, iconografia scavo. Figurine Aidone. alla conservata 6, \)\). 4*, 1923 di di Eveneto. e 3. tav. Centuripe 1923 di Cimone tav. con 9, pp. archeologici lucerne Idem, di collezioni Resti di Sicilia. 4*, 1923 Palermo, siracusani A., Appendice ^preistoriche dtlla Idem, 25 p|). inaicb. Palermo, aurei 1922]. a. Gkkgokk) Gli Gius., iiioiis. [in BONN, pp. 8- A 1922 Jccad. 78-82]. Hg., pp. proposito 8-, Sv. pp. di una cista 16. Hologna, voi. VI]. a cordoni trovata in Sicilia, Bibliogrufia Sicil. Archeologica, li16 Efct. Gabìuci Salinas " NumÌHmaticaj Le Antonino, Artint. delle monete Stor, e antiche città di Sicilia. 1922 Palermo, Gargallo 4- Tonini., Opere edite Gargallo "" Frano. " xviiXX, pp. 53-79 XXI tav. e a XXXII-XXXIV. XXVIII, XXVI, XXIV, Vili. fase. ed inedite pubblicate Castel di dui Lentinl marchese Voi. Fii^. I. Memorie autobiografiche. 1923 Siracusa, Gemmi Le Al., Vinc, 8', 1922 Catania, [In Siciliana, 8-, I. [In Dedalo, 1923 neW acque antica storiche ed archeologiche. "^di Catania^. 1-7]. romani 4', 4' Sicilia. dalla 475-481]. Ruggiero. 15. pp. scavi suW Selinunte. di acropoli 104-113. fìg.,pp. Fitztcilliam of greek city. delle regime 1923]. Grose, tion Oesù di re Idem., liipresa degli W. il tav. e fig., pp. 4° di 1923 Palermo, S. Regio, 1923. 1923, Il palazzo NS. 68 fig., pp. 4° Milano/Roma, [In ed Memorie i)p. Ritratti Ett., Roma, 35. 1923. Catania, Idem., di e L. 14. tav. ». 53. pp. iS. Maria Salv., Gabrioi Messana — proprietà Gius., AgyrioUj FiDVCiA "• 30. pp. La 1923 Modica, FavaloRO 8', H Modica. di contea Zancle + 757 xxviìj, pp. di origini 1923 Firenze, Giardina 8*, coins. Cambridge — Museum. Voi. I. Catalogne Western of Europa^ 1923, 8°, pp. in stesso M. tav. collec- Olean Graecia, Magna 380, xy, the Ili, 4 Si- guinee. (L. 390). Molti segnalare atini e di or deplorare siceliote, che casa Hirsch di sono questo V esodo migrate Monaco, all' Archivio continuo estero, disperdendosi si poi di tutto di occasione preziose vendevano per ebbi serie alle aste il monilo. di nete mo- della I ca- Bibliografia Sicil. Archeologica, Numismatica, Hiracb taìogbi forniano numismatica delbi siceliota pubblicazione la ripresa vendite Impresa Classica all' estero io cbe Sicilia doloroso ed (Palermo, Messina, delle statale fatto sia Nel 1)0 scientifico cani di di dell' L' azione della Palermo le i diritti isola il comniercio angustie di al argine in Italia. accrescere j)er esercitando della dal rifare novo ex « altre za finandi e loro dello 1' dell'illustre numismatico Corpus Nummorum Siciliae racusa Si- raccolte, Stato sulle ragioni finanziarie,e cbiede. Ma criteri cbe cbe siciliani ed Nel Grecia di cui la di opera italiani dopo e do della in prima Le scritti il Sicilia testa parte la tavole siasi i è eseguite volume in superbe di del Olean, le pagg. quei della 235 ed eliotii"ie, moneta della che Museo in 362 e pocbi di Ginevra Fitzwilliara al i storica. Ars numismatica ri- essa restando, funzione Classica per discutere a bibliografica,e Mac dedicate Palta della sulla indicazione raccolta sono incominciato stranieri?),cbe cataloghi appaiso cbe preparatorio e del sovratutto collaborazione artistica bisogno l'opera preziosa, del- presiedere, fermo e anche il pubblicazione lontana, dovranno magnitìco esatta della Sicilia cbe sua metodi nuovi sempre La me co- dalla sentire pur lavoro no bellezza oltre guerra facevano ancora cooperazione (e percbè la minori alcuni Alla 111. pubblicazione intendono siceliota cosa, dei tica cri- iniziata interrotta [)alei'mitano. certo pubblicazione applicazione ancora, 1' immane già qualche tale a sarà essa di è della zazione realiz- la per antiqui, opera già edita, e è passo rimasta quale, parte per aevi ma ragioni la » cioè quello Salinas, dalla primo un Siciliae compianto fototipia, ed fatto è bisogno; prescindere a si Nummorum Corpus sa, mortej sentito un un si a guisa intensificare nazionali in prezzo, antiquario dalle E scoperte. nuove e cbe blicati già pub- siceliota. qualcbe quali rimangono meglio ba ne l' del- cura altissimo mercato i Musei loro acquisto, in {Jaializzata tutto del del delle pertanto non qualcbe con al fa studioso per numismatica ad 217 essi banno guerra, guerra contesi si fa non dopo della sono centri Catania) quasi ma banno di è poi pubblica, sia nei bi Stor. e ogni per Ginevra, a nel collettore siceliote,poche monete nome tesori tesori anzi durante die Ars, nissun sappia, esodo, altro veri codesti indispensabile ; interrotti sotto contenenti cinque, mentre base una Artist. le il testo Magna Museum, de compren- parola tavole dovuto gregata. ag64 a Bibliografia iSicil. Archeoloijica^^Numismatica, 218 JS. \V. Ciiose, sono assai addietro il vecchio Britannico. Museo in Cicali, elegante dei e modello rarità risulta siceliote die siceliota del futuro Corpus mi di lavoro ed pesato, e denso delle 400 lacob, Catalogne feu collectìon de Genève, 1923 des monnaies Clareuce 8", pj). F. 4, 90 ed nostr indispensabile e ad servire dovrà italiota,e Siciliae. Nummorum Orsi. la antiqnes composant grecques Bemenat la raccolta la P. HiESCH scritto de- Uìa tornerebbe questo quasi di stiumento lasciano racchiude formali e greca, ormai catMlo";:o Sìcily del lunga costa numismatica elie è misurato particolari. Troppo redattori ai solo non Star e nuinismatica classico sem[)re pezzo delhi jnecisione, sventuratamente esso della studioso ogni pur molte che Ma di e pregi intrinseci,seri volume, lire. povere Ogni delle enumerazione Mac e i minimi tutti (JoiioscJtoii migliori perfezione di modello un di (lei uno Arlisl. I. Partie. Eubéc. à Iberie 37. tav. [^Sicilla,PI). 26-48]. Idem., Monnaies grecques des collections seum, divers de et Genève, autres 1923 Monnaies K. Paris Gela, Lanzoni [Un Evans 8-, de la Garde 85. tav. d' autres et collections d. Al. Micliai- amateurs. 36. tav. in nuovo 1923 centro 8-, capitolo Le parte Sicilia la detti protocorinzii, di Sidone origine, delle 672 dedicato con alle Archéologique. 8, 194, pp. arcaiche dalle origini pp. è 4*, fig. molta provenienti Fr., sicyoniens. Étude vases 1923 comunemente lungo 132 4, 73, pp. Friis, Les mons. Eoma, Berthier L. 13-26]. vasi un A. general antiques provenant Artur riguarda di classe 4, pp. -Copenhague, [Il libro e 8-, 1922 [Sicilia, pag. lOHANSEN le amateurs. graeques lovitch, Sir Genève, feu Mu- British du 33-51]. ISicUia, pp. Idem., de doubles des antiques provenant e di pei quali invece diocesi di antiche della quella Siracusa, Megara 1' A. ora cerca Corinto]. d^ Italia. tavola. diocesi 45. precisamente necropoli e tav. Sicilia]. ricca H., dicare riven- Bihliografia SiciI, Archeologicoy Numismatica, 220 Mirabella Napoli, 1922. [In M/V. 1922, 8° MiiiONK Napoli, 1922. [In MN. 1922, 8° de Copies Idem, 1922 Paris, NiOASTRO 1921 Ragusa. Orsi 8*, [In Idem, Zar Sludien : de Sicile rivoluzione del plemento), (Sup- 1. tav. Bngusa e nella 1860, inediti. 104 pp. bizantino dea mosaico a della Sicilia. 130-135. fig.,pp. Kunst ritratto. con Oatena nella pubblicata Joa. Slrzygowaki rivista Villaggio, officinalitica Idem, Salia Siciliana 1923 BPI. [da Le 8'' geioidunef]. di Catania, I. 1923, 4* fig., [da Sirena La Città [Da Olivieri Testo Atti fig.,pp. 4* 1923, 4* a M. Siracusa). Eveneto, JBuclida, maestri 21. Sicilia. fig.,pp. 433-439. BuUciana^. preellenica. Castello, 1923, Soc. I 8- pp. frammenti commento. JSIapoli 1922, 8* Progreaao Scienze Italiana Alessandro, e periodo, 2. tav. Gimone, della bizantine Sicilia di r IV]. Sculture Zagabria di del V. secolo 1923, [da Dedalo, 26, siracusane. monete del Milano fig.,pp. prov. sicula XLIII]. a. belle incisori necropoli e (Comiso (Janicarao presso Roma, Idem, la antiques 5]. pp. Idem, Catana. Idem. [II edizione Idem, 4- 1922, di monete monnaies Nicastro Paolo, Quadretto Wien Centuripe. 1922]. documenti copiosi con les 23 Luciano F., di monete 8toì\ 7], sur pp. Numiam. Revue [In 8', alcune su fig., pp. statues nelle cane e 67-68]. fig., pp. Osservazioni Salv., Il G., Fisichella - Artint. 