Fosso Poragine (Rio Prato Mollo)
Difficoltà
Periodo
Lunghezza
Dislivello
Calate
Ancoraggi
Tempi
Navetta
Materiali
v3 a3 II
da maggio a ottobre
circa 1 km
350 m (1200-850)
10 armate più 2 aggirabili o su armi naturali,
calata più alta 22 metri
Eccellenti - 2005
50’ avvicinamento + 2h 45’ discesa + 10’
rientro
Accesso: si lascia la A12 Genova-Rosignano all'uscita di Lavagna e
svoltare a destra in direzione nord verso Carasco. Da qui si svolta a
destra in direzione di Borzonasca, che si trova 10 km più avanti.
Appena entrati in Borzonasca si svolta a destra verso
Pratosopralacroce. Altri 7 km di strada portano al paesino capoluogo di
una serie di belle frazioni alle pendici del Monte Aiona. Superata la
piazzetta del paese, poco dopo un ponte, si imbocca sulla sinistra una
strada che sale verso una palestra di roccia ed un bed & breakfast
(indicazioni). La stradina sale con ripidi tornanti che presto diventano
sterrati. Quando la pendenza si riduce si incontra un bivio, dove si
svolta a destra. Ancora poche centinaia di metri e si raggiunge il borgo
abbandonato di Case Poragine. In corrispondenza delle prime case si
trova sulla sinistra un sentiero segnato con segnavia rosso (alternati
una croce rossa e, più raramente, un triangolo).
0 km
1 corda da 60 metri
Breve ma interessante percorso nello splendido e
misconosciuto Parco Naturale Regionale dell'Aveto.
La forra presenta una prima parte con forte portata
ed una cascata piuttosto tecnica, divisa in due
tronconi (8+22). Dopo una briglia ed un breve
tratto di risalti, la forra presenta una strettoia
notevole e ad inizio stagione la portata può rendere
la discesa tutt'altro che rilassante.
Canyon incluso nel Progetto
Pro Canyon
Avvicinamento: il sentiero sale decisamente per una ventina di
minuti, poi spiana leggermente e, a circa 35' di cammino dalla
partenza, raggiunge le Malghe Zanoni. Da qui si puo' decidere se fare
tutto il percorso o se invece evitare la parte superiore (a inizio
stagione la portata di questa prima parte può essere troppo forte). Per
l'accesso superiore dal trivio che si trova proprio dietro alle malghe si
sale verso est, in forte salita per 10 minuti, fino ad incrociare il
torrente. Per l'accesso intermedio si prosegue invece verso est in
pianura lungo una condotta interrata, fino a raggiungere la "dighetta",
partenza del percorso torrentistico.
Rientro: Dopo il bel laghetto che segna la fine della strettoia si
prosegue per altri 20 minuti, e circa 5 minuti dopo un piccolo toboga
di 3 metri si incontra un evidente mulattiera in riva destra (ometto)
che porta velocemente ad una strada sterrata. La si percorre per circa
800 metri fino a tornare a Case Poragine.
2
FOSSO PORAGINE
3
Rio Calandrino inferiore
Difficoltà
Periodo
Lunghezza
Dislivello
Calate
Ancoraggi
Tempi
Navetta
Materiali
v3 a2 II
da aprile a ottobre
500 metri
85 metri (400-315)
7, calata più alta 15 metri
Discreti - 2006
5’ avvicinamento + 1h 30’ discesa + 30’
rientro
Accesso: si lascia la A12 Genova-Rosignano all'uscita di Lavagna e
svoltare a destra in direzione nord verso Carasco. Da qui si svolta a
destra in direzione di Borzonasca, che si trova 10 km più avanti.
Appena entrati in Borzonasca si svolta a destra verso
Pratosopralacroce. Dopo circa 4 km un alto viadotto supera il rio. Si
prosegue qualche centinaio di metri per trovare uno slargo in cui
lasciare l’auto.
0
1 corda da 60 metri
Percorso piuttosto piacevole sempre ben alimentato,
anche se a metà percorso una presa riduce
fortemente la portata. La prima calata è molto ben
irrorata, mentre la parte bassa presenta una bella
strettoia. Decisamente particolare il percorso di
rientro che risale una bella forra orizzontale.
Avvicinamento: si torna sul viadotto, lo si attraversa e sul lato monte
si trova un sentierino che in pochi metri porta su una condotta in
disuso. Si segue il tubo (attenzione, passaggio esposto!) e si
raggiunge l’acqua.
Rientro: giunti alla confluenza col torrente Penna lo si risale per circa
300 metri fino a giungere in vista della diga di Zolezzi. Da qui si risale
in riva destra e si guadagna velocemente la mulattiera che riporta
prima al ponte in pietra, poi in vista della presa ed infine alla strada
asfaltata, circa 300 metri più a valle del viadotto.
