(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
SPES –Associazione Promozione e Solidarietà
Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio
Sede regionale: Via dei Mille, 6 - 00185 Roma
Tel. 06.44702178 Fax 06.45422576
Sito internet: www.volontariato.lazio.it
Indirizzo e-mail: [email protected]
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
R12NZ02016
Regione Lazio
1
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
Accoglienza e sostegno – L’impegno del volontariato per i malati oncologici nel Lazio
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
A08 Settore: assistenza-paziente affetti patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti
e/o in fase terminale.
6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con
riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:
Il contesto settoriale in cui si realizza il progetto è quello dell’assistenza e del sostegno ai malati
oncologici.
LA MALATTIA ONCOLOGICA
Il cancro è una delle patologie più complesse e diffuse nella popolazione: molteplici sono i fattori che
concorrono a determinarlo, molte le differenti patologie oncologiche e le diverse manifestazioni
cliniche, gravi e articolate le problematiche assistenziali, psicologiche e sociali.
La rilevanza della malattia oncologica in Italia è fatto noto. Il numero di nuove diagnosi di tumore
nel 2007 ha superato le 253.000 unità. Il numero di persone che nel 2007 avevano vissuto o stavano
vivendo l’esperienza della malattia (indice di prevalenza) era di 1.797.736. Nello stesso anno sono
morte per malattia oncologica 125.886 (dati stimati, tratti dal sito www.tumori.net realizzato con la
collaborazione di Istituto Nazionale Tumori di Milano, Istituti di Ricerca in campo oncologico IRCCS , Associazione Italiana Registri Tumore – AIRT).
Nel Lazio si stima che nell’anno 2007 siano stati diagnosticati 24.407 nuovi casi di tumore, che circa
176.836 persone al 2007 avevano vissuto in qualche momento della loro vita l’esperienza della
malattia oncologica e che circa 11.200 persone siano decedute nello stesso anno per cancro (dati
stimati, tratti dal sito www.tumori.net realizzato con la collaborazione di Istituto Nazionale Tumori di
Milano, Istituti di Ricerca in campo oncologico - IRCCS, Associazione Italiana Registri Tumore –
AIRT).
Se il paziente oncologico ha oggi una maggiore probabilità di sopravvivenza rispetto al passato,
soprattutto se riceve una diagnosi nella fase iniziale della malattia, dall’altro lato ancora non risulta
1
sufficiente la capacità delle strutture sanitarie e sociali pubbliche di rispondere agli innumerevoli
bisogni che la malattia oncologica innesca. Ne deriva un carico enorme che grava sulle famiglie, che
da sole si trovano a far fronte alle necessità sociali, sanitarie e psicologiche del familiare malato.
Spesso peraltro, i familiari non sono a conoscenza dei servizi sociosanitari pubblici, privati e del
privato sociale esistenti sul territorio, e riescono così ad usufruirne solo in minima parte. E’ ancora
insufficientemente diffusa tra la popolazione un’informazione sulle problematiche oncologiche sotto
tutti i diversi aspetti: prevenzione, diagnosi precoce, servizi attivi sul territorio per il sostegno al
malato oncologico e alla sua famiglia, diritti del malato oncologico ecc.
IL CONTESTO TERRITORIALE
Sul territorio della Regione Lazio l’offerta di strutture socio-sanitarie, pubbliche e private, è
certamente molto ampia, con servizi che vanno dalla prevenzione all’assistenza palliativa nell’ultima
fase della malattia oncologica.
Se si fa un’analisi più dettagliata non si può trascurare la diversità di servizi offerti tra le varie
province, la provincia di Roma e Roma città.
Con riferimento alle strutture ospedaliere che hanno almeno un reparto di oncologica, ematologia o
radioterapia, si contano nel Lazio (fonte www.poslazio.it Portale Sanitario della Regione Lazio):
TERRITORIO
ONCOLOGIA
RADIOTERAPIA
EMATOLOGIA
ROMA CITTA’
19
13
15
ROMA PROVINCIA 6
1
2
FROSINONE
1
1
1
LATINA
1
1
1
RIETI
1
1
0
VITERBO
3
2
1
A queste strutture vanno aggiunti gli ambulatori presenti in alcuni dei distretti sanitari della regione.
Nella provincia di Frosinone i servizi sono ben distribuiti sul territorio. Non si limitano, infatti, ad
essere presenti solo nell’ospedale del capoluogo, dove naturalmente sono più numerosi e
specializzati, ma anche nei vari comuni.
Alle strutture ospedaliere pubbliche, dove è possibile fare radioterapia, chemioterapia, terapia del
dolore, si vanno ad aggiungere i numerosi CAD, le strutture private convenzionate e l’Associazione
Antea di Cassino che offre cure palliative a domicilio.
È importante evidenziare la presenza di un servizio di Nutrizione Artificiale a Domicilio (NAD)
prestato dalla Asl di Frosinone.
Risulta ancora carente sul territorio un’area di prevenzione dei tumori, è attiva in questo settore la
Lega Italiana dei Tumori che promuove annualmente delle campagne di screening e diagnosi
precoce. Inadeguata alle necessità sembra essere ancora la divulgazione di informazioni che
consentano ai cittadini di conoscere e quindi orientarsi nella scelta delle strutture sanitarie e sociali
disponibili nella provincia di Frosinone. Il volontariato oncologico è presente sul territorio di
Frosinone con 6 organizzazioni che operano in diversi settori dalla prevenzione, all’assistenza al
malato oncologico e terminale, alla donazione di midollo per i malati ematologici; di queste 2
aderiscono al presente progetto
In provincia di Rieti è recente un progetto di globale ristrutturazione organizzativa della AUSL
(Bollettino Uff. Regione Lazio n. 13 del 7/4/2008) che definisce una nuova articolazione del Polo
Ospedaliero di Rieti-Amatrice in 5 Dipartimenti. Tali dipartimenti sono responsabili della corretta,
efficace ed efficiente gestione delle risorse al fine di garantire la massima qualità dell’offerta
ospedaliera. È stato inoltre istituito il ‘Dipartimento di Oncologia’ che assolve ai trattamenti di
diagnosi e cure delle patologie oncologiche sia di tipo ambulatoriale che in ricovero e che prevede al
proprio interno gruppi professionali interdisciplinari e un Ambulatorio Oncologico Integrato per la
presa in carico del paziente e la continuità assistenziale. All’interno del Dipartimento il malato
oncologico verrà preso in carico dal primo momento e seguito ed indirizzato, in modo coordinato,
verso tutte le unità di cura ospedaliere necessarie e idonee alla gestione della patologia. Il paziente
oncologico non dovrà più farsi carico di produrre impegnative, prendere appuntamenti, regolarizzare
le prestazioni richieste; sarà compito del Dipartimento assolvere a tutte le incombenze burocratiche
interne, dando notizia al paziente degli impegni prenotati e degli orari previsti.
Questa ristrutturazione dovrà rispondere alle precedenti carenze sul piano dell’assistenza, fino ad
oggi fortemente sentite soprattutto a livello di assistenza sanitaria domiciliare ai malati ed ai
terminali. Sul territorio rimane forte la domanda della cittadinanza di un servizio di trasporto che
consenta ai malati di recarsi presso le strutture sanitarie di Rieti, ma anche delle altre province del
Lazio, per analisi, diagnosi e terapia. Questo territorio, rispetto alle altre province, vede meno realtà
associative attive in campo oncologico. Oltre alle 2 che partecipano al presente progetto opera la
Lega Italiana Tumori con attività prevalente di prevenzione e diagnosi precoce. Rilevante è stata la
2
partecipazione al processo di riorganizzazione del Dipartimento oncologico da parte
dell’associazione di volontariato ALCLI che opera a pieno titolo in coordinamento con il
Dipartimento.
La realtà territoriale della provincia di Viterbo è tra le migliori della regione. Quattro sono gli
ospedali che hanno un reparto o un day hospital di oncologia e/o ematologia. Questo permette di
servire un’utenza di circa mille persone l’anno. È importante sottolineare che queste strutture
vengono scelte anche da pazienti provenienti da fuori provincia o regione. Forte sul territorio è
l’impegno sul tema dell’oncologia, dalla prevenzione, alla diagnostica, alla cura. Oltre alle strutture
ospedaliere e ai CAD sono presenti nella provincia due Hospice, uno a Viterbo e un altro a Nepi.
Anche sul fronte della presenza associativa nella provincia di Viterbo si contano 7 organismi di
volontariato oncologico che operano ognuno con la sua specificità (leucemie, tumori del seno,
pazienti laringectomizzati, prevenzione e diagnosi precoce, donatori di midollo), una di queste
partecipa al presente progetto.
Nella provincia di Latina, come in quella di Rieti, sono pochi i servizi offerti; è presente infatti un
reparto di oncologia nell’ospedale della città di Latina, un reparto di ematologia e due ambulatori di
oncologia e day hospital oncologico, uno nel distretto di Terracina - Fondi e l’altro nel distretto
Formia – Gaeta.
Nei restanti distretti ci sono strutture ospedaliere pubbliche o private convenzionate ma non prestano
servizi specifici nel campo oncologico. Le associazioni attive in campo oncologico sul territorio di
Latina sono 6 ed anche queste operano in ambiti diversi dalla prevenzione, all’assistenza sociale o
sanitaria, rivolte ad alcune categorie particolari o a tutti i malati oncologici.
Ben diversa è la situazione su Roma città, dove c’è un’alta presenza di strutture sanitarie con reparti
oncologici e radioterapici, tra cui spiccano alcuni poli di eccellenza come l’IFO - Regina Elena, il S.
Andrea, il Bambino Gesù (pediatrico), o specialistici come l’IDI e il S. Gallicano per la
dermatologia.
Risulta elevata e in continuo aumento la domanda di supporto sociale e psicologico che le
Amministrazioni non riescono a soddisfare completamente, dato che nella sola città di Roma
vengono diagnosticati 15.000 nuovi casi di malattia oncologica l’anno. Anche sul fronte della
presenza associativa in campo oncologico la città di Roma vede molte realtà attive (60 fra
associazioni e fondazioni) con una enorme varietà di tipi di intervento (sociale, sanitario,
psicologico) e di categorie di destinatari (donne, bambini, leucemici, terminali). Sono 6 le
associazioni di volontariato attive sulla città di Roma che partecipano al presente progetto.
Nella provincia di Roma invece, pochi sono gli ospedali con reparti di oncologia e molto spesso i
malati scelgono di curarsi nelle strutture della capitale. Le associazioni e fondazioni attive nel vasto
territorio della provincia di Roma sono circa 14 anche queste con ambiti di attività e destinatari
diversi; fra queste 1 prende parte al presente progetto.
Ad aprile del 2008, l’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio, in collaborazione con l’IFO,
ha presentato il progetto “La Rete Oncologica della Regione Lazio” che prevede la strutturazione di
una rete di tutti i soggetti coinvolti nell’assistenza al paziente oncologico in tutte le fasi della cura e
dell’assistenza: presidi ospedalieri, aziende ospedaliere, aziende universitarie, IRCCS, assistenza
domiciliare, hospice, servizi di prevenzione primaria e secondaria, medici di medicina generale. Il
progetto prevede anche l’attivazione di collegamenti con il mondo del volontariato per una presa in
carico integrata del malato.
Se in continuo miglioramento risulta la capacità di cura del paziente oncologico presso le strutture
sanitarie, una carenza si registra ancora rispetto all’offerta di una continuità assistenziale sul territorio
(assistenza sanitaria al domicilio, cure palliative domiciliari).
Sul piano del sostegno sociale al malato e alla sua famiglia la situazione è ancora più problematica.
Mentre minori e anziani sono fra le categorie assistite dai Servizi Sociali dei Comuni e dei municipi e
dunque possono richiedere i servizi previsti (per esempio l’assistenza domiciliare sociale), per gli
adulti malati oncologici non sono previsti corrispondenti servizi, sul territorio romano per esempio
sono solo due o tre i municipi che hanno promosso piccoli progetti di assistenza domiciliare sociale
per questa fascia di età, ma alcuni di questi sono stati già sospesi.
Sono inoltre carenti sul territorio punti di informazione che facilitino il malato oncologico nel
conoscere i suoi diritti e nell’accedere alle indennità previste. Il bisogno di un sostegno psicologico
per il malato ed il familiare non trova una risposta adeguata presso i servizi pubblici se non per i
pazienti ricoverati o in cura presso alcuni day hospital. Inoltre non ci sono servizi che possano
sostenere il malato oncologico nella gestione quotidiana di alcune problematiche come: l’essere
accompagnato con un mezzo per le chemioterapie e radioterapie o per altre prestazioni mediche,
ricevere farmaci e prescrizioni al domicilio o anche solamente la spesa quando i familiari siano
impossibilitati a provvedere; avere compagnia al domicilio quando si è impossibilitati ad uscire e i
familiari sono assenti. Questo tipo di necessità trovano, oggi come oggi, risposta nell’azione delle
associazioni di volontariato, che oltre a fornire questi servizi di tipo sociale offrono una integrazione
3
alle carenze di alcuni servizi sanitari domiciliari.
IL RUOLO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ED I SERVIZI
OFFERTI
Il Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio SPES, istituito in base alla legge n° 266/91 ha lo
scopo di qualificare l’attività di volontariato, fornendo gratuitamente servizi di promozione,
informazione, consulenza e formazione. Destinatari delle attività sono le Organizzazioni di
volontariato.
La Banca Dati Associazioni SPES censisce 2140 organizzazioni di volontariato (dato 31 luglio 2008)
sulle circa 2500 attualmente stimate come attive nella Regione. Delle 2140 quelle che risultano
iscritte (al 30 giugno 2008) nel Registro regionale per le associazioni di volontariato sono 1361. In
totale gli organismi che offrono servizi di volontariato in campo oncologico nel Lazio sono 92, fra
associazioni e fondazioni, di queste, 58 OdV risultano iscritte al registro regionale, al 30 giugno 2008
(dati del censimento effettuato dai Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio nel periodo
febbraio 2007 – febbraio 2008 e successivi aggiornamenti). Le sedi attive sono così dislocate sul
territorio (tre associazioni hanno sedi su più provincie):
FROSINONE
RIETI
VITERBO
6
3
7
LATINA
PROVINCIA DI ROMA
ROMA (città)
6
14
60
In una logica di stretta collaborazione con le strutture amministrative sociali e sanitarie dei diversi
territori della regione, in linea con la legge 328 del 2000 “Legge quadro per la realizzazione del
sistema integrato di interventi e servizi sociali”, le associazioni di volontariato assumono come
obiettivo l’integrazione dei servizi territoriali che siano pubblici, privati o del privato sociale.
Esse cercano di rispondere alle difficoltà che i malati e le loro famiglie incontrano nel muoversi e
orientarsi lungo l’iter della malattia (a partire già dalla diagnosi), offrendo informazioni e indicazioni
sui servizi e le strutture presenti nei diversi territori regionali.
In alcuni casi le associazioni concorrono a potenziare le capacità strumentali delle strutture; in altri
casi favoriscono un incontro diretto ed una risposta efficace fra struttura e cittadino; in altri ancora
coadiuvano il servizio pubblico offrendo quella parte di assistenza supplementare che l’Ente pubblico
non sempre è in grado di garantire. Alcune poi si occupano in modo specifico di acquisire ed
assistere nuovi donatori di midollo osseo per i malati oncoematologici.
La comune finalità è quella di dare sostegno al malato ed ai suoi familiari nella consapevolezza che
non solo il malato, ma l’intero nucleo familiare, quando si trova a dover affrontare l’evento “malattia
oncologica” viene travolto emotivamente e coinvolto in una situazione di “crisi” che va ad alterare le
normali dinamiche e relazioni parentali. Tutto l’assetto della vita quotidiana viene messo in
discussione con conseguenze psicologiche, economiche e sociali per la famiglia oltre che per il
malato. Un’attenzione particolare viene poi rivolta a quei malati, spesso anziani, che vivono
situazioni di solitudine, di marginalità, di disagio economico e che si trovano quindi già in condizioni
di “svantaggio” nell’affrontare la malattia.
Accanto a questo le associazioni, in quanto organizzazioni di volontariato e quindi orientate
fortemente alla “educazione alla solidarietà”, operano per sensibilizzare la cittadinanza, formare e
informare sulla malattia e stimolare una presa di coscienza ed un’assunzione di responsabilità da
parte di tutti i cittadini per ricostruire un tessuto sociale partecipativo, solidale e attento nei confronti
di quanti intorno a noi si trovano in uno stato di sofferenza.
I servizi che le associazioni aderenti al presente progetto offrono sono tra gli altri:
ƒ Sportello di informazione e orientamento presso le sedi associative o gli ospedali.
ƒ Sostegno burocratico, per il disbrigo delle pratiche di accesso alle strutture e per le
richieste di invalidità, accompagno, sussidi per i medicinali e per gli strumenti di terapia.
ƒ Assistenza domiciliare di tipo sociale e/o sanitaria. Per assistenza di tipo sociale si intende
un sostegno relazionale e sociale e di cura alla persona, preparazione dei pasti, igiene
personale, compagnia, disbrigo di piccole faccende quotidiane, aiuto per pagare le bollette,
realizzazione di gite e visite turistiche con animatori peri bambini dimessi dagli ospedali, in
convalescenza o terminali; l’assistenza di tipo sanitario invece, prevede prestazioni
infermieristiche, riabilitative, mediche o specialistiche.
ƒ Assistenza ospedaliera, con supporto morale e pratico ai malati e alle famiglie, attività
ludico – terapeutiche, come la clownterapia nei reparti pediatrici degli ospedali.
ƒ Ospitalità e supporto in case di accoglienza, generalmente rivolto a malati e familiari che
4
provengono da altre città, con problemi economici e/o logistici.
Servizio di trasporto con mezzo dell’associazione per accompagnare i malati presso le
strutture per visite mediche, terapie, analisi.
ƒ Ascolto e supporto psicologico ai malati e alle loro famiglie in ogni fase della malattia.
ƒ Campagne informative e di sensibilizzazione, convegni, raccolta fondi con l’obiettivo di
offrire un servizio di informazione, sensibilizzazione e prevenzione sul tema dell’oncologia
in tutti i suoi aspetti.
Molte associazioni, nell’ottica di essere risorsa per la cittadinanza e di rispondere ai bisogni delle
fasce fragili, non indirizzano in modo esclusivo i propri servizi ai malati oncologici estendendoli
anche a persone affette da altre forme di patologia grave o invalidante.
Nell’ultimo anno di attività (2007) le associazioni del presente progetto hanno potuto raggiungere
con i loro servizi un significativo numero di malati oncologici:
Associazione
n. utenti oncologici raggiunti nel 2007
Wellness (Ceccano FR)
400
SOGIT (FR)
756
ALCLI (RI)
231
Ospedale Domiciliare
70
Fara in Sabina (RI)
AMAN (VT)
1545
ACROS (RM)
153
AMSO (RM)
23.000 perlopiù assistiti presso il polo oncologico
Regina Elena
Associazione Andrea Tudisco (RM)
5020
ƒ
Associazione Peter Pan Onlus (RM)
Coordinamento La Mela Blu (RM)
Ospedale Domiciliare (RM)
SANeS (RM)
Totale
5300
910
123
1500
39.008
IL LAVORO DI RETE ED IL RUOLO DEL CENTRO DI SERVIZIO PER IL
VOLONTARIATO SPES
In considerazione del numero delle organizzazioni di volontariato che si occupano dei malati
oncologici e dell’importanza che il loro ruolo riveste, SPES ha promosso la nascita di una rete
tematica allo scopo di creare, attraverso il confronto, lo scambio di informazioni e di competenze, la
comunicazione e dove possibile l’integrazione dei servizi, di favorire una presa in carico dell’utente
ed un supporto il più esteso e continuativo possibile lungo tutto il decorso della malattia.
La Rete Oncologia opera nell’ottica di realizzare, attraverso la rete dei collegamenti di ciascuna
associazione, quanto indicato dalla legge 328/2000 per l’integrazione dei servizi socio-sanitari. Sono
valori fondanti del mondo del volontariato e quindi centrali nell’operatività della rete e di tutte le
associazioni aderenti: la partecipazione, la cittadinanza attiva, la tutela dei diritti, la solidarietà, la
gratuità. È impegno comune diffonderli e attuarli concretamente.
A seguito del censimento effettuato nel 2007, i Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio hanno
realizzato una guida delle organizzazioni di volontariato oncologico nel Lazio dal titolo Accoglienza
e Sostegno – L’impegno del volontariato per i malati oncologici del Lazio. La guida è uno strumento
informativo per i cittadini, ma anche per gli enti e le organizzazioni che operano nel campo sanitario.
Tale guida ha la finalità di dare visibilità a quest’area del volontariato e di orientare efficacemente la
domanda di servizi alle associazioni del territorio in base alle specificità di ognuna. Essa costituisce
inoltre lo strumento di base del lavoro di sviluppo della rete.