35. XII della Eiunione']. commedia dorica siciliana,' pp. 128. Bibliografia Sicil. Archeologica, Numismatica, Pace Il Biagio, Eotna 1922, Moììum. [Da Vasi Idem, Monnm. [Da Pais Ani. 1923, 4* voli, 2 di quest' pittura 221 Agrigento. XXVIII in 8* di storia fìg., L. Noto siciliane. tutti sono ; la di di e Siracusa]. geografia storica, Sicilia]. Cava la e vasi 75. riguardano opera Parrasio. di 3. tav. Ricerche antica. Nolerelle M., PoRENA in Slor. 3. tav. fig.,coli. 82, Lincei, voi. 1922, [Molti capitoli 84, riflessidella con Italia Bolofjiia Olimpico e Lincei, XXVIII]. Ani. Ettore, Giove fig.,coli. 4* figurati Eoma di tempio Artist. Grande. ]yiilano, 1923. [In Riv. Gius., Il PORTARO Sup. Gerace 1847 storico siciliano Palermo 1922, del 8* Milano, Romeo 147 e ricerche medico, poeta e ritratto. con sul del sotterraneo corso fiume nano Ame- Catania. di XXIX, a. 15]. e storiografia siciliana. nella 1922, 8*, 8-, 1923, Salv., 8. mons. 14 n. 1923. Storica, Rivista Catania Gerace. a XVI. pp. Tecnico, Roma-Milano, [In N. ed Adria, Giangiacomo su N., Il municipalismo RODOLTOO Reggio a 247-255]. 1923. Monitore Il [In: fig., pp. 54. fig.,pp. sec. dintorni nei V. Agata X, pp. 57-72]. pp. 297 e M. tav. ed il culto. suo 13. Selinus. RvGE, Stuttgart, 1923. [In Pauly's-Wissowa, 2, 8« Palermo Bei Nic, Real Encycìopaedie d. class. Allertumswissenschaft II. A. 1205-1308]. fig., pp. RV'J'KLLi Idem, 8- ing. G., Studi E.EITANO Messina, a 1922, 8- Ital., 1923, Batt., Monografia G. QviNCi Club Touring Mene. Sui 1922, restauri restauri 8* al alla del SS. Salcatore in della navata centrale del di Duomo (secolo XII). Palermo 1922, ediz. Palermo. 11. pp. tetto chiesa di lusso, 4. fig., pi". 50, tav. 21. Ge/alù Bibliof/rafiaSicil. Archeologica, Numismatica, 222 Salerno V A Alfr., preistorico uomo Palermo SOALIA Lo Rocca a 8* 1922, Nat., sfacelo del patrimonio Napoli 1923, [In li. 16-26 8-, Catania. di Jccad., fig.]. nucleo primo della monarchia siciliana' 12. pi). Vili]. (Ente Iiid. Tour.) iiaz. TvMMiNKLLi-MoRTiLLAKO Palermo 4* Antichi 49 fìg.,pp. fasti fig.,pp. 6S, Cenni 2. medaglie liane sici- M. T. ritratto. con della presenti condizioni e tav. alcune su Vinc. di aggiunte con rare, ]922, M., Ro o 8* 1922, Melchiorre, inedite Sicilia. 1922. Eoma, [In X. Van artistico (la). Koma Vacca sepoltura deU una Falco, di Stili' origine del Micb., Sicilia di Star. 24. pi). [In Siciliatia,1923, 8° pp. Alti rinvenimento e 1923. Catania, SoHlPA del proposito Artist. gen. 22, 8°, Douglas, Archaic Antologia, e. Bvren V 89-91]. pp. in fictilerevetnients Sicily, Magna Graecia. London (I. Murray) Ventvri Idem, [In V Yentvri 4* 1923, Antonello Koma, U [In Catania ZiEGLER, 19. 8. pp. 1923. 4o 1923, Arte, Un pp. 124-131]. Antonello. 1923. Arte di A. 1923, Venturi, 1923, 4° 4* fig.,pp. 270-276 fig., pp. xjx, con tav.]. edizione. 119. Silcelia. Stuttgart, 1923. [In Pauly's-Wissowa, 8° tav. Conferenza. Messina. Orazio, Bibliografia helliniana, 11 YlOLA 168, xx, pp. Messina. da Lionello, Eoma, da Antonello Ad., Messina 1923, 4-, E. Encyclopaedie fig., 2461-2522]. 'é^^" d. class. Allertumswiascnschaft II. A. 2, MISCELLANEA glorificato Dante I Goliardi dell'Ateneo Goliardi 1 istinto decisero etneo, anclie il XY scelto di di dei nome a accetti, per Dante, dovevamo salire il fiorite Na[)oli, di di medi, e pomeriggio cosmopoliti del si dell'Etna, bianca, parte [)iedi a si su che i muli in direzione mosse dilettoso del . . stelle più lucenti, Lo e le tre del è il del Cielo, vanto al del pianeta d'Orione, Voice che e Venere bel Cinto cielo rapido di poterono e graziosa, di lare seco- gioia, il Si con to benvenu- pernottò alla approntare nel caìuions diede offerto, di universitari spari con sessi, Palermo, diversi la due prima (53) e parte Monte colore cngion tutta gioia. specialmente che ad conforta amar fisse scintillavano ancora d'orientai vespertino succedersi di e quel zaffiro, mattutino dell' alba in rosea, di Sicilia, e rapidamente la a alba . Principio Le si dei di comitiva. gentilmente che in il Sindaco ove Per Gloria. Professori Nicolosi, acclamante alla tutti di a. Fu all' anima nostre Goliai'di i Goliardi Munici[)io, «!' Italia. Messina, artisti, accolse Ospizio uno di trasportare fortuna in stessa e al lieta augurò Nicolosi fece trattamenti e e 14 di e na, dell'Et- vetta alto. di Bologna, fiammante alla le in Atenei di Milano, turisti guardia musica di Roma, Atenei carovana degli rapi)resentanze altri loro Assunzione piiì possibile com[)()sta, grandiosa ben sulla associare meglio al Poeta di dell' j^ioinata la meglio con il Sommo eolleglii Goliardi ag^osto, monte ubbidendo Catania, onorare essere La il dilettoso verso ETNA suir volta solcata purissima luce sola Il nero fiore,è grande lampada indomite delle castagni; e di chi di e a non se saliva, si saliva si saliva di resina, secoli da le Fuoco le il freddo incontro, Molti la è di noi lecito,anzi è tutto ciò, di udire confondersi con Il nostro 1) Ajìporre Dante, e come di te ombreggiasi poco da tinge di brilla nero, un' v' è non onda sentieri cantevoli di in- al noi piccoli ali i e i e senza del più di e di perture, co- mancata? di turismo dere sorpren- ad sa es- speculatore anima e corpo si diventa così del andavamo vicino del proprie natura, Monte più profonde,non adattare borghese: toniti atno era- deficienza trovare falso nello ira ci sarebbe alte teri cra- vento disagi, cui la stra, gine- grandi turista, anelante del della di arrivo, al P acqua vero vita cantando, profumate adatti, lassù consiste nelPatrio dell'Osservatorio il VI sottostanti Eeginetta Targa a puri luogo, e e di paesi etnei la Porre col della per sua la del Piano titolo di — Dante. più bella Lago, Sasso in del un di onore 2) Gettare morte. la in etnea gloria di più degna, sul suggestionante: e Lapide una centenario dell'Etna marmorea eletto semplice, ma era colleghe goliarde. 4) lavico, una fondo dalle a non proprie programma sui su i pretendere voci ancora freschezza,che che manifestazioni di della essa. commemorarvi luminosi a prossimo abiti che privazione là e svegliavassero nostro che etneo le potenti si importavano tutte Alpi. Il turismo degni del scandaloso delle è sue qua come 1 gine raggi correnti noccioluti canzoni, il sapere di ali di zefiri orientali. pareva nostre dei poco vergini refrigeranti aure, sapevano quelle comodità che di gli aspri, per Ohe nelle natura a investito e intenso, gli sopratutto e nero della colline,inselvite pampini, satura le annunzio Gloria. della e di quel così su incliionjate nere quel verde, posato sonnecchianti come le una stupefacenti. bacio roseo da i fenomeni sono lave, felci,di astragali; mentre di ascoltassero portate, Sicilia etnea, mano invasa era poi le sabbiose e accarezzato aspirando il mano Tutto pura, portate In alte verdeggianti tutto così visioni Si a mandorli. senta ne delle più basse; poco plaga ricevere proiettrice,e chiarezza una comignoli il primo lave poco a brillante. sulla poi le Cbiuse pometi roseo, dolcemente dei capo in nestre e Etna raggi solari, tutta massimamente luce, nascente dei fiammante ventaglio dal di stilV glorificato Dante 224 pi lam- nare 3) Corodelle stre no- monolite Goliardo, Dante Al tutti tocco 1)Ìih1ìdel turisti e allineati sul di maglia cantanti Il Il di come sulle a destra, in la sulla per il fissata rifugi, della primo nel I mare. scoperto, in. alto in sul ai i)rodi ritti e sola la con ali"enstoks, di onore e Dante, della sete di vista fu tutto nostro alla Tra Pachino Che riceve Peloro, e Euro da Tifeo, per il monte in braccio che 18 tutto Lapide alle pronto era già era Lapide, la gli che stata ricorda caliga il sopra golfo briga solfo. nascente per compagni e darsi la e Frumeuto per : sole sinistra. a Alle dimento gra- Lago, domarvi maggior ma del per altezza. Trinaeria, il notte, dell'Osservatorio, . Non e istanti la meglio fame, di Goliardi dai i)rogramma bella la . . Filosofo scoppio uno Piano cratere, invaso superba dell'atrio muro del della e così del punto Torre del giastra gri- il saluto pochi inclinato nuvola a Fu tilante ru- massa una insieme in i)oi e una quali fuoco nero la vetta battaglia. fedeli riposare per di diede, vetta, e sulla alle di avanguardie ai)petiti potenti emozioni aìzii attendevano i loro seno guizzo ci Montagna Osservatorio di in cannonate