4
Rio Calandrino superiore
Difficoltà
Periodo
Lunghezza
Dislivello
Calate
Ancoraggi
Tempi
Navetta
Materiali
v3 a2 III
da aprile a ottobre
circa 2 km
355 metri (950-595)
14, calata più alta 25 metri
Buoni - 2007
5’ avvicinamento + 4 h discesa + 30’ rientro
Accesso a valle: si lascia la A12 Genova-Rosignano all'uscita di
Lavagna e svoltare a destra in direzione nord verso Carasco. Da qui si
svolta a destra in direzione di Borzonasca, che si trova 10 km più
avanti. Appena entrati in Borzonasca si svolta a destra verso
Pratosopralacroce. Dopo circa 2 km una strada sulla sinistra sale verso
Caroso. Si percorre questa strada, tarscurando un bivio a sinistra, per
2,4 km e ad un secondo bivio si svolta a destra. Dopo 400 metri la
strada termina. Lo spazio è scarso, rispettare le proprietà private.
Accesso a monte: si torna a Borzonasca e si svolta a destra verso
Rezzoaglio. Si sale per circa 5 km e si prende un bivio a destra
(sull’esterno di un curvone) con indicazioni per i Laghi di Giacopiane e
Gazzolo. Si prosegue fino a Gazzolo, si continua quindi fino a che la
strada diventa sterrata. Giunti ormai in vista dei laghi, si scende su un
viottolo fino ad uno spiazzo soprastante il lago inferioredi Pian Sapeio.
circa 17 km
1 corda da 60 metri
Percorso caratterizzato da due strettoie interessanti,
separate da un lungo tratto di marcia con sole due
calate. La prima strettoia è molto verticale, la
seconda è invece più ludica e presenta una portata
più sostenuta. Nota negativa, un finale di più di 1
km di marcia e disarrampicate.
Avvicinamento: dal parcheggio si scende alla diga, si attraversa la
prima passerella e si scende quindi a valle della diga, fino a
raggiungere il torrente che esce proprio sotto lo sbarramento.
Rientro: a quota 595, in riva destra, due ometti in pietra segnalano
un sentiero che sale per pochi metri fino ad un cartello di “Pericolo
piene”. Da qui il sentiero (altro omettino) scende leggermente verso
valle e poi spiana, in corrispondenza di evidenti muretti a secco. Il
sentiero si mantiene in quota per circa 20 minuti, quindi una salitella
porta ad un colletto (610 metri s.l.m.) che si trova proprio sopra
Caroso. Dal colletto si scende a sinistra (direzione sud) lungo i resti di
una vecchia canaletta dell’acqua fino a raggiungere le case.
Nota: proseguendo oltre l’uscita e volendo concatenare con la parte
bassa, si deve affrontare un tratto di marcia di più di 1 km, dove si
incontrano solo due calate, di cui una che consente di evitare un
impressionante passaggio ipogeo. Si prosegue quindi faticosamente
fino alla canaletta che segna l’accesso della parte bassa, in vista del
ponte sulla strada per Borzonasca.
5
RIO CALANDRINO
6
Rio Novelli
Difficoltà
Periodo
Lunghezza
Dislivello
Calate
Ancoraggi
Tempi
Navetta
Materiali
v2 a3 II
da marzo a giugno
circa 1 km
120 m (350-230)
Accesso a monte: si lascia la A12 Genova-Rosignano all'uscita di
Lavagna e svoltare a destra in direzione nord verso Carasco. Dopo
pochi chilometri si prende il bivio verso la Val Graveglia, sulla SP26.
Superato Conscenti si prosegue verso Reppia per circa 7 km e si
svolta a destra in direzione di Nascio. Dopo altri 2 km di ripidi tornanti
si supera il paese e si posteggia in corrispondenza dello splendido
ponte in pietra che scavalca la forra.
8, alcune evitabili o su armi naturali, calata
più alta 10 metri
Eccellenti - 2006
5’ avvicinamento + 2 h discesa + 5’ rientro
Accesso a valle: si torna sulla strada della Val Graveglia e si
prosegue verso Reppia. A circa 600 metri dal bivio, subito dopo il
secondo ponte sul Graveglia (Ponte Lagoscuro), si trova sulla sinistra
uno slargo per parcheggiare.
circa 3 km
1 corda da 60 metri
Non è una gran forra ma vale la pena percorrerla
(anche per gli aspetti geologici unici in Liguria)
come diversivo per chi ha già nella collezione i
torrenti liguri più famosi.
E' possibile accedere direttamente (ed in maniera
divertente) alla bella seconda parte seguendo i
binari della vecchia miniera.
Avvicinamento: si oltrepassa il ponte in pietra, dopo una decina di
metri una traccia di sentiero si stacca sulla destra e scende al greto
del torrente. In alternativa consigliamo l’accesso intermedio che
consente di evitare la navetta. Dal parcheggio a valle si attraversa la
strada e si risale per pochi metri, fino a trovare i binari della vecchia
miniera. Si seguono i binari fino al loro termine, si salgono alcuni
gradini e si raggiunge una galleria lunga un centinaio di metri, al
termine della quale si trova, magicamente, il torrente. Portare
assolutamente le frontali per attraversare la galleria ed occhio al pozzo
a metà galleria!