E’ proprio da questa guida che il presente progetto prende il nome ad indicare la continuità delle
azioni che la Rete tematica e le associazioni portano avanti nel tempo. La guida riporta 82 sedi
associative attive nella regione. A queste se ne sono aggiunte altre che non avendo partecipato al
censimento sono comunque entrate in contatto con la rete successivamente.
Nel 2007 aderivano alla Rete Oncologia 24 associazioni. A partire dal censimento e dalla
realizzazione della guida si è ampliato il bacino di contatti della rete ed è arrivato a 32 il numero di
associazioni che hanno espresso la volontà di continuare una collaborazione più stretta, queste sono
così ripartite sul territorio regionale:
FROSINONE
RIETI
VITERBO
4
2
3
LATINA
PROVINCIA DI ROMA
ROMA (città)
1
3
19
5
I dati emersi dal censimento ed il lavoro di aggiornamento continuo costituiranno la base per un
ulteriore allargamento della rete di collaborazioni.
L’integrazione fra le diverse realtà associative del territorio regionale consente di poter meglio
monitorare i bisogni dei diversi territori e della popolazione regionale nel suo insieme, di costruire
una mappa delle strutture e dei servizi attivi nel campo dell’oncologia, di promuovere una capillare
presenza sul territorio per offrire informazione e orientamento a tutti i cittadini, di mettere a
disposizione di altri enti e soggetti interessati le conoscenze, esperienze e competenze maturate in
questo settore.
L’attività della Rete Oncologia si esplica attraverso il mantenimento di un contatto con le
associazioni aderenti, con la finalità di animare lo scambio di informazioni, l’aggiornamento
continuo sulle iniziative che si realizzano in campo oncologico nel Lazio, la realizzazione di incontri
fra le associazioni per rafforzare la collaborazione e programmare spazi comuni di attività.
A tale fine è in costruzione l’area dedicata alla Rete Oncologia all’interno del portale del volontariato
(www.volontariato.lazio.it). Sul portale è inoltre attivo il notiziario dedicato all’oncologia che nel
periodo 30/06/07 – 05/07/08 ha registrato 3.392 visitatori.
Tra le attività svolte è importante segnalare la realizzazione di una Banca Dati telematica, Retekappa,
che raccoglie le informazioni sui servizi sociali e sanitari del Lazio rivolti al malato oncologico e ai
suoi familiari. Per la realizzazione della Banca Dati hanno rivestito un ruolo importante i volontari
del Servizio Civile e alcune tra le Associazioni aderenti al presente progetto.
Retekappa (www.retekappa.it), nata nel 2003 su iniziativa di un gruppo di associazioni, attualmente
facenti parte della Rete Oncologia, è gestita centralmente da SPES e messa a disposizione di tutte le
associazioni aderenti alla rete tematica al fine di fornire informazioni ai malati e ai loro familiari sulle
strutture presenti nella regione che possono fornire servizi di carattere sanitario, sociale, psicologico
o altri servizi attinenti al settore oncologico. L’aggiornamento della Banca Dati è coordinato dalla
rete tematica e curato in collaborazione con tutte le associazioni della rete che si impegnano a
trasmettere costantemente informazioni aggiornate sulle strutture del loro territorio.
Lo sviluppo delle attività della Rete Oncologia comprende:
a. realizzazione di incontri regionali e provinciali per dare vita ad iniziative mirate ai bisogni di
ciascun territorio;
b. iniziative di formazione per i volontari delle associazioni ma anche per i cittadini che desiderano
acquisire una maggiore conoscenza sul mondo della malattia oncologica dal punto di vista
medico, sociale, psicologico;
c. campagne di sensibilizzazione della cittadinanza sulla malattia oncologica sotto ogni aspetto;
d. promozione della solidarietà e del volontariato;
e. aggiornamento costante della Banca Dati dei servizi psico-socio-sanitari del Lazio;
f. aggiornamento e ampliamento dei contenuti dell’area dedicata nel portale.
A fronte di un impegno e di un ambito di bisogno così esteso ed articolato, la condizione delle
associazioni di volontariato è quella di poter contare quasi esclusivamente sulla disponibilità di
tempo dei volontari, che non sempre possono garantire una continuità ed un’assiduità operativa. La
capacità delle associazioni di garantire l’apertura dello sportello informativo ed il funzionamento dei
servizi di ascolto telefonico, di realizzare i servizi assistenziali, di trasporto, di accompagno, di
supporto sociale e psicologico è strettamente connessa alla disponibilità dei volontari che non sempre
è sufficiente a coprire le richieste, a dare continuità ai servizi e a progettare e realizzare nuove
iniziative. Negli anni passati le associazioni partner del presente progetto hanno potuto godere della
collaborazione di Volontari di Servizio Civile che hanno offerto un contributo sostanziale alla
realizzazione dei servizi associativi e alla qualità degli interventi realizzati, dando alle associazioni la
possibilità di rispondere in modo più adeguato, sollecito e continuo alla domanda dei malati e dei
loro familiari e dando un significativo contributo all’avvio di nuove attività per esempio: la già citata
banca dati Retekappa realizzata dalle associazioni AMAN, Wellness, ALCLI, ACROS, Ospedale
domiciliare di Roma e Lazio; il servizio di accompagno e trasporto per le sedi di Ostia e di Fara in
Sabina dell’associazione Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio, lo sportello informativo presso
l’ospedale per l’ALCLI.
6
7) Obiettivi del progetto:
I PROBLEMI
Dall’analisi del contesto, settoriale e territoriale emergono alcuni dei problemi cui le Organizzazioni
di volontariato, grazie alla collaborazione dei Volontari di Servizio
Civile, vogliono far fronte.
In particolare emergono:
1. carenza di alcuni servizi, soprattutto di carattere sociale, da parte degli Enti pubblici e/o
privati;
2. scarsa diffusione delle informazioni sui diritti del malato oncologico e sui servizi cui può
accedere e sulle modalità di accesso agli stessi;
3. scarsa diffusione delle informazioni tra la popolazione del Lazio sulle problematiche relative
alla malattia oncologica, quali la diagnosi precoce, la prevenzione, i comportamenti a rischio
e altre.
4. la necessità di rafforzare sul territorio un vero lavoro di rete che unisca tutte le realtà del
pubblico, del privato e del terzo settore impegnate a sostegno dei malati oncologici e dei
loro familiari.
Le cause
Rispetto ai problemi individuati, le cause possono essere diverse; in sintesi:
1. grande diffusione del problema della malattia oncologica e complessa articolazione delle
problematiche a questa connesse sul piano sanitario e sociale, cui si aggiunge la carenza di
fondi che impedisce agli Enti di attuare servizi adeguati e sufficienti;
2. la mancanza di una mappatura puntuale dei servizi sanitari e sociali del pubblico, del privato
e del privato sociale messi disposizione dei malati oncologici e dei familiari e la carenza di
punti informativi per conoscere i servizi attivi e le modalità di accesso;
3. non sufficiente attività di informazione/sensibilizzazione rivolta alla popolazione del Lazio,
da parte delle Istituzioni e delle organizzazioni preposte, sulle problematiche relative alla
malattia oncologica;
4. come evidenziato dalla lg. 328/2000 si rende necessaria un’integrazione dei servizi pubblici,
privati e del terzo settore ancora del tutto carente nel campo dell’oncologia, dove si va
configurando solo adesso ed ancora in linea puramente progettuale nel Lazio un disegno di
Rete delle strutture sanitarie, collegato al mondo del volontariato e ai servizi esistenti in
campo sociale.
Gli effetti
Rispetto ai problemi individuati ed alle relative cause, si verificano conseguenze con ricadute
negative sul target di riferimento. In particolare:
1. la carenza di servizi informativi, di orientamento, di supporto al malato oncologico e alla sua
famiglia sotto il profilo sociale, psicologico e dell’assistenza sanitaria domiciliare, hanno
una forte ricaduta sulla famiglia del malato che si trova a dover fronteggiare molteplici
bisogni e problemi cui in molti casi le strutture pubbliche non sono in grado di trovare una
risposta;
2. la non conoscenza dei servizi da parte dei cittadini, ma anche degli operatori stessi del
settore, determina un forte disorientamento del malato e dei suoi familiari che dunque non
sanno a chi rivolgersi per far fronte alle necessità emergenti a seguito della malattia e si
trovano caricati della responsabilità di far fronte da soli alle nuove emergenze, vivendo un
profondo stato di solitudine e disagio psicologico;
3. la scarsità di attività di informazione/sensibilizzazione fa sì che siano ancora poco diffuse tra
la popolazione del Lazio abitudini e usi volti ad aumentare le possibilità di prevenzione e
diagnosi precoce delle malattie oncologiche.
4. la mancanza di una rete attiva ed integrata fra i diversi servizi sanitari, sociali e psicologici,
porta all’incapacità dei diversi operatori nel campo dell’oncologia di garantire una
continuità assistenziale e di aiutare il malato ed i familiari a trovare una risposta ai bisogni
emergenti, lasciando il nucleo familiare solo nella ricerca di un aiuto e di fronte ad una forte
frammentazione dei servizi.
Obiettivi generali:
• Confermare e rafforzare l’efficacia e l’efficienza dei servizi offerti dalle associazioni
oncologiche partecipanti al progetto al fine di integrare al meglio i servizi pubblici e privati
esistenti e colmare le carenze.
• Integrare ed aggiornare la conoscenza degli organismi pubblici, privati, del privato sociale e
delle associazioni che nel Lazio offrono servizi al malato oncologico e ai suoi familiari.
• Contribuire a diffondere la conoscenza della malattia oncologica sotto i suoi diversi aspetti e
7
•
•
delle modalità con cui fronteggiarla (prevenzione, diagnosi, terapia, cure palliative,
assistenza sociale e sanitaria, servizi e strutture).
Consolidare ed ampliare la rete di associazioni oncologiche e la cultura del lavoro in rete.
Promuovere la cultura della solidarietà, della partecipazione, della presenza attiva e
responsabile a sostegno dei malati oncologici e dei loro familiari.
Obiettivi specifici:
1. Incrementare le attività di assistenza per i malati oncologici e loro familiari svolte dalle
associazioni aderenti al progetto.
2. Garantire il servizio di informazione e orientamento per i malati oncologici e loro familiari
da parte delle organizzazioni aderenti al progetto attraverso punti informativi.
3. Svolgere campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini sui temi della prevenzione e
della conoscenza delle malattie oncologiche e delle relative problematiche.
4. Potenziare il lavoro della Rete Oncologia rivolto alle organizzazioni di volontariato
promuovendo l’integrazione delle associazioni di volontariato con le altre strutture
oncologiche del territorio.
Indicatori di risultato:
1. Aumentare di almeno il 5% il volume di utenza raggiunta dai servizi delle associazioni
aderenti al progetto nell’anno 2007 (dagli attuali 39.008 a circa 41.000)
2. Garantire l’operatività dei 13 sportelli di informazione, orientamento e attivazione dei
servizi associativi, per 5 giorni alla settimana per almeno 3 ore/giorno.
3. Realizzare almeno 25 iniziative di informazione, sensibilizzazione, raccolta fondi nel
corso dell’anno di durata del progetto (2009 – 2010).
4. Aumentare del 10% il numero di associazioni partecipanti alle iniziative della Rete (da 32
ad aprile 2008 ad almeno 35 entro la fine progetto).
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che
quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei
volontari in servizio civile:
8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi
PIANO DI ATTUAZIONE 1 – Accoglienza, inserimento e formazione dei volontari in servizio civile nel
contesto operativo dell’Associazione.
L’arrivo dei volontari in servizio civile presso le diverse sedi di attuazione è preceduto da almeno due incontri
tra il presidente dell’Associazione, le persone individuate come olp e formatori e tutti i volontari che collaborano
allo svolgimento delle attività, al fine di facilitare l’ingresso e l’integrazione dei volontari in servizio civile nel
contesto operativo. Inoltre, in seguito all’approvazione ed al finanziamento del progetto saranno tutti coinvolti
nella fase di promozione e, successivamente, i referenti di ciascuna sede, nelle selezioni di quanti hanno scelto il
presente progetto.
Nei primi 3 mesi di attuazione del presente progetto si svolgerà la maggior parte della formazione specifica,
secondo i moduli descritti al successivo punto 41 del presente formulario, al fine di inserire adeguatamente i
volontari nei singoli contesti associativi e a contatto con le specifiche attività svolte dalle Associazioni stesse. In
particolare i volontari conosceranno i referenti dell’Associazione, il territorio di riferimento, la rete dei contatti
ed i soggetti istituzionali che collaborano alle attività dell’associazione, la struttura organizzativa e le procedure
di realizzazione dei servizi offerti dall’associazione.
Per potersi inserire adeguatamente in questo contesto fortemente operativo, durante i primi mesi di servizio i
volontari in servizio civile saranno affiancati quotidianamente nello svolgimento delle attività, al fine di avviare
gli stessi verso un processo di autonomia operativa.
PIANO DI ATTUAZIONE 2 – Attuazione presso le diverse sedi di realizzazione del progetto delle attività
previste.
Il piano di attuazione delle attività previste dal progetto avrà come sedi di attuazione quelle delle organizzazioni
di volontariato aderenti al presente progetto:
1. Associazione Wellness, con sede a Ceccano (Fr) e operativa sul territorio provinciale;
2. Opera di Soccorso dell’Ordine di San Giovanni in Italia – S.O.G.IT con sede a Morolo (FR) e attiva sul
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territorio di Ferentino, Morolo, Patrica e Supino;
Associazione ALCLI “Giorgio e Silvia”, operativa nella provincia di Rieti;
Associazione Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio, sede a Canneto/Fara in Sabina (RI) operativa nel
basso reatino
Associazione Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio sede a Roma operativa sui Municipio XII e XIII
Associazione AMAN per il Miglioramento dell’Assistenza e cura ai malati Neoplastici, con sede a
Viterbo ed operativa su tutto il territorio provinciale;
Associazione Castelli Romani di Servizio Oncologico ACROS, con sede a Frascati e Grottaferrata ed
operativa sul territorio dei Castelli Romani;
Associazione AMSO per l’Assistenza Morale e Sociale negli istituti Oncologici, con sede ed attività a
Roma;
Associazione Andrea Tudisco Onlus, con sede ed attività a Roma;
Associazione Peter Pan Onlus – prima sede
Associazione Peter Pan Onlus - seconda sede. L’associazione è operativa sul territorio di Roma
Coordinamento La Mela Blu, con sede a Roma e attività su tutto il territorio metropolitano e provinciale;
Associazione S.A.Ne.S per lo Studio e Assistenza Neoplasie del Sangue, con sede ed attività a Roma;
Centro di Servizio per il Volontariato SPES, con sede a Roma e attività rivolta alle organizzazioni di
volontariato della Regione Lazio.
Presso le sedi su elencate si svolgeranno le seguenti attività:
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8.
Sportello di informazione e orientamento
Assistenza domiciliare
Assistenza ospedaliera
Ospitalità e supporto in case di accoglienza
Servizio di trasporto
Ascolto e sostegno psicologico
Informazione e sensibilizzazione
Rete tematica Rete Oncologia
A ciascuna delle organizzazioni di volontariato aderenti è affidato il compito di pianificazione e coordinamento
delle attività specifiche dell’organizzazione stessa, come sopra riportate e meglio descritte al punto 8.2. Le
attività si svolgeranno nell’arco dei 12 mesi di durata del progetto.
Al referente della Rete tematica Oncologia, del Centro di Servizi per il Volontariato SPES è affidata la
pianificazione, l’incremento ed il coordinamento delle attività rivolte alle organizzazioni di volontariato
oncologico, il coordinamento ed il monitoraggio del progetto di Servizio civile. Tale attività coprirà
l’intero arco di svolgimento del progetto.
Alle attività sopra elencate, si aggiungerà la formazione dei volontari in Servizio Civile, che si svolgerà nei
primi 4 mesi di realizzazione del progetto.
Pianificazione settimanale delle attività
Attività /giorni
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Occasionale
a) Sportello di informazione e
orientamento
b) Assistenza domiciliare
c) Assistenza ospedaliera
d) Ospitalità e supporto in case di
accoglienza
e) Servizio di trasporto
f) Ascolto e sostegno psicologico
g) Campagne informative, di
sensibilizzazione e raccolta fondi
h) Rete tematica malati oncologici
Le attività delle associazioni hanno carattere continuativo nei 12 mesi dell’anno. Vengono sospese le attività di
segreteria organizzativa nelle settimane centrali di agosto.
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8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione.
La concretizzazione dei piani di attuazione, di cui al punto 8.1, prevede lo svolgimento di una serie di attività,
come meglio dettagliate di seguito.
PIANO DI ATTUAZIONE 1 – Accoglienza, inserimento e formazione dei volontari in servizio civile nel
contesto operativo dell’Associazione.
Nei primi tre mesi di attuazione del presente progetto si svolgerà la maggior parte della formazione specifica,
secondo i moduli descritti al successivo punto 41 del presente formulario, al fine di inserire adeguatamente i
volontari sia nei singoli contesti associativi che per metterli in grado di avvicinarsi con sicurezza e adeguata
preparazione agli utenti oncologici, ai loro familiari ed ai soggetti di riferimento degli altri enti con cui le
associazioni collaborano.
I Volontari di Servizio Civile verranno inseriti in modo progressivo all’interno delle diverse attività che ogni
associazione svolge. Inizialmente saranno accompagnati dai Volontari esperti e dall’OLP e svolgeranno le
attività in affiancamento. Man mano che sarà verificata l’acquisizione delle competenze necessarie saranno
avviati ad una gestione più autonoma delle diverse attività.
PIANO DI ATTUAZIONE 2 - Attuazione presso le diverse sedi di realizzazione del progetto delle attività
previste.
Si dettagliano di seguito le attività necessarie al conseguimento degli obiettivi specificati al punto 7 del
formulario:
a) SPORTELLO DI INFORMAZIONE E ORIENTAMENTO
Il servizio è finalizzato ad una prima conoscenza delle problematiche dei bisogni dell’utente e alla successiva
elaborazione di una risposta adeguata. In molti casi questa risposta si concretizza nell’avviare l’utente ad uno o
più servizi offerti dalle stesse associazioni ed indicati qui di seguito ai punti da b) ad f). L’attività di
informazione e orientamento viene svolta attraverso uno “sportello” sito presso le sedi delle organizzazioni
aderenti o presso le strutture sanitarie. Le associazioni sono inoltre dotate di un riferimento telefonico cui ci si
rivolge per avere informazioni sui servizi offerti dal territorio: strutture pubbliche, private e del privato sociale,
presenti nella regione Lazio, che offrono servizi di assistenza sanitaria, sociale, psicologica. Tale servizio è
offerto dalle associazioni avvalendosi anche della Banca Dati (Retekappa).
Gli operatori degli sportelli oltre al servizio di informazione e orientamento offrono un ascolto attento e
qualificato ai malati e ai familiari anche al fine di offrire un primo supporto morale.
Al servizio di informazione e orientamento si affianca quello di supporto burocratico, che consiste nel prestare
aiuto per la compilazione di moduli di richiesta per assistenza domiciliare sanitaria, invalidità, accompagno, ecc.
L’associazione Wellness di Ceccano offre, oltre al supporto burocratico, un servizio di consulenza legale a tutela
dei diritti dei malati e dei familiari.
I volontari che operano presso gli sportelli delle associazioni offrono anche un servizio di ascolto e sostegno
morale. Gli sportelli presso gli ospedali (per esempio quello dell’ALCLI presso la postazione ASL dell’ospedale
S. Camillo De Lellis di Rieti, o quello dell’AMSO presso l’ospedale Regina Elena di Roma) orientano i pazienti
ai diversi servizi interni, offrono un sostegno nel primo impatto con la struttura sanitaria, informano sulle risorse
territoriali per chi è in dimissione, attivano eventuali servizi dell’associazione.
Relativamente allo specifico del Coordinamento La Mela Blu, l’attività mira a svolgere un’analisi attenta del
bisogno del paziente che vi si rivolge, al fine di attivare poi i servizi necessari attraverso le Associazioni afferenti
al Coordinamento stesso oppure attraverso altre associazioni di volontariato, servizi istituzionali sanitari o
sociali, parrocchie, case di cura.
Il Coordinamento a questo fine svolge accurate ricerche sul territorio di Roma e provincia, su servizi e strutture
socio-sanitari, per un continuo aggiornamento della banca della dati.
L’attività viene svolta in media 5 giorni la settimana (dal lunedì al venerdì) per almeno 3 ore al giorno.
Nel corso dell’anno di progetto, come indicato al punto 7, si prevede che il numero complessivo di persone che
si rivolgeranno alle 13 sedi associative saranno circa 41.000.
b) ASSISTENZA DOMICILIARE
L’assistenza domiciliare sociale è finalizzata a supportare il malato oncologico nel disbrigo di alcune attività
quotidiane, come piccole commissioni, spesa, ritiro ricette mediche o farmaci, pratiche burocratiche o anche
semplice compagnia. Questo servizio può essere svolto da volontari senza particolari qualifiche. L’attività si
svolge mantenendo un contatto continuo con i familiari e in assenza di questi con gli amici della persona malata
al fine di costruire un’efficace rete di supporto. L’associazione Andrea Tudisco, realizza l’assistenza
domiciliare rivolta ai bambini, con l’intervento di ludoterapisti che si recano con il Ludobus a casa del bambino
per aiutarlo a vivere serenamente il proprio ambiente quotidiano, e per portare un clima più disteso e positivo in
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famiglia. Questo tipo di attività viene svolto da persone con formazione specifica in ludoterapia.