Montagnola vasto cerca ci e capo gettava nuvole, cento millenarie tre Il la regnare a del agitanti e tanto momento improvviso un che tornò quel biancliissime tuono, salito è mai in lan(;iò di livello si volta. levante di a che inno. goliardismo questa come sul terrazza, 225 Etneo, già arrivati petto, brandenti sul il loro metri erano della para[)etto lana 3000 a piedi a Etna all'Osservntorio ersiviuno Cratere grande goliardi glorificatosxiW (Par. Vili, 67 69) e che aggiunge: Al Nel VI I Prof. Il Chiarissimo tanto i suoi per la conosciuto, 14: anni, sua alta il Centenario V. Casagrandi, morte sua p. della che ai)passionato vanto, l'idolo era di catanesi Goliardi il turista scienza, Poeta Sommo stato ìiostro la per invitato e a Sicilia tore è l'illustra- impenitente, malgrado sua salire grande con noi bontà la Mon- e tngna comineniorarvi per luogo dal rato e altezza potrà disse prima natura di ed ardente ciò terra; tutto spiegare per che nel mentre 1' Amore mondo nel ha sotto simbolo in una opposta e minaccia, Portae per terminando nell'alto nebbia e congiunti. ricevendo II Purgatorio il nel e anelante la è dei Duce tutta una conciliare del Piano monti, inabissate nelle e mente oppri- appare spiegò mente special- e che Divina della disse, commosso cui la condannata, dell'anima,che eterno tutti a della viscere perpetuamente Paradiso litico po- e può che radiso, Pa- razione restau- Maestro che ispirato se, Aragone- valore si fine ni relazio- grande ciò altitudini nel e di noi, a 1' Etna in Commedia. basso bianchi difesi Il nostro del Piano e noi il bacio cavalloni da Duce, memoranda sua inferinon praevaìehunt: braccia, dando le spiegò quel mento mo- Noi mai del bianchissima, agitato, sconvolto, risalire la vra so- solenne, quell'Atrio altissimo,quell'ora trionfante. sempre evocato Federico tutto sarà piena ciclopica battaglia urtantisi,quasi solenne quella Italia,che sua, sulla della parlante lui, per ignivomo, infernale, eterno, apparire monito di non accento un vestiti stati in- momento venerato con forze odiato, fece amato, di alle siamo averlo Dante, ancora felicità,il la di natura che è l'abisso pieno di imce il velo ciò con ha sarà quel tramonto che ignivome Egli mondo dimenticheremo nel il nostro rapporto l'odio il fosse trattato della e fine delle che che anima, in e in e quel giovanile,ossia ingiusto, dell'Etna a comprendere che tutto' ciò a Commedia Divina quel per Cratere suoi. pensiero ciò Ma ribellione l'anima nel Divino Dante, per stupenda fece Goliardismo del occhi viene ebbe dell' Impero. con noi a rispetto tempo stesso la Sicilia che sorridente Dante di acerbamente nello e clic in Commemorazione della così che tutti orgoglio lui, isi)i- dell'immane noi, che Dante, pupille degli intenzioni le e divino per sull'Etna, delle più nucleo Il di vampa I da il Poema tra passa più alta, più sensibile, più parlante cima amò egli noi fra vedemmo la una udito profondità da dimenticato abbiamo che spaventosa principalmente uoij ma per la e Etna die armonia intima essere da come Ciò Dante. dalla e superba la etneo, mai di glorificatosuW Dante 226 amore nato turbi- inseguentisi, invisibile forza verso quella rivolto disse commemorazione, ci gettammo dell' una Lago tutti paterno fra e le filiale : sue sieme in- sul del Il del denominare sublimi del era uscito, cui da indicasse che Amare La di alle ferreo sempre di ore dato in il tutto gli elevati 1 mondo) occhi sublime balzi ameni : li abbracciò sento fiero la i tre alla alla piìi lucenti Vorremmo le con di di coi e Voi, poiché Al mio Che Onde disse mi ne ho e seme sul della allumati co fian- Montagnola. mondo fu dal da accolto presa, ri- nostro sei fiorite,dopo di getto fiera lieta del averci di riconosciuto gita, aveva nostra del nell'alta dei Tempio : il tie nuti te- Ferragosto nel Permettetemi la Regni schi dantecoi il Duce dirvi che faville più fiamma di mille. C. stra vo- suoi nostro che divina tarci, salu- Italia Purgatorio ! E luminosi le ed Poeta. infuocate cieli Falveo infissa notte lassù il tezze al- Salire Torino, Milano, Bologna, noi le Goliardismo. (ormai nella del accorgo scaldar del dell'Etna, Barbagallo loro: far ardor ini suoi indicasse Aniore. e blocco [)er popolazione, giorni della bolgie sue La Guardia faremmo ne monti, ginestre Nicolosi, Gloria averla il Paradiso commosso di diritto un il basso trionfo. Montagna almeno delia al i)ossedere pedoiii,capitanati in Alfio tutti Montagna: 1' Inferno dai di essere colleghi Goliardi dissero: : per verso archi robusto rivolti i razzi nostri di suo calata entrata da gioia, il a, il di fu — sud sorgente inghirlandato sua reclamò studio Goliardo del la do Ferdinan- dell' l'eterno preceduto la mandato guida i)er lavico tutto rifece di spari secolare suo Duce, marcia, fiori,da Sasso — il corteo 18 simbolo salita e goliardo lavica natura, sua fuoco, il programma, Compito la con co po- La[)i(le i per a della etnei, goliardica affaticanti titolo scoglio monti che falde goliardi Catanesi i tanti il 11 bra om- divorata. escursione, i passione pioblemi grosso e la alle e ritorno. della fra ombia 1' ap[)osizione al avevano ossia col lapide un com[)ita pensiero, e i due — attiatta immane sua POccidente, come venne proprio, la proiettò verso progranuna, che Etna passi, finché, giunta 1' anima insieme il dovere lavico fu che Gaioli, vi fu OoUardo, del Sasso suoi del punto quarto Sicilia sui Cratere, clie Montag^na, intera ritornò vertice al dell' eorpo poco a (Iella mole la. iinniciisn e glorificatosuW Dante 228 Lupo io mi Dante Il glorificatoin America Prof. Ob.mo Luigi Calabresi specialmente (li Complete di Dante di fiamma delle dei uno delle delle esemplare un e è ciascuna a — l'amor del- Dantesco, che — americane, ciascuna a nali, connazio- Centenario sesto Commedia Stato i la viva Trivulsiano Divina fra Chicago a tiene il Codice della Università quarantanove Opere celebrare del manoscritti che Siciliani, e voluto esemplare un antichi più ha patria, donando Oaruovale, Biblioteche sessantotto pubbliche. ciascuno Su destinati dei alle università di biblioteche primarie in the che gratitudine italianità « di devozione al fratelli ha che il culto di più meraviglioso Dante ciò tutto filiale del America on 1921. 14, di prò* di affermatore illustre nel Sicilia tributo genialmente F che la di e silenzio, di Italia Patria Italiano della noi così grande in coscienza la avendo poeta Popolo E oltre lingua sentimento jnodestia, con la verso America sai)uto gresso Con- in Septemher un sì un per alle America. affetto di destato santanove ses- del of States of Dante, ha chiassi, Y. United death ammirazione senza W. Williamsburg the libreria iscrizione seguente the of generosità fece Voce nella of in Carnovale un'opera nostri di e purissima Il Ltalians tanta strombazzamenti, legge the dei destinati Dante^ alla e Trivulziano^ ciascuno su di americane la Codice e Complete impressa anniversari Sappiamo fonda fu hy hundredth sìx americane pubbliche Washington, Present inglese: Stato Opere delie esemplari del esemplari quarantanove 29 Orientale di ». Gennaio ci riconoscenza così compiere ricordi storia del e squisita Così 1924 associamo verso signorilmente Oceano. V. senza Casagrandi. un diffondere si di ai liano, Ita- È ili Nunzio Prof. discorsi Il vole in relazione volume riesce di quantità letterario |)er nostra, attenzione tre Amari ad e, il e anche di del riteniamo la (tritici tolo: tiiiu; di vario tura. lettera- nostra notcv una \h',v interesse Hanno attirata la siciliano storico grande In zzo, sono grande Risorgimento. il Vaccai che inediti eui lume vi- dal Catania, artiiroli impoitjinza, inecìite altrju'Mtc in della del periodo ed tìgnre carteggi e consenziente Dumas A. somma lettere e"l belle più di Ateneo slorid, e danteschi alle di (Inlàtol;!,mi dell' lellenitata documenti storico retta di letteiarii,saggi argomento, C. Yìwa'axWwa'/jì (iocumentl e iSitf/ffi colti PcMlitore piibblica/joiie, per del H lettera inedita di Mictiele Amari Una chele Midi jnibblitdiiamo quella ])iiiimportante jxd nostro Archivio. F. Napoli, « Mio « amicizia in sia Palermo, molte ebbero (bi ogni mi vicende