Rientro: giunti alla confluenza con il torrente Graveglia lo si risale per
un centinaio di metri, quindi si sale per sfasciumi sulla sponda,
ritrovandosi in uno spiazzo di una vecchia miniera. Da qui una sterrata
riporta all’auto.
Canyon incluso nel Progetto
Pro Canyon
7
ALTRI PERCORSI
FOSSO CERESOLE: microforra con una bella cascata finale. Da
accoppiare alla discesa del vicino e più interessante Poragine.
Difficoltà: v3 a2 I
Corde: 1 da 60 metri
Accesso a valle: si lascia la A12 Genova-Rosignano all'uscita di Lavagna
e svoltare a destra in direzione nord verso Carasco. Da qui si svolta a
destra in direzione di Borzonasca, che si trova 10 km più avanti. Appena
entrati in Borzonasca si svolta a destra verso Pratosopralacroce. Altri 7
km di strada portano al paesino capoluogo di una serie di belle frazioni
alle pendici del Monte Aiona. Superata la piazzetta del paese, poco dopo
un ponte, si imbocca sulla sinistra una strada che sale verso una
palestra di roccia ed un bed & breakfast (indicazioni). La stradina sale
con ripidi tornanti che presto diventano sterrati. In corrispondenza di un
tornante verso sinistra si trova una freccia in legno con indicazione per
la "Cascata da Ciana". Qua si lascia l'auto.
Accesso a monte: si continua sulla sterrata, quando la pendenza si
riduce si incontra un bivio, dove si lascia l'eventuale seconda auto.
Rientro: si segue il sentiero che in 5 minuti porta al parcheggio a valle.
CASCATA ALTA DEL CERESOLE: altra microforra, due cascate in
rapida successione. La seconda richiede un relais.
Difficoltà: v3 a1 I
Corde: 1 da 60 metri
corso d’acqua. Si parcheggia qua (proseguendo oltre la strada si
biforca con il bivio per il lago di Giacopiane).
Rientro: dopo alcuni risalti si seguono tracce di sentiero in riva
destra. Si risale il ripido pendio erboso fino all’auto.
RIO DI STATALE: Forra per collezionisti. Una prima metà noiosa e
senza alcun interesse seguita da un caratteristico inforramento, con
fondo quasi piatto (diaspro) e pareti di calcare stratificato. Insomma, è
interessante più per i geologi che per i torrentisti.
Difficoltà: v3 a2 I
Corde: 1 da 60 metri
Accesso a valle: si lascia la A12 Genova-Rosignano all'uscita di Lavagna e
svoltare a destra in direzione nord verso Carasco. Dopo pochi chilometri
si prende il bivio verso la Val Graveglia, sulla SP26. Superato Conscenti si
prosegue verso Reppia per circa 8 km e si svolta a destra in direzione di
Statale. Dopo circa 1 km un ponte scavalca un affluente del rio e poco
dopo si incontra un evidente tornante a destra dove si può parcheggiare.
Accesso a monte: si prosegue fino alle prime case di Statale, dove si
incontra il bivio per Cassagna. Imboccata la stradina si percorrono ancora
500 metri, fino a scavalcare il Rio.
Rientro: giunti ad una passerella vicino ad una casupola semidiroccata si
esce in riva destra e si ritorna sulla strada risalendo nel boschetto.
Accesso: si lascia la A12 Genova-Rosignano all'uscita di Lavagna e
svoltare a destra in direzione nord verso Carasco. Da qui si svolta a
destra in direzione di Borzonasca, che si trova 10 km più avanti. Appena
entrati in Borzonasca si svolta a destra verso Pratosopralacroce. Altri 7
km di strada portano al paesino capoluogo di una serie di belle frazioni
alle pendici del Monte Aiona. Superata la piazzetta del paese, poco dopo
un ponte, si imbocca sulla sinistra una strada che sale verso il Rif.
Pratomollo (indicazioni). La strada sale con ripidi tornanti fino ad alcune
frazioni, dopo Bevena diventa sterrata. Si sale per parecchi chilometri
fino ad incontrare un secco tornante verso destra, si prosegue per altri
700 metri di strada e, giunti a quota 1220, si lascia l’auto su uno
spiazzo in corrispondenza di una curva da cui si nota poco più in basso il
8
Forrette-te 2007-te è un evento organizzato dal
Gruppo Torrentistico Genovese GOA CANYONING
con il patrocinio dell’Associazione Italiana Canyoning
Un particolare ringraziamento all’Ente Parco Naturale
Regionale dell’Aveto
Opuscolo stampato a cura di Eva Trasforini e Roberto Schenone. La copertina è
di Stefania Martini. Le informazioni tecniche sono tratte dal sito
www.cicarudeclan.com
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qui - Associazione Italiana Canyoning