L’assistenza domiciliare sociale si svolge in genere dal lunedì al venerdì accordandosi con il malato o con la
famiglia per definire i momenti più opportuni anche in base alle disponibilità delle associazioni. Dove si riscontri
la necessità il servizio può essere realizzato anche il sabato o più raramente la domenica. Ogni intervento dura al
minimo 1 ora poiché anche lo svolgimento di commissioni è sempre accompagnato da un momento di scambio
relazionale con il malato per garantire sempre una sua socializzazione ed evitare che si isoli.
L’assistenza domiciliare sanitaria, prevede l’impiego di infermieri, psicologi, personale medico e specialistico,
necessari per lo svolgimento di terapie, anche farmacologiche, fisioterapia, oltre che supporto psicologico.
Il servizio viene svolto in base alla richiesta rivolta agli sportelli delle associazioni, dai malati direttamente, dai
loro familiari, dai Servizi Sociali, dal personale sanitario prima delle dimissioni dall’ospedale. Talvolta
l’intervento di assistenza domiciliare sociale da parte dei volontari dell’associazione si integra con quello di
assistenza sanitaria offerto da èquipe mediche degli ospedali, delle ASL o di altri enti. Il servizio è solitamente
attivo dal lunedì al venerdì ed esteso al sabato e domenica in situazioni di necessità.
Alcune associazioni operano nell’assistenza sociale e sanitaria in stretta collaborazione con le strutture pubbliche
territoriali al fine di garantire la massima copertura di tutte le esigenze del malato.
L’assistenza sanitaria è strettamente strutturata sulle necessità del malato e dunque garantita durante tutto l’arco
della settimana anche se le visite programmate vengono prevalentemente effettuate dal lunedì al venerdì.
Le 8 associazioni che realizzano i servizi di assistenza domiciliare sociale e sanitaria raggiungeranno nel corso
dell’anno di progetto circa 750 utenti - (dei 41.000 complessivi che si prevede si rivolgeranno agli sportelli di
cui al punto a).
c) ASSISTENZA IN OSPEDALE
Presso le strutture sanitarie le associazioni attivano dei presìdi per dare informazioni e orientare il malato
nell’impatto con la struttura. Alcune associazioni offrono inoltre dei servizi all’interno dei reparti come: ascolto,
compagnia, sostengo morale, aiuto pratico per l’assunzione dei pasti, lettura di libri.
Nei reparti pediatrici, inoltre, alcune associazioni svolgono la clownterapia e la ludoterapia, svolta da opratori
qualificati in collaborazione con i volontari. Gli Ospedali presso cui è presente una delle associazioni del
progetto sono a Roma: S. Camillo Forlanini, Ospedale Bambino Gesù., Policlinico Gemelli, Polo Oncologico
Regina Elena; a Viterbo Ospedale Belcolle; a Rieti S. Camillo De Lellis. Nell’anno di progetto saranno assistiti
dalle 6 associazioni che effettuano l’assistenza in ospedale almeno 10.300 utenti.
d) OSPITALITÀ E SUPPORTO IN CASE DI ACCOGLIENZA
In considerazione dell’alta concentrazione a Roma di strutture specialistiche per la cura delle malattie
oncologiche, alcune associazioni mettono a disposizione dei malati e dei loro familiari non residenti e in
difficoltà economiche le Case di accoglienza.
In queste strutture, con circa 10 posti letto, i malati ed i loro parenti vengono ospitati per un periodo che va da
una settimana a 20 giorni ma in casi di necessità anche per periodi più lunghi.
La gestione delle Case è affidata alle organizzazioni di volontariato ed ai loro volontari che, oltre ad offrire un
ambiente accogliente, organizzano anche alcune attività come: corsi di lingua italiana per gli ospiti stranieri;
assistenza e supporto relazionale, informativo e burocratico (come ad esempio l’espletamento delle pratiche per i
permessi di soggiorni per i bambini provenienti dall’estero); piccole commissioni e visite guidate nel territorio
circostante. L’Associazione SANeS gestisce la casa di accoglienza all’interno dell’azienda ospedaliere S.
Camillo Forlanini in collaborazione con l’Associazione Cilla. L’associazione AMSO gestisce una casa di
accoglienza per i pazienti in cura presso il polo oncologico Regina Elena, l’associazione Peter Pan ospita
bambini in cura presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù e presso altre strutture sanitarie.
Nelle case di accoglienza rivolte ai bambini e ragazzi (Associazione Andrea Tudisco e Associazione Peter Pan)
è previsto un servizio di animazione, un servizio di trasporto o di Ludobus per gite e visite guidate a Roma e
provincia, rallegrate da animatori e clowndottori, per permettere ai bambini ed ai loro genitori di vivere momenti
di aggregazione e svago. Quest’ultima attività può prevedere il coinvolgimento anche di bambini malati ospiti in
strutture di accoglienza di altre Associazioni. Vengono inoltre realizzate attività didattiche e di sostegno
scolastico. E’ garantita un’assistenza morale e pratica ai familiari dei minori ospiti della casa.
Le case di accoglienza sono attive 24 ore su 24 tutti i giorni della settimana.
Saranno ospitati dalle 4 associazioni che offrono ospitalità in case di accoglienza, nell’anno di progetto, almeno
420 utenti (dei 41.000 complessivi che si prevede si rivolgeranno agli sportelli di cui al punto a).
e) SERVIZIO DI TRASPORTO
Il servizio viene messo a disposizione dalle associazioni per terapie, visite mediche, analisi; viene attivato su
richiesta dei malati o dei loro familiari presso lo Sportello delle associazioni. Oltre all’autista è presente anche un
accompagnatore che assiste il paziente nel disbrigo delle cose da fare. Insieme al malato può essere trasportato
un familiare o persona di fiducia del malato.
Il servizio si svolge in genere dal lunedì al venerdì ma in casi di necessità anche il sabato e nei giorni festivi e
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viene svolto esclusivamente con un mezzo di proprietà dell’associazione e nella sua disponibilità.
Alcune associazioni come AMAN di Viterbo si avvalgono per la realizzazione del servizio di trasporto della
collaborazione di una Misericordia sostenendo il costo del trasporto per i malati indigenti. L’associazione
SOGIT di Morolo, in particolare concentra la propria attività soprattutto sul servizio di trasporti per malati
oncologici ed altri malati cronici a fronte della necessità di queste persone di raggiungere strutture sanitarie in
tutta la provincia di Frosinone e di Roma.
Le 8 associazioni che effettuano il servizio di trasporto raggiungeranno nell’anno di servizio circa 1.250 utenti
(dei 41.000 complessivi che si prevede si rivolgeranno agli sportelli di cui al punto a).
f) ASCOLTO E SUPPORTO PSICOLOGICO
Le associazioni offrono, con la collaborazione di professionisti, un servizio di ascolto e sostegno psicologico ai
malati oncologici e ai loro familiari. Questo servizio viene svolto presso la sede associativa, presso le strutture di
accoglienza o presso ambulatori e strutture sanitarie. Alcune associazioni inoltre mirano questo servizio in modo
particolare a pazienti terminali o alla elaborazione del lutto per i familiari anche attraverso i gruppi di automutuo aiuto.
A scopo di sostegno psicologico alcune associazioni come l’AMAN di Viterbo realizzano dei laboratori
espressivi che consentono alla persona malata di affrontare il proprio disagio emotivo di fronte alla malattia.
Le 7 associazioni che offrono il servizio di sostegno psicologico si prefiggono di raggiungere nel corso dell’anno
di progetto circa 1000 utenti fra malati e familiari (dei 41.000 complessivi che si prevede si rivolgeranno agli
sportelli di cui al punto a).
g) CAMPAGNE INFORMATIVE E DI SENSIBILIZZAZIONE
Nell’arco dell’anno vengono regolarmente organizzate dalle associazioni una o più manifestazioni, incontri,
eventi, banchetti, per diffondere presso la cittadinanza la conoscenza della malattia oncologica sotto i suoi
diversi aspetti (prevenzione, diagnosi, terapia, cure palliative, assistenza sociale e sanitaria, servizi e strutture) e
la cultura della solidarietà, della partecipazione e del sostegno al malato oncologico. Iniziative di
sensibilizzazione vengono realizzate da alcune associazioni presso le scuole. Alcune manifestazioni
costituiscono anche un’occasione per promuovere le proprie attività e per raccogliere fondi. I fondi raccolti
attraverso queste iniziative, oltre a finanziare le attività associative, vengono utilizzati per aiutare le strutture
sanitarie ad offrire servizi più adeguati e di più alta qualità (nuovi macchinari per diagnosi e terapie,
ristrutturazioni di reparti, arredi, etc.); possono essere in parte destinati al supporto economico di persone malate
e loro nuclei familiari in particolare condizione di disagio economico. Per il sostegno a situazioni di disagio
alcune associazioni organizzano anche raccolte alimentari e di abbigliamento. Le associazioni inoltre
promuovono e organizzano convegni a carattere informativo e formativo anche in collaborazione con esperti e
enti del settore. Al fine di mantenere costante e regolare il lavoro di sensibilizzazione ed informazione alcune
associazioni lavorano anche alla redazione di un giornale periodico.
Nell’anno di progetto le associazioni realizzeranno circa 25 iniziative fra incontri, manifestazioni, raccolte fondi,
convegni per informare e sensibilizzare la cittadinanza.
h) RETE TEMATICA MALATI ONCOLOGICI
Al fine di promuovere la crescita delle organizzazioni di volontariato che si occupano del sostegno ai malati
oncologici, la Rete Oncologia continuerà a promuovere attività quali:
• Aggiornare la Banca Dati Retekappa, promuovendo la raccolta di informazioni e dati sulle strutture psicosocio-sanitarie del Lazio, in collaborazione con le organizzazioni di volontariato aderenti alla Rete tematica;
• Realizzare periodicamente degli incontri, presso la sede della Rete tematica o presso sedi provinciali, per la
verifica e la programmazione delle attività di rete e per il confronto con gli enti locali e con altri soggetti
attivi nel settore oncologico;
• Promuovere notizie, informazioni ed eventi di settore attraverso il portale www.volontariato.lazio.it ed un
servizio di informazione via e-mail rivolto alle associazioni aderenti alla Rete Oncologia.
La rete tematica si prefigge di portare il numero di associazioni partecipanti in modo continuativo alle attività
della rete ad almeno 35 e di accrescere il numero di contatti alla sezione dedicata del portale fino a 4000.
Le attività sopra descritte si svolgeranno presso le diverse sedi di attuazione del progetto così come riportato
nella tabella sottostante, in cui viene evidenziata l’organizzazione settimanale. Le attività che si svolgono nello
stesso modo nell’arco dei 12 mesi di realizzazione del progetto di servizio civile. Ad esse si aggiungerà la
formazione dei volontari in servizio civile, che si svolgerà prevalentemente nei primi 3 mesi di
realizzazione del progetto e secondo le modalità riportate al punto 41 del presente formulario.
Attività/giorni
WELLNESS
a) Informazione, orientamento e supporto
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom occasionale
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burocratico
a) Aggiornamento banca dati
a) Consulenza legale
b) Assistenza domiciliare sociale
c) Attività ricreative e sociali (ospedale)
e) Servizio di trasporto per terapie, visite e analisi
f) Ascolto e sostegno psicologico
g) Campagne informative e di sensibilizzazione
SOGIT
a) Informazione, orientamento e supporto
burocratico
a) Aggiornamento banca dati
e) Servizio di trasporto per terapie, visite e analisi
g) Campagne informative e di sensibilizzazione
ALCLI
a) Informazione, orientamento e supporto
burocratico
a) Aggiornamento banca dati
b) Assistenza domiciliare sanitaria e sociale
c) Assistenza presso hospice
e) Servizio di trasporto per terapie, visite e analisi
f) Ascolto e sostegno psicologico
(press il dipartimento oncologico e il radioterapia)
g) Raccolta fondi per finanziamento alla ricerca;
borse di studio; acquisto macchinari, sostentamento
dell’associazione, attività di sensibilizzazione nelle
scuole e attraverso eventi.
Osp. Domiciliare di Roma e Lazio(sede di Fara
Sabina)
a) Informazione, orientamento e supporto
burocratico
a) Aggiornamento banca dati
b) Assistenza domiciliare sociale
e) Servizio di trasporto per terapie, visite e analisi
g) Campagne informative e di sensibilizzazione
AMAN
a) Informazione, orientamento e supporto
burocratico
a) Aggiornamento banca dati
b) Assistenza domiciliare sociale
c) Assistenza in ospedale
e) Servizio di trasporto per terapie, visite e analisi
f) Attività di supporto psicologico
g) Campagne informative e di sensibilizzazione
g) Raccolta fondi per attrezzature sanitarie
ACROS
a) Informazione, orientamento e supporto
burocratico
a) Aggiornamento banca dati
b) Cure palliative a domicilio
f) Sostegno psicologico
g) Corsi di formazione e convegni informativi
g) Campagne informative e di sensibilizzazione
AMSO
a) Informazione, orientamento e supporto
burocratico
a) Aggiornamento banca dati
b) Assistenza e sostegno morale e sociale presso
domicilio dei malati
s.r.
s.r.
s.r.
s.r.
s.r.
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c) Assistenza e sostegno morale e sociale presso
l’ospedale,
d) Ospitalità e supporto in casa di accoglienza
g) Campagne informative e di sensibilizzazione
ANDREA TUDISCO
a) Informazione, orientamento e supporto
burocratico
a) Aggiornamento banca dati
b) Assistenza domiciliare psico-sociale e ludica
c) Ludoterapia nei reparti pediatrici
d) Gestione 2 Case di accoglienza per minori
e) Servizio di trasporto
f) Ascolto e sostegno psicologico
h) Campagne informative e di sensibilizzazione
ASSOCIAZIONE PETER PAN
a) Informazione, orientamento e supporto
burocratico
a) Aggiornamento banca dati
c) Assistenza, sostegno morale e animazione in
ospedale
d) Gestione 2 Case di accoglienza per minori,
ospitalità e supporto ai bambini e ai genitori
e) Servizio di trasporto per terapie, visite e analisi
per gli ospiti delle case di accoglienza
g) Campagne informative e di sensibilizzazione
LA MELA BLU
a) Informazione, orientamento e supporto
burocratico
a) Aggiornamento banca dati
e) Servizio di trasporto (in via di attivazione)
g) Campagne informative e di sensibilizzazione
Osp. Domiciliare di Roma e Lazio (sede di Roma)
a) Informazione, orientamento e supporto
burocratico
a) Aggiornamento banca dati
b) Assistenza domiciliare sociale
e)Servizio di trasporto per terapie, visite e analisi
f) Ascolto e sostegno psicologico
g) Campagne informative e di sensibilizzazione
S.A.Ne.S.
a) Informazione, orientamento e supporto
burocratico
a) Aggiornamento banca dati
b) Assistenza domiciliare ematologica
c) Assistenza morale in ospedale
d) Gestione casa accoglienza e sostegno agli ospiti
e) Servizio di trasporto per terapie, visite e analisi (su
richiesta)
f) Ascolto e sostegno psicologico
g) Campagne informative e di sensibilizzazione
RETE MALATI ONCOLOGICI
a) Aggiornamento banca dati a supporto degli
sportelli informativi
h) Ricerca e diffusione notizie sul tema
dell’oncologia
h) Realizzazione incontri periodici
s.r. = su richiesta
s.r.
s.r.
s.r.
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Conclusione
Le attività sopra descritte rispondono agli obiettivi indicati al punto 7 del presente formulario; in particolare:
• L’attività a) risponde all’obiettivo specifico 2
• Le attività da b) a f) rispondono all’obiettivo specifico 1
• L’attività g) risponde all’obiettivo specifico 3
• L’attività h) risponde all’obiettivo specifico 4
Losvolgimento delle stesse presso tutte le diverse sedi di attuazione del progetto, di concerto tra gli operatori, i
volontari ed i volontari di servizio civile, mira al raggiungimento degli indicatori di risultato individuati.
8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o
dipendenti a qualunque titolo dell’ente.
I volontari in servizio civile affiancheranno e supporteranno gli operatori nelle sedi di attuazione del progetto nel
coordinamento e nella realizzazione delle attività descritte al precedente 8.2, oltre ad affiancare gli operatori
nello svolgimento dell’attività ordinaria delle Associazioni stesse.
Associazione Wellness
Per lo svolgimento delle attività l’associazione si avvale della collaborazione di 10 volontari attivi con diverse
modalità e tempi di impegno tra cui:
1 avvocato impegnato nella consulenza legale ai malati;
2 psicologhe;
1 operatore sociale.
Gli altri 6 volontari prestano la loro opera nelle diverse attività associative secondo le necessità e la
programmazione settimanale.
Tutte queste figure operano a titolo gratuito.
Opera di Soccorso dell’Ordine di San Giovanni in Italia – S.O.G.IT
I volontari che collaborano a titolo completamente gratuito per l’associazione sono 10 fra cui:
1 con funzioni di Presidenza, amministrazione, rapporti con le istituzioni, ricezione telefonica dei contatti
1 con funzioni di contabile
1 per la gestione del sito e addetto stampa
6 per il servizio di trasporti
1 impartisce corsi di primo soccorso per i volontari.
Associazione ALCLI Onlus “Giorgio e Silvia”
I volontari coinvolti nelle attività descritte al punto 8.2, a vario titolo e con impegni differenziati, sono oltre 300.
Tra questi operano in particolare per l’assistenza sanitaria a domicilio:
4 medici che operano normalmente presso il reparto del day hospital oncologico e radioterapia dell’OGP di
Rieti;
8 infermieri che operano normalmente presso vari reparti dell’OGP di Rieti.
Inoltre offrono la loro collaborazione:
1 assistente sociale che normalmente opera presso la struttura ADI della USL di Rieti;
1 psicologa;
1 assistente spirituale.
Tutte queste figure collaborano a titolo completamente gratuito.
Associazione Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio, sede di Canneto/Fara in Sabina
Per lo svolgimento delle attività, l’Associazione si avvale della collaborazione di 6 volontari tra questi:
1 volontario con funzioni di relazioni con il territorio, coordinamento generale e raccordo con la sede di Ostia;
2 volontari per la gestione dello sportello di informazione e orientamento;
1 volontario per la realizzazione del servizio di trasporto e per la gestione della Banca Dati;
2 volontari per supporto a tutte le attività associative.
Tutto il personale collabora a titolo gratuito.
Associazione AMAN
L'Associazione si avvale della collaborazione stabile di 25 volontari che svolgono la loro attività in diversi
settori dell'associazione a titolo gratuito. A questi si affiancano numerosi altri che collaborano in maniera non
continuativa nella raccolta fondi, pesche di beneficenza, organizzazione di eventi, consulenze legali, creazione
ed aggiornamento del sito internet, manutenzione del giardino pensile creato dall’associazione all'interno del
reparto di oncologia.
Circa quindici volontari ruotano al mattino dal lunedì al venerdì presso il punto di accoglienza del Day Hospital
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per offrire informazione e supporto ai malati e ai familiari.
Tra i volontari del'associazione vi sono:
3 medici;
2 psicologhe per il servizio di ascolto e supporto psicologico.
Associazione ACROS
L’associazione per le sue attività si avvale della collaborazione delle seguenti figure professionali retribuite:
- 1 medico oncologo per assistenza domiciliare;
- 1 psicologo per assistenza domiciliare ed in sede, facilitatore dei GAMA, formatore dei volontari;
- 2 infermieri per assistenza domiciliare;
- 1 segretaria per found-raising.
Può inoltre contare sui seguenti Volontari impegnati nell'assistenza domiciliare e non retribuiti:
15 volontari;
1 medico.
Associazione AMSO
Lo staff dell’Associazione è composto da:
110 volontari a titolo gratuito che collaborano con tempi e modalità diverse alle attività della casa di
Accoglienza e alle attività di assistenza nei reparti dell’IFO Regina Elena;
1 segretaria con contratto di lavoro dipendente;
1 custode della casa di accoglienza con contratto di collaborazione retribuita.
Associazione Andrea Tudisco Onlus
Attualmente operano nelle attività dell’Associazione 78 fra volontari e collaboratori retribuiti con le seguenti
mansioni:
Retribuiti:
1 coordinatore dei volontari;
1 psicologo;
2 amministrativi;
6 clowndottori.
Volontari a titolo gratuito:
2 coordinatori dei ludoterapisti;
2 supervisori;
2 psicologi;
2 legali;
2 assistenti sociali;
2 amministrativi;
2 clowndottori;
12 ludoterapisti;
2 responsabili delle case di accoglienza;
4 autisti per ludobus e accompagni;
36 volontari con mansioni varie.