siciliano; quella tutto tragedia ci che se destini, e mente; il e via ; il stato delle noi a tribohizioiii confinato mio tìtti,e lieto che chi nero. interven- me da quelle io Napoli, son placido e altre quali sa In silenzio. mie a nioni, opi- nostro conversar tra la parava pretìere ». e per alla mano presenterà rivoluzione forse consiglio esule nugoli fabbricati la le l'avvenir altro non note, » che ";omunanza e |)atriii;molte mia F ultima pongo son rivedremo or di maturano memorabile si Ed i"iìicara; si io che certo sicurissimo durava aia poi alla })er ingombro in 1838 » uom animi breve perchè indi da origine. or Intanto nò coni' degli Diecnibre 4 Paris — serivo simpatia son cosa me per « miei è vi sventure vi prime me(b\sime lungi perchè ne mezzo Le da salda, iikmi Dumas Io — nata nostra, questo Noi Dumas caro non Alexandre Monsieur A « CifJfJAGLIONE. in quando la chiederò; e mia sotto distruggerà il tem[)o quale chiederò aspetto un quella. Ma su del istoria di ciò io sarà; quando slanciarmi, il braccio vi del nuovo gli editizì tutti basti vesi)ro scriverò vostro nel per di ora. vedrò nuova nuovo i tfna Il camniino. clie perla, con l'autor la lettera bella sua veutù ]ai)ia. me di drgni italiani mondo più la pahia, SI e benevolen/.a e me; vi civiltà d'Europa stesso, ancoichè per lui, e ammiratore e Due Io me difficilissinu) gagliardo, righi vostro torna di lettera ve ne sarò sarebbe carità ch'io, trovar a della caiutale qminto adoprarvi di d'amicizia aiutate grato agevolissimo di sdegnare nella suo nel gio l'egre- e suoi lui aiutereste, me vagia, mal- traduttore Dante, dee altri ch'è amistade, rapporti soli l'ingegno mondo. del i"er fan)()so Addio. « quanto Il di che Alla mente sua umano, dicode' giovevolmente e seme reo Però che, piego dMmpiegare modo questo [)er ospitale. di gio- mille terra parlerò. gegno, in- nembo, stesso figliuolo poeta nobile siciliana come l'uomo letterato, raccouuuuli. il os(*uro, (;on il dotto, il scrittore, il sacri, Lasciata il Rii"arasi, vi ». e alla della non scena Borghi. lo tesori lui Di degl'inni l'autor Pindaro, co' passioni all'opera Palermo; vostra primo qualche segnava tolse. delle secondo quando nella sorte, via. onoiata già lo storia Professore iìi lettere, supplire cerca dal Il volumi. pregio stabilito Sicilia migliore ei fortuna del precetti, buone dalla I^apoli, a ei la per All'aprir 231 due in più recata, coi e delle strada sarà Amari sarà aggiungerà s'era scritti gli la vi Toscana, con vita fatti. ^'Napoleone,, Questa « mia de' singolarità Michele di interessante fine; sua del inedita della romanzo alla già tocca lettera a me per questo; ma ». varrebbero un tesoro all' simo amicis- ». « Michele Amari ». RECENSIONI Giudice, Del Pasquale legislazione Di il cui disegno fa, 2^ della insigne, in il Nei caratteristiche della iniziò profonda la attira il con della data, ebbero i'A. incertezza, tre delle come intorno che durante dello maestro nelle parti che il e governo, la secondo spirito delle legislazione veneta, che alla e quella le slazione leginuele Ema- leggi di dalle III ; tentativo che segna as- pontificio. le larghezza, con sicula in La nota locali. Ma di sentì questa, il bisogno più caratteristica, collezioni, eseguite quasi evitarono giurisprudenza I'A. repubblicani cenno si non portanza l'im- notando carattere Sicilia quali legislazioni consuetudini le accurate il assegna Emanuele riforme. e serrato primo capitolo, stati stile con egli caratterizza le dei scuola il XVllI. ed della blicani, repub- tratteggia le legislazioni dell' accentuato il secolo nei con Stato perchè e e vide di- che le capitolidel- tre l' accentuò discorre quali legislazioni negli lo e ordinate del l' A. fin quale Carlo da travagliarono paragrafi la il rilievo egli,dalle penetrò alla Di cazione pubbli- dal monarchici quella, sono legislazione spiega del stari in tratta capitolo intuizione nella quale incarico lo moderna serena attenzione rileva del Savoia, civile nostra per Nei e e codificazione, tutte r la vita siciliana,delle che ti mol- dell'epoca, giurisprudenza Notevoli di legislazione e giorni della attesa specie e italiani, rilevando Codificazione, completato napoletana in caratteristica della monarchici monarchia Filiberto Con ai Giudice elaborato 1796-1920), e paragrafi ciascuna. di alla Fonti il II volume. ed volume agli studii, la eulta, sette stati degli sul periodo, negli primo scuola della riformatori. I volume parliamo, non scultoreamente periodi (1500-179Ó fonti, durante e Besta, Del P. da concepito parte del nell' aprile ultimo rilevata due decimosesto secolo IL Sicilia. la L'A., fu fermandoci parte, strappato riguardano fu Enrico da 1* la pubblicati sono Voi. italiano. 409. p. quest'opera, dal giuridica 1923, quella, elaborata e scienza e diritto del nostri, Milano, anni di Storia Notevoli al la confusione napoletana. stiche le caratteri- determina d' e Italia,rilevando sono diritto e quanto corso, cui dove scrìve la ca- Recensioni fu ratteristica dall'influsso data della 233 legislazionegenovese, vigore fino alla pubblicazione nell' isola, ceduta Nel della fondatori in Olanda in Italia. a capitolo l'A.,fatto largo cenno terzo di Gentile i tra lui da dei L'A., questi sulle prima e diffuse molto germanica per lungo tratto, l' unico fonti nel di Francia, compiuta in Provincie italiane della secondo restaurazione, cominciando il Lombardo-Veneto. italiana dopo Nel e delle abbiamo borata quella scienza, ela- punti dal Grozio ammirevoli il movimento come fosse Ma fu il lo terzo in Nel cinque capitoli. in Francesi, Italia dopo quanta e restato, e e della prima i to fat- dall' occupazione immuni prodomi chiudendo la italiana,dopo chiudere Sicilie, per codificazione principalileggi specialie primo, codificazione della storicamente espone vata rile- gislazio tratteggiando le le- chiude delle Due regno avere quella legislazionenelle di Sicilia,rimaste poi e rilevammo, Sicilia tratteggia la codificazione dal ebbero Gymnasiiim, l'introduzione della largo giuridiche olandesi in sorto quello facendo iniziato,e già primo da giurisprudenza influsso della influenza quanta sulla e diverso egli, pur sulle scuole l'unificazione,rilevando legislativa,discorrendo internazionale, di tentativi Europa, tratta dai e la Alberigo pone sempre alcuni rileva francese espone il precursore opera, periodo (1796 1920) l'A., dopo questo, Sardegna L'A. come onta rileva non Siculortim occupate Nel francese. in dominazione della sua diritto Sardegna leggi sicule secondo la caratteristica cenno nella anche Catania, di dell' Ateneo maestri la di in D'Asti Azuni. Tale dopo. dai Delle traviata e dell' epoca, delle collezioni opere, noi, dell' Italia continentale. giuristi siculi di di fondatore vero sagacia, in Sicilia ed Giurisprudenza ceniìo scienza posterioristranieri,ad ammirevole con Giurisprudenza le loro il quel periodo egli tratta Savigny. ina ed penetrazione scarsa italiano,con Grozio; dei e Francia in essa Donatantonio dal della Galiani, Laiìipredi ed nostri della diritto spiritoitaliano con studiosi più dagli italiani il Gentile riteniamo sostenuto, e del Ugon egli, da dice fondata, storia precursori di progressi stato essere poi largamente seguita venne precursori italiani criterii le ragioni della il rilievo notiamo e i dei di diritto in Italia durante degli studi quale sani con studi Degli sufficienza eulta, espone scuola ricerca e Francia, delle leggi francese. repubblica della alla ebbe che e del con con la legislazione della ne unificazio- 1865, della steriore po- la recentissi- Recensioni 234 ultima chiudono ed redenzione. alla il con giuridiche,nelle ecoiìomiche ed annessi nella e ed del storia la colo se- il volume Scuola italiani studiosi degli Giulia, per " titolo per tratteggia all' Italia, dal periodo il quale ha capitolo quinto, Venezia della e infine quarto Il secondo l'attività scientitìca espone „ Trentino vittoriosa, redenti guerra decimosesto Nel canonico. le legislazionidel separatamente grandiosa diritto del codificazione ma si e za Scien- nelle ze scien- durante diritto, il condo se- periodo. Sono è ed età, fino precisione ammirevole giuridica