Associazione Peter Pan Onlus
L’associazione si avvale della collaborazione di:
3 persone con funzione direttiva con contratto di lavoro dipendente;
3 assistenti con contratto di lavoro dipendente;
1 contabile con contratto di lavoro dipendente;
1 addetto alle relazioni esterne con contratto di lavoro dipendente;
1 coordinatore di segreteria con contratto di lavoro dipendente;
1 segretaria con contratto di collaborazione retribuita;
2 addetti all’area immagine di cui uno con contratto di lavoro dipendente ed uno con contratto di collaborazione
retribuita;
1 addetto all’ufficio stampa con contratto di collaborazione professionale;
251 volontari impegnati nelle diverse attività dell’associazione in base alle diverse disponibilità (attività di
promozione, attività nelle case di accoglienza, attività in ospedale, attività di informazione e sostegno alle
famiglie, attività ludico-didattiche).
Coordinamento La Mela Blu
Lo staff del Coordinamento La Mela Blu è composto da 4 operatori retribuiti:
1 assistente sociale, coordinatrice delle attività del centro e responsabile dei volontari di servizio civile (OLP);
2 operatrici telefoniche per attività di call center, ricerca informazioni, contatti con i servizi;
16
1 segretaria amministrativa per la gestione di tutta la parte amministrativa.
Oltre al personale stabilmente impegnato nel centro, sono presenti anche 1 o 2 volontari che operano a titolo
gratuito all’aggiornamento banche dati e ricerca informazioni.
Associazione Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio, sede di Roma
Per lo svolgimento delle attività, l’Associazione si avvale di:
1 volontaria con funzione di coordinamento operativo dei servizi di assistenza e trasporto;
1 volontaria psicoterapeuta che opera per il servizio di supporto psicologico;
6 volontari per la realizzazione dei servizi di assistenza e di trasporto.
Tutto il personale collabora a titolo gratuito.
Associazione S.A.Ne.S
La S.A.Ne.S. può contare su:
17 infermieri professionali ematologici, collaboratori con parziale contributo economico (borse di studio,
retribuzione a prestazione), che assicurano l’assistenza domiciliare per il pazienti ematologici;
2 medici ematologi, membri del consiglio direttivo per la definizione di strategie ed iniziative e coordinatori
dell’attività di assistenza domiciliare;
2 medici ematologi, membri del consiglio direttivo per la definizione di strategie ed iniziative;
1 psicologo, che presiede la segreteria, si occupa di sostegno psicologico di pazienti ed accompagnatori e
intrattiene rapporti con le altre associazioni;
2 sociologi, che presiedono la segreteria, intrattengono rapporti con le altre associazioni ed i reparti ed
organizzano eventi benefici;
3 volontari, membri del consiglio direttivo per la definizione di strategie ed iniziative;
3 volontari, con funzione di fund-raising ed organizzazione di eventi benefici;
2 volontari, che intrattengono rapporti con associazioni e direzione sanitaria;
1 volontario, coordinatore delle attività di segreteria e gestore del comparto contabile ed amministrativo;
3 volontari, impegnati nel servizio navetta per il trasporto dei pazienti.
Area Rete tematica
La Rete Oncologia si avvale della collaborazione stabile di una persona dipendente del Centro Servizi
Volontariato in qualità di coordinatrice della rete.
6%
94%
Personale a titolo gratuito (824)
Personale retribuito (52)
17
8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.
Il ruolo dei volontari, in quanto integra in modo sostanziale le risorse riportate al punto 8.3, avrà un’importanza
decisiva per il conseguimento degli obiettivi, di cui al punto 7.
Nei primi quattro mesi del progetto i Volontari di Servizio Civile saranno impegnati in modo significativo nelle
attività di formazione. Nelle diverse sedi di realizzazione del progetto (punto 8.1) e lungo tutto l’anno di
svolgimento del progetto, i Volontari di Servizio Civile affiancheranno gli operatori sia nelle attività indicate al
punto 8.2, sia nell’attività ordinaria delle associazioni ed in tutte le iniziative che le associazioni realizzeranno a
supporto e per lo sviluppo delle attività di cui al punto 8.2. Man mano che i giovani inseriti dimostreranno di
aver acquisito le competenze necessarie saranno progressivamente coinvolti nelle attività con un maggior grado
di autonomia e responsabilità.
Nello svolgimento delle attività previste i volontari utilizzeranno a pieno la dotazione informatica messa a loro
disposizione dalle associazioni; saranno, quindi, chiamati all’utilizzo di posta elettronica, word ed altre funzioni
specifiche del pacchetto Office.
Infine, per meglio qualificare la presenza a contatto con l’utenza diversificata, i volontari in servizio civile
saranno dotati di nozioni sufficienti a rispondere adeguatamente in caso di emergenze di primo soccorso (vedi
formazione).
L’impegno dei Volontari di Servizio Civile sarà prevalentemente concentrato su cinque giorni, dal lunedì al
venerdì, saranno però coinvolti secondo le necessità e le opportunità anche nelle attività associative che si
svolgono nei giorni di sabato e domenica.
a) SPORTELLO DI INFORMAZIONE E ORIENTAMENTO
I volontari in Servizio Civile affiancheranno gli operatori, sia negli “sportelli” presenti nelle strutture ospedaliere
che presso le sedi delle Associazioni aderenti, nelle seguenti attività:
• offrendo ascolto e sostegno all’utente sia telefonicamente che di persona;
• fornendo informazioni e orientamento sui servizi che possono rispondere al bisogno dell’utente;
• raccogliendo informazioni sui servizi presenti sul territorio anche attraverso contatti diretti con le strutture;
• inserendo i dati nella banca dati o nei supporti dedicati;
• raccogliendo e schedando le richieste e verificando con volontari esperti e con operatori i servizi associativi
da attivare;
• partecipando all’elaborazione dei piani di intervento;
• collaborando con gli operatori nell’espletamento di alcune pratiche burocratiche quali: la richiesta di
particolari servizi come l’assistenza domiciliare, le procedure di invalidità, il sussidio per i medicinali e per
strumenti di terapia.
• ricercando informazioni e dati per l’aggiornamento della banca dati della rete.
b) ASSISTENZA DOMICILIARE (sociale e sanitaria)
I volontari in Servizio Civile affiancheranno gli operatori delle Associazioni nella realizzazione delle attività di
assistenza domiciliare sociale descritta al punto 8.2 e, una volta formati adeguatamente, potranno effettuare il
servizio anche in autonomia. Per le attività rivolte ai bambini i volontari partecipano attivamente all’ideazione,
all’organizzazione e allo svolgimento delle attività svolte dai ludoterapisti.
Nell’ambito dell’assistenza domiciliare sanitaria, il loro supporto si concretizzerà nel lavoro di segreteria per la
raccolta e lo smistamento delle richieste.
c) ASSISTENZA IN OSPEDALE
Oltre che collaborare con gli operatori delle Associazioni negli sportelli informativi presenti nelle strutture
sanitarie, i volontari saranno coinvolti nell’organizzazione e nella realizzazione delle attività di sostegno ai
malati e ai familiari e in quelle ludiche, che si svolgono nei reparti ospedalieri pediatrici.
d) OSPITALITÀ E SUPPORTO IN CASE DI ACCOGLIENZA
Nelle Case di accoglienza i volontari in Servizio Civile affiancheranno gli operatori in:
• servizio di accoglienza, assistenza e supporto relazionale e informativo;
• supporto agli ospiti nella conoscenza del territorio circostante la Casa (luoghi di shopping, Parrocchia,
ASL);
• organizzazione e realizzazione delle attività didattiche rivolte ai bambini e ragazzi;
• risoluzione di piccoli problemi pratici di adattamento;
• organizzazione di pomeriggi di svago per bambini e familiari;
• organizzazione e realizzazione di laboratori ludici e ricreativi per i bambini e i ragazzi;
• dove necessario, espletamento pratiche burocratiche per permessi di soggiorno o altro;
• supporto alle attività di alfabetizzazione degli ospiti stranieri;
18
• visite ai bambini ospiti delle Case di accoglienza nei periodi di ricovero ospedaliero.
Le case di accoglienza sono attive 24 ore su 24 tutti i giorni della settimana. I Volontari di Servizio Civile
vengono impegnati prevalentemente nei giorni dal lunedì al venerdì, in base alle necessità potrà talvolta essere
chiesto loro di partecipare alle attività del sabato e della domenica.
e) SERVIZIO DI TRASPORTO
I volontari in Servizio Civile opereranno di concerto con gli operatori delle Associazioni per la realizzazione del
servizio di trasporto dei malati e dei loro familiari attraverso la registrazione delle richieste di trasporto e
accompagno, la conduzione del mezzo associativo o l’accompagnamento del malato. I volontari saranno inoltre
chiamati ad effettuare il trasporto dei materiali associativi utili ai fini della realizzazione di eventi, campagne,
manifestazioni fuori dalla sede.
f) ASCOLTO E SUPPORTO PSICOLOGICO
Relativamente al supporto psicologico, per il quale è necessaria una specifica competenza professionale, saranno
coinvolti nell’attività di ascolto dei pazienti e dei loro familiari, quei Volontari di Servizio Civile che per titolo
di studio, o percorso di studio in atto, avranno già acquisito alcune competenze specifiche necessarie.
g) CAMPAGNE INFORMATIVE E DI SENSIBILIZZAZIONE
Nella realizzazione delle campagne informative, i volontari in Servizio civile opereranno di concerto con gli
operatori delle Associazioni nella realizzazione di opuscoli informativi, divulgativi ed esplicativi nonché
nell’organizzazione e realizzazione di iniziative promozionali, di sensibilizzazione, raccolte fondi, raccolte
alimentari e distribuzione. Saranno presenti alle manifestazioni di promozione e di sensibilizzazione presidiando
gli stand e distribuendo il materiale informativo. Parteciperanno alla costruzione e al mantenimento dei rapporti
con istituzioni ed altri soggetti in funzione della promozione e realizzazione delle attività associative.
Rispetto all’organizzazione di incontri nelle scuole, i volontari in Servizio Civile parteciperanno alla
pianificazione e alla realizzazione delle attività curando i rapporti con le scuole e partecipando, prima in
affiancamento e poi autonomamente, all’animazione degli incontri. Saranno inoltre impegnati nella redazione
delle pubblicazioni periodiche che le Associazioni realizzano e nella gestione e aggiornamento dei siti internet,
al fine di garantire una continua e aggiornata informazione e comunicazione.
h) RETE TEMATICA MALATI ONCOLOGICI
I volontari in servizio civile affiancheranno il coordinatore della Rete Tematica nello svolgimento delle attività
descritte al punto 8.2. In particolare:
• aggiornamento dei dati contenuti nella Banca Dati Retekappa;
• supporto alla realizzazione degli incontri periodici, sia presso la sede centrale di SPES a Roma che presso le
sedi delle Case del Volontariato presenti nelle province, con le organizzazioni aderenti alla Rete Tematica e
con gli enti che operano in campo oncologico: preparazione dei materiali, convocazioni, partecipazione agli
incontri e verbalizzazione degli stessi;
• supporto nell’organizzazione e partecipazione a manifestazioni ed eventi sia nella fase di preparazione che
nella gestione degli stessi;
• collaborazione nella ricerca e diffusione di notizie ed eventi di settore da promuovere sul portale dedicato e
per e-mail.
Inoltre i volontari in Servizio Civile supporteranno il coordinatore della Rete Tematica nella gestione dell’attività
ordinaria e nei rapporti con le Associazioni e con gli altri soggetti attivi in campo oncologico.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
35
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
35
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
0
1.400/h12
19
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
•
•
Flessibilità negli orari.
Disponibilità a guidare un mezzo associativo (automezzo previsto per le varie attività di
accompagno ed altre).
• All’occorrenza disponibilità a svolgere il servizio anche nei giorni di sabato e domenica.
Disponibilità a missioni esterne e brevi trasferimenti per formazione, per partecipazione a convegni,
per realizzazione di eventi, manifestazioni, campagne informative, per raccolta di dati ed
informazioni utili allo svolgimento delle attività associative, trasporti, accompagni e assistenze al
domicilio, visite a strutture e servizi, per un periodo non superiore ai 30 giorni.
20
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto:
N.
1
2
3
4
5
6
7
Sede di attuazione
del progetto
Comune
WELLNESS
Ceccano
Prevenzione e
(FR)
Salute
S.O.G.IT. Opera di
Soccorso
Morolo
dell'Ordine di San
Giovanni in Italia i
(FR)
Giovanniti - sezione
di Morolo
ALCLI “GIORGIO
Rieti
E SILVIA”
Associazione Onlus
Ospedale
Fara
Domiciliare di
Sabina (RI)
Roma e Lazio
A.M.A.N.Associazione per il
Miglioramento
Viterbo
dell’Assistenza ai
Malati Neoplastici
ACROS
Associazione
Grottaferra
Castelli Romani di
ta (RM)
Servizio Oncologico
A.M.S.O.
Associazione per
l’Assistenza Morale
Roma
Cod.
ident.
Sede
N.
vol.
per
sede
Via Roma, 9
13102
Piazza
Sant’Antonio, snc
Indirizzo
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
Cognome e nome
Data di nascita
C.F.
4
Pala
Maria Rosa
03/02/1955
PLAMRS55B43E376L
83625
2
Alteri Carlo
02/01/1947
LTR CRL 47A02 F740X
Via Ticino, 22-24
19594
4
Londei Mario
07/04/1945
LNDMRA45D07A035V
P.zza Pacieri, snc
55718
2
Tarizzo Angelo
28/08/1930
TRZNGL30M28H501D
Via F. Cristofori, 5
19587
2
Neve Maria
17/12/1943
NVEMRA43T57H501I
Via Verdi, 12
55710
2
Carocci Romana
14/05/1956
CRCRMN56E54H432L
Via delle Messi
d’Oro, 156
19922
2
Barbasetti
Maria Sofia
21/03/1926
BRBMSF26C21H501G
21
8
9
10
11
12
13
14
e Sociale negli
Istituti Oncologici
Associazione
ANDREA
TUDISCO ONLUS
2
Associazione Peter
Pan - ONLUS
Associazione Peter
Pan – ONLUS 2
Coordinamento La
Mela Blu
Ospedale
Domiciliare di
Roma e Lazio
Associazione per lo
Studio e Assistenza
Neoplasie del
Sangue S.A.Ne.S.
Claudio Pacifici
SPES Associazione
promozione e
solidarietà
Galimberti Beatrice
Via degli
Aldobrandeschi, 3
Roma
Via S. Francesco di
Sales, 16
Via di Vigna
Fabbri, 39
Roma
Roma
94000
6
GLMBRC54P52H501B
12/09/1954
Marinacci Federica
06/01/1979
MRNFRC79A46H501G
90628
2
Tomasetto Silvia
04/06/1971
TMSSLV71H44H501T
90790
2
Colella Barbara
29/12/1973
CLLBBR73T69C632U
18/09/1968
STBNNA68P58C199Q
Stabile Anna
Roma
Via Portuense, 220
19924
2
Roma
Via Arduino
Forgiarini, 22
19927
2
De Bortoli Antonella
Roma
Circonvallazione
Gianicolense, 87
55715
2
Memoli
Rossella
13/03/1975
MMLRSL75C53H703O
Roma
Via dei Mille, 36
19933
1
Lombardi M. Letizia
19/03/1961
LMBMLT61C59H501O
25/08/1980
DBRNNL80M65H501G
17) Altre figure impiegate nel Progetto:
TUTOR
N.
1
2
Sede di
attuazione del
progetto
WELLNESS
Prevenzione e
Salute
S.O.G.IT. Opera
Comune
Indirizzo
Cod.
ident.
sede
N. vol.
per
sede Cognome e
nome
Ceccano
(FR)
Via Roma, 9
13102
4
Morolo
Piazza Sant’Antonio,
83625
2
Data
di
nascita
RESP. LOCALI ENTE ACC.
C.F.
Cognome e
nome
Data
di
nascita
C.F.
22
3
4
5
6
7
8
di Soccorso
(FR)
dell'Ordine di
San Giovanni in
Italia i Giovanniti
- sezione di
Morolo
ALCLI
“GIORGIO E
Rieti
SILVIA”
Associazione
Onlus
Fara
Ospedale
Domiciliare di
Sabina
Roma e Lazio
(RI)
A.M.A.N.Associazione per
il Miglioramento
Viterbo
dell’Assistenza ai
Malati
Neoplastici
ACROS
Associazione
Castelli Romani
di Servizio
Grottaferra
Oncologico
ta (RM)
A.M.S.O.
Associazione per
l’Assistenza
Morale e Sociale
negli Istituti
Oncologici
Associazione
ANDREA
snc
Via Ticino, 22-24
19594
4
P.zza Pacieri,snc
55718
2
Ferrari
Marina
Via F. Cristofori, 5
Via Verdi,12
19587
55710
13/03/
1973
FRRMRN73C53
C773L
2
2
Roma
Via delle Messi d’Oro,
156
19922
2
Roma
Via degli
Aldobrandeschi, 3
94000
6
Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H
1975
501E
Vecchi
Govinda 09/01/ VCCGND80A49
1980
A269T
Frioni
Federica 14/6/1 FRNFRC77H501
977
K
Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H
1975
501E
Vecchi
Govinda 09/01/ VCCGND80A49
1980
A269T
Frioni
Federica 14/6/1 FRNFRC77H501
K
97719
80
Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H
1975
501E
Venturi
Massimilia
no
30/01/
VNTMSM71A30C773Z
1971
Fonovic
Ksenija
01/03/
1969
FNVKNJ69C41Z118X
01/03/
1969
FNVKNJ69C41Z118X
01/03/
1969
FNVKNJ69C41Z118X
Fonovic
Ksenija
Fonovic
Ksenija
23
TUDISCO
ONLUS 2
Vecchi
Govinda
09/01/
1980
VCCGND80A49
A269T
Frioni
Federica
Associazione
Peter Pan ONLUS
9
Roma
Via S. Francesco di
Sales, 16
90628
2
Associazione
Peter Pan –
ONLUS 2
10
Roma
Via di Vigna Fabbri, 39 90790
2
Coordinamento
La Mela Blu
11
Roma
Via Portuense, 220
19924
4
Ospedale
Domiciliare di
Roma e Lazio
12
13
Roma
Associazione per
Roma
Via Arduino Forgiarini,
19927
22
Circonvallazione
55715
2
2
14/6/1 FRNFRC77H501
977
K
Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H
1975
501E
Vecchi
Govinda 09/01/ VCCGND80A49
1980
A269T
Frioni
Federica 14/6/1 FRNFRC77H501
977
K
Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H
1975
501E
Vecchi
Govinda 09/01/ VCCGND80A49
1980
A269T
Frioni
Federica 14/6/1 FRNFRC77H501
977
K
Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H
1975
501E
Vecchi
Govinda 09/01/ VCCGND80A49
1980
A269T
Frioni
Federica 14/6/1 FRNFRC77H501
977
K
Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H
1975
501E
Vecchi
Govinda 09/01/ VCCGND80A49
1980
A269T
Frioni
Federica 14/6/1 FRNFRC77H501
977
K
Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H
Fonovic
Ksenija
01/03/
1969
FNVKNJ69C41Z118X
01/03/
1969
FNVKNJ69C41Z118X
01/03/
1969
FNVKNJ69C41Z118X
01/03/
1969
FNVKNJ69C41Z118X
01/03/
FNVKNJ69C41Z118X
Fonovic
Ksenija
Fonovic
Ksenija
Fonovic
Ksenija
Fonovic
24
lo Studio e
Assistenza
Neoplasie del
Sangue S.A.Ne.S.
Claudio Pacifici
14
SPES
Associazione
promozione e
solidarietà 1
Gianicolense, 87
Vecchi
Govinda
1975
501E
09/01/
1980
VCCGND80A49
A269T
Ksenija
1969
Frioni
Federica
Roma
Via dei Mille, 36
19933
1
14/6/1 FRNFRC77H501
977
K
Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H
1975
501E
Vecchi
Govinda 09/01/ VCCGND80A49
1980
A269T
Frioni
Federica 14/6/1 FRNFRC77H501
977
K
Fonovic
Ksenija
01/03/
1969
FNVKNJ69C41Z118X
15
16
17
18
25
18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
SPES - Associazione Promozione e Solidarietà si impegna nella promozione e diffusione del Servizio
Civile Nazionale, anche in virtù della capillare presenza nella regione, nella quale è dislocata una rete
di sportelli territoriali. L’attività di sensibilizzazione si realizzerà con incontri in alcuni plessi
scolastici per promuovere il servizio civile fra gli studenti delle classi IV e V delle scuole medie
superiori (a titolo di esempio, nel 2008, SPES ha incontrato gli studenti degli Istituti scolastici di
scuola media superiore del XIII municipio di Roma) e attraverso momenti specifici all’interno di
eventi (per esempio Insieme per la solidarietà - Giornata del Volontariato Giovani 2008).
In occasione dell’uscita del bando e per tutto il periodo di validità dello stesso, verrà dato ampio
spazio al servizio civile sul portale www.volontariato.lazio.it e sul sito www.spes.lazio.it con
numerose pagine di approfondimento riguardanti i singoli progetti, che saranno presenti anche sui siti
delle singole associazioni partner.
Un’altra azione promozionale consisterà nella distribuzione di volantini a ragazzi compresi nella
fascia di età 18-28 anni; a questa si affiancherà l’affissione di locandine promozionali in specifici
spazi frequentati dai giovani, potenziali candidati, quali università, stazioni ferroviarie, stazioni di
pullman e in particolari luoghi di aggregazione quali pub, bar, librerie, biblioteche.
Per completare la strategia promozionale, saranno pubblicate, ancora, campagne pubblicitarie
sui principali quotidiani locali e nazionali, nelle pagine locali, con esplicito riferimento ai progetti
proposti dall’Ente. Di seguito si riporta a titolo esemplificativo la riproduzione di uno degli inserti
pubblicati in occasione del Bando 2008:
Tutte le azioni precedentemente descritte verranno potenziate dall’attività dell’ufficio
stampa SPES che promuoverà i progetti di Servizio Civile Nazionale presso i principali quotidiani
locali e nazionali, radio e web-radio, televisioni e siti informativi su internet, focalizzando
l’attenzione sui media maggiormente apprezzati dal pubblico giovanile e identificando per ciascun
progetto promosso i media maggiormente interessati alla pubblicazione.
Ore dedicate all’attività di sensibilizzazione:
Realizzazione eventi ed incontri:
Realizzazione apposite pagine su sito web:
Realizzazione locandine e volantini:
Realizzazione inserti pubblicitari:
Affissione locandine promozionali:
Volantinaggio:
Ufficio stampa:
4 ore
5 ore
5 ore
2 ore
5 ore
7 ore
8 ore
26
Totale:
36 ore
Un’importante opera di collegamento è comunque attribuita a tutti i soggetti coinvolti nella
realizzazione del progetto (associazioni, loro volontari, operatori, partner) che avranno il compito di
diffondere gli obiettivi della proposta progettuale all’interno del proprio network sociale.
19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:
Criteri autonomi di selezione come da Mod. S/REC/SEL – Sistema di Reclutamento e Selezione
accreditato dalla Regione Lazio – Ufficio Servizio Civile
20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^
classe dal quale è stato acquisito il servizio):
Si
21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto:
Si fa rinvio al sistema di monitoraggio presentato nel Mod. S/VAL/MON – Sistema di Valutazione e
Monitoraggio accreditato dalla Regione Lazio – Ufficio Servizio Civile
22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente
di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
Si
23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla
legge 6 marzo 2001, n. 64:
Seppure non vincolanti per la partecipazione al progetto costituiscono elementi preferenziali per un
più consapevole e proficuo coinvolgimento nelle attività:
• Aver conseguito diploma di scuola media superiore
• La conoscenza di base del computer e dei principali software
• Possesso della patente B e disponibilità alla guida di un mezzo associativo
• Conoscenza delle lingue per operare con utenti stranieri
• Studi (in atto o terminati) di carattere sociale, psicologico, medico o comunque attinenti con le
attività della specifica associazione per cui si fa domanda
• Corsi di formazione in ambiti attinenti alle attività svolte dall’associazione specifica per cui si fa
domanda
• Attività di volontariato svolte nel settore specifico in cui opera l’associazione e/o con la stessa
tipologia di utenza
• Precedenti esperienze lavorative attinenti ai contenuti del presente progetto (sostegno psicosociale, relazione di aiuto, conoscenza della malattia oncologica, conoscenza dei servizi socio
sanitari);
• Predisposizione e sensibilità personale verso le problematiche della malattia oncologica e verso
l’impegno in relazioni di aiuto.
• Buone capacità relazionali ed in particolare buona capacità di rapportarsi ad adulti e bambini
malati, persone in difficoltà, persone straniere, persone di cultura differente
• Buone doti comunicative ed in particolare capacità di trasmettere chiare e corrette informazioni e
capacità di coinvolgimento degli altri.
27
•
•
•
•
•
•
Consapevolezza e conoscenza di sé.
Predisposizione a lavorare in gruppo
Desiderio di acquisire nuove competenze ed abilità e di formarsi
Propositività, creatività, capacità di adattamento.
Non avere in corso malattie organiche gravi, personali o nel sistema familiare di appartenenza
In caso di lutti in famiglia, devono essere trascorsi almeno 18 mesi dall’evento.
24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:
Formazione specifica
5.700
Bilancio di competenze
7.000
Materiale di cancelleria
1.000
Promozione
4.000
Trasporti
20.000
Utenze Telefoniche
5.000
Laboratori ludico didattici
7.000
Totale
49.700
L’impegno di spesa dell’Ente è superiore al 25% dell’assegno medio dei volontari calcolato su base
annua.
25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi
all’interno del progetto:
L’Ente Upter Sport, Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council: partner del
progetto con ruolo molto rilevante rispetto ai moduli della formazione specifica relativi alle nozioni
di primo soccorso e rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce (BLSD).
Associazione di Volontariato Antea: partner del progetto con ruolo molto rilevante per quanto
attiene la formazione specifica, come da accordo siglato in data 23.10.2008 e qui allegato.
Associazione Cilla Ente Morale Onlus: partner del progetto per la gestione in collaborazione della
Casa di accoglienza “S.A.Ne.S. Claudio Pacifici” garantendo lo svolgimento di attività burocratiche
e amministrative e l’affiancamento ai volontari e al personale qualificato per il sostegno degli ospiti.
Associazione culturale Tolerus di Ceccano, partner del progetto con l’associazione Wellness di
Ceccano per la realizzazione delle attività connesse al progetto in oggetto, mettendo a disposizione i
locali dell’Ecostazione; collabora inoltre nelle attività di promozione del progetto, anche per la
realizzazione di seminari specifici sulla prevenzione oncologica.
26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Per la realizzazione delle attività del presente progetto le associazioni metteranno a disposizione in
relazione ai piani di attuazione indicati al punto 8.2:
WELLNESS
Per attività di organizzazione e di sportello informativo:
telefono e fax
1 computer con collegamento internet
software dedicato per banca dati
1 stampante,
armadi
archivio
2 scrivanie
Per organizzazione di eventi e di incontri:
1 gazebo,
6 poltroncine
due tavoli
28
10 sedie da esterno
Opera di Soccorso dell’Ordine di San Giovanni in Italia – S.O.G.IT
Per attività di organizzazione e di sportello informativo:
2 telefoni
1 fax
1 pc con stampante e connessione internet
armadi
archivio con documentazione
arredi ufficio
Per attività di trasporto:
1 ambulanza per il trasporto di persone allettate
1 pullmino 9 posti
1 autoveicolo 5 posti
ALCLI GIORGIO E SILVIA
Per le attività di sportello informativo e di organizzazione generale di tutti gli impegni associativi:
4 computer,
2 linee telefoniche/fax
1 fotocopiatrice
1stampante da uffici
1 stampante professionale per la produzione di locandine a colori di varie dimensioni
scrivanie e cancelleria di ufficio
Per le attività di trasporto dei malati oncologici:
1 pullmino 9 posti
1 automobile 5 posti adatta per il trasporto dei disabili con sedia a rotelle
OSPEDALE DOMICILIARE DI ROMA E LAZIO (Fara Sabina)
L’associazione dispone presso lo sportello informativo e di orientamento di:
1 PC
1 Stampante
1 Fax
1 Apparecchio di registrazione ECG per via telematica
1 PC portatile per attività di registrazione ECG
2 apparecchi telefonici di cui uno con n° Verde
Per l’attività di trasporto:
1 automobile (5 posti)
AMAN
Per le attività di sportello informativo e di organizzazione:
2 PC con stampante, collegamento a internet
1 Fax
1 Fotocopiatrice
Per eventi, incontri e laboratori:
1 gazebo
Sedie portatili
3 tavoli trasportabili
1 sala attrezzata con strumenti per proiezioni (messa a disposizione di AMAN da un’altra
associazione per gli incontri e le attività laboratori ali).
ACROS
Per attività di organizzazione e sportello informativo:
3 personal computer
1 fotocopiatrice
2 stampanti
1 Fax
Per l’organizzazione di eventi:
1 gazebo
Per l’assistenza sanitaria:
letto ortopedico, materassi antidecupido, presidi sanitari.
AMSO
29
La sede associativa dispone per le attività di sportello informativo di:
2 computer con collegamento internet,
1 stampante,
1 fax,
1 fotocopiatrice
La casa di accoglienza dispone per l’ospitalità di 10 persone di:
arredi completi;
vettovaglie, stoviglie, pentole e altro materiale per la cucina;
generi alimentari.
ASSOCIAZIONE ANDREA TUDISCO
Per l’attività di segreteria e organizzazione delle attività e degli eventi:
3 postazioni internet
1 fotocopiatrice
2 stampanti
2 televisioni
Ha inoltre a disposizione 1 casa di accoglienza di 550mq, completamente arredata, divisa in 9 stanze,
8 bagni, 2 cucine, 1 sala da pranzo ed 1 cappella privata, per ospitare fino a 22 nuclei familiari. Per lo
svolgimento di attività di ludoterapia, clownterapia e trasporto degli ospiti ha a disposizione:
1 ludoteca
1 laboratorio didattico
1 camper attrezzato a Ludobus
1 automobile Renault Kangoo
1 automobile Fiat Panda
Strumentazioni ed accessori per clownerie
ASSOCIAZIONE PETER PAN ONLUS
Dotazioni informatiche per attività di segreteria e organizzative:
15 PC
14 postazioni internet
1 centralino
1 telefono fax
2 fotocopiatrici
Dotazioni sanitarie per il supporto agli ospiti delle case di accoglienza:
4 kit Pronto Soccorso come da Legge 626
3 carrozzine per diversamente abili
5 apparecchiature per misurazione pressione arteriosa
Autoveicoli per il trasporto degli ospiti della casa e di altri minori malati e familiari e per il trasporto
delle attrezzature necessarie alla realizzazione di eventi:
2 pulmini da 8 posti cd
1 pulmino per trasporto merci
1 automobile da 5 posti
Materiale per laboratori ricreativi e ludici:
colori, pastelli, pennarelli, acquarelli, colori a dita
materiale di cancelleria
giochi vari per bambini
Attrezzature per le Case di Accoglienza:
Arredi per le stanze e per le sale comuni
3 televisori
3 lettori dvd
4 passeggini
2 carrozzine per neonati
Vettovaglie e materiali di consumo
Attrezzature per la realizzazione di eventi:
4 roll-up
4 stand
4 gazebo
2 tavolini in plastica
OORDINAMENTO LA MELA BLU
Per l’attività di informazione e orientamento l’associazione dispone di:
30
5 computer
2 stampanti
1 fax
1 lavagna
1 centralino telefonico + 5 apparecchi telefonici e 1 segreteria telefonica, linea con N° Verde
Software per gestione banca dati
OSPEDALE DOMICILIARE DI ROMA E LAZIO (Roma)
L’associazione dispone per le sue attività di sportello informativo di:
linee e attrezzature di telefonia fissa
1 fax
2 computers con connessione internet adsl, posta elettronica e programmi per la realizzazione di
documenti, presentazioni e materiale promozionale
1 fotocopiatrice
documentazione e materiale di consultazione
Per il servizio di trasporto:
Automobile di proprietà dell’associazione (5 posti)
2 telefoni cellulari per comunicazioni fra la sede e l’automobile e con utenti
SANeS
Per attività organizzative e di sportello informativo:
2 pc completi con collegamenti internet
1 stampante bianco e nero
2 stampanti a colori
1 fotocopiatrice
1 fax
1 cellulare
2 telefoni fissi
1 cordless con doppia cornetta
Per la casa di accoglienza l’associazione dispone di un padiglione all’interno dell’azienda ospedaliera
S. Camillo al cui interno si trovano:
cinque stanze con bagno completamente arredate, in ciascuna delle quali possono essere ospitate 2/3
persone;
una cucina comune attrezzata con cinque frigoriferi,
piani cottura, lavelli, armadi pensili con dotazione completa di stoviglie;
vano dedicato alla lavanderia con lavatrice automatica;
soggiorno e sala da pranzo, con divani, televisore e satellite
Per servizio di trasporto dei malati e della èquipe medica nella assistenze domiciliari:
1 Fiat Doblò con pedana per disabili
Per attività di formazione e organizzazione di eventi:
1 gazebo piccolo
2 tavoli di legno con cavalletti grandi
2 tavoli di legno pieghevoli piccoli con 2 sedie ciascuno
1 tavolo ovale grande di plastica
4 televisori
1 visore diapositive piccolo
2 diaproiettori
2 teloni per proiezione
1 microscopio scientifico
SPES Centro di Servizi per il Volontariato del Lazio – Rete Oncologia
La Rete Oncologia dispone per l’attività di coordinamento del progetto e di gestione della banca dati
di
2 postazioni dotate di pc, internet, stampanti, fax, software dedicato
Il Centro di Servizi per il Volontariato del Lazio Spes, dispone per le attività della Rete e mette a
disposizione delle associazioni a supporto delle attività di promozione, comunicazione, formazione:
Aule attrezzate con lavagna, videoproiettore, pc portatile
Aula attrezzata con postazioni informatiche
Gazebo, tavoli e sedie per manifestazioni
Centro di documentazione
31
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Università degli Studi Roma Tre (Università avente sede nella Regione di attuazione del progetto):
riconoscimento di crediti formativi universitari ai propri studenti impegnati in progetti di servizio
civile presentati da SPES, come da accordo allegato (Prot. 30847del 14 settembre 2005 a firma del
Responsabile Area Affari Generali –Ufficio Didattica)
28) Eventuali tirocini riconosciuti :
La Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma riconosce i
progetti di Servizio Civile Nazionale presentati da SPES validi ai fini di tirocini che fanno maturare
crediti formativi come da convenzione allegata sottoscritta in data 28 ottobre 2008
L’Università degli Studi “Roma Tre” riconosce crediti formativi universitari (CFU) per le attività
realizzate nel corso del Servizio Civile Nazionale valide ai fini di tirocini formativi come indicato
nella delibera del Senato Accademico datata 22/09/2004 ancora valida e riconosciuta come
applicabile ai progetti dell’ente SPES come da nota allegata.
29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e
validi ai fini del curriculum vitae:
Le competenze che i volontari di servizio civile potranno maturare nell’ambito del progetto verranno
attestate dall’ente proponente. Queste sono:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Competenze informatiche relative alla gestione di una banca dati, inserimento, aggiornamento,
consultazione. Competenze nell’uso dei principali pacchetti software come videoscrittura, fogli
elettronici, elaborazione di presentazioni, internet e intranet.
Competenze nella ideazione e realizzazione di piani e strumenti di comunicazione esterna.
Competenze di primo soccorso.
Competenze relazionali di base nel contatto telefonico con gli utenti e altri interlocutori delle
associazioni; nel contatto faccia a faccia con utenti, familiari, personale di strutture sanitarie e
sociali, personale di altre associazioni; relazioni con il pubblico per la promozione della
associazione, raccolta fondi, informazione.
Competenze relazionali e di sostegno nelle relazioni di aiuto, primo supporto telefonico,
supporto faccia a faccia con persona in difficoltà (anziano, malato), supporto al malato
oncologico e al malato terminale, supporto alla famiglia.
Competenze relazionali quali la collaborazione con figure di pari grado e con figure professionali
nella progettazione e realizzazione dei diversi servizi; la capacità di lavorare in gruppo; la
capacità di curare e accrescere i contatti con molteplici nodi di una rete.
Competenze organizzative, relative alla capacità di pianificare il proprio lavoro, di pianificare
assistenze e interventi fuori sede, di organizzare materiale documentale e di archivio, di
pianificare e realizzare eventi particolari come incontri, meeting, convegni.
Conoscenze di carattere normativo, relative al campo dei servizi sanitari e dei servizi sociali.
Competenze nel disbrigo di pratiche burocratiche quali domande di sussidio, pensione, esenzione
etc.
Conoscenze in ambito sociale e sanitario specifiche del settore dell’oncologia. Prevenzione,
diagnosi, terapie, cure palliative, assistenza psicologica nelle diverse fasi della malattia. Modalità
di supporto al malato adulto e bambino e alla famiglia.
L’ANTEA Formad riconosce e certifica le competenze, come da accordo siglato in data
23/10/2008, a firma del suo Coordinatore sanitario e scientifico, di cui si allega copia.
IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio, ente accreditato presso la
Regione Lazio, riconosce e certifica le competenze acquisite dai volontari durante l’espletamento
32
dell’anno di servizio civile, così come sopra menzionate, valide ai fini del curriculum vitae, come da
accordo allegato, sottoscritti in data 28 ottobre 2008.
L’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e
certificherà le competenze acquisite attraverso il modulo formativo di “Esecutore BLSD”, rilasciando
ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC, come da accordo allegato, sottoscritto il
23/10/2008. Il valore legale del certificato di “Esecutore BLSD” è riconosciuto e disciplinato dall’art.
1 della Legge 3 aprile 2001, n. 120 e successive modifiche.
La società Fusilla s.r.l valorizza l’esperienza di servizio civile attraverso il rilascio di attestato di
frequenza al modulo informatico, valido ai fini curriculari come da accordo sottoscritto il 24/10/2008
e qui accluso.
Formazione generale dei volontari
30) Sede di realizzazione:
Sede centrale dell’Ente accreditato Spes : Via dei Mille, 6 – Roma
Via del Pigneto, 12 – Roma
Casa del volontariato di Viterbo: Via Garbini, 29 – Viterbo
Casa del volontariato di Frosinone: Via Pierluigi da Palestrina, 14 – Frosinone
Casa del volontariato di Rieti: Piazzale Mercatanti, 5 - Rieti
31) Modalità di attuazione:
La formazione generale sarà effettuata in proprio da Spes, presso la propria sede, con formatori
propri e formatori esperti.
32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente
di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
Si
33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Gli incontri saranno organizzati in moduli (cfr. la scansione di seguito riportata), e verranno
progettati e realizzati secondo la logica non tanto di un “corso” volto a trasmettere soltanto nozioni
teoriche, ma piuttosto di un vero e proprio “percorso” formativo nel quale i giovani in servizio
civile saranno chiamati a mettersi in gioco in prima persona ed a collocare l’esperienza che stanno
affrontando nel quadro più complessivo della loro esperienza di vita, in modo tale che essa possa
rappresentare una effettiva occasione di crescita personale.
La formazione generale si svolgerà entro i primi cinque mesi di servizio, in modo da garantire ai
giovani volontari un inizio preparato e consapevole, con aule formate da non più di 25 unità (come
previsto dalle Linee Guida).
Ciascun incontro e ciascun modulo prevedono il ricorso a tecniche di animazione e metodologie
attive, in modo tale che i formandi possano realmente divenire i primi protagonisti del processo di
apprendimento.
Quando i volontari avranno cominciato a prestare il proprio servizio, sarà possibile fare riferimento
alla loro esperienza, che diventerà una delle fonti di apprendimento.
33
Infine, per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate:
- è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che –a seconda degli obiettivi di
ciascun modulo formativo- potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per
l’elaborazione;
- il lavoro in piccoli gruppi per favorire lo sviluppo delle principali competenze relazionali e
comunicative;
- infine si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali esercitazioni, giochi di
ruolo, analisi di casi presentati dai formatori o dai partecipanti.
- il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e strumento di
apprendimento, in quanto luogo di “sospensione” della pratica e di confronto, elaborazione e
assunzione di consapevolezza rispetto alle competenze e capacità (tecniche e relazionali) acquisite
attraverso l’esperienza vissuta dai volontari nell’ambito dello svolgimento del progetto di servizio
civile.
Per concludere, l’attenzione approfondita che verrà prestata ai singoli partecipanti ed al loro percorso
di apprendimento sarà garantita dalla possibilità di effettuare colloqui periodici con i formatori.
Saranno inoltre promosse occasioni di scambio e condivisione con i volontari dell’associazione,
presso le quali i giovani sono impegnati, in relazione ad alcuni contenuti emersi nel percorso
formativo e con particolare riferimento al quelli sul rapporto tra volontariato, associazionismo e
Servizio civile e al lavoro per progetti.
In ogni caso è previsto l’utilizzo della lezione frontale per non meno del 50% del monte ore
complessivo, con particolare riguardo ai moduli relativi alla difesa della Patria, alla difesa non armata
e non violenta ed ai vincoli normativi del servizio civile nazionale.
Per il tempo restante si prevede invece di ricorrere sia a dinamiche non formali (per un monte ore
complessivo relativo a ciascun modulo non inferiore al 20%).
In particolare, le dinamiche non formali saranno importanti nel primo, nel decimo e nell’ultimo
modulo.