italiana scuola la parte delle scuole giuridiche economiche le fasi della e dei relativi studii e 1'A., in cui siciliani italiane Sthamer, Die li Uberliefentng der der atenei siculi Carlo nel 1911 d'Angiò, nel 1914 di volume primo Bauten il titolo Die Egli, dopo nove del le 1275 e del del 3 nomi 1282 e continentali formazione giuridiche, alcuni il di in per statuto lista del 3 quelli di del loro essi le su ed sull'Archivio di lavori,quale pubblicare sotto a Unteritalien. l'argomento svolge curiali,quali raffronta risultano le con in dalla posteriori riparazioni dei Castelli,per 1274, maggio Sicilia. varie prussiano dei suelencati Nel ufficio,traendo nelle 1922. Anjou, Ivi, 1923. indroduzione, T A. 1914. vonAnjoii^ in Sitzung- l'Istituto storico primo lista che ; dalla e ClCCAÓLIONE Wissenschaften, von i castelli lo con casirortim di I presso enumera aprile 1281, provisores pulsa, i rilevare Kónigreich Sizilien l'Istituto si accingeva che 1269, novembre Provincie quella dai 28 della Anjou. Leipzig. von der Karls pubblicò importante primo mi Karls Hohenstaufen der una capitoli.Nel lista del alla importante monografìa una un'opera, I Akademie in Roma risiedeva Karl Geselze Register pubblicato I facendo scienze delle Kastelle der und preussischen verlorenen L' A., che aveva Venvaltiing Friedrich sberichte — Die Kaiser Die — geta ve- storico-giuridiche. e ilnter benché 1' evoluzione e ; F. Eduard zione tratta- legislazione in Italia 1920, al progresso ed tarda, fino al dagli e della completezza lui contemporanea a studiosi da presa esposto fase 1' ultima la relativa e serenità, con la storicamente ha 1920, al la notevoli raffrontata secondo si occupa dalle carte, che provincie, anche con in con- quelle Recensioni 230 Gli Qenuardi, L. dei del Parlamento Lincei. Gli atti delle prefazione quali, dopo fatto aver esclusi capitolidei Ed dalla della convocazione Parlamento, rilevando esso re e e cioè sani criterii ricerca del luogo e del quale dedicata le fonti. del tempo parlamento; origine di ciascuno; di prerogativa sovrana formalità Ministro del concedere delle immunità delle zioni fun- la' cittadinanza in fine degli organi ed procedurali; Parlamento' del del del dacato, legislativealle giudiziariee di sin- e Deputazione, degli ambasciatori più larga,vien riunioni della e elettive la anche della bracci dalle è la con mento, parla- storia 1812, del quello a lamento par- documenti la tesse delle del stesso quali e T A. parte che delle dello leggi lettere convocatorie; tre stranieri ; delle a di seconda della durata e degli atti edizione nuova parte terza, delle parlamentari; dei del cademia ac- italiane). parti,nella prima tre delle origine fino sua La l'A. discorre in e parlamentare siculo, del quale invero costituzionali principaliedizioni seguiti nella separatamente. al diritto divisa regno questa. Nella da siculo discorre è delle cenno i criterii espone Parlamento Genuardi del siculo, dei saranno assemblee Prefazione (R. 1922, Bologna La Siciliano. atti parlamentare alla Corte del re o a il presso quella del Pontefice. La prefazione il Sacro il quella delle con regio consiglio dal erroneamente dimostra si chiude col 1433 solennemente di facendo poi, questo di S. dal tenuta fronte R. Ser. „, Torneremo sarà Genuardi, Capitoli inediti Sicilia. Voi. della risponde L. e in L in 11^voi. X, su questa " Documenti lamento Par- del lo promulgazione il secondo i quali pubblicano collettori, tempo volume. in per delle servire ClCCAGLIONE città demaniali alla storia di cilia Si- 1918. Palermo importante parte ai voti da pubblicato come Consiglio, e alla F. S. Giambruno rilevare riunione ritenessero tratteggia Sicilia. di Regno in il Calisse ed la funzione notare del leggi Mongitore del XIV secolo l'A. cui in appendice, un collezione fatti dagli Ci questo di studiosi limitiamo volume che Capitoli inediti, ora i storici,quando a rilevare Capitoli inediti che i delle Recensioni demaniali, seguendo città di anche Malta, deliberazioni dei presentati al sovrano veniva quale lode al dominio inseriti anche di che fine riportati,per ciascuna 1458), marzo 1416 1' città,per della prima 1398-ottobre F. Re del Ciccaglione, 1453) della e alle fin Ateneo, ai dalla giorni nostri Italia ed all'Estero Scuola AA. di ordine di affermano l'antico studii Malta di dalla docenti braio (feb- splendore e al verno go- denza, Giurispru- di han campo, concorso dall' notevole di Bologna dal Tudisco scuole e Catania che concorrono la fu che e fino sua tenzione l'at- di tutta degno l' del- importanza, conquistata grande iniziata quali, le storiche, e nomista eco- Ciccaglione diritto F. vitalità scientifica giuridica di quelle quel del le note per È della facoltà dopo in unica Catania nobile, eletta tradizione la fondata ecclesiastico, giuridiciin 1392- ClCCAGLIONE di la grande elevata. il rilievo suoi tempo, diritto Indichiamo giuridica, elaborato storico dallo l'Archivio ed mantenuta giuridica sicula, dai per e origine, e sua studiosi degli in Majorana statistiche,provano note XV, del metà Facoltà della facoltà della facoltà,interessa stessa accanto G. storico e manio. al de- 1923. missione indirizzo,per Università L Indirizzo Paese. al ed Catania, L' demanio fmaggio Catania importanza, quelli di meritano dal cronologico. ordine la 1458). febbraio Maiorana, capitoli, il ritorno presentati per e sono approvazione, F. G. di capitolo.1 compilatori XIV secolo Girgenti (agosto di forma (viceré),per venivano del loro la agli studiosi, per pubblicati quei capitolidi città,passate baione, un vicario capitolo per negata, o in di ritornare tentavano inediti a Parlamento nel e venivano, Alcamo da queste, demaniali capitoli già editi. Gli suo capitoli,della I sono al o di precedentemente consigli civici, che, data avere per tali i pure alfabetico dichiarate non state erano indicano demanio, al quelle, che, 1398, del Siracusa 1'ordine 237 di e e in terza e con Cutelli e che oggi la gli conservano all'incremento Italia. V. Italia, Napoli; dal anche la Scuola con Casagrandi degli Recensioni 238 Radice B., Chiese La Ediftzi pubblici storiche, Bronte, Slab. e — Conventi. e Sagra Umili degli in Bronte. Tip. Sociale, Note dizionali tra- " schetto, Mo- 1923. Eroi, Bronte, Tip. Battiato 1923. Il Radice, voluto ha artistico,e e della fornito fonte di Bronte Oratori in in e Il turista ad ammirarvi guida alimenti questa dei suoi nei Radice le commemorazioni durante e per dubbio senza che dopo per dell'Etna si esistito dalla fede reca vista e Randazzo a si nicipio. Mu- del e procuri sta que- verà spirito tro- insperati, in di quattro secoli sicula pura e stra illu- ed il suo ove l'Arte pittura, tempi dell'Ospedale, prima a nel Fascismo e la grande la difesa pagine piene la Giovinezza che gloriosi destini raccolto Sono in dal ardente cuore abitanti. Fede i morti Bronte, a entra Chiese, fra documenta i attraverso manne nor- Poi hanno sveve-aragonesi, fermarsi plaga occidentale Il Prof. — poi e d'arte vi Circumetnea la per rifugio gradito, ospitato un della godimenti e ascosa trovò a Monastero dal esistono che Sicilia religiosi.Egli e ossia le opere che hanno della benedettino. pubblici egli subite città civili vi metallo normanno orme lo alletterà che edifizi archivi Palermo, Cimitero, del Collegio Capizzi del Catania le belle in per l'arte Gli di altre riche, sto- genere artistiche,gli ancora origini e e le trasformazioni da Stato poi e di gusto origini bizantine, basiliano pietra,in legno che suo pubblici dalle illustra le Carcere, del Teatro, del più celebre, e Maniace Degli presente, documenti. poche edifizi luoghi sacri, che vi esistono. tuttora che vetusta cenobio Cappelle,egli e le origini del 24 più di la documentazioni loro ai di celebre dei e scultura, che Maria quel è più quelli di illustrazione una intorno S. ricercatore di illustrazioni pregevoli avvalendosi città,ma dalla fondazione di di pazienza di vantare Chiesa altre tante composto, inesauribile la base comincia in ha pubblici della potranno e Egli innata una deve dedicargliene un'altra,quale che sua privati e sono Bronte cui i guerra della di della discorsi di massime diedero