34) Contenuti della formazione:
Il sistema formativo messo a punto prevede una progettazione ad hoc dei diversi moduli formativi, in
modo tale da declinare quanto previsto dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in
servizio civile nazionale approvate il 04 aprile 2006 dal Direttore Generale dell’UNSC in funzione
delle caratteristiche specifiche del presente progetto e dei volontari che vi prenderanno parte.
La formazione generale si svolgerà entro i primi 5 mesi di servizio e avrà inizio in concomitanza con
l’avvio del progetto. Sarà articolata secondo 11 moduli, per la durata totale di 42 ore. Di seguito si
propone la progressione dei moduli, che segue criteri di opportunità ed adeguatezza per la migliore
realizzazione del progetto e solo alcuni elementi di dettaglio che si aggiungono, non sostituendoli, ai
contenuti previsti dalle Linee Guida.
1. L’identità del gruppo in formazione.
Questo primo modulo costituisce un fondamentale momento di accoglienza e conoscenza dei
volontari avviati (4 ore)
2. La solidarietà e le forme di cittadinanza
3. Presentazione dell’Ente (Spes)
Questi due moduli saranno realizzati all’inizio del percorso formativo (fatto salvo il modulo
propedeutico sopra proposto) valutando necessaria l’esatta contestualizzazione dello svolgimento del
progetto. Risulta, dunque, opportuno presentare in stretta successione sia l’Ente presso il quale, e a
cura del quale, si realizza il progetto sia i temi sottesi al mondo della solidarietà organizzata e delle
forme di cittadinanza attiva, che questa assume. Una particolare attenzione sarà dunque data alla
introduzione delle forme di cittadinanza, propedeutica alla più dettagliata e successiva trattazione
delle realtà associative, così come previste dal sistema legislativo italiano: volontariato,
associazionismo, cooperazione sociale
(6 ore)
4. Il sistema Servizio civile: la normativa vigente e la Carta d’impegno etico
34
5. Diritti e doveri del volontario in servizio civile
Con questi due moduli vengono recuperate e ulteriormente dettagliate le informazioni già fornite
all’atto di avvio dei volontari relativamente ai vincoli normativi del servizio civile (8 ore)
6. Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e
differenze tra le due realtà
7. Il dovere di difesa della Patria
8. La difesa civile non armata e non violenta
9. La protezione civile
Questi quattro moduli formativi seguono la medesima progressione proposta dalle linee Guida; sono
qui articolati in un unico blocco per la stretta interconnessione dei contenuti, ma saranno,
naturalmente, realizzati in diverse giornate formative. Per quanto riguarda il tema della protezione
civile, questo vedrà, accanto alla presentazione del Sistema di protezione civile nazionale, anche la
trattazione del ruolo ricoperto dal volontariato impegnato in questo ambito (16 ore)
10. Servizio Civile Nazionale, associazionismo e volontariato
Il modulo sarà finalizzato ad una disamina attenta ed approfondita che tracci affinità e differenze tra
le forme di impegno sociale ed organizzato reso possibile dai “corpi sociali intermedi”, all’interno dei
quali si svolge il servizio civile prestato nei progetti di Spes, ed il Servizio Civile stesso. La
collocazione di questo modulo al quasi termine dell’iter formativo generale è funzionale a sviluppare
una partecipazione attiva sui temi sollevati, da parte dei volontari stessi, a questo punto, già inseriti
nelle strutture e nelle attività progettuali (4 ore)
11. Il lavoro per progetti
Con quest’ultimo modulo formativo si forniranno nozioni relative al lavoro per progetti, utile a
consegnare ai volontari strumenti volti ad una loro prima positiva autonomizzazione relativamente
alla programmazione ed organizzazione delle attività in cui sono inseriti (4 ore)
35) Durata:
E’ previsto un totale di 42 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
36) Sede di realizzazione:
Presso le sedi dell’Ente Accreditato Spes:
Spes – Via dei Mille, 6 – Roma
Spes – Via dei Mille, 36 - Roma
Spes – Via del Pigneto, 12 – Roma
Casa del volontariato di Viterbo: Via Garbini, 29 – Viterbo
Casa del volontariato di Frosinone: Via Pierluigi da Palestrina, 14 – Frosinone
Casa del volontariato di Rieti: Piazzale Mercatanti, 5 - Rieti
Presso le sedi di realizzazione del progetto:
Wellness – Via Roma, 9 – Ceccano (FR)
SOGIT – Piazza Sant’Antonio, snc – Morolo (FR)
Alcli – Via Ticino, 22/24 – Rieti
Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio – P.zza Pacieri, snc – Fara in Sabina
Aman – Via F. Cristofori, 5 – Viterbo
Acros – Via G. Verdi, 12 – Grottaferrata
Amso – Via delle Messi d’Oro, 156 - Roma
Andrea Tudisco – Via degli Aldobrandeschi, 3 – Roma
Associazione Peter Pan Onlus – Via S. Francesco di Sales, 16 – Roma
Associazione Peter Pan Onlus – Via di Vigna Fabbri, 39 - Roma
Coordinamento La Mela Blu – Via Portuense, 220 – Roma
35
Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio – Via Arduino Forgiarini, 22 – Roma
Sanes – Circollazione Gianicolense, 87 – Roma
37) Modalità di attuazione:
a) In proprio presso l’ente con formatori dell’ente
c) Affidata ad altri soggetti terzi
38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Moduli a cura delle associazioni:
a) CONTESTO OPERATIVO
b) CONOSCENZE DI BASE SULL’ONCOLOGIA
WELLNESS
OLGA MASI, nata a Frosinone il 13/02/1969
ANGELO MASTROGIACOMO, nato a Ceccano il 24/05/54
ROSA PALA, nata a Ittireddu (SS) il 03/02/1955
SOGIT
ANNA GIROLAMI, nata a Morolo il 30/09/1951
ALCLI
LUCIA SOLLAZZO, nata a Roma il 20/12/1957
OSPEDALE DOMICILIARE DI ROMA E LAZIO sede di Roma (Ostia) e sede di Fara in
Sabina
ANTONELLA DE BORTOLI, nata a Roma il 25/08/1980
ANGELO TARIZZO, nato a Roma il 28/08/1930
AMAN
MATILDE RUSPANTINI, nata a Acquapendente (VT) il 25/11/1946
PALIFERI GIORGIA, nata a Viterbo il 09/08/1972
PROTTI SIMONETTA, nata a Roma il 09/07/1949
TUPINI CRISTIANA, nata a Civitavecchia (RM) il 15/04/1977
ACROS
ROMANA CAROCCI, nata a Rocca Priora (RM) il 14/05/1956
CLAUDIA PROIETTI , nata a Roma il 18/10/1979
AMSO
PAOLA AGATENSI, nata a Roma il 28/09/1962
MARIA SOFIA APOLLONI BARBASETTI DI PRUN, nata a Roma il 21/03/1926.
LIA RODOLETTI, nata a Roma il 16/11/1938
ANDREA TUDISCO
BEATRICE GALIMBERTI, nata a Roma il 12/09/1954
FEDERICA MARINACCI, nata a Roma il 06/01/1979
GIUSEPPE MARIA TALLARICO, nato a Taranto il 08/12/1958
FIORELLA TOSONI, nata a Roma il 30/04/1957
ASSOCIAZIONE PETER PAN ONLUS
PAOLA D’ALESSIO, nata a Roma 28/10/1950
36
FLAVIA ROMANO, nata a Roma 28/01/1978
COORDINAMENTO LA MELA BLU
CLAUDIA DE MASI, nata a Roma il 12/05/1978
ANNA STABILE, nata a Castelluccio Inferiore (Pz) il 18/09/1968
SANeS
ROSSELLA MEMOLI, nata a Salerno il 13/03/1975
NICOLA PETTI, nato a Roma il 11/10/1949
SPES - Rete Malati Oncologici
MARIA LETIZIA LOMBARDI, nata a Roma il 19/03/1961
Modulo a cura di ANTEA FORMAD:
c) Il SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA DEL MALATO ONCOLOGICO
E TERMINALE
MONIA BELLETTI nata a Milano il 20/08/1969
CARBONARA LAURA a Roma il 17/04/1980
GIUSEPPE CASALE nato a Tagliacozzo (AQ) il 16/03/1955
SABRINA CASTELLANA nata a Roma il 22/02/1968
GIUSEPPINA MARCHI nata a Roma il 05/05/1955
CHIARA MASTROIANNI nata a Roma il 02/03/1976
Modulo a cura di SPES:
d) ELEMENTI DI COMUNICAZIONE SOCIALE E STRUMENTI DI PROMOZIONE
LUCA TESTUZZA, nato a Roma il 12.07.1978
CLAUDIA FARALLO, nata a Roma il 26.04.1984
Modulo a cura dell’Ente UPTER Sport:
e) ESECUTORE BLSD
CRISTIAN VENDER, nato a Roma il 19.12.1973
LORELLA CALAFATO, nata a Roma il 04.04.1963
ANTONELLO NICOLETTI, nato a Roma il 10.02.1972
Modulo a cura della SOCIETÀ FUSILLA
f) MODULO INFORMATICO
FRANCESCO CARRÀ, nato a Roma il 25/12/1954
GABRIELLA URBANI, nata a Roma l’11/08/1964
39) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Moduli a cura delle associazioni:
a) CONTESTO OPERATIVO
b) CONOSCENZE DI BASE SULL’ONCOLOGIA
Formatori WELLNESS
OLGA MASI, nata a Frosinone il 13/02/1969.
Avvocato civilista, ha conseguito l’abilitazione alla libera professione nel 1997 presso la Corte di
Appello di Roma E’ specializzata in diritto della previdenza sociale. Ha collaborato dal 1994 al 2002
con uno studio legale di Frosinone. Dal 2002 esercita in proprio. Collabora con l’Associazione
Wellness come volontaria, consulente legale per gli utenti e formatrice dal 2000.
ANGELO MASTROGIACOMO, nato a Ceccano il 24/05/54.
Diploma di Perito tecnico industriale. Qualifica di “Operatore dei Servizi Sociali” e diploma di
“Tecnico dei Servizi Sociali” conseguiti presso l’IPSSS di Frosinone. Attestati di partecipazione a
corsi di indirizzo psicologico, oncologico, formazione sociale. Esperienze come Operatore di Servizi
37
Sociali nei settori: anziani, minori, handicap. Esperienze lavorative in Casa famiglia, Centri anziani,
soggiorni estivi per disabili. Fondatore e rappresentante legale della Cooperativa Sociale Onlus
“Stella Polare”. Fondatore dell’associazione Wellness e formatore informatico del personale
coinvolto.
ROSA PALA, nata a Ittireddu (SS) il 03/02/1955.
Qualifica di “Operatore dei Servizi Sociali” e diploma di “Tecnico dei Servizi Sociali” conseguiti
presso l’IPSSS di Frosinone. Attestati di partecipazione a corsi di indirizzo psicologico, oncologico,
formazione sociale. Esperienze lavorative in Casa famiglia e Centri anziani. Operatore dei Servizi
Sociali presso la Casa famiglia “Etnie” di Ceccano, per minori ed adolescenti. Assistenza per conto
di privati ad anziani, bambini e portatori di handicap. Fondatore e Presidente dell’associazione
Wellness.
Formatori SOGIT
ANNA GIROLAMI, nata a Morolo il 30/09/1951.
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso l’università La Sapienza di Roma. E’ medico di
base nel comune di Morolo dal 1978. Socia dell’associazione Opera di Soccorso dell’Ordine di San
Giovanni in Italia – S.O.G.IT. Dal 2005 è direttrice e formatrice del corso di primo soccorso rivolto
ai volontari dell’associazione.
Formatori ALCLI
LUCIA SOLLAZZO nata a Roma il 20/12/1957.
Laurea in Neurofisiopatologia presso L’Università degli studi Sapienza di Roma. Specializzazione e
diploma di Counselor Professionista presso ASPIC (Associazione per lo Sviluppo Psicologico
dell’Individuo e della Comunità). Diploma accreditato presso la European Association for
Counselling. Iscritta al C.N.C.P. (Coordinamento Nazionale Counselor Professionisti) e alla REICO
(Registro Italiano Counselor). Ha lavorato presso uno studio neuropsichiatrico.
Ha prestato servizio di counselling oncologico presso il reparto di radioterapia oncologica
dell’Ospedale S. Camillo de Lellis di Rieti. Svolge libera professione di counselling individuale e di
gruppo. Presta servizio di volontariato presso l’Associazione ALCLI “Giorgio e Silvia” di Rieti,
organizzando corsi di formazione sull’ascolto attivo e sulla comunicazione.
Formatori OSPEDALE DOMICILIARE DI ROMA E LAZIO sede di Roma (Ostia) e sede di
Fara in Sabina
ANTONELLA DE BORTOLI nata a Roma il 25/08/1980.
Collabora dal 2002 con l’associazione Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio per la quale ha svolto
numerosi incarichi: realizzazione della Banca dati Rete Kappa, organizzazione dei servizi di trasporto
e di assistenza domiciliare, sportello informativo di prima accoglienza. Attualmente svolge il ruolo di
coordinatrice dei volontari e di tutte le attività dell’associazione. Ha seguito alcuni corsi sulla
comunicazione sociale e sull’assistenza ai malati di Alzheimer e agli anziani fragili. E’ stata OLP dei
volontari di Servizio Civile negli anni 2006-2007-2008.
ANGELO TARIZZO, nato a Roma il 28/08/1930.
Laureato in Chimica Organica ed in Farmacia. Dal 1959 al 1992 ha lavorato presso una azienda
farmaceutica multinazionale arrivando a coprire il ruolo di dirigente. E’ stato volontario presso
l’associazion AUSER coprendo l’incarico di responsabile dei progetti di Educazione alla Salute e di
Assistenza Domiciliare ai malati di Alzheimer.
E’ stato presidente del Coordinamento La Mela Blu, associazione che offre servizi per
l’informazione, l’orientamento ed il supporto ai malati oncologici. Dal 1998 opera con l’associazione
Ospedale Domiciliare per la quale ha collaborato nell’assistenza sociale e socio sanitaria con ANTe
nella supervisione del progetto Nonna Roma del Comune di Roma. Attualmente copre il ruolo di
Vice presidente dell’associazione e coordinatore delle attività presso la sede di Fara in Sabina.
Formatori AMAN
MATILDE RUSPANTINI, nata a Acquapendente (VT) il 25/11/1946.
Laureta in Lettere moderne presso l’università La Sapienza di Roma. Abilitata all’insegnamento, ha
svolto la funzione di docente negli istituti scolastici statali ininterrottamente dall’ottobre 1970 al 30
settembre 2001. Svolge da alcuni mesi attività di volontariato nell’associazione A.M.A.N. di Viterbo
attraverso una collaborazione nella gestione e nei compiti di segreteria.
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GIORGIA PALIFERI, nata a Viterbo il 09/08/1972.
Laureata in Psicologia clinica e di comunità presso l’Università Sapienza di Roma, ha svolto tirocinio
post-lauream e frequenza volontaria presso l’U.O. di Psicologia ospedaliera dell’ASL di Viterbo, di
cui è attualmente collaboratore esperto in qualità di psicologa clinica. Ha effettuato un Master in
Psicologia delle dipendenze presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. E’ iscritta al quarto anno
della scuola di specializzazione in Psicoterapie brevi ad approccio strategico presso l’Istituto per lo
studio delle psicoterapie S.r.l. di Roma ed ha effettuato numerosi corsi di aggiornamento e seminari
sullo psicodramma analitico. Da marzo 2006 presta servizio presso l’A.N.D.O.S. di Viterbo. Ha
effettuato formazione per i volontari delle associazioni dei pazienti oncologici sui temi “il ruolo del
volontariato” e “le risonanze emotive”.
SIMONETTA PROTTI, nata a Roma il 09/07/1949.
Laureata in Medicina e chirurgia. Specializzata in Malattie del fegato e del ricambio e Medicina dello
sport. Ha esercitato la professione come medico ospedaliero a tempo pieno dal 1976 al 1989 in
Medicina generale presso l’Ospedale di Soriano nel Cimino e dal 1989 al 2006 in Malattie infettive
presso l’ospedale Belcolle di Viterbo, collaborando frequentemente con il reparto di Oncologia. Dal
2007 partecipa come volontaria all’attività dell’associazione AMAN, occupandosi del lavoro
organizzativo, dei rapporti diretti con i pazienti e della preparazione delle attività di formazione.
CRISTIANA TUPINI, nata a Civitavecchia (RM) il 15/04/1977.
Laureata in Psicologia presso l’Università Sapienza di Roma, è specializzanda in Psicoterapia presso
l’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale. Ha svolto tirocinio post-lauream e frequenza volontaria
presso il Centro diurno del C.I.M. della ASL di Viterbo ed ha lavorato come volontaria presso la
comunità terapeutica Agatos. È attualmente consulente psicologa presso l’Unità operativa complessa
di psicologia della ASL di Viterbo. È stata docente di Psicologia dello sviluppo in un progetto della
Provincia di Viterbo. Ha partecipato al laboratorio di teatro integrato effettuato con pazienti
psichiatrici e diretto dal regista Pascal ed ha partecipato a numerosi corsi di formazione e seminari.
Dal 2007 collabora con l’associazione A.N.D.O.S. di Viterbo e con l’associazione LILT di Viterbo.
Formatori ACROS
ROMANA CAROCCI, nata a Rocca Priora (RM) il 14/05/1956.
Laureata in Psicologia, ha frequentato il corso biennale di Psicologia oncologica presso IFO Regina
Elena di Roma. Dal 1999 si occupa di assistenza ai malati terminali e sostegno alle famiglie. Dal
2002 collabora con l’A.C.R.O.S. (Associazione Castelli Romani Servizio Oncologico); è
coordinatrice del progetto “Per non restare soli”, realizza interventi di supporto al malato oncologico
e alla famiglia. E’ socia SICP (Società Italiana di Cure Palliative). E’ facilitatore di gruppi automutuo aiuto all’elaborazione del lutto.
CLAUDIA PROIETTI, nata a Roma il 18/10/1979.
Laureata in Scienze politiche, nel 2007. Dal 1998 al 2005 si è occupata del coordinamento e della
gestione di gruppi di volontari e della formazione ed educazione degli adolescenti presso l’Istituto
Salesiano Villa Sora di Frascati. Ha partecipato al corso di formazione in diritti umani presso il VIS
Volontariato Internazionale per lo Sviluppo. Nel 1998 ha fatto una esperienza di volontariato in
Madagascar.
Formatori AMSO
PAOLA AGATENSI, nata a Roma il 28/09/1962.
Ha lavorato per circa tredici anni come informatore medico scientifico in ambito ortopedico. Tra il
2003 e il 2004 ha seguito il Corso di Formazione per Assistenti Volontari AMSO e successivamente
ha svolto servizio come assistente volontaria al numero verde della segreteria dell’associazione. A
partire dal mese di aprile del 2005 è segretaria dell'Associazione AMSO.
MARIA SOFIA APOLLONI BARBASETTI DI PRUN, nata a Roma il 21/03/1926.
Laurea in Tecnica di foniatria. Da 35 anni fa parte dell'associazione AMSO. Ha svolto servizio come
assistente ospedaliera in vari reparti. Nel reparto di otorinolaringoiatria ha istituito da volontaria un
servizio di logopedia per laringectomizzati. Ha partecipato a moltissimi convegni di volontariato. Da
delegata AMSO ha partecipato agli incontri biennali della IAVE (International Association for
Volunteer Effort). Sempre da delegata AMSO ha partecipato come membro fondatore della AVE
(Association pour le Volontariat en Europe), seguendo moltissimi dei loro incontri. E’ stata fino al
2003 per due anni Presidente ad interim della AVE. E’ attualmente Vicepresidente AMSO.
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LIA RODOLETTI, nata a Roma il 16/11/1938.
Vice presidente dell’Associazione AMSO e Responsabile della Casa di Accoglienza AMSO ha
conseguito il diploma di Assistente AMSO ed ha svolto per l’associazione numerosi incarichi, in
particolare: coordinatore ospedaliero degli Assistenti, Tesoriera.
Formatori ANDREA TUDISCO
BEATRICE GALIMBERTI, nata a Roma il 12/09/1954.
Laurea in Psicologia. Ha frequentato numerosi corsi e attività formative nel campo della psicologia
relazionale, della psicodiagnostica, della psicosomatica. Dal 1982 al 1983 ha prestato la sua
collaborazione presso la Divisione Pediatrica dell’Ospedale Nuovo Regina Margherita. Dal 2002 è
animatrice volontaria presso l’Associazione Andrea Tudisco, dove è coordinatrice del progetto
“Pillole di Pagliaccio”. Dal 2005 è inoltre coordinatrice del corso “Specialisti in Clownterapia”,
organizzato dall’Associazione Andrea Tudisco, l’ente di formazione System Service, la Regione
Lazio e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
FEDERICA MARINACCI, nata a Roma il 06/01/1979.