speranza, per secondo lui da incitare patria fede, Siciliana,e Patria, nel per subito riconobbe opuscolo pronunziati i vivi il loro di la rinascenza e per e scritti glorificare sangue. orgoglio, di Bronte che quella di ha amore fra le Recensioni città del maestoso numero ad suo La forte circuito offrire alte superbe eroi fu palpitante quella campioni che vittoria di fierezza sul Carso, insienie sul implacabiliaprivano le 11 che vie Radice, ardente esempio di che nelle sue più alta, ha ragione alla nuova perchè storia educando va secoli dei uno agilità dei Gualtieri Sangiorgio Stab. Adernò, ogni D., Tip. il di siano delle il turista sé a quel più del dintorni e più grande È perciò segnala al delle quello degli diede i via ai di Brontese suoi ad uno migliori degli umili uno salti, as- eroi, etnea di e segnarli con- di servano e Nicolò di Reale suo voli quegli dimenticati, benefìci Spedalieri Collegio Capizzi rischiaranti non finestrini la via al e da gresso pro- nostro lì nobile chilometri che più con nel grande il ai turisti etnei Socio Casato attorno vedere i tetti e ed festa una ben vecchio meritato al Cav. dei Domenico nea li- torri le rarne ammi- ed ogni artistiche,che falde delle mondo. il che presente illustrazione la suo sulla volarvi farvi naturali del plauso Benemerito, adornese per il potrebbero etneo meraviglioso complesso terribile vulcano tutto di Brente, come Adernò come circuito del ma bellezze sublimi vantano, e vagoni, incisioni, con avesse, e, contentarsi e Adernò, dell'Etna semplicernente per Casagrandi 1921. Savasta il suo dei di storico Costanzo, Circumetnea della città dai S. cento le caratteristiche città sua prodotto della regione la patria che Sunto Paterno come Sangiorgio Gualtieri,i ferrata della la gioventù la esaltarli meravigliose falde città delle Radice, attirare più camosci Vincenzo il suo la civiltà siciliana. della Se figliuoli. essere come Piave il sangue sono in fari cuore armate non Giovinezza, Cimbali la sul ha Maletto ardenti del che, all'avanguardia, stibili, furenti,irresi- vene vicina lampi dolcezza, e nostre vittoria. alla due alle della così Enrico oramai e arditi voli quelli della con più ai Grappa dì quella falange a di e i suoi di i un contingente vanta ha p^tto suo col italiane si membra nel linea armi occhi su(m sue foreste,e delle fisicamente nei nelle in prima stette che che etnea, igiìivoma Montagna, sue alla Brontese gioventù progenie etneo 239 di chìvio Ar- nostro Adernò, Sangiorgio che Sangiorgio-Gualtieri, vuta do- tieri, Gual- risale ai Becensioni 240 fu e Adernò ad E e il la il offre Adernò da dalle turrito del Simeto, verdi In S. di illustra il arancio di La nel sotto dei uno secoli perdere secoli e Il Cav. uno fine settecento e di Panteon entrare che del so, maesto- principessa za eloquente caterat- coi del primi pre semdo. mon- sicule origini Dei di Palici,le dell'agricolaciviltà araba, la numismatica cittadino illustrazione ha, degli rilievo della di essere dal si chiude adranita verde scello ramo- la con dell' Etna, il tazione presen- Minardo, nero fiduciosa e dei uno di non della beniamini pochi avi chiude illustri, nobile figura al e di palestra del generale e il fede che e di rispetto dro qua- lo storico suo della spinsero Sicilia la loro di alla scienza, che fecero rinnovamento del splendido suo dell'avo principio dell'ottocento illuminate virtiì la conserva quegli spiritieletti, pieni di individualità nella tempio Montagna. col Adernò, le adagia tranquilla,laboriosa si memorie di Adernò del dotta Sangiorgio Gualtieri, che alle benemerite perba su- e quello degli popolo, piliimponenti vampiri prerogativa una i sono espone lo stemma e lavica, la fiera Muse, traggono at- dell'Aquilavolante. becco e che Adrano, nel più larga, aperta, biancheggiante, soleggiata Adernò, terribile sovrastante ad vivi bella,attraente dell'odierna vero ancora di presentarci dal della con delle l'influsso romane, pietà tipi per risonanti, imponenti l'Autore e emblemi caratteristici suoi la soggiorno Dio del Tempio tradizionali i costumi da del storico sunto succoso un Necropoli sicule,greche che le con normanno, famoso la vista lussureggianti giardini di aranci, Adernò, coi ricordante consolarci sua ciclopiche,e mura 1824. nel artistici che del dare a l'occasione ed dionisiaci antiche a Mazza quella, cioè,della ruderi gli incanti con naturali tismo, patriot- superba gli dà che di e Magna edizione una di vista Lucia, fino va Castello del dai nereggianti Adelasia, normanna per turista,da che Monastero regale quale, tipiLa coi rapido sunto, un del monumentalità, Adràno, il cultura di Sangiorgio Catania a quei punti l'attenzione Dio edita nipote, chiclès, ne per tradizioni l'illustre Giovanni con storia sua viene oggi primo secolari ha tempi normanno-svevi, un Sicilia intellettuale, politico sociale. E da augurare che giorgio-Gualtieriabbia intellettuali della la illustrazione la diffusione del che Sicilia Orientale e benemerito si merita anche in nel Cav. campo quello dei Dr. San- dei visitatori ricercatori Recensioni e diffonditori orientale, per che Vuole Dee delle il certo pomo le la il l'arancio bello, che di lo più di prodotto leggenda dell'Olimpo, più dell'estero contrade sono 241 il Porno, che più saporito, agricoli prodotti Paradiso vero raccolto avesse dolce, un dei diede giardini più suolo terrestre. Paride dai del elegante alla di del Casagrandi bella Oggi Adrano. Adernò. Vincenzo più mondo è BIBLIOGRAFICO BOLLETTINO Zucchetti, Q. ratte (a Libelhis il e Storia di). Il Chtonicon cura de imperatoria " dell' d'Italia di Istituto Beuedetto^ storico Roma italiano Zucchetti Chronicon S. di chiesa in Andrea, dell'Italia parla Roma, di e Benedetto, con Passando dalla ed metà sia del Spoleto storia, lo interna del X, secolo forza come ne di e, di ritenendo che dovette nel dare a gitta accurato per tuttavia l' ordine Del Giudice, " in La Rendiconti interpretazione del R. Istituto manzoniana di Scienze di lombardo due tore all'au- verso la Ducato di rileva esame, sulla luce una in l'anarchia al- mezzo la quiete. » menti ClCC4GLI0NK Paolo di Lettere e punteggiatura sulle luoghi cordando ri- seguito. fascino F. P. vando rile- un e le cominciare a del esalta, esercitare società lui scritto con ed tinse at- Quanto territorio carolingio, doveva alla e, la il titolo. nel l'opera periodo che ritoccando fu cupa oc- edizione, edizioni, Libelhis Si cui descrive da il metodo anche il che della parla varie scrivere infine dell'impero, destinata attiene, manchevolezze, sue Roma, l'idea si conserva l'autore le le fonti, le cui con il Chronicon. ed Codice, e enumera della romano. queste esponendo cui Pertz, Tratteggia nonostante « specialmente apparire che ed dell'Origine rilevando del tratta del maniera dalla tra manoscritto; Zucchetti lo del vicinanze. sue Libello, la per prima occupa anche 1000, il confronti incompleta, quale crede mercè vicende Benedetto stesso X, nelle alla il 973 tra Libellns, del correzioni secolo o il come 1556, due accogliendo esclude ed del le e ed si probabilmente assai e lingua. Infine la e 1839, del discorrere a principe postille Pertz del quella italiana esame 103, pagine ritiene, desumendolo che scritta originali, le scrittura, la Fonti So- 1920. egli, toccando primo al origine accurato un possibilmente notizie di crede che poi dell' opera, Quanto dell'autore, parla di prefazione elaborata una Libellns. del poi e " nelle del „, „ Lo Andrea S. Roma, urbe in poteslale di monaco Diacono, LVI. voi. 1923. „ L' A., suggestiva, passo che del crede dura del rilevare la dalle leggi Noi, Romani. pur sulla inter accolta anche da in Italia, seguito i Longobardi, dagli che interpretazione altri cercammo barbari ed un continuazione diritto, insistiamo generalmente stato dei denota manzoniana, la po' congetturale. A interpretazione sforzata piuttosto ma Diacono poter la largamente esposta di ed Rotari di Grimaldo, la da stranieri. studiosi il sistema seguendo invasori, poggiare compimento e ammirando pretazione, il presero alle leggi noi E cioè parte delle di anteriore; rassodato e e Romani di Grimaldo. F. dizione con- quasi il