Ha conseguito l’attestato professionale “Specialista in clown terapia” della Regione Lazio e
Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha partecipato al corso su “Le tecniche non farmacologiche per
il controllo del dolore del bambino”. Si è formata attraverso la frequenza a numerosi corsi nel campo
della psico-oncologia e della clown terapia. Collabora con l’associazione Andrea Tudisco dal 2005 in
qualità di clown dottore e animatrice nei reparti pediatrici del policlinico Agostino Gemelli di Roma,
al domicilio dei bambini assistiti dall’associazione, presso il centro anziani fragili del XIX
Municipio.
GIUSEPPE MARIA TALLARICO, nato a Taranto il 08/12/1958.
Laureato in Psicologia e specializzato in Psicologia Clinica ed in Psicoterapia sistemico relazionale,
della coppia e della famiglia. E’ referente dell’Unità di Psicologia delle Emergenze presso la
Consulta Provinciale per la Sicurezza Stradale - Gabinetto di Presidenza della Provincia di Roma. Ha
frequentato un corso biennale per l’intervento psicologico ed educativo a favore degli adolescenti
nell’ambito dei Centri di Formazione Professionale della Regione Lazio. E’ stato psicologo
coordinatore del personale della Cooperativa Il Brutto Anatroccolo attiva nei servizi di Assistenza
Domiciliare a soggetti portatori di handicap. E’ stato responsabile coordinatore della Casa Famiglia
per Giovani con disagio psichico dell’associazione A89 di Ciampino.E’ stato progettista e
coordinatore di numerosi progetti sulla clown terapia per l’associazione Andrea Tudisco realizzati
presso il reparto di Neurochirurgia pediatrica del policlinico Agostino Gemelli. Ha svolto attività di
docenza, tutoraggio, coordinamento di corsi di formazione per enti pubblici e nell’ambito di progetti
FSE. Collabora come volontario con l’associazione Andrea Tudisco come coordinatore e supervisore
degli operatori e dei clown dottori. Per l’associazione svolge attività di consulenza psicologica
all’interno delle case di Accoglienza per i bambini e i familiari.
FIORELLA TOSONI, nata a Roma il 30/04/1957.
Psicologa e Psicoterapeuta. Ha partecipato fra gli altri ai corsi di Formazione e di Perfezionamento
in Psico-oncologia presso l’U.C. del Sacro Cuore, Facoltà di Medicina e Chiurugia Agostino Gemelli
di Roma; al corso di Psicologia Oncologica e delle Patologie Organiche Gravi presso l’Unità di
Psicologia Oncologica del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università Sapienza di Roma.
E’ stata Operatrice Sociale della Formazione e dell’Orientamento presso l’Assessorato alla
Formazione Professionale della Regione Lazio e Tutor nell’ambito del Progetto “Per Corso Lavoro”
organizzato dall’Assessorato alla Formazione Professionale delle Provincia di Roma e
dall’Università Roma Tre- Dip. Di Scienze dell’Educazione. E’ stata docente in numerosi corsi
formativi tra cui il corso “Specialisti in Clownterapia” organizzato dalla Regione Lazio in
collaborazione con l’ente System Service e l’Università Cattolica del Sacro Cuore (docente in
Psicologia dell’Età Evolutiva e Psicologia Generale). E’ volontaria dell’Associazione Antea per
l’assistenza ai malati terminali. E’ stata fondatrice del Comitato Andrea Tudisco ed è attualmente
Presidente dell’Associazione Andrea Tudisco.
Formatori ASSOCIAZIONE PETER PAN ONLUS
PAOLA D’ALESSIO, nata a Roma 28/10/1950.
Laureata in Psicologia e specializzata in Psicologi Clinica. Lavora dal 1979 presso il Servizio
Materno Infantile della ASL RM E. E’ stata tutor per i tirocinanti e specializzandi della facoltà di
psicologia presso la ASL RME. Collabora con l’Associazione Peter Pan dalla sua costituzione nel
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1994. Per l’associazione si occupa di formare i volontari e fa parte del Consiglio Direttivo.
FLAVIA ROMANO, nata a Roma 28/01/1978.
Laureata in Psicologia Clinica e di Comunità. Specializzata in Psicologia della Salute. Collabora con
l’Associazione Peter Pan in qualità di responsabile della formazione degli aspiranti volontari e dei
tirocinanti. E’ referente per il monitoraggio dei bisogni formativi delle equipe che operano
nell’associazione e dei singoli volontari. Organizza e coordina i percorsi formativi per i volontari e
gli operatori. Svolge attività di supporto psicologico per i volontari attivi nell’associazione.
Formatori COORDINAMENTO LA MELA BLU
CLAUDIA DE MASI, nata a Roma il 12/05/1978.
Psicologa clinica, iscritta all’albo degli psicologi del Lazio. Dal 2003 collabora con l’Associazione
Andrea Tudisco Onlus come animatrice nei reparti di Pediatria I e II, Neuropsichiatria Infantile e
Chirurgia del Policlinico Gemelli. Dal 2004 al 2005 è stata segretaria della stessa Associazione. Dal
2006 si occupa sempre per l’Associazione Andrea Tudisco del coordinamento dei volontari e dei
progetti che li coinvolgono. Ha coordinato anche i volontari di servizio civile per le due annualità
2006-2007 e 2007-2008. Dal 2008 svolge il ruolo di Counselor telefonico presso l’Associazione
Coordinamento La Mela Blu. E’ attiva a livello volontario come animatrice e conduttrice di gruppi
giovanili per l’accompagnamento alla crescita personale. Ha partecipato a molti corsi di formazione e
laboratori fra cui: corso su “La conduzione dei colloqui personali” e corso su “Gestire i rapporti con
le altre persone” organizzati dall’associazione Re.Hope; corso di PNL Practitioner.
ANNA STABILE, nata a Castelluccio Inferiore (Pz) il 18/09/1968.
Laureata in Servizio Sociale. Nell’A.A. 1998/99 ha seguito un corso di formazione della Regione
Lazio, conseguendo l’attestato di qualifica professionale Assistente Domiciliare e dei Servizi
Tutelari. Ha lavorato dal 2000 al 2005 nella Comunità Alloggio e come Assistente Domiciliare e dei
Servizi Tutelari presso la cooperativa sociale S. Onofrio in Roma. Nello stesso periodo ha lavorato
come AEC (Assistente Educativo Culturale) presso alcune scuole del Municipio XIX di Roma. Ha
partecipato al progetto S.E.S.I. preceduto da un corso di formazione sulle patologie degenerative. Da
gennaio 2008 lavora presso il Coordinamento La Mela Blu. Ha partecipato ad alcuni corsi, seminari e
convegni sui temi volontariato ed oncologia.
Formatori SANeS
ROSSELLA MEMOLI, nata a Salerno il 13/03/1975.
Psicologa clinica dal 2002. Nel 2005 ha collaborato in qualità di consulente psicologo presso il
CIDAP (Centro Italiano per i Disturbi Alimentari Psicogeni). Dal 2005 ad oggi collabora in qualità di
consulente psicologico presso l’associazione SA.Ne.S. per il sostegno psicologico ai pazienti e ai loro
familiari presso l’U.O. Ematologia dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini, e agli ospiti
della casa di accoglienza “S.A.Ne.S. Claudio Pacifici”. È responsabile, per conto della stessa
S.A.Ne.S, del found-raising e della cura dei rapporti con enti pubblici, strutture private e altre
associazioni. Dal 2006 ad oggi ha maturato esperienza di OLP per il SCN ed ha collaborato in qualità
di formatore in ambito psico-oncologico per i volontari del SCN presso l’ente SPES.
NICOLA PETTI, nato a Roma il 11/10/1949.
Laurea nel 1976 e specializzazione nel 1979 in Ematologia clinica e di laboratorio. Dalla laurea ha
sempre lavorato come medico nelle divisioni di Ematologia di vari ospedali. Dal 1986 ha lavorato
presso l’U.O. di Ematologia e Trapianto di Midollo Osseo della azienda S. Camillo-Forlanini, dove
ha svolto numerosi incarichi di responsabilità sempre maggiore. Dal 1982 è stato docente della
Scuola Medica Ospedaliera della Regione Lazio in corsi di formazione post-laurea in Ematologia e
Scienze mediche. E’ stato relatore e docente in 26 corsi scientifici. Ha frequentato 37 corsi di
perfezionamento e aggiornamento. Ha partecipato a numerosi congressi sui temi oncoematologici. E’
socio fondatore e Presidente dell’associazione SANeS.
Formatori SPES - Rete Malati Oncologici
MARIA LETIZIA LOMBARDI, nata a Roma il 19/03/1961.
Laureata in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, ha seguito un corso di Formazione dei
formatori presso la società di consulenza TIVA.. Si è occupata di formazione, consulenza,
orientamento, bilancio delle competenze, selezione del personale, per enti pubblici, privati e del
privato sociale. Collabora da alcuni anni con SPES – Centro di servizi per il volontariato per cui
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coordina alcune reti tematiche tra cui la Rete Oncologia. Nell’ambito dei progetti di servizio civile
svolge il ruolo di selezionatore. Per i progetti di servizio civile della Rete delle associazioni
oncologiche ha progettato la formazione specifica ed è stata docente in alcuni moduli. Collabora con
le associazioni di volontariato Archè e Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio per la supervisione
organizzativa. Presso quest’ultima in particolare ha svolto a titolo volontario attività di
coordinamento organizzativo, formazione e supervisione dei volontari. Ha lavorato in attività di
ricerca, consulenza, formazione e selezione per Ministero del Lavoro, Ministero della Pubblica
Istruzione, Unioncamere, Istituto Tagliacarne, Formez, ISFOL, Università degli Studi di Roma
Sapienza - Facoltà di Psicologia 2.
Formatori Modulo a cura di ANTEA FORMAD:
c) Il SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA DEL MALATO ONCOLOGICO
E TERMINALE
MONIA BELLETTI nata a Milano il 20/08/1969.
Laureata in Psicologa clinica e di comunità. Ha conseguito la specializzazione presso la Scuola
Europea Quadriennale di Psicoterapia Ipnotica Eriksoniana (AMISI). E’ Membro Associato
dell’Associazione Medica Italiana per lo Studio della Ipnosi, Fondazione Amisi. Opera dal 2005
presso l’Associazione Antea in qualità di ipnoterapeuta e psicologa al fine di dare supporto
psicologico ai malati terminali e ai familiari. E’ stata educatrice di comunità per adolescenti presso
l’Asilo Mariuccia a Milano. Ha svolto attività di docenza sulla comunicazione, assertività, patologie
da stress di lavoro, mobbing) presso Associazione Millennium e Istituto Formativo Europeo.
GIUSEPPE CASALE nato a Tagliacozzo (AQ) il 16/03/1955.
Specialista in Oncologia , docente e realizzatore dei corsi di perfezionamento in cure palliative per
l’università “Tor Vergata. Direttore didattico Antea Formad-Scuola di formazione per Assistenza
domiciliare e Cure Palliative.Ha ideato anche l’associazione Antea (Antea Hospice + Assistenza
domiciliare). Coordinatore Sanitario del progetto Sperimentale della Regione Lazio per la
realizzazione della prima U:O:C:P: dell’Italia Centro Sud. Membro della Commissione e Comitato
Cure Palliative della Regione Lazio. Autore di numerose pubblicazioni su riviste nazionali ed
internazionali e dell’ABECEDARIO, guida pratica sull’assistenza domiciliare e sui principi delle
cure palliative .E’ già stato Responsabile di sede del progetto di servizio Civile “Educazione,
Formazione e Sviluppo delle Cure Palliative”, approvato e realizzato per l’anno 2004-2005.
SABRINA CASTELLANA nata a Roma il 22/02/1968.
Laureata in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni presso l’Università degli Studi di Roma
Sapienza. Ha seguito il Corso sulla Progettazione Europea presso il Centro di Servizio per il
Volontariato del Lazio ed il Corso di Specializzazione sul Processo di Selezione realizzato dalla
Società Master Wheel. Dal 2000 collabora con Antea Associazione ed Antea Formad, di cui è
membro del Comitato Didattico. Si occupa della selezione del personale per Antea Formad e per
l’U.O.C.P. Antea. Ha collaborato in qualità di Tutor d’aula, docente e membro della Commissione
discussione Tesi nel I e II Master Universitario di I e II livello in Medicina Palliativa, Nursing Care
in Medicina Palliativa e Medicina Palliativa Territoriale. E’ stata docente in vari corsi di formazione,
perfezionamento ed alta specializzazione in Cure Palliative ed Assistenza Domiciliare, sia per medici
sia per infermieri, nonché in corsi di formazione per volontari.
GIUSEPPINA MARCHI nata a Roma il 05/05/1955.
Laureata in Psicologia. Ha svolto attività di volontariato in qualità di Psicologa presso il Day
Hospital Oncologico dell’Ospedale di S. Spirito in Saxia. Ha seguito il corso di formazione in
Psicologia Oncologica presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Ha conseguito la
Specializzazione quadriennale presso la Scuola Internazionale in Psicoterapia nel Setting
Istituzionale (S.I.P.S.I.). Ha svolto attività di Psicooncologo presso l’Unità Organizzativa Complessa
di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera S. Andrea di Roma. Attualmente copre il ruolo di
Psiconcologa di sostegno presso l’Associazione Antea di Roma.
CHIARA MASTROIANNI nata a Roma il 02/03/1976
E’ laureata in Scienze Infermieristiche. Ha seguito il Corso di perfezionamento in Assistenza
Domiciliare e Cure Palliative presso l’Unviersità Campus Bio-Medico di Roma. Ha conseguito il
Master Universitario di I livello in Nursing Care in Medicina Palliativa, Università di Studi di Roma
“Tor Vergata”. Svolge attività di infermiera presso l’Unità di Cure Palliative dell’Antea Associazione
sia presso l’Hospice che per l’assistenza domiciliare. E’ Responsabile della Formazione e dei
Rapporti Scientifici dell’U.O.C.P. Antea. È membro del consiglio direttivo e della Commissione
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Infermieristica della Società Italiana di Cure Palliative – Sezione Lazio. È coordinatrice dei Master in
Medicina Palliativa per medici, Medicina Palliativa Territoriale per medici di base, Nursing Care in
Medicina Palliativa per infermieri organizzati dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e da
Antea Formad. E’ presidente di Antea Formad.
LAURA CARBONARA, nata a Roma il 17/04/1980.
Laurea di Infermiere generale pediatrico di I livello conseguita nel 2002. Dal 2003 al 2005 è stata
docente del corso di formazione professionale per assistenza ad anziani e malati terminali
organizzato dall’associazione Casa Verde. Docente e tutor nel corso per operatori socio-sanitari
organizzato dall’ospedale Celio sul tema delle Cure palliative, malato terminale e assistenza
domiciliare nel 2005. Docente e tutor nel corso per operatori socio-sanitari organizzato dalla ASL
RME sul tema Hospice e Cure Palliative. Ha partecipato a numerosi corsi di formazione, convegni e
seminari sul tema oncologico e delle Cure palliative. Dal 2003 è infermiera presso l’unità operativa
di Cure Palliative Antea.
Formatori Modulo a cura di SPES:
d) ELEMENTI DI COMUNICAZIONE SOCIALE E STRUMENTI DI PROMOZIONE
LUCA TESTUZZA
Laureando in Scienze della Comunicazione indirizzo comunicazione istituzionale
Responsabile progettazione e realizzazione di materiali promozionali del Settore Comunicazione
SPES.
Realizzazione progetti di grafica web
Attività di tutoraggio per le organizzazioni di volontariato riguardo alla realizzazione di materiale
promozionale
CLAUDIA FARALLO
Laurea in Scienze della Comunicazione
Curatrice dell’Ufficio Stampa SPES.
Redattrice del trimestrale dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio “Reti Solidali”.
Formatrice sulle tecniche e la pratica dell’ufficio stampa in percorsi di formazione dedicati alle
organizzazioni di volontariato
Formatori Modulo a cura di UPTER SPORT
e) ESECUTORE BLSD
CRISTIAN VENDER
Laurea infiermeristica I livello presso l’Università di Tor Vergata
Attestato di superamento corso di Advanced Life Support presso I.R.C. – E.R.C Università Cattolica
del Sacro Cuore
Coordinamento e direzione dei corsi di BLSD – I.R.C. presso l’UPTER SPORT
Diploma di istruttore di base IRC
Attestato di competenza Advanced esecutore ACLS
Esperienza come conduttore del modulo formativo relativo alle nozioni di primo soccorso e corso
BLSD per conto dell’Ente Upter Sport Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council
(ente partner del progetto come da voce 25 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile
dell’ente Spes approvati nel 2007
LORELLA CALAFATO
Diploma di maturità professionale per Analista Contabile conseguito presso l’Ist. Prof. per il
Commercio “Pietro della Valle”;
Attestato per il Corso del Primo Soccorso ed Educazione Sanitaria rilasciato dalla Croce Rossa
Italiana –Volontario del Soccorso;
Diploma di Infermiere Professionale rilasciato dalla Scuola per infermieri Professionali di
Frascati;
Corso di Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e provincia;
Corso di Defibrillazione Precoce Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e provincia
Corso di Pediatric Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e provincia;
Master di Primo Livello in “Infermieristica clinica nel paziente critico” (biennale) rilasciato
dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata con votazione finale 110/110.
Attestato di partecipazione al Corso di Rianimazione cardiopolmonare
di
Base
e
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defibrillazione precoce secondo le linee guida dell’Italian Resuscitation Council svoltosi presso
Upter-Sport.
Corso di Basic Life Support - Defibrillation Istruttore certificato Italian Resuscitation Council
Esperienza come conduttore del modulo formativo relativo alle nozioni di primo soccorso e corso
BLSD per conto dell’Ente Upter Sport Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council
(ente partner del progetto come da voce 25 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile
dell’ente Spes approvati nel 2007.
ANTONELLO NICOLETTI
Diploma di Infermiere Professionale conseguito presso l’Azienda U.S.L. Roma C scuola per
infermieri presidio ospedaliero S. Eugenio;
Iscritto all’albo: Infermiere Professionale del Collegio Provinciale di Roma dal 28/07/1997 con N° di
Posizione 21364;
Qualifica di Istruttore BLS-D secondo le linee guida ILCOR, Roma 23-24-25 marzo 2006 –
Iscrizione IRC n° 1624 del 02/02/2007;
Corso di Formazione “BLSD rivolto a Medici e Infermieri”;
Corso di formazione “Qualità e Accreditamento all’eccellenza nei servizi di Pronto Soccorso e
Medicina d’Urgenza della regione Lazio”;
Attestato “BLS-D”; Attestato “P-BLS”; Attestato “Gestione del Traumatizzato nel territorio”;
“P.C.A.E. Infarto.net” secondo le linee guida internazionali e normative vigenti A.R.E.S. 118;
Esperienza pluriennale come Infermiere Professionale.
Formatori Modulo a cura della SOCIETÀ FUSILLA
f) MODULO INFORMATICO
FRANCESCO CARRÀ
2006: Analista e sviluppo per diversi progetti (Banca Dati Associazioni di Protezione Civile del
Lazio, Sviluppo portale web per conto di ConfProfessioni, analisi e sviluppo sistema gestionale per il
Fondo Interprofessionale Fondoprofessioni);
2006: Docente di informatica di base per conto dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio
CESV-Spes;
2004-2005: Docente di Office, HTML, Javascript, per conto dell’Associazione “Performare” in due
corsi di 60 ore finanziati dalla Regione Lazio;
2001-2002: Progetto “Libra” nel quadro del programma Integra della CE, con docenze di HTML,
CSS, Vbscript, Javascript ed ASP, per un totale di 120 ore su incarico A.L.FOR.
Esperienza come conduttore del modulo formativo informatico per conto della Società Fusilla s.r.l.
(ente che certifica le competenze come da voce 29 e 46 della scheda) all’interno dei progetti di
servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007.
GABRIELLA URBANI
1990: Laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”;
Maggio-Luglio 2006: Docente di alfabetizzazione informatica nell’ambito del Programma Speciale
“Informatizzazione 2005-2006” dei Centri di Servizio per il Volontariato CESV-SPES;
Ottobre 2004-Maggio 2005: Docente di Web Marketing nel Corso di Formazione Professionale
“Progettista sistemi e processi aziendali”; progetto co-finanziato dall’Unione Europea, approvato
dalla Regione Lazio;
Gennaio-Giugno 2003: Docente di metodologie didattiche di corsi pilota di autoformazione (“Matera
e dintorni”, “Metodi di studio”, “La scuola creativa”), metodologia riconosciuta ambito UE;
Luglio 2002: Progettazione, stesura testi ed ideazione interfaccia grafica e di navigazione del corso
interattivo di e-learning “Obiettivo: comunicare”;
Settembre 2001-Giugno 2002: Corso “Formazione per Formatori” e “Metodi di Gestione dell’aula”
per personale MAFRAU Srl.
Esperienza come conduttore del modulo formativo informatico per conto della Società Fusilla s.r.l.
(ente che certifica le competenze come da voce 29 e 46 della scheda) all’interno dei progetti di
servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007.