loro dei e ciò storico lustri conoscevano terre Rotari la valoroso sette tile, sot- il secondo rappresentano oltre che, originale, parere, stato compianto che romano anche che da data suo dello del nota giudica CiGGAQLIONE quisto con- che era vinti, GIUSTINIANO Prof. Fu del di del studi Reitano, su sulla base di degna coi tii)iMicale di Vittorio della il a del in e La fu e tesi il Cardinale poi blicata, pub80 ottenne anche dichiarata ingiusto sarebbe illustrante cessione fosse destinato di che fu Egli della fu che ad dal quello del diplo* nel 1718 cilia Si- nella sul di '700, ma critico dei primo mio rico sto- miei di cervello, le Scuola, nostra nel Acireale attivare il più e relazioni storici di dopo, Sicilia ad uscirono vessillo ambito, le disposizioni modo ogni il vigore anni della studi belle sue quelli, cioè, lavorare a ma, dei rarono procu- mento riconosci- pubblico io la il nell'età che che filo cara in chiudeva con io, non rende età della e mio fossi fa amare faccia esistenza. perito: io la i a tenti bat- discepolo, repentino, benemerita con mentre primo strappo uno Lui, al secolo nel destino, creata, aveva morte, troncava stato, dell' di quarto un del crudele limiti che oltre per sentenza Reitano, scorso ancora Ad Due Scuola direzione, pubblicò perla le mia più con Antica. i)rogranima presto Scuola dicembre discepoli, mia la inaugurò all'Estero. Legge quella Giustiniano 5 la II i)Oitando così tutti si Storia Reitano di ; più continuò crudele lui fu una illustrò e candidato tesi sua i)r('gevole studio il alto Italia di di Rinascenza. premio in di Siciiiji. Sicilia, Il luj^lio 1890, inaugurata studiò in la quella sotto assorbì discepoli che, la fu Filosofìa e 18 della Giannotta. miei [)roficuo un 2a autentici me 1718-1720 altri Amedeo che l'insegnamento profitto il quale documenti, Reitano jiltro un Orientale Si Letten3 laurearlo la Commissione sem[)re Pareva 1719. quelli K mentre Reitano, matiche e dall'Editore inauguravano costanza, il del di niedioevale e nuovi Giustiniano da Moderna, 1893, di con antica di dalla e Scuola stami)a. Così Storia DISCEPOLI l'onore la, guerra e» lode, ebbi moderna, Storia 1891 la 80, Storia sulla Alberoni nel io ed di tesi una sovra MIEI i)riini discM^poli della Ateneo, nostro serie (lei lino DEI PRIMO IL REITANO onusto vita. il 24 no Meni, d'an- Necrologia Fra lo quei primi che pocbi GiuSTINIAN"" divennero, fedele, [)iù appassionato alla mia più [)uro, perchè nidi solitari,nel salvò si che di meriti la quelli E la Il di dovette Il di e Io « cari scolari e l'Arena la sua ospitanti raccomandargli « Al al qualche mio dolce la di ricompensa del Scuola, il R. suo ed la me Liceo passione, che volta cabile indimenti- fosse mio sento ripeteie fu dre Pa- Faro: GIUSTINIANO il era Maestro, Egli rispondeva, il di rispetto reali Signore io bisogno tutto del dimore Spedalieri, quando aveva i)er Ma sentimento. circondò nelle discepolo, che gii lo accompagnavano Egli quale scere cre- sate. profes- al di là del esi)resse mi sua la me leale suo lassù e che sua se anche che coloro soddisfazione Scuola mio come come pure sfogo del quello, solo Sicilia anni lunghi sua pubblicamente non stimo amato convinzione la di e suo di ri[)etermi, ogni punto Lei lo tutta più ampio filiale fu ossia e presenza maggior con sincera prole, più affermarsi riconoscenza stimo questa per alla nuovo indulgenza. e la la che Catania. grazia il più affezionato,perchè il amo per sem[)re con dalla e volte primo dove lo ma. anche a amo [)er [)0Ì in nobile di e corso con- pei- di e mai lotte nelle serrato dell' onestà e fiore i)u- [)otesse raggiungere Girgenti, sua abbandonò non sua vincei'e di bella Silvia. difese e la primogenita giunsero me educò si che Palermo di arriva, nella : col Liceo quel Egli lo R. agli non diritta presto, Trapani, gli invidi, e via massime strinse stinui quante Dominatore, a Scuola quell'arrivismo di e pensò la nel Egli sua contro per venerazione Nicola si dalla per vie, luogo la riputazione, Reitano, le è quale Maestro, chi raggiunse gli assomiglia, incontrava, ma lo perciò affetto miei lungo via al O non Storia, prima più appassionato, dai i)uro, avvezza terra coscienza mai se di la e Egli diritta bassa delhi cuore stessa dettata ». die più niiji colomba, una opere, i)iù importanti sostenere in lo E più fedele, perchè Maestro^ suo di posto che intellettualità, il alla quell'egoismo il e cattedra come di corrompono riconosciuti. tanto era affezionato il lezzo brutture proprio sempre per che e candido quale intendimenti il dei dalle insozzano rezza tanti quei l'allievo essere sep[)e più e fìa poi e persona. Il Egli furono, Keitano più alti lo 245 me vi e il e S. saliva della stesso. sua » Necrologia .'K' non ferma di darmene di le quelle solenni alle della sull'attenti volta una di è che guardia d'onore di tanto è cuore degli inetti se non Reitano le gote avevano di non di In trent' anni ve ne è la Egli La faceva i suoi dalle all' estrema coi di non pianga ne di essa gli era innamorati perchè Egli n'era se disprezzata,perchè ciò che la cuore non spirito^ che Gli senza di ultimi penetrata guida stiniano Giu- col Maestri loro ne compagnarono ac- adorata, tornata con- stiniano Giu- pio. furono la crea arrivati insieme migliaia di come ma del trova non sappiano insegnare, nell'anima, della : Padre negletta, perchè preme cuore odio, di vendette,di e perdita fatto, di più di che i)er nel lo salma scolari o almeno vergine, perchè una così sempre [)onessero scuola che generoso la si una amati dimora, i suoi magistero davanti degli scolari loro vere do- bianchi senza e giorno incontaminato Storia, quasi che il morì di il conforto il insegnamenti. modesto, stazione atte- avesse scendere Nessuno quella morì la i)assando scuola: fiori,come puro, mantine ada- Lui pareva il corpo Zolli,e più io, discendendo il Maestro è lacrime Eugenio amare concetto è tradito che uno insegnanti sempre ha arrivismo; spirito. suo malvagi. bianchi O, abbrivida dei mi con e non crea salma Reitano egoismo, che solcate la cuore da Egli e vedermi azione. senza Prof. Preside, amato buona ghiacciaia una Ke, un di diamo, ciò, ba- fìan(;heggiano, come nell'animo pace una Scuola la maestro, la con comj^iuta aver liete salutassero le possa E vis(;ere leali. E Liceo nel convinzione, sentire cìììò e più e suo colonne mi e del marmoree ioniche gigantesche granatieri i)iù aperte prove scale filiale Padre. nelle di (ulti superò intima sua il diritto avessi di radici genere; insegnante un nome |"er le con dimostrazione tale una io che terra, ma. (;lie che del onorato piantata [)icghiciadel mia compensi essere toire una della dei jill' insef^nnnienlo sjilili fu colui Reitano ris})etto soltanto, per come di cioè ambire, quello discepoli, siccogliercuna di negato più dolce del beato farmi sia dissi, Giustiniano come ma, si m:ii medio, mici dei «lire, "rli(».nessuno Tosso vita. è il [)resente e l'alto quel- con La con ria Stoesso l'avvenire. Ohe del ce mondo ? Così ne una facciamo, esperienza sogliono si va dicendo, maggiore ragionare di del passato quella che gli stolti, perchè se noi avevano se noi abbiamo gli tichi an- abbiamo Necrologia molte appreso ed cose il destino proprio è stimiamo ci più di discepoli individualizzati p(Msuadere, anche magari e pedagogica, che abbia cervello cuore devono si per un' tetro aer e della hi è Storia gli il Stati e sia compreso, sia le di tutta la stima Liceo fra i migliori La che Licei Societcà di di gli per Un'arte che ognuno il che scuola, [)resto coloro vaganti che direi io la ragione abbiamo Gruppo una cessante in- classi, fra gante ele- veniva parti, singole quadro. la ha nella prova, ritrovata sempre Maestro vero Catania, Colleghi che che in occupa uno dei ed catore Edu- lo, circondò Lui pietre fondamentali delle degnamente tanto delle Lui come luminosa i suoi come e triplice dell' l'()r[)ello avuto di che Storico. si atìermò nostra classi grande quel del facilmente ReitANO fra che nesso comprendere sotto il ne no della il d'azione stato negli allievi illuminato, Spedalieri, di indorare dare il per meritata, 1' Anziano suole metodo suo Reità gioventù piovono