40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
I primi incontri saranno dedicati innanzi tutto alla presentazione degli ambiti di impiego in cui i
volontari presteranno servizio oltre che alla presentazione dell’associazione stessa e dei relativi
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responsabili o comunque delle persone che fungeranno da punto di riferimento per i volontari.
Già in questi primi incontri i vari argomenti saranno affrontati facendo ricorso a tecniche di
animazione e metodologie attive che prevedono il coinvolgimento in prima persona dei formandi,
considerati come primi protagonisti del processo di apprendimento.
Per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate:
• è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che – a seconda degli obiettivi
specifici di ciascun modulo formativo - potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni
attive, lezioni per l’elaborazione;
• il lavoro in piccoli gruppi, per favorire lo sviluppo delle principali competenze relazionali e
comunicative;
• si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali esercitazioni, giochi di
ruolo, analisi di casi, simulazioni presentati dai formatori o dai partecipanti;
• il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e strumento di
apprendimento, in quanto luogo di “sospensione” della pratica e di confronto, elaborazione e
assunzione di consapevolezza rispetto alle competenze e capacità (tecniche e relazionali)
acquisite attraverso l’esperienza vissuta dai volontari nell’ambito dello svolgimento del progetto
di servizio civile.
La formazione specifica utilizzerà inoltre la modalità del learning on the job, ovvero della
riflessione e dell’approfondimento, con l’aiuto dei formatori e degli OLP, su tematiche specifiche che
emergono direttamente dal coinvolgimento dei volontari di servizio civile nelle attività di
realizzazione del progetto e verranno somministrati test di apprendimento in modo tale da poter
confrontare le conoscenze iniziali e quelle finali dei partecipanti alla formazione.
Per quanto riguarda il modulo informatico, la formazione si articolerà in 6 ore di aula e 10 ore
nell’uso di un LMS (Learning Management System) con tecnologia open source (Docebo). Docebo è
una piattaforma che consente ad ogni singolo utente di fruire il modulo informatico citato in modalità
e-learning. Le ore in aula si svolgeranno all’inizio e alla fine della formazione svolta dal singolo
volontario e saranno così articolate:
-
all’inizio, presentazione del modulo e della piattaforma LMS (3 ore)
alla fine, scambio e socializzazione delle eventuali principali difficoltà, test di verifica e
consegna dell’attestato (3 ore).
Il termine del modulo informatico sarà calcolato entro i primi 5 mesi di servizio dedicati alla
formazione, lasciando così a ciascun volontario un periodo adeguato al completamento dei learning
object. Sia le ore in aula che quelle svolte in modalità e-learning sono da considerarsi all’interno
delle ore previste per la formazione specifica, rientrando, quindi, nelle ore di servizio previste dal
progetto. Saranno messe a disposizione presso le sedi di realizzazione del progetto e/o della
formazione postazioni attrezzate idonee allo svolgimento del modulo sia on-line che off-line.
La piattaforma adotta lo standard Scorm 1.2 per il tracciamento della fruizione di ciascun singolo
learning object da parte dell’utente.
Ciascun utente autorizzato a seguire il corso avrà accesso alla piattaforma attraverso user-id e
password, che consente alla piattaforma di:
1. riconoscere l’utente ogni volta che accede;
2. registrare i dati di monitoraggio - o metadati.
Attraverso l’LMS sarà possibile erogare contenuti “altri” rispetto al corso come file word, pdf, filmati
audio e video, animazioni. La piattaforma è inoltre dotata di sistemi di comunicazione sincrona (chat)
o asincrona (forum, mail) che danno facoltà all’utente di dialogare sia con il tutor che con gli altri
utenti su tematiche relative:
‰ ai contenuti dei singoli learning object;
‰ alla modalità di utilizzo della piattaforma.
Questi sistemi di comunicazione sono integrabili, attivati, utilizzati in base a:
1. gli obiettivi didattici del corso;
2. le tematiche o problematiche che via via si presentano
3. esigenze di socializzazione tra gli utenti.
L’LMS consente infatti di creare tra gruppi di utenti, tutti gli utenti, gli utenti ed il tutor (in modalità
uno a uno, uno a molti, molti a molti), una comunità virtuale di apprendimento all’interno della quale
si possono porre domande, ricevere suggerimenti, raccontare esperienze e conoscenze acquisite. In
questo il tutor avrà un ruolo fondamentale:
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‰
‰
faciliterà l’utilizzo degli strumenti di comunicazione;
stimolerà gli utenti a partecipare;
proporrà temi di discussione, che potranno essere proposti anche dagli utenti stessi.
I vantaggi dell’utilizzo di un tale sistema integrato di formazione sono così riassunti:
1. l’LMS offre la possibilità agli utenti di seguire percorsi didattici personalizzati, ovvero scelti
sulla base delle personali modalità di apprendimento e “tempi di studio”.
2. favorisce una condivisione dell’esperienza formativa al di là dei contenuti.
3. è flessibile in quanto permette, laddove non sia possibile avere una connessione internet, di
fruire del corso off line (anche su Cd-rom) ed inviare i dati di monitoraggio in un secondo
momento.
Infine, il modulo formativo sulle nozioni di primo soccorso e BLSD sarà sviluppato attraverso
contribuiti teorici e la realizzazione di esercitazioni e applicazioni pratiche su manichini.
41) Contenuti della formazione:
a) CONTESTO OPERATIVO
(Modulo a cura di ciascuna associazione)
Condotto dai formatori delle associazioni( p.38-39)
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L’Associazione: storia, attività, sedi operative, ruoli e responsabilità
Il malato oncologico e la sua famiglia: specificità dell’utenza
Modalità di intervento e di aiuto al malato e ai familiari
Le attività: aspetti tecnici e operativi, procedure e regole
Strumenti e risorse tecniche: Modulistica, banche dati, sistemi operativi dedicati,
archivi e documentazione
Il contesto territoriale di riferimento: enti pubblici, privati e del privato sociale;
collaborazioni attive e gestione dei rapporti istituzionali
La promozione dell’associazione, eventi, supporti cartacei, sito web
Il ruolo dei volontari in servizio civile nel contesto specifico
b) CONOSCENZE DI BASE SULL’ONCOLOGIA
(Modulo a cura di ciascuna associazione)
Condotto dai formatori delle associazioni( p.38-39)
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TOT. 20 ORE
2 ore
3 ore
4 ore
3 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
TOT. 10 ORE
La malattia oncologica dal punto di vista medico: cosa è un tumore, prevenzione,
diagnosi, terapie
Problematiche sociali legate alla malattia oncologica
Servizi sanitari e sociali per il malato oncologico
La legislazione a tutela del malato oncologico
Impatto psicologico della malattia sul malato e sui familiari
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
2 ore
c) Il SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA DEL MALATO ONCOLOGICO E TERMINALE
(Modulo a cura di Antea Formad)
TOT. 15 ORE
Condotto da Monia Belletti, Laura Carbonara, Giuseppe Casale, Sabrina Castellana, Giuseppina
Marchi e Chiara Mastroianni
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Il percorso medico sanitario del malato oncologico e del malato terminale
Il nucleo familiare del malato oncologico: dinamiche e bisogni
Il supporto alla famiglia del malato nella malattia e nella fase del lutto
Il ruolo del volontario nel processo di aiuto
Il lavoro di èquipe
3 ore
3 ore
4 ore
2 ore
3 ore
d) ELEMENTI DI COMUNICAZIONE SOCIALE E STRUMENTI DI PROMOZIONE
(Modulo a cura di Spes – Associazione Promozione e Solidarietà)
TOT. 6 ORE
Condotto da Claudia Farallo e Luca Testuzza
- Come si scrive un comunicato stampa: tecniche di scrittura.
- Come si gestisce un archivio di contatti e come individuare i media da contattare.
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- Come si valutano i risultati (tramite lo strumento della rassegna stampa).
- Come si costruisce un’immagine coordinata di un’associazione: comprendere le esigenze
comunicative di un’organizzazione di volontariato e trasformarle in concreti progetti visivi.
- Apprendimento dell’utilizzo di schemi e format specifici della comunicazione visuale con i
programmi Word e Publisher.
e) ESECUTORE BLSD
(Modulo a cura dell’Ente UPTER Sport)
Condotto da Cristian Vender, Antonello Nicoletti, Calafato Lorella.
TOT. 8 ORE
a) Nozioni di Primo soccorso
b) Rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce
f) MODULO INFORMATICO
(Modulo a cura della Società Fusilla)
Condotto da Francesco Carrà e Gabriella Urbani
TOT. 16 ORE
Le funzioni del pacchetto Office utili alle attività progettuali suddivise nei seguenti learning object
(10 ore):
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EXCEL: Avviare Excel, Il foglio elettronico, Celle e intervalli, Le formule;
POWER POINT: Avviare Power Point, Azioni e animazioni, Modifica delle diapositive, Gli
oggetti.
Le ore in aula si svolgeranno all’inizio e alla fine della formazione svolta dal singolo volontario e
saranno così articolate:
-
all’inizio, presentazione del modulo e della piattaforma LMS (3 ore)
alla fine, scambio e socializzazione delle eventuali principali difficoltà, test di verifica e
consegna dell’attestato (3 ore).
Pianificazione della formazione specifica
TEMPI/LEZIONI
I MESE
II MESE
III MESE
IV MESE
V MESE
a
b
c
d
e
f
42) Durata:
75 ore
Altri elementi della formazione
43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Si fa rinvio al sistema di monitoraggio presentato nel Mod. S/VAL/MON – Sistema di Valutazione e
Monitoraggio e al Mod. S/FORM – Sistema di Formazione accreditati dalla Regione Lazio – Ufficio
Servizio Civile.
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CARATTERISTICHE PROGETTO IN RELAZIONE ALLA GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA AI
20 PUNTI AGGIUNTIVI
44) Valorizzazione dell’esperienza di volontariato
.
Il presente progetto è frutto di un partenariato tra il Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio e 9
Organizzazioni di volontariato che si occupano di oncologia, operative sul territorio regionale, come
indicato al punto 8.1.
Il Centro di Servizio per il volontariato del Lazio SPES, istituito in base alla Legge Quadro sul Volontariato
n° 266/91, ha lo scopo di qualificare l’attività di volontariato fornendo, gratuitamente, servizi di
promozione, informazione, consulenza, formazione.
Le organizzazioni partner sono iscritte al Registro Regionale del Volontariato, come previsto dalla Legge
Regionale sul Volontariato 29/93. In particolare sono iscritte nelle seguenti sezioni: Wellness Servizi
Sociali, SOGIT Servizi Sociali, A.L.C.L.I. “Giorgio e Silvia” Sanità, Ospedale Domiciliare di Roma e
Lazio Sanità, A.M.A.N. Servizi Sociali, A.C.R.O.S. Sanità, A.M.S.O. Servizi Sociali, Andrea Tudisco
Servizi Sociali e Protezione Civile, Coordinamento La Mela Blu Servizi Sociali, ,S.A.Ne.S Sanità e Servizi
Sociali, Associazione Peter Pan Sanità e Servizi Sociali. Queste associazioni svolgono la loro attività in
favore dei malati oncologici e delle loro famiglie al fine di alleviare il carico di sofferenza legato al vissuto
della malattia e di migliorare la qualità della loro vita. Per questo offrono servizi di informazione e
orientamento alle strutture socio sanitarie; assistenza sociale, psicologica e sanitaria; assistenza al domicilio
e supporto nella vita quotidiana; campagne di sensibilizzazione e prevenzione; sostegno economico alle
famiglie e alle strutture sanitarie come indicato più dettagliatamente al punto 8.2.
Per lo svolgimento delle attività descritte, le Associazioni si avvalgono di personale volontario, come
indicato al punto 8.3, appositamente formato per la realizzazione delle stesse. Ci sono in tutte le
organizzazioni, figure professionali che mettono a disposizione delle stesse la loro professionalità, come
medici, assistenti sociali, psicologi, legali, insegnanti. Oltre ad essere impegnate nella realizzazione delle
attività associative queste figure professionali offrono le loro competenze per la formazione e la
supervisione dei volontari.
45) Valorizzazione del percorso formativo:
Metacompetenze - Empowerment – Formazione
Per la valorizzazione del percorso formativo Spes ha stabilito principalmente accordi con i seguenti enti terzi
volti rispettivamente al:
Riconoscimento del percorso formativo
L’Ente IAL Istituto per la Formazione Professionale di Roma e Lazio, rilascerà un attestato di
riconoscimento del percorso formativo.
Rilascio di attestato
L’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le
competenze acquisibili, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC (ai sensi
dell’art. 1, c. 2 bis della Legge 3 aprile 2001, n. 120, e successive modifiche) di “Esecutore BLSD”, il cui
valore legale è riconosciuto e disciplinato dall’art. 1 della Legge 3 aprile 2001, n. 120 e successive modifiche
(cfr. formazione specifica alla Voce 41 del progetto).
Sviluppo di strategie di empowerment
Nell’ottica di strategie di empowerment, l’Ente IAL, Istituto per la Formazione professionale di Roma e
Lazio, fornirà assieme al bilancio delle competenze (v. voce 46), che consente una comparazione tra
competenze attese e competenze possedute all’inizio del percorso, proprie del bilancio stesso, anche una
verifica di quelle acquisite al termine dell’anno di servizio civile.
Il bilancio, consegnato individualmente a tutti i giovani che abbiano completato il periodo di servizio,
costituirà un utile strumento a sostegno della pianificazione del futuro professionale e di vita messo a
disposizione del singolo volontario.
Sviluppo di competenze trasversali
La Società Fusilla srl, attivamente impegnata nel campo della progettazione e realizzazione di nuovi
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strumenti tecnologici di comunicazione e nella formazione informatica e professionale, fornirà ai volontari
impiegati nel progetto competenze di tipo informatico. La partecipazione al modulo formativo informatico
sarà certificata con attestato, valido ai fini curriculari.
Il modulo sarà inoltre realizzato attraverso l’uso di metodologie formative innovative quali l’e-learning,
così come illustrato alle voci 40 e 41 della presente Scheda progettuale.
Si evidenzia, inoltre, come l’attestato di “Esecutore BLSD” possa essere compreso all’interno del percorso di
sviluppo di competenze trasversali risultando tale qualifica spendibile in diversi contesti sociali e di lavoro.
In riferimento allo sviluppo di meta competenze, si rileva come la stretta interconnessione fra percorso
formativo, impegno attivo dei volontari di servizio civile nelle attività del progetto e Bilancio delle
Competenze consente ai volontari di servizio civile di maturare meta competenze che essi potranno applicare
non solo all’interno della stessa esperienza di servizio civile, ma anche nel lavoro e in ogni altro contesto in
cui si troveranno ad impegnarsi. Il coinvolgimento nelle attività costantemente monitorato dall’OLP e da
volontari esperti; la riflessione all’interno del percorso formativo su quanto viene dai volontari sperimentato e
vissuto nel corso della realizzazione del progetto; l’analisi delle competenze maturate e dei propri punti di
forza e debolezza all’interno del Bilancio di competenze; la partecipazione attiva all’interno di un progetto
caratterizzato da una elevata complessità del contesto di riferimento; la forte valenza relazionale dell’impegno
nelle attività del progetto; la costante necessità di organizzare e modulare gli interventi in funzione di
esigenze nuove e mutevoli; tutti questi elementi concorrono a far maturare nei volontari una capacità di lettura
dei contesti complessi, una consapevolezza delle dinamiche relazionali e delle proprie modalità di gestirle,
una conoscenza delle proprie modalità di azione e reazione nelle situazioni, un’ottica progettuale
nell’affrontare il futuro, una capacità di modulare le proprie conoscenze e competenze in modo consapevole e
costruttivo all’interno di situazioni lavorative e di vita anche molto diverse fra loro.
46) Eventuali collegamenti con il mondo del lavoro:
Bilancio delle competenze
Attuatore: IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio.
L’Istituto in questione svolge l’attività di bilancio di competenze in quanto accreditato presso la Regione
Lazio per lo svolgimento di attività di Orientamento. L’accreditamento è stato riconosciuto allo IAL con DGR
n. 1510 del 21/11/2002 con codice di accreditamento 0071IL-6.
Descrizione
All’interno del presente progetto è stato previsto un percorso di bilancio delle competenze, finalizzato alla
definizione di un profilo individuale che consenta, coerentemente con il contesto e con le risorse individuate,
di inserire, nel limite del possibile, il singolo volontario in strutture idonee rispetto alle caratteristiche
personali (attitudinali, motivazionali, ecc..).
A questo scopo verranno realizzati interventi strutturati di gruppo che aiutino il singolo beneficiario a definire
con precisione le proprie capacità, competenze e aspirazioni professionali.
Nell’ottica dell’adozione di strategie di empowerment, al termine del periodo di servizio civile, si procederà
ad una valutazione e certificazione delle competenze acquisite e derivate dallo svolgimento dell’intero
percorso, superando, con ciò, gli obiettivi classici del solo bilancio delle competenze, il cui intento è la
comparazione delle competenze attese con quelle possedute all’inizio, e non anche alla fine, di un’attività
lavorativa.
Per lo sviluppo di questa azione conclusiva si stabiliranno collegamenti con le attività di monitoraggio e
valutazione tanto del progetto quanto della formazione, con particolare riferimento a quella specifica. Per la
verifica delle competenze acquisite dai volontari in ambito non formativo sarà cura dell’Operatore Locale di
Progetto elaborare un documento di sintesi (di cui verrà fornita traccia all’inizio di progetto) che riporti le
attività in cui il volontario è stato coinvolto e, per ogni tipologia di attività, le competenze acquisite.
Obiettivi dell’azione di bilancio delle competenze
L’obiettivo generale di quest’azione è quello di produrre un documento di sintesi che consenta agli OLP di
orientare i volontari in servizio civile in attività che valorizzino ed accrescano le loro capacità ed attitudini
personali.
Per raggiungere l’obiettivo generale saranno perseguiti i seguenti obiettivi operativi:
¾ Condividere con i destinatari gli obiettivi del percorso di bilancio;
¾ Identificare competenze e potenzialità che il destinatario può investire nella elaborazione/realizzazione di
un progetto professionale e di vita;
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¾ Identificare fabbisogni formativi individuali sia manifesti che latenti;
Certificare, in chiusura di progetto, le competenze acquisite sia nell’ambito della formazione che in quello
delle attività realizzate
Struttura dell’intervento
Ognuna delle azioni di bilancio si svolgerà nell’arco di mezza giornata e verrà rivolta a piccoli gruppi (6
persone circa) secondo la seguente articolazione:
¾ Fase Preliminare
¾ Fase Investigativa
¾ Fase Conclusiva
Nel dettaglio ogni fase sarà così realizzata.
Fase preliminare con:
Esposizione degli obiettivi e delle attività della valutazione delle competenze e sua funzione nell’ambito del
progetto nel suo insieme;
¾ Attivazione e motivazione dei destinatari
Fase investigativa con Questionario in plenaria al fine di:
¾ Identificare i bisogni individuali;
¾ Ricostruire l’itinerario scolastico, professionale e personale;
¾ Individuare i contenuti delle attività e delle competenze utilizzate nella vita e valutazione del grado
di possesso;
¾ Individuare competenze specifiche da utilizzare nel corso del progetto;
¾ Individuare gli interessi, i valori, le aspirazioni e i principali fattori di motivazione;
Individuare informazioni sull’ambiente socio-professionale ed economico, per poter prefigurare percorsi
realistici di sviluppo personale e professionale.
Fase conclusiva con
¾ analisi individuale degli elementi raccolti e l’individuazione delle possibilità di evoluzione
professionale nel settore individuato dal progetto;
Certificazione delle competenze acquisite durante le attività di progetto, elaborata verificando con il
volontario gli esiti delle valutazioni effettuate durante lo svolgimento del progetto e contenute nel dossier
individuale
Prodotti di bilancio:
Per la fase preliminare: Contratto di bilancio
Per la fase investigativa: Portfolio delle competenze
Per la fase conclusiva: Progetto di sviluppo personale e attestato di acquisizione di competenze
Accordi per il riconoscimento delle competenze
Fusilla srl, società attivamente impegnata nel campo della progettazione e realizzazione di nuovi strumenti
tecnologici di comunicazione e nella formazione informatica professionale, valorizza l’esperienza realizzata
dai volontari impegnati nel progetto, rilasciando attestato di frequenza al modulo informatico.
STAGES:
La Società ITER S.r.l. di Roma, che si occupa di gestione di un gabinetto di fisioterapia, offre ai Volontari in
Servizio Civile che prenderanno parte al presente progetto la possibilità di effettuare un periodo di stage della
durata di 12 settimane per acquisire conoscenze ed esperienze nel campo della riabilitazione e degli interventi
psicofisici. L’Ente si impegna a certificare la partecipazione allo stage rilasciando un attestato dell’esperienza.
Roma, 30 ottobre 2008
Il Progettista
Il Responsabile legale dell’ente/
Il Responsabile del Servizio civile nazionale
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Rete Oncologica - Progetto Integrale 2009