confusamente individui, fra primato), Lettere, che Giustiniano della il si complesso migliori intelligenze Così lo e doveva al di Facoltà nostra che i)er del visioni la tragedia, facendo individui quando Dell'efficacia venta di- il cervello tanto ma sintesi, spiegando ri[)roducente fia uiiiiiva quando alla dell'umana atti Lotta. soltanto sapienti. esiste, perchè nell'aula riesce almeno affratellare, ideale, altrimenti sbadigli, di preso ap- ». (dualismo frase: da stelle, senza quadro dualismo Stati sé; 1' analisi tutti lega fa la di Scuola Accoppiando loro non eventi solo non professore ad do quan- aveva allora gli ignoranti con il loro un'aula in Uatteìiti servono insegnare, se incontrare cambierà Martiri i)ossa cuore e si « studiosi Egli la sono gli [)assare frutta, quando del ne degli lezioni, siu' suoi storia (die fattori. e registri dieci, che i cretini momento, un sui e colle to quan- ai la ])resenti faceva impressionare. a i i visiojui Storia i"4noianti, ap[)rendere tutti loro della scuola nella ad aUre^ tante raccomandava principali agenti anche ma generale otto loro l'insegiiamento (die a della più Reitano incatenava Egli nei tanto com[)rendere i)er sidiernio mio dimeiitic^ate pur essere passione con trascorsi, bianco sul Il sapienti. ('ontinuazione. logica di nostro attendere avvenimenti abbiamo ik^ miovH^, 247 scevano riconodel R. i"rimi posti d'Italia. Storia Patria per la Sicilia Orientale, che in i! I NecroìtKi'xt s lo sempre eiò a me, dubbio ma per faecio elle la dal elie ammonirmi Hlioi 8()(*J Presidenza di eomiiiozioiie ha Catanese Maestro, suo la fatta eoii Hcnola (l('i imo iiicjiii(;() fedele, vide elie perdita, elle v\)\)(' ReiTANO CtIUSTUNIANO enidele oiamai quella e destino è mia stata vita n'.»n ben meno imposta, lia tramonti. soltanto Catania, aprile 28 1924. Vincenzo Prof. F. OicCAGLIONE, Direttore Oasagi?andi re.spa usabile. moria, Me- la alla non clie e saliitaiiie pensando fatto, la foildjitoii più amara amara senza aurore, INDICE DICIANNOVESIMO DEL ANNO Memorie (1922-1923) : C Nasem.i XIX VOLUME Una — redazione delle traslazione sulla dell' volgare di reliquie del Epistola S. da Agata Vescovo Maurizio Costantinopoli tania Ca- a Pag. ............ Majouana G. La — dalla ]"nssaggi(" suo G. LiBKKriNi La — di Signora tradizione topografìa cinquantennio. F. Stanganki.i.i C. V. HO il per V. S. di » 5S » 69 » 82 . da : 1853-4 Elleni degli . . di . . Tommaso del 725. . Occidente . . , Gargallo Trattamento Giuseppe a della e di il . . rante du- Genimellaro Camàro » . 167 ....... delle archeologica, Meteres. artistica numismatica, » 203 /" 211 e 1923 e la Per . 1' Arena 11 — umanista Dante — del gloiitìcato sull' Carme (1780). tino la- 103 ...» di Tempio . . S. t . Goliardi I Etna. il 96 ...» XVIIl sec. e . . Fonte) d'Austria Benedettini dei . la e Teresa catariese Palazzo . Fiume Maria Catania di monte (11 di morte Coco V. Nicolò . verso . » V. Casaguandi 223 F. CicCAGFJONic Recensioni il tana Amenano suo Romeo — S., Amari Michele 229 230 ...» » nei di Domestico S. S.— S. ta Aga»12l Culto (Ing.), Prelato (Mons.) . G. di inedita » : V. Casaguandi lettera Una — America in glorificato Dante — 117 dilettoso il ..........••» e 155 nelle nazionale rappresentazione con . . politico Risorgimento Siciliana Sicilia \ . Cifali-Cibali Vito Casaguandi « . (Jarlo 1922 — — di Rei . Comiso e : Casaguandi — . nel iconoclasta di Rilievo — Miscellanea C. Storia inedite Catania — Bibliografìa — storica Lupo siciliani della Bisanzio di inedite N. Consoli . Vittoria timo ul- ' persecuzione Memorie OiJSi . a dell' scoperte 135 L'editto — a P. liberali . lettele Dieci la PuroKTÌ . 25 ...» le e l nel ............. P. Finocchi antica . Santapan, storici mazziniana Indipendenza — — Gioetii Lajolo Catania i ^Cuma-Sybaris-Siracusa) Nasklf,! documenti . contro Aldonza (Donna . V. Casaguandi di Congiura inedito processo un ai . Una — Militello Studi dintorni e . . . Ricerche di . sul . • . del sotterraneo corso Catania . . fiume » . , . . . . 124 Tndice — F. CiccAGMONK nostri Del — Kaiser Genuardi Die Verwaltung der Friedrich II iind Karl Gli L., Giambruiio S. «ecolo CaSaghandi 1 italiano. Voi. decinioHcHto ai II. ni gior- Anjou von Anjou von Siciliano. inediti Capitoli Sizilien Kouigsreicli Anjou. von I Parlamento L., im Karls Karls Register atti Kastelle Gesetze der del Genuardi e Sicilia. . .... Prefazione delle città demaniali la del- ........... V. al dal ^inridic.a diritto 232 verlorenen Die — del Storia I'., Hcienza Ueberliefernng Die — (iiadive ............. Sthamer, Edgard iinter — (•shìm, Clenieri- Ilaveniui, I^a;,^ 128 legislazioiioe Fonti, — di III, Antipapa te — Arciveneovo 0., Gniberto Fiaurohandieta G. Majorana — del governo ed Re al L' Ciccdylione F., e Indirizzo Paese. Università della di nia Catarisprudenza Giu- di Facoltà 237 ........... — liàdiee Chiese B., e La — — F. — in urbe Andrea 1)., Sunto del Roma Giudice — Lattcs storico La Brandileone Il (', 1. Atti 2. Il 239 incisioni con » e Clironicon « , il di Libellns « Benedetto, monaco imperatoria de potestate 242 manzoniana interpretazione di due di luoghi lo Paoivi Note a greco recenti Conferenza. comune. difese del contratto 243 ...» letterale nell' tico an- ivi ........... sul della l'origine Serafino X., il ed campagna F., Notizie Soratte La Concettura — Adernò, ............ A., Cortese di ............ l'., diritto — ivi ....... Z:;rrìiiitÀ — Diacono — dizionali tra- P2roi . Del Note bibliografico: CiCCAGLiONK S. Bronte. 238 Umili degli Gualtieri Bollettino di in pubblici ......... Sagra Snugiorgio Edilìzi Conventi. e storiche. stantia convenientia o . Biscardi . » ivi ivi ......... : della di Società Storia Patria 131 . Giubileo Scientifico del ivi Presidente nostro . 3. Borsa 4. Onorificenza Studio di Prof. all'Editore 5. Antichità nel 6. Il monetario 7. Barbieri Tesoro e Palazzo Aromatari Necrologia Casaghandi Vincenzo dell'Archivio degli dell' ivi Casagrandi Storico. 132 Elefanti ivi ivi Ognina antichi ivi catanesi : V.--Prof. Giustiniano Reitano, il primo dei miei discepoli 244 Indice 'r»o — ")., (iiiilx'i te» Ai ci Fraiirohandicni F. CicCAGMONK l'a;,^128 Del — nostri Giudice — Ueberliefernng Die verlorenen Giambniiio S. I decinio8(;8to im ai II. ni gior- I KouigsreicliSizilien Anjou. von Karls Gesetze Anjou von ivi ...» . . . Prefazione » . . » . città demaniali delle L., Capitoli inediti 234 ...» Anjon von Siciliano. Parlamento del Genuardi e Karl nnd der Resister Karls atti L., Gli Genuardi — II Die — Voi. 232 Kastelle der Verwaltung Friedrich Kaiser ilnter secolo dal ginridica italiuno. diritto ............. iìlhainer,Die Eduard del I\, Storia e scienza Fonti, legislazioiio — ( 'Iciiicii"li l^'aAciiiiii, t"Mhiii, "» III, Aiitij)apn te — \ cscos » V. al del g()v»Mi)() risprndenza Ràdiee — Sagra Bollettino F. S. in urbe Del — 1. » ivi di Adernò, incisioni con » . il e di Chronicon « Libellus « de Benedetto, imperatoria monaco potestate di manzoniana dne di luoghi lo Paoivi a greco il recenti . . difese . Biscardi del . . stantia . o . . letterale contratto . sull'origine delia X., Serafino Conferenza comune. . . » . nell' . » , convenientia » . . 57, della Società stor. La citazione 23, linea p. 99 della nella ivi ivi ivi ...,....» : di Storia MI al fase. pag. 243 tico an- Patria 131 ........ BRRATA-CORRIOB a 239 242 ed campagna Coucettnra Atti 238 interpretazione F., Note Notizie dizionali tra- ............ A., I^a Cortese Note Bronte. ............ diritto — in ........ storico (1., Il Soratte l\, La Giudice — pubblici tizi Eroi ])., Sunto del Roma Brandileone — Edi Umili Zucrìuttl — Andrea Lattes Gin- di Facoltà della ivi nia Cata- .......... degli Diacono — di bibliografico: CiCCAGLiO.NK di Indirizzo Paese. Conventi. e SnngiorcjioGuaUieri — CiccaglioiieF., e al Università 237 storiche. e La ed Re L' ............ B., Chiese — G. Mijorana — 236 la del- Sicilia Casaguandi ivi che invece nota linea 2 va 14 e di Plutarco presente annata leggi: del (v. Caku. Carrera Meni, 1639). del delPediz. della riferita non al alle parole: periodo che spedizione ateniese termina con la linea che 